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Questo volume è stampato da: Grafica Veneta, Trebaseleghe (PD) Stampato in Italia – Printed in Italy
STORIE nel TEMPO
DESCRIZIONI DA IMITARE
Hai letto, a pagina 9 del volume di letture, l originale descrizione di una Città di Smeraldo, caratterizzata dal colore verde.
Ora tocca a te immaginare una città diversa, ma sempre caratterizzata da un colore: il colore che preferisci.
Per farlo, puoi anche imitare la descrizione letta e cambiare a mano a mano parole e suggestioni.
Se invece ti arriva l ispirazione, procedi pure a modo tuo.
Ricordati di dare un nome alla tua città!
Esempio:
Nonostante gli occhiali , rimasi lo stesso abbagliato/abbagliata
dallo splendore della Città . (continua tu)
RIFLETTO
Sei soddisfatto o soddisfatta della descrizione che hai fatto? L hai letta alla tua classe? Hai ascoltato delle descrizioni scritte dai tuoi compagni e dalle tue compagne che ti hanno colpito particolarmente? Se sì, perché? Ricordati che le buone idee… vanno copiate!
INVENTARE UN TITOLO
Per scegliere il titolo da dare a una storia o a un racconto, si possono usare diverse strategie.
Rileggi il brano Le Cronache di Narnia, poi segui le indicazioni e prova a scrivere nuovi titoli.
In base all ambiente:
Esempi: Nella foresta incantata, Il castello di Birdwatch…
In base al protagonista:
Esempi: David Croccante, La ragazza con la spada…
In base a un personaggio diverso dal protagonista: .................................................................................
Esempi: L amico di Freddy, Il gatto di Marilù…
In base al tempo:
Esempi: In una notte di tempesta, Il giorno del grande caldo…
In base alla trama:
Esempi: L incontro tra il Rosso e il Blu, C eravamo tanto odiati…
Com è andata?
Quale titolo ti è piaciuto di più tra quelli pensati da te? E tra quelli proposti dal resto della classe?
GLI OG ET I MAGICI
Mettiti nei panni di uno scrittore o di una scrittrice e pensa quali altri oggetti magici potranno facilitare il difficile compito di Lidja e Sofia.
Com è andata? Qual è stata la cosa più difficile: inventare gli oggetti, dar loro un nome o descriverli?
IL RIAS UNTO DEL RIAS UNTO
Hai letto, a pagina 13, il riassunto di una storia fantasy.
Ora la sfida è questa: provare a riassumere questo riassunto ancora di più!
Per farlo, ti proponiamo una sfida davvero difficile: il RIASSUNTO IN UN… TWEET! Ovvero, il riassunto in 140 caratteri.
Considera che per carattere si intende:
• una lettera;
• un segno di punteggiatura;
• uno spazio tra le parole e dopo un segno di punteggiatura.
E ora tocca a te!
Esempio:
ORA, COME INDICATO, SCRIVERÒ U N RIASSUNT O IN 140 C ARATTERI.
RIFLETTO
Com è andata? Che cosa è stato difficile?
• Scegliere che cosa dire
• Contare i caratteri
• Sostituire alcune parole per usare meno caratteri
• Capire che cosa togliere
• Altro
L’INCIPIT
Prendi esempio dai due incipit, presenti sul volume a pagina 15, scritti da due importanti autori e scrivi il tuo incipit utilizzando la tecnica del ricalco. Ricorda: con la tecnica del ricalco, puoi cambiare i personaggi, i luoghi, il tempo, i fatti, ma devi mantenere una struttura simile.
Incipit 1
Incipit 2
Ti è piaciuta questa attività?
Cerca un incipit che ritieni interessante e personalizzalo come hai imparato a fare con la tecnica del ricalco.
LETTURE 5 pp. 22-23
CREATURE IMPOS IBILI
Alle pagine 22 e 23 del volume hai conosciuto alcune creature impossibili.
Quale ti ha colpito di più? Quale accende maggiormente la tua fantasia?
Prova ora a inventare un racconto fantasy a partire proprio dalla creatura che hai scelto e scrivilo a pagina seguente. Per farlo, puoi aiutarti con una prima pianificazione.
Ambiente
Protagonista
Missione del protagonista
Antagonista
Prove da superare
Oggetti magici o poteri speciali
Finale
Aiutante/aiutanti
EC O IL MIO RAC ONTO FANTASY!
Sei soddisfatto o soddisfatta del tuo racconto? Lo hai letto alla classe? È piaciuto? Hai ricevuto dei consigli per migliorarlo? Che cosa cambieresti per renderlo più avvincente?
LETTURE pp. 24-25
LA MIA LEZIONE DEL GIORNO
Se potessi scegliere tu la lezione del giorno, quale sceglieresti?
Completa gli appunti per organizzare la tua lezione.
Tema della lezione:
Titolo:
Durata:
Argomenti fondamentali della lezione:
Organizzazione della lezione: materiali, strumenti, esempi, tempi…
Dopo aver progettato la tua lezione, sei riuscito o riuscita a metterla in pratica?
Com è andata?
MIL E E UN TITOLO
Dopo aver riletto il brano alle pagine 26-27 del volume, scrivi 7 titoli differenti, usando 7 criteri diversi, come suggerito dallo schema.
Criterio
Titolo
Protagonista
Antagonista
Luogo
Missione
Tempo
Trama
Messaggio
Ora scegli quello che ti piace di più e scrivilo anche a pagina 26 del libro di lettura.
Il mio preferito è:
RIFLETTO
Qual è stato il titolo più difficile da scrivere? Perché?
Tra i titoli che hanno scelto i tuoi compagni e le tue compagne, quale ti sembra il più efficace?
Storie per parlare
fantasia
RIAS UMERE IN TRE SEQUENZE
Per riassumere a voce il brano Uno strano incontro, puoi aiutarti con le sequenze che hai già individuato. Scrivi la sintesi sequenza dopo sequenza, poi rileggi le tre sequenze una dopo l altra, per verificare di non aver dimenticato nulla di importante.
Sequenza 1: la situazione iniziale
Sequenza 2: il flashback
Sequenza 3: il flashforward
Hai raccontato la storia nello stesso ordine dell autrice. Ora prova a seguire un ordine diverso. Racconta la storia secondo i due ordini proposti.
Sequenza 1: il flashforward
Sequenza 2: la situazione iniziale
Sequenza 3: il flashback
RIFLETTO
Sequenza 1: il flashback
Sequenza 2: la situazione iniziale
Sequenza 3: il flashforward
Quale narrazione ti ha convinto di più, tra quelle che hai sperimentato?
Qual è stata la narrazione più difficile da raccontare? Perché?
40-41
COME CONTINUA?
Nel volume di lettura hai letto il racconto fantascientifico Un disco volante
Le ultime frasi del racconto sono:
“Prima di tornare in superficie, l ufficiale entrò nell hangar per guardare il disco volante ancora una volta. A vederlo così, a terra, sorretto da impalcature su tutti i lati, non più grande di un grosso camion, non lo si sarebbe detto un mezzo volante alieno. Ma c erano quelle luci che emanava e che nemmeno il dottor Miller aveva saputo spiegare cosa fossero. Quei bagliori luminosi parevano seguire il ritmo di un respiro, come se quel disco, fatto con un materiale simile all acciaio, fosse in realtà una creatura vivente”.
Come potrebbe continuare questa storia? Continuala tu, scrivi un possibile sviluppo in dieci righe!
RIFLETTO
Com è andata? Quali difficoltà hai incontrato?
È stato divertente immaginare il seguito della storia?
Tra tutte le trame che hai ascoltato, scritte dai tuoi compagni e dalle tue compagne, quale ti sembra la più avvincente?
A PROPOSITO DI ROBOT
Nel brano Atterraggio sulla Terra? hai incontrato un robot intelligente e senziente. Oggi ancora non esistono robot capaci di provare emozioni e sentimenti, ma esistono robot capaci di aiutare gli uomini e le donne in tante attività diverse. Segui le indicazioni per dire la tua a proposito dei robot.
Oggi vedo che i robot sono usati per…
Io penso che…
Mi piacerebbe se…
Confronta il tuo punto di vista con quello dei tuoi compagni e delle tue compagne: la pensate allo stesso modo o ci sono opinioni differenti?
Ascoltare altri pareri ti ha fatto comprendere qualcosa di nuovo o non ha aggiunto nulla a ciò che sapevi o che pensavi?
RIAS UMERE IN TERZA PERSONA
A pagina 47 del volume hai ricavato le informazioni essenziali del brano.
Ora riscrivile in terza persona.
RIFLETTO
Hai inserito nel tuo riassunto solo le informazioni necessarie per capire la storia?
Prova a rileggere il tuo testo e, se necessario, modificalo.
Storie per parlare
LA MIA OPINIONE SUI ROBOT
Nel brano Amici robot hai letto due diverse opinioni sul futuro dei robot:
• secondo alcuni, ci dobbiamo preoccupare perché i robot ruberanno il lavoro degli umani;
• secondo altri, non ci dobbiamo preoccupare perché in futuro gli umani lavoreranno accanto ai robot.
Qual è la tua opinione? Organizza un breve discorso con l aiuto del modello.
La mia opinione:
Le mie argomentazioni:
Un esempio
per spiegare meglio che cosa voglio dire:
La mia opinione finale, RIFLETTO
la conclusione del mio discorso:
Questo modello è stato utile per organizzare il tuo discorso?
Hai altre idee per organizzare meglio le tue opinioni?
STORIE DI RUGHE
Anche le rughe possono raccontare delle storie, come hai letto nel brano Rughe.
Ora tocca a te: scegli una persona da intervistare. La persona scelta deve avere solo due caratteristiche: delle rughe in viso e la disponibilità a essere intervistata.
Intervisto
Domande
1 Quando sono arrivate le prime rughe?
2 Le piacciono le sue rughe? Perché?
3 Quali storie nascondono le sue rughe? Me ne racconta qualcuna?
Risposte
RIFLETTO
Com è andata l intervista? Riusciresti a raccontare le rughe della persona che hai scelto al resto della classe? C è qualcosa che ti ha sorpresa o sorpreso?
L’USO DEI CON ET IVI
Dopo aver arricchito i due glossari a pagina 65 del volume, è il momento di provare a usare alcuni connettivi.
Scrivi un breve testo, di 5-6 righe, con i connettivi indicati. Non è necessario che siano inseriti nell ordine dato, ma è necessario che siano presenti tutti e tre.
Largo al a fantasia!
all improvviso • malgrado • eppure in quel momento • per questo • anche
È stato difficile? Prova a scegliere altre combinazioni e a giocare con i tuoi amici e le tue amiche: una sfida a suon di connettivi!
Storie per parlare
pp. 68-69
NEI PAN I DI...
Per rafforzare il nostro sguardo, occorre fare uno sforzo di immedesimazione e cercare di capire gli altri esseri umani.
Elenca cinque persone: possono essere bambini e bambine, e anche familiari, insegnanti, adulti che conosci oppure persone che non conosci.
Ora scegline una e prova a immaginarti nei suoi panni. Racconta in poche righe come sarebbe la tua vita se fossi:
Aiutati rispondendo alle domande seguenti.
Che cosa faresti?
Come vivresti?
Quali sarebbero le cose che ti renderebbero felice?
Quali sarebbero i tuoi problemi?
Quali sarebbero i tuoi amici e le tue amiche?
RIFLETTO
Sei riuscito o riuscita a metterti nei panni di un altra persona?
Quali difficoltà hai incontrato?
LETTURE pp. 70-71
RIAS UMERE CON LE DOMANDE
Per riassumere un racconto puoi aiutarti anche con alcune domande-guida.
Prova a rispondere alle seguenti domande per sintetizzare il brano
Un arrivo in paese.
• Dove avviene il fatto raccontato?
• Quali sono i personaggi presenti nel locale? Che cosa stanno facendo?
• Chi fa o dice qualcosa che crea sorpresa e silenzio attorno?
• Che cosa spiega Mayer?
• Come reagisce il postino?
Com è andata? Ti sono state utili le domande-guida? Pensi che potresti utilizzare questa strategia anche in altre situazioni?
pp. 74-75
CON UNO SGUAR O DIVERSO
Dopo aver conosciuto il signor Zanni, prova a osservarlo e a descriverlo con uno sguardo del tutto diverso. Come fare?
Scegli espressioni, aggettivi, situazioni opposte a quelle presenti nel brano che hai letto.
• Per esempio
Il signor Zanni era alto e dritto come una statua babilonese. Hai presente una di quelle statue tutte scure, dure e con la barba lunga?
• Potrebbe diventare
Il signor Zanni era basso e curvo come un anziano troll. Hai presente uno di quei personaggi fantastici del bosco, tutto barba, capelli ricci e piccoli occhi vispi?
Ora che hai capito come fare, a te la parola: come potrebbe essere il signor Zanni?
Com è andata? È stato divertente?
Ascolta le descrizioni scritte dai tuoi compagni e dalle tue compagne: ce n è qualcuna che ti è particolarmente piaciuta? Perché?
PAROLE DA UN DOL ARO
Hai capito come funziona la sfida delle “Parole da un dollaro” lanciata da Mr. Terupt nel brano che hai ascoltato?
Prova a giocare anche tu. Segui le istruzioni.
• A ogni lettera corrisponde un valore: completa l alfabeto.
• Per arrivare a un dollaro occorrono 100 cent. Una vera sfida!
Prova con il tuo nome: quanti cent ottieni?
Nome:
Valori delle lettere del nome: Il risultato è:
• Fai altri tentativi con altre parole.
RIFLETTO
Hai trovato una o più parole da un dollaro? E i tuoi compagni e le tue compagne ci sono riusciti?
Parola
Valore
UTILIZ ARE LE VIRGOLE
Nel volume hai imparato quanto sono utili le virgole in un racconto.
Ora prova a completare questi tre brevi testi, per parlare di una tua idea, in cui le virgole hanno funzioni diverse.
1 Le virgole come pause nelle frasi: è l uso più comune, quello che hai sempre usato.
Esempio
Mi piacerebbe costruire una casa di carta, ma anche un castello e un ponte.
Qualche giorno fa mi è venuta un idea:
2 Le virgole come parentesi per inserire delle osservazioni personali e delle esclamazioni nel discorso: è come se tu stessi parlando con qualcuno.
Esempio
Mi piacerebbe costruire una casa di carta, l ho sempre desiderato, ma anche un castello e, senti senti, un ponte!
Voglio raccontarvi un idea che
3 Le virgole come parentesi per inserire delle spiegazioni o delle precisazioni nel racconto principale.
Esempio
Mi piacerebbe costruire una casa di carta, come quella che ho visto alla mostra, ma anche un castello, come quello che ha fatto Gianna, e un ponte, come ho disegnato la settimana scorsa.
RIFLETTO
Quale esercizio ti ha messo più in difficoltà? Come hai superato le difficoltà?
Quale esercizio invece è stato il più semplice? Perché, secondo te?
p. 92
RISOLVERE UN GIAL O
Prova a dare una definizione di ciascuna parola dello schema. Ricava le informazioni dal brano Gli ingredienti del giallo. Se serve, aiutati con il dizionario.
Poi esercitati a spiegare come funziona un caso tipico del giallo attraverso le parole e i collegamenti dello schema.
VITTIMA
relazioni
carattere occasione passioni personalità
interpretazione di fatti e indizi
possibilità
alibi
colpevole
RIFLETTO
Quale parola ti ha messo più in difficoltà? È stato complesso collegare tutti i termini?
movente
INVENTARE PIÙ FINALI
A partire dai due finali presenti sul volume a pagina 105, scrivi la tua versione dei finali, utilizzando la tecnica del ricalco.
Finale 1
Finale 2
Ti è piaciuta questa attività? Cerca un finale che ritieni interessante e personalizzalo con la tecnica del ricalco.
LETTURE pp. 126-127
RAC ONTO E REALTÀ
Come hai già capito, quando si legge un racconto o una storia capita di fare automaticamente dei collegamenti tra la storia letta e le esperienze personali.
Completa lo schema, dopo aver letto il brano su Giulio Cesare assassinato. A sinistra scrivi i fatti che hai letto nel brano, a destra gli episodi della tua vita che ti sono venuti in mente.
Il racconto
L arrivo di corsa del messaggero che porta notizie urgenti.
La mia vita
Mi ha fatto pensare a quando
RIFLETTO
Com è andata?
Ti capita spesso di fare collegamenti con la tua vita quando leggi?
L’INTERVISTA IMPOS IBILE
Ora che hai pianificato la tua intervista impossibile a pagina 129 del volume, è il momento di realizzarla.
Scrivi le domande nell ordine che hai scelto e le risposte in maniera completa e pertinente. Buon lavoro!
Intervista a:
Sei riuscita o riuscito a scrivere l intervista?
È stato difficile metterti nei panni del personaggio scelto? Perché?
LETTURE 5 pp. 144-145
Storie per scrivere
NEL MIO FUTURO VEDO...
Come ha fatto la protagonista del brano Giorgia Boscolo, scrivi un testo in cui racconti che cosa farai da grande.
Prima di scrivere, fissa alcune idee principali.
Nel mio futuro vedo
Mi piacerebbe
Penso che nel futuro io
RIFLETTO
Hai fatto leggere a qualcuno o a qualcuna il tuo testo?
Che cosa ti ha detto al riguardo?
Hai ricevuto qualche suggerimento per migliorarlo? Lo hai seguito?
AB ECEDARIO DEI MESTIERI AL FEM INILE
Scrivi il tuo abbecedario pensando ai mestieri… al femminile!
A come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
come
Quale o quali lettere ti hanno messo più in difficoltà?
Quale mestiere, tra i tanti che hai scritto, ti piacerebbe fare da grande?
Quale mestiere, dopo aver ascoltato gli abbecedari dei tuoi compagni e delle tue compagne, ti piacerebbe aggiungere o sostituire nel tuo?
Storie per parlare
RAC ONTARE UNA VITA
Dopo aver letto il racconto Marie Curie, organizza nello schema le informazioni utili per raccontare la vita di questa scienziata.
Data Fatti narrati
Ora, con l aiuto dello schema, prova a raccontare a voce alta la sua vita in due minuti.
Com è andata? Hai rispettato il tempo stabilito di due minuti? Ti ha facilitato il compito poter utilizzare lo schema come traccia per parlare?
CHE COSA MI RENDE FELICE?
La felicità di Maryam è dovuta al fatto che fa quello che ama fare. Nel suo caso, è studiare matematica. Che cosa rende felice te?
Scrivi una lista di azioni che rappresentano ciò che ti piace fare, tanto da renderti felice.
Mi rende felice
Ora scegli l azione più importante fra quelle che hai elencato e racconta perché ti rende felice.
Per organizzare il tuo breve discorso, aiutati con degli appunti.
Ascolta i tuoi compagni e le tue compagne ed esponi il tuo pensiero quando è il tuo turno.
In classe, c è qualcuna o qualcuno che sente le cose in modo simile al tuo?
152-153
RIAS UMERE… TAGLIANDO
Per riassumere, spesso può essere utile tagliare le informazioni che non servono. Il tuo compito ora è quello di rileggere il brano Ipazia, cercando di capire quali sono le informazioni che ti servono per definire la biografia di Ipazia e quali invece sono inutili a questo scopo, ma sono presenti solo a fini narrativi.
Esempio: «REC »
Diario di bordo, giorno trentasei, mattina. Sono tornata da Ipazia, perché tutti i microfoni sono pronti per la registrazione, e a me non resta quasi niente da fare. Sono tornata da quella donna del passato, Ipazia, sulla collinetta dove sta tutto il giorno con il cannocchiale a scrivere i suoi appunti.
Tutto chiaro?
Ora continua tu, taglia quello che non ti serve a raccontare la vita di Ipazia sul libro, poi riscrivi ciò che resta qui sotto, cercando di dare coerenza al racconto: per farlo, dovrai cambiare qualche parola, precisare alcuni aspetti, aggiungere delle parole legame…
RIFLETTO
Com è andata? È stato facile o difficile? Hai riletto il tuo testo di sintesi per verificare che fosse tutto chiaro?
LETTURE pp. 154-155
SCRIVERE UNA BIOGRAFIA
Hai già scelto una persona che vuoi raccontare e hai raccolto gli appunti per ricostruire la sua vita a pagina 155 del volume.
Ora metti in ordine i fatti e, a partire dai tuoi appunti, divertiti a scrivere la sua biografia.
La biografia di
Hai letto il tuo testo alla persona che hai scelto? Che cosa ha detto della biografia che hai scritto? È coerente con i fatti della sua vita?
LETTURE p. 168
SCRIVERE AL SINDACO O AL A SINDACA
È il momento di aiutare la gallina Califfa. A pagina 168 del volume hai letto qual è il suo problema.
Se fossi nei panni di Califfa, come scriveresti la lettera al sindaco o alla sindaca del tuo paese o della tua città?
Data e luogo
Egregio Sindaco/Egregia Sindaca, sono
Le scrivo per
Cordiali saluti, RIFLETTO
Sei riuscito o riuscita a trovare le parole giuste per spiegare il tuo problema e chiedere una soluzione?
Hai letto o ascoltato le lettere dei tuoi compagni e delle tue compagne?
Che cosa correggeresti della tua lettera, dopo aver ascoltato il resto della classe?
LA POESIA CON PAROLE TUE
Le poesie, in particolare quelle classiche, presentano spesso un ordine non comune delle parole nelle frasi. Per questo può risultare difficile capire il senso del testo. Quindi è utile parafrasare, cioè spiegare la poesia con parole tue. Esercitati con la parafrasi, prendendo appunti qui. Poi prova a spiegare la poesia a voce senza guardare gli appunti.
Versi originali
C era sul davanzale una scodella piena d acqua. Era là dimenticata.
Era l alba. (L avevo io là posata; ma per altri.)
Venuto per il pane suo quotidiano la scopriva il passero.
Stupito si guardò (o mi parve) intorno.
V immerse prima la testolina; poi (il mondo è tutto casa sua, e la mia col resto) entrava tutto quanto in quella.
La mia spiegazione
Sul davanzale era appoggiato un recipiente pieno d acqua. dimenticato.
Era l alba. Quella l avevo messa là io, ma l avevo messa per
Il passero era venuto e così si accorse della ciotola.
Il passero
O così mi
L uccello immerse la nella
............................................... Ci entrava tutto dentro.
Per lui tutto il mondo è , e così anche casa mia.
Breve fu il mio stupore ed il suo sguazzo.
Improvviso partì come venuto.
Come era venuto, così improvvisamente .
Hai spiegato la poesia a voce alta?
Hai dovuto riguardare i tuoi appunti o hai tenuto solo la poesia sotto gli occhi?
UNA POESIA CON L’ONOMATOPEA
Ora che hai capito come è stata pensata la poesia sulla macchina fotografica, prova a metterti in gioco.
Prendi appunti per iniziare a pensare la tua poesia, poi divertiti a mettere insieme le parole.
Scegli l onomatopea tra:
• il campanello della bicicletta: dlin dlin
• il rumore dell acqua che scorre: cloch cloch
• il gracidare delle rane: gre gre
• il ticchettio di una sveglia: tic tac
• il miagolio di un gatto: miao
Soggetto della poesia
• A che cosa vuoi paragonare il soggetto della tua poesia?
Il è come
• Quali parole ti piacerebbe inserire tra i versi della tua poesia?
• È ora di iniziare! Buon divertimento!
RIFLETTO
È stato molto difficile? Scrivere una poesia è una vera e propria arte: occorrono tempo e creatività.
Se non sei soddisfatta o soddisfatto del tuo componimento, ascolta quello dei compagni e delle compagne: prendi spunto per la prossima volta.
UNA POESIA CON L’AL IT ERAZIONE
Ora che hai capito come è stata pensata la poesia sulla speranza, prova a continuare tu.
Per ideare nuovi versi, come prima cosa può essere utile trovare quante più parole possibili con il suono SP. Annota qui le parole, oltre a quelle che hai già incontrato nella poesia.
spero, spia, spot, spada,
Prova ad aggiungere una strofa alla poesia sulla speranza. Spero ci sia posto
per
Ora ascolta le strofe ideate dai tuoi compagni e dalle tue compagne. Quindi scrivi qui le due che ti hanno colpito maggiormente.
Spero ci sia posto
per Spero ci sia posto
per SP
RIFLETTO
È stato molto difficile ideare una nuova sfida?
Se è stato divertente, prova con un suono diverso…
UNA POESIA CON L’ANAFORA
A pagina 174 del volume hai incontrato l anafora e capito meglio come funziona.
Ora, usando la tecnica del ricalco, prova a scrivere una poesia a partire dall anafora data.
Come sai già, ricalcare un testo vuol dire mantenere la stessa struttura, ma cambiare le parole.
Ho sentito una volta in , come è vero che ho sentito
Ho sentito in mezzo al , ho sentito
Ho sentito in mezzo al , , non ho !
Ho sentito ,
Ho sentito ,
Ma tutti questi fatti di spiegar non c è bisogno: non era la realtà, era soltanto un sogno!
RIFLETTO
Come hai visto, nell esercizio le strofe sono state ridotte. Sei riuscito o riuscita a ricalcare la poesia?
Se sei riuscita o riuscito a scriverla senza particolari difficoltà, puoi continuare con il resto della poesia.
LA PERSONIFICAZIONE
A pagina 175 del volume hai potuto ripassare la personificazione.
Ora divertiti a rendere “umani” i seguenti oggetti, animali o eventi naturali.
La porta Il lupo
A chi assomiglia? Quali caratteristiche umane ha?
A chi assomiglia? Quali caratteristiche umane ha?
Che cosa fa? Quali azioni “umane” compie?
Che cosa fa? Quali azioni “umane” compie?
La neve
A chi assomiglia? Quali caratteristiche umane ha?
Che cosa fa? Quali azioni “umane” compie?
RIFLETTO
Sei riuscito o riuscita a personificare gli elementi assegnati? Ti è venuta voglia di provare con altri elementi?
LETTURE pp. 176-177
SIMILITUDINI E METAFORE
Alle pagine 176-177 del volume hai avuto l occasione di ripassare le similitudini e le metafore.
Prova ora a idearne tu alcune, aiutandoti con lo schema seguente.
Hai ideato tutte le similitudini e metafore? È stato difficile? Hai preferito scrivere le similitudini o le metafore?
similitudine
metafora
GLI “OC HIALI DEL A MERAVIGLIA”
Il mondo che ti circonda può essere osservato e “letto” con gli occhi della meraviglia: per questo può diventare sorprendente!
Prova a indossare gli “occhiali della meraviglia”, osserva e lascia che la tua mente e il tuo cuore si stupiscano.
In questo momento, intorno a me, mi meraviglia:
Nel tragitto che percorro da scuola a casa, mi meraviglia:
Se l esercizio ti è piaciuto, continua a farlo in altre situazioni! Hai notato che tutto cambia in base a come lo guardiamo?
CON GLI OC HI DEL A FANTASIA
Come hai visto a pagina 180 del volume, si può “leggere” un immagine con gli occhi della fantasia.
Prova a farlo anche tu, a partire proprio dallo stesso soggetto.
Se ti può essere utile, inserisci con la matita dei dettagli nell immagine.
Poi scrivi una piccola lista di ciò che “hai letto”.
In questa immagine io vedo RIFLETTO
Sei riuscita o riuscito a vederci almeno tre cose differenti?
Confronta il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni e delle tue compagne: hanno visto le stesse cose oppure hanno “letto” qualcosa di diverso?
CON LE “LENTI” DEL A POESIA
Alle pagine 182-183 del volume di lettura hai capito che lo stesso elemento, per esempio un oggetto, può essere descritto e raccontato in tanti modi diversi, a seconda delle “lenti” che vuoi usare per farlo.
Ora è il momento di guardare con le “lenti” della poesia!
Aiutati con le conoscenze a tua disposizione: rime, versi liberi, onomatopee, allitterazioni, anafore, personificazioni, similitudini, metafore…
POESIA SUL BICCHIERE D ACQUA
POESIA SULLA SEDIA
RIFLETTO
Sei soddisfatto o soddisfatta delle tue poesie? Quale delle due ti piace di più?
Perché? Che cosa cambieresti, se potessi, dopo aver ascoltato le poesie dei tuoi compagni e delle tue compagne?
DESCRIVERE CON OC HI DIVERSI
Ora che hai imparato a descrivere con occhi diversi, mettiti alla prova ed elabora un esercizio!
Dopo averlo svolto, proponi il tuo esercizio a una compagna o a un compagno e svolgi la sua proposta. Sarà un gioco di scrittura divertente.
Oggetto
Lo disegno
Lo descrivo... con occhi
È stato divertente svolgere il tuo esercizio? E quello del tuo compagno o della tua compagna?
E il tuo compagno o la tua compagna si è divertito o divertita con il tuo esercizio? Come lo ha svolto?
SE FOS I IO
Dopo aver letto la poesia Se fossi io a fare la città, ora tocca a te: scrivi una poesia caratterizzata dall anafora, per spiegare come sarebbe la città se potessi farla tu.
Scrivi le prime tre strofe, poi continua aggiungendo altre due strofe scritte dai tuoi compagni e dalle tue compagne, quelle che ti piacciono di più.
SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
Scritte da me
SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
SE FOSSI IO A FARE LA CITTÀ
Scritta da Scritta da
RIFLETTO
È stato divertente immaginare la tua città ideale? È stato difficile spiegarla con i versi? Hai usato le tue conoscenze in merito alle poesie? Quali?
SOGNARE L’IMPOS IBILE
Hai letto alcuni dei sogni impossibili di Murdo, il narratore del testo
Ho sempre sognato
Hai anche tu dei sogni impossibili? Prova a raccontarli, poi condividili a voce con il resto della classe. Sarà bello raccogliere tutti i vostri sogni impossibili.
Ho sempre sognato di
Ho sempre sognato di
Ho sempre sognato di RIFLETTO
Hai letto i tuoi sogni impossibili alla classe?
Ci sono stati dei sogni, letti dagli altri e dalle altre, simili ai tuoi?
Che cosa avete deciso di fare con tutti i vostri sogni impossibili? Un cartellone?
Un libro? Una presentazione multimediale? O qualcos altro?
CANZONI PER CRESCERE
Hai potuto leggere (e forse ascoltare) una canzone “per crescere” Mio fratello che guardi il mondo
Conosci altre canzoni che possono aiutarci a diventare cittadini e cittadine migliori? Quali?
Annota qui le informazioni principali, poi presenta le canzoni che hai scelto in classe.
Titolo:
Cantata da:
Scritta da:
Parla di:
Titolo:
Cantata da:
Scritta da:
Parla di:
Titolo:
Cantata da:
Scritta da:
Parla di:
Quali suggerimenti ti hanno dato i tuoi compagni e le tue compagne?
Annota quelle che ti hanno colpito di più.
Titolo:
Cantata da:
Scritta da:
Parla di:
RIFLETTO
Titolo:
Cantata da:
Scritta da:
Parla di:
Quale canzone ti è particolarmente piaciuta, tra quelle consigliate dal resto della classe? Perché?
LO SCHEMA DEL A MANO
Hai letto e riletto il testo alle pagine 198-199 del volume. Ora sei pronta o pronto per mettere insieme le informazioni principali del testo in uno schema che ti aiuterà a riassumere l argomento. Utilizza lo schema della mano.
Inserisci le cinque informazioni principali in ciascuno degli spazi all estremità delle dita.
Ora organizza le cinque informazioni in modo da scrivere un unico testo di sintesi.
Rileggilo a voce alta per sentire se funziona bene.
Quindi esercitati a spiegare l argomento fino a che non ti sentirai sicuro o sicura.
RIFLETTO
Com è andata? Chi ti ha ascoltato? Che cosa ha detto: sei stato chiaro o chiara?
Lo schema della mano ti ha aiutato nell esposizione?
QUANTE IDE !
Nei libri si trova spesso la parola “idea”. Ecco alcune frasi che potresti incontrare. Leggile e scegline una. Poi svolgi l esercizio alla pagina seguente.
L idea che camminare agevoli il pensiero è antica: anche per questo è importante muoversi.
Non avevo un idea chiara di cosa fare, ma preferivo comunque tenermi pronto alla fuga.
Carla scrisse molte pagine, poi ripose il quaderno nella cartella. Poi fu colpita da un idea: a scuola si pensa alla matematica, si pensa all ortografia, si pensa alla grammatica, ma poche volte si pensa al pensiero. Se pensiamo al pensiero, probabilmente potremo capire meglio noi stessi.
Ho un idea: facciamo un video con il giuramento! Così possiamo rivederlo tutte le volte che vogliamo.
– Mi pare un ottima idea – commentai, con convinzione.
Bianca si era messa in testa l idea di far diventare il loro albero un concentrato di tutti gli alberi da frutto esistenti.
Fa paura l idea di una casa dei fantasmi?
Scrivi un breve racconto, in cui inserire la frase che hai scelto.
Fatti dettare da un compagno o da una compagna il racconto che ha scritto: sarà una buona occasione per confrontare i diversi modi di narrare ma anche per svolgere un esercizio di dettatura e confronto sugli errori ortografici.
Quale dei due racconti ti è piaciuto di più?
Perché? Quanti errori ortografici hai commesso scrivendo il tuo testo?
Quanti durante il dettato?
IL MIO PUNTO DI VISTA
Divertimento e distrazione: come la pensi?
Dopo aver letto il testo Divertimento o distrazione, organizza il tuo punto di vista. Poi esponi la tua opinione in classe.
Per me il divertimento è…
Per me la distrazione è…
Io mi diverto quando…
Io mi distraggo quando…
Quando mi diverto io…
Quando mi distraggo io…
Ora che hai organizzato le tue idee, scrivi un testo argomentativo per spiegare il tuo punto di vista.
Fai attenzione alle parole che usi per “legare” le varie parti del ragionamento.
Alla fine rileggi il tuo testo a voce alta per sentire se funziona bene, se è chiaro, per controllare se ci sono errori.
RIFLETTO
Sei riuscito o riuscita a esporre in classe il tuo punto di vista?
C è qualcuno o qualcuna, in classe, che la pensa in modo simile al tuo?
L’AMBIENTE IN CUI VIVO
Hai letto quanto è importante il verde nelle città, e non solo. Come è il luogo in cui vivi? Ci sono spazi verdi?
Prendi appunti per organizzare una breve esposizione. Poi confrontati con la classe per capire quali potrebbero essere delle proposte migliorative della situazione.
Io vivo a Il luogo in cui vivo è: molto inquinato. abbastanza inquinato. abbastanza salutare. molto salutare.
Per rispondere: ho pensato a quello che dicono gli altri e le altre. ho fatto riferimento alla mia osservazione e al mio “naso”. ho cercato informazioni sulla qualità dell aria.
altro:
Il problema principale da risolvere per me è:
Per farlo occorrerebbe:
Secondo i miei compagni e le mie compagne:
RIFLETTO
Siete riuscite e riusciti ad arrivare a una conclusione condivisa? Qual è?
Quali azioni potete mettere in campo per provare a migliorare la situazione?
AGENDA 2030
Alle pagine 210-211 hai letto i 17 punti, tutti molto importanti, dell Agenda 2030. Scegli quello che ti interessa di più, organizzati per raccogliere informazioni, con l aiuto di libri, riviste, siti web, interviste a persone esperte. Poi scrivi un testo argomentativo, ti servirà per esporre le tue conoscenze e le tue opinioni.
Ho scelto il punto :
Titolo:
Svolgimento:
Come hai raccolto le informazioni? Che cosa è stato interessante? Che cosa è stato difficile? Che cosa ti ha sorpreso? Ti è piaciuto leggere il tuo testo alla classe? Perché?
SCEGLIERE IL VIDEOGIOCO GIUSTO
Quanti videogiochi diversi! E tutti così interessanti! Ma come scegliere quello più giusto per te? Proviamo ad aiutarti indicando quattro diverse tipologie di videogiocatore. Se ti riconosci in uno dei nostri personaggi, magari ti piaceranno anche i suoi generi preferiti!
A NOME: Paolo
COGNOME: Corsa
NICKNAME: Flash
CARATTERISTICHE: ama i giochi a tutta adrenalina ed è un appassionato di sport
GENERI PREFERITI: sportivi, platform
C NOME: Astolfo
COGNOME: Geniacci
NICKNAME: Cervellone
CARATTERISTICHE: appassionato di scacchi e stratega
GENERI PREFERITI: strategici, avventure grafiche
B NOME: Lucia
COGNOME: Battaglia
NICKNAME: Valchiria
CARATTERISTICHE: competitiva, ama le sfide e il gioco di squadra
GENERI PREFERITI: strategici, puzzle game
D NOME: Antonella
COGNOME: Coraggio
NICKNAME: Esploratrice
CARATTERISTICHE: curiosa, appassionata di viaggi e avventure
Quale personaggio è più simile a te? Ti sei ritrovato in uno degli identikit?
Scrivi ora il tuo identikit!
RIFLETTO
Ti sei divertito o divertita a scrivere il tuo identikit? Perché? Quanti compagni o compagne hanno un identikit simile al tuo?
PENSIERO E MOVIMENTO: COSA PENSO
Scrivi un breve testo per esporre la tua opinione riguardo a pensiero e movimento.
Ricordati di inserire anche alcune conoscenze che hai imparato leggendo il brano Pensiero e movimento.
Prima di scrivere il testo, organizza le tue idee con lo schema seguente: ti aiuterà a non perderti.
Pensiero e movimento
La mia opinione (tesi)
Prima argomentazione
Seconda argomentazione
Terza argomentazione
Conclusione
Sei riuscito o riuscita a esporre argomentando in modo chiaro il tuo punto di vista?
Ci sono altre persone, in classe, che hanno un opinione molto diversa dalla tua?
IL SENSO DEL A VITA
Dopo aver letto tante opinioni differenti sul senso della vita, probabilmente avrai formulato le tue idee su un tema così importante e difficile.
Partendo dalle frasi che ti hanno colpito di più, se credi, oppure direttamente dalle tue opinioni, diverse da quelle scritte nel brano letto, ora è il momento di spiegare ciò che pensi.
Scegli nel testo letto due frasi “lontane” dal tuo pensiero per iniziare il tuo ragionamento, poi aggiungi ciò che credi. Infine, concludi con il pensiero di un tuo compagno o di una tua compagna di classe.
Alcuni pensano che
Altri pensano che
Io penso che
(nome di un compagno o di una compagna) pensa che
È stato difficile ragionare su questo argomento? Ti ha fatto sentire “grande”?
Ti ha dato l occasione per confrontarti su temi importanti con i tuoi amici e le tue amiche?
Storie per parlare
IL SIGNIFICATO DI “ASCOLTARE”
Dopo aver approfondito l argomento “ascolto” nel volume, hai avuto l occasione di rifletterci su. Che cosa vuol dire “ascoltare”, per te?
Annota le risposte alle domande, ti servirà per esporre la tua opinione.
Che cosa vuol dire per te “ascoltare”? Tu pensi di “saper ascoltare”?
Da che cosa capisci che sai o non sai ascoltare?
Da che cosa capiscono gli altri e le altre se stai ascoltando?
Pensi di “essere ascoltato o ascoltata” dagli altri e dalle altre?
Da che cosa capisci quando sei ascoltato o ascoltata?
Quale esempio puoi fare per parlare di “ascolto vero”?
Quale citazione, tra quelle presenti nel brano, ti piace particolarmente?
Hai letto il tuo testo al resto della classe? Ti hanno ascoltato con attenzione, secondo te? Come te ne sei accorto o accorta?
E tu hai ascoltato con attenzione il testo degli altri e delle altre?
RIFLETTO
IL DEBATE
Ora che conosci le regole del dibattito, prova a organizzarne uno in classe.
1
Argomento
Consultatevi per decidere l argomento insieme con tutte le compagne e i compagni di classe. Per scegliere l argomento, votate le idee proposte in modo democratico. Poi lavorate sulla proposta che avrà raccolto maggiore consenso.
L argomento scelto:
Le squadre
I componenti della mia squadra: 2
Dividetevi in due squadre, in modo casuale.
Tesi e antitesi
L opinione che dovremo sostenere: 3
In modo casuale, con l aiuto dell insegnante, viene assegnata a ogni squadra un opinione: a una squadra la tesi, all altra l antitesi.
In questo caso non importa qual è il vostro reale parere: la sfida è quella di argomentare l opinione che vi è stata assegnata.
Argomentare
In un tempo stabilito dall insegnante, ogni squadra deve scrivere tre argomenti a supporto della tesi assegnata. Non dimenticate di inserire esempi e, se possibile, citazioni, dati e numeri.
Esposizione
A turno, un portavoce per ogni squadra esporrà la prima argomentazione, poi la seconda, poi la terza. I portavoce cambieranno a ogni passaggio.
Il compito più difficile è questo: fare una sintesi!
Scrivete la conclusione condividendola con l altra squadra.
Nel tuo gruppo avete rispettato le diverse fasi di lavoro?
Siete riusciti e riuscite a rispettare le opinioni altrui?
Avete rispettato i tempi e i turni di parola?
Dibattere è davvero difficile! Ma divertente, vero?
A PROPOSITO DI BUGIE…
Esistono davvero le bugie “a fin di bene”?
Con le bugie “a fin di bene” si cerca di proteggere qualcuno, di non far venire meno le sue speranze o di aiutarlo durante un brutto periodo. Spesso le bugie di questo tipo derivano da un moto di bontà. Ma i filosofi ci dicono di fare comunque molta attenzione!
La vera bugia a fin di bene non dipende da un interesse personale e va a vantaggio della persona a cui è detta. Ad esempio, anche se non credo che il mio amico possa migliorare a ping-pong, visto che è una schiappa, per non buttarlo troppo giù gli dico che è solo una questione di tempo e di allenamento. In questo caso non faccio del male a nessuno e lo rincuoro un po , e può anche darsi che io ci abbia azzeccato.
Simonetta Tassinari, Prime lezioni di filosofia, Gribaudo
Hai mai detto bugie a fin di bene?
Racconta in dieci righe quando e come è successo, senza dimenticare di inserire i tuoi pensieri e le reazioni della persona a cui hai detto la bugia.
Hai riletto il tuo testo? Quanti errori ortografici hai fatto?
Come puoi evitarli, la prossima volta?
per parlare
5 DITA PER PARLARE
Dopo aver letto e compreso l argomento esposto alle pagine 234 e 235 del volume, sintetizza le informazioni nello schema della mano. Se pensi sia utile, scrivi anche un esempio.
Un fatto diventa notizia quando:
RIFLETTO
Sei riuscita o riuscito a ricordare tutto? È stato utile fissare i cinque criteri sulla mano? Hai provato a esporre senza guardare lo schema, ma toccando le dita della tua mano?
MI ORIENTO TRA LE RIVISTE
Conosci delle riviste? Vai in edicola oppure in biblioteca, puoi trovare molte riviste di tipo diverso. Porta con te il taccuino e una penna per prendere appunti e capire quale rivista è più adatta a te!
Annota qui i tuoi appunti, poi confronta i tuoi interessi con quelli della classe.
Quali sono i tuoi interessi? Sono condivisi da alcuni tuoi compagni o compagne?
Hai trovato una rivista adatta a te?
Hai già un abbonamento a una rivista o ti è venuta voglia di abbonarti?
IL LINGUAG IO TELEVISIVO
Il linguaggio televisivo dei notiziari prevede sempre un uso eccessivo di parole che attirano l attenzione e che servono per lanciare la notizia.
Per esempio: Attentato nel bosco! Disastro annunciato! Edizione straordinaria! Immediatamente dopo, in pochissime righe, viene riassunta la notizia. Quindi si possono inserire collegamenti esterni che sviluppano la notizia.
David Conati, Esercizi di stile su Cappuccetto Rosso, La Medusa
Prova a raccontare la notizia della trasformazione di Pinocchio da burattino a bambino, come se fosse per un telegiornale.
Per i collegamenti esterni, potresti intervistare Geppetto o la fata, oppure un amico di Geppetto. Con la fantasia puoi “viaggiare” dove vuoi: potresti intervistare un esperta scienziata per cercare spiegazioni al fenomeno oppure il presidente italiano dei falegnami e delle falegname.
A te il compito di scegliere come scrivere il pezzo!
Com è andata? È stato divertente?
Hai provato a girare un piccolo video per vedere se riesci anche a dare la “voce” giusta e a metterti nei panni di un o una telecronista?
TITOLI CALDI E TITOLI FRED I
Hai già capito che scrivere un titolo non è una operazione semplice. A seconda che si voglia solo informare oppure anche colpire ed emozionare, un titolo può essere scritto in modo freddo o caldo.
Mettiti alla prova con alcuni esercizi da giornalista.
Trasforma il titolo freddo in titolo caldo
Al via le vacanze estive.
Aumenta il costo della luce.
Inaugurazione della mostra “Idee in classe”.
Trasforma il titolo caldo in titolo freddo
Chiude la scuola. Dove andranno i bambini e le bambine?
Finalmente avviata la stagione turistica!Dal prossimo weekend inizia la stagione turistica.
Un cielo di parole in via Garibaldi!
Non c è più scampo per i furbetti della raccolta differenziata… male!
Com è andata?
Hai confrontato i tuoi titoli con quelli pensati dalle tue compagne e dai tuoi compagni? Ci sono differenze? O sono simili?
Titolo freddo
Titolo caldo
Titolo caldo
Titolo freddo
SCRIVERE FAT I
Per raccontare i fatti di cronaca, i giornalisti e le giornaliste si aiutano con una regola molto semplice: quella delle 5 W + H, che stanno per: When (quando)? Where (dove)? Who (chi)? What (che cosa)? Why (perché)? + How (come)?
Rispondi alle domande, poi organizza le risposte per riassumere il testo in poche righe.
• Quando si svolge il fatto narrato?
• Dove si svolge il fatto narrato? .................................................................................................................................................................
• Chi sono i protagonisti della storia?
• Che cosa fanno?
• Perché sono dovuti fuggire?
• Come hanno viaggiato?
In poche righe
Sei riuscito o riuscita a sintetizzare la storia in poche righe? Che cosa non hai potuto inserire nel tuo testo? LETTURE p. 243
RIFLETTO
SCRIVERE PER INFORMARE
Alle pagine 242-243 del volume hai imparato a scrivere articoli di cronaca a partire dalle domande tipiche del giornalismo.
A te ora il compito di scrivere un articolo dalle informazioni che ti ha passato un tuo compagno o una tua compagna di classe.
E non dimenticare il titolo!
Chi? Che cosa? Dove? Quando? Perché? Come?
RIFLETTO
Hai scelto un titolo caldo o un titolo freddo? Perché?
Hai incontrato difficoltà a mettere insieme le informazioni?
SCRIVERE PER CONVINCERE
Scegli uno degli slogan che hai ideato per la festa della scuola alle pagine 248-249 del volume. Poi utilizzalo per realizzare il tuo manifesto.
Ricordati di inserire:
• titolo;
• parte visuale;
• parte descrittiva;
• logo
Sei soddisfatto o soddisfatta del tuo lavoro?
Lo hai mostrato al resto della classe? È piaciuto?
E tu che cosa hai apprezzato del lavoro delle altre e degli altri?
RECENSIRE UN LIBRO
La recensione è un breve testo per valutare e interpretare un opera letteraria o scientifica o artistica…
La recensione di un libro è rivolta a lettori e lettrici, quindi la sua funzione è quella di aiutarli a decidere se leggere o meno quel libro. In una recensione, dunque, sarà presente qualche indicazione sul libro, ma non si dovrà dire troppo sulla trama, per non “spoilerare” il suo contenuto. Saranno poi fondamentali i commenti di chi recensisce, la sua valutazione. In una recensione, in sintesi, devono esserci:
• informazioni sulla trama, senza svelare troppo e mai il finale;
• analisi delle tematiche trattate;
• valutazione dell opera.
Scrivi una breve recensione del libro che ti è piaciuto maggiormente quest anno scolastico.
Sei riuscito o riuscita a scrivere una buona recensione? Per capirlo, puoi ascoltare il parere dei tuoi compagni e delle tue compagne: hanno voglia di leggere il libro che hai proposto?
LETTURE pp. 262-263
TUT O IN UNA PAGINA
Per riassumere ciò che trovi in un libro che hai letto, puoi usare lo schema “TUTTO IN UNA PAGINA”: in una sola pagina puoi sintetizzare, anche con l aiuto di disegni e simboli, oltre alle parole, la trama, i personaggi, le parolechiave, i sentimenti e le emozioni, una citazione, la tua opinione…
Ecco un esempio:
Protagonista
Luoghi
Citazioni preferite
Titolo RIFLETTO
Antagonisti
La mia parte preferita
Messaggio del libro
Ti è piaciuto progettare il tuo “Tutto in una pagina”? Pensi che sia un buon modo per recensire un libro?
VERSO LA PROVA INVALSI
Prima di iniziare la prova di lettura e comprensione di un brano, leggi questo testo regolativo.
Ecco sette consigli per organizzare al meglio la prova di lettura e comprensione.
1 Organizza il tuo banco. Lascia solo il libro con il testo da leggere e una penna.
L ordine ti aiuterà a concentrati meglio.
2 Non avere fretta. Il tempo a tua disposizione è più che sufficiente. Puoi leggere e rispondere con tutta calma.
3 Occhio alle domande. In genere le domande ti chiedono di scegliere tra quattro possibilità.
Se non è specificato diversamente, solo una è la risposta giusta.
Qualche volta invece dovrai scrivere all interno di una tabella o rispondere con poche parole.
4 Chi cerca trova. Le informazioni per rispondere alle domande possono essere esplicite, quindi scritte in chiaro, oppure implicite, cioè un po nascoste. In ogni caso, basta rileggere bene per individuarle.
5 Passa oltre. Se una domanda ti mette in difficoltà, passa alla domanda successiva. Potrai tornare a ragionarci alla fine, con tutta calma.
6 Controlla bene. Se finisci la prova prima dello scadere del tempo, rileggi e cerca eventuali correzioni da fare.
7 Gli errori. Se ne trovi, basterà scrivere a fianco NO e riscrivere la crocetta al posto giusto.
Sono stati utili i consigli per svolgere le due prove sul volume? Hai trovato delle difficoltà? Come le hai superate?