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OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI
In fine, 111 proposta del (lzpo del Go ve rno, ministro per I'Anouautici,, il Comiglio d ei miniJtri approva, Ira 1'11 /tro, uno schema di regio deculo i nteso a modificare il regio decreto 8 marzo 1927, numero 887, rig 11ardant e la concessione al personale . di ruolo delt'armtl A_eronmllica dì 11na i ndennità di equipaggiameJIIo.
PREFAZIONE A «LA CIVILTA FASCISTA>>*
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Non sembri troppo solenne il titolo di questo ponderoso c tuttavia interessantìssimo volume. 11 titolo Civilt à fauista è perfettamente giustificato dal punto di vista d ella dottrina e delle opere. Posto, come oramai è uni\'ersalmente riconosciuto, che quella dell'ottobre 1922 sia stata una 'rivoluzione, cioè un:1 subitanea sostituzione d i nuo"vi uomini e di nuovi sistemi ad uomini e s istemi d ei vecchi o regime, ne consegue che, colla. rivoluzione trionfante, si apre un periodo diVerso "di storia, quindi di_ civiltà., nella vita d el popolo italian o. Basta scorrere. le pagine che seguono per constatare quale profonda trasformazione si è operata in un solo quinquennio nella .società nazionale. Non solo abbiamo assistito ed assistiamo ad una rapida sostituzione, eliminazione e scelta d i uomini; n on solo si sono creati I stituti n uovi o nuovissimi; non .solo si sono affrontati problemi d'importanza eccezionale, specialmente nel mondo contemporaneo; non solo il fascismo ha ispirato opere d 'arte e di letteratura. Tutto ciò non basterebbe a d. iniziare un nuovo periOdo di civ ilt1.
11 segno cert issimo che permette agli artefici g randi e minori della g igantesca fatica di chiamafsi , senza false modestie, costruttori di una nuova civiità, è di natura squisitamente m orale e spirituale: è la trasformaz ione del car attere, della ·mentalità , degli usi e costumi dd po· polo italiano; è, insomma, il nuovo modo di vita d ell'italiano f ascista. Non bisogna cred ere ch e questo nuovo modo di vita sia generalizzato e solidifiçato dovunque e in tutt i. Non si cancellano strati6cazioni se-
"' Ld tiviltà frJ.Jcistt:t il/us/J·att:t nella d our;na e ndle opere. Per cura d i Giu·
• Enrico Ba1an · Emili () Bodrero . Giuseppe Bottai · seppe Luig i Pomba da Mario Albertì - Dino Al fieri Ermanno Amicucci · Margheri ta Armani - Italo Balbo
Vittòrio Cian golini chi
• Luigi Collino Giacomo Di G iacomo
• Lan M Ferretti · G entile
• Luigi Madaro
• Agostino Margara
• Cornelio di Manio
• Balbino Giuliano - Pietro Gor·
• Guido Di Nardo
• Maffio Maffii - Maurizio Maraviglia
• F. T . Marineui
Sergio Panunzio - Umberto Renda
• Arturo Ma.rescal·
• Vi ncenzo Morello . Gino Oli.vetti •
· Alfredo Rocco · Giuseppe Rollini · Ed mondo
Rossoni - G iuseppe Saitta · Margherita Sarfatti - Andrea Torre • G i oocchino Volpe
- Fulvio Zugan> - Torino, Unione Tipografica Editrice Torinese, 1928.
DAL DISCORSO DELL'ASCENSIONE AG LI ACCORDI DEL LATERANO 79 colar i, ·abitudini inveterate, certi lati d ella psicologia con un colpo di Le vecchie generazioni, a·d esempio, stentano a ritrovarsi in sta atmosfera così diametralmente opposta a quella nella quale imperava la verbosità, la deco razione, la rettorica, il compromesso, l'abitudine servite verso Io. straniero, nonché il campanilismo più elettoralmente meschino all'interno.
Questo volume è una ·sintesi superba di una fatica che continua, poiché questo secolo fascista e darà al mondo, per la quarta voltà1 il prodigio della potenza di Roma.
Mussouni
Roma, 17 dicem bre 1927, anno Vi.
231" RIUNIONE
DEL CONSIGLIO DEl MINISTRI *
Sti propoJta del capo del Governo, primo miniJtro, il -Comiglio dei •niniJtri ha approvttto ; li capo del Go verno, minùtro degli Affari Eiteri, ha Jo11oposto al :omiglio, che ha approvato:
1. - Uno Jchema di provvedimento che eJiende le diJpo1izioni •uila normalizzazione dei materiali delle pubbliche amminiitrazioni degli Euti autarCbici, pa,-aJtatali, ecc.
2. - Uno Jchema di t·egio decreto che colloca alle dire/te dipenlenze del capo del Governo I'!Jtituto naziÒuale L.U.C.E. per la pro· e la cnlJura a della cittematografta.
3. - Uno Jchema di concemente l 'autorizzazione de/I' EJ{'oJizione biennale intemaziona/e d'ai-te di Venezia 1 de/l'EJ{'oJizìone nazionale d'arte di Roma.
4. - Uno Jchema di provvedimento contenente diJpo1iz ioni per la iJtemazio ne del teatro della «.Scala» in M ilano.
1. - Uno uhema di provvedimento relativo all'esemzione dell'ac·ordo concluJo in Roma, m ediante uambio di nole, Ira l'Ila/id e la Dazimarca il 26 ottobre 1927 per l'eunzione dal pagamento dei diritti ?i vidimazione dei certificati d'origine e delle fallttre commerciali.
2. - Uno JChema di provvedimenJo relativo del molus vivendi Jtipulato in Parigi, mediante Jcambio di nole, fra J'Italia fa ·Francia il J dicembre 1927 (amJo VI}, per regolare, fino alla con- elusione di una convenzione spedale di stabilimento e al più tardi fino al ] 0 giugno 1928, ii t rattdmenlo dei cittadini e deJJe società in uno dei due Stati contraenti JUl territ orio d ell'altro.
"' il 17 dicembre 1927 (ore 10-13). (Da Il Popolo d' Italia, N. 301, 8 dicembre 1927, XIV).
3. - Schema di provvedimento concernente i' eJecuzione della convenzione generale per la navigazione aerea, firmata in Santander fra il Regnq d'Italia e il Regn; di Spag na i/. 15 agoJto 1927.
4 - Uno schema di provvedimento concernente Jlesemzione d_ella con venzione relativa aJ/a . linea aerea regolare tra Genova e Barcellona, firmata in San Sebastiano fra il Regno d'Italia e q11eJ/o r!i Spagna il 30 agosto 1927 (anno V). _ •
5. :-- Uno Jchema di provvedimento riguardante l'esecuzione delia convmzione e dello Sta/11/o firmati in Ginevra fra l'IJalia e altri Stati il / 6 luglio 1927 · per la çreazioni di una rmione inlernazionale di _ soccorso, nonché del relativo atto finale. ·
Su proposta del capo del Governo, ministro dell' l nJerno;• il Comi· glio ba adottato le segue!Jii deliberazioni: ..
1. ---; Per agevolare la costruzione di campi .sportivi quali_ base di un vasto progralnma che il fasciuno attende di attuare in- matiria di educazione sportiva, è stato approvato uno schema di provvedimento che dichiara di pubblica utilità le Opere relative. alla conceuione di tali campi, erenlando dalle tane di regirtro e bollo· gli atti degli Enti pubblici per l'esecuzione di dette opere.
2. - Per intensificare la loJia contro le mo.Jehe è .stato approvalo 1111 provvedimento che autorizza il mi11i.Jtro dell'lnJerno a emanare un'ord inanza a11ente carattere obbligatorio e munito di saniioni penali.
3. - E sta/a appro vala /.:1 costituzimte in comrme autonomo de/la frt1Zi011e Valle di Ponipei ( comune di S cafati) con lt1 zona S cavi d i Pompei e altre deJle due provincie di Napoli e di Salerno. Così, .solfa il nome di Pompei, risorgerà, per opera del Governo fascista, restall· ralore dei valori primigeni della stirpe, /.:1 veccbia città p.:1gana, soddisft1cendo 11n .smtimento profondo di carattere religioiO e m /tura/e delle popolazioni _Jorte intorno at Santuario _ di fama ormai mondit1le,
4. - E stata prorogata di sei meii la fac oltà accordata ai prefetti delle provincie di 1iuova i.stituzione di di.sporre la requi.sizione di locali di privata proprietà per e il frmzioname!JIO, nel capoluogo della provincia, dei nuo vi uffici pubblici. Per altro, l'esercizio della requisizione, anziché consentilo in forma getierùa, t!Ìene condizionato ad una spedale autòrizzazione del thinistro dell' Interno, da ri· lauiarsi nei soli casi di comprovata auoluta neceuità.
5. :__ E stato approvato il bilancio 1927 del governatorato di Roma.(+)
.232• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
Su propoJJa del capo del Governo, miniltro d ella Guerra, Jono Jtati delibe rati dal Comiglio: l. - Un dilegnd di legge concernente il reclutamento di ufficiali in servizio permanente nei _ corJi Janitario e veterinario.
2. - Uno uhema di provvedimento concernel11e nuove norme per l'avanzamento al grado di generale di Divi.Jione e gradi nei regio Eurcito.
3. - Uno Jchema di provvedimento cotrtenente norme di pensione per gli ufficiali già in P.A.S. e per quelli eJonerati durante la grterra.
4. - Uno ;chema d i legge recante varianti ail'articolo II d ella legge 11 marzo 1926, numero 396, Ju!J' ordi namento dei regio Euràto' e diiposi ziOni riguardtmti la coitituzione del Z'tibunale militare territoriale per il Corpo d'Armata di Udine.
Dal capo del Governo1 miniltro per la M arina, Jo no Jlati Iottopos ti al Consiglio, che li ha l. - Uno 1chemd di provvedimento che Itabilhce il tra/lamento economico degli ufficiali ammiragli e capitani di vascello collocati in atailiaria a loro domanda.
2. - Uno JCbema di regio decreto che approva varianti ed aggiunte al testo unico 111/l'ordinamento del C.R.E M. e stato giuridico dei sol· !ufficiali d ella regia Marina.
3 - Uno Jcbema di provvedimmto per modificazioni alla legge stilla leva mariJtima.
4. - Uno schema di provvedimento contenente modificazioni alle · -pigenti l eggi relati ve al capo di Stato Maggiore della regia Ma rina, a/. l'ordinamento della regia Marina ed all'avanzamento degli ufficiali della regi4 Marina.
5. - Uno schema di provvedimento concernente della sovvenzione annua alia nave scuola marinaretJi Scilla.
Su propoJta del tapo del Gove mo, ministro per I'Aeronariticd, 1ono Jlati deliberati dal Comiglio:
1 - Un o schema di provvedimento concernente alcune modifi-che alle vigenti dùposizioni sul reclutamento e sull'avanzametJio degli ufficiali della regia Aeronautica ·
• Tenutasi il 19 dicembre 1927 (ore 10·12.30). (Da il Popolo d' Italia, N. 302, 20 'dicembre 1927, XIV).
2. - Uno schema di prottvedimento che apporta modifiche al regio decreto legge 21 aprile numero 763, relativo al matrimonio degli ufficiali della regia Aeronautica ( +)
233' RIUNIONE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
1J del Governo ha ftli/O le ugJtenli dichiarazioni. Il giorno 18 agosto del 1926, nella piazza Maggiore ·di . Pesaro, io pronunciavo un discorso, il cui béano essenziale vale la pena. di essere ancora una volta ricordato:
«Voglio dirvi che noi condurremo COf! la più strenua decisione la battaglia economica in difesa della lira e da questa piazza a tutto il mondo civile diciamo che difenderemo la lira fino all'ultimO' respiro, fino all'ultimo sangue. Non infliggerò mai a questo popolO meravi· glioso d'Italia , che da quattro anni lavora come un eroe e soffre come un santo, l'onta morale e la catastrofe economica del fallimento della lira. n regime fascista !esisterà con tutte le sue forze ai tentativi di jugulazionc de1le forze finanziarie avverse, d eciso a stroncarle quando siano individuate all'interno. Il regime fascista è disposto) dal suo capo a ll' ultimo gregario, ad imporsi tutti i sacrifici necessari; ma la nostra lira che rappresenta il simbolo della nazione, il segno della nostra ric· chezza, il simbolo delle nostre f atiche, dei nostri sforzi, dei nostri sa. crifid, va difesa e sarà difesa. Quando mi accade. di scendere in mezzo al popolo, al popolo che realmente lavora , io ·sento che cosl p arlando ne interpreto perfettamente i sentimenti, le aspirazioni) le volontà. ·
«Cittadini! Camicie nere!
«Ho g ià detto quello che intendevo di dire e ritengo che avrà una grande eco. Così finiranno le ciarle insulse del disfattismo vile che in· dìviduercmo e· che_ colpiremo senza pietà, e· nessuno ci farà indietreg· giare suiia strada che noi dobbiamo fermissimamente seguire».
Da quel giorno la sorte delb lira fu decisa. Ci fu un immedia.to mig lioramento delle quotazioni. I successivi provvedimenti legislativi del settembre confermarono la tendenza. l cambi continuarono a m igl iorare e nei mesi che seguirono, da un massimo di l S8,18 lire per ster· lina, scesero a ottantaquattro per sterlina, pe r quindi fissa rsi nella q u-otazione p rescelta da l Governo d i ottantanove-novanta lire per sterli na.
• Tenutasi il 22 dicembre 1927 (ore (Da li Popolo d'llalia, N. 304, 22 dicembre 1927, Xli).
Il _ Cons iglio dei ministri quindi p uò co nstata re che la difesa dell a lira proclamata a Pesaro è stata vittoriosa su tu tta la li nea : a) perché h a spezzato per sempre le reni alla speculazione deprezzativa d ella lira; b) p erché ha di conseguenza rivalutato la lira di cinquan totto pu nt i ne i confront i delic: quotaz ioni massime di una sola giornata dell'agosto 1926; di ventotto pu nti nei confro nti delle quotazioni degli a nni 192'5-primi mesi del 1926 ; di quindici punti nei confronti delle quotazioni del 1922.
Ora un 'ulte rior:e rivalutazione della moneta sarebbe possibile, ma non è des iderabile : a) perché, come è acca duto in a ltri paesi, sarebbe il prevalente risultato di .forze speculative internaziona li ; b) p erché de ter minerebbe o u na grav issima crisi continuativa o non meno g ravi crisi period iche ai danni dell'economia nazionale ; c) perché imporrebbe aUo Stato, e quindi ai cittadini contribuenti, oneri insopportabili.
Il Consig lio d ei ministri può riconoscere che il livello della rivaJutazione, raggiunto in brevissimo tempo dalla nostra moneta, è notevole e soddisfacente perché corrisponde all' i ndice-oro dei prezzi mond iali e rappresenta il punto in cui tutti gli interessi,_ nonch é le posizion i d ebitorie e credit? rie dei p ri vati , dei risparmi atori e dello Stato , trovano un equitativo equilibrio.
Il Consigl io dei ·ministri deve rico rd:1re che non fu mai nel p rog ramma del Governo fascista il ritorno a lla parità oro dell'anteguerra e che il ripristino di u na nuova parità è più agevole con una moneta che sale p iuttosto che con un a moneta ch e precipita. Il Co nsig lio de i ministri constata che d a parecchi mesi i l cambio è stabile d i fatto at· torno alla quotazione prescelta e ch e a t ale quotaz io ne tutte le forze dell' economia si sono a g rado a g rado adeguate con una somma di sforz i e di sacrifici sopportati da tutte le classi con i l più alto spirito di disciplina e di civismo. li Consiglio d ei ministri rit iene ch e, conf orme- . mente al parere d i tutti i tecnici e all'esperienza di tutti gli St.lti nel dopoguerra, è condi zione necessaria per la sicurezza e per l'avvenire della economia nazionale {;he la moneta sia sottratta per sempre alle flutt uazioni p iù o meno speculative dei cambi. ·
Il Consiglio dei m inist ri afferma che es istono le condiz ioni necessari e e sufficent i p er la cessazione del corso f orzoso · e per il ritorno al reg ime aureo e cioè: a) la ferma disci plina c la instancabile operosità del popolo italia nO; b) il pareggio e l'avanzo n e l bilancio dello Stato; r) l'unificazione della facoltà dl emissione e la completa· autonomia della Banca di emissione; d) 1a massa dei segni monetari notevolmente ridotta ; e) la del debito estero di guerra e il consolidame nto del debito fluttuante; f) Ja bilancia · internazionale dei pagamenti favorevole; g) la stabilità di fatto dei cambi' da otto mesi; h) la adeguazione a <J:uesta stabil ità di fatto dei salari, -dei costi e ' dei prezzi;
1) una riserva di oro e di valute pregiatc equiparate .che copre fortemente li circolazione sulla b ase della nuova parità aurea.
Ciò p remesso, il Consiglio dei mini stri decide l'approvaz ione di un d ecreto legge, che entra immed iatamente in vigore, col quale viene de· eisa la cessazione del corso forzoso, il r itorno al regime conve r· tibilità in oro: corri spondente a lire 9 2,46 carta per sterl! na, corrispon· dente a lire 19 carta per doH:1ro, corrispondente a lire 3,66 · carta per lira oro.
Il Consiglio d ei ministri prende decis ione di straordi naria import:lnZ:l con sicura coscienza. Tale decisione è utile e ineluttabile. Essa h a l'eccezionale risultato di chiudere u na volta per tutte il decen· naie pc fi odo delle continue oscillazioni dci cambi e di fare entrare l'Ital ia nell'orbita d elle nazioni che sono tornate al regime della moneta stabile, cioè a l regi me dell'oro.
H Consiglio dei ministri ha la conyi nzione che la decisione odierna avrà una bene fi ca, profonda influe nza su!Jo sviluppo dell'economia na· zionale agricola e industriale col dare la s icurezz:1 a tutte le iniziative cd · a tutte le imp rese sane, mentre il ritorno all a normalità monetaria da parte d ell 'Italia contribuirà al de finitiYo pacifico riassetto dell'eco. nomia mondiale. ( +)
PREFAZIONE A «LA LOTTA CONTRO IL CELIBATO
. NEL PASSATO E NELL'ORA PRESENTE >>*
Ho letto con profo nda emozione le pagine di questo volume e credo ch e accadrà la stessa cosa a tutt i coloro che seguiranno il m io esempio. Si tratta del libro scritto da un a utentico eroe, che volle quasi· dispe· ratarncnte e totalmente immol:lcsi "nel la g rande guerra pe r la vittoria
• Fu Lcnmr PATJLTJCCI DI C4..LBOLI -La ./otttr rontro il u!ibaJo nel passttto 'nell'ora preume- _Milano, « Alpes " • 1927 della patria. Si tratta di un libro sotto la f9rma di una ·tesi di laurea prima della guerra, quando questi problemi, che oggi ci ap· paiono e sono fo ndamentali, affiorava no nelle coscienze di pochi soli· tari studiosi. Sì tratta di un libro postumo, ma che per ·singolari .cir· Costa.nze ha il pregio della più immediata attualità. Si tratta, infine, d i un libro che ri vela un c.ecve!lo organico e una soda preparazione culturale, nonché un preciso alto senso del dovere. :E il libro di un a nticipatore.
L'autore, l'epoca, il tema conferiscono a questo libro un valore rarissimo, mentre la materia è degna dell'attenzione c della meditazione di tutti gli ita lia ni pensosi delle sorti demografiche della patria.
M USSOLINI
LA PRIMA TESSERA FASCISTA DEL 1928 •
Dopo di avere ascoltalo at1mtame11te il discorw di S. E. T11rati, il D11ce ba riiposlo mettendo in rilievo am.itutJo il significato del gesto.
Vog lio - ba - continualo ·iJ primo ministro - cogliere questa fau· sta occasione per manifestare il mio più vivo e p rofondo comp iacimento per l'opera svolta dal Direttorio nel suo insieme e da ognuno di voi in particolare, e dal segretario generale del Partito. Voglio mcttervi all'ordi ne del giorno delle camicie nere di tutta Italia. D opo due anni di lavoro voi meritate questa attestazione.
Dopo di che il D ure ha po.sto in rilievo /'alli vità diligente e ap. passionaJa de/J'on. B!tmr, quale presidente dell'Op era nazionale per la maternità e l'infanzia; dell'an. Ricci, q11ale presidente dell'Opera nazionale balilta, si rivela sempre pùì il grande vivai o di energie 1111011e per la patria fascista," del commenda/or .Melcbiori, quale iiiiiJtralore d i tut/a l'attività multiforme della A fi lizia," dell'otz. Maraviglia, q 11ale preJidente della Confederazione degli Enti atttarchici
H o dato - ha conlimtato il Presidmte - troppi incarichi d i fidUcia all'onorevole Marghi notti, incarichi _ che egli ha, dovunque, egre· giamente assolto, perché ci sia bi sogno di tenere un discorso sul suo passato di combattente, sulla sua ferma fede fascista . D ell'onorevole Ar- p inati dirò che lo considero, e non da oggi, ma sino d alle vigilie eroiche del fascismo (piazza Belgioioso, novembre 1919) come uno d ei principali artefici della rivoluzione delle camicie nere. Né considerazione diversa spetta all'onorevole Sta race, prod e delle du.e guerre, gerarca e g regario tra i più fedel i di tutte le ore. Il camerata Marinelli è legato alla storia del f ascismo d all'adu nata del" 23 marzo ad oggi E uno dei pOchi che potrebbero scriverla, perché l'ha vissuta giorno per g iorno. Ma poiché vedo fra voi Ja · signora Mezzomo, fii p iace segnalare al Partito intero l'attività d iscreta e continua, fatfa di delicato amore e ·di ardente fed e, che EJ!a svolge in se no all 'Associazione tra le fami glie dei caduti della rivol uzione.
• A Roma, a palazzo Chigi, il 1° gennaio 1928, verso le 1(), Mussolin i ri· ceve per g li augu ri d i capodanno il Direttorio del Partito Na-ziona le Fascista Il deputato Augusto Turati consegna al Presidente del Consiglio la p rima tessera del Partito per l'anno 1928 pronunciando un discorso. Al deputato, Mussolini risponde con le parole q ui riportate in riassunto. (Da ll.Popolo J'l talùr, N. 2, 3 gennaio 1928, XV).
Quanto all'onorevole Turati, egli ha il g rande, incancel labi le merito di avere epurato, affinato Ù Pa rtito, rendendo lo sempre p iù aristocra tico nella sostanza e nella forma, libcrandolo da lle scoric, facendone uno strumento solido e potente per le fortu ne del regime. A poco a poco tutti coloro che volevano profittare, litiga re, arri va re, traffiCare ; i pavidi, i chiacchieron i, g li insu fficenti, vengono eliminati. 1J Partito
N azionale Fascista si prepara ·ad assolvere il cOmpito che gli è peio: costituire l' aristocraz ia educat iva e fo rmativa del popolo italiano.
Me riti pecUliari dell'onorevole Turati sono: il nuovo statuto del Partito, che l'esperienza ha perfettamente collaudato; la istituzione dei comitati intcrsindacali, che hanno già reso preziosi servizi; l'entrata nel . l'orbita del regime di tutte le forme non economiche, non politiche, ma che tuttavia rappresentano un complesso imponente di -istituzioni e di uomi ni
Esprimo solennemen te al camerata T urati la mia simpatia ed il mio plauso e d ichiaro che egli ha bene meritato del Partito c della nazione.
Il D uce, do po di avere brevemente "acce nnato alle opere compiute, ba ll·acciato il programma dell' anno sesto, programnia imporlanl e, ed ba così concluso :
Riprend iamo senza indugio i l lavoro. Con entusiasmo, con fratcr. nità," con quella assoluta ded izione di se stessi alla patria cd al fascismo per cui il ··Partito N az ionale sta trasformandosi nell'ordine della perfetta obbedienza.
Da qUesta nostra grande fatica sorgeranno le fresche numerose generazion i che prepariamo e cioè: uomini di sca rse paro le, di freddo coraggio, di tenicc laboriosità, di cieca disciplina, del tu tto irriconoscibili dagl i italian i di ieri.
.e con ·questa virtù che l"Itali a fascista si far à largo nel mondo.