IORNews November 2021

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novembre 2021

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA - ROMAG NA Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

ACCORDO CON IL MEYER

Il Rizzoli e l’Ospedale di Firenze insieme per la salute dei bambini

Martedì 19 ottobre al Meyer è stato siglato un accordo che permetterà all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze e all’Istituto Ortopedico Rizzoli di collaborare in modo continuativo per poter offrire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie una risposta super specialistica nel campo dell’ortopedia pediatrica.

Ogni anno il Meyer e il Rizzoli effettuano un numero rilevante di interventi chirurgici ortopedici su bambini e adolescenti: la condivisione dell’esperienza maturata dai professionisti di entrambi gli istituti permetterà di uniformare i percorsi per migliorare la qualità dell’assistenza.

Meyer e Rizzoli attiveranno

infatti una sinergia per incrementare e condividere le proprie conoscenze cliniche, scientifiche e di formazione, anche attraverso lo scambio di professionisti e ricercatori.

Gli specialisti di entrambi gli ospedali lavoreranno insieme per mettere a punto percorsi assistenziali condivisi nell’ambito della chirurgia vertebrale della scoliosi, una delle patologie più insidiose per gli adolescenti, sulla quale il Rizzoli ha una scuola di lunga tradizione. Altrettanto significativo il fronte della ricerca sull’ortopedia pediatrica, con la messa a punto di protocolli comuni su malformazioni come il piede torto e la displasia dell’anca. La condivisione

delle esperienze potrà essere utile anche per affrontare le malattie rare metaboliche e displastiche dell’osso e lo studio di best practices in ambito neuro-ortopedico potrà aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La collaborazione sarà particolarmente intensa nell’ambito estremamente delicato delle ricostruzioni sulle gravi malformazioni dagli esiti invalidanti e dell’ortopedia oncologica pediatrica, per la quale il Rizzoli, come il Meyer, sono centri di riferimento nazionali. Meyer e Rizzoli si impegnano a costituire un team interaziendale per l’analisi dei casi più complessi relativi a pazienti pediatrici con patologie che comportano la perdita del tessuto osseo o deformità scheletriche e ad avviare un costante confronto sulla realtà virtuale, le simulazioni, la stampa 3D e tutti i suoi ambiti. Gli specialisti porteranno avanti studi congiunti sulle nuove prospettive tecnologiche e sulla loro applicazione in ambito pediatrico.

MEDAGLIA D’ARGENTO AI MONDIALI

Dopo un complesso intervento sternoclaveare

6 novembre – Antonella Farné, 24anni, ha vinto la medaglia d’argento ai mondiali di Ju Jitsu ad Abu Dhabi, Emirati Arabi. Emiliana, del Team Federazione Ju Jitsu Italia (FJJI), ha gareggiato nella specialità fighting system adults -52 kg.

Un risultato raggiunto dopo un complesso intervento chirurgico sternoclaveare eseguito alcuni anni fa presso la Chirurgia della spalla e del gomito del Rizzoli, allora diretta dal dottor Roberto Rotini e oggi dal dottor Enrico Guerra.

Un intervento realizzato grazie all’integrazione tra chirurgia specialistica della spalla e chirurgia toracica possibile in un ospedale come il Rizzoli.

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n° 178

NUOVO INCARICO

Marco Innocenti

Direttore S.C. Clinica 4 Ortoplastica

STORIA DI DESIRÈ

Dipartimento Rizzoli-Sicilia

È passato più di un anno dall’intervento chirurgico che le ha restituito il sorriso, ma a ripensarci Desirè si commuove ancora. A soli 13 anni la schiena della ragazza, nata e cresciuta a Messina, comincia a curvarsi e, in poche settimane, la scoliosi si fa talmente grave da costringerla ad una postura del tutto innaturale. Una condizione di sofferenza che non le impedisce solo una normale deambulazione, ma anche ogni forma di relazione sociale. ▶ segue a pg.3

VACCINO ANTINFLUENZALE

Il personale del Rizzoli può eseguire il vaccino presso la Medicina del Lavoro previa prenotazione tramite link dedicato, disponibile sulla intranet aziendale. Il personale dei reparti, della ricerca e del Poliambulatorio può vaccinarsi anche ai piani della sede ospedaliera, al Centro di Ricerca e al Poliambulatorio previo accordo con i caposala.

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RIVESTIMENTI NANOSTRUTTURATI

METASTASI OSSEE

Nell’ambito del 29° meeting della Società Europea di Ricerca Ortopedica EORS, tenutosi a Roma dal 15 al 17 settembre, la dottoressa Gabriela Graziani del Rizzoli ha ricevuto il premio “ON regeneration award”, assegnato dalla Orthoregeneration Network Foundation ai miglior paper e presentazione orale sul tema della rigenerazione del tessuto muscoloscheletrico.

Il lavoro è stato svolto al Laboratorio di Nanobiotecnologie (NABI) del Rizzoli, con l’aiuto del dottor Marco Boi e la direzione del professor Nicola Baldini, responsabile del laboratorio, e ha visto la collaborazione con la struttura di Scienze e Tecnologie chirurgiche dell’Istituto(dott.ssa Milena Fini, dott.ssa Maria Sartori), con il Politecnico di Milano (prof.ssa Silvia Farè) e con l’Università degli studi di Bologna (Dott. Enrico Sassoni).

Oggetto della ricerca è la messa a punto di rivestimenti nanostrutturati per le protesi ortopediche, capaci di mimare le caratteristiche dell’osso e istruire le cellule del paziente a rigenerare il tessuto, permettendo una migliore rigenerazione ossea.

Un’applicazione avanzata di questi rivestimenti consiste nella loro deposizione su supporti ottenuti con stampa 3D, personalizzati per il paziente.

La dottoressa Deyanira Contartese, ricercatrice sanitaria presso la struttura di Scienze e Tecnologie Chirurgiche del Rizzoli diretta dalla dottoressa Milena Fini, è stata premiata al Convegno Annuale “L’era delle 3R: modelli in silico, in vitro e in vivo per promuovere la ricerca traslazionale” organizzato dal Politecnico di Torino. Alla ricercatrice è stato attribuito il ‘Premio Speciale Biomimx’ per una ricerca dedicata allo sviluppo di un modello avanzato tridimensionale umanizzato di metastasi ossea vertebrale. Lo studio, svolto grazie alla collaborazione con il reparto di Chirurgia vertebrale diretto dal dottor Alessandro Gasbarrini, ha descritto per la prima volta un modello tessutale alternativo ed avanzato di metastasi ossea da carcinoma mammario, messo a punto attraverso la coltura di tessuto metastatico prelevato direttamente dal paziente durante la chirurgia vertebrale. “I risultati di questo importante studio che nasce dalla collaborazione fra ricercatori e clinici – spiega Contartese - hanno confermato la possibilità di utilizzare e applicare tale modello per lo studio dei meccanismi fisiopatologici delle metastasi ossee e la valutazione di nuovi farmaci e terapie personalizzate per le metastasi ossee”.

Premiata Graziani del Laboratorio NABI

Premiata Contartese di Scienze e Tecnologie Chirurgiche

OSTEOTOMIA CORRETTIVA PERSONALIZZATA

Il ginocchio ringiovanisce, protesi evitata o ritardata. Congresso internazionale al Rizzoli

Risolvere il dolore, restituire equilibrio e una corretta distribuzione del carico alle ginocchia evitando o ritardando un intervento di protesi, aspetto particolarmente importante per giovani e adulti.

Di questo si è parlato venerdì 29 ottobre al Rizzoli, in occasione del congresso sull’evoluzione dell’osteotomia organizzato dal direttore della Clinica 2 Stefano Zaffagnini. Con osteotomia si intende l’intervento chirurgico durante il quale viene recisa una parte dell’osso deformato con l’obiettivo di modificarne la forma restituendogli un naturale profilo.

Una giornata dedicata all’applicazione di nuove tecnologie di pianificazione chirurgica personalizzata sul paziente e della stampa 3D nell’intervento di osteotomia correttiva di ginocchio alla quale hanno partecipato da remoto oltre 400 ortopedici da tutto il mondo.

“Abbiamo presentato un primissimo studio clinico su 20 pazienti che riguarda lo sviluppo di un dispositivo personalizzato per ogni paziente in grado di correggere le deformità di allineamento dell’arto inferiore per prevenire lo sviluppo dell’osteoartrosi e delle patologie associate a tale deformità” spiega il professor Zaffagnini.

Lo studio clinico è condotto dalla Clinica ortopedica del prof. Zaffagnini insieme al Laboratorio di Analisi del Movimento del Rizzoli diretto dall’ingegner Alberto Leardini. La novità è la pianificazione pre-operatoria e la personalizzazione della guida di taglio e della placca utilizzate per l’osteotomia, strumenti fino ad oggi inesistenti o standard per tutti i pazienti.

In questo lavoro il laboratorio combina dati della TAC e di analisi del movimento di chi deve essere operato per poter studiare le forze che agiscono sul ginocchio in relazione alla sua morfologia. Da qui si crea un modello osseo, sempre con la supervisione e valutazione del chirurgo ortopedico, sul quale viene poi progettato l’intervento di osteotomia e la placca che servirà per completare l’intervento. La placca viene poi stampata in 3D così da essere perfettamente conforme alla morfologia del paziente e sostenere così i nuovi carichi.

“L’intervento di osteotomia permette di ribilanciare i carichi, evita la prote-

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si o può comunque posticipare di molti anni questa possibilità – continua il professor Zaffagnini. – Grazie alla competenza del chirurgo, ai dati del paziente elaborati dai ricercatori e alla possibilità che offre la stampa 3D abbiamo reso questo tipo di intervento totalmente personalizzato e specifico per ogni singolo paziente. Le persone operate con questa tecnica nell’ambito del nostro studio sono 20 e i controlli clinici e strumentali a sei mesi dall’intervento hanno dato ottimi risultati”.

STUDIO PREMIATO DALLA SIAMOC Lo studio sull’osteotomia correttiva personalizzata, iniziato a febbraio 2020, è stato premiato come ‘Best Paper’ dalla SIAMOC, la Società Italiana di Analisi del Movimento in Clinica, in occasione del suo congresso tenutosi dal 30 settembre al 1 ottobre. A presentare il progetto, in particolare la parte sviluppata dal gruppo di ricercatori del Laboratorio di Analisi del Movimento del Rizzoli, l’ingegner Claudio Belvedere, referente per il Laboratorio di questo studio.

“In laboratorio abbiamo creato una tecnica che combina dati di analisi del movimento e di immagini biomediche da TAC per ognuno dei pazienti, per studiare come le forze di carico arrivano al ginocchio in appoggio durante il cammino e altri compiti della vita quotidianaspiega Belvedere. – Una volta pronti, noi forniamo i modelli ossei necessari alla progettazione della placca per l’intervento, la cui ricostruzione virtuale prima di essere stampata in 3D viene rivalutata da noi e in primis dal chirurgo che eseguirà l’intervento, il prof. Zaffagnini e la sua equipe”. Il lavoro del laboratorio non si ferma alla fase preoperatoria, e le stesse analisi vengono replicate anche dopo l’intervento chirurgico per verificare con precisione il grado di correzione del carico articolare e seguire così i progressi della biomeccanica del paziente nel suo percorso di riabilitazione.

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LA STORIA DI DESIRÈ CURATA AL DIPARTIMENTO RIZZOLI-SICILIA

Una grave scoliosi antalgica le impediva una normale deambulazione e ogni forma di relazione sociale

Comincia così un lungo pellegrinaggio in diverse strutture sanitarie dove le indicazioni sono sempre le stesse, ginnastica posturale e busto, ma passano i mesi e le condizioni di Desirè non fanno altro che peggiorare. Quando la famiglia ha già le valigie pronte per Milano arriva la svolta, grazie al l Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria diretto dal dottor Giovanni Pignatti.

Qui, dopo una prima visita, la ragazza viene presa in carico e seguita dal dottor Angelo Toscano, dirigente medico del reparto di ortopedia generale specializzato in chirurgia delle deformità del rachide. Toscano comprende subito che la

gravità della condizione della ragazza non può essere determinata da una scoliosi primitiva. Ci deve essere qualcos’altro, una causa nascosta che costringe Desirè in quella posizione innaturale. Dopo accurate indagini diagnostiche emerge il sospetto di un’ernia del disco a livello lombare, confermata anche da una risonanza magnetica. Evento rarissimo per una ragazza di soli 13 anni ma che, secondo il team del Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria, è certamente la causa che ha scatenato una così grave condizione. Si tratta di una scoliosi secondaria, bisogna intervenire chirurgicamente.

Viene così effettuata una discectomia – trattamento chirurgico mininvasivo - per la rimozione dell’ernia del disco e già il giorno dopo Desirè presenta una postura migliore. Il Dipartimento di Bagheria continua ad assistere la giovane paziente, letteralmente passo dopo passo, associando alla fisioterapia un trattamento psicoattitudinale per aiutarla ad uscire da quella condizione di paura del dolore talmente consolidata

PRIMA dell’intervento

DOPO l’intervento

che le impediva di correggere la sua posizione.

Nel giro di 6 mesi la ragazza è tornata in posizione eretta e, dopo 1 anno, il team del Rizzoli comunica alla famiglia l’avvenuta e completa guarigione.

MALATTIE RARE

Luca Sangiorgi a Strasburgo per ERN BOND 21 ottobre – Il direttore della struttura Malattie Rare Scheletriche del Rizzoli e coordinatore della rete ERN BOND (European Reference Network on Rare Bone Diseases) Luca Sangiorgi ha partecipato a Strasburgo, Francia, ha una tavola rotonda con altri coordinatori ERN e con Veronique Trillet-Lenoir (nella foto al centro), Membro del Parlamento Europeo e compo-

│RUBRICA DELL’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA

nente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e della Commissione speciale per la lotta contro il cancro. Obiettivo dell’incontro la discussione sul trattamento delle malattie rare e sulle politiche dell’Unione Europea per affrontarle.

IOR IN T Giovedì 28 ottobre - La professoressa Lisa Berti della Medicina Fisica e Riabilitativa del Rizzoli ospite al TGR dell’Emilia-Romagna, RAI 3, in occasione della giornata nazionale della fisiatria

Rubrica dedicata alle illustrazioni realizzate dalle disegnatrici e dai disegnatori dell’Istituto per gli articoli scientifici dei ricercatori IOR. Gli eredi di Remo Scoto, che ha segnato la storia del disegno scientifico della prima metà del Novecento.

IOR IN T Lunedì 11 ottobre – Il direttore della Clinica ortopedica 1 Cesare Faldini in collegamento a Il Mio Medico, TV2000, per parlare delle terapie all’avanguardia per curare l’artrosi dell’anca

Illustrazione di Silvia Bassini Articolo: Anatomic and Nonanatomic Double-Bundle Anterior Cruciate Ligament Reconstruction: An In Vivo Kinematic Analysis Di Stefano Zaffagnini, Giulio Maria Marcheggiani Muccioli, Cecilia Signorelli, Nicola Lopomo, Alberto Grassi, Tommaso Bonanzinga, Marco Nitri and Maurilio Marcacci Pubblicato su: The American Journal of Sports Medicine - Am J Sports Med published online February 11, 2014

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I RIT DAYS, una due giorni di studio e confronto dedicata alle attività del Dipartimento Rizzoli-RIT, si sono svolti a Bertinoro il 15 e il 16 ottobre. I lavori si sono aperti con i contributi di Irene Quattrini e Nicola Fazio della Direzione Scientifica del Rizzoli e di Jacopo Faranda Cordella del Clinical Trial Center che hanno portato aggiornamenti rispettivamente su produttività scientifica, sul ruolo del Technology Transfer Office negli IRCCS e sulle linee guida dei trial clinici. Nel pomeriggio i ricercatori del RIT si sono

FRANCESCO RIZZOLI E I SUOI LASCITI

Il testamento di Francesco Rizzoli sarà esposto presso la Biblioteca Umberto I del Rizzoli fino a mercoledì 15 dicembre.

Circolo Culturale Ricreativo IOR Continua la campagna di tesseramento per l’adesione al Circolo Ricreativo Culturale IOR. Le iscrizioni possono essere effettuate nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 11.00 alle 14.30 presso la Sede del Circolo, in Ospedale, via Pupilli n.1.

La quota associativa è di 12 euro annuali da versare in contanti o con addebito sullo stipendio.

L’iscrizione consente di partecipare a tutte le iniziative socio culturali in programma per i prossimi mesi, usufruire delle convenzioni e sconti ARCI, ricevere il gadget natalizio. Al momento dell’iscrizione verrà consegnato un questionario da compilare e restituire alla portineria dell’Istituto con suggerimenti e proposte che potranno essere attivate nel corso del prossimo anno.

Si rammenta infine a tutti i dipendenti e frequentatori dell’Istituto che, per poter accedere al Bar del Circolo Aziendale, in base alle vigenti norme statutarie, si deve essere in possesso della relativa tessera associativa annuale.

Circolo Culturale Ricreativo APS ARCI

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C’era

succeduti nella presentazione plenaria di un progetto finanziato per ciascuno dei laboratori del Dipartimento. Il dottor Giovanni Barbanti Brodano del reparto di Chirurgia vertebrale ha discusso con la platea le opportunità, le sfide, le proposte per il superamento dei potenziali ostacoli nella collaborazione tra attività clinica e ricerca, con alcune indicazioni condivise di collaborazione fattiva tra clinici e ricercatori cui si darà seguito nei prossimi mesi. A seguire, sei tavoli di lavoro su argomenti di interesse generale che sono stati esposti alla platea con proposte operative. Per il prof. Nicola Baldini, direttore del RIT, l’intento è stato quello di promuovere l’interdisciplinarietà e l’integrazione dei ricercatori all’interno del Dipartimento, l’obiettivo a medio termine quello di proporre Review Paper sui temi scientifici dei tavoli. I lavori, che vedono riuniti insieme i ricercatori afferenti ai diversi laboratori, sono già partiti.

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RIT DAYS, IL DIPARTIMENTO A BERTINORO

COME NACQUE UN CAPOLAVORO

Presso l’Archivio di Stato di Bologna vi è il giacimento archivistico del soppresso Convento di San Michele in Bosco. Gli storici e gli studiosi considerano questo Archivio olivetano non solo indispensabile per la Storia del monastero ma per la storia di Bologna e non solo, visti gli avvenimenti ed i personaggi internazionali che entrarono nella vita di San Michele in Bosco, per la verità non sempre ospiti graditi. Ma l’Archivio è importante anche per la storia artistico monumentale. Ecco cosa si legge nell’anno 1587, 3 Novembre: “memoria della determinazione datta dalla R.R. Monaci di S.Michele in Bosco di fabbricare di nuovo il chiostro detto già del Pino et ora di Mezzo terminato poscia nell’anno 1590 con spesa di lire 2.220 colla direzione di Pietro Fiorini”.

Meno di tre anni per fare il chiostro che oggi vediamo non è poi tanto, anche perché il chiostro di mezzo originariamente era dipinto, lo apprendiamo leggendo in data 1588 “Obbligazione da Cesare Baglioni pittore di dipingere le quattro facciate del chiostro detto del Pino nel Monastero R,R. di San Michele in Bosco per prezzo di lire 280”. Purtroppo le pitture del Baglioni in parte furono compromesse durante le soppressioni napoleoniche, quando il monastero fu trasformato in carcere. Al momento della trasformazione in ospedale, fine ‘800, le pomene Etalia”. L’arpitture erano divenute totalmente illeggibili. tista ha realizzato In data 1539 si apprende che “memoria della spesa fatta dalli R.R. Monaci di San Michele in questo dipinto in olio Bosco per il loro refettorio nuovo con pitture su tela come omaggio di Giorgio Aretino per scudi 259 e con i banchi alla creatività straordifatti da Luca Fiorentino per più di scudi 300”. Il naria e generosa che citato pittore Giorgio Aretino sarebbe Giorgio attraverso il tempo Vasari che dipinse le grandi tre tavole, di cui, risulta un valore culoggi, due sono alla Pinacoteca di via Belle Arti, turale sempre propouna è sparita durante le soppressioni, quella presente è una copia. L’allora giovane Vasari sitivo, in riferimento giunse a Bologna su segnalazione, leggi racco27 settembre – La al tempo che Vasco mandazione, ai monaci di San Michele in Bosco professoressa Sabina dedica ai piccoli ricodel loro Abbate Generale della casa madre di Capraro, Accademia verati dell’Istituto con Monte Oliveto. Questa chiamata suscitò le ire delle belle arti di Bre- l’associazione Ansabdei pittori bolognesi che fecero al Vasari ogni ra, ha donato all’Isti- bio di Dario Cirrone dispetto con corredo di giudizi negativi del suo tuto Rizzoli un ritratto nell’ambito della Star operato artistico. Il Vasari per giunta, questa del cantautore Vasco Therapy. volta in modo del tutto accidentale, mentre dipingeva cascò giù da una impalcatura. NelRossi intitolato “Mella nota di spesa non c’è traccia dell’allievo del Vasari Cristoforo Gherardi detto il “Doceno” Autorizzazione del Tribunale di Bologna autore del bellissimo fregio, purtroppo in parn. 7715 del 29 Novembre 2006 te compromesso (si pensi che durante le sopRivista mensile, n. 178 anno 15, novembre 2021 pressioni l’attuale sala Vasari fu trasformata in a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna una lavanderia). Con tutta probabilità Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna il compenso al Cristofori era compreso tel 0516366703 fax 051580453 in quello del Vasari. Naturalmente gli e-mail: iornews@ior.it arrabbiatissimi pittori bolognesi disseDirettore responsabile ro ai quattro venti che l’allievo CristoSara Nanni fori era meglio del Maestro Vasari. Il 17 Comitato di redazione Giugno 1602 l’Abbate Onorato Velli da Alice Capucci (coordinamento editoriale), il via alla costruzione del “… chiostro Mina Lepera, ad otto facce con la cisterna ed i suoi Andrea Paltrinieri ornamenti, con la spesa di lire 2.585” Progetto grafico ed inoltre “lire 900 per far dipingere Cristina Ghinelli il chiostro”. Subito successiva fu la Fotografie Sala Vasari costrizione della foresteria per accoLorenz Piretti gliere gli ospiti illustri che pernottaStampa vano nel convento, ambiente principale l’atCentro Stampa IOR tuale Sala Bacchelli. Dalla lettura dell’archivio assistiamo, fra cinque e seicento, al grandioso Hanno collaborato ampliamento del Convento di San Michele in Silvia Bassini, Maria Pia Cumani, Milena Fini, Bosco, che era iniziato sin dalla fine del ‘400 con Annamaria Milanesi, Andrea Paltrinieri, Annamaria Paulato, Pamela Pedretti, Angelo Rambaldi, Luca Sangiorgi, la grande loggia del primo piano.

UN DIPINTO PER L’OSPEDALE

Francesca Schirru, Patrizia Tomba, Daniele Tosarelli Chiuso il 19 maggio 2021 - Tiratura 1000 copie

Angelo Rambaldi

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