Impatto sulla biodiversità di scelte di piano: caso Roncegno
Rocco Scolozzi
Un paesaggio ecologicamente sostenibile richiede che la sua futura struttura possa supportare i necessari processi ecologici che hanno contribuito a formarlo. In una logica di sostenibilità locale, l’amministrazione comunale ha una particolare responsabilità (ed efficacia) nel gestire il proprio territorio. Un sistema ambientale può essere osservato e studiato da tre prospettive sistemiche di “ecosistema”, paesaggio, “territorio” (Malcevschi e Zerbi, 2007). Il paesaggio riflette un insieme di relazioni strutturali e funzionali ecologiche e antropiche filtrato dalla percezione degli esseri umani e definito dall’uso delle risorse locali. Il “territorio” riflette insiemi di elementi e di relazioni presenti in uno spazio governato da una determinata popolazione (insediamenti, infrastrutture, confini, ecc.) attraverso la cultura locale, insieme di regole, conoscenze ed esperienze condivise. L’ecosistema rappresenta la contesto funzionale entro cui le politiche settoriali (acqua, agricoltura ecc.) diventano tra loro fisicamente sinergiche (o conflittuali). Il triangolo ecosistema-paesaggioterritorio rappresenta la dimensione spaziale del modello interpretativo di sviluppo sostenibile economia-ambiente-società, e costituisce un riferimento efficace per orientare le decisioni di governo a scala locale verso trasformazioni e gestione sostenibili.
Ambiente Ecosistema
Economia
Paesaggio
Società Territorio
Figura 2 Dimensione spaziale dello sviluppo sostenibile (da Malcevschi & Zerbi 2007).
In un territorio come quello di Roncegno denso di valori storici, culturali e naturalistici è importante soffermarsi sui processi più che sulle “invarianti” o sugli “elementi di naturalità” gestiti spesso come valori immobili, immutabili alle modifiche dell’uso del territorio, e stabilmente incastonati nei confini precostituiti delle riserve naturali (biotopi e simili). Per questi motivi l’analisi ambientale si propone come analisi della funzionalità ecologica del territorio, intendendo definire quadri conoscitivi attraverso cui il paesaggio viene descritto in modo funzionale ad integrare la caratterizzazione della struttura e delle dinamiche ecosistemiche negli scenari di sviluppo e miglioramento del territorio. Solo riconoscendo i processi ecosistemici attraverso differenti scale (al minimo tre) ed indirizzando in modo coerente ad essi i cambiamenti di paesaggio i pianificatori ed i progettisti possono ottimizzare il mantenimento di processi naturali (Forman, 1985) con il duplice beneficio per la protezione della biodiversità e per l’erogazione di servizi ecosistemici. Pagina 4 di 42