Espressione Libera n 2 a.s. 2013 2014

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Giornale degli Studenti - ANNO XIII-NUMERO 2– MARZO 2014

Cari lettori e lettrici, ecco qui il secondo numero del periodico “Espressione Libera”. Come sempre, abbiamo trattato, nei nostri articoli, argomenti di vario genere, in particolare quelli che pensiamo possano interessare maggiormente la fascia dei giovani. Ricordate la rubrica sulla moda proposta l’anno scorso? Abbiamo deciso, anche in questo numero, di inserire un piccolo inserto di due pagine. Continua il viaggio all’interno dei piccoli paesi, questa volta è toccato a S. Stefano di Rogliano. Vi consigliamo di leggere le recensioni, come sempre interessanti, l’in-

tervista impossibile sul filone filosofico, le varie interviste sullo sport e quella fatta ai ragazzi che hanno appena terminato gli esami per ottenere la certificazione PET, ovvero una qualifica inglese, che servirà poi all’Università. Se vi piace la musica, leggete … sarete accontentati. Per divertirvi, giocate al sudoku e fate il cruciverba. In attesa del prossimo e ultimo numero, vi invitiamo ad una piacevole lettura e auguriamo una Buona Pasqua a tutti i nostri lettori. Alessia Lico e Martina Arcuri LS- III/A

Giorno 21 dicembre 2013, alcuni ragazzi dell’Istituto “A. Guarasci” hanno partecipato alla Giornata della Premiazione delle Eccellenze scolastiche, svoltasi a Lamezia Terme. Sono state coinvolte diverse scuole della Calabria, ricevendo

ascoltato le diverse motivazioni dei premi alle eccellenze calabresi. Molto significativa è stata la premiazione della nostra scuola: alcune ragazze del quarto anno sono state premiate per un Progetto, dedicato alla Shoah, in cui è stata scelta la foto più bella che ha ricevuto il premio; alcuni ragazzi, che hanno frequentato l’anno scorso il quinto anno, sono stati premiati ricevendo un “tablet”; il loro Progetto era già stato premiato a Roma. Un altro alunno della nostra scuola ha ricevuto il premio per un Progetto letterario. L’esperienza vissuta ci ha incoraggiato e stimolato nell’andare avanti consapevolmente nei nostri studi. Assunta Altomare e Martina Arcuri, LS –III/ A

come riconoscimento un attestato di partecipazione per i diversi Progetti svolti nel corso dell’anno 2012/2013. La Manifestazione è stata significativa, perché ci ha fatto conoscere diversi aspetti molto importanti della nostra Regione che, a volte, sottovalutiamo. Abbiamo www.iisguarasci.gov.it

Credo sia inutile presentare Francesco, perché, di certo, non è uno che passa inosservato e a scuola, ormai, visto che quest’anno terminerà il ciclo degli studi, lo conoscono tutti. Forse, però, non tutti sono a conoscenza dell’abilità di Francesco con i social-media e con il PC in particolare. Sicuramente ne è a conoscenza la sua prof.ssa di Informatica, Rosa Marincola che, negli anni, con l’esercizio continuo e progressivo, ha affinato e ampliato le capacità informatiche di Francesco. All’inizio di quest’anno scolastico, si è deciso di fargli costruire un sito personale, in cui potesse descrivere le sue giornate scolastiche, col duplice intento di fargli rielaborare, in maniera scritta e iconica, le attività curriculari, ma con strumenti più congeniali e divertenti di quelli tradizionali che per lui, molte volte, si sono rilevati fonti di frustrazione. Il sito si chiama “Il diario di Francesco” (https://sites.google.com/ sitefrancescoaltomare1) ed è articolato in varie sezioni, che, quotidianamente, vengono aggiornate. Si potrebbe dire che il portale di Francesco sia il suo registro elettronico, dato che cataloga le attività didattiche ed extra, svolte fin dall’inizio dell’anno scolastico. Il sito ha avuto numerosi riconoscimenti ed è stato apprezzato da enti e figure istituzionali del mondo della scuola, fino al riconoscimento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Volgendo lo

sguardo a ritroso a cinque mesi fa, si evidenzia subito la mole impressionante di attività, a cui Francesco si è sottoposto e, forse, questo è un altro suo lato sconosciuto,

perché, nel tempo, ci si è abituati a vedere Francesco come un ragazzo allergico alle regole e ai vincoli di cui la comunità educante scolastica necessita. Invece, fin dal primo giorno del nostro incontro, Francesco ha dimostrato una disponibilità e una energia collaborativa veramente sorprendente e ogni azione curricularre ed extracurriculare è stata portata a termine, proprio grazie alla sua partecipazione fattiva e propositiva. Sento di dovere a Francesco tanti ringraziamenti e, forse, anche alcune scuse, per avergli “imposto” determinate scelte, operate, tutto sommato, da uno sconosciuto per lui, essendo io l’ultimo approdato a Rogliano. E Francesco, con le sue antenne empatiche, ha capito fin da subito il mio “spaesamento” e, come un bravo maestro con la sua energia, la sua ironia (tipica di chi è intelligente), i suoi valori, è stato lui ad accogliere me. Sono cose che non si dimenticano. Grazie Francesco. Prof. Alessandro Citro (detto Tricios)

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Il “Giorno della Memoria” è una ricorrenza internazionale, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno come “Giornata della commemorazione” delle vittime dell’Olocausto. In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945 con le truppe dell’armata sovietica. È un giorno molto importante, che segna la storia dell’umanità. Giorno 27/01/2014 l’IIS “A. Guarasci” ha voluto ricordare, come ogni anno, questo tragico avvenimento, con un Convegno tenutosi presso l’Auditorium della scuola. Al Convegno hanno partecipato alcune

personalità culturali del territorio, come l’Assessore alla cultura Antonio Simarco, il Collaboratore del DS , prof. Sergio

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Vizza e la prof.ssa Cinzia Colacino. La manifestazione è iniziata con il saluto del Collaboratore del DS, prof. Sergio Vizza, che ha informato noi alunni del significato particolare che ha la “Giornata della Memoria”. É seguito, subito dopo, l’intervento dell’Assessore Antonio Simarco, che ci ha spiegato l’importanza di ciò che era accaduto in quel tragico periodo. Successivamente la prof.ssa Colacino ha presentato il pro-

umana, vissuta dagli Ebrei. Il Convegno è stato allietato dalla lettura di varie poesie, recitate da Divina Greco e Simona Chirillo e dalla prof.ssa Colacino. In seguito siamo stati coinvolti nella visione di un video con alcuni cortometraggi. Ci sono stati momenti molto commoventi e, a volte, tristi e imbarazzanti, pensando a come poteva e, anche oggi, come può l’uomo uccidere un fratello. La “Giornata” si è conclusa con l’intervento della prof.ssa Scornaienchi e con la lettura di alcune poesie, recitate da due ragazzi della prima classe del Liceo, accompagnati da un video sugli Indiani d’America, per ricordare la loro storia e il loro dolore, spesso, dimenticato e non considerato. Tutto il Convegno si è concentrato sul ricordo … per ricordare e per riportare alla memoria quello che è accaduto e gramma del Convegno. Tutti i ragazzi quello che non dovrà succedere mai più. Alessia Ceravolo, Lia Amato, ITE- II/A dell’Istituto hanno partecipato a questo Assunta Altomare, LS-III/A Convegno non solo con la loro presenza, ma realizzando anche dei lavori, come video, canzoni e poesie, che rappresentavano l’argomento della “Giornata”: particolarmente importante è stata la canzone “Auschwitz”, cantata da Roberta Venneri e Chiara Carpino, accompagnate alla chitarra da Leonardo Stumpo. Il video della II/A- ITE, preparato da tutta la classe, ha espresso il sentimento e la commozione che noi alunni abbiamo provato di fronte alla tragedia ESPRESSIONE LIBERA


“Braccialetti rossi ” è stata una miniserie tv, trasmessa la Domenica su Rai uno, dal 26 Gennaio al 2 Marzo 2014 . La fiction racconta la storia di sei ragazzi che hanno formato un gruppo in ospedale, dove l’amicizia , il sorriso , l’amore e la solidarietà sono la loro forza principale per affrontare la malattia con tutte le loro paure e insicurezze. A raccontare la storia è Rocco , l’ “Imprescindibile”, un ragazzo di undici anni , in coma da otto mesi a causa di un forte impatto con l’acqua, dopo essersi tuffato da un trampolino molto alto .Il “capo” del gruppo è Leo, di diciassette anni, a cui a causa di un tumore, è stata amputata una gamba. Nonostante le varie operazioni, Leo è un ragazzo solare e cerca sempre di far prevalere gli aspetti positivi. Nella sua stanza c’e Vale, “Vicecapo” , anche lui con le stesse problematiche di Leo , ma lo distingue un carattere timido, riservato e innamorato di Chris , la “ Ragazza” di diciassette anni, che soffre di anoressia. Anche per Rocco c’è un nuovo compagno di stanza, Davide ,quattordicenne,

Giorno 14 Gennaio, la Classe terza e le Classi quarte del Liceo Scientifico sono state coinvolte in un’uscita didattica a Reggio Calabria, volta a porre le basi per un Progetto riguardante i fondi europei, utilizzati all’interno del nostro Istituto. L’uscita obbligatoria per i partecipanti al Progetto, riguardava la visita a Palazzo Campanella, sede principale del Consiglio regionale della Calabria. Nella visita sono state mostrate le diverse sale del Palazzo, adornate da opere di artisti calabresi. Il Palazzo, costruito negli Anni Novanta, soprannominato “astronave” dai reggini per le sue insolite forme architetwww.iisguarasci.gov.it

ricoverato in ospedale, perché svenuto durante una partita di calcio: egli è molto testardo e, inizialmente, scontroso e

protagonisti hanno dovuto accettare la morte di Davide: dopo aver affrontato un infarto , il suo corpo non è riuscito a sopportare un’operazione al cuore . La sua mancanza ha provocato molto dolore nei “braccialetti rossi” , che hanno deciso poi di vivere la vita di Davide, facendo tutto ciò che lui avrebbe fatto ,come ad esempio creare un band . Inaspettato ,quasi alla fine della serie , il risveglio di Rocco; è stata un’ emozione molto forte, soprattutto per la mamma, clown nell’ospedale, che sperava ogni giorno in un anche bulletto con gli altri. Ultimo arrisuo risveglio. La serie è finita con il ritorvato è Tony, il “Furbo”, che ha avuto un no a casa di Vale , Chris e Tony ormai incidente con la moto ; la sua simpatia , guariti, mentre Rocco e Leo sono rimasti curiosità e il suo modo di capire gli altri , in ospedale ancora non completamente porta una grande vivacità nel gruppo. Ciò guariti . Alla fine, dopo varie indecisioni, che accomuna tutti e che rappresenta il tra Leo e Chris sboccia l’amore . loro motto, “watanka” , dal significato “Braccialetti rossi” rappresenta l’esempio sconosciuto, è un braccialetto rosso che di come l’amicizia, ma anche l’amore, rappresenta le varie operazioni subite. possono insegnarci a resistere e combatInsieme hanno affrontato tante sfide, che tere le difficoltà della vita. li hanno portati ad una maturità interiore Assunta Altomare e Annamaria Nicoe a una crescita e a una forza sempre più letti, LS-III/A grande. Purtroppo, durante la storia , i

toniche, verte intorno all’Aula Consiliare “Francesco Fortugno”, è di forma cubica, adornata da un mosaico con alle spalle delle file, dove siede il Presidente della Regione. Altre sale ospitano ulteriori opere e sono utilizzate, per la maggior parte, per conferenze tramite prenotazioni di privati. La visita è terminata nel cortile dell’edificio, nella bottega “Dodò Gabriele”, gestita dall’Associazione “Libera”, che sfrutta i territori confiscati alla mafia per produrre prodotti biologici, da rivendere e ricavare fondi per la lotta alle mafie. La bottega è dedicata, in particolare, ai giovani ragazzi, vittime della follia omicida delle criminalità organizzate, come il ragazzo a cui è dedicata la bottega di Reggio stessa. La visita è proseguita al Museo di Reggio Calabria, sede recentemente rimodernata per permettere il ritorno dei Bronzi di Riace, restaurati all’interno di Palazzo Campanella, in una sala visibile al pubblico. Ci è stato inizialmente mostrato il processo di ritrova-

mento e i diversi restauri dei bronzi fino ad oggi, per poi accedere, dopo essere stati disinfettati in una sala apposita, al cospetto dei due giganti in bronzo, simbolo della nostra Regione e dei Musei italiani stessi. La visita è proseguita con una escursione sul lungomare di Reggio Calabria, in cui abbiamo potuto ammirare la bellezza del paesaggio dello Stretto di Messina e, in particolare, le opere di arte moderna, esposte sul lungomare stesso, dove abbiamo concluso una giornata di grande interesse, seppur particolarmente breve. Vincenzo Alagia, LS-III/A

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Eraclito di Efeso è un filosofo greco antico, uno dei maggiori pensatori presocratici. Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere e, forse, per questo è stato uno dei pochi filosofi che, nel corso di questo anno scolastico, ci ha interessato e attratto più degli altri. Eraclito influenzò, in vario modo, i pensatori successivi; da Platone allo stoicismo, la cui fisica, infatti, ripropone, in gran parte, la teoria eraclitea del lògos. Vi proponiamo una intervista impossibile, fatta al filosofo in questione. Durante la sua “carriera” ,scrisse delle opere, come molti altri prima e dopo di lei? Sì, durante le mie ricerche scrissi l’opera in prosa “Intorno alla natura”, costituita da aforismi e sentenze brevi e taglienti ed è, forse per l’enigmaticità di questa, che, altri, dopo di me, mi considerarono “oscuro”. Scrissi, anche, degli aforismi su delle lastre d’oro, che la gente avrebbe dovuto leggere dopo la mia morte. Sa dirci cosa pone alla base della sua filosofia? Alla base del mio pensiero esiste, sicuramente, la contrapposizione tra la filosofia, che identifico, in generale, con il vero, con la verità; e l’opinione degli uomini, cioè la doxa, per me, fonte di errore. Abbiamo sentito parlare di “dormienti” e “svegli”. Ci spieghi a cosa alludono questi due significati.

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Con il termine dormienti tendo ad indicare le persone che si fermano alle apparenze, che, non indagando a fondo le cose, restano esclusi dalla comprensione dell’autentica legge del tutto, il lògos. In poche parole indico i non filosofi. Filosofi sono invece gli svegli, coloro che abbandonano l’ingannevole mondo delle idee comuni, delle false evidenze … e, in solitudine, riflettono, indagano nella propria anima. Io stesso reputo di “aver indagato me stesso”. Per me il vero filosofo è colui che riesce ad elevarsi fino ad una veduta complessiva dell’essere, che riesce ad avere una visione profonda degli argomenti.

cose; quindi, mentre il fuoco le crea e le distrugge, il logos stabilisce un ordine, un equilibrio. Secondo la scoperta dell’unità degli opposti, come viene vista la vita? La vita è vista come lotta e opposizione e la sua armonia risiede in questo, perché, senza la contrapposizione, tra due contrari non ci sarebbe l’essere. Questa visione cosmologica sfocia nell’identificazione panteistica dell’universo con Dio, inteso come unità tra i contrari, mutamento continuo e fuoco generatore. Mi parli della “storia” del filosofo che ride e del filosofo che piange.

Ha parlato di logos, ci indichi meglio il significato. Un’antica tradizione, che risale circa al I secolo a.C., contrappone al riso di DemoPrima di tutto è doveroso parlare di quelli crito, quello che è il mio pianto. Questo che sono, per me, i quattro punti fondatema è stato trattati da mentali della mia molti artisti, che hanfilosofia, i quattro no dato vita ad una assiomi: la forma serie di opere che rafdell’essere è il figurano me e Demodivenire, ovvero crito; ricordo l’affreil mutare delle sco di Bramante, del cose, il passaggio 1477, o l’opera di delle cose da uno Rubens, del 1603. stato all’altro e Democrito, il filosofo cosi via. Il tempo che sostiene l'infinità è strettamente unito allo spazio, perciò dei mondi con il suo atomismo, poteva tutto scorre, panta rei; il principio di tutte davvero vestire i panni del saggio, che ci le cose è il fuoco, chiamato anche archè, invita a rinunciare ad una concezione l’elemento dal quale tutto nasce, tutto ha teleologica dell'universo e a ridere, quinorigine. Tutto ciò che esiste proviene dal di, della pretesa di chi crede di scorgere, fuoco e ritorna al fuoco secondo due pronegli eventi che accadono su questa terra, cessi, quello della “via all’in giù” (il fuoun significato assoluto. Il mio pianto, c’è co, condensandosi diventa acqua e poi una sorta di amarezza su ciò che accade terra) e quello della “via all’in su” (la nel mondo, e in particolare, per i comporterra, rarefacendosi, diventa acqua e poi tamenti degli uomini. Ecco che, appogfuoco); terzo assioma, la dottrina dei congiati o vicini al globo terrestre, io e Detrari, una sorta di legge segreta del monmocrito veniamo rappresentati rispettivado. I contrari, in quanto opposti, lottano mente l’uno che piange e l’altro che ride. tra loro e, allo stesso tempo, non possono esistere l’uno senza l’altro. È qui che entra in gioco il lògos, quarto assioma, Alessia Lico e Martina Arcuri, LS- III/A che sarebbe la ragione, ciò che governa le ESPRESSIONE LIBERA


Il nostro Istituto offre a noi ragazzi tantissime opportunità, come la certificazione Pet e chi ha voluto acquisire la certificazione, ha avuto la possibilità di frequentare il corso. Vi presento l’intervista che mi hanno rilasciato due nostri compagni di classe, che hanno frequentato il corso. Perché hai deciso di prendere la certificazione PET ? A: Avevo già pensato di prendere la certificazione PET l’anno scorso, poi, per una serie di cose, non è stato possibile. Ho seguito il corso, perché ho capito l’importanza degli studi universitari. F: Perché penso che sarà importante in futuro e anche perché mi piace molto

l’inglese e volevo ampliare le mie conoscenze In che modo la sfrutterai in futuro? A: Spero che mi aiuterà a “saltare” alcuni esami all’Università. F: All’Università, anche per arricchire il mio curriculum. Come ti sei preparato/a per l'esame? A: Mi sono preparata a scuola insieme ad altri ragazzi, come me, interessati alla certificazione. Abbiamo fatto alcune prove sia scritte che orali, sotto la supervisione della Prof.ssa d’Inglese, Patrizia Pizzuti.

F: Ho studiato a casa e ho seguito le lezioni a scuola con la nostra Prof.ssa d’Inglese. Come pensi sia andato? L’hai trovato difficile? A: Non so come possa essere andato, spero bene, anche perché l’impegno c’è stato e sarebbe un peccato non superarlo. F: Mi auguro che sia andato bene e le prove rispecchiano le esercitazioni fatte a scuola. Non era facile, ma nemmeno troppo difficile. Consiglieresti ad altri studenti, in futuro, di svolgerlo? A: Sì, lo consiglio, è un’opportunità che ci dà la scuola e non sarebbe una decisione matura non usufruirne. F: Sì, è sempre utile arricchire la propria formazione scolastica.

Alessandra Amoroso, cantante e personaggio televisivo, è una delle maggiori esponenti della musica italiana per il successo riscosso nell’ottava edizione del Talent “Amici”, condotto da Maria De Filippi. Nata nel 1986 il 12 agosto, a Galatina (Lecce), sin da piccola, ha dimostrato delle predisposizioni verso la musica, che è diventata la sua vera e propria passione. Nel corso del programma televisivo “Amici” ha prodotto il suo primo singolo “Immobile”; successivamente, questo suo successo è stato inserito nell’album “Stupida” (2009), che le ha permesso di ottenere due multiplatino. “Stupida” è la canzone preferita da Alessandra; il titolo rispecchia il sentimento di noi donne che, a volte, ci sentiamo davvero così (“stupide”). In seguito al terremoto all’Aquila, durante l’estate del 2009, ha partecipato alla beneficenza “Amiche per l’Abruzzo”, collaborando con Laura Pausini. Il vero album della cantante, con la pubblicazione degli ine-

diti più belli, è stato “Senza Nuvole” (2009). Con questo album ha conquistato la prima posizione nella classifica FIMI e in poche settimane, ha ottenuto il disco di platino. “Senza Nuvole” è una delle colonne sonore di “Amore”, film prodotto da Federico Moccia. Dopo pochissimo tempo , è stato reso pubblico il 28 settembre 2010, l’album che ha portato alla premiazione di Wind Music Awards 2011 per la vendita di “Il mondo in un secondo” . Alessandra Amoroso, come i più grandi cantanti, è stata ospite ad una puntata di Sanremo 2012 nel duetto con Emma Marrone. Le due interpreti hanno cantato il brano “Non è l’inferno”, una canzone che ci fa riflettere, perché tratta della crisi economica che, da un po’ di tempo, colpisce l’Italia. La cantante non ha intenzione di fermarsi qui, la sua passione e, soprattutto, la sua bravura è rispecchiata

nell’album “Cinque passi in più “ e “Ancora di più “. Disco di platino è stato il singolo “Ciao”, una canzone dal carattere deciso e dolce allo stesso tempo, incentrato sulle contraddizioni di un amore. Per approfondire i suoi studi e le sue conoscenze musicali, Alessandra ha studiato Gospel in America, durante l’estate 2013 e con la collaborazione di Tiziano Ferro, Emily Sandè , Biagio Antonacci ha realizzato il nuovo e recente album “Amore Puro”, che contiene undici tracce e ha superato, già, 15000 vendite. Il disco è composto da melodie pop con altre sfumature, tra cui il genere black in “Starò meglio”, il soul in “Bellezza, incanto e nostalgia” ed il gospel in “Hell or high water”, che ha avuto uno dei più grandi successi. Le date in calendario del 2014 di "Amore Puro Tour" sono tante, le auguriamo successo e partecipazione !!!

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Martina Arcuri e Vincenzo Alagia, LS – III/A

Assunta

Altomare,LS-III/A

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Michele Spagnolo è un importante uomo politico, leader del partito "Viva l'Italia", che ha approfittato del suo potere politico per sistemare i suoi interessi e quelli dei suoi tre figli (Valerio, Susanna e Riccardo). Valerio è il direttore del personale di un'azienda della ristorazione, ma non ha capacità manageriale. Il suo unico impegno è quello di collezionare fotografie delle stagiste, ignorando che la moglie lo tradisce e il figlio lo odia. Riccardo è medico in un reparto di geriatria, ridotto piuttosto male, dove sia i macchinari che l’igiene sono da Terzo Mondo. Susanna è un'attrice di fiction televisive, con poca attitudine alla recitazione e con un difetto di pronuncia. Tony, il suo manager che finge di essere gay, riesce a farla recitare negli spot, togliendo il posto a candidate ben più meritevoli. Susanna è perseguitata, da tre anni, da uno stalker, così il padre è costretto ad assumere una guardia del corpo per difenderla. La guardia è Marco, proprio uno di quegli attori mancati che Susanna, di continuo, scavalca. In seguito a un grave malore, che colpisce gran parte del suo cervello, il senatore Spagnolo cambia il suo carattere e diventa più sincero fino a farsi promotore di un nuovo articolo della Costituzione Italia-

na , che sancisca il diritto di ogni cittadino a conoscere la verità. Intervengono, in suo aiuto, i suoi tre figli e per loro questo periodo sembra essere l’inizio di un per-

Giorno 8 marzo, presso l'Auditorium dell’“IIS A.Guarasci”, è stata replicata la farsa in vernacolo "Trastullo". Allo spettacolo hanno assistito tutti gli studenti, accompagnati dai docenti in servizio. Questo spettacolo è stato messo in scena dalla "Compagnia roglianese del Trastullo”. La regia è stata curata da Sandro Sottile, le scene da Gabriele e Diego Ferrari e le musiche da Giuseppe Sottile. Le vicende, raccontate dalla farsa, parlano del militare Capitano Rodomonte, che pensa sempre a guerreggiare, del suo attendente Trastullo, che pensa sempre a mangiare e si raccontano,

inoltre, le vicende amorose non corrisposte tra la nobildonna Rusilla e il suo eterno innamorato Don Achille. Intorno a queste due storie si aggirano altri personaggi, tutti testimoni di un’epoca, in cui si rendono protagonisti la ruffiana Garafina, il servo sciocco Cocozzone, la dama di compagnia Stilluzza, il venditore ambulante Cimusaru, i maghi e i briganti. Protagonisti dello spettacolo sono stati, nella parte di Trastullo Damia-

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corso di rinascita. Valerio, viene messo in secondo piano in azienda. Cerca l'appoggio della moglie e del figlio, ma scopre che lei lo tradisce con un suo collega e che il figlio lo disprezza. Si innamora di Valentina, una dipendente della sua azienda. Susanna, grazie all'aiuto di Marco, segue delle lezioni da una logopedista per appropriarsi di una dizione corretta e affronta diversi provini. Abbandona il suo manager Tony, che per farla restare sulla cresta dell'onda, le propone delle brevi apparizioni televisive, dei servizi fotografici poco seri e un matrimonio di facciata. Riccardo viene a sapere che suo

padre lo aveva raccomandato ad un concorso contro la sua volontà. Lo scontro, tra i due, è inevitabile, ma è lo spunto per Riccardo di dimostrare che vale ancora qualcosa. In effetti, una volta medico, si era adagiato nel suo ruolo, rifiutando un lavoro negli Stati Uniti e accettando, passivamente, tutto ciò che gli capitava. Così arriva allo scontro finale con il primario D'Onofrio, che fa emergere la falsificazione del referto medico di una sua paziente deceduta. Michele, alla fine del film, partecipa a sorpresa a "La verità ti fa male", uno spettacolo televisivo dove, finalmente, capisce la gravità del problema. Durante lo spettacolo riesce a confessare tutte le sue malefatte, chiede scusa e si propone come primo “pentito” politico della storia italiana. Certamente il film ci presenta la nostra società e gli imbrogli di molte figure istituzionali e comuni cittadini italiani, ma nel fascio dell’ipocrisia, per fortuna, c’è la consapevolezza che il male non può durare. Il finale del film ripesca, finalmente , i sani principi morali, che devono vivere in una società sana e in ognuno di noi. Lia Amato e Alessia Ceravolo, ITE-II/A

no Renzelli, nella parte del Capitano Danilo Aloe, nella parte di Rusitella Maddalena Fuoco, nella parte di Stilluzza Concetta Arcuri, nella parte di Don Achille Aurelio Carà, nella parte di Cocozzune Sergio Vizza, nella parte di Garafina Sandro Sottile, nella parte di Dragunellu Cosimo Renzelli, nella parte di Cimusaru Donato Domanico e, infine, nella parte del Mago Antonio Simarco. Lo scopo principale dello spettacolo è stato quello di ottenere dei soldi per l'acquisto di un defibrillatore per la palestra dell'Istituto, ma anche di divertire tutti i ragazzi con delle scene di questo spettacolo in modo simpatico e leggero. Alessia Ceravolo, ITE – II/A

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La poesia, secondo noi, è un’arte, un sentimento profondo che nasce dall’animo, un qualcosa che riesce a trasportarci e coinvolgerci completamente. Una poesia può essere scritta o ascoltata. Scrivere una poesia significa mettere su un foglio tutte le nostre emozioni, i nostri sentimenti, tutto quello che proviamo, le considerazioni su qualcosa. Leggere una poesia significa essere a conoscenza di quello che provano gli altri, immedesimarsi e vedere le cose sotto un altro aspetto. Già, molto tempo fa, la poesia era essenziale e tutte le poesie più belle e significative sono

Anche questo anno parte il Progetto “La tua idea di impresa”. Il Progetto, voluto dai Sistemi Formativi Confindustria, mira a stimolare l’autoimprenditorialità nei giovani, coinvolgendo scuole ed insegnanti. I vincitori avranno la partecipazione gratuita alla Luiss Summer School, la scuola estiva di orientamento per gli studenti delle Superiori, fatta da una collaborazione tra i dipartimenti della Luiss per le Scienze Sociali, della Sapienza per Informatica e Ingegneria e dell’Università di Verona per Medicina. La prima regola per partecipare al Progetto è creatività. Il Progetto parte dall’elaborazione di un business plan, in cui occorre relazionare la nostra idea di impresa, idee che arrivano da ogni parte d’Italia. Il Progetto si svolgerà prima su base regionale e poi nazionale. Il risultato è una piattaforma ricca di contenuti, dove non solo i ragazzi, ma anche gli imprenditori, che voteranno online i progetti, designeranno i vincitori e si metteranno in gioco, raccontando se stessi e il loro futuro. Sarà un luogo di incontro e confronto sul tema della cultura d’impresa, trattata attraverso la gara e i video online. Il tutto deve essere presentato entro la fine di gennaio. Coadiuvati dalle prof.sse Salvino Maria Grazia e Molinaro Lorella anche noi della classe V/A Programmatori, abbiamo accettato la sfida e mercoledì 14 gennaio ci siamo www.iisguarasci.gov.it

rimaste famose e, oggi, sono ancora importantissime. Autori come Carducci, Pascoli e altri poeti hanno scritto la storia della poesia e, nel tempo, sono nati nuovi scrittori e poeti, che hanno reso la poesia più ritmica e hanno trattato argomenti più recenti e vicini a noi. Le tematiche della poesia sono, quasi sempre, le stesse: amicizia, vita e, soprattutto, amore sia in modo positivo che in modo negativo. La poesia è un dono, grazie alla poesia ci si può esprimere, essa è una forma di comunicazione , attraverso la

quale si impara a conoscere e capire come si è fatti dentro. A noi piace leggere le poesie, le possiamo cercare nelle canzoni e in una frase, ci piace, un po’ di meno, impararle. Secondo noi una poesia può essere anche una semplice frase, che esprime un sentimento. Ricordiamo con piacere una frase di William Shakespeare, che ci ha emozionato e ci ha colpito. La frase è questa “Ama ragazza, ama perdutamente e se ti dicono che l’amore è peccato, ama il peccato e sarai innocente”. Per noi, questo è poesia. Alessia Ceravolo, Lia Amato, Angelo Altomare, ITE-II/A

per la depurazione delle acque. I polifenoli possiedono altissime proprietà antiossidanti, adatti ad essere utilizzati nelle industrie cosmetiche, nutraceutiche e farmaceutiche. Le positività della nostra idea possono essere così sintetizzate: poter utilizzare la materia prima, quasi, a costo zero, effettuandone la raccolta porta a porta e poter praticare, quindi, prezzi di vendita abbastanza contenuti; evitare il sostenimento di spese alla Pubblica Amministrazione per lo smaltimento del rifiuto solido da noi utilizzato; servirsi di un processo di lavorazione non inquinante, poiché, per l’estrazione dei polifenoli, basta solo dell’alcool etilico, misto ad acqua interamente recuperabile; ottenere composti bioattivi utili e fonti di energia alternativa. Abbiamo denominato la nostra impresa “CoffeePoliEnergy”, abbiamo creato il logo e i manifesti di presentazione. Lo slogan, ideato per la pubblicizzazione, è “Fondi di … Investimento”. Giorno 10 marzo ci siamo recati nella sede di Confindustria a Cosenza, dove abbiamo prodotto il video di presentazione della nostra idea imprenditoriale. Il video sarà sottoposto, dapprima, ad una commissione di imprenditori della provincia di Cosenza e , qualora dovessimo risultare vincitori, parteciperemo alla selezione nazionale, che si terrà a Venezia a metà maggio. Speriamo bene!

recati presso la Confindustria di Cosenza per assistere al Convegno di presentazione del Progetto medesimo. A relazionare e presentare il Progetto sono stati il Direttore della Confindustria di Cosenza, Rosario Branda e i funzionari Maurizio Bozzo e Monica Perri e il Direttore di Banca Carime, Dott. Carmine Raffaele Scarpelli. Il giorno dopo, ci siamo subito attivati e, discutendo e facendo ricerche su Internet, abbiamo deciso di proporre la creazione di un’ impresa di produzione e commercializzazione di estratti naturali, derivanti dai “fondi di caffè”, particolarmente ricchi di polifenoli e un residuo inerte, utilizzabile in campo energetico o Maria Iacoe, ITC- V/A Programmatori ESPRESSIONE LIBERA

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Da diversi anni, noi ragazzi della Classe IV/A - I.T.E dell’IIS “A.Guarasci” stiamo partecipando al Progetto di educazione finanziaria “PattiChiari”, in collaborazione con le banche; lo scorso anno con la Banca d'Italia e quest’anno con

Noi studenti della IV/A, Sistemi Informativi Aziendali dell’ITE, durante l‘anno scolastico 2012/2013 abbiamo frequentato il corso “CISCO IT Essential Hardware e Software” su piattaforma multilingue online. Questo corso, appartenente al catalogo dei “Curricula Cisco Networking Academy”, fornisce le conoscenze necessarie per comprendere i principi di funzionamento di un Personal Computer e delle reti informatiche. Lo studente impara ad assemblare un Personal Computer, a installare e configurare un sistema operativo Windows, a valutare e attuare aggiorna-

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la Banca Carime di Rogliano. Il programma è costituito da lezioni interattive, alcune tenute dalle nostre insegnanti durante le ore di Economia Aziendale e Informatica, altre dal Direttore della filiale di Rogliano,Dott. Pierluigi Trotta. Il percorso è iniziato con un modulo intitolato " Economia ed Etica" in cui, tra l'altro, si è discusso della globalizzazione e del rischio finanziario. Successivamente sono stati trattati argomenti quali il sovra- indebitamento e i servizi bancari, l’economia familiare, la

menti hardware e software, ad installare periferiche esterne, a riconoscere gli apparati di rete, i protocolli in uso nelle reti di PC e a comprenderne il funzionamento, ad effettuare analisi sui malfunzionamenti e implementare soluzioni ai problemi rilevati. La piattaforma, tra i numerosi materiali, offre anche la possibilità di eseguire delle esercitazioni con dei simulatori. Il corso indirizza gli studenti ad una professione nel mondo ICT (Information and Communication Technology) come tecnico

gestione dei risparmi e dei consumi, il ruolo della banca e gli strumenti di pagamento.Gli incontri sono proseguiti con la trattazione di tematiche molto interessanti, come quella sul Business Plan, un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di qualsiasi progetto imprenditoriale. Attualmente siamo impegnati nella stesura di un nostro Business Plan, per sviluppare la nostra idea d'impresa come attività conclusiva con cui parteciperemo al concorso nazionale. Oltre alla formazione a scuola, a breve, faremo anche l'esperienza diretta presso la Banca Carime di Rogliano, dove trascorreremo, a gruppi, una giornata lavorativa per sperimentare, in prima persona, i compiti e le mansioni di un bancario. Christian Gervasi, ITE –IV/A

di computer, assemblatore e tecnico di help desk. Il corso prevede dieci esami più l’esame finale; per superare gli esami occorre totalizzare un punteggio maggiore o uguale al 70%. Proprio in questi giorni abbiamo conseguito la certificazione delle competenze e l’attestato CISCO, ne siamo molto soddisfatti perché le conoscenze e le competenze acquisite sono spendibili nella quotidianità, nel mondo del lavoro e negli studi in ambito informatico. Antonio Sottile e Christian Gervasi, ITE –IV/A

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Noi, studenti della IV/A, I.T.E. dell’I.I.S. "A.Guarasci" abbiamo partecipato al "Concorso Euclide-Scuola 2013" e abbiamo ottenuto, come premio in palio, la pubblicazione del nostro lavoro, intitolato "Giochi, strategie e algoritmi", sulla rivista Euclide-scuola (http://www.euclide-scuola.org/); oltre alla pubblicazione, abbiamo ricevuto un attestato di merito, che ci ha dato molta soddisfazione. Nel lavoro presentato, abbiamo trattato l'argomento studiato in informatica: la teoria dei giochi. Per prima cosa ci siamo documentati sul web e abbiamo scoperto che si tratta di una branca della matematica, che studia le situazioni di conflitto, ricercandone soluzioni competitive e cooperative tramite modelli. La teoria dei giochi non ha applicazioni solo in economia e nella finanza, ma anche nel campo strategicomilitare, nella politica, nella sociologia, nella psicologia, nell'informatica, nella biologia, nello sport. Un gioco di strate-

Siamo i ragazzi della III/A, Sistema Informativi Aziendali - I.T.E , vi vogliamo informare della nostra meravigliosa esperienza e progettazione. Dal mese di Dicembre abbiamo intrapreso un percorso con l'impresa sociale IGS, attivando un laboratorio per la creazione di un'agenzia di comunicazione, denominato ".com" . Il www.iisguarasci.gov.it

gia è tipicamente un gioco da tavolo, nel quale la capacità di prendere decisioni di un giocatore ha un grande impatto nel determinare il risultato. In un gioco, a

informazione completa, ogni giocatore conosce le strategie dell'altro o degli altri e tutti i corrispondenti guadagni. In un gioco a informazione imperfetta (nel poker, un giocatore conosce le carte che ha in mano e quelle scartate, ma non sa nulla delle carte possedute dagli altri giocato-

lunedì incontriamo la formatrice Antonella Stranges, che ci guida nell'organizzazione e gestione di eventi in due ore di lezione (una di Informatica e una di Economia aziendale). Siamo stati divisi in 4 gruppi, che costituiscono delle subagenzie per curare tutti gli aspetti promozionali di un'azienda: Web, Pubblicità, Stampa e Organizzazione eventi. Ciascuno di noi, all'interno del gruppo, ha le sue responsabilità e, insieme, sponsorizziamo un'azienda reale del nostro territorio, le Antiche Vigne di Pironti (http:// www.antichevigne.com/index.php?

ri). Insomma, abbiamo analizzato tanti giochi ( tris, gioco dell'undici etc.), studiando tutte le possibili strategie e abbiamo creato dei programmi sia in Visual Basic che nel linguaggio LSL (Linden Scripting Language) per realizzare questi giochi anche nel nostro mondo virtuale Edmondo su Scriptlandia (http:// www.iisguarasci.it/la-scuola/ nuovo-riconoscimento-euclide -scuola). E' stata un'esperienza veramente istruttiva, perché questi giochi sono stati oggetto di osservazione e di studio, ma ci siamo anche divertiti a testarli. Noi studenti siamo stati coinvolti molto da queste attività e abbiamo intenzione di continuare questa esperienza, per realizzare altri programmi di giochi con strategie sempre più complesse. ITE - Classe IV/A

lang=it). Il 24 febbraio abbiamo incontrato il responsabile dell'Azienda, lo abbiamo intervistato e, a breve, andremo a visitare il luogo dove lavora per organizzare il lancio di un suo prodotto prima a scuola, poi nell'ambito del Comune e, infine, in una fiera. La comunicazione avviene anche tramite un gruppo di Facebook, che abbiamo creato e su cui abbiamo pubblicato anche i loghi delle subagenzie. Questo lavoro viene svolto in parallelo anche dalla classe V/A, Programmatori Mercurio con cui realizzeremo gli eventi finali. Il Progetto ci sta coinvolgendo molto, poiché stiamo sperimentando, in concreto, delle applicazioni che studiamo in ambito disciplinare (Informatica ed Economia aziendale) e ci sta avvicinando al mondo del lavoro, conoscendo da vicino le aziende del territorio. Con i lavori realizzati parteciperemo anche ad un concorso nazionale, ma di questo e degli eventi vi parleremo nel prossimo numero.

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L’intervista a Matteo Bonacci

Oggi, molti giovani pensano, soltanto allo svago, ma ci sono altri ragazzi, che decidono di impegnarsi in qualche attività lavorativa. Alcuni giovani decidono di svolgere qualche lavoretto per guadagnare un pò di soldi, altri lo fanno per questioni economiche familiari o per passare il tempo, altri, invece, decidono di impegnarsi duramente per imparare un mestiere, che potrà essere utile in futuro. Un esempio ci è dato dal giovane Matteo Bonacci, nostro compagno di classe, che, oltre allo studio, impegna parte del suo tempo al lavoro e, nella nostra intervista, ci racconta come è nato il suo impegno lavorativo e perché lo fa.

Quante ore lavori in questi tre giorni ? Mercoledì e giovedì lavoro mediamente tre ore, mentre la domenica lavoro tutta la giornata per circa sei ore. Cosa ti ha spinto a fare proprio questo tipo di lavoro e perché lo fai ? Osservando il lavoro di mio padre, fin da ragazzino, mi è stata trasmessa la sua passione e mi sono avvicinato all’edilizia. Fare il muratore è un lavoro che mi è sempre piaciuto e mi occupazione. Hai mai completato qualpermette di aiutare mio padre. che opera o costruzione edilizia ? Sì, ho aiutato mio padre a costruire cortili, Come mai hai deciso, proprio ora, di garage, margini e grondaie. svolgere questo lavoro ? Mi piace essere una persona responsabile e credo che Hai mai subito degli infortuni, facendo lavorare e imparare il mestiere sia qual- questo lavoro ? Nonostante sia uno dei cosa che potrà essermi molto utile in fu- lavori più rischiosi, fino ad ora, non ho mai fortunatamente subito degli infortuni.

Quale lavoro hai deciso di intraprendere ? Ho scelto lo stesso lavoro di mio padre: il “muratore”. Quanti giorni lavori alla settimana ? turo. Lavorare nell’edilizia, credo che sia bravura Lavoro tre giorni a settimana: mercoledì, abbastanza remunerativo e, oggi, in quegiovedì e domenica. sto settore ci sono molte possibilità di

Finita la scuola pensi di continuare questo lavoro? Sì, lo spero. Sarebbe molto bello continuare il lavoro che mio padre ha svolto per molti anni e diventare proprio come lui, acquisendo anche la sua

Marianna Russo, ITE- II/A

nel Progetto PON F3. Noi tutti questa esperienza ci possa dare qualcosa, della classe, inizialmente, aveva- ma, soprattutto, possa aiutarci a crescere. mo avuto un certo rifiuto e non avevamo voglia di partecipare. Ma, evidentemente, ci eravamo sbagliati, perché siamo rimasti molto sorpresi di quanto è successo in quelle due ore. Anche coloro che, quasi, si rifiutavano di fare questa esperienza, a fine giornata, si sono ricreduti. Nonostante la nostra classe sia molto Valentina Garofalo, Ilaria Spinelli, Noi ragazzi della I/A I.T.E, martedì 11 vivace, le esperte sono riuscite pienamenSerena Le Rose, ITE-I/A Marzo 2014, abbiamo svolto il primo te a farci comportare bene e, nello stesso incontro con le esperte che ci seguiranno tempo, a farci divertire. Speriamo che

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Il sessantaquattresimo Festival della Canzone Italiana si e svolto a Sanremo, presso il Teatro Ariston, dal 18 al 22 febbraio 2014. E’ stato presentato da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il Festival e stato, per quasi tutti i telespettatori, molto coinvolgente e appassionante. Ha ottenuto molto successo, anche se con meno ascolti dell’anno passato. Il Festival, oggi, per noi italiani e come una tradizione da

seguire e rispettare. La regola di partecipazione dei cantanti e stata proprio come quella dell’anno scorso. I cantanti hanno esibito due canzoni, di cui una ha passato il turno successivo con la scelta da parte del pubblico. I partecipanti di questa edizione sono stati: Arisa con “Controvento”, Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots con “Liberi o no”, Renzo Rubino con “Ora”, Francesco Renga con “Vivendo adesso”, Noemi con “Bagnati dal sole”, Perturbazione con “L’unica”, Cristiano De Andre con “Il cielo e vuoto”, Frankie HiNrg con “Pedala”, Giusy Ferreri con “Ti porto a cena con me”, Francesco Sarcina con “Nel tuo sorriso”, Giuliano Palma con “Così lontano”, Antonella Ruggiero con “Da lontano”, Ron con “Sing in the rain”. Il Festival, si e con-

cluso con la vittoria di Arisa, che ha cantato la canzone “ Controvento”. Arisa e l’idolo di molte di noi, che si rispecchiano nel suo comportamento di ragazza timida e impacciata, che si e fatta conoscere proprio a Sanremo nel 2008. Al secondo posto si e classificato Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots, mentre al terzo il sorprendente Renzo Rubino, che e stato la rivelazione di quest’anno. Oltre alla vittoria di Arisa, c’e stata anche quella delle nuove proposte di Rocco Hunt con la canzone “Nu juorno buono”. Al secondo posto Diodato con “Babilonia” e al terzo posto Zibba con “Senza di te”. A questo sessantaquattresimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo hanno partecipato vari personaggi del mondo dello spettacolo sia cantanti che comici come Luciano Ligabue, Stromae, Maurizio Crozza ecc. Secondo me e molti miei amici, il Festival di Sanremo e uno spettacolo molto interessante, che deve essere curato, perfezionato e rinnovato. Come gia detto, il Festival e, ormai una tradizione, che viene seguita molto da noi Italiani e all’estero, soprattutto, dai nostri connazionali. Ripeto, il Festival deve svolgersi ogni anno perche, per molti ragazzi e un’opportunita di sbocco nella carriera musicale dello spettacolo ed e un trampolino di lancio per molti talenti, proprio come Arisa. Lia Amato e Alessia Ceravolo, ITE-II/A.

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Origini e localizzazione - Santo Stefano di Rogliano si trova nel Sud dell’ Italia, in provincia di Cosenza. Le sue origini risalgono a tempi remoti. Tra le ipotesi più accreditate viene seguita quella di Vincenzo Padula, che su dei riferimenti fatti da Livio, localizza, in questi luoghi, la città Brezia di Hetriculum. E’ un nome latino da cui si fa risalire l’origine di Stefano, richiamando il greco Stefano V. L’unica traccia di insediamenti umani è il ritrovamento nel 1910, di un tesoro di monete argentee elleniche del V e VI secolo a. c.. Il tesoro è costituito da 300 pezzi, di cui 19 arcaici di tipo incuso e appartenenti alle colonie greche di Poseidonia, Metaponto, Sybaris, Kroton, Kaulonia e sono tutt’ora esposte al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Nella seconda metà del XVII secolo, Santo Stefano è stato colpito dalla peste, che ha provocato al territorio la riduzione della popolazione e l’appellativo di “pestosi”. Nel 1806, con la riforma amministrativa, attuata dai Francesi, Santo Stefano, da frazione di Mangone, venne aggiunto al territorio di Pietrafitta e, solo nel 1811, il Ministero degli Interni trasferì Mangone e quindi Santo Stefano, nel circondario di Rogliano. Nel 1833 Santo Stefano ottenne l’indipendenza da Mangone e divenne comune autonomo. Santo Stefano, nel corso degli anni, è stato colpito da diversi fenomeni sismici, particolarmente disastroso è stato quello del 12 Febbraio 1854, che ha provocato ingenti danni al

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paese, soprattutto, nel quartiere tra Piazza S. Maria e Gravata, dove i palazzi di proprietà delle famiglie Mazzei, Mascaro e Mauro sono stati parzialmente distrutti. Oggi il Comune di Santo Stefano è popolato da circa 1648 abitanti; dista da Cosenza circa 13 Km ed è situato su un territorio a forma di clessidra, formata da due aree: una montana e una valliva. La parte nuova del Paese si sta sviluppando lungo la strada principale. Il Paese è servito, al suo interno, da due scuole: una materna e una elementare, dall’Ufficio Postale e una Banca. Non manca la ristorazione e famosi sono i ristoranti “L’Incontro” e “Il Borghetto”, molto frequentati, anche dai giovani dei territori confinanti. Palazzi e Chiese- Nel Comune sono stati edificati molti palazzi rinomati e tra i più importanti sono da ricordare Palazzo Parisio e Palazzo Mazzei. Il Parisio apparteneva alla famiglia più ricca di Santo Stefano, che possedeva anche un titolo nobiliare e, oggi, è stato restaurato ed aperto come “Museo dell’Antichità”. Il Palazzo Mazzei, un po’ più moderno rispetto a quello Parisio, è abitato dai suoi discendenti. Nel Paese c’è un campo da calcio ed uno da tennis, quest’ultimo non è più utilizzato. All’ingresso del Paese è stata costruita una grande villa, “ Villa Aversa”, in cui si possono ammirare vari tipi di alberi e, al suo interno, è situato un piccolo chiosco, che viene aperto d’estate per ristorare la gente del posto. Tra le risorse più importanti del Comune dobbiamo segnalare l’acquedotto del Merone, che porta l’acqua, non solo alle fontane pubbliche di Santo Stefano, ma anche a Cosenza. Il territorio santostefanese acquisisce particolare rinomanza dalle sue 3 Chiese: la Chiesa Madre, la Chiesa di San Rocco e Santa Liberata. La Chiesa di San Rocco è dedicata al Santo, che avrebbe salvato il paese

Chiesa S. Liberata

dalla peste. Si narra che il Santo avrebbe attirato la peste su di sé, in particolare su una ferita della sua gamba destra. La Chiesa di Santa Liberata è molto frequentata, perché la Santa è la protettrice delle donne incinte. La Chiesa, in realtà, è un Santuario mariano, in cui si trovano delle reliquie della Santa. Le feste di Santo Stefano- Nel Comune, diverse Manifestazioni di tipo gastronomico e culturale sono diventate delle tradizioni, che si ripetono, annualmente, con richiami di molta folla dalle zone vicine. Sono, ormai diventate famose: “La Festa del Pane”, in cui si ricorda la lavorazione del pane con i tipici prodotti; “La Festa delle Mongolfiere”, durante la quale vengono aperti degli stand per pubblicizzare prodotti artigianali e gastronomici del posto e, come attrazione, arrivano le mongolfiere, su cui si può fare un giro, i paracadutisti, i paramotori, i giri in elicottero sul Paese, giochi come il Bungee jumping, ma anche esibizioni di gruppi musicali. La festa religiosa più importante di Santo Stefano è quella di Santa Liberata, la cui statua si trova nel Santuario omonimo, costruito su una collina da cui si ammira tutto il paese. I festeggiamenti religiosi sono preceduti da un novenario e si concludono con serate musicali e una processione, molto affollata da persone provenienti dalla Valle del Savuto. Vincenzo Altimari, ITE-I/A ESPRESSIONE LIBERA


La “Sagra del Pane”, a Santo Stefano di Rogliano, organizzata dall’Associazione Acli, è diventata una vera e propria tradizione. L’evento è stato creato a tema, per far rivivere gli emozionanti momenti della lavorazione del pane. La manifestazione, che ha avuto inizio nel 2005, con la denominazione: “Sulle tracce del pane…Passato e presente” , vuole essere una riflessione affinché le tradizioni e la memoria storica non vadano perdute, ma rivalutate anche attraverso le varie testimonianze dirette di persone anziane, che hanno condiviso, nel tempo, usi e costumi propri del nostro territorio. Attraverso questo studio e questa riflessione, l’Associazione Acli di Santo Stefano di Rogliano, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, ha lavorato facendo ricerche storiche e studi, promuovendo questa

iniziativa, molto apprezzata dall’opinione popolare. In questi anni la manifestazione è cresciuta sia dal punto di vista culturale, sia da quello qualitativo. Nei vari programmi di questa iniziativa, svolta sempre nel mese di Settembre ed esattamente

Il centro storico di una città è il luogo che conserva la “memoria” delle generazioni, che ci hanno preceduto. È il ricordo della storia e delle radici culturali di una comunità di artigiani, di commerCosenza cianti, di professionisti, di bottegai, che hanno vissuto la realtà sociale, politica, religiosa dei loro tempi. Nel centro storico sopravvivono antichità e modernità, troviamo empori e boutiques, che si alternano a piccoli negozi di artigianato, esempi di botteghe del passato, con bancarelle ambulanti. Nei vicoli stretti e caratteristici, spesso, a chiese e costruzioni architettoniche, d’origine medievale, si affiancano bar, rosticcerie e locali notturni moderni. Nelle piazze, accanto alle statue e ai monumenti di Santi e personaggi storici famosi, si riuniscono, soprattutto di sera, comitive di giovani, che sfoggiano diversi look. Il centro storico diventa, pertanto, un luogo d’incontro. Nel periodo estivo è il posto ideale degli incontri dei cittadini giovani, anziani e

turisti di passaggio. È lo spazio, utilizzato per le iniziative culturali, dove si organizzano concerti, giornate dedicate all’esposizione, su bancarelle, di prodotti dell’artigianato locale e nazionale, mostre allestite all’aperto. Nel centro storico, come luogo della memoria, si rivede l’immagine della città antica, essa rappresenta una preziosa testimonianza del passato, che può incidere sull’economia del territorio favorendo il turismo. La tutela dei centri storici, pertanto, deve essere l’obiettivo necessario, non solo delle autorità, ma anche di noi giovani. Dobbiamo salvaguardare la nostra memoria storica e rendere più vivibile questa parte della città per dare la possibilità a tutti (anziani, giovani, bambini, portatori di handicap) di godere di questo patrimonio culturale dei nostri antenati. Dobbiamo collaborare per salvaguardare il centro storico e non dobbiamo protestare se viene chiuso il traffico alle macchine e dobbiamo favorire le aree pedonali. Così, pure, si deve insistere affinché le autorità competenti provvedano al recupero dei monumenti, degli edifici, delle abitazioni

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il giovedì della settimana dei festeggiamenti di Santa Liberata e, solo questo anno, organizzata nel mese di Agosto, hanno avuto risalto le varie mostre di prodotti della farina, i vari strumenti per la lavorazione del pane, mostre fotografiche, esposizioni di prodotti farinacei, dimostrazioni pratiche della panificazione, della trebbiatura, costumi tipici e prodotti di un tempo (pane di farina di castagne, di mais, alle olive, al miele ecc). Non è mancata, durante la manifestazione della Sagra, la musica popolare. Vari concerti di musica etnica si sono susseguiti negli anni con grande partecipazione popolare e questo evento della “Sagra” è diventato, ormai, un appuntamento fisso. Lia Amato, ITE –II/A

dirupate, delle vecchie strutture architettoniche, salvaguardando le facciate e gli arredi urbani, cosi come ci sono stati tramandati dal passato. Eliminando le macchine dal centro storico, si dà ai cittadini l’opportunità di passeggiare a piedi o con la bicicletta e si protegge questo luogo dall’inquinamento atmosferico, pericoloso per la corrosione delle strutture e per l’aria irrespirabile. Il centro storico ci dà, inoltre, la possibilità di salvaguardare un luogo ricco di memorie e punto d’incontro, in grado di renderci degni di appartenere a quelle tradizioni, che faranno sempre parte di noi. Marianna Russo, ITE -II/A Maria Iacoe, ITE-V/A

Rogliano

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Presentazione Nella società attuale, la moda “abbraccia” quasi tutti gli ambiti, trovando la massima espressione nel campo del vestire e manifestandosi, soprattutto, tra i giovani. Siamo proprio noi i primi critici che, traendo ispirazione da modelli televisivi e non solo, siamo in grado di stabilire, secondo i nostri gusti soggettivi, cosa è alla moda e cosa no. Comprare vestiti firmati è diventato l’habituè di tutti i teenagers, che non resistono alla voglia di sfoggiare capi all’ultima moda. Siamo circondati da una generazione di “soldatini”, in uniformi “IN” tutte uguali. I motivi sono vari: si cerca di non passare da “sfigati” e, in assenza di personalità, alcuni tentano di imitare l’amico/ a… Possiamo considerare la moda come un condizionamento? Perché no. La moda è l’imposizione di un gusto, un modello, un capo ad un ampio pubblico, che può scegliere cosa più si addice al proprio gusto. Si passa dal casual al raffinato e, ultimamente, molto in voga, è lo stile “urban”, ispirato alla realtà urbana in cui si vive. La moda è un modo di comportarsi, agire ed è, spesso, legata ad un’epoca o ad una

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società, per questo possiamo definirla maschili ). A partire dall'Ottocento si come passeggera e mutevole. assistette a un ritorno dell’abbigliamento …nasce la moda in Italia ricercato, soprattutto femminile, legato allo sviluppo dell'alta moda: nacquero Il 12 febbraio 1951 Giovanni Battista Giorgini organizzò a Firenze, una sfilata; infatti i primi atelier dei grandi sarti. Una vera rivoluzione, nel campo della moda, con questa data, convenzionalmente, si risale sicuraindica la nascita della moda in Italia. mente al dopoSulla passerella sfilarono creazioni guerra, quando sartoriali italiane. Giovanni Battista le donne, che Giorgini si era dedicato, fino a quel avevano iniziaperiodo, all’attività di rappresentante to ad ottenere dei prodotti dell’artigianato toscano, molte vittorie quali paglie, maioliche, biancheria sul sesso maricamata per la casa. I modelli che schile, come il fece sfilare in passerella non avevano diritto al voto, nulla da invidiare a quelli parigini, (la accorciarono le Francia era ed è rinomata per la mogonne, dando il da), erano anche meno costosi e la via alla moda sfilata fu un successo. che sfociò nella “mini-gonna”. Arriviamo … la moda ieri e oggi … agli Anni 60’, periodo indimenticabile e Si sa che la moda nacque in Francia. Già, ricco di bellezza, entusiasmo, pieno di a partire dal XIX secolo, dopo la rivolu- grande creatività. Fino alla metà del dezione industriale, vediamo come la classe cennio, la moda veniva percepita come nascente dei “lavoratori” aveva iniziato “alta moda”. Gli Anni ’60 sono stati fonad adottare un modo di vestire diverso damentali per le donne, la moda permetdai ricchi aristocratici. Mentre l’abbiglia- teva loro di esibire con grazia la propria mento del cortigiano era un tripudio di femminilità. Quel periodo è da considecolori, quello rarsi un’epoca cosi “magica”, che rimane, ancora oggi, fonte di ispirazione per la dell’imprenditore della prima rivolu- moda odierna. zione industriale presentava una gamma cromatica limitata, in cui erano ammesse esclusivamente le tinte scure. C’è da dire che, come accade anche oggi, non tutti riuscivano ad acquistare i capi più in voga, ecco perché vi era questa “spaccatura” di stile tra le varie classi sociali, non solo di colore, ma anche per quanto riguarda accessori, tessuti utilizzati ecc. (Nello stesso periodo iniziò anche la diversificazione nell’uso dei tessuti continua a pag. 15 ESPRESSIONE LIBERA


continua da pag. 14 tubo, le Superga, la camicia scozzese, lo zaino, i pantaloncini e la giacca in jeans, che, a quanto pare, sembrano esser tornati di moda. Possiamo affermare, per finire, che la moda non è altro che un ciclo, di capi, accessori che a distanza di anni, ritornano “IN”, sotto aspetti e usi diversi. Secondo un’indagine, svolta in una classe del Liceo Scientifico del nostro Istituto, siamo arrivate alla conclusione che il colore che, quest’inverno, i ragazzi hanno utilizzato di più, è il blu.

Tra gli Anni 60’ e i 70’ gli “Hippies” furono una vera e propria rivoluzione sociale. Sono gli anni delle lotte politiche e del movimento pacifista; gli anni della legge sul divorzio in Italia; è il decennio degli Hippies, del Flower power e del Rock psichedelico. Il modo di vestire degli Hippies si pone come un codice di abbigliamento, lontano dai canoni classi“Scarpa-mania Autunno/ ci della moda, dettata da stiliste come

Twiggy, diventando simbolo di libertà e di parità dei sessi. Compaiono camicie larghe e colorate, tuniche dai colori sgargianti, gonne lunghe, pantaloni a zampa di elefante, simpatiche fascette colorate per capelli. Per quanto riguarda gli Anni '80, parliamo del decennio degli eccessi in tutti i campi e, soprattutto, nel campo della moda: colori fluo e capelli cotonati la fanno da padrone nel periodo d'oro della pop music, la cui regina è sicuramente Madonna. Oltre a colori sgargianti, abbiamo le spalline e i jeans a vita alta, in più un numero svariato di accessori. Questi anni d’oro, sotto ogni punto di vista, influenzarono molto gli Anni 90’, anni in cui la moda non era molto definita, omologata. In generale, si identifica per la ricerca dell'individualità attraverso il vestiario. Tra i tanti capi in voga, ricordiamo la salopette, la felpa, la minigonna a www.iisguarasci.gov.it

E per chi ama il retrò senza rinunciare all’altezza, le Francesine, in nappa, cuoio, pelle, con plateau. Classici, con la suola "carrarmato" o equestri, gli stivali al ginocchio sono un must have che si abbina a ogni tipo di look.

Ancora abbiamo le Slippers, zebrate e Inverno 2014” maculate da indosTra tutti gli accessori, è difficile, sare con grinta. soprattutto per le ragazze, riuscire Scarpe basse, animalier, da indossare con a resistere nel comprare un bel grinta. paio di scarpe. Il must in assoluti I sandali in inverdi quest’anno sono stati no? Sì, a patto che gli Anfibi; ne abbiamo visti e siano in indossati di qualmateriali, siasi materiale e come la colore. Scarpe stampa cocco o il dall’anima rock, resi talvolta femminili da strass, vero rettile; osare il borchiette … In pelle, bicolo“fuori stagione”. re, effetto vernice, le Stringate, rigorosamente di stile maschile, da abbinare anche ad un abito femminile. Per uno stile deciso, aggressivo e forte, gli Stivaletti con tacco alto, punk- rock, rigorosamente di pelle nera, lucida o opaca. Per le amanti della comodità, e soprattutto del vintagé, un tuffo negli Anni ’50, con le dècolltèes basse; appuntite, con tacco medio, decorate con fiocchi. ESPRESSIONE LIBERA

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UNICEF is the driving force that helps than 190 countries, territories and nationbuilding a world where the rights of eve- al Committees. UNICEF work in: Europe, east Asia and the Pacific, industrialized countries, Africa, Latin American and Caribbean. In the world there are some problems. Proper nutrition is a powerful good: people who are well nourished are more likely to be healthy and productive, because good nutrition benefits families and their component. Under nutrition is, by the same logic, ry child are realized. This association was devastating and perpetual poverty. created by the United Nations General UNICEF document in 2013 Assembly in 1946, to provide emergency improves child nutrition. food to children in countries that had Improving the health of chilbeen devastated by World war II. In dren is one responsibility of 1953, UNICEF became a permanent part UNICEF. Another problem of the United Nation System. In 1965, in the world is the water. In UNICEF won the Nobel Peace Prize “for fact, in lots of country there the promotion of brotherhood among isn’t enough water. For each nations”. UNICEF is the leading advo- person, and in particular for cate for children’s right, active in more children, UNICEF build

wells, schools and “welcome centers”, buy pens, books, and other things about school. UNICEF also builds hospitals, to help children and their parents and relatives, buy lots of medicine, toys, and with lots of VIPs, for example Katy Perri, Lionel Messi, Elisa, UNICEF takes food and water. In Italy and in the world there are lit of people helping in this “project”. We remember Totti, Lino Banfi, Buffon, Tiziano Ferro… and if we want we can help this association!

Oh no, did I get too close? Know that you are a worthy Oh, did I almost see what’s really on the I take your bad days with your good inside? Walk through this storm I would All your insecurities I’d do it all because I love you, I love All the dirty laundry you Never made me blink one time

To be truly free Will you do the same for me?

Unconditional, unconditionally I will love you unconditionally There is no fear now Let go and just be free I will love you unconditionally Come just as you are to me Don’t need apologies

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Unconditional, unconditionally I will love you unconditionally There is no fear now Let go and just be free I will love you unconditionally

Luciano Amato, Francesco Anastasio, Martina Arcuri, Alessia Lico, LS- III/A

Unconditional, unconditionally I will love you unconditionally And there is no fear now Let go and just be free ‘Cause I will love you unconditionally (oh yeah)

So open up your heart and just let it begin Open up your heart, and just let it begin Open up your heart, and just let it begin Open up your heart The trap ins is the key to be ESPRESSIONE LIBERA


Oggi molti giovani non riescono a dare un significato alla propria esistenza. Un fattore di rischio per i ragazzi, nostri coetanei , è il crescente uso e abuso che fanno di sostanze stupefacenti. Queste sostanze come droga, fumo, alcol creano dipendenza e, se non si danno le informazioni giuste, provocano danni. Molti ragazzi incontrano tante difficoltà lungo il percorso scolastico e questo li rende facili prede degli abusi. Sono numerosi i giovani che abbandonano la scuola precocemente, sono molti di più coloro che, soprattutto nei primi anni delle scuole superiori, vengono bocciati più volte, rischiando una precoce esclusione sociale.

L’assunzione di bevande alcoliche dà, come primo risultato, l’ubriachezza, che rende l’uomo incosciente e pericoloso per il prossimo e per se stesso. I danni peggiori e più preoccupanti dell’uso dell’alcol sono quelli che si osservano a danno del sistema nervoso centrale. Il fumo, poi, viene considerato dagli adolescenti come un modo per sentirsi più grandi, più maturi, più duri. È importante, invece, non lasciarsi attrarre dal vizio del fumo , perché è molto pericoloso per la salute. Ogni anno il tabacco uccide milioni di persone. Ogni anno aumentano i fumatori tra i 14 e i 24 anni. Droga è qualunque sostanza che abbia il potere di modificare

Oggi viviamo in un mondo in cui i ragazzi adolescenti, spesso, per dimostrare agli altri di essere forti, usano la violenza e le minacce e, a volte, si comportano così, anche per divertimento. É un problema, ormai, diffuso in tutto il mondo e, con il passare degli anni, sfortunatamente, sta raggiungendo statistiche sempre più alte. Le vittime del bullismo sono sempre persone deboli, che non sono in grado di difendersi . Gli esperti ci informano che gli atteggiamenti da bullo derivano, quasi sempre, da violenze subite nell’infanzia. Quei ragazzi offesi, a volte, nei propri sentimenti , covano dentro il proprio intimo, un sentimento di odio, che esplode, poi, man mano che crescono, in atteggiamenti violenti verso i più deboli, riducendoli a vittime. Le persone vittime di bullismo sono spesso sofferenti e hanno dei danni fisici e anche mentali con traumi psicologici, a tal punto che devono ricorrere al sostegno di esperti in grado di aiutarli a superare le difficoltà di inserimento sociale. Molte volte, però, nonostante l'aiuto di psicologi, le vittime del bul-

lismo non superano il trauma psicologico e accadono episodi indescrivibili, come quello di togliersi la vita. In televisione, su Internet, sui giornali, sono riportati, periodicamente, episodi di bullismo finiti male; ricordiamo a Novara, di recente, il suicidio di una ragazzina di quattordici anni , vittima di bullismo su Facebook. Molte volte il bullismo è collegato a un altro spiacevole fattore, che è il razzismo: purtroppo, ancora oggi, nel 2014 è tanto diffuso e ci sono molti episodi in cui il bullo si comporta in modo spregevole nei confronti di una persona di colore, di religione diversa, di razza diversa. Il bullismo, nei confronti dei gay, è spietato e non dimentichiamo ciò che è successo il 13 novembre scorso del 2013 a Roma. Ricordiamo con dolore che un ragazzo di quindici anni, omosessuale, veniva preso in giro da alcuni bulli, perchè indossava dei pantaloni rosa e, non reggendo più la situazione, decise di togliersi la vita . Ma la cosa più vergognosa è quando viene fatto del male

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la percezione fisica, dando immagini falsate. Tutte le droghe hanno effetti pericolosi sulla salute delle persone e, proprio a causa di ciò, quasi tutte le autorità governative del mondo cercano di impedire il commercio di sostanze stupefacenti, considerandole illegali Greta Presta, ITE-I/ A

alle persone, diversamente abili, che nella loro debolezza fisica sono ancora vittime dei prepotenti. Un esempio ci è stato dato a Genova il 29 ottobre del 2013 . Lì è accaduto che un ragazzo disabile è stato maltrattato dai suoi compagni e questi, per vantarsi delle loro prodezze, hanno filmato la scena e il genitore di un bullo ha definito tutto ciò una "ragazzata". Speriamo che, in futuro, non si ripetano più questi eventi tristi e dannosi per la nostra società , in modo che si renda più sicura la vita dei giovani, non solo nelle scuole , ma anche in altri luoghi frequentati da ragazzi. Serena Le Rose, Valentina Garofalo, Ilaria Spinelli, ITE –I/A

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Una delle problematiche più diffuse tra i giovani di oggi e, soprattutto tra le donne, è l'anoressia. Ormai abbiamo conoscenza continua di casi di bulimia sia tra i personaggi famosi che tra le nostre conoscenze. L'anoressia può iniziare da diverse cause, molto frequentemente nasce da motivi psicologici, a volte una ragazza si sente diversa dalle altre, oppure viene presa in giro per una situazione familiare complessa. Questo tipo di disturbo è molto presente nell'età adolescenziale, perchè è proprio in questo periodo che i ragazzi e le ragazze iniziano ad avere dei cambiamenti fisici. Succede che le ragazze non si piacciono, si vedono grasse e si creano dei complessi esistenziali, non reggendo al confronto con le coetanee. L'anoressia inizia sempre con una piccola dieta, poi si diminuisce il cibo sempre più e si finisce con il saltare completamente i pasti. Episodi di anoressia,

ultimamente, si registrano, con più frequenza, nel mondo delle modelle. Nelle sfilate vanno in passerella ragazze sempre più magre e, la maggior parte delle volte, le modelle non sono soddisfatte delle loro "diete" e iniziano a fare uso di medicinali o prodotti, che arrivano a causare, perfino, la morte. Molto scalpore ha suscitato la morte della modella brasiliana Ana Carolina Reston, morta di anoressia a San Paolo in Brasile all’età di 21 anni nel 2010. Un'altra problematica, molto simile all’anoressia è la bulimia, essa è un disturbo alimentare che spinge la vittima a mangiare in un modo molto scorretto e in gran quantità. Esistono due tipi di bulimia: c’è quella nervosa, legata a problemi psichici per il non piacersi e quella legata a malattie come il diabete. Ci rendiamo conto che sia la bulimia

che l’anoressia sono delle malattie vere e proprie, molto diffuse tra i nostri coetanei e, se non curate o sottovalutate, possono uccidere. Dobbiamo stare attente a queste malattie del secolo e, se ci accorgiamo che qualche nostra amica ne soffre, le dobbiamo aiutare. Ricordiamo che gli specialisti del settore raccomandano, per i giovani ammalati di anoressia e bulimia, l’aiuto dei familiari, degli amici e degli esperti, affinché possano essere curati e condurre una vita normale, perché si tratta, quasi sempre, di ragazzi o ragazze di giovane età.

L'adolescenza è un periodo che segna l'inizio dell'età adulta e va dai 14 anni fino ai 18. In questo periodo, nella vita dei ragazzi, avvengono grandi cambiamenti. Durante l'adolescenza si possono provare grandi amori, grandi delusioni, forti passioni. I cambiamenti, che i giovani subiscono, riguardano vari aspetti della vita, che vanno dalle trasformazioni fisiche alla conoscenza dell'altro sesso. Ritornando al cambiamento fisico, il nostro corpo è sottoposto a diverse trasformazioni, sia in termini di statura che di corporatura. Succede che, in molti casi, le ragazze non si accettano per come sono

e alcune di loro si ammalano di anoressia. Si vedono deformate e rifiutano il cibo e può accadere che si imbruttiscano e dimagriscano fino ad arrivare alla morte. Nel mondo dei ragazzi, invece, le problematiche riguardano spesso casi di fumo, droga e alcool. Si tratta di quei giovani deboli, che si lasciano trascinare dal gruppo e che, per fare nuove esperienze e non essere inferiori agli altri, provano la prima sigaretta, altri passano alla droga e diventano dipendenti, altri ancora, invece, iniziano a bere, perchè si reputano adulti e per loro è uno strumento di forza e di vanto. Nel periodo dell'adolescenza si verificano, spesso, episodi di bullismo. Questo è un fenomeno che, ultimamente, affligge i ragazzi più fragili, capita che i ragazzi e le ragazze di piccola età, per sentirsi più

forti, si riuniscono in gruppi creando delle vere e proprie "band". Queste “band” prendono di mira i loro coetanei più deboli e li stuzzicano psicologicamente e fisicamente. Può capitare, a volte, che questi gruppi deviano dalla legalità e, anche se lo fanno per scherzo, si trovano in situazioni che non riescono a gestire e finiscono male. Ci sentiamo in dovere di dare dei consigli ai nostri coetanei, che si lasciano trascinare dai gruppi poco sicuri e ci rivolgiamo ai loro genitori, che devono, sicuramente, stare vicini ai propri figli per consigliarli e rassicurarli evitando loro, nel futuro, brutte sorprese.

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Serena Le Rose, Ilaria Spinelli e Valentina Garofalo, ITE- I/ A

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Tra le tante problematiche del nostro secolo, una, molto brutale e diffusa, è quella dell’abuso sulle donne, che ricordiamo nel giorno dell’8 marzo. In questo giorno, vengono commemorate le donne che fu-

rono vittime dell’incidente nel rogo di una fabbrica di New York. Pertanto, questa “Festa” ha origini più complesse e di altra natura. È una ricorrenza molto importante per la donna, per il significato che essa rappresenta. Difatti, in questo giorno, va dato maggior valore ai diritti delle donne, alle conquiste sociali e politiche ed è un’occasione per rafforzare la lotta contro la discriminazione e la violenza. L’idea di questa festa nasce negli Stati Uniti. Il 28 febbraio del 1909 è stata organizzata, dal partito socialista americano, una “Manifestazione” in favore del diritto di voto delle donne. Tra il novembre del 1908 e il febbraio del 1909 migliaia di operaie di New York, sciopewww.iisguarasci.gov.it

rarono per diversi giorni per avere un aumento del salario e migliori condizioni di lavoro. Attualmente la figura della donna, a confronto degli anni precedenti, è molto più “ben vista” e partecipa alla vita sociale, lavorativa e politica. Tuttavia, anche nei nostri Paesi sviluppati, ancora oggi, una piccola percentuale di donne riceve abusi di violenza e sfruttamento. Recentemente abbiamo assistito ad un caso di violenza da parte di un ragazzo sulla sua innamorata, si tratta di Chiara una ragazza romana che, da più di due settimane, non riesce ad aprire gli occhi. Oltre a questo caso romano, la nostra società assiste quotidianamente a ogni tipo di violenza senza poter intervenire e difendere le donne. Di fatto non è la prima volta che accade una cosa del genere, basta ricordare il caso della ragazza uccisa e bruciata dal suo fidanzato, avvenuto nella zona di Corigliano qualche mese fa. Ciò ci rattrista e ci fa meditare … Bisognerebbe tro-

vare un soluzione a questa problematica che da tanti anni affligge la nostra società. A nostro parere la donna andrebbe festeggiata, onorata e rispettata tutti i giorni. Si è donna sempre… e non solo l’8 marzo, diamo la vita all’umanità, cerchiamo di essere un po’ più riconoscenti!!! Valentina Garofalo, Ilaria Spinelli, Serena Le Rose, ITE-I/A

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Il Sessantotto è stato un fenomeno cultu- deologia della nuova società dei consumi, rale, che ha interessato la società giovani- che prospettava il valore del denaro e del le del 1968. Si è manifestato con grandi mercato nel mondo capitalista come punto centrale della vita sociale. Negli Stati Uniti d'America la protesta giovanile sfociò contro la guerra del Vietnam e nella battaglia per i diritti civili. Nello stesso periodo, alcune popolazioni dell’Europa orientale si agitarono per denunciare la mancanza di libertà e l'invadenza della burocrazia del partito comunista, gravissimo problema sia dell'URSS che dei Paesi legati ad essa. Molti giovani protestavano per ottenere uguaglianza, diritti movimenti di massa socialmente disomo- e, soprattutto, non tolleravano alcuna genei (operai, studenti e gruppi etnici oppressione o discriminazione, questi minoritari). Spesso questi movimenti si erano gli scopi di tutti i gruppi sparsi nel aggregavano spontaneamente e hanno mondo. Forse è proprio grazie a tutte interessato quasi tutti i Paesi del mondo queste rivolte che gruppi musicali, come con una carica di contestazione che sem- Beatles e Rolling Stones, diventarono brava far vacillare i Governi e i Sistemi famosi prima negli Stati Uniti e poi in politici. I giovani di quel periodo aspira- tutto il mondo. Contemporaneamente, la vano a un futuro migliore e che, comun- musica seguì i giovani nelle Università, que, li tenesse uniti. Il movimento è nato nelle strada, nelle scuole … Si accompain America e, poi, raggiunse l’Europa nel gnavano con basi musicali e cori. I giova1968. Di pari passo la musica ha fatto la ni si ribellavano a un sistema di governo sua storia. Nel mondo occidentale si troppo rigido. Tutto il mondo lottava per formò un grande schieramento di studenti gli stessi motivi e, rifugiandosi nelle mue operai, che prese posizione contro l'i- siche molto simili, anche i giovani italiani hanno avuto la loro storia. La stagione utopistica del "Flower Power", con il 1968, si è trasformata in una dura realtà di lotta. La canzone italiana scoprì la voglia di combattere passando dal Festival di Sanremo alle piazze. Ebbe inizio un cammino non tanto facile e si passò dall’impegno di Fabrizio De André e di Francesco Guccini per proseguire con i cantautori come Paolo Pietrangeli, che si riappropriarono della tradizione folk per dare voce agli stu-

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denti e agli operai. In America e in Inghilterra, dopo l’esplosione psichedelica, il rock cerca di trasformarsi con il lieve approccio politico dei Beatles, la violenza

blues dei Rolling Stones, la religiosità di Bob Dylan, l’autolesionismo di Jim Morrison e di Jimi Hendrix e la rabbia freak di Frank Zappa. Nonostante siano passati tanti anni e ci siano state numerose influenze musicali, questi gruppi particolari rimarranno nella storia. La loro musica ha creato la musica di altri cantanti e sono stati fonte d’ispirazione e attrazione non solo per i giovani del loro tempo, ma anche per quelli di oggi. Nel 2014, ascoltiamo ancora questi grandi gruppi con molta ammirazione e trattiamo le loro musiche, i loro testi con rispetto ed entusiasmo. Sabrina Marsico, ITE-II/A

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Nel primo numero del Giornalino abbiamo parlato del calcio con una intervista, rilasciata da due nostri compagni di classe. In questo secondo numero abbiamo deciso di dare l'opportunità di esporre la propria esperienza calcistica ad altri due nostri compagni: Marco Rizzuto e Francesco Merenda. Ci faranno conoscere i loro pareri sul calcio e l’ impegno che dedicano a questo sport. Ecco le loro risposte alle nostre domande. In quale squadra giochi? Marco: Gioco nel Rogliano - Francesco: Nel Rogliano Da quanti anni pratichi questo sport? Marco: Lo pratico da 10 anni - Francesco:Lo pratico da 11 Perchè hai scelto di praticare questo sport? Marco: Perchè mi piace molto e, a mio parere, è lo sport più bello. Francesco:Perchè è lo sport che mi appassiona e voglio onorare questa maglia. In che ruolo giochi? Marco: Attaccante -centrocampista Francesco:Difensore Che numero porti sulla maglietta? Marco: Ho il numero 10 Francesco:Sulla maglietta ho il numero 5 Ci sono state risse tra la tua squadra e quella avversaria? Marco: Sì, contro il Pianolago Mangone. Francesco: Sì, contro il Pianolago Mangone. Hai mai fatto qualche simulazione? Marco: Sì, ho fatto una simulazione Francesco: No... Hai mai ricevuto cartellini? Marco: No, non ne ho mai ricevuto. Francesco: Sì, per fallo. Quale squadra ritieni più forte del tuo campionato? Marco: Pianolago Mangone Francesco: La più forte è il Pianolago Mangone. ESPRESSIONE LIBERA

giocare -Francesco: Ammiro Fredy Guarin, perché, essendo un giocatore dell'Inter, ha dichiarato di preferire solo la Juventus. Qual è la tua esultanza preferita? Marco: A me piace quella di Kakà Francesco: Adoro quella di Llorente. Qual è il tuo modulo di gioco preferito? Marco: Ne preferisco due: il 3-4-3 e il 42-3-1 Francesco: Quelli che preferisco sono: il 4-2-3-1 e il 4-3 -3 E, invece, quella più debole? Marco: La In quale squadra sogni di giocare in più debole è il Sillanum futuro? Marco: Spero di giocare nel Francesco: Sicuramente è il Parenti. Milan Secondo te, chi è il migliore attaccante, Francesco: Sogno di giocare nella Juil miglior difensore e il miglior centro- ventus. campista? Marco: Il miglior attaccante è Ivan Gabriele, i migliori difensori sono Francesco Merenda e Egidio Domanico e il miglior centrocampista è Mattia Perri Francesco: Il miglior attaccante è Ivan Altomare, i migliori difensori sono Andrea Dodaro, Alessandro Altomare e Egidio Domanico e i migliori centrocampisti sono Mattia Perri e Marco Quella che avete appena letto è stata l’inRizzuto. tervista, che abbiamo fatto ai nostri due compagni di classe. Essi, con questa inIl portiere della squadra è in gamba? Marco: Sì, è molto bravo. tervista, hanno espresso la loro passione Francesco: Sì, è molto in gamba per il calcio, dandoci delle brevi ma conTu, personalmente, o la tua squa- cise risposte. Con questa seconda intervista, pensiamo di avervi informato sulla dra avete ricevuto dei riconoscimenti? Marco: Personalmente no, passione che i giovani nutrono per il ma la mia squadra sì. - Francesco: Io calcio, già, da giovani. no, ma la mia squadra lo ha ricevuto. Serena Le Rose, Ilaria Spinelli e VaSei soddisfatto della tua prestazione, lentina Garofalo, ITE- I /A fatta fino ad oggi? Marco: Finora sì. Francesco:Sì, abbastanza. Pensi di vincere il campionato? Marco: Sì, lo spero. Francesco: Penso di sì. Qual è la tua squadra del cuore? Marco: Tifo Milan Francesco: La mia squadra del cuore è la Juventus Qual è il tuo idolo? Perchè? Marco: A me piace Thiago Silva, perchè è il più forte del mondo e amo il suo modo di www.iisguarasci.gov.it

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Mercoledì 26 febbraio 2014 ore 8.00, il trenino delle Ferrovie della Calabria parte in perfetto orario da Rogliano, trasportando, come viaggiatori d’eccezione, la classe IV/A dell’ITE, Istituto Istruzione Superiore “Guarasci”, per raggiungere Cosenza. La classe con i docenti Rosa Marincola e Marilena Fera, accompagnata dal simpatico Francesco Altomare e il prof. Alessandro Citro, parte per il capoluogo con l’intento di visitare la mostra su “Le macchine di Leonardo”, ospitata nel Museo dei Bretti e degli Enotri, percorso programmato in coerenza con le attività del "Piano Lauree scientifiche” dell’UNICAL. L’obiettivo è anche ritrovare luoghi e testimonianze di un passato storico, studiato nel corso di questi anni di scuola superiore, che trova conferma nei magnifici reperti museali e nei monumenti che la nostra città capoluogo conserva. Prima tappa è il complesso di Sant’Agostino, il monastero del XVI sec., che ospita il museo cosentino. Sistemato su più livelli con alcuni reparti in rifacimento, come il bellissimo Chiostro cinquecentesco, il Museo ospita, fino al mese di maggio, una mostra eccezionale, organizzata dal Forum Telesiano, sugli strumenti inventati da Leonardo da Vinci e riprodotti in legno da EXODUS Italia. Abbiamo avuto modo di osservare ben 31 macchine interattive, inventate dal genio italiano, che colpiscono il visitatore per la strabiliante capacità che aveva Leonardo nel risolvere problemi quotidiani con le sue creazioni, così innovative e lungimiranti, che sono alla base del progresso tecnologico. Si tratta di meccanismi vari, per lo più, costruiti quando l’artista-inventore era al servizio di Ludovico il Moro a Milano, a base di ruote dentate, contrappesi, cinghie di trasmissione, cuscinetti a sfere, catapulte, con

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cui Leonardo anticipava i più sofisticati strumenti di lavoro moderni, biciclette, bombarde e mitraglie. Non potevano mancare le macchine del volo, la grande passione di Leonardo, da quella che imitava le ali del pipistrello a quella che anticipava i moderni paracaduti o i parapendii. La mostra ha, letteralmente, catturato la nostra attenzione, dandoci l’occasione di scoprire molti aspetti del grande artista. L’autore della Gioconda e dell’Ultima cena, le cui riproduzioni, insieme ad altri famosi quadri, sono state inserite nella presentazione cosentina, aveva conservato i bozzetti dei suoi marchingegni, disegnando, con altrettanta accuratezza, i meccanismi inventati, concedendo ai posteri la possibilità di riscoprirne le caratteristiche. Concluso il percorso su Leonardo, si va alla scoperta degli antichi reperti archeologici, conservati nel 1° piano dell’edificio: monili, armi, suppellettili del mondo dei Bretti, degli Enotri, della Magna Grecia, fino all’epoca romana. La suggestiva proiezione tridimensionale a pavimento, ha ricostruito per noi la tomba a “cassetta” di un’antica necropoli, che conservava parte dei reperti esposti nelle bacheche. Un fantastico connubio tra antico e moderno, che facilita la comprensione anche ai non esperti. L’ultimo piano del Museo ospita, invece, la mostra “La Calabria, che fece l’Italia: il Risorgimento a Cosenza”. E’ una sezione che fa “toccare con mano” i documenti che testimoniano gli eventi del Risorgimento: il tricolore, adoperato durante la rivolta a Cosenza del XV marzo 1844, i documenti del periodo, emanati dal governo borbonico, i resoconti sui protagonisti dei moti mazziniani. Dal Museo si passa ai luoghi, che sono stati teatro di questi eventi: il sacrario commemorativo, che, nel vallone di Rovito, ricorda la fucilazione dei fratelli Bandiera, la

piazzetta, intitolata a Vincenzo Federici, fondatore della prima vendita carbonara in Calabria, situata ad Altilia. Percorrendo lo storico “vicolo della neve”, una sosta non programmata alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, situata in Piazzetta Toscano, ci ha permesso di conoscere l’antico edificio, ristrutturato all'interno nei primi del ‘900 in stile liberty. Qui una guida ci ha accompagnato per tutti i piani dell’edificio, mostrandoci il Museo interno e le numerose sale, che racchiudono migliaia di volumi, che partono dal ‘500 e vengono consultati da studiosi calabresi e studenti universitari. Dalla Biblioteca Nazionale siamo andati al Duomo per ricordare il ‘200 cosentino, quindi nei luoghi del Risorgimento: Piazza XV Marzo, teatro della rivolta del 1844, il Palazzo del Governo da cui Garibaldi incitava i cosentini alla battaglia contro i Borboni durante la spedizione dei Mille, la statua dell’Italia, realizzata da un superstite della spedizione dei fratelli Bandiera. Scendendo, quindi, per Corso Telesio, la cui statua meditativa domina al centro della piazza, prima descritta, ci siamo tuffati nella città nuova e nell’arte contemporanea, ammirando le statue del Museo all’Aperto Bilotti (MAB). Qui ci siamo riposati e abbiamo pranzato insieme, godendoci, appieno, una bella giornata di sole in compagnia di Francesco sempre allegro e gioviale. Durante tutto il percorso, la prof.ssa Fera ci ha fatto da Cicerone, fornendoci moltissime informazioni sulla storia della città e della Calabria, coadiuvata dal prof. Citro, che ha documentato tutto il percorso con foto e video. Questa visita ci ha aiutato a comprendere l'importanza della storia e il valore delle persone, che hanno dato la vita, per la loro patria, combattendo per il riconoscimento di diritti come la libertà e l’uguaglianza sociale. I materiali multimediali sono reperibili sul sito di Francesco al seguente link:https:// sites.google.com/site/ francescoaltomare2/didattica-2/ mostrasuleonardodavinci Antonio Sottile, Christian Gervasi, ITE – IV/A

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1. Il nostro universo 6. Numero perfetto 8. Terreno circondato dal mare 9. Repubblica Italiana 10. Damasco è la sua capitale 12. Sono di religione islamica 15. Il contrario del bianco 16. La casa dell’uccello 17. Alberi della taiga

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a cura della Redazione

1 Editoriale / Premio Eccellenze/ Francesco … 2 Il 27 gennaio “Giornata della Memoria” 3 Angolo delle recensioni/Braccialetti rossi/Reggio Calabria … e la sua arte 4 L’intervista impossibile al filosofo Eraclito 5 L’intervista… La certificazione Pet/ Alessandra Amoroso 6 L’angolo delle recensioni/ “Viva l’Italia”, un film da vedere /Trastullo

… e il “defibrillatore”… 7 La poesia/ “La tua idea di impresa” 8 Progetto “PattiChiari”/Certificazione Cisco It Essential Hardware e Software 9 Premio Euclide – Scuola 2013/”Laboratorio.com” 10 I giovani e il lavoro / Pon F3… Primo incontro con le esperte 11 Sanremo 2014

18. Il moro di Shakespeare 19. Ente Ospedaliere Sanità 22. Il fiume italiano più lungo 24. Capoluogo della Liguria 28. Capitale del Regno Unito 30. Reggio Emilia in auto 32. Continente confinante con l’Europa 33. Potenza Americana

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1. Capoluogo lombardo 2. Organizzazione Sanitaria 3. Popolo senza dimora fissa 4. Decreto Legge 5. Area di vegetazione nel deserto 6. Provincia italiana umbra

7. Patrimonio dello Stato 11. Carnivoro che vive di carogne 13. Riscossione Indennità Tributaria 14. Capoluogo dell’Emilia Romagna 17. Prato in auto 20. Salerno in auto

21. Serpente della famiglia dei Boidi 23. Organizzazione Lavoratori Scuola 25. Energia Dichiarata 26. Nomi Riciclati 27. L’arte in latino 29. Organizzazione Italiana 31. Ente Assicurativo

13 Alla ricerca delle tradizioni / Sagra del pane a Santo Stefano di Rogliano/ Valorizziamo il centro storico!!! 14 Inserto sulla Moda/ In o Out? 15 Inserto sulla Moda/ In o Out? 16 “ Give your smile to Children” Unicef/ Katy Perri for Unicef 17 Abusi e usi di sostanze … / Il bullismo 18 Bulimia e anoressia/ L’adolescenza e le difficoltà … 19 8 Marzo … Festa della donna 20 Il 68’ 21 Il calcio/L’intervista a Marco Rizzuti e Francesco Merenda 22 Cosenza: una città dalle mille risorse culturali 23 Il cruciverba/ Sommario 24 Il Sudoku /Donna/ A tutte le donne

12 Santo Stefano di Rogliano www.iisguarasci.gov.it

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Musica, una parte fondamentale della nostra vita. La musica è l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. La musica, si ascolta ovunque, forse è una di quelle cose di cui non si può fare a meno. Il mondo ormai è governato dalla musica, basti pensare a quanti film si ricordano per la colonna sonora. Agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma anche divertimento e gioco. Esistono svariatissi-

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a cura di Piergiuseppe Fiore

di Alda Merini Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio ancora a piangere, malgrado le tue sante poi ti volgi e vedi ancora guerre i tuoi figli, per l'emancipazione. poi ti volti e non sai anSpaccarono la tua bellezcora dire za e taci meravigliata e rimane uno scheletro e allora diventi grande d'amore come la terra che però grida ancora e innalzi il tuo canto vendetta d’amore e soltanto tu riesci Supervisore Dir. Scol. Prof. M. Nardi Coordinamento lavori Prof.ssa T. M. Merenda Referente L. S. Prof. G. Pizzuti Responsabile grafica e impaginazione Prof.ssa L. Molinaro Docenti Collaboratori Prof.ssa Paola Diano

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Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni…. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza. Dietro ogni successo c`e` un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a far-

lo. Non vivere di foto ingiallite… insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!!! Madre Teresa di Calcutta

Dalla Redazione Tantissimi Auguri di Buona pasqua

Direttori responsabili

Capo redattori

Alessia Lico Alessia Ceravolo Sabrina Marsico Vincenzo Alagia

Lia Amato Piergiuseppe Fiore Carmen Garofalo Martina Arcuri

Responsabili impaginazione e grafica Alessia Lico Vincenzo Alagia Piergiuseppe Fiore Aldo Giuliani

Responsabili Area Assunta Altomare Ilaria Lico Alessandro Fuoco

Collaboratori Marianna Russo- Valentina Garofalo Roberta Venneri Serena Le Rose Leonardo Stumpo Mariacristina NucLeonardo De Loci renzo Ilaria Spinelli Ercole Diana Valentina Vena Chiara Carpino Maria Marta AltoJennifer Cherubino mare Francesca Greco Greta presta Maria Iacoe Angelo Altomare Daniele Falbo

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