DANIELA BIANCHI GEMMA BOZZINI
STORIA
SUSSIDIARIO DELLE DISCIPLINE
5
Coordinamento editoriale: Mauro Traversa Coordinamento redazionale: Elisabetta Gabellich Redazione: Nadia Castagnino, Francesca Aldrighi (quaderno) Progetto grafico e impaginazione: Ka Communications Copertina: Ka Communications Ideazione del personaggio Gea: Massimo Di Leo Disegni: Filippo Pietrobon, Alice Maino, Claudia Saraceni, Stefano Trainito, Sacco-Vallarino Cartine storiche e geografiche: Luca Signorelli, Stefano Trainito
L’Editore è presente su Internet all’indirizzo: http://www.rizzolieducation.it
Si ringrazia per la consulenza le insegnanti Antonella Ciancio e Athena Borsi
Stampato presso: Grafica Veneta, Trebaseleghe, Padova
ISBN 978889159462-4 © 2024 Rizzoli Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati
IL IM -S C FA
Contenuti digitali Progettazione: Fabio Ferri, Nicola Barzagli Redazione e realizzazione: EICON s.r.l., IMMAGINA s.r.l., Isabella Spagni, Lumina Datamatics, Red Onion s.r.l., Silvia Sferruzza Audio: IMMAGINA s.r.l.
E
Prima edizione: gennaio 2024 Ristampe 2024 2025 2026 2027 01 23 45 67
I contenuti per la didattica inclusiva sono a cura del gruppo di esperti della Ricerca e Sviluppo Erickson. Storytelling: Giorgia Cappelletti. • Illustrazioni: Beatrice Xompero. • Redazione: Susanna Fornili. Contenuti fondamentali facilitati e semplificati di Storia in HUB Kids e HUB Kit: Sara Angelicchio, Federica Biella, Alessandra Casiraghi e Silvia Riboldi, con la supervisione di Carlo Scataglini. Coordinamento editoriale: Francesco Zambotti e Chiara Golasseni. Coordinamento redazionale: Claudia Mandracchia. © 2024 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. Via del Pioppeto 24, 38121 Trento www.erickson.it REFERENZE ICONOGRAFICHE Archivio Rizzoli Education – Inoltre: Getty Images © 2024; pag. 29 Interfoto/Alamy Stock Photo; pag. 65 funkyfood London - Paul Williams/Alamy Stock Photo; pag. 66 The History Collection/Alamy Stock Photo; pag. 67 Mauritius images GmbH/Alamy Stock Photo; pag. 73 Prisma Archivio/Alamy Stock Photo; pag. 75 Prisma Archivio /Alamy Stock Photo, pag. 77 Wojciech Stróžyk/Alamy Stock Photo L’Editore si scusa per eventuali omissioni o errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzare. La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto difficile evitare completamente inesattezze e imprecisioni. L’Editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarli alle redazioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: supporto@rizzolieducation.it I nostri testi sono disponibili in formato accessibile e possono essere richiesti a: Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita di Monza (http://www.bibliotecaciechi.it) o Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia “Giacomo Venuti” (http://www.libroaid.it). Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail: autorizzazioni@clearedi.org. Il processo di progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione dei testi scolastici dell’editore è certificato UNI EN ISO 9001.
Storia 5 Le civiltà del Mediterraneo
2
Il ripasso
4
Le civiltà dell’antica Grecia
6
L’organizzazione dell’esercito
46
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Il Partenone e l’acropoli di Atene
47
Le guerre contro i Persiani
48
Il regno di Macedonia •
Lo Storytelling
Una sorpresa per Nestor
8
Alessandro Magno
51
Il popolo degli Achei, Micenei
10
L’impero dopo la morte di Alessandro
52
Gli splendori di Alessandria d’Egitto
53
L’agricoltura e l’allevamento •
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
I poteri dello Stato italiano
94
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Come nasce una legge
95
Le Leggi delle XII Tavole
96
La famiglia romana
97
La scuola
98
L’abbigliamento
99
L’artiginato e il commercio
11
La sintesi
54
L’espansione di Roma in Italia
100
La società micenea
12
La mappa
56
L’espansione nel Mediterraneo
101
La religione
13
La verifica più facile
58
L’organizzazione delle conquiste
102
La scrittura
14
59
L’importanza dell’esercito
103
I poemi omerici
15
La crisi della Repubblica
104
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Il sito archeologico dell’antica Micene
16
Il sito archeologico dell’antica Troia
17
La sintesi
18
La mappa
19
Lo Storytelling
HO IMPARATO
I popoli dell’Italia antica
60
Lo Storytelling
Al fuoco!
62
I nomi dell’Italia
64
I popoli del Nord
65
Gaio Giulio Cesare
105
La sintesi
106
La mappa
107
La verifica più facile
108
I popoli appenninici
68
HO IMPARATO
109
I popoli delle isole
69
Ottaviano Augusto
110
I successori di Augusto
111
70
Le attività nell’Impero
112
72
Una rete di strade
113 115
La vittoria di Nicandro
20
Le origini della civiltà greca
22
L’agricoltura e l’allevamento
24
L’artigianato
25
Il commercio
26
Le attività
73
I ponti e gli acquedotti
La società: persone libere e schiave
27
L’organizzazione sociale
74
Roma, capitale dell’Impero
116
La famiglia
28
La vita quotidiana
75
I monumenti di Roma
118
La polis, la città-Stato dei Greci
30
Le città etrusche
76
I luoghi del divertimento
119
Le abitazioni
31
La religione
77
L’anfiteatro di Roma: il Colosseo
121
Sparta
32
La lingua e la scrittura
78
Le case popolari: le insulae
122
Atene
33
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Le case signorili: le domus
123
Ragazzi e ragazze di Sparta
34
Le città dei morti
Le terme
124
Ragazzi e ragazze di Atene
35
La lingua e la scrittura
125
Lo Storytelling
Un’amicizia inaspettata La civiltà etrusca
La sintesi
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Diversi modi di governare lo Stato
36
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
La Costituzione della Repubblica
79 80
La mappa
81
La verifica più facile
82
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
La lingua latina e la lingua italiana
126
La religione
127
HO IMPARATO
83
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
La civiltà romana
84
L’eruzione del Vesuvio
128
Il cristianesimo
130
86
I cristiani e l'Impero
131
88
La crisi e la divisione dell’Impero
132
I Germani e la fine dell’Impero
133
italiana
37
Le colonie greche
38
Lo Storytelling
La religione e le divinità dei Greci
39
Un incontro indimenticabile
I santuari
40
Le origini di Roma
Le Olimpiadi
41
Il periodo della Monarchia
89
La scrittura e la letteratura
42
I sette re di Roma
90
La sintesi
134
La filosofia e le scienze
43
L’organizzazione sociale
91
La mappa
136
La scultura e l’architettura
44
Il periodo della Repubblica
92
La verifica più facile
Il teatro
45
Patrizi e plebei
93
HO IMPARATO
In HUB Kids e in HUB Kit: testi facilitati e semplificati. I testi facilitati e semplificati sono raccolti nel volume CheFacile! - Saperi di base 5, disponibile su richiesta dell’insegnante. Nella Guida per l’insegnante: strategie e dettagli operativi per la didattica inclusiva.
137 138
Le civiltà del
MEDITERRANEO Vieni con me a scoprire le nuove civiltà che studierai quest’anno.
Audio video e oggetti digitali dell’unità
Le civiltà della Mesopotamia e dell’Egitto ebbero lunga durata, e mantennero per molto tempo le proprie caratteristiche. La civiltà dei Fenici, dopo che il loro territorio fu occupato, continuò a vivere nelle colonie sulle coste del Mediterraneo.
CHI LE CIVILTÀ DELLA GRECIA ANTICA
Gli Ebrei, costretti a disperdersi per il mondo dopo l’occupazione romana, ancora oggi mantengono viva la loro cultura millenaria. Nel caso di civiltà come quella cretese e ittita, invece, la scomparsa si verificò rapidamente, e in periodi vicini, durante il
I POPOLI ITALICI E GLI ETRUSCHI
II millennio a.C. Nello stesso periodo, popoli che venivano da
LA CIVILTÀ ROMANA
Da questa fusione ebbero origine nuovi popoli, che studie-
Oriente si mescolarono alle popolazioni europee. rai quest’anno, popoli che hanno dato vita a quella che oggi chiamiamo civiltà occidentale e alla civiltà europea di cui anche la civiltà italiana fa parte: le civiltà dell’antica Grecia, i popoli italici e gli Etruschi, la civiltà romana.
2
Marsiglia
2 Po 2 2 2 2 ITALIA Arno 2 Tevere
Tarquinia Roma Cerveteri 3 2 Ostia 1 Tharros Napoli Taranto 2-3
Ibiza
Cagliari Cadice Malaga
MAR NERO
Mozia
MAR Ippona
Tangeri
Cartagine
Palermo
1 Sparta
1-2-3
3
ME
AFRICA
Leptis Magna
1 Greci 2 Popoli italici (compresi gli Etruschi) 3 Romani
1 GRECIA
Sabratha
3
DIT
Troia
ASIA MINORE
Atene
1
Micene
Mileto
Cnosso Mallia Festo 1 Creta
ERRAN
ASIA Sidone Tiro
EO
Biblo
3 3
Cirene
3
Tarso
Gerusalemme Alessandria
1-3
EGITTO
CARTA GEOSTORICA Le civiltà del Mediterraneo
IMPARIAMO INSIEME Conosci le civiltà degli Etruschi, dei Greci e dei Romani? Confrontati in classe.
3
Il ripasso
OCEANO ATLANTICO
EUROPA
Prima di affrontare le nuove civiltà ripassa con me le civiltà studiate l’anno scorso.
MAR
ME
DITE
RRANEO
AFRICA
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro sulla carta Nella carta sono evidenziati i territori delle principali civiltà che hai studiato lo scorso anno. Osservala e inserisci al posto giusto i nomi delle civiltà: usa i numeri. 1 Sumeri - 2 Babilonesi 3 Ittiti - 4 Assiri - 5 Egizi 6 Fenici - 7 Cretesi - 8 Ebrei
SUMERI
EGITTO FENICIA
Osserva la linea del tempo e rifletti.
PALESTINA
• Quali, invece, ebbero uno sviluppo del tutto precedente alle civiltà di Greci e Romani?
QUANDO
MESOPOTAMIA
Lavoro sulla linea del tempo
• Quando ebbero inizio le civiltà dei Greci e dei Romani, quali delle civiltà che hai conosciuto l’anno scorso erano ancora esistenti?
4
DOVE
CRETA GRECIA ITALIA ROMA 3500 a.C.
3000 a.C.
2500 a.C.
LE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO
ASIA
Civiltà dell’Indo 2500 a.C.-1500 a.C.
Civiltà dell’antica Cina 3000 a.C.-1912 d.C.
MAR ARABICO
Civiltà del Gange 1500 a.C.-516 a.C.
OCEANO PACIFICO
MAR CINESE
CARTA GEOSTORICA Le civiltà che hai studiato
OCEANO INDIANO BABILONESI
ASSIRI ITTITI
EGIZI FENICI EBREI CRETESI GRECI
MICENEI
MACEDONI
POPOLI ITALICI ED ETRUSCHI ROMANI 2000 a.C.
1500 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
0
500 d.C.
5
Le civiltà dell’antica della
Mesopotamia Grecia
Micenei, antichi Greci e Macedoni
CHI
La Grecia è una penisola che si protende nella parte orientale del
LE CIVILTÀ DEI MICENEI LE CIVILTÀ DEI GRECI
Mediterraneo ed è circondata da numerose isole. Il suo territorio è prevalentemente montuoso, le pianure sono scarse e poco estese, quindi c’è poco terreno adatto all’agricoltura. A partire dal 2000 a.C. circa la popolazione degli Achei, o Micenei, provenienti dal nord della Penisola Balcanica, si stanziò in queste zone. Verso il
LA CIVILTÀ DEI MACEDONI
1200 a.C. la civiltà micenea scomparve, probabilmente a causa dell’invasione della popolazione guerriera dei Dori, che provenivano da nord. La fusione tra i nuovi arrivati e i discendenti dei Micenei diede origine agli antichi Greci. La civiltà greca raggiunse
CARTA GEOSTORICA I territori dei Greci e dei Macedoni VIDEO I Greci
QUANDO
il massimo splendore nel V e IV secolo a.C. Nel 338 a.C. i Macedoni conquistarono tutta la Grecia e buona parte dell’Oriente, formando un grande impero.
2000 a.C.
1200 a.C.
MICENEI
2000 a.C.
6
GRECI
1500 a.C.
1000 a.C.
ATTIVITÀ NEL QUADERNO pagg. 142-157
DOVE
M A R N E RO
ITALIA
TRACIA MACEDONIA
Bisanzio
MACEDONI
Napoli
Sardegna
Larissa Crotone
GRECIA
Siracusa
Rodi
A
MICENEI
R
M
AFRICA
CILICIA
LICIA
Mileto
Sparta
M
Smirne Efeso
Atene Micene
Olimpia
Sicilia
LIDIA
Corinto
Reggio Calabria
ANATOLIA
Troia Pergamo
MAR EG EO
GRECI
Rodi
Cnosso
Creta E D
I T E
Tarso
Cipro FENICIA
R R A N E O
OGGI EGITTO
RUSSIA
ROMANIA
FRANCIA
BULGARIA ITALIA TURCHIA
GRECIA SIRIA
TUNISIA
ALGERIA
CRETA
LIBIA
CIPRO
Territori greci
EGITTO
700 a.C.
Città principali
Territori macedoni
338 a.C.
31 a.C.
Massimo sviluppo MACEDONI
500 a.C.
0
Vai a Le mie mappe pagg. 16-17, 18-19, 20-21
7
Lo Storytelling
la foto è shuttersotock
Vieni con me e scopri un mestiere molto importante per i Micenei.
Una sorpresa per Nestor Nestor corre lungo la strada, con il mantello che gli svolazza sulla schiena. Le sentinelle hanno avvistato una nave proveniente da Creta e lui non vede l’ora di scoprire chi sbarcherà. Attraversa di volata la porta nelle mura e… va a sbattere contro un uomo robusto, con una bisaccia sulle spalle. – Tutto bene? – chiede lo sconosciuto. A giudicare dalla veste grezza e dalle mani rovinate, dev’essere un contadino o un
LETTURA ESPRESSIVA
pastore. – Forse potresti indicarmi il palazzo reale. Nestor lo guarda storto. – Solo i nobili possono mettere piede nella cittadella, non lo sai?
Sai come viene chiamata oggi la porta principale nelle mura di Micene, dove si incontrano Nestor e Simos? Nel suo nome compaiono dei grandi felini con la criniera. Scopri come si chiama nelle prossime pagine.
8
I Micenei
– Sono stato invitato dal wanax, il re di Micene. Nestor spalanca gli occhi, incredulo. L’uomo gli sorride. – Il metallo prezioso non luccica a prima vista. – Fruga nella bisaccia e gli porge una pietra ver-
Ti è piaciuta la storia? Che cosa pensi del comportamento di Nestor con Simos?
dastra, piuttosto pesante. – Ecco il mio dono per te, principe. Nestor è sconcertato. Accompagna l’uomo nel mègaron, la sala di ricevimento dove suo padre e gli altri guerrieri, seduti vicino al fuoco, stanno ascoltando l’aedo che canta le imprese degli antichi eroi. – Simos! – esclama il wanax, alzandosi per accogliere l’ospite. – Benvenuto! Vedo che hai già consegnato il regalo a mio figlio. – Ma è solo un sasso! – protesta Nestor. Simos scoppia a ridere. – No, principe, è un minerale di rame. Mescolando il rame e lo stagno si ottiene il bronzo. – Simos è un abilissimo metallurgo – aggiunge suo padre. – Sarà lui a forgiare la tua prima spada. È il mio dono per quando sarai grande. Nestor lancia un urlo di gioia. Poi corre ad abbracciare Simos. – Scusa se non ti ho creduto – dice. – Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto!
Le spade micenee erano molto eleganti, con dettagli in oro e argento, decorate con figure di leoni, fiori, cacciatori… Che aspetto avrà la spada di Nestor, secondo te? Disegnala.
9
I MICENEI
CHI
DOVE
QUANDO
MA R NE RO
PENISOLA BALCANICA
Il popolo degli Achei, o Micenei Troia
MAR EG EO
GRECIA Corinto Micene Argo
MAR I O N IO
Intorno al 2000 a.C. un popolo di pastori e guerrieri nomadi ASIA MINORE
Atene
Grecia meridionale, nella regione del Peloponneso. Erano gli
Tirinto
Achei, che presero il nome di Micenei dalla loro città più ricca
PELOPONNESO Pilo
Rodi
M A R D I C RETA
MAR
provenienti dal Nord della Penisola Balcanica si stabilì nella
MEDITERRANEO
Creta
Territori micenei Cittˆ principali
e potente: Micene. A partire dal 1600 a.C. i Micenei iniziarono ad avere scambi commerciali con i Cretesi. Questi contatti influenzarono la civiltà micenea e favorirono il suo progresso economico e culturale. Intorno al 1450 a.C. i Micenei sottomisero l’isola di Creta e divennero i nuovi dominatori dei commerci marittimi. Due secoli dopo, nel
CARTA GEOSTORICA I territori dei Micenei VIDEO I Micenei
1250 a.C., attaccarono le coste dell’Asia Minore (attuale Turchia), che gli antichi chiamavano anche Anatolia, e sconfissero la po-
IMPARO CON METODO
tente città di Troia. Questa guerra, durata dieci anni, è raccontata nell’Iliade, un poe-
Analizzo
ma, lunga opera letteraria in versi, attribu-
Rispondi alle seguenti domande sul quaderno.
ito al poeta greco Omero.
• Da dove provenivano i Micenei? • In quale zona si insediarono? • Da che cosa deriva il loro nome?
nea scomparve, probabilmente a causa
Intorno al 1200 a.C. la civiltà micedell’invasione dei Dori, una popolazione proveniente da Nord. Un guerriero miceneo.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con la linea del tempo Ricava dal testo gli eventi che si riferiscono alla storia dei Micenei e completa la linea del tempo. ................................................. ................................................. .................................................
1500 a.C.
10
I Micenei conquistano l’isola di Creta
I Micenei attaccano le coste della Turchia
1250 a.C.
................................................. ................................................. .................................................
1200 a.C.
1000 a.C.
Le civiltà dell’antica Grecia
ATTIVITÀ
L’agricoltura e l’allevamento Il territorio del Peloponneso è in buona parte montuoso, di conseguenza l’agricoltura veniva praticata soprattutto lungo
CARTA GEOSTORICA L’espasione commerciale dei Micenei
le coste e sulle colline. I Micenei coltivavano legumi, ortaggi e cereali, olivi e viti. La produzione di olio e vino era abbondante e veniva in parte utilizzata negli scambi commerciali con le altre popolazioni. L’allevamento era molto diffuso: i Micenei allevavano soprattutto ovini (capre e pecore) da cui ricavavano carne e latte, ma anche lana per i tessuti.
Gli empori erano località sulla costa dove venivano scambiate le merci trasportate dalle navi.
IMPARO CON METODO Analizzo
L’artigianato e il commercio Gli artigiani micenei avevano imparato dai Cretesi a lavorare con abilità la ceramica e i metalli. Con la ceramica realizzavano raffinati oggetti di uso quotidiano, come vasi e piatti. Con i metalli preziosi, come l’oro e l’argento, fabbricavano gioielli, calici e coppe ma anche maschere funerarie; con il bronzo produce-
Sottolinea nei testi la risposta alle seguenti domande con i colori indicati. Quali prodotti coltivavano i Micenei? Quali animali allevavano? Quali oggetti producevano gli artigiani micenei?
vano strumenti da lavoro, oggetti di uso quotidiano e armi. Oltre all’olio e al vino, anche i prodotti dell’artigianato alimentavano il commercio con le altre popolazioni. Come i Cretesi e i Fenici, infatti, i Micenei divennero abili marinai e svilupparono un fiorente commercio marittimo. Per facilitare gli scambi anche i commercianti micenei crearono diversi empori lungo le coste del Mar Mediterraneo.
Dan
ubi
o
MAR NERO
ITALIA Ellesponto
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le carte geostoriche Osserva la carta dell’espansione commerciale dei Micenei e rispondi alle domande. • Quali aree del Mar Mediterraneo raggiunse l’espansione commerciale micenea? ........................................................................
Sardegna
MAR Troia ANATOLIA EGEO Tebe Samo Micene Atene Mileto Tirinto Pilo Argo Rodi Cnosso
GRECIA
Sicilia
M
A
R
Territori micenei Zone raggiunte dai mercanti micenei
ME
DITE
Creta
RRANEO
Cipro
........................................................................ ........................................................................
• Quali regioni italiane furono interessate dagli scambi commerciali con i Micenei? ........................................................................ ........................................................................
11
I MICENEI
SOCIETÀ
La società micenea I Micenei non formarono mai uno Stato unitario, erano infatti divisi in tante città-fortezza indipendenti. Le città più importanti erano Micene, Tirinto, Argo e Pilo. Ogni città era guidata da un re, chiamato wanax, che era anche il capo militare e religioso, e da un gruppo di nobili guerrieri, che erano anche i proprietari delle terre. La maggior parte della popolazione era composta da pastori, contadini, commercianti e artigiani. C’erano anche gli schiavi, che in genere erano prigionieri di guerra. Tutte le città micenee sorgevano su un’altura ed erano circondate da alte mura, erette per difendersi dai nemici. L’accesso La porta d’ingresso alla città-fortezza di Micene: è chiamata Porta dei leoni perché sulla parte superiore ci sono due grandi leoni scolpiti nella pietra.
La parola acropoli deriva dal greco e significa “città alta”: indicava infatti la parte della città che sorgeva in posizione più elevata.
alla città avveniva attraverso una porta. Nella parte più alta della città, chiamata acropoli, si trovavano il palazzo reale, dove vivevano il re e la sua corte, e gli edifici sacri. Nella parte più bassa si trovavano i magazzini e i laboratori degli artigiani. All’interno delle mura ogni città micenea era dotata di una cisterna d’acqua, che serviva sia per gli usi quotidiani sia come riserva in caso d’assedio. Nella città di Micene, in una zona recintata da pietre, sono state ritrovate anche le sepolture di alcuni re o principi.
VIDEO La Porta dei leoni
Le abitazioni della popolazione si trovavano fuori dalla città-fortezza; in caso di attacco nemico gli abitanti si rifugiavano all’interno delle mura.
IMPARO CON COMPETENZA
............................................................
...............................
Leggo le immagini Osserva la ricostruzione di Micene e completa le etichette con i nomi delle parti della città:
...............................
.....................................
edifici sacri • laboratori artigiani • mura • palazzo reale • Porta dei leoni • recinto con sepolture ............................................................ .................................................... ............................................................
12
Le civiltà dell’antica Grecia
RELIGIONE
La religione Anche i Micenei erano politeisti e adoravano molte divinità di origine cretese. La loro divinità principale era la dea madre, che rappresentavano in forma umana in piccole statuet-
Ricordi che lavoro fa Simos?
te di ceramica. I Micenei credevano nella vita dopo la morte e praticavano il culto dei defunti, infatti li seppellivano con armi, gioielli e oggetti personali. A Micene e in altre città-fortezza sono state ritrovate numerose tombe, sia all’interno sia all’esterno delle mura. Molte erano tombe a tumulo, cioè costituite da camere circolari ricoperte di terra. Gli archeologi e le archeologhe pensano che potrebbe trattarsi di sepolture di re o di persone importanti, perché i defunti indossavano maschere d’oro e gli oggetti del corredo funebre erano particolarmente preziosi. Moltissimi oggetti ritrovati all’interno delle tombe testimoniano lo spirito guerriero dei Micenei, come spade, elmi e corazze. Le decorazioni dimostrano anche la grande abilità degli artigiani; la caccia e la guerra erano fra i soggetti pre-
Due medaglioni in oro: le decorazioni raffigurano una scena di guerra e una di caccia al leone.
feriti dagli artisti.
LA MASCHERA D’ORO
PIÙ
Nel 1876, durante gli scavi nel sito dell’antica Micene, l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann ritrovò all’interno di una tomba reale la maschera d’oro raffigurata in questa immagine. Inizialmente egli pensò che riproducesse il volto di Agamennone, il re miceneo che, secondo le antiche leggende greche, aveva guidato la guerra contro Troia. In realtà tutti gli oggetti ritrovati da Schliemann in queste tombe risalgono a circa quattro secoli prima della guerra di Troia.
Il fodero di una spada in bronzo.
IMPARO CON METODO Analizzo Sottolinea nel testo la risposta alle seguenti domande con i colori indicati. In quali divinità credevano i Micenei? Da che cosa è testimoniato il fatto che i Micenei credevano nella vita dopo la morte?
13
I MICENEI
CONOSCENZE
La scrittura I Micenei appresero dai Cretesi la scrittura chiamata Lineare A, poi iniziarono a utilizzare una scrittura chiamata Lineare B. A differenza della scrittura cretese, quella micenea è stata decifrata nel 1953: si è scoperto che i segni riproducevano le sillabe della lingua greca più antica. I Micenei scrivevano sia Una tavoletta con incisioni in scrittura Lineare B.
IMPARO CON METODO
su tavolette d’argilla sia su placche di metallo. I testi ritrovati contengono informazioni importanti sull’economia della civiltà micenea e sulla vita nei palazzi micenei. I Micenei non hanno lasciato testi scritti di tipo letterario o storico e gli avvenimenti, arricchiti con la fantasia, venivano
Analizzo Rispondi alle seguenti domande con le informazioni ricavate dal testo. • Come è chiamata la scrittura micenea? ...........................................................................
• Su quali supporti scrivevano i Micenei? ...........................................................................
narrati a voce dagli aedi. Gli aedi erano dei cantori che si esibivano durante le feste e i banchetti dei nobili, accompagnandosi con il suono della cetra. Anche Omero, il poeta non vedente che secondo la tradizione è l’autore dei due più importanti poemi della letteratura greca antica, l’Iliade e l’Odissea, era un aedo. In realtà, è possibile che i due poemi siano stati scritti da molti autori diversi.
LE TAVOLETTE DI PILO
PIÙ
...........................................................................
• Quali informazioni contengono i testi ritrovati? ........................................................................... ...........................................................................
Molti testi micenei sono stati trovati tra le rovine della città di Pilo: qui, infatti, le tavolette d’argilla si sono conservate perché si erano “cotte” a causa di un incendio ed erano diventate più dure e resistenti. Si tratta di più di mille tavolette che riportano documenti commerciali e amministrativi, liste di oggetti ed elenchi di quantitativi di grano e animali.
La cetra è uno strumento musicale a corde.
Una cetra intagliata nell’avorio. I resti del palazzo di Pilo.
14
CONOSCENZE
Le civiltà dell’antica Grecia
I poemi omerici L’Iliade e l’Odissea sono i due più importanti racconti in versi della civiltà greca, attribuiti al poeta Omero: per questo sono chiamati poemi omerici. I racconti dei due poemi si sono tramandati oralmente grazie agli aedi e sono stati trascritti nei secoli successivi a quelli della civiltà micenea. Nei poemi omerici i Micenei sono chiamati Achei. Secondo gli storici e le storiche i poemi omerici forniscono informazioni sulla vita in Grecia tra il X e l’VIII secolo a.C.
L’Iliade Nell’Iliade si racconta la guerra che i Micenei condussero contro la città di Troia (chiamata anche Ilio), conquistandola. In questo brano dell’Iliade Agamennone, il re degli Achei, ha una discussione violenta con Achille, il più forte dei suoi guerrieri. Ecco quello che Agamennone dice ad Achille, in presenza di altri compagni. «Io verrò di persona alla tua tenda e mi prenderò il tuo bottino, perché tu sappia che io sono più potente di te e anche gli altri abbiano paura di sfidarmi.»
L’Odissea
Decorazione su un piatto di ceramica che raffigura Achille che lotta contro un serpente.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi i due brani tratti dai poemi omerici e rispondi alle domande: scoprirai alcuni aspetti del modo di vivere degli antichi abitanti della Grecia.
dice che gli Achei vinsero la guerra grazie a un trucco ideato
• Che cosa vuole dimostrare Agamennone ad Achille, prendendo il suo bottino di guerra, cioè gli oggetti e i beni sottratti agli sconfitti?
proprio da Ulisse, che fece entrare i soldati a Troia nascosti
................................................................
dentro la pancia di un grande cavallo di legno. In questo brano
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L’Odissea racconta l’avventuroso viaggio di ritorno dalla guerra di Troia di Ulisse, uno dei guerrieri achei. Nel racconto si
dell’Odissea si racconta delle ricchezze di Ulisse.
• Che cosa vuole far capire agli altri guerrieri presenti?
«Ulisse aveva beni infiniti; nessuno ne aveva tanti
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tra gli altri principi… dodici mandrie sul continente
................................................................
(cioè sulla terraferma) e altrettanti greggi di pecore. Pastori e servi pascolavano per lui tanti branchi di porci e di capre.»
• In che cosa consisteva la ricchezza di Ulisse? ................................................................ ................................................................
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile IMPARO CON METODO Prima di leggere Imparerai dalle immagini e dai documenti a confrontare il passato per conoscere il presente e salvaguardare il futuro.
LE MURA CICLOPICHE
PIÙ
Le imponenti pietre che compongono le mura di Micene sono semplicemente appoggiate le une sulle altre; le più grandi arrivano a pesare 120 tonnellate. Secondo la leggenda, le mura di Micene vennero costruite dai Ciclopi, creature mitologiche gigantesche e dotate di un solo occhio. Per questo motivo le mura molto grandi vengono definite “ciclopiche”.
Il sito archeologico dell’antica Micene I resti dell’antica città-fortezza furono scoperti nel 1874 dall’archeologo tedesco Heinrich Schliemann. Ogni anno migliaia di persone visitano questo importante sito archeologico. L’UNESCO lo ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1999, insieme a quello della vicina Tirinto. Il sito di Micene comprende l’acropoli, un tratto delle mura ciclopiche, la Porta dei leoni e diverse tombe, sia all’interno sia all’esterno delle mura.
Il sito archeologico di Micene.
Una tomba importante Fuori dalle mura di Micene si può visitare la tomba a tumulo chiamata Tesoro di Atreo, che è composta da enormi blocchi di pietra. La sala interna è rotonda e ha un diametro di 14,5 m. Era decorata con rilievi in bronzo e pietra, alcuni dei quali sono ancora visibili. I numerosi reperti ritrovati nel sito archeologico sono conservati nel vicino Museo archeologico di Micene. L’interno della tomba chiamata Tesoro di Atreo.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Il sito archeologico dell’antica Troia La città di Troia, sulle coste dell’odierna Turchia, è nota soprattutto per il racconto del poema omerico dell’Iliade sulla guerra combattuta fra Troiani e Achei, iniziata intorno al 1250 a.C. Oggi è possibile visitare le rovine dell’antica città e degli insediamenti vicini. Il sito archeologico di Troia è stato proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998. Il sito archeologico di Troia.
La storia della guerra di Troia Secondo la leggenda, lo scontro fra Achei e Troiani ebbe origine dal rapimento di Elena, moglie di Menelao, re della città greca di Sparta. A organizzare il rapimento fu Paride, principe della città di Troia. Per liberare Elena, Menelao chiese aiuto a suo fratello Agamennone, re di Micene, e alle altre città micenee e organizzò una grande spedizione contro i Troiani. Dopo circa dieci anni di conflitto Troia fu sconfitta grazie a
La replica del cavallo di Troia che è esposto nel sito archeologico della città.
uno stratagemma ideato da Ulisse, che fece costruire un cavallo di legno abbastanza grande per contenere un gruppo di uomini, poi finse la ritirata del suo esercito lasciando sulla spiaggia il cavallo di legno come dono della dea Atena. I Troiani pensarono che la guerra fosse finita e portarono il cavallo dentro le mura della città. Durante la notte i soldati Achei uscirono dal cavallo e aprirono le porte di Troia, consentendo al resto dell’esercito di entrare nella città e distruggerla. L’idea di Ulisse, però, non piacque agli dèi che lo punirono facendolo vagare in mare per dieci anni, prima di permettergli di ritornare nella sua isola: Itaca. Le vicende del viaggio di Ulisse sono narrate nel secondo dei poemi omerici: l’Odissea.
IMPARIAMO INSIEME Vuoi provare anche tu a realizzare il cavallo di Troia? Con i compagni e le compagne segui le indicazioni del Laboratorio a pagina 183.
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HO IMPARATO La sintesi per immagini
I Micenei
Ripassa con me!
Osservo, leggo, espongo Osserva il disegno, leggi e usa le sintesi per ricostruire ciò che sai sui Micenei, ed esporre.
DOVE
QUANDO
I Micenei si stabilirono nella Grecia
meridionale, nella
re-
gione del Peloponneso, intorno
ATTIVITÀ I Micenei praticavano l’agricoltura e l’allevamento di ovini. Gli artigiani lavoravano i metalli e la ceramica. Svilup-
al 2000 a.C. Nel 1450 a.C. circa sottomisero l’isola di Creta. Nel 1200 a.C. circa la civiltà micenea scomparve a causa dell’invasione dei Dori.
parono un fiorente commercio marittimo.
RELIGIONE
CONOSCENZE
Erano politeisti; la loro principale divinità era la dea madre. Credevano nella vita dopo la morte e praticavano il culto dei defunti. Utilizzavano la scrittura Lineare B; scrivevano su tavolette di argilla e su placche di metallo.
SOCIETÀ Vivevano in città-fortezza guidate da un re. Il palazzo reale e gli edifici sacri sorgevano sull’acropoli. Il re era il capo militare e religioso e governava affiancato da nobili guerrieri. Il resto della popolazione era formato da contadini, pastori, commercianti e artigiani. C’erano anche gli schiavi.
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ESPLORA L’IMMAGINE
LE CIVILTÀ DELL‘ANTICA GRECIA La mappa
I Micenei Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
aedi • ceramica • città-fortezza • contadini • Creta • culto dei defunti • dea madre • Lineare B • marittimo • nobili • ovini • Peloponneso • schiavi • vite
I Micenei DOVE
QUANDO
SOCIETÀ
RELIGIONE
Vivevano in
Erano politeisti
Intorno al 2000 a.C. si stabilirono nel
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................................................
governate da un re e da Adoravano le stesse divinità dei Cretesi, come la
................................................
guerrieri Nel 1450 a.C. circa sottomisero l’isola di
..................................... ................................................
Era formata da .................................., pastori, commercianti, artigiani
Nel 1200 a.C. subirono l’invasione dei Dori
e ...........................................
Praticavano il ...............................................
ATTIVITÀ
CONOSCENZE
Coltivavano l’olivo
Usavano la scrittura
e la ...........................................; allevavano
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...........................................
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Non hanno lasciato testi scritti; le imprese erano narrate dagli
e i metalli.
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Gli artigiani lavoravano la
MAPPA DI VERIFICA
Praticavano il commercio ..................................
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Lo Storytelling
la foto è shuttersotock
La vittoria di Nicandro
Vieni con me e fai anche tu il tifo per un giovane corridore nella Grecia antica.
Sono gli istanti decisivi della corsa. Nicandro vede solo la linea del traguardo, davanti a sé. Quando la supera, è come se i rumori del mondo tornassero tutti insieme, investendolo con un’ondata assordante di grida e applausi. – Hai vinto, Nicandro! Hai vinto! – urla suo padre, fuori di sé dalla gioia. Lo raggiunge sulla pista e lo abbraccia così forte LETTURA ESPRESSIVA
che quasi lo solleva da terra. – Ancora qualche anno e sarai pronto per le Olimpiadi! Nicandro gliel’ha sentito dire mille volte. La corona d’ulivo, una statua su misura, la gloria per tutta la famiglia: sono anni che non parla d’altro. Per questo l’ha chiamato Nicandro, “il vincitore”. Per questo non l’ha mai lasciato giocare a palla o a nascondino con i suoi amici. Lui deve solo correre e allenarsi. E, soprattutto, vincere. Nicandro sospira, guardandosi intorno. Gli altri ragazzi si stanno spalmando la pelle d’olio profumato, si ripuliscono da sabbia e sudore, si rimettono le tuniche. Quando incrocia i loro sguardi, Nicandro accenna un sorriso, ma nessuno lo ricambia. – Mai visto un campione così poco felice della sua vittoria. A parlare è stato un uomo anziano, con una tavoletta da scrittura sottobraccio. – C’è chi piange, chi abbraccia l’allenatore, chi ringrazia gli dèi… ma nessuno sorride con gentilezza agli avversari sconfitti, come fai tu.
Oggi diciamo che l’importante non è vincere, ma partecipare. Per gli antichi Greci, invece, la sconfitta era una vergogna. Che cosa ne pensi? Parlane con la tua classe.
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I Greci
Nicandro si sente arrossire. – Come fai a saperlo? Conosci molti atleti olimpici? – Oh, sì. Sono io che li rendo famosi – risponde l’uomo. – Sono un poeta. Canto i nomi e le imprese dei vincitori, perché nessuno possa dimenticarli. Poi lo guarda negli occhi e aggiunge: – Un vero campione, però, non si riconosce per le sue vittorie. E io ne ho
Ti è piaciuta la storia? Secondo te, che cosa intende il poeta? Quali sono le qualità di un vero campione?
appena incontrato uno.
Pensi che Nicandro vincerà le Olimpiadi? Scrivi il finale della sua storia.
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I GRECI
CHI
IMPARO CON METODO
DOVE
QUANDO
Le origini della civiltà greca La penisola greca si allunga nel Mar Mediterraneo orientale e
Parole speciali Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire che cosa si intende con “periodo di decadenza”.
comprende anche molte isole del Mar Egeo. Della Grecia antica facevano parte anche alcuni territori dell’Asia Minore (l’attuale Turchia) e molte città dell’Italia Meridionale che i Greci avevano fondato come colonie. Dopo la fine della civiltà micenea, provocata dall’arrivo dei Dori verso il 1200 a.C., per la Grecia iniziò un periodo di decadenza. Le città furono in gran parte distrutte; la popolazione si disperse nelle campagne e tornò a vivere in piccoli villaggi, praticando la pastorizia e l’agricoltura. I contatti commerciali con le altre popolazioni si interruppero e si perse anche l’uso della scrittura. Con il passare del tempo, dalla fusione tra i Dori e i discendenti dai Micenei iniziò a svilupparsi la civiltà degli antichi Greci. Intorno al IX secolo a.C. i villaggi iniziarono a ingrandirsi e nacquero nuove città. Le attività dell’artigianato e del commercio ripresero e si tornò a utilizzare la scrittura.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le carte geostoriche Osserva la carta geostorica ed elenca le principali città greche in Asia Minore, in Sicilia e nell’Italia meridionale.
M A R N E RO
ITALIA
TRACIA
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MACEDONIA
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Sardegna
Larissa Crotone
Sicilia
Olimpia
A
Territori macedoni Città-Stato e colonie principali
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AFRICA
Sparta
Mileto Rodi
Cnosso
R
M
Territori greci
Atene Micene
LICIA
I T E
CILICIA
Tarso
Rodi
Creta
E D
ANATOLIA
LIDIA
Smirne Efeso
Corinto
Siracusa
M
Troia Pergamo
MAR EGEO
GRECIA
Reggio Calabria
.................................................................................. ..................................................................................
Bisanzio
Napoli
Cipro
R R A N E O
EGITTO
FENICIA
Le civiltà dell’antica Grecia
QUANDO
La Storia degli antichi Greci I Greci non formarono mai un unico Stato, diretto da un governo centrale, ma intorno all’800 a.C. formarono tante città-Stato. Questo tipo di città era chiamata polis (al plurale poleis). Le poleis avevano leggi proprie ed erano indipendenti le une dalle altre, ma avevano elementi comuni: la lingua, la religione, la cultura e le usanze. Per questo i Greci sentivano di appartenere a un’unica popolazione, e chiamavano se stessi Elleni. Le città greche erano spesso in conflitto fra loro. Negli anni tra il 431 a.C. e il 404 a.C. Atene e Sparta, le due città più importanti, si scontrarono nella guerra del Peloponneso. In questa lunga guerra furono coinvolte quasi tutte le città della Grecia, come alleate con gli Ateniesi o con gli Spartani. Con il passare del tempo, le divisioni e i continui scontri indebolirono le poleis che, nel 338 a.C., furono sottomesse dai
Il sito archeologico di Olimpia, una polis del Peloponneso in cui si teneva una festa religiosa con gare sportive comune a tutta la Grecia.
Macedoni, un piccolo popolo del nord della Grecia. I Macedoni conquistarono anche parte dell’Oriente e formarono un grande impero.
CARTA GEOSTORICA Le città dei Greci e dei Macedoni VIDEO I Greci
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con la linea del tempo Ricava dal testo gli eventi principali della storia greca dopo la fine della civiltà micenea e completa la linea del tempo.
Fine della civiltà ...............................
Sviluppo delle
..................................
...............................,
..................................
La Grecia è conquistata dai
le città-Stato
..................................
...............................
1200 a.C.
1500 a.C.
800 a.C.
431-404 a.C.
1000 a.C.
500 a.C.
Periodo di decadenza
Periodo di massimo splendore
338 a.C.
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I GRECI
ATTIVITÀ
L’agricoltura Le attività dei Greci dipendevano dalla natura del territorio, che è prevalentemente montuoso. I territori adatti per le coltivazioni erano pochi. Gli agricoltori greci coltivavano il frumento, ma la produzione era scarsa e bastava solo per nutrire la popolazione. Le coltivazioni più importanti erano quelle della vite e dell’olivo, che crescevano bene anche sulle colline. Da queste piante i Greci ricavavano vino e olio in abbondanza, che venivano usati per gli scambi commerciali. La raccolta delle olive.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le immagini Cerchia le parti del disegno che illustrano le diverse attività dei Greci: usa i colori indicati. agricoltura allevamento pesca e caccia
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L’allevamento, la caccia, la pesca I pendii delle colline e delle montagne erano adatti per il pascolo del bestiame: i Greci allevavano soprattutto pecore e capre, da cui ricavavano latte e lana, ma anche maiali, asini, cavalli, muli. Allevavano inoltre i bovini, che utilizzavano nei lavori agricoli. Era molto diffuso anche l’allevamento delle api, che fornivano il miele, il principale dolcificante usato nell’antichità, e la cera. I Greci cacciavano cinghiali, cervi e uccelli selvatici nei boschi. Lungo le coste e sulle isole si praticava la pesca, che forniva abbondante cibo alla popolazione costiera.
Le civiltà dell’antica Grecia
ATTIVITÀ
L’artigianato
IMPARO CON COMPETENZA
Le attività artigianali erano molto sviluppate e si svolgevano in piccoli laboratori. I laboratori artigiani erano situati intorno alla piazza principale della polis, chiamata agorà. Una delle attività più apprezzate era quella dei ceramisti, gli artigiani che modellavano la ceramica per realizzare vasi,
Lavoro con le immagini Osserva le immagini dei vasi e completa le didascalie, indicando in che modo sono stati realizzati.
piatti, coppe, anfore. I Greci erano anche abilissimi fabbri, falegnami e orafi.
I vasi greci I vasi sono importanti importanti per conoscere meglio gli antichi Greci, perché le decorazioni ci forniscono molte informazioni sul loro modo di vivere. I vasai, infatti, dipingevano scene di vita quotidiana, giochi sportivi, scene di guerra o episodi dei racconti mitici. Le decorazioni dei vasi ci dicono anche quali attività svolgevano i Greci e chi erano i loro dèi e le loro dee. Oltre ai vasi, gli artigiani ceramisti producevano tutti i reci-
Vaso ……………………….. a figure ………………………..
pienti che servivano per conservare e trasportare i cibi, come anfore per l’olio, il vino, i cereali. Realizzavano inoltre piatti e coppe decorati per servire il cibo e le bevande. Gli artigiani greci realizzavano i vasi e le ceramiche in genere in due modi: • con il fondo rosso (il colore della terracotta) decorato con figure nere; • con il fondo nero decorato con figure rosse.
LE INFORMAZIONI DEI VASI GRECI PIÙ La forma e le decorazioni dei vasi cambiavano a seconda della zona in cui erano prodotti e anche in base al periodo in cui venivano realizzati. Queste caratteristiche permettono di sapere da quale parte della Grecia provengono i vasi che vengono ritrovati nei siti archeologici. Inoltre aiutano gli archeologi e le archeologhe a stabilire anche la data degli altri reperti che vengono ritrovati nel sito.
Vaso ……………………….. a figure ………………………..
IMPARIAMO INSIEME
Vasi ritrovati negli scavi archeologici esposti in un museo.
Vuoi provare anche tu a realizzare dei piatti, come gli artigiani dell’antica Grecia? Con i compagni e le compagne segui le indicazioni del Laboratorio a pagina 190.
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I GRECI
IMPARO CON METODO Parole speciali Ti ricordi che cosa significa la parola baratto? Scrivilo con parole tue.
Il commercio Il commercio per i Greci era molto importante e lo praticavano con tutte le popolazioni che abitavano sulle coste del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. Per evitare spostamenti difficili attraverso il vasto territorio montuoso della Grecia, i com-
...........................................................................
merci avvenivano soprattutto via mare. I Greci dominavano i
...........................................................................
commerci marittimi e, come i Fenici, fondarono porti e città
...........................................................................
lungo le coste sia del Mar Nero sia del Mar Mediterraneo, in
Ricostruisco ed espongo Completa le frasi per ricostruire le informazioni del testo. Poi racconta a un tuo compagno o a una tua compagna quello che hai imparato sul commercio degli antichi Greci. • Il territorio della Grecia è montuoso, quindi i commerci avvenivano soprattutto .................................................................. .
• I Greci commerciavano i prodotti delle attività agricole, come .................... e ........................ , e i prodotti dell’artigianato, come ........................................ e .................................... • In Grecia mancavano materie prime come ................................ e ........................... , che i Greci si procuravano attraverso i ................................................. . • Inizialmente i Greci scambiavano i loro prodotti attraverso il ............................... , poi introdussero le ...................................... .
Combustibile: è una sostanza che può bruciare.
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ATTIVITÀ
particolare nel sud dell’Italia e in Sicilia. I mercanti greci commerciavano l’olio e il vino e i loro prodotti artigianali più raffinati: ceramiche dipinte e gioielli. La Grecia era povera di materie prime, perciò i Greci dovevano procurarsele attraverso il commercio. Il legname arrivava dalla Macedonia e dalla Tracia; i metalli, come ferro, stagno, rame, argento e oro, giungevano soprattutto dalla Macedonia e dall’Asia Minore.
L’uso delle monete Inizialmente negli scambi commerciali era utilizzato il baratto. Ma verso il 550 a.C. i mercanti greci iniziarono a comprare e vendere le merci utilizzando monete d’argento, d’oro e di elettro (una lega di oro e argento). Ogni città greca produceva monete proprie e i mercanti, viaggiando da un luogo all’altro, erano costretti a cambiarle in continuazione. Secondo gli studiosi e le studiose, le prime banche sono nate proprio per la necessità di rendere più semplice il cambio fra le monete dei vari luoghi.
L’OLIO D’OLIVA
PIÙ
L’olio era molto richiesto negli scambi commerciali anche perché veniva utilizzato per molti usi: per condire i cibi, per preparare creme e medicine per il corpo, per lubrificare, cioè ungere, gli strumenti da lavoro. Veniva usato anche come combustibile per tenere accesa la fiamma delle lampade.
Un vasetto per unguenti e due lampade a olio.
Le civiltà dell’antica Grecia
SOCIETÀ
La società: persone libere e schiavi La società greca era divisa in due grandi gruppi: persone libere e schiavi. Le persone libere, a loro volta, erano divise in classi sociali. La classe più importante era quella degli aristocratici, che erano i più ricchi perché possedevano vasti terreni da coltivare, avevano grande potere e in molte città prendevano le decisioni per tutti. Poi c’erano i commercianti e gli artigiani. Queste attività divennero sempre più importanti, e molti di loro si arricchirono. La maggior parte delle persone libere erano contadini e pastori; c’erano anche molti operai, che lavoravano al servizio degli artigiani. Tutte queste persone dovevano lavorare duramente per sopravvivere e non avevano molte occasioni di cambiare la propria condizione economica e sociale. Gli schiavi erano le persone che non avevano nessuna libertà. Erano considerati come degli oggetti ed erano di proprietà dei
Una donna aristocratica con la sua schiava.
loro padroni, che avevano anche diritto di vita e di morte su di loro. Molto spesso gli schiavi erano prigionieri di guerra: uomini, donne, bambini e bambine che vivevano nelle terre conquistate dai Greci. Oppure erano persone diventate schiave perché non avevano denaro per pagare i propri debiti. Gli schiavi facevano tutti i lavori di fatica: lavoravano nelle miniere e nei campi, si occupavano dei lavori domestici e anche di tutte le attività manuali. Nell’antica Grecia tutte le persone che avevano la possibilità economica compravano almeno uno schiavo o una schiava per svolgere i lavori di casa.
VITA DA SCHIAVO
PIÙ
Se uno schiavo o una schiava volevano sposarsi dovevano chiedere il permesso al padrone. I figli di uno schiavo o di una schiava erano anche loro schiavi e il padrone poteva venderli. Normalmente uno schiavo o una schiava rimanevano tali per tutta la vita. A volte, però, il padrone decideva di liberare uno schiavo che era stato bravo e fedele, cioè che era sempre stato ubbidiente.
Le classi sociali sono gruppi di persone in cui è divisa una popolazione, in base alla ricchezza o al tipo di lavoro svolto.
IMPARIAMO INSIEME Rispondi alle domande sul quaderno, esprimendo la tua opinione. Poi confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne. • Secondo te come vivevano uno schiavo o una schiava nell’antica Grecia?
Uno schiavo che trasporta delle anfore piene d’acqua.
• Sai se ancora oggi ci sono uomini e donne che sono schiavi, o che vivono come schiavi? • È giusto o sbagliato? • Perché?
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I GRECI
COME VIVEVANO
La famiglia Nell’antica Grecia i matrimoni erano decisi con un accordo tra il padre della sposa e lo sposo. Le ragazze si sposavano verso i 15 anni, gli uomini verso i 30. Nella famiglia marito e moglie avevano ruoli distinti. Il marito si dedicava al lavoro e alla vita sociale e politica. Anche fare la spesa era compito del marito. La moglie poteva soltanto occuparsi dei lavori domestici, usciva di casa solo per occasioni speciali e doveva sempre essere accompagnata dal marito o da uno schiavo. Nelle famiglie più ricche, la padrona di casa allevava i figli e dirigeva gli schiavi. Nelle abitazioni più grandi le donne viveUna coppia di sposi sul carro nuziale.
vano in una parte della casa riservata a loro: il gineceo. Nela famiglie povere le donne erano un po’ più libere. Non avevano schiavi e perciò andavano loro stesse al mercato o
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le immagini ll vaso di questa immagine raffigura una donna che va a prendere l’acqua alla fontana. Secondo te si tratta di una donna povera o ricca? Scrivi una didascalia sotto l’immagine.
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alle fontane pubbliche per prendere l’acqua. Nelle famiglie di artigiani e commercianti le mogli aiutavano i mariti nel lavoro.
I GIOCHI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE
PIÙ
Al tempo degli antichi Greci i bambini e le bambine avevano i loro giochi e giocattoli. Usavano dei bastoni per far finta di andare a cavallo, avevano dei piccoli carri fatti con un’asta e due ruote e dei cavallini di terracotta o di legno da tirare con uno spago. Le bambole erano fatte di stoffa, di legno, di terracotta o di avorio. Inoltre giocavano con il cerchio, il rocchetto (una specie di yo-yo), la trottola.
Le civiltà dell’antica Grecia
COME VIVEVANO
Le donne greche Nella famiglia e nella società dell’antica Grecia l’uomo aveva il ruolo più importante. Le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini. Nella vita delle donne le decisioni venivano prese prima dal padre, poi dal marito. Le donne greche, anche quelle non sposate, non potevano studiare ed erano escluse dalla vita politica, cioè non potevano avere cariche pubbliche, né votare. Le donne istruite erano pochissime, per esempio le sacerdotesse.
IMPARIAMO INSIEME Nella società greca la donna aveva un ruolo inferiore a quello dell’uomo. Elenca tutte le informazioni che puoi ricavare dal testo di queste due pagine e spiega perché. Poi confrontati con l’insegnante e con la classe.
Le donne non potevano praticare attività sportive, tranne che nella città di Sparta. Questo perché gli Spartani pensavano che se le donne erano sane e robuste avrebbero generato figli altrettanto forti.
LE DONNE DELLA CITTÀ DI SPARTA
PIÙ
Nella città di Sparta le donne erano più libere. Potevano rifiutare un matrimonio che non gradivano e non erano sottomesse agli uomini. Non dovevano nemmeno occuparsi delle faccende domestiche o dei figli perché pensavano a tutto le schiave e le nutrici.
Un gruppo di donne che filano la lana nel gineceo.
Un gruppo di uomini che discutono di questioni politiche. Rilievo con donna che sistema i vestiti in baule.
ESPLORA L’IMMAGINE
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I GRECI
IMPARIAMO INSIEME Provate a ricostruire la polis greca con un diorama. Seguite le istruzioni del Laboratorio a pagina 193.
SOCIETÀ
La polis, la città-Stato dei Greci Dopo l’invasione dei Dori la popolazione greca era suddivisa in villaggi. Verso il IX secolo a.C. i villaggi iniziarono a ingrandirsi o si fusero tra loro e nacquero nuove città. Nell’VIII secolo a.C. in tutto il territorio greco si erano formate città-Stato indipendenti: la parola greca polis indicava sia la città, sia la comunità degli abitanti. Le poleis più importanti
IMPARO CON COMPETENZA
erano Atene, Sparta, Tebe e Corinto. Nell’antica Grecia erano cittadini gli uomini e le donne che
Lavoro con le immagini
erano nati nella polis in cui abitavano, ma solo i cittadini ma-
Scrivi nei quadratini i numeri delle parti della polis:
schi adulti potevano partecipare al governo della polis. Le
1. acropoli; 2. tempio; 3. teatro; 4. agorà; 5. territorio della polis.
Esistevano diversi modi di governare la polis; i sistemi di go-
donne, gli stranieri e gli schiavi ne erano esclusi. verno più conosciuti sono quello di Sparta e quello di Atene.
L’organizzazione della polis Ogni polis era costituita dall’acropoli, dalla città bassa e dal territorio circostante. L’acropoli era la parte alta della città, dove sorgevano i templi. Accanto all’acropoli c’era il teatro, con le gradinate che poggiavano sul fianco della collina. Nel-
ESPLORA L’IMMAGINE
la città bassa si trovavano le case e una piazza centrale, chiamata agorà. Facevano parte della polis anche i terreni e i villaggi circostanti, che si estendevano all’esterno delle mura.
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CITTÀ, ABITAZIONI
Le civiltà dell’antica Grecia
Le abitazioni Le abitazioni dei Greci erano semplici e senza lussi. In genere avevano un solo piano, o al massimo due, nel caso delle abitazioni delle famiglie più ricche. Le case avevano un cortile interno, su cui si affacciavano tutte le stanze; nel cortile c’erano un altare per i sacrifici e, spesso, un pozzo. Gli spazi all’interno erano ben distinti: da una parte c’era la zona abitata dagli uomini e dall’altra, separata, quella riservata alle donne, il gineceo. Nelle case delle famiglie più ricche il gineceo si trovava al piano superiore. Qui le donne tessevano, filavano e trascorrevano la maggior parte del tempo. Il padrone di casa riceveva gli ospiti nella sala da pranzo, dove si mangiava distesi su letti. L’arredamento era semplice: tavoli, sedie e cassapanche per riporre gli oggetti. I letti con i materassi si trovavano solo nelle
IMPARO CON COMPETENZA Scrivo un testo Scrivi sul tuo quaderno un testo per descrivere come erano fatte le abitazioni dei Greci. Ricordati di indicare: • da quanti piani erano costituite le abitazioni; • su quale ambiente si affacciavano le stanze; • come erano suddivisi gli spazi interni; • che cos’era il gineceo; • da che cosa era costituito l’arredamento della casa; • che cosa si usava per riscaldare e illuminare.
case dei ricchi; le persone comuni dormivano in terra, su sacchi riempiti di foglie secche o paglia. Per riscaldare c’erano dei bracieri, per l’illuminazione si usavano le fiaccole.
ESPLORA L’IMMAGINE
Disegno dell’interno di una casa greca.
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I GRECI
G ol
ACAIA
Cefalonia
fo d
ELIDE
M A R
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ATTICA
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ARCADIA
Atene
ARGOLIDE Argo
PELOPONNESO
I O
Golfo di Arcadia
N
Salamina
Andros
Egina
Ceo
Epidauro Idra
Messene
Serifo
MESSENIA Sparta Pilo
Golfo di Laconia
R
A
Golfo di Messenia
M
Domini di Sparta nel VI secolo a.C.
Sifno
LACONIA
I
O
Tebe
Corinto
Olimpia
Sparta: la società e il governo della polis
EUBEA
BEOZIA
Delfi
Itaca
SOCIETÀ
EG
Citera
Milo
E O
La città di Sparta si trova nella Penisola del Peloponneso e venne fondata dai Dori nel X secolo a.C. La società spartana era divisa in tre gruppi, ognuno dei quali aveva diritti e doveri diversi: gli spartiati, i perieci e gli iloti. Gli spartiati discendevano dagli antichi conquistatori Dori. Erano il gruppo meno numeroso di Sparta ma il più impor-
Nel VI secolo a.C. Sparta dominava tutto il Peloponneso meridionale.
tante: erano gli unici che partecipavano al governo della polis. Era loro dovere difendere la città, prestando servizio nell’esercito.
Oligarchia significa “governo o potere di pochi”. I magistrati erano le persone che ricoprivano una qualsiasi carica pubblica come giudici, comandanti militari, governatori.
I perieci erano uomini liberi e potevano dedicarsi al commercio e all’artigianato. Erano obbligati a partecipare alle guerre come soldati, ma non potevano partecipare al governo della città. Gli iloti erano i discendenti delle popolazioni sottomesse, coltivavano le terre degli spartiati e non avevano diritti. Era-
IMPARO CON METODO Ricostruisco ed espongo Lavora con un tuo compagno o una tua compagna. Completate le frasi per ricostruire le informazioni del testo. Poi, a turno, usate le vostre risposte per raccontare quello che avete imparato sulla società e il governo di Sparta. • Gli ............................................................ si occupavano della guerra e del ....................................... della polis. • I ............................................................ erano artigiani e commercianti.
no molto numerosi e gli spartiati temevano le loro rivolte, quindi non venivano addestrati alla guerra e non potevano possedere armi. La forma di governo di Sparta era l’oligarchia, nella quale poche persone comandano e prendono le decisioni per tutti: gli spartiati, raggiunta l’età di trent’anni, formavano l’assemblea dei cittadini, chiamata apella, che eleggeva il consiglio degli anziani (gherusìa), formato da 28 persone con età superiore ai sessant’anni. Il consiglio degli anziani governava la città: proponeva le leggi all’apella, che poteva approvarle o respingerle. Inoltre eleggeva fra i propri membri due re, che comandavano l’esercito e nei momenti di pace presiedevano le cerimonie religiose. Ogni anno l’apella eleggeva anche cinque magistrati, chiamati efori, che avevano il compito di controllare che le leggi fossero rispettate.
• Gli ............................................................ non avevano diritti. • Gli ............................................... controllavano che le leggi fossero rispettate.
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CARTA GEOSTORICA I domini di Sparta · Le regioni dell’Attica
SOCIETÀ
Le civiltà dell’antica Grecia
Atene: la società e il governo della polis Atene si trova nella regione dell’Attica, vicino alla costa. Era una città ricca e potente già nel II millennio a.C.: aveva il porto e controllava una fertile pianura. L’invasione dei Dori
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Platea
Decelea 1413 M. Pentelico
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la danneggiò, ma non la distrusse.
BEOZIA
EUBEA
Calcide
Confini dell’Attica
Capo Sunio
Epidauro
Ceo
La società ateniese si divideva in tre gruppi: i cittadini e i meteci, che erano persone libere, e gli schiavi. I cittadini maschi e adulti avevano il diritto e il dovere di
Atene era il centro economico e politico dell’Attica.
partecipare alle assemblee in cui si stabilivano le leggi e si eleggevano i governanti. Avevano il dovere di difendere la città secondo le proprie possibilità. Le donne e i maschi troppo giovani non potevano partecipare al governo della polis. I meteci, cioè gli stranieri che vivevano e lavoravano in città, pagavano una tassa particolare per tutto il tempo del loro soggiorno in città e per avere il diritto di esercitare la loro attività. Erano tutelati dalle leggi. Non potevano possedere terre o case e, a differenza dei cittadini, non potevano partecipare alla vita politica. Gli schiavi erano molto numerosi e non avevano diritti di alcun genere. Il governo ateniese, inizialmente, era di tipo aristocratico, cioè guidato dagli esponenti delle famiglie più importanti. Alla fine del VI secolo a.C., però, nacque la prima forma di
L’OSTRACISMO
PIÙ
Ad Atene un cittadino che era considerato pericoloso per la democrazia veniva esiliato, cioè allontanato dalla città, per dieci anni. Questo provvedimento era chiamato ostracismo, da ostrakon che era il frammento di terracotta (come quello dell’immagine) sul quale i cittadini scrivevano il nome delle persone che volevano esiliare.
governo democratico della storia, in cui era il popolo a governare la polis, attraverso le assemblee e i suoi rappresentanti. Nel 508 a.C., infatti, la Costituzione ateniese stabilì il diritto per tutti i cittadini, sia i ricchi sia i poveri, purché maschi adulti e di famiglia ateniese, di partecipare all’assemblea popolare, chiamata ecclesìa. Gli appartenenti al consiglio che proponeva le leggi, chiamato bulé, venivano scelti con l’estrazione a sorte. Invece i magistrati con incarichi particolari, come gli arconti, cioè i capi dell’esercito o del governo, venivano eletti dai cittadini in base alla loro capacità. Dal governo democratico restavano comunque esclusi le donne e i meteci.
Democrazia deriva da demos, “popolo”, e significa “governo del popolo”; con il termine demos i Greci intendevano solo i cittadini maschi liberi nati nella polis. La Costituzione è l’insieme delle leggi fondamentali di uno Stato.
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I GRECI
IMPARO CON METODO Espongo A turno, con un compagno o una compagna, rispondete alle seguenti domande per esporre l’argomento di questa pagina.
VITA QUOTIDIANA
Ragazzi e ragazze di Sparta A Sparta i figli maschi degli spartiati rimanevano con le madri fino ai sette anni d’età. A sette anni lasciavano la famiglia per essere affidati agli educatori, che li sottoponevano a una durissima disciplina. I ragazzi dovevano abituarsi a soppor-
• Come venivano educati i figli maschi? • Com’era organizzata l’educazione in comunità? • Come venivano educate le figlie femmine? • Che cosa dovevano fare le donne nella loro vita adulta?
tare la fatica e le privazioni, per diventare forti
IMPARO CON COMPETENZA
cose gare sportive, poi i ragazzi erano addestra-
ed essere in grado di affrontare con successo la vita militare. Per questo, erano costretti a indossare la stessa veste d’estate e d’inverno, non usavano calzature e andavano a capo scoperto con qualsiasi tempo. I primi anni erano dedicati all’esercizio fisico e a fatiti all’uso delle armi. A vent’anni i giovani spar-
Lavoro sulle fonti Leggi questa testimonianza scritta da un ragazzo spartano e sottolinea le cose per le quali era stata istruita la futura moglie di suo fratello. Tra poche settimane in casa ci sarà una grande festa: mio fratello Leonida compirà vent’anni e in quell’occasione sposerà Antea, la giovane donna che i miei genitori hanno scelto per lui. Antea ha 15 anni, sa leggere e far di conto. Questo è importante, perché sarà lei ad amministrare i beni di famiglia quando mio fratello vivrà nella grande caserma e, soprattutto, quando sarà in guerra. Come tutte ragazze ha studiato danza e canto, ma ha frequentato anche la palestra ed è stata addestrata all’uso delle armi. Antea è sana, robusta e forte. Sa usare così bene la spada che non vorrei mai dovermi battere con lei!
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tiati entravano a far parte dell’esercito e dopo i trent’anni potevano dedicarsi alla vita politica.
Un guerriero spartano.
Le ragazze spartane vivevano in famiglia fino a dodici-tredici anni e imparavano a tessere e a filare ma anche il canto e la danza. Inoltre si dedicavano agli esercizi fisici per rinforzare il loro corpo, in modo da crescere robuste e poter avere molti figli. A tredici anni, di solito, uscivano di casa perché era giunto il momento del matrimonio. Le nozze, a Sparta, avvenivano in modo particolare. Dopo un finto litigio, lo sposo rapiva la sposa e la portava nella casa della sua famiglia, affidandola a una delle donne più anziane. Le mogli degli spartiati erano molto rispettate e, quando il marito era in guerra, potevano sostituirlo nell’amministrazione delle terre di famiglia. Una ragazza spartana che si allena nella corsa.
VITA QUOTIDIANA
Le civiltà dell’antica Grecia
Ragazzi e ragazze di Atene I figli maschi dei cittadini ateniesi ricevevano la prima educazione in famiglia, dove imparavano il rispetto per gli adulti e l’obbedienza verso i genitori. Intorno ai sei anni cominciavano a frequentare la scuola, sotto la guida di un insegnante privato; la spesa era a carico della famiglia, perciò non tutti avevano la possibilità di studiare. I bambini imparavano a leggere, a contare e a scrivere su tavolette ricoperte di cera
Ragazze che filano la lana.
che incidevano con uno stilo, cioè una specie di punteruolo. La musica, l’arte e la pratica sportiva completavano l’educazione. A quattordici anni, i ragazzi potevano continuare a studiare oppure imparavano un mestiere; a diciotto, entravano a far parte dell’esercito per un periodo di due anni. La vita delle ragazze ateniesi si svolgeva interamente nel gineceo, la parte della casa a loro riservata. Fin da bambine, venivano educate per i loro compiti futuri: essere mogli obbedienti, brave donne di casa e buone madri. Raramente imparavano a leggere e scrivere, ma tutte sapevano filare, tessere e controllare il lavoro dei servi. A sei o sette anni il padre sceglieva per loro il futuro marito e verso i quattordici anni si celebravano le nozze. Le ragazze potevano uscire solamente se accompagnate da una donna anziana o da un uomo della famiglia.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro sulle fonti Leggi queste testimonianze scritte da bambini ateniesi. Che tipo di informazioni puoi ricavare sulla vita nelle famiglie ateniesi? • Nel gineceo noi bambini ci divertiamo con tanti giochi: trottole, animaletti di terracotta, bambole e persino animali domestici. La nutrice ci racconta le storie degli dèi e degli eroi o delle belle favole. • Papà non è quasi mai in casa. Se ne sta tutto il giorno nell’agorà a discutere di politica e a fare affari. A volte, la sera, invita gli amici a casa: mangiano, ascoltano musica e poesia. La mamma non partecipa mai a questi banchetti.
Ragazzi ateniesi a lezione di musica e di scrittura con i maestri privati. Lo strumento musicale è una cetra.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile IMPARO CON METODO Prima di leggere Imparerai dalle immagini e dai documenti a confrontare il passato per conoscere il presente e salvaguardare il futuro.
Diversi modi di governare lo Stato In Storia hai conosciuto molte civiltà e molti popoli e hai avuto modo di comprendere e confrontare diverse società e diversi modi di governare lo Stato: la monarchia, l’oligarchia, la democrazia. La democrazia è uno dei modi che gli esseri umani hanno sperimentato nel tempo per gestire il potere e il governo del territorio. Nel corso dei secoli si è diffusa in molte parti del mondo,
Monarchia: questa parola deriva dal greco e significa “governo di uno”. Oligarchia: anch’essa deriva dal greco e significa “governo di pochi”. Democrazia: anche questa parola deriva dal greco e significa, letteralmente, “governo del popolo”.
ma ancora oggi in molti Stati essa non si è affermata oppure è in pericolo, insieme alle libertà personali e civili.
La democrazia degli antichi e la nostra La democrazia è la forma di governo che permette la partecipazione alle decisioni da parte del maggior numero di persone possibile, ovvero di tutti. Ad Atene solo i cittadini maschi li-
IMPARIAMO INSIEME Ripensa alle civiltà che hai studiato e prova a rispondere oralmente alle seguenti domande. Confrontati con l’insegnante e con la classe. • Quali civiltà erano governate da monarchie? • Quali erano oligarchie? • Chi ha praticato la democrazia per la prima volta? • Perché, secondo te, moltissimi Stati nel mondo considerano la democrazia come il sistema di governo migliore?
beri potevano partecipare alle decisioni, mentre le donne, gli stranieri e gli schiavi ne erano esclusi. Nelle democrazie moderne, invece, tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. La democrazia è la forma di governo attraverso la quale il popolo, approvando delle leggi, stabilisce le regole di convivenza e organizza la vita collettiva. Ad Atene i cittadini erano pochi, quindi potevano votare direttamente le leggi che riguardavano la città e partecipare al suo governo: in questo caso si parla di democrazia diretta. In Italia e negli altri Paesi democratici del mondo, invece, i cittadini e le cittadine sono troppi per partecipare al governo in prima persona, quindi eleggono dei rappresentanti
che
li
rappresentano negli organi di governo: in questo caso si parla di democrazia rappresentativa.
VIDEO La democrazia in italia
Cittadini ateniesi con le mani alzate per votare.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
La Costituzione della Repubblica italiana Nel 508 a.C. ad Atene fu introdotta una Costituzione. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. È formata da 139 articoli ed è divisa in tre parti, che trattano aspetti diversi.
La parte introduttiva: i princìpi fondamentali La parte introduttiva è formata da 12 articoli che elencano i princìpi fondamentali dello Stato italiano, per esempio l’u-
La Costituzione è definita legge fondamentale dello Stato: questo significa che tutte le leggi che vengono approvate in Italia devono rispettare i princìpi e le regole contenute nella Costituzione.
guaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» (Art. 3).
La prima parte: i diritti e i doveri La prima parte è formata da 42 articoli che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini e delle cittadine. Questi articoli garantiscono diritti molto importanti, per esempio la libertà di esprimere il proprio pensiero, di riunirsi pacificamente ecc. Stabiliscono anche i doveri, come quello di pagare le tasse, di rispettare la Costituzione e le leggi della Repubblica ecc.
La seconda parte: l’organizzazione dello Stato italiano La seconda parte è formata da 85 articoli che descrivono l’ordinamento della Repubblica, cioè come è organizzato lo
IMPARIAMO INSIEME La Costituzione italiana è stata scritta dall’Assemblea Costituente, formata da 556 rappresentanti eletti da cittadini e cittadine. Per scrivere la Costituzione, quindi, è stato necessario mettere d’accordo le opinioni di tante persone. Confrontati con i compagni e le compagne e decidete almeno un principio che ritenete fondamentale per regolare la vostra vita in classe. Poi scrivete il testo di un articolo, che tutti dovranno rispettare.
Stato: il Parlamento, il Governo ecc.
IL VOTO DELLE DONNE ITALIANE
PIÙ
Nel 1946, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia approvò il diritto per le donne italiane maggiorenni di esprimere il proprio voto alle elezioni e anche di poter essere elette. Nel 1946 le donne raggiungevano la maggiore età a 25 anni.
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I GRECI
SOCIETÀ
Le colonie greche Il territorio della Grecia era molto piccolo e povero di risorse perciò, quando la popolazione cresceva troppo, intere comunità emigravano in cerca di nuove terre. Arrivati a destinazione gli emigrati fondavano una nuova polis indipendente che però manteneva un legame di collaborazione con la madrepatria. La prima grande migrazione avvenne tra l’XI e il X secolo a.C., quando l’invasione dei Dori spinse gli abitanti della costa a cercare nuove terre sulle isole dell’Egeo e sulle coste dell’Asia Minore. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. dalla Grecia e dalla costa anatolica partirono nuove spedizioni, organizzate dagli stessi goTempli greci nella colonia di Paestum, in provincia di Salerno.
La madrepatria è il Paese d’origine; per le colonie della Grecia antica era la polis che aveva fondato la colonia.
IMPARO CON METODO Idee importanti - Espongo Il testo di questa pagina non contiene parole in grassetto. Evidenzia nel testo con colori diversi: • le date corrispondenti alle due fasi di colonizzazione; • le regioni colonizzate; • le cause della colonizzazione; • la spiegazione del nome Magna Grecia.
CARTA GEOSTORICA Le colonie greche
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vernanti delle poleis, per fondare colonie nel Mediterraneo occidentale. I coloni raggiunsero l’Italia meridionale e la Sicilia e più tardi si spinsero fin sulle coste della Francia e della Spagna, dove erano già presenti ricche colonie fenicie. L’Italia meridionale prese il nome di Magna Grecia (Grande Grecia) per l’estensione del territorio colonizzato dai Greci e per il gran numero di città ricche e potenti fondate.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le carte geostoriche Osserva la carta geostorica ed elenca le principali città greche nell’Italia meridionale e in Sicilia. ………………………................................................................................................................................. ……………………….................................................................................................................................
FRANCIA
Territori greci Colonie principali
Nizza
Marsiglia
ITALIA
Alalia
MAR NERO
Cuma Napoli Taranto Paestum Metaponto Sibari Palermo Zancle Crotone
MAR
Selinunte Agrigento Gela Adrumeto
Rhegion Catania Siracusa
ME
DIT
Apollonia Corcira
GRECIA Corinto
Bisanzio
Abdera
MAR EGEO
Lampsaco
Atene
Sparta
ERRANEO
Creta
Pano
Smirne Efeso Mileto Rodi
Le civiltà dell’antica Grecia
RELIGIONE
La religione e le divinità dei Greci I Greci, come quasi tutti i popoli antichi, erano politeisti. Anche se erano divisi in tante poleis, credevano nelle stesse divinità e avevano gli stessi riti religiosi. Le loro numerose divinità erano simili agli esseri umani, sia nell’aspetto fisico sia nei comportamenti, ma a differenza degli esseri umani
Gli dèi erano immortali: significa che non potevano morire.
IMPARO CON METODO Analizzo
cia. Per ottenere la protezione degli dèi i Greci offrivano pre-
Scrivi a quale divinità si rivolgevano i Greci per ottenere protezione nelle situazioni descritte.
ghiere e sacrifici e costruivano grandi templi: ogni tempio
• Prima di andare a caccia:
erano immortali. La dimora degli dèi era il Monte Olimpo, il più alto della Gre-
era dedicato a una specifica divinità.
...................................................................
Esisteva una divinità per ogni aspetto della vita, che poteva
...................................................................
• Quando dovevano partire per un viaggio in mare:
aiutare oppure ostacolare gli esseri umani.
................................................................... ...................................................................
• Prima di una battaglia: ................................................................... ...................................................................
• Quando erano innamorati: ................................................................... ...................................................................
• Quando dovevano sposarsi: Poseidone, fratello di Zeus, era il dio del mare ed era sempre armato di un tridente.
Atena, era la dea della sapienza e della guerra; il suo animale era la civetta.
Afrodite era la dea della bellezza e dell’amore.
Zeus era il capo di tutti gli dèi, dio del cielo e del tuono; impugnava sempre un fulmine.
Ade, fratello di Zeus, aveva un cane con tre teste e governava il regno dei morti.
Artemide era la dea della caccia.
................................................................... ...................................................................
Era, moglie di Zeus, era la protettrice del matrimonio e delle nascite.
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I GRECI GLI ORACOLI
RELIGIONE
PIÙ
Per ricevere gli oracoli, cioè risposte sul futuro, i Greci si rivolgevano ai sacerdoti o alle sacerdotesse dei santuari, che potevano entrare in comunicazione con la divinità. Il santuario più importante era quello del dio Apollo a Delfi, dove l’oracolo veniva pronunciato da una sacerdotessa, la Pizia.
I santuari Lontano dalle città sorgevano i santuari, dedicati alle divinità più importanti e considerati luoghi sacri. I Greci si recavano ai santuari per fare offerte e sacrifici. In onore della divinità a cui era dedicato il santuario si organizzavano anche grandi cerimonie e feste. Nelle occasioni più importanti si svolgevano anche gare sportive, nelle quali si sfidavano i migliori atleti di ogni città. In queste occasioni provenivano persone da tutta la Grecia e le eventuali guerre fra le città venivano sospese.
Un gruppo di persone porta offerte alla divinità di un santuario.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi il testo e rifletti sul significato di questo mito per rispondere alle domande. Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne. Il mito di Persefone Ade, stanco di vivere da solo nel suo regno sotterraneo, chiese a Zeus di trovargli una sposa. Zeus gli indicò la bellissima Persefone, unica figlia di Demetra, dea del grano e dell’agricoltura. Siccome la madre non avrebbe mai acconsentito alle nozze, Ade rapì la fanciulla e la portò con sé nel suo regno. Demetra impazzì di dolore; di conseguenza la terra smise di dare i suoi frutti e gli uomini e le bestie morivano di fame. Zeus, allora, mandò Ermes da Ade per chiedere che permettesse a Persefone di tornare sulla terra. Ade
finse di accettare e, nel salutare la sposa, le offrì una coppa di vino in cui mise tre semi di melograno. Inghiottendoli, Persefone sarebbe stata legata a lui per sempre. Demetra, felice per il ritorno della figlia, fece rifiorire la terra, ma quando seppe dei semi di melograno, stabilì un patto con Ade e con Zeus: Persefone sarebbe rimasta con lo sposo tanti mesi quanti erano i semi che aveva inghiottito e con la madre per il resto dell’anno. Da allora, quando Persefone è nel mondo dei morti, la terra perde fiori e frutti; quando ritorna dalla madre, tutto riprende vita.
• Quale fenomeno naturale cerca di spiegare il mito? Da quale parte del testo lo si può capire? • A che cosa corrisponde, in natura, il periodo in cui Persefone vive nel regno dei morti?
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RELIGIONE
Le civiltà dell’antica Grecia
Le Olimpiadi Presso i santuari più importanti si svolgevano periodicamente i giochi panellenici, un insieme di gare sportive alle quali partecipavano atleti che provenivano da tutta la Grecia. I più celebri erano i giochi olimpici, che si tenevano ogni quattro
Ricordi che disciplina sportiva praticava Nicandro?
anni presso il santuario di Olimpia dedicato a Zeus. In occasione dei giochi le guerre venivano sospese e a Olimpia giungevano persone da tutta la Grecia. L’importanza dei giochi olimpici era tale che il loro svolgimento veniva preso come riferimento per contare gli anni. La prima Olimpiade del mondo antico si svolse nel 776 a.C. All’apertura dei giochi olimpici si teneva una solenne cerimonia religiosa, durante la quale veniva acceso il fuoco sacro e gli atleti giuravano di gareggiare in modo corretto. Gli atleti che si comportavano scorrettamente venivano puniti con colpi di frusta e, nei casi più gravi, venivano squalificati. Il premio per i vincitori consisteva in una corona di rami d’ulivo.
I cinque giorni delle Olimpiadi Le gare, alle quali potevano partecipare e assistere soltanto gli uomini, duravano cinque giorni. Il primo giorno i Greci facevano offerte a Zeus e gli atleti giuravano di gareggiare con lealtà, cioè senza imbrogliare. Il secondo giorno iniziavano le gare, con le corse dei cavalli e delle quadrighe (carri tirati da quattro cavalli) e il pentathlon, una specialità composta da cinque gare (lancio del disco, lancio del giavellotto, salto in lungo, corsa, lotta). Il terzo giorno si facevano altre offerte a Zeus e si tenevano le corse a piedi. Il quarto giorno c’erano le gare di pugilato, di lotta e il pancrazio, che era un insieme di lotta e pugilato. Il quinto giorno era dedicato alla premiazione dei vincitori.
LA TREGUA DEI GIOCHI OLIMPICI PIÙ Secondo la tradizione i giochi olimpici nacquero quando Ifito, re dell’Elide (la regione in cui si trova Olimpia), si recò a Delfi per chiedere all’oracolo di Apollo come far cessare le guerre fra le città greche. L’oracolo rispose che avrebbe dovuto ripristinare gli antichi giochi in onore di Zeus. Ifito allora si accordò con il re di Sparta per definire una tregua e permettere ai cittadini di tutte le poleis di recarsi a Olimpia per le gare.
Atleti in una gara di corsa e in un incontro di pugilato.
IMPARO CON METODO Parole speciali Sai che cosa significa panellenico? Sottolinea nel testo le parole che ti aiutano a capirlo. Idee importanti Espongo Lavora con un tuo compagno o una tua compagna. Evidenziate quelle che vi sembrano le parole chiave del testo e scrivetele su un foglio. Poi, leggendole, esponete a turno ciò che avete imparato sulle Olimpiadi.
Le Olimpiadi
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I GRECI
CONOSCENZE E INVENZIONI
La scrittura e la letteratura Gli antichi Greci svilupparono studi e conoscenze molto importanti, che hanno contribuito a formare la nostra cultura. L’alfabeto fonetico che usiamo oggi, per esempio, deriva da quello greco, che a sua volta si basava su quello dei Fenici. I Greci, però, aggiunsero le vocali. L’alfabeto degli antichi Greci era composto da ventiquattro lettere. I Greci scrivevano da sinistra verso destra, sia in maiuscolo sia in minuscolo. Come supporti per scrivere utilizzavano tavolette di legno ricoperte di cera oppure rotoli di papiro. A volte i testi particolarmente importanti venivano scolpiti sui monumenti, perché tutti dovevano poterli leggere: è il caso di alcune leggi. Nel 1200 a.C. circa, dopo la fine della civiltà micenea, l’uso della scrittura in Grecia si perse per quasi quattrocento anni. Verso l’850 a.C., però, i testi scritti ricomparvero: grazie a questo oggi conosciamo opere di letteratura, poesia e teatro dell’antica Grecia che vengono ancora studiate. Le opere Il testo di alcune leggi inciso nella pietra su un edificio pubblico.
letterarie più conosciute sono i poemi attribuiti a Omero: l’Iliade e l’Odissea. Le opere teatrali erano di due tipi: tragedie o commedie. Nelle tragedie si raccontavano storie dramma-
IMPARO CON METODO Analizzo ed espongo Rispondi alle seguenti domande. Poi, insieme a un tuo compagno o una tua compagna, usa le risposte per esporre l’argomento di questa pagina. • Da quale alfabeto deriva la scrittura greca? • Quali cambiamenti introdussero i Greci? • Da quante lettere era composto l’alfabeto greco? • Come scrivevano i Greci? • Quali tipi di opere scrissero gli antichi Greci?
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tiche, con un finale triste. Le commedie invece avevano un contenuto divertente e mettevano in ridicolo i fatti della vita quotidiana o i protagonisti della vita politica.
LA STORIA COME DISCIPLINA
PIÙ
I Greci furono anche i primi a occuparsi della Storia come disciplina, raccontando i fatti realmente accaduti e basandosi su fonti o racconti dei testimoni. Gli storici più famosi sono stati Erodoto e Tucidide, vissuti nel V secolo a.C. Una scultura che raffigura Erodoto.
CONOSCENZE E INVENZIONI
Le civiltà dell’antica Grecia
La filosofia e le scienze Un’altra eredità della cultura greca è la filosofia, parola che significa “amore per la conoscenza”. Per mezzo del ragionamento la filosofia cerca di dare spiegazione a grandi argomenti, come l’origine dell’universo o il significato della vita umana. I più importanti filosofi greci furono Socrate, Platone e Aristotele. Le loro opere vengono studiate ancora oggi. Rilievo in marmo in cui un medico visita una malata.
IMPARO CON METODO Analizzo ed espongo Completa le seguenti frasi. Poi esponi quello che hai imparato sullo studio della filosofia e delle scienze nell’antica Grecia. • La ....................................................., o “amore per il sapere”, cerca di spiegare grandi argomenti per mezzo del .................................................. . • Grandi filosofi greci furono ........................................................... , ..............................................................
e ....................................................... . • Grandi studiosi nel campo della matematica e della geometria furono ........................................................... , ..............................................................
I Greci svilupparono importanti conoscenze anche nell’ambito della matematica e della geometria. Gli studiosi più importanti in questi campi furono Pitagora, Euclide e Archimede. Ai Greci dobbiamo anche la nascita della prima scuola di me-
e ....................................................... . • Ippocrate fu il più importante ................................... greco.
dicina con impostazione scientifica. Il più importante medico greco, Ippocrate, comprese come le malattie avessero cause naturali e non dipendessero dal volere degli dèi. Per questo è considerato il padre della medicina moderna.
IL GIURAMENTO DI IPPOCRATE
PIÙ
Ippocrate ha espresso in un giuramento i princìpi che sono alla base della sua professione. Il medico greco chiedeva ai suoi allievi di pronunciare questo giuramento davanti ad Apollo, dio della medicina. «Giuro per Apollo medico e per tutti gli dèi e le dee, chiamandoli a testimoni, che prescriverò ai malati la cura adatta alla loro condizione e li difenderò da ogni cosa ingiusta e dannosa. In qualunque casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati e mi asterrò da ogni danno volontario.» Ancora oggi è tradizione che gli studenti e le studentesse pronuncino il Giuramento di Ippocrate al momento della laurea in medicina.
Scultura di Ippocrate.
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I GRECI
CONOSCENZE E INVENZIONI
La scultura e l’architettura Gli antichi Greci furono degli innovatori anche nella scultura. Studiarono con attenzione le parti e i movimenti del corpo umano. Anche l’abbigliamento veniva riprodotto in modo realistico. Come materiali gli scultori usavano soprattutto la pietra, il marmo e il bronzo. Gli architetti greci costruivano templi per le divinità, edifici pubblici, teatri e spazi per le gare sportive. Ancora oggi possiamo ammirare i resti di queste costruzioni, sia in Grecia sia nelle colonie. Il tempio più conosciuto è il Partenone, che sorge sull’acropoli di Atene ed era dedicato alla dea Atena.
I templi I templi avevano una struttura semplice ma imponente. La pianta era rettangolare e delimitata da colonne; su queste pogUna scultura femminile in marmo.
giavano travi orizzontali, che sostenevano il tetto del tempio. Lungo la fascia al di sopra delle colonne, tutto intorno al tem-
IMPARO CON COMPETENZA
pio, venivano poste delle formelle in pietra, chiamate metope, scolpite con immagini di battaglie mitologiche. All’interno del
Lavoro con le immagini Osserva il disegno del tempio, poi scrivi nei cartellini i termini corretti. cella • colonne • frontone • metope • travi orizzontali
colonnato c’era la cella con la statua della divinità a cui il tempio era dedicato. Nello spazio triangolare della parte alta della facciata, chiamato frontone, c’erano gruppi di statue dipinte a colori vivaci che rappresentavano dèi e di eroi.
....................................... .......................................
.......................................
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VIDEO Le opere dei Greci .......................................
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CONOSCENZE E INVENZIONI
Le civiltà dell’antica Grecia
Il teatro Ogni città greca aveva uno o più teatri. Gli antichi Greci amavano molto il teatro. Tutti, anche le donne, i bambini e gli schiavi, assistevano agli spettacoli teatrali. Gli attori erano solo uomini. Per amplificare la voce e per interpretare personaggi sia maschili sia femminili mettevano sul viso maschere di terracotta. I teatri potevano avere dimensioni diverse, ma avevano sempre la stessa forma. • Sul fianco di una collina si ricavava la cavea, uno spazio a semicerchio con le gradinate per il pubblico. • Ai piedi della collina, all’interno dello spazio delimitato
Le maschere degli attori.
dalla prima fila delle gradinate, si trovava l’orchestra, cioè la zona riservata ai musicisti, ai danzatori e al coro. • Di fronte alle gradinate c’era la scena, cioè il palcoscenico. Dietro il palcoscenico venivano realizzate costruzioni in muratura per nascondere le macchine sceniche, grazie alle quali si potevano realizzare “effetti speciali”, per esempio far apparire personaggi dall’alto o da sottoterra.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le immagini Osserva il disegno del teatro, poi scrivi nei cartellini i termini corretti. gradinate • orchestra • scena
....................................... .......................................
.......................................
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I GRECI
SOCIETÀ
L’oplita era il guerriero armato con armi pesanti. Il nome deriva dalla parola greca òplon, che era lo scudo tipico dell’oplita.
L’organizzazione dell’esercito Le poleis erano spesso in conflitto fra loro, perciò ognuna doveva avere un proprio esercito, sempre pronto a combattere. Tutti i cittadini maschi erano obbligati a far parte dell’esercito, ognuno di loro partecipava a proprie spese e aveva un ruolo in base alla sua ricchezza. • La cavalleria era formata dai soldati che combattevano a cavallo: a questa appartenevano gli aristocratici. • La fanteria era formata dai soldati che combattevano a piedi, chiamati opliti: a questa appartenevano i cittadini comuni. L’oplita combatteva in uno schieramento di otto file, fianco a fianco con i compagni, proteggendo con lo scudo il compagno alla sua destra e cercando la protezione di quello a sinistra. Gli opliti, in quanto soldati, erano considerati cittadini della polis, quindi potevano partecipare alla vita politica.
elmo Un oplita.
VITA DA OPLITA
PIÙ
corazza
scudo
Per combattere l’oplita usava la panoplia, cioè l’insieme delle armi offensive e difensive: • l’elmo con due copriguance e un’alta cresta; • la corazza di bronzo per proteggere il torace; • i gambali per proteggere le gambe dalla caviglia al ginocchio;
lancia
• lo scudo rotondo oppure ovale, in bronzo o in cuoio e metallo, spesso decorato; • la lancia composta da un lungo bastone in legno con un puntale acuminato. • L’oplita portava anche una spada lunga, con la lama tagliente su entrambi i lati, e una spada corta.
46
gambali
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile Il Partenone e l’acropoli di Atene Il Partenone è il monumento più importante dell’acropoli di Atene e il più conosciuto di tutta la Grecia. Fu edificato nel V secolo a.C. come tempio dedicato alla dea Atena Parthenos, protettrice della città. Alla costruzione lavorarono gli archi-
IMPARO CON METODO Prima di leggere Imparerai dalle immagini e dai documenti a confrontare il passato per conoscere il presente e salvaguardare il futuro.
tetti Ictino e Callicrate sotto la direzione di Fidia, il più celebre scultore dell’antica Grecia. Nel 1987 il Partenone e tutta l’acropoli di Atene sono entrati a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Una vista dell’acropoli di Atene, con il Partenone al centro.
Il Partenone nella storia In più di 2500 anni di storia dalla sua costruzione il Partenone ha subito diverse trasformazioni. Nel V secolo d.C., circa mille anni dopo la sua costruzione, il tempio di Atena fu trasformato in una chiesa cristiana. Nel 1458 d.C. iniziò un lungo periodo di dominazione da parte dei Turchi e il Partenone divenne prima una moschea, poi una fortezza militare. Nel 1687 i Veneziani, in guerra contro i Turchi, colpirono l’edificio a cannonate facendone crollare una grande parte. Nel 1830, infine, la Grecia diventò uno Stato indipendente e iniziarono i lavori per restaurare il Partenone e gli altri monumenti dell’acropoli di Atene. Gli interventi per conservare
ESPLORA L’IMMAGINE L’Acropoli
questo Patrimonio dell’Umanità proseguono ancora oggi.
47
I GRECI
L’impero persiano
CAPPADOCIA Ninive
Susa
PERSIA
Menfi
Persepoli
o
Nil
EGITTO
MAR ROSSO
I Persiani erano una popolazione molto forte. Tra il VI e il
ri
Babilonia
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E
MAR MEDITERRANEO
Ind
Sardi
QUANDO
Le guerre contro i Persiani
MAR CASPIO
MAR EGEO MAR NERO Atene
DOVE
Golfo Persico
immenso impero, che si estendeva dal fiume Indo fino alle
ARABIA
Persia Massima espansione dell’impero persiano Strada reale
V secolo a.C. avevano sottomesso molti popoli e formato un coste del Mediterraneo e all’Egitto. Le città più importanti
MAR ARABICO
erano collegate dalla Strada reale, che era lunga circa 2 700 km e andava dalla Persia fino all’Asia Minore. I popoli sottomessi, in genere, potevano mantenere le proprie tradizioni e una certa indipendenza ma dovevano dare ai Persiani tributi in denaro e uomini per l’esercito. Nel V secolo a.C. le colonie greche della Ionia furono conquistate dai Persiani. Nel 499 a.C. i coloni greci di Mileto si ribellarono al controllo dei Persiani. Il re persiano Dario represse la rivolta, ma le poleis della Grecia intervennero in aiuto delle colonie. Dario decise quindi di approfittare dell’occasione per tentare di conquistare tutta la Grecia.
La prima guerra persiana Nel 490 a.C. Dario organizzò una prima spedizione contro la Grecia. L’esercito persiano sbarcò sulle coste dell’Attica, la penisola dove è situata Atene, e i soldati ateniesi, guidati da Milziade, sconfissero i Persiani nella pianura di Maratona. La sconfitta fu così pesante e imprevista che costrinse i Persiani a interrompere il tentativo di conquistare la Grecia.
Il re persiano Dario.
LA GARA DELLA MARATONA
PIÙ
Oggi la maratona è una gara di corsa su lunga distanza. Il suo nome fa riferimento a un episodio seguito alla battaglia del 490 a.C.: un soldato ateniese chiamato Filippide corse per più di 40 chilometri da Maratona ad Atene per portare la notizia della vittoria. In suo onore nelle Olimpiadi moderne è stata inserita la gara di corsa della maratona, che copre la stessa distanza percorsa da Filippide.
48
Corridori alla maratona di New York.
CARTA GEOSTORICA L'impero persiano
DOVE
Le civiltà dell’antica Grecia
QUANDO
La seconda guerra persiana Nel 480 a.C. il figlio di Dario, Serse, volle vendicare la sconfitta del padre e portò un immenso esercito nel cuore della Grecia. Serse sapeva che le poleis erano divise tra loro e pensò di poterle sconfiggere facilmente. Invece, per difendere la propria indipendenza, i Greci si allearono, sotto la guida di Atene e Sparta. La battaglia decisiva della seconda guerra persiana avvenne sul mare, a Salamina, dove le potenti triremi greche, sotto la guida di Temistocle, attirarono la flotta persiana in un agguato e la distrussero. I Persiani furono definitivamente sconfitti nel 479 a.C., dopo essere stati attaccati dagli Spartani a Platea e, contemporaneamente, dalla flotta ateniese a Micale.
IMPARO CON METODO Idee importanti Espongo Lavora con un tuo compagno o una tua compagna. Rileggete il testo delle pagine 48 e 49 ed elencate su un foglio quelle che vi sembrano le parole chiave. Poi esponete a turno ciò che avete imparato sulle guerre persiane e sui motivi della decadenza delle poleis.
La decadenza delle poleis Dopo aver allontanato il pericolo dell’invasione persiana Atene e Sparta tornarono a essere rivali. Da questa rivalità nacque una lunga guerra che coinvolse quasi tutte le città greche, come alleate di Atene o di Sparta: la guerra del Peloponneso. Lo scontro durò dal 431 al 404 a.C. e devastò tutta la Grecia. Le poleis greche uscirono da questi anni di guerra molto indebolite e non ebbero la forza per contrastare un nuovo popolo
CARTA GEOSTORICA La guerra del Peloponneso
che minacciava la loro indipendenza: i Macedoni.
LE TRIREMI
PIÙ
Le triremi erano chiamate così perché i rematori erano disposti su tre file sovrapposte. Erano imbarcazioni molto robuste e potevano trasportare equipaggi numerosi, composti da opliti armati. La parte anteriore delle triremi era protetta da un rostro in bronzo, una specie di grosso uncino con il quale si potevano speronare le imbarcazioni nemiche e affondarle.
I rematori erano disposti su tre file sovrapposte.
La vela e l’albero venivano abbassati durante la battaglia.
Il rostro serviva per speronare le navi nemiche.
49
I MACEDONI
MACEDONIA Pella Troia Pergamo
MAR EGEO
R
Creta M
E D
I T E
Rodi
Cipro R R A N E O
Barbari: la parola in greco significa “balbuziente”; i Greci chiamavano così tutti quelli che non sapevano parlare bene la loro lingua, quindi gli stranieri.
IMPARO CON METODO
gname in abbondanza, e c’erano miniere d’oro e d’argento. I Macedoni parlavano una lingua che derivava da un dialetto greco, ma i Greci li consideravano comunque “barbari”, come tutti i popoli stranieri. Inoltre li consideravano poco civili perché non erano liberi, ma erano sudditi di un re.
Filippo II Nel 359 a.C. Filippo II divenne re di Macedonia. Egli rafforzò e riorganizzò l’esercito introducendo la falange, uno schieramento formato da soldati muniti di lunghe lance, capaci di
Analizzo Sottolinea nel testo con i colori indicati la risposta alle seguenti domande. Perché i Greci consideravano i Macedoni poco civili? Perché il re di Macedonia riuscì a conquistare la Grecia? Perché i nobili macedoni fecero uccidere Filippo II?
LA FALANGE
Grecia. La capitale del regno era Pella. aveva grandi risorse: era ricco di foreste, che fornivano le-
Mileto
Sparta
A
La Macedonia era un regno ricco e indipendente a Nord della Il territorio della Macedonia era in prevalenza montuoso ma
Atene Micene
M
sfondare le linee nemiche. Filippo II voleva espandere il proprio regno verso la Grecia; egli aveva capito che le poleis greche erano ormai indebolite dalle continue lotte interne. Nel 338 a.C., quindi, il re macedone attaccò le poleis, le conquistò senza difficoltà e mise fine alla loro indipendenza. Forte di questa vittoria, nel 336 a.C. Filippo organizzò una spedizione per espandere ancora di più il suo regno, conquistando i territori dell’impero persiano. I nobili macedoni, però, temevano che le vittorie militari dessero al re un potere eccessivo e lo fecero uccidere in un agguato.
PIÙ
La falange macedone era una formazione militare formata da sedici file di soldati armati di scudo e di una lancia che poteva essere lunga fino a 9 metri: la sarissa. Le prime file avanzavano con le lance abbassate formando una barriera insormontabile. I soldati delle file seguenti erano pronti ad abbassare le loro lance durante lo scontro, per sostituire i compagni caduti, o a tenerle alte per nascondere i movimenti delle truppe schierate dietro di loro.
50
QUANDO
Il regno di Macedonia
TRACIA
GRECIA
DOVE
DOVE
Le civiltà dell’antica Grecia
QUANDO
Alessandro Magno
IMPARO CON METODO
Alla morte di Filippo II divenne re di Macedonia suo figlio
Idee importanti Espongo
Alessandro, un ragazzo di appena vent’anni. Egli era stato educato dal filosofo greco Aristotele quindi era cresciuto con
Lavora con un tuo compagno o una tua compagna. Rileggete il testo di questa pagina ed elencate su un foglio le date importanti e quelle che vi sembrano le parole chiave. Poi esponete a turno ciò che avete imparato su Alessandro Magno.
una grande ammirazione per la cultura greca, e voleva diffonderla ovunque. Appena diventato re Alessandro volle continuare il progetto di suo padre di conquistare l’impero persiano. Nel 334 a.C., quindi, partì da Pella a capo di un esercito di 35 000 uomini. Nel 333 a.C. ottenne una prima vittoria sui Persiani, poi conquistò la Fenicia e l’Egitto senza incontrare difficoltà. Nel 331 a.C. sconfisse il re persiano Dario III e divenne padrone dell’impero persiano. Nei territori che via via conquistava
IMPARO CON COMPETENZA
Alessandro fondò molte città. Alessandro, dopo aver sconfitto il re persiano, rinforzò l’eser-
Lavoro sulle carte geostoriche
cito con molti soldati provenienti dai nuovi territori conquistati, poi riprese ad avanzare verso l’Asia. Nel 327 a.C. giunse
La carta geostorica rappresenta il percorso fatto da Alessandro Magno con il suo esercito e la massima estensione raggiunta dall’impero macedone. Osserva i nomi delle città: perché, secondo te, diverse città hanno lo stesso nome?
alla valle dell’Indo ma i suoi soldati, stanchi per la lunga spedizione, si rifiutarono di proseguire oltre il fiume. Alessandro tornò quindi a Babilonia, dove stabilì la capitale del suo impero. In questa città, nel 323 a.C., morì improvvisamente a soli 33 anni per una febbre violenta. In pochi anni il re macedone era riuscito a creare il più grande impero che si fosse mai visto e per le sue imprese fu definito Magno, cioè “Grande”.
Impero macedone Il percorso dell’esercito di Alessandro Magno MAR CASPIO
MAR NERO
Alessandropoli
CAPPADOCIA
MAR MEDITERRANEO
lo Ni
MAR ROSSO
Babilonia PERSIA uf ra t Alessandria e di Aracosia Persepoli
E
Tiro
Alessandria d’Egitto
EGITTO
Alessandria di Aria
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Atene
Golfo Persico
ARABIA
do
Pella
Alessandria Escate
In
MACEDONIA
MAR ARABICO
INDIA
CARTA GEOSTORICA L’impero macedone . L’impero di Alessandro Magno
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I MACEDONI
IMPARO CON METODO Parole speciali Che cosa significa “città multietnica”? Se non lo sai cerca nel dizionario, poi scrivilo qui.
DOVE
QUANDO
CONOSCENZE
L’impero dopo la morte di Alessandro Alla sua morte i generali macedoni suddivisero l’impero in diversi regni, chiamati alessandrini: la Macedonia, il regno di Pergamo (nell’attuale Turchia), il regno d’Egitto e il regno
....................................................................
di Siria, che comprendeva tutti i territori dell’antico impero
....................................................................
persiano.
....................................................................
Alessandria, la nuova capitale del regno d’Egitto fondata da
Sottolinea nel testo le parole che ti aiutano a capire il significato di “civiltà ellenistica”.
Alessandro, in pochi anni diventò una città multietnica, la più bella e popolosa del Mar Mediterraneo. Anche altre città dei regni alessandrini divennero importanti centri culturali. Tra questi ebbe un ruolo fondamentale Pergamo, nell’odierna Turchia, che i sovrani ellenistici arricchirono di splendide statue e monumenti. Nel 148 a.C. i Romani sconfissero i Macedoni e divennero i nuovi dominatori della Grecia. L’ultimo regno alessandrino a cadere fu quello d’Egitto, che venne conquistato dai Romani nel 31 a.C.
La civiltà ellenistica Il volto di Alessandro Magno su una moneta d’oro.
Dalla fusione tra la civiltà greca e quelle dei Paesi conquistati da Alessandro ebbe origine la civiltà ellenistica. In questo periodo il greco fu la lingua comune in tutti i regni alessandrini, dove i funzionari di origine greca ricoprivano gli incarichi più importanti dell’amministrazione statale. La rete stradale persiana facilitò il collegamento tra l’Oriente e i porti del Mar Mediterraneo, che divennero il punto d’arrivo di merci da tutto il mondo conosciuto.
Alessandro Magno raffigurato in groppa a Bucefalo, il suo mitico cavallo.
52
Le civiltà dell’antica Grecia
CONOSCENZE
PIÙ
Gli splendori di Alessandria d’Egitto
IL FARO
Il principale centro della cultura ellenistica fu Alessandria d’E-
Il faro di Alessandria rendeva visibile il porto ai marinai persino a 50 chilometri di distanza, di giorno grazie a un sistema di specchi che riflettevano i raggi solari, di notte tramite la luce di un grande fuoco acceso sulla sua cima. Il faro era considerato un modello delle capacità dell’ingegneria greca.
gitto, che costituiva anche un importante approdo commerciale, grazie alla sua favorevole posizione sul delta del Nilo. Ad Alessandria sorgeva anche il Museo, ovvero un edificio dedicato alle Muse, le divinità protettrici delle arti e delle scienze. Il Museo era un luogo di incontro tra gli studiosi e di insegnamento, come le moderne università. All’interno del Museo c’erano un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico, un centro di studi medici e, soprattutto, una biblioteca aperta a tutti gli studiosi e le studiose. Si dice che la biblioteca contenesse più di 700 000 rotoli di papiro provenienti da ogni parte del mondo allora conosciuto. Molti scienziati antichi studiarono e insegnarono ad Alessandria, tra questi il matematico Euclide, che pose le basi della geometria che studiamo ancora oggi; Archimede, che fece importanti scoperte sulle leggi fisiche; Eratostene, geografo e matematico, che diresse la biblioteca di Alessandria.
MAR MEDITERRANEO
Faro Tempio di Iside Faria
Isola di Pharos
Tempio di Iside Lochia
Grande Porto
Piccolo Porto
MURA
Dogana
Molo artificiale Biblioteca
Teatro
QUARTIERE DEI MERCANTI
NECROPOLI
Tempio di Serapide Stadio
QUARTIERE DEGLI EBREI
Museo
QUARTIERE Porta DEI PESCATORI della Luna
MURA
Una pianta della città di Alessandria.
Palazzo Reale
Porta del Sole
Ginnasio
Tempio di tutti gli dèi
le
a Can
Lago Mareotide
CARTA GEOSTORICA La città di Alessandria
53
HO IMPARATO La sintesi per immagini
I Greci e i Macedoni
Ripassa con me
IMPARO CON METODO Osservo, leggo, espongo Osserva il disegno, leggi e usa le sintesi per ricostruire ciò che sai sulle civiltà della Grecia, ed esporre.
DOVE
QUANDO
Dall’800 a.C. circa nella Penisola greca si sviluppò la civiltà greca. Tra il 490 a.C. e il 480 a.C. i Greci combatterono contro i Persiani e li sconfissero. Ma subito dopo si scontrarono tra loro nella guerra del Peloponneso. Le continue battaglie indebolirono le poleis che nel 338 a.C. furono conquistate dai Macedoni.
ATTIVITÀ Le attività principali dei Greci erano l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Erano molto sviluppati anche l’artigianato e i commerci.
RELIGIONE I Greci erano politeisti. Gli dèi avevano un aspetto umano e vivevano sul Monte Olimpo. In onore degli dèi i Greci costruiva-
SOCIETÀ La Grecia era divisa in città-Stato indipendenti: le poleis. Ognuna aveva proprie leggi, ma c’erano elementi comuni
no templi e organizzavano cerimonie. Le Olimpiadi erano gare sportive in onore di Zeus, il padre degli dèi.
a tutte: la lingua, la religione, la cultura. Le poleis più importanti erano Sparta, che aveva un governo oligarchico, e Atene, che aveva un governo democratico.
54
ESPLORA L’IMMAGINE
LE CIVILTÀ DELL’ANTICA GRECIA La sintesi per immagini
CONOSCENZE I Greci svilupparono importanti saperi nella storia, nella filosofia, nel teatro e nella medicina. Erano molto importanti anche le conoscenze architettoniche, matematiche e geometriche.
MACEDONI I Macedoni vivevano a Nord della Grecia. Nel 338 a.C. il re Filippo II attaccò e conquistò le poleis greche. Dopo la sua morte il regno passò nelle mani del figlio Alessandro che conquistò l’impero persiano e molti territori. Alessandro, chiamato Magno, morì nel 323 a.C. Dopo la sua morte l’impero si divise in diversi regni. Dalla fusione tra la cultura greca e quella dei territori conquistati da Alessandro nacque la civiltà ellenistica.
55
HO IMPARATO La mappa Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
artigiani • Atene • filosofia • geometria • governo • Macedoni • moneta • Olimpiadi • ovini • Peloponneso • Persiani • di pochi • poleis • del popolo • Sparta • templi • vite
I Greci ATTIVITÀ
SOCIETÀ
CONOSCENZE
Intorno al 700 a.C. si svilupparono le
Coltivavano l’ulivo e la
.....................................................
allevavano
Divisione in città-Stato indipendenti. Le città-Stato principali
Svilupparono gli studi in diversi ambiti: storia,
.........................................
erano ......................................
.........................................,
e ..........................................
medicina, matematica
DOVE
QUANDO
.........................................;
Tra il 490 a.C. e il 480 a.C. sconfissero i
Furono abili e raffinati
................................................
.........................................
e ......................................... Le forme di ...................................... erano: oligarchia, cioè governo
Costruirono grandi
............................................;
in onore degli dèi e teatri.
Combatterono fra loro nella guerra del
Erano commercianti; negli scambi usavano la
democrazia, cioè governo
................................................
.........................................
....................................................
Vennero infine conquistati dai
.........................................
RELIGIONE Erano politeisti
................................................
Gli dèi avevano aspetto umano
MAPPA DI VERIFICA
Organizzavano cerimonie e gare sportive in onore degli dèi: le più importanti erano le .........................................
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HO IMPARATO La mappa Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
336 a.C. • ellenistica • greca • greche • impero • Magno • regni
I Macedoni DOVE
QUANDO
Vivevano a Nord della Grecia.
Nel 338 a.C. Filippo II conquistò le poleis ................................................ ;
nel ......................................... fu ucciso in un agguato.
SOCIETÀ
CONOSCENZE
Alessandro creò un grande
Nell’impero si parlava
...............................................
................................................
Dopo la morte di Alessandro l’impero si divise in diversi ...............................................
La cultura greca si fuse con quelle delle popolazioni conquistate: naque la civiltà
chiamati alessandrini.
...............................................
la lingua
Gli succedette il figlio Alessandro che per le sue imprese fu poi chiamato ................................................
MAPPA DI VERIFICA
57
HO IMPARATO La verifica più facile
1
I Greci e i Macedoni
Usa i numeri per collegare ogni parola chiave della civiltà greca con la relativa spiegazione. 1 polis 2 colonie
Territori in cui erano emigrati gruppi di Greci. Governo del popolo. Città-stato indipendente e autonoma.
3 Magna Grecia 4 democrazia 5 Olimpo 6 tempio 7 Partenone 8 Olimpiadi 9 gineceo
2
Importanti gare sportive in onore di Zeus. Definizione della parte di Italia meridionale con molte colonie greche, ricche e importanti. Stanze che nelle case greche erano destinate alle donne. Il monte più alto della Grecia, era considerato la dimora degli dèi. Luogo sacro dedicato alle divinità. Tempio eretto sull’acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena, protettrice della città.
Ricostruisci le frasi spezzate sui Macedoni. 1 I Macedoni vivevano... 2 Erano governati da un re,... 3 Nel 338 a.C. il re Filippo II attaccò... 4 Nel 336 a.C., alla morte di Filippo,... 5 In pochi anni Alessandro conquistò... 6 Nel 323 a.C., alla morte di Alessandro,... 7 Questi regni, detti alessandrini,... 8 Alessandro, per le imprese compiute,...
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... le poleis greche. ... divenne re suo figlio Alessandro. ... nel Nord della Grecia. ... furono poi conquistati dai Romani. ... scelto tra i nobili. ... fu chiamato Magno, cioè il grande. ... l’impero persiano e altri territori. ... l’impero venne diviso in regni. Attiva gli esercizi su HUB Kids
HO IMPARATO
I Greci e i Macedoni 1
Colora sulla linea del tempo la durata della civiltà dei Greci.
2000 a.C.
2
0
Completa il testo con le parole che ti sembrano più adatte. Nella Grecia antica c’erano città-Stato indipendenti, chiamate .................................................. Ogni polis aveva le proprie ............................................... , ma elementi in comune con le altre: la ............................................... , la religione, la cultura, le usanze. Le poleis più importanti furono ............................................... e Atene. A Sparta c’era l’............................................... , cioè il potere era riservato a poche persone. Ad Atene c’era la ............................................... , cioè il potere apparteneva al popolo. Le principali attività dei Greci erano la pesca, l’............................................... , l’agricoltura e l’artigianato, soprattutto quello dei ............................................... che modellavano e dipingevano vasi, coppe e anfore. I commercianti vendevano l’olio, il vino e i loro prodotti artigianali più raffinati viaggiando per il Mar ............................................... su navi mercantili.
3
Colora in giallo la Macedonia e in verde il territorio dell’impero di Alessandro Magno.
Pella
MAR NERO
MAR CASPIO
MAR MEDITERRANEO
MAR ROSSO
Attiva gli esercizi su HUB Kids
Golfo Persico
MAR ARABICO
59
I popoli
dell’Italia antica
Audio video e oggetti digitali dell’unità
Gli antichi abitanti dell’Italia
CHI I POPOLI DEL NORD Camuni 2200 a.C.-16 a.C. Liguri 2000 a.C.-124 a.C. Veneti 1200 a.C.-200 a.C. Celti 550 a.C.-I secolo d.C. Palafitticoli 2000 a.C.-1400 a.C. Terramaricoli 1700 a.C.-1200 a.C. Villanoviani 1200 a.C.-700 a.C.
L’Italia fu abitata fin dalla Preistoria: grazie alla posizione al centro del Mediterraneo e ai benefici influssi del mare sul suo clima la Penisola era un ambiente adatto agli insediamenti umani. Nel III millennio a.C. gli abitanti dell’Italia vivevano soprattutto di caccia e di pastorizia; l’agricoltura era arretrata. Le testimonianze dei popoli più antichi sono quelle dei Liguri, da cui prese il nome la regione nella quale
I POPOLI DELL’APPENNINO
erano stanziati, e dei Camuni, che vivevano nella Valca-
Popoli appenninici 1600 a.C.-124 a.C.
monica, in Lombardia. A partire dal II millennio a.C. l’I-
I POPOLI DELLE ISOLE Sardi Siculi
1500 a.C.-900 a.C. 1000 a.C.-800 a.C.
talia fu abitata anche dai cosiddetti Popoli appenninici (Piceni, Umbri, Sabini, Latini, Sanniti, Campani, Lucani e altri), che occuparono i territori dell’Appennino dall’Umbria fino alla Calabria.
GLI ETRUSCHI
A partire dall’800 a.C. nella regione dell’Etruria, corri-
900 a.C.-396 a.C.
spondente a una parte degli attuali Toscana e Lazio, si
2500 a.C.
affermò la civiltà degli Etruschi. 1600 a.C.
QUANDO 2200 a.C.
2000 a.C.
1500 a.C.
1700 a.C.
1200 a.C.
POPOLI ITALICI DELLE ISOLE
2500 a.C.
60
2000 a.C.
1500 a.C. ATTIVITÀ NEL QUADERNO pagg. 158-165
DOVE
CARTA GEOSTORICA I territori delle civiltà italiche VIDEO I popoli dell’Italia antica · Scopriamo i popoli italici
Camuni Veneti palafitticoli terramaricoli
Celti
Villanoviani
Liguri
Etruschi
Umbri
Piceni
Sabini Latini Sanniti Campani
Apuli Iapigi Lucani
Sardi
Messapi
Enotri Bruzi Siculi Sicani
900 a.C.
800 a.C.
396 a.C.
POPOLI ITALICI DEL NORD
500 a.C.
124 a.C.
16 a.C.
100 d.C.
124 a.C.
POPOLI ITALICI DELL’APPENNINO
1000 a.C.
900 a.C.
ETRUSCHI
1000 a.C.
500 a.C.
0
100 d.C.
Vai a Le mie mappe pagg. 22-23, 24-25
61
Lo Storytelling
la foto è shuttersotock
Al fuoco!
Vieni con me e segui una gara in canoa nell’Italia antica, durante l’Età del Bronzo.
La canoa fila sull’acqua blu. – Più veloci! – grida Aimara. È seduta a prua, con gli occhi fissi sul traguardo: la grande quercia che si specchia nel lago. Erin e Fennec, seduti dietro di lei, remano con tutte le loro forze. – Non urlare – ansima Erin. – Se gli adulti si svegliano, la LETTURA ESPRESSIVA
gara è bell’e finita. Aimara lancia uno sguardo verso il villaggio. L’acqua si rifrange dolcemente sui pali che sorreggono le capanne. Gli adulti dormono tutti, dopo aver ballato fino a tarda notte per la festa del raccolto. Non sarebbero contenti di scoprire che Aimara e gli altri hanno preso le canoe, e non per uscire a pesca, ma per giocare. Un urlo la riscuote. – Forza, superiamoli! La canoa della squadra rivale li ha quasi raggiunti. Aimara sta per incitare a sua volta i compagni, quando nota uno strano bagliore ai margini del villaggio. Viene dallo spiazzo dove, la sera prima, tutti gli abitanti si sono riuniti intorno al fuoco... – Aimara! – esclama Erin. – Ti sei incantata? Continua a remare! Non c’è tempo per pensare o discutere. – Andate a sinistra – ordina Aimara. – Adesso!
Nel racconto si parla di capanne sorrette da pali nell’acqua. Sai come si chiamano? Secondo te, perché si costruivano abitazioni di questo tipo? Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne.
62
I popoli dell’Italia antica
La canoa cambia bruscamente rotta e punta verso il villaggio. Alle loro spalle risuonano le urla di trionfo degli avversari. Ma Aimara capisce subito di aver fatto la scelta giusta. – Fuoco! – urla Erin terrorizzato. – AL FUOCO! Con il vento del mattino, le braci del falò hanno ripreso vita.
Ti è piaciuta la storia? Tu che cosa avresti detto ad Aimara?
Risvegliati dalle urla, gli adulti si precipitano fuori dalle capanne, secchi alla mano. L’incendio viene spento sul nascere. – Aimara – chiama il capovillaggio con aria severa. Lei china la testa, pronta a ricevere una sgridata. Ma il capo le prende il braccio e lo alza in aria. – La salvatrice del nostro villaggio! Tutti la acclamano e battono le mani. Per Aimara è la vittoria più bella.
Prova a disegnare l’abitazione di cui si parla nel testo. Poi scopri come era fatta veramente a pagina 67.
63
I POPOLI DELL’ITALIA ANTICA
CHI
DOVE
QUANDO
IMPARIAMO INSIEME
I nomi dell’Italia
Con i compagni e le compagne fate una ricerca per scoprire quale popolo abitava nella vostra città/provincia/regione. Raccogliete informazioni sulle aree di interesse archeologico e su eventuali musei che sono presenti nel vostro territorio. Preparate i testi con le informazioni raccolte e relazionate alla classe.
Nell’antichità la Penisola italica ha avuto molti nomi. Gli antichi Greci, gli storici o i geografi la chiamavano Esperia, cioè la terra a Occidente, ma anche Ausonia, il paese degli Ausoni, o Enotria, il paese degli Enotri. Si pensa che il nome Italia derivi da Italòi: così i Greci chiamavano i Vituli, gli abitanti della punta della Penisola, nell’attuale Calabria. Tanti erano i nomi perché tanti erano i popoli che, fin dal Neolitico, abitavano la Penisola. Alcuni di essi, come i Veneti, i Liguri, i Siculi e i Sardi hanno lasciato una traccia nel nome della regione che hanno abitato. Altri, come i Celti, non occupavano solo un territorio del Nord Italia, ma facevano parte di una civiltà più ampia, che si estendeva oltre le Alpi, in buona parte dell’Europa. Tutti questi popoli sono detti Italici, anche se ciascuno di essi aveva un proprio nome. Tra il X e l’VIII secolo a.C. arrivarono anche i Greci e i Fenici, che colonizzarono le regioni del Sud e le isole.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le carte geostoriche CARTA GEOSTORICA
Osserva la carta e rispondi alle domande. • Quale popolo proveniente da Nord si stabilì nella Penisola? • Quali popoli fondarono le loro colonie nel Sud e sulle isole? Popoli italici Colonie greche Celti
Camuni Veneti Liguri
Colonie fenicie Celti
Villanoviani Etruschi
Piceni Sabini Sanniti Lucani
Sardi
M AR Sicani
Siculi
Greci
ME D
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I T E R R AN E O
CHI
DOVE
I popoli dell’Italia antica
QUANDO
PIÙ
I Camuni
LA ROSA CAMUNA
I Camuni erano un popolo nomade. Alla fine del III millennio
Tra le molte incisioni lasciate dai Camuni, una delle più conosciute è la “rosa camuna”, che è diventata il simbolo ufficiale della Regione Lombardia.
a.C. si stabilirono in Valcamonica, una zona della Lombardia attraversata dal fiume Oglio. I Camuni vivevano in villaggi di capanne costruiti sui fianchi delle valli, per proteggersi dalle piene dei fiumi. All’inizio erano cacciatori e raccoglitori, poi si dedicarono alla pastorizia e all’agricoltura e impararono a lavorare i metalli e a sfruttare le numerose miniere presenti nella zona. Realizzavano armi, che commerciavano con i popoli vicini, producevano tessuti di lana e sapevano lavorare la ceramica. Adoravano le forze della natura e in particolare il Sole. I Camuni non usavano la scrittura, ma hanno lasciato una ricca testimonianza del
IMPARO CON METODO
loro modo di vivere in più di trecentomila incisioni rupestri.
I Liguri
Un’incisione rupestre dei Camuni che rappresenta un uomo e una donna.
I Liguri sono il popolo italico di cui sono state ritrovate le tracce
Parole speciali Ti ricordi che cosa sono i terrazzamenti? Se non lo ricordi cerca il significato sul dizionario e scrivilo.
più antiche, precedenti al II millennio a.C. Inizialmente viveva-
...................................................................
no in una zona che, oltre all’attuale Liguria, comprendeva par-
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te del Piemonte e si estendeva al di là delle Alpi,
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nei territori che oggi sono francesi. Poi i loro in-
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sediamenti si concentrarono lungo la costa. I Liguri erano divisi in tribù. I loro territori erano in prevalenza montuosi e offrivano poche risorse per la sopravvivenza, ma gli abitanti impararono a coltivare anche i terreni collinari realizzando dei terrazzamenti, una tecnica che è utilizzata ancora oggi. Oltre all’agricoltura, i Liguri praticavano la caccia, la pastorizia, la
Analizzo ed espongo Compila sul quaderno una tabella con le informazioni principali sui Camuni e sui Liguri: territorio, attività, religione. Poi, con un compagno o una compagna, esponete i due argomenti a turno.
pesca e il commercio. i Liguri erano politeisti e credevano in numerose divinità che rappresentavano le forze della natura.
Una stele in pietra degli antichi Liguri che rappresenta un guerriero.
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I POPOLI DELL’ITALIA ANTICA
IMPARO CON METODO Analizzo ed espongo Compila sul quaderno una tabella con le informazioni principali sui Veneti e sui Celti: territorio, attività, religione. Poi, con un compagno o una compagna, esponete i due argomenti a turno.
CHI
DOVE
QUANDO
I Veneti La civiltà dei Veneti si sviluppò a partire dal 1200 a.C. nel territorio oggi occupato dalle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e parte del Trentino-Alto Adige. Vivevano in abitazioni con fondamenta in pietra, con le pareti di legno e argilla. I Veneti erano agricoltori e allevatori di cavalli, che vendevano ai popoli vicini. Erano esperti nella lavorazione del bronzo, con cui realizzavano armi, gioielli e statuette che raffiguravano le
Un elmo celtico in bronzo dorato.
loro divinità. I Veneti erano politeisti. Cremavano i defunti e conservavano le ceneri in vasi di bronzo, chiamati situle, che venivano posti in tombe nelle necropoli.
LA FESTA DI HALLOWEEN PIÙ La festa di Halloween ha origini celtiche. Segnava la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo, che veniva accolto accendendo grandi fuochi. I Celti, però, temevano che i falò attirassero streghe e diavoli e per spaventarli si aggiravano nell’oscurità con grandi lanterne e indossando maschere paurose.
Una situla in bronzo degli antichi Veneti.
I Celti I Celti erano una popolazione di pastori nomadi provenienti dall’Europa occidentale. Verso la fine del VI secolo a.C. attraversarono le Alpi e giunsero nella Pianura Padana, dove si insediarono. Da alcuni villaggi dei Celti si svilupparono in seguito città come Torino, Milano e Como. Nei pressi di Como è stata scoperta un’importante necropoli celtica, con moltissimi oggetti in ceramica e in metallo. Tra questi vi erano molte armi in bronzo e in ferro che testimoniano la natura guerriera dei Celti. Le lame delle spade o dei pugnali venivano spezzate prima di essere riposte nel sepolcro dei guerrieri morti, perché nessuno doveva usarle dopo di loro. I Celti erano politeisti e credevano che le divinità abitassero nei boschi e nelle acque. I loro sacerdoti, i druidi, avevano una grande importanza sociale e un grande potere. Spettava a loro il compito di tramandare le conoscenze e le tradizioni del proprio popolo.
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CHI
DOVE
QUANDO
I popoli dell’Italia antica
La civiltà delle palafitte Verso il 2200 a.C. popolazioni provenienti dal Nord Europa si stabilirono sulle sponde soprattutto del lago di Garda, ma anche dei laghi Maggiore e di Varese, dove costruirono villaggi di palafitte. Le palafitte erano capanne poste nel lago che poggiavano su una grande piattaforma di legno, sostenuta da pali conficcati nel fondo del lago. La posizione elevata del-
Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire com’è fatta una palafitta. Assomiglia a come l’hai disegnata?
le capanne rispetto al pelo dell’acqua costituiva una difesa contro gli attacchi dei nemici e degli animali selvatici. I Palafitticoli, cioè gli abitanti delle palafitte, praticavano soprattutto la pesca e la caccia.
La civiltà delle Terramare Verso il 1700 a.C., nelle pianure lombarda ed emiliana a Sud del Po si diffuse la civiltà delle Terramare. I Terramaricoli, cioè gli abitanti delle Terramare, vivevano in villaggi di capanne, costruite su piattaforme sostenute da pali fissati nel terreno per proteggersi dall’umidità del suolo. Spesso i villaggi erano circondati da argini di terra, che li riparavano dalle possibili inondazioni del Po o dei suoi affluenti. I Terramaricoli erano agricoltori e allevatori. Realizzavano attrezzi di pietra e di bronzo, lavoravano la ceramica e producevano
Ricostruzione di un villaggio di palafitte sul lago di Viverone, in Piemonte.
tessuti.
La civiltà Villanoviana Verso il 1200 a.C. i villaggi delle Terramare scomparvero. Nei territori a Sud del Po si affermò la civiltà Villanoviana, che successivamente si diffuse in una vasta area, specie in Toscana. I Villanoviani abitavano in grandi villaggi di capanne, privi di sistemi di difesa. Erano abili agricoltori e lavoravano il bronzo e il ferro. Tipiche della civiltà Villanoviana sono le urne cinerarie, cioè vasi con il coperchio contenenti le ceneri dei defunti. Se il defunto era di sesso maschile, il coperchio aveva la forma di un elmo; se era di sesso femminile, quella di una ciotola rovesciata.
La civiltà Villanoviana prende il nome da Villanova, una località nei pressi di Bologna dove vennero ritrovati reperti di questa civiltà.
IMPARO CON METODO Analizzo Sottolinea nel testo con i colori indicati le seguenti informazioni per i Terramaricoli e i Villanoviani: dove e quando si è sviluppata la civiltà; quali attività svolgevano.
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I POPOLI DELL’ITALIA ANTICA
CHI
DOVE
QUANDO
I popoli appenninici Intorno al 1300 a.C. nell’Appennino centromeridionale, fra le attuali regioni di Marche e Calabria, vivevano molti popoli diversi: Piceni, Umbri, Sabini, Latini, Sanniti, Dauni, Messapi e Bruzi. I Piceni arrivarono a occupare quasi tutte le Marche. Gli Umbri si stabilirono in una vasta zona di Umbria, Marche e Romagna. I Sanniti erano presenti in Abruzzo, Molise e Campania. I Sabini occuparono una parte al confine tra Umbria, Lazio e Abruzzo. I popoli Appenninici erano guerrieri. Allevavano capre e pecore ma erano anche abili commercianti, lavoravano la ceramica e scambiavano i loro prodotti con quelli degli agricoltori della pianura. Vivevano in grotte naturali o in piccoli villaggi di montagna e seppellivano i morti sotto grandi monumenti di pietra, chiamati dolmen. Scultura in pietra di un guerriero piceno denominato “Guerriero di Capestrano”.
IMPARO CON METODO Analizzo Sottolinea nel testo le seguenti informazioni sui popoli Appenninici: • quando si sono sviluppati; • quali erano le loro attività principali. Scrivi il territorio occupato dai: • Piceni ....................................................... ......................................................................
• Umbri ...................................................... ......................................................................
• Sanniti ..................................................... ......................................................................
• Sabini ....................................................... ......................................................................
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Alla fine del II secolo a.C., dopo numerose guerre e una lunga resistenza, i popoli dell’Appennino furono sottomessi da una nuova potenza in espansione: Roma. Un dolmen nelle Murge, sull’Appennino meridionale.
CHI
DOVE
QUANDO
I popoli dell’Italia antica
I Sardi e la civiltà dei Nuraghi Tra il II e il I millennio a.C., nell’interno della Sardegna, si sviluppò la civiltà dei Nuraghi, che prese il nome dalle abitazioni costruite per i guerrieri e le loro famiglie. Dapprima i nuraghi erano costruzioni isolate; in seguito divennero veri e propri complessi fortificati, formati da più torri collegate fra loro e protette da una cinta di mura. Oltre ai guerrieri la società nuragica comprendeva anche contadini e pastori, che vivevano in capanne sparse per la campagna attorno a un nuraghe e dipendevano dai guerrieri. Vi erano anche artigiani, molto abili nel lavorare il bronzo e il ferro. Inoltre le popolazioni nuragiche praticavano anche il commercio.
Tombe scavate nella roccia nella necropoli di Pantalica, in Sicilia.
Alla civiltà dei Nuraghi appartengono anche le Tombe dei Giganti, imponenti costruzioni di pietra dove venivano sepolti i guerrieri.
IMPARO CON METODO Analizzo
I Siculi In Sicilia abitavano Sicani, Elimi e Siculi. I Siculi occuparono la parte orientale dell’isola intorno al 1000 a.C. I loro villaggi erano costruiti principalmente sulle alture, per potersi difendere dai nemici. La società era composta da agricoltori, allevatori e da artigiani, che sapevano lavorare i metalli.
Sottolinea nel testo le seguenti informazioni per la civiltà nuragica e per i Siculi: • dove e quando si è sviluppata la civiltà; • le attività e le società.
I Siculi erano politeisti e seppellivano i defunti in necropoli scavate nella roccia. Ebbero contatti diretti con i Greci, che fondarono molte colonie in Sicilia.
Il complesso nuragico di Barumini, nella Sardegna centro-meridionale.
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Lo Storytelling
Un’amicizia inaspettata
Vieni con me e partecipa a una festa etrusca!
La grande casa degli Spurinas è illuminata da decine di lucerne e candelabri di bronzo. Nella sala del banchetto i danzatori si scatenano alla musica dei flauti. Il battito ritmato dei cròtali, le nacchere che usano per tenere il tempo, fa quasi tremare i muri. Larth sa di avere pochissimo tempo: al termine delle danze, sarà il turno di giocolieri, atleti e acrobati. Allunga la mano LETTURA ESPRESSIVA
verso un piatto di frittelle al miele, posato sul bancone della cucina… – E tu chi sei?
SaiLarth perché rompe gli Egizi unacostruivano brocca di bucchero, le piramidi? la speciale Che cosa ceramica contenevano? nera, lucida e sottile prodotta dagli Confrontati Etruschi. Cerca con i tuoi nellecompagni pagine seguenti e le tuelacompagne. foto di un vaso fatto dello stesso materiale.
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Gli Etruschi
Larth si volta di scatto, urtando una brocca col gomito. La ceramica nera e lucida si frantuma in mille pezzi sul pavimento. La ragazza che ha parlato lo guarda alzando le sopracciglia. A Larth basta un’occhiata alla sua veste e ai gioielli per capire chi è: Velelia, la figlia dei padroni di casa. – Mi… mi dispiace – balbetta, imbarazzato. – Volevo solo… – Rubare un dolce – conclude lei. Lo squadra dalla testa ai piedi. – Sei un lottatore? No, impossibile. Sei troppo mingherlino. – Sono un acrobata – dice Larth, offeso. – Davvero? Fai un salto mortale! – Qui? Adesso? – Adesso, sì. Mi sto annoiando a morte. Mamma dice che sono troppo giovane per partecipare al banchetto. – Ti è andata bene – le fa notare Larth. – Se vivessimo in Grecia, non potresti nemmeno uscire dalle stanze delle donne.
Ti è piaciuta la storia? Che cosa ti ha colpito di più?
– Bella consolazione! – Velelia gli punta un dito contro. – Fammi vedere qualche acrobazia, o dico a mamma che hai rotto la sua brocca preferita. Lo sai, vero, che il bucchero è la ceramica più pregiata che ci sia? Larth deglutisce. Ma lei scoppia a ridere. – Sto scherzando. Vieni, andiamo in giardino. E prendi tutti i dolci che vuoi. A Larth non serve altro per decidere.
LaAstatua Kai l’immagine si chiama Sfinge. Fai attenzione a come viene descritta nel testo e prova a paginache 74vede troverai dell’opera più famosa dell’arte etrusca, disegnarla su un foglio. Poiche vairisale a pagina vedia.C. come è fattate, nella realtà. il Sarcofago degli Sposi, circa66ale530 Secondo perché questa opera ci fa capire che le donne etrusche erano considerate alla pari con gli uomini?
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GLI ETRUSCHI
CHI
DOVE
QUANDO
La civiltà etrusca VENETI
LIGURI
Gli antichi chiamavano gli Etruschi con nomi diversi: il nome
Adria
Po
Felsina
era Tirreni per i Greci, Tusci o Etruschi per i Romani. Né i Greci
Spina
Arno
Arezzo
né i Romani, però, sapevano dire quale fosse l’origine di que-
M AR
Marzabotto
AD R I AT I CO
sto popolo. Oggi l’ipotesi degli storici e delle storiche è che la
PICENI
civiltà etrusca si sia formata dalla fusione tra i Villanoviani e
Volterra Cortona Populonia Chiusi Perugia Vetulonia Bolsena Roselle Vulci Tarquinia Veio SANNITI Cerveteri
un popolo giunto dalla Lidia, una regione dell’attuale Turchia.
re ve Te
Le prime tracce della civiltà etrusca risalgono al 900 a.C. circa.
M AR
Inizialmente gli Etruschi abitavano l’Etruria, un’area compresa fra le attuali regioni di Toscana e Lazio. Il loro territorio era
Roma LATINI Capua
T I RR EN O
Nola
Cuma Nucleo originario degli Etruschi
Nocera
ricco di acqua, di boschi e di pascoli per il bestiame; nel sottosuolo abbondavano i giacimenti di ferro, argento e rame. Dal 700 a.C. circa gli Etruschi iniziarono a espandersi verso
Massima espansione del territorio etrusco
Nord, sino al fiume Po, e verso Sud, lungo la costa tirrenica,
Le 12 città della Lega etrusca
fino alla Campania. La civiltà etrusca ebbe il suo periodo di massimo splendore fra il 700 e il 500 a.C. e iniziò a decadere nel 396 a.C., quando Roma conquistò la città di Veio. Verso la fine del III secolo a.C. tutte le città etrusche erano sotto il dominio di Roma.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi il testo in cui lo storico greco Erodoto parla della provenienza degli Etruschi. Poi rispondi alle domande. Ci fu in tutta la Lidia una grande carestia. Il re divise allora il suo popolo in due gruppi; estrasse a sorte quello che doveva allontanarsi dalla Lidia e vi pose a capo suo figlio Tirreno. Gli emigranti costruirono navi e si misero in mare finché giunsero nel Paese degli Umbri, dove costruirono città e dove abitano tuttora. Ma mutarono il loro nome in Tirreni.
• Per quale motivo alcuni abitanti della Lidia lasciarono la propria terra? • Dove arrivarono? • Che nome si diedero?
Lavoro con la linea del tempo Colora sulla linea il periodo in cui si sviluppò la civiltà etrusca e usa le lettere per collocare gli eventi importanti nei cartellini. A. conquista romana di Veio B. inizio della civiltà etrusca
1000 a.C.
72
................
C. sottomissione al dominio di Roma D. inizio dell’espansione territoriale
................
500 a.C.
................
................
0
I popoli dell’Italia antica
ATTIVITÀ
Le attività
IMPARO CON METODO
Gli Etruschi bonificarono ampi territori paludosi per praticare l’agricoltura con coltivazioni di cereali e legumi in pianura, viti e olivi sulle colline.
Parole speciali Ti ricordi che cosa significa “bonificare”? Scrivilo qui.
Inoltre scavavano miniere per estrarre le risorse di cui era
……………………….................................……
ricco il sottosuolo: rame e piombo dalle Colline Metallife-
Espongo
re e ferro dall’Isola d’Elba. Gli Etruschi erano abili artigiani, fondevano i metalli e li lavoravano per realizzare armi, strumenti di lavoro e oggetti per la vita quotidiana. Con l’oro e l’argento che importavano da altri Paesi producevano gioielli molto raffinati. Gli artigiani Etruschi, inoltre, utilizzavano l’argilla e il carbone per produrre il bucchero, una ceramica particolare dalla superficie nera e lucida. Con il bucchero i vasai realizzavano recipienti di varie forme. Le materie prime di cui era ricca l’Etruria e i prodotti degli artigiani erano molto richiesti. Infatti, grazie alla vicinanza
Rispondi alle domande per esporre quello che hai imparato sulle attività degli Etruschi. • Di quali particolari risorse era ricca l’Etruria? • Che cosa producevano i contadini? • Che cosa producevano gli artigiani? • Quale altra attività svolgevano gli Etruschi?
del Mar Tirreno e alla loro potente flotta mercantile, i mercanti etruschi praticavano intensi scambi commerciali in tutto il Mediterraneo.
Una fibbia in oro finemente lavorato
IMPARIAMO INSIEME Vuoi realizzare anche tu una marionetta etrusca? Vai a pagina 191 del Laboratorio e scopri come fare.
Un vaso in bucchero.
Un cavallino in bronzo.
CARTA GEOSTORICA Il territorio degli Etruschi VIDEO Gli Etruschi
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GLI ETRUSCHI
Prima di svolgere l'esercizio torna alle pagine 70-71 e leggi il racconto.
SOCIETÀ
L’organizzazione sociale degli Etruschi Gli Etruschi occupavano un territorio molto vasto, ma non formarono mai uno Stato unitario. Erano organizzati in numerose città-Stato indipendenti. Alcune città erano legate tra loro da un’alleanza di carattere soprattutto religioso: la Lega dei dodici popoli. Ogni anno i rappresentanti delle città alleate si riuniva-
IMPARIAMO INSIEME
no nel santuario del dio Voltumna, presso il lago di
L’immagine raffigura un sarcofago etrusco in terracotta dipinta ritrovato in una tomba della necropoli di Cerveteri. Sul sarcofago sono rappresentati due sposi che partecipano a un banchetto.
problemi del rapporto tra le città e trattavano affari
Osserva le espressioni dei due personaggi, l’abbigliamento e l’atteggiamento del marito verso la moglie: quali informazioni puoi ricavare sulla posizione delle donne nella società etrusca? Confrontati con l’insegnante e con la classe.
Bolsena, nel Lazio. In quell’occasione discutevano i commerciali. In un primo tempo ogni città-Stato era governata da un re, il lucumone, affiancato da un consiglio formato dai rappresentanti delle famiglie più importanti. In seguito, tra il VI e il V secolo a.C., il potere passò nelle mani di poche famiglie aristocratiche e la monarchia fu sostituita da un governo oligarchico. La società etrusca era divisa in due grandi gruppi: • le persone ricche e potenti, che possedevano le terre, le navi e i laboratori artigiani; • i contadini e i lavoratori al servizio dei ricchi proprietari. Anche i sacerdoti erano molto influenti, perché presso il popolo etrusco la religione era molto importante. C’erano poi gli schiavi che, in genere, erano prigionieri di guerra.
Le donne etrusche Nella società etrusca le donne erano tenute in grande considerazione. Il loro ruolo era ritenuto di pari importanza rispetto a quello degli uomini. Erano istruite, libere, indipendenti, potevano partecipare ai banchetti con gli uomini e discutere liberamente di ESPLORA L’IMMAGINE
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politica e di arte, assistere agli spettacoli pubblici e viaggiare senza essere accompagnate.
I popoli dell’Italia antica
SOCIETÀ
La vita quotidiana degli Etruschi L’alimentazione degli Etruschi era costituita da cereali, frutta, carne, pesce, vino, olio. Con il latte di mucca si producevano formaggi e yogurt. Come abbigliamento le donne indossavano una lunga tunica e un mantello in lana o in lino e calzavano sandali in cuoio. Portavano orecchini, collane e bracciali. Inoltre avevano molta cura del loro aspetto, come dimostra il ritrovamento di specchi e trucchi nelle tombe, e facevano uso di profumi ricavati da piante e da fiori particolari. Gli uomini indossavano una tunica corta con un mantello sopra le spalle. Il copricapo più diffuso era una calotta di lana. I ricchi amavano il divertimento e spesso organizzavano feste
IMPARO CON METODO Espongo Rispondi alle domande per esporre quello che hai imparato sulla vita quotidiana degli Etruschi. • Che cosa mangiavano gli Etruschi? • Quali abiti indossavano gli uomini e le donne etrusche? • In che modo si divertivano?
e banchetti. Mangiavano sdraiati su bassi letti, assistevano a spettacoli di danza e ascoltavano la musica di flauti e arpe. Ai banchetti partecipavano anche le donne.
Affreschi da tombe etrusche che raffigurano una coppia di suonatori e una scena di banchetto.
GLI SPECCHI ETRUSCHI
PIÙ
Nelle tombe etrusche sono stati ritrovati molti specchi, che facevano parte del corredo funebre delle donne. In genere erano realizzati in bronzo: il lato posteriore era abbellito con decorazioni e il lato in cui ci si specchiava veniva reso riflettente lucidando la lastra di metallo.
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GLI ETRUSCHI IMPARO CON METODO
SOCIETÀ
Le città etrusche Gli Etruschi fondarono numerose città, tra cui Perugia, Vol-
Espongo A turno, con un compagno o una compagna, raccontate: • come si svolgeva il rito di fondazione delle città etrusche; • qual era la struttura delle città.
terra, Arezzo, Tarquinia, Populonia, Felsina (l’attuale Bologna). Le città etrusche venivano fondate secondo un procedimento preciso. Nel giorno che i sacerdoti avevano indicato come favorevole iniziava il rito della fondazione: il fondatore, guidando un aratro trainato da un toro e da una mucca, tracciava un solco che indicava il perimetro della futura città. Lungo il solco, con enormi massi di pietra, venivano innalzate le mura, considerate sacre e invalicabili. Anche la struttura delle città etrusche aveva caratteristiche precise. Le porte di accesso che si aprivano nelle mura avevano la forma di grandi archi. Si entrava in città in corrispondenza delle vie principali, che si incrociavano ad angolo retto, dividendo la città in quartieri. La parte più alta delle città ospitava l’acropoli, su cui sorgevano i templi e gli edifici pubblici. Le abitazioni comuni e le botteghe si trovavano nella parte bassa. Le case etrusche erano formate da un insieme di edifici disposti intorno a un cortile. Le stanze erano arredate in modo semplice. Alcuni locali erano adibiti a magazzini per conservare le merci. Gli edifici erano in legno, con decorazioni in ar-
L’arco etrusco del III secolo a.C. nella cinta muraria della città di Volterra.
gilla; le fondamenta erano in pietra. Le città etrusche erano provviste di servizi, come gli acquedotti e una rete di fognature che raccoglieva le acque sporche.
L’ARCO A VOLTA
PIÙ
Nelle porte delle città gli Etruschi utilizzavano la tecnica dell’arco a volta. Per costruire l’arco prima veniva realizzata una struttura provvisoria in legno, che serviva da sostegno. Poi venivano inserite delle pietre squadrate, partendo dalle estremità laterali. Alla fine veniva collocata al centro dell’arco una pietra a forma di cuneo, chiamata chiave di volta, che impediva alle altre pietre di cadere.
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RELIGIONE
I popoli dell’Italia antica
La religione degli Etruschi Gli Etruschi erano politeisti e, come la maggior parte dei popoli antichi, identificavano gli dèi con le forze della natura. Dopo essere venuti a contatto con i Greci, cominciarono a immaginare gli dèi come gli esseri umani. Le loro divinità più importanti erano: Tinia, sua moglie Uni e la loro figlia Menrva, corrispondenti agli dèi greci Zeus, Era e Atena. C’erano anche divinità legate al mondo dei morti, come Charun, che accompagnavano le anime nell’oltretomba. Alle divinità erano dedicati templi e altari domestici presso cui
Statuetta in bronzo della dea Menrva.
si pregava e si facevano offerte per ottenere la loro benevolenza.
La divinazione Gli Etruschi pensavano che fosse possibile interpretare il volere degli dèi osservando i messaggi che questi inviavano attraverso fenomeni naturali. L’interpretazione del volere degli dèi era chiamata divinazione ed era affidata a sacerdoti con abilità particolari: • gli arùspici, che studiavano le viscere degli animali offerti in sacrificio; • gli àuguri, che studiavano il volo degli uccelli e i fenomeni celesti, in particolare i tuoni e i fulmini.
Manufatto in bronzo che raffigura un fegato di animale, usato dagli arùspici per interpretare il volere degli dèi.
Resti di un tempio etrusco a Fiesole.
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GLI ETRUSCHI
CONOSCENZE E INVENZIONI
La lingua e la scrittura Le informazioni che abbiamo sulla lingua degli Etruschi provengono quasi tutte dalle stele funerarie e da poche altre fonti. Sono testi brevi, scritti con un alfabeto di tipo greco. I testi giunti fino a noi sono stati letti e in gran parte tradotti, ma non se ne sono ricavate molte informazioni e non hanno consentito di decifrare completamente la lingua, perché contengono quasi solo nomi propri o indicazioni di parentela. Sappiamo che gli Etruschi scrivevano e leggevano da destra verso sinistra e che, almeno inizialmente, non separavano le parole tra loro. Le lamine d’oro ritrovate a Pyrgi, l’antico porto della città di Cerveteri, contengono un’iscrizione in due lingue, il fenicio e l’etrusco, e ciò ha permesso di chiarire alcuni aspetti e di interpretare alcune parole. Il cippo di Perugia, che contiene circa 136 parole in scrittura etrusca, in gran parte nomi di persone.
IMPARO CON METODO Analizzo Sottolinea nel testo con i colori indicati la risposta alle seguenti domande. Da quale alfabeto deriva quello etrusco? Come erano scritte inizialmente le parole? In che modo gli studiosi e le studiose sono riusciti a interpretare alcune parole etrusche? Le lamine d’oro di Pyrgi che cosa contengono?
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Le lamine d’oro di Pyrgi.
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile Le città dei morti Gli Etruschi credevano nella vita oltre la morte, che consideravano come un proseguimento della vita terrena. Nelle tombe sono stati ritrovati affreschi e bassorilievi che rappresentano scene di vita quotidiana, oltre a numerosi oggetti appartenenti ai defunti, come avveniva presso gli Egizi. Le tombe erano raggruppate in grandi necropoli, le città dei morti. La necropoli di Tarquinia, chiamata anche Monterozzi, contiene circa 6 000 tombe scavate nella roccia. È molto conosciuta soprattutto per le 200 tombe affrescate con dipinti che raffigurano banchetti e danze, scene di festa o momenti particolari della vita del defunto. Si tratta di documenti molto importanti per conoscere le abitudini degli Etruschi, soprattutto quelle delle famiglie aristocratiche.
IMPARO CON METODO Prima di leggere Imparerai dalle immagini e dai documenti a confrontare il passato per conoscere il presente e salvaguardare il futuro. Parole speciali Le parole del testo ti aiutano a ricordare che cos’era una necropoli, scrivilo qui: ……………………….................................……
Collego Ti ricordi quale altra civiltà che hai incontrato quest’anno utilizzava le tombe a tumulo? ……………………….................................……
Affresco con una scena di banchetto da una tomba di Tarquinia.
La necropoli vicino a Cerveteri, chiamata anche la Banditaccia, è organizzata come una città, con strade e quartieri. Alcune tombe sono scavate nella roccia, altre hanno la forma di capanne o casette. Le tombe più tipiche sono a tumulo, hanno forma circolare e sono sormontate da una collinetta di terra e pietre.
Una strada della necropoli di Cerveteri: sulla destra le tombe a casetta, sulla sinistra le tombe a tumulo.
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HO IMPARATO La sintesi per immagini
I popoli dell’Italia antica e gli Etruschi
Ripassa con me!
Osservo, leggo, espongo Osserva i disegni, leggi e usa le sintesi per ricostruire ciò che sai, ed esporre.
CHI
DOVE
QUANDO
POPOLI ITALICI
Dal 2200 a.C. in Italia svilupparono molte civiltà. A Nord c’erano i Camuni, i Liguri, i Veneti, i Celti, i Palafitticoli e i Terramaricoli. Nell’Italia centrale c’erano i Villanoviani e i popoli Appenninici. In Sardegna abitavano i Sardi e in Sicilia i Siculi.
ATTIVITÀ
RELIGIONE
POPOLI ITALICI
La maggior parte dei popoli Italici praticava l’agricoltura e l’allevamento. Alcuni erano pastori nomadi o artigiani e commercianti. Alcuni erano abili nella lavorazione dei metalli. Alcuni popoli erano guerrieri. Tutti i popoli Italici erano politeisti; alcuni praticavano il culto dei morti.
ATTIVITÀ
RELIGIONE
ETRUSCHI
CHI
DOVE
QUANDO
ETRUSCHI
Erano agricoltori e allevatori. Gli
La civiltà etrusca si sviluppò dal 900 a.C.
artigiani lavoravano i metalli e la
in una regione tra il Mar Tirreno e i fiumi
ceramica (bucchero). Erano anche
Arno e Tevere chiamata Etruria. Erano or-
abili mercanti e avevano una poten-
ganizzati in città-Stato indipendenti con a
te flotta per i commerci. Erano abili
capo un lucumone. Verso il 200 a.C. le cit-
costruttori e architetti e utilizzaro-
tà etrusche erano state tutte assorbite dai
no per primi l’arco a volta.
Romani.
Erano politeisti, credevano nella vita dopo la morte e praticavano la divinazione.
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ESPLORA L'IMMAGINE
HO IMPARATO La mappa
I popoli dell’Italia antica Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
Camuni • Celti • Friuli-Venezia Giulia • nuragica • palafitticoli • Sardi • Sicilia • Veneti • villanoviani
Le civiltà italiche DOVE A partire dal Neolitico .................................
e Liguri erano già presenti al Nord.
QUANDO
I ................................. si stabilirono nelle zone degli attuali Veneto, Trentino-Alto Adige,
Sulle sponde dei laghi del Nord Italia sono stati ritrovati resti di villaggi
.................................
nei pressi di Bologna sono stati ritrovati i resti di villaggi
.................................
ATTIVITÀ
In Sardegna i diedero vita alla civiltà
nel 1400 a.C. circa si stabilirono in
nel 500 a.C. circa giunsero in Pianura Padana i
.................................
.................................
.................................
i Siculi.
.................................
.................................;
MAPPA DI VERIFICA
.................................
Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
alfabeto • artigiani • commercio • Etruria • lucumone • necropoli • oligarchico • politeisti • Toscana • volta
Gli Etruschi DOVE
ATTIVITÀ
SOCIETÀ
CONOSCENZE
RELIGIONE
Vivevano nelle zone delle attuali
Erano agricoltori e allevatori, ma sopratutto abili
Erano divisi in città-Stato, all’inizio guidate da un
Il loro ........................... deriva da quello
Erano ..............................
.........................................
................................. .
.........................................
Praticavano il culto dei morti, per i quali costruivano grandi
......................................,
Umbria e Lazio. La loro regione era chiamata .........................................
Si dedicarono al .................................
via mare.
Dal VI secolo a.C. passarono a un governo
Per primi usarono l’arco a
.........................................
.........................................
.........................................
81
HO IMPARATO La verifica più facile
1
I popoli dell’Italia antica e gli Etruschi
Sottolinea il nome del popolo che corrisponde alla descrizione. Aiutati con la carta geostorica. � I Liguri / Celti abitavano in un territorio più vasto dell’attuale Liguria. Erano divisi in tribù di guerrieri.
Camuni Veneti palafitticoli terramaricoli
Celti
� I Villanoviani / Camuni vivevano in Valcamonica (Lombardia), dove hanno lasciato centinaia di incisioni su pietra: scene di vita quotidiana, di caccia e di guerra.
Villanoviani
Liguri
Etruschi
Piceni
Sabini Latini Sanniti
� I Latini / Veneti, esperti allevatori di cavalli, abitavano in una zona più vasta dell’attuale Veneto. � I Villanoviani / Etruschi, che prendono il nome da una località nei pressi di Bologna, vivevano in villaggi di capanne costruite con pali di legno conficcati nel terreno.
Umbri
Campani
Apuli Iapigi Lucani
Sardi
Messapi
Enotri Bruzi
� Gli Etruschi / Umbri vivevano fra il Tevere e l’Arno, tra gli Appennini e il Mar Tirreno. Erano abili agricoltori, artigiani e mercanti.
Siculi Sicani
� I Sicani / Sardi costruivano torri di pietra chiamate nuraghi; i loro resti si possono ammirare in Sardegna. � I Siculi / Sardi e i Sicani giunsero in Sicilia dal mare. Le loro attività erano l’agricoltura e l’allevamento.
2
Completa il testo con le parole seguenti. arco • artigiani • lucumone • metalli • politeisti • sacerdoti • schiavi Gli Etruschi erano organizzati in città-Stato indipendenti governate da un re, chiamato ................................................................... , che era anche un capo religioso. Nella società etrusca i guerrieri e i .......................................................... avevano un ruolo importante. Gli ................................................................... e i mercanti riuscirono ad arricchirsi grazie ai commerci nel Mar Mediterraneo. All’ultimo posto della società c’erano gli ..................................................... . La principale attività degli Etruschi era la lavorazione dei ..................................................... , con cui realizzavano attrezzi, armi e gioielli. Gli Etruschi furono abili costruttori e architetti e furono i primi a utilizzare l’..................................................... a volta. Gli Etruschi erano ..................................................... .
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HO IMPARATO
I popoli dell’Italia antica e gli Etruschi 1
Scrivi il nome del popolo che corrisponde alla descrizione. Aiutati con la carta geostorica.
• I .......................................................... abitavano in un territorio più vasto dell’attuale Liguria. Erano divisi in tribù di guerrieri.
• I .......................................................... vivevano in Valcamonica (Lombardia), dove hanno lasciato centinaia di incisioni su pietra: scene di vita quotidiana, di caccia e di guerra.
• I .........................................................., esperti allevatori di cavalli, abitavano in una zona più vasta dell’attuale Veneto.
• I .........................................................., che prendono il nome da una località nei pressi di Bologna, vivevano in villaggi di capanne costruite con pali di legno conficcati nel terreno.
• I .......................................................... costruivano torri di pietra chiamate nuraghi; i loro resti si possono ammirare in Sardegna.
• I .......................................................... e i Sicani giunsero in Sicilia dal mare. Le loro attività erano l’agricoltura e l’allevamento.
2
Completa il testo. Gli Etruschi erano organizzati in città-Stato indipendenti governate da un re, chiamato .......................................................... , che era anche un capo religioso. Successivamente il potere passò a un governo .......................................................... . Nella società etrusca i guerrieri e i .......................................................... avevano un ruolo importante. Gli .......................................................... e i mercanti riuscirono ad arricchirsi grazie ai commerci nel Mar Mediterraneo. All’ultimo posto della società c’erano gli .......................................................... . Sulle colline gli agricoltori coltivavano .......................................................... e viti. Le zone paludose di pianura furono .......................................................... per coltivare cereali e legumi. Il legname dei boschi serviva per costruire .......................................................... e navi. La principale attività però era la lavorazione dei .......................................................... , con cui gli Etruschi fabbricavano attrezzi, armi e gioielli che i mercanti commerciavano via mare con la loro .......................................................... mercantile. Abili architetti inventarono l’........................................................... Adoravano diverse divinità, erano ........................................................... Adoravano divinità simili a quelle greche, alle quali facevano offerte per ottenerne la benevolenza.
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La civiltà
romana
Audio video e oggetti digitali dell’unità
La nascita di Roma, al centro dell’Italia
CHI LA CIVILTÀ ROMANA LA MONARCHIA
Verso la fine del II millennio a.C. alcune popolazioni provenienti dall’Est dell’Europa si stabilirono al centro della Penisola italiana, lungo il corso del fiume Tevere, a poca distanza dal Mar Tirreno. A queste popolazioni fu dato il
LA CIVILTÀ ROMANA LA REPUBBLICA LA CIVILTÀ ROMANA L’IMPERO
nome di Latini. La valle del fiume era occupata da paludi, così i Latini fondarono i loro villaggi sulla cima di sette colli che si trovano sulla riva sinistra del Tevere. Nell’VIII secolo a.C. questi villaggi si unirono e formarono un’unica città, Roma, che con il passare dei secoli divenne sempre più grande e potente. La storia della civiltà romana è divisa in tre periodi: Monarchia, Repubblica e Impero.
753 a.C.
509 a.C.
QUANDO MONARCHIA
1500 a.C.
84
1000 a.C.
500 a.C. ATTIVITÀ NEL QUADERNO pagg. 166-187
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E R R A N EO VIDEO La civiltà romana · I Romani
L’IMPERO
27 a.C.
476 d.C.
REPUBBLICA IMPERO 0
500 d.C. Vai a Le mie mappe pagg. 26-27, 28-29, 30-31
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Lo Storytelling
la foto è shuttersotock
Un incontro indimenticabile
Vieni con me ed esplora con Manlio i sotterranei di un anfiteatro romano!
Manlio cammina in fretta lungo il corridoio. Nessuno gli chiede che cosa ci faccia un bambino nei sotterranei dell’anfiteatro. La luce, là sotto, è scarsa e gli schiavi sono occupati a trasportare gli attrezzi scenici. Il soffitto trema sopra le loro teste. Per un momento Manlio rimpiange di non essere seduto sulle gradinate insieme ai LETTURA ESPRESSIVA
suoi genitori, che lo staranno cercando dappertutto. Camminando a testa bassa, va quasi a sbattere contro una grande gabbia. Una tigre ringhia attraverso le sbarre. Manlio la fissa negli occhi, ipnotizzato, finché un addetto non lo spinge via. – Allora, vuoi spostarti? Questa bestia deve entrare subito in scena! Otto schiavi robusti si mettono a spingere un macchinario e la gabbia si solleva cigolando.
La tigre che vede Manlio sarà usata in un combattimento contro i gladiatori. Oggi questo tipo di spettacolo non è più permesso, ma in alcuni Paesi è ancora possibile usare gli animali nei circhi. Tu che cosa ne pensi? Confrontati con la tua classe.
86
La civiltà romana
Quando una botola si spalanca nel soffitto, un fracasso assordante si riversa nel sotterraneo: il boato prodotto da settantamila persone che urlano, fischiano e battono i piedi tutte insieme. Manlio si infila in un passaggio laterale e si ritrova in una specie di spogliatoio, dove diversi uomini a torso nudo sono seduti su panche di legno.
Ti è piaciuta la storia? Felix è l’idolo di Manlio, e il tuo chi è? Perché?
Un uomo si alza, con l’elmo sottobraccio. – È già ora? Dov’è la mia spada? Manlio riconosce subito la cresta verde e la testa d’aquila sull’elmo: è Felix, il suo idolo! – Da grande voglio diventare come te! – dice tutto d’un fiato. Felix non lo guarda nemmeno, mentre si fascia le gambe e il braccio destro con le bende protettive di cuoio. – Perché? – Sei fortissimo e non hai paura di niente! Uno schiavo si affaccia nella stanza. – Traci, reziari e mirmilloni, tocca a voi! Felix guarda Manlio negli occhi. – Solo chi ha paura può essere coraggioso. Poi esce, pronto ad affrontare il suo destino.
I gladiatori erano suddivisi in diverse categorie in base alle armi e allo stile di combattimento. Che cosa distingueva un trace, un reziario e un mirmillone? Con l’aiuto dell’insegnante, cerca qualche immagine su Internet e descrivi le differenze.
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I ROMANI
CHI
DOVE
QUANDO
Le origini di Roma I primi insediamenti dei Latini erano piccoli villaggi di agricoltori e pastori situati su sette colli, vicinissimi al fiume Tevere: il Palatino, l’Aventino, il Celio, l’Esquilino, il Viminale, il Quirinale e il Capitolino. I villaggi dei Latini si trovavano in una posizione geografica La ricostruzione di uno dei villaggi di capanne da cui si formò Roma.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le carte geostoriche
molto favorevole: • al centro della Penisola, • sul fiume Tevere, • vicino al mare. Ai piedi del colle Palatino, inoltre, l’Isola Tiberina formava una specie di ponte naturale tra le due sponde del fiume, che qui poteva essere attraversato facilmente.
Osserva la carta, che rappresenta il luogo in cui nacque la città di Roma:
A fianco del Tevere passavano due importanti vie commer-
• sottolinea i nomi dei sette colli; • cerchia l’Isola Tiberina.
sulla riva del Mar Tirreno. Il sale, nell’antichità, era una merce
ciali. Una strada collegava l’Etruria alla Magna Grecia. L’altra, la Via del Sale, attraversava il fiume e arrivava fino alle saline preziosa, perché serviva per conservare i cibi. Intorno al 753 a.C. dall’unione dei villaggi latini nacque Roma.
LA LEGGENDA DELLA NASCITA DI ROMA
Via del Sale
CARTA GEOSTORICA Le origini di Roma
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PIÙ
Secondo una leggenda la sacerdotessa Rea Silva ebbe dal dio Marte due bambini: i gemelli Romolo e Remo. La famiglia di Rea Silva non voleva che lei tenesse i bambini e incaricò i suoi servi di ucciderli. I servi, però, abbandonarono i gemelli in una cesta nelle acque del Tevere. Una lupa trovò la cesta sulla riva e allattò i due bambini per alcuni giorni, poi furono trovati e allevati da un pastore. Una volta cresciuti, i due fratelli decisero di fondare una loro città; secondo la volontà degli dèi, Romolo ebbe l’incarico di tracciare con l’aratro il confine della città. Remo, geloso del fratello, lo aggredì e rimase ucciso nella lotta. La nuova città prese il nome del suo fondatore e si chiamò Roma. Romolo fu il suo primo re. Secondo la leggenda, era il 21 aprile del 753 a.C.
QUANDO
La civiltà romana
SOCIETÀ
Il periodo della Monarchia Nei primi secoli dopo la sua fondazione Roma fu una città-Stato. Era governata da un re, eletto dai capi delle famiglie più importanti, che restava in carica per tutta la vita. Il re comandava l’esercito, amministrava la giustizia, emanava le
Senato deriva dalla parola latina senex, che significa “anziano”. Monarchia deriva dal greco e significa “governo di uno solo”.
leggi ed era anche il capo religioso. Il re, nel governo, era affiancato dal Senato: un consiglio di anziani che appartenevano alle famiglie più importanti. Nel periodo della Monarchia, che durò più di due secoli, Roma si trasformò in una città vera e propria. La popolazione aumentò, le capanne con i tetti di paglia diventarono case in muratura e vennero costruiti templi e spazi attrezzati per il commercio. Le paludi della valle del Tevere furono bonificate.
IMPARO CON METODO Ricostruisco Colora i riquadri con lo stesso colore per ricostruire le frasi. Nei suoi primi secoli Roma
era il consiglio degli anziani.
Il Senato
si arricchì di templi.
Roma durante la Monarchia
fu governata da re.
Il re
Una riunione del Senato.
CARTA GEOSTORICA La Monarchia La Repubblica
amministrava la giustizia.
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I ROMANI
IMPARO CON METODO Analizzo Scrivi il nome del re collegato ai fatti descritti. • Fondazione di Roma: .........................................................................
• Distruzione di Alba Longa: .........................................................................
• Fondazione di Ostia:
SOCIETÀ
I leggendari sette re di Roma Sui re che governarono Roma non ci sono notizie storiche precise, ma secondo la tradizione furono sette.
Romolo, il leggendario fondatore della città, stabilì le regole per governare, organizzò l’esercito e il funzionamento della giustizia. Distribuì gli appezzamenti di terra coltivabile alle cento famiglie più importanti. Stabilì alleanze con i popoli vicini, in particolare con i Sabini.
.........................................................................
• Costruzione della Cloaca Massima: .........................................................................
• Fine della Monarchia: .........................................................................
Numa Pompilio organizzò la vita religiosa di Roma, stabilì i compiti dei sacerdoti e le cerimonie in onore degli dèi. Introdusse anche un nuovo calendario di 365 giorni distribuiti in dodici mesi.
• Introduzione di un nuovo calendario: .........................................................................
• Costruzione di imponenti mura:
Tullo Ostilio fu un re guerriero. Ampliò il territorio di Roma e conquistò la città latina di Alba Longa. A causa della sua scarsa religiosità, venne trafitto da Giove con una saetta.
.........................................................................
Anco Marzio conquistò nuovi territori verso il mare e fondò la città di Ostia. Fece anche costruire il primo ponte sul Tevere, il ponte Sublicio.
Servio Tullio riorganizzò l’esercito ed estese a tutti i cittadini l’obbligo di farne parte. Fece costruire importanti opere pubbliche, come l’acquedotto e una grande cerchia di mura, dette appunto “serviane”.
90
Tarquinio Prisco era di origine etrusca. Fece realizzare grandi opere, come la rete fognaria, chiamata Cloaca Massima. Fece anche ampliare il Foro, la grande piazza dove si svolgevano le attività commerciali, politiche e religiose della città e intorno alla quale sorgevano gli edifici pubblici.
Tarquinio il Superbo, l’ultimo re di Roma, è ricordato come un re prepotente. Con il proprio comportamento provocò l’ostilità delle famiglie più potenti e il malcontento della popolazione, e per questo fu cacciato dalla città. Con la sua cacciata ebbe termine anche la Monarchia.
La civiltà romana
SOCIETÀ
L’organizzazione sociale Nell’antica Roma la società era divisa in tre gruppi: i patrizi, i plebei e gli schiavi.
I patrizi, secondo la leggenda, erano i discendenti delle cento famiglie a cui Romolo aveva assegnato delle terre, per ricompensarle dell’aiuto dato durante la fondazione della città. I patrizi erano i soli a partecipare alla vita politica e al governo della città. Dalle loro famiglie provenivano i soldati che formavano l’esercito, che svolgevano stabilmente questo incarico e dovevano armarsi a proprie spese.
IMPARO CON METODO Espongo
Un gruppo di patrizi.
I plebei erano per lo più contadini, artigiani e mercanti che non avevano proprietà e vivevano solo del proprio lavoro. Erano liberi, ma non potevano partecipare alla vita politica; in caso di guerra, però, erano costretti a combattere. Se avevano dei debiti e non riuscivano a pagarli potevano perdere la libertà, diventando schiavi.
Due artigiani che vendono coltelli.
Gli schiavi erano i prigionieri di guerra oppure dei plebei che non avevano pagato i loro debiti o erano stati condannati per gravi colpe. Gli schiavi erano privi di ogni libertà e appartenevano a un padrone, che poteva decidere della loro vita o della morte. A volte i padroni decidevano di restituire a uno schiavo o a una schiava la libertà: in questo caso essi diventavano cittadini romani e venivano definiti “liberti”.
Patrizi deriva dalla parola latina patres, che significa “padri”. I patrizi, infatti, discendevano dalle famiglie che avevano partecipato alla fondazione di Roma. Plebei erano coloro che appartenevano alla plebs, “plebe”, cioè al popolo.
Cerca le parole chiave e trascrivile su un foglio o sul quaderno. Poi a turno, con un tuo compagno o una tua compagna, esponete quello che avete imparato. Ricostruisco Indica se le seguenti frasi sono vere (V) o false (F). • In caso di guerra, solo i patrizi avevano il compito di V combattere. • Patrizi e plebei godevano di diritti molto simili. V • Mercanti, artigiani e schiavi formavano il gruppo dei plebei. V • I patrizi possedevano V le terre. • I plebei partecipavano alla vita politica V di Roma. • A volte i padroni restituivano la libertà V ai loro schiavi.
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Schiavi che lavorano alla costruzione di una strada.
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I ROMANI
SOCIETÀ
Il periodo della Repubblica Repubblica è una parola di origine latina e significa “cosa (res) di tutti (publica)”.
Nel 509 a.C., dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, a Roma venne proclamata la Repubblica. Durante questo periodo i Romani furono governati dal Senato, da un gruppo di magistrati, cioè funzionari che si occupavano dei diversi settori in cui era
IMPARO CON METODO
organizzata la città, e da assemblee formate dai cittadini. Il Senato, composto dai capifamiglia patrizi, discuteva le leggi, stringeva le alleanze, dichiarava guerra in nome della città,
Parole speciali Sottolinea nel testo le parole che ti aiutano a capire chi erano i magistrati romani.
controllava il lavoro dei magistrati. Le assemblee dei cittadini, chiamate comizi, avevano il compito di esprimere un parere sulle leggi, ma non potevano modificarle. Durante le assemblee venivano eletti i magistrati e, in caso di grave pericolo veniva nominato un dittatore, che restava in carica sei mesi e concentrava tutti i poteri nelle sue mani. Un’altra figura importante era il pontefice massimo, che era il capo dei sacerdoti e si occupava dei culti religiosi della società romana.
Le magistrature I magistrati romani, che restavano in carica un anno, avevano vari compiti e denominazioni.
I magistrati più importanti erano i consoli, che comandavano l’esercito, proponevano le leggi e prendevano le decisioni più importanti. I consoli erano due perché ognuno doveva controllare che l’altro non prendesse troppo potere: in questo modo si evitava il rischio di ritornare alla Monarchia. I censori registravano il numero dei cittadini e si occupavano di far pagare le tasse. I questori amministravano il denaro ottenuto dal versamento delle tasse da parte delle famiglie romane. I pretori avevano il compito di far rispettare le leggi e di risolvere le liti fra gli abitanti di Roma. Gli edili si occupavano di fare costruire edifici pubblici, strade, ponti e acquedotti e di mantenerli efficienti; inoltre organizzavano le feste pubbliche e dovevano garantire il rifornimento di grano.
92
SOCIETÀ
La civiltà romana
Patrizi e plebei A Roma i patrizi avevano diritti e privilegi. Quando Roma conquistava un nuovo territorio, le terre dei popoli vinti diventavano proprietà dello Stato, che le concedeva ai patrizi a prezzi molto bassi. Con la proprietà delle terre i patrizi si arricchivano molto. I plebei, che costituivano la maggior parte della popolazione, avevano invece solo doveri e non potevano partecipare al governo di Roma. I plebei lavoravano le terre dei patrizi. Inoltre, durante le guerre dovevano combattere: quindi erano costretti a lasciare il lavoro, facendo mancare alla propria famiglia il necessario per vivere.
Un patrizio discute con alcuni plebei che chiedono il riconoscimento dei propri diritti.
La ribellione della plebe Nel 494 a.C., esasperati dal fatto di non avere diritti, i plebei si ribellarono e si ritirarono per protesta sul colle Aventino, fuori dalle mura di Roma. In seguito a questa protesta la plebe ottenne alcune leggi a suo favore. Poi i plebei riuscirono anche a ottenere che le leggi fossero scritte, e non più solo tramandate a voce, per permettere a tutti di conoscere i propri diritti, le regole di comportamento e anche le eventuali punizioni. Così, intorno al 451 a.C., furono emanate le Leggi delle XII Tavole, che vennero incise su tavole di bronzo ed esposte nel Foro, la piazza principale della città, perché tutti potessero leggerle. In questo modo i patrizi non potevano più interpretare le leggi sempre a proprio vantaggio. Con il passare del tempo ai plebei fu riconosciuto il diritto di eleggere due magistrati che difendessero i loro diritti: i tribuni della plebe. Successivamente ottennero anche il diritto di essere eletti a tutte le cariche politiche e l’abolizione della schiavitù per debiti.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi il documento poi, fra le seguenti frasi, indica con una X quella che, secondo te, ne riassume il significato. I plebei erano più importanti dei patrizi. I patrizi dovevano lasciare le cariche pubbliche. Patrizi e plebei erano entrambi utili e importanti per la società. “In occasione della ribellione della plebe del 494 a.C. Menenio Agrippa, un patrizio benvoluto dal popolo, fu incaricato dal Senato di convincere i plebei a rientrare in città. Egli parlò loro così: «Un giorno le braccia, stanche di lavorare per mantenere lo stomaco che non faceva nulla, decisero di fermarsi. Allora il corpo, non ricevendo più nutrimento, s’indebolì e anche le braccia persero forza. Roma è come quel corpo. Se una parte si rifiuta di svolgere il suo compito, tutti ne sono colpiti.» I plebei compresero il messaggio e accettarono di tornare in città”.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PIÙ
Sergio Mattarella, l’attuale Presidente della Repubblica italiana, è stato eletto per la prima volta il 3 febbraio 2015. È stato rieletto e il 3 febbraio 2022 ha iniziato il suo secondo mandato, cioè il suo secondo periodo di presidenza di sette anni.
L’organizzazione e i poteri dello Stato Nel 509 a.C. la forma di governo dell’antica Roma diventò la Repubblica. Tutti i poteri che, nella Monarchia, appartenevano al re furono suddivisi fra diverse istituzioni, come il Senato e le assemblee dei cittadini, e varie magistrature. Infatti uno Stato, per poter funzionare, deve affidare i vari compiti ai diversi organi che lo compongono.
L’ordinamento dello Stato italiano La Costituzione italiana indica quali sono i poteri dello Stato e quali sono gli organi che li amministrano. Il potere legislativo, cioè il compito di elaborare e approvare le leggi, è affidato al Parlamento, che è composto da due camere: la Camera dei
IMPARO CON METODO Parole speciali Maggiorenni: sono coloro che hanno raggiunto la maggiore età. Sai a quanti anni oggi, in Italia, si diventa maggiorenni? Chiedilo a una persona adulta o fai una ricerca e scrivilo qui: ………………………......………………......… .
Ricostruisco Colora i riquadri con lo stesso colore per collegare ogni potere ai compiti che gli sono attribuiti e all’organo dello Stato che lo esercita.
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deputati, che si riunisce a Roma, a Palazzo Montecitorio, e il Senato, che ha sede a Palazzo Madama, sempre a Roma. Il Parlamento italiano è eletto attraverso il voto dai cittadini e dalle cittadine maggiorenni. Il Parlamento elegge poi il Presidente della Repubblica, che può essere un uomo o una donna e resta in carica sette anni. Il Presidente vive e lavora al Quirinale. Il potere esecutivo, cioè il compito di far applicare le leggi, è affidato al Governo. Il Governo è guidato dal Presidente del Consiglio, uomo o donna, ed è composto dai ministri e dalle ministre. Ogni ministero si occupa di un settore ben preciso, per esempio l’istruzione, la sanità, l’economia. Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, che ha il compito di amministrare la giustizia, vigilare sul rispetto delle leggi dello Stato e punire chi non le rispetta.
Potere legislativo
Far rispettare le leggi
Governo
Potere esecutivo
Promulgare le leggi
Parlamento
Potere giudiziario
Far applicare le leggi
Magistratura
Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Come nasce una legge In Italia il potere di elaborare e approvare le leggi spetta al Parlamento. Le leggi che vengono proposte, prima di diven-
Sai dov’è la sede del Parlamento? Cercala nel testo.
tare effettive, devono percorrere una lunga strada all’interno del Parlamento, fatta di diverse tappe. La possibilità di proporre un progetto di legge spetta al Governo, ai singoli membri del Parlamento (senatori e deputati), ai Consigli Regionali. Anche i singoli cittadini possono proporre una legge, ma per farlo devono raccogliere le firme di almeno 50 000 elettori. Il progetto viene presentato a una delle due Camere del Parlamento. Il testo del progetto di legge viene esaminato, discusso e poi votato da entrambe le Camere del Parlamento, una dopo l’altra. Questo passaggio richiede un tempo abbastanza lungo. Se alla fine la maggioranza di entrambe le Camere è favore-
Una seduta parlamentare.
vole, il progetto viene approvato e diventa legge. La legge viene poi trasmessa al Presidente della Repubblica,
IMPARO CON METODO
che la promulga, cioè la dichiara approvata e la firma. Infine la legge viene pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale del-
Ricostruisco uno schema
la Repubblica Italiana” e, dopo 15 giorni, entra in vigore, cioè
Leggi attentamente il testo, poi completa lo schema.
diventa valida per tutti e tutte.
……………………......………… ……………………......…………
……………………......…………
……………………......………… ……………………......…………
……………………......…………
propongono una legge
……………………......…………
le due Camere approvano la legge
……………………......…………
la legge viene trasmessa a
……………………......………… ……………………......…………
la legge viene pubblicata su
……………………......………… ……………………......………… ……………………......…………
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I ROMANI
Le Leggi delle XII Tavole Reato è un’azione o un comportamento che va contro la legge e che, quindi, viene punito con una pena.
Per redigere il testo delle XII Tavole un gruppo di dieci magi-
Sesterzio era una moneta romana.
per sempre. Le leggi riguardavano tutti gli aspetti della vita dei
strati raccolse tutte le leggi romane tramandate a voce e quelle in uso nelle principali città greche. Poi fece incidere le leggi selezionate su dodici lastre di bronzo, in modo che durassero cittadini, ma in particolare i rapporti all’interno della famiglia,
Riproduzione di alcune lastre in bronzo delle XII Tavole.
i debiti e le pene per chi commetteva un reato, per esempio il pagamento di una multa in sesterzi.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi le regole tratte dalle XII Tavole e, per ciascuna, indica con una X la risposta corretta. «Se un debitore ha riconosciuto il suo debito, siano fissati trenta giorni per il pagamento. Se il debitore non paga, dopo sessanta giorni sia portato al mercato per essere venduto come schiavo.» • Chi viene difeso da questa legge? Chi ha un debito. Chi deve ricevere il pagamento del debito. La famiglia del debitore
«Chiunque rompa l’osso di un altro, a mano o con un bastone, deve pagare trecento sesterzi se (il ferito) è un libero; centocinquanta se è uno schiavo.»
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«Se un padre ha venduto il figlio tre volte come schiavo, il figlio sia liberato dall’autorità del padre.»
• Che cosa proibiva questa legge? Di vendere un figlio. La pratica della schiavitù. Di rendere un figlio schiavo più volte. • Che cosa si può capire dal testo di questa legge? Che tutti gli uomini erano considerati alla pari. Che gli schiavi contavano più degli uomini liberi. Che gli uomini liberi contavano più degli schiavi.
SOCIETÀ
La famiglia romana La famiglia romana si fondava sull’autorità del padre, il paterfamilias. Egli aveva un potere illimitato su tutti i componenti del gruppo familiare: la moglie, i figli e le figlie con i loro rispettivi sposi, i nipoti e anche gli schiavi di casa. Il padre sceglieva il marito delle figlie e poteva farle sposare senza il loro consenso e perfino vendere i figli, se lo riteneva necessario. Appena nati, i figli e le figlie venivano posti in terra davanti al padre: solo quando lui li prendeva in braccio venivano riconosciuti come parte della famiglia.
La civiltà romana IMPARIAMO INSIEME Oggi le donne hanno le stesse libertà e gli stessi diritti degli uomini, ma al tempo dei Romani le cose erano un po’ diverse. Sottolinea nel testo le informazioni che ti fanno capire quali erano i limiti imposti alle donne, poi discuti le tue opinioni con l’insegnante e con la classe.
Le donne rimanevano in condizione di inferiorità per tutta la vita: dalla tutela del padre passavano a quella del marito. Le donne delle famiglie patrizie godevano però di maggiore libertà rispetto a quelle della plebe. La moglie doveva avere molti figli; se una donna non poteva averne, il marito aveva la possibilità di ripudiarla, cioè di rifiutarla. Le donne erano libere cittadine, ma non potevano partecipare alla vita politica. Le bambine e i bambini stavano con i genitori fino all’età di 7 anni: in questo periodo l’educazione dei figli era spesso affidata a uno schiavo istruito. Dai 7 anni ai 12 anni i bambini andavano a scuola, dove erano istruiti da un insegnante. I ragazzi trascorrevano molto tempo all’aria aperta e giocavano con la palla. Il gioco più diffuso assomigliava a quello delle biglie, ma si usavano delle noci che venivano fatte rotolare, cercando di farle entrare nelle buche di un percorso. A sedici-diciassette anni i ragazzi indossavano la toga candida che era l’abito degli adulti, e il padre li accompagnava al Foro, dove venivano iscritti nelle liste dei cittadini. La formazione delle bambine aveva lo scopo di farle crescere educate e sottomesse. Potevano frequentare la scuola pub-
LA DOTE
PIÙ
La dote è il complesso dei beni che la moglie portava al marito come contributo per le spese del matrimonio e della famiglia. Presso i Romani la dote poteva comprendere, oltre al denaro, terreni, case, schiavi, animali da trasporto e da tiro (asini, buoi ecc.), altro bestiame (ovini, suini, pollame ecc.), arredi, tessuti, abbigliamento, gioielli. Una coppia di sposi.
blica per imparare a leggere e a scrivere. A dodici anni una ragazza poteva già essere data in sposa all’uomo che il padre aveva scelto per lei, a cui portava una dote in denaro o proprietà. Il giorno prima di sposarsi le ragazze offrivano agli spiriti degli antenati i propri abiti da
VIDEO La donna nella società romana
bambina e i giocattoli.
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I ROMANI
SOCIETÀ
IMPARO CON METODO Parole speciali - Collego L’abaco è una tavoletta simile a un pallottoliere usata per fare le operazioni. Ti ricordi quale civiltà ha inventato l’abaco? Scrivilo qui. ………………………......……………….....…… .
La scuola Le bambine e i bambini romani andavano a scuola a 7 anni. Questa scuola durava cinque anni e gli scolari imparavano a leggere, a scrivere, a fare i calcoli e a recitare a memoria. Le bambine imparavano anche a cantare, danzare, dipingere. A 12 anni i maschi potevano continuare gli studi con un maestro greco o egiziano: studiavano la letteratura e imparavano a scrivere e leggere la lingua latina e la lingua greca. Le femmine invece restavano a casa fino a quando non venivano date in spose; nel frattempo imparavano a svolgere i lavori domestici.
I NUMERI ROMANI PIÙ
A 17 anni i figli maschi delle famiglie ricche che volevano con-
Per scrivere i numeri i Romani usavano alcune lettere:
specialmente in Grecia.
tinuare gli studi e imparare altre materie andavano all’estero, La scuola spesso era una semplice stanza, oppure i maestri facevano lezione sotto ai portici, con una tenda che divideva la
I
1
V
5
X
10
L
50
C
100
D
500
M
1000
Queste lettere, combinate insieme, servivano per scrivere tutti i numeri. Il sistema dei numeri romani è usato ancora oggi per i numeri ordinali, per indicare i secoli o il numero dei volumi di un’opera di grandi dimensioni.
98
classe dalla strada. I genitori pagavano i maestri e la disciplina era molto severa. Gli alunni scrivevano su tavolette coperte di cera e usavano lo stilo, una cannuccia appuntita. Per fare i calcoli usavano anche l’abaco. Una lezione sotto ai portici.
SOCIETÀ
La civiltà romana
L’abbigliamento
IMPARO CON COMPETENZA
La veste tipica degli antichi romani era la tunica, un’ampia camicia lunga fino alle ginocchia per gli uomini e fino alle caviglie per le donne. Poteva essere di lana o di lino; aveva maniche che scendevano fino al gomito e veniva stretta in vita da una cintura. I lavoratori indossavano la tunica in ogni occasione, perché era la sola veste che possedevano. I nobili la indossavano
Lavoro con le immagini Osserva i disegni: quali caratteristiche dell’abbigliamento di cui si parla nel testo puoi individuare? Elencale su un foglio o sul quaderno.
quando stavano in casa; indossavano invece la toga, una lunga striscia di lana, che veniva avvolta intorno al corpo formando ampie pieghe. In occasione di viaggi si indossava il pallio, un mantello con un ampio cappuccio. Le donne delle famiglie ricche, anche in casa, indossavano sopra la tunica la stola, un’ampia veste lunga fino ai piedi. La stola poteva essere di diversi tessuti: le più preziose, provenienti dal lontano Oriente. Quando uscivano di casa, invece, indossavano la palla, un morbido scialle che avvolgeva tutto il corpo. In età imperiale le donne ricche sfoggiavano acconciature con riccioli e treccine ornate con nastri e gioielli. I bambini e le bambine indossavano gli stessi abiti delle persone adulte. I maschi, in particolare, indossavano una toga ornata da una striscia di tessuto color porpora. Le calzature abituali di uomini e donne erano i sandali. Quando, però, indossavano la toga, usavano calzature chiuse.
Una bottega artigiana di tessuti pregiati.
99
I ROMANI
DOVE
QUANDO
L’espansione di Roma in Italia Nei suoi primi anni di vita la Repubblica si trovò spesso
L’espanzione di Roma in Italia
a difendere i propri confini, in particolare dalle popolazioni del Lazio. Roma riuscì a sconfiggerle nel 496 a.C. I Romani iniziarono poi le guerre di espansione. Si diressero verso nord e nel 396 a.C. sconfissero definitiva-
IMPARO CON COMPETENZA
mente gli Etruschi della città di Veio. Nel IV secolo a.C.,
Lavoro con le carte geostoriche e con la linea del tempo
quindi, Roma era ormai padrona del Lazio. I Romani si
Completa la linea del tempo sulla conquista romana dell’Italia. Aiutati con la carta geostorica e con la legenda.
e sanguinose guerre contro i Sanniti, nel 290 a.C. conquistarono anche questi territori. Da qui i Romani potevano minacciare direttamente le ricche città della Magna Grecia, in particolare Taranto, sulla costa del Mar Ionio. Questa città chiese allora
Boi
aiuto a Pirro, il re dell’Epiro, una regio-
Po
Liguri
ne della Grecia settentrionale, che
Senoni
Ariminum (Rimini) Sena Gallica (Senigallia) Umbri Ancona Perugia Polpulonia Ascolum (Ascoli Piceno) Vulci Tarquinia Veio
Tivoli
Roma MA R T IRR ENO
giunse in Italia con un esercito di soldati e cavalieri. Dopo aver
MAR ADRIATICO
re ve Te
Etruschi
Boviano
Conquiste romane prima delle guerre sannitiche Conquiste romane durante le guerre sannitiche Conquiste romane dopo le guerre sannitiche Conquiste romane dal 275 al 270 a.C
subito ben due sconfitte, nel 275 a.C. i Romani ribaltarono la situazione e costrinsero Pirro a ri-
Sanniti
Capua
Territori romani nel 509 a.C.
Bari Brindisi Napoli Taranto Paestum Eraclea Pirro Turii (dall’Epiro) Benevento
Crotone
Reggio
Locri
tirarsi. Nel 270 a.C. essi conquistarono anche Reggio Calabria: quasi tutta l’Italia, da nord a sud, si trovò dunque sotto il dominio di Roma.
MAR IONIO
Pirro, re dell’Epiro.
Conquista di
Sconfitta dei
Sconfitta di Pirro e conquista di
……………….....
……………….....
……………….....
……………….....
396 a.C.
290 a.C.
Nascita della
Sconfitta delle popolazioni del
Sconfitta della città etrusca di
........………………
……………….....
496 a.C.
509 a.C.
100
diressero quindi verso la Campania e, dopo tre lunghe
275 a.C.
……………….....
270 a.C.
DOVE
La civiltà romana
QUANDO
L’espansione nel Mediterraneo
Domini romani Domini cartaginesi
Dopo aver conquistato buona parte dell’Italia, Roma decise di espandere il proprio dominio nel Mar Mediterraneo. Nel
Roma
III secolo a.C. Cartagine, una potente colonia fenicia situata sulla costa settentrionale dell’Africa, controllava le rotte commerciali marittime nel Mediterraneo. Lo scontro fra le due città fu quindi inevitabile.
Tharros
Sagunto Nuova Cartagine
MAR
Cadice
NUMIDIA
Sulcis
ITALIA
Panormo Mozia Solunto
Cartagine
ME
D ITE
RRA NE
O
Le guerre tra Roma e Cartagine sono conosciute come guerre puniche, dal nome Puni, con cui i Romani chiamavano i Fenici. Dal 264 a.C. al 146 a.C. Romani e Cartaginesi combatterono tre guerre, che terminarono con la vittoria definitiva di Roma e la distruzione di Cartagine. La prima guerra punica si combatté tra il 264 a.C. e il 241 a.C. per la conquista della Sicilia, isola importante per la sua posizione nel Mediterraneo. Per affrontare i Cartaginesi sul mare i Romani fecero costruire una flotta potente e, dopo diverse battaglie, li sconfissero. La seconda guerra punica si combatté dal 218 a.C. al 202 a.C. La battaglia decisiva avvenne in Africa, vicino a Cartagine, dove l’esercito cartaginese, guidato da Annibale, fu sconfitto da quello romano, guidato dal console Scipione, poi detto “l’Africano”. In poco tempo, dopo la sconfitta, Cartagine tornò a essere una città potente. I Romani allora diedero inizio alla terza guerra punica e nel 146 a.C., dopo tre anni di assedio, rasero
IMPARO CON METODO Analizzo Leggi il testo e sottolinea le frasi in cui trovi le risposte alle seguenti domande. • Quale fu la causa delle guerre puniche? • Quando iniziò la prima guerra punica? Come si concluse? • Quando iniziò la seconda guerra punica? Dove si combatté la battaglia decisiva? • Quando e come si concluse la terza guerra punica?
al suolo Cartagine e sottomisero gli abitanti.
LE NAVI ROMANE
PIÙ
I Romani non avevano esperienza di combattimenti navali, ma seppero ottenere importanti vittorie sul mare grazie all’utilizzo dei rostri, uncini con cui speronavano le navi nemiche. Le navi romane erano dotate anche di un ponte mobile, chiamato corvo, grazie al quale i soldati romani potevano poi assaltare le imbarcazioni nemiche.
101
I ROMANI
LE CITTÀ ROMANE
SOCIETÀ
PIÙ
I Romani fondarono numerose città. In alcune di queste si può riconoscere ancora oggi l’impronta romana osservando la pianta dei centri storici, con il cardo e il decumano, i quartieri a scacchiera, le vie perpendicolari o parallele tra loro. Lo vediamo, per esempio, in questa fotografia dall’alto di Firenze.
L’organizzazione delle conquiste Per controllare i territori conquistati, i Romani imposero alle popolazioni sottomesse forme di organizzazione differenti. Alle città conquistate per prime, i municipi, furono concessi più privilegi. I loro abitanti erano considerati cittadini romani, anche se non avevano gli stessi diritti politici. Queste città potevano conservare i loro governanti e la loro cultura. Le città alleate, invece, erano obbligate a fornire a Roma soldati e navi e a pagare tasse in denaro o in merci. Nelle zone di confine, o nei territori dove intendevano ricavare aree da coltivare, i Romani fondavano delle colonie. Gli abitanti delle colonie erano cittadini romani a tutti gli effetti e godevano degli stessi diritti. La popolazione era composta da persone che avevano perso i loro beni a causa delle lunghe guerre, oppure da soldati che avevano terminato il servizio militare. Ai soldati venivano concesse nuove terre da coltivare, come ricompensa per aver combattuto per Roma. I Romani costruivano le nuove città sul modello dei loro accampamenti militari: prima tracciavano le due vie principali perpendicolari tra loro, il cardo (da nord a sud) e il decumano (da est a ovest), che dividevano lo spazio in quattro parti. Poi tracciavano tutte le altre strade, sempre perpendicolari o parallele tra loro. Ogni città aveva al centro il foro, cioè la piazza principale con gli edifici pubblici per la politica, il culto e il divertimento.
decumano
cardo
102
La civiltà romana
SOCIETÀ
L’importanza dell’esercito Ogni cittadino romano aveva il dovere di fare parte dell’esercito. Essere un soldato era anche un onore per i Romani. Nel periodo della Monarchia solo i patrizi erano nell’esercito, ma nel periodo della Repubblica Roma era diventata più grande e anche i plebei entrarono a farne parte. C’erano plebei ricchi, che potevano comprare armi costose, e plebei poveri che non potevano, perciò avevano compiti militari diversi. La struttura dell’esercito, quindi, era legata alle classi sociali: nella cavalleria e nella fanteria pesante erano schierati i patrizi e i plebei ricchi; la fanteria leggera era composta dai plebei poveri. L’esercito si riuniva ogni volta che era necessario, per combattere nemici invasori o per allargare i confini dei territori di Roma.
Un legionario romano.
Nel periodo dell’Impero fare il soldato diventò un mestiere: i soldati erano dei professionisti che ricevevano uno stipendio. L’esercito era comandato dai due consoli ed era diviso in legioni, composte da 5000 soldati e suddivise in gruppi da 100 uomini, chiamati centurie. Si poteva entrare a far parte dell’esercito a 17 anni e, in caso di guerra, si restava fino ai 45 anni. Al termine dell’incarico i soldati ricevevano della terra e diventavano contadini, a volte nelle stesse regioni in cui avevano combattuto.
IMPARO CON METODO Ricostruisco ed espongo Completa le frasi, poi usale per esporre quello che hai imparato sull’esercito romano. L’esercito romano: • era comandato dai …………………..............……......… ;
STRATEGIE DIFENSIVE I soldati romani adottavano come strategia difensiva la formazione “a testuggine”: si coprivano completamente con i grandi scudi per proteggersi dalle frecce nemiche.
PIÙ
• era composto da …………………..............……......…
di 5000 soldati, divise in …………………..............……......… ;
• nel periodo della Repubblica era formato dai …………………..................……......…
e dai ………………..............……. ; • nel periodo dell’Impero era formato da …………………......... che ricevevano uno …………………................................ .
103
I ROMANI
SOCIETÀ
La crisi della Repubblica Dopo aver sconfitto Cartagine, Roma divenne la capitale di un territorio vastissimo nell’area del Mediterraneo. La società romana subì grandi cambiamenti e le disuguaglianze sociali aumentarono. I generali vittoriosi e i patrizi si arricchirono con i bottini di guerra, con i terreni conquistati e con l’acquisizione di schiavi come prigionieri. Al contrario i plebei si impoverirono, poiché erano stati costretti a lasciare le proprie occupazioni per partecipare alle guerre di conquista. I piccoli proprietari di terre avevano dovuto abbandonare la cura dei campi e al ritorno, per sopravvivere, avevano dovuto venderli per pochi soldi ai ricchi latifondisti patrizi. Questi ultimi iniziarono a far lavorare le proprie terre dai numerosi schiavi, così anche i contadini persero il lavoro. Due tribuni della plebe, Tiberio e Gaio Gracco, proposero allora di distribuire ai contadini parte delle terre dei latifondisti. Il Senato, composto da ricchi proprietari patrizi, si oppose Una statua che raffigura un tribuno della plebe.
con grande forza e a Roma scoppiarono gravi disordini. I vari tentativi dei tribuni della plebe di far passare nuove riforme fallirono. In questo periodo di continui conflitti prese
Latifondista è il proprietario di “latifondi”, cioè di grandi appezzamenti di terreno.
Scultura in bronzo di Giulio Cesare.
il sopravvento un abilissimo generale e uomo politico: Gaio Giulio Cesare.
IMPARO CON METODO Analizzo Rispondi alle domande. • Chi trasse vantaggio dalle guerre di conquista di Roma? • Chi, invece, si impoverì? • Chi erano i latifondisti? • Che cosa proposero i tribuni della plebe Tiberio e Gaio Gracco? • Chi si oppose alle loro proposte? Perché?
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CHI
La civiltà romana
QUANDO
PIÙ
Gaio Giulio Cesare
L’OMICIDIO DI CESARE
Nel 60 a.C. Gaio Giulio Cesare venne nominato console e
La morte di Cesare avvenne il 15 marzo, giorno che nel calendario romano è denominato “idi di marzo”. La data è riportata su questa moneta che ricorda l’episodio.
l’anno seguente divenne comandante delle truppe stanziate nella Gallia francese, dove i Galli (o Celti) si ribellavano frequentemente ai Romani. Cesare chiese e ottenne dal Senato un grande esercito per far fronte alla situazione, sconfisse i Galli e conquistò nuovi territori, tra cui la Britannia (nel Sud dell’attuale Inghilterra). Le vittorie contro i popoli nemici e le molte conquiste consentirono a Cesare di tornare a Roma e, nel 49 a.C., di prendere tutto il potere nelle sue mani. Nel 44 a.C. Cesare si fece nominare dittatore a vita (un incarico che in genere veniva assegnato solo per un periodo di tempo limitato) e fece approvare varie riforme favorevoli ai plebei. Fece distribuire gratuitamente le terre conquistate ai soldati e agli agricoltori, che fondarono nuove colonie. Promosse la costruzione di nuovi edifici pubblici per favorire il lavoro di molte persone. In questo modo Cesare si inimicò molti senatori, che temevano l’eccessiva crescita del suo potere. Alcuni di essi nel 44 a.C. organizzarono una congiura e lo assassinarono con 23 coltellate. Dopo la morte di Cesare iniziò una nuova fase nella storia di Roma, che portò alla nascita di un impero. Conquiste romane prima di Cesare
BRITANNIA n Re
Conquiste di Cesare
o
BELGICA GALLIA TRANSALPINA
OCEANO ATLANTICO AQUITANIA
GALLIA Aquileia CISALPINA GALLIA NARBONESE ILLIRICO Da Rimini n u bio Narbona Marsiglia Roma Numanzia MACEDONIA Tarragona SPAGNA Pella Sagunto Napoli Taranto ULTERIORE Pergamo ACAIA SPAGNA ASIA Palermo CITERIORE Atene MAR Efeso Sparta Cartagena Agrigento Cartagine Cirta M
ED
NUMIDIA AFRICA
ITER
Congiura è un patto segreto stretto fra più persone ai danni di un’altra.
IMPARO CON METODO Espongo A turno, con un compagno o una compagna, esponi le vicende di cui Cesare fu protagonista. Seguite questa scaletta. • Giulio Cesare console. • Giulio Cesare in Gallia. • Ritorno a Roma. • Riforme per i plebei. • Conseguenze per Cesare. • Conseguenze per la Repubblica.
CARTA GEOSTORICA L’età di Giulio Cesare
RANEO Cirene
105
HO IMPARATO La sintesi per immagini
La civiltà romana: dalle origini alla Repubblica
Osservo, leggo, espongo
CHI
Osserva il disegno, leggi e usa le sintesi per ricostruire ciò che sai sulla civiltà romana dalle origini alla Repubblica, ed esporre.
DOVE
Ripassa con me!
QUANDO
Le origini Secondo la leggenda, Roma fu fondata nel 753 a.C. da Romolo, il primo dei sette leggendari re di Roma. La Monarchia durò fino al 509 a.C., quando i senatori cacciarono l’ulti-
CHI
DOVE
mo re, Tarquinio il Superbo.
QUANDO
La Repubblica Nel 509 a.C. Roma divenne una Repubblica. Fra il 496 a.C. e il 270 a.C. i Romani conquistarono buona parte dell’Italia. Poi, fra il 264 a.C. e il 146 a.C., Roma sconfisse Cartagine nelle tre guerre puniche e conquistò il dominio sul Mar Mediterraneo. In seguito a gravi conflitti sociali il generale Giulio Cesare, dopo aver sconfitto i Galli, fu nominato dittatore a vita. Nel 44 a.C. Cesare fu assassinato in una congiura organizzata da alcuni senatori.
SOCIETÀ
FAMIGLIA
La società romana era divisa in patrizi e plebei. I plebei erano la maggioranza della popolazione, ma il potere apparteneva ai patrizi. Con il tempo i plebei riuscirono a ottenere alcune riforme: la nomina dei tribuni della plebe e le Leggi delle XII Tavole. Il capo della famiglia romana era il pa-
SOCIETÀ
terfamilias, che prendeva tutte le de-
CITTÀ
cisioni che riguardavano la famiglia,
Nei territori conquistati i Romani fon-
compresi gli schiavi della casa.
darono numerose città, che seguivano il modello
dell’accampamento
militare:
avevano il cardo e il decumano e le altre strade erano perpendicolari o parallele fra loro, per formare quartieri regolari.
106
ESPLORA L'IMMAGINE
LA CIVILTÀ ROMANA La mappa
La civiltà romana: dalle origini alla Repubblica Costruisco una mappa
Ricostruisci la mappa con le parole date.
colli • Italia • leggi • Leggi delle XII Tavole • liberti • Mar Mediterraneo • Monarchia • paterfamilias • patrizi • plebei • Repubblica • ribellione • Senato • Tevere • tribuni della plebe
Roma: dalle origini alla Repubblica
DOVE
QUANDO
SOCIETÀ
Roma sorse lungo le rive del
La società era formata dai
...................................... e sui
...................................... , una minoranza di
......................................... circostanti
aristocratici ricchi e privilegiati, e dai
nell’VIII secolo a.C.
...................................... , la maggioranza
Le tensioni tra patrizi e plebei sfociarono in una ................................................................
della plebe.
della popolazione, che non partecipava alla vita politica. Tra il 509 e il 270 a.C. conquistò quasi tutta l’...................................... , poi avviò l’espansione nel .............................................................
In seguito alla protesta i plebei Infine c’erano gli schiavi; potevano essere liberati e diventare
ottennero ............................................... a loro favore e anche leggi scritte: le ............................................................ .
................................................................ .
La prima forma di governo
Successivamente i plebei ottennero anche di poter
fu la ......................................
eleggere i ............................................... . Il re era affiancato dal ...................................... , formato
da aristocratici.
Nel 509 a.C. i Romani cacciarono l’ultimo re e istituirono la
Nella famiglia il ruolo dominante era quello del ................................................................ .
MAPPA DI VERIFICA
......................................................
107
HO IMPARATO La verifica più facile
1
2
3
La civiltà romana: dalle origini alla Repubblica
Accanto a queste informazioni segna con una X: L se si tratta di una leggenda, S se si tratta di una notizia storica. � Romolo e Remo erano due gemelli, figli del dio Marte e della sacerdotessa Rea Silva.
L
S
� I Latini erano pastori e contadini che vivevano in villaggi sui colli vicini al fiume Tevere.
L
S
� Una lupa trovò Romolo e Remo e li nutrì con il suo latte.
L
S
� Con lo sviluppo dell’agricoltura alcune famiglie divennero ricche e potenti.
L
S
� Nella fase della Monarchia la popolazione aumentò.
L
S
� I villaggi sui sette colli formarono un’unica città.
L
S
� Roma fu fondata da Romolo sul colle Palatino.
L
S
Collega ogni parola alla corretta definizione. Monarchia
Lavoratori, erano la maggioranza della popolazione.
Patrizi
Governo guidato da un re.
Plebei
Erano la minoranza più ricca.
Magistrati
Funzionari che si occupano del funzionamento della città.
Completa le frasi con le seguenti parole. plebei • puniche • re • Repubblica • sociali Roma al tempo della Monarchia � All’inizio è governata da .......................................................... eletti dalle famiglie più importanti poi, nel 509 a.C., diventa una .......................................................... . Roma al tempo della Repubblica � Sconfigge Cartagine nelle guerre .......................................................... . � È divisa in classi sociali: patrizi e .......................................................... . � È caratterizzata da conflitti .......................................................... .
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Attiva gli esercizi su HUB Kids
HO IMPARATO
La civiltà romana: dalle origini alla Repubblica 1
Sottolinea le alternative corrette.
• Secondo la Storia / leggenda Roma fu fondata su sette colli nel 509 a.C. / 753 a.C. da Romolo e fu governata da sette re.
• In realtà sui colli vicini al fiume Tevere c’erano alcuni villaggi abitati da pastori e contadini latini / romani. • Alcune famiglie divennero ricche e potenti grazie alla proprietà delle terre / delle attività commerciali. • I villaggi sui sette colli formarono un’unica città / un’unica regione: Roma. • Nella città il potere venne affidato a un re e Roma diventò una Repubblica / Monarchia. • Nel periodo monarchico la popolazione di Roma aumentò / diminuì. 2
Cancella l’intruso fra i nomi dei re di Roma. Anco Marzio • Numa Pompilio • Remo • Romolo • Servio Tullio • Tarquinio il Superbo • Tarquinio Prisco • Tullo Ostilio
3
Leggi come Tiberio Gracco, tribuno della plebe, descrive la dura vita dei contadini romani costretti a fare i soldati. Poi completa le frasi. Gli animali selvaggi che vivono in Italia, hanno le loro tane; ognuno di essi conosce un giaciglio, un nascondiglio. Soltanto gli uomini che combattono e muoiono per l’Italia non possono contare su altro che sull’aria e la luce; con la moglie e i figli vivono per le strade, anziché su un campo. I generali mentono quando, prima delle battaglie, scongiurano i soldati di difendere contro il nemico i focolari e le tombe, perché la maggior parte dei Romani non ha un focolare, e nessuno ha una tomba dei suoi antenati. Soltanto per il lusso e la gloria degli altri, devono spargere il loro sangue e morire. Si chiamano i padroni del mondo, e non possono dire di essere padroni di una sola zolla di terra.
• Gli animali selvaggi vivono meglio dei soldati romani perché ................................................................................................................................................................................................................................
• I soldati romani vivono peggio delle bestie perché ................................................................................................................................................................................................................................
• I generali prima delle battaglie dicono ai soldati di ................................................................................................................................................................................................................................
• I generali mentono perché ................................................................................................................................................................................................................................
Attiva gli esercizi su HUB Kids
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I ROMANI
IMPARO CON METODO
CHI
QUANDO
Ottaviano Augusto Dopo la morte di Cesare il potere passò nelle mani del giovane
Analizzo Sottolinea nel testo i titoli e le cariche che il Senato attribuì a Ottaviano e trascrivile sul quaderno. Parole speciali
Ottaviano, suo figlio adottivo. Nel 31 a.C., dopo un lungo periodo di guerre civili, Ottaviano sconfisse i suoi avversari e nel 27 a.C. il Senato lo proclamò imperatore, cioè comandante supremo dell’esercito. Inoltre il Senato attribuì a Ottaviano tutte le cariche che prima erano suddivise tra diversi magistrati: tri-
Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire che cos’è un censimento.
buno della plebe, giudice supremo e pontefice massimo, cioè
PIÙ
nuovo periodo storico, chiamato Impero, che durò dal 27 a.C.
La pratica dell’adozione era molto diffusa nella società romana e riguardava anche gli adulti. In alcuni casi chi non aveva figli adottava un adulto per avere un erede. Fu il caso di Cesare, che adottò Ottaviano.
Augusto governò fino al 14 d.C. In questo periodo propose mol-
L’ADOZIONE
capo religioso. Inoltre, gli fu dato il titolo di Augusto, che significa “degno di venerazione”. Per la civiltà romana iniziò così un al 476 d.C. te riforme e nominò dei governatori che si occupassero delle province, cioè dei territori conquistati dai Romani al di fuori dell’Italia. L’imperatore, inoltre, assicurò ai cittadini romani più poveri la distribuzione gratuita di grano, fece costruire numerosi edifici pubblici, strade, ponti e acquedotti. A Roma Augusto ordinò anche un censimento, cioè un conteggio della popolazione, dal quale sembra che gli abitanti fossero addirittura un milione. Questo significa che Roma era la città più popolosa di quel tempo. Un magistrato censore annota i dati di un censimento a Roma.
Statua di Augusto con la corazza.
110
CHI
La civiltà romana
QUANDO
I successori di Augusto Augusto morì nel 14 d.C. Dopo di lui divenne imperatore Tiberio, suo figlio adottivo, proveniente dalla stessa famiglia. Questa scelta fece nascere la tradizione che il titolo di imperatore passasse in modo ereditario dal padre al figlio: si formarono quindi delle dinastie di imperatori. Augusto diede inizio alla dinastia Giulio-Claudia, alla quale appartennero i primi quattro imperatori dopo di lui: Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone. Successivamente, per circa un secolo, gli imperatori furono scelti per adozione, cioè l’imperatore veniva adottato dal suo predecessore per succedergli nella carica. Il I e il II secolo d.C. furono il periodo di maggior splendore dell’Impero romano. Roma conquistò altri territori, come la Britannia, la Mauritania (nel nord-ovest dell’Africa), la Dacia (l’attuale Romania) e il Vicino Oriente. Per celebrare le vittorie
IMPARIAMO INSIEME Tiberio • Caligola • Claudio • Nerone • Vespasiano • Tito • Domiziano • Traiano • Adriano • Marco Aurelio • Commodo • Caracalla • Aureliano • Diocleziano • Costantino • Teodosio Questo elenco comprende solo alcuni degli imperatori romani, quelli che vengono ricordati per qualcosa di particolare che hanno fatto. Insieme a un compagno o una compagna, ciascuno sceglie un nome e fa una ricerca per scoprire perché questo imperatore è ricordato. Poi, a turno, raccontate.
militari a Roma vennero costruiti molti archi di trionfo. Gli imperatori vittoriosi vi passavano sotto, sfilando con i soldati, gli schiavi e il bottino di guerra, mentre tutto il popolo li acclamava. Quando una conquista era stata particolarmente difficile, gli imperatori celebravano la vittoria con la costruzione di un’alta colonna in pietra, decorata da rilievi che raccontavano la storia della conquista.
LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA
PIÙ
Monete degli imperatori Caligola (Augustus Germanicus) e Nerone (Nero Caesar).
Alcuni personaggi della dinastia Giulio-Claudia sono rappresentati su un famoso gioiello intagliato in una pietra preziosa, chiamato Gemma augustea. Nella decorazione si vedono, infatti, l’imperatore Augusto a destra, seduto sul trono, e due futuri imperatori: suo figlio adottivo Tiberio a sinistra, che scende dal carro imperiale, e suo nipote Germanico, detto Caligola. Accanto ad Augusto, sul trono, è la raffigurazione di Roma, con l’elmo e la lancia.
111
I ROMANI
ATTIVITÀ
Le attività nell’Impero
IMPARO CON METODO
L’attività più diffusa tra i Romani era l’agricoltura. Oltre ai
Analizzo ed espongo
cereali si coltivavano olivi, viti, alberi da frutto e ortaggi. I
Elenca sul quaderno i prodotti e le attività principali dei Romani, poi usa il tuo elenco per esporre l’argomento dell’economia romana.
prodotti agricoli venivano venduti nei mercati cittadini e fornivano il cibo indispensabile per mantenere una popolazione molto numerosa. Alcuni prodotti, come il vino e l’olio, erano molto richiesti negli scambi commerciali. I Romani si dedicavano anche all’allevamento di suini, peco-
IMPARO CON COMPETENZA
re e capre, importanti per la lana. I bovini venivano allevati perché erano utili per trainare l’aratro o i carri da trasporto,
Lavoro sulle carte geostoriche
oltre che per la carne. Gli artigiani producevano i beni di uso
La carta mostra gli scambi commerciali nell’Impero, che raggiunse la sua massima estensione all’inizio del II secolo d.C., con le conquiste dell’imperatore Traiano.
comune, dalle stoviglie per la casa ai tessuti, dalle armi per
• Osserva i territori dell’Impero ed elenca gli Stati attuali che riconosci e che ne facevano parte. • Osserva i prodotti che arrivavano a Roma dai territori sottomessi e indica da quali zone provenivano gli schiavi. • Osserva le principali rotte marittime e le strade imperiali: dove arrivavano tutte?
dotti, portati da un capo all’altro dell’Impero da carovane di
i soldati fino ai mezzi di trasporto. Le botteghe o i grandi laboratori artigiani si trovavano sia in Italia sia nelle diverse province dell’Impero. I commercianti si occupavano della distribuzione dei procarri, che viaggiavano sulle solide strade romane, o da grandi navi. A Roma arrivavano anche prodotti rari e costosissimi come il pepe e i tessuti indiani o la seta cinese. Una parte della produzione era usata come merce di scambio con i popoli che vivevano fuori dall’Impero e che non usavano la moneta. In questo modo, per esempio, si acquistavano l’avorio e gli schiavi dall’Africa o l’ambra dai popoli del Nord europeo.
BRITANNIA
GERMANIA
Londra
OCEANO
vino, olio
marmo
profumi papiri schiavi
oro, argento,ferro, pietre vetro porpora stagno,bronzo preziose
Treviri
ATLANTICO
GALLIA
SPAGNA Narbona
Marsiglia
Tarragona Cadice
MAR
Cartagena
DACIA
Roma
MESIA
Cartagine
MAURITANIA
strade imperiali rotte marittime
Atene
Smirne
ASIA
DITE
Leptis Magna
RRANEO
SIRIA
Tarso
Antiochia
Siracusa
ME
AFRICA
Melitene
MACEDONIA
Corinto
Trapezunte
Bisanzio
Durazzo Brindisi
MAR CASPIO
MAR NERO
ILLIRIA
E
Tana
SARMATIA
PANNONIA Milano Aquileia
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cereali
Tiro Alessandria
EGITTO
ARABIA
SOCIETÀ
ATTIVITÀ
Una rete di strade Per facilitare le comunicazioni tra Roma e le province, Augusto fece ampliare la rete stradale e ne fece migliorare la pavimentazione. A intervalli regolari lungo le strade si trovavano stazioni di posta, luoghi dove era possibile sostituire i cavalli stanchi, mangiare e riposarsi. Nel Foro romano c’era
La civiltà romana IMPARO CON METODO Parole speciali Sai che cosa sono le pietre miliari? Sottolinea nel testo le parole che ti aiutano a capirlo.
una colonna su cui erano indicate le distanze tra Roma e le principali città. Lungo le strade c’erano le pietre miliari, che indicavano ai viaggiatori la distanza da Roma e, quindi, quanta strada avevano percorso. Erano chiamate così perché erano poste a un miglio (circa un chilometro) di distanza l’una dall’altra. Le strade, costruite principalmente per scopi militari, consentivano all’esercito di spostarsi con rapidità da un punto all’altro dell’Impero. La mobilità delle truppe era uno dei punti di forza dell’esercito romano. Il legionario romano non era solo un soldato, ma anche un costruttore di strade, di ponti e di gallerie: le legioni, mentre avanzavano conquistando nuovi territori, costruivano strade. La rete stradale raggiungeva i luoghi più lontani e ciò favorì il grande sviluppo degli scambi commerciali, che erano molto
Una pietra miliare su una strada romana.
importanti per l’economia di Roma.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro sulle carte geostoriche Osserva la carta che mostra le principali strade costruite dai Romani e rispondi. • Da quale città partivano le strade? • Quale di queste strade hai sentito nominare? • Hai percorso qualcuna di queste strade?
CARTA GEOSTORICA I commerci romani · L’età di Augusto · Le strade di Roma
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I ROMANI
CONOSCENZE E INVENZIONI
La costruzione delle strade I Romani costruirono circa 80 000 km di strade, che raggiungevano anche le province più lontane, ai confini dell’Impero. Le strade erano in buona parte lastricate, specie nei centri abitati. Erano larghe almeno 3 metri ma arrivavano anche a 7 metri e ai lati potevano avere larghi marciapiedi. Molte strade attuali seguono ancora il percorso originario di quelle romane. Per costruire una strada i Romani seguivano un procedimento preciso. 1. Scavavano un lungo fossato profondo fino a 2 metri, in cui poi disponevano quattro strati di materiali diversi. 2. Il primo strato era composto da grandi massi arrotondati. 3. Poi rovesciavano un secondo strato di ciottoli di medie dimensioni. 4. Poi stendevano un terzo strato di ghiaia e argilla o terracotta frantumata. 5. Lo strato superiore era composto da grosse pietre levigate Resti di una strada romana in Francia, con il marciapiede e il canale di scolo per l’acqua piovana.
a forma di poligono, con il dorso un po’ incurvato: questo permetteva all’acqua piovana di scivolare nei due canali di scolo scavati ai lati della strada.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le immagini Leggi la descrizione del metodo usato dai Romani nella costruzione delle strade. Poi inserisci nel disegno i numeri delle fasi di lavoro nella giusta successione.
VIDEO Le opere dei Romani
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La civiltà romana
CONOSCENZE E INVENZIONI
I ponti e gli acquedotti Le strade romane, nel loro percorso, dovevano attraversare dei corsi d’acqua. Perciò gli ingegneri romani svilupparono una grande capacità nella costruzione di ponti. Dapprima i ponti erano in legno, sostenuti da pali conficcati sul fondo dei fiumi. In seguito i Romani iniziarono a costruire ponti in pietra, formati da uno o più archi, sostenuti da robusti pilastri. I Romani perfezionarono le tecniche costruttive degli Etruschi e applicarono l’arco a volta sia nella costruzione dei ponti, sia in quella degli acquedotti. Nell’Impero ne furono realizzati moltissimi, il primo risale al 312 a.C. e venne fatto costruire da Appio Claudio. Per la vita quotidiana delle città era necessaria una grande
Un ponte romano in Valle d’Aosta, costruito durante l’Impero di Ottaviano Augusto e utilizzato ancora oggi.
quantità di acqua e tutte le principali città dell’Impero venivano rifornite grazie agli acquedotti, che consentivano di portare acqua potabile da sorgenti, spesso lontane, fino ai centri urbani.
Le tecniche di costruzione degli acquedotti Dopo aver individuato una sorgente gli ingegneri romani progettavano il percorso dell’acquedotto. L’acqua della sorgente veniva raccolta in grandi serbatoi, da cui partivano le condutture dell’acquedotto, che erano sotterranee e realizzate in pietra, terracotta o piombo. Per far scorrere l’acqua facilmente, le condutture venivano costruite con una leggera pendenza. Se era necessario superare una collina, si scavava una galleria, in cui si facevano passare le condutture. Se
L’acquedotto romano di Segovia, in Spagna. Ha rifornito di acqua la città dal I-II secolo fino a pochi decenni fa.
si doveva superare una valle, veniva costruito un ponte che sosteneva il canale.
PONTI CHE SONO ANCHE ACQUEDOTTI
PIÙ
I Romani progettarono e realizzarono anche costruzioni che avevano due funzioni insieme: erano ponti ma anche acquedotti. Un esempio è il Pont du Gard, in Francia. Sopra la prima fila di archi passava la strada per superare il fiume. Sopra la seconda fila di archi, in un corridoio coperto, passavano le condutture dell’acquedotto; nel corridoio si poteva entrare per controllare lo stato delle tubature.
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I ROMANI
SOCIETÀ
Roma, capitale dell’Impero Nel periodo dell’Impero, Roma raggiunse la sua massima estensione e divenne una città elegante, arricchendosi di monumenti e di spazi pubblici per il divertimento. Per celebrare il potere degli imperatori e le loro conquiste, infatti, vennero realizzati nuovi edifici, piazze e maestosi monumenti in marmo. Anche le altre città dell’Impero si abbellirono e si arricchirono di opere e di edifici.
Il Foro, che ospitava edifici con portici e colonne, era la piazza in cui i cittadini si riunivano per le assemblee, gli spettacoli, il mercato.
Le basiliche erano gli edifici in cui si svolgevano i processi davanti ai giudici.
Nel Circo Massimo si svolgevano le corse con carri e cavalli. ESPLORA L’IMMAGINE
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La civiltà romana Le terme erano i bagni pubblici, luoghi imponenti e lussuosi. I numerosissimi templi erano dedicati alle tante divinità.
L’anfiteatro, conosciuto con il nome di Colosseo, è diventato il simbolo di Roma.
Gli archi di trionfo venivano eretti per celebrare gli imperatori dopo le loro conquiste.
Gli acquedotti trasportavano l’acqua fino alle tante fontane pubbliche.
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I ROMANI
IMPARO CON METODO Analizzo Leggi il testo ed elenca le attività che si svolgevano nel Foro romano. 1. ……………………….....………….....……… 2. ……………………….....………….....……… 3. ……………………….....………….....……… 4. ……………………….....………….....……… 5. ……………………….....………….....………
SOCIETÀ
I monumenti di Roma Il Foro di Roma, ampliato durante l’impero di Augusto, era il centro delle attività politiche, religiose e commerciali della città. Nel Foro, per esempio, si riuniva il Senato per prendere decisioni importanti sulla guerra o sulla pace e definire i trattati con i re stranieri. Si svolgevano anche cerimonie religiose pubbliche; inoltre nel Foro si teneva il mercato. Intorno al Foro sorgevano le basiliche, cioè gli edifici pubblici destinati all’amministrazione della giustizia. Il Foro era anche il luogo in cui si celebravano i trionfi, cioè le grandi cerimonie in cui le legioni sfilavano vittoriose, guidate dai loro generali.
I TEMPLI DI ROMA PIÙ A Roma c’erano numerosi templi. I templi romani somigliavano molto a quelli greci, anche se spesso avevano il colonnato soltanto sulla facciata. Di solito i templi erano edificati per ringraziare una divinità dopo una vittoria militare e custodivano molti dei tesori accumulati con le conquiste. All’interno del tempio si trovava sempre la statua della divinità a cui era dedicato, mentre i riti religiosi venivano celebrati dai sacerdoti sull’altare esterno.
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Fori simili a quello di Roma si trovavano in tutte le grandi città dell’Impero.
Il Foro romano.
La civiltà romana
SOCIETÀ
I luoghi del divertimento Il circo
IMPARO CON METODO Analizzo
Nei circhi i Romani facevano vere e proprie gare con cocchi (carri leggeri) e cavalli. I cocchi si chiamavano anche quadrighe perché erano tirati da quattro cavalli. Durante la gara i cocchi dovevano fare sette giri completi del circo. Gli antichi Romani seguivano queste gare con grande interesse. Le persone scommettevano su chi vinceva e facevano il tifo. Gli aurighi (cioè i conducenti dei cocchi) più bravi diventavano molto famosi.
Rispondi alle domande. • Quali gare si svolgevano nei circhi? • Che cosa differenziava i teatri romani da quelli greci? • Quali spettacoli si rappresentavano nei teatri romani?
Il teatro Gli antichi Romani amavano molto gli spettacoli teatrali e costruirono molti teatri, che erano edifici veri e propri, fatti di pietra e di marmo. A differenza dei teatri greci, infatti, quelli romani avevano le fondamenta e potevano essere costruiti ovunque, perché le gradinate per il pubblico erano in muratura e non avevano bisogno di appoggiarsi sui fianchi di una collina. Agli antichi Romani piacevano molto le commedie, mentre amavano meno le tragedie. A teatro i Romani vedevano anche le pantomime, che erano spettacoli di mimo senza parole, nei quali gli attori rappresentavano le storie solo con i gesti del corpo e le espressioni del viso. Anche le donne potevano recitare nelle pantomime. Nei teatri romani erano rappresentate anche le opere dei Greci.
Le gradinate erano in muratura e potevano contenere anche 250 000 spettatori.
Il teatro romano di Aosta.
La parte centrale era decorata con statue e tempietti; c’era anche un obelisco che era stato portato a Roma dopo la conquista dell’Egitto.
Il circo di Roma, chiamato Circo Massimo, era lungo più di 600 metri e largo più di 100.
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I ROMANI
IMPARO CON METODO Analizzo Rispondi alle domande. • Quali spettacoli si tenevano negli anfiteatri? • Chi erano i gladiatori? • Perché si chiamano così?
SOCIETÀ
Gli anfiteatri Gli anfiteatri erano grandi costruzioni scoperte, di forma circolare oppure ovale. I Romani vi si recavano per assistere ai combattimenti dei gladiatori. La gente seguiva gli spettacoli dalle gradinate. I combattimenti si svolgevano nella parte centrale, chiamata arena. In genere i gladiatori erano schiavi o prigionieri di guerra o condannati a morte, che venivano addestrati in apposite scuole. A volte anche uomini liberi, per esempio ex legionari, sceglieva-
I gladiatori erano lottatori che combattevano nelle arene; il nome deriva da gladio, una spada corta che usavano nei combattimenti.
no la carriera di gladiatore. C’erano anche alcune gladiatrici. Le donne, come gli uomini, combattevano fra loro oppure contro animali feroci. In alcuni anfiteatri l’arena poteva essere riempita d’acqua per ospitare particolari spettacoli di battaglie navali. Spesso i gladiatori morivano durante i combattimenti. I gladiatori particolarmente bravi diventavano famosi e a volte, dopo molte vittorie, potevano riacquistare la libertà.
Nell’arena si svolgevano i combattimenti. Un arbitro dà il via al combattimento fra due gladiatori.
Nei sotterranei c’erano locali appositamente attrezzati per ospitare gli animali feroci.
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Le gradinate erano divise in settori destinati a classi sociali distinte. I plebei sedevano in alto, più lontani dall’arena. Il settore riservato all’imperatore ospitava anche le massime cariche dell’Impero.
SOCIETÀ
L’anfiteatro di Roma: il Colosseo I Romani costruirono moltissimi anfiteatri in tutto il territorio dell’Impero. Il più grande e famoso è quello di Roma, chiamato Colosseo. Il Colosseo fu inaugurato nell’80 d.C. e ospitò gli spettacoli fino al 523 d.C. Il nome dato all’anfiteatro romano deriva dal fatto
La civiltà romana
Quando hai letto il racconto delle pagine 8687 ti immaginavi che il Colosseo avesse queste dimensioni?
che sorgeva vicino a una statua di dimensioni colossali dell’imperatore Nerone. Per assistere agli spettacoli non si pagava, ma venivano comunque distribuiti dei gettoni numerati che valevano come biglietto d’ingresso. Per garantire la sicurezza degli spettatori c’era un sistema di barriere di legno sia per l’entrata sia per l’uscita. Le persone assistevano ai combattimenti dei gladiatori stando sedute sulle gradinate. Il Colosseo aveva persino un tendone, chiamato velario, che veniva aperto nelle giornate molto calde, per riparare il pubblico dal Sole. Nei sotterranei del Colosseo si trovavano le gabbie per gli animali feroci usati nei combattimenti, che provenivano dalle pro-
IL COLOSSEO
PIÙ
Queste erano le caratteristiche dell’anfiteatro di Roma: • dimensioni dell’arena 86 × 54 m • superficie 3609 m2 • altezza 52 m • altezza dei sotterranei 6m • perimetro 527 m • spettatori da 50 000 a 80 000
vince dell’Africa o dell’Asia.
ESPLORA L’IMMAGINE
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I ROMANI
IMPARO CON METODO Espongo Dopo aver letto i testi in pagina e osservato il disegno, descrivi a un tuo compagno o a una tua compagna un’insula.
SOCIETÀ
Le case popolari: le insulae A Roma, nell’epoca imperiale, il numero degli abitanti aumentava di continuo e gli alloggi per il popolo scarseggiavano. Per questo furono costruite le insulae, edifici di 4 o 5 piani divisi in piccoli appartamenti. Ogni insula poteva ospitare fino a duecento persone. La struttura era generalmente in legno, ma talvolta potevano essere in muratura. Gli appartamenti avevano stanze strette, buie, fredde d’inverno e calde d’estate: le finestre non avevano vetri, ma solo sportelli di legno e quindi in inverno bisognava scegliere se soffrire
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Ai piani alti vivevano i più poveri: qui non arrivava l’acqua e non c’erano i bagni, per scaldarsi si doveva usare un braciere e spesso non c’era la possibilità di cucinare. Per procurarsi l’acqua bisognava fare numerosi viaggi per andare alla fontana pubblica, nella piazza.
il freddo o stare al buio. Solo gli appartamenti del piano più
Il piano terra era spesso occupato da botteghe artigiane (le tabernae), locande o negozi che si aprivano direttamente sulla strada.
Al primo piano abitavano le persone benestanti, come mercanti e artigiani; le stanze erano dotate di acqua e di riscaldamento.
basso erano collegati all’acquedotto e alla rete fognaria; gli altri erano senz’acqua e senza servizi igienici. Tra le case popolari c’era un intrico di viuzze senza nome, dove era facile perdersi. Le strade erano spesso sporche e maleodoranti, perché gli abitanti delle insulae gettavano i rifiuti domestici dalle finestre.
La civiltà romana
SOCIETÀ
Le case signorili: le domus
IMPARO CON METODO
In città vi erano anche quartieri eleganti, dove c’erano abitazioni costruite con materiali di buona qualità, le domus, di pro-
Espongo Dopo aver letto i testi in pagina e osservato il disegno, descrivi a un tuo compagno o a una tua compagna una domus.
prietà di un’unica famiglia. Queste case avevano di solito un atrio (cioè un ingresso) con il tetto aperto e una vasca al centro per raccogliere l’acqua piovana. C’era un giardino interno; c’erano anche il triclinio, cioè la sala da pranzo, le stanze per i padroni, le stanze per i servi, la dispensa per i cibi, la cucina con il forno e la stanza da bagno. L’arredamento era essenziale e composto da sedie, sgabelli, cassapanche, letti e tavolini. Le statue, i mosaici dei pavimenti o alle pareti e gli affreschi rendevano la casa più bella.
ESPLORA L’IMMAGINE
Qualche volta il padrone affittava le stanze vicine alla strada a commercianti e artigiani.
Le stanze da letto erano chiamate cubicola.
Il larario era l’altare dedicato alle divinità della casa e della famiglia.
Nel tablino il padrone di casa riceveva gli ospiti per discutere di affari.
Il peristilio era il giardino interno, circondato da portici a colonne.
Nel triclinio il padrone di casa e i suoi ospiti mangiavano stando distesi su letti a tre posti.
La dispensa conteneva le riserve di cibo.
Nell’atrio c’era l’impluvio, una vasca per la raccolta dell’acqua piovana.
La cucina e la stanza da bagno erano vicine ed erano gli unici spazi riscaldati della casa.
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I ROMANI
SOCIETÀ
Le terme Le città importanti avevano le terme, che servivano come bagni pubblici. I Romani si recavano alle terme per lavarsi, ma anche per incontrare persone, discutere di politica o di affari e informarsi sulle ultime notizie della città. Le terme avevano vasche piene d’acqua fredda o calda. Inoltre c’erano locali per i massaggi, per fare attività fisiche e per la conversazione. Spesso nelle terme c’era anche una biblioteca. Le persone più ricche andavano alle terme ogni giorno. Molti imperatori, come Nerone, Tito, Traiano, Caracalla e Diocleziano si fecero costruire a Roma delle terme.
Il tepidarium era una stanza di passaggio, per non passare di colpo dal caldo al freddo; a volte veniva usato come spogliatoio.
All’esterno delle terme si trovavano anche alcune botteghe.
Il calidarium era la vasca con acqua calda.
Le attività sportive si svolgevano nel gymnasium.
Il frigidarium era la vasca con acqua fredda.
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Leggi il testo sulle terme di Lucio Anneo Seneca, uno scrittore romano. Poi scegli la risposta corretta tra quelle date. Mi circonda da ogni parte un chiasso indiavolato. Sento gli affanni e i sospiri di quelli che si esercitano con gli attrezzi ginnici e si affaticano. Se capita uno a farsi massaggiare, si sente il battere delle mani del massaggiatore sulle sue spalle. Ci sono poi il litigioso, il ladro che viene colto sul fatto, il chiacchierone o quello a cui piace sentire la propria voce mentre fa il bagno. Poi c’è il fracasso di quelli che saltano nella piscina… Non parliamo poi dei venditori di bibite, di salsicce, di pasticcini e i garzoni delle locande che vanno in giro a vendere la loro merce… Com’erano le terme, secondo la descrizione di Seneca? Indica le risposte corrette con una X. Molto rumorose.
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Molto frequentate.
Molto silenziose.
Sempre deserte.
CONOSCENZE E INVENZIONI
La civiltà romana
La lingua e la scrittura La lingua parlata dai Romani era quella del popolo da cui discendevano, il latino. L’italiano di oggi deriva dal latino. La scrittura era alfabetica ed era composta da 23 segni, vocali
Pergamena è la carta che si ottiene dalla pelle di pecora o di capra essiccata e poi lisciata.
comprese. Gli antichi Romani scrivevano su rotoli di papiro e su tavolette di legno coperte con uno strato di cera. In seguito iniziarono a scrivere su rotoli di pergamena. Tra i Romani vi furono scrittori e poeti famosi, autori di commedie teatrali che descrivevano le abitudini di vita di quel tempo, e storici che raccontavano le vicende di Roma e dei suoi uomini più importanti. Tra i poeti più illustri ci fu Virgilio, autore dell’Eneide, un poema ispirato a quelli di Omero. Vi furono anche molti giuristi, cioè persone che scrissero e trascrissero leggi, doveri e diritti dei cittadini, decisioni degli imperatori e regole di governo delle città e dei territori conquistati.
L’ENEIDE
PIÙ
Nell’Eneide Virgilio racconta la storia di Enea, eroe della città di Troia, figlio della dea Venere e di Anchise. Il racconto inizia con la distruzione di Troia da parte degli Achei. Enea fugge dalla sua città in fiamme, insieme al vecchio padre Anchise e al figlio Iulo Ascanio, e arriva alla foce del fiume Tevere. L’Eneide narra inoltre che la gens Iulia, la famiglia a cui appartenevano sia Giulio Cesare sia Ottaviano Augusto, discendeva da Iulo: in questo modo Virgilio intendeva dimostrare la lontana origine divina dell’imperatore.
IMPARO CON METODO Gli strumenti per scrivere usati dai Romani: tavolette cerate, una bottiglietta con l’inchiostro, uno stilo e fogli di pergamena.
L’arte: sculture, affreschi e mosaici L’arte romana, soprattutto la scultura, fu influenzata da quella dei Greci e del mondo ellenistico. Molte statue romane, infatti, sono copie di quelle greche. I patrizi amavano molto anche gli affreschi, con i quali ornavano le pareti delle loro case signorili, e i mosaici, che decoravano la pavimentazione delle abitazioni o di particolari luoghi pubblici. I mosaici potevano essere a motivi geometrici e in bianco e nero oppure a più colori e con motivi decorativi di diverso genere.
Parole speciali Chi erano i giuristi? Sottolinea nel testo le parole che ti aiutano a capirlo. Analizzo Rispondi alle domande. • Che lingua parlavano i Romani? • Com’era la loro scrittura? • Quali forme d’arte amavano i Romani?
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile La lingua latina e la lingua italiana: un rapporto stretto I Latini erano una popolazione di origine indoeuropea e parlavano il latino. Questa lingua apparteneva allo stesso gruppo di quelle dei Greci e dei Celti, ma era più complessa e molto ricca di parole. Quando Roma estese il proprio dominio nel Mar Mediterraneo la lingua latina, che era parlata dai soldati e dai mercanti romani, si diffuse facilmente in tutti i Paesi costieri. Durante il periodo dell’Impero il latino diventò la lingua ufficiale del mondo occidentale. Dopo la fine dell’Impero, la lingua latina continuò a essere usata per scrivere trattati, sia politici sia scientifici, e diventò la lingua ufficiale della Chiesa cattolica. A contatto con le lingue degli altri popoli, il latino si modificò nel tempo, dando origine a tanti dialetti. Oggi, in diversi Paesi d’Europa, si parlano lingue neolatine, cioè derivate dal latino: questi Paesi sono l’Italia, la Francia, la SpaLa dedica in latino sull’arco dell’imperatore Tito, nel Foro romano.
gna, il Portogallo e la Romania. Il latino viene studiato in alcune scuole superiori e all’università, anche se si tratta di una “lingua morta”, cioè che non viene più parlata. Nella lingua italiana, però, ci sono ancora molte parole ed espressioni latine che usiamo abitualmente, senza rendercene conto.
IMPARIAMO INSIEME Con un tuo compagno o una tua compagna, a turno, inserite nelle frasi le seguenti parole di origine latina. bis • gratis • legenda • monitor • promemoria • referendum • Per ricordare le cose da fare, spesso è necessario preparare un …………………….............................………… . • A volte, facendo la spesa al supermercato, si trovano le offerte 3 × 2, ovvero si pagano due confezioni e la terza è …………………….............................…………, cioè non si paga. • Nelle carte geostoriche la …………………….............................………… serve per spiegare i simboli usati. • I …………………….............................………… dei computer ormai sono tutti piatti. • A volte gli elettori e le elettrici italiani sono chiamati a un …………………….............................…………, cioè una votazione per esprimere il loro parere su una questione importante. • Agli spettacoli, il pubblico chiede spesso il …………………......................………… di ciò che ha maggiormente gradito.
126
La civiltà romana
RELIGIONE
La religione I Romani erano politeisti. Le loro divinità più antiche erano quelle protettrici dei campi, dei raccolti e gli spiriti protettori della casa, i Lari. In ogni abitazione era presente un piccolo altare dedicato a questi spiriti, chiamato larario. Dopo il contatto con i Greci, i Romani acquisirono anche alcune divinità venerate da loro. Tre divinità, in particolare, erano molto importanti per i Romani: Giove, Giunone e Minerva, che corrispondevano rispettivamente a Zeus, Era e Atena dei Greci.
Un larario.
Nel periodo imperiale, anche l’imperatore iniziò a essere venerato come un dio. I Romani offrivano agli dèi cibi, bevande, ghirlande di fiori e in alcuni riti sacrificavano degli animali. Ogni cerimonia in loro onore si doveva svolgere secondo un rituale preciso, dal quale dipendeva la benevolenza del dio. Il calendario delle feste religiose era organizzato dai pontefici, i sacerdoti più importanti. Essi avevano anche il compito di preparare il calendario dei giorni fasti, cioè quelli in cui si potevano prendere decisioni importanti, e di quelli nefasti, in cui era bene non intraprendere nulla di nuovo. I Romani praticavano anche la divinazione: prima di prendere decisioni importanti chiedevano a un oracolo di interpretare la volontà degli dèi.
IMPARO CON METODO Collego Ti ricordi quale altro popolo praticava la divinazione? Scrivilo. …………………............................................…
Parole speciali - Ricostruisco Spiega con parole tue il significato di queste due parole. Fasto: ……….......................................... …………………........................................… …………………........................................…
Nefasto: ………................................... …………………........................................… …………………........................................…
LA SIBILLA DI CUMA
PIÙ
Giove, Giunone e Minerva.
A Cuma, in Campania, c’era un famoso oracolo, la Sibilla. La leggenda racconta che viveva in una grotta e scriveva le sue profezie sopra le foglie. Poi deponeva le foglie all’ingresso della grotta; il vento le mischiava e così le profezie dell’oracolo diventavano misteriose e difficili da interpretare.
L’ingresso alla grotta della Sibilla.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile Anno 79 d.C.: l’eruzione del Vesuvio Nel 79 d.C. il Vesuvio, il vulcano che si trova vicino a Napoli, una notte eruttò improvvisamente e distrusse la città romana di Pompei e della vicina Ercolano. Pompei rimase sepolta sotto Liternum
Campania
Cuma Baia
Pozzuoli
Procida
Golfo di Napoli
0
5 km
10
Nola
è fermato quella notte. I primi scavi archeologici a Pompei ef-
Vesuvio
Ercolano
Miseno
Ischia
Napoli
uno strato di cenere alto quasi sei metri: nella città il tempo si
Acerra
fettuati nel 1748 portarono alla luce monete e oggetti. Gli scavi
Pompei
Torre Annunziata
vennero poi interrotti e ripresi più volte, fino a quando parte
Nocera
Castellamare di Stabia
Salerno
Sorrento
Capri
Golfo di Salerno
L’area colpita dall’eruzione del 79 d.C.
delle rovine fu portata alla luce. Per gli archeologi e le archeologhe fu una scoperta incredibile poiché dagli scavi emerse una città romana senza trasformazioni di epoche successive. Fu così possibile capire quale fosse la vita quotidiana dei Romani, studiando le botteghe, gli edifici pubblici, le piazze, i giardini, le strade e soprattutto le case, le ville e le domus.
Affresco dalla Villa dei Vettii. Resti di una panetteria, con il forno.
Il sito archeologico di Pompei con il Vesuvio sullo sfondo.
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Educazione Civica e Sviluppo sostenibile
Affresco dalla villa di un ricco Pompeiano.
La testimonianza di uno scrittore romano Lo scrittore romano Plinio il Giovane, che si trovava in una località vicina al vulcano, scrisse a un amico e raccontò ciò che era successo. Una nube a forma di pino si diffondeva dal Vesuvio. Frattanto in più luoghi risplendevano vastissime fiamme e alti incendi. Aveva preceduto per molti giorni un tremore della terra meno temibile: ma quella notte divenne così forte che si sarebbe creduto che tutte le cose non si muovessero, ma si rovesciassero. Inoltre, vedevamo il mare riassorbirsi in se stesso e quasi essere respinto dal tremore della terra. Dall’altra parte una nube nera e orrenda si allargava in lunghe figure di fiamme simili a folgori. Ritornò luce per un po’ e il fuoco, in verità, si fermò più lontano; di nuovo tenebre, di nuovo cenere abbondante e pesante; la scuotevamo via ripetutamente alzandoci; altrimenti saremmo stati coperti e addirittura schiacciati dal peso. Finalmente quella
Mosaico all’ingresso di una casa: la scritta dice "Attenti al cane".
caligine, divenuta meno fitta, si dissolse quasi in fumo o nebbia; poi fu giorno vero; risplendette addirittura il Sole, ma sporco come quando è in eclisse. Agli sguardi ancora impauriti tutte le cose si presentavano cambiate e ricoperte come da neve fatta di spessa cenere. Oggi, a quasi duemila anni di distanza, Pompei è stata quasi completamente riportata alla luce. Le rovine mostrano case comode e solide, con pavimenti di pietra e piccoli giardini. Le pareti sono spesso decorate con splendide pitture. L’interno e l’esterno della villa di Publius Paquius Proculus, panettiere a Pompei.
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I ROMANI
RELIGIONE
Il cristianesimo In Palestina, agli inizi del I secolo d.C., nacque una nuova religione, chiamata cristianesimo. Questa religione si basava sugli insegnamenti di Gesù, nato nella provincia romana della Palestina. Si trattava di una religione monoteista, cioè basata sulla fede in un solo Dio, ed era quindi molto diversa dalla religione romana, che credeva in molti dèi e venerava l’imperatore come un dio. Gesù era detto "Cristo", cioè scelto da Dio per portare il suo messaggio alle persone. Egli predicava la fratellanza e l’uguaglianza di tutti gli esseri umani. I Romani videro in questi insegnamenti un pericolo per l’ordine dell’Impero, perciò condannarono a morte Gesù e lo crocifissero. Dopo la morte di Gesù i suoi sostenitori più fedeli, gli apostoli, continuarono a diffondere i suoi insegnamenti, prima oralmente e successivamente scrivendoli in alcuni libri, chiamati Vangeli. Un rilievo cristiano con un simbolo composto da due lettere dell’alfabeto greco, che indica il nome di Cristo.
Vangelo è una parola di origine greca che significa “lieto annuncio, buona notizia”.
IMPARO CON COMPETENZA Analizzo Cerca nel testo le risposte a queste domande e sottolineale. • Dove e quando nacque la nuova religione predicata da Gesù? • Quali erano i suoi insegnamenti? • Perché Gesù fu crocifisso?
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Un mosaico che raffigura Gesù Cristo.
CARTA GEOSTORICA La diffusione del cristianesimo
La civiltà romana
RELIGIONE
I cristiani e l’Impero Il cristianesimo iniziò rapidamente a diffondersi nell’Impero. In base agli insegnamenti di Gesù i cristiani erano contrari alla violenza, quindi si rifiutavano di prestare il servizio militare, e non accettavano le distinzioni fra stranieri e Romani, fra schiavi e persone libere. Inoltre, credevano in un solo Dio e si rifiutavano di adorare l’imperatore come una divinità. Per tutti questi motivi i governanti romani, che pure erano sempre stati tolleranti verso le religioni dei popoli sottomessi, considerarono il cristianesimo una minaccia, e lo vietarono. I cristiani furono considerati nemici dello Stato e per questo vennero perseguitati e condannati a morte, alla prigione o all’esilio. Per sfuggire alle persecuzioni i cristiani si riunivano di nascosto e celebravano i loro riti in gallerie sotterranee, scavate in profondità: le catacombe, che inizialmente servivano solo come luoghi di sepoltura. Nonostante le persecuzioni, i cristiani divennero sempre più numerosi e con il passare del tempo la loro situazione peggiorò e le persecuzioni divennero sempre più feroci, in ogni zona dell’Impero. Nel 313 d.C., però, con l’Editto di Milano l’imperatore Costantino riconobbe la libertà ai cristiani di professare la propria religione. Per i cristiani iniziò una fase del tutto nuova, durante la quale non fu più necessario nascondersi e vennero costruite le prime chiese, chiamate basiliche. Successivamente l’imperatore Teodosio dichiarò il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero. Teodosio vietò tutte le
L’imperatore Costantino.
Editto legge scritta, emessa da un’autorità dello Stato.
IMPARO CON COMPETENZA Analizzo Cerca nel testo le risposte a queste domande e sottolineale. • Che cosa accadeva ai cristiani nei primi secoli? • Che cos’erano le catacombe? Per quali scopi venivano utilizzate e da chi? • Che cosa fece l’imperatore Costantino? • Che cosa fece l’imperatore Teodosio?
altre religioni. Coloro che non aderivano alla religione cristiana, definiti pagani, venivano perseguitati, proprio come accadeva prima ai cristiani. Catacombe a Roma.
I PAGANI PIÙ Il nome “pagani” deriva dal latino pagus, cioè “villaggio”. In questo periodo vennero chiamati pagani gli abitanti dei villaggi di campagna che non si convertivano alla nuova religione, ma che continuavano ad adorare i propri dèi.
131
I ROMANI
QUANDO
La crisi e la divisione dell’Impero IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
A partire dal III secolo d.C. l’Impero romano cominciò a inde-
Ravenna MAR NERO Costantinopoli Roma
IMPERO ROMANO D’ORIENTE
MAR
MED
ITERR
ANEO
bolirsi perché i governi non erano più stabili. Gli imperatori venivano scelti fra i comandanti degli eserciti, restavano in carica per pochi anni e in questi brevi periodi dovevano affrontare vere e proprie guerre per conservare il potere. Per porre un freno al declino dell’Impero e per poter difendere meglio i suoi confini, nel 286 d.C. l’imperatore Diocleziano divi-
La divisione definitiva dell’Impero voluta da Teodosio.
se l’Impero in due amministrazioni statali: una parte occidentale e una parte orientale. Ogni parte dell’Impero era governata da un imperatore, detto Augusto, e da un suo collaboratore, chiamato Cesare. Questa soluzione funzionò per poco tempo e l’Impero tornò presto a essere unito. Nel 324 d.C. Costantino divenne imperatore di tutto l’Impero e trasferì la capitale da Roma a Bisanzio (l’attuale Istanbul, in Turchia). La città prese il nome di Costantinopoli, cioè la “città di Costantino”. Ormai, però, l’economia, la società e la cultura nella parte occidentale e in quella orientale dell’Impero romano erano diventate molto diverse. Quindi Teodosio, il successore di Costantino, nel 395 d.C. divise nuovamente e definitivamente l’Impero in due parti: l’Impero romano d’Occidente, con capitale Ravenna, e l’Impero romano d’Oriente, con capitale Co-
Una rappresentazione dei Cesari e degli Augusti, simbolo della divisione dell’Impero.
stantinopoli. CARTA GEOSTORICA L’Impero romando d’Occidente e l’Impero romano d’Oriente
IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con la linea del tempo
Indica sulla linea del tempo la data di inizio dell’Impero romano, con Ottaviano Augusto e la data della divisione dell’Impero voluta da Teodosio. Poi rispondi: quanti secoli passarono, circa, tra la nascita dell’Impero e la sua divisione in due parti? ………………….....................................................................................................................................................................................................................…
...............................................
100 a.C.
132
0
...............................................
100 d.C.
200 d.C.
300 d.C.
400 d.C.
La civiltà romana
QUANDO
I Germani e la fine dell’Impero
LE INNOVAZIONI DEI GERMANI PIÙ
In un vasto territorio dell’Europa centrale vivevano i Germani,
I Germani portarono nell’Impero romano molte novità in campo tecnico. Per esempio, erano abili nella lavorazione dei metalli e avevano armi molto resistenti. Introdussero l’uso delle botti di legno per il vino, al posto delle anfore. Ai Germani si deve anche l’uso della sella per cavalcare; dei pantaloni nell’abbigliamento; del burro nell’alimentazione.
tribù di popolazioni nomadi che i Romani chiamavano “barbari” per indicare che non appartenevano alla loro civiltà. Questi popoli possedevano una loro cultura, delle tradizioni e un’organizzazione sociale. Erano guerrieri, cacciatori e allevatori ed erano guidati da un re, scelto fra i loro migliori guerrieri. I Germani si spostavano in gruppo con donne, anziani e bambini, non conoscevano la scrittura e adoravano le divinità della natura. Nel III secolo d.C. piccoli gruppi di Germani si stabilirono entro i confini dell’Impero, dove vivevano in pace coltivando le terre non occupate dai coloni romani. Nel IV secolo d.C., però, gli Unni, che venivano dalle pianure dell’Europa orientale, invasero i territori dei Germani, che furono costretti a spostarsi, penetrando più a fondo nell’Impero romano. Molti di essi furono arruolati nell’esercito e alcuni fecero carriera, diventando generali. A loro fu affidato il compito di difendere l’Impero
IMPARO CON COMPETENZA
dalle invasioni di altri popoli barbari, ma l’esercito romano era ormai sempre più in crisi. Così, per oltre cinquant’anni,
Lavoro con le carte geostoriche
l’Impero romano d’Occidente fu devastato dalle scorrerie di Unni, Visigoti, Ostrogoti, senza potersi difendere.
Osserva la carta e trascrivi i nomi dei principali popoli germanici.
L’ultimo giovanissimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo, fu deposto nel 476 d.C. da Odoacre, un generale romano di origine germanica. Questo episodio sancì la fine
……………………........................…………
dell’Impero romano d’Occidente. L’Impero romano d’Oriente
……………………........................…………
sopravvisse invece per un altro millennio.
……………………........................…………
Sassoni
Franchi Longobardi
Visigoti
Unni
Alemanni
OCEANO
GALLIA
Ostrogoti Milano
Ravenna Visigoti
IMPERO ROMANO D’ORIENTE
M AR Cartagine
CARTA GEOSTORICA Le invasioni dei barbari
Vandali
ME
SP IO CA
IMPERO ROMANO Roma D’OCCIDENTE
MAR NERO Costantinopoli
R
SPAGNA
Vandali MA
ATLANTICO
DI TE
ASIA R R ANE O
AFRICA
133
HO IMPARATO La sintesi per immagini
La civiltà romana: l’Impero
Osservo, leggo, espongo Osserva il disegno, leggi e usa le sintesi per ricostruire ciò che sai sull’Impero romano, ed esporre.
CHI
DOVE
Ripassa con me!
QUANDO
L’Impero Nel 27 a.C. Ottaviano Augusto divenne il primo imperatore romano. Durante il suo regno l’Impero visse un periodo di pace e benessere. Alla morte di Augusto divenne imperatore Tiberio. All’inizio la successione al potere avveniva per via ereditaria, ma per un periodo si usò il sistema della successione per adozione.
CHI
Nel I e nel II secolo d.C. l’Impero estese i suoi do-
DOVE
QUANDO
mini in Britannia, Mauritania, Dacia e nel Vicino
La crisi dell’Impero
Oriente. Roma era al centro di importanti scambi
Nel 395 d.C. l’imperatore Teodosio
commerciali. Il latino era la lingua ufficiale.
divise l’Impero in due parti: l’Impero romano d’Occidente e l’Impero romano d’Oriente. Tra il IV e il V secolo d.C. l’Impero romano d’Occidente non riuscì a fermare le invasioni dei Germani. Nel 476 d.C. Romolo Augusto, l’ultimo imperatore d’Occidente, perse il potere: fu la fine dell’Impero romano d’Occidente. L’Impero romano d’Oriente sopravvisse per
SOCIETÀ
un altro millennio.
Nel periodo dell’Impero grandi edifici pubblici abbellivano le città romane: templi, anfiteatri, circhi e terme. Gli anfiteatri ospitavano spettacoli di lotta tra gladiatori o con animali feroci. Le terme erano un servizio per la salute dei cittadini, oltre che un luogo di incontro. In tutto l’Impero i Romani costruirono ponti, strade e acquedotti.
ESPLORA L’IMMAGINE
134
LA CIVILTÀ ROMANA RELIGIONE
RELIGIONE
La religione romana
Il cristianesimo
I Romani erano politeisti. Gli dèi più an-
I Romani tolleravano i culti delle popola-
tichi rappresentavano le forze della na-
zioni sottomesse, ma non accettarono il
tura e gli spiriti protettori della casa.
cristianesimo. Gesù Cristo predicava la
Quando i Romani entrarono in contatto
fede in un unico Dio, l’uguaglianza e la
con i Greci iniziarono a venerare gli stes-
fratellanza. In base ai suoi insegnamenti
si dèi, ma con nomi diversi: Zeus, Era e
i cristiani quindi rifiutavano di adorare
Atena a Roma si chiamavano Giove, Giu-
l’imperatore e non accettavano la schia-
none e Minerva.
vitù, perciò erano considerati un pericolo: Gesù venne crocifisso e i suoi seguaci vennero perseguitati. Il cristianesimo si diffuse comunque in tutto l’Impero. Nel 313 d.C. l’imperatore Costantino stabilì la libertà di culto per i cristiani e successivamente l’imperatore Teodosio dichiarò il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero.
135
HO IMPARATO La mappa
La civiltà romana • L’Impero Costruisco una mappa
MAPPA DI VERIFICA
Ricostruisci la mappa con le parole date.
acquedotti • agricoltura • commerci • Costantino • anfiteatri • Costantino • crisi • cristianesimo • Diocleziano • Gesù • invasioni • latino • mosaici • Occidente • Ottaviano • Teodosio • perseguitati • prodotti • Senato • storici • Teodosio • territori
L’Impero romano ATTIVITÀ
SOCIETÀ
CONOSCENZE
Nel 27 a.C. ............................... fu nominato imperatore
Le attività principali dei Romani erano
Nel priodo imperiale le città furono abbellite da
La lingua ufficiale era
dal ...............................
l’................................. l’allevamento, l’artigianato e i
..............................., terme,
DOVE
QUANDO
Nei primi due secoli l’Impero conquistò nuovi
circhi, teatri.
..................................
Vennero costruiti
................................................
......................................, ponti e
........................ dell’Impero che fu
L’economia era florida e nell’Impero circolavano grandi quantità di
diviso in due parti
......................................... .
Dal III secolo d.C. iniziò la
e giuristi. Nell’arte si diffusero la scultura, gli affreschi e i ......................................
I Romani erano politeisti.
Nel 395 d.C. ................................. divise l’Impero. I cristiani furono ...................................... .
dei Germani.
136
poeti, .....................................
RELIGIONE
....................................................... .
ripeterono le ...................................
I Romani ebbero importanti letterati,
strade in tutto l’Impero.
da ................................. e riunito per breve tempo da
Dal IV secolo d.C. si
il ..........................................
Nel 476 d.C. l’Impero
Nel 313 d.C. ................................................ concesse la libertà di culto ai cristiani e con
romano d’ ................................... ebbe fine.
l’imperatore ............................... il cristianesimo diventò la religione ufficiale dell’Impero.
Si diffuse una nuova religione: il ...................................... , basato sugli insegnamenti di .....................................
HO IMPARATO
La civiltà romana • L’Impero 1
La verifica più facile
Sottolinea le alternative corrette. � Nel 27 a.C. Ottaviano Augusto diventò il primo / secondo imperatore romano. � Durante il suo governo l’Impero visse nella pace / guerra e nel benessere. � Alla morte / sconfitta di Augusto diventò imperatore Tiberio. � Nei primi tempi alla morte di un imperatore gli succedeva il figlio / vice o qualche altro parente. � Poi la successione degli imperatori avvenne per adozione / sorteggio. � Nel I e nel II secolo d.C. l’Impero romano si estese in Britannia, Mauritania, Dacia e nel Vicino Occidente / Oriente. � Roma era al centro di importanti / pochi scambi commerciali. � La lingua più usata era il romano / latino.
2
Scrivi una didascalia per ogni argomento legato all’immagine.
Gli anfiteatri sono …………………………………...........………………………………….. …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........………………………………….........................................................
Le terme sono …………………………………..........................................…………………….. …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........………………………………….........................................................
La formazione "a testuggine" permetteva ……………………………….. …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........…………………………………......................................................... …………………………………...........………………………………….........................................................
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HO IMPARATO
La civiltà romana • L’Impero 1
Usa i numeri per ricomporre correttamente le frasi. 1. Nel 27 a.C. Ottaviano diventò 2. Durante il suo governo l’Impero 3. Alla morte di Augusto diventò 4. Nei primi tempi, alla morte di un imperatore 5. Poi la successione degli imperatori 6. Nel I e nel II secolo d.C. l’Impero romano si estese 7. Roma fu al centro di 8. La lingua più usata
imperatore Tiberio. avvenne per adozione. il primo imperatore romano. in Britannia, Mauritania, Dacia e nel Vicino Oriente. visse nella pace e nel benessere. gli succedeva il figlio o qualche altro parente. era il latino. importanti scambi commerciali.
2
Sulla linea del tempo colora con un colore a tua scelta il periodo dell’Impero romano. 50 d.C.
50 a.C.
100 a.C. 3
0
150 d.C.
100 d.C.
250 d.C.
200 d.C.
350 d.C.
300 d.C.
450 d.C.
400 d.C.
500 d.C.
Completa le frasi con le seguenti parole. accampamenti • allagati • anfiteatri • gladiatori • legioni • libertà • ovale • schiavi • spettatori • terme • testuggine • vie 1. Gli ....................................................... delle legioni romane erano molto ordinati. Erano attraversati da due ....................................................... : il cardo e il decumano. 2. L’esercito era formato da ....................................................... di circa 5000 uomini ciascuna. Per combattere si disponevano con la formazione a ....................................................... . 3. Alle ....................................................... i cittadini potevano lavarsi, rilassarsi con i massaggi e fare bagni con l’acqua calda e fredda. 4. Gli ....................................................... erano grandi costruzioni scoperte, di forma circolare oppure ....................................................... . Erano presenti in molte città romane e vi si svolgevano spettacoli per migliaia di ....................................................... . Alcuni potevano essere ....................................................... per organizzare battaglie navali. 5. I ....................................................... erano prigionieri di guerra, ....................................................... o persone che avevano commesso gravi reati. Combattevano tra loro o contro bestie feroci. I più abili e famosi potevano riacquistare la ........................................................
138
Attiva gli esercizi su HUB Kids
Indice quaderno operativo Se hai bisogno d’aiuto per svolgere le attività, vai a rileggere le pagine del volume indicate di fianco al titolo di ogni scheda!
RIPASSO
I ROMANI
Le civiltà dei fiumi
140
Le origini di Roma
166
Popoli in movimento
141
Roma diventa una Repubblica
168
L’organizzazione sociale a Roma
169 170
I MICENEI Il popolo dei Micenei
142
Le rotte commerciali
144
L’accampamento romano e le strategie di combattimento
Il Mar Egeo e le sue civiltà
145
L’esercito romano
171
L’inganno del cavallo
146
Nasce l’Impero
172
I vasi greci
147
La polis greca
148
Attività e commerci nell’antica Roma
173
Sparta
149
Le strade romane
174
Atene
150
La strada più antica: la via Appia
175
La Magna Grecia
151
Il calendario romano
176
La fondazione di una colonia
152
I gladiatori
177
Le guerre contro i Persiani
153
La distruzione di Pompei
178
I Macedoni e Alessandro Magno
154
I Romani e il cristianesimo
179
La fine dell’Impero
180
La civiltà romana
182
La lunga storia di Roma
183
PROVA NON NOTA Uomini e donne dell’antica Grecia
155
PROVA NON NOTA Al Museo!
156
PROVA NON NOTA L’oracolo di Delfi
PROVA NON NOTA Macchine da guerra
157
I POPOLI ITALICI
PROVA NON NOTA Per le vie di Roma
Antichi abitanti dell’Italia: chi e dove
158
I popoli italici
159
PROVA NON NOTA
184 185
COMPITO AUTENTICO
Le Olimpiadi di ieri e di oggi
186
Gioca con la Sibilla!
187
I Celti
160
La civiltà degli Etruschi
161
L’origine del popolo etrusco
162
Il cavallo di Troia
188
Giochi e passatempi
163
Il diorama della polis greca
189
La religione e le attività degli Etruschi
164
Sperimenta l’arte greca!
190
La marionetta etrusca
191
Mosaici romani
192
PROVA NON NOTA Scopri gli affreschi delle tombe etrusche
165
LABORATORIO
RIPASSO
Le civiltà dei fiumi 1
Completa tu i brani sulle antiche civiltà dei fiumi.
I Sumeri Le prime civiltà si svilupparono lungo il corso dei fiumi e, per poterne beneficiare, costruivano dighe, canali e argini. La civiltà dei Sumeri si sviluppò in ……........................................................…….. , parola che significa “terra tra i due fiumi”. Questi fiumi erano il Tigri e l’ ……........................................................…….. . I Sumeri erano organizzati in città-Stato, ognuna governata da un ……........................................................…….. , che era anche capo religioso. Il popolo era composto principalmente da ……....................................…….. , artigiani e mercanti. Al centro della città-Stato c’era la ……........................................................…….. , un edificio che era al tempo stesso tempio, abitazione del re, ma anche centro di raccolta e di distribuzione delle merci. Per registrare le tasse, i Sumeri inventarono un tipo di scrittura chiamata scrittura ……........................................................…….. . I Sumeri sono ricordati anche per avere usato per primi la ……........................................................…….. nei carri.
I Babilonesi Nel 1800 a.C. circa il re Hammurabi fondò in Mesopotamia l’impero babilonese. La capitale di questo impero era la città di ……........................................................…….. . Il re Hammurabi è ricordato per aver fatto scrivere su grandi pietre tutte le leggi del suo popolo; questa raccolta di leggi è chiamata ……........................................................…….. di Hammurabi.
Gli Egizi La civiltà degli Egizi si sviluppò lungo il corso del fiume ……........................................................…….. . Questo fiume rendeva fertile la terra con le sue inondazioni, che lasciavano le terre lungo le rive ricoperte di un fango chiamato ……........................................................…….. . A capo della società egizia c’era il ……........................................................…….. che aveva poteri religiosi e politici. Alla sua morte veniva seppellito in un’enorme tomba: la ……...................................................….. . Gli Egizi scrivevano su fogli realizzati con il ……........................................................…….., una pianta che cresce lungo i fiumi. La loro scrittura è composta da pittogrammi e ideogrammi e si chiama scrittura ……........................................................…….. . Fu decifrata grazie alla traduzione di una stele: la stele di Rosetta. Come i Sumeri e i Babilonesi, anche gli Egizi adoravano molti dèi: erano perciò ……........................................................…….. .
La sfinge.
Obiettivi di apprendimento Ricordare e organizzare le informazioni.
140
RIPASSO
Popoli in movimento 1
2
Indica con una X se le seguenti affermazioni sul popolo dei Fenici sono vere (V) o false (F). • L’attività principale dei Fenici era l’agricoltura.
V
F
• I Fenici erano pessimi navigatori. • La Fenicia sorgeva nell’attuale Libano. • I Fenici diffusero in tutto il Mediterraneo la porpora e la scrittura alfabetica. • I Fenici costituirono un impero sotto un unico sovrano. • I Fenici fondarono molte colonie. • I Fenici erano molto abili nella lavorazione del vetro. • I Fenici erano un popolo monoteista.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
Per ognuna delle seguenti frasi, scrivi a quale civiltà si riferisce. Scegli tra: Fenici, Ebrei e Cretesi. • Costruirono delle città-palazzo, la più importante delle quali fu Cnosso: ................................................................................... • Erano un popolo nomade, diviso in 12 tribù, guidate da patriarchi: ................................................................................................ • Il loro nome deriva dal greco e significa ”rosso porpora”: ......................................................................................................................... • Nella loro società, le donne occupavano un ruolo importante: ............................................................................................................. • Furono ridotti in schiavitù dagli Egizi: .............................................................................................................................................................................. • Le loro navi avevano una vela rettangolare: ..............................................................................................................................................................
3
Scrivi a quale civiltà si riferisce ogni immagine. Scegli tra: Fenici, Ebrei e Cretesi.
..........................................................
..........................................................
..........................................................
Obiettivi di apprendimento Ricordare e organizzare le informazioni.
141
I MICENEI
Il popolo dei Micenei 1
Vai a pagg. 10-14
Completa tu il testo con le parole mancanti. Intorno al 2000 a.C. gli Achei, un popolo di pastori e guerrieri nomadi provenienti dal Nord della Penisola Balcanica, si stabilirono nella regione della Grecia meridionale chiamata ……..................................……... Gli Achei fondarono molte città-fortezza, tra cui la più ricca e potente fu ……...................................................…….. . Per questo, presero il nome di Micenei. Ogni città-fortezza era guidata da un re, chiamato ……........................................................…….., che era il capo militare e religioso, e da un gruppo di ……........................................................…….., che avevano il compito di difendere il territorio e possedevano le terre coltivate dal resto della popolazione. A partire dal 1600 a.C. i Micenei iniziarono ad avere scambi commerciali con i ……......................................…….. e intorno al 1450 a.C. sottomisero l’isola di Creta. Intorno al 1200 a.C. la civiltà degli Achei o Micenei scomparve, probabilmente a causa dell’invasione di un altro popolo, i …….....................................…….. .
2
Sottolinea l’alternativa corretta per completare le frasi. • I Micenei non formarono mai uno Stato unitario ed erano divisi in tante città-fortezza / tribù. • Tutte le città micenee sorgevano su un’altura / sul mare ed erano circondate da alte torri / mura. • L’acropoli era la parte alta / bassa della città. • Sull’acropoli sorgeva la porta d’ingresso della città / il palazzo reale. • Per i rifornimenti quotidiani di acqua e per le riserve in caso di assedio, ogni città micenea era dotata di un pozzo / una cisterna. • Le abitazioni della popolazione si trovavano all’interno / all’esterno della città-fortezza.
3
Indica con una X se le seguenti affermazioni si riferiscono alla città-palazzo cretese o alla città-fortezza micenea. Fai attenzione: alcune possono essere valide per entrambe. città cretese città micenea Era costruita intorno a un grande palazzo, centro della vita comunitaria. Era costruita su un’altura dai fianchi ripidi. Era circondata da alte mura difensive. Il palazzo era separato dalle abitazioni della popolazione. Si trovava per lo più vicino al mare. L’accesso alla città avveniva attraverso una porta. I contadini vivevano al di fuori della città. Non era dotata di sistemi di difesa. All’interno della città si trovavano anche magazzini e laboratori artigiani.
142
I MICENEI 4
Colora in
i cartellini con le parole che riguardano i Micenei. Dori
ideogrammi poleis
5
Iliade
aedo
piramidi
scriba
nomade
Formula sul tuo quaderno 5 frasi con le seguenti parole: acropoli • Lineare B • corredo funebre • emporio • lingua greca
6
Prova a raccontare, nelle righe seguenti, il rapporto tra la civiltà minoica e la civiltà micenea. Quali contatti ci sono stati tra queste due popolazioni? .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................................................................................
Sito archeologico della città di Micene. Obiettivi di apprendimento Conoscere gli aspetti essenziali della civiltà micenea.
143
I MICENEI Vai a pag. 11
Le rotte commerciali 1
Colora e completa la carta geostorica inserendo i seguenti nomi: Mar Nero • Mar Mediterraneo • Italia • Grecia • Asia Minore • Africa • Egitto
Da
nu
bi o
Troia
Sardegna
Micene Atene
Sicilia
Samo Mileto
Pilo
Cnosso
Creta
Rodi
Cipro
o Nil
2
Rispondi alle seguenti domande. • Quali prodotti venivano trasportati lungo le rotte commerciali dei Micenei? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Ti ricordi che cos’è un emporio? Quali altre popolazioni, fra quelle che hai studiato lo scorso anno, avevano creato gli empori? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Dove si trovavano i principali empori fondati dai Micenei? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
3
Ora prova a inventare tu delle domande da fare ai tuoi compagni e alle tue compagne. 1. ............................................................................................................................................................................................................................................................................. 2. ............................................................................................................................................................................................................................................................................. 3. ............................................................................................................................................................................................................................................................................. Obiettivi di apprendimento Leggere e completare una carta geostorica.
144
I MICENEI Vai a pagg. 10-14
Il Mar Egeo e le sue civiltà 1
Leggi il testo che parla delle civiltà che si svilupparono nelle terre affacciate sul Mar Egeo. La storia delle civiltà che abitarono nelle isole e nelle terre che si affacciano sul Mar Egeo merita qualcosa di più di un interesse archeologico. I Cretesi, che avevano iniziato quella storia, avevano fatto dono della propria civiltà ai popoli limitrofi, grazie alle opportunità che il Mar Egeo offriva, poi, grazie al Mar Mediterraneo, l’avevano trasmessa a molti altri popoli. Mentre la civiltà egizia e quelle asiatiche si limitavano a rimanere circoscritte alla terra, la civiltà cretese diffondeva la sua luce lontano, attraendo con il suo fascino i popoli guerrieri. La supremazia passò dai Cretesi agli Achei, da Cnosso a Micene. Poi arrivarono i barbari Dori: sembrava la rovina. Ma i semi sparsi per secoli e in tanti diversi Paesi, dai Cretesi prima e dai Micenei dopo, non andarono perduti. Essi restarono a lungo assopiti, per rigermogliare più tardi nella splendida civiltà greca, che fu madre della civiltà latina e occidentale. adatt. da G. Glotz, La civiltà dell’Egeo, in AA.VV., La vita e i giorni, vol. 1, SEI
2
Indica con una X l’alternativa corretta per completare le affermazioni. • Il testo ha come argomento: la flora e la fauna del Mar Egeo. i ritrovamenti archeologici nel Mar Egeo. la storia della civiltà cretese. l’importanza delle civiltà che abitarono l’Egeo per la nascita della cultura occidentale. • La prima popolazione dell’Egeo che trasmise la propria civiltà ai popoli vicini fu quella: degli Egizi. dei Dori. dei Macedoni. dei Cretesi. • «Supremazia» significa: superiorità assoluta su altri.
3
superbia.
democrazia.
saggezza.
Rispondi alle domande. • Qual era la differenza tra la civiltà egizia e quelle asiatiche e la civiltà cretese? Sottolinea la risposta nel testo. • Dopo i Cretesi, a chi passò la supremazia dell’Egeo? ...................................................................................................................................... • Che cosa sono, secondo te, i semi che Cretesi e Micenei sparsero per secoli e in tanti diversi Paesi? ................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quale civiltà nacque in seguito? ........................................................................................................................................................................................... Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
145
I MICENEI Vai a pag. 15
L’inganno del cavallo 1
Leggi il testo tratto dal poema omerico Iliade. L’episodio è narrato dall’eroe troiano Enea. La guerra durava ormai da nove anni quando un mattino, improvvisamente, i Micenei tolsero l’assedio alla città. Le nostre sentinelle li videro levare le tende, correre ordinatamente verso le navi e partire. Non credevamo ai nostri occhi. Le navi partirono a una a una, finché la spiaggia rimase completamente deserta. Allora aprimmo le porte di Troia e ci slanciammo verso la riva del mare. Ma a un tratto, ci arrestammo senza parole davanti a un enorme cavallo di legno. – Che cosa è questo? – ci chiedevamo. – È un dono fatto dai Micenei alla dea Atena perché li protegga nel viaggio – diceva qualcuno. – È un tranello! Gettiamolo in mare! – dicevano altri. – No! Se è un dono alla dea, trattiamolo con rispetto, portiamolo in città! Troia sarà protetta da Atena! E in un baleno si fece una grande apertura nelle mura. I fanciulli e le fanciulle cantavano in coro accompagnando il cavallo in città. Intanto era scesa la notte. Le navi, che avevano finto di allontanarsi, in realtà si erano nascoste dietro l’isoletta di Tenedo, e con il favore del buio erano uscite dal nascondiglio, veleggiando di nuovo verso Troia. I guerrieri rinchiusi nel cavallo calarono una fune e scesero in fretta, primo fra tutti l’astuto Ulisse. Silenziosi e veloci percorsero le mura della città e uccisero tutte le sentinelle, quindi spalancarono le porte all’esercito che arrivava dal mare. rid. da G. Cristini, I grandi poemi dell’antichità classica, Mursia
2
Dopo aver letto il testo, rispondi sul quaderno alle seguenti domande. • Da quanto tempo durava la guerra? • Che cosa significa che «i Micenei tolsero l’assedio alla città»? • Che cosa trovarono i Troiani sulla spiaggia? • Chi lo aveva lasciato? • Perché i Troiani decisero di portarlo in città? • Dove erano andati i Micenei? • Che cosa accadde durante la notte? Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
146
I GRECI
I vasi greci 1
Vai a pag. 25
Leggi il testo sulla funzione del vaso nell’antica Grecia. Poi rispondi alle domande.
Per gli antichi Greci, il vaso era un oggetto molto particolare e aveva molteplici funzioni. Nel suo utilizzo domestico, era un ottimo contenitore di liquidi, cereali, balsami e oli, cibo e medicinali. Era presente sulla tavola come recipiente per il vino, serviva come coppa per i commensali durante i banchetti, come zuppiera per portare in tavola le pietanze. I vasi più belli venivano lasciati in eredità o regalati alle spose. Nel tempio, invece, il vaso diventava oggetto di culto. Sui vasi, inoltre, venivano dipinte scene di vita quotidiana, azioni di guerra, giochi sportivi oppure le vicende delle divinità e dei grandi eroi. Gli artigiani greci realizzavano due tipologie di vasi: con il fondo rosso e le figure nere, oppure con il fondo nero e le figure rosse.
• Qual era la funzione del vaso nelle case dei Greci? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Perché, secondo te, si può dire che i vasi sono oggetti importanti per conoscere meglio i Greci e il loro modo di vivere? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali erano le due tipologie di vasi realizzati dagli artigiani greci? Secondo te, da che cosa dipendeva il colore rosso? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da un testo informativo.
147
I GRECI Vai a pag. 30
La polis greca 1
Usa i seguenti termini per completare il testo sulle poleis. 700 a.C. • città-Stato • cultura • Elleni • indipendenti • lingua • poleis Intorno al .................................................................. i Greci si organizzarono in .................................................................., chiamate ...................................................................................... Le poleis erano città .............................................................................................., con proprie leggi, ma con elementi comuni: la .............................................................................................., la religione, la .............................................................................................. e le usanze. I Greci sentivano quindi di appartenere a un unico popolo e chiamavano se stessi ............................................................................................. .
2
3
4
Colora in
i cartellini che contengono i nomi delle poleis più importanti.
Olimpia
Tebe
Pella
Troia
Larissa
Crotone
Corinto
Pergamo
Cnosso
Sparta
Efeso
Rodi
Atene
Mileto
Methoni
Smirne
Collega ogni definizione alla parte della polis a cui si riferisce. È costruito all’aperto, accanto all’acropoli, e le sue gradinate poggiano sul fianco della collina.
agorà
Domina l’acropoli ed è ornato con colonne e statue.
teatro
È la piazza in cui i cittadini si riuniscono per prendere decisioni.
tempio
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). • Nelle città greche vivevano solo i cittadini liberi, mentre gli schiavi erano costretti a vivere nelle campagne circostanti. • Gli schiavi erano prigionieri di guerra o uomini liberi che non avevano il denaro per pagare i propri debiti. • Uno schiavo poteva sposarsi senza dover chiedere il permesso a nessuno. • Le donne greche erano escluse dalla vita politica. • Il padrone poteva decidere di liberare uno schiavo che era stato particolarmente fedele.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Conoscere gli aspetti essenziali della civiltà dei Greci.
148
I GRECI Vai a pag. 32
Sparta 1
Leggi la fonte dello storico greco Plutarco e rispondi alle domande.
Dalla nascita fino alla morte, il cittadino di Sparta doveva essere al servizio dello Stato; per questo motivo, nella città veniva minuziosamente curata l’educazione dei fanciulli. Appena nati, i bambini dovevano essere presentati dal padre agli anziani riuniti in assemblea e, se giudicati deboli o deformi, venivano gettati nei burroni dei monti del Taigèto. A partire dall’età di sette anni venivano divisi in varie squadre e sottoposti, a cura dello Stato, a una severa disciplina che durava fino ai trent’anni. Erano educati all’obbedienza, alla forza, a sopportare la fatica, a vincere nel combattimento; venivano addestrati nella ginnastica e nel maneggio delle armi. Affinché il corpo fosse indurito e l’animo rafforzato, erano sottoposti alle più dure privazioni: ricevevano poco cibo in modo che, per soddisfare l’appetito, crescessero in astuzia e destrezza. Era perciò permesso loro il furto. Ma guai a essere sorpresi! Imparavano a leggere e a scrivere solo nella misura strettamente necessaria. A dodici anni ricevevano un solo mantello per tutto l’anno. Erano sporchi, ignoravano l’uso del bagno e solo in determinati giorni era loro permessa qualche raffinatezza. Anche le fanciulle, in quanto future madri di guerrieri, venivano educate in maniera assai rude. adatt. da Plutarco
• A che cosa erano educati gli Spartani? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa era permesso a Sparta che è illegale ai nostri giorni? Per quale motivo era permesso? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Che cosa ricevevano a dodici anni i ragazzini spartani? ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Pensi che il modello di educazione delle cittadine e dei cittadini di Sparta possa essere valido ancora oggi? Motiva la tua risposta. ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
149
I GRECI Vai a pag. 33
Atene 1
Leggi la fonte dello storico ateniese Tucidide e rispondi alle domande.
Noi abbiamo una forma di governo detta democrazia, poiché l’amministrazione non è diretta all’interesse di pochi, ma all’interesse della maggioranza delle persone. Di fronte alle leggi tutti sono uguali, mentre per le cariche pubbliche ciascuno è scelto per i suoi meriti e, se uno può fare qualcosa di utile per la sua città, non è impedito dalla sua povertà, né dalle sue origini povere. adatt. da Tucidide
Acropoli di Atene, oggi.
• In che modo Tucidide definisce la democrazia? Che cosa intende, secondo te, lo storico ateniese? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Secondo Tucidide, come sono le persone di fronte alle leggi? Secondo te, era davvero così? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• In base a che cosa vengono affidate le cariche pubbliche ad Atene? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
150
I GRECI Vai a pag. 38
La Magna Grecia 1
Osserva la carta geostorica che mostra il periodo di massima espansione delle colonie greche. Poi rispondi alle domande.
FRANCIA Marsiglia
Alalia
MAR
Territori greci Colonie principali
Nizza
ITALIA
MAR NERO
Cuma Napoli Taranto Paestum Metaponto Sibari Palermo Zancle Crotone Rhegion Selinunte Catania Agrigento Gela Siracusa Adrumeto M
ED
Apollonia Corcira
GRECIA Corinto
Bisanzio
Abdera
MAR EGEO
Lampsaco
ITERR
Smirne Efeso Mileto
Atene
Sparta
Creta
Pano
Rodi
ANEO
• In quale parte dell’Italia i Greci fondarono molte colonie? ......................................................................................................................... • Quale nome prese questo territorio? ............................................................................................................................................................................... • Quali delle colonie greche sono città che esistono ancora oggi? Indicane almeno quattro. ................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Dove furono fondate le colonie più lontane? ..........................................................................................................................................................
2
Indica con una X l’alternativa corretta per completare le frasi. • Le colonie greche:
• La prima grande migrazione fu causata:
non avevano legami con la madrepatria.
da un forte aumento della popolazione.
mantenevano buoni rapporti con la madrepatria.
dall’invasione dei Dori.
• I Greci fondavano colonie: perché il loro territorio era povero di risorse. per porre fine alle guerre tra le città.
• Nel Mediterraneo occidentale le colonie: furono fondate in territori sconosciuti. furono fondate dove c’erano già colonie fenicie.
Obiettivi di apprendimento Leggere e ricavare informazioni da una carta geostorica.
151
I GRECI Vai a pag. 38
La fondazione di una colonia 1
Leggi attentamente il testo, poi indica con una X la risposta che ti sembra corretta.
Nell’VIII secolo a.C. molte navi lasciarono la Grecia per fondare nuove colonie. Prima della partenza, i governanti consultavano un oracolo per sapere se gli dèi fossero favorevoli all’iniziativa. Dopo aver ottenuto una risposta positiva, sceglievano la località in cui fondare la colonia. Il luogo migliore era quello che offriva terre fertili e la cui popolazione non era completamente ostile. A questo punto, l’assemblea dei cittadini decideva chi avrebbe partecipato alla spedizione e indicava il nome del “fondatore”, cioè di colui che aveva il compito di guidare i coloni nel viaggio e nelle prime fasi della fondazione della nuova città. I coloni portavano con sé i semi, gli attrezzi e a volte anche gli animali necessari ad avviare un’attività agricola. Soprattutto, portavano con loro il fuoco sacro, acceso all’altare del dio protettore della città. Sarebbe servito ad accendere il fuoco per il primo sacrificio di ringraziamento, una volta giunti a destinazione. Arrivati nella regione stabilita, i coloni sceglievano il luogo dove costruire la nuova città, di solito su un’altura facile da difendere. Poi, in breve tempo, costruivano la nuova polis.
Tempio della Concordia, ad Agrigento.
• Dove si trovava di solito il luogo scelto per la costruzione della città?
• Chi sceglieva i partecipanti alla spedizione? I governanti in carica.
Nei pressi di un porto.
L’assemblea dei cittadini.
Vicino e raggiungibile in pochi giorni di navigazione.
L’oracolo a cui si chiedeva consiglio. • Che cosa veniva valutato nella scelta della meta? Solo la necessità di partire.
Su un’altura facile da difendere. • Quale titolo riassume meglio il contenuto del brano che hai letto?
Il parere di esperti navigatori.
Dove veniva fondata una colonia greca.
La possibilità di trovare terre da coltivare e popolazioni poco ostili.
Chi decideva di fondare una colonia. Le strategie per fondare una nuova colonia.
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da un testo informativo.
152
I GRECI Vai a pagg. 48 e 49
Le guerre contro i Persiani 1
Leggi che cosa racconta Erodoto sulle guerre contro i Persiani. Poi indica con una X l'alternativa corretta per completare le frasi. La battaglia di Maratona Quando i sacrifici dimostrarono che gli dèi erano dalla loro parte, gli Ateniesi si lanciarono in corsa contro i barbari. I Persiani, vedendoli arrivare di corsa, si preparavano per il combattimento. Pensarono che gli Ateniesi fossero impazziti: erano pochi e quei pochi si erano lanciati di corsa, senza cavalleria e senza arcieri. Ma gli Ateniesi combatterono contro i barbari in maniera memorabile. Erodoto, Le storie, Libro VI
Guerrieri persiani armati di lance.
La battaglia delle Termopili Ai Greci che difendevano le Termopili fu predetto, dall’indovino Megistia, che sarebbero morti all’alba. Allo spuntare del giorno, le sentinelle corsero giù dalle alture segnalando l’arrivo dei Persiani. Sentendo la notizia, i Greci ebbero paura e pensarono a una ritirata. Il comandante spartano Leonida decise di restare e combattere contro i Persiani, permettendo tuttavia a tutti coloro che lo desiderassero di tornare alle proprie città. A difendere il passo delle Termopili rimasero lui e i suoi trecento soldati spartani. Leonida e i suoi compagni morirono durante la battaglia, dopo aver combattuto con grande valore. Erodoto, Le storie, Libro VIII
Il comandante spartano Leonida.
• Prima di ogni battaglia: si compiono sacrifici per chiedere la protezione degli dèi. si compiono sacrifici per sapere se gli dèi sono favorevoli alla battaglia. • La guerra per i Greci è: uno scontro tra singoli individui che si affrontano in duello. uno scontro tra due masse di soldati che si lanciano le une contro le altre. • Dopo la profezia della sconfitta delle Termopili: tutti i soldati decidono di ritirarsi. a difesa del passo restano solo Leonida e i suoi trecento soldati. Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
153
I MACEDONI
I Macedoni e Alessandro Magno 1
2
Vai a pagg. 50 e 51
Per ogni affermazione indica se è riferita a Filippo II di Macedonia (F) o al figlio Alessandro (A). • Salì al trono nel 359 a.C. e fu ucciso nel 336 a.C.
F
A
• Divenne re di Macedonia appena ventenne. • Riorganizzò l’esercito macedone introducendo la falange. • Fu educato dal filosofo Aristotele e ammirava la cultura greca. • Nel 338 a.C. attaccò e conquistò le poleis greche. • Nel 331 a.C. sconfisse il re persiano Dario III. • Stabilì la capitale del suo impero a Babilonia. • Fu soprannominato Magno, cioè “Grande”. • Non riuscì nel suo intento di conquistare l’impero persiano. • Morì improvvisamente nel 323 a.C. lasciando un impero immenso.
F
A
F
A
F
A
F
A
F
A
F
A
F
A
F
A
F
A
Analizza una fonte come se fossi uno storico/una storica. Leggi il documento che riporta le parole di Alessandro Magno ai soldati macedoni e rispondi alle domande. Non mi sono spinto fin qua nell’Asia per sconvolgere i popoli che vi abitano. I vinti fanno parte dell’esercito insieme a voi, mentre, se fossero trattati con superbia, si ribellerebbero. Si dice che io trasferisca nei Macedoni il modo di vivere dei vinti. Io vedo che in molti popoli vi sono qualità che non dobbiamo vergognarci di imitare. Non possiamo reggere un così grande impero se non insegniamo qualcosa ad altri popoli e, a nostra volta, non apprendiamo qualcosa da essi. Curzio Rufo, Storia di Alessandro Magno re di Macedonia
• Secondo te, che cosa esprimono le parole di Alessandro Magno? Superbia. Furbizia. Intelligenza politica. Debolezza.
Alessandro Magno raffigurato a cavallo di Bucefalo, il suo leggendario destriero.
• Motiva la tua risposta. ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
154
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
PROVA NON NOTA
Uomini e donne dell’antica Grecia 1
2
Fai una ricerca sui personaggi più noti dell’antica Grecia e collega ciascuno/a di loro al proprio ambito di studio. Archimede
astronomia
Erodoto
Pitagora
medicina
Aspasia di Mileto
Tucidide
storia
Ippocrate
Saffo
poesia
Aristotele
Platone
matematica e geometria
Socrate
Euclide
filosofia
Ipazia
Quali tra i personaggi citati nell’esercizio 1 ti incuriosiscono maggiormente? Approfondisci la ricerca su uno/una di loro e scrivi sul quaderno le informazioni che hai scoperto.
Statua di Aristotele.
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
155
PROVA NON NOTA
Al Museo! 1
Immagina di visitare il Museo dedicato all’antica civiltà greca inaugurato da poco nella tua città. Collega ogni reperto alla corretta didascalia.
Maschere teatrali indossate dagli attori durante la rappresentazione delle tragedie.
Moneta ateniese del V secolo a.C. con raffigurata una civetta, simbolo della città di Atene.
Decorazione su una coppa che raffigura il combattimento fra Achille, uno dei protagonisti dell’Iliade, e un nemico troiano.
Vaso che rappresenta un corteo nuziale: dopo il matrimonio il carro conduce gli sposi alla casa del marito.
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
156
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
PROVA NON NOTA
L’oracolo di Delfi 1
Osserva la fotografia dei resti del tempio di Apollo a Delfi. Ti ricordi che cosa accadeva in questo luogo? Che cosa lo rendeva speciale? Prova a raccontarlo, immaginando di essere una guida che accompagna turisti e turiste in un viaggio alla scoperta della cultura greca antica.
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Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
157
I POPOLI ITALICI Vai a pagg. 60, 61, 64, 66
Antichi abitanti dell’Italia: chi e dove 1
Osserva la carta e inserisci i nomi delle seguenti popolazioni. Camuni • Liguri • Sardi • Siculi • Veneti • Villanoviani
......................................................
...................................................... ......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
2
158
Osserva le seguenti fonti storiche e scrivi a quali popolazioni appartengono.
È un’urna cineraria. Appartiene a
È una situla. Appartiene a
È un elmo di bronzo. Appartiene a
...................................................................
...................................................................
...................................................................
Obiettivi di apprendimento Leggere e completare una carta geostorica. Ricavare informazioni da fonti visive.
I POPOLI ITALICI Vai a pagg. 65, 67, 68, 69
I popoli italici 1
2
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). • La civiltà delle Terramare si diffuse nelle pianure a sud del Po.
V
F
• I Terramaricoli erano agricoltori e allevatori. • I Villanoviani abitavano in villaggi di capanne con ottimi sistemi di difesa. • Le urne cinerarie sono tipiche della civiltà villanoviana. • I popoli dell’Appennino vivevano in palafitte costruite sui fiumi. • I popoli dell’Appennino seppellivano i morti sotto i dolmen.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
Completa con i seguenti termini il testo relativo agli antichi popoli italici. Valcamonica • capanne • pietra • Lombardia • pastori • Sardegna • caccia • nomade • difesa • incisioni I Camuni erano un popolo ...................................................... . Alla fine del III millennio a.C. si stabilirono in ......................................................, nell’attuale ...................................................... . I Camuni non usavano la scrittura, ma hanno lasciato molte informazioni sul loro modo di vivere attraverso le ...................................................... fatte sulle rocce, che rappresentano scene di ......................................................, coltivazioni dei campi e raffigurazioni di divinità. In ...................................................... tra il II e il I millennio a.C. si sviluppò la civiltà dei Nuraghi. Il popolo dei Nuraghi costruì torri in ...................................................... a scopo di ...................................................... . Nel nuraghe abitavano il capo villaggio e la sua famiglia e i guerrieri. Il resto della popolazione era formato da contadini e ...................................................... che vivevano nelle ...................................................... di legno sparse per la campagna attorno al complesso nuragico.
Incisioni su roccia della civiltà dei Camuni. Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Conoscere gli aspetti essenziali dei popoli italici.
Il villaggio nuragico di Su Nuraxi a Barumini, in Sardegna.
159
PROVA NON NOTA
I Celti 1
Osserva la foto della ricostruzione di una capanna celtica. Con quali materiali erano costruite le case celtiche? L’interno era suddiviso in più ambienti o era costituito da una stanza unica? Fai le tue ipotesi.
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2
I racconti di vita quotidiana e le leggende celtiche sono stati tramandati dai cantastorie, che si spostavano di villaggio in villaggio per tramandare i racconti della tradizione orale. Come venivano chiamate queste persone presso il popolo celtico? Risolvi il cruciverba e scoprilo leggendo le lettere nella colonna colorata! 1. Materiale usato dai Celti per costruire le armi. 2. Festa di origine celtica che segnava la fine dell’anno vecchio e l’inizio dell’anno nuovo. 3. L’attività principale dei Celti.
4. Il nome dei sacerdoti. 5. Lo erano i Celti perché credevano in tante divinità.
1 2 3 4 5
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
160
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
GLI ETRUSCHI Vai a pagg. 72, 73, 74, 77
La civiltà degli Etruschi 1
Osserva la cartina e rispondi alle domande. • Quali sono le città-Stato etrusche riunite nella Lega dei dodici popoli? Elencale.
VENETI Adria
Po
LIGURI
Felsina
.........................................................................................................................................................
Spina
Marzabotto Arno
Volterra
.........................................................................................................................................................
MAR A D R I ATI CO
• Qual è il carattere distintivo della Lega dei dodici popoli?
PICENI
.........................................................................................................................................................
Cortona Perugia
.........................................................................................................................................................
Arezzo
• Quali civiltà erano stanziate in Italia al tempo degli Etruschi? Elencale.
re ve Te
Populonia Chiusi Vetulonia Bolsena Roselle Vulci Tarquinia Veio Cerveteri MAR
SANNITI
Cuma Nucleo originario degli Etruschi
.........................................................................................................................................................
Capua
TIRRENO
2
.........................................................................................................................................................
Roma LATINI Nola Nocera
• Queste civiltà avevano rapporti commerciali con gli Etruschi?
Massima espansione del territorio etrusco
.........................................................................................................................................................
Le 12 città della Lega etrusca
.........................................................................................................................................................
Collega ciascun termine alla definizione corretta. Sacerdoti che interpretavano il volo degli uccelli o i fulmini per conoscere il futuro. lucumone Lega dei dodici popoli
Pietra incastrata per ultima a metà dell’arco che impedisce alle altre di muoversi.
aruspici
Re delle città-Stato etrusche.
àuguri
Alleanza di carattere soprattutto religioso tra alcune città-Stato etrusche.
chiave di volta
3
Sacerdoti che osservavano le interiora degli animali per prevedere il futuro.
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). • Nelle città etrusche i cittadini svolgevano il ruolo che preferivano.
V
F
• L’attività principale che svolgevano gli Etruschi era il teatro.
V
F
• Le donne etrusche erano libere, istruite e indipendenti.
V
F
• Nella società etrusca non c’erano schiavi.
V
F
Obiettivi di apprendimento Leggere e ricavare informazioni da una carta geostorica. Organizzare le informazioni.
161
GLI ETRUSCHI Vai a pag. 72
L’origine del popolo etrusco 1
Leggi il testo in cui lo storico greco Dionigi di Alicarnasso racconta quale sia l’origine del popolo etrusco. Io non credo che i Tirreni siano coloni dei Lidi, perché non parlano la stessa lingua e non si può nemmeno dire che conservino alcuna caratteristica della loro terra d’origine. Infatti, venerano dèi differenti da quelli dei Lidi e non hanno leggi simili, né le stesse abitudini di vita. È più probabile quindi che essi non siano venuti da nessun altro Paese e che siano originari del luogo, poiché si può constatare che essi sono un popolo antichissimo e si distinguono da ogni altro per lingua e abitudini. adatt. da Dionigi di Alicarnasso
La città di Volterra, in Toscana, ha origini etrusche.
2
Sottolinea nel testo il nome con cui lo storico Dionigi di Alicarnasso chiama gli Etruschi nella fonte che hai appena letto.
3
Dopo aver letto la fonte, colora solo i cartellini in cui compaiono informazioni presenti all’interno del testo. I Tirreni provengono dalla Lidia. I Tirreni venerano dèi differenti da quelli dei Lidi. Un gruppo di Lidi partì dalla Lidia dopo una tremenda carestia. I Tirreni non hanno leggi simili ai Lidi. I Tirreni si distinguono da tutti gli altri popoli per lingua e abitudini. I Lidi erano guidati dal figlio del re Ati, Tirreno. I Lidi con la loro flotta attraversarono il mare e giunsero tra gli Umbri. I Tirreni non sono coloni dei Lidi perché hanno abitudini diverse. I Tirreni sono probabilmente originari del luogo in cui si è sviluppata la loro civiltà. Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
162
GLI ETRUSCHI Vai a pag. 73
Giochi e passatempi 1
Leggi il testo sui passatempi degli Etruschi. Nelle pitture tombali, sui vasi, come pure in alcuni testi di autori greci e latini, troviamo interessanti informazioni sui giochi degli Etruschi. Da queste fonti apprendiamo che i giochi erano presenti sia nei riti funebri sia in spettacoli organizzati in occasione di ricorrenze particolari. I giochi comprendevano corse di carri e cavalli, gare di atletica leggera e incontri di lotta e pugilato. Sono documentate inoltre danze, esibizioni di acrobati e giocolieri, il tiro alla fune e l’arrampicata sul palo. Tra i passatempi ricordiamo i dadi e il kòttabos, un gioco che consisteva nel gettare del vino dentro un piattello posto in equilibrio su un’asta verticale, cercando di farlo cadere su un altro piattello più grande fissato a metà dell’asta. adatt. da A. Ciacci, G. Della Fina, Ciao Etruschi, Fatatrac
2
Indica con una X l’alternativa corretta per completare le affermazioni. • L’aspetto della vita degli Etruschi trattato nel testo è: l’addestramento militare. lo svago. il culto dei defunti. • Le informazioni sull’argomento sono ricavate da: fonti orali. fonti scritte. fonti materiali. fonti materiali e fonti scritte. • I giochi degli Etruschi comprendevano: gare di nuoto. gare di atletica leggera. gare di tiro con l’arco. gare di lancio del disco.
3
• Da queste fonti apprendiamo che i giochi erano presenti: solo nei riti funebri. in occasione di riti funebri e di ricorrenze. solo in ricorrenze particolari. durante tutta l’estate. • Indica tra i seguenti passatempi quelli amati dagli Etruschi (sono più di uno): gioco delle carte. gioco dell’oca. dadi. kòttabos.
Sottolinea nel testo il punto in cui è spiegato il gioco del kòttabos.
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da un testo informativo
163
GLI ETRUSCHI
La religione e le attività degli Etruschi 1
Vai a pag. 73, 77, 79
Completa il testo sul culto religioso degli etruschi utilizzando i seguenti termini. animali • politeisti • divini • fulmini • sacerdoti • futuro • naturali Sulla religione degli Etruschi abbiamo poche informazioni, poiché i loro libri sacri sono andati tutti perduti. Certamente erano ...................................................... . Si affidavano ai ......................................................, che erano esperti nell’interpretare i messaggi ...................................................... e sapevano predire il ...................................................... . La divinazione si basava sull’osservazione dei fenomeni ...................................................... o sull’esame delle viscere degli ...................................................... . I sacerdoti etruschi osservavano i fenomeni atmosferici e avevano addirittura classificato i ......................................................, ai quali avevano attribuito nomi diversi a seconda del luogo in cui si scaricavano (se in terra o in mare) e a seconda di ciò che colpivano, per esempio un albero o una casa.
2
Osserva l’immagine e rispondi alle domande. • Questa tomba appartiene alla necropoli di Tarquinia o di Cerveteri? ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................
• Da che cosa lo deduci? ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................
3
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). • Gli Etruschi coltivavano olivi e viti sulle colline.
V
F
• Le zone paludose non furono mai bonificate, in questo modo il terreno risultava molto fertile.
V
F
• Gli Etruschi erano abili artigiani.
V
F
• Il bucchero era un metallo presente nel sottosuolo.
V
F
• Gli artigiani realizzavano prodotti in filigrana con il bucchero.
V
F
• L’attività dei mercanti era favorita dall’abbondanza di materie prime.
V
F
• Per trasportare le loro merci, gli Etruschi costruirono una ricca flotta militare.
V
F
Obiettivi di apprendimento Ricavare informazioni da una fonte visiva. Organizzare le informazioni.
164
PROVA NON NOTA
Scopri gli affreschi delle tombe etrusche 1
Osserva l’affresco della Tomba dei leopardi a Tarquinia e rispondi alle domande.
• In quale posizione si trovano i partecipanti al banchetto? ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Come sono vestiti? ............................................................................................................................................................................................................................ • Sono presenti delle donne al banchetto? .................................................................................................................................................................... • Che cosa portano sulla testa tutti i convitati? ........................................................................................................................................................ • La persona in piedi, a destra, cosa sta facendo? .................................................................................................................................................. • Secondo te, dunque, chi sono le persone in piedi e quale compito hanno? ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• Per quale motivo, secondo te, la tomba in cui si trova questo affresco è stata soprannominata Tomba dei leopardi? ............................................................................................................................................................................................................................................
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
165
I ROMANI Vai a pag. 88
Le origini di Roma 1
2
Osserva la carta, poi colora in
i nomi che corrispondono ai sette colli di Roma.
Augusto
Quirinale
Ottaviano
Celio
Aventino
Veio
Palatino
Esquilino
Capitolino
Viminale
Metti in ordine le tappe della fondazione di Roma secondo il mito, numerandole da 1 a 6. I servi incaricati di ucciderli ebbero pietà dei gemelli e li abbandonarono dentro una cesta sulle acque del Tevere. Una volta adulti, i gemelli vennero a conoscenza delle loro origini, uccisero il re di Alba Longa e fondarono una città sulle rive del Tevere. Romolo tracciò il solco su cui sarebbero sorte le mura della città, che prese il nome del suo fondatore e si chiamò Roma. Amulio, re di Alba Longa e zio di Rea Silva, ordinò che i gemelli fossero uccisi, perché temeva che in futuro gli avrebbero sottratto il potere. La sacerdotessa Rea Silva ebbe due gemelli dal dio Marte: Romolo e Remo. Una lupa trovò la cesta e allattò i gemelli per alcuni giorni. In seguito furono trovati da un pastore che li allevò come figli.
166
I ROMANI 3
4
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). • La città di Roma sorse sui colli.
V
F
• I colli furono scelti perché offrivano un bel paesaggio.
V
F
• Il fiume permetteva il trasporto di merci all’interno e dal mare.
V
F
• La città era nelle vicinanze del mare, ma protetta dagli attacchi di navi nemiche.
V
F
Leggi il testo che parla delle caratteristiche del territorio su cui venne fondata la città di Roma. Poi indica con una X il completamento corretto. La città, fondata accanto a un fiume dalle acque sempre tranquille, poteva ricevere dal mare tutto ciò di cui aveva necessità. Il luogo prescelto per la fondazione era ricco di acque e anche salubre, sebbene il resto della regione fosse malsano: i due colli erano ventilati e facevano ombra alle vallate. Marco Tullio Cicerone
• I primi insediamenti romani sorsero sui colli perché:
• Il fiume Tevere:
dall’alto la vista era migliore.
straripava spesso.
erano un luogo salubre e ricco di acqua.
aveva acque scure e fangose.
i colli avevano abbondanza di ombra.
aveva acque sempre tranquille.
• Il territorio era: fertile e in posizione strategica per il commercio marittimo. in posizione sfavorevole per l’agricoltura. in posizione sfavorevole per il commercio.
Obiettivi di apprendimento Usare una carta geostorica. Organizzare le informazioni. Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
Il fiume Tevere oggi, nei pressi di Nazzano, in provincia di Roma.
167
I ROMANI
Roma diventa una Repubblica 1
Vai a pag. 92
Indica con una X l’alternativa corretta per completare le frasi. • La parola Senato deriva da: “senno”, cioè saggezza, buon senso. senex, cioè “anziano”. • La parola re deriva da: regere, cioè “comandare”. Rea Silvia, la madre di Romolo e Remo. • Dittatore significa: colui che dirige una ditta. colui che dà gli ordini. Le parole Senatus PopulusQue Romanus incise sopra l’arco di Diocleziano a Roma.
2
Completa il testo con le seguenti parole. cittadini • cosa di tutti • magistrati • Senato La parola “Repubblica” deriva dal latino res publica, che significa .....................................................................................................: infatti, durante il periodo repubblicano, il potere era diviso tra il ....................................................................................................., i ..................................................................................................... e le assemblee dei ...................................................................................................... L’unità del popolo romano è rappresentata nella sigla S.P.Q.R., iniziali delle parole latine Senatus PopulusQue Romanus, che significano “Il Senato e il popolo di Roma”.
3
Completa lo schema. Nella colonna colorata comparirà il nome con cui i Romani chiamavano un popolo straniero che fu loro nemico per secoli. 1 2 3 4
1. Componevano la classe sociale che raggruppava la maggioranza della popolazione romana. 2. I rappresentanti dei plebei. 3. Comandavano l’esercito in due. 4. Il nome delle assemblee politiche. Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni.
168
I ROMANI
L’organizzazione sociale a Roma 1
Vai a pag. 93
Completa i testi utilizzando i seguenti termini. Poi scrivi nei cartellini a quale dei tre gruppi in cui era divisa la società romana si riferisce ciascun testo. politica • pubblica • artigiani • terre • liberti • prigionieri • tribuni • liberi • padroni
..............................................................................................................................................................
Secondo la leggenda erano i discendenti delle famiglie che aiutarono Romolo a fondare Roma, per questo possedevano la maggior parte delle ................................................. . Si dedicavano alla carriera ...................................................... e militare.
..............................................................................................................................................................
Erano di proprietà dei ............................................................... e non godevano di nessun diritto. Erano ............................................................... di guerra oppure plebei che non avevano pagato i debiti e svolgevano i lavori più pesanti. Il padrone aveva diritto di vita e di morte su di loro, ma poteva anche decidere di liberarli; in questo caso diventavano ..............................................................., cioè uomini ............................................................... .
..............................................................................................................................................................
Erano commercianti, ..............................................................., contadini e rappresentavano la maggior parte della popolazione. Nei primi secoli della storia di Roma non potevano partecipare alle decisioni che interessavano la vita ................................................ . Successivamente riuscirono a ottenere dei rappresentanti politici, i ............................................................... della plebe, ma restarono di fatto esclusi dalle decisioni politiche più importanti. 2
Com’era composta la famiglia romana? Prova a raccontarlo nelle righe seguenti. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni.
169
I ROMANI
L’accampamento romano e le strategie di combattimento 1
Vai a pagg. 102 e 103
Osserva il disegno di un accampamento militare romano. Come si chiamano le due vie principali che lo attraversano? Scrivilo nei cartellini corrispondenti.
.......................................................
.......................................................
2
Duranti i combattimenti contro i nemici, i soldati romani adottavano la formazione “a testuggine”. Ricordi di che cosa si tratta? Quali sono, secondo te, i vantaggi di questa strategia difensiva? Scrivilo nelle righe qui sotto. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Mettere in relazione immagini e conoscenze.
170
I ROMANI Vai a pag. 103
L’esercito romano 1
Osserva il disegno del soldato romano e inserisci al posto giusto i seguenti termini. tunica di lana • lancia • scudo • elmo • spada corta • sandali in cuoio • corazza
.......................................................
.......................................................
.......................................................
.......................................................
.......................................................
.......................................................
2
.......................................................
Come era composto l’esercito romano? Rispondi alle domande. • Chi poteva far parte dell’esercito nel periodo della Monarchia? ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
• E nel periodo della Repubblica? ........................................................................................................................................................................................... • Quali furono i cambiamenti principali introdotti nel periodo dell’Impero? Quali furono le conseguenze? ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Mettere in relazione immagini e conoscenze.
171
I ROMANI Vai a pag. 110
Nasce l’Impero 1
Sottolinea l’alternativa corretta per completare le frasi. • Quando Cesare fu ucciso salì al potere suo nipote Nerone / Ottaviano. • Nel 27 a.C. Ottaviano fu nominato imperatore / senatore. • Ottaviano prese il titolo di Augusto, che significa uomo potente / venerabile. • Durante l’Impero di Augusto, Roma visse un periodo di guerra e povertà / prosperità. • All’inizio dell’Impero, la successione al potere avveniva per via ereditaria / elezione popolare.
2
Indica con una X l’alternativa corretta per completare le frasi. • Il sistema dell’adozione: prevedeva che l’imperatore scegliesse chi avrebbe governato dopo di lui. era in vigore nel periodo della Monarchia. permetteva di aiutare le persone più povere. • Gli acquedotti romani: erano luoghi in cui si poteva fare il bagno. trasportavano l’acqua potabile dalle sorgenti fino alle città. sono andati tutti distrutti. • Le terme: potevano essere frequentate solo dalle donne. erano luoghi in cui si doveva stare in silenzio. erano i bagni pubblici della città.
3
Acquedotto romano in Provenza, Francia.
Quale fu il periodo di maggior splendore dell’Impero romano? In che modo Roma divenne il centro del mondo occidentale? Raccontalo nelle righe seguenti. ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................................................
Obiettivi di apprendimento Organizzare e produrre informazioni.
172
I ROMANI
Attività e commerci nell’antica Roma 1
Vai a pag. 112
Completa il brano sulle attività che caratterizzano la civiltà romana. Utilizza i seguenti termini. agricoltura • argento • capre • esercito • fiumi • mare • marmo • metallo • opere pubbliche Il clima mite della Penisola italiana favorì l’.............................................................................. . I contadini romani lavoravano piccoli appezzamenti di terreno, che dovevano abbandonare se chiamati a combattere. Le merci destinate ai mercati della Penisola italiana venivano trasportate lungo i .............................................................. o su strada; quelle destinate alle città che si affacciavano sul .............................................................................. viaggiavano su grandi navi. Si allevavano maiali, .............................................................................. e pecore per la carne e il latte. I cavalli venivano utilizzati a scopo militare dall’.............................................................................., mentre gli asini venivano allevati come animali da soma. Gli artigiani realizzavano oggetti di uso quotidiano come vasi, tessuti e mobili, ma anche materiali che servivano per costruire le grandi .............................................................................. (per esempio, blocchi di .............................................................................. , tegole e tubi in argilla, porte e finestre di legno). Inoltre, realizzavano oggetti in .............................................................................. da usare come attrezzi, oltre a gioielli in oro e .............................................................................. .
2
Osserva il bassorilievo e scegli l’alternativa corretta per completare la didascalia. Il bassorilievo raffigura due navi mercantili / da guerra. Sul ponte delle navi si vedono grandi casse di legno / anfore, utilizzate molto probabilmente per trasportare olio e vino / paglia e fieno.
3
Osserva il bassorilievo che mostra una scena di vita quotidiana in una bottega di prodotti alimentari e trascrivi i numeri delle didascalie nell’immagine. 1. Due polli sono appesi su una lunga sbarra. 2. Sul bancone ci sono due cesti di frutta. 3. Le gabbie sotto al bancone contengono polli e conigli. 4. Sul bancone sono sedute due scimmie che servono per far divertire i clienti.
Obiettivi di apprendimento Organizzare le informazioni. Ricavare informazioni da fonti visive.
173
I ROMANI Vai a pag. 113
Le strade romane 1
Osserva la carta che mostra le principali strade costruite dai Romani in Italia e rispondi alle domande. • Da quale città partivano più strade? .........................................................................................................................
• Quale strada collegava Roma a Firenze? .........................................................................................................................
• Quali città collegava tra loro la via Flaminia? .........................................................................................................................
• Quali strade si dovevano percorrere per andare da Torino ad Aquileia? .........................................................................................................................
• Quali strade percorrevano la costa tirrenica? .........................................................................................................................
• Quali strade percorrevano la costa adriatica? .........................................................................................................................
• Leggi i nomi delle strade romane: da dove derivano? Fai le tue ipotesi. ......................................................................................................................... ......................................................................................................................... .........................................................................................................................
2
Con un compagno o una compagna, cerca sulla carta dell’esercizio 1 la strada romana più vicina al luogo in cui abiti e ripassala con una matita colorata. Poi cerca qualche informazione sul periodo in cui fu costruita e su chi la fece costruire.
3
Lungo le strade romane venivano poste le pietre miliari. Ti ricordi che cosa sono? Indica con una X il completamento corretto. • Le pietre miliari: erano collocate a una distanza di un miglio l’una dall’altra, in modo da misurare le distanze percorse. indicavano la città più vicina. erano pietre magiche.
174
Obiettivi di apprendimento Organizzare e produrre informazioni da fonti diverse.
I ROMANI Vai a pag. 113
La strada più antica: la via Appia 1
Una delle strade romane più antiche è la via Appia, la cui costruzione iniziò per volontà del censore Appio Claudio. Ecco come ne parla lo storico Procopio di Cesarea, vissuto nel VI secolo d.C. La strada che va da Roma a Capua è larga tanto da consentire il passaggio a due carri che vadano in senso opposto ed è una meraviglia. È stata costruita con una pietra molto dura che Appio fece portare a Roma da un Paese molto lontano. Le pietre sono state levigate e tagliate a spigoli netti, poi unite tra loro senza utilizzare la calce. Queste pietre sono unite tra loro così saldamente, che sembrano formare un’unica grande lastra di pietra. Nonostante il lungo tempo trascorso e il gran numero di carri che giorno dopo giorno vi sono passati sopra, la compattezza delle pietre non è stata in alcun modo compromessa e tutte hanno conservato la loro levigatezza. adatt. da Procopio di Cesarea
2
Indica con una X le affermazioni corrette. La via Appia collegava Roma a Genova. La via Appia era molto ampia. La via Appia era stata costruita con materiali robusti. La via Appia era stata costruita usando materiali trovati sul posto. All’epoca dello storico Procopio di Cesarea, le pietre della via Appia erano ormai molto danneggiate. La via Appia era ricoperta di mattoni. La via Appia era percorsa quotidianamente da un gran numero di carri.
Un tratto della via Appia, a Roma.
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
175
I ROMANI
Il calendario romano Il termine calendario deriva da calendae, nome che i Romani attribuivano al primo giorno di ogni mese, quando i sacerdoti annunciavano al popolo le date importanti di quel mese. Inizialmente, il calendario romano era “lunare”, cioè basato sul tempo impiegato dalla Luna per ruotare intorno alla Terra. La leggenda racconta che fu inventato da Romolo, il quale decise che in tutto i mesi sarebbero stati dieci. L’anno iniziava a marzo, mese consacrato a Marte, dio della guerra, poiché con l’arrivo della buona stagione si riprendevano le operazioni militari. Settembre, ottobre, novembre e dicembre erano considerati il settimo, l’ottavo, il nono e il decimo mese dell’anno e da ciò deriva il loro nome. Il re Numa Pompilio aggiunse al calendario due mesi, in modo che coincidesse con l’anno solare. Nel 46 a.C. Giulio Cesare riformò il calendario. L’anno venne scomposto in 365 giorni, con un mese bisestile ogni quattro anni. Proprio in onore di Giulio Cesare, alla sua morte, il mese della sua nascita cambiò nome e divenne Iulius, cioè Giulio. Oggi noi lo chiamiamo luglio. Questo nuovo calendario, chiamato “giuliano” in onore di Giulio Cesare, si rivelò quasi perfetto: ispirandosi a esso, nel 1582, papa Gregorio XIII introdusse il calendario “gregoriano” (attualmente in vigore in gran parte del mondo) e fece iniziare l’anno dal primo giorno di gennaio. I nomi dei sette giorni della settimana derivano invece da: Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole. Nell’era cristiana il giorno dedicato al Sole divenne la domenica, giorno del Signore, che in latino si dice dominus.
1
Rilievo in pietra con l’indicazione del numero di giorni dei mesi di aprile, maggio e giugno.
Completa le frasi cercando le parole mancanti all’interno del brano che hai appena letto. • Il termine calendario deriva dalla parola latina ........................................................................... . • Prima del re Numa Pompilio, il calendario romano contava ........................................................................... mesi, in seguito divenne di ........................................................................... mesi. • Il calendario riformato da Giulio Cesare fu chiamato ........................................................................... . • L’anno per i Romani iniziava nel mese di ........................................................................... . Il calendario gregoriano fece iniziare l’anno il primo giorno del mese di ........................................................................... .
2
Scrivi i nomi italiani di alcuni giorni della settimana partendo dal termine latino. Ricorda: dies in latino significa giorno “giorno”. • Luna dies =
..................................................................................................................................................................................................................................
• Mercurii dies = ........................................................................................................................................................................................................................... • Veneris dies = .............................................................................................................................................................................................................................. • Dominicus dies = ..................................................................................................................................................................................................................... Obiettivi di apprendimento Comprendere, ricavare ed elaborare informazioni da un testo informativo.
176
I ROMANI Vai a pag. 120
I gladiatori 1
Leggi il testo sui gladiatori romani e sottolinea con quattro colori diversi le caratteristiche che differenziano i gladiatori sanniti, traci, mirmilloni e reziari. Nell’antica Roma i combattimenti fra i gladiatori erano molto frequenti. I gladiatori (il cui nome deriva dal termine gladio, la corta spada che spesso utilizzavano) erano di quattro tipi, con caratteristiche fisiche e abilità differenti. I sanniti si difendevano con uno scudo rettangolare e combattevano con una grossa spada. I traci usavano una spada corta e un piccolo scudo rotondo. I mirmilloni, invece, indossavano un casco protettivo a forma di pesce. I reziari, infine, combattevano con la rete e il tridente.
2
Osserva il disegno: sapresti riconoscere il gruppo a cui appartiene ciascuno dei due gladiatori? Scrivilo nel cartellino corrispondente.
...............................................................................................
3
...............................................................................................
I gladiatori venivano reclutati tra gli schiavi e i condannati a morte, ma anche tra gli uomini liberi. Collega ciascuna categoria di gladiatori alla ragione per la quale lottava nell’arena. uomini liberi
Ottenere la libertà.
condannati a morte
Ottenere successo e prestigio.
schiavi
Non essere uccisi.
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da un testo informativo. Mettere in relazione testi e immagini.
177
I ROMANI Vai a pagg. 128 e 129
La distruzione di Pompei 1
Leggi la descrizione di Plinio il Giovane, che il giorno dell’eruzione del Vesuvio (79 d.C.) si trovava vicino a Pompei, nell’odierna Campania, con suo zio, il naturalista Plinio il Vecchio. Nel pomeriggio del 24 agosto, essendo apparsa una nuvola di grandezza e forma straordinaria, visibile da tutto il golfo, mio zio salì a un luogo dove si poteva osservare meglio questo prodigio. Era difficile poter distinguere in lontananza da quale monte nascesse questa nuvola, ma fu poi scoperto che veniva dal Vesuvio. Il colore della nuvola variava a seconda del momento. Questo prodigio meravigliò mio zio, il quale volle osservarlo più da vicino e ordinò che fosse allestita un’imbarcazione, lasciando a me la libertà di seguirlo o no. I marinai della flotta erano spaventati dallo spettacolo, ma mio zio era deciso a salvare quante più persone possibile e ordinò di andare là dove tutti fuggivano e dove il pericolo era maggiore. Intanto, tranquillamente, dettava a un copista le sue esatte osservazioni. Sopra le navi, da ogni parte, volava la cenere sempre più fitta e infuocata: avvicinandosi al Vesuvio, si vedevano piovere intorno pietre infuocate. La riva era diventata quasi inaccessibile a causa dei macigni che l’avevano ricoperta rotolando giù dal monte. adatt. da Plinio il Giovane, Epistolae
Gli scavi archeologici di Pompei. 2
Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Plinio il Giovane, insieme a suo zio, osservò la scena dell’eruzione dal mare.
V
F
• Si capì da subito che la grande nuvola proveniva dal Vesuvio. • Il naturalista Plinio il Vecchio non era affatto interessato all’eruzione del vulcano. • I marinai della flotta non mostravano alcuna paura. • Plinio il Vecchio dettava a un copista le sue osservazioni. • Più la nave si avvicinava a riva, maggiore era la cenere. • Accedere alla riva diventò sempre più difficile.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una fonte scritta.
178
I ROMANI Vai a pagg. 130 e 131
I Romani e il cristianesimo 1
Completa tu il testo con le parole mancanti. I Romani erano .......................................................... con i culti dei popoli sottomessi. Tuttavia, tra il I e il II secolo d.C., quando il cristianesimo si diffuse in tutto l’Impero, lo ritennero una religione pericolosa. Nel III secolo d.C. l’imperatore Diocleziano ordinò la ............................................ dei cristiani e la ............................................ dei loro luoghi di culto. Il cristianesimo affermava l’esistenza di un solo ................................... e predicava l’.......................................................... degli esseri umani. Questi princìpi portavano al rifiuto dell’imperatore come divinità e al rifiuto di ogni forma di .......................................................... . Soltanto nel .......................................................... d.C. l’imperatore Costantino, con l’editto di .......................................................... , stabilì la libertà di culto. Successivamente, l’imperatore Teodosio dichiarò il Cristianesimo religione ufficiale dell’Impero.
2
Colora in
tutte le affermazioni che possono essere associate al cristianesimo. Era una religione politeista. Era una religione molto diversa da quella romana.
Dalla seconda metà del I secolo d.C. veniva praticato segretamente nelle catacombe. Metteva in discussione l’organizzazione sociale dell’Impero. Era una religione basata sulla guerra: chi moriva in battaglia andava in Paradiso. Questa nuova religione fu chiamata così perché basata sugli insegnamenti di Gesù di Nazareth, detto il Cristo.
3
Per quale motivo nel III secolo d.C. il cristianesimo venne proibito e i suoi seguaci perseguitati e condannati a morte? Spiegalo qui. ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................
Una raffigurazione di Gesù nelle catacombe di Priscilla, a Roma.
Obiettivi di apprendimento Organizzare e produrre informazioni.
179
I ROMANI Vai a pagg. 132 e 133
La fine dell’Impero 1
Osserva la carta che mostra le invasioni dei popoli barbari e trascrivi nella legenda le date delle invasioni. Poi scrivi nella tabella quali popoli hanno invaso l’Impero romano d’Occidente e quali invece l’Impero romano d’Oriente.
367 d.C. ANGLI E SASSONI
342 d.C.
FRANCHI OSTROGOTI
IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
451 d.C.
410 d.C. Roma
VANDALI
455 d.C. Capitale degli Unni 379 d.C. Costantinopoli
VISIGOTI
Cartagine
IMPERO ROMANO D’ORIENTE
UNNI
Impero romano d’Occidente
2
180
Impero romano d’Oriente
Racconta a un compagno o a una compagna le diverse fasi che hanno condotto alla divisione dell’Impero romano in due parti: l’Impero romano d’Occidente e l’Impero romano d’Oriente. Poi trascrivetele, ciascuno/a sul proprio quaderno.
I ROMANI 3
Leggi la fonte, poi indica con una X le frasi che riassumono l’opinione dello storico romano Ammiano Marcellino sul popolo degli Unni.
Gli Unni non cuociono e non condiscono quello che mangiano; si nutrono solo di radici selvatiche o della carne cruda di animali uccisi. Non hanno rifugi stabili. Non esistono presso di loro né case, né tombe per i defunti. Non indossano veri e propri vestiti, ma si coprono di tela o di pelli di topi selvatici cucite insieme. adatt. da Ammiano Marcellino
• Gli Unni:
4
erano poco civilizzati.
avevano abitudini rozze.
non sapevano cucinare.
erano un popolo raffinato.
indossavano abiti eleganti.
erano molto educati.
Attila, il re degli Unni.
Collega ogni causa alla relativa conseguenza. L’enorme estensione dell’Impero romano... Il mantenimento di un esercito potente e numeroso... L’aumento delle tasse... Con l’abbandono delle terre coltivate... La diffusione del cristianesimo... I popoli barbari invasero... La divisione dell’Impero... La deposizione dell’imperatore Romolo Augustolo... L’Impero romano d’Oriente...
...sopravvisse un altro millennio. ...molti terreni tornarono a essere pascoli o foreste. ...rendeva difficoltoso tenere sotto controllo i territori. ...costò l’aumento delle tasse per i cittadini. ...costrinse i contadini a vendere le terre per pagarle. ...alcuni territori dell’Impero. ...segnò la fine dell’Impero romano d’Occidente. ...fu fatta per controllare meglio i territori. ...portò alla graduale scomparsa del politeismo.
Obiettivi di apprendimento Comprendere e ricavare informazioni da una carta geostorica e da una fonte scritta.
181
I ROMANI
La civiltà romana 1
Completa il brano che riassume le informazioni che hai appreso sulla civiltà romana. Utilizza i seguenti termini. Giunone • Mar Mediterraneo • Europa • re • plebei • Tevere • Senato • agricoltura • imperatore • Lari • patrizi • Minerva • anfiteatri • schiavi • commercio • Giove • comunicazione • cristiani • Greci • strade • Etruschi • artigianato Le origini di Roma Lungo il fiume …………...................................……....., in una zona con importanti vie di …………...................................……..... e ricca di risorse naturali, fu costruita Roma. Con i secoli, la città espanse i suoi territori in Italia, in buona parte dell’…………...................................……..... e sulle coste del …………...................................……..... . Le fonti storiche ci raccontano che la civiltà degli antichi Romani iniziò nell’VIII secolo a.C. e durò fino al V secolo d.C. Politica All’inizio, Roma era una Monarchia governata da un …….………....……. . Poi diventò una Repubblica, governata da due consoli affiancati dal …………………………………… . Alla fine del I secolo a.C. il potere passò all’…………...........………………………., che governava su un vasto Impero. Società La società romana, dalle origini e per molti secoli, si divideva in ………………....……….. e ………………….........…….. . Gli …………………………….., che spesso erano prigionieri di guerra, erano molto numerosi. Economia L’economia romana, all’inizio, era basata sull’………………............................................……….. e sull’allevamento. In seguito, si sviluppò il ………………............................................……….. di prodotti agricoli e degli oggetti di ……………….........................................……….. . I Romani furono anche grandi costruttori di ………………..................................... , ponti, acquedotti ed edifici pubblici come le terme e gli ………………............................................……….. . Cultura e religione I Romani erano politeisti. Le loro divinità principali erano ………………............................................……….., sua moglie ………………............................................……….. e ………………............................................……….. . Molto venerate erano anche le divinità della famiglia, come i Penati e i ………………............................................……….. . I Romani erano molto tolleranti verso le religioni diverse dalla loro, ma perseguitarono i ………………............................................……….. . I Romani arricchirono la loro cultura a contatto con altri popoli, soprattutto ………………............................................……….. ed ………………............................................……….. . Obiettivi di apprendimento Conoscere gli aspetti essenziali della civiltà romana.
182
I ROMANI
La lunga storia di Roma 1
Ordina cronologicamente, numerandole, queste frasi relative alla storia di Roma. Nel periodo della Repubblica i Romani furono governati da due consoli e dal Senato, formato dai cittadini più importanti. Nel 476 d.C., dopo molte vicissitudini, l’Impero romano d’Occidente cadde. Roma, secondo la leggenda, fu fondata da Romolo nel 753 a.C. Nel I secolo a.C. i Romani dominavano i Paesi del Mediterraneo e avevano fondato numerose colonie. Nel 395 d.C. l’Impero fu diviso in due parti: l’Impero romano d’Occidente e l’Impero romano d’Oriente. A seguito delle lotte tra i consoli, Gaio Giulio Cesare si fece nominare dittatore a vita, ma dopo cinque anni, nel 44 a.C., fu ucciso. L’Impero romano durò 500 anni. In quel periodo si diffuse la religione cristiana che portò grandi cambiamenti. Nei primi secoli Roma fu una Monarchia: il re comandava l’esercito ed era anche capo religioso. Ottaviano, nipote di Cesare, si fece proclamare imperatore con il titolo di Augusto (cioè "venerabile").
2
Dopo aver riordinato cronologicamente le informazioni dell’esercizio precedente, esponi a un tuo compagno o a una tua compagna le diverse fasi della storia di Roma.
Obiettivi di apprendimento Conoscere gli aspetti essenziali della civiltà romana.
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PROVA NON NOTA
Macchine da guerra 1
Osserva le foto che rappresentano la ricostruzione di alcune macchine da guerra utilizzate dall’esercito romano. Completa le didascalie utilizzando i seguenti termini, poi collega ogni didascalia alla foto corrispondente. soldati • mura • porte • catapulta • nemici • levatoio • frecce
L’ariete serviva per sfondare le porte di accesso della città assediata oppure per creare un’apertura nelle ………………...................……….. difensive della città, quando non erano troppo spesse.
La ………………..................................……….. era una macchina usata per lanciare le pietre. Veniva usata anche per lanciare recipienti pieni di liquido incendiario.
La balista era una grossa macchina con una specie di arco, che serviva per lanciare ………………................................... e grossi dardi contro le mura di una città e contro i ………………..................……….. .
La torre d’assedio veniva spinta fin sotto le ………………........................................................ della città. Dalla torre d’assedio veniva calato un ponte per far scendere i ……………….................................................. e invadere la città. ……………….................................................
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
184
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
PROVA NON NOTA
Per le vie di Roma 1
Immagina di vivere una giornata nella Roma imperiale e di passeggiare per le vie della città. Che cosa vedi intorno a te? Per le strade, per esempio, ci sono rifiuti di ogni genere: per quale motivo, secondo te? Che cosa potresti fare per trascorrere il tuo tempo libero? Ripensando a ciò che hai studiato finora, racconta la tua esperienza da antico/a romano/a per un giorno! ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................................................................................
Una strada della Roma antica nell’area archeologica dei Fori imperiali.
Non ho avuto difficoltà né bisogno di aiuto.
Ho avuto qualche dubbio, ma sono riuscito/a a completarla.
Ho avuto parecchie incertezze.
Era difficile e ho avuto bisogno di aiuto.
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COMPITO AUTENTICO – I GRECI
Le Olimpiadi di ieri e di oggi 1
Insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne, prova a fare un confronto tra le Olimpiadi che si disputavano nell’antica Grecia e i Giochi Olimpici moderni. Fase 1 • Rileggete con attenzione le pagine del Sussidiario dedicate alle Olimpiadi e individuate le informazioni più importanti. Per esempio: chi partecipava alle gare di Olimpia? A che cosa serviva la tregua? • Documentatevi sui Giochi Olimpici che si sono svolti a Tokio nel 2021. Prima di svolgere la ricerca fate un elenco delle domande a cui proverete a rispondere, in modo da selezionare le informazioni. Per esempio: quali Paesi partecipano alle Olimpiadi? Quali sono gli sport olimpici? Fase 2 • Condividete con tutti i membri del gruppo le informazioni che avete raccolto, suddividendole nelle categorie “Olimpiadi di ieri” e “Olimpiadi di oggi”. • Dopo aver organizzato le informazioni, preparate una tabella in cui riporterete le somiglianze e le differenze che avete individuato. Fase 3 • A partire dalla tabella, preparate una presentazione per il resto della classe, in cui racconterete le curiosità più interessanti e le principali differenze tra le Olimpiadi del passato e quelle moderne.
MI VALUTO Rifletti su come hai lavorato e indica le tue risposte con una X all’interno della tabella di autovalutazione.
186
Ho lavorato con compagni e compagne.
Bene e volentieri
Bene, ma solo in alcune situazioni
Con difficoltà
Ho rispettato le regole del gruppo.
Sempre
Qualche volta
Non le ho rispettate
Ho ascoltato le opinioni e le idee di compagni e compagne.
Sempre con attenzione
Quasi sempre
Con scarsa attenzione
Ho partecipato al lavoro.
Cercando di svolgere tutto da solo/a
Chiedendo aiuto se in difficoltà
Con l’assistenza dell’insegnante
Sono soddisfatto/a del lavoro.
Molto
Abbastanza
Poco
COMPITO AUTENTICO – I ROMANI
Gioca con la Sibilla! 1
A Cuma, in Campania, viveva la Sibilla, la sacerdotessa capace di prevedere il futuro. Con i tuoi compagni e le tue compagne, divertiti a interpretare qualche suo oracolo! Fase 1 • Leggete le parti che compongono i tre oracoli, riportate in ordine sparso. Fase 2
• Riordinate le frasi spezzate in modo da formare i tre oracoli della Sibilla di Cuma. Per farlo, osservate i colori dei cartellini: vi aiuteranno!
• Riscrivete nell’ordine corretto i tre oracoli. • Rileggeteli e provate a spiegare, per ciascuno, il suo significato nascosto. A quali personaggi della storia di Roma potrebbero riferirsi? Condividete le vostre idee e impressioni con tutti i compagni e le compagne del gruppo. nutrirà due gemelli,
avrà il nome
in tutto l’Impero.
uno dei quali
porterà
dalla sua fine.
ma non la salverà
Un imperatore
di due grandi personaggi della storia di Roma,
fonderà Roma.
pace e benessere
L’ultimo imperatore
Una lupa
1. ................................................................................................................................................................................................................................................................................. 2................................................................................................................................................................................................................................................................................... 3...................................................................................................................................................................................................................................................................................
MI VALUTO Rifletti su come hai lavorato e indica le tue risposte con una X all’interno della tabella di autovalutazione. Ho lavorato con compagni e compagne.
Bene e volentieri
Bene, ma solo in alcune situazioni
Con difficoltà
Ho rispettato le regole del gruppo.
Sempre
Qualche volta
Non le ho rispettate
Ho ascoltato le opinioni e le idee di compagni e compagne.
Sempre con attenzione
Quasi sempre
Con scarsa attenzione
Ho partecipato al lavoro.
Cercando di svolgere tutto da solo/a
Chiedendo aiuto se in difficoltà
Con l’assistenza dell’insegnante
Sono soddisfatto/a del lavoro.
Molto
Abbastanza
Poco
187
LABORATORIO
Il cavallo di Troia 1
Ti ricordi con quale stratagemma, nell’Iliade, gli Achei sono riusciti a sconfiggere i Troiani? Procurati tutto l’occorrente, segui il procedimento e costruisci il tuo cavallo di Troia! OCCORRENTE cartone da riciclo • forbici • colla • pennarelli o matite colorate • fermacampioni PROCEDIMENTO 1. Fai due fotocopie ingrandite dell’immagine, che ti serviranno per realizzare le due metà speculari del cavallo.
2. Colora tutto il cavallo e le quattro ruote. 3. Incolla tutte le parti sopra a un cartone (per esempio quello degli scatoloni che devi riciclare) in modo che siano più resistenti. 4. Ritaglia. 5. Con una matita ben appuntita, fai dei piccoli fori dove indicato. 6. Unisci le due parti del cavallo con un altro pezzetto di cartone, che rappresenta la sella del cavallo. 7. Unisci le ruote alla base delle due parti del cavallo utilizzando i fermacampioni. 8. Il tuo cavallo è pronto!
MI VALUTO Hai avuto delle difficoltà nel realizzare il laboratorio? Quali? ........................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Come hai risolto? ........................................................................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Hai chiesto aiuto a qualcuno/a? A chi? .........................................................................................................................................................
188
LABORATORIO
Il diorama della polis greca Procurati tutto l’occorrente. Poi fai una fotocopia ingrandita delle parti che ti serviranno per realizzare il diorama della polis greca. Infine, poiché non ti vengono fornite indicazioni specifiche per realizzarlo, prova a scrivere tu le fasi del procedimento sul quaderno. A che cosa serve la scatola indicata tra l’occorrente? OCCORRENTE cartone da riciclo • forbici • colla • matite o pennarelli colorati • scatola
1
PIEGA INTERNA PIEGA ESTERNA
2
1
3
La polis
1
2
4
PIEGA e INCOLLA
3
4
4
3
4
3
1
2
2
1
MI VALUTO Hai avuto delle difficoltà nel realizzare il laboratorio? Quali? ........................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Come hai risolto? ........................................................................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Hai chiesto aiuto a qualcuno/a? A chi? .........................................................................................................................................................
189
LABORATORIO
Sperimenta l’arte greca! 1
Procurati tutto l’occorrente, segui il procedimento e realizza un piatto come se fossi un artigiano/un’artigiana dell’antica Grecia. OCCORRENTE piatti di carta di colore bianco o simile alla terracotta • carta carbone • pennarello indelebile nero PROCEDIMENTO 1. Scegli il disegno che ti piace di più per decorare il tuo piatto.
2. Fai una fotocopia ingrandita del disegno che hai scelto, in modo che sia della stessa misura della parte interna del tuo piatto.
4. Togli la fotocopia e la carta carbone. Sul piatto, vedrai riprodotto il disegno. 5. Con un pennarello indelebile ripassa i contorni
3. Metti la carta carbone sul piatto e ripassa con una matita il disegno, in modo da riprodurlo.
e colora l’immagine. 6. Il tuo piatto è pronto!
MI VALUTO Hai avuto delle difficoltà nel realizzare il laboratorio? Quali? ........................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Come hai risolto? ........................................................................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Hai chiesto aiuto a qualcuno/a? A chi? .........................................................................................................................................................
190
LABORATORIO
La marionetta etrusca 1
Realizza la tua marionetta etrusca seguendo queste indicazioni. OCCORRENTE cartoncino • forbici • colla • pennarelli o matite colorate • fermacampioni PROCEDIMENTO 1. Fai una fotocopia ingrandita di tutte le parti della marionetta. Poi incolla la fotocopia su un cartoncino. 2. Colora la marionetta e ritaglia tutte le sue parti.
3. Pratica dei fori nei punti indicati. 4. Inserisci i fermacampioni in modo da unire le braccia e le gambe della marionetta. 5. Osserva il risultato finale!
191
LABORATORIO
Mosaici romani 1
Procurati tutto l’occorrente, segui il procedimento e realizza il tuo mosaico. OCCORRENTE cartoncini colorati • forbici • colla vinilica • tappo di plastica PROCEDIMENTO 1. Utilizza dei cartoncini di diversi colori per realizzare le tessere del tuo mosaico. Ogni tessera deve avere circa le dimensioni di 1 cm × 1 cm.
2. Su un foglio di brutta fai una prova del disegno geometrico che vorresti realizzare. Con la colla vinilica fissa le tessere del mosaico sul tappo di plastica.
3. Ecco alcuni esempi del risultato finale che potresti ottenere! Sei soddisfatto/a del tuo mosaico?
MI VALUTO Hai avuto delle difficoltà nel realizzare il laboratorio? Quali? ........................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Come hai risolto? ........................................................................................................................................................................................................................ ..............................................................................................................................................................................................................................................................................
Hai chiesto aiuto a qualcuno/a? A chi? .........................................................................................................................................................
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