WAVE SAILS (4,0/ 5,4) Hot sails SuperFreak 5,3 UL
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leggerezza, manovrabilità, surfata, feeling morbido, look originale utilizzo in condizioni dure albero dedicato flex top
mis.disp.:2,9/3,2/3,5/3,7/4,0/4,2/4,5/4,7/5,0/5,3/5,5/5,8/6,3/6,7/7,0/8,0/9,0 mis. albero : 425 cm mis. boma : 175 cm mast ideale: Hot Rod 400/19 flex top mast comp.: carbon rdm 400/19 stecche : 5 + 3 mini battens top : fisso super freaK
5,3 UL
485 € rider cinghiale - test smink- noli - aprile 09 - photo © smink
La linea Superfreak vanta ben 17 misure dalla 2,9 alla 9,0, quasi 700 abbinamenti di colori disponibili più la possibilità di customizzarsi il look della vela da soli tramite apposito programmino sul sito Hot ed ancora... due tipi di costruzione, base e UL (Ultra Light). In più ci sono le vele con grafiche particolari come quella ad esempio del Che Guevara o Bob Marley... cliccate http://hotsailsmaui.com/2009/sfcolors.php per farvi un’idea. I costi variano, ma non di molto: la Superfreak 5,3 base costa 420 euro, mentre ad esempio la SUPERFREAK CHE costa 75 euro in più, ma in generale tenete conto che se il surfista vuole una grafica o un abbinamento di colori un po’ diversi, i costi ulteriori variano dai 50 ai 150 euro a patto che non si abbia urgenza. Nel caso di consegna in sei settimane si paga solo la spedizione, nel caso si ordini e si voglia aspettare il normale approvvigionamento della distribuzione (due/tre volte all'anno) non ci sono costi aggiuntivi. Detto questo parliamo un po’ di questa linea, catalogata come “semi-soft endure wave”, ma in pratica a seconda della metrature le vele possono essere considerate cross over wave, chop bump and jump, freeride flat water... insomma un bel mix! Di certo c’è che la speciale costruzione in dacron dona quella “soft power” che ha fatto diventare la Superfreak un... cult per molti surfisti! Ad aggiungere “pepe” alla questione è arrivata nella stagione ‘09 la versione UL, costruita con una mescola di tessuto (dacron/kevlar ecc.) 50% più leggero del dacron normale. Eric, titolare della Side On, che ora è anche distributore per l’Italia del marchio Hot Sails (almeno a leggere cosa dice il sito http://www.hotsailsmaui.com/2009/distribution.php) ci ha messo a disposizione due SF UL 5,3 e 5,8, che abbiamo “triturato” per un paio di mesi. Tanto per iniziare, con le Ultra Light si ha la sensazione di srotolare un... kite! Non ci sono “inserti” da gonfiare, ma il materiale è lo stesso: la vela appena tirata fuori dalla sua sacca sembra infatti un po’ uno “straccietto” irrigidito solo dalla stecche. Una volta montata (per rendere al meglio necessita purtroppo di un rdm 400/19 flex top al posto dei soliti constant curve...), con estrema facilità, visto che necessita di poca tensione di caricabasso, ma di un’attenta regolazione della bugna... la vela prende forma. Ed in acqua, soprattutto tra le onde in condizioni di vento medio/leggero, è formidabile: tutto quello di buono diceva il Cammar nei numeri scorsi, riguardo leggerezza e feeling di questa vela, è confermato in pieno. Con la UL viene consigliato di uscire con mezzo metro di vela in più del solito ed infatti il tiro non è così potente, ma in surfata vi ritrovate tra le mani una veletta che non pesa veramente nulla e che vi permette di giocare su e giù dalle onde.Viceversa in un utilizzo bump and jump, con vento forte e rafficato, la parte alta della vela “respira” poco, sembra un po’ “chiusa” di balumina, diventa un po’ troppo “inerte” sotto raffica senza erogare potenza, soprattutto se non si utilizza il suo albero dedicato. Se uscite spesso tra le onde in condizioni di vento medio/leggero può essere il vostro “cult”, meno se uscite in condizioni rognose e cattivelle: l’impressione è che la UL sia un po’ fragilina se si va spesso a roccie e ricordate che necessita del suo albero flex top per dare il meglio.