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I MIEI PROCESSI
Prete Barra - e quando si dice prete non v' è bisogno di aggettivi qualificativi - prete Barra mi ha querelato per lesioni a!J'onorc. La Procura di Stato ha imbastito un altro processo contro di me per delitti contro la legge rulla stampa. Pare che anch e g li ultimi incidenti miei personali, avranno un'eco in tribunale, se debbo credere a una corrispondenza apparsa in un giornale demo-cretino di Inosbcuck. Se \'a avanti di questo passo, io batterò una specie di record: q uello dei processi Non v'è bisogno di aggiungere che io sono li eto di calcare cosi frequentemente le sacre aule della sacrosanta Giustizia. N on per ottenere una specie di palma del martirio, ma semplicemente p er offrire ai giudici il motivo di una domanda d'avannmento. Alla fin d'anno i giudici di Trento potranno dire: Signori dell'alto! Ricompensateci in qualche modo. Mussolini c i ha fatto enormemente lavorare! Ed ogni fatica merita - è naturale! - l'adeguato premio.
MUSSOLI N I
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Da L' À vvni,1 dii Lavorator1, N 29, 22 luglio 1909, V,
Gli Uomini D El Giorno
Lath Am
Ulisse nel XXVI canto dell' Inferno, rivive nell'aviatore che l'altro giorno ha tentato di valicare la Manica. « Piccola vigilia >> e « foll e volo» come la navigazione dell'itacense che supera, nel simbolo dantesco, le colonne fi~sa te da Ercole sulla rut-ie Ji Gibilterra quali limiti estremi e invincibili baluardi a lle audacie degli umani.
Latham è un eroe. La nostra età è e roica forse p iù delle antiche. Jl mercantilismo non ha soff0<ato lo spasimo angoscioso, ma salutare della ricerca; oggi, come ai t empi mitologici degli Argonauti, l'uomo sente la nostalgia del grande pericolo e della grande conquista. Gli eroi moderni si chiamano Nansen, Luigi di Savoia, Shakleton, Latham. La parola che riassume e dà un carattere inconfondibile al nostro secolo mondiale è «mov imen to».
Movimento verso le solitudini ghiacciate dei poli, o verso le cime vergini delle montagne; movimento ve rso le steJle o verso le profondità dei mari; movimento verso il mistero che ci getta dal velario dell'inconosciuto il suo supremo « p erché ».
Movimento dovunque, e accelerazione del ritmo della nostra vita.
I quattro primordiali elementi sono ormai in pote re dell ' uomo. La legge che ci forzava a strisciare per terra è superata. Il sogno d·Icaro, il sogno di tutte le generazioni , va traducendosi in realtà . L'uomo h a conquistato l'aria.
E come il P elio da cui Giasone mosse su i fragili abeti verso la Colchide misteriosa fu tramandato nelle leggende, cosl Io scoglio di Sangatte da cui Latham si è lanc iato al « folle volo » rimarrà nella storia.
Venga dunque il poeta a celebra.re i nuovissimi ardimenti della nostra età, a levare l'inno agli eroi moderni, a cantare la perennità di q uesta vecchia stirpe umana che va allontanandosi sempre più dall'animale
Zarathustra, è forse dalla rup e scoscesa di Singatte che si [è] annunciato il crepuscolo del super-uomo? B forse finita la nostra dolorosa preistoria?
MUSSOLlNl BENITO
Da Il PopQ/o , N 2n1, 22 luglio 1909, X.