IX. Amori e lontananze
«La guerra non impediva che fiorissero idilli. Nacque una amorosa simpatia fra la giovane Giuliana e Claudio. Uno slavo, piovuto non so da dove, faceva la corte alla Liliana. Amori platonici, attaccamento alla vita quando la morte incombe sui giovani». Così Amalia Righelli, in un brano che accompagna la sua rievocazione del tempo sospeso prima che il fortunale sconvolga le vite di tutti. E molti segnali ci confermano la forza di questa esigenza sentimentale insopprimibile, per quanto l’intero mondo sembri congiurare per sopprimerla; e perfino per chi è impegnato nella cospirazione c’è lo spazio per vicende sentimentali. Ce ne dà un saggio Nada Martelli in questa sorta di elzeviro, ironico e commosso capitolo della sua memoria personale. «Ego vos coniungo...» È piccola la chiesina sul Lungarno. Al mattino, prima di infilarmi nel portone dell’ufficio mi ci fermo un po’ sono quasi sempre sola. Una candela accesa accanto al tabernacolo è la tranquilla custode del tesoro a disposizione di tutti. Le parole e i gesti della breve preghiera, sempre la stessa, li sento ogni volta nuovi, mai sterili. In questi primissimi giorni di ottobre ho bisogno di sostarvi più a lungo per mettere ordine nel tumulto improvviso di emozioni e propositi forti e urgenti. Mi sono innamorata. Luigi è intelligente e sincero, mi ha contagiato con il suo entusiasmo mi dedica bellissime liriche e vuole che la vita sia una corsa gioiosa in un giardino perennemente in fiore. Ci siamo fidanzati e per dare solennità all’avvenimento chiediamo al parroco della chiesina delle Grazie di benedirci perché «ci dobbiamo sposare». Sono con noi Franca ed altri amici del «Movimento» [il «Movimento dei giovani italiani repubblicani» di Firenze] tutte persone dall’aspetto piuttosto ieratico. Il sacerdote, molto vecchio, esile e longilineo, forse un po’ sordo chiede a Luigi «le carte» per la cerimonia. «Ma quali carte!» – e mi dispiace il tono autoritario e sbrigativo. Siamo in ginocchio davanti all’altare e dopo la recita del santo Rosario rispondiamo puntualmente alle litanie. Ora la funzione è terminata