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izzoli R IOR NEWS
agosto 2018
n° 139
LETTERA AL CORRIERE
PROGETTO ATLANTIS
Abbiamo letto con stupore e rammarico l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera lunedì 23 luglio in cui si rappresenta una situazione di declino dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Vogliamo affermare con forza che non è così. Il Rizzoli nel suo complesso è il centro ortopedico più importante d’Italia, sia dal punto di vista clinico che da quello della ricerca scientifica. È punto di riferimento regionale e nazionale per i casi ortopedici più complessi che difficilmente trovano soluzione altrove. Le affermazioni dell’articolo hanno provocato profonda amarezza nel nostro Istituto. Il personale del Rizzoli ha un livello di competenza altissimo, riconosciuto a livello internazionale. Non a caso i nostri professionisti ricoprono incarichi di primo piano nelle società scientifiche di riferimento e negli editorial board delle principali riviste scientifiche di settore. La trasmissione del sapere avviene con continuità e l’avvicendamento dei primari non provoca alcun indebolimento del profilo complessivo di competenze dell’Istituto. Da sempre il Rizzoli ha vissuto l’uscita per raggiunti limiti d’età di grandi medici, ma la sua forza sta nella capacità di sostituirli con professionisti altrettanto validi nel proseguire una scuola ortopedica di rilevanza nazionale e internazionale. Abbiamo voluto, come direttori e responsabili di reparti e laboratori di ricerca del Rizzoli, esporci in prima persona perché crediamo sia essenziale fornire informazioni corrette e trasparenti per le scelte di salute dei cittadini di questo Paese. E perché siamo orgogliosi del lavoro nostro e dei nostri collaboratori e di essere parte della storia e del futuro di questo Istituto. La nostra eccellenza continua a essere al servizio dei pazienti, che devono essere al centro dell’attività di ogni ospedale pubblico. Nicola Baldini, Maria Grazia Benedetti, Stefano Bonarelli, Pierina Calderoni, Dante Dallari, Davide Maria Donati, Cesare Faldini, Alessandro Gasbarrini, Alberto Leardini, Erminia Mariani, Piero Picci, Giovanni Pignatti, Roberto Rotini, Stefano Stilli, Stefano Zaffagnini, Carla Renata Arciola, Battista Borghi, Milena Fini, Tiziana Greggi, Brunella Grigolo, Alessandra Longhi, Riccardo Meliconi, Marco Nigrisoli, Michele Rocca, Luca Sangiorgi, Susanna Stea, Fulvia Taddei
di un programma di osservazione ospedaliera promosso dall’omonima organizzazione americana, che si occupa di educazione e formazione sanitaria di studenti universitari, in Italia anche a seguito di un accordo con il Ministero della Salute. Gli studenti sono stati accolti nei reparti e nei laboratori dell’Istituto, scelto per le sue caratteristiche di eccellenza clinica e scientifica nota a livello internazionale.
La risposta di direttori e responsabili di reparti e laboratori di ricerca Da Stati Uniti e Canada al Rizzoli del Rizzoli, inviata al Corriere della Sera in data 25 luglio con il titolo “I grandi primari in fuga verso la sanità privata?”, pubblicata sul Da maggio a luglio tre gruppi di studenti provenienti da Stati Uniti e Canada Corriere di Bologna il 29 luglio hanno trascorso un periodo al Rizzoli nell’ambito dell’Atlantis Project. Si tratta
QUATTRO SCENARI PER LA SANITÀ DEL FUTURO A BOLOGNA Presentato il documento del Nucleo Tecnico di Progetto. Parte un percorso di informazione e consultazione aperto a tutti “Forme di integrazione nell’Area metropolitana di Bologna” è il documento acquisito dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di Bologna nella seduta del 16 luglio scorso (e presentato alla stampa il giorno successivo). Elaborato dal Nucleo Tecnico di Progetto, di cui fa parte la Direzione del Rizzoli, disegna quattro scenari per il futuro della sanità metropolitana: la realizzazione di Accordi di programma per esercitare funzioni di programmazione e di alta gestione attraverso un Organo di governo comune tra
le Aziende metropolitane; un soggetto giuridico autonomo di tipo Consortile al quale le Aziende rimettono le risorse necessarie per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di interesse comune; una nuova Azienda Ospedaliero-Universitaria, centro per il trattamento di patologie complesse a vocazione chirurgico-interventistica e polo di riferimento nazionale per la ricerca traslazionale e la didattica, che si propone come terzo IRCCS dell’area metropolitana, nella quale far confluire le alte specialità del Policlinico di S. Orsola e
dell’Azienda USL di Bologna; un’Azienda di nuovo tipo, Sanitario-Universitaria, per la piena integrazione di assistenza, didattica e ricerca nei livelli territoriali e ospedalieri distrettuali di riferimento. Il documento sarà oggetto di un percorso di ascolto e confronto attraverso incontri diretti in autunno e uno spazio di consultazione online è già attivo sul sito del Comune di Bologna al link partecipa.comune.bologna.it