IORNews July 2021

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luglio 2021

IOR NEWS

n° 174

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA - ROMAG NA Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

RIZZOLI 125-40 IRCCS

Le celebrazioni per i 125 anni dalla nascita dell’Istituto Ortopedico e i 40 anni di riconoscimento di IRCCS

28 GIUGNO

Nella cornice unica del Chiostro Ottagonale dei Carracci, impreziosito da una scenografia di luci di grande effetto, e in diretta sul Piazzale di San Michele in Bosco al cospetto del celebre Belvedere, si è svolto l’evento celebrativo a 125 anni esatti dalla fondazione dell’Istituto. Con il direttore generale Anselmo Campagna e la direttrice scientifica Maria Paola Landini presenti le istituzioni metropolitane con gli assessori alla sanità di

Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna Raffaele Donini e Giuliano Barigazzi, il prorettore dell’Alma Mater Mirko Degli Esposti, il generale Davide Angrisani del Comando dei Carabinieri dell’Emilia-Romagna. Ad aprire la serata il video “PermeilRizzoliè”, poi il concerto del Quartetto Italiano di Sax, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della rassegna Musica con Vista promossa dalla Fondazione Musica Insieme.

24 GIUGNO

IL VIDEO

Nel giorno dell’anniversario dei 40 anni del riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, il giardino ottocentesco alle spalle del busto di Francesco Rizzoli ha accolto l’evento “Una passeggiata nella Ricerca del Rizzoli”: l’esposizione delle principali attività scientifiche condotte dai ricercatori in collaborazione coi clinici, con l’illustrazione dei risultati raggiunti in ambito biologico e tecnologico e le prospettive dei progetti in corso nel contesto degli scenari futuri della ricerca internazionale.

Parole e immagini di persone legate all’Istituto che hanno voluto raccontare il Rizzoli.

Il video è stato proiettato in anteprima in apertura di serata il 28 giugno, poi diffuso sui canali social dell’Istituto.

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ITALIAN SARCOMA GROUP

Nel nuovo Comitato Direttivo numerosi professionisti del Rizzoli, vicepresidente Toni Ibrahim

È stato nominato il nuovo comitato direttivo dell’Italian Sarcoma Group, associazione senza scopo di lucro che si occupa di ricerca nell’ambito dei sarcomi. Il direttore dell’Osteoncologia, sarcomi dell’osso e dei tessuti molli e terapie innovative del Rizzoli Toni Ibrahim ha assunto la carica di vicepresidente dall’associazione. Membri del comitato altri quattro professionisti dell’Istituto ortopedico che ricoprono diverse specialità, segno che la ricerca per il trattamento e la cura dei sarcomi richiede una multidisciplinarità specifica: il dottor Giuseppe Bianchi della Clinica ortopedica oncologica, il responsabile dell’Anatomia e istologia patologica Marco Gambarotti, l’infermiera Daniela Sabbi del reparto di Osteoncologia e la dottoressa Katia Scotlandi che guida il Laboratorio di oncologia sperimentale dell’Istituto.

L’Associazione, costituitasi formalmente nel 2002 ma nata come gruppo di lavoro già nel 1997, vuole migliorare la cura dei pazienti affetti da sarcoma, attraverso la personalizzazione delle cure, la definizione di protocolli terapeutici e diagnostici, l’approfondimento delle conoscenza della patogenesi e della progressione tumorale con protocolli di ricerca, l’informazione ai cittadini per contribuire anche a una precoce diagnosi della malattia. L’Italian Sarcoma Group promuove rapporti di collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali, incentiva l’attività di ricerca nell’ambito dei sarcomi coinvolgendo diverse figure professionali e divulgando, attraverso numerosi canali, le conoscenze acquisite per raggiungere un comune standard di trattamento.

INCONTRI SCIENTIFICI RIT

NUOVE FRONTIERE NEL TRATTAMENTO DEL RACHIDE CON GIANLUCA VADALÀ 29 giugno – L’appuntamento organizzato dal Dipartimento Rizzoli-RIT in aula Manzoli con anche la possibilità di collegamento online è stato dedicato alle nuove frontiere nel trattamento del rachide: dal laboratorio al letto del paziente. Relatore il dottor Gianluca Vadalà, Assistant Professor in Chirurgia ortopedica, a capo del Laboratorio di Ortopedia rigenerativa del Dipartimento di ortopedia e traumatologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e presidente di EORS, la Società europea di ricerca in ortopedia.

Vadalà ha parlato di modelli in vitro 3D per la valutazione della degenerazione del disco intervertebrale e delle strategie per la sua rigenerazione.

Strategie non chirurgiche per il trattamento delle malattie della colonna vertebrale e di approcci chirurgici innovativi che combinano tecniche robotiche e biomateriali di nuova sintesi per migliorare l’accuratezza e l’esito degli interventi di chirurgia vertebrale.

CORRETTA CIFOSI DI CENTO GRADI Grazie alla rimozione di due vertebre toraciche non contigue

È stata eseguita al Rizzoli la rimozione simultanea di due vertebre toraciche non contigue per riportare dritta la colonna vertebrale di una paziente costretta in sedia a rotelle a causa di una gravissima cifosi che determinava una curva di oltre cento gradi considerata fino a oggi inoperabile.

La paziente di 54 anni era andata incontro a una fusione patologica (anchilosi) di cinque vertebre toraciche: la colonna vertebrale incurvandosi in avanti aveva determinato una cifosi che non le permetteva di stare in piedi e camminare. A nulla erano valsi i numerosi interventi che aveva subito, e la deformità era considerata non più operabile per gli elevatissimi rischi di lesione del midollo spinale, imprigionato all’interno della curva.

L’intervento, unico nel suo genere, è stato eseguito dall’equipe del professor Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica 1 dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, affiancato da anestesisti, rianimatori, neurofisiologi e infermieri, ed è durato circa 8 ore.

Innovazione assoluta per questo tipo di intervento l’utilizzo di una tecnica in 3D di ricostruzione della colonna deformata partendo dalla TAC della paziente, che ha permesso di pianificare la rimozione delle due vertebre e “guidare” la correzione senza ledere il midollo spinale, con un movimento di correzione di oltre novanta gradi in un singolo intervento. “Un risultato fino a oggi impensabile - specifica Faldini - ottenuto combinando la tradizione nella ricerca ortopedica, il Rizzoli ha compiuto da poco 125 anni,

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con tecniche altamente innovative, per offrire una possibilità di correzione chirurgica a quelle rare scoliosi e cifosi fino a oggi considerate inoperabili per la loro gravità. Situazioni fortunatamente rare, ma gravemente menomanti per i pazienti: se la colonna si deforma oltre novanta gradi, cioè compie un angolo retto, da verticale diviene orizzontale, rendendo impossibile stare in piedi, e avere una vita di relazione accettabile. Questi pazienti, pur avendo il midollo spinale integro, hanno il controllo volontario delle gambe ma non riescono a utilizzarle e sono costretti a sedere a causa della forma della loro spina dorsale. “ Dalla TAC della paziente è stato possibile eseguire una ricostruzione in 3D della deformità per pianificare la rimozione dell’ottava e della dodicesima vertebra toracica, e simulare la manovra di riallineamento della colonna senza ledere il midollo spinale.

Sono state inoltre progettate sulla TAC della paziente dodici maschere, che, costruite attraverso la stampa 3D, hanno permesso di applicare le viti nelle vertebre attraverso i peduncoli, compromessi dalla deformità e dai precedenti interventi.

Uscita dalla sala operatoria la paziente, dopo un breve periodo in terapia intensiva, è stata assistita nel reparto di degenza dal personale infermieristico: in piedi dopo sette giorni dall’intervento, sta seguendo un percorso di riabilitazione.

luglio 2021 - IORNEWS

IOR IN T Venerdì 16 luglio - Il dottor Massimiliano Mosca della Clinica 2 ospite a “Unomattina Estate”, RAI 1, per parlare delle patologie legate al piede

IL RIZZOLI A INNOVABIOMED

Focus sulla personalizzazione degli interventi ortopedici Si è svolto a Verona il 2 e il 3 luglio “Innovabiomed”, evento per l’innovazione biomedicale dedicato al confronto tra esperti della produzione di dispositivi, medici, professionisti, ricercatori.

Il Rizzoli ha partecipato organizzando il convegno “La manifattura digitale in chirurgia ortopedica” moderato da Nicola Fazio della direzione scientifica IOR, con gli interventi del direttore del Laboratorio di Analisi del Movimento ing.

Alberto Leardini sulle esperienze di stampa 3D per ortopedia personalizzata al Rizzoli, e di Francesco Castagnini sui materiali e la pianificazione pre-operatoria, mentre gli aspetti specifici della manifattura digitale in chirurgia vertebrale e nella ricostruzione del bacino sono stati presentati rispettivamente dai chirurghi del Rizzoli Gisberto Evangelisti e Costantino Errani.

I trattamenti ortopedici standard offrono risultati soddisfacenti soprattutto nelle tipologie di intervento più comuni e maggiormente eseguite. Nel caso di trattamenti più complessi, dove i più classici dispositivi non rispecchiano precisamente le caratteristiche proprie dell’anatomia, si assiste a un più elevato tasso di fallimenti. Per far fronte a questi problemi, una maggiore personalizzazione dei trattamenti ortopedici è necessaria, e ciò sembra sempre più praticabile mediante l’utilizzo di nuove tecniche digitalmente assistite, come la stampa 3D e le simulazioni preoperatorie: pianificazioni preoperatorie tramite ricostruzioni 3D delle lesioni e produzione di sostituti ossei o articolari tramite manifattura digitale sono tra i principali ambiti di sviluppo clinici del Rizzoli.

Svariate esperienze cliniche sono già mature, con molti pazienti coinvolti e operati con successo. Si tratta di ricostruzioni muscoloscheletriche di bacino e ginocchio, ricostruzioni di gomito e spalla, sostituzioni vertebrali e protesi di caviglia personalizzati e adattati a ogni singolo paziente, che permettono un recupero funzionale più veloce e una maggiore stabilità dell’impianto, laddove non esistono in commercio sostituti in grado di adattarsi alle particolari anatomie delle lesioni operate.

│RUBRICA DELL’ILLUSTRAZIONE SCIENTIFICA Rubrica dedicata alle illustrazioni realizzate dalle disegnatrici e dai disegnatori dell’Istituto per gli articoli scientifici dei ricercatori IOR. Gli eredi di Remo Scoto, che ha segnato la storia del disegno scientifico della prima metà del Novecento.

Illustrazione di Silvia Bassini Technical variables of ACL surgical reconstruction: effect on post‑operative static laxity and clinical implication.

Knee Surgery, Sports Traumatology, Arthroscopy - Springer 2016 S. Zaffagnini - C. Signorelli - T. Bonanzinga - T. Roberti Di Sarsina - A. Grassi - A. Budeyri G. M. Marcheggiani Muccioli - F. Raggi - L. Bragonzoni - N. Lopomo - M. Marcacci

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La riduzione estiva dell’attività è programmata quest’anno da sabato 31 luglio a domenica 22 agosto.

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LE API IN PEDIATRIA!

Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7715 del 29 Novembre 2006 Rivista mensile, n. 174 anno 15, luglio 2021 a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna tel 0516366703 fax 051580453 e-mail: iornews@ior.it Direttore responsabile Sara Nanni Comitato di redazione Alice Capucci (coordinamento editoriale), Umberto Girotto, Mina Lepera, Andrea Paltrinieri Progetto grafico Cristina Ghinelli Fotografie Lorenz Piretti Foto chiostro 28 giugno Marco Gamberini Stampa Centro Stampa IOR Hanno collaborato Silvia Bassini, Maria Pia Cumani, Sante Garofani, Riccardo Meliconi, Annamaria Milanesi, Annamaria Nicolini, Andrea Paltrinieri, Annamaria Paulato, Pamela Pedretti, Angelo Rambaldi, Francesca Schirru, Patrizia Tomba, Stefano Zaffagnini Chiuso il 18 luglio 2021 Tiratura 1000 copie

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Segnalazioni alla redazione: iornews@ior.it 051 6366819

LE ALTRE DUE INAUGURAZIONI A BOLOGNA DEL RE, DELLA REGINA E DEL PRINCIPE EREDITARIO

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Il 20 maggio la Scuola Primaria del Rizzoli ha partecipato alla Giornata Mondiale delle Api con un’iniziatica nel reparto di Ortopedia Pediatrica grazie al kit “L’Ape Fiorella ti chiama all’avventura: vieni a cercarla nel suo dolce mondo” ricevuto dalla Soroptimist International Club Bologna e Parma.

Le insegnanti hanno presentato i contenuti sensibilizzando i piccoli e grandi degenti su temi di carattere ambientale in forma di gioco: divertendosi sono state acquisite capacità di osservazione e metodi di lavoro per l’approfondimento dell’argomento.

Sono stati dati alcuni consigli per aiutare il pianeta e nello specifico si è parlato dell’importanza della biodiversità, con massimo gradimento da parte di tutti i partecipanti.

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L’iniziativa della Scuola IOR con Soroptimist

Come è ben raccontato e illustrato, anche con materiale storico inedito, in una bella pubblicazione a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, il 28 Giugno 1896 fu per Bologna una giornata eccezionale. Alla presenza del Re Umberto I, della Regina Margherita e dell’erede al trono Vittorio Emanuele III, si realizzò il sogno di Francesco Rizzoli, un ospedale ortopedico che rappresentava il massimo dell’innovazione medica e della tecnologia. Il tutto all’interno di quello che era stato un Convento, di cui furono rispettate, anzi restaurate al meglio e rese funzionali alla modernità, le parti artistiche.

Quel giorno la coppia reale fu anche chiamata a inaugurare il monumento a Marco Minghetti. Statista dell’Italia unitaria, bolognese, Minghetti aveva avuto un importante passaggio nella sua vita che lo legava a San Michele in Bosco, di cui si è già in parte raccontato in questa nostra rubrichetta, ma che oggi, in questa ricorrenza dei 125 anni, è bene ricordare. Marco Minghetti era un cattolico liberale che come tanti altri, sia cattolici che laici (addirittura Giuseppe Mazzini), furono affascinati dal primo triennio (1846-1848) del pontificato di Papa Pio IX. Proprio nel 1848 Pio IX con l’aiuto del grande giurista Pellegrino Rossi aveva creato le premesse di una Costituzione nel suo Stato e pure un Parlamento, presieduto da un laico, appunto Pellegrino Rossi. L’idea guelfa era una confederazione degli Stati italiani, presieduta dal Papa. Ma a Roma, e non solo, le cose, nel 1848, presero una piega insurrezionale.

Il giorno stesso dell’inaugurazione del Parlamento romano, Pellegrino Rossi, futuro primo Ministro, fu accoltellato e una folla di rivoltosi diede l’assalto al Quirinale, il Papa si salvò fuggendo travestito. Pio IX per il resto del suo lunghissimo pontificato fu il più deciso oppositore all’unità dell’Italia sotto la corona dei Savoia. Minghetti, che doveva fare parte del Governo dell’assassinato Rossi, fuggì da Roma.

Emigrò in Piemonte dove divenne apprezzato collaboratore di Cavour. Ma i suoi rapporti con il Papa rimasero buoni. Quando Pio IX nell’estate del 1857 giunse a Bologna per quella che sarà la sua ultima visita alla città come Papa Re, alloggiò per due mesi in San Michele in Bosco, che divenne una sorta di papato in trasferta. Fu allora che Marco Minghetti decise di cercare di convincere il Papa a mitigare la sua ostilità contro i progetti di unificazione dell’Italia. L’udienza fu subito concessa, e avvenne con tutta probabilità negli appartamenti papali che erano limitrofi a quella che era divenuta la “sala del trono papale” ovvero l’attuale biblioteca. Ma l’esito dell’incontro fu per Minghetti deludente, così scrive “io scendeva lentamente da quel colle sotto il cielo stellato (...) oramai le sorti erano gettate, ogni speranza era tornata vana. Il Papa mi era apparso infastidito di ogni novità, riluttante ad ogni riforma, deciso a seguire la sua via imperturbabilmente contraria all’idea italiana”. Una lapide oggi sopra l’ingresso della Day Surgery ricorda l’importante avvenimento. Dopo il Rizzoli e il monumento di Minghetti, il Re, la Regina e l’erede, in quel fatidico 28 Giugno 1896 inaugurarono anche la monumentale scalea della Montagnola a fianco di porta Galliera. Sul monumento a Minghetti, gli imitatori del Pasquino romano dissero e scrissero che Minghetti con la mano sinistra che tiene il cappello sembra voler chiedere l’elemosina (una cattiveria!).

Marco Minghetti

Angelo Rambaldi

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