FALLIMENTI DI UN DUCATO. SOCIETÀ E VOLONTARIATO MILITARE A REGGIO EMILIA (1848-1859)

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1.1.5 Produzione legislativa e prassi di governo Nonostante una scuola giuridica di primo livello la scarsa produzione legislativa del ducato estense risulta evidente a chi abbia sfogliato i volumi della Collezione Generali delle Leggi, Costituzioni, Editti e Proclami per gli Stati Estensi. Infatti il tante volte citato decreto del 28 agosto 1814 rimane la legge fondamentale che regola la struttura dello Stato per tutta la sua residua durata. A ben guardare i successivi interventi rappresentano soltanto una maniera di risolvere di volta in volta i problemi più urgenti senza tuttavia intaccare la struttura stabilita all’indomani del ritorno del duca nei suoi Stati. Nemmeno le riforme attuate da Francesco V dopo gli sconvolgimenti politici del 1848 mutano nel profondo gli ordinamenti estensi. Anche dal punto di vista della direzione dei vari ministeri la continuità risulta premiata nei confronti della maggiore efficienza o del ringiovanimento delle cariche dirigenti. Bisogna considerare però che se il duca sceglie i ministri tra la nobiltà di provata fede legittimista con cui esiste un rapporto di reciproca fiducia ed amicizia, questo finisce ovviamente per limitare la possibilità di variare la compagine ministeriale (non a caso assai limitata dal punto di vista numerico). Non solo, abbiamo visto, le alte cariche ministeriali sono accompagnate a quelle di dignitari di corte (praticamente tutti i ministri sono anche ciambellani) ma le stesse cariche amministrative sono affidate alle famiglie nobili, restringendo così ulteriormente la base del potere anche decentrato. Quando degli elementi ‘nuovi’ entrano nella compagine amministrativa lo fanno in virtù della provata fedeltà alla causa legittimista come avviene per il famoso principe di Canosa o per Vincenzo d’Odiardi, capo della polizia di Reggio fino alla morte avvenuta nel 1843: D'Odiardi Cavl Vincenzo Consultore Delegato Ministeriale Incaricato dell'Alta e bassa Polizia della Città e Provincia, Maggiore Comand. il Battaglione Cacciatori Militi Volontari della Montagna Reggiana è morto in Reggio vecchio e per consunzione il 22 marzo di quest'anno. Egli è nato in Corsica. Entrò nella celebre unione dei Realisti della sua Patria ma il Corpo rimase vinto dagli Francesi. Allora con altri Ei fuggissene per mare traendo seco una fuggitiva da lui stesso salvata e di cui innamorossi e la sposo ed è quella che è vivente in Reggio Vittoria Sapey. Ricovraronsi entrambi a Costantinopoli dove dal Gran Sultano ebber ricovero e sovvennimenti. Dopo alcuni anni passarono in Olanda, poi in Inghilterra prendendo Egli diversi Servigj nelle 36


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