SORRIDOIMPARO LINGU 24 4 FACIL

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Ricerca e Sviluppo Erickson in collaborazione con Carlo Scataglini

SUSSIDIARIO GI DEI LINGUAG

Direzione scien

tifica

DANIELA LUCA

NGELI

LETTURE 4

TESTI FACILITATI E SEMPLIFICATI


INDICE

IL RACCONTO REALISTICO

4

L’orsacchiotto bagnato Momenti speciali Dai, giochiamo! Il tema di Camilla

6 9 12 15

LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI

56 58

Un marinaio in collina Un tè sul soffitto

59 61

LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

63

IL RACCONTO FANTASTICO

18

Una sedia diversa Un regalo speciale

64 66

LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

69

Ci siamo persi! Quattro sorelle

70 72

LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

74

Tortellino L’orso

75 77

Enkidu e Gilgamesh La formica e il chicco di grano Il Jizo con il cappello di paglia La Città di Smeraldo ………………………………… IL RACCONTO D’AVVENTURA

2

20 23 26 29 32

35

Temporale in mare Ne valeva la pena! Il piccolo pirata Mark

37 40 43

IL RACCONTO DI PAURA

46

Un brivido di paura Aiuto, un gigante! La tomba di Helen

48 50 53

IL TESTO DESCRITTIVO


IL DIARIO

79

Il primo allenamento L’alloggio segreto

80 82

LA LETTERA E L’E-MAIL

85

Andrà tutto bene Che cinema!

86 88

L’AUTOBIOGRAFIA

90

LA BIOGRAFIA

91

Espulsa da scuola Un bambino vivace Aaron Fotheringham

IL TESTO ESPOSITIVO

Lo splendore di Babilonia Il faraone dei misteri Alle estremità del corpo... IL TESTO REGOLATIVO

Se ami il pianeta Il gioco della campana Bacchette magiche colorate

100 101 104 107

110 112 115 118

92 95 97

3


IL RACCONTO REALISTICO

Pag. 22

Il racconto realistico è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I FATTI I fatti sono reali oppure possibili, cioè possono accadere nella realtà.

I PERSONAGGI I personaggi sono persone reali come:

due amiche.

4

un nonno.

un’insegnante.


IL RACCONTO REALISTICO

I LUOGHI I luoghi sono sempre reali. Possono essere:

luoghi della vita quotidiana, come la casa, il parco giochi, la scuola ecc.

ambienti naturali, come la montagna, il mare ecc.

IL TEMPO Di solito il tempo è precisato. La storia può svolgersi:

nel presente.

nel passato.

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IL RACCONTO REALISTICO

Pagg. 24-25

PRIMA DI LEGGERE Il brano che leggerai si svolge tra il 1944 e il 1945 e racconta una storia vera. La protagonista è Andra, una bambina ebrea che viveva nella città di Fiume, in Croazia. Andra si trova in un campo di concentramento, dopo essere stata presa dai nazisti. ● Sai che cosa è un campo di concentramento? Confrontati con l’insegnante e la tua classe.

L’ORSACCHIOTTO BAGNATO I personaggi

Andra

INIZIO

Il bambino Andra cammina in mezzo alla neve e cerca di non pensare a dove si trova e a quello che succede. La neve è alta e Andra mette i piedi dove sono già passate altre persone per non sprofondare.

6

L’orsacchiotto


IL RACCONTO REALISTICO

SVILUPPO

Andra fa le nuvolette di vapore con il respiro, come faceva a Fiume, la sua città. Andra pensa che nel campo di concentramento le nuvolette sono più brutte. Andra pensa poi che lì l’aria ha un cattivo sapore e la neve diventa presto un fango grigio. A un certo punto, Andra vede un oggetto colorato per terra: è un orsacchiotto tutto bagnato. Andra raccoglie e abbraccia l’orsacchiotto. Subito Andra sta meglio e sente un grande calore nel cuore. A volte basta un orsacchiotto bagnato per sentirsi più felici. Poco dopo, Andra vede un bambino che piange. Andra mostra l’orsacchiotto al bambino e chiede: – È tuo? Il bambino prende l’orsacchiotto e ringrazia, poi fa un piccolo sorriso. Anche Andra sorride.

CONCLUSIONE

Il bambino si allontana. Andra capisce che ha fatto bene a dare l’orsacchiotto al bambino. Il bambino sembra avere molto bisogno del suo orsacchiotto. Ridotto e adattato da: Alessandra Viola, Rosalba Vitellaro, La stella di Andra e Tati, DeAgostini

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IL RACCONTO REALISTICO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Due persone reali, cioè una bambina e un bambino. Una bambina reale e un orsacchiotto che parla. 2. Dove si svolgono i fatti? Nella città di Fiume.

In un campo di concentramento.

3. Come sono i fatti raccontati nel brano? Sono fatti veri, accaduti nella realtà. Sono fatti inventati, non accaduti nella realtà. 4. Quando si svolge il racconto? Nel presente.

Nel passato.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa fa Andra mentre cammina in mezzo alla neve? Cerca un giocattolo. Cerca di non pensare a quello che succede. 2. Che cosa trova Andra nella neve? Un orsacchiotto tutto bagnato.

Un bambino tutto bagnato.

3. Chi ha perso l’orsacchiotto? Un bambino.

Andra.

4. Che cosa fa Andra quando vede il bambino che piange? Andra dà l’orsacchiotto al bambino.

Andra abbraccia il bambino.

5. Come reagisce il bambino? Il bambino non prende l’orsacchiotto e va via. Il bambino prende l’orsacchiotto e fa un piccolo sorriso.

RIFLETTO ● Che cosa pensi di Andra? E del gesto che fa per il bambino? Secondo te, perché quel gesto è così importante?

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IL RACCONTO REALISTICO

Pagg. 26-27

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva le immagini e leggi le parole evidenziate in giallo. Hai qualcosa in comune con il bambino del racconto? Che cosa?

MOMENTI SPECIALI I personaggi

Luca

INIZIO

La sorellina Cristina

La mamma

Il papà

Luca ha otto anni, una mamma e un papà. Ha anche una sorellina nata da poco: Cristina. La mamma e il papà sono molto impegnati con Cristina e Luca si sente un po’ solo e messo da parte.

SVILUPPO

Così, un giorno, Luca nasconde la sorellina in bagno. Poi va dalla mamma e dice che Cristina è andata via. La mamma è un po’ preoccupata e risponde che è meglio andare a cercare la sorellina.

9


IL RACCONTO REALISTICO

Dopo un po’, Luca dice: – Forse Cristina è in bagno. La mamma trova Cristina, poi prepara una buonissima cioccolata per Luca. Luca beve la cioccolata e si sente meglio. Poi dice alla mamma: – Ho nascosto io Cristina in bagno. La mamma spiega a Luca che Cristina è piccola e ha bisogno di molte attenzioni. Forse Luca si è sentito un po’ solo per questo, ma non deve preoccuparsi: la mamma e il papà gli vogliono tanto bene. Poi la mamma dice: – Anche tu, Luca, avevi bisogno di molte attenzioni quando eri piccolo e io passavo tantissimo tempo con te.

CONCLUSIONE

Luca adesso è più tranquillo. Che peccato non ricordare quando era piccolo come Cristina... Quei momenti dovevano essere tanto speciali!

Ridotto e adattato da: Alberto Pellai, Il mio cuore è un purè di fragole, Erickson

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IL RACCONTO REALISTICO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Come sono i fatti del racconto? Sono possibili, cioè possono accadere nella realtà. Sono impossibili, cioè non possono accadere nella realtà. 2. Dove si svolge il racconto? In una scuola.

In una casa.

3. Quando si svolge il racconto? In un tempo precisato, cioè quando Luca ha otto anni. In un tempo non precisato, cioè non si sa quando.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché Luca si sente solo e messo da parte? Perché la mamma e il papà sono molto impegnati con la sua sorellina. Perché la mamma ha nascosto la sorellina in bagno. 2. Che cosa fa sentire Luca più tranquillo e sereno? Nascondere la sorellina in bagno. Le parole della mamma. ● Collega i personaggi alle frasi corrette. Ha bisogno di molte attenzioni. Luca Cristina La mamma

Racconta a Luca di quando era piccolo. Nasconde Cristina in bagno. È piccola. Si sente un po’ solo e messo da parte. Prepara una buonissima cioccolata.

PARLO ● A tutti capita di sentirsi un po’ soli. A te è mai successo? Perché?

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IL RACCONTO REALISTICO

Pagg. 28-29

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, di che cosa parla il racconto? Di due bambine che vogliono fare amicizia e giocare insieme. Di due bambine che non vogliono fare amicizia e litigano.

DAI, GIOCHIAMO! I personaggi

Claudia

INIZIO

Claudia è una bambina rom. Abitava in un grande campo con tante altre persone della popolazione rom, ma il campo è stato chiuso. Così oggi Claudia si trasferisce.

SVILUPPO

Claudia arriva con i genitori in una casa con un grande cortile. Lì vicino, c’è una ragazzina buffa. La ragazzina ha più o meno l’età di Claudia ed è molto magra. Porta un cappellino e ha un pallone da basket in mano.

12

La ragazzina (Manuela)


IL RACCONTO REALISTICO

La ragazzina guarda Claudia con attenzione, poi domanda: – Come ti chiami? Capisci la mia lingua? Claudia risponde: – Mi chiamo Claudia e parlo italiano. La ragazzina chiede se qualche volta può entrare nel cortile a giocare. Claudia si gira e vede un vecchio canestro attaccato al muro. Poi la ragazzina dice: – Mi chiamo Manuela. Vuoi giocare con me? Claudia non è sicura. Trattiene il respiro e dice piano: – Noi siamo rom... Claudia sa che alcune persone non vogliono giocare o parlare con chi fa parte della popolazione rom. Ma Manuela entra nel cortile e dice allegra: – Dai, giochiamo!

CONCLUSIONE

Claudia è molto felice. Il “tum tum” del pallone assomiglia al battito forte del suo cuore. È successa una cosa bellissima: Claudia e Manuela hanno fatto nascere una speranza e un’amicizia! Ridotto e adattato da: Alberto Melis, in AA.VV., A braccia aperte. Storie di bambini migranti, Mondadori

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IL RACCONTO REALISTICO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Due bambine che possono esistere nella realtà. Due bambine che non possono esistere nella realtà. 2. Dove si incontrano Claudia e Manuela? Nel campo rom.

Nel cortile di una casa.

3. Quando si incontrano Claudia e Manuela? Oggi, cioè quando Claudia arriva nella sua nuova casa. Tempo fa, cioè quando Claudia viveva ancora nel campo rom.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● Claudia viveva in un grande campo rom.

● Claudia va a vivere in una casa con un piccolo cortile. ● Una ragazzina con un pallone da calcio in mano guarda Claudia. ● La ragazzina non parla con Claudia. ● Nel cortile della nuova casa di Claudia c’è un vecchio canestro. ● Manuela chiede a Claudia se vuole giocare. ● Claudia non vuole giocare perché Manuela non è simpatica.

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché Manuela guarda Claudia con attenzione? Perché è curiosa e non conosce ancora Claudia. Perché conosce Claudia molto bene. 2. Perché a Claudia batte forte il cuore? Perché ha paura di Manuela. Perché è felice di giocare con Manuela.

PARLO ● Immagina di essere Manuela. Come ti comporti con Claudia? Che cosa fai? Che cosa pensi? Confrontati con l’insegnante e la tua classe.

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IL RACCONTO REALISTICO

Pag. 31

PRIMA DI LEGGERE ● In questo brano, un personaggio ha scritto un tema. Osserva i disegni: secondo te, quale personaggio è?

IL TEMA DI CAMILLA I personaggi

Io (Paolo)

INIZIO

La sorella Camilla

La maestra

La mamma

Il papà

Io sono Paolo e ho una sorella di nome Camilla. A Camilla piace molto usare la fantasia e inventare delle storie.

SVILUPPO

Un giorno, la maestra di Camilla chiede di parlare con la mamma. La mamma è un po’ seccata e chiede: – Camilla, che cosa hai combinato? Camilla risponde: – Forse la maestra ti vuole dire che i miei temi sono bellissimi. Infatti la maestra vuole parlare proprio di un tema.

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IL RACCONTO REALISTICO

Camilla ha svolto un tema sulla nostra famiglia e, come al solito, ha usato la fantasia. Ha scritto che il papà è una specie di marinaio sempre in viaggio e sta via da casa per anni. La maestra ha capito che il tema è inventato. Però, secondo la maestra, Camilla scrive queste cose perché soffre molto la mancanza del papà. È vero che il papà da qualche anno non vive più in casa con noi, ma io e Camilla lo vediamo tutte le settimane.

CONCLUSIONE

Io chiedo a Camilla perché ha scritto quelle bugie su papà. E Camilla risponde: – Nei temi puoi scrivere tutto. Anche gli scrittori fanno così: inventano tutto! Ridotto e adattato da: Lia Levi, Una famiglia formato extralarge, Mondadori Libri per Piemme

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Sono creature fantastiche, cioè che non esistono nella realtà. Sono persone reali.

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IL RACCONTO REALISTICO

2. Quale personaggio racconta che cosa è accaduto? Il fratello di Camilla.

La maestra di Camilla.

La mamma di Camilla.

Camilla.

3. Come sono i fatti del racconto? Sono fatti che possono accadere nella realtà. Sono fatti che non possono accadere nella realtà.

COLLEGO ● Le frasi qui sotto sono sbagliate. Scrivi nella colonna di destra quello che è successo davvero. La mamma vuole parlare con la maestra di Camilla.

.......................................................................................................................

A Camilla non piace usare la fantasia nei temi.

.......................................................................................................................

Camilla ha scritto che la mamma è sempre in viaggio.

.......................................................................................................................

Secondo la maestra, Paolo soffre molto la mancanza del papà.

.......................................................................................................................

Il papà di Paolo e Camilla vive in casa con loro.

.......................................................................................................................

Camilla dice che gli scrittori scrivono solo cose vere.

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

.......................................................................................................................

PARLO ● Hai mai scritto un tema sulla tua famiglia? Ti ricordi che cosa hai raccontato?

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IL RACCONTO FANTASTICO

Pag. 38

Il racconto fantastico è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I FATTI

Di solito i fatti sono incredibili, fantastici e non possono accadere nella realtà.

I PERSONAGGI I personaggi possono essere:

maghi, folletti, creature fantastiche e con poteri magici.

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animali o oggetti che parlano.

persone reali o inventate.


IL RACCONTO FANTASTICO

I LUOGHI I luoghi dove si svolge la storia possono essere:

luoghi immaginari, cioè inventati.

luoghi reali, cioè veri.

IL TEMPO Il tempo della storia non è precisato.

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IL RACCONTO FANTASTICO

Pag. 39

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni. Secondo te, che tipo di storia è questa? È una storia vera che parla di persone reali. È una storia di fantasia che parla di creature divine e fantastiche.

ENKIDU E GILGAMESH I personaggi

INIZIO

Gilgamesh

Gli abitanti di Erech

La dea Aruru

Enkidu

Nella città di Erech, vive un grande e terribile guerriero di nome Gilgamesh. Gilgamesh è in parte un uomo e in parte un dio. Comanda su tutti gli abitanti della città.

SVILUPPO

Gli abitanti di Erech sono stanchi di Gilgamesh e chiedono aiuto agli dei. La dea Aruru crea con l’argilla un altro guerriero forte come Gilgamesh. Il nuovo guerriero si chiama Enkidu e ha il compito di combattere contro Gilgamesh e vincere.

20


IL RACCONTO FANTASTICO

Arriva la festa per l’anno nuovo e gli abitanti di Erech accompagnano Gilgamesh al tempio, in processione. Enkidu arriva, si mette davanti alla porta del tempio e sfida Gilgamesh. Enkidu e Gilgamesh iniziano a lottare, forti e selvaggi come due tori. A un certo punto, Gilgamesh cade a terra sconfitto.

CONCLUSIONE

Enkidu però è molto generoso e capisce che anche Gilgamesh è un guerriero forte e bravo. Allora Enkidu fa alzare Gilgamesh da terra e lo abbraccia. Enkidu e Gilgamesh diventano amici. Ridotto e adattato da: Theodor H. Gaster, Le più antiche storie del mondo, Mondadori

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i due protagonisti del racconto, cioè i personaggi più importanti?

Gilgamesh.

La dea Aruru.

Gli abitanti di Erech.

Enkidu.

2. Che cosa sono i due protagonisti del racconto? Esseri umani. Esseri in parte umani e in parte divini.

21


IL RACCONTO FANTASTICO

3. Dove si svolge il racconto? Nella città di Erech.

Non si sa.

4. Quando si svolge il racconto? In un tempo indicato con precisione. In un tempo non precisato.

COLLEGO ● Ordina le frasi da 1 a 6 e ricostruisci il racconto. Enkidu e Gilgamesh si abbracciano e diventano amici. Enkidu sfida Gilgamesh davanti al tempio. 1 Gilgamesh è un terribile guerriero e comanda sulla città di Erech. Enkidu e Gilgamesh lottano come tori. La dea Aruru crea con l’argilla un altro guerriero: Enkidu. Gilgamesh cade a terra sconfitto da Enkidu. ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa usa la dea Aruru per creare Enkidu? L’argilla.

L’acqua.

2. Perché Enkidu alla fine fa alzare Gilgamesh da terra e diventa suo amico? Perché capisce che Gilgamesh è un guerriero bravo e forte. Perché ha paura di Gilgamesh. 3. Quale caratteristica possiede Enkidu oltre alla forza? La generosità.

La bellezza.

PARLO ● Quale guerriero preferisci: Enkidu o Gilgamesh? Perché?

Gilgamesh.

22

Enkidu.


IL RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 40-41

PRIMA DI LEGGERE ● Ricordi una favola che hai letto l’anno scorso? Quali personaggi aveva? Quale insegnamento voleva dare?

LA FORMICA E IL CHICCO DI GRANO I personaggi

Il chicco di grano INIZIO

La formica

Un chicco di grano rimane da solo sul terreno, dopo la raccolta di tutti gli altri chicchi. Una formica prende il chicco di grano e va verso il suo formicaio.

SVILUPPO

La formica cammina e cammina. È sempre più stanca e fa fatica perché il chicco di grano è pesante. Il chicco di grano dice alla formica: – Mettimi giù! Ma la formica risponde: – Non posso. Nel formicaio ci sono tante formiche e c’è bisogno di tanto cibo. Allora il chicco di grano dice: – Io sono un seme. Se mi lasci qui per terra, farò nascere una nuova pianta. Così tra un anno ti regalerò cento chicchi di grano uguali a me.

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IL RACCONTO FANTASTICO

La formica chiede: – Cento Disegno 3: la formica con aria incredula che scava una buca e ci mette dentro il chicco di grano.

chicchi? Come farai? Il chicco di grano risponde: – È un mistero! Poi il chicco di grano dice alla formica di scavare una buca, di metterlo dentro e di tornare dopo un anno. La formica fa così.

CONCLUSIONE

Dopo un anno, la formica torna dove ha seminato il chicco e trova una pianta con tantissimi chicchi di grano. Il chicco di grano ha mantenuto la sua promessa! Ridotto e adattato da: Leonardo Da Vinci, Favole e leggende, Giunti Junior

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi della favola?

Un campo di grano.

Un chicco di grano.

Una formica.

2. Quale caratteristica hanno i personaggi della favola? Parlano.

24

Hanno poteri magici.

Un formicaio.


IL RACCONTO FANTASTICO

3. Dove si svolge la favola? In un campo di grano.

In un formicaio.

4. Quale di questi fatti ti fa capire che si tratta di un racconto fantastico? La formica trasporta il chicco di grano. La formica e il chicco di grano parlano.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché la formica raccoglie il chicco di grano? Perché vuole portare il chicco al formicaio. Perché vuole piantare il chicco e far nascere una pianta. 2. Che cosa promette il chicco di grano? Di regalare alla formica cento chicchi, se viene portato nel formicaio. Di regalare alla formica cento chicchi, se viene lasciato per terra. 3. Che cosa fa la formica? Scava una buca e mette dentro il chicco di grano. Mangia il chicco di grano. 4. Alla fine, il chicco di grano mantiene la sua promessa? No, la formica non trova alcun chicco dopo un anno. Sì, la formica trova moltissimi chicchi dopo un anno.

RIFLETTO ● Secondo te, quale insegnamento vuole dare questa favola? Scegli la risposta che ti piace di più e spiega alla tua classe perché ti piace. A volte è meglio essere pazienti per ricevere qualcosa di più. Le promesse vanno mantenute.

PARLO ● Hai mai fatto una promessa? Quale? Hai poi mantenuto la tua promessa?

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IL RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 42-43

PRIMA DI LEGGERE ● Il racconto che leggerai è una fiaba. Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, chi è il Jizo e che cosa fa? Confrontati con la tua classe.

IL JIZO CON IL CAPPELLO DI PAGLIA I personaggi

La donna INIZIO

L’uomo

Il vecchio venditore

Una donna e un uomo sono molto poveri e non hanno nulla da mangiare.

SVILUPPO

La donna dice all’uomo di andare al mercato e vendere un gomitolo di seta per comprare del riso. L’uomo va al mercato, ma non riesce a vendere il gomitolo. Così ritorna verso casa triste. Per strada, l’uomo incontra un vecchio venditore. Anche il vecchio venditore non è riuscito a vendere il suo cappello di paglia al mercato.

26

Il Jizo di pietra


IL RACCONTO FANTASTICO

Allora l’uomo e il vecchio venditore fanno uno scambio. L’uomo dà il gomitolo al vecchio venditore e prende il cappello. Mentre l’uomo torna verso casa, arriva una tempesta di neve. In mezzo alla neve, l’uomo vede un Jizo di pietra, cioè una divinità giapponese che protegge chi viaggia. Il Jizo trema per il freddo. L’uomo vuole riparare il Jizo dalla neve e mette il cappello di paglia sulla sua testa. L’uomo torna a casa a mani vuote e racconta alla donna quello che è successo. La donna risponde: – Hai fatto bene. L’uomo e la donna vanno a letto senza mangiare. Durante la notte, l’uomo e la donna sentono dei rumori e una voce che dice “Grazie!”. Hanno paura, ma vanno a vedere che cosa succede.

CONCLUSIONE

L’uomo e la donna trovano un sacco di monete d’oro sulla porta di casa. È stato il Jizo, per ringraziare l’uomo della sua generosità.

Ridotto e adattato da: Giusi Quarenghi, Mukashi Mukashi. C’era una volta in Giappone, Franco Cosimo Panini

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IL RACCONTO FANTASTICO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Tra i personaggi di questo racconto c’è una creatura fantastica. Qual è? Il cappello di paglia.

Il Jizo di pietra.

2. Dove si svolge il racconto? Non si sa.

In una grande città.

3. Quale di questi fatti del racconto non può accadere nella realtà? Il Jizo di pietra trema per il freddo. L’uomo mette al Jizo il cappello di paglia.

COLLEGO ● Ordina le frasi da 1 a 6 e ricostruisci il racconto. L’uomo e la donna sentono dei rumori mentre sono a letto. L’uomo e la donna trovano sulla porta un sacco di monete d’oro. L’uomo scambia il gomitolo con un cappello di paglia. L’uomo copre con il cappello un Jizo di pietra che ha freddo. 1 Una donna e un uomo non hanno nulla da mangiare. L’uomo va al mercato per vendere un gomitolo di seta. ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● La donna va al mercato per comprare del riso.

V

F

● La donna e l’uomo sono molto poveri.

V

F

● La voce che dice “Grazie!” alla fine è del Jizo.

V

F

● L’uomo torna a casa con un sacco di monete d’oro.

V

F

● Mentre l’uomo torna a casa, arriva una tempesta di grandine.

V

F

● Il Jizo regala all’uomo un sacco di monete d’oro.

V

F

PARLO ● Hai mai fatto qualcosa di generoso per qualcuno? Che cosa? Quali emozioni hai provato? Che cosa ha fatto o detto l’altra persona?

28


IL RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 44-45

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo. Secondo te, come è fatta la Città di Smeraldo?

LA CITTÀ DI SMERALDO I personaggi

Dorothy

Gli abitanti della Città di Smeraldo

Gli amici di Dorothy

INIZIO

Il Guardiano delle Porte

La sentinella

Dorothy e i suoi amici arrivano alla Città di Smeraldo. Hanno gli occhiali verdi per proteggere gli occhi dallo splendore della Città.

29


IL RACCONTO FANTASTICO

SVILUPPO

Dorothy e i suoi amici vedono le case di marmo verde, con le finestre verdi e piene di smeraldi luccicanti. Vedono anche il cielo e il sole verdi. Gli abitanti della Città di Smeraldo hanno la pelle verde e sono vestiti di verde. Vendono nei negozi dolci e popcorn verdi, scarpe verdi, cappelli verdi... Pagano con monete verdi. Gli abitanti della Città di Smeraldo sono contenti e guardano sorpresi Dorothy e i suoi amici. Dorothy e i suoi amici non vedono animali nella Città. Il Guardiano delle Porte accompagna Dorothy e i suoi amici fino al palazzo di Oz, il Grande Mago. Una sentinella con la divisa verde è davanti al portone. Il Guardiano delle Porte dice alla sentinella che Dorothy e i suoi amici vogliono vedere il Grande Oz. Allora la sentinella fa entrare Dorothy e i suoi amici nel palazzo.

CONCLUSIONE

La sentinella porta Dorothy e i suoi amici in una grande stanza, con un tappeto verde e dei mobili verdi. Poi dice: − Mettetevi comodi. Vado a chiamare Oz.

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Ridotto e adattato da: Lyman Frank Baum, Il meraviglioso Mago di Oz, Mondadori


IL RACCONTO FANTASTICO ESPLORO ● Quali elementi ti fanno capire che si tratta di un racconto fantastico? Segna con una ✗. Attenzione, le risposte corrette sono tre. I personaggi hanno gli occhiali verdi.

Una bambina, un leone, uno spaventapasseri e un uomo fatto di latta vanno in giro insieme. Nella Città di Smeraldo il cielo e il sole sono verdi. La Città di Smeraldo ha un Guardiano delle Porte. Gli abitanti della Città di Smeraldo vendono scarpe e vestiti verdi. Gli abitanti della Città di Smeraldo hanno la pelle verde.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Sai che cosa è uno smeraldo? Una pietra preziosa verde.

Un tipo di plastica verde.

2. Come sono le case nella Città di Smeraldo? Sono di legno e con le finestre verdi. Sono di marmo verde e con le finestre verdi. 3. Perché gli abitanti della Città sono sorpresi quando vedono Dorothy e i suoi amici? Perché Dorothy e i suoi amici non sono verdi. Perché Dorothy e i suoi amici fanno confusione. 4. Chi accompagna Dorothy e i suoi amici fino al palazzo di Oz? Il Guardiano delle Porte.

La sentinella.

5. Chi fa entrare Dorothy e i suoi amici nel palazzo? Il Guardiano delle Porte.

La sentinella.

6. Perché Dorothy e i suoi tre amici sono arrivati nella Città di Smeraldo? Per incontrare il Grande Mago Oz.

Per visitare la città.

PARLO ● Qual è il tuo colore preferito? Immagina una città tutta di quel colore. Come è? Che cosa ha? Descrivi la città ai tuoi compagni e alle tue compagne.

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IL RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 46-47

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni, poi scegli un titolo per il racconto. Una magica partita

Harry Potter e gli scacchi

La vittoria di Ron

......................................................... I personaggi

Harry Potter

Ron

Hermione

Il cavaliere nero

La regina bianca

Il re bianco

INIZIO

Harry, Ron e Hermione aprono la porta ed entrano in una grande sala. Lì trovano un’enorme scacchiera con i pezzi di pietra.

SVILUPPO

Harry, Ron e Hermione vedono vicino a loro i pezzi neri e dalla parte opposta i pezzi bianchi. Vedono anche un’altra porta dietro ai pezzi bianchi. Ron dice: – Dobbiamo giocare una partita per attraversare la sala.

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IL RACCONTO FANTASTICO

Ron tocca il cavallo nero e il cavaliere nero che sta sopra prende vita. Ron chiede: – Dobbiamo giocare con i pezzi neri per attraversare la sala? Il cavaliere nero fa sì con la testa. Allora Ron, Harry e Hermione prendono il posto di tre pezzi neri e iniziano a giocare. Ron fa muovere i pezzi neri. A un certo punto, Ron capisce che deve farsi mangiare dalla regina bianca per vincere la partita. Così dice a Harry di dare scacco matto al re e fa un passo avanti. La regina bianca colpisce Ron. Harry si sposta di tre caselle e dà scacco matto al re. Il re bianco butta la corona per terra: Harry e Hermione hanno vinto!

CONCLUSIONE

Harry e Hermione guardano disperati verso Ron, ma non possono fermarsi. Corrono verso la porta in fondo alla stanza ed escono. Hermione è preoccupata per Ron. Anche Harry è preoccupato, ma dice: – Andrà tutto bene!

Ridotto e adattato da: J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani.

33


IL RACCONTO FANTASTICO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Quale di questi fatti ti fa capire che il racconto è fantastico? Il cavaliere nero sulla scacchiera prende vita. Harry, Ron e Hermione trovano un’enorme scacchiera. 2. Perché la partita di scacchi è un evento fantastico? Perché la scacchiera e i pezzi sono molto grandi. Perché i pezzi si muovono da soli sulla scacchiera. 3. Dove si svolge il racconto? In un luogo immaginario, cioè inventato. In un luogo reale, cioè vero. 4. Quali caratteristiche ha questo luogo? Attenzione, le risposte corrette sono tre. È una sala.

Ha due porte.

È piccolo.

È pieno di magia.

Ha solo una porta.

È molto buio.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

● Il cavaliere bianco dice a Ron che devono giocare con i pezzi bianchi.

V

F

● I tre amici prendono il posto di tre pezzi neri sulla scacchiera.

V

F

● Ron capisce che deve farsi mangiare dalla regina bianca per vincere.

V

F

● Ron colpisce la regina bianca e vince la partita.

V

F

● Harry e Hermione rimangono nella sala dopo la fine della partita.

V

F

● I tre amici devono giocare a scacchi per attraversare la sala.

V

F

● Ora che hai letto il racconto, torna a pagina 32: vuoi cambiare il titolo che hai scelto oppure no? Scrivi sui puntini la tua scelta definitiva.

PARLO ● Immagina di essere un mago o una maga: quale magia ti piacerebbe fare? Racconta alla classe.

34


IL RACCONTO D’AVVENTURA

Pag. 56

Il racconto d’avventura è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I FATTI

I fatti sono pericolosi e straordinari. In generale, nel racconto d’avventura ci sono:

difficoltà e pericoli da superare.

colpi di scena, cioè eventi che cambiano la storia e stupiscono chi legge.

I PERSONAGGI I personaggi possono essere pirati, esploratori o persone comuni. Di solito ci sono:

il protagonista, che è coraggioso e supera prove e difficoltà.

uno o più personaggi che aiutano il protagonista.

uno o più antagonisti, cioè nemici del protagonista.

35


IL RACCONTO D’AVVENTURA

I LUOGHI I luoghi sono spesso lontani, selvaggi e pericolosi. Alcuni esempi sono:

mari profondi.

foreste.

montagne innevate.

IL TEMPO I fatti possono svolgersi:

nel passato.

36

nel presente.


IL RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 58-59

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni: di che cosa parla il racconto, secondo te? Di un bambino e una bambina che giocano con il canotto in mare. Di un bambino e una bambina che vivono un’avventura pericolosa in mare.

TEMPORALE IN MARE I personaggi

Melina INIZIO

Pelle

Melina e Pelle sono su un canotto in mezzo al mare. Melina guarda il cielo, vede delle grandi nuvole e dice a Pelle: – Ci sarà un temporale!

SVILUPPO

Melina è coraggiosa, ma ha molta paura del temporale. Mentre Melina rema, cominciano i tuoni. All’improvviso arriva un tuono forte. Pelle vede che Melina ha paura. Pelle dice: – Non avere paura! I temporali non sono pericolosi. Melina e Pelle sentono un altro tuono, molto più forte. Per la paura Melina urla, si copre la faccia con le mani e fa cadere in acqua i remi del canotto.

37


IL RACCONTO D’AVVENTURA

Melina vuole raggiungere la terra al più presto. Allora ha un’idea: usa la sassola, cioè un oggetto simile a un grosso cucchiaio, per spostare il canotto. Così Melina arriva su una piccola isola insieme a Pelle. Melina e Pelle scendono dal canotto e vedono arrivare la pioggia da lontano. Corrono veloci verso alcune rocce per ripararsi dal temporale in arrivo.

CONCLUSIONE

All’improvviso Melina grida: – La capanna! Abbiamo trovato la capanna! Melina e Pelle trovano così una capanna molto famosa. Ridotto e adattato da: Astrid Lindgren, Vacanze all’Isola dei Gabbiani, Salani

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Una bambina e un bambino. Una bambina e un esploratore. 2. Dove si svolge il racconto? In mezzo al mare. In mezzo al mare e su una piccola isola.

38


IL RACCONTO D’AVVENTURA COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Di che cosa ha paura Melina? Del temporale.

Del mare agitato.

2. Perché Melina sposta il canotto con la sassola? Perché i remi sono caduti in mare. Perché ha dimenticato i remi a casa. 3. Dove arrivano Melina e Pelle? Su una grande isola.

Su una piccola isola.

4. Che cosa trovano Melina e Pelle sull’isola? Una casa.

Una capanna.

● Metti in ordine i fatti del racconto. Usa i numeri da 1 a 4.

PARLO ● Melina ha tanta paura dei temporali. E tu, hai paura del temporale? Che cosa fai quando c’è un temporale?

39


IL RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 60-61

Un racconto può essere scritto: in prima persona, quando chi racconta è un personaggio della storia.

IO

EGLI LEI LUI

in terza persona, quando chi racconta non è un personaggio della storia.

PRIMA DI LEGGERE ● Secondo te, che cosa significa il titolo di questo racconto? Osserva i disegni e trova una risposta insieme alla tua classe.

NE VALEVA LA PENA! I personaggi

Il papà

Io (Alice)

Maggie

INIZIO

Io sono su una barca insieme a Maggie, Damian e papà. All’improvviso papà vede in mare le pinne di sei delfini e urla: – Venite, ci sono i delfini!

40

I delfini

Damian


IL RACCONTO D’AVVENTURA

SVILUPPO

Maggie mette la maschera e le pinne ed entra in acqua per giocare con i delfini. Poi grida: – Entrate in acqua, i delfini vogliono giocare! Io entro in acqua, ma ho paura perché l’acqua è fredda e troppo profonda. Allora Damian mi porge una maschera e mi dà la mano. Io sono più tranquilla e metto la testa sott’acqua. Sott’acqua, i delfini nuotano con Maggie, giocano e corrono veloci. Un delfino mi passa vicino e mi tocca il braccio e la gamba. Io vedo che il delfino ha una macchia a forma di cuore sulla pinna. Io accarezzo il delfino e sento la sua pelle liscia. Sono molto emozionata! Alla fine, io tiro la testa fuori dall’acqua per respirare e vedo papà. Papà è sulla barca e mi guarda, è molto contento. Anche io sono contenta e dico: – Papà, i delfini sono stupendi! Mentre io, Damian e Maggie siamo ancora in acqua, i delfini vanno via. Allora io, Damian e Maggie usciamo dall’acqua, torniamo sulla barca e ci asciughiamo.

41


IL RACCONTO D’AVVENTURA

CONCLUSIONE

Io sono felicissima: nuotare con i delfini è stata un’esperienza fantastica! Ridotto e adattato da: Daria Bertoni, Libera. Un’amica tra le onde, Mondadori

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi narra i fatti del racconto? Damian.

Alice.

Il papà.

Maggie.

2. Chi è la protagonista del racconto, cioè il personaggio più importante? Alice.

Maggie.

3. Come è scritto il racconto? In prima persona.

In terza persona.

4. Dove si svolge il racconto? In un fiume.

In mare.

COLLEGO ● Collega ogni personaggio all’azione che compie. Il papà

accarezza un delfino.

Damian

entra subito in acqua per giocare con i delfini.

Alice

dà una maschera ad Alice.

Maggie

vede per primo i delfini.

RIFLETTO ● Secondo te, che cosa prova Alice durante la sua avventura? Paura.

42

Felicità.

Meraviglia.

Noia.

Soddisfazione.


IL RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 62-63

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, perché questo è un racconto d’avventura?

IL PICCOLO PIRATA MARK I personaggi

Capitan Barbadifuoco

Mark

Capitan Barbalonga

INIZIO

Mark è un piccolo pirata. Fa la vedetta

I pirati nemici

su una nave, cioè guarda lontano con attenzione per vedere se ci sono pericoli. Capitan Barbalonga è il capitano della nave e si fida molto di Mark.

SVILUPPO

Oggi Mark non vede bene perché c’è nebbia. All’improvviso, Mark vede una nave con una bandiera nera e con un teschio disegnato sopra. È Capitan Barbadifuoco, il peggior nemico di Capitan Barbalonga. Mark urla: – Allarme! Arrivano i pirati nemici! I pirati nemici sparano una palla di cannone. Capitan Barbalonga prende il timone e fa girare la nave. Evita così la palla di cannone.

43


IL RACCONTO D’AVVENTURA

I pirati nemici salgono sulla nave di Mark e iniziano a combattere. Dall’alto, Mark vede che sulla nave di Capitan Barbadifuoco sono rimasti solo dieci pirati nemici. Allora Mark ha un’idea! Si lancia con una corda sull’altra nave e si nasconde tra i barili pieni di polvere da sparo. Vicino ai barili c’è un pirata nemico. Mark grida al pirata: – Sei proprio un babbeo! Il pirata spara con la pistola verso Mark, ma Mark si sposta veloce. Il pirata colpisce così i barili di polvere da sparo e fa scoppiare un incendio. Era quello che Mark voleva!

CONCLUSIONE

Mark si tuffa in mare e vede la nave nemica in fiamme. Ha vinto la battaglia!

Ridotto e adattato da: Massimiliano Biancalani, La piccola vedetta pirata, Ilmiolibro, Kataweb.it

44


IL RACCONTO D’AVVENTURA ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi è il protagonista di questo racconto? Mark.

Capitan Barbadifuoco.

Capitan Barbalonga.

Un pirata nemico.

2. Chi sono gli antagonisti di questo racconto? Capitan Barbalonga e Mark. Capitan Barbadifuoco e i pirati nemici. 3. Dove si svolge il racconto? Sulle navi di Capitan Barbadifuoco e di Capitan Barbalonga. Solo sulla nave di Capitan Barbalonga.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Qual è il compito di Mark sulla nave? È il capitano della nave.

È la vedetta della nave.

2. Che cosa fa Mark quando vede arrivare la nave nemica? Urla per avvisare i suoi compagni.

Scappa e si nasconde.

3. Che cosa fa Mark quando i pirati combattono sulla sua nave? Rimane sulla sua nave e combatte. Si lancia con una corda sull’altra nave. 4. Perché Mark dice al pirata nemico che è un babbeo? Perché vuole far sparare il pirata nemico contro i barili. Perché è molto maleducato.

PARLO ● Ti piacciono le storie di pirati? Perché? ● Conosci una storia di pirati? Racconta alla tua classe.

45


IL RACCONTO DI PAURA Il racconto di paura è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

Pag. 72

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I FATTI I fatti sono improvvisi, misteriosi e spaventosi.

I PERSONAGGI Di solito in un racconto di paura ci sono:

persone comuni.

46

esseri fantastici e mostruosi, come fantasmi, lupi mannari, vampiri, zombie ecc.


IL RACCONTO DI PAURA

I LUOGHI Le storie si possono svolgere in:

luoghi deserti e spettrali, come case e castelli abbandonati, soffitte ecc.

luoghi minacciosi e bui, come foreste, pianure desolate ecc.

IL TEMPO Di solito i fatti si svolgono di sera o di notte. Il tempo può essere:

imprecisato, se non si sa bene quando avvengono i fatti.

definito, se si sa quando avvengono i fatti.

47


IL RACCONTO DI PAURA

Pag. 73

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo qui sotto: secondo te, come sono i fatti del racconto?

UN BRIVIDO DI PAURA I personaggi

Io (il ragazzo che racconta) INIZIO

Seth apre la porta della casa. Io e Seth entriamo perché vogliamo vedere un fantasma.

SVILUPPO

Dentro è buio. Io chiedo: – Possiamo accendere la luce? Seth risponde: – Con la luce accesa non puoi vedere i fantasmi. Io sento un soffio d’aria fredda sulla schiena e ho un brivido. Poi sento un rumore e faccio fatica a respirare per la paura. Seth va a cercare una candela. All’improvviso, io sento di nuovo il soffio d’aria fredda dietro la testa e il rumore. Mi sembra un rumore di ossa che sbattono tra loro.

48

Seth


IL RACCONTO DI PAURA

Poco dopo, io sento ancora il soffio d’aria fredda e penso: “Sembra il respiro di un fantasma”. Ho un brivido lungo la schiena e tremo forte per la paura. Poi sento anche il rumore, più vicino.

CONCLUSIONE

Io allungo le braccia e cerco un muro per appoggiarmi, ma non trovo niente. Mando giù la saliva che ho in bocca. Sono terrorizzato. Ridotto e adattato da: R.L. Stine, Il fantasma senza testa, Piccoli Brividi, Mondadori

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Due ragazzi.

Due fantasmi.

2. Come è il tempo del racconto? È definito, perché si sa quando avvengono i fatti. È imprecisato, perché non si sa quando avvengono i fatti. 3. Dove si svolge il racconto? In una casa buia.

In un castello abbandonato.

COLLEGO ● Quali reazioni ha il ragazzo per la paura? Rileggi il testo e completa le frasi con le parole corrette. ● Quando il ragazzo sente il soffio d’aria sulla schiena, ha un .............................................................. . ● Quando il ragazzo sente il rumore, fa fatica a ......................................................................................................... . ● Quando il ragazzo sente ancora il soffio d’aria fredda, ................................................................ forte.

49


IL RACCONTO DI PAURA

Pagg. 74-75

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni. Secondo te, di che essere mostruoso parla il racconto? Che cosa fa?

AIUTO, UN GIGANTE! I personaggi

Sofia

INIZIO

È notte. Sofia guarda fuori dalla finestra della sua camera e vede una cosa spaventosa. Un gigante, quattro volte più grande di un uomo, è fuori in strada. Sofia non si muove e non grida perché ha troppa paura.

50

Il gigante


IL RACCONTO DI PAURA

SVILUPPO

Il gigante si avvicina alle case e guarda attraverso le finestre dei primi piani. Si muove a scatti e va verso la casa di Sofia. Il gigante ha una grande valigia in una mano e una specie di tromba lunga e sottile nell’altra mano. Il gigante si ferma davanti alla casa dei signori Goochey. Guarda nella camera da letto dei bambini Michael e Jane Goochey. Sofia continua a guardare il gigante. Trattiene il fiato e trema. Il gigante tira fuori dalla valigia un barattolo di vetro. Versa il contenuto del barattolo nella tromba e lo soffia nella camera dei due bambini. Grazie alla luce della Luna, Sofia vede meglio il gigante. Il gigante ha la faccia lunga, pallida e piena di rughe. Ha anche due orecchie enormi e uno sguardo cattivo.

CONCLUSIONE

Sofia è terrorizzata e trema tutta. Si allontana dalla finestra e si nasconde sotto le coperte del letto. Ridotto e adattato da: Roald Dahl, Il GGG, Salani.

51


IL RACCONTO DI PAURA ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Come sono i fatti narrati nel racconto? Sono normali e accadono tutti i giorni. Sono spaventosi e misteriosi. 2. Chi sono i personaggi del racconto? Una persona comune e un essere mostruoso. Due persone comuni. 3. Dove si trova Sofia quando vede il gigante? In strada.

Nella sua camera.

4. Quando si svolgono i fatti? Di notte.

Di giorno.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa fa il gigante alla finestra dei due bambini Goochey? Soffia qualcosa con la sua tromba dentro la camera dei bambini. Lancia dentro la camera dei bambini un barattolo di vetro. 2. Che cosa prova Sofia quando vede il gigante? Tanta paura.

Tanta rabbia.

3. Come reagisce alla fine Sofia? Grida dalla paura e scappa.

Trema e si nasconde sotto le coperte.

● Segna con una ✗ le tre informazioni sbagliate sul gigante. Ha due orecchie piccole.

Ha la faccia piena di rughe.

Ha uno sguardo cattivo.

È tre volte più grande di un uomo.

Ha la faccia rosea.

Si muove a scatti.

PARLO ● Sofia ha paura. Come ti senti e che cosa fai tu quando hai paura di qualcosa?

52


IL RACCONTO DI PAURA

Pagg. 76-77

PRIMA DI LEGGERE ● Ti piace leggere i racconti del brivido? Perché? Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne.

LA TOMBA DI HELEN I personaggi

Io (Molly) INIZIO

Heather

Helen

È notte. Io sto per prendere sonno, quando sento che Heather si alza dal letto, apre la finestra ed esce dalla camera.

SVILUPPO

Io mi alzo e guardo fuori. Heather cammina sul prato e va verso il cimitero. Io ho tanta paura, ma esco dalla finestra e seguo Heather. Io mi nascondo dietro una siepe del cimitero e guardo Heather. Heather è vicina alla tomba di Helen. Ha in mano un vasetto di fiori e chiede a voce bassa: – Helen, sei qui?

53


IL RACCONTO DI PAURA

Io sono spaventatissima e non riesco a respirare. All’improvviso, vedo una luce blu che prende la forma di una bambina: è Helen! Helen ha un abito bianco e i capelli scuri e lunghi. Con voce bassa e fredda dice: – Sono qui. Poi annusa i fiori selvatici. Heather dice a Helen: – Sono stati di nuovo cattivi con me. Devono essere puniti. Fai qualcosa, presto! Helen risponde con voce cattiva: – Arriverò molto presto! Poi sparisce. Io corro verso casa, mi arrampico sulla finestra e mi metto a letto. Tremo per il terrore.

CONCLUSIONE

Quando Heather ritorna in camera, mi dice in un orecchio: – Helen verrà presto. Molly, ti pentirai di quello che mi hai fatto!

Ridotto e adattato da: Mary Downing Hahn, Quando Helen verrà a prenderti, Mondadori

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IL RACCONTO DI PAURA ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi sono i personaggi del racconto? Tre bambine. Due bambine e un fantasma. 2. Chi narra i fatti del racconto?

Molly.

Heather.

Helen.

3. Quale di questi fatti ti fa capire che è un racconto del brivido? Heather si alza dal letto, apre la finestra ed esce dalla camera. Dalla tomba, una luce blu prende la forma di una bambina. 4. In quale luogo Heather incontra Helen? In un cimitero.

In camera.

5. Quando si svolge la storia? Di notte.

Di giorno.

COLLEGO ● Metti in ordine i fatti del racconto. Usa i numeri da 1 a 7. All’improvviso Helen appare vicino alla sua tomba. Heather entra nel cimitero e va sulla tomba di Helen. Molly ha molta paura e torna di corsa a letto. Heather rientra e dice a Molly che presto arriverà Helen. 1 È notte e Heather si alza dal letto ed esce dalla finestra. Heather e Helen parlano. Molly si alza e segue Heather.

RIFLETTO ● Colora di l’emozione che prova Molly e di che prova Heather. Tristezza.

Terrore.

Gioia.

Disgusto.

l’emozione

Rabbia.

55


LA DESCRIZIONE

Pag. 92

La descrizione spiega come sono fatti luoghi, persone, animali e oggetti. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I CINQUE SENSI I cinque sensi permettono di ottenere informazioni per descrivere luoghi, persone, animali e oggetti.

L’ORDINE DI ESPOSIZIONE La descrizione può seguire:

56

dal generale al particolare

dall’esterno all’interno

un ordine logico, cioè presentare le informazioni generali e poi i dettagli, o viceversa.

un ordine spaziale, cioè andare dall’esterno all’interno, dall’alto al basso ecc.


LA DESCRIZIONE

IL LINGUAGGIO Il linguaggio della descrizione è accurato e preciso. Inoltre: buon

ne rro

o

ma

e

grand usa molti aggettivi.

furbo come una volpe può fare dei paragoni, cioè confrontare due o più elementi.

I TIPI La descrizione è: è alto

è ricco

è simpatico

è un genio ha 30 anni

oggettiva, quando dà informazioni chiare e che tutti vedono.

è il mio preferito

soggettiva, quando contiene impressioni e riflessioni personali di chi scrive.

57


LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI La descrizione di un luogo o di un ambiente tiene conto di questi elementi.

Pag. 94

L’ORDINE DI ESPOSIZIONE È l’ordine in cui descriviamo gli elementi di un luogo. Può essere:

dal particolare al generale un ordine logico, cioè dal particolare al generale o dal generale al particolare.

dall’alto in basso un ordine spaziale, cioè dall’alto in basso, da lontano a vicino, dall’esterno all’interno ecc.

IL LINGUAGGIO Gli indicatori spaziali sono le parole dello spazio. Indicano dove si trovano gli elementi di un luogo. Per esempio:

sopra

a sinistra

a destra sotto

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LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI

Pagg. 94-95

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva il disegno della casa descritta in questo brano. Secondo te, a che cosa assomiglia?

UN MARINAIO IN COLLINA Il luogo

La casa CHE LUOGO È

I personaggi

Zì Tore

Mico

La casa di zio Salvatore, detto Zì Tore, si trova a metà di una collina. Zì Tore faceva il marinaio e ha costruito la sua casa in alto per guardare lontano, come si fa in mare. Mico va spesso a trovare lo zio.

COME È FATTO

La casa di Zì Tore è strana. Sembra una nave, perché ha un terrazzo che finisce a punta come una prua, cioè la parte davanti di una nave. Sul terrazzo, c’è un palo con delle corde che arrivano alla ringhiera. In cima al palo c’è la bandiera della vecchia nave di Zì Tore. Zì Tore era il capo-macchina di quella nave.

59


LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI

Mico arriva vicino alla casa e vede Zì Tore sul terrazzo. Zì Tore urla: – Pesce-nipote in arrivo, gettate le reti! Mico ride e risponde: – No Capitano, getta la pasta in pentola perché ho fame! Ridotto e adattato da: Enzo Boschi, Roberto Piumini, con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Non sta mai ferma, Gallucci

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Qual è il senso più usato nella descrizione? L’udito.

La vista.

2. Quale ordine di esposizione segue la descrizione? Un ordine logico, perché presenta la casa prima in generale e poi nei dettagli. Un ordine spaziale, perché descrive la casa dall’esterno all’interno. 3. In quale frase c’è un indicatore spaziale? La casa di Zì Tore si trova a metà di una collina. Il terrazzo finisce a punta come la prua di una nave.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché la casa di Zì Tore è strana? Perché sembra una nave.

Perché è a metà di una collina.

2. Che cosa c’è sul terrazzo di Zì Tore? La prua di una nave. Un palo con la bandiera della sua vecchia nave.

PARLO ● Come immagini la tua casa dei sogni? Che forma ha? A che cosa assomiglia? Descrivi la casa alla tua classe.

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LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI

Pag. 96

PRIMA DI LEGGERE ● Conosci la storia di Mary Poppins? Ti piace? Perché?

UN TÈ SUL SOFFITTO Il luogo

I personaggi

Mary Poppins

La stanza CHE LUOGO È

Giovanna e Michele

Il signor Parrucca

Mary Poppins, Giovanna e Michele arrivano a casa del signor Parrucca. Mary Poppins bussa alla porta e il signor Parrucca grida: – Avanti, benvenuti! Mary Poppins, Giovanna e Michele entrano in una stanza.

COME È FATTO E CHE COSA CONTIENE

La stanza è grande e luminosa. Da una parte ha un caminetto acceso. Al centro ha una tavola enorme con quattro tazze da tè, quattro piattini, pane, burro, gallette, pasticcini e una grande torta rosa.

61


LA DESCRIZIONE DI LUOGHI E AMBIENTI

Il signor Parrucca dice: – Che piacere vedervi! Giovanna e Michele non vedono nessuno. La stanza sembra vuota. Mary Poppins invece guarda subito verso l’alto e dice: – Di nuovo? È il tuo compleanno? Allora anche Giovanna e Michele guardano in su: il signor Parrucca è in aria, vicino al soffitto! Il signor Parrucca dice che è il suo compleanno. È molto allegro e, mentre ride, si muove su e giù nell’aria. Ridotto e adattato da: Pamela Lyndon Travers, Mary Poppins, BUR Ragazzi

ESPLORO ● Quale ordine di esposizione segue la descrizione? Segna con una ✗. Un ordine spaziale, cioè dal basso verso l’alto.

Un ordine logico, cioè dal particolare al generale. ● Collega ogni indicatore spaziale all’elemento corretto. La stanza ha da una parte

il signor Parrucca.

La stanza ha al centro

una tavola enorme.

Vicino al soffitto c’è

un caminetto acceso.

COLLEGO ● Sottolinea solo gli elementi che ci sono sulla tavola del signor Parrucca.

62

Tazze da tè.

Una teiera.

Cucchiaini.

Pane.

Torta.

Burro.

Cioccolatini.

Pasticcini.

Caffè.

Tovaglioli.


LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

Pag. 97

La descrizione di un oggetto contiene le sue caratteristiche principali.

LE CARATTERISTICHE GENERALI ● Che cosa è? ● Dove è? ● Qual è il suo uso?

IL MATERIALE E LA CONSISTENZA ● È fatto di vetro? ● È fatto di legno? ● È fatto di mattoni? ● È duro? ● È morbido?

IL COLORE ● È rosso? ● È azzurro? ● È rosa? ● È viola? ● È grigio?

LA FORMA E LA DIMENSIONE ● È rotondo? ● È quadrato? ● È rettangolare? ● È piccolo? ● È grande?

63


LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

Pag. 97

PRIMA DI LEGGERE ● Hai mai visto una sedia particolare? Come era? Che cosa aveva di strano?

UNA SEDIA DIVERSA L’oggetto

La sedia

CHE COSA È

I personaggi

Curtis

Curtis entra in una stanza strana e poco illuminata, con le pareti e il soffitto ricoperti di radici. C’è un forte odore di cipolle. In fondo alla stanza, Curtis vede una pedana con morbidi cuscini di muschio. Sopra la pedana c’è una sedia molto strana.

COME È FATTA

La sedia sembra realizzata a mano in un enorme tronco di legno e sembra uscire dalla terra. Ha un sedile coperto di cuscini e i braccioli che finiscono con degli artigli. La sedia ha le gambe simili alle zampe di un coyote e uno schienale molto alto. Sopra lo schienale, la sedia ha una corona dall’aspetto minaccioso, con una sola punta.

64

La voce di donna


LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

All’improvviso Curtis sente una voce di donna. La voce dice: – Che cosa pensi della sedia? È un capolavoro, vero? È stata fatta proprio per questa stanza. Ridotto e adattato da: Colin Meloy, I segreti del bosco proibito, Salani

ESPLORO ● Che cosa viene descritto della sedia in questo testo? Segna con una ✗. Il colore.

Dove si trova.

La forma.

A che cosa serve.

La dimensione.

Da quali parti è formata.

Il materiale.

Che odore ha.

COLLEGO ● Leggi bene il testo e colora solo le caratteristiche della sedia. È poco illuminata.

Ha uno schienale molto alto. È strana.

Sembra uscire dalla terra.

È ricoperta di radici.

● A quale senso fa riferimento ogni informazione? Collega. C’è un forte odore di cipolle.

Vista

Curtis sente una voce di donna.

Tatto

La pedana ha morbidi cuscini di muschio.

Udito

La sedia ha le gambe simili alle zampe di un coyote.

Olfatto

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LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

Pag. 98

PRIMA DI LEGGERE ● In questo brano vengono descritti tre regali. Osserva le immagini: secondo te, qual è il regalo più “misterioso”? E che cosa è?

UN REGALO SPECIALE Gli oggetti

Il primo regalo (flauto)

Il terzo regalo (mantello)

Il secondo regalo (maglione e caramelle) I personaggi

Harry CHE COSA SONO

Ron

– Buon Natale! – dice Ron. – Buon Natale! – risponde Harry mentre si alza dal letto. È sorpreso: ci sono tre regali per lui!

IL PRIMO REGALO

Harry prende un pacchetto. Il primo regalo è da parte di Hagrid ed è un flauto di legno fatto a mano. Ha una forma un po’ rozza e fa un suono simile al verso di una civetta.

66


LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO

IL SECONDO REGALO

Poi Harry apre un altro pacchetto. Il secondo regalo è della mamma di Ron. Contiene un maglione di lana e una scatola di caramelle mou. Il maglione è pesante, lavorato ai ferri e di colore verde smeraldo. Le caramelle sono fatte in casa.

IL TERZO REGALO

Alla fine Harry apre l’ultimo pacchetto. Il terzo regalo è molto leggero e contiene una specie di tessuto lucente, di colore grigio-argento, che scivola per terra.

Harry raccoglie il regalo, ma non capisce che cosa è. Il regalo è strano da toccare, sembra fatto d’acqua. Ron dice: – È il mantello che rende invisibili. Provalo! Harry si mette il mantello sulle spalle. Poi si guarda allo specchio e... vede solo la testa! Il mantello ha reso Harry invisibile. Ridotto e adattato da: J.K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Salani Editore

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LA DESCRIZIONE DI UN OGGETTO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Quale descrizione utilizza il senso dell’udito? La descrizione del maglione.

La descrizione del flauto.

2. Quale descrizione utilizza il senso del tatto? La descrizione del mantello.

La descrizione delle caramelle.

3. Come è la descrizione del mantello che rende invisibili? Oggettiva.

Soggettiva.

4. Da quale frase capisci come è la descrizione del mantello? Il mantello è strano da toccare, sembra fatto d’acqua. Il mantello è molto leggero, di colore grigio-argento.

COLLEGO ● Collega ogni regalo alle sue caratteristiche. Maglione

Flauto

Mantello

È di legno e fatto a mano. Al tatto, sembra fatto d’acqua. Fa un suono simile al verso di una civetta. È di lana lavorata ai ferri. È lucente e di colore grigio-argento. È pesante e di colore verde smeraldo.

● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Da chi riceve Harry il mantello che rende invisibili? Dalla mamma di Ron.

Da Hagrid.

Non si sa.

Da Hagrid.

Non si sa.

2. Da chi riceve Harry il flauto? Dalla mamma di Ron.

PARLO ● Immagina di avere un mantello come quello di Harry. Che cosa puoi fare? Racconta alla tua classe.

68


LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

Pag. 99

La descrizione di una persona contiene le sue caratteristiche principali.

LE CARATTERISTICHE FISICHE ● Che corporatura ha? ● Come sono gli occhi, i capelli, il naso ecc.? ● Come sono i vestiti? ● Come è la voce?

IL CARATTERE E I MODI DI COMPORTARSI ● Quali pregi e quali difetti ha? ● Come si comporta in certe situazioni? Per esempio: che cosa fa quando è felice? ● Che relazioni ha con gli altri? Per esempio: ha molti amici?

LE ABITUDINI ● Che cosa ama fare? ● Che cosa fa di solito? ● Che lavoro fa? ● Che cosa studia?

69


LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

Pagg. 100-101

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni del brano. Secondo te, come sono i personaggi: particolari, simpatici, interessanti...?

CI SIAMO PERSI! I personaggi

Io (Giulia)

CHI SONO

Arianna

Il vecchio signore

Io, Arianna e il vecchio signore ci siamo persi e incontriamo un gruppo di bambini molto particolari.

COME È FATTO IL RAGAZZO

Il ragazzo più alto ha dodici anni. Ha il viso magro, le lentiggini e grossi denti bianchi. Ha anche i capelli rossi, con dei ciuffetti dritti che sembrano le candeline di una torta. Il ragazzo porta un impermeabile giallo e stivali alti. È appoggiato al remo di una barca e sembra un capo indiano con la sua lancia.

70

Il ragazzo più alto

Il bambino più piccolo


LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

COME È FATTO IL BAMBINO

Il bambino più piccolo ha tre anni. Porta un enorme casco e un gonnellino con le frange. Ha il petto nudo.

CHE COSA FA IL RAGAZZO

Il ragazzo sorride ed è gentile. Chiede: – Vi siete persi? Vi dispiace essere qui? Il vecchio signore è triste e risponde: – Voglio tornare a Casa Serena. Allora il ragazzo mette una mano sulla spalla del signore e lo consola. Io e Arianna, invece, siamo contente e diciamo: – È un’esperienza interessante! Il ragazzo risponde: – Brave! È proprio così! Ridotto e adattato da: Silvana Gandolfi, L’isola del tempo perso, Salani

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa viene descritto del ragazzo più alto? Solo l’aspetto fisico. L’aspetto fisico e il comportamento. 2. Che tipo di descrizione è quella del ragazzo? Soggettiva, perché contiene impressioni personali di chi racconta, cioè Giulia. Oggettiva, perché dà solo informazioni chiare e precise sul ragazzo.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● Il ragazzo è gentile e amichevole.

● Il bambino porta un impermeabile giallo e stivali alti. ● I capelli del ragazzo sembrano le candeline di una torta. ● Il bambino ha un casco piccolo in testa.

V

F

V

F

V

F

V

F

71


LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

Pag. 102

PRIMA DI LEGGERE ● Tu hai un fratello o una sorella? Come è? Che carattere ha? Se non hai un fratello o una sorella, descrivi un’amica o un amico.

QUATTRO SORELLE I personaggi

Margaret

CHI SONO

Jo

Elizabeth

Margaret, Jo, Elizabeth e Amy sono quattro sorelle.

MARGARET

Margaret è la sorella più grande, ha sedici anni ed è bella. Ha i capelli biondi scuri, gli occhi celesti e una piccola bocca dolce. Ha le mani bianche e delicate.

JO

Jo è alta e magra, con la pelle scura. Ha un’espressione decisa, un naso strano e gli occhi grigi sempre attenti. Jo raccoglie spesso i capelli lunghi in una rete. Ha le spalle un po’ curve e le mani e i piedi grandi. Porta vestiti scuciti e larghi.

72

Amy


LA DESCRIZIONE DI UNA PERSONA

ELIZABETH

Elizabeth ha tredici anni e la pelle rosa. È pacifica, timida e sembra vivere in un mondo tutto suo. Per questo viene chiamata “Piccola tranquillità”. Ama stare solo con poche persone care.

AMY

Amy ha la pelle bianca come la neve, gli occhi celesti e i capelli biondi e ondulati, lunghi fino alle spalle. Amy si sente molto importante, anche se è la più piccola delle sorelle. Ridotto e adattato da: Louisa May Alcott, Piccole donne, Crescere Edizioni

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa viene descritto di Margaret? L’aspetto fisico.

Il comportamento.

Il carattere.

2. Che cosa viene descritto di più di Elizabeth? L’aspetto fisico.

Il carattere.

Le abitudini.

COLLEGO ● Collega ogni sorella alle sue caratteristiche. Si sente molto importante. Margaret

Ha gli occhi grigi sempre attenti. È pacifica e timida.

Jo

È la sorella più grande. Ha la pelle rosa.

Elizabeth

Amy

Ha i capelli biondi e ondulati. Porta vestiti scuciti e larghi. Ha una piccola bocca dolce.

73


LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

Pag. 103

La descrizione di un animale contiene le sue caratteristiche principali.

LE CARATTERISTICHE GENERALI ● Che nome ha? ● Di che razza è? ● Dove vive? ● Che età ha?

L’ASPETTO FISICO ● Che corporatura ha? ● Come sono il muso e il pelo? ● Come è la coda?

IL CARATTERE ● Quali pregi e quali difetti ha? ● È vivace? ● È tranquillo? ● È affettuoso?

IL COMPORTAMENTO ● Che cosa fa di solito? ● Dove dorme? ● Che cosa mangia? ● Come si rapporta con gli esseri umani?

74


LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

Pag. 103

PRIMA DI LEGGERE ● Tu hai un animale a casa? Che animale è? Come si chiama? Se non hai un animale, quale animale ti piacerebbe avere? Perché?

TORTELLINO L’animale

I personaggi

La tartaruga Tortellino CHI È

Io (la bambina)

La mamma

Il papà

La mamma mi ha regalato una tartaruga. Io ho chiamato la tartaruga Tortellino.

COME È FATTO

Tortellino sembra un piccolo dinosauro dentro un sasso. Ha gli occhi piccoli e neri e due strisce rosse ai lati della testa. Io non vedo le orecchie di Tortellino.

CHE COSA FA

Tortellino passa tutto il tempo in una vasca. Papà ha messo dei sassi nella vasca e ogni giorno Tortellino si arrampica sui sassi ed esce dall’acqua. Poi sta lì, con il collo che esce dal guscio come un grosso spaghetto.

75


LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

A volte Tortellino si alza in piedi e graffia il vetro con le zampe. Forse vuole uscire. Quando io mi avvicino, Tortellino nasconde la testa dentro al guscio e rimane così per molto tempo. Io non so se piaccio a Tortellino.

QUALI SOPRANNOMI HA

Mamma chiama la tartaruga “Il timido”, mentre papà la chiama “Rocky”. Io però non trovo divertente dare soprannomi agli animali. Ridotto e adattato da: Jules Feiffer, La mia stanza è uno zoo!, Mondadori Libri per Piemme

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa viene descritto di più della tartaruga? L’aspetto fisico.

Il comportamento e le abitudini.

2. Da quale frase capisci che la descrizione di Tortellino è soggettiva? Tortellino sembra un piccolo dinosauro dentro un sasso. Tortellino si arrampica sui sassi ed esce dall’acqua.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● Tortellino ha delle piccole orecchie ai lati della testa. ● Tortellino ha gli occhi piccoli e neri. ● Tortellino si arrampica sui sassi nella vasca. ● Tortellino gira libero per tutta la casa. ● Tortellino a volte graffia il vetro della vasca.

76

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F


LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

Pagg. 104-105

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni di questo brano. Secondo te, in quale situazione difficile si trova l’orso?

L’ORSO L’animale

I personaggi

L’orso CHI È

Rosarossa

Biancaneve

Rosarossa sente il verso di un animale ferito tra gli alberi. Va a vedere e trova un orso. L’orso ha la zampa bloccata in una tagliola, cioè una trappola con i denti di ferro.

COME È FATTO

L’orso è grandissimo. Ha una pelliccia lucida e di colore marrone scuro, che diventa rossa sotto il sole. Ha gli occhi scuri e gentili e una testa grossa e spaventosa.

CHE COSA FA

L’orso si lamenta e cerca di liberarsi. Rosarossa si avvicina e vede che l’orso perde sangue dalla zampa.

77


LA DESCRIZIONE DI UN ANIMALE

Anche Biancaneve si avvicina e vede che sulla trappola c’è un piccolo foro. Così prende una chiave che ha in tasca e prova ad aprire la trappola. L’orso lancia un urlo terribile e si muove da una parte all’altra. Rosarossa e Biancaneve cadono all’indietro. Sono molto spaventate. L’orso è libero! Guarda le bambine e fa una specie di inchino. Poi scappa tra gli alberi un po’ zoppo. Ridotto e adattato da: Emily Winfield Martin, Biancaneve e Rosarossa, Mondadori

ESPLORO ● Che cosa viene descritto dell’orso? Segna con una ✗. Che cosa fa di solito.

Come è fatto.

Dove dorme e che cosa mangia.

Quali pregi e quali difetti ha.

Che cosa fa in una situazione particolare.

Come si comporta con gli esseri umani.

COLLEGO ● Completa le frasi sull’aspetto fisico dell’orso. Cerca gli aggettivi corretti nel testo. ● La pelliccia è ................................................................................................. e ................................................................................................. . ● Gli occhi sono .............................................................................................. e ................................................................................................ . ● La testa è .......................................................................................................... e ................................................................................................ .

RIFLETTO ● Colora i riquadri che, secondo te, descrivono come sono le due bambine. Simpatiche.

78

Coraggiose.

Paurose.

Gentili.

Cattive.


IL DIARIO

Pag. 128

Il diario è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

I FATTI Chi scrive un diario racconta in prima persona:

le sue esperienze personali (quello che succede nella vita quotidiana, una vacanza...).

le sue emozioni, i suoi pensieri e i suoi segreti.

LA STRUTTURA Di solito le pagine di diario possono avere: 1

la data

2

l’intestazione

3

il saluto

4

la firma.

1 2

3 4

79


IL DIARIO

Pag. 129

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni: secondo te, che cosa racconta la bambina in questa pagina di diario?

IL PRIMO ALLENAMENTO I personaggi

Io (Stella) INIZIO

Nadia Comăneci (tu)

Caro Diario, non offenderti, ma io questa sera non scriverò a te. Scriverò a Nadia Comăneci, la più forte ginnasta al mondo. Perciò... Cara Nadia,

SVILUPPO

io e papà abbiamo visto tante volte il video della tua vittoria alle Olimpiadi. Nadia, eri bravissima: tu hai fatto un esercizio perfetto e avevi solo 14 anni! Io oggi ho fatto il mio primo allenamento di ginnastica. All’inizio non avevo voglia, ma poi mi sono divertita. Ho provato tutti gli attrezzi e mi piace l’istruttrice.

80

Il papà


IL DIARIO

Adesso però io ho paura di andare al secondo allenamento. Ho paura di fare brutta figura, di cadere dalla trave e di farmi male. Nadia, anche tu avevi paura quando hai iniziato a fare ginnastica? Forse non ricordi perché eri troppo piccola...

CONCLUSIONE

Io adesso spengo la luce e vado a dormire. Tua, Stella Ridotto e adattato da: Daria Bertoni, Stelle in equilibrio, Mondadori

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi scrive questa pagina di diario? Una bambina di nome Stella.

Nadia Comăneci.

2. Che cosa racconta la bambina nel diario? Una storia inventata.

Un’esperienza personale.

3. Stella scrive la data nella sua pagina di diario? Sì.

No.

4. Quale intestazione usa Stella nella pagina di diario? Caro Diario.

Tua, Stella.

PARLO ● Tu pratichi uno sport? Quale? ● C’è un campione o una campionessa che ti piace tanto? Come si chiama e che cosa ha fatto?

81


IL DIARIO

Pagg. 130-131

PRIMA DI LEGGERE ● Hai mai sentito parlare di Anna Frank? Conosci la sua storia? Anna Frank era una ragazzina ebrea tedesca. Per molto tempo si è nascosta con la sua famiglia per scappare dai nazisti. Mentre era nascosta, ha scritto un diario. Leggerai ora una pagina del diario.

L’ALLOGGIO SEGRETO I personaggi

Io (Anna)

Il papà

La mamma

La sorella Margot

La famiglia Van Daan

I nazisti

INIZIO

Sabato, 11 luglio 1942 Cara Kitty, io sono nell’alloggio segreto con la mia famiglia. Io, papà, mamma e mia sorella Margot siamo nascosti qui perché i nazisti non ci devono trovare.

82


IL DIARIO

SVILUPPO

Io non so se mi troverò bene in questa casa. Mi sembra di essere in vacanza in una strana pensione. Per rendere più allegra la mia cameretta, io ho incollato alle pareti figurine di attrici e cartoline. Io, papà, mamma e Margot abbiamo paura di essere scoperti. Per questo di giorno camminiamo piano e parliamo a bassa voce. Inoltre io e papà abbiamo fatto delle tendine per coprire le finestre. Ieri sera io, papà, mamma e Margot siamo scesi al piano di sotto per ascoltare le notizie alla radio. Io avevo troppa paura di essere scoperta, così la mamma e il papà mi hanno riportato subito di sopra. Martedì prossimo la famiglia Van Daan verrà a vivere qui. Io sono contenta perché avrò più compagnia e ci sarà meno silenzio. Con il silenzio io divento nervosa la sera e la notte.

CONCLUSIONE

Io sono triste perché non posso mai uscire. Ho anche tanta paura, perché i nazisti ci possono trovare e uccidere. Adesso io devo andare. La tua Anna Ridotto e adattato da: Anna Frank, Il diario di Anna Frank, Mondadori

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IL DIARIO ESPLORO ● Rispondi alle domande. 1. Quando Anna scrive questa pagina di diario? ................................................................................................. 2. Quale nome ha dato Anna al suo diario? ............................................................................................................... 3. Con quali parole Anna conclude la pagina di diario? ............................................................................. ...........................................................................................................................................................................................................................................

4. Che cosa racconta Anna in questa pagina di diario? Segna con una ✗ la risposta corretta. Racconta le sue paure e i suoi pensieri.

Racconta un’avventura che ha vissuto durante la giornata.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché Anna e la sua famiglia vivono nell’alloggio segreto? Perché devono nascondersi dai nazisti. Perché non hanno un’altra casa. 2. Che cosa ha fatto Anna per rendere più allegra la sua cameretta? Ha incollato figurine e cartoline alle pareti. Ha messo le tendine alle finestre. 3. Chi andrà a vivere con la famiglia di Anna? La sorella Margot. La famiglia Van Daan. Delle persone sconosciute. 4. Perché Anna è triste? Perché la notte c’è troppo silenzio. Perché non può mai uscire.

RIFLETTO ● Secondo te, che cosa prova Anna nell’alloggio segreto? Segna con una ✗. Tristezza.

84

Curiosità.

Gioia.

Paura.

Rabbia.

Stanchezza.


LA LETTERA E L’E-MAIL

Pag. 142

La lettera è un testo narrativo che serve a comunicare con chi è lontano. L’e-mail è una lettera inviata attraverso Internet. Vediamo insieme le loro caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

LA STRUTTURA Una lettera (o un’e-mail) può avere: 1

il luogo e la data;

2

una formula di apertura con il nome del destinatario, cioè di chi la riceve;

3

una formula di chiusura con i saluti;

4

la firma del mittente, cioè di chi scrive.

1 2

3 4

IL LINGUAGGIO Chi scrive una lettera o un’e-mail usa un linguaggio:

formale, cioè curato e distaccato, se scrive a una persona che non conosce bene.

informale, cioè semplice e simile al parlato, se scrive a una persona che conosce bene.

85


LA LETTERA E L’E-MAIL

Pag. 144

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva con attenzione le immagini: secondo te, chi scrive questa lettera? Perché?

ANDRÀ TUTTO BENE I personaggi

Io (la mamma) INIZIO

Tu (Alice)

Cara Alice, quando leggerai questa lettera sarai in mezzo all’oceano con il papà.

SVILUPPO

Io ti scrivo perché tu stai vivendo un periodo difficile. Io e papà ci separiamo, e tu sei delusa e ferita. Mi dispiace molto. Io e papà abbiamo sempre voluto la tua felicità e vogliamo la tua felicità anche adesso. Alice, io ti prometto che questo brutto periodo passerà. Tu, io e papà saremo sempre una famiglia, anche se vivremo in case separate.

86

Il papà


LA LETTERA E L’E-MAIL

Io e papà saremo sempre i tuoi genitori e tu sarai sempre la nostra bambina. Alice, cerca di avere fiducia in noi: non sei sola e non lo sarai mai.

CONCLUSIONE

Andrà tutto bene. La tua general-mamma (io so che tu e papà :)

mi chiamate così

)

Ridotto e adattato da: Daria Bertoni, Libera. Un’amica tra le onde, Mondadori

ESPLORO ● Rispondi alle domande. 1. Chi è il mittente della lettera? .............................................................................................................................................. 2. Chi è il destinatario della lettera? .................................................................................................................................... 3. C’è una data sulla lettera? ........................................................................................................................................................

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché la mamma è dispiaciuta? Perché Alice è in mezzo all’oceano con il papà. Perché Alice è delusa, ferita e vive un periodo difficile. 2. Secondo te, che cosa vuol dire “general-mamma”? Che la mamma di Alice ha un carattere forte. Che la mamma di Alice ha sempre ragione.

RIFLETTO ● Secondo te, che cosa vuol dire la mamma con la frase “Andrà tutto bene”? Confrontati con la tua classe.

87


LA LETTERA E L’E-MAIL

Pag. 145

PRIMA DI LEGGERE ● Hai mai scritto un’e-mail? A chi? Che cosa volevi comunicare?

CHE CINEMA! I personaggi

Io (Silvia)

INIZIO

Tu (Alberto)

La professoressa di storia

Da: silvia@gilli.it A: alberto@ravalloni.it Data: 10 dicembre Oggetto: Che cinema! Io ti rispondo subito. Ho appena scaricato e letto la tua e-mail dalla mia posta elettronica.

SVILUPPO

Alberto, ti lamenti tantissimo! Sei pazzo? Io sono a Roma, studio e faccio una vita NORMALE. Tu invece sei a Parigi e fai CINEMA. È una cosa bellissima, ti rendi conto? A proposito di cinema, io ti racconto che cosa è successo oggi a scuola. C’è stato proprio “un cinema” (come diciamo noi ragazzi e ragazze).

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La Giacomelli


LA LETTERA E L’E-MAIL

La professoressa di storia ha interrogato la Giacomelli su Assiri, Sumeri e quella gente lì. E la Giacomelli ha detto che le piramidi dei Sumeri si chiamavano zigulì, invece di ziggurat. Ha detto zigulì, come le caramelle! Io sono scoppiata a ridere con tutta la classe!

CONCLUSIONE

Che CINEMA! Bye Silvia

Che CINEMA! Bye Silvia

Ridotto e adattato da: Silvia Roncaglia, Sebastiano Ruiz Mignone, 31 e-mail per un piccolo principe, Einaudi Ragazzi

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Da che cosa capisci chi è il mittente dell’e-mail? Attenzione, le risposte sono due. Dal contenuto dell’e-mail. Dal primo indirizzo di posta elettronica all’inizio dell’e-mail. Dal secondo indirizzo di posta elettronica all’inizio dell’e-mail. Dalla firma finale. 2. Chi è il destinatario dell’e-mail? Alberto.

Silvia.

La Giacomelli.

3. Quali di questi elementi c’è nell’e-mail? La formula di apertura. La formula di chiusura. 4. Come è il linguaggio dell’e-mail? Formale, cioè curato e distaccato. Informale, cioè semplice e simile al parlato.

89


L’AUTOBIOGRAFIA

Pag. 154

L’autobiografia è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

LE CARATTERISTICHE In un’autobiografia l’autore, cioè chi scrive:

racconta la propria vita.

scrive in prima persona.

I FATTI L’autobiografia racconta fatti veri, accaduti nel passato all’autore. I fatti sono presentati in ordine cronologico, cioè nell’ordine in cui sono accaduti.

90


LA BIOGRAFIA

Pag. 154

La biografia è un testo narrativo. Vediamo insieme le sue caratteristiche.

LE CARAT TERISTICHE In una biografia l’autore, cioè chi scrive:

racconta la vita di un personaggio, spesso famoso.

scrive in terza persona.

I FATTI La biografia racconta fatti veri, accaduti nel passato al personaggio. I fatti sono presentati in ordine cronologico, cioè nell’ordine in cui sono accaduti.

91


L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

Pagg. 156-157

PRIMA DI LEGGERE ● Hai mai sentito parlare di Liliana Segre? Che cosa sai della sua storia? Liliana Segre è nata a Milano nel 1930. A 14 anni Liliana ha vissuto un’esperienza drammatica: è stata portata in un campo di concentramento perché era ebrea.

ESPULSA DA SCUOLA I personaggi

Io (Liliana) INIZIO

Il papà

Io mi ricordo una sera di quando ero bambina. Era settembre. Io, il papà, il nonno e la nonna eravamo a cena. Io ero allegra come sempre, ma ho capito che qualcosa non andava.

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Il nonno e la nonna


L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

SVILUPPO

A un certo punto il papà ha detto: – Liliana, sei stata espulsa da scuola, cioè non puoi più andare a scuola. Io non capivo perché. Così il papà ha spiegato: – Ci sono delle nuove leggi che proibiscono ai bambini ebrei di andare a scuola. Io ero una bambina ebrea, dunque non potevo cominciare la terza elementare a ottobre. Io ho chiesto a papà se avevo fatto qualcosa di male. Il papà ha risposto di no. Io ero molto triste, perché mi piaceva andare a scuola e vedere le mie compagne di classe. E mi piaceva anche la maestra Cesarina, che era sempre buona con me. Io non capivo proprio perché non potevo più andare a scuola e imparare. C’erano queste nuove leggi e io mi chiedevo: – Chi ha fatto queste leggi? Perché?

CONCLUSIONE

Io non sapevo nemmeno di essere ebrea prima di queste leggi. Io ero sempre stata un’italiana, come tutti gli altri. La realtà però era che io non potevo più andare a scuola. Ridotto e adattato da: Liliana Segre, Daniela Palumbo, Fino a quando la mia stella brillerà, Pickwick

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L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che tipo di testo è quello che hai letto? Una biografia.

Un’autobiografia.

2. Da quali elementi lo capisci? L’autrice racconta in prima persona un fatto di quando era piccola. L’autrice racconta in terza persona un fatto di quando era piccolo un personaggio famoso. 3. In che modo l’autrice racconta i fatti? L’autrice racconta i fatti in modo freddo e distaccato. L’autrice aggiunge ai fatti le sue riflessioni ed emozioni. 4. Come sono i fatti narrati nel testo? Sono fatti veramente accaduti a chi scrive. Sono fatti inventati da chi scrive. 5. Quando si svolgono i fatti del testo? Nel presente.

Nel passato.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Perché Liliana non può più andare a scuola? Perché delle nuove leggi proibiscono ai bambini ebrei di andare a scuola e Liliana è ebrea. Perché delle nuove leggi chiudono la scuola per tutti i bambini e le bambine. 2. A Liliana piace andare a scuola? No, a Liliana non piace andare a scuola e vedere la sua maestra. Sì, a Liliana piace andare a scuola e vedere le sue compagne di classe.

RIFLETTO ● Il papà di Liliana parla di “nuove leggi”: sono le leggi razziali create dalla dittatura fascista nel 1938 contro gli ebrei. Cerca informazioni su queste leggi con l’aiuto dell’insegnante.

94


L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

Pag. 160

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, chi scrive questo brano e di che cosa vuole parlare?

UN BAMBINO VIVACE I personaggi

Io (Daniel Pennac) INIZIO

Gli insegnanti

Io sono Daniel Pennac, un famoso scrittore. Da bambino io ero molto vivace e amavo giocare.

SVILUPPO

Io ero sempre allegro e avevo tanti amici in classe, alcuni bravi e altri no. Io non ero bravo per niente: ero “un somaro”. Gli insegnanti pensavano che chi è “un somaro” deve stare tranquillo. Così mi sgridavano perché io ero sempre allegro. Quando io giocavo, stavo bene e mi sentivo meno solo. Quando io sbagliavo qualcosa a scuola, mi vergognavo e volevo scappare.

95


L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

Forse è per questo che, invece di scrivere le lettere dell’alfabeto, io disegnavo tanti omini che scappavano sui bordi delle pagine. Io provavo a scrivere, ma poi piano piano trasformavo le lettere in omini allegri che correvano via.

CONCLUSIONE

Oggi io disegno ancora quegli omini, quando firmo i miei libri. Io sono molto affezionato agli omini che disegnavo da bambino. Ridotto e adattato da: Daniel Pennac, Diario di scuola, Universale Economica Feltrinelli

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi ha scritto questo testo? Una persona diversa da Daniel Pennac.

Daniel Pennac.

2. Come è scritto questo testo? In prima persona.

In terza persona.

3. Che tipo di testo è questo? Una biografia.

Un’autobiografia.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

● Daniel da bambino era molto bravo a scuola.

● Quando sbagliava qualcosa a scuola, Daniel voleva scappare. ● A Daniel piaceva scrivere le lettere dell’alfabeto. ● Oggi Daniel disegna gli omini della sua infanzia quando firma i suoi libri.

PARLO ● Come ti senti quando sbagli qualcosa? Che cosa fai?

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V

F

V

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V

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L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

Pagg. 162-163

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva i disegni di questo brano. Secondo te, perché la vita del protagonista è straordinaria?

AARON FOTHERINGHAM I personaggi

Aaron INIZIO

Il fratello

Gli amici

Aaron è un ragazzo nato con la spina bifida, cioè con la colonna vertebrale che non si è sviluppata correttamente. Per Aaron però questo non è mai stato un ostacolo.

SVILUPPO

Aaron è stato adottato quando aveva due mesi. Già da piccolo, camminava velocissimo con le stampelle oppure si tuffava giù per le scale.

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L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA

Quando Aaron è cresciuto, ha avuto bisogno di una sedia a rotelle per muoversi. Suo fratello portava spesso Aaron al parco per gli skateboard. Aaron guardava, ma un giorno si è lanciato più volte con la sedia a rotelle da una rampa. Si è divertito molto, anche se è caduto e ha rotto la sedia. Allora gli amici hanno regalato ad Aaron una sedia a rotelle per fare salti e giravolte. Il 13 luglio 2006, Aaron è stato il primo al mondo a fare un salto mortale all’indietro sulla sedia a rotelle. Dopo quattro anni, ha fatto un doppio salto mortale.

CONCLUSIONE

Aaron ha dimostrato che la sedia a rotelle non limita la sua vita. Infatti negli anni ha fatto cose straordinarie e ha anche inventato il motocross su sedia a rotelle. Aaron dimostra a tutti che è meglio concentrarsi sulle cose che si possono fare invece che sulle cose che non si possono fare. Ridotto e adattato da: Ben Brooks, Storie per bambini che vogliono cambiare il mondo, Salani

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L’AUTOBIOGRAFIA E LA BIOGRAFIA ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che tipo di testo è quello che hai letto? Una biografia.

Un’autobiografia.

2. Come è scritto il testo? In prima persona.

In terza persona.

3. Quali caratteristiche hanno i fatti narrati? Attenzione, le risposte corrette sono due. Sono in ordine cronologico.

Non sono realmente accaduti.

Sono impossibili.

Sono accaduti nel passato.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

● Aaron è nato con la spina bifida.

● Aaron da piccolo non si muoveva molto. ● Aaron ha sempre usato la sedia a rotelle, anche da piccolo. ● Il fratello portava spesso Aaron al parco per gli skateboard. ● Aaron non è mai caduto sulla rampa per gli skateboard. ● Aaron ha inventato il motocross su sedia a rotelle. ● La sedia a rotelle limita la vita di Aaron.

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● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Quale impresa incredibile ha realizzato Aaron? Si è lanciato da una rampa in un parco per skateboard. È stato il primo al mondo a fare un salto mortale all’indietro sulla sedia a rotelle. 2. Quale messaggio trasmette la storia di Aaron? I ragazzi e le ragazze possono riuscire a fare cose straordinarie nella vita. I ragazzi e le ragazze devono pensare sempre ai propri limiti.

PARLO ● Conoscevi Aaron? Sapevi che esiste il motocross su sedia a rotelle? Che cosa pensi di tutto quello che è riuscito a fare Aaron? Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne.

99


IL TESTO ESPOSITIVO

Pag. 174

Il testo espositivo dà informazioni su un certo argomento (Storia, Scienze, Geografia…). Trovi testi espositivi in sussidiari, riviste, enciclopedie.

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

IL LINGUAGGIO I VIVENTI

Quali sono i regni dei viventi?

parole specifiche

Per identificare e studiare tutta la varietà di forme di vita presenti sulla Terra, i biologi e le biologhe hanno dovuto distinguerle in categorie a seconda delle caratteristiche che le accomunano. Alle pagine precedenti abbiamo visto come si possa fare una prima distinzione degli esseri viventi in base alla quantità di cellule che li costituiscono e alla diversità delle funzioni che queste possono svolgere. Un’altra caratteristica fondamentale in base a cui si possono raggruppare i viventi è il modo di nutrirsi: alcuni, detti autotrofi, si fabbricano da soli il proprio nutrimento; altri, invece, si cibano di altri viventi e sono chiamati eterotrofi. La classificazione più nota, però, è quella che suddivide i viventi in cinque gruppi, detti regni, in base alle loro caratteristiche di base. Le monere sono gli organismi di origine più antica, sono formati da una sola cellula molto semplice. Sono in maggioranza eterotrofi, come i batteri. I protisti sono per la maggior parte unicellulari, anche se la cellula che li forma è più complessa rispetto a quella delle monere. In questo regno sono compresi anche organismi pluricellulari come i protozoi, eterotrofi, e le alghe rosse e brune, autotrofe, che costituiscono la base del fitoplancton, un alimento di moltissime specie.

Fanno parte del regno delle monere anche i cianobatteri, conosciuti come “alghe azzurre”.

CURIOSANDO Per molti biologi e biologhe, i virus non sono da considerarsi dei veri e propri esseri viventi. A differenza degli esseri viventi, infatti, non sono composti da cellule vere e proprie: non hanno né citoplasma né organuli. Non essendo in grado di trasformare il cibo o di riprodursi, non hanno una vita autonoma: hanno quindi bisogno di entrare in altre cellule, per sfruttarne le proprietà, e per questo sono detti parassiti obbligati.

Un paramecio, un protista comune nelle acque stagnanti.

LA STRUTTURA I VIVENTI

1

ha un titolo che indica di che cosa parla;

2

è diviso in paragrafi che organizzano le informazioni;

3

contiene parole chiave, cioè parole importanti in grassetto o evidenziate;

4

ha immagini e didascalie che aiutano a capire meglio l’argomento.

1

Quali sono i regni dei viventi? Per identificare e studiare tutta la varietà di forme di vita presenti sulla Terra, i biologi e le biologhe hanno dovuto distinguerle in categorie a seconda delle caratteristiche che le accomunano. Alle pagine precedenti abbiamo visto come si possa fare una prima distinzione degli esseri viventi in base alla quantità di cellule che li costituiscono e alla diversità delle funzioni che queste possono svolgere. Un’altra caratteristica fondamentale in base a cui si possono raggruppare i viventi è il modo di nutrirsi: alcuni, detti autotrofi, si fabbricano da soli il proprio nutrimento; altri, invece, si cibano di altri viventi e sono chiamati eterotrofi.

2

3

La classificazione più nota, però, è quella che suddivide i viventi in cinque gruppi, detti regni, in base alle loro caratteristiche di base. Le monere sono gli organismi di origine più antica, sono formati da una sola cellula molto semplice. Sono in maggioranza eterotrofi, come i batteri. I protisti sono per la maggior parte unicellulari, anche se la cellula che li forma è più complessa rispetto a quella delle monere. In questo regno sono compresi anche organismi pluricellulari come i protozoi, eterotrofi, e le alghe rosse e brune, autotrofe, che costituiscono la base del fitoplancton, un alimento di moltissime specie.

4 Fanno parte del regno delle monere anche i cianobatteri, conosciuti come “alghe azzurre”.

100

CURIOSANDO Per molti biologi e biologhe, i virus non sono da considerarsi dei veri e propri esseri viventi. A differenza degli esseri viventi, infatti, non sono composti da cellule vere e proprie: non hanno né citoplasma né organuli. Non essendo in grado di trasformare il cibo o di riprodursi, non hanno una vita autonoma: hanno quindi bisogno di entrare in altre cellule, per sfruttarne le proprietà, e per questo sono detti parassiti obbligati.

Un paramecio, un protista comune nelle acque stagnanti.

PRESENTAZIONE

Di solito un testo espositivo:

43

PRESENTAZIONE

Il linguaggio è chiaro e preciso. Usa parole specifiche dell’argomento trattato (per esempio parole specifiche delle Scienze).

43


Pag. 175

IL TESTO ESPOSITIVO

PRIMA DI LEGGERE ● I due testi che leggerai parlano dello stesso argomento. Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, qual è l’argomento?

LO SPLENDORE DI BABILONIA TESTO 1 La città di Babilonia ha avuto il suo periodo più bello durante il regno di Nabucodonosor, cioè dal 604 al 562 a.C. In quegli anni sono stati costruiti nuovi templi, nuove mura e palazzi grandi. Sono stati scritti anche molti documenti su tavolette con la scrittura cuneiforme. Intorno al 590 a.C. Nabucodonosor ha fatto costruire i giardini pensili, cioè dei giardini su sette piani diversi. Forse Nabucodonosor ha costruito questi giardini per ricordare alla moglie Amiti le montagne e le foreste del suo paese, la Persia. Secondo una leggenda, però, è stata la regina Semiramide a far costruire i giardini pensili. I giardini pensili sono una delle Sette meraviglie del mondo antico, ma non sappiamo se esistevano davvero. Ridotto e adattato da: Andrea Bachini, Sumeri e Babilonesi, Giunti Junior

101


IL TESTO ESPOSITIVO

TESTO 2 Il re Nabucodonosor II ha fatto costruire i giardini pensili di Babilonia intorno al 590 a.C. Babilonia era una città che si trovava dove oggi c’è Baghdad, in Iraq. La tradizione, però, dice che Semiramide ha fatto costruire i giardini pensili di Babilonia. Semiramide era la regina degli

?

Assiri. In questi giardini, Semiramide raccoglieva le rose per tutto l’anno. Secondo alcuni studiosi, i giardini pensili di Babilonia non sono mai esistiti o, comunque, non si è ancora scoperto dove erano. Ridotto e adattato da: Giorgia Fanari, Le Sette meraviglie del mondo antico, focusjunior.it, 21 maggio 2020

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa sono i testi che hai appena letto? Sono testi descrittivi, perché descrivono dei giardini. Sono testi espositivi, perché danno informazioni su un argomento di Storia. 2. Qual è l’argomento principale dei due testi? I giardini pensili di Babilonia. La vita del re Nabucodonosor.

102


IL TESTO ESPOSITIVO

● Cerchia solo le parole specifiche della Storia che trovi nei due testi. Nabucodonosor.

Giardini pensili.

Rose.

Mura.

Palazzi.

Assiri.

Babilonia.

Scrittura cuneiforme.

COLLEGO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Chi ha fatto costruire i giardini pensili di Babilonia? Il re Nabucodonosor.

La regina Semiramide.

2. Secondo la leggenda, chi ha fatto costruire i giardini pensili di Babilonia? Il re Nabucodonosor.

La regina Semiramide.

3. I giardini pensili di Babilonia esistevano davvero? Sì, esistevano davvero.

Non è sicuro.

● Leggi le informazioni e segna con una ✗ se vengono date solo nel testo 1, solo nel testo 2 oppure in entrambi i testi. Il re Nabucodonosor ha regnato dal 604 al 562 a.C.

1

2 1e2

Intorno al 590 a.C. Nabucodonosor ha fatto costruire i giardini pensili. 1

2 1e2

I giardini pensili di Babilonia erano su sette piani diversi.

1

2 1e2

La regina Semiramide raccoglieva le rose nei giardini pensili.

1

2 1e2

I giardini pensili di Babilonia sono una delle Sette meraviglie del mondo antico.

1

2 1e2

Secondo una leggenda (o la tradizione), Semiramide ha fatto costruire i giardini pensili di Babilonia.

1

2 1e2

Alcuni studiosi dicono che i giardini pensili di Babilonia non sono mai esistiti.

1

2 1e2

La città di Babilonia si trovava dove oggi c’è Baghdad.

1

2 1e2

RIFLETTO ● Secondo te, come erano fatti i giardini pensili di Babilonia? Che cosa avevano? Confrontati con la tua classe e fai un disegno sul quaderno.

103


IL TESTO ESPOSITIVO

Pagg. 176-177

PRIMA DI LEGGERE ● Guarda solo le parole in grassetto nel testo. Secondo te, di che cosa parlerà questo testo?

IL FARAONE DEI MISTERI PARAGRAFO 1

Chi è Tutankhamon? Tutankhamon è il faraone egizio più famoso. Noi conosciamo il suo viso grazie alla maschera d’oro ritrovata nella sua tomba. La tomba di Tutankhamon si trova nella Valle dei Re, in Egitto. Quando è stata scoperta, nel 1922, era piena di oggetti meravigliosi e preziosi. Spesso i ladri rubavano nelle tombe dei faraoni, ma non hanno trovato la tomba di Tutankhamon perché era ben nascosta.

PARAGRAFO 2

La maschera d’oro di Tutankhamon.

Una vita da faraone Tutankhamon è nato nel 1341 a.C. ed è diventato faraone a otto anni. Ha sposato la sua sorellastra, che ha amato molto. In un’immagine, Tutankhamon e sua moglie hanno ai piedi un sandalo a testa. Questo significa che il loro amore doveva durare per sempre, nella ricchezza (piede con il sandalo) e nella povertà (piede senza sandalo). Tutankhamon è morto a soli diciotto anni.

104

Tutankhamon e la moglie.


IL TESTO ESPOSITIVO

PARAGRAFO 3

Un nome importante Quando Tutankhamon è nato, il suo nome era Tutankhaton, che significa “immagine vivente di Aton”. Aton era il dio del Sole. In seguito, il faraone ha cambiato il nome in Tutankhamon, che significa “immagine vivente di Amon”. Amon è un altro dio egizio.

Ridotto e adattato da: Guido da Rozze, Tutankhamon. Il faraone dei misteri, focusjunior.it, 25 settembre 2016

Il dio Amon.

ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che tipo di argomento è trattato in questo testo? Un argomento di Geografia. Un argomento di Storia. Un argomento di Scienze. 2. Come è il linguaggio del testo? Attenzione, le risposte corrette sono due. Chiaro e preciso. Poco chiaro e poco preciso. Contiene parole specifiche dell’argomento trattato. Contiene impressioni personali dell’autore. 3. Come riconosci le parole chiave, cioè le parole più importanti del testo? Sono le parole in grassetto. Sono le parole ripetute più volte nel testo. 4. Quanti paragrafi ha il testo? Due. Tre. Quattro.

105


IL TESTO ESPOSITIVO COLLEGO ● Completa le frasi con le parole date. Valle

Egitto

faraone

Re

sandalo

ladri

Sole

● Tutankhamon è il …………............................................… egizio più famoso. ● La tomba di Tutankhamon si trova nella …………............................................… dei …………............................................…, in …………............................................… . ● Spesso i …………............................................… rubavano nelle tombe dei faraoni. ● In un’immagine, Tutankhamon e sua moglie hanno ai piedi un solo …………............................................… a testa. ● Aton era il dio del …………............................................… . ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa conteneva la tomba di Tutankhamon? Molti oggetti meravigliosi e preziosi. Solo la maschera d’oro. 2. Quando è diventato faraone Tutankhamon? A otto anni.

A diciotto anni.

3. Che cosa significa il nome Tutankhamon? Immagine vivente del dio Aton. Immagine vivente del dio Amon.

PARLO ● Conoscevi la storia di Tutankhamon? Ti piacciono i testi che parlano di Storia? Perché? Racconta alla tua classe.

106


IL TESTO ESPOSITIVO

Pagg. 178-179

PRIMA DI LEGGERE ● Leggi il titolo e osserva i disegni. Secondo te, di quali parti del corpo parla il testo?

ALLE ESTREMITÀ DEL CORPO… PARAGRAFO 1

Le mani Moltissimi vertebrati hanno una parte del corpo che somiglia alle nostre mani. I vertebrati sono gli animali che hanno uno scheletro dentro il corpo.

PARAGRAFO 2

Mani.

Che cosa è una mano? La mano è un insieme di dita che si trova alla fine di un arto superiore. Si chiamano “mani” solo quelle degli esseri umani e di alcuni animali, come scimmie e panda. Tuttavia molti altri animali hanno delle strutture simili alle mani. Per esempio, gli uccelli hanno tre dita.

Le mani del panda.

107


IL TESTO ESPOSITIVO

PARAGRAFO 3

Mani umane Le mani ci permettono di fare molte cose: raccogliere, stringere, scrivere, costruire gli oggetti che ci servono... Le nostre mani hanno il pollice opponibile, cioè che si piega verso le altre dita. Questo ci permette di prendere le cose con forza e precisione. Il pollice opponibile.

PARAGRAFO 4

Dita alate I pipistrelli hanno dita lunghe e sottili per sostenere le ali. Quando aprono e chiudono le dita, aprono e chiudono le ali. Le dita alate del pipistrello.

PARAGRAFO 5

Da arti ad ali Gli uccelli hanno delle ossa sottili con tre dita che formano le ali. Gli uccelli muovono il gomito, il polso e le dita per muovere le ali. Ali di uccello.

PARAGRAFO 6

Senza mani! Gli animali invertebrati non hanno le ossa come noi, quindi non hanno le mani. Alcuni invertebrati però afferrano lo stesso le cose. Il polpo usa i tentacoli per prendere le prede, i granchi usano le chele.

Le chele del granchio.

Ridotto e adattato da: Anna Claybourne, Meravigliosa evoluzione. Il viaggio della vita, Editoriale Scienza

108


IL TESTO ESPOSITIVO ESPLORO ● Conosci il significato di tutte le parole in grassetto nel testo? Se non conosci il significato di qualche parola, chiedi aiuto all’insegnante. ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Su che cosa dà informazioni questo testo? Sulle mani dell’essere umano e sulle strutture simili di altri animali. Solo sulle mani dell’essere umano e delle scimmie. 2. Che cosa sono le parole in grassetto nel testo? Sono parole specifiche delle Scienze. Sono parole comuni, che usi di solito quando parli. 3. A che cosa servono le immagini e le didascalie presenti nel testo? A rendere la lettura più divertente. A spiegare meglio il testo. 4. Secondo te, dove puoi trovare questo testo? In un libro di narrativa. In una rivista scientifica.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● Tutti gli animali vertebrati e invertebrati hanno le mani.

V

F

● Le mani degli esseri umani prendono le cose con precisione grazie al pollice opponibile.

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

● I panda e le scimmie non hanno le mani. ● Gli uccelli hanno sei dita. ● I pipistrelli controllano i movimenti delle ali con le dita. ● Gli uccelli muovono le ali con il gomito, il polso e le dita. ● Il polpo prende le prede con le chele. ● Il granchio non ha le mani ma riesce ad afferrare lo stesso le prede.

PARLO ● Sapevi che anche gli animali hanno le mani? Hai trovato interessante questo testo? Perché?

109


IL TESTO REGOLATIVO

Pag. 188

Il testo regolativo dà istruzioni su come fare qualcosa oppure dà regole su come comportarsi.

I TIPI

LETTURA ESPRESSIVA DEI BRANI, AUDIO DI TUTTA L’UNITÀ

Sono testi regolativi:

le ricette di cucina.

le istruzioni per costruire oggetti o per eseguire un gioco.

le regole e i consigli su come comportarsi oppure le leggi.

IL LINGUAGGIO Il linguaggio è chiaro e preciso. In un testo regolativo ci sono:

frasi brevi

verbi all’imperativo

verbi all’infinito

110


IL TESTO REGOLATIVO

LA STRUTTURA Di solito un testo regolativo: 1

ha un titolo che indica di che cosa parla;

2

può presentare le fasi di un procedimento (per esempio una ricetta) o le regole con degli elenchi;

3

può presentare le fasi di un procedimento o le regole in modo discorsivo, cioè una frase dopo l’altra come in un discorso;

4

può usare delle immagini per spiegare meglio le fasi, le regole, gli ingredienti, i materiali ecc.

1

2 1

4

3

111


IL TESTO REGOLATIVO

Pag. 189

PRIMA DI LEGGERE ● Tu che cosa fai per aiutare il pianeta Terra e rispettare l’ambiente? Confrontati con la tua classe.

SE AMI IL PIANETA Questo testo dà un elenco di

CHE COSA È

regole da seguire per rispettare l’ambiente e proteggere il nostro pianeta, cioè la Terra.

COME AIUTARE IL PIANETA

1

Non sprecare l’energia elettrica e l’acqua. A casa e a scuola non lasciare le luci accese e i rubinetti aperti. Se sprechi luce e acqua, consumi risorse preziose per il pianeta.

Cerca di ridurre i gas di scarico. 2

Quando puoi, non usare la macchina. Vai a piedi o in bicicletta.

Fai un orto sul balcone. Mangia frutta e verdura di 3

stagione prodotte da te. Evita di comprare prodotti che vengono trasportati da lontano, perché il loro trasporto inquina l’ambiente.

112


IL TESTO REGOLATIVO

Impara a riciclare. Se ricicli la carta aiuti 4

l’ambiente, perché vengono tagliati meno alberi e vengono prodotti meno rifiuti.

Recupera i rifiuti organici. Metti le bucce della frutta e altri 5

avanzi di cibo in una cassetta con della terra e dei vermi. I vermi trasformeranno i tuoi rifiuti in terra fertile da usare per l’orto.

Raccogli le cartacce. Se getti i rifiuti a terra rovini 6

l’ambiente. Prendi un secchiello e dei guanti, e raccogli i piccoli rifiuti che trovi al parco o in spiaggia.

Non usare la plastica. Non usare troppe cose 7

di plastica. Per esempio, usa sacchetti fatti con altri materiali (carta, stoffa) al posto dei sacchetti di plastica. Ridotto e adattato da: ©QUIMAMME.IT/RCS/testo di Caterina Belloni

113


IL TESTO REGOLATIVO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che tipo di testo è quello che hai letto? Un testo narrativo perché racconta una storia sul pianeta Terra. Un testo regolativo perché dà delle regole per aiutare il pianeta Terra. Un testo descrittivo perché descrive nei dettagli il pianeta Terra. 2. Quale di queste frasi sulla struttura del testo è corretta? Il testo presenta le regole in modo discorsivo e con delle immagini. Il testo presenta le regole con un elenco numerato e con delle immagini. 3. Come è il linguaggio del testo? Le frasi sono brevi e i verbi sono all’imperativo. Le frasi sono lunghe e i verbi sono all’infinito.

COLLEGO ● Collega ogni regola al comportamento corretto. Non sprecare l’energia elettrica e l’acqua.

Fai una cassetta per raccogliere gli avanzi di cibo.

Cerca di ridurre i gas di scarico.

Mangia frutta e verdura di stagione prodotte da te.

Fai un orto sul balcone. Impara a riciclare.

Aiuta a pulire spiagge e parchi dai piccoli rifiuti. Usa sacchetti di stoffa, carta ecc.

Recupera i rifiuti organici.

Vai a piedi o in bicicletta.

Raccogli le cartacce.

Non lasciare le luci accese e i rubinetti aperti.

Non usare la plastica.

Ricicla la carta.

PARLO ● Tu segui alcune di queste regole? Quali regole segui? Confrontati con i tuoi compagni e le tue compagne.

114


IL TESTO REGOLATIVO

Pagg. 190-191

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva le immagini e leggi il titolo. Conosci questo gioco?

IL GIOCO DELLA CAMPANA È un gioco di movimento da fare in gruppo.

CHE COSA È

DOVE SI GIOCA

All’aperto, sull’asfalto o sulla ghiaia.

CHE COSA SERVE

Un gessetto o un rametto per disegnare per terra

COME SI GIOCA

Disegnare la campana

e un sassolino.

sul terreno, come nel 1

disegno. Usare un gessetto sull’asfalto o un rametto sulla ghiaia.

Con i piedi fuori dalla campana, lanciare il sassolino 2

nella casella 1. Il sassolino non deve cadere sulle righe o in un’altra casella.

Saltare la casella 1 e arrivare sulla casella 2 con 3

un piede solo. Attenzione: non perdere l’equilibrio o bisogna ricominciare!

115


IL TESTO REGOLATIVO

Saltellare con un solo piede sulle caselle singole e mettere 4

due piedi sulle caselle doppie, cioè un piede per casella. Non calpestare le linee, altrimenti si perde il turno!

Arrivare all’ultima casella della campana e saltare 5

dentro a piedi uniti. Poi girarsi e tornare indietro nelle caselle come all’andata.

Fermarsi sulla casella 2 su un piede e raccogliere 6

il sassolino dalla casella 1. Saltare la casella 1 e uscire dalla campana.

Passare il sassolino a un altro 7

giocatore o a un’altra giocatrice, che ripeterà il percorso.

Al turno successivo, lanciare il sassolino nella casella 2 e rifare il percorso. 8

Non saltare mai nella casella con il sassolino. A ogni nuovo turno, lanciare il sassolino in un’altra casella (3, 4, 5…).

116


IL TESTO REGOLATIVO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che cosa contiene questo testo? Le istruzioni di un gioco. Delle regole di comportamento. 2. Come sono presentate le fasi del gioco? In modo discorsivo. Con un elenco. 3. A che cosa servono le immagini nel testo? Aiutano a capire meglio le istruzioni. Rendono le pagine più belle. 4. Come è il linguaggio del testo? Le risposte corrette sono tre. Chiaro e preciso. Ricco di aggettivi. Le frasi sono lunghe. Le frasi sono brevi. I verbi sono all’imperativo. I verbi sono all’infinito.

COLLEGO ● Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F). ● Il gioco della campana si gioca solo in casa. ● Al gioco della campana si gioca in gruppo. ● Quando si lancia il sassolino, i piedi devono essere fuori dalla campana. ● Nelle caselle doppie bisogna saltare su un solo piede. ● Nell’ultima casella bisogna fare due salti e uscire dalla campana. ● Non si può mai saltare dentro la casella con il sassolino.

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

PARLO ● Hai giocato qualche volta al gioco della campana? Giochi mai all’aperto con altri bambini e bambine? Quale gioco ti piace fare?

117


IL TESTO REGOLATIVO

Pag. 192

PRIMA DI LEGGERE ● Osserva la struttura e le immagini del brano. Secondo te, che tipo di testo regolativo è questo?

BACCHETTE MAGICHE COLORATE CHE COSA È

Questo testo dà istruzioni su come preparare dei dolcetti colorati al cioccolato. È una ricetta da fare insieme a un adulto.

CHE COSA SERVE

INGREDIENTI: • 100 g di cioccolato fondente • 125 g di torta al cioccolato • 125 g di pan di Spagna • 2 cucchiai di farina di cocco • 2 cucchiai di mandorle tritate • 175 g di zucchero a velo • 1 cucchiaio e mezzo di acqua • confettini di zucchero colorati STRUMENTI: • due pentolini, uno piccolo e uno grande • due terrine • un vassoio • un bicchiere • 8 bastoncini da lecca-lecca

118


IL TESTO REGOLATIVO

Sciogli il cioccolato a bagnomaria,

CHE COSA DEVI FARE

cioè scalda il cioccolato in 1

un pentolino appoggiato su un altro pentolino pieno di acqua bollente. Sbriciola la torta al cioccolato e il pan di Spagna in una terrina.

2

Poi aggiungi il cioccolato fuso, le mandorle tritate e il cocco. Mescola bene. Usa le mani e fai 8 palline con l’impasto ottenuto. Poi infila

3

un bastoncino da lecca-lecca in ogni pallina e metti tutto in frigo per 30 minuti. Mescola lo zucchero a velo

4

con qualche goccia d’acqua in una terrina e prepara una glassa densa.

5

Metti i confettini di zucchero colorati su un vassoio. Togli le palline dal frigo. Passa le palline prima nella glassa e

6

poi nei confettini. Infine metti i bastoncini con le palline in un bicchiere e lascia riposare. Ridotto e adattato da: Traduzione dall’inglese di Carla Malerba, Le ricette delle principesse, EdiBimbi.

119


IL TESTO REGOLATIVO ESPLORO ● Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta. 1. Che tipo di informazioni dà il testo? Dà delle istruzioni su come costruire un oggetto. Dà delle istruzioni per preparare dei dolci golosi. 2. Come sono i verbi nel testo? Sono all’infinito.

Sono all’imperativo.

3. Come sono presentate le fasi del procedimento? Le risposte corrette sono due. Con un elenco. Con un discorso. Una dopo l’altra, in un ordine preciso da rispettare. Una dopo l’altra, ma in un ordine che può essere cambiato.

COLLEGO ● Metti in ordine le istruzioni per preparare la ricetta. Usa i numeri da 1 a 6. Sbriciola la torta e il pan di Spagna, poi aggiungi il cocco, il cioccolato e le mandorle. 1 Sciogli il cioccolato a bagnomaria. Prepara la glassa. Passa le palline prima nella glassa e poi nei confettini. Metti i confettini di zucchero su un vassoio. Fai 8 palline con l’impasto e infila un bastoncino in ogni pallina. ● Cerchia di ricetta. Cioccolato fondente. Zucchero a velo.

gli ingredienti e di Confettini di zucchero. Terrina.

gli strumenti della Bicchiere.

Torta al cioccolato.

Mandorle.

Bastoncini da lecca-lecca.

PARLO ● Hai mai cucinato qualcosa? Che cosa? Come è venuta? Spiega ai tuoi compagni e alle tue compagne la ricetta che hai seguito.

120


Testi originali tratti e adattati da Leggo, sento, imparo – Letture 4: Maria Condotta, Alfonsina De Santis Testi e verifiche facilitati e semplificati e relative operative: a cura di Carlo Scataglini* Coordinamento editoriale: Francesco Zambotti e Chiara Golasseni Coordinamento redazionale: Milena Pellizzari Redazione: Sabrina Del Sal *Carlo Scataglini è insegnante di sostegno e formatore per le strategie didattiche di facilitazione e inclusione. È autore per le Edizioni Erickson di numerosi testi di didattica facilitata (tra i più recenti, Riassunti facili e Facilitare e semplificare libri di testo), narrativa per bambini/e e ragazzi/e (in particolare le Collane Leggere facile. Libri a testa in giù e a testa in su e I classici facili), e volumi di compiti per le vacanze (la Collana Il giro dei compiti in 80 giorni).

L’Editore è presente su Internet all’indirizzo: http://www.rizzolieducation.it ISBN 978889159386-3 © 2024 Rizzoli Education S.p.A., Milano Tutti i diritti riservati Prima edizione: Gennaio 2024 Ristampe 2024 2025 2026 2027 01 23 45 67 Stampato presso Poligrafici Il Borgo S.r.l. – Bologna (BO)

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Coordinamento editoriale: Mauro Traversa Coordinamento redazionale: Magda Perricelli Redazione: Silvia Zignani Progetto grafico: Ka Communications Impaginazione: Ka Communications Disegni: Francesca Gallina Copertina: Ka Communications Illustrazione di copertina: Gabriel Ignacio Cortina

L’Editore si scusa per eventuali omissioni o errori di attribuzione e dichiara la propria disponibilità a regolarizzare. La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto difficile evitare completamente inesattezze e imprecisioni. L’Editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarle alle redazioni. Per segnalazioni o suggerimenti relativi al presente volume scrivere a: supporto@rizzolieducation.it. I nostri testi sono disponibili in formato accessibile e possono essere richiesti a: Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita di Monza (http://www.bibliotecaciechi.it) o Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia “Giacomo Venuti” (http://www.libroaid.it). Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail: autorizzazioni@clearedi.org. Il processo di progettazione, sviluppo, produzione e distribuzione dei testi scolastici dell’Editore è certificato UNI EN ISO 9001.


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