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12 COVER Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa! DALLE ASSOCIAZIONI Associazione Italiana Confindustria Alberghi FINANZA La sostenibilità della moneta unica europea LAVORO La clausola sociale per gli appalti di settore

PRENDI LA GIUSTA: PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!

pista È UN’INIZIATIVA DI:

IN COLLABORAZIONE CON:

PERIODICO ISCRITTO AL n. 58 del 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA - VIALE PASTEUR, 8 - 00144 ROMA In caso di mancato recapito inviare al CSL STAMPE ROMA per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/03 70% Roma Aut C/RM/35/2014.


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EDITORIALE

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di PATRIZIA FERRI

L’Agenda delle Nazioni Unite 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa contiene 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 target o traguardi. L’avvio ufficiale degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. “Obiettivi comuni” significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità. Essendo lo sviluppo sostenibile definito come “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni”, per raggiungerlo è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Le sfide contenute nell’Agenda 2030 sono certamente complesse e per questo tutte le imprese sono chiamate a dare un contributo vitale al raggiungimento di tali obiettivi, nella convinzione che ciò offra buone opportunità di sviluppare nuovi mercati e prodotti, nonché di creare nuova occupazione, nel rispetto dell’ambiente e della società. Per le imprese la crescita sostenibile è un’opportunità e gli imprenditori ne sono consapevoli. Secondo uno studio di Accenture, che ha intervistato oltre 1.000 Ceo operanti in più di 100 Paesi, infatti, l’Agenda 2030 rappresenta un’occasione per ridisegnare l’approccio verso la sostenibilità. L’89% di essi conosce gli obiettivi di sostenibilità e l’87% li considera un’opportunità per ripensare i modelli di business. Con la presidenza del G7, l’Italia si trova ora in un anno cruciale per mettere al centro la cultura dello sviluppo sostenibile: ci sarà bisogno dell’impegno di tutti per mettere in pratica le buone idee utili per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. Sarà una grande occasione di confronto e di condivisione di pratiche virtuose, dove gli strumenti dell’informazione e della comunicazione saranno preziose per veicolare tali messaggi e contribuire al cambiamento del nostro modello di sviluppo e, quindi, le politiche, le strategie aziendali e i comportamenti individuali.

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OLTRE PERIODICO ISCRITTO AL N. 58 DEL 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistema@assosistema.it DIRETTORE RESPONSABILE PATRIZIA FERRI REDAZIONE LAURA LEPRI PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE DANIELA BOCCADORO STAMPA DM SERVICES S.R.L. PUBBLICITÀ ASSOSISTEMA SERVIZI SRL GIULIA D’ADDAZIO Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistemaservizi@pec.buffetti.it

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SOMMARIO EDITORIALE 3 IN QUESTO NUMERO 7 COVER 8 Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa! Report dell’evento. DALLE ASSOCIAZIONI 22 Associazione Italiana Confindustria Alberghi PUBBLIREDAZIONALE 24 Industria Tessile Gastaldi IMPRESE 26 Impianti aperti alla Chi-Ma Florence TURISMO 28 Assosistema ed Assofornitori ad Host 2017 SICUREZZA SUL LAVORO 32 Assosistema partecipa al Safety Expo 2017

QUI FINANZA Eurodibattito: le aree monetarie ottimali LAVORO Il rinnovo del CCNL Assosistema: la clausola sociale per gli appalti RUBRICHE NUMERI NORMATIVA APPUNTAMENTI NEW ENTRY EURONEWS

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COVER > Da pag. 8 a 21 Si è svolto il 12 maggio 2017 all’Autodromo del Mugello il convegno “Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa!”, organizzato da Assosistema e Assofornitori. L’evento è stato ricco di spunti interessanti e proposte per il futuro del settore. Il report contiene gli interventi di tutti i relatori istituzionali e del mondo associativo del convegno.

DALLE ASSOCIAZIONI > Da pag. 22 a 23 L’assemblea dell’ONU ha proclamato il 2017 anno internazionale del turismo sostenibile. La risoluzione adottata il 4 dicembre 2015 riconosce l’importanza del turismo come attore e promotore di sviluppo sostenibile. Per l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, si tratta di un elemento chiave, la sostenibilità, per favorire uno sviluppo armonico del settore, ma anche un’opportunità di crescita, considerata la sensibilità crescente del turismo internazionale ai valori sociali, culturali e dell’ambiente.

IMPRESE > Da pag. 26 a 27 Sabato 13 maggio 2017 Assosistema ha organizzato l’iniziativa “Impianti aperti alla Chi-Ma Florence“, a Scarperia e Sanpiero (FI). L’azienda associata ha aperto le porte del proprio stabilimento industriale agli studenti, alle loro famiglie, alle istituzioni e a tutte le persone del territorio interessate a conoscere l’attività dell’impresa storica del Mugello della Famiglia Chiari. I numerosi visitatori sono stati accompagnati dal personale della Chi-Ma che ha illustrato loro la storia dell’azienda e le fasi del processo industriale.

TURISMO > Da pag. 28 a 29 Nell’ambito del progetto di riposizionamento del settore dei servizi alberghieri integrati e sulla scia del successo dell’evento “Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa!”, Assosistema e Assofornitori parteciperanno alla 40^ edizione di Host, il Salone internazionale dell’ospitalità. Per il settore, sarà l’opportunità per proseguire l’opera di sensibilizzazione e promozione all’utilizzo del tessile nelle strutture alberghiere e della ristorazione, portando il proprio contributo allo sviluppo di un turismo innovativo, sostenibile e di qualità.

SICUREZZA SUL LAVORO> Da pag. 30 a 33 Assosistema Safety partecipa alla seconda edizione del Safety Expo che si svolgerà alla Fiera di Bergamo il 20 e 21 settembre 2017 con 16 aziende associate e l’organizzazione di un convegno di alta attualità mercoledì 20 settembre 2017 dalle 9:15 alle 11:15 in Sala Caravaggio. Dopo il successo del convegno organizzato nella scorsa edizione del Safety Expo, sul nuovo Regolamento 425/2016 di sostituzione della Direttiva Europea 89/686/CE, quest’anno Assosistema Safety tornerà sull’argomento per fare il punto sulla sua applicazione.

QUESTO NUMERO

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QUI FINANZA> Da pag. 34 a 35 Da qualche settimana un tema strettamente attuale ed oggetto di dibattito della politica e dell’economia nazionale è quello sulla sostenibilità della moneta unica europea e, in ultima analisi, sulla convenienza per l’Italia a rimanere nell’ unione monetaria o ad abbandonarla. Il tema è di grande interesse e per questo Oltre ha deciso di approfondirne gli aspetti e fare qualche riflessione.

NUMERI> Da pag. 40 a 41 Sono 13 milioni gli italiani che nell'ultimo anno hanno sperimentato difficoltà economiche e una riduzione del tenore di vita per far fronte a spese sanitarie di tasca propria, 7,8 milioni hanno dovuto utilizzare tutti i propri risparmi o indebitarsi con parenti, amici o con le banche, e 1,8 milioni sono entrati nell'area della povertà. È quanto emerge dal Rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute presentata al Welfare Day 2017.

NORMATIVA> A pag. 42 Gli atti normativi di interesse del settore pubblicati in Gazzetta Ufficiale nell’ultimo trimestre.

APPUNTAMENTI> A pag. 44 I convegni, le fiere, i workshop organizzati e partecipati da Assosistema e tutti gli eventi di interesse del settore.

EURONEWS> A pag. 46 Notizie sul settore dall’Europa: conferenze internazionali, progetti, iniziative, nuove soluzioni in lingua inglese.

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COVER PRENDI LA GIUSTA: PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!

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Rilanciare tutta la filiera dei servizi di sanificazione della biancheria utilizzata negli alberghi, nei ristoranti e nelle terme e promuovere il tessile riutilizzabile coinvolgendo le istituzioni e gli stakeholder del settore. Questo l’obiettivo del convegno, organizzato da Assosistema e Assofornitori, che si è svolto nella suggestiva location dell’Autodromo del Mugello il 12 maggio 2017, con grande successo di pubblico e di gradimento. Assosistema e Assofornitori, da circa un anno, hanno messo in campo una task-force di eccellenza con il

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preciso scopo di analizzare i mutamenti intervenuti sul mercato, in conseguenza della crisi economica che ha interessato il settore. L’analisi ha restituito una fotografia del mercato nuova in cui si registra un cambiamento dei modelli di consumo turistici a cui le imprese del settore intendono dare una risposta puntuale. Per questo le due Associazioni hanno organizzato il 12 maggio 2017 il convegno “Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa” all’Autodromo del Mugello con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo istituzionale ed economico.


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Il Progetto prosegue l’iniziativa USE&REUSE di Assosistema, cioè la promozione del Tessile Riutilizzabile e il principio del recupero, attraverso il riuso e il riutilizzo, del tessile a fine vita, che tutta la categoria si sta impegnando su più fronti per realizzare.

USE&REUSE USE&REUSE ha preso vita a seguito dei risultati di un recente studio sul Life Cycle Assessment (LCA) realizzato dall’Istituto Ambiente Italia, per conto dell’Ente Bilaterale del settore, e finalizzato all’analisi della prestazione ambientale dei tessuti riutilizzabili. Lo studio ha dimostrato che anche quando lo scenario è il peggiore per il prodotto tessile riutilizzabile si ricava un profilo ambientale sensibilmente migliore di qualsiasi altro prodotto alternativo. La ricerca di Ambiente Italia ha evidenziato, infatti, che l’utilizzo del tessile riutilizzabile determina significativi vantaggi in termini di riduzione dei gas a effetto serra, di impoverimento dello strato di ozono, di smog. L’utilizzo del tessile ha dunque importanti risvolti economici, occupazionali ed ambientali. Più prodotto interno lordo, considerata la caratteristica “Made in” dei prodotti, più occupazione nazionale – le industrie di sanificazione sono distribuite su tutto il territorio italiano – e meno inquinamento ambientale in quanto lo stesso prodotto può essere utilizzato più volte con la garanzia per il cliente finale della sua sicurezza igienica.

L’ECONOMIA CIRCOLARE Oltre ai benefici ambientali ed economici di cui sopra, politiche di sostegno al tessile riutilizzabile, consentirebbero di creare una vera e propria economia circolare basata su nuovi processi industriali di trasformazione, nuove occupazioni, nuove tecnologie e nuove specializzazioni. I dati scientifici, confermando l’esperienza acquisita attraverso il lavoro quotidiano delle imprese associate, hanno quindi spinto Assosistema in un percorso di ricerca e valutazione delle possibili linee di

sviluppo per la realizzazione di una filiera circolare finalizzata alla valorizzazione e al recupero del tessile residuale, attraverso il dialogo con le istituzioni ed il coinvolgimento delle aziende associate. All’interno dell’iniziativa USE&REUSE, Assosistema ha organizzato, quindi, i primi due convegni istituzionali negli scorsi anni per proporre al Governo una politica industriale di incentivo all’utilizzo del prodotto tessile riutilizzabile, in un’ottica di vantaggio economico, sociale, ambientale e di valore aggiunto per la collettività. In occasione delle principali manifestazioni fieristiche e convegnistiche del settore, inoltre, Assosistema ha partecipato con le aziende associate per far conoscere il prodotto tessile riutilizzabile agli operatori, attraverso la promozione delle sue qualità e caratteristiche. La metafora del convegno all’Autodromo del Mugello non è stata casuale: il progetto di riposizionamento sul mercato della filiera dei servizi di sanificazione della biancheria utilizzata negli alberghi, nei ristoranti e nelle terme, è sceso in pista per presentare i risultati ottenuti finora e a, partire da essi e con il contributo degli relatori, gli sviluppi e le prospettive future. In un’ottica di economia circolare, l’attività delle imprese è centrale per la promozione e l’accelerazione del processo di cambiamento, attraverso la ricerca e l’innovazione del design dei prodotti e dei processi produttivi, le simbiosi industriali, la sperimentazione di nuove filiere e la ridefinizione della struttura di quelle esistenti. Mentre le Associazioni di categoria possono diventare un soggetto strategico grazie alla loro capacità di mettere a sistema le imprese di un settore o di settori diversi, creare connessioni e promuovere la conoscenza, lo scambio e la sperimentazione di processi innovativi. I meccanismi di mercato hanno un ruolo dominante nel consentire e accelerare questo cambiamento di sistema, tuttavia possono essere supportati da strumenti politici volti a orientare il mercato e da istituzioni educative e opinion leader in grado di influenzare le scelte dei consumatori.

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Sessione Mattutina MARCO MARCHETTI, PRESIDENTE DI ASSOSISTEMA

Per quanto ci riguarda, riteniamo che adottare una politica e una strategia sostenibili, monitorando e rispondendo alle attese economiche, ambientali e sociali, è un vantaggio competitivo per tutti, imprese e collettività. Le imprese presenti oggi sono una testimonianza concreta che è possibile crescere investendo nella ricerca di percorsi virtuosi e nell’integrazione strategica delle diverse attività di filiera. Un’organizzazione che adotta una politica e una strategia sostenibili, monitorando e rispondendo alle attese economiche, ambientali e sociali, consegue un proprio vantaggio competitivo ma veicola anche un impegno etico verso il proprio Paese e la collettività. Abbiamo scelto questa location, l’Autodromo del Mugello, per due motivi. In primo luogo, perché da questo territorio è partita l’intuizione della Buona Pratica del comune di Scarperia e Sanpiero, che rappresenta un esempio virtuoso di gestione amministrativa da seguire. Ma anche perché rappresenta un esempio di bellezza naturale ad alto richiamo turistico del nostro Paese. Un patrimonio da difendere e preservare dalla logica dell’usa e getta che ognuno di noi vuole contribuire a mantenere sano e vivibile per gli italiani e accogliente per i turisti. L’Italia è un paese unico per la bellezza dei suoi territori e dei paesaggi, per la ricchezza storica, artistica e culturale, apprezzato e riconosciuto a livello mondiale.

“L’Associazione che presiedo rappresenta in Confindustria le imprese che erogano servizi di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati presso le grandi committenze, quali hotel, ristoranti, b&b, terme, nonché ospedali pubblici, comunità assistenziali, case di cura, cliniche private, industrie e producono, distribuiscono ed effettuano la manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi. Il Sistema Industriale Integrato di beni e Servizi Tessili e Medici Affini fattura 4.200 milioni di euro ed occupa in Italia circa 35.000 lavoratori, il 93% a tempo indeterminato e il 65% donne, con una media occupazionale di 26 addetti, occupando così il 5° posto fra i 24 settori rilevati dall’ultimo Censimento Industria e Servizi dell’ISTAT. Le nostre imprese in questo vogliono e possono Tali aziende sono stabilmente organizzate sul fare la loro parte. territorio regionale e nazionale e investono molto Il servizio di sanificazione della biancheria nel setnel miglioramento continuo sul fronte tore dell’ospitalità giocherà, infatti, un ruolo dell’organizzazione del lavoro, della strategico nell’attività di accoglienza tecnologia, della ricerca, dell’innodei clienti. vazione e della qualità totale. Gli imprenditori e le imprese del L’ITALIA È UN PAESE Assosistema si impegna quosettore partecipano quindi con STRAORDINARIO. tidianamente e da anni soforza e consapevolezza alla DOBBIAMO AVERE TUTTI ESTREMA stiene i valori di sostenibilità, formazione di una nuova CURA DI QUESTO PATRIMONIO! qualità e sicurezza del laeconomia del benessere RISPETTARLO E PRESERVARLO. voro dei prodotti e servizi ofsostenibile con la massima ferti, che rappresentano apertura al contributo e ai L’ITALIA NON benefici a favore degli opesuggerimenti di tutte le parti E’ USA E GETTA. ratori e degli utenti finali. sociali e gli stakeholders.” L’ITALIA E’ UN BENE

RIUTILIZZABILE. ( 10 )


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MATTEO GEROSA, VICE PRESIDENTE DI ASSOFORNITORI “Assofornitori che rappresento nasce nel 1990 e raggruppa ad oggi 59 aziende, unite dal comune obiettivo di promuovere e sviluppare un settore del Made in Italy così virtuoso e apprezzato nel mondo come la realizzazione di macchine, prodotti e servizi per la lavanderia. In questa veste Assofornitori promuove assistenza nell’organizzazione di momenti di crescita professionale, rivolti alla formazione e l’informazione alle imprese. Assofornitori rappresenta aziende alla costante ricerca di soluzioni virtuose, in grado di creare una maggiore competitività attraverso l’innovazione e la crescita. Nel segno – è bene sottolinearlo - di una cultura d’impresa altamente evoluta, dove automazione, risparmio energetico ed ergonomia risultano punti di riferimento sostanziali nei processi di lavorazione da sperimentare e introdurre all’interno delle lavanderie industriali. In questo settore possiamo perciò essere considerati testimoni autorevoli di importanti mutamenti culturali, tecnologici e generazionali, in virtù dei quali le aziende del settore richiedono risposte continue e dettagliate nella soluzione di problematiche sempre più complesse, nonché affascinanti. Ne consegue una relazione profondamente cambiata, dove le nostre aziende sono chiamate a fornire non solo macchine e tecnologia, ma anche un altrettanto preziosa, insostituibile disponibilità al dialogo e alla condivisa individuazione di obiettivi. Sempre più ci misuriamo infatti in un’attività di consulenza che fa di noi non solo dei fornitori, ma anche dei partner delle aziende nostre clienti.

Ma è solo con questa nuova modalità di relazione che si pongono le premesse perché, anche nel settore della lavanderia, si approdi a format di Industria 4.0 basati su alti livelli di automazione da una parte, e di organizzazione del lavoro dall’altra, con benefici in grado di ricadere sull’intera filiera produttiva in termini di tecnologia e di sviluppo dei mercati. Le condivise riflessioni tra le due Associazioni hanno fatto emergere come l’utilizzo della carta nelle strutture ricettive stesse causando all’interno della filiera varie conseguenze ai più vari livelli. Coinvolgendo anche l’utenza finale, costretta a registrare un impoverimento della qualità del servizio nel settore dell’accoglienza turistica, causato dalla scomparsa del tessile in alberghi e ristoranti, in cambio di un prodotto non solo meno confortevole, ma anche, e soprattutto, reso meno sicuro a causa dai minori controlli. Quando invece l’adozione del tessile ripaga in termini integrali, di tutela dell’Ambiente, minore inquinamento, occupazione, valorizzazione del migliore Made in Italy. Su più larga scala il problema del monouso ha assunto proporzioni imponenti, considerando le gravi ricadute sull’ambiente, sui fatturati aziendali e sui livelli occupazionali. Come questa partnership fra Assosistema e Assofornitori dimostra, è ora fondamentale diffondere una nuova cultura del tessile su cui richiamare non solo l’attenzione, ma anche l’effettivo coinvolgimento di istituzioni e associazioni che possono solo approvare e condividere questa campagna di comunicazione. Questo evento del Mugello ne è la più esauriente dimostrazione, buon lavoro a tutti”.

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LE BUONE PRATICHE COMUNALI E LA TARI INCENTIVANTE: QUANDO LE TASSE PREMIANO I VIRTUOSI A BENEFICIO DEL TERRITORIO E DELLA COLLETTIVITÀ Nell’ambito del percorso di ricerca e valutazione delle possibili linee di sviluppo per la realizzazione di una filiera circolare finalizzata alla valorizzazione e al recupero del tessile residuale, Assosistema ha ritenuto prezioso il dialogo con le istituzioni locali e nazionali. In primis, Assosistema ha ritenuto di coinvolgere i Comuni che quotidianamente sono impegnati nella gestione e amministrazione sul territorio nazionale della raccolta dei rifiuti. Per questo, l’Associazione, con il contributo delle aziende a livello territoriale, sta svolgendo un’importante azione di sensibilizzazione a livello istituzionale per favorire l’utilizzo del tessile nelle strutture commerciali. Il Comune di Scarperia e Sanpiero e il sindaco Federico Ignesti hanno fatto da apripista nel luglio 2015 premiando quei comportamenti virtuosi in ordine alla compatibilità ambientale dell’esercizio d’impresa. Si è trattato di un primo importante passo che ha ispirato poco dopo anche il vicino comune di Borgo San Lorenzo e già altre amministrazioni comunali si stanno muovendo verso tale direzione. Un esempio significativo in tal senso è venuto dall’amministrazione comunale di Napoli che, a seguito dell’opera di sensibilizzazione di Assosistema al tema, ha deciso di introdurre il provvedimento di riduzione della Tari per sostenere il tema del riutilizzo e premiare chi “inquina meno e ricicla di più”. Tali iniziative rappresentano dei segnali importanti, non solo nei confronti delle imprese interessate che effettuano il servizio di sanificazione dei tessili presso le strutture ricettive ma anche nei confronti della società che può apprez-

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zare in questo modo le conseguenze di un maggiore rispetto dell’ambiente e un utilizzo più consapevole delle nostre risorse.

FEDERICO IGNESTI, SINDACO DI SCARPERIA E SANPIERO (FI) “Dopo una prima fase di riflessione con l’Associazione e con l’azienda Chi-Ma, iniziata nel 2013, nel bilancio comunale del 2015 abbiamo deciso di inserire la riduzione del 20% per le strutture commerciali, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, alberghi con ristorante, agriturismi, che dimostrano l’abbattimento totale del consumo dei prodotti in carta a favore dei prodotti tessili riutilizzabili nell’esercizio della propria attività. Si è trattato di una decisione politica quindi inserita nel bilancio comunale che ha comportato anche una partecipazione diretta dell’amministrazione nell’informare e comunicare all’esterno l’iniziativa. Questo è il terzo anno consecutivo che il provvedimento viene applicato ed è aumentato il numero delle aziende che ne hanno fatto richiesta. Non solo. L’iniziativa sta avendo successo anche nei comuni limitrofi a quello di Scarperia e Sanpiero. Un anno dopo, nel 2016 anche il vicino comune di Borgo San Lorenzo l’ha attuata e questo anno è stata la volta di Barberino del Mugello. Al momento, anche il comune di Firenzuola la sta valutando. Siamo tutti parte dell’Unione dei comuni del Mugello, 8 in totale che rappresentiamo un’area omogenea e siamo legati da un dialogo costante che permette di trasmettere l’importanza di certe iniziative. Basti pensare che Scarperia e Sanpiero ha meritato la menzione speciale per la creatività del Progetto Uso e Riuso in occasione del concorso Buone Pratiche di Anci Toscana lo scorso 3 marzo 2017. Ritengo che questo convegno sia importante non solo perché pone attenzione ai concetti dell’uso e riuso ma anche alla qualità del servizio e alla legalità. Trovare un tovagliato di stoffa in una struttura ricettiva è un fattore di cui beneficia il turismo ma anche l’indotto che esso genera. Le industrie di sanificazione creano, infatti, occupazione sul territorio e danno risposta in termini di professionalità e spirito di collaborazione con le amministrazioni locali. Ottimo esempio di un lavoro comune tra pubblico e privato che dovrebbe essere replicato anche a livello nazionale”.


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MONIA FALTONI, ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI PRATO “Le Buone Pratiche che ho ascoltato stamattina e l’incontro sul tema dei giorni scorsi con Assosistema sono argomenti estremamente interessanti. Perché il ruolo di una Pubblica Amministrazione, come ha detto il sindaco Ignesti, non è solo quello di riscuotere i tributi ma anche quello di instaurare un rapporto di collaborazione con gli imprenditori dei propri territori ed essere di supporto alla loro attività. Quello di Prato è, come saprete, uno dei distretti tessili più importanti d’Italia. Dal primo gennaio 2017 c’è una novità molto importante in materia di Tari per le imprese del settore tessile. Con l’istituzione del nuovo gestore della raccolta e smaltimento rifiuti, il comune di Prato ha applicato la deassimilazione del rifiuto tessile. Quello che fino ad oggi era considerato un rifiuto urbano è quindi ora un rifiuto speciale. Questo significa che vi è l’esenzione totale della Tari per le superfici dove si produce materiale e scarto tessile. L’impresa dovrà quindi adoperarsi attraverso il mercato delle aziende private per smaltire lo scarto. Ci tengo a precisare che il regolamento comunale che ha introdotto la deassimilazione è stato compartecipato in quanto prodotto in un anno di lavoro coordinato con la collaborazione di tutte le associazioni di categoria delle imprese. Attraverso uno studio di mercato abbiamo inoltre verificato che lo sgravio e esenzione totale della Tari potrà arrivare in alcuni casi anche al 70-80 per cento. Mentre il costo che l’azienda dovrà sostenere a livello privato può raggiungere un abbattimento del 20-30% rispetto a quando si era in regime di Tari. Il sistema della deassimilazione potrebbe quindi davvero portare a un beneficio delle aziende del comparto tessile del nostro territorio. E’ un sistema che si lega molto bene al tema dell’uso e riuso e dell’economia circolare. Il rifiuto speciale può infatti rientrare nel ciclo del riciclo: molte aziende che lo raccolgono, lo vendono a chi lo ricicla e producono così nuova materia che riemettono nel mercato. E’ molto interessante l’esempio della Tari incentivante, lo stiamo studiando e valutando per il prossimo anno”.

FILIPPO GIOVANNINI, SINDACO DI SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) “Sono sindaco di Savignano sul Rubicone, comune di 18.000 abitanti, e Presidente dell’Unione Rubicone e Mare che rappresenta in tutto circa 94.000 abitanti e ritengo sia utile allargare gli orizzonti del discorso. Partire dalle piccole esperienze è importante ma è utile appunto cominciare a ragionare nei termini di unioni di comuni piuttosto che di singoli comuni. Solo così si possono cogliere le opportunità e promuovere a livello omogeneo le buone pratiche. Per riallacciarmi al discorso del sindaco Ignesti sull’importanza del rapporto tra l’amministrazione locale, la politica e le imprese del territorio, se sono qui è grazie all’azienda Linea Sterile che mi ha trasmesso la sensibilità verso il tema del riuso. Il nostro ruolo è, infatti, stare affianco alle imprese virtuose e prestare attenzione a quelle innovative. Ciò perché rappresenta sia uno stimolo per noi per conoscere le novità da portare avanti anche a livello politico che un’occasione per trasmettere anche alle imprese più tradizionali le opportunità più ampie. Il contesto di oggi è quindi utile per conoscere il tema del riuso, del riciclo e dell’educazione che ci deve essere a monte per sprecare il meno possibile ed allungare sempre più la filiera. Fare sistema è fondamentale. Posso dire che coglierò gli spunti a livello di incentivi fiscali ma anche l’approccio culturale e che porterò l’esempio di queste buone pratiche sul mio territorio per andare appunto oltre i confini comunali e territoriali e fare rete”.

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FABRIZIO TRIVELLA, SINDACO DI TALAMONA (SO) “Vorrei cogliere questa opportunità per raccontare delle esperienze del comune che amministro, simili a quello del recupero del tessile, che fanno parte della nostra vita quotidiana. Condivido quanto detto dal Presidente Marchetti sul tema del riutilizzo e dell’economia circolare ed aggiungo che oltre ad essere un cambio è anche una sfida culturale che si attua con l’informazione, come stiamo facendo oggi, ma anche con la formazione. Fra le attività che ha portato avanti il mio comune c’è quella della sensibilizzazione alle tematiche ambientali, svolta con l’adesione alla Settimana Europea dei rifiuti, promossa dalla Commissione Europea e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, dove gli enti locali, insieme ai gruppi territoriali delle associazioni, hanno organizzato una serie di eventi serali. Nell’edizione del 2016, ad esempio, il tema della Settimana Europea dei rifiuti è stato quello degli imballaggi e della loro riduzione. L’iniziativa “Disimballiamoci” prevedeva un presidio informativo all’esterno dei supermercati per informare la gente che i prodotti che si scelgono quando si fa la spesa, hanno ognuno un impatto diverso sull’ambiente. La conquista culturale a cui dobbiamo andare incontro è proprio comprendere che ogni sottoprodotto può essere avviato al riciclo. La campagna di sensibilizzazione ha interessato anche le scuole. C’è da considerare, inoltre, che queste iniziative sono portate avanti da un gruppo di volontari di privati cittadini che collaborano con l’amministrazione comunale. Altro progetto interessante è “Ecobimbi” che ha avuto un impatto molto forte sulla comunità. La giunta ha portato in consiglio comunale il provvedimento della riduzione del 20% della Tari per l’utilizzo di pannolini lavabili. Essendo costituiti di tessuto e di una parte assorbente, i pannolini lavabili consentono di ridurre i rifiuti e permettono un risparmio di costo e di spese del ciclo di gestione dei rifiuti stessi. Infine, il progetto “Ecofeste”. Alle Associazioni che chie-

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dono l’utilizzo delle strutture comunali per organizzare tali feste, si richiede di mettere in atto comportamenti ecocompatibili, come l’utilizzo di tovaglie di tessuto e posate di metallo. Il tutto si conclude con la richiesta agli organizzatori di differenziare i rifiuti e rendicontare la quantità di quelli prodotti e rapportati al numero di presenze e di pasti consumati durante le feste. Sono tutte iniziative di sensibilizzazione che rappresentano un punto di incontro dell’interesse pubblico con quello privato e che in altri ambiti è molto difficile fare. Sono convinto che l’informazione è lo strumento che porterà la nostra società a progredire”.

MARCO CHIARI, RESPONSABILE LOGISTICA DELLA CHI-MA FLORENCE “La Chi-Ma è un’azienda storica nella quale convivono tre generazioni di imprenditori con linguaggi e sensibilità diversi ma con un unico sistema di valori e aspettative. Il confronto tra tutti noi è stato fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nel corso di tutti questi anni di attività. Dal 2014 faccio parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Assosistema, esperienza che mi ha consentito di comprendere quanto è importante aver consapevolezza del servizio che le nostre aziende svolgono e trasmettere tale valore all’esterno. Il punto su cui vorrei concentrare questo mio intervento è proprio la necessità di sensibilizzare i nostri clienti ma anche gli utenti finali sul ruolo che le nostre industrie svolgono e trasmettere la conoscenza della qualità dei beni che offriamo e dei servizi che svolgiamo. Spetta a noi farlo e negli ultimi anni stiamo lavorando insieme all’Associazione per raggiungere questo obiettivo. In quest’ottica, l’iniziativa di oggi è un’occasione per valorizzare il nostro lavoro in un settore, quello dell’ospitalità, che rappresenta più di ogni altro la bellezza dell’Italia e della nostra tradizione storica e culturale. Sono convinto che abbiamo preso la pista giusta, continuando con queste iniziative arriveremo a degli ottimi risultati grazie anche alla collaborazione tra le imprese del territorio e le istituzioni”.


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ORE 13:30 AL TERMINE DEI LAVORI DELLA SESSIONE MATTUTINA, I PARTECIPANTI AL CONVEGNO SONO STATI INTRATTENUTI DA UN INTERMEZZO CULINARIO CON LO CHEF STELLATO PAOLO GRAMAGLIA

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Sessione Pomeridiana PRESENTAZIONE DELLA RICERCA ISNART “RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEL SERVIZIO RELATIVO A SANIFICAZIONE, CONSEGNA E RITIRO E NOLEGGIO DEL TESSILE”, A CURA DI ELENA DI RACO, RESPONSABILE RICERCHE ISNART Nel corso del 2016 Isnart ha effettuato 1500 interviste telefoniche alle imprese ricettive (alberghi e villaggi turistici) e 1000 ai ristoranti. L’indagine conoscitiva, commissionata da Assosistema nell’ambito del progetto di rilancio del settore dei servizi alberghieri integrati, ha permesso di rilevare la soddisfazione del servizio relativo alla sanificazione, consegna e ritiro, noleggio di tessile. L’UTILIZZO DEI SERVIZI DI SANIFICAZIONE Nel quadro dei servizi dati in outsourcing dalle imprese turistiche quello della sanificazione assume un ruolo centrale: rivolgersi al di fuori della propria impresa per questi servizi è una pratica comune al 70,9% delle imprese alberghiere e ristorative italiane. Non si rivolgono, pertanto, a servizi esterni ma svolgono internamente la sanificazione il 27,9% degli hotel, il 44,7% dei villaggi turistici, ed il 22,7% dei ristoranti (in media il 28,9% delle imprese alberghiere e ristorative) mentre nel complesso lo 0,2% non necessita del servizio sostituendo i tessili con la carta o altro. L’ANDAMENTO DEL MERCATO Negli ultimi 5 anni il trend di utilizzo delle imprese di sanificazione da parte delle strutture alberghiere e ristorative appare complessivamente stabile per l’80% delle imprese turistiche, ma si rileva al contempo una sacca di crescita riferita dal 12,3% delle imprese alberghiere e ristorative. Il 7,7% del comANDAMENTO DELL'UTILIZZO DELLE IMPRESE DI SANIFICAZIONE SECONDO GLI OPERATORI (%) Negli ultimi 5 anni il trend di utilizzo delle imprese di sanificazione è stabile per l’80% delle imprese turistiche, ma si rileva una crescita riferita dal 12,3% delle imprese alberghiere e ristorative

plesso delle imprese turistiche considerate dichiara, invece, una diminuzione nel loro utilizzo, in particolare tra i villaggi turistici (15,8%) che si caratterizzano, infatti, come tipologia che gestisce tali servizi internamente. Per le imprese che indicano un trend di calo nel ricorso alle imprese di sanificazione le motivazioni più diffuse sono da ricondursi alla crisi economica, e ad una conseguente diminuzione della clientela che permette di gestire in misura più economica il servizio internamente. LE FORNITURE OFFERTE Le imprese di sanificazione mettono a disposizione delle strutture alberghiere e ristorative la fornitura di lenzuola e cambi per i letti (87,3%), asciugamani e spugne (78,4%), tovaglie (70,9%) e tovaglioli (67,4%), parure da bagno (30,7%) o altri accessori (23,4%). La sanificazione di divise (17,5%), il rifacimento delle camere (16,5%) o la pulizia dei materassi (15%) risulta invece un’offerta più specializzata e meno diffusa. LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Le imprese turistiche richiedono alle imprese di sanificazione caratteristiche di servizio che suggellano quasi un patto di fiducia: la garanzia nella puntualità del ritiro quotidiano (42,9%), la flessibilità nella prestazione del servizio (41,1%), la ricerca di soluzioni personalizzate (23%). Ben il 16,6% delle imprese richiede la gestione on-line del servizio (il 20,6% dei villaggi turistici). Tra gli altri servizi si richiede quello di rifacimento camere (9,8%), di fornitura di accessori bagno (5,4%) e di guardaroba (3,7%). Un processo di fidelizzazione consolidato, dunque, che si sta anche evolvendo anche verso la gestione on-line del servizio, quale strumento di velocizzazione delle tempistiche e di automatizzazione. CRESCERE, IN QUALE DIREZIONE? Come sempre le imprese turistiche individuano ambiti di miglioramento del servizio connesse a specifici forniture, sebbene si evinca poca vera consapevolezza della reale direzione del cambiamento necessario.


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LA PUNTUALITÀ

Più attenzione nel servizio e nella pulizia

I PREZZI

Migliorare la qualità dei tessuti

LA PROFESSIONALITÀ

Cambiare più spesso l’assortimento dei tessuti

I MATERIALI

Aumentare l’assortimento dei tessuti

Nello specifico gli aspetti che andrebbero migliorati attengono per lo più al trasporto dello sporco e del pulito (12,3%) - in particolare per gli hotel (12,7%) – e al lavaggio di dispositivi tessili propri (10,1%) – soprattutto per i ristoranti (11,8%). Tra gli altri ambiti evidenziati dalle imprese turistiche quello del lavanolo (7%) – specialmente per i ristoranti (7,9%) – e della logistica (6,3%) – in primis per gli hotel (7%). Seguono i processi di sanificazione (4,5%), di abbattimento microbiologico (3,2%) e quelli di guardaroba (2,8%), tutti servizi di cui si richiede un miglioramento in particolare dagli hotel. Risulta interessante evidenziare però che al di là dei servizi specifici le imprese turistiche richiedono nell’immediatezza miglioramenti sintetizzabili nei seguenti ambiti: prezzi, puntualità, professionalità e qualità dei materiali, una maggiore attenzione nel servizio e nella pulizia, sia in termini di puntualità del servizio che di professionalità dell’erogazione. Inoltre, negli ultimi anni si assiste al processo di sostituzione del tessile con la carta, una dinamica che sta coinvolgendo oltre 1 impresa su 5 (21,1% delle

imprese turistiche), soprattutto diffusa tra i villaggi turistici (30,9%) e i ristoranti (23,7%) più che tra gli hotel (19,7%). Tra le stesse strutture alberghiere, sono le residenze turistico alberghiere le imprese che stanno orientandosi all’utilizzo più diffuso della carta (22%). Si tratta in termini generali di una scelta dovuta alla praticità ed al risparmio piuttosto che ad una insoddisfazione verso la fornitura e l’utilizzo di tessuti, un vantaggio economico e di comodità d’utilizzo. LA SODDISFAZIONE Molto elevato il livello di soddisfazione delle imprese turistiche rispetto ai servizi di sanificazione, pari a 8,3 (in un giudizio tra 1 e 10) ma soprattutto molto diffuso: 9 operatori su 10 hanno dichiarato un giudizio superiore a 7. La tipologia di servizio maggiormente soddisfacente si rileva nel complesso per i servizi di sanificazione (8,5) e per il trasporto (8,4), con giudizi dovuti sia agli hotel che ai ristoranti. I villaggi si distinguono ancora per giudizi elevatissimi relativi al guardaroba (9,2) e alla sanificazione (9,1).

SOSTENIBILITÀ E ANDAMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE (%) E AUMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE (%) IN AUMENTO

STABILE

IN DIMINUZIONE

TOTALE

IMPRESE SOSTENIBILI

7,3

59,0

33,6

100,0

IMPRESE NON SOSTENIBILI

5,8

57,6

36,6

100,0

TOTALE IMPRESE

7,0

58,7

34,3

100,0

Fonte: Osservatorio Nazionale della Filiera del Turismo -dati UNIONCAMERE IL BINOMIO ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E TURISMO RISULTA UNA SCELTA VINCENTE E OBBLIGATA, NEL MOMENTO IN CUI L’ESSERE SOSTENIBILE DIVIENE UN ELEMENTO DI VANTAGGIO COMPETITIVO PER LE IMPRESE E IL TERRITORIO.


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LO SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE DEL SETTORE DELL’OSPITALITÀ ITALIANA: NUOVE PROPOSTE PER RISPONDERE AI CAMBIAMENTI DEL MERCATO L’indagine Isnart ha approfondito quindi gli aspetti pratici del servizio e del valore aggiunto che offre al cliente la garanzia di qualità e di sicurezza igienica dei prodotti utilizzati dagli ospiti delle strutture alberghiere, della ristorazione e del benessere. L’indagine ha dimostrato una generale soddisfazione delle imprese turistiche nei confronti del servizio offerto dalle imprese di sanificazione, con alcuni margini di miglioramento e perfezionamento. Un prodotto igienicamente sicuro, bello e di qualità è, infatti, un importante biglietto da visita per le strutture ricettive in quanto i prodotti forniti sono intimamente connessi con le promesse di confort offerte al cliente dalle strutture stesse. A partire da questi concetti, nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda che ha approfondito le sinergie e strategie comuni che è possibile intraprendere con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del settore turistico e di tutti gli operatori coinvolti. Il tutto con un occhio attento allo sviluppo economico sostenibile dell’intera filiera.

BARBARA CASILLO, DIRETTORE DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI

I FLUSSI TURISTICI NELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE

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“La ricerca di Isnart è stata molto interessante e gli elementi che mi hanno colpito sono tanti. In particolare, dalla ricerca emerge quanto il servizio di sanificazione sia ormai parte integrante del processo produttivo nel settore alberghiero. Il ruolo è importante e interpretato al meglio se si considera che la ricerca evidenzia nel complesso un altissimo livello di soddisfazione degli alberghi, pur mettendo in luce la complessità del lavoro svolto dalle aziende di sanificazione cui è richiesto un importante sforzo anche nella logistica con servizi attenti alle esigenze delle imprese. Per questo è necessario che ci sia tra noi un dialogo sempre stretto. Le aziende turistiche lavorano pressoché tutte con le lavanderie industriali, nessuna, infatti, trova più motivo per sopportare il costo fisso di un’attività interna di questo tipo. C’è da dire che il settore turistico ha affrontato negli ultimi anni una crisi durissima ed ora sta recuperando grazie alle presenze internazionali. Ovviamente le strutture ricettive che non hanno avuto la capacità economica di affrontare in questo periodo una ristrutturazione sono ora più in difficoltà ma attuare misure di miglioramento è necessario per essere sempre più competitivi sul mercato. Bisogna riconoscere che il nostro mondo sta cambiando rapidamente e con esso la tipologia di turismo richiesta dai clienti stranieri che vengono in Italia e si dirigono prevalentemente verso un’offerta stellata alta. Ora si parla più di turismo “esperenziale”, un approccio, cioè, che offre e garantisce emozioni ai visitatori e il rapporto con i prodotti tessili degli alberghi risponde pienamente a questa dinamica. La scelta dei tessili è importante nella costruzione dell’esperienza che si vuole offrire al turista e in questo senso l’Italia vanta prodotti di altissima qualità: per questo il tessile può fare la differenza nell’immagine dell’albergo e nel segno che si lascia a chi soggiorna in tali ambienti. I profumi, gli odori e le sensazioni tattili, contribuiscono alla costruzione dell’esperienza che il soggiorno in una struttura alberghiera vuole offrire e più in generale alla soddisfazione del cliente. Un tassello in più per rendere l’esperienza di un viaggio in Italia sempre più indimenticabile. Ben vengano, quindi, occasioni come queste di confronto e dialogo per giocare tutti insieme la stessa partita. Continueremo a sostenere i comportamenti virtuosi e la necessità di studiare forme di minor carico fiscale per attuare le buone pratiche, che rappresentano una tutela per tutta la collettività”.


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ALDO CURSANO, PRESIDENTE FIPE TOSCANA

tutti. Nell’era della globalizzazione sta nascendo il bisogno di rimettere al centro del mondo l’uomo e la soddisfazione delle sue aspettative. I bisogni del singolo stanno diventando la nuova dimensione sulla quale ogni impresa che fornisce beni e servizi è destinata a confrontarsi quotidianamente. Oggi più che mai c’è la necessità di distinguersi e ciò rappresenta una nuova sfida. Nel mondo della ristorazione, ad esempio, i pasti vegani, biologici e l’offerta ambientale, come gli arredi tessili sono linguaggi che comunicano con l’utente finale e fanno sistema tra loro. Si sceglie la filosofia che c’è dietro all’offerta di un prodotto, di cui si condivide il pensiero. Chiunque sviluppa questa rete crea cultura. Ecco perché i corretti stili di vita portano con se modelli positivi. Il principio deve essere “chi inquina paga” e le istituzioni dovrebbero premiare chi investe nella salute e nella sicurezza, chi difende il modello italiano e chi crea occupazione”

“Come anticipato poco fa da Barbara Casillo, il nostro Paese ha affrontato negli ultimi anni una crisi molto profonda che ha inciso sui modi di consumo, sulla scelta della destinazione ristorativa e delle vacanze, modificando così le abitudini degli italiani. I bar e i ristoranti sono accomunati dallo stile italiano, la tavola e il tovagliato sono elementi identificativi che ci sono riconosciuti a livello internazionale e che fanno la differenza nelle strutture ricettive. Questo convegno rappresenta un’occasione importante per individuare quei valori che ci uniscono ed inseguire quei modelli di bellezza tipici della nostra identità di Paese che ci hanno reso unici ma che in questo periodo richiamo di perdere. Noi tutti dobbiamo percorrere insieme la pista della qualità, che è ancora poco recepita e condivisa dalle istituzioni. Non si può non partire da questi elementi. Il turismo attento che vuole vivere uno stile di vita e mantenere una storia e una tradizione, nel rispetto dell’ambiente, non può non essere accompagnato dalle istituzioni. Condivido pienamente l’idea di una defiscalizzazione come sistema premiante per quelle aziende che dimostrano senso di responsabilità nell’esercizio della propria attività. Questo è un valore che deve accomunare

DATI SUI PASTI CONSUMATI FUORI CASA (2015) TIPO CONSUMATORI

NUMERO PASTI

TEMPO

POPOLAZIONE (MLN)

% SULLA POPOLAZIONE NAZIONALE

HEAVY

da 4 a 5

a settimana

13

21,74

AVERANGE

da 2 a 3

a settimana

9

15,05

LOW

da 2 a 3

al mese

17

28,43

TIPO PASTI

NUMERO PASTI

TEMPO

POPOLAZIONE (MLN)

% SULLA POPOLAZIONE NAZIONALE

PREZZO MEDIO

PREFERENZE

da 3 a 4

a settimana

12

20,07

€ 11,00

Panino-PizzaPrimi piatti

almeno 3*

al mese

6,6

11,04

€ 18,60

Pizza

3

a settimana

3

5,02

€ 22,40

Pizzeria

almeno 3*

al mese

7,3

12,21

€ 19,10

Ristorante-Trattorie

PRANZO

CENA

* Popolazione nazionale al 2015 59,797 mln * almeno 3 volte al mese durante il week end Fonte: indagine FIPE (2015), elaborazione Centro Studi Assosistema

I dati FIPE 2015 confermano che i consumatori di pasti fuori casa sono in aumento dello 0,8% rispetto al 2014.

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FULVIO FARNESI, PRESIDENTE DI FEDERCONSUMATORI TOSCANA “Dobbiamo partire dalla considerazione che il consumatore oggi è molto più consapevole ed esigente rispetto a prima ma molto probabilmente non è informato sulle buone pratiche che ci sono sul territorio. Come diceva il sindaco Ignesti, il consumatore è un valore. Se queste esperienze virtuose non sono fortemente esplicitate, al consumatore non arriva il messaggio del valore aggiunto che hanno rispetto alle bellezze del territorio. Oltre alla Tari incentivante bisogna fare di più, altre forme deduttive delle imposte per la salvaguardia dell’ambiente, percorsi fiscali incentivanti di tipo virtuoso. Se l’impresa ha dei vantaggi economici, ciò si riflette infatti anche sul bene dei consumatori. Le buone pratiche vanno premiate, laddove avvengono, dalle amministrazioni comunali ma una valutazione così dovrebbe essere fatta anche dalla politica. E’ vero, come dicevamo, che dal 2009 sono aumentati in Italia i flussi turistici grazie alla presenza straniera e questo deve farci riflettere sul fatto che il nostro paese ha ancora difficoltà ad allinearsi agli altri per reddito disponibile da destinare alle vacanze. Alcuni spunti di riflessione. Penso che la scelta del monouso sia culturalmente sbagliata. Se è un problema culturale va affrontato a tutti i livelli della popolazione. Siamo di fronte a una scelta politica che riguarda la disponibilità di risorse delle persone. Il consumatore, infatti, si abitua alla vista e alla percezione tattile delle cose belle. Ma sappiamo che è un fatto prevalente però negli alberghi a cinque stelle. La tracciabilità della filiera produce controlli su tutti gli stakeholder. Ognuno di noi, che sia un imprenditore o un cittadino comune, è in ultima analisi anche un consumatore, quindi tutti beneficerebbero del controllo della filiera. Che cosa intendiamo per qualità del servizio. Ci sono tre livelli della qualità: quella erogata, promessa e percepita. Spesso questi tre concetti non viaggiano insieme. Tutti i consumatori dovrebbero pretendere che la qualità che percepiamo è la stessa che ci viene resa disponibile. Sento spesso dire che la qualità è un

costo, ma nessuno ha mai stimato i costi della non qualità. La qualità rende semmai più competitivi, insieme alla responsabilità sociale delle imprese, che si verifica quando, cioè, un’azienda adotta nella sua attività di produzione di beni e forniture una politica di rispetto di tutte le categorie e dei soggetti coinvolti e di tutti coloro che sono influenzati o influenzano l’attività di impresa, quali fornitori, consumatori, subfornitori, dipendenti e consumatori finali. Il senso del percorso è già stato avviato e va nella direzione giusta e può trovare nelle Associazioni dei consumatori punti di contatto significativi tesi a migliorare tale percorso. Fare un’inchiesta analoga a quella dell’Isnart e condotta sui consumatori, se coincidessero i risultati, sarebbe un ulteriore passo in avanti in questo senso”. Qualità è anche sostenibilità ambientale QUALITÀ

SOSTENIBILITÀ

Per una impresa turistica il processo della qualità del servizio, orientato ad una sempre maggiore competitività sul mercato, non può prescindere dal percorso della sostenibilità ambientale quale valore aggiunto di performance soddisfacenti per la propria attività. LA SOSTENIBILITÀ NELL’IMPRESA TURISTICA

AMBIENTE

SOCIETÀ

SUPPORTO COMUNITÀ LOCALI

PERSONALE

IMPRESA

CICLO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO

FORNITORI

FORMARE

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COMPETITIVITÀ

RELAZIONI

CLIENTI

QUALITÀ TOTALE

COMUNICARE

L’approccio sostenibile agisce in due direzioni: nell’ambito stesso dell’impresa e verso la società dove questa risiede. E’ l’impresa il primo luogo dove si sceglie di praticare azioni di sostenibilità, e le ricadute di queste scelte incidono inevitabilmente sul territorio e sulla popolazione locale, nelle accezioni positive come in quelle negative.


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MAURIZIO GENESINI, PAST PRESIDENT DI ASSOSISTEMA “Il nostro settore, dal 2005 ad oggi, è molto mutato. Da quando, cioè, gli imprenditori hanno cominciato a sentire la necessità di cambiare tutto ciò che di negativo veniva raccontato sul loro conto. Le lavanderie, infatti, erano viste solo come aziende inquinanti. E’ da lì che, con l’Associazione, siamo partiti per capire come eravamo percepiti e soprattutto quali erano le ragioni per cui eravamo considerati così negativamente. Volevamo migliorarci. Le imprese che in questi 12 anni hanno fatto questo percorso, reinvestendo tutto quanto hanno guadagnato, non hanno raccontato parole ma si sono assunte la responsabilità del proprio miglioramento e intendono farlo anche nel futuro. Parlo sia di grandi imprese che di piccole imprese. Se non avessimo interpretato allora questo bisogno di cambiamento, non saremo oggi qui a discutere a questo tavolo. Rappresentiamo ora aziende attive e protagoniste della propria attività, non siamo più un settore in difesa e nella condizione di giustificare il nostro fare impresa. Oggi possiamo dire che siamo un settore che nell’esercizio della propria attività non solo ha adeguato le proprie strutture e i propri processi produttivi alle ottimizzazioni necessarie, ma al tempo stesso sta dando una risposta concreta alle problematiche. Siamo aziende che da anni e ai vari governi che si sono succeduti chiedono di applicare un sistema di qualificazione del nostro settore, che altro non è se non l’indicazione di quelle norme già esistenti necessarie e da osservare

per esercitare l’attività. Non siamo ancora riusciti ad ottenere questa qualificazione. Le idee giuste e le politiche sane andrebbero portate avanti sempre anche per settori considerati marginali ma che meritano un’attenzione maggiore. Siamo imprese virtuose che, senza incentivi, hanno impegnato tutti gli utili per innovare la propria organizzazione, e intendiamo proseguire il nostro percorso portando avanti questa iniziativa. Occorre stimolare le imprese a credere che tutti insieme è possibile raggiungere grandi risultati e obiettivi. Un dato mi ha colpito della ricerca Isnart. L’80 per cento delle strutture intervistate sono soddisfatte dei nostri servizi ma, nonostante ciò, il 20 per cento abbandona il tessile e si rivolge alla carta. Dobbiamo cercare delle risposte al perché comunque c’è questa regressione. Il convegno di oggi mi dà molta fiducia in questo senso perché siamo riusciti a socializzare i nostri progetti con le istituzioni e con gli operatori. Questo dimostra che abbiamo individuato il percorso giusto e dà speranza alle nostre imprese per il futuro”.

IL CONVEGNO:

PRENDI LA GIUSTA: PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!

pista

È STATO POSSIBILE GRAZIE AL CONTRIBUTO DI:

L AU N D RY T E C H N O LO GY

SCARICA LE RELAZIONI, LE FOTO E IL VIDEO DELL’EVENTO SU WWW.ASSOSISTEMA.IT

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dalleiazioni

Assoc

TURISMO ECO-SOSTENIBILE TURISMO COME ATTORE E PROMOTORE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

2017 ANNO INTERNAZIONALE DEL TURISMO SOSTENIBILE

L’assemblea dell’ONU ha proclamato il 2017 anno internazionale del turismo sostenibile. La risoluzione adottata il 4 dicembre 2015 riconosce l’importanza del turismo come attore e promotore di sviluppo sostenibile. L’obiettivo è quello di diffondere con il turismo quei principi e quei valori sociali, culturali, ambientali che garantiscono uno sviluppo capace che non esaurisca le sue risorse e in grado quindi di durare nel tempo. Anche per questo il principio di sostenibilità è entrato a pieno titolo tra le direttrici di fondo del Piano Strategico del Turismo 2017-2022 approvato nel febbraio scorso dopo un lungo iter che ha visto il coinvolgimento attivo di tutti gli attori protagonisti del turismo italiano. Un elemento chiave, la sostenibilità, per favorire uno sviluppo armonico del settore, ma anche un’opportunità di crescita del nostro business, consi-

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derata la sensibilità crescente del turismo internazionale ai valori sociali, culturali e dell’ambiente. Un’opportunità quindi per le imprese e per i territori in cui gli obiettivi di crescita trovano corrispondenza con gli obiettivi della collettività. Quanto alla tutela dell’ambiente, maturata profondamente nel sentire collettivo degli ultimi anni, l’albergo può e deve fare la differenza nell’esperienza dei suoi ospiti. In primis su quei comportamenti che sono diventati ormai consueti nella quotidianità di molti, dall’attenzione ai consumi energetici con la scelta di lampade a basso consumo a sistemi di riduzione della dispersione termica, di rubinetti frangiflusso per il contenimento dei consumi idrici o il recupero delle acque meteoriche, così come il rispetto delle regole per la raccolta dei rifiuti.

RECUPERO ENERGETICO ED AMBIENTALE

Un impegno che passa anche attraverso interventi importanti che il legislatore ha voluto incentivare e sostenere con la previsione di un Tax Credit destinato alle riqualificazioni e ristrutturazioni, che guarda con particolare attenzione a tutti gli interventi che hanno una valenza di recupero energetico ed ambientale. Si tratta di un intervento importante già attivato negli scorsi due anni, ma che è stato rilanciato e potenziato anche per il 2017 e il 2018. In particolare il Tax Credit finanzia: - installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica; - installazione di schermature solari esterne mobili finalizzate alla ridu-


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zione dei consumi per condizionamento estivo; - coibentazione degli immobili ai fini della riduzione della dispersione termica; - installazione di pannelli solari termici per produzione di acqua;realizzazione di impianti elettrici, termici e idraulici finalizzati alla riduzione del consumo energetico. Un esempio di politica economica che, così come è accaduto per gli interventi analoghi operati per le civili abitazioni, ha portato a risultati importanti attivando nuovi investimenti. In questo quadro, anche l’Associazione è coinvolta in un contesto più ampio, a livello europeo con alcuni progetti dedicati proprio alla sostenibilità ed accessibilità che hanno l’obiettivo di offrire alle imprese nuovi strumenti di crescita ed alcuni tool capaci di dare un supporto concreto alle aziende. Ai risultati operativi si aggiunge anche il valore di scambio e crescita di competenze che queste iniziative portano sempre con sé. Partenariati compositi da diversi paesi europei: Germania, Finlandia, UK, Grecia, Bulgaria. Tante visioni per costruire un unico valore – un turismo capace di portare crescita valorizzando le proprie risorse. Un business aperto alla società e sempre più vicino ad essa, dove l’esperienza di viaggio è arricchita dal contesto in cui lo si vive.

ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI Associazione Italiana Confindustria Alberghi, nasce dalla fusione delle due componenti della rappresentanza di settore in Confindustria, le strutture indipendenti e le compagnie alberghiere. Presente su tutto il territorio nazionale, con oltre 2500 strutture turistico ricettive per complessive 170.000 camere, 70.000 dipendenti e oltre 5 miliardi di euro di fatturato, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, rappresenta una componente di riferimento dell'economia del turismo in Italia. Una realtà che si caratterizza per una comune visione di impresa fatta di impegno, progettualità, attenzione al cambiamento ed alle logiche del mercato. Come socio di Confindustria e di Federturismo, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, si integra con le altre componenti dell'economia italiana e della filiera turistica. In un contesto che cambia rapidamente come quello del turismo, Associazione Italiana Confindustria Alberghi è accanto alle imprese nell’affrontare vecchie e nuove dinamiche del settore. Nel confronto con istituzioni e stakeholder è impegnata per guidare il cambiamento e superare le attuali debolezze fatte dell'assenza di politiche di settore e di un sistema di normazione obsoleto, inadeguato alle esigenze dell'impresa che vuole crescere e misurarsi con il mercato. In questo ambito, tra l’altro, partecipa attivamente a tavoli tecnici di lavoro istituiti presso Ministeri e altre istituzioni. Nel quadro internazionale, Associazione Italiana Confindustria Alberghi guarda ai nuovi fenomeni ed alle dinamiche che muovono investimenti e flussi turistici, per offrire alle imprese gli strumenti per affrontare la crisi di oggi guardando al futuro di un settore che tutti gli indicatori vedono a livello mondiale, in forte crescita negli anni a venire. A riguardo l’Associazione elabora analisi e ricerche periodiche, nonché l’Osservatorio che fotografa le performance delle imprese. Associazione Italiana Confindustria Alberghi sostiene le imprese in un percorso di crescita qualitativa, prevedendo tra l’altro un accordo con UniCredit per la concessione di finanziamenti fino a 22 anni volti alla riqualificazione dell’offerta alberghiera.

GIORGIO PALMUCCI PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI Dopo aver lavorato per una decina di anni come responsabile amministrativo per una multinazionale franco-americana operante nel settore alimentare, Giorgio Palmucci diventa nel 1998 Direttore Amministrazione/Finanza e Controllo del Club Mediterranee Italia. Nel 2004 Palmucci è Direttore Generale Italia e Paesi dell’Est per poi lasciare il Club nel 2009 per assumere la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Hotelturist Spa. Nel frattempo è attivo nell’associazionismo confindustriale inizialmente in Assotour poi confluito in Astoi e poi anche in Aica dove da ottobre 2012 è Presidente.


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IMPRESE

IMPIANTI APERTI ALLA CHI-MA FLORENCE, QUANDO L’IMPRESA INCONTRA IL TERRITORIO Sabato 13 maggio 2017 Assosistema ha organizzato l’iniziativa “Impianti aperti alla Chi-Ma Florence“, a Scarperia e Sanpiero (FI). L’azienda associata ha aperto le porte del proprio stabilimento industriale agli studenti, alle loro famiglie, alle istituzioni e a tutte le persone del territorio interessate a conoscere l’attività dell’impresa storica del Mugello della Famiglia Chiari, attiva dal 1870 nel settore industriale integrato dei servizi tessili per alberghi, ristoranti e case di cura. I numerosi visitatori sono stati accompagnati dal personale della Chi-Ma che ha illustrato loro la storia dell’azienda e le fasi del processo industriale. Una giornata ricca di conoscenza e di arricchimento per i visitatori e un’opportunità di relazione in più per la Chi-Ma Florence, come testimoniano le molte attestazioni di gradimento pervenute al termine della manifestazione.

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Per gli studenti delle classi seconda B e terza B della Scuola secondaria di primo grado Galileo Chini di Scarperia e Sanpiero e delle classi 5AM e 5AE, indirizzo manutenzione elettrica e meccanica, dell’Istituto di Istruzione Superiore Chino Chini di Borgo San Lorenzo, la giornata è stata l’occasione per integrare lo studio teorico con l’applicazione pratica nei processi industriali oltre a segnalare le potenzialità lavorative che il settore può offrire. E’ stata una lezione speciale per i ragazzi che trascorrendo una giornata in azienda hanno avuto la possibilità di capire le dinamiche di un’impresa, l’amministrazione, il ciclo produttivo, le relazioni con il territorio, il rapporto con i lavoratori, il marketing e la gestione del cliente. E, in particolare per gli studenti del Chino Chini, indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, un’opportunità di esercita-


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zione pratica, con la preparazione di un buffet per gli ospiti e il relativo servizio. Gli studenti, accompagnati dai Professori, hanno avuto degli insegnanti speciali come il fondatore della Chima Florence, Mario Chiari, l’Amministratore Delegato Pietro Chirico, e il nipote Marco Chiari, responsabile della logistica.

“La nostra filosofia aziendale è sempre stata quella di mettere a disposizione del mercato le proprie competenze, fondate sull’aggiornamento continuo, sulla ricerca, sull’innovazione delle tecnologie e dei prodotti, tutti valori aggiunti che garantiscono il fu-

turo di un’azienda. La sede della Chi-Ma, inoltre, è stata studiata e realizzata nei minimi dettagli, per essere una struttura all'avanguardia che pone particolare attenzione al rispetto dell'ambiente. E' proprio per questo motivo che le acque di scarico sono trattate da un depuratore a fanghi attivi, con capacità giornaliera di 1400 m3”. Questo il messaggio che la Famiglia ha voluto trasferire ai giovani studenti e a tutti i visitatori, affinché possano continuare a credere in un futuro dove il rispetto delle regole e la sensibilità ambientale siano principi valoriali su cui permeare la cultura produttiva.

CHIMA FLORENCE SPA

Chi-Ma Florence è una impresa storica del Mugello, con una forte propensione dinamica verso il futuro. I punti di forza dell’azienda sono l’alto knowhow nella scelta dei materiali tessili, l'organizzazione dei processi produttivi e la forza lavoro la cui professionalità rappresenta lo zoccolo duro dell’intera filiera. Socio storico di ASSOSISTEMA, Chima Florence, per il tramite del suo Amministratore Delegato, Pietro Chirico, è da sempre parte attiva nel promuovere iniziative nazionali per lo sviluppo socio-economico del settore.

CHI-MA F LORENCE

LA PRODUZIONE

La biancheria ritirata arriva alla Chi-Ma dove viene suddivisa per cliente e tramite una moderna linea di smistamento, selezionata per tipologia, conteggiata e inviata allo stoccaggio. Il conteggio del prodotto ritirato avviene per mezzo di un sistema informatizzato e costituisce una fase di fondamentale importanza. Permette all’azienda di conoscere l’esatto consumo e la reale necessità del cliente, riuscendo a facilitare le successive forniture. L'intero processo è gestito da un sistema computerizzato che in base alle esigenze produttive, stabilisce il materiale da mettere in lavorazione. La linea di lavaggio è costituita da 3 lavacontinue con capacità complessiva di 3500 kg/h. I capi lavati vengono trasferiti agli essiccatori per una parziale asciugatura e parcheggiati in prossimità dei mangani. Questi sono macchinari che lavorano alla temperatura di 180° e l'elevata temperatura di lavoro permette di ottenere capi con una carica microbica pressoché nulla. Tutte le fasi successive richiedono una particolare cura e attenzione dell'ambiente, delle macchine e del personale al fine di mantenere lo stesso grado di igienizzazione. A tale scopo, Chi-ma. è dotata della certificazione "Controllo della bio-contaminazione UNI- EN 14065".


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TURISMO ASSOSISTEMA E ASSOFORNITORI AD HOST 2017 NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI RIPOSIZIONAMENTO DEL SETTORE DEI SERVIZI ALBERGHIERI INTEGRATI E SULLA SCIA DEL SUCCESSO DELL’EVENTO “PRENDI LA PISTA GIUSTA. PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!” DELLO SCORSO 12 MAGGIO, ASSOSISTEMA E ASSOFORNITORI PARTECIPERANNO ALLA 40^ EDIZIONE DI HOST, IL SALONE INTERNAZIONALE DELL’OSPITALITÀ, CHE SI SVOLGERÀ ALLA FIERA DI MILANO DAL 20 AL 24 OTTOBRE 2017. PER IL SETTORE, SARÀ L’OPPORTUNITÀ PER PROSEGUIRE L’OPERA DI SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE ALL’UTILIZZO DEL TESSILE NELLE STRUTTURE ALBERGHIERE E DELLA RISTORAZIONE, PORTANDO IL PROPRIO CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DI UN TURISMO INNOVATIVO, SOSTENIBILE E DI QUALITÀ.

LA MANIFESTAZIONE Host rappresenta un appuntamento di riferimento per il settore Ho.Re.Ca, foodservice, retail, GDO e hotellerie. La manifestazione sarà l’occasione per presentare le nuove tecnologie per la lavorazione del food (equipment), nel prodotto food (materie prime, semilavorato), nel mondo del caffè, nei format, nel design e nel lifestyle, oltre che un marketplace per fare business internazionale con operatori stranieri. L’evento si svolge in 14 Padiglioni che integrano le filiere produttive e di servizio comuni, valorizzando le specificità di ogni settore e ogni azienda. I visitatori sono guidati all’interno della filiera attraverso percorsi funzionali che ottimizzano il tempo a disposizione e l’esperienza di visita. Nella scorsa edizione del 2015, grazie anche alla spinta di Expo, Host aveva registrato nei quattro giorni 150.968 visitatori (+13,5% rispetto all’edizione 2013), di cui oltre 60mila esteri (+17%) per conoscere

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i prodotti di oltre 2mila espositori all’interno di 14 padiglioni, due in più rispetto al 2013. L’edizione del 2017 conta al momento 1.437 aziende confermate, di cui il 41% estere provenienti da 48 Paesi. Incontreranno oltre1.500 hosted buyer.

LA FORMAZIONE Oltre alla parte espositiva, Host organizza oltre 400 eventi fra seminari, workshop, gare, campionati, show-cooking, degustazioni e performance artistiche. Con la partecipazione di chef, dei professionisti del mondo del caffè e dei maestri del cioccolato e della pasticceria. Gli eventi arricchiscono l’offerta di tutti i settori toccati da Host, dalla ristorazione all’Arte Bianca, dal bar all’arredo e tavola, dal gelato alla pasticceria. Hanno una doppia valenza: ci sono quelli dedicati alla formazione e al marketing e quelli di taglio più economico, che consentono una visione estesa del


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mondo dell’ospitalità con approfondimenti, tavole rotonde, presentazione di dati, trend di crescita e focus sui vari mercati. Al di là delle specificità dei vari settori, gli eventi presentati seguono i temi più attuali: la formazione e apprendistato di giovani (o meno giovani) che si affacciano sul mercato, le sfide tra grandi professionisti a livello internazionale, la sostenibilità, nei processi e nei layout, e l’innovazione dei format.

riutilizzabile, Assosistema e Assofornitori partecipano insieme all’edizione del 2017 con uno spazio espositivo, all’interno del quale informeranno i visitatori sui vantaggi ambientali, economici e sociali dell’utilizzo del tessile nella ristorazione e comunicheranno le iniziative comuni sul progetto di rilancio del settore.

DATI HOST 2015 OPERATORI PROFESSIONALI

LA PARTECIPAZIONE DI ASSOSISTEMA E ASSOFORNITORI In occasione della scorsa edizione di Host, il 26 ottobre 2015, Assofornitori aveva organizzato l’evento “Notate la differenza?”, presso il suo stand. La conduttrice televisiva Benedetta Parodi è stata la testimonial della campagna. Obiettivo dell’iniziativa è stato rilanciare il tema del mangiare sul tovagliato tessile Made in Italy. “No all’inquinante monouso e sì a un tessuto utilizzabile centinaia di volte grazie al lavaggio” sono stati i punti fermi della campagna. Benedetta Parodi ha accolto gli addetti ai lavori e inviati dei media per far notare come è possibile “notare la differenza” allestendo tre tavoli per incontri conviviali con tovaglie in tessuto sanificate e riciclabili per la salute di tutto l’ambiente. Per dare ulteriore spinta alla promozione del tessile

+ 13,5% rispetto alla precedente edizione. 90.585 italiani. 60.383 internazionali.

150.968 da 172 paesi.

40% internazionali.

Germania

+13%

Spagna

+26%

Francia

+21%

Cina

+35%

Svizzera

+27%

Turchia

+20%

Usa

+77%

Grecia

+31%

Regno Unito +31%

Distributori, rivenditori, esportatori, importatori Ristoranti, pizzerie, kebab, fast food

Target.

Self service, mense aziendali, ospedali, cinema, musei Bar, pasticcerie, gelaterie GDO, centri commerciali Architetti, designer, contractor

Top 9 paesi con % aumento presenze. Raffronto dati 2015 su 2013.

Chef Macellerie, salumerie, panetterie Installatori, tecnici Hotel, catene alberghiere, ricettività, crocieristi, aeroporti, stazioni Centri benessere, palestre, terme Consulenza, servizi

57.029 appuntamenti business con Expo Matching Program.

1.500 buyer ospitati provenienti da 73 paesi.

nel settore Ho.Re.Ca. attraverso un’accurata attività di scouting. occasioni di business durante i giorni di mostra. in manifestazione un’esperienza perfettamente organizzata.

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SICUREZZA SUL LAVORO

ASSOSISTEMA AL SAFETY EXPO 2017 ASSOSISTEMA SAFETY PARTECIPA ALLA SECONDA EDIZIONE DEL SAFETY EXPO CHE SI SVOLGERÀ ALLA FIERA DI BERGAMO IL 20 E 21 SETTEMBRE 2017 CON 15 AZIENDE ASSOCIATE E L’ORGANIZZAZIONE DI UN CONVEGNO DI ALTA ATTUALITÀ MERCOLEDÌ 20 SETTEMBRE 2017 DALLE 9:15 ALLE 11:15 IN SALA CARAVAGGIO. L’Associazione ritiene strategica la partecipazione collettiva alle fiere e alle principali manifestazioni del settore e l’organizzazione, in tali contesti, di momenti di confronto con Istituzioni, Enti, Associazioni, Imprese, su temi di comune interesse e di generale diffusione della cultura sulla sicurezza sul lavoro. Il modello, già sperimentato in varie occasioni, si è rivelato sempre vincente: l’area di Assosistema Safety, grazie alla qualità e alla completezza dei prodotti offerti dalle aziende espositrici, ha rappresentato un fulcro di attrazione e di interesse dei visitatori delle manifestazioni. Inoltre, l’attualità dei temi trattati e l’autorevolezza dei relatori invitati in occasione dei convegni, hanno contribuito a registrare una grande partecipazione di pubblico. Dopo il successo del convegno organizzato nella scorsa edizione del Safety Expo, sul nuovo Regolamento 425/2016 di sostituzione della Direttiva Europea 89/686/CE, quest’anno Assosistema Safety tornerà sull’argomento per fare il punto sulla sua applicazione. Dopo aver discusso per due anni la proposta della Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno elaborato un testo con-

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giunto che è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea il 31 marzo 2016. Il nuovo regolamento è immediatamente valido in ogni Stato membro e non deve essere trasposto in diritto nazionale. L'esperienza acquisita nell'applicazione della direttiva 89/686/CEE aveva, infatti, evidenziato carenze e incongruenze nella copertura dei prodotti e nelle procedure di valutazione della conformità, pertanto è stato necessario rivedere e migliorare alcuni aspetti. In particolare, i requisiti essenziali di salute e di sicurezza e le procedure di valutazione della conformità devono essere identici in tutti gli Stati membri. La scelta del Regolamento, che è lo strumento giuridico adeguato per imporre norme chiare e dettagliate, non ha lasciato spazio a differenze di recepimento da parte degli Stati membri. Il regolamento 2016/425/UE disciplina dunque i Dpi che sono nuovi sul mercato dell'Unione al momento di tale immissione sul mercato, vale a dire i Dpi nuovi di un fabbricante stabilito nell'Unione oppure i Dpi, nuovi o usati, importati da un paese terzo, e dovrebbe applicarsi a tutte le forme di fornitura, compresa la vendita a distanza. Il convegno di Assosistema Safety approfondirà in particolare il periodo di transizione stabilito dal Regolamento per concedere ai fabbricanti e agli altri operatori economici tempo sufficiente per adeguarsi ai requisiti del regolamento stesso. Tale periodo va dal 21 aprile 2018 al 21 aprile 2019, durante il quale i DPI conformi alla direttiva 89/686/CEE potranno ancora essere immessi sul mercato.


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BERGAMO 20.21 SETTEMBRE 2017

SAFETY EXPO 2017 Giunge alla sua seconda edizione il Safety Expo, il convegno esposizione che unisce al suo interno la XIII edizione del Forum di Prevenzione Incendi e la VI edizione del Forum di Sicurezza sul Lavoro. La manifestazione è organizzata dalle riviste Antincendio ed Ambiente & Sicurezza sul lavoro edite da EPC Periodici, in collaborazione con l'Istituto Informa. Il Safety Expo, pensato per offrire una visione su tutte le problematiche più attuali, è divisa nelle due differenti aree della prevenzione incendi e della sicurezza sul lavoro, ciascuna con le proprie tipologie di incontro: convegni, focus di approfondimento, corsi di formazione, workshop tecnici, esercitazioni pratiche e tanti momenti di spettacolo ed emozione. Nell'ampia area espositiva le aziende di settore presentano soluzioni tecnologiche e prodotti all'avanguardia.

I NUMERI DEL SAFETY EXPO: 10

CONVEGNI con le istituzioni e con i maggiori esperti della materia per fare il punto su tutte le problematiche più attuali e le novità del settore

40

CORSI DI FORMAZIONE in aule da 35 posti, validi come aggiornamento ai sensi del D.Lgs. 81/08 per tutte le figure della sicurezza

8 20 2 130

FOCUS DI APPROFONDIMENTO su temi specifici di tecnologia o normativa tecnica affidati alla aziende di settore WORKSHOP curati dai partner tecnici durante i quali saranno presentate soluzioni e case history di prevenzione incendi e sicurezza sul lavoro SPETTACOLI TEATRALI per parlare di sicurezza sul lavoro in modo nuovo e per diffondere una maggiore consapevolezza dei fattori che la minacciano. AZIENDE SPONSOR in 7.500 metri quadri di area espositiva presentano le loro novità di prodotto e le loro soluzioni tecnologiche

WWW.SAFETYEXPO.IT

i soci

ASSOSISTEMA SAFETY

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ASSEMBLEA ASSOSISTEMA SAFETY IL 15 GIUGNO 2017 SI È SVOLTA L’ASSEMBLEA DELLA SEZIONE SAFETY DI ASSOSISTEMA CHE È STATA L’OCCASIONE PER IL PRESIDENTE CESARE LUCCA PER PRESENTARE IL LAVORO SVOLTO FINORA E ANTICIPARE IL FUTURO. “POSSIAMO CLASSIFICARE TUTTO IL LAVORO SVOLTO IN QUESTO ANNO, IN DUE GRANDI CATEGORIE, ATTIVITÀ DI MARKETING E ATTIVITÀ NORMATIVA – HA DETTO IL PRESIDENTE LUCCA – PER QUANTO RIGUARDA IL MARKETING, ABBIAMO ORGANIZZATO E PARTECIPATO A NUMEROSI EVENTI E FIERE; AVVIATO UNA ATTIVITÀ DI ADESIONE DI NUOVI ASSOCIATI; REALIZZATO DEI FILMATI ISTITUZIONALI; INIZIATO UNA IMPORTANTE CAMPAGNA PUBBLICITARIA E MOLTO ALTRO. PER QUANTO RIGUARDA, INVECE, LA NORMATIVA, ABBIAMO SVOLTO UN’ATTIVITÀ INTENSA DI PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI MENSILI DI ESF, L’EUROPEAN SAFETY FEDERATION, E DI SORVEGLIANZA DI MERCATO CON UN ACCORDO SIGLATO CON L’AGENZIA DELLE DOGANE”.

MARKETING L’ampliamento verticale ed orizzontale della base associativa è di grande importanza per l’Associazione per accrescere l’influenza e la rappresentatività sul mercato delle imprese del settore. “L’ampliamento della base associativa è stato sicuramente un mio grande impegno in questo periodo del mandato e continuerà ad esserlo anche nel futuro, come credo sia anche più in generale per ogni associato. Per ottenere questi risultati, strategica è stata l’attività di comunicazione svolta a livello mediatico, pubblicitario e di relazione effettuata in occasione delle manifestazioni fieristiche e convegnistiche di settore cui ha partecipato puntualmente l’Associazione. Nonché la scelta di concentrarci su alcuni eventi per fidelizzare il rapporto di collaborazione e dare continuità alla nostra partecipazione e la realizzazione di un video associativo identificativo del settore e delle nostre imprese - ha detto Lucca - Per ottenere risultati apprezzabili, in relazione alle singole istanze che di volta in volta si sono presentate, Assosistema-Safety ha ritenuto importante lo sviluppo e il consolidamento delle sinergie con le Associazioni di categoria limitrofe alla nostra e non solo, aumentando la nostra presenza ed influenza con associati a Confindustria. La ricerca di istanze comuni, la coesione e l’interazione fra più associazioni, nella realizzazione di tavoli intercategoriali o anche solo nello sviluppo di sinergie, porta

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inevitabilmente ad un valore aggiunto da ridistribuire fra tutti. Così come abbiamo fatto con l’Aifos, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza, che ha permesso in più di un’occasione ai nostri associati di fare interventi mirati nelle varie occasioni seminariali prospettate. Stiamo in aggiunta sviluppando anche dei dialoghi con associazioni per la prevenzione degli incendi, per l’utilizzo delle piattaforme lavoro elevabili e per le linee vita”. Assosistema Safety ha, inoltre, consolidato la partecipazione e il presidio delle fiere storiche di settore, in quanto momenti di confronto con Istituzioni, Enti, Associazioni, Imprese, su temi di comune interesse e di generale diffusione della cultura sulla sicurezza sul lavoro. “La partecipazione in forma collettiva dell’Associazione al Safety Expo 2016, il convegno sul nuovo Regolamento 435/2016 organizzato in quella sede e gli interventi al convegno Aifos e al seminario CefmeCtp-Inail hanno consentito una immediata visibilità delle aziende e un’occasione di sensibilizzazione delle istituzioni sui temi che riteniamo importanti per il settore. Stiamo organizzando ora la partecipazione all’edizione 2017 del Safety Expo, mentre, in ambito internazionale, abbiamo partecipato al primo appuntamento del 2016 in ambito ISO per la Commessione Tecnica 145. L’organizzazione del meeting si è tenuto a Roma, a giugno 2016, e l’Associazione ha ospitato e gestito l’evento coadiuvata


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dall’Ente di Normazione Nazionale l’UNI. Senza dubbio un’importante occasione di confronto tecnico a livello internazionale. Infine, la principale fiera del settore internazionale A+A che si svolgerà a Dusseldorf dal 17 al 20 ottobre 2017, sarà l’occasione per ampliare i nostri contatti e cercare nuovi potenziali associati. Stiamo realizzando un roll-up che ogni azienda associata esporrà nel proprio stand alla fiera e che richiamerà nella grafica l’appartenenza ad Assosistema Safety”, ha continuato Lucca.

NORMATIVA Per garantire la competizione in un mercato basato su una concorrenza leale, ad agosto 2016 Assosistema ha siglato con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli un protocollo d’intesa per rafforzare, nell’ambito delle rispettive competenze, la cooperazione per prevenire e contrastare i traffici illeciti di prodotti contraffatti e di quelli che non rispettano la normativa sulla salute e/o la sicurezza e altre infrazioni alla normativa doganale. L’accordo, operativo nei settori di produzione rappresentati da Assosistema, prevede la realizzazione di controlli mirati per garantire il regolare svolgimento di traffici legittimi e una più efficace lotta alle importazioni di merci illecite, che non rispettano la normativa comunitaria e nazionale, anche attraverso esami di laboratorio. Per questo verranno individuati i punti d’ingresso sul suolo nazionale e comunitario più critici di tali prodotti, per i quali sarà definita una check list, con indicate le caratteristiche essenziali degli stessi e le irregolarità note più frequenti. Saranno altresì definiti i costi medi di realizzazione dei DPI per intercettare anche le sotto fatturazioni. Sono stati organizzati anche corsi di formazione dedicati al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli impegnati nei controlli. “Il 31 marzo 2016, inoltre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea il Regolamento 425/2016 che sostituisce la Direttiva 89/686/CEE e disciplina i Dpi che sono nuovi sul

mercato dell'Unione al momento di tale immissione sul mercato, vale a dire i Dpi nuovi di un fabbricante stabilito nell’Unione oppure i Dpi, nuovi o usati, importati da un paese terzo. Il Regolamento stabilisce un periodo di transizione per concedere ai fabbricanti e agli altri operatori economici tempo sufficiente per adeguarsi ai requisiti del regolamento stesso. Tale periodo va dal 21 aprile 2018 al 21 aprile 2019, durante il quale i DPI conformi alla direttiva 89/686/CEE potranno ancora essere immessi sul mercato. ESF ha elaborato un flow chart, che rappresenta una sorta di linee guida che fornisce direttive alle aziende in questo periodo di transizione. Assosistema ha tradotto il documento di ESF e lo distribuirà in occasione del Safety Expo di Bergamo, quando sarà organizzato un convegno sul tema”, ha concluso Lucca. Per quanto riguarda le attività future, Assosistema Safety sta progettando di realizzare uno studio che permetta di individuare in modo esplicito tutti i soggetti della catena nazionale, la loro dimensione e le loro caratteristiche. Il risultato sarà uno strumento utile alla definizione delle strategie delle imprese e una finestra sulle possibili dinamiche del settore per i prossimi anni. Obiettivo dell’Associazione è anche quello di realizzare un format seminariale itinerante presso i principali snodi territoriali per raggiungere una platea di utilizzatori che non sempre si ritrova negli eventi organizzati a Roma o Milano. In tal senso, Assosistema Safety intende sviluppare in sinergia con le Unioni Industriali Territoriali di Confindustria delle giornate in cui diffondere ulteriormente la cultura della sicurezza e sensibilizzare i propri interlocutori aziendali presentando i prodotti degli associati, a fronte di un preventivo studio dei settori più presenti sui singoli territori in modo da permettere una capillarizzazione dell’informazione. Infine, la vocazione internazionale del settore è una chiave vincente su cui continuare a concentrarsi ed investire, sia in termini di mercati sia in termini di sinergie con altre realtà.

SAFETY


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QUI FINANZA EURODIBATTITO: LE AREE MONETARIE OTTIMALI Da qualche settimana un tema strettamente attuale ed oggetto di dibattito della politica e dell’economia nazionale è quello sulla sostenibilità della moneta unica europea e, in ultima analisi, sulla convenienza per l’Italia a rimanere nell’ unione monetaria o ad abbandonarla. Il tema è di grande interesse e per questo Oltre ha deciso di approfondirne gli aspetti e fare qualche riflessione. Partiamo dall’inizio. Da dove nasce l’idea di mettere in comune la moneta e quali sono le fondamenta teoriche a sostegno della creazione di un’area valutaria comune? L’economia monetaria è un terreno da specialisti su cui si sono incrociate, negli anni, diverse teorie che hanno avuto riflessi sulla vita reale delle imprese e dei cittadini dei territori coinvolti. Ciò premesso, gli studi sulle aree monetarie ottimali (quelle per le quali ha senso parlare di una moneta unica) hanno un padre ben preciso ed un altrettanto precisa data di nascita. Il papà si chiama Robert Mundell, economista e premio Nobel canadese ed i suoi primi studi sul tema sono stati pubblicati nel 1961. Quindi, una dottrina tutto sommato relativamente nuova che si presta a nuove elaborazioni anche ai giorni nostri. L’idea di base del lavoro di Mundell è che sia necessario osservare gli shock derivati da fattori esogeni all’ area monetaria presa in considerazione. Se le economie coinvolte, reagiscono tutte nella medesima maniera, l’area monetaria potrà dirsi ottimale, altrimenti gli squilibri, in assenza di mobilità del tasso di cambio, dovranno essere assorbiti da altre variabili, tipicamente salari e prezzi.

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Detta più semplicemente ed in maniera abbastanza intuitiva, la moneta comune “funziona” se le economie a cui fa riferimento sono tra loro simili e, quindi, si “muovono” nella stessa direzione e con la stessa velocità. Eventuali dissonanze tra le economie, in assenza dei movimenti del tasso di cambio tra loro, devono essere riconciliate attraverso le fluttuazioni delle variabili reali quali i prezzi ed i salari. Tuttavia Mundell identifica anche un “meccanismo” che, se efficacemente utilizzato, può mitigare il disallineamento delle economie nell’ area monetaria: la mobilità del fattore lavoro. Per “mobilità” Mundell intendeva lo spostamento fisico dei lavoratori dai luoghi dell’area monetaria dove vi è scarsezza di lavoro, a quelli dove il lavoro è in eccesso. Semplificando, parliamo di emigrazione all’ interno dell’area monetaria; quindi, il movimento del fattore lavoro in eccesso verso le zone in cui esso è scarso, contribuisce al riequilibrio. Nel 1969, ad integrazione degli studi di Mundell, Kenen identifica un altro fattore che può contribuire al riequilibrio delle aree monetarie: la presenza di una struttura di governo federale che, tramite il trasferimento di fondi, consenta alle zone penalizzate dall’appartenenza all’ area, azioni di riequilibrio. Riassumendo, le teorie di Mundell e Kenen, stabiliscono che gli squilibri nelle aree monetarie possono essere attenuati dalla mobilità del fattore lavoro e dal trasferimento di fondi per mezzo di un governo federale. Per fare una riflessione di tipo storico sulle teorie dell’area monetaria ottimale, è possibile fare riferi-


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mento alla storia dell’Italia del secondo dopoguerra. Dal punto di vista economico, quel periodo può essere considerato l’“anno zero”. La capacità produttiva del Paese era sostanzialmente distrutta e le divisioni politico amministrative degli ultimi anni di guerra avevano portato alla circolazione di due monete diverse. Con la riunificazione del Paese e, successivamente, con la nascita della Repubblica era evidente che la circolazione monetaria dovesse essere riunificata; doveva essere creata una vera e propria unione monetaria, la Lira italiana. Altrettanto evidentemente, la struttura economica del Paese presentava (ed ancora parzialmente presenta) delle evidenti distonie: il Sud agricolo e latifondista ed il Nord industriale. Quindi, una singola moneta per un Paese economicamente non omogeneo in cui le sue aree, per dirla con Mundell, probabilmente avrebbero risposto in maniera disomogenea agli shock esterni. Durante i primi decenni di vita dell’“unione monetaria” Lira Italiana, è innegabile che siano entrati in funzione anche i meccanismi correttivi, individuati da Mundell e Kenen (anche se in seguito, rispetto agli avvenimenti che stiamo ricordando). Le migrazioni interne hanno spostato masse importanti di lavoratori dal Sud agricolo al Nord industriale contribuendo, quindi, in maniera decisiva al raggiungimento della piena occupazione nel 1962. Parimenti, l’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno nel 1950, soprattutto nella sua prima fase in cui l’allocazione dei fondi seguiva logiche abbastanza rigorose, ha operato un consistente trasferimento di fondi verso le zone svantaggiate, contribuendo anche alla chiusura del divario infrastrutturale delle due aree. Certamente anche per il contributo di altri fattori, l’economia italiana e la sua “unione monetaria” raggiungono nel 1962, come ricordato, la piena occupazione e, sempre in quegli anni (per la precisione nel 1959), la Lira conseguiva l’“Oscar delle monete” da parte del Financial Times, come valuta più stabile ed affidabile. Riportando l’orologio ai giorni nostri, la nascita dell’Euro ha senza dubbio messo insieme economie disomogenee che marciano a velocità diverse ed hanno vocazioni diverse (basta pensare alla massiccia presenza di piccole e medie imprese in Italia, rispetto alle strutture di maggiori dimensioni di altri paesi). Resta da capire se i fattori correttivi siano en-

trati in azione e con quale forza. La mobilità del lavoro viene incentivata anche grazie alla libertà di circolazione delle persone, prevista dal trattato di Schengen ma trova un limite non da ultimo nelle differenze culturali tra i paesi di destinazione e quelli di origine e nel tipo di lavoro che si sarebbe chiamati a svolgere. Nell’ immediato dopoguerra la manodopera che lasciava il Sud dell’Italia per le zone industrializzate del Nord si trovava certamente in un contesto culturale diverso ma nel quale (talvolta non senza difficoltà) almeno l’elemento linguistico poteva essere unificante; in più, il tipo di lavoro a cui si era chiamati (solitamente quello di tipo fordista in un grande opificio) non richiedeva particolari skills comunicativi. Oggi, ad esempio, per un lavoratore straniero l’inserimento in una economia avanzata e fortemente tecnologizzata come, ad esempio, quelle del nord Europa potrebbe comportare una non immediatezza della piena fruibilità della sua prestazione da parte del datore di lavoro. Dal punto di vista del trasferimento di risorse finanziarie verso i paesi svantaggiati, l’eurozona non ne prevede per i propri membri ma va ricordato che tutti i partecipanti all’ unione monetaria sono membri a pieno titolo dell’Unione Europea e possono, quindi, attingere ai fondi strutturali e speciali della Commissione. Secondo Paul Krugman, in un suo lavoro del 2012 dal titolo “Revenge of the Optimum Currency Area” ovvero “la vendetta dell’area monetaria ottimale”, i vantaggi di partecipare ad un’unione monetaria sono evidenti: riduzione dei costi legati alle transazioni bancarie e commerciali, riduzione del rischio di cambio e, grazie alla immediata comparazione dei prezzi, incremento della concorrenza. Tuttavia, il premio Nobel fa anche notare che le teorie di Mundell e Kenen hanno provato la loro validità. Quindi, il corretto funzionamento dell’eurozona non può prescindere da una maggiore mobilità del lavoro e da una più forte integrazione fiscale. Una sfida che, a questo punto, rimane essenzialmente nelle mani della politica.

MICHELE RUSSO Michele Russo, con una lunga esperienza nel settore della finanza e della consulenza strategica aziendale, nel 2016 è tra i fondatori di Epta Prime, società indipendente di consulenza e boutique finanziaria. Dal febbraio 2013 fino al maggio 2015, Russo è stato dirigente del servizio “Middle Office” della Direzione Finanza con responsabilità sul reporting analitico e sui progetti strategici della direzione. Da dicembre 2004 è stato direttore dell’area sud e isole di Dexia Crediop e, successivamente, ha curato i rapporti con alcune fondazioni bancarie e con enti religiosi. Precedentemente, nel maggio 2000 Russo è stato responsabile commerciale per il centro e sud America della Marconi Selenia Communications Spa e nel luglio 1993 è entrato in Alitalia Spa, prima nella rappresentanza commerciale di Bologna e poi nella sede di Roma nella neo-costituita direzione marketing.


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LAVORO IL RINNOVO DEL CCNL ASSOSISTEMA: UNA CLAUSOLA SOCIALE PER GLI APPALTI DEL SETTORE ASSOSISTEMA, FEMCA-CISL, FILCTEM-CGIL E UILTEC-UIL L’11 MAGGIO 2017 HANNO SOTTOSCRITTO L’ACCORDO CHE HA CONCLUSO L’ITER PER IL RINNOVO DEL CCNL PER I LAVORATORI DIPENDENTI DALLE IMPRESE DEL SISTEMA INDUSTRIALE INTEGRATO DI BENI E SERVIZI TESSILI E MEDICI AFFINI DEL 19 GIUGNO 2013, SCIOGLIENDO I NODI LEGATI ALL’IPOTESI DI ACCORDO SIGLATA IL 13 LUGLIO 2016. Rispetto a quest’ultimo accordo, con cui si interviene su svariate questioni legate al CCNL di categoria, il contratto dell’11 maggio introduce alcune novità. Tra queste, rilevante è la clausola sociale che regola il subentro di un nuovo appaltatore o concessionario al fine di salvaguardare i livelli occupazionali presenti nelle singole realtà coinvolte. Le parti, peraltro, hanno preferito delimitarne l’ambito di applicazione al settore sanitario/assistenziale pubblico, che nella generalità dei casi è caratterizzato dalla produzione dei servizi tramite contratti di appalto o di concessione e in cui sono frequenti gli avvicendamenti fra le imprese rappresentate da Assosistema, con riso-

luzione dei rapporti di lavoro da parte dell’impresa cessante e predisposizione delle necessarie risorse lavorative da parte dell’impresa subentrante. Pertanto, le parti predispongono una serie di adempimenti, ben architettati, che hanno quale baricentro la comunicazione, ad opera della stazione appaltante, della delibera di definitiva aggiudicazione dell’appalto o della concessione. L’individuazione di quest’ultimo riferimento temporale ha consentito di indicare con precisione agli operatori del settore il dies a quo dell’intera procedura, mentre in altri contratti tale momento è fatto coincidere, più generica-

ENTRANDO NELLO SPECIFICO, EVEDE CHE: CON L’ACCORDO DEL 2017 SI PR 1. l’azienda cessante, entro dieci giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione della delibera di definitiva aggiudicazione, dovrà dare comunicazione della cessazione alle strutture sindacali aziendali, alle organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del presente Ccnl e all’azienda subentrante, se conosciuta. Inoltre, entro venti giorni dalla comunicazione di tale delibera, sempre la cessante dovrà consegnare all’azienda subentrante, con riferimento a ciascun lavoratore in possesso dei requisiti previsti per l’eventuale assunzione, la documentazione da cui risulti la data di assunzione, il livello di inquadramento, l’orario di lavoro e altri elementi specificamente individuati. 2. Al contempo, entro dieci giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione di cui sopra, l’azienda subentrante darà comunicazione del subentro e della data di inizio esecuzione del-

l’appalto o della concessione alle Organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del CCNL. E in caso di eventuale variazione alla data di inizio di esecuzione dell’appalto o della concessione, l’azienda subentrante dovrà darne comunicazione, sempre nei dieci giorni, alle predette organizzazioni sindacali. 3. Le Organizzazioni sindacali hanno, poi, il compito di richiedere all’Associazione imprenditoriale la convocazione di un incontro tra azienda cessante e azienda subentrante al fine di esaminare la concreta situazione e di armonizzare eventuali cambiamenti alle esigenze tecnicoorganizzative ed economiche dell’appalto con il mantenimento dei livelli occupazionali. L’incontro deve essere convocato dall’Associazione imprenditoriale entro venti giorni dal ricevimento della richiesta delle OO.SS.


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mente, con la “cessazione dell’appalto o della concessione”. La finalità dell’armonizzazione è quella di consentire un utilizzo di personale precedentemente occupato, fermo restando che bisogna considerare la quantità delle risorse umane previste nel progetto tecnico del servizio offerto dal nuovo appaltatore. In sostanza, l’Accordo non introduce un principio generale di automaticità per il passaggio alle dipendenze della subentrante di tutto il personale precedentemente impiegato nell’appalto o nella concessione, ma neanche lo esclude: tale regola si applica, infatti, solo se il progetto tecnico del precedente appaltatore e quello del successivo aggiudicatario sono analoghi. Sulla base di tali premesse, si stabilisce altresì che il personale coinvolto in tale procedura è solo quello impiegato presso le strutture sanitarie o assistenziali pubbliche interessate dall’appalto o dalla concessione, regolarmente iscritto sui libri paga-matricola della gestione uscente da almeno sei mesi precedenti alla delibera di definitiva aggiudicazione dell’appalto o della concessione. Non vengono inclusi i lavoratori che prestano la loro attività all’esterno dei locali delle strutture sanitarie o assistenziali, la cui individuazione spesso risulta particolarmente complessa e fonte di contenzioso. Inoltre, il limite tem-

porale, individuato nei “sei mesi”, serve ad evitare che la cessante coinvolga nel passaggio lavoratori della cui collaborazione non voglia più avvalersi. Nondimeno, al fine di recepire le modifiche introdotte all’art. 29, comma 3, D.lgs. 276/2003 – disciplina che individua il confine normativo tra appalti e trasferimenti d’azienda con l’obiettivo di tutelare i lavoratori impiegati in appalti fittizi - ad opera della Legge 7 luglio 2016, n. 122, nell’Accordo dell’11 maggio si prevede espressamente che “l’esclusione dal passaggio alle dipendenze dell’impresa subentrante del personale che svolge funzioni di direzione esecutiva o di controllo dell’impianto con responsabilità di coordinamento tecnico-funzionale nei confronti degli altri lavoratori e/o l’utilizzo da parte della subentrante di attrezzature proprie possono costituire elementi di discontinuità che determinano una specifica identità d’impresa”. Mediante l’introduzione di tale norma, le parti hanno tentato di agevolare l’interpretazione della disposizione sopra richiamata fissando dei “paletti” certi violati i quali un operatore potrebbe incappare nella fastidiosa applicazione dell’art. 2112 c.c.. Bisogna infatti precisare che l’accordo in commento è uno dei primi contratti collettivi nazionali ad adeguarsi alle novità legislative intervenute in materia di

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“cambi di appalto”. Rilevante è poi la previsione per cui l’impresa subentrante è tenuta a formulare ai lavoratori coinvolti nel passaggio una proposta di assunzione coerente con l’organizzazione che la subentrante stessa intende applicare e con le previsioni del bando di gara e del capitolato d’appalto o di concessione. Pertanto, il contratto di lavoro che la neo aggiudicataria proporrà al personale interessato da predetta procedura non è detto che sarà identico a quello sottoscritto in precedenza: si terrà conto, in primo luogo, sia delle esigenze organizzative dell’azienda che subentra, che possono anche essere totalmente differenti rispetto a quelle dell’azienda uscente (ad es: turni, orario di lavoro applicato, ecc.), sia del bando di gara e del capitolato, le cui previsioni non sempre restano invariate nelle varie pubblicazioni in G.U. che si susseguono negli anni (ad es: può cambiare il prezzo applicato, la quantità, ecc.). Nei confronti, invece, del personale per il quale non sussista la garanzia del mantenimento del posto di lavoro, la gestione subentrante e quella uscente, assieme alle Organizzazioni sindacali, si impegneranno a verificare e ricercare ogni possibilità di reimpiego, in conformità alle disposizioni di legge. Nell’ipotesi in cui siano rimaste invariate sia le prestazioni richieste sia le caratteristiche organizzative ed economiche del contratto di appalto o di conces-

sione, l’azienda subentrante assumerà il personale addetto all’appalto o alla concessione riconoscendo esclusivamente i livelli retributivi e contrattuali acquisiti al sesto mese precedente la delibera di definitiva aggiudicazione dell’appalto, sempreché non si riscontrino situazioni anomale rispetto al progetto tecnico del servizio offerto e a quanto previsto nel CCNL. Anche qui, dunque, entra in gioco la delibera più volte ripetuta; stavolta però essa ha il ruolo di scandire temporalmente (“sesto mese precedente la delibera”) il dies a quo per l’irrilevanza, ai fini assunzionali di cui sopra, di ogni modifica al trattamento normativo ed economico del lavoratore che entra alle dipendenze della subentrante. Non di rado accade infatti che l’azienda uscente “migliori” le condizioni lavorative del dipendente impiegato nell’appalto proprio con la consapevolezza di scaricare poi tale onere su un altro operatore economico. Dunque, da quanto esposto sopra emerge come la clausola sociale in commento sia stata predisposta con l’obiettivo di tutelare, da un lato, i livelli occupazionali del personale coinvolto in operazioni contrattuali che comportino l’alternarsi di soggetti diversi nell’espletamento del medesimo servizio, prevedendo una rigida procedura con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati e delle rispettive organizzazioni di rappresentanza. Dall’altro lato, di non trascurare neppure le esigenze delle imprese che, subentrando ad un diverso operatore nella realizzazione di un’attività economica e nella gestione dei rapporti di lavoro, non debbano vedersi costrette ad accettare acriticamente le condizioni lavorative adottate da una concorrente, le quali potrebbero non tener conto né delle diverse modalità organizzative e del differente progetto tecnico della subentrante né delle possibili modifiche alle previsioni di gara. Pertanto, le parti auspicano che la clausola sociale introdotta possa essere un utile strumento da adattare a ogni tipologia di caso concreto, senza che siano imposti, ex ante, vincoli particolarmente onerosi sia per le aziende che per i lavoratori coinvolti. Matteo Di Gregorio Area Relazioni Industriali di Assosistema

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ISTAT DATI ISTAT SULL’OCCUPAZIONE IN ITALIA Secondo l’ultimo studio dell’Istat, ad aprile 2017 la stima degli occupati cresce dello 0,4% rispetto a marzo (+94 mila unità), dopo un semestre in cui l'occupazione è stata a tratti stabile o in lieve crescita. L'aumento congiunturale di occupazione, che si rileva sia per le donne sia soprattutto per gli uomini, interessa le persone ultracinquantenni e in misura minore i 25-34enni, mentre si registra un calo nelle restanti classi di età. Cresce il numero di lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine. In aumento nell'ultimo mese anche gli indipendenti. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,2 punti percentuali). Nel periodo febbraio-aprile si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,4%, pari a +82 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine. L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed è distribuito tra tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Dopo la crescita registrata a marzo, la stima delle persone in cerca di occupazione ad aprile torna a diminuire sensibilmente (-3,5%, pari a -106 mila su base mensile). Il calo interessa entrambe le componenti di genere ed è distribuito tra tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione scende all'11,1% (0,4 punti percentuali), mentre quello giovanile rimane stabile al 34,0%.

Dopo il calo del mese scorso, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ad aprile è in crescita (+0,2%, pari a +24 mila). L'aumento interessa donne e uomini e coinvolge i 15-24enni e i 35-49enni, mentre tra gli over50 l'inattività è in calo, stabile tra i 25-34enni. Il tasso di inattività è pari al 34,7%, in aumento di 0,1 punti percentuali su marzo. Nel periodo febbraio-aprile alla crescita degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-3,9%, pari a -118 mila) e il lieve aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +8 mila). Su base annua, ad aprile si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,2%, pari a +277 mila). La crescita riguarda i lavoratori dipendenti (+380 mila, di cui +225 mila a termine e +155 mila permanenti) mentre calano gli indipendenti (103 mila). Aumentano nei dodici mesi gli occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+362 mila) e più contenuta tra i 15-34enni (+37 mila), mentre calano i 35-49enni (-122 mila). Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (4,8%, pari a -146 mila) e gli inattivi (-1,4%, pari a 196 mila). Al netto dell'effetto della componente demografica, su base annua cresce l'incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età.

OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE E CARATTERE DELL’OCCUPAZIONE

Aprile 2017, dati destagionalizzati

Variazioni tendenziali

Variazioni congiunturali Valori assoluti (migliaia di unità)

Apr17

Apr17

Mar17

Mar17

Feb - Apr17

Feb -Apr17

Apr 17

Apr 17

Nov16-Gen17 Nov16-Gen17

Apr16

Apr16

(assolute) (percentuali) (assolute) (percentuali) (assolute) (percentuali) Occupati

22.998

94

0,4

82

0,4

277

1,2

17.612

73

0,4

136

0,8

380

2,2

15.003

39

0,3

58

0,4

155

1,0

A termine

2.609

34

1,3

78

3,1

225

9,4

Indipendenti

5.386

21

0,4

-54

-1,0

-103

-1,9

Dipendenti Permanenti

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NUMERI RAPPORTO CENSIS-RBM. SANITÀ ITALIANA SEMPRE “MENO UNIVERSALE” Sale a 35,2 miliardi di euro la spesa di tasca propria per la sanità (+4,2% nel periodo 2013-2016). E l'area della “sanità negata” continua ad espandersi: nell'ultimo anno 12,2 milioni di italiani hanno rinunciato o rinviato prestazioni sanitarie (1,2 milioni in più rispetto all'anno precedente). Sistemi sanitari locali sempre più divaricati, opportunità di cura per i cittadini sempre più differenziate Non si ferma il boom della spesa sanitaria privata. La spesa sanitaria privata grava sulle spalle degli italiani per 35,2 miliardi di euro nel 2016, con un aumento del 4,2% in termini reali nel periodo 20132016 (un aumento maggiore della spesa totale delle famiglie per i consumi, pari a +3,4% nello stesso periodo). La conseguenza sociale è un vortice di difficoltà e disuguaglianze crescenti che risucchiano milioni di persone. Sono 13 milioni gli italiani che nell'ultimo anno hanno sperimentato difficoltà economiche e una riduzione del tenore di vita per far fronte a spese sanitarie di tasca propria, 7,8 milioni hanno dovuto utilizzare tutti i propri risparmi o

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indebitarsi con parenti, amici o con le banche, e 1,8 milioni sono entrati nell'area della povertà. È quanto emerge dal Rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute presentata al Welfare Day 2017. “Più di un italiano su quattro non sa come far fronte alle spese necessarie per curarsi e subisce danni economici per pagare di tasca propria le spese sanitarie” - ha detto Marco Vecchietti, Consigliere Delegato di Rbm Assicurazione Salute - Intanto la stessa spesa sanitaria privata, che oggi pesa per circa 580 euro pro-capite, nei prossimi dieci anni è destinata a raggiungere la somma di 1.000 euro procapite, per evitare il crack finanziario e assistenziale del Ssn. Una possibile soluzione? Occorre puntare su un modello di Assicurazione sociale integrativa alla francese, istituzionalizzato ed esteso a tutti i cittadini, che garantirebbe finanziamenti aggiuntivi per oltre 21 miliardi di euro all’anno, attraverso i quali integrare il Fondo sanitario nazionale. Dobbiamo prendere atto che oggi abbiamo un universalismo sanitario di facciata, fonte di diseguaglianze sociali, a cui va affiancato un secondo pilastro sanitario integrativo per rendere il nostro Ssn più sostenibile, più equo e veramente inclusivo”, ha concluso Vecchietti. Tra i cittadini che hanno dovuto affrontare spese sanitarie private, hanno incontrato difficoltà economiche il 74,5% delle persone a basso reddito (ma anche il 15,6% delle persone benestanti), il 21,8% al Nord, il 35,2% al Centro, fino al 53,8% al Sud. E hanno avuto difficoltà ben il 51,4% delle famiglie con al proprio interno una persona non autosufficiente che hanno affrontato spese sanitarie di tasca propria. La spesa sanitaria privata, ormai capillarmente diffusa tra gli italiani, pesa di più su chi ha meno, su chi vive in territori più disagiati e su coloro che più hanno bisogno della sanità per curarsi. E più si invecchia, più si deve mettere mano al portafoglio per pagarsi le cure: fatta 100 la spesa sanitaria privata pro-capite degli italiani, per un anziano si arriva a 146. Un anziano spende di tasca


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ANDAMENTO DELLA SPESA SANITARIA PRIVATA E DELLA SPESA TOTALE PER CONSUMI DEGLI ITALIANI. ANNI 2013-2016 (VAR. % REALE) Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

economicamente non resta che la rinuncia o il rinvio delle prestazioni. Perché gli italiani devono ricorrere di più al privato e pagare di tasca propria? Perché l'attesa per le prestazioni sanitarie nel servizio pubblico è troppo lunga e spesso richiede anche l'esborso del ticket. È questa la ragione SPESA SANITARIA PRIVATA POI CAPITE PER CLASSI D’ETÀ. ANNO 2016 principale per cui tanti italiani vanno nel privato (NUMERO INDICE SPESA PRO CAPITE TOTALE - 100) Fonte: elaborazione Censis su dati Istat. Indagine Censis 2017 e pagano a tariffa intera. Per una mammografia si attendono in media 122 giorni (60 in più rispetto al 2014) e nel Mezzogiorno l'attesa arriva a 142 giorni. Per una colonscopia l'attesa media è di 93 giorni (+6 giorni rispetto al 2014), ma al Centro di giorni ce ne vogliono 109. Per una risonanza magnetica si attendono in media 80 giorni (+6 giorni rispetto al 2014), ma al Sud sono necessari 111 giorni. Per una visita cardiologica l'attesa media è di 67 giorni (+8 giorni rispetto al 2014), ma l'attesa sale a 79 GIUDIZIO DEI CITTADINI SUL SERVIZIO SANITARIO DELLA PROPRIA REGIONE, PER AREA GEOGRAFICA (VAL %) giorni al Centro. Per una visita ginecologica si Fonte: indagine Censis 2017 attendono in media 47 giorni (+8 giorni rispetto al 2014), ma ne servono 72 al Centro. Per una visita ortopedica 66 giorni (+18 giorni rispetto al 2014), con un picco di 77 giorni al Sud. Il 64,5% degli italiani è soddisfatto del Servizio sanitario, mentre il 35,5% è insoddisfatto. Al Sud però i soddisfatti sono solo il 47,3%, propria per la sanità più del doppio rispetto a un mentre sono il 60,4% al Centro, salgono al 76,4% al millennial e quasi il 50% in più rispetto a un Nord-Ovest e arrivano all'80,9% al Nord-Est. Il babyboomer. Una riduzione del valore pro-capite 31,8% degli italiani è convinto che nell'ultimo anno dell'1,1% all'anno in termini reali dal 2009 al 2015: è il Servizio sanitario sia peggiorato, solo il 12,5% questo il record di contrazione della spesa sanitaria pensa che sia migliorato e il 55,7% ritiene che sia pubblica italiana segnalato dalla Corte dei Conti, rimasto stabile. Al Sud il 38,9% dei cittadini pensa mentre nello stesso periodo in Francia è aumentata che la sanità della propria regione sia peggiorata, il dello 0,8% all'anno e in Germania del 2% annuo. 13,3% che sia migliorata e il 47,9% che sia rimasta L'incidenza rispetto al Pil della spesa sanitaria uguale. Al Centro il 34,2% ritiene che sia peggiorata, pubblica italiana è pari al 6,8%, in Francia si sale l'11,4% migliorata e il 54,3% rimasta uguale. Al all'8,6% e in Germania si arriva al 9,4%. Meno Nord-Ovest il 25,2% la giudica peggiorata, l'11,8% risorse pubbliche per la sanità rispetto al passato e migliorata, il 63% rimasta uguale. Al Nord-Est per il rispetto agli altri Paesi: è questa la sintesi. Intanto 26,1% è peggiorata, per il 13,1% è migliorata e per il sale a 12,2 milioni il numero di persone che 60,8% è rimasta uguale. Sono dati che descrivono la nell'ultimo anno hanno rinunciato o rinviato almeno sfida di sistemi sanitari locali in evidente traiettoria una prestazione sanitaria per ragioni economiche divaricante, con crescenti disparità nelle opportunità (1,2 milioni in più rispetto all'anno precedente, pari di cura dei cittadini. Come alternativa all'attuale a un incremento del 10,9%). Il miracoloso recupero sanità iniqua si va delineando un modello di sostenibilità finanziaria del Servizio sanitario di multipilastro che deve valorizzare la coesistenza tra tante Regioni non è stato indolore: meno copertura pubblico, privato e sanità integrativa, unica strada pubblica, a cui fa da contraltare il più alto ricorso alla per tornare ad ampliare la copertura restituendo sanità pagata di tasca propria. E a chi non ce la fa sicurezza a tutti i cittadini.

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> NORMATIVA

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DECRETO LEGISLATIVO 25 MAGGIO 2017, N. 75 Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.130 del 7-6-2017. DECRETO-LEGGE 29 APRILE 2017, N. 54 Disposizioni urgenti per rafforzare i dispositivi di sicurezza connessi allo svolgimento del Vertice dei Paesi del G7. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.99 del 29-4-2017. DECRETO-LEGGE 24 APRILE 2017, N. 50 Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.95 del 24-4-2017 - Supplemento Ordinario n. 20. LEGGE 20 APRILE 2017, N. 49 Conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2017, n. 25, recante disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonchè per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.94 del 22-4-2017. DECRETO LEGISLATIVO 19 APRILE 2017, N. 56 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.103 del 5-5-2017 - Supplemento Ordinario n. 22. LEGGE 18 APRILE 2017, N. 48 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città. Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n 93 del 21-4-2017. DECRETO LEGISLATIVO 21 MARZO 2017, N. 51 Attuazione della direttiva (UE) 2015/652 che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi della direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel e della direttiva (UE) 2015/1513 che modifica la direttiva 98/70/CE, relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel, e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell'uso dell’energia da fonti rinnovabili. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.97 del 27-4-2017. DECRETO LEGISLATIVO 15 MARZO 2017, N. 37 Attuazione della direttiva 2014/92/UE, sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, sul trasferimento del conto di pagamento e sull’accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.75 del 30-3-2017.

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CIAO MAX

Con profondo dolore e sincera partecipazione la redazione di Oltre comunica la triste notizia che il 1 giugno 2017, all’età di 62 anni, è venuto a mancare MAXIMILIEN FRANK EUSEPI, Past President di Assosistema. Amministrazione. Max si è distinto per il forte impegno che sempre ha guidato il suo lavoro e il senso di responsabilità che lo ha contraddistinto, anche in quest’ultimo periodo in cui si era messo a disposizione del settore per guidare la Sezione Sanità di Assosistema. Eletto dall’Assemblea dei Soci della Sezione il 17 gennaio 2017, Eusepi aveva accolto la sua nomina con grande entusiasmo e passione in quanto conosceva bene l’Associazione e il settore rappresentato. Oltre alla dedizione per l'attività lavorativa, notevole anche il suo impegno sul territorio, dal punto di vista politico e sociale. Nato in Francia il 04/01/1955, coniugato con 2 figli, Max Eusepi risiedeva a Subiaco, in provincia di Roma. Come Dirigente, Max era Responsabile Commerciale per l’area centro-sud Italia dell’azienda associata ad Assosistema Servizi Ospedalieri Spa, del Gruppo Manutencoop, operante nel settore dei servizi alberghieri in ambito ospedaliero-sanitario, in particolare nella gestione del lavaggio-noleggio di biancheria e della sterilizzazione di tessuti tecnici e di strumentario per sale operatorie. Precedentemente, aveva ricoperto ruoli analoghi in quanto Responsabile Sviluppo per l’area centro-sud Italia di Manutencoop Facility Management Spa, nel settore dei servizi alberghieri, manutentivi, gestione del calore ed energia, per clienti pubblici e privati e Direttore Filiale centro-sud Italia della Pedus Service P. Dussmann Srl, (ora Dussmann Service Srl) azienda multinazionale operante nel settore dei servizi alle comunità, in particolare sanificazione, pulizie e ristorazione collettiva in ambito ospedaliero-sanitario, scolastico e aziendale, pubblico e privato. Durante il biennio in cui ha ricoperto il ruolo di Presidente Assosistema, dal 2012 al 2014, Max Eusepi ha dato un contributo significativo nell’affrontare in modo puntuale le tematiche che cominciavano a delinearsi come particolarmente impattanti per il settore, come gli interventi di Spending Review e il problema dei ritardati pagamenti della Pubblica

La sua innata passione per la politica, per il bene pubblico e l'amore per il territorio lo hanno visto impegnarsi attivamente per vari anni come Assessore nel Comune di Subiaco. Max è stato, inoltre, sempre attento alle problematiche sociali e alle necessità dei più bisognosi, dei malati, soprattutto dei bambini: non a caso i familiari hanno scelto di rendergli omaggio con una raccolta di fondi da destinare in beneficenza presso un reparto ospedaliero di oncologia pediatrica. Attivo anche in parrocchia e nell'associazionismo sportivo, Max ha seguito in particolare le attività del gruppo scout e le squadre di calcio locali, di cui sono parte i suoi due figli.


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AP PUNTA MENTI SAFETY EXPO

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Assosistema Safety parteciperà con le aziende associate al Safety Expo che si svolgerà alla Fiera di Bergamo, il 20 e il 21 settembre 2017. La manifestazione, pensata per offrire una visione su tutte le problematiche più attuali, è divisa nelle due differenti aree della prevenzione incendi e della sicurezza sul lavoro, ciascuna con le proprie tipologie di incontro: convegni con le istituzioni, focus di approfondimento, corsi di formazione, workshop tecnici. Il 20 settembre 2017 dalle ore 9:15 alle 11:15 presso la sala Caravaggio, Assosistema Safety organizza un convegno sul Regolamento Europeo 425/2016 in tema di Dpi. Per maggiori informazioni: www.safetyexpo.it.

I PRIMI D’ITALIA Primi d’Italia è il Festival Nazionale dei Primi Piatti che si svolge nell’intero centro storico di Foligno, dal 28 settembre al 1 ottobre 2017 promuovendo la cultura del primo piatto in tavola. Quattro giorni all’insegna di degustazioni continuative, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi Chef, produzioni alimentari di qualità, ma anche momenti di spettacolo e di intrattenimento. Per maggiori informazioni: www.iprimiditalia.it

CONGRESSO AICO La XVIII° del Congresso Nazionale Aico (Associazione Italiana di Infermieri di Camera Operatoria) si svolgerà a Lecce, presso il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, dal 12 al 14 ottobre 2017. Il Congresso prevede la partecipazione di circa 700 infermieri di sala operatoria provenienti dai maggiori centri ospedalieri italiani che si incontreranno per trattare, insieme a esperti di rilevanza nazionale, argomenti attuali del settore. Per maggiori informazioni: www.aicoitalia.it.

A+A L’edizione A+A del 2017 si svolgerà in Germania, presso il quartiere fieristico di Dusseldorf, dal 17 al 20 ottobre. E’ una fiera internazionale per la protezione personale, la sicurezza aziendale e la salute sul lavoro che prevede anche una parte dedicata al congresso sulla tutela e sulla medicina del lavoro. Per maggiori informazioni: www.aplusa-online.it.

HOST Assosistema e Assofornitori partecipano alla 40° edizione di HostMilano, fiera mondiale dell’Ho.Re.Ca., foodservice, retail, food, GDO e hôtellerie, si svolgerà presso la Fieramilano a Rho dal 20 al 24 ottobre 2017. La manifestazione è organizzata in tre macro-aree: Ristorazione professionale con Pane, Pizza e Pasta; Caffè Tea con Bar, macchine da caffè e vending, e Gelato Pasticceria; Arredo e Tavola. Per maggiori informazioni: www.host.fieramilano.it.

CONGRESSO NAZIONALE FARE

8E 2O6T-T2 OBR17 0 2

VERONA

2 1O9T-TO2BRE18 20

MILANO

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Si svolgerà presso il Crowne Plaza di Verona dal 26 al 28 ottobre 2017 la XIX edizione del Congresso Nazionale FARE (Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi e Provveditori della Sanità). Il convengo è organizzato con 3 sessioni plenarie e 12 workshop nelle seguenti aree tematiche: servizi, ristorazione, igiene degli ambienti, lavanolo, sterilizzazione abiti e strumentario, chirurgico, logistica (del paziente e del farmaco), manutenzioni e gestioni calore, servizi ICT (fatturazione elettronica, cartella clinica, controllo accessi), smaltimento rifiuti, noleggio attrezzature e strumentari. Per maggiori informazioni: www.fareonline.it.

EXPODETERGO INTERNATIONAL La diciottesima edizione di EXPOdetergo International, Mostra Internazionale dedicata a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile, si svolgerà dal 19 al 22 ottobre 2018 presso i Padiglioni 1 e 3 di Fiera Milano. La manifestazione sarà occasione di aggiornamento sulle tecnologie per il lavaggio a secco e ad acqua, stiro, detergenti, accessori, sistemi di automazione industriale, di confezionamento, identificazione e trasporto. Per maggiori informazioni: www.expodetergo.com.


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ASSOSISTEMA

NEPROMA SERVICE SRL Neproma Service srl opera nel settore della lavanderia industriale dal 1994. Le sue origini trovano fondamento nella lunga tradizione famigliare al servizio di alberghi e ristoranti. Nel corso degli anni Neproma Service srl ha saputo migliorare costantemente la propria offerta fino ed acquisire competenze professionali specifiche in settori diversi quali il tradizionale alberghiero, la ristorazione e la sanità, ai quali dedica servizi esclusivi di biancheria privata o di noleggio biancheria. Nel 1999 l’azienda si è trasferita da Brescia a Montirone nel nuovo immobile commerciale di 2.400 mq dotato di impianti innovativi e macchinari ad alto contenuto tecnologico che assicurano processi di lavorazione efficienti e funzionali: attrezzature duplicate per evitare che eventuali guasti precludano la consegna al cliente; mezzi di trasporto sempre disponibili per la gestione di qualsiasi ordine d’emergenza; personale qualificato con reperibilità anche durante i giorni festivi; giacenze di biancheria in magazzino per rispondere prontamente ad ogni richiesta. La suddivisione rigorosa dell’area ricezione e cernita biancheria dall'area "pulito" garantisce poi un elevato grado di igiene nei successivi trattamenti della biancheria.

SYNERGIC ITALIANA Synergic Italiana opera nella progettazione, produzione e commercializzazione di materassi, guanciali e sistemi posturali per degenze comuni, specialistiche e degenze a rischio di decubito in ambito sanitario. La società ha consolidato in trenta anni di attività la propria esperienza nell’ambito di istituti universitari e ospedalieri, ideando, progettando e sperimentando, in collaborazione con ricercatori e specialisti, materassi statici reattivi e prodotti innovativi in grado di garantire prestazioni ottimali nella massima sicurezza e igiene, per tutte le esigenze delle moderne strutture di ricovero e cura. Le importanti partnership industriali nella produzione e trasformazione di poliuretani, resine espanse flessibili e tessuti speciali ad alta tecnologia, garantiscono la continua ricerca e selezione di materie prime innovative a elevate prestazioni funzionali, e in grado di rispondere ai severi criteri internazionali di sicurezza e igiene. Synergic Italiana ha aderito ad Assosistema in qualità di Soci Aggregati: gli Enti, le Società ed i soggetti che hanno interesse nell’attività di rappresentanza dell’Associazione, in quanto presentano elementi di affinità, complementarietà, di strumentalità e/o di raccordo economico con l’imprenditoria istituzionalmente rappresentata. Il loro numero non deve in ogni caso snaturare la qualificazione rappresentativa dell’Associazione. ( 45 )


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AUTOMATION IS A KEY PURCHASING FACTOR Finishing technology continues to develop. Multi-function, automated equipment is now widely available, partly through a decline in traditional craft skills and lack of operator training, and partly because garment design is becoming more complex. To overcome these difficulties, businesses are turning to more automated finishing where machines do most of the work and staff are mainly responsible for the final touch-up of the garment. The choice of equipment used is important. Drycleaners need to finish a wide range of garments and materials, though typically the most common items will be trousers, jackets and skirts and many cleaners now offer a shirt service. Businesses remain cost conscious however. Today’s drycleaning and laundry machines may have many costsaving devices but there are other factors that the drycleaner must look at. These range from energy efficiency, staffing and environmental concerns to the customers’ ever-rising expectations of the end result. Designer garments are becoming an increasingly important part of many drycleaners’ work. In addition, finishing wetcleaned garments takes longer and requires operators with more skills. The degree of automation required depends on the individual outlet. As an example, for small volumes, trousers can be pressed on an ironing table. Busier units will invest in a dedicated press and form finishers. www.laundryandcleaningnews.com

EXCEPTIONAL GROWTH IN PASSENGER TRAFFIC IN APRIL FUELED BY STRONG DEMAND & ONE-OFF FACTORS European airport trade association, ACI Europe releases its traffic report for April 2017 – the latest indication of airport traffic performance in Europe. Average passenger traffic in geographical Europe grew by an outstanding +14.1% during April, compared with the same month last year. While the permanence of strong demand and continued airline capacity expansion coupled with air traffic picking

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up in Turkey played an important role, a number of one-off & exceptional factors distorted the comparison with April 2016. These include the fact that air traffic in April last year was severely affected by the Brussels terrorist attacks, ATC strikes in France also taking place in April last year and Easter moving from March to April this year. The growth reported was equally spread between EU airports (+14.1%) and Non-EU airports (+14.2%) – with every single national market across Europe reporting passenger traffic increases. Within the EU, 22 countries posted double digit growth, including 11 that each registered over +20%: Belgium (+45.4%)*, Bulgaria (+51%), Croatia (+34.1%), Cyprus (+29.7%), Czech Republic (+29.3%), Luxembourg (+21.6%), Malta (+26.6%), Poland (+21.3%), Portugal (27.9%), Romania (+32%) and Slovenia (+31.5%). The performance of the non-EU market was remarkable for the resurgence of passenger traffic in Turkey – bouncing back to full recovery after months of incremental gains. Meanwhile, elsewhere in the Non-EU countries, airports in Iceland, Georgia, Russia, Moldova and Ukraine recorded very impressive growth. www.traveldailynews.com

STUDY SHOWS “PSYCHOSOCIAL” FACTORS PLAY A ROLE IN WORKERS’ SELF-RATED HEALTH Specific job characteristics may have more of a negative effect on worker health than occupation alone, NIOSH researchers concluded in a recent study. From 2012 to 2016, the researchers looked at data from the NIOSH 2010 National Health Interview Survey, which asked 10,767 U.S. adults from numerous industries to rate their health from “excellent” to “poor.” They found noteworthy relationships between the self-assessments and job aspects in five categories: occupation, pay/benefits, workplace organization, chemical/environmental hazards and other “psychosocial” factors (e.g., work-life balance, job security and work environment). Workers who reported being bullied at work were 82 percent more likely to report “fair” or “poor” health. Workers worried about potential unemployment (43 percent), those with no paid sick leave (35 percent) or those who reported a significant work-life imbalance (23 percent) also were more likely to say their health was “fair” or “poor.” The researchers also found that workers in business operations jobs, such as human resources or marketing, were 85 percent more likely to say their health was “fair” or “poor” compared with other occupations – when results were adjusted for factors such as age, race and income. www.safetyandhealthmagazine.com


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