L APPARENZA INGANNA (nulla è scontato)

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L’APPARENZA INGANNA (Nulla è Scontato) di Riccardo Vian

Finalmente è arrivato settembre, secondo me uno dei mesi più validi e fruttuosi per praticare la pesca alla carpa sia in acqua corrente che in acqua ferma. Questo periodo dell’anno significa tempo di ferie per me, solo per una questione di scelta personale. Praticamente quasi ogni anno fisso proprio a settembre una o più sessioni di pesca medio lunghe; anche quest’anno si è verificato questo. Ho deciso per una sessione di tre notti in un lago estero appena al di là del confine italiano, proprio nei prossimi giorni del mese; mentre un’altra sessione di una settimana decisa per la terza di settembre, anche questa da fare in un lago. Veniamo a noi, tra pochi giorni si parte per una nuova avventura, ancora una volta alla ricerca di tranquillità, nuove emozioni e magiche sensazioni, ma la speranza di prendere una over è sempre in fondo al cuore. Ormai è tutto pronto, le boilies sono già fatte da un paio di settimane, le batterie dell’elettrico e l’ecoscandaglio son tutte cariche e la spesa per i viveri della nostra cucina da campo è quasi completa, manca solo qualche piccola aggiunta prelibata per darci la perfezione. I borsoni devono solo essere chiusi e poi ci siamo, per il resto non manca più nulla. Finalmente arriva il fatidico giorno, oramai non ne potevo più, avevo il bisogno fisico ma soprattutto mentale di staccare la spina per qualche giorno e intraprendere una nuova avventura di pesca oltre confine, lontano dai soliti posti. Il viaggio passa tranquillo e tiene banco il confronto col mio socio sulle strategie di pesca da adottare e su che postazione occupare nella speranza che questa sia libera al nostro arrivo. Ogni tanto si fa riferimento ad altre pescate su laghi stranieri e sui loro esiti finali, visto che questa non è la prima e spero non sia neanche l’ultima pescata straniera per noi. L’adrenalina sale ed il cuore batte forte in gola, mi sembra di essere un bimbo prima di aprire un regalo. L’emozione di rivedere questo lago dopo qualche anno mi riempie di gioia e mi fa pensare ai bei momenti trascorsi su questo specchio d’acqua; mi passano per la mente gli emozionanti combattimenti che mi hanno regalato i pesci di questo splendido luogo, una cosa davvero indimenticabile per uno come me che ama il carp fishing. Al nostro arrivo sul lago tutti i nostri discorsi e le nostre speranze crollano come castelli di carte al primo soffio di vento. Purtroppo il lago è molto basso, mancano circa 4 mt d’acqua e la diga che regola il livello è chiusa per dar la possibilità ai contadini di irrigare i campi che confinano col lago stesso, d’altronde da queste parti si vive soprattutto di agricoltura. Anche le notizie che ci giungono dai carpisti del luogo in pesca non sono delle più confortanti; una coppia locale appostata nei pressi di dove volevamo pescare noi è in bianca da tre notti e questo non ci rallegra di certo. Il lago è talmente basso che il letto dello stesso è percorribile in auto per un buon tratto permettendoci di scaricare la nostra attrezzatura praticamente sotto alla posta prescelta, risparmiandoci lo sforzo di fare camminate con la roba in spalla. Dopo aver scaricato tutto e preparato il campo nella postazione esistente, anche quando il livello del lago è in normali condizioni, decidiamo di lasciar la nostra automobile parcheggiata nel letto del lago stesso per averla in vista e sott’occhio.


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