PREALPI iEdition 08

Page 1

TURISMO EDIZIONI & officinadanova

iEdition n. 08


Sommario Benvenuto nel mondo di PREALPI iEdition ibook magazine multimediale Sfogliando queste pagine potrai trovare interessanti spunti e informazioni su nuovi itinerari scelti per il tuo sport preferito. Per una migliore visualizzazione dei testi, orientare l’iPad in verticale; questa modalità limita l’utilizzo di gallery, immagini e altre funzioni multimediali. Versione formato PDF. Gallery fotografiche, video e altre funzioni multimediali saranno visualizzabili attraverso link che necessitano l’apertura di un browser e il collegamento alla rete internet. Potrai riconoscere i link e i collegamenti ipertestuali da cliccare dal colore rosso, per accedere alle gallery fotografiche , ai filmati e per visualizzare altri elementi multimediali, (identificabili anche dall’icona

)

Per restare in contatto e scoprire eventi e news, leggi il nostro Blog, segui i Twitt, diventa amico su Facebook e fan della pagina Prealpi iEdition, guarda i video nel canale PREALPI e consulta la gallery fotografica. Visita il blog prealpi.


MAIN PARTNER | OFFICINADANOVA

click

2


EDITORIALE

In leggero ritardo ma è arrivata. Finalmente è primavera! La stagione che ci consente di iniziare lunghe passeggiate, escursioni e quant’altro ci venga in mente di fare in montagna. Godiamoci, allora, il sole e i prati verdi, i fiori e tutte le meraviglie che la natura ci offre. Su questo numero, proponiamo altri interessanti spunti per allietare le vostre giornate con la mountain bike, in Valle Brembana o in Val di Sole oppure per una escursione, impegnativa, lungo il Sentiero della Pace o una più facile nel Parco della Val Sanagra. A proposito di Parchi naturali, abbiamo aggiunto alcune idee per visitare il Tirolo austriaco, a pochi chilometri dal nostro confine. Continuate a divertirvi lungo i sentieri delle vostre montagne, rispettando la natura e facendo sempre molta attenzione alla vostra incolumità. Vi invitiamo a inviarci i vostri racconti, le escursione, le giornate trascorse sulle vostre montagne preferite; la redazione leggerà con attenzione i contenuti e il più interessante sarà pubblicato nella sezione “Scritto da voi”, sul prossimo numero di PREALPI iEdition, magazine multimediale. Inviate i vostri commenti, idee e suggerimenti per migliorare la vostra rivista, scrivendo a mail.prealpi@gmail.com. Continuate a seguire le news, collegandovi al blog prealpi.wordpress.com e sulla pagina PREALPI iEdition di Facebook. Buona lettura. Marco Spampinato

3


4


NOTIZIE E CURIOSITÀ

NEWS a cura della Redazione

5


UCI MOUNTAIN BIKE WORLD CUP IN VAL DI SOLE

di ogni batteria passano i vari turni di qualificazione, sino alla finalissima). Le gare della Coppa del Mondo di MTB si

Ritorna la grande mountain bike! Dopo i Campionati Mondiali di

svolgeranno a Daolasa di Commezzadura, sui percorsi che hanno

Mountain Bike e Trial organizzati nel giugno 2008, la finalissima

ospitato, nel 2008 i Mondiali e nel 2010-2011-2012 le precedenti

della Coppa del Mondo 2011 e l’unica tappa italiana della Coppa

prove di Coppa del Mondo. Le discipline più spettacolari della

del Mondo 2012, la Val di Sole si conferma alla grande sul

Mountain Bike, in cui si sfidano i migliori specialisti del mondo.

massimo palcoscenico sportivo mondiale: il 13, 14, 15 e 16

Un condensato di adrenalina e spettacolo. La manifestazione si

giugno 2013 gli spericolati funamboli delle ruote grasse ritornano

svolgerà nell’area limitrofa all’impianto di risalita Daolasa-Val

infatti a Commezzadura per la prestigiosa World Cup. Le tre

Mastellina. Per consultare il programma completo, clicca qui.

attese gare in Val di Sole

Info www.valdisolebikeland.com

sono le uniche tappe italiane della prestigiosa World Cup, il massimo circuito internazionale della Downhill (ben sei gare distribuite tra Scozia, Andorra, Canada, Norvegia ed Austria), del Cross Country (5 gare in Repubblica Ceca, Andorra, Canada e Norvegia), e della nuovissima disciplina del Cross Country Eliminator, una spettacolare gara di cross country sprint su breve circuito di 1 km circa a giro, in cui competono quattro atleti a turno (i due più veloci 6


I RAGNI DI LECCO A PROWINTER

presidente del Gruppo alpinistico –. Far parte del nostro Gruppo significa essere al top”. Riguardo alla fiera Prowinter Palma

Finale “outdoor” per Prowinter 2013, con le immagini più

afferma: “A Bolzano ho potuto visitare una fiera vitale, molto

suggestive di imprese off limits sulle Alpi, in Africa, Medio Oriente

elevata dal punto di vista qualitativo. Prowinter ti aiuta a

e Sud America. I Ragni di Lecco hanno portato le loro

comprendere i segreti dei materiali e delle tecnologie di ultima

performance negli stand di Fiera Bolzano, completando il

generazione rivolte al mercato degli sport invernali”.

programma di eventi collaterali della tre giorni di fiera. Attraverso uno slideshow presso il Centro Congressi di Fiera Bolzano / Four Points Sheraton, Fabio Palma, presidente del Gruppo Alpinistico, e Luca Schiera, giovane ed ultimo acquisto del team, hanno condiviso con il pubblico le emozioni di due anni (2011 e 2012) di arrampicate, proseguendo nella tradizione di altissimo livello del sodalizio fondato nel 1946, che oggi conta un centinaio di associati. Parlando del gruppo degli alpinisti cresciuti sulle pareti di Grigna e Grignetta, la memoria va infatti subito a grandi nomi, che hanno fatto la storia dell’alpinismo: Riccardo Cassin, Luigino Airoldi, Romano Perego, Gigi Alippi e Pierlorenzo Acquistapace, Casimiro Ferrari, nonché Carlo Mauri e Walter Bonatti. Ma la performance più fresca riguarda la conquista della “Ovest alla Egger”, ultima via inviolata delle imponenti montagne patagoniche, la più impegnativa e difficoltosa via dell’ultimo decennio. L’impresa è stata portata a termine da Luca Schiera, Matteo Della Bordella e Matteo Bernasconi. “Per noi fare alpinismo significa misurarsi in sfide dall’esito mai scontato, che spesso richiedono anni di sacrifici – ha detto Fabio Palma, 7


21° GIIR DI MONT SKYMARATHON

salita, la più dura dell’intera gara con i suoi 5,5 km e un dislivello di quasi 900 metri, fino alla citata Bocchetta Larec, sulle pendici

Il Giir di Mont Sky Marathon è sicuramente una delle gare

del Monte Melasc. La Valvarrone si chiuderà così, e inizierà la

antesignane di questo sport che ora vede aumentare di anno in

lunga discesa di quasi 5 km in Valfraina che porterà all’Alpe

anno praticanti e aficionados, e l’appuntamento di Premana

Fraina (1.395 m), all’Alpe Caprecolo (1.360 m) e all’Alpe Rasga,

(Lecco) è tutt’ora uno dei più seguiti, una vera festa popolare con

ottavo alpeggio del percorso, a quota 1.090 metri. A questo

i “corridori del cielo” protagonisti, in programma quest’anno il 28

punto si sarà oltrepassata la metà della gara e avrà inizio la terza

luglio. Quello del Giir di Mont è un percorso di 32 km e con

e ultima salita, che traghetterà i corridori del cielo prima all’Alpe

l’imperioso dislivello di sole salite di 2400 metri, ma c’è anche

Premaniga (1.403 m) e poi in sequenza a toccare l’Alpe Solino

quello più abbordabile di 20 km e 1110 metri di dislivello della

(1.600 m), l’Alpe Piancalada (1.480 m) e l’ultimo alpeggio, il

Mini SkyRace, che incarna comunque le difficoltà della corsa in

dodicesimo, il Delaguaggio, a 1.690 metri di altezza. Intanto la

montagna e dello skyrunning e che amplia così lo spettro dei

corsa, quella per il pettorale, è già aperta e le iscrizioni si possono

partecipanti. Nel 2012 sono stati in 830 al via, una gara che ha

effettuare dal sito www.aspremana.it oppure su www.tds-

regalato emozioni a go-go ed alla fine il Giir di Mont si è

live.com. Numero massimo degli ammessi, 500 concorrenti per la

dimostrato nuovamente terra di conquista per stranieri, con le

Sky Marathon e 350 per la Mini SkyRace.

vittorie dell’americana Kasie Enman e dello spagnolo Tofol Castanyer Bernat. L’ASD Premana ha aperto ufficialmente le iscrizioni sul sito e, puntualmente, i primi appassionati hanno iniziato a prenotare i prestigiosi pettorali di una competizione che non è solo internazionale come le compete, ma fa parte a pieno titolo anche de La Sportiva Gore-Tex® Mountain Running® Cup. La gara sale fino ai 2.063 metri di Bocchetta Larec, che il 28 luglio si trasformerà in autentica arena sportiva in alta quota. Lo start è fissato in centro paese a Premana, poi il Giir di Mont condurrà gli skyrunners a toccare una dopo l’altra l’Alpe Chiarino, poi Barconcelli (1.386 m), Casarsa (1.180 m) e Forni (1.164 m). Dall’Alpe Vegessa, al 9° chilometro di gara, inizierà la seconda 8


13a GRANPARADISOBIKE

album fotografico, e poter pedalare all’interno di queste bellezze naturalistiche è già come un primo posto in classifica. Forse

Nei prati di Sant’Orso, a Cogne, la neve sta lasciando

Cogne sarà un po’ lontana dalle zone di appartenenza della

rapidamente spazio al verde, segno che la primavera sta

massa dei bikers, ma una bella pedalata in questi luoghi merita

finalmente prendendo piede anche in questo splendido scorcio

davvero, così come la squisita accoglienza turistica, con

della Valle d’Aosta che il 26 maggio aprirà simbolicamente, ma

un’attenzione specifica per gli sportivi. Dunque il 26 maggio la

non solo, le porte ai bikers. La tredicesima edizione della

GranParadisoBike presenterà alcune varianti interessanti. Cambia

GranParadisoBike, organizzata dall’Asd Sport in Paradiso e ora

un po’ la prima parte di tracciato, in particolare per la sezione

guidata da un giovane sportivo come Alberto Béthaz, per il 2013

agonistica piuttosto che per la “pedalata ecologica”. La gara è

sarà ritoccata nel percorso, per renderla ancora più vivace,

aperta sia ai tesserati FCI sia a quelli degli Enti della Consulta,

tecnica e spettacolare. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un

offrendo due opportunità, una competitiva di 45 km con 1450 metri di dislivello e una “pedalata ecologica”, decisamente meno impegnativa sulla distanza dei 20 km con 650 metri di dislivello. Il fulcro della gara, che ripropone a grandi linee il percorso della MarciaGranParadiso, la granfondo sugli sci stretti, è la cittadina di Cogne, un autentico polmone verde con le radici affondate appunto dentro il Parco Gran Paradiso. Dall’anno scorso la GranParadisoBike è inserita nel circuito Alpine Pearls MTB Cup: un affascinante circuito di gare di mountain-bike che nasce dalla volontà di mettere in rete alcune tra le più belle competizioni presenti nelle Perle delle Alpi. Info: www.granparadisobike.it 9


FOTOGRAFARE LA MONTAGNA

ai 12 anni. 15 - 16 giugno Pragelato: sui sentieri delle viole
 Dalla magnifica posizione del Rifugio Troncea nel Parco Naturale

Grazie alle tecnologie digitali la fotografia è diventata un mezzo

della Val Troncea si affronterà una passeggiata fotografica in

estremamente diffuso e accessibile. Per migliorare la qualità delle

famiglia lungo il "Sentiero del Plaisentif" che attraversa pascoli

proprie fotografie, la luminosità e il taglio delle inquadrature, per

variopinti, decorati dai colori accesi dei fiori e delle viole che

stupire i propri amici su Facebook e per conservare ricordi

danno al formaggio Plaisentif quell'aroma inconfondibile. Per gli

indelebili di una vacanza, Alpine Pearls, il consorzio di località

adulti riaffioreranno ricordi d'infanzia e per i piccoli saranno una

turistiche alpine che promuove la mobilità dolce, propone per

dolce scoperta della montagna. 29 - 30 giugno Ceresole Reale:

l’estate 2013 un fitto calendario di workshop fotografici rivolto alle

tra nuvole, laghi e marmotte. Passeggiata fotografica in famiglia

famiglie nelle più belle e delicate aree protette naturali. Un modo nuovo per conoscere e immortalare ambienti ecologici unici in collaborazione con Nikon, il tour operator Phototravel e i fotografi di natura Vogliono e Porporato, con la figlia Nora, che sapranno condurre adulti e bambini alla scoperta di paesaggi incontaminati. Durante i workshop verranno fornite le attrezzature più versatili e all’avanguardia con cui giocare, divertirsi e imparare quei piccoli segreti per delle fotografie mozzafiato. Ecco alcune delle proposte. 4 - 5 maggio A due passi dal Gran Paradiso.
 Si comincia esplorando Cogne e il verdissimo prato di Sant'Orso prima di inoltrarsi nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso raggiungendo in navetta la Valnontey con il suo unico giardino botanico di montagna. Il pernottamento avverrà nel confortevole Hotel Du Grand Paradis***. Il giorno seguente trasferimento con le navette alla borgata di Gimillan e passeggiata fotografica in famiglia lungo lo spettacolare e selvaggio vallone del Grauson al cospetto delle più alte vette nel massiccio del Gran Paradiso. Il pacchetto è rivolto a famiglie con bambini dai 4

Val di Cogne 10


nei contemplativi Piani del Nivolet sul versante piemontese del

sulle bellezze naturali del Parco Nazionale dello Stelvio e sul

Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra marmotte, ghiacciai e

maestoso ghiacciaio della Cima Piazzi. 31 agosto - 1 settembre

specchi d’acqua limpida che riflettono le nuvole. Un'escursione al

Forni di Sopra. Si comincia con una piacevole passeggiata per

lago Leytaz offrirà la possibilità di entrare in contatto con un

Forni di Sopra, borgata viva che crede nella mobilità dolce a

mondo di straordinari paesaggi da grande Nord. Pernottamento

impatto zero, nel cuore delle Dolomiti Friulane. Dopo il

al Rifugio Muzio. 3 - 4 agosto Valdidentro: natura da vivere

pernottamento presso l'Albergo Centrale, escursione fotografica

Escursione lungo la scenografica strada panoramica della

in famiglia lungo il Sentiero del Bambino nel cuore del Parco

Ferrovia Decauville utilizzata per la costruzione delle dighe per

Naturale delle Dolomiti Friulane. Info e iscrizioni: PHOTOTRAVEL

l’energia idroelettrica: una balconata priva di dislivello affacciata

by Leilaviaggi - info@phototravel.it - alpine-pearls.com ROCK MASTER FESTIVAL 31 agosto - 8 settembre 2013: queste le date della 27esima edizione del Rock Master Festival di Arco (TN), la manifestazione di arrampicata più importante del mondo. 10 giorni di grandi eventi sportivi e di iniziative outdoor dedicati ai campioni dell’arrampicata, a tutti gli appassionati e a chi vuole avvicinarsi agli sport all’aria aperta. Si confermano, in particolare, le tre grandi sezioni in cui si articolano i diversi eventi: Rock Master (le gare dei campioni nell’ormai mitico Climbing Stadium), RockJunior (l’appuntamento dedicato ai giovani e giovanissimi climber che è subito diventato un riferimento per il mondo dell’arrampicata giovanile) e ArcoRockLegends (vero e proprio Oscar dell’arrampicata). I primi a inaugurare le pareti dello stadio di arrampicata (dal 31 agosto al 1 settembre) saranno i più piccoli atleti del Rock Junior, evento per giovani climber che abbina alle

Val di Dentro 11


competizioni anche giochi con attività sportive propedeutiche

concorsi, conoscere le aziende leader del settore e testarne i

all’arrampicata, per i bambini e le loro famiglie. Le principali

prodotti. Il programma prevede inoltre le cosiddette

novità dell’edizione 2013 riguardano soprattutto il Climbing

“Experiences”: una serie di attività guidate in ferrate, trekking o

Village adiacente alla sede di gara: un grande, attrezzato e

percorsi di arrampicata in alcuni dei più noti percorsi del Garda

vivacissimo centro di aggregazione in cui il pubblico potrà

Trentino e, per i più piccoli, i “Vertical Campus”, una serie di

incontrare gli atleti, assistere a spettacoli, partecipare a sfide e

attività ludico-sportive dedicate ai ragazzi dai 5 ai 13 anni che consentiranno di cimentarsi, con l’aiuto delle Guide Alpine, nei primi rudimenti di arrampicata sui massi, percorsi acrobatici, vie ferrata, slackline. Per aggior namenti e informazioni: www.rockmasterfestival.com LES 2 ALPES: ESTATE A 2 RUOTE Famosa per lo sci estivo, Les 2 Alpes è altrettanto conosciuta per la pratica del Downhill, lungo le piste del comprensorio sciistico “invernale”. L’inaugurazione della stagione estiva, il 22 giugno, si apre quest’anno con una speciale discesa cronometrata in MTB, per festeggiare i 10 anni della pista Venosc. Dal 6 al 14 luglio, CRANKWORX: l’evento, organizzato a Whistler, ha scelto LES 2 ALPES per installarsi in Europa. Noto a livello internazionale e unico nel suo genere, si pone in pole position degli eventi MTB in Europa. Per una settimana dominano le competizioni di alto livello e amatoriali (dual style, DH, dual climb, slopestyle e best trick) con i TOP 30 Mondiali in MTB! Diverse novità per l’edizione 2013: FREE RAID CLASSIC (ex MONDIAL DU VTT FREE RAID CLASSIC VTT MAG in corso a Les 2 Alpes dal 2004) e l’apertura di CRANKWORX con una nuova gara: CANNONDALE ENDURO 12


LES 2 ALPES, una tappa della tournée “Enduro World Series”, 6 e 7 luglio. Dal 19 al 21 luglio, si svolgerà la 14a edizione della MOUNTAIN OF HELL “AMERICAN GRAFFITI”. Una corsa di MTB da discesa, aperta a tutti, con 2.500 metri di dislivello negativo, lunga circa 25 km su neve, ghiaccio, pietraia, roccia, sottobosco. les2alpes.com LE SEVEN SUMMIT CON GOOGLE STREETVIEW Per tutti coloro che desiderano visitale il campo base dell’Everest, comodamente seduti in poltrona, il gigante dei motori di ricerca offre una vista sulle vette più imponenti del mondo. Google ha aggiornato le proprie mappe con la funzione Streetview, per un tour virtuale sul Kilimanjaro, l’Aconcagua, l’Elbrus e campi base dell'Everest. Per chi, almeno una volta, ha immaginato di visitare queste montagne, dalle immagini si può ottenere una visione a 360 gradi, grazie al lavoro svolto dagli alpinisti di Google che hanno fatto un'escursione con fotocamere digitali leggere e lenti fisheye. Ora è possibile esplorare alcune delle più famose montagne della Terra, tra cui Aconcagua (Sud America), Kilimanjaro (Africa), il Monte Elbrus (Europa) e campo base dell'Everest (Asia) su Google Maps. Queste cime appartengono al gruppo di vette noto come le Seven Summits, le montagne più alte di ciascuno dei sette continenti. Se si vorrà arrivare in cima, però, si dovrà Mountain of Hell

abbandonare la comoda poltrona. Almeno, per ora... 13


ognuna con le sue caratteristiche e virtù. Proprietà che da tempo le Terme Merano valorizzano nei trattamenti del centro Spa & Vital. L’enagra, o enotera, è una pianta che con i suoi vivaci fiori gialli ricopre i prati in estate; da essa si ricava un olio benefico utilizzato nei trattamenti benessere. Alle Terme Merano è possibile provare l’Impacco corpo all’olio di enagra, che stimola il metabolismo, favorisce la rigenerazione cellulare ed è indicato per pelli secche e irritazioni cutanee (20 min. 39 euro). Chi sta pensando a un weekend a Merano può consultare nel sito delle Terme Merano le offerte delle strutture partner, che spaziano dagli appartamenti agli hotel di ogni categoria, situate sia a Merano che negli splendidi Aconcagua

dintorni. termemerano.it

LA STAGIONE DELLE ERBE ALPINE Alle Terme Merano immersi nell’aroma del fieno, inebriati dalle essenze dei fiori di montagna, massaggiati dai timbri caldi. Utilizzato nell’idromassaggio con i sali o senz’acqua associato con altre erbe alpine, il fieno è noto per le sue proprietà disintossicanti, calmanti e distensive. Ma non c’è solo il fieno. Con l’arrivo della primavera un mondo di erbe alpine ricopre le vallate dell’Alto Adige: aromatiche, medicinali, balsamiche, tutte naturalmente selvatiche, utilizzate in cucina come nella Spa, 14


15


MOUNTAIN BIKE

ALLA FORCELLA DI SPETTINO

di Gianpietro Giupponi

PRIME PEDALATE DI STAGIONE

16


Questo percorso a anello, che ha come partenza San Pellegrino

cemento che porta alla frazione Cà de Rizzi, dove abbandoniamo

Terme (368 m), in valle Brembana, prende quota passando per le

la pista per immetterci nella rotonda, direzione Antea (540 m).

frazioni di Santa Croce e Spettino, giungendo fino ai piedi del

Curviamo a destra, verso Santa Croce (778 m), pedalando su

Monte Gioco. Un’interessante discesa inedita, toccando la

pendenze regolari, catturando panoramiche suggestive su San

Frazione. Molini, ci porta a scavalcare la Valle Asnera, da dove, un

Pellegrino Terme e la corona di monti sovrastanti. Nel centro della

lunghissimo traversone sulle pendici di Dossena, arriva a San

frazione, (fontana vicino alla chiesa) al bivio, (7,9 km - 45 min -

Gallo, situato sul versante opposto. Una volta giunti a Spettino,

418 m di dislivello) saliamo a sinistra verso Spettino,

abbandonato l’asfalto, ci aspetta un’interminabile e

raggiungendolo rapidamente. Passiamo fra le case e all’incrocio

entusiasmante pedalata, su sentieri

curviamo a destra in direzione

e stradine sterrate, si sviluppano

Spettino Alto; davanti all’ultima

immersi in una ricca vegetazione,

abitazione, (fontana) a fianco di

con quasi totale ciclabilità.

d u e p a n c h i n e , i n fi l i a m o i l

Arrivando da Bergamo, al primo

sentiero che procede in modo

semaforo giriamo a destra,

pianeggiante fino a sfiorare una

attraversiamo il ponte e, dopo

stalla, in concomitanza di un

pochi metri, entriamo nell’ampio

b i v i o . Te n i a m o a s i n i s t r a

parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo

incrociando, poco oltre, una

a pedalare sulla pista ciclabile,

piccola sterrata che, verso

ricavata dalla sede dell'ex linea

destra, velocemente conduce

ferroviaria, in direzione di un

all’asfalto. Mentre risaliamo fra

ponticello. Passiamo a fianco del

prati ben curati la breve, ma

Grand Hotel e, continuando diritto,

ripida salita, godiamo di un

superiamo una galleria illuminata;

notevole panorama sulla media

in breve, siamo al ponte che

valle e, sotto di noi, vediamo

conduce a Dossena. Attraversiamo

Santa Croce. Giunti alla piccola

la strada asfaltata e saliamo, a

frazione Salvarizza a 923 m (12,1

sinistra, lungo il passaggio in

km - 1,20 ore - 570 m di 17


dislivello), seguiamo la bella stradina con fondo naturale, (al bivio a sinistra) fino all’inizio di un tratto cementato che porta a una tribulina. Giriamo a sinistra, attraversando una piccola piazzola, imboccando poi un bel sentiero marcato CAI che, intervallato solamente da qualche passo, porta a raccordarci con un tratturo (fontana). Raggiungiamo facilmente Cà Filippo e pieghiamo a destra su asfalto; inizialmente in piano, poi un ripido strappo ci conduce a un bivio. Superiamo un cancello metallico posto davanti a una casa, proseguendo a sinistra lungo lo sterrato che, in breve, termina alla Forcella di Spettino a 1.073 m, (15,4 km – 1,55 ore - 720 m di dislivello) punto panoramico della gita. Dalla piccola piazzola cementata vediamo la croce in vetta al Monte Gioco (1.366 m); scendiamo a destra in direzione di un

rovinati, ma subito dopo, sotto un piccolo capanno da caccia

cancello metallico e continuiamo poi a sinistra, in discesa,

inserito nella vegetazione, il fondo migliora. La discesa è, dalla

seguendo il segnavia CAI n. 598A e l’indicazione Corone. Il

prima parte fino allo scavalcamento di un torrente solitamente in

divertente, ma tecnico itinerario, perde rapidamente quota sul

secca, divertente e senza ostacoli, mentre più sotto diventa

versante poco conosciuto della Valle Asnera, in un bellissimo e

tecnica e impegnativa, richiedendo una notevole capacità nella

ombroso bosco. La parte iniziale è sassosa; una cinquantina di

conduzione della MTB. Obbligandoci solamente in poche

metri dopo un gradone in cemento, dove il sentiero tende a

occasioni, a qualche passo; al termine del pendio il tracciato si

spianare, bisogna prestare la massima attenzione nell’imboccare

allarga, conducendoci a incrociare un piccolo sterrato che,

la traccia, poco evidente che piega bruscamente a sinistra,

seguendolo a destra, porta velocemente alla tranquilla frazione

abbandonando la principale. I primi metri sono molto scavati e

Valborgo (17,5 km – 2,15 ore). Andiamo per pochi metri su 18


asfalto, infilandoci a sinistra nello stretto corridoio fra due

due piccoli ponti, in un angolo caratteristico della frazione;

abitazioni, lungo alcuni gradini. Scendendo davanti alla casa

passiamo sotto un arco percorrendo poi, su asfalto, la stradina a

identificata con il n. civico 7, sulla mulattiera delimitata in

fondo chiuso che passa fra le case. Attraversiamo la strada

partenza da una barriera metallica verde, giungiamo a un bivio

Provinciale, prendendo la ripida salita di fronte, indicata dalla

poco sopra la frazione Molini a 647m. Curviamo a sinistra su

freccia Prato Molinaro; in breve siamo fra le poche case del

fondo acciottolato, andando ad attraversare in breve successione

sobborgo (merita uno sguardo verso il versante opposto, a quell’ambiente selvaggio, dove sembrerebbe impossibile essere scesi in bicicletta). Superata una sbarra metallica, pedaliamo su un largo e piacevole tratturo che, con andamento di sali scendi, completamente inserito in un rigoglioso bosco, compie un lungo traversone nella costa sotto Dossena. Sbucando improvvisamente nell’ampio terreno erboso di Prato Caprino aggiriamo le due costruzioni, tenendole sulla sinistra; da sopra la stalla, proseguiamo lungo il sentiero che taglia in diagonale il prato, puntando nuovamente verso gli alberi. Dopo solamente pochi metri, a spinta, riprendiamo velocemente su fondo perfetto, superando in successione una piccola baita isolata sulla sinistra e una breve, ma ripida rampa acciottolata bitumata. Al termine della stradina proseguiamo su asfalto, passando per la frazione Costa e in breve, siamo a San Gallo a 716 m (21,2 km - 2,45 ore - 823 m di dislivello). Ci concediamo una pausa per gustare: da destra il monte Cancervo, davanti il monte Sornadello, a sinistra il monte Molinasco e nel fondovalle, San Giovanni Bianco. Passiamo davanti alla chiesa e scendiamo per Via Zucco, transitando poi sotto il campo sportivo; poco oltre incontriamo una strada sterrata che seguiamo fino a ritrovare l’asfalto, nelle vicinanze della frazione Schiava. Appena dopo il tornante successivo, prima 19


della frazione Callameri, imbocchiamo una bitumata a destra; subito dopo, giriamo ancora a destra, andando a prendere la stradina che vediamo nel prato. Ritornati nel bosco, pochi metri dopo un capanno da caccia, prima di un torrentello con il fondo cementato, infiliamo il tecnico sentierino che scende a sinistra. Mantenendo l’itinerario principale, dopo tre tornantini, siamo a un incrocio sopra le case di Briolo; pieghiamo decisamente a sinistra, passiamo davanti a un crocefisso e corriamo velocemente sullo splendido percorso che, su fondo liscio e senza ostacoli, arriva a una bella casa isolata, nel prato. La traccia si allarga e, scendendo ripidamente, termina sulla pista

Guarda il video su Youtube

ciclabile, all’imbocco di una galleria. Ora si può decidere se

Gallery

andare a destra, seguendo facilmente la pista ciclabile fino a San Pellegrino Terme, oppure per gli instancabili, curvare

Collegati al sito percorsimtbvalbrembana.it per scaricare la

immediatamente in discesa a sinistra. L’itinerario si sviluppa sulla

traccia GPS, la mappa e il profilo altimetrico.

striscia di terreno, compreso fra la sponda del Fiume Brembo e la pista ciclabile; lo stretto sentiero che, solamente in poche

Luogo partenza e arrivo: San Pellegrino Terme (BG)

occasioni obbliga a scendere dalla bici, consente di vedere angoli

Tempo di percorrenza: 3,30 ore effettive

inconsueti e caratteristici. In particolare, dove il fiume crea

Lunghezza percorso: 27,4 km - Dislivello: 856 m

un’ansa, molto curiose sono le rocce lisce che formano alcuni

Grado di difficoltà: Impegnativo - Ciclabilità: 99%

grandi catini e una piccola spiaggia ghiaiosa. Dove arriviamo a

Stagioni: tutto l'anno - Percorsi alternativi: nessuno

sfiorare le acque, saliamo, alternando alcuni brevi pezzi a spinta;

Rifugi d’appoggio: nessuno, passaggio nei paesi

passando sotto l’arcata dell’ex ferrovia e, scavalcando la

Acqua lungo il percorso: fontane Antea, Santa Croce, Spettino

profonda Valle Asnera, sopra un antico ponticello in pietra, in

Cartina: Kompass n. 105 - Lecco / Valle Brembana

breve siamo sulla pista. Curvando a sinistra ci ritroviamo a Cà de

Note: Consigliata una full. - Nella seconda parte del percorso, è

Rizzi, da dove, ripercorrendo in senso contrario il tratto della

molto utile la traccia GPS. - In alcuni incroci, seguire la direzione

partenza, velocemente ci ritroviamo al punto di partenza.

segnalata da marcature arancioni

20


TREKKING

PARCO DELLA VAL SANAGRA

di Fabio Cal e Danilo Re

21


L’urbanizzazione contenuta, l’ambiente selvaggio, la presenza di specie vegetali rare o endemiche, unite a un microclima particolare, fanno di questa zona uno dei territori più interessanti in ambito lariano. Da Como seguiamo la SS340 "Regina", usciti dalla galleria di Menaggio, prendiamo la direzione per Plesio, giunti a Loveno svoltiamo a sinistra in direzione del centro sportivo e in pochi minuti giungiamo al cimitero in località Piamuro 374 m, dove parcheggiamo. Ultimati i preparativi, consultiamo, su un pannello didattico, la cartina del Parco Val Sanagra e iniziamo a percorre la carrareccia a lato di esso inoltrandoci in una pineta. Alla prima palina segnavia facciamo una breve deviazione a sinistra verso la Torre Galbiati. Fuori dal bosco ci ritroviamo in una piccola radura, proseguiamo verso un casolare con accanto una palina segnavia, per poi continuare verso desta dove imbocchiamo il sentiero segnalato da un paletto con una S simbolo del parco. In pochi minuti, risalita la collinetta, arriviamo sul promontorio dove sorge la Torre Galbiati 432 m. Questa torre ottocentesca, denominata Galbiati dal nome della famiglia che la fece realizzare, Ë stata costruita sul culmine di una collina in modo da permettere il godimento dall'alto sia del panorama del centro lago, sia della Villa Bagatti Valsecchi. Ritornati sulla carrareccia proseguiamo in piano, tralasciamo la deviazione a sinistra per Tobi che useremo al ritorno e, con una breve Ponte Nogara 22


salita, giungiamo alla Cappella dell'Artus. Scendiamo ora lungo

Proseguiamo a destra sulla carrareccia e raggiungiamo il piccolo

un acciottolato fino al ponte di Nogara 393 m sul fiume Sanagra.

nucleo del Mulino Carliseppi 458 m, dove un ponte ci conduce

Questo ponte deve il suo appellativo ai proprietari del mulino

sul lato destro orografico. Continuiamo, ora su sentiero,

adiacente e rimasto attivo fino al 1939, quando un frana

rimanendo a lato del torrente e oltrepassato un ponticello

danneggiò irrimediabilmente la

metallico in breve arriviamo all

roggia. Nei suoi pressi, tra il 1850

Sass Curbèe 500 m. Alcuni piccoli

e il 1910, risultava attiva la Filanda

scalini ricavati nella roccia con

Erba, opificio in cui si operava la

passamani ci permettono di

riduzione in filo della seta e del

superare l’enorme monolito, in

c o t o n e L e m a t a s s e d i fi l o ,

seguito il sentiero si inoltra nella

t r a s p o r t a t e s u g ro s s i c a r r i

valle senza particolari difficoltà e

attraverso le Pianure di Loveno,

solo nella prima parte bisogna

raggiungevano le tessiture del

porre un po' d'attenzione

porlezzese. Non attraversiamo il

nell'attraversare alcuni tratti

ponte, ma risaliamo il fiume sul

esposti. Il percorso si svolge in un

sentiero alla sua sinistra

bel bosco passando accanto ad

orografica seguendo le indicazioni

alcune baite in gran parte ormai

sulla palina segnavia per il Sass

abbandonate al loro destino,

Curbèe. Oltrepassiamo la Fornace

seguendo i segnavia bianco/rossi

Galli arrivando in breve alla

giungiamo nella bella radura in

Vecchia Chioderia 412 m, ora

località Monti di Madri 570 m, con

agriturismo. Questo antico

Il monumentale rovere Rugulon: 300 anni e non sentirli!

mulino, rimasto attivo fino al

bella vista sul Monte Grona. Continuiamo passando accanto a

1820, subì, nel corso degli anni, numerose trasformazioni

una baita isolata che sembra uscita da un libro di fiabe dei fratelli

ospitando dapprima una fabbrica di chiodi (attività dalla quale

Grimm e dopo pochi minuti giungiamo al ponte in legno sul

deriva l'attuale denominazione) e, dal 1943 al 1966, una

Sanagra. Lo attraversiamo proseguendo ora sul lato destro

manifattura di lucchetti gestita dalla Ditta Mascheroni di Milano.

orografico della valle, in direzione opposta da dove siamo venuti. 23


Arrivati a un bivio seguiamo la carrareccia a destra che gradatamente sale e, oltrepassata una radura, incrociamo una stretta strada asfaltata che seguiamo verso sinistra arrivando in breve alla chiesetta di S. Rocco 761 m. Seguiamo la strada asfaltata in discesa per qualche minuto e dopo una casa sulla sinistra, inizia un sentiero non segnalato, probabilmente la vecchia mulattiera che collegava il paese di Naggio a S. Rocco. Arrivati a Naggio scendiamo in Via ai Monti, il nostro consiglio prima di proseguire Ë di girare tra gli stretti vicoli acciottolati, molto bella la piazzetta centrale con una fontana al centro (piazza Maggiore). Dalla chiesa del paese proseguiamo diritti tralasciamo la strada per Menaggio e in breve arriviamo al cimitero con adiacente una chiesetta. Seguiamo la bella mulattiera indicata da un cartello giallo come "Strada vecchia per Codogna". L'abbandoniamo per un breve tratto seguendo la strada asfaltata, per poi riprenderla accanto a una cappella, il panorama sul lago e sul gruppo delle Grigne É davvero notevole. Arrivati a Codogna 430 m, proseguiamo seguendo la via acciottolata che costeggia la bella chiesa dedicata a S. Siro e in pochi minuti giungiamo a Villa Camozzi. Costruita presumibilmente intorno alla metà del XVIII sec. dalla nobile famiglia De Guaitis, la quale poi, dovendosi trasferire in Germania, la vendette a Luigi Camozzi, rimase di proprietà della famiglia fino al 1977. Nel 1986 l'intero complesso venne acquistato dall'Amministrazione Comunale che lo destinò a Municipio, Biblioteca, Centro Convegni e sede delle Museo Etnografico e Naturalistico Val Sanagra. Dall'entrata bassa della villa proseguiamo seguendo le indicazioni sulla palina segnavia

Cascata "Bagno della Contessa" 24


per il Rogolone, la stradina passa accanto alla recinzione della

poi continuare su una larga mulattiera acciottolata che in pochi

villa per poi proseguire tra le case, usciti dal paese continuiamo

minuti scende al Mulino della Valle o Mulino Nogara 393 m.

alternando alcuni saliscendi, fino a raggiungere la radura dove si

Attraversato il ponte ripercorriamo il percorso fatto al mattino fino

erge maestoso il Rugulun. Quercia secolare e albero

alla palina segnavia sulla destra, da dove seguiamo le indicazioni

monumentale posto sotto tutela

per Tobi. Proseguendo in piano

dal 1922, nato probabilmente nel

verso destra raggiungiamo

1710, alto 25 m, con una

un’altra palina segnavia dalla

circonferenza di 8 m circa. La

quale seguiamo il sentiero a

mirabile crescita del Rogolone É

sinistra che si inoltra nel bosco-

dovuta anche, oltre alla fortuna di

parco. Poco prima di arrivare al

essere sopravvissuto nel tempo

ponte decidiamo di seguire il

all'ambiente favorevole. L'albero

sentiero a destra, non segnalato,

gode infatti di una buona

che in pochi minuti conduce a

radiazione solare, dell'esposizione

una terrazza affacciata su una

meridionale e della costante

pozza alimentata da una bella

disponibilità idrica di una vicina

cascata chiamato il "Bagno della

sorgente, ingredienti primari per

Contessa". L'accesso a questo

uno sviluppo sano e vigoroso.

suggestivo punto panoramico

L’albero è il simbolo del Museo Etnografico e Naturalistico del

Il ponte sull’orrido

Comune di Grandola e Uniti.

posto nella gola sottostante a Villa B a g a t t i Va l s e c c h i a v v i e n e attraverso una galleria che il

Accanto al Rogolone, si trova il Rogolino, altra quercia

barone Galbiati fece scavare, nel corso del XIX sec., al fine di

monumentale più giovane di circa 100 anni. Dopo la pausa sotto

rendere ancor più ricco e interessante il bosco - parco romantico

le fronde di questo grande e vecchio amico, ritorniamo in paese

da lui progettato. Torniamo al Ponte Tobi 330 m, un suggestivo

sul medesimo itinerario fino alla palina segnavia, da dove

ponte in pietra, arricchito da una piccola cappelletta dedicata alla

proseguiamo seguendo l'indicazione per Mulino della Valle (M.

Madonna, dalla palina segnavia tralasciamo le varie indicazioni e

Nogara). Attraversiamo il paese seguendo Via 4 Novembre, per

scendiamo seguendo un sentiero che poco dopo prosegue in 25


Alla fine sbuchiamo davanti a una ripida scala, scendiamo su un ponte di servizio dell’acquedotto che ci porta sull'altra sponda. Proseguiamo nel bosco costeggiando il torrente fino alla località Burgatto e riattraversiamo un ponte sul Sanagra davanti alle seterie Mantero. Proseguiamo in salita seguendo uno stretto vicolo acciottolato e, una volta arrivati sulla strada asfaltata svoltiamo a sinistra seguendo una via dal fondo acciottolato. Intersechiamo nuovamente la strada asfaltata proseguendo in salita in via Catulla Mylius Vigoni. Oltrepassata la chiesa dei SS. Lorenzo e Agnese e in seguito il campo sportivo, in breve arriviamo a Piamuro dove abbiamo lasciato l'auto. In collaborazione con fabio-trekker.blogspot.it - malatidimontagna L’antica torre Galbiati

piano sulla sinistra orografica del torrente. Si raggiunge un ponte metallico in località Forni di Cardano e poco dopo, sempre sulla sinistra orografica, inizia il tratto dell’Orrido del Sanagra. Il percorso, a tratti scavato nella roccia, a tratti sostenuto da pilastri, si snoda su passerelle di metallo a una ventina di metri sopra il torrente. Non ci sono pericoli grazie a ringhiere e reti metalliche di protezione che lo rendono sicuro: il percorso Ë stato realizzato per permettere la manutenzione delle tubazioni dell’acquedotto di Menaggio. A volte occorre piegarsi o togliersi lo zaino per superare passaggi scavati nella roccia, ma questo aggiunge un po’ di fascino alla bellezza di un percorso sospeso in un canyon con il fiume che scorre tumultuoso sotto i nostri piedi.

Guarda il tracciato, il profilo altimetrico e la traccia GPS Gallery 26


TURISMO

ESCURSIONI NEI PARCHI NATURALI In collaborazione con Tirol Werbung

IN VACANZA NEL TIROLO AUSTRIACO

27


Il Tirolo austriaco, noto ai turisti

naturale del Karwendel è possibile

italiano per essere “al di là” della

gettare uno sguardo alla vita

Alpi nostrane, è un territorio

cittadina di Innsbruck. All’interno

veramente ricco di sorprese da

del parco naturale si possono

scoprire, grazie anche al gran

trovare ben 350 fonti d’acqua. A

n u m e ro d i p a rc h i n a z i o n a l i

proposito di specie animali, il

presenti in questa regione. Parchi

Parco nazionale degli Alti Tauri

che si contraddistinguono per la

offre riparo a molte specie

spettacolarità dei panorami, per la

faunistiche a rischio di estinzione.

varietà di specie floreali e per

Questo è il regno dell’aquila reale,

essere la casa dell’Aquila Reale

della marmotta, dell’avvoltoio

delle Alpi. Il Parco naturale del

barbuto, del corvo imperiale e di

Karwendel comprende un’area

molte altre specie sempre più

rocciosa che va dall’Inn all’Isar,

rare. Il reinserimento dell’avvoltoio

dal lago Achensee alla valle di

barbuto nelle Alpi è stato il

Seefeld e con i suoi 920 km2

progetto di tutela faunistica

risulta essere il parco naturale più

meglio riuscito tra quelli attuati nel

esteso di tutte le Alpi. Un

p a r c o n a z i o n a l e . L’ o f f e r t a

panorama alpino unico e

escursionistica è stata arricchita

primordiale, con il piccolo e il

con l’allestimento di sentieri

grande bosco d’aceri, la valle

tematici e percorsi osservativi in

Tortal con le sue imponenti

tutte le vallate del parco

schiere di pareti rocciose e il

nazionale. Molto interessanti

Vomperloch, il “gran canyon” del

anche il centro visite di Matrei,

Tirolo, crea una straordinaria

con la sua esposizione

atmosfera. In alcuni punti,

permanente “I mondi dei Tauri”, o

muovendosi all’interno del parco Sentiero al Parco naturale Karwendel

“La casa dell’acqua” di St. Jakob 28


nota come Uomo del Similaun (nonché Uomo venuto dal ghiaccio) un reperto antropologico ritrovato il 19 settembre 1991 al confine fra l’Ötztal e la Val Senales. Il corpo, mummificato, venne datato in un periodo compreso tra il 3300 e il 3100 a.C., nell’età del rame. Gli amanti della natura troveranno silenzio e tranquillità nelle idilliache valli laterali minori che si estendono fino in alta montagna. Tutti gli appassionati di sport possono usufruire della naturale ed estesa conformazione del territorio, che offre infinite possibilità. Tra le discipline si possono praticare mountain bike, arrampicata, rafting, kayak, torrentismo, canyoning e tante altre attività come il trekking alpino e le escursioni in montagna grazie ai 1.300 km di sentieri segnati. L'ultima moda sono le camminate in alta montagna da una baita alpina all'altra, ben 50, tra baite e rifugi alpini per tutti gli alpinisti appassionati. Collegandosi al sito ufficiale, si possono scoprire importanti Escursionismo in alta quota

informazioni su questi e altri parchi naturali presenti in Tirolo. Guarda il video su Youtube

e il rifugio Glocknerhaus a Kals. Nel Parco naturale della Ötztal si trovano il villaggio alpino a quota più elevata di tutta l’Austria, Obergurgl, e l’insediamento stanziale più alto, ossia i masi Rofenhöfe presso Vent. Qui, inoltre, si trova uno dei più estesi boschi di cembro, dove si trovano anche alberi vecchi di 300 anni. Il programma estivo del parco naturale della Ötztal propone attività di bird watching, osservazione astronomica, un safari fotografico ed escursioni nei luoghi leggendari e mitici della valle. Talmente mitici che proprio qui è stato ritrovato il famoso Ötzi, 29


IN MTB LUNGO LA VIA CLAUDIA AUGUSTA Attraversare il Tirolo sulle orme dei Romani: l’antica via Claudia Augusta si percorre lungo siti ricchi di storia, dove lasciarsi viziare con antiche specialità gastronomiche. Quasi 2.000 anni fa i Romani crearono, nell'arco di 60 anni, la prima vera strada tra Adria e Augsburg. L'immensa opera facilitò all'imperatore Claudio i rifornimenti militari e il traffico delle merci. Dove un tempo marciavano le Legioni,

oggi, su un tragitto di 130

chilometri, si scopre il Tirolo nel suo aspetto più bello. Il percorso è suddiviso in tre tappe: da Füssen sul confine tedesco, oltre il Fernpass, fino a Landeck e a Nauders vicino al passo di Resia sul confine italiano. Un servizio navetta, supporta i biker per lo scavalcamento dei due impegnativi passi. Prima tappa: da Füssen, fino al confine di Stato attraverso le località di Unter- e Oberpinswang (Pinswang Inferiore e Superiore). C'è da superare la breve salita del Kniepass. Poi si prosegue attraverso Pflach fino a Reutte, per raggiungere la meta finale a Biberwier, situata lungo il margine meridionale del bacino di Ehrwald, dove ci si potrà rinfrescare in uno dei tre laghetti balneabili,

Blindsee, Weißensee e Mittersee.

Lunghezza 37 km - difficoltà facile Seconda tappa: da Biberwier, attraverso il Fernpass fino a Landeck si pedala sul serio. Il tratto più difficile si può accorciare prendendo il bus Via Claudia Huckepack, godendosi gli stupendi panorami sui laghi della zona. Un buon Il confine Fuessen-Biberwier, punto di partenza del percorso in Tirolo 30


diversi tipi di farfalle. Da vedere assolutamente è il castello di Naudersberg, risalente all'inizio del 13. secolo, con un'impressionante fortezza-museo e la sala del giudice dove oggi si celebrano i matrimoni civili. Poco dopo Nauders si raggiunge il Passo di Resia. Ora la strada conduce dal Tirolo settentrionale alla Val Venosta. Lunghezza 56 km - difficoltà media Tutte le informazioni sul percorso della via Claudia Augusta, le tappe, i numeri utili e la cartina, sono disponibili a questo link (archivio immagini: ©Tirol Werbung) Tirol Info, Tel. +43.512.7272-0, info@tirol.at e www.tirolo.com Tirol Werbung GmbH – Ufficio turistico del Tirolo Austriaco Maria Theresien Str. 55 - 6010 Innsbruck, Austria Lungo l’antica via Claudia Augusta

allenamento e una mountain bike sono indispensabili per la tappa

Gallery Guarda il video integrale su Youtube

da Biberwier al passo Fernpass, a 1210 metri di altitudine. A Imst si trovano le antiche case borghesi e la Casa del Carnevale, prima di raggiungere finalmente la valle dell'Inn e, seguendo il corso del fiume, arrivare a Landeck. Lunghezza 53 km - difficoltà media Terza tappa: dopo Landeck la ciclabile corre nuovamente lungo il corso del fiume in direzione della sorgente. Sul lato orientale della valle dell'Inn si possono ammirare le Fließer Steppenhänge (la steppa sui pendi di Fließ) con una vegetazione rara e più di 1.000 31


TREKKING

IL SENTIERO DELLA PACE

di Angelo Galbiati - Alptrek.it

UN TREK PER NON DIMENTICARE

32


Il Sentiero della Pace in Lombardia è un trekking di nove tappe che prende il via a Livigno e termina al Passo del Tonale; é un sentiero che attraverso più valli e consente di conoscere i luoghi dell’Alta Valtellina, teatro di avvenimenti della Prima Guerra Mondiale (1915-1918). Ci troviamo nei gruppi montuosi Ortles - Cevedale - Adamello; il trekking si svolge quasi interamente all’interno del Parco nazionale dello Stelvio e ciò permette di camminare in luoghi d’impareggiabile bellezza, a livello naturalistico. Su tutto il percorso ritroviamo testimonianze della presenza di tre nazioni che allora erano confinanti, Italia, Austria e Svizzera: le prime due in conflitto fra loro e la terza che, dichiarandosi neutrale, svolse una funzione soprattutto di osservazione e difesa dei propri confini. Gli eserciti di queste nazioni erano formati non da semplici militari ma da grandi alpinisti e amanti della montagna che non temevano zone scoscese, innevate e proibitive. Anche per questo motivo i combattimenti in Alta Valtellina sono meglio conosciuti col nome di Guerra Bianca, gli scontri fra truppe nemiche avvennero ad altezze medie superiori ai 3.000 m e su cime molto vicine ai 4.000 m; grandi ghiacciai, creste impervie, crepacci, temperature basse fecero da cornice per parecchio tempo alla vita di molti soldati-alpinisti. I combattimenti veri e propri avvennero soprattutto nei periodi estivi, la maggior parte delle volte si riducevano ad attacchi di sorpresa sulle cime in giornate di nebbia; il periodo invernale, momento in cui vi Trincea in pietra al monte Scorluzzo 33


erano anche meno uomini schierati, serviva soprattutto per

caserme, (basi per coordinare gli attacchi e ricoveri delle truppe

rinforzare e rendere agevoli e vivibili trincee, gallerie, postazioni.

durante gli arretramenti), appostamenti con scalinate in pietra

Le prime tattiche militari messe in atto durante la guerra,

straordinari. Oltre ad ammirare i manufatti di entrambi gli eserciti,

soprattutto dagli imperiali, furono quelle di conquistare posizioni

sia quello italiano sia quello austro-ungarico e rivivere gli ambienti

strategiche alte che potessero controllare a 360° tutto ciò che

della storia, talvolta è possibile imbattersi in ritrovamenti di

succedeva nelle valli. Il trekking sul Sentiero della Pace è un

piccole suppellettili e reperti testimonianza del passaggio dei

trekking che non ricalca i passaggi impervi percorsi dai soldati-

soldati. Le tappe del sentiero della pace in territorio lombardo

alpinisti e tanto meno passa sul ghiacciaio, ma consente di

sono nove. Alcune sono percorsi con un lungo sviluppo e

ammirare le cime che, da Livigno sino al Passo del Tonale, furono

richiedono allenamento, soprattutto se sono fatti senza un

teatro di postazioni e guerriglie, illustrare le varie vie attraverso cui

supporto di trasporto bagagli da rifugio a rifugio. Qui, descriviamo

erano raggiunte tali postazioni e di osservare da molto vicino

il percorso con le prime cinque.

parte di quei luoghi che garantirono la logistica delle postazioni in alta quota. Partendo da Livigno per poi arrivare al lago delle Scale e quindi a Cancano fino al Passo della Forcola proseguendo per Cima Rims, si ripercorrono tutti quei luoghi in cui vi era concentrazione di forze atte a vigilare il confine svizzero. Dal Passo della Forcola al Piz Umbrail e quindi al Passo dell’Ablés si cammina laddove nuclei di Alpini vigilavano la linea dallo Stelvio al Cristallo e la valle del Braulio. La Baita del Pastore e la Capanna Milano (attuale Rif. V Alpini) in Val Zebrù sono le postazioni dove si concentravano la difesa e la vigilanza dalla Punta degli Spiriti fino al Gran Zebrù. Tappa dopo tappa, durante tutto il trekking, ci s’imbatte in testimonianze concrete dei manufatti abilmente realizzati da soldati e volontari: camionabili, mulattiere e sentieri idonei a un trasporto più agevole dal fondovalle di viveri e armi, piazzole di artiglieria, trincee, grotte e

Da Livigno a Cancano

34


Prima tappa: il sentiero della Pace parte da Livigno (1.800 m) e

Punta Umbrail (3.030 m). Da qui si riscende verso la IV Cantoniera

arriva a Cancano (2.268 m). Si passa dalla Valle Alpisella fino ad

dello Stelvio, quartier generale avanzato delle truppe italiane.

arrivare al passo omonimo (2.268

Dalla Val Forcola in poi si

m). Scendendo dal Passo

assaporano le grandi opere degli

Alpisella ci si ritrova nell’area

eserciti, sia italiani sia austriaci:

sorgentizia del fiume Adda e per

imponenti costruzioni difensive

tornanti su strada militare, si

fatte di trincee enormi, grotte

continua la discesa verso San

scavate nella roccia, osservatori

Giacomo in Valle di Fraele.

con panorami infiniti sulle valli

Durante la guerra questa parte di

sottostanti perfetti per coordinare

territorio fu, se così può essere

al meglio il puntamento delle

considerato, più tranquillo degli

artiglierie. Dislivello: 1.240 metri -

altri. La zona, essendo attigua alla

Tempo di percorrenza: 7 ore -

Svizzera che era neutrale al

Difficoltà: E-EE

conflitto mondiale, era solo un’area di controllo dei confini. In

Terza tappa: ci offre la possibilità

questo tratto ancor oggi si

di esplorare più zone e di vedere

percorrono gli antichi

molti reperti della Guerra Bianca.

camminamenti ben conservati. La salita al monte Scorluzzo

S’inizia l’escursione salendo alla

Dislivello: 450 metri - Tempo di

Cima Garibaldi (2.840 m) Drei

percorrenza: 5/6 ore - Difficoltà:

Sprachen Spilze per poi

E, allenati

ridiscendere e fare una visita al museo storico “Carlo Donegani” al passo dello Stelvio (2.757 m) e quindi si risale al Monte

Seconda tappa: partendo da Cancano s’inoltra nella Val Forcola

Scorluzzo (3.094 m), al Filon del Mot (2.899 m) per poi

in direzione Malga di Pedenolo (2.380 m) e quindi verso la

ridiscendere verso la II Cantoniera (1.900 m). Dalla cima dello

Bocchetta di Pedenoletto (2.790 m). Si arriva alla bocchetta di

Scorluzzo si ha una panoramica chiarificatrice sulle postazioni dei

Forcola (2.770 m) per poi salire verso Punta Rims (2.946 m) e

vari eserciti. Il ripristino di parecchie postazioni fa rivivere la 35


guerra e la vita dei soldati, è emozionante riscontrare la

dislocato il comando organizzativo militare italiano della zona.

maestosità dei lavori fatti con i pochissimi mezzi dell’epoca. Il

Non bisogna dimenticare che la maggior parte delle cime

Monte Scorluzzo, punto strategico e difensivo su più valli, fu,

sovrastanti la valle, sul lato idrografico destro, era di dominio

purtroppo per l’esercito italiano, di dominio austriaco per la

austriaco e quindi l’esercito italiano era controllato dall’alto.

maggior parte della guerra. Panorami, fauna e soprattutto la

Dislivello: 870 metri - Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti -

possibilità di osservare branchi di stambecchi, completano la

Difficoltà: E

bellezza di questa tappa. Dislivello: 450 metri - Tempo di percorrenza: 6 ore comprese le varie visite - Difficoltà: E

Per informazioni sul trekking di Agosto 2013: alptrek.it Gallery

Quarta tappa: una delle più lunghe di tutto il trekking, è quella che ci porta dalla II Cantoniera alla Valle dei Vitelli. Si arriva sino al Passo Ables (3.010 m) e al Bivacco Provolino (2.950 m) per poi ridiscendere all’Alpe Solaz (2.000 m), a Zebrù di Fuori (1.828 m) e quindi in Val Zebrù fino al Rif. Campo Val Zebrù (2.000 m). Tutta la zona era presidiata da soldati italiani e da queste postazioni furono tentati gli attacchi al Monte Scorluzzo in mano agli austriaci. La tappa è affascinante per la presenza dei ghiacciai che vengono sfiorati. Ancora una volta si ha la percezione reale dei luoghi impervi e allo stesso tempo strategici per la dislocazione dei soldati. Al passo dell’Ables si ha la netta sensazione della differenza geologica e naturalistica dei vari versanti. Dislivello: 1.300 metri - Tempo di percorrenza: 7/8 ore Difficoltà: EE Quinta tappa: si svolge totalmente nella magnifica Val Zebrù. Dal Rif. Campo (2.000 m) si va alla Baita del Pastore (2.168 m) e quindi al Rif. V Alpini (2.878 m), l’ex Capanna Milano, dove era

Verso il bivacco Provolino 36


MOUNTAIN BIKE

UN COLPO DI PEDALE SOLARE ALLA SCOPERTA DELLA VAL DI SOLE

Ciclisti presso Malga Clesera (Fototeca Trentino SpA - foto Ronny Kiaulehn)

di Carlo Brena

37


I latini dicevano Nomen Omen per indicare nel nome della persona il suo destino, la sua essenza. E forse avrebbero potuto usare un’analoga locuzione anche per descrivere l’essenzialità di un luogo, lo spirito di una terra. Ecco perché la Val di Sole porta questa “impegnativa” denominazione: il calore dei suoi raggi accarezza questo comprensorio, come le genti che vi abitano, cresciute nel giardino regalato stretto tra il Parco dello Stelvio e quello del Brenta. Normale e scontato che qui le attività outdoor crescano in modo naturale, come la pratica della mountain bike. Oltre 20 itinerari, da quelli per tutta la famiglia, ai più impegnativi per i super esperti, ricavati in tutto il comprensorio della Val di Sole che, per sottolineare la propria vocazione alla mtb, a metà giugno ospiterà, dopo l’esperienza del 2008, la UCI Mountain Bike World Cup. Dal 13 al 16 giugno i migliori biker saranno qui, nella valle baciata dal sole per dimostrare che, in fondo, i latini avevano ragione. Il Dolomiti Express, quando il treno sposa la bicicletta In un’epoca in cui si parla tanto di “congiunzioni” tra diverse mobilità alternative, la proposta del Dolomiti Express è l’esempio di una soluzione di successo. Si carica la propria bicicletta sul treno a Trento e dopo un’ora e mezza di paesaggi bucolici si giunge a Marilleva, dove la Val di Sole vi darà il suo benvenuto. All’uscita dalla stazione ferroviaria svoltate a destra e dopo 200 metri di discesa vi immetterete lungo la strada ciclabile che corre lungo il torrente Noce. A questo punto dovrete fare una scelta: potrete decidere di proseguire lungo la ciclabile imboccandola

Bici + treno = Dolomiti Express 38


verso destra e quindi riscendendo la valle, oppure potrete svoltare a sinistra, salendo verso la Val di Pejo lungo la strada. In quest’ultimo caso vi aspetta una pista prosegue in leggera salita che dopo 18 chilometri vi porterà a Fucine di Ossana e da qui continuerete, se le gambe ve lo consentiranno, per altri 6 chilometri fino a Cogolo di Pejo: il tratto è impegnativo, ma il paesaggio ripagherà voi e i vostri bambini dello sforzo compiuto. In tutti i casi, sia che vi siate fermati a Fucine o che abbiate raggiunto Cogolo, vi consigliamo di girarvi e ritornare indietro dove la discesa sulla stessa strada d’andata, vi consentirà di ammirare un paesaggio diverso. Da Cogolo a Mostizzolo, poco prima di Cles e che coincide con il punto più in basso del tracciato, ci sono 34 chilometri che potrete percorrere comodamente in un paio d’ore: il consiglio è di pedalare lungo tutta la pista e riprendere il treno a valle. Per raggiungere la stazione di Mostizzolo (una curiosa etimologia popolare lo collega al casello del dazio che si diceva sorgesse a capo del monte, dove si doveva pagare “musst bezahlen”) si attraversa il ponte, si

Lungo la pista ciclabile

svolta a sinistra, si risale lungo il Noce per 500 metri, si volta a destra verso Cis e, attraversate le rotaie, si giunge in stazione. Tuttavia, in caso di stanchezza o cattivo tempo o emergenza potrete riprendere il treno in una delle 13 fermate della ferrovia, la

La traversata del Monte Peller

stessa che avrete preso all’andata.

Da Malè, seguendo la pista ciclabile che si imbocca in loc. Molini

Caratteristiche tecniche

la si percorre fino al Ponte di Mostizzolo dove si imbocca la SS43

Zona: Val di Sole - Lunghezza totale: dai 30 ai 50 Km

in direzione di Cles. All’entrata del paese, a destra, si sale sino

Dislivello in salita: da 50 a 500 metri - Ciclabilità: totale su asfalto

alla Piazza Granda e, da qui, verso la località Bersaglio che si

Tempo di percorrenza: variabile - Difficoltà: facile (per famiglie)

raggiunge dopo aver superato un ultimo tratto asfaltato piuttosto 39


ripido. Qui la strada si fa sterrata e sale sino a Verdè per circa 11

sinistra nello spiazzo, a fianco dei ruderi della vecchia seggiovia,

km. All’ultimo tornante in prossimità della cappella di S. Antonio è

sino a Malè.

consigliabile una breve sosta per ammirare la Val di Non con il

Caratteristiche tecniche

lago di S. Giustina. Poco dopo la strada spiana e una fontanella in

Zona: bassa Val di Sole-Monte Peller - Partenza ed arrivo: Malè

legno permette il riempimento della borraccia. Alcuni saliscendi

Dislivello: mt. 1150 ca - Lunghezza: km 45 - Ciclabilità: totale

portano al laghetto del Verdè, visibile nei primi mesi estivi. La

Tempo di percorrenza: circa 6 ore - Difficoltà: per esperti

strada prosegue con andamento altalenante a fianco di splendide baite, superando la località Fontana Maora sino a giungere al Passo Fraine, dove si impenna in maniera decisa. Salendo a sinistra su di essa la strada supera la località Passo delle Fraine e con alcune variazioni di pendenza entrerete nelle ampie praterie alpine sino al Lago Durigal. Dalla chiesetta della Madonna della Neve proseguite a destra fino al rifugio Peller-Malga Clesera: una ripidissima salita vi porterà sui pendii esposti a sud del Monte Peller in direzione della Malga Tassulla e della sottostante Val di Tovel, che si inoltra per 12 km fino al laghetto omonimo a quota 1.178 metri. Fermatevi e ammirate la successione delle valli sino alle montagne e cime innevate dell’Austria. Proseguite fino alla Malga Tassulla dove la strada ha termine nell’ampio vallone del Pian della Nana: prendete il sentiero n. 306 che, a mezza costa, vi porta al visibile Passo della Forcola, spartiacque tra la Val di Non e di Sole. Di qui in forte discesa giungerete alla Malga Clesera, in prossimità della quale il sentiero n. 308 discende, con alcuni tratti abbastanza ripidi, sino a incontrare la strada boschiva che sale

Ciclisti verso la Malga Clesera

dal rifugio Mezol. Mantenendovi sulla destra arriverete allo

(Fototeca Trentino SpA - foto Ronny Kiaulehn)

spiazzo Prà della Selva dove vi aspetta una discesa molto tecnica, adatta a chi ama la downhill. Lasciate la strada girando a Gallery

40


NORDIC WALKING

LA TECNICA DELLA CAMMINATA ALCUNE NOZIONI PER GRANDI RISULTATI di Alessandra Cazzola - Master Trainer SINW

41


La critica che più spesso ci viene fatta verte sul fatto che

dell’alluce). Il Nordic Walking, che abbiamo introdotto nel numero

camminare é facile e non servono un corso, una lezione,

scorso, é una camminata naturale (walking) resa però ancor più

qualcuno che ci insegni a farlo. Verissimo. O meglio, é vero che

efficace e benefica attraverso l’impiego degli appositi bastoncini.

camminare lo facciamo tutti sin dalla tenera età, ma oggi la

Il passo é determinato da spinte di gamba e braccia opposto che

frenesia di tutti i giorni, la fretta, i

si muovono alternativamente, cioé

lavori sedentari, davanti al

utilizza il movimento fisiologico

computer, fermi in una stessa

d i a g o n a l e d e l “ c a m m i n a re ”

posizione, ci porta ad assumere

attraverso l’impiego consapevole

posture errate, a camminare a

della muscolatura delle braccia

piccoli passi accelerati, ad

con l’introduzione dei bastoncini.

accusare piccoli (grandi) dolori

Questo significa che il bastone

che spesso ci impediscono di

destro ha contatto con il suolo

camminare in modo

quando il tallone sinistro tocca

fi s i o l o g i c a m e n t e c o r r e t t o .

terra e viceversa. Quando si

Recuperare la nostra camminata

passa dalla camminata normale al

naturale può, al contrario, aiutarci

Nordic Walking, la lunghezza del

a r i t ro v a re l e g i u s t e c u r v e

passo aumenta e viene coinvolta

fi s i o l o g i c h e d e l l a c o l o n n a

tutta la muscolatura del corpo.

vertebrale, semplicemente

Allo stesso tempo l’impiego delle

cercando di guardare davanti a

braccia lo rende più lento e

noi e non per terra; può far sì che le spalle si sciolgano, le braccia

adegua la sua dinamica all’allungamento del passo. Lo slancio

si muovano di più senza rimanere attaccate ai fianchi, dando

del bastone avviene sempre vicino al corpo, le mani eseguono

all’intero corpo una maggiore stabilità ed equilibrio. Può far

movimenti rettilinei “a pendolo”, con il busto sempre leggermente

allungare la falcata, rendendo più stabile il passo (soprattutto per

flesso in avanti. Nello specifico, quando il braccio sinistro é in

ciò che riguarda le articolazioni dell’anca, del ginocchio e della

avanti, la mano impugna il bastoncino mentre il braccio destro é

caviglia) e più funzionale la rullata del piede (appoggio in

disteso indietro con la mano completamente rilassata e aperta

sequenza del tallone, dell’arco plantare, delle dita fino allo stacco

(braccio, avambraccio e bastoncino “disegnano” un’unica linea); 42


contemporaneamente, la gamba destra é davanti, il tallone comincia un nuovo passo e la gamba sinistra é dietro, stesa al malleolo e pronta per la spinta in avanti. Le spalle sono sempre rilassate e sciolte e accompagnano il movimento alternato. Il bastone tocca terra insieme al tallone opposto. Alla fine del movimento il bastone viene riportato indietro mantenendo sempre l’orientamento diagonale in funzione di spinta in avanti (non solo di appoggio come nel caso dei bastoncini classici da trekking). Il gesto é continuo, costante, fluido ed é reso possibile grazie all’impugnatura e al lacciolo che rendono particolari in bastoncini da NW differenziandoli da quelli da trekking o da sci. I bastoncini si indossano calzandoli con dei guantini che hanno un sinistro e un destro e che fasciano molto bene la mano separando il pollice dalle altre dita. Il cinghietto, una volta indossato, deve essere

per la propria salute, quali:

abbastanza largo nella parte inferiore del polso in modo che la

• consumo energetico superiore del 20 - 30% rispetto a una

spinta venga distribuita su tutta la mano e deve essere morbido ma al tempo stesso resistente, non troppo elastico nel momento in cui viene caricato con la spinta. Quasi tutti i modelli, oggi,

camminata senza bastoncini; • coinvolgimento di circa il 90% della muscolatura (ovvero oltre 600 muscoli);

presentano il sistema denominato clic and go, attraverso il quale

• incremento dell’ossigenazione dell’intero organismo grazie al

si sgancia e riaggancia il bastoncino con estrema facilità, senza

coinvolgimento attivo della muscolatura ausiliaria dell’apparato

dover slacciare tutto il guantino. Questo camminare ritmico e

respiratorio;

naturale permette di fare un movimento alla portata di tutti e il

• mantenimento in esercizio di quattro delle cinque forme

passo, diventa un tutt’uno con la mente portando enormi benefici

principali di sollecitazione motoria: resistenza, forza, mobilità,

fisici e mentali. Secondo studi di un centro ricerche statunitense,

coordinazione;

é risultato che, adottando una tecnica corretta, con il Nordic Walking si riesce ad avere un elevato coinvolgimento muscolare e un efficace lavoro cardiocircolatorio, ottenendo enormi benefici

• sostanziale diminuzione delle contrazioni nella zona delle spalle e della nuca (zona cervicale); • ritardo del processo di invecchiamento; 43


• stimolo per l’eliminazione degli ormoni originati dallo stress;

qualificata ad hoc per imparare una tecnica che sembra così

• aumento della frequenza cardiaca di 10-15 pulsazioni al minuto

semplice? Per ottenere comunque il massimo dei benefici

rispetto alla camminata tradizionale alla stessa andatura,

descritti e avere la massima efficienza dai movimenti, la tecnica

generando di conseguenza un buon esercizio cardiocircolatorio;

diventa determinante e un movimento scorretto in fase iniziale é

• rinforzo del sistema immunitario;

difficile da correggere e può, in rari casi, danneggiare il fisico. Per

• alleggerimento del carico sulle articolazioni e sull’apparato

questo é necessario rivolgersi a istruttori specializzati che

motorio in genere; • stabilizzazione su valori regolari della pressione, dei livelli dei trigliceridi e del colesterolo perché si tende a consumare

possano dare le nozioni per acquisire il movimento corretto e per farsi “accompagnare” alla scoperta di questa attività che sta raccogliendo sempre più appassionati in tutte le regioni d’Italia

essenzialmente i grassi; • diminuzione dei valori glicemici nelle patologie diabetiche (a questo proposito la Scuola Italiana ha in atto una ricerca con un nutrito gruppo di istruttori e nordic walkers diabetici dei quali si stanno costantemente tenendo sotto controllo i livelli dei valori del sangue e lo stato di salute); • protezione dell’organismo da osteoporosi e artrosi (uno sforzo moderato e costante stimola la capacità delle ossa di assimilare il calcio e produce sostanze come l’elastina e il collagene che formano le cartilagini). Inoltre, il Nordic Walking agisce come forte antidepressivo, contribuendo a un sostanziale miglioramento del tono dell’umore attraverso la liberazione di endorfine e serotonine capaci di contrastare l’ansia e la depressione; armonizzando il battito del cuore che nei momenti di stress tende ad accelerare, causando ansie e paure, scaricando le tensioni muscolari accumulate, senza il rischio di strappi o stiramenti muscolari. Certo, resta la critica iniziale: perché é necessario affidarsi a una persona Gallery

44


SHOPPING

45


GARMIN

principianti si consiglia di intervallare la corsa con la camminata, e grazie alla

Forerunner 10 è da oggi disponibile in

sua modalità Run/Walk, il Forerunner 10

due nuovi e accattivanti colori: viola e

avviserà con un segnale acustico la

arancione, quest’ultimo leggermente più

corretta esecuzione della sessione di

grande perché pensato per un pubblico

allenamento. Infine, grazie alla funzione

maschile. Questi si vanno ad aggiungere

automatica Personal Best gli utenti

alle varianti rosa, verde e nero con profilo

hanno la possibilità di condividere e

rosso. Il Forerunner 10 è dedicato a chi

analizzare, attraverso grafici interattivi,

vuole avvicinarsi al mondo del podismo e

illustrazioni, report e mappe, i risultati

per chi vuole allenarsi affidandosi a uno

delle loro sessioni di allenamento o delle

strumento di facile utilizzo e

loro competizioni. Naturalmente tutti i

assolutamente preciso. Ideale per i

dati registrati saranno scaricabili su

neofiti del running, ma anche per nordic

Garmin Connect™, la più grande web

walker e amanti delle camminate, fornirà

community dedicata agli appassionati

agli sportivi, in maniera semplice e

del fitness e dell’outdoor. 129 Euro

chiara, dati precisi su velocità, distanza, calorie bruciate e sugli obiettivi personali raggiunti, così da incrementare le

PATAGONIA

prestazioni e monitorare ogni miglioramento. Con Virtual Pacer™,

Pensate per lunghi spostamenti, le borse

e dello Snow Roller permettono

l’innovativa funzione che consente di

Duffel hanno comode cerniere a U nella

facilmente anche lunghi spostamenti con

impostare e controllare il valore del

parte superiore, due tasche in rete

carichi pesanti. Tutti i modelli sono

passo mantenuto, sarà possibile

imbottite interne, un inserto imbottito sul

realizzati in poliestere da 417 g 1200

comparare il passo della propria

fondo e cinghie imbottite rimovibili per le

denari (tinto in soluzione al 50%) con

sessione di corsa ad un obiettivo

spalle (in tutti i modelli a eccezione del

inserto in TPU laminato e trattamento

precedentemente fissato. Spesso ai

45L). Le grandi ruote della Wheeled Duffel

Deluge DWR. Black 250 Euro 46


fondamentale importanza. Forte della sua

caratterizzate da maggiore sudorazione

esperienza sul campo, il fornitore per lo

come schiena, ascelle e parte posteriore

scialpinismo DYNAFIT presenta la sua

del ginocchio (cavità poplitea) viene

prima collezione da corsa per l’estate in

inserito un tessuto in rete in grado di

alta quota: Alpine Running. La

garantire una maggiore traspirabilità e

traspirabilità dei capi è resa possibile dalla

areazione. I capi DYNAFIT si

tecnologia body mapping di DYNAFIT:

caratterizzano per la tecnologia

sinonimo di adattamento dei materiali alle

SILVERIZED, un trattamento a base di ioni

diverse zone del corpo e alle sequenze di

d’argento in grado di ridurre del 98,5% la

movimenti. Ecco quindi che nelle zone

produzione di batteri e cattivi odori.

GOPRO Hero3, la videocamera indossabile con le più alte performance al mondo, che vanta una risoluzione di 12 Megapixel ed è la prima action cam in grado di registrare in Quad Full HD o 4K. Hero3 si presenta in tre diversi modelli: White, Silver e la potentissima Black, vero concentrato di tecnologia al servizio degli sportivi più

DYNAFIT

estremi che soddisfa ogni aspettativa. Durante un’ attività fisica come il trail

Tutte le versioni della GoPro Hero 3

running e la corsa, la termoregolazione e

offrono le stesse caratteristiche e

l’eliminazione dell’umidità sono di

T-Shirt Trail (uomo) 100 Euro

prestazioni di alto livello: impermeabili fino a 60m e in grado di registrare filmati ad 47


alta definizione a 1080p a 30fps in

piccoli dettagli come la regolazione

formato 16:9 con angolo di ripresa a

monomano per il cappuccio ergonomico

170°. Il modello top della gamma

con visiera preformata che può essere

Hero3 Black Edition, disponibile in tre

indossato anche sopra il casco, l'ampio

versioni (Adventure, Motosport, Surf)

colletto anteriore per proteggersi dal

con una serie di accessori esclusivi,

vento. Inoltre si apprezzano le zip di

rappresenta Il massimo della

ventilazione regolabili con una mano

tecnologia e della qualità che un’action

poste sul retro della manica, nella parte

cam può offrire: riprese HD da favola

superiore della stessa, per raggiungerle

1080p-60fps, 720p-120fps, in ultra-

con più facilità, anche se si indossa lo

wide fino a 1440p a 48 fps e in qualità

zaino. Fondo maniche regolabile con

cinema ultra-High resolution 4Kp-12fps

chiusura in velcro. Cerniera frontale 2-way

(Protune),

impermeabile. Tasca pettorale pratica e

foto a 12 Mpixel di

risoluzione con l'incredibile

velocità

facilmente accessibile, dotata di zip

massima di 30 foto al secondo Tutti i modelli dispongono di Wi-Fi integrato e

impermeabile. 300 Euro SALEWA

sono compatibili con il Wi-Fi Remote (incluso nella Black Edition) e la GoPro

I prodotti della linea Mountaineering di

App che permette il controllo totale della

SALEWA garantiscono sicurezza, sempre

videocamera e un’anteprima in streaming

e in ogni situazione, tanto

di ciò che state riprendendo direttamente

nell‘arrampicata alpina quanto nei tour

sul vostro smartphone o tablet. La GoPro

d‘alta quota. La giacca Kali in GORE-TEX

App offre inoltre l’accesso a foto e video

Active Shell offre protezione affidabile

del giorno, ti tiene in contatto con le

contro vento, acqua e sbalzi della

ultime novità da GoPro ed è disponibile

temperatura corporea dovuta all'attività

su Apple StoreSM e su Google Play.

fisica seguita da una sosta prolungata. Il

Black Edition 449 Euro

modello Kali si distingue anche per i più 48


ARC’TERYX

SALICE

Dedicata alle donne che ricercano

Bolt é un casco 100% Made in Italy per

massima leggerezza, Cita Tank è un

garantire massima protezione agli amanti

capo ad alte prestazioni realizzato con

delle due ruote. Dal peso piuma (meno di

un fresco tessuto mesh permeabile

280 grammi) il nuovo casco è stato

all’aria e provvisto di un funzionale

sviluppato per offrire la massima

pannello elasticizzato sulla schiena. Il

protezione possibile grazie alla tecnologia

reggiseno incorporato in mesh offre

costruttiva In-moulding che prevede

sostegno e ventilazione. 50 Euro. Per

l’accoppiamento della calotta interna e

la PE 2013 Arc’teryx introduce un pant

quella esterna in policarbonato. Una

da roccia, atletico e performante, e

soluzione che aumenta l’assorbimento e

una maglia tecnica. Realizzato con il

la distribuzione dell’urto in caso di caduta.

tessuto traspirante, leggero Fortius™

Dotato di

1.0, performante strato softshell

garantiscono ottima ventilazione e

leggero, traspirante, elasticizzato,

traspirabilità durante l’utilizzo, è provvisto

Gamma Rock Pant è rinforzato nelle

di imbottitura con rete anti-insetti

aree di maggiore impatto con il

removibile e intercambiabile. 110 Euro

25

fori di aerazione che

tessuto anti-abrasione Burly Double Weave. La costruzione priva di cuciture presente sull’area del collo del piede permette l’utilizzo di un tessuto più leggero, ideale per il comfort in condizioni di caldo. L’articolazione delle ginocchia e della seduta non limita la flessibilità del tessuto e la libertà di movimento. 150 Euro 49


Colophon Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Cristiano Battaglia, Carlo Brena, Fabio Cal, Alessandra Cazzola, Angelo Galbiati, Gianpietro Giupponi, Davide Novali, Danilo Re, Tirol Werbung Rivista bimestrale
 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 prealpi.wordpress.com - mail.prealpi@gmail.com
 TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 
 Impaginazione: officinadanova
 Concessionaria per la pubblicità: Sport Outdoor Network - info@sportoutdoornetwork.it Antonio Masucci - cell. 333.3632366

Per restare in contatto e scoprire eventi e news, leggi il nostro Blog, segui i nostri Twitt, diventa amico su Facebook, guarda i video nel canale PREALPI e consulta la gallery fotografica. Visita il blog prealpi. l


© Tutti i diritti riservati. Riproduzioni in qualsiasi forma, memorizzazione o trascrizione con qualsiasi mezzo, sono vietate senza autorizzazione scritta dell’editore. Grande cura e massima attenzione sono state poste nella realizzazione di questa rivista, per garantire l’attendibilità e l’accuratezza delle informazioni. L’editore tuttavia non può assumersi la responsabilità per le informazioni fornite direttamente o attraverso cataloghi, siti internet o altro, dai gestori delle singole attività e in particolare per le tariffe o per cambiamenti di indirizzi, numeri telefonici, orari e date degli avvenimenti e per l’utilizzo dei marchi, slogan, immagini fornite e usate dagli inserzionisti. Ci scusiamo con i lettori e con i diretti interessati per eventuali errori e/o omissioni.

li


lii


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.