Il saggio affronta il tema del progetto di abitazione collettiva nella contemporaneità partendo da una riflessione sulla nozione di "durata" che rappresenta una questione insita ad ogni progetto architettonico che comporti la modificazione dello spazio abitato. Successivamente viene affrontata la questione dell’"abitare" che investe l’architettura più di ogni altra disciplina.
Partendo dal presupposto che abitare è avere consuetudine in un luogo, si può osservare come non vi sia una sola risposta che soddisfi tale condizione, ma molteplici alternative che finiscono anche per contaminarsi a vicenda.
In questo saggio si confrontano due approcci al tema dell’abitare collettivo, inteso non solo come processo compositivo ma anche come atto sociale che trasforma la città: il primo è basato sulla progettazione partecipata, il secondo è il frutto del continuo progresso del tempo moderno che stravolge il ciclo di vita del progetto a cui l’architettura classica ha sempre fatto riferimento.