IORNews November 2022

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novembre 2022

IOR NEWS

FONDAZIONE RIZZOLI, ECCO I PRIMI 5 PROGETTI

n° 190

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA - ROMAG NA Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

OLTRE 2 MILIONI PER LA RICERCA FINALIZZATA

Attenzione ai più fragili e valorizzazione dell’Istituto

Sei progetti del Rizzoli finanziati dal Ministero della Salute

A pochi mesi dalla nascita, la Fondazione Rizzoli presenta 5 progetti di grande impatto e valorizzazione, per l’Istituto e l’intera comunità, contando di raccogliere i fondi necessari alla loro realizzazione.

La scelta dei progetti è in sintonia con gli obiettivi che la Fondazione Rizzoli si è prefissata: supporto della qualità assistenziale, con particolare attenzione per la cura e l’accoglienza dei pazienti, sostegno delle attività di ricerca scientifica, valorizzazione del patrimonio storico, artistico e documentale dell’Istituto Rizzoli.

Innovazione e stampa 3D per impianti personalizzati, studio degli effetti del trapianto di menisco, la chirurgia di fusione vertebrale, la ricostruzione della cuffia dei rotatori della spalla e il trattamento dell’osteoartrosi al ginocchio.

Sono sei i progetti di ricerca finalizzata dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli approvati dal Ministero della Salute, che verranno finanziati nei prossimi 3 anni con un totale di 2,3 milioni di euro.

Un risultato che permetterà ai ricercatori dell’Istituto di sviluppare ricerche poi trasferibili alla pratica clinica. Questo perché la ricerca finalizzata è ricerca scientifica che ha l’obiettivo di applicare nel breve termine i suoi risultati in ambito clinico.

Viene finanziata dal Ministero della Salute attraverso bandi competitivi e ha un chiaro orientamento applicativo verso i bisogni di salute dei cittadini.

Attenzione per i pazienti pediatrici, la terrazza dei bambini Un ambiente caldo, accogliente e polifunzionale, completamente dedicato ai pazienti più giovani: l’idea è quella di riqualificare l’ampia terrazza all’ultimo piano dell’ospedale per creare spazi coperti, che potranno ospitare tutte le attività dedicate ai bambini e ai ragazzi.

Rizzoli su misura Per il Rizzoli, poter contare su un centro di progettazione protesi interno significa dotarsi di tecnologie all’avanguardia per andare sempre più incontro alle esigenze dei pazienti che necessitano di una protesi personalizzata. Il progetto prevede la costituzione di un “3D lab”, con sede nello spazio un tempo dedicato al laboratorio fotografico dell’Istituto, che coinvolgerà professionisti specializzati nelle attività di analisi delle immagini, modellazione anatomica, progettazione di dispositivi e stampa prototipi: tutte le funzioni necessarie per lo sviluppo della protesi “su misura” finale.

EOS EOS è un sistema nuovo e rivoluzionario di imaging che permette di realizzare scansioni radiologiche con un’importante riduzione dell’esposizione ai raggi X rispetto ai sistemi tradizionali. Sarà un grande passo in avanti, soprattutto in tutti quei casi che richiedono frequenti valutazioni radiologiche, come spesso accade per i pazienti pediatrici affetti da patologie muscoloscheletriche e posturali.

Giardino all’italiana e facciata della biblioteca Il progetto prevede due azioni: il ripristino del giardino, antistante la biblioteca scientifica, nelle sue originarie forme rinascimentali e il restauro della facciata della biblioteca stessa, restituendo a quegli ambienti l’eleganza e la bellezza di cui tutti gli ospiti potranno godere. Il giardino potrà essere utilizzato per ospitare eventi culturali, scientifici e sociali aperti al pubblico.

Donazione Protesi Ortopediche La Fondazione ha deciso di aprire un fondo affinché tutti possano accedere a una protesi che consenta di tornare a una vita piena, alle proprie attività, alle proprie passioni.

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Da sinistra a destra: Alberto Leardini, Luca Andriolo, Tiziana Fischetti, la direttrice scientifica Milena Fini, Alessandro Di Martino, Francesca Salamanna, Matilde Tschon

Oltre ai sei progetti in cui è capofila, il Rizzoli collabora ad un’ulteriore ricerca con l’Istituto Tumori della Romagna IRST di Meldola.

Diversi progetti puntano alle innovazioni che la ricerca può portare in sala operatoria: Francesca Salamanna e Matilde Tschon del Laboratorio di Scienze e Tecnologie Chirurgiche sviluppano terapie cellulari che permettono rispettivamente di ridurre il dolore ed accelerare la guarigione di patologie vertebrali e della spalla, in particolare della cuffia dei rotatori. ▶ segue a pag.2

COLLABORAZIONE TRA RIZZOLI E UNIVERSITÀ DI CATANIA ▶

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GENDER DATA GAP IN RICERCA, SALERNO CURA SPECIAL ISSUE La dottoressa Manuela Salerno dell’Applied and Translational Research Center è stata invitata come Guest Editor in collaborazione con il prof. Giuseppe Filardo (ATRc, IOR) e la dottoressa Francesca Taraballi (Center for Musculoskeletal Regeneration, Houston Methodist) per coordinare uno Special Issue della rivista International Journal of Molecular Science con un focus su “Gender Specific Results in Musculo-Skeletal Research, from Bench to Bedside”, per contribuire a colmare il gender data gap nella ricerca muscolo-scheletrica.

PREMIO AICE A VERONESI

La dottoressa Francesca Veronesi del Laboratorio Scienze e Tecnologie Chirurgiche diretto dal dottor Gianluca Giavaresi ha vinto il Premio AICE “Idee Giovani per la ricerca” con un progetto dal titolo “Monitoraggio dell’artroPatia Emofilica: Ruolo dei Sinoviociti, risultati clinici e funziONali. Un primo step verso la medicina personALizzata (P.E.R.S.O.N.A.L.)”.

Il progetto, di durata 12 mesi, si prefigge di affrontare alcune sfide ancora aperte nel mondo dell’ortopedia per quanto riguarda l’artropatia emofilica, una delle principali complicanze cliniche dei pazienti affetti da emofilia. L’ipotesi è che il liquido sinoviale e i sinoviociti possano rappresentare un modello in vitro, minimamente invasivo e affidabile, per caratterizzare i pazienti con AE e per monitorare l’evoluzione della malattia dopo i trattamenti. Attualmente ancora nessuno studio ha isolato i sinoviociti dal liquido sinoviale per monitorare la patologia in questa tipologia di pazienti.

23 ottobre, Barcellona Anche quest’anno, come da tradizione, il Rizzoli ha partecipato al congresso annuale della International Skeletal Society (ISS). Marco Gambarotti, Tommaso Frisoni e Alberto Bazzocchi hanno presentato un caso di tumore osseo particolarmente raro, diagnosticato e trattato al Rizzoli; il caso è stato selezionato come uno dei più interessanti osservati quest’anno a livello mondiale. Marco Gambarotti ha anche moderato la presentazione e discussione interdisciplinare di alcuni casi clinici, mentre Alberto Bazzocchi ha moderato la sessione di radiologia interventistica e ha tenuto una lezione sul trattamento eco-guidato della tendinopatia calcifica della spalla e una sessione dimostrativa di ecografia muscoloscheletrica.

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OLTRE 2 MILIONI ALLA RICERCA FINALIZZATA

Focus sul ginocchio per i due progetti della Clinica Ortopedica e Traumatologica II: Alessandro Di Martino analizza i cambiamenti biologici e biomeccanici dopo il trapianto di menisco in pazienti con osteoartrosi, mentre Luca Andriolo confronterà l’efficacia di diversi concentrati contenenti cellule staminali mesenchimali per il trattamento dell’osteoartrosi del ginocchio.

La stampa 3D per lo sviluppo di dispostivi ortopedici personalizzati è il progetto di ricerca dell’ingegner Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di Analisi del Movimento, con l’obiettivo di migliorare i risultati clinici attraverso l’analisi di sicurezza, efficacia e costo-benefico degli impianti “su misura”. E ancora con la stampa 3D l’ingegnere Tiziana Fischetti, ricercatrice del Laboratorio di Scienze e Tecnologie Biomediche e Nanobiotecnologie, ha vinto un progetto starting grant, finanziamento riservato a giovani ricercatori under 33. Lo scopo del suo progetto è lo sviluppo di un impianto osseo personalizzato per ogni paziente e combinato con rivestimenti nanostrutturati in grado di rilasciare agenti antibatterici, così da favorire la rigenerazione del tessuto osseo e prevenire l’insorgenza di infezioni in fratture ossee.

“Questi progetti rappresentano il nostro costante impegno nella ricerca che risponde ai bisogni dei pazienti – commenta la Direttrice Scientifica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli Milena Fini. – Il finanziamento del Ministero ci consente di valorizzare l’integrazione fra ricerca, innovazione e assistenza ponendo sempre il paziente al centro della nostra attività. Il numero dei progetti selezionati e finanziati dimostra un importante riconoscimento per l’Istituto e i suoi professionisti”.

Inserisci il codice fiscale 00302030374 e firma nel riquadro FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA

6 ottobre, Roma Il direttore della Radiologia del Rizzoli Marco Miceli ha coordinato nell’ ambito del 50° Congresso Nazionale SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica) un Corso sui tumori maligni dell’osso, al quale hanno partecipato come relatori i radiologi IOR Paolo Spinnato e Giancarlo Facchini, mentre il radiologo Alberto Bazzocchi ha partecipato come relatore al corso sull’osteoporosi con le recenti acquisizioni nell’ambito della densitometria ossea.

20 ottobre, Sala Vasari

27 ottobre, Aula Campanacci

Convegno Groin Pain Syndrome organizzato dal direttore della Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva Tecniche Innovative Dante Dallari.

Custom solutions for severe bone and joint defects (CSBJD) organizzato dal direttore della Clinica 3 Davide Donati.

24 ottobre, Heidelberg La direttrice del Laboratorio di Oncologia sperimentale del Rizzoli Katia Scotlandi ha partecipato al meeting del progetto ITCCP4 - Paediatric Preclinical Proof of Concept Platform. Alla base del progetto il dialogo e la collaborazione tra la ricerca e l’industria per accelerare la disponibilità di nuovi farmaci per i pazienti pediatrici che affrontano la malattia oncologica.

Negli ultimi cinque anni, riunendo accademie e industrie del settore, il progetto ha sviluppato una solida piattaforma di modelli sperimentali per testare farmaci a livello preclinico.

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COLLABORAZIONE TRA RIZZOLI E UNIVERSITÀ DI CATANIA

Saranno realizzate attività di ricerca su biomateriali, dispositivi medici, modelli preclinici e medicina in silico L’accordo di durata triennale firmato il 4 novem- sia farmaci che dispositivi medici (In Silico Trials). bre scorso prevede che il Rizzoli e l’Università di Le attività di ricerca si svolgeranno nei locali Catania sviluppino un Programma di Ricerca del Centro per la ricerca e l’Innovazione in Bio e e Sviluppo Congiunto sulla base di tre proget- Nanotecnologie BRIT della Torre Biologica “Ferti esecutivi che promuoveranno l’accesso di dinando Latteri” dell’ateneo catanese, in uno ricercatori e studenti oltre alla realizzazione di spazio destinato al Rizzoli. attività di ricerca “L’Università di e sviluppo. I tre Catania stringe progetti “Biomaun’alleanza con teriali e Biointerl’Istituto Ortopefacce”, “Impianti dico Rizzoli, uno e Biosensori” e degli istituti di “Medicina in silicura e di ricerca co” prevedono scientifica più lo sviluppo e la prestigiosi d’Italia caratterizzazione - ha affermato il di nuovi materiali rettore Francesco per applicazioni Priolo. - Siamo biomedicali con particolarmente un focus sui materiali green da fonti di riciclo fieri che il Rizzoli abbia scelto proprio Catania a scopo di medicina rigenerativa/ingegneria come suo interlocutore scientifico nel territorio tissutale e per creare modelli per saggi farma- siciliano grazie alle competenze riconosciute cologici. dei docenti e ricercatori catanesi e alle moderResponsabile scientifico delle attività di ricerca nissime strutture dell’ateneo“. per il Rizzoli è il prof. Nicola Baldini, direttore “Questo accordo consolida la presenza del Rizdel Dipartimento Rizzoli-RIT, per Unict il prof. zoli in Sicilia in un’ottica di collaborazione semGiovanni Marletta del Dipartimento di Scienze pre più articolata e di alto profilo scientifico - il chimiche. commento del direttore generale IOR Anselmo Previsto anche lo sviluppo di dispositivi medici Campagna. - Le attività di ricerca che porteresmart per applicazioni ortopediche, lo studio mo avanti a Catania hanno un grande potenziadelle interazioni fra biomateriali e tessuti umani le per lo sviluppo di nuove opportunità di cura, al variare delle condizioni ambientali anche per per rispondere a problemi di salute che oggi applicazioni di drug screening. E, inoltre, lo svi- non trovano soluzione, e questa è d’altronde la luppo di modelli computerizzati della fisiologia nostra funzione come IRCCS: siamo un ospedae patologia umana finalizzati al supporto della le di ricerca e il nostro auspicio è anche per un decisione clinica (Digital Twin in Healthcare) e futuro di collaborazione in ambito assistenziaallo sviluppo e valutazione di prodotti medicali, le.”

│RUBRICA DELL’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA Rubrica dedicata alle illustrazioni realizzate dalle disegnatrici e dai disegnatori dell’Istituto per gli articoli scientifici dei ricercatori IOR. Gli eredi di Remo Scoto, che ha segnato la storia del disegno scientifico della prima metà del Novecento.

Illustrazione di Mariapia Cumani Juvenile unicompartmental OA: an integrated mechanical and biological approach to avoid metal resurfacing. Surgical Techniques: osteochondral reconstruction Di: S. Zaffagnini, E. Kon, G. Filardo, G.M. Marcheggiani Muccioli, A. Di Martino, T. Bonanzinga, D. Bruni, F. Iacono, M. Marcacci.

Scientific exhibit at the 79th AAOS annual meeting San Francisco - CA, 2012

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IBRAHIM PRESIDENTE ISO Al congresso nazionale della Società Italiana di Osteoncologia, svoltosi a Roma il 20 e 21 ottobre scorso, il dottor Toni Ibrahim, direttore della Osteoncologia, Sarcomi delle ossa e dei tessuti molli e Terapie Innovative del Rizzoli, è stato eletto presidente della Società.

Dal Servizio Affari Legali e Generali

RISERVATEZZA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, FACCIAMO IL PUNTO Ultimato il lavoro di aggiornamento e sistematizzazione della sezione dedicata alla Privacy della Intranet aziendale La nuova sezione “Privacy-Informazioni per il dipendente”, consultabile nell’area “SC Affari Legali e Generali” della Intranet aziendale, costituisce un piccolo vademecum per il dipendente IOR: vi si trovano, infatti, le deliberazioni che delineano la privacy policy dell’Istituto, le informative sul trattamento dei dati personali che devono essere somministrate agli interessati dagli operatori di ciascun settore, le principali procedure e i principali regolamenti adottati dall’Istituto.

Si tratta di una cassetta che racchiude al proprio interno tutti gli attrezzi utili al dipendente per orientarsi nell’universo Privacy e consentirgli, così, di districarsi al meglio nella complessa e assai delicata materia del trattamento dei dati personali.

Si invitano pertanto tutti i dipendenti a prendere visione della sezione sopra richiamata al http://intranet.internal.ior.it/privacy-informazioni-dipendente e a porre attenzione, in particolare, agli ultimi contenuti pubblicati: il “Regolamento aziendale sull’utilizzo della posta elettronica e di internet”, approvato con Deliberazione n.

264 del 17/10/2022, e l’aggiornamento, relativo alla documentazione sanitaria, del c.d.

Massimario di scarto allegato al “Manuale di gestione dei documenti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli”.

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Il 16 novembre si è tenuta in Sala Vasari, nell’ala monumentale del Rizzoli, la prima presentazione cittadina dell’opera “Il Dissonante Operoso”, a cura di Jadranka Bentini, presidente del Conservatorio di Bologna, e del Professor Mioli, professore di Storia della Musica, sulla figura di Adriano Banchieri, musicista del 1500 che trascorse parte della sua vita a San Michele in Bosco come monaco dell’ordine Benedettino Olivetano. Banchieri ebbe anche il posto di organista suonando magistralmente l’organo che si trova ancor’oggi nella Chiesa di San Michele in Bosco.

Dopo la presentazione dell’opera, che offre anche un affresco della Bologna del tempo, si è svolto un concerto dei giovani allievi del Conservatorio, naturalmente su partiture di Banchieri, coordinati dalla professoressa Maria Luisa Baldassarri.

Circolo Culturale Ricreativo IOR ISCRIZIONE 2022-2023 Continuano per il mese di novembre le iscrizione al Circolo per l’anno 2022-2023. La quota è 12 €, come lo scorso anno. Iscrizione nei giorni di apertura della segreteria (lun e giov 11.30-14); sono previste altre giornate per fare l’iscrizione nei pressi del Bar del Circolo, al Centro Ricerca e in via Gramsci.

INIZIATIVE DEL CIRCOLO Concerto del Coro Stelutis fondato da Giorgio Vacchi. 16 dicembre ore 20, Sala Vasari, “Canti Popolari natalizi e di argomento religioso”. Posti limitati, pre-iscrizione obbligatoria mandando una mail a circoloior@ior.it Visita alla mostra “I Pittori di Pompei” Museo Civico Archeologico di Bologna. Sabato 17 dicembre ore 16. Inviare mail a circoloior@ior.it. Il costo è di 14 € e comprende visita guidata, audioguida e prenotazione. Se vi fossero molte richieste si potrà attivare una seconda visita per gennaio 2023.

Come ogni anno è prevista la consegna dei regali di Natale agli iscritti in regola per il 2022-2023, seguirà comunicazione data via mail o con locandine.

Per la seconda metà del mese di aprile vorremmo organizzare un concerto per gruppi musicali con almeno un componente che sia (o sia stato) dipendente IOR. Chi fosse interessato a proporsi come gruppo o come solista può scrivere alla mail del circolo.

Informazioni, richieste o proposte a circoloior@ior. it, o tel 051.6366308 nei giorni di apertura.

La sede del Circolo, adiacente al Bar, è aperta tutti lunedì e giovedì dalle 11.30 alle 14.00.

Pagina Facebook del “Circolo Ricreativo Culturale APS -ARCI - Istituto Ortopedico Rizzoli - Bologna.

Circolo Aziendale ARCI - IOR

BOLOGNA 31 OTTOBRE 1926 ATTENTATO AL DUCE. IL CASSIERE DEL RIZZOLI E LA “PISTA MASSONICA”

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Presentazione del Conservatorio, libro e concerto per Banchieri

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IL DISSONANTE OPEROSO

All’interno del perimetro delle grandi e belle vetrate su base lignea che vanno dalla portineria monumentale, lungo il lato dove oggi vi è il bar, alle attuali sedi dei sindacati interni, 94 anni fa vi erano buona parte degli uffici amministrativi. Questa funzione rimase fino agli anni ‘70 del ‘900.

In quegli uffici nel 1926 lavorava come capo cassiere Emo Lenti. Nel 1926 aveva 39 anni, di origine marchigiana, era a Bologna dal 1911.

Socialista, aveva inizialmente lavorato nella farmacia di Francesco Zanardi, che, prima dell’avvento del fascismo, fu Sindaco di Bologna.

Il 31 ottobre 1926 l’ormai Duce Benito Mussolini alle 17,46 mentre era in auto fu fatto segno di un colpo di arma da fuoco che lo mancò per mezzo centimetro. Immediatamente, nel caos generale gli squadristi fascisti credettero di individuare l’autore dell’attentato che, secondo loro, era il giovanissimo, 15 anni, Anteo Zamboni, che fu ucciso, accoltellato sul posto. La colpevolezza di Autorizzazione del Tribunale di Bologna Anteo Zamboni si basò sul fatto che la pistola n. 7715 del 29 Novembre 2006 che sparò al Duce era di proprietà del fratello Rivista mensile, n. 190, anno 16, novembre 2022 maggiore di Anteo. a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Si aprirono le indagini in un primo tempo da Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna parte dei Carabinieri del Capitano Cannone. tel 0516366703 fax 051580453 Le piste erano due, la prima quella della famiglia, il padre del ragazzo era stato anarchico, e-mail: iornews@ior.it la sorella della madre, che viveva con loro, Direttore responsabile era dichiaratamente antifascista. La seconda Sara Nanni pista era quella nata da segnalazioni della Comitato di redazione polizia prima dell’attentato, di una congiura degli squadristi che non volevano disarmare, Alice Capucci (coordinamento editoriale), contro Mussolini accusato di voler tradire le Michela Antino, Mina Lepera, tradizioni rivoluzionarie iniziali del fascismo.

Annamaria Milanesi, Andrea Paltrinieri Mussolini, che non aveva alcun interesse che Progetto grafico si indagasse sulla pista dei fascisti dissidenti, Cristina Ghinelli provvide a far toglier l’inchiesta al Capitano del Carabinieri Cannone.

Fotografie Esisteva però un’altra pista, e qui sta la noviLorenz Piretti tà storiografica, sempre però scarsamente Stampa storicamente raccontata: l’attentato poteva Centro Stampa IOR avere origini nella massoneria. Emo Lenti fu arrestato insieme alla famiglia del ragazzo Hanno collaborato trucidato. La pistola che avrebbe sparato al Greta Baccaro, Alberto Bazzocchi, Duce l’aveva venduta il cassiere del Rizzoli, Eleonora Baglivo, Maria Pia Cumani, esperto di armi, al fratello maggiore di Anteo Marco Gambarotti, Toni Ibrahim, Marco Miceli, Zamboni. Ma pesò non poco nell’arresto del Elisa Porcu, Giulia Prati, Angelo Rambaldi, Lenti essere membro della massoneria.

Manuela Salerno, Katia Scotlandi, La pista massonica dell’attentato fu tenuPatrizia Tomba, Daniele Tosarelli, ta desta per alimentare le lotte intestine al Francesca Veronesi fascismo bolognese. Quando, dopo la pista dei dissidenti fascisti, anche la pista massonica venne meno, Chiuso il 18 novembre 2022 dopo ben tre anni dall’arresto Tiratura 1000 copie Emo Lenti tornò al suo lavoro di cassiere al Rizzoli.

Unici colpevoli furono i familiari del ragazzo trucidato che, seppur innocenti, furono rilasciati dieci anni dopo.

Segnalazioni alla I colpevoli? Renzo De Felice, uno redazione: dei massimi storici del fascismo, iornews@ior.it affermò che l’attentato al Duce 051 6366819 del 1926 resta un mistero. anni Zamboni a circa 7 Anteo

Angelo Rambaldi

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