Sono ancora in ospedale. Non sto bene e non sto male. Quel paziente, poveretto, sai: non han rifatto il letto. La parente affezionata, mi ha chiamato a sua insaputa; ha richiesto, gentilmente, l'ultimo stuzzicadenti. Io, per me, e un po' cretino, ci ho provato da vicino. Non che fosse tanto bella, ma la sera era ideale; per dividere un boccone, senza sempre quel trombone.
Presto, poi, mi ha allontanato; da tutto quanto il vicinato. In corsia non si fa altro, che parlare di quel guanto. E la figlia del vicino,