il trillo del diavolo
222 fatiche di un’infausta annata
Il trillo del diavolo pensato, scritto, editato, prodotto e sudato da Ruggine anno: 2020 pubblicato il: 31/12/2020 in copertina: illustrazione non concessa di Jean Cocteau
MESE giorno
«La musica autosignificante com’è, non è mai sola; i suoi eventuali problemi, se di problemi si tratta, sono sempre altrove e noi dobbiamo continuare a interrogarla instancabilmente in tutti i suoi aspetti» diceva il compositore Luciano Berio.
Album
Nome Cognome
La musica in tutte le sue forme e funzioni rappresenta uno dei linguaggi più vasti Etichetta e diretti. Ovunque venga generata diviene il mezzo di comunicazione più efficace al mondo, essa è inGenere grado di rispecchiare e influenzare l’ambiente circostante nonostante nonnazione possegga messaggi specifici o traducibili in parole. voto La conoscenza musicale svolge un ruolo fondamentale nella formazione quanto nella costruzione identitaria del singolo o di un gruppo, rappresentando un forte messaggio di appartenenza sociale, religiosa, politica e di tutte le altre forme identificative che sono impossibili da citare in qualche riga. Ultimamente questa profondità ha persoNome di valore. Il sapere musicale ha assunto, Cognome con il passare degli anni e con l’enorme diffusione in atto del patrimonio sonoro, una rilevanza che varia in base alleEtichetta scelte di mercato. Genere dell’individuo e i suoi La funzione della musica è quella di sviluppare l’esperienza nazione rapporti all’interno di una comunità. L’esperienza umana e la profondità della voto stessa è espressa attraverso la musica, che diviene oggi un etichetta da sfoggiare senza conoscerne la reale portata.
Album
giorno
Album
Nell’ultimo periodo la musica ha avuto una missione salvifica, più che mai prima Nome anche Cognome d’ora. La forza sonora risiede in questo: unire le anime e colmare le distanze attraverso un messaggio che sappia assumere diversi significati, in relazione Etichetta all’orecchio che lo traduce. Genere Il panorama musicale,nazione e artistico in generale, ha sofferto parecchio. I palchi sono stati smantellati, privandoci di quella magia, i lavoratori, che avrebbero reso tutto voto questo possibile, sono stati lasciati indietro. Gli artisti, malgrado tutto e per nostra fortuna non si sono fermati, hanno dato vita a nuovi mondi animando le sterili mura domestiche nelle quali eravamo, e siamo tutt’ora imprigionati. La fine della musica dal vivo ha dato epilogo ad un processo già in atto da tempo, Nome Cognome e che questo anno nefasto è riuscito a sublimare, una babele musicale in cui perdersi per mai più riemergere facendosi inconsapevolmente Etichetta trasportare. Il mondo digitale, per quanto sia una fonte di conoscenza illimitata, Genere è anche un labirinto ricolmo di percorsi inesplorati, che se non adeguatamente nazione approfonditi rischiano di sprofondare nell’oblio. voto
Album
giorno
giorno
Questo almanacco è il nostro sforzo per guidarvi nei meandri dell’underground musicale nostrano, d’oltre oceano, e non solo. Sperando di poterviNome aprire Cognome nuovi orizzonti, vi auguriamo una buona lettura.
Album
Etichetta voto
Genere nazione
3
giorno
gennaio i disagree
10
Poppy
Sumerian Records 7.5/10
nu metal, electropop America
union suit xl
17
Them Airs
Art Parade Records
post-punk, sperimentale, noise America
7/10
r.y.c.
17
Mura Masa Polydor Records 7/10
hip-hop, elettronica Regno Unito
There is no year
17
Algiers
Matador
sperimentale, soul, post-punk America
Merce funebre
17
Tutti Fenomeni 42 Records 6/10
synth-pop, pop Italia
4
7/10
gennaio Cosa faremo da grandi
17
Lucio Corsi
Sugar Music 6/10
indie-pop, cantautorato, glam-rock Italia
Suite for Max Brown
24
Jeff Parker
International Anthem
soul, hip-hop, sperimentale, jazz America
8/10
On circles
24
Caspian
Triple Crown Records 7/10
alternative, cinematic, sperimentale America
Immoto
24
Nero di Marte
Season Of Mist
metal, progressive, sludge Italia
the neon skyline
24
Andy Shauf Anti6/10
pop, alternative rock, folk Canada
5
6.5/10
gennaio momentum
24
Calibro 35
Record Kicks 9/10
funk, jazz, alternative Italia
Gli orchestratori di film immaginari attuano un rinnovamento stilistico in una direzione più black-funk ma sempre cara a un orientamento verso le colonne sonore. Le innovazioni coinvolgono synth e suoni elettronici, mettono in campo tutti i loro giocatori e fanno canestro con la sperimentazione in stile vecchia scuola di “Stan Lee”. Colliva afferma che Momentum è un disco molto post-prodotto che però lascia intatte tutte le performance, custodisce gli errori per mantenere intatta quella “volontà iniziale di riappropriarsi di un modo di fare i dischi, incidendo in analogico e senza paracadute”.
PATCHOULI BLUE
24
BOHREN & DER CLUB OF GORE
Etichetta
jazz, ambient, downtempo Germania
Fin dai primi anni ‘90 la band tedesca regna nel mondo sotterraneo del dark jazz, creando attorno a sé un universo sonoro in continua espansione. Consegnano un’altra cupa colonna sonora in undici brani, in cui il sassofono ci narra una storia noir dalla trainante forza evocativa. La trama ritmica è angosciante, procede a passi lenti, scanditi dalla presenza del synth. Le melodie dilatate e ripetitive rimandano alla contemplazione doom che ci accompagnerà nella marcia tra le strade affamate di luce in un mondo agli sgoccioli.
6
9.5/10
gennaio Mystic Familiar
31
Dan Deacon
Domino Recording Company 7.5/10
neo-psychedelia, noise pop America
febbraio Il Tempio degli Uomini Granchio
1
Mondoriviera
Brutture Moderne 7/10
elettronica, new age Italia
color theory
2
Soccer Mommy
Loma Vista
dream pop, lo-fi Stati Uniti
West Of Eden
7
HMLTD
Lucky Number Music 6,5/10
art-punk Regno Unito
7
7/10
febbraio The Fallen Crimson
7
Envy
Pelagic Records 9/10
post-rock, post-hardcore, screamo Giappone
La forza sonora degli Envy si nutre di contraddizioni. Forte e piano. Veloce e Lento. Pieno e vuoto. I contrasti nella loro musica evidenziano il disagio emotivo di una società frustrata che si piega alle direttive alienanti dell’ipertecnologia e al tempo stesso appare nuda quando esterna i propri sentimenti. Gli Envy furiosi non sono spariti, la loro rabbia è stata contaminata dal dolore. La potenza sonora si materializza nella dolcezza del post-rock sposandosi alla perfezione con la violenza dello screamo, i testi strazianti incorniciano perfettamente il quadro emozionale. La specie più forte, che sopravvive, è anche quella che si adatta meglio al cambiamento. Gli Envy non hanno avuto paura di cambiare e in questo 2020 ci donano la forza per mutare.
Texas Sun
7
Khruangbin & Leon Bridges Dead Oceans
soul, psych, etno Stati Uniti
2017-2019
7
Against All Logic Other People 7.5/10
electro, microhouse Stati Uniti
8
7.5/10
febbraio we’re new again: A Reimagining by Makaya McCraven
7
Gil Scott Heron/Makaya McCraven XL Recordings
8/10
R&B, soul Stati Uniti
Prince Of Tea in China
7
Boldy James and The Alchemist
ALC, Boldy James
rap, hip-hop Stati Uniti
7.5/10
Workaround
7
Beatrice Dillon PAN Records
8/10
dance elettronica Regno Unito
Dark matter
14
Moses Boyd
Exodus Records jazz Regno Unito
WHAT’S TONIGHT TO ETERNITY
14
Cindy Lee W.25TH 7.5/10
alternative, indie Canada
9
8/10
febbraio the slow rush
14
Tame Impala Modular 7/10
R
psych-pop Australia
Quarto disco in studio, dopo ben cinque anni da Currents, un tempo lunghissimo considerando i ritmi che la discografia moderna impone. Ed è proprio il tempo al centro dell’album, un tema ricorrente nelle 12 tracce (esempi lampanti: One More Year, Tomorrow’s Dust, Lost in Yesterday). Un’opera che segna un’ulteriore evoluzione della non-band capitanata da Kevin Parker, un personaggio guidato dal perfezionismo e dalla continua ricerca sonora che si riversa in The Slow Rush con timbriche di sintetizzatori caldi e morbidi, ritmiche soft-dance ed una voce inconfondibile. Un lavoro ben riuscito sotto tutti i punti di vista, non l’apice della carriera, ma un album che ascolteremo per molto tempo.
stray
14
Bambara
Wharf Cat
gothic-rock, post-rock, noir Stati Uniti
I due fratelli gemelli Reid (voce e chitarra), Blaze Bateh (batteria) e William Brookshire (basso) sono emersi condividendo i palchi con Idles, Metz, Girl Band e Daughter, e per nostra fortuna non sono passati inosservati. Benvenuti a Bambara, vi aspetterà un viaggio in compagnia di emarginati, criminali e vittime che si trascinano senza speranza sull’orlo del baratro. Stray è oscurità, storie brutali e sporche maledizioni vi metteranno alla prova. Lasciatevi guidare dai demoni romantici che incontrerete sul vostro surreale cammino e nessuno si farà del male.
10
8/10
febbraio porrima
20
Postvora
Sludgelord Records 7/10
metal, post-hardcore Italia
man alive
21
king krule
True Panther Sounds, Matador
art-rock, blues Regno Unito
8/10
big sleeper
21
InTechnicolour
R
Big Scary Monsters, Art As Catharsis 7/10
stoner-rock Regno Unito
Disco d’esordio per il quintetto di Brighton uscito per Big Scary Monsters e Art As Catharsis, etichette di spessore e sinonimo di qualità (Caspian, American Football, Delta Sleep, per citarne alcuni) Anche se la copertina forse si addice più ad un disco synth wave, gli InTechnicolour suonano uno stoner rock davvero interessante e per quanto possa sembrare strizzare l’occhio ai Queens of the Stone Age nelle prime tracce, presto evolve in uno stile più personale, con testi apprezzabilissimi, fuzz a palate e una grande sezione ritmica. Un disco lungo, di ben 47 minuti, ma che non stanca assolutamente, 9 tracce godibilissime forse anche per la ottima produzione.
11
febbraio miss anthropocene
21
Grimes 4AD 7/10
art-electropop, ethereal wave, dance-rock Canada
Refractions
21
Lowrider
Blues Funeral
stoner-rock, psych-rock Svezia
6/10
myopia
21
Agnes Obel Deutsche Grammophon 7.5/10
neoclassica, chamber-pop Danimarca
Un, deux, trois
28
Juniore
Le Phonographe
alternative Francia
Suddenly
28
Caribou
City Slang 7/10
elettronica, alt-pop Canada
12
6.5/10
febbraio The main thing
28
Real Estate Domino
6.5/10
alternative, indie Stati Uniti
Marzo dell’odio e dell’innocenza
6
Paolo Benvegnu
Etichetta
Black Candy Italia
7.5/10
Ellipses dans l’harmonie
6
Teho Teardo
Specula Records 8/10
rock strumentale Italia
Prima parte del celeste
6
Missey
Totally Imported R&B, alternativa Italia
13
6/10
marzo Ricordatevi il suo nome e guai a scriverlo male! Missey debutta con le sue fragilità e la forza che deriva da esse, riesce a confezionarle in un bel pacchetto con una grande coccarda azzurra piazzata al centro e ce ne fa dono, si presenta a noi per quella che è con un album profondamente intimo e personale. “Sono in strada che do consigli a qualcuno/Ogni tanto ne vorrei uno per me./Chi guarda i miei occhi vede una tristezza/Che conosco bene ma che non cancellerò./Resto ferma coi piedi per terra/ Non vedrai un sorriso fino a quando io non riuscirò.” Missey è una giovanissima promessa del nuovo R&B italiano, vanta numerose collaborazioni con producer e beat-maker, tra cui ricordiamo OMAKE e Shune che l’hanno aiutata a impreziosire il suo primo lavoro. Sonorità elettroniche che ricordano vagamente quelle di una Grimes di altri tempi, intrecciate a una timbrica soul che ci accarezza le guance.
sing of the devil
10
Dopelord
Green Plague Records 7/10
stoner, doom Polonia
Heavenly guide
13
Luca T. Mai
Trost Records
jazzcore, avant-garde jazz Italia
Il sax baritono Luca Mai è un artista cangiante che ci ha regalato altissime prestazioni (Zu, Mombu, Divus, per citarne solo tre) buttandosi a capofitto in esperimenti e collaborazioni. Ora è il momento di un album solista, noi non vedevamo l’ora, conservando le sue innumerevoli maschere nell’onda travolgente del suo sax. Il jazz si fonde con il noise costruendo un mosaico complesso, tasselli di varie dimensioni e colori rivelano le mille sfaccettature dell’opera, dal cosmic-jazz al dark-industrial, sviscerando il disegno sonoro che Mai ha minuziosamente preparato per noi. 14
8/10
marzo Every bad
13
Porridge Radio Secretly Canadian 7/10
indie-rock, post-punk Regno Unito
the common task
13
Horse Lords
Northern Spy Records math-rock, drone Stati Uniti
7/10
underneath
13
Code Orange
Roadrunner Records 8/10
metalcore Stati Uniti
we are sent here by history
13
Shabaka & The Ancestors Impulse!
jazz Regno Unito
Nel bel mezzo di una pandemia, in un momento storico che la nostra generazione non immaginava nemmeno, Shabaka Hutchings con i suoi The Ancestor contribuisce a farci ricordare quanto di bello ci sia in terra. Il poliedrico musicista britannico, dopo aver girato il mondo in tour con The Comet Is Coming, ci narra l’inevitabile fine del mondo che conosciamo, e lo fa con una grazia e sofisticatezza tali da rendere il cammino una danza che affonda le 15
8.5/10
marzo sue radici nell’Africa profonda, incontrando tra le rocce nel terreno l’eredità di Coltrane, Fela Kuti e la storia del tutto proibita e gli eventuali. Decisamente tra i dischi più belli e significativi di questo 2020. “Dobbiamo iniziare ad articolare le nostre utopie, specificando ciò che deve essere bruciato da quel che invece deve essere salvato”.
perdere
15
Marrano
R
Floppy Dischi, Altini Cose 7/10
rock, alternative Italia
Che il 2020 sia un anno sfigato e pieno di colpi di scena spregevoli che vorremmo finissero al più presto l’abbiamo detto, stradetto e pure strasentito, per fortuna i Marrano hanno deciso che era proprio questo l’anno per sfornare Perdere, il loro secondo lavoro, e per fortuna si tratta di uno di quegli album freschi, energici e per niente scontati, da ascoltare per ricordarsi che non fa davvero tutto schifo, quindi inanzitutto grazie ragazzi. “Pioggia del diavolo” è una perfetta introduzione allo stile del trio romagnolo, fatto da sonorità che ricordano i primissimi anni 2000 dell’underground italiano, testi sensibili e ben pensati, cose che non possono che farci piacere. “Blue whale” è la narrazione della tendenza umana all’autodistruzione, “Golf” è un bel pezzo dalle cadenze pesanti e hardcore che si aggancia benissimo alla successiva ballad romantica che è “L’odore del distacco”, “Gente” è un viaggio introspettivo nell’incertezza delle scelte personali in una realtà fatta di instabilità. Brano dopo l’altro, questa decina di canzoni scorre benissimo, diventando sempre più potente e coinvolgente, una mezz’ora senza piega né intoppo, non ci sono brutture, solo tanta voglia di suonare e raccontare storie squisitamente umane fatte di pensieri, separazioni, dipendenze, solitudini, viaggi.
16
marzo Bancarotta Morale
20
Bologna Violenta
R
Dischi Bervisti 8.5/10
rock sperimentale Italia
Il progetto BOLOGNA VIOLENTA non smette mai di stupire, l’incredibile capacità di Nicola Manzan e Alessandro Vagnoni di trasformare in musica avvenimenti e fatti di Interesse sociale in questo sesto lavoro si concretizza in un concept-album sulla “bancarotta morale” , narrando traccia dopo traccia quattro storie, realmente avvenute, moralmente inaccettabili. Il lungo prologo conclude il flusso narrativo con melodie e arrangiamenti in cui immergersi e lasciarsi trasportare verso la redenzione.
rejoice
20
Tony Allen & Hugh Masekela
World Circuit Records jazz Nigeria
8/10
mixing colours
20
Brian Eno & Robert Eno Deutsche Grammophone 6/10
ambient Regno Unito
folkesage
20
Myrkur
Relapse Records dark-folk Danimarca
17
8/10
marzo Corallo
20
Colombre Universal Music 7/10
indie Italia
Seminar ix: darkness of being
23
Old Man Gloom
Profound Lore Records
doom-metal, post- hardcore Stati Uniti
8/10
aporia
24
Sufjan Stevens Asthmatic Kitty Records 6.5/10
synthwave Stati Uniti
Cenizas
27
Nicolas Jaar
Other People elettronica Stati Uniti
ghost v: together
27
Nine Inch Nail
The Null Corporation 7.5/10
dark-ambient Stati Uniti
18
8/10
marzo ghost vi: locust
27
Nine Inch Nails
The Null Corporation 7.5/10
dark ambient Stati Uniti
illusion of time
27
Daniel Avery & Alessandro Cortini
Phantasy Sound elettronica Regno Unito, Italia
7.5/10
925
27
Sorry Domino Records 7/10
alternative indie Regno Unito
empty
28
Nils Frahm
Erased Tape Records ambient, neoclassica Germania
infernum
31
Murubutu & Claver Gold Glory Hope Records 7/10
hip-hop, rap Italia
19
7/10
aprile antropocene
1
o
autoprodotto 7.5/10
post black-metal, post-hardcore Italia
ver sacrum
3
WOWS
R
Shove Records, Dio Drone, Coypu Records post-metal, atmospheric doom Italia
La band veronese, a cinque anni da Aion, torna a con un manto più scuro: Ver Sacrum, che apre le porte su questo 2020 apocalittico. Il Ver Sacrum è un sacro rituale in onore di Marte, durante il quale venivano scelti i primogeniti da sacrificare per la nascita e la creazione di nuovi popoli. Essi crescevano così sotto la protezione del Dio e una volta adulti erano costretti ad emigrare per fondare nuove comunità. Il racconto si articola in cinque capitoli partendo dalle riflessive sonorità dark ambient di “Elysium”, che ci introduce la vicenda; nei successivi nove minuti di “Mythras” il violento black metal spazza via ogni certezza, la terra è ormai perduta, si aprono le porte alle ignote tenebre. Da qui le atmosfere diventano più cupe attraverso soluzioni squisitamente post-metal in un vortice di luci ed ombre sino ad arrivare allo snodo conclusivo con “Resurrecturis”, che chiude l’album con la consapevolezza di un nuovo inizio tra mazzate sludge-doom. Questo disco è un viaggio mistico di “rinascita e distruzione in un ciclo infinito”, una presenza carica di rabbia e aggressività che ci spinge sull’orlo dei nostri limiti.
20
7/10
aprile heaven to a tortured mind
3
Yves Tumor
Warp Records 7/10
new soul, electro-pop, rock Stati Uniti
Namastereo
3
Yosonu
Calabrians City Rockers psychedelia, jazz, elettronica Italia
7.5/10
hymn for the leftovers
10
Wojtek
R
Shove Records, Teschio Dischi 7.5/10
sludge metal, post-hardcore Italia
Wojtek è una band padovana fondata nel Maggio 2019 da 5 musicisti già noti alla scena locale. Il nome deriva dall’orso “eroe” polacco che combatté nella battaglia di Cassino. Al secondo lavoro in studio, Hymn For the Leftlovers è un ep graffiante, sporco, che vuole forse mettere a disagio l’ascoltatore. Cinque tracce variegate che spaziano dal più classico sludge metal al post hardcore, e come dichiarato dalla band : “Abbiamo iniziato a scrivere pezzi all’unico scopo di metterci per strada a suonarle dal vivo e crescere così come gruppo, non vi è un concept dietro quest’uscita, vi è forse un filo conduttore guidato dal cinismo e la frustrazione di vite schiave da una quotidianità e routine prive di gratificazioni.” L’ep si apre con “Honestly” che ci proietta subito nel mondo immaginato dai cinque musicisti, voci quasi demoniache che squarciano il ronzio noise creato dalle chitarre, un inizio d’impatto che si continua in “Course” trasformandosi in uno sludge doom caden 21
aprile sato da un riff di basso distorto. Forse il brano migliore del disco è “Crawling” in cui i suoni si fanno più concreti e melodici, ritmi più serrati voci e cori che picchiano duronelle orecchie dell’ascoltatore. Chiudono il disco “Striving” ed “Empty Veins” quest’ultimo brano in particolare fa emergere l’animo post-hardcore della band, una degna conclusione per un disco che fa del malessere la propria colonna portante.
the new abnormal
10
The Strokes RCA
indie-rock, synth-pop Stati Uniti
7.5/10
song for our daughter
10
Laura Marling
Chrysalis Records 8/10
folk, cantautorato Regno Unito
mestarin kynsi
17
Ornassi Pazuzu Nuclear Blast
psychedelic black-metal, space-metal Finlandia
sawayama
17
Rina Sawayama Dirty Hit 8/10
pop, nu metal Giappone, Regno Unito
22
7/10
aprile fetch the bolt cutters
17
Fiona Apple Epic
6.5/10
cantautorato, art-pop Stati Uniti
Butterflying
17
Tommaso Cappellato
Mother Tongue Records sperimentale, jazz, nu jazz Italia
8/10
Earth
17
EOB
Capitol Records 6/10
folk, art-rock Regno Unito
debris
23
Keeley Forsyth
The Leaf Label
alt-songwriter, avant-folk-dark Regno Unito
L’album di debutto per l’attrice e ballerina Keeley Forsyth, è un modo per dare suono e vibrazione al suo dolore, nasce da un malessere non meramente fisico ma soprattutto psicologico. La musica infatti è terapia, è un atto necessario alla mente per liberarsi dalle catene corporee. Debris, “macerie”, è un album elegante e difficile, da ingoiare, da tenere dentro. Non c’è tempo per giocare a nascondino con i sentimenti, bisogna uscire allo scoperto. 23
9/10
aprile Keeley racchiude tutto in 28 intensi minuti di atmosfere grigie e dense di malinconia, che si snodano in 8 “blocchi di metallo che cadono dal cielo”, usando sue parole. Rivediamo in lei tra i più grandi cantautori del secolo (Scott Walker, Nick Cave, Nico, Julia Holter) che del loro dolore ne hanno fatto arte, sublimandolo attraverso le loro opere. Il disco è di una struggente bellezza e semplicità, si attacca alla pelle, riusciamo a toccare questo dolore ma non ci ferisce. Debris è l’inaspettata speranza di un nuovo futuro per la musica, che sappia slegarsi dal volere del pubblico e che sia lei stessa a bastarsi e curarsi.
Остов
23
Рожь
autoprodotto 7/10
post black metal Russia
Stare into death and be still
24
Ulcerate
Debemur Morti Productions death metal Australia
scacco matto
24
Lorenzo Senni
Warp Records 7/10
elettronica Italia
24
7/10
aprile What Kinda Music
24
Tom Misch and Yussef Dayes Blue Note Records, Beyond The Groove 8/10
nu soul Regno Unito
lena
25
Anna Högberg Attack Omlott Records avant-garde jazz Svezia
8/10
little songs for little humans
29
Salvo Mizzle
R
autoprodotto 7/10
alternative indie Italia
Conosciamo bene Salvo Mizzle per le sue doti cantautorali, ben dimostrate in Belzebù Pensaci Tu. In questo disco invece l’artista, in pieno lockdown, interiorizza e trascrive in piccole composizioni il sentimento comune di desolazione e routine obbligata, ci trasporta in un suo personale mondo casalingo fatto di suoni lontani, quasi rarefatti, si stappa una bottiglia di vino, imbraccia la chitarra e ci canta la vita trasformata. Registrato con il solo cellulare e in lingua inglese, LSFH racchiude in 5 tracce tutta l’alienazione che un po’ tutti abbiamo provato, anche con una ipotetica (neanche troppo) lista della spesa dettata dal translate di Google.
25
maggio Making a Door Less Open
1
Car Seat Heardest Matador Records 7.5/10
indie-rock, electro-pop Stati Uniti
Un Canto por Mexico
8
Natalia Lafourcade
Sony Music
folk, world&country, mariachi Messico
8.5/10
Straight Songs Of Sorrow
8
Mark Lanegan
Heavenly Records 7/10
cantautorato, modern blues Stati Uniti
Discomfort
14
Liverache Corporation
autoprodotto
stoner, alternative-metal Italia
Un grande esordio per il quartetto garganico, il disco è un pugno in faccia ben assestato, gran mix di rabbia e voglia di riscatto di una generazione segnata dal disagio. Un’esplosione di chitarre vecchia maniera che si miscelano alla perfezione con la voce e ad una sezione ritmica che spinge forte, tra hardcore, sludge e Stoner. Discomfort dei Liverache Corporation entra di diritto tra le migliori uscite nella terra del tavoliere. 26
7/10
maggio græ
15
Moses Samney Jagjaguwar 8.5/10
cantautorato, mutant electro-folk-rock Stati Uniti
Secondo album in studio, pubblicato in due parti. La prima il 21 febbraio, la seconda, che comprende entrambe, il 15 maggio. Per capire il concept di Græ dobbiamo far nostro il fondamento secondo il quale ognuno di noi è solo ma è anche una moltitudine, citando uno dei Re della poesia moderna: “Mi contraddico? Ebbene sì, sono vasto. Contengo moltitudini”. Isolati nel nostro metro quadro di persona, il concetto della prigionia sull’isola della mente si materializza. L’album diventa quindi mezzo per poter fare del nostro isolamento un trampolino alla scoperta delle nostre moltitudini, Samney fonde le due parti in un unico flusso d’acqua che si dirama in più ruscelli. Grae é la perfetta riuscita della coesistenza di moltitudini in un solo essere di cui ci parla mentre la sua aura fluttua sopra le nostre teste fin dall’opening.
The Cycle
15
Mourning [a] blkstar Don Giovanni Records R&B soul Stati Uniti
Alles In Allem
15
Einsturzende Neubauten Potomak 7/10
industrial Germania
27
8/10
maggio Set My Heart On Fire Immediately
15
Perfume Genius
Matador Records 8/10
art pop Stati Uniti
How I’m Feeling Now
15
Charlie XCX
Atlantic Records, Asylum electropop, pc-music,trance Regno Unito
7/10
Trimurti
15
Drought
Avantgarde Music 7/10
black-metal Italia
Weapons I’ve Earned
22
Hyle
R
Shove Records, Scull Crasher Records punk, crust, death metal Italia
Le bolognesi Hyle sono fortissime. Un disco dalla violenza death metal, che non si dimentica di sperimentare e si butta nella devastione facendo a brandelli la vecchia scuola. Mazzate, tante mazzate emergono dalla possente sezione ritmica. Le Hyle sono l’esempio di come dovrebbe essere vissuta la musica, e ogni situazione in generale, a denti scoperti, con foga, sudore e passione. 28
7.5/10
maggio w
22
Populus Wonderwheel Recordings 7/10
tropical-synth Italia
Night Dreamer Direct To Disc Sessions
29
Gary Bartz and Maisha
Night Dreamer
jazz Stati Uniti, Regno Unito
7.5/10
superotto
29
Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo 42 Records, 35mm 8.5/10
post-rock, alternative Italia
Credo fermamente che il post-rock sia la colonna portante nella catena evolutiva della musica strumentale. In un arco temporale di circa 35 anni ha visto varie evoluzioni, contaminazioni, se vogliamo, dall’elettronica al soft-noise, un continuo studio e sperimentare. GCCGF con Superotto confermano nel 2020 questa idea esprimendo, dopo (non troppo casualmente) otto anni dall’ultimo lavoro, La scoperta dell’alba, un post-rock estremamente contaminato, una colonna sonora da vivere nel quotidiano, da abbracciare e stringere forte per superare gli ostacoli come solo queste sonorità sanno fare. Nella nostra penisola in pochi sono riusciti a rendere così bene un genere “alto” ed emozionale (altrettanto bene, forse, solo i Giardini di Mirò). Piangere, rilassarsi, sfogare le inquietudini con questo disco è semplice, lasciarsi tutto questo alle spalle,invece, non è così semplice. E come direbbero i Mogwai: “Post-rock Will Never Die, But You Will”. 29
maggio PyjĂŚn
29
PyjĂŚn
DeepMatter 8/10
funk, jazz Regno Unito
giugno RTJ4
3
Run The Jewels
Jewel Runners rap Stati Uniti
6.5/10
Angel in Disguise
5
Leifur James
Night Time Stories 7/10
elettronica, nu jazz Regno Unito
Technicolor
5
Covet
Triple Crown Records alt-rock, math-rock Stati Uniti
30
7.5/10
giugno muzz
5
Muzz
Matador Records 7.5/10
alt-folk, alt-rock Stati Uniti
Splinters From an Ever Changing Face
5
End
Closed Casket Activities
metalcore, powerviolence, grindcore Stati Uniti
6/10
Coriky
12
Coriky
Dischord Records 5.5/10
post-hardcore, alt-rock Stati Uniti
gogo penguin
12
GoGo Penguin
Decca Records France nu-jazz Francia
Built to Spill Plays the Songs Of Daniel Johnston
12
Built To Spill 6.5/10
Ernest Jenning Record Co. indie-rock, cantautorato lo-fi Stati Uniti
31
7.5/10
giugno liquid portraits
12
Clap! Clap! Black Acre 7.5/10
digital cumbia, fourth world soundscape Italia
To Love Is To Live
12
Jehnny Beth
20L07 Music alt-pop Francia
6.5/10
Room for the Moon
12
Kate NV
VNG Intl. 7.5/10
Avant-garde jazz, dance elettronica Russia
punisher
18
Phoebe Bridges
Dead Oceans
alt-folk, rock, pop Stati Uniti
La ventiseienne ha un’idea precisa di se e non cambierà per nulla e nessuno al mondo, in Punisher la ritroviamo, la riconosciamo in tutta la sua infinita dolcezza e sincerità. L’album, che sembra un prosieguo di Stranger In The Alps, la scardina da artista emergente elevandola a musicista più che formata attraverso uno stile ben preciso. Emerge la dedica a Elliot Smith, artista caro alla giovane californiana che l’ha formata e fatta maturare in tutta questa bellezza. 32
8/10
giugno Uno degli album più belli dell’anno è una preghiera emo-folk per imparare dai propri errori.
Untitled (Black Is)
19
Sault
Forever Living Originals
9/10
psychedelic funk, Soul Regno Unito
The Passion Of
19
Special Interest
Night School, Thrilling Living art-punk, no wave, industrial Stati Uniti
7/10
umoja
19
Skinshape Lewis Records 6.5/10
elettronica Regno Unito
Mordecai
26
Khruangbin Dead Oceans
soul, psych, etno Stati Uniti
33
7/10
giugno Women in Music Pt. III
26
Haim
Polydor Records, Vertigo Records e Columbia Records 7/10
pop-rock, soft-rock Stati Uniti
OBO
26
Oshinoko Bunker Orchestra Black Candy
alt-rock, sperimentale Italia
Suoni spigolosi, batteria secca e prorompente, un misto di hardcore e noise che si infrange nelle orecchie dell’ascoltatore. Il trio fiorentino in questo 2020 emerge dall’underground come gli zombie di Romero, pronti a divorare chiunque sul loro percorso. Nessun uso di sintetizzatori o altra roba che si avvicini alle moderne produzioni. Un album nudo e crudo, vecchia scuola, per perforarsi i timpani col gain a 12. Lasciatevi colpire in pieno petto dal suono degli O.B.O. non ve ne pentirete.
Éons
26
Neptunian Maximalism I, Voidhanger Records 7.5/10
avant-jazz, psych-drone-metal Belgio
34
8/10
giugno Kick i
26
Arca
XL Recordings 6.5/10
art pop, deconstructed Venezuela
luglio no
3
Boris
autoprodotto
rock sperimentale, heavy Giappone
7/10
Forever Blue
3
A.A. Williams Bella Union 7/10
post-rock, dream-pop, chamber-folk Regno Unito
Bedroom
3
Bdrmm
Sonic Cathedral
pop, shoegaze, post-punk Regno Unito
35
7.5/10
luglio Terrore Sul Mondo
3
L’esperimento del dottor K.
R
Flamingo Records 6/10
punk rock Italia
Si comprende fin da subito quanto i genovesi “Esperimento del dr.K” siano in fissa con i Misfits. Fanno della loro fede un’arte e nel 2020 esce Terrore sul mondo che con il suo artwork fa venire subito in mente i B-Movies anni ‘50. Un ottimo album dalla tinta horror punk in tredici tracce che scorrono come sangue da una ferita aperta.
Garbers Days Revisited
10
Inter Arma
Relapse Records
black-metal, sludge-metal Stati Uniti
7.5/10
Noio; Volevam Suonar
10
Edda and Marok
Contempo Records 6.5/10
anternative indie Italia
Healing Is A Miracle
11
Julianna Barwick
Ninja Tune
ambient, elettronica Stati Uniti
36
7/10
luglio Ultimate Success Today
17
Protomartyr
Domino Records 8.5/10
post-punk, alt-rock Stati Uniti
Detroit è sempre stato un posto ostico e affascinante, patria del degrado, della musica e dell’arte in generale. Non ultimi tra gli artisti sfornati da questa ingrata metropoli i Protomaryr rappresentano il lato politicizzato, arrabbiato e anticapitalista. Lo fanno attraverso la voce e i testi di Joe Casey, dall’ inconfondibile timbro graffiante e sporco che emerge dal muro sonoro di chitarre, melodie accattivanti condite da una buona dose di urla. Uno schiaffo in faccia alla società, in particolar modo a quella americana. Un disco che segna ormai la maturità artistica della band senza sconvolgerne i canoni ai quali siamo ormai abituati, una sorta di post-punk dalle mille influenze.
Pain Olympics
17
Crack Cloud
Meat Machine
art-punk Canada
Impenetrable Cerebral Fortress
24
Gulch
Closed Casket Activities 6.5/10
sludge-metal, death-metal Stati Uniti
37
7.5/10
luglio No Pressure
24
Logic
Def Jam 7.5/10
hip-hop Stati Uniti
A Hero’s Death
31
Fontaines DC
Partisan Records punk, indie Irlanda
8/10
ulro
31
Rise Above Dead
R
Shove Records, Moment of Collapse 7.5/10
post-metal, post-rock Italia
Album atmosfericamente adatto a questo 2020 infausto e funesto. La band milanese al terzo disco dopo Stellar Filth e Heavy Gravity trasforma in musica, contaminata da post rock, post metal e doom, il lavoro dell’oscuro poeta William Blake. Nelle sue visioni Ulro è un luogo, una condizione di oscurità e tenebre che si manifestano quando si perde la visione divina, un regno spettrale e arido, un inferno sulla terra. L’opera dei Rise Above Dead rende perfettamente l’idea, quasi come se si trattasse di una vera e propria sonorizzazione. Suoni cupi, riff opprimenti, brani quasi angoscianti in cui le accordature in drop contribuiscono a rendere tutto più mistico. Una celebrazione delle tenebre che ci traghetta in un mondo immaginifico non molto distante da quello che stiamo vivendo nell’ultimo anno.
38
luglio On&On&On
31
Daniel Blumberg Mute Records
8/10
rock sperimentale Regno Unito
Alphaville
31
Imperial Thriumphant
Century Media Records
avant-garde metal, black metal Stati Uniti
7.5/10
agosto HELP
7
Duval Timothy Carrying Colour 7.5/10
jazz sperimentale Regno Unito
Immersion
14
Primitive Man
Relapse Records
doom-metal, death-metal Stati Uniti
39
7/10
agosto source
21
Nubya Garcia Concord Jazz 7/10
nu jazz Regno Unito
the Consuming Flame: Open Exercises in Group Form
21
Matmos
Thrill Jockey Records sperimentale, elettronica Regno Unito
7/10
trypl
21
TRYPL
Ubuntu Music 7.5/10
latin jazz Regno Unito
Inner Songs
28
Kelly Lee Owens
Smalltown Supersound dream-pop, elettronica Regno Unito
Mama, You Can Bet!
28
Jyoti, Georgea Ann Muldrow eOne Music, SomeOthaShip Connect 7.5/10
jazz sperimentale Stati Uniti
40
7.5/10
agosto Shabrang
28
Sevdaliza
Twister Elegance 8/10
avant-pop, elettronica Iran, Olanda
Nella mitologia persiana, Shabrang “purosangue color notte” era il cavallo dell’eroe Siyâvash. Il destriero, simbolo di coraggio, accompagna l’eroe nella sua calvalcata tra le fiamme come prova di rettitudine. Da qui diviene simbolo di sacrificio per il popolo e guiderà nella notte il figlio di Siyâvash, alla conquista di giustizia. Una leggenda così austera ha bisogno di un’appropriata narratrice e Sevdaliza è la persona giusta. Si presenta forte e indipendente, evidente anche dal suo volto in copertina, non teme rivali e sfoggia con orgoglio le sue ferite, parte del suo vissuto, della sua lotta. Il disco racchiude la sua essenza, come donna fiera che ama celebrarsi senza vergogna, a testa alta, senza risparmiarsi. Una lotta contro il fato, combattendo non per il suo Siyâvash ma contro di lui per guadagnarsi il meritato rispetto. Il rischio è calcolato, ma anche nel peggiore dei casi non ci sarà rimorso.
Flowers Of Evil
28
Ulver
House Of Mythology ambient, sperimentale Norvegia
Siamo difronte ad una band che quest’anno festeggia i 25 anni di attività, passati dalle sonorità black metal degli esordi a un synth-pop morbido e orecchiabile. L’indiscutibile talento dei lupi norvegesi si concretizza nel brano “One Last Dance” che tra l’altro vede un ospite d’eccezione alle chitarre, Christian Fennesz, polistrumentista ambient ben noto nell’universo nebbioso della sperimentazione. Un disco che non sconvolge come “the assassination of Julius Caesar”, ma che è davvero godibile e ben prodotto. Sperando di poterli vedere dal vivo al più presto non ci resta che mettere play e tenere il ritmo. 41
8/10
agosto plum
28
Widowspeak Captures Tracks 6.5/10
indie-rock Stati Uniti
Axiom
28
Christian Scott aTunde Adjuah Ropeadope
jazz fusion Stati Uniti
8/10
The Call Within
28
Tigran Hamasyan Nonesuch Records 8.5/10
jazz fusion Armenia
settembre sonus ruinae
7
Marta De Pascalis
Morphine Records
elettronica, sperimentale Italia
42
7.5/10
settembre ciro miami
11
Fratelli Malibù La Scimmia Records 7.5/10
synth-pop Italia
I Fratelli Malibú sono Andrea De Fazio (synth e drum machine) e Paolo Petrella (synth e basso), membri della live band dei Nu Guinea, esordiscono con Ciro Miami in questo 2020. “Potremmo pensare a Ciro come a un espatriato napoletano nel sogno americano” descrivono loro stessi, facendoci subito accomodare sui sedili della loro Panda. L’eccitazione tipica da inizio viaggio è palpabile già dal primo brano “Salame Napoli” che non potrebbe mai mancare in valigia. Ciro in America rimane folgorato, non tanto dall’eccessiva vitalità delle grandi metropoli quanto dal turbinio di droghe che ingerisce e dai soldi che spende giocando d’azzardo. Affoga i suoi averi e le sue ultime forze in un succoso cocktail di jazz disco e funk, e si avvia sulla strada di casa, della sua Napoli, a tasche vuote ma con uno zaino colmo di nuove esperienze.
american head
11
Flaming Lips
Bella Union
rock-sperimentale, neo psychedelia Stati Uniti
yOUR LOVE BLEEDS
12
5P4C3 6.5/10
Obscure Sorrows Records techno, sperimentale, ambient Italia
43
7.5
settembre Il foggiano 5P4C3 è una malombra glitch nei meandri del nostro territorio. Chiuso nella sua stanza si isola nella sua bolla elettrica e dirama così le sue onde magnetiche attraverso la città. Your Love Bleeds è romanticismo nervoso, ad un amore tormentato segue una sfrenata violenza. Proprio questo il concept centrale del suo lavoro che ci riporta alla mente la storia di Piramo e Tisbe, raccontata da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Una delle storie più tristi e intense mai scritte, che ispira quella di Romeo e Giulietta. Piramo e Tisbe vivono un amore impossibile sussurrato tra la crepa di un muro, ostacolati dalle loro famiglie, troveranno la morte sotto un albero di gelso che da quel momento darà more scure a ricordare il vermiglio sangue che toccò i suoi frutti.
UNTITLED (rise)
18
Sault
Forever Living Originals psychedelic funk, soul Regno Unito
Del collettivo Sault si sa ben poco, vivono nell’anonimato, cosa non nuova ma mai così, dell’ombra ne fanno un’arma; il loro è un anonimato militante. Ogni singolo brano è un omaggio alla cultura nera, sia nei testi che nella musica, la loro mission è organizzare una resistenza al razzismo e alla violenza. Il precedente Untitled (Black Is) è un canto di rivolta in onore di George Floyd, Untitled (Rise) è il quarto album in 18 mesi. Si articola in 15 tracce e, come negli altri, emerge una varietà musicale sconcertante, dal funk anni ‘70 all’afro-beat, dal boogie al jazz. Se Black Is alza il pugno al cielo ed organizza la ribellione, Rise abbassa i toni e si concede un po’ di tranquillità, mani giunte in una preghiera consolatoria per ricordarci che dietro quell’involucro di pelle e ossa ci sono anime a cui piace vivere appieno la vita, a cui piace sfogarsi, ballare e cantare in comunità. Le lance e gli scudi si abbassano e arriva il sound tipico delle feste gospel, per lasciarsi alle spalle quella infinita strada di emarginazione e schiavitù in cui la comunità nera è stata relegata. Forse tra le migliori uscite e novità dell’anno, sia per i contenuti che per l’intensità del loro lavoro non troverete nulla di simile in questo 2020.
44
9/10
settembre find the sun
18
Deradoorian Anti-
7.5/10
art-pop, indie-pop Stati Uniti
Arena
22
Cocks
R
Flamingo Records pop-punk Italia
6/10
Il romanticismo intrinseco nel senso di appartenenza alle strade in cui cresciamo, il percorso formativo, la famiglia, la scuola, è tutto qui: I Cocks si destreggiano in sonorità indubbiamente pop-punk in un album assolutamente malinconico dedicato a Sampierdarena, il quartiere Genovese in cui sono nati e cresciuti.
Shore
22
Fleet Foxes Anti7/10
indie-rock, folk-rock Stati Uniti
VAN
23
Clown Core
8===D
jazzcore, sperimental noise Stati Uniti
45
7/10
settembre zeit
24
Zeit
Epidemic Records 7.5/10
black, doom-metal Italia
Ultra Mono
25
IDLES
Partisan Records post-punk Irlanda
8/10
All Thoughts fly
25
Anna Won Hausswolff Southern Lord Records 9/10
neoclassical dark-wave, ambient Svezia
Descrivere All thougths Fly con semplici parole purtroppo non è possibile. Ed è per questo che ci si limita ad esprimere le emozioni suscitate da Anna Von Hausswolf che sembra abbia un’innata capacità di colpire al cuore di chi ascolta, strapparlo dal petto e porgerlo come dono, un pegno d’amore che vibra tra le canne degli organi, ci accarezza il volto e apre le porte più profonde e serrate del nostro io. Una musica che si respira a pieni polmoni, che aggredisce le viscere rivoltandole ed emergendo in superficie, facendo rizzare ogni singolo centimetro di pelle. Cedere al suono e lasciarsi trasportare da esso non è mai stato così bello e inebriante. Per la realizzazione dell’opera è stato utilizzato solamente uno strumento (per alcune parti processato con effetti) un antico organo della chiesa Örgryte nya kyrka in Svezia. Magistralmente accarezzato dalle sapienti dita di Anna von Hausswolf, le sonorità ricordano, seppur lontamente, Philip Glass e sono ispirate al “sacro bosco” di 46
settembre Bomarzo, struttura risalente al 1552 dalla quale il disco prende il nome. Come recita l’incisione sulla bocca spalancata dell’orco situato all’interno del parco: ‘’Ogni Pensiero Vola”.
the ascension
25
Sufjan Stevens
Asthmatic Kitty 7/10
sperimentale, electro-pop Stati Uniti
ohms
25
Deftones Reprise Records alternative-metal Stati Uniti
6/10
public void
25
Penelope Scott Tesla’s Pigeon
6/10
electro-pop Stati Uniti
carefree theatre
25
Surfer Blood
Kanine Records indie-rock Stati Uniti
47
6.5/10
settembre parco gonzo
25
I Casini di Shea Cabezon Records 6/10
alternative-rock Italia
by the fire
25
Thurston Moore Daydream Library alternative rock Stati Uniti
kofū
27
Meitei KITCHEN.LABEL 7.5/10
elettronica, sperimentale Giappone
48
6.5/10
ottobre Working Men’s Club
2
Working Men’s Club Heavenly Records 7.5/10
post-punk, acid house Regno Unito
SHIVER
2
Jonsi
Krúnk
art-pop, glitch-pop Islanda
6.5/10
handfuls of nights
4
Penguin Café
Erased Tapes Records 7.5/10
modern classical Regno Unito
sleepless nights
9
Yo La Tengo
Matador Records
alternative rock, rock sperimentale Stati Uniti
lament
9
Touché Amore Epitaph Records 7/10
post-hardcore Stati Uniti
49
7.5/10
ottobre atlas vending
9
Metz
Royal Mountain Records 7.5/10
post-hardcore Canada
Freedom Exercise
9
Josh Johnson
Northern Spy Records free jazz Stati Uniti
8.5/10
as long as you are
9
Future Island 4AD 7/10
synth-pop, wave-pop Stati Uniti
silver ladders
9
Mary Lattimore
Ghostly International ambient, post-rock Stati Uniti 8/10 Mary lattimore riesce a creare paesaggi sonori intimi e profondi pizzicando le corde della sua arpa, strumento protagonista di questo lavoro. Come il violino di Warren Ellis ai tempi del progetto Dirty three, l'arpa riverberata e processata con delay avvolgenti è il canto di una sirena bellissima che incanta i naviganti in questo mare di musica Ambient. Prodotto a Los Angeles da Neil Halstead (Slowdive) che ne esalta le sonorità più prettamente post-rock, silver ladders è un disco maturo e carico di sentimento.
50
ottobre serpentine prison
16
Matt Berninger Concord
7.5/10
cantautorato, chamber pop Stati Uniti
forever
16
Francesco Bianconi
Ponderosa, BMG
chamber pop, modern classical Italia
6.5/10
horse
16
Holy Motors Wharf Cat 8/10
dream-pop, alt-country, slowcore Estonia
Lesions of a different kind
23
Undeath
Prosthetic Records death-metal Stati Uniti
maya
23
John Frusciante Timesig 6/10
elettronica, sperimentale Stati Uniti
51
7/10
ottobre songs and instrumentals
23
Adrianne Lenker 4AD 7/10
acustic, folk, sound-college Stati Uniti
visions of bodies being burned
23
Clipping
Sub Pop
industrial hip-hop, horrorcore Stati Uniti
8.5/10
altro non c’è
23
Marta dell’Anno e Andrea Marchesino
R
Controra Records 8/10
folk, world & country Italia
Marta ed Andrea sono un duo potente che vive la musica, non solo con la passione che iniettano in ogni nota ma soprattutto lasciando un lungo strascico di passi e chilometri in compagnia della rispettiva viola (Marta) e chitarra (Andrea). Chi li conosce avrà sicuramente notato la profonda complicità che li unisce, intuibile anche ascoltando il loro sound compatto, combinato alla perfezione. I due strumenti e la soave voce di Marta tessono un tappeto sonoro miscelando sincerità, tradizione, blues, world music; dialogando, tra loro e con il pubblico, le tre voci sono tutte necessarie ma non indispensabili. “Altro non c’è“ apre l’album con una delicata suonata come l’intesa amorosa che lascia due corpi che si sono amati troppo velocemente senza farsi domande sul futuro. Con “La Zamara”, o Pizzica di Torchiarolo, ci ritroviamo tra i borghi salentini a saltellare a ritmo di quell’eredità che ci portiamo dentro. Arriviamo quindi a “Cammina Veloce”, brano frenetico come può esserla una passeggiata tra le vie di queste città d’oggi, 52
ottobre disumanizzate, abitate da anime con paraocchi. L'abilità di Marchesino nel pizzicare le corde è tale che le vibrazioni che si ripercuotono sulla cassa armonica della chitarra arrivano a miscelarsi con quelle della voce di Marta portandoci in un mondo onirico, come le illusioni che scivolano dinnanzi i nostri occhi ascoltando “Sogno n.2” dove la viola interviene come ad accompagnare il sognatore in un viaggio tra tradizione e modernità. Le armonizzazioni eseguite da Marchesino ne svelano il suo percorso formativo jazzistico, fraseggi e arpeggi ci portano verso sonorità tradizionali come la reinterpretazione del brano di Matteo Salvatore “Lu Bene Mio”, patrimonio da proteggere all’interno della cultura della nostra terra. Altro non c’è è un disco completo sia dal punto di vista musicale che da quello testuale, è un album che parla di amore, per chi ci respira affianco e per i battiti che pulsano sotto i nostri piedi.
Optimisme
23
Songhoy Blues
Trasgressive Records desert blues Mali
7.5/10
Song Machine: Season One
23
Gorillaz
Parlophone Records 9/10
electro-pop, synth-pop, hip-hop Regno Unito
campi elasi
28
ELASI
Neverending Mina
electro-pop, funk nazione
53
6.5/10
ottobre May Our Chambers Be Full
30
Emma Ruth Rundle & Thou Sacred Bones Records 8/10
post-metal, sludge-metal Stati Uniti
Una collaborazione che mette in evidenza i contrasti tonali tra luci ed ombre creati dalla morbida vocalità della Ruth Rundle, che rapisce come una sirena, e la devastazione sludge/doom portata in campo dai Thou. Un canto per evocare un mondo oscuro. Emma Ruth Rundle è tra le personalità più interessanti del panorama underground, già membro dei Red Sparowes, The Nocturnes e Marriages, la poliedrica musicista si tuffa in questa nuova collaborazione che al primo ascolto lascia un po’ perplessi. Questa doppia anima presente nel disco, però, si completa sempre di più ad ogni nuovo play. I testi sempre più belli e profondi creano un vero e proprio varco verso una dimensione dark che mai prima avevamo pensato potesse esistere.
In Origine: The Field of Repetance
30
Saffronkeira with Paolo Fresu
Denovali Records
future-jazz, dark-ambient, electro-jazz Italia
L’incontro tra Eugenio Carìa, in arte SaffronKeira, e Paolo Fresu non poteva che arrivare ora, in un anno diffilice e catastrofico. L’incontro tra un dj da dancefloor e uno dei più grandi trombettisti viventi regala un risultato stupefacente, un album tra la techno e l’ambient, possente, cadenzato da drum machines aggressive che si scontrano con le melodie raffinate di Fresu, un mix a dir poco sconvolgente. Le atmosfere create dalla coppia, che spero continui a collaborare, sono ipnotiche e raffinate, di un livello altissimo. I suoni dei sintetizzatori convivono simbionticamente con i fiati trasformando qualcosa che poteva risultare scialba in un quasi capolavoro. 54
8/10
ottobre Magic Oneohtrix Point Never
30
Oneohtrix Point Never Warp Records 8/10
elettronica, sperimentale Stati Uniti
Crack a light
30
Dope Body
Drag City
garage rock, noise Stati Uniti
7.5/10
The Raging Wrath Of The Easter Bunny
30
Mr Bungle
Ipecac Records 7.5/10
hardcore-punk, crossover, skatepun Stati Uniti
The Great Dismal
30
Nothing
Relapse Records
nu-gaze, alt-rock, post-grunge Stati Uniti
POST HUMAN: SURVIVAL HORROR
30
Bring Me The Horizon Sony, RCA
7/10
nu-metal, metalcore, industrial-metal Regno Unito
55
7.5/10
ottobre A Beautiful Revolution (Pt.1)
30
Common
Loma Vista Recordings 7.5/10
rap, soul, R&B Stati Uniti
Earth to Dora
30
Eels
E Works, PIAS
cantautorato, alternative indie Stati Uniti
Swirling
30
Sun Ra Arkestra Strut 7/10
cosmic jazz, jazz sperimentale Stati Uniti
56
6.5/10
novembre offering
5
Ramon Moro Subcontinental Records 7.5/10
strumentale, sperimentale, alternativa Italia
killadelica
6
Kill Your Boyfriend
Shyrec, Little Cloud Records, Sister 9 Recordings
post-punk Italia
7/10
the black iron prison
6
Massimo Pupillo
Subsound Records 7/10
avant-garde, drone Italia
Some kind of peace
6
Olafur Arnalds
Decca records neoclassica Islanda
Alabaster White
6
Viviankrist
Ritual Productions 7/10
sperimentale, noise Giappone
57
7/10
NOVEMBRE Dreamweavers
6
Mark de Clive-Lowe, Andrea Lombardini, Tommaso Capellato Mother Tongue Records 8/10
soul, jazz, funk Italia, Nuova Zelanda
Dreamweavers, un nome ed un’etichetta che calza a pennello per il trio composto da Mark de Clive-Lowe, un nippo-neozelandese al piano e sintetizzatori, Andrea Lombardini e Massimo Cappellato rispettivamente al basso e batteria. Tra i tre si percepisce già dalla prima nota una sinergia e complicità degne dei migliori gruppi jazz di altri tempi. Ne nasce un lavoro che embrica elettronica, jazz, broken beat, condito da un pizzico della maestria del Sakamoto più estroso. La sezione ritmica in questo album è quasi sbalorditiva, ritmi serrati, cambi di tempo repentini come da buona tradizione jazzistica che si sposa alla perfezione con le dinamiche pianistiche ed elettroniche di Clive-Love. Tra le migliori uscite di questo 2020, da ascoltare, assaporare e gustare tutto d’un fiato.
sale
6
C+C = Maxigross Tega
folk-rock, psych-rock, alt-pop Italia
Endless twilight of Codependent Love
6
Solstafir
Season of Mist
post-metal, post-rock Islanda 8.5/10
58
6.5/10
NOVEMBRE The Angel You Don’t Know
12
Amaarae
Sad Saints Angry Angels 6.5/10
pop, R&B nazione Ghana, Stati Uniti
MONUMENT
13
Molchat Doma
Sacred Bones Records
post-punk, dark wave, new wave Bielorussia
8.5/10
The Cure e Depeche Mode che fanno a cazzotti nella fredda Bielorussia, post-punk e synth-wave che giocano tra la neve a lanciarsi palle ghiacciate. Questo sono i Molchat Doma, un’incredibile rivelazione dall’est Europa. Riuscire a superare quei confini e riversarsi nelle nostre orecchie non è affatto semplice. Distribuiti dalla Sacred Bones records (quella di John Carpenter e Emma Ruth Rundle per capirci) entrano a gamba tesa nei nostri cuori, ribaltandoli, con quel fare post sovietico. Un disco da ballare l’ultimo dell’anno e calpestare le ceneri di un 2020 a dir poco ingrato.
lotto con me stesso
13
J.S.P. Crew 8.5/10
Aldebaran Records hip-hop, rap Italia
Roma ci ha sempre regalato grandi artisti nell’universo Hip Hop (Corveleno, Colle Der Fomento per citarne alcuni), J.P.S. Crew è tra questi, una bomba ad orologeria esplosa con Lotto con Me Stesso. Le rime e metriche di SillaMandria accompagnate da una band 59
novembre vera e propria, alla The Roots (permettemi il paragone), tra fusion, jazz e un funk crossover, infrangono il muro del suono. Un disco vecchia scuola che vuole demolire le produzioni moderne della Trap da classifica che, diciamolo, è sempre la solita minestra riscaldata. Hip Hop old School arricchito dalle collaborazioni di Dj Mike e Deva, e dalla voce di Tahnee Rodriguez, rime che sono una scossa alla coscienza collettiva, tutti gli ingredienti necessari per un gran disco. Segnatevi questo nome, ne vedremo delle belle.
Allt Är Intet
13
The End
RareNoiseRecords
sperimentale, avant-garde jazz Scandinavia
7.5/10
Mantracore
13
San Leo
Bronson Recordings 9/10
post-rock, drone, kraut-rock Italia
I San Leo sono Marco Tabellini (M Tabe) alla chitarra e Marco Migani (Inserire Floppino) alla batteria. Mantracore è un viaggio ancestrale, suddiviso in due fasi (MM e CORE) che riportano alla mente misteriosi elementi del cosmo. Le due suite strumentali sono due parti dello stesso rito primordiale in grado di catalizzare le nostre energie in direzione di un immaginario distorto e lugubre. Mantracore, rispetto ai precedenti, appare un lavoro più ragionato e meno viscerale mettendo in luce una consapevolezza immersiva dalla quale farsi trasportare.Il lavoro svolto in post-produzione è più meticoloso, il binomio batteria-chitarra subisce un arricchimento, 60
novembre donando al suono un ampio spazio in cui muoversi.Il disco suona ciclicamente nelle nostre teste, raccontandoci storie troppo lontane da noi, attraverso il tempo e lo spazio. Quello che ne viene fuori è un motivo denso ed ipnotico. Non vediamo l’ora di poter godere dal vivo di questa trasmutante opera.
Szabodelico
13
Causa Sui
El Paraiso Records psych-rock, stoner Danimarca
7.5/10
Lamentations
13
William Basinski Temporary Residence Limited
7.5/10
dark-ambient, tape music Stati Uniti
Oscillate
20
Pg Lost
Pelagic Records post-rock Svezia
La chiamata
20
Deadburger Factory Snowdonia Dischi 6.5/10
sperimentale, rock d’autore Italia
61
7.5/10
novembre twenty-twenty
20
IKITAN
2580159 Records DK 6.5/10
R
heavy post-rock Italia
Twenty-Twenty è l’EP di debutto degli IKITAN, trio genovese. Particolare la scelta di far rientrare tutto in 20 minuti e 20 secondi, il risultato è un’unica traversata tra le allucinate macerie di un mondo il giorno dell’apocalisse. Il disco, forgiato da innumerevoli improvvisazioni, sfoggia un metal malleabile e flessibile. Non vi è stata scrittura, nè il regolare percorso compositivo, solo arrangiamenti impulsivi e passionali. Questa è proprio l’idea che abbiamo di musica, qualcosa di istintivo che non ha bisogno di un foglietto illustrativo ma solo di un corpo che sappia fare da cassa di risonanza a tutte le emozioni da trasmettere. Siamo curiosi di vedere cosa saranno in grado di combinare nei prossimi anni.
K.G.
20
King Gizzard & The Lizard Wizard
KGLW
rock psichedelico Australia
Origin of the Alimonies
20
Liturgy
YLYLCYN 8/10
black-metal, black-opera Stati Uniti
62
7/10
novembre Salute to the Sun
20
Matthew Halsall
Gondwana Records 7.5/10
contemporary jazz Regno Unito
Doped Runner Verse
20
Them Airs
Art Parade
math-rock, art-rock, post-punk Stati Uniti
7/10
CyR
27
The Smashing Pumpkins Sumerian 6/10
alternative-rock, synth-pop Stati Uniti
Dive
27
Girls in Airport
Mawi Music
free jazz, contemporary jazz Danimarca
63
8/10
dicembre Ichiko Aoba
2
Windswept Adan Hermine Records 7.5/10
ambient, folk Giappone
Mank (OST)
4
Trent Reznor & Atticus Ross The Null Corporation colonna sonora Stati Uniti, Regno Unito
Il fantastic duo formato da Trent Reznor e Atticus Ross torna a collaborare per l’ennesima colonna sonora, questa volta per il lungometraggio firmato Fincher e prodotto da Netflix, Mank. Dopo aver creato capolavori come la sound track della serie HBO Watchmen, più oscura e cervellotica, in quest’ultimo lavoro cambiano registro in un modo così naturale da sembrare sovrumano. Sonorità più jazz, orecchiabili, tipiche degli anni ‘40. I due Nine Inch Nails non smettono mai di meravigliare, sperimentare e riuscire alla perfezione in tutto quello che producono. Tanto di cappello per i due che quest’anno, assieme all’italiano Alessandro Cortini, sono entrati a far parte della tanto ambita Rock and Roll Hall Of Fame, un riconoscimento più che meritato.
2R0I2P0
11
Boris & Merzbow Relapse Records 7/10
sperimentale, drone, noise Giappone
64
8/10
dicembre We Will Always Love You
11
The Avalanches Modular 7/10
pop, elettronica Australia
earthphonia
11
Max Casacci
Sugar
ambient, sperimentale Italia
Max Casacci, già chitarra nei Subsonica, produce un disco, un’opera sperimentale, che soprattutto in quest’anno acquisisce un significato particolare. Rocce, uccelli, acqua e piante prendono voce in questo disco, composto proprio partendo dai suoni della natura che, abbiamo imparato, ama riprendersi i propri spazi, che cerca in ogni modo di farci capire quanto di sbagliato ci sia in quello che stiamo facendo. Un mix di suoni ipnotici, ancestrali, che riassumono l’energia e la forza della natura. E per parafrasare Goethe, solo la natura è infinitamente ricca e solo il grande artista è capace di renderla propria e mutarla a proprio piacimento.
Historical Graffiti
11
Yawning Man
Plastic Cactus Records 7/10
part-surf guitar, part-psych, part-desert rock Stati Uniti
65
7/10
dicembre senza ereditĂ
11
Moltheni
La Tempesta Dischi 6.5/10
alt-pop, cantautorato Italia
quartettoquartetto
18
XYQuartet
nusica.org jazz Italia
66
6/10
Attention! soyez bien sur vos gardes, car seule parmi tous les arts, la musique vous tourne autour. Jean Cocteau
Attenzione! State in guardia, tra tutte le arti, solo la musica ruota intorno a voi.
ruggine 2020