UNITÀ VELOCI COSTIERE ITALIANE

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UNITÀ VELOCI COSTIERE ITALIANE

MOTOSILURA T l , MOTOCAN O IERE , V.A.S. , MOTOMISS ILI STICHE E ALISCAFI LANC IAMI I LI

UFF I CI O STORICO DELLA MARINA MILITARE ERMi r I O BAGNASCO
Edizi o n e ROMA 1998

- P Edizione: I M.A.S. e le Motosilura11ti italiane 0906-1966)- Dicembre 1967

- 2il Edizione: I M.A.S. e le Motosiluranti italiane (1906-l96H)- Dicembre 1969

- .3a Edizione: Unità veloci costiere italiane - Motosiluranti, rnotocannoniere, VA .S., motomL'\silisticbe e aliscafi italia/li- Gennaio 1998

1998 ©Copyright UFF I CIO STORICO DELLA MARINA MILITARE

PRESENTAZIONE DE LLA 33 ED I ZIONE

Con quesw \'olum<: si completa la riedizionc dell'opera "l M.A.S. e le Motosiluranri italiane 0906-1969)' ', la cui prima parte , nelle quale erano stati trattati i M.A.S. e i mezzi d'assalto, era stata già ripubblicata in precedenza. ampiamente rivista ed aggiornata. Anche in questo caso, il testo è .stato profondamente revi s ionato, ma, essendo ancora valido .s ia nell'analisi storica, s ia n el le consideraz ioni tecni c he , è stato mantenuto integro; si è provveduto invece a comp le tarlo per quel c h e riguarda i piLI recenti progr ess i dci tipi di u nità trattati e le u llime realizzazioni nazionali nel campo delle unità veloci C• ·s ticre. Inoltre , la diversa impostaz ione grafica, la presenza di numerose nuove fotografie c di un'ampia iconografia tecnica comprendente a nche tavole fuori testo a colori, ne fanno un'opera notevolmente arricchita.

La divisione della vecchia edizione in due opere separate, motivata fondamentalmente dalle eccessive dimensioni che avrebbe assunto un unico Yolume, ha permesso però anche di e\'idcnziare le profonde differenze che separano le unità trallate nei due libri. anche se esse. normalmente, vengono fatte rientrare tutte nella comune classificazione di unità veloci costiere.

Nel periodo hellico ed in quello immediatamente s uccessivo, infani , le unità veloci costiere italiane subirono una netta division e della loro linea di sviluppo, determinata da ll e esigen7:e o perative che l 'a ndam e nto della g uerra faceva emergere scmpr<: p iù chiaramente; da una parte conrinuò lo svi luppo dei M.A.S. - unità peculiari della Marina italiana -c dei mezzi d 'assal to che ri spo ndevano al concetto operativo del rapido colpo di mano, condono da mezzi ve locissimi e di ridottissimo dislocamento; dall'altra si originarono le motosiluranti c le motocannoniere - concepite inizialmente da mezzi di origine t edesca - che dovevano sfruttare le loro maggiori dimensioni e il loro supe ri ore armamento per avere una maggiore flessibilità d'impiego e che, nel dopoguerra, conobbero un'ulteriore sviluppo, con mezzi realizzati dalla cantieristica nazionale c con l'adozione dell'arma missilistica. Dallo stesso ceppo si originarono le V.A.S. che però ebbero un 'utilizzo del tutto particolare.

L'o pera è swra aggiornata dal comandante Bagnasco, che ne curò la stesura iniziale quasi trent ' anni fa; alla sua mano si devono anche molti dei disegni che arricchiscono il resto c dalla sua collezione sono tratte alcune ddle fotografie del volume.

La revisione elci rest i è stata curata con attenzione e competenza dal co mandante Gian Pao lo Pagano. Molte delle fotografie provengono dalla co ll ezione Bargoni, mentre per alcuni disegni dei piani cost ruttivi si ringrazia l'Associazione Navimodellisti Bolognesi, che ha messo a disposizione il proprio archivio. I disegni a co lori delle tavole fuori teslO, curati nel dettaglio con la consueta precisione, sono ope ra di Elio Andò. Il lavoro di impaginazione è c.lovulO all'impegno eli Valerio Gay. che dalla propria collezione ha trano anche alcune fotografie c disegni.

Roma, gennaio 1998

Il D ire llor e dell'Ufficio Storico

Amm. Div. Mario Buracchia

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PRESENTAZIO N E DELLE EDI Z ION I PRE CEDE I\ TI

2!! Edizione

el l 'occasione de l la stampa d i questa edizi one l'opera è stata aggiornala al 1968 e ,;i sono state apportate ukune correzione e rettifiche che tuttavia non ne modificano la sostanza e la stru tt ura origina l e.

Roma, giugno 1969

TI lì irettore dell'U f f i cio St o r ico Amm i raglio d i Squadra CARL O PALA DI NT

Jl! Hdizio11e

Il volume " l MAS e le f-1otosiluranti Italiane··. nonostante la piccolezza delle navi costituenti tale caregoria. ha una im portanza particolare, destinata. si spera. a suscitare grande tra i lettori, trattandosi di unità il cui impiego. mente durante il primo conflitto mondiale. date le caratteri:.tiche del teatro di guerra, si dimostrò particolarmente congeniale al carattere del marinaio italiano.

È ricordare come la data celebrativa della llaliana si riferisce proprio aduna azione dci quella di Prcmuda

!l libro tratta esaurientemente la materia e illustr a la laboriosa nascita di un tipo di na,·e ovc la conciliazione tm le camtteri:.tiche coMitu.cionali è particolarmente ardua: qualità marine , velocitù cd armamento debbono comporsi entro limiti di disio camento assai mo<.ksti, in un armonico compromesso tale da consentire il consegu i mento della massima capacità offensiva.

li libro è· frurro dell'appassi onato l avoro del S. Tenente di Vascello E. Bagnasco, della sua non comune conoscenza in m ate r ia e de ll'espe r ienza d a lu i acqu i si ta dopo un lungo periodo di destinazione su l le motosil urami , d i cu i gra n parte in com a n do e, essendo su o i t u tr i i d i seg n i, del la sua particolare a tt itud i ne::

Le r ice rc h e st o ri che sono sta t e lun g h e e n o n sem pre faci li avendo vo l u to rico r da re n ei suoi particola r i la stori a di q u es t e unitf1, q u asi se ttece nto, e l a l u nga trafila di te nta ti v i , prove. esper i menti che d al p rogetto d e l p ri mo motosca f o a r mato ( 1906) h anno conse n t i to d i g iungere alle m oderne motos i l ura n t i

l{orna, 9 Gennaio 1967

TI Direttore dell'lJffici o Storico Contrammiraglio \ ' ITIOlUO E. TOGNELU

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AWE RTE NZE

Questo volume è la nuova edizione di un'opera di ben 660 pagine pubblicata nel 1967 in P edizione. e nel 1969 in 2·' edizione aggiornata. Allora comprendeva sono il titol o ( c le Motosiluranti italiane ", mne le unità veloci costiere: Anti Sommergibili (M.A.S.), Motosiluranti Veclerre Ami Sommergibili (V.A.S.), Motocannonierc (.\1C). Inoltre vi erano descritti i mezzi d'assalto di superficie, che dei M.A.S. erano uno speciale sviluppo: i M.A.S. i Motoscafi e:-.plosivi e i Motoscafi si l uranti.

La presente edizione comp rende solo le Motos i luranti, le Vedette Ami Sommerg i bi l i e le Motocannoniere, in sieme ag li Aliscafi lanciami ssil i , entrat i in servi zio nella Marina M i liLare so l o in epoca più recente, po iché i M.A.S. e i mezz i d'assaiw di superfici e sono stmi trallati in un precedente volume ddla stessa se r ie. La scelta di dividere l'a rgomento è stata derrata fondamentalmente da lle dimensioni che avrebbe assumo un unico l ibro, ma anche dal desiderio di marcare maggionneme le differenze di sviluppo tra i diversi tipi di unitù.

Dall'opera state escluse tune quelle unità requisite, frurro di di scafi di pescherecci o motoscafi privati, le cui caraneri:.tichc di velocità ed armamento non consentono di in alcun modo a tipo di unità tra quelle trattate.

L'opera si divide in due parti: la prima è cleclicaw al l e realizzazioni precedenti la fine della seconda guerra mondiale, mentre la seconda a quelle successi ve fino ad oggi. Ognuna delle due parti è preceduta da una premessa che descrive l o svil uppo de l t i po presso l a Mari na ita li ana in quel particolare periodo, in quadrando lo con pani cola r e rifer i mento ai programmi eli cos t ruz ione, alle caratte rist iche comu ni a tutte le ser ie eli unità trattate ( tipi d i ar mi ecc.), ai progeni non real i z7.al i ccc.

Le due pani sono precedute da una l unga introduzione che descrive l o sviluppo dei tipi di unità tr allati nel volu m e presso le flotte mondiali, dalla loro origine acl oggi.

l capitoli, ognuno dci quali trana di una ben precisa classe eli unità secondo un ordine cronologico di entrata in servizio dei prototipi. hanno, per praticità di consultazione, numerazione continua da l a XVII . Ogni capitolo, nel cui titolo riportati la denominazione della classe e le numerazioni delle unità trattate, è suddiviso in tre parti:

- la prima, preceduta da un profilo in scala l :500 che dà un immediato riscontro delle unità della classe, riporta gli elementi relativi ai cantie ri di costruzione, le date di varo, di entrata in servizio c di radi azione, nonché l e più importanti notizie di carancrc sto ric o (perd i te, cessioni, camb i di n om in ativo ecc.) e, so tt o forma tahe ll ar e, l e principali ca r anerisr i che t ec n iche della o de lle unità ( tip o d i scafo, dislocamen to, d im ens ion i , appara to motore, armamento, equ ipaggio);

- la seconda, intitolata "Genera l ità ", registra notizie di carattere tecnico, politico cd economico che interessano l a o le unità alle quali il capitolo è dedicato:

- la terza, "Atti\"ità", descrive succintamente l'attività di pace e di guerra della o delle unità elencate (dislocazione, dipendenze organiche ed opcr•.llive, fatti cl'anne principali, ccc.).

Dato che numerose unità o di unità sono soggette nel tempo a cambiamenti di nominativo o di sigla numerica, esse sono indicate con quelli originali al momento dell 'e ntrata in servizio. Nei va ri Capi toli sono comunque riportati tutti i nomi c le caratter i st iche apparte n ent i all e diverse unità dall'entrata in servizio alla radiazi one, ivi compres i , quando conosc iut i, i nominat iv i str anieri per le unità proven ienti da altr e ma r ine o cedute ad altre marine.

Tutti i profili nel testo sono in scala 1:200. mentre i particolari tralli dai piani genera li sono in sca l a l: 100 o l :50; i profil i riprodotti all'inizio di ogni capitolo sono in scala 1:500. Per le tavole fuori testo la scala di riproduzione è generalmente di 1:100 ecceno per i particolari, riprodoni in scale maggiori. La scala, comunque, è sempre indicata nella didascalia. Per ogni unità. o di unità. di cui sono stati rintracciati elementi sufficienti, sono stati eseguiti i piani eli vista esterna completi di profilo. pianta, e, quando possibile. delle ordinate. Per i tipi di unità più importanti e sono stati inseriti, nel testo o fuori testo, anche i disegni delle sc:doni longitudinale e orizzontale, c di una o più sezioni trasversal i , in modo da r endere evidente la disposizi one dei l ocal i <.:delle va ri e appa r ecchiature ed installazi oni interne.

VII

Data l'esis t enza di un'a m pia ed esau r iente stori og rafia i n merito all e az ioni d i guerra e all 'a tti vità del l e un i tà ita liane ne l le due guerre mondia l i, edita dall'Uffici o Storico della M. \1., in quesro vo l ume, come negl i altri della serie, !>i è voluto dare maggiore risa l to alla parre tecnica, mentre quella storica è !>tata solamente accennata in forma schematica.

ì:\cl titolo di ogni capitolo t: riportato il tipo di unità , la denominazione del progetto c la numerazione delle unità trattate. Al di sotto del profilo in -;cala 1:500 sono riportati, per ognuna delle unità, raggruppate per cantiere di coMruzione e ordinate per nume razione, i seguenti dati:

110me: son o i n d i cati l a sigla e il n umero o il nome dell'unità o de lle unità;

ca n tiere di costruzione: normal m e n te sono ind i ca t i i l nome dd camiere e la loca li tà dove è avvenu ta la cost r u7. io n e e, in al c un i c asi, q u ell i dove è st ato co mp l etato l 'a llestimento o la trasfor m azione, de ll e u nità o d ei diversi g rup p i di unità d i ciascuna classe;

l'aro: è indicat a la data o l'anno del varo quando conosciuti; immissio11e in serl'izio (i.s ): è indicata la data di con!>cgna dell'unità alla o quella di effettiva entrata in servizio come risulta dai documenti matricolari;

- radiazione (rad.): t: riportara la data di effettiva radinione dell'unità come risulta dal relativo Decreto o, nel caso che tale documento non sia !>lato rintraçdato, è indicata come data di radiazione quella di affondamento, nel caso di unità perdute, o l'anno di cancella7ione dal Quadr o del aviglio Mi l itare per le unità cedute o demolite;

- note: sono riporta t i in sin tesi i p r incipali avven i menti re l ativi alle singole unità, qual i date c circostanze de ll 'affondamento, cess i o n e acl altre m ari ne, cambi el i nominat i vo ccc.

Nelle "Ca ra tre r islich c generali'' sono r i p ortati i seguenti da t i:

- Scafo: è ind i cato il materia le d i costruzione dello scafo ( legno, meta llo ecc.) ed i l tipo di carena (a spi golo, normale ecc.);

- Oislocamento p .c.: è riportato , in tonnellate (t) il dislocamento a pieno carico, se non diversamente specificato (standard. carico normale ecc.): per le unità che potevano imbarcare armamenti diversi, sono indicati, se conosciuti, i valori del di:.locamcnto per ciascuna \ 'Cf!>ionc ;

Dimensioni: lunghezz a/t .: è indicata. in metri (m). quella fuori tutto:

è riportata, in metri (m), quella massima fuori fasciame: irnmersione p.c.: è i nd icata, i n metri (m). quella mas!>ima corrisponde nte al d i!> l ocamento a p c., se n o n d ive rsa m ente specificato;

- Appa ra to mo t ore: è ind i cato i l n u m ero c la specie dei motori (a scopp i o, D iesel ecc.), i l n o m e o l a si gla de ll a casa costrutt r ice (acl es. Jsorta FI AT) c il t i po o i l mode ll o (ad es ASM 183), nonc h é i l n u mero delle el iche; potenza compi.: è riportata, cspre!>sa in cavalli (hp l, la potenza massima compless i va dell'appararo motore c, se presenti. anche degli apparati motore ausiliario o per la navigazione silenziosa;

l'elocità max. c.n.: è indicata , in nodi, la , ·elocità massima con l'unità in carico normale (la velocità massima ottenuta alle prO\ e. quando conosciuta. è riportata nella sezione "Generalità"):

combustibile: è riponata. in tonnellate (t), la massima dotazione di combustibile;

autonomia: è indicata, i n mig l ia. la percorrcnza massima dell'unità alla o alle \e locità i ndicate, con il carico mass i mo di t·o mbustibile;

A rm a m en t o.· per i cannoni e l e ar mi automa ti c h e è gene ra lme n te i nd i ca t o i l n u me ro de lle ar mi, il ti p o c la casa cos tr utt ri ce (acl es. mitrag li cra Breda). i l c alibro i n mi llimet ri ( m m) e, per le mitrag li ere pesan ti ed i ca nn oni la l ungh ezza de ll 'anima espressa in calibri (ad es. 40/56); per i l ançias i luri, ol t re al numero comp l essivo, è indica t o il ti po (acl impulso laterale ecc.) ed i l ca l ibro de ll e armi impiegabili (ad es. 450 mm); per le bombe antisommergibi li , l e torpedini da rimorchio ecc., oltre alla dotazione complcs!>iva, è indicato il peso delle singole armi in chilogrammi Ckgl; in linea di massima sono indicate le principali variazioni dell'armamento an·cnute nel tempo; le variazioni minori sono imece riportate nella !>ezione "Ge neralità"; per le unità per cui erano prc'>iste di,·erse versioni eli armamento sonoriportate le dota7ioni.

f.èJuipap,gio: è quello pre,·isto dalla tabella di guerra ed indica i l totale degli ufficiali, !>Ottufficiali e marinai.

:"'elle not e in fondo alk "Caratteristiche genera l i" sono ripo11atc notizie eli carattere complementare a quelle già indicate.

VI li

Le fotog r afi e provengono dalle col lez ioni cirare i n ciasnma didascalia, che riporta, se noto, anche i l nome della fonte o l 'autore de ll ' i mmagine. Le forografie senza credito sono sta l c traue dall'Archivio Fotografico dell'Ufficio Storico della Ma rina .'v1i litare .

T disegni nel resto sono opera di Erminio Bagna-.co, fuorché quelli diversamente accreditati. Quelli delle tavole fuori tc-.to sono di Elio Andò o pro\'engono dalle tavole nel catalogo dell'Associazione 'hl\ imodellisti Bolognesi.

La preparazione della prima edizione di questo volume. che trattava di' erse ccminaia di unità. richiese qua-.i quattro anni di lavoro. La ricerca de l materiale fu parricolannente di f ficoltosa, sia per il gran numero di modelli, sia perché trattandosi d i piccole unità. non sempre la documentazione uffic'iale ancora esistente risultò precisa, completa ed esauriente. Pertanto, la vasta materia trattata non è certamente immune da involontarie inesattezze od omissioni, le quali sono state diminate già in parte con la seconda edizione e ancora con la presente terza ed i zione; l'Aurore sa r à grato a quanr i vo rranno fornire ulreriori prccisazioni in modo da poternc tener conto in eventua l i success i ve ed i zioni.

el porre fine all'opera, l'Autore desidera ringraziare tutti co l oro che, in Italia e all'Estero, contribuirono con la loro collaborazione alla preparazione del volume, fra cui: il dott. Guido Alfano. il don. Franco Bargoni che ha com·esso l'utilizzo di molte fotografie della sua collezione. l'avv. Arrigo Barilli. l'ing. \'inorio Baglieno dci Cantieri Baglietto S.A., il -.ignor Wolf H. Bilie. l'ing. Artù Chiggiato, l'ammiraglio di squadra 1\1. d'Oro Aldo Cocchia. il dott. Luigi Del Bono, l'ing. I Iarald Fock, l'avv. Aldo Fraccaroli, il dott. Giorgio Giorgerini, l 'an Mark Grossmann, l'arch. Franco Harrauer. il comandante M. d'Oro Emilio Legnani, il capitano di vascello Aldo Massarini, il sig. Aureliano Molinari, il signor Augusto l'ing. Elio Occhini. i l signor Anthony Pavia, i l capitano d i vascello Giorgio Pitacco. il dott. Achille Rastelli, Mr. Al Ross JJ , il signor u l r ic h Schreier. l 'ammiraglio di squadra M. d'Oro Antonio Scialdonc c l'avv. Nicola Siracusano. Si ringrazia in o ltre l a Redazione della Rivista Marittima per aver fornito alcune fotog rafi e delle unitù straniere p iù recenti.

IX
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INTRODUZIO NE - L'EVOLUZIO NE DELLE UNITÀ VELOCI COSTIERE A t\tlOTORE

Le motosilu r ant i dalle pr ime rea lizzazioni alla seconda guerra mondia le ....... ......................................

Le motosi luranti dal 1945 ad oggi

PARTE PRIMA- LE MOTOSILURANTl E LE V.A.S. FINO AL 1945 ......... .

CAP ITO LO T

CAPITOLO H

CAPITOLO TJT

CAPITOLO IV

CAPITOLO V

CAPITOLO VI

CAPITOLO VII

CAPITOLO VTU

Mototorpediniera tipo sper imentale Di esel Stejà11o Turr

Motosiluranti tipo Llirssen "S z··(ex classe "O rjen ·· ju gosia\·a) MS 4 7746

Motosi luranti tipo C.R.D.A. da 60 tonnellate F se rie M."i l H 16, MS 27726. MS 3 1736 .. . .. .. . .. ...... ..

Motov e dett e ant isom m erg ibi li tipo Baglietto da 68 tonnellate

VAS20H230 (l a se r ie), \/IS 2377248 serie)

Motosi luram i t ipo C.R.D.A. da 60 tonnel late 2 a serie MS )/ 7 56, MS 61766. MS 7}7 76

Motovedette antisomme r gib ili tipo Ansa ldo da 90 tonnel late VAS 30/7312

Motosilurant i tipo Lllrs sen ''S 26' ' - C.R.D.A. MS 81786 (p iù numeri non assegnati) ....................... .

Motosiluranti tipo C. R.D.A. da 60 tonnellate 3" serie e 4'1 ser ie .. ... .. .. . . ... ........ . .... ... .. .

PARTE SECONDA- LE MOTOSILURANTI, LE MOTOCANNONIERE E GU ALISCAFI DA

COMBATT IM ENTO DAL 1915 AD OGG I ............. .... . ........... . ................................. .. ... ..

CAPITOLO lX

CAPITOLO X

CAPITOLO À'l

CAPITOLO XII

CAPITOLO XIII

CAPITOLO Xl V

CAPITOLO XV

CAPITOLO XVI

CAPITOLO XVll

Morosi lurami tipo Vosper da 72 pi ed i e 6 pollici (ex U.S. Navy) MS 42 H424, 4:)1+434, 454, 461+464 · .. . .......... .................................... .......... .. .. ... ..................... .

Motosiluranti tipo ITiggins da 7R p ied i (ex U .S. MS 441 +444. 1517453

Motocannoniera t i po Lllrssen "S 26" (ex Schnellboot tedesca) M. C 185

Motocannoniera t ipo sperimenta le C.R.D.A. Folgore . ... ..... .. .... ........... .... .. ..................... .... ..

Motocannoniera tipo V.A.S. spe rimentale C.R.D.A . Fulmine... .. . ... ...................................... ..

Motosiluranti tipo C.R.D.A. da 60 tonnellate P e 2 a serie trasformate ad armamento convert ib ile

MS 472+474, 481

Motocannoniere t i po ''49 J " ad armamento converti bile Lampo. Baleno .............. ....... ... ...... .. ...... ... .. .

Motocannoniere tipo "590'' ad armamento convertibile Freccia. Saetta ............................. ..

Aliscafi eia combattimento tipo a stab ilità controllata Alinav i - Boeing Sparuiero, Astore, Co11dor. Falcone, Gheppio, Grifone, Nibbio

Pag. Presentazioni Avvertenze Abbrevi az ioni ... ............................................................ .. . ..... .. ... . .... .. ....... ... .... . .. ... .. .. ....... ... . ... ...... .. .. ..... .. .. .. .... ........ .. ............. .
IN DI CE GENERALE
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v VII x l 2 37 105 121 129 139 173 201 229 24:3 247 251 263 279 295 303 315 327 339 35 1 363 Appendici .. . .. . . .. .. .. . .. ... . .. . . .. . ... . .. . .. . ... .. . . .. . .. . ... . .. . . .. . . .. ... . . .. . .. . .. . .. .. .. . .. .. . . . .. .. . . . .. .. . . .. . . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. .. .. . .. .. .. . .. . . .. ... . . ... .. 377 Bibliografia .. ..... .. ......... .. ...................... ... ... . ... ..... ... . .. ... .. .... .... .... ... ... . ... .. ... .. . ... .. ... . ... ... . ... ... .. .... ....... ...... . ........... ......... 3R3 indice alfabetico delle unità :385 Xl
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INTRODUZIONE

L'EVOLUZIONE DELLE UNITÀ VELOCI COSTIERE A MOTORE

MOTOSILURANTI, MOTOCANNONIERE, MOTOVEDElTE, MOTOMISSILISTJCHE E ALISCAFI LA CIAMISSILT

A cavallo tra il XIX e il XX secolo, la d isp onib ilità eli mmori con eleva to rapporto potenza / peso e di arm i come il silu ro e le mi[l·agliere, aveva indotto le marine militari a sviluppare unità veloci e d i piccole d imensioni, che, utilizzando le più recent i realizzazioni della tecno logia bell ica, avrebbe ro costituito un tipo navale eli economica realizzazione, ma di grande pericolosità. Prima ancora che questo concetto desse origine alle unità ve loci costiere, come le motosilu ranti, da quest i presupposti nacque ro le torpediniere, i cui concetti d'impiego - gene ralmente sopravvalutati - negli u ltimi due decenni del XIX secolo, le portarono acl essere tenute in grande considerazione; tuttavia, negli anni ::;eguenti , con il p rogressivo aumento delle d im ension i dovuto alla necess ità di rendere questo tipo di unità adatto ad affrontare anche il mare grosso e di aume n tarne l'a rm amento, esse d iventarono meno convenienti dal punto d i vista economico e vennero presto sostitu ite, nelle flotte di tutto il mondo, da quelle unità nate per controbatte ri e , i cacciatorpediniere, più gross i ma capaci di svo lgere una maggior quantità di m issioni di carattere diver::;o.

Il concetto della piccola ma veloce e temibile unità, però, non fu abbandonato con la scompa rsa delle torpediniere; lo sviluppo e il perfezionamento dei motori a scoppio- prima quello a benzina, poi quello a c iclo Diesel - resero possib ile la nascita di nuovi tipi navali, le cosiddette unità ve loci cos ti ere, che andarcmo a rimpiazzare le torpediniere in quei ruoli dove l'utilizzo dei cacciatorpediniere sarebbe stato antieconomico e soprattutto d iffi coltoso a causa delle loro dimensioni.

Se si tralasciano i tentativi spe ri mentali , le prime unità veloci costiere veramente operative fu rono rea li zzate durame la prima guerra mondia le , in particolare in Italia e in Gran Bretagna ' " . Esse ebbero classificaz ion i diverse (M.A.S . in Italia , C.M. B. in G ran Bretagna) , ma avevano in comune alcune ca ratte r istiche : le dimensioni ri dotte , intorno ai 12/ 20 metri di lunghezza per 12/ 20 tonnellate eli dis locamento; l'armamento silurante, capace d i a rrecare grav i danni anche a grosse unità ma facile da traspo ttare; l' econo m icità e la rapidità di realizzazione ; infine , l' alta velocità , superiore a i 20 nodi, qua lità eli base non sempre facile da sodd isfare, ottenuta con m oto ri a scoppio leggeri ma potenti e con forme d i carena partico larmente studiate.

I success i ottenuti dalle prime unità veloci cost ie re , anche contro grosse unità , ne fecero sopravva lutare in parte le caratte ri st iche offens ive; soprattu tt o in Italia, ma anche jn Gran Bretagna, si pensò che , una volta ottenuto il risu ltato di raggiungere velocità su p er ior i a i 30 nodi , le unità ve loci costiere avrebbero potuto costituire un tem ibile strumento per colpire sia il traffico nemico, sia la sua flotta da battaglia. In effetti si riuscì , negli anni Trenta , a sv iluppare suffi cientemente ca rene e motOri per ottenere velocità elevatissime, ben o ltre i 40 nodi , ma nei risu ltati l'utilizzo elci M.A.S. e delle unità similari s i r ive lò in pane deludente.

(1) Per maggiori notizie su queste unità cfr. Erminio Bagnasco, M.A S e mezzì d 'assalto di su{Je1 fiçie italiani, Roma 1996. pagg . 3-32.
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TI probl ema fondamentale di ques te unità r is iedeva nel l e dimensi on i eccess i vamente contenute c h e. se da una parte ne rendevano diffic il e favorendo l'anacco di sorpresa. dall 'altra impedivano loro di affrontare il mare in catti, e condizioni alle alte velocità necessarie per il loro impiego operati,·o se non a scapito di una rapida usura degli scafi.

Del resto, già dalla prima guerra mondiale, era stato wi luppato un tipo di unit:'t più lento ma più ··marino" , con carena ampia e tondeggiante e di dimensio ni magg iori, intorno ai 2') metri d i lu nghezza per ' IO tonnellate, adatto alla caccia a i som m e r gibi li, per la quale la s ua bassa v elo cità, i ntorno ai 17 nodi, e r a più c h e su flk iente.

Le supe ri o ri cara tter istiche el i tenu ta a l m a re d el le <:a rene normali erano però condizionate dalla loro maggiore resistenza all'avanzamento, che poteva essere surerata solo con l'adozione di motori r>iù potenti. Si assistette così. a metà degli anni Trenta , ad una decisa din•r.,ificazione nello sviluppo ddle unitù veloci costiere: da una pane la :1\Iarina italiana. l'unica tra quelle delle Potenze mondiali dell'epoca che avesse come teatro d ' operazioni un bacino limitato come il continuò a sviluppare unità di piccole dimensioni ma velocbsime. con carene a gradino; dall'a lt ra le Marine ocean iche, la bri ta nni ca e la statun itt:nse, e quella tedesca, cost retta ad ope rare n el diiTici k Mare d el 0Jord, s i ind i rizzarono verso un i tà p i Ct gra ndi , dota te di apparat i m otor i porenri c di ottima tenum al mare. ma meno veloci. unirà che i n Italia <:bbero poi la cl assificaz i one di mo tosiluranri.

Si originò così. nella Marina i taliana. quella distinzione tra M.A.S. e motosilurante - tipi di unità appartenenti ambedue alla grande categoria delle unità veloci costiere, ma differenti per caratteristiche che divenne poi '>li perOua alla fine della guerra mondiale. con la scomparsa dei anche dai Quadri del J aviglio della italiana.

Pe r traccia r e lo sv ilupp o d e l le motosiluranti d:tl le loro o ri g i ni nella Marina ge rmani ca fino a ll a loro evoluz ione in unità motomissi list iclle e a i loro più recenti sv i luppi. s i è scelto di divider<: l a m a t<: ria secondo un ord in e geografico, che consente di descri ve re come k diverse marine siano giunte a questo tipo d i unità e lo abbiano sviluppaw.

Cf!rma11ia

Ne l 1930 fu cos t ruito presso i Canti e ri Li.irssen d i Vcgcsack un prototipo, l' UZ (S'J 76, c h e s in dalle pr i me pro v<: rive l ò ecceziona li ca ratteri stiche e presw;doni. Si trattava d i un 'unità dotata di scafo a care n a n o r m a le a f orm e tond egg ianti e poppa appiattita , stud i ata per ottenere a l te , -e l ocitù anche in condiz ioni di ma re non ideali. Con dislocamenro a p i eno carico di ') l /> tonnellate cd equipaggiata con tre motori a scoprio Oaimler- Benz BFz a 12 cilindri a "\'" da 800 900 hr> ciascuno. ali<: prove la , elocità di 3-t.21 nodi con un ' autonomia corri.,pondente di circa 300 miglia L' armamento in due tubi lanciasiluri da =>:B mm in coperta a prora ed una mitragliera da 20 mm al cemro-p oppa. Lo scafo, lun go 26,94 m e largo 1,20 m, ris ultò robusto e dotato di eccellenti qua lit;ì marine; la cos tru zio n e e ra rea l iZ7ata in legno con clementi metallici di rinforzo

Le motosiluranti. dalle prime realizzazioni alla seconda guerra mondiale

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La S l (e x Wl , e x UZ ( S) 16), la prim a d e Ue Schn c Uboot e te d esche, r e alizzata d a i Ca nti e ri Liirssc n ncll 930. Da ques ta unità d e riva rono tuue le motosiluranti germanich e cos tnaitc lino aiJa line della sec onda gu c r r:t mondiltle.

sia in longitudinale che in senso trasversale (correnti, madieri. bagli. ordinate ecc.). L'unità, che fu ribauezzara 117 l nel 1931 ed S l <S per Schncll hoot) l'anno successivo, venne a l ungo s rx •r i m entata con ottim i risultai i Essa fu i n realtà la p r i m a vera e propria rnotos i lurante moderna. Con cepita esclusi vamente per l'impiego si l urante, grazie all'e levato dislocamento e alle ragguardevo l i dimen-.ioni rispetto alle costruzion i similari contemporanee. nonché grazie alle indcwinatissime forme di <:arena l' alla note\ ole potenza dei motori installati. l'unità era adana non solo ad operare nelle acque <:ostiere. ma era anche capace di agire ad alta velocità in mare aperto. in condizioni meteorologiche considerate sino ad allora proibitive per i battelli veloci.

La S l fu il prototipo di Schnellboot da cui in seguito derivarono, çon opportune mod i fiche, runc le motosi luranti tedesche costruire dal 1932 fino agli anni Sessanta, nonché l e motosi l u ra nti italiane rea li zz ate du ra nte l a seconda gue rra mondiale e mo l t i altri r i p i el i motosi l umnti e mowca nnon ie re in se rv izio nel secondo dopoguerra.

;\!d 1932 la Marina germanica ordinò ai Cantieri Uirssen la costruzione di una serie eli altre quauro unità (52+ 5) prc:>soché identiche alla S l. ma di dimensioni leggermente maggiorate: il rendimento in velocità fu di poco inferiore ma le prestazioni in farro di tenuta al mare aumentarono in maniera

L'anno venne ordinata agli stessi cantieri una mlo,·a di quattro motosiluranti (5 6:,.9). der ivata dalla precedente, ma con un

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a pieno carico di circa 80 tonnellate ed una lunghezza fuori tutlo di 32,3 m. La principale innovazione di queste unirà fu però cost it uita dal tipo di mmori adonati; vennero infatti installati a bordo motori tipo .\1A ' L 7. da 960/ B20 hp funzionanti a ciclo Diesel.

Tale tipo di motore era frutto degli Mudi condotti nel <.kcennio precedente in Germania per la realizzazione di motori Diesei-Yeloci superleggeri ad elevato rendimento.

L'impiego di motori funzionanti a ga'><>lio, presenta\a notevoli vantaggi rispetlo all'impiego di motori a scoppio. funzionanti a benzina ad alto numero di o tt ani. A parre il vantaggio dell' i mpiego d i un ca rburante di costo sensibilmente inferiore. la sicurezza dell'unità, specialmente in combattimento, veniva ad essere sensibilmente aumentata in ragione <.1<.:1 diverso grado di infiammabilità dei due tipi di carburante. Inoltre , il minor consumo specifico del motore Diesel consentiva di ottenere autonomie superiori.

Solamente il rapporto peso - potenza presentava alcuni svantaggi nei confronti dci motori a scoppio che, <1 parità di potenza, risultavano piC1 leggeri.

Le motosiluranti della serie S 679 con tre motori MAN L 7 raggiunsero, alle prove. velocità ne ll'ordine dei 36 nodi; nel 193--t, prima che esse rune entrate in servizio, vennero poste in costruzione. sempre presso LCm,sen, le morositu r anti S J{F. 13. di tipo analogo alle precedenti ma equipaggiate con mowri Diesel-vdod Daimlcr Benz .\IB 502 da 1200/ 1320 hp. Anche unità oncnnero ottimi risultati di velocità cd autonomia.

Nd 19.36 le motosiluranli S 1+5 ve nn ero cedutc alla Spagna c nello stesso anno i C3nt ic ri LOrssen iniziarono la costruzione di una serie di otto mmosiluranti simili al tipo ··s 2 per conto della .\1arina jugosla, a (classe "Orjen ): succcssi\'amente. altre tre unirà dello tipo furono cosrrwte su o r dinat:ionc del Governo cinese re 173J -.

0lel 1937 'enne ordinata ai Cantieri Llirssen un ' altra serie di motosiluranti. derivata dalla precedente, comprendente tredici unità (S 14+25) di cui quattro equipaggiate con motori Diesel MA · L 11 da 1200/ 1.320 hp (S 14+ l 7) c ono con motori Diesel Daimler Bcnz MB '50I da 1500/ 2000 hp (S 18725) Qucsre ultime dettero alle prove i risultati migliori c da allora l'apparato motore Diesel articolato su tre motori Daimler Benz di' enne srandard sulle motosiluranti tcde-.che realizzare sino a tutta la seconda guerra mondiale '.

L'armamento di queste motosiluranti non differiva da quello della S l del 1932. così pure le forme di carena c l ' aspetto che, nonostante il sensibile aumento di d i mension i (c.Ia 26,9 m di lunghezza a 34,6 m), non presentava sostanzia l i varianti; il a pieno carico fu di circa Il..., tonnellate c la velocità massima intorno ai 39 nodi.

La tedesca entrò in guerra nel 1939 con una forza <.h sole venti motosiluranti; si trovava però in costruzione una serie di quattro Schncllboote che entrarono in servizi o nella prima metà del 1940.

Derivata dalla serie S 14+25 che l 'aveva prccedma. differiva da quest'ultima soprattutto per alcuni particolari architettonici c strutturali. quali ad esempio l'incorporamento nelle strutture della prora dci tubi lanciasiluri che sulle precedenti unità, trO\ avano invece appoggiati al ponte di coperta. Tale sistemazione dei lanciasiluri, realizzata con cappelli di chiusura mobili, ricordava quella delle

( 2) l'l'r ma!l8tOri nott/tl' ,utJL· tipo l> l " Orjom " H'di Capitol o Il

l pnnnpali tipi di m o ton Dtl'-..:1-veloci Daun · ll'r lknz impiegali St hndlhootc tm il 193 1 t•d il 191'5 furono :

- 1SOO 2000hp ( 19j7 1939): \I li 'i02. da 1200 1320 hp ( 19} 1- 1940):

- \lB 'i l l. da l'iO() hp . t ·on w mprcssore Cl 9.W19 t'il ;

- \111 'i1H U< t 3000 hp , to n tn mpre '>-,On : 09-H · 19 6 ).

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La motosilurante tedescaS 15, del tipo •s 14", in navigazione nelle acque norvegesi nel1 943; come molte altre unità germaniche di questo tipo , essa porta dipinto sulla battagliola a centro nave il s imbolo della flottiglia di appartenenza.

vecchie torpediniere dell'inizio del seco lo e portò un notevole cambiamento nel profilo delle unità; essa divenne poi caratter istica d i tutte le Schnellboote cost ru ite nel corso del conflitto.

Le unità della ser ie S 26,.29 avevano un dislocamento a pieno carico di c irca 115 tonne ll ate e, equipaggiate con tre motori Diesel MB 501 , raggiunsero alle prove ve locità massime nell ' ord ine dei 39 nod i. Le princ ipali dimensioni dello scafo erano: lu nghezza fuo ri tutto 34,9 m, larghezza 5,28 m, immersione massima 2,1 m

A partire dal 1940 e s ino al 1945, la costruzione delle Schnellboote si orientò quasi esclusivamente su eli un solo t ipo eli unità , l' "S 26", che, nel corso della guerra, venne migliorato dotando le unità della classe che entravano progressivamente in servizio eli armamento più pesante e di appa rato motore più potente <• >

Dalla S 139, e ntrata in serv izio ne l luglio 1943 , le Schnellboote della classe "S 26" fu rono equipagg iate con motori MB 511 da 2500 hp d otati el i compressore; il d is locamento aumentò a 122 tonne ll ate a pieno car ico c la velocità mass ima raggiunse i 42 nod i.

l motor i del ti po MB 518 da 3000 hp , sperimentati sulla S 170 ne l febbraio 1944, e che permettevano alle "S 26" di raggiungere i 44 nodi , non superarono mai la fase sperimentale , a causa delle frequent i avar ie cu i andava no soggett i, e furono imbar cat i solo su poche altre unità della classe.

Dalla S 219, che adonava armamento più pesante , il d is locamento delle "S 26" passò a 124 tonnellate a pieno ca r ico. Il progressivo aumento del dis locamento , senza corr ispondenti aumenti di dimens ioni , fu dovuto anche all ' adozione di una calotta corazzata a forma d i testuggine posta a protezione della plancia , che da principio (me tà del 1942) fu in meta ll o leggero ad elevata resistenza e quindi (dalla metà del 1943) in acc iaio dello spessor e di ci rca 10 mm.

L' a rm amento delle Schne ll boote, costitu ito in izialmeme da due mit raglie re da 20 m m con una dotazione di 2000 co lp i e da due tub i lanciasiluri da 533 mm, subì ne l corso della gu e rra un p rog ress ivo in c remento per quanto riguarda il nu -

( 4) Per maggior i notizi e s ulle "S 26 " vedi Capitolo Xl.
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mero ed il calibro delle mitragliere. Le unità enrrate in :.ervizio dalla metà del 19 1.3, furono armate con una mitragliera da 10 mm a poppa c una da 20 mm a prora; in seguito, alcune unità es 170 ecc.) vennero anche ;umate con due mitragliere da 30 mm.

La S 2 79 c le Schnellboote successive entrarono in serv i zio equipaggiate con sci mitragliere da 30 mm , ma, dal 1944, l'armamento di llllle le motosiluranti in :.ervizi o cd in cos truzi o n e venne an co r a potenziato e risultò generalmente così

Sopra: viste esterne della motosilur.tntc tedcscaS utùtà del tipo ·s 26".

A lato e sotto: proftlo c vista frontale della S l 00. O dio;;egno mostr-.1 le modifiche che vennero introdotte sul tipo "S 26" a partire dal1944, sia nell'annamcnto, sia con l'adozione del.la calotta corv.zata dalla tipica forma "a testuggine • sulla plancia comando. (Scala 1:200)

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Le motosiluranti tedesche 530 eS 55 in bacino alla Spezia nel maggio 194 2. Le due utùtà facevano parte dl una serie di 16 unità, delle quali le prime sette erano state originariamente ordlnate dalla Cina e requisite dalla Marina germanica allo scoppio della seconda guerra mondiale; le motosiluranti dl questa sel"ie erano leggermente più piccole delle "S 26" e con apparato motore meno potente, ma in linea genemle emno assai simili ad esse.

com p osto : una m itragli e ra da 40 m m e t re da 20 mm , oppu re u n a da 37 m m e c i nque c.I a 20 m m. o lt re ai due norm ali tu bi la n cias ilu ri da 533 mm Non risulta c h e le Schnc ll boow s ia n o m ai sta te do tate d i ra d ar. o a l me n o l' impiego el i ra lc appa recchi a t ura non ass u nse ma i qu e ll a d iffusione che in ve ce venne raggiunta sulle unità veloc i cost ie re b ritann iche e statunitens i ln tota le, tra il 1940 e d il 19 4 5, entrarono effe tt iva m ente in serviz io circa 200 Schnellboote sulle 600 ord ina te o p rog ramma te Ta le differenza fu princ ip alme nte dovuta alle gravi d ifficoltà i n cui si venne a trovare l'industria cant ie ris tica te d esca n eg li u lti m i due a nni di guerra , p e r effetto delle d is tru7. io ni p r ovoca te da i bomba rda m ent i ae re i, c a ll a scars it à el i ma ter ie p rim e e d i ma n o d 'o p e ra All'inizio de lle ost ili tà, si trovava n o i n costr u zio n e i n Ge rma ni a a lc un e unità pe r con to d i a)(J·c naz ion i. Presso i Cantier i LC1rsscn erano in allest imen to o in cost ruzione u na mo tos iluran te, pr ima eli un a ser ie d i cinq u e unità ( F l + 5), per conto della Bu lga ria, e una se r ie el i m otosi l uranti di sette u nità pe r co nt o d e ll a Cin a (C 4 -;. 10). Tu tte vennero requ isi te ed en trarono a far parte d ella Ma rina ge rman ica (5 l . S 30+36)

Me n tre la p r im a e ra d e ll o s tesso t ipo d i que ll e p recede n tem e nte cost ruite per la ju goslav ia, ma eq ui p a gg iata co n mo to r i Di ese l, le alt re e ra n o un a ve rs io n e p i ù p icco la d e l t ipo "S 26" c . d ota te el i tr e m oto ri t\ 1H 502, otte nn ero ve locità n e ll'o rd ine d e i 36/ :38 n od i co n u n d isloca ment o a p ie n o ca r ico el i ci rca 105 to nnclla -

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te; esse erano uguali alla S 37 e alle unità della :o.erie S ">·1-:-61 realizzate nello sres so 191JO per la Marina t edesca.

All'occupaziom: d eii 'Ohtnda, vennero trovate sugli sca li dci Ca n tieri Gusto d i Sch iedam alcune motosil urant i (TM 52-53, TM 54-:-6 1 ), la cui cost r uz ione fu proseguita dai T edeschi (S 201-202, S 151-:- 158); due d i esse (S 201-202) vennero poi cedute alla Marina romena.

Nel settembre 19 13. all'ano dell'armistizio italiano, furono catturate nei porti dell' I talia settenlfionale ed in Egeo alcune unità veloci cos tiere italiane di vario tipo (circa venticinque .. undici motosiluranti ed una decina di \ ' .A.S.), che successivamente furono in co rporate nella Marina tedesca o cedute alla Marina della R.S.I.

Durante i l conflitto, venne ro r ea lizzati in Germania anche alc uni ripi di p icco l e unità ve l oc i si l uranti per imp i ego spec iale. Le p i ù numerose furono l e L<.:i chte Schne llboote ( lettera l mente, motosil uranti l eggere) c h e, progra nunate in nume-

l.a motos ilurantc germanica S 54 n e l gennaio 1942, m e ntre effettua normali lavori di manutenzione in bacino alla Spc'da. l.' inquadratura mette in risalto le s trutture prodìcrc e i portelli di chiusura dei tt1bi lan cias iluri

ùt motosilurante germanica S 64 in navig;Wone; l' unità reca s ulla flllJlcata l'emblema della flottiglia.

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(5) l '"''S " erano battelli del ti(X> ad alìM:afo: gli " FS " bootc) erano umw velou c corazzate per J"impicgo nuviall' venne tenninata): i .,·s(\'cr,uch, '>chnellh<x>tel erano invece imere:,.,an11 unllà 'pcrimentali d1 'a rio tipo. che per la magg1or pane nma,cro mcompiute

rodi trentaquauro (LS 1+3 O. furono riprodotte in soli dodici esemplari (I.S l+ 12) tra il 1940 ed il 191"i. Si rrartava di hattelli lunghi 12.5 metri e con un dislocamento di circa 11,5 tonnellate; equipaggiati con due motori Diesel da 850 hp cia!'>CU· no, potevano raggiungere una ' ' elocità ma:,sima di '-12 nodi. L 'armamento consisteva principalmente in due lanciasiluri da 450 nun o 3/ 4 mine. Alcuni di essi vennero imbarcati sui mercantili utilizzati dalla Marina germanica come incrociatori ausiliari (Komet, Kormorc111 ccc.), altri furono impiegati n elle isole dell'Egeo.

Un'a ltra serie di piccole unità furono i Kle ine Mincnleger (lettera lm e nte piccoli p osa mine) costruit i i n numero di trentasei (KS 1+36) e successi vamente classificati Klcin c Schnc ll boore. F.ssi potevano imba rcare quattro mine o due lanc iasi l uri cd avevano una veloc ità di ci rca )2 nodi con un dislocamento intorno alle 16/ 19 tonnellate.

Nel campo del le un it à sperimentali, tra il 1940 ed il 1945, furono progcuar i in Germania numerosi prototipi CTS 1+6, VS 1"="14, FS 1"="6 ecc.) ma solamente alcuni d i essi vennero effellivamente portati a termine m _

L'attività delle motosiluranti tedesche nel corso della seconda guerra mondiale fu veramente imponente: esse, oltre che nel Mare del :--.Jord e lungo le coste della Manica, furono anche impiegate in Mar :--.Jero ed in J\ledirerraneo, ove vennero inviate rispcni, amenre attraverso il D anubio e anra, erso i canali navigabili della Francia occu para.

6) Akun1 dci pnncìpall affondamenti di unità militari oncnuti d.tllc '>chncllh<x>tc nel corso della '>ccond.l guerra mondiale, furono:

- i\larc del 'lord, Canale della Manica. Mar di Norvegia

nKt:tatorpcdmicre fr..tnce'i }aguar c Siroca;

cacciatorpcthnicn: hntannici \rakeful, Vortiwm c Crajìon;

frega te britanniche l f..\'1/UJOr Penylan, '"çkda/ee

torped i nicr..t norvcgc'c Sild;

- Mediterraneo: cacciatorpcdi n ìcrl' ingi<:Sl' Lightning; cacc iat orpNii nì cre it:lli ano Quintino Sella (9 'l'lll'll1hl'<.' 19 d);

italiana Aurora <9 :.e ttcmbrc 19'13):

LI< datoqwdtn1crc st.ttunitensc Rou a11

Ad L'"i '.111110 aggiunti numero.,• successi ottenuti comro umtà minori e n>,tlere (,\ l.G.R .\1.T.B ,\I L ccc).

l risultati ottenuti furono notc, oli su rutti i teatri di guerra in cui operarono: è stato scritto che " le Sclmellboote jitrono gli C-Boote delle acque costiere", intendendo dire con ciò che la loro azione fu complementare di quella condotta con succes!'>o negli oceani dai sommergihili.

Le Schnellboore erano Mare principalmente r ea lizzare per l'attacco a navi mercant ili in acque c passaggi ristretti, e in tale attività ottennero notevo l i risu ltati; ma particol ari success i tattici furono ottenut i anche cont ro unità da guerra, specialmente del tipo cacciato rp ed i niere "'' .

Sono il punto eli vista tecnico. l'evo lu zione delle motosilurant i tedesche dur ante la guerra fu soprattutl o uno svi lu ppo c un miglioramento dei p r otot i p i realizzati tra il 1930 ed il 1939. Le unità germaniche furono ca rat te ri zzare da ll ' i mp iego di motori Diesel di ca ratteri stich e sempre più spinte e di que ll 'ottima carena a forme tondeggianti c h e l a LOrsscn aveva creato all'in i zio degli anni Trenta e via via migliorato sino al l 9 H.

La maggior parte delle Schnellboote venne cost ruita nei Cantieri Li.irssen di Vegesack. ma un certo numero fu prodotto anche presso i Cantieri Schlichting di Travcmi.inde.

Gran Bretagna

La Marina britannica riprese a costruire unirà veloci costiere solamente alla metà degli anni Trenta, senza tuttavia mai perso interesse in questo tipo eli unità, come dimoMra il fano che agli studi sui diversi tipi di carene fu devoluta parre dei ridolli bilanci del periodo fra le due guerre.

Alcuni cantieri inrrapre!'>ero privatamente la costruz i one di prototipi, come la Vosper che rcali7zò un'un i tà da 68 p ied i , acqu i stata dalla Royal Navy c hattczzata MTH 102 (la sig l a stava per Motor Torpedo Boat) , o progettarono delle

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unità che fu rono success ivamente riprodotte in p icco le ser ie. come le MTB h-12. 14719, della British Powe r Boat Co.

Da rali unità, si mi li pe r caratteristiche ai M.A.S. italian i, derivarono poi modelli eli dimensioni magg iori, che cost it uirono il nerbo delle forze cost iere britanniche ne l confl itto mondia le. Ne l 1938 in fatti, su commessa della Royal Navy. vennero costru ite due se r ie di un ità, c.leri\·ate dalla MTB 702: una composta da quattro unità da 70 p ied i (21,3 m) costruile dalla Vosper, e l'altra da due unità realizzate dalla Thornycroft, lunghe 72 piedi (21,9 rn). Queste unirà possono essere considerate le prime motosilurant i britanniche. anche se per dimensioni e caratter istiche

Profilo de ll a motosilurdnte britannicaMJB 102 nella prima versione e partk"'lare del profùo della stessa unità nella seconda ver sione La cos tnJZione di questa motosil urante venne intrapresa su itùziativa privata dalla Vosper nel 1936; da essa, presero origit1e le sucessive unità di questo tipo realir,.<tte per la Royal Navy.

(Scala 1:200)

La motosilurante britannica .MTB 3 del tipo

B.P.B. da 60 piedi, n el 1936. SOno evidenti sullo specchio di poppa i portelli di lancio dei siluri, che venivano fatti scivolare it1 acqua mentre l' unità percorreva b rotta d 'attacco c proseguivano poi con i loro me:ai la corsa verso il bersaglio.

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(7) !\ella Roya l ;-.!avy, alle unità sperimentali del ti po motosilurante entrate i n servizi o tra il 1936 c d il1942, venne assegnata u na numerazione car<llteristica c omp resa tra 100 e 200 (MTB 102 eçc). In effe tti, so l o i n um eri da 100 a 109 furono effett ivam ente impiega ti per unità sperimental i; tuttavia. i rimanenti n on ven n ero assegn<tti a M.T.l3 di serie.

esse non pot eva no essere equiparate alle ben più pesanti unità di costruz ione tedesca. Avevano un dislocamento intorno alle 42 t ed erano propube da tre motori Tsotta Fraschin i da 1150 hp ciascuno, che consentivano loro di raggiungere i 42 nodi ; l'armamento era costituito da due tubi lanc ias iluri da 533 mm e qua tt ro mitragliere da 12,7 mm su impianto quadruplo collocatO a centro nave. La plancia eli queste unità era protetta da una leggera b lindatura eli 7 mm eli spessore. Nel periodo che va dal 1936 al 1939, e rano st at i realizzati in Gran Bretagna anche alcun i in te r essant i prototip i el i unità veloci cost iere, che tuttavia non superarono lo stadio sperimenta le l Cantieri White di Cowes cost ru irono per primi , nel 1939, un tipo di motosiluran te acl aliscafo (hydro foi l) m a senza notevole successo (MTB 101), mentre i Cantieri Swan Hunter si ci m enta rono nella cost ru z ione el i una grossa unità da 100 pied i di lunghezza (30 ,4 m ), con scafo metall ico ed equipaggiata con motori Diesel Davey Paxman; ma il tentativo non ebbe successo, come non ne e bb ero a ltr i effettuat i ne ll o stesso periodo dai Cantieri Thornycro ft, Vosper e Denny ' 71

Ne l settemb re 1939 erano in servizio nella Royal Navy t re so le flott iglie di motosiluranti: due eli M.T. B. tipo British Power Boat Co da 60 piedi, una dis locata in Mediterraneo e l'a ltra acl Hong Kong, ed una, com posta di unirà spe rim entali c eli M.T.B. tipo Vosper da 70 piedi, operante nelle acque metropo litane Una t1ott iglia eli M.A./ S.B. (Motor Anti/Submarine Boar) era destinata ne lla zona del Canale della Manica. Queste ultime un ità erano derivate dalle M T.B della British Power Boat Co. ed avevano apparato motore meno potente e armamento di b.t.g. invece dei siluri.

Nello stesso per iodo, presso alcuni cantieri inglesi si trovava in cost ru z ione per conto el i a ltre nazioni , un certo numero di M.T.B . - in preval e nza de i tipi British Power Boat Co e Vosper, eia 70 piedi - e di C.M B. de ll a Thornycroft, da 55/ 60 p ied i; la maggior parte di que s te unità venne requ is ita e d eE;se em rarono in serviz io nella Royal Navy .

Per supplire alla deficienza di unità ve loc i cost ie re , che sin da i p r imi giorni di guerra s i rivelarono utilissime per lo svolgi m entO eli important i comp it i offensivi e eli vigilanza, l 'Ammirag liato provvide a far accelerare i lavor i per le unità già in costruz ione e a ordina re alcune nuove ser ie di morosiluranti.

Le più numerose erano de l tipo Vosper da 70 pied i, equ ipaggiate con motori Isotta Fraschin i Asso 1000 (MTB 3H40; MTB 57.;-66). Otto unità appartenevano invece ad un nuovo t ipo eli M.T.B da 73 pied i, realizzato dai Cantieri White di Cowes (MTB 41748), simili alle Vosper da 70 piedi, di cui conservavano in lin ea el i massima le forme di carena e l'a rmamento, queste unità erano dotate el i t re motori Sterling da 1100 hp ciascuno e risultarono legger m e nte meno ve loci .

Per tutta la durata della guerra il tipo Vospe r da 70 piedi costituì il tipo s tandarcl di M.T.B. della Royal Navy (s> La sua produzione con tinu ò praticamente ininterrotta sino a l 1945 ed in totale ne fu rono cost rui te ol tre 320 unità , di cu i circa 140 nel Regno Uni to e le r imanent i neg li Stat i Un iti . Acl esse vanno agg iu nte circa quaranta M.T.B. del tipo Whitc da 70 p ied i con analoghe caratteristiche.

Le mod ific h e appo rtate alle forme di carena e alle s trutture dello scafo nel corso de ll e success ive se ri e risultarono relativamente modeste. Le dimensioni anelarono pe rò aumentando progress ivamente, passando dai 70 piedi di lung hezza delle p rim e ser ie, ai 72 pied i e 6 pollici eli quelle costruite a pattire dal 1941 , per a rr ivare ai 73 p ied i delle ultime ser ie .

(Il) Per maggiori notizie sulle M.T.I3 tipo Vosper da 7 0 piedi ved i Capitolo IX.
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orevoli furono invece le var i azioni per quanto riguarda l'apparato moLOr e e l 'evol uzione subiLa dall'armamento. I motori impi egati sulle Vosper all'inizio della guerra erano gli ottimi Asso 1000 della bona Fraschini. Quando nel 1940 cessò l a fo rni tura d i mo t ori eia patte de l l'Ita lia, pe r u n certo periodo dovettero essere adottati dei morori a scoppio Hall Scott di potenza r elativamente inferiore, con il risultato d i un calo della velocità massima al disotto dci 30 nod i . Le d i ffico ltà fu rono superate nel 1941 con l 'inizio della fornitura da parte deg l i Stati Uniti di motori a scoppio Packard da 1350 hp.

L'armamento de l le Vosper. cos t ituito i n izialmente d a mitrag liere da 8 e 12.7 mm, si rivelò ben presto inadeguato, non solo per una efficace difesa contro aerei moderni, ma soprattutto negli co n le unità :, i m i lari tedesche, ben più potentemente armate. Vennero quindi adottate mitragliere da 20 mm, in impianti e binati, e, nell'ultimo periodo della guerra, alcune unità furono equipagg i at e anche con un o specia le cannone-ohice scm iautomatico, di tipo alleggerito, da 114 mm. I lanciasiluri, da 533 mm, furono generalmente due ma su alcune unità i l loro numero venne portato a quattro, sbarcando parte delle mi t ragliere.

TI considerevole aumento di peso dovuto all'imba r co di armi di sempre maggior calibro e delle relative dotazioni di munizionamento, portò ad un sensib ile au m ento del db locamcnto de ll e Vosper che, da lle 36 tonne llate de lle uni tà della prima serie, raggiunse, nel 19 t5, le t8 50 tonnellate. Le ultime serie ebbero u n a lunghezza fuori tutto i ntorno ai 73 piedi (22,2 m) e l a ve l ocità mass i ma fu nell'ordine dei 38 nodi.

All'inizio della guerra non erano in servizio nella Marina britannica unità del ti po M.L. (Mo t or La un che) ma alcun i mesi p r ima la Fairmile Co. aveva propoall'Ammiragliato un tipo di unità con scafo a spigolo, da impiegarsi per comp i ti di pattugliamento ve l oce, scorta e vigila n za cost iera.

Il progetto che derivava dall'ingrandimento di un tipo di motor yacht già esistente, era completato da uno :,tudio per la produzione in massa con vasto imp iego del sistema d i prcfabbr icaz ione d e i var i elementi.

Viste esterne delle M.T.B. britanniche tipo Vospcr da 70 picdJ nell94 0 ; ai lati le varianti della prora e della poppa nella versione success iva da 76 piedi e 6 pollici, la cul produzione ve nne iniziata nell 941 ( Scala 1:200)

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Negli u ltimi mesi del 1939, venne ordinata la cos truzione di una serie di dodici unità di questo tipo (ML 700-7- 717) che fu defin ito Fairmile "A". Si tr attava eli unità lunghe 33 metr i e larghe 5 m et ri , con un d is locame nto a pieno car ico di circa 57 tonnellate; l'appa rato motore era costitu ito da tre m oto ri a scoppio Hall Sco tt -Defender da 600 hp ciascuno e consentiva alle uni tà una ve locità mass ima nell 'o rdine dei 25 nodi. L'armame nto cons isteva in izia lmente in un pezzo di piccolo ca li bro, alcune mitrag liere e dodici b.t.g., ma poco dopo l'entrata in se r vizio venne mod ificato , in quanto le unità furono trasformate in posamine -ve loci con la possibilità eli car icare da se i a nove m ine da fondo.

Mentre le unità de l tipo Fa inn ile "A" e ra no ancora in costruz ione, vennero approvati dall'Ammiragliato i piani per la cost r uz ione in ser ie di un nuovo tipo eli M.L., derivato dal precedente ma dorato el i scafo a ca rena no r ma le, di forme tondegg ianti . Definito Fairm ile "B", esso venne r iprodotto in G ran Bretagna e nei Domin ions in più di 600 esemp lari tra il 1940 ed il 1944 (ML 112-7-311, 336-7-500 ecc.). A parte la for m a della carena, esso differiva dal tip o "A" per l'a dozione d i due motori in luogo eli tre e per la presenza di un caratteristico fumaiolo a poppavia della plancia. Quest ' u ltimo era stato installato inizialmente anche sui tipi '' A" ma in segu ito fu e li m in a to. Il rispa rm io di peso e el i spazio ottenuto con l'e liminazione del terzo motore fu uti lizzato per l'adoz io ne d i un più pesante armamento e per consentire un sensib ile incremento del l'a utonom ia.

Il dislo ca mento delle M.L. tipo Fairmi le " B" raggiunse nelle u ltime ser ie le R7 tonne ll ate a pieno carico, con una velocità massima nell 'ord ine dei 18/2 0 nodi . L'armamento adottato fu est remamente va riab ile da serie a ser ie e da periodo a per iodo: esso gene ra lm ente comp rendeva can noni-obic i da 11 4 e 57 mm, m itragliere da 40, 20, 12 c 8 mm , armi a.s. (b.r.g. , '·m ouse traps " ecc.); numerose unità vennero anche do tate eli ecogon io met ro (asdic) e di idrofoni. Ne ll 'esta te del 1940, cinquanta delle prime unità entrate in se rviz io, vennero armate con due tubi lanciasiluri da 533 mm c iascuna, sba rcat i dai cacc ia tO rpedi ni ere tipo "Flush deck " ceduti dagli Stati Uniti, per essere impiegate come motosi lura nti co ntro le forze d i invasione tedesche; cessata però l'es igenza, i t.l.s venne ro sba rcati e le M.L. ripresero la loro normale att ività di unità di scorta e vigilanza .

Una M.L. britannica del tipo Fairmlle "8 "
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Numerose M.L. vennero trasferite a marine del Conunonwea lth ed alleate; ono unità furono cedute anche alla U.S. Navy . Nella lo ro costruzione ebbe grande applicazione il sistema di prefabbricazione di pa rti staccate.

Le M.L. tipo Fair m i le ·'R" svolsero in guerra innumerevoli compiti, dimostrando d i possede re spiccate caraner is ti chc d i Bcss ihilità di impiego. Anuando una certa forma di conve rtibilità dell'armamento , i comp iti loro assegnati andarono dalla sempl ice vigi lanza a.s costiera, alla scorta convogli in acque ristrette, alla posa di sbarramenti di mine offensivi, al trasporto d i reparti di commando, al salvataggio di pilo ti in mare, al contrasto alle Schnellboote ed altro.

Negli anni della seconda guerra mond iale , venne real izzato in Gran Bretagna anche un a ltro ti po di M.L, più p icco lo e specialmente adatto per la difesa fo ranea, l' H. D M l.. (Harbou r Defence Motor Launch).

Tra il 1940 cd il 1945 fu ordinata la costruzione di 600 unità di questo tipo (HDML 1001+1600) ma solamente 450 entrarono effettivamente in servizio. Progenatc dall'Amm iragliato, avevano uno scafo a carena tonda ed erano equipaggiate con due motori Diesel da 260/ 320 hp . Con un d islocamento a pieno car ico eli 54 tonnellate la velocità massima risultava ne ll 'o r dine degli 11 nod i L'armamento era normalmente articolato su m itrag lie re da 20 e 8 mm e su alcune b.t g.

Oltre che in Gran Bretagna, le H.D.M.L. furono costwite anche in molti paesi de l Commonwealth e nelle co l onie; numerose unità vennero cedute a marine allea te (F rancia ecc.).

Con l'occupazione delle coste at lantiche frances i, ne ll 'estate del 1940 , le forze ve loci costiere tedesche avevano in iziato un' intensa att iv ità contro la navigazione ing lese nel Canale della Manica, s ia con attacch i siluranti che con la posa di campi di mine offensivi lungo le coste br itanniche.

Si presentò così la n eces::; ità d i dover rapidamente disporre di un buon numero el i unità ve loci e ben a rmate, capaci di contrastare efficacemente l' azione de i batte lli avve rsar i nelle stesse acque costiere.

La motOve d e tta britannica per la difes a forane a HDML1 343 Le unità d i ques to tipo avevan o L'l particolarità di disporre di un 'attrezzam ra vclica s montabile da utilizzare n ei lunghi tr.tS fe rime nti f r d le bas i, ch e n e aum e ntava la già n o tevole au to nomia.

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(9) Oltre alle unità progettare come m otoscafi :mtisommergibili e già in servizio o in costruz ione al lo del bt g u erra, erano state compl et ate o erano i n v i a di comp l e t ame n to corne M.A/ S.B. alcune moros ilura nri del tipo B .P. B da 70 pied i. in costruzione in Gran Bretagna per ('Onto delb M<tri n a svedese e della l\'l arinJ frane req uis ite n el 1939-40.

Nacque così ne lla Royal Navy l' idea della motocannonie ra (M.G B , Motor Gun Boa t), un ' unità di caratteristiche simili a que lle della motosilurante, in cu i lo spazio ed il peso guadagnato co n l'el imin az io ne de i silu ri, era util izzato per im ba rca re u n pi ù po te n te arma m en to d i mi traglie re o ca nn o n i a tiro ra p ido di p icco lo ca li b ro . La p a rti co lare att iv ità d ei so mm ergibi li te d esc hi , che ra ra m e n te s i s p in geva no in acque costiere nem iche, re nd eva s u b ito d ispo n ibili pe r la t ras fo rm azio ne in M G.B. le un ità de l tipo M.A./S.B g ià in se r vizio e q ue ll e ancora in cost ru zione '" ' ·

I lavori d i trasformaz ione deg li M.A./S.B. in motocannon iere vennero portati a termine in breve tem po, nonostante alcune di ffico ltà incont ra te ne l reper imento d i pezzi di piccolo ca lib ro e can noni ada tti allo scopo, e le prim e un it à t rasfo rmate p otero no e nt ra re in serviz io neg li ulti mi mes i de ll o stesso 1940

Nel frattempo e ra no stati ap p ro nta ti p e rò p roge tt i p e r u n t ipo d i M.G .B. di miglior i caraue risric he . S i tra nava de ll a co n ve rs io ne in motoca nn o n iera de l proge tto de ll e tipo Briri s h Powe r Boat Co. d a 70 p ie d i, che nel 1938 non era sta to accettato d a ll ' Amm irag liato

Una prima se rie di motocannoniere (lv!GB 74.;-81) d i questo ti po venne o rd ina t a nel 1941 e fu ben p resto seguita d a un 'altra (MGB l 07.;-176) d i ca ratter is tiche migliora te. Eq u ipaggiate con tre motori a sco pp io Packard da 1350 hp esse aveva no u na ve locità m assi m a d i c irca 40 nod i, con u n d is locamento a p ieno car ico d i c irca 46 to nn el late.

Nel 1943, q u este m moca nn o ni ere ve nn e ro riclass ifica te m o tos ilu ra n t i (MTB 4J2.c,.4J8, 430.c,.432, 434 .c,. 500 ecc.) , conservando lo stesso armam.ento di rni ttag licre e cannon i-ob ic i e imbarcand o lateral m ente alla plancia due t.l s da 533 mm.

Un altro ti p o d i motocannon ie ra rea lizzato d a ll a Roya l Navy fu il fa irmi le "C", deriva to dalle M.L. ti po Fairm ile "A". Ne l 1941 fu rono cost ruite ve nt iquatt ro m otocannoniere d i questo tipo (MGB 312.;..335) che, do tate di t re m otori a sco pp io Ha ii- Scott, aveva no u n a ve locità massi m a d i circa 26 nodi con un d is locamento in to rn o a ll e 75 to nn e ll ate . L'a rma m e nto com p re nd eva ge nera lmente d ue cann oni -oh ici da 57 m m in imp ia n to bi nato a ll egge r ito e m it ragliere da 20, 12 ,7 e 8 mm, ma e ra sogge tto a freq ue nri va riaz io n i da uni tà a d un ità a seco nd a d eg li speci fic i impieghi prev ist i

Nel 1940, la rice rca di u na efficace risol u zione d e l p rob le m a del co n t rasw alle azion i delle Schne ll boote ne ll e acque d el Ma re de l No rd e de ll a Manica, portò la Royal Navy alla rea lizzaz ione eli m ezzi de l tu tto n uovi ne l campo d e ll e unità veloc i cos tiere.

In mancanza eli un motore Diesel-ve loce eli tipo s u pe rl eggero e d i e leva ta pote n za, ve nn e stud ia ta la possi bili tà di im p iegare per la prop u ls ione delle veloc i motocanno n ie rc d e ll e spec ia li turb in e a va p o re d i t ip o a ll egge rito . Le lim itazioni de lla macch ina a vapo re, il suo p eso rima rchevo le e l'alto co nsu m o d i co mb us tib ile, e rano s tat i certamente ten u ti p rese n ti, m a la necessità el i pote r dis p orre el i un ità robus te e d i buone carat teris ri che marine, p e rfe ttame nte s ile n z iose, vel o c i e ca pa ci di po rta re un pesante arma m ento , fu s u p eri o re ai mo lt i dub b i c he es isteva no s u ll e pres taz io n i che si sareb bero po tute effe tt ivamente ottenere con tale ti po el i ap para to moto re .

Il proge tt o delle mo tocannonie re a vapo re (S.G B , Stea m G un Boa t) ve nn e in iziato ne ll 'o tt o b re del 1940 e, nel novembre d ell'anno success ivo, la pr ima un ità po teva e ffe ttua re le prove in mare .

TI p rogra mm a o ri g inale p revedeva la cos truzione di a lmeno sessanta

S.G. H. , m a sola me n te nove ven nero o rd inate ai cantier i (SGB J.;-9) e se tte effetti -

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la motocannoniera britannica.MGB 328 in navigazione in formazione co n un 'altra unità del tipo F:Uroille " C".

la motocannoniera britannica MGB 8 (ex hWSB 8) nell945; questa unità era uno d ci m otoscafi antisommergibili derivati dalle motos iluranti tipo B.P.B. da 70 piedi, c h e , a lla fine d el l 940 , vennero trasformati in rnotocannoniere.

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Vis te es te rn e de Ue m o tocanno nie r e britanniche S.G.B nc1I 944. (Scala 1:200)

Lo s chema , fuori scala, mos tra la s is te mazion e d e U' apparato motore, c ompos to da una calda i a (C) e da du e turbine (T)

vamenre term i nate (SCB 379). Alla r iduzione del vas to progr amma valse sop rattutto la constata7io ne che la costruzione delle S.G.B. pote\'a essere condotta solamente a scapito di quella dei cacciatorpediniere, sia per quanto riguardava i mat e riali che la mano d'opera , e l'Amm i ragliato reputò che ciò non fosse assolutamente co n\'eniente

Le S.G.B. e r an o di cost r uzione i n tera m en te metal li ca, rea li zzata i n leghe leggere speciali. e il peso dello scafo venne contenuto in limiti molto bassi in rapporto alle dimens ioni, ma :-.enza rm:giudizio per la robus t ezza.

La carena era di tipo norma l e a forme tondeggianti , accuratamente studiata per consenrire alte \ elocità anche in condizioni di mare agitato: le dimensioni pr incipa li dello :-.cafo erano : lunghezza fuo r i t u rto 4 t, 50 m, l arghezza 6 m, immersione media l , '5 m.

L'apparato motore, dalla Metropo li tan- Vickers, era costituito da una caldaia Foster- Wheeler e da due turbine a vapore munite eli ingranaggi ridurtori, della potel17.a complessi\'a di 8000 hp.

La ve l ocità m assima al le prove , co n un d i slocamento di c i rca 170 to nnel l ate, fu di :35 nodi L'autonomia , con un consumo orario di combustibile di circa :3,'5 tonnellate all a massima velocità, non superava l e 500 m iglia co n l' unità i n carico massimo.

.. • 17

L'a r ma m en to co m prendeva o r ig i n ar iame n te due cannoni-obic i el i piccolo ca l ib ro, due i mpiant i binat i di m itrag lier e da 12.7 mm e due t.l.s. da 533 mm.

Si n dalle p r ime azioni di fuoco di cu i le S.G. B. furono protagoniste, venm: però rilevata la estrema vulncrabilit;'t del loro apparato motore: un solo colpo, anche di piccolo calibro, in caldaia o in macchina. !>pe:-..'>0 riu!>ci, a ad immobilizzarle ed una unità, la SCB 7. andù perduta nel giugno 19-!2 proprio per questa ragione.

Le S.G.B. furono pertanto subito ritirate dal '>Cf\ izio c !>ottoposte ad alcuni lavori per l'installazione di una protezione in acciaio di 20 mm di spessore, siMemata sui f i anchi dei locali macchina e ca ldai a. "'e l lo tempo l 'armamento venne n o t evol mente potenz iato e r isultò così composro: cl uc cannoni-obici da l 14 mm e u n o da 57 mm, m it ragl iere da 20 mm i n impian ti b i nar i c due tubi lanciasi l ur i da 533 mm.

L'aggiunta de l peso de l la protezione e del nuovo arma mento portò il dislocamento a pieno carico a quasi 260 tonnellate. con un calo della velocità mas-,ima operati,·a di circa 5 nodi.

Ciò nonostante, generale delle unitù 'enne ad essere mente aumentata c le S.G.B. costituirono un temibilc a\'\ersario per le Schndl boote onenendo buoni Mtccessi.

el 1944 alle S.G. B. vennero assegnati dei no m i ( Seal, Grey Goose eçc.) e li minando la cara tt eri sti ca n u m eri ca che sino acl all ora le aveva co n t r ad d ist i nt e.

G li stessi m otivi che avevano po rt ato alla cn:azione de l le motocannonierc e d i un più pesante armamento di mitragliere sulle motosiluranti. indirizzarono ben presto la Royal '\avy verso un tipo di unitù che potesse in un certo qual modo ambedue i compiti. di motocannoniera e di motosilurantc, adottando un armamento combinato eli mitragliere c la nciasiluri. o mediante predisposizioni che permettessero la rapida comertibilitù d i tale armamento.

Era evidente che per oucnere ta l e r isultato era necessario un battello d i notevoli di m en sion i , d i buone tjuali t ù m arin e e nello tempo suffici entemente ve loce

Si n d al 1939 l 'Amm i rag l iato aveva allo st udio un m 1ovo ti p o di carena sem i- planante la cu i or igine era donna al l'immaginaria appl icazione di una prora da cacciatorpediniere ad uno scafo da motosilurantc con ca re n a a spigolo. Tale combinazione a,·e,·a consentito di ottenere un particolare tipo di carena. detto quasi a spigolo chine"). di buone caratterbtichc marine c di robu:-.tezza, e che consentÌ\ a di poter :-.ostenere alte velocitù anche con mare agitato c con potenze accettabili.

Per la realizzazione del progetto definitivo del nuovo tipo di unità e per l'organ i zzaz i one d i un sis t ema d i prefabbricazi one per la rar ida r iproduzione in ve nne i n ca r ica ta la F;.t irm i le Co .

Il p rogetto venne in i zi ato ne l marzo 1941 e la p r ima un ità de ll a n uova classe, detta Fainnil e "D", fu pronta per le p rove nel febbra io de ll 'anno successivo.

Tra il 1942 ed il 19•14 vennero ordinate oltre 200 unità eli tipo (.1/TB lfGB 601"='800). ma vcnrinove eli esse r \fTB I.IfGR 5001 "=' 5029) furono completate secondo un progetto modificato (!\l odifìed Fairmile "O" dass) e altre cedute alla Royal Air Force per l'impiego come battelli veloci di salvataggio.

Le principali dimensioni dello scafo delle Fairmile ·'D" erano: lunghena fuori tutto 35m. l arghezza 6,5 m, immersione media 15m.

l ?l

(10) i\I.C.B. cornpkt.ltl'l'Ome unit:t mert.mtali (Gay \'iking \un.,ll,h. Gay Corsair ccc.), con t'i tonnellate di portata. ed impiegate per il tra rfko d ci caric h i speci: tl 1 e pre ziosi tra la s,•t.•zia <.' la Gran Bretagna attr:I\L'I''O acque contro llate d;u

L'apparato motore era da quanro motori a scoppio Packarcl della potenza complessiva eli '5000 hp: la velocità ma era compresa tra i 27,5 e i 31 nodi i n relazione al dislocamento. che era di 90 tonnellate per le M.T.B , di 95 tonne ll ate per le M.G.B. e di I O) tonne lla te pe r l e M.T.B ./M.G.B.

L' ar mamento. var iabi le a seconda de ll ' i mp iego. era norma l mente articolato su uno o due cannoni-obici da l J.i mm. due mitragliere da 20 111111 e quattro da 12.7 mm. due tubi lanciasiluri da 533 o quattro da •50 111111.

Queste unità dettero in :-.erYizio ottimi ri:-.ultati e ,·ennero pre\'alentcmente impiegate in Z<>ne di forte contrasto o meteorologicamcnte sfavon:\'oli.

Operarono i n buon numero tamo i n Med i terraneo che ne l le acque no r veges i , ottenendo p arlico lari successi sopr an u no come m oroca nn on i ere.

Ne l corso della guerra. in Gran Bretagna 'enner o real i zza t i numerosi p rototipi ed alcune piccole serie di unità sperimemali.

Tra que::.te ultime degne di nota sono due serie di grosse motocannoniere CllCB 502+ 509 ed JJCB 511 + 518). con scafo a <.·arena tonda, coMruite dai Cantieri Campe r & ' icholson , che ebbero pa rticolare successo tu.

Tra i va ri p roto t ipi, uno de i p i ù i n teressan ti f u la MG B .:; I O della Vos p e r , che adottava u n nuovo ti po di ca r en a a sp igo lo d i fo r me m olto st c l la te ("deepvee", a profondo ··v').

Viste e piano ordinate d e ll e motosilurant Vmotocannoniere tipo Fairmile " O " ncll 944. (Scala 1:200)

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Tra il 19.39 ed il 19 15. la Royal ·avy ordinò la costruzione di circa 1700 unità , ·eloci così suddh be per categorie:

.M.L.: 650 unirà:

-H D .M.L.: unità;

- M.T. B. ed M.G. B. d a 70 p i ed i : 300 u n ità:

- S G.B., M.T.B. ed M.G.B. di lung h ezza maggiore di 70 p i edi : 300 un i tà.

Ad e'>se ,·anno aggiunte più di 120 unità (.1\I.T.B. ed J\l.G.B.) cedute dagli Sta t i Uniti con la Legge Affini e Prestiti, tra il 19tl e il 1945. ì\cll'ultimo anno eli

La motosilurante britannica MTB 476 del tipo B.P.B. da 71 piedi aJ rientro da una missione di guerra.

La motosilurante britannicaA17B 423 (exPT94 ) del tipo lliggins da 78 piedi a Uvomo nel 1945. Questaera \Uta dcUc vcntuno rutilà di questo tipo fonùte alla Royal Navy dalla Mari.JL'I degli Stati Uniti, insieme 3d altre motosilur.mti di tipo diverso , nel quadro degli aiuti previsti dal.la Legge Affitti e Prestiti. La Af7B 423 venne poi restituita agli Stati Uniti che la vendettero nel19-f7 aJla Marina italiana, nella quale entrò in servizio nell950, ribatlCT.lataMS 444.

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(1 1) Le principali na v i da gu erra t ed es ch e affo nd ate da uni tà vel o ci co stiere br i tanniche furon o : - Mart! dd Nord. Cana l <:! ddl<t M<111i ca, <:!cc.: torpedinit! re Crei); Seeadler, lltiS <:! 7' 27; - M editerraneo (dopo I'R settembre 1943 ) : torpediniere ex italiane TA 26, TA 30 c TA 45. Ad t! sse va agg i unto un certo num ero di so mm e rgibili , dragam i n e, piccolt! uni tà ausili arie e Schnellboote Nessuna importante un i tà d i superfici e italiana andò perduta n el co rso d el conflitto ad opera di M.T.l3 o M.G.l3 britanni che

guerra le Coasral Forces della Marina britannica avevano ragg iunto un livello quantirarivo e qualirar ivo veramente no tevole.

Le perd ite sub ir e ne l corso de l conflitto furono considerevoli, senza tuttavia divenire mai estremamente sensibili. Anche se mancarono alle unità britanniche particolari successi come l'affondamento eli grosse unità avversarie, esse svo lsero ovunque un ' intensa e fattiva attività , che raggiunse il massimo del rendimento nelle operazion i condotte in Mediterraneo dalla m e tà de l 1943 ag li ultim i g iorni d i guerra, nel la p rim avera del 1945 ' 11

L' imp iego de l rada r da parre delle unità veloc i costie re britann iche costi tuì pe r qu e ste ultime un notevole vantagg io tattico ne i confromi degli avversa ri , che ne e rano generalmente sprovv is ti; l' installazione eli tale apparecchiatura, iniz iata sulle M.T.B. nel 1941, venne estesa a tutti i tip i eli unità veloc i costiere a pa rtire da l 1942.

italia

All 'entrata in guerra dell'Ita lia a fianco della Ge r mania , il lO g iugno 1940, la Marina ita li ana aveva in se rvi7.io quara ntase i M.A.S. di tipo moderno Celasse "500") ed a ltre quattord ici un ità s im ila ri s i trovavano in costruzione. Acl ess i si affiancavano poco pnù el i u na qui nd ic in a d i unità d i t ipo so rpassaro

Sin da i p r imi mesi el i guerra , i ve lociss im i M.A.S. ita li ani s i erano però rivelati poco adatti acl esse re utilmente imp iegati ne l Canale eli Sicilia, ove erano frequentemente chiamati ad operare in condizioni di mare sfavorevoli Ciò era dovuto essenzialmente al tipo di carena adottato, a spigo lo con due gradini, che, se pur permetteva a ll e un ità d i raggiunge re in acque tranquil le veloc ità m o lto e levate con potenze re lativa m ente modeste, non conse nti va il manteni m e nto di alte ve locità co n ma re ag itato a me no d i gravi dann i al le strutture degli scafi. Inoltre , l'impiego pro lungato in zona di operaz io ni , le m ission i eli lunga durata condotte in sovracca ri co e spesso in cond izioni meteo ro logiche avverse , sonoponenclo le unità acl una troppo rapida usura, p rovocavano un succedersi di ava r ie , dovute essenzialmente a cedimenti deg li scafi di costruzione leggera , con conseguente immobilizzazione delle unità per lunghi lavori di riparazione.

Iniz iarono così io Italia degli studi intesi a realizzare un tipo di unità veloce costiera di costruzione robusta, sufficientemente veloce e d i buone qualità mar in e.

Nel la pr imavera del 1941 , con l'occupazione de ll a Ju gos lavia, venne ro cattu rate nei port i dalmat i sei motosilu ranti appa rte n ute a ll a Ma r ina jugos lava e cos t ruite in Germania nel 1937-38 (t ipo "S 2").

Dall'esame e dalle prove condotte con queste Schnellboote, derivarono le motosiluranti italiane da 60 tonnellate , che, fra il 194 1 e il 1943, i Cantieri Riuniti dell 'Adriatico riprodussero in treotasei esemplari io due successive serie di diciotto unità ciascuna.

Annate con due siluri da 533 mm (lll serie), o con due da 533 e due da 450 mm (2 ll serie) , ed equipagg iate con tre moto r i Tsotta Frasc hini Asso 1000, queste unità clenero ott im i ri sulta t i Benché classificate mo tosi luranti , esse fu rono dotate anche eli armi a.s , ma il lo ro imp iego in funz ione antisommerg ibile ebbe carattere secondario.

Ado ttando la stessa carena delle motosilurant i, tra il 1941 ed il 1943, vennero cos truite in Ita li a quarantotto Vedette Anti Sommergib ili (V.A.S.), unità ap -

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positamentc studiate per la caccia a.s. nelle acque costiere e dotate di un forte numero di h.t.g.. nonché di apparati idrofonici c di due lanciasiluri da 1SO mm.

La limitata potenzialità industriale italiana non permise la costruzione di gruppi numerosi di unità. e solo con enormi sforzi e sacrifici poté essere messo in camiere un totale di poco più di 100 unirà veloci costiere dei ,·ari tipi (1\I.A.S., l programmi per il 1943 cd il 1944 prevedevano la realizzazione di una ottantina eli unitù veloci costiere. tra cui alcune Schnellhootc tip o "S 26", due serie el i motosilurant i o ltre ad una serie di M.A.S. veloc i tipo "'500" modificati. Nessuna d i ques te unitù, seb bene un certo numero fosse g i à stato impostato, poté entrare i n serviz io a seguito degl i avvenimenti del l '8 se ttem bre 19-13; così accadde pure all a magg ior parte delle V.A.S. di una ser ie di dodic i unità di tipo pi(J grande e dota te di motori Diesel. che fu nmurata ancora in allestimento dai Tedeschi.

In Italia non 'enne realizzato alcun tipo di morocannoniera, ma alla data dell'armistLdo alcune motosiluranti si trovavano ai lavori per la rra<>formazione in motocannoniere mediante l'eliminazione dei lanciasiluri e l'a dozione di armi pill pesanti delle normali mitragliere da 20 mm in dotazione; era pure pre' isto il completamento come motocannoniere eli numerose unirà compre'>c nei programmil9t3el91t.

Il motore '>tandard delle unirà , -eloci costiere italiane fu l'lsotta rraschini

A'iso l 000. prodollo in 'ari modelli nel corso della guerra. la rui por enza raggiunse. nd 19 1.3. i l '500 hp col modello AS\1 1H'5 sowalimenraro.

'lo te\ o le fu l 'atti\ ità delle motosilurami italiane. che operarono esclusi,·arnenre in

Le perdite furono sensibili, specialmente a partire dall'inizio dd 1913. per effetto della sempre crescente pressi one aerea avversaria in Mediterraneo.

Nel co rso de l la seconda guerra mondiale, le italiane ottenne ro uno de i maggiori successi consegui ti da unità ve l oci costiere conrro navi magg iori d i superlkie: l 'affondamento dell"incroc iatore pesante britannico ,tfclllchester durante la Battagk1 di Mez;(agosto n el Cana le el i Sicilia.

Neg li avven i menti che immed i atamente segu irono l 'a rmi s ti zio andarono perdute numcro-;e unit:l. La quasi totalità eli quelle ai nei porti dell' Italia setH:nrr iona le venne sabotata o fu catturata dai Tedeschi, le rimanenti raggiunsero im ece i porri del Sud controllati dagli Alleati. Queste u lti me vennero in seguito impiegare nei mari italiani durante il periodo della cobelligeranza. svolgendo una intensa c fatti' <l attivitù sino all'aprile 19·6.

Stati Uniti

Il :; senemhre 1939. nel porto eli York. veniva sbarcata dal piro'>Gtfo

Preside/l/ R(X)Sc>t•e/tla PT 9 ( Patrol Torpeclo Boa t l\lotor Torpedo 13oat). Si tratta\'a di un prototipo di motosilurante da -o piedi di lunghezza che la Brirish Power Boat Co. ;1\'C\' a realizzato come "private venture" nel 193H e che non era stato accettaLO dall'Ammiragliato britannico. Costruita su progetto Scott-Painc. l'unità era stata acquistata dag l i Stati Unit i per condurre con essa una serie di prove.

'Ic i settembre del 1939. si trovavano i n costruz i one pres.'>o cantieri americani otto proto t ipi (PT H8) di cara tteris ti che assai diverse fra loro: tutte dotate di

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02) l PTC U l 2 furono le u n iche unità d i qu e!> tO t i po in SCIYizio nella Marin a d eg li Sta t i l l n it i. Dopo u n breve p er i odo di serviz io, essi ven n ero ce dut i al la Gran che li riclass i ficò M T.I3. Altri \cnt i q u attro P.T C. d a 77 p i edi vennero ord i nati (PTC J3 "'36J ma f u rono t e r m i na ti co m e P T (PT 33 "' 14. PT 57"'6.8) ed in parre ced u ti :dia Hoyal \lavy. Durante l a guerra, f uro n o svil u ppat i d :Jlla U S Navy altri tip i di uni tà co,.,tie re co n com pit i prevalentemente a s. (P.C.. s.e P.C.E. ccc.) ma le loro d i m e nsioni e caratterbtiche di veloci tà non consentono di tra le un itiì veloci

scafo a spigolo, le PT J.:,-1 avevano una lunghezza intorno ai 58 piedi (17,6 m), le PT 5-G m isuravano invece circa 81 pi ed i (21,3 m) fuori tutto. La PT 8, in costruz ione p resso l'Ars e na le di Filade lfia, aveva scafo in alluminio ed era equ ip aggia ta con du e s p ec iali m otori a scopp io Allison da 2000 hp ed uno da 600 hp.

Nel d icemb re dello stesso a nn o. la U.S. Navy o rdin ò alla Electric Boat Co d i Bayonne, 01.] la cost ruz ione d i una ser ie d i undici motos ilur ant i, PT /0":-20, identi che a ll a PT9

Nel frattempo venne ord in a ta ag li s tessi cant ie ri una se rie d i dodici cacciaso mmergibi li cos tier i (JYJ'C H 12. class ifi cat i Mmor Boat Sub mar in e Chasc r) id entici alle motosi l urant i m a armat i con ventiquattro b.t.g. c due lanc iabornbc a.s. in luogo dei siluri ' '2 '.

L'unica differenza tra le unità cos truite neg li Stati Un iti c la PT 9 fu l'adozione el i tre motori a scoppio Packarcl da 1200 hp in luogo dei mo tor i Ro ll s-Royce c h e e quipaggiavano il proto tipo.

Le PT f .:,-8 ent rarono in serviz io nel corso del 1940, ma nessuna eli esse d ette buo ni risu ltat i nelle prove p re li mina ri e comunque si rivelarono tutte d i prestaz ioni assa i infer ior i a l ti p o "PT 9''

Ne l settembr e 1940, ve nn e ordinata alla Eleo un'altra serie d i vent iqu att ro P.T., s imil i alle precedenti , ma d i magg ior i d imens ioni; infatti, e ra stato deciso che per poter pii:t agevo lmen te imba rca re q uallro tub i lanc iasi lur i d a 533 m m, la lunghezza fosse aumenta ta s ino a 77 p ied i (2:),4 m).

La PT 20, ultima della serie precedente, venne anch'essa ultimata secon d o il nuovo progetto e fu la prima moto s ilu rante del tipo Eleo da 77 pie d i, d i cui furo n o cost ruite in totale quarantanove unità (PT 20.:,.68).

La motosilurante statunitense PT 20, prima unità del tipo Eko da 77 piedi, che si rivelò la miglìore tra quelle che presero p arte alle prove di valutazione condotte dalla Marina americana note come " f>lywood Oerbies"

Tra il m aggio e l'agosto 194 1 la U .S. Navy svo lse nelle acque de ll a Florida una se ri e di prove in tese ad accerta re le effettive prestaz ioni dei var i ti p i d i motos ilurant i in serviz io e d in valutaz ione , a l fin e di stab ili re qua le di essi dovesse esse re d efin it ivamente a d ottato e rip rodotto su vasta scala

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All e prove paneciparono unità del tipo Eleo da 77 p iedi. alcuni prototipi co.-,truit i precedemcmcnte ( JYT 8 e P'f'6J c due num·i tipi di moto:.iluranti con carena a spigolo reali7.7..ati il primo dalla Higgins l ndusrri0> di l'\en· Orleans ( P7 70) e il S<..>condo dalla Huckin-. Yacht Co. dijacksom·ille (JYT69J. ri.-.peni,·amcnte da -6 e da -2 piedi di lunghezza.

Le prove ::.i conclusero con delle vere e proprie gare, denc "PIY'Yood Oer· bies", che consistevano in una corsa anraver::.o 190 miglia di mare aperto, quasi mai ca lm o, da co m piersi all a m assi m a ve locità.

Nell a co mp etizion<.: si ebb e un 'ulterior e affer m az io n e delle o n imL: p restazi o ni di v eloc ità , r obu st ezza e te nuta di ma r e cieli<.! Eleo da 77 p i ed i, ma bu on i r i- ., sultari o tt e nne ro an c he i proror i p i cost ru it i da l la H iggins e da ll a H uck ins.

Dalle p rove co n dotte si ebbe ro an c h e de l le indicazi on i per il m i glìoramcn to dei tre t ipi d i unità, ponando la lunghezza fuori rutro delle Eleo a 80 piedi (2-t,3 m) e quella degli altri due tipi a - spiedi <23.7 m).

La H iggins -.ubito l'ordinazione di una prima serie di , entiqu,tttro unirà da 78 piedi rvr - 1+9·1), mentre la Eleo iniziò su \<!Sta scala la produzione delle moros il u ranti da HO piedi (se r ie "PT 103 ); alla l l uck i ns fu riservata l'ordinazi o n e d i una p i cco l a se r ie di ono unirà da 7H p ied i (l'T 95+ 102)

l l n momento delle prove compara tive esegui te dalJa Marina statunitense; la PT 9, unità del tipo B.P.B. da 70 piedi acquistata in Gran Bretagna, e la PT 3, una motosilurante da 58 piedi con scafo metallico , costruita n el 19 39-40 dal camie ri americani Fisher Boat Wo rks , in navig<lzionc alla mass ima velocità

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( 13> Per m.IJ.:j.tiorì noliZil' 'lllk P T. tipo lliggin' da 7H pil·<h H'di C tpltolo X

Con l'entrata in guerra degli L niti, il - dicembre 19-t 1, ed a seguito dci buoni risultati ottenuti dalle poche motosiluranti di tipo (Eleo da piedi) a quell'epoca in Pacifico, ,·enne approvato un programma di cosrruzione di motosiluranti articolato su due soli tipi di unità: Eleo da 80 piedi e da piedi ' ''

Tra il 19t3 ed il l9t'5, incluse le unità cedute alla Gran Bretagna e all'L' nione Sovietica , vennero costru ite negli Sta ti Uniti c irca 320 Eleo da 80 p i ed i e 20'5 H iggin s da 78 piedi.

Solamente dic<:i altn: rnotosiluranti (PT 255+264) del tipo da 7H piedi vennero cos rruitc nd J 912-1.3, ma nessuna un ità di questo tipo pre se mai parte acl i mportant i azioni di gue r ra.

La realizzaz ione delle mmo..;i l uranti statun itensi fu improntata alla p i l:t sp inta standardizzazione, non so lo elc i t ipi d i unità, ma anche dei motori, de lle arm i e di tutte l e altre appareçchiature di bordo.

L'apparato motore delle Eleo l'delle lliggins era perfettamente uguale. Esso era articolato su tre motori a scoppio Pack;ud. la cui potenza era inizialmente di 1200 hp ciascuno, ma che in seguito. per supplire al calo di velocità dovuto all'aumento del dislocamento per l'imbarco di armi sempre più numerose e pesanti. \ 'enne portata a 1.3'50 hp c quindi a l '500 hp.

Le Eleo rhultarono generalmente più ,·eloci delle IIiggins c, in un certo qual anche più marine. ma cl'altra parte le Higgins furono decisamente più robuste e dotate di una maggiore manovrabilità.

La n : locità dci due tipi di unità in dislocamento normale, cioè intorno alle 4'5 tonnellate per le Eleo e <16 tonnellate per le Higgins. era rispettivamente di '-12 c ·IO nodi.

Viste es te rn e c pian o d e ll e ordinate delle motos ilurantl s tatunite nsi tipO da Eleo 80 pi e di n e l 1943. (Scal:t 1:200)

o 25

Le velocità va r iavano pe rò in maniera sensibile al delle cond iz ioni di <..arico dell'unità. che erano ..,trettamente legate al tipo di am1amento adott.no Quc:-.t"ulrimo , che :-.ul l e un i tà delle p ri me erie era articobto su quattro hlnc iasiluri da 533 mm. quattro mitragliere da mm ed una o due da 20 mm. :-,ubì. nel corso della guerra, una notevole evo l uzione e un sensibi le potenziamento. T IUbi lanciasiluri da 133 rnm furono soo..,tituiti con più leggeri lancia:-,iluri ad impulso laterale rer sreciali siluri di tipo Le Eko imbarcarono a prora un cannoncino a ripetizione da 3- mm e. a partire dall'agosto 19-15. cominciarono ad essere dotate d i mitraglie re c.Ia ·IO mm si ste m a te a roppa. Quest'ultima arma venne quindi lata anche sulle Higgim.

Per supp lin.: al la mancmza di motocanno ni e re veloc i molte r:lco imbarcaremo anche una :-.cconda mitragliera da 10 mm a prora. nm:-.en anelo rutta\ ia l'armamento :-. i lurantc.

\ ennero fatti anche degli e'>perimenti con cannoni semiautomatici da -:; mm. ma non ebbero esito favorevo le

A partire dall'inizio del 19 H. molte P.T. furono equipaggiate con lanciatori per raui cb 127 e 11 4 mm.

'\el 19H- !'5, in \lediterraneo e nclle Filippine. alcune P.T. Yennero dotate anche d i un i mpi:mto quadruplo el i m i1 r: 1g li en: da 20 mm. detto "Thunc.lerhol t". d i onime pre:-,tazioni Fan: ' ano parte dcll'annamento delle P.T. anche alcune b.t.g. per l'impiego a s.

TI radar. che alla fin<.' della guerra equipaggi,t, a qua<>i nme le P.T. in zio. cominc i <'> acl essere insw l lato a bordo delle prime unità sul finire del 1942 I primi apparati furono di tipo aeronautico appoo..,itamente adattati, 111,1 in fu sv iluppa to i l tip o "SO 13". che divenne stanc.lard per l ' impi<:go

< l t l ,\Inane Higgin' d"locne in \leditl rr;tneo m·l per i l '0\r..l('(;t ri co dmu to all 'arm unento n o n ano l ht: i lH nodi dt tn<l"llll<l.

Viste C!>ten1e delle motos iluranti s tatunitensi tJpo Higgins da 78 pie di nel 1912: n e i partico lari della poppa e del cenli'Onave, una delle varianti di arn1amento :1pportate nel 1944 (Scala l :.ZOO)

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La motos ilurante s tatunitense PT 601, una deUe ultime Eleo da 80 piedi. U am1ame nto comprende una nùtragliera da 40/ 56 mm a poppa, un cannone senùautomatico da 37 mm a pror.t, una nùtraglie rd da 2 0/70 mm a s inistrd a proravia della plancia, due impianti binati di mitraglie re da 12,7 mm sfalsati a c e ntro nave ( coperti daUe cappe), due lanciarazzi da 12 7 mm sulle fianc ate a proravia delL'l plancia e quattro Janclasiluri ad impulso late r-dle ( d1e n e ll'immagine appaiono privi di armi).

Una delle prime motosiluranti s tatunite n s i del tipo H.iggins da 78 piedi, la Pr 84, che appare armata con una nùtragliera da 20/70 mm, quattro da 12,7 mm, nei due tipici impianti binati di tipo aeronautico, e quattro tubi lanciasiluri da 5 3 3 mm.

Notevoli furo n o anche i p rog ress i ottenut i ne l campo delle comunicazion i, con l'installazione a bo rdo delle P.T. d i effic ient i apparati ad onde co rte pe r le trasmissioni tattiche in fonia tra unità e con i mezzi aerei.

Nel corso della guerra furono realizzat i negli Stat i Un it i due soli prototip i eli motos iluranti sperimentali , dovu ti alla Higgins lnd. (PT564) e alla Eleo (PT 487).

TI primo, detto '' Higgins-Hellcat'', consisteva in un nuovo tipo di un ità, der ivato dal t ipo Higgins da 78 p iedi, l ungo 70 piedi, che raggiunse alle prove, ne l g iugno 1943. velocità ne ll 'o rdine de i 46 nodi. Armata con quattro mitragliere da 12,7 mm e quattro s ilu ri da 533. la PT 564 e ra dotata d i carena a spigo lo e possedeva so rprendenti qua li tà evo l utive alle a lte veloc ità: a 46 nodi invert iva la rotta el i 180° in 9 secondi, quando acl una Higgins da 78 piedi d i ser ie (già più m ano -

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v ri era delle Eleo) occorrevano almeno 22 secondi per effelluan.: la sreo;sa manovra alla ma:,sima velocità. Tale capacità di mano\'ta alle alte velocità era ritenuta nella U.S. Navy di grande im porcanza per la difesa contro gli aerei.

La non venne riprodorra in serie, si a per quest i on i di standa rd i zzazione. sia, soprallutto. perché le ridorre dimensioni non consenti\·ano l'imbarco eli un pcsnnte armamento e perché le sistemazioni interne per l'equipaggi o er ano sacrifi cate e insufficienti per un prol ungato impiego in zona di oper.tzioni.

11 secondo prototipo. eli prestazioni ancora superiori , fu l ' "Eicoplane" , una normale morosilurante tipo Eleo da HO piedi alla cui carena era stata ap p licata una se ri e d i sci alette speciali che consent i\'ano il pressoché totale solle,·amento dello

Una delle diciotto motos ilur.lllli statunitensi del tipo lluckins da 78 piedi, laPT 95. Pur essendo delle buone unit;ì non avevano Jc <[ualità dclJc Eleo e delle HJggJns c, durante la seconda guerra mondiale, furono utilizl.ate solo nella difesa dclJa del Canale dì P:tn:una e delle isole Hawaii

IA"' motos ilurant c PT 564, da 70 piedi , derivata d :alle Higgins da 78 pie di c d etta "HigginsHe iJcat", ripresa durante Je prove nel giugno 1943. Malgrado avesse ottime qualità nautic he ed evol u tive, l' unità non fu ri prodotta in serie , a causa d e lle dimensioni troppo contenute che le impedivano di imbarcare un armamento s uffìcic nte mcnte pote nte

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Una delle motosiluranti d e l tipo Vospe r da 72 piedi e 6 pollici costruite n egli Stati Un iti s u licenza britannica, la PT 396; ques ta unità venne ceduta alla Roy al ' avy nel1 944 , dove ass unse la s igla MTB 408 e, n e l 1948 , alla Marina Italiana, che L'l ribattezzòMS 434.

scafo fuor i da ll 'acqua al l e alte veloc it<Ì. Prove co ndotte ne l dicembre 19tl3 co nsentirono di ottenere u n a ve loc ità massima eli 55,95 nod i con l'unità in carico leggero c eli nodi 53,62 a pieno carico. Le prestazi oni in fano eli manovrabilità alle ma:,sime andature furono addirittura spenacolari: la PT '187 accostava di 180° in 6 -.econd i Quauro altre P.T. (PT 560+ 563J vennero trasformate in "Eicoplanes ", ma i ri:>ultati delle prove con esse condotte :,consigliarono della modifica ad altre unità. 1onostantc le "Eicopla nes" risultassero unità ideali per le operazioni ad alta velocità, l 'applicazione delle alette provocava un aumento di consumo del 2'5% in ca rburante c del 7'5% in olio lubrificante, alla ve l ocità d i c roc i era. In oltre le un ità r isu ltavano eccess i vamente sens ibi li ad ogn i aume nto d i pcso a bordo c alla d istribuz i one stessa dei pes i Durante il co nnino, i cantieri degli Sta t i U niti costruirono inoltre un rilevante numero di moto:,iluranti del tipo ing lese Vo:,pe r da 70 piedi. Sebbene alcune ser ie di unità :,iano Mare classificate P.T. con relativi numeri d i :>tintivi della U.S avy, nes:.una motosilurante di queslO tipo prestò effettivamente :.ervizio nella Marina degli Stati 111t1.

In totale furono costruite lH-t da -o piedi. di cui cinquantasei vennero cedute alla Gran Bretagna c novanra all'l'n ione Sovietica; l e rimanenti trenrotto, destinate all'Un i o n e Sovietica , non vennero co nsegnate per la sopraggiunta fine delle ost ili tà.

Alla Gran Bretag na vennero an che ced ute circa venti c inque motosi luran ti tipo Higg i ns da 7H piedi e numerose a ltre uni t à dei ti pi Eleo da 70 c 77 piedi, nonché i dodici P.T.C. ePT di var io tipo (PT 3-4 . PT 5+8 ecc.). All'U.R.S.S. furono ceduw anche quarantasei P.T. tipo ll iggins da 78 piedi e trenra tipo Eleo da 80 piedi.

19 J5 erano in sen izio nella l'.S. Na\)' più di tOO P.T. raggruppate in circa quaranta Squadrons dislocati in Europa e nel Pacifico.

Il notevole numero di P.T. in attiv ità e l a loro disl ocazione in vast issimi teatri operativi , costrinse la Mari na degl i Stati Uniti alla creazione di una imponente organizzazio ne per il l oro addest ramento e manutenzione.

Basi c ce ntri d i addes t ramento so rsero nel ter r ito r io metr o po l itano e a Pannama; per l a manutenzione e il supp o r to logis t ico nelle lontane zone d i operazi o-

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l.a nave appoggio m otos iluranti Oyster &ty (AG P 6. ex AVP 28) alla fonda nel Go lfo di Leytc con uno Squadion di P.T. del tipo Eleo da 80 piedi Questa unit.'i, che fu la prima di una serie di qua ttro PT tender ( nav i appoggio motosiluranti) ric a va te dalla trasformazione di navi appoggio idrovo lanti d e lla classe • Barncgat ", venne ceduta nel195 7 alla .M arina italiana, dove assun se iJ nome di Pie tt•o Ctwezzale.

la base di Camp Taylor (Mios Wocndi) , la maggiore tra le b a:. i di motOs iJu ran ti nel sen o re d e lla Nuova Guinea; s i notano sott o gli alberi a sinistra i baraccamenti per gli equipaggi e i servil.i , i l unghi moli di anracco c, a de:.tra, un 'unità in secco in un bacino g allcgglrUlt e.

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MotosiJuranti statunitensi del tipo Eleo da 80 piedi dello Squadro n 37 di Es plrìtu Santu ( uovc Ebridi) entra n o ne l b ac in o delli nave da s barco Oak HiU ( LS.O. , l:lnding hlp Dock) , per trasfe rite a d Okinawa, n e l l uglio 194;. Le LS.O. , nella cui s tiva potevano essere sistemate frno a s ei P.T. , s i rivelarono estremame nte utiU nel trru.porto di motosiluranti su grandi percorsi.

ni ve nm: ro a llest itt: nume ros e na vi ap poggio. F.sse furono ini z ial m en te vecc hi e unità mercant i l i tra -;form ate , ma con l 'aumenta re dd numero del le P.T. in :.crvizi o e co l delinearsi d i sempre maggiori necessitù logis ti che delle stesse - dcri, anti :,op r attutto dalla grande estensione cie l teatro delle operazioni - le unitù impiegate come PT-Tenders si orientarono , er:.o n a' i del tipo L.S.T. (landing Ship Tank), A.\' P C'\a, i appoggio idro\'olanti) e ··c 1- A " Cna-. i mercantili da Il 000 tonnellate a pieno carico <.Iella Commb-.ion) A tali unità, opportunamente trasfor., 1\ 1

3 J

mare e dotate di var ie attrezzatu r e e potent i mezz i di so llevam ento, era asseg n ato il mantenimento in efficienza di uno o più Squadrons o delle unirà di una imer.t area.

Le perd i te subire dal le P T. n el co r so della seconda guerra mondi al e r aggiunsero un totale di sessantanon.! unirà. La l oro auività fu veramente notevole e. in special modo sul fronte del Pacifìco, ricca di successi 1'

O ltre che in Pacifi co, dove le PT. opc ra r ono in te n sanx:me dal di ce mbre 1941 all 'es tate del 1945. esse furon o presenti in buon numero anche in Mcditerraneo. a parrirc dalla prima metà del 19·l3, e nelle acque del Canale della 1\lanica e della '\Jormandia dalla pri maver a del 1944.

Giappone

La Marina giapponese, che nel 1920-22 aveva acqu istato in Gran Bretagna quattro C .M.B. del tipo da 55 piedi, dopo un b reve periodo di pro,·e ed esperimenti non si occupò più eli un i t à ci el t i po m o rosi l uranre prati ca mente si no al 1939 ln que ll 'epoca essa riprese g l i stu di in tale campo, effettuando una se rie di esperimenti a mezzo di alcune unità di costmzione britannica e tedesca cauurate in Cina. 1\'ello st esso temp o il G i appone o rdin ò in Ita l i a una unit à del tipo M.A S. c he venne cos tru i ta dai Cantieri Ba g li e tto nel 1939-40.

Le prime .,ci motosilumnti costruite in Giappone ven n ero ordinate col programma 194 1 e si ispiravano ad un prototipo realizzare nel 19t0 e derivaro da l M.A.S. Baglietto, si m i le ai M.A.S. c l asse "500" ita liani; l a ca rena era però del tipo a spigo l o senza rédans cd i mo t ori erano di costruzione giapponese. L 'armamento co n sisteva in due siluri da t5 7 mm, che venivano lanciati mediante tenaglie latera l i o co n si ste m azioni a sl i tta si m i li a quell e d ei C.M.B.

La maggior parte delle 238 motosiluranti (Otsu-Gata) armate durante la guerra dalla Marina giapponese, di cui quar.tntotto furono affondate nel corso del

<IS> L'alli\ ua delle I' T in Pacifiw ,; idcnufitJ con le operaziom ae;:rona\.lh çondotto: d.1lla U.S Navy m quel seHore dal 19 11 :d la d i fedelle l'i lippine. le campagnt' delle Salomone, della 1\umJ GuinL"a L' delle Aleulinc e la rkonddlL' l'iljppmc l prinapah 'ucccssi oucnuli contro unu;ì di MJperfkie navaH furono g l i affondamen ti dci caccialorpedi n iere Uzuki e Terutsukt. il danncgg i :•mento dcll' incrod :llorc Ahukuma c dd cacoalorpedmu: rc llaJsukaze e;: Asagumo noncht! il ndl'affonclamemo dci cacn:llorpcdinie re K(vosh111111 t' Jfakigumo

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La motosilura nte giapponese n / 7 d e l tipo " A" Ko-Gata.

conflino , riproducevano con alcu n e var ian t i le unità di questa pr ima ser ie (ti p o "T l"'). Le prestazioni d i velocità furon o med ioc ri, soprattutto a causa de lla insufficiente potenza de i va r i tipi di moto r i ado tt a t i; in alcun i casi la veloc ità mass ima risultò nell 'ordine dei 20/ 22 n odi.

Nel programma 194 1 venne pure comp resa una serie di d ic iotto motosiluranti di tipo co mp leta m ente diverso (t i po " A ' Ko-Ga ta) e a lt re n ove unit à si mi lari entra rono in se rv izio ne l 1943 -44. Per le cara tteris tich e genera li c pe r la fo rma della ca ren a , esse furo no visib ilmente isp irate alle Sc hn e llboore tedesche

Ecce ttu ata la n. 10, sulla quale i quattro motor i e rano accoppiati a due a du e me d iante riduttori Vulkan su due el iche, q u este unità furono dota te d i quattro e liche mosse c iascuna da un m oto re a scoppio da 900 hp.

Con la designazione d i Hayahusa-Tei , la Marina giapponese armò anche 105 unità del tipo motoca nn on iera, d i cu i di ciasse tt e anelarono perdute in co mbattimento. Si tra ttava d i un ità di va rio tip o , generalmente der ivate dalle m otosi luranti , con scafi metall ici od in legno , arma te con mitragliere da 20 mm e da 7 mm , o con can n oncin i da 25 mm, talvolta montati in tor rette pro tette Durante g li u ltimi ann i eli guerra, mo lte motoca nn o n iere ve nnero r ia rmate come motosi l u rant i .

Tn Giappone venne ro pure realizzate nume rose un ità pe r la vigi lanza costiera c fluv iale , spesso armate con silu r i Ne risulte rebbe ro cost ruite o lt re un centinaio , in diversi tip i.

Unione Sovietica

La Ma rina sov ietica, t ra il 1931 ed il 1937, aveva rea li zzato due tipi el i motOs ilu ranti (''Sha 4'" e "G 5") da c irca 15/ 17 ton n e llat e, co n scafo a sp igolo, isp irandosi ai M.A .S. italiani della prima guerra m ond iale e a i C.M .B. b r itann ici . E' imposs ibile p rec isare quante unità dei due tipi furon o cost rui te m a s i riti ene fosse un numero cosp icuo Arma te con m it rag li e re e co n d u e si luri da 450 o da 533 mm, che venivano lanc iat i mediante s li tte poppiere come sui C.M.B., esse era n o e qu i p aggiate co n due motor i a scoppio (anche la FIAT ne fornì un certo num e ro) ed avevano una ve loc ità mass ima ne ll 'o rdine dei 40/ 42 nod i. Queste unità era no più si m ili pe r caralte ri stic h e ai nostr i M A.S. e ad esse si è g ià acce nna tO n el volum e ded icato a quel tipo eli nav iglio

Acl esse si affiancarono le 205 motosilu ra n ti d i cost ruzione am e r icana (tip i Ii iggins da 78 p iedi , Eleo da 80 p ied i e Vosper da 72 p ie di e 6 pollici), ce dut e all'U.R.S S con la Legge Affitti e Prestit i da l 1943 a l 1945.

Nel corso de l co nflitto e d e ll e a nn ess ion i terri tor iali avvenute nel 1939 , la Marina sov iet ica ve nn e in p ossesso el i alcune altre unità, tra cui qu a ttro ex esto ni del tipo C.M.B. da 73 p ied i cos truit e ne l 1938-39 e p robabilmente a lcuni M.A.S. ex ita li a n i r itr ovati n e l Ma r Nero dopo che erano s t a ti ceduti dalla Ma r ina ita li a n a ai Tedeschi n el 1943 e eia questi alla Romania. Non risulta pe rò che q u es te unità s iano s tate imp iega te in m issioni di guerra

Pe r le operazioni nelle acque cos ti e re , durante la seco n da gue rr a mondiale, alle mo tosiluranti si affianca ro n o num e ros i a ltr i tipi eli p icco le unità , qu ali cacciasommergibi li , in buona parte d i p rove ni enza ame ri cana, e motocannonie re blinda te Di ques te ult im e, che vennero impiegate in gran numero anche in zo n e

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Viste cstc m c c piano d e lle o rdinate d e lle motos iluranti sovietich e tipo "G 5" nel 194 '1. (Scala 1:200)

lacuali e lluviali, i tipi più interessanti furono quelli definiti .. 112 , e ·· 1125'' da 30h0 tonnellate d i dislocamento , equ ipaggi a te con to rrelle da carro arma to tip o

" T 34'' (con c;1nnoni da 76 mmk' rn it ragliere. La loro veloc i tà era nel l 'ord i n e d i 20 -28 nodi e la blindatura riguardava le sovrastrunure c buona parte de llo scafo.

Secondo dari semi - uffkiali, quando nel giugno del 19-il la Germania anaccò

I'L' .R.S.S., le morosilurami in sen izio nella 1\larina so\ ietica erano circa 2'"'0, di cui la maggior part e dislocata nel Pacifico 035 unità )e nel Nero (85 unità). Verso

fine del 19Lt2, n el pieno clell 'o fTe nsiva tedesca, la disponihilità eli motos i luranti ne l Bal tico era scesa a trenta unità ri sp e tto alle c i rca c in quanta ini z ial i n<.: l Mar Nero ne risultavano ope rative meno di sessanta. mentre nell'Artico operavano una decina di unità. Dopo quella data. l'apporto rappresentato dalle num t' co-.t ruzioni e dalle cessioni americane cominciò a farsi sentirt' e lo situazione migliorò notevolmente. In totale. da ll 'estate del 19 ti alla fine del conflitto, risulta siano entrate in servizi o c irca l 16 nuove unità di costru zione soviet ica e 20') di ori gine

Le pc rd ite tota l i ufficiosa m ente dichiara t e assommano a circa 137 unità d i cui sessanta affondate n el Baltico o nell'Artico. sessantadue nel Mar Nero e cinque n el Pacifico. Di conseguenza. il numero delle motosiluranti in sen' i zio alla lì ne dd conflitto risulterebbe di quasi ')00 unitù. di cui più di 300 di costruzione sm ietica. In totale, quindi, le forze \·eloci co-.tiere della durante la econda guerra m o n diah: armaron o circa 620 morosiluranti di turri i tipi, il che rappresenta una forza c h e fu su p era ta in termini numerici solo dalle Coasta l Forces britanniche. In rapp o rt o a t al e d i spon ibili tà di mezzi, i r isu l tat i co n seg uiti non furono altrettanto el<.:vati ; essi banno co munqu e una loro va li dità in quanto. assi em e a quelli ottenuti dai sonunergibili, furono praticamente gli unici da unità navali SO\ ietiche durante il conllitto: unità veloci costiere e sommergibili furono infatti le due armi offensive più importanti della :-.trategia navale sovietica nella seco nda guerra mond iale Tali risultati assomm:uono a ono unità da guerra e ausi liar ie t ede:-.che per compless i ve ')500 tonncl l at<: di d i slocame nto (d ragamine d ' altura M 3 1. 37, 303 ecc.) affondate da l 194 1 a l 19·t5, e no ve navi m e rcanti li per 10 700 l.s. l. distrutte nello stesso periodo: la maggio r parte dei successi fu ottenuta nel Baltico, soprattutto negli ultimi mesi di guerra.

L'esperienza acquisita durante il conflitto nell'impiego d elle unirù 'eloci costiere e la consapevolezza che la loro validità é direttamente proporzionale anche

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all'ent ità delle forze a disposiz io n e e al l'addest ra me nto co nt inu o d eg li eq u ipa gg i, probabilmente convinsero la Ma rin a sovietica a m a n te n e re in serv izio anche d opo la fine della guerra un e leva to num e ro di m o to s ilurant i, sos tituite po i co n ve d e tt e lanciam issil i i n quant ità se n sib il mente pi ù e leva ta ri s petto a cl altre mar ine.

Marine mi11ori

Molte delle ma rine m inori allea te im p iega rono unità ve loc i costiere n el co rso de ll a seconda guerra mondi a le (Francia lib era, Grecia , Polonia ecc.) ma si trattava quasi esclusivamente el i unità di tipo britann ico o ame r icano cedute dalla G ran Bre tagna o dagli Stati Uniti. Le naz ioni neutrali s i lim itaro n o per lo pi ù a lla riproduz ione in propri cantier i d i tip i d i unità s tran ie re

La Svezia, che dal 1940 s i do tò d i a lcu n i M.A.S. d i cos tru z ion e o di pro getto ita li ano , acqu istò n e l '1939-40 due motos ilur ant i t ipo Vosper (T 3-4); tutte q ueste un ità furo n o equi p agg iate co n mo to ri Jso lta Frasch in i, c h e, d ur ante la guerra, ven n ero costru iti s u lice n za in Svezia.

Consideraz ioni sull 'impiep,o e l o sviluppo delle unità uefoci costiere nella secollda p,uerra mondiale

Tr a il 1939 ed il 1945, e ntraro no in se rviz io nelle varie mari ne im pegnare ne l con fl itto p iù di 2500 u nità, fra motosilura nt i, M.A.S motoca nn on ie re e m o tove dcrte.

!..'attività che esse svolsero fu enorme c mu lt iforme. Le sole Coastal forces britanniche , dalla primavera de l 1940 a lla fin e de ll a g u erra in Europa, ingagg iarono 4R6 azion i di fuoco cont ro forze te de sche nel Mare ciel No rd e nel Canale della Man ica. con l'affondamento o il d annegg iamen to d i 269 unit à avversarie di vario tipo e la perd it a di 76 u n it à t ra M.T.B , M.G B M.L. ed S G.B.

Specie negli u lti mi period i della guerra, g li scon tri tra unità veloc i cost ie re , per il gran numero di unità impegnate e per il loro for mi dab il e arma me n to r is p etto <.ll le rido tte d imension i, assu n sero caratte re d i ve re e proprie m ischie, accanite e. nello stesso te mp o , di brev issi m a du rata

L'impiego delle t(Jrze veloci costiere si rive lù strategica me nle ed economicamente vantaggioso , sop rattutto in teatr i operativi el i pa tticolari caratteristiche geogra fiche e meteorolog ich e, q u a li acl esempio gli arcipelaghi d el Pacifico , il Mediterraneo centra le ed o ri enra le. il Baltico, il Cana le della Manica e le acque costie re del Ma re del Nord

Come g ià era avvenuto nella prima guerra mondia le, le u ni tà veloc i cos ti ere vennero impiegate con successo n e i co mpiti più d is p arat i. Re la tivame nte al grande numero d i u n ità impi egate, le p e rd ite to tali furon o modeste e unità dann egg iate , a n che grave mente, riu sc i rono sovente a ri e ntrare a ll e basi e d esse re ci lm ente r ipa ra te, di most ra ndo di possedere in sospe tta te dot i di robustezza.

Tra le perdite, il numero maggiore fu d ov uto a ll' offesa ae rea d iu rna, in mare e s u lle basi. mentre poche fu rono in gene re le unit à affon d a te dal tiro delle navi di supe rfi cie. Basti pensa re che , nella Battaglia eli Mezz 'agos to, ne l 1942, una trentina tra M.A.S e mo tos ilu ranti ita li ane e tedesche attacca rono con successo per un 'intera notte un convog li o b ritann ico fo rte m ente scorta to i n transito n e l Canale d i Sic ilia. e non una d i esse an d ò p erd u ta.

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Come negli ultimi anni de l XIX seco lo , per controbattere l'azione delle torpediniere, era stato creato il cacciatorpediniere , così ne l corso della seconda guerra mondiale, per combattere la motosilurante, nacque la motocannoniera. Essa era un'unità assa i s imi le alla motosilurante, come il cacciatorpediniere lo era alla torpediniera, ma ben p iù potentetl)énte armata in fatto di rnitragliere e priva di siluri.

Ve rso la fine ciel confl itto pe rò , i due tipi vennero praticamente fus i assieme , creando grosse unità capaci eli svo lge re ambedue i compiti , sia adottando un armamenro combinato eli m itrag liere e siluri , s ia app licando il pr inc ip io della convert ibilità dell'armamenro stesso in funzione de i divers i impieghi.

Il progresso ottenuto nelle prestazion i delle unità veloci costiere durante la seconda guerra mondiale , grazie a nuovi tipi di carene e motori di potenze sempre maggiori , fu notevole. Nel 1945, le potenze dei più moderni motori Dieselve loc i ed a scoppio ragg iungevano rispettivamente i 3000 ed i 1500 hp. Le uniche unità che imp iega rono su larga sca la motor i D iese l-veloci furono quelle tedesche, m entre le a ltre furono ne ll a quasi tota lità equ ipaggiate con motori a scoppio. Le eccez iona li prestazio ni degli ott imi D iese l supe rl egger i della Daim ler-Benz, un itam ente a lle indov inate forme d i carena , fece ro del le Schne ll boote ted e sche le m ig lior i unità ve loc i costiere della seconda guerra mondia le

Mentre la Ma r ina tedesca rimase p raticamente legata acl un solo tipo base eli unità, dotato d i carena normale, la Marina britannica produsse una maggiore varietà di tipi, che adottavano in massima pa1te carene plananti o semiplananti.

L' Ita lia realizzò due soli nuovi tipi di unità (V.A.S. ed M.S.), ambedue a carena normale; gli Sta ti Unit i produssero anch 'ess i due so li tip i di unità su larga scala, a m bedue dotati di carene a sp igolo.

Nel campo delle carene, nel co rso de ll a seconda gue rra mondiale, non vennero realizzat i tipi comp letamente n uov i; s i trattò nel la mass ima parte de i casi di mig li ot-amenti , talvolta anche notevoli , d i carene g ià esistenti Acl esempio, le carene ciel tipo a spigolo senza scalini degli ultimi tip i eli unità britann iche , differivano da quelle prodotte fino all941-42 (carene a basso "V") , per le f01me maggiormente stellate della zona prod iera (carene a profondo ''V''). In tal modo, erano state ottenute migliori quali tà naut iche senza eccessivo aumento de ll a res istenza a ll 'avanzamento.

In Gran Bretagna , negl i Stati Un iti ed in Germania venne ro condotti anche alcun i espe rim e n ti con battell i ve loci munit i d i specia li a lette immerse ch e , per effetto iclrocl inarnico, provocavano il tota le sollevamento deg li scafi al disopra de ll'acqua. I risultati delle prove effettuate con ta li battelli, eletti a li scafi , furono incoraggianti ma non completamente sodd isfacenti soprattutto in fatto eli stabilità, robustezza e qualità marine.

Sch e ma con piano d e lle o r dinate d e lle car e ne plananti del tipo a s pigo lo a basso "V", s o p ra, e a pro fo ndo "V", s otto

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tfJc----7

Le motosiluranti dal 194 5 ad oggi

Term i nata la seconda guerra mondia lt:, la flotta italiana, tr a ccs:-.ioni i n conto r i parazione spese d i guerra c radiaz ioni imposte del Tr<mato di Pace, vt:nne ridoLLa a pochissime unità per la maggior parte antiquate. mentre le flolle tedesca e giappon<:sc -;compatTero completamente, e qu<:llo che di esse ancora esiste, a nel 19-15. fu Mtddi\ i'>o tra le porenze \'incitrici com<: preda bellica.

Dal canto loro. anche gli Stati Uniti c la (;ran Bretagna iniziarono subito dopo la fine delle o:-.tilità. un ,·asto programma di ridimensionamento delle loro forLe n<.t\' ali. La maggior pan<: ddle unità ad esse a:-.scgnall..• tr-:.t quelle che erano appartenute alle flotte nemiche non , ennero atmate c passarono ben presto alla demolizione.

Sola m ente l'l 1nione Sovie t ica, u:-.<.: i ta da l la gue rra con un di:-.creto potenziale n ava l e, grazie sopra ttu tto agli aiuti angl oa m e r ica ni in na vi c mater ia li non smob ilit ù che una minima p arte del mt\' iglio: per qua n to si r ife r isce al le veloci costiere, non tutte le m otosiluranti ricenne in prestito dagli Stati Un it i e da ll a Gran Br<:tagna \ 'ennero restituite e la ,\Jarina so\'ietica pa::-.sò in armamento le num<:ro'>e ad es.'>a assegnate. l succe.,.,i, i .,, iluppi della '>itua7ione politico-militare , enuta..,i a cr<:ar<: con la fine del contlitto. la :-.udcli\'isione dell'Europa e dd mondo in sfere di influenza. portarono. prima clelia fine degli ann i Quaranta. alla creazione dci blocchi" ed alla "guerra fredda".

Ciò ebbe, come consegue n za, una r ip resa, se pur li mita ta, de l la produzione degli armament i da parte delle na zion i dd " b locco occidenta l e", a ll o scopo d i fronrcggian: 1<: sempre cresce nti forze dci li avve rsa r i. Dopo un pr im o periodo in cui l'interesse delle varie marine nel campo delle unità 'eloci costiere si limitò -.oprattutto allo Mudio e alla creazione di prototipi dotati di num·i tipi di carena e o di motori sp<:rimentali. negli anni ,.i al 19')0 ripre..,ero le realizzazioni di num e di unità, frutto delle c '>pcrienze acqui.,ite nella seconda guerra mondiale c del!<: :-.perimentazioni effettuate.

La maggior parte delle unità veloci costiere costruite nei primi anni del secondo dopoguerra - ormai comunemente defi nite unità da pattugliamento veloce (U .P .V.) da l l' i nglese Fast Patrol Boats (fo.P. IU - app;utenevano a due g r:mcli Gttegori e: que l le derivate dalle Sc hn <:l l boote te<.k:-.ch e e quel le c h e si isp i r;1va n o al m i gliore dei tipi britannici , il Fa irmilc ·'[)",

Le prime, delle Sch n ellbootc, adottavano soprattutto il tipo eli carena a forme !ondeggianti. i n taluni casi il si:-.rema misto di cost ru zione in legno e metallo. il potcmc armamento di tipo ··combinato" e l'appararo motore costituito da Diesel ,·eJoci con compressori. I tipi pil! interes:-.anti furono realizzati tra il 19')2 e il 1955 in Danimarca Cdas:-.i "Firvefisken " e "falken"). Svezia (tipo "T 10 1"), Italia UJC 490J e Germania occidentale (tipo "19')') ''). :'-Ielle seconde, invece. i l punto di co n tatto con le Fairmile "D'' consisteva e:-.scnzialmente n el sistema d i "convertibilità" del l 'arma m ento e nell'adoz ione di carene del t i p o "semipl ananre".

Tra le I'.P. B acl armam ento convert ibile es isteva no , tuttavia, elci tipi a p reva lente armamento silura n te o a prevalente ar ma m ento ba li stico, a seconda c he le loro caratteristiche gener al i si adattassero meglio all'uno o all'a ltro compito; da qui derivarono le diff<:renti classifica7ioni nazionali come morocannonil'rl' o come morosiluranti.

La moderna F.P.B. , ·enne dotata. fra l'altro, anche di un notevole complesso di apparecchiature elettroniche per la scope1ta, le comunicazioni. l'identilìcazione. l'intercettazione e la direzione del tiro. d i cu i i l costituì l'e lemento principale.

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No n tutt i i protot ipi svilu pp at i n egli anni Cinqu an ta a p partenevano alle du e catego ri e poco sop ra desc ritte Vi furono uni tà - come le sovie t iche ··p 4" e p 6" , le no rvegesi "Nasty" e le in glesi "Gay'' e "Dark '' - che adattavano carene de l tipo a sp igo lo e si isp irava no a cost ru zio n i d i tip o s im il a re rea li zza t e negli anni della seco nd a g u e rra mondi a le : Eleo d a 80 p ied i, Vos p e r da 73 piedi ecc. In genere si t ra ttò d i d i di men s io ni e eli di s lo ca me nto infe rior i o que lli d e ll e F. P B. a carena no rma le, concepite per l'i m piego in tea tri ope rat iv i el i p a rt ico lar i cara tte ri st ic he geog rafiche e me teoro logiche. Ad es clu s ione d e ll e sov iet ic he , unità esse n zial m e nte s iluranti, le a ltre fu rono tutte acl arm am en to ·'convertibi le", u na es ige n za impos ta sopra tt utto d a l limita to cl is locamemo che non consent iva l'adoz ione el i vali d e soluzioni del ti po "combinato" e da ll a necess ità per alcune ma ri ne di u n impiego mo lto specializza to de ll e unità veloci cos tiere a cost i accettab ili. A q ues to propos ito, é in teressa n te no tare che il protot ip o italiano MC 490, p ur appar tenendo a ll a ca tego ri a is p irata a ll e Sc hn el lb oote, fu ad armamento convert il bile. Se bb e ne la co n ve rtibi li tà de ll 'a rm ame n to - u n'in venz ione vecchia a lmeno q ua nto i pr im i M.A.S. del 19 16 - offr isse deg li in nega b ili va ntagg i, a ll 'atto prat ico si d im os tr ò p oco co n ve ni e nte per tutta u na se r ie di mo ti v i, s ia d i ca ratte re o p erat ivo (costa nte prese n za de ll a m in acc ia aerea a qu ind i necef>s ità di poter semp re d ispo rr e el i un a vali d a com p o ne n te a nti aerea; te m p i abbasta n za lung hi pe r le o p eraz ion i el i camb io eli a rm amento in rel az io ne a ll a se m p re magg ior sofis ticaz ione e comp lessità dei vari s istem i d 'anna e d e ll e rela t ive app a recchia t ure pe r la d irez ione del t iro ecc.), s ia tecnico (lim itazione de ll e p restazioni genera li de ll e unità d ovuta ad eccess iv i aumenti di peso a causa delle necessarie predisposizioni s trutt u ra li degl i sca fi p e r l'a tt uazio ne de ll a co n ve rt ibil ità stessa), s ia logistico (necess ità di d ove r d ispor re d i n ume rose basi o nav i ap p oggio att rezzate per le operazio ni d i co n ve rsio ne co n op p o rt u n i mezz i d i so ll evamento ecc., il ricovero e la m a nute n z io ne d e i va ri tip i di a r m i ecc ).

Da q ui la ten de nza , ini ziatas i già verso la fine degli a nn i Cin qua nta, ad ab ba ndonare il concetto eli convenib il ità d e ll 'arma m e nt o pe r sost ituirl o con q ue ll o d i po liva lenza o anche di spinta s pec ia lizzaz ione , basandos i però su ll 'impiego combinato eli unità con arma m ento differenziato m a con caratteristiche el i base s im.ila ri o comuni.

Nel fra tte m po due n u ovi elementi erano venut i alla ri balta anche nel campo de ll e u n ità ve loci cost ie re : la tur bin a a gas e il missi le gu idato per l'impiego su p e rfic ie -s up erfic ie

La tu rb in a a gas , che ve nn e spe ri me ntata pe r la pr ima volta su una p icco la u n it à in Gran Bret a gna nel 1947 conve rt endo a ll ' imp iego mar ino un turboge tt o eli o rig ine aeronau t ica, aveva s ub ito d imost ra to la s ua bu ona a d a tt abilità all'imp iego s ulle F P.B., che necessitavano di eleva te potenze a pesi molto contenu t i. L'elevata po tenza specifica , la ra p id ità d i messa in mo to, il b reve tempo in cui la turb ina raggiungeva il mass imo rendimento e la re lat iva semp licità di condotta. contrastava no pe rò con il s u o elevato consumo, con lo s favorevole r ap p orto vo lumetrico ris p etto ai Di esel per la necess ità d i g rosse co ndot te p er l'asp irazio ne de ll 'ar ia e lo sca r ico dc i p ro d ott i de ll a combust io ne ed infin e co n il rap ido dete ri ora m e nt o de ll a pa lettatu ra dei comp ressor i per effc no cl e li a sa lin it à de ll' ambiente mar ino ; inconvenien te , ques t 'u lt im o , che tuttavia sare b be s ta to e li m inato in buona parte , ed abbas tanza ra p idamente , ut ilizzando metalli più ada tti sottoposti a spec ia li t ra ttamenti e con l'adozione d i efficienti fi ltri per le condo tte di aspiraziorfe.

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(16) L 'angolo 13cta (B) é u no degli clementi fo nd<tmcntali del lancio d i un siluro cd é m isu rato tr:1 l a dir<:!zi onc del lo pror<• dd c l'allineamento lan c i ante Per o ttenere un angolo eli impatto ciel si l uro co l i l più prossimo possibile a 90° (ovvero corrisponden t e a ll e maggiori di colpir<:! in quanto l'un i rà si presenta perpcndicola r rncnt c alla rona del si luro con rutta l a sua lungh e zza) l'ango l o 13cta, per veloc ità mcdil: del bersag l io (l 'i / 20 nodi) c con siluri aventi \'elocità nell'ordine dci 401'50 nod i aggi ra su i 60°170°.

Imbarco di un miss ile "Styx" su una motonùssilistica s ovietica.

Il m issi le, nato come a rm a superficie -supe rficie nel secondo co nflitto m ondiale e rapidamente sv il uppatosi nel dopoguerra anche per l' impiego supe rficie-aria e aria -aria , si presentava verso la metà degli ann i Cinquanta come l'a rm a id eale per sostituire nell'impiego antinave a bordo delle F.P. B. il siluro, nonostante quest'u ltima anna, con l'adozione di nuove misce le propulsive e mediante lo svi lu ppo della filoguida, avesse fatto registrare un notevole m ig lioramento delle sue prestaz ioni.

La magg ior g ittata e precis ione del missil e rispetto al siluro avrebbero potuto ridare alle p icco le unità in s idi ose quel potere offensivo che le orma i limitate prestazioni elci siluri, l'aumentata precisione e l'acc resciuto vo lume d i fuoco delle aniglierie e soprat tutt o il notevole sviluppo delle appa recch iature elettròniche per la scoperta e la condotta del tiro , avevano fortemente ri dotto s in dag li u lt im i periodi della seconda guerra mondiale.

Sebbene l'effe tto distruttivo del missi le ne i confronti el i un bersaglio navale risultasse inferio re a quello de l siluro, la cui esplosione avv iene sott'acqua nelle vicinanze della p arte più vu ln erabi le di una nave , il suo impiego da parte delle F.P.B. assicurava notevoli vantaggi in quanto l'e levat issima ve locità de l m issi le, norma lmente con propu lsione a razzo , sv inco lava quas i co m p letamente l'u ni tà lanciante da prob lemi di Beta ""' nei confronL i del bersaglio, dal raggiung im ento eli posizioni ili o meno favo revoli su l "ce rchio di la n cio" e quindi dalla necessità eli tragitti ad eleva ta velocità per portarsi in pos izione pe r l'anacco da esegui rs i spesso sotto il tiro avversario. In al tre paro le , l' adoz ione del missile poteva portare a riconside rare il problema della va lidit à stessa delle a lt issime veloc ità delle F.P.H. spesso ottenute a scapito d i a lt re ca ratteristiche egua lmente importanti. Menl re il m ondo naval e occidentale ded icava maggiormente la propria attenzione a ll a rea li zzazione di a rm i teleguidate in funz ione .sop rattutto ant iaerea, l'Un ione Sovietica, le cu i fo rze nava li eli superfic ie erano a que l tempo di g ran lunga meno nume rose d i q uelle occidentali, si dedicò in vece prioritariamente a ll a realizzazione di missi li supe rficie -supe rficie pe r l' impiego am in ave, tra i qua li uno con cara tteri s tiche dimensionali e eli peso aclane all' imbarco su unirà veloci costiere . Il risulta to fu il noto SS - N- 2A ("Styx" in cod ice NATO), che venne m esso a punto nella seconda metà degli anni Cinquanta. Si tra tt ava eli un'a rma subsonica, pesante a l lancio circa 2200 kg, di concezione re lativamente semp lice, s ia per quanto ri guarda la p ropulsione (booster più motore di crociera a razzo a limentato da combust ib ili liqu idi), sia per il s istema di guida ( teleguida più autoguida finale a ragg i infraross i) , dotata d i accettabile precisione e con gi ttata nell'ordine delle 25 miglia . Come l'arm a fu d is pon ib ile ven n e rapidamente creato un idoneo ve ttore adattando allo sco po numerosi scafi di motos ilu ran ti t ipo "P 6'' . Denominate convenz ionalmente ''Komar" nell 'amb it o NATO , esse furono le prim e motovedette lanciamissi li (f P.B - G., Fas t Patl·ol Boat-Guiclcd m iss il e) c furono rese operative intorno a l 1958-59.

Alle ''Komar", dotate d i due "Styx", meno eli due ann i dopo segui rono le "Osa'', unità progettate appositamente come lanc iam iss ili e in grado di trasporta re quattro "Styx''. L'apparizione di queste un ità, el i cu i nume rosi esemp lari cominc iarc)J1o po co dopo ad essere cedu ti clall'URSS a paesi satell iti e / o alleati , ri sveg liò l'i nt eresse deg li amb ienti navali occidentali, sebbene permanessero dei dubbi , rivclalisi po i in huona part e ing i us tifi cati, sulla effettiva efficienza , pericolosità e precisione di un 'a rma , come lo 'Styx'', attorno alla quale erano state costruite le F.P .B.-G. sovietiche.

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Negli

anni che avevano preceduto l'entr ata in serv iz io clcllc pr i me molomissilistiche, l'unità veloce cost iera stava infatti attraversando un periodo in cui esistevano g rossi inter rogativi sulle sue reali possibilità operative, sop ra ttutt o nel quad ro di un eve ntual e confli tto a carattere generale, e questo nonostante il cont inuo m iglioramento de lle sue prestaz ioni der ivant i da llo sviluppo delle applicaz ioni de ll e turbin e a gas, montate da so le o i n accopp iamento/ a lternat iva con motori e dall'adozione di p iù effic ient i tip i eli carena

Quanto a questi ultimi, si trattava generalmente di miglioramenti a perfez ionamenti di tipi già esistenti di carene plananti, semiplananti o norma li. Gli svilupp i più interessanti ed innovativi furono ottenuti nel campo de lle semi.plananti con app li cazioni in campo m ili rare d i ca rene di imbarcazioni sp01tive quali i tipi ''Ray Hunt'' e "Tramontana", in cu i, media nte l'adoz ione d i speciali accorgim enti (se ri e di piccoli spigoli supplementa ri d isposti longirudinalmente) potevano esse re ottenuLi buoni risu ltati di ve loc ità anche in cond izioni el i mare sino ad a ll ora ritenute proibitive per carene d i que l tipo. Lo s tesso potenz iale rappresentato da un eventua le componente missi li sL ica dell'armamento delle f.P.B. e ra tenuto i n li m it a ta cons id erazione nel mondo occidentale, in quanto risu lt ava, ed era in pane vero, che il corretto impiego eli un'arma come lo "Styx" imponeva non poche limitaz ioni opera ti ve (stabi lit à eli rotta, mare m aneggevo le ecc.). Le prestazioni degli aerei d'attacco e la provata vulnerab ili tà de ll e p icco le unirà a questo ti po di offesa, lim ita va le loro possibilità operat i ve alle so le ore notturne durante le qua li g li attacçh i aerei potevano esse re meno efficac i. D'a ltra parre era co mune convinzione che il continuo sv ilu ppo delle appa recchiature e lettroniche el i scopc rra, di inter cenaz ionc, di d isturbo c per la direzione ciel tiro avrebbero consent ito alle nav i eli supe rficie una efficace di fesa e notevoli possib ili tà eli interdiz ione nei confronti degli at tacchi delle F.P .B.

Nonos tante, dalla Corea in poi, il mondo assistesse ciclicamente a ll o sviluppars i eli confl itti a cara ttere limitato in cui le grandi potenze venivano clirerramente o indirettame nre co involte, le marine occidenta li continuavano a rivolgere la loro preparaz ione soprattutto ve rs o un tip o d i co n fl itto a carattere generale e quindi nucleare. Per quanto si riferisce a ll a difesa dag li attacc h i de ll e piccole un ità veloci, anche l'a rmamento convenz ionale delle navi maggiori risentì del p re sunto ca lo di importanza della loro pe ri colos ità: scompa rve ro buona pa tte delle a rt ig li erie antiaeree impi egab ili anche contro bersagli nava li ve loc i, lasciando il posto in modo sempre pii:1 mass iccio a s istem i missi listi ci eli tipo superficie -a ria , sia a lungo che a co110 c med io ra gg io.

Per il comrasro alle nuove motomissi li s ti che sov iet iche, le marine occidentali intensificarono l' addes tra m ento degli aere i d'attacco contro bersagli ve loci eli su p erficie sia di giorno s ia di notte e cominc iarono acl orientarsi per il loro contrasto ve rso i l mezzo nava le che sembrava più idoneo : la motocannoniera veloce.

(17) l ùut:! p ri nc ipal i tipi di apparati motori misti. impi egati "u unità ve loci <.:Oslit:!re, :.ono:

- CODAG (COmb i ncd Diesel Ancl Gas tu rb i nes): combinazione eli motori Diesel c turbine a gas. i n cui i Diesel possono essere impiegati eia soli pe r la \'elocità ùi c rociera e i ns iemt:! ;dle turbine a gas per gli "punti alle massi me ve l o c i tà;

- CODOG (COmbined Diesel Or Gas rurbine): (·omhinazione di motori Diesel c turbine a gas. in cu i general me nt e i D i esel sono usat i pe r la "elocitù eli croc i era e le turb i ne a gas per la vclocit:ì massima.

l sistemi omogenei di sole lllrbine a gas vengono i nvect:! norma l men te così designati:

- COGAG (COm hi ned A n ù Gas lllrhines): comb i nazione d i turbine a ga" eventua l mentt:! di varia potenza che operano tune contemporaneamente per fornire la massima velocità;

- COGOG (COmb in ed Gas Or Gas tur h incs): combinazione ùi turb i ne :l ga, ù i di,·ersa potenza, in cui q u e ll e el i minor potenza sono us<tte solo per la velocità eli crociera. mentre le alt re ent rano in funzione per dare la massima ' 'el ocit:'l.

Tra i due. i l sbtema omoge neo p i ù diffuso sulle f . PJ3 . è senz 'ahro il COGAG.

Prof.tlo e piano delle ordinate di carene semi-plananti; s opra carena tipo " Ray Hunt ", sotto carena tipo "Tramontana "

7 c qp. 40

Una <:oppia di motomissilistkhe sovietiche in naviga7ione nel1977. In primo piano un'ruùtà cL'ISSe "Osa" 1• serie, <:on il contetùtore prodiero di dritta in posizione aperta; in se<:on<lo piano un'wùtà classe "Komar", i (."\li (.'Qntenitori dei mL'>sili erano privi di portello di (Foto TASS)

La motocannoniera statunitense Dejtance della classe "Asheville " ormeggiata a Venezia nell ' agosto 1971 , accanto ad un ' unità gem e lla, la Surprise. (Foto Molinari/Collezione Gay)

Le F.P .B.-G. sov iet iche disponevano el i un armamento balistico difens ivo lim itato a due o quanro m it rag liere eli piccolo calibro, decisamente insu fficienti a sostenere uno scont ro con unità simi lari armate con mit ragliere pesanti o cannon i au tomatici da 57 o 76 mm. Nello stesso tem po la velocità, la manovrabi li tà c le r idotte dimensioni di una m otocannon ie ra cost ituivano una suffic icnrc garanzia di s icurezza ne i co nfronti del le presum ibili ca ratterist iche di prec isione de ll e telearm i imbarcate su lle F.P.B.-G.

S i arrivò così, ve rso la metù degli ann i Sessant a , alla realizzazione in ca mpo occ id entale el i alcuni prototipi e se r ie di mo tocannon iere ve loci, tra cui le '' Lampo ·· c le "Freccia'' ital iane, le "S torm" norvegesi, le "Asheville" statu ni te nsi ecc ; tutte unità che, seb bene in alcuni casi fos sero dotate anche di si lur i e p o i anche di missili , erano a prem inen te ''vocazione" cannonie ra, pe r l' im p iego co ntro le F.P.B .-G. ello stesso tempo venne ro avv iati s tudi ed es perim e nt i pe r realizzare dei tipi di missili imbarcabili su lle F.P.B., s ia pe r la d ifesa dalle "Osa" c

4 1

da l k ··Komar"·. :;ia per l'attan:o a navi di :;uperficie, para ll e l amente al notevole i ncremento del numero l' dell'importanza delle unità navali che la Marina '>0\ 'ietica sw, a iniziando ad allineare in quegli anni.

Mentre tali studi erano in con o, \ erificò un a\ ven i mento che ebbe risonanza nel mondo nava t e: l'affondamento de l vecchio cacciatorpeclinicre israeliano FJa/b- un'unità ex britannica tipo ··z" del 19·tt - a\Tenuto il 21 ottobre 1967 a ci rca 30 m ig li a al l argo di Porto Sa i d ad o p era di "Strx" SS-N - 2A lanciat i da due F.P.B.-G. egiziane tipo Komar".

Si trnnav:1 clcl l:l p r i m a \O lta che un'unità d i supe rfi cie venh·a affondata con il lancio di missili: due armi J'a,-c,·ano colpita al centro in rapida intorno al k 17 :30 e l a nave era r imasta immobi li zza t a e con un vasto i n<:end io a bordo. Dato l'ott i mo stato del mare e le buone condizioni di galleggiabilità dello scalo, l'equipaggio dell' E!alb iniziò a circoscrivere l'incendio e sarebbe probabi lmente riuscito nell' i nwnto di domarlo. salvando così l'unità. '>e alle 19.30 un wrzo ile non colpito il caccia a poppa prO\ ocandone il rapido affondamento. Mezz'ora dopo un quarto m issile esplode, a in mare a poca distanza dai '>UpeNiti prO\ ' OGtndo altre ,·inime.

G li "S t yx" e ra n o srati lanciati da dul' un it:ì egiz i ane che si erano tenute tanto sonoco'>ta da non e">sere rile, att' dai radar, in ,·erità non partkolarmcnte sticati, de l l ' Hlath, che swva svolgendo una nor male m issione d i pa tr ugliamen lo. Si trauava comunque della dimostrazione pratica della pericolosità e delle buone pos:-..ibilitù operative delle f.P.B. -G. n onché della sufficien te prec is ione del p i ù diffu:-..o anLimn c sm ictico. Circa l'efficacia dell'arma i.· pur \ero che erano stati nece:-..sari tre missili per affondare un ' unitù di poco meno di 2000 tonnellate, ma l' ra sww suflkientc il pr i mo pt>r metterla fuori combattimento L'evento - che sarà ricordato nella storia na, ale come il primo scontro tra na\ i corazzate ad IIampton l{oads nel 1862 o come l'affondamento eli tre incrociatori corazzati britannici ad opera di un nd 191'-l - :-..uscito non poche preoccupazio -

11 ca cciatorpediniere israeliano Elatb a Malta alc uni anni prima dd suo affondamento , avvenuto il21 ottobre 1967 ad operd di m o tovedcne lanclamiss iU cgù.ianc. (Foto A. Pavia)

l danni provoçati dall'esplosione di u n miss il e francese "Exocet" lanciato co ntro U vecchio cacc lajnureguiiJerry us atO come be rsaglio.

ni n eg li navali occidentali e con tribuì a dare nuovo impulso agli :-.tudi già in co rso p l' r la realizzazione di missili per l' impiego antinave. Tra il 1966 ed il 1971 furono res i operativi ben cinque tipi di arm i: dal piccolo "SS - 12 M " fi loguiclato di progettaz ione francese, al più sofisticato Killer' ' dal '·Gahriel" israeliano al " Pengu i n '' norvegese. per arr i vare po co dopo ai pill grandi " Harpoon " statunite nse , 'E xocet " francese e "O t oma t' ' itala- francese.

Si tratta\ a d i una gamma di armi di buone prestazioni, superiori a quelle degli <.he. 'ia \'ia migliomte, :-.ono ancora oggi quasi tutte in :-.en izio.

PRII'iC IPAU CARA'JTE RISTI CHE DI ALCUNI MlS I U SlJI>ERFIC I E·S UPERFI C ffi IM P IEGATI DA F.P.B. E F.A.C.

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t\O'IT

l l ) Primo t ipo di mi,sik imhart·a1o '" · 1\onur· 1.' "O,.t''; :.S-r\-111 ad ah 111 '"" il io da l 196 1: a u u ak N 2C o" \J Il c l l Pll'lOio mi-,..,i lc fìloguidato c.h d.._·ra' .1/IOnl' 1ntlxan.:aLO !')ulle F P H. l w "l.'''l' di costn•zione hnt lllOI < l o '"''1one Mk. l ":-<emu1o ;, ,IJI,t ''"ltll111.t d.tlla '"''ione mtghor.ou 2 "\ uk. tno .1 int'rziale <' gtud.t ,tlli\J ftn.til' c l ) lrnh.n<.._llo 'ulle F .:\ C t<.,fJtth.tn(.:' c:c.l '-''Jlnrt.llo tn nunH:ru... i P.ae-.,i Prodoun nt:llc.: H·r,iuni \fk. 1, Mk. 3 c.: \tk -t _.nn '''h·ml th guida

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A partire dalla seconda m età degli anni Sessanta, imorno o queste arm i le varie marine hanno cominciato a sviluppa re un nuovo tipo eli unità veloce, con spiccata vocazione offensiva, le cui caratteristiche dimensionali e prestazioni tendono a farne semp re p i LJ de l k piccole unità da combattimento atte ad operare anche al l argo delle coste sop rattutto i n funzione antinave.

General mente dotate eli sc afi meta l lici a carena normale con dislocamenti nell'ordine delle 250/ 300 tonnellate c velocità di 36/ 40 nodi, dotate di un armamento balistico che le rende idonee non solo al co ntrasto ad unità similari ma che consente loro anche una credibile capacità di difesa co ntra erea c antim i ssil e, hanno assunta la più rispondente classificazione di Fast Attack Crafts (F.A C.) o mezz i veloci da combattimento (o d'atwcco).

Tra le p i ù rappresentative realizzazioni di questo nuovo tipo di unità sono le var i e version i del modello franco-tedesco "La Combattante" diffuso in molte marine, le tedesche dei tipi "S 143" c "S 1tl8'', le "Sp ica Il" svedesi, l e "Saar" (modelli 2, 3, 4 e !t 'h ) israelian e , il prototipo Saettia ('· private ventu r e" della Fincantieri) ccc., per arrivare alle co r veue veloci lanciamissil i dei tipi sovietici "Nanuchka" e "Taranwl'', che hanno costituito il primo tenrativo di piccola unità da combattimento veloce ed autonoma, in grado di svolgere anche missioni d'altura e dotata eli m issil i a.a. per l'autodifesa.

Gli aliscafi, usciti dalla seconda guerra mondial e come mezzi puramente sperimentali, a partire dalla fine degli anni Cinquanta prima in campo civile e quindi in campo militare, hanno fano registrare una progressiva affermazione sino a diventare pienamente operativi <di'inizio degli anni Scnanta , con unità capac i el i svi l uppare velocità massime superiori a 50 nodi.

l n occicleme l e costruzioni militari si sono soprattutto orientate verso g l i al i scafi del tipo a controllata (a li completamente immerse) mentre l'Unione Sovietica quasi sempre preferì unit à del tipo a stab ilità spontanea (a l i intersecanti la superfici e del mare).

Rispetto alle prime , le seconde sono imbarcazion i di costmzionc e conduzione piLI semplici. più robuste c meno costose, ma che risentono notevolmente dello stato del mare con forti movimenti di rollio o beccheggio.

Vista di fronte e schema prospettico di tipi di aliscafo: sopra aliscafo ad ala completamente immersa (a stabilità controllata), sotto ad ala intersecante (a s tabilità spontanea).

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Tre dei c inque diversi hove rcraft di c ui s i d o tò l a Ma rina britannica n e gli anni Se ttan ta , per s perim e ntare con un appos ito r e p a rto , b as ato a Lee-on Sol e n t, l e poss ibili tà operative di questo tipo di m ezzi. In p r imo pian o un ' unità tipo SRN -6 , al cen tro utt BHN-7 c in fo ndo un Vf-2 Tutte ques t m e-a i fu ron o radia ti n e l co rso degli anni Ottanta (Co Uczi o n e Gay)

Gli sca n a sta bi l ità controlbt;J. mo lto p iù co:-. tosi c sofis ticati , consentono invece di svilu ppare alte velocitù (ol tre 40 nodi) and1l' con mare mosso. conserYanùo buone caratteri:-. ti che di piatwfom1a per l"impiego delle anni (cannoni. mitragliere e rni:-.-'> il i)

Tra gli ali:-,calì da combattimento i tipi più rappresentati\- i '>Ono costituiti dagli staruniten:-,i '" Pegasus '" e ·Flagstaff r <realizzato per I sraele). dall'italiano ··sparviero'". dai '>0' ietici rchcla". '"Turya". ''1\l,ltka .. e ··\fura, ·ey·· e dal cine!-.e '" llu chuan'".

Sehht>ne si trani di un veicolo che ha caratte ristiche generali molro più simili al mezzo aereo che non a quello na' aie, va ricordato che , ·er.'>o la fine degli anni Ci nqu anta venne rea lizzato in Gran Bretagna il primo h ove rc raft, o mezzo a cusc i no d ' aria, opera ti vo.

Mediante l'impiego di potenti ge tti d'ar i a direui verso il basso e trattenuti da apposite ·gonne " in gomma clisposw imorno allo scafo. a p ianta quadrata o renangolare. l'hovercraft riesce a solle' arsi comple tamente e a procedere a elevatissime velocitù. spinto da eliche aert>e. indifferemememe sia sulla :-,uperficie dell'acqua, sia su spiagge o paludi.

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Il mezzo, che ha avuto larga di f fusio n e in campo c i vi le per i b r evi co l legam<:>nti veloci, in campo mi l itare è i mp iegato sop rattutto pe r il panugliamento costiero c fluvia l e e come mezzo di trasporto veloce di uomini e mezzi per operazioni anfibie.

Dopo a,·cr illustrato i criteri d ' impiego c le caraueristiche generali dell"unitù , eloce d ' anacco dalla fine della seconda guerra mondiale acl oggi, esaminiamo ora la sua evoluzione tccni<:o-operativa presso le singole Nazioni.

Dran B r etag n a

Con la f i ne de l secondo conllino mon diale, l a maggior parte delle unitù cos truite durante la guerm 'en nero poste i n disarmo e successivamente radiate: solo poche .\I.T.B. e dei tipi più recenti. riclassificare F.P.B rimasero in -.en izio per qualche anno. Alcune decine eli J\I.L. furono invece trasformate in dragamine costieri.

J\lel 19<t7. iniziarono in Gran Bretagna gli esperimenti per l'impiego a bordo di f.P.B. di un apparato motore a turbina a gas. MGB 2009, un'un it à cos t ruita nel periodo be lli co da i cantieri Champer & Nicholson, venne insta l lata u n a t urbina a gas, prodolla da ll a Metropolitan Vic k e r s, d e ll a p otenza d i circa 2500 hp.

l r isulrati furono incoraggianti c la Royal Navy decise d i dare ulteri ore sviluppo e impulso agli studi e agli esperimenti in tale campo. Nello stesso tempo, però, , ennero a\' \'Ìati studi intesi ad onenere un tipo di F.P.B. convenzionale, in auesa dei risultati delle speri111entazioni in corso • acqucro così le F.P.B. della classe "Gay... unità con scafo a spigolo, lunghe 75 piedi cd equipaggiate con motori a scoppio Packard. Ad armamento convertib i le, c-.sc disl ocavano circa 65 tonnellate i n carico massimo e avevano u n a velocità intorno ai -.o nodi. Dodici unitù d i q u esta classe entra rono i n servizi o t r a i l1 953 ed i l 1954.

Da ll e "Gay" deri va ro n o le dici an n ove F.P B de ll a classe "Dark", la cui p r ima unitù fu varata nel gennaio 195·J.

l.'lMGB2009 ( exMGB5559), prima unltà veloce costie ra britannica dotata a s <:o po s pe rimentale dl apparato moto re a turbina a gas nel lug lio 1948

La Grey Goose (ex SGB 9), l' ultima rim asta d e ll e S. G B cos truit e durant e la seconda guerra mondiale, c he t ra il 1952 e il 1954 venne dotata di un appara to m o to r e a n.rbina a gas , co n il quale svo lse tre anni di s pcrim e ntazioni e co llaudi con ottimi risu ltati ; l' unità è ripresa nel 1956.

Simili alle prl'Cl'duri pl'r quanto riguarda,·a le e la forma di caremi , ultime l'rano pl'rò l'quipaggiate con motori Diesel, eloci apier Deltic da oltre 2'>00 hp cia'>cuno l' raggiungl'vano \Tlocità nell'ordine dei 1'"' nodi L'armamento ddle "Dark". di tipo com enihile. comprcndc, a gcnl'ralrnente un cannonl' da l l 1 111111 l'd una 111itraglicra da 40 mm nella motocannoniera, e una mitraglil'ra da 111111 c due tubi lancias i luri da '>33 mn t nella Yersione motosilurantc.

Le u l t im e unitù di questa dasSL' l'ntrarono in servi zio nel l 957; tutte le "Gay·· furono wdiate en tro il mentn: le ultime "Dark" rimasero in serv izio fìno alla prima metà degli anni Se ttanta. T ra il 19'>'> cd ill9S7. furono costru ite i n Gran Bretagna altre otto F P.B. t ipo "Dark" per conto el i altre na7. ion i e, precisamente , c inque per la Birmania 205), due per la rinlancl ia (l 'asoma 7-2) e una pe r il Giappone.

1\lentre procedeva la costruzione eli questi t ipi di unità di transiz ione, b Royal avy proseguiva con g li esperim enti con F.P.B. dorare eli appa rato motore a turbina a gas.

:-.lei 19'>.3 l'ntrarono in i prototipi sperimentali Bo/d Pio11eer e 8old Pathji11der. ambedue equipaggiati con due turbine a gas .\letrO\ ick G.2 da circa 3000 hp e con due motori Dil'sd :-.Japicr Deltic.

Le due unitii. come e differivano essenzialmente per il materiale di < : o-.truzione dello '>Cafo e per la forma della carena: la Bo/d Pioneer a, e, a scafo in legno c carena a '>pigolo. la Bo/d Pathjìnder era im ece co struita in metallo e dot.tla di una carena di tipo a forme !ondeggianti. Con un dislocamento di circa 1.30 l 10 tonnellate le due unità raggiun'>ero , elocitù nell'ordine dci 10 t3 nodi.

La Royal l\;n y dfenuò una lunga serie di prove comparat i ve. intese soprattuno ad onenere un preciso orientamento rendimento dei due d iversi tipi di carena e di costruzione. !.e due "Bo ld " vennero modificate nel 195'> c, assolto il loro comp ito eli unitù spe ri ml'nta l i, furono radiate nei primi anni Sessanta. Nel 19S!J, ini z iò le prove in mare un'a ltra unità sperimentale equipaggiata con turbine a gas. Si trattava de l la Grey Goose (ex SGB 9), unico ese mplare rim asto de l l e Stea m Ct Jn B oats cos t ru i te durante la guerra che, tra i l 1952 c i l l 95<i,

era Malo completamente rimodernaro ed equipaggiato con un apparato motore a turbine a gas Rolls Royce R.M. 60 della potenza d i circa 12 000 hp.

La G<x>se svolse, con ottimi risultati, una lunga serie di prm c e venne radiata nel 1957.

Nello anno furono impostate presso i Cantieri Vosper di Portsmourh due unità ad armamento convertib i le, equipaggiare con tre t urbine a gas Bristol Si ddeley Proteus da 4250 hp c i ascu n a. Denominate Hral'e Borderer c Brat•e Swo rdsman, esse entra rono in se rvi zi o n el 1960.

Co n un dislocamenro a pien o carico di 11 4 tonnellate, raggiunsero all e prov e ve l ocità massime nell'ordine elci 54 n od i

Contrari am e nte a rune le p r ecedenti F.P.B. equ i pagg iate con turb ine a gas, l e " Brav e" era n o pri ve di fumaiolo e l o scari co dei gas combust i avven i va auraverso tre condouc che ter minavano sullo specchio di poppa. TI tipo d i carena ado ttato era quello a spigo lo, con forme molto stc llate de l la zona prodiera. l)articolarmenre basso risultava il rapporto tra la l unghezza (:30,1 m) e la l arghezza (7,8 m), otti me le qualità nautiche e la manovrabilità.

L'armamento, di tipo conve rtibile, era articolato su mitragliere da •IO 70 mm lanciasiluri ad impubo laterale per armi da 533 mmc selle laterali per la posa di mine da fondo. c consentiva clh·erse combinazioni a degli impieghi 0-40/70 e 1 ls .: 2- 10 70 e 2 b.; 1-40 70 e 8 mine da fondo ecc.).

la Bra l'e Bot·derer, del tipo e n tr.ila in servizio ne lt 960. L' unità, ad annamcnto co nYe rtibile, appare armata co n due mitragliere da 4on o mm e due lancias iluri da 533 mm

4H

Viste es te rne e sc h ema d e lle o rdinat e ( fuori scala) d e ll e F.P.B. britanniche d ella classe • Brave". n disegno mostra la versio n e s ilurante d e ll ' armamento , co mpos to da quauro lanci as Uuri da 533 mm e una mitraglicra d a 40/70; la posi2ione dell ' a rm a poppicra da 40/70, iJ cui imbarco comportava lo s barco dci du e lanciasiJuri a poppavia della plancia, è segnata in tratteggio. (Scal a l :200)

Le ··Brave" erano considerate all"epoca tra le migliori F.P.B. frJ quelle in servizio nelle marine di tutto il mondo. pur continuando a rimanere dci prototipi, in quanto la Royal avy non pron·ide alla loro riproduzione in una più numerosa serie di unità. furono radiate nei primi anni Seuanta.

contemporaneament e al le ··nrave", la Vosper realizzò come "private venture" un proprio tipo di F.P.B., l a Ferocity, che ouenne brillanti prestazion i. Simi le alle "B rav e", ma l eggerm ente p i ù piccola cd equ i paggiata co n due turbi n e a gas Proteus, la Ferocity poteva portare lo armamento ad una ve locità solo di poco inferiore (50 nodi).

l tipi "Brave" e "Ferocity" furono riprodotti dalla Vosper in numerosi esemplari per conto di altre nazioni tra cui la Germania Federale. la Danimarca , la Malaysia e la Libia.

Nel 1969 la Vospcr-Thornycroft Ltd. costruì come private venture" un'unità che poteva essere considerata un in grand im ento delle precedenti "BraveFerociry". Denominata Tenacity, venne acquistata dalla Ro ya l Navy nel 1972 e se r vì p<:.:r al cun i anni i mpiegata soprattutto in espe rimenti e mis si o ni di vigilanza pesca.

La f'ellacity, radiata nel1985, non ha avuto seguito, mentre, ne l 1969-70, l a Royal Navy ordinò la costruzione d i tre "Brave·· modificate, senza armamento. da impiegare esclusivamente per compili addestrativi. Denominate Scimitar, Cutlass e Sabre queste tre unità rimasero in serviLio sino al 1984.

Dalla fine d ella seconda guerra mondiale venne costn•ito in Gran Bretagna un solo tipo di unità su l genere delle M.L.: si trattò delle motovedcue a.s. (Seward Dcfenc:c Boat) della c lasse "ford" emrate in servizio a partire dal 1954 e

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l.a F.P.B britannicaScimitm· , fotografata poco d o p o l 'e ntrata in servizio , era una dcUc tre unità del tipo " Brave " costruite agli inizi degli anni Settanta, prive di armamento e utilizzate soprattutto a scopi (CoUezione Gay)

l.a F.P.B. britannica Tetwcity, costruita nel1 969 dalla Vosper TI1on1ycroft Ltd. su iniziativa pri vata e acquistata dalla Royal Navy ncl1 972. L'un i tà, ripresa il 29 novembre 1969, appena comple tata c con equipaggio civile a bordo, a ppare annata con un impianto bina to da 35 mm a prora e con quattro lanciatori per Jlli.o,:,ili "Sea Killer" Durante gli anni di attività con la Marina britannica. runJtà sbarcò l'annamento c venne dotata solamente di due mitragliere removibili di piccolo calibro, utiliz7.ate durante le missioni di vigilanza pesca, cui L'l Tettacfty VCIUle d es tinata.

T f Q.;; '- .

U prototipo di m o tos ilurante T 201, realizzato daUa Marina svedese nel1 951 , ma rimasto serua seguilo.

dotate di moderne armi a.!>. per la caccia ai :-.ommergihili in acque costiere. Con un dislocamento di circa 1.20 tonnellare. le "Ford" a\ evano una \elocità di circa lS nodi; !>Ono state radiare nei primi anni Orranta.

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Dopo la realizzazione delle undici unita della serie T 21+31. costruite su progetto italiano nel 19-Jl 1:$. la Marina !>vedese non intrapre!>e la costruzione eli nuove unità ve l oci cost iere sino al la fine deg l i ann i Quaranta. Fu infatti solamente nel 19';0 che venne messa in ca ntiere una nuova seri e di nove mo tos iluranti (T 32740) da 23 mcrri eli lunghena c con un d is l ocamento a pieno car ico di circa 42 ronnellate, c.lerivaw dalle pren:denti. Si rranava di unirà con ..,cafo inrerameme metallico , dotare di carena a !>pigolo ad uno scalino ed equipaggiate con tre motori a !>Coppio !sona Fraschini tipo ASi\ l lS -1, sm ralimentati. da l ';00 hp ciascuno. Armate con due tubi lanciasiluri da '1.33 mm. una mitragliera da •10 mm ed un lanciarazzi illu min ante, <.::-se raggiungevano velocità n ell'ord i ne dei lt5/ 47 nodi. Ndlo stesso 19'10, iniz iaro n o in Svezi:1 i pri mi prat ic i C!>per i rnenti per l'imp i ego di turhine a gas su unità veloc i coMien..•. T 3. una motosilurantc Vosper costruita nel 1939 cci equipaggiata con due motori a scoppio ASJ\1 1H3. ,·enne installata una turbina a gas di costruzione s, edesc c.Ia circa 2500 hp di potenza.

Gli cspcrimemi, protrattisi per un certo periodo, clencro risulrari soddisfacenti; la velocità massima fu sensibilme nte :-.upcriore ai 40 nodi.

Nel 1951, venne: intrapresa la realizzazione di due inrerl'ssanti prototip i, designali 'J'JOI e T 201. di caraner ist iche assa i diverse tra loro.

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la ..,econda era un'unitù di piccole dimen!>ioni. con scafo in legno eli rapida e semplice costruzione e di pre<>tazioni limitate, la prima era in\'ece un nuovo tipo di morosilurante , di grandi dimensioni, idoneo all'impiego ad alta velocit à in cond i zioni me t eorol ogiche avverse e al largo de l le cos t e

La T 20 1 costruita dai Cant ieri F isksatra, aveva una l unghezza m assi m a d i 16 metri e, con un dislocamento di circa 16 tonnellau::, raggiungeva una veloc ità massima intorno ai -tO nodi. L'apparato motore era costituito da un solo motore a scoppio tipo 18-t da 1500 hp , e l'armamento '>i articola,·a su due tubi lancia!>iluri da 533 mm e quanro mitragliere da 8 mm.

I l t i po "T 201" rapp r esentò un interessante tentativo eli costruzione "utility" nel ca m po delle motos i lu rant i , m:1 i risultati ottenu ti furono probabi l mente modesti, si cché esso rimase senza seguito.

11 tipo "T l 01" costituì inn:ce la base per l o !>Viluppo delle più moderne motosilur•.mti ..,, ed e!> i.

Esso era nato da una particolare esigenza operativa, derivante dalla tattica adottata dalla llotta svedese in quegli anni. che era basata sutrimpiego eli cosiddetti grupp i d'operazi one veloci e mobi l i - costitu i ti ognuno da un incrociatore e da cacciatorpedin iere- pe r i qua l i i l silu r o e ra una de l le armi pr i ncipa li Pe r concorre r e ai compiti a.;;segnati ai cacciatorped i niere, erano necessarie navi leggere e veloci con un forte armamento di siluri, le quali potessero seguire i gruppi di operazione in alto mare.

erano compiti ben di\'ersi da quelli ad allora affidati alle motosi l uranti. che consistevano generalmente nell'operare da sole o i n gruppi, indipendentemente dalle unità m aggiori , basando b loro azi one tattica sul l 'attacco i mp rovviso notturno, muovendos i ad alta e a breve d i stanza dal l a costa.

Il nuovo tipo eli unità dovc\'a quindi a\Tre caratteristiche ta l i da poter operare in alto mare e pcnnencre il mantenimento eli ,·elocitù elevare anche in condizionidi mare cosa, quest'ultima. che non era po..,!>ihile ottenere con gli scafi a spigolo sino ad allora impiegati in Svezia nella co..,truzione di motosiluranti.

l! lavoro di progetto venne allora indirizzato verso uno scafo a forme arrotonda te. con elevalo coefficiente di finezza e con un d isloca m ento relativamente al to. per consentire l'installaziom: di un apparato mmore el i potenza sufficiente acl ottenere una velocitù massima nell'ordine dei ' 10 nodi.

Il prototipo. la cui costruzione 'enne affidata all'Arsenale a\'ale di Karls Krona, fu varato nel 1950 e poté effettuare con esito po-.iti\ o le prime prove in mare nel corso dell ' anno succcssi,·o. La T 101. che nel frattempo era stata denominata Perseus, fu i n izia l mente equipaggia l a con tre motori Diese l-veloci Daimler-Benz MB 511 da 2500 hp, ma nel1953 vennero installati a bordo tre motori D i esel sper imentali di costruzione svedese. che tuttavia vennero ben presto sbarcati per gravi deficienze di funzionamento e ddiniti\'amente sostituiti con tre motori '>l H da .:3000 hp '" In tale occasione runitù 'enne sottopo<,ta ad alcuni lavori di tra!>formazione che comportarono. tra l'altro. reliminazione del fumaiolo c l'adozione di scarichi laterali, nonché la modifica de l le originarie installazion i della planci a.

Con un disl ocamento a pieno ca r ico d i ci rca 170 tonnellate ed una potenza compless i va dell'apparato motore d i 9000 hp, la Perseus raggiunse al le prove una velocità massima di 39 nodi.

Di costruzione interamente metallica. lo risultò lungo m e largo 5,8 m: la caren.l, di tipo normale , era in un certo senso ispirata a quella delle

( 18l l motori Die:.el-\ do<:i th t'O'>lruzione sveae-,e '>pt'rimemall ;,ulla Perse/l.\ erano dd tipo a pt:.toni affat n.Hi" di 2500 3000 hp dì potenza con tur i cui pnm1 tollaudt '>perimemali erano iniziati rres.-;o i Gola,erken sin dal 19 1•1. Per d i ffico lt à i mr revisll', sorte nel cor!>O dd l e rrove al banco, il mowrc dovette essere sottoroMo ad una lunga .-cric di modi fìche la cui e.,ewtione ritardò "en'>ihilmcntc l'mMallazione a bordo. Tuna\'ia, num·e ddicicnzc emerse con l'impaego ,uiJa Perseus. nm-agltarono l'abbandono defìnttavo del progeuo nd 19')l{

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Vaste esterne c piano d c Uc o rdinate della F.P.B. svedese Ple}lld, della cla.ssc "T 10r. nel 1957. (Scala 1:200)

Schnellboow della -.econda guerra mondiale. ma con sezioni procliere molto più stellate. L'armamento consiste, a in due: comple:,:,i singoli da <JO 70 mm con punteria centralizzata , quattro tubi lanci.t:,iluri da 533 mm. tre lanciarazzi illuminanti, di cui uno a poppa e due ai lati della plancia. Eccellenti risultarono le qua lità ma rine di questo nuovo tipo di unità.

Tra i l 1954 ed il 1960, c:ntrarono in servizio nella Ma r ina svedese altre un dici F.P.B. del tipo "T 101" f'l' 102+112). Esse furono p e rò cos trui te in Germ ania, pr esso i Can ti e ri Ll'1r:,scn, per ragioni d i m inor costo e d i più rapida consegna.

Le "T 102" differivano da ll a Perseus per alcuni p a1 t i co lari cost ruttivi e per di se i t ub i la ncia siluri da 533 mm in luogo di quatt ro.

Si tratt ava d i F.P. 13 . molto marine, v d oci e b e ne armate, tra le m i gl ior i ad apparato motore co n venzio n ale allora in serv i z io nelle varie m a rin e. A prev a l e nte impiego silu r ante, i l l oro armamento permetteva. tuttavia, una ce rta for m a di conve rtibilit à per l ' impiego co m e motocannoniere o co m e p osa mine - ve loci.

Mentre procedeva l a n:alizzazione delle grosse unità a carena t onda, l a Marina svede:,e provvide alla costruzione di un'a l tra se ri e eli sed ici piccole motosiluranri a scafo metallico con carena a spigolo senza grad ini (T41+56J. Il prototipo della serie (T 1 l J entrò in servizio nel 1952 e scn·ì da banco di prova per le successive unità, che risultarono leggerml'ntl' modificate e che furono approntate tra ill95--I ed il 1957.

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l1l F.P.B. PQ/aris, d e lla Marina svedese, una delle unità del tipo "T l 02 ", rip resa in navigazione priva dci mbi poppieri.

La motosilurante sved ese T 42, d ella serie T 41+56, com pletata a metà degli anni Cinquanta.

(19) La T 48. equipaggiata i n via :-perimcntak con tre motori a scoppio ASM !S'i CRM. ad iniezione. da lHOO hp u na cit:l mas"ima d i circa 50 nodi.

Der ivate dalla ser ie T :)2740. eli cu i conservavano le dimensioni , il ti po di apparato motore c d i a rmamento, esse raggiunsero alle prove ve locità nel l' o rdine dc i 43 nodi , contro i 45 / 47 delle "T 32", ma risultarono sensib ilmente più ma rine per le migliori qualità nautiche de l tipo di carena adottato " 9 ' l programmi di nuove costruzioni de l 1962 e deg li ann i success ivi comprendevano una serie di dodici F P.B. di nuovo tipo ("T 121''), la cui pr ima un it à, denominata Spica, ent rò in serv izio nell'estate del 1966.

Tn linea d i mass ima, si trallava di una più moderna ve rsione delle F.P.B. de i tip i 'T 101 " c "T 102", cu i, tuttavia , erano s tate apportate notevoli varianti, soprattuno per quanto riguardava la forma della carena ed il tipo di appa rato moto re . La carena delle "Spica··, rispetto a quella delle "Perseus '', r isu ltò legge rm ente più corta e di maggiore larghezza, con poppa a sp igolo .

Il progetto clelia carena, derivato da quel lo delle note motos ilu ranti tedesche tipo 'Jaguar' ', fu acqu istato dai Cantier i U.irssen di Vcgcsack. Si venne così a verifica re una cur iosa situaz ione, de r ivante da l fano c h e il proge tt o stesso delle 'Jaguar" era sta to a suo tempo probabi lmente influenzato da quello del tipo ''T 101 " svedese -d i cu i la U.:trsscn aveva cos t ruito und ici esemplari (T 1027112) nel 1954-60- c quindi, in definit iva, le "Spica" potevano ritenersi un'indiretta derivaz ione delle "Perscus''.

Per ciò che si riferiva all'appara to motore, sul ti po ''T 12 1" venne adottato un s istema omogeneo (COGAG , COmb ined Gas And Gas turb ines) arl ico law su tre turbine a gas Bristol Siddeley Proteus da 4250 h p c iascuna. La ru rbina a gas Proteus , come pu re le eliche a passo var iabi le (tipo KaMcVa) che equipaggiavano le F.P.B tipo ''T 121" , furono a lungo spe r imentate a bordo di un'un ità del ti po T 101 ".

Con un d is locamento a pieno carico di circa 190 tonnellate ed una potenza comp less iva el i 12 750 hp, la !Jpica raggiunse alle prove veloc ità massime superiori ai 40 nod i Le pr inc ipa li d imension i dello scafo, interamente metallico, e rano : lunghezza fuori tutto 42,6 m. larghezza 7,30 m. l'armamento era nor m al m e n te composto da un impianto automatico Bofors a a. e a.n da 57 m m - sistemato a prora e asservito ad una centrale di punte ri a-rada r- da sei rubi lanciasi lur i, d isposti tre per lato , per a rm i da 533 mm , e da tre lanc iarazz i ill uminanti , sistema ti uno

Proftlo F.P.B. !>vedesi d e lla d asse "S p ica I " . (Scala 1 :200)
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L:! F A.C. svedese Halmstad, d e lla classe "Spica 0 ", ripresa il 28 maggio 1984; s i pu ò notare la tipica mim etizzazio n e a larghe clùazze poligonali di co lore diverso.

L:! prima d e lle unità sved esi della classe "Splca III ", la Stockbolm, an cor-d priva di parte dell'armamento. (Foto Bofors)

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La F.A.C. Kapartm, una dell e unità svedesi della classe "Hu gin " .

a proravia (ca libro 57 mm) e due sui lati della p lancia (calibro 10:$ mm). L' unità era anche dotata eli sis temazioni per la posa eli mine da fondo median te ferroguicle poppiere e, previo sbarco eli tutti o parte dei tubi lanciasi luri, poteva esse re impiegata come posamine ve loce.

Quindi, di fauo, la convertibilità dell'armamento consentiva l'ass unzione di due soli assetti, corrispondenti ai compiti di motocannoniera/motosi lurante e di posam ine ve loce.

TI tipo '·T 121'' (o "S pica T"), r iprodotto in 6 esemp lari (T 1217126), ne ll a seconda metà degli ann i Sessanta rapp resentò una b ri llante realizzazione ne l campo delle f.P.B., tanto da esse re rip rodotto a pochi a nni d i d istanza in una nuova serie eli do d ici unità d i ca rarrerist iche anco ra migliorate (t ipo "T 13 1", o ·'Sp ica 11'', T 1317 142). che sono anco ra oggi in se r vizio, arma te el i s ilu ri filoguidati e miss ili antinave SAAB "RBS 15".

Alle '·Spica l i", tra il 1982 e il 1984, segu irono due un it à eli un nuovo tipo, detto "Spica III". Si trattava di un ingrandimen to del modello base , in cu i il dislocamento pas sava dalle 230 tonnellate delle "S pica II" a ben 325 tonnellate, per raggiungere le 350 delle ulte rior i quatt ro unità, entrate in servizio tra il 1990 e il 1992. IJotate di otto lanciato ri-conten ito ri per m issi li ant in ave ''RBS 15 ", lunghe 48 metri e dotate di appa rato motor e a s istema CODOG (1 TAG + 2 D) , hanno una veloc ità massima di ci rca 32 nodi.

All'inizio degli anni Settanta, la Mar ina svedese aveva a ll o stu di o un nu ovo tipo di un ità veloce, detto "K 151'' , ca ratte rizzato, o ltre che dall a presenza di cannoni automatici e miss ili, di una leggera corazzatura . Lo stud io di tale tipo eli m o tocannoniera da 170 tonnellate, venne però abbandonato in favore della rea lizzazione di sed ici F.A.C. (classe "Hugin") derivate dal tipo norvegese '·Huak" e cos trui te in No rveg ia tra il l 977 e il 1982. Con un dislocamento di sole 120 tonnellate, le '' Hugin " sono a rm ate d i be n .sei mi ssil i ant inave ''Pengui n" e con un cannone automatico l1ofors da 50/70 mm; la loro velocità massima è nell'ordine dei 36 nodi.

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È in teressante osservare che, pa rallelamente all'armon ico sviluppo del naviglio , la Marina svedese creò negli anni Sessanta una vasta ed efficiente infrastruttura logist ico -operativa per l'impiego delle forze veloci costiere, comprendente, fra l'altro , anche numerosi ricoveri in caverna per la sosta, la riparazione ed il raddohbo delle unità

Germania Occidentale

Dopo la fine della seconda guerra mondia le, la costruzione di nuove unità del tipo mo tosilurante riprese presso i cantieri tedeschi solamente nel 1952.

In tale anno, la Polizia di Frontiera ordinò ai Cantieri Llirssen di Vegesack la cost ruz ione di tre un ità pressoché identiche alle Schnellboote tipo .. S 26" della seconda guer ra mondia le, ma prive di lancìasi luri, da impiegarsi come motovedette (classe "Stu rmmé)we"). All'o rd in az ione di 4ucste prime unità, che furono term inate entro il 1954, seguì quella di altre tre di uguali caratteristiche. Queste

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la Marina svedese realizzò negli ruuti Sessanta alcuni ricoveri in caverna per le sue unità veloci; l a Piejatl, d e Ua classe "T 102", è qui ripresa mentre attraversa il varco di ingresso di una di queste basi per dirigersi in mare aperto.

La motos ilurante tedesca Stun11m6we, d e lla classe "Silbermowe", che costituì il primo nucleo d1 unità di questo tipo d e lla Marina fede rale te d esca

ult i me, denominate S 1+3. vennero temporaneamente requisite dalla Marina britannica, che le restituì po i alla Germania nel 1956. Ass ieme alle tre "Stunnmowe", esse vennero riarmate come motos ilurant i con l'installazione d i due tub i lanciasiluri da 533 mm d i sposti in coperta al cenn·o, sui due lati , e cost itu i rono il p rim o nucleo di un ità ve loci costiere della nuova Marina della Germania occidenta le (classe "Silberm<iwe'').

Nel 1957, da pa rte de lla Gran Bretagna vennero cedute alla nascente Bundesmarine due Schnellboote t ipo "S 26'' g ià preda d i guerra della Roya l Navy. Le due motosiluranti, denominare UWI 10 e [JW 17. fu rono c lassificate unità scuo la e come tali prestarono serviz io sino al1963-64.

Nel frat tempo, i Cantie ri Ll.irssen avevano approntato un interessante progetto, detto "1955'. dall 'anno in cu i fu te rm ina to , per un moderno tipo di F. P.B . da 140 tonnellate di d islocamento s tandard, 42,5 met r i eli lunghezza e 7 d i la rghezza

Ta le progetto era un logico sviluppo di quello delle famose "S 26 '' e delle successive "S ilbermowe" , ma, soprattutto per quanto s i riferisce allo studio delle fo r me eli ca rena e alla disposiz ione dell'armamento, era sta to anche i nfluenzato da quello delle motosiluranti svedesi tipo "T 101 ·· e 'T 102" , d i cui la Llirssen stava allora curando la cost ru z ione di una ser ie di undici un ità.

Con success ivi programm i, tra il 1956 e il 1968, ve nn ero costru ite per la Bundesmarine trenta motosilurant i ciel tipo ''1955 ', seg uite n egli anni dal 1960 al 1964 da alt re dieci unità di tipo mig li ora to, eletto "1960", di dimension i legge rmente maggiorate.

Le principal i d ifferenze estetiche tra i due t ipi consistevano essenzia lmente in alcune part ico lar ità delle sov rastrutture (profilo della plancia, alberetto d i supporto del radar ecc.) c delle d ive rse s istemaz ion i di co p erta.

La prima unità acl ent ra re in serviz io fu la motosi l urante]a!?uar, eia cu i prese il nome l' intera classe, che effettuò le p ri me prove in ma re nel 1957

Con un dislocamento a p ieno car ico el i c ir ca 185 tonnellate ed una potenza comp lessiva dell'apparato mo tore di 12 000 hp, le "Jaguar" ragg iungevano veloc ità massi m e nel l'ordine dei 42 nodi . L'apparato motore era art ico la to su quattro

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., La motosilurante del tipo "1960" della dasse nel maggio 1975. ( Foto Arra) La motosilurante germanica Tiger, della classe ")aguar", ripresa mentre transita nel Canale di Kicl; questa unità apparteneva al tipo " 1955"

Proftlo delle motosiluranti te desch e classe "Jaguac" e prof"tlo delle varianti alla planda e a ll e sistemaziotù poppiere della serie " 1960", o cL-.sse "Zobel " (Scala 1:200)

motori Diesel -veloci Dairnlcr-Benz MB 518 o Maybach a 20 cilindri, della potenza unitaria di 3000 hp, c iascuno ope rante !jU

L'armamento era composto da due mitrag liere da 40/ 70 mm e quattro tub i lanciasi luri da 533 mm, non brandeggiab ili, disposti sui lati, due al centro e due verso poppa. Era possibile una limitata forma di convertibilità dell 'armamento per l'imp iego delle unità come posaminc ve loci: in questo caso l'armamento consisteva in due mitrag liere da 40/ 70 mm , due tubi lanciasiluri da 533 mm e quattro o più mine el i fondo.

Oltre alle ottime prestazioni di velocità e autonomia, la princ ipa le prerogativa delle 'Jaguar·· cons i!jteva, soprattutto, nella possib ilità eli mantenere velocità anche molto e levate in condizion i di mare agitato, sia per le indovinate forme di carena, sia per l' ecceziona le robustezza costruttiva dello scafo.

Oltre alle quarama "Jaguar" costru ite per la Bundesmarinc, otto unità de llo stesso tipo furono realizzate dai Cantier i Uirssen per l'Indonesia , ne l 1959-60, e dieci per conto della Turchia , mentre quallro furono riprodotte su licenza in Spagna pe r conto del Cile. Nel 1975 tutte le unità della classe ·'Jaguar '' del tipo" 1955'' furono radiate dalla Marina Federale german ica c vendute alla Grec ia e alla Turchia .

Ne l maggio 1959, mentre proseguiva il p rog ramma di realizzazione delle grosse motosiluranti de l tipo "Jaguar", furono o rd inate a cantie ri norvegesi due motosiluranri de l tipo ''Nasty'' (vedi il paragrafo sulla Norvegia) che vennero consegnate ne l novembre dell'anno success ivo. Le due unità, denominate Hugin e Munin, furono a lu ngo sperimentare c, dopo qualche mese in riserva , nell'agosto 1964, furono cedute in prestito alla Turchia (classe "Dogan "), che le radiò nel1973.

Se m pre allo scopo di effe ttuare una serie di espe rimenti , nell 'agos to 1960 , la Bundesmarine ordinò la costruzione , p resso i Cant ie ri Vosper d i Portsmouth, eli una unira de l t ipo "Brave" e d i una del ti po "Ferocity ", con apparato motore a turbine a gas.

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Ambedue le F.P. B ., con:-egnate nel cor:,o del 1962, risulrarono leggennenre modificate ai prototipi origin ali britannici e furono denominate rispetrivam enre S trabl e Dopo un periodo di p rove durato circa quattro anni , le due unità furono poste in riserva e, n e l 1967, vendute al l a Ma r ina Greca , c he l e ribattezzò Aslmj)i e !1iolus: furono poi radiate l programmi tedeschi della fine degli anni pre\'ecJe, ano b rea li zzazione eli un prototipo di da combattimento da 100 150 tonnellate. con apparato motore a CODOG. ma il progel!o 'enne abban d o n ato.

N <:l 1970 fu o rd i na ta l a cos tru zione d i ve n l i nuove un i t à c.lt:st i nate a sos titu i re parte d <.' l le m o to si luranti cl e l ia classe "Jag u ar " Si t rattava del tipo "S 148'' da 265 tonnd l ate a pieno car ico, scafo metallico t.' ca re n a normale. 36 nodi d i velocità. armate con un cannone OTO-l\ l elara da -6 62 mm "Campano", una mitragliera da q() -o mm e quanro mbsili antinave "Exoce t". La costruzione di queste unità, che 'enne effettuata per ragion i economiche in Francia e che -;i ispirava al t ipo "La Combana nte TI". si concluse tra i l 1972 e il 1975.

Al tip o "S 148" seguì nel 1972 l 'o rd i n azion e ai Cami er i Uirssen d i d icci u n ità del t ipo "S più g rande dd precedente (39 1 ronne llarc), con sca f o in l egno ed allumini o e armato co n due cannon i da 76 62 mm, due sil uri fi loguidari da 533 mm e quattro mi'>:,ili ·Exocet". Entrare in scJTizio tra il 19- 6 e il 197 - queste unità sostituirono le ultime motosiluranti della cla:,sc ".Jaguar" (tipo "1955"), appena radia t e. Nel J<)H2 r 8 J sono entrate in servizio d i eci un it à del tipo ··s 1<tj A ", destinate a sostituire pane d ell e • j agu ar" (que ll e del tipo " 1960" o seri e "Zob el") ancora in servizi o. Si tratta d i una ve rsione m ig liorata d el tipo" 143" con un sol o ca nn o ne da 76/ 62 mm, senza si l uri m a dorate di missili antiaerei per l a difesa di punto Tal i modifiche saranno progressivamente estese a tutte le unirà dd tipo "S 1 13".

Attualmente la Marina germanica. nata dall'unione di quella federale con quella della Repubblica Democratica. ha in linea trentasei unità del tipo F.A.C tutte con scafo a carena normale e appara t o motore Diesel. Si tratta di unità mol-

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La P.A.C. t cdesca MaNie r de l Hpo I <iS " .

La

F.A. C. germanica Falke della serie "S 143 ".

".A, ··t· ..

Nei primi anni Ottanta la Marina tedesca d ecise di modificare l'annamento delle tmità d e lla se rie "S 143" per uniformarlo il più possibile a quello delle "S 143A". LaHalbichl, una delle unità così modificate, mostra a poppa Us istema RAM per la difesa di punto, ins tallato al posto del cannone poppiero da 76/ 62 nun, che è s tato utilizzato nell'allestimento delle F.A.C. d ella serie "S I43A" di nuova costruzione.

to robus te, veloc i e marine che costituiscono una delle co m ponent i più im pona nti de ll e forze navali tedesc he .

An c he la Bundesma r ine provv ide da ll a metà degli anni Sessanta alla c reazio ne eli una vasta ed effic ien te infrastrurtura log is ti co -opera ti va per l'impiego delle sue fo rze veloci cost ie re , ma che aveva ca ra tte r is ti che d iverse da que ll a svedese. L'organizzazione tedesca infa tt i, si basava soprattutto sulla mobilità dei suoi componenti, el i cu i alcune veloci ed att rezza t iss ime navi ap poggio rap p resentavano !"elemento principale.

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Tal i unità (classe " Rhcin", 2540 tonnellate p.c., veloci tà 22 nodi), recentemente radiate e sostituite da unità più moderne, potevano ven ir considerate come vere e proprie unità da combattimento in quanto. oltre ai comp iti di nave appoggio tecnico- logistico, per le loro ca rancriS[iche di armamento c per le sviluppate attreznw r e elettroniche di cu i dispone,·ano. erano in grado di .,,·olgere anche funzioni operative di na,·i sede coma ndo e guida di F.P.B ed aerei cacciabombardieri; e'>se vennero infatti classificate anche come navi comando d'appoggio.

Le tattiche usate dalla Marina tedesca per le forze veloci cost iere prevedono norma l mente l'impiego di forti nuclei di F.P.B. per ;macchi in massa elTelluati in cooperaz ione con aerei cacciabom bardieri. Le eserc itazion i sono general mente conclone in ambiente fortemente rea l ist ico e anche in cond iz ioni m eteorol ogi che ritenute normalmente proibitive per l'imp iego di F.P.B. Quest'u lti mo aspetto dell'addestramento è particolarmente curaro, con un i ntenso e continuo allenamento degli equipaggi al mare agitalO. e nello stesso tempo è fa, ·orito d alle eccellenti qualità marine e dalle eccezionali doti di robuS[ezza delle unità veloci costiere tedesche.

Italia

Nel 1945, le forze veloc i costiere italiane erano ridort e a poco p i ù d i una trentina di unità efficient i , tra M.A.S , motosiluranti e V.A.S. sopravvissute alla gue rra

Il Trattato di Pace, imposto all'halia dalle potenze 'i ncitrici, sanciva il divieto per la i'vlarina italiana ad armare c costruire unità del tipo M.A.S. e mowsilurante , imponendo la demolizi one o la consegmt in conto riparazioni di guerra di tutte le unità esistenti.

'\Jegli anni intorno al 19t9 le consegne vennero effettuate interamente solo per l e unità assegnate all'Unione Sovietica e parzialmente per quelle assegnate alla rrancia; Stati Uniti e Gran Bretagna rifiut arono invece le unità a loro attribu ite , i mponendone però lo demolizi one.

Con var i esped i ent i la Ma r ina iraliana r i uscì ad evita re , al meno in parte , w le demolizione, lim i tandosi a radiare so lo le unità meno efficienti e conservando in servizio. con la classificazione finizia eli moLOvedette , alcune motosiluranti ed un certo numero eli V.A.S.

·ello stesso tempo, dall'organizzazione costituita dagli Alleati per l'alienazione del materiale residua t o di guerra (A.R.A.R.), 'enne acquistato un certo numero di motOsiluranti di costruzione americana dei tipi lliggins da 78 piedi, Vosper da 70 piedi ed Eko da 70 piedi. Solamente sette lliggins c tredici Vosper vennero ripristinate ed entrarono i n servizi o tra i l 19ti9 ed il 1957.

Classificate in izia l mente G.J.S. (Galleggi anti rnseguimcnto Silu r i) per non incorrere nel divieto di armare morosiluranri i mposto dal Tranato di Pace, queste unità, assieme alle poche altre di costruz ione nazionale sop r avvissute alla guerra cd alle cessioni, costituirono il primo importante nucleo di forze veloci costiere impiegato organicamente dopo la fine de!Je ostilità.

Rispetto a quello originale, l'armamento delle Higgins e delle \'osper 'enne modificato con l'ad07ione di anni di tipo diverso e siluri da 450 mm di coMn.l zione italiana. Tutte le unità vennero radiate tra il 19'58 e il 1969. eccetto le J1S 447 e 443, radiate nel 1985.

Fonnaz.ion e di veloci costiere italiane. Le tre unità in primo piano sono del tipo Higgins , mentre que lla i.n fondo è del tipo Vosper; l'unità in testa alla fo nnaz ione è b <:orvetta Setrtitrelln, poi, dopo alcuni lavori di tras fonnazion e, la motocannonieraFubllitre.

(Collezione Gay)

Con l'entrata clell"ftalia nel Patto Atlantico, mo lte delle clausole del Trarrato d i Pace vennero cons id erate decadute c, nel 1954, scese in m a re la prima unit à ciel tip o motocannoniera cos truila da cantie ri ita liani.

Denominata MC 490, essa en tr ò in serv izio nel 1955. S i tra ttava di un'un i tà di ti po sperimenta le, con scafo metallico ed equipaggiata con quattro motori Diesel-veloci Daimler-Benz MB '511. L'armamento era di tipo "combinato" e comprendeva mitragl iere da 40 mm e quattro lanciasi l ur i per a r mi da 450 mm; una forma di convertibilità dell 'armamento era costitu ita dalla possibilità di sbarcare una delle armi da '10 mm per imbarcare un certo numero di mine da fondo. Le fonne di carena erano' bibilmenre i-.pirate a quelle delle Schnellboote tipo "S 26" costruite durame la -.econda guerra mondiale, di cui nel 1953 la italiana aveva acquisraro un e-.emplare, c he. rimodernato e classificato motocannoniera , rimase in seni zio sino al 196'5 ( \fC 485)

I risultati ottenuti con la .lfC 490 non furono soddisfacenti e. dopo a'er subito numerose modifiche sia allo scafo che all'armamento e all'apparato motore, nel 1962-6 1 e<;sa ' ' enne completamente trasformata con la ricostruzione delle zone di prora e di poppa e il rimodernamento delle varie sistemazioni eli bordo. Con l'esecuzione di ta li importanti lavori eli modifica. l'unità, che assunse il nome di Folgore nel 1965, m igl iorò sens ib il mente le proprie prestazioni soprattutto in fa tt o eli veloc it à c t enuta di ma re.

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Qua'>i contemporaneamente alla realizzazione della prima morocannoniera '>perimenrale. venne CO'>truito in Italia un altro prototipo di unità \don:· CO'>tiera. classifkato inizialmente come 'edena anrisommergihili e in seguito ridas'>ificaro con erta. Si tr:m:wa di urùrnit:ì eli caraneristiche simili a quelle della lfC ·190, di cui adottava praticamente le stesse forme eli carena c l o stc:--so tipo di apparato moton.:, ma di maggiori d i mensi oni e con un armamento prcvalentement<: a.:-..

Denominata Senti11ella, venne a l ungo speri mentata, ma i ri:-.u l tat i nell' i mp iego antisom m erg i b i le:: non furono m olto soddisfacent i , coskch0 dopo alcun i ann i , previo sbarco d i tulle le arm i a.:-. , fu r iclassi f icata mo tocan n oniera. Hih:mezzata Fu / mi ll e, l 'unitft, al l a f i ne deg li ann i Sessanta, cffc u uò una l u nga .'>cri<: d i prove, con e:-;ito pos it ivo, per l' i mp iego MI f.P B d el nuovo cannone "Compa tt o" ita li ano da 76/ (>2 mm. Venne radiata nel 1976.

Dopo il' prime esper ienze effettuate con la MC 490. nd 19SH venne i m postata la prima motocannoniera ad armamento convertibile apparato motore misto. Denominata .l/C 497. l 'unità entrò i n serY i zio nel 1963. st'guita. ne l 196S, dalla MC <JCJ2: la pre' ista costruzione di altre due motocannoniere del tipo r91" venne annullata c so'>tituita nei programmi con quella di due unit:ì di un tipo migliorato. il cui prototipo f.\IC 5CJOJ entrò in sen·izio nel 196">.

CODAG. articolato '>li una turbina a gas e due motori

Sia il tipo r91" che il tipo "'590 an·, ano apparato motore .1

FIAT. '>ti tre.• i motori Diesel erano irreversihili ed agi,·ano Mli due lat<.:rali muniti di eliche a pas'><> , ariahile. Di costruzione interamente metallica e munite di ottime carene di tipo a di forme tondeggianti con poppa appiattita, le nume mo tocannoniere italiane ottennero buoni risultati di velocità anche in condizioni di mare"' verse.

La \'elocitù massima, con d i sl ocamento intorno alle 200 tonne l late, si aggirava sui .3Hh0 nodi. L'armamento, el i t i po convertib i le, consent i va l' i mpil'go de l le unitù come morocannon ie re, rnotosiluranri o posamine-veloci, med iante :-;empl ici e ra p ide ope razioni d i sos t ituzi one dei var i co m ponenti: tre impian t i s i ngo li di

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La motocannoniera Ft·ecc itl, d e l tipo "590", in versio ne motosilurante p arziale nel 197l. ( Foto Arra)

l ' aliscafo clelia Marina italiana Astore. della classe "Sparviero", in navigazione iJ1 sostentamento.

(Foto UDAP/ Co iJ<.7Jo n e Gay)

mitragliere da -10 - o mm <condolli in tele comando da un'apparecchiatura di dirt:zione del tiro onica o radar ita > quattro lancia:-.iluri da -150 o '>3) 111111 e due ferroguide poppiere per mirw da fondo

Dal settembre 196'> tutt<: le motocannonicre italiane furono contraddi..,tintc con un nome e perranto le ,\/C 491. 492. 590 c 591 furono rispeHi\'amente denominate Lampo. Baleno, Freccia c Saella. mentre le ,HC 592 e 593. allora in costruzione , assunsero i nomi d i !)ardo c Stra/e

Tn lin ea d i mas:-.inw, la Marina italiana prevedeva l'impiego delle sue f.P.B. soprauuno i n funzione ant i mo to."> i lurante in zone di ope razioni di caratter ist iche pa rticolar i - quali ad esemp io l'Adr ia ti co, le acque imo rno alle i so l e de l Ti rreno L' il Canale eli Sic i lia - e, eli çonseg u e nza, realizzò unità acl a rmamen t o convert ibile , in c ui la componente hal i.">t i ca ebbe una nella p revalenza su quella s ilura nte.

All 'inizi o degli anni Se u an t a, ispi randosi a l proge tto di un t i po eli aliscafo da combattimento r eal i zzato negli Stati Uniti, il PGH 2 Tucumcari. i progetti.">ti della Soci età Alina\'i della Spezia realizzarono con notevo li mig li o ramenti un prototipo di aliscafo a :-.tabilitù controllata che. dopo una lunga ser ie di prove, venne denominato .S1Jm1·ierv e con .... egnato alla 'vl arin a nel luglio 197-1.

Lungo 2-1,6 metri e dotato di tre alette di sostemamcmo ripiegabili, poteva raggiungere velocità di oltre '50 nodi e trasportare un armamento composto da un cannone da ...,6 62 "Comparto" e due mi.">:-.ili "Otomat" antina, e. Con alcuni miglioramenti , tra il 19-.- e il 19H r• .">Ono .">lati co.">truiti. con i fondi della Legge '\'a\' <.1le del 19 - 5. alrri sei aliscafì che dopo la radiazione delle ultime motocannonicrc (Freccia e Saetta nel 19H'>-H6> e dello ...re._-..o Span·iero nel 1991. sono le ultime unità \ ' eloci in nella j\Jarina italiana.

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Tra l e va r ie real i zzaz ioni de ll 'ind u st r ia ita l ia n a d eg l i u l rirn i ann i , o l t re ad alcune corvene veloci pe r la Lih ia, l 'I raq ecc. (: da segn ala re. tra le unità ve l oci d'anacco. il Saellia una f.A.C. da 3""'0 tonne l late, con scafo metallico e c arena di tipo normak:. c o struita nel 198+8 - dalla Fincantieri come pri\'ate \'enIUre Si tratta di di intcrcssami prestazioni e caraueristiche , lunga 51 metri e larga 8. con propuhione Diesel su quattro motori c quauro assi in grado di raggiungere i 40 nodi e mantenere ele,·ate ,·el ocità anche i n condizioni di mare agitato. L ' armamento è arti c olato su un ca nn one da 76 / 62 mm, u n com p lesso bi na t o da 30 mmc due o quallro anr i n ave "O t omat" M k . Il.

All a fine d egli ann i f u acq uista l o in Gran Bre t agn a un h ove rc raft del ti p o "SRN 6" L ' u n itù, g i unta i n Italia il 5 n ovemhre 1968, assu nse il n o min a tivo !!C 9ROJ e fu cla:.silical<l tra i mezzi anfi bi. Venne imr>icgara per esperi menti i ntcrforze e radiata nell982.

La f.A.C S a e ttia, cos trui ta com e iniziat iva priva t a dalla fincanti e r.i

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(20) Per indicare i va ri tipi eli unità è stata impiegala l a dcnominazionc co n vcnziona l e NATO ("" P 2", " P 4 '', p 8 " '·Koma r , "O,a" ecc ) e non q u ella ufficiale soviet ica

Unione Sovietica (poi Russia) e paesi satelliti o alleati ' 20

Al termine della seconda guerra mond iale , la Ma rina sov ietica, o ltre a mantenere in servizio per un certo pe ri odo parte delle motos ilu ranti d i t ipo sta t unitense e britannico ricevute nel corso de l confl itto , p rovvide a passare in a rmamento molte delle unità ex -ne m iche ad essa attr i bu ite e ad incrementare nello stesso tempo gli stud i re lat iv i a ll a realizzazione di nuovi tipi di F.P .B.

Ne l 1946 , com inc iarono ad entrare in serviz io le prime motosiluranti del tipo "P 2·· che venne prodotto fino a l 1950 in numeros i esemp lari (probabil m ente un cent inaio). Si trattava di piccole unità in legno, con carena a spigo lo e d i n ormali prestaz ioni. Armate con due lanciasilu ri da 450 o 533 m m e due mit raglie re da 13 mm, avevano un dis locamento a p ieno car ico intorno alle 40 ton n e ll ate ed una ve locità massima d i 36 nod i.

Alle "P 2" segu irono le "P 4", un ità con scafo in a ll um inio , eli tipo mig li orato e di p restazioni decisamente supe r ior i

Tra il 1951 e il 1957 fu rono cos t ru ite c irca 200 "P 4" , di cui oltre un centinaio venne po i cedu to a paesi alleati (settanta alla Cina, dodici a Cuba, qua tt ro a l Vietnam ciel Nord , vent i alla Bu lgaria, otto alla Romania, sei all'Al bania, ventuno alla Corea del Nord ecc.).

Con un dislocamento a pieno car ico di ci rca 45 tonnellate ed equ ipaggiate con motori Diese l-veloci, potevano sviluppare ve locità massime ne ll'o rd ine dei 37 / 40 nodi; l'armamento er n in li nea eli massima i dentico a quello delle "P 2" , eccettuata la s istemaz ione di un certo numero di b.r.g.

Viste este rne e sch e ma del piano di cos truzione trasve rsale delle motos iluranti sovie tiche tipo

"P 6". (Scala 1:200)

Ne l 1955 entra rono in serviz io le prime unità d i un nuovo tipo di motosilurante convenziona le, ele tto "P 6 " , derivato da l t ipo "P 4 " , ma di maggiori d imens ioni , sensibilmente p i ù arma to e più veloce . Del tipo •·p 6 " , che rimase in p rodu -

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z ione sino al 1960. furono costruite in diverse varianti più di 500 un i tà, numerose delle quali furono cedute ad altre nazioni: trentasei alla German i a Orientale, trentasei all'Egitto. vemisei alla Polonia, dodici a Cuba, ventiquattro all'Indonesia. dodici all ' I r aq ecc l due t i pi sovie t ic i "P 4" e "P 6" vennero riprodotti in nume ros i esemplari (probabilmente un centinaio di unità) anche in Cina, alcuni dei quali furono cedut i al Victnam del Nord (sei ·p 6' ' ) c all'Albania (sei "P 4").

Le "P 6", equipaggiate con due o quanro motori Diesel - veloci della potenza compless i va di circa 4800/ SOOO hp, potevano raggiungere velocità nell'ordine dei 40 nod i con un d isl ocamento a pieno carico di circa 70 tonnellate

Lo scafo, in legno, aveva una lunghezza fuori tutto di 26m, una larghezza di 6.1 m , cd era dotalo eli una buona carena a spigolo cl1c era apparentemente ispi rata a quella delle Eleo da 80 piedi statunitensi della seconda guerra mondiale ' 2 '

L'armamento era articolato su due lanciasiluri laterali eia 533 mm e quattro mitragliere da 25/70 mm in due impianti b i nati, a canne sovrapposte, sistemati uno a proravia c l'altro a poppavia della plancia; esso era completato da alcune b.t.g. collocate su selle a poppa.

Oaltipo ·p 6 venne derivata una classe di veloci cacciasommergibili (tipo HMO- V I ") prodotta in numerosi esemplari tra il 1957 ed ill959. di cui molti rimasero in servizio nella 1vlarina sovietica fino agli anni Settanta ed altr i fu r ono cedut i a marine alleate. Si trattava eli unità molto simili alle "P 6 di cui conservavano le stesse dimensi oni e l o stesso apparato motore, mantenerìdo le meclesim<:: prestazioni. Solamente l'armamenro ed il profilo esterno della plancia presentavano alcune varianti; i n part ico l are i rubi lanc: iasiluri vennero sostituit i da due scaricabombe a.s. con un buon numero di b.t.g.

Nel 1958-59 entrarono in servizio le prime motovcdette lanciamissili (F.P.B.-G.).

La messa a punto ciel nuovo vettore d 'arma fu probab ilmen te iniziata negli ann i i ntorno al 1951 e si basò su un particolare tipo eli missile supcrfìcic-supcrfìcie, munito eli ali ed i mpennaggi sim ili a quelli d i un aereo e dotato di un g ruppo propu lsorc a propellente liquido, per il volo eli crociera, nonché di un razzo ausiliario di lancio (lx>Ostcr), a propellcnte solido. Ta le tipo di missile, detto "Styx" (SS-N- 2), era da tempo operativo c le sue caratteristiche principn li erano: l unghezza 6.50 m, apertura alare 2,50 m, diametro della cellula 0,80 m circa , peso complessivo della carica c dell'innesco 600 kg circa, pcso tota le dcll'nrma al lancio 2000 kg circa . Le prestazioni dell'anna, v ia v ia migliorate con la realizzazione di versioni più avanzate , le consentivano di raggiungere una portata Lrtile i ntorno :-rlle '15 rrùglia , con velocità massi me intorno ai 1000 km/h (Mach 0,9) a quote relativamente basse (circa 100 metri), onde Iitardarc la scopetta radar da parte dei bersagl i ed impedire l'intercettazione con missili del tipo supcrlkie-aria.

l si stemi di gu i da adottati pe r mettevano al l'a r ma eli procedere inizi almente contro il bersaglio con la teleguicla della nave che lo aveva lanciato , per poi passare, nella parte conclusiva de ll a traiettor ia, ad un sistema di autoguida (homing) a raggi infrarossi o di tipo attivo, nelle version i più recenti. Le cardtteristiche d i precisione su bersagl i naval i di media mol e (cacciatorpediniere, piroscafi ccc.) c contro obiettivi costie r i in appoggi o ad operazioni dell'esercito. erano buone. Si ebbe dimostrazione di ciò con l'affondamento del cacciato r pediniere israeliano H!ath, avvenuto i l 21 ottobre 1967 al l argo di Porto Fuad, acl opera di missili " Styx" lanciati da F.P.B.-G. egiziane di sovietica.

Le prime F.P.n.-G. furono ottenute con la trasformazione eli motosiluranti del tipo "P 6'', sulle quali i due tubi l anciasilu r i e l'impianto binato da 25 mm di

(21) l.o scafo delle " P 6" era gencralmeme i n k·· gno. anche se :,t,; mbr..a che. per alcune unità. es'o ' e ni ss<: reali:a.3to in alluminio o leghe metalliche speciali

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e s terne delle F P B. -G. sovietich e tipo "Ko ma r ". (Scala 1:200) poppa furono sostituiti con due rampe di lancio, non brandeggiabi li. aventi un ' inclinazione el i circa 15° verso l'a lto. nel senso di marcia Tal i rampe erano dotate di binari in acciaio sostenuti da una struttura metallica a tra li ccio ecl il missi le risultava so lo parzialmente protetto dagli agenti marin i (spruzz i umid ità ccc ), mediamc una leggera carenatura aperta alle due est remi tà, che consemiva la fuoriuscita cieli anna da una parte e dei gas di scarico da l retro.

Le caratteristiche di velocit?t delle ·p 6 .. trasfor ma te in lanciamissili , ch iamate convenzionalmente motovedette tipo "Komar non variarono sensibi lmente, nonostante si fosse verificato un aumento dc:l dis locamento nell'ordine delle 5 tonnellate. Mentre le pr ime unità furono certamente fru tt o della trasformazione di motosilurant i già in servizio, successivamente vennero utilizzati scafi incomp iuti di ··p 6" in costruzione: risulterebbe tuttavia che un certo numero di F.P.B.-G del tipo "Komar sia stato costru ito ex-nova. La produzione delle ·'Komar" term i nò ne l 1961. sostituita da 4uella d i motoveclette lanciamissili di un tipo p i ù moderno ed efficiente, le "Osa··. Risulterebbe che siano entrate in serviz io in tota le circa sessama unità del ti po "Komar.. di cui. a partire dal 1961 -62, un huon numero venne ceduro ad altre nazioni: dodici a Cuba, clodicf aii' Tndonesia. nove all'Eg itto, se i alla Siria e sei all'Algeria.

Le prime F.P.B.-G. del tipo ··osa" (la cu i denom inazione uffic iale sovie tica era Tambovski Komsorno l) entrarono in se rv izio nel 1960-6 1. Tale t ipo di unità rappresentava una vers ione m igl iorata del t ipo '' Komar··, con una maggiore consistenza dell'armamento, soprauuuo per quanto riguardava la componente missi listica, e prestazioni mo lto più e levate in fatto el i autonomia e qualità marine.

T.e principali ca ralleristichc delle "Osa··, costruite in due varianti con leggere differenze che itl(cressavano particolari delle rampe di lancio e del l'attrezzatura radar, erano: dislocamento a pieno carico circa 200 tonne ll ate, lunghezza fuori tullo 40,1 m, larghezza massima 8 m, immersione med ia 2m ci rca.

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Sopra: viste esterne delle F.P B.-G sovietiche tipo " Osa" t• serie e trittico del missiJe SS.. '·2 "Scyx".

A latO: variante dei contenitori per i missili e vista di fronte delle F.P.B.-G. tipo "Osa" t • serie. (Scala 1:200)

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Una F.P.B.-G sovietica tipo "Osa " 1 serie, la 177, defila durante una parata di mezzi navali, nel luglio 1970. (Foto TASS)

(22) Altre fo nti riferiscono che l'appara(() m o tore delle "Osa" era costituito da tre so li motori Diesel -veloci , u no per asse, della potenza complessi va eli ci rca 4800 h p

Lo scafo, metallico, era del ti p o a carena a spigo lo e, sopra ttutt o per la pa rtico lare forma convessa de l piano d i cope rta a prora, sembrava esse re ispirato a quello delle Higgins da 78 pied i della seconda guerra mondial e L' apparato motore risu lt ava cos tituito da sci motor i D iese l- veloc i, agenti a coppie sui tre assi; tal i motori erano probab ilmente un a versione su rco mpressa da 1500/ 1700 hp di quell i da 1200 hp impiegati sulle "Komar" e sulle "P 6" cw L'armamento e ra articolato su quatt ro rampe lanc iam issi li , sis temate due per lato a poppavia de ll a p lancia, per a rmi dello stesso tipo di quelle in uso sulle "Komar ", c da q ua tt ro m itrag liere da 30/ 6). mm in due impianti binati completamen te automat ici, co n-

Una "Osa" 1• serie in navigazione nel1975; si possono notare i contenitori pe r i nùssili di tipo leggermente diverso e di maggiori dimensioni rispetto a quelli della foto in alto ( Foto TASS Novosti/Collczione Gay)

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Due F.P.B.·G. sovietìche durante una marùfestazione nell'agosto 1973. L'unità in primo piano, la 155, è del tipo "Osa" t • serie, mentre quella più lontana, contraddistinta dal numero 175, appartiene alla 2• se ri e. (Foto TASSI Collezione Gay)

Una "Osa" della l' serie in navigazione ad alta velocità nel mano 1972. (Foto TASS Nadezhdin/ Co Uezione Gay)

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Profilo

dotti da una A.D.T. radar-a:.scrvita, normalmente collocata verso poppa. ma non preseme su tune le unità

Le rampe delle " 0-.a" erano di tipo diverso c mol[O più comparto di quelle delle '·Komar". In es:-.e il mi-.sile era complcmmcmc protetto dagli agenti marini c , eniva lanciato attra\'er-.o il vano di un portello apribile , crso l'alto sistemato nella pane anteriore tk:ll ' involuno stagno che ricopriva tutta l'installazione (binari. convogliatore dci gas di scarico ccc.).

e vista di front e delle F P.R.-G. sovietiche tipo "Osa" 2• se rie. (Scab 1:200) La 225 , un ' unità tipo 2• serie, ripresa in navigazion e ad alta velocità n e l giugno 1 976. (Foto TASS Maistcrmann/ Co llczionc Gay)
7S

L'autonomia di queMe unità si aggirava sulle 2000 miglia, a velocità eli crociera, c intorno alle 800 a quella ma:.sima di 37 38 nodi. A:.sai più S\' iluppate che :.ulle Komar"' apparh ano le aurezzature elettroniche di scoperta. intercettazione c guida-missili.

Si ritiene che dall959 al 1969 siano entrale in senizi o oltre 160 F.P.B. del t i po Osa··. Alcune di esse furono cedute ad altre na.:ioni: otto alla Polonia, dodic i a l la Ge rmania Orienta le, cmo all'Eg i tto, una decina al l a Cina Popol ar e, dieci al l a Jugosl avia e tre all'Alge ri a. Un ità d e i tipi "Koma r " c "Osa" , i c ui p r imi esemp l ar i furono ced uti dall 'Unione Sov i eli ca, mentre altri furono cost ru ili localmente, sono ancora i n servizio nel la 1vlarina de lla Cina Popolare.

Dalle "'Osa" venne derivato un tipo di F.P.B. com cnzionale, che conservava le Messe caratteristiche generali, risultando però armato con quattro tubi lancia'>iluri da 533 mm in luogo delle quattro rampe lanciamis'>ili.

A sirtistra: un' unità sovietica del tipo "Os a "

2' serie in navigazione nel mano 1972; si può n otare in coperta, a poppavia d e l con te nitore prod.iero d ei miss ili, il deOenore dci gas di dell'arma. (Foto TASS/CoUez.io ne Gay)

Sopra: particolare del lanciatore poppie ro di sinistra di una F.P.B.-G. sov ie tica tipo "Osa "

2' serie. (Foto TASS llienko/Co Uez.io n e Gay)

• 76
Profilo delle motosiluranti sovietiche tipo "Sh ershen" (Scala 1:200)

Una motosilurante sovietica tipo "Shershen" ripresa dall' elicottero nell' aprile 1973, mentre naviga ad alta velocità; l'inquadratura permette d i la disposizio n e dell 'armamento.

(Foto TASS Murarin/ Co ll ezione Gay)

Sotto: particolare del tubo lanciasiluri poppiero di sinistra di una F.P.B. sovietica tipo "Shers h en ", ripresa mentre naviga con un ' unità geme lla nel gennaio 1975. ( Foto TASS Ule nko)

A destra: la motosilurante 317, del tipo "Shershcn" in navigazione nel gennaio 1975.

(Foto TASS Ilienko)

Questo n u ovo tipo el i unità, detto ·'Shershen", apparve nel 1962 e, oltre che nella Marina sov iet ica, venne messo in servizio in alcuni esemp lari anche nella Marina polacca , in que ll a jugoslava e in que ll a della Germania Orientale. Si trattava , p rat icamente, di una versione non missi list ica de ll e "Osa", avente quasi le s tesse dimension i e lo stesso ap p arato motore , ma con un d is locame nto infer iore e che risultava , q uindi , p iù ve loce (o ltre 40 nod i)

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Una motosilurante sovietica classe "Sncrshen" in navigazione in linea di fila nel novembre 1972 con u na F.P.B.-G. tipo •Osa" l 'serle. Queste uni tà sono state reaUzz.1te per operare in co ppia ( Foto TASS NadC'"Lhdin/Collezio n e Gay)

Motosiluranti sovietich e tipo " PA I ", in navigazione nel Mar Caspio nel lu g lio 1970. S i tratta di unità appartenenti ad uno dci num e rosi tipi min o ri di unità v eloci costiere realizzate dalla Marina sovietica. (Foto TASS Rakh.il/Co ll C'"Liooe Gay)

Un aliscafo sovietico classe " Pdlcla"

In navig;lzione In SOStenrameniO nel m.aggio 1972; s i nota l 'ala prodiera del tipo Intersecante ( Foto TASS Bollnski)

Queste unità doveva n o o p e rare ass ieme alle "Osa", co l compito d i far l o r o da scorta in eventuali combatt i ment i contro motocannon i ere avversarie c ne llo stesso tempo agire co i si l uri cont r o formazioni navali o convogli, già impegnati e danneggiati in precedenza con lancio di missili. Le ultime ··shershen" stare radiate dalla i\larina russa nel 1992.

Olrre ai tipi di unità illustrati ne furono prodotti alcuni meno importanti per numero di unità e prestazioni c· p l '" ecc.). oppure direttamente derivati da quelli citati. Tra questi ultimi, possiamo accennare ai tipi ··p 8" e "P IO "', derivati dal tipo ··p 6", d i cui conservavano prat icamente l e stesse d i mens ioni e lo stesso armamento.

La pr i ncipa le d iffe r enza rispetto all e "P 6", oltre c h e n ell 'aspctro (minor a lt ezza de ll o scafo su ll'acqua, p lanc ia più am pia, presenza di u n p icco lo fu m aio lo al centro ecc.), stava nel tipo di apparato motore, che risultava coMituito da turb ine a gas. La velocità si aggirava intorno ai I'> t7 nodi. Sembra che alcune " P 8'" siano state tra-.formate in aliscafi, mediante !"applicazione di particolari alette portanti alla carena. Le unità dei tipi ··p s·· c "" P 10·· sono state radiate alla fine degli anni Settanta.

Alla fine degli ann i Sessanta , entrò in servizio nella Marina sovietica un nuovo tipo d i P.P.B., il "P 12'", denom i nato anche '·Pchela'". Si t rattava d i una nuova classe el i motovedcnc/ m o t ocannonicre ad aliscafo, del tipo ad ala d i 75 tonnellate , l unghe 27 m ed armate con m it rag liere d a 25 o 30 m m, c:.tpac i d i raggiungere ve loci t à nell'ordine dei 50 nodi. L'u ltima di queste un it à è s tata rad iatanel199 1

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Pr i ma del dissolv i mento deli'URSS la Marina sovietica disponeva di o l tre 180 unità del tipo f.A.C., comprc-,e numerose corvette veloci missilistiche , oltre a 330 altre unità \ 'eioc i costiere da pattugliamento.

Si trattava di una forza ragguardevole che si articolava su cinquanta "Osa" P serie, trema ''Osa" za serie, dieci "S hershen", cinquanra corvette veloc i dell e class i ·'Nanuchka" e "Tarantul", diciassette aliscafi l anciamissili della classe "Ma tka '' e trenta aliscafi siluranti classe "Turya tutte unità moderne e di buone prestazioni

Le corvette missilistiche tipo "'Januchka" (costruite in quattro successi\'e versioni, una delle quali per l'esportazione) sono unità da 660 tonn ellate a pieno car i co c 36 nod i d i velocit à, arma te con missili antinave e antiaere i , oltre che con due cannoni da '57 mm; costruite a partire dal 1967, ne sono !itale prodotte oltre quaranta, di cui alcune sono state cedute ad altre nazioni (Libia, Algeria. India).

Le "Tarantul", da 580 tonndlate, sono apparse nel 1978 ed hanno caraneristiche simi lari a quelle delle precedenti. Real i zzare in più di quarama esemplari, alcune sono state ce dute al la Po lonia, al l a German ia o r ientale e all'India.

Gli al iscafi l anciamissili tipo "Mat ka", da 2'50 tonnellate. sono stati costruiti a partire dal 1978. dopo la sperimemazione condotta col prototipo Sarcmcha. e sono armari con due mbsili "Styx" tipo SS-ì\-2C e un cannone da ""'6 mm.

G l i aliscafi siluranr i c l asse "Turya·· sono delle unità di analoghe dimensioni, co n ve l ocità s ui 40 nodi , arm ate con un i mpianto b in ato da 57 mm e quattro si l uri da 533 mm. Molti aliscafi del tipo a s tabilità spont<tnea e dotati anche di armi a.s. sono stati usati come unità veloci costiere da pattugliamento.

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Una corvetta veloce Janciamissili sovietica della classe "Nanuchk.a r'.

Un aliscafo sovielico dellipo - Turya" n el luglio 1975 mentre accelera per raggiungere la velocità dj soste ntamento. (Foto TASS Ili enko/ Collerione Gay)

Una F.P.B. sovieti ca classe "Sienka" in navigazione alla massima veloci là nel gennaio 1974. (Foto TASS/ Collezio n c Gay)

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Dopo il 1991, le marine degli s tati in cu i si è d issoila l'Unione Sov ietica hanno ereditato la g ran parte delle unità ve loci costiere della scomparsa Marina soviet ica ; le u ltime "She rshen " sono state radiate dalla Marina russa nel 1992, mentre a lcune "Osa " risultano ancora in servizio ma, per mancanza di fondi, sono in d isa r mo o in attesa di rad iazione , così come molte delle altre unità.

La marine del Patto di Varsav ia allineavano tutte numerose unità veloci costiere per la massima parte d i proven ienza o modello sov ietico. So lo la Ge r ma ni a orientale realizzò alcun i modelli propr i d i ca ra tt e r istiche in teressanti: le picco le motosiluranti del tipo ''Iltis " , radiate t ra g li ann i Settanta e g li ann i Ottanta, armate so lo con due lanciasiluri s istemati per effettuare il lanc io verso poppa e le o ltre trenta motosiluranti classe '' Libelle'', da 30 tonnellate e 40 nodi, armate anch 'esse co n due lanciasiluri da 533 mm con lancio verso poppa, apparse a partire dal 1975 e rad iate t ra la fine degli ann i Ottanta e ill991.

Dopo il dissolvimento dell'URSS , la cessiooe di unità navali a marine di paesi che avevano grdvitato nell'orbita dell'Unione Sovietica, so no continuate, anche se motivate pilÌ da ragioni economiche che politiche. Nella fotografia è ritratta la corvetta veloce una d e lle unità dclL1 classe "Tarantul l " cedute dalla Marina russa ad altre marine. (Foto Puddu)

A sin.istr.c vi!."te esterne delle motosihtranti d e lht Marina della Repubblica Democrdtica tedesca del tipo " Iltis A"

Sotto: viste esterne delle motosiluranti della Marina della Repubblica Democratica tedesca del tipo "lltls B". (Scala 1:200)

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Ci11a Popolare

La Marina della Repubblica Popolare Cinese dispone anualmente di un cons id erevo le numero di ve loc i coMiere: 1.39 mowmissi l istiche. 178 fra m o tosiluran t i e motocannoniere e numerose unit<Ì da p:mugli am ento.

Le unità lanciamissili c in esi sono in massima parte eli derivazione sovi et ica: 87 "Huang Fen··. d erivate dalle "Osa", e circa tH "1-Icgu··, cleri\ ate dalle "Komar". Tra le motocannoniere le più numerose sono k: "Shanghai TI-\' " (circa un centinaio) di progettazione cinese; le unità della das'>e "Shantou Swato\\ derivate dalle rnotosiluranti sovietiche tipo "P 6", sono state ritirate dal se rYi zio. Tra le m otosiluranti, 65 sono g li aliscafi t i po ·'Huchu an" eli proge ttazione c i nese, ment re le vecchie "P 6" e " P 4" eli ori gine sov ietica sono state radiate. Le "Shang hai T", ormai radiate e il cui prototipo risale probabilmente al 1959, erano invece unità acl armamento convertibile, con una velocità ma.,sima di soli 28 .30 nodi.

Noruegia

l\cl J9 i6, il nucleo principale dell e forze vdoci costi ere della l'vlarina notvegese era costintito da otto .\1.T.B ./l\1.G.B. del tipo britannico Faim1ile "D" e da una decina di Schnelltxx)tt! tipo "S 26" ex tedesche (clas. e "Lyn"). Queste unirà furono rJdiate negli anni Cinquanta: le ultime Fairmile "D lo furono nel 1957-58 mentre delle "S 26" furono cedute alla Danimarca nel 1950-51 e l e rimanenti radiate nello stesso periodo. Nel 195 1, nell'ambito dell'Alleanza i\l l amica, la Norveg ia ricevette dagli Sta li Un iti dieci motosiluranti ciel tipo Eleo da HO piedi (ex PT 603. 604 ecc.), costruite nl'l 19t5. Queste unitù (classe ·'Han furono radiate nl'gli anni Sessanta. Sempre nel 1951 , \enne messo in cantil're in ì'\orYegia un prototipo di morosilurante. con scafo in legno , da -z wnnellate di dislocamento. Tale prototipo, denominato Raap, cnrrò in servizio sul finire del 1952 e, tra il 195.3 ed il 1956, venne riprodotto in altri cinque ese mplari.

Si trattava di una ev ide nte derivazi one cll' l le Eleo da 80 pied i , anche se erano state adolla te numerose nuove soluzi oni, sop rattun o per quanto riguardava ' l'apparato motore. da quanro motori a scoppio Packard, da 1200 hp ciascuno accoppiati in modo da agire su due soli as::.i. I risultati di velocità delle "Raap" non furono eccellenti ed esse raggiun'>ero solamente i .32 nodi; turtavia si rivelarono di costruz ion e robusta. bene armate e sufficientemente marine .

Nel 1958 la Norweg ian Boat Services Ltd. realizzò, co m e '·pri vate ventu re" , un interessante p r ototipo di f.P.B. da 75 tonnellate d i d isl ocam<.:nto a pieno carico, capace di brillanti prestazioni.

Acquistato dalla \1arina norvegese e denominato .VaS(l ' C'>SO entrò in servizio come unità sperimentale e ,·enne impiegato in una lunga :-.erie di pro,·e. che si protras'>e sino al 1960 con risu ltati del runo soddisfacenti.

Dotata di un'indovinata carena a spigolo ed equipaggiara <:nn due motori D i ese l -veloc i Napier D elti c dd l a potenza comp lessiva eli 5000 hp , la Nasty raggiunse ve l ocità massime nell'ordine dei 43 nodi.

Lo scafo, realizzato in legno con ell'111enti metallici di rinforzo. una lunghezza massima di 26,5 m ed una larghezza di -.s m: l'armamento risulta\'a articolato "LI due mitraglien: da tO -o mm e quattro tubi lanciasiluri da 53.3 nu11.

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Due unir:'! del tipo "Nas t y'' vennero ordinate dalla t'vlarina germ;111ica nel m aggio de l 19'59 e furono consegna t e nel corso de ll 'anno successivo. Ne l francmpo , l a Mar inn norvege:.e va rava un progr amma per l a costruzione d i un p r imo g r uppo d i dodici M.T.B. tipo "Nas ry" m i glior aw, segu i to a b r eve interva ll o da qu ell a di un secondo g rupp o eli o rto uni t à.

Le "Nas t y'' rnig l io ratc (classe "Tjelcl") non d i ffer i vano sensibil men te da l tipo ori gina l e. se non per l 'arm amento bali stico. r idon o acl una mitrag li era da 40/ 70 mrn a poppa ed una da 20/70 mm a prora, e per l'apparato motore, la cui potenza complessiva era stata e levata a 6200 hp con l'installazione di due motori Diesel-veloci \lapier Delti<.: Turhoblown da 3 100 hp ciascuno. Con un dislocamento a pieno carico di c irca 82 tonnellaw, queste unità avevano una velocit:ì ne l l'ordine dei t'5 nodi e l'autonomia risultava di circa 600 miglia alla velocità economica di 2'5 nodi

Si tratta\ a di unità di buone prcMazioni , di costruzione robusta, :.ufficicnremente marine e dorare di ottime qualità cn>luti,·e.

Oltre alle \enti "Tjeld" , radiate nei primi anni Ottanta. altre unità dello :.tesso tipo furono co:-.rruire in .i\on egia nel 1963-68 per conto degli Stati Uniti fPTF 3+26J e per hl Grecia (classe "Andromeda··. composta da sei unità , in servizio dal 1966-67, radiate nel quindi rimotorizzate e reimmessc in servizio nel 1988-89).

L'n nuo\ o tipo di F.P. B. fu realizzato in Norvegia con le motocannoniere de l la c lasse ··Srorm", i l cui prototi po, varato nel febbraio del 1963. entrò in servizio nei primi mc:.i elci 1965. Si rrattava di una classe comprendente venti unità la

Viste est e rne e variante dell' arm.amcnto delle M.T.B. n orvegesi della classe "N asty " . (Scala 1 :200)

H4

Una delle numerose unità norvegesi della cL'lSsc "Storm", JaHvass, ripresa nell984. cu i cost ru zione venne completata a cavallo degli anni Sessanta c Settan ta, in pa rre con l'aiuto finanziar io deg li Sta t i Unit i

Con un dislocamento a p ieno ca rico el i ci rca 126 tonne ll ate, le "Stò rm" , equipaggia re con due mo tori d iese l-veloc i Maybach da 3650 hp ciascuno , potevano raggiungere ve loc it à mass ime nell'ordine dei 35 no d i.

L'ave r limi tato la veloc ità a ·so li 35 nod i, permise eli dim inuire 3e nsibilmente il peso dell 'apparato motore e, di conseguenza , consentì l' imbarco di un armamento conside revo le in rap p orto al dislocamento: un cannone automat ico Bofors da 76 mm, s istemaw a prora , e una mitrag li era da 40/ 70 mm, a p o p pa Lo scafo, di cos tru z io n e metallica, era lungo 36,5 m e largo 6 ,5 m ed era realizzato in sez ioni p refabbr icate

Le sovrast rutture ed alcun i eleme n t i d ei locali interni e ra n o in m ater ia le pl ast ico , il che consentì un'u lter io re r iduz ione eli peso d e ll 'i nt e ra costr u z ione. Su un'un it à della classe "Stò rm " , la Blink. co n un aume nt o el ci d islocame n to d i circa l O tonnellate , furono imba rca ti, a scopo sper im en tale, anche due mi ssi li "Pe n gui n " per l' impiego antinave e re la tivi lanciaror i Le "Sto rm" sono in via di ra dia zio n e

All e " Stb rm ", nel 1970 seguì un picco lo g r uppo el i sc i unità, la classe '·Snbgg". che differivano dalle p recedenti so lo per la compos iz ione dell'a rma m e nto , ar ti co la to su una mitragliera da 40/7 0 , quattro tub i lanciasiluri per armi filogu idate da 533 mm e quattro lanciato ri-contenitori pe r missili "Penguin".

Sia le "Stbrm '' che le "Snbgg'· sono risultate unità part ico larm ente indov inate , tanto che tra i l 1977 e il 1980 il modello è sta to riprodotto in ulte riori quattor-

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l3 F.A.C. n orvegese un a delle unità d e Ua classe "S o()gg", ripresa nel l970.

La F A.C. n orvegese Brle d e ll a classe "Ha uk ", nel l984; si n ota la particolare fonna d ei conten110ri dei missili "Pe nguln " installati a poppa.

dici ese m rlari (clas:,<.:: "Hauk'') arm ati con una mitragl iera da 40/ 70, due tub i l anc i asiluri da'>)) mmc sei m iss i li ··renguin". I l tipo "Hau k '' è s ta to anchl' riprodotto con pocl1l' variazioni in sed ici esemp l ari <più un p rototipo) per la !v1arina svedese (c[a.,M ' " llugin") tra il197R e ill9R2

Stati l 'n ili

Tra la fine dcll9 t5 e l'iniz io de l 1917la Marina degli Stati Uniti prm\icle gradua l mente a smobilirare i l considerevok numero di motosiluranti con cui aveva term i na to la gut:rra.

Le ordinaz ioni in co rso vennero nnnul l ate e molte unitù, sc<.: ltc t ra le p i ù vecchie, furono subi to radiate; altre furono invece messe in "conM:rva7ione" e solo succe:-sivameme vennero avviare alla demolizione.

i\el 19'50 alcune P.T. furono cedute alla Corea del Sud e alla 'I.Jorvegia, mentre nel 19 16 la lliggins lndusrries c ostruì una decina di morosiluranti del tipo da -8 piedi per l'Argentina.

Sehhcnc fosse in corso la pressoché completa smobilitazione delle sue forze veloci costiere, negli anni immediata m ente successivi al l a fine della guerra la U.S . Navy provvide alla rea li zzaz ione d i quattro unità speri menta li , i cui progetti deri vavano dalle esper ie n ze effcuuate nel corso del second o conll itro m ond iale con i [ipi eli motosi l llranti a llora in uso.

l quauro prototipi, costruiti da quallro differenti cantieri, entrarono in servizio nel 19'5 l Tuni avevano scafo in alluminio. con carene del tipo a spigolo. cd erano e quipaggiati con quattro motori a scoppio Packard, di un num o modello, da ben 3SOO hp di potenza ciascuno, c apaci di imprimere alle unitù \ docitù sibilmente superiori ai tO nodi. Ad <:c cezione eli queste caratteristiche. i quartro prototipi risulravano assai diversi tra loro.

La fYf' 809. la prima del le quattro, m isurava 29,8 m di l unghezza e 7,9 m eli la rghezza. Nel l a costruz ione del lo scafo era interamente ado tL a La la chiodatura con proced i menti de ri vat i d al l a tecnica aeronautica. La PT 8 1O era si mile allJ PT809. sebbene risultasse d i dimen!>ioni in fer io ri (27,1 m el i l unghez, a e 7,3 m d i larghezza); nel la costruzione dello scafo era stata impiegata in parre l a chiodatura e in parte la '>aldatura.

La fYT R Il era im·ece un 'unirà a scafo completamente '>aldato, lunga 28,6 m e larga 6 m

L'ultima dclk quartro P.T. sperimentali , la PT 812. era anche quella di maggiori dimensioni: 32,0 m eli lunghezza e 6 ,·10 m di larghezza. Ave\' a uno scafo interamente saldato, con forme di carena appm i tarncnte studiate per assicurare alte vcloc itù a n che in condizioni di m are agitato; per contro risultava m eno veloce delle altre in acque calme. Successi va m e nte, a scopo sperimenta l e, su l la PT 8 72 ve nne installato un apparato motore a turbine a gas in luogo dei quattro Packard ini zial i Dopo alcuni ann i di se rvizio, in cu i furono sottopos te a lunghe serie di prove comparati\ e. nel 1959 l e quanro unitù sperimentali furono poste in rberva e radiare.

Due di e'>se, le fYT 810 e 811 furono però rimesse in :,cr\ izio nel 1962. rispettivamente con la nuova caratteristica di fYTF l e 2 (la F finale !->tava per Fast); armate con due impianti singoli eli mitragliere da <tO mm, condotte da una A.D.T.

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di t ipo g iroscop ico, e due impianti binati da 20/70 m m, furono imp iegate co me mo tocannoniere per alcun i anni.

Tra il 1962 ed il 1968 la U.S. l'\avy acqu istò in Norveg ia ventiquattro F.P.H. del tipo "Nasty" migliorato (PTF 3726), id entiche alle mo tosi luranti della classe "Tje ld" no Jvegese, ma con un diverso armamento e un più svi luppato equ ipagg iamento elett ro n ico Tali unità, che in gran pa1te furono intensamente impiegate nel Sud-Est asiatico in operaz ioni di repressione ant iguerrig lia e anticontrabbando, risu ltavano prive eli lanc ias il u ri ed e rano armate con due impianti singoli da 40 mm , uno a prora e l'a ltro a poppa, e due m itraglie re da 20/70 mm, disposte una pe r taro. Furono rad iate tra la fine deg li anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta.

Ne ll 'agosro de l 1966 entrò in servizio la motocannonicra Ashevi/le ( PGM 84), protot ipo eli una nuova classe eli F.P.B . la cui consis tenza venne stabili ta in diciannove unità (PGM 84790, 927103 ecc.), el i cu i alcune avrebbero dovuto esse re destinate ad esse re cedu te a marine alleate.

le "Ashevill e" erano motocannoniere veloci, specialmente concepite per l' impi ego ant imotosi luranti e per compiti di pattugliamento costiero in occas ione d i co nflitti a caratte re lim it ato .

Dotate d i un appa rato motore m isto del tipo CODOG, a rticolato su du e m oro r i Diese l- ve loci da 875 hp c iascu no ed una tu rb ina a gas da 14 000 d i potenza mass ima , po tevano sv ilu ppa re una ve loc ità mass ima nell 'o rdine elci 45 nodi ed

La motocannoniera s tatunitense Surprise ripresa a Venezia n e ll ' agosto dell971. (Fo to Mollnari)

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La m o tocannonl e ra s tattmitc n se Surp, ise o rme ggiata a Ven ezia nell 'agos to del197 1, co n a ccanto la gemella Defumce. ( Foto Molina ri)

una \elocità di crociel"d di circa 30 nodi. La massima autonomia awebbe dovuto aggirarsi sulle 1700 miglia alla velocitù di crociera di 16 nodi, na, igando sui soli motor i Diesel.

La principak particolarità dell'apparato motore di queste unità consisteva nel fatto che l'unka turbina a gas agi\'a. mediante un opportuno sistema di ingranaggi, sugli ste si due assi dei Diese l , muniti di e l iche a passo variabile; la turbina, i n emergenza. po teva es:-.e r e impiegata a n che per l a manovnt.

La costruzione era interamente metallica e lo scafo, lungo 51 m c largo - m, era del tipo a caren.a tonda con poppa a '>pigolo; le forme di carena erano state particolarmente studiate per oucnere buone caratterist iche eli manovrab ilitù e avere la possibilitù d i mantene r<: a lte veloc itù anche i n co nd iz i on i d i m are a' ''er '>e.

L'armamemo. per cui non era pre\ista alcuna forma di comertihilità. era composw da un impiamo automatico singolo a.a. e a.n. da 76 rnm. sistemaw a prora e condotto d8 una A.D.T. r adar-asservita, una mitraglicra da 40 mm, a poppa, due mitragliere da 12.7 mm, sui lati, e due mortai o lanciarazzi da 81 mm.

Le '·Ashe\ il il:", il cui a'>petto c tal une sistemazioni ricorda' ano le motocannonicrc ita l iane del t i po "MC 491", a"evano un d islocamento a pieno carico eli c i rca 240 tonne ll ate. Pa r tico l arm en te svil upp ato risultava l 'equipaggia m ento e l ettronico per la scoperta, le comunicazioni e la condotta del tiro eli queste unità.

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Gli ultimi ese mpla ri d e ll e "As hevill e'' fu ro no rad iat i da lla Ma rin a d eg li Sta ti Uniti a ll a fine degl i a nni Se tr ama. dopo c h e. neg li ul timi anni eli se r-vi7.io, -;u alc un e unità de ll a cla:..-.e era no stati installati a poppa due impianti per missili "Standard MR".

O ltre alle grosse morocannoniere, alla fine degli anni Sessanta furono realizza t i negli Stati Uni t i alcu ni inten:ssa n li ti p i di piccole moto, ·edene per l' i mpiego

Tre unirà Statu nitensi della -Ashevillcn a Monaco nel febbraio 1973; da sinistra laReady , laAIIIelope c la Defiance Si può norare come la so la Defltmce conservi la rnitragliera poppiern da 40 mm, gia sostintita s ulle a ltre due tmilà co n due impianti per missili "S tandard MR n (Fot o G higli o n e)

ripresa nell973; s llrnna di una d e lle unità s tantnhensi d e lla classe • As h eville " dotata di impianti landa t o ri per miss ili " Standard MR" , vis ibili a poppa , e guidati dal radar di tiro MG 89 , contcnu l o nel grosso di e le nri co s f e rico collocato s ulla plancia. (Fo to Arra/Co llezi one Gay)

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Un pattugliatorc costiero statunitense del tipo P. C.P., in navigazione ad alta velocità s u un fiume durante il conllitto vietnamita.

(Foto U.S. Navy/ CoUezione Gay)

Un pattugliatore del tipo P.B.R. della Marina degli Stati Utùti, impegnato in un controllo del traffico fluviale nel febbraio 1969, durante il co nllitto victnamita.

(Fo to U.S. Navy/ CoUezione Gay)

antiguerriglia (COTN, COunter TNsu rgcncy) su i fiumi c in acque rist rette (P.C.F . o "Swift-R oats", P.B.R. ecc.). Tra quest i, panico larmenre interessante era un tipo di battel lo co n scafo in p las t ica e propu lsio ne a ge tt o idraulico, armato con mitragliere da 30 mm c 12,7 mm e con mortai , impiegato nelle o perazioni ne l Viet Nam. Pe r l' impiego CO IN fu rono cost ruite c irca 150 unità dei vari tipi.

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Ve r so la me tà degl i anni Settanta, l 'U.S Navy sembrò orientarsi verso un note\ ole potenziamento delle '>LIC forze veloci co::.tiere. ba:-.andosi soprattutto su unità d'attacco del tipo a!i.,cafo. frutto delle e::.perienze effettuate in quegli anni con alcuni prototipi di cacda:-.ommergihili \'doci Uli.C!,b Poin t PCH 1 , Plailll'Ù!ll '

AGE I l 1 ecc.).

l'aliscafo sperimentale statunitense lflgiJ Poim, ripreso in navigazione sostentata, s pinto da getti di acqua; si può notare s\illo specchio di poppa, ripiegata, l'elica util.ixlata nella navigazione i.n dislocamento. (Foto U.S. Navy/ CoUczio ne Gay)

Il Plahwiew, uno degli aliscafi r e alizzati dalla Marina degli Stati Uniti per valutare le capacità di questo tipo di meno come unità veloce d ' attacco, in navigazione ne l luglio 1978, i.n formazione con 1'1/lg/J Polli/. (Foto U.S. Navy/ Collezione Gay)

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Il Tucum c arl a Brindis i n e l sette mbre 1971.

(Foto Arra)

Le prime due unità spe rim entali, denominate Flagstaff(PGTJ l ) e 7it CIIIIIcari ( PGH 2) furono pronte per le prove nel 1968. Costru i ti r isp ett ivame nte dal la G rumrn an e dalla Lioe in g, ques t i due proto tip i avevano d i sl oca m e nto n e l l 'ordin e d ell e 60 tonnellate, e rano ambedue del t ipo a stahilità co n t r o l lata co n al ene di sostentam e nto abbarribili , ma d i ffer i vano sosw n zial mente pe r i diver si siste mi el i propu l sione impiega ti: eli che a passo variabi l e sul pri mo e getto idrau lico su l secondo.

La ve l oci tà massima in era per ambedue nell'ord i ne dei 50 nodi; l'apparato motore articolava su una turbina a gas e su motori Diesel per l'andatura di crociera ad alcue sollevate e scafo io normale galleggiamento.

Dal Hagstaf(. che non fu riprodotto per l'l'.S. ·avy, la Grumman derivò un modello più grande ("'Flagstaff 2"), realizzato in \'ersione missilistica (con missili " H arpoon") in tre esemplari per la ;\larina israeliana (classe "Shirnrit") nell981-85.

D al Tucumcari, che andò perduto per incaglio nel 19 "' 2, l'Alinavi della Spezia, in collaborazione con la Boeing. deri\'Ò gli aliscafi della classe "Sparviero" attualmente in servizio nella ita l iana.

Semp re dal Tucumcari. con notevoli miglioramenti, verso la metà degli anni Settanta venne S\ iluppato congiuntamente daii'U.S. e dalle Marine italia na e tedesca un nuovo modello di aliscafo da co mbattimento, che nelle intenzioni originari e avrebbe dovuto esse re r i prodotto in un notevole numero eli esemplari anche p er al tr e mar i ne de l la NATO.

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DPegasu s, aliscafo s tanmitense e ponimo della in navig;aion e a lento moto nel febbra.io 1973. Si può notare U sistema di ripicgamento d c U'aletta prodicra, ntQ)to s imi.le a quel lo degli aliscafi i taliani classe (Foto U.S. Navy/ Collc zione Gay)

L'aliscafo da combanlmem o statunJtense PegttSus in ad aha velocità con mare mosso. Sj possono notare i hulciatori dci missili "Harpoon ", ati sono s tati aggiru1ti s uperionnente d ue alveoli per un totale ru quattro armi a land-.tore.

L' aliscafo s ta tunile nsc Tttttt.,ts, d e lla classe "Pegas us" evo lu isce a d alta v eloc ità davanti a Sca ttle durante le p rove p r ima d e lla con segna, ne ll 'agosto 1981.

( Foto U.S Na vy/Co lle z lo ne Gay)

Si t rattava dd ri po "Pegasus·· (P. H M.) , c h e i n vece, co nt rar i amente alle i nte n zio n i i n i ziali, venne costru i to dal la Boei n g d i Sea tt le (U.S.A.) in u na serie eli soli se i esemp l a r i per la U.S. Navy. l PH Af 1+6 e r an o g rossi a lisca fi da comba rt ime n to

Un aliscafo d e lla clas se "P egasus ", l ìl ries, in n avigaz io n e. (Fo to U.S. Na vy/ Colle-.do ne Ga y)

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da 240 tonnellate a pieno carico, lunghi 40 metri e in grad o di :wiluppare 18 nodi in :.o!>tel1lamento (turbina a gas) e 12 in galleggiamento (due Diesel). Erano armati con un cannone ·'Compatto'' da 76/ 62 mm OTO-Melara c ono missili antinave "Harpoon e dbponcvano di una sviluppata dotazione di apparecchiature per la scoperta, la direzione elci tiro, le comu nicazioni e le contromburc cleuronichc. Queste 6 unità sono state radiate nel 1993.

Attua l mente I 'U. S. Navy dispone eli alcune vedette, tra le quali le 13 elci tipo "Cydonc", di 320 tonnellate con armamento missi li st ico ("St i nger"), propulsione interamente D iese l c velocità nell'ordine dei 35 nodi.

Danimarca

Il primo gruppo d i motosilu ranti armato dalla Marina dane!>C nel dopoguerra fu CO!>titu ito da undici Schncllboote ex tedesche del tipo "S 26", che entrarono in servizio nel 19-15-49. Queste unità compo n evano la clas1>C "Gicmcl'" ed erano battenate con nomi eli uccelli, ma ebbero anche una numerazione car.meristica preceduta dalla lerrera T (T 51761) che, in seguito, \ 'e nne sostituita con i distintivi onici ATO (P 55HP 561). Altre sette unità dello stesso tipo , ·ennero acquistate in • orvegia nel 1950-51; anch'esse riccvcncro nomi di uccelli (classe " Falken") e i relativi distintivi ottici KATO ( P 562+P 568). Queste diciono Schnellboore furono radiate negli anni Sessanta

el 19'>2 venne ordinata la costruzi one, presso l'Arsenale di Copenaghen e presso i Cantieri frederikssuncl, di una classe di sei F.P.B. di nuovo tipo , il cui progetto era direrramenre derivato da quello del l e "S 26".

Le sei unità, cui vennero assegnati nomi di pesci (classe " Fiyvefiskcn , P 500+50'>), en trarono in servizio nel 1954-55. Di dimensioni pressoché ugua l i alle "S 26", di queste u l time conservavano la caratter i sti ca sistemazione dei lanciasiluri incorporati ne l la prora, che, tuttav ia, risultava di profilo diverso e di forme notevolmente pili affinate. L'armamento, oltre che di due tubi lancia siluri da 533 mrn , si d i una mirraglicra da 20/ 70 m m e di una da 40/70 rnm, co ndotta

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La motos ilurante Flyveflsken d ella Marina dan ese n e l 1954.

Una d e Ue unità danesi del tipo " Brave/Ferod ty" sviluppato daUa Vosper, la S6Uivetl, e n tra ta In servizio nell964.

da una A.D.T. ott i ca d i t ipo giroscopi co. Le rm:staz i oni di velocità c autonom i a delle ''Fi yvefisken" non d i fferivano sensibilmente da que l le delle "S 26".

Nel 1962-63 entrarono in servizio quattro nuove F.P.B. (classe "Falkcn", P 506'"'509) cui furono assegnati nomi già appartenuti ad unirà del tipo "S 26", nel frattempo r..tdiate.

Costruite su commessa americana (fYT 819'"'822) nell ' ambito del programma di aiuti militari alle nazioni alleare, le quattro num e -Falken" erano un miglioramcnro delle "Flyvefisken", rispetto alle quali risultavano più armate e dorate di migliori qua li tà marine Equipaggiate con tre motori Diesel-veloci de l la po t enza comp l essiva di 9000 hp, esse raggiungevano ve l oc i tà mass i me di ol t re 40 nodi.

Con un dis l ocamento a pieno car ico di 119 to nne llate, lunghe 36 111 c l arghe 5,4 m, le "Falken" conservavano lo stesso armamento di mitragliere delle precedenti unità, ma erano dotate di quanro tubi lanciasiluri da 533 mm sbtemati in coperta al centro, due per lato, in luogo dei due incorporati nella prora; tale sistemazione, a lungo sperimentata, si ri\ elò più funzionale di quella precedentemente adottata sulle "S 26'' e sulle "Fiyvefiskcn".

Nei primi anni Sessanta, la Marina danese si dotò di un nucleo più moderno di F.P.B., costituito dalle sei unità della classe ··soloven" (P 510'"'515), d i cui le p r ime due furono cos t ruite in Gran Bretagna nel 196 2-64, presso i Cantier i Vosper, e le ri ma nemi p r esso l'Arse n ale d i Copenag he n.

Si lntttava di F.P.B. il cui p r ogcno era derivato dalla fusione d i quelli dei tipi "Brave" c "fcrocity'' della Vosper.

A differenza dei prototipi britannici , che impiegavano sistemi omogenei di turbine a gas del t ipo COGAG. le "Sblòven" erano dotate di un apparato motore misto a sistema CODOG, articolato su tre turbine a gas per la \elocità massima (50 nodi) e su due motori Diesel per l'anclatur..t di crociera (10 nodi). L' armamento, di tipo convertibile, era pressoché identico a quello delle unità br i tanniche; la sola st<tva nelle sistemazioni per il l ancio dei silu r i, che sui tip i " B rave" e "Feroci ty" erano del t i po ad im p u l so laterale, mentr e su lle F.P.B. danesi erano cos t itu ite da tub i Le "Sòli>ven" sono state r ad iare nel l 990.

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La F.A.C. danese Hamme r d c Ua c lasse Attualmente il gruppo f.A.C. più moderno in scn-izio nella da- is pirata piea O" svedesi. ncse è costituto dalle dieci unità della classe "\\ ' illemocs··, realizzate tra il 19'"* e il 1976 su progetto dei Cantieri LC1rssen e molto simili alle svedesi tipo "Spica Il". Con un dislocamento a pieno carico di 260 tonnellate, dotate di apparato m otore CODOG, possono raggiunger<.: una ve l oci t à mass im a d i 38 nodi; il l oro arma m ento si articola su un cannone da 76/ 62 OTO - Mclara, due o quattro missili ··narpoon" c duc o quattro Janciasiluri da 533 mm per armi filoguidate.

jugoslat•ia

Alla fine della seconda guerra mondia l c. le forze veloci costiere jugoslave erano composte da un gruppo di ono morosiluranti del tipo Higgins da piedi. cedute nel 19 1S dalla >'l l arina britannica. la quale. a sua volta. Il: an: va ricenne nel 19+t da quella statunitense , e da due unità del tipo "Orjen·· e Durmitor). uniche sopravvissute d i una serie di otto costruita in Germania nel 1936-38 su com m essa della Mari na jugosl ava.

Le due "O rj en'' (391 e 392) furon o r adiat<.: nel 1963. mentre le otto lli ggins ( ,HT 1+8) furono radiate ne i primi anni Settanta.

'\el J9S l iniziò nei cantieri jugosla\·i la costruzione di numerose unità di un tipo, derto "100". che in definiti\ a non era che una riproduzione con leggere varianti del tipo Higgins da ...,8 piedi.

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L'l motos ilurante jugos lav a 1 72, d e l tipo "100", armata con quattro ntbi lanc iasiluri da 533 mm e tre mitra glie r e da 2 0 mm

Una delle unità jugos lave del tipo " 100 " trasformate in motocruu1oniera e armata con <tue mitraglie re da 4 0/ 56 mm e due da 20 mm.

Pro b a b ilme n te furono cost ru ite p i ù d i ce nto m otosi l ura nti d i tale ti p o , d i c u i o tto fu rono cedute ad a ltre n azio n i, p iù prec isamente, se i al l' Egitto nel 19'56 c du e all 'Et iopi a nel 1960.

Pur tratt an dosi di un t ipo d i u n it à g ià superato, alla fine degli ann i Sessanta un a tale fo rza di mo tos ilu ra nr i ra p presen tava un e lemen to imp01tante nella genera le st ra teg ia ju gos lava in Adria ti co . u n teat ro ope ra tivo di ca ra tte ristiche m e teo rolog iche e geogra fiche del tu tto p articolari, che, tra l' alt ro, r isu ltava estre m ame n te favorevole a ll ' im p iego de lle forze veloci costiere; dò sopratt u tto da p a rte jugos lava, pe r la p oss ibilità d i creare u n gra n n u m e ro di bas i d ece n tra te e perfettame n te m imet izzate l ungo le frastagliat issi m e coste d e ll a s p o n da orie n ta le.

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Per sopperire alla dec isa inferiorità balistica del le motosiluran t i del tipo " 100" nei co n f ronti delle moderne motocannonierc, un certo numero di queste unità furono trasformate in mowcannoniere negli anni Sessanta, sostituendo i l normale armamento - da quattro tubi lanciasiluri da 533 mm e quattro mitragliere da 20 7 0 mm. o da due rubi lanciasiluri da '>33 mm , una mitragliera da ;0 56 nun, una da 20 70 e tre o quattro armi da 12 - n1m - con due mitraglie re da nun e due o tre da 20/7 0 nun.

Alla fine degli anni Sessanta entrò in servizio un ' unità di un nuovo tipo di F.P.B. ad arm amento conv<.!nibile, detto ''201", derivato dal tipo ·'100", ma di maggiori dimensioni e con apparato motore Diesel; tale prototipo, tuttavia, non fu riprodo tto in al tri esemp lari , soprattutto a delle scarse prestazioni dell'apparato motore.

Nell %5 ini:r.iò la cess ione da parte deii'URSS di unità d elle classi '·Osa" l a seri<.! e "Shershen'' alla Marina jugoslava '"" ' Tra il 1965 e il l%9 giunsero in Jugoslavia dieci "Osa·· P seòe. che andarono a costituire la classe "301 " c sei ·shershen·· "201"). Altre dodici "Shershen " furono costntite su licenza a Kraljcvica tra ill%6 e ill97l.

Mentre le \'ecchic lliggins della classe "101" lasciavano progressivamente il dall'inizio degli anni Settanta , nel 1977 entrò in servizio la prima F.A.C . di costruzione e progetto jugoslavi della classe "Rade Koncar'' (tipo "211"). Riprodotte in sei esemplar i , di cu i l'u lti mo é entrato in ser v i zio nel 1980, queste unità son o si mi l i a l t i po "Sp ica II" svedese ; hanno un d i sl ocamento di circa 2Li0 tonnellate, una veloc it<ì sui 40 nodi e risu l tano ar mate con due cannon i Bofors da 57/70 mm e due missili "Styx" SS - :--i - 2H :-;istcmati al l ' estrema poppa.

Per la sostituzione delle dieci "Osa .. l a serie, la c ui vita operativa si av\ icinava ai trenta annL alla fine degli anni Ortanta la Marina jugoslava decise la realizzazione di un nu o v o modello di unità missilistic a (tipo "<tOO") definita " Kobra". di progettazione jugo'>hl\'a. Questo programma venne annullato nel 1989 ma nuovamente riavvinto nel 1990. con il varo della prima unità della classe entrata i n servizio nel 1993 con la Marina croata, che sra provvedendo anche al comp l etamen t o di un secondo esemplare

Prima della dissoluzione della Feder azi one jugoslava, la Ma r ina d i que l Paese. con una trentina d i r.A.C. tra missilistiche c convenzionali, disponeva di una forza di unità veloci co:-.ticrc che, operando in un mare ristretto come l'Adriatico e appoggiandosi acl un buon sistema di basi. era di tutto rispetto: la sorte di questo notevole comples'>o di unità, che probabilmente sarù diviso fra le nazioni indipendenti sorte nei Balcani negli ultimi anni n o n è an c ora certa.

Le altre mari11e

Tra l asci an d o le numerose ma r ine che hanno impiegato e i mp iegano unità di provenienza straniera, in numero anche eleva to. come è rilevabilc dalle tabelle in appendice. oltre a quelle esaminate, anche altre marine nel secondo dopoguerra hanno realizzato inten:::.santi prototipi di unitù \ cloci da combattimento.

La giapponc'>e che ha realizzato negli anni Sessanta e Settanta alcuni imeressanti prototipi di veloci motosiluranti , anualmenrc si è dotata di tre missilistici simili agli "Spar\'iero" italiani, costruiti con l'assistenza tecnica dei nostri Cantieri, cui dowehbero affiancarsi altre tre unirà

La Marina israeliana ha prodotto negli ultimi anni de ll e valide unità missili -

<23 >L;t prima F P B .-G dc..•! tipo " Osa " rice ,ene il numero diMinll,·o 3 01

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Sopra: viste es terne e variante dell 'armamento delle F.A.C. isr.teliane del tipo "SAAR 2 " o classe "1\iivtach ", costruite ln Francia e is pirate al tipo " l.a Combattante"

Sotto: profilo delle F.A.C. israeliane tipo "SAAR 3", d erivate dalle "SAAR 2". (Scala 1:2 00)

stichc sia del tipo F.A.C. , sia del t ipo co rvetta ve loce con dislocamenti crescenti dalle 400 tonnellate del le "Reshef' ' Co Saa r 4) alle 500 delle "Aliya ' · (o Saar 4_) dotate anche di elicottero imba rcato

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La france<>e, in cui le forze veloci costiere non hanno mai raggiunto una notevole consistenza, realizzò nei primi anni Sessanra un prototipo di moderna F.P.B. che, secondo i programmi, avrebbe dovuto riprodotto , con alcuni miglioramenti, in una numerosa serie d i unità. che però non venne rea l izzata. Si trattava della motovcdetta La Combattaute, ufficia l mente classificata come "patrou illeur garde-co tcs", che entrò in servizio nel marzo de l 196"1. Cost ruita i n legno, lam i nati p l astici e l eghe leggere, l 'unità aveva un dislocamento a pieno ca ri co d i c i rca 200 tonnellate. Lo scafo, del t ipo a carena tonda , aveva una l unghe7.7.a fuori tutto di IJS m ed una l arghezza di 7,3 m. L'apparato motore era composto da due Dies el -veloc i della potenza comp lessiva d i 3200 hJì e la ve locità mas si ma si agg i rava sui 23 nodi. L'armamento, che costitui\'a l 'e lemento più interessante.: di questa unità, era articol ato su d i una m i trag li e ra da 40 mm a prora e un lanciatore per missi li t i po "SS 11 ·· o "SS 12 '' in una nuova sucon rortata utile intorno ai 5000/ 6000 metri. Tale tiro di missile era impiegato anche sulle unità del tipo '·Br<we" e "Fcrocity" in Gran Bretagna per la Libia. L' unità fu radiata alla fine degli anni Ottanta .

Da que -.ra morovedena sono deri, ate delle versioni migliorate, riprodotte in alcuni e-.emplari per Grecia, Iran , Libia e Malaysia (La Combattante Il). e per ' igeria, Qatar e Tunisia (La Combaname lll)

Circa l'attuale consistenza delle forze veloci coMiere nel mondo. rimandiamo il lettore alle apposite tabelle in appendice. in cui é ind i cato, nazione per nazione, il numero delle unità in servizio e in costruzione.

Si tratta di un comp l esso di quasi 2900 unità, di cui oltre 1000 lanciamissili ed il rimanente armato di si l uri e/ o artiglieria di piccolo calibro. Gli ali scafi circa il 10% del totale.

Ri spetto all 'in izio degl i ann i Settanta, il numero delle unità in servi;.io è aumentato di quas i i l 60%, sopra ttutto per effetto dell'apporto dei piccoli Mati afri ca-

L' unità sperimentale francese La Co mbatta111 e, riprodotta in tre versioni e in numerosi ese mplari per diverse marin e, ma n o n pi ù replicata dalla Marina francese .

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Un a d e lle F.A.C. d e l tipo " La Co mbattante ID" ve ndut e a marine s trank re; s i tratta d e lla S iri d ella Marin a nige r lan a. (Foto Res tani Breda M eccanica)

ni ed asiatici di rec ente <:O'>tituzionc , le cui marine hanno visto nella piccola unitù veloce d ' attacco, specie :-.c mb:-.ili:.tica. il mezzo ideale per la propria difesa a costi accettabili.

Consideraz ùmi ccmclusice

Nel l 'immediato dopogue rra, per il pe r fezionamento delle apparecchiature c l crrroniche eli scoperta (rada r ecc.) c per la creazione el i nuovi e potenti mezz i aer onava li el i difesa, sernhrò che l 'unitù veloce cos tiera , almeno ne ll 'i mpi ego contro unità magg iori d i superficie, f osse ormai avvi a t a verso un rapido t ramonto. Tu ttavia, neg l i ann i Sessanta, la :-ost ituzione dei si luri con m ode rni mi ss i li tclcguidati, riconfermò le ampie possibil ità operative di questo mezzo nell'impiego antinave. Si rinnovò cosi l'interc:-.se delle principali marine del mondo per le F.P.B. Nel corso degl i anni Sessanta, la maggior parte delle marine militari a\ eva creduto eli poter risolvere mo lt i dei problemi operati,·i ed economici relativi alle forze veloci costiere con un'applicazione sempre più spinta della com errihilitù dell'armamento; succes:-.ivamente, però. si cominciò ad a, anzare dei dubbi sulla piena validità di quesra :-.oluzione QucMo ripcnsamento fu dovuw ad una serie di moti, i sia di carattere puramente operativo (costante presenza della minaccia aer ea nella maggior parte dei teatri di operazione ecc.), sia di carattere tecnico (limitazioni nelle rrestazioni gener<tli delle unità clonlte ad aumenti di peso in seguito alle predisposizioni strutturali degli scafi per l'artuazione della convcrtibilitù ecc.) e logistico (necessitù di disporre di numerose basi o navi-appoggio anrcz.t.ate per le oreraz ioni di conversione ccc.).

Penanto , negli ann i seguenti, si verificò un ritorno ad un tipo di arm amento combinato o po li va l ente, c he teneva como de l le dive rse esige n ze c poss i bilitù

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di impiego, e si giunse addirittura ad una spccializzazionc spinta delle unità in funzione degli specifici compiti ad esse assegnati.

Una conferma di questa tendenza fu già data dalle unità svedesi del tipo "T 121" e dalle cannoniere veloci statunitensi della classe '·Asheville", nonché, in maggior misura , dalle nuove motocannoniere svedesi allora in fase di progetto ( tip o '' K 151") e dalle "Storm" norvegesi.

Lo sviluppo avuto dalle unità veloci costiere dagli inizi degli anni Settanta inte ressò, dal punto di vista tecnico, non solo i ti p i di arm i im p iegati (missili teleg uid ati e autoguidat i d i alta p recis ione e n otevo le g ittata, miss ili filogu idati a corta g ittata, missi li per la difesa a.a., ca nnoni compatti ad e levato ritmo d i fuoco ecc.) , ma anche le caratte ri stiche costr uttiv e, nautiche e di velocità del le unità stesse.

L'applicazione della propulsione a getto d'acqua, g li sviluppi dei motori a pistone rotante c i rendimenti sempre più elevati del le turbine a gas e dci sistemi misti , portarono alla realizzazione di unità d i prestazioni sempre più elevate e brillami, soprattutto nel campo degli aliscafi e dei mezzi a cuscin o d 'aria .

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E LE V.A.S. FINO AL 1945
Parte Prima LE MOTOSILURANTI
' / l, • 1

Nei primi anni Trenta la costruz ione di unità ve loci costiere per la Marina italiana subì una breve stasi, dO\ruta soprattutto a questioni economiche, ma, nell' imminenza della crisi et iopica e durante il suo verificarsi, le costruzioni dei M.A.S. ripresero a ritmo accelerato

La ricerca dell 'alta velocità, che era divenuta la pr incipa le caratter ist ica del moderno M.A.S., portò alla realizzaz ione della prima se ri e di quella classe "500 "alcune unità della quale furono in g rado d i ragg iungere alle prove veloc ità ne ll'ordine dei 50 nodi- che, riprodotta in quattro successive se ri e, doveva poi costitu ire il nerbo delle Flottiglie M.A.S. sino al 1942.

L' impul so dato alle costruzioni durame la cr is i et iopica , soprarnmo per motivi politic i, affiancato da un 'es tesa ed efficace propaganda, portò in effetti a sopravvalutare, prima all'estero e poi in Italia, le reali possibilità belliche di quest i mezzi. In effetti , si trattava di ottime unità , capaci d i raggiungere e levatiss ime velocità e di mantenerle per molte ore, poco visibili e manovrabilissime; ma per quanti studi e tentativ i si fossero fatti per ovviare all ' inconven iente, le qua lità nautiche e di robustezza deg li scafi lasciavano a lquanto a desidera re.

In sostanza , i M A.S sub ir ono un po· gl i influss i dell' indirizzo gene rale elcile costruzioni navali italiane di que l tempo, in cui , spesso, t ropp o venne sac ri ficato al raggiungimento eli a lte velocità, in netto cont rasto con quan to avveniva presso altre ma rin e che p rovvedevano a sviluppare molto più armonicamente le qualità del loro naviglio.

Anche in Italia , comunque, ci si rese parzialmente conto che unità così fortemente caratterizzate sarebbero dovute so ttostare a troppe limitazioni d ' impiego , che ne avrebbero ridotte le possibil ità offens ive in que i cas i in cu i l'alta veloc ità fosse stata di importanza seconda ria r ispetto ad una buona tenuta eli mare, o alla possibilità el i disporre di un carico bellico magg iore, o eli migl iori capacità di autodifesa.

Probabilmente , rinunciando a qualche nodo di veloc ità a favore della robustezza e della tenuta di mare , forte dell 'esperienza ormai acquisita , l' Italia sarebbe potuta arrivare, con molti anni di anticipo rispetto ad a ltr e nazioni , a quelle ottime e robuste carene a spigolo senza gradini c he caratterizza rono le costruzioni delle motosiluranti britann iche e statu nite ns i del seco nd o co nflitto mond iale.

Un primo tentat ivo in questo senso fu effettuato ne l 1935-36 con la costruzione di una g rossa unità costiera , che può essere cons iderata la prima motosilurantc della Marina italiana, classificata ini zia lmente mototorped iniera e poi M.A.S., cui venne dato il nome di Stefano Turr. Di un secondo prototipo sperimentale

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con carena a spigolo senza gradini, il MAS 580, imposrato su l fin ire del 1940 ma mai terminato, s i è già scritto nel volume dedicato a i M.A.S m

La mototorpediniera Stejàno Turr era un nuovo tipo el i unità ve loce costiera: si t rattava in effetti di una grossa unità, con scafo metall ico e carena a sp igolo senza gradino , dotata el i quattro nuovi motori Diesel FlAT tipo V 1616, che già dal 1934 erano stat i imbarcati, in v ia sper imentale , su d i un M.A.S. tipo S.V.A N. da 14 t derivato dalla se rie "432+436", il MAS 437.

La Stefano Turr non poté entra re in serv izio sino a l 1939, in quanto già durante le prove i nuovi motori Diesel erano stati soggetti a grav i avar ie. Tali inconven ienti ai motori non poterono però mai essere del tutto el im inati, per quante modifiche fossero tenta te , e ! u n it à rimase purtroppo un tentativo isolato, cui ben presto, alle noie ai motori , si aggiunsero que ll e dovute alla corrosione de llo scafo metallico.

Tuttavia , l' innovativo progetto della Stefano Turr, come sce lta eli scafo , dim e ns ioni , sistema di costruzione e tipo di motori, era senz 'altro indovinato, precorrendo con molti anni di anticipo quei concetti di robustezza, tenuta eli mare e sicurezza che dovevano success ivamente essere alla base degli studi relativi alle mod e rn e motosilurant i e m otocannoniere

L'idea dell ' impiego eli una buona e robusta carena a spigo lo senza gradini e el i motori funz ionanti a nafta anz iché a benzina , fu accolta, da quant i non approvavano l'indirizzo orma i assunto d alle costruzion i dei M.A.S. , come un ' ritorno a ll a realtà " , ma la scarsa preparazione dell ' indu str ia nazionale di que l tempo , soprattutto nel campo dei motori Diesel -veloci, non consentì un ulteriore sviluppo d i questo interessante prototipo.

La costruzione in metallo , sperimentata sulle unità costiere per la prima volta con la Stefano Turr, venne ripresa al tempo della realizzazione della prima se ri e dei ''500" su l MAS 525 e appl icata poi anche su alcune unità delle due serie successive; in seguito, dopo il cattivo risultato della Stefano Turr e que llo dei primi t'vl.A.S . tipo "500" in ferro , essa venne abbandonata.

L' adozione della cos truzione in metallo era stata generata innanzitutto dal sensib ile risparmio di peso che a parità d i robustezza er.a poss ibil e ottenere nel la costruzione, con evidente vantaggio della ve locità. Tuttavia, l'impiego , soprattutto in guerra, in cond izioni non ideali di mare e di car ico provocò sulle unità in ferro delle g rav i avar ie , qual i rotture e ced imenti eli importanti elementi strutturali che limitarono sensib il mente l'efficienza operat iva.

Inoltre , la minor elasticità della cost ru z ione in metallo rispetto a que ll a in legno , dette lu ogo , dopo lunghe navigaz ioni con mare agitato , a taluni in convenienti che non poterono mai essere del tutto e liminati.

L'elevato costo , per unità di così picco le dimensioni , della costruz ione metallica, che richiedeva l'imp iego di personale a ltamente specializzato e l'adozione di tecniche allora inusuali nella stessa costruzione in ferro, fu un altro degli elem enti che conco rsero presto a far abbandona re tale soluz ione.

TI motore Diese l adottato sulla Stejàno Turr, il FIAT V 1616 , era stato sperimentato per alcuni anni sul MAS 437, ma sebbene avesse subìto important i modifiche dopo aver mostrato notevo li deficienze eli funzionamento, non e ra anco ra comp letamente a punto quando venne imbarcato sulla nuova mototorpediniera sperimentale. Inoltre, su questa unità , questi motor i lavoravano probabilmente in sov raccar ico , cosa che ne pregiudicava ulter iormente il s i curo funzionamento.

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(l) Ermi ni o Bagnasco , M .A.S e m ezzi d 'assalto di supetficie itali-ani Ro ma 1996, Capi[o )o XXVII

llMAS 3D, poi divcnutoMS 41, con la mimetizzazi.one di guerra; l'unità era una delle motosiluranti c.:atturate a Canaro i117 aprile 1941, al momento dell'occupazione italo-tedcsca della Jugoslavia, e servite poi da modello per lo sviluppo da parte della Marina italiana di una classe di mlità di questo tipo di costruzione nazionale

Dopo i de ludent i r isu ltat i ottenut i con la Stefano Turr, imputah ili p i ù al carattere spe rimentale della costruz ione che alla hontà del progetto, la Mar ina ita li ana, nel campo dd lc un ità ve loci costiere, s i dedicò esclusivamente alla cost ruzione di M.A.S., sv iluppando la r iusc i ta classe "500'' L'i mpiego eli ques te un it à i n guerra, però, riportò a galla i prob lemi già esposti precedentemente, dovut i essenzialmente alle d ifficoltà che questi p iccoli mezzi incontravano ad operare efficacemente e con continu ità nelle zone d i mare loro assegna te, dove, non sempre, le condizioni meteorologiche risultavano favorevoli.

I tentativi della Marina italiana di ottenere dall 'a lleato tedesco i piani d i cost ruzione delle motosi luranti che la Mari n a ge rm anica im piegava efficace m e n te n el Ma re del No rd, in cond iz ioni anche più severe d i quelle usua li i n Med iterraneo, e pote r così indir izza re la sue costruz ioni ne l campo de ll e unità ve loci cost iere ve rso mezz i navali p iù g randi e dotat i di magg io re flessihi lità operat iva, non ehhe ro es ito. Tuttavia, ne ll 'a p ril e del1941, con la capito lazione del la jugoslavia e con la cartura nei port i da l mati eli quas i runa la flona eli quella naz ione, la Reg ia Ma ri na entrò in possesso non solo el i due vecchi mo toscafi s il uranti tipo Thornycroft da 60 piedi 12', ma anche di se i motosiluranti di costruzione germanica di tipo moderno, dota te di una buona velocità e di eccellen ti qua lità marine (vedi Capito lo Il). Queste otto unità entrarono a far pane della Marina italiana con la caratteristica di M.A.S. "D" (dove la lettera D stava a significare Da lmazia, la regione in cui esse furono catturate)

Le se i motos ilu ranti, costruite ne i Cantier i Lurssen d i Vegesack n e l 1937-38, appartenevano a quell' i ndovinaLO tipo d i Schnellboor Ledesco a ca r ena tonda el i cu i la Marina ita li ana aveva cercato invano el i ottene re i pian i eli cos t ruzione. Pur dotate d i un'ott i ma ca rena e di a ltre i nte ressant i so l uzioni c i rca l'armamento e le sistemazioni d i plancia, le se i unità ex jugoslave risu l tavano però mo lto meno valide per ciò che riguardava l'a pparato motore. Erano infatti ancora do tate di motori a scoppio, di un tipo non troppo indovinato , mentre le contemporanee unità germaniche impiegavano già motori superleggeri funzionanti a ciclo Diesel con l' imp iego di gasolio in l uogo di benzina.

(2) Ermi nio Bagnasc.:o, op. Cii., Capilo l o XXIX.
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Dall 'esa me di queste motosi luranti ex jugoslave, dette del tipo "Orjen·•, fu rilevata la loro eccez ionale robustezza d i costruzione, l'ottima tenuta di mar e, nonché la possib ilità di mantenere ve locità relativamente eleva te anche in acque mosse, il che consentiva, nei confronti dei M.A.S. allora in serv izio nella Ma rin a italiana, possibilità operative sensibilmente su p e r iori, anc ll e se la loro veloc ità massima supe rava d i poco i trenta nod i, co ntro quella d i o lt re q uaranta dci M.A.S. otten ib ile, tuttavia , so la m e nte in part ico la r i condiz ion i el i car ico dell ' unità e in acque pressoch é t ra nqui ll e.

Tn tal modo la Reg ia Ma rina s i or ientò d ecisamente verso le carene normali, a fo rme to ndegg iant i, abbandonando p ra ti camen te tutt i gli studi relativi alle carene a spigo lo c he. come venne poi d imost ra to in a lt re nazioni, ne l corso della seco nda guerra mondiale e successivamente, in realtà non erano ancora g iunte a l mass imo de l lo ro rendimento.

All' iniz io dell 'estate ciel 1941 venne decisa la ri produz ione del tip o "Orjen" in cantieri nazionali , ord inando una pr ima ser ie di d iciotto m otosi lurant i ai Cantieri C.KD.A. eli Mon falcone (ved i Capito lo JII). Ta li unità , co m p rese ne l programma el i nuove cos truzion i clell911, r icalcava no quasi esattamente le motosil uranti ex jugoslave , acl esclusione di alcun i accorgi m e nt i re lat iv i a pa rt icolari costruttivi ed a s istemazioni interne. a ll 'a doz ione d i un appa rato motore articola to su tre m oto ri a scopp io de l tipo Tsotta Fraschin i ASM 183 e el i a rm i eli tip o naziona le. Per la pr im a vo lta ne lla Ma r ina ita li ana, per tali unità venne impiegata la nu m e raz io ne "per Squad r iglie" , che, pur venendo in seguito estesa anche ad altre se rie, si ri ve lò in rea ltà assai poco p ra ti ca .

Paralle lamente alla realizzaz ione delle prime m otosilu ranti, intese so prattutto per l'i mpiego sil urante ant in ave co m e la classi ficaz ione stessa stava acl indicare, la Mari n a ita lia n a svi luppò un nu ovo tipo d i cacc iasommergibili costiero. c h e ado ttava la stessa ca re na d e ll e "O rjcn", pur con un apparato motore di caratte ri stiche assai meno sp inte (ved i Cap itolo lV). Tali unità, ordinate in numero d i t renta c u ffic ial m ente classificare Mo toVecle tte Anti Sommerg ib ili (V.A S.), erano nate per la ormai p ratica impossibilità de ll e motosi lurant i e d eg li stess i M.A.S. a ven ir proficuamente imp iegati in comp it i di cacc ia a n t isomme rgibi li .

Le V.A.S. costitu irono quindi un po ' u n r itorno al M.A .S. "da c roc iera" de ll a prima guerra mondiale, quando g ià s i e ra rilevata l'in concWa b ili tà delle brillanti caratter istiche d i ve locità n ecessa rie pe r l'i mp iego si lur ante con quelle propr ie d e ll e un ità destinate a ll e ope razion i a .s .: eleva ta au tonomia e buone capac ità di ca rico p er arm i e appa recch ia t ure an t isommergib ili.

In co rporate nell'organizzaz ione dell'Is pettorato dei Mezzi Antisornmcrgihi li, le V.A S. s i affianca rono alla miscellanea eli unità d i tutti i tip i, d a ll e motovedctte d e lla G uardia di Finanza a i piccoli motoscafi mil itar i o requisit i, da i pescherecci armati alle p icco le navi requisite o di preda be llic a, nelle ope razioni a.s. lungo le cos te e dell 'Africa sette ntri o na le '" .

Non ap pe na i pr otO tipi de ll e nu ove mo tos iluranti e delle nuove V.A.S. ebbe ro effettuato hr ill a nte m emc le prime prove, con l'approvazione del progra m ma di nu ove cos tru z ioni de l 1942 vennero ordinate una seconda ser ie d i dic iotto rn otosilu ran ti (vedi Capito lo V) e una seconda serie di diciotto V.A.S . (ved i Cap it olo IV), con alcuni m iglioramenti e modifiche Se m pre co n il programma 1942 venne ord ina ta la costruzione di una nuova ser ie eli dodic i g rosse V.A.S. in ferro equ i-

(5) All:1 c.law c.ld 31 di cembre 194 1. i l n u mero delle u n i tà mili tar i e requ isite impi ega te nei servizi a s. l ungo le coste c dell'Africa senentriona l c, raggiungeva un totale c.li 75, pe r un disl ocamento globale d i <.:i rta 7!:l00 tonne ll ate.

llO

Pic(.'Oli motoscafi dell'Ispettorato del M C'oJ Antisolllfllel'8il>ili pattuglia n o le (.'OS te in una tu.issione di vigilanza co ntro l battelli s ubacquei n e mici. lAI scarsa potenzialità di q u esti me:z:zi, unita alla loro eterogenea p rovenienza, che n e rendeva difficile un utilizzo e fficace, rese indispensabile la rea.lizza7Jo n e deLle V.A.S. , m ezzj appositamente progettati per L-. caccia al sommergibili.

paggiare con motori Diesel (ved i Capito lo VI) , ma con lo stesso armame nto delle precedenti

Gli ottimi su ccessi ottenuti dalle motosiluranri italiane nel Canale di Sicilia nel corso dclla 1:3attaglia eli Mezz' agosto ( l 0 - 1S agosto 1942), \ 'alscro a far rinascere la fiducia nei confronti delle unità veloci costiere. che con i primi deludenti risultati forniti nel 19/f0-4 1 da i M.A.S. , sembravano o rmai avv iate verso i l tramonto. Nei limiti del possib i l e , ossi a da quanto co n se ntito da l l ' i ndus tria n azionak, c h e ::;i dibatteva tra cr i si di mano d 'ope ra specia li na ta e di materiali el i ogni genere, l 'approntamento delle motosiluranri e delle V.A.S. venne accelerato al ma::;s imo ; in linea di massima , i tempi eli costruzione delle V.A.S. furono sempre sensibilmente inferiori a quelli delle motosiluranti , trattandosi di unità eli caraucrbtiche assai meno :-.pintc

Ad ccceLione di sei delle V.A.S. in ferro , di una motosilurantc della seconda serie c di tre V.A.S. Baglietto della seconda serie. tutte le unità del programma 1942 vennero terminate prima dell'H :-.e u emhre 1943. La promulgazione dell'armi-

lll

!itizi o b l occò i n vece la cost ru z ione di tutte le unità o r dinate con i programmi 1945 c 1944 (ved i Cap itoli V II e V IIJ), ovvero :

6 motosiluranti

18 mo t osi l u ranti

36 motosi l u ranti

3 motosiJuranti

Li.irssen ··s

C.R.D.A. da 60 t, 3a ser ie C. R. D.A. da 60 t, 4• :.cr ic

Li.irssen "$ 26"

(Programma 1943)

( P rogramma 1943)

( P rogramma 1944) ( P rogramma 19-H)

Con t ro l e quarantasci n uove mot os i luranti e i quaranta t re nuovi M.A.S. r ichiest i da ll ' Ispet to rato Genera le de i M.A.S., ( i l Comando preposto all'o rganizzazione e all'amministrazione di tutte le unità 'cloci costiere, reno inizialmente dall'ammiraglio Luigi Riao, !\ledaglia d'Oro. e quindi dall'ammiraglio Aimone di Savoia-A osta, duca di Spoleto) lo Sta to Maggi o re dell a Mar i na aveva disposto, con i due programmi ci t ati, l a costruzione d i cinquantatrc motosil uranti e di trenta

M.A.S accettando persino di ritardare a loro favore la produzione di altri tipi di un i tà, quali ad esempio i d r agamine veloci (R.D.V.), dci quali egualmente urgeva

l 'appro ntamen to

Le cinquant atrc nuove motos il uranti, ordinate tra la ftne de l 1942 c l 'estate dell'anno successivo, avrebbero dovuto emrarc tutte in ">ervizio entro il 19+t. Per memoria, va ricordato che col programma 191 1 era stata ordinata, ai Cantieri Prometeo d i Genova, an che una ser ie d i dodici V.A.S in l egno, derivat e da quelle a scafo me tallico, mentr e alla data dell'armistizio erano in corso le trattative per l 'ordinazione di un'altra serie di V.A.S. analoghe, presso cantieri della Francia occupata.

la VAS 239, una d ell e vedette antisommergibili dclb s <.-ço nda serle d e lL'l classe " Bag ll e tto " , comprende nte nel complesso 4 8 unità, in allestimento a Castellammare di Stabia nel maggio 1943.

112

T programmi 19 13- 1 1. comunque. rispecchiavano una sintazione generale di urgenza, che i mponeva di dbporre al più presto di un notevole numero di unità d i t ipo giù sperimentato e facilmente riproducibile da cantie ri ormai specializza ti in tale genere di costruzioni . Ad eccezion e delle motosiluranti tipo LOrssen "S 26", inf att i, che avrebber o dovuto essere cos truit e su piani e co n m otori tedeschi, tutte l e altre serie di unità ordinate non erano che riproduzioni d i tipi g i à in servizi o, per i quali non sarebbero stati necessari lunghi periodi di prove c di collaudi.

'\le i campo delle costruzion i sperimentali, il periodo compreso tra il 1940 e il 1945 non fece registrare i mportanti real i zzaz ioni. N umerosi ed inte ressanti furon o i n vece i nuovi p rogetti, c h e però rimasero tutt i irrealizzati i n co n seguenza d e llo stato di guerra e degli scar:.i mezzi e m ateria li da assegnare all e costruz ioni puramente sperimenta li.

TI".! essi. degno di nota fu un progetto del gennaio 1943 per una motosilurante costiera con protezione delle parti 'i tali contro il ti r o degli aerei e, in una certa misura. contro il tiro de ll e mitragliere navali di maggior cal i bro.

Le cara tteri sti che pri ncipa li d ell' unità p r ogetta ta er an o le segu e nti :

disl ocamento a pieno carico: lunghezza f.t.: larghezza max.:

\'clocità max .:

- ve l oc i tà d i crociera: apparato m o tore principa le:

21 t ; 14m;

3.5 m;

37 nodi;

I O n odi;

un m o t o re a scoppi o l sotta Fraschi ni ASM

184 C sovra li mcntato con 2 compresso ri d ella potenza massima di 1500 hp a 2000 giri al minuto;

- apparato motore ausiliario:

- au tonomia a tutta forza:

- au t onomia a 10 nodi:

- armamemo:

un motore a scoppio Alfa Romeo 1001 da 200 hp a 2500 giri al minuto;

260 mi g l ia;

400 mi g l ia;

2 lanciasiluri da 450 mm incorporati n ell o scafo con lancio verso poppa;

- corazzatu ra:

l mitragliera singola da 20 mm, oppure binata da 12,7 mm. in torretta corazzata telecomandara idraulicamente d i tip o aero nautico; sp esso re sui fianch i , posterio re e torretta , 30 mm;

spessore anteriore, 35 mm.

Lo :.cafo, in legno o in lega leggera. era del tipo con carena a spigolo a due gradini c conteneva un vero e proprio ridouo corazzato dove erano sistemati i l mo tore principale e la stazione di governo dell'unità. L 'equipaggio, compos t o ei a due sol e persone, s tando nella stazion e di governo protella, p oteva co ndurre l'unitù cd impiega r e le armi per mezzo di periscopi.

Tra il 1935 e i primi anni di guerra l'boua Fraschini procluS!>e modelli sempre più perfezionati ciel suo motore Asso 1000. che passò da una potenza massi-

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ma in i ziale d i 900 hp dd model l o ASM 180 a i 1 150 h p de l mode llo ASM 18.:$, i mbarcato su gran parte delle motosi l uranti c delle V.A.S. costruire durante il secondo contlitto mondiale, fino ai l SOO hp dci modelli 181 e 1RS sO\ ralimcntati. Dapprima privo eli invcrtirore di marcia, l'Asso 1000 ne venne in seguito dotato, così come ebbe succcss i vamente installat i !imit ator i di potenza, i l cui impiego co n sentiva un riù prolungato sf ru ttamen to dei motori c un aumento sensibile del pe r iodo di ore di moto previste prima <.klla rev isionc generale.

Tune le unità costruite con i programmi di guerrd. ad eccezione delle \'.A.S. della prima serie e di alcune del tipo in ferro, furono equipaggiate con motori ASM 183, l a cui prod u zio n e raggiunse nd 191ì3 cifr e elevate, in co n seguenza del loro i m piego sul l a quas i to t al ità de l le unità in servizi o e d i quelle in programma o in costruzione. Dei due tipi eli motori sovralimcnrati prodotti dalla lsotta rraschini, solamente il tipo ASi\ l 185 , enne imbarcato, in 'ia sperimentale. sulfultima motosilurante della seonda serie del tipo C. R. D .A. da 60 t, che alla data dell'armi-.tizio si trovava an cora i m pegn at a in collaud i c p r ove presso i canti<.:r i di costruz ione.

Lo sta ro di guerra l i m itò ovv iame nte l a p rod u z io n e di un ità, motori e apparecchiatu re per como el i altre nazioni, ma ciò non impedì. ad esempio. che l'lsotta Fraschini continuasse la fornitura a paesi alleati e neutrali dci suoi ottimi motori a scoppio tipo Asso.

Nel campo de i mo tori Diese l-veloc i , n c:: l periodo be ll ico non v i fu rono da reg istrare par ticola r i successi ; su alcune V.A.S. vennero adottati motori costruiti pc::r uso ferroviario e adattati all'impiego navale. mentre pc::r le motosiluranti da 105 t e le V.A.S. delle ultime :.cric ordinate era previsto l'impiego rispetti\ <Unente di motori Diesel di cos t ruzione germanica e di costruzione francese.

Nel p er iodo tra il l 935 e il 1910 l e arm i subacquee cont i nuarono la lenta C\'Oi uzione iniziata dopo la ftne della prima guerra mondiale, divenendo sempre più perfezionare, , eloci e di maggior aftìdamento: fmo allo scoppio della -.econcla guerra mondiale, però, le armi adotta t e sulle:: unità veloci costiere, erano tutte da <!50 mm, mentre su lle u n i tà siluran ti m aggiori, si andava diffonclcndo il sil uro da S.:33 mm e oltre.

Durante il sc::condo confl itto m ondiale, J?<:r armare le motosiluranti, accanto ai :.iluri da 450 mm. vennero introdotti quelli da S33 mm. Queste armi. che dotavano i tubi eli lancio prodieri delle motosiluranti. erano del tipo S.I.. lunghi 6.R-1 m, con 270 kg eli carica e con corse d i •1000 e 8000 metri a velocità d i circa ';0 e 38 nod i r is p ettivamente.

l la n c i as i luri ad i mpu lso btcra l e delle V.A.S. c delle morosilu ranti de l la seconda serie. invece. furono anc·ora clorati di armi da '..SO mm, dello stesso modello di quelle dei classe "SOO ", ovvero del tipo W/ o S. I., lunghe 5.2S . o S. 16 o 5,7S m, con circa 200 kg di carica e con corse da 2000, '-1000 o 8000 metri a vel oc i tà eli 47, 40 e 30 nod i r ispe tt iva m ente. Sull e morosil uran ti de l la seconda se r ie i si l uri da 450 mm erano genera l mente dotali di acciarino magnetico tipo S T.C.. mentre sulle al tre unità erano impiegati i normali acciarini ad urto.

l'\el 19 13 vennero impic::gati dalle moto-.iluranti anche alcuni e:.emplari di sil uri da 533 mm a corsa circolare, st udiati per l'auacco contro convog l i e formazio n i n ava li.

Nel campo deg li apparecch i di lancio. dal 1930 era srato intr odotto l 'uso dei lanciasiluri acl impulso laterale. detti tipo " Minisini" dal nome del loro ideatore. Tale lanciasiluri - mediante il quale l'arma , ·eniva proiettata in acqua latera!-

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mente e non lasc iata cade r e come i n tutti i pr ecede nti tipi - venne in segu ito modificato e ne furono costruile diverse vers ioni (''Ven ez ia" , "S. I - Napo li " ecc.) co n lie' i differenze l'un a rispcuo all'altra, ma turre basate sullo ste:-.so principio.

Sulla Steja11o Tt/17' fu imbarcata per la prima volta la mitragliera Breda 1931 da 13,2 mm, le cu i pre:-.razion i erano decisamente superior i alle anni da 65 mm di c ui fino ad allora e rano state dotate le un ità ve l oci costiere.

In :,eguito, tale arma fu so:-.ti tu ita d al le p i C1 e fficient i Breda da 20/ 6'; mm su affusto '>ingoio a l ibero puntamento, che equipaggiarono dal 19-J.O in poi tutte le unità ,eJoci coMiere iwliane sino ad alcuni anni dopo la seconda guerra mondiale. Si trauava eli un'arma già in serviz io pres:-.o altre nazioni, di buone caratteri st iche generali, a n c he se relati vame nte pil'1 pesante c comp lessa ri spe tt o ad ar mi dello :-.tesso calibro , ma con maggiori ce l erità el i ti ro e gittata. Ciò derivava dal fatto che l'arma era del tipo a presa di gas, con otturatore scorrevole e canna fi:-.sa. che adottava un afTu'>lO di tipo rigido e quindi rdati\'amentc pesante per comp ensare le notevoli sollecitazi on i cu i era sottorosto durante i l tiro. L'alimentazione era "a p iastr in a" da dodic i c artu cce Purtroppo, la p roduzione di tal e tip o di m itragliera non ragg iun se mai il livello quantitati\o necessa ri o e praticamen t e tulle le motosiluranti della p ri ma serie e le \ .A.S. entrarono in ser\'izio con una sola arma in luogo di due; l'eliminazione di tale deficienza poré a,·vcnire solam ente in un secondo tempo. Su tali unità, inizi almen te, la man ca nza eli una d ell e m it raglie re da 20 mm ve nne compensata co n l'imbarco eli due fuci l i - mitragliatori Breda da 6.5 mm M od. 1930, i l cu i appo rt o eli fuoco, data l'esiguità dd calibro e la scarsa giuata, non fu i n realtà determinante. Sul finire dd 1913. con la dccbione di tra:-.formare in motocannonierc alcune delle motosilumnt i in cos tru zione, vennero disposti esperimenti p e r l 'impiego da bo rd o d i m o t os i luranti el i m itrag l i er e si n gole Bre da 1939 d a 37 / 54 m m, a presa eli gas e a ca nna rincu l ante ma i l sop ravvenuto armi Mizio bloccò ta l i sperim entazioni e lutti i programmi in merito. Su due motosiluranti ( M S 74 e 75> furono imnel 19·13 impianti quadrupli di mitr agliere da 20 6'; mm di produzione tedesca (Fiakvierling, Mocl. '3H)

Ci r ca l e arm i c le appa r ecc hiature antis o mmergibili in do tazione alle mo t osi l uranti, trattandosi di unità essenzia lmente con<.'epi te per l'impiego sil urante antinave. la componente a.s. del loro armamento pa:.sò in seconda linea rispetto a quella :-.ilurante , r imanendo limitata ai tubi idrofonici tipo "C" c ad alcune b.t.g. che, nell'ultimo periodo della gu<:rra, vennero ridotte in num ero e p eso dopo avern e co nstatato l ' inutilità prati ca.

Su ll e V.A.S., invece. tali arm i ed app arecchiature rappresentavano la componente più importante dell'armamento e comprcnde, ano, ol rre ai rubi "C" e ad un ele, ato numero di b.t.g anche altre app arecchiature di :.coperta idrofoniche più perfezionate e le si:-.tcmazi oni per l ' impiego della torped i ne da rimorchio, che ritorna va su lle piccol e unità cost i er e dopo molti anni, essendo st ata sbarcata dai M A.S in torno al 1930. Tn realtà. le armi c le apparecchiature a.s. delle V.A.S. risu ltavano alquanto arretrate rispetto a quelle impiegare dai contemporanei cacciasommergibili anglo- americani , che già disponc,ano di perfezionati mezzi di scoperta subacquea ha:.ati su l prin cirio della r i flessione degl i ultra:-.uoni (ecogon iometr i) e d i armi "prod iere' ' a gitta t a fissa Oanciarazzi tipo " mousc trap'' ed " h e dgehog'').

L 'i mpi ego del le appa recchiature ad ultrasuoni perm e tt eva l 'esa tto contro llo in rilevamento c di'>tanza del sommergibile in immersione anche con l'unità in

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moro a bassa ve l ocità, che per le V.A.S munite di so l i idrofoni, era possibile solo con l'unità ferma ed era comunque limitata al solo rile\·amcnro. Le armi ··procliere" consentivano, inoltre, di anaccare il in immersione mant enenclolo son o co ntroll o ecogo ni o m etri co, senza d ove r necessariamente po11arsi su ll a sua verticale per lo sgancio de ll e b .r. g., come previMo per le V.A.S. muniLe di sole armi "poppiere".

Le mowsiluranti c le V .A. S. en tr arono i n se rv t ZIO c on apparati rad i o che permettevano le sole comu ni cazioni i n g rafia su medie ed aate frequenze con antc:nne di tipo filare. All'inizio del 19-13, cominciarono ad essere imbarcati -;ulle motosiluranti delle Flottiglie del Canale di Sicilia apparati radio del tipo impiegato su i ca rri armat i per l e co municazion i in fonia a breve distanza e muniti eli antenne a st i lo. Rivclatosi util issimo per le cornuni<:azion i talliche, l' i mpiego di tal i apparati fu ben presto generalizzato per tutte le venendo esteso, nei limiti del anche alle

La piuurazione m i metica de l le unità non venne ma i impiegata per le moto silur,mti tipo C.R.O.A. e per le \.A S. . essendosi ri\·elata wanraggiosa per scafi di

Una dimostra:tione di lancio di una b.t.g. dalle tr.unogge a binarlo di una V .A.S. della c L'lSsc Baglietto. Le anni d e llo s tesso tipo visibili :llle spalle de l marinaio dimostrano le ottime capacità offensive di queste unità nella caccia ai battelli subacquei. ridotte solamente dalla scarsità dei mez:z.l di scoperta, soprattutto se paragonati a que lli allora già in uso nelle Marine anglosassoni. (Foto LUCF,)Collezione Gay)

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così picco le di m en sio ni , a meno d i c i rcostanze e el i tea t r i ope ra t ivi del t utto par ticolari. Per questa rag i o ne le uniche uni tà c h e ne fecero uso fu r ono le motos i l uranti del tipo ex "Orjcn" d islocate nelle acque ùd i 'Egeo e della Grecia occidenta le. Grande impulso \·enne invece dato al mascheramemo delle basi e degli ormeggi diradati, !>fruttando anfrattuosità naturali delle coste (piccole calanche, grotte ecc.) o crea odo, 0\·e possibile. idonee sistemazioni con reti mimetiche e tenoie per il ricovero delle unità. Il ma:.c heramento delle motosiluranti durame le ore diurne assunse importanza sempre maggiore col crescere del l 'a ttività aerea avversaria che. da l la 19' 13 divenne p r essoché incontras t ata e cominua, pr im a sul l e b asi dell a Tun i sia e qu in d i su que lle de ll a Si c i lia e de l basso Tirreno.

Il persona l e i mba r cato sul le unità veloc i costiere (morosiluram i , V.A.S. e M.A.S. ), che alla data del 30 g i ugno 1910 era di 73 ufficia l i e 537 sonufTicia l i e marinai, all'inizio eli senembre del 1943 eva raggiumo la cifra eli 220 ufficiali e eli circa 2SOO tra sotrufficiali e marinai.

In particolare, le motosiluranti della prima serie furono armate prevalentemente con personale proveniente dai M.A.S., che venne ritiraw da l fronte e inviato ad armare le nuove unit à ancora pres:.o i cant i eri d i Monfalcone. Non appena ap prontare, le m otosi l u ranti venivano t ras f e r ite p resso la Scuola Addes t ra m ento M.A .S eli Pol a (Mariad m as), d ove gli eq ui pagg i eff e ttu avan o u n b reve co rso prim a d el t rasferimc m o in zo n a d i opern ioni. Una volta f orm ato un equ i pagg io, in linea d i massima esso non sub i va p i ù sostanzia li camb i ame n ti nel la sua compagine, a meno di sosrituzioni per perdite o simili motivi, e ven i va trasferito interamente su un 'a ltra unità quando se ne prescmava la necessità. Così, molte morosiluranti della :.econda serie riceveHero equipaggi già addestrati provenienti da unità della prima serie affondate o ai grandi lavori per danni o avarie suhite.

:-lei cor:.o della guerra, le motosi l uranti subirono un progre:.sivo aumento del dislocamemo, dovuto essenzi almente ad effe tt ive necessi tà emer se solo con l 'impiego in zona d i o p erazioni, q u ali , ad esemp io, la necessità p r atica deg l i equip aggi di vivere per l u n g hi p eriodi a bordo, esse n do cost an temente dis l oca t i in basi decentrate e i n mancanza eli adeguate navi appoggio. con il consegue n te aumento delle dotazioni di bordo oltre i l imiti previsti da i dati di progetto. Ta le aumento del dislocamento comportò ovviamente un corrispondente calo della velocità e del rendime n to dei motori che. essendo sotroposti a maggior sforzo, erano altresì più facilme n te soggetti ad avarie. con conseguente diminuzione clelrefficienza generale delle unità.

L'ana l isi delle perdite e dci danneggiamenti subiti dalle motosi l uranti nel corso dell'intenso ciclo di operaz ioni da esse condo tto ne ll a zo n a del Cana l e d i Si cilia clall'c:.tale 1942 si no all ' evacuaz ione de l la Sici lia nell 'est ate de l l'anno successivo. permeue di stabi l ire che le perd ite più sensibili furono subite pe r azioni aeree nemiche :.u l l<: basi e in mare. Una :.ola motosilurante andò perduta nel corso dei numerosi scontri con unità maggiori an·ersarie. mentre numerose furono le motosiluranti seriamente danneggiate, con gra\·i perdite tra il personale , in combattimenti contro unità similari. Tali com battimenti, verificatisi per la prima volta nelle acque ddla Tunisia nella primavera del 1943, divennero a:.sai frequent i nel corso delle operazion i connesse con la difesa e la successiva evacuazione

117

de ll a Sic i lia nel p eriod o g iu gno-agos to 19-+3. Jn quei mc!>i l ' attività delle motosilurant i fu in tensissima. nono..,tante il loro impiego fos!>e !>ensibi l mente compronll':-.!-.0 da gradssimi problemi logi'>tici. diretta conseguenza della paralisi dei tra'>porti derivante dalla ormai acqui'>ita preponderanza aerea avversaria.

:"Jd comples:-.o, dalrentrata in serYizio alrH :-.<..:ttemhre 19-t3, ratti\ it:ì operativa delle ::,ok moto'liluranti si compendia in un totale di 2-t-t5 missioni di guerra per 18 3-+7 o re di moto ed o ltre 300 000 miglia percorse. L'unità che effettuò i l maggior num e r o di mi ssion i fu la MS 16 (ex JI1AS 8D), co n 140 usc it e per l 28 1 o r e el i moto. Tra le motosi l ura nti del t i p o C. H.D.A. l a p i ù alli va r isultò la MS 2 1, con 121 mission i c H6H o re di m oto.

La mancanza del radar. che nel 19-f3 era orma i rresente su quasi tutte le unità a\Tersarie e in particolare sulle motocannonicre e sulle motosiluranti che operavano nelle acque dd la costituì un e handicap per le ranti italiane. costrette a combanere eli notte. a distanze r a vvicinate, con rau!>ilio d<:i soli mezzi otti ci contro an ersari che potevano scorrirle, in anticipo e a forr<: distanza, e pn.:disporsi per i l combattimento.

Un a vedetta antisonunerglbU c esce a l tram o nto da una b ase per una miss ion e n o tturna di v igilanza a .s.

11 8

A ciò va agg i unta la sensib ile infer ior ità dell'armamento eli mitragl ie re del le motosi l uranti ita l ia ne rispetto a quel lo delle motocannoniere avversa rie e l' asso luta mancanza d i protez ione, anche leggera , dei serbatoi e sopn.n t utto della planc ia, i l che comport<\ essendo quest'ultima la zona più esposta a l Li ro, un'a lt iss i ma percentuale di Comandanti ucc is i o feriti in combatt imento .

A ta li u l time deficienze s i sa rebbe dovuto in pa r te ovv iare con la t rasformazione in motocannoniere eli alcune m otosi lurant i della te rza e quarta ser ie e de l tipo "S 26", l a cui costruzione venne però b loccata da lhmnist i zio.

Dopo 1"8 settembre 1943, con i l rientro nei porti cle l ritalia merid ionale delle unità dislocatesi a Ma l ta in o tt emperanza alle clausole arm ist izia li e con l' in izio de lle operazioni a fianco degl i anglo -americani nell'ambito della cobellige ranza, le motosiluranli, le V.A.S. c i M.A.S. della Marina ita liana vennero n u ovamente r iorganizzati. L'Tspcttoraro Genera le dei M.A.S. (Genera lmas), ricos ti tu ito a Ta ranto il 12 ma rzo 1944, fu sino a l l') magg io 194'), data in cui venne sc iolto. il Comando responsabifte dell ' appronta m ento, dell'addest ramento e dell'amm inistrazione di tutte le motosilurant i, de ll e V A S. e de i IVI.A.S impegnati nelle operaz ioni contro i Tedeschi in Adriatico e in T irreno.

Durante la cobel li geranza, l'impiego pr i nc i pale delle unità dipendent i da Generalmas fu que ll o de ll' esecuzione eli m issioni speciali lungo le coste t irrcnichc ed adriat iche occupate da i Tedeschi.

Tali miss ioni andavano dallo sbarco o recupero di sabota tori a quello el i appogg io a m ission i di commando alleat i o al l'e secuzio n e di ri lie::v i idrografici necessar i alla preparazione di sbarch i in forze e , comunque, comportavano tutte l unghe e risch iose navigazioni occu lte in acque spesso minate e controllate da l nemico.

Dal 14 settembre 1943 - data della p rima operazione speciale effettuata da un·unità italiana nel le acque di Isc hi a - all'8 maggio 1945, il tota l e d i ta li m iss ion i effettuate da MS, V.A.S. e M.A.S. assommò a 267. d i cui 206 in Adriat ico e 6 1 in Tirreno. svo lte prevalentemente nel corso elci 1944.

Ne llo stesso per iodo, l'au iv ità genera le delle stesse un ità s i co m pend ia in un tota le di 1567 m ission i di guerra (delle quali 916 svolte dalle so le rnotos il u ranti) , c orr ispondent i a 169 394 migl i a , per 12 256 ore d i moto.

Alla data clell'armist i zio, buona part e de ll e un ità ve loci cost iere che si trovavano a i lavori, e qu i nd i impossibilitate a m uove re. nei po rti dell ' Ita l ia centrosettentriona le, della Grecia, della Dalmaz ia e della Provenza, fu cattu ra ta cla i Tedeschi; so lo alcune di esse riuscirono ad esse re autoaffonclate dagli equ i paggi.

Comp less ivamente , i Tedesch i ri uscirono acl impadronirsi , oltre che di 24 M.A.S., di 17 motosiluranti e 18 V.A.S., d i cui alcune ancora in cost ruzione o in a llest imento. Solo una pa tte d i queste un ità fu rimessa in efficienza e annata dalla Marina gem1anka: S 6077604 c S 62H6:)0(ex motos il urant i ) e R.A 2527268(ex VAS) "'

C inqu e motosi luran t i (MS 16, 34. 41, 75, 76) e tre V.A.S. (VAS 305, 307, 308), oltre a quattordic i M.A.S., furono cedute dai Tedesch i al la Repu b b li ca Socia le Ita li ana, che a r mò queste un it à, generalmente con i nom inativ i o ri gina li , i ncorpo randolc sia nella propria Marina, sia nella X Flott iglia M.A.S che nella R.S. I. rappresentava quasi una struttura " parallela"' a que lla de ll a Ma rina

Quasi wtte queste unità andarono p erdute per eve n ti be lli ci o per autoaffondamento pri ma della fine delle osti l ità

(4) A queste unità vanno aggiunti alcun i tVI.A.S. , tra cui quelli ceduti dalla Regi:t Marina al la mania in Ma r \lero ne l m: tggio 19'-13.
119

Terminato il conflitto, le poche unità avrebbero dovuto essere consegnate nel la quasi tmalità alle potenze vincitrici in conto riparazioni spese di gue rra , in ottemperanza al l'art ico lo n. 57 del TrattatO di Pace sottoscr itto a Parigi il l O febbraio 1949. Lo stesso Trattato impone' a altresì aii'Jralia il divieto di armare unità del tipo M.A.S. c motOsilurante.

In effeu i, solamente le unità destinate aii'URSS e parte di quelle assegnate a ll a Francia furono consegnate nel 1948-49, mentre Sta ti Un iti e Gran Bretagna rinunciarono totalmente a quelle loro spettanti, imponendone però la demolizione.

Con l'espediente di cambiare la classificazione delle motosilurami in motovedette e di sba rca re so lo temporaneamente i s iluri da alcune d i esse, la Marina italiana riu scì tuttavia a mantenerne in servizio un ce rto numero, limitando la demolizione alle unità più vecchie e usurate.

120

CAPITOLO I

MOTOTORPEDINIERA TIPO SPERIMENTALE DIESEL STEFANO TURR

STEF/L\0 TURN

Cantieri C.M A. S.A - Marina di Pisa Varo : 9.5.1936; i.s.: 9 1.1959; 2.7.7 194 J Demolito alla Srcz ia dopo il1947.

Scafo

Dislocame nto

Dime11siOtli lunghezza .f./ larghezza imnwr.;ione p c

Apparato motore

potenza co mpi

metallico con carena a go lo

c.n. 61.6 1 in sovraccar ico 68.5 1

32m

5,9 m 1,32 m

1 motori diesel FlAT V - 16 16 4 eliche

3000 hp

velocllà ma.x c. n. 32 nodi com bus/ i bile

IO t in c.n. 16 1 in sovraccar ico

autonomia

Armame,tto Equipaggio

750 mig li a a 25 nodi

1582 miglia a 16.6 nodi (con !>olo 2 motori)

1 lanciasiluri a impul..,o laterale da ISO mm

2-3 mitragliere Breda da 13,2 mm

l mitraglicra FIAT da 65 mm

2 tramogge per 12 b t.g da 50 kg

16uomini

C. \RATIER1ST1CHE GE ' ERALI
12 1

Molto c.kll a na ve : ··senza i l cuore nie n te"

la di avere un'unità veloce ..,i l urante. antisommergibili c posamine, di limitate dimensioni ma in grado di poter operare an dH: con mare gro..,..,o e per lungo tempo la .\larina it,tliana a studiare un nuo\o tipo di scafo sui 30 metri di lunghezza, con un dì:-.locamcnto di circa ')O to n nellate.

Ta l e ti p o di un ità aHc hl w clontto consent i re l unghe crociere el i \ ' igilanza. a n c h e l onta no d all e basi, 1x.·rm e ttendo cosi u n a no tcvok econo m ia nell' i mp iego d i si l urant i d 'a l t ura, co n un cos to d i cos t r u zio n e reb t iva m cn tc mo d es t o e co n m in ori s p ese c.l i ese rc i zio.

D a ll e specifiche fornite da ll a fl !a ri n a nacque i l proge tt o, opera dell' i ng . Vittorio Baglicuo. c.li un nuovo tipo c.li unità. c.lcnomin:no " mototorpec.linicra"', che awehbc c.lonno realizzan:, grazie all'adozione di una carena ..,peciale senza gradino c di mmori a ciclo Oic.,el. quelle prcrogati\ e di tenut.t al mare e di ele, ata :tutonomia che erano alla ha:-.t.> di tutto lo studio.

I dati tecnici principal i del progeno erano:

Scafo: i n leghe m eta ll iche l egger e, d i notevo le rohu:-.tczza strun urale nonostante fosse st al:l c u rata nella p rogettazione l a massinu economia d i p eso Ca r e n a d i t ipo a s pi gol o sen za g rad i n o.

Oi sl o ca m c nto sta n dard 5

122
1.') 1
Generalluì - Attività La mototorpedinier Sl<'fii 'W Tm'1' s ull o scalo a Marina di Pisa, poco prl.ma d e l varo.

O) due motori d1 queMo upo l'rano in e'erli/IO ,1llora suuni1;1 'dou m'tallati ;,ul Il,·t) d - nd l'H 1 '1<1\'a no fornend o prestaZIOni mediocri.

p.c. AD

Armamento: • 1 lanci a::.i l uri ad i mpu l so l aterale per armi da q50 mm tipo JOOx'),2');

2 o 3 mitragli<.:r<.: Breda da 1),2 mm. a prora ; l mirragliera FIAT da 6. ') m m. a poppa:

2 rramoggc p<:r 6 b.r.g. da ')O kg ciascuna:

2 tuhi idrofonici tipo "C'.

Apparato m otore: quattro m otori Oi esd t i po FIAT- V 1616 n i onant i quattro assi muniti di e lich<.: tripale: potenza 3000 hp; un motor<.: a FIAT .l 108 da 13 hp per i servizi di bordo.

Dotazioni: normal e IO t. 16 t;

ol io l ubrifi cante, normale kg ">00, ma:> si ma l ')00 kg

V<.:loc ità ma ssi ma: oltre 3'; nodi .

Autonomia: o ltre 2000 miglia alla velocità di crociera di l') nodi.

Il prototipo, bcritto nel Quadro del '\la\' iglio .\lilitare co l nome di St(:/tllto Turr in data 27 maggio 1935, v<.:nn<.: imposta to n<.: l giugno 193') presso l e ofl'ic i ne de ll a Ditta Costruzion i Meccan ich<.: Aeronaut iche S.A., di Marina di Pisa.

La costruzione procedette abbastanza rapidamente c l'unità poté es'ierc varara , completamente alle'>tita, il 9 maggio dell'anno successi , ·o.

Alle prove. effettuate nel periodo giugno -ag osto 1936, la massima \ elocitù raggiunla fu di nodi con un dislocamento p<.: rò di so l e ' 19 t ; la velocità massima a pieno carico s i aggirava invece sui 30 - 32 nodi.

Tutta\'ia, sin dalle prime prm L'. erano state rilevate gravi anomalie di funzionamento dei motori. ragione per cui. nel settembre 1936. l'unità ritornò il cantiere di costruzione e l'intero apparato motore fu sbarcato e inviato alla FlAT a Torino per 1<.: opportu n e verifiche e p<.:r 1<.: eventuali modifiche.

l motori ti po f!AT- V 1616, insta ll ari su qucsw un i tà, avevano superato da poco la fase sperimentale ' '. Si tranava di motori funzionami a c icl o Diesel a tempi, a :-.emplice etkuo: clorati di 16 cilindri. dispo-;ti a"\"' in due file di 8 ciascuna. del diametro di 160 mm <:corsa di IHO mm. La potenza massima aggir.wa su hp a 1800 giri al minu10 e J' awiam eniO avveniva mediante aria co mpr<.:ssa a bassa

Dei quattro m otori installati Stefano T11rr. due soli, quelli prod ie ri (<: l iche erano reversibili per la manovra.

l motori furono reimharcari '>lilla Stejauo 'fitrr nell'aprile dell'anno seguente. ma nel corso di successive prove si verificarono a più ripr<.:sc nuove gravi a\'arie (ro ttura degli alberi a m anovel l a), pe r c ui essi vennero nuovamente i nv iat i a ll a ditta costruttrice per ulteriori modifiche. Duran1 e la sosta, i n attesa dei mo1ori, vennero dfenuate alcune modifiche , comprendenli, fra l'altro, l'eliminazione dell'unica cubia centt<tlc prodiera e della relativa ancora.

Disl ocamento normale 61,6H 1 DisloGlmento a pieno ......................................................... .. 6H5 1 Lun ghezza ma 32.00 m Lunghezza al galleggiam<.:nto 30.HO m Larghezza .5.9"> m Altezza di 2,7') 111 Imm ersione a p.c
0,66' m ,t
m
m
AV
Immersione massima (rimonel
123

Nell'aprile 1938, i quattro motori. con alberi a manovella rinforzati, vennero nuovamente installat i a bord o. L'uni tà, che nel frattempo era stata trasferita alla Spezia, poté così riprendere le prove che si conclusero nel novembre 1938. , el corso di questi ultimi collaudi vennero rilevati tutti i dati di consumo c le relative awonomic:

a) dotazione combustibile normale (10 t):

-m i glia 750 a 25 nodi (4 motori - consumo orario per miglio 13,33 kg);

b) dotazione combustibile massi ma (16 t):

- 1145 miglia a 17,9 nodi (4 motori); 1582 m i glia a 13 ,6 nodi (2 motori); 3800 miglia a 6,6 nodi (l motore).

L'unità , che frattanto era stata classificata M.A.S. , entrò ufficialmente in se r v i zio i l 9 gennaio 1939 e venne posta alle dipendenze della Flottiglia J\II.A.S. de lla Spezia .

Ne l corso del 1939, presso l a Commissione Permanente per gli esperimenti del materia l e da gue rra della Spezia , lo Stefano Turr effettuò una lunga serie d i esperimenti di lancio e eli posa di m ine durante i quali si verificarono altre avarie all'apparato motore che, unitamente a lavori di riparazione allo scafo soggetto a corrosione specie nella zona poppicra, immobilizzarono l 'unità a pii:1 r ipr ese.

Allo scoppio della guerra, il M.A.S. si trovava ancora alla Spezia dove rimase dislocato sino alla data del passaggio in disarmo, il 27 luglio 1941, non essendosi potute ottene re sufficienti ga ranz ie di buon funzionamento ta l i da consentirne l'incondizionato impiego be ll ico

Viste esterne della mototorpe dinicra Stefano Turr al momento dell ' entrata in servizio (Scala 1:200)

124

Sezione longitudina le

TAV.1
e piano di stiva della mototorpediniera Stefano Turr (Scala 1:100 ·disegno deii'A N B .)

Particolari cos trutt ivi de ll a sezione mae stra del la mototorpedini era Stefano Turr (Scala 1:25 disegno deii'A. N B )

, •. , MECCANICHE AER ONAUTI CHE oJ o., .-,._1 ' R.T STEFANO TURR l . ' S E ZI
L AR I D I COSTRUZIONE 5c A L A \ : IO 'i)..w J. -I.WJ., f-, .,fg• .U..I .,U. tdS.... e !! o ? • l .t.-ft'.-.. e....... .... tt.---. \D- t=<é • " " f - '-' 1-' _ ..11'..1. JJJ. .., ""' -.,---Llb,.._,• .&A t L C ..Jt. • 211• ù.-- .wt.LJ.. C • MT- --· . "' - --· Owf...-.L. r- t-.:__ (...,5S •Io è:eU(W.(. ,( ·C ,, t= ..u. .........,. D D \ ""Ltl
ON E MAESTRA E P AR TI CO

A lato: sezione sull'ordinata 50 in corrispondenza dell' alloggio marinai e degli impianti lanciasiluri di poppa. A destra: sezione sull 'ordinata 45 in corrispondenza del locale motori di poppa. (Scala 1:100 - Disegni tratti dai piani generali originali datati giugno 193 7 / Collezione A. N.B.)

Particolare della sovrastrutmra della plancia della Stefano Turr

Lo scafo dello Slejano che a ll a fine della guerra si trovava ancora in secco su eli una banchina dell'Arsena le della Spezia , venne demolito ne l 1947-48. Con la costruzione de ll a Stefano Ttn-r la Mar i na ita liana, anche se per deficienze tecniche non ottenne i risulrat i sperati, dimostrò di avere chiara m ente in-

l _ .....L _ _ l _ _,_ _____ _
125

quadrato, con molti anni di anticipo ri:,peno ad altre marine. il problema dei fururi compiti assegnati alle forze: veloci costiere.

Le operazion i della guerra m ondiale.:. la dei leggeri M.A.S. co n le mm osiluran ti c l'avvento delle mo t oc.:annoniere, dimos t rarono l 'c-

A slnistt·a: St!'.tio n e s ull 'o rdinaùt 38 in co rrispondew.a del locale motori di prora. A lato: sezione sull' o rdinata 26 in corrispondenza della plancia e d el quadr-ato ufficia1i. (Scala 1:100 • Disegni tratti dai piani generali originali datati giugno 1937/ CoUoJone A.N.B.)

LaStefallo Turr ormeggiata a cca nto a ll ' inc r ociatore Fiume e ad a ltri incrociatori de ll a classe • Zara ". l ' inquadratura permette di notare i quattro imp ia n ti la11ciasiluri ad impulso late r a le. (Foto Aldo Fraccaroli/ Co ll czionc Bargoni)

_________ L_ _______ o
126
,..
la Stefano Turr prima dcl19 39; l'unità è infatti ancora dotata della cubia sul dritto di prora.
\ 127
Particolare d e i lanciasiluri d e lla Stefano Tlwr in navigazione.

sattezza d i quei concett i d'impiego che erano stati alla base de l progetto della Stefano Turr.

In sostanza, la mediocre riuscita di questo prototipo delle moderne motocannoniere fu imputabile solamente a ll a mancanza di un motore Diesel-veloce di suffic iente pote n za e sic urezza di funz io n amento, che l'indust ria n az ionale de l tempo non era ancora in g rado d i costrui re

Per la stessa ragione un progetto similare del 1938 p er una motesilurantc da 50 t non ebbe applicazione pr-Jtica. Si trattava di un'unità chiaramente ispirata alla Stefano Turr, ma con un maggior numero di mitragliere, che avrebbe dovuto raggiu nge re una veloc ità d i o ltre 40 miglia orar ie mediante l'adozione eli quat tro motor i Isotta Frasch in i Asso 1000 adattati a l funzio namento a nafta a bassa pressione, i qua li tuttavia non uscirono mai dallo stadio sperimentale.

128

MOTOSILURANTI TIPO LURSSEN "S 2 " (EX ClASSE "ORJEN" JUGOSlAVA)

MS 4 1 +4 6

Ca nucri LUrssen Yacht und BootS\VCrft - Bremen. Vegesack (Gc rman•a )

\ 'aro: 19.36: i.s.: 6.12.1941: rad: 19 15

Ex MAS 3D. ex Orjen. Sabotata dall'equipaggio c ca uurata da i Tedeschi a Monfalcone 1 ' 11.9 19 1.3; in da questi rimessa in e fficienza c ceduta a ll a R.S .I. Perduta nel se uernbrc 1944 per urto co ntro una mina allargo di Porto Cors ini

Canticri Lllrsse n Yacht und Bootswcrft - Bremen, Vegesa ck (German ia)

Varo: 1936; i.s : 1.2 1942; rad :

Ex MAS 4D, ex Velehit. Ca tturata da i Tede schi al Pireo il 9.9. 1943 e denominata S 607. Affondat:J a Salonicco nell'onobre 1944 per bombardame nto aereo.

Ca ntieri Llirsse n Yacht und Bootswcrft - Bremen, Vegesack (Ge rmania)

Varo: 19.36: i.s.: 15.10. 19..JI ; rad: 19 15

Ex MAS 5D, ex Dinara Ca tturata dai Tedeschi a Creta il 9.9. 1943 e da ques ti denom inata S 602. Aut oa !Tondata a Salonicco nell 'ortobrc 1914

Ca nti (;! ri Uirssen Yacht und Bootswcrft - Bremen , Vegesack (Germa nia )

Varo: 1936; i.s: 1941; rad : 1945

Ex MAS 6D, ex Ca tturata dai Tedeschi a Creta il 9.9.1943 e da questi denominata S 603. Autoaffonda ta a Salonicco n cll'ou obre 1944.

Cantie ri Liirssen Yacht und Bomswc rft - Bremen, Vegesack (Germania)

Varo: 1936; i. s.: 30.9.1941; rad : 1945

Cx MAS 7D, ex Sul'Obor. Autoaffondata a Cattolica il 18.9.1943 per so ttrarla alla cartura.

Can ti eri Liirssen Yacht und Boot;,w erft - Bre men , Vegesack (G<:> rmama )

Varo: 19.36: i.s.: 1941 ; rad: 19"'5

Ex .UAS 8D, ex Rudnik Ca tturata da i Tedeschi a Creta il 9.9. 1943 e da quest i denominata S 604. Autoaffondata a Salonicco ncl l'ou oh rc 1944

ITOLO
CAP
II
MS41 MS42 MS43 MS44 MS45 M S46
129

Sctifo

Dislocamento p c

Dlmem;ioni l u nghezza ft. la 1-gbezza 1111mersioue p c

Appm nto motore f lOiell z a co mpl

in ro n c l e m en ti rn et all ici e ca ren a n or m ;d c

62 62,'; t

2H 111

1.2"i m

l.- m

3 moton :t scoppio Daim l er lknz B fz Cpnnciralel

l m o t ore· a J\laybach caleu ato <ent rale (ausiliario)

3 e li ch e

m o to r i a p r i n c i pa li 2H'5 0 hp

m oto l'<: a 1-copp i o au sil i ar i o l 00 hp

relucilcì max. c. n. 33 n odi ron i mo tor i p r incipa li - nodi nm i motori

combustibile

autonomia

A 1'1/utl/lellto

"i.Ht

26"i lllt).(lta a nodi con i moton prinnp.tli

16"i0 nuglra ;t- nodi con i l motore ,lll,ili.tno

,l /A \'· If .;.'-14

2 tubi l an cias i lu r i da '55 0 111 111

2 m i t rag l iere llreda da 20/ (J'5 111m

l m i t r;t g l il•ra Breda da 6,5 m m

2 pe r 12 b.t.g. da 100 k g

ll t \

2 tuhr landa-,iJuri da '5')0 mm

l da -10 t 3 111111

1 mrtr.tgltt•ra Bofors da 15 5H mm

2 tramOI-(1-(l' 11 h t.g da 100 kg

Equìpaggìo

l 9 ll0111111 1

C AR.ATI"ERI STI C I l E G I:::NERA I.I

Ge neralità

il 17 aprile 1911, all'occupazione di Cattaro, furon o t r ova te in qu e l porto, abbandonate dag li equipaggi , sc i moro:-.iluranti g ià app a rt e n e nti al la Ma r ina jugoslava. Tre delle unità ca ttur are -.i t rovava n o a i lavori, le a l tre erano in co ndizioni eli efficienza mediocri, soprattutto per quanto riguardava i motori, che a, evano ..,car..,itù di pezzi di ricambio.

Que:-.tc moto:-.iluranti appartene\'ano alla da:,:,e "Orjen", comprendente otto unità di cui ..,olo due, Kajmakcala11 c Durmilo1: erano riuscite a alla cattura raggiungendo un porto mediterraneo -.otto control lo britannico. Es:,e erano state costru ite in German ia da i Camieri Li.ir:-.sen n e l p e ri o d o 1937 3H ed appartenevano al t i po 2" della Ma r ina ge r man ica. ve r si o ne ·esport azi one" della p r ima se r ie el i Schnc ll hoo te tedesche

Il M AS 3D , dive nuto poi la M S 4 l , fotografato a Taranto il 3 maggio 19 12. Qu es li M. A.S. furono poi più propriame nt e rlclru.sificali m o t osilur.tDti. Furono le uni c h e unità di ques to tipo delL'l Regia Marin a :td esse re mlm e tiu.a te; il djsegno e r a dive r so s ul due lati dell' unità. (Co ll ez ion e Rargoni)

L'a dozione dell o scafo a carena normale c l'eleva t o dis l ocamento, co nferivano a quc:-.tc unitù buone qualitù ma r inc, dcci:,amente superior i a que lle dei ì\1.A.S. tipo '")00" i quali, pur potendo velocità sensib ilmente superiori. per la particolare forma della carena erano impiegabili solamente con relativa calma di mare. Per que:,ta ragione. le unitù ddla das:,e attirarono -.uhito l'attenzione ddla !\larina italiana che giù da tempo pre:,sioni pres-.o quella tcde:,ca pcr onenere i piani di costrl17ione delle Schnellboore. nell'intenzione di :,ostit uire con un tipo d i unità p i l:1 pesante i troppo leggeri M.A.S. che l'esperienza del primo anno d i g uerra aveva ri ve l at i in ad a tti i ncondiz io nato in rea -

13 1

rri opc.:rat i vi p ar t ico lar i , q u al i i l Canale d i Sici l i a e i l Med ite rraneo o r i enta le. \J o n ostante la Marina germanica richiedesse che nd l a spartizi one de ll a flotta ex- jugosla' a le sei moro..,ilurami le 'eni..,sero anrihu i tc. per impiegarle con equipaggi propri in esse rimasero all'Italia c, non appena fu possibile, nel m aggio 19·-d , cinque delle u n irù \e n n er o tr:1s f e r ite a T aranto p er essere so tt o p os te ad u na rev isione gene rale clt>g l i sc afi e degli apr ar ati motor i a cu r a clc ll ' Arsenak militare e d i una -..ezione distaccata della FI AT.

La sesra unitù. I'01jen. 'enne im·ece im iata presso i camieri C.R.D.A. di Monlakone che, unit.unenre all'incarico d i effettuarne la revisione gen erale, ebbero anch e quello d i rilevarnc i p i an i di cos tru zio n e pe r l 'e v e n t u ale ripro d u zio n e di u nitù si mil ari. Da ll 'esame dl'I I'01jen e d aii L: p rove eff e t l Lratc n ac que i n fa rt i il progerro de lle moto-..ilura n ti italiane tipo C.lU).A da 60 t che cominciarono acl entrare in st-r\·izio \erso la merù del 19-13 (vedi Capitolo JIJ)_

Le sei motosi l uranri ex-jugoslave, che nel frarrcmpo, a similitud i ne di quelle del la classe "Celn i k", a v evano :1ssu nro le denom i n azi o n i eli M AS 3 D 78D , i n i ziar ono i lavori el i r ipr ist i no n ell 'esta te 194 1 e l i u l t i m aro n o t r a l a fi n e de l 19tj J c i primi mesi del 19 12.

DMAS 5D, fotograf.-'lto ncl.la baia di Suda nel Olal't..o dcl1942, mentre : t(.'COSta alla torpediniera Sirio. S i può notare .la vo llUninosa e carattcrl'itica cucchiaia dci rubi lanciasihtri, e l' alto alberctlo per le segnalazioni che fu in seguito sba.rcalo e sostituito da uno di minori dimensioni. A prora e a poppa sono visibili le mitragliere Breda da 20 mm che sulk prime quatll'O unità della serie avevano sostituito la Bofors prodicr.t da 15 mm e quel.la poppiera da 40 nun, di c ui queste ll'IOtosi.lurnnti erano o riginariamente dotate. ( Co l.lcrlone Bargonl )

132

SottO: viste esterne del M AS 3D, divenuto po i la m o tos ilurante MS 41; il disegno è rifcribile anche aiMAS 4D+6D, poi M S 42+44. ln basso: profilo delMAS 7D, diven uto poi L'l m otos iluranteMS 45; il disegn o è rife ribile anche alMAS 8D, poi MS 46. Si può n otare l a diversa co nHgurazione d e ll'a rmamento dl queste due luùtà rispetto alle prim e quattro della serie. (Scala 1:200)

Den i lavo r i, oltre alla r ev isione generale degli scafi , delle appa recc hiature di b o rd o e deg l i ap para ti motori , comportarono anche alcune m o difiche al l 'a r mamento qua l i l 'a dattamento delle tramogge gi:ì esistenti per l'impiego del le h t.g. in uso nella Marina ita li ana e la sostituzione, su quattro delle sei un ir {!. delle mitragliere Bofors orig inali con altr e di costruzione nazionale, per la supposta insufficienza del munit.ionamento S\ 'eciese da t O c l S mm sino acl allora rcpcrito in jugoslavia.

Particolari difficoltà "ennero incontrate nella messa a punto dei motori principali in quanto le scorte di pezzi di rispetto rinvenute in jugoslavia risu l tarono elci tutto in suffici e nti e, t ra ttand os i eli motori o rmai non p i l:t in produzione in Germani a. la Mari na fu cost re tta acl o rdin are e a far cost ruir e in l tal i :1 og ni p ezzo necessar io, i l che r ich iese ovviamente un tempo non indi fferente. La messa a punto venne cu ra ta in massima parte clelia di tt a S.A.C.A. di Brindisi con l 'ass i stenza di un tecn i co della casa costruttri ce tedesca ; nello st esso tempo fu pro, , ·cduto ad addestrare il pcr'>onale di bordo alla condotta di tali motori.

Tutta\ ia. il perdurare di continue piccole a,·arie dovute soprattutto a difeni costruni,·i di quel particolare tipo di motore a scoppio e la cronica mancanza di pezzi di rispetto, cons i g liò lo Stato l\laggiore di disloca re queste unità in Egeo. zona in cu i potevano avvalersi di suffici ent i bas i di appogg io. c non in Ci re naica dove e rano state ri c h i este ma dove non avrebbero potuto aver e nma l'assis tenza t ecnica n ecessaria.

----=---=-- -1 3:)

A l l'entrata i n servizi o ne lla Marin a ita liana, l e principali caratter istiche di questi erano le

Scafo in legno, con impieg o di paratie ed angolari metallici Carena di tipo normale

Disl ocamento a pieno carico 62 t

Lunghezza fuori tutto 28,0 m

- Larghezza massima A,25 m

Im mers ione massi ma a pieno carico (eliche)............................... ! ,70 m

Altena di coMruzione

A1te7.za mctacentrica t rasversa l e ne l le pegg iori

condizioni di carico

Apparato motore princi pale: tre mmori a scoppio tipo Daimler-Benz Bfz a 12 cili ndri a ·-v.. con comp ress ori, della potenza massima di 950 - 1000 hp ciascuno, su tre assi.

Apparato motore au..,iliario: un motore a scoppio tipo a 6 cilindri in lin ea, della potenza massima di 100 hp a l 700 g iri al m in uto con r in vio ad ingranaggi e catena a rulli all'asse centrale per l'andatura di crociera c la manowa.

Velocità:

massima (senza compressori): 31 nodi: (con compressor i c p i nn e a 0°): 32 nod i ;

mas.,ima (con compressori e pinne a 30° ): 33 nodi; di crociera (con motore ausiliario): 7 nodi .

- Dotazione comb ust i bile: massima 5x50 kg in sei depositi.

Autonomia:

265 miglia alla veloc ità massi ma <:B nod i );

circa 950 miglia alla velocitù di crociera (l nodi) con motore ausiliario. Armamento di superfici e:

MAS3 n .::-6 D

2 mitragliere Breda da 20 65 mm !>ll affusti a libero punramento;

1 fuc i le m itrag li atore Breda (Mod. 30), da 6,5 mrn, con sistemazione m obile presso l'osteriggio macchina.

,l<fAS 7 D-8 J)

l m i tragl iera Bofors da <t0/ tl3 mm a poppa ;

l rnitragliera Bofor!-1 da 15 38 mm a libero punramemo, a prora.

A rm amento subacqueo :

2 tubi lanciasiluri piro-pneumatici di CO!>truzionc per armi da 550 mm;

2 tramoggc per comp lessive J 2 h.t.g. da 10-! kg (tipo l 93....,) c 20 da SO kg;

l tubo idrofonico tipo "C;

l id rofono elett rod inam ico a p enw l o;

sistemaz i one per l'imbarco di due siluri di (oltre ai due nei tubi), su selle in cope rta.

L'impiego bellico di queste unità, in un particolare teatro come q u ell o del Mediterraneo orien t al e, mise ancor pill in luce le ottime qua l ità marine

2,56 m
0,65 m
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Il MAS 3 D ncli942. Si può notare , rbpctto alla fotografia di pag. 13 1, U disegno leggerme nte di verso della mimeti7J..azione s u l lato di dritta ( Foto Aldo Fr.tccaroli/CoUczionc Oa rgonJ)

e la notevole robustezza degli scafi che di operare con co ndi z io ni me teorologiche proi b iti ve per i M.A.S.

Si trarrava, in sintesi. di oni me unilù , le cui p re stazioni sarebbero Male ancora più elevate -;e il l oro apparato mororl' -a differenza di quello delle serie eli Schnellboote tedesche che impiega, ano propulsori Diesel-veloci - non fosse stato da motori a scoppio di un tipo non troppo indm inato che. pur consentendo un :,ensibile risparmio di per la loro maggiore potenza cifica, presentavano nei confronti dei Diesel. importanti ed innegabili svantaggi

Partico l armente interessa nte a bordo d i queste unita fu l' i mpiego del l e pinne per l a corn.> 7.ion e dell'assetto l ongitud in al e dello sca f o alle alte ve l oc i tà (Ui rssen Eff ekr ). Disposte later almente al tim one. esse v en i vano ori e ntate in modo d a forn i re aIla poppa una spinta verso l 'a l t o ed abba ssare di conseguenza la prora, che ad a lt a ve locit:l tendeva ad al zars i , evi t ando così che l'unit:ì procedesse ·'eli pancia .. incontrando una notevole ali" avanzamento. Le pinne erano normalmente per chiglia c venivano orientate solo alle massime andature, comentendo un aumento della , docità mas'>ima dell'ordine di circa un nodo. Come 0 rilevabile dalle fotografie e dai disegni, queste morosiluranti iniz ialmeme erano dotate di un cospicuo albero da segnali che, ri' datosi inutile e vi si bi le a grand<: distanza, ,·enne el iminato MI tutte le un i tà nel corso del 19 •12. li r itrovame nto di ampie scorre eli muni7. ionamento per le arm i Bofors da 40 e 15 m m fece r i mp i angere alquanto l e o iLime m itragliere sve d es i sostiLuiLe su qllattro unilù con pur va lide Breda da 20/ 65 m m.

È notare che l e unità di que:,ta se r ie, probabi l mente per le particolari caranerhtiche del teatro operati\o cui erano assegnate, furono le uniche i taliane ad adunare Mahilmente la colorazione mimetica dalla prima' era dd 1912.

\ 135

Al termine dei lavori di tra la fine del l e i primi del 19<1.:$, le sei unirà vennero in G r ecia dove cost ituirono la 24• Squadriglia M.A S. con base al Pin.:o.

Esse 'e n nero impiegare in ioni di agguato antinave tra i passaggi obhlig: tt i deli"Egco ed in ope r az ioni antisommergib i li in v icinanza dei porri.

ll.MAS 5D, alla torpediniera S it·to nella baia di Suda , nel mano del 1942 Sullo sfo ndo s i intravvedc il relitto d e ll ' incrociatore pesante britannico Yor·k, affondalo dai barc hini esplosivi italiani all' alba d e l 26 mano d e l 194 1. (Collezion e Bargo ni)

- · 136 Attività

ll ti l uglio 19ti2, con l'entrata in del le pr i me m otosi l uranti d i costruzione i ta l iana (C.H.D.A.- 60 t della Jil serie: MS 17-':-76. ;WS 21+26. JIS jf.:,.36J, per analogia queMe unità la denominazione di JJ.S 4f.:,. 16 in luogo di quella di lfAS 3 1).:,.8 D.

Di conseguenza, il l 0 agosto successi\ o la 2-r' Squadriglia assunse la denomin.tzione di '-la Squadriglia continuando a \e n ire intensamente impiegata anche per i compiti più .,, <t nati. quali operazioni di repressione di rihelli lungo le greche e jugosla\ c. scorta antisonunergibih e antimotosil uranti di piroscafi e piccol i convogli costieri.

In azion i cont ro sommerg i bili si dist i nsero parrico l annentc le ,115 45 e 46, che, in cooperaz i o n e con alrrc unitù, parteciparono ad alcune operazi on i nella zona :1 sud del Pi reo.

Dal maggio 19'-13 la ..... Squadriglia J\lotosi l uranti, dipendente dalla flottiglia dell'Egeo, si dislocò a Creta per operare con compiti antinave nelle acque del \leditcrraneo centrale.

Tra l'estate dd 19-il. quando ini7iarono l'alti\'ità con la !\larina italiana. e 1'8 settembre l 91.3 le sei unità di quesl:l '>Cric sn>bero in totale 568 missioni di gue r ra, per complc-,si\ e 6300 ore di moto.

Tunc e sei k unità di questa serie andarono perdute nel corso degli avvenim ent i che seguirono l'a rmist i zio del l 'H seuembre 1943, per cattura da parte germani ca o pe r autoaffon dame n to da pam: degli equipaggi.

M.S41

Alla data dell'armistizio, l'unità -che si trovava ai la\'ori a ,\lonfalcone, do,.e era giuma d 26 agosto 19'13 - a muo, er'>ì 'enne tata dall'equipaggio.

L'Il seuembre fu catturata dai Te<.kschi che. dopo averla rimessa in e!Ticienza, la ccckttero alla Marina de l la R.S.I. nd dicembre 1943.

Il 27 settembre 1944, durante una m issione di trasporto sabota tori, l'unitù r i mase g ravemente da nn eggiata per di una m ina al l argo d i Porto Corsini, con la perdita di serre uomini di cquiragg i o. Portata in secco. fu completamente distrutta il giorno successivo da una mareggiata

US 42

Alla promulg:azione dell'armistizio l'unitù :-,i tro, a, a al Pireo. TI porto fu subito occupato e sbarrato dai Tedeschi: dato ciò, e in ottemperanza agli accordi tra il Comando italiano c quello tedesco. il 9 settembre 194:3 la motosilurame venne abbandonata ai Tedesch i assieme alle altre un i ta da guerra presenti i n porto. Denomina La S 601, en t rò a far pa r te de l la Ma r ina german ica (2 1 S- Fl otille).

TI 18 se u em l)l'(_• 1944 passò in disarmo a Sa lonicco, dove anelò perduta nel l 'ottoore per bombardamento aereo.

JJS 43. ·N e 16

L'8 '>ettemhre l9-t3 le tre unitù tro\ avano dislocate nei porti '>ettentrionali dell'isola di Creta (una unità a Suda e due alla Canea).

137

Nella n one su l 9 se tt embre fu rono ca tt urate d i sorpresa dai Tedeschi, c he :.uccessi , amente le incorporarono nella Marina germanica denominandole S 602, 603 e 604 risperrivamenre. Le tre furono autoaffondarc nelrorrohrt' 19·1J a Salonicco. dove si tro\a\'ano in disarmo dal 18 a seguito delle frequenti a"arie ai motori cui anda,·ano soggette.

,1/S 45

11 12 settembre 19 l,) l'unit à partì da Ancona di r ett:1 al Sud con due sommergibili tipo "C. B. ''. Poco dopo la partenza fece avaria l'unico motore funzionamc (la motosilurante era in m i norate co ndizi oni di effi c ien za in quanto, se non si fosse verifìcato l'armistizio, avrebbe dovuto r aggiungere Monfalcone per un periodo di la,·ori). Per non rientrare ad Ancona, che era su l punto di occupata dai T cde:.çhi, dirottò su Cmolica dove. i l 18 settembre . e:-.:-.endo le truppe germaniche entrate in città. fu sabotata dall'equipaggio in modo da rendcrla insef\ ibilc.

Il MAS 70 , di ve nuto poi 1115 45, ripres o m e ntre naviga ad aJta vel ocità il l2 gennaio 1942. Si pu ò n ota r e l ' armamento compos to da mitragliere Bofors da 15 e da 40 mm. L' u nità è ancora priva della mimetizzazionc (Fo to Aldo Fraccaroli)

MOTOSILURANTI TIPO C.R.D.A. DA 60 TONNELLATE l !! SERIE MS 11+16, 21+26, 31+36

C H D A.- Monfa lcone

\'am: .31. 1.1912: i.s.: md.: 1. '>. 196'> D all' l l.l 9'19 denominala ,1/\' 6 // ; dal l' l 11.1952 d<:nominata 1/S 6 11: dall'l.l.1954 MS 171

C. R.D.A. -l\lonfalco ne \ ;lro: '>.2.19-12: i.s.: 1.6.19-12; rad .· IH. IO 19 16 Ex ,\fS 13. Affond::ua per homhardamenro aereo a Stampalia CJ:geol il 19.9.19-d.

C H D A.

\ 'aro i. s.: 13.6.1912, r.td IH IO. I9-16 .Ex M5 15 Affondata d,1 bombe d'aereo nel porto di Trap:tnt l'Il. 1.19-1.3

C. R I).i\. - Monfalcone

Varo : i s.: 1.6.19tl2; rad .: IH IO.I946 Ex :HS 1 7. Affondata da acrd britannic i nell 'a ncoraggi o di Marsa JVhllruk 1' 11.H.I9-12

C R [) \. - t-lonfalcone

\aro 2.?. 19-12: t.s.: 2.6. 19-12; rad IH.lO 19-16 E\ IIS 19. Affondata per bombardamento aereo a l.l•ro (Egeo) il 2'>.10.19-!.3.

CH J) A -

\'aro · .3.2. 19 12; i.s .: 1.3.6.19-12; rad.: 27 .5. 1917

F.x HS 21. Catturata dai Tl·dcschi a Voltri il 9.9. 19·1.3. Ce dll!a al la R.S.I. ndl'ouobre 1943; affondata a Genova nel ge nna io 19 1/1 per bo m lx u·damento aereo.

C. R. I).A.- t- lonfalcone

\ 'aro: 16.'>.19-12; i.s.: 1.3.6. 19 12: rad: 2"' 2 19-1 7 [x J!S 23 Aut oatTondala il 26.9. 19 al largo d i Gaeta dopo urto contro nuna.

C. H O.A -Monfalcone

\'aro: 1.2.19 12: i.s.: r.td .: IH .IO. l916

Fx H5 25 Aflondata per attacw aereo il 7.5 .1 9-13 a Sidi Bou Sa id <T unisia ).

CA PITOLO 111 JJ5 Il M512 .1/5 13 .1151 4 JIS 15 JIS 16 11S 21 HS22
1.39

lf\'

C. R l) \ . - 'lonfakone

\,m> 6.1 1911, i rad.:

Ex .1/S 27. Affondata per attacco aereo tede'>co .1 <Egeo) Il IH.9.1913.

C.IU) \ .- \lonf.Jicone

\ ' aro: 3 6. 1911; 1.'>.: 1'-1 6.19-11: racl.: 30 '-1.1975

Ex .IIS IO Dall'l.l.l9.J9 denomin ata .111 ' 612: dall'l.l l. t 9S1 dt·no•mn:lla

.lfS 612: da ll'l 11195-J denom in ata .115 472 (vedi Cap itolo Xl\')

C. IU ) A.- ,\ lonfai<:one

Varo : 6.6. 19 •2: i s : 9 .7.19"12; rad.: 18.10. 19' 16

Ex .115 12 Pe rdu ta per a n acco aereo e successivo incaglio :t Zcmbr a (Tunbia) il 30. 1. 1943.

C H D A Monfa lcone

Varo 16.6 19 11: i.s.: 9.7.19•2: rad : 27 2 .1 9 17 ,1/.\ 14. Perduta per incaglio a Lero il9. 10 1913

C.R I ) A - .\ lonfa lcone \ 9 6. 19 ·11: i s .: 21.6 19-t2; rad.: 1.10.19"'5

E:-. Il\' 16 D:1ll' 1.1.19.J9 denom inata JH' 613: dall'l 11.1951 dl·nomanata 11.\ 613: dall ' 1.1.1951 denominata .l!S (\Cdi Capitolo Xl\ l

C.ltD , \ - \lonfalcone

\aro. IH 6 1911: 1 s .: 10. - 19-11: rad. : 18.10. 19-t6 F\. IIS 18 \ut o affondata a \ ' iareggio il 9.9 19-t3 Rt"wper.ll.t dat ll'dl ,chi ma non rimcs:-.a in efficienza.

<- R D A - \lonlakone

\aro 26 .6 . 1912; is. : J.8 . 19t1;rad. : l8.!0 . 19t6

E\. lf.\ 20 \ffondata da banerie cosllere tedescht: al largo d1 Pe,cara il 3 11.1913.

C R D A ,\ 1onf:llconc

\'aro : i s : 5 8.1912; rad.: 27.3. 1917

Ex .1/S 22. Cauu rata da i Tedesch i a Bocche d i Magra (Ltt Spel. i:t) i l Ceduta a ll a R.S.I. nel novembre 19'-13 AutoaiTonda ta alla nell 'apr ile 19 f'5.

C H D A ,'v1onfa lcone

Varo : 2 1.6 19 12; i s : 5 8. 1912: rad. : ll.l2.19•t8

E\. ,IIS 24. Ceduta alla Franc ia il l 5 12.19 18 a Tolone in ottemperanza alle dau-.o le de l Tr:maro di Pace.

C R D A Monfa lcone

\aro Il."' 19t1; i s : 5 8.1912: rad. : 27 .3.191"'

F\ .1/S 26 . Autoaffondata alla Spezia il 9 .9 19 t3 . lkcuperata d.ti Tcde,chi ma non rul11-'''" in efficienza

111 legno t ·on dementi metallici e carena normale

Disloca ment o p c. 63 1 t ( I!AS l 1722)

62,6 t WAS 2Y·36J

Dimensioni

fllll[!.bezzafr.

ÙI//1/(!I'SÌ()I/(' fJ C

1H m l ,:\ m l ,67 lll

CARATTERISTICHE GE'JERALJ

23
IIS
.I
Scafo
2-1 ,IJS 25 MS 26 .IIS 31 ,11533 ,IIS 31
/Sj5 1\IS 36
140
Pro filo della motosilura nte MS 16 (Scala 1:100- diseg no di Elio Andò) Pi ano di coperta delle motosilura nti tipo C. R.D.A. da 60 ton nellate 1@serie (Scala 1:100- disegno deii' A N B.)

Sezione long itud inale delle motosiluranti tipo C.R.D.A. da 60 tonnellate 1 (Scala 1 :1 00 - disegno di Giancarlo Barbieri tratto dai piani originali)

P iano di stiva e piano della plancia delle motosiluranti tipo C .R .D.A. da 60 tonnellate serie ( Scala 1:100- disegno deii'A.N.B .)

Prima del va ro , alle motosilurantl del la serl e d e l tipo C. R D .A. da 60 t ve1me a<>segnata una num er:l7Jo n e in seq u enza , dal lO al27, mutata poi in qu e lla " per Squadriglie". l.e due unità qui riprese s u g ti scali di Mo n falcone nei prinù m es i dd 1942, ancora con la sigla origi nale <lipin ta s ulla fiancata, so n o la MS 25, poi MS 12, c la MS 27, poi MS 23.

Appn rfi i O motore

3 motori .t ,t·oppio ho11a Fra,chtnt \-.,.\1 1H3

3diche

pote11 Zll nmrfJI.

.?300 hp

rl'locitrì mcrx c.11. 32."i nod i

comlmst ihriC'

(/ 1/[(JI/IJ/11Ùl

Annament o

6.03 l

1'>0 miglia a ;\2 nodi. 3- 0 migll;t .1 2:1 nod1 WiO migha .1 12 n< xli Ccon un ,o(o motore l CiniLiak>

1 tubi I: HKi.t:o.i luri da 533 111111

l -2 mit raglit' l'l' Bn:•tl<t d:1 20 C11 mm

l fucile mitraglhtt ore Breda da 6,1 111111

2 tram ogg..: p..:r 6-H b.t.g. d.t 100 kg

(\l'>. poi .\l \ tbl Il) Il l

1 tuh1 lann.l'ilun da 533 mrn

2 mitraglit•r..: Breda d:t 20 6'i m111

--1 m it rag li t:re Si\FAT d<l 12.-111111

6 b.t. g da 'iO k g

1/.\ 17/ (ex l J) n d IIJ'i--1

2 .td impulso lak·rak· d.1 t'iO mm

6 mìtraglit•rc: Brc:da da 20 61 mm

Equip(lgg/o

19 uomint

Hl

Si n da ll' in i zio della co l la b orazione m i litare t r a Homa e Berl ino, l a Marina ita l iana tentò di ottenere da que l la germani ca informazioni detragliate sugli ultimi tipi di morosilurant i rea l izzati nei cantier i tedeschi della T.lirssen di Vegcsack.

Si trarr;wa di unità di concezione sensibilmente diversa da quella dei

1\I.A.S.. sia per il tipo di carena adottato, di forme tondeggianti, sia per l'apparat o motore . costimito da motori superleggcri funzionanti a ciclo Diesel.

L ' interessamento della \larina italiana per questi: unità era in massima parte motivato dalle indiscrezioni trapelate sulle brillanti pre-.,ta:doni in fatto di tt:nuta d i mare e autonomia. Ta l i prestazi oni, dovute all'indo\inaro accoppi amento d i un'oni m a carena e di un nuovo t i po di motore Diesel - veloce di ca ra tteristiche assai :-.rinte, erano esaltale. ino l tre. da una maggior e econom i a e si cu r ezza di eserciz io derivante dall'impiego d i gasol io in luogo di benzina avio, costosa ed altameme infiammabile.

Le richieste italiane. sia per i motori che per gli scafi, nonosrame fossero state a più riprese rinnonue anche dopo l'inizio delle ostilità , fino alla prima\ era del 1911 non m·e\·ano approdato ad alcun risultato tangibile.

Quando, nell'aprile J9 11, cadde la ]ugosla\ ia c la maggior parre della sua tlorra fu catturata nei porti, la 'v1arina ita l iana venne in pos!->esso di sei motosi l urant i della classe "O rjen·· (vedi Capi to l o II ), unità costruite presso i cantieri tedesc hi LCt rssen nel 19)7-)H cci appartenenti al ti po "S 2" (L:x "W 1") della Marina germanica nella vers i one "esportaz ione ·.

Ta l i motosiluranti, alla data del 1941. erano ormai gìà Mare notevo l mente da migliori e più recenti costruzioni tedesche (tipi "S 30". "S 26" delle ultime serie ccc.) soprattutto per quanto riguardaYa l'apparato motore ancora to da motori a scoppio di un tipo quanto mai difettO'><> e non più riprodotto in Germania; inoltre, il dislocamento a pieno carico delle " Orjen " -.,i aggira\'a intorno alle 60 tonnellate. mentre quello delle ultime serie di germaniche superava orma i le 100 tonnellate con miglioramento ddlc qual ità nautiche l: della robustezza, anche se questo aumento aveva rkh ieMo un incremento ddla pote n za appl icata rer ri usc i re a mantene re una veloc ità abbastanza elevata.

Dai pian i costruttivi r invenut i in Jugoslav i a e dall'esame d i retfo del MAS 3 IJ (ex 0Jjen), subito inviato rresso i Cantieri di Monfalcone, nacque un progetto ita l iano, che sostanzialmente riprcnde\ a le forme di scafo delle unità ex jugosla\C. Tale progetto, elaborato dai C.R.D.A. con la di altri cantieri fu improntato alla ma-,sima semplicità di co-.truzione, onde ottenere tempi di approntamento rclati\'amenre bre\ i e contenere i costi in limiti accettabili • essendo stato possibile ottenere dalla Germania gli ottimi motori Mer cedes t ipo diesel delle Schnellboote tedesche allora i n servizio , l ' attenzione dovene essere rivolta alla mig li ore produzione naz ionale. In mancanza el i un motore

D iese l -ve loce di prestaz ioni sufficien ti e che dessL: garanz i e el i buon funz ionamem o, la scel ta cadde immediata m ente sull'ormai sper i mentato motore a scopp io Asso 1000, mod 183 della l sotta Frasch i ni. il cui impiego a hordo dei M.A.S. aveva dato buoni risultati.

Nascevano così le mmosiluranri, soprattutto per c!Teno delle delusioni offerte dai in fatto di autonomia, robustezza di costruzione e tenuta al mare, emerse con l'impiego in guerra. in modo nel Canale di Sicilia.

Esse, in realtà, risolvevano solo parzialmL:nte il problema della dci M.A.S , in quanto la mancata adozione di motori Dil:se l-veloci a gasolio elimi -

Generalità

Alcun e d e lle prim e motos iluranti d e lla r se ri e del tipo C. R.O.A. da 6 0 t pront e p e r la co n segna alla Re gia Marina. La fotogr a fia, anc h e se non di c:cce llc nte qualità , è interess ant e perch é m os tra le unità an co ra c on l'o riginal e numeraz ion e s equcnz iale ; laMS 17 e laMS 15, divenut e r is p e ttivam e nte la M S /4 c L1 M S 13 c on la nuov a nume razi o n e • per Sq ua drigli e , furono assegnate a lla 1 " Squadri g lia, m e ntre la MS 12, rlde nominata MS 2 5, v e nne d es tinata a lla Squadriglia. P oic h é la d a ta del varo di qu es ta unità , che qui a ppare già n a vigant e , è s u ccess iva alla data d e ll ' adoz io n e ufficial e d e lla num e razio n e " pe r Squ a drigli e", s i può pres um e r e c h e le nuove s igle ve nn e ro dipint e con un ce rt o ritard o.

nava a priori alcuni dei va ntaggi propri delle Schnd l b oote, quali i l sensib i le aumento dell'autonomia e la maggiore sicurena cd l'conomia di esercizio.

Approvato il progetto e sta bilit o un p iano per l'approvvigi o namento de i motori l'dei materiali necessari alla cosrru:tione, il 2'> giugno 1941 venne o rd inata ai Cantieri Riuniti dell"Adriatico una serie di diciotto motosiluranti cui, il 20 dice mb re su ccess i vo, furo n o assegnati i nominati vi ii/S /0"7 27.

11 1° giugno 19 12 le d i ciotto unitù vennero iscritte nel Quadro d el Naviglio, con la classificazione ufficiale di n.:dene moto.,iluranti " ed in tale occasion e la numerazione ini zia l men te assegnata fu modificata. adottand o, per la prima volta ne ll a tvl arina i t aliana. una particolare numerazione distint i va, detta "per Squadriglie .. :

1/S ll-d6(oltre alla I!S 11. le ex MS 13. 15. 1 7, 19e 21), l ·' Squad ri glia;

- MS 2 1+26 (ex MS 23 . 25. 27. IO. 12 e 14), 2a Squadriglia;

- .IJS 31+36 (l'\ ,\fS 76. 18. 20. 22, 21 e 26>. Y Squadriglia.

I costi unitari \ 'Cnnero stabiliti in 3.2'>0.000 Lire per lo :,cafo c 1.650.000 Lire p e r i motor i

La prima uni rà de ll a serie. l a ,\45 11. venne impost ata sugli sca li di M onfalcone il 20 settembre 19-11 e l'ultima. la .IIS 36. febbraio dell'anno successi, o. Le cos tnt zion i procedettero abbastanza rap id amente c il 30 marzo 1912 la i\IS li , varata il 31 gennaio dello stesso anno, poté iniziare le prove in m are; tutte le unità \ 'enncro consegnate alla tra la fine di aprile ed i primi giorni di agost o dello stesso 1942.

Le morosi l u ra nri di questa se rie diffe r ivano sos tanzia l mente d all e " Orjcn " solo per il tipo dei motori adotrati. l'assenza del motor e ausilia ri o di crociera e per l'armamento. di tipo italiano. in cu i era srato dato un maggiore peso alla componen t e a.s. Alcune altr e se nsib i li d i fferenz e cs islevano n el l e sist emazioni in-

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teme dei locali e, come <: r i le' abi le dalle foto c dai dbegni, nelle :.m ra-.truuu r c. Pressoché identiche risulrarono invece le dimen:.ion• principali, la forma della carena e delle appendici, e molti dci particolari co-.truHivi degli scalì.

L'apparato motore era articolato su tre motori a scoppio lsolla Fraschini tipo A sso l 000, m o cl. 183, collegat i - a ttraverso ridullo r i d i giri con ra Pr><> rt o di r idu z ion e 0,'56 - a tr e ass i muniti di eli c h e t r i p ak i n bro n zo del diam etro di 0,960 m e 0,96'5 m, r ispeui vame n te pe r Il' later ali e pe r quella centra le. I l motore centrale, sistemalO a prora,·ia dei due laterali. era munilO eli invertitore di marcia per la manowa e eli scarichi silenziati.

ln alto a s inistra: sezion e s ull ' ordinata 3 guardando avanti, in c orrispondenza di du e d e lle cass e benzina. Si notano anc h e l e fe rrogldde delle tramoggie per l e b .t.g. e la del nebblogcno a doridrin a. ln a lto a destra: sezione sull 'ordinata 11 guardan d o avanti, che mostra le sistemazioni del l oca l e equipaggio e in cui rls ult.'l evidente la c o s truzione tni'lta, in l egno con rinfoni metaiJicl , degli scafi di queste unità. (Sc ala l :50 · Disegni di Gian c arl o Barbieri tratti dai piani generali o riginali datati maggio 1942/CoiJezion e A. N. B )

Particolare della zona popplcra deJlaMS 19, poi MS 15, in costnu..lone, onncgglata accanto ad altre unità della dassc. SI può notare la fomu degli osteriggi dei locali dell' equipaggio e U bas amento per la mitr.tgllcra.

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l .a MS l 5 nella foto ufficiale. L'unlt.'i, consegnata il2 giugno 1942 c affondata il 25 ottobre 1943 a Lcro da un bombard<unento ae reo tedesco, fu quella che raggiunse, dur.u1te la prove, la velocità più alta tra tutte le urutà della sua classe: 34 nodi

ln basso a sinistra: sezione sull 'ordinata 21 guardando avanti, in corrispondenza del motori dl poppa. n disegno Ulustt-a anche le selle su cui erano i due s iluri da 533 rum per la ricarica dci tubi. ln basso a dcstr.c scJonc sull 'ordinata 29 guardando addietro. Si nota il motore ccntt-alc e il quadro st:nune nti dell 'apparato motore. ( Scala 1:50 - Disegni dl Giancarlo Barbieri tratti dai pit tni generali originali datati maggio 1942/Collezlone A.N.B.)

Pur es)',endo stata prevista dal progetto, la sis temazi one a bordo d i un mot ore aus i lia r io t ipo Alfa Romeo, 6 c. 2500, m unito el i invert ito r e d i m arcia e collegato m ed ian t e o p portun o gi unto all 'asse ce nt ra l e, n essuna d ell e unit:J del ht se ri e ne venne clorata, si a pe rché r itenu t o i n u n prin1o tem p o d i sca r sa ut i litù, si a p er non appesantire eccessivamente l e mowsi l ura n ti (peso to tale de ll 'imp ian t o l ,5 15 t), ma anche. e soprattutto, per indisponihilità di tali motori, essendo l a l oro produzione pre)',-.oché totalmente assorbita dall'impi<.:go sui J\l.A.S. e sui mezzi :.peciali della X Flottiglia M.A.S.

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L'autonom ia, con una clorazione massima di 6,03 t di benzina. raggiungeva 250 m iglia a ll a massima ve loci tà e 850 m igl ia ad andatura di crociera (12 nodi) su l solo motore centrale,

La med ia de lle massime ve locità raggi u nte alle prove dalle unità delta serie fu el i nodi 33,5 con d is locamenti oscillanti intorno alte 61 l; runità più ve loce risu ltò la MS 15, che , co n 58,67 t di dis locamento, raggiunse alle prove di tutta forza, effe ttu are il 19 maggio 1942, la ve locità di 34 nodi con 2001 gir i a l m in uto dei motori

Ad alles ti mento ultimato e con un dislocamento di c irca 63 t, pari a quello assunto dalle un ità in sovracca r ico c p ronte a ll'impiego bellico la massima ve loc ità ope rativa risultò di circa 32 -32 , 5 nod i .

L'a rm amento previsto dal proge tto avrebbe dovuto essere così co mp osto:

2 mitrag li e re da 20/ 65 nu11 Breda su affust i a libero puntamento ti po M.A S. , una a pro ra ed una a poppa;

2 tu b i lanciasi lu ri "a cucchiaia " in acciaio per anni da 533 mm (tipo S .I.

6,84 L) a p ro ra;

2 selle late rali per imb arco s ilu r i da 533 nun;

3 tramogge popp ie re per compless ive R b .t.g. da 100 kg con carre ll i "a perdere";

3 tubi idrofonici ti po 'C";

l apparato nebb iogeno a cloridr ina.

In basso a sùùstra: sezione sull'ordinata 32 guardando avanti, in corrispondenza della plancia comando e d e lle due casse benzina di prora. Si nota no anche i fondi mobili dei tubi lancias iluri.

In basso a d estra: sezione s ull' ordùtata 42 guardando avanti , che mostra la sis temazio n e della mitragliera prodiera da 20 mm, prevista dal progetto, ma imbarcata solo quando ci fu dispotùbilità sufficiente di ques te armi.

(Scala 1:50 - Disegtù di Giancarlo Barbieri tra tti dai piani generali originali datati maggio 1942/Collezione A. N.8.)

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La M S 21 pro n ta per la co n s<.-g n a l tubi la n cias iluri , c h e dopo l'e ntra t a in s ervi:l.io furo n o di p inti in g ri g io c h iaro , c o m e il res t o d e ll ' o p e ra m o ri a , a ppaio n o q ui ve rniciat i in nero. (Collez ione Bargo ni )

Il c a p ita no di corvetta Ciga l:a l' ulgosi a c o ll oq uio co n U ca pitan o di fregata Ca lo s l, C0 G ruppo d e lla l " Sq uadri glia ; l'u n ità è la MS 15, orme gg iata a Marsa Ma truk a nne ago sto d e l 1942 Si n o ta Il fu c ile mltra glia t o r e dl s inis tra tipo Bre d a Mo d 3 0 d a 6, 5 mro , s ls leJnato s u ca nd e liere. ( Co llezio n e Bargo n i )

I n e f fcn i , l 'a rm a da 20/ 65 111 111 d i p rora non ve nne in i zi al mente i mba rcata, e solo del 1943 poterono essere reperire mitragliere i n numero sufficiente pt.>r dotare di due armi la maggior parte delle unità in servizio. furono im·ece sistemati ai lar i della plancia, su appos i ti candelieri, due fucili mirragl iatori Hreda Mod. 30 da 6,'5 m rn, che ne l 1943 venne ro sosti t u it i su alcune unirà co n m i t rag l i atrici Breda Mod. 37 da 8 mm in analoga -.istemazionc.

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Le lramogge con ca r rel li "a perdere · vennero, nd l a quasi t otal ità delle motosiluranr i , sostitu i te eia normali tramoggc "a roto l amen to" per 6 b.t.g da 100 k g (mod. 192ì).

11 nebbiogeno fisso a doridrina !>i rin:lò, all'ano pratico delrimpiego. trop· po pesante. poco cffican: e soprattutto eli bren: durata di erogazione. Dall'inizio del 1913. alcune unit:t cominciarono a so'>tituirc tale apparecchiatura con hoc ncbbiogene di tipo francese. ritrovate a Tolone l' Btscrta, il cui rendimento in combattimento risulto note\ olmcntc superiore.

Lo scafo di queste rbu h ò in pratica pre-,soch0 uguale a quello delle "O rj en", la so l a al tezza d i costruzione passò da 256 111 a 2,6H m. Costr uito in m as· si ma pa rre i n legno , t:ra rinforzato da al cu ni elem<:nt i merall ici, qua li madieri , corrent i , bag l i c ordinate fle-;,.., i hi l i. che conferi\' an o allo sca fo sresso una sorpr endente elasticità e robusteua.

Le linee della carena riproducevano integralnwntc quelle delle unità ex ju· go..,ht\'e <zona prodicra molto <tffinara. centrale tondcggian t e e poppiera quasi a .,pigolo) anche .,e alcunt e'>perti italiani an'' ano con'>tgliato un leggero allarga mento delle sezioni di prora.

Pure uguali furono la forma del timone, delle altre appendici e delle "pin ne" per l'assetto longitudinalc alle alte ve l ocità. Come per 1<: "Orje n" anche per queste unità l' i mpi ego de l k "pi nne'' consentiva alle mass i me andatu r e l'au m ento d i c i rca un nodo d i velocitù. Esse er an o però fisse e non rego lab i l i come sul!<: un itù ex jugoslave.

Sensibilmente e piCt funzionali d i que ll e dl'l tipo "Orj cn" furono in' l'Cl' le siswmazioni per il gm erno dell'unità. Infatti, oltre alla plancctta />Coperta prodiera (con alloggia me mi per le 'edettc c con fu n; ioni anche di para onde> l' alla timoneria copert,t (<"ompk-ta di chiarO\'ÌM>ri. bus-,ola. timone e telegrafi di macchina) Yenne crcat,t una 'era e propria contropl.tncìa, dorata di timone per la n1<1nowa e per la n;l\ iga;ionc in formazione ad alta velocitù: quest'ultima installazione si ri\·el ò all'atto pratico' era m ente inclo,·inata.

Parti co lare della wna poppie ra d e llaMS 15 in na v igazione; s i notano la mJtragllcra poppi era da 20 mm, l ' unica iniz ialm e nte imbarc ata, le ferroguidc per le b t.g. e l' apparato n e bbiogeno a doridrina , co n il cara tteri'i tico eiettore ad 8 u gc lli (Co lle zione Bargo ni )

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I1 H

Particolare del1'17..0na prodier.t dellaMS 35 ripresa a Tolone dopo la cess ione alla Fr.tncia, avve nuta nel dicembre 1948. Si può notare come i tubi lanciasiluri "a trombone ", ins tallati nel periodo belico sulle unità della l • serie ancora in servizio , e iJ vistos o paraondc prodiero, costntito stùla sola MS 35, rendessero questa unità molto sinille a quelle della 2• serie. È visibile anche la carenatura di prote".tione dagli spru:a:i della stazione <li governo "bassa", raccordata alla battagliola originale.

f in dalle prime prove in mare, le moros iluranti ebbero modo d i mettere in luce le lo ro ottime p restazioni tanto da p rovocare immedia tamente l' ord inazione a i C.R.D.A. di una seconda ser ie d i altre d iciotto unità simìlari (vedi Cap it olo V) l risultati delle prove furono poco dopo confer m ati dai bri ll anti successi o ttenut i dalle mo tosilurant i ne ll e p rime az ioni d i gue rra cui esse parteciparono, nell 'estate de l 1942 , nella zona del Canale d i Sic ilia . l n effetti, r ispetto a i M.A.S esse p resentavano sens ib ili vantaggi, s p ecie nell 'impiego in zone eli mare aperto, dove tro p po spesso ques ti ult im i erano impossibilitat i ad ag ire con successo per la presenza d i sfavorevo li cond izio n i meteoro logic h e.

Non so lo le mig lio r i qualità marine (le mo tos il uranr i potevano mantene re u n'elevata ve locità anche con mare quasi forza 4 ) e la magg ior robustezza della cost r uz ione , ma anche il p iù potente ar m amento. spec ie dopo l' imbarco della seconda arma da 20 mm, cont ribuì al successo d i q u este unità

Purtroppo, il progressivo aumento de l dislocamento in seguito a modifiche avvenute successivamente all'ent rata in se rv iz io ed a i sovraccarichi spesso imposti dall ' imp iego pro l ungato in so rgitor i lontan i da bas i att rezzate, portò ad u n se ns ibi le ca lo del rend imento be ll ico delle unità, s ia so u o l' aspetto de ll a veloc ità massi m a , sia so tto quello della sicurezza el i funzionamento d e i mo to ri, i qua li , sottoposti a magg ior i sforz i, erano mo lto p iù fac ilmente soggett i acl avar ie .

Durante il pe riodo della cobell igeranza, dall 'in izio de l 1944 , le un it à d i questa seri e ancora i n servizio sub irono alcune impor tanti mod i fiche, sopranuno per quanto riguardava l' armamento. T tu b i lanciasilur i ''a cucchiaia " orig inali furono sos t itu iti con a lt r i "a tro m bone", in lega leggera; in partico lare, la MS 35, semidis trutta in porto da un incend io di benzina il 9 agosto 1944, fu co m pleta m ente rial lest ita in maniera d el tutto analoga alle motosi lura n ti d e ll a serie ( lancias iluri 'a t rombone ·, paraoncle prod iero ccc )

Sia sulla MS 35 che sulle a ltre unità. furono mo d ifica te le sistemaz ion i pe r le b.t g. adottando sei selle latera li pe r alt rettante bombe c.Ia 50 kg, d is p oste tre pe r lato nel la zona centrale a ll o scopo el i al legge r ire la p oppa ed otte n ere u n m ig li o r asse tto longituclina le alle a lte ve loc it à.

Come è r ileva b ile dalle fotografie, sulla MS 35 fu adottata anc h e u n a leggera carenatura meta lli ca di raccordo tra le battagliole late ra li eli difesa dci fond i mobi li elc i t.l.s. e la p la n cetta prodiera, a i fin i d i r iparare meglio dagli spruzzi la s tazione eli governo "bassa'' T a le modifica, rive la tasi vantaggiosa, venne in segu ito estesa anche a lle altre u n ità.

Sempre durante tale periodo, in cu i le mo tosiluranti vennero soprattutto impiegate con comp iti d i motoc a nnoniere, il lo ro a rm amento secondario venne potenz iato con la sostituz ione dei due fucil i mi tragl ia to ri da 6 ,5 mm o delle mi tragliere da 8 mm es isten ti, con quattro m itragli ere S/\FAT da 12,7 mm sistemate su candelieri ai lati de ll a plancia e dell'osteriggio macchina . In realtà, l'a p po rto d i fuoco d i ta li anni non mig lio rò sensib ilmente la s ituazione in qua nto s i tra ttava d i mitrag liere di ti po aerona u tico, il cu i adattamento all'imp iego ei a bord o de ll e mo tos il u ra n t i no n ri su ltò pe rfe ttamente indovinato , essendo fac il mente soggette ad incep p ame n t i sop rattutto a causa di anoma li e alle mod ifiche apporta te a l sistema di a lim entazio n e ·'a nastro".

Sino al te r mine delle ostili tà queste unità non s u b irono u lte rio ri m od ific h e, acl eccezione de ll' installazione el i corazze tt e o scudi in acc ia io a g li impiant i c.Ia 20/ 65 mmc dell 'a d oz ione dì efficaci boe neb b iogcne el i cost ruz ione b ritann ica.

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In ottemperanza al Trattato eli Pace. tre cldlt: quauro moto:-.ilurami di questa serie -.opra\'\'i:-.sute alla guerra LI/S 11. 24 e 3!) aHebbero donno e-.:-.ere consegnate agli St at i Uniti ed una (. l!S 35) alla Francia.

l n t: f f<:ll i solo l a MS 35 ven n e consegnala ne l dicembre 194H, mentre le MS 11. 24 e 31 rimasero a i i'Ttalia con l'obbl igo, però, de l loro disarmo, non essendo perme:-.so dal Tranato l'impiego di motosiluranti da parte della i\larina italiana.

Di con:-.eguenza. il l o g<:nnaio 19-t9, le tre unit:ì \'e n nero das:-.ificatc "moto, edettt:··. a'>:-.umendo i nuO\·i nominari"i di .\11 ' 611. 612e 613. Le .\Jl ' 612e 613 furono poste in un pri mo t empo in riser\'a, mentre sulla H\ ' 61 l si provvide a :-.ba rca re i lanc ia:-. iluri, modificando le :-. i:-.temazi on i de l la zon a prodier a, ed i mbarcando a ltre quatt ro m it ragliere da 20 / 6) mm su affu sto a libero puntamento in aggiunta alle dut: giù esistent i a bordo.

Come t.· rile,·ahile dalle fotografie , due di tali impianti vennero '>Ì'>temati in posizione affiancata subito a pnml\ i a della timoneria , e due ai lari dell'osteriggio di macchina; contemporaneamente \Tnnero sbarcate le quattro mitragliere da 12.7 mm già esistenti nelb zona cen t ra l e e radica l mente ri m odernate le sistem azion i de l la p lancia.

Decadute l e c l auso l e del Tra nato el i Pace, i l l 0 novernhre 19'>2 le rre unità \ ' ennero riclassificate ··motosiluranti" (1\lS). conservando la stessa numerazione.

La .\JS 611 rimase armata con sei mitragliere da 20 65 mm, imbarcando a poppa due lanciasiluri ad impulso laterale per armi da 150 mm. in sistemazione analoga a qu<:lla del l e unitft della 2 ' serie (vedi Capitolo V); le IIS 612 e 613 provvidero anch'esse ad imbarcare.: i due lanciasi l ur i ad impulso la terale in agg iu ma a i t ubi procl ic r i che n on erano m a i stati s b arcat i 'le i 19):3. con l'ent rata dd lc Forze ' antl i Italiane a far parte del l 'Alleanza Atlamica. alle ,1/S 611. 6/2 e 613 'ennero assegnati rispet!i\ "ameme i -.eguemi di<;tinti\ i ottici '\ATO: P -161, 462 e Il 1° gennaio 195<4 tali di:-.tinti\'i vennero modificati rispettivamente in P 471, t72 e Jì;3. Con la stessa data, b vecchia numerazione nazionale \'enne aboli-

LaMS 471 (ex .MS 11, exMS 6 11, ex.MV611) n e l l 95<i, armata co n se i milragli ere d a 20/65 trun e due Jancì as iluri ad impulso latera le, appena vis ibiJi a J>Opp avia d e lla mitraglicra poppi cra.

I SO Il

ta e le tre assunsero una nunwrazionc corr i spondente a quella dc i distinti v i ott ici \JATO: ,\JS 171. 472 e 4 73.

Negli anni tra ill953 e i l 19'1H, k tre unit:'l non subirono altre modifiche :,e non l'in-,talla;ione di più moderni apparati per le telecomunicazioni in fonia su frequenze \ ' IIF ed Ll HF.

0:l'l 19'1- ')H la \fS ._,-7 n:nne par;ialmente disarmala e dc-.tinata all'addestramenro degli allie\·i motoriMi. mc·ntn: le \fS ..,-2 c 4-_1 pa-.sarono in riserYa in atteo.;a di subire radicali Ja, ori di rimodernamento e trasformaziont' (,-ed i Capitolo Xl\ l.

Tn conclus ione si può affermarl' che le mo t osiluranti di questa ser ie. pur non essendo pri\'l' di difetti. r apprl'sen tarono per la Marina italiana un notc\'Oie successo.

\late gia sorpassate da costruzioni tetk-.che più moderne ed dlkknti. a caut.a soprauuuo della :-.carsa collahora;ione dell'alleaLO. c:-.se furono però ct>rt;unente all';dtl'//a delle contemporanee moto-.iluranti realizzate dagli angloamericani

La loro massima 'elocità eli circa 32 nodi può apparire. ad un primo e:-.ame, forse non 111olto dc·, ara per una moto-.i l urante, ma in effetti essa s i rivelò :-.ufficientc per dare alle unità. dopo i l lancio nonurno. buone p ossih i l it ù d i al l ontanamemo da l nem ico.

Si deve ino lt re tenere presente che con l a r idu zio n e a tal e valore dd ht 't:locirà massima si erano ollenuti alcuni innegabili ,·antaggi: scafi più marini. robu!>ti ed economici. a parità di dislocamenro;

- moton a fun.t.ionamento più -.i( uro;

- maggiore· htcilità e rapidità di n>-'>tru.t.ione

'\otevoli ri-.ultarono la robustezza e l'cla-.ticità degli scafi: ciù fu rilevato in specialmodo in occasione eli incagli ('Ui furono soggene alcune unitù nel cor:-.o di missioni di guerra, in quanto i danni subiti furono sempre relat i vamente li evi.

O ttilll l', co m c si è g i à eletto, furono le qua litù marine: nella zona del Canale d i Sici l ia, nel la stagione invernale, k m issioni ad esse affidate co mp o rtav ano normalmente na\'igazioni di 90-100 mig li a in condiz i oni di mare mu te\'ol issime e perennemente an·ersc, ma assai raramente le unità furono a rienrrare a causa delle <:ondizioni mereorologkhe. Tn numerose furono portate a termint'. anche se al :-.olo scopo e-.plorativo in quanto -.arebhe rbulrato impm.-.ihile qualsiasi impiego delle anni di bordo. mis:-.ioni in condi.t.ioni di mare sino a oltre for;a cinque :-.enza che le unit:'t subissero danni.

Buona risu ltò la loro manonahilitù a l le a lte ,·clocirà, anche '>C inferiore a quella dei t\I.A.S. per le carat t eristi che proprie dei diversi tipi eli scafo.

Come per i M.A.S. il l oro impiego antiso mmerg ibili f u alquanto diffic i le ed aleator io, soprallullo per l'inadeguatezza del le appar<::cchiature d i scoperta id ro f onica. che non in alcun modo essere impiegate con l'un itù in moto. Per questa ragione i l loro rendimento come IIK'.I..I.i a.s. fu assai scarso e i l loro i mpil'go in tal :-.enso dm ette essere limitato -.olameme a missioni di vigilan.t.a foranea degli ancoraggi

Gli idrofoni tipo ·c sef\·irono im ecc egregiamente negli agguati nonurni anrin;l\e, e-.:-.endo l'uni<:a apparecchiatura di :-.copt>rta a distanza di cui le unitù furono dotate durantt' tutta la guerra.

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Rid imensionati alquanto i loro comp iti nella lotta a s., l' imp iego p r incipa le delle motosiluranti rimase quello silu rante -antinave in forma quasi esclusivamente n otturna. Ciò non escluse, tuttavia, che per necessità contingent i esse venisse ro fr equente m e nte imp iegate in miss ion i di tutt'altro genere, quali recupero naufraghi, t raspo rto sabotator i. scorta convog li , sco1ta e rimorchio mezzi d'assalto d i supe rfici e. mission i id rografiche ed alt re ancora

L'amp ia cci esaur iente documentazione es istente sull' i mp iego in guerra d i queste unità , consente oggi un esame approfondito d i que lli che furono i loro principali d ifetti. che possono così riassumc rsi : manca ta installazione del mo tore aus iliar io previsto dal progetto per l'andatu ra di crocìera e per la manovra; ciò comportava la necess ità eli dover impiegare per la manovra i l motore centrale principa le, l'unico dota lO eli invert itore , con conseguente aumento del le o re d i moto in man ie ra agl i altri due, e con il r isu lt ato che frequentemente le unità dovevano rimane re inutilizzate per diversi g io rn i a causa del ca mb io del solo m oto re centra le che aveva ragg iun to il lim ite delle ore eli moto previste per la rev isione gene rale; assoluta mancanza d i qua lsiasi pro tezione, anche come paraschegge , della plancia, delle ann i e elci serbato i el i benzina ; deficienza questa rivelatasi graviss ima specialmente nei confron ti delle morocannonierc -motosi l uranti avversa ri e dopo i primi scontri avvenut i nella primavera de l 1943; insufficienza dei gruppi e lettrogeni di bordo; manca nz a d i un e fficiente e s icuro apparato radio in fonia per le comunicazioni tattiche di squad ri gl ia; inut ilità pratica de ll a p lancetta a proravia de lla stazione di governo ·bassa"; insufficienza del la vis ib ilità, pe r via d ella lama d 'a cqua c degli sp ru zzi che ad alta veloc it à, anc h e con ma re non proprio ag itaro, investivano la plancia a causa della mancanza eli un adeguato paraspruzzi c dell' insuffic iente elevazione della prora sul li vello del mare; insuffic ienza dell'armamento ne i confronti delle motocannoniere avversarie e inadeguatezza dello stesso per un'efficace difesa contraere3.

Ad alcuni degli inconvenient i citati s i ovviò appo1tando modifiche a iJ e unità della 2n se ri e, ma a ltr i d ife tti, qua li ad ese mp io que ll o im po1tantissimo de ll 'asso luta mane:mza di protezione, n on poterono esse re elim in ati perché comportavano un au mento tale del clislocamcmo da ri ch iede re un comp leto rimaneggiamento del progetto.

Per memoria, va anche rico rd ato c h e nel maggio 1943, dopo i primi scont r i avvenuti tra motos ilu ranr i italiane c motocannoniere avversarie, nei quali era s tata rileva ta una certa insuffi c ienza dell 'a rmamento de ll e nostre unit à ne i confront i delle a lt re, venne posto allo stud io u n progetto per l'incremento del lo ro annamento Tale incremento avrebbe dovu to essere realizzato m.edianre l' imbarco eli altri due impianti singoli da 20/ 65 mm sis temat i uno a poppa estrema, in luogo delle tramogge per b.t.g., e l'a ltro ne ll a zona prodiera al posto della plancetta scoperta antistante la staz ione eli governo "bassa" .

Ne l luglio del lo stesso anno la MS 34. che si trovava ai lavori a Gaeta pe r i danni sub iti in un combatti m e nto, venne presce lta per effettuare la modifica assieme ad a ltre quattro un ità della ser ie (MS 52, 54, 55 e 64) anch'esse in r iparazione a Gaeta e alla Spez ia. Tuttavia , la necessità d i non prolungare eccess ivamente i lavori delle unità a causa del lo sfavorevole andamento delle operaz ioni

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Attività

in quel periodo e la success iva decisione del lo Stato Magg iore di trasfo rmare in ve re e proprie motocannoniere alcune motosi luranti della 3n e se ri e e del tipo ..s 26 (vedi Capito li VIU e VII rispe tt ivamen te) allora in cost ru zione, cons igliarono di sop rassedere per il momento alla modifica clcll'armamcmo.

La unità d i questa se rie ad entrare in serv izio fu la MS 7 7, c h e venne consegnata alla Ma rina il 29 apr ile 1942. Dopo essere rimas ta ancora per qualche tempo a d ispos izione dei Cant ie ri di Mon fa lcone per l' effe ttu azione eli u lte ri or i prove e collaudi , essa venne trasfe rita a Po la presso il Centro Addes t ramento M.A S. dove, a partire da l g i ugno s u ccessivo, co m inc iarono ad afflu ire le a lt re motosilurant i, che nel frattempo e rano sta te co mp letate.

Effe ttuato l 'addestramento pre li minare, il primo gruppo di unità r isu ltò pro n to per l'imp iego nella seconda metà del lu g lio 1942 e, dopo tale data, venne trasfer ito n elle basi operative.

Ini z ia lm ente era stata prevista la cos ti tuzione el i una tlottiglia motosilu ran ti su tre squad ri g li e che avrebbero dovu to operare da ll e bas i s icili ane ne ll a zona del Canale e di Malta. Success ivame n te, mentre la Y Squadriglia (MS 3H:J6) era ancora in addestJamenro, venne decisa !<t d islocaz ione della }l! Squ adriglia (MS 7h 76) nel le acque de ll 'Africa settentriona le c q uclla d elta 2B (MS 2 l-:-26) nelle basi d ella Sicilia occ identa le.

A causa eli alc uni ritardi n e ll 'approntamento. nel lu gl io 1942 la MS 16 passò dalla F a lla Squacl rigl ia, sost ituita dalla MS 21. Nello stesso periodo alla 2a Squ adriglia venne aggregata pu re la MS 31 , prima un ità de lla Squadriglia, che avrebbe dovuto anch'essa dislocarsi, quando pronta , nella zona de l Ca n a le di Sicil ia.

Tn segu ito, a causa delle perdite e de i turni eli lavo ri de ll e unità, non fu piC1 poss i bile assegna re a lla e alla 2a Squadr igl ia le rispcn ivc unità spetta nt i per numerazione e. si no ali 'agosto 1943, esse r isultarono composte indifferentemente da mo tosiluranti de ll e se rie '· 11 " e ' 21··. Nel maggio del 1943 la 2a Squadr iglia, che aveva s u b it o sensibili perd ite. venne rinforzata da alc un e unità del la 2.il ser ie, prev iste per la 7a Squad r ig lia (MS 71-:-76), che non fu p il:1costit uit a.

LaMS 15, unità d ella P Squadriglia dislocata in Africa se tte ntri onale, fotografata a Marsa Matnlk il 3 settembre 1942, con a bordo un nudeo d e l Battaglione Sabotatori d e l Reggime nto San Marco; s ullo s fondo la moto nave Città d'Agrigemo, affondata in un bombardamento aereo il 20 lug lio 1943.

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La Y Squa d riglia entJÙ in l inea nella tarda estate del 1942 e venne d isl ocata anch'essa nella zona del Canale eli Sicilia. cost ituendo con l a 2" Squad r ig l ia. la l a Fl ottigl ia Motosiluran t i Nel novembre dello sresso anno la F Squad r iglia passò alle dipendenze della Y Fl ottigl ia M.A.S d i slocandosi nelle basi del Dodccaneso p er operare nelle acque dell'Egeo e del Medi terraneo centrale.

La p r ima operazion e b ellica i mpor tante cu i le motosiluran ti el i q u esta se r ie -c anche que ll a in cu i otten n e ro i migl ior i success i - fu quella successione el i azioni aeronavali svoltas i nel Mediterraneo cent r al e tra i g iorni l O e 15 agosto, che venne in segu i to defi niLa ' Banaglia eli Mezz'agosto".

Acl essa presero parte, al coma ndo del cap itano d i co r vetta Manut i , le MS 16, 22, 23, 25, 26 e 31 clelia 2a Squad r iglia, facenti pa rt e dello sch i er amento eli M A.S e Mo t osil uranti ita l o - tecle sche in agguato tra Capo Bon (Tunisia) e Pante l leri a n el quadro del dispositivo attuato dalle forze dell'Asse per i mpedire il passaggio del convog li o an glo-americano prov en i ente da Gibilterra e diretto a Ma l ta.

Nel co r so della co n fusa azione notturna con tr o i l grosso co nvog li o e le unità della scorta , avvenuta nelle pri me ore del 13 agos t o 1?42 , le silu ranti ital otedesche affondarono comp l essi vamente un i ncr oci atore c t r e piroscafi, d anneggiandone gravemenre altri due.

Gli sc a11 dell e MS 3 3, 34 e 35, appena varate, in allcstùncnto. Le tre urùtà entrarono a far parte d e lla 3 • Squadriglia , costintita a fin e es tate del19 42. (Collezione Ba rgoni)

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Il p ri ncipak• successo consegui to, l'a f fonda m ento dell'inc roci:ttore bri t a nn ico ;Hanchester d i l l 3'10 t a p.c., fu opera dell'azione congiunta de ll e :H ') 16 c 22, mentre l a MS :H affondò co l lancio el i un s il uro i l piroscafo Clenorchy di H9H2 t.s.l. \lonostantc la , ·iolenta reazione ;l\' \ er aria nme le motosiluranti rientrarono pressochl- inc.knni ••Ile basi.

'\el no' emhrc dello stesso anno. le unit ;'t della P Flottiglia partenparono all'occupazionl' della Tunisia. e alcune motosiluranti della 2a Squadriglia vi rimasero dislocate s\ olgendo intensa atti\'ità con agguat i antinave notturni nella zona di Capo Bon e con miss ioni d i vigi l anza ant iso m mergib i li in prossimit:'l delle basi d i arri vo d e i conH>g l i d a ll 'Ita li a

Duran t e l 'inwrno 1942-43, le p ri nt'i p ali b as i d e l le unirà della 2a e d e l la Y Squad r iglia furono Biserta, Trapa n i e Marsala.

In seguito all' i nc lemenza della stag ione im erna l e, che impone, a cominuamente alle motosiluranti l'effettuazione di mis;.ioni con condizioni meteorologiche pres oché ;.cmpre an erse. e alla nesçeme pressione aerea anglo- americana. il numero dl'llc unità da inùare in continente per riparazioni aumentò en ihilmente ri;.petto a quello previsto per i normali turni di lavori; a que to si aggiunsero i , uoti aperti da l le prime perdi t e, subi te esclusivamente per azione aerea avversar i a. ln tal modo i l nu m ero delle unitù in l i nea durante lJ Uel periodo fu semp re q ua n to m a i <:siguo.

Su l fi ni re d ell' i nve rn o e n e i p r i m i mes i d e l la pri m avera dell9<d, l e motos il uranri \' Cnnero frequen temente i mp iega te in m i ssioni d i recupero naurrag hi di unità e di convogli d istrutti dalla ormai schiacc iante superi o r ità aeronava le deg li an er ari su quel teatro operati,·o.

w so wmpo, le motosiluranti cominciarono a impiegare anche per la corta ai com ·ogli di motozatterc c piccole unità che carattcrinarono l'ultimo periodo della resistenza italo-gennanica in Tunisia.

ell'immin<:nza del l a caduta delll' ultime forze dell'Asse in Africa, si verificaro n o a l l argo de l le coste tu n isine i prim i scon t r i co n unità si m i lari c con motoca nno nie re hrit:tnn iche, c h e in breve. assieme aerea, r ive l arono çome le p ri ncipa li e più te rr ib i l i avve rsari e.

Con l a perd ita clelia Tun i s ia, in oc<::1s ione de ll a qua le le motosi l uran ti de ll a P Flottiglia, al comando del capitano di fregata i\ l iche lagnol i. furono le ultime unit:t nazionali a esse vennero impiegate in risc: hiose mi..,sioni per il recupero di personale italo- germanico sfuggito alla cauura nei primi giorni della occupazione anglo-americana.

ì'\ell'immin<:nza dello sbarco degli Alkati in Sicilia. le furono ancora i n pri ma l inea per il riforn i mento ckll'bola di Pa n telleria, di cui si riteneva orma i prossimo l ' i nvest i me n to. Esse, di m:1ss i ma, cost ituivano l' un i ca scorta dei convogl i di motozattere e moropesch e recci che, so n o l 'i n cessa n te o ftes a ae r ea avversaria, erano i nca r icati del r i f o rn i m e nto de ll ' isola

Duran te tale c iclo d i oper az ioni ebbero modo d i d isti n gue rs i pa rti co l a rmente le ,HS 24. 32, 35 e 36.

Dopo la t.:aduta di Pantelleria c lo sbarco in Sicilia. la principale ha e di operazione ddk motosiluranti divenne t\lcssina. dove le superstiti motosiluranti clelia 2·' e della Y rispettivamente al comando dei capitani di COJYetta Ghittoni e Pighini, .,i intorno all' li luglio 19 !3 costitU<:ndo, assieme a quelle de ll a e 6 a Squad ri glia (un ità della 2J serie) e ad alcuni M.A.S., i l Gruppo

!\1.A.S. Opcrati\o al comando dd capitano di \'ascello .\ledaglia d'Oro francesco .\!imbelli, reduce d:1 l comando della Flott iglia dd Mar 1'\ero. Con la dislocazione a ebht> inizio per le morosiluranti un intensb simo periodo di alli\ ità cont ro i,l naviglio :tnglo-:uner icano nelle ac4ue de ll a Sic ilia occidentale e settentrionale. condotto !>Otto l'ince!>sante e ormai qu<1..,i in('(>ntra:,tata pressione aerea an'l'rsar ia, diurna e notturna. Durante tale per iodo numerosi c cruenti furono gli :,contri notturni con unità similari ,mglo-americane, che sempre più numerose operavano nel le acque cos ti ere del Med iterraneo.

LL' .l!S 21. 31. 34 <.: 361urono quelle che più '>i distinsero durante quel ciclo d i operazioni che cu lminò con l' evacuazione della Sicilia. Le motosiluranti. con le motozattere. furono tra le ultime unità da guerra nazionali ad abbandonare l'i!>ola: in particolare, la ,\fS 21 partecipò, assiemç ad a lt re mo tosi lurami de lla serie. allo sgombero delle ultime truppe italo-gt>rmaniche, compiendo un elt:\ ato numero d i tnncrsate tra Mcss i na e la costa calab ra, semprt! MWracca ri ca d i uom ini c di materiali. subendo nelk acque dello Streno un incalc.:olahile numero di attacch i al'rt:i, usccnclone st! rn pn: co n lievi danni.

Con la perdira della Sicilia ed il ripiegamento deli(.' :,uperstitt unità del G r up p o ,"v1.A.S. O p t;> ra tiv o nelle basi del continen te . nd l'agosto de l 19 13 la 2". 3". 5" c 6a Squadriglia \'Cnnero sciolte e le motosiluranti passarono alle dirette dipendenze de ll a 2·' c de ll a Flottigl ia M.A.S. com petent i per il settore del basso Tirreno c dello Ionio e Adriatico.

Alla data dell'armi!>t iz io dell'8 sette mbre 19"f3. la s ituazione delle supe rst it i motosiluranti ddla lJ serie risultava !.t seguente:

.2 a F lo tti g li a M.A.S. (Setto re basso Ti rreno - Basi: Gaeta. Capr i. Salerno):

1/S 16. 21. 24, 32. 34. 35. 36:

f'' F lo ttigli a M.A.S. (Sl'ttO re Io ni o c b asso Adriatico - Basi: Taranto, Cro to ne, Gallipoli. Brindisi): 1/5 31. 33.

3a Flottiglia M.A.S. (Setto re Fgeo- Basi: Lero. Rodi. Stalllpa li a): P Squadriglia .\lotosiluranti .1/S 11. 12. 15. 23. 26.

Del le qua ttordic i m otosiluram i ancora in se rvi zio, alla ste.'>!>a data quattro di e:.se (JJ) 16. 32. 31 e 36> si tro\'a\'ano ai la,·ori pre!>..,O cantieri dell'alto Tirreno per dann i subiti in co mb atti me nt o o per offesa ae rea sui po rti e, negli m ven imcnti che seguirono immediatamente la proclamazione dell'armi-.tizio , due di esse (A !S / 6 e 31) venne ro ca tturale d a forze tedc:,chc e le a l tre due furono autoaffondate dagli equipaggi per impl'dirne la cattura. Le J/S 16 e 3'1 , ·ennero in seguito çecl ute dai Tedesch i alla Re pubb li ca S(Kia le Italiana e andarono perdute prima della fine delle ostilità neli'Itali.t settentrionale.

Do p o l' a rmi!>t iz io con g li Alleati, alcune unità ragg iu n!>ero Ma lta con la mag gior parte delle Forze ì\a\'ali it.tliane, mentre k J!S 21 e 2-f, alle dipendenze di q u e lla che p o i d ivenne la Flott ig lia Servizi Special i -costituita i l 2 no,·embre 19-t3 a Capri al comando del capitano di fregata Alessandro \lichelagnoli - cominciarono le operaz io n i a fianco d egl i a nglo-ame ri cani '>in da l 1Lt settemb re 1913. l compiti di tale Flottiglia consistL'\ ano printipalnwme nello sbarco oltre le lint•e di informatori e sab otator i nonché ncll't.•sccuzione di mission i idrografiche e di ricognizione lungo la co!>ta occupata dai Tedescht nelle zone pre ... celte per glt sbarchi alleati.

Le c inque motosiluranti della l" Squadr iglia. dislocata nel Dodecanc!>o, si trova rono coim olte negli awenimenti connessi alla difc..,a del possedimento it:tliano, ed in pa rti co lare dell' isola di Lero. dagl i tedeschi dopo 1'8 scncmhre Ad ecce-

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zione della MS 11, che riuscì a raggiungere il pOito britannico di Haifa il 12 novembre, esse andarono tutte perdute nelle acque dell'arcipe lago prima della cessazione de ll a resistenza ita liana. La MS 11 entrò in seguito a far patte del Gruppo M.A.S. del Levante, costituito ad Haifa il 24 aprile 1944 e rientrò in Jtal ia verso la fine delle ost ili tà.

Con la dichiarazione di guerra alla Germania da parte del Governo italiano de l Sud, le motosiluranti, con i M.A.S ., furono tra le pr ime unità italiane ad essere impiegate attivamente contro i Tedeschi in partico lar modo nel settore Adriatico.

Nei primi g iorn i di ottobre del 1943 venne ricostituita a Brindisi, dove andavano affluendo da Taranto c da Ma lta tutte le motosiluranti efficienti, la P Flottig li a Motosiluranti al comando ciel capitano di fregata Giorgio Manuti.

La prima base operativa avanzata della Flottiglia fu Termoli, da dove le MS 3 l e 33, tra le prime motosiluranti ad esservi dislocate il 18 ottobre 1943, in iziarono un'intensa attività con missioni speciali (sbarco informatori, commando, recupero militari sbandati ed ex-prigionieri ecc.) lungo la costa italiana, o ltre le linee tedesche.

Incorporate ne lla 3a Squadr ig li a Motosi luranti , a ll e d i pendenze della l" Flottiglia, le MS 31, 33 e 35 operarono success ivamente da Manfredonia, Senigallia, Ancona e Porto Co rsini, seguendo sempre da vicino la linea de l fronte che si spostava lentamente ve rso nord.

Durante il per iodo della cobelligeranza si ebbe a lamentare la perdita delle MS 21 c 33, affondare rispettivamente in Tirreno e in Adriatico nel corso di mission i specia li sulla costa oltre le linee avversarie.

Al termine delle ostilità, delle diciotto unità di cui inizial mente si componeva la serie, ne risultavano ancora in serviz io so lamente quattro, e precisamente le MS 11, 24,31 e 35.

Secondo quanto stab ilito da l Trattato di Pace, le MS 11, 24 e 31 avrebbero dovuto essere consegnale in conro r iparazioni spese eli guerra agli Stati Uniti e la MS 35 a ll a Francia; in realtà la sola MS 35 venne consegnata, mentre le altre tre un ità rimasero all'Italia con l'obbligo però el i demolirle o di trasformarle in motovedette, privanclole dei tubi lanciasi l uri.

Dopo un periodo di relativa inattività, le tre motosiluranti rimaste alla Marina italiana rientrarono in servizio arrivo, coi nuovi nominativi d i MV 611, 67 2 e 613. Alle dipendenze del Gruppo Forze Nava li Costiere (Grupforcost) esse furono dislocate con le altre un ità del la classe "600" a Br indis i, Venezia e Porro Corsini. Assieme alle MV674 e 615, ex motosi l urant i de l tipo C.R.D.A. da 60 t 2a ser ie, le MV 67 2 e 673 a lungo la 61 a Squadrig lia Motovcclette.

Passate in seguito a ll e dipendenze del Comando Gruppo Motosiluranti, parteciparono a numerose esercitazioni, sempre in Adriatico, e, riclassificate motosiluranti nel novembre 1952 , il l 0 gennaio 1954 assunsero rispettivamente i nominativi di MS 471, 472 e 473

Nel 1957, le MS 472 e 473 passarono in r iserva, in attesa el i essere avviate p resso i Cantie ri Baglietto d i Varazze per subi re radicali lavor i eli rimoclcrnamenro (vedi Cap ito lo XJV); nello stesso per iodo la MS 471 venne invece d islocata alla Maddalena - per l'addestramento deg li allievi della locale Scuo la Motoristi -dove rimase s i no all'estate 1964, epoca dopo la quale passò in disarmo in arresa della rad iazione, avvenuta il l 0 maggio dell'anno successivo.

Di seguito si rip01tano le principali azioni d i guer ra delle quali le motosi l uranti d i questa serie furono protagon iste, le partico lar i vicissitudin i della loro in-

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tensa attività d i serv izio e le ci rcostanze i n cui la magg ior parte di esse andò perduta nel corso della seconda gue rra mondia le.

MS 11

Dopo l'addestramento prel imina re , l'unit:l venne d is locata in Africa settent riona le. TI 3 settemb re 1942, assieme alla MS 15, effettuò una m issione d i trasporto eli una squadra di guastatori del Reggimento San Marco , eia Marsa Mat ruk fino i n prossimità del porto di Alessandria d ' Egitto. L'azione dei sabotatori ebbe p ieno successo c le due motosiluranti rientrarono alla base senza essere swte scoperte.

;"\!c l novembre 1942 , con le altre unità della P Squadriglia .Motosiluranti , passò alle dipendenze della 3" Flott ig li a M A.S , operando nelle acque dell'Egeo in missioni eli agguato antinave c di vig ilanza antisommergibile.

All'armistiz io dell'8 settembre 1943 , l' un ità, facente pa tte della P Squadriglia Motosilurant i, s i trovava a Lcro dove nei g iorni seguenti p rese parte attiva alla difesa dell 'isola contro i Tedeschi.

Nel pomeriggio del 26 settemb re 1943, venne g ravemente danneggiata durante un 'incursione aerea tedesca condotta con circa 25 aerei sulla rada d i Portolago, nell'isola di Lero; per evitarne l'affondamento venne fatta incag liare sulla sp iagg ia dall'equ ipaggio. Alcun i giorni dopo fu rimessa a ga!Ra e ti rata in secco su uno sca lo di a lagg io per i necessari lavor i di riparazione, che ebbero termine il 5 ottobre success ivo.

ll 25 ottobre venne nuovamente dannegg iata nel corso di una violenta incursione aerea tedesca sul po rt o eli Lero, la stessa in cui venne affondata la MS 15 Su ordine del Comando britann ico, nell ' imminenza dd la caduta de ll' isola, il 2 novembre l'unità lasciò Lero per ragg iungere Castc l rosso, dove av rebbe dovuto effettuare le necessarie riparazioni. Durante la navigazione, a causa delle avverse cond izion i atmosfe riche , ed in seguito ad un investimento , la motosilurante subì l' aspo rtazione di circa due metr i di opera morta a prora; proseguì tuttavia la navigazione con i prop ri mezz i raggiungendo Caste l rosso. Si trasferì quindi a famagosta e successivamente acl Tlaifa, dove g iunse il1 2 novembre 1913.

Riparati i danni, il 24 aprile 1944 l'unità ent rò a far parte del Gruppo

M.A.S. del Levante alle dipendenze de l quale ope rò da Ha ifa sino a llo scioglimento del repano , avvenuto il 9 agosto 1944. Dopo 4uella data la MS l l r imase al le d i rette dipendenze del Comando Superiore Navale de l Levante , venendo imp iegaw in m issioni specia li (sba rco commando ecc.) nelle iso le dell'Egeo, sino a lla fine del 1944, rientrando quindi i n Italia.

Negli anni de l dopogue rra l'un ità venne impiegata prevalentemente in Adriatico , a ll e d ipendenze de l Gruppo Forze Costiere e q uindi del Comando

Gruppo .Motosi l urant i

Dislocata alla Maddalena dal per l'addestramento degli a lli ev i motoristi delle locali Scuole C.E.M.M. , vi venne sostituita ne ll 'estate 1964 dalla MS 444 (ved i Capito lo X)

L' unità venne trasferita quindi alla Spezia, dove il l 0 ottobre dello stesso anno passò in d isarmo in attesa della radiazione , che avvenne in data l 0 maggio 1965.

MS12

Dest inata sin dall 'entrata in serviz io al le d ipendenze de lla 18 Squadrig lia

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ùt M S 13 ripresa a Bise rta ne11943; al suo fianco è ormeggiata unità deUo s tess o tipo. Su ambed u e le unità si pu ò notare la mitragli cra da 2 0 mm prodiera , da poço in s tallata , c he, s ulla motos ilurante in seco ndo piano , è coperta dalla ca ppa cera ta. ( Coll ezio n e Bargo n i)

Mo t osi l uran t i, l'unitù operò in i z i allllente ne ll e acque del l 'Afr ica ed in Egeo da l novembre 19 t3.

,\Ila data dell 'armi-.tizio dell'H 19 d. l'unità si tro\ ;n .t a Rodi. da don·. in seguito all'occupa.done tedesca, l' J l a Lero. ancora in mano italian a, prendendo p ar1e ne i giomi seguenti all a d ife -, a d el l 'isola con t ro i Tedesch i I l mattino dd l R sette mbre co n l a M S 23, l ' u n ità venne invia t a d a Lcro a Stampa li a per contrasta r e un sbarco tedesco in tale isol a. Ne l cor-;o della n:l\ igazione '\:'r..,o Stampalia. le due morchiluranri subirono un Yiolcmo e prolungato attacco l·on bombe. e mitragliamenti da parte di aerei t<:deschi; le due unità reag i rono col ti ro del le ann i e con 1<1 m an ovra. La J fS 2.1 venne col p ita e f u por ta ta ad arena r si su l l a cos t a n ord-es t d i St ampali a cl ove, n<:l p omeriggio dello stesso giorno. venne da un nuovo attacco aer eo tedesco. La JJS l 2. e'>aurite tutte le munizioni, '>i diresse souoco'>ta sempre '>ono conrinui attacchi aer\:'i. con l'intento di r i fugiarsi nella Baia di \'at:y (Stampalia). Kel manovra r e a pochi met r i da l la costa pe r sottnJrsi agli attacc h i co n dott i co n temporaneam en te da quatt ro ae re i , l ' un ità an dò ad urtare co nt ro uno scog li o se miaffior an te, producendosi un largo a prora.

L'unità venne abbandonata ormai incagliata e non più in grado di ma non affondò e. gli anacchi aerei. fu nuovamente raggiunta da l l'eq ui p aggio che r iu scì a mette re i n mo to un motore, a d isincaglia r e l ' unit:ì c. na v i gando a l ento mo to co n la p ro r a m olto i mmersa. a ragg i u n ger e l a l:3a ia d i Vaty, dO\'(;' l a motos i lurante fu porta ta ad arena r si per i m ped i rne l'a f fo n damenro. '\on cssendo'>i potuto prm 'edere subito al recupero dell'unità. e.::..sa fu distrutta il giorno su<.:('(:.,si\0, 19 se u emhre. n ella Me'>sa baia. da un num·o e \ ' iolento au acc.:o aereo te d csc.:o.

JfS 13

I mpiegata in i 7ialmentc lungo le coste del l ' Africa settentriona l e. il 19 ouob rc 19 12, d urante un p e r iodo d i " r ichia m o · de l l 'addestr ame n to, effe tt u ato a Po la , pri ma di dislocarsi in Egeo. l'u nirù ent rò in col l i sione co n la MS 21 ne l corso d i una riportando sen..,ibi l i danni.

1'59

I necessari lavori eli riparazione ritardarono eli qualche tempo l'approntamento dell 'unità che, assegnata alla 2a Squadriglia. raggiunse le basi del Canale di Sicilia all ' inizio del 19'f3.

L'8 marzo partecipò al salvataggio dei naufraghi della torpediniera Ciclone, affondata nel Canale di Sici li a per urto contro mina.

D i sl ocata in Tunisia, negli u ltimi giorni di marzo del 19·d l'unità venne inviata a Trapani per la riparazione di un'avaria all'asse centrak. Tirata in secco sull o scalo d i alaggio d i Trapani, il 6 april e successivo veniva danneggiata non gravemente nel corso di una vi olenta incursione aerea condotta dn bombardieri B-24

" Lilx: r at o rs " de l la Forza Aerea statunit en se, n e l co r so dell a qualt: furono affond ati i MAS 533 e 576. Riparate l e ava ri e e i dann i subiti , l 'u nità fu messa a man..: i l manino de l g iorno 11 successivo per essere avvi ata co i propr i mezz i in altra sede per l e ripara:.doni fin ali

Verso le 14.15 dello stesso giorno, l'unità venne però affondata ne l porto di Trapani nel corso di un attacco aereo nemico iniziatosi alle 14.00. Co l pita da una bomba di grosso calibro al centro, la motosilurante fu spaccata in due da l l'esplosione ed i due tronconi vennero lanciati a circa 100 metri di distanza l'uno dall'altro.

MSJ4

Dopo la consegna alla Marina ed un breve periodo di addestramento effettuaw a Pola , l ' unità , assegnata alla P. Squadriglia, raggiunse Tobruch il 21 luglio 1942.

La sera del 10 agosto 1942 si trovava alla fonda nella zona di diradamento nel porto di Marsa Matruk (Egitto), quando, alle 21.30, si verificò un attacco aereo su l la l ocalità. La motos ilurante, inquadrata da quattro bombe che provocarono un vio lento in cendio a poppa, ruppe g l i o rm egg i ed an d ò aii:J deriva arc:nand osi in sp iaggi a. G l i effe tti dell 'incend i o furono tal i che al l e 12.00 del giorno successivo l ' unità fu d i c hi arata non p i ù utilizzabile .

MS15

Assegna w sin dall'entrata in servizio a lla 1a Squadriglin Motosi l urant i , l 'unità raggiunse le basi oper ative dell'Africa settentrionale nel luglio 1942. Nel settembre successivo, svolse, con l a MS 11, una missione d i trasporro saboratori del Reggimento San Marco in acque nemiche. 1:\el novembre dello stesso anno venne dislocata in Egeo ed operò in quelle acque impegnata prevalentemente in missioni di agguato antinave, scorta a convogli costieri e vigilanza antisommergibili.

cl gennaio 1943 effettuò un periodo di lavori a Monfalcone, rientrando quindi nel Dodccancso. All ' armistizio dell'8 settembre 1943 si trovava a Rodi; dopo la caduta dell ' isola in mani germaniche, avvenuta il giorno l l, diresse per Lcro dove prese pa11e alla difesa di quella base contro i Tedeschi.

Il giorno 25 ottobre 1943, mentre l'unità si trovava al l 'ormeggio nel porto di Lero, venne colpita da bombe nel corso eli un aHacco aereo tedesco iniziatosi alle ore 06.00 e terminato alle 08 30. Alle 09.00 l'unità, in fiamme, affondò per l ' esplosione de i depositi di benzina.

160

La M S 15 ripres a in u scita a Marsa Matruk; la fo tografia venne scatta ta n e lla s t ess a occas io n e di que lla di pag . 153.

(Co llezio n e Bargoni)

Assegnara alla 211 Squadri glia Motos i lu r ant i , l'unità si dislocò ne l le basi de l Canale dì Sicilia sin dal la fine dì l uglio del 1942.

Nei giorni 12 e 13 agosto 1942 partecipò con le altre unità della 2a Squadriglia alranacco del com·oglio britannico direno a Malta nel corso della Battaglia dì Mezz'agosto.

Alle ore 0 1.02 del 13 agosto, la MS 16, al comando del capitano di co rvetta Manuti. mentre era all'agguato con la sezionaria 1j,fS 23 nei pressi di Ras Mustafà allargo della costa tunisina. avvistò alcune sagome dì navi avversarie, contro cui diresse all'attacco. A lle 01.04 la MS 761ancìò, dalla dista n za d i 800 metri, il siluro eli dritta cont ro un incrociatore. L' ar ma, per p r obabi l e catt i vo funzio n amento degli o r ga n i di direzi one, deviò dalla traie ttori a p revisw e ma n cò i l be rsag l i o.

Mentre la motosilurante ma n ovrava per disimpegnarsi, si trovò i n posi zione favorevole per lanciare contro un al rro incrociato re e, da circa 600 metri di dìstanza, lanci ò, alle 01.07, il siluro dì sinistra. Dopo 27 secondi dì corsa l'arma raggiunse il bersaglio e:.plodendo nella zona poppìera.

L' incrociatore che risultò poi essere il britannico Mancbester(clislocamento

a p.c. 11 350 t; 12 cannoni da 152 mm , 8 da 102 mm. mitragliere a.a.; in servizio dal 1937) , si arrestò quasi immedi atamente e venne poco dopo ragg i unto anche

...
MS16
16 1

eia un s iluro della 1\IIS 22. In seguito all'esplosione dei due silu ri, i l Manchester ebbe le el iche fracassate e ri mase immobilizzato in v ia d i affondamento; il b astimento venne abbandonato dali equ ipaggio alle 02.45 e a ll e o re 05.50 affondò.

Le due mo tos i luran t i, ormai pr ive eli s i lu r i, si d is i mpegnarono dal convog li o sotto un intenso fuoco che causò alcuni danni alla MS 22 che dovette esse re p o rtata in secca a Kelib ia; la MS 16, invece, si arenò a Ras El Mi r Entrambe si d isi n caglia rono co n l'a i uto de i rimorch iatori Trieste e Montecristo: la MS 16 rient rò a Trapani il giorno 1 5 e la MS 22 il gior n o 20 a Pante ller ia.

La MS 76 continuò acl operare nella zona del Cana le d i Sici li a e i l 3 1 gennaio 1943 prese pane a l sa lvataggio de i naufraghi della corvetta Procellaria , affonda ta per urto con t ro mina nel Go lfo di Tun is i Inviata in segu ito ai lavori alla Spezia. ritornò i n zona eli ope razion i nel l' cstate del 1943. Colpita nel corso di un bombardamento aereo sul porto di Messina, l'un ità venne riparata sommar iamente a Mi lazzo e quindi, nel luglio 1943, inviata a Gaeta, da dove procedette per i cantieri di riparazione di Genova.

Alla data del l'a rmi stizio, 1'8 settemb re 1943, la MS 16 s i trovav<J ai lavori sullo scalo a Vo ltri (Genova); l'un ità venne sa b otata e il g iorno seguen te fu catturata da forze germaniche. Trasferita dai Tedeschi alla Ma rin a della R.S.J. l' l 1 otto hre 1943 , la MS 16 andò pe rduta pe r bombardamento aereo a Genova nel gennaio 1944.

i\1521

Impiegata inizialmente lungo le coste dell'Afr ica se tt entr ionale con la 1'1 Squadr iglia Motos ilu ranti, il 19 ottobre 1942 entrò in collisione con la MS 13 durante un'esercitazione a l largo d i Po la, dove s tava svo lgendo un r ich iamo'' all'add est ram ento.

Ri pa ra t i i dann i, nel novembre 1942 l'unità raggiunse la 2;' Squadr igl ia nella zona de l Canale el i Sicilia. D is locata a Biscna , 1'8 ma rzo 1943 prese pane alle operazioni eli sa l vatagg io dell'equ ipagg io della torpediniera eli scorra Ciclone, affonda ta per u rto contro mina ne l Go lfo eli Tunisi.

Il 24 de ll o stesso mese. nel corso eli una missione d ii recupero naufragh i condona ass ieme al MAS 554. salvò nella stessa zona c irca 150 membri degli equi paggi de i cacc iatorpediniere Ascari e Malocello. salrati in aria su un campo di m ine avversar ie

Rimp atr iata n e ll'april e success ivo, l'un ità venne in v iata a i lavor i alla Spe;; ia, da dove r itornò in Sic i l ia ne l lu g l io dello stesso anno .

D is locata a Mess ina , nella notte su l 17 luglio 194:3 l'unità, a l comando del tenen te el i vasce ll o Barenghi. pattecipù con le MS 66. 32 e 34, ag li ordini del cap itan o eli vascello Mimbelli, acl un'azione offensiva comro il traffico n emico a l la rgo di Augusta , ln sezione con la MS 34 (Capo Sezione cap itano eli co r vetta Pighini) anaccò da breve distanza un piroscafo scorta to e lanciò i s iluri con proba bil e esito positivo.

Rientrata incolume alla base, nonostante la for te reazione avversaria che danneggiò seriamente la MS 34. la no tte success i va, in sezione con la MS 66, prese p arte ad una crociera d ivers iva p e r coprire lo sbarco da M.T.S.M. (.Motoscafi Tu rismo Siluranti Modificat i) de lla X M A.S d i un reparto d i Gamma a Capo Santa Croce. Sulla rotta d i rientro a Mess in a, le due un it à ebhero uno sco nt ro con uni tù similar i avversarie , che. per l'i mm inenza dell 'a lba, non ebbe ca ratte re decisivo e si concluse senza danni ei a ambo le parti.

162

Nella notte sul 22 luglio, la MS 21 con le MS 66. 51 e 53. prese pa1te ad un' azione contro cacciatorpediniere avversari sempre nella zona d i Augusta . Dopo il lancio dei siluri , che non ebbe esito per la pronta contromanovra degl i avve rsa ri , le motos il uranti si im pegnarono con le mitrag liere di bo rdo in un combattimento condono a b revissima dis tanza, riu scendo a provocare un incend io a bordo di uno dei cacciato rpedin iere prima eli ri tirarsi. Nel corso de ll ' azione la so la MS 51 rimase danneggia ta.

Nella notte sul 30 dello s tesso mese, in occas ione eli una crociera eli pro tezione indiretta ad un convoglio naziona le partito da Messina e diretto verso nord, partecipò con le MS 53, 65 e 66, comandate da l Capo Flottiglia capitano di fregata Alessand ro Michelagno li , nelle acque d i Capo d'Orlando, ad u n viole n to scontro con unità sim il ar i avve rsa rie durato o l tre un'ora e che s i co n cluse in una vera c prop ria mischia da cui le motos i lu ranLi ita l iane uscirono p ressoché ind enni non senza aver causaro ser i danni a quelle avversarie.

Ultima motos i lurante a lascia re le acque della Sic i lia al momemo de ll a evacuazione italiana. la MS 21 ragg iu nse quindi Gae ta.

Al la data dell ' armistizio, l'uni tà si trovava dislocata a Capri, eia dove raggiunse Gaeta con le altre motosiluranti, rientrando quindi a Capri il giorno 11 settembre.

Pochi giorni dopo, con le a l tre unità di base nell'isola, com i nciò le operazioni a fianco degli Alleati , venendo imp iegata sop ra tt utto in risch iose m issioni d i sba rco di sabotato ri e d i in fo rm ator i o ltre le l inee n e m ic h e.

Il giorno 24 de ll o stesso mese di settembre, la MS 2.1 pa rtì da Capo O rso (zona el i Salerno) per sba rcare informatori a To rre Sant'Agostino in territorio occupato dai Tedeschi (nord ovesl eli Gaeta). Effettu ata la m issione , alle ore 00 37 del 25 s i verificò un'esplosione, probabilmente dovuta acl urto contro mina , che asportò le e liche ed immobilizzò l' unità. !Per non farla cadere in mano nemica, alle ore 02.10 , a circa 5 miglia a l la rgo di Punta Stendardo (Gaeta), venne autoaffondata dall'equipaggio .

MS22

DestinaLa a lle d ipendenze de lla 2'1 Squadrig li a, l'uni tà venne dislocata nel la zona dd Cana le el i Sic ilia sin d al luglio 1942.

Durante la Battaglia di Mezz'agosto , ne l co rso de ll e operaz ion i di attacco contro il convog li o br it annico di retto a Malta nella notte sul 13 agosto 1 942, l' unità , al comando del so tto tenente el i vascello Mezzaclra, pa rt ec i pò con la MS 16 all'affondamento dell' incrociatore britann ico Manchester a l largo eli Ras Mus tafà (Tunisia). Nel corso dell ' azione, la MS 22 subì alcun i dann i e si portò in secca presso Kelib ia , sull a cos ta tunisina. D is i ncagliatasi in seguito con i propri mezzi e con l'a iuto di un rim o rch iatore, r ient rò a Pantelleria i l giorno 20 successivo.

Alla fin e di novembre del 1942 fu la prima motosi lurante italiana a giungere nelle ac4ue tun isine, r imanendo qu in d i dislocata a Biserta i mpiegata in agguat i antinave e in m issioni el i vigilanza antisommerg ib i li e el i salvatagg io naufraghi Sempre al comando del tenente eli vascello Mezzacl ra, in sez ione con la MS 25, fu protagonis ta dei prim i scont r i fra motosi l uranti ital iane e br itannic h e avvenuti il 20 e il 25 aprile 194 3, rispettivamente presso Capo Bianco c Ras Zcb ib , i n Tunisia. ;..l'el corso del primo scontro le due unità ita li ane , manovrando abilmente e med iante l'impiego eli boe nebbiogene che sconcertarono gli avversar i, riuscirono a danneggiare gravemente una uni t à nemica , che risulterebbe in seguito affondata sulla rotta d i rientro alla base

163

Il sconrro rholse invece in un breve scambio di colpi senza chwni dalle due parti.

li giorno 7 maggio 19'!:$, durante le ope razion i e ll e precedettero immed iatamenre la caduta de lla Tunisia, la ,\1S 22 s i t rovava a lla fonda n el l'anco raggio di Sidi Bou Said <Golfo di Tunbi> inskmc a lla \'AS 231. ultime unità na7iona li presenti in Africa Anaccara da cacciabombardieri, si con le mitragliere ma. incendiatasi. dovettt..> t>ssere ponata ad incagliare in fondali do\'e, o rm ai praticamente distrutta dall ' incendio. la '>era stessa venne abbandonata a causa della resa eli tutte le fo rze m ili tar i della

.115 23

Dopo la consegna alla .\l.trin.t. l'unità venne im iaLa a Pola per un bre,·e periodo di adde ">tr.tmento e quindi. ai primi di agosto del 19-+2. r.1ggiunse il teatro operativo del Cana le di Sicil ia, a lk dipendenze della 2·' Motosilumnti. la Battag lia di 1\llezz'agoMo. alle 02. IO dd 1.3 agosto 19'l.2, in sezione con la MS 25, si porrò a ll' a tt acco di un piroscafo scortato ma, scoperta e fatta segno a violenta reazione nem ica, non rili">CÌ a giung<.:re a l lancio e si disimpegnò.

Trasferita in seguito alla J·' si dislocò nel Dodee<tne">o, operando in quelle acque "ino al settembre l 9 t3.

Alla data dell 'armistizio. l'unitj si trovava a Hodi da dove. nell'imminenza

Tre unità pronte per la consegna. L' unità in primo piano, che porta dipinta la slglaMS 25, è presumibilmcnte laMS 22 ancora con la d e nomi n azione origi nale. (Co ll ezio n e Bargoni)

(l) Sulla MS 24 fu installato per tale genere d i missioni un eçogon i omet ro di tipo br i tannico sis temato in modo da poter e""ere imp iegato çome ecoscandag l io, mun ito altresì d i registrato re per l a marcatum dell'andamento del fondale.

della caduta del l'isola in man i tedesche, si trasferì a Le ro, prende nd o pa rte ne i giorn i seguenti alla di fesa della base nava le dag li attacchi ge rm anic i. Il matt in o del 18 settembre 1943 , con la MS 12, l' un ità venne in viata da Lero a Stampa li a per contrasta re un p resunto sbarco tedesco su tale isola. Nel co rso della navigazione le due motosiluranti vennero attacca te da aerei te d esch i; la MS 23 riuscì co l tiro delle a rmi ad abba ttere un aereo avversario, ma venne inves tit a da schegge che provocarono perdite tra il personale e inu tilizzarono il motore d i sinistra. Il Comandante, tenente di vascello Bencini, onde poter mantenere la velocità e m anovra re per p ote r s fug gire agli attacc hi aerei, o rdinò di buttare a ma re i s iluri e le b.t.g. e, success iva m e nt e, esse nd o l' unità co lpita d a a ltre sc h egge e da raffiche eli mitraglic ra, d iresse verso costa per porta rl a ad a re n a rs i s ull a sp ia gg ia in fondo a ll a piccola in senatura eli Zofiri , sulla costa norclorientale di Stampalia. Un nuovo violento a ttacco ae reo tedesco, sferrato nel pomeriggio dello s tesso giorno 19, sorprese la motosilurante ancora a renata a Zofi r i e la distrusse

MS24

Destinata ne ll a zona d e l Cana le d i Sici li a co n le unità de lla Squad ri g li a dall 'a utunno 1942, partecipò , 1'8 d icemb re 1943 , a ll'occ upaz io ne d i Ferryv ill e in Tun isia

Disloca ta success ivamente in Sicilia, il 28 apri le 1943, uscendo da Ma rsa la con la MS 34, si recò in soccorso dell'equipagg io della torped iniera Climene, silurata da un sommergibile al largo di Ma rettimo, riuscendo a recuperare c irca 40 naufraghi.

Do po la cadu ta della Tun isia, parteci p ò a numerose m issioni d i recupero di persona le non anco ra catt urato dagli anglo-amer icani; prese quindi parte alla scorta dei piccoli co n vog li per Panteller ia n e ll 'i mm ine nza dell 'attacco nemico a quell' iso la.

Dislocatasi in seguito a Mil azzo, ne l lug li o 1943 ve nn e inviata a Gaeta pe r lavori.

Alla data dell'armistizio l' unità e ra di nu ovo in linea e, si n da m età settembre, in iziò la co ll aboraz ione co n g li Alleati , ope ran d o d a Capr i.

La MS 24 fu la p rim a unit à batten te band ie ra italiana a ragg iunge re il porto di Napoli dopo l'occupazione da par te degli anglo-americani.

Operando alle dipendenze della Flo tt iglia Serv izi Special i cos tituita acl Ischia nel novembre 1943, partec ip ò a numerose m ission i di sbarco e recupero info rmatori oltre le linee tedesche, nonché a rischiose missioni per rili evi idrografic i e r icogn izioni nel settore costiero tra Anzio e Nettuno, nell 'i mminenza dello sba rco a nglo -ame ricano che in iziò il 22 gennaio 1944 "' ·

Il 16 febbra io 1944 l'u ni tà ve nn e trasferita aHe d ipendenze della 5a Flottiglia M.A.S. c operò da ll a Madda le na a Bast ia , impiegata anco ra per missioni spec iali sulla costa tirrenica occupata d ai Tedesch i; durante l'i n ve rn o 1944 effe ttu ò tre di tali missioni pa rt endo da basi de ll a Sardegna.

Sopravvissu ta alla gue rra, rimase in se rv iz io nella Mar in a italiana , ve ne nd o impiegata prevalentemente in Adriatico, p rim a a ll e dipendenze de l Gruppo Forze Cos t iere e quindi de l Comando Gruppo Mo tosilurant i.

Nel 1957 passò in riserva per essere so tt oposta a radica le r imodername nto (ved i Capito lo XIV). Lo scafo della MS 2 4 (poi divenuta MV 612, MS 612 e quindi MS 4 72) è co nservato come cime li o monumentale a Ravenna , d al 1981, in ricordo de ll 'attiv ità svolta in quelle acque dalle motosiluranti durante la cobelligeranza .

165

Assegnata alla Squadrig lia, dopo un hre\ e periodo di addestramento a Pola. raggiunse le ha..,i della zona del Canale di nei primi giorni ddl ' agosto 19-il.

Durante la Battaglia di \lezz·agosw, alle 02. IO dd ago ro 19'-l2, in sezione con la .115 23 si portò all'attacco di un piroscafo del com oglio britannico diretto a avvistato al largo di Ras Mustafà. llluminata dai proiettori e presa di mira da un intenso fuoco, l a MS 25 m anovrò per tli-.impcgnarsi. Trovandos i in posizione favorevo le lanciò contro un'un ità c h e stimò cssl'rl' un incrociatore, c :;i allomanò buttando in mare l e bombe ant isom per pn:ven ire un in seguimento. l silu r i, lanciat i forse da eccessiva dbtanza, non co l pirono il bersaglio.

Trasferita nel scttemhn:> succe-;sivo in acque greche e inviata in seguito a Pola per la, ori, l'unità rientrò nelle basi del Canale nel febbraio 19'-l3. Dopo un ulteriore bre, e periodo di a Trapani. nel marzo ..,unes ._i, o , enne di:-,locata a Biserta, da dO\ e operù impegnata in missioni di agguato antina\'e, \ ' igilanza a.s. c scorta ad azioni di della X Flottiglia

Al comando del sottot<:ncnte d i vascello Scialdonc, in sezione con la JJ5 22. fu protagonista dei primi scontri tr::t motosiluranti ital iane e britanniche avvenuti nelle acque d i Capo Bian co e Has b.:h ib in Tun isia, ri spetti va m en te il 20 c il 25 april e 1913. Nelle prim e o re de l pomeriggio del 30 aprile la .11S 25, sempre al comando dd sottotencntc di vas<:ello Sci:tldone, l asciò Bi.'i<:tla con il J/!1S 552 per p011are assisten;t;t a l cacciatorpediniere Pal/caldo, colpito in un attacco aereo sotto Capo Bon Giunte a 3 miglia a nord dell'fsola di Zemb1-a. le due unitù , ennero attaccate da una fom1azione di c::tcciahomhardieli tipo P-.38 Lightning. i\ lcnt re la ll5 25 si porta\ <1 immediatamente sono Zl·mhr..t. il \I.A.S. resta, a più allargo c :-.ul>i, a in pieno l'attacco nemico. Raggiunto cb colpi, il .l!AS 552 prese fu< x-o; la .IIS 25 si JX>rtò quindi -.ubito nei pressi de l J\l.A.S. e, per proteggerlo, lo circondò di nehhia anilìciale. Durante la manovra, condo n a so tto incessanti att acch i aerei, la motosilurante venne colpila r ipe tuwm en te a poppa cd eb b e i l t i mone danneggiato. Manovran d o con diffico ltà si port<'> nella nebbia pcr recuperare i naufraghi dd M.A.S. Condono a te r mine i l sah'atagg io clei superst iti del M!IS 552, ormai in via di affondamento, diresse \'Cf'>O Zembra. uo, ·amente attaccata dagli aerei e colpita , chhe a bordo un incendio dw però venne domato. Le condizioni di galleggiabilit:t della motosilurante erano però così comprome-.-.c che il Comandante deci-.e di portarla in secco, onde l'' it.trne l'affondamento. Alle ore 16.00 circa. l'unità in caglia, a sulla costa nord dell'Isola di Zemhra \'ista l'impm.-.ibilità di effettuarne il recupcro, la .l-15 25 venne in Sl'guito definitivamente di-;trutta dall'equipaggio

.1/S 26

DislocaLa nelle basi dd Cana l e eli Si cilia da l l'agosto 19 12, partecipò con l e altre unità della 2·' Squadriglia alle operazioni contro il convoglio britannico diretto a nel corso della Battaglia di .\lezz·agosto.

Alle 02.00 del 13 <tgo-.to 19t2. in agguato a -.ud di Ra-. 1\lustafà, an istò alcune unità britanniche. La Il\' .!6, a, , istata a sua \Oita l' illuminata dal proiettore di un cacciatorpediniere. fu fatta segno ad un intenso fuoco di artiglieria e di mi traglierc. Cercando di sottrarsi al tiro. l'unità, al comando dd -;ouotcnente di va-

1\IS
25

La MS 26 in navigazione di j.,'u e rra ; le c u cchiaie dei tubi lancias ilul'i app <li ono mim e tiz:r.ate con un disegno c h e inte ndeva, probabilmente, spezzante le lin ce per far se mbrare la motos ilurant e un ' unità di tiJ>O più innocuo

scello Bencini, cadde nei fasci di luce di altri proiettori continuando ad e:-.:-.cre sottopm.ta ad un i ntenso fuoco. netìlando d i controborclo al convoglio, \ enne inquad rata dal tiro delll' anni di un p iroscafo che venne contro battuto da quell o de lla motosilurante; ;l vvi:-. tato un incrociaton: a circa 1000 metri alle 02 .20 la 1/S .261anciò i propri siluri , dw pe rò fallirono il bersaglio. lllunùnata e insegu it a da cacciatorpediniere e cannonegg iata anche dall'incrodatort• t he a\ eva mancato, b moto..,ilurame riuscì a sfuggire dirigendo \ er-.,o Ras .\lustaf:t e l:mtiando b.r.g. di prora agli inseguitori: entrata in una zona minata. alle 02. 15 i cau l<lt<>q'X'diniere cessarono d'i11'>eguirl.1 e l'unità uscì indenne dalla mbchia. Jm iata in Egt·o nell'ottobre 19 12. fXl'.'•tÒ sen izio nelle acque del Dodec:Jneso e delle isole greche alle dipendenze dt: lla l ' Squadrigl ia distinguendo:-.i partico larmente in opera7 ion i contro ribelli nell'boia di Eubea ne ll'apri le-magg io 19,13.

All'armistit.io dcll'8 settemb re si tro vava a Lero, ove p re se p art e a l la d i fesa dell' isola contro i Tedeschi.

Alle 19.1 '>dd 9 ottobre 19 t3, la .l!S .26 lasciò la Baia el i Alinda ( Lerol assieme ai .1/AS 555 e 5'59 per una mis... ionc di <lgguato in '>eguito all'an•istamcnto di un com oglio redl''>CO che si suppone\ a dinge:->'>l' per <;barca re a Lero. Dopo una \Cntina di minllli di ml\·igazione. l'unitù incagliò '>LI scogli pros imi all.1 costa tra Punta Pa'>ta di e Punta Pasra di Sono. producendosi grm·i a\'arie allo :-.calo. ;.Jon es:-endo poss i bi le il d isincaglio fu rccupl'rato il materiale mobik c la moto:-iJurante venn<.: abbandonata. Il rel ino r i ma:,c t'Omp leta mente distruno da una \' iolenta mareggiata vcr i l'icatas i pochi g i orn i dopo

WS31

As-,egnata alla raggiu1N: le lxhi del Canale di alla lìne del luglio dl'l 19 12. '\ei giorni 12 e 13 del Jlll's<.: succe..,si\' 0 partecipò alle operazioni contro il com oglto britannico direuo a t\ la ha nd cor'>o della Battaglia di 1\lea·.,go'>tO. i\ ella nottl' '> l ll 13 agosto 19-d. la .1/S 31. al comando del tenente di \·a..,cdlo Calva n i, si trm·:l\ a in agguato a sud di e. intercettato un segnale di

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scoperta della MS 22. alle 01.30 !>i portò verso il convoglio, serrandosi sono costa per mettersi in condizioni più favorevoli di luce.

Alle 01.50 l a MS 31 avvistò la formazione avversaria poco a sud di Kelibia. Scopert a e illuminata con proiettori, si all ontanò, ritornando subito dopo all'attacco e lanciando due si l uri da 700 metri contro un cacc iatorpediniere ed un p iroscafo che si profilava sulla prua del primo. Colpì il piroscafo, risultat o poi il G/enorchy di 8982 tsl, che affondò alle 02.15. Quindi la J/S 31 si mise dietro la formazione, tallonandola e comunicandone i movimenti per radio. Alle 03.15, giunta al limite della zona assegnata l e per l'agguato, cessò di seguire la formazione e invertì l a rotta d iri gendo verso nord. Vide un altro gruppo di unità nemiche e si mise a precederle comunicandone i movimenti. Scoperta, alle 04 .1 0 si allontanò. Alle 05.15 avvistò due piroscatì e andò all'attacco di uno di essi, lanciandogli sono la prora (in mancanza di siluri) le bombe antisom. Il piroscafo evitò le esplosioni accostando in fuori e segnalando l'incomro ad un cacciatorpediniere, il quale prese ad inseguire la motosilumnte che però riuscì a sfuggire. Perduto di vista il caccia, la MS 37 ritornò sul punto dove aveva affondato il Glenorchye ne raccolse alcuni superstiti. Uscita indenne dalla misch ia della Battaglia di Mezz'agos to, passò alle dipendenze della Squadriglia Motosiluranti , continuando ad operare nella zona de l Canale di Sicilia sino al febbraio 1943. quando venne inviata a Palermo per lavori. TrJsferita in seguito a i\llarsala, dove completò i lavori. l'unità rientrò in linea nell'aprile successivo.

li 26 aprile 19'13, mentre si recava da Trapani a Favignana per portare ad un tecnico per radiolocalizzatori un pezzo di ricambio richiesto con urgenza, a causa della fitta nebbia si arenava ad elevata velocità s ull ' lsolono di Form ica.

Con mezz i di fortuna , il Comando della Flottiglia Motosiluranti procedeva immediatamente al rccupero dell'unità, tamponando sommariamente le falle e costruendo un \ero c proprio scalo per rimetterla in mare.

L'unità rienrrava quindi con i propri mezzi a Trapani. dove , per le infiltrazioni d'acqua allo scafo, fu portata a poggiare sul fondo del porto.

Alata successivamente sullo scalo, la MS 31 fu riparata e messa in con dizioni di raggiungere coi propri mezzi Monfalcone, dove venne sottoposta a radicali lavori di Nuovamente pronta nell 'agosto dello stesso anno, venne dislocata nello Ionio alle dipendenze della 4ll Flottiglia M.A.S.

Il mauino del 15 agosto 19 t3, al comando del sottotenente di \ "ascello Antonio Scialdone e con a bordo il Capo flottiglia, capitano di vascello Francesco Mimbelli, durante una crociera offen:.iva nelle acque orientali della Sicilia in sezione con la MS 73, avvistò due incrociatori leggeri nemici a circa 15 miglia per 75° da Capo Spartivenro. Portatasi arditam e nte all'attacco, b MS 3 7 lanciò due si l uri contro uno degl i in crociato ri con probabile ri sul tato positivo, peraltro non confermato ufficialmente dagli avversari. !\cl corso della manovra di disimpegno, effettuata sotto la \ iolenta reazione di fuoco av\·ersaria, la HS 31 venne investita a poppa dalla sezionaria che stava mettendosi in posizione eli lancio, riponando sensibili danni; nonostante ciò 1t: due unità riuscirono a ritirarsi ed a rientrare a Taranto nel pomeriggio dello stesso g iorno dopo aver sostato per alcune ore a Crotone (l>

Alla data dell'armistizio l 'unità si trovava a Taranto e rimase dis locata in quella base :.ino al IO ottobre 1943, data in cui si trasferì a Brindisi entrando a far pane della ricostituita l" Flottiglia Motosiluranti. Il giorno 18 dello :.tesso mese , con le ,\1S 33 e 7·-1, venne dislocata a Termoli c.Ia dove iniziò le operazioni contro i Tedeschi in Adriatico, cui partecipò sino alla primaverJ c.lell945.

(2) Per l 'e roico comportamento tenuto nel corso di questa azione e delle altre precedenti, sempre in comando di motosiluranti, al 'onotenente di , .a,cc ll o Antonio venne conferita la 1\lt!daRim d'Oro al Valore '\1ilitarc

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La sera de l 19 giugno 1944, sem p re a l coma ndo del sottote nente d i vascello Sciaiclo n e , in sezion e con la MS 64 effettuò u n 'au d ace operazion e di sba rco e recupero sabota tor i b ritannici ne i p ressi di Fano. Eseguito b rillantemente il rilascio cd il recupero dei sabotatori, che avevano minato la fe rrov ia costiera , effettuò ass ieme a lla MS 64 un'az ione di fuoco contro un treno militare ge rmanico fetmo in un tra tto di ferrovia in p rossimità della sp iaggia. Le due uni tà , in linea di fùa , defilarono a lento moto a circa 200 metri da terra e aprirono il fuoco con le mitragliere contro il convogli o fer roviatio. li fuoco, rap ido e preciso, durò circa cinque minu ti provocando l'esp losione di un carro c isterna p ieno di benzina , numerosi altri p iccoli incendi e la d istruzione di una cabina di smistamento Non si ebbe nessuna reaz ione avversa ria Cessato il fuoco, le due unità accostarono in fu oli e d iressero verso Termo li , dove ri e ntra ro no il matti no success ivo .

Sopravviss u ta a ll a gue rra, se b be n e il Trattato d i Pace n e stab ili sse la consegna ag li Stati Uni ti , ri mase in se rv iz io nella Mar in a ita lia n a.

Dopo un certo per io d o eli inatt ività, entrò a far pa tte d el G ruppo Forze Costie re, venendo imp iegata pe r esercitazioni p reva lente m ente in Ad ri atico. Trasfe rita, in set,ru ito , alle d ipendenze del Comando Gruppo Motos iluranti , ne l 1957, assie me a ll a MS 24, passò in riserva per essere sottoposta a radicale rimodernamento (vedi Capito lo XIV)

Lo scafo della MS 31 (po i d ivenu ta MV 613, quindi MS 613 e infine MS 473) è conservato presso il Museo Storico Navale di Venez ia.

MS32

Dopo l'entrata in serviz io ed un pe ri odo eli addestramento effettuato a Pola, l' un ita raggiunse le bas i de l Cana le di Sic ilia nella ta rda estate de l 1942 . Co n le altre u n ità della 33 Squadriglia partecipò a nu m erose m iss ioni eli aggua to e scorta a convogli costieri operando prevalentemente da Ma rsala Dopo la caduta de lla Tunisia, prese pa rte ad alcune missioni di recupero di personale italo-tedesco non ancora cattura to dagli anglo-americani, nonché ad alcune missioni d i scorta a mezzi de lla X Flott iglia M.A.S .

Nel maggio-g i ugno 1943 la MS 32 effettuò numerose miss ion i di scelta di co n vogli che traspottavano rifornimenti a Pantelleria , s ino a pochi g iorni da ll 'in iz io de ll 'attacco defi n it ivo al l' iso la

Nel l ug li o success ivo l' u ni tà ve nn e in v iata in co n tinente per lavori; do p o una sosta a Gaeta, il 3 agos to ragg iun se Via regg io d ove , s ta n do a i lavo ri , 1'8 settembre 1943 venne sorp resa da ll a pro mul gazione d e ll 'a rmi st izio.

Essendo imposs i bi litata a muovers i , la se ra de l 9 settemb re ve nn e autoaffond a ta in p orto dall 'equi p aggio ment re i Tedeschi s tavano occ u pa nd o la loca lità. Ve n ne recu p erata da ll a Marina german ica nell 'ottobre de ll o stesso anno ma n o n fu p iù ri messa in e fficie n za

MS33

D isloca ta ne ll a zona d e l Cana le eli Sici li a co n le uni tà d e ll a 3a Squa d riglia, iniziò le operazioni in que l se tt ore nella ta rd a esta te del 1942 .

Dislocata a Marsala, nella p rimavera del 1943 e ffe ttu ò n u merose m iss io ni d i agguato e di vigilanza a nt isom nelle acque del Cana le Nei gio rni immed ia tam e nte precede nti e successivi alla caduta de ll a Tunisia p rese pa rt e ad alc u ne missio ni el i rec u pero el i perso n a le n o n ancora cat turato d agli anglo -americani, nonché a ll a scorta di M.T.S.M d e ll a X M A S da Bise rt a in Italia

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Nel maggio-giugno 19 partecipò a numerose mission i eli sco rtél a i convo gli d i riforn i mento per Pantelleria A l rientro a F:n·ignana da una di tali missioni. l'unit:ì si incagliò presso Punta San 1'\icolò. riportando gr:n i danni. Tamponate k falle e demoliti con l'esplo'>i' o gli scogli circosrami. l'unita poté essere recuperata e rimorchiata a Trapani. dm L' fu alma sullo scalo pL·r le prime riparazioni. tuito l'asse centrale e riparato prm' isoriamente lo '>Lalo. la motosilurame fu me'>"a in condizione di raggiungere coi propri mezzi i camieri di L'un ità rientrò in linl'a poco prima dell'H settembre l<J -13 e, da Brindisi. il 19 e i l 20 settembre l 9'1). i niziò le operazioni a f ianco dl'gli A l leati con un:1 mb s ione di traspo r to riforniment i e medic i nali a i pres idi i taliani di Corfù e di Sant i Qua ranta.

Durante la sosta a Corfù l 'u nità fu attaccata da aerei tecle-;chi, r i uscendo ad ahhauerne due co l tiro delle armi di bordo e rientrando poi incolume a Brindisi.

Entrata a far parte dell<l ricmtituira l a Floniglia A .S. !"unità effettuò alcune mi'>'>ioni speciali '>UIIa C<>'>l.t nemica operando da Termoli.

Alle l R 15 del 2 no' emhre 19-13 l'unità lasciò la ha'>e di Termoli per un'altra mb-,ione di sbarco eli paracadutisti britannici e di informatori italiani nella zona di Pescara. oltre le linee nemiche. Giunta alle 23.00 a circa metri da terra in co rrispondenza d i Silv i fibrina. c i rca 5 miglia a nord di Pescara. mentre. co i motori spenti , stava per nwttc rc a mare i hanell i ni per lo sbarco de l personale trasportato. fu inves t ita da r:d'f iche el i anni automa l i che c eli m it rag l iere pesanti che sfortunatamente fuori uso l a tubolatura dell'aria per l'a\\'iamento dei motori. lmpos-,ihilitata a rimettere in moto e con alcuni principi di incendio a bordo. -;empn: -.ouo il tiro da terra. l'unit;ì fu abbandonata dall'equipaggio. /\Ile 01.30 del giorno la motosilurante. rima'>ta alb deri\'a in fiamme. affondando.

La M S 35 aUa fine del 1942, affian c ata a ll 'orm e ggio da un' unità g e m e lla (Coll ezione Bargoni)

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MS34

Dislocata nelln zona del Cana le di Sicil ia, o p erò in quelle acque dall'au Lunno 1912, impegnata nelle principali o p eraz ioni svolte dall a P Flott ig l ia Mmos il u ranL i. Il 28 aprile 1943, co n la MS 24 panec ipù a l recupero dci naufragh i de lla torpedin ie ra Climene affondata al la rgo d i Marett imo.

Ne i primi giorn i success i, ·i alla ca duta d e ll a Tuni s ia, pa rte c ipù ad a lcune missioni di recu p ero di mil ita ri italo-tcdc sc h i non anco ra cattu rati dagl i ang lo -a m e ri cani.

Su l fi ni re del m ese di magg io ci e l 1 943 , venne i nv iata alla Spezia per la vori. Rienrrata in li nea nel l uglio de ll o s tesso anno, f u ridislocata in Sic il ia e la no n e sul 17 l uglio, partecipò, assieme alla MS 21, a cl un'azione offens iva contro il traffico nem ico nell a zona di Augusta, conclusasi con il p ro b a b i le danneggia m ento di un piroscafo. Nel corso dell'az ione l'unità, a l comando de l tene nte d i vasce llo Pistolesi, venne raggiunta da numeros i co lpi , rip ortando se n s ibil i dann i, tanto da dover essere inviata a Gaeta e success ivamente a ll a Spezia per le ri paraz io n i.

Alla data del l'8 sette mb re l 943 la mo tosi lu ra nte s i t rovava sullo sca lo a Bocche d i Magra. ass ie m e a ll a MS 57; i l giorno segue nte ve nn e sabotata dall'equipaggio ed in seguito cattu rata d ai T e d eschi, che il 25 novemb re successivo la ccdettero alla Ma rina de ll a Repubbl ica Soc iale Ita li ana.

Nel l'apr ile 1945, p rob a bil mente il g iorno 19, venne autoaffonclata dai Tedesch i nel porto clel ia Spezia

MS35

Dis locata nella zona del Ca na le d i S ici li a da ll' autu nn o d e l 1942, nei primi g io rn i di d icembre d ello stesso a nn o p rese p arte a ll 'occ u paz ione cl c ll 'Iso la cl e lia Gal ile c di Fc rr yvi ll e in Tuni s ia, sba rcan cl ov i elemen t i d e ll{ egg imen to San Marco.

Nel ge nn a io del 1943 effettuò nume ros i sa l va ta ggi eli naufraghi appartenenti ag li equipaggi el i navi da guerra c mercanti l i colpite o affon d a te ne ll e acque del Cana le , ragg i ungendo q uindi La Spezia per un periodo d i lavor i.

Rientrata nelle basi de ll a Sicil ia ne l giugno success ivo , partecipò a numerose missioni el i scor ta ai convog l i p e r i l r iforn imento eli Pantelleria. Dopo lo sbarco degli ang lo-amer ican i in Sicilia, venne disloca ta a Milazzo e raggiunse quind i Gaeta per l'esecuz ione d i a lcuni lavo ri che la p ress io n e aerea avversa ri a n o n co nse nti va p iù d i effettua re n e ll e b as i sic ili a n e

T e rm ina l i i lavo r i n e l mese success ivo, ve nn e dislocala a Capr i, nuo va base ope ra ti va d e ll e m mosi l uran ti d e l basso Tirreno.

11 15 agosto 1943, durame una m iss ione nel Go lfo eli Napo li , venne attacca ta da aere i, riu scendo a cl abbatterne due.

All a data dell'armistizio l'unit à s i trovava a Capri e successivamente diresse, con a ltre unità della 2a Flottig l ia, p e r Pa lermo Durante la n av igaz ione ve nn e fa tta seg n o a m itrag li ame nto da p arte di ae re i tedesc hi , r ip o rtando solo lievi da nn i. G iunta a Pa le rmo 1'1 l sette mbre , pros egu ì qu in d i pe r Ma lta.

Il 5 o ttob re 1943, l' uni tà rim pat riò a Taranto e, dopo un p e riodo el i lavo ri, il l 0 gi ugno 1944 ragg iun se Br indi si, passando alle d ipendenze clelia 3n Squa dr ig li a d e lla ricostituita J3 Flott ig li a M.A.S.

Operò qu i ndi in Adria t ico i n m ission i spec ia l i s ia sulla cos ta dalma ta sia su quella ita li ana, oltre le linee nem iche.

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Sop ravviss u ta alla guerra, il 15 dicembre 1948, in esecuz ione de l Trattato d i Pace , venne consegnata alla Ma r ina francese ne l porto el i Tolone da un equipaggio civi le . Fu success ivamente impiega ta per p rove ed espe r iment i da parte della Marina francese; venne radiata intorno al1955 .

MS36

Dis locata nella zona de l Canale di Sicilia dall 'autunno 1942, prese parte , all' ini zio di dicembre dello s tesso an n o, all'occupazione de ll 'Iso la della Galite (Tunisia) sbarca nd ov i eleme n ti de l Regg imento Sa n Ma rco.

Nei mesi successiv i effettuò nu merose m iss ion i eli agguato antinave e di vigilanza antisomme rg ib il i, nonch é numerosi salvatagg i eli na u fraghi eli unità mi litari e mercant ili affondate nel Canale .

Ne l maggio -giugno 1943 prese parte alla scorta de i picco li convog li el i riforn imento a Pantelleria nell'imminenza dell 'attacco anglo -a mericano

Il 12 lu glio successivo, nel corso eli una missione eli guerra, andò in secca a Capo Peloro assieme alla MS 64, a causa della foschia La MS 36 venne subito disincagliata e poté raggiungere La Spezia per le riparazioni.

All 'armis tizio clell'8 settembre 1943, l'unità si trovava ancora a i lavori in quel porto Il giorno successivo venne autoaffondata dall 'equipaggio pe r impedirn e la cattu ra da parte dei Tedeschi.

La m orosi l ura n te fu in segu ito recuperata dalla Ma rin a germanica, ma non fu p il:1 rimessa in effic ienza.

LaMS 36 ripresa il2 3 luglio 1942, mentre eset,>ue le prove di tutta forza davanti a Tri es te. L'unità, monta a prora, visibile fra le cucchiaie dei tubi lanci asiluri, l'asta di limitazione del campo di tiro per la mitragliera da 20 mm, benché ancora priva della relativa arma. La foto , con il numero ritoccato , venne ut:iJhzata anche per altre unità della classe.

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MOTOVEDETIE ANTISOMMERGffiiLI TIPO BAGLIETIO DA 68 TONNELLATE

VAS 201 +230 (l !! serie) , VAS 231+248 (2 !!: serie)

Cantieri Baglietto - Varazze

Varo: 9 2.19 42; i.s. : 14.3 1912; rad : 1.11.1952

Dal 15.5.1949 denomina ta VAS 711

Cantieri Bagl ictto- VarJZze

Varo: 2.4 1942; i. s : 25.4.1942; rad. : 2 1. 1.1947

Affondata pe r bombardamento aereo il 6.4.1943 a Trapani.

Cantieri Bagliello - Va razze

Varo 21.5.1942 ; Ls : 25.5 1942; rad.: 10.10.194 7 Catturata a Varazze il 10.9.1943 dai Tedeschi. Ri.su lt erebbe da questi aut oaffondata in Tir reno nell 'apri le 1945

Cantieri Baglietto - Va razze

Varo : 19.6.1942; Ls . : 25.6.1942; rad.: 1.10.1957 Dal 15.5.1949 denominata VAS 712: dall ' l.l.1954 denomina ta VAS 491

Cantier i Bag lie tto - Varazze

Varo : 21.7 1912; i.s.: 25 7 1912; rad : 27 21947 Catturata dai Tedesch i a :\apol i 1'11.9 194:$ c da ques ti auroaffondara al largo eli Ischia intorno a l 28 .9 .1943.

Cantier i Haglietto - Varazze

Varo : 4.8 1942: i.s : 13.8 1942; rad : 18 10.1946 Affonda ta per incend io il 13.2. 1944 a l largo di Capri

Cant ie r i Baglietro- Varazze

Varo : 2.9.1942; i.s : 4.9 1942: rad : 10 9.1947

Catturata dai Tedeschi a Bocche d i Magra il 9.9 1943 dopo esse re stata sabotata; ritrovata affondata a ll a Spezia nell'ap rile J945 dove si presume sia stata affondata intorno a l 23.4 1945

Cantieri Bagl ierto- Varazze

Varo: 7.10 1942; i s : 16 10. '1942; rad. : 27.2 1947

Affondata a Piombino il 10 9. 1943 da harrerie costiere tedesche , con le VAS 214, 219 e 220

CAPI T OLO TV VAS 201
202
203 VAS204 VAS205 VAS 206 VAS 207 VAS 20H
VAS
VAS
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Cant ie r i l'icch io tt i - Lim ite crArno

Va ro : 17.4 1942; i.s.: 30 5 1942; rad.: 27 2.1947

Catturata da i Tedeschi a Portofe rra io il 17 9.1943. affonclma nel porto di Livorno nd 1945

Cant ie ri Picc hi o tti - Lim it e d 'Arno

Varo: 30 6. 1942; i.s 11.7 .1 942; rad : 27 2. 19117

Cattu rata dai Tedeschi <1 Cannes intorno a l 9.9 1943 assieme a lla VAS 27 5. Manca no ulteriori not izie.

C;mtie ri Picch io tti - Lim ite d'Arno

Varo: "l H. 19L12; i.s.: 10.8.1912: rad. : 1.10.1957

Dal 15.5 1949 deno min ata VAS 7/3; da ll'1. 1.195ti denomina ta VAS 492

Cantie ri Picch io tri - Lim ite d'Arno

Varo: 5 9. 1942; i.s. 12 9. 1942: rad. : 18.10. 1946

Affonda ta per ae reo a Pal e rmo il9 5. 19 t3

Cant ie ri Pi cch ioll i - Lim it e d 'A rno

Varo : 26.9 .1 942; i.s. : 5. 10 1942; rad : 1H.l0 .1 916

Affondata per bo mbard amento aereo a Palermo il 9.5. 1943.

Can ti eri l' icc h iolti - Limite d ' Arno

Varo: 20.10 .1 942; i. s.: Il. l 1.'1942; rad .: 1H l0 .1 9 1t6

Affondata a Pi ombino il 10.9 1943 d a lxme ric cost iere tedesche, con le VAS 208. 2J9e 220

Cant ieri Nava lmecca n ica -Caste ll a mm a re d i Stab ia

Varo: 26.3.1942; i s : 9 -'t.l 912: ra d : 27.3 1947

Canurat;J d;li Ted eschi a Canncs ( Fra n c ia) intorno a l 9.9. 194.) assieme alla VAS 210 Mancano ulte riori no tizie

Cant ier i Nava lmeccanica - Caste ll a mrnare d i Stab ia

Varo : 25.4 1942: i.s.: 23.5. 1942; rad.: 18 .1 0.1946

Affondata per bomba rdamento ae reo a Susa (Tun is ia) il 25 3.1943

Cantie ri Nava lm eccan ica - Cas tel lammare di Stabia

Varo: 12.6. 1942; i.s : 27 6.1942; mel : 9 3 L94H

Cattu ra ta dai Tedesch i a Po rt oferra io (Isola d'Elba) il 17.9 .1 943 cd ivi ritrovata affondata ne l 6 .l945 Hecuperata il 19 9 1945 e demolita dopo il 1949.

Cantie ri ,'\'av alrn eccanica - Cas tel lammare di Stabi a

Varo : 7 7 1942; i.s. : 27.7. 1912 : ra d.: 1.10. 1957

Cauu ra la dai Tedesc h i a Napo li 1 ' 11.9. 1943 e ivi ri trova ta danneggiata il 29 9 1943 Ria rmata ne l 1944 Da l 15 5 1949 denom i nata VAS 714: dall'l.l. l954 cl enom in aw ),j4S 49.1

Cantie ri Navalrneccan ica - Cas tellammare di Stabia

Varo: 22.9 194 2; i.s. : 10.10 1942; rad : 18.10. 19 16

Affondata a Pi ombino il 10 9 1943 da batte rie cos ti ere tedesche, con le VAS 208. 214 c 220.

Cantieri Castella mmare di Stab ia

Varo : 28.10.1942 : i.s.: 14.11 1942; n1d. : 18 .1 0.1946

Affonda ta a Pio mb ino il 10.9. 1943 da banerie cost iere tedesche, con le VAS 208 214 e 219.

Cant ie ri So ri enle -Salerno

Varo: 14 .5.1942; i.s . 26.5 .1 9 1t2; rad. : 27.3 .1947

Cauurala dai Ted eschi a Canncs (Francia) il 10.9 1943 con la VAS 227

Risu lt erebbe pe rduta o autoaffonda ta in alto T irreno ne ll'aprile 1945

VAS
VAS
VAS
VAS
VAS
VAS
VAS
VAS
VAS
VAS 22 1 174
209 l /lS 2 10
211 VAS212
273
214
215
216
217 VAS2/H
219
220

Cantie ri Sorientc- Sn lcrno

Varo: 8.8.1942: i.s.: 18.8 1942: r;Jd. : 1 .1'1 1952 Dall5.5.1949denominata V; IS 715.

Cantieri Soricnte - Sa lerno

Varo : 20.9 1942: i.s.: 6 . 10.1942 IH.IO .I 946 Naufragaw per mare grosso frn llisc rta c Cag liar i il 5 5 .1 943 per grave ava ri a allo sc afo, danneggiato da p recedente anacco aereo

Cantie r i Sorie nte- Sa lerno

Varo: 25 10 .1 942: i.s.: 10. 11. 1942; 110 1957 Dal 15.5.1949 denominat:t l'i!S 721: dall' 1. 1.1954 denominata VAS 494.

Cantieri Ce ll i - Venezia

Varo : S 3 1942: i s : 14 4.1942: rad. : 27.3 1917

Salx)tata da ll 'eq uipaggio c carru rata dai Tedesch i a Bocche d i Mag ra (La Spezia) il9.9 .1943. Risulte rebbe <luto:lffondma nell \1p rU e 1945 in a lto T in·eno.

Cantieri C:elli - Venezia

Varo: 20.5 . 1942: i.s.: 9 6.1942 : rad. 23.H . 19-•o

Catturata da i Tedeschi a N:1po li il 10.9.1943 dopo essere sta ta sabota ta. Rilro\·ata il 29.9 194.3 su llo :;ca lo ad Ischia: in seg uito demo.li ta

Canticl'i Cc ii i - Venezia

Varn : 15.6 1942: i. s : 7 7. 1942: rad. : 27.3 1947

C:mur:Ha dai Tedesch i a Cannes (Franc ia) il 10.9. '1943 co n la \ 'AS 221. Risulte re bbe perduta o au toaffondma in al to Tirreno nell'apr il e 1945

Cant ieri Cc iii - Venez ia

Varo l H.7 1942; i s : 9 H.l 942: rad.: 27 3.1947

Au toaffonclata a Portoferra io (Isola d'E lba) il 1o 9. 1943 pe r impedirne la cattura da pane dei Tedeschi

Can ti eri Cd ii - Venez ia

Varo : 17.7 . 1942: i.s . : lo 9. 1942: rad.: 1H.I0 . 191t6

Affonclat<l pe r bombardamento aereo ::t Pa lermo il 9.5 .1 913

Cant ier i Cel li - Venez ia

Varo : 8.9 1942; i s : 22 9 .1 942; rad.: 18. 10.194()

Affondata pe r bombardamento aereo a Pa lermo ii 9.S .l 943

Cantieri Baglietto- Varazze

Varo: 26 8.1942; i.s. : 16. 11. 1942; ra d : 18 10.1946

Pe rdut a per az ione ae rea a Sid i Bou Said (Tunisia) il7 5.1943.

Cant ieri Baglietto- Varazze

Va ro: 3 12.1942; i.s.: 22.12.1942: rad.: 27.3.1947

Cattu rata dai Tedesch i a Portoferraio (Isola d'E lba) il 7.9.1943 . Ritrovata affonda ta in un ancoragg io dell'Isola d 'Elb a ne l 1945

Cant ieri Baglietto - V:.trazze

Varo : 6. 2 1943: i s .: ·1 5 2 .1 943: rad : 1. 10. 1957

O<J I 15.5.1949 denominata VAS 722. da ll' 1.'1 .1 954 deno minota VAS 495

Can tieri Baglieuo- Varazze

Varo : 24.2 1943: i s : 27 2. 194:); racl.: 1H.10.194o

Affondata in comba tti mento da morosi luran ti tedes ch e nelle acque clelia Gorgona il 9.9 1943.

Can tieri Baglietto- Varazze

Va ro : 23.4 1913: i s : 2o 4 .1 943: rad.: l.ll.l952

Da l 15. S. 1949 deno minata VAS 723

VAS 222 \'AS223 FiiS 224 I'AS225 I'AS 226 VAS227 VAS228 \'AS 229 VAS 230 VAS 231 VAS 232 VAS233 VAS 234 VAS235
175

Ca ntie ri Baglietto - Varaz7e

Varo: 8.5.1943; i.s., 12 .'5. 1913; rad.: 10 101917

Autoaffond:Ha alla Spezia il 9.9.1943 Rccupcrata dai Tedeschi c de nomin a ta RA 261. Affonda ta a Ge n ova per bom b ard a m e nto aereo il 5 9.1944.

Cantie ri Costaguta • Voltr i

Varo : 5.4. 1943: i.s .: 9.4.19·13; rad .: 1.10.1957

Dal15.5 1919 denominata VAS 724, dall ' l 1.1954 den o minata 496.

Ca ntieri Costaguta - Voltri

Varo : 13.5.1943; 20.5.19-j3; rad. : 27.3.19 -0

Catt u ra ta dai Tedeschi a Livorn o il 9.9.1943 e d a queM i auwaffonda ta a Ge n ova il 24.4.1945 co n le VAS 239 c 305.

Cam ier i Nava lmeccani c a- Cas tellammare di Stabia

Varo: 18.5.1943; i.s.: 14 .6. 19 t3; rad : 27.3 194 7

Canurata dai Tedeschi a Livorno il 9.9 19 13 e denominata RA 262. Affondata a Cenm·a il '5 9.19-14 per bomhardamemo aereo: rec upcrata ma non rimessa in effidenza. fu autoaffo ndata dai Tede :.ch t a Genova il 24.4 19 ì5 con le 238e 305.

Ca ntie ri Nav alm ec.:ca ni ca- Cas tella nunare d i Sta b ia

Varo: 22 .6.1943; 21\ .7. 1943; rad . 1.11 .1 952

Dal 15.'5.1949 denomina ta VAS 725.

Ca ntie r i Navalmeccamca - Castellammare di Stabia

Varo: 3 8.1943; i.s .: 30.H.I913; rad. : 1.10 1957

Dal 15.5.19 19 denominata VAS 726; daii'1.1.195<J- dcnomin :ua I'AS 497.

Can tie ri Na valmeccan ica Cas te ll a m ma re di Stabia

Va ro :·; i.s. : ; ra cl .: •

Sabota ta su ll o scalo a Caste ll ammare il 13.9.1 943. Db truzionc comp letata dai Tedesch i intorno a l 26.9.1943

Ca ntieri Soriente- Salerno

Varo : 7.7.1943; i.s .: ·; rad.: 27.3.19·17

Sabotata a CaMcllammare il 13.9.19t3 Catturata dai Tede:.c hi c da questi a utoaffondata into rno a l 26.9.1943 sempre a Cas tellammare.

Can tie ri Sorie nte- Sa lerno

Varo: 1913; i.s .: ·; rad .: 27. 3.1947

Affondata da rnotosiluranti anglo -a meri ca ne tra Salerno c Pozzuo li il 9.9.1943 mentre si trasferiva a rim o rc hi o di un motovchero

Cantieri Soriente- Sakmo

Varo: 19i3; i .s.: 7.9 1943; rad .: 26.5 19<19

Con seg n a ta a li'URSS a Odessa il 2.7. 1947 in o rtempe ranza a l Trattato d i Pace .

Cantieri Celli - Venezia

Varo: 6.3.1943: 23.3.1913; rad.: 21.8.19 17

Distrutta a Venezia da un incendio ti 21.8.19-17 dur,mte un rifornime nto

Camieri Celli - Venezia

Varo: 22.4. 1943; i.s .: 1t.5 1943; rad .1 8 10.1916

In cag liata c d is tr uua s u lla sp iagg ia d i Sa nt a Mar in ella (C ivi tavecchia) il 10 9. 1943 in seg uit o a i da nni s u b iti in un comba tt imento con rnotozattere tedesche

Ca ntieri Celli - Venezia

Varo 8.5.19-t3; i.s.: 1.6. 19 t3 ; rad.: 1R.5.19-t9

Consegnata ali CRSS a Odessa il 6.7 19 -1 9 in onemper.mza al Tranato d i Pace

VAS236 VAS 237 VAS 238 VAS239 VA S 240 VAS 241 VA S 242 VAS 243 VA S 244 VAS 245 VAS 246 VAS 247 VAS248 176

CARATrE!USTJCHE GENERALI Scafo

VAS 2077214

VAS 2157 248 in legno con carena norma le m isto con ca rena normale

Dislocamento p. c. VAS 2017230 (P se ri e) 68,8/ 69 ,1 t; t ra il 1945 e il 1949 circa 70 t ; dopo il 1949 77 ,8/7 8,3 t

VAS 2317248 (2 • se ri e) 68 , 5 t; tra il 1945 e il1949 c irca 70 t; do p o il 1949 77 ,8/7 8 ,3 t

VAS 2317236 trasforma te ci rca 72 t in motovedette d ragamine

Dimensior.i lunghezza/t larghezza immersione p c

Apparato motore

tutte

tutte

VAS 2017230 (P serie)

VAS 23 77248(2 • se ri e)

VAS 2017230 (P se rie)

28m 4,3 m ; 1,8 m ; dopo il1949 J ,9 m 1,77 m

(pr incipale) 2 motori a scoppio FIATA/25M; (ausil iario) 1 moto re a sco ppi o Ca rr..tro

VAS 2317 248 (2 • se rie) (ce ntrale) l motore a scoppio Isotta Frasch ini e VAS 201 , 204, 211, 218, ASM 183; 222, 224 dopo il 1945 (late ra li) 2 motori a scoppi o Carrare

tutte 3 e liche

potenza compi

VAS 2017230 (P serie) motori p rincip ali 1500 hp; moto re aus ilia ri o 300 hp

VAS 2317248 (2" serie)

e VAS 207, 204, 2 11, 218, 222, 224 dopo il 1945

velocità max c n. VAS 207 7230 (F serie)

VAS 2317248 (2l serie)

VAS 23l 7236t rasformate in metovedette dragam in e

tu tte tra il 1945 e il1949

n.ttte dopo il 1949

combustibile autonomia

VAS 2017230 (P serie)

VAS 2317248 (21 serie)

tutte tra il 1945 e il 1949 tutte dopo il1949

VAS 2017230 (P serie)

VAS 2317248 (2i ser ie )

e VAS 201, 204, 211 , 218, 222, 224 dopo il 1945

tutte dopo il 1949

motore cen trale 1100 hp; motori la terali 300 hp

20 , 5 nod i

21 nodi

circa 20 nodi ; c irca 14 nodi in d ragagg io

c irca 20 n od i

18 nodi

9 t 8,9 t 8 ,9 t 7, 6 t

300 miglia a 19 nodi co n i m oto ri principali; 1100 miglia a 12 nod i co n il m oto re ausi li ar io ;

440 m iglia a 20 no di con tre motori; 1260 miglia a 14 nodi co n i soli motor i la te rali

320 mi g li a a 18 nod i con t re motori; 1140 mi g li a a 10 n od i con i so li motori late ra li

177

Armame11to

tulle a l l\·n tra l :l i n 2 ad impubo lateral e da 111111 l o 2 mi t ra).( li t•re Breda da 20 / 65 mm

2 fucili 111i 1rag l i:11ori Hrl.'da da 6.5 mm l torpedine da rimort.hio da -s kg

2 tramoggc per h l).( da 10-1 kg

Equipaggio

1,1\231

2 mitra).(ht•rc Brt·d.l da 20 65 nun in motoH:dette dragamine 8 b.t.g 't•lk latt•rah aurezzature pt•r il dragaggio meccanico

lll tt e tr;a il 1915 e il 19•9 l mitraglier..• Breda tb 20 65 mm au reuaw re per i l dragaggio mecc •n i co

w n c dopo i l 19 t9

llllll'

tutte dopo 11 19 19

2 l::in c i a»iluri ad imp u l so laterale da 150 111111 (so l o su :dcune uniti• l

3 mitragliere rlak M G. da 20 65 mm

2 mitragliert• Bred.1 da H mm

16 b t.g 'li ,dJto t' IO <'l''tdli anrczz:lturc p1.·r Il dr.tgagg•o mccctnico

26 ll01lllf11

28 uormni

:\el no,·embre 19 10 lo della t\ larina ordinò al Comitaw Progetti :'\a,·i l'elaborazione di uno studio per la realinazione di un tipo di cacciasommergibili con <.lislocamcnto intorno alle 100 tonnellate c \ docità nell'ordine cldle IH/ 20 miglia orarie. di costruzione semplice ed economica, da riprodursi in vasta serie.

N el gennaio de l l'anno successivo, dopo consu lt azion i con l a Marina ge rman ica, lo Stato Maggio re addin.•nne alla r i soluzi one eli progettare due d i versi ripi di cacc iasonunergihili L'uno con dislocamento intorno alle 600 tonnellate, da impiegarsi in alto mare in azioni diurne contro 'ommergibili immersi, e l'altro. con dislocamemo di 90 100 tonnellate. per l'impiego prc,·alenremenre notturno contro sommergibili in emersione nelle acque

Dal primo tipo nacquero in seguito le ottime con cnc della classe "Ape". mentre dal secondo, dopo \'arie disamine. si S\' ilupparono le i\lotO\·edette Antisommergibil i.

In un pri mo tempo gl i studi s i ispirarono ai famos i dragamine tedesch i del t i po Hti umboote e a i f rancesi allora i n serviz io, c::cl in wl se n so vennero approntati alcuni progetti di ·ella tarda prima, era dello st esso anno, dei piani di cosrrut.ionc delle motosiluranti tipo ;.Orjen·· catturate in Jugo-.lavia - effettuato in occa .. ione degli studi da cui nacquero le motosiluranti italiane tipo C.R.D.A. da 60 t (\ cdi Capitoli TT c III). i Cantieri Baglieuo eli \'arazz<.> derh·arono un progetto di cacciasomme rgibili co..,tiero con dislocamento a pieno carico eli 68 tonnellate l e cui forme di carena rìproduc:e\'ano quasi integra l mente quelle, indo\'inatissirne, delle "Orj en".

178
Generalità

L'l VAS 202, poco dopo l'entrata in scrvi'l;io Nella foto sono c.videnti tutte le componenti dcll'annamcnto eli unità; i 2 impianti L'lllCiasiluri ad impulso laterale, la mitraglie.r:l da 20 mm eli popJXI, i fucili mitragliatori da 6, 5 mm, visibill tra le teste dei siluri, le 15 b.Lg. eli dritta pronte allaocio e hr torpedine da rimorchio all 'estrema poppa. L'\uùcì è ancor.t dotata eli fumaiolo. (Collezione 8.-u-gorù)

Sottopos to agl i organi competenti della Marina, i l progetto venne approvato dopo an:rvi app ortato li e,·i modifiche c il ) settembre 19o.J 1 fu ordinata una prima '>l'l'iL' di trenta unità, <.:<hì ...uddivise tra cinque cantieri nazionali :.pecializzati in tal genere eli costruzioni:

Baglietto S.A., Varazze (capo comme'>sa l 8 unità Picchiotti, T.imit e d 'Arno 6 Nava l meccan ica, Cas te llamma r e d i Stab ia 6 Sori ente, Salerno Cel li Venezia

Il CO!>to unitario delle costruzioni, e!>clusi i motori, fu Mahilito in 3 milioni di Lire.

Uff'ici almente class ifi cate Mo t ove d e tte Anti sommergib i li, ad esse venne assegnata la !l igia cara tte r istica di V.A.S. (Vede tte Anti -So mmerg ib i l i) , seg uita da un numero progressivo. Per l'assc:gnnione di w lc numero ven n e ri!>pcttata l a successione già iniziata col mt\ iglio a.s. dipendente: dall'Ispettorato Antisonm1ergihili , che a quell'epoca raggiunge' a il numero 200 (AS 200. ex moto,edetta greca A 2).

Alk num·e t renta motm edette ,-e n nero penanto assegnati numeri distinti\'i comp resi tra 201 e 230 .

La p rim a unitù (VAS 20 1) venne impostata a Va razze il 2S se tte mbre 194 1 e varata i l 9 febbraio dell 'a nno success i vo; l'ultima in ord i ne di t empo (VAS 220) fu posta sullo scalo eli il 1 aprile 19'-12 e varata il 29 ottobre dello stesso anno. Le trenta di que!>ta prima '>erie entrarono in !><:n izio tra il marzo e il non:mbre 1912.

179

AS 211 ·

Proffio della VAS 2 1 7; il disegno, che mostra l ' unità nell'as petto iniziale, è valido anche per tutte le altre unità della t • e della 2! serie, che e bbero il fumaiolo (Scala 1:200)

I.n basso a s inistra: sezione sull' ordinata 4 guardando avanti, in corrispondenza del locale equipaggio.

I.n basso a destra: sezione sull'ordi nata 7 guardando avanti, in c orrisponden.z.-t di due casse carbur.mte; le due s trutture in coperta sono il Umitatore del campo di tiro della mitragliera e il sostegno per gli aerei della radio. (ScaL-t 1:50 - Disegni di Giancarlo Barbieri tratti dai piani generali originali per le VAS 231+236/ Collezione A.N.B.)

Rispetto a l dis locamento massimo d i progetto , quello massimo in servlZJo risultò superiore di circa una tonne llata, in segu ito ad alcune modifiche inte rvenute dura nte la cost ruzione.

All'entrata in serv iz io le p rin cipa li caratteristiche erano que ll e el i seguito liportate:

Scajò

VAS 2017 214: in legno (rovere, faggio, mogano ccc.) con fasciame a triplice st rato (dislocamento: 69, 1 t);

Ad allestimento ultimato l'esponente di carico di
il seguente: - Scafo comp leto ........... .... ... .. .. .. .. . ........ ..... .. ... ....... .. ..... . .. . ... .31,230 - Apparato motore 4,280 " Allest imento appa rato motore (eliche, assi) 4,170 " Impianto elettrico (baLterie, ecc .) ........................ ............ ... 1,280 " Imp ianto antincendio 0,390 " Attrezzature ma rin aresche ecc 0,900 " Armamento .. .. ..... ..... ............ .. ... ....... .. .. .... . ... ....... .. .. ... ..... .. ... 13,000 " Equ ip aggio ed effetti 2,600 " Benzina 9,000 ·' Acqua e olio ......... . ........................ ... .... ....... .. ... ..... . .... ........ 0,950 " Acqua potabile e viveri ecc ........................................ .... ..... .1,100 " Totale 68,900
queste unità risu ltava
180

In basso a sinistra; sezione sull'ordinata 9 guardando avanti, in corrispondem,a del motore centrale.

In basso a d es tra: sezione s ull'ordinata 11 guardando avanti, in corrispondenza dci due motori laterali; sull'osteriggio si nota una delle due gabbie tte in cui ve nivano riposti i batte llini gonfiabili di dotazione alle unità. (Scala 1:50 · Disegni di Giancarlo Barbieri tratti dai piatti generali originali per le VAS 231+236/ Collezione A.N.B.)

VAS 215-':-230: misto; ossature, paramezzali, madieri e parat ie trasversali , in ferro; fasciame interno, esterno e bagl i, in legno (d islocamento: 68 ,8 t).

Carena di tipo normale a fo rm e tondcggianti con prora affinata e poppa quasi piana, riproducente quasi integralmente quella delle motosiluranti tipo "Orjen " e C.R.D.A. da 60 t. Altezza metacentrica trasversale in norma li cond izioni d i ca rico 0 ,561 m; coefficiente di finezza totale della carena: 0,4; dislocamento unitario per cent i met ro d i immersione 0,9 t.

Sudd iv is ione dello scafo in dodici compatt i menti stagn i delimitati da undici paratie stagne metalliche (VAS 201-':-214· 7 pa rat ie metalliche e 4 in legno).

Plancia in legno e masonite; sulle ultime unità della serie , in lega leggera. Cofani del locale macchina comp letamente smontabi li onde permettere l'agevo le so llevamento dei m oto ri per ri pa razioni o sos titu zioni.

Apparato motore

L'apparato motore di queste unità era aJticolato su due motor i pr i ncipali cd uno ausi liario dei quali era di massima prev isto il funz ionamento in alternat iv a ma che, in emergenza, potevano essere i mpiegat i anche contemporaneamente per l'esecuzione di spunt i d i velocità.

I motori principa li, disposti lateralmente , erano del tipo a scoppio FIAT modello A/25M , modificati da ll a ditta C.A.B .I. Cattaneo di Milano , della potenza massima di 750/ 800 hp ciascuno a 1800/ 2000 giri a l minuto , collegati direttame nte agli assi porta-eliche senza riduttore el i giri e senza sistemazioni per l' invers io n e del moto.

Il motore a Lt s ili ario , sistemato in posiz ione cent ral e a proravia elci due principali, era del tipo a scoppio Carraro m odello D/ 300, della potenza massima di 300/ 340 hp al regime di 1800/2000 g ir i a l m i nuto, collegato all'asse cent rale attraverso un ricluttore di gir i con rapporto di ridu zione l :2,5 dei giri motore -e lica e dotato di invert itore d i marcia per la manovra.

La revis ione ge n e rale d i questo motore era previs ta ogni 1200 ore di funzionamento. Con i soli motori p rinc ip ali in moto e l'elica centrale in folle , la velo-

181

c ità mas s i ma co ns e nt ita e ra el i 18/ 19 n o di co n un 'a u to n o m ia co rrisponden te di c irca 3H0/ 300 m ig lia .

Su l moto re a u s il ia r io la massi m a veloc i tà raggi unt a a ll e p rove da q ues te un it à osci ll ava into rn o ag li 11/ 12 nodi con urùrutonom ia mass ima con ispond ente el i c i rca 11 00/ 1200 m iglia.

Una d e lle prime V A S a n c ora in allestimento , priva della mjtragliera. L' inquadratura m e tte in evid e nza le s is te mazioni poppiere per la torpcdme da rimorchio e le fe rroguide per le b.t.g (Colle zione Bargon.l)

ùl basso a s inistra: sezione s ull 'ordinata 14 gua rdando a v anti, in corrispondenza di due casse c arburante e della parte poppiera d e lla plancia. In bas so a d es tra: se'Lione tra le ordinate 15 e 16 guardando a v anti, in corrispondenza della timoneria; il dis egno mostra la s iste JIJarione della colonna idrofonica e i pozzetti a trine-arino dove si sis temavano gli quando i tubi "C" o il fonogon.io m etro in dotazione alle tulità ( Scala 1 :50 Disegni di Gianc arlo Barbieri tr<ttti dai piani j,>enerali originali per le VAS 231 +236/ C()llezione A.N.B ) l

182

ln basso a s i.rùs t:ra: tra le ordinate 17 e Hl guardando avanti, Ìll co rris p<>nden:r..a dd locale R.T.

In basso a destra: sezion e s ull 'ordinata 19 ),'U:trdando avanti, in co rri" JXlndenza de ll 'a llo ggio del Comand a nte; m coperta so n o ben visib ili le apparecc hia ture per il lancio dei siluri. (Scala 1 :50 - Disegni di Giancarlo Barbieri tratti dai piruù generali originali per le VAS 231+236/Collczjo ne A.N. 8 .)

L'impiego co ncomitante d ei tre m o t ori consentiva alle unitù di ragg i ungere la velocità ma ssima di c i rca 20, 5 nodi, ma e ra rrevi:,to so l o p er spunti d i l im itata durata in ragione del no te vole consumo p er migl io che ne deri vava a dd catt ivo rendimento dell'dica centrale a tale \ ' elocitù (au t onom i a circa 250 miglia a 20 nodi). La dotazione massima di benzina raggiunge\'a le 9 tonnellate t•d era :,uddivisa in 6 depo:,iti.

Armamento

Mitragliere

Armi a.s.

l mirragliera Breda da 20 65 mm a poppa;

2 fucil i mitrag li atori Hreda da 6,5 mm su candelieri. a prora.

2 lancias i luri ad impulso late rale per a rmi d:1 IJ')O m m, a p r oravia della p l ancia;

2 tramogge o ferrogu ide per comp l e:,..,ive 30 h.t.g. da 104 kg su carrelli a perdere, dal cenn·o a poppa, una per taro;

l torpedine da rimorchio da - 5 kg con relative apparecchialUre <gruetta. n.•rricello ecc.), a poppa.

a.s.

l fonogoniometro, al centro;

2 tubi ··c, al ce ntro. con "pozzett i " per g li operato ri r icava ti ne l rrinc:1rino a lato della p l ancia;

1 co l onn in a id rofonica " T.M.G. " s i sre mar:t i n apposito l oca l e sotro la plancia; l idrofono a penzolo.

-èl
l H:)

Il progerro di queMc unità pre,·ede,·a l'imbarco di due mitragliere Bn: da da 20 65 mm. una a poppa e una a prora, ma pe r deficienza qua nt itatÌ\a nella produzione di tali armi, analogamente a quanto vc r ificatosi per le moro... ilurami tipo

C. R.D A da 60 t dell a 1 ' ser ie, quasi rurre entra rono i n con la ..,ola arma eli poppa e quella d i prora p o té essere sis tema t a sol amente i n un secondo tempo. Per com p ensare la ma n ca n za dell 'a rm a da 20 m m venn ero .'>iMemati a prora, Mt apposit i ca nd elieri , due fuci l i m it rag l i ato ri d a 6,5 m m che rimasero po i d i dotazion e e c h e, una vo l ta i m ba rcata la m itra glic ra , fu ro n o sp osta ti a poppavi a d ella plancia.

Co m e è r i le va b i l e d all e f o t o grafie e da i disegn i , es i steva n o alc un e cl i f fe r enz c est e t ic h e tra l e un it à el i ques ta ser ie co st r uite nei dive rsi ca nti eri T al i diffe r enze r ig u ar dava n o sop ra ttutt o i l pro fi l o d ella p l an c ia , c he f u , a d esemp i o, sens i bi lm ente d i ve r so tra le u ni tà cos tr ui t e a Va r azze e q u elle a Castel l amm ar e, le p ri m e con p l an c i a to ndegg ianre in l eg n o e masonite. le seconde con p l anc ia a spi go li i n lega leggera r i \' ctta ta

È in tcre.'>sanw n o t are c h e l e p rim e u nità

entrate in sef\ izio (VAS 201. 204, 209. 2 15. 217 ecc.) furono dotate di u n cosp i cuo fumaiolo per lo .'>Carico .'>ilcnziato dei gas de i motori nell'atmo..,fcra.

Tale fumaiolo , dotato di impianto eli raffreddamento con circolazione di acqua e isolato termicamente con lana eli \'etro. elette sin dalle prime prm e risultati poco soddisfacenti , tanto che ne , enne ben decisa la con .'>Carichi laterali a ..,cafo muniri di silenziatori tipo "Carpcna ".

Tutte le uni tà consegnare alla dopo il g i ugno 19-!2 n o n \ 'Cnnero più dotate eli fumaiolo c que lle g i à i n servizio prowidero a sbarcarlo in d ella p r i m a per lavori

TI IO ge nn ai o 19 12, m enrre l a p r i m a se r i e e ra an cora in cos t ruz ione, venne

Parti colare dell' impianto lanciasiluri di dritta d e lla VAS 2 4 1 nell'ottobre 1 94 5 È ben v isibile il pistone che dava all 'anna l'impulso vet'liO l' es terno al mo mento del lanci o (Collezione Bargoni)

La VAS 240 in nav igazione nell 'ottobre I 9 -t 5. A pro ra è vis ibile la mitragliera da 20/ 65 mm c h e ve nn e m o ntata s u ques te uJùtà in epoca s u ccessiva all'entrata in s ervizio , quando ci fu s ufficie nte disponibilità di qu es t ' a rma Notare a n c h e la colorazione adottata n e l dopoguerra, in grigio scuro , c on la c ifra di ide ntificazion e rimas ta in ross o

184

ParticoL'lre della plancia d e lla VAS 241, una delle unità d e lla 2• serie costruite dalla Navalmeccanka di Castellanunare; le unità costruite da questo Cantiere ave vano la plancia in lamiera imbullonata con superfici piane congiunte a spigolo vivo. (Collezione Bargoni)

ordinata una seconda ser ie di diciotto motovedette - idemiche alle precedenticosì suddiv isa tra vari cantieri:

Baglictto S .A., Va razze (capo commessa) 6 unità

Costaguta, Vo lt ri 2

Navalmeccanica, Castellammare di Stabia 4

Soriente, Salerno 3

Cell i, Venezia 3

A tali unità, tutte del tipo a scafo ''misto", vennero assegnati i nominativi di VAS 2377248, conti n uando la numerazione de ll a P ser ie.

La p r ima motovedeua della za ser ie posta sullo sca lo fu la VAS 231. impostata a Varazze il 2 aprile 1942 , l'u ltima fu la VAS 242. imposta ta il 26 ottob re successivo a Castellammare.

Dopo le p r ime prove in mare delle unità della serie preceden te, vennero decise alcune modifiche, interessanti soprattutto l'apparato motore la cui composizione e disposizione subì sostanzia li modifiche: adozione di un motore lsotta Frasch ini tipo ASM 183. sistemato in posizione centra le per l' impiego come apparato principale , e di due motori latera li Carrara tipo D/ 300, in posiz ione ar re tr ata rispetto al centra le, co me ausi liar i per la manovra e per l'a nd atura d i c roc ie ra. Tutti i motori erano dotati di sca richi la terali si lenz iati e, non ostante la diversa co mp os izione, la potenza comp lessiva dell ' apparato motore c il suo peso tota le non va r iarono scnsnbilmcnre; migl iorò l'effici enza.

Grazie a l miglior renclimemo dell'intero comp lesso, le unità el i questa se r ie raggiunsero alle prove ve loci tà super iori a quelle della prima serie, facendo registrare consumi per miglio sens ib ilmente inferiori, con conseguente aumento de ll'autonomia, in quanto il nuovo apparato motore era stato s tudiato pa rticola rmente per un econom ico impiego conte mp oraneo dei tre motori adottando eliche adatte allo scopo

Una Squadriglia di V.A.S. a Napoli nel 194 2. L'unità in primo piano , la VAS 202, ha la plancia tondeggiante, così come la terza, la quarta e la quinta unità, mentre la seconda e le ultime due hanno la plancia a spigoli vivi. ta co lorazione di queste unità è queUa usuale del periodo bellico , grigio chiaro con sigla in ross o

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Le veloc ità mass ime ragg iunte alle p rove, co n tre moto ri, furono nel l' ordine elci 21/2 1 ,5 nodi ; su l so lo motore centra le oscilla rono intorno ai 1 5,5 / 16 nodi e su i due latera l i risultarono mediamente d i 14/ 14,3 nod i.

Le modifiche appo rtate all 'apparato mo tore, unitamente alle d ifficoltà sempre crescenti nell'approvv igionamento dei materiali , derivanti dal prolungarsi dello sta to d i guerra e dall ' o ffesa aerea sui cantier i nava li , in particolare su quelli dell ' Italia meridionale, comportarono sens ib ili ritardi sulle date eli approntamento delle unità d i questa ser ie A c iò va agg iunto i l fatto che il programma d i costruz ione delle V.A S. ve nn e ri tardato a favore d i quello dei Dragamine Veloci (D.V.) dei qual i n el 1943 urgeva l'ap pr o ntame n to .

Alla data de ll '8 settem bre 1943 , tre motovedette ri sul tava no anco ra in costruzio n e e anelarono perdute neg li avven imenti immedia ta mente success ivi all' armist izio.

Acl allest imento ultimato , le un iche differenze estet iche fra le unità della seconda se ri e c 4ue ll e d e lla pr ima consistevano p r incipalmente in alcun i particolari de ll e sov ras truttu re (profil o de ll a planc ia, numero e posizione delle man iche a vento ecc ) come è rilevabi le dalle fotografie.

All'in i zio de l 1943 venne decisa la trasformazione in Mo tovedette per il dragaggio ve loce delle VAS 231 .;.236 della seconda se rie. Su t ali unità fu provveduto a sba rcare gran parte delle a rm i a .s. e a modificare la zo n a poppiera per sistema rv i le attrezzature per il d ragaggio meccanico (verr ice ll o, ga ll egg ianti , immersor i, d ive rgent i ecc.) Anche i due lanc ias ilu ri vennero sbarcat i c l' armame nto a s. rim ase l im itato a otto h.t.g. s iste m a te su se ll e, quatt ro per lato , a pro ra e a l centro Al posto della m itr ag li c ra el i poppa f u ins tallato un verr icello e la coperta d ella zona eli estrema poppa venne rialzata per facilitare le operazioni eli r imorch io delle appa recchiature eli dragaggio. Le due mit ragliere da 20/ 65 mm vennero sistemate a pro ra, in posizione affiancata

La VAS 233 dopo la trasfonnazione in unità per il dragaggio. Si nota la coperta della zona ad estrema poppa rialzata e l'assenza di buona parte dell'armamento. La foto è databile all' immediato dopoguerra, poiché a prora è visibile una sola nùtragliera da 20/ 65 mm e non sono più imbarcate le b.t.. g. che, anche dopo la trasformazione, armavano questa unità nel periodo bellico. (Collezione Bargoni)

186

Ne l febbra io 1943 la VAS 232 effettuò una prima prova di dragaggio. L unità riuscì a raggiungere , con le apparecchiatu re a mare , la ve loc ità massima eli 14,2 nodi.

Terminate le ostilità, tra la fine del 1945 c l' ini z io dell 'anno s uccessivo le unità della prima serie sopravv issute a lla guerra (VAS 201, 204, 211, 218. 222. 224) vennero accentrate presso alcun i cantieri (Picchiotti, Baglietro ecc.), dove furono so ttopos te ai necessari lavori di t rasformaz ione per adottare lo stesso apparato morore delle V.A.S. della seconda ser ie. che aveva dato un rendimento migl iore .

Rientrate in servizio. assieme acl alcune unità della seconda serie CVAS 240 ecc.) , esse vennero temporaneamente adattate all'impiego co m e dragamine, con l'eliminazione dei lanciasiluri , delle b.t.g., della mitragl iera c.Ia 20/ 65 mm di poppa e con l' imbarco nella zona poppiera delle apparecch iatu re per il d ragaggio meccan ico. Jn tale periodo anche le VAS 233 e 235. già t rasformate in dragamine nel 1943, provvidero a sbarcare una delle due a rmi da 20/ 65 mm procliere e tutte le sistemazioni per le b.t.g.

Le apparecchiature per il dragaggio vennero poi sbarcate da tutte le V.A.S. intorno al1947 -48.

Delle quattordici motovedette clcllc due serie sopravvissute alla gue rra, secondo il Trattato d i Pace se i av rebbero dovuto essere consegnate al le Potenze vincitric i: V!lS 237, 240 c 241 alla Francia; VAS 245. 246 e 24R all'URSS Le altre. pr ive d i lanciasiluri, sa r ebbero rimaste all'Italia per l' i mp iego come unitù eli v i gilanza cost iera.

In effetri , solo le VAS 245 e 248 vennero consegna te all'URSS nel luglio 1949, mentre quelle da cedere alla Francia rima se ro alla Mar in a italiana e la VAS 246, anch'essa assegnata all'URSS, anelò clistrutra per incendio nell'estate 1947 a Venezia.

Il 15 maggio 1949, le VAS 201, 204, 211. 218, 222, 224, 233, 235, 237, 240 e 241, a ncora in serviz io nella Marina ita liana, vennero classificate Motovedette pe r la vig ilanza cost ie ra c. adottando anch'esse la numeraz ione "pe r Squadr iglie" già impiegara per le motos il urant i, assunsero rispett ivamente i nuovi nominativi di VAS 7117 715 e VAS 721+ 726

Nello s tesso tempo l'armamento del le unità venne mod ificato comp letamente per renclerle idonee ai nuovi co mpi ti, adottando anni eli tipo più moderno c riducendo sensibilmente l'e ntità de lla componente an t isommergibi li.

Furono imbarcate tr e m it ragl ie re da 20/70 mm eli costruzione germanica. due a poppa in imp ianto b in ato, scucla to, e una a prora. Altre due mitragliere Breda da 8 mm vennero sistemate al centro, su candelieri, una per lato. Le b.t.g. vennero ridotte a 16, su selle latera li e in cestelli posti ne ll a zona poppiera.

Dopo il 1951 , su alcune unità vennero nuovamente s istemati a bordo i lanc iasiluri acl impulso laterale da 450 mm e tutte imbarcarono nuovi apparati per le comunicazioni in fonia su frequenze VHF. Ne l novembre 1952 le VAS 711, 715, 723 e 725 vennero radiate; l'a nno successivo alle r imanent i VAS 712, 713, 714, 721, 722. 724 e 726 vennero assegnati , ri spett ivamente , i seguenti distintivi ott ici NATO: P 472, 473, 474, 481, 482 , 4R4 c 486.

TI P genna io 1954 tali d istintiv i ottici vennero moditìcati e, co n la stessa data , la vecch ia numerazione fu aboli ta. Le unità assunsero il corr ispo nd en te nuovo d ist int ivo ottico NATO come proprio nominativo, come di seguito ind icato,

1R7

abba n do n an do nel la stessa occas io n e la n ume ra7.ionc "per Squad ri glie " precedenteme m e ad ottata:

Vecchio nominat i vo Vecchio dist Nuovo dist Nuovo nominativo ottico ottico

VAS 712(ex 1'/IS 204) (P) 472 (P> t91 VAS 191

VAS 713 (ex 1"//S 211) (P) 473 (P) t92 VAS 492

VAS 714 (ex VAS 218) (P) 474 (P) t93 1'/IS 493

VAS 727 (ex VAS 221) (P) 481 (P) t9 t VAS 49·1

VAS 722 (ex VAS 233) (P) 482 CPH9'5 VAS495

VAS 724 (ex VAS 237) (P) 484 (P) t'l96 VAS496

VAS726(ex VAS241) ( P ) 486 (P) t'197 VAS497

Sino al 19'57, anno in cu i vennero radiate. le u n ità non subirono altre importanti modifiche non il prolungamento ddl'alhercno da segnali e zione, su alcune. di apparati per le comunicazioni su frequenze UHF.

In conclusione, .,i può affermare che la realizzazione di queMe unità costituì un notevol e tecnico per la Marina ita l iana. Nate con compiti va m ente antisommergibi l i, nel corso della l oro carr iera ve nn er o impiegate per i

La VAS 714 (ex VAS 2 18) nel1950 , con l' armamento modillcato: la mitragliera s ingola da 20/70 oun a prora , <tu e lL-. binata c s c u data da 20/ 70 mm a poppa, le due mitragliatrici Breda da 8 mm ai L"'ti della plancia c le 8 b.Lg del L"'to di dritta. Si n ota anche l'alberetto pe r i segnali più alto (CollaJo n e Bargoni)

1H8
Profilo della VAS 234 (Scala 1:100 ·disegno di Elio And ò) Piano di coperta delle V.A.S. tipo Bag lietto (Scala 1:100 ·disegno deii 'A. N.B.)

Sez ione long it udinale delle V.A.S. tipo Baglietto (Scala 1:100 - disegno deii'A.N .B .)

1 - Attacco per rimorch io; 2- Ferroguida per bombe; 3- Passacavo AD e passacavo AV ; 4- Torpedine da rimorchio ; 5 - Gru per torpedine da rimo rc h io; 6- Verri cell o; 7- Supporto passerella; 8 - Carabottino copri barra timone; 9 - Fanale di coro n amen to; 1O - Boccaporto cala; 11 - Fre nello timone ; 12 - Carrucole per detto; 13 - Bitte AV e bitte AD ; 14- Cofano locale marinai; 15- Boccaporto locale marinai ; 16- Sp iraglio local e marinai ; 17- Gabb ietta per battelli pneumatici ; 18- Cestelli porta munizion i; 19- Di fesa per mitragliera AD; 20- Passere lla da sbarco; 21 -Mi trag li ere Breda da 20 mm ; 22- Guardacorpo; 23- Ganc io d 'accosto; 24 - Chiesuola per bussola; 25- Portavoce da plancia a bussola; 26- Luci prismatich e; 27 - Sfiat atoi; 28 - Asp iratori ; 29- Sfogo per apparecchio Berzia ; 30- Tappi imbarco benzi na/ acqua; 31 - Difese mitragl iere e supporto aereo; 32- Carabottino entrata loca le motori; 33- Cofano loca le motori ; 34- Boccaporti locali motori; 35- Spiragl io locale motori ; 36- Carabottino sopra locale motori; 37- Leve apparecchi est inzione incendi; 38- Support i per idrofon i; 39- Manica a ven to; 40- A lbero rie ntrab ile per segnalazion i; 4 1 - Proiettore; 42- Sostegni fucili mitrag liatori; 43- Bitte centrali; 44- Carabottino en trata plancia ; 45- Carabo ttino es terno cabina; 46- Armadietto sotto controplanc ia; 47- Porta segnali; 48 - Co ntroplancia ; 49 - Idrofono T ipo "C"; 50- Idrofono fonogoniome trico; 51 - Prese ari a; 52- Porta ingresso t imone ria ; 53- Mobilett i; 54- Carabottino timoneria; 55- Portavoce da planc ia a busso la AD ; 56- Portavoce da plancia a locale idrofoni ; 57- Portavoce da p lancia a local e R.T. ; 58 Porta fucili mitrag li atori; 59- Comando lanciasiluri ; 60- Te leg rafi d i macchina ; 61 - Bussola ; 62- Assiomet ro ; 63 - Pulsanti ; 64 - Tasto morse; 65 - Interruttore ch iarovisore; 66- Indicatore colonna idrofo nica;

67 - Boccaporti pozze tti id rofonisti ; 68 - Grad ini; 69- Carabottino ; 70 - Spiraglio locale comandante; 7 1 - Lanciasiluri; 72- Siluri; 73- Spiraglio l oca le sottufficiali; 74- Boccaport o locale sottuffic ial i; 75- Paraonde; 76- Porta buglioli; 77- Carabott ino per verricell o; 78- Posizione riposo gru per ancora; 7 9- Posiz ione riposo gru per torped in e; 80- Verricello salpa ancore; 8 1 - Strozzatoi ; 82 - Ancore; 83 - Gru p er ancora; 84- Fanale di fonda ; 85- Fanali di via; 86 - Fana li di testa d 'albero; 87 - Supporti grafometri ; 88 - Passerelle lateral i alla timoneria; 89 - Pompe sentina; 90 - Rastrell iera; 91 - Cuccette marinai; 92 - Sedili abbatti b ili; 93 - Tavolo p ieghevo le; 94 - Cassetta riparo ingrassatori ; 95 - Armadi ; 96 - Serbatoi acqua dolce; 97 - Serbatoi acqua di rifiuto; 98 - Pentola elettrica ; 99 - Caffettiera elettrica; 100 - Serbatoi ben zina; 101 - Quad ri elettrici; 102- Bombole aria compressa; 103 - Avio compressore Garelli ; 104- Serbato io olio riduttore I.F .; 105 - Serbatoio ol io motore I.F ; 106- Serbatoio olio motori Carrara; 107 - Serbatoio acqua dolce l. F. ; 108 - Refrigerante acqua dolce; 109- Raffreddatore olio riduttore l. F.; 11 O- Raffredda tore olio motore l. F. ; 1 11 - Accumu latori; 112 - Gruppo elettrogeno Slanzi ; 113 - Accumulatori ; 114 - Banco da lavoro ; 115 - Armadio; 116 - Convert itore ; 117 - Si lenz iatori scarico gas motori ; 118 - Serbatoio ol io d i riserva ; 119 - Elettroventilatori ; 120 - Apparecch iatu re per idrofoni ; 121 - Colonna idrofonica I. M G. ; 122 - Apparecchiat ura per R.T.; 123 - Lavandini; 124 - Cuccetta comandante; 125 - Sofà letto; 126 - Tavolo pieghevole; 127 - Coni per mitraglie re ; 128 - Ripostiglio ; 129 - Cuccette sottu ff ic iali; 130 - Tavolo pieghevol e; 13 1 - Cubie per anco re; 132 - Asta bandiera poppiera; 133 -Asta per gu idon e prodiero; 134 - Pompa acqua do lce; 135 - Ringh iere per cappe ; 136 - Barra timone di rispetto ; 137 - G uardamano

la VAS 495 (ex VAS 722 ed ex VAS 233) negli ultimi anni di. servizio prima della rddiazione. L 'unità, una delk prime adattata all' impiego in opernJoni di dragaggio, conservava la poppa rialzata propria di quella trasfonnazione, anche se da alcuni aruù non veniva utilinata in tale compito. Notare gli impiantllandasiluri ad impulso laterale nuovame nte imbarcati, privi delle anni.

comp it i più diversi, quali il dragagg io veloce , la vigi lanza costiera ecc., fornendo sempre ottimi risultati

Di costruzione robusta e dotate di buone qua lità marine , le V.A.S. disimpegnarono in guerra e neg li anni successivi un animo servizio, assimilabile a quello a suo tempo prestato dagli '"Eleo" della prima guerra mondiale .

In cffeni, le V.A.S rappresentarono un po ' il ritorno al "M.A.S. da croc ie ra" , concep ito esclusi,ramente con compiti antisommergib ili, che era andato p ressoché scomparendo negli anni tra le due guerre i n seguiLO alla ricerca el i sempre maggiori velocità necessarie per l'impiego si lurante-antinave.

La componente ant isommergibi li dell'armamento dei M.A.S. e delle motosilurant i in se rv izio nel 1942, risultava infani a lquanto esigua, trattandosi d i un ità il cui compito principale era ormai quasi esclusivamente l' impiego del siluro contro le unità di superficie. Per le V.A.S., invece, grazie alle caratter istiche meno sp inte dcl l'appararo motore, con conseguente minore peso ed ingombro de ll o stesso in rapporto al dislocamento, fu poss ib ile sistemare a bordo un gran numero el i a rm i ed apparecchia t ure per la lotta a.s. La componente antisomme rgibil i dell'armamento di queste unità, in rapporto a l dislocamento , fu i nfatt i ve ramente notevo le sotto il punto di v ista quant itativo.

Qua litativamentc, in vece , le armi c le apparecchiature a.s. delle V.A.S. ri sentirono delle sensib ili deficienze in tale campo della Marina italiana duran-

189

l\.' la seconda guerra mondiale. i nteressante nowre il ritorno alla torpedine da rimorch i o. non pill i n uso sui 1\II.A.S. da tempo, c i siluri imesi per l'impie go notturno contro i !->ommcrgihili in emersione; tra k apparecchiature. ri , clù funzionale la a lato della planda dei due pozzctti a s(·afo. dove gli operatori dei tubi idrofonici potc,·ano effettuare l'ascolw al riparo dagli spruzzi e dalle intemperie anziché stando in coperta solitameme seduti sultrincarino con le gambe fuoribordo, come su tutte le..· precedenti unità doLate di tubi tipo "C.

Ri un i te in Squadr iglie, normalmente su sei unitù c iascuna, l e pr ime V.A.S. in i ziarono le ope razioni belliche nella prima,·era-estatc del 19 12 incorporate nel l'organizzazione dell'Ispettorato Antisommergibili.

Dislocate nel territorio metropolitano e in Afri<:a "l'Hentrionale. iniziarono un'intensa atti,·ità di , ·igilanta degli accessi. degli an('oraggi , dei nodi di traffico e delle rone costiere contro le insidie dei sommergibili a\' ersari. Impegnate prev:tlenremente in operazioni di caccia a.s. nmrurne. in numerose occasioni ebbero modo d i distinguersi in azioni contro sommergibili nemici.

Le sei unità della seconda serie (VAS 231.,.2:56) trasformate in dragamine, venne ro d is locare nei principal i port i ital iani e della Tun is ia e furono imp iegate per i l d ragaggio delle rottl' d i sicurezza costiere dei convogli.

Le alt re V.A.S. della seconda serie si affiancarono a qudle della prima n<:lle operazioni a.s. ne l corso del I9 13.

'!el periodo compre..,<> rra l'cnrrata in servi7io dt:lla prima unità. nel marzo 1912 , e 1'8 senembrt: 19 13. ono \ ' .A.S. anelarono perdute rune per azione aerea in porro. ad ecceziont: della \ AS 223 che affondò durante una na, igazione da Biserta a Cagliari in seguito al cmivo sraro dello scafo. prcceclentemenre danneggiato da un artacco aereo

Alla data delLmnistizio , la si t uazione clelk r i manen ti quaranta di ques ta ser ie i n se rv i zio o i n c::o t r uzione era la seguen te:

Settore Alto Tirreno:

- 5• Squadrig l ia V.A.S.:

-

Un i tà del Dragaggio:

- VAS 232. 2 33. 2.14. 235. 236

- Unità i n cost r uz ione o in allestimento:

- \:AS 2'-12. 213. 2/f/f.

' egli a\'venimenti c::he ..,eguirono immediatamente la promulgazione ddl ' armistizio ben venticinque unità andarono perdute in combauimento con unità tedc cht:, per cattura o per sabotaggio da parre degli '>tl''>Si equipaggi mentre ..,j ano ai lavori o in o comunque mentre erano impossibilitate a muovere per raggiungere i porti dell ' Italia dd Sud.

\:AS208, 21/f. 219.220.224, 245:
7 ' Squadriglia \'.A.S.: \:AS23l 238. 239 210. 241 246.24 7. 2·18. Sertore Corsica:
P Squadriglia\ A.S : l 'A.S 20:5. 20 7. .!09, 225, 228
Bat.so
2a Squadriglia \'.A.S.: l 'A.S 201. 210. 215, 27 7 221. 22 7:
-
-
Settore
Tirreno: -
205. 206. 211. 218. 222. 226.
3a Squadrig l ia V.A.S. : l:.JS
190 Attività

La VAS 726 (ex VAS 241) a Venezia nel1951.

Acl esse va aggiunta la VAS 241 affondata da motosi luranti deg li Al leat i ne ll a notte del 9 se ttembre 1913 mentre a rim orch io di un molovdiero veniva trasfer ita da Salerno al

Le unità catturate dai T e deschi vennero solo in parte eia quest i uti lizzate e tutte, ad eccezio n e del la V!IS 278 r it rovata a il 29 settembre 1943 e successivamente r ient rata in se rv izio ne lla Ma rina italiana , anelarono perdute pr ima dell'aprile 1945, pe r cause hel lic h e o per autoa ffondamento da parte degli stessi Tedesch i a ll'atto de l l'ahbandono de ll e diverse locali tà italiane.

Delle quatto rd ici unità che riuscirono a so tt rarsi alla cattura dirigendo per i po rt i occupat i dag l i Alleat i, la sola VAS 206 - aggrega ta con le VAS 2 17, 2 78 e 222 alla Flott iglia Servizi Specia li (vedi Cap itolo III) -andò perduta , per in ce n d io, ne l febbraio 1944.

Nel corso della cobelligeranza, o ltre che pe r g li specific i co m p ili a n tisommerg ib ili le V.A.S. vennero impiegate a n che per l'e secuz ione d i missioni spec iali per traspo rto e rilascio di informato ri e d i sabotator i sulle cos te occupate da i Tedeschi sia in Tirreno sia in Adr iatico , ope rando iso lata mcmc o con l'appoggio eli motosiluranti e d i M.A.S.

Dopo la fin e del le ost ili tà , le qua ttord ici unità sopravvissute - la perdita del la VAS 206 e ra sta ta rimp iazzata con il rient ro in serviz io della VAS 218- vennero imp iegate anche per il dragaggio lungo le coste nazionali da ll a primavera del1945 a tutto il1947 .

Secondo il Trarrato eli Pace (vedi Generalità), se i V A.S avrebbero d ovuto essere consegnate alla Francia e al l' URSS, ma in e ffetti solo due dell e tre assegnate all'URSS vennero effett ivamente co n segnate nel lug li o 1949 (VAS 245 e 248). La terza un ità , la VAS 246, e ra andala distrutta pe r incen di o nell 'agosto 1947 e av reh h e dovuto esse re soMitu ita dalla VAS 217, recuperata da l fondo nel dopoguer ra, che perù fu rifiu tata per il p reca r io stato di efficienza.

Le u nd ic i V.A.S. rimaste in serviz io nella Mar ina ita li ana, organizzate in due Squad rig lie, ve nn e ro classificate Motovecle tte per la vigi lanza costiera e, come tali , prcswrono servizio prevalentemente in alto Adr ia ti co. Dislocat e ne ll e hasi d i Venezia, Ch ioggia c Porto Corsin i vennero impiegat e anche in mission i di v ig il anza pesca e per l'addestramento eli repart i d i sabo ta tor i de ll 'Ese rc ito.

19 1

723 (ex VAS 235) ripn:sa a Venezia ncgll anni Cinquanta, in attesa della demolizione L' unità era una delle 4 V.A.S. dd tipo Baglictto radiarc n c ll952. (Collezione Bargorù)

Le VAS 497, 496, 495, 494 c492 (ex VAS 241, 23 7, 233, 224 c 211 ) fotografate a Venezia in attesa d e lla demolizione, con tutto l'armamento già s barcato; queste urùtà, con le VAS491 e493 (ex VAS2(H e218) furono l e ultime V.A.S. tipo Baglictto ad es...ere radiate (Co llezione Bargoni)

192

Ne l novl.!mbre 1952 quattro dc:llc unit;'1 più usurate vennero radiate. Le rimanenti serre V.A.S., al k dipendenze del G r uppo ror7e Costier e, rimasero dislocate in alto Adriatico, dovt' operarono al 19'i6, epoca in cui passarono tutte in disarmo in attesa della radiazione, che a\Yenne nell'ottobre dell'anno successivo. Di seguito sono riportate le circostanze nelle quali la maggior parte di queste unitù andarono perdute per cause belliche o per incidenti nel corc;o della conda guerra mondiale e negli anni succe'>.'>i,·i o 'ennero cedute ad ah re nazioni in ottempl·ranza del Trattato di Pace.

VAS 202

Durante un violento attacco aereo condono sul porto di Trapani intorno alle 15. 15 del 6 aprile 1943, l'unit;ì, che si trovava ormeggiata, venne co l p ita da bombe ed

litS 203

Alla data dell'armistizio, l'unità si tro\'a\ a ai lavori sullo !'.calo a Varazze. Resa i nurilizzahile dall 'eq uipaggio, venne catturata dai Tedeschi i l 10 !-.l.!ttembre 1943. Mancano notizie success i ve, ma si riti ene che l a VAS 203 non sia più stata impiegata.

l 'i1S 205

Alla dau tklrarmistizio. l'unità -.i tro\ ·;1\ a ai la,·ori a \lergcllina (i\ apoli) con i motori .,montati; fu abbandonata c l' ll '>ettembre 19·13 catturata dai Tedeschi. che l'autoaffondarono intorno al 2H '>ettemhre succcs!'.Ì\ 'o a ponente del porto eli bchia. \enne recupcrara il 3 ago!'.to 19 •9 e demolita.

VAS 206

TI 13 febbraio 19+1. mentre l'unir:'! si t rovava in navigazione allargo d i Capri. si un incendio che non poté C'>sere domato nono'>tanre l'aiuto di un dragamine britannico, subito accorso. Il dragamine, dopo a\ er preso a bordo l'equipaggio della fu costretto ad affondare l'unità a colpi di mitragliera per C\ itarl' l'e'>piO'>ÌOI1e dei depositi di benzina.

VAS 207

All'armbtiz io, 1\milà si trovava ai lavori a Bocche di Magra (La Spezia) e, impossibil i tata a muovere, venne re sa inut il izzahile dall'equ i pagg io. Ca uurma dai Tedesch i il 9 setlembre 1943, venne ritro, ·a ra nel l 'aprile 1945 sul fond o dd porto della Spezia, dove si pre-.umc !-.ia stata auroaffondara intorno al 23 dello ste..,so me'>e.

litS208. 21-J. 219e220

Que!'.te unitJ. alla promulgazionc dl'll'armistizio, si trO\ avano ad Imperia. quel porto per dirigere verso sud. con primo scalo a Portoferraio. Il

193

La VAS 206 nei primi mesi di servizio; sono evidenti a prora i 2 fucili mit ragUat ori c h e inizialmente sostituirono la mitragliatrice da 20 rnm prodiera. (Collezione Oargoni)

La VAS 208 a Biscrta ne l mano 1943. L' unità ha già imbarcato la mitragUcra <b 20 mm di prora c i fucili mitragliatori so n o stati s postati ai lati della plancia , n e Ua posizione originariamente p r evista dal progeno.

191

La VAS 217 nei primi mesi di servizio, ancora con il fumaiolo. (Collezione Bargoni)

mattino del l O sette m b re 1943 furono in terce tta te p resso l' Isola d'E lba da unità leggere tedesche, che le obb li garono a pren d e re l'anco raggio a Piombino.

Risulta che la se ra stessa, a ccesosi un inrenso cannoneggiamento fra le b a tter ie el i terra. ar m ate dai Tede schi, e le navi ita liane, le quattro V.A .S. siano sta te colpite dal tiro ed affondate ne l porto el i Piombino.

VAS209

TI 9 sette mbre 1943, l'u nit à, in menoma te condizioni eli efficienza, lasc iò Bo cche di Magra ( La Spez ia) per d is locarsi a l Sud A causa eli un 'ava r ia in m acch ina ver ifica tasi durante la nav igazione si fermò a ll'lsola di G01·gona donde, in un secondo tempo ragg iu nse Portoferraio.

Alla resa dell' Iso la d'Elba ai Tedeschi, il 1 7 settemb re 1943 , fu da questi catturata a POitoferra io. Ne ll 915 venne r itrovata a fo nd o n e l porto d i Livorno.

VAS 210e275

Alla data d e ll' arm ist izio, le d ue unità s i t rovavano ai g ran di lavori a Cannes (Franc ia) dove ven n ero ca nura te da i Tedeschi intorno a l 9 settembre 1943; mancano ulteriori no t iz ie s ulla so rte di ques te unità.

VAS 212. 213, 229 e 230

TI g iorno 9 m aggio 1943, le quattro unità si trovavano ormegg ia te nel porto di Pale rm o. Ne l co rso d i un p esa nt e a tt acco aereo ver ifi catosi t ra le 12.40 e le 15. 10 sulla ciuà e su l porto, le V.A.S. vennero co lp ite e d ist rutt e da bombe.

VAS 216

Durante un attacco aereo nem ico sul p01to di Susa (Tunisia) in iziatosi alle 14.25 del 25 marzo 1943, la V.A.S., che si trovava all'ormeggio, verso le 14 .30 fu co l p it a da bombe e affondata.

195

La VAS 218 all 'e poca dell'e ntrata lo se rvizio.

Un a nitida immagin e d e lla VAS 223 da poco co n seg n a ta a lla Reg ia Marin a.

196

VAS 217

La se ra ciel 9 settembre 1943 l'unità giunse a Portoferraio proveniente da Viareggio. 11 17 settembre, alla resa dell 'isola ai Tedeschi, venne da questi catturata. Ritrovata affondata a Portoferraio nel giugno 1945, venne recuperata il 19 settembre dello stesso anno.

Secondo il Trattato di Pace, avrebbe dovuto esse re ripristinata e consegnata a lI'URSS in sos tituzione della VAS 246, ma venne rifìutata e fu demolita dopo il 1949

VAS 218

Alla promulgazione dell'armistizio , si trovava ai lavori , senza motori, sullo scalo del Cantiere Portiglioni a Napoli. Fu abbandonata e venne catturata dai Tedeschi 1 ' 11 settemb re 1943. Fu ritrovata , danneggiata, sullo stesso scalo in occasione dell 'abbandono di Na poli da pa1te dei Tedeschi, il 29 successivo. Rime ssa in effic ienza, r ientrò in servizio n el 1944 e venne radiata il1° ottobre 1957

VAS 221 e227

All'armistizio, le due unità s i trovavano ai grandi lavori a Cannes (F rancia ) dove il 10 settembre 1943 vennero catturate dai Tedeschi. Risulterebbero riarmate dalla Marina germanica e perdute in combattimento o autoaffondate nell'alto Tirreno nella primavera del 1945.

VAS223

Partita da Biscrta alle 19.20 ci e l 5 maggio 1943 e diretta a Cagliari, affondò ne ll a notte durante Ma traversata, presum ibi lm ente nel punto 38°00'N, 10° 20 ' E, per le cattive cond izioni d e ll o scafo, precedentemente dannegg iato eia un attacco ae reo.

VAS225

Alla data dell ' armistizio, l' unità si trovava ai lavori a Bocche di Magra (La Spezia). Impossibilitata a muovere, fu sabotata dall'equipaggio e quindi catturata dai Tedeschi il 9 settembre 1943. Entrata a far pane della Marina germanica, risulterebbe autoaffondata ne ll 'a lto Tirreno, probabilmente nelle acque della Spezia, nell'aprile 1945.

VAS226

All'armistizio , si trovava a Napoli dove, impossib ili tata a mu ove re , venne sabo tat a dall 'equipaggio e quindi catturata dai Tedesc hi il 10 settembre 1943. Il 29 successivo venne ritrovata sullo sca lo acl Ischia , in occasione dell 'abbandono dell ' isola da parte dei Tedeschi; in segu ito fu demolita.

VAS228

Al l'a rmistizio, l'unità si tro vava a Bocche di Magra, da dove partì per trasferirsi a Portoferraio. Impossibilitata a muovere per sopravvenute avarie, venne au -

197

toafTondata il 16 settembre 19 -d a Ponoferraio po<:<> prima della caduta d'Elba.

FAS2.H

Durante le operazion i che precedeuero immediatamente la caduta delta Tuni-.ia, runirù :,i tr<)\'ava alla fonda nelrancoraggio di Sicli Hou Said <Golfo di Tuni:-,i) insieme alla .1/S 22. Nel pomeriggio del 7 maggio 19 d venne attacclta da aer ei e si difese con le mitragliere. ma. in segu i to ad alcun i co l p i riccntti. fu portata ad incagliare su un basso fondale per impedirne raffoncbmcnto. Il relitto , cl all'i n cenclio, venne abbandonato all 'a tto della di tutte le forze mi l itar i in

i :4S 232

Il 9 :-,ettembre 19-13 runitù partì dalla Spezia per il Sud ma, a causa eli un ' avari:!, fu a fermar.'> i a Portoferraio. Alla resa dell'isola, il 17 se tt e mbre 19 -1:3. fu catturata dai nel 19 15 'enne ritrm ata. affondata. in un aneo-

19H
l.a VAS 226 n e i primi m es i di serviz io, m e ntre man ovra per l' a t tracco in un porto adriatico. (Co Uetio n e Bargo n i)

raggio dell'Elba. Risulterebbe che l'unità, non essendo rip arabile, sia stata utilizzata pe r fornire pezz i eli ricambio alle ex V.A.S della 6. Raumhoot e Floti ll e e della 22. U-Bootjager Flotille della Ma rina ge rmanica.

VAS 234

L' un ità, assieme alla VAS 2.15 pa rt ì dalla Spezia il mattino del 9 se ttem b re 1943. Poco p rim a delle 14 00. le V.A S. furono attaccate da due motosiluranti germaniche, più veloci e piCt armate. ll combattimento durò c irca un'ora co n da nni da ambedue le parti. finché le V.A.S., esau rite le mun iz io ni , si r id ossaro no a Cala Sc i rocco (Isola di Gorgona) . Qui il fuoco n em ico provocò l' in ce n d io c l'affondamento de ll a VAS 234. ment re l'a ltra unità poté in seg uit o allomana rs i c, tornata a raccogliere i su p e r st iti della sezio nari a, raggiu n ge re Po rto Torres i n Sa rdegna. Durante il co m balt imcnto , cadde eroicamente il cont ramm i rag lio Federico Martinengo- Comandante i mezzi a.s., che si trovava imbarcato sulla V.A.S. - alla cui memoria venne concessa la Me d aglia d'Oro al Va lore Militare.

VAS236

All'armistiz io, l'unità s i trovava imp oss ib ili tata a mu ove re pe r lavor i ne l porticcio lo di Portovene re (La Spezia) dov e , il 9 se tt e mbre, venne a utoaffonclata da l l'equipagg io; su l f in i re del 1943 fu rc cupcrara dai Tedeschi ed en t rò a far parte della Mar ina ge rmani ca col nominativo R .A. 261. i mp iegata nell'alto Tirreno , anelò perduta per bombardamento ae reo a Genova il 5 settembre 1944.

VAS 238 e 239

Il mattino del 9 settembre 1943 lasc ia rono il potto della Sp ez ia con la VAS 305, per trasferirsi a Poxtoferraio. A circa metà perco rso furon o in te rcettate da cinque motosiluranti tedesche e da queste d irottate n e l po tto d i Livo rno , in man o ge rma ni ca, dove vennero catturate. Risulta che le due uni tà s ia no p oi entrate a far pane de ll a Marina tedesca e c h e a ll a VAS 239 fu assegnato ne l 1944 il nominativo R.A. 262. All 'atto dell'abbandono del tc rrirorio ita li ano da parte dei Tedesch i, il 24 ap rile 1945 , ve nnero da questi autoaffondate nel bac ino di Samp ie rcl arena, ne l porto eli Genova, con la VAS 305. La ex VAS 2:39 e ra già stata affondata in precedenza da un bombardamento aereo a Genova il 5 se tt em b re 1944; in seguito rec u perata non era più s tata ri messa in efficienza.

VAS 240

Il 9 settembre 1943 partì da ll a Spezia d ir e tta a ll ' E lb a ; fatto r ifo rnim e n to a Portoferra io proseguì pe r Palerm o, po i per Ma l ta, aggrega ta a ll a Squad ra, c, in fine, co n essa ri e n t rò a Taranto

VAS 242e243

All a data dell'armistiz io, queste unità si trovavano a Cas te ll ammare i n costruz ione sullo sca lo. La VAS 24:3, che era s ta ta da poco trasferita a Castellammare

199

da Sale rn o p e r esse rvi a ll es t ita , ve nn e su b ito varata ma no n fu poss ibi le farla pa rtire. Le d ue unità fu ro n o sabotate e abba nd o nate TI 13 sette m bre 1943 vennero ca nu ra te da i Tedesc hi , c h e ne co m ple ta rono la d istruzione p ri ma d ell'abbandono de ll a locali tà intorno al 26 se ttembre 1943 .

VAS 244

La sera de ll '8 se tte mb re 1943, l' unità pa rtì da Sa le rn o a r imorch io d i u n mo toveliero pe r trasfe ri rsi in a lt ra sede dove av rebbe dovuto co mpleta re l'a ll estime n to Ne ll a no t te , il co n vog li o ve nn e in te rce ttato a l la rgo d i P un ta Scuto lo, fra Sal e rn o e Pozzuo li , d a motos ilu ra n ti a n glo-amer icane che lanc iarono d ue s il uri contro la V.A. S., affondando la .

VAS 245 e248

In o ttemperanza a l Trattato el i Pace, le due unità vennero consegna te alI'U RSS, r ispe ttivame n te il 2 e il 6 lug li o 1949, nel porto di Odessa, su l Mar Ne ro .

VAS 246

Il 2 1 agos to 1947, l' un ità an el ò d ist rutt a ne l po rto el i Venez ia in seguito acl u n v io lento incend io sv il uppa tosi durante u n ri forn imento eli benzina

VAS 247

All e 06 00 del g iorno 9 settembre 1943 , l' u n ità rie nt rò a Po r tofin o da u na m iss io ne, ma esse n do im m in e nte l'occ up az io ne d i que ll a local ità da p arte d e i Tedesch i, riprese il m a re di retta a ll a Sp ez ia.

Sap u to che anche q u esta base e ra stata occu p ata , p roseguì per il Sud. All'altezza el i O rbe te ll o fu m it ragliata da aerei ge rman ici senza subi re grav i dann i e a ll e 05 00 d e l g iorno 10, men t re era in p roc in to d i ent ra re a Civi tavecchia , venne attaccata d a t re motoza ttere tedesche Ne ll o scontro la V.A.S subì notevoli dann i, specialmente ai moto ri, riuscendo tuttavia a d isimpegnarsi m:a , non potendo più p rosegui re la nav igazione, a ll e 08 .00 de ll o stesso giorno venne portata ad in cag li are su ll a s p iaggia di Santa Marinella a sud di Civ itavecchia e poi distrutta da ll 'eq u ipaggio

200

MOTOSILURANTI TIPO C.R.D.A. DA 60 TONNELlATE 2 !! SERIE MS 51+56, 61+66, 71 + 76

C.R.IJ A.- Monfalcone

Va ro : 14 .1 0.1942; i.s : 15 2.1943; rad.: 27. 31947 Catturata dai Tedeschi a Bocche di Magro (La Spezia) il 9 9.1943; non rimessa in effic ienza Autoaffondata alla Spezia nelraprile 1943

C R.D.A.- Monfalcone

Va ro: 1 7 .1 0 .1942; i.s. : 15.2 1943; rad : 26 5.1949

Ceduta all ' URSS il 6.7.1949 acl Oclessa in Oll ernpe ranza alle clausole del Trattato eli Pace

C.R.D.A. -Monfalcone

Varo: 22 10.1912; i.s. : 9.3 1913: rad.: 1 7.1950 Demo li ta dopo il 1950 .

C.R.D.A. - J'vlonfalcone

Va ro: 28. 10.1942; i.s. : 24.3. 1943; rad.: 1.919130

Da ll 'll.l949 denominata MV 6.74; da ll ' 1.11.1952 deno mi nata MS 674: dall'l.l.1954 denomina ta MS 474 (vedi Cap itolo XIV)

C.H.D.A. - Monfa lcone

Varo: 4.11.1942; i.s. : 23 3.1943 ; rad : 1 .9 19130

Dall ' ll1949 denom inata MV 615; da ll 'lll.l952 denominata MS 615; da ll ' l.l.1954 denom inata MS 481 (ved i Capito lo XIV)

C.I{ D A. - Monfa lcone

Varo: 11.11.1942; i.s.: 24.3 1943; rad : 13 1963

Dall'J. Ll 949 de n om in ata MV 676; da ll '1 111952 denom inata MS 616: da ll ' 1. 11954 denom inata MS 482

C H.D A .- Monfa lcone

Varo: 9 12 1942 ; i.s. 12 4 .1 943: racl : 18 5.1949

Ceduta aii'URSS il 6.7 1949 ad Odessa in ottempe ranza alle dau:;o le del Tra tt ato di Pac e

CAPITO LO V
MS 57 MS 52 MS53 MS54 MS55 MS56 MS61
201

C.R.D.A. -Monfalcone

V<lrO: 15 .12.1942 ; i.s.: 14 .4. 1943: rad.: 27 .2 ..1947

Distrutta in seguito ad un attacco aereo il 13.7.1943 fuo ri de l porto d i Milazzo (S ici li a).

C.lt D .A. - Monfalcone

Varo: 22.12 19'12: i.s.: 21.4. 191 3: rad. : 27 3 1947

Callurata dai Ted eschi a V<• razze il 9 .9.1943. Non s i h :1nn o not iz ie.

C R D A - Monfalcone

Varo : :$0.12 .1 942; i. s : rad .: 2 1. 1.1917

In disa rmo da l 10.7.19·6 demo lit a success ivameme.

C.R.D.A.- l'vlonfakone 9.1.'1943: i.s . : 1'-1.5 .1 943: rad .: 185.1949

Ceduta :111' URSS il 6 7 .1 949 ad Odessa in ottemperanza a ll e clauso le del Tra ttato d i Pace.

C.IUJ A - Monfalcone

Va ro: 21.1.1913: i.s.: 14.5. 19{3; rad .: 18. 10 19'-16 Affonda ta in comba n imento il 3 .8.1943 nelle acque a nord della Sici li a.

C.R.D.A.- Monfalcone

Varo: 15.2.1943; i s .: 22 5 194:$: rad : 273 1947

Cattura ta da i Tedesch i a Gae ta il 10.9.1943 dopo esse re swta sabowra da ll'equip agg io. l{isu lte rebbe s ia andata perdu ta senza essere stata ri ll[ ili zzata.

C.RD.A.- Mo n falco ne

Va ro: 15 2.1943; i.s 24.5 194:$; rad 1:$ 196:$

Daii'LL1949 denom inata MV 617: da ll 'l.ll.l952 denominaw MS 617: da ll'l l.l954 denom inata MS483.

C.R . D.A. -Monfalcone

Varo: 15 2.1943; i.s. l J. 6 . l 94:$; rad 1.:$ .1 96:$

Dall'l. l.J 949 denom in ata MV 618: da ii 'L1L1952 denomina ta i J!IS 618; da ll ' L L 1954 denom in at a MS 484.

C.R D A -Monfalcone

Varo : 74 .1943: i.s. : 30.6. 1943; rad : 3112 1962

Dall'l. l.l 949 denom ina ta Mll619: da ii 'L1L1952 denom ina ta MS 619: da ll' L J .1 954 denom inata MS 175. G ravernen te danneggiata per naufragio duran te un a nav igaz ione a r imo rchio in Tirreno nel marzo 1962.

C.R D A - Monfalcone

Varo: 94 .'1943: i.s. 30.6. 19'13; rad .: ! H. 5.1 949

Ca tt urata dai Tedeschi a Venezia il 12.9. 1943, d-enominata S 630 e da quest i ceduta a lla K.S .L Ritorna ta nuovamen te alla Ma rina nell 'ap ril e 1945: il 6.7. 1949 venne ceclut a aii'URSS acl Odessa in ottemperanza a ll e clausole del Tra rt a to d i P:lCe.

C.H . D.A . - Monfa lcone

Varo : - ; i. s .: - ; rad .: 27.3. 1947

Ca tt ura ta da i Tedesch i a Monfalcone il 10 .9.1943, denom inata S 629 e da questi cedu ta allo R.S I.; ;Jutoaffondata in a lto Adriat ico nell 'a pri le 1945.

:1/S 62 .HS63 :11S 64 MS65 :11S 66 ,ws 71 MS 72 ;1!5 73 MS 74 MS 75 MS 76 202

C\R\lTI Rhll( IIH,F'\1 R\LI

Scafo lUI h.: in lq.:no con dementi metallica e carena normale:

Disloca melitO p. c Il\ ')l 56

11.\ 7 1-7..!. i6 cJH.x t

1/S -:l ìO 1 l

.Il.\ 7, _ ,lllrc//a l l' come: c irc a - o t :1ppogg i o t'

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3 moton ;l houa fra!-chini A";\1

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flO/eiiZll COIIIjJl .IIS 'i l + ')(>, o/+oo, 7..!. 3300 hp

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tt>focità ma\· c 11 •l/ 'i) f .,. 56 (J l 66 -, _ -2 .11 nodi - i -,

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J\ IS tra 1.1 l m l' dd l 9 13

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J\IS dopo il 19 19

30 nodt con i motori principali: H nodi con il motore aul>ihario

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combustibile

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MS73

J\1\' ,\JS dopo il 19'19

7 ,2 t

300 miglia a 31 nodi , t.:\0 miglia a 24 nodi: 900 miglia a 12 nod i con un solo motore

l .:\00 miglia ad H nodi con il motore ausi li ario

1"i'i miglia a 30 nodi t16 miglia a 21 nod1

J/5 51+56 61+66. 77.;. 73. 76 2 tub1 lanciasiluri da "i B mm

2 l anc i a:,iluri ad impub o latende da 4'50 mm

2 mit rag li ere llreda da .20/ 6'5 111111

2 fu c ili mitragliatori Breda da 6.'5 m m

2 tramogge per 8 h.t.g da 100 kg

JJS ?-1 - 7 5 attrenate come unità appogj.tiO c traspono meni

i\IS tra l: 1 fine del19 43 c i l 19ti9

1. tubi lanciasiluri da '533 mm

1 nutmgliere Flahicrltng ' j8 da 20 65 111111 in 1mpianto quadn1plo l mllrJgliera Breda da 20 65 mm

2 lllhi l anciasilur i da "133 mm

2. mitrag li ere B reda da 20/ 65 111111

.2 mitragli ere Breda da H mm bosti tuit e nel19++---!5 con <1 111itmgliel\: SAFAT da 12,7 mm)

6 h t.g da 50 kg su '>elle

Eqllipaggio

l\1\' MS dopo il 19-+9

2 tubi lanciasilun da 5.3.:1 mm

2 lan ciasiluri ad impubo latera l e da 4'50 mm ( imbarca ti da l1 9'53)

2 mitra g l i ere Breda da .20/ 65 mm

6 b Lg. da SO kg su

tutte fino ;llla fine del19-d 19uomini

tra la ftne dt'119-t3 c il 19t9 21uornini

dopo il 19 19

22 uomini

204
Profilo della motosilurant e MS 66 ( S cala 1: 100 - disegno d i E lio And ò )

Viste esterne della mitragliera Mau ser da 20/65 mm Fl akvierling Mod. 1938 (Scala 1:25 - disegno deii 'A N B.)

Viste esterne della mitragliera Breda da 20/65 mm (Scala 1:25 - disegno deii'A. N.B )

t 1730.} -.h't t0 FORI PC:R 01 20 MA '1 J' l. IJ l l l lOJO J l -1

Generalità

Dopo le prime favorevoli prove in mare de ll e motosiluranti dl'l l :t 1a serie (n:di Capitolo III), i l l'f g i ugno 19t2 venne pa%ata ai C.R.D.A. l'ord i nazione di un nuovo gruppo di diciotto unità simi l ari.

Ancht• per que:.ta seconda serie di rnotosilurami , enne adottata la numerazione " per \quadriglie" :

IJS 51 + 56 ') Squadriglia ;

IJS 61 -:·66. 6 Squadriglia; JIS 7 1 : Squadriglia.

Tal i unitù avrebbero dovuto es,.,ere del t ullo id entiche a qul'lle dt'l l a .'>eri e precedente. c h e per alcuni pani<:o lari cost ru n i vi di scarso r i l ievo , c pe rtanto i co:,ti unitari di co,.,truzione per gli scal"i ed i motori 'ennero stab i liti intorno agli .'>tl's.'>i \'a lori.

Il primo gruppo di motosiluranti della '>t'Conda serie (JJS 5 l+ 5-1 J \ "enne poMo 5ugli sc ali di .\lonfalcone il 6 ago,.,to l9t2 e !"ultima unita. la liS 76, il 28 gennaio dell'anno succcs:.ivo.

Tuttavia. l'dTetri\O impiego in gul·rra dl'lle unità della 1- .'>cric e d..:llc prime V.A.S la cui c arena riproduceva qu.1si esatt.tmente quella delle motosiluranri (\'l:di Capitolo 1\'), cons i gliò eli apportart: varie modifiche al progetto or iginale, onde eliminare alcune de l le principali deficienzl..' enK·rst: appunto in occasione.: di tale impiego. Ci ù co 111po rtò, ovvi amente. un Sl..' tbihi l e ritardo sulle previste date di approntamento, nonché un au m ento dt: i costi di costruzione stabiliti da l contratto. La prima unità (JfS 51). varata i l l 1 ottobre 19<!2, poté ini.,:iare le in mare nel febbraio dell'anno succe:.sh o

Viste es terne dcllaMS 61 aJ mome nt o di e ntrare ù1 servizio; il disegno è riferibilc a tutte le motosilurnnti tipo C. R .O.A. da 60 tonnc l.late 2 • serie, eccetto lc M S 74 c 75, comp le tate com e unità appoggi o e trasporto mezzi d 'assalto (Scala 1:200)

Acl eu:ezione della .IJS - 6. che imh trcav.t motori di OLIO\ O tipo c chc alla data dell"armi'>tilio. 1'8 settembrc 191.!.) , '>i trov,tva ancora a Monfakone in di prO\"C, tuiLI..' le unit;'t della serie furono cotN.:gnatc alla .\.larina tra ìl febbraio ed il giugno dci 19 t3.

Ad alles ti mento ultimato, come e r i k\ abilc anche dalle foto e dai cl i,.,egni, le motosilurant i della seconda serie difrerivano sensib ilmente da quc.: l le de l la prima si a nell\t.'>J?elto s ia in molti part ico l ;tri costruttivi.

205

In l e principali differenze tra le due <>erie C<>'>l ria'>'>Uiller'>i.

Scafo

Adozione di una falchena rialzata nella zona prodiera, a :-imilitudine di que lla adona t a :-ulle \ '. A.S., con funzioni d i pa raondc, o megl io. di para'>pruzzi ,\Jaggior e '>V i luppo degli e l emenri m eta ll ici impiega t i nella costruzione e sen si b i le raffo r zame n to degl i sca f i (JJS 6J.:,.66 e .\JS 7J.:,. 76J :-ia nel :-<.:n:-o l ongitud i nale !>ia i n qu<.:l l o trasve rsale, r isp etti va m e n te con l'aumento de l n umero de ll e o rdin a te e de ll o spes:-o rc dc i lo ngh eroni.

Sis te m nion e d i un a d o p pia p i astr a m e ta l l ica co n ga n cio d i r i m o rc h io a ll a ba se d e l d r it to d i pr o ra.

A mwm eltl o

AdoL. io n c d i t ub i la n ciasi l ur i '"a tro mbone .. in lega leggera con cappe ll o di chiu-;ura. d i CO'>t r u;.ione ge r ma nica o n azion ale (tipo San Giorgio 60 LI ). Va r icordato però che su a l cu n e u ni tà de lla 5'' Squadriglia \·ennero i n'>ta llati cki tubi lancia'>i l uri a cucchiaia in acciaio, come sulle della prima '>erie. per ritardi nell"appron igionamcnto di quelli in lega leggera.

Si'>temazione di due lancia!>iluri acl impulso laterale <lipo '->ilurificio Italiano apoli. per > per '>iluri da -I 50 mm :.ia ad acciarino magnetico (tipo S. T. C.> !>i a corwenzionale ( univer<>ale a pendolo).

l mhan:o, .,in dall"alle:-timento, della mitragliera prodiera da 20 mm, che sulle moto:-i l uranti della prima se r ie poté essere installata a bordo :-olo in un '>Ccondo tempo per temporanea i n d i sponibilitù di tali arm i.

So'>t iruzionc dci f u c il i m irra g l i at ori B r ed a d a 65 m m i\l ocl. .30 con mitragliatr ic i Bre d a da H 111 111 J\ l oc l. 37. D e tra sosti tu zio n e ve n ne e f fl' ttu a t a dura nte l'a ll e..,r ime n to d a ll e :-ol e un i tù de ll a 7a Squ adrig lia m e ntn: q u e lle d e ll a )·1 e de ll a ()·• Sq u ad r i g l i a l a efTe ttu a ro n o d o p o l 'entrata i n serv i z i o, a paiti re d al l"e:-ta t e 19 1;3.

Partic olare della falche tta c h e le m otosiluranti tipo C.R.D.A. d a 60 t o nne lla t e della seco nda serie da que lle della prima, c h e n e e rano s provviste. Questa f otografie, c ome altre delle pagin e segue nti , ritraggo n o a lcune unità di qu es ta classe disa rmate e ormeggiate all'Arsenale dclb Spezia, in a ttesa di esse re trasformate; alcune furo n o ùt V(.'CC poi radiate e d e molite. L' unità ritratta è in particolare laMS 482, exMS 61 6, exMS 56; radiata nel1 9 6 3 ( Foto G a y)

Particolare d e l c appe llo di c hius ura d e l lanci as iluri a trombone di s inis tra della MS 74, fotografata nel porto di Tara nt o il 22 s ettembre 1 944. (CoiJezìon e Rargoni )

206

Se'Lione longitudinale e sezio ni trasversali delle motosiluranti tipo C.R.D.A. da 60 tonnellate 2 • serie. (Sca l a 1:200)

Apparato motore

Au mento d el la dotaz io ne d i comb ust ibi le eli circa 1170 k g con la s is temaz ione el i se rba to i supp lementa ri ; ciò consent iva , rispetto a lle un ità della p rima se rie, tenendo con to del maggiore disloca m ento , un effettivo aumento de ll 'a utonomia d i so le 50 m ig li a alla mass ima ve loc ità e di circa 70 alla ve locità d i croc iera di 23 nodi . Sis temazione, su tutte le u n ità, de l basamento p er l' insta llazio ne di u n motore ausiliario per l 'andatura d i crocie ra e p e r la ma novra , in corr is p o nde n za d e ll' asse centrale.

Imbarco di u na ba tte ria d i accumulato ri di r is p etto

Tali modifiche co m portaro no u n a u me n to d e l d is loca me n to a p ie no ca rico intorno a ll e 4,6/ 6,4 to nn e ll ate, co n un calo d e ll a ve locità massima operat iva el i c irca l ,5 no d i rispe tto a ll e mo tosil uran ti de ll a pr ima serie.

La me d ia delle ve locità m assime raggiunte alle prove dalle unità di q uesta serie fu ne ll 'ord ine d ei 32,5 nodi al dis locamento cont ra ttu ale d i 66 ,5 tonnellate , contro i 335 nod i della p rima serie con dislocamento contrattua le di 6 1,4 tonne llate .

Nonostante tutte le un ità fossero s tate dotate degli app restame n ti per l' imba rco di u n mo tore ausi liar io a na logo a q ue ll o es iste nt e su i t ip i e x "O rje n ", a s uo tempo p revisto a nc h e p e r le m otosi lu ra nti de ll a p ri ma se ri e, q uesto ve nne in s ta llato a scopo spe r im e nta le solo s ull a MS 73 . Ta le moro re , ciel tipo a scopp io, con u na potenza di 120 h p , conse nti va u na ve loc ità m ass im a d i crocie ra d i 8 no di , con un 'au tonomia co rr ispondente di c irca 1300 m iglia Il peso del motore e d eg li organ i aus iliar i (condo tte d i scar ico, s ilenz iatore, gi u nto d i coll egamen to a ll 'asse centra le ecc) risu lt ò d i 1615 kg .

Le prove condotte con la MS 73 dettero esito sod dis facente m a la pr oduz io ne in ser ie d i ques ti motori venne b loccata da ll 'arm ist iz io e nessu n 'a ltra un ità n e fu d ota ta In seg ui to esso ve nn e sba rca to a nc he d a ll a MS 73 e il p roge ttO fu de fini t iva me nte acca n to n ato.

207

Nel corso della costruz ione, le MS 74 e 75 vennero trasformate in unità appoggio e trasporto di mezzi d'assa lto; esse avrebbero dovuto essere impiegate come "m ezzi avvicinatori" per le operazioni della X Flouiglia M.A.S . contro i porti e gli ancoragg i avversari.

Con la c lass ificazione ufficia le di motosiluranti -posam ine e quella convenziona le di '·canguri " , le due unità furono dotate di uno scivolo poppiero. ch iuso posteriormente da un portellone abbattibile, che consentiva il trasporto c la messa a ma re di due S.L.C. (Silur i a Lenta Corsa, i ben noti "maiali") o di un M.T.S.M. (Motoscafo Tur ismo Sil urante Modificato), o di un M.T.S.M.A. (Motoscafo Turismo Si lurante Modificato Alla rgato), o di due M.T.R. (Motoscafi Turismo Ridotti), o di un M.T.M. (Motoscafo Tu r ismo Modificato).

Le attrezzature di bordo non pe rmettevano però, una volta varat i a mare i m ezzi, di effettuarne il recupero, in quanto le unità non erano fornite d i verricell i e l' imbarco doveva necessariamente avven ire con l'ausilio elci mezzi d i sollevam ento di una base navale o di una nave magg iore.

Il vasto spazio ricavato nella zona poppiera delle unità con la creazione de ll o scivo lo, consentiva altresì l'agevole imbarco e il trasporto eli un reparto di "Gamma" o eli sabotato r i con tutte le loro armi ed attrezzature , oltre all 'effettuazione d i ope razion i di posa d i m ine.

Come è rilcvabi lc da ll e fotografie, il profilo delle due motosiluranti -posamine venne ad essere sensibilmente a lterato solo nella zona poppiera, dove, per la presenza dello scivolo, furono e lim inate le a rm i e le attrezzature esistenti sulle altre unità. Venne invece sistemato, subito a poppavia del centro, un imp ianto quadruplo el i mi tragl iere Flakvierling Mod 38 da 20/ 65 mm el i costruz ione germanica. Le installaz ioni e l'a1mamento della zona procliera non subirono invece sensibil i variaz ioni.

Si ritiene che , a p ieno carico, il dislocamento eli queste due unità dovesse aggi rarsi su ll e 70 tonnellate e la veloc ità mass ima in tali condizioni eli carico e di assetto non superasse i 28/ 29 nod i.

Su ll 'ultima unità de lla serie, la MS 76, furono insta ll at i a scopo sperimentale tre motori Isotta Fraschini di un nuovo tipo già in produzione nell943 per conto de ll a Mari na svedese ed in prova presso quella germanica. Ta li motori, modello ASM 185, erano de ri vati da l m odello ASM 183, già impiegato sia sulle motosiluranti sia sulle ultime serie eli M.A.S. e, mediante l' imp iego d i compressori, potevano raggiungere la potenza massin1a di circa 1500 hp a 2200 g iri al minuto contro i 1100 hp del tipo ASM 183.

Le pr ime prove cffenuate con la MS 76 ne l giugno 1943 dettero esito più che soddisfacente : con un dislocamento comrattua le d i 67,5 tonnellate l'unità raggiunse la ve locità mass ima eli 35,47 nodi in luogo dei 32 / 33 nodi delle altre unità della serie, aventi un dislocamento alle prove inferiore di circa 2 tonne llate.

L'impiego degli ASM 185 non poté però essere esteso subito a tulte le motos il urant i, soprattutto perché essi abbisognavano ancora di una messa a punto completa, risultando troppo facilmente soggetti ad avarie. Per questa ragione le prove della MS 76 si protrassero olt re il prev isto e l' unità venne sorpresa dall'armis tizio ancora presso i Cantier i di Monfalcone, dove fu catturata dai Tedeschi , prima che si fosse riusciti acl ind ividuare ed el im inare tutt i i difetti e ad avviare la produzione in serie dei nuovi motor i.

Sebbene il re ndi m ento bellico di queste unità risultasse sensibilmente migliorato rispetto a quello delle rnotosi luranti deJla prima serie, grazie alle modifi-

Partic olare d e lla p o ppa de.!Ja MV 619 (ex MS 74) neli 949 Si possono notare i porteUo ni di chlusura dello s civ olo per i m ezzì

i rulli s u <.-u.i essi v e nivano varati. Ques ta unì tà e ht M S 75, s imilme nte trasfonnata, furono class ificate uffic ialme nte m o tosiluranti pos amine, per ceL"trne il vero uso, e, nel gergo della X M.A.S., e rano denominate "canguri ". La motov ede tta è priva della m.itragl.ie ra quadrinata da 2 0/65 di tipo tedesco c h e durante la g uerra era imbarcata a poppa c di cui s i nota il b-asamento circolare s u c ui è s ta to siste mato tm rullo portacav i. Nel periodo dell'utilizzo bellico di q-ueste tmit. \ l'assen7A di un verric cllo impediva il recupero d ei m ezzì trasportati, c h e potevano essere imbarc-a ti so lo util.i:aAndo adeguati m ezzi di sollevam e nto este rni

208
d 'assalto e

P a rtic olare d e lle s is te maz io ni inte rn e d e lla co ntro pla ncia d e lla M S 482 in dis arm o alla Sp ezi a. (Foto Gay)

che appottate al progetto originale durante la costruzione, per esse valgono in linea d i massima le stesse considerazioni già espresse nel Capitolo III.

Tn particolare , l'in.sta llazione del paraonde/ pa rasp ruzz i p rodiero e dei nuovi rubi lancia s iluri "ch iu s i'' m igliorarono sensib il mente la tenuta a l ma re c la visibi lit à dalla plancia. La maggior robustezza della cost ruz ione e l'incremento della componen te subacquea -antinave dell'armamento furono senz 'a ltro element i positivi, ma l'andamento delle operazioni nell'estate del 1943, in cui g li scontri con unità simi lari erano ormai divenuti frequenti , confermò come il difetto base di queste unità fosse ancora l'e siguo numero di mitragliere e l' assoluta mancanza di protezione d e lla p lancia e dei serbatoi.

Come già citato ne l Capito lo TTT , ne ll'estate del1943, per le MS 52, 54, 55 e 64, in quel periodo ai lavori, venne deciso un inc remento del nume ro delle m itragliere con l'i mbarco eli a ltre due arm i da 20/ 65 mm. Il progetto venne però poco dopo accan tonato per ragioni di vario carattere, tra cui la decis ione dello Stato Maggiore di trasfor mare in vere e proprie motocannoniere alcune unità de ll a 3a e 4!! serie e altre del tipo "S 26" allora in costruzione (vedi Capitoli Vlll e VII).

Dopo l' armistizio, con l'inizio delle operazioni condotte nell'ambito della co be lligeran7a con gli Alleati , le motosiluranti della seconda serie subirono alcune mod ific he, spec ie per quanto riguardava l'a rmamento.

209

I n f u n z i o n e d e i pa rt icol ari im p i eghi ( trasporto e sahotato r i e i nform ato r i, m i ssion i d i vario caratte r e l u n go le coste nemiche ecc.) cui le l uranti furo n o destinate, e delle dim i nuite probabilitù di i si luri per mancan za di adeguati bersagli tede-.çhi, a parrire dall'onohre 19--13 \'ennero eliminati i due lanciasiluri poppieri ad impubo laterale. , ello tempo. come sulle modella prima serie, le due tramogge poppicrc per b.t.g. da 100 kg vennero sostituite con sei selle laterali per altrettante h.t.g. da 50 kg.

A partire da ll'c:-.tatc 19 1 1, tutte le u n ità furono son opo:.te ad alcune modifiche intese a m igliorare le sis temazioni de l la ti rnone r ia e della co ntro p lancia. I n p art ico l ar e, q u es t ' u lt ima fu p rolu nga ta sin o al l'osrc ri ggi o macch i na , co m e è r il evab ile da i d isegni c d all e f otografie; i l ati d ella ti moneria, o st az io n e d i governo :-,a, spesso soggetti ad essere im e:-,tili eia \ ' iol enti spr uzzi, vennero meglio protetti con una carenatura metallica di raccordo t ra le hallag l iolc latera l i di difensa dci fondi mobili dei tubi lancia-.iluri c il deflettore della plancella prodiera.

Sul finire dello ste-.so 19+1 e nei primi me.-.i dell 'an no :.uccessi,·o. le mitragliere da 8 mm laterali \c n nero eliminate e tutte le unità, a :.imilitudine di quelle della prima se r ie, imhan.: arono quattro armi SAFAT da 12."" mm. sistemate su can de li eri ai lati della plancia e <.lell'osteri ggi o macchina.

La timoneria dellaJtfS 48:1 in d isarm o. Si nota il prolungamento della sovrastruttura verso pOppa, c h e proteggeva m eglio U personale in co ntrophmcia. La carenamra la te r.ile appare invece assente e la battagliola è s tata ridotta di dime nsioni e ris agomata (Foto Gay)

2 10

Sopra: l'os te riggio macchina dellaMS 482; s i notano le s elle per la picc ola imbarc azione di ç ui v e nne ro dotate alc un e motos iluranti di qu es ta se d e. ( Foto Gay)

A d es tr-I: un ' altra immagin e d e llaMS 482, che mos tra la tuga poppi e ra che ricopriva il locale e quipaggio. A des tra s i sc orge il b asame nto d e lla mitraglie ra da 2 0 nun di poppa. ( Foto Gay) ·

In segu ito vennero adottat i scudi in acciaio per le m itragliere da 20/ 65 mm cd a lcune un ità imbarca rono anche un picco lo batte ll o con relativa gruetta a cenrronave.

Terminate le os t ilità, le dodic i morosilu ranti d i ques ta se rie sopravv issu te alla guerra avrebbero dovuto essere consegnate alle potenze v inc itric i in ottemperanza al Trattato di Pace:

- MS 52. 53, 61. 65. 75 all ' URSS; MS 54. 55 alla Franc ia;

- MS 72, 73, 74 alla Gran Bretagna; MS 56, 64 agl i Stati Unit i.

Le unità assegnate ali' URSS furono tutte consegnate nel 1949, ad eccezione della MS 53, che, per grav i dann i subiti in un nau fragio durante la cobelligeranza. non risultava più pc rfcHamcnte efficiente; quelle assegnate alla Franc ia, alla Gran Bretagna e agli Stati Unit i rimasero invece alla Ma rina italiana con l'obb ligo pe rò del loro disarmo , non essendo pe r messo dal Tranaw el i Pace l' impiego di m otos iluranti da parte dell' Italia.

Il l 0 gennaio 1949 le MS 54, 55, 56, 72, 73 e 74 vennero class ificare motovedette , assumendo rispettivamente i nominativi eli M\1614, 615, 616, 617, 618 c 6 79 te MS 53 e 64 furono invece demolite.

l n effett i le motovedette non sbarcarono i lanciasilur i come sarebbe s ta to prev isto; so lo sulla MV 679 ess i vennero eliminati e , per qualche tempo, l'unità restò priva anche delle m itrag liere.

Nel 1950-'51, su alcune motovedette fu rono installati i primi apparati radar del tipo SO l;) eli produzione s tatunitense.

Decadute le clausole del Tratta to di Pace, le sei un ità venne ro riclassificate motosi l uranti (M.S ), conse r vando però la stessa nu m eraz ione. Nello stesso tempo vennero reimbarca ti i lancias il ur i acl impulso latera le pe r a rmi da 450 mm. che erano stati eliminat i nel 1943.

2 1 1

Ne ll95 3, alle MSGJ4.:,.GJ9, co me a lle alt re unirù del la Marina Mi l itare, ve nnero i dist i n t i v i ottic i NATO da P 46-t a P t69.

TI 1° gennaio 19">-t tali di..,tinrivi onici vennero modificati c con la da ta la vecchia numerazione fu abolita.

Le unità assunsero come nominativo il corri..,pondentc nuo,·o distinti\'O ottico \JATO. riprendendo. a..,..,ieme alle motosiluranti della prima '>erie Cl!S 1"7J, 4 7.2 c 'l 73) la numerazione ·per come di '>eguìto riportato:

Vecchio nomi nat i vo Vecchio disl. Nuovo diM. Nuovo n o mina ti vo o tti co otr ico

MSG74 (P) <16'! (P) lt71 i MS474

.HS 675 (]>) 165 (P)>JHI MS481

.lfS 676 CP> t66 (P) -tH2 J!S 482

11S 617 (]>) t67 (P)-tH3 \fS 483

.1/S 618 (P) 168 (P) -tH-t l!S484

115 619 (P) -+69 <P> HS475

;\!egli anni tra i l 195·• ed il 19">8 le più importanti modi fiche suhire da que st<.: unit[t si li m itarono al lo .'>harco ddlc anni da L2,7 ll11l1l' eli m od<.:rne appa recchiatu re ck:tt ron iche per l e t r as m iss ioni in fon i a su fr eq u enze V HF

LTHF .

So tto: partico lare d e ll' intern o della plance tta prodiera scoperta della M S 482 in a ttes a di es'>e r c radiata. (Foto &.ty)

A s inistra: il complesso d e ll e sovrastrutturc d e lla timoneria d e ll a s tessa unità.

l .' inquadratura consente di apprezzare la s is te maz ione c la forma dci s o s te gni dci tubi lanciasiluri, già s barca ti , e mos tra il verrice llo per la m anovra d e ll e a n core e il paraonde. ( Foto Gay)

2 12

Profilo dell e motove d ette (ex motosiluranti) tipo C.R.D.A. da 60 tonne llate 2 • serie, che mostra l'aspetto assunto da ques te utùtà negli anni imn1ediatamente s u ccessivi alla fine del secondo conflitto mondiale.

Tratte ggiato è illustrato il prollio del radar tipo SO 13, imbarcato su alcune unità da11950 51 (Scala 1:200)

Nel 1958, quasi tutte le m otos il urant i eli questa se rie risultavano dota te di radar e il disloca m ento a pieno ca rico s i aggi rava sulle 72 tonnella te con una veloc ità mass ima co rri spondente d i c irca 30 nodi .

La MS 475, sottopos ta a lavori di rimodernamento che interessarono sop rattutto le s istemaz ion i di planc ia, sensibi lmente m igliorate ed ampliate, dal 1958 r is ultò stab ilmente armata con la so la mit ragliera quadrup la da 20/ 65 mm , co n una dotazione di 4500 colpi, sistemata a poppa in prossimità de llo "scivo lo".

Ad eccez ione della MS 475, tutte le u n ità de lla se r ie passa ro no in rise rva ne l 1957 , per essere so tt oposte a lavor i radicali el i trasfo rm azione.

Tali lavori vennero però effettuati sul le so le MS 474 e 481 (vedi Capito lo XIV) mentre le a ltre m otos ilu ranti furono in un secondo tempo radia te, non essendo sta ta reputata conve ni ente una loro trasformazione in ragione della notevole usura.

Dopo la radiazione, ne l 1963-64, la ex MS 483 venne trasform ata presso l'Arsena le della Spezia in mezzo inseguimento e recu p ero silu ri, assume ndo la cara tteristica di MHN 204

In ta le occasione l' unità fu dota ta di un nuovo tipo d i appararo motore, cos titu ito da due motori Diesel CRM - l 8 D/2, d e lla potenza co mp lessiva di c ir ca 2000 hp . Nella nuova co nfigurazio ne l' un ità ha prestato serv izi o per alcuni anni .

Attività

Come le un it:à de lla pr ima se rie, anche q u este mo tosil uranti dopo la consegna alla Marina da p arte de i Ca n t ie ri di Monfalcone , vennero accentra te presso il Ce nt ro Addestramento M.A.S. (Ma ri aclmas) d i Pola .

Da que ll a base , riunite in Squad ri gl ie , furono quindi trasferite nei vari teatri operat ivi dopo un periodo di intenso addes tramento d e ll a durata di c irca un m ese

La 5a Squad r ig li a (MS 51756) risultò pronta per l'im piego n ella pr imave ra del 1943 e , a l comando del capitano di corvetta Uxa, venne di slocata in iz ial m e nt e nelle acque della Sardegna e qu indi , all ' atto de ll o s barco a ngl o -ame ri ca no , ne l lugl io dello s tesso anno fu inviata in Sici li a a ll e dipendenze del G ru ppo M.A.S. Operativo, a l comando del capitano el i vasce llo Francesco Mimbell i.

La 6 3 Squadrig li a (MS 61 7 66) , al coma n do del cap itano el i corvetta Cas tagnacci , poté raggiunge re le bas i sic ilia ne verso la fi ne d i giugno d e l 1943, passando alle dipendenze de lla J. ll Flott iglia Mo to s ilu ranti , coman dat a d al cap itano di fregata Alessandro Mic h elag noli, de l G ru ppo M.A.S. O pera ti vo.

La 7a Squad rig li a (MS 717 76) non venne cos tituita e , nel maggio d e l 1943, lo Stato Maggio re stab ilì che le MS 71 , 72, 73 e 76 dovessero essere assegnate, quando pronte , a ll a 2a Squa dr ig li a , che aveva sub ito le m aggio ri p erdite, e che le MS 74 e 75, t rasfor m a te per il trasporto di mezz i d'assa lto , fossero poste inv ece a ll e dipendenze della X Flottiglia M.A.S.

2 13

Le motosiluranti della sa e della 63 Squad rig lia pancciparono a tti va m e nte a lle operaz io ni nelle acque della Sic ilia ne l luglio 1943. In tale occas ione le MS 51 , 53, 63, 65, 66 e 71, e hbero m odo el i d ist in guersi part ico larmente in azioni contro il traffi co nemico e in aspr i combatt iment i con unità similari avversarie .

Durame il c iclo di ope ra:?:ion i co nn esso con la difesa e il successivo sgombero de ll a Sicilia, du e sole motos ilu ranti d i questa serie andarono perdute, ma sens ib ilmente super io re risultò il numero delle uni tà che fu rono dann egg iate , soprattutto per offesa aerea, e che dovettero essere riti ra te da ll a zona di operaz ione e inviate nelle basi del cont inente per le riparaz ioni

In partico lare, le due unità perdute, MS 62 e 66, furono affonda te rispettiva m e nte n e l porto d i Milan:o per bombardamento aereo e nelle acque se ttentriona li della Sic ilia in co mh aui m e nto co n un ità magg iori avversarie' " .

Con la pe rd ita della Sic ili a ecl il rip iegamento delle motosi lurant i d e l Gruppo M.A.S. Operativo nelle bas i elc i contine nte, n ell'agosto 1943 la la la sa e la 6a Squadriglia vennero sc iolte e le unità el i q u esta ser ie che ne facevano parte passarono alle d ipendenze d ella 23 e della 4il Flottig lia M.A.S ., compe tent i rispettivamente p er il se ttore del basso Tirreno e de ll o Ionio -basso Adr ia ti co.

All'armistizio del l' 8 settembre 1943 la situaz ione delle morosi l uranri eli qucMa ser ie risultava la seguente :

2a Flottig lia M A.S. (Settore Basso Tirreno, con basi a Gaeta, Capr i, Salerno): i \1.'>' 5 1, 52, 54, 55, 56, 6 1, 63, 64, 71, 72.

43 F lo tt ig li a M.A.S. (Se tt ore Ionio-Basso Adriatico, con basi a Taranto.

Crowne, Ga lli poli, B rindisi): MS 53, 65, 73, 76

X Flo tt ig lia M.A.S. (''Mezzi d'Assa lto''): MS 74, 75 (a mb edue in addestramento a Venez ia)

Delle unità so p ra r i portate , a ll a stessa data, alcune s i trovavano ai lavori presso va ri cantier i per dann i sub iti in combattimento o per offesa aerea. e precisame nte :

- MS 51 a Bocche el i Magra ( La Spez ia);

- MS 63 a Varazze;

- MS 64 e 71 a Gaeta;

- MS 73 a Taran to .

La MS 76, non ancora consegna t a a ll a Mar ina, si trovava presso i C.R.D.A. di Monfalcone impegna ta in prove con i nuovi mo tori ASM 185 (ved i Generali tà).

Negli avvenimenti che seguirono immediatamente la proclamazione dell'arm ist iz io, le MS 51 , 63, 7!, 75 e 76, impossibilitate a muovere per raggiungere i port i de ll ' Italia merid ionale fu rono catturate dai Tedeschi. T utte, esclusa la MS 75. andarono pe rdute p ri ma della fin e delle ostilità nell 'Ita lia settentr iona le La MS 75 venne ceduta da i Te d eschi a ll a Marina de ll a R. S.T. che la imp iegò in Adriatico con lo stesso nom inativo; a ll a liberazione el i Venezia ve nn e ritro vata in que l pono, dove era ai lavori. e ri entrò in servizio nella Reg ia Mar ina ncl l' awunno successivo.

Dopo l' arm istizio con g li Al lea ti, numerose unità ragg iun sero Ma lta con la maggior parte delle forze Navali italiane , mentre le MS 52 e 72 cominc iarono immediatamente da Capri le operazion i a fianco degli anglo-americani, entrando successiva m e nte a far parte de lla Flott ig lia Serviz i Speciali, alle cui dipendenze operarono sin o a l magg io de ll'ann o success ivo, epoca in cui passarono a ll a Flottiglia M.A.S.

(l) La .11S 66 f u mows i lu n m te i wliana affondata in co mlxu t imento con u n i tà di surerfìde <I\'VC1'6al'iC.

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LaftfS 55 in manov r.t a Ve n e da n el 19·!7, da vanti a lla banchina cui so n o a ttraccate al c un e V.A S cd altre M.S. d e lla seco nda se rie del tipo C. R.D .A. da 6 0 to nnellate. l ' unilii , com e altre della s erie "5 " (MS 5 1+56), è dì lancias iluri " a c u cc hiaia " ur,:uali a quelli delle mùtà d e lla J>rima s erit:. (foto Aldo Fra ccaroli)

Le mo t o.-, iluran t i che si e rano d is locate a Ma lta r ien t rarono b en pre sto i n Ita l i a e si a ffi ancarono a quell e rim aste n ei porti dell'Italia m e ridi ona k.· in i ziando le operazion i contro i T edesch i nell'ambito de ll a cobe ll igeranza. E.'>se 'ennero i mpiegare pn.·,·akntemente in Adriatico, incorporare nella rico.'>liruira 11 Fl ottiglia .\ I .A.S.

Coml:' per le moto!>iluranti della prima .,erie. la principale arri, itù di que!>te unirà durante tale periodo fu , olra e.,.-,cn1.ialmente alresecuzione di mi.,..,ioni !>peciali lungo le co.-,tc..· controllate da l nemico (:-.barco e recupero di .'>ahotatori e di informator i , rilie' i idrografici ecc.).

Alla data del .31 d i ce m bre 19 H, la s ituazione delle und ici unitù d i quesw se r ie in serviz io n el la Mari na i w l iana era la seg u e nte : l J Floniglia M.A.S. (Serro re Adria t ico, co n basi a Brind isi, I'v l an fr ed o n ia, Termoli, Ancona. Senigallia l:

- .3 ' Squadriglia \lorosiluranti: .\fS 65. 73:

- .\lorosiluranti: 1/S 54. 55. 56. 61. 6-1

'5 1 rlouiglia i\I.A.S. <Seuore Tirn:nico. con basi alla .\laddalena-Ba.-,tia): I!S 52. -2 ( prO\·enienti dalla di:-.ciolta Flottiglia en·izi Speciali>. Gruppo d'Assalto: .IIS 7-1.

La .I!S '53. gravem e nte da un fortunale i l :) l d ice mbre i n ta le epoca tr ovava i n d isarmo a B r indis i Co l ll'rminc delle os ti l ità numerose mo t o!> iluranti furono po..,tc i n ri se JYa ,

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altre vennero invece impiegate in missioni di polizia marittima c vigilanza pesca in Adriatico.

Secondo il Tranaro di Pace, le undici unità sopra citate e In MS 75. ritrovata a Venezia nel 19 lS, nvrehbero dovuto essere suddivise tra le poren7e vincirrici, ma in effelli solo quattro unità (MS 52, 61, 65 c 75) vennero effettivnmenre cedute, all'lJRSS, nel 1949.

La /IIS 53. anch'essa assegnata all'URSS, fu r ifiutata perché in pess i mo stato e de l tutto ineiTi<:i cnte; quindi venne demoli ta.

Le alt re unità r i m asero tutte i n se rvizio nella Marina italiana, ad eccezione della MS 64, già i n d isa r mo da te mpo p er usu ra, c h e venne demoli ta.

Classificate m otoveclette ne l 1949 e q uin d i n uovamente motosi l urant i nel l9S2, opera rono preva lentemente in Ad r iati co, pri ma all e d i penden7.e del Gruppo Forze Cost ie re e quindi de l Comando Gruppo Motosiluranti.

Nel 19S7 le AfS 474, 481, 482, 483 e 484 passarono in riserva rcr essere sottoposte a radica l i lavori di rimodernamento. ln effetti, 1e MS 474 c 481 effettuarono tali l avori (vedi Capitolo XIV), mentr e le altre unità, in ragione della loro notevole usura, vennero radiate nel marzo dell963.

La ,\fS 475. dipendente dal Raggruppamento Subacquei ed lncur::.ori (Comsubin), gran:mcnre danneggiata in un naufragio in Tirreno nel 1961. fu radiata il 31 dicembre 1962.

Di seguito ::.i riportano le principali azioni eli guerra di cui le motosiluranti di questa serie furono protagoniste, i principali avvenimenti della loro attività di servizio c le circostanze in cui alcune di esse andarono perd ute nel corso della seconda guerrn mondiale.

MS 51

Oi sl ocaw i nizialmente i n Sa r degn a, n e l lu glio del 1943 ragg i unse con le alt r e uni tà de l la 5a Squadri gl i a l e acq u e della Si ci lia, dove in i z iò un'intensa contro k for7.e anglo-americane.

La no t te sul '19lugl io 1943, al rientro da un'esplorazione offens i va nella zona d i Augusta con le MS 53, 65 e 66, avvistò al l argo di Acireale quattro motos iluranti avversarie. Ne seguì un breve, accanito scontro durante il qual e la sezione

MS 51/ MS 53. al comando de l cap i tano di corvetta Castagnacci, inquadrò col proprio tiro le unità nemiche, provocando gravi danni a bordo di una di e'>::.e.

Pochi giorni dopo, nella none sul 21 luglio, con le MS 21. 53 e 66 si scontrò con due cacciatorpediniere nemici a levante di Capo Campolato Le motosiluranti si lanciarono all ' anacco delle unità avversarie sotto un inten::.o fuoco di artiglierie e mitragliere, lanciarono i siluri, ma non riuscirono a colpire. Attaccarono quindi a breve di!>tanza con le mitragliere provocando danni navi nemiche. La , \ fS 51, colpita ripetutameme, riuscì a rientrare alla ba::.e nono!.lantc i gravi danni ::.uhiti. Nel combattimento trovò eroica morte il Comandante delle unità della sa Squadriglia, imbarcato sulla MS 51, il capitano di corvetta Cur:tio Castagnacci, alla cui memoria venne decretata la Medagl ia d'Oro al Valore Militare.

Da Mes::.ina, assieme all a MS 61, che abbisognava anch'essa di lavori, l'un i tà venne trnsfer ita a Gaeta per la r i parazion e dei danni sub i ti e quindi a Bocche d i Magra (La Spez ia) dove g i unse il l 0 settembr e success i vo.

2 16

Alla data dell 'armistizio l' unità si trovava , priva di motori , sullo sca lo a Bocche di Magra con la MS 3 4 e venne sabotata dall 'equ ipaggio

Il 9 settembre 194 3 fu catturata da i Tedeschi che , l' l l ottobre successivo, la trasferirono alla Spezia. L' unità non fu r imessa in effic ienza e , nell'apr il e 194S , probabilmente i l g iorno 19 , fu autoaffondata da i Tedeschi nelle acque della Spez ia.

MS52

Con le a ltre unità della sa Squadriglia raggiunse le acque della Sicilia nel luglio de l 1943.

Nel pomeriggio del 13 luglio 1943 subì un violento attacco allargo di Capo San Vito da parte di cacciabombardier i britannici , mentre transitava in que ll e acque con altre unità della Squadriglia Col tiro de ll e a rm i d i bordo un aereo venne abbattuto ma, inquadrata da num e rose bo m be, l' un ità ripo rtò danni allo scafo tanto da dover essere inviata nel continente pe r le r ipa razion i.

All a data dell 'armistiz io l' unità e ra d i nuovo in li nea , dislocata a Cap r i alle dipendenze de lla zaFlottig li a M.A.S.

Iniziò subito la collaboraz ione con g li Alleat i, entrando successivamente a far parte della Flottig lia Serviz i Specia li, operando da Ischia e da Capri impegnata in missioni di vario tipo sulla costa occupata dai Tedeschi.

Nell 'aprile del 1944 passò alle dipendenze della Flottiglia M.A.S. , d is locandosi in Sardegna e in Corsica, da dove operò sino al term in e delle osti li tà.

Il 6 luglio 1949, in esecuzione del Trattato di Pace , fu consegnata all ' URSS nel patto di Odessa da un equipaggio civile che ve l'aveva condotta dall'Italia sotto bandiera de lla Ma rina Mercanti le , assieme alle MS 61 , 65 e 75.

MS53

Assegnata alla sa Squadrig lia , operò nelle acque della Sicilia da l luglio 194 3. Il 19 luglio 1943, in sezione con la MS 51 , partecipò acl un violento scontro con unità similari avversarie allargo di Acireale.

Nella notte sul 21 luglio pa1tecipò, in sezione con le MS 21 , 51 e 66 ad un 'azione contro cacciatorpediniere nemic i nel le acque di Capo Campolato

La notte su l 30 de llo stesso mese , in occas ione eli una croc iera el i protez ione indiretta ad un convog lio naz iona le pa rtito da Mess ina e diretto verso Nord, con le MS 21 , 65 e 66, su cui aveva preso imbarco il Capo Flott iglia , capitano di fregata Alessandro Miche lagnoli, partecipò acl un violento scontro con unità sim ilari avversarie, che durò oltre un 'ora e che si concluse in una vera e propria mischia da c ui le motosiluranti italiane uscirono pressoché indenni , non senza aver causato seri danni a quel le avversarie .

Passata in segu ito alle d ipendenze della 43 Flott iglia M.A.S. , operò nelle acque dello Ionio sino all 'arm ist izio.

Il 28 ottobre 1943 si trasfe rì da Taranto a Br ind isi, dove entrò a far pa rte della ricostituita l a Flottig lia M.A.S., alle cu i d ipendenze in iz iò le operaz ioni in Adriatico a fianco degli Alleati .

Successivamente, venne dislocata a Termoli , città sulla quale , nella notte tra il 31 dicembre 194 3 e il l 0 gennaio 1944, si abbatté una violenta bufera. La furia del mare aprì una breccia nel mo lo de l porto , asportando le prese dell'ormeg-

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gio della .\fS 53. Il Comandante tentò immediatamente di portare la in un ango l o protetto de l porto. ma i motori non risposero e J'unit:'t finì in secco. In seguito all' i ncaglio ed al torm ento imposto d al m are si produ sse ro nd lo scafo varie falle. la cui riparaz i one rich iese pa recchi giorn i Soltanto il 22 genna io 1944 la motosilurante poté essere disincagliata dalla IIS 65. rimessa a galla c rimorchiata il 29 '>llCCessin> a .ìllanfrcdonia. Trasferita in '>eguiLO a Brindbi. per i gravi danni subiti fu dkhiarata fuori LI'><> e nel dicembre 19 H passò in dis,trmo.

Secondo il Trauaw di Pace aHebbe donno e'>serc ceduta all'l TRSS. ma. in ragion e de l p reca r io sta to in cu i s i t rovava (ne l 191H esisteva i l solo scafo) e della sca rsa conven ienza a r imetrerla in dficienza, venne rifiutata

Radiata il lO luglio 19'10. la .I!S 53 fu successivamente demolita.

JJS 54

Destinata nelle acque della Sic i lia da l luglio del 19ct3 . il l S dello stesso mese, al rientro da una missione di agguato nelle acque di Licata, venne attaccata da aere i riportand o danni tali d a dover essere inviata a Caeta e quindi a ll a Spezi a per essere rimessa in efficienza.

Rientrata in linea nell'agosto successivo. il mauino del1'8 settembre 19 J3. al rientro da un agguato notturno. interceuò un gro.,..,o com oglio anglo-anll'ricano direno a Salerno. Ponarasi arcliramcntc all'anacco. , ·enne :,onoposta a intenso tiro e , mentre attrawrsava la molteplice l inea di un ità di ogni tipo. lanc i<'> i quattro silu ri di bordo contro alcuni incrociatori , eh<: p erò contromanovrarono prontam ente su ll e scie dei siluri Nono tante la violenta reazione avversaria, l 'un ità, al comando del sottot enente di vascello Marcello 1\•<metti Luraschi, 1iuscì a rientrare indenne base.

In seguito all'a\Tenuro armhtizio. con altre unità della 2a Flottiglia si trasferì prima a Palermo e quindi a \!alta. dO\ e. in OCGI'>ione del breve soggiorno in quella sede del maresciallo Pietro Badoglio e del ministro Raffaele dc Courren per la f irma dell'Armistizio " l ungo". il 29 sellcm hre 19 -•3, imbarcò le due alte autorità per consen tire lo ro di passare in r; tssegna l e navi ita l iane che e rano ancorate nel po tlo.

Il 27 novembre successi\ o la , I!S 54 rimpatriò a Brindisi . ini ziando, alle dipendenze della ricostituita l a Flottiglia M.A.S le operazioni contro i Tedeschi in Adriatico.

l.a notte sul 22 gennaio I9 1 1. da Brindisi, effettuò. con altre unità italiane CIIAS 516 e 547e torpediniera Ardimentoso), un'ardita mis...,ione '>lilla costa albanese a sud di Valona. con<.:<mendo al recupero di numerosi mi l itari italiani sfuggiti ai Tedeschi.

Nella notte sul 4 apri le successivo, semp re da Brindi si, e ffettu ò una missione d i rilascio eli informatori sulla costa albanese, durante la quale venne sottoposta ad intenso fuoco da terra, senza tuttavia riportare: danni.

.'lei corso del 19• 1 effettuò altre mbsioni ulla costa albanese: operando sempre da Brindisi.

Dopo la fine delle ostilit:ì, passò in un primo tempo in riserva c quindi riprese l'auivit:'t in Adriat ico :-.!c l 19'17 passò in riserva per essere sottoposta a lavori di r i modernamento c trasformaz ione (vedi Capito lo XIV)

ltS 55

Dislocata in Sicilia dal luglio 191.3. il I8 dello stes.'><) mese rimase gravemente danneggiata per urto contro un relitto c dovette essere inviata a Gaeta per l e riparazioni.

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La MV 6 15 (ex MS 55) in manovra nel porto di Brindisi agli inizi degli amti Cinquanta Si oota il radar tipo SO 13, gli sc udi m e tallici a lle mitrag li e r e e la ca r e n atura laterale della timone ria.

Rientrata in linea nell'agosto success ivo, a ll a data dell'a rmistiz io s i trovava a Gaeta, da dove raggiunse Portoferra io e qu ind i, il g iorno 12 settemb re 1943, Palermo. Trasferita success ivamente a Malta , il 2?! o tt ob re ra ggiunse Brindisi , ini ziando quindi le operazion i cont ro i Tedeschi in Ad riatico.

el corso del 1944 e ne i p r im i mes i del 1945, effettuò numerose m ission i speciali lun go le coste albanesi e su ll e coste ita li ane olt re le linee nemiche. Dopo la fine delle os ti li tà passò in rise r va. Successivamente, riprese l'a ttiv ità in Adriatico. Passò in riserva ins ieme a ll a MS 54 nel 1957 , per esse re sottoposta a lavor i el i r im o d erna m en to e trasformazione (vedi Capitolo )(lV)

MS56

Dislocata in S ici li a ne l luglio 1943 , durante una m anovra nel porto eli Milazzo r ipo rtò se ri dann i alle eli che, tanto eia dover essere inv ia ta a Gaeta per le ripa raz ioni d el caso .

Rientrata successivamente in lin ea, a ll a data dell ' armistizio s i trovava a Gaeta, d a dove raggiunse Capri e quindi Malta.

L'1 1 o tt obre 1943 rimpatriò a Brindisi, iniziando poco dopo le ope razion i in Adriatico contro i Tedeschi.

Ne ll a notte sul l 3 novembre 1944, nel corso el i una miss ione l ungo la costa a lb anese, intesa a sagg iare le difese cost iere d e ll a zona el i Antivari e a m it rag liare il traffico terrestre cbe s i svolgeva l ungo la costa, s i scont rò con un dragamine tedesco b en p iù fortemente armaro. La motosilurante, ri perutamen te colp it a da

219

pro ienil i eli mitraglicra, r iuscì a rit irarsi e a raggiunge re Br i ndisi nonostame i g ravi danni. Nello scontro pe rì il cap itano eli corvetta Vincenzo Fusco, a ll a cui memor ia venne decretata la Medag lia d'Oro a l Va lore Mi li tare.

Termina te le ost il ità, l' un ità passò in un primo tempo in risetva , quind i riprese l'at tività in Adria tico. Nel1957 fu posta in riserva a Brindisi , in attesa eli essere sottoposta a lavori eli rimodernamento e trasformazione. Trasferita a Taranto e quindi alla Spezia, il 31 otto bre 1962 passò in disarmo e il l o marzo l 963 venne radiata, essendo stato deciso nel frattempo d ì non procedere p iù a ll a sua trasfotmazione

MS61

Dis locata in Sic ilia con la 63 Squadrig li a alla fine eli giugno del 1943, operò in quelle acque sino a metà del mese successivo, dislocandosi quindi a Gaeta per l'effettuazione di urgem i lavori.

Alla data dell'armistizio, 1'8 se ttembre 1943, l'unità si trovava a Capri, da dove ragg iunse nei giorni successivi Pa lermo e quindi Malw.

Rimpatriò a Brind isi 1'11 ottobre 1943, iniziando poco dopo le operazioni contro i Tedeschi nel se ttore Adriatico

D is locata a Termoli da l 1o novembre 1943, effettuò numerose missioni specia li lungo la costa italia n a olt re le li nee avve rsa rie.

Trasferita a Se n iga ll ia ne l ma rzo 1945, il 29 aprile success ivo, durante un agguato nonurno antinave ne ll 'a lto Adriatico effettuato con le MS 31 e 35, sostenne uno scontro con un ' unità nemica (morovecletta o motosilurante) , costringendola a ritirarsi.

Dis locata a Venez ia dopo la fine delle ostilità , rimase per qualche tempo in quella base svolgendo a tt ività di polizia marittima e vigi lanza pesca.

In ottemperanza al Trattato di Pace, il 6 lug lio 1949 venne consegnata all' URSS nel porto d ì Odessa in sieme al le MS 51 , 65 e 75

MS62

Assegna ta alla 6a Squadrig lia operò nelle acque della Sicilia dalla fine eli giugno del 1943. La ma tti na del 13 l uglio 1943, la MS 62 fu colpita da mitragliamento aereo a ll argo di Milazzo. Portata a dar fondo sottocosta, probabilmente a causa d ì un pro iett il e in ce n d iar io rimasto inesp loso, p rese successivamente fuoco ed andò co m pleta m ente d istrutta , affonda nd o intorno alle 15.00 de ll o sresso giorn o a 100 met ri dalla sp iagg ia a poncnrc eli Capo Milazzo .

MS63

Dis locata in Sici lia dal giugno del 1943, la sera del 12 luglio successivo, in sezione con la MS 71 (Capo Sezione il capitano di corvetta Pigh in i sulla MS 63) uscì da Riposto per effettuare una miss ione d i sbarco di e l ement i Gamma della X Flott iglia M.A.S. nella zona di Augusta Avvicinandosi a ll a costa a lento moto , a ci rca 9 m ig li a a nord-est dì Hruco li , la sezione avv istò due unità nemiche ritenute un cacciatorpedin ie re cd una fregata ti po '·Hunt".

La MS 63 si portò subito all 'attacco e lanc iò i suoi siluri contro il cacciatorpedin iere. Ques to avvistò le scie ed evitò i siluri con la manovra aprendo un violento fuoco sulla motosilurante. Contempo ranea m ente, la seziona ri a, che e ra un

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po ' scaduta, si trovò in posizione favorevole per il lanc io sulla fregata, che, p robabilmente, venne danneggiata da uno dei siluri della MS 71 .

Le due un ità, sottrattesi a ll a violenta reazione nemica , dopo aver subito solo lievi danni , diressero per Riposto, dove sbarcarono i Gamma, e si trasferirono qu indi a Messina.

Nella notte su l 3 agosto 1943, durante una missione di agguato al largo della costa settentrionale de ll a Sic ili a , condotta in sez ione con la MS 66, avvistò nei pressi di Capo Orlando una fo rmazione di cacciato rp edinie re avve rsa ri . Le due unità si portarono all 'attacco ma, subito radiolocalizza te, furono sottoposte a violento fuoco di artiglieria. La MS 63, al comando del sottotenente di vascello Stamin, riuscì a lanciare i siluri, senza però colpire, e venne poco dopo raggiunta da un co lpo che le aspottò d i netto la prora . La sezionaria, colpita più gravemente, affondò poco dopo. Con l'assistenza del la MS 21, uscita in suo soccorso, la MS 63 riuscì a raggiungere Messina da dove, alcun i giorni dopo, con una falsa prora costruita con mezzi di fortuna in legno e cemento, diresse per Gaeta, la scorta delia MS 21 Da Gaeta , l'unità venne in segu ito trasferita a Varazze, per effettuarvi necessari lavori d i riparazione. Giunta in que ll a sede il 4 settembre 1943, vi venne sorpresa dagli avvenimenti a rm ist izia li e, il giorno 9 dello stesso mese , fu catturata dai Tedeschi che occuparono la loca lità. Non si hanno successive notizie su ques ta unità che, tuttav ia , non r isu lta sia stata rimessa in efficienza.

MS64

Dislocata in Sicilia dal g iu gno 1943, il 12 lug li o success ivo , durante una missione nelle acque di Capo Peloro, andò in secca con la sezio n a ri a MS 36 su un banco di sabbia a causa della foschia Mentre la sezionaria poté essere subito disincagliata, per la MS 64 si rese necessaria l'escavazione di un canale nella sabbia, escavazione che venne effet tuata dall ' equipaggio dell ' unità stessa con mezzi di fo rtuna. La motosilurante poté così essere rimessa a galla e rimorchiata a Gaeta pe r le riparazioni.

Alla data de ll 'arm ist izio , 1'8 settembre 1943 , l' unità si trovava ancora a Gaeta, dove stava terminando i lavori ini z iat i il 17 luglio precedente. Riuscì a partire da Gae ta il giorno 9 e a raggiungere Ponza, da dove po i s i trasferì a Palermo e quindi a Malta

Rimpatriata :a Taranto il 5 ottobre 1943 , il l 0 novemb re successivo s i trasferì a Brindisi dove , entrata a far parte della ricostituita P Flottiglia M.A.S., in iz iò le ope raz ion i in Adriatico nell ' ambito della cobelligeranza, impiegata p revalentemente in mission i speciali lungo la costa italiana occupata dai Tedeschi e operando successivamente da Termoli, Ancona e Se n igall ia

La sera del 19 giugno 1944, in sezione con la MS 31, effettuò un 'azione di rilascio e recupero sabotatori nei pressi di Fano, co ncl u sasi co n il mitragliamento d i un convoglio ferroviario tedesco fermo su un tratto di fer rov ia in vic in anza de ll a costa.

Terminate le ostilità, la motosilurante passò in disarmo il 10 luglio 1945. Sebbene il Trattato di Pace ne prevedesse la consegna agli Stati Uniti , l' unità rimase all ' Italia ; ma per il notevole stato di usura non venne più riarmata e , radiata il21 gennaio 1947 , fu in seguito demolita.

221

.1/S 65

Dislocata in Sicilia dal 23 giugno 1943, il 10 del me:-.e su ccC'>!> i\ o :-.i trasfl.'rì a ini7iando un'intensa attività nelle acque dello Strello.

1\lel l a nolle sul 19 luglio 1943 partecipò. con IL' J1S 51. 53 e 66. ad uno scontro con quau ro motosilu ranti avve rsa ri e allargo di Acireale.

La noue sul 30 del lo stesso mese partecipò, con le MS 21. 53 c 66, ad un lungo e v iolento scon tro con unità similari avversarie nelle acque d i Capo Orlando.

Trasferita i n seguito nd se tt ore dello I onio, o p e rò i n quelle acque si n o all'a rm is t i;.i o. Pa ssata al le dipen d enze della ricos t itu ita P Flmt igl i a M.A.S., durante il p<.: r iodo de ll a con gli anglo-amer ican i ve nne impi cgaw in miss ioni per l o sba rco d i sahotato ri e d i info r mator i su ll a cosLa adri at ica e su quella albanese occupa t e dai Tedeschi, n o n ché in m i ssi o ni idrografiche ne l quadro della preparaz ione degli sba r chi alleati nei Balcani.

Tra le molte vanno ricordate le missioni compiute con l a ,l/S 74 dal 22 al 29 :-.ettembre 1911 :-.ulla costa al banese trJ Porto Palem1o c Santi Quaranta. Le due motosiluranti appoggiarono rerxuti di guastatori britannici sono il fuoco delle batterie tedesche. riu:-.ccndo sempre a sottr.trsi con adatte manovre all'offesa nemica. Tutte le oper.t7ioni furono condotte brillantL'I11L'nte a termine senza che le unità suhis.-.ero alcun danno.

Ltlli\itù s\'olta da questa unità nel periodo senemhre 1913-maggio 19o.J5 :-.i compendia in H6HO miglia percorse in missioni di guerra in Adriatico.

Dopo la fìnc delle O'>tilità rimase dislocata tra Venez i a c Brindi'>i, s\ olgendo alti\ ità ridotta e. i l 6 luglio 19 19. in onemperanza al Trauato di Pace, 'enne consegnata ai i'URSS nel porto di Odessa in Mar Nero assieme al le J/S 52 c 61 (vedi).

MSG6

Co n le alt re unitù della 6a Squ adriglia iniziò le opera z ioni nel le acque de ll a Sic i lia ne l giugn o 1943, operando da Trapan i e quindi , da l l O l uglio success i vo, da M i la;.zo e Messina.

Ne l la notte su l 17 lug li o, co n le MS 21. 32 e :H, p an ec i pù ad un ' azion<.' offens i va con t ro il t raffico n emi co al largo di Messina.

La noue succes..o.;i va, sempre in sezion e con l a MS 21, prese parte ad una croc iera diversiva per coprire uno sbarco eli Gamma della X t'vl. A.S. a Capo Santa Ct·<x-e, conclusas i con uno scontro con unità similari nemiche durante la di r ientro a Messina.

Nella notte sul 19 dello stesso mese partecipò. con le .HS 51, 53 c 65. ad un altro scontro con motosiluranti avversarie allargo di Acireale.

Pochi giorni dopo. nella none sul 21, in sezione con le 1/S 21. 51 e 53 L' con a bordo il capitano di ,·ascello partecipò all'auacco di due cacciatorpediniere nemici nelle acque a le,·ame di Capo Campolato.

La notte '>UI 30 luglio. avendo come sczionarie le .1/5 21. 53 e 65. fu protagonista di un \ ' iolcnto scontro, durato oltre un·ora, con u nità '>itnilari a\ versarie nelle acque di Capo Orlando, conclusosi in una , ·era e propria mischia da cui le unitù nemiche uscirono seriamente danneggiate.

La notte successiva. mentre da sola dirigeva per Capo Spartivcnto dove av rebbe dovuto congiungersi con alt re motosiluranti, la MS 66 si t rovò improvvisa m ente f ra tre M.T.B. avve rsa r ie in agguato nei p ress i d i Capo Dell'Armi. Due delle uniliì nem ic he dirL'ssero per t agliarle l a rotta, m entre l a terza manovrò p e r

222

tentare di impedirle la ritirata verso lo Streno. La MS 66, invertita la rotta, attaccò l' ultima silurante nell ' intento di sottra rsi all 'ineguale combattimento. Lo scontro c on l' un ità avversar ia fu breve ma vio lentiss imo, con co lpi centrat i da ambo le parti. Le distanze scesero sino a 20 metr i, tanto che l' equipaggio dell'unità ita li ana arrivò ad impiegare anche le bombe a mano La MS 66 riuscì così ad ap r irs i la r itirata ed a r ientrare a Messina con danni relativamente lievi .

Al tramonto del 3 agosto 1943 , in sezione con la MS 63, uscì da Mess ina, a l comando del sottotenente di vascello Benvenuto, per una m issio ne di agguato antinave sulla costa setrentriona le sicula. Verso le 22.30 ve nn e ro avvistati alcun i cacciatorpediniere ed a ltre unità minori e le due un ità s i lanc ia rono all'attacco della formazione nava le avversaria. Subito scopette , probabilmente con il radar, le due motosiluranti vennero sottoposte ad intenso fuoco eli attiglieria che in breve le mise fuori combattimento. La MS 63 ebbe la prua asportata ma rimase a galla e riuscì a rientrare alla base, mentre la MS 66, ripetutamente colp ita , con la poppa as portata ed un incendio a bordo , affondù poco dopo a c irca 8 m ig lia per 350° da Capo Cavalà.

MS 71

Assegnata alla 2a Squadrig li a, iniziò l' attività nelle acque de lla Sicilia 1'8 luglio 1943. La sera del giorno 12 dello stesso mese, in sez ione con la MS 63, nel corso di una missione di sbarco di eleme nti Ga mma nella zona di Augusta, si scontrò con un cacciatorpedinie re e d una fregata avversar i. Ne l corso dell'azione uno dei siluri lanciati dalla MS 71 , a l comando del tenente di vascello Ferrari, probabilmente co lpì la fregata , danneggiandola. Uscita dallo scontro co n li ev i danni , la motosi lurante venne inviata a Milazzo per le riparazioni e poté r ie ntrare in lin ea so lo il 29 dello stesso mese di luglio. Dopo p och i giorn i, pe rò , dovette essere inviata a Gaeta per un'avaria ai motori, non riparabile nelle bas i avanzate. Alla data dell 'annistizio dell'8 settembre 1943, l' unità si trovavn ancora su ll o scalo a Gaeta , dove, il 9 agosto , aveva iniziato i lavo1i. Essendo impossib ili tata a muoversi , il giorno successivo alia promulgazione de U'atm jstizio ve nn e sabotata dall 'equ ipaggio ed abbandonata Catturata dai Tedeschi il lO settemb re , non venne da questi rimessa in efficienza. Il 5 novembre 1943 risultava a ncora a Gaeta; mancano notizie successive, ma si titiene che l'unità sia stata autoaffondata con il ritiro dei Tedeschi da Gaeta.

Assegnata alla 2 3 Squadriglia, iniziò le operazion i nelle acque de ll a Sicilia nella prima decade di luglio del 1943. /

Il mattino del 12 luglio, nell 'ormegg io d iradato di Ganzirri, arando sull 'ancora , venne a collisione con una m otozatte ra ripo rtando ava ri e tali da dover essere inviata a Gaeta per le riparazion i

Rientrata in l inea nell 'agosto success ivo , alla data dell'armistizio, 1'8 settemb re 1943 , l' unità s i trovava dislocata a Capri con le altre motosiluranti della 2a Flottiglia M.A.S.

Dopo essersi trasferita a Gaeta, il giorno 11 rientrò ad Ischia, da dove ini ziò poco dopo l'attiv ità a fianco degli Alleati. Nello stesso m ese d i settembre 1943, ne l porto di Capri , si verificò a bordo un'esplosione di gas di benz ina; l' un ità rimase seriamente danneggiata e dovette essere avv iata a i lavori eli ripa raz ione .

MS 72
223

Passata al le dipendenze della Flottiglia Servizi e quind i , ne l l'aprile 19Li4, de ll a 5" F l otti gl ia M.A.S., oper ò i n Tirreno al termint: del le osti li tù, impegnata in m issio ni sp eci ali sulla cos ta ita liana occupa ta dai Tedesch i Rim asta in se rv izio nella Marina it aliana, dopo un periodo di riser va riprese l 'attività in Adriat i co, prima alle dipendenze del Gruppo Forzc e qu i ndi del Comand o G ruppo M otos iluranti. Nel 1957 fu posta in rise1va a Brindisi in aHesa di sotto p osta a lavori di rim odernamento e trasfonnazione. Trastì:rita a Taranto c quindi alla Spez ia, il 3 1 ottobre 1962 passò in disarmo e il 10 marzo 196:3 \ l'nrw radiata, essendo, nel frattempo, stato deciso di non proccderc più al suo rim<xlernamento.

Dopo b rJdiazione, venne trasformata nell'Ar!>enale dell.t Spezr.t in mezzo inseguimento c recupcro siluri, assumendo il nominati\'O di .'1-IE\ 20 J. Pre'>to sef\ izio nella nuova confìgumzione sino alla fine degli anni Settanta. sempre .tlla

MS -:3

inizialmenre alla 2a Squadriglia, 19 t.3 raggiun'>e la zona di operazioni dello Ionio, entrando a far pane Flottrglr<t

Il mattino del 15 agosto in sezione con la 11S 31 , attaccò due incrociawri leggeri avver sa ri al largo di Capo Spartivento. Durame l'azione, la .l!S 73 inve::.tì l a MS 3 1 c riportò alcuni danni n ella zona prodiera, che le imped i rono i l lan c i o dei siluri . a disimpegnar si cd a raggiun ge re Taranto, ri morchiando per l'u lti mo tratto la MS 3 1 , più gravemente danneggiata da ll 'urto

204 (exMS 72) alla Spt."Zia alla fine degli an ni Sessanta La trasformazion e dcU ' unità in mezzo inseguimento e r <.-c up cro s iluri comportò lo sbarco di tutlo l' aru1amento e l 'adozione di un nuo vo apparato motore.

224

LaMS 618 (exMS 73) in uscita dal porto di Brindisi n e l1 953. Si può notare il banellino a ce ntronave, imbarcato nel dopoguerra su alcune unità.

Alla data dell'ann ist izio, 1'8 settemb re 1943, l'unità si trovava ai lavori a Taranto: da quel la hase, il 14 novembre successivo, s i trasferì a Brindisi, ini ziando le operazioni in Adriatico contro i Tedeschi.

Il 20 gennaio 1944, da Termoli, po rtò a termine un'audace azione di sba rco d i sahotator i presso le foci de l Tronto, portandosi sino a pochi metri dalla costa in una zona fortemente m in ata.

Nel periodo della cobelligeranza, b MS 73 effettuò numerose a ltre mi ssion i sul tipo eli quella descritta, operando successivamente da Termo li , Ancona, Sen igallia e Porto Corsini.

Terminate le ostilità, come la MS 72, rimase in serviz io svo lgendo intensa attività acldestrativa in Adriatico sino a l 1957 , epoca in cu i passò in riserva, in attesa eli essere sottoposta a lavori di rimodernamento e d i trasformaz ione Trasferita da Brindisi a Taranto e quindi alla Spez ia, essendo stato giudicato in un secondo tempo che per ragioni d i usu ra dell'unità non fosse pii:1conveniente proced e re a ta li lavori, il 31 ottobre 1962 la motosilu rante passò in disarmo e il 1° marzo 1963 venne radiata.

MS 74

Alla data dell 'arm istizio, 1'8 settembre 1943, si trovava a Venezia co n la MS 75 in periodo di addestramento Il giorno dopo , per non cade re in mano a i Te d eschi , parrì per raggiungere un porto dell'Italia meridiona le, giunge ndo a Ba r i il mattino clell'll settembre. Entrata a far pane del la Flottig li a M.A.S., il 18 o tto-

225

bre venne d is locata a Termo li, da dove iniziò le operaz ion i contro i Tedeschi in Adriatico.

La MS 74 lasciò la l a Flottiglia il 2 novembre successivo, passando alle dipendenze del Comando Mezzi d'Assalto (Ma riassalto) e dislocandosi a Taranto. Dopo un periodo eli addest ramentO in quella base, il 16 maggio 1944 si trasferì a Termoli, da dove, nel periodo 17-29 maggio, effettuò sei missioni speciali sulla costa albanese , traspo rtando s ino a poche centinaia di metri dalla riva un M.T.S M. con il co m pito el i effettuare rilievi idrografici e d i sbarca re informatori. Trasfe r ita successivamente in Tirreno, nella notte su l 21 giugno 1944, operando da Bast ia, nel corso del forzamento de l porto della Spezia compiuto dal Comando Mezzi d 'Assalto in collaboraz ione con il Comando alleato , trasportò sino a 300 metri dalla diga esterna del porto due "chariots" (equivalenti britannici dei nostri mezzi d'assa lto subacquei tipo S.L.C. , i ben noti maial i). L'azione dei due "chariots" culminò con l'attacco di uno di essi all'incrociatore Bolzano, che affondò poggiando su i fonda li de l rec into reta le al centro de ll a rada , in cui , in s tato di completa inefficienza per danni precedentemente sub iti, era da tempo ormeggiato in attesa el i g randi riparazioni.

La notte successiva all'azione, al comando de l tenente eli vascello Pietro Carmi nati, l' unità ritornò nelle acque della Spez ia traspo rtando un M.T.S.M. per l'eventua le recupe ro degli operatori, ma nessuno eli essi fu trovato all'appuntamento.

Rientrata a Taranto, si trasferì qu ind i in Adriatico, dove, operando da Brindis i, da l 22 al 29 settembre successivo effettuò con la MS 65 un ciclo d i miss ioni sulla costa albanese tra Porto Palermo e Santi Quaranta, in appogg io ad operazioni di reparti di guastato r i britannici .

Trasfer ita nuovamente in Tirreno , il18 april e 1945, alle 14.15 lasciò il porto di Livorno con a bordo due "chariors" e relativi equipaggi italiani. Sempre al comando del tenente d i vasce llo Canninati, alle 21.12 la MS 74 lasciò i due mezzi allargo dell'i m boccatura di levante del potto di Genova; essi proseguirono quindi l'avv icinamento scortati da un M.T.S.M. Pr ima delle ostruzioni uno dei due "chariots " fece avaria e dovette essere affondato; l'a ltro ri uscì a raggiungere l'ormeggio della nave portaerei Aquila e, depos itate le ca ri che, a riguadagnare le ostruzioni , ragg iungendo l'M T.S M. fuori de ll 'imboccatura a lle 02 55 del 19. L' Aquila, ben protetta dalla fitta compartimentazione delle controcarene applicate a llo scatò, non subì danni evidenti.

Term inate le osti li tà, dopo un periodo d i riserva, rientrò in servizio passando alle dipendenze del Raggruppamento Subacquei ed Incursori (Comsubin), rimanendo d islocata preva lentemente alla Spezia.

Ne i pr im i giorn i di marzo del 1962, durame una navigazione a rimorchio della nave appoggio Pietro Cavezza/e nel med io Tirreno , venne sorpresa da un v iole n to fortuna le che provocò la rottura del cavo di rimorchio e rese inutilizzabili i m oto ri La motosilurante, alla deriva , venne spinta in costa nei pressi di Civitavecchia dalla furia del mare e rimase gravemente danneggiata. Tn seguito ai danni riportati nell 'incaglio, l' unità venne radiata il 31 dicembre successivo.

MS75

Al la data dell'arm istiz io, 1'8 settembre 1943, l'unità si trovava a Venezia in per iodo el i addestramento, impossibilitata a muoversi per lavori in corso . Il giorno 12 venne catturata dai Tedesch i che, dopo averla rimessa in efficienza , il 12 otto-

226

La MS 74 nelle acque di Taranto nel 1944. Si nota a poppa la mitragliera tedesca da 20/ 65 mm Flak-Vierling, sbarcata nell' immediato dopoguerra.

l.aMS 4 75 (exMS 74) ncl1958, dopo i lavori di modi6<.-a aJJe sistemazioni di plancia e l'in<>tallazione de l radar; a poppa si nota la mitragliera quadrlnata Mauser da 20/ 65 mm, nuovamente imbarcata neiL-t sua posizione.

227

brc success ivo la cedettero X Flo tt ig lia M.A.S. della R.S.I. Il 4 marzo 1944 ritornò a ll a Marina germanica , che il 10 d icembre successivo la denominò S 630, c il 12 marzo passò alle dipendenze della 3. Schnellboote-F lonille , pur continuando ad operare con equipaggio italiano nell 'a mbito dell 'a uività della X Flottiglia M.A.S.

Il 2 maggio 1945 venne ritrovata in buono stato a Venezia, dove si trovava in grandi lavori ; rimessa in efficienza. rientrò in servizio nella Marina italiana nell'o ttobre dello stesso anno.

Dopo essere stata impiegata anche per la repress ione del traffico clandestino in Adriatico, passò in riserva. Il 6 luglio 1949 venne consegnata all'URSS nel po rto di Odessa su l Mar Nero, in esecuz ione de l Trattato d i Pace.

MS 76

Alla data dell 'a rmistizio, l' unità , non ancora consegnata alla Marina , si trovava presso i Cantieri di Monfalcone , impegnata in prove ed esperimenti coi nuovi motori ASM 185 con compressori. Impossibilitata a muoversi, il 10 settembre 1943 venne catturata dai Tedeschi che il 25 novembre la cedettero alla X Flottiglia

M.A.S. della R.S.I..

Il 4 m arzo successivo tornò alla Marina germanica (24. Schnellboote-Flottille), de no m inata S 629. Passaw successivamente alla 3. Schnellboote-F lotti ll e, fu autoaffo nda ta da i Tedesch i ne ll 'a lto Adriatico ne ll 'apri le 1945.

228

CAPITOLO VI

MOTOVEDETTE ANTISOMMERGIBILI TIPO ANSALDO DA 90 TONNELLATE

VAS 301+312

AS 30 l

Ca nti er i Ansaklo Cerusa -Genova Voltri Ca ntie ri Ansalclo - Geno va Sarnp iercla ren<J)

Varo : 17.7.1942; i.s: 21.9. 1942: ra d : 27.3.1947

Ca ttu rata a Genova il 9.9.1943 cl<l i Te d esch i e d iven ut a RA 254; a utoaffo n da ta il 24 4 L945 ne l po rto eli Sa m p ierclarena (Geno va).

Ca nt ier i Ansa ldo Cerusa -Genova Vol tr i (A ll est im ento Cantie ri Ansalclo - Genova Sa m p ie rd a ren a)

Va ro : 16.9.1942; i.s: 2. 11.1942: ra d .: 27 3.1947

C<mu rara d ai Tedesch i a Civit a , ·ecchia il 9 9.1943 d opo essere s ta ta sabota ta dall'eq u ip agg io Ri<tn n a w d a ll a Mar ina ge rman ica e d e n omi na la J<A 257; affond ata a Genova il 2.8 .1944 per bom ba rdarne nto ae reo.

Ca nti eri Ansalclo Cerusa - Genova Voltri (A II e.s timento Ca ntie ri Ans al do- Ge nova Sa m p ie rd arena)

Va ro 6.12 .1 942; i. s.: 2. 11. 1942: racl .: 27 3. 1947

Ca uuraw d a i Tedesch i a Civi tavecch ia il9.9 .1 943 d opo essere s tata saboW ta dall'eq u ipagg io Riarma ta dall a Mar ina g erman ica e d e nom in a la RA 256: a ffondara a Livorno il 30..3.1944 pe r bo mbarda me n to aereo .

Cant ie r i Ansatelo Ceru sa - Genova Voltri (A lles ti mento Ca ntie ri Ans al do - Ge n ova Sa m pie rdaren<l)

Varo : 17.10. 1942; 27 1.1943: rad : 27.3. 1947

Ca tr u rata a Genov a il 9.9. 1943 da i Ted eschi e di ve n uta RA 255; affo nd a ta co n la /(/1 259 il 2 1.8.1944 in comba u imento con unit à b rita n n iche nel go lfo d i Genova

Cantie r i Ansa ldo Ce ru s a - Genova Vo lt ri (Alles timento Ca nti eri An sa ld o -Ge n ov a Sampierda rena)

Varo: 24. 12 1942: i.s. : 25.6. 1943: ra d : 27.3.1917

Ca ttu ra ta dai Ted eschi fuo ri Livo rn o il 9 9 .1 913 c de nom in a la J<A 2 52 Ceclu ra alla R. S I. ; autoaffo nda ta nel p o rto d i Ge nova il 2ti .1. 1945.

VAS30 1 VAS302 VAS303 I'AS 304 I 'AS305
229

1\ }()6

Cantieri ,\nsaldo Cerus.t - \ oltri L\lle>.tinwnto Cantieri .\rhaldo- Geno\ a S.rmpK•rtbrcna l

Varo: 1-.H rad.: 27.. Canurata a Genova il 9.9. 19 d dai Tctksrhi c· di,-cmlla N!l 251: au toa lfond.rta il 22.H. 19 1 1 dopo un tornbattinwnto con unrt.r briwnniche al largo di c.eno,·a

Canuen Ans.tldo CerL"a ( ;t·nm a \ ohri < C:anticrr An saldo- Genm .1 Sampivrdarena)

\'aro : 26.1 19 t:l. 1.s.:-: rad : 2ì.3.1917 C.llllllat.l a Cenm.r il 9.9.19d d.u Teùesdu ck-nominata R, l ..?'U (\·d\Jt;l alla H S l : auto:tffontLlla nd po110 di Genm a rl 2 1 1.19-.J"i.

C; rntier i Ansa ido C:c ru s<r Cc nova \'o lt ri ( AllestillK'IliO Cant ier i ,\n s: rl do - c;eno, a S.llnpicrdarena l

\ ' aro: 9.2 [<)d l,_:-. r.rd r 5.19rCtllurat.l a c;cno"' il 9 9.1915 ultimata t LI i l edesch1. dt·nominat.r N. l .?o.). Cedu ta all;r ltS I. : autoaiTondata nel porto di Geno, :r il 2- r.'i.19 r'>.

Cantieri ,\nsaldo Ccrusa - Cc nova \'oh n C \lleo;rinwnto C.tntieri Ans.tldo- Ceno' a l

\'aro: 195 l') d; i.s.:-, r.rd 27 5.19 rCillLtl':lla a Cenm a il 9 9 .1 9 1,:\ v ultimata dai Tedeschi: denom inata Nll .258 ,\ utoatfoml.ll. t nel porto di il l t 1 19 t'i.

Cantieri \ns.rldo Cemsa - ( ;enm·a \ oltri <AIIe stimento ( .tnt ieri Ans,tldo- Genm ,1 s.unpierdarena)

\':tro : 19.'i.l 1) r.1: i.s.: - : r;t d.: 2-.5.1917

C:a!lur:Ha a Gt·no\a il 9.9. 1915 t'ultimata dai tk-nominaLa N.l .16 1 \utoaffond.H t nd porto dr ( ti l 1 1 191'i

Cant ieri Cerus•• ( •t•nm·a Voltri C\lleMnnento Crntieri .\ns.tklo- .r

Sa m pk- rd aren a )

\'aro: 20.'i J<) r:\: i s :- r rd. 27 3.19t7

Cattm.11.1 .t Genm .1 il '> .9 . 1915 ultimata tl.u ·1\·de-.du dcnominat.t R. l .!)CJ \ITondata n111 l:r /?.1 ..!)) rl 2\.H.l')tt rn combattllllt'nto nm unu :t hnt.tnn rt he nel d i Geno, a

I.IS)/2

Cantieri An,aldo Ceruo;a :r \'ollri L\lll'stimento Cantieri \ns.tldo - Cenov.t ..,amprndaren.r l

\,1ro : U.t 1915; i :-. rad : T.:\.191-

Cattur:rw a Genm.1 il 9.9.19 d L' u lt im :n, r d:t i Tedçsch i tknominata l<. l .160. per un in c id eme di 19t 1 nl' ll 'i\ lto

Scnfo

Dislocameuto

TitTl'l10 IUill' nwt.tlltn> con normale

l :AS. UJl ,10-J c n 91."i t: a p. c<) •5 t

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Il varo d e lla VAS 3 01 il1 7 luglio 1942 a Genova. Subito a poppav ia d e lla tilnoneria si scorge il fumaiolo che , similmente a que llo d e ll e V.A.S. del tipo Baglietto, venne s barcato dopo le prime prove in mare di ques ta unità ;; nessu na d e lle altre V.A.S. di questa classe , allora in costruzione, n e venne mai dotata.

Apparato motore l'AS 3UH-304 lUtl e potenza compi. l I!S 30 J-;.301

t'L'focitcì max. c.n 30J..;.304

com bust i /;ile autotwm i a Armamento Equipaggio

l•/15 jOJ -;.304 1 :105..,.:> u \./1S30f..;..)04

tutte tuue

3 motori D i ese l FTAT cx T.i norina

l m o tu re a scopp i o Tsmw Fraschini ASM l H3:

2 m o t o ri a scop pi o Ca r ra ro

3 e li che

1100 hp

motore botta Fr aschini l l OO hp: motori Ca rra ro 000 h p

18 nud i

19 nodi

9 t 8l

'500 miglia a lH nod i , 900 miglia a 1 1 no di; -100 miglia a 19 nudi. 1 100 miglia a 13 n od i

2 ad i mpubo la terale da -1SO mm

J o 2 rn i t r<tglie rc Brc-cl: l da 20 / 65 mm

2 fu ci li m i trag li atori l 3reda da 6.5 mm

l turpedine da r i mor chio da 75 k g

2 tramoggc pe r 30 b.t.g da IO 1 k g

26uomin i

23 1

Parallelamente agli studi condotti dai Cantieri Bagllctto per la realizzaziom· di un tipo di morovedetta antisommergibili con scafo in legno o m i Mo che adouava l a carena del le motosi l uranti ex ju gos lave tipo "O rj en" (ved i Capitolo TT e l V). i Cantieri Ansaldo elaborarono un interessante progetto di motm·edena <tntisommer gihili a scafo metallico e carena tonda con un dhlocamento d i circa-, tonnellate. Effettuato un esame p rclim in:t r e del progetto e apportate allo '>l<:sso alcune mod ific he , i l se rrcmhrc 19,!1 venne ord ina t a a ii ' Ansa l do S.A. una <;t•ric di dodici motovedettc. cui \ ' ennero :l'>segnati i nominati\ i di : WI-':-312

Delle dodici le prime quarrro aw<:hbero dm uto essere equipaggiate con motori Diesel FlAT da 350 hp ciascuno, e le r i manenti con motori Diesel Ansa l do da 400 / 500 hp ciascu n o. eli un nuovo tipo anco ra in e-;per i memo.

Le car:.meristiche principali di que-.te unitù -,econdo il progetto erano le seguenti :

Ge

In acciaio. con carena di tipo normale a forma tondeggiante. con prora affinata e poppa quasi a -.pigolo t\ltena di co-.truzione 2,HO m: alteu;t metacentri ca t rasversale con dislocamento norm ale O,H2 m

Apparato motore

- 1:4S 301-':304: tre motori D il'.'>el FJAT tipo ex l ittorina Cl2 r 12), a 12 c i lindri oriz zon tali e contrapposti. della potenza massima d i 3'l0 hp ciascuno. muniti di giunto a frizione e di irwertitore Tali motori. costruiti per l' impiego -.u locomotori delle Ferrovie dello erano -.tati adattati all'impil·go marino

- l'AS _105.,.312: tre motori Diesel tip o Q 172 (170/ 12). de ll a poterna m assim a d i 400 500 hp mu niti d i giunto a frizione e d i in vertitorl'.

Viste t:l> te rn e d e lla VAS 301 all 'epoca dell ' en trata in se rvizio ; il d iseg n o è rife ribil e a mtte le a l tre tmit<ì d e l tipo " Ansald o " 11 prolìlo d e l fuma iolo , imbarca to so l o s u qu es t a V.A.S. nel periodo d e lle prove , è tratt eggi a to. (Scala 1:200)

AS 301

neralità
-

In questa e nelle due pagine seguenti appaiono alcune fasi del.la costruzione delle V.A.S. l'ossaturd dell'unità quasi completa inizia ad essere Si notano le paratie divisorie dei locali prodieri e le forme stellate della pn1a. (Foto Molinari/Colle-.tìone Bargoni)

Nella vista da poppa si vedono altre paratie, il primo corso di fasciame già in opera e la coperta quasi completa, con le ampie aperture per l'installa7Jone dell'apparato motore. Ai due lati dello scalo si allineano le taccate per impostare le costruzioni successive. (Foto Molinaril Col.lezione Bargoni)

23 3

11 m w 111 e 11 to

Ug u a l e a que ll o dclk \ '. A .S. ti po Bag l ieno. con l'un ica eccezione de lle due armi da 20 mm. che a\ rebbero dm uto essere di tipo tetlc.,co. lunghe - o calibri (probabilmente del tipo Oerlikon ).

Sempre secondo i l progerro. l'espon ente eli carito di queste avrehl K· don ll o essere i l seguen t e:

Scafo

A l l es t i n1 e n to ... ................... ... . ...... ....... ... . ... .. ........ ....... ... .. .. .. .

Ap pa rato motore ( m oto r i FTAT)

A r mamento guern:.,co

Combustibi l i e l uhrificami

Equipaggio

A cqua potabile e \ 1\ eri.

T re V.A.S. in costruzione in tre dlversc fa.o; i di co mpletame nto. t' ossatura deU'unilà in fo ndo è s tata da poco in iz.iata e n o n è ancora completa, m e ntre lo S<.'afo de lle due V .A.S. in primo piano è s tato quasi co mpletamente fasciato c pontato ; l' unità a d estra h a anche lo SJX.'CC hio di pOp J>a già c hiuso. (Fo to Molinari/Colle7Jonc Bargonl)

To toh• 3 0.9 30 7 51'5 18 .')40 6.685 9.500 1.200 .. 0.630 .. 75.000 t

Altre tre unità il cui scafo è quasi completo; le due la te rali mancano ancora di qualch e corso del fascia me c della coperta , mentre sulla V.A.S. al centro, c h e è già completamente fasciata e pontata s ono già iniziati i lavori alla tuga di poppa. (Foto Molinari/Collezione Bargonl)

Tn effetti. durante la costruzione vennero appo1tate numerose modifiche al p rogetto or igina le. così che, ad al lest imento ultimato, il dislocamento raggiunse, per le unità con motori F"l AT, le 92,5 tonnellate i n carico norma le e le 9·1-5 tonnellate a pieno ca rico.

L1 prima unità della ser ie , la VAS jOJ, venne impostata il l 6 gennaio l9if2 sugli scali cleii'Ansalclo al Cantiere Cerusa di Voltr i (Genova), e l'ultima, la VAS 312, il 13 gennaio dell'anno successivo, sempre aVo lt r i. L'approntamento delle pr ime quatt ro V.A.S. p rocedette assai rapidamente c la VllS 301, varata il 17 luglio 1942 , poté iniziare le prove nell' a gosto successivo. Come p er le V.A.S. del tipo Baglietto della prima serie , anche il progetto eli queste unità preved eva l'i m piego d i un fumaiolo per lo scarico s ilenziato a ll'a tmosfera d ei gas combust i de i motori. ma. dopo le prime prove de ll a VAS 301 in cu i venne ri levato il d ifettoso funz ionamento del fuma iolo-silenziatore. ques t o venne sba rcato e sostituito con s il e nziatori interni allo scafo e scarich i latera li. Tale modifica. dimostratasi vantaggiosa, venne es tesa a tutte le unità della serie.

235

I risultati delle della VAS 301 furono più che soddio;fa c cnti: con un dislocamento di 92.5 wnnellatc l'unità raggiun'>e la velocità di 18.91 nodi, con un' autonomia corrispondente di circa 500 miglia. Coi soli motori laterali la massima velocità raggiunta fu di 15 ,5 nod i e col .sol o cent r ale d i 12.3 nodi. Alla veloci tà di croc i era di l i nod i con t re mo t o r i, l'au tono m i a r i su ltù di ci rca 900 m igl ia

Le VAS :50 l , 302, 30.) c 304 vennero co n segna te all a Mar i na t ra i l se tt emb re 1942 e il genna io de l l'anno succcssi \ 'O, con un intervallo medio tra in i zio clelIa costruzione c approntament o di circa cinque mesi .

L' approntamento delk altre otto unità della !->crie. che erano '>tate , arate nei tempi prc\'bti, subì invece folli ritardi a cau!->a dci risultati poco !->oddisfacenti forniti dalle prove al b an co dc i nuovi m otori Ansa l do t ipo Q 172 ( 170/ 12) che avrebb ero dov u to equipagg iarle.

Nei primi m esi del 19 1:$ venne p ettan to decisa sulla VAS 305 la !->Osriru;d o ne i n , ·ia sperimenta le dci t re motori Diese l Ansaldo con un apparato motore del tipo a scoppio. articolato su un Isotta Fraschini AS\ 1 183 e due CaiT'aro D 300. identico a queiJo delle \'.A S. tipo Baglieno della seco nda serie. che a\i: \ a dato alle prO\ c ottimi risultati.

I lavori di adatta m ento per l ' imba rco dd nuovo apparato motore (cambio elic h e, l i nee d'assi e b as am en ti , ada ttam ento de ll e casse nafta a con tene re benzin a ecc ) uni tame nte acl alcuni rit ard i n ell a fo rn itura elci m o t o r i Carraro, r ita rd aron o ulteriorme n te l 'appront amento della mo t ovedena che poté in iziare le prove in mare solo nel maggio 19 13.

Con un dislocamento di 92 tonnellate. l'unità raggiunse la 'eloç itù massima di 19 nodi '>li tre motori, con un ' autonomia corrispondente di cirt"<l 100 miglia. Sui soli m otori l ate r ali, e co l cent rale in f olle, l a ve l ocità massima risultò d i 13 nod i co n un 'a uto n o mia d i c i rca 1000 m i g lia

I n r e l azi one a t al i ri su l t at i , venne dec isa l'ad oz io n e d i queMo t i po d i ap parato motorL" anche sulle rimanenti unirà della se r ie. La l /IS 306 venne conseg n ata alla l\ l arina pochi giorni prinu dell'armistizio mentre le altre sei unità furono catturate dai Tede'lchi il 9 settembre 19-t3, ancora in allestimento, c furono da questi succes!->ivamt·nte completate.

Le tre e lic h e e il timo n e d e lla VAS 302 poco prùna d e l varo.

( Fo Lo Mo lin ari/Co llezlo n e Ba rgoni)

236

Sezione longirudinale e piano di stiva delle VAS 301+312. (Scala 1:200)

O lt re a lle unità catturate a Genova presso i diversi ca n tieri, nei giorni imme d iatam e nte successivi alla promulgazione dell'armistizio, i Tedeschi riu sci rono ad impadroni rsi anche d i tutte le altre unità della serie già in servizio . Esse venne ro classificate Raumboote/ Ausland e, contraddis ti nte da ll e s igle RA 251-':-260 e RA 263-264, entra rono a far parte della Marina germanica. Tre di queste unità , la RA 252 (ex VAS 3 05) , la RA 253 (ex VAS 307) e la RA 263 (ex VAS 308) , furono cedute dalla Marina ge rman ica alla Marina della R.S.I. , che le ribattezzò VAS 252, 253 e 263, sostituendo la sigla caratter ist ica R.A. con quella di V.A.S. e conse rvando la numerazione german ica. Nel marzo 1945, l'ar mamento di queste unità era così composto:

-l mitragliera Breda da 37/ 54 mm, a poppa;

- 3 m itrag li e re O e rlikon da 20/ 70 mm;

- 2 lanciasilur i a impulso latera le da 450 mm;

- 6 b.t.g. su se ll e late rali.

Come è rilevabile dalle fotografie e dai disegni, l'aspetto di queste unità , nonostante le maggiori dimensioni e la diversa forma dello scafo, no n differiva sensib ilmente da quello de ll e VAS tipo Baglietto. Le armi da 20/70 mm , previste dal progetto , non vennero ma i installate a bordo e furono sostitui te da mitragl ie re Breda da 20/ 65 mm su affusto a libero punta mento, de llo stesso tipo installato sulle a ltre V. A.S. È interessante notare che a nc he sulle unità di questa serie fu im ba rcata la sola arma da 20 mm poppiera , ment re que ll a di prora, sos titui ta provvisoriamente da due fucili mitragliatori da 6,5 mm , avrebbe dovuto essere messa a bo rd o non appena vi fosse stata maggior d ispon ibi lit à di ta li mitragliere.

Otti mo , sotto il punto di vista della sicurezza e dell 'autonom ia, l'apparato motore D iese l del le VAS 301.,.304, anche se di prestaz ioni me n o b rill anti di quello del tipo a scopp io d e lle successive unità, che differiva dall'apparato motore de ll e V.A.S del t ipo Baglietto della seconda serie so lamente pe r la p resenza dell 'inveJtitore eli marc ia su tutti i tre motori anziché sui soli latera li.

237

Buona risu ltò la tenuta al mare, l'a bitabilità e la manovrabilità di queste unità; per quanto ri guarda l'e ntità e l'efficienza de l loro a rmamento , in particolare di quello antisommergib il i, va lgono le stesse co ns ideraz io n i già espresse per le V.A.S. Baglietto, d i cui queste morovedette possono esse re considerate una versione m igliorata .

Ne ll 'est ate 1943 venné decisa la costruzione eli a ltre vent iquattro V.A.S derivate da l tipo Ansa lclo da 90 tonnellate, ma con scafo in legno , da o rdinars i presso cant ieri italiani e della Francia occupata.

Alla data dell'8 settembre 1943, dodici unità erano state ordinate al Cant iere Prometeo di Genova; per altre dodici erano in corso le trattative per l'o rdinazione presso i cantieri francesi di Cannes ed Antibes gestiti da una soc ietà italiana.

Tali V.A.S , con sca fo in legno e paratie metallich e, dovevano esse re equ ipagg iate con motori Diese l veloc i, d i costruzione francese, tipo C.L.M. (Compagnie Lillo ise de Moteurs) , da 500 hp , trasformat i pe r l'impiego ma ri n<> , de i quali era stata ord inata la cost ruz ione el i cento esempla ri . Esse av rebbero dovuto essere a rmate con tre m it raglie re da 20/ 70 mm , una a prora e due a poppa, con due lancias il ur i ad impulso la terale da 450 mmc con le stesse s istemazioni a.s. delle V.A.S. tipo Ansa telo.

Il progeno prevedeva un dislocamento a pieno carico intorno alle 100 tonnellate , con una ve locità massima di circa 21 nodi; esteticamente non avrebbero dovuto differire sensibilmente dalla serie 301.;.312, ad eccezione di alcuni particolari dello scafo e delle sovrastrutture.

Le dodici unità ordinate ai Cantieri Prometeo, con consegne a scalare comprese fra i l ma rzo e il sette m b re 1944, av rebbero dovuto assumere i nominativi d i

VAS3137324

Dopo l'armist izio, la costruzione eli quanro V.A.S. di questa ser ie , (VAS 3137316) fu proseguita nei cantieri d i Genova per conto della Marina german ica con i nom ina ti vi di RA 2657268, senza tuttavia essere completata prima del 1945. Risulterebbe che all'abbandono del territorio italiano da parte dei Tedeschi, il materiale in opera sugli scali sia stato sabotato e distrutto .

Le p ri me quattro unità el i questa serie entra rono in serv izio tra il settembre 1942 e il gennaio 1943 e, riunite nella 93 Squadriglia V.A.S., vennero dislocate nel settore ciel basso Tirreno, dove iniziarono un'intensa attività di vigilanza e caccia antisommergibili.

Prima dell'armistizio dell'8 settembre 1943, entrarono in servizio solamente a ltre due unità, le VAS 305 e 306, che vennero aggregate temporaneamente alla 73 Squadriglia V.A.S., armata con unità del tipo Baglietto della seconda serie.

Negli avvenimenti che seguirono immediatamente la promulgaz ione d e ll'a rmistizio, tutte le un ità eli questa ser ie g ià in serviz io o anco ra in allest imento p resso i cant ieri caddero in m ano tedesca ed entrarono in seguiw a far parte clelIa Ma r ina germanica.

Ire eli esse vennero success ivamente cedute dai Tedeschi alla Marina della R.S.I. che le impiegò nell ' a lto Tirreno.

Al termine delle ostilità, nessuna delle dodici unità della serie risultava ancora a galla , essendo andate tutte perdute tra il 1944 e il 1945 per bombardamento aereo in po rto o in combatt imento con unità ang lo -amer icane , oppure pe r esse re state autoaffonda,te da i Tedeschi ne i po rti dell 'a lto T irreno, all'atto dell'abbandono de l terri torio ita liano nell'aprile 1945.

238
Attività

La VAS 3 02 al varo nei Cantie ri Cerosa dell'Ans aldo di Genov a Voltri. L'unità appare quasi comple ta mente alles tita c priva del s olo annamento ; s arà comple tata n e i Cantleri Ansaldo di Genova Sample rdarena. (Foto Molinari/Collezion e Bargonl)

D i segu ito , sono ripo rtate le part icolari ci rcostanze in cu i le dodici u nità el i questa ser ie anela rono pe rdute nell ' u ltimo per iodo della seconda guerra mondia le

VAS301 e304

Le due unit:à , alla promulgazione dell 'armis tiz io, si trovavano a Genova in lavori , impossibil itate a muovere; il 9 settembre 1943 vennero catturate dai Tedeschi. Ent rate a fa r pa rte de ll a Mar ina ge rman ica nello stesso 1943, vennero r ibattezzate rispettivamente RA 254 e RA 255 La pr ima venne autoaffon cl ata nel bac ino eli Sampicrcla rcna , nel po rto d i Genova, il 24 ap rile 1945, mentre la seconda andò perduta il 21 agosto 1944 in combatt imento con unità britanniche ne l Go lfo di Genova , assieme alla RA 259 (ex VAS 311).

VAS302e303

Nella notte sul 9 settembre 194 3 , la VAS 303 rientrò a Civitavecchia da una crociera d i v igilanza effettuata fuor i de l porto e si o rm eggiò v icino a ll a VAS 302,

239

che non era uscita per avar ie. Verso l'a lha, in base alle not izie su ll'ctrm istizio, le due un ità furono approntate per usc ire. ma , alle 04 00, il porto venne occupato di sorp resa da m ezzi blindat i tedeschi e non fu qu indi più possilbi le lasciare l'ormeggio. Le due unità vennero in parte sabota te dagli equipagg i e poi catturate da i Tedesc hi Rientrate in serviz io sul finire del 1943 nella Marina germanica con i nominat ivi eli RA 257 c RA 256, furono affondate rispettivamente il 2 agosto e il 30 marzo 1944 nei porri el i Genova e di Livorno per bombardamento aereo.

VAS305

ll mattino del 9 settembre 1943 , con le VAS 238 e 239, lasciò il po1to della Spez ia per trasfe r irs i a Po rtoferraio. A circa metà percorso , le tre unità furono accerchiate da cinque motosi lurant i ge rmaniche e da queste dirottate nel porto di Livorno, in mano tedesca, dove vennero catturate

Ent rata a far pane della t\llar ina germanica nell'o ttobre 1913, co l nominativo di RA 252, la ex VAS 305 fu ceduta nell944 alla R.S.I. , nella cui Marina assunse il nominativo eli VAS 252.

L'un ità venne autoaffonclata nel bacino di Sa m p ie rdarena del po rto eli Genova il 24 apri le 1945.

La VA S 303 imm e diatam e nte prima d e l va r o. ( Foto Mo Hn ari/Co llez io n e Bargon i)

240

l.a VAS 253 (ex VAS 307, ex germruùcaRA 253 ) ripresa a Genova negli ultinù m es i di 1-:uerra, mentre era in servizio con la Marina della R.S.J. Si nota l'armamento imbarcato dal marzo 1945, composto da l mitragliera Breda da 37 nun a poppa, 3 mitragliatrici Oerlikon da 20 mm · una a prora e due ai bti della timoneria · 2 impianti l.anciasilnri a impulso L'lterale da 450 mm e 6 b.t.g su selle laterali, di ctù sono visibili te 3 di sinistra.

La VAS 309 al varo ill9 maggio 1943. L'unità fu una delle sei V.A.S. varate ma non completate prima dell' armistizio dell'8 settembre 1943, che, catturate dai Tedesclù mentre erano in allestimento a Genova, furono da questi completate. Notare a prora la temporanea sistemazione di un' ancora di tipo Ammiragliato. (Foto Molinari/Collezione Bargoni)

24 1

VAS306

All 'arm istizio, l' un ità, da poco consegnata alla Marina, s i trovava ancora a Genova, presso i Cantieri Ansaldo , imposs ibi litata a muovere pe r p icco li lavo r i ai motori e , il 9 se ttembre 1943. vi venne cattu rata da i Tedesc hi Il 13 orrobre successivo entrò a far parte della Mar ina ge r man ica col nome eli RA 251

Il 22 agosto 1944 fu autoaffondata al la rgo della Costa Azwrra , probabilmente in segu ito a i g ravi danni subiti in combattimento.

VAS 307e 308

All a clara dell'armis t izio, le due un ità s i trovavano anco ra in allest imento p resso i Cantieri Ansaldo a Genova e, il 9 settembre 1943 , vennero catturate dai Tedeschi. Con i nuovi nominat ivi di RA 253 c RA 263 furono completate per conto della Marina german ica, entrando in servizio rispettivamen te il 9 novembre e il 9 dicembre 1943.

La ex VAS 307 subì alcuni dann i in segu ito ad una collisione con una motozatte ra tedesca (F 767) a l largo el i Capo No li. il 25 agosto 1944; riparata a Genova , fu poco dopo ceduta alla Marina della R.S.I., assumendo il no m inat ivo d i VAS 253

La ex VAS 308 fu ceduta il 16 maggio 1944 alla Ma rina della R.S.I. , assumendo il nominativo di VAS 263; fu in tlll prit11o te m po assegnata alla Scuola antisom del Va r ignano (La Spezia) e, quind i, nell 'ottobre 1944 , acl un reparto a.s. come cacc iasommergibili.

Le due motovedette ve n nero autoaffonclatc nel po1to eli Genova il 25 aprile 1945.

VAS 309, 370, 37 7 e 312

All'a rmist iz io, le quatt ro unità si trovavano in allesti m ento p resso i Can tie r i Ansaldo a Genova e , il 9 settembre 1943, v i vennero catturate dai Tedeschi.

Comp letate per conto della Marina ge rmanica , esse entrarono in serv izio alle date e con i nominat ivi di seguito spec ifica ti:

- ex VAS 309· RA 258 (21 m arzo 1944);

- ex VAS3ZO RA 264(12 l ug li o 1944, data probabile);

- ex VAS 311 RA 259 (l giugno 1944);

- ex VAS312. RA 260(3 agosro 1944).

Le ex VAS 309 e 310 vennero autoaffondate nel porto di Genova il 24 aprile l 945, mentre la ex VAS 311 affondò combattendo con u n ità b ritanniche ne l Go lfo di Genova il 21 agosto 1944, assieme alla ex VAS 304. La ex VAS 312 anelò perdu ta pe r incag li o nei pressi el i Capo ìVlortola, sulla costa li gure, il 10 agosto 1944 : il re li tto fu fa tto saltare il 2 settembre success ivo

242

CAPITOLO \'Il

MOTOSILURANTI TIPO LÙRSSEN "S 26 " - C.R.D.A.

MS 81+86

(e numeri non assegnati)

.\fS 81"'"86 C.R D A - Monfalcont> n lt61 1466. ordtnate nel dicembre 1942. OrdtnattOnt annullate con rarmistizio e materiale relativo unpiega10 per altri li't d,u

3 unità C.R.D A .\lonfalcont' CostruLtoni n l'i·t.3 l'i4'i, ordinate nd luglio l94j. OrdinaLtont annullate con l'armistizio e materiale relativo imptegato per altn dat Tedeschi.

CARATTERISTIC I lE GL:NERA LI

Scafo

Dime11siot1i ftmghezza f l larghezza Immersione p c

Apparato motore potenza compi.

in no con l'iement i me ta ll ic i e carena nor male p.c. 120 t IO'i t :3-J,9 1 m 'i :3:3m 2,1 m

j moton Dte'>el Datmler \IB 50 l .3 eliche

6000 hp

!'elocità ma.x c n. :W nod i combust ifJile 16,7 t

Cllfi0110111ÌCI 700 a .30 nodi

21t3

ltub1 lanciasiluri da 533 mm ad impulso laterale da '150 mm

1 mur.agiler.a da 20 70 Mod. tedesco ·:38 l m1traglicra Breda da 20 65

6 b l.g da SO kg

Equipagg i o lO uomini

NOTA: qu:mro unità avrebbero dovuto essere trasformate in motocannonicrc.

ell'eMate 1942, lo Stato Maggiore rinnovò le richieste, già da tempo in corso, per la cessione da parte della Marina germanica dei piani di costruzione degli ultimi tipi di motosiluranti costruite dai Camieri Lurssen di Vegesack, alcune squadriglie delle quali operavano anche in Mediterraneo, dove erano affluite attraverso i canali navigabili della Francia occupata.

Dopo varie tergiv<.:rsazioni, le richieste italiane vennero finalmente accolte e, nello stesso tempo, furono gettate le basi per l'iniz io di una co l laborazione che doveva portare al la rea lizzazione di alcun e motos i l uran ti de l t ipo tedesco più rece nte i n ca nt ieri ita liani con la fornitu r a da pa r te d ell a Ge r mani a elci motori princ i p al i , d i t i po Diesel -ve l oce, di a lc u n e d e lle ar m i c eli parte de i mater iali occo rrenti all a cos tru zio n e.

Nel dice m b re de l l o stesso 1942, si po t é così giungere al l'o rdinazione ai Ca nt ier i Ri u n i ti de l l 'Adr ia ti co d i Mon f alcone di una p r ima serie d i sc i un ità del t ipo "S 26" tedesco.

Tale t i po di Schnellboot e da 105 tonnellate d i dis l ocamento standard, nel 1942 rappresentava, per la Marina tedesca, il punto di arrivo, dopo l a realizzazione, negli anni tra il 1930 e il 19•t0, di unità co n d i slocamento sempre crescente e di caratterbtiche di velocità e tenuta di mare sempre più spinte.

L'aumento del dislocamento sino a circa 100 tonnellate era stato imposto da alcuni fattori altrimenti inconciliabili tra loro:

- neces:.ità di aumentare la ,-elocità massima operativa sino a circa qQ nodi:

- convenienza pratica di aumenta r e al massimo il raggio d'azione;

- tendenza a migliorare sempre più le qualità marine.

Questi fattori trovavano nel dislocamento adottato per il tipo "S 26" !>Ufficienti garanzie per un buon bilanciamento tra di loro

La po!>S i bilità di imbarcare tre motori superleggeri de l tipo Diesel-veloce da 2000 hp ciascuno, unicamente all e indovi n ate for m e dell a carena, consentivano di ragg iu ngere un'el evata velocità mass i ma operativa anche i n cond iz ioni non idea l i di ma re.

244
Ge n e rali tà

Dise gno di progetto delle mo1os iluranti tipo

Liirsse n "S 2 6 " - C.R.D.A. (Scala l : 200)

L'alimenrazione a gasolio dci motori termici principali permeneva un'ampia autonomia, con garanzie per la sicurezza decisameme superiori a quelle delle unità con motori alimemati a benzina.

L'adozione di una parricolare carena a forme tondeggianti con prora affinata e poppa qua:.i a spigolo, l' eccezionale robustezza della struttura compo:.ita in legno e metallo dello scafo, l'innalzamcnto della prora, ottenuto inca:.sandovi i tubi lanciasi lur i, e le riguardevo li dimensioni (lunghezza tra le p. p. 33,81 m), co nse nti va n o a questo ti po di u n ità un 'ottima tenuta d i ma re, a n c h e operando co n m a re ag ita to a ve locità soste n uta.

L'armamento de ll e Schnellboore tipo ··s 26", sino al 1942 si anico lava su due tubi lanciasìluri prodieri da 533 mm e due mitragliere da 20/70 mm - una a scomparsa sistemata a prora e una al centro-poppa - oltre a sistemazioni per b.r.g. e per la posa di 6 8 mine da fondo; dopo il 1943-4 -t , il numero c il calibro delle mitragliere venne :.cnsibilmente aumentato (una mitragliera da 40 mm e tre da 20 mm, oppure una mitragliera da 37 mmc cinque da 20 mm) e numcro:.c unità imbarcarono, rcr la protezione del di plancia, ca lotte corazzare in acciaio (Panzerka louc), ddlo spessore med io d i circa 10 mm e del peso d i c irca 1200 kg.

Le unità ordinate dalla Ma rina italiana ai C. R.D.A. non vennero im postate sub ito, soprattutto per i forti r irardi nella forn itura dei materiali di costruzione di competenza germanica.

In un primo tempo il progetto per l'armamento di queste unirà venne sensibilmente modificato rispeno a quello del tiro originale tedesco:

- IJ mitragliere Breda da 20/ 65 mm su affusti singoli a libero puntamento sistemate lungo l'asse, tre a popra e una a prora;

- 4 tubi lanciasiluri per arm i da 450 111111 in lega leggera a prora, due rer lato;

- l t ramogg ia per 6 b.t.g. da 104 kg con cnrrelli "a pe rdere".

Tale a rmamento sareb b e stato sensib ilmente s up e ri o re a q u e ll o delle corr ispo n dent i un ità tedesche e, in pa rt icolare, con un au m e n to d i peso d i una so la tonnellata a prora, si sa rehbe ottenuta una sa lva di quattro silu r i da !150 mm anz iché di due da 5.33 mm, con 800 kg di carica totale contro 540 kg.

Va tuttavia, che per sistemare a prora i quattro lanciasiluri da 450 mm e la mitmgliera Breda da 20, 65 mm , si sarehhe dovuto rinunciare all'imporrante requisito del rialzamcnro della prora stessa, ouenuto incassandovi i due tubi lanciasiluri da 533 mm e l'arma da 20 mm come sul tipo tedesco originale.

245

Dopo vari co n tatt i con la Mari na germanica e con i Ca nt ie r i Llirssen, nel m aggi o 1943 ve nn e deciso definitivamente di adottare per ques t e unità un ar mamento p i ù simi l e a quello e che avrebhe dovuw in parte fornito dall'alleato:

- l mitragliera da 20 ..,0 mm di costruzione germanica. !\lod. '38. su affusw a scomparsa · 11. incassata nella prora; l mirragliera Breda da 20 65 mm, su affusto a l iher o puntamento, tipo M.A.S , a poppa:

2 tubi lanci asiluri in lega leggera per armi da 533 mm, incassati nella prora;

-2 l anci asi l ur i ad impulso hlteral e p er armi da 450 m m , a poppa , i n sis t emazi o n e ide nt ica a quell a del l e m otos i l uranti tipo C.R.D.A. da 60 t del l a secon d a seri e;

6 b.t.g. da 50 kg MI se ll e latera li l due lanci asiluri ad impulso laterale per armi da 1SO mm avrehhero dovu to in un secondo tempo da lancia-;iluri , anch'essi ad impulso late ralc , per siluri da 533 mm, che a quella data erano ancora allo studio. el giugno 19·13, in seguito acl accordi definitivi con la Germania per la forn itura dei motori D ai mlc::r- Benz t ipo MB 501 da 2000 hp ciascuno. con conseg n e di quatt ro unità al a partire dall 'o ttob re e delle m itrag l iere d<1 20 mm occorren t i, ve nn e confe rmata ai C. R.D. A. l 'ord i nazione delle se i m otosi lu ran ti da 105 t.

Ta l e ordinazi one era stata in fatti sospesa nella pr i mavera de l 1943 in attesa dell a definizione dell 'a rmamento da adotta r e e per la mancata forn itura di molti materiali da pane della :\l arina tedesca. Secondo il contratto. le sei unità, compre-.e nd programma di nume cos truzioni del 1913. avrebbero dO\·uw essere approntate per le prove tra il gennaio e il giugno 19-H , in ragione di una al mese.

11 m ese con la definizione del programma di nuove costruzioni dd 1944 e pre vi accor di con l 'a lleato per la fornitura de i motori e delle a rmi venn er o o rd inate ai C.R.D.A. altre tr e unità di ques t o tip o, con conseg n e a sca l are co mprese t r a l 'agosto e i l d i ce mbr e '1 944.

Ne ll 'agos t o 1943, infine, venne decisa da parre de l l o Stato Magg iore l a t ra sformazione eli quattro delle nove unità ordinate in mowcannonicrc, med iante l'eliminazione dei poppieri acl impulso laterale.: c l'installazione di una mitragliera quadrupla da 20 65 mm flakvierling Mod ·3H. o di un impianro singolo da 3.., 5'-f mm Breda a poppa. spostando al centro l'arma singola da 20 65 mm poppiera ' '. Per quanto riguarda la protezione. questa avrebbe dovuto essere limitata a l la sola plancia. con l'adozio n e di una calotta corazzata de l lo :-.pesso re d i circa 10 mm. come su ll e unità germaniche.

Al la data dell'H settemb re 19t'13, n essuna delle n ove motos i lu ranti di questa se r ie. d ell a quale le prim e sei unir:ì av rehhe ro dovu to presum ih i l mente ass ume re i n om in ativi eli MS 81 -':-86, r isultava i mpostata su gli sca li di Monfalcone. Tuttav ia. mo lto del materiale occorrente al la cos tru zione, parte de l qua le giunto dalla Germania, era già stato accanwnato c ne era da tempo iniziata la l avorazione.

:"Jei mesi che immediatamente seguirono la promulgazione dell'armistizio e l'occupazione dei cantieri di da parte dei tale materiale 'enne in parte ri spcdito in Germania e in parte impiegat o per la riparazione delle motosiluranti germaniche cd ex i taliane ope rant i in Adriati co.

Cl l Pl·r l'impiego degli impianti qu.1dn1ph tede'd11 da 20 mm si erano già ottenuti buon1

1.111 Mille IIS 74 e 75 del tipo C.R l) A da 60 t della 'econda mentre per qudl o <k-lk anni singole da 37 mm era prcvbta una M'fie d i esperimenti. tm impianto sul la J/S 76 a qul'll' epoca ançora i n fase eli col l:wdo.

246

(

MOTOSILURANTI TIPO C.R.D.A. DA 60 TONNELLATE 3!! e 4!! SERIE (numeri non assegnati)

Scafo

C R D A - .\lonfalcone n 1515·d 532. la 3• :-.erie. ordinate il lt.6.19-a.:t Lt: cmtruz i oni n. 1515 7 15 17 furono impostate 19 13

C. IU).A .- Monfalcone

CoMruz i o ni n 15337 1542. f acen ti part<: dd la ser i e. ordi n ate i l 19.7. 1913. Nessuna u nità i m p os t at;a; cost r u;.ionc ann ulla ta con l ' ana 1i st i ; i o.

C;mtieri Bag li ett o S.A. - \'ara t/l'

l nlla ordinate i l 19.7 19 13, facenti parte ddla 1'1 :,erie. Nessuna unità impo,t;lla: c·oMntzione annullala con l ' armaMizto

Canuc:n Cdlt - \ ' enezia

l n11.1 ordinate il 21. - .19 13. facc:nt1 p.tne serie unità c o,truzionc annullata con i n legno con elemt:nti nwtalltci l' normale

D isl ocamellt O p. c. 68.5 t

Dime'IISiOIIi lunghezza fl lafRhezz a immersione p c

Apparato motore

polei/Zft compi

2H m k.;Sm

1,7:3 m

;) motori a scop p io l so u a Fra ,c hi n i ASM IHj 3 d i c h e

3300 hp

a>/oolà IIUL\' ' 11 :H nodi

comhiiSii/)1/e -.21

(/ 1110110111 irl 300 miglia a :31 notli, 130 miglia a 2-1 nodi. 900 maglia a 12 nodi con un solo motore

CAP ITO LO VT TT
AR \ lTERISTICIIE GE:'-.ERALI 18unità lO 12 unità -1 unit:ì
247

Armame 11t0

2 tubi da Sjj mm

2 ad impubo laterale da ISO mm

2 mitragliere lireda da 20. 65 mm

6 b.t.g . da SO kg

Equipagg io

.lO uomini

'OTA: unitù a\rebhero donuo in mot<xannoniere.

ella primavera del 19 -•.3 mentre le moto!>iluranti del tipo C.R.O.A. da 60 t della seconda serie (,·edi Capiwlo V) erano in 'ia di approntamcnw, venne deci sa la cos tru zione di una wrza serie di diciotro unità simili alk precedenti, da cost r uirsi presso gli stess i Cantie ri Riun i t i de ll 'Adr iati co nell'ambito de l p r ogramma 19!J:3.

Concretata con I'Ispenormo Generale dei .M.A.S. una lista eli modifiche da apportare alle nuove costruzioni, il l '"l giugno 19 13 lo Stato Maggiore della \tarina passò ai C.R.D.A. di Monfalcone l'ordinazione di diciono moto:-.iluranti con consegne contrauuali previste tra il novembre 194.3 c il luglio 19!J4. al ritmo di due un i tà al mese.

Rispett o alle motosi l urant i della seconda serie, le modifiche decise per le nuove unità risultavano eli lieve entità e vencvano !>Oprattutto !>LI particola ri clell'allestimenro (siMemazioni di plancia. nuove bu!>!'>Ole, arredamento ecc.) e sull ' imbarco eli apparecchiature eli tipo più moderno (apparati r.t.f. , idrofoni a penzolo ecc.).

Per quanto riguardava l'armamento, la più impo rtante delle modifiche siriferiva alla riduzione a sei del numero delle b. t .g. c al la si stemazi one di hoc fumogene in aggiun ta ad un nuovo nebbiogeno di tipo tedesco.

L'apparato motore avrebbe dovuto essere identico a quello delle motosiluranti della !>econda serie, salvo l'adozione. su alcune unità, di morori !sorta Fraschini ASM 18'5. da 1500 hp cia-.cuno. dotati di compressori, qualora le prove ancora in cor!'>O con la MS 76 <l\es!'>ero dato buoni rbultati.

Nel lug l io dello stesso 19!J3. co n l a definiz ione del programma di nuove cost r uz ioni di m otosi l urant i per i l 191t4, venne decisa la realizzazione di al tre ventiduc unità , del tutto simili alle precedenti della ter7.a serie. salvo un eventuale impiego integrale del legno, anziché della struttura mista. per la costruzione degli scafi, qualora quc!>lO fosse risultato necessario per accelerarne l'approntamento.

Il 19 luglio 1943 le ordinazioni delle ventiduc motosiluranti della quarta serie vennero passate ai Cantieri Baglieno di Varaac (12 unità) c ai C.R.O.A. di Monfa l co ne (IO unità) con consegne contrattuali comprese tra i l febbraio e i l d icem bre 1944.

TI 21 successivo furono ordinate, in aggiunta alle precedenti , altre "' unità ai Cantieri Celli eli Venezia, che in un primo tempo avrebbero dO\·uto CO!>truire le dodici moro-.iluranti assegnate poi ai Cantieri Baglictto , la cui ordinazione era stata sostituita con quella di dodici M.A.S. veloci della quinta serie.

248
Generalità

Nell 'agosto s.uccessivo, venne decisa da parte dello Stato Maggiore la trasformaz ione in m otocannon iere d i sei de lle motosiluranti della terza e quarta ser ie ordi n ate .

Ta le trasfo rm azione prevedeva due so luzioni eli armamento:

- una p ri ma, integrale, con l'eliminazione di tut ti i lanc ias ilur i e l' installazione el i una mitragliera singo la Breda da 37/ 54 mm a prora e d i un imp ianto quadrup lo Flakvierling Mod. '38 da 20/ 65 mm a poppa;

- una seconda, parziale, con 1:1 sola sostituz io n e del la mitragl ie ra singo la di poppa da 20/ 65 mm con un imp ia nto quadrup lo da 20/ 65 mm e con l'eliminazione dei Jancias iluri poppie ri ad impubo latera le da 450 mm.

In seguito a p rove compa ra ti ve t ra due unità così trasformate , sareb b e sta ta decisa in un secondo te mp o la soluzione definitiva d a adottare. Queste unità avrebbe ro dovuto in o ltre dotate eli serbato i di benzina con protezione in gom m a sintetica "h urn a" contro il tiro delle arm i automa t iche

Alla data ddl'8 settembre 1943, so lamente tre unità sulle quarantaquattro o rd ina te erano g ià state imposta te , e precisamente le cos truzioni n 15 15.;.1517 de i C.R .D. A., pos te sullo scalo a Monfalcone rispettivamente il 21 e il 25 agos to l 943

Esse vennero catturate dai Tedeschi che occupa ro n o i cant ie ri eli Monfalcone dopo l' armistizio.

La Marina tedesca o rdinò la prosecuzione elci lavori d i queste tre motosiluranti , disponendo nello stesso tempo l'impostazione di alt re cinque unità similari utilizzando i mater iali g ià accantonat i per le cos tru zion i n. 1518.;.1542, assegna te agli stess i cant ieri

Denominate S 621.;.628, secondo fonti tedesche, cinque di queste motosiluranti (S 621 , 623, 626, 627, 628) entrarono in se rv izio con la 24 . Schnellhoote Flottille tra il maggio e l'agosto 1944; tre (S 622, 624, 625) ven n e ro dist rutte da un bombardamento aereo il pomeriggio del 14 magg io 1944, presso g li stess i Can ti eri di Monfalcone; di queste ultime , una (S 625), era destinata ad esse re ceduta alla Marina della R.S I.

Le altre unità di cui fu comp letata la cost ru z ione an d arono tutte perdute in Adriatico ne lla primavera d el 1945 , a ll 'a tto de ll a cessazione delle ost ilit à; in pait icolare, la S 623 venne auroaffondata a Tries te all ' inizio di maggio del 1945 e sucrecuperata; almeno 2 furono invece autoaffonda te a Grado.

249
,. /
LE MOTOSILURANTI , LE MOTOCANNO IERE E GLI ALISCAFI DA COMBATTIMENTO
1945 AD OGGI 25 1
Parte Seconda
DAL

Sebbene il T ra ttato di Pace im po n esse a ll '{[ali a il d ivieto di armare nuove unità d e l tipo motos ilura nte e p revedesse la d emo liz ione o la consegna alle p ote nze vi ncit rici de ll e poche sopravvissu te a ll a guerra , l' interesse della Marina italia na pe r tale t ipo d i u nità n on venne mai meno.

Mentre le unità ve loci cos tiere ancora esis tenti ne l 1946 veniva n o poste in d isa r mo in attesa de ll a consegna o della demolizione, si iniziava no le t rattative per l'acquisto di uno stock di motosilu rant i ex statu n ite ns i che I' A.R.A.R. , l'organizzazione crea t a dagli anglo -ame r ica ni alla fin e d e ll a g uer ra per l'alienazione del materia le m ili ta re ecce d e nte ai fabbisog ni d i pace, aveva posto in ve ndita . Si trattava el i u n gru ppo di ventotto un ità , di cui diciannove de l ti po Vospe r d a 72 p iedi e 6 po ll ic i, se tt e del tipo Higgins da 78 piedi e due de l t ipo Eleo d a 77 pied i, t u tte cos t ru ite negli St ati Uni ti tra il 1942 e il 1944, ce d ute a ll a Roya l Navy nell'amb ito degli aiuti della Legge Affitti e Prest iti e da q uest'ult ima resti tui te alla U.S. Navy al termine de ll e ostilità.

Le unità vennero acquis ta te ne l febb raio del 1947 e , u ffic ia lmente classi ficate Galleggianti Inseguime n to Silur i (G .I. S.), furono per la maggio r parte accentrate nella base di Taranto

La classi ficazio ne co me G. I. S., mezz i ausiliari ve loci no rmalmente im p iegat i pe r l'in segui m e n to ed il rec u pe r o de i siluri dura nt e le eserc itazioni d i lanc io, serv iva ad ev ita re l'isc ri z ione de ll e unità ac q u is t ate t ra il navig li o da gue rra , in modo da no n contravvenire tro p po paleseme n te a ll e n o rm e de l T rattato d i Pace.

Delle ventottto motosiluranti ex statu n ite nse acq ui state, solamente le se tte del tipo Higgins e t redic i de ll e d icia nn ove de l tipo Vospe r ent rarono successivame nte in serv izio (ved i Capito li IX e X), men tre le r imanenti furono demolite, o "ca nni ba li zza te " a favo re de ll e al tre , in rag ione de l loro no tevole stato d i usu ra; tra q u este, le d ue del t ipo Eleo d i cui si r iportano di seguito alcune no ti z ie e le p rincipa li ca ra tt erist iche tecniche.

Nomin a ti vo ex H M.S. ex U S.S Entrata in Ced u ta a ll a Nom inativo U.S.A. italian o servizio nella Roya l Navy as su nto p e r la U.S. Navy c essione a ll a Roya l Navy

GI.S 001 9 MTB 30 7 PT49 20-1-1942 4 -2-1942 BPTl GJ S. 0020 MTB 3 15 PT57 7-3 -1942 7-3 -1942 BPT 9 ex PTC 25 253

Tipo:

- cantiere:

- dimensioni:

app. mol.lvd:

armamento: - equipaggio:

Eleo da --piedi. in legno con scafo a ">pigolo (derivato dal tipo Hritish Power Boa t Co. da -o piedi): Electric Hoat Co. (Eleo), Bayonne, .J.. U.S.A.;

23.46 x 6,09 x 1,7 m;

j motori a scoppio Packard AM-W l lt da !tOSO hp/ ttO nodi: l mitraglicra Oerlikon da 20/70 mm (a poppa);

4 mitragliere Browning da 12,7 mm (in due impianti singoli a prora e uno binato al centro);

2 t.l.s. da 533 mm;

12 p er so n e

Nel lo st esso periodo, l" attività cantieri stica nel campo del le unità veloci costi er e riprese, seppure in forma ridotta. !\el 1946-47, infatti, i Cant ieri Bagliello di Varazze costruirono per conto dcii'Egino alcuni M.A.S., identici a quelli della serie del tipo "''500" ", i qua li vennero imbarcati a Genova per Alessandria senza l'armamento, che venne poi installato a bordo in Egitto.

Effettuate tra il 19'-18 e il 19'-19 le consegne delle unitù in ottemperanza alle clausole del Trauato di Pace. le poche rimanenti. invece di e">sere demolite come previsto, , ·ennero riclassificate motovedene o mezzi ausiliari c, prhe di siluri. ripre.'lero l'alti\ ità (\edi Pane Prima ).

\'enne creato il Comando Gruppo Forze Costiere (Comgrupforcost), che riuniva tutte le motosiluranti. le V.A.S., i M.A.S. e i dragamine veloci (1)\', ex RDV) rimasti in attività, e alle cui dipendenze passarono le t lnità dei tipi Vosper c Higgins , ·ia via che terminavano i lavori di riprist in o ed entravano in sl.!rvizio.

Con la costituzione, nel 1949, dell'Alleanza Atlantica -d i cui l'Ita lia era entrata a far pa rt e- e con la successiva 0951) " Dichi araz ione Trip artita" su ll'abrogazione delle clausole navali limita t ive de l Trattato eli Pace , l e mi:,ure precauzionali c h e erano sta re prese per n o n i nfrangere i n maniera tr oppo evidente le clausole d e l Tratt ato eli Pace relative all' i mp iego de lle motosiluran t i venne ro a cadere; i G .J. S. e le M.V. poterono nuovamente essere iscritt e nel navig l io da guerra e riprendere la classificazione di motosiluranti.

Neg li ann i intorno al 1950, venne dato nuovo impulso allo Mudio e alla progettazione di nuovi tipi di unità per la sostituzione eli quelle in servizio, tutte veterane della seconda guerra mondia l e e di caraueristichc ormai superate.

Nel 1952 venne acquistata una ex motosilurante tedesca del tipo Li."lrssen '"S 26'" CI4.G. 485, vedi Capitolo Xl) che. trasformata e rimodernata, fu la prima motocannoniera ad entrare in servizio nella l\larina italiana.

Tale tipo di unità , nato nella seconda guerra mondiale per il contrasto alle motosiluranti, si era rivelato il più adano per i compiti affìdati alla italiana nell'ambito dell"Alleanza Atlantica. in particolar modo nel settore adriatico.

Col programma navale del 1950 era stata infaui autorizzata la cosrru7ione di quauro unità del tipo motocannoniera, eli cui però un solo prototipo ( Jf. C. 490) era stato posto in costruzione. nel 1952 (motocannoniera ròlgore, ex M .C. 490, vedi Capito lo XTT). e non poté entrare in servizio che nel 19SS

Il tipo d i motocannoniera ve r so cui si era orientata la Marina ita liana era un 'unità di c irca l SO tonnellate, con carena di tipo normale a forme tondeggianti c co n appa rato motore Diesel, capace di svi l uppare al te anche in cond i -

2S4
(l) Enninio Bagna:.co. Jf.A S e mezzi d 'assalto di sujX'tjìcie italialli. Roma 1996. Capttolo XX\ "111.

Una formazione di motosiluranti d e l tipo Higgins, composta d a lle MS 44 1, 442 c 444 in navigazione ad a lta velocità.

Motosiluranti del tipo Vosper e del tipo Higgins si apprestano a defùare di bordo ad una nav e da battaglia della classe " Duilio" a met.'\ d egli anni Cinquanta , durante una manifes tazione. Si n ota la quarta torre da 90 mm di sinistra della corazza ta, brandeggiata a l traverso , co n il p ezzo pronto a ll e sa l ve di sa luto.

... 255

z io n i d i m are agi ta to. L'armame n to e ra articola to due m it ragliere da 40/56 mm c q u att ro lanciasiluri per a n n i da 450 mm La forte componente subacquea dell'armamento dimostra come trattasse più di una grossa motosilurante che di una vera e propria motocannonicra.

Un'altra interessante carancristica di questa unitù fu la costruzione intera mente metallica , con largo uso di leghe leggere. Tale ripo di cost ruzione , dai tem pi dei primi tentativi effettuati con scarsi risultati sulla mototorpediniera Stefmw T11rr (vedi Capitolo l) e su alcuni ,VI.A.S. neg li anni immediatamente precedenti b seconda guerra mondia le, aveva infatti registrato nmcvo li mig lioramenti sia di caratte re tecnico sia economico, ta n to da farla p referire anc h e a quella di t ipo m isto, c h e era sta ta impiegata con successo nel periodo be ll ico.

Quasi contemporaneamente alla rea lizzazione ddla pr ima motocannoniera, venne posta in costruzione una grossa vedetta antisommergibili (VA.S. 470) di ti po sperimentale da circa 300 tonnellate, dotata delle più moderne armi ed appa recchiature per la lotta anrisommergibili in acque costiere; tale unitù (motocanno niera rìJ/mine, ex corvena Sentinella, ex VA .S. 470, 'cd i Capitolo XTJI) , ·enne successivamente classificata corvena e, quindi , nel 196';, trasformata in motocannoniera con l 'eliminazione di tutte la armi a.s.

All'in izio de l 1953 anche a lle unità costiere venne assegnato il distintivo otti co NATO, forma to da una cifra d i t re n umeri, comp resa tra 400 e 499 preceduta

La motocannonicraFolg01-e, cx M.C 490. rip resa a Ve nezia n c ll'ouobre 19 7 2 dopo i lavori di trasformazione eseguiti ncl1 9 62-63; l'a')senza dJ sil uri s ugli impianti ad impulso late rale di prora indica c h e l'unità è in versione motocannonie ra. ( Foto Mollnari)

2'56

La motocannonj e ra Fulmi11e, e x corvetta e x V.A S. 470, n e l perìodo in cui fu utilizz.at:.t pe r la s pcrimentazionc de l nu ovo ca nn one OTO.Mclara da 76/ 62 mm ( Foto UDAP/ Collezion e Gay)

dalla lcuera di!>timh·a P <Patrol -C raft) Tale distimi,·o ottico venne dipinto in rosso sulle fiancate delle unità, omettendo però la lettera distintiva.

Col 1° gennaio l9'5t, le cifre del d i stintivo ' ATO vennero modifìcarc, e con l'occasione. le unità assun-,ero come nominativo nazion ale la cor r ispondeme cifra del nuovo d iMi ntivo ottico preceduta dalla caratter istica (MS, M.C., V.A.S.).

Similmente a quanto a\ ven i va presso altre Ma rin e, negli anni i ntorno al 1955 anche la Mar i na i taliana co m i n ciò ad o r ien t arsi ve r so l 'impi ego, da pa n e de lle u nità ve loci cost ie re, d i un arm ame n to d i t i po co n ve rti b i le o in te r ca mbi ab il e, ossia di u n ar mamen to c h e, sc n za al c u na t r asfor mazi o n e st ruttura le dcll ' uni tù, consentisse la rap ida c sc mpli cc sos titu zione dei vari t i p i di armi in fun zi o n e de i diversi compiti asseg n ati. Ta l i comp iti p reve d evano d i m assi m a tre di ve r se ve rsioni di arm amento: ca nn on iere , si l urante e posa m in e -ve l oce.

Non si rranava i n rea l tà di un'idea del tutto nu ova i n q u ant o p ropr io una de lle p r ime seri e di M.A.S., la serie i HAS 3722 tipo SVA N 12 t w, aveva adottato un armamento di tipo convertibi le per l ' impiego alternato come sil urante, contro unità di superficie, o come cannoniera con compiti di scorta prevalentemente a.s.; a ciò va aggiunto che molte serie di M.A.S. vennero adattate, sempre nel corso della prima guerra mondiale, per la posa di mine mediante selle smontabili.

(2) Ermin1o op t'il., Capiwlo I L
• 257

I.e quattro unità d e l tipo C. R. D.A. d a 60 t, rimodernate a cavallo d egli a nni Cinquanta e Sel.sa nta, riprese in na v iga7Jone i n formazione n e i primi a nni Se ttanta.

L'armamento della mitrag li era Bofors da 40/ 56 mm della.MS 473 in po1>izione a l pe-L.zo. (Foto UDAP/ Co Ucz ione Gay)

2')8

La motocannoruera Lm11po a Venezia nel maggio 1970, con tma vers ione di armamento composta da du e mitragliere da 40/ 56 tnm c due tubi lan cias iJuri d:t 533 m m , che costituiva una via di mezzo tra la versione motocannonlera, s u tre armi da 4 0 mm, e quella motos iltU''J nte, con quattro impianti per IJ lan cio d e l s iluri. ( Foto Mollnari/COUezion e Gay)

Nc l 19';6, venne perta nto deciso i l rim oderna m ento dell e motos ilurant i de l t i po C.H.D.A. da 60 t ancora in ser v i zio, ado tt an do per lo ro un armamento eli tipo convertib i le per l'impiego alternat i vo come motosilurante, mo tocannoniera c posamine.

Tale programma di rimodernamento, che inizialmente avrebbe dovuto interessare sette unità, \'enne im·ece !imitalO alle :,ole ,US 472. 473. 474 c 481 (\·edi Capitolo Xl\') cd eb be termine nel 1962.

!>tC!>!-.0 periodo. con il progmrnma del 1957, venne autorizzata la costruz ione di una :,e r ie di quattro nuO\ c motocannon i ere ad arm amenro convertibi le c con apparato motore Diesel e a tu r bina a gas (tipo CODAG - COmb in ed Di esel And Gas), i l cu i protot ipo venne i mpostato presso I 'Arsen àle M.M. di Taranto nel 1958 , secondo un progetto interamente rea l izzato dai tecnici della Marina Mi l itare. Denominata M.C. 491 (vedi Capi tolo XV) la prima unità della serie entrò in servizio nel 1963 , mentre la seconda fu pronta nell'estate del 1965. La co:.rruzione della terza e della quarta unità venne invece annullata nel 196-l c so:,tituita nei programmi con altre due motocannonicrc del nuovo tipo ··590·· (vedi Capitolo XVI). Quest 'ultimo. mppresenta,·a la versione migliomta del tipo "491'', del quale , tuttavia, conser\'a\'a le caratteristiche genemli dell'armamento e clell ' appamto motore. Le prime due unità delle quattro inizialmente previste da i programmi per questa nuova seri e di morocannoniere, ent rarono in servizi o ne l 1965 c nel 1966

Neg li anni tra ill948 e il 1966, la sola realizzazio n e di un ceno rilievo nel campo delle unità veloci costiere, cffcttuata in Italia per co nto di Marine stran iere

259

fu la costruzione di cinque motosi luranti (classe "Ophi r ") da parte dei Cantieri Baglietto di Varazze per la Marina israeliana nel 1956-57. Si trattava di unità con scafo in legno da 21 ,3 m , dotate di carena a spigolo senza gradini, con un dislocamento d i 40 tonnellate ed una velocità massima di circa 40 nodi. L'armamento, di tipo convert ibi le , comp rendeva una m itragliera da 40/ 56 mm, due da 20/70 mm e due lanciasiluri ad impulso latera le da 450 mm.

Il l o settembre 1965, a tutte le motocannoniere italiane in servizio o in costruz ione furono assegnati, in luogo della sigla distint iva, i nomi già appartenuti ad una classe di cacciatorpediniere della seconda guerra mondia le. Coi nomi venne ro assegnat i alle unità anche i relativi motti:

rùlmine (ex Sentinella) "Fu lgur in hostem"

Folgore (ex M. C. 490)

Lampo (ex M .C. 491)

Baleno (ex M. C. 492)

(unico motto per le quattro unità, già appartenuto alla VIII Squadr iglia Cacciatorpediniere , composta dagli omonimi cacciatorpediniere);

- Freccia (ex M. C. 590) "Deliberata di toccare il segno"

- Saetta (ex M.C. 591) "Scocca e colpisci"

- Dardo (ex M. C. 592) "Perché sicuro scocchi"

- Strale (ex M. C. 593) "Che il destinato segno tocchi"

Le motocannoniere e le motosilu ranti in servizio nella Ma r ina italiana alla fine degli anni Sessanta, operavano alle dipendenze del Comando Gruppo Motosilu ranti, in quadrato, nell 'ambito della Squadra Navale, nella 3a Divisione Nava le . Dal Comando G r uppo dipendevano la l a Flottiglia Motosilurant i, articolata sulla 42a Squadr iglia Motosi lu ranti (quattro unità tipo C.R.D.A. trasformate , in li nea , e due tipo Higgins di riserva) e sul la 1a Squadriglia Motocannoniere, composta da sei unità : Fulmine, ròlgore, Lampo, Baleno, Freccia, Saetta.

Motocannotùere e motosiluranti ormeggiate nel porto di Brindisi nel1965; da sinistra, Sentinella, Baleno, Lampo, Folgore e le quattro unità tipo C.R.D.A. da 60 t rimodentate .

260

La motocannonieraFrecda nella versione motosilur-.mte parziale, con due micragl.iere da 40170 mm e due tubi lanciasiluri da 533 mm, fotografata a Venezia nel maggio 1970.

(Foto Molinari/Collezione Gay)

Il periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi si può dire sia stato caratterizzato da un alterno interesse della Marina ita li ana nei r igua rdi delle unità veloc i cost ie re . Tale imeresse, che ha toccato i punti p iù bassi negli anni intorno a l 1955, è aumentato successivamente soprattutto in conside razione delle riaffermate amp ie possibil it à eli tali unità, specialmente in teatr i operativi eli particolari caratteris t iche geografiche o in conflitti a carattere lim itato.

Nello stesso tempo, i notevoli progressi della tecnica delle cos truzioni navali, dell 'elettronica e l'estesa applicazione d i comp less i automatismi , hanno fatto sì che le moderne unità veloci cost iere abbia no assa i poco in comune con quelle che operavano nell'u ltimo confl itto mondia le

All 'inizio degli anni Sessanta , l'o r ientamento preponderante fu verso unità del tipo motocannoniera ad ar mamento convertibi le, il cui compito primario era quello del contrasto alle motosiluranti e a ll e motovedette lanciamissili, ma g ià verso la metà de l decenn io successivo tale orientamento cominciò a spostars i verso unità ve loc i d'attacco per l'imp iego essenzialmente ant inave.

La scelta del tipo di unità, cadde sul veloce aliscafo da combattimento, che o rm a i e ra uscito dalla fase sperimentale. Un prototipo d i aliscafo lanciamissi li , isp ir ato, con notevo li miglioramenti, ad un mode ll o cost ru ito negli Stati Uniti , venne realizzato all 'inizio degli anni Settanta ed entrò in se rv izio nel 1974 col nome d i Sparviero (vedi Capito lo XVII).

261

Riprodotto tra il J 9"""" e il 198" in sei esemplari, finanziati con i fondi della Legge ì\a,·alc del 19-'5. il tipo SparYiero - capace di 'docit:'i nell'ordine dei '50 nodi c armaro con un cannone automatico da -6 62 mm di tipo compatto e di due lanciatori-contenitori per altrettanti missili antina,·e Otomat - si dimostrò particolarmente indovinato e, grazie al suo sistema di sostentamento a sta controlla t a, in grado di sviluppare elevate ve l oc i tù anche in cond i zioni di mare mosso.

Le ultime motos i luranti h anno lasciato il servizi o a metù degli anni Ottanta, segu ite poco dopo da l le motocannoniere delle classi Lampo" e •·freccia·· e attualmente le forze \'Cioci costi<:re italiane sono rappresentale esclusiYamente da aliscafi della classe .. Span i<:ro ...

t'aJiscafo landamis s ili Sj>llt'IJ/ero in navigazione in sostentamen to.

262

CAP ITOLO IX

MOTOSILURANTI TIPO VOSPER DA 72 PIEDI E 6 POLUCI (ex U.S. NAVY)

MS 421 +424, 431 +434, 454, 461 +464

J1S '121

\nnapoli., Yacht Yard i\laryland (l .'>.A.>

\ .1ro: 19 12: i .s.: •1. 1.19 t8 : rad : 3 1 12.19'iH Eli. .IJS 821. ex C / .S. 821. l'\ (,",!..\. 0017, ex lfm 378. t'X l .S.S.

FJP1'G8. Alienata a 11rindisi nel 196.3.

MS122

Cant i er i l{ohcrt j acob- C it y l sl:md. Ncw York (U.S.A.)

Varo: l 9t2: i.s.: rad.: 30.9. 1960

Ex MS 822 ex C/..\ 822. t'X G.I.S. 0013. ex H.M.S 1/771 101. ex li S.S

PT3<J2. Alienata a Brindt"' nl'llo(ennaio 1%3.

.IJS ·123

C.tntk•n Rohcrtjacob- Cit} bland. '\t''' York (LJ.S.A.>

\aro 19t2:i.s.: I.·L19tH:rad :3 l1.219'iH

h ,1/S 823. ex G 1 \' 823 l'\ (, / S 008. ex 11..\I.S lfm 109. l'X l ' Vf .w - Alienata a Brindi.,i nd 1%1.

Cant i er i Robert)acoh - Ci t y bland, 'l'W York (lf.S.A.)

\ 'aro: 19 -t2; i .s : 217 .1 9 tH; rad .: 30.6 19'i9

Ex MS 824, ex G .I.S. 82 t ex G.I.S. 0028, ex I I. M.S. :1/'/U ili. ex li.S.S PT399. A li en:Jta a nd gennaio 1963

JfS

Cantteri RoiX'rt .Jacoh ·City t land. 'Je\\ York <C.S.A.)

\aro 1912: i.::..: -l..t.19-JH: rad.: :Il 10 1%1

Ex 1/S 831. ex (;.J S 831. ex(, 005. ex H.XI.S 117/.J 105. ex U PT 393 Alienata alla Spezta nd 196 1

Cantu:n Roben Jacob · Cit}' hland. '\e\\ York <U.S.A.)

\'aro: 19 12: i.::..: ·i.'-1.19-IH: rad.: :I l 1.!. 1%1

Ex ,\ fS 832. e., G.I.S 832. ex (;L\. 006. ex H.M.S. Jf711 J(JG L'x lf.S S. PT 391. Ali enata a Brindbi nl:ll'apri l e 196.3.

MS433

Ca ntieri l{obert Jacob ·City '\l'\\' Yo rk (U.S.A.)

\ ';ll'o: 1912; i .s.: -1."1.19-18: rad .: .3 1 12 19'iH

Ex IJS 833. ex G.I S. 8.U. l'' c; I.S. 007. ex H .\I.S 1fm t IO. l'X l .S.S. l'T 398. Alienata a Bnndi.,i nd 1%1

C.tnttl'ri Rohcrt_lacob- hland. '\l'\\ York (l .S.A.)

\ .tro 19-tZ: 1.s.: 1. 1.1918: rad 30.6.19'i9

F' .tfS 834. ex G.L\ lUI ._., Ci.I S. 0011. ex II.M .S. HfB t08. l'\ l 'SS. PT396. Alienata a Brindbi nel gennaio 1%3.

.IIS
J1S ·13-1
263

Cantieri Robcn jacob - City ls land, New York CU.S A.)

Varo: 1942; i s : l .li.l9Sl; wd : 31.121958

Ex MS 854, ex G.l.S. 854, ex G !. S. 0012, ex .S. Mm 398, ex U S.S PT386 Alienata a Brindisi nel 1961.

Cantieri Robcrt jaco b - City Island , Xew York (U S A )

Varo: 1942; i.s 21. 3. 19 48. rad.: 30.6.1959

Ex MS 81 l. ex GJ.S 811 , ex G!.S. 001 ex H M S.•Hm 400, ex U S S PT

388 Alienata a Brindisi nel gennaio 196.3

Cantie ri Robcrt jacob - City Is land, New York CU.S A.)

Varo: 1942; i.s.: 1.2.1948; rad.: 30.4.1960

Ex MS 8 12, ex C.!.S 812, ex C.J.S 002, ex l i. M.S M7'1J 401. ex U.S S. PT

389. Alicn:ua a Brindi si nel gennaio 1963

Cantieri Robertjamb - City lsland. !\'ew York (ll S A.)

Varo: 1912; i s .: 1.2 1948; rad .: .30.4 1960

Ex MS 813 ex G./ 5 813, ex G.I.S 003 , ex Il l\I.S .UTB 403 ex U. S S PT 3 91 Alienata a Brindisi nel gennaio 1963.

Cantieri Robert jaco b - City lsland. Ne'' York (ll S A )

Varo: 19-t2; l 2 l9t8 ; rad : 30 6 1959

Ex MS 8 14, ex G .!.S 814. ex G.l.S. 004, ex l i.M.S. MTB 402, ex U S.S. JYI'

390. Alienata a Brindisi nel genna io 196.3

ll nit:ì acquistate all'A.R.A.H. nel febbra io 1947 ed iscritte nel na v iglio ausi li ario come G .I.S. (Gallegg ianti l nscguirt'leruo Siluri) al la stessa d:ua Rimesse in efficienza dagli ArSena li di Tara nto c della Spezia tra il l 947 e il 1948. Iscritte nel Quadro del Naviglio da Guerr& come il 1° aprile 1951.

Scafo p. c.

lu11ghezzajt. lafRhezza immersione p c

Apparato motore

potenza compi.

in legno con c arena a sp igo lo

';2,7 (

2 1,72 m

5,76m

1,5 m

3 mo10ri a sco ppio Pa c kard A.\ l

3 eli c he

4050 hp

uclocità max. c n 40 nodi

c ombus tibile

autonomia

7,5 t

228 miglia a '10 nodi miglia a 18 nodi , l l S8 miglia a 8.3 nodi con un solo motOrl'

2 ac.ltmpubo laterale da 45 0 mm

4 mitragliere flakvierling da 20 6 5 m m Moc.l . '38 l mitraglier..t Breda da 20 65 mm sistemazi o ni per IO h t.g da 50 kg

Equipaggio

16 uomini

CARATIERISTJCIIE GENERALI

MS454 ,115461 MS462 MS463 MS464
26-i

Generalità

Nel febbraio del 1947 la Marina italiana acqu istò dall 'A.R.A.R., l'o rga n izzazione costituita alla fine della guerra dag li All eat i per l'alienaz ione de l materiale eccedente ai fabbisogni militari, ve ntotto motos ilurant i, tra cui diciannove unità de l tipo Vospe r da 70 p iedi.

Questo m odello di unità, progettato in Gran Bretagna nel 1937 da l Comandante Peter du Cane per conto dei Cantieri Vosper e conosciuto come Vosper da 70 piedi, fu riprodotto con lievi modifiche in moltissimi esemplar i ne l corso della seconda guerra mondia le , sia ne l Regno Unito (125 unità), sia negli Stati Uniti (184 unità) La lunghezza dello scafo, inizialmente di 70 piedi, dal 1941 fu p01tata a 72 piedi e 6 pollici , per arrivare ai 73 piedi delle ultime serie de l 1945.

Si trattava d i motosiluranti dotate inizialmente di un indovinato sca fo a spigolo senza scalini , che consent iv a d i poter mantenere alte veloc ità anche in condizioni di mare non idea li.

D i costruz ione robusta, otten ut a con l'imp iego eli legnami eli o tti ma qualità e con l'adozione di rinfo rzi metall ici , queste unità erano dotate di c in que paratie stagne trasversa li in ferro che sucldiviclevano lo scafo in se i locali , per ass icurare la gallegg iabilità anche in caso eli gravi danni all'opera v iva

L'apparato motore , che nelle pr ime serie da 70 piedi (sino alla cessazione delle forniture da parte dell 'Italia nel 1940) era costitu ito da motori a scoppio Isotta Fraschini Asso 1000, su queste unità era composto da tre m otori a scoppio Packard tipo AM -W l4 , della potenza compless iva d i 4050 h p.

Semisezione maestra, non in scala, delle motosiluranti tipo Vosper, con indicazione dei materiali utilizzati n e lla costruzione.

mensole in compensato di mogano e pioppoC7l

tubo in fer ro

chigliaC4l , parame zzali C2l,madieri(3), trincerino (1 l :in l egno di querci a fasciameC61,ord inateC5l =l in legno di mogano

mensole in ferro

265

Le cara n erbtiche pri ncipa l i di questo motore erano: tipo: a scoppio. tempi. sovralimenrato; numero dei cilindri: 1.2:

disposizione dei cil i ndri: a .. y··:

cili n drata rotaie: 10.HOO l ; comb u st ibi le: benzina 100 N.O.; pot enza mass i ma: 1.3'>0 hp a 2000 giri a l mi n uto; pot enza ma!-.sima continuativa: 9'>0 hp a 2000 giri al minuto; senso di rotazione: de'>trorso:

invertitore di marcia: ad ingranaggi: av-..-iamenro: con motorino elettrico: inn esto clirerto dd motore al le e l ic h e. senza r idu t torc.

Si t rattava di un motore robus to, compatto, di facile eserci zio L' sicuro funzionamento, dlL' venne impiegato su larga scala Mille motosiluranti anglo-americane nella seconda guerra mondiak e costituì il motore stanclard delle P.T. della U.S. Navy dal l91J al19-6.

Per ragioni el i spazio, la dispos i zione dell'apparato motore di queste unità p rese n tav a l a part ico l arità che l' asse del mo t ore cent rale, sis temato a poppavia de i l a te rali, era r i vo lto ve r so prora. e t rasmeneva il moto al relativo asse portaelica atrravcrso un opportuno r i m ·io ad ingranaggi ; questa sistemazione con"entiva, con un aumento di peso ed una perdita di potenza trascurahili. un notevole risparmio di spazio c permettC\' a nello stesso tempo <.h far assumere ai tre assi la medesima inclinazione longitudina le con notevo le , antaggio per la propulsione.

La ve l ocità massima clc ll e motos i l uranti tipo Vosper, con un dislocamen to intorn o al le lfO t o nn ell ate, si aggi rava su i 40 nodi ; l'a u wnom i a all a m a!-.si ma velocità era di 210 mig lia, con una do t azi one di comhuMihile eli circa HOOO kg. Come è rilcvabi l e dai disegni e dalle fotografie, gli scarichi dci motori termici principali erano sistemati :-.ullo specchio di poppa e. con la manovra di alcunl' vah·ole, i gas pote\'ano scaricati all'atmosfera c son ' acqua ottenendo una soddisfacente si lcnzi o-.itù.

1..1 MTB 378. divenuta in s egui to laMS 421, fotograf ata sotto b andie ra bri tann ica n el t 944. Si n o ta l' armame nto co m posto d a tre mi tr.lgli crc Oerliko n d a 20/ 70 mm , in un impiant o b ina to e uno s in go lo , c d a due tubi la n ciasiluri da 533 mm

r { . ..
266

UG.I .S: 811 (cx.G./.5: OOJ ) neiprimlannì Cinquanta in navigazione. La sigla a prora è dipinta in biall{:o con orobreggiatur.1 nera, nello stile utilizzato dalla Marina d egli Stati Uniti

La presenza di tre t imoni posti in corrispondenza delle tre eliche, un itamente alla part icola re for ma del lo scafo, confer iva a queste unità ecce ll ent i dot i evo lut ive ad a lta velocità. rivelatesi particolarmente ut ili nel la d ifesa contro g li attacchi aere i.

L'ar mamento o rigina ri o de ll e Vosper da 70 piedi e ra cost itu ito da du e mit rag lie re da 12 ,7 mm in un imp ian to binato centra le d i ti po aeronautico, da 4 mitrag liere da R mm sis temate a i lati della plancia c da due tubi d i lancio da 533 e 450 mm.

Le unità costru ite neg li Stati Uniti. furono clo rate iniz ialmente el i una mitrag liera da 20/ 70 mm Oerlikon sistemata a pro ra, el i due anni da 12.7 mm in impianto binato al centro e eli due tubi lancias iluri da 533 mm. In segu it o, però , l'i mpi anto binato cent rale da 1 2,7 m m venne sost ituito con uno, pure b in ato, da 20/70 mrn e. sulle un ità che ne ri su ltavano anco ra do tate, le mitragliere da 8 m m vennero ri m p iazzate con un impianto s i ngo lo da 20/70 mrn Oer li kon siste m ato a prora.

Le motos ilu ranti acquista te n e l 1947 dal la Mar in a italiana appartenevano ad un gruppo di sessanta du e un ità t ipo Vospe r d a 72 piedi e 6 poll ic i cost r uite su licenza negli Stat i Un iti t ra il 1943 cd il 1944, co n osciute nel la U S. :"Javy anc he come ''Annapo li s & Herreschoff Boars", e cedute quind i alla Marina b ritanni ca nel quadro degli aiuti mil itari della Legge Affitt i e Prestiti.

267

Al termine delle ostilirà, le unità erano state restituite alla Marina degli Stati Unit i, che le aveva disarmate accemrando quelle de l senore del Medirerraneo nei porti di Palermo c Messina.

All'atto dell'acquisto, le motosiluranti giacevano ormai abbandonate da più di un anno, con a bordo i motori ma prive di armi, apparecchiarure elenroniche e parte dell'allestimento; tuttavia, la Comm issione della Marina Mi litare prep osta all'acquisto stimò che si trattasse di unità ancora in buono stato generale di efficienza, che, con opportuni lavori di modifica e sarebbero state in grado di prestare qualche altro anno di ottimo servizio.

Per ovviare a ll a clausola de l Tranato el i Pace che proibiva all'Italia il possesso e l'impiego di unirà del tipo morosi lurame , la Mar ina ri corse all'espediente di iscrivere tali unità non già tra il naviglio da guerra, ma tra quello ausiliario, sotto la voce Galleggiami Inseguimento Siluri (G.I.S.), mezzi veloci di uso locale normalmente adibiti all'inseguimento e a l rimorchio di siluri da esercizio durante le esercitazioni di lancio in prossimità delle basi.

Le diciannove motosiluranti in questione vennero quindi comraddistime dalla sigla G I.S. seguita da un numero progressivo preceduto da due zeri, come appare da ll a tabella seguente.

G.I.S. ex H.\1.:- ex u.:-.s.

la M.M l'on annata dalla M.M.

Non armala dalla M.M.

CANTIERE: A = Annapolis Yacht Yard (U.S.A.)/R - Robert Jacob lnc. C. r., N.Y. (U.S.A.)

Nei p r imi mesi del 1917 i l G.J.S. 001 ve n ne inviato da Messina alla Spezia, dove svo lse una lunga serie di prove e di rilievi al fine di stabi lirne le effettive prestazioni e di consemire la stesura delle nO[e lavori e dei progeni per ì1 rimodernamento e la rimessa in efficienza di tutte le unità.

Da un più approfondito esame emerse, però, che alcune delle motosiluranli , quelle di più vecchia costruzio ne (B.P.T.), risultavano in condizioni di efficienza ridona per il lungo servizio di guerra svolto. Fu quindi deciso di non riar-

001 MTB400 P7'388 002 M7B401 PT389 003 .mB 103 PT391 ()()./ PT390 005 M7B405 PT393 006 MTB406 PT394 007 M113410 PT398 OOH M7B409 PT397 009 MTB375 BPT65 0010 MTIJ376 BP'l'66 0011 M7B408 PT396 0012 398 PT386 0013 PT392 0014 MTB373 BPT63 0015 MTIJ 374 BP'/'64 0016 M7B377 BPT67 0017 H7B378 BPT68 0018 295 BPT37 0028 M7B4JJ PT399 Completamento e alla Roral ;-.iavy 13-6-1944 8-7·1944 11 71944 29-6-1944 11·8-1944 2-8-1944 30-8-1944 l 11 - 10-1944 19-1 1-1943 2-12-1943 9-9 19·14 25 51944 22-7-1944 9-IQ-1943 20-10-1943 2-12·1943 IS-12 17·2 1943 30-lQ- 1944 Cantiere R R R R R R R R A A R R R A A A A R R
Secondo alcune fonti ex M7B407, ex PT395 Non armata dalla M.M. Non annata dalla M.M. Non armata dalla M.M Non armata da l
Note
268
Profilo della motos i lurante MS 432 (S ca la 1 :100 - d isegn o d i Eli o And ò) P i ano di coperta delle m o tosiluranti t ipo Vosper (Sca l a 1 : 100- d is e gno de ii' A. N B )

Sezione longitudina

- ' ./ 10 '
le delle motosiluranti tipo Vosper (Scala 1:100- disegno deii'A.N.B.) 1 - Apparato silenziatore degli scarichi \dell 'apparato motore; 2 - Serbatoio benzina per il gruppo elettrogeno ; 3- Locale agghiaccio timone; 4- Scari chi dei motori ; 5- Casse olio ; 6- Manica a vento ; 7- Quadri elettrici ; 8- Rinvio dell 'asse centrale; 9- Discera locale motore; 10- Deposito benzina (3800 l) ; 11 -Stazione R.T ; 12 - Timoneria; 13 - Cuccetta abbattibile; 14 - Bancone; 15 - Plancia ; 16 - Riposto ; 17 - Armadio; 18 - Gavone

U G.l .S: 822 (C.'\: G.I .S: 0013). Anche dopo l'installazione deg.U impianti lancias iluri ad imp ulso laterale da parte d e lla Marina Militare, le un i tà conservaro n o le originarie svasarorc del castello, necessarie aJ lancio dei s iluri con i tubi di cuJ e rano in precedenza dotate. (Collezion e Bargo• ù )

11 G.I.S. 831 (ex G. I .S: 005) n ei primi anru Cinquan ta. Ln testa al trallccio si può n o tare la prima apparecchiatura radar di cui furono dotate l e Vosper. (Fo to UDAP/ Collezione Gay)

269

mare t ali unità ad ecc ez ione del l a BPT 68 (G.l.S. 0017) che si trovava in condizioni m i g liori delle altre.

I G /.S 009, 0070. 0014, 0015. 0016 c 0018 vennero quindi utilizzati per fornire materiali di rispetto alle rimanenti unità cd in seguito furono demoliti.

T lavori di rip r is ti no del le Vosper in izia rono ve rso l a me t à del 1947 p r esso gli Arsenali di Ta r anto e della Spezia ed ebbero tutti termine nei primi mesi dell'anno successivo, ceceno quelli del G.!.S. 0012 che si protrassero sino al 1951. All'ent r ata in serv i zio l e un i tà assunsero i nuovi nominativi di C.J.S. 8 // -7-814, G. I.S. 821.::-824, C .J. S. 8] / -7-834 e C .I.S. 854 (per l ' ex C.l.S. 00 12 anco ra ai lavori) secondo la ormai tradizionale numerazione italiana "per Squadriglie".

I lavori effettuati sulle unità comportarono, oltre ad una completa revisione per il r ip r i st i no in pe r fetta efficienza dei motori t ermici principali, l ' installazione di un nuovo motore aus i l i ar io (Carr ara da 15 h p) in sos ti tuzione di quello già esistente (L'nivcrsal) e l'imbarco del nuovo armamento che venne ad essere così composto:

- l m itrag liera B reda da 20/6 5 m m su affustO a libero puntamento mode ll o pe r M.A S., a p ro ra;

- l impianto quadruplo di mitragliere da 20/ 65 mm Flakvierling 1\lod. 1938 ( residuato di guerra tedesco), al centro;

-2 lanci asiluri acl impulso laterale t ipo S.I. Napoli ( Lipo Venezia su G ./.S. 872 c 814.);

- sistemazioni per l'imbarco di lO b.t.g . da 50 kg su selle laterali .

Al te r mi n e d c i lavor i d i r i allest i mento , l'esponente di ca r ico de l le motosi l uranti t ipo Vosper risultò i l seguente:

- Scafo Apparato n1otore A ll es t imento

- Armamento guerresco Attrezzature marinareschc

Dislocamen to a nave sca r ica e asciutta ................ .. car i c hi m obili l iq uidi (be n z in a, o lio, acqu a) carichi mobili solidi (siluri, munizioni , viveri) (wtale dei carichi mobili 14,420 t)

Dislocamento a pieno ca ri co

L'aumento del dblocamcnto a pieno carico rispcno a quello massimo di progetto (che si aggirava sulle 45 t) impose la perdita eli qualche nodo di , ·clocità, c h e fu pe rò vo l ent ie r i sacri fica to all 'adozione di un p i ù potente armamento di m it r agliere (ci nque canne da 20 mm contro l re), cosa che alla luce delle ancor'J recenti esperienze della guerra appariva tuu 'a ltro che trascurabile

Inizialmente, nessuna delle unità venne dotata di radar; in seguito. a partire dal1949 -50, comin cia rono ad esserne dotate per prime le unità caposquadrigl ia.

T pri mi rada r i mbarcati furono apparecch i ature primitive di ripo bri tannico, anch'esse residuate di guerra; quindi, a partire dal 1951 -52, essi vennero sostituiti dai piLI efficienti SO 13 di costruzione statunitense, che erano stati i migliori radar

23.893 t 6,918 4,695 2,124 " 0.700 .38.330 t (r-a: 2,037 m) 8,670 S,750 52,750 t (r-a: 1,4 m)
270

La MS 422 onncggiata in wta base adriatica; Std traliccio dell'urùtà si nota il rddar SO 1 3 di costnJZione statunitense, che sostitW n ei primi anni Cinquanta gli obs oleti apparati britannici di cui queste motosihtranti furono inizialmente dotate (Foto UDAP/ Collezione Gay)

Una bella immagine d e lla M.S 4 61 lanciata ad alta velocità

per motosiluranti impiegat i nella seconda guerra mondia le. Ne l 1954, pressoché tutte le Vosper r isu lta rono do tate eli radar, parte con SO 13 ceduti dagli Sta t i Un iti e parte co n apparecch iature el i alt ro tipo (DECCA 12 ecc .).

I l 1o apr il e dd 1951 , o rma i decadute le clausole del Trattato di Pace re lat ive a ll e motosilurant i, le tred ici unità (il G.I.S. 854 era ne l fratte m po e n trato in se r-

271

,·izio) , ·ennero regolarmente i:-.crilte nel Quadro del '\/a\ igl io da Guerra, conservando però la :-.igl a distint i va di G.l.S. sino al 1° novemhre 1952, data in cui assunse ro la defini tiva classi f icnione el i motos i lurant i (MS).

Nel 19S3 venne r o l oro as:-.egna t i i seguen t i dis t intivi ottici N ATO: \lominativo

Distintivo oltico \lATO

(P - Patrol)

MS 8717814

M S82 H 824

MS 83 1 .:,.834 M5854

(P) -1317 13t

( P) 4_36.;.439

( P ) 44 1.;./jljlj

(P) <15-l

Il 1 gennaio 195-1, la numerazione nazionale venne aholita c le unità assu n sero come nominati\ o il corrio.,pondente dbtinu, o ottico '\iATO; con l'occasion e tal i d ist i nti \ i furono così modifica t i:

Vecc h io n o min a t ivo

I!S 8 1 h8 14

IIS 82 l'i-824

l!S 83 h83q

lfS 85'1

Dis t i n t ivo ott ico NAT O

(P) -16 1.:,.161

(P) -i21+ t2t

( P ) -i3H t3 t

(P) I5t

N u ovo n om in at iv o

HS

.lfS •t 2J.;.q24

l!S \1,\ q 5-J

l"d comp l esso, le trcd id motosi l u rant i t i po Vospe r co n fe rm arono nel p eri odo d i sen iz io presso la M arina i talia n a i l us i nghieri giud i z i a suo tcm p o espressi da lle ,\1arine che le ave\ ano impil:gate clurantc la seconda guerra mondia l e. Dotate di huone qualtta marine ed e,·oluti,·e , bene armate e sufficientemente veloci , le \'osper riempiro no per alcuni anni il \UOto la:-.ciato dalla radiazione degli u l timi J\.l.A.S. de l la guerra. di cui es:-.c rappresen ta, ano un l ogico ing r an d i me n to , necessari o a n>n'i\.:ntire l oro di svolgere i ruoli p ropri delle mot osi-

l.aMS 832 ripresa a Venezia s ul fin.iJ'e del 1953, nel breve periodo in cui l'unità portò iJ distintivo ottico di riconoscimento ( P) 442.

272

LaMS 431 con onneggiato a prora un Siluro a Lenta Corsa (S.LC.), il ben noto "maiale" Si tr.ttta, probabilmente, di una fotografia ripresa nel1961 s ul Po, quando l'unità rappresentò la Marina Militare, con altri mezzi in dotazione alla forza armata, al Salone Internazionale della Tecnica di Torino.

273

lurami e delle motocannonicrc, pur conservando le peculiari caratteristiche di velocità e manovrah i lità proprie degli scafi a spigolo.

Tuttavia , le sempre c rt:scl;;!nti d i fficoltà cu i andava incontro la Ma r ina nel l'approvvigion amento dei pezzi d i r ispetto per i motori Packard e l 'impossib i l i r:ì di sistemare a bordo, per ragioni di spazio, motori el i costruzione nazionale (ASM JH5/ CRM. come fu fatto sulle 1Tiggins. vedi Capirol o X), unita mente alle condizioni di alcuni scafi ormai logori per l'intensa attività in pace e in guerra , consigliarono di procedere alla radiazione di unitù. che avvenne effettivamente tra il1958 e ii196J

Le diciannove unità di questa classe. cedute dalla L' .S. :-.tavy alla Royal :-.fa\)' nell'ambito degli accord i della Legge Affitt i e Prestiti, entrarono a far pa tte della Ma rina britannica l o stesso giorno del loro co m p l etamento ne i deg l i Stati Uniti. Esse ven n ero dislocate in Mediterr aneo dov<.', a part i re d::tl la seconda met:ì del 19tl3, i niz iarono un' i ntensa artivi tà be ll ica che si protrasse sino alla tardn primavera del 1945. Nel corso di quasi due anni di guerra , alcune di esse ebbero occasione di distinguer'>i in azioni panicolarmeme significative, in relazione all ' attività delle forze na\ ali costiere in quel periodo.

JITB 295

!'\ella notte tra il 17 e ill8 agosto 1944, con due sczionarie. attaccò allargo di Rovigno un piroscafo tedesco, affondandol o col lancio dei siluri.

La M S 432 s i allontana dal po rto di Brindisi in formazi o n e c on altre m o tos iluranti d e lla s t essa serie. S i n o tan o l di vers i tipi di radar di c ui le unità so n o d o ta t e.

274
Attività

La MS 461 in navigazione ad alta veloclt.ì con le armi coperte da cappe di tela

MTB37Ge377

All 'alba del 27 settemh re 1944 , le due unit à, in sezione con una motosi lurante statu ni te nse , attaccarono un convoglio cost iero tedesco n e ll ' a lto T irre n o , affondando alcu ne piccole un it à cos ti ere , tra cui una nave ciste rn a. Nella notte tra il 13 e il 14 settembre, assieme alla MTB 422 e ad una P.T. , la MTB 376 aveva attaccato con successo nella s tessa zona un co nvog li o eli tre motoza tt ere scortate dal cacc iasommerg ib ili tedesco l.!f-2216 (ex L 'Jn comprise) , che nel co rso dell ' azione venne affondato

MTB378

Ne ll a notte su l 13 settemb re 1944 , durante una punt ata o ffe ns iva n e ll 'al to Tirreno in sezione con altre motosiluranti a ll eate , a tta ccò e affondò , fuori del porto d i Savona, una mo toza ttera tedesca facente pa rte eli un convog lio eli quattro unità.

MTB404 e406

Nella n o tte t ra il 15 e il 16 marzo 1945 le due unità , facenti parte de ll a zsa M.T. Boats Flotti ll a, attaccarono, insieme a d a lt re motosiluranti, un co nv o g li o cos ti ero te d esco co mp osro da cinque motozattere in trasferimento da Tri este a Venezia, distruggendolo parzia lmente.

Nei primi me s i del 1948, ultimat i i lavori el i riassetto e mod ifi ca , dodici unità entrarono in servizio so tro hancl ie ra it aliana Esse ven nero raggruppate in t re squadr iglie e dislocate nelle bas i adriatic he al le d ip ende n ze d e l G ru ppo Forze Cost iere, che com prendeva anche tutte le V.A.S. , i DV e le M V. in serviz io.

275

La prima esercitazione complessa cu i partec iparono in numero notevo le , assieme ad unità del la Squadra Nava le, si svo lse nel marzo de l 1949 nelle acque d i Venez ia.

Neg li ann i successivi , espletarono un'intensa anività adclestrativa, compa t ib ilmente con i norma li turn i di lavori c manutenzione degli scafi e di revis ione dci motori.

Nel 1951 entrò in serv izio anche il CIS. 854. che originariamente avrebbe dovuto essere aggregato ad una squadriglia di unità de l tipo Higgins , ma che invece costituì per lungo tempo l'unità di rise rva d i una squad r iglia d i Vosper.

Con il decadimento delle clausole de l Trattato di Pace relative alle motosil urant i, vennero messe da parte le cappe d i tela che per a lCLtni anni avevano nascosto i s ilu r i e le unità cominc iarono ad operare anche da p icco li porti pescherecci della costa adr iatica , naturali bas i el i operaz ioni delle unlità veloci costiere L addestramento all'impiego de l radar, ormai installato sulla maggior parte delle unità, e le prime esercitazioni comb inate con ricognitori e cacciabo m ba rdieri dell'Aeronautica, imposero negli anni tra il 1951 e il 1954 un'intens issi m a attività al le piccole unità, che ne l frattempo e rano passate alle d i pendenze de ll a ricost itu ita P Flott ig li a Motosi luranti. facente parte de l G ruppo Motosi l uranti della 3a Div is ione Nava le , a l comando dell 'ammiraglio el i div isione Medaglia d'Oro francesco Mimbelli.

laMS 431 ormeggiata in un approdo de lla costa adriatica Sulla banchina si nota H tipico carrello con l'es tintore , che era sempre tenuto pronto all'interve nto n e lla delicata fase della messa in moto di queste utùtà, c h e, utilizzando motori a bemina, e rano s ogge tte al pericolo di incendio. ( Foto UDAP/ Colle-Lione Gay)

276
La MS 454, l'ultima delle Vosper ad entrare in servizio nella Marina Milita re, nella foto ufficiale.
277
Le MS 432 c 462 onncggiatc alla banchina di un porto adriatico; le due unità banno installato sul traliccio il radar DECCA U. (ColJe-Lione Bargoni)

Intens i c icli di esercitaz ion i vennero effettuati lu ngo tu tte le coste nazio nali , in cooperazione con forze del l'Ese rcito, pe r l'addes tra m ento al ril asc io e al recu pero di gru p pi d i sa bo tator i a nc h e in zo ne impe rvie c iclrograficamente non ideali (coste rocc iose, foci d i fium i ecc.).

Neg li a nn i tra il 1952 e il 1955 , le Vosper furono spesso a Ma lt a e vi r it ornaro no , se mp re per ope raz io n i in te ra ll ea te, nel 1957. Ne l 1958 , alcune di esse furo no an che in Grec ia e d in T urch ia ne l corso d i im p ortanti esercitazion i NATO

Tra l' ottob re de l 1948 e i prim i mesi dell956, u n a squadrig lia ( iniz ial mente la 8P con i C .J.S. 811 , 812, 813, 814) fu se m p re a ll e d ip e nd e n ze d ella Flo tt ig li a Sc uo la Co m ando e pa1teci pò a n u m e rose crociere addestrat ive in Med iterraneo.

A pa1tire da l 1957 , alcu ne u n ità com in c ia rono ad essere pos te in disarmo e, ne ll 'a nn o s u ccess ivo, in iz iaro no le pr ime radiazioni . Ne l 196 1 la MS 431 rapp rese ntò la Mar in a Mili tare al sa lone Internaziona le della Tecnica di Tor ino Fu d e m o lita a Ge nova l'anno s uccessivo.

L' u lti m a u nità, la MS 432, venne rad iata il 31 d ice m b re 1961 e il so lo scafo fu ve n d uto pe r la d emo li zione nell ' a p rile del l 963 al p rezzo d i 58 000 Lire.

278

442

MOTOSILURANTI TIPO IDGGINS DA 78 PIEDI ( ex U.S . NAVY)

MS 44 1 +4 44, 451+ 453

453

Canueri lnc. - '\ew Loubiana (U S.A.)

\';uo : 1912, i' 1910, rad : :H 10 1981

Ex 1/\ 81/ e' (,'l \ 81/. c:x (d ) 0023. ex H .lfTR -122 ex PT<J2

Camicri lltAAin., lndu'>trie., lnc -\t>\\ Orlean.,, Louisiana

\aro: 1912, i -. 'i.:U9'iO:rad .· l.l.l9- 2

E' .Il,\ 812. c' C ! S 8'-12. ex C l.S. 0021. ex H.i\I.S IlTH •119, ex '> fYI 88 Ceduta alla Guardia di Finanza il 12 .3.1966 e denormnata RriJiadll're Glti/11/0IIi. Re-.tituita nel1969.

Camil'ri Tliggins lndustries lnc.- New Orleans. Louisiana (l'.S.i\.)

Varo: 19 r2; 'i 3.l9'i0. wd.: 31.10. 1985

Ex MS 8 d. l'X (,'./.S 813. ex C.1.5. 0022. ex H.M.S IlTH 420, ex ll S.S. PT<JO.

C<mtic ri Tli ggins Industrie.-, l ne.- New Orleans, Louisian:. (U.S A )

Varo: 19 r2; i s.: 'i 3 19'i0; rad.: 1.7.1969

F.x MS 84 1 l'X (,' !.S. 814, ex C.J.S. 0024. ex H.M.S . 11TR 423. ex l ' .S.S . JJT 9·1

Cantieri lli ggin:. lndu:.trie-. l ne -'\e\\' Orleans, Louisiana (l i.S.A.)

\'aro: 1912, i '> 1 .319)0: rad: l.r.l9'2

Ex ,\/\' 851. ex G'. / \' 851. ex C./.5. 0025, ex H.:\I.S IICH l '7, ex PT206 Ceduta alla Gu:.trdia di Finanza il 12 .3.1966 e denominata Telll'llte lomlxmlo Restnuita nel 1%9

Canuen l lndu.,trie-. l ne New Louisiana (l' .S.A. l

\ ' aro: 1912, L' 22 2 195-: md 1.3.19-6

F' 852 t'' C.J.S 852. ex C.J.S. 0026. ex H .:'-I.S. .IlGB 191 , t•x PT 210 Ceduta alla Guardia th Finanza il 12.3.1966 c denominata FintmZi<'tt' Felicit1111 nd 1969.

Canticri lnc.- New Orlcans, Louis iana

\ ' aro : i.s.: J. cr.l917; racl. : .31.10. 19HS

Ex .Il.\ 8')3. ex G' 1 S 853. ex G./.5 0027, ex H .'\'I.S l/CB 179. ex PT 2 1 5

.HS
CAPITOLO X .IIS 141 .IIS
J/5443 M5444 J15 .115 '-152
279

Un ità acquistate ali'A.l{ A.R. nd febbraio 1947 e in tale data iscr itte ne l ausi li ario come G.I.S (Galleggiant i Inseguimento Si lur i) !.e MS 4477444 e I'MS 457 furo n o rim esse in cffìcicnza nell'Arsenale M.M . d i Taranto tra il 1949 c il 19'50. le MS 452-453 tra il 1956 e il 1957. Isc ritt e rego lam1cntc ne l naviglio da guerra dello Stato co me motosiluranli il l 0 aprile 1951.

Scafo

Di.5locamento p. c.

Dimensioni tu 11ghezza ft. larghezza imm ersione p c.

Apparato motot·e

potenza compi

in legno con ca rena a sp igolo

66,5 t

MS 441 , 443, 453 da l1 962, trasfo rm a te per imp ieg hi specia li 68 t

23,7 Jl1

6m l ,7 lTl

3 mo tor i a scopp io C RM-1\SM 18'5

3 eliche

-1500 hp

wlocità ma.'C. c. n 32 nodi

combustibile

autonomia

At·mamento

7.'5 t

200 miglia a 32 nodi, 300 rniglia a 20 nodi

2 lanc iasiluri acl impulso late ra le da 450 mm

l m it rag li era Bofors da 40/ 56 mm

3 mit rag li ere Ocrli kon da 20/ 70 mm

MS 441, 443. 453 dal 1962. trasfo rma te pe r imp iegh i spec iali

2 m it rag liere Oerlikon da 20/ 70 mm

Equipaggio

28 uomini

CARATTERISTICHE GENERALI

2HO

Generalità

Ne l 1941 la U.S Navy ord in ò a lla IIiggins Indu stries lnc. d i New Orleans (Louisiana), che aveva presentato un interessame proto t ipo o ttenuto dopo una lun ga se ri e d i riusc iti espe ri menti, un p ri mo gruppo d i ven t iqua tt ro motos iluranti (PT 71794) che venne u l timato entro il 1942.

L'o ttima r iuscita della prima ser ie portò a ulteriori ordinaz ioni, per un totale di 205 unità, cos t m it e dalla Higgins negli anni della seconda gue rra mondia le . Alcune el i ques te P .T. vennero cedute a paesi alleati ne l co rso de l conflitto (ven tiquattro a ll a Gran Bretagna, che a sua vo lta n e cedette o tto alla Jugoslavia nel 1945, e d iciotto a ll 'URSS), ma la m agg io r parte fu a rm a ta da lla U.S. Navy, che le i mpiegò con successo su i fr o nti del Pacifico e in Eu ropa, pcrdcndonc quind ici per cause be lliche .

Ovviamente, le se r ie successive (PT 197-7-254, 295-7-313, 450-7-485 ecc.) sub iron o ne l corso della costr u zione que ll e mo d ifiche che l'impiego in guerra della prima ser ie, c via v ia di quelle che en t ravano in se1viz io, aveva consigliato; tali modifiche , tuttav ia, non co mp ortarono sostanziali varianti al progetto originale.

Non eccessivamente ve loci ma do ta te di ottime qualità evolutive, su ffi cientemente marine, d i costruzione robusta e pesantemente armate, esse e rano certamente p iù id onee a svolgere il compito di motocannon iere che quello d i m otosiJuram i vere e proprie, e come tali furono prevalentemente i mp iega te s ia d a ll a U.S Navy, sia dalla Royal Navy; quest ' u lti ma , infatti , ceceno c in q u e unità (MTJJ 419-7-423), le c lass ifi cò tutte come mo tocannoniere (MCB 177-7-192 ecc.) e li minan do add i rittura i Lubi lanci asil uri.

Lo scafo delle Higg i ns da 78 piedi e ra do tato d i un'ottima carena a sp igolo senza gradini, le cui li nee e rano d eriva te dal tipo britannico Scott-P ai n e de lle Br itish Power Boat Co. da 70 piedi, che conse n tiva, co n la potenza di 4050 hp fornita da tre moto ri Packard AM-W14, u n a ve locità m assi m a va ri abi le d a 32 a 40 nodi, con le cond izion i di ca rico de ll ' unità d ipendent i a loro vo lta dai var i t ip i eli a rmamento adottati dalle div e rse se rie (il d is locamemo poteva var iare infatti da un minim o di 46 ad un m ass i mo di ci rca 55 tOnnel late)

LaMTB 422, che divenne poi laMS 441, fotografata a Livorno nell945 , mentre era in servizio co n la Royal Navy.

281

La robu:,tezza della costruzione era affidata. oltre che ::lll'impiego di ottimi legnami (mogano. quercia. tek ecc.), acl un esteso impiego el i elementi metallici di rinforzo , quali madieri, correnti. mensole e sei paratie stagne tr:.hversal i.

L'a rmamento, come è in parte rilevabile dagli schemi riportati , variava :,cnsibilm entc da se ri e a serie e a seconda delle particolari esi genze dci vari teatri opera tivi in cu i le unità erano chiama t e acl operare.

Le P.T. tir o ll iggin:, da 78 piedi cedute alla Marina bri t annica nell 'a mbito del l a Legge Aff itt i c Pre st it i, subirono import anti mutame nti n ell a t li!>pos i zione e n ell ' ent i tà dell 'a rmam ento : sulle M.T.B. i tubi l anci asi l uri vennero rid o tti a due, all o sco r o di all eggeri re le unità, e la m itrag li era da 40 mrn fu spos rara ve rso prora di qualche metro per evirare c h e, stando all 'es trema poppa. ven isse rr or r o sresso investita dagl i :,pruzz i ; su ll e M.G.B .. invece, i rubi lanciasilu r i vennero de l tutto el iminat i c l'armamento d i mitrag li er e fu rinforzato in modo da rendere queste unirà piCl id onee ai loro nuovi com piti

\Jel febbraio del 19'-f7 , con l'acquisto aii'A.R.A.R. di un certo numero d i morosiluranri roste in vendita dagli Alleati come residuati di guerra. la Jl-l arina italiana venne in rossesso di sette unità del tipo Higgins da '""8 piedi.

Il G.l.S. 842, con l'armamento inizial e, costituito da due mitragliere Ocrllkon da 20/70 mm, tuta a prora c una a centro nave - la cui cruma è visibile dietro il trali c cio · c tuta mitraglicra Breda da 37/ 54 a poppa, in posizione avanzata. Lo scafo deUe Higgin.'l aveva due s trati di fasciame in legno di mogano applicati diagonalmente con i nclinazione opposta; nella fotografia si notano, nella zona prodiera, i corsi del fasciame esterno (Co Uec.rJone Bargoni)

282

Si tra tt ava d i "barc he'' che a s u o te m po gli Sta ti Uni ti avevano ceduto a lla Gran Bretagna e che, dopo aver se r vito ne i r anghi de ll a Roya l Navy in Med iterraneo , e rano state da quest ' u lti m a res t itu ite alla U.S . avy a l ter min e d el confl itto .

Ne ll a Ma rina italiana anch'esse, come le Vosper (vedi Capitolo IX) , vennero in un p r imo tempo classificate G .I.S. (Ga ll eggianti In segu ime n to Sil uri ) e contra d d istinte da un numero p rogressivo preceduto da due ze ri:

G.I.S. ex H.M.S. ex U.S.S. Entra ra i n Cessione Nominat i vo se rviz io n e lla alla s rarun i rense U.S l'lavy Royal Navy assunto pe r la cess io ne (vedi Att ività)

0021

MTB419 PT88 14- 12 - 1942 apr ile 1943 RPT4

0022 MTR420 PT90 18- 12- 1942 aprile 1943 RPT6

0023 MTB42.2 Vf' 92 29-12-1942 apr ile 1943 RPT8

0024 i\IITB 423 PT94 29- 12-1942 apr ile 1943 R PTJO

0025 MCI:J 1 77 PT206 3 - 2-1943 17 - 10- 1944

0026 MGB 191 PT210 10-2- 1943 17 - 10- 1944

0027 MGB 179 PT215 26 -2 - 1943 17- 10-1944

Co m e le a ltre motosi lurant i acqu istate, le sette H iggi ns g iaceva n o in d isa rmo ne l porto eli Pa le rmo , prive di arma m e n to ed ap p arecc hi a ture , o rma i d a ll 'es tate 1945 e abbisognavano, per esse re rimesse in se rv izio , el i importan t i lavori eli revisione e di riallestimento

Le unità venne ro accent rate nella ba se eli Taran to e, a cura della locale Di rezione d e ll e Costruz ioni, fu elabo rato u n p roge rto per la loro rimessa in efficie n za .

I n lin e a di m ass ima , gli scafi si trovavano ancora in o tt ime co n diz io ni , dec isamente m iglior i eli quell i de ll e Vospe r , d i costruz ione mo lto più legge ra, pe r cu i ness una unità venne esclusa dal proge tto di riarm o, e nel 1948 ass u nsero i nuovi nom inativi eli C.I.S. 841.;.844 e CIS. 851.,.853 .

I lavori di riprist ino , affidati all ' Arsena le di Ta ra n to , iniz iarono un po' in ritardo rispe rto a quelli delle Vos p er e le p ri me c in que u n ità (C ./. S 841.,.844 e C.J.S. 851) non furono pronte che all' iniz io del 1950.

Esse vennero armate co n m it ragliere eli p roduzione naz ionale (37/ 54 mm Breda) e tedesca (20/70 m m Oerl iko n, d i p rogetto svizzero) residua te di guerra, e con lancias il ur i ad im pulso latera le pe r a rmi da 450 mm, del tipo im piegato su ll e u ltime se rie el i M.A.S . c eli mo tosilurant i.

Le p lance, con l' e li minaz ione delle due "torrette'' che ini z ial me n te portavano le a rmi da 12,7 mm, vennero modificate ed a mp liate .

Inizialmente, anche le Higg ins no n furo no /dotate el i rada r , acl eccez ione dell ' uni tà caposquadrigl ia, c he im ba rcava un a pr imit iva apparecc h ia tura di t ipo britannico, anch'essa residuata d i gue rra , m a, a part ire d al 1951 , tut te le unità cominciarono acl esse rn e fo rni te , adotta ndo via v ia apparecchiatu re sem p re p iù efficienti (SO 13, SMA -3N10, AN/ SPS 21).

Essendo o rmai decadute le clauso le del Trattato d i Pace relative a ll e m otosil uranti, il 1° apri le 195 1 anche le se tte H igg in s ve nn e ro regola rmen te isc r itte ne l Quadro de l Naviglio Militare, conservando p e rò la ca ra tte ristica eli G .I. S. s ino a l 1° novembre dell 'a nno successivo, data i n cui assu nse ro q ue lla eli MS (Mo tos iluranti) , mantenendo la stessa nume razio ne .

283

te MS 44 l e 443 in navigazi o n e ad alta velocità, in fonuazionc co n altre m o tos Uur.mti dello stesso tipo. Si nota i l radar d e l tipo SO 13 in testa al tr.ùiccio, co Uoc:u o disassato s ul pian o di s imme tria verticale.

l.a

111S 451 ncll9 54, annata co n tre mitragliere Breda da 20/65 mm e una Uo fors da 40/ 56 mm in posizione poppiera :trrctrnta. Profilo della motosilurante MS 452 (Scala 1:100 o disegno di Elio Andò)
452
Piano di coperta delle motosi l uranti tipo H iggins (Scala 1:100 disegno della Direzione Arsenale di Taranto datato novembre 1950/ Collezione Gay)

Sezione longitudinale e piano di stiva delle motosiluranti tipo H iggins (Scala 1:100- disegno della D i rez ione Arsenale di Taran to datato novembre 1950/Collezione Gay)

Ne l corso del 1953, venne loro assegnato il dist intivo o ttico NATO, che sost it uì sulle fianca te e in coperta le cifre de l nominativo naziona le:

Nominativo

MS 8417844

MS851 +853

Distintivo ottico NATO

(P - Pat ro l)

(P) 446 +449

(P) 451 +453

Il 1° gennaio 1954, infine, la numerazione naz ionale venne abrogata e le unità assunsero come nom ina t ivo il corrispondeme dis tintivo o tt ico NATO. Con l'occasione ta li distint ivi vennero così modificati:

Vecchio nominativo

MS841+844

MS851+853

Distintivo o tt ico NATO

(P) 441 +444

(P) 451 +453

Nuovo no m in ativo

MS44.7 +444

MS45h453

A part ire da l 1951 le m it ragliere Bre da da 37 / 54 mm com incia rono acl essere sost itu ite co n a r mi Bofo rs d a 40/ 56 m m e il n um ero de ll e mit ragliere da 20 m m ve nn e au mentato a tre co n l'agg iun ta el i un secondo impian to a prora, come è ri levab il e da ll e fow e da i disegn i

VA RI AZION I DI A RMAMENTO DELLE HIGG JNS DAL 1941 AL 1965 (m itragliere c impian t i l anciasiluri)

serie MS 441+444 se ri e MS 451+453

P.T. 1941

PT. 1942-44 M.

Ei:[)
T
[3D
I.S 1950 M G.B. 1945 MS 1956 MS 1954 M$1960 & 8-- "@= >&- <!)= <!)-- Q= &40; '56 371'5-i 20170 20i6S !2,7 !l.R b.n<.:i;ar.ti'.C I llofo"' Hn:<la Oerlikon Rrecb Br'09-0iOj.t M.G. illuminanti ,...., m t.l.s. da >33 1.,. i.l. d a i 'iO l.s . i.l. da S.B cort i U. !> .A. VII w.,s. J U.S.A. M:ork Xl ii 285
B 1944
G

Ne l 1956, iniziarono i lavo ri per la r imessa in efficienza delle ultime due unità del le ser ie ·'451" (MS 452 e 453J, che terminarono nei p r imi mesi dc ll·anno successivo.

Dal 195S , i motor i Packard AM-\Xi14, a causa delle difficoltà inconrra te dalla Mar in a ne l reperire i pezz i di rispetto, cominciarono ad essere sost ituit i da motori eli cos truzione nazionale tipo AS!Vl l 85-CRM, c he costitu ivano un mig lio ramento clell'Isotta Frascbini Asso 1500 degl i u lti m i tempi de ll a gue rra. Le principali caratteristic he di questo motore erano:

tipo :

numero d e i ci lindr i:

disposizione dci c ili ndr i:

c ili nd rata tota le :

a le saggio:

corsa dei pistoni:

combus tibile:

a scoppio, 4 temp i, sovra limenrato;

l H;

a "\Xi";

57.250 l;

150 111111;

l ROm m :

benz in a 100 :-1.0.;

potenza massima: 1500 hp a 2000 g i r i al minuto;

potenza m ass ima con t inua tiva: 1250 hp a lSHO g i ri al minuto:

senso eli rotaz ione: destrorso;

invcrtitore di marc ia:

avviamenro:

peso:

acl ingranaggi con co m ando idrau li co; ad a ria co m pressa;

1650 kg.

Le tre m o tos ilura n ti d e ll a se rie "451 " in n avigazione co n u n 'altra unità del tipo Higgins

286

l .a MS 441 fotogr.tfata il 15 luglio 197 0 a Ven ezia, dopo c h e nel 1962-63 era stata trnsfonnata in appoggio c trasporto in c un.ori; s i n o ta a poppa il portcllone aperto. ( Foto \t o li nari/CoUczionc Gay)

È inH:ressante nol<tre dw sulle lliggins i m01ori lR<>. normalment<: dorari di ridunore dd numero di giri morore -dica. furono montati con un moltipli ca t ore (rapporto l. I H: l l tra Il motore e l"a-..se porraelica. onde poter utilinan: le stesse eliclw cakohlle per i 2 tOO giri al minuro dei morori Packard: ciò ne ridusse però sensibilmente il rendimenlo.

L'esercizio ddk unitù con i num i motori dene esito socklisfaccntc. ma l'au mento di potenza <da tO<>O a t <>OO hp totali) non si tradusse. purtroppo. in un corrispondente aunwnto di co m e s i era spera t o. Ciò, soprallu ll o, a c au sa dell'elevato cl i locamcnro o r mai raggiunto dalle unità in seguito al k ultime modifi c he c.k ll 'ar m;tm enlo (agg iunta d i un'arma da 20 mm e del relativo munizionamcnto) c a ll' insra llazi onc di numerose c più pesant i apparecchiatu re rad i o-radar.

:-.lei 1962 -6) la 1/S 'N l 'enne trasfo r mara, nell'Arsena l e M.M. della Spezia. in unità appoggio c t ra-;porto incursori. a si m i l itudine di quanto era stato fatto nl' l 19' i3 con le US 7J e -,dd tipo C.R.D.A. da 60 t della za serie (ved i Capitolo\).

Durante i Ja,ori di tra-,formazione, che inreressarono principalmente la zona poppi era. 'enne dotata di scivol i verricelli e portellonc poppi ero ahbattibile per la a nurc e il rccupero dei mezzi speciali e !"armamento fu ridono alle due '>ole mitragltere da 10 -o mm di prora.

Atrinizio degli ann t analoghi Ja,ori furono effettuati sulle JIS N3 l' 15.

... 2H7

Anche se non bri l larono so tt o l'aspetto della velocità, soprattutto a causa delle successive trasformazioni subite che ne el evarono progressivamente il dislocamento, queste unità furono nel complesso buone motosiluranti: bene armate, manovriere, marine e soprauuuo robuste.

Il lungo periodo di :.ervizio prestato nella italiana dimostrò che il giudizio della Commis:.ionc che le aveva acqubtatc nel 191-, ritenendole idoncc a svolgere ancora qualche anno di ottimo ser. izio, era forse un po· pessimistico, tanto che le u l time Higgins hanno lasciato il servizio nel 19R5. a pii:1 eli 42 anni da l va r o.

Ciò, più di ogni al tra cons iderazione, st a a dimostrare l'eccezionale robustezza della l oro costruzione; tenendo presente, sopra ttutt o, che la vita media di una motosilurante con scafo a spigolo, impiegata ininterrottamente e senza risparmio come lo furono le l liggins, era stata stimata all'epoca della l oro costru zionc in non più di quattro-cinque anni.

Le PT 88, 90. 92 c 91 vennero consegnate alla Navy dai cantieri di costruzio n e nel dicembre 1942; prima di passare in arm amento, con le altre unitù della seri e PT 85794, esse vennero r i hattezzate RPT l + IO (Russian P.T.), in quanto avr ebbe ro dovuto esse re ced ute all 'URSS ne ll 'ambito cJelb Legge Affitti e PreSt iti. Pe r successivi accordi, le quallro unità di cui sopra, assieme alle PT 91 e 93. vennero invece trasferite nell'aprile 1943 alla Gran Bretagna.

La Royal Navy le classificò M.T.B. (Motor Torpedo Boats) e le inviò immc diatamente in dove operarono, gravitando specialmente in Tirreno, sino all'estate 1945, epoca in cui vennero restituite agli Stati l 1 niti.

Le PT 206, 210 c 215 furono invece annate dalla C.S. ·a,-y nel febbraio 1943 e, alle dipendenze del t\I.T.B. Squadron 15, vennero dislocate in Mediterraneo, dove svolsero un'intensa attività in collaborazione con le forze navali costiere britanniche, a partire da ll 'aprile 1944. Esse operarono da[]e basi della Tunisia (Bona e Biserta), della Sic ili a (Palermo), di Sa l erno, d i Capri c.;, infine, de ll a Sardegna (La Maddal ena), della Corsica (Bastia) e della Provenza (St. Tropez).

ell'ottobre 194""1, con l e altre unità del M.T.B. Squadron 15, vennero anch'esse trasferite alla G r an Bretagna, nel quadro degli aiuti della Legge Affini e Prestiti. La consegna avvenne nel porto di Malta tra il Jì c il 25 ottobre 19'1-i. Armate come M.G.B. (i\lotor Gun Boats) dalla Royal avy. continuarono ad operare in Mediterraneo sino alla fine delle ostilità.

Nel corso della guerra in Mediterraneo, queste unità svolsero dapprima un'intensa attività di pattugliamento durante le operazioni per la conquista clelia Tunisia e della Si ci li a, entrando più volte in contatto con M .A.S., motosiluranti e forze legger e i talo-tedeschc, c h e sco rtavano i piccol i convogLi destinati allo sgombero del persona l e dalle varie l ocalità che stavano per essere occupate. In seguito, ebbero modo di distinguer:.i nei violenti scontri notturni di unità leggere che caratterizzarono la guerra navale nell'alto e nel medio Tirreno, dopo l'armistizio italiano dell'8 settembre 19'43.

M.T.B. e P.T. operarono frequentemente in sezioni "mbte", ottenendo buoni successi, specialmente contro convogli di motozattere scortati da dragamineveloci (Raumboote) e cacciasommergibili tedeschi (U-Boot-Jagcr, generalmente corvette ex italiane o yacht ex francesi); nonostante l'impiego unilaterale del ra-

288
Attività

LaMS 44.2 annata con due mitragliere Oerlikon da 20/70 rom e, a poppa in posizione avanzata, una mitragliera Bofors da 40/56 nuu.

LaMS 444 conia versione di annamento adottata per tutte le Higgins negli anni Sessanta, composta da tre mitragliere Oerlikon da 20/70 mm e una mitragliera Bofors da 40/57 mm.

.
442 289
f.

da r , m i nori furono invece i success i ollcnu t i neg li sconr r i con le Schndlboore tedesche, più veloc i c più potentemen te a rma te Durante una eli tali az ion i norrurne, svoltasi nella norre tra il 27 e il 28 magg io 1944 a l largo della Spezia, la MTH 420. che operava in sezione con la MTB 419, nell'a rracco eli un convog lio costiero composto da a lcune moto?.attere. venne raggiunta da numerosi colpi sparati da una corvetta di sco1ta, ed im mob ilinata.

La reaz ione avversar ia non r iuscì tuttavia ad affonda re la :\lfTB 420. che. nonostante i grav i dann i su b it i, riuscì a ragg iun gere la base con i propri mezz i

Ne l corso delle operazioni nava li collegate agli sbarchi sulle coste della Provenza, ebbero occasione el i distinguersi la PT 206. che nella notte tra il 9 e il 10 se rr cmbre 1944 riuscì. assieme ad altre motos iluranti. acl affondare tre mezzi d'assa l to eli superficie tedesch i, e la MTH 422 che nelle prime ore del 14 settembre, in sezione con la MTB 376 e una P.T.. affondò col lancio di s il ur i il cacc iasommerg ibili tedesco UJ 2216 (ex L'lncomprise), che scortava un convog li o di motozattere.

Il 2 novembre dello stesso anno le MTB 470 e 422 a u accarono col s ilu ro ed affondarono u n alt ro poche m iglia al largo della punta eli Portofino, nel Go lfo d i Geno ,·a.

Durante gli u lt imi mes i eli guerra, t urre le unità parteciparono a numerose miss ion i eli pattugliamen to norrurno lu ngo la cos ta ligure. per impedire ogni traf-

La J1.1S 45 3 durante un ' esercitazione di tiro contraereo nel1963.

290

La MS 443 s ul Po , durante le dcl4 novembre del1967. (Foto UDAP)

fico nemico. Degna eli nota fu l'azione della MTH 422, che nel corso el i una eli tali missioni, nella none sull'8 gennaio 1945, attaccò con decisione, nonostante l'inte nso fuoco delle batter ie costiere, un piroscafo in ent rata ne l porto di Savona, danneggiandolo gravemente

Ne l 1950, a l term ine dei lavori d i riallestimento e d i modifica, i C.J.S. 841. 842. 843, 844 e 851 entrarono in servizio nella Marina italiana, dove costituirono la 84a Squadriglia G.l.S. (divenuta poi 44a Squadr iglia MS) alle dipendenze del Gruppo Forze Navali Costiere (Grupforcost).

Essi vennero dislocati in Adriatico. tra le basi d i Brindisi e Venezia, partec ipando a ll e principal i eserc itazioni con le altre forze nava li.

Inizialmente era ::>rato previsto che le H igg in s, con l'agg iunta del G.T.S. 854 de l tipo Vospcr, avrebbero dovuto costitu ire due squadriglie su quattro unità ciascuna, ma il ritardo ne ll'approntamento dei C.J.S. 852 c 853, entrate in servizio solo nel 1957, e i normali turni eli manutenzione e eli lavori delle unità, fecero sì che non vi fosse quasi mai, più di una sola squadriglia di H iggins in att ività .

Le numerose esercitazioni interalleate cui esse parteciparono con le altre unità della P Flott iglia .Motosiluranti, di cui facevano parte, tra il 1951 e il 1958 le portarono a Malta, in Grecia, in Turchia e in a ltri port i del Mediterraneo orientale

291

La MS 443 prima della trasfonnazionc in unità appoggio c trasporto incursori, ripresa in navigazione nella laguna Veneta. Si not.'l il radar del tipo AN/ SPS 21 sul traliccio collocato nuovamente sull'asse longitudinalc (Foto UDAP/ Collezione Gay)

LaMS 44 1 a Venezia nell'aprile 1966. A prora sono visibili le due mitragliere Ocrlikon da 20/ 70 mn1, unico armamento .rin1asto alle Higgins modificate per l ' impiego come unità appoggio e trasporto incursori.

(Foto Bagnasco)

292

La MS 453 dopo la tras formazione in unità appoggio e trasporto incul"l;Ori.

Nel 1960 alcune un ità passarono alle dipendenze della Squad r ig lia Motosiluranti , in un p ri mo tempo pe r sost i tuire le Vosper che veniva n o radiate , c qu indi co m e un ità d i rise rva alle "naziona li" trasfo rma te, che stavano ent ran d o in se rv i7: io.

Ne l 1963 , la MS 441, dopo un periodo d i lavo ri di t rasfo rm a z ione, in iziati alla Spezia l'anno precedente, passò alle d ipendenze dd Comando Raggruppamento Subacquei ed l ncursori Teseo Tesei (Comsub in) , svolgendo da quella data imensa attività aclclestrativa nell 'alto Ti r reno e nell'Adr ia t ico.

Nel settembre 1961, la 44RSquad rig li a Motos il u ranti venne sciolta e tutte le unità, ad eccezione della MS 444, i m iata alla i\lladclalena per l'addes tra m ento degli allievi della Scuola Moto r isti. e della MS 451, pos ta i n d isarmo, vennero passate alle dipendenze del la 42ll Squadr igl ia come unità eli riserva.

Dopo un per iodo d i lavor i d i ripr ist ino, il 12 ma r zo 1966 le MS 442, 457 e 452, previo sba rco di tu u o l'a r mamen to acl eccezione el i una de ll e due a rm i prod ie re da 20 /70 m m , furono cedute dalla Marina Milita re alla Guard ia di f i nanza " in te m poraneo uso g ratuito", assumendo rispettivamente i nom ina tiv i di Brigadiere Gia11nolli, Tenente Lombardo e Finanziere Feliciani.

1'\el 1969, le MS 443 e 453 vennero sottoposte a lavor i d i trasfo rmaz ioni simi li a quell i sub iti dalla MS 441 e, quindi, assegnate a Co m sub i n , a lle cui d ipen-

293

denze operarono sino alla radiazione, avvenuta. assieme a quella della IIS nel 198<>, dopo che la IIS 453 si trovava in disam1o alla Spe7ia dal ) 0 senemhre 1978.

La .115 144 venne radiata nel luglio 1969. dopo che era Mara come mezzo presso le Scuole della Maddalena dalla .lfS 452, re'>riruira alla .\larina dalla Guardia di Finanza.

La MS 4 52, passata poi alle d ipendenze d i Comsuh in, ma non trasformata come le altre unità, fu pos ta in disarmo alla Spezia il 1° ottobre 1975 c, dopo essere stata rad iata, fu demolita nella stessa località, dopo il 1979.

291

CAPITOLO Xl

MOTOCANNONIERA TIPO LÙRSSEN "S 26" (ex SCHNELLBOOT TEDESCA)

M.C. 485

1/ C 185 C.mtierc Lur'>'>en Y;Khl und Boot'" c:rh - \'ege.,.ack (Germ.ania)

<Hicuslrlll.ione: A r,c:n:l l e 1.:1

\ 'aro I 'J tl; r i c .: 19'i2 - 19'i:l: i.s. l0.9.19'i} nad.: 1.:\.1966

l \. \IS 185 ex .IJS621. ex 1/ l 621 .,_., mercanlik· Tom '. 6- l?l

CARA' JTI'RJSTIC I I E GE:'\ UPd .l

Smfo

Disfo cnmento p. c.

Dim e n s ioni /11 11gbez:=a .ft. /arp,hezza immersmne p. c

App11rato motore

{10/C' IIZll 'UIII{Jf.

in lc:gnu n>n c:lementa mc1allici c: carema normale

U'i.:l9r

:\ t ,C) J m 111

2 , 1 m

:\ m o t o ri Di t• ., c: l D a i mkr MB 'i Il :1 dachc

7'i00 hp

tt>focità nUL\' cn. :12 nodi

C!JIIIhiiSI tf>ife

{// ( /(J/1(}11/ Ùl

An1111mento Equipaggio

16. l l

'iOO m ig li a a :H n och

2 lul>i lanna'>iluri da 'i.3.3 mm

2 mnraglil'rc B ofur., d.a 10 56 mm

l ll l ilr agl kr; t Breda da H mm

1 mine da fondo

2(>

295

Con Decreto Presidenz iale dell 'll febbraio 1952, a partire dalla data del l 0 febbra io 1952 venne iscritta nel Quad ro del Navig li o Mil itare dello Stato la Motovedetta (M. V) 621.

L'unità era una motosilu rante d i costruzione germanica del tipo Llirssen "S 26", mo lto probabilmente l'S 67, varata all' inizio del 1942 ed entrata in serviz io il 19 marzo del lo stesso anno. Sopravvissuta alla guerra e divenuta preda be ll ica br itannica ne l 1945, dopo essere rimasta per alcuni anni in disa r mo , ne l 194B era stata venduta a p r ivati e adibita ad usi commerciali col nome d i Torus

Acqu istata dalla Marina Militare, all' iniz io del 1952 fu inviata presso l'A rsena le Mi litare della Spezia per esservi rimessa in efficienza.

Stando ai lavori, con la data de l 1° novembre 1952, l' unità venne riclass ificata motosilurante, assu m e n do la caratteristica eli MS 621; nei primi mes i dell'anno successivo le venne assegnato il distintivo ottico NATO (P) 460.

I lavori d i r ipr ist ino presso l'Arsenale della Spezia ebbero termine nell'estate de l 1953 , epoca in cui l'unità iniziò le prove in mare, che s i conclusero il 10 settemb re dello stesso anno con l'e ffettiva entrata in se rv iz io del l' un ità.

Con il l 0 gennaio 1954, la MS 62 7 assunse la nuova caratteristica di MS 485 e in ta le occasione il distintivo ottico NATO venne modificato in (P) 485 11 10 settembre success ivo, infine, l'un ità fu riclassificata motocannon iera, assumendo la nuova caratteristica d i M.C. 485 e conservando lo stesso distint ivo ottico NATO.

La MC. 48'5 apparteneva a quell'indovinato tipo d i motosilu ranti ("S 26") della Ma rina germanica, nove unità delle qua li avrebbero dovuto essere costruile , su piani tedeschi, anche presso i C.R.D A. d i Monfalcone nel1943 (vedi Cap ico lo VII).

Come la maggior parte delle Schncl l boote entrate in servizio a partire dal 1942 , la M.C. 4.85 era stata dotata di una corazzatura (Panzerkalotte) in accia io acl

296
Generalità - Attività La MS 621 ripres a alla S pez ia n e ll 9 5 3, m e ntre s i trovav a ai lavori di ricost:ntz.ione.

Viste estern e d e llaM.C 485. (Scala 1:200)

Sezione longitudinale e piano d e lle ordinate dellaM.C 485. (Scala 1:200)

L. C. 00.0 o
10 i l.C. --CORAZZEnA -10 nwn. AER 11 12 .. ,. 297

eleva ta resistenza dello spessore d i circa 10 mm, che proteggeva la timoner ia e la controplancia; anz i, t ra ttand osi della S 67, fu la pr ima Schnellboo r ad esserne dotata i n fo rma sperimenta le .

L'imbarco de ll a protezione in accia io e l'ag giunta di un'arma da 37 o 40 mm s is temata a poppa. aveva portato il d is locamento a pieno car ico di queste unità a c i rca 130 ton n e ll ate, in luogo de ll e 115 tonnellate previste da l progetto, con un co rr is p onde nt e calo de ll a ve locità massima da :39 - 40 nodi a circa :34 nodi.

La veloc ità mass i ma poté essere r iportata in un secondo tempo al livello in iz iale sola mente con l'a d oz ione di nuovi motori D iesel da 2500 hp (.MB 511 del 1943) in l uogo eli quelli or iginali eia 2000 hp (MB 501), e ancora incrementata su lle ultime serie di mo tosiluranti es 170, 208, 301 ecc.) con l'impiego di motor i da 3000 hp (MB 518 clel1944).

Durante i lavori di rip ris t ino sub i ti nel 1952-53 a ll a Spezia, la M. C 485 venne comp letamente revis iona ta , sia per quanto ri guardava lo scafo, s ia per l'apparato mo tore

298
la MS 485 poco dopo l'entrata in servizio.

l

Quest 'ult i mo risultava com p osto da tre m oto r i Di ese l -veloci Daim l er- Benz tipo MB 511, che agivano su tre eliche tripail' de l d iametr o di 1 ,23 m, le c ui pri ncipali carancr istiche tecniche erano le seguenti :

- tipo

- numero dci c ilindri

diametro dci ci l indr i corsa dci piston i peso totale potenza

supcrleggero. a c icl o Diesel 4 tempi , con precamera eli combusti o n e ( dorma eli candele ausiliarie ) c so walimentazione a m e zzo di turbo- soffiante:

20, a semplice effetto su due file disposte a v " con un angolo di 'l0° tra loro:

185 mm;

250 mm;

4600 kg;

2500 hp a 16.30 giri al minuw (extra-potenza);

2250 hp a l 580 giri al minuto (massima):

1875 hp a 1480 giri al minuto (normale continuari,·a) ;

consum o 21 0 g di gasolio p er hp h in extra-potenza ;

190 g di gasolio p er hp/ h alla potenza massima ; dotato di ridunore di giri motore-elica con rapporto 1,72: 1:

- raffreddamento ad acqua distillata refrigerata da acqua eli mare;

- inversione di marc ia realizzata con l'inversione del se n so d i rotazione elci m otore ottenuta med i ante spostamento dell'albero el i d i stribuzi one a mezzo ari a compressa (a mowre fe rm o): avviament o a mezzo aria compressa: dotaw di calderina ausiliaria per il preris caldarnemo del carburante

La massima \'elocità raggiunta alle prove (estate 195.3), con un dislocamento dell'unità intorno alle 130 tonnellate, fu di circa 32 nodi, con un ' autonomia corrispondente nell ' ordine delle 500 miglia

Ad allestimento ultimato. l'armamento risultò a1ticolato su due mitragl ie re Bofors da 40/ 56 mm , in i mpianti singoli siswmat i n e ll a zona p o ppi er a, c due lanciasiluri tipo San G iorg io in l ega leggera per ar mi da 533 mm, si mili a quel li imp i egati dalle motosil uranti tipo C.R.D.A. da 60 t della 2.a serie.

L'unità fu dorara eli radar d i scoperta navale, eli busso la giroscopica e eli moderni apparati radio per le trasmissioni in HF. V H F e UHF.

Dopo una -.erie di prove e eli collaudi effettuati nella base della Spezia , nel 1955 la , I!.C. 485 passò alle dipendenze del Comando Gruppo Motosiluranti, iniziando un 'intensa auività nello Ionio e in Adriatico, impegnata in esercitazioni con unità navali naz i onali e alleate.

Nel J 956, con la M. C. 490 (vedi Capitol o X I I), for m ò l a Squadri g li a Motocannoniere , sempre alle dipendenze del Comando G ruppo Motosilu ranti.

Nel 1958, subì alcuni lavori presso l'Arsenale eli Taranto per l a sistemazione a poppa d i ferroguide smontabili per la posa di quattro mine da fondo.

Come unità sede Comando della P Flottiglia Motosiluranti. partecipò negli anni tra il 1958 c il 1962 a esercitazioni nazionali e interallcatc , gravitando principalmente in Adriatico.

Nei primi mesi del 1963. prese parte , con al tre unità della t9a Squadriglia Motocannonierc , ad alcune importanti esercitazi oni nello Ionio e nel Tirreno; nel-

299

l'estate d e llo stesso anno fu db locata in Sardegna, dove svolse un'intensa att iv it ù di vigi lanza per lo sgomh<:ro dd po ligono per il lancio d i missili nella zona di Arbatax. Rientrata presso il Comando l\1otosilurami, ripre"e l'atti,·itù addestrath a nel ha.,so Adriatico e nello Ionio

In seguito al diminuito n:ndimemo (la 'dot it:t massi m a era ormai ridott,t ,t non più di 28 nodi). l'unit,t ,·enne im·iata presso l' \rst•nak di Taranto per essen..· '><>ttoposra ad un turno straordinario di lavori.

Eseguiti i necessari accl'rtamenti. , enne constat,tto che la struttura d<:llo scafo aveva ceduto in più punti. In ragione dell'orm.ti note,olc età della costruz io n e, quasi 22 ann i, fu ritenuto non co n ve ni e n te, per motivi d'ordine tecnico ed eco n omico, procedere all a Mta ri m essa in effic ienza e pertanto. con la data del l 0 lu g lio 196'+, l'unità passò in dharmo in attesa della radiazione. che avvenne il 1° marzo 1966.

J\'el periodo di seni zio prestato presso la \farina ,\lil i tare , la .\f. C "185 confl'rmò in pieno tutti quei fan>rl'voli giudizi the giù altre marine. oltre a quella germanica, ave, ano esprt•sso su tale tipo di motosilurante

La M C 485 mentre d e fila sottobordo ad un'altra tmjtà l tmgo le coste adriatiche. i può notare come i lavori di trasfonnazi<lne avessero modificato solo leggenncnte il bel profilo delle "S 26- germaniche.

300

La M. C 485 al passaggio od c aoale navigabile di Taranto cop altre u nità d e l Co mando Motosilurantl; si distinguono du e unltii de l tipo C.R.O.A. da 60 t trasformate c alC\ane Klgglos A prord deUaM.C 485 s i nota la piastra circolare che aveva ri coperto il vano della mitragliera a sco mparsa di C\Ji le •s 26" erano dotate.

Robuste, veloci, ben armate, dotate di eccellenti qualità marine e di una sorprendente manovrabilità, sia alle alte sia alle basse velocità. le :,chndlhoote tipo Li.irs1>en S 26 fu r ono veramente tra le migliori unità ,·eloci costiere nate con il secondo confliuo mondiale.

Le eccellenti doti di elasticità, poten7a e sicurezza di funzionamento dell 'apparato motore d i t ipo D i esel -veloce, unite al l 'el evato rendimento di una forma d i carenn part icolarmente indovinata , c<>nsen tiro n o a queste unità p restazioni notevolissime.

Il p::trticolarc sistema di costruzione mista, con elementi meta ll ici ed in legno, si rivelò di ecceziona le robustezza. senza tuttavia risultare pesante.

Ottima era la suddivisione interna dello scafo e ben realizzata l'utilizzazione dello spazio disponibile per la creazione dei di\'ersi locali per i sen izi di bordo. Come è rilevabile dai disegni e dalle fotografie. il profilo eli queste unità era molto basso sull'acqua e costituiva un bersaglio quanto mai esiguo. assni difficile da colpire se esse navigavano a forte andatura.

T lavori di rimessa in e ffi cienza e d i t rasformazione subiti prima del l'entrata in se r v i zi o dalla M. C 485 presso l'Arsenale della Spezia, modificarono l eggermente i l profi l o origi na le de ll ' unità: in p art ico l ar e c iò fu dovuto all 'in sta ll az ione eli un albcn.:tto a traliccio per il r adar e all 'allungamento d e lla plancia per consenti re la creazione di un piccolo locale per il ripetitore del r adar e per il carreggio.

Con l'imbarco delle due armi Bofors d::t •tO 56 mm. del radar e di più moderne apparecchiature per le telecomunicazioni, nonché eli un più potente apparato elettrogencratorc, il dislocamento a pieno carico della .IJ.C. 485 risultò nell'ordine delk l tO tonnellate contro le 120 origina li e la velocità massima subì un calo sensibile; ciò nonoMante, le prestazioni di questa unità si mantennero assai

30 1

e levate, al meno sino a che l'usu ra dovuta all'intensa attività di servizi o svo lta in pace ed in guerra per più di 20 ann i no n com in ciò a farsi sentire.

Le prove condotte in mare con la M. C. 485, ed in part ico l are lo :.rucl i o delle sue indovinate forme eli carena. furono alla base dei progett i per la real i zzazione delle carene del l e moderne motocannoniere cosrruite dalla Marina iraliana dopo il 19'54.

302
taM.C 485 in navigazione a le nto moto.

CAPiTOLO Xli

MOTO CANNONIERA T IPO SPERIM ENTALE C.R.D.A. FOLGORE

CARATTERIST ICI-l E GENERALI ALL ' ENTRATA I r SERVIZIO

FOLGONE C.R.D.A. - Monfa lcone (T rasformazione Arsenale M.M. Taranto) Varo : 21.6 1954; i.s. 1.8 1955: trasf: 1962- 1964; rad : 1510 1976 Sino a ll ' 1.9 1965 denominata M C. 490 (P 490).

Scafo Dislocamento p c

Dime11sioni lunghezza ft. larghezza immersione p c

Apparato motore

metallico con ca rena nor ma le

166 ,9 t; (dopo il1959) 168 t

37, 2 m; (dopo ill956): 39,4 m

6m

1,9m

4 motori Diesel Daimler MB 511

4 e li che

potenza compi. 9000 hp

r:elocità ma:x. c 11. 35 nod i; (dopo il 1956) 36 nodi

combustibile

autonomia

Armamento

22 r

629 miglia a 34 nod i , 1186 miglia a 20 nod i

4 lanc ias iluri ad impulso latera le da 450 mm

2 mitragliere Bofors da 40/ 56 mm

(tra il 1959 e il 1960)

4 lanc iasiluri ad impulso latera le da 450 mm

2 mitraglie re Breda-Bofors da 40/ 70 mm

12 m ine da fondo

(tra il 1960 e il 1962)

2 tubi lanciasiluri da 450 mm

2 lanc iasi lu ri ad impulso late ra le da 450 mm

2 mitraglie re Breda-Bofors da 40/ 70 mm

12 mi ne da fondo

Equipaggi o

38 uomini

303

Scafo metallico t•on caren:l normal e

Disloca m e tlto p c. motocannon1era: 19 I t;

versione motocannoniera; posamme: 19H.S t; vers i one motocannonicra/ m o tosilu rante : 191,21

Dime tiSiOIIi lunghezzaft. /arp,hezza immel'sione p c

Appa ra t o motore

'13.2 m 6 111

2.1 m

'l motori Oicsel D:umlcr MB 51 H

11 e li che

potenza compi I 2 000 hp

1-f!locitd max. c. n 38 nodi

combustibile

a111o11omia

Arma mtm t o

30 t

700 miglia a 38 nodi, miglia a 20 nod 1

2 tubi da 1SO mm <privi di silun nelle n:r..,ioni motocannonicra e motocmnonicra po..,amine )

2 lanciasiluri ad impulso latcrak· da 450 mm (pri\'i th siluri ndlc \ersioni motoca n non i e r:1 e motocannon icra / posa m i ne)

2 mitragli t•rc Breda-Bofors da 10 70 mm

l'l mine da fondo ..,barcate nelle \·ers1o111 motocannoniera c motocannonier:J; moto..,l lurante)

Equ ipaggio

38 uomini

Sin dai primi an n i dopo il termine del secondo conflitto mondia le, erano stati avviati da parte de l la Marina ita l iana studi per l a realizzazione di un moderno tipo di mowcannoniera ,·eloce. Tali studi , che tenc\'ano como della recente esperienza bellica, si orientarono subito verso un tipo di unitù di circa l '50 wnnellate d i dislocamento, con appa ra to motore di tipo Diesel-ve loce c con carena di tipo normale, a forme Londeggianti. con prora affinata e poppa quasi piana.

Tn defin itiva, si tratla\'a di uno sviluppo delle ultime serie di Schncllboote

Lcdesclle della seconda m ond iale, che erano r isu ltate t ra le miglior i realizzazioni nel campo delle unità veloci costiere. l piani di costruzione delle Llirssen

"S 26" !>ervirono come punto di partenza per lo studio delle .sole fom1e di carena, mentre l' intero progetto fu improntalo a concetti più moderni, :-.ia per quanw riguardava il sistema di costruzione, i nteramente metallica. sia per la d i sposiz ione e la compo!>izione dell'apparato morore, per il tipo e per l'enrità dcll'annamcnto.

CARATTER ISTICH E DOPO LA TRASFORMAZIONF OEL 1962-196-l

30--I
Generalità - Attività

Il varo , avvenuto il 21 giugno 1954, d e lla M C 490, ribanezzata nel 1965 Fo lgore. (Coll ez ione Bargoni)

TJn primo proge t to p reliminare fu p ron10 all 'ini zio del 1950; l a cos t ruzione di un ' un i tà sper i menta l e ve n ne autor izzata nel novemhre dello st esso an n o e f u affidata ai C.R.O.A. di .Monfa l cone che, unicamente ag li o r gani tecnici del la Mar ina Militare. avrebbero dO\'lllO curare l a stesura del progeuo definitivo. Col programma 1950 venne anche approvata la costruzione di una serie di quanro unità -.imilari, di cui quella già autorizzata avrebbe dovuto essere il prototipo. Tale '>eric non venne però mai ordinata per il protrarsi degli c1>pcrimenti col prototipo e fu infine cancellata dai programmi e sostituita con la realizzazione di unità veloc i co-.rie n: di tipo più avanzato.

305

A di alcuni ritardi imposti da importanti modifiche apportate al progena originale, la .l!.C. 490 poté essere impostata sugli scal i dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di 1>olamente iliO giugno 1952.

L'unità fu varata il 21 gennaio 1954 e nel luglio dello stesso anno poté iniziare le prime prove in mare con esito soddisfacente. La velocità ma1>1>ima raggiunta fu di 67,7 nodi in extra-potenza, mentre la ve locità massima continuativa fu di circa y; nodi, con un'autonomia cor r ispondente i ntorno alle 600 miglia. l lavori di all estimento e d i m essa a pun to du r arono circa un anno e l ' unità, che e ra stata isc r itta nel Quadro del Naviglio Militare da l l 0 febb raio 1953, venne consegnata uffic ial m ente all a Ma r ina M i lit are presso i Can t ier i di Monfalcone i l ] 0 agosto 1955.

Si n dalle prime prove in mare era st ata però r il evata una marcata tendenza de ll 'unità a sollevare eccessivamente la prora alle al te ve locità. Ciò comportava, ovviamcntc, una scnsibile perdita di velocità per l 'aumentare della resistenza all 'avanzamcnro. In un primo tempo fu provveduto allo spostamento verso pror:1 di alcuni pesi, nell'intento di variare l'assetto longitudinale dell'unità. ma il perdura-

La M C 490 dur,mte una d e ll e prim e u s cite di prova nelle acque del Golfo di Tries te t ' unità è anc ora priva della s truttura "a bottazzo" rcaliz:zata a poppa d o po le prove per miglìorarne l'ass etto all e alte v e loc ltft Sl nota anch e al contro plan cia se nza le prote zi o ni che furono s u c c ess iv am e nte realizzate

306

Profilo dcllaM.C 490 con le modifiche apportllC alla poppa nel 1956, dopo le prime p rove in mare, e con il paraspruzt.i pnxUero realizzato ncl1957; nei particolari, profili della zona prodicra c di <1uella popplcrn ncl1 955, al momento dell'entr.tta in servizio. n d.iscgno lll05tra anche la variazione nel senso di inclinazione longitudinalc dei siluri. ( Scala 1 :200)

r e del fenomeno co nfer mò l'esistenza d i un'insuffic i enza d i sp inta ne ll a zona poppiera e si rese pertanto n ecessar io procede re ad alcune modifiche alla carena. La Jl.C. 490 rimase perciò ancora per alcuni mesi i cantieri di costruzione , dove fu provveduto ad un allungamento della carena nelrestrema zona poppiera, medianre una particolare stru ttura a "bottazzo'' come è ril evab il e dai d i segni e da l l e fotografi e. La m odi fic a p onò l a lunghezza fuori tutto de l l ' unità da 37,2 m a 39 ,4 m e l'asseuo long i tudinale all e alte velocità ne ri su l tò sensibilmente migliora to , tanto da un aumcmo della \ ' elocità di circa un nodo.

Term i nati i lavori di m od i fica, la M.C. 490 inizi ò l'addestramento preliminare disl oca ndosi nel basso Adr iat ico e n ello I on i o, all e dipend e nze d ella 49a Squadriglia Mmoca nn oniere del Comando Gruppo Motosi l uranri.

Il 11 aprile 1956, con altr e unità del Comando Motosiluranti partecipò alla sua prima esercitazione complessa interalleata, S\ oltasi n elle acque del Golfo di Taranto e dello Stn:uo di Messina.

Nel l 'agos t o dello stesso anno si dislocò all a Spezi a d ove, so tt o i l cont ro l l o della Commissione Permanente per gli esperi menri del m ateri ale da guerra, se alcune serie di lanci di silu ri , che si protrassero sino ai primi mesi del 19">7. Durante tali prove, venne rilevato che l'inclinazione longitudinalc dci si luri sulle appa r ecchiam r e di lancio ad impulso l at erale non e ra l a più idonea pe r quel t ipo d i unitù e, per t anto, ta li apparecchiature vennero modificate pe r sisrcmarvi siluri con un ' inclinazione lo ngitudinal e csarta mente opposta, come è rile\'abilc dai disegni e dalle fotografi •.

307

Term i nate le prove di lancio a lla Spezia, la M.C. 490 venne trasferita presso l' Arsenale d i Taranto dove, tra il febbra io e l'aprile 1957, venne sottoposta ad alcuni lavori el i mod ifica. L'unità venne dotata di un paraspruzzi dello stesso ti po di quello già sperimentato con successo sulla corvetta Sentinella (vedi Cap ito lo Xlii) , e di un alto parabrezza in plexiglas a protezione ciel persona le di plancia. Tutto c iò , allo scopo di migliorare la visibilità dalla plancia che, forse per la non troppo i ndovinata forma del la prora , alle a lte ve locità e con mare anche solo leggermente mosso era cont i nuamente investita da vio lent i spruzzi d'acqua.

Nel corso de ll o stesso 1957 , la M.C. 490 venne nuovamente dislocata alla Spezia dove, a scopo sperimentale, venne sistemata sopra la plancia una co lonnina di punteria di tipo giroscopico , per la condotta i n te lecomando delle due arm i

La M. C 490 ncl1956 dopo la realizzazione, a poppa, d e lla struttura a " bottazzo". (Colle zione Bargonl)

l

LaM. C 490 nell ' aprile 1957, dopo l'installazione d e l paras prnzzi prodie r o . Si nota la mutata inclinazione d c i s iluri sulle apparecc hiature ad ùnpulso late rale di dritta

308

Vtste esterne c sezione longirudinalc della nel1965. (Scab 1:200)

d i bo rdo l risultati furono sodd isfacenti e , dopo aver sost it uita la prima colonn ina sistema ta a bordo con un 'alt ra di tipo s pec iale alleggerito, fu provvedu to a nche alla sost ituzione delle due mit rag liere Bofors da 40/ 56 mm , già esiste nti a bordo , con d ue armi Breda-Bofors da 40/70 mm , do ta te d i asse rvime nto e lettroidraulico alla ADT e co n u n r it mo d i fu oco teo rico di c irca 240 colpi a l min uto co n tro i 125 colpi de ll e 40/ 56 m m

Nello stesso pe ri o d o, l' u nità venne do ta t a di du e fe rroguicle smontabi li , da s istemarsi a poppa, per la posa eli dodic i m ine d a fond o con carrelli "a perdere".

o
309

Dislocata nuovamente presso il Comando Motosiluranti sul finire de l 1957 , la M.C 490 svolse un 'intensa attività aclclestrativa sia nello Ionio sia in Adriatico, partecipando a numerose esercitazioni sia nazionali, sia interalle ate.

Ne ll a pr imavera del 1959 l'unità raggiunse nuovamente la base della Spezia per un pe riodo d i lavori e p e r alcune sperimentazioni relative al lancio eli siluri. In ta le occas ione, i due lanciasilur i ad impulso laterale poppieri vennero sostituiti, con ottimi risu ltat i, da due tub i eli lancio pi r ic i di t ipo hrandegg iabi le, sempre per armi da 450 mm.

Rientrata presso il Comando Motos iluranti , la M.C. 490 ripre se la normale attività addestrativa, operando prevalentemente in Adriatico sino al giugno de l 1962, epoca in cui l'unità raggiunse l'Arsenale M.M. di Taranto per esservi sottoposta ad important i e radica li lavori di modifica e di trasformazione.

I lavor i presso l'A rsenale el i TarantO ehbe ro termine n egli ultim i mesi de l 1963 e, poco dopo , l'unità , completamente r innovata s ia per quanro riguardava lo scafo sia per l'apparato motore , poté in izia re le prove in mare , con esito pienamente soddisfacente.

Serione longitudi.nale e piano di stiva della di.sposi:l.iooe dell'appardto m.<>tore della M. C 490 dopo i lavo ri di tras fo nnazione dell% 2-64 (Scala 1:100 - Disegno di Marina.rsen 'fru-anto datato 1964/Collezi.one Gay)

310

La motO<:aJmonieraFolgore nel1972 , in versione cannoniera, armata con due mitragliere da 40/70 nun e con i tubi lanciasiluri e gli impianti ad impulso laterale privi di anni. (Foto Arra/Collezione Gay)

I p rincipal i la vor i di trasfo rmazione e el i modifica effettuati possono così riassumcrs i:

comp leto r ifacimento d ella zona p rocl ie ra dello scafo a partire dalla perpendicola re della mitrag li e ra eli prora ( tag lio delle vecchie strutture e collegamento d i una nuova prora di tipo p i ù moderno e di forme più s tellate, co n un aumento della l unghezza f.t. di 3,8 m);

A lato: sezione sull'ordinata 23 guardando avanti, in corrispondenza del locale elettrogeneratori.

A destra: sezione sull' ordinata 43 guardando avanti, in corrispondenza del locale motori prodieri. (Scala 1:100 · Disegtù di Marinarsen Taranto datati 1964/ Collezione Gay)

l +=+ l J ·?-f3 11

- ricostruzione della zona poppiera dello scafo con il prolungamento della coperta :,ino al limite estremo del "bottazzo" creato e sistemazione di due casse nafta supplementari nel nuO\'O ga' one poppiero:

- modifiche di lieve entità alle sistemazioni di plancia e alle ::.ovrastrutture;

- sostituzione dei motori principali tipo MB 511 da 2500 hp. con motori tipo MB 518 da 3000 hp;

modifica delle ferroguiclc per consemire l'imbarco di quatLOrdici mine in luogo di dodici;

s istemazione degli alimentatori automatici alle due armi da 40/70 mm; sostituzione del nebbiogeno a cloridrina esistente con altro di tipo più moderno .

L'allungamento dello scafo, le mig li orate forme della carena e l' incremento di potenza dell'ap p arato motore da 9000 a 12 000 hp, ottemlto mediante l' i mp iego di quattro m otori ti p o MB 5 18, semp re azionant i quatt ro d iverse el iche, consent i rono a ll a M. C 490 d i ragg i u n gere a ll e p rove ve locità massime nell'ordine dei 39/40 nodi.

TI motore Diesel - veloce Daimle r- Benz tipo MB SIB B derivava dal tipo MB 511, di cu i conse r vava le principali caratteristiche tecniche, nonostante un sensibile aumemo della potenza erogata. TI tipo MB 51H raggiungeva infarti i 3000 hp in extra-potenza (per non più mezz'ora) a 1720 giri al minuto e poteva sviluppare una potenza massima cominuativa di 2500 hp a 1630 giri al minuto.

I consumi a velocità medie non si dbco!>tavano sensibilmente da quelli del tipo MB 511.

Le modifiche subite dallo scafo c dalla carena consentirono alla .H.C. 490 anche una migliore tenuta al mare alle alte , ·elocità. La manovrabilità dell'unità, affidata a due timoni, risultò ottima sia alle alte sia alle basse 'elocità

A s ini.'itra: sezio n e s ull 'o rdinata 51 guardando avanti, in co rrisponde n za degU a lloggi ufficiali c della s ala nauti ca.

A lato: s ezi o n e s ull 'ordinata 57 guardando a v anti, in c orris pond e nza d e l l ocal e girobusso la c della tim o n e ria. (Scala 1:1 0 0Disegni di Marinarse n da ta ti 1964/Collezio n e Gay)

3 12
.... --·

La motocatulotùera Folgore n e gli ultinù amù di se rviz io; l' unità è in v e rsione c annotùe ra, come s i può d esumere daJ tubo lanciasiluri, dipinto di colore s curo, c dall ' impianto a d impulso late rale priv i di arnù (Foto UDAP/Collczione Gay)

L'armamento della M.C 490, pur non essendo di t i po convert i b il e, in quanto non era possibile una ve ra e p r op r ia inte r ca m biahil i tà t r a i diversi t i p i eli arma, come avven i va invece sulle mowcannon i er e dei t i pi "49 1", e "590'·. (vedi Capi toli XV e }.'VI), consentiva tuttav i a una certa fo r ma d i convert i bil i tà pe r le d iverse versioni d i impiego dell'unità :

versione mmocannonier a:

2 mitragliere Breda-Bofors da 40/ 70 mm;

2 lanci asiluri acl impulso l atera le t i po B 41;

2 tub i l anciasil u r i brandeggi abili, senza siluri ;

versione motocannon i era-motosilu r ante:

2 mit ragliere B recla-Bofors da 40/70 m m ;

2 lanciasi l ur i ad impulso later ale tipo R 41 con 2 sil u r i da 450 mm;

2 tubi lanci as i lu r i brandeggiabili co n 2 si l ur i da 450 mm;

vers i one motocannon i era - posamine:

2 mit raglie re B r eda-Bo f ors da 40/ 70 mm;

2 ferroguide popp iere per mine da fondo;

14 mine da fondo, munite di carrelli ·'a perdere"';

2 lanciasiluri ad impulso l aterale tipo B 4 1;

2 tubi lanciasiluri brandeggiabili, senza siluri

313

Oltre alk tre principali ,·ersioni di armamento sopraindicatc, erano anche previste le \ 'Crsioni posamine-veloce e motosilurante, in eu i ri-.uhava prc.'>entc a bordo la sola arma da '-10 70 mm di prora.

Dopo una serie di prove e collaudi effettuati nella base di Taranto al tennine dei lavori di trasformazione, la M.C. 490 venne nuovamcmc dislocata in Adriatico, riprendendo l'attività addesrrativa alle dipendenze clelia 19'1 Squadr iglia Mowcannoniere del Comando Gruppo Motosiluranti.

Con l a data del l 0 se ttembre 1965, la M. C. 490 il nome di Fof.'-:ore, co nservando i l d istintivo otti co di (P) 490; in pari data la 49" Squadriglia MOLocannoniere ca mbiò l a sua denominazione in l a Squadriglia Motocannonien.:.

Il Folg o re, dopo altri dieci anni di serviz io, in cu i svol se in tensa attività addesrrariva , passò in disarmo a Brind bi i l JO ottobre 1976 , in ancsa del l a radinione, che avvenne il 15 de l lo stesso mese.

Nata come prototipo di una classe che nei programmi avrebbe dovuto comprendere quauro unità, qucsta motocannoniera vene invece impiegata come banco di prova per tuue le verifiche ed esperimemazioni necessarie alla progettazione e allo sviluppo dclle unirà ad armamento convertibile con apparato motore Diesel c a turbina a gas.

l 'na volta assolto il compito di unirà sperimentale, con i lavori di trasformazione c di modifica subiti a Taranto nel 1962-6-i, l'unità venne completamente rimodernata e resa idonea ad operare insieme alle motocannonicrc dei tipi ··491" c "590", i cui prototipi, all'epoca della sua trasformazione, si trovavano rbpettivamenre in allestimemo ed in costruzione e ai quali alcune delle modifiche subite risultavano evidentemente ispirare, quale ad esempio la forma della prora, assa i si m i le a quella del tipo "590".

314

CAPITOLO XII I

MOTOCANNONIERA

TIPO V.A.S. SPERIMENTALE C.R.D.A.

FULMINE

Fl'LHI.YE C.R D.A -Monfalcone (Trasformazione An.enale Tar,mto)

\'aro: 1.3.1 l 19S5: ' "' · 109 19S6: trasf.: 1960-1961; r.td.: 1.5.19-o

Ex Selli i nella ( F S9Hl. ex I'.A.S. 470. Iscritta nel Quadro dd Naviglio Militare dall'l.1.19S3 come I' A.S. 470 (P '170). Impostata il 11.1.19)·1 come n:dcua Selli/Ile/la (P -170) e varata con il nuovo distintivo ouico P tç){). corvetta dal 29.9.1956 (F 598). Classilìcata motocannonicra dall'l. ). 1965. Denominata F11lmine (P 499) dall' 1.9. l 965.

CARA'ITEHISTICI IE GENERALI

Scafo

Dislocam e tllO

metallico ron Gm:na norma le <dal 19S6 al 19')9)

32') t a ptcno carico, .2l.3,H 1 a na,·e scarica (dal 1961 al 1961)

.3-• 1, 1 t a pieno canco, 237,6 t a nave scarica (dopo il 196'5>

3.30 t a pieno ca neo, 22.3,5 t a nave scarica

Dimensio11i lunghezza ft.

larghezza immer.;ione p. c.

19,67 m (dal 19')6 al 19'l9)

51,11 m (dopo 111961)

6.97 m

2,08 m (da l 19S6 al l 9'l9)

2,15 m (da l 1961 all96t)

.2.1 m (dopo il 196-1)

3 15

Apparato motore (dal 19'56 a l 19'i9)

ti mo10ri Die:,d Daimkr MB 511 (dopo i l 1961)

-i motori Daimlcr ,\IB 51 H

-1 eliche

potenza compi 10 000 hp (dal 19'>6 al 1959)

12 000 hp <dopo il 1961)

t'f'kx:ità max. c.n. 30 nodi (dal 19'56 al1959)

32 nodi (dopo il196 1)

cumbustibile

a 11tonom i a

Armamento

56,9 t 19% al 1959)

c irca o'5 l (dal 1961)

(da l l 9'i6 al 19'59)

1000 miglia a 30 nodi, 1970 miglia a 20 nodi. 3000 miglia a 16 nodi ; (dopoill%1)

1000 miglia a 32 nodi. 1900 miglia a 20 mxh. 2900 miglia a lH nodi

(dal 1956 al 19'59>

2 a :.liua da '150 mm

2 mitragl iere Bofors da 40/ 56 mm

2 lanciabombc Mcnon '54

l lanciarazzi a s. Mk 10

l scaricabombc a.s. pe r 9 b.a.s.

(rra i l l 961 e il 1964)

2 mitragl iere Bofor:. da 40/ 56 mm

l muraglutra Breda da 8 mm

2 lannabombc a.s .\1cnon '·12

l lanciarnzi Mk 10

l scaricabomlx: a :. per 20 b.t.g.

(dopo il 1%5)

l c;mnont• da 76 62 mm OTO '·Cornpauo· (unharcato a scopo sperimenta · l e ne l 1966)

2 mitragli ere Bofors da 40/ 56 mm

l mi t rag li era Brt:da da 8 mm

Equipaggio

74 uomini (da l 19% al 1959)

6H uomini (da l 1961 al 1964)

circa 60 uommi <dopo il 1965)

316

Generalità - Attività

Neg li anni intorno al 1950, il compito della caccia antisommerg ibili nelle acque costiere era affidato so lamen te ad alcune V.A.S. tiro Baglietto (vedi Capiwlo TV), sopravvissute alla guerra c o r mai inada tte ad operare contro moderne un ità subacquee.

Allo scopo d i sopperire alle esigenze di un così imro rtante comp ito, e per sostitui re le V.A.S costru ite nel periodo bellico, le cu i dimensioni e caratter ist iche non pe rmerrcvano l' imba rco di più moderne attrezzatu re a.s. vennero avviat i g li studi per la realizzazione di un nuovo tipo eli V.A.S., dotata eli moderne ar m i ed apparecchiature eli ri ce rca a.s. e capace di sviluppare a lte velocità onde pe rmeuere un 'e levata rap id ità el i intervento ne ll e zone costiere ove fosse stata segnalata da altri mezzi la presenza eli somme rgib ili

La realizzazione eli un prototipo - i cu i dat i di progetto prevedevano in izial m ente un d is locamento a pieno carico eli ci rca 300 tonne ll ate , con una ve locità mass ima d i 27 nodi ed un armamento art ico lato su quattro mitrag li ere da 40 mmc n u merose arm i a.s.- venne au tor izzata ne l l952.

IJ varo della V.A.S. Sentinella, poi ribattezzata

Fulmine, a Monfalcone , il1 3 novembre 1955.

317

La cost r uzione 'enne affidata ai C.R.D.A. di che. uniramentc agli organ i tecnici della t\ l ar i na ,\ Jil i tare, awebhero dovuto curare la stesura de l p rogetto d efi ni tivo. Que!>t'ultimo, almeno per quanto riguardava la form a ck ll o scafo e la comp osiz ione de ll 'appara t o m oto re, fu v is i b i l mente is p i rat o a lla /\! .C. -190 ( v e d i Capitol o XTT ), a ll o ra in cos t r u zio n e presso g li s tess i ca n t ie r i t\lentre p rocedeva l'accantona m e n to dei m ateria l i nc:cessa ri a lla costruz ione e !>i lavorava a l progetto definitivo, la n uo, ·a unirà vennt> i ..,critta nel Quadro de l \Ja\ iglio \Ji l itare a panire dal 1° febb r aio 19'53 con la caratteri:.tica di "Vedeua AntiSommergibile" (l ' A \ J ,-o. e le ,·enne a"segnato il d i !>limi\O onice ' ATO

(p) 1-0.

'\el cor:,o dello !>ll'!>'>O l 9'53. l'unirà venne battezzat.l con il nuovo nomina ti\ o d i Sentinella. conservando lo stes:.o distint i vo ottico \IATO.

La \· .A.S. Sent i nel!tt fu impostata a Monfalcone il 2 1 gennaio 19'5 1 e. ne l co rso d e llo st esso a nn o, i l d i!>tinti , ·o o tt ico ad es:-.a assegna t o ve nne mod ificato da ( P ) 470 in ( P) 499

La cos tr uzione de ll ' un i t;ì proce d ette abbastanza r apid am en te ed essa p oté e:-...,ere varata i l U nm emhre dell 'anno successivo. l lavori di allest i m e n to r ich ie ero meno di sei me'>i , tanto che all'inizio dell'estate del 19'>6 furono inizia t e k preliminari.

Il 9 luglio 19'56. nelle acque antistanti .\ l onfal cone , la \'.A.S. Sentinella effclluò le prove a tuua forza. raggiungendo la \Ciocirù ma!>'>irna di 31. - 29 nodi con un d is locamento intorno alle 300 tonnellate.

La c orvc lta Sentine lla n e l se tt e mb re l 956. a d alles timento ultimat o , m e ntre n aviga a d ele v a ta a ndatura; s i pu ò n o tare com e l' a lte-aa d el baffo di prora s ia c o nte nuta dal paras pruzz i, di cui fu d o t a ta d o po le prim e prove in mare.

• _
3 1H

Viste esterne della corvetta Sentinella nel1958 . (Scala 1:200)

La consegna dell\m it à alla Marina Mi lit are d a parte de i Cantie ri eli Monfalc one avvenne il 20 se ttembre dello stesso anno.

Pochi giorn i dopo l' entrata in servizio, il 29 se tt embre 1956 , la V.A.S Sentinella. in ragione delle sue dimensioni e per l'ormai decisa rad iazione delle u lti me V.A.S . ancora es is tent i, ve nn e classificata cOivetta, assumendo il nuovo d is tintivo ou ico NATO di F 598 (Fr igate, fregata).

Il 20 senem hre d e ll o stesso a nn o la co1ve tt a Sentinella (motto: "All'erta sto ") ricevette la Bandiera el i combattimento , offerta da ll a sezio ne d i Leg nano de ll'Associazione f\'az ionale Marina i d 'Ita lia , nel corso eli una ce rim o nia svo ltasi a Venezia.

Come già accenna to, il progetto del Senlinella era stato no tevol m e nte influenzato da quello della M C. 490, di cu i erano state ado ttat e mo lte d e ll e p il:1 important i so luzioni tecniche, quali, acl esem pio, la forma de ll a p ro ra e l'an d amento delle li nee ge ne rali della carena, la composizione e la s istemaz ione dell'apparato motore e d a ltr i particolari cost ru tt iv i dello scafo e delle sovrastrutture.

Lo scafo, in terame n te meta llico , con un 'altezza di costruz ione di 4,5 m, sirivelò el i cost ruzione pa rt ico larme n te robusta e d i buone qualità marin e. La carena ,

319

di tipo norma le a forme wndegg ianti, era molto simi le a quella della M. C. 490, fatta eccezione per la forma mo lto più appiattita ed allargata delle estreme sezioni poppiere, con norevole vantaggio per l'assetto longitudinalc alle alte velocità.

Sin dalle prime prove, :,i era però rilevato che ad elevata velocità e con mare anche solo leggermente mos:.o. le forme poco !>lellate dell'opera morta nella 7.0na dell'estrema prora !"investimento della plancia da parte di violenti spruzzi, che limitavano sensibilmente le condizioni di visibilità. Venne pertanto studiato ed adottato un particolare tipo eli paraspruni, applicato al dritto d i prora e ai due mascon i, per mezzo de l qua le vennero decisamente ridott i g li effe tti d e ll 'inco n ve ni ente la menta to, pu r non r iuscendo ad eliminarli de l tu tt o.

L'impiego d i ta le tipo d i paraspruzzi fu po i esteso anche alla M.C. 490, che pn:sentava lo stesso difetto.

L'apparato motore del Sentinella. composto da quattro motori Diesel-veloci Daimler-Benz tipo MB 511, da 2500 hp ciascuno in extra - potenza. azionanti quattro eliche tripale del diametro di 1,25 m. era stato :.uddi\ iso in due diversi locali divisi da una paratia stagna; in quello più a prora erano sistemati i morori azionanti le due eliche interne. mentre ne l locale più a poppavia si trovavano due motori collegati al le e liche esterne.

Come la M.C. 490, anche il Sentinella era stato dotato d i due timoni semico m pensa t i, c h e co nfe riva n o all'u n ità ott ime dot i evolut ive.

All'entrata in serv izio, l'a rmamento risulrava così compos to:

2 mitragliere Bofors da 40/ 56 mm, in impianto binato asservito ad una colonnina eli punteria giroscopica tipo Mk 51;

2 lanciasiluri a slitta tipo S. Giorgio non brancleggiahili per siluri a.s. tìloguidati da 533 mm tipo Mk 2 (sistemati in posizione accoppiata, sull 'asse di simmetria dell'unità. all'estrema poppa ed effem1anti il lancio verso poppa) ;

2 lanciahombe a.:.. ti po Menon '54 per b.a.s. da 120 kg (sistemati sui lati, a poppa);

- 1 lancia razzi a.s. tipo Mk 10 ("hedgehog", "porcospino") per 24 razzi a.s. da 13 kg (s istemato a prora);

- l scaricabombe a.s. per 9 b a.s. da 120 kg (sistemato a poppa, sulla sinistra);

-l nebhiogeno a cloridrina (sistemato a poppa, sulla dritta).

Per la condotta delle operazioni di ricerca e di caccia a.s il Sentinella em altresì dotato di una completa centrale a.s. dotata di ecogoniometro. la cui ··cuf fia" era sistemata in un a lloggiamento in carena sulla p<:rpendicolare della plancia, e delle a l tre apparecchiature elettroniche ed e lcmomeccaniche necessarie all' imp iego delle arm i a.s. imbarcate.

L'unità era a ltresì munita di u n a Ce n tra le Operativa d i Comba tt imento, con un radar di navigazione e d i scoperta nava le el i buone prestazioni.

Dopo l'entrata in servizio, su l finire del 1956, l'unità raggiunse Taranro c quindi, agli inizi dell'anno successivo, La Spezia, per effettuarvi una serie di prove di lancio dei siluri a.s. filoguidati di dotazione.

Trasferitasi succe:.sivameme ad Augusta per "volgere un tirocinio e una serie di prove valutativc presso il Centro Addestramento Antisom di quella base, sul finire del 1957 iniziò l'attività addestrativa con le altre unità della Squadra nelle acque dello Ionio e in Adriatico.

320

La corve tta Se11tine lla, c on la pro ra invest i ta da una v iol e nta incappellata , .ripres a in n aviga z ione c on mare mosso. ( Foto UDAP/Colle zionc Gay)

Nell 'estate del 1959, il Sentinella venne sottopos to ad alcuni lavori eli modifica all'armamento presso l'Arsena le d i Taranto. I siluri fi loguidati a.s. da 533 mm e le relative apparecchiature di lancio sistemate a poppa, che non avevano dato buoni risultati di impiego pratico, vennero sbarcati ass ieme a ll o sca r icabombe a.s. poppiero , sostituendo i l tutto con uno sca r icabombe a. s . a due pia n i con relativo banco d i attesa, capace di 20 b.t.g. Nella stessa occasione, i d ue lanc iabombe pirici tipo Menon '54 vennero sost ituit i con due lanc iabombe piro -pneumatici tipo Mcnon '42

Dopo circa un anno di attiv it à, in cui l'unità venne anche impiega ta in lunghe missioni per la vigilanza pesca in Adria t ico e nel Cana le di Sicilia, sul finire del 1960 il Sentinella venne nuovamente sottopos to presso l'Arsenale di Taran to ad altri lavori di modifica , questa volta, però, interessant i lo scafo e l'apparato motore.

Tali lavori , che ebbe ro te rmine ne ll a p rimavera dell'anno s u ccess ivo , possono così riassumersi : ricostruzione della prora, a part ire da ll a perpendicolare condo tt a per il "porcospino", con un incremento della lunghezza massima dell 'un ità d i 1,44 m e con l'eliminazione del paraspruzzi;

321

A s inistra in alto: sezione sull ' ordinata 3 guardando avanti. A s inistra al centro; sezione s ull'ordinata 9 guardando avanti. A sinistra in basso: sezio n e s ull 'ordinata 19 guardando avtlOtl. Sotto: sezione su U'o rdlnata 62 guardtlndo avanti. l numeri Indicano: l · Casse ttafta; 2 • Locale tlmoncria di poppa ; 3 · Alloggio sottufficiali; 4 • Alloggio marescialli ; 5- Lavabi equipaggio; 6 · Depos ito munizioni; 7 · tavanderia; 8 · Mensa equipaggio ; 9 • l.ocale R.T.; l O · Alloggio comandante; 11 Segreteria comando; 12 · Alloggio dire ttore di macchina ; 13/ 14/ 15 Casse nafta. (ScaJa 1: l 00 - Discgnj di Marlnarsen Taranto datati m::u·zo 1961/CoiJezionc Gay)

322

La corvctt:J Senflm!llft nel g e nn aio 1961 a T ara nto , ancora nel bacino galleggiante in c ui h a appena t e rminato i lavori di trasformazione iniziati alla fin e dell'anno prcc<."<lc nt e.

modifica dcll'<.:strema roppa con l'el im innione della strurtura "a sbalzo" preesistente e creazione d i due casse nafta supp lementari nel nuovo ga' eme poppil'ro: sostituzione dei quauro illotori principali tipo I\H3 511 da 2500 hp con altrettanti tipo MR 518 B da 3000 hp. con un incremento della potenza mas'>ima di..,ponihik di 2000 hp ed un con·bpondeme aumento della ,·elcx:ità massima di circa 2 nodi. In particolarl', la rico..,truzione dell 'estrema zona prodiera dello scafo. eftettuata adottando forme più stellate e aumentandone la lunghezza di l : H m. con..,entì l'eliminazione dell'incom eniente donHo agli spmzzi che da prora raggiunge' ano troppo facilmente la plancia alle alte\ e di cui si è già tranato precedentemente. '\'el febbraio del 1961. la cotTella Seni i nella passò alle dipendenze· del Comando Gruppo \lotcbiluranti. dblocandosi a Brindisi. Impiegata come unità seck comando della P Flottiglia .\lotosiluranti. essa panecipò all'attività addestrati\ ':! del Comando ,\.lotosi l uranti operando imensamenre nello Ionio e in Adriatico. im pegnata in esercitazioni con unit:'l nazionali ed alleate.

In consiclerazion<;> del suo nuovo impiego c per le ormai ridotte c:ualleristi che di efficienza come unitù a.s. (impossib ilit à di impiegare nuo,·e armi a.s. a lun -

ga gittara. scarse prestazioni dell'ecogoniometro in relazione alle vibrazioni e ai norevo l i rumo r i d i fondo don1ti ai motori Diese l -veloci ecc.), sul finire del 196 l venne dec iso d i procedere alla sua riclas.sificazione in mowcannoniera. Nel corso d i un no r ma l e tu rno el i l avor i effe tt uaw a T aran to ne i pr i m i mesi del 1965, ven n ero sbarcate dalla Senfille/1(1 tutte le ar m i a.s. c, i n attesa di sistemare a bordo l 'armamento prescelto per i nuO\·i compiti, fu collocata nella zona poppiera una za\'Orra fissa di alcune tonnellate.

ll l 0 maggio 1965, la cor\'(.:tta Sentinella , enne ufficialmente classificata motocannoniera (conservando temporaneamente il dbtintinJ ottico F 598), pas alle dipendenze della t9 Squadriglia Motocannoniere del Comando .-.ilur.mti.

Co l 1o seuembre 196'i la motocannon iera Selltilleflct assunse la nuova deno mi nazione di Fulmine, modificando co n l'occas i one il distintivo onico in (P) lt99.

Nel l'estate del 1965. i l Comando Motosiluranti propo.st: l'installazione sulla Fu l mine eli un armamento aggiuntivo da <.JUattro comp lessi binati (due a prora, in posizione affiancata. e due.: in coperta a poppa. in posizione sfalsata. uno a dritta e uno a sinistra) di mitragliere Oerlikon da 20 -o mm. con relative apparecchiature di puntcria locali tipo .\lk 19 (giroscopiche).

Tale proposra, inre-.a a realizzare un ·unità cannoniera com cnzionale con 10 canne.: (2 da 40 mm e 8 da 20 mm) che operasse in appoggio alle morosiluran-

321t
w motocannorueraSetltitwUa, nell' agosto 1965, dopo l'eUmina7Jone delle anni a.s.

La motocannoniera Fu/mitre (ex Set11i11 ella ) , nella primavera del1966 , d opo l' installazione a scopo sperime ntale del cannone da 76/ 62 rum ·comp atto".

• • 32S
Proillo d e Ua motocannoniera Fu/mille ne11965. (Scala 1:200)

ti, non venne accettata, in quanto in contrasto con i programmi di '>perimentazionc di nUO\C e più moderne armi già previste per l'unità.

All"ini.do del 1966 il Fulmine venne infani dislocato alla Spezia dopo alcuni l:l\ori di adattamento, iniziò la spc r imentazione per l'impiego stl unità \ ' CIoci CO'>tiere, del nuovo cannone automatico da 76/ 62 mm appositamente realiLzato da l la OTO Melara.

Si trattava de l la vers i one compa tt a, a corto r incu l o e munita di freno di b occa, de l cannone a.a. e a.n. OTO da 76/ 62 mm con ali m entazi one a "braccio osc i l l an te", orma i giù da alcuni anni i mp iegato sull e p i i:1 moderne unirà de ll a Marin a ita lian a, c h e, i n tale nu ova ve rsio n e, er a m o n ta to i n i m p i anti singoli capac i d i ci rca 70 colpi al m inuto, in tor re stag n a di spec i al e ma t e r ia l e pl astico.

Dopo un per iodo di prove ed esperiment i con i l nuovo ar mamen to presso l a Comm issi one Pe r manente all a Spezia, nel 1968 l'u nità tornò alle dipendenze di Comos, passando però ben presto in d i sarmo: radiata il l 0 magg io l 976. dopo quasi vent ' anni di vita operativa, venne successivamente demol ita alla Spezia.

326

CAPITOLO XIV

MOTOSILURANTI TIPO C.R.D.A.

DA 60 TONNELLATE l a E 21! SERIE

TRASFORMATE AD ARMAMENTO CONVERTIBILE MS 472+474, 481

;IJS 1""3

JIS i"' 1

.ltS '-181

C.R O \ \lonfakonc.- Cantieri Baglil'tto • \ .traae)

\ ' aro: 3619t.2, i.s.· 2-J.6 19t2 , tr.Jsf.: 19')H- 19W: rad.: j0 LI9""')

C\ .ltS 612 ex 11 l 612, ex IIS .! l <'l'di Capitolo Ili l.

C.R.D A. .VIon f al cune (Tra,formaz i onl;' Cantie r i Bag li c tt o \'a razze)

\'aro · 9 6 l 9t.L i.s.: Z-t6 lt) t.2; trasf.: 19')H- 1919. rad.: 1.10 19"''5 h Il) 613. ex Ili 613. ex .1/S : H <H·di Capitolo Ili>

C.ltD. \ - 1\lonfalcune Cantieri Picchiotti \ tarcggio)

\ 'aro: 2H.IO. I 9-12: i..s. : 2t.:U9 t3: 1rasf.: JC)60 1961; rad.: 1.9. 19HO ;l!S614. ex ,11\ ' 611, ex MS )'-1 (vedi Capito l o V)

C. R. D i\ • \lonfalcom· <Tra,formazione C.tntieri Baglietto \ araue)

\'aro 1912: i s .: 19W- 1961 : rad 1.9 19HO

E' 1/S 615. ex ,Ili ' 615 ex .1/S 55<' l'di Capitolo\ l

CARi\TIFRI'iTICIIE Gf'\FRALI

Scafo tU Il l' in legno t:on elementi met.tllid e caren.t nonnalc

Disloc amellto p. c. , 1/S 172--173 (1 1 -.t:ril·l

Dime u s io11i

iiiiiiU't'ìione p c

tu Ile tutte 1/S J ""2- 173 (l " :.c ne> 1/\ 1""1, •181 <2 .,l·rie)

,·erMone motosilur:.tnte 7 1,"' t mo tocannonil'r:t 70, t t versione posam in c 73,2 t

\ 't'r.,iont• mowsilurantt: ""'), 1 l \er:-.ionc molocanm>ntt:ra ""1 , 6 1 \'ersione posamine """'. 1 t

28 111

4,j 111

l."" l m

L - H 111

327

Apparato motore tulle

potenza cumpl tutte

celucitò ma'< c.n.

MS 472-473 (P serie)

MS 474, 487 (2 a se ri e)

combustibile

autonomia

A,.,ttamento

MS472-473(1 " se ri e)

MS 4 74, 481 (2• se ri e)

tutte

t u n e

3 motori a scopp i o CRM-ASM I R5 3 e li che 4500 hp 33

200 miglia a 32 nod i , 340 miglia a 12 nod i

versione motosi l urantc

2 l anc i as i luri <1d i mpulso latera l e da 450 111 111

J m i t rag li era B ofors da 40! 56 mm

vers i one m o tocannon i era

2 m i t rag li e re Bofors da 40/ 56 mm

vers i one posam i ne

2 mitragliere Bofors da 40/ 56 nun

Equipaggio

B mine da fondo 20 uomini

La motosiluranteMS 4 72, in versione cannoniera , in navigazione con un'unità del tipo "491 ", anch'essa itt versione ca nnoni era. (Co llezione Gay)

328
. ...
!Urt(;'
nodi 32 nodi
t 6.6t
6.1

Generalità

Sul finire d e l 19">6 lo Stato della di sottoporre a radicali lavori di rimodernamemo c di sette delle nm c m otosilur anti del t ipo C. R.D .A. da 60 l (vedi Cap ito l i Ili e V) an co r a in se n izi o, c h e r isu l t av ano orma i supe ra te c d i s<:arso va l o re h e l l i<:o.

Le motosi lu r anl i MS472e 473 d e ll a J·' ser ie e MS474. t82, 483.484, della 2·' passarono così i n risen·a ne l del 1957, in attesa della defi nizione del progetto per il loro rimodernamento

Sec ondo gli intendimenti dello Stato Maggiore . tale progeuo dm e, a essere l imitato -.olame n te ad alcune m od i fiche allo c all'allestimento, all'imbarco di m oto r i di ti po p i ù p otente <C HM 185-AS!'vl da l ')00 h p c i ascuno in l uogo d e gl i Isotta Fr: ts<:h ini ASM 18:3 esis te nt i ) c all a sis te m az i o n e d i armi p i i't mode r n e ed e ftìc ien t i .

In tal vennero elaborati inizialmente tre di , ·ersi progetti. che sostan zialmentc differi\'ano nl'lla sola composizione l ' disposizione ddl'armamento. fermi restando la sostituzione dci motori. alcune modifiche allo .,cafo, all'allestiment o e alle sovrastrutture, l' i mba r co d i un nuovo t i po d i ra d ar (S ,\ IA - :3'\J l O in luogo d ello SO l j all o r a in d otaz io n e ) e di pii't p o tent i gru ppi eleuro gen i

Le t re d i ve r se so l uzioni d i arma me n to proposte er an o le segue nti :

a) eliminazione dei 2 t.l.s da '>53 mm prodieri: so!:>tituzione della mitragliera singola di prora Breda da 20 65 mm con un impianto singolo Bn:da-Bofors da 40 70 m m, condono da un:1 colonnina d i pume r ia tipo giroscop ico (.\ tk 51) si st emaw su un'apposita st r u ttur;J su b ito a poppavia d ell a plan da;

b ) eliminazi o n e d ei 2 da 533 mm pro d ie ri ; sos ti t u zi o ne d ell a m it ragl i era sing ola di prora B reda da 20/ 6'> mm con un i rnpianro b i na to Ocrli kon da 20/70 mm e di quella. pure da 20 6'> 111111, di poppa con un impianto singolo Breda - Bofors da 10 ""'O mm condott o da una colonnina di punteria in sistemazione analoga a quella propo!:>ta per la soluzione a); spostamento dei due l uri ad impulso laterale da t'>O 111111 d i poppa !:>Uhito a proravia de ll a pl ancia, i n siMemazione an aloga a quella re ali zza ta V. A .S . (ve d i Capito lo TV);

c) el i m i nazi one dc i 2 t. l.s. d a 533 mm p rod ie r i e d c i 2 l. s acl i m pu l so l ater ale da 450 mm poppi e r i ; de lle due mit raglie re Breda da 20/ 65 rrun di prora e di poppa con due impianti singoli Breda - Bofors da 10 ""'O rnm condotti da una colonn i na di punteria giroscopica in sistemazione analoga a quella proposta per l e due soluzioni precedenti.

D e ll e tre solu z io n i p ro p os t e, l a te r za pn:wd eva l 'elimi na z io n e di tut te le sist em azion i p e r i l l an c io d i si l u r i e co nsis tev a i n una ve ra e p ropria t rasfo r mazi one delle unità in mo tocannonie re

Adouanclo in linea th massima tale soluzione c rendendo l'impianto da tO rru11 popptcro intercambiahile con due acl impulso laterale da ·t50 mm si sarebbe potuto ottenere un ità acl armamento com.ertib i le da porer si imp i ega r e, co n semp l ic i ope ra zion i eli tras f o r mazione, in alt e rn at iva co m e rno t ocanno n iere o co m e mmos i l uranti

Sca rtata l'idea di adotta re anni d a 40/70 m m di tipo asservi to con rela t iva colonnina di punteria per ragioni di soverchi o peso, ingombro e carico deurko. si ripiegò su impianti singoli Bofors da tO 56 mm a punreria locale senza asser\'imenti. dello stesso t i po di quelli i mpiegali !:>UIIe motosiluranti del tipo Higgi n s (\ edi Capitolo X)

329
, 330
La MS 4 74, in versione silurante; i due siluri, da 450 mm sono visibili a poppa, sugli impianti ad impulso laterale. LaMS 481 in versione catutoniera, ripresa in navigazione veloce nella laguna di Venezia. (Foto Molinari/Collt!'Llone Gay)

LaMS 48 1 in vers io n e s ilura nte, man ovr.t a Venezia poco fuo ri dc U'Arse n a l e. ( Fo t o Gay)

I n tal senso venne;.: approntato un nuovo, definitivo progc;.:no, che co mp orta\'a. tra l'altro, un più radicale rimodernamento delle sistemazion i interne e delle SO\ -ra:.t fUll LI re.

L' e:.ecuzione dci lavori di ammodernamento e di trasformazione ddle prime due unitù venne affidata ai Can ti er i Bag l i etto S.A. d i Varazze.

Le m otosi l ur:tnti MS 472 e 473 vennero trasferite pn:sso i Can ti eri , dove furono :.uhiro alate :.ug li -;cali, sul fin ire del 195H. I l avori si protra:.scro sino all'e:.tate del 19'59. epoca in cui la prima unitù. la ,\JS 473. venne rimc "sa a mare ed iniziò le prove con esito del runo soddisfacente: con dislocamento prossimo alle 70 tonnellate, l'unità raggiunse alle prove;.: la massima di c irca 35 n odi.

L<t ,\15 472. rimessa a mare a hreve distan za dalla prece d ente, raggiun se a lle prove una massima di poco inferiore.

l lavori cui le due motosilurami erano Ma te '-Olloposte a\ c, ano completamente modificato il loro aspeno. come può es:.ere rilevato dalle fotografie e dai disegni. I n panicolm<:, l a plancia e ra stata comp letamente ri cos truit a, e l iminand o la tim oncri a e renclendola p i LJ funziona le.

Dopo la consegna alla Marina, venne stud iata e atluata su l le due una nuova 'ersionc di armamento in aggiuma a quelle eli motocannoniera (2 armi da -!0 56 mm) e di molOsilurame (un'arma eia '-!0 56 mm e 2 l.s. da ·150 mm). Tale nuova versione cons isteva nel siste mare in COJX:rta o tt o selle , quauro per lato, per i l trasporto e la posa d i a l tr ettante mine da fondo per l 'i mpiego delle unità anche come posamine-vdoci.

Le due successi\ c morosilurami del programma di rimodernamento, la .HS 'i 7J e la 481, vennero in viate rispcnivamentc presso i Cantieri Picchiolli di Limit e d'Arno e presso i Ca nti er i Bag l ieno di Varazze n e i primi mesi dell'inverno 1959 -60.

331

I lavor i eli rim odernamento e trasformazione el i queste due unità furono sens ibil men te più estesi c comp lessi eli que ll i sostenuti dalle due precedenti , essendos i rilevata , solo in un secondo tempo, l'opport unità eli sostituire anche molt i deg li e lement i eli forza dello scafo e di procedere ad un irrobustimento dell'intera st ruttura in senso longituclinale. Tali lavori, che comportarono come per le precedent i unità anche la comp leta sost itu zione deg li strati di fasciame de i fianch i e della coperta, terminarono nel 1961

Le mo tosiluranti MS 474 e 487, d i dislocamento super io re a quello delle due prime unità rim odernate , raggiu nsero all e p rove velocità mass ime nell'ordine de i 33 n odi. A lavor i ultim at i, la differenza estet ica più evidente tra le motosilurant i d ella prima e del la secon d a se r ie consis teva in una maggiore e levaz ione su lla linea d i galleggiamento del paraonde prodiero di qu es t e ultime; pressoché id en t iche r isultarono invece mo lte delle sis temazioni interne e quelle rela tive alle tre vers ioni eli armamento previste (MS, M.C., P M.- veloce).

Effettuata la trasformazione delle prime quattro motosilurant i - che nel linguagg io corrente a bordo delle "barche " di Comos era no c hi amate '·nazionali'' per contrapposiz ione alle Vosper e alle Higg in s , di pro ve n ie n za anglo-amer icana - il programma d i lavori di rimodernamento d elle rim ane nti unità venne però sospeso . Era stata infatti co nstatata la sca rsa co n venienza, sopranutto econom ica , di procede re a lavo r i d i am m oderna m e nto eli una ent it à ta le d a comportare , p ra t icam e nte, la r icos truz io ne d i motosilu ranti che avevano orma i quasi vent 'ann i d i e tà ed un lu n go e pesante se rvi zio eli guerra alle spalle.

A c iò va aggiunto che , nel 1961 , gli in tendimenti della Marina italiana nel campo delle unità veloc i cost iere erano ormai or ientati ve rso la realizzazione d elle motocannoniere ad arm amento conve rtib ile, co n sca fi m etall ici di magg ior i d imensioni, p iù ve loc i e di mig li o ri qual ità mar ine delle motosiluranti.

Le MS 482, 483 e 484 vennero così escluse dal previsto rimodernamento e success iva m en te radiate.

La MS 4 72 in versione cannoniera, in navigazione; queste unit.'ì rimodernate, anche grazie alla riduzione delle sovrastrutture, avevano una lin ea molto ftlante.

(Collezione Gay)

332
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Profilo della motosilurante MS 474 in versione silurante (Scal a 1: 100 ·disegno di Elio An dò) Piano di coperta della motosilurante MS 474 in versione silurante (Scala 1:100 ·disegno d eii' A N B )

Sezione longitudinale e piano di stiva della motosi lurante MS 474 in versione si lurante (Scala 1:100 - disegno deii'A.N.B.)

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L.'l MS 472 ripresa a Ve n ezia con a bordo barchini c gommoni, probabilmente dei r e p arti incursorl, con i qm1ll <Ju cstc unità svo lgevano attività di :1dd cs tram ento a miss ioni di s barco e di s;tbotaggl o a ll e installazioni cos tiere. ( r o to Molinari/Collczione Gay)

uMS 474 in version e cannoniera a Ve n crJa il 25 aprile 1971. (Foto Molinarl/CoiJcrJo n c Gay)

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Dopo l'entrata i n S<.! rvi zio, le quattro "naz i onali'' rimodernate subi ron o un'importante modifica, sot.tituendo le ·'pin ne" poppi<.!rt.:, che il nuovo asserto ast.unto dalle unità rendeva in<.!fficaci, co n due timoni ausiliari disposti lateralmente a quello principale, onencndo in tal modo un sensibile miglioramento delle loro qualità e\·olutivc sia a ba..,sa '>ia ad alta velocità. l ' n 'altra importante modifica , a\·\'enuta nel 196'5- 66 fu la sostituzione dei radar 10 con altri del tipo A '/SPS 21, eli migliori prestazioni, c la sisremazione in plancia dello schermo P.P.I. (Pian Position lndicator) dell'apparecch iarun.t , in posizione che ne permeneva la vis i one diretta da parte del Comandante dell 'uni tà , anzic h é nel so ttosta nte locale rad io dove era precedentemente ubicato.

Dotate di buone qualitù in rapporto al loro dislocamento, e di una discreta velocità, quc re unità \ ennero impiegate a scopo acldestrativo. soprauutto come motosiluranri

L'impiego come motocannoniere. sia per la presenza di benzina a bordo, sia per la mediocre stabilità di piattaforma per un buon impiego di armi pesanti

La MS 4 73 i n versione s ilurante, m e ntre naviga a forte audan1ra con mare leggerme nte mosso. (Collezione Gay)

Una bella inqua dra tur.t da p ro ra d e llaMS 472 o rmeggiata ad una briccola n e lla lagu n a di Ve n ezia; s ul mascone s i puc) no tare l' asso di quadri che costinliva il d is tin tivo indi vi dual e di questa unitiì a ll ' inte rno d e lla Sq uadrigli a, cos tituita dille quattro unità gem elle. ( Foto MoUnarVCo Uezio n e Gay)

l335

come 1<: "!0/ 56 Bofors, fu invec<: s<:mpre diffico lto.-.o e p i (J limitato: saltuario fu quello come posamine-\·eloci.

Scherzosamente chiamate "piedi piatti" dagli <:quipaggi per via dd loro particolare profilo moho ha-. o -.ull'acqua. le quatrro \ <:cchie ·nazionali" furono le uhime "barche" del tipo moto-.ilurante in :-.en izio nell,t \l.nina italiana.

Dopo i l a\Ori di rimodernamento. la , l/) 1"'3 \l'l1ne dislocata alla dove svolse una l unga Sl'ril' el i p rove e eli collaudi. Durante una prova di lanc io d i s iluri da eserci zio nelle acque ddb Sp ezia, per di f ettoso funziona m ento del gu idasi l uri eli una del le a r m i , un i lu ro effettuc'> un'acco.-.tata di 180°; l' unilù f u in \'estita e riportò sensibili danni. Dopo le necessarie ripara%ioni, nella primavera del 1960. la MS -173 si di.-.loco a Brindisi, presso il Comando Gruppo .\lotosiluran ti. do\ e poco dopo \ 'enne raggiunta dalla .l/5 ..J 72

Le due unitù emrarono a far parte della t2·' dipendente dalla Flottiglia l\ l otosiluran!J , ..,o.,tltut'ndm·i due delle motostluranti del tipo \ ospl'r che armm·ano la Squadriglia . l'\ell961, non appena terminati i lavori di rimodernamento, le JJS e 18/ passarono anch'esse alle d ipendenze della t2" Squad ri glia, dislocandosi a Brindisi.

Attività

L.ailtS ormeggiata o;otto al monumento al Marinaio a Brindisi, tra le gcmellc MS 481 e MS 474, il giomo deU ' ullimo ammainabandiera. Dopo pOCO meno di Wl anno dalla radia:l'.ione, l'uniuì venne riattata e a VcnC'.t..ia, dove è conservata nelloca lc Storico Navale. (Foto UDAP/ Co ll czion e Gay)

...

La MS 472. d opo C.'>'>Cre rimasta abbandonata per quasi sci anni , venne riv c rniciata e tirata in secco s ulle banc hine d e l porto di Ravenna nel giugno 198 1, diventando un monume nto a ricordo dell ' attività svolta da questo tipo di unità nel periodo dcUa cobelligeranza. in appoggio alle formazioni partigiane del Rave nnat c. Si può notare a prora la mitraglicra da 20 mm messa al pos to di que lla da 40 rom , al m omento d e Ua radiazione deU ' unità. (foto UDAP/ CoUezlone Gay)

In tal modo, b <42 • H'nne ad essere anico la ta su quattro unità de l tipo ··nazionale·· così comunemente chiamato. come abbiamo giù visto, per nmtrapposizione ai tipi \'o.,per e lliggins dt costrut.ione anglo- americana. Dislocata norma l me n te nel basso b t2" Squadriglia opera\'a frequentemente anche nello Ionio c nell'alto Adriatico. impegnata in esercitaz ioni con alt re unirà del Grupp o .'vlotos i lurant i c d el la Squadra Nava le.

Dal 1965. fu costitu ita da quattro un ità t i po "na;riona le" no rm almente in linea c una o due ddttpo l liggins dt risena.

Nel 197<4, le..· MS 472 e 473 in disarmo e la .,za Squadriglia- es'>endo stat<.: nel frattempo radiate o ch:..,tinatc ad altri impegni le ll iggins - rima'>e con due so l e unita , le JI.\ 474 e -1 8!

La J/S 473. in disarmo a Taranto ual 1° dicembre \'enne radiata il 1° ottobre dell'anno ..,ucces..,in> e trasferita, dopo il ripristino della sola pitturazionc, al J\.lusco Sto ri co Nava l e di Venezia. dove fu irn mess: 1, ass ieme ad a l tri cime li storici. in uno dei capannoni ceduti al \lu..,eo dall'e:-. Arsenale.

La l!S 472 venne nell'aprile 197'i e, d o p o essere rim asta abbandonata per akuni anni. nel giugno 1981. ri, erniciara c con l'arma prodiera da 10 56 mm sostituita con una mitragliera Ocrlikon da 20 1 0 mm (O\Yiamenre resa incr-

337

te), fu donata dalla Mar i na al la città d i H.avenn a, i n r icordo delle numerose azioni belliche svolte dalle m otosi l uranti in appoggi o alle forma%i o ni pa rtig i ane operanti nel Ravennate nel 194-J-'-11. Tirata in secco ed crcna a monumento, runità è stata co:.ì salvata dalla demolizione.

Le uhime due ··nazionalr". dopo altri quanro anni di '>crvizio alle dipendenze di Comos. passarono in disarmo a Brindisi il 1° dicembre 19-9, , ·enendo poco dopo radiate e succcssi, amentc an iate alla demolizione.

Scomparivano così dal Quadro del .:-.l'avig lio della le ultime rnorosiIuranti del tipo C.R.D.i\. da 60 l a oltre 37 anni dal l a l o ro ent rata in servizio nel lontano 1942. È co mun que una co nso lazi o ne per rutt i i marunai che vi sono stati i mbarca t i, in guerr a e in pa ce. sa p er e che du e eli esse so no state sa l vate dal l a d emoli zione e dall'oblio , conse rvandole come cime li a ricordo delle imprese compiute da queste unità cluranlt:' la seconda guerra mondiak.

CAPITOLO XV

MOTOCANNONIERE TIPO "491"

AD ARMAMENTO CONVERTIBILE LAMPO, BALENO

LAMPO (P 491) Arsenale M.M. - Taranto

Varo: 22.11.1960; i.s.: 27.4.1963; rad. 15.4.1985

Sino all'1.9 1965 denom inata M C 497 (P 491 ).

JJALENO ( P 492) Arsenale 1\II.M. - Taranto

Varo: 10.6.1964; i.s.: 16.7. 1965; rad. : 31.3 1985

Sino all ' l.9.1965 denominata M. C 492 (P 492).

M.C. 493 Arsenale JVI.M. -Tara nto Costruz ione annu ll ata e sos tituita da ll a morocannon ie ra nardo (vedi capito lo XV I)

M C 494

Arsenale 1\•I.M . -Taran to Costruz ione annullata e sos tituita da ll a motocannonie ra Stra/e (vedi capito lo XVI).

CARATTERISTICHE GE:XERALI

Scafo

Disloca mento p. c.

Dime11siorzi tu nghezza ft. larghezza

m e ta lli co c carena no rmale

versione mo tocannon iera 197 t versione motosilurante 192 r versione posamine veloce 197, 3 t

43 m 6j m immersione p .c. 2,5 m 339

Apparato motore 2 motori Dic'd Il \l t·olkgati agli ,1,,1 laterali

l turbina a gas collcg.IW alra;,sc: n·nu.1k .3 eliche

polei/Zfl compf. motor i D i c.:;,t· l ì 200 hp: aga' 1000 hp

relocità mrn· " 11 .W nodi

cumlmst tinte

(11//Uf/011/ i ti

Armamento

j() l )HO miglia a j(l nodi. <)20 miglia a .W nodi

versione l llotoctnnonicr: t

3 milraglit·re l lred. t Bofors d;t !() mm

'<:NOilt' nmto,ilurante <lino .11 l <Xli-l l

1 tuh1 lann,1,ilun da 60 mm

l mllraglicr.t Brt•d.l Il< >for, da 10 -o m m

\ 't'r,ionl' motos1 l uranrc <dopo il 1')6Hl

2 tubi t l :t '>3.3 111111

2 tu b i d.t t 'iO mm

l mirragli cra da -10 -o mm

n·r u>LW po,,lllllllt' ,eJ<x:l'

l mnraglit•r•l llrt·da Botors da 10 -o m m

l 1 mine tb fondo

56 uomini

La mot ocannonieraM.C 492, che verrà s u ccess i v amente battezzata con il nome di Bale11o, s ullo scalo dj cos truz.io n e. (Co iJ ezione Gay)

Generalità

Dopo le pr ime espe r ienze effettuate con la M C 490 (poi fòlp,o1'e), il 4 maggio 1958, nell'amb ito del Programma 1957, venne impos ta ta la prima motocannoniera acl armamento convertib ile do tata di apparato motore misto (Diesel e turbina a gas) cu i venne assegna ta la cara tteristica d i M C. 491.

Il progetto era stato in te ramente e labo rato da ll a Marina Militare e la cost ruz ione venne affidata a ll' Arse n a le Mi li tare Marittimo d i Ta ra nto, riprendendo in tal m odo l'attività cam ic ris t ica eli quello stab ilimento , p ressoché interrotta ne l lontano 1898 con la costruz ione della R. N. Puglia.

La M C. 491, varata a Taranto il 22 novembre 1960 e ultimata nell 'ap rile 1963, venne a lungo sperimentata, a ll o scopo d i r il evare le eventua li modifiche da apportare alle successive unità della serie e di sta b ilirne le effett ive prestazioni e modalità di impiego. Per questa ragione, la M .C. 492, seconda unità della se rie, im posta ta a Taranto lo stesso gio rn o del va ro della MC 497 , n on poté essere varata c h e il lO g i ugno 1964, e n tra nd o in se rv izio il 16 lu g lio dell 'anno s u ccessivo.

La costruz ione el i a ltre due unità della s tessa se ri e (M.C 493, g ià assegnata per la cost ru zione all ' Arsenale M.M. el i Taranto , e M .C. 494, in programma) venne annulla ta a ll 'in izio de l 1964, sos t ituenclo la nei programm i con quella eli due unità de ll a classe "F reccia" (tipo "590") di ca ra tt er ist iche miglio ra te (motocannoniere Dardo e Stra/e, vedi Cap ito lo XVI).

Il l 0 settembre 1965 le motocannoniere M. C. 491 e 492 assunsero rispettivamente i nomi d i Lampo e Baleno, co n se rvando la vecchia numerazione solamente come distintivo ottico NAT O (P 491 e P 492).

Come già accennato , pa rtico lar i eli q u este mo tocannoniere furono l'appa rato mo tore di tipo misto e la conve rt ibili tà dell'armamento.

Questo tip o di apparato motore (CODAG - COmb inecl D iesel Ancl Gas) consentiva di ottenere una notevole velocità d i spun to mediante l'abb inamento di motori Diesel e turbina a gas, sfru tt ando la no tevo le potenza di quest ' ultima, e, nello stesso tempo, una buona autonomia alla velocit à d i crociera con l'imp iego dei soli DieseL

La conve rtibil ità dell'armamento consentiva invece di p oter impiegare queste unità come motocannon iere, motosilurant i o posam ine veloci a seconda de ll e particolari es igenze del tea tro ope ra t ivo, con procediment i di convers ione che , n o n comporta nd o a lcun a m odifica st ru ttu rale, p oteva n o esse re effettuat i in poche ore co l solo ausil io d ei m ezzi di so ll eva me n to di una na ve appoggio o di una base nava le.

Le soluz ioni realizzabi li con la convers ione dell'armamento e rano le seg uenti .

Vers ione motocannoniera

Armamen to a.a. e a.n . su tre m itrag li e re singo le Brecla- Bofors da 40/ 70 mm con alimentatori di caricamento au toma ti ci , asserv ite ad una colonnina d i punter ia generale di ti p o g iroscop ico a punteria o tti ca.

Il notevole vo l ume d i fuoco delle tre arm i (270 colpi a l minuto per canna) e la buona sta b ilità di piattaforma, o ttenuta anche con il dislocamento relativamente elevato de ll e unità in questa ve rs io n e , conse n tivano di battere efficacemente be rsag li navali ve loc i quali m otos iluranti o motoca nn on ie re; a ll o s tesso tempo, le ott im e prestazion i delle arm i e delle ap p arecchia t ure per la co nd otta del liro consent ivano , unitamente a ll e buone doti di manovrabil ità delle un ità ad

34 1

a lta ve locità, d i com raswrc efficacemente l'azione di aerei del tipo cacciabombard ie re operanti a bassa quota.

Una seconda vers ione motocannonie ra, a rticolata su due armi da 40/70 111111 ed un lanciarazzi illuminante da 105 111111, era stata pt-c\·isra da l progetto, ma non trovò pratica a tt uazione

Versione morosilurante

Tn questa ve rs ione le unità ri su lt avano armate con la sola mitragliera prod ie ra da 40/70 mmc. inizialmente, con quarrro lanciasilur i da 450 mm

Come ripo rtato ne i disegni, inizialmente i lanc iasiluri av rebbe ro dovuto essere due acl impulso laterale (tipo B 11), sistemati a prora , c due acl impu lso assiale non brandeggiabili (t. J. s. tipo Barg iacch i) uno per lato, al centro. Successivamente, i due lanciasiluri prod ie ri vennero el iminati, sostituendo li con altri due tubi di lancio non brandegg iab ili s istemat i anch'essi al centro, uno per lato, subito a poppavia dei due già es isten ti.

Tn questa soluz ione, la difesa contro unità s imilari e contro ae re i r isu ltava notevo lmen te riclorra, ma poteva essere in parte compensata da lla eli mantene re , grazie al minor dislocamento, ve loc ità e levate anche in condizion i eli

lit motocannonieraM.C 491, nella versione s ilurante ùliziahnente adottata; s i posso no notare i basam e nti d e lle mitragliere poppicra e centrale da 4 0/70 mm privi delle anni, i ntbi Ianciasiluri fissi da 45 0 mm centrali e i due ùnpianti prodie ri da 450 mm ad iJnpul.so late rale (Marisegrege/ Collezione Gay)

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ln basso: vi'òte este rn e d e lle unità della da • 4 9 r n e Ua versio n e cannoni era. Sotto a s inl'ilra: particolare d e lla forma iniziale d e lla carenatur'.l d e l fumaio lo d e lle unitù d e lla classe "491 " S<1tt0 a d es tra: particolare de lla plancia d01>0 le mo<llilche apportate ncl1 974. (Scala 1: 200)

mare mo so, facili! ando i l disimpegno. TunaYia, i n zone di forte contrasto poteva essere adottata una soluzione mista (morocannoniera-motosi l urante), dotando le unità di due soli tubi lanciasiluri. a l centro. e di due armi da 10 '0 mm. una a prora e una a popp,L

'kl 1968 'enne messa in alto una nuov:t n• r., ione mista ( morocannonieramotosi l urante), con l 'im piego di due tubi lanciasiluri da '533 mm in lu ogo d i due da ·t 'iO mm. Tale u l tima vers ione risullù la più i ndov inata e rimase val ida fino alla cessa7ionc dell'atti' itù, negli anni Ollanta.

481

:3 13

Versione posam i ne-ve loce

In questa soluzi one di impiego le unir{! risultavano dota le di due ferroguicle poppiere per la posa di mine <.1:1 fondo. sistemate su carrelli ··a perdere". rimanendo armate della sola mitragliera da 10 mm di prora. Il numero totale delle mine sulle due fcrroguide pore,·a \<lriare da H a 1--.. a seconda del tipo di a r ma impiegato.

Dato l'esiguo numero di mine che queste unitù pote' ano trasportare. il compito di posamine-n•loci era o,·,·iamenre limitato alla posa di piccoli sbarra menti a carattere offensivo (:-.u l la rotta d i comogli, pa..,saggi obbligat i ccc.) ed era co m unque asso l to in fo r mazione con al tre si m i lar i An c h e p e r qu es ta ve rs ione valevano le consideraz ion i ci r ca l e d i m inu i te po:-.s i b i l ità d i fc n si,·c g i à csp(btc per quella s i lu r anll'; tunavia, dato che un it ù d i q u es to t ipo oper a,·ano gen<.•r:tlmente i n squadr iglie o in nottiglic, era possibile ri..,oh·ere parzialmenre il prohli:ma fact'ndo scortare le unit:·t con minori capacità di fcnsive da altre nella 'e r.., ione motocannoniera.

L'appararo motore di tipo misto. in cui la potenza cr.t fornita da due com rk:-.si di natura di,·ersa (turbina a gas e motori Diesel-\ l'Imi> raprrcsentava all'l'poca una delle prime rea l inazion i dd genere in campo mond iale.

li co m plesso diese l e ra costitu ito da due moto r i I; I AT - X -)60 000 d i un nu ovo ti p o, d eri vato d a uno :-.tud i o per l 'imp i ego aeronau ti co, con 32 c ili n d ri cl iad X, non reversib i l i , a;. ionanti due assi (late ra li ) mun iti di el iche quadri pali: a pass() var i abile.

Questo tipo di motore poteva s,·iluppare l a pown;.a m as-,ima di 3300 hp e raggiungere i 3600 hp in l'\.tra-potenza. con un ha-,so rapporto peso potenza, aggirantesi intorno a l.:; 1.6 kg pt'r ogni hp.

La turbina a gao;. tipo C 1 co.struita dalle OfficinL· '\um e Rt'ggiane :-.u licenza della \'icker-, era calettata all.t:-.sc centrale munito di elica t ripala a passo fisso e roteva -,v i luppare una porenz;t rna:-.sima di q000 hp.

In alto: vista dall' alto d e ll e unità d e ll a classe "491 " n e lla ve r s io n e s ilurante So pra: v ista dall ' alto d e lle unW\ d e ll a classe "491 " nella versione J>osa min c (Scala 1:200)

- - - - -&":!J
-------1---e-'-'- -· e) . '. G -.,,, ' ' ,____ 4--

La m o tocannoniera Lamjm n d la versio n e ca nnon iera.

l..a m otocanno niera &1leTIQ in ve rs io n e canno n.iera mentre d e ftJa a len to moto co n l'equipaggio schiera to. (Foto UDAP/ Collezion c Gay)

345

11 progetto originale di qul·ste unità pre\'l:d<:va di due turbine a ed un solo motore Die-.el. ma in sede di co-.truzione della Jf.C. 491 fu modificato e la seconda turbina già accantonata p<:r la .1/.C. J91 \ enne imtallata -.ulla 1/.C. 492.

Con tale tipo di apparato motore 1<: nornuli , ·ariazioni di andatura alle basse velocità e 1<: im di moto \Tnivano realinate con la regolazione dei gi ri d<:i motori de l delle eliche laterali .

In relazione alle m ission i da compiere, alle particolar i situazioni operat ive e a lle variabili cond iz ioni di car ico d ell e unità, dipendent i l'altro dalle diverse version i d i arma m e nt o adouaw , l' apparato motore di ti po misto consentiva d i scegliere l'andatura pit:1 com'Cnientl' t>d econom ica . Tn era possibile:

mantenere elevate vdocitù di crociera (sup<:riori a 2 1 nodi) con i soli motori in funzion<:, con has-.o consumo ed el<:\ 'ata autonomia: mantenere eJe,·ate op<:ratin: alla potenza mas-.ima cominuati,·a det motori Diesel e della turbina a gas: effettuare spunti ad alta 'elocitù (38 39 nodi) con l'imriego della turbina a gas e de i Diesel in ext ra-potenza

1.:.1 mot.ocrumoniera Lampo n e lla ddìnitiva vcn.ione s ilurante, con due tubi da 533 m.m e due mitragliere da 40170 mm; n otare le modifiche apportate all'l disposizione e al tipo del.le apparccchianU'C clct.tron.iche !>ull'albcrct.to rispetto alle fotografie della pagina precedente.

La motocanno ni era Lampo n e ll' ap ril e 1971. ( Foto Molinarl)

Sotto a sinistra: sez ione s ull' ordinata 4 g uardando ava nti , ln co rr is ponde n za dell' agghiaccio del limone.

Sotto al ce ntro: sezio n e s ull 'o rdinata l O gua rdando av:md, l n corris pondenza dell ' alloggio equipaggio.

So tto a d es tra: s ull 'o rdin ata 24 guardando avanti , in co rrisponden:r a d e l depos ito d e ll e munizioni. (Scala l : l 00 · Disegni tratti dal f>lanl generali originali del giugno 1 962/Co lle-L ione A.N.B.)

La mes..,a in moto della turbina a ogni qualvolta si rendeva necessario superare la , elocità corrbpondcnte alla mas:-.ima potenza dei morori Diesel. era ottenuta con :-.emplice e rap ida manovra. La IUrhina impiegava gasol io delle Messe caratter isti che di que l lo u -,ato per i Diesel.

Tutti i comand i e g l i st rum enti eli contro l lo relativi all'apparato m otore erano accentrati in una centra le di propulsione. situata in tuga, da cui era possibile condurre i gruppi propul-;ori ed dfenuare con c-;-;i qualsia..,i manovra senza che fosse necessaria la presenza di personale nei locali motori. Una -,cric di telecomandi per i motori. per le eliche a passo variabile e per la rurhina a gas era stata sistemata anche in plancia, i l c h e consent iva d i dfcuuare rapid amente e d i retta-

3tl7

men te da l p onte di coman d o tutte le o p e razion i inerenti alle var iazi o n i di veloc ità c inversioni di moto ordinate.

Queste furon o anche dotate di porcnti gruppi Diesel-generatori e di numerosi altri ma cc hinari ausiliari per i vari servizi di bordo, nonché di una completa centrale operati\ a di combatt imento dotata di wvolo tattico c di ripetitori radar per il controllo di -,uperficie

Lo scafo, costruito in leghe speciali. risttltava par t icolarmente robusto c di buone qualità nautiche. La particolare fo rma della carena consentiva di mantenere ele vare anche in cond i zioni eli mare ag i tato, conserva ndo una suffi cie nte stab i lirà eli p i artafo r ma per l ' imp i ego d e ll e arm i

La poppa quas i p i atta , terminante ad "u nghia ", confer i va alla zona popp ie r a una notevo l e spinta verso l'a lto, al f in e d i i mpedire l 'eccessivo soll evamento della prora alle alte ve locità, il che, nelle can:n<: di t ipo normale. costitu i sce un fenomeno da evitarsi per non aumenta re la resbt<:nza al moto.

Le soprastruuur<:. co '>truite in leghe leggere e co n forme particolarm ente a\viate, erano state studiate in modo da offrire la minore resistenza possibile all'aria e conse ntire, nello Messo tempo, rapidi provvedimenti di decontaminazione in caso di attravcrsamcmo di zone eli forte radioattività in seguito ad espl osioni nuclear i.

Co m e è ril cvabi le da i di segni e da ll e fotografie, dopo il varo la MC. 49 1 su b ì un notevo le ca mbiamento clell·a spe tt o per l'el i minazione d ella vo lu minosa ca re natura della condotta di scarico della turbina a gas (i Diese l scari cavano l ateralmente allo scafo) c dell'ampia viro l a della mitragliera prodiera, allo scopo di ridurre il peso di alcune centinaia di chilogrammi.

I ntorno al 191 0. il volume del fumaiolo atlraverso il quale scaricava la turbina a gas fu notc\ ·olmente ridotto; alcuni anni dopo. nel 1975-76, le co ndoue di scarico della turbina vennero ancora modificate, adottando. come è rilevabile dal le fotografie. una struttu ra dotata eli due serie d i alette, destinate ad una migli o re dispe rsione dei gas comb u st i all'atmosfera.

Sotto a sirtistra: sezio n e s ull'o rdinata 29 guardando avanti , in corrispo nden:r..a del locale motori teml.icl principali. Sotto al centro: sezio n e s ull 'ordinata 37 guardando avanti, in corrispond enza del locale motori tennicl principali Sotto a destra: sezione s ull 'ordinata 43 guardando avanti, in co rrispo nd e nza d e l locale rurbina a gas. (Sc:t!a 1:100 Disegni tratti dai piani gener.tll originali del giugno 1962/ Co llczione A.N.B.)

l
'
Sezione longitudinale e piano di stiva della motocannoniera Lampo (Scala 1:100- d1segno deii 'A N.B .) Sezione longilu dinale e piano di sl iva della molocannoniera Lampo (Scala 1:100 disegno dell' AN B.)

Particolare della plancia della motocannorùera Baii!IIO, foiOgl'afata a Venczl.'l il 22 marzo 1982. Sono evidenti le modific h e apportale negli muti Settanta al nunaiolo e aliti controplaJtda, la cui impavesata era stata prolung;ua verso poppa. Si possono anche n otare le apparecchiature elettronicl1e sull'alberetto e il tubo laJtciasiluri da 533 nun di s inistra. (Foto l\agnasco)

A tra: sezione sull'ordinata 56 guardando avanti, in corrispo ndenza della plancia e degli alloggi ufficia U.

A destra: sezione s ull 'o rd inata 59 gt1ardando avanti, in ((ella timon e ria e degli alloggi ufficiali. (Scala 1:100 Disegni tratti dai piarù generali origi nali del giugno 1962/Co Uezione A.N.B.)

Anche se sotto certi aspelli <complessi tà di realizzazione, costo el<:varo, ecdislocamento ed deva te dimensioni per l'impiego come motosiluranti)

qut•:.tc unità furono da più pani < : rìtìcate. esse rappresenta, ano, oltre ad un ' emima realizzazione tecnica , un primo decisivo passo della italiana verso la costituzione dì un moderno nudeo di unità veloci costìcn.:, che si rendeva partìçolarmente necessario pt r il contrasto alle motosiluranti com enzionali e alle mo rm <:dette l anciamis:.ili , le qu.tli trm ano in bac i ni chiusi come il Mediterraneo c l 'Adr iat ico in particolare - i l loro teatro operativo id eait'.

Terminato l'a l h:stìnK·nto cd u ltimate le prcl\'e ufficiali con buoni risultati, ndla primavera del 1963 la Jf .C si trasferì da Taranto alla Spezia dm·e. sotto il controllo della Commiss1one Pcrmanenre per gli esperimenti del materiale da guerra. dfenuò una lunga serie di pro, e e collaudi c he s1 protrassero sino alla firw dell'anno.

Nel gennaio 1961. la 1/.C L91 iniziò il scn izio anivo , entrando a far par1c dd la q9 ASquadr igl ia ,\Jotmannoniere, dipendente da l la l·' rlolliglia l\1otos i luranti, d isl ocandosi nel basso Aclrìatìco La l! C. 492, terminate le prove ufficia li a Taran

10 m: l giugno 1965, i l 16 l ug li o successivo entrò in serv i zio, passando anch'essa alle dipendenze della •J9 ' J'vlorocannon i crc

TI l o settembre l 96') k d uc unit;ì assu nscro rispetti\ a mente i nomi di Lt1111 po e di Baleno. e con 1.1 stcss,t data la Squadriglia \lotocannoniere rice, ene la nuo, a denominazione di l

Lampo e Bale11o in scn izio fino al 19H3 epoca in cui passarono in disarmo. ,·encndo poi rad1atl' nel

L'l motocannonJera &1/e n o a Brindisi nel n Ovt! mbre 1975. (Collez ione Gay) Attività

CAP ITO LO XVT ,

MOTOCANNONIERE TIPO " 590 " AD ARMAMENTO CONVERTffiiLE FRECCIA, SAETTA

CARArfF.RISTIC II E GF'\ERALI

FREGO. ! Cl' t93)

SAHITA (P

UARIX )(P l

ST/?111 F (P t96)

C:anrieri dt:l Tirn.:no - Ri\ a

\ 'aro: 9.1 196.:; , i' · 6.7.19h.:;; rad r.:; 2.19!>-'; Su1o ali l 9 1965 denolllltUl.J .li. C. 590 <l' 'i90l

C.IU).A.- i\lonf.llrone

Varo: ll. r. l 1)6'i, i.s · 2') t. l 966. rad : l ').'). 19H6 Sino a Il' l <) 196) dl·nomuu\a II C 59 l CP 'il) l l.

\r,enak \l \l. - T,tr<llllo 'ìino .rll1.9.196") deno111111ala .lf.G. )<).!<P ')92). lmpo,t;ll.l il 10.6.1<)61. Costruzione annullata nd 1972

Arsenale l\ l \l -Taranto Sino .tll ' l.<) 1965 denomrnaw M(. 593 <P -';93) Cmtrunonl.' annullala nd 19-2

Scafo

Disfoc mn e nto

Dimen slo11i ft. la tRhez:::a 11/IIIWI"S/Olte p.c

Apparato motore pote11:::a compi.

llll'lallrco c carena normale

17(11 'tandard. li o t .1 p.r.

t'i,() m

7 111 .2.1 m

l mowri Die,el FIA r co l kgall agli a" ' latc:r.Jii

l w rb ina co l l q.:ata all'a"s"' centra l e dk'he

moton Diesel ì(JlKl hp

twhtn;r a ga' 600 hp

lt!fiX'ÌifÌ nun:. C./l o i tl'l' 10 nodi

unlllm;.tibi/e l'IICI ;H l

CI/1(111/IJIII/{/ '>'iO miglia a 5(1 nod1. oltre 900 mrglr;t <1 26 nodi

Armame11t0

versione motocannon i em

3 m i trag li ere Breda - llofors cb 10; 70 mm

ver.s i one mo t o.siluranre integw l e

4 tubi lanciasil uri da 533 mm

l Brecl<t-Bofors da <.J0/70 mm

vers ione m oto;> i lurante parz i al e

2 tubi lanciasil uri eia 5.33 mrn

2 m itrag li ere B r ecla-Bofors da 40/ 70 mm

vers ione posa m i ne veloce l m irrag li era llreda - Bofors da 40/70 rnnt l •1 mine da fondo

Equipaggio

36 uomini

Al l'in izio de l 1963 g li o rgani tecn ici de ll a Marina Militare approntarono u n nuovo p roge tto di motocannoniera acl armamento conver tibi le ed apparato motore misto, d e ri vato da quello della classe "49 1,. (vedi Cap ito lo XV), il cui prototipo e ra in via eli comp letamento

Le prime prove in ma re de ll a lv!.C 491, effettua te nei pr imi mes i del 1963, por tarono ad una pa rz iale rielabo raz ione del progeno originale delle nuove motocan n onie re, sop rattullo nel l' in tento el i el iminare ta lu ne defic ienze emerse p ropr io ne l corso di ta li p rove. In part ico lare, lo stud io or iginale venne sc isso in due distint i proge ni , che, pur aclonanclo ambedue lo s tesso appa rato motore e la stessa st ru ttu raz ione generale, differivano legger men te ne lle forme del la ca rena c in alcuni part ico lar i costruttivi de llo scafo

Onde potersi m eg lio or ienta re per la reali zzazione d i una nuova e più numerosa classe di ve nn e dec isa la costruzione eli due diversi prototipi. che, denominati M C 590 e M C. 591. vennero impos tat i rispett ivamente sug li scali de i Cantie ri del Ti rre n o d i Riva Trigoso c su quell i dei C.R.D A. di Monfalcone, il 30 ap rile e 1 ' '11 giug n o 196:3.

La cost ruzione delle due unità venne ritardata da alt re m odifiche ai progetti orig inali , dettale dall'esperienza acquisita con l' impiego operat ivo della M.C. 497. che ne l fr attempo era en t rata in serv iz io, e non poterono esse re varate che il 14 genn ai o e 1'11 apr ile 1965. entrando in se rviz io r ispettivamen te nel l uglio dello stesso anno e nell'aprile dell'anno success ivo.

Nel frattempo, all' inizio del 1964, il p rogramma eli nuove costruzioni d i motocannoniere de ll a Mar ina ita li ana aveva sub it o alcune modifiche , con la sos tituzione della te rza e de ll a qua rta un ità del ti po "491'' con al tre due motoca nn on ie re de lla classe "590". In part ico lare, il 10 giugno 1964. sugl i scali d ell'Arsenale Milita re d i Taranto, in l uogo della M.C. 493, g ià assegnata a quello s tabi limento, venne impos tata la M.C. 592. mentre la M.C. 593 sos ti tuì nei p rogrammi la cost ruz ione della M.C. 494.

:352
Generalità

In alto : profilo delle unità della classe "590" nella versio ne c:uutonie.-a.

Sopra: profilo d ella motocannoniera Saetta durante gli esperim enti di ùnbarco del sis tema missilistico "Nettuno " (scala 1:200)

Co l 1° settembre 1965, le M.C. 590, 591, 592 e 593 assunsero, rispettivamente, i nomi di Freccia, Saetta, Dardo e Stra/e, modificando i distintivi ott ici NATO da (P) 590, 591, 592 e 59:3 in (P) 493, 494, 495 e 496 . Nel 1972, la costruzione delle motocannoniel·e nardo e Stra/e fu annullata.

Questo nuovo tipo di motocannoniera non differ iva sostanz ialmente dal t ipo "491 " , de l quale rappresentava un log ico ed armonico sviluppo.

Lo scafo, la cui lun ghezza tra le perpend ico lari era di 43 m e l'a ltezza di costruzione d i 3,6 m, era in accia io comp letamente saldato, mentre le sovrastrutture, in lega leggera, erano co ll egate mediante chiodatura. La cos t ruzione dello scafo fu realizzata co n una pa rticolare struttura a pannelli, con prevalenza degli e lement i rispetto a quelli trasve rsa li ; ta le t ipo eli :>truttura consentì d i ottene re una notevo le robustezza, contenendo il peso della costruzione entro limiti pa rticolarmente bassi.

493 ........................ .......................................................,L_____ AlfTA , -
494
353

La carena era eh tipo normale. ad ·-c... senza '>pigoli: una forma particolarmente :-.rudiata al fine di poter mantenere alte ,·elocirà anche in condizioni di mare agitato.

La prora era particolarmente alta c slanciara e, a differen7a del tipo t9l". era pri, a di cuhil' per le ancore . sistemare su sci, oli in coperta.

La presenza dd castello di prora e le sowastrutture d i vo l ume sensibilmente ridotto rispe tt o a qut:lle del tipo t9l''. conferivano a queste unità un a:-. petto notevolmente d i ver:-.o c decisamente più e l egante c mari no.

La creazione di due co r r i do i la t eralmen t e a ll e sovra:-.r rutture ckl blocco plancia - rumaio lo, i ne.'>btenti su l ti p o "49 1", d ove ra l i sovras rru tt ure si esrenclevano pe r t una la l a rghen.a ckll'unità , consent i va un più agevol e t raffico cie l personale in coperra e una maggio re d ispon i bi l ità di spazio ai fin i del l a sis rernazione de i tubi l ancia:-.iluri.

TI dislocamento :-.tandarcl si aggirava sulle 176 tonnellare, mentre quello a pieno carico raggiungeva le 210 tonnellate

Come per il tipo " t91", la com·ertihilità dell'armamento consenti, a di impiegare que'>te unirà come motocannonierc. motosilurami e posamine veloci <l econcla delle \'arie e'>igenze. con rapide operazioni di com·ersione

Le otuzioni re..Jiizzahili con la conversione dell'armamento erano le seguenu.

\ ' ersionc motocannoniera

3 mitragliere '>ingole Breda-Bofors da -tO mm. con alinH:ntatori di <:ari<:amcnto automatici. ad una centrale di tiro con po'>.'>ihilit:t di punteria onica e o radar.

Anche per queste unità era prevista dal progetto una seconda versione morocannoniera, articol ata su due m i tragliere da 40/ 7 0 mm ed un lanciarazzi illuminante mu l tiplo da lO') mm, che wnavia non venne real i z7ata.

Vista prospettica della s truttura inte rna d e llo scafo delle motocannonierc classe "590 ". S i può notare come le pesanti o rdinate di for.ro fossero in numero ridotto , m e ntre erano numerosi i leggeri correntini longiwdinali, sui quali poggiavano i pann e lli lavoranti che costituivano il pilì importante ele mento di irrobustimento.

U varo della motocannonieraSaetta, avvenuto a Monfalcone 1'11 aprile 1965. Notare le fonne mo l to l>tellate della prora. (Foto C.R.D.A./Collczionc Gay)

La motocannonicraSaetta subito dopo il varo; a poppa l' u nità porta la • caratteristica" M. C 591, che le era stata assegna ta i nl7jajmcntc. (Foto C.RD.A./CollaJone Gay)

3'>5

Ver:;ione motos i l uran te a l Sol uzion e i nteg ra k : lmitragli era da 10 70 mm (a prora):

t tubi lanciasiluri in lega leggera per armi da 'i:B mm. due per lato, nella zona a centro - poppa .

hl Soluzione parziale:

2 mitragliere 13reda - Bofors da --10 - o mm (a prora e all"e:-.trema poppa);

-2 t u b i lancia:>i l ur i pe r a r m i da '):B mm (larerali al n : ntro l.

Ve rs io n e p osa m i n e-veloce

l m itrag l i e r a Bretb - Bo f ors d a L l 0/70 mm (a prora);

2 f erroguid e p opp ie n:, u n a p e r lato, pe r l a posa d i m in e d a fo n do sis t e m ate MI carrell i --a perde re"" Il numero totale delle mine sul l<: due ferroguide pote\ a \aria re daR a l --1. a -.econda del tipo di anna impiegato

I n aggiunta alle '>Oiui'ioni di armamento sopra a ca\'allo degli anni Settanta. fu sperimentata Saetta una basata su armi a co n a ginara t i po '"l\ettunc)' per lo specifico i mp iego anti - f.P.I3.

l.a m o tocannoniera Saetta durante la ce rimonia di consegna aUa Marina Militare; s ull o sfo nd o so n o visibili due dragamin e costicrì d e lla classe

" Agave ", il Mogmw (5524) e li Palnw (5525). (Fo to C.R.D.A./Collezi o n e Gay)

3')6

Piano di coperta della motocannoniera Saetta; il lato di sinistra in versione silurante, il lato di dritta in versione cannoniera con indicazione della posizione della ferroguida per le mine da fondo della versione posamine veloce (Scala 1:100 ·disegno dei C. RDA di Mon lalcon eaggiorna toai 1965/Collezione Gay)

Prof ilo della motocannon iera Frecciainversione silurante parzi ale (Scala 1:100 ·disegno di Elio Andò)
t _ 419 3 ,r:-:-J-r-0Jk. :..... L: : ,. ,

Sezione longitudinale epiardi stiva della motocannoniera Saetta (Scala 1:100 - disegni dei CADA Monfalcone aggiornali ai1965/Collez ione Gay)

La motocannotùera Freccia neltn<'lggio 1970, in versione silurante parziale, aro1ata con due tubi lanciasiluri da 533 mm al centro e due mitragliere da 40/70 mm. , una a prora e w1a a poppa. (Foto Molinarl)

Il "Nettuno " e ra un m issi le cos tru ito dalla Cont raves It aliana e venne sper iment a to a bordo del Saetta assieme ad uno spec ia le lanc ia tore a 5 celle , s istemato a l posto della m it rag liera centrale. Il miss ile - lungo 3,73 m , largo agli impenn aggi 0,85 m- aveva un diametro del corpo cilindr ico d i 0, 2 m, un peso to ta le d i 168 kg ed u na velocità d i Mac h l ,9, co n u na gitta ta massima d i lO 000 m .

Dopo c irca t re a n ni di e s p e rim e nti , il siste ma m iss ilistico fu s b arca to e il Saetta riprese la no rm ale att ività com e rno toca nn o n iera ne ll e cl ass iche ve rs io ni d i a rm amento

In linea d i p r incipio, l'appara to mo to re di q ues te u nità non d iffe r iva sens ibilme nte da q uello de ll e m otocannon iere de l tipo "491''

Anch ' es s o era de l ti p o CODAG ( COmb ined Diesel And Gas) ed era a rticola to su due moto ri Diesel FIAT ti po X 183 2 ed una t urbina a gas tipo Proteus cl e lIa Bristo l Sidd e ley Eng in es Ltd

Il moto re F TAT X 1832 e ra u na ve rs io ne m ig li o rata de l ti po X 560 000 d e ll e un it à d e ll a classe "Lam p o " (ve di Cap ito lo XV); p oteva sv ilup pa re un a p ote n za massi m a el i ci rca 3400 h p c ragg iun ge re i 3800 hp in e xt ra -pote n za.

La turb ina a gas t ipo Protc us im p iegata s u q ueste u n ità era la ve rs io ne m arina d ell ' omon imo turboge tto da tempo p rodo tto d a ll a Br isto l; il s uo peso e ra ne l-

357

La motocannonierd Saetta in versione s ilurante J>tar.t; l'inquadratura dall 'alto consent e di are la posizione dei quattro tubi J.;mcias iluri da 533 mm e i basamenti vuoti della mitragliera poppie r.t e di quella centrale

A fl:lllcv: :;c7Jone sull'ordinata 74 avanti, in corrispondenza del deposito deiJc muniziotù di poppa da 40 mm.

ln basso a sùùstr.c sull 'ordin:rta 6 5 guardando in corrlspondcm;l d e l kx:alc motori tennki.

ln bas so a destra: sezione suJI'ordlrmta 53 guardando avanti, in t.'Orri'ipondcn:za

del locale turl>ina a gas. ( Scala 1:1 00 - Ois<.1,'fli tratti dal piani generali originali del marm 1966)

-

In basso a sinistra: se-.tio n e 45 guardando avanti, in corrispondenza della cc ntr.tle di propulsione e del trallcdo per le apparecchiature e l ettroniche.

In basso a destra: s ezjooe s ull 'o rdin a ta 40 guardando avanti, in corrispondenza degli alloggi del comandante c degli ufficiali (Scala 1: 100 - Disegni tratti dai piani generali orlglnall del marzo 1966)

l 'ordine di 0,35 kg per hp , l'ingombro long itudina le r isultava minore di quello della G. 4 dci tipi "49 1" e la massima potenza svi l uppata poteva raggiungere i 4300 hp.

Memre sulle motocannoniere tipo "49 1" l'elica centrale, mossa dalla turbina, era a pale fbsc , unità della classe "Freccia" essa poteva assumere due posizioni: nom1ale di lavoro e "in bandi era". In tal modo, quando non in funzione , venendo dbposta " in bandiera", non assorbiva alcuna potenza per il trascinamento e non risultava necessario provvedere alla ventilazione della turbina.

Anche su queste unità i Diesel erano di tipo irreversibile, collegati a i due assi l atera l i muniti di eliche a passo variab i le, che consentivano un ott i mo r c ndimenlO propulsivo a tutte le velocità e le inversioni del moto in manovra.

La massima ve locità raggiunta alle prove da queste unità con l 'impiego in extra-potenza dci Di esel e della turbina a gas fu di oltre 40 n odi, con un dislocameOlo superiore alle 200 tonnellate, mentre la massima velocità sostenibile sui soli motori si aggirava sui 27 nodi , con un 'autonomia corrispondente di oltre 900 miglia.

L'automazione e la centralizzazione dei comandi relativi all'apparato motore furono realizzare con la c r eazione di una centrale di automazione simi l e a quella insta ll ata su i tipi ''491"; una serie di telecomandi dei motori, della turbina a gas e del passo delle eliche fu sistemata anche in plancia, per la manovra c l e normali var iazioni di velocità.

Due timon i assicuravano una buona manovrab ilità, sia alle alte sia alle basse velocità.

ello studio delle diverse versioni di armamento fu particolarmente curato che il dislocamemo e l'asserto delle unità rimanessero pressoché invariati , al fine di poter mantenere in tune le versioni di impiego costanti e ottime di velocità, manovrabilità ed autonomia.

359

Le motocannon icrc clelia c lasse "Frecci a'' furono dotale anche di una centra le operat iva con moderne apparecchiature elettroniche per la scoperta e l'identificazione dei bersagli navali, nonché di una comp l eta attrezzatura di decontami nazione c di sopra,vivcnza in ca:-o di attraversamento di zone di forte radiuani\'ità in seguiro ad esplosioni nucleari. el complesso i due "freccia" risultarono buone uni t à: con una potenza complessiva maggiorara di soli 900 hp. grazie soprattutto all'ouima carena adottala, esse raggiunsero velocità sensibi l mcme superiori a quelle onenute dalle

1.<1 motocannoniera Freccia In vers io n e camtotùera. (Foto U.O.A.P./Co ll ezi o n e Gay) ....

In basso a sinistra! sezio n e l>U ll 'o rdinata 32 guardando avan ti , i n co r rispondenza d e lla r. t.

In b:c.:.o a destra : sezion e s uJJ 'o rd in ata 28 J,,'Uardando avanti, in co rris pondenza della plancia e d e gli alloggi d e ll 'equip aggio. (Scala 1:100 - Dis e gni tratti dai pi a ni ge n erali o riginaJi del mano 1966)

360

La motoca nnonieraSae ttn durante le prove del s is te ma missilistico " Ne ttuno", condott e tra il 1968 c il 1972; sl nota , al posto della milragliera centrale, il vo l uminoso lanciatorc a cinque c elle. ( Foto U D.A P./Co Uezione Ga y)

motocannoniere del tipo H491··, ne i cui confronti risu ltarono mig liori an che :-.orto l' aspcuo dell 'autonom i a, della rn anovr abi lità c de ll a tenuta eli mare a l le alte \·elocitù

Ottime e funzionali erano le varie sistemazioni di hordo, in special modo quelle n:lative all'armamento La posizione della mitragliera di prora, incassata nel caste l lo prodiero, ricordava in un cc11o qual modo que ll a de l le motosi l u ranti tedeschc clelia c lasse ".Jagua r ", e si r i velò pa rticola r mente indov i nata; così pure la sistcma7ione dei tubi lanciasiluri

La classe ··Freccia". che rappre-,entava una versione migliorata della preccclentt: dasse ··Lampo", poteva csst:re considerata come una delle migliori realizzazi oni tra le unità w l oci costiere in campo mondiale ed era susccttibile d i u l terio r i sviluppi cd affermaz ioni; tu ttavia, la costruzione dc l le due ulter iori un i tà del la serie - una delle quali era stata impo:-.tata nel 196-1 - fu poi sospesa, c venne definitivamente annullata n d 19-2 in seguito alla decisione dello Stato Maggiore di orientarsi verso la realizzazione eli unità del tipo aliscafo (classe ··sparviero", vedi Capitolo XVII).

Attività

Tcrminato l"allesrimcnto a GenO\'a, nella primavera del 1965 la M.C. 590 (poi ht>ccial si trasferì alla doH! iniziò una serie di spcrimentazioni e collaudi

:)6 1

che si pro trassero si n o all'ottobre dello stesso anno, epoca in cui si trasferì a Tarant o e, successiva m ente, a Brindi:>i , entrando a far parte della l a Squad rigli a Motocannoniere, dipendente dalla Flottiglia Motosilu ranti e dislocata in Adriati co.

La motocannoniern Saetta (ex M .C. 591) entrò in servizio il 2tr aprile 1966 e, dopo un periodo di addestramento in Adriatico e di collaudi alla Spezia passò anch'essa al l e dipendenze d ella Jll Sq uadriglia Motocannonicrc.

Tra il 1968 e il 1972 ve nn e impiegata per la sperimentazionc del sistema d'am1a missili stico superficie - superficie tipo emrno. TerminatO tale ciclo di prove l'unità sbarcò il sistema mi ssilistico spe rim e ntale e rito rnò alle dirette dipend e nze di Comos, operando preval e ntemente da Brindisi

D opo c irca venti anni di attività , il Freccia passò in disarmo a Brindisi il l 5 seuembre 1984 e ve nn e r adiato il 15 febbraio dell'anno successivo: il Saetta, ultima motocannoniera a scafo tradizionale rimasta in ser vizio nella Marina italiana, venne radiata ill5 maggi o 1986.

362

CAPITOLO XVll

ALISCAFI DA COMBATIIMENTO TIPO A STABIUTÀ CONTROLLATA

AUNAVI-BOEING

SPARVIERO, ASTORE, CONDOR, FALCONE, GHEPPIO, GRIFONE, NIBBIO

l J P 14ZOfl

SP/11?\'/HNO<P 1.W)

Cant iere Ali na,·i- !.:1 Sp,·z.ia Varo: 10.S J97;1; i.s.: 1'\ 7.1971; r: 1d.: 9.1991

CO.\JXJR<P 1161

FALC0,\1;'(1' 111>

CJJEPP/0(1' 11'\l

CRJFO.\L(I' 1111

.\IBJJJO <l' l

rincantie;:ri Cantlt'n '\,l\ ali Italiani - \!uggiano La Sp,·tia \ -aro: l 12 191'\l. 1-. '\ 1 191'\;\

Fincantieri Camit'n '\,1\ ali Italiani - \!uggiano La \ ' aro: 25.1.19H t i .-. . 7 1 19H 1

Finc:uu it'ri Cantit'ri Na' . di Italiani La Spi.'zb Varo : 27.10 19HO: i.s.: 7.;\. 19H2

Finc:llltieri Canti<:ri N.t,·alt ltali:Lni ,\ l ugg iano La Spt>zi<t \aro: 21.6.191'\1, 1.-. !0.9.19H3

rinlantit'ri C:mtit'ri '·"ali Italiani - Muggiano L1 SJ1t'lla \aro : l.J2 . 19HI . L v 'i 2 19H3

Fincantieri Cantieri ;\;,1\ ali lt.lliani - ,\l uggiano La ..,pt'zia Varo: T.IO.I9HO: i -. : 7 rad : 1996

.)6.3

Setifo

D isloca m e litO p c.

Dim e fi Si OIII lunghc•zztl ft.

larghezza

metallico

<an dt.,locamcnto con le alette ripiegate) 63t (in :.ostenta mento con le alette distese) -

( in dhloGtmento con le a tene ripi egate) 2-1,6 m ( in mento con l e alene distese) 22,9 m

( i n <.hslocamcnto con le alette ripiegate) 12, l m ( i n con l e alene distese) 10, 7 m

imllll'I"SÙJ II<' p .c. ( in disl ocamento co n le ale tt e rip iega t e) I,S m ( in sos1c n 1amento co n le alette dis tese) 4,4 m

Apparat o mot o r e (per l a nav igazione in d i slocamento) l motore D i ese l G.J\1. 6 V-53 J el i ca

<per IJ na\'igazione in sostentamemo) l turbinJ a gas Proteus 2 ctettori

pote11za compi motorc Du:.,d 160 hp turbinJ J ga., -1'iOO hp

H>fUCIICÌ 11/(L\' C Il (IO disi<X.IIllento) 8 nodi (tn .,mtentamentol 50 nodi

cumlnl-\ltlnle

autonomia

A rmam e 1110

Equipaggio

IO t (in dislocamento) 950 miglia a 8 nodi (in soMentamentol '150 migli a a 45 nodi

l cannonc da 76,62 mm 2 "Teseo"

CARATfERISTICHE GENERALI

364

Generalità - Attività

Intorno alla seconda metù degli anni la italiana cominciò ad oricntare gli !>tudi per la realizzazione di nuo\'e unità , eloci \'erso raliscafo lanciamissili.

L' aliscafo lancia m iss ili SjJ arv i e t·o mentre nav iga in sos te ntame nto ad alta vel ocità. È ben vis ibil e, a prora, una delle due va lve c h e formano il t.agliamare di qu est e unità, le quali, durante la fase di sollevame nto dell' aletta prodi e ra, s i apro n o per co nse ntire a qu esta di rientr.tre nell ' alloggiam e nto , d e l quale si nota , a ll 'es trema pru a , il vano te rminal e SUJ>eriore. ( Foto UDAP)

ScartalO abbastanza il tipo ad a li int ersecm ti . per mot ivi d i scarsa tenuta al m are ed insufficiente stab ilit ù di piattaforma, l' inrcrcsse fu concentrato '>lli modell i ad a li completamente imnwrse c stab ilità controllata. el l96H. la ditta sratuniten'>e tloeing. costrullrin: di grandi bombardien c 'eli,·oli di linca , realizzò per la l '\;t\)' un interc..,..,,tnte prototipo di aliscafo a controllata con propulsione a getto idraulico, ti Tttct/111cari. Dotato di alette ripicgahili, lungo una ventina di metri e pesante c i rca 60 tonnella tc, po teva raggiungc rc in sostentamcnto velocità nell'ordine dei 50 n od i. anche con lll are mosso.

O. tl la collaborazione tra la Boeing e i tcu1ici della Alinavi della Spezia. nacque il progetto del primo aliscafo da combattimento it,tliano.

Il progetto del TuCIIIIICCiri 'enne note' olmente migliorato c adattato alle specifiche della Marina ita liana, che indict,·ano un'unità di tipo c prestazioni si -

365

milari. in grado di tra-,portare e far operare un cannone a tiro rapido da mm l' due mb'>ili antina\ e tipo oromat

Denominato com enzionalmente Strord, il protmipo dd num o tipo d t ali'>Cafo 'enne impo'>tato il l o giugno 19-1 alla Spezia e , arato qua-,i c ompleto. i l 10 maggio 19 .... dopo d1e l'unita e ra srata iscrilla nel Quadro del N:l\ iglio ro l solo distinti\ O ottico P 120. Poco dopo ini ziò le prime prove in mare l'. :tll'inii'io de l 1971, l a nLlO\ a unitù venne denominata Spmviero.

Si trattava di un prototipo sperimenta le co n scafo e sovrastrullurl' in l ega l egge ra d i allum i nio antirorros ione, in tera m e nt e sa l dat i. Forme c sr r utlun: del lo scafo e ra n o sta te proge tta te co n la r go uso d i elaboratori, pe r calco l a re con precis ione l e so l lec i tazion i p rodotte n ei va r i p unti per effetto de l l ' i mpatto con le onck ad clcvat:l vc lor it ù. Lo sca fo r isulti) s u ddiv i so. com i nciando da prora, nei seguent i cinque compartimen ti stagn i : ga, one e alloggiamento :llerra prod i cra , a ll oggi equ i pagg io, servizi logistici c \'irola del cannone. a l logg io ufficiali c centrale di contro l lo apparato motore. locale Diesel e T.A.G.

L'unica sovra-.truttura comprende\'a la controplancia. la timoncria. la centrale operativa di comhattimemo <C.O.C.) e le prese d ' aria per la turbina a gas

Le aleue <.h -.ostemamento. in acciaio inox amicorrosione. erano di-.poste a canard· con quella anteriore in grado di aS..'>icurare circa un terzo della -.o-.tentazionc dinamica ogni ala erano sistemate. posteriormenre. akunc '>Uperfki mobili di controllo. rappreo.,entanti circa il 25% della superficie torak·. L.1 coppia di ali poMeriori era ripiega bile '>lli lati dello scafo. quella anteriore -,j rih,dta\ a sopra la prora.

T:aprarato motore per la na, igazione in d i slocamento era cos{iruito da un motore Diesel G.l\1. 6 \ 53. a 6 cilindr i a V, collcgaw con giunto elettromagnetico ad un piede poppi ero ripiega bi le latera l men te , tipo Schone l \Verf 00. munito di elica tri pala, da i mp iega rs i per l 'a n da tura eli c rociera - al l a \Clocitù d i H nodi -c per l a manovra in porto.

L'aliscafo l anciamissili A.5tore in na vigazione; l ' inquadratura dal retro consente di v edere l due getti di acqua che, eiettati ad alta velocità, forniscono Ja spi nta per il 1.novim ento d e ll ' unità in soste ntaz io n c. S i n ota anche lo scarico d e lla turbina a gas. ( Foto UDAP/ Co llezione Gay)

toSjJtlrl •iero, poco dopo l'entrata in servlzlo, mentre man ovra in porto con le alette so llevate (Foto Ghiglion e/Co llezione Gay)

366

Vista frontale c di profilo (con le alette di sostentamento inuncrse) dello Sparviero; il particolare in alto a destra mostra le modifiche apportate alla plancia negli altri 6 aliscafi della cL'1.SSe, che compongono la cosiddetta serie "Nibbio" (Scala 1:200)

Per la navigazione in sostentamento , l'unità disponeva di una turbina a gas Rolls Royce-Marine Proteus 15 M/ 333 , da o ltre 4 500 hp , collegata ad una pompa centrifuga Byron Jackson a dup li ce ingresso con due girami e due scarichi La propulsione, ad idrogeno , prevedeva l'aspi raz ione dell 'acqua attraverso i piloni delle due alette posteriori e l'espu lsione acl alta press io n e att raverso due eiettor i s istemati sotto la carena, poco a proravia dello specchio eli poppa

La stabi lit à e ra controllata a ttraverso un sistema auromat ico governato da un calcolato re e lettro n ico e comp rendente due girostati , tre accelerome tri e due sensor i ad ultrasuoni, per stabi lire ad og ni is tante l' angolaz ione da dare alle superfici mobil i delle a lette d i sos tenta me nt o , per compensare il rollio e il beccheggio e mantenere cos tante l'altezza de l battello su ll 'acqua.

L'armamento era articolato su un cannone auto m atico da 76/ 62 mm OTO Me la ra in ve rs ione compatta e due lanciarori per miss ili "Otomat " .

TI cannone, in torretta stagna eli materia le plast ico, era s istemato a p ro ravia della timoneria e aveva una cadenza di tiro di c i rca 85 co lp i a l m i nuto. Co nd otto da una D.T. tipo Argo 10 (E lsag NA 10 mod 3) munita di radar cie l ti ro Orion 10 X, poteva essere impi egato co ntro bersagli di superficie e cont ro bersagli aerei sino a distanze ri spe tti vame nte n e ll 'ord in e degli 11 000 e dei 16 000 me tri .

La massima e levaz io n e e ra eli +85° e la m ass ima depressione di - 15° ; la dotazione di munizionamento era di 85 colpi di pronto impiego nella virola e a lt ri 30 co lp i in riservetta .

Il peso rotaie dell ' impianto era di 7,4 tonnellate, quello del pro iett ile d i 6,2 kg , con una ve locità ini z ial e d i 925 m/ s .

367

Partico lare d e lla prora d e UoSpm·,.iero ormeggiato alla Spezia; sono ben visib ili la cal otta stagna in plastica del canno n e OTO Melara da 76/ 62 mm e la forma dell" aletta prodiera. (Co Ue?Jone Gay)

L"aJiscafo lanci a m issili Sparl'iero m en tre e!>ej,>ue un ' accostata ad alta vel ocltia. SI pu ò notare , sul lato d ella sovrastruttura, un distintivo rappresentante uno sparviero nell ' atto di ghermire la p reda. (Foto UDAP)

Lo Sparlliero in navigazione a lento moto nella rada della Spezia. Sul bordo d ' uscita della superficie inferiore deiJ ' aletta prodiet-a sono ben visibili le superfici mobili , flaps , che vengono auton1aticamente azionate dal sistema di controllo dell' assetto , che si basa sui dati elaborati da un calcolatore elettronico. I flaps sono presenti anche sulle alette poppiere. (Foto UDAP/ Collezione Gay)

I due lanciaLOri erano :-;isLema ti ai lat i della sov ras rrutt ura, ve rso poppav ia, con un'incl inazion<.: fissa d i l 5° in clc\'azionc c ci rca 10° a d r itta e a s in ist ra r ispetto all'asse eli s i mmetria dell'unità. Il m iss ile i mb a rcato e ra l' ··oromat'· Mk l con gitta ta eli 80 k m e peso al lancio el i no kg , d i cui 210 re lativ i alla testa d i guerra (60 kg di es pl osivo) .

Realizzata in collaborazione tra I'OTO Me lara e la francese Marra, quest'arma era dotata d i un t urboreattore per il volo di croc iera e el i due boos tc r a propellente sol ido; l unga 4 ,46 m , con un corpo cil indri co d i 10 cm el i diametro e una la rg hezza -altezza mass i ma degli impe nn aggi d i 1,35 m. ragg iun geva la ve locità m ass im a di Mach 0,9, vo la nd o a pochi metri dalla su p erfic ie de l mare, condotta su l bersaglio d a un s istema a guida inerzia le n e ll a pr ima pa rte de ll a tra ietto r ia. e a guida a tt iva, nella fase finale.

Le prove dello Sparuiero forn i rono o ttim i risultati: la velocità massima i n sostenta m ento superò i 50 nodi e risultò sosten ib ile sino a mare fo rza 4. La veloc it à m i nima d i sostentamento era nell'ordine dei 30 no d i e que ll a el i decollo imorno a i 20 n odi.

Otti ma r isu lt ò la manovrabilità alle a lt e veloc ita: a 40 nodi l'unit à accostava d i 180° co n un ragg io evo luti vo d i so li 125 metri ed una ve locità eli accos ta ta di

369

8 ° al secondo . Term inate le prove c l'a llestimenlo, lo Sparviero venne consegnato alla Marina il 15 lu glio 1974.

Passato alle dipendenze ope rat ive de l Comando Morosi luranli Comos, l'ali scafo venne sottoposto acl una lunga serie el i p rove c eli va lutazioni, s ia per quanto riguardava il complesso scafo -appara to motore, sia per i sistemi d 'arma imbarcati .

Durante questa fase di messa a punto dell'unità, vennero identificate tutte quelle modifiche da apportare al prototipo e/ o da in se rire ne l progetto di nuove un ità sim ilari.

Con l'approvazione della Legge Navale de l 22 ma rzo 1975 , che p revedeva un piano di spesa a medio termine per il rinnovo delle forze navali ita li ane ed il loro mantenimento ai livelli del 1973-74 , venne inserita tra le nuove costruzion i una se ri e d i sei nuov i aliscafi, da realizzarsi con i fondi s traordinari messi a disposiz ione della Marina.

Tale ser ie , che nei p iani or igina li av rebbe dovuto comp rende re otto un ità, poi ridotte a sei per motivi finanziari , e ra una d ir etta derivazion e dello Spa rv ie ro con alcune migliorie e modifiche

La più evidente tra queste ultime sarebbe risultata la forma della sovrast ru ttura, ridisegnata dopo l'effettuazione di prove su modelli in scala naturale per render la più aerodinamica; un ' a ltra migl ioria sarebbe stata costituita dalla sostituzione del radar di rice rca e navigazione RM 7-250 B dello Sparviero con il più moderno SMA SPQ-701.

La prima copp ia di aliscafi della nuova se r ie, conosciu ta come se rie "N ibbio'· , fu impostata presso i Cantieri del Mugg iano (La Spezia) del gruppo Finma re ill 0 agosto e ill 0 ottobre 1977 , rispe tt ivamente con i nominativ i eli Nibbio (P421) e Falcone (P422). Ad essi seguì l'impostazione dell'Astore (P423) il l 0 luglio 1978, del G1'ifone (P424) il 15 novembre 1978 , del Gheppio (P425) ill6 maggio 1979 e del Condor(P426) il 21 marzo 1980.

Le sei unità venne ro va rate , o meglio messe a mare con adatti m ezzi di sollevamento , rispettivamente il 27 ottobre 1980 (Nibbio e Falcone) , il l 0 dicembre 1981 (Astore e Grifone), il2 4 giugno 1982 (Gheppio) e i125 gennaio 1983 (Condor).

Sezione longin•dinale schematica deUo Sparviero. Il disegno permette di apprezzare co m e l' unità s ia cos tnlita intotno al proprio armame nto. (Scala 1:200)

.i.\ .., ... ,, _,-\. l l l
370

Lo Sparviero mentre defila controbordo alla fregata Lupo, un'altra delle unità realizzate poco prima che, con l'approvazione delle Legge Navale decennale dell975 , vcnio;sc reso possibile il potenziamento della Marina Militare. (Foto UDAP)

L'aliscafo lanciamissili Nibbio, prima della nuova serie di 6 unità di questo tipo costruite con gli stanziamenti della Legge Navale. Rispeno allo Sparviero, che costituì il prototipo della classe, le unità più recenti sono distinguibili so lo per la diversa forma della sovrastn1tmra c delle sflnes tcature della plancia. (Foto UDAP)

371

Consegna te a l la lvl ar i n a tr:1 i l m ar zo 19H2 L' l':qx il e 19H4, il' se i un it:'t an d: trcmo a cos t itu i re la Sq ua drig li a Aliscafi , con a Brind i s i Co n il pa :-.aggio in d i sa r mo delle u lt ime mo tocannoniere od 19H 1-H). le forze ,·eloci co'>tiere dc l b i\larina i taliana. il cui Comando ha comen ato la tradizionale sigla di Como:-.. -,ono oggi rappre-.ent<lt<: <.bi ei aliscafi della '>cric "'\ihhio". poiché. nd '>ettemhre del 199 1, è -.raro rad1ato anche lo Sparciero. Come l' nel loro motto "in celerrime 'olant" ("volano velocis:-.imi contro i l nemico· ), g l i a l iscll i :-.ono un itù d i pronto intt'n emo con spicca t a \'Ocazione an t i n:we. Q u es t a l oro ca r att e r is t ica el i pronte z za ope ra t i , ·a è esa ltala a l m o : in caso di a l larnw, un alisca f o f erm o. spen to e ormeggi ato , p u ò ra gg i u n ge r e i l ma re a p e rt o e i n sos t e n t az i o n c d i n am ica n e ll 'arco el i c i r ca l '5 m i nu ti Pu r av<:nd o la loro b ase a Bri ndisi gli al i:-.cafi ve ngono spesso disl oca t i in alt ri so rg itori. in occa:-.ionL' di ese rcitazion i complc:-.'e o co m e norma l e risch ieramento ope rati\'o. Per facilitare i loro spostamenti che po-,sono a\Tenire 'ia mare co i propri mezzi. o imbarcati a bordo di na,·i au:-.iliariL'. o anche. prh i di armi e dot.t;doni. , ·ia te rra - -.ono :-.t,HL' appromate speciali un1U mobili di appoggio logi'>tico che accompagnano gli ali-.calì lungo l e coste e sono costituite da autocarri -.ui <.JUali

Gli aliscafi laociamiss ill Gl'ifone, Astm·e c Palco11e ripresi a Brindis i nel maggio 1982. Brindisi, all ' ep<x:a, rapprcsc ntav:t la base s trategicamente più adatta a d e l mezzi navaJj co n ce piti prevalente m e nte per c ontrobattere t..>ve ntuali minac ce portate da unità v e loci dall e coste jugoslave dell'Adriatico , minac cia o ra m e no co nsiste nte. 1\attav ia, grazi e a i m ezzi terrestri c ontaillcr con le attrezzature di s upporto logis tico, gli aliscafi italiani rapidamente esse re rìschierati in qualsiru. l approdo, anc h e limitato , delle cos te italian e ( Fo to Molinari)

372

Profilo dell'aliscafo lanciamissili Sparviero (S cala 1: 1 00- disegno di Elio Andò )

Piano di co perta dell ' aliscafo lanciamissili Sparviero (Sca la 1 :100- disegno deii 'A N B .)

Profilo dell 'aliscafo lanciamissili Sparviero (Scala 1 : 1oo - disegno di Elio Andò)

Piano di coperta dell ' aliscafo lanciamissili Sparviero (Scala 1 : 100 - disegno deii'A.N.B.)

o=

n Falcotre m e ntre naviga in ad alla v elocità; a poppa, sulla care na , so no visibili gli ugc lU da cui viene eiettato U ge uo d 'acqua per la navigazione in sos le ntamcmo. (Collezione Gay)

I.oSparviem ripreso nell'ultimo periodo di servizio prima della radiazione. Si può notare l' aletta prodiera lasciata immen;a, probabilmente per limitare l' ingombro c il rischio di danni. Sulla parte sollevata, a fonna di fuso, della gamba che sostiene le alette poppicre (è qui visibile quella di sinistra) è ben visibile la presa n:ttangol.1re dell'acqua che, ac<.'Cicrata dalla pompa centrifuga mossa dalla turbina a sa" ed eiettata con forza dagli ugelli posti sulla carena poco a proravia dello specchio di poppa, fomlsce la s pinta per la navigazione ad alta velocità. {Foto Ghiglione/Collezionc Gay)

373

t.ono sistemati container, ent ro i qua l i trovan o posto offic i ne pc;:r picco l i lavori di riparazione, pezzi di r i spetto d i p r onto i mpiego, alloggi di fortuna per il personale.

Gli equipaggi degli albcafi -composti da 2 ufficiali e 7 fra sottufficiali, sortocapi e comuni -seguono un particolare addestramento per la condotta di questi mezzi dalle caratteristiche a metù tra quelle dell'aereo e dell'unitù na,·ale.

La Marina italiana è !>lata la prima tra quelle del mondo occidentale a disporre di un consistente nucleo di aliscafi da combattimento.

Queste unità, che pot.sono raggiunge re e mantenere velocità el evate anche i n <:ond i zion i di ma re mosso. sono in g rado di svolgere azioni antinave anche a g randi dista nze d alle coste utilizzando i loro missi l i "Otoma t " nella moderna ve rsione Mk. 2 (sis tema "Teseo'') co n gittata t r an sori zzonte (J 80 km) e gu ida " midcourt.e" operando in collabo razione con gli elicotteri i mbarcat i e/ o provenienti dalle basi a terra della \larina.

U GIJeppio, seguito in line-.1 di flhl da altri due alisc afi viene sorvolato da e licotteri AD 212. Questi due mezzi della Marina MIJJtarc talvolta cooperano; l'elicottero può infatti fungere da " pilone r.tdarn per rivcttorare i miss iJj "Teseon lanciati dagl.l aliscafi contro unità di superficie.

.:$74

Lo Span,iero mentre esegue una rapida d ecelerazio ne. Questa manovra può essere eseguita s ia dolcemente , interro mpendo U flusso di carburante alla turbùm e lasciando scivo lare per iner.r.ia l' unità fino all 'arresto, sia rapidamente, agendo anche s ul flaps di co ntrollo dell'assetto: In qu est'ultimo caso la manovra richiede, per dec el e rare da 50 a O nodi, circa 120 metri (Foto UDAJ')

Per la difesa antiaerea e antimissile dell'ottimo cannone auwmatico da 76 62 mm e possono fare affidamento su una buona dotazione di apparecchiature clenro ni che p er le e sulla l oro eccezi ona le manovrab ilità alle alte velocità . Per l'impiego come mo toca nnoniere contro unità sim il ari , l a presenza d i un'arma potente e precisa co m e i l 76/ 62 su uno sca f o d i so l i 24 metri di lung h ezza c ca p ace di ve locità nel l 'o rdin e d e i 50 nodi, assicu r a una n otevo le supe r iori tà eli f u oco anche alle med ie dista n ze.

Per combattimenti a distanza ravvicinara e per ope razi o ni d i pol i zia marittima è predbposto l'eventuale imbarco di due mitragliere eli piccolo ca l ibro in controplancia con :.btemazione su candeliere.

375
,r / /

N

APPENDICE A LE F.P.B. N EL 1972

TAB ELLA A

CONS

NOTA: la cifra tra parentesi rappresenta il n u me ro de ll e u n ità in cost ru z io n e.

Nazione Albania Algeria Arabia Saudita Birmania Bras il e Bu lgaria Cile Cina Co rea de l Nord Corea de l Sud Cuba Danimarca Ecuador Egitto Fin landia Francia
rm a n ia (Rep .
Giappone Gra n B retagna G recia India
Ge
Dem.) Germania (R e p Feci.)
ISTEN Z A NUMERI CA DELLE F.P.B.
EL LE MARI NE MON DIALI A LLA F I NE D EL 197 2 adarm. adarm. Nazione adarm. convenzionale missilistico convenzional e 12 In do n esia 21 8 lO Iraq 6 2 Israele 9 5 Italia 12 l Jugos lavia 63 12 3 Libia 4 Malays ia -500 17 Nige ria 3 52 (3) 14 Norveg ia 20 l Po lon ia 24 24 20 Romania 8 16 Si ngapore 6 3 Sir ia 15 36 19 Somalia 4 15 Spagna 3 l Svezia 42 (12) 63 12 Taiwan 6 40 (10) (20) Turchia 11 10 (2) Uni o n e Sovie t ica -225 15 l U S.A. 34 12 4 (2) Vietnam del Nord 43 8
adarm missilistico 12 12 (l) l O 3 4 (4) 26 12 5 8 (16) - 1 50 2 377

TAB E LLA B

D IFF US IO E D I AI CUN I TIPI DI F.P. B . I SE RV I Z I O ALLA F I N E D EL 1972

,\ azione d'origine

Lnione Sovietica

,\ 'azio ni ( Il. ullitcì)

Unione Sovietica (-140), A l geria (8), Cina (60), Cuba (12), Egitto (24), Germania Rep. Dem. UD. Indonesia (14), I raq (12), N i ger ia (.3), Polo nia (20), Vietnam del Nord (3)

Un ione Sovi etica

U n ionc Sovie t ica ( -1 20), Alger i a (2), Bu lgari a C-3), Ci na (7), Corca del Nord (8), Cub a (2), Egitto (12), German i a Rep. Dem. 02), India (H), jugosl avia (10), Polonia (12), Romania (5)

U nione So\'ietica

Unione So\'ietica (-20), Albania (12), Bulgaria (8), Cina (70), Corea del ·ord ( Cuba ( 2 ), Romania (H), Somalia ( 4), Victnam del Nord (12)

Sher:,hen

jaguar

La Combattante JJ

Nas t y/ T jcld

Bra ve / Fer ocity

Unionc Sovi e ti ca

Unione Sovi etica

Germania H.ep. Fed.

Francia No rveg ia

Gran Bretagna

Unione Sovie t ica C-25), Alge r ia C6), Cina ( 10), Cor ea de l No rd (6), Cuba (16), Egi tto UD , I ndonesi a (12), Si r i a (8)

L' nione Sovie t ica ( -40), Bulgari a ( 11), Egi tto (6), Germania Rep. Dem. (15), jugoslavia (13)

Germania Rep. Fed. (<JO), Arabia Saudita (2), Cile C4). Indonesia (8), Turchia (9)

Germania Re p. Fcd. (20), Grecia ( 5), Israele (12), Malaysia ( 1)

Norveg ia (20), G r ecia ( 5), Turc hi a (2) , Sta ti U n it i (14)

Gran Bretagna (5), Brasi l e (l) , Dan i marca (6), Grecia (2), Libia <3>, Ma l aysia (<J)

Tipo P. 6
P. <i
Osa
Komar
378
Totale un ilà in serl'izio- 20 1 - 176 - 9 1 -78 63 tl l 4 1 21

Nazione

Albania

Algeria

Angola

Arabia Saudira

Argentina

Bahrain

Bangladesh

Brunei

Bulgaria

Cambogia

Camerun

Cile

Cina

Co lombia

Congo

Corea del ord

Corea dd Sud

Costa d'Avorio

Costarica

Cuba

Danimar ca

Ecuador

Egino

Etiopia

Finlandia

Francia

Ge rm a nia Hep. Dem.

Germania Hcp. fcd .

Ghana Giappone

Grecia

Guinea Bi:-.sau

Gu in ea India

Indonesia

co

f\E LL

APPENDICE B LE F.A.C. EL 1988

TABELLA A

'SISTE ZA NUMERICA DELLE F.A.C.

MARI TEMO DIALI ALLA FI TE DEL 1988

ad arm. ad arm. Nazione adarm. cont'enziollale missi!istico

'JOTA: la cifra tra parentesi rappre..,enra il numero delle unità in co..,truzione. L'asterisco(*) indica gli aliscafi.

E
C017Uenzionale 32•+6 Tra n 3 9 1'5 Iraq 7 ,, 6 brade .) 13 Ila l ia 2 Jugo:-.lavia 15 2 H Kenya 20 4 Kuwair 3 Libia 14 6 6 6 1+2· Marocco 2 2 T\igeria ,, 2 Norvegia 8 6'50+ 105* 237 O ma n 4 2 Pakistan 1 2+4* 7 Peru 29'5 28 Polonia 62 Il Romania -15+2'-1° 2 Singapore 6 Siria 24+9· 23 Somal ia 8 6 IO Spagna 6 Sud Africa 18 r Svezia 4 2+2* Tai\Yan 6 9 ( l) Tanzania 6+'-!* IO Thailandia 27 li Tunisia 2 <IO Turchia 6 • l URSS 203+46• 5 liSA 8 l ' l \ 'cnczuela 2 Vict 'Jam 16+5* IO Yemcn del Nord 2 14 20 Yemen del Sud 2 2 (6)
ad arm. m issilistico 11 6 19+3* 7• 16 6 R 31 (4) 8 (4) '-1 6 38 4 8 6 l-i 6 6 (6) 12 2 12 9 30 62 0'-1) 6 3 14 134+17* 6• 6 R 5 379

Tipo

Shanghai Osa ( le I l )

TABELLA B

D I FFUSIO TE D I ALCU I T IPI DI F.A.C. SE RVTZTO ALL'INIZIO DEL 1988

.\"azione d'origine

Cina Popolare

Nazioni (Il. 1111ifà)

C i na (32'>), A lbania (6), (8), Camerun (2) Corea ciel Nord 02), Egitto ( ' 1), Guinea (6), Pakisran (12), l {oman ia (27)

L'n ione Sovieti ca

Un ione Sov iet ica (80), Alger ia ( Il ), Angola (6), Bulgaria (6), Corea de l l\ord (H), Cuba (18), Egitto (12), Et iopia (1), Finlandia (4), G<.: rmania R<.:p. Oem. ( l')), India (16). Iraq (12), .Jugoslavia (10), Libia ( 1 2l. Polonia 04), Romania (6). Somalia (2), Siria (16>. Viet '\lam (8), Yemcn del Sud (8)

ll uchuan

ll uang rcn <derivata da 0-.a l>

Hcgu <d<.:ri\ .1t.1 da Komar)

Shcn.,l t<.:n

Cina Popolar<.:

Cina Popolare

Cina Popolare

Unione Sm·ietica

Cina 005). Albania <32>. Homania (2<4)

Cina ( 12"1)

Cina ( 110). lbngladesh (t). Egino (6). Pakisran (4)

l'nionc So\ icr ica (10), Angola {'t ). Bulgaria (6), Capo Verde (2), Congo (3), Corea de l o rd (3), Egitto (6), Germania Rep. Dem. ( l H), Guinea(<!), Guinea Bbsau (2), .Jugoslavia (15 ), Vict f\Ta m (lH)

l.a Comhau ente

Franci a

Germania Rc p. Fed. (20, t ipo "S 148"), Grecia (1), Iran (12), Isra ele (12), Libi a (]0). Malesia (4)

l\anchk a

LaComhaname

TI\C ,:;

Taranrul

s lt3."' l

Rcshcf

L' nione Sovietica

Francia Gem1ania

l n ione S<>,·ietica

Gem1:.1nia hraele

Uni one Sov ietica <30). Algeria (3). India (3), Libia (3)

Grecia ( 10). Kuwait ((}), 1\igeria (3>. Singapore (6). Spagna (6), Thail andia <3). Tuni-.ia (j}

Cnione <26>. Gmnania lkp. Dem. (5). India (3). Polonia (2)

Germania Rep. Fed. (20>, '\igeria <3)

Tsr..tele (R), Cile (2), (9)

380
Totale unità in sen,izio 402 268 161 12·1 121 91 62 39 37 36 23 19

co

Nazio n e

Alb ania

Algeria

Arabia Saudita

Argentina

Bahrain

Bangladesh

Brunei

Bulgaria

Cambogia

Camerun

Cile

Cina

Colombia

Congo

Corea de l '\Jord

Corea del Sud

Costa d ' Avorio

Croazia

Cu ba

Danimarca

Ecuador

Eg itto

Emirati Arabi U niti

Etiopia

Filippine

Finlandia

Francia

Gabon

Germania

APPENDICE C LE F.A.C. EL 1997

TABELLA A

SISTE ZA NUME RI CA DELLE F.A.C.

NE LLE MARI E MONDIALI ALLA FJ E DEL 1997

adarm. ad arm. Nazione adarm. convenzionale missilistico convenziona l e

OTA: la cifra tra parentesi rappresenta il numero delle unità in cost ruzi one. L'asterisco c•) indica g li aliscafi. TI doppio asterisco (*•) indica c h e nel dato sono compresi un numero imprecisato di alisca fi.

Ghana Giappone Grecia
Bissau
Guinea Guinea
6 + 24* Indi a lO 12 11 Indonesia 4 9 Iran 6 2 I sraele 2 4 Italia 19 lO jugo:.lavia 3 Kenia 4 6 Kuwait 2+2* Libia l Malaysia 6 4 "! Marocco 2 113+65* 138+ l* , igeria 2 on1egia 3 O m an 3 280 •• 43 Paki:.tan 3 87 11 Peru 2 Polonia 4 l Qatar 3+9* 14 Romania 28+20* lO Hussi a 85 (16) + 32 6 Singapore 6 (6) l O 23 Siri a 8 Sri Lank a 9 l 2 Sud Africa 2 (4) Svezia l 8 Taiwan 10 Tanzania 4* 2 l Thailandia 3 36 Tunbia 5 4 Turchia 2 3* (3*) Venezuela 8 19 Vie t ' am 16+5* 3 Yemen 2 ad am1. missilisti co 30 (l) 4 20 13 s· lO 6 2 21 8 4 6 22 4 8 6 14 7 6 78+6· 6 15 9 31(2) 52 (12) 6 3 18 (3) 6 lO lO
381

Tipo

Shanghai (l/ II/III/ IV/V)

Huchuan Osa (I e II)

La Combaname/ TNC45

Huang Fen

Tarantul Sten k a

Hegu

TUtya

Reshe f

Shers h e n

S 143A, S 143B

p 400

Sparviero Asheville

TABELLA B

D IFFUSIONE D I ALCUNI TIPI DI F.A.C. I N SERVIZIO ALL'INIZIO D EL 1997

Nazione d'origine

Cina Popola re

Cina Popolare

Uni o n e Sov iet ica

Nazioni (n. unità)

Cina (100) , Albania (6), Bangladesh (9), Corea del Nord (12), Egitto (4), Pakistan (3), Romania (16) , Sri Lanka (9), Tunisia (5)

Cin a (65), Al bania (24), Bang ladesh (8) , Romania (20) , Tanzania C4)

Totale

108

Francia / Germania Rep. Fed.

Ci n a Popo lare

Unione Sovietica

Unione Sovie tica

Cin a Popolare

Unione Sovie ti ca

Israele

Unione Sov ie ti ca

Ge r mania Rep. Feci.

Francia

Italia Sta t i Un it i

Cina (67), Bangladesh (5), Corea de l Nord (4) , Pakistan (4) , 83 Yemen (3)

74

65

63

Russia (15), Cambogia (2), Cu b a (9) , Viet Na m (5)

26

23

23

15

8

4

382
Alger ia (11) , Bulgaria (6), Corea del Nord (8), Croaz ia (1 ), Cuba (1 4 ), Egitto (5), Et iopia (2) , Ind ia (6), Jugoslav ia (5), Lib ia (12) , Po lonia (7) , Romania (6), Si ria (12) , Viet Nam (8), Yemen (5) unità in seroizio 164 12 1
Bahrein (4) , Emirati Arabi Uniti (8), Germania (16 , tipo ··s 148"), 84 Grecia (17), Iran (10), Kuwait (1), Libia (9), Malaysia (4), Nigeria (3), Qa tar (3), Sin gapore (6) , Tunisia (3)
Russia (49) , India (17), Polon ia (4), Viet Na m (2), Yemen (2)
Ru ss ia (60), Cambogia (2), Cuba (3)
31
Cina (48), Bang ladesh (5) , Egino (6), Pakistan (4)
Is rae le (13), Cile (4) , Sud Africa (9)
Croazia (1), Eg itto (6) , Viet Nam (16)
Germania (20) , Nigeria (3)
Fra n c ia (10) , Gabon (2), Oman (3)
Italia (5), Giappone (3)
Co lomb ia (2), Corea del Sud (1), Turchia (l)

BI BLI OG RAFIA

(limitata al k sol e fonti pri ncipali)

- Erminio Bagn asco, Le rnotosilura11ti della seconda guerra mondiale. Ermanno Alhertelli Editore, Parma. 1977.

- I d. e M arco Spertini, I mezz i d'assalt o della X Flottiglia .ltA.S: 19-J0-19 15. Ermanno Albertelli Editore. Parmn, 1991.

- junio Valer ia Borgh ese, X Flottiglia MAS, Ga r zant i , M i lan o, 196!J

- ]. Bu l k l ey, PT Boats in theUnited States Nauy, U.S. Nava l History D i visi o n , \Vashington D .C., l '.S. A. , 1962.

- P. Du Cane, High Speed Sma/1 Craft, Tempie Press Book, London, 196-L

- Harald Fock , Schnellboote, <3 'oli.), Kochlers \'erlag-;gesellschaft mbH, Herford, 1973.

- Eri ch G roner, Die deutschen Kriegscbfffe 1915- 1945, (vo l. T), ].F. Lehmanns Vcrlag, Munchen, 1966.

- W Y. llo lt , Coastal Fo rces Design, 1947.

- H .T. Lemon e J.J. Colledge, \Varships of World \Var Il. Part seven, Coastal Forces, ! an Allan, London , 196S.

- }eme:,· Figbting Ships. Flotten Taschenbucb , Flottes de Co mbat, Almanacco Nat'ale Italiano ed altri Annuari, ed i zioni varie da l 19 16 al1997

- Niuista Maritt ima, fascico l i var ie annate dal1918 a ll 997.

- Documcmi d i ar ch i vio e pubblicazioni var i e edi te da l l 'l'ffi c io Stor ico d ella Marina Militare [( alian a.

383
; /

I N D ICE ALFABETICO DELLE UN ITÀ

Astore 377 Baleno (ex M. C. 492) 339 Condor 377 Dardo (ex M C. 592) 351 Falcone 377 Folgore (ex M.C. 490) 303 Frecc ia (ex M. C. 590) 351 Fulmin e 315 Gheppio 377 CIS 00 l ( poi MS 461 263 CI S 0011 (po i MS 434) 263 GIS0012............. ... .. .... ... ..... ....... .......................................................... ............. . 263 CIS 0013 (poi MS 422) ..................................................................................... . 263 CIS 00 1 7 (poi MS 421) 263 CIS 0021-0022 (poi MS 442-443) 279 C IS 0023 (po i l1S 441) 279 CIS 0024 (poi 1l1S 444) 279 CIS MS 279 C IS 0028 (poi MS 424) 263 CIS 007(poi MS 4317433) 263 CIS 008 ( poi MS 423) ........................................................ ... ........................... .. 263 CIS 81h814 (poi MS 263 CIS 82HGIS 824 (po i MS 263 CIS (poi MS 431+434) 263 CI S ( poi MS 279 CIS 8517853 (poi MS 451+453) 279 GIS 854 .......................................... . .. ... .. .. . ... ....... ....... ....... .. ... ..... ... .... ........ .. ... .. .. 263 Grifone ..... .. ... .. .. ... ..... .. .... ... ..... ....... .. ............. ....... .... ...... .. ... .. ... .. ........ .. ........ ..... . 377 Ltunpo (ex M.C. 491) 339 M .C. 485 ... ..... ....... .. ............. ..................................................... ... .. ........ ..... ..... .. . 295 M.C. 490 303 M.C. 491 ( poi Lampo) 339 A-I.C. 492 ( poi Baleno) 339 A-f.C. 493 339 A-J.C. 494 339 M. C. 590 (poi Freccia) .................................................................................... .. 351 M C 591 ( poi Saetta) 35 1 A-f.C. 592 ( poi Dardo) 35 1 M. C. 593 ( poi Stra/e) .............. ................................ ..... .................................... .. 35 1 A1AS 3 129 1l1S 139 1l1S 26 139 385
(il numero di pagina indica l'inizio del capitolo dove l'unità è trattata estesamente)
MS 31 -c 36.. ... .. ... .. ..... .. ... .. ... ....... ... .. . ...... ............ .. ... .. ..... ......... .. . ..... .. ....... .. ...... . .. 139 MS 41-cMS 46 (ex 1l1AS 3D-c8D). 129 MS421-cMS424..................................... 263 MS 43 7-c434 ... . .... . ... .. .... . .. . .. .. ... .. .... . ... ... ... . . . ... .. .. ... .. ... .. .. .. ... ... ... . ... ... .. .. .. ... .. .. . .. .. 263 MS 44H444 .. ... .. ........ ...... ... .... . .. .. .. ... .. ..... .. . ...... .. ... .. .. ... . ... .. . ....... ... . ... .... .... .. ... 279 MS 451-c453 279 MS 454.. 263 MS 46J-c464................ ...... .. .. ... ... . .... . .... . ... . . .. ..... ... ... . .. . .. .. .. . .. .... . .. .... . .. . .. .... . .. ... .. 263 MS 471 (ex MS 11) 139 MS 472-c474. 327 MS 475 (ex MS 74) ..... ...... .. .. ..... ....... .. ..... .. .. ...... ..... ............ .............. ... ... ..... ...... 201 MS481..................... .. ... . ... .. ... .. ......... .. . ... ... . ..... ... ... . ... ... . ... ............ .... . ........ .... .. ... 327 MS 482 (ex MS 56)................................. 201 MS 483 -484 (ex MS 72- 73) 201 MS 485 (poi M. C. 485) . .... .. .. .......................... . ...... . ...... . ...... ...... .. .. ....... . ...... .. 295 MS 51 -cMS 56................................ 201 MS 6 HM S 66 201 MS 61 1 (ex MS 11) ...... ....... .... ... ...... .. . .... ..... ......... . ...... . ...... ....... ....... ... ............ 139 MS 612 (ex MS 24) 139 MS613(exMS31) 139 MS 614-c616 (ex MS 54 -c56) 201 MS 6177619 (ex MS 72774) .................... . ...... ... ....... ....... .. ...... .. .. ..................... 20 1 MS 627 ( p oi M. C 485) .. .... .... ....... . ..... .. ......... ... .................... .............. .... ... .... .... 295 MS 7J-cMS 76........... 201 MS81-cMS86 243 MS 8 7H874 (po i MS 46h464).. .. ....... .. .... ............ ... . ...... ....... ....... ... . ...... ..... 263 MS 82hMS 824 (poi MS 42 l-c424)........ 263 MS 831-c834 (poi MS 43 17434)...... 263 MS 84h844 (poi MS 441-c444)..... 279 MS 851-c853 (poi MS 45l-c453).... . ...... ................... ....... ...... ...... ....... .. .............. 279 MS854 263 MV611 (ex MS 11)..... 139 M\1612 (ex MS 24).. 139 MV613(exMS31) 139 MV6J4 -c 6 1 6(ex MS 54 -c 56)....... 201 MV 6 17-c61 9 (ex MS 72-c74) ....... .......... .... .. ... ...... ....... ...... . .. . ... ... ..... ... ........ ... 20 1 MV621 ( p oi M.C 485) 295 Nibbio ... . .... . .... . .... .. .. ... . ... ... .... .. ...... .. .. ... ...... ... ... .. .. ....... ............. ..... . ... ... ..... . ...... .. 377 Saetta (ex M. C. 591)............................... .. . .. .. ...... ....... .... .. .. ... ........ .. ........ .......... 351 Sentinella (po i Fulmine)........... 315 Sparuiero 377 Stefano Tu1-r. 121 Stra/e (e x M. C 593)................... ..... ...... ..... ............ ....... ................. .......... ....... .. . 351 Tur-r (ve d i Stefano Turr)..... .. ...... .. .... . ... .. .. . .......................... ....... ................. ...... 121 VAS207 -c 248........... . ...... ..... ... .... .... ........ . . ...................... .......... .... .... .. . ...... .. .... 173 VAS 30J-c312 229 VAS 470 (poi Fulmine)................. 315 386
VAS491(ex I'AS204>............ 173 VAS 492 <ex l 'AS 211)........................... 1-3 \'AS 493<cx l'AS218).................. 173 VAS 494 (ex VAS 224).................. 173 VAS495(cx VAS233) ....................... .. . ... . .. ..................... ..... .. ....... . ........... . .. .. 173 VAS 496 (ex VitS 237.>........... .. ..... ......... .... . .. ...... .............................. .. ............ ... 173 173 l'/tS-//(ex ! 'AS201) 173 VAS 712(ex ! 'AS204)....... 173 VAS 7 13(ex ! :.4S211)....................................................... 173 VAS 7 14 (ex VAS 218).................. 173 VAS 715 (ex VAS 222)................................. 173 VAS 72 1 (ex VAS 224).......... 173 VAS 722(<:x ! 'AS233)....................................................................................... 173 l'/tS 723 (ex I'AS 235)...... ........................ ......................................................... 173 VAS 724 (ex l :4S 237)............................ ........................................................... 173 VAS 725 (ex VAS 240)....................................................................................... 173 VAS 726 (ex VAS 241)............................ 173 387
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