PIETRE IGNEE CADUTE DAL CIELO

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pietre ignee cadute dal cielo. i monumenti della grande guerra

Massimiliano Savorra è professore associato di Storia dell’architettura presso l’Università del Molise; in precedenza ha insegnato al Politecnico di Milano, all’Università di Napoli Federico II, all’Università Iuav di Venezia e all’Università di Trento. Da anni si occupa del tema dei monumenti. Oltre a numerosi saggi editi in opere collettanee e a studi apparsi in atti di convegni e su riviste specializzate, ha pubblicato i volumi: Enrico Agostino Griini. La casa, il monumento, la città (Napoli, Electa, 2000); Verso il Vittoriano. L’Italia unita e i concorsi di architettura (Napoli, Electa, 2002, con Fabio Mangone e Maria Luisa Scalvini); Charles Garnier in Italia. Un viagio attraverso le arti 1848-1854 (Il Poligrafo, Padova, 2003); Capolavori brevi. Luciano Baldessari, la Breda e la Fiera di Milano (Milano, Electa, 2008); La forma e la struttura. Félix Candela, gli scritti (Milano, Electa, 2013); Carlo Sada 1849-1924. Committenti, architetture e città nella Sicilia orientale (Palermo, Torri del Vento, 2014).

ateneo veneto

Martina Carraro si è laureata all’Università Iuav di Venezia, dove svolge attività di collaborazione alla didattica. È dottore di ricerca e, in qualità di assegnista di ricerca, è attualmente impegnata nel riordino della collezione di disegni e documenti dell’architetto Pietro Nobile conservata al Castello di Miramare a Trieste. Si occupa da tempo di archivi di architettura e di storia dell’architettura tra Ottocento e Novecento. Come membro del gruppo di lavoro, ha partecipato alla ricerca Progettare la memoria. Architettura e monumento in Italia tra secondo Settecento e primo Novecento (MIUR/ PRIN 2004-2006). Ha pubblicato saggi in opere collettanee e ha curato con Guido Zucconi il volume Oicina Iuav, 1925-1980. Sagi sulla scuola di architettura di Venezia (Venezia, Marsilio, 2011) e con Riccardo Domenichini il volume Architettura, paesagio, fotograia. Studi sull’archivio di Edoardo Gellner (Padova, Il Poligrafo, i.c.s.) che chiude i lavori di ordinamento e inventariazione dell’archivio dell’architetto, conservato presso l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia.

Pietre ignee cadute dal cielo I monumenti della Grande Guerra a cura di Martina Carraro e Massimiliano Savorra

Ateneo Veneto

I monumenti, i templi, gli ossari e i sacrari costruiti in Veneto, in Trentino e nel Friuli Venezia Giulia, per ricordare i caduti della Grande Guerra costituiscono uno straordinario patrimonio per la storia, la società e la cultura italiane. Veri e propri luoghi della memoria collettiva che hanno segnato l’immaginario degli italiani. Le parole di Gabriele D’Annunzio – «Pietre ignee cadute dal cielo» – pronunciate nel 1921 ofrono l’opportunità per rilettere sulla quantità e la qualità delle opere costruite – alcuni autentici “capolavori emotivi” – e di mostrare i progetti e i disegni di numerosi architetti coinvolti nei teatri di guerra e nei cantieri di innumerevoli città italiane. Un momento per tornare a rilettere anche sulla storia nazionale e sulla costruzione dell’identità europea: il 2014, anno del centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra, diviene così l’occasione per valorizzare opere eccezionali dal punto di vista architettonico, scultoreo e paesaggistico.

In copertina Enrico Agostino Griini, Paolo Mezzanotte, Progetto per il monumento al fante, San Michele al Carso, II concorso, 1921 Veduta d’insieme dal lato di Gorizia (dettaglio) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti, per gentile concessione


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