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CICCAIUOLO !

Non si tratta di quello modellato da Domenico Trentacoste. Il ciccaiuolo è prete Chelodi. Costui dev' essere malcontento e deve averla a m orte con me, a cagione di quel famoso segno nella chierica.... Figuratevi che i tribun ali - anche in seconda istanza - mi hanno assolto. I nd e irae - indi veleno , anzi bava, Io non ho neppure annunciato la mia assoluzione definitiva . N on mi nutro di cicche. Ma prete Chelodi - spazzino ex-voto - raccoglie amo rosame nte tutti i moniconi, Ii asciuga, li t rita e li foma dall' alto del suo giornale. Sentite, cittadi ni, qual puzzo nauseabondo di sacristia ma lfamata si sprigiona dalla pipa tirolese e fetente di qu esto p rete !

Il quale, ieri, mi ha dedicato un lungo, bislacco, sconclusionato articolo per ann unciarmi al mo ndo come a ngelo custode del compagno Battisti, del Popolo , dei socialisti trentini. Che la mia entrata ufficiale nella redazione del Popolo urti i «volksbundisti », g li austriacanti, i papali di Via Romana, si comprende facilmente. Le loro coten ne portano anco ra il segno delle mie fru state. Non c'è da meravigliarsi che gli scrittori della V. C. costruiscano - anche nel caso attuale - i l solito edificio di menzogne e di malig nazio ni.

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:2 il sistema della « d itta », d i reb be un mercia iolo ambuJa nte di oleografie sacre.

Per ciò che riguarda il Popolo vedano i compagni in altra parte del g io rnale la dichiarazione del direttore

Per quanto concerne la Camera del Lavoro, verrà dalla di rezione della medesima una smentita categorica a tutte le elucubrazioni p i1gl iac cesch e di prete Chelodi.

Pe r quanto mi rig uarda trovo superfluo dichiarare che la mia en• tn.ta al Popolo, non vincola in nessun modo le mie idee personali. La nost ra famig lia non è un convento. I giornali soci alisti sono aperti a lla collaborazione d i t utti e ognuno è responsabile dei p ropri scritti La prosa di don M urri per esempio ha trovato parecchie volte ospitalità n elle · pagine deU'AiianJi! Siamo trop po liberi, per imporre o imporci restrizioni mentali. Queste le lasciamo ai gesuiti e ai loro allievi e colleghi.

Il mio p assaggio poi dalla catte dra settimanale alla t r ibuna quoti• diana oon è cosl repentino come prete Chelodi vorrebbe far credete, Tutti sanno che da parecchi mesi scrivo assiduamente sul Popolo e più di tutti Io sanno i preti che hanno lasciato senza risposta i miei articoli di polemica.

Prima di finire voglio aggiungere qualche cosa sul mio internazionalismo e anti-religionismo. Ripeto e faccio mie le parole del M antica.:

« Io voglio mantenuta l'integrità ideale della nazione, iJ riconoscimeato dei diritti storici e morali di tulle J,e nazionalità, l'affratellamento dei popoli•·

E a questo int erna.2ionalismo potreste apporre la fi~ma anche voi o Chelodi, se invece di essere un prete· cattolico, papale e austriacante, foste semplicemente un sacerdote crist iano.

L'odio religioso, poi, fu seminato a piene mani dalla vostra chiesa e la seminagione fu particolarmente abbondante in quella Spagna che oggi si dibatte in uno sforzo insurrezionale contro la Monarchia e i Gesuiti.

Voi non potete infamare i socialisti e gli operai di Barcellona, voi c.he avete nella vost ra storia l'inquisizione, la notte di S. Bartolomeo, le stragi di Perugia, le deportazioni e le fucilazioni dei patrioti italiani anti-papali. Debbo dunque cacciarvi ancora una volta sotto al muso la imprecazione carducciana contro la « vecchia vaticana lupa cruenta »?

Ma basta, runici. Il tanfo di una pipa tirolese ripiena di cicche vaticane, mi rivolta Io stomaco, ed io mi preoccupo molto del funzionamento di quest' organo poiché mala digesJio nulla feifrìtas, dicevano i latini.

E se domani il mio sacco non funziona, non potrò - malgrado la mia entrata al Pop olo rico rrere all'ausilio delle acque montane e permettermi una v illeggiatu ra di d ue mesi . Questi lussi - pardon!queste rinuncie, queste penitenze, queste miserie evangeliche sono riservate - ahi dura valJe di lacrime! - ai poverellj evangelizzanti del vaticano trentino.

BENITO MUSSOLINI

Da Il Popolo, N. 2768, 4 agosto 1909, X.

Dopo il primo raglio che voleva esser sonoro, ma non giunse al cielo - l'asinello, bestia cara a Gesù! - che dirige attualmente la Vo ce CaJJolica, va abbassando le orecchie. Il mio articolo di ieri, provocato dalle stupide malignaiioni chelodiesche, ha giovato a qualche cosa. La replica del degno prete è brevissima Appunto per questo voglio prendermi il gusto di esaminarla. « Per noi - scrive prete Chelodi - Mussolini, come uomo ha 1inito di esistere, ribatteremo eventualmente le sue idee e i suoi ragionamenti. quando ne avrà».

Dunque avete inteso: Io non esisto più come uomo. Prete Chelodi - ufficiale allo stato civile del vaticano Trentino - mi ha rilasciato un regolare certificato di decesso. Da ie ri io sono un morto, sono un'Òmbra, sono un fantasma. C'è da rabbrividire! Eppure mi sento vivoe se il filosofo greco provava la realtà del_ moto camminando, in qual modo, o amici, potrei dimostrare la mia vitalità al troppo 2elante necroforo di via Romana?

« Ribatteremo eventualmente.... » - prosegue lo scrivano. Quell'avverbio vale un gioiello di Gokonda. :8 una p romessa, una minaccia, una fuga prudente. Vuol darsi dell' importanza, questo prete che non osa portare il tricorno. Ma quando siete mai stato capace di ribattere qual. cuna delle mie idee ?

Altra affermazione: « io non ho idee, né ragionamcnli ». Povero prete l Figliuol prodigo smarrito nella landa del giornalismo. Proprio in questi giorni ho ricevuto da uno dei più noti e discussi scrittori d"Italia, l'invito a scrivere un libro che dovrà fa r parte di una collezione dal titolo: Qu estioni vive. B strano che giungano siffatte sollecitazioni a me, povero diavolo sprovvisto completamente di idee, secondo il dogma chelodiano. Posso esibirvi la lettera in questione quando e dove vorrete.

Ascoltatemi, prete: Che abbiate il monopolio delle cooperative del Trentino, Io ·lffiffietto. Che le casse delle vostre banche siano piene, Io concedo, ma che la vostra scatola cranica contenga idee e non ritagli di latta, ne dubito. Mostratemi che cosa siete capace di produrre nel campo dell'intelligenza e poi cangerò giudizio.

Amici, avete mai letto Alla TrQ/1?

Leggetelo e se potete, leggetelo nel testo. Quante volte mi sono commosso alle avventure di questo orso africano, nobile, brontolone, nero. Mi accadeva sovente di versare qualche lagrima sulle pagine dove Heine descrive la morte della bestia che aveva sollazzato colla gavotta i pubblici delle .fiere di tutta Eutopa Alla Troll assomiglia stranamente a prete Chelodi. Dategli dunque una scimmia. Prendetela da un serraglio, cacciatela in sacrestia.

BENITO MUSSOLINI

Da [/ Popolo, N. 2769, 1 agosto 190.9, X.

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