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IL PRIMO DISCORSO DOPO LA LIBERAZIONE *

Camicie nere I Italiani e italiane I Dopo un lungo silenzio, ecco che nuovamente vi giunge la mia voce e sono sicuro che voi la riconoscete ; è la voce che vi ha chiamato a raccolta in momenti d ifficili e ha celebrato con voi le giornate trionfali della patria.

Ho tardato qualche giorno prima di indirizzarmi a voi, perché dopo un periodo di isolamento morale, era necessario che riprendessi contatto col mondo.

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La radio non ammette lunghi discorsi e per essere breve comincerò dal 2. 5 luglio, giorno in cui si verificò la più incredibile di tutte le avventure della mia vita avventutosa.

Il colloquio col re a villa Savoia durò venti minuti, forse anche meno. Ogni discussione con lui era impossibile perché aveva già preso la sua dcCisione e il punto culminante della crisi era imminente. È già accaduto in tempo di pace come in tempo di guerra che un ministro sia congedato o che un comandante cada in disgrazia. Ma è un fatto unico nella storia che un uomo che per venti anni ha servito un re con lealtà assoluta, dico assoluta, sia fatto a"rrestare sulla soglia della casa privata di un re, sia stato costretto a salire su un'autoambulanza della Croce Rossa sotto il pretesto di salvarlo da una congiura e sia stato condotto a una velocità vertiginosa da una caserma di carabinieri all'altra.

Ebbi subito l'impressione che la protezione non era che un pretesto Questa impressione si rafforzò quando da Roma fui condotto a Ponza e successivamente mi convinsi, attraverso le peregrinazioni da Ponza alla Maddalena e dalla Maddalena al Gran Sasso, che jJ piano progettato contemplava la consegna della mia persona al nemico. Avevo però la netta impressione, pure essendo completamente isolato dal mondo, che il Fiihrer non mi avrebbe abbandonato. Goe-

• Discorso pronunciato alla radio di Mon.ico di Baviera la sera del 18 settembre 1943. (Dal Corriere della Sera, N. 222, 19 settembre 1943, 68°) l. • XXXII. ring mi piandò un telegramma più che came rate sco, fraterno. Più tardi i l Fiihrer mi fece per venire una edizione veramente monumentale delle opere di Nietzsche. La parola fedeltà ha un significato profondo, inconfondibile, vorrei dire eterno nell'anima tedesca. S la parola che nel collettivo e nell'individuale riassume il mondo spirituale germanico.

Conosciute le condizioni dell'armistizio, non ebbi il minimo dubbio circa quanto si nascondeva nel testo dell'articolo dodici. Del resto un alto funzionario mi aveva detto: « Voi :,siete un ostaggio». Nella notte dal1'11 al 1z settembre feci sapere che i~nemici non mi avrebbero avuto vivo nelle loro mani. C'era nell'aria limpida attorno all'imponente cima del monte una specie di aspettazione. Erano le 14 quando vidi atterrare il primo aliante; poi successivamente altri;· poi squadre di uomini avanzarono verso il rifugìo e vidi cessare ogni resistenza. Dalle guardie che mi custodivano nessun colpo parti. Tutto era durato cinque minuti. Questa impresa liberatrice, che rivela t>organizzazione e lo spirito di iniziativa e di decisione tedeschi, rimarrà memorabile nella storia della guerra e col tempo diventerà leggendaria.

Qui finisce il capitolo che potrebbe essere chiamato il mio dramma p ersonale; ma esso è ben trascurabile episodio di fronte alla spaventosa tragedia in cui il Governo democratico, liberale, costituzionale del 2.5 luglio ha gettato l'intera nazione. L'inguaribile ottimismo di molti italiani, anche fascisti, non credette in un primo tempo che il Governo del z5 luglio avesse prog rammi cosl catastrofi.ci nei confronti del Partito, del regime e della nazione, Oggi, davanti alle rovine, davanti alla guerra che continua, noi spettatori, taluno vorrebbe sottilizzare per cercare formule cli compromesso e attenuanti per quanto riguarda le responsabilità, e quindi continuare nell'equivoco. Essi sofisticano dinanzi al nuovo nome del Partito. Sono gli stessi pesi morti che hanno sempre ritardato la marcia dd regime, che hanno sempre cercato di sabotarne le reali zzazioni sociali e gli sviluppi sul piano nazionale e imperiale, Noi viceversa, mentre rivendichiamo le nostre responsabilità, vogliamo precisare quelle degli altri, a cominciare dal capo dello Stato, che, essendosi scoperto e non avendo abdicato, come la maggioranza degli italiani si attendeva, può e deve essere chiamato direttamente in causa.

È la sua dinastia che durante tutto il periodo della guerra, pure avendola il re dichiarata, è stata l'agente principale del disfattismo e della propaganda antitedesca. Il suo disinteresse circa l'andamento d ella guerra, le prudenti, non sempre prudenti, riserve mentali si pr estavano a tutte le speculazioni del nemico, mentre l'erede, che pu re aveva voluto assume re il comando delle Armate del sud, non è mai comparso sui campi di battaglia Sono ora più che mai convinto che Casa Savoia ha voluto preparare, organizzare, anche nei minimi dettagli, il co lpo di Stato, complice ed esecutore Badoglio, complici taluni g enerali imbelli e i mboscat i e taluni invigliacchiti element i del fasc ismo. Non può esistere alcun dubbio che il re ha autorfazato, subito dopo la mia cattura, trattat ive per l'armistizio, trattative che forse e rano già incominciate fra le dinastie di Roma e di Londra.

È stato il re che ha consigliato i suoi complici di ingan nare nel modo più miserabile la G ermania, sm entendo anche dopo la firma che trattative fos sero in corso. È il complesso dinastico che ha preparato ed eseguito la demolizione del fas cismo, che pure vent'anni fa Jo aveva salvato, e creato l'impotente diversivo interno a base del ritorno allo Statuto del I 848 e alla l ibertà protetta dallo stat o d'assedio.

Quanto alle condizioni dell'armistizio, che dovevano essere generose, sono fra le più dure che la storia ricordi. È il re che non ha fatto obiezioni per quanto riguardava la consegna della mia persona al nemico. S il re che ha col suo gest o, d·ettato dalla preoccupazione per l'avvenire della sua corona, creato· per l'Italia una situazione di caos, dì vergogni e di miseria, che si riaSsume nei seguenti termini : in tutti i continenti, dall'estrema. Asia all'America, si sa che cosa significhi tener fede ai patti da parte di Casa Savoia Gli stessi nemici, o ra che abbiamo accettato la vergognosa capitolazione, non ci nascondono il loro disprezzo. Né potrebbe accadere diversamente. L'Inghilterra, ad esempio, che nessu no pensava di attaccare e specialmente il Filhrer non pensava d i farlo, scesa in campo, secondo le affermazioni di Churchill, per la parola data alla Pokin.ia.

IYora innanzi può accadere che, specie nei rapporti privati , o gni italiano sia sospettato. Se tutto ciò portasse conseguenze solo su persone responsabili, il male non sarebbe grave; ma non bisogna farsi illusioni: esso deve essere scontato dal popolo italiano dal primo all'ultimo dei suoi cittadini.

D o po l'onore compromesso, abbiamo perduto, oltre ai territori metropolitani occupati e saccheggiati dal nemico, anche, e forse per sempre, tutte le nostre posizioni adriatkhe, ioniche, egee, francesi, che avevamo conquistato non senza sacrifici di sangue, Jl regio Esercito si è quasi ovunque rapidamente sbandato e niente è più umiliante ·che essere disarmati d a un alleato tradito fra lo scherno d elle popolazioni locali. Questa umiliazione deve essere stata sopratt utto sanguinosa per quegli ufficiali e soldati che si erano battuti da valo rosi accanto ai tedeschi in tanti campi di battaglia. Negli stessi cimiteri di Africa e di Russia, dove i so ldati italiani e tedeschi ripa- sano insieme dopo l'ultimo combattimento, deve essere stato sentito il peso d i questa ignominia.

La regia 1!arina, costruita tutta durante il v ente nnio fascista, si è consegnata al n emico in quella Malta che costit uiva e più ancora cOstituirà una minaccia permanente con tro l'Italia e un caposaldo dell'imperialismo inglese nel Mediterraneo.

So lo l' Aviazione ha potuto- salvare b uona parte dei suoi materiali; ma anche essa è praticamente disorganizzata.

Queste sono le responsabilità indiscutibili, documentate anche dal Fi.ihrer, il quale ha narrato ora per ora l'inganno teso alla Germania, i nganno rafforzato dai mici d iali bombardamenti, che gli angloame ricani, d'accordo con Badoglio, hanno continuato, malgrado la firma dell'armistizio, contro gr:i.ndi e piccole città dell'Italia centrale.

Da te queste condizioni, no n è il regime che ha tradito la mon archia, ma è la m o n:uchia che ha tradito il regime; anche se oggi è decaduta nella coscienza e nel cuo re del popolo; ed è semplicemente assurdo supporre che ciò possa mini mamente compromettere la compagine unitaria del popolo italiano. Q uando una monarchia manca a quelli che sono i suoi compiti, essa p erde ogni ragione di vita. Quanto alJe tradizioni ce ne sono più di repubblicane che di monarchiche. Più che d ai monarchici, la libertà e l'indipc:ndenza dell'Italia furono volute dalla corrente repubblicana e dal suo più puro e grnnde aposto lo G iu· seppe Mazzini. Lo Stato che noi vogliamo instaurare sarà nazionale e sociale nel senso più alto della parola, sarà cioè fascista risalendo cosl aUe nostre origini.

N ell'attesa che il movimento s i svill.lppi sino a diventare irresistibile, i nostri postulati sono i seguenti: z. - Preparare sen za indug io la riorganizzazio ne d elle nos tre Forze Armate attorno alle formazioni della Milizia. Solo chi è animato da una fede e combatte per 1;1n'idea non misura l'entità dei sacrifici.

1. - ·Riprende re le armi a fi anco della Germania, del Giappone e deg li altri all eati. Solo il sà.ng ue può ca ncellare una pag in a cosl obbrobriosa nella storia della patria.

3 - E liminare i traditori; in pa rticolar modo quelli che sino alle oce 11.30 del 15 luglio militavano, talora da parecchi anni, nel Partito e sono passati nelle 6le del nemico,

4 . - Annientare le plutocrazie parassitarie e fare del lavo ro fi nalmente il soggetto dell'economia e la b ase infrangib ile dello Stato, Gmicie nere fede li di tutta l' I talia I lo vi chiamo nuovamen te al lavo r o e alle armi. L'esultanza del nemico per la capitolazione dell'Italia non sign ifica che esso abbfa già la vittoda nel pugno, poiché i due grandi imperi, Germanìa e Giappone, non capito leranno mai.

Voi squadristi ricostituite i vostri battaglioni, che hanno compiuto ero iche gesta ; voi giovani fascis t i inquadntev i nelle divisioni che devono rinnovare sul su o lo ,d ella patria le gloriose ìmprese di Bir-el-Gobi; voi aviatori tornate accanto ai camerati tedeschi, al vostro posto di pilotaggio, per rendere va na' e dura l'azione n emica sulle nostre città; voi donne fasciste riprendet e la vostra opera di assistenza morale e materiale cosi necessaria al p opolo, Contadini, operai e piccoli impiegati I

Lo Staro che uscirà da questo immane travaglio sarà il vostro, e come tale lo difenderete contro chiunque sogni ritorni impossibili.

La nostra volontà, il nostro corag gio, la n ostra fede .tidaranno al. l'Italia il suo volto , il suo avvenire, la sua p o ssibilità di vita e il s uo posto nel mondo. Più che u na speranza, questa deve essere per voi tutti una suprema certezza.

Viva l'Italia ! Viva il Partito F ascista Repubblicano l

l' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI REPUBBLICANO*

A l l'inizio della riunione, Aftt11olini ha fa tto qua le dichiarazioni :

La situazi one dell'Italia, n el momento in cui il Governo fascista repubblicano intraprende la sua fatica, può definirsi, senz'ombra di esagerazione, una delle più gravi della sua storia. Bastano per confermarlo le seguenti semplici conside.tazioni , Alla mattina del a.:; Jug!io l'Italia, pur selvaggiamente m arto riata dai b ombardamenti angloamericani, era uno Stato e il su o territorio, meno la Sicilia occidentale, intatto. Il tricolore sventolav a ancora a ·Rodi, a 'Tirana, a Lubian a, a Spalato, in Co.tSica, sul Varo. Oggi, a d u e mesi di d istanza, i l nemico occupa un terzo del t enitorio nazionale, e tutte le nostre posizioni fuori del tenitorio nazionale e d'oltrcma.te sono state sgomberate.

La perdita di queste posizioni, che pt1r avevano costato tanto sangue e tanto sacrificio al popolo italiano, fu provocata da un armistizio durissimo, quale non vi fu mai nella sto ria) concluso all'insaputa degli alleati e quindi attraverso un tradimento senza precedenti, che basta a disonorare per sempre la monarchia e i suoi complici.

Le co nseguenze dell'armistizio sono state semplicemente catast.to - fiche. Consegna al nemico della Marina italiana, liquidazione umiliante attraverso il disarmo di tutte le altre forze militari italiane, bombardamenti continui e spietati, che dovevano coprire i negoziati in atto fino dai primi di agosto, abbattimento profondo dell'anima naZionale, disordine nelle cose e negli spiriti e cont inuazione de lla guerra sul nostro territorio, come chiunque avrebbe potuto facilm ente prevedere.

• Tenutasi all a Rocca delle Camjoate il 27 settembre 1943 (Dal Corriere della Sera, N. 230, 29 settembre 1943, 6 8").

Data questa situazione d i fatto, le direttive che guidano l'azione del Governo non possono essere che le seguenti: tener fede all'alleanza con le nazioni del Tripartito e per questo tiprendere il nostro posto di combattimento accanto alle unità tedesche attraverso la più sollecita riorganizzazione delle nostre for ze militari, a cominciare da quelle della difesa contraerea e costiera. Nell'attesa della preparazione di queste forze si è già cominciata a da re cordiale e pratica collaborazione alle autorità militari tedesche che operano sul fronte italiano.

Attraverso lo sforzo militare n o i intendiamo non solo di cancellare la pagina del· i~ luglio e quella ancora più disastrosa dell'S settemb re, ma raggiungere i nostri obiettiv i, che sono la integrità territo riale della nazione, la sua indipendenza politica, il suo posto nel mondo.

Il nuovo sforzo militare, che l'onore e gli interessi della nazione ci impongono di compiere, sarebbe impossibile se la vita ne lle provincie non riprendesse il suo ritmo normale e se i cittadini con Ia loro conSapevole disciplina non si rendessero conto delle necessità attuali. La prossima nomina dei capi delle provincie, concentrando autorità e responsabilità in una sola persona, ridarà al complesso delle nostre istituzioni locali la possibilità di un funz ionamento, per quanto possibile, regolare.

Non sono in progetto, sah•o i casi accertati di v iolenza, repressio ni generiche contro tutti coloro che in un momento di incoscieate aberr azione infantile credettero che un Governo inilitare fosse il più adatto a realizzare il reg ime della scon finata libertà. Né saranno oggetto di par ticolari misure coloro i q uali av endo fatto costan te professione di antifascismo più o meno attivo, t ali si dichiararono nelle giornate del 26 luglio e seguenti. J\fa vi è un'altra categoria di individui che non d ovranno sfuggire a seve re sanzioni e sono tutti quelli iscritti al Partito i quali nascosero sotto un'adesione formale la loro falsità, ricopricono talora per anni e anni alte cariche, ricevettero onori e ricompense, e al momento della prova, nelle giornate del colpo di Stato, passarono al nemico. Essi sono corresponsabili dell'ab isso n el quale la patria è caduta. Tribunali straordinari provinciali giudi cheranno questi casi di tradimento e di fello nia; ciò servirà di monito per il presente e per il futur o .

L'attuale Governo ha tra i compiti quello fondame ntale di prepa- rare la Costituente, che dovrà consacrare il programma del Partito con la creazione dello Stato fasciSta repubblicano. Non è ancora il momento d elle precisazioni in una cosl grave e delicata materia, ma due elementi essenziali io credo necessario di fissare alla fine di questa prima riunione, e cioè che la Repubblica sarà unitaria nel campo politico e decentrata in quello amministrativo e che avrà un pronunciatissimo contenuto sociale, tale da risolvere la questione sociale almeno nei s uoi aspetti più stridenti, tale cioè da stabilire il posto, 1a funzione, la responsabilità del lavoro in una società nazionale veramente moderna.

Come ho d etto all'inizio, la situazione è da ogni punto di vista graviss ima, ma non è disperata. Un popolo non può perire q uando ha la coscienza di essere un popolo. Ci sono popoli che hanno s ubi to prove tremende, t alora secolari, e che rifiorirono. Forze di r ipresa sono già in atto. Il Governo intende o rganizzarle, con vogliar le, prepararle ai compiti della g uerra, perché ancora e sempre sono decisive per l'avvenire d ella patria le sorti della g uerra.

Io vi ringrazi o di avere accolto il mio invito, di esservi riuniti attorno a me in questo momento, e conto sulla vostra collaborazione.

Le dichiarazioni di Mussolini .rono siate acclamate D opo che il .segretario del Partilo F eucista Repubblicano e alcuni ministri hanno riferito 111/la si/nazione nei ri1petlivi se/lori di :on,petenza, si sono adollale '8 .seguenti deliberazioni: r, - A segpito della conferma della dichiarazione di città aperta per Ro11Ja, il Goverm fiua la propria sede in rm'altra /oralità preuo il Quarl ier generale delle Forze Armale.

2. - L 'att11ale Senato di nomina regia i disciolto e abolito. L a Cosli/J11nte prenderà in esame l'opportunità dt lla ma eventuale ricostituzione .recondo glì ordinan1tnli del nuovo Stato fascista rtpubblicano.

J · - Nella riorganizzazione in allo delle Forze Armale, le for ze t errestri, mari/lime e aeree vengono rispeltiva,vente inquadrate nella Mìlizia, nella Marina e nella Aeronautica dello Sia/o fa scista repubblicano. li reclutamento avvit ne p er co.rcriz.ione e per volontariato. P er gli ujjiciali e i sott11f!iciali, men/re .rono rispellati i diritti acq11ùiti, il t ra/lamento morale t d economico viene adeg11ato alralto compito di un moderno organismo mili/art t alle nuove esigt nze della vita .rociale.

4. - In conformità dell'indirizzo di politica sociale perstg11ito dal Partito Fasci.ria Repubblicano e q11alt necessaria premessa per l'ulteriore rapida realizzazione, viene decisa la f11tio11e delle C onfederazioni sindacali in 11n' 11nica Confederazione generale del lavoro e della tecnica. La Confederazione opera nell'ambito e nel dima del Partilo, il quale le :onftrisct /111/a la propria forza rivoluzionaria.

J.. La Co,nmis_siom p er l'auertamento degli i!!u iti arriuhimtnfi di gerarchi Jasdsti, costituita dal cessato Governo, rimam in funzione, estendendo peraltro l'acctrta111enlo 111gli il/edti g,,adagni a tllfti coloro, m rz.a dirti11zione di Partito, che hanno, negli ultimi trent'anni, ricoperto ,ariche politiche o ìncarichi p11bblici, ivi compresi i funzionari e i militari.

2' RIUN IONE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRf; REPUBBLICANO *

All'inizia dei lavori, il Drm ha fatto le segt1enti dich iaraz/oni :

N el m ese trascors o d al p rimo Cons iglio dei ministri si sono accentuati i segni della ri presa dello sp irito nazionale.

Il popolo italiano sta lentamente risollevandosi dal profondo baratro di umiliazione e di rov ina morale e materiale nel quale fu gettato dai traditori d el luglio e del settembre. Le linee di un assestamento si precisano già abbastanza chiare nei d iversi campi della vita naziona le.

Anzitutto nel campo militare. La nuova organizzazione d elle Forze Armate italian e sta enucleandosi. La fase della dispersione, d el saccheggio, della autos mobilitazione può dirsi in via di superamento

Il maresciallo Graziarù, affiancat o ora dal generale Gambara, tradurrà in atto l'aspirazione di q uanti italiani sono degni di q uesto n ome : riprendere il più presto p ossibile il nasrro posto di combattimento a lato dei camerati dell'Asse e del Tripartito. G li accordì con lo Stato Maggiore germanico, già stipulati e perfezio nati anche n ei d ettagli, ci pe rmettono di preparare nuove unità, i cui contingenti c i sa ranno forniti, oltre che dai volontari, dalle classi d'imminente chiamata.

La legge fondamentale sulle Forze A rmate che il Consiglio d ei ministri è chiamato ad esaminare, costitu isce la base sicura e razionale per la creazione di una organizzazione militare forte, moderna , rispondente alle nostre n ecessità e adeguata a quelle che sono state le esperienze di questi quattro anni di g uerra.

In base a questa legge fondamentale verrà fissato , sollecitamente, i l n uovo ordinamento d ell' Esercito nazionale repubblicano, l'o rdinamento della Marina e dell'Aviazione. Sin da quest o momento è previs to che la difesa contraerea passerà integralmente al ministero dell'Aria. I reparti sono già .in via di costituzione.

"' Tenutasi a Gargnano, a villa Feltrinelli, il 27 ottobre 1943 (ore 10.n?) (Dal Corriere d ella Scm, N. n5, 28 ottobre 1943, 68°}.

Come fu già. annunciato, la Milizia farà parte integrante dell'Ese rcito e vi formerà, analogamente al Corpo degli alpini e dei bersaglie ri, H Corpo delle camicie nere.

Nel campo politico-amministrativo, il riassetto è in corso con la nomina dei capi delle provincie e dei questo:/, con la formazione dei Fasci repubblicani, col prossimo funzionamento dei Tribunali straordinari provinciali, con la preparazione della grande assemblea costituente, che getterà le solide fondamenta della Repubblica Sociale Italiana,

N el campo monetario-economico, gli eventi del luglio-agostosettcmbre hanno avuto, e non potevano non avere, le più gravi ripercussioni. Anche qui, nonostante le difficoltà dei rifornimenti, e soprat· tutto d elle comunicazioni, si nota qualche segno di miglio ramento.

L'accordo stipulato fra il Gov erno germanico e quello italiano, concerne nte le spese per gli eserciti tedeschi in Italia e il conseguente ritiro dei marchi di occupazione, è importantissimo ed è destinato ad avere le più favorevoli ripercussioni n el campo monetario, in quanto indica, attraverso il controllo della eircolazione, la netta t endenza anti-inAazionista che il Governo fascista repubblicano intende seguire.

Nel concludere questa schematica esposizione voglio sottolineare i due fatti seguenti:

1. - In diversi settori i soldati italiani hanno ripreso volontariamente il lo ro posto coi camerati germanici z. - L'ordine pubblico nelle prov incie da noi controllate è da considerarsi avviato alla normalità.

D opo le dichiarazioni del Duce sono .rio/i prui in e.rame ed approvati i .reg11enti provvedimenti:

ScheJJJa di detre/o concernente la facoltà di collocare a riposo per speda/i 1110/ivi di servizio i jH11z io11arf sta/ali di grado superiore al quinto.

S che,na di dem:to relativo all'ùlituz.io,u dell'Ente nazionale perl'auistenz.a e la /11/ela degli interessi delle provincie invase,

~chema di decreto concernente la nOJ11ina ad ambàstiatore del ministro plenipotenziario di prima classe Filippo Anfiuo cOfl destinazione a B erlino.

S chema di decreto concernente la flo mina ad ambasciatore del niinistro plenipotenziario di prima claue Giovanni Capttuo Torre di Caprara, con/e delle Pasl ene,

Sthemi di decreti conternenti la dutinaz.ione a Sofia del ministro plenipot enziario di prùna clam Carlo Umiltà ; la destinazione a Zagabria del ministro />lenipotenz.iario di prima classe A ntonio Tamburini ; la destinazione a B"dap est del ministro plenipotenziario di uconda dasse Raffaello Casert ano i la desliflaz.io ne a Bucarest del mini.tiro plenipotenzi(lrir; di 1eè011da classe R enato Silenzi.

Schemi di decreti concernenti il co!Mta"1tnlo a riposo per ragioni di 1trvizio di alami' amba.rdatori e minislri ple11ipotenziari di prima e se.onda classe.

S chema di dure/o recante disposizioni p mali in dipendenza dtll'a/111ale 1il11azione.

Schema di decrrlo recante norme circa la proroga per un anno della concusione dei prestiti matrimoniali

Schema di decreto .on il q11a/e il Co1uiglio dei ,nini.stri, amrlalo che le Forze Armate regie durante la guerra in corso sono state fin dal('inizio deliberatamnzfe tradite dalla dina;tia e dai capi m!/itari ad usa legati, ,he hanno paralizzato gli splendidi, nu111orabili atti di ~i;tlore compiuti e rero Dana il 1ang11e generoramente Peuato; tOIJ.tiderato du con la rua e col /radimento del/' 3 settembre 194J la dinastia e i capi militari od t!!a ltgoli hanno diJonoralo le Forze Armate regie di fronte al popolo italiano e al mondo.· dure/a :

1< Articolo r. - li regio Eserdto, la regia lrlarina, la regia Aeronattlira hanno ceuato J; esist ere in data 3 Jtltembre 1941. Gli ufficiali e i so/tufferiali in servizio a quella data the non siano venuti ,nena alle leggi dell'onore militare riceperanno il Jralla!llento dj. pensione loro spellante in ba1e alle leggi in quel momento vigenti.

« Articolo z. - In data 9 Jel/ePJbre 194} si intendono ,01/Ìtuiti': l'E1erdlo nazionale repubblitano, la Mari na da guerra nazionale repJfbblicana , i' A eronautica nazionale repJfbblitana. Tu/li i t11ilùari di ogni grado ,he provenendo dalle diJCiolte Forze regie t 111011i da un profondo untimento dell'onore PJilitare t nazionale hanno continuato a ttrvire pa11ondo 10/10 la bandiera rep11bblicana e che hanno doma11dato o domanderanno di far parie delle nuove F orze Armate naz.ionali, sono considerati volontari di guerra, in rerviz.io atliuo p ennanente a ttllti gli e.Ife/ti di legge, a datare dal giorno della loro pruentazione ai Corpi. I l ministro della Difua nazionale p rovvederà alla creazione di n11ovi rnoli di uffìdali e di soll11/Jidali, /~,;endo tonto del grado v,ilitare precedentemente ricoperto e dei 1trvigi militari prestali.

« Articolo J · - Il tra/lamento delle F orze Armale naz..io11oli repr,bblùane, quanto ad a11egni, indennità personali e alle famiglie , razione viveri e auùt mza, i in tu/lo idenlico a quello godulo dalle Forze Armale alleale gen 11aniche, {alvo ulteriori n1igliora111enli dopo la guerra.

« Artitolo 4. - Il Governo repubblicano, i nterpretando il senlinttnlo di rùonoscenza del popolo ilaliano verso i gloriosi caduti e verso le jaHJiglie viitinte dei Jraditori, conlinmrà il pagamento integrale delle p ensioni di guerra per i taduti e i mtdilati e degli auegni alle famiglie dei prigionieri che non vengano rneno all'onore naz,ionale,

« A rtitolo ; . - Rutano in serviz/o per il mantmimenlo dell'ordine i carabinieri e la Guardia di Finanza.

« A rt icolo 6. - Il presente detret o entra in vigore alla data della 1ua pubblicaz.ione )).

Sfhtma ddla leU:,t fondamenlale sulle Forz.e AnJJafe, cui è affidato il compito di combattere per la difua dell'onore> dell'indipendenza e degli intereui della patria. IJ iesto della legge viene pubblicato a parie.

Schema di dureto concernente la istit"zione di due sezioni promiscue della Corte suprema di cauazione con sede in Cremo,ra.

S che rJJa di decrelo riguardante la inlntazione delle sentenze e degli alfi notarili ed altri provvedimenli m/l'anum"nùtrazione della Gùutizia.

S<hema di dure/o conte11e11te aggiunte al regio decreto legge 9 agosto 194), nl(mero 720, relativo alla devol11zicne allo Stato dei patrimoni di non gi111tificata provmienza , (On la quale si volle dirporre il rimpero dei patrin1oni indebitamente realizzati da <oloro ,he ha11no rkop erto <arùhe pubhlùhe o mrcitalo affività polifita nel periodo dal 28 ottobre 1922 al 4 luglio 1911. Il fallo di avere riJtre//o l'applù1Jzione della legge al periodo del regime JaS!Ùla e alle p emme ehe in tale periodo hanno rieoperlo « cariche p11bblitht )) o uercilato « allività polifita» ajft rmava lo uopo pura,mnle seltario dtl provvedimento, tendente a <olpire tollanlo i gerarchi fascisti e a denigrare il Jauismo di fronte al mondo. Con lo sthema di q11t1to decreto si 111,ole soltnntmente confern,are, con 1111 provvedimento legislativo, la pubblica dichiarazione. fatta dagli organi rappreunJalfri del Partito Fascilla Rep11bblfrano, di volt r conurvare la Commùsione speciale. affinchl <olpisca i gerarchi e.vtntualmmte indegni dellt Jortum da nsi indebitame.nfe. auu,nulalt Nello simo tempo si vuole trmfor:n1are questo organo di 1JzJone faziosa in uno 1trumento moralizzatore di tuffa la l'ila pubblica italiana, 1ot1oponendo all'indagine e alla revitione della Comn1h1ione anche gli arricchimenti ingiustificati di alti funzionari sfatali, di alti ufficiali e di lulti coloro in genere che, nel campo dell 'amministrazfone dello Sia/o ollmhl in quello della /nfitica, trassero i/lu i/i vantaggi dalle pubblitht anuninistrazioni A tal uopo, superando il limite di tempo artegnalo dal deatlo legge del 9 agosto al campo d'indagine della Commissiont, si j du iro che il periodo de/l'indagine stella abbia inizio a parlirt dal 1 novembre 1918 S i j inoltre coMe!ta al segretario del Partito Fauista Repflbblicano e ai s11oi organi periferici la facoltà di pro110care diretlamenle il procedimento, inte11dendo1i soltolimare la funzione di vigilanza del coslnme politico che al Partito <ompele, sia nei rig11ardi dei fascisti, sia degli altri dltadini

Schema di decreto conc~rnente la trutituz.ione di Tribunali provinciali straordinari e di ,m Trib11r1ale speciale straordinario Il ,olpo di Staio del 21 lttglio ha posto l'Italia di fronlt al più grande tradimento <he la storia rùordi. Una siniltra congiura tra il re e taluni dei generali, gerarchi e ministri <he dal fas<Ùmo più di tulfi avevano !rallo vantaggi colpiva il regime alle spalle e creava il disordine t Io 1marrill1ento nel pam propria nei periodv angoscioso in mi il nemi<o poneva piede s«J Sl(olo della patria. Se il lradùnenfo del re potrà tuere affidato al giudiz.io del popolo e dt!la !loria, è gimto p erò <he il tradimento di coloro <he sono venuti meno non solo al proprio dovere di ci/ladini ma anche al proprio gi11ramenlo di fasci.rii sia severamente represso. Lo ruli11na110 la co,cienza delle masse f,mùte tradite, la numoria dei JJ1artiri e dei caduti. NJ p ossono essere la.stia/i impuniti le violenze e gli oltraggi ton mi la/uni, approfiJtando dell'imp ro1111ùa licenza e della complicità di chi al)tVa . tarpito il potere, aggredirono cose e p ersone del regime, ritemndolo ormai cad1110 e sepollo Perci~ è stato predisposto il ;eguenh: schema di decreto :

« ArJico!o I. - In ogni capoluogo di provincia è ùtituito ,m Tribunale slraordinarifJ ton il iM1pito di giudicare : a) i farcisti che hanno tradito il gi11ran1enlo di fedeltà all'idea; b) coloro che doP,o il colpo di Stato del 2J luglio 19 43 , XXI, hanno con111mp1e, con parole.·~ con sailfi o altri!llenti, denigralo il fascismo e le m e ùlit11zio11i ,' e) coloro che hanno compiuto ro1mmq11e violenze ,ontro la persona e le cose dei fa1cisti o appartenenti alle organizzazioni del fascismo o contro le cose o i siJJJboli di pertinenza dello Jleuo,

« Articolo 2 - I Tribunali straordinari tono composti di Ire 11m11bri, di mi 11110 presidente, costilt1enti il collegio giudicante e di un pubblico acmsalore Timi i componenti saramJo Jce/ti fra fa!Ci.rti di provata f ede e di sptcchiata 1JJoralità. Ogni ùnpntalo potrà nominare 11n difen1ore di fiducia, «Articolo'}, - I Tribunali straordinari tono competenti a giudicare: a) i fa scisti iscrilli in uno dd Fasci della provincia nel mi capd11ogo il T ribunale è costituito,' b) gli altri ciJJadini responsabili dei reali preuùli dalla pre.renle ùgg,e commeui nella circoscrizione territoriale della propine/a .rleua.

« Articolo 4. - È altres} istituito un Tribunale slraordùtario speciale per giudicare i fascisti che nella Jeduta del Gran Consiglio del giorno .1.4 luglio IJ,fJ, XXI, tradirono l'idea rivo l11z.ionaria alla q11ale .ri erano votali fino al sacrificio del sangue e col voto del Gran Consiglio offrirono al re il p retesto per effelluare il coljM di Sfato

« Articolo !· - Il T ribunale straordinario speda/e è compo1to di nove membri, di eui lfnO presidente, ,oslil11mli il collegio gilfdicante , e di 11n pubblico acmsalore, scelti fra coloro che dimostrarono auoluta f edeltà al Duce e all'idea durante il .1orgere e lo svi!Jtpparsi della rÌlloluz_ione e parlicolarmenle fra coloro che dal 24 luglio r943, X XI, in poi ebbero a .roffrire p er la loro incondizionola dedizione olla causa. Ogni ùnputato potrà nM1inare un difensore di ftd11da.

« Artico/o 6. - Il Tribunale 1/raordinario speciale avrà sede in una ci/là dell'Italia sellentrionale.

« Artitolo 7. - Per i reati di cui all'artico/o I , letltra a, è comminala la pena di ,norie Pfr i reali di mi all'articr;Jo r, lei/tre b e e, è co!J11ninata la ptna della r ed11sione do cinque a t renta anni.

<i Articolo 3. - 11 pubblùo auru a/ore promt1r;ve l'azione penale d'r'.lficio o su rùhieslo dtl capo dell'organo pro1Jindalt del Parti lo R epubblicano Fascista.

<< Articolo g. - I pretidmti e gli altri componenti dei Tribunali di mi alla pruenle legge sono nominati dal Comiglio dei miniJtri, 111 proposta del segretario del Partilo Fascista R epubblicano.

« Arlùolo 10. - La dl(ra fa dei Tribunali SJiddelfi è fissala in mesi sei dall'inizio della loro allil'ilà )).

S,hu na di decreto con il quale si 1/abi/ùce la n«ova diHiplina della revisione dei .0,1/ralli di guerra. La legge 6 febbraio 194), nr111Jero I 44, dùpose la regolazione e la revisione dei prezzi delle Jomil11re, delle opere e delle coilruzioni concernenti le an1n1inistrazioni militari e seruizf ed enti di guerra, T ale legge prevedeva la cotlituzione di un'apposita C o»1111ùsione, incaricata di pronunciarsi mi prezzi di aggiudicazione delle forniture, opere e costruzioni a11zidette per 1111a gi111la val11tazione dei prezzi .riusi. Con regio decreto J aprile sHuessivo fu nominala la CoJJunùsione , la quale p eraltro , per motivi vari, non ha potnto wo!gere il co,npito ad eua demandato. Con 1'1mùo uhe1J1a di provvedi!!lenfo tutti indistintan1enie i prezzi e i corrispettivi sopra acwmali i·engono aJsogg,ellati all'impo1ta gemrale 1111/ 'entrata, di cui alla legge 19 giugno 1940, n11111ero 762, nella mùura del venti p er cento. Il pagamento dell'ùnpoi la potrà euere frazionato a raie. dall'intendente di finanza in 11n periodo non mperiore a dieci 111esi. Si reputa opportflnO tener ferma la Commissione di revisione, !!lodificata peraltro nella ma composizion~, per qr1anlo rignarda i con/ratti di forniture ed opere che potranno euere posti ù1-uure per t sigenz.e di guerra a decorrere dall'entrata in vigore del n110JJ0 decreto .

Provvedimenti tributari per gli acquisti i111111obilùiri effettuati nel periodo bellico. Le disposi zioni confetmle ml decreto sono IOilanzia!J1Je11/e due:

J, - Si stabilisce 11na in1posta complementare di registro 11na volta tanto, i,, misura del venli p er unto, fil /lifti gli atti e contralti portanti acq11ifl i di ù11111obili e dirilfi inrmobiliari ejfell11ali nel periodo dal r 0 gennaio 19 40 ad oggi. fa/e i1J1po1ta 1i applica !lii valori dichiarali Je questi non sono ancora stati auoggettati a revùiom i mi valori deter111inati dalla CoJ1Jmiu ione di· slrel/11ale di prima ùtanza !t q;1esta Ii } p ronunciata ,' 1:1 quelli divenuti o che diverranno co1111mque dcftnilivi o per mancata impr1t,naz ione dell'avvilo di accerla111cnto o per concordato o p er decùione della Co1111J1iuione provinciale di seco11t!a ista11za. L'aliq11ota è ridotta al dieci p er cmto per qmgli alti e con/ralli ,he già beneficiavano di un lralla111e11/o di favore anche agli effe/li delle impo1te ordinarie di registro, corrùpondendo o l'imposta fissa o quella graduale in luogo della proporzionale ovvero la proporzionale ridotta. Il pagamento della IJl{OJJa imposta viene stabilito a raie in 1111 periodo v1aSIÙ1Jo di dieci nmi m1za intereui. Il pagamento, se il procedùm:nlo di 1Jalutaziom non è ancora definifi!)o , non pregitldùa lo J1Jo/gimcnlo di tale procedimento e quindi potrà ambe verijicani il caJO the 1ia da procedersi a ruliluziom di /Mia o di parie d:1/'imposta pagata. Il p rovvedimento colpùce prevalentemente la ricchezza àm111111/ata durante la guerra per el:«lere oneri fiscali e responsabilità finan· ziarie più gravi, alla coJtitttz ione della quale indubbiamen te banno concorso in ogni caso, anche quando l'at q11ùlo non fosse stato mom; da JCopi illeciti e dùonuti, i guadagni ttcez.ionali ptr le altre vie che la guerra ha consentito a coloro che 10110 rimasti al di q11a della n, ùchia, mentre gli altri che erano nella ,nìsch;a da/'ano la loro vita per la p al ria. z. - 'Nel lito/o .secondo del du reto si stab;/ù ce che il rontribumt e chi abbia av11to la notificazione del valore controamrtato dall'ufficio o che riceverà in prorieguo di ten,po tale notificazione , debba pagare entro un cerio termine, relativa111enle breve, almeno la fJltfà delle i mposte dovute tu! ,naggior-valore accertato dall'Ujjìcio.

Schema di decreto con il quale si po rtano 'n,odiftcazioni al vigmte sùtema di val11taziot1e dei bmi agli ejfelli deli'applùazione delle imposte indirette sui traiferin:enti della ricchezza p er atto tra vivi. Le Commissioni di valutazione istituite dal decreto legge 7 agosto rn6. nttn:ero 1639. per la stinta dei beni im111obili ed altri beni soggelli alle itnposle indirei/e sm' trasferimenti della riuhez.za, non banno. poh1Jo, durante il periodo bellho,f1111z ionare regolarmente e proficuamente, specie '6 Co1JJ11Jiuioni provinciali di secondo grado, p er ragirmi varie, Ira le quali p rincipal111ente il richiamo alle armi dei 111tmbri che le cortituivano e che non potwano essere /ad/mente so;tituitì In attesa che lutti gli organi di speciale giurisdizione siano rived11ti e aggiornali, necessità v1tole che agli inconvenienti segnalati sia ovvialo di urgenza con provvedimento di it11111ediata alluazione, allo a ricondurre sul binario della realtà /Jttle queste deviazioni nefaste agli ù1fereui dello S tato. Si è cosJ riten11to opportuno di tostil11ire a tal fin e un Collegio superiore di revùione, al q11ale, tanto l'am11Jini1Jrazione qlfanlo il contrib11enfe, che è gùuto siano ltntt!i s,illo stesso piano di difua, pouono fare ritor10 contro la du ùione della Co1111niuione provinciale. li Collegio ba poi la facoltà di avocare alla sua dccùione , di iniziat iva o su richiesta dell'Ujficio del rtgùtro o del contrib11enle, 111/le quelle vertenz e di ·valutazione che giacciono in10ltlfe da oltre tre muz' preuo le Commissioni provinciali. Il nuovo C ollegio è co111po1to di 1oli dnq11e tne1J1bri ; è presieduto da 1m pru idente, designalo dal capo della provincia, sentilo il l rimnvirato del Part ilo Fa1cùta R ep11bblitano ,' ed è co1tit11ifo dal pruident e del Tribunale, dall'intmdente di Finanza, dal/'ingegnen capo dell'Ufficio !etnico erariale e da 1111 esperto designalo dal capo della provincia. All'azione di risana,nt1tto, di revùione e di perequazione frib11taria tende l'm1ito decreto, il quale si applica a tulle le vertenze di valutazione imn,obiliare r elative a traiferimenli dipent!c11ti da atti tra vivi registrati a decorrere dal , 0 gennaio 1j40, che alla data di entrata in vigore del dure/o s/euo non risultano co111u11que definite.

Sche!)Ja di decreto conurnente modificazioni alla legislazione di guerra llfl rùarrimcnto dei danni di guerra , L'occupazione di alc11ne regioni d 'Italia da parte del nemico loglù ai pro f ughi di quelle terre la possibilità, in base all' at1J1ale legislazione, di con1eguire il risarcimento dei danni di g11erra ivi sofferti,· onde 1i rende neceu aria l'e1J1anazione di un provvedimento che abiliti

; detti danneggiati a conseg uire il risarcimento attraverso organi liquida/ori diversi da quelli istituiti nelle p rovùuù i nr,,ue, Al rigHardo si rauuùa oppor/uno, evitando l a costituzi one di uffid o co,11,ni u ioni ,u,()ve, di attribJJirt agli organi Jiq11idatori, già esistenti in cillà no11 orcupate, la f acoltà si p rovvedere ancbt per ; danni verifùatisi nei territori om,pati dal nemico, Con l'accluso decreto si introducono le ou()rrenli 111odificazioni nella legislazione vigmte.

11 C onsiglio dei ministri ha altres} approuato il decreto che abroga le leggi vigmt i re/a /Ù)t alta lista civile del r, ed dei principi dell'exCafa regnante.

Schema di decrt/o concernen# 1'ùJtp1adramento degli insegnanti dell'ordine elementare nell'ordinamento gerar.hù o delle amminislrazioni dello Staio. C on detlo dureto si provvede a dùtribuire con diverse proporzioni i vari gradi nei p o1Ji del ruolo unico nazionale e a migliorare le condizioni economi che degli inugnanti di ruolo e non di ruolo. l i presente decrelo, sia pure nei 1JJomenti partitolar mtnft di.ffedli , he la nazione a/Jraveria e sia p 11re aumenlando di pare"hi 11Jilioni /' () nere finanziario già , osp i.uo app()r/al o dalla legge 10 gifl· gno I!J4Z, X X è una nuova, grande a flut aziofte dtlla viva 10/ledt11dine del Governo repubblicano vers() l a scuola dell'ordine ele mmlare e verso gli imegnanti a tale ordi11t preposli, benemeriti della naz_ione in pace e in guerra e che hanno it/Jlpre dat o ,vira bili prove di alta ed opero1a devozione alla causa naz ionale.

Schema di de.re/o concernmte la ~osl ituz.ione di una sezione speciale del Con1iglio ,uperiore dei Lavori p11bblici nell'Italia seflmtrionale.

S,hema di decreto riguardante l'impiego di macchine agricole per i l avori di dis.rodamenlo, aralura e .remina nt!l'annata agraria I!J4J-.l!J44, allo rcojNJ di auimrare alle Forze Armale e alla popolazione dvi/e un aument o nell'af l1tal e livel lo ddla produzione agricola

S chtl11a di dure/o eoncernent e la p roroga p er J'mrtiz/ o l !J 4J ·l!l4 4 delle dùpo1izioni di favore per la meua a , o/h1ra dei t erreni a riposo. Con t ale decreto viene autorizzata la spesa di anlodnqnanl a n1ilioni di l ire per suuidiare le op re di diuodamento neceuarie per n1el/ere a coltlira atti va terreni a p rn colo. Schema di decret() con il quaù viene indel!o un concorSfJ nazionale per i'incremmlo della produzione agricola per la campagna IJ4J · I$ 44, con una dota z/one di p re,11i per l'ammontare co,nplem'vo di lire cinque mili011i. Al cOfl· corso, çhe consta di varie gare provinciali e di una gara nazionale, pouono partecipare i conduttori di fondi t(Jn 11ziende aventi superficie tomplwiva di 11h11e110 Ire ettari.

S cbtma di decreto concernente la p roroga delle agevolazioni fiua li au ortUlte con la l egge JO novembre I9J9, nu,mro 1J7é, per l'affrancazione di , olonù: perpelue nei ,omuni di Lanuvio e Genzatto di Roma.

S ,hema di decreto con il qual~ la dt tenJJina zjone dei p rezzi alla p roduzione delle pri11cipali mer.i vime devol#la ad 11n comitato con1p()sto dai ministri de/J' Agricolttfra, delù Firumze e dell'Economia corporativa.

S chema di derreto rw mle modifiche all'articolo J9 delle disposiz ioni rnllt rompeti,,ze acrtnorie del personale delle F errovie dello Stato , S chema di du re/o riguardante norme per la rtgola zJone dr/lo S taio d vi/e di morti e StM1parsi in mare in t onseguenza di sinùlri di navi merumt Ui.

Schema di decreto reca11/ e modificazioni all ' ordinament o degli ujfùi e dtl personale dell'Azienda di Stat o per i urvizJ t elefonici.

Schema di decreto con il quale si provvede alle spese slraordùwrie indijftribili p er il trasferi11Jenlo di sede di lt1tte le Associazioni sindar~li ed a que/ù straordinarie determinate dall'alflrale situazi,f!lt, utilizzando g li imporli sin qui riscossi e dùponibili o in corJo di rimmi~ne o che in uguito verranno riscossi a titolo di cont ributi sìndacali e già desJinati: a) all'ol/esJùnenlo delle mot l re di calegoria dell'E,posizione universale di R oma; b) al finanziamento del 1op prtl!() Palronato nazionale ; c) a particqfari cat egorie di spest di aui ~ st ,.nza nazfonalt () rqsliluzione di fondi speciali ,h, m /J'altm:ile sil11azione po.rro110 euere sopprrui.

ANCORA MOSCA •

ln questi giorni m o lto fo sfor o c erebrale viene distillat o e molto inchiostro di calamai e di r o t ative viene consumato per commentare la co nfe renza di Mosca,

A nche la nostra radio v i h a già dedicato alcune no te, ma forse n o n è superfluo riprender e in e same l'argomento ora che ab biamo sott'o cchio il comunicato nel suo t est o integrale.

Naturalme nte le stil ogr afi che si divi dono in due g randi ca tegorie : quelli che esaltano e qu elli che m in imizzano . N oi no n appa iteniamo né ag li uni n é ag li altri , ma alla catego ri a di coloro che vedono le cose c o me sono e no n g ià co me si vo rreb be c he fossero e ri tmiamo in ogni c aso che sia pericolosa t alt ica p olemica que lla d i co nsiderare « b ag ate lle }> le faccende ing rat e che ba gatelle non sono, Ora la coofe renza di Mosca è u n avvenimento di innegab ile portata politica, almeno nella fase attuale della g uerra, e per quello che s i è deciso e reso dì pubblica r agione, e per quanto· forse è stato deciso ed è rima sto segreto.

N on è senza importania il fatto che la conferenza ha av uto l uogo a Mosca, nel la capitale del c omunismo, nella città che fu c onsiderata fi no a ier i, specialmente in l nghilterra cd in Amezica, come un t emu- t issimo e terribile centro di infezion e mo rale per tutti i popoli della terra.

"' Il :S novembre 194}, le stazioni della Radio repubbli<a na t rasmettono la noia d i Mussolini qu i ripot ta1a.

È vero che oggi Stalin non porta Più il be rretto da opera io bensl quello da mares ciallo; tuttavia, salvo poche concessioni di carattere tattico, la sua dottrina è quella del grande profeta Lenin, cioè anticapitalista, antidemocratica, antiliber ale e persino antisocialista. Non risult a che a tutt'oggi il bolscevism o abbia aggiunto a se stesso un'altra parola come liberale, democratico o socialis ta. Il bolscevismo non è insomma diventato meno totalitario di ieri o si è battezzato liberalbolscevis mo per far piacere alle cassefo rti della City e di Wall Strcet. È praticamente quello di prim a e di sempre , ma da due anni è di ventato es igente e prepotente perché si batt e. Anche gli altri si battono, ma su una scala molto mino re.

Cos l stando k cos e n on c' è da stupirsi se Stalin ha atteso immobile come Budda che le montagne si muovessero. Che per il giovinetto Eden la tratta Londra-Mosca non rappresenti un'impresa eccezion ale non è da stupire, tanto più che egli, da pellegrino, ha già percorso altra vo lta la stèssa strada; ma per Cordell Hull, già entrato nella tarda vecchiaia, il viaggio costituisce un primato. Egli ha varcato con disinvoltura un oceano e t re cont in enti per conoscere e r iverire Stalin e magari riceverne ordini. Ammet ti amo con spirito di cavaller ia che in questo raga-zzo di settant'anni c'è della stoffa, almeno dal punto di vista de lla fi sica vigoria.

Siamo cosl dinanzi ad un indiscut ibile, cl amoros o successo del Cremlino, non soltanto dal punto di vista della forma, ma della sostanza.

Giunti a questo punto non ci avventuriamo ad esaminare la portata delle sottodichiarazioni programmatiche. Sono importanti ed impegnative per le tre potenze, che riaffermano la loro comune volontà e solo il dinamismo della guerra ed eventi impreveduti possono modificare o capovo lge re i loro piani. La storia, soprat utto la recente, è un ampio, melanconico cimitero di «comuni cati ».

Molto più interessan te è, per noi italiani, cons tatare che i tre personaggi hanno dedicato molto del loro tempo all'Italia e per sollevarli un poco da questa fatica è intervenuto anche u n quarto signore: il ministro della Cina di Chiang Kai-Shek. Natu ralmente i quattro hanno dichiarato, dogmaticamente, che bisogna distruggere il fascismo . Pare che questo fascismo sia v eramente du ro a morire, Hanno creato ino ltre una commissione consultiva per le questioni italiane. Ne fann o parte le tre p otenze più la Francia (quella di De Gaulle), la G recia e la Jugoslavia, la quale però, sino ad oggi, è defunta. Il cobelli gerante Vittorio Savoia è graziosamente ignorato, né potrebbe essere altri- menti. Dall'S settembre, data infame nella nostra storia, l' Italia n on è più sOggetto, ma semplicemente oggetto della politica altrui. Ecco la constat azione che dovrebbe penetrare come u n fc: rro infuocato nelle carni deg li italiani. Conosciamo g li appetiti territoriali delle

· genti d'o ltre Dinar iche. Una rinata Jugoslavia chiederà che i suoi confini siano portati p er lo meno al Tag liamento e nell'Adriatico ci verrà forse lasciata Lissa per ·ricordarci la disfatta navale d el 1866

Se i tempi non fossero cosl plumbei, ci sarebbe motivo di ilarità alla lettura delle sette confuse condizioni:~ettate a Mosca per la politica interna italiana. Prendiamo ad esenipio la seconda. E ssa d ic~:

« La libertà di parola, di pemùro, di f ede religiosa, di opinione p11bblica, di 1/ampa e di ritmione 1arà reslilaita in compie/a mi.tura al p opolo italiano, il quale deve avere il diritto di organizzare dei gruppi politici anJifasci.sti ».

Non si capisce quest'ultima necessità dal momento che il fasc ismo d eve essere distrutto. E quanto alle suddette libertà vorremmo dire a Stalin : « Camerata, anzi, compagno maresciallo Stalin (o non ridete, prego, sotto i vostri fotogerùci baffi di georgiano), siete voi sicuro, veramente sicuro, che esistano nella vostra Russia quelle libertà, anzi una sola, diciamo una sola, di quelle libertà che voi vole te p rodigalmente elargire all'Italia? Ma per chi c i prendete ? Ritenete che noi no n vi conosciamo assai da vicino? Avete mai permesso una qualsiasi, anche i rrile vante, teorica, platonica opposizione al vostro sistema ? Non avete voi accoppato e fatto accoppare a mig liaia, anzi a milio ni, rntti quelli che, in un modo o nell'altro, si sono opposti al vostro Stato? La vostra non è stata e non è ancora la più in transigente e la più sanguinaria delle dittature? ».

La conferenza d i Mosca sembrava ossessionata da questo morto che è il fasc ismo e che fa anco ra tanta paura Non meno comico il codicillo finale, nel quale è detto che tutte queste libertà costituiscono la musica dell'avvenire e sono in dipendenza dello svolg imento e delle operazioni militari.

Sintomatico in queste dichiarazioni è il silenzio s\l quella che dovrebbe essere la struttura economico-sociale dell'Italia di domani. E vide.ntemente i plutocrati la considerano come una «bandita» per la loro caccia e Stalin non ha ritenuto la cosa di primaria attualità.

In conclusione l' Italia, secondo la conferenza di Mosca, sarà posta sotto la tutela d i un corpo consultivo anglo-franco-slavo-greco-russoci ncsc-amer icano. Dopo avere rigorosamente adempiuto alle catastrofiche condizioni dell'armistizio, sarà mutilata nel territorio, u miliata politicamente, sfruttata economicamente; quale contropartita le verrà però co ncesso, anzi impos to, di applica te g li immo ctali ptincipJ, onde incatenarJa per generazioni e generazioni ad un regime di schiavitù liberale e di democratica fame

I nemici cì rendono un servigio facendoci conoscere i loro piani. Gli italiani, degni di questo nome, che non vogliono perire, si preparino a combattere.

3' RIUNIONE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI REPUBBLICANO *

Il Consiglio dei ndni.rtri ha decùo che dal 1° dicembre prouimo nnturo lo Stato nazionale repubblicano prmda il nome definitivo di « Repubblica Sociale Italiana}>,

Ha inoltre stabilito che la bandiera della R epubblica Sociale Italiana ; il tricolore col fascio repubblicano stdlajunla dell'asta; la bandiera di combattimento per le Forze Armate è il tricolore con frange e 1m fregio marginale di alloro e con ai q11aflro angoli il fascio repubblicano, una granata, un'ancora, un'aqHila,

S11cce.ssiva111ente ha approvato la seguente formula·de/ giuramento p er le Forze Armate:

« Giuro di Iervire e di difendere la Rep«bb!ica Sociaù Italiana nelle sue istit«zioni e nelle sue leggi, nel suo onore e nel suo territorio in pact e in guerra, sino al sacrificio s1premo. Lo giuro dinanzi a Dio e ai caduti per l'tmità, l'indipe ndenza e l'avz:enire della patria}).

Il gitrramento non sarà collettivo, ma individuale, e si svolgerà in forma solenne, con modalità che saranno ulterior111ente stabilite.

1/ ·Coniiglio dei ministri approva quindi ttno schema di decretq intuo a regolare il trattamento del personale civile dei 1ervizl centrali delle amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordina111ento autonomo, il quale non ii sia trasferito al seguito del proprio minùtero nella nuova sede nell'Italia settmtrionale e per il quale non venga disposta la ceuazione dal 1ervizio p er altro titolo. Il decreto 1/uso stabilùce:

J. - Colloramento a riposo per i dipendenti di grado sesto e superiore dei ruoli dei gruppi A e B.

2. - Collocamento in disponibilità, ai sensi del decreto JO dicembre Jj2J, numero 2j6 0, per i dipendenti di grado uttimo o inferiore dei gruppi n1edeii111i o appartenent i al gruppo C o a moli di penonali subalterni,

J, - Licenziamento per i dipendenti i quali si trovino in rapporto di iJ11piego non di rnolo co11mnque denominato Tali norme sono applicabili anche

• Tenutasi a Gargnano, alla villa deHe Orsoline, il 25 novembre 1943 (ore 10-13?). (D:i.l Corriere della Sera, N. 280, 26 novembre 1943, 68°), al personale del Co,uig!io di Sfato, della Corte dei conti, de/l'al)1JOcalt1ra generale d;l/o Stato e della magistral11ra, L'applicazione del dure/o J 1ospesa per non oltre sei mesi dalla dat a della ma presentazione nei riguardi del personale di ruolo di grado non superiore al settimo che i singoli ministri escludono · transitoriament e dal lraiferinienlo nel q uantitativo slreltamenle necusario per auimrare il funzionanunto dei servizi: organi ed 11.lftci che non sia auo/11/amenle possibile trasferire immedialaflmrfe

Su proposta del JJJinistro della D ifesa nazionale," il Consiglio-dei ministri approva uflo uhen1a di decreto che istit uùce l',fspettorato generale del lavoro, alle dipendenze del minùtero della D ifesa na".{Jonale

Sono inoltre approvali i srgHenti provvedimenti:

S cheJJ1a di decreto relativo alla costituzione dei Tribunali f)Ji/itari lerriloriali e alla determinazione dt lla loro compet enza.

S chema di decreto cbe stabilisce gli obblighi di servizio per gli 11fidali t i sollujfriali del/' Eurcito, della Marina t

Su propoJ/a del sol/ou gretari o di Staio alla M arina da guerra repubblicana, il CMsiglio dei ministri approva i segumli provvedimenti: ·

S che,11a di decreto concernente la pron1ozione dell'ammiraglio di squadra Antonio Leg11ani ad a1J11J1iraglio d'Armata,

Schema di decreto relativo al conferimento di una pensiom straordinaria alla vedova drli'afllmiraglio d'Armata Antonio Legmtni,

S,he111a di decreto relativo alle attribuzioni conferite al sollosegretario di Staio per la .Marina

Sde1J1a di decreto con il quale vengono fissati gli organici provvùori degli 1!.IJìdali di Marina.

S chema di dure/o il quale stabilisce l'organizzazione prowùoria tkl perso11ale della carriera a1111nù1istrativa dcll'an11JJinitlrazione centrale della M arina.

Schema di decreto con il quale viene iltituito I '« Organo Sllperiore consultivo» della ,Marina da guerra repubblicana.

Su p roposta del ministro segretario del Partilo Fascista R epubblicafllJ, il Consiglio dei ministri approva uno uhema di decreto concernente la cost ituzione della Confederazione generale del lavoro, della · /emica e delle arti. La rivo/Hz.ione sociale del fascittJ10 , iniziata ftn dal primo Jorgere del movimento, ha dovuto per alcuni anni segl(ire un p,cto /cnlo e non t empre rettilineo a causa degli ost acoli che le classi capitalistiche, protette dalla n1onarchia, hanno op-posto. li criterio della collaborazione fra IHlii i prodHttori, fondamento del principio corp orativo, avrebbe dovuto necessaria111m/e avere la s11a base nell'azienda, il 1110 sviluppo più t oRlpleto nella pir> ampia lrasforn1azion~ delle posizioni in cui i produttori si trovano nell'azienda 1trs1a. Il sistema del sùtdacalisl)IO dualista ha, col passare degli an11i, dù11oslrato sempre p iù di non poter auolvcre co11Jp i11tan1tnle l o sviluppo di tale collaborazione, perché, nonostante gli sforzi di quanti in buona f ede cercavano di farlo funziona re secondo la mela insila nella logica del p rituipio corporat ivo, si prestava a crùlallizzare le ruislenz.e e a renderle ef!e/Jipe. Il D11ce aveva da lempo aPvtrlilo che era or!llai gùmlo il m0111enlo di s11perare ogni tomp rO/JWJO e di provvedere ai necessari svil11ppi del sùtana !J, da ritenere per rerlo , anzi, che la percezione ddl'approssùnarsi di tale momento, che da qlfalrhe tempo akuni fra i nragg/ori capi1alisti avet'ano avuta, li ind,me a cambiare la resistenza da passiva in alliva e a cooperare, nella difua delle loro posizioni, all'organizzaz ione ddla disfalla, al tolpo di Stato del 2; luglio, alla col!ttJione con i /" nemico attraverso la tapitolazione. Ripre10 ora il t ammino e sgombrato il terre,w da ogni ostacolo, primo fra tutti qr1ello rappresentato dalla monarchia, si può dare senz'altro vita ag/j wiluppi prevùti . E co me premessa basilare è sorta la nuessità di sosfituire alle varie ÀJJociazioni sindacali, che erano l'espressione del sùtema dualiJtito, una sola associaz ione che superi decisamente tale 1ist ema. Il pra enle sche,na di decreto p rovvede p ertanfo a /aie bisogna Con mo tJier.e rosfil11ita la C onfederazione generale del lavoro, della ternica e delle arli, la quak contiene t r11if11so e reali z z alo in 1(110 slesJo orgt111ùmo il prin· cipio SII cui Ii sviluppa la collaboraz.ione corporativa. Lo schema di decret o sancisce l'esclusione del capila/e, in qr«mlo t ale, e delle me diverse forme dalla rappresentanza sindacale e la fusione in l(llico blocco di tutti i lavoratori, compresi i / emici e i dirigenti, siano o no questi ultimi intermati nell'azimda, oltre che con la loro opera di dirigmli, anche co111e proprietari. Il carattere t111itario della nuova Confederazione e quello del nuovo ordinan;ento del lavoro nello S tato consigliano, inollre, il mperallltnfo dell'uclusiom della discip lina 1ìndacale dei dipendenti d'enti pubblici che co mpiono lavoro di ejfelliva produzione. I l nuovo ordinamento viene al!Jtato sulla base della legge j aprile Ij 26, 111t1J1ero J 6J, cbe contùne fu/lo quant o necessario p er garanlire che non si verifichi soluzione di continuità nello svolgerti di tulle le f orntt di tllftla che sono in atto p er i l11voratori. È inoltre p r evista, comunque, dallo schema di decreto Jl1IIJ graduale forma di t rapauo, la quale, mentre con1ente che la nuova Confedera zione abbia .senz' altro vita, no11 f a cessare quella delle a//uali Associaz io11i che vengono dùdolt e. L a Confederaz ione sarà piena111ente autonoma nel mo fNnzionamento, Il controllo polil ito vien: devo luto al ministro segret ario del PaFlilo R ep ubblicano Fascista; qmllo / emico ed at11ministrativo al ministro p er I'E conon,ia corporativa. li 11Jir.istro segretario del Partilo F ascista R ep11bblicano propone, inoltre , e il C on.tiglio dei ministri approPa, i n01t1i dei f ascisti repubblicani chia· mali a f ar p arte, a l ermini di legge, dei Triblfnali straordinari a giurisdi- ziune provinciale o ad eurcifare preuo i Tribunali sfusi la j,mz.ion~ di pubblitD am 11atore

Il minist ro segretario del PartiltJ Fascista R epubblicano propone quindi, ed il CoMiglio dei ministri approva, i nomi dei f ascisti repubblicani componenti il T ribl(na!e straordinario speciale dest inalo a giudicare, a tennini della legge irti tutiua, gli ex;.componenti il Gran C onsi'glio che tradirono il fascismo e l 'Italia Mila uduta del 24·1} htglio I J4) , X Xl.

· S11 propo1ta dd ministro della Ci111tizia, il Con1ig/io dei ministri approva : Uno schema di decreto tflncernente la ritostitnziOltt ed il proredimento · ddla C on1n1ù1ione per la devolHzione allo Stato dei patrimoni di non gi11Stijicata provenienza. Il provvedi111enlo concerne la rkost it11zione della Commissione di magùtrali, il mi numero è stato portalo da tre a Jt/U, nonchi l'evtn fl(a/ità di costituire commiuioni regionali allo JCopo di am lerare le indagìni e_ i giudizi. Uno sclmna di derreto conumenlc la rfrostiltJ'{/one del Tribunale speciale per la difesa dello Stato, La riprna di allent;ii terroristici ha consigliato la ricostituzione in via temporanea del Tribunale speciale per la difua -dello S taio R ientrerà ntlla ma ccn,petmza la cognizione con comminatoria della p ena di mor ie dei più gravi nati in ,nateria annonaria, qHando eui raggiungano la ,arai/eristica di accaparramento a fini di speCHlàzione, nonché i , asi di disjallismo 13 contemplala la possibilità di sezioni staccate per la 1naggùm sollecitudine dtlle istrullorie e dei giudizi.

I l Consiglio dei ministri ratifica inoltre il decreto dtl Guardasigilli concernente: a) dispo1izùmi p er i concorii e gli scrutini della h1aghtratura ,· b) disposizioni rt!ative al personale giudiziario ,· e) disposizioni relative alla giustiz ia civile e p enaù. Di particolare importanza J OftQ le dispo1izioni relative a lla sospenJione delle m:cuzioni mobiliari e in11J1obiliari contro tkbitori cht abbiano m bito gravi danni in ,on1tg11enza di evenli bellici,' quelle per la restituzione in t ermini, 1ia in maleria çivile , sia penale ,· quelle relative alla libertà provvisoria, concepibile in ogni caso, salvo i reati puniti con la pena di 111orle o dell'ergastolo,' q11elle per i giudizi di rinvio in seguilo ad annullamento.

Il minùtro dt!l'Economìa corporativa informa il Con11"glio dei m inist ri che, d 'intesa col tegrel ario del Partilo, l e competenti organizzazioni sindaca.li hanno deliberato di procedere, a p art ire dal 1° dicembre prouimo venturo, all'a1m1ento dei sa/art in una 111ùura non ieferiore al trenta p er cento in fa vore di tulle le calegorit dti lavoratori, fatta eccezione di q11elfe che abbia110 ,già henejidal o di tale auJJJenlo nell'ultimo trimestre.

Il ministro dell'EconoJJJia corporativa ha i noltre comunicato r_he, per accordi intervcn11ii con i 111inistri delle Finanze e del/' Agricolt11ra, Jono in cono la rcvùione e la fiuazion e dei n11ovi prezzi dei principali prodotti agricoli ed i ndustriali. Tale revisione sarà compldata mir o il prouin10 mese di dicembre

Il Consiglio dei ministri, preso alto delle dichiarazioni del 11Jinùtro dell 'Economia corporativa, delibera tli a111netl/are le retribuzioni del personale dipendmt e dalle pHbbliche an1n1inistrazioni, con decorrmza dal 1° dicembre pro1si1110 vmturo, nella 1JJÌJ11ra che sarà stabilita entro lo steuo mese di dicembre Tale a11111ento sarà tonsmlito special111tnte i n considerazione delle econo111ie che saranno realizzate in conJtg uenza dell'altro provvdùJJento '1j':tpro- valo nell' odierna rùmìom, rBlativo alla riduzione del personale e quindi de.gli organici.

In relazione ai provvedirmnti su indicati, il minfrtro riferisce di averè i111partito dùpo1izioni ai capi delle p rotJinde aj/inrhé venga ovunque riitabilila la più rigida dùciplina in 111ateria annonaria, dalla consegna agli a1JJma11i alla distribuzione nei mercati, Sempre 111 proposta del minhtro ddl'E conomia corporativa, il Consiglio dei ministri approva uno schema di decreto legge per l'unità nella determinazione della retribJ1zfone per l'unificazione dei t onlrib11ti e per la riforma del libretto di lavoro. L',mità ddla retribuzione e /'1111ificaziom dei con.tributi sono 1111'an· tica a1pirazione dei lavoratori e dei datori di. lavoro che nel quadro della politica 1orù1le dello Staio nazionale fascista repubblicano deve trovare pieno soddùfarù11en/o. Quello che potrebbe .sembrare 1m fallo esclusivo di organiz.· zazio11e amminùtrativa ha invece un profondo contenuto .rodale e politko Bi.iogna scn,plificare la lan/o complicata e complusa vita 111oderna, elim inando le car,se di al/rito fra le daui sodali, creando ne!J'organizzaz.ione del lavoro ragìoni di ro11fidenza reciproca fra chi lavora e chi dirige il l avoro, t ogliendo alle pron•idenze per i lavoratori ogni carallere di donazione o di beneficer.za rol dare ai provvedit11ntti il signijiralo ed il contenuto di un leale riconoscimento dei dirilli di t utti quelli che lavorano, provvedimenti volti ad aaorciare le distanze e ad instaurare la vera giu.stizia sociale. Infort11ato a qunti concetti t il provoedùnenlo approvalo dal Con.sig/io dei 1;1inistri, col quale si .stabiliuc:

I, - Unità nella determinazione della ret ribt1zione, intendendosi co,, quesla dizione cbe i salari e gli stipendi corn·spo.rti .siano ejfellivamente il compleuo di t1tlle le correspon.rioni a rni il lavoratore abbia diritto, ad ud:uione degli auegni ja1J1iliari e al nello d 'ogni contributo.

2. - Unificazione dti contributi in 111J conlribulo tmùo, tanto per la parie a carico del lavoratore quanto per quella a carico del daton di lavoro, allo scopo di o/lenere nna notevole 1emplifica ziom nelle regfrlrazioni contabili e una più chiara e imtJJcdiata vi.IJ'one di quanto con1pete rispettivamente al lavoratore e al datore di lavoro

}, - Libre/lo unico di l avoro, che depe rùpecchiare l a vita di t:lltì qm /li che lavorano in quaùiasi campo e di tulle le tlaui 1ociali e sosh'tuire ogni altro dotum enlo riguardante la per.sonalità del ci /ladino italiano.

Suuusiv111ne11fe il Comiglio dei ministri approva ì .reguenti prowedimtnti :

No111ina del co1111nùsario del!' Ente zolfi italiani.

Nomina di 1111 con1mù1ario per l a gert ione straordinaria di alruni t11li dipendt11ti dal ministero corporativa

Collofamcnto · a riposo di alcuni /1mzùm11rl del mini!lero dell'E,onomia corporativa. '

S11 proposta del ministro delle Finanze, il Con.siglio dei minùtrì approva alami propvedinzenti di carattere tributario in materia di imposte dire/te; p rovvtdit1m1li che, mentre tendono ad incrtntentare le entrale dello S taio in dipendenza delle neceuilà cont ingenti, attuano in maniera ben n,anifnta q,tella che è Jtmpre stata la politica Ji!Cale del Governo fauùla. Viene 111igliorata infatti la condizione dei conlribnenli ,on reddito minimo, e 1a/f)ag11ardalo /'in· · /eresse dei poueu ori di redditi derivanti dal solo lavoro; mentre in co111pemo coloro che beneficiano di una più t!e11a/a capacità tonlribuliva, 1pecialn1tnle se qmsla è in relazione alla congùmh,ra bellica, 10110 chia111ati ad 11110 maggiore conlribuzione a favore dello Staio. I provvedimenti adottati, ,onrern~nti tulli i lrib11ti già in ~igore, sono i seguenti: .. r. - Aumento delle aliquo/e delle impo1te reqli ordinarie. Per l'impo1/a mi redditi di ricchezza mobile il n;inimo imponibile viene portato da lire d«elJlila a lire 1ei1J1ila e ml conltn1po vengono elevale di due p11nti le aliquòte delle eategorie A, B, C, tht rulano co1J fiualt rùpettivamenle al ventùei, venti e didotto p er cento, Per le categorie Ci t D (redditi derivanti dal 1010 lavoro) le aliquot e rù11angono invariate. P er l'i,vposla sui t erreni e 11(1 f abbricati l'au!Jtm lo delle aliquote è li!J1itato a 1111 prmto. Per l'imposta 1111 p atri111onio 1i eleva il mini,,,o ù11ponibil~ da lire dùci!Jti/a a lire cinqHanlamila con a111J1enlo di aliquota per i patrimoni compreti fra lire 1m milione e cinq11e milioni e per quelli 111periori a lire cinque milioni, I patrimoni ,ontpresi fra lire cinq11an/amiia e lire 1111 111ilione continuano ad essere tassati ton l'aliquota del mezzo per tento, -

2. - ln1po1ta complementare. Ii minimo imponibile viene portato da lire 1eintila a lire diecimila, t viene opportunamente modifica/a la scala dt!le aliquote proseg11endo nella progreuiuità anche per i redditi superiori al milione In relazione allo ;rb/occfJ delle aliquote si stabilisce che i frulli dei titoli azionari ,on,orrono a formare il reddito compleuivo soggcllo all'imposta, 111tnlr e per i redditi di lavoro damfi,ati in talegoria Ci i quali non etcedano ù lire uuantamila viene introdotto il sÌ!lema della lauaziont ,on riva/fa da parie dei datore di lavoro, analoga111en/e a qHan/o a'!)viene al/ualnnnle per_ il l ribr,to ,nobiliare, mediante l'applicazione dd/'alìquota p roporzionale deJl'Hno_ e mezzo p er ,ento. I r edditi di categoria C2 ea edenti le lire su santamila vengono atcerlati e la.nati 1milamente agli altri redditi soggelli all'in1posla ,omplemenlare.

J• - In,poste ttraordinarie. S11i maggiori utili relati'!)i allo 1/alo di g11erra vengono fiuali nuovi criteri per la determinazione del reddit o originario che coslituìsce la base di n1ù11razione del ropraprojiflo fastabi/6, M entre ron le norme finora in vigore veniva tonsideralo in linea di ma11in1a come reddito ordinario q11dlo accertalo per il I J:Ji nei confronti dei privali , onlrib«enli e p er il biennio IjJJ-IJJ8 per gli enti tassali in base a biiantio, il provvedimento alluale unifica il sistema di determinazione per l'anzidello reddito ordinario, raggHagliandolo in ogni caso all'ollo p er cm/o del , apitale invntilo. Tale disposizione ha effetto dall'anno 11,0; per gli anni anleriori, e cioè dal Ij:Jj , epoca di inizio del tribr1to, al. 1912, viene dùposta ima revisione straordinaria degli amrtamenli, da ueg1,irsi con i criteri sopra auennati, sa/110 a proadere alla tassazione delle differenze fra i 1JJaggiori utili risultati per ,ùuam anno e <JHelli già assogget~ati all'imposta.

4. - Proroga dd t ermini. V engono prorogati fin,; a sei nmi dalla cessa· z.ione del/,; stato di guerra i fer111ini di prucriz.ione e di dttadenz.a jiùat; all'amministrazione finanziaria per i 'auertamento di tulle le imposte dirette e per la nlfijica delù dichiarazioni prtsentate dai contribuenti.

!• - Com111issione centrale per le imposte. li Consiglio dei minùtri appro11a infine un provvedimento che, allo 1copo di riattioare il funzionamen to della Commi.uione centrale per le imposte, riduce il numero delle sezioni che ro1ti1t,iscono tale collegio.

Su proporla del ministro de/I' Agritoltura e Foreste, il Consiglio dei 111inùtri approva i stgf(tnti provvedimenti:

Schema di decreto relativo all'assf(nzione a carico dello Stato delle spese relative al flmziona,nento de/I' Auociazione nazionale degli enti ugno111ùi dell'agricoltlfra, dei servizi speciali di controllo mi prodot ti agrùoli e dei di!avanzi delle gutioni nazionali a,11nN1sso grano.

Schema di decreto relatù:o alla corresponsione di qf(ote statali integrative del prezzo di alcuni prodotti agricoli e z..ootuniti.

Schen,a di decreto relatfro a/l';mijicazione preuo l'lsp~ltorato agrario compartimentale di Ro111a dd servizi rfgf(ardanti la bonifica R omano.

Su proporla del ministro dell'Educazione nazionale, il Consiglio dei ministri approz,'tl ,' ii. inoltre approvato:

Uno sche!Ha di decreto recante norme m l St <]f(ts/ro conservativo delle opere d'arte di proprietà ebraica, allo scopo di evitare che q11este possano andar dispersi ed in attesa delle disposizioni che saranno adotta# p er i patrimoni degli ebrei. li decreto sancisce l'obbligo da parte dei proprietari di presentare entro quindici giorni dall'entrata in vigore del decre to stesro ,ma denHnzia ,/elle oper, al 1opri11tmdente alle Gallerie COQ/pttente per territorio e Jtabilùce conlemporanean1tnte il divieto di alienazione a q11alsiasi titolo di opere d'arte appartenenti a cittadini italiani di razza ebraùa, Il decret o prevede infine a carico dei contravventori la co,tjìsca delle opere denunciale.

Uno schema di decreto recante modifiche all'ordinamento universitario circa la carica di rettore e di preside di facoltà

S11 proposta tkl ministro delle Conl((nicazioni, il Consiglio dei ,ninislri approva i seg11enti provvedil11enti:

Schema di decreto relativo al contrai/o d'iQJpiego e mercedi delle mpplenti delle rice11itorie postali e telegrafiche.

Schema di decreto relativo alla sosperuione dell'esercizio di autolinee d"rante lo stato di g:1erra. Allo scopo di contenere entro più ristretti limiti il consumo dei carb"rant e e sopratt11tto per le gomme , la cm· disponibilità è /or-

/el!lenfe di111ùruila in co,mguenz.a della guerra, Ji è ruo neceuario dirporre, e si polraitno ancora ordinare, sbspemioni e riduzioni degli autoservizi di /bm che prumtino un interust meno usenz_iale per h regioni allra11cnale

Uno J(hema di decreto re/aJivo alla dedaJtijicazione a tranvia della f er~ rovia San Quirico-.Madonna della Guardia conceua all'industria privala.

Uno schema di decreto relativo alla fratfor,nazione di navi e galleggia11ti. L'all11ale limitala dùponibilità di navi, di scali, di materiali e di mano d'opera rende auoh,tamente indispen1abile, Je1111/o conto delle molteplici e Vtderogabili uigenze della nazione in g11erra, il controllo da p~rte della Marina nurcanti!e sui lavori di fraiformazioni navali che, ove abbaJtdonati, per il conseguù11ento - di particolari e privati intereui, all' iniziatfra individuale, potrebbero non solo sottrarre per un periodo di tempo più o meno lttngo al .mo normale ed tj/iciente servizio un tonnellaggio atl11almenle preziosù1ùJ10, ma ancora sostituire a q"ello esùtcnte un naviglio che per lipi, caralferùliche e rendi11Jt1,lo p otrebbe anche non corrispondere a quelle che Jono le reali o maggiori esigenze del mo. mento.

Schema di decreto relativo all'istituz_ione di un po1to di a.uùtente alla vigilanza preuo l'amministrazione centrah della Marina mercantile.

SJ1 propo!ta del minùlro della C,dlura popolare, il Consiglio dei ministri approva:

Uno schema di dure/o relativo alla riorganizzazione dei servizi del mini· siero della C11/i11ra popolare, che vengono ad asere inq11adrati nelle seguenti Direzioni generali: Direzione generale della stampa e radio interna; D ire· zinne generale della stampa e radio estera,· Direzione generale dello J}ellacolo ,' Direzione generale per lo sporl e il turismo i Direzione generale p er gli affari generali, il personale e i servizi anu11ù1htrativi.

È ino/Jn approvato uno uhe!JJa di decrelo relativo alla nomina di t re dire/. t ori generali e di un diretlore generale incaricato.

4' RIUNIONE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI REPUBBLICANO•

Il Consiglio dei lllinistri adolla, oltre alle deliberazioni di ordinaria am· minùtrazione, i Jeg11enti provvedi111t11ti.

S11 proposta del Duce, capo del G overm,, il Consiglio dei minùtri approva:

Uno schema di decreto che fissa la nuova form11la del giura,mnfo del per· sanale tivil~ delle aml)Jinùtrazioni pubbliche , La jorJJ111!a del gittramenlo è

• Tenutasi a Gargn.ino, alla ,·il!a delle Orsoline, il 16 dicembre 194 3 (ore 10-13). (Dal Corri~re h/111 Sera, N . 299, 18 dicembre 1943, 68°), la teg11ente: << Giuro di Jeruir, lealmente la R epubblica Sodale Italiana nelle JJle istitHzJoni e nelle me leggi e di u erritare le mie funziCtJi per il bene e per la grandezz.a della patria>> ,

Uno JChema di decreto con il quale viene riprùtinato il decreto legge 2J febbraio Jj }j , XVII, numero J}J (abrogalo il 2 agosto Ij,f}, XXI), conte1mtte norme p er la valntazione dello Jtato civile ai fini delle nomine e delle promozioni del penona!e dipendente dalle p ubbliche amministrazioni. L'ljpcacia del provvedimento viene p er altro sospna p er tu/la la durata della guerra, anche per evitare l'annullamento delle promozioni già ejfellnate in dipendenza del citalo decreto !tU,e 2 agosto 114}, XXI, n111J1ero 707.

Uno schema di decreto con il q11ale sono abrogate le vigenti dùposizioni rig11ardanti la lista dvi/e dell'ex-re e l'appannaggio per i printipi dell'ex-Casa ngna11te.

U,10 schema di decreto riguardante le norme rt!ative all'ordinan,ento e al ftmzionamento della Guardia N azionale R ep11bblitana. I criteri base 1eg11iti nella compilazione dello J(bema si possono ((nJ riassumere:

A) F11sione co,11pleta della Milizia, dei tarabinitri e della Polizia a11.siliart'a. La pe,fetta fusione delle Ire forze militari J indispensabile per gara!llire un' o111ogent a e solida slruthtra nella nuova istituzione, .eliminando ogni possibilità di attrito o di dissenso.

B) Assorbimento e trasforn1azio11e delle Milizie ipeciali. L'auorbimento e la lraiformazione delle .Milizie speciali che già fanno parte della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, pur essendo alle dipendenze dei rispellivi dica.rleri per l'impiego, sono nemsarf per evi tare dispersione di energie e Jraziona111enli nociui a una unitaria azione di coniando. Tultauia le cara//eristirhe di ordine /emico e una relativa aulono1J1ia in det erminati ullori sono garantite sia dalla conservazione in ta/11ni casi dell'attuale ordinamento periferico (vedi Milizia Forestale e Afilizia Confinaria), sia dalla prucrizione (vedi articolo 4) che nell'ejfettflazione dei servizi di polizia specializzati la Guardia deve agire di concerto con i n1inisleri intereuati.

C) A ccentramento nell'ambito prouincialc di t11tti gli organi esemlivi della Gttardia nelle mnni di un solo responsabile. Codesto arcenlramento, conseg11enza di quanto precedentemente è detto, realizza 110n soltanto l'indispensabile unità di indirizzo, ma anche semplifica no/evo/men/e la gerarchia.

D) Conservazione fino al comando di ballaglione dell'organizzazione lerritoriale p eriferica dell'Arma dei carabinieri L'organizzazione territoriale p eriferica defl' Artll4 dei carabinieri fino al comando di battaglione J collaudata da molt issi,m' anni di esperienza t d i sembralo quindi opportuno mantenerla (salvo alcuni capi di denoJJJinazio11e : « tmenz.e » e « stazioni>> si chiameranno risptttivamenle «presidi» e «distaccamenti») ad evitare discontinuità in la/e ù11porlanle servizio

E) Selezione art:urala t/i tttllo il ptrsonale. La selezione, necessaria ptr a.uicurare alla Guardia gli tlemenli 1JJigliori delle Ire forze militari dalle quali trae origine, viene effettuata da app,Hite rommiuioni n,iste. Norme transitorie prevedono infine l'applicazione di tutte le provvidenze necessarie p er garantire al personale i diritti già maturati, sia in relazione al 1ervizio precedentemente .preslalo, sia rùpello al tral!à111ento di quiescenz a.

Con sJtrceuivi provvedimenli saranno det erminati, d'intua coi 111ù1isteri inlerumti, gli organici e le norme di detlPglio snl funzionamenlo della G uardia Nazionale R ep11bblicana. .

Il Comiglio dei n1inistri approva quindi i friterf secondo i quali 1i dovrà procedere alla co,11po1izione dell'Assemblea Coififuente. Si è predùpoilo che a far parte della Costituente vengano chitw1ate le 1tguenti talegorie: i componenti del Governo rep11bblùano fasds/a ,· il Direl/orio del Parli/o R ep11bblicano Fastùla; i capi delle provincie ; i lrù1niviri federa li del Partito ; i presidi delle provincie; i podestà dti ràpoluoghi di provintia con popolazione superiore ai cinquantamila abitanti; i rappresentanti dei lavora/ori, dei temici e dei dirigenti de/J'ind1ulria, de1l'agrfrolt11ra, del tovm1ercio, dtl credilo e dell'a.ssiturazione, dell'artigianat o, della tooperazione; i rappresenlanli dei profusionisti e degli artisti,· i rappresenlanli dei dipendenti sfatali,' i rappresenlanli delle provintie invase ,- i rappresentanti degli ilaliani all'estero,- i pruidenli deJle Associazioni nazionali deJle f amiglie dei rad11ti in guerra, delle ja1J1iglie dei caduli, dei mutilati e f erili del!a rivohtzJone, dei IJ/Ulilati e invalidi di guerra ; delle medaglie d'oro, del Nastro azzurro, dei t omballenli, dei volonlarf d'Italia, della legione garibaldina,' delle Assotiazioni d'Anna ,· i rappruenlanti dei prigionieri di g1,erra ,· i rappruenlanli delle famiglie n111nerose ; il pruMente ddl'Atcaden1ia d'Ilalia,- i re/lori delù Università ; il prit110 pruidente deJ/a Corte suprema di &assazione; i primi pruidenti delle Corti d'appello,- il presidente dtl Tribuna/, speciale per la difua dello Sia/o e del Tribunale supremo JJ1ilitare,- i presidenti del Com;glio di Staio e della Corte dei conti. Il D11ce dichiara ,be /' Assef!Jblea Coslituenle sarà t onvocata quando l'Italia repubblicana fascista avrà ripreso il suo poslo di con1baltùnento.

S11 proposta del 111inistro segretario del Partito Fascista Rep11bblicano,. il Consiglio dei ministri approva :

Uno 1che_111a di decreto re/alivo alla conteuione di una pensione tJÌtalizia alla famiglia della medaglia d'oro Eflore Muti.

Uno schevJa di decrelo che, in maleria di obbligatorietà del servizio dtl lavoro, di roi al /es/o unito delle let,gi s11/la distiplina dei ti/ladini in lempo di guerra, affida al Co111JJJissarialo del lavoro la competenza per le thia11Jale. Il detreto re/olivo estende a ,hi tra.sgrediste alle norme che regolano il servizio del lavoro, o a thi dia opera p er indurre altri a trasgredirle, le 1anzioni previslc in le,11po di guerra per il servizio militare obbligatorio. lA competenza J dei T ribunali mi/ilari.

Il ministro segretarù; del Partilo prop one quindi, e il Consiglio dei ,11ini- slri approva, che vtnga dato pieno vigore di applicazione alla legge che stabilisce un limi /e 1J1aui11Jo, il q11ale non può tuere in almn ,aso mperato, ptr le retribuzioni degli incarichi da conferire a fu11zionarf da p arie delle p ubbliche am11Jinistrazioni. Tait legge verrà integrala da u11 provvedimento fissante massimi analoghi, in modo inderogabile, per gli in,arichi di qualsiasi gmere (presidente, comt11issario di enti, componente di consiglio di amminùtraz/one, colJrgio di sindaci, revùori di tonti, eu.) presso le imprue e le società privale, oltre che negli enti parastatali o, , omunque, di dirillo pubblico, negli enti e negli istituti. Il provvedimento stabilirà inoltre il principio che nessuno pr,ò essere retribuito per più di un in,arico, S11 proposta dd Duce, minùtro degli E steri, il Co,uiglìo dei ministri ha appropato alcuni provvedimenti riguardanti movimenti negli alti gradi delle carriere diplo111at ica e consolare.

Su p roposht del .minùtro delle Finanze, il Con1iglio dei ministri approva:

Uno schema di decrt/o che modifica l ' ordinamento e la composizione del Comi/alo dei minùlri e dell'lspeltorafo per l'nercizio del &redi/o e la tutela del rùparn,io.

Uno schema di decreto per la costituzione e il funziona11tento degli organi cenmali. Per effe/lo delle alfuali contingenze si 1ono 111anifeslate difficoltà nel f11t1ziona1J1ento delle Commiisioni cen!IMrie di vario grado, metJtre spuialnunte le esigenz, del contenzioso in atto per ii nJlovo calai/o edilizio urbano, or111ai aPviato alla fau finale, richiedono la piena tjjicicnza degli organi censuali. li decreto provvede pertanto a sostituire te111poranea111ente le Commissioni cen1uali comunali e p rovinciali, che per q11alsùui flJOtivo non siano in grado di (Hnzfonare regolarn1enle, con i Comitati censuali, la costitHzione dei ql(ali potrà effettuarsi con proud11re senplùi e spedit e, unza con ciò pregiuditare la Iute/a dei singoli intereui. In relazione alle .Iopraccennate nueuità, anche la Co1111nilsione censuale centrale viene sostituila da un Co1J1itato censuale centrale, compo1to di un ristrello numero di membri e che J;mzionerà 1in quando non potranno t!!ere 1ancite m1ove norme per la definitiva ricoslitllz.ione degli organi censuali.

Uno schema di dure/o col quale, riconosciJ1/a la neceuit!J di unificare i criteri per il sequestro delle amministrazioni sia dei beni e delle aziende del nc,nico, sia dei beni e delle aziende ebraiche , anche in relazione ai recenti provvedimenti adottati, si procede alla riorganizzazione dell'Ente di gestioni e liquidazioni immobiliari, aflìdandtJ all'Ente slesso delle a/Jribuzioni.

S u proposta del miniitro della D ifesa nazionale, il Consiglio dei ministri approva il decret o per la costituzione del Corpo della fanteria di },farina. La Marina, in attua dei nuzzi, di cui A rimatla priva in 1egnilo agli infausti avvenimenti del/' 8 settembre, che le permei/ano di cooperare di nuovo ÌHI mare, sta ordinando ed addutrando reggi111enti di fanteria che costituiranno il nuovo

Corpo de{la fanl eria di Afarina. La Marina non può e twn intende resta;, lonla11a dalla lolla ,be l'ltalia vuol ricomù rdare a fianco dei moi valorosi alleati contro il nemico co11ume, e questo la Marina farà p er rmzzo, app1mto, dei reggimenti di fante ria della Marina, che, con,e nuovi rtlmi, vanno sorgendo dal robu.1/0 tronto del vecchio e glorioso rtggùmnto « San Afarco n Tali reggimenti, co1tituili nei quadri e nei gregarl da elementi volonlarf p rovenirnti dai vari Corpi ddla Marina ed anche da altre Forze Armale, stanno per 1cer1dere in rampo insieme con quelli de/i ' Esercito per dare nuova prova dtlle virtù militari degli italiani. ·;

Sen,pn su proposta del ministro della Dijtsa naziona!t, i l Consiglio dei ministri approva lo .rchema di dttrtJo per la riduzione dei gradi di an11JJirat/io, di gemrale del Genio navale e delle Arl)Ji navali e per la nuova denominaz ione dei gradi della Marina da guerra,

Su proposta del ministro dell'Ed11cazione 11azionale, il Consiglio dei v,inislri approva :

Uno schema" di decreto sulla revisi°"e delle nomine a posti di fJlolo di prof essori universitari o di islitHli sHperiori e delle a1111nissioni alla libera docenza dispo1/e d'ujfido per nurilì sp eciali. Con questo provvedùmnto ,i Joftopongono alla revisione di una Commis,ione di abmno cinque membri, nominati dal ministero dell'E ducazione nazionale 111 una lùta di dodici nomi p er ogni distiplina, propo,ta dal C onsiglio nazionaù dell'Educazione, dt/le scienze e delle arti, le no,nine a po,li di m olo di p r ofusori di università o di istitut i .mperiori, salvo q11elle i11terven11te in uemzione di accordi inlemazionali avvenuli senza concor.10 e le anunissionì alla libera docenza disposle d'Hjfido. Le ptrsone la mi notJJina verrà sottoposta a revùione saranno collocale in t emporaneo congedo, conservando l'ordinario tratla1JJenlo econo,nito. Coloro la cui n~n1ù1a fu dichiarala non giuslijicata nell'intensse della ·mltura e della uùnza verranno dispensali dal urvi.z.Jo ed ammesri a far valere i titoli p er l'eventuale trattavunlo di quiemnza.

Uno schema di decreto sulla limilaz.ione del numero e della" dllrala degli i11carichi speciali nel personale direttivo e inug11ante delle !(110/e medie. li n11mero dei prnidi e dei profeuori Co!Jlandati per l'insegnamento non potrà conipleuivanimfe, emre Jttperiore a ,i11q11a,1/a e il co!!lando avrà la durala di 11n anno. li decreto stabilisce una proad11ra nuova, che darà partito/are garanzia per l'eventuale rinnovo del comando

Uno 1chema di decreto concernente esoneri dalle laue 1colastiche per talune talegorie di studenti Con questo provvedi mento vengono ntui all'anno scolastico 1941- 19 44 gli uoneri per le lasse !Colastiche di.sposti dall'articolo .2 della ftgge 10 dicen1bre 1942, XXI, m111,ero 1704. E il provvedimento viene esteso a q11tgli st11denti in condizioni ttonomicht disagiate che si t rovino in p articolari co11ti11genz.e (il capofo,m"glia sia i.follalo da localilà invasa dal 11tmico, o 11111lilato del lavoro, o la Clii fa11Jiglia sia stata grave!J/enle sinist rata in seguilo ad evmti bellici o sia ruidmte ancora prima dell'anneuione nei terrilorl j ugoilam). Agli 1t11denti univer1itari fuori cono, 11/lualqunle alle armi, viene applicata / 'esenzi one dal pagamento della taua f11ori tom,.

Su proposta del minùtro de/J'Etonon,ia corporativa, il C o11Jiglio dei mini1tri approva :

Uno schema di decreto relativo alla soppressione degli organi consiliari e alla costituzione di una gestione dei Co111igli provinciali de/J'Efon o,11ia corporativa, q11ando sia richù1ta da particolari contingenze

Uno schw,a di decreto relativo alla nomina del dottor Carlo Z amatli a commiuario dell'Azienda generale italiana petroli e del do/lor Bruno .Maz.zaggio a 11ituo,111;1issario.

5' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI REPUBBLICANO*

Sono sia/i approvati i 1cguenli prot1VediH1enli, oltre ad altri di ordinaria a111mi11istrazJone

Su proposta del D uce, capo del Governo, il Consiglio dei ministri ha approvalo la uguente << Premtua fondamentale p er la creazione della nuova strnflHra dell'economia italiana»:

<( 1. - Lo Stato, a norma della dichiarazione nona della Cacta del lavoro e dei postulati programmatici del primo rapporto del Partito Fascista Repubblicano di Verona, assume ~a gestione diretta di aziende che controllino settori essenziali per l'indipendenza economica e politica del paese, n onché di imprese forni trici di materia prima o di en erg ia e di altri servizi indispensabili al reg olare svolgimento della vita economica del paese. Il capitale delle aziende dì cui sopra è amministrato dallo Stato per mezzo di un Istituto di gestione e fin anziamento, ente pubblico con personalità g iuridica autonoma, H quale contro lla l'attività produttiva delle imprese stesse, secondo le direttive della politica economica della Repubblica, espresse dai competenti organi. Le quote di capitale investito nelle aziende di cui sopra vengono trasformate in quote di credito dei singoli portatori verso l'Istituto di gestione e finanziamento, rappresentate da titoli emessi da questo alla condizione fissata dal Governo. I titoli suddetti sono liberamente negoziabili e trasferibili e fruttano interesse. T utte le aziende d i cui lo Stato non ritenga opportuno assumere la gestione

• Tenutasi a Gargnano, alla villa delle Orsoline, il l3 gennaio 1944 (ore 1!).1 3). (Dal C orriere della Sera, N. 12, 14 gennaio 1944, 69°) diretta, norma di quanto stabilito, continuano a essere di proprietà privata. Lo Stato può partecipare alla formazione del loro capita!C attraverso l'Istituto di gestione e finanziamento.

« 2.. - D ell'amministrazione socializzata. La gestione dell'azienda, ·sia essa a capitale pubblico, sìa a capitale privato, è socializzata; ad essa prende parte il lavoro, Le aziende a capitale pubblico sono amministrate da un Consiglio di gestione, eletto da tutti i lavoratori dell'azienda: operai, impiegati, tecnici. Il Consiglio di gestione delibera e decide su tutte le questioni inerenti allo: svolgimento della prnduzione, nel quadro del piano unitario nazion~le determinato dai .competenti organi della Repubblica Sociale Italiana. Forma il bilancio dell 'azienda, delibera la dpartizione degli utili, destinandoli i n patte a i lavoratori, delibe ra e decide in oltre sulla st ipulazione dei contratti di lavoro aziendali con le Associazioni di lavoratori e s u o g ni altra questione inerente alla disciplina e alla tutela del lav oro nelle imprese. Ne lle aziende a capitale privato gli organi colleg iali di amminis trazione formati dalle norme del Codice civile, dagli atti costitutivi e dagli statuti, dovranno essere integrati da rappresentanti dei lavorato ri delle aziende: operai, impiegati, tecnici, in numero almeno ugua le a quello dei rappresentanti eletti dall' assemblea degli azionisti. Nelle aziende individuali e in quelle per le quali l'atto costitutivo e l o statuto prevedono un amministratore unico, verrà ugualmente costituito un Consìgiio di operai, impiegati, e tecnici di almeno tre memb ri, purché le aziende stesse impieghino complessivamente almeno cinquanta lavoratori. Nei casi fo cui lo Stato partecipi alla formazio ne del capitale dell'azienda e nel Co nsiglio d'amministrazione, nomina anche i rappresentanti dell'Istituto di gestione e finanziamento.

« ~· - Il capo de ll'azienda. Ogni azienda ha un capo, che è politicamente e giuridicamente responsabile dell'andamento della produ· zione cli fronte allo Stato e può essere rimosso e destituito quando la sua attività non risponda alle esigenze della produzio ne e alle rim:me sulla disciplina e alla tutela del lavoro. Il capo dell'azienda a capitale pubblico è .nominato dal Governo, su designazione dell'Is tituto di gestione e finanziamento, fra i componenti del Consiglio di gestione che diano speciali garanzie per la loro preparazione e capacità tecnica. Il capo de ll'azienda privata è lo stesso imprenditore o un tecnico designato dal Consig lio di gestione. Ogni unità aziendale, sia nelle i mprese a capitale pubblico, sia in q u elle a capi tale privato, ha un capo scelto fra j tecnici, nell'azienda o fuori, e nominato dal Consiglio di gestion e. Il capo dell'azienda è politicamente e giuridicamente responsabile ver ~~ lo Stato dell' andamento della p r oduzione nell' azienda e della discip li na aziendale. In o g ni azienda il Consiglio di fabb rica, eletto da tutt i i lavorato ri, impiegati e tec nici, d el ibera sui regolame nti in terni e sulle controversie che possono sorgere nella lo r o applicazione ed esprime il proprio parere su tutte le q uestioni che gli ve ngono sottopos te dal capo dell' azienda. Gli utili di str ibuiti al capitale investito in un'impresa no n possono superare un Jimite, stabil ito di a nno _ in anno, conformemente alla situazione economica. Una co ngrua ri partizione degli utili deve esse re assicurata ai lavoratori. Gli utili che eccedono la rimunerazione del capitale e la partecipazione dei lavoratori vengono destinati allo Stato, che li am ministr a e li impiega per mezzo dell'Ist ituto di gestione e fina nziamento, per scopi di carattere ·sociale.

« 4. -I provvedimenti legislat ivi. Con successivi decreti verranno emanate le norme di attuazione e coordinamento con la legislazione vigente. Anche con successivi decret i, verranno d i volta in volta de· terminate le aziende nelle quali si dovrà p roced ere aUa trasformazione del capitale privato jn pubblico. Il Governo può nominare propri commissari per la gestione d i aziend e p er le quali questa mis ura è ritenuta utile in vista della lo ro t rasformazione in imprese a capitale pubblico».

S11 propo ffa del Duce, capo del Governo , I stat o approvato uno schtma di dt(t"t/o con il quale i dipendenti dalle a1JJminislrazioni ci,,1i/i dello Stato sono prosciolti dal giuramento di f edeltà prestal o al re all'atto della loro 01· sunzione in servizio,

Su proposta del 111inistro sigretario del P artito Fatdsta R epubbfùano, il C onsiglio dei mini!tri ha approvato:

Un detreto con ct1i si eonferisce il riconotcimmto giuridico del Porl i/o F a· scùla RepubblicafJO; .fi rùhiamono in vigore 11,lle le dùpo1izioni di legge preudentemente riferentisi al Parlilo Nazionale Ftucisla e ii riprùtina o 1i modifica la po,izione di Auociazioni ed Enli già dipendenti dal Partito Nazionale Fascista . In particolare, vengono ricostituiJi, alle dipendenze del Par/ilo, I'!ttituto nazJonale di cultura fa1cista t l'Associazione delle famiglie dei caduti, dei !llufi/ati e dei f eriti p er la rivolnzione. Altrettanto dicasi per l'Opera nazionale balilla. Tornano, inoltre, nell'orb ita de l Partilo FaHisla R eptfbblitano, 111ilizia civile al servizio della R epubblica Sociale Italiana, le Associaz.ioni che rappresentano i valori del combattmtismo e del sacrificio guerriero (Associazioni nazionali delle famiglie dei taduti in guerra, mutilati e invalidi di guerra; comhallmli, famiglie dei caduti e invalidi per bombarda!lltn/i civili,- Gmppo medaglie d'oro,· ls1it11/o dr/ Naslro azzurro ; Legione « t1olonlarf d'/Jalia », R eparto « arditi d ' Italia » ; L egione garibaldina),- nonchl la L ega navale i taliana e le Auociazioni na zionali del p t,bblùo impieg o e della Jeuola. Sono allribuite ÙJpece alla competenza del ministero delle Forze Arnia/e: l'Unione nazionalt degli 11.IJìciali in congedo, le Auociazi oni d'Arma. e di !peria!ità fra militari in rongedo, l' Auodaziom famiglie ,oduli tk/1 ' Aeronaulha e mutilali del po/o. Cosi rome .sono allribuiJt alle ri.spellive ,o"'petenze della Pruidenza dei Contiglio : I' Assodazione del Nastro tri((1/ore fra deco rati al va/or ,ivi/e ; del 111ù1istero delle Finanze : la L egiom · finanzieri d'Italia; del ,11inùlt ro della Cl(ffura popolare: il Contila/o olimpico nazionale e il Centro alpinistico italiano; dr/ ministero Agriroltura e Forute : il Co111ila fc, nazionale Jorutale e 1nonlano, f ermo restando anche per tali Enti il normale ton/rollo politico- del Partilo Fatcisfa Rep11bblicano In adempimento dei postulati progra!IJJJ/atid del ;,Partito, entrano infine a far parte della Confederazione nazionale del lavorO, della /emica e delle arti, le Auodazùmi nazionali dei f errovitri dello Slato, dei po.tlelegrafonici e dei dip endenti dalle aziende ddlo Stato; nonché, con una propria a11lonol)Ji4 funzionale, l'Opera nazionale dopolavoro,

Un dttrelo l On mi pasJano alla direzione del Partito Fa1d1Ja Repubblicano Julli i co111piti e le alfribuzioni inermli ai Faid repubblùani e alle altre organiz.~ z.azioni faJCitte all'estero ,

Un decreto che, men/re riafferma il p ieno vigore delle disposiz ioni di l eg ge drra il rùonosdmenlo agli squadristi, ai fe riti per la callsa nazionale e ad a/Ire benemerite categorie di vuchi /aJCitti, ne stabilisce la decadenza per coloro che JonQ venut i nuno ai loro doveri di militi della rivoluzione e che in quest'ora di pro11a non si trovino nei ranghi del Partilo Fa.scùta Repubblicano

Su proport,:z del ministro per l'Interno, il Consiglio dei ministri approva il segrrenle scher11a di decreto, concernente l'istituzione della P olizia rep 11bb/icana :

(( Articolo 1. - La Polizia repubblicana i formata dall'amministrazione della Pubblica Sicurezza e dal Corpo degli ujfìciali e agenti di Pubblica Sicurezzn, fusi in un ,mico organimHJ che adempie a /111/e le a/Jrib11z/oni che i l Iu lo unico delle leggi di Pubblica Sicnrezza e l e altre leggi i n materia di Polizia o Ql/inenti a tait Iervizio conferiscono alle aulorità di P11bblica Sicnrezza. Al servizio di Pubblica Sicurezza ,oncorrono la Guardia Nazionale ReP"hblicana e, occorrendo, anche le altre Forze Armale repubblicane,

« Articolo 2. - La Polizia repubblicana è posta alle dipendenze dei minùtero p er l'Interno ed ha i compiti di auicurare l'ordine e la ricurezza nel t erritorio dello Staio,· di tutelare l'incolumità delle persone e il rùpe llo della proprietà,- di prevenire i reati e di r auoglierne le prove, procedendo alla J(operta e all'arresto dei delinqumti; di curare l'o.mrvanza delle leggi e dei regolamenti g enerali e speciali dello Staio, delle provincie e dei comuni, come pure delle ordinanze delle pubbliche a11torilà ,- di prulare souorso in casi di pubblici e privnli infortuni .

« Articolo J . - La P olizia repubblitana è organizzata mililanmnte , f a parie delle Forze Armate dello Staio e può concorrere alle operazioni 111ilitari di polizia Gli apparimenti al Corpo nazionale del/(1 P oliz ia repub- bliuma 1onQ uonerali da quahia1i rùhiamo alle armi. li servizio prnlato nel Corpo della P olizia repubblicana vale a tulli gli effe/ti ,ome servizio di leva. Agli u!Jiriali della . Polizia repubblicana ipmano le qualifi,he ,niJil"ri previste dfJl!e rùpellive Ja belle organiche per le allribuziorìi di tomando e di dfrriplina loro devolute in rapporto all'inqt1adramenlo PJilitare del Corpo.

« Articolo 4. -- Le prerogative, le ((Jmpetenze, le facilitazioni e qualsùui altro van/aggio, avranno la situa duorrenza e non Jaranno in neuun ,aro inferiori, per circostanze di tempo e di luog", a quelle corrisporte ai pari grado delle ipecialità delle Forze A rn,ale e della Guardia Nazionale Rtpubblicona, w1za bhogno di apporile dirpo1i zioni legùlative e r egolamentari. Tuni gli ulftcù1/i ha,ino diritlo a!l'alloy/o g ratu;to. Agli 1,ffedali generali e ai 10/i colonnelli che hanno funzioni di que_ttore o ,on,ando di reparto e scuole spello l'alloggia ammobiliato, adeg1'a l anmlle al grado e alla carita. Agli"altri 11.ftdali, invece , oltre all'alloggio, viene corrispo1la appo1ita indennità p er mobilio, suondo il g rado, le condizioni di famiglia e le spuiali esigenze di Ja/u,re sedi. La mùura e la moda/ila di tonttssione della indennit à anzidella, noncht le norme per la conwsione deg,li alloggi, saran no stabilile per regolan1t11lo.

« Artùolo J. - La Polizia rtpubblicana è costituita dai uguenti ruoli: a) ruolo degli ufficiali (gruppo A); b) m olo degli ujjidali medici(gruppo A),· e) ruolo degli agenti di Polizia (in diviJa e in abito til)ile). Gli organùi dei rùpet1ivi ruoli risultano dalle apposite tabelle con regolamento organico, Sarà provveduto a pred1are la percentuale degli agen ti da adibire ai iervizi 1ptciali in abilo civile, nonché le norme relalive a/J 'ordinamnto e al f11nzionamento dei predelli ruoli.

<e Artitolo 6. - Per l'espletamento dei lavori di tarai/ere amminiJJrativo, la Polizia repubblicana è coadiuva/a dal per1onale dei 1egr1tnli rnoli: a) m ol o dei ragionieri (gruppo B); b) Tllolo degli impirgali di Polizia e di ordine (grnppo C); e) molo degli 11Jderi di Queslllfa, Gli organici dd rùpellivi moli r imltano dalle appo1ite tabelle, Con 1uaes1ù10 provvedùnm/o Jaranm, U!Jana/e norme relative all'ordinamento, al funzionamento e al frallamen lo ttonornico del per1onale apparlenen/e ai ruoli di cui al prnenle arlùolo.

« Arlicolo 7. - Tulli gli ujjidali della Polizia repubblicana, esclusi gli ujjùia/i J1Jtdici, 10110 11.IJìciali di Pubblùa Sirurezza. Gli ufficiali di Pubblica Siwrezza dal grado nono al grado se/limo e i 10/fufjidali 1ono anche ujftdali di Polizia giudiziaria. Gli agenli della Polizia repubblicana Jono agenti di Polizia giudiziaria.

« Arlùolo J. - Presso il miniJJero tkl l'Interno, alle dipendenze del nn"nùtro, ha sede il Comando generale della Polizia repubblkana, che t oslil uisce l'organo ,entrale direflivo di t1111i i servizi di Polizia nel terrilorio de/lq Stato.

« Articolo 9. - Al Comando g enerale della Polizia rep11bblinuta è preposto il capo della Polizia, il quale è nominato dal capo del Governo, su propo1ta del n;inislro per l'/nt erJJO. Egli è coadiuvato t sortil11ilo> in c~so di ù11pedùnento, da un u!Jiciale generale del Corpo della Polizia r ep"bb!icana, · con la carica di vkecapo della P olizia. ·Tale carica è conferila con provvedintenlo dt l rJ1inislro dell'Interna Prtuo il Comando generale hanno sede gli UJ!ici generali per l'espletall1tnlo delle H1a11rioni ispettù;e e per la Direzùme dei vari Uffici aJle dipendenze del capo della Polizia.

« Articolo 1 0. - L e altrib11zioni devol~te alla P olizia repubblica11a sono nercilate dai seguenti organi: a) Quesl~re ; b) Commissariati di P olizù,. Alle Questure di Polizia sono preposti uJ!ìciali di grado selliHJo, ottavo e ,rono,

« Articolo 11 - L e 11nità organiche, base de/l'inqfladramenlo dtlleforze del Corpo nozionale della Polizia repubblicana, sono i raggruppa111enli, le coHJpagnie, le tenenze, le stazioni e i ballagNoni ,Nobili. Al coniando di ratJ!fNPpamento e di ballaglione ,,,obi/e sono prepotli ufficiali di grado sellin10 od oll a110, al coniando di compagnia è prepoti? un nflìciale di grado nono, al cofllando di tenenza è preposto un uf!ìciale di grado duùno o undimitJ10, al comando di stazione è preposto un so/111/ftdale.

« Arlùolo r2. - Col rec/11Ja111enlo organi<? del Corpo saranno emanale le norme relative all'ordinamenlo, alla dipmdenza e alle allrib11zioni dei vari uffici e comandi della Polizia rep11bblicana

« Articolo tJ. - Per il reclulammlo degli ufficiali, nel grado di l enenle del Corpo della Polizia rep11bblùa11a, è isliluita una Scuola di allievi 11ficiali di Polizia, presso la quale gli atpiranti dovranm, frequentare, in via di n1auima, 1111 corso della duralo di anni dl(e. C ol rtgolamento organico del Corpo verranno tmanate le norme per l'a111n1issiont alla Smola allievi 1'.!Jiciali, nonchi q11tlle relative all'ordinammto e al /1mzio11anm1lo di essa. A l comando della Smola allievi 11/jiciali di Polizia è preptulo un ufficiale generale.

(< Articolo 14. - li rtrll{/amenlo degli ujjiciali, ml grado di solfol enenle del Corpo della Polizia repubblitafla, IÌ ejfe!l11a mediante appoiili torsi, che Ji svolgeranno pruso la Scuola allievi 11.fficiali, di cui al precedente articolo, t nella quale potranno es.sere am111eui i sol/ufficiali del Corpo in possuso dei requisiti ,he verranno stabilili con apposite Mrme ,

« Art icolo J J. - Per la promozione defle guardie scelte e guardie al grado di vù ebri'gadiere, no1uhé per il rt clutamenlo delle guardie, 10110 islit"ile le segutnli uuole di polizia: Scuola allievi guardie e allievi solluj/ìciali,· Scuola alliet'Ì guardie di mare. L'ordi11an1tnlo e il funzionamento delle smole di cui al p rmnle articolo saranno pretitati ton app osite norme rtgolamentari . A l ,omando dellt srnole sleue è preposto un u/Jltiale mperiore

« Articolo 16 - Il ruolo organico del personak gruppo A dell ' amminÌJlra zir,ne della Pubblica Sicurezza, di mi all'articolo 10 della leggt 26 gen- naio 1941, XX, numero 39, e quello degli 11.fficiali del Corpo degli agtnli di Pubb/ùa Sittmzza, di cui all'artùolo I della l egge tlwa, t ono ,oppressi. LJ relalive labd le organithe Jono so1tituite da quelle 1/abilite con il presente dure/o per gli r,f/ìciali della Polizia r ep11bb!itana.

« Articolo IJ. - Le tabelle organùhe in vigore per gli impùgati di P olizia e d'ordine sono sostituite da quelle stabilite con il presente decreto.

« Artkolo 18. - Con decreto pro1110111J dal ministro per l'Interno, da emanarsi di concerto col ministro delle Finanze, saranno stabilite le norme per il pa11aggio del personale già fa tenle parte dei soppressi ruoli di tJti ali'artitolo 16 nel ruolo degli ufficiali della Polizia npubblùana, nonché quelle relative al trattamento che verrà tua/o aJ penonale non ritenuto idoneo ad ejfet/:tare dello passag,g/o. · li C onsi"glio dei ministri ha inoltre approvato :

« Articolo 19. - Con _dure/o promoJJb dal mini!tro per l'Interno, di tonurlo ton il minùtro per la Difua nazionale e col ministro delle Finanze, sarà u11,:nr1to il regolamen/o organico della Pol ;z/a l"epubblicana, nel q11ale saranno precisati l'ordina,mnto e le f11nz.ùmi ammù1istralive e di isli/1110 ed ogni a/Ira allribuzirme degli appartenenti al C orpo. N elle s/eue forme 1arà pure emanalo ;J regolamento gemrale del Corpo, che stabilirà le norme per · il redutan1tnlo, l'avanzamento, la dùciplina, l 'uso dell'uniforme e l'amminislraziane di tulli gli appr1rlenenti alla Polizia repubblicana.

« Arliro lo 20. - Il ministro dell'Interno, in deroga ad ogni altra disposizione contraria, è autorizzato a coprire /11tti i posti che rùultano va,anti ml grado iniziale dei ruoli, di cui alle apposite tabelle~>.

Uno schema di decreto concermnte modifiche agH articoli 42 e 49 del letto Nnico della let,gt comunals e provincialt, La nern.sità di 11na rapida normaliz.zazJone del/e rJfJ!QtÙ/i.strazioni COJ//JlfJd/i I i/ !1U()VO indirizzo gtntrà/t di decentra111ento amministrativo inducono a demandare ai capi delle provincie la no1J1ina dei podeJtà e tJirepodestà dei comuni con popolazione inferiore ai ventimila abitanti e che non 1t'ano capoluot,hi di provincia P er gli amminislratori degli altri comuni si ravvisa l'opporlum'là di mantenere la nomina da parte del Governo, sostituendo però la forma del deireto reale di nomina a qnrllo del decreto del m;niJtro dell'Interno. In di_pendrnz11 dei mut11menlo della competenza di nomt'na degli amministratori comunali, Ii deferùcono i poltri di revota del podertà e del vicepodeslà al medesi mo organo cui viene conferita la farnltl2 di nomina.

Su propo!la del Jottosegretariato di Stato p er la lrfarina, il Con.siglio dei ministri ha approvato i 1e.guenli Hhe111i di decreto:·

S ,htma di dttre/o rtlativo alla no!llina del capo di Stal/J Mat,g/ore della Marina. Si è ritenuto necessario 1cindere le d1ft cariche di soflosegn.t ario di Stato per la Marir1a da quella di capo di S taio J.fa!,f,iore, per(hé 1i era potuto con1tatare dalla pauata etperienza, specù del lunpr; di guerra, che ìn definitiva il sottoseuetariato di Stato, dat e le s«e molteplici occupazioni di carotiere am111inistralivo e politico, aj/idava la condotla delle operazioni militari al sottocapo di Staio Maggiore. Logican1en/e il 10/0 rnpon.rabile del minùtero veno il capo dd lo Stato è sempre il 10/to.regre/ario di Stato, il qr,ale dà al capo di Stato Maggfore le direttive da uguire, A capo di Stato Maggiore della Marina J sfato nominato il contratJll'JJiraglio Gùmppe Sparzani.

Al COMANDANTI DELL'ESERCITO REPUBBLICANO*

li Duce ha salutato tulli i pruenli con parole di simpatia ed ha riconosciuto volti che gli erano noli, perché incontrali in altre precedenti occasioni.

Q11indi ha proseguito:

La r esa a discrezione annunciata 1'8 settembre, sebbene firmata il 3, si appalesa sempre più, alla luce degli avvenimenti successivi, non solo come un tradimento verso l'alleato, non solo come un inganno teso al popolo italiano, ma come un immane delitto di lesa patria e un atto di incosciente suicida follia.

La conseguenza, facile a prevedere, fu )a polverizzazione totale di tutte le Forze Armate italiane, di terra, di mare, di cielo. Polverizzaz ione di effettivi e di mezzi: in una parola « la terra bruciata».

Verso la fine di settembre, quando ci accingemmo alla ricostruzione. - e il merito del maresciallo Graziani, di essersi col suo prestigio di grande soldato associato al mio sforzo dovrà se mpre essere ricordato - non c'era letteralme nte nulla. La situazione del «morale>> era forse peggiore dell'assoluta mancanza di materiali.

Ciò va ric'ordato a taluni generosi impazfroti, che ignorano molte cose.

Abbiamo ricominciato. Opera faticosa. La ricostruzione di un e~ercito moderno è di una difficoltà estrema, specie in un paese come l'lt alia. Un esercito moderno è oggi un organismo tecnico-scientifico. Le artiglier_ie non si improvvi sano e la nostra artiglieria aveva la meri- t ata fama di essere, anche con me22i limhati, fra le migliori del mondo, e la n ostra arma del genio aveva realizzato progress i ampiamente rico nosciuti dovu nqu e Unità di fant e ria, d i p aracadutisti, di carristi, divisioni di alpini, di ber saglieri, dì cami cie nere, avevano scritto ·sui diversi fro nti pagine di autentico valore.

• (< Nella ~ede di campag na del ministro delle Forze Armate», il 28 gennaio 1944, ha l uogo <1 1:;n ra ppotto dei comandanti militari regionali, tenuto dal maresciallo d'ltalìa Rodolfo Graziani. Jn tale rapporto sono Mati esam inati minu• tamente tutti gli a5petti, le difficoltà e i risultati ottenuti fin qui nelJa riorganizzazione delle Fcrze Armate itali ane . :Kel pomeriggio, accompagnati dal maresciallo Grniani, tutti i generali, in~ieme con i loro Stati Maggiori, sono stati ric evu ti dal Duce al ~uo Quartier generale. Ordinato l'" att enti l ", il marescial lo Graziani ha riferito brev emente sui ]avori svoltisi nella mattinata. Dopo di che, il Duce » pronuncia il discorso qui riportato in riassunto. (Da 11 Pomeriggio • JJ Corriere d elld Sera, N. 26, 31 gennaio - 1 ftbbraio 1941, é9°).

D opo aver arcennato alle dijjicollà imilt ù t un' opera di siffatta mole, f passato all'u ame d~i quadri, E ha de llo :

L'Esercito della Repubblica Sociale Italiana non può, non d eve essere u na cop ia di quelJo che fu il regio E sercito. I quadri devono essere all'altezza dei loro compiti, in pace e in guerra. L'obbligo d i aste· nersi da ogni attività politica non significa indifferentismo o agnosti· cismo. Il g iuramento di fedeltà alla Repubblica significa non solo adesione alla nuova forma politica dello Stato, ma adesione al complesso delle dottrine del fascismo, che danno va lore e carattere e contenu to storico alla Repubblica. E tutto ciò senza la minima delle ri se rve mentali.

Non ci sono porte socchiuse alle s palle. Chi g iura, brucia i vascelli dietro di sé; egli con ciò si dichiara pronto a vivere e a combatte re per la R epubb lica.

Anche i segni esteriori hanno ]a loro imp ortanza, come indicatori di un orientamento preciso.. Il saluto, manifestazione della d isciplina e della gerarchia, sarà sempre, a capo scoperto o non, il romano ; le stellette saranno sostituite da un gladio romano, circondato da un fregio di quercia e di alloro; il giuramento sarà prestato il g iorno 9 febbraio, novantacinquesimo anniversario della proclamazione d ella Repubblica ro mana del 1849. Cosi l'Esercito della Repubblica si ricollega ad una delle pagine più gloriose del Risorgiment o, pag ina nella quale splend o no i nomi immortali dei Manara, dei Dandolo, dei Morns ini, dei Mameli e d i cento altri caduti nella difesa d i Ro ma.

Dopo aver accm nalo agli eventi militari in ,ooo, il D11ce ha cosi continuato :

U n problema domina, assorbe tutti g Ji altri. Anzi, è pregi udiziale alla so luzione d i tutti gli altri. Q uesto problema s i esprime come l'imperati vo categorico di ritornare al combattimento, passare dallo stato di guerra.martirio, che l'Italia oggi soffre attraverso la distruzione delle sue città grandi e minori, allo stato di guerra guerreggiatà, in cui l'offesa risponde all'offesa.

L o sbarco degli angloamericani a Nettun o ha avuto un risultato d i natura ~orale importantissima : è stato un colpo di campana per i mig liori italiani. Ro ma è una paro la che ha un mag ico suono. Se i n o stri maggiori g ridarono « Roma o mo rte )), ciò sig ni fica che, n el binomio, Roma rappresenta la vita, cioè la storia, cioè il c..io re d ella nostra tazza.

Ora è per noi, per voi, un'umiliazione che ci brucia, vorrei quasi di re 6sicafnente, le carni, dove r assi stere da spettatori alla difesa di Roma, affidata, per ora soltanto, al valore indiscusso dei soldati d el Reich. Ogni popolo che ha dietro di sé una lunga vice nda di secoli ha mangiato, almeno una volta, la cenere amara della disfatta. Ma poi ha tentato la rivincita ed ha voluto la seconda prova. Un popolo incapace dì gues~a volontà si esilia dalla storia e si confessa immeritevole di portare le armi, onta suprema per un popolo degno di questo nome.

Vorremo noi inAiggere questo immeritato, tremendo castigo alle centinaia di migliaia di morti che in trent' anni di guerre quas i continue caddero nel nome d'Italia ? So no sicuro della risposta che freme nei vostri cuori.

Il comandamento è allora uno solo: preparare uomini, mezzi e, sop rattutto, vo lontà per lo sfor zo belli co d ei mesi che ve rranno, T o r• nare a combatt ere al fi anco dell'alleato ge rmanico, che mirabilmente regge da so lo, oggi, il peso di t ut ta la guerra sui fr o nti e uropei.

Solo un esercito come quello tedesco, g iunto al quinto inverno di guerra, di ques ta guerra, può combauere, manovrare, contrattac. care su fronti immensi come quello della Russia, contro forze numeri· camente preponderanti, rendendo problematici e costosissimi i vantaggi puramente territoriali d ell'esercito di Stalin. Questa veramente eccezio nale capacità di attacco e d i difesa deg li eserciti tedeschi è il ri sultato non solo dell'intellìgen:za tatt ica e strategica d ei capi, u niversalmen te riconosciuta e no n meno universalmente documentata, no n solo della bontà delle armi: è anche e soprattutto il ri sultato di fatto r i morali e decisivi, che si espr imono in una forte coscienza nazionale e in un sen timento onniprese nte della dignità personale.

Quanto al popolo tedesco, dd cosiddetto front e interno, esso ha di mostrato di quale tempra sia il metallo della sua anima, metallo che i bombardamenti, anche se incessanti e mass icci, non hanno sin qui pi egato né piegheranno.

Nel l'attesa, che speriamo brevissima, di rivedere soldati italiani e germanici ancora una volta insieme sui campi dj battaglia, dobbiamo dare ai soldati germanici l'attestazio ne quotidiana, aperta, schietta e cordiale, del nostro cameratismo: ottima preparazione questa per il cameratismo di domani fra i reparti nuovamente impegnati per una causa e un destino comuni.

Vi ringrazio- - ha condtUo Muuolini - per quello che avete fa tto sin q ui e per quello che farete pe r ridare alla nostra Italia il suo p restigìo, la sua forza, il suo futuro di nazione senza d ella quale né oggi né d o mani si può concepire l'Europa.

P enso che le mie parole, dirette alla vostra ragione, a bbiano anche toccato il vost ro cuore di vecchi e valorosi sold ati. (/ generali e gli 11.ffi. dali, rigidi sul/'« allenti I}), hanno ascoltato il discorso del D uce con re/i. giosa a/lenzfone. Dai loro 110/ti trasp_ariva la volo,ttà di risorgere e di combal· /ere, ,he la f erma parola del rapo studiava mi loro ,uori. li rapporto si è ,onduso ,on il « Saluto al D11ce! », ordinato dal f!Jaresdallo Graziani).

6' RIUNIO NE

DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI REPUBBLICANO*

S1t p roposta del Duce, il Consiglio dei ministri ha approvalo uno schema di dure/o legislativo sulla socializzazione della impresa, elaboralo, .ruondo le direttive de l capo dd Governo, dai ministri dell'Economia corporaliua, delle Finanze e della Gil{stizia. li decreto 1 precedHto da una relazione, di c11i pnbblichian,o la seguente premessa:

« I cri teri e le finalità fonda,mnlali a mi si è isp~rafa la premessa programmatica approvata dal Consiglio dei ministri il IJ gennaio 1944 e su cui si Jònda l'ulteriore azione del Goperno tklla R epubblicd possono essere cos} riammli:

« 1 - A cco,npagnaie l'azione delle armi con l'affermazione di un'idea politica.

« 2. - Rivendicare la concezione mus.roliniana di una più alta giuslizià soda/ci di lfna pù) equa dùtribuzione della ricchezza, della partecipazione del lavoro alla vita dello S tato.

« J, - Non11alizzare la situazione i nterna nei rapporti jra capitale e lavoro, dando a (Jgni fattore produllivo i dirilli, i doveri e le responsabilità che ad esso i11co1nbono p er la lii/a stessa dello Stato.

« 4. - Valorizzare in pieno la funzio ne 1ociale, la respon1abilità e la ftgwa del dirigente di impresa, mi confronti dell'attività produttiva, della sua (Jr· ganizzazione e dei rapporti sociali mila vita Mll 'impre.ra stessa, basando su conte/ li obiettivi la valutazione e i imriti di cia1cuno.

« J, - Aumentare, attraverso l'organizzazione della produzione e la non11alizzazio11e della vita dell'impresa, la capacità prodlfttiva dei .tingo/i se/lori, creando uno strumento il più ej/iciente p ossibile per la .rolt1zione dei problemi bellici, nell'intmto di contribtlire con lo {forzo dell'economia italiarta a q11tllo çontinentale del/'Asse e del do,nani postbellico.

« 6. - C(Jnfrapporre alla co,mzione coni11ttista, che si risolve in un capi~ talismo di Staio, nel quale i singoli fa/lori produllivi non hanno diritlo di rapprm ntanz.a né di partuipazione alla vita dello Stato, il conce/lo fascista e nazionalsoda/ùta, che vuol portare il capitale e il lavoro a collaborare alla vita Jfeua dello Staio,

• Teouta.si a. Gargn.ano, alla villa delle Orsoline, H 12 febbraio 1944 (ore 10-13?). (Dal Corriere della Sera, Nn. 38, 39, 13, 14 febbraio 1944, 690).

« 7. - Salvaguardare e potenziare l'attività privata entro l'orbita dei principi sanciti dalla Carla del lavoro, antidoto al programma com1111isf a da una parte, e a quello plutocratito dall'altra

« 3. - Creare il premppo1/o di un ordine nuovo, che dia ai po;oli la po.11ibilità di c0struire il loro domani e di conquùlqre il loro posto sul piano int ernazionale e11ropeo, dopo la villoria del/ ' A.m.

« A quale finalità rùponde il provvedi11Jenlo che viene .rolloposto all'approvaz/om del Con.riglio dei minislri, il quale dà forza e forma di legg: alle Ire dinffive di mi consta la preme.un programmatica che lo steuo Comiglio ha approvalo, nella riunione del rJ gennaio scorto: immiuione del lavoro nella gutione delù imprese; trapasso delle impreie rhe trastendono, per la loro importanza, l',unbilo privalùtico, in proprielà dello Stato ; limitazione degli !(fili del rapita/e e parferipaz.ione del lavoro agli utili sfuri.

« Di quesle direttive, la prima va considerala rome la prevalente, in quanto jiua , come criterio generale, che l e forze del lavoro devono enlrare nel vivo del meccanismo produflivo e parleripare aftivamenle, a/traverso i propri rappresenlanti, alla vita di qHesfo.

((Questo rriterio va contiderato come il rardine rivoluz.icnario della nuova str11tl11ra dell'in,presa: la proprietà J/atale di dehrminale imprese non J, a .sé presa, che una forma di ,api!alismo di Stato, UtJa b11rocratiz.z.az/ one del proreuo economiro, se .si riduce al ,oniro/lo dell 'alfiPità prod111tiva da parte dei poteri pubblici.

(( Ma il pauaggio in proprielà dello Stato di alcune determinale imprese si inquadra nel generale processo di Jodaliz.zazione della slr11/111ra economica del paese, co.rti111ùce esso situo una forma più spin/a e in/egra/e dì socializzazione per quei settori i qHali, in ragione del prevalente loro inlereue per la collellivilà, richiedono che quu/a ne aISllf!Ja direflamenle la p roprietà e i l controllo, escludendo / 'intervento di forze e di in/eressi parlicolarùlici. li che appunto avviepe, è nro, a//ravt rso la proprietà dello Staio, che della eolkllivilà è rappruentanle, ma anche a/traverso la dirctla e integrale partecipazione del lavoro alla loro gestione.

<< Allrellanlo si dica dell'altra Jirelliva a cui il provvedùnenlo sottoposto all'approvazione del Consiglio si ispira: quella della partecipazione del lavoro agli t1!ili. Anche questa non è tonccpibile e realizzabile se non q11ando il lavoro prende tono1cenza e totdenza dell'altività prod11lliva della impresa, dei suoi probluni, delle me esigenze e delle .sue possibilità , auunundo concrelan,ente la figura di collaboratore alla gestione dell'iniprna stwa.

(( La prevalente imporlanza efel conce/lo di socializzazione ,piega sia il lilolo del decrelo, sia l'ordine sù t ematùo ,he in esso si è 1eg11ilo fatendo precedere il filo/o .mll'amminislrazione so,ializzata della imprua a quello relalÌPO al passaggio dell'imprua di proprietà dello Stato e alla determinazione e ripartizione degli utili».

Ecco il t esto del decreto legislativo del Duce sulla socializzazione della impresa:

« li Duce della Repubblica Sodale I taliana, vista la Carla del lavoro, 11ùta la premessa alla nuova struflura economico-sociale approvata dal Consiglio dei ministri il IJ gmnaio 1944, sentilo il Consiglio dei minùtri, su propo1ta del tJJinhtro per I'Econo11Jia corporativa, di concerto , ol ministro per le Finanze e col ministro per la Giustizia, decreta:

« Titolo I. Della gestione socializzat a delle imprese.

« Articolo I (gestione dell'impresa ). - La gestione dell'impresa, sia questa di proprietà dello Staio, sia di proprietà privata, è 1ocializzata. Ad eua prende parie diretta il lavoro. L 'ordinamento delle itnprm 1ocializ.zate è dùciplinato dal prtsenfe dureto, dallo stafl,to o regolamento di ciascuna imp resa e dalle norme del C odite tivile e dalle l eggi speciali in quanto non contrastino col presente provvedimento.

« Articolo 2 (organi di gestione dell 'impresa). - Gli organi di gulione dell'impresa sono: a) per le imprese privale che abbiano forma di Società p er azioni o di Società a responsabilità limitata con abveno un milione di capitale: il tapo dell'impresa, l'a!Stmblea, il Co,w'glio d'a1JJminittrazione (di gestione) e il collegio sindacale,- b) per le i mprese prival e che abbiano aJtra forma di Società: il capo de/J'imprna e il Consiglio d'amministrazione ,- C) per le imprue private inditJid11ali: il capo dell'i mprua e il Consiglio di gestione,· d) per le imprese di proprietà dello Stato: il capo dell'impresa, il Consiglio d'a111p1inistrazJone e il collegio sindacale

<( S ezione I. AmtJJinislrazione delle i mprue di proprietà privata.

C apo I. Amministrazione delle imprese a capitale sociale.

« Articolo J (organi delle Società per azioni e delle Società a responsabilità limitala) - Nelle Società per azioni e in quelle a responsabilità limitala, ton al111tno un ,nilione di tapilafe, fanno parie degli organi collegiali di amn1i11istrazione rappresentanti elelli dai lavoratori dell'impresa: operai, i mpiegati amministrativi, impiegali tecnici e tlirigenli.

« Articolo 4 (ammblea, Consiglio di gutiom, Collegio sindacale).Al/'asmnblea, ferme restando le disposi z i oni degli articoli 2; 6S e segumti del Codice civile sulla sua regolare ,01tit11z.ione, nonché q11elli relatipi ai suoi poltri, partecipano i rappresentanti dei lavoratori con un numero di voti p ari a quelli del capitale intervenuti. L'assen1blta nomina un Consiglio d 'amministrazione, formato per metà dai rappresentanli dei soci e per metà dai rap ~ p resentanti dei lavoratori. L'am111blta nomina altres} il Collegio sindacale, che deve avere fra i moi componenti almeno un sindaco effellivo, e un supplente, prbposli dai rappreu ntanti dei lavoratori, ferme restando le dispcsizioni del Codire civile p er i Colftgi sindacali.

« Articolo J (votazioni). - Nelle votazJoni tanto del/'ammblea qHanlo del Con.riglio di av11Jltnistrazione pm:ale, in ca.so di parità di voti, il voto del capo dell'impreta,· che di diritJo pruiede i predetti organi sodali.

« Articolo 6 (Comiglio di gatio11e delle Società che non .rono per azioni o a ruponsabilità limitata). - Nelle S odetà non contemplate ml precedente articolo J, che abbiano almeno sm milione di ,a.pitale o impùghin.o aln1eno cento la11oratori1 il Consiglio d'amminùtraz.ione i.forma/(} dai soci e da un 11g11a!e ,mmero di rappresentanti elelli dai lavo,;iori dell'i111prua.

« Articolo 7 (poteri del Comiglio di gestione). - Il Comiglio di amminùtrazione delle imprese private a capitale sodale sulla bau di un periodico e 1istemalùo esame degli elemenli / unici, uo11omici e finanziari della geslione : a) delibera s11 11,tte le queslioni rrlalive alla vila dell'i mpresa, all'indirizz,o e allo svolginm 1lo dr/la produzione nel quadro del piano nazionale delert11inalo dai competenti organi dello Stato,· b) esprime il proprio parere sulla slip11lazione dei contratti di la:,oro azfendali con le A ssociazioni sindacali faunli capo alla Confederazione unica del lavoro, della /emica e delle arti, e su ogni altra questione inerente alla disciplina e alla ltf/e/a del lavoro nel1'impre.sa; e) esercita, in genere, nell'impresa tutti i pot eri attribuitigli dallo sfa/Jdo e qt1elli previsli dalle leg,i vigenti per gli amministratori, ove non siano in contrasto con le disposizioni del presente provvedime11to ,' d) redige il bilancio dell'impresa e propone la ripartizione degli 11tili ai .sensi delle disposizioni del presente provvedimento e del C odice civile.

<( Arlico/o 8 (cauzione di mimbri del Consiglio di gestione), - l membri del Consiglio d'avu11inislrazione eletti dai lavoratori sono diJpm1ati dall'obbligo di prestare cauzione.

<( Artitolo 9 (capo dell'i111presa). - Nelle Società per azioni e in quelle a responsabilità li111itata rhe abbiano almeno u11. milione di capitale, il rapo dell'ù11presa è nominato dall'assemblea. N elle altre imprese a capitale sociale, il rapo dell'ùnpresa è no!llinato fra i soci, ron le .modalità previste dagli alli rostit11ti11i, statuto e regolamento delle Società stesse,

« Articolo !O (poteri del capo dell'impresa). - Il rapo dell'impresa ronvoca J'assefJlblea, nelle imprese ifl CNi esiste, e la presiede; presiede altresJ il Co111iglio d'an,ministrazione,· rappresenta l'impresa nei rapporti con i t erzi Egli ha le rerponsa bilità e i doveri di mi all'arlùolo .21 e seg11enti, e tutti i poteri rironosdrdigli dallo statr,to, nonché q11elli previsti dalle leggi vigenli, ove non co'nlrastino ron le disposizioni del p ruenlt provvedinmrto.

« Capo II. Amministrazione delle imprese privats a tapita/e individuale.

« Articolo II (Comiglio di gestione). - Nell'impresa individi1ale, purrhJ il rapita/e in eJ.sa investito sia di almeno 1111 mili(lnt o il mu11ero dei lavoratori in u sa ù11piegali sia di al11ieno cento, viene costituito un Consiglio di gestione, rompo1!0 di al111eno tre ·11mnhd, e/e/li, 1mmdo il regolamenlo de/J'impre1a, da ogmma delle talegorie di /al)oratod: operai, iv,piegati amminùtrativi, imp iegati /uniti e dirigenti.

« Artitolo 12 (tapo dell'imprua, poteri del Co,uiglio di gestione) .Nelle imprue indil)iduali l'inrprenditore, il qualt auu111e la figura giuridùa di tapo dell'impresa ton le res~nsabilità e i doveri di mi ai maes1ù1 i artitoli 21 e seguenti, i toadiuvafo mila gestione delf'imprf!Ja stessa dal Con1iglio di gestione, che dovrà uniformare la sua attività agli indirizzi della politka sodale dello Staio. L'imprenditore, tapo dell'impresa, deve riunire p eriodita,nenle, almeno una po/fa il mf!Je, il Consiglio per sottoporgli le q11utioni relative alla Pila produtfipa dell'ù11prua e ogni anno alla thius11,a della gutione, per rapprovazione del bilancio e il riparto degli utili.

<< Sezione II. À1J1ministraziom delle imprese di proprietà dello Stato.

« Artùolo I) (capo de/l'imprua). - li rapo dell'i111prua di proprietà dello Stato i no111inato, ton dure/o del ministro dell'Economia torporativa, dÙoncerto con il flJinistro p er le Finanze, 111 designazione dell'lsti/11/0 di gestior1e e fina"Zia111ento, fra i ,nembri del Consiglio d'a1Jn11inistra zione dell'ù11pre1a o fra altri membri dell'impresa .riu sa o di imprese del mede.rimo .rei/ore prod11ttivo, che diano speciali garanzie di comprovata tapacità !emica o ammini· 11,-ativa. I l tapo dell'in,prua ha le respon.rabilità e i doveri di cui agli articoli 21 e .reguenli e i poteri che saranno deler111inati dallo .!latr,to di ogni impresa.

« Arlùolo 14 (Consiglio di gutione) . - Il Consiglio d'amministrazione è presieduto dal capo dell'impresa ed è tomposto di rappreunlanti elelli dalle varie ,ategorie di lavoratori dc/l'impresa: operai, impiegati t ecnici, impiegati anuni11istrativi, dirigenti, nonché di almeno tm rapprucntante proposto dall'Istituto di gutione , finanziamento e no,nina/o dal n1inislro per l'Economia corporativa, di ,oncerto ,o/ ministro p er le Fi11anze. Le modalità di elezione e il numero dei membri del Coruiglio saramro determinali dallo statuto dell'im· presa. Nemmo speciale compenso, 1alvo il rimborso delle spese, è dovuto ai membri del Consiglio d'amft1inistrazione per la loro attività.

« Articolo r J (poteri del Consiglio di gestione). - Per i poteri dei C onsigli d'amministra zione delle imprue di proprietà dello Stato valgono le norme &ontem,te nel precedente artùolo 7.

« Articolo 16 (Collegio sindacale). - I l Collegio sindacale delle imprese di proprietà dello Stato J costituito , on decreto del mini!tro ddl' E,onomia t orporativa. di tonterto col ministro p e, le Finanze, 111 proposta dell'Istituto di gestione e finanziamento , li ,om}!nso dei 1indati ì determinato dall'Istituto di gutione e finanziam ento.

~< Artitolo 17 (approvazione del bilancio e riparlo degli utili, deliberazioni eccedenti /'ordinaria a,nminùtrazione) - l i bilancio delle imprese di pro· prietà dello Staio e ilprogetto di riparlo degli utili, gli aunm1ti è le diminuzioni di capitali, nonché le fusioni, le concentrazioni, lo stioglù11enlo e la liquida- zione d 'it11pre1t di proprietà dello Staio sono propolli dall'Istituto di gntiom e finanzia111enlo, sent ilo il Consiglio d'amn1ùtùtrazùme delle i,nprese interessa/e e approvati dal 111ù1ùtro prr l' Economia corporativa, di cot1certo col 111inùtro per l e Finanze e con gli altri ministri interessali.

« Sezione III. Dùpo1izioni comuni alle sezioni pruedenti.

« Articolo 1S (alfi costitutivi e .sla/11/arl delle imprm di proprietà dello Stato) - Gli alli costi/J1tivi e gli sfalli/i delle inipre.se di proprietà dello Staio, cO!JJt p,,re ogni loro n:odijicazione, sono approvati con decreto· del mi· nistro per l'Eco110111ia corporativa, di amcerto col,: ministro per le F inanze .

« Articolo Ij (.Ilatuti, regolamtnli delle impresl di proprietà privata),Entro il ; o giugno 1944, tulle lt imprue a fapitale privalo dovranno prov'vedert a adeguare gli .statuti alle norme co11/tnule ml presmte decrtto. Le ùnpr,se individuali, non regolate da statuto, dovranno redigere il rtgolanm1to miro il termine suddeJ/o. Statuii e regolamenti saranno solloposli, nel ternline di trenta giorni, alla omologazione del Tribunale con,petente p er t erritorfo, che, rirconlral e la regolarità e la rispondenza al presente decreto e alle altre leggi vigenti in materia, ne ordinerà la t rascriz ione nel regfrtro delle ù11prtJe

<< Articolo 20 (modalità di elezione dei rappresentanti dd lavora/on").I rapprerenlanfi dei lavora/ori chiamati a far parie degli organi delle imprm tocializzate, siano eue di proprietà dello S tato o di proprùtà. privala, tono elelti con IJ()tazione ugrt!la da fui/i i lawratori dell'impreta, operai, impiegati tecnid, impiegati amministrativi e dirigwti, 111 una lista formata dai Sindaeati con11111ali ddle tingo/e calegorie. La lista comprende 11n numero di laMratori n111/Jiplo di quello dei rapprett nlanli da eleggere a proporzionale alle tingo/e ,~tegorie dei lavoratori dell'impresa.

« Sez ione IV. Responsabilità dd capo dell'impresa e degli amfllinùlratori.

« Arlicolo 2 r (responsabilità del capo dell'imprua). - Il capo del/'ùnpresa, sia etsa di pr()prietà dello Stato o di proprietà privata, , personalmenlt respomabile di fronte allo Staio dell'andamento della prod11ziMe nell'impresa t p uò emre ri111osso t 1ostit11ito a norn1a delle disposizioni di cui agli articoli seguenti, oltrecM nei cari previsti dalle vigenti leggi, quando la .ma alfività non rùponda alle uigenze dei piani generali di produzione e alle direttive della p olitica sociale dello Stato,

« Articolo 22 (.ro.rtituzione dei tapo dell'imprua di proprietà dello Stato). - Nell'impresa di proprietà dello Staio la 1ostituzione del rapo deli'it1,presa J disposta dal ministro p er l'Economia co,poratitJa, di tonarlo col ministro per le Finanze, di 11/Jicio o s11 proposta dtl/'lstiluto 1,estione e finanzia nmllo, o del Co111iglio d'a111t11inislraz.ione, o dei sindaci, premesti gli opport1111i accertamenti.

« Articolo 2J (s0Jtil11z ione del capo delle impreu privale a capitale so,iale).

- Nelle Società per azioni la soslituzione del capo dell'impresa , deliberata dall'ausmblea. Nelle altre i111preu a rapita/e sodale, la so1tih1zio11e del capo dell'iJHprua i regolala dagli alti coslilulivi, slaluti o regolamenti, oppure può m ere promoua dal Consiglio d'amministrazione con la stessa procedura prevista dagli articoli 24 e seguenti p er le imprese prù1afe a ,apita!e it1dividJ1ale. lJ in fa,oltà del ministro per l'Economia corporativa prowedere alla sostitnziont d'11j/ìtio del capo dell'imprua, quando egli dimostri di non pouedere unso di responsabilità e manchi ai doveri indica ti dall'artitolo 21.

« Articolo 24 (sostituzione del capo dell'impresa a c.zpitafe individuale).

- Nelle impreve private a capitaù individuale l'i,nprenditore, capo del/a impresa, può emre sostituito soltanto in seguito a sentenza della Magistratura del lavoro ,he ne dichiari la respomabilità L'azione per fa dichiarazione di responsabilità può euere provocala dal Consiglio di gestiom dell'impresa, dall'htilulo di gutione e di finanzJamen to, qwfora interes1ato nell'impresa 0 dal ministro dell'Economia rorporaliva mediante istanza al procuratore di Stato pnuo la Corte d'appello competenft per t erritorio .

« Articolo 2/. - La M agistratura del lavoro, sentiti l'imprenditore, il Pubblico ministero, il Consiglio di gestione de/l'impresa e l'Istituto di gestione e di finanziamento inleretsalo, premeui gli oppor/uni accertamenti, dirhiara, ton sentenza, la respo,uabi/ilà dell'imprmditore Contro la sentenza è ammu10 ricorso preuo la Corte di Cauazione, a nor111a del/'artirolo 42 6 del Codite di proredura dvi/e

« Articolo 26 (1anzioni ,oniro il rapo dell'imprua). - A seguito della sentenza ,be dichiara la responsabilità dell'imprenditore il ministro dell'Etonomia corp orativa prende quei provvedimenti amministrativi che riterrà del taso, affidando, se O((orre, la gestione dell'in,presa a una cooperatit1a, da ,osti11,irsi fra i dipendenti dell'impresa nudesima.

« Artkolo 27 (mi111re ta11telari). - Pendente l'azione di mi agli articoli precedenti, il rllinistro per l'Economia corporativa prfÒ sospendere ton p roprio tkcre to l'imprenditore, rapo dell'i111presa, dalla sua allività, e r1ominare un ,ommiuario per la temporanea amministrazione de/l'impresa.

« Articolo 28 (responsabilità dei 111unbri del Consiglio di gestione).Qualora il Consiglio d'amministrazione dell'imprua, sia di proprietà dello Stato, sia di proprietà privata, dimostri di non possedere mjficiente senso di responsabilità nell'auolvimento dei compiti ajjidatigli per l'adeguamento della allività dell'impresa alle esigenze dei piani di produzione e della polifita 10dale della R epubblica, il ministro per l'Economia corporativa, di ,oncerlo col ministro per le Finanze, può dilporre, premeui gli opportuni accertamrnti, lo sdoglimento del Consiglio e la nomina di un ,ommiuario per la temporanea gestione dell'imprua. L'intervento del ministro d~ll'Etonomia ,orporativa p tW avvenire d'1,fficio o su ùtanza dell'l!tit11to di gutione e finanziamento, se inferma/o, o del rapo dell'imprua o dell'assemblea o dei 1ù1dad.

« Articolo 2j (sanzioni penali). - Al capo dell'impresa e ai membri del Consig(io d'amminùlrazion, di essa, 1ia· di proprietà dello Stato, sia di proprietà prill(1!a, sono applicabili /11//e le sa11zJoni penali previste dalle lrg.gi per gli it11prenditori, U)(Ì e a111n1inislra/Qri delle Società co11111Jeu iali.

Titolo Il.

« Articolo 30 (.Pauaggio delle imprese in proprietà dello Stato). - La proprietà di imprese che impegnino sellori-ba1e per la indipendenza politica ed econQtNfra del pae1e, nonché di imprese fornitrici di materie primt , di energid o di seroizi indispensabili al regolare wolgùmnto della vita sociale, può essere assunta dallo Stato, secondo le norl}Jt del prtsmf~ decreto Quando l'impresa co111prende aziende aventi allività produllive divfne, lo Staio può aunmere la proprietà di parte soltanto dell'impresa stma. Lo Stato può, inoltre, partecipare alla formazione del rapita/e di imprue private.

« Articolo J I (determinazione dell 'impru a da passare in proprietà dello Stat o). - C on deueto del topo dello Stato, smtito il Consiglio dei ministri, JU proposta dtl ,,,inùtro per l'Economia torporativa, di. co,,certo col ,,,inistro per le Finanze, saranno di volta in volta deter111inale ù iJllprese di cui l o S tato inltnda auumere la proprietà.

<< Articolo 32 (sotloposizione a Sindatat o, nomina dei 1indacatori e di ,on,mÌJJarì di Governo). - C on lo s!e.rso dttreto di mi all'articolo pre,edente, o con decreti succwivi, le imprese per le q11ali 1ia !fato deciso il passaggio di proprietà allo Stato, vengono .rottoposte a sindaca/O t on la procedttra di mi alla kgge IJ luglio I942, numero I 10 0 , e vengono nominati i sindatatori. P otrà anche essere af/ìdalo a uno degli a111111inistratori dell'impresa la gulione straordinaria di qm.rt e, in q"alità di cotmnissario del Governo .

« Articolo JJ (,mllità dei negozi che modificano i rapporti di proprietà del capitale). - Saranno considerati nulli i negozi Ira vivi, cbe co11mn1pte mo· difirhino i rapporti di proprietà nei riguardi dei t itoli azionari rappresentanti il ,apitale delle imprese per le quali viene de+iso il passaggio in proprietà dello Staio, e.ffelluati dal gù;r!l(J dell' entrala in vigore del provvedi,nmto ,he de,ide il passaggio di proprùtà

« Articolo 34 (am!llinistrazione del capitale ddle imprese dì proprietà dello Stato). - Il capitale delle itnpre.re a.rsunle in proprùtà dallo S taio è amministrato p er !JJezzo di :m Istituto di gestione e finanziamento, ente p"bblico con propria personalità giuridita. La co.rtit".zio11e ddl'I.rtit11/o e l'approvazione del relativo .rtatu/o saranno disposti con separati prqvvedimenti,

« Artitolo JJ (tompiti dell'Istituto di ges/i(Jfle e finanziamento).L'l stitllfo di gestione e ftnanzia,nento t on/rolla l'attività delle imprese di cui all'articolo 29, secondo le diretti11e del 11:ini.rtro p er l'Economia corporativa, e t11nfl1inistra altre.rì le partuipaz.ioni (JJtunt e dallo Stato in imprese privat e « Articolo J6 (trasformazio!le delle q11ote di , apitale) - Le q11ote di , apitale già investile nelle ù1Jpre.re che p a.r.rano in p roprietà dello Stato, vengono sqstit11it e da q11ole di credito dei .ringo/i p ortat ori verso l'/Jtituto di gestione e finanziamenttJ, rappreunlalo da lito/i emusi dall'Istituto medesi!do, ai sensi del succeuivo articolo 4 0.

« Articolo Jl (valore di trasferimenl tJ delle qHole di capitale). - La soslit11zione delle quo/e di capitale già investit e in ciau1111a imprtsa che paua in proprietà dello Staio con i titoli del/' /Jtilulo di gutione e ftnanzian;en/o viene e/Jelluala p er un an11nonlare pari al valore reale di delle quolt di capitale.

« Articolo J8 (determina zione del valore delle quote di capitale).Il valore reale delle quote di capitale delle ùnprese da trasferire in proprietà dello Stato Jarà determinato con decreto del ministro per l'Economia corporativa, di co,mrlo col minùtrb per le Finanze, su prbposta dell'Istituto di gnlione e finanzianunto, in contraddillorio can gli amministratori dell'impresa. Ca11tro il decreta del ministro per I'Eco11amia corparativa è ammesso ricorso, entro sessanta giorni dalla ma pubblicazione, al Consiglio di Stato, in sede git(risdizionaù, da parti degli a111n1inislralori dell'impresa o di tanti soci che rappresentino alf!1eno un decimo del capitale sodale.

« Articolo J9 (caratteristirhe dei titoli dell'lstituta di geitione e finanzianm1lo). - I titoli de/1'/Jli/Jllo di gestione e ftnanzi'amenfo iono nominativi, negoziabili, trasferibili e a reddito 11ariabik . Essi vengono emessi in serie distinte, corrispondenti a singoli Jeftori di produzione Per da1c1111a serie il reddito è annuahJJtnte determinalo dal C omi/alo dei ·minùtri per la difeia del rùparmio e l'mrcizia del credilo, su proposta dell'Istituto di gestione e jinanzù11nenl o, tenuti presenti l'andamento dei relativi Jet/ori prodlf/tivi e q!fello ,generale della prodtrziam.

« Articolb 40 (limitazione alla negoz iabilità dei titoli) . - E demandat a al Comi/alo dei ministri per la difesa del risparmio e l'mrdzio del credito la li111itazione della negoziabilità dei titoli dell'/Jtit11ta di gNlione e finanz iamento emeui ù, soitituzione di quale di capitale, ed anche l'iscriz ione nei libri del/'/Jtituto del tredito dei lito/i di tali quote, senza che venga effctllrala la 1110/eriale ,onseg11a dei titoli.

« Articolo 4r (modalità del pauaggio in proprietà dello S tato). - Col decreto d1t "dispone il t rapas,Fa delle imprese alla Stato verranno stabilite le nor,J1e integrative e di esec11z.irme mlle 111oda!i tà e i t ermini del trapasso P1ede1in10, non,hé q!lelle a/Ire norme, modalità e termini che si renderanno n cceuari ed opportuni per il trasferimento del capila!t allo Staio e per l'auegnazione e la distrib11ziom dei titoli dcli'Istituto di gestione e finanzia men/o agli aventi dirillo

Titolo III.

« Articolo 42. (determinazione degli utili). - Gli riti/i nel/i delle i mprese risultano dai bila11ci co,11p!eti secondo le nonne del Codice duile e 111/la base di rma ,ontabililà aziendale, che potrà successiva111mte m ere unificata con opport 11ni provvedi11Jenti di l egge.

« Articolo 4J (rimunerazione del capi tale). - Sugli utili nel/i, dopo le autgnazioni di legge alla rittrva e alla C{)t /ituziom di event11ali riserve speda/i, che saranno· stabilite dagli s/a/11/i e regolamenti, è ammusa una rim,merazione al capitale investito nell'impresa in 11na mùura mauilna, fiuata ptr i sir.go/i .rei/ori pr-od:1tti1,1i dal Comitato t11inisleria le per la tuie/a del risparmio' e J'eserdzio del credito

« Articolo 44 (assegnazione degli utili ai lavoratori). - Gli utili ,he rnidutranno dal/'amgnazione di mi all'articolo precedente verranno ripart iti fra i lavoratori, operai, impiegati l ecnid, impiegati amn1iniitrativi e ·dirigenti in rapporto all'entità della rimunerazione percepifa nel corso dell'anno T ale ripartizione non potrà comunque euedere il tre~a per unto del comples10 delle retribuzioni nette corrùposte ai la11oratori nel corto del/'uercizio. Le euedenze taranno destinale a nna CaSJa di con;pe,uazione, amn,inistrata dall'btilulo di gestione e finanziamen to, t tkttinata a scopi di natura sociale e produllù:a. Con separato pro1111edin1ento del tJJinistro dell'Economia corporativa, di ,on,erto col miniJtro delle Finanze, sarà approvato il regola!llenlo di tale Cassa

« Articolo 4! (le quote di utili). - La quota di tifi/i dcll'i111prua a ,apitale individuale da volgere a favore dei lavoratori dovrà essere con1111ùurala a una p ercentuale del reddito accertato ai fini dell'ùnpo!la di ricchezza mobile.

« Articolo 46. - Il presente dureto, ,he sarà pubblicato nella << Gazzetta Ujjidale » d'Italia, e iscrillo, munito del sigillo dello Stato, nella Raccolta ufficiale delle leggi e decreti, entrerà in vigore il giorno che sarà stabilito con successivo decreto del Duce della R epubblica Sociale Italiana)}.

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il seguente 1Che111a di decreto legislativo dei Duce, concernente la costituzione dell'Istituto di gutione e finanzianunto.

« Articolo r. - h costituito l'lstiltdo di gestione e ji11anzia111ento, ente di ·diritto pubblico, con sede a Roma.

« Articolo 2 - L 'btit11to di gestione e finanziamento ha i t eguenti scopi: a) amminist rare il capitale delle imprese di proprietà dello Stato e controllare la loro allività; b) partecipare per conio dello Stato allafor!Jlazione del capitale di i111pre1e private; e) curare lo smobilizzo di partecipazione o di attività che lo Stato non abbia interesse a conservare; d) prowedere al fina11zia!J1ento di imprese, siano eue di proprietà dello Stato o di proprietà privala, « Articolo }, - L'lrtituto di gntione e finanziamento comprende due sezioni : a) sezione gutionc, per lo Jcopo di cui alle lettere a, b, e dell'articolo 2,' b) 1ezione fi11anzia11u nto per lo scopo della lellmt d dell'articolo 2

Ciasc11na sezione ha personalità giuridica con proprio bilancio e distinto patrimonio

« Articolo 4. - L'Istituto per la ricostruz.io11e indutlriale e l'Istituto

11Jobiliare italiano costitnùcono due sezioni 11nite di cui all'articolo precedente.

L'Istituto per la ritostruzione ind11stria/e costituisce la 1ezitme gatione ed ast11me la denominazlone di lstil11to per la rkoitmz/one indtnlriale, sezione ddl'lstit11to di geitione e finanziamento L'lslilulo mobiliare italiano , oslitttùct la irzione finanziamento ed am,me la denominazione di lsli/J1to mobiliare italiano, sezione de/J'btitulo di gei/ione e finanzia,mnlo .

« Articolo J, - Alle sez.ioni gestione e Jinanz.iamento ddl'/JtitHIO ii intendono applicabili le norn1t di legge e di Jlalulo in vigore ri!pellivamenle per l'blilu/o per la ricostruzione industriale e per l'Istituto mobiliare ilaliaM, salve le dùpo1iz.ioni di (IIÌ ai 1eguenli artùoli 7 , 8 e g. Con surcessivo provvedimenlo del ministro per l'Economia corporat iva, d'inlua con il n1inùlro per le Finanze, verranno apporla/e agli J/aluti dell'/Jti/11/0 mobiliar, italiano altre modificazioni che 1i renderanno neceu arie in dipendenza del pruenle provvedimento.

« Articolo 6. - In deroga all'arlùolo I 6 dello !fatti/o dell'/Jtilulo per la rico1truzione indrutriale, il Conriglio d 'amtJJini!lrazione dt lla 1eziont gestione è compoi/o : a) dal presidt nle del/'bliluio ge1lione e finanz iamen/o,b) dal viceprnùlente dell'Istituto gcstione e finanziament o, designalo a tale carira per la 1ezio11e },eitione ,- e) da nove me111bri, nominali: Ire dal ,ninùtero del/'E,0110111ia corpuraliva, due dal n1inistero delle Finanze, uno dal ministero dei Lavori p ubblici, uno dal ministero de/le Comunicazioni, e due dalla Confederazione dd lavoro, della tecnica e delle arti.

« Articolo 7. - In deroga all'articolo Iz dello sta/ufo de/J'/JtituttJ mobiliare italiano, il Con1iglio d'anuJJinùtrazione della 1ezione finanziamento J co1JJpo1/o: a) dal pre1idenle del/'lslilu/o gulione e finanziatJJtnto; b) dal vicepruidente de/J'lstilulo di gulione e jinanzianunto, designato a /aie carica per la 1ezione fi11anziatmnto ,' e) da nove membri, duignali: due dal l!Jinistero delle Finanze, Ire dagli enti partecipanli, due dal ministero dell'Economia corporativa, uno dal tJJinislero delle Com11nirazioni, D ireZ,ione della Afarina mercantile, e ,mo dalla Conf ederazione tmica del lavoro, della tecnica e delle arti.

« Articolo 8. - In deroga dell'articolo 18 dello !la/u fo dell'/Jti!Jdo per la ricostruzione ind11.1Jriale ·e dell'arlicqlo 27 dello Jlalulo del/' lslitulo mobiliare italiano, la Giunta esecutiva del primo Istituto e il Comi/a /o e1ec11tiuo del Jecondo Islitr,10 sono compo1li rùpellivamenle dal presidente del/'Istituto, dai vicepruidenti di ciascuna delle d,,e 1ez ioni e da tre membri, designali dai rispetlivi Consigli d'amministrazione.

« Arlirolo j. - li miniJtro per l'Economia corporativa, con mo decreto, di conctrto col n,inùlro delle F inanze, nomina il pruidcnle e i due vicepresidenti dell'lslil11to di gutiom e fi11anz/amenlo, stabilendo per ciascuno dei due vicepruidenl i a quale ;ezione debba intendersi prepo!lo.

« Articolo IO. - b approvalo lo 1tal11/o del/'l!liluto di gulione e fina nziamento allegato al pruenle decreto, Sono abrogate /11/le le dispoiiz/oni ccntennte nell'allo coi tilutivo e negli sla/11/i delle dflt i ezioni e le 1uccessive modifi- razioni, contrarie al preun/e decre/o e allo statuto dell'Istiluto di gutione e ftna"Ziam eitto.

« Articolo 1 I. - li preunte drrretd, che Jarà pubblicato mJ/a « Gazz_elfa Uf!ìciale » d'Italia, ed inserito, munito del sigillo dello Staio, nella R.auolta 11/jiciale delle leggi e dei decreti, entra in vigore il giorno della sua pubblitazione », li decreto I accompagnato daJ/a 1eg11ente relazione: « Già dal provvedin,enfo per la ,reazione del/a nuova 1/ruttura deli'uono-, mia italiana rùultano chiari i motivi ,he hanno co~dotto, anzùullo, ad affidare ad un appo1ito Istituto l'amminùlraziom: dd capitale delle imprese di proprietà dello Staio; in secondo luogo, ad affidare a tale Istituto, unitamente a /a/i compiti e a quelli correlativi di parluipaz.ione ad imprese privale e di smobilizzo, il t on1pito vastiui»10 del finanziamento a medio e a lungo termine dell'allività produttiva. Quulo compleuo di toHJpiti, con assorbimmto ad Ntt /tnij)() nei suoi qnadri delle allrez.z.ature e dti 111tzzi de/J'lsti/11/0 per la ricoslr11z.iont industriale e dell']sliluto niobiliare italiano, assorbimento che esdude ogni ù11prov1,isaziom, realizza rrell'blihrlo di ges/ione e finanzia111en/o un 1olido 1/r11111en/o di disciplina unitaria della vita prod11ttiva del paese, e< UJili delle imprm di proprietà dello Stato, utili per via di parfedpaz.ione ad imprue privale, utili da m1obiliz.z.i e risparmio di nuova Jor111azio111 sono le f onti che alimentano l'azione dell'lsJituto Differenziazione pt r se/fori produtfivi dei suoi titoli, tJJanovra del loro reddito settore per set/ore sono altre leve che permetiono di agevolare e ferondare la funzione produttivistica del/'lstillf! O. Q11u t'ultima, cosi slrelfamentt legata ad una vasta azione di amministrazione di capitale pubblico e quindi di indirizzo nell'uso di eJso, noncb! di ,011/rollo dell'mo del capitale p rivato, non rischia affatto di ri111anere se,11plice azione t ecnica di finanziamento, JJ1a va al di là di esso , per diventare, ron tfJO, azione di indirizzo l di det ern1inaz.io11e del/o J1Jil11ppo produttivo, «Quuto A. l'ampio sistema dei fini cui rispondono Jia ;J provvedi11u11to rostihdivo dell'Istituto di gestione e finanzia111ento, sia, nel deflaglio funzionale, lo .rtatulo stesso.

« Ben utilizzando la varietà delle .sue fon ti di approvvigionan1enfo t bene manovrando la variefà delle leve della politica uonon1ira che il provvedimento generale offre, il ministro dell'Econo»1ia corporativa e quello delle Finanze possono largantente potenziare l'azione dell'Istit11to.

<< A tali fini si~ cercato di non portare notevoli modifirazioni alla 1tr11/lura dei due Istituti già esistenti, cioJ dd1'Istit11/o mobiliare italiano e dtll'Istilu/o per la riro1lruzione ind11striale, che già hanno .svolto nole1,10/e attività rispellivamente di finanzia,mnto e di gutione e smobilizzo,' compiti q11esti ora afftdali all'azione unitaria dell'Istituto di gutiont e fi,ranz.iamento.

<cQ11tsto coordinamento dell'attivilà dei d11e lstiluti, Jitnitatasi finora ai con1piti specifici per i quali furono roslifl.liti, viene ora realizzato ,on la loro

/raiformazione in d11t sezioni avtrtti propria penonalità giuridica e proprio patrimonio

« L'arlicolo 34 del provvedimento di 1odaliz.z.aziont delle imprese pruiJa i ,on,piti affidati alle due sezioni ml q11t1dro degli uopi perseguili dali'htituto. A/J'l(Opo, p11re eu endo1i con1crvt1ta integra la slr11/t11ra p atrimoniale dell'lstit11to per la ricostruzione industriale e dell 'lttituto mobiliare italiano, al fine di poter disporre innnedialamenle delle rispettive attrezzature si J provnd11to mbito a dare agli organi a11Jn1inistrativi dei dut hfit11ti una ,omposizione pitì snella e p iù rispondente t11l'a1tività mi sono ,hiamati nella vita produlfiva del paese. A dò si provvede con gli arti<oli 6 e 7 dello J<hema in uame, che modificano le norme precedenti ùti1t1tive dei due organiu11i.

« Le altre modifiche che 1i renderanno neceuarie per adeguare complettJment t la struttura dei due Istituii al compito del nuovo Istituto saranno prontamente al/Jlate, CO!Jlt pru crive l'articolo J del provvedimento .

« La nomina del p residente dell'I stit11to e dei due vicepresidenti, che stJranno assegnali rùpellivamente alle due sez.i'oni, i riservata al minùt ro dell'Economia corporativa, e ciò ncll'inltnto di ribadire il carallere decùamente unilario del/'lsti/11!0 e delle sezioni ,he lo çompongono ml quadro generale della p olitica economica dello Stato

« U sla/11/0 p revede all'artico/o j la costituzione del Consiglio di presidenza, for!llato, oltre che dal presidente e dai due viapruidenti, dalla Giunta esemtiva per la ricostruzione induflriale e dal Comitalo uemtioo de/l'Istituto mobiliare italiano, entrambi f ormati da tre membri, designati d{1i rispellivl Consigli di amministrazione.

« F1111zione specifica del Consiglio di p rtsidmz.a è quella d'impartire le direttive di massima per l'attività delle due t ezioni, per l'uu uzione delle operaz ioni e per i rapporti delle predelle 1ezioni nei confronti dello Stato

« N e conregue un organico coordinammto .deli'allività delle due sezioni, , he è quanlo mai indispe,uabile al/'alf11azione delle finalità ad rm tempo di finanz iauu n/o della produzione e di accorciamento delle distanze, finalità insit e nel provvedinunlo di socializzazione e statizzaz ione delle imprne

« Le .rpese p er il funzionamento del C onsiglio di p residenza e del 1110 ujftio di i egret eria p er lo studio delle questioni da solloporre ali'esame della p residenza stessa e per il coslante collegamento fra le due sezioni vengono ripartite fra i bilanci de/ù sezioni stesse.

« Tra i compiti a/fidati all'lstifrtfl) di ges/il)m e finanziamenti) meritano particolare rilievo i seguenti, tempre nei confronti delle imprese di proprietà dello Stato :

« I, - Designazione al ministro dell'Economia corporativa del capo dell'impresa e proposta per la s11a so1titt1z.ione.

« 2 - Non,ina di propri rappruentanti nel Consiglio d 'amministrazione,

« J . - Proposta di scioglimento del Co111iglio di amministrazione.

« 4. - DuignazJone del ColfrJ!,iO sindacale e deierminaz.ione del compenso dei !indaci.

« J - Controllo ml bilando e s11! progetto di riparto degli 11/ili ,-

« 6, - Proposta di au1t1enlo e diminuzfont del capitale, di f usione, di eoncentrazione, stiogfi171ento e liq11idaz.io11e di imprese,

« 7. - Proposta del reddito da distribuire anm1aln1ente ai propri titoli emtssi in tostituzionc delle aziqni iklle ilnpren traiformate in proprietà dello Staio.

« 8. - Proposta;' eventualmente in confraddiJ.torio con gli amministratori, · del va/o n reale dei titoli azionari delle imprue per le quali è staio deci.ro il p auaggio in proprietà dello Staio».

II Consiglio dei n1inùtri, dopo aver approvato i dttreti n lativi alla socializz.azfone delle imprese e alla creazione dell'IstilHlo di gestione e finanziament o, } passalo all'name dei seguenti provvedimenti.

Ptr l'approvaz ione :

S çhema di dtfrelo ç/Je autoriz.z.a i ministri a proudere all'auunzione di p ersonale di ffflli i gradi, 1/rellamt nle nm uario per il funzionamento delle proprie amministrazioni, Il p ersonale -dovrà euere ammto çon l'obbligo di prova di un anno per euere a,nmeuo, se idoneo, a foncorrere a pauaggio in rJIOlo, C on tale decreto verranno atluali il necessario ri.ranamenlo e il contemporaneo· snellimrnlo della p11bblka an11JJinistrazione, Il criterio euenzia!e che dovrà presiedere alla a.mmzione sarà quello qualitativo.. La nuova burocrazia dovrà coniare su elementi preparali, responsabili e dotati delle q11alità morali che devono caratterizzare coloro i quali sono chiamali a servir, mg/i organi.Imi

1tat a!i la Repubblica Sociale Italiana

Schema di decreto col quale la G uardia Nazionale Repubblicana tslende la propria attività nell'an,bito dei 1ervizl t elifoniti, radiote!egraftd e radiofonici.

S chema di dure/o ,he approva di mauima il trai/ament o economi.o del p erso,rale della Guardia Nazionale R epubblirana , Schema di decreto che abolisce gli Ordini cavallereschi conceui dall' ex-re Vi/torio Emanuele Savoia e fa divieto di fregiarsi delle insegne e nastrini e distintivi degli Ordini p redcfli. L o ste1so decreto sancisce la islituzione di ordini cavallereschi della Repubblica Sodale Italiana, da conferire a ci/ladini della R epubblica che se ne rendano 111tritevoli per 1ervizt rui allo S lato. La Presidenza del Comig!io dei 1JJiJJistri è incaricata dell'elaborazione del nuovo stahlfo t delle dùposizioni transitorie circa le nor111e da osservar, m l/a va/11tazione dei titoli acquisiti dai d ttadini che siano stati decorati delle onorificenz.e soppresse e ai quali, sollo deler11Jinate condizioni, che saranno vagliate da 11na speciale commissione, saranno concesse dalla Rtpubblica onor/ftunze di ordine e grado pari a quelli p recedente111enlt av11ti. Il divieto non rig11arda le distinzioni onorifiche isti/Jlit e dal regime fascista e il mi elenco sarà a parte co11111nicafo,

Per la ratifica:

Decre/o ministeriale concernente l'entrala in vigore dei provvedi1J1tnli del Commissarialo nazionale dei prezzi, aventi per OUJ,ello la fiuazione o la variazione dei prezzi.

D ecreto ministeriale riguardante la proroga fino al IJ gennaio r944, XXII, della restituzione della competenza del TribuT1ale militare di R oma al Tribunale spuiale per la difesa dello Stato.

Decreto minùteriale relativo al tram11taniento del dolfor Livio Lamberli Bo((oni, primo presidente ddla Corte d'appello di Palermo, alla Corte d'appello di Brucia, con f11t1zioni di proc"rato,-e generale dello Stato.

Dec,-eto ministedale concernente il funzionarmnlo ddle due sezi011i p romiscue della Corte 1uprema di ,auaziot1e a Brucia.

Dure/o ministeriale concernente la revoca della inamovibilità dei magiJfrati.

Dec,-eto minùteria!e concert1ente l'istituzione a Milano della Jellima lezione del Tribunale special8 per la difesa dello Stato e sua composizione.

D e(T'eto ministeriale ,.;g"ardante la notifica all'amministrazione dello Stato dei ,-icorsi proposti dinanzi alle sezioni promisme della Corte 111pren1a di cassazione ùtifuita a Brescia.

Per l'approvazione:

Sthema di decreto per l'aumento tklle p ensioni di guerra e degli a.uegni di 1uperinvalidità. Le pensioni di guerra tono, con questo provvedimento, maggiorale del fJtnti per tento e gli a.uegni di ,mperinvalidità del trenta per cento. L'arùtocrazia del tang11e e del taaijido ha, ton q11e1ta dedtione ado/fata dal Consiglio dei ministri, una nuova dimottrazione della rironotcenza ,on ,11i /11. Rept1bblica auùte ,o/oro che alla patria hanno dato la prova concreta della loro dediz/one

S,hen1a di decreto çof qual, viene n11n1erican1mte ridotto il Consiglio d'amminùtrazi(Jl'Je del fondo di previdenza per il per1011ale p;ovincìale del catasto e dei sen,,izt /emico -erariali, 1emplificando altretJ le relative norme istituzionali p er assicurarne il f11nziona111ento. Viene inoltre resa più spedita, anche in relazione alle alluali contingenze, la pro(tJJt,.a per la con(essione delle sovvenzioni.

Schema di decreto che proroga la validità dei çoncorJi per assistente univertitario. Per ejfelfo di tale proroga la metà dei posti di ruolo ,he si trovano o ti rendano vacanti presso dam111 istituto o clinica, fino al JI o/lobre 19.U, potrà ttsere coperta in baie agli elenchi dei vit1citori dei concorsi nazionali per a11istente universitario espletati negli anni Ij)9-1940.

Schema di decreto ton flli viene mantenuto in servizio, pe ,. l'anno Jtolastko 19 41-1944 e 110t1 oltre il JO sellembre ,orrente anno, iJ personale direllivo e ùmgnanfe dell'ordine medio, superiore, f em,11it1ile e artistico alfualmente it1 serviz/o eh, abbia superata i limi/i di età o venga colpito da essi nel t orrente anno.

Sd.Jema di decreto por/ante modifiche nella composizione della q11arla sezione del COnsiglio nazionale del/'educaz.io,u, delle sdenze e delle arii. La qHarla 1ezione 11irnc a co!flpor1i, in forza dei pro1Jvedinttnlo, del direi/ore generale dell'ordine rmivcuilario e di diciollo membri, di ,ai abl/enO quallordici .scelti fra dire/Jori e profnsori di isliluli di iJtmzione superiore e i rimanenti .miti fra il personale particolar,mnte competente.

Schema di decreto che sino al 31 n1arz.o 1914 riduce a 1m anno il periodo di anzianità nel grado otta1,•o richiesto per il pauag,io nel grat/() -Jtlljmo del personale del/'amminhlrazione unfra!t dell' Edutat/tme nazionale.

Schema di decreto in forza del quale restano -valide fino al 1° ottobre I fJ.14 le graduatorie dei concorsi upletati ml I9 4J, p er cattedre di ùtstgnamento nelle tmo!t e istil11li dell'ordine tnedio, mperiort classico e superiore tecnico.

Schtl!la di decreto l egis/alivo p er il q11alt vtngono tO!liluile nell' Italia u/tenlrionale dHe sezioni speciàli del Consiglio superiore dei Lavori pubblid.

P er la ratifica : li decreto n1inisteriale rig11ardanfe l'tslensione dei benefici finanziari al personale f erroviario di .teoria ai treni.

P er I'approziaz.ione : S chema di decreto relativo alla l ra1/ormaz.ione del/' Istituto di credito p er le imprese di p11bblica utilità in u z.ione autonoma del/'lstihlfo ù11n1obiliare italiano.

Schema .di decreto per il pas.raggio delle imprese elellriche in proprietà dello Staio.

Schema di decreto rigHardante la nomi 11a di commiuarf nelle Società di auÙJtraz.ione privalrJ.

MANIFESTO AG LI SCIOPERANT1

PAROLE CHIARE AI LAVORATORI

Operai ed operaie I Tecnici ed impiegati I

Con questo nostro appello i ntendiamo mettere tutti e ciascuno davanti alle proprie responsabilità che possono diventare gravìssime. Ci rivoJgiamo alla vostra intelligenza, al vostro spirito di comprensione, al vostro buon senso, al vostro patriottismo.

Una minoranza di fanatici in buona fede si muove e si ag ita in mezzo a voi e mentre crede d i essere al servizio di grandi ideali di umana gi ustizia, serve in realtà una sola causa : quella dei riemici del nostro paese. Agenti di questi nemici hanno p otuto :approfittare dello stato di confusione e d i disordine in cui fu gettata l'Italia dall'armistizio dell ' S settemb[e, e sono ri usciti ad insinua[si dovunque. li lo ro g ioco è atroce, è orrendo. Ess i speculano s ulla vos t ra pelle pur di dare esecuzione alle « parole d'ordine» delle Centrali stratùere da cui dipendono.

Non basta alle c apitali nemiche l'o locausto quotidiano delle centinaia di italiani massacr:ati dai bombardamenti della R.A.F. e dell'aviazione statunitense. L'ordine è categorico. Ci vogliono d ei cadaveri, mo lti cadaveri, cadaveri di italiani che si siano ammazzati t ra di lo[O-, cadave ri di soldat i repubblicani, d i soldati germanici, di dirigentj fascist i repubblicani « giustiziati » (secondo la formula degli assass ini di Londra) con l'unico scopo d i provocare ucci sioni di rappresag lia che facci ano strage di voi, o lavoratori, o compagni, che siete rimasti fedeli (e nessuno ve ne contesta il di ritto) a particola[i ideologie.

Siate un po' scaltri, operai cd operaie, tecnic i ed impiegati, sappìate leggere negli occhi dei falsi amici che v i vogliono mandare allo sbaraglio, assolutamente incuranti della vostra sorte

Gli emissari del nemico vogliono la guerra civile in Italia. Ecco il solo ed unico loro p rogramma.

Qualunque considerazio ne che riguardi l'Italia è assolutamente estranea a queste direttive. Gli italiani entrano nel calcolo solo come materiale per cimiteri, il migliore e più gusso e più redd itizio materiale d i sfruttamento ai fini della propaganda contro i germanici e contro il Governo della Repubblica Sociale .

Gli emissari del nemico vogliono esasper are la situa:zione, ed ogni mezzo è buono. Un bagno d i sangue tra italiani è il loro ideale, tanto sang ue da formarne un lago, tanto sangue da poter riempire, e rendedo cosi i nguadabile, il fossato che essi vorrebbero scavare tra il Governo della Repubblica Sodale e il proletariato, quel proletariato che ha ora nella Repubblica il suo più sicu ro presidio.

L'Italia - è stat o scritto da un gruppo di non fascisti i n un memorabile articolo sul Corriere della Sera - è il primo paese, dopo la Russia, che bandisce un cosl sostanziale e n on equivoco decreto sulla socializzazione quale quello approvato nel Consiglio dei ministri del 12. febbraio, e di cui si vedranno p restis simo le prime concrete attuazioni. '

Questo rivoluzionario d ecreto di Mussolini, il capo che sempre precede, è una delle cause per cui le Centrali nemiche si sono decise a precipitare i tempi della l oro sistematica azione.

Come al solito ì dirigenti dei vari m ovimenti politici italiani sono pronti aJ gioco, io buona o in mala fede. G li uni pensano con il cer~ veilo di Mosca, gli altri ragionano, come se invece di essere italiani, fossero· autentici ing lesi.

I moventi sono molto diversi, voi lo capite, Gli uni non si preoc. cupano della socializzazione in se stessa, ma u nicamente di essere stati prccedllti nell'attuazione d i uno dei postulati del loro programma massimalista; gli altri si preoccupano molto d ella socializzazione stessa> e se anche sono fiduciosi che il desiderato arrivo degli foglesi e degli americani disperderà per il momento 1a minaccia, .non si illu· dono sull'inevitabile risorgere della stessa appena la situazione non fosse più controllata dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti. In qucst:i. materia l'esempio è contagioso e la seminagione non resta mai senza frutti, Ciò sanno benissimo a Londra e a Washington, dove si temono Je ripercussioni della socializzazione italiana sui proletariati dei paesi in cui l'ordine capitalistico dovrebbe essere riconfermato e perpetuato dal trionfo d egli anglosassoni, trionfo che dovr ebbe significare la scon· 6tta, nella guerra mondiale, anche della Russia.

Operai ed operaie [ Tecnici ed impiegati I

Vi si invita allo sciopero generale come preparazione dello scio. pero generale insurrezionale. Le parole sono grosse, ma gli uomini del « Comitato segreto di agitazione del Piemonte, della Lombardia e della Liguria», q uando non sono dei fanatici e dei settari ai quali la passione di parte fa velo aH'obiettiva visione delle situazioni, so no dei funzionarl abituati ad eseg uire senza discutere gli ordini che r i· cevano.

La decisione dello sciopero era stata presa in previsione delta conquista di Roma come conseguenza dello sbarco tra Anzio e Nettu no e del crollo del fronte germanico nell'Italia centrale. Gli alleati avevano creduto di poter sfruttare al massimo ]a situazione militare, politica e morale d erivante dal succe sso d egli anglosassoni. Non r iteniamo che i promotori dello sciopero si illudessero di riusci re a « gettare fuori d'Italia)) le trup pe germaniche. Queste sono frasi da g rancassa e nient'altro. Gli obiettivi erano più limitati.

Si voleva provocare, come già abbiamo detto, un grande sparg imento di sangue attraverso disordini, arresti, aggressioni, sparatorie, rappresaglie,

Si otterrebbe invece di indu rre in tal modo il Governo del Rcich a trasfe rire tutti i poteri civili nell'Italia ccntro·settentrionale alle Autorità militari germaniche, che, naturalmente, devono preoccu. parsi della sicurezza delle loro r etrovie.

Il bersaglio delle capitali n emiche era ed è il Governo della Re· pubblica.

Per fa r centro su questo bersaglio, le nostre vite, operai ed operaie, tecnici ed impiegati, non contano; per coloro che tirano i fili da lon· tano e da vicino, per gl i altiss imi fu nzionarl del Comintern che son o to rnati in Italia dopo vent'anni di asse nza, la vostra pell e non ha nessun valore. Più morti ci sono e megUo è. La tattica del « tanto p eggio tanto meglio » è sempre quel la d i venticinque anni fa .

O pe rai ed operaie J Tecnici ed im p iegati I Ferrovieri I Roma non è stata presa. Roma sarà difesa. Roma è ancora so ltanto un miraggio p er il nemico. Ma la mancata presa di Roma, data come sicura, h a screditato gli anglosassoni, h a provocato un miglioramento del la situazione politica nell'Italia repubblicana, ha consolidato la po· sizione del Governo, ha generato un risveglio di for ze. di fidu cia, di entusiasmi. L'Italia si riprende L'Italia sta per riscattare il suo onore nel combattimento.

E cco perché le direttive n o o sono mutate. Prima bisognava fare lo sciopero pe r sfruttare le conseguenze n egative, per il G ove rno fasci sta repubblicano e per i ge rmanki, della p resa di Roma; ora bisogna ugualmente fare lo sciopero per annullare gli effetti favorevoli che la mancata conguista della caphale ha già avuto (e più ancora av rà) per il Governo della Repubblica; ora bisogna evitare ad ogni cos to che jJ processo di migliorament o in atto a bbia ulteriori sviluppi.

Le capitali nemiche chiedo no d'urgenza sangue di italiani, il Co· mitat o di agitazione si rivo lge a voi, operai ed operaie, t ecnici e impie· gat i, acciocché voi vi pre st ia te ad offrire generosamente le vostre vite per Ja soddi sfazione dei piani cr iminali escogitati a Londra. a \Y/a· sh ingt o n, a Mosca .

SI, è proprio venuto il mome nt o di dire « Basta, è o ra di farla finita», come dice il « Comitato segreto d i agitazione », ma d i fa rl a finita~ cliciamo noi, con gli agenti del nemico, con la gente pagata da coloro che speculano sulla l otta fratricida .

O?('rai ed oper aie I Tccruci ed impiegati I li buon senso italiano pe rò non è morto come si poteva te mere, e co mincia a far si sentire. A T orin o lo sdopero, uno sciope ro di a ll enament o, avrebbe dovuto essere e ffet tuat o (prima che a 1\1..ilano) alcu ni g io rni fa e già le radio straniere avevano parlato di ques to sciopero come se foss e stat o messo in atto. Però le radio stra niere non hanno raccontato e non racconteunno p erché la decisione d i sciopero sia rientrata. È andata cosl. I rapp resentanti del Partito Democraticocristiano nel Comitato sindacale di Torino e di provincia si sono opposti recisamente allà richiesta d egli altri due pardti, Poiché era stato deciso che nessun ordine separato dove~ essere impartito se nza il preventivo accordo tra i membri del Comitato, ogni ulter iore ins isten za avrebbe provocato la secessione dei democratici-cris tiani d al Comitato stesso.

Come potete avere 6ducia in uomi ni che, se anc he sono in buona fede , non banno fatto che commettere err ori di valutazione e di pre· visione d o po il 2,: luglio?

Gli u omini che, ossequienti aUe direttive delJe capitali nemiche, vi ordinano, adesso, lo sciopero generale, in luglio vi promisero la pace i mmediata, poi si illusero di promuovere l'insurrezione popolare e vi garantirono, dopo 1'8 settemb re, che·i tedeschi sarebbero stat i espuls i dall'Italia in p ochi g iorni; poi continuarono a pro fetizzare il crollo d ella Germania e la cacciata delle truppe germaniche come cose p iù che . sicure;· e su queste folli p revisioni costruirono tutti i loro calcoli politici.

Lavo ratori I

Tutte le ragioni elencate nel m anifesto del « Comitato di ag itazione >> so no soltanto dei p retesti per mascherare i veri moti vi d ello sciopero_

D o bbiamo chiedere ed imporre, dice il <1 Co mit at o d i agitazione », un effettivo aumento d elle paghe, prop orzionato all'aumentato costo della vita, con particolare rig uardo alle pag he più basse; un effetti vo aumento delle razioni alimentari p er t utti, con particolare rigu ardo ai g rassi, al latte, allo zucchero per i n o stri bambini; l'effettivo p ii:gamento delle gratifiche promesse in d ice mbre e il mantenimento d i t utte le p romesse fatte.

V oi sapete, operai ed operaie, tec nici ed impiegati, attraverso quali e quante difficoltà si svolg a l 'azione del Governo. Il Co mmfasa riato del lavoro segue attentamente la situazione del1e fabbriche ed ha fatto, fa e farà tutto il p ossi bile p er venire jncontro alle v osu e g iuste esigenz.e, Potete star sicuri : esso non permetterà che siano elus i gli impeg ni che son o stati presi. Si st'a ora sviluppando al massimo l'organizzazio ne degli spacci a ziendali per mette re in g rado t u t t i g H operai di rifornirsi, sullo stesso p osto di lavo ro, d ei generi tesserat i per i pro pri bisogni e p er quelli delle famiglie. Non c i sono so ltant o diffico ltà di trasporti che co mplican o i problemi più grav i, ma nulla viene e verrà trascurato p erché n on vi manchi il necessario, e tutto l'indispensabile lo possiate acquistare a prezzi di calmiere.

Si fa tutto quello che si può, Si farà tutto quello che si po t rà fa re, ma se s i richiede l'impossibile, la richiesta non è che una mossa p olitica per seminare malcontento e s.liducia, per esasperare la situazione che invece ha bisogno di essere affrontata con il massimo di conco rdi a. Meditat e il manifes tino del « Comitato di agitazio ne» Ciascu no e tutti, ripetiamo, sfote p osti innanzi alle vostre respo nsabilità Non s i tratta p iù di rivendicazio ni economiche. Si t ratta di fa re la g u erra alla guerra, non in nome di· un ideale di p ace, ma per favodre la guerra dei no stri nemici ing lesi ed americani contro le divisioni del fe dele e valoroso alleato germanico.

Operai ed operaie I Tecnici ed impiegati I

Separate ]e vostre responsabilità da quelle d ei movimenti clandestini che fanno coincidere la loro azione con le direttive politiche e militari delle potenze nemiche I Co mportiamoci da italiani degni del n ome, sappiamo di nuovo essere fratelli tra fratelli al di sopra delle divisio ni ideologiche, al di là dei risentimenti e dei rancori suscitati dalle lotte di parte.

L'enorme maggioranza tra voi è né di là né di qua: è passiva, inerte, apat ica. Non si può restare pass ivi mentre la vita stessa della patria è in gioco, vale a dire il vostro avvenire e quello dei vostri figli. Che ai nemici che combattono per la co nquista di Roma vadano le simpatie di q uegli elementi della borShesia capitalistica che temono il nuovo regime sociale della Repubblica può essere spiegato con le sovrane rag io ni dell'interes se Ma g li amici deg li in glesi e degli amer icani, i comp lici di Badoglio e del re, non sono soltanto i nemici della Repubblica: sono anche i vostri nemici, quelli che vogliono fermare la vostra ascensione per conservare immutati i propri egoistici privileg i di classe.

Tutti gli altri italiani possono e d evono mettersi d'accordo La convergenza degli ideali e degli interessi li porterà all'unione nel grande quadro della Repubblica Sociale co nsacrata dal sangue dei soldat i del nuovo Esercito repubblicano.

Le capitali n cmlèhe Yogliono che gli it aliani si uccidano tra di lo ro per il trionfo della loro ca usa. Le capitali nemiche vogliono che voi provochiate i soldati germanici p er sp eculare sulla loro inevitabile e legittima reazione. Rispondete o lavorato ri con un atteggiamento di ilignìtà, di fierezza, di consapevo lezza , di responsabilità. Non p rest atevi all'infernale gioco di morte e d i rovi na condotto dal capit alismo anglosassone per i propri esdusivi interessi.

Lo sciopero generale cui siete chiamati non può essere che un pretesto a disordini con la mira di farli soffocare nel vostro sangue innocente.

Abbiate fi ducia, oltre che nel vostro patriottismo, nella vostra intellig enza

IL « PRIVILEGIO » DEI VALOROSI •

Il Duce, nel prendere in consegna il glorioso labaro, ha immediatamente autorizzato la ricostituzione del reggùJ1ento, uprimendo la certezza che i VeClbi e i nuovi combattenti 1apranno nei suoi ranghi riprendere e Pfrpeft(are le nobili tradizioni di eroi!mo e di fide lumino1a,mente ,onsacrale 111i campi di battaglia della Grecia e della Rxuia.

• A Gargnano, alla villa delle Orsoline, il } marzo 1944, Mussolini riceve « il colonnello Pjetro Gai, già comanda nte del terzo r eggimento artiglieria alpina /Mlù,, accompagnato dal capitano Romaoo, capo della provincia di Cremona, dal capitano Frattarelli, federale di Gorizia, e dai tenenti Moroni e Cieri, vecchi ufficiali del reggimento. Il colonnello Gai ha rivolto al Duce le seg uenti parole: "Duce! Nella veste di comandante dc-1 teno ar tiglieria alpina Julia per tutto il periodo durante il quale il niggimento si è guad~g;nato la meda&lia d'oro al valor militare, insieme con una rappresenlanza degli ufficialì che allora mi sono stati compagni e collaboratori valorosi e fedeli, ho l'onore di consegnarvi il g lorioso steondardo dell' unico reggimento dell'lutiglieria italiana decorato della più alta ricompensa al valore. Questo drappo, che ci è stato consegnato fremente d'ardore, di fN e e di speranza, dai vivi colori delle sue sete nuove, è oggi consunto da l sole, dalle piogge, dalle nevi dd Pindo, dell'Albania, della Russia; ma è sempre frffllente come prima, più di prima, non per serica leggerezza, ma pel sangue dei suoi eroi, per il loro valore conS3Crato da questo aureo segno, attorno at quale brilla una aurea ed argentea costellazione d i cinque medaglie d'oro e cinq uanta d 'argento, concesse ai suoi vivi e ai suoi morti. Duce! Una preghiera. F3te che sotto questa gloriosa insegna, rinnovata nella forma e integra nella sostanza, si ricostituisca il vecchio reggimento, chiama ndo a raccolta tutti i suoi figli sca mpati dalla tragedia russa e dispc1·sì dalla rece nte buf era. I figli .acco rreranno alla voce del padre e ricostituiranno la famiglìa ! Questa famiglia, fonnatui in trenta mesi di vita dura, fo rte, dinamica, serena, sotto i diversi cieli del mondo, in lotta sempre tenace e SJn"sso straziante, per l'onore e ~r la vittoria. Famiglia basata sull'affetto e s ull a fiducia reciproca; cementata dal sangue dei fratdli caduti e sempre animata dalla decisa volontà che il loro sacrificio porti ad ogni costo al raggiungimento dello scopo fi nale: la vi ttoria Se anche voi avrete fiducia in noi vedrete quel che ancora sapranno fare gli artiglieri alpini del ter:zo. Duce 1 Vi consegno anche la "' Fondazione medaglia d'oro del ter:zo reggimento artiglieria alpina j,1/ia' ", dotata di un capitale di cinquecentomila lire, monumento morale da noi eretto per onorare nel futuro le gesta dei prodi caduti del reggimento, affinché, dopo la vostra approvazione, possa diventare operante" ». Indi Mussolini, pronuncia le parole qui ripoxtate in riassunto. (Dal Corriere ddla Sera, N. 55, 4 marzo 1944, 69°).

*' « Il D uce ha iniine messo a disposizione della "Fondazione medaglia d 'oro del teno reggimento artiglieria alp ina /11/ia" la sommii di lire centomila pct foaem cnta rne l'attivitl ». (Dal Corriere dell" Sera, N. 55 , 4 marzo 1944, 690),

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