L'ISTRIA I MIEI RICORDI - ANTONIO MIRKOVIC

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CENTRODIRICERCHESTORICHE-ROVIGNO

MONOGRAFIE-EXTRASERIEI

CDU:94(497.5Istria)”1930/1980”

ISSN0353-328X

ISBN978-953-7891-13-8

CENTRODIRICERCHESTORICHE-ROVIGNO

MONOGRAFIE-EXTRASERIEI

ANTONIOMIRKOVIĆ L’ISTRIANEIMIEIRICORDI

UNIONEITALIANA-FIUME UNIVERSITÀPOPOLARE-TRIESTE

Rovigno2015

MONOGRAFIE-Extraserie,CentrodiRicercheStoriche,Rovigno,vol.I,pp.1-214,Rovigno,2015

CENTRODIRICERCHESTORICHE-ROVIGNO

UNIONEITALIANA-FIUME UNIVERSITÀPOPOLAREDITRIESTE

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IlpresentevolumeèstatorealizzatoconifondidelMinisterodegliAffariEsteriedellaCooperazioneInternazionale dellaRepubblicaItaliana-Direzionegeneraleperl’UnioneEuropea

StampatoinItalianelmesedinovembre2015acuradiBattellostampatoresrls-Trieste

PREFAZIONE pag. 007 PARTEPRIMA Premessa 0011 STORIEDICASANOSTRA 0013 Transumanza 0013 Abigeato 0021 Omertà 0031 Pisino-resaitaliana 0034 AdriatischesKüstenland 0061 ZonaB-Jugoslavia 0090 Rovigno-convitto 0107 APPENDICE LaGrega 0117 PARTESECONDA Premessa 0123 MEMORIEALLARINFUSA 0124 Omodedotai 0124 Gnocchi 0132 Diversitàecoesistenza 0134 Primevittime 0142 Incomprensioni 0144 Passatempi 0146 Escursioneavventata 0149 Fossecomuni 0152 Barattolo 0154 Gimino 0156 A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214 5
INDICE
Landschutz 0158 Matacorna 0159 L’orgogliodelvinto 0163 PieroPunz 0163 Mancatagitainmare 0166 Incesto 0169 MoncalvodiPisino 0172 OlmettoReale 0174 Castelverde 0176 NovaccodiPisino 0178 Pavati 0181 Scropetti 0184 Antignana 0186 Comaria 0190 APPENDICE LucianoScubla 0194 APPENDICEFOTOGRAFICA 0201 6 A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

PREFAZIONE

Ilmedicodifamiglia:èquestaunafigurachehoconosciutoquandoerosolo unbambino,neglianniOttantadelsecoloscorso.Erailmedicochetutti chiamavano“dottorMirkovi}”,conilqualetutti–comeimieinonnichenon conoscevanolalinguaserbo-croata–potevanoliberamenteparlareinitaliano, spiegarsimeglioequindisentirsiaproprioagio.Conilpassaredeltempo, l’impegnolavorativodel“nostro”medicositrasformòinunasinceraamicizia conlanostrafamiglia,unlegamecheèrimastovivoanchedopoilsuopensionamentoechecontinuatuttora.IldottorMirkovi },oltreadesserunottimo professionista,èpureunappassionatofotografodipaesaggiistriani,uneccellenteconoscitoredellastoria,inparticolarediquellaistriana,eunvalidointerlocutoreintemiriguardantil’evolversidellecondizionisocio-economicheepolitiche delterritorioedelleentitàstatalicontermini.Ancorsempreattivofisicamentee mentalmentenonostantelasuaetà,èpiacevoleintrattenereconluiundiscorso, qualsiasitemaessotratti.

AntonioMirkovi} ènatoil6giugno1929aPola.Hafrequentatolescuole elementariaPisinoecosìpureilGinnasioeleprimeclassiliceali;chiusonel1946 ilGinnasioLiceoitalianodiPisino,nelsettembredellostessoannosièiscritto nelnuovo,appenaistituito,GinnasioitalianodiRovigno,direttodalprof. AntonioBorme.

Nell’autunnodel1949sièiscrittoallaFacoltàdimedicinadell’Universitàdi Zagabriadovesièlaureatonel1957nellanuova,dapocoinaugurata,sede distaccatadellaFacoltàdiMedicinadiZagabriaaFiume.

Conclusoiltirociniopressol’OspedalecivilediPola,èstatoinviatoasvolgere lasuaprofessionenelDispensariomedicodiPisino.Dopodueannidilavoronel distrettosanitariodiquestacittà,hacontinuatoasvolgerelasuaattivitàpresso laCasadellaSalutediPoladove,nell’anno1988,haconclusolapropriamissione dimedico.

APolaèstatoperunlungovolgerdiannimembrodelCircoloItalianodi Cultura(ComunitàdegliItaliani)dellacittàinqualitàdidirigentedellasezione culturale;inquellassoditempohapromossolapubblicazionedelperiodico El

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Clivo,organodivulgativocheavevailcompitodiinteressareilmaggiornumero diconnazionaliallapresadicoscienzadellelorospecifichecaratteristichestorico-culturali,essendoessiparteintegrantedell’anticapresenzadellaciviltàromanzainterraistriana.

Perannihatenutovarieconferenze,arricchiteconproiezionididiapositive, dicaratterestorico-paesaggisticorelativeallaregioneistriana,inquasituttele sedidelleComunitàdegliItalianidellaregione,areaquarnerinacompresa.

Saltuariamentehacollaboratoconlarivista“Panorama”dell’EditdiFiume.Nel 1983hapartecipatoalconcorsoIstriaNobilissimaconilsaggiointitolato“I soprannomidiValled’Istria”,pubblicatosuccessivamentenell’“Antologiadelle operepremiate”.Nel2005sugli“Atti”(vol.XXXV)delCentrodiRicerche StorichediRovignoèstatopubblicatounsuocontributosuigiochidellagioventù vallesedaltitolo:“GiochiraccoltiaValled’Istria”.

NeglianniSessantadelsecoloscorsohafattivamentecontribuitoallariaperturadellascuolaitalianadiSissano,luogodoveduevolteallasettimana,pertutto ilperiodolavorativotrascorsoaPola,haesercitatocontemporaneamenteil proprioimpegnoprofessionalenell’ambulatoriomedicodellalocalità.

NeglianniNovantaèstatomembrodell’AssembleacittadinadiPolaeallo stessotempofecepurepartedelConsigliodirettivodellaScuolaprofessionale dellastessacittà.Dall’anno2005èmembrodell’organodirettivodell’Istitutodi SanitàPubblicadellaRegioneIstriana.

Il12aprile2013,ilConsoleGeneraled’ItaliaaFiume,RenatoCianfarani, haconsegnatoaldottorAntonioMirkovi} l’onorificenzadell’OrdinedellaStella d’ItalianelgradodiCavaliere,sudecretodelPresidentedellaRepubblica ItalianaGiorgioNapolitano.“IldottorAntonioMirkovi } daoltre50annisvolge un’ininterrottaattivitàdipromozionedellaculturaitalianaedisostegnoalle localiComunitàdegliItaliani.Inoltre,conimpegnoprofessionaledisinteressato, profusoperben40annicomplessivinellavestedimedicodibase,hagarantitoa numerosissimiconnazionalicostanteesollecitaassistenzamedica.Ildottor Mirkovi } hasempredimostratograndedisponibilitàaldialogoedèsemprestato prontoadintervenireinaiutodellefamiglieitalianeeperquestogodedigrande stimaefiduciatrainostriconnazionali”,recitalamotivazionecheaccompagna l’attribuzionedelriconoscimento.

L’avereavutoperannil’occasioneelapossibilitàdivivereelavorarein diverselocalitàdellapenisolaistrianaglihaoffertoanchel’opportunitàdi conoscere“inloco”ilveroanimodellegentidiquestaterra.

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Conquestepaginel’autorehaintesoillustrare,senzamagnificareodenigrarechicchessia,ilsusseguirsineltempodeifattorichehannocontribuitoafar conoscereleavitetradizionidellapopolazioneautoctonaresidentenellapenisola istrianaeconessepurelasuaparticolareindoledasempreinclineallatolleranza neiconfrontidelladiversità.Unatolleranza,però,nonsempreapprezzatadachi nonconoscevaafondol’intimocaratterediquestegenti.

Perdarvitaalsuointento,ildottorMirkovi } hafattoriferimentoaglieventi daluivissutiinprimapersonaquandoeraancorabambinoepoigiovanemedico, senzaperaltrotralasciaredisegnalareepisodidescrittidaaltri,vissutinellostesso periodoenellestesselocalitàdaluifrequentatenell’adempimentodellasua professione/missione.

L’insiemedeisingolibranidi“storia”regionaleraccoltiinquest’opera diventamemoriascevradiingerenzediparteequindiutileesignificativaper approfondirelaconoscenzadell’ambientedivenuto,conilpassaredeisecolieil sovrapporsidegliavvenimenti,crogiuolodellegentiistriane.

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PARTEPRIMA

Premessa

Perconoscereevalutarenelsuocomplessolastoriaeconessalecondizioni ambientaliconlequali,inunpassatononmoltolontano,lagranpartedella popolazionesiètrovataaviveresulnostroristrettotriangoloditerraistriana,è doverosoprimaconoscereanchegliaspettimenoeclatantiemenoconosciuti delleavversitàconlequaliquell’entitàumanafucostrettaascontrarsi.Sono questiricordidiepisodichepermettono,almenoconlafantasia,diricreareil mondoesistenzialediquellapartedeinostricorregionali,chepermoltianni,nel beneenelmale,hannosaputorispettareefarproprieleantichetradizionidei loroprogenitori.

Perfacilitarelaletturaelesuccessiveinterpretazionideifattiriportatinelle prossimepagine,glieventidescrittisonostatisuddivisiinduedistinteraccolte episodichelequali,puressendocronologicamentediscosteneltempoediverse nelcontenuto,siriferisconoaduncomunepassatostoricocapacedirievocare glistessirisvoltiesistenzialiaiquali,perlungotempo,quasiognisingoloindividuo dell’areapresaindisamina,dovetteadeguarsi.

DopopiùdimezzosecolodallafinedelSecondoconflittomondiale,credo siaoragiuntoancheilmomentodidareaifanciullieragazzidiallora,rimasti nellapropriaterra,laparolaelapossibilitàdirievocareciòcheessi,inqueitristi frangenti,hannosubitooaiqualihannodovutoassistere.Ènotodatempocome allafinediogniguerraicronistiprima,glistoricidiregimepoi,denigrandoal massimolosconfitto,sidianodafareperosannarenelmigliormodopossibileil vincente,senzaperòsoffermarsitroppoadescrivereancheledisavventuredel restodellapopolazione.Iricordideipiùgiovaniodeiragazzinivengonopoi valutatiallastreguadifruttidimerafantasia,privicioèdiqualsiasiinteresse storicoepertantononmeritevolidiattenzioneomemoria.

Lostessomodoriduttivodipresentareifattivenneusatodaglistoriciper illustrarel’ambientedicasanostraduranteildecorsobellicodaessipresoin analisi.Perrimediarealmenoinparteaquestomodolimitatodipresentarei

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fatti,ioel’amicoMarioRaunichdiPisinoconvenimmochevalevalapenaunire inostriricordigiovaniliperrenderlinotiatutticolorochedesiderasseroconoscerelesfaccettaturesecondarie,masemprereali,dellanostrastoriaregionale. Senonl’avessimofatto,moltoprobabilmente,unaconsiderevolepartedei travagliprovatidallapopolazionecivileistrianadiallorasarebberostaticondannatiadunimmeritatooblio.Lanostraverdeetà,èvero,ciavevaesoneratoda unqualsiasidirettocoinvolgimentoarmato,maciònonciimpedìdiassistere prima,ememorizzarepoi,tuttelescelleratezzechevedevamoripetersigiorno dopogiornoattornoanoi,senzaperò,aguerrafinita,lasciarciinfluenzareda interpretazionidiparte,esaltantisingolieroismimaiesistiti.

Conilprovato,ilvistoedilsentitodire,nonintendiamoinnessunmodo riscriverelastoriaoparagonarciacolorocheperungiustoidealeseppero scendereincampoprontiacontrastare,rischiandolapropriavita,lepreponderantiforzenemichedelmomento.Sicercasoltantodiintegrareilquadro complessodellaguerra,ormaipassata,conscorcidimemorieutiliperdescrivere l’atmosferachesieravenutaacrearenellanostraregionedurantegliultimianni delconflittoetuttociòchequest’ultimaseppepoilasciarciineredità.

Allastesuradiquestepaginehannopartecipatoconsinceropiacerepiù persone.AgliamicidiPisinoedialtrelocalitàvadaundoverosoringraziamento. InparticolarmodoaMarioRaunich(1935),RitaGortan(1933),EdiGortan (1929),BertoRusso(1929),NerinaGabrielich(1935),SilvanoGrubissa(1940), AnnaRossoli(1926)diSissano,BarbaraFerroGhiraldo(1982)eCorrado Ghiraldo(1974)diGallesano. 12A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

STORIEDICASANOSTRA

Transumanza

Lapraticadellatransumanzadellegreggidipecore,parteintegrantedella pastoriziadiffusauntempolungol’interaareageograficagravitanteattornoal bacinodelMediterraneo,ormaidaannisistaesaurendo.Diquestamillenaria attivitàumanaanchenellanostraregionerimangonoormaisoltantopallidi ricorditramandatidagliultimipastoridialloraaipochiinteressatidioggigiorno, desiderosidiconoscerequelloroarcaicomododivivereeoperare.Affinché quelleultimetestimonianzenonvadanodispersepersempre,forsenonnuoce soffermarsisultema,capacedidescriverequell’anticomododivivereraccontato dachiingioventùpartecipòaquelripetitivo,stagionalemigraredall’altopiano dellaCicceriaallavoltadellabassaIstria.

Ilcasovollechearaccontare,quarant’annifa,ilmododispostarsideipastori conlelorogregginonfossestatounpastore,mabensìun’arzillaottantenneche giàdagiovanedovettesostituireilpropriopadre,decedutoquandoleieraancora soltantounagiovanedonna,nellafunzionedipastore.Lefemminenonscortavanomailepecore,maleinonavendoparentimaschiacuiaffidaretalecompito, fucostretta,infrangendoleantichenorme,aunirsiaglialtripastoricomesefosse unuomo.

Aiprimidinovembre,dopo“elgiornodeimorti”,avevainizioladiscesadei pastoriconlelorogreggidipecoredallemontagnedellaCicceriaversoleterre piùcaldedellabassaIstria.Inqueigiornilepecore,conl’arrivodelleprimenevi, peristintomanifestavanoilbisognodiscendereavalleversopascolipiùricchi, versoclimipiùmiti.Contrariamenteaquellochesipotrebbesupporreerano dunquelepecore,enonl’uomo,apercepireperprimel’incombentecambiamentodistagione,asentireilmomento,ilbisognodimigrareinarealipiùconfacenti alleloronecessitàvitali.Inprimavera,all’iniziodimaggio,ilcambiamentodel climaleinvogliavainveceaincamminarsisullastradadelritornoversole montagne,giàrinverdite.Ilpastoredunqueassecondavasoltantopassivamente l’istintodeglianimali,ancheseallafinfinerimanevasempreluiquelloche imponevalapropriavolontàall’interogregge.Ladiscesaversoilpianoeraspesso

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accompagnatadapreoccupazioniperleimprevedibili,maspessopossibilidisavventurecheiltragittoforzatopotevariservare.Erapertantoquellalaparte dell’interatransumanzachehalasciatoletraccepiùprofondenellamemoriadi chipartecipòaqueiripetitivispostamenti,tantochesarannopoiquelliche verrannomemorizzaticonunamaggioredoviziadiparticolari.

Ognigregge,indipendentementel’unadall’altra,migravaperproprioconto, matutteseguivano,grossomodo,soltantoduebenprecisedirezionidimarcia. UnasidipartivadallaCicceriae,seguendoinlineadimassimalacostaorientale istriana,sispingevaversosudnellaPolesana,finonellaperiferiadiPola,mentre l’altracondirezionesud-ovest,concludevailsuopercorsoattornoallecittadine diOrsera,Rovigno,ParenzooValle.Legreggieranocompostedaunoopiù “quarneri”,cioèl’insiemeprecisodiquarantapecore.Chiavevamenodiquarantapecorenonmigrava,rimanevaacasapropria,perchénongliconveniva avventurarsiconunnumeroridottodianimaliinuncamminocosìdifficoltosoe sempreespostoapericoliimprevedibili.D’altrondedurantel’estateriuscivapur semprearaccogliereeconservaretuttoilfienocheglisarebbebastatopernutrire, duranteillungoperiodoinvernale,lepochepecorechepossedeva.

Lamarciaversoilpianoiniziavasemprealleprimelucidell’alba.Ilgiorno primalepecorevenivanorimpinzateconilforaggiomigliorechesitrovava, perchéneigiorniavenire,datoilveloceincederealqualequest’ultimesarebbero statecostrette,nonavrebberoavutoiltempoperbrucarnedell’altro.Piùchedi unanormalemarcia,inverità,sitrattavaquasisemprediunacorsasenza possibilitàdirallentarel’andatura.Ognigreggeeracondottodaalmenodue pastori.Unoprecedevailgruppo,l’altroloseguivaatergo,mentreicani, correndoavantieindietro,stavanoattentichelepecorenonsbandasserofuori dalpercorsoprestabilitoperbrucarel’erbavicinaeperricondurrenelgruppo quellecheeranorimasteindietro,costringendocosìtuttoilgreggeafermarsiper dartempoaipastoridiintervenire.

Questomododiprocedereerapraticatodatutticoloroche,seguendola direttricedimarciaoccidentale,calcandoantichitratturicheaccorciavanodi moltoilpercorsointrapreso,siportavanonellavalledelfiumeQuietosotto Pinguente.Daqui,finoallefaldedelcolledoves’adagiaMontona,proseguivano perlastradachefiancheggiailfiume,conunsusseguirsidianseincassate,inuna lunga,profondaestrettavallecarsica.Dasottoquell’anticoborgo,risalendoil latosinistrodellacitatavalle,imboccavanoisentieri,alorobennoti,cheli avrebberoportatipoi,quasiinlinearetta,direttamenteaipascolinonmolto discostidallacostaversolaqualeeranodiretti.Lesosteeranorareebrevi.Era concessoatuttisoloiltempopermetteresottoaidenti,ognitanto,unpo’dipane 14A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

eformaggio,cheognipastoreportavaconséavvoltiinuncapacefazzoletto chiusoconunvistosonodo.Altresosteeranoconcessesoltantoperchiedere eventualmenteunbicchiered’acquaaduncasolareincrociatolungoiltragitto. L’acquanonvenivamairifiutata,siachefossestatachiestaagentidell’interno dellapenisola,dovesiusavalostessoidiomadellanostrainformatrice,chea quelledellapartecostierapopolatadagentidiparlataistroveneta.

Qualsiasifosseilpercorsoimboccatodaipastori,iltempoimpiegatoperfarlo richiedevapiùgiorni.Lasignoraottantennenonmancòperòdiricordareche certisuoicompaesanisapevanospessovantarsidiessereriusciti,dagiovani,a coprirequelledistanzeinunsolgiorno.Difficilecrederci.Perquantoquel percorsofossefattoquasidicorsa,erapraticamenteimpossibilefarloinsole ventiquattr’ore.Verosimilmentenonsitrattavad’altrochedipuravanteriapriva diqualsiasiriscontroconlarealtà.Chi,scendendodallaCicceria,siincamminava versoponentedovevafareperforza,perdendodeltempoprezioso,piùdiuna sostaprimadiarrivarenellecontradepresceltepersvernare.Laprimatappadi normaavvenivaall’altezzadelletermediSantoStefano,doveipastoritrovavano adattenderliiproprifamiliari,lìgiuntiilgiornoprimaconicarritrainatidaasini omuli.Oltrealcibo,suqueimezzisitrovavanoammucchiatituttigliattrezzie gliindumentinecessariperlalorolungaassenzadacasa.Inquell’occasioneper isopraggiuntisipreparavapureunpastocaldo,cioèunbollitodiprosciutto arricchitotalvoltaancheconunpo’diriso.Dopounabrevepennichellaristoratrice,lasciatosuicarrituttociòcheavrebbepotutointralciareilloroveloce incedere,chericordavapiùunacorsacheunanormalemarcia,riprendevanoil percorsointerrottonelmattino.Primadelcalaredelsoledovevanoraggiungere qualchecasolareamicodovepoterpernottaresenzatimoredivenirdepredati daisolitiladridibestiame,cheinfestavanoleterreattraversolequalidovevano transitareperconcluderel’itinerarioprefissato.Perlastessaragioneseguivano sempreglistessisentieri,cheliportavanoilpiùvicinopossibileaqueiconoscenti, chegiàdatempoavevanoabbandonatolaloroprimevaattivitàpastoraleper adattarsiadunavitaprettamentesedentaria.Certevoltenemmenoqueste precauzionibastavanoasottrarliallefrequentiruberieallorainvoganella regione.Ancoraoggiglianzianiricordanoifurtidiinteregreggisubitidachi, volendosuperareilVallonedellaDragaperportarsinell’IstriaasuddelCanale diLeme,erastatocostrettoapassaredinotteperlecampagnediSanLorenzo delPasenatico.Perevitarediscontrarsicongliautoriditaliladrocini,ipastori evitavanodispostarsidisabatoodomenica,perchéeranoproprioquelliigiorni sceltidailadripermettereinattoleloroincursionipredatorie.

Passatalanottealsicuro,all’indomaniipastoririprendevanoilcammino

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versoipascolicheritenevanofosseroimiglioriperassicurareailoroanimaliun sicuroapprovvigionamentoinvernale.Nelgirodiqualchegiornoalorosisarebbe poiunitoilrestodellafamigliacontuttoilvettovagliamentonecessarioper ricreare,almenoinparte,illoroconsueto,arcaicomododivivere.Unavolta giuntinellezonecheritenevanoadattepersvernareinpace,stipulavanoavoce coniproprietarideipratiedeicampimessiacoltura,maalloramomentaneamentespogli,unpattocheavrebbepermessolorol’usotemporaneoditaliterreni perlepastureinvernali.Nellostessotemposiaccordavanopureperl’utilizzo dellestalleedeglialtrivanidaadoperarequalidimoredifortunaperlepersone delloroseguito.Annodopoanno,perradicataconsuetudine,essitornavano quasisemprenellestesselocalitàpressoglistessiproprietariterrieri.Datempo sieracosìinstauratotralorounrapportodireciprocaeutilecollaborazione.I contadinicontavanosull’arrivodiqueipastoriespesso,inprevisionedellaloro venuta,riservavanoipropriarativi,rimastispoglidopolamietituradelgranoo laraccoltadialtrecolture,alpasceredellealtruipecore.Intalmodo,oltread offrireaglianimalisopraggiuntipasturediverseepiùsaporitediquellechesi trovavanoneipraticirconvicini,miglioravanonelcontempocongliescrementi lasciatidaglianimaliancheipropricampigiàsfruttatiperleripetuteseminea cereali.Lepecore,nutriteconqueiforaggi,crescevanopiùrobuste,migliorando cosìanchelaqualitàdellecarniedellatte.Lelorofeci,ricchedisostanze organicheazotate,quandovenivanopoisparsesulsuolo,sitrasformavanonel miglioreconcimechelanaturapotessedareagliagricoltoridiquelleterre.Era cosabennotaatutticolorochesidedicavanoallavorodeicampi.Anchegli escrementidegliovinisparsisulfondodellestalleoneirecintivicinivenivano utilizzati,soprattuttoperlaconcimazionedellepiantediolivoedeivigneti.Si chiudevacosìunsecolareciclobiologicocheassicuravaadambedueleparti interessateuntornacontocondivisoeproficuo.Naturalmentel’utilizzodiquel particolarepascoloesigevapureun’adeguataericcaricompensa.Inostripastori sapevanobene,guadagnandocispessoanchesopra,comeonorareildovuto.

Glistessiscambidireciprocibeneficitrapastorieagricoltoriavvenivano puresullatodilevantedellanostrapenisola.Ilpercorsobattutolungoquel versantesisviluppavaperòincondizionieconmodalitàalquantodiverseda quellepresentinellacontrappostafasciacostiera.Lecauseditalidifferenze vannoricollegate,oltrecheallediversestruttureorografichedeiterrenisopraai qualiipastoridovevanotransitare,purealsingolaremilieuantropicoconilquale, durantelatransumanza,venivanoacontatto.

Lediversitàambientaliavevanocontribuitoinparteadiversificareilprimevo nucleodipastoriseminomadi,provenientidallalontanaValacchiaromanizzata,

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induecompaginiumaneparzialmentedistinte.Unavoltaarrivatineinostri areali,cercandorifugio,paceebenessere,unapartediessi,oltreacambiare mododioperare,abbandonaronopurel’usodelloroavitoidioma.Quellichesi insediarononeglialtopianidell’odiernaCicceriacontinuaronoadedicarsialla pastorizia,ritenendolalafontepiùsicuraperillorosostentamento,mentre colorochesistabilirononell’altavalledelfiumeArsaesullecollineadessa sovrastanti,comequellisparsilungol’altocorsodelfiumeQuieto,purcontinuandoadallevareneipraticirconviciniancoraqualchesparutogruppodipecore, ritennerocheildedicarsiall’agricolturafosseunasceltaoculata,piùredditiziae menoimpegnativadellaloroattivitàoriginaria.Mentrequest’ultimicontinuaronoadusarefinoaigiorninostriunaparlatachericordaancoral’appartenenza allalorostirpeancestrale,iloroconnazionalistanziatisisuiversantioccidentali dellaCicceria,comequellisparsinell’altobacinodelfiumeQuieto,adottarono conilpassaredeltempo,purconservandoilricordodellaloroorigine,unidioma diorigineslava.Recentementeungiovaneappartenenteaquellacomunità raccontòcomeuntempononmoltolontano,neipaesidiPodmejaePodmerisce, situatinelleconvallideltorrenteBotonega,affluentedelfiumeQuieto,siusava ancoraparlaretralemuradomestichein“Ciribiro”,cioèindialettorumeno.Lui stesso(DussichA.)nell’immediatodelSecondoconflittomondiale,quandoera ancorabambino,appresedalnonnoarecitarenellorodialettoun’alterata sequenzanumericadall’unofinoaldieci(“unare,dunare,trenare,quari,quarici, cubi,cubici,quincule,dieci”).Considerandoquestifossililinguistici,conservatisi finoanontantotempofaincertepartidell’altobacinodelfiumeQuieto,oggi croatizzato,sipuòfacilmentededurrechenelsecolopassatol’etniarumenafosse presenteinun’areageograficapiùestesadell’attuale.

Nonostantesiasubentrataunadiversitàlinguistica,iduedistinticeppidi immigratisisonosempresentitiappartenentiaduna,ancheselontana,ma semprecomunematriceetnico-culturale.Finoanonmoltotempoaddietro,sia gliunicheglialtrisiautodefinivanoconlavoce“Rumeri”,mentreoggile popolazioniconterminilidefiniscono“Cicci”,seresidentiinmontagna,e“Ciribiri”,sedomiciliatiinpianura.Ilsentirsifiglidiunastessastirpefacilitavail transitodeipastoridellamontagnaattraversoleterredei“cuginiexpastori”della vallesottostante.Sapevanochepassandosopraacampiotracasolariamicinon avevanodichetemere.Sisentivanocomesefosseroancoraacasapropria.Si sentivanosicuri,senzailtimoredivenirerazziatidaifamigeratiladridibestiame operantinelrestodellapenisola.

IndipendentementedalleviescelteperscenderedallaCicceriaalpianoe perritornarcidopovarimesidiassenza,lavitadiqueipastorinonerafacile,anzi

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essieranospessoespostiarinunce,arischiestrapazzidiognigenere.InIstria, tralagentecomune,eraproverbialeildetto“vitadeCicci”,perindicarelagrama esistenzadichieracostrettoaviveresottopostoastentiedimprevistidivario genere.

Allatransumanzadiponentevipartecipavanosologliadulti,raramentei fanciullioibambinid’etàinferioreaicinqueanni.Ledonnesiunivanoailoro uominisoltantonelcasoincuinellelorocomunitàfamiliarifosseroinsoprannumero,oppureselestessefosseroprivediuominiidoneiasvolgerelemansioni cheilmododiviverediqueipastoririchiedeva.Allemassaierimasteacasa aspettava,oltreall’obbligodisvolgereleincombenzenonconfacentiall’indole viriledeilorocompagni,pureilcompitononfacilediaccudireibambinieivecchi dellapropriafamiglia,nonchétutticolorochenoneranopiùingradodiavventurarsinellelungheesfibrantiscarpinatecheletransumanzerichiedevano.In brevedovevano,esempredasole,assolvereatuttelealtrefaccendecheil quotidianotrantrandellavitaalpestreimponeva.Nelletediosesereinvernali, peringannareiltempo,simettevanoalfocolareperfilarelalana,perfarelacalza oconfezionareguantiemaglionipertuttalarestantecomunità.Senzapreoccuparsitroppo,aspettavanoconfatalisticapazienzailritornodeilorouomini.La vitadiquelledonnepassavacosì,anchesemonotona,pursempreserena. Ruberieocontrastiseritralepersonerimasteinpaesenonsiricordano.Soltanto durantelaprimaverapotevasuccederechedaqualchegreggevenissesottratto unagnellooqualchegiovanepecora.Sitrattavacomunquedifurtiprevedibili, fattidacompagniedigiovaniperpoterfesteggiarequalchelietoeventooqualche eventualedipartita,comelapartenzaperilserviziomilitare.Quellebravatedi gioventùnonvenivanoperòmaiconsiderateverieproprifurti.Uncapodi bestiameinpiù,ounoinmeno,nonpotevacertoincideresulbenestaredel prescelto,forzato,donatore.Essevenivanoaccettateetollerateallastreguadi normaliritualilegatialleantichetradizioniconnesseallapastorizia.Tuttisapevanochesequalchegruppodigiovaniavessechiesto,adunqualsiasipastoredel postounagnello,questinonsisarebbemairifiutatodiappagarelerichieste,i desiderideifiglidellapropriaprogenie.

Lacomprensione,latolleranzadimostrataperifurticommessiintali particolaricircostanzenonspingaperònessunoacrederechequeipastorifossero deivericampionidigenerosità,tutt’altro!Laloroavariziaeraproverbialeintutta l’Istria.Caratteristicaquestad’altrondesemprebengiustificatadateleavverse condizioniesistenzialiconlequaliquellegentieranocostretteaconfrontarsi. Tuttieranoconsciche,senonfosseroriuscitidasoliabadareaséstessi,nessun altrosarebbemaivenutoinloroaiuto. 18A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

Perquantodurafossestatalavitadiqueimontanari,nonerapoicosìmisera comelosipotrebbeimmaginare.Ilciboel’acquanonmancavano,lalegna nemmeno,anziservivaspessoperfareilcarbonedolce,chepoirivendevanoin città.Conilformaggio,lalanaegliagnellipagavanol’usodeipascoliaicontadini dellapiana.Conciòcheriuscivanoavendere,acquistavanotuttoilrestodicui avevanobisognocomeilsale,lafarina,partedegliindumentielecalzature invernali.Untempo,nonmoltolontano,usavanoancoraconfezionaredasoli,con lepellidellepropriepecore,ilorosandali.Calzariintuttosimilialle“cioce”della Ciociariaoalle“opanke”deiBalcani.Ildenarorimanenteservivaperpagarele “steure”(tasseerariali)operesseretesaurizzatoinprevisioneditempipeggiori.

AparteladuraesistenzariservataaipastoridellaCicceria,standoairicordi dell’anzianapastora,laCicceriaera“pienadeoro”,cioèdifioriniaustriaci,ma moltodifficilmentequalchesoldovenivaspesoperl’acquistodicosefutilio superflue.Quando,altempodeldominioaustro-ungarico,inregionesidette manoallacostruzionedellaferroviaDivaccia-Pola,delporto,dellapiazzaforte diPolaedellealtreoperepubblicheconnesse,l’operaioeilpiccoloimprenditore ebberolapossibilitàdiguadagnarequalchemonetad’oro.Fuquelloilmomento dimaggioreprosperitàdeipastoriseminomadidellaCicceria.Comemenzionato prima,essipagavanoinnatural’utilizzodeipascoliagliagricoltori,mentre quandovendevanoiloroprodotti,esigevanoincambionull’altrochemoneta sonante.Intalmodounapartedell’oroimpiegatodall’Imperoaustro-ungarico pervalorizzareilnostroterritorio,finivanelletaschedeiCicci.Intalmodopiù diunafamigliadipastorisiarricchì.Compraronoterreecaseincittàecambiaronoradicalmenteillorostiledivita.Ilororampollibenprestodivennerocosì anchecittadiniinfluentieonorati.Ilbenesseresopraggiuntoeilnuovolivello socialenonallentaronoperònecessariamenteirapportitraquest’ultimielaloro stirped’origine.Continuaronoadesserefrequentipureimatrimonitrachisiera inurbatoechicontinuavaaseguire,trabelatidipecoreelatratidicani,ilcalpestio dellepropriegreggisuegiùperipolverositratturidellacampagnaistriana.

Lerelazionitracolorochevivevanoinmontagnaequellidelpiano,anche sesporadiche,contribuironoaunificarelediversemanifestazionicomportamentaliesistentianchetragruppidipersonealquantolontane,siaperilluogodi residenzacheperl’idiomausato.Provadiciòvaricercatainunasimpaticausanza praticatainCicceriaenotatuttoraconl’espressione“fiordemagio”,checonsiste nelmettere,dapartediqualcheinnamorato,unfoltoarbustoinfioresottoil balconedellapropriaamataproprioilprimogiornodimaggio.Ugualemododi manifestareattenzioneperl’altruisessovenivausato,esemprenellostesso giorno,puredaigiovanidiSissanoodiValle,comedaquellidiLanischie,Raspo

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odimoltealtrelocalitàruralidellanostrapenisola.Lospasimantedelmomento, conl’aiutodegliamicipiùfidati,durantelanotteponevasottoilbalcone dell’innamorataquell’omaggioflorealeaspettandopoi,bennascosto,l’esitodel suomessaggiod’amore.Ilmattinoseguente,sequelgestodipopolanagarbatezza risultavagradito,leimpostedellafinestravenivanospalancateecometali rimanevano,incasocontrariorestavanopertuttoilgiornodimostrativamente benchiuse.Ilperchédiunostessotipodicorteggiamento,fattoinlocalità alquantodiscostetraloroediparlatadiversa,vacercatonelpassatostoricodella regione.

Oltreall’indiscussoruoloavutodallatransumanzanelcoagulareinununico insiemelevariemodalitàcomportamentalidellepopolazioniincontratepercorrendoilnostrononvastotriangoloditerraistrianaracchiusotramariemonti, nonvatrascuratanemmenol’anticapresenzainlocodeglialtrifattoricheconil susseguirsidellegenerazionicontribuironoaforgiarel’indoledegliautoctoni. Quest’ultimidovettero,èvero,coniltempo,volentionolenti,accettaree parzialmenteanchemetabolizzarelecondizioniimpostedainuovivenuti,ma nonintalmanieradadovereabbandonaredeltuttoilloroavitospiritodi tolleranzainclineaunserenoconvivereconildiverso,conl’estraneo.Anchese ilprogressotecnologicodellafinedelXIXsecoloseppeinpochidecenni,pur ancheinCicceria,accrescerelepossibilidiscrepanzeeconomichepreesistentitra lesingolepersone,ciònonvuoldirechenelcontemposiariuscitoadalterare purel’anticospiritodisolidarietàeamiciziachedasempreunivaquell’insieme umano.Nontuttelelorofamiglieinquegliannisepperoopoteronocogliere l’occasioneperarricchirsi,ciònonostanteperlamaggiorpartedeiCicci,ilmondo affettivo,chelicircondavaeuniva,noncambiò.

Tuttorimaseimmutatofinoallaprimaveradell’anno1943.Nelmaggiodi quell’anno,comediconsueto,primadiincamminarsisullaviadelritornoin montagna,tuttiipastoridiunadataareasidetteroconvegnonellastessaradura disempreperripetereillorocaratteristicoritodicommiato.Raccoltiattornoa unfestosofalò,arrostironosullebracilecarnidiunaoduepecore,quelledi minorvalore,cheeranostatemacellateilgiornoprima.Traunbocconeel’altro siscambiaronoleultimeesperienzeraccoltedurantelapermanenzaneiterritori cheliavevanoospitati.Eraquellopureilmomentoperdispensareconsigli,più omenoutili,acolorochesisarebberodedicatiundomaniallatransumanza. Quandoleultimefiammecessaronodiguizzaretraitizzonidelfalò,erasegno chesidovevanolasciare.Levatisituttiinpiedi,sisalutaronoconvintichesi sarebberoritrovati,laprimaveraventura,ancoratuttiassiemenellostessoluogo

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perripeterelostessorituale.Purtroppoilradunodellaprimavera1943nonfu l’arrivedercidisempre,mabensìunnonprevistoeimpensato“Addio!”.

L’annoseguenteipastorinonsceseropiùdaimonticonleloropecoreper recarsiallepasturedisempre.Siinterruppecosìunatradizionechenonsiripeté più.Sedurantel’occupazionetedescadellapenisola,lospostarsidiunasingola personalungotuttelestradedellaregioneeradiventataormaiun’impresa estremamentepericolosa,quellopoidimuoversiinpiùpersoneconungregge dipecoreeraunacosaaddiritturaimpossibiledaimmaginare.LaSecondaguerra mondiale,contuttiglisconvolgimentisocialicheilsuodopoguerraseppearrecareallestruttureesistenzialidellepopolazionidigranpartedelpianeta,cancellò cosìpersemprepurelesecolaritradizionipopolanelegatealleabitudinideiCicci, privandointalmodolanostraregionediunasignificativapaginadellastoria istriana.

Abigeato

InIstrial’anticatradizionedipredareibuoi,legreggidipecoreoaltrianimali aidannideipastoriedegliagricoltoridellapenisolaperduròimmutatafinoa dopolafinedelSecondoconflittomondiale.Questofenomenosocialesiesaurì nonappenanellaregionevenneroamancareglioviniequandoibuoivennero ingranpartesostituitidaitrattoriedaaltrimezzimeccanici.Inpochianninon sitrovòpiùinzonaalcungiovanedispostoafareilpastore.Nelgirodiqualche annocambiòilmododiviveredellapopolzione,mailricordodiquelmalcostume, etutteleangheriecheessoseppearrecareaivilliciinermidellacampagna istriana,nonsvanironocosìpresto.Tralepersonepiùanzianedellanostra regionecenesonoancoraalcunechepossonotestimoniarecomeuntempo,non troppolontano,anchelelorofamigliefuronovittimedicotaliruberie.

Asubirneildannoeranoinlineadimassimaicontadinichevivevanonei casolariisolatiesparsilungotuttal’areaagresteistriana,manonvenivano risparmiatinemmenoquellifacentiparteanucleiagricoliinseritiinborgatepiù corposeoaddiritturaincittadinecomeValle,Pisinoealtreancora.Ipiùesposti rimanevanoperòipastorichetransitavanoconlelorogreggidallaCicceriaalle pianedellabassaIstria.Essineeranocoscientiepertantoleloroplurisecolari transumanzedallamontagnaalmarelefacevanopossibilmentesoltantodi giorno.Ogniqualvoltacalcolavanodinonpoterarrivareadestinazioneinunsol giorno,giàprimadiincamminarsiversolabassaIstria,siorganizzavanoinmodo dipoterpernottareconleloropecoreneirecintidiqualchecasolareamico,

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evitandointalmodoilrischiodiincorrereinpossibili,spiacevolidisavventure.

Sonotrascorsiormaidiversidecennidagliultimifurtidibestiamecommessi inregione,maglianzianidelposto,comegiàaccennato,ricordanoancoraquei fattacci.Sonoricordiinfelicicherivelanoiltristemododiviveredellagentedi allora,fattadistentieincertezzeperilpropriodomani.Ilcontadinosisentiva soloeindifeso.Maipotevasapereseequando,forseanchealui,sarebbepotuta accaderelamalasortediperdereinunasolanottetuttoilfruttodiannidifaticoso lavoro.Sapevanosoltantochemainessunoinsimilisituazionipotevaproteggerli. Nemmenoleautoritàprepostealrispettodellaleggeeranoingradodiintervenireinloroaiuto.L’agirediqueifurfantirimanevacosìavvoltoinunalonedi misterochegeneravapurtroppo,oltreallarabbiaealladisperazioneperildanno provocatoaiderubati,anchemeravigliaequasirispettoperlamaestriadimostratanelportareatermineilorodelittuosiintenti.

Noneracosìraroilcasoincuicertuni,quandoanottefondasentivano proveniredallastalladelvicinoinsolitimuggitidibuoioqualcheinsistentebelare dipecore,siguardasserobenedall’intervenireallertandoipropricompaesani. Glianimalichestavanoperessererapitiallafinfinenoneranoiloroenonera ilcasodirischiarepossibiliritorsionioaddiritturaanchequalcheschioppettata. Nessunoosavadenunciare,purconoscendoli,gliautoridiqueifurtinotturni.In talmodoquest’ultimipotevanocontinuare,quasiindisturbati,iloroloschi ladrocini.Raramentequalcunoosavareagire,oppureopporsiall’arroganzadi quelperversosistemadipredare,edeglivenivaricordatodallagentecomune allastreguadiunsuperuomo,diunveroeroe.Ilsuoardire,ilsuocoraggio, tramandatopoipergenerazioni,venivaforsedecantatoanchepiùdelmeritato, maservivapercontrastare,almenoinparte,laquasifatalisticarassegnazione venutasiacreareconiltempotraipopolanidelleareesottoposteall’infieriredi queiladroni.

AValled’Istriaivecchidelpostoricordanoancoral’audaciadimostratada ungendarmeaustro-ungarico,uncertoLinz,nellosgominaredasoloun’intera bandadimalfattorioperanteindisturbatadaannisuquelterritorio.Quell’addettoall’ordinepubblico,unavoltavenutoasaperedovesisarebberiunitalabanda, inunanottesenzaluna,passandoperpratieboschiimmersinelbuio,sidiresse dasolodaValleversol’abitatodiZabroni(Zabroni}i)dovesitrovavailcovodi queimalviventi.Lìgiunto,irruppedecisonelloronascondiglioconlapistola d’ordinanzaspianata,intimandoall’istanteatuttidiarrendersisenzatentaredi opporreresistenzaalcuna.Sorpresi,quest’ultiminonsepperoreagire.Rimasero lìfermidovesitrovavano,stupitidelfattocheunestraneoallorogruppopotesse azzardarsidasoloadirromperenellororifugioconlaprecisaintenzionedi

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arrestarli.Eranoconvintichelacasa,dovesieranodaticonvegno,fossestatain precedenzacircondatadaunbelnumerodigendarmiprontiastroncaresul nascereunqualsiasitentativodifuga.Siarreseropertantosenzaproferireparola. Linz,senzasoffermarsiinsuperfluespiegazioni,licostrinsealloraadammanettarsitraloroinfilaindiana.L’ultimorimastoloammanettòluidipersonaalresto dellacombriccolaincatenata,spingendopoituttifuoridallacantinadovesierano datiappuntamento.Nonappenafuronoall’aperto,icatturatisiaccorserodel tranellonelqualeeranocaduti.Troppotardi,nonrimanevachedarsfogoalla propriarabbiafacendosfrontatamentepresentealgendarmecheseavessero saputoprimacheerasolo,dicertoluinonavrebbemaipiùrivistonél’alba,né lastradadiritornoperValle.Possiamoesserecertichemoltovolentieriquei ceffi,sel’avesseropotuto,avrebberosenzaalcundubbioconcretizzatolaloro minaccia,malegaticosìcom’erano,dovetteroubbidireaLinzeseguirlofinoalla casermadiValle.Unavoltarinchiusiifurfantiincella,ilcomandantedella casermafecesaperealnostrogendarmecheciavrebbepensatolui,l’indomani, ascortarequeifurfantiinprigioneaRovigno.Conciòpensava,moltoprobabilmente,dipotersiaggiudicaretuttoilmeritoperl’esitosoddisfacentediquella spericolataimpresanotturna.Laventilatapropostadelsuperioreperònon piacqueproprioalsubalterno,cheglisiopposefacendoglipresentecheseluiera riuscitoacatturarequelgruppodimalavitosietrascinarlipoidasoloeinpiena nottefinoaValle,ancorapiùfacilmentel’avrebbepotutofareportandolidi giorno,esempredasolo,anchefinoallecarceridellacittàdiSant’Eufemia.Il mattinoseguentetuttaVallesiraggruppòdavantiallacasermadeigendarmiper assisterealpassaggiodellacolonnadiprigioniericonLinzintesta.

Permoltianni,nellelungheefreddeserated’inverno,ipastoridelposto, raccoltiattornoailororusticifocolari,continuaronoamagnificarelasuaintraprendenzaeaudacia.Sepoituttoquellochesiraccontavasifossesvoltocosì comerealmentesisvolse,nessunolopuògarantire,macertoèchequellasortita notturnaaiutòascalfire,almenoinparte,laparticolareimmaginediinviolabilità concuiquell’organizzazionediladrisapevaammantarsi.Ciònonostantesulla popolazioneagrestedellaregionecontinuavaagravareunostranovelodi rassegnazione,chesembravanonsipotessemaisquarciareintoto.

Apartel’encomiabileinterventodelsingolo,poc’anzidescritto,leistituzioni preposteacontrastarel’azionediquellebandedimalfattorinonfuronoquasi maiingradodiassicurareallapoveragente,disseminataneicasolariisolatidella distesacampagnaistriana,unaserenaesicuraesistenza.DuranteilPrimo conflittomondialel’attivitàdiqueiladridibestiame,comegiustamentevenivano apostrofati,approfittandodellasituazionebellicapresenteinmezzaEuropa,si

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reseancorapiùsfrontata,tantocheessiperarraffareciòchesieranoprefissinon arretravanotalvoltanemmenodifronteaipiùefferatidelitti.

Nellaprimaveradell’anno1915,dopochel’Italiaebbedichiaratoguerra all’Austria,quest’ultimaimposeallefamigliedigranpartedell’Istria,comea quelledellaValdiLandronelTrentinomeridionale,disfollareneicampidi raccoltainBoemiaoinMoravia,qualoranonfosseroingradodidisporrediun redditoannuosufficienteagarantireallapropriafamigliaunasicuraautonomia economicaalmenoperunannointero.Lasciareilidinativiperlamaggiorparte deglisfollatidallabassaIstriaeracomeusciredalmondo,dalloropiccolomondo contadinotuttocompresotraicampanilidiRovigno,Valle,Dignanoeleisole Brioni.Nessunodesideravaabbandonarelepropriedimore,maopporsial provvedimentostataleeraimpossibile.Nemmenolefamigliedisagiateconil capofamigliaalfrontepotevanosottrarsiaqueltrasferimentoforzatointerre lontaneeanch’esselasciaronoipropripoveriaveri(caseeanimalicompresi)alla mercédegliamministratoripubblici.Approfittaronodiquestostatodicose,oltre aglisciacalliditurno,pureisolitiladridibestiame.Testimonedellaparticolare situazionechesivenneacreareinregionefu,tralealtre,pureunafamiglia(7-8 membri)residenteaStanziaBagozzi,aliasStanziaCarnialosa,casaleisolatoa mezzastradatraValleeDignano.Laseraprimadellapartenzaperl’ignota destinazione,siaigenitoricheifiglisicoricaronoprimadelconsueto.Almattino avrebberodovutotrovarsi,assiemeallefamigliedeicentrivicini,allastazione ferroviariadiDignano.Ilturbamentoperl’incognitocheliattendevanon invogliavanessunoalsonno.Dopoqualcheoradidormiveglia,l’anzianogenitore (miononno),allertatodaunostranotrambustoprovenientedalcortiledovesi trovavalastalladeibuoi,tesel’orecchio.Insospettitosilevòdalgiaciglioeaccese unlume,cheilluminòdebolmentelacameradaletto,conl’intenzionediscendere alpianterrenoperandareavederecosastesseaccadendo.Manonciriuscì.Dal buioprofondodelcortileecheggiòunosparoeluicaddestecchito,riversosul lettoaccantoallamoglie.Gliassassini,senzascomporsiperlegridadeifamiliari, infrettaefurias’impadronironodeglianimalirinchiusinellastallaesvanirono nelnulla.Lamattinaseguente,senzapoterrispettarel’improvvisoluttocausato dallamortedelgenitore,lafamigliafucostrettaaunirsiallamoltitudinedegli altrisfollatigiàassiepatineivagoniadibitialtrasportomerci,prontiperlasciare l’Istriaversoilnorddicerto,maversoqualelandanessunodilorolopoteva sapere.

Suquelconvoglioferroviariomolteeranoledonne,pochigliuomini,molti ivecchieibambini,certuniancorainfasce.Glianzianicomunicavanotraloro initalianooppureincroato,mentregliordinivenivanoimpartitiintedesco.A

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Lubianaebbeluogolaprimasosta.Adattenderequellagente,nellastazione ferroviariacentraledellacittà,eragiàprontouncorpodivolontarieperdistribuirelattecaldoepaneaipiùpiccini.TrailgruppodifamiglieinviateinMoravia c’eraanchequelladimiamadre.Leiavevaalloranonpiùdiundicianni,maper tuttalasualungavitanondimenticòmail’accoglienzaricevutainquellastazione. Raccontavasemprecomeassistettesorpresaalladistribuzionediversificatadi quelcibodapartedelleausiliarie.Illatteeilpanevenivanodatisoltantoaifigli dellemadrichesapevanoesprimersiinqualcheidiomaslavootedesco.Peri pargolidellemadriitalianenoneraprevistanessunaassistenza.Perrisolvere quell’assurda,disumanadiscriminazionealloraintervenneilbuonsenso,l’umanitàelaparticolareindoledellemadriistriane.Quellechesapevanoesprimersi incroatoelestessecroateistrianesipresentaronoalloraachidistribuivaquel po’dicibocaldoconinbraccioipicciniitalianichenonsapevanoancoraparlare, mapiangereperfamesì,chiedendoperquellecreaturineciòchevenivadistribuitoatuttelealtre.Datocheilpiantononsipuòdiversificareinbasead inflessionidicarattereetnico,ciòpermiseaquellegenerosedonnedinutrirei figlidellealtruimadricomesefosseroipropri.

Aguerrafinitaqualcheorganizzazioneinternazionalesiincaricòdiriportare glisfollati,sopravvissutiallafameeallemalattie,allepropriedimore.Pur essendonelcontemposortenuoveentitàstatalienuoviconfini,tuttipoterono rivedereiproprifocolari.InIstriaigendarmiaustriacivennerotostosostituiti daicarabinieriitaliani,maifurtidibestiamecontinuaronoainfestarelaregione conlastessa,eforseancormaggiore,frequenzadell’anteguerra.Nemmeno l’eliminazionefisicadiunodeipiùspietaticapobandadellericostituiteaccozzaglieladrescheriuscìamodificarelalorodisumanaebrutalenatura.Esemplare rimaneilloromodousatoperliberarsidell’assassinodiStanziaBagozzi.Era costuiunesserespregevole,sempreprontoadusarelearmiperuccidere.Nonsi attenevanemmenoalleprimitiveregolenonscrittedellasuastessamasnada, tantodaspingereisuoivecchicompagnidiventuraaliberarsidiluiscaraventandolonellafoibaBombasea,nonlontanodaCanfanaro.Perfarsapereachidi dovereilprofondodisprezzoprovatoperl’ucciso,siaccanironosulsuocorpo usandounmacabrorituale:primadidisfarsidelcadaverelosquartaronocome fosseunmaialedisponendopoilesueviscere,tuttebeneinvista,attornoall’orlo diquell’orrido.

Benprestoifurtiadannodeivilliciripreseroquasiindisturbati,senzachele nuoveforzedell’ordinefosseroingradodiopporsiconsuccessoaqueldegradantefenomenosociale.Essoeraoraalimentato,eparzialmenteanchegiustificato,dall’opposizionesortainregionecontrol’insensatadiscriminazionenazio-

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naleinstauratadalregimefascistaperdenazionalizzarepartedellapopolazione ruraledell’internoistriano.

IlricordodiLinzinsegnavachesesivolevaopporsiall’operatodiqueiladri altrononrimanevacheaffrontarli,avendoneilcoraggio,atupertu,neilorocovi. Questaconsapevolezzaspinse,quandofunecessario,certiVallesiacomportarsi nelmodoindicatodall’ormaidefuntogendarmeaustriaco.AncoroggiaVallee dintorniqualcunoricordailcoraggiodimostrato,agliinizideglianniTrentadello secoloscorso,daungruppodicompaesanichesiavventuraronoamaninudein terreinfideallaricercadeibuoirubatidurantelanotteadunloroamico.Costui tenevaiproprianimalirinchiusiinunastalla,aibordidelloslargonototutt’oggi conlavoce“LaMussa”.Difronteadessasitrovavalacasadelmedicocondotto delpaese,ildott.Bencheredellasuavecchiamadre.Unasera,sultardi,il sanitariosiintrattennepiùdelsolitoalcapezzalediunammalato.Lasua genitrice,aspettandoansiosailrientrodelfiglio,ditantointantosbirciavada dietroalleimpostesullasottostantepiazzetta.Eragiàbuio,quandosottoalla fiocalucedeilampionidiallora,scorsedueindividuichestavanoarmeggiando attornoallastalladiunsuoconoscentedicognomeCernecca.Lesembròdi riconoscereunodeidue,maalfattonondiedemoltaimportanza.Illorooperare noneracosachelapotesseodovesseinteressare.Lanottepassòtranquilla. Nessunosentìnéunlatraredicani,néuncalpestiodianimalivicinoalleproprie case,mailmattinodopotuttaVallesapevachenottetempoaCerneccaerano staticarpitituttiibuoi.Appenaalloralavecchiasignorasiresecontoachecosa avevainvolontariamenteassistitolaseraprima.Capìdiaverassistitoaipreparativiperunfurtoecheoradovevariferirealfigliociòcheavevavisto.Questinon persetempoesiaffrettòadinformareilderubatodiquellochegliavevariferito lamadre.Nelfarlonondimenticòdirivelarglipureilnomediunodeipresunti ladri.Cerneccaalloranonpersealtrotempoesimisetostoacercaretraisuoi amicichifossedispostoadargliunamanoperandareariprendersiipropri animali.Trovatol’aiutodialcunivolonterosi,simossesubitoallaricercadel presuntoladro.IngrupposidiresseroalloraallavoltadiOcreti,pugnodicasea nordestdiValle.Lìgiuntinontrovarononullachepotesseprovarelapresenza diciòchestavanocercando.Gliabitantidelpostoassicuraronodinonavere notatodurantelanottealcunchédiinsolito.Erachiarochelìilorobuoinonsi trovavanopiù,cheeranogiàstatitrasferitienascostiinqualchesitopiùsicuro. IVallesinonsidetteroperciòpervintiecontinuaronolalororicerca portandosinell’areadove,peranticacomuneconoscenza,sipotevasupporreche ibuoifosserostatitrasferiti.Continuaronocosìillorocamminodirigendosiverso l’internodellapenisola.Dopoparecchichilometridiincederefaticoso,superato

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ilVallonedellaDraga,arrivaronoalleportediCorenici.Primadiaddentrarsi nelpaesino,siimbatteronoinunavecchiatuttavestitadinerochesenestava, solasoletta,appoggiataalmuriccioloaseccodellastradinacheportavaalleprime casedell’abitato.Facevalacalzacercandodiassumereunfaredicompleta indifferenzaversotuttociòchelacircondava.Sivedevacheavevaassuntoun atteggiamentoforzato,innaturale.Ciòperònonimpedìainostriimprovvisati investigatoridisalutarlacontuttoilrispettodovutoallasuavetustaetà.Leifece fintadinonsentireenonrisposequandolefuchiestosepercasoavessevisto passareinzonaunpaiodibuoiscortatidasconosciuti.Scuotendoilcapola vegliarda,quasicontrovoglia,fececapiredinonessereaconoscenzadiquello chelesichiedeva.Forsenonsapevaesprimersiinitaliano,maquelsuocomportamentodasentinellamessaaguardiadiqualcosachenonsivedeva,machesi intuivaesserevicina,convinseinostriVallesidiesseregiuntiormainontanto lontanodallameta.Ciòlispinsepertantoadinsisterenellalororicerca.Fatti pochipassisivolserod’istintoall’indietropervedereselamegerastesseancora sferruzzandolacalza,maleieragiàscomparsa.Erachiarochel’allarmeerastato giàdatoechedovevanoaffrettareilpassosevolevanoprevenireintempoil tentativodeiladridinasconderelalororefurtivainqualchesitopiùsicuro.

Ilcasovollecheinostriuomini,dopoaverfattoqualchedecinadipassi,si scontrasseroall’improvvisoconchi,appenaavvisato,cercavaintuttafrettadi portareviadalpropriocortile,recintatoconaltemura,glianimalirapinati.Il ladro,trovatosiaduntrattodasolodifronteagliuominivenutiariprendersii lorobeni,pursapendochepotevasemprecontaresull’appoggioindirettodegli amicicompaesaniesullaconoscenzadettagliatadelterrenocircostante,capìche nonavrebbeinnessunmodopotutoconfrontarsiconisopraggiuntiepertanto abbandonò,senzaproferirparola,glianimalirapitiallegittimoproprietario, dileguandosiinunmenchenonsidicanellaboscagliavicina.Cerneccaeisuoi amici,rimastiaquestopuntoalquantosorpresipercomesieraconclusoquell’improvvisoeincruentoincontro,chepermiselorodirecuperareciòchecercavano, pensaronobenedinonforzarelamanoallafortunaconl’intrattenersipiùdel necessarioinquelleinsicurecontrade.Lestiabbandonaronoquellalocalitàper ritornareilpiùprestopossibile,illesieappagati,allepropriedimore.Lasciata allespalleCorenici,iVallesiallorasiincamminaronosullaviadelritornolungo unastradadiversadaquelladell’andata.AttraversandoilboscodellaFinida, sceseroversoilfondodellaDragaperrisalirepoi,superatal’oppostachinadel Varion,finoadarrivaresottolachiesettadiSant’Agata.Superatoanchequesto anticotempio,sostaronoquindiaCanfanaroperriferireaicarabinieridelposto l’esitodelloroarditointerventoeperraccontareagliabitantidelpaese,contutti

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iparticolaripossibili,laloromirabolanteimpresa.

Itutoridell’ordine,informatidell’accaduto,sistupironoperl’ardiredimostratodaquellosparutogruppodicampagnolidisarmati,tantodacongratularsi conqueicoraggiosiperl’irruzionefattaincamponemico.Inostrieroiallora, compiaciutiperglionorichestavanoricevendo,confalsamodestiacercaronodi minimizzarel’accaduto.Prendendoinuncertoqualmodoamodellolegestadel miticoLinz,chieseroaipresentipiùcuriosiperchémaianch’essi,insimili condizioni,nonavesseropotutodimostrarelostessocoraggionecessarioper riprendersidigiornoquellocheerastatolorotoltodinotte.

Puraesemplicevanagloria.Èfacileimmaginarecomesisarebbeconclusa laloroincursione,sealpostodiunsolomalfattore,avesserotrovatoadattenderli l’interabanda.Moltoprobabilmente,pernonincorrereinguaipiùseri,avrebberoalzatoinfrettaefuriaitacchiperritornareaValleamanivuote,prontia raccontarepoiaipropriamiciecompaesanidinonessereriuscitiatrovaretraccia alcunadeiladrichecercavano.Perfortunalasortedeciseinlorofavoreecosì poteronovantarsidiaverpartecipatoadunaimpresamoltorischiosa,che avrebbepotutoaddiritturametterearepentagliolaloropellaccia.Loscacco subitodaqueiladrifecenotiziatralagentecomunedellabassaIstria,manon fiaccòlasfrontatezzadichitrovavapursempremoltoesaltanteilfurtodel bestiamealtrui.Lastampa,comealsolito,taceva,lasciandochel’abigeato continuasseaprosperareindisturbatonellagranpartedelterritorioistriano. Nemmenol’infuriaredelSecondoconflittomondialeriuscìadinterrompere quellaloscaattività,abbinataallapersistenteediffusaomertàconlaquale,anche chinonfacevapartediquell’arcaicomondo,dovevaconvivere.

Unasera,all’imbrunire,miopadreeradirettoinbiciclettaversoPisinoe passandoattraversol’abitatodiCorridico(cr.Kringa),unpaesinoanch’esso situatosull’orlodelVallonedellaDraga,fufermatodacertisfaccendatipoco raccomandabili.Dopoaverlosalutatoconesageratadeferenza,questiglichieserodov’eradiretto.Gliproposeroquindidisostareunpo’perandaretuttiassieme adassaggiare,inunacantinalìappresso,delbuonvinoedell’ottimoformaggio pecorino.Datal’oratarda,alprimomomentolapropostadiquellepersonegli sembròalquantosospettaerifiutòl’invito,mapoiilloroinsistereripetutocon untono,divoltainvolta,semprepiùautoritario,glifececambiareidea.RicordandolatristefinedelpropriogenitoreaStanziaBagozzi,siconvinsechetutto sommatoerapursempremeglioaccettarequell’insolitapropostacherifiutare l’invito.Senzafarealtredomande,accettòlaproposta,entrandoinunacantina lìvicino.Dopoaverchiusoportaefinestre,ipadronidellacasa,lìraccolti,diedero ilviaalmesceredelvinoealtagliodelformaggio.Traungiroel’altrodi

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“bocaleta”(boccale)simiserosubitoachiacchierareadaltavocedicosesenza alcunsenso,conl’unicoscopodiingannareiltempoeconfondereisuoniche eventualmentesisarebberopotutipercepireprovenientidall’esterno.Tutta quellamessinscenasiprotrasseperun’oracirca.Aduntratto,eragiànotte inoltrata,miopadresentìl’avvicinarsidelcaratteristicocalpestiodiungreggedi pecoreintransito.Nessunosiscomposeeancheluifecefintadinonaccorgersi dicosastesseaccadendofuoridallacantina.Dopounpo’ritornòilsilenzio.Isuoi nuovi“amici”,tuttipremurosi,alloragliricordaronocheeraormaitardietempo diinforcarelabiciperavviarsiallavoltadellasuadimora.Sentendosifinalmente liberodiandarsene,nonattesealtrisuggerimenti.Salutataquellastranacombriccola,risalìinsellaeripreseapedalareconrinnovatalenafinoaPisino.Alla famiglia,chepreoccupatachieseleragionidelsuoinusitatoritardo,pensòbene dinonsvelareincosarealmenteeraincappato.Ilritardoloattribuìadellefasulle eripetuteforaturecheavrebbesubitoduranteilpercorsolungolestradesterrate dicampagna,ealtrononaggiunse.

Dopounmesecirca,allavigiliadellaSantaPasqua,unosconosciutosi presentòacasanostraconungrossocestochecontenevaoltrealletradizionali uovasode,dipinteconl’aiutodicomunierbeefrutticampestri,unformaggio pecorino,unbelquartodispalladimaialeessiccata,qualchecespodiscalogno eunfiascodigenerosovino.Alladomandadichinefosseilmandanteequale erailmotivodeldonopasquale,l’uomorisposedicendosoltantochevenivada Corridicoechealtreprecisazioniceleavrebbepotutodareilnostrocapofamiglia.Salutòe,senzaaggiungerealtro,seneandòvia.Unregalopiùgraditolamia famigliapropriononselopotevaaspettare!Durantetuttoildecorsodellaguerra ilciboincittàerarazionatoeanchequelpococheaspettavaalsingoloveniva accaparratopropriodaglistessinegoziantiaddettiallasuadistribuzione.Intal modoquasimainessunoriuscivaariceveretuttoilquantitativocheglispettava. Qualchemesedopo,nelsettembredel1943,letruppetedeschetrovaronoi magazzinideigrossistiricolmididerratedestinateailoroconcittadini.Chici avevafattoqueldonoattesepiùditrentagiorniprimadiinviarcelo.Volevaessere sicurochenessunofossevenutonelfrattempoaconoscenzadell’incontrodi Corridico.Miopadrecapìsubitoqualepotevaessereilverointentodi quell’omaggio.Ilmessaggioerachiaroe,sapendoconchiavevaachefare,pensò beneditenerecontuttilaboccabenchiusa.

Appenaneldopoguerra,quandoormainonvivevamopiùaPisino,luicisvelò laragionediquellastranagenerosità,facendociintalmodoconoscerepurele consuetudinicheuntemporegolavanoilconviveredegliabitantidiqueilembi diterraistriana.Tuttieranoalcorrentediquellerealtàladresche,matutti

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facevanofintadinonsaperlo,cercandointalmododinonscontrarsioconfrontarsiconchilepromoveva.Menocosesisapevanosulmododiagirediquelle persone,meglioera.Vereofalsechefosserolebravatemesseinattodapartedi queiladridibestiame,essecontinuavanopursempreadintimorireanchechi soltantocasualmentevenivaacontattoconlaloroesistenza.Ancoraoggic’èchi ricordalospaventoprovatoquandofucostrettoadassistereadunodegliultimi attidibrigantaggiocompiutiinregione.

CorrevanoiprimianniCinquantadelsecoloscorso,quandolui,ancora bambino,inun’oscuranotted’inverno,assiemeallapropriamadreeallasorellina diappenaseianni,sidirigevaapiedilungounastradasterrataallavoltadella lorodimoraaSantaCaterinad’Arsia.PartitidaSanPietroinSelve,all’altezza delcaselloferroviariodiPiferidovetterofermarsiperchéfuronointimoritidaun insolitorumoreprovenientedalprofondobuiochelicircondava.Capironosubito chesitrattavadelrumoreprovocatodaungreggedipecoreintransito.L’ora tarda,l’assenzadivociedilatratidicani,comel’impossibilitàdilocalizzarela provenienzadiquelcalpestio,allarmòlamadretantodaindurlaascavalcarein tuttafrettailmuriccioloaseccodelbordostradale,perappiattirsitosto,assieme aifigli,tral’erbaaltadelvicinosottobosco.Rimaserolìfermisenzafiatarefino aquandononsentironopassareallorofiancoungreggedipecorescortatoda piùindividuiche,sicuridinonincorrereinsgraditiincontri,sidirigevanosenza frettaversoilfondodellaDraga.Tuttofinìbene,maqualesarebbestatala reazionediqueiladri,sesifosseroaccortidellaloropresenzanelboscolìvicino? Megliononpensarci!

Quellofuforsel’ultimofurtodibestiameinregione.Almenocosìsipuò desumeredalfattochenessuno,negliannicheseguirono,pensòpiùdimenzionareilripetersidisimiliattività.Unastranaamnesiafagocitòlamemoriadei malicommessi.Ancoroggiilraccontareadestraneiquegliscorcinonproprio edificantidistoriaregionale,vienespessobollatocomeunoscorretto,prevenuto, senonaddiritturamalevolo,intentodimettereincattivaluceilviverepassatodi quellegenti.

ConlafinedelSecondoconflittomondialequell’arcaicomododiappropriarsideibenialtrui,attraversoarditeazionidibrigantaggio,vennemenoosubì unsensibiledecremento.Ilnuovoregimenonintesesopportare,dovemai legittimare,quell’anticaprassiladresca,tantopiùchenonpochicapibanda, espertinell’artedelbrigantaggio,standoallemalelinguediallora,sepperoin temporiciclarsiacquistandotalvoltaanchefunzionidiprestigionellamilizia popolare,laneocostituitapoliziastatale.Quantoquelleinsinuazionipotessero corrispondereaveritàèoradifficilecomprovarlo.Certoèchenelbrevegirodi

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pochianninonsiparlòpiùinpubblicodeifurtidibestiame,senzatimoredivenire malcompresi.Volentierinonlosifanemmenooggigiornoosesiaccennaaquel malcostumesicercasemprediaddossarnelacolpaadaltri,ai“foresti”!

Omertà

Nell’immediatodopoguerra,inbrevetempo,l’anticostiledivitaeleconsolidatetradizionipopolaridellaregionevenneroabbandonateeriposteinun comodoecondivisodimenticatoio,maunmododicomportarsi,conosciutocon lavoce“omertà”,continuòimmutatoadessereusatoogniqualvoltasidovevano risolverecontrastisortinelristrettomondodellepiccolecomunitàrurali,chemal tolleravanol’interferireneilororapportidientitàestraneealloromododivivere.

Lacreazioneforzatadicooperativeagricole,imitantii Kolchoz dell’Unione Sovietica,contribuìadimpoverirelacampagnaistriana,costringendomolti agricoltoriacercarelavoronellefabbriche.Ilpatrimoniozoologicodellaregione perdevacosì,diannoinanno,consistenza.Siassistevaaunaprofondatrasformazionesocio-economicadellavecchiastrutturarurale,mal’omertà,fruttodi unsecolareretaggiostorico,continuavaadessereunacomponenteinscindibile dellaprimitivamentalitàagrestesemprerestiaacambiarestiledivita.

Qualchelustrodopolafinedell’ultimoconflittomondialeebbil’occasione diconstataredipersonacomequell’arcaicocostumecomportamentalenonfosse statoancoradimenticato.Finitiglistudi,fuiinviatopercasoasvolgerelamia professionedimedicopressoilpiccoloospedalediPisino.NellostessocircondarioamministrativositrovavailgiàmenzionatopaesinodiCorridico.Inuna freddanotted’inverno,quandomitrovavodiguardia,sentiifermarsidifronte all’ambulatorioun’automobile.Inqueitempirareeranoleautoincircolazione, percuipensaisubitochesidovessetrattarediqualcheemergenza,vistoche avevanoricorsoaquelmezzoditrasportopersoccorrerechiavevabisognodi assistenzamedica.La“sioraNina”,l’infermieraditurno,uscìlestaall’apertoper accogliereilpresuntoinfortunato.Primacheleipotesserientrare,accompagnandounvecchiettoconlafacciatuttainsanguinata,sentiicheilveicolosenestava giàandandovia.Appenapossibilechiesiall’infermieraseeraforseriuscitaa vedereil“buonSamaritano”checiavevalasciatoquelferito.Alquantostupita pureleiperl’inconsuetocomportamentodelsoccorritore,mirisposecheafarlo erastatounmiogiovanecollega.Loconoscevabeneperchéeranativodi CorridicoeavevafrequentatoilGinnasioaPisino.Aggiunseancorachelui, primadiandarsene,leavevachiestochifossequellanotteilmedicoditurno.Poi

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salutòeripartìsenzachiederealtro.Veramenteunostranomododifare,pensai. QuelcollegaloconoscevogiàdaigiornideglistudiaZagabria.Tranoinonc’era statomaiunoscrezio,anzi.Nonsapendodarmiunalogicaspiegazioneper giustificarequelsuostranomododicomportarsi,miconcentraiallora,senza pensarcipiù,sullavorochemiattendeva.

Ripulitalafacciadelvecchiettodaigrumidisanguechecoprivanol’area temporalesinistradelsuovolto,notaiunaferitadatagliononprofonda,malunga circadiecicentimetri.Eraevidentecheerastatainfertaconqualchelamabene affilata.Mentrel’infermierapreparavailnecessariopersuturarelalesione,iomi accinsiadannotaresuunregistrolegeneralitàdelferito.Tuttosisvolsesenza intoppi,maquandochiesiall’uomolacausadiqueltaglio,aduntrattoluicambiò tonoe,assumendounatteggiamentoquasiaggressivo,miguardòfissonegliocchi comesevolessechiedermistupito:“Maatecosaimporta?”.Poidopounabreve pausadisse: “Pasampoškaline” (Sonocadutogiùdaigradini),enonaggiunse altro.Erachiarochementiva,maiodovevo,perobbligod’ufficio,annotarei particolaridell’accadutocheloavevaspintoacercareaiuto.Glirifeciallorala stessadomanda,facendoglipresentechesepercasolapoliziasifosseinteressata dellafaccenda,ioavreidovutoriferireladinamicadelcasocosìcomeluimela stavadescrivendo.Anullavalseilmioinsistereaffinchédesseunaversione veritierasullacausadelferimento.Luicontinuòaripeterecocciutamente: “Pa sampoškaline!”.

Benprestocompresichenonvalevalapenaostinarsiconlemiedomande, maalloracosafare?Comemaiilmiocollegasen’eraandatoviacosìinfretta? Interrogandomisututtiqueiperchéepercome,miritornòalloraallamente l’insolitasituazioneincuisieravenutoatrovare,qualchedecennioprima,mio padrelaseraquandofutrattenutoproprioaCorridicodaungruppodisfaccendatilocali.Siailvecchiettocheilmiocollegaprovenivanodalocalitàtuttesparse attornoaquelpaese,sitopureessosulbordodestrodelVallonedellaDraga. Ambedueeranodunquefiglidiunparticolareambientedovel’omertà,stando aldiredeipiù,continuavaadessereancoravalutataqualecomponentenormale delviverequotidiano.Tuttiimembridellacomunitàdovevanoattenersialmodo dicomportarsitramandatodaipropriavi.Iconflittiinterpersonalidovevano rimanereconfinatinellaristrettacerchiadiparentioamicifidati.Chiosava dubitaredellaversionedatariguardoaciòchesichiedeva,venivasubitoconsideratopersonainfidaconlaqualeeramoltomegliononavere,inunprossimo domani,alcunchédafare.

Quellasera,primadiaccingermiaprendereservizio,nonmisareimai aspettatodidovermiscontrarepureioconquell’arcaicacostumanza.Unavolta

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venutoacontattoconquellarealtàimprevista,dovettisceglieretrailmodo correttodiespletarelepraticheproceduraliequellodiadeguarmialmododi risolvereilcasosecondol’usanzadellagentediquellecontrade.Comecomportarsi?Comemiavrebberoaccoltoegiudicatoiparentidiquelferito,seun domaniavessidovutorecarmi,forseanchedinotteedasolo,alcapezzaledi qualchelorofamiliare?Pernonincorrereinfuturoinpossibilieincresciose situazioni,inuncertoqualmodomiadeguaiallostiledivitadichidovevo medicareeaccettaiperveralaversionedeifatti,cosìcomemelidescriveva l’interessato.Purrimproverandominell’intimoperquellochestavofacendo,non insistettipiùconlemiedomandeeannotai:“feritaallaregionetemporalesinistra dovutaallacadutadallescale”.Suturaiquindilaferita.L’infermieraglifece l’antitetanicaequindiglidicemmochepotevaandarsenevia,acasaodove voleva.L’uomo,quasistizzito,cisquadròconunostranocipiglioesenzanemmenodiregrazie,uscìdall’ambulatorioperperdersipoinelsilenziodellanotte.

Neigiornicheseguirononessunofececennoaqualcherissasortanell’area dadoveeravenutoquelburberoessere.Comediconsuetolagentediquelle contrade,anchesenelfrattempoeravenutaaconoscenzadell’accaduto,tacque. Iproblemielecontroversieinsortetraisingoli,perquantofosserogravi, rimanevanopursempreavvoltiinunacoltrediostentataespessofasullaarmonia paesana.Ilorosegretilisapevanocustodire,eforselosannotuttora,tenendoli semprelontanidallecuriositàdichinoneradirettamentecoinvoltonelcasoin questione.Nemmenoifattipiùcruentisuccessiunpo’primadelSecondo conflittomondiale,comeilfratricidiochecoinvolsetrefratelliacausadella ripartizionedelgranodurantelatrebbiatura,riuscivanoadesseremateriadi commentoedivulgazionealdifuoridell’areadoveildelittoavevaavutoluogo. Tantaeraladiffidenzacheessinutrivanoversochicchessia,daindurreiloro viciniaimbastirealorodiscapitounfantasiosoespassosoaneddotocheveniva spessoevolentieriripetutoogniqualvoltasidisquisivasullemodalitàmessein attodaqueiladroniprimadiportareaterminelelororuberie.Siricordaancora comeduranteipreparativiperunfurtodibestiame,unodegliorganizzatoridi talioperazionichiesealpropriocomplice:“Quantesonolepersonemesseal correntedelnostropiano?”.L’altrodirimandoglirispose:“Solodue,tuedio!”. Aquestopuntoilprimoconcluselaconversazionesentenziando:“Troppi!Così nonsipuòfarnulla!”.

Storiedelpassato,macisonoancoracertuniche,distorcendovolutamente larealtà,cercanodiminimizzarel’influssonefastochequellaminoranzadi malfattoriseppeesercitaresulrestodellasuastessagente.Quandosirivangail loropassato,sonoprontiariconoscerelaparzialeresponsabilitàavutadaibasisti

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localinelportareaterminequelleazioniillecite,masipremuranonelcontempo diaddossarel’interapianificazioneelamessainattodeifurtidibestiameai ricettatorid’oltremareaiutatipiùvolte,sìvuolfarcredere,addiritturadallestesse forzed’ordinelocali.

Comesipuòarguiredall’esposto,mentrelatransumanzael’abigeatonel brevegirodiqualchedecenniouscironodallascena,l’omertà,componente costantediquelloscomododiagire,continuòasussisteretrasformandosiconil tempoinuninnocuosensodi“quasi-patriottismo”regionaledifficilmentecomprensibiledachinonhamossoisuoiprimipassitralezollerossedell’avaraterra istriana.

Avevocompiutodapocotredicianni.Ormailaguerra,standoaquanto giudicavanoinostripadri,stavaperfinire.Gliannunciallaradiogiàdaunpezzo noninneggiavanopiùavittoriestrepitose.Ibollettinidiguerraparlavanocon sempremaggiorefrequenzadi“ripiegamentisupostazioniprestabilite”odi “ritiratestrategiche”.Poituttoaduntratto,unbelgiorno,sisparselavoceche Mussolinierastatodestituitodacapodelgovernoecheilpartitofascistanon rappresentavapiùunaforzapoliticadeterminanteinsenoalgovernoitaliano. Pernoiragazzisitrattòdiunacosastrana,unacosadifficiledacomprenderee tantomenodagiudicare.Perglianziani,invece,tuttoerachiaro.Essiesultavano egioivanoconvintichediscioltoilregimefinivapermoltidiloropureun ventenniodioppressioneliberticida.Ritornavapertutti,cosìalmenosisperava, latantoattesalibertà.

Questalibertàriconquistatasiespresseinvarimodi.Cantiecorisiudivano echeggiareperognidove.Instradaeaicrocicchilagentesifermavaaparlare,a discutereavocealtadeglieventichestavanomaturando,inmanieraalquanto diversadaquellausatafinoapochesettimaneprima.Laparolalibertàsembrava cherimbalzassedacasaacasacomeun’ecochenonfinivamai,mentrenoiragazzi continuavamoachiedercicosapotesseesserequellalibertàchetantoentusiasmavaglianziani.Perme,alprimomomento,quellalibertànonsignificòaltro cheaverelapossibilitàdiascoltareRadioLondrasenzadovertenerechiuseporte efinestre.

Miopadretrevoltealgiorno,pertuttaladuratadellaguerra,erauso appiccicarel’orecchioallaradio:almattino,amezzogiornoeallasera.Abbassandoilvolumealminimo,imponevaallanostrafamigliadifaresilenzio,di

Pisino–Resaitaliana
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interrompereilpasto,amedinonuscireincortile,dinonaprirelefinestre nemmenod’estateperiltimorecheilcaratteristicoTa-ta-tam,Ta-ta-tam,che preannunciaval’iniziodellatrasmissioneclandestinadiRadioLondra,fosse uditooltrelemuradellacucinadoveavvenival’ascolto.Ildoverrestarelìad ascoltarelostessoannunciatorecheripetevalostessoannuncio(enonsempre vero)trevoltealgiorno,ognivoltachenonfossiriuscitointempoaconsumare ilpastooaprepararelacartellaperandareascuola,eradiventataunacosa veramentenoiosa,insopportabile,quasiodiosa.Gliinglesinonmifuronosimpaticiproprioperquelletrasmissionistereotipiche.

LaseradopolacadutadiMussolini,perrivalersidegliascolticlandestiniin unclimadipaura,ilmiogenitorecredettedoverosometteresulbalconelaradio accesaalmassimovolume,affinchétuttiivicinipotesserosentireleultimenotizie trasmessedaquell’emittente.Pernoicontinuavanoperòadesserenovitàchenon cidicevanoungranché.Nelnostroimmaginariolaguerrarimanevaancoraun qualcosadiastrusoedifficilmentericonducibilealnostromododipercepirele cose.Ilnostroeroevincevasempre.Ancheilnemicocontinuavaadessere un’entitàvaga,daavversaresoltantoperchétale.Cisembravapertantostranala subitaneaimposizionedelcoprifuocoedellarondamilitare,fattacircolare giornoenotteperleviepiùfrequentatediPisino.Nonpassòperòmoltotempo primachecifossechiaroilmotivoditalimisure.

Unaserasultardi,nellastradaormaidesertasottocasamia,sisentirono ripeteredeiconcitati:“Altolà!”,seguititostodapiùspari.Nelleultimeluci dell’imbrunireriuscimmoadintravederedeisoldatiintentiarincorreredisordinatamenteun’ombrachesiperdevatraleviuzzedelrioneVertisce(cr.Vrtliš}e). Illoroconfusoaffannarsi,senzaalcunapparentescopo,erapernoisoltantouna scenameritevolediattenzioneenullapiù.Noncosìpercertiadulti,convinti com’erano,chesierasparatoaqualche“ribelle”,termineconilqualepiùd’uno usavaancoraapostrofareipartigiani,chesipresumevafosserogiàpresentinei boschivicini.

Passaronoigiornie,comesenelfrattemponullafossecambiato,miopadre preseleferie.DaPisino,comeognianno,tuttalafamigliasirecònelVallese pressoipropriparenti.Lontanidall’usuale trantran dellavitaquotidiana,lìi giornipassavanospensieratinell’idillicapacedellacampagna.Nell’abitatorurale doverisiedevamo,lacorrenteelettricanonarrivavaancora,perché,cosìalmeno sidiceva,certisignorottidelpostotempoaddietrosieranoopposti.Lenotizie pertantogiungevanosoltantotramiteilgiornale,nelcasonostrotramite“Il CorriereIstriano”.Ricordoancoral’atmosferachesicreavaogniqualvoltagli uominisimettevanoacommentareivariarticoliriportatidaquelquotidiano. A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-21435

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Ancheseanessunoerachiarocosarealmentesistesseevolvendoattornoanoi, tuttisiritenevanosuperespertiinpoliticaeinstrategiamilitare.Tuttiinterpretavanoglieventiincombentisecondoiloropuntidivista,dandocosìvitaalle congetturepiùsballate.Nullaimpedivaalsingolodimenarvantodelleproprie esperienzeacquisiteduranteilserviziomilitare.Ognunoassicuravachelesue eranoleunicheevalideesperienzemeritevolidiesserepreseinconsiderazione perpoterepronosticareilprossimofuturo.Pernoiragazziqueicontrastiequelle congerieverbalieranosìfontidicuriosità,manontantadapotercidistogliere daciòchel’arcaicaformadivitaagrestedelpostocipotevaoffrire.Quell’estate imperavauncaldoopprimenteeunasiccitàcostantecheperònonciimpedivano discorrazzareperboschiepratiaiutando,quand’eranecessario,ipastorinel condurreonell’assembrarelepropriegreggi.

Questomodospensieratodigoderedituttociòchemadrenaturasapeva donarci,nonduròmolto.Prestoarrivòilgiornoincui“IlCorriereIstriano” riportò,acarattericubitali,lanotiziachel’Italiadopoaverconcordatocongli alleatiunarmistizioseparatosieraarresa,avevacapitolato.Avutonesentore, certunisiaffrettaronoasentenziarechelosapevanodasemprecomelaguerra sisarebbeconclusa.Quell’armistizio,assicuravano,loroloaspettavanodigiorno ingiorno.Allamaggiorpartedellagenteperònoninteressavaindagarenésul perchénésulpercomeciòeraavvenuto.Reagìsemplicementecongioiasfrenata, illudendosidiaverefinalmenteriacquistatolatantoagognatapaceelibertà.In ognidovesidettevialiberaaicanti,allechiacchierepiùfantasiose,brindando congenerositàfinoanottefonda.

Miononno,cheasuotempomilitònellefiledell’esercitoaustro-ungarico, noncondiviseapienoquell’entusiasmoesentenziò,conlaposatezzadovutaalla suaetàeallapluriennaleesperienzaacquisitaalfronteinGalizia,cheappena ora,quando “calaràelTodesco”,sicapiràcosarealmentesignificalaparola GUERRA.Ipiùgiovanieipiùesuberanticonsideraronoridicolequellesue supposizioni.Pensavanocheilnonnofosseormaitroppovecchioperdare consigliappropriatialmomentostorico.Lamaggiorpartedichinonavevamai messopiedealfrontenonglidiederetta.Tantieranoconvintidiesserearrivati allavigiliadiundomanichepromettevapace,giustiziaebenessere.Itempiche seguironoperòdimostraronoprestoquantosaggeeprevidentifosserostatele paroledelvecchiosoldato.Nell’arcodipochigiornituttequellesperanze,o illusioni,chedirsivoglia,svanirononelnulla.

Unpomeriggiomenestavo,assiemeadalcunicoetanei,sulMontePisana, colleanorddiValled’Istria,dadovelosguardospaziadalpromontoriodiMusil, asuddiPola,finoall’alloraancorasvettantemassicciaTorboraso,allespalledi

Rovigno,perarrivarefinoall’Orserese,oltreilCanalediLeme.Vedemmouscire dalcanalediFasanatrenavi,lequali,doppiataPuntaBarbariga,sidirigevano procedendodiconservaquasisottocostaversoSettentrione.Lalororottafaceva supporrechestesseropuntandoallavoltadiTrieste.Sedutastanteconcludemmo chequeinaviglialtrononpotevanoesserechenaviangloamericaneinprocinto dieffettuareiltantoattesosbarcoalleatoinIstria.Suggestionatidallecontinue chiacchieredegliadulti,neeravamoproprioconvinti.Esultantiperl’imprevista scoperta,decidemmodiscendereintuttafrettagiùdalcolleperriferirein anteprimaaifamiliariciòcheavevamovisto,quandoaNord,oltreilCanaledi Leme,siudironodeiboati,deisuonistrani,maiuditiprima.Illorofragoreeil loroperdurarecisconcertòalquanto,dandoilviaallepiùdisparatecongetture. Tralealtreprevalsequellaconsonaallafasullaconvinzionedeglianzianiche prevedevano,comecosacerta,l’imminenteattesosbarcoalleatonell’altoAdriatico.Tutticoncordammocosìchequelfragorediartiglieriapotevaesserecausato soltantodallearmidegliinglesichestavanogiàscendendodaTriestedirettiverso Pola.Contaliconvinzioniintesta,arrivammotuttitrafelatiallepropriedimore, preannunciandol’arrivodeinemicidiieri,iliberatoridioggi!Stranamentele nostresupposizioninonsuscitaronoalcuninteresseocompiacenza.Altrepreoccupazioniturbavanoinostrifamiliari:quelpomeriggiomiopadreemioziosi eranodirettiinbiciclettaallavoltadiDignanoenoneranoancoradiritorno. Inglesisuoinglesigiù,lungolalitoraneasisentivasparareditantointantoe quandosisparaqualchemortopurcicasca.

Versoiltramonto,dopooredispasmodicaattesa,finalmentearrivarono.Gli sifecerolestessedomandechesifacevano,daunpo’ditempo,achivenivada lontano:“Cos’èsuccessodinuovoinregione?Sonoarrivatiglialleati?Èfinita realmentelaguerra?”.Siaspettavasempreunarispostarassicurantechepotesse confermarelesperanzeattese,magliinterpellatiquellaserariferironosoltanto chedaValleaDignanolastradaasfaltataeraoccupatainteramentedaunalunga colonnatedescamotorizzata.Tedesca?MadoveeranoalloragliInglesi?Probabilmentemolto,mamoltolontano!Dovemmocosìbenprestoammettereche tuttelenostresupposizioni,poc’anzielaborate,altrononeranochedelleipotesi puerilicampateinaria.Condisappuntofummocostrettiariconoscerediessere solodeiragazziniprividelladovutaesperienzanecessariaperpotersiconfrontare conilsaggioponderaredeglianziani.Essiavevano,allafinfine,sempreragione. InIstriasiinserivaoraconprepotenzaunadivisionetedescacorazzata,che conilsuoarmamento,lasuastrutturaeorganizzazioneimpressionòsialagente comunesiaisoldatidell’esercitoitalianoappenasmobilitati.Inpochigiornile truppegermanicheoccuparonoleposizionichiavedellaregione.L’euforiama-

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nifestataqualchegiornoprimaperunapacechenoneraarrivatastavascemando, anzieragiàsvanita,sostituitabenprestodaungeneralesensodiinsicurezza, seguitaasuavoltadallapreoccupazioneperquellocheildomaniciavrebbe potutoriservare.Siritornavaallacrudarealtà,evidenziataanchedagruppi sparutidiattivistiopartigiani,chericordavanoatutticomelalottacontroil nazifascismocontinuavacontuttiisacrificicheilfuturoavrebbepotutocomportare.Altrochepace!Laguerraeraarrivataabussareallenostreporteetrabreve purtropposisarebbedovutocombattereanchetralenostrecase.L’atmosferadi piacevoledistensione,dicuiavevamopotutogodereperunpo’ditempo,siera ormaidissoltanelnulla.Unostranosmarrimentosostituìinbrevel’esultanzadei primigiorni.Lontanidallanostradimora,cisentimmoaduntrattocome chiocciolesenzaguscio.Perrisolverequellapenosasituazione,miopadre,avuto sentorecheaPisinoipartigianieranoriuscitiacreareunazonaliberada ingerenzestraniere,visirecòperconvincersidipersonasequellochesistava dicendopotessecorrispondereaverità.Ritornòappagato,raccontandoche Pisinoeraveramenteliberaeinmanoaipartigiani.Uncomitatopopolare amministravalacittadinaeilsuocircondario,adottandomisuresimiliaquelle praticateintuttelealtrelocalitàdellapenisolanonancoraoccupatedalletruppe tedesche.

Venuticosìaconoscenzadelnuovosistemasocio-politicoadottatonella maggiorpartedell’Istriainterna,sidiscussealungosuldafarsi.Miononno, novellaCassandra,pronosticòancoraunavoltache“elTodesco”primaopoi avrebbedicertoassoggettatol’interaregione,manessunoprestòascoltoallesue parole.Ipiùentusiasti,opiùsprovveduti,concluserocheeradoverosodaparte nostraritornareaPisino,ormai“libera”.Dopoqualchegiornoilmiogenitoresi recòdinuovoaPisinoperottenereunsalvacondottoperséeperlafamiglia.Si trattavadellafamosa propusnica (cr.),fogliocheciavrebbepermessoditransitare liberamentesututtoilterritoriocontrollatodaipartigiani.Cosìdecidemmodi ritornareacasanostra.Imezziditrasportodisponibiliconsistevanoindue biciclette:unaBianchi,inforcatadamiopadreconmiamadresistematasulla cannadeltelaio,tuttaintentaareggereunavaligiaappoggiatasulmanubrio,e unaLegnanoconmeinsellaemiasorellaacconciataallastessamaniera.Così assestatidovevamosembrareunacomitivaalquantoridicola,maaqueitempi nonsiandavatantoperilsottile.Unmattinodibuon’oracimettemmoin camminocontandodiarrivareingiornataadestinazione.Chiciaccompagnava perilprimotrattodistradacontinuavaripetutamentearaccomandarcidinon proseguireperviedifaciletransito,madiprocederesoltantoattraversopratie boschi,persentierisecondari,cercandodievitareintalmodoincontriindeside-

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raticoneventualiformazionimilitaritedesche.Superatol’abitatodiMoncalvo (cr.Golaš),aipiedidell’omonimocolle,salutammoiparentieproseguimmoda soli,dopoaverescavalcatolalitoraneaTrieste-Pola,lungoun“limido”(sentiero campestre)cheportavaversol’internodellapenisola.Benpresto,dopoleprime pedalate,percepimmodallaparteversolaqualeeravamodirettiunosferragliare dicingoli,chepreannunciavanol’avvicinarsidimezzicorazzati.Sidirigevano versoNord,proprioversol’angolod’orizzontedoveeravamodirettianchenoi. Nonavevapiùsensoritornareindietroocambiareitinerario,pertantodecidemmodiproseguiresecondoilpianoprestabilito,sempresperandodinonincontrareitemutiTedeschiprimadiarrivareaCanfanaro,paesechedovevamo attraversareperproseguireallavoltadiPisino.

Ilsentierocheavevamoimboccatoeraadattoaltransitodicarriagricolie noncertoallebiciclette.Ilrespiroaffannosoeilsudore,grondantedallafronte dichipigiavasuipedali,rivelavanotuttalafaticaelosforzoimpiegatinelportare abuonfineilviaggio.Ilnostromiseroaspettononimpietosivaperòlesentinelle partigiane,cheditantointanto,incontravamo.Quest’ultime,conunfaresemi burbero,intimavanoachisopraggiungeval’alt,chiedendopoiatuttileproprie generalità,laprovenienzaeladestinazione.L’esibizionedella propusnica,che ognunodovevaavereconsé,lirassicuravaunpo’,manontantodafarloro cambiareatteggiamento.Nonostanteconilloromododifareintendessero dimostrarsiimportanti,piùvolteebbil’impressionechenonfosserosemprein gradodicomprendereochenonsiinteressasseromoltoaciòchestavascritto suifogliesibiti.Cifuaddiritturachisbirciòinfrettala propusnica allarovescia! IIprimoincontroconqueipartigianimideluseparecchio:illoroabbigliamentoeraquasitotalmentecivile.Ciòcheindossavanodimarzialesiriduceva allabustinaconunavistosastellarossaricalcatasulfrontaleealledisparatearmi cheesibivanoconevidentebaldanza.Lamancanzadiunaveradivisamisorprese molto.Miaspettavo,nonsoperché,diincontrareipartigianivestiticosìcomei filmdiguerrasepperopoimostrarli.Delusionemia,maaloroevidentemente ciònoninteressavamolto.L’importanteeraesternareunatteggiamentocapace disuggestionarechinonsiconosceva,nascondendonelcontempolapropria insicurezzadifronteadegliestranei.Finitoquelcontrollosommario,conun bruscoeperentorio “Napred!” (Avanti!)cidetteroilpermessodiproseguirefino alprossimopostodicontrollo.La propusnica,contantodistellarossaincalce, forsenonerapoicosìimportantecomeloavrebbedovutoessere.L’inclinazione plurisecolaredellegentiistriane,voltaallatolleranzaneiconfrontideidiversi, suggerivaaqueipartigianichenoi,purusandounidiomadiverso,eravamofigli dellastessaterrae,avendoglistessiimpellentiproblemidarisolvere,non

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potevamoessereconsideratiqualipotenzialinemici.L’intolleranzanacquedopo, maalpresentenonesistevaalcunmotivoperimpedircidiproseguire.

Assoltoilcontrollo,ilnostroincedereripresecontuttiidisagidiprima.Ogni qualtanto,acausadelsentieroaccidentato,sidovevaprocedereapiedi.Iripetuti controlliaiqualivenivamosottopostirallentavanolanostramarcia,mentreun forteecrescentefrastuonosisentivaconvergereversolostessopuntodovepure noieravamodiretti,versoCanfanaro.Forzandoalmassimol’andatura,riuscimmoasuperarequell’abitatoperproseguirequindiallavoltadiPisinounpo’prima dell’arrivodeipanzertedeschi.Superatelesbarredelpassaggioalivellodella ferrovia,innanziaCanfanaro,vidiperlaprimavoltaunqualcosachevoleva essereunnidodimitragliatrice:unriparofattoconpochisacchettidisabbia, dietroaiqualierapostaunamitragliatriceBreda,conattornosparsealcune cassettedimunizioni.Qualchebombaamanosullosterrato,unelmettodifanteria italianoappesoadunramod’alberoedueotregiovanilìraccolticompletavano l’interoquadro.Questidiscutevanoconunfaremoltoserio.Compresicheilloro parlaresiriferivaall’armaattornoallaqualesieranoraccolti.Avreivoluto soffermarmiunpo’pergodermiquelloscorciodi“veraguerra”,mamiopadre, conpocheeseccheparole,miesortòaproseguire,passandooltre,viadiritto.

Dopoqualchedecinadipassi,assiemeadaltrepersonesopraggiunteprima dinoi,cirifugiammoinunadelleprimecasesullastradaprincipaledelpaese. Neivastivanidelpianterreno,untempoadibitiadosteria,nonsitrovavapiù postoepertantociportammosullacisternapostanelretrodellostabile.Inbreve tuttelestanzedellacasafuronooccupateall’inverosimiledadonne,uominie bambinichesispostavanoincontinuocreandounbaccanoindescrivibile.Sulla cisternasirespiravameglio.Lepersone,eranopiùrilassate.Quellarelativacalma nonduròmolto.UngiovanepartigianoportòsullacisternalaBredavistaprima. Lacollocòdietroalparapetto,ingiungendoagliastantidirecarsiinstradaper prendereilrestantearmamentoeisacchettidisabbia.Chemeraviglia,pensai nelmiointimo,sisarebbesparatopropriodalpostodovecieravamoassestati. Assiemeadaltrepersonemiapprestaiaeseguiresubitociòchesirichiedeva.Ero tuttoraggiante.Misentivocosìimportantedacrederedipotermirivolgereal mitragliere,trattandoloquasiallapari,perchiederglidelucidazionisullacondottadaassumerenelcasodovessimoimpegnarciinunoscontroarmato.Larisposta delusedinuovolemieaspettative.Ilgiovanepartigianononsimostravatroppo entusiastaperlasituazionenellaqualesieravenutoatrovare.Eramolto preoccupatoperchénonsapeva,miconfidò,sealmomentogiusto,quell’arma sarebbestataingradodisparare.

All’improvvisomisentiidefraudatodaimieisogni,dallemiefantasie.Rimasi

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perplesso,incapacediconnettereifatti.Ilmioeroetemevaforseditrovarsi coinvoltonelloscontroarmatoalqualedaunmomentoall’altroavrebbedovuto partecipare?Erauncodardo?Chilopotevasapere!D’altronde,pensandoci bene,inchemodoluiavrebbepotutoaffrontareilnemicoconunasolamitragliatrice,forseanchedifettosa?

Perfortunaaltrepersonepensaronodirisolvereilproblemainmaniera diversa.Dallemiepreoccupazionimisollevòdinuovomiopadre,ingiungendo atuttalafamigliadiriprendereilcamminointerrotto.Attraversounorticelloci calammonellatrinceaferroviariachepassaaridossodellacisterna,perpoi proseguire,costeggiandoanordtuttaCanfanaro,fuoridall’abitato.Così,quasi seminascosti,raggiungemmolastradacheportaaSanPietroinSelveedalìpoi aPisino.Abbandonarelasituazionenellaqualeeravamoincappatimidispiacque molto,perchéeroconvintodiaverinterrottoun’irripetibileavventura.Misentivo simileadunomuncolochedavantiall’incalzaredelnemicoaltrononsapevafare cheabbandonarevilmenteilpropriopostodicombattimento.Ilcontinuoarrancareinbiciclettaelafamebenprestofeceroda“sedativi”aimieirimorsi.Dopo qualchechilometrodistradasorpassammodinuovolaferrovia.All’altezzadel caselloferroviariodiPiferi,voltammoasinistradirettiaSanPietroinSelve.Fatte ancorapochepedalate,incontrammoiprimisegnidiciòchelaguerrasapeva produrre:unconvoglioferroviarioparzialmenterovesciatosulfiancodiuna scarpata.Parecchivagonigiacevanosparpagliatiavariadistanzaunodall’altro. Sembravanopartidiuntrenino,diungiocattoloabbandonatodaragazzini giganti.Erainveceilprimofruttodiunalungaseriedisabotaggifattiadanno dellecomposizionitedeschelungoquellalineadicomunicazione.

QueltrenoavrebbedovutotrasportareinGermaniapartedeifantiedei marinaiitalianifattiprigionieridaiTedeschinellapiazzafortediPola.Erano quellichesieranorifiutatidiunirsialleforzemilitarigermaniche.APisinoi partigiani,dopoaveruccisoilcapostazioneeingaggiatounbrevescontroafuoco conl’esiguascortatedesca,costrinseroilconvoglioafareritornoaPola.APiferi siorganizzòunosbullonamentodeibinari,cheposefineallacorsadeltreno.A causadelderagliamentocheneseguì,traisoldatiprigioniericifuronomortie feriti.Partedegliillesifuggironoperpropriocontoindirezionidiverse,mentre lamassa,nonconoscendolazona,siaffidòaipartigianidelposto.Dilorononsi seppepoimolto.Ungruppodimarinai,unitisiaipartigiani,perironotuttipochi giornidoponelladifesadiPisino.

Dopounabrevesosta,fattaperosservarequell’insiemeconturbante,proseguimmoversoSanPietroinSelve.Superatoilpaeseelaferrovia,facemmososta difronteaduncasolareisolatoerecintatoconunmurocosìaltodanonlasciarci

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vederel’internodelsuocortile.Varcatoilmassiccioportonediquercia,vedemmovenirciincontro,conunfarecompassato,unafiguradidonnaanzianacheci chiesesubitochifossimoecosastessimocercando.Siesprimevausandoilsuo dialettociacavo.Indossavailcaratteristicocostumepopolaredellegentidiquelle contrade.Unfazzolettonero,annodatosottoalmento,leincorniciavailvolto rugoso,mentreuncorsettobluapoisbianchi,ricoprivaunacamicettadilino biancoconmanichevistosamentelarghe.Unagonnadicolorenerolericadeva alarghefaldefinsopraallecaviglieconferendoleunnonsochedistatico,di anticoedignitoso.Dopoidovuticonvenevoli,miopadrelechiese,usandolo stessosuoidioma,sepotevadarciqualcosadabere.Nonriuscivoacapiretutto quellochesistavanodicendo,maintuivocheeroiol’oggettodeldiscorso.La vegliardarientròtostoincasaedilìapoconeuscìconuna“bocaleta”(boccale) pienadivinorossocheporse,senzaindugio,proprioame.Nonsoquantone poteibere,adognimodolaseteeratanta.Ilvinoeraunpo’asproedenso,ma ristoratore.Chimiattorniavamiaiutòavuotareilboccale.Nonavevoancora finitodiripulirmi,conildorsodellemani,lelabbradalletraccedivino,cheecco ritornarelavecchiaconunaciotolaricolmadifumantelattedicapra.

Quelgiornomisipresentòl’occasionedisfatareun’anticaeassodatacredenzacheasserivaessereilvinoeillatteduecibichemaiandavanoingeritiuno dietrol’altro.Iolofecisenzaperòavvertirealcunmalore.Forsefulafameela faticaperlosfibrantearrancareafaredapacieretrailgenerosovinogiuntoa contattoconilnutrientelatte.Chilosapràmai.Iososoltantocheinbarbaalle antichecredenzepopolari,quelgiorno,dopoaverliavidamenteingeriti,ne ricavainovellovigoreebaldanza.

Dopoaverringraziatoperl’ospitalitàricevuta,salutammoquell’austera vegliardacheseppemanifestaretantasensibilitàecomprensioneumanaper dellepersonebisognosediristoro,anchesesconosciuteeparlantiunalingua diversadallasua,forsealeiancheostica,lasolaperòconlaqualefinoapochi giorniprimaleerapermessorivolgersialleautoritàpreposte.Rifocillatiunpo’, riprendemmolanostramarciadirettiallavoltadiPisino.Ogniqualtantolungo ilcamminoincontravamopersonecheconpaleseinquietudineguardavano preoccupatilontano,oltreallenostrespalle.Incuriositicivoltammopervedere cos’eracheattiravalaloroattenzioneevedemmodietroanoi,oltrelalinea dell’orizzontedovesitrovavaCanfanaro,levarsialcieloaltecolonnedidenso fumonero.Alseguentepostodicontrollochiedemmoagliaddettidelucidazioni inmerito.Lespiegazionidatefuronopronteesicure.Ciassicuraronochesi trattavadicarriarmatitedeschiinfiamme.Bugiegrossolane.Anchealpiù sprovvedutodegliosservatorieraevidentechenonsipotevatrattaredicarri

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armatiinfiamme.Quelleasserzioniinveritàaltrononeranocheespedienti verbalifattiperacquietareglieventualitimorideiviandanti.Paradossalmente quelleparoleciconfortaronoecontribuironoarisollevareilnostroanimo, semplicementeconilfarcredereciòchesidesideravasentirdire.

Intalmodolastradacheciattendevacisembròmenodisagevole.Lameta eraormaivicina,mentreiTedeschirimanevanosemprepiùlontani.Miopadre alloraproposedifareun’altrasostainunacasapostatraledeviazionipergli abitatidiTrostieSberlini.Lìrisiedevaunsuoamico,almenocosìluiloconsiderava.Eraconvintochetraquellemuraavremmopotutosostareunpo’per riposareespegnerelasete.Tuttoall’intornoeranosparsigruppettidiindividui impegnatiinastrusemansioni.Cosastesserofacendononciinteressava.Pisino eravicinaedaltrononavevaimportanza.Miopadre,vistol’amicodavanti all’uscio,glisiavvicinòpersalutarlocomeavevasemprefatto.Quelloglirispose freddamente,quasicontrovoglia,facendolosubitoentrareincasa.Ignorandola nostrapresenza,infrettachiuselaportadietroaséesparìdallanostravista.

Quell’inusitatomododiprocederecistupìmolto,perchénoneraconsono almododicomportarsitrapersonechesiconoscevanodaparecchianni.Visto chenessunociinvitavaincasa,altrononcirestavacheattendereconpazienzail ritornodelgenitoreperconcludereassiemeilnostrotravagliatocammino.Il tempoperòpassavaeluiinspiegabilmentenonsifacevanévedere,nésentire.Il nostroinizialestuporesistavatramutandod’orainorainun’inquietantepreoccupazione.Miamadreallora,turbataperquellungoinspiegabileattardarsidel maritoall’internodellacasa,sidecisediandareabussareall’uscio,rimastochiuso pertuttoqueltempo.Volevasoltantovedere,saperecosastesseaccadendo dietroaquellaporta,volevacapireperchéilsuouomoerastatotrattenutosenza unplausibilemotivo.Lefurispostochesuomaritoincasanonc’era,cheera uscitodalretrocondegliamiciecheportassepazienzaperchéluisisarebbefatto vivobenpresto.

Ilsoleeraquasiall’orizzontequandovedemmoarrivarenostropadredal latooppostodellastrada.Micolpìsubitoilpalloredelsuovolto.Allenostre domandeconfuseluirisposeconunbreve:“Andemovia!”.

Stavamoentrando,senzaesserneconsci,inunmondocondizionatodal sospettoedallasfiduciaversochinonavevasaputoadeguarsiintempoalnuovo regime,condannandoquellopassato.Purtropposimileatteggiamentosiusòpure ancheneiconfrontiditutticolorocheavevanosvoltoqualchelavoropresso istitutistatalioparastatali.Chimaiinqueimomentiavrebbepotutoimmaginare leaberrazionichesistavanoarchitettandoinaltoloco?!Soltantodopomolti anni,percorrendolastessastrada,miopadre,commentandociòchesivociferava

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tralagentedellazonariguardoallafoibadiSantaLuciachesitrovavalìvicino, presearaccontarmiciòcheinquellontanosettembre1943glieraaccaduto, quandolafamiglialoavevaaspettatoimpazientefuoridallacasadelsuo“amico” senzacapireilperchédiquellasuaprolungataassenza.

Unavoltaentratoinquelladimora,miraccontò,sitrovòalcospettodipiù individuicheglichieseroperl’ennesimavoltasemprelestessecose.Avrebbe dovutotrattarsidelnormaleripetersidelleproceduredicontrolloimpostedalle circostanzedelmomento,sedaunodelgruppo,ilpiùzelanteomaldisposto,non glifossestatochiestoqualeralasuaprofessione.Saputocheerastatoun dipendentedell’EsattoriaMontediBolognadiPisino,lofececondurre,sotto scortaarmata,finoallachiesettadiSantaLuciapocodiscostadall’omonima famigeratafoiba.Bruttimomenti.Fusoltantograziealletestimonianzediun gruppodigiovanideidintorni,trovatisilìpercaso,chesfuggìall’orrendafine decretatapoc’anzidachil’avevainterrogato.Lagentedelposto,sfidandoi preconcettiimpostidalmomento,connonpococoraggiogarantìperlasua innocenza,ricordandoaicarneficiditurnocheilcondannatoperanni,durante ilsuooperatoinquellazona,avevasemprecercato,neilimitidelpossibile,di aiutareicontadinichesitrovavanoneiguaipernonaverepotutoversarein tempoleimposterichiestedalfisco.Inpiùoccasioniriuscìaimpedirechelaloro terrafossemessaall’incanto.Lapoveragentelosapevaesifidavadilui. Scampatoilpericolo,permoltiannipensòchefossestatomegliononrivelarea nessunol’accaduto.

Ripresoilcammino,inbrevearrivammoalleportediPisino.Alpostodi bloccodelBelvedere,tral’orlosuperioredellaFoibaelabasedelCalvario,ci atteseunaltroincontro.Lastradaeraparzialmenteostruitadaunammassodi pietremiliaridiveltedaibordidellestradevicine.Attornoaquellosbarramento improvvisatosimuovevanopiùpersoneindaffarateinunqualcosachenon riuscivoacapirecosafosse.Traquestevieranoduegiovanidonneaddetteal controllodichiuscivaoentravanellacittadina.Ciconoscevanomoltobene.Un tempoeranoassiduefrequentatricidellaG.I.L.(GioventùItalianadelLittorio) odelG.U.F.(GioventùUniversitariaFascista)diPisino.Evidentementeavevano cambiatocredoideologicoesicomportarononeinostriconfronticomese fossimodegliesserisconosciuti.Conostentatodistaccocirivolseroledomande dirito,enonpaghe,ciordinaronodifarvedereilcontenutodeinostribagagli. Nessunol’avevafattoprima.Arrivatiquasiacasa,dapartedeinostriconcittadini cisaremmoaspettatiun’accoglienza,senoncalorosa,almenounpo’meno fredda!Quelloromalcelatozelodaneofitecisconcertòalquanto,manessuno 44A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

osòfiatare.Impazienti,nonvedevamol’oradirifocillarcieabbandonarciadun sonnoristoratore.

IlgiornodoporividiPisinomoltodiversadacomel’avevamolasciataqualche decinadigiorniprima.Levieelepiazzeeranointasastedamezziditrasportoe daunamassaeterogeneadipersone.Tuttesembravanoessereimpegnatein qualcosadimoltoimportante,madicosìastrusochenonsiriuscivaacapirequale fosseillavoroaloroaffidato.Certunisidavanodafareriverniciandoinbianco lasigladelletarghedegliautomezzilìconcentrati:PO(Pola)venivacorrettain PZ(Pazin).Certepersone,ancorainebriateperlafinedelregimefascista, continuavanoafarecrocicchipercommentaretuttiitortisubitinelpassato, pronosticandonelcontempoungeneraleefulgidoavvenire.Ungiovaneavventatosisbizzarrivaconunpiccolocarroarmato,appartenutoaldiscioltoRegio EsercitoItaliano,ascorrazzareperognidove,rovesciandotalvoltaanchequalche muricciolodicintadellevieperiferiche.Indipendentementedalleincombenze, tuttiavevanoassuntounfaresostenuto,serio,esageratamenteserio.Anchele faccedellevecchieconoscenzeavevanocambiatoaspetto,eranodiventatequasi arcigne.Soloraramentesuilorovoltisipotevaintravederequalcheraraespressioneditristezzaotimore.Tuttoqueltrambustofecedimenticareanoiragazzi inostripredilettigiochistagionali,senzachecirendessimocontochemaipiùli avremmopotutiripetere.Perfarpassareiltempo,perdivertirsi,inqueigiorni cibastavaosservaresoloilcontinuo,interessanteevelocesusseguirsideglieventi checiattorniavano.

All’epocaabitavoinun’abitazionesituatainunasequenzadicaseinterposte traduevie:trailCorsoVenezia(exCorsoVittorioEmanueleIII),oggiviaVeli Jo e,el’alloraCalledeiGelsi(oggiviaAntonKalac),unaviamorta,sulretro. Inunadelleultimecasedellasuccitatacalle,ipartigianiavevanoinstallatoun comando,credomilitare,chepromosselungoquellastradauninusitatoviavai dipersone.Unpomeriggio,mentretuttiassiemestavamoosservandodalcortile dicasamiaquell’insolitopassaredipersone,ciaccorgemmochetuttoauntratto essesieranofermate,muteaibordidellacalle.Stupitialloracichiedemmocosa stesseaccadendo.Larispostanonsifeceattenderetroppo.Nelsilenziogenerale vedemmoarrivareunmanipolodipartigianicontantodiarmispianate,mentre scortavano,direttialcomando,unadecinadiindividuialquantomalconci,vestiti conabiticivilisgualciti.Sembravachestesseroguardandoassentinelvuoto, presaghicom’eranodellasortecheliattendeva.Fratuttisidistingueva,perilsuo incederealtero,unfiguro,l’unicoindivisadasoldatotedesco.Ancheseferito, camminavaaltezzosocomesevolessedimostraredinonaverepauradellamorte. Glianzianilìpresentistavanoaguardaresenzacommentare.Noiragazzi,

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sorpresieconfusiperlastranascena,nonsapevamonécosapensare,nécosa chiedere.Quelpomeriggiolanostracompagniasisciolseprimadelsolito.

Qualchegiornodopocifuordinatodiscavaredellefossenegliortivicini.Ci disserochecisarebberoservitedariparoincasodiincursioniaeree.Eseguimmo gliordiniimpartitimoltovolentieri.Ancheseilnostrofaresembravapiùungioco cheunlavoroveroeproprio,cisentivamoveramentemoltoimportanti.Ioavevo lasensazionediessereritornatoaCanfanaro.Nonpassòmoltotempoedecco, improvvisamente,farsivederealtoincielounaereoplanotedescodaricognizione,uno Storch,o Cicogna initaliano.Noispavaldi,certidiesserealsicuronelle nostre“trincee”,nonaspettavamoaltro.Imprecandoeagitandoipugniversoi piloti,ciilludevamodipotereincuterealnemicoalato,senonpaura,preoccupazione.L’aereo,dopoaveresorvolatopiùvoltelacittadina,indifferenteagli sparidiqualchefucile,seneritornòallasuabase,all’aeroportodiPola.Unavolta sparitooltreallalineadell’orizzonte,certunisivantaronodiaverlomessoinfuga. Puravanagloria.Ilgiornodopoaltriaerei,ifamigerati Stukas,rombandosinistramente,ripreseroavolteggiaresopraallenostreteste,primadidareinizioal primobombardamentodiPisino.Chilosagrazieaqualeatavicopresentimento, forierodell’incombentepericolo,tutticolorochesitrovavanoall’apertosidetteroistintivamenteacercareriparo.Anessunovennepiùlavogliadiprotendere ipugniversol’alto.Conunfarevolutamentecompassato,pernonfartrapelare iltimorechelistavaavvinghiando,tuttisisparpagliarono,zittizitti,allaricerca diqualcherifugioveramentesicuro.Illoroincedere,dalìapoco,divennesempre piùvelocetantodatramutarsiallafineinunadisordinataeprecipitosafuga.

Anch’ioseguiil’esempiodellamassa.Arrivatoacasatrovaigliinquilinidello stabiletuttiraccoltiincantina.Ilvanosceltocomerifugioaltrononeracheuno strettoelungoscantinatoseminterratocondellenicchieailati.Versoilfondosi sistemaronoipiùgiovanieiragazzini,alcentrosiraccolserogliadulti,mentre all’iniziodiquelcunicolotrovaronopostoipiùvecchi.Appenarinchiusalaporta allemiespalle,udiiunostranosibilomaiuditoprimachevenivadall’altodiretto aterra.Quelsibilosembròdurareun’eternitàprimadifinireconuntonfosordo seguitodauncupoboato.Neseguìunospostamentod’ariacosìfortedascuotere tuttalacasa.Laluce,perdendointensità,sispenseesiriaccesepiùvolte.Dal soffittosistaccaronodeicalcinacciche,cadendo,riempironoquell’angusto ambienteconun’acre,irritanteedensapolveregiallastra.

Laprimabombaeraesplosa.Noirimanemmoillesi,mailronziodelmotore dell’aereochestentavaariprenderequota,continuavaapreoccuparci.Primache ilsolitosapientonedelgrupporiuscisseaformularequalchesballatacongettura, unaltrosibilociraggelòdinuovoilsanguenellevene.Eral’iniziodiunripetersi

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discoppialternatiasibilisemprepiùinquietanti.Eranoprodottidagliaereiche scendevanoinpicchiataprimadisganciaresudinoiunasingolabombaallavolta. Dopoognisganciogliaerei,perrisalire,dovevanocabrareimpegnandoal massimolacapacitàdeiloromotori.Siaggiungevacosìunulteriorefragoreal precedentefrastuono.

Quelparticolaremododibombardare,lasciandocadereunabombaognitre oquattrominuti,cosìalmenocisembrava,eraunveroprolungatotormento,che spaventavaenelcontempoinnervosivalamaggiorpartedeirifugiati.Rinchiusiin quell’angustovanoimonellipiùintraprendenti,inconscidelpericoloalquale eranoesposti,pensaronodiingannareiltempoelapauragiocandoprimaacarte epoiamorra.Illoromododicomportarsiirritavamoltotutticoloroche,pallidi, nonriuscivanoanascondereilpropriotimore,pernondirepaura.Credevanoche ilfaredeipiùgrandicellifosseintenzionale,orditopropriopersfottere.Quelloro mododicomportarsiliirritava,tantodagiustificareiceffonicheogniqualtanto distribuivanoachisitrovavaallaloroportatadimano.Talereagireistericonon potevamigliorareinnessunmodol’atmosferadicrescentepreoccupazione,che semprepiùs’impadronivadichieraconsciodelpericolocheincombevasututtii presenti.Certuniproferivanofrasisenzasenso,altrifarfugliavanopreciincomprensibili,altriancorainvocavanoavocealtal’aiutoCeleste.Unnostrocoinquilino,profugodaSebenicodopoilPrimoconflittomondiale,preseapregare promettendoaSant’Antonio,suoprotettore,chesefosserimastovivo,gliavrebbe donatotuttigliorologicheavevanellasuabottega.Lapioggiadibombeperò continuavaconlostessoritmo.Unacadde,senzaesplodere,aqualchemetrodalla nostracasascuotendonelemurafindallefondamenta.Dopoquelcozzol’orologiaiopromisealSantotuttol’orochepossedeva.Vistopoicheilbombardamento noncessava,ilnostrouomofinìconilprometterglil’orologeriaintera.

Dopoun’oraeunquartoilbombardamentofinalmentefinì.L’orologiaio allorasimiseamillantaresubitoilruoloavutonelsalvareconlesuepromesse lavitaatuttiisuoicoinquilini,mapoiseguendol’esempiodelnaufragonapoletano,pensòbenedinononorareilpromesso.Asaldareilconto,qualchegiorno dopo,cipensaronoleSSripulendogliperbeninotuttoilnegozio.Finital’incursioneaerealagentesiriversòinstradaedebbecosavedere.Lanostracittadina eraparzialmentedevastata.Vetrirottieranosparsiinognidove.Cavidellarete elettricapendevanocomelianespezzateepenzolantitraivuotidellecase semidistrutte,rimasteparzialmenteancorainpiedi.Impostesemidiveltescoprivanoivaniinterni.Calcinaccietegolesitrovavanoscaraventatineipostipiù impensati.Ilsoleeraimpalliditoperlapolvereeilfumochesilevavadalle maceriedellecasedistruttenellapartealtadiPisino.

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Benprestosiripreseacircolare.Ognunosidavadafareperrintracciarei proprifamiliarisorpresidalbombardamentofuoridallepropriedimore.Chi provenivadallapiazzaprincipale(exGaribaldi)ripeteva,anchesenzaesserne richiesto,chestavabruciandolacasadiTizio,cheeracrollataquelladiCaio,che erainterrottaquestaoquellastrada.Seppicosìchepurelabanca(Cassadi Risparmio)erastatacolpita.Quelpomeriggiomiasorellaerapropriolìin servizio.Perfortunaassiemeaquellanotizia,dilìapoco,giunsepurelei.

Superatolospaventotestéprovato,atuttifuchiarocheprimaopoi,qualora ipartigianinonavesseroabbandonatoPisino,eradaaspettarsiunaltroattacco aereo.Siimponevacosìundilemma:restareacasaoandarsenevia,madove? Lamiafamiglia,perl’insistenzadimiasorella,probabilmentetraumatizzatapiù dinoiperilbombardamentosubito,proposelasecondavariante.Ilproblema oraeradideciderequaledirezioneprendereeachichiedereospitalità.Dopo averesoppesatopiùpareri,decidemmodidirigerciversonord,inunaconcatra icollidellaBrestovizza,dovecertinostriconoscentiavevanounacasacolonica.

Lebiciclettefurononuovamentemobilitate,masoltantocomesupporto. Conlestessevaligiepostesopraaimanubri,lasciammoilnostroquartiereper avviarci,questavoltaapiedi,versol’ignoto.Allamiafamiglia,all’ultimomomento,siunìlapadronadicasanostraconsuofiglio,miocoetaneo,eunabicicletta pureessastracaricadivaligie.Peraiutarlaneprendemmounanoi,lapiù voluminosaepesante.Solopiùtardivenniasaperechecontenevaungrossoe saporitoprosciutto.Appenasuperatol’anticopontediSanGiuseppe,chescavalcailtorrenteFoiba,unagrossanubeaccorciòilcrepuscolofacendosubito notte.Echenotte!Benprestounapioggiatorrenzialeconlampietuoniscosse tuttalavallata.Sembravachemadrenaturasifosseindispettitaechevolesse dimostrare,anoimiserimortali,cheerapursempreleilapiùforte,quellache imperava.Quellapioggiascroscianteostacolòmoltolanostramarcia.Siproseguivanelbuiopiùprofondo,guazzandoinpozzangherelimaccioseeinciampandospessonelleirregolaritàdelterreno.Freddirivolid’acquapiovanascorrevano sullenostrefacce,penetrandopoianchesottolenostrevesti.Bagliori,causatida folgoriimprovvise,illuminavanoasprazziilsentieroeifianchidellavalle.Non conoscevamolazona,nédovesitrovavailcasolareversoilqualeeravamodiretti. Dalprofondodell’oscuritàcigiungevanolevocidialtrigruppichecomenoi cercavanorifugio.Unlampeggiarepiùintensoriuscìfinalmentearischiarareil terrenocircostante,dandocilapossibilitàdiscorgeresulfiancodiunacollinala casadoveavremmodovutopernottare.

Dopoaversuperatounrigagnoloingrossatoperl’incessantepioggiaedopo variscivolonisulsuoloargillosodelsentiero,arrivammofinalmenteadestina-

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zione.Entratinellacucinaalpianterrenodellacasacolonica,vitrovammogiàlì raccoltoungruppettodiconcittadini.Eranoarrivatiunpo’primachesiscatenasseiltemporale.Stavanoseduti,tuttistrettistretti,gliuniaccantoaglialtri, attornoalfocolarenelqualescoppiettavaallegrounbelfuoco.Vistocome eravamoridotti,sifeceropremurosamentedapartelasciandocicosìasciugare contuttiipanniaddosso.Miglioreaccoglienzanonpotevamoproprioaspettarci. Dopoesserciasciugatieriscaldati,cicoricammoaterrasudeigiaciglidifortuna, mentreglianzianicontinuavanoacommentare,finoallospegnersidelleultime braci,leconseguenzedelbombardamentosubito.

Ilmattinociattesetuttolindoesereno.Lecampagneeiboschicircostanti brillavanodiunverdenitidoeintenso,sembravaquasichelaterrasifosselavata lafacciadallelorduregeneratedall’incuriaumana.Ilsolesplendevavivace nell’azzurroelimpidocielo.Ilcasale,nelqualeeravamoapprodatidurantela notte,oralopotevamoosservarenelsuoinsieme.Consistevainunedificioaun piano.Alpianterrenositrovavalacantinaelacucinaconilsuobelfocolare.Per unascalainternasiaccedevaaivanisuperioriadibitiaripostiglioperlederrate alimentarieallacameradalettoperifamiliari.Unbrulicaredipersoneinvadeva l’aiael’internodiquell’umileedificio.Venivapropriodachiedersi:“Maquando maigiunseroquituttequellepersone?Eranogiàlìprimadellanostravenutao viarrivaronodurantelanotte?”.Ancheseappartenentiacetisocialidiversi,in quelfrangentesisentivanotuttiuguali,oalmenocosìsisforzavanodiapparire finchéfosseduratoquellostatodiparticolareemergenza.

Traglisfollatic’eranopureduesoldatidell’exesercitoitaliano:unufficiale eilsuoattendente.Indossavanoabiticivilieforseperquestomotivo,sipensava, ilsubalternosirivolgevaalsuosuperioreapostrofandoloconiltitolochegli spettavadacivile:“signorConte”.Queigiorniititoli,fosseropuretitolinobiliari, aipiùnondicevanoungranché,maforsenoneracosìperlafigliapiùgiovane delpadronedellatenutadoveeravamoospitati.Siintuivachetraleiel’ufficiale c’eraunrapportodiparticolareamiciziaeforsequalcosadipiù.Losospettavano lepettegolechenonperdevanol’occasionepersparlaredeisentimentialtrui.

Neigiorniavenirealtrefamiglie,fuggitedallamartoriataPisino,venneroad ingrossarelanostraschiera.Frammistoatantiarrivò,solosoletto,pureilnostro parrocoDonGregorio.Eraquestiunafiguraparticolaredisacerdote.Esternava sagaciaearguziapopolana,condizionatadall’avariziadovutaall’indigenzapropriadell’ambientedoveluiavevamossoiprimipassi.Grazieallasuainnata perspicaciasapevacomporreedosaremoltobenequelleduequalità,manon ebbeperòmaimododifarlevalerefuoridalsuoristrettoimpegnosacerdotale.

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Conoscevailgrecoeillatino,oltreallelinguemoderne(partedellaprimamessa mattutinalafaceva,anchenell’anteguerra,incroato),esapevainterpretarela storiarivelatadalleantichelapidichetalvoltaspiegavaanoichierichetti.Matutte questequalitàperlamaggiorpartedeisuoifedelinoneranomeritevolidi considerazioneestima.Conmalcelatainvidiailbassovolgoricordavasololasua proverbialeavarizia,sulcuiconto,comesullasuamanifestapusillanimità,tesseva,quandomaierapossibile,lazzinonsempreriguardosi.

ChilosapràmaiperqualeconcomitanzadifattoriquelnovelloDonAbbondiovenneatrovarsitranoi,trapersoneassillatedaproblemifamiliarialui estranei.Eglidovevabadaresoltantoallapropriapersona.Alleanimedeisuoi concittadini,standoaquantomiricordo,nonsiinteressavamolto.Sembravache pregassesoloperséstesso.Eavevaforseancheragione.Importanteinquel momentoerasalvareprimalapropriapelleelapropriaanimaeappenadopo pensareaquelladeglialtri.Amenondavapace.Ogniqualvoltasisentiva provenire,quand’anchedalontano,ilrombodiqualcheaereo,miingiungevadi nonuscirealloscoperto,dinonusciredacasaconilmiopulloverrosso.Seproprio lovolevofare,avreidovutorimaneresottoallefrondedeglialberipernonattirare l’attenzionedeipilotitedeschiche,comeluiassicurava,nonsopportavanoi “Rossi”!Lamaggiorpartedeglisfollati,purconscidell’assurditàdeitimori esternatidalcurato,sidivertivanounmondoascoltandolesueesortazionienon locontestavano,anziconunpizzicodipaleseironia,glidavanoancheragione costringendomiaseguireisuoiconsigli.Ciòperònonmiimpediva,diunirmi, senzafarcasoaisuoitimori,aimieicoetaneiperscorrazzaretuttiassiemeperle collinecircostanti.

Incoscienticomepotevamoesserloallanostraetà,godevamodellaprolungatavacanzascolastica.Tuttoattornoanoiattiravalanostraattenzione.Trovare unmelocontuttelemeleancorasuirami,eracomescoprireuntesoroalle Antille.Primaciriempivamolostomaco,poiletaschedeicalzoncinie,sene rimanevanoancoradellealtresull’albero,leponevamosottoallacamicia,“in jedra”,comesiusavadireaPisino.Rimpinzati,siritornavaacasasoddisfattiper lascorpacciataeperilriccobottino.Qualchesettimanaprima,perun’impresa simile,senzaalcundubbiomisareibuscatoqualcheceffoneconl’ingiunzionedi restituireilmaltoltoallegittimoproprietario,maorainvececonfalsastizzamia madremidicevasoltantodimetterequella“roba”inqualcheangolofuorimano. Propriostranisidimostravanoglianziani.Nemmenoquandoriusciviadassicurareallafamigliaqualchecaloriainpiù,tidicevanograzieoalmenounsemplice “bravo!”.Maiveniviconsideratomeritevoledielogio.Rimanevisempreun’entitàinsignificante.FurononecessariealtrericognizioniaereesopraPisinoper

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essereconsideratiimportanti,quasiquantogliadulti,masempredestinatia ritornare,passatoilpericolo,isolitiragazzisenza“salinzuca”(saleintesta).

Tuttosommatoiprimigiornidellanostrapermanenzanellavalledella Brestovizzaliricordocomeunmistodimomentipiacevolialternatiamomenti sgradevolietristi.L’autunnoerameraviglioso,ilcielosempreterso,ilclimamite. Quellavalleavrebbepotutosembrareunangolodiparadiso,senoncifossestata lapreoccupazionequotidianadirimediareall’impellentecarenzadicibo.Nelle pentolesemprepiùspessosirimescolavasoltantopolenta.Fortunataerala famigliacheavevaancorafagioliequalchepatatadametteresulfuoco.Non possodimenticarelabontàincompresaeridicolizzatadellafigliadel“siorZeto”, ilbidellodelnostroGinnasio.DividevailpococibochericevevaconilbuonFido, ilcanedelcolono.Tanti,troppiladeridevano.Chiavevailbuonsensodinon unirsiaquelcorodifalsibenpensantirimanevaperòzitto,pertimoredinon venireasuavoltapresoingiro.

Ilcasolaredoveeravamosistematieraprivodicorrenteelettrica.Senzala radioadisposizionenessunopotevasaperecosastessematurandoattornoanoi. Dopoqualchegiornogli Storch ripreseroarigiraresopraPisino.Dovefosseroi Tedeschinessunolosapeva,macertamentequeivolinonpresagivanoalcunché dibuono.Il2ottobre,inunradiosopomeriggio,altribombardieririapparvero sopradinoi.Quelgiornolapolentaeifagiolimessiacuoceresulfocolarenon finironolacottura.Lemassaiepreserolepropriepentoleancoracalde(troppo preziosoerailfagioloperesserelasciatoincustodito)esirifugiaronoassiemea noineitantianfrattidelterrenomarnosoviciniallacasacolonica.Aspettando quellocheognunodinoitemeva,seminascostineiricoveriimprovvisati,tutti cercavanodiinquadrareattraversoicespuglisovrastantigliscorcidellepropria cittadinaelepropriecase.L’attesanonfulunga.Benprestosiriudironoisinistri sibiliprovocatidallebombesganciatedagli Stukas.Chilipilotavanonaveva fretta,tantounverofuocodisbarramentoantiaereononesisteva.Qualche sporadicarafficadimitragliatriceosalvadifucilerianonpotevanodicertorecare alcundannoagliaeroplanidella Luftwaffe.Tuttosisvolsepertantocomel’antecedentebombardamentodel25settembre1943,maquestavoltal’incursione duròpiùalungoefupiùrovinosa.Dallecolonnedifumo,cheimprovvisesi levavanoalcielodopoogniscoppiodibomba,sicercavadicapirequalepoteva essereilbersagliocolpito.Avocebassa,ditantointanto,alcunicommentavano confrasistringateciòcheriuscivanoavederedurantelosfasciodellapropria cittadina:“BrusalacasadelPatai!”;“IgabombardàlacasadelVelicognaeel Ginnasio”;“LacasadeiRapiccioxecroladacomeanchequeladeleSolaris”e

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viaconquestotono.Tuttesupposizioniplausibili,manonsempreavallateda realtàconcrete.Loscenario,chesidispiegavasottoagliocchidicolorocheerano riuscitiintempoadabbandonarelepropriedimore,eracompostodaun’insieme difumoefiammecosìconvulsodanonpermettereanessunodidistinguere,in quelfinimondo,alcunchédiveramentesuoomenochefosse.

Cessatoilbombardamentocifuunabrevepausasufficienteperindurrele donnearitornareinfrettaalfocolare,doveavevanolasciatoincustoditoparte dellorocibo.Ilrisentireperòilrombodeimotorid’aeroplanoledistolsedalloro intento,inducendoletostoaritornareneiriparidiprima.Nonpassòmoltotempo chenuoviboati,anchesediminoreintensità,ritornaronoariecheggiaresopra allavallatadeltorrenteFoiba.Provenivanodasud,dallapartediGimino.Si seppepiùtardichequest’ultimoeraproprioilpaesechevenivasottopostoallo stessotrattamentocheerastatopoc’anziriservatoaPisino.Ineripennacchidi fumo,chesivedevanomacchiarel’orizzonteoltreairilievicollinaridiMezzarie Pisinvecchio,cipreoccupavano,èvero,manontroppo.Tuttoilnostrotormento rimanevaaccentratosullasciagurachesieraappenaabbattutasullanostra cittadina.

Versoseraunadensacoltredifumogrigio,laceratadaimprovvisibagliori rossastri,sieraaddensatasopraalfondovalle.Quellanotte,nellacucinasemibuia delcolono,lecongetturesciorinatedaisingoli,ancheseditendenzeideologiche diverse,nondiscordavanopiù.Pisino,losiintuiva,eraormaiquasidistruttaeciò nonpotevarallegrareproprionessuno.Tuttitemevanodiaverpersotrale macerieipropribenieforseanchequalchecarapersona.Lanottefupertutti unincubo.L’albalitrovò,ancoraassonnati,giàall’aperto,intentiascrutaretra lafittanebbiaristagnantesopraPisinociòcheeventualmenteerarimastodelle loroabitazioni.Mabenpocosipotevadistinguereinquelladensafoschia,prima cheilsolenonsifosselevatoaltoincielo.

Conilpassaredelleorealtrepersonesiunironoalnostrogruppodisfollati. Eranoquellecheavevanoattesol’ultimominutoperabbandonareleproprie dimoreadunincertodestino.Inuoviarrivati,interrogatisulledevastazioni provocatedalnuovobombardamento,noneranosempreingradodiappagare lacuriositàdichivolevasaperecom’eraridottalapropriacasa.Nessunoerain gradodidareinformazionidettagliate.Tracolorocheascoltavanoquellepoche notizieconfusec’erasemprechi,insilenzio,penavapensandoaipossibilidanni cheforseilnuovobombardamentoavevaarrecatoaisuoibeni.Intuttiperòsi potevanotareunostranorilassamentodovutoallabenignasortecheliaveva aiutatiafuggireintempodall’infernoscatenatodagli Stukas.

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Iviveriintantoeranoridottiaglisgoccioli.Lemeleelesorbeeranoormai giàdigeritedatempo.Lasituazionealimentaresifaceva,digiornoingiorno, semprepiùseriaenonsipotevaprevederefinoaquandosisarebbeprotratto queltraslocoforzato.Perrifornirsidelminimonecessariopervivere,cisidoveva recare,volentionolenti,aPisino.Maritornarenelpostodadove,nontantigiorni prima,sierafuggiti,noninvogliavanessuno,perchénonsipotevaescluderea priorilapossibilitàdiritrovarsisottoaunaltrobombardamento.Ognisingoloo famigliadovevarisolvereipropriproblemicomemegliosapevaopotevafare.I miei,dopomoltiripensamenti,concluserocheio,conoscendomegliodeglialtri tuttelescorciatoiedellazona,potevoessereilpiùadattoperportareabuonfine unincarico.Ilcompitoassegnatomiconsistevaneltrovaredelpaneepossibilmenteanchedellacarne(madove?).Avreidovutofareinoltreunascappatinaa casanostraperprenderecertiindumenti.

Lamattinadel4ottobremiavviaigiù,versoPisino.Appenagiuntonell’abitato,misentiisubitoadisagio.Ancorapiùdellemaceriediffuse,miimpressionò unostrano,insolitosilenziochesembravaabbracciassel’interaareacittadina. Camminandoperlesueviedeserte,sentivoilnettorintronaredeimieipassi riflessidallefacciatesbrecciatedellecaseormaideserte.Qualcheraraefrettolosapersona,tuttaassortaneipropripensieri,passavalestasenzafarcasoaciò chel’attorniava.Dipartigianinemmenol’ombra.Giuntoacasamia,latrovai vuota.Tuttisen’eranoandati,cercandoasilopressolefamigliedelcontadoonel conventodeiFratiFrancescani.Inveritàproprionontutti.Incasaerarimastoil “siorJose”,ilfratellodellapadronadicasa,impossibilitatoafuggireperchécieco. Erarimastosolo.Abbandonatodaiparentivagavaatastoniperitanticorridoi diquelvecchioecomplessostabile,illudendosidipoterproteggeregliarredi rimasti.Loesortaiavenireviaconme.Mifacevaunagrandepena.Continuavo aprometterglichel’avreiaccompagnatoiodaisuoifamiliarisuincollina(non losopropriocomel’avreipotutofare),maluimirisposesoltantodisalutarei suoi,rassicurandolicheabadareallacasaciavrebbepensatolui.Quelleassurde parolepronunciatedalciecoconuntonocosìpacato,quasirassegnato,mi impedironodiinsistereconaltrepietosemenzogne.Losalutaicercandodi convincerlochetuttoallafinesisarebbeconclusonelmodomigliore.Furono quelleprobabilmenteleultimeparolecheluisentìproferiredapersonaamica. AllaseraeragiàmortopermanodelleSS.

Presidacasaquellochedovevoeusciidalretroscendendoinuncanalone, ilGraban,checonfluivadopoqualchedecinadimetrinelvicinotorrenteFoiba. Appenasuperatoquest’ultimocorsod’acqua,risentii,provenientequestavolta daponente,ilcaratteristicosferragliaredicingoli.L’esperienzaraccoltaaCan-

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fanaromisuggerìdiaffrettareilpasso,perallontanarmiilpiùprestopossibile daquellafontedirumore.Nonfecimoltastrada,primacheundiffusocrepitio d’armadafuocononsovrastasselostrepitaredeimezzicorazzatiinarrivo.Ne seguìunabrevepausaepoisiscatenòunverofinimondo.Ungruppodipartigiani, compostoperlamaggiorpartedaimarinaiitalianidelconvoglioderagliatoa Piferi,sieraappostatotral’orlomeridionaledellaFoibaelependicidelsovrastanteCalvario.AppenavideroarrivaredallastradacheportaaParenzouna motostaffettatedesca,aprironoilfuocosuchineeraallaguida,uccidendolo all’istanteassiemeallascortanelcarrozzinoafianco.Quandosopraggiunseil grossodellacolonnamotorizzata,siingaggiòunfuriosocombattimento.Ipanzer germaniciebberobenprestolamegliosull’eroica,mavana,resistenzadei partigiani.Decennidopo,aricordodiquell’evento,fupostoinquelluogoun cippocommemorativo,machiloposedimenticòdispecificarechiinquel frangenteperìperlostessoidealecondiviso.

Avutavialibera,iTedeschicontinuaronoaduccideretutticoloroche malauguratamentesitrovavanosulloropercorso.Leprimevittimecivilifurono tremembridellafamigliaRusso,proprietariadell’osteriaMiramonti,poco discostadalpostodibloccodoveimarinaisieranoattestati.Lafamigliaintera erauscitadicasaperaccogliereinpaceinuovivenuti,maprimadipotersi esprimere,unamicidialerafficadi Maschinenpistol neavevagiàuccisoilpadre, unfiglioeferitoamorteunafiglia.Allamadre,presenteall’uccisionedeipropri cari,fuvietatodidareunpo’d’acquaallafigliaagonizzanteaterra.Loseppisolo inseguito.Mentreloscontroafuocoeraancorainpienosviluppo,io,conun veloceedisordinatocorrere,salivofrettolosoversolaBrestovizza.Quando arrivaiallacasacolonica,ilfragoredellearmidigrossocalibroeraormaicessato, manuovecolonnedifumoriprendevanoasaliredallanostramartoriataPisino. All’iniziosipotevanoancoradistingueredellesingolecasechestavanobruciando,comelacasadeiRanernelrioneStranga,mabenprestotuttalacittadina venneavvoltainun’unicanubedifumocreatadainumerosifalòcheunodietro all’altrospuntavanonelcentroabitato.

Appenaarrivatosull’aiadelcasolare,lamassadeglisfollatisistrinseattorno ameperchiederequellochenoneroingradodiriferire.Potevosoltanto confermarel’arrivodeicarritedeschinelrioneStranga.Ilrestoselodovevano immaginaredasoli.Lamancanzadinotiziecircostanziateaumentaval’apprensionegenerale.Ivoltideglianzianidiventavanod’orainorasemprepiùseri,quasi terrei.Ormaituttiintuivanocheilmomentotantotemuto,l’incontroconi Tedeschi,eravicino.Erasoltantoquestionediore.Aquestopuntononsipoteva piùpensaredicambiaresedeepoi,doveandare?Alpomeriggioanoisiunirono

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altrifuggiaschieanchealcunipartigianiarmati.Quest’ultiminonfuronoaccolti controppoentusiasmo.Tuttitemevanolareazionedeisoldatitedeschi,qualora sifosseroaccortidellaloropresenza.Quellaseranonfupermessoanessunodi accenderefuochiolumi.Inlontananzasiudivanoancoraspariedetonazioni.La grandepartedeiPisinesipassòlanotteall’aperto,intentiadosservarecomele fiammefinivanodidivorareciòcherimanevadellelorocase.

L’albaliritrovòdesti,madeiTedeschinessunatraccia.Ditantointanto qualcheaeroplanopassavaaltoincielo.Nellabrumamattutinasiintravedeva, confusa,qualcheombrachesgusciavalestanelfondovalle.Undiffusonervosismoiniziavaadimpadronirsideinostrigenitori.Nonmancavanosbottidistizza perdeinonnulla.C’eraancorachiproponevadiandareanascondersineiboschi vicini,altriinvecesuggerivanodirimanerelìdov’erano,tuttiassiemecomesi addiceadellepersoneinnocue,adeicittadininoncompromessiconleavverse ideologieincampo.Certuniebberopurelabrillanteideadistendere,insegno diresa,unlenzuolosultettodellacasaogniqualvoltasifosserouditiaereiovisto soldatitedeschineidintorniediritirarlosubitodopoilcessatoallarme.

Nonlosapròmaiperchéfuisceltoproprioio,l’unicomiopedellacompagnia eperdipiùsenzaocchiali,rottiilgiornoprima,persvolgerequelcompito.Ciò malgrado,ligioall’impegnoaffidatomi,miportaiall’altezzadell’abbainodella soffittaaspettandoleistruzionichemisarebberogiuntedalfondodellacucina. Conilpassaredeltempoiripetitiviecontrastantiordini,“foriellinziol”(fuori illenzuolo)e“dentroellinziol”(dentroillenzuolo),cominciaronoasusseguirsi conunritmosemprepiùserrato,masenzaunprecisoriscontroconglieventi reali.Dopononmoltomiaccorsichenessunosiinteressavaaciòcheavreidovuto fare.Tuttisieranoritiratiall’internodelcasolareeavevanochiusobenesiaporta chefinestre.Nessunopertantopotevasapereovederecosastesseaccadendo fuoridallacasa.Gliordinichemivenivanoimpartitisibasavanosoltantosuciò checertunipresumevanodipercepireprovenientedall’esternounpo’prima deglialtri:ilrombodegliaerei.Vistochenessunocontrollavailmiooperato, decisidiscendereperunirmialrestodelgruppo,quandouninsolitolatraremi spinseacercaredicapirnelacausa.Miriaffacciaicosìall’abbainoerimasi alquantosorpresoperquelloche,puresenzaocchiali,riuscivoadintravedereai piedidellacollina.Dalbassocertestranefigurestavanorisalendolachina. Procedevanoacaposcopertoeinordinesparso,senzafretta,comeescursionisti intentiadammirarelebellezzedellanaturacircostante.Dopounpo’,quando arrivaronopiùvicino,ebbimododiintravedereillorostranoabbigliamento. Indossavanocalzonicorti.Dallecasacchemimetizzate,tutteslacciatesulpetto, spuntavanodeicuriosicilindri,lemanicheeranoraccorciatesopraaigomiti,

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mentregliavambracciignudireggevanodeicosichesembravanocestiricolmidi qualcosadiindefinito.Atracollaaltriattrezzidiinsolitafoggia.Quandoquell’insolitacomitivagiunsesottoallemuradellacasa,riusciiamettereafuocotutto l’insiemeepoiiparticolari.Ilcestorisultòessereunelmomilitarericolmodi uova.Perlaprimavoltavidiatracolladiqueiindividuileinconfondibili Maschinenpistol indotazioneall’esercitogermanico.Infissedietroallacintoladeipantalonisivedevanoriposteleloroaltrettantobennotebombeamano.Quell’armamentario,ibiondicapellidichilousava,comeildecisoincederedeglistessi, confermavano,senzaombradidubbio,laloroidentitàdisoldatitedeschi.

Avendoancoraimpressanellamentelafoggiadellemontureitaliane,mifu difficilediprimoacchitorendermicontochequell’inusuale,perme,abbigliamentomilitarealtrononerachelaloroordinariadivisausatanelleazionidi rastrellamento.Appenaassodatal’appartenenzamilitaredeinuovivenuti,scesi dall’abbainoperfarsaperedall’altodellascalaagliassiepatigiùincucinachei Tedeschistavanoarrivando.Ilmioavvertimentogiunseperòinritardo,perché coinciseconunfuriosocalciareallaportad’entratadellacasa.

Alnostrogruppo,comegiàdetto,nelleultimeoresieranounitideipartigiani eciònaturalmentecontribuìadaggravarel’atmosfera,giàpesanteacausa dell’incertezzaedellapaurachesivedevanoserpeggiaresuivoltideirifugiati. Unbisbigliosommessoerarimastol’unicosuonochesipotevapercepireeanche questo,dopoilcalcioinfertoallaporta,cessòdicolpo.Alcalcioseguìuno scossone.Ibattentidellaportasispalancarono,lasciandovedereincontroluce unasagomaconuna“maschine-pistol”puntatacontrodinoi.Conungutturale ordineilsoldatointimò: “Hendehoch!” (Maniinalto!).Iltonodellavocediquel sottufficialeeraduro,conciso,nonpromettevanulladibuono.Miasorella,che sitrovavalìvicinoperpurocaso,risposeaquell’ingiunzioneconundisinvoltoed irrazionalemododiagire.Facendosfoggiodellecognizioniditedescoapprese suibanchidelLiceo,proferìcandidamenteunbreve: “Bitte?” (Prego?),comese stesserispondendoaqualchedomandanoncompresabeneenonadunordine preciso.Taleintromissioneverbale,fuoripostoinquelmomento,colsedi sorpresapureilTedescotantodaindurlo,abbassandol’arma,adesisteredaisuoi prevedibiliintenti.

Sembròatuttidiscorgeresuquellafacciacosìgrintosaunbarlumedi distensione,quasiunsorriso.Neseguìun’imbarazzantepausacheriuscìinaspettatamenteasgelareitimoridellanostracompagine,tantodapredisporregli animideipiùadaccettareconminoreansial’evolversideglieventi.Ciònonostante,nellapenombradellacucinaalcuninonriuscivanoasoffocareisingulti delpianto,altriisospiridisollievoperaverscampatoilpericolo.Altriancora, 56A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

paventandoilpeggio,nonriuscivanoatrattenereleurine.Ibambinidell’orfanotrofioMosconi,raccoltiinunangoloalcomandodellaMadreSuperiora,intonaronounafiocaestonata“LilìMarlen”.Maimitrovaicoinvoltoinunasituazione cosìtragicomica.Sorrisisforzatisisovrapponevanoaresiduepaure.Ilpalloredei partigiani,anoiframmisti,checercavanodinascondereleloroarmi,contrastava conilcontegnoassuntodacolorocheconun’esuberanzaalquantoridicola cercavanodiproferirelepochefrasiintedescoappresedailoropadri.L’Austria avevadovutoandarsenedaquesteterrenellontano1918edaallora,perpiùdi duedecenni,nessunoavevausatoiltedescoqualelinguacorrente.Tuttoadun trattoeccooraipiùanzianiprontiarisfoderarel’inaspettataconoscenzadel parlareteutonico.

Nonsonoingradodidareungiudiziosullacorrettezzagrammaticaledelle frasiproferite,mapossogarantirecheconcorseroinmanieradeterminantea creareunclimadisopportabilecomprensione.ITedeschi,almenoapparentemente,siaccontentaronodiquellefasulledimostrazionidisimpatiae,stranoa dirsi,nonperquisironolacasa.Ipartigianineapprofittaronopereclissarsialla chetichellaattraversounpertugionelretrodellacasa,nellavicinaboscaglia.Se iTedeschiavesseroscopertoleloroarmi,certamentesisarebberocomportatiin tutt’altramaniera.

Ilpeggiodunque,almenoperilmomento,sipotevaconsideraresuperato.

Dopolospaventosubentravalagioiaperessererimastivivi,perpoterancora respirarel’ariabalsamicadellaBrestovizza.Quellagioiainfuseintuttiuncurioso dinamismo.Pernoiragazzifucomesfogliareunnuovoattraentealbumdi fumetti.Lanostracuriosità,dopoesserestatastuzzicatadalladiversitàdell’abbigliamentodiqueisoldati,siconcentròsullaformadelleloroarmi,cosìdiverse dall’usualemoschettoodalvecchio“81”ancoraindotazioneall’EsercitoItaliano.ITedeschilasciavanofare,avevanocapitochepotevanoliberarsidaqualsiasi preoccupazione.Dopounpo’,abbandonatoildovutogrugnoguerresco,incominciaronoainteressarsiallebottiallineatenellacantinadelcolono.Ilpassaggio dall’adocchiarelebottiallorosuccessivosvuotamentofubreve.Le“bocalete” iniziaronounvorticosoandirivienicosìveloce,tantodapreoccupareseriamente chistavaadosservarequellosmisuratotracannaredivino.Tantovinonello stomacodipersonearmatenonerapoiunacosapropriorassicurante.Vistocome lasituazionesistavasviluppandoeperprevenireeventualiincidenti,aqualcuno vennelafulgidaideadioffrireagliassetatianchequalcosadamasticare.Saggia idea,macosaservireintavola?Atali“ospiti”eradoverosooffrirequalcosadi particolare,diveramenteappetitoso.Nonoccorsemoltotempoperfarritornare

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allamentedituttiglisfollatiilprosciuttochelamiapadronadicasatenevaappeso alsoffittodellostanzone,dovelagranpartedeirifugiatiallaserasiritiravaper dormire.Percostoroilcoricarsiconlostomaco,spessovuoto,suunacoperta stesasulpavimentonudoeconquell’odorosacosciadimaialepenzolantesopra letestedovevaesserestataunaveratortura.Nonpuòpertantomeravigliare l’unisonadecisionedeirifugiatidioffrireainuovivenutiquelprosciutto.

Perrisolvereilcasosioffrironoprestotrevolontaridispostiasegnalarealla proprietariadell’oggettoinquestione,contuttaladelicatezzapossibile,chei Tedeschistavanomostrandopreoccupantisintomidifamedaprosciutto.Capita l’antifona,lasignora,amalincuoreepaventandoilpeggio,nonsiopposealtaglio delsuoprosciutto.Nonricordoachivenneaffidatoilcompitodiaffettarlo.Tale operazionefufattaalprimopianodellostabile,mentreiTedeschisiriposavano tranquillisulselciatoantistantelostesso.Adaltrivolenterosifudatoilcompito didistribuireleroseeesaporitefettediquelprosciutto.Anch’iomiaggregaia quellaschiera.Perscenderedalprimopianoallacucinasottostante,sidoveva usareunascaladicircaottogradini.Lungoquelpercorsolametàdiogniportata diprosciuttosparivanelletaschedeimieipantaloncini.Conmossafurtivalo pigiavolesto,senzapreoccuparmitropposiadell’igienechedell’estetica.Ero sicurochenessunodegliamiciconiqualiloavreipoidivisosisarebbeschifato perilservizionontropporaffinato.Moraledellafavola:selametàdelprosciutto finìneglistomacideitedeschi,ilrestorimasenellepancedeilocali!Unacerta qualrivincitacel’eravamopresa.Tuttioquasituttisembravanocompiaciutiper quell’inattesadegustazione,soltantolaproprietariadelprosciuttoebbearibadire,ripetendolofinoallanoia,cheleierastatalasolaasacrificarsiperilbenedei suoiconcittadini.Ancheseciòchedicevaerainpartevero,fuquellal’unica buonaazionechefeceinvitasuaeanchequellanonperpropriainiziativaoper bontàd’animo.

Spentalasete,riempitelepance,iTedeschichieserodell’acquaperlavarsi, madiacquaquellacasaneavevadavveropoca.Persoddisfarelelororichieste, sperandocheseneandasseroviailpiùprestopossibile,sitrovòsubitoun volontarioperandareaprenderlaaipiedidellacollina.Avevaunvalidomotivo perfarlo.Eraluil’ostepiùconosciutotrai“pisinoti”diunacertacerchia.Appena unpo’primadell’arrivodeisoldatiavevanascostoinuncassonesenzacoperchio ricolmodigrano,unozainozeppodidenaro.Ilcassonesitrovavainunangolo quasibuiodellavastastanzasovrastantelacucinaalpianterreno.Difficilmente losipotevadistingueretralealtrecianfrusaglielìriposte.Migliorenascondiglio perilsuotesoro,ilnostrouomononl’avrebbeveramentepotutotrovare.Luiera convintocheanessunosarebbevenutal’ideadiandareavederecosasipotesse

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nasconderesottoaquelgrano.Scelsepertantoproprioquelcassoneperoccultare ilsuogruzzolo,maunavoltaripostoilpropriobene,dimenticònellafrettadi appianareilrilievorimastoinsuperficie.Nonpagoperl’accortezzaescogitata, credettechefosseperdipiùopportunoassecondareognialtrainiziativaattaad affrettarelamarciainterrottadiquelloscaglionediarmati.

Mentreluisidavadafareperportareaterminel’impegnoassunto(lafonte eraalquantolontana),unaSSentrò,conpassodeciso,incasa.Senzaproferire parola,salìdirittoversolastanzadovesitrovavailcassoneripienodigrano. Avevaunafacciadarifiutodigalera,cosìtorvadaincuterepropriopaura.Tutti noilìpresenti,ciirrigidimmomutichiedendocichecosamaiquell’esserevenisse acercaretranoi.Ilsuoincederesicurolasciavaintuirechesapessemoltobene cosastessecercando.Avvicinatosialcassone,senzaalcunindugioecongesto sicuroscostòilrialzodelgranononappianato.Affondòlamanoversoilbassoe laritrasseall’istanteconlozainobeneagguantato.Sulpostoaprìilsaccoesenza scomporsi,ancheselasommatrovataerapiuttostoingente,sirivolseagliastanti chiedendoagestidichimaifossequeldenaro.Tuttiscosserolatestafacendo capirechenoneradinessunodeipresenti.Aquelpuntoluialloragrugnìin tedesco:“Senonèvostroalloraèmio!”.Poi,calmo,seneandògiùperlescale. Nessunofiatò.Tutticompreserocheiguaistavanoormaiperarrivare.

Quandoillegittimoproprietariodiquelgruzzolodimoneteritornòcon l’acquafresca,siaccorsesubitochequalcosadispiacevoleerasuccessodurante lasuaassenza.L’atmosferadirelativadistensionedipoc’anzierasvanita.Stupito nechieselaragione.Conilmigliortattopossibile,intuttosimileaquellousato percomunicareildecessodiqualchecarocongiunto,isuoiamicisipremurarono difarglisaperecos’erasuccessodurantelasuaassenza.Almomentoluinonvolle credereaquellocheglisistavanodicendo,mapoi,sperandosempredipotere smentirelacrudelerealtà,corsesuperlescalenellastanzadoveavevanascosto isuoirisparmi.Resosicontodiesserestatoderubato,accusòprimaisuoi concittadini,mapoisiconvinsechegliautorieranogliindividuiperiqualisiera datotantodafareperrifornirlidell’acquarichiesta.Disperatosirivolseatutti colorocheavevanofattosfoggiodisapereiltedesco,affinchériferisseroal sottufficialelatruffasubita.Comepermagia,tuttoaduntratto,nessunoricordò piùquellalingua.L’unicochenonpoténegarefuilmaestrocheeratranoi, perchéavevaappenadimostratodisaperlausareinmodospigliato,comesefosse lasualinguamaterna.Luiperò,coraggiosocomeilnostroparroco,nonavevala minimavogliadifaredainterprete.Cercòpertantodinicchiare,adducendo qualescusanteipiùfantasiosimotivicheriuscivaaescogitare.Idenarirubati, allafinfine,noneranoisuoiepersanarel’altruidanno,temendolaprevedibile

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reazionediquegliarmati,credettechefossemegliononimmischiarsiinquella faccenda.Nonostanteilsuodiniego,ilderubatocontinuavaainsistereperfar sapere,achididovere,ilpropriocaso.Nenacquecosìunvivacebattibeccoche insospettìpureilgraduato,tantodaindurloaintervenirechiedendoqualefosse lacausadiquellitigio.

Ilmaestrooranonpotevapiùrifiutarsiditradurrelerimostranzedel derubato.Mentregrossegoccedisudoregliimperlavanolafronte,sidecisedi spiegareall’ufficialelacausadiqueldiverbio.Quandoaquelsuperiorefuchiara lacausadellarimostranza,reagìsgarbatamente,sottolineandoconforzacheun soldatodelTerzoReichnonrubamai.Conquelleparolecredetteprobabilmente diaveredettotutto,diaverpostofineaquell’alterco,manonfucosì.L’oste insoddisfattocontinuava,tralosgomentogenerale,adinsisterepiangendodi esserestatorapinatopropriodaunsoldatotedesco.Ilgraduato,stizzito,schierò alloraisuoiuominidifronteanoi,chiedendoatuttidiindicarechitraqueisoldati erailsuppostoladro.Nessunoosòfarlo.Oilladrononeratragliallineati,oppure cosìdisposti,queisoldatisembravanotuttiugualicomegocced’acqua.Ionon riuscivoproprioadistingueretraloroilbruttoceffodiprima.Nonsoseglialtri loriconobbero.Dicertoancheseloravvisarono,pensaronobenedinonindicarlo.Aspettacolofinitoilsottufficialeinveìancora,manessunosipreselabrigadi tradurrelesueparole.Nonservivafarlo,comenonservivanopiùnéilprosciutto néilvinoappenaofferti.L’atmosferaattornoanoicambiòbruscamente,tutti zittirono.

Ilsilenziosubentratoperònonduròalungo.Dalìapocofurottodal sopraggiungeredialtridueTedeschiconunciviletraloro.Qualcunodinoi credettediriconoscereilprigioniero.Dovevaessereungiovaneresidentea Ceresetto(cr. ^erišnjevica),paesinositopocooltreilcrinaledellaBrestovizza. L’infelice,tenendoinbracciounasteccadiTrinciatoDolce,guardavasmarrito difronteasé.Sembravachenonsiaccorgessedellanostrapresenza.Ilmaestro furichiamatoafaredainterprete.Ilmalcapitatovennesubitoaccusatodiessere unpartigiano.Luinegòcercandodispiegarecheeraappenasfuggitoaipartigiani diPisino.Glichieseroalloradoveecomeavevatrovatoiltabaccocheportava consé.Nonricordolarispostadata,forsenonfunemmenotradotta.L’interrogatoriofinìlì.Fudatounbreveordineeunsoldatotrascinòviailpartigiano. Tuttobenepensammo,èfinitaanchequestabruttastoria,quandouncolposecco dipistolavenneasquarciareilsilenziodellavallata.Noiragazzialmomentonon cifacemmoquasicaso,maglianzianiall’istanteammutolirono.Ancheilderubatosmisedilagnarsi.Lelorofaccesiscolorirono.Unamascheradimestizia, frammistaaspavento,calòsuqueivolti.Osservandoquelleespressioni,capimmo

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chelaguerraconlaGmaiuscolaeramoltodiversadaquellachefinoapochi giorniprimaeravamoconvintichefosse.Cifuanchechiarochedavantianoisi stavaormaidelineandounnuovomondo,nelqualeinostrigiochielenostre spensierateesultanzediierinonavrebberotrovatopiùl’ambienteadeguatoper potersimanifestareliberamente.

Ilfuturo,benpresto,avrebbeconfermatoquellenostrepessimisticheprevisioni.

AdriatischesKüstenland

PrimadiabbandonarelavalledellaBrestovizza,l’ufficialetedescochiese agliuominilìpresentisevolevanounirsialsuodrappelloperritornareaPisino, doveluipureeradiretto.Gliinterpellati,nonsapendoancoradelleuccisionidi civiliavvenuteilgiornoprimasulversanteoppostodellavallatadeltorrente Foiba,sitrovaronoalmomentoindecisisuldafarsi.L’imbarazzoeragenerale. Rifiutarel’invitopotevaessereinterpretatocomeunapresadiposizioneostile, mad’altrocantoaccettarelapropostadiunirsiaqueisoldatipotevaanche equivalereall’offrirsicomeprigionieri,contutteleprevedibiliconseguenzeche talesceltaavrebbepotutocomportare.

Losparodiprima,chericordaval’uccisionedellosventuratogiovanedi Ceresetto,riecheggiavaancoranelleorecchiedellepersonerimastesull’aia antistanteilcasolare,tantodaspingereallafinetuttigliadultiadaccettarela propostadelgraduato.Alledonneeaibambinirimastirimaseilnonfacile compitodiprovvederedasoliaibisogniquotidiani.

Ancoraunavoltagliamicidimiasorellasioffrironoperrisolverelenuove difficoltàdellamiafamiglia,anch’essarimastasenzapadre,offrendocitemporaneaospitalitànellaloroampiadimoradiPisino.Inun’aladiquelvastostabile, rimastofortunatamenteilleso,sieragiàinstallatal’altaufficialitàtedesca.Isuoi membrisicomportavanocomesefosserovissutidasempretraquellemura. Raccoltinelsalotto,cantavanoasquarciagola,strimpellandosulpianoforteinni marziali.Noituttieravamoraggruppatinell’attiguacucina,saturadistraniodori provenientidaicibi,altrettantostrani.Cenestavamozittizittipernonirritare conlanostrapresenzagli“ospiti”d’oltralpe.Ditantointanto,intimoriti,mapur semprecuriosi,sbirciavamodadietroall’usciosocchiusoperscrutarequell’insolitasarabanda.Eragiànotteinoltrataquandovedemmoarrivaredeisubalterni, tuttibaldanzosi,perriferireailorosuperioriqualcosadimoltoimportante.Dopo unbrevescambiodiparolesiritiraronovisibilmentesoddisfatti.

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Nonpassòmoltotempoprimadisentireunsinistrocrepitiodiarmiautomaticheriempireilsilenziodellanotte.Provenivaprobabilmentedalvicino cimitero.Ilpianistasmiseall’istantedisuonare.Sialzòperbrindareconisuoi camerati,intentiacongratularsiavicendaperqualcosachesfuggivaallanostra immaginazione.Solopiùtardisivenneasaperechequellanotte,fuoridallemura delcamposanto,erastatauccisaOlgaBan,unagiovanepartigianaaccusatadi essereresponsabiledellabruttafineriservataadeiciviliritenuticompromessi conildecadutoregimefascista.

Ilmattinoseguentecirecammoacasanostra.Pisinoavevacambiatodinuovo fisionomia.Lemacerieeranolestesse,mailcomportamentodeirimastiera diverso.Lepochepersoneconosciutechesiincontravanosembravanovagare confusecomeformichefuggitedaunformicaioappenacalpestato.Davano l’impressionedipreoccuparsisoltantodicapirecomeinuovivenutisisarebbero comportati.Liavrebberoconsideratiqualisudditiinfidi,cripto-sostenitoridella causapartigiana,oppurecomeredivivinostalgicidell’ormaidefuntoImpero austro-ungarico?Ignorandoilloroparereinmateria,siproseguivaavvoltiinun acreeopprimenteodoredibruciato,frammistoaquellodeicalcinaccidellecase distrutte.Ognitantocisiimbattevainsoldatifermiattornoailoromezzidi trasporto,alleautoblindamimetizzate,ailorocannoncinianticarroeailanciarazzi,i Nebelwerfer (l’armacorrispondentealla Katyusha russa),anoisconosciuti finoadallora.Nessunobadavaanoi.Giuntiadestinazionetrovammolacasa vuota.Lamaggiorpartedeglialloggierastatarapinatanelleventiquattr’oredi liberosaccheggioconcessoallasoldatagliatedesca.Lamanigliadellaportadel nostroappartamentogiacevarottaallabasedell’uscio,rimastopernostrafortuna intatto.Ilbottinoarraffatonellestanzeadiacentiadibiteamagazzinoaveva probabilmentegiàappagatolacupidigiadeipredatori.

Rincuoratiperesseresfuggitiallarazzia,andammoavederecos’erasuccesso nelrestodell’edificio.Suigradinicheportavanoincantina,usatagiorniprima comerifugioantiaereo,trovammoilcadavererattrappitodel“siorJose”.Lo stessopomeriggio,senzalapresenzadeisuoifamiliari,lasalmafudepostainuna dellefosseimprovvisatecheavevamoscavatoqualchegiornoprimanelretro dellacasaperripararcidaeventualiincursioniaeree.Persegnalarnelapresenza, qualchegiornodopo,vimettemmosopraunacrocefattaconduesemplicipaletti raccoltinell’ortovicino.

Quellanonfucertol’unicavittimaabbandonatadall’aggressoretedesco. Conilpassaredeigiorniciaccorgemmocheilnumerodellepersonescomparse eramoltopiùaltodelpaventato.Dicertuninonsisapevalafinecheavevano fatto.DeirifugiatinellaBrestovizzasisapevasoltantocheeranostatirinchiusi

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nelCastellodiPisinoechepresumibilmenteeranoancoratuttivivi.Traloro c’eranopureiduesoldatiitaliani,giàmenzionati,chefalsandolalorovera identitàeranoriuscitiasottrarsialtrattamentocheiTedeschiriservavanoailoro exalleati.Dopolacapitolazioneavevanotrovatoasilopressolastessafamiglia checiavevadatoospitalitàinBrestovizza.L’ufficiale,percamuffaremegliola suaappartenenzaall’exEsercitoItaliano,sifacevachiamaredalsuosubalterno coniltitolonobiliarecheglicompetevadacivile,cioè“signorConte”.Nessuno sospettavachelavoceConteindicassesoltantoilsuoverocognomeenull’altro. Giocandosull’erratainterpretazionediqueltermine,erariuscitoadabbindolare lafigliaminoredichil’avevaospitato.RilasciaticonglialtricivilidelCastello,i duelestofantisiintrattenneroancoraqualchegiornoaPisino.Poi,nonpotendo nasconderealungolaverità,sparironodallacircolazione.Addioamori,addio sottaciutesperanzedivantaggiosiaggancisocialiebeneficieconomici.L’abbagliodell’infatuatagiovanerimaseaconoscenzadiunastrettacerchiadiamicie conoscenti.Noneraquelloilmomentoperimbastirecommentidibassolivello ogioireperlealtruidisavventure.

PrimadelrilasciodeirinchiusinelCastello,nonostantel’ottimisticaediffusa speranzadellamassa,piùd’unocontinuavaatemereperlasortedeipropricari lìtrattenuti.Miamadre,peraccertarsicheciòchesistavaripetendofossevero, miimposediandareaverificarlodipersona.Lapossibilitàdiriuscireaportare abuonfinel’incaricoaffidatomieraminima,mavalevapursemprelapena provarci.ArrivatoalloslargoaipiedideltorrionedelCastello,tuttointasatodi mezzimilitari,unsoldatomifermòconsegnandomiunsecchioditelasimilea quelliusatiperforaggiareicavalli.Agestieconpocheparolemifececapiredi andareaprenderglidell’acquaproprionelCastello.Maguardachefortuna, pensai.Miglioreoccasioneperentrareinquelmanieropropriononpotevo aspettarmela!Giuntoinnanziall’unicaentratadiquell’anticacostruzione,il soldatodiguardiamisbarròilpassochiedendomi,lopoteiintuire,checosa volessi.Risposiinuntedescorabberciato,mostrandoilsecchio: “Wasserfür Kameraden” (Acquapericamerati).Lasentinella,sorpresa,cipensòunpo’ sopra,mapoisenzafarealtredomandemilasciòentrare.

Unavoltanelcortileinterno,tralamassadeirinchiusi,scorsimiopadre. Senzadilungarmiinfutilidomande,gliporsiquelpo’dicibochegliavevoportato. Lopresedicendomisoltantodinontemereperlui,perchésistavavociferando traireclusicheinbrevesarebberostatituttirilasciati.Cosìalmenoerastatoloro promesso.Tranquillizzatodallesueparole,midiressilestoallacisternadelcortile perattingerel’acquarichiesta.Riempitoilsecchio,miallontanaiinfrettadal gruppodeiprigionierieusciidalCastello.Eroimpazientediportareatermine

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l’incaricoaffidatomi,perpoterquindiriferireaimieiconcittadinicosaavevovisto esentito:l’immediatorilasciodellepersonelìrinchiuse.Ritornatodachimi avevamandatoaprenderel’acqua,miaspettavo,senonproprioungrazie, almenouncennodiassenso.Miatteseinveceungrugnitoconilqualemisi imponeva,inmalomodo,diporreilsecchioaterraenull’altro.Sorpreso,lo guardaiconvintodinonaverebencompresocosaintendessedirmi,malui,con cipigliopiùsevero,ripetél’ingiunzionedipoc’anzi.Anchesestupitoperuntale assurdoinsistere,capiichenonmirimanevaaltrocheubbidireecosìcalaiil secchioaterra.Com’erad’aspettarsi,appenaallentatalapresasulmanicodel secchio,questisiafflosciòall’istantespargendoall’intornoilsuocontenuto.Il tedescostizzitoreagìprontamenterimandandomiadattingeredell’altraacqua semprenellastessacisterna.

Alritornotrovaiadattendermiuncrocchiodisuoiconsimiliprontia divertirsiassistendoalmioprevedibileimbarazzo.Chefare?Pensaialloradi appoggiareilsecchioalleruotediunmezzoditrasportolìvicino,naturalmente sempreconlostessoesito.Cercaiancora,sempreconugualefortuna,diappenderloaunasporgenzadiunaautoblinda.Attornoameintantocrescevauno sganasciarsidirisate,intercalatedaincomprensibiliespressioniverbali.Misentivoinerme,simileaunbuffonedicortesommersodailazzideicastellaniditurno. Tuttalagioiaprovataperavererivistosanoesalvoilgenitore,venneoffuscata daquellaparadossaleeinsensataarroganzausataperdilettarsiallemiespalle. Nonsapevopropriopiùcosafare,qualeatteggiamentoassumere,quandoun soldatopiùanzianosifecelargoaspintonitraisuoicommilitoni.Imprecando milevòdimanoilsecchio,andandosenesubitoviasenzaaggiungerealcunché. Comeperincantolagazzarrafinìlìeiomiritrovailiberodiproseguireperla miastrada.

Lestomiincamminaiversocasaquando,dopopochipassi,daun’altra autoblindavidisporgersiamezzobustoilsuocarrista,chemifececennodi fermarmi.Almomento,temendoilpeggio,datochequelsoldatonelcontempo sieraritiratonell’internodelsuomezzoenonpotevavederecosaintendessifare, pensaidisquagliarmela,mamimancòilcoraggioperfarlo.Efecibene,perché luiriaffiorìsubitodallatorrettadelsuoblindato,porgendomiunvoluminoso involtochecelavaunriccoserviziodiporcellana.Notatalamiaperplessità,mi esortòcongestiperentoriesbrigatividiaccettarel’offertaediandarmeneviail piùprestopossibile.Chilosapràmaiperchélofece.Rimorsoperilmalfattoo impossibilitàdisistemarenell’internodelsuomezzol’ingombrantebottino? Forselospaziocheavevaadisposizioneerainsufficienteperpoteresistemare ciòcheavevarubato.Qualunquefosseilsuoproblemainveritàamenon 64A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

importavaproprio,mentreildonoeratroppoallettanteperrifiutarlo.

Qualchegiornodoposicomportòinmanierasimileanchel’armigerodiuna delleautoblindaparcheggiatesottolefrondedeglialberidelgiardinopubblico cittadino.Mentreconimieicoetaneistavocuriosandoattornoaqueimezzi,da unoneuscìunsoldatocheciinvitòagestiadavvicinarsialui.All’istanteil gruppettodeicuriosi,iocompreso,sidisperse.Unosolo,trovandositroppovicino almezzocorazzato,nonebbeiltempooilcoraggionecessarioperallontanarsi. Impietritoperlospavento,nonsimosse.Rimasefermo,aspettandodivedere checosaintendessefareoordinareilTedesco.Quest’ultimo,senzaproferire parola,presedall’internodelsuomezzounabatteriadipentolenuovedizecca elediedeachitrovòaportatadimano,cioèachinonsieraallontanato.Visto l’esitodiquell’inaspettatoattodigenerosità,tuttiritornammovelocisuipropri passi.Certunipreteseroaddiritturadidividere,sedutastante,ildonato.Ne nacqueunvivacealterco.IlTedescostetteunpo’adosservarelostranocomportamentodellanostracombriccola,mapoi,quandoglifuchiaralacausadiquel litigio,visibilmentedisgustato,imprecandosiripresel’offertoescomparve nell’autoblindalasciandocituttiaboccaaperta.

Benprestolagenteripreseadarsidafareperrisolvereleesigenzediogni giorno.Ilmododiagiredellepersoneeraperòcambiatomolto.Unagravecappa diinsicurezzaaleggiavaopprimentesuognicosasicercassedifare.Legiornate intantosiaccorciavanosemprepiù,preannunciandounautunnotriste,grigioe freddo.Ilcoprifuoco,subitoimposto,limitavalaliberacircolazionedeicivili.Si avevalasensazioneditrovarsirinchiusiinunariservaindianacircoscrittanella periferiacittadinaoltreallaqualeeramegliononavventurarsi.Lescuoletardavanoadaprireilorobattenti.Lascuolaelementarenegliultimigiornierastata dataallefiamme,mentreancoraprimaunbombaavevacentratolatrombadelle scaledelGinnasioLiceorendendolo,nonostantelesuealifosserorimasteillese, inservibile.Mentregliinsegnantisidavanodafarepertrovaresediadatteper poterriprenderel’insegnamento,noiragazziingannavamoiltempoliberocon svaghichenonavevanopiùnullaachevedereconigiochidipochimesiprima. Iltradizionaleantagonismopresentedasempretralediversecontrade,era svanito.Ancheilgiocodelcalciotrasquadrerionalicessòdiappassionarela gioventùpisinese.Causadeterminantenefuilrinvenimentodiunlugubreresto umano.

Unpomeriggiocieravamoraccoltipergiocareapallonesuunospiazzo sceltoalmomentoqualecamposportivo.Eraquellaun’areapianeggianteformatasidopoilriempimentodiunalargabuca,causatadalloscoppiodiunadelle bombesganciatedagli Stukas duranteiprecedentibombardamenti,conle

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maceriedelvicinoteatro.Primadidareilviaall’incontro,cercammodieliminare leultimeasperitàdelterreno.Traglialtriintoppisicercòdirimuoverepurela puntadiunostivaledigommachespuntavadalsuolo.Chiprovòafarlosiaccorse chel’oggettoerabenfissointerra.Funecessariol’aiutodegliamiciperpoterlo estrarre.Alsuopostorimaseunpolpaccioumanoinavanzatostatodidecomposizione.Inorriditi,abbandonammol’areaandandosubitoaraccontareaivicini incosaeravamoincappati.Manipietosesitrovaronopronteperdissotterrare quellasalma.Noirimanemmoaguardare.Nonavevamoilcoraggionecessario perunirciaquelpietosolavoro.Conilpassaredeigiorniciabituammoad assistereascenedigranlungapiùraccapriccianti,mabastòquelquadroperfare passareatuttilavogliadigiocareacalciopertuttoilrestodellaguerra.

UnbruttogiornosulloslargoanorddelDuomo,dovefinitelefunzioni religioseeravamosolitisostarepergiocare,venneroallineatedellecasseda mortogrezzeescoperchiate.Inciascunagiacevauncorpoumanoinavanzato statodiputrefazione.Spostandosidabaraebara,diversepersone,trattenendo soffocatisingulti,sifermavanoognitantoperosservarepiùdavicinoqueimiseri resti.Permitigareilfetoredolciastrodellacarneindecomposizione,sicoprivano laboccaeilnasoconunpezzodistoffaimbevutaconessenzedivariogenere. Speravanodiriconosceretragliesumatidellefoibeipropricarioamiciscomparsi,cheeranorimastirinchiusiperpiùgiorninelmalfamatoCastellodiPisino. Ilgiornodopoicorpinonidentificatifuronosepoltiinduefossecomuniailati delvialettocheportaalcamposanto.Nonpassòmoltotempoprimachevicino alorotrovasseropostoaltresepolture.Nelgiardinettolìafianco,checonserva ancorailmonumentodedicatoaG.Mosconi,benemeritocittadinopisineseche giànellontano1843istituìl’omonimoospizioperbambiniabbandonatioorfanelli,furonosepoltideisoldatitedeschi,qualchemilitedellaR.S.I.(Repubblica SocialeItaliana)eversolafinedelconflittopureucrainiechirghisiincorporati nella Wehrmacht.

Assisterealritodisepolturadiqueisoldatieradiventatoundiversivo,quasi unasnaturataattrazione.Dopoleusualisalvedifucileriaipiùpiccinisimettevanoinfrettaefuriaaraccoglieredaterraibossolidellecartuccecadutitrale gambedeisoldati.Lecrocichevenivanopostesuitumulidellesepoltureerano divariafoggia.Letedeschericordavanoledecorazionimilitariteutoniche, mentreleitaliane,anchesepiùvoluminosedelnormale,conservavanol’originale semplicità.Sulletombemussulmanevenivanopostedellesemplicistelecon sopradipintaunamezzaluna.Standoaquantohannoraccontato,tantiannidopo, iresidentinelrioneMontril,tuttiqueisimbolineiprimigiornidopolaresa

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tedescafuronodiveltieammucchiatiinunvicolononmoltodiscostodalDuomo equi,trailgiubilodicertuni,furonodatiallefiamme.

Primadiarrivareallafinedelconflittoincorso,passaronoancoramesie mesisaturidieventicosìsconvolgentidamutareilcomunemododicomportarsi edigiudicaredellepersonechenefuronocoinvolte.Ilcoprifuoco,comeaccennato,impedivaaicivilidiusciredicasadopol’orastabilita.Perallontanarsi dall’abitatoeranecessarioesibireunparticolarelasciapassare(il Passirenchein) rilasciatodalleautoritàgermaniche.Eravamodiventaticittadinidelneocostituito AdriatichesKüstenland (LitoraleAdriatico),regionedefactoannessaalla Germania.Gliscambiconilcontadodiventavanocosìpiùcomplicatiedifficili. Ancheseilciborazionatooravenivadistribuitoconmaggioreequitàepuntualità, rimanevapursempreinsufficiente.Perprocurarsilalegnadaarderesidette manoallosmembramentodegliedificilesionatiduranteibombardamenti.Tutto ciòchepotevaservireperalimentareilfuocovenivaasportato.Rimanevanoalla finesololemurapericolantidellecasesemidistrutte.Ugualesortesubìilnostro Ginnasio.Duranteilsuospogliamentoqualcuno,precipitandodalsecondo piano,cilasciòpurelavita,maaltricontinuarononell’operadipredazione.La ricercadiedificiabbandonaticontinuòcosìadessereunpassatemposiautileche dilettevole.Benprestoperòdalriciclaggiodellestruttureligneesipassòal prelievodituttociòchepotesseessereriutilizzatoperaltriscopi,anchesoltanto pergiocareoperappagarel’innatacuriositàgiovanilediallora.Particolare attrazione,perillorocomplessomeccanismoeperlecalamiteinseriteneiloro interni,suscitaronoicontatoridellacorrenteelettrica.Anchelamiaganga, compostadaquattroocinquemonelli,nonsisottrassealfascinodatodaquei meccanismi.

Duranteunadellenostreormaiusualiescursionivolteallaricercadicontatorirottinellecasedisabitate,inunostabileconlafacciataprospicientesullavia principaleancoraintegramaconilretroparzialmentesventratotantodapermettereunfacileeinosservatoaccessonelsuointerno,citrovammoinuna situazioneveramenteinaspettata.Mentretuttelestanzedeipianisuperiorierano aperteevuote,unaalprimopianorimanevachiusaconunvistosolucchetto. Sorpresi,sostammoperrifletteresuldafarsi.Lacuriositàiniziòsubitoastuzzicarelanostrafantasia,mailrispettoperibenialtruieraancoracosìsaldamente radicatoinnoidaimpedircidiintraprenderealcunchédidelittuoso.Appropriarsi dell’abbandonato,perlaspicciamoraledelmomento,eracosalecita,maloscasso no!Perplessi,sostammodavantiall’usciosbarratoperriordinareleidee.Atutti erachiarochedietroaquellaportadovevatrovarsiqualcosadiinsolitoepertanto

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anchedimoltointeressante,mapersaperloavremmodovutoaprirla.Nessuno osòfarloeconcordiuscimmodadoveeravamoentrati.Iltarlodellacuriosità continuòperòatormentarcipergiorni,tantodaspingerciaritornarelìdove avevamointerrottolanostraperlustrazione.Questavolta,senzapiùbadarea scrupolidicoscienzaedimenticandogliavitiprecetti,spezzammoillucchetto. Spalancataquellamisteriosaporta,rimanemmosbalorditi,quasisenzafiato.Al momentononpotemmocredereainostriocchi.Avevamoforzatol’ingressodi unmagazzinomilitaretedesco.Tuttelestanzediquell’appartamentoerano occupatedascaffaliricolmidiuniformisistemateinperfettoordine,assiemea tuttociòchecompletaval’equipaggiamentodiognisingolosoldato.Ledivise eranoalquantodiversedaquelledeifanticomuni.Consistevanoingiubbottie pantaloniallasciatoradicoloregrigioazzurro.Eranoleuniformideigregaridella Luftwaffe,uncorpodiaviatoridequalificatipervarimotivieorainviatinelle retrovieperrimpiazzareparzialmentel’organicodella Wehrmacht.

Confusiedintimoritiperl’inaspettatascoperta,restammoperunpo’zittie impalaticomestatue,senzapoterdeciderequalecondottaadottare.L’indugio lorisolsechiruppeilsilenzio,sentenziandochel’impadronirsidegliaveridel nemicononerapoidaconsiderarsiqualeverofurtoechepertantopotevamo impossessarcidiquellarobasenzaprovarealcunsensodicolpa.Taleconsiderazionefuconsideratasufficienteperfartaceregliultimiscrupolidicoscienzache ancorapotevanoalbergareinnoi.DifronteatuttoquelbendiDioaportatadi mano,siconvennecosìchesarebbestatacosaveramentescioccailnonvoler approfittarne.L’invernoeraalleporte,mentreinegozidiabbigliamentoerano ormaivuotieilmercatonerooffrivacapidivestiarioaprezziesorbitanti.L’essere conscidellaprecariasituazionenellaqualeeravamocostrettiacampare,cispinse adappropriarsidiciòcheciascunoritenevaacconcioperrisolvereipropri problemi.Cosìtutticiimpadronimmo,senzanemmenobadareallataglia,diuno stessocapodivestiario:ungiubbotto.Poi,unoaduno,lentamentepernondare nell’occhio,uscimmodadoveeravamoentrati.Ilproblemapiùgraveoraconsistevaneltrovareunastoriellaplausibilepergiustificareacasalaprovenienzadi quell’indumento.Concordi,raccontammoainostrifamiliarichefurono,guarda caso,propriodei“buoniTedeschi”adonarcelo.Nonsopropriosesimilifrottole sianomaistateaccettatequaliindubbieverità,mainognimodonessunopensò diindagaresullaveridicitàomenodell’asserito.NemmenoiTedeschimostraronodivolerreagirealfurtosubito.Cosìalmenocisembrò.

Quell’apparentedisinteressedapartedeiderubati,spinseilnostrogruppetto aritornaresulpostodelmisfattosperandodipotereancoraunavolta,conla stessafortuna,ripeterelabravatadipochigiorniprima.Seguendosemprelo

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stessopercorso,giungemmodifrontealmagazzinoelotrovammochiusoconun lucchettonuovo.Lospezzammoconlastessatecnicaesenzaalcunindugio entrammoalsuointernoperimpadronircidiciòchecieravamoprefissi:unpaio dipantaloniallasciatoraatesta.Tuttosisvolseanchequestavoltasenzaintoppi. Dinuovonessunareazionedapartedelcomandotedesco.Comeinterpretareun talecomportamento?Eramaipossibile,cichiedemmo,cheaiTedeschinon interessasselasortedellaloroscortadivestiario?C’eranoforseanchetraloro personechenonapprovavanoilmododiagiredelregimealqualeeranocostretti adubbidire?Tuttoerapossibile,maanchemoltoimprobabile.

Purconsiderandol’ultimaversionelapiùrealistica,convenimmochevaleva lapenatentare,perlaterzavolta,un’altra“visita”aqueldepositomilitare. Spavaldiesicuridipotercelafare,pensammochefossecosasaggiacompletare ilnostroguardarobaconl’aggiuntadiuncaldocappotto.Daldettoalfattonon passòmoltotempo.Questavoltaperòfummopiùguardinghi.Primadidareil viaall’operazioneveraepropria,mettemmodueamici,ipiùpiccini,difronteal portoned’ingressodell’edificiocheintendevamovisitare.Eraovviosupporre che,seiTedeschiavesserovolutoispezionareilloromagazzino,l’avrebberofatto entrandopropriodaquellaparte.Aicompagnimessiafaredapalofudatoil compitodivigilaresull’eventualesopraggiungerediqualcheronda.Saggiaprecauzione.Mentreeravamointentiasceglierelatagliagiustadeicappotti,dal bassodellastradasentimmofischiettarelenotedella“LilìMarlen”.Erailsegnale convenutoperavvisarci,incasodibisogno,dell’arrivodieventualiispezioni. Allertatiintempo,conilmallopposottoalbraccio,celasquagliammoviailpiù prestopossibile.Passandodalretro,traifabbricatisemidistrutti,nascondemmo perognieventualitàicappottisottoallemaceriedeglistessi.Credemmodi avercelagiàfattaquando,unpo’primadisortiredallerovinedellecasevicine perimboccarelaviaprincipale,vedemmovenireversodinoidueanziani Tedeschiappartenentialla Feldgendarmerie (unasortadigendarmeriamilitare). Avevanoforsematuratoqualchesospettoeprevistalanostraviadifuga?Cosa fare?Scappareinun’altradirezioneeraormaiimpossibileepericoloso.Nonso sel’astuziaolapauraciimposediaccucciarcidandovialiberaainostribisogni corporali.Isoldatiarrivatiapochipassidanoirimaserounpo’sconcertati,così almenocisembrò,perl’inaspettatascenachesipresentavadavantiailoroocchi. Farfugliaronoqualcosanelloroidioma,noncertoapprezzamentigentili,esi spostaronodaparteproseguendooltre.Ferminellanostrapostura,aspettammo ancoraunpo’epoi,conostentataindifferenza,uscimmotralagentedellastrada. Passaronogiorniegiorniprimadipoterscordarelospaventoprovato.

Inquellacasanoncitornammopiù,madopoqualchesettimanaandammo

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avedereseicappottitrafugatisitrovavanoancoradoveliavevamonascosti. Ritrovati,furonopoiscuciti,ritintiericuciti,cosìdasembrareindumenticivili. Quell’invernofuparticolarmentefreddoequeicappottisidimostraronounavera mannacadutadalcielo.Allafinedellaguerravenimmoasaperecheanchealtri ragazziebberolostessonostroardire,mafinirononeicampidiconcentramento inGermaniaenontuttirivideroPisino.

Dopoiltramonto,causailcoprifuoco,eraormaiimpossibilescambiarele usualivisitetrafamiglieoincontrarsicongliamici.L’unicosvagocollettivo permessoerailcinema.Leautoritàgermaniche,percreareunaparvenzadicivile collaborazione,allestironounasalacinematograficadoveunavoltaallasettimanaproiettavanoilorodocumentaridiguerraefilmtedeschisottotitolatiin italiano.Senzaocchialiiononcelafacevoaleggereledidascalie.Perfortuna l’amicoDario,sedutosempreaccantoame,mileggevasottovocel’essenziale. Nonsoquantepersoneinsalafosserocapacidiseguireecomprenderecorrettamenteilsonoro,matanteeranoquellecheperdistinguersiopernasconderela propriaignoranza,esigevano,conunprolungato“pssst!”,unassolutosilenzio. Stranoatteggiamentochemiricordavaquellodiunanzianoconoscentementre stavaascoltandoallaradioidiscorsifiumediHitler.Dacolorochesitrovavano percasovicinoaluiesigevaunsilenzioditomba.Ungiornoglichiedemmocosa stessedicendol’oratoreeluicandidorispose:“Noso,maelparlaben!”(Nonlo so,maparlabene).Hol’impressionecheancoroggialcunicontinuinoacomportarsinellostessomodoquandoascoltanoisermonideipoliticiditurno.

Intanto,ancheseinsedidifortuna,lanostrascuolaripreseilsuolavoro.Il numerodegliiscrittiperòeradiminuitodimolto.IlConvitto,cheospitavaun tempostudentiprovenientidatuttal’Istriaedalleregionicontermini,erastato requisitoperfinibellici.Aiconvittoridiuntempoaltrononrimanevachecercare ospitalitàpressolepochefamiglierimasteancoraingradodioffrireunalloggio adeguato.Fuoridallascuolanonc’eranopiùistituzioniovepotersiincontrare.

LaG.I.L.(GioventùItalianadelLittorio)sieradiscioltacomelanevealprimo sole.Certisuoi“caporioni”,subitodopoladisgregazionedelpartitofascista, furonoprontiafareilsaltodellaquagliaabbracciandoall’istanteilnuovocredo ideologico.Lasededell’AzioneCattolica,istituzionesottol’egidadellaChiesa, erastatabombardata.Ilnostrogruppo,nonostanteicambiamenti,continuavaa impiegareilpropriotempoconipiùdisparatidiversivi,senzapreoccuparsimolto dellenefandezzechevenivanocommesseconsempremaggiorefrequenzatutto attornoanoi.

Durantelaguerralabauxite,mineraledalqualesiricavaval’alluminio,era diventataunadellematerieessenzialiperl’industriaaeronautica,percuiveniva

estrattadaqualsiasipostodovesipotevatrovare.Nell’Istriagiànell’anteguerra quelmineralesiprelevavadaungrannumerodiminigiacimentidisseminatisu tuttal’areacarsicadellaregione.ITedeschi,appenafuloropossibile,intensificaronoquellaattività.Perfacilitarel’inviodiquelmineraleinGermania,allestironovicinoaChecchi(cr.Heki)unoscaloferroviarioaggiuntivo.Servendosidi autocarridivariotipo,lìvenivaconvogliatatuttalabauxitechesiestraevanel circondariodiPisino.Illavorodiscavoetrasportodelmaterialevenivafattodagli operaidell’organizzazione Todt.Labaselogisticadidettastrutturaparamilitare eraaPisino,doveeranoparcheggiatipuretuttiimezziditrasporto.Durantei tragittidallecavealtreno,gliautocarrieranoscortatidaunsoldatoarmatocon unmitragliatoreposatosultettodellacabina,rimanendoalloscopertorittoin piedinelcassoneretrostante.

Ènotocomeigiovanisappianospessoevolentierisottovalutareipericoliai quali,talvoltaincoscienti,vannoincontro.Noinonfacemmoeccezionealla regola,chiedendoall’autistadiunodiqueicamionilpermessodiunircialui duranteunodeisuoiviaggi.Lascortatedescanonebbenulladaridire,anzi sembròalquantocompiaciutaperlanostrarichiestaecipermisedisalirenel cassone,lasciandochecisistemassimoalsuofianco.Nulladimeglio.Cisioffriva inaspettatamentel’opportunitàdivederelocalitàanoisconosciute.Felicine approfittavamoogniqualvoltasipresentaval’occasione.Quandoinostrigenitori venneroasapereinqualemodoeravamosolititrascorrereiltempoliberodel pomeriggio,civietarononelmodopiùassolutodicontinuareconquelleescursioni.Almomentonefummocontrariati,mapoibenprestocifuchiaroche salendosuqueicamiondiventavamopotenzialmentedeiminiostaggiinmanoai Tedeschi.Quest’ultimisiservivanodellanostrapresenzacalcolandocheipartigianiinagguatoaibordidellestradenonavrebberoosatosparareconilrischio dicolpirequalcunodinoiragazzi.Chipotevaperògarantirecheipartigianisi sarebberocomportatipropriocosì,comeiTedeschiauspicavanochefacessero? Qualcunoavrebbepotutopursempreconsiderarci,anchesenonpropriodeiveri collaboratori,deisimpatizzantidelnemicoecometalivenireanchetrattati.

Conl’arrivodellaprimaveralapresenzadeipartigianiinregionedoveva preoccuparesempredipiùleautoritàtedesche.Ceneaccorgemmonellegiornateserenevedendovolteggiaresopraallenostretesteapiùripreseunaereoda ricognizionetedesco,lo Storch,chetracciavaincielo,condellebianchescie fumose,laparola:AMNISTIA.Eraunespedientemalriuscitoescogitatoper invogliareipartigianiadeporrelearmi.Sivolevafarcredere,achisifossearreso, diaveregarantital’impunitàperilpropriopassatodipartigiano.Credocheben pochieprobabilmentenessunoabbiaaccettatoquell’invito.Dimostrazionenefu

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ilfattocheisabotaggipermanopartigianacontinuarono,anzidigiornoingiorno sifecerosemprepiùfrequentieaudaci.Semprepiùspessosisentivaparlaredi treniminati,dipalitelefonicitranciatiaddiritturaneipressidell’abitato.Maa Pisinoenellasuaristrettaperiferiatuttorimanevatranquillo,almenocosìci sembrava.Noneravamoconscidellacrudarealtàcheciattorniava.Nelnostro piccoloriuscimmoperfinoadarvitaadunastranaconvivenzafasullaconlo straniero,finoaquandononvenneimpiccatounpartigiano,il15marzodel1944, all’altezzadelladeviazionestradalecheportaallastazioneferroviaria.Erauno studenteresidenteinunapiccolaborgatadelcircondariopisinese.Fuappesoad unalbero.Sulpettoglifupostouncartellorecantelascritta:“Cosìfinisconoi partigiani”(oqualcosadisimile).Erastatocatturatogiorniprimaconunalista riportanteinomidicerticollaboratoripartigiani.Tralorofiguravapurequello diunmedicodiPisinoappenalaureato,ildott.Matijaši}.Quest’ultimo,prima dell’arrivodeiTedeschi,sieraprodigatoaporgereilsuoaiutoaiferitiricoverati nell’improvvisatoospedalepartigianoaMoncalvodiPisino(cr.Gologorica).Ciò bastòaiTedeschiperinviarlonellagerdiDachau.Rinchiusomomentaneamente nellecarceridiPola,fumessoinsemilibertàsoltantoperqualchegiornoquando fuchiamatoaoperareafiancodeicolleghichirurghiimpegnatiacurareiferiti delprimobombardamentodiquellacittà.Assoltoilsuolavoro,furinchiusodi nuovoepoideportatoinGermania.

Gliimpiccaticheseguironolasortedelgiovanestudenterimanevanoappesi aglialberidelparcopergiorniegiorni.Sivolevaprobabilmenteintalmodo incuterealtrotimoreallapopolazionedelluogo,maquelfarenonfusufficiente perdebellarel’avversionechetaliesecuzionisuscitavanoversochilemettevain atto.Nessuno,almenoapparentemente,silasciavaintimorire.Lagentecontinuavaapassareattraversoilparcocomeusavafaredasempre.Cifupure un’anzianadonna,affettamoltoprobabilmentedacatarattaadambeduegli occhi,cheincamminandosilungoilsuoabitualepercorso,inuntardopomeriggio s’imbattésenzaaccorgersiinuncorpoappesoadunramod’albero.Senza rendersicontoincosaeraincappata,sipremuròdidiresoltanto:“Lascusi!”e proseguìoltre.Purtroppositrovòanchequalcunochesepperidercisopra. Quell’esecuzionesconvolsel’interacittadina.Noiragazzini,semprecuriosi, alloranontrovammoilcoraggionecessarioperavvicinarcialprimoimpiccato. Ciaccontentammodiosservarequellaraccapricciantescenadalontano. Quelgiovane,comeaccennato,purtroppononful’unicavittimauccisain siffattamaniera.Conilpassaredeimesialtripartigianivenneroimpiccatinel giardinopubblicodiPisino.Sequelprimoattodiefferatabarbarieaveva suscitatointuttiunturbamentoframmistoallapaurachesempregeneral’incon-

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troconlamorte,glialtricheseguironofuronoconsideratiquasicomedegli inevitabilicomponentidell’orribileguerrachesistavavivendo.Neigiornia venireconsempreminoreapprensionesiandavaavederechieranolepersone appeseaglialberidelparco.Talvoltaaddiritturacisoffermavamoadosservare dapiùvicinolelugubrismorfiechelamorteavevasaputolasciaresuqueivolti martoriati.Coniltemposiarrivòpurtroppoancheadassisterealletantealtre impiccagionichevenivanofatteaPisino.Duranteunadiquelleesecuzioni, eseguitasulpiazzaleantistantelastazioneferroviaria,ilcappiodiuncondannato sispezzòelui,ancoravivo,conunsinistrotonfostramazzòaterra.Lagrazianon glifuconcessaetraloschernodegliaguzzinieilsilenziodeicuriosifuriappeso allostessoippocastano.

Oggitalemododisumanoebestialediinfieriresull’avversariovienegiustamentecondannatoqualeattoobbrobrioso,indegnodialbergarenell’animo umano.Laguerrapurtropposamodificare,senzacheilsingolonemmenosene accorga,l’animoditroppepersone.Perfortunanontuttisilasciaronocoinvolgereinquellescelleratebrutture.Aconfermadiquantodettovaricordata un’altramaldestraimpiccagione.Inquell’occasionel’improvvisatoboiaaggiustò inmalomodoilnodoscorsoioattornoalcollodelcondannato.Quandopoicon uncalcioscostòlascaladasottoipiedidellavittima,quest’ultimarimasea penzolareconlemanilegatedietroallaschienaeconlegambesgambettantinel vuoto.UnmilitedellaR.S.I.(iTedeschiformulavanolecondanne,gliItalianile eseguivano)allorasirivolseaunasuamascotte,unragazzinodinonpiùdidieci anniinuniformemilitareconunapistolaBerettaalfianco,invitandoloadargli ilcolpodigrazia.Tuttisifermaronoperguardarechecosaavrebbefattoquel ragazzino,maluisirifiutòdisparare.Allorailmilite,conduecolpidipistolaal cuore,misefineaquell’incresciosospettacolo.

Lapresenzadiquelfanciullo,portatoadassistereaquelleesecuzioni, contrastavaconlageneraleconcezionecheancorasiavevadelmododicondurre qualsiasiscontroarmato.Eraquasiimpossibileimmaginarechesimilidegenerazionimoralisipotesseroannidarenell’animoumano.Purtroppolarealtàsi mostròbendiversadalpresupposto.Quellaperversavelleitàdiavereappresso dellemascotteumaneerapresenteanchetraimembridelleforzearmate tedeschedistanzaaPisino.Traqueisoldatisivedevaspessounragazzinodi dieci-dodiciannivestitopureluidasoldato.Eraalseguitodelpadre,unTedesco delVolga,incorporatonella Wehrmacht .Ilsuoveronomenonlosapevamoe così,nonlosoperché,lochiamavamosemplicementeIvan.Erasempretristee ciguardavainunmodostrano,comeseavessetimoredellanostradiversità.Ci facevaveramentepena.

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Nellaprimaveradel1944ilriorganizzatomovimentopartigianoripresea farsisentireintuttalaregioneeperincrementarelaresistenzaalnemicocercò dimobilitareilmaggiornumeropossibiledisimpatizzanti.Perportareacompimentociòcheerastatopianificatononsifecero,almenoall’inizio,distinzionitra etniediverse,differenzesocialiodisesso.Importanteerailnumero,l’esseresani eprontiperopporsiall’invasore.Mentrel’organizzazioneelamessainattodei sabotaggieralasciataaicomandantipiùespertiecoraggiosi,l’interpretazione deiprincipichevenivanopropagandatirimanevaprerogativaesclusivadeicommissaripolitici.Glialtridovevanosoltantoubbidire.Noneranopermesseobiezioni.Inveritànontuttieranopropriofelicidiaggregarsiaquelmovimento.Gli interessidicertisingolinonsemprecollimavanoconiprecettidell’ideologia predicataalpopolo.Contrastarepoileforzemilitaridominanticomportavapur sempreungraverischioeforseancheilpericolodilasciarcilapelle.Ciòperò nonvuoldirechelapopolazioneistrianafossecontrariaalmovimentopartigiano, anzi!Specialmentenellecampagne,abitateinprevalenzadaetnieslave(croata eslovena)siguardavaaipartigianiconsincerapartecipazione,perchégarantivanoatuttiilriacquistodellapropriaidentitànazionaleeunequoriconoscimentosociale.Unbenessereeunalibertàfinoalloramaiconosciuti.Inregione,in queimomenti,lamassadavaindiscussocreditoaunoslogan(benprestodimenticato)cherecitava:“unavoltanoi(partigiani)alpotere,nonsipagherannopiù tasse”.Assurdaeirrealizzabilepromessa,maalmomentodigrandeeffetto. Naturalmentenontuttiabboccaronoaqueldire,maguaiachiavesseosato confutarlo.Dicerto,piùdiunavolta,nonl’avrebbepotutofare.

Tuttisiguardavanobenenelfarecommentienell’esprimersiquandoerano invitatiafarlo.Seaqualcunovenivachiestodovesitrovavaunparenteo conoscentechedatempononsivedevapiùcircolareinzona,questi,senon conoscevapropriobenel’interlocutore,rispondevadisolitoinmodovolutamentevago.Nonsidicevamaichequalcunoeraandatodisuavolontà“inbosco”, espressioneallorausataperindicarechisieraunitoaipartigiani,masievidenziavaconforzacheeranostatiquest’ultimiacostringerloafarequellascelta.In croatosidiceva “uzelisugaupartizane” (“lohannopresotraipartigiani”)enon “otišaoupartizane” (“èandatotraipartigiani”),frasequest’ultimacheindica spontaneaadesionealmovimentopartigiano.Ambiguasfumaturalinguistica usatapernasconderelaveritàondenonincorrereinguaiprevedibili.Nontutti eranoprontiperunirsispontaneamenteachiguerreggiavacontrolepreponderantiforzenemiche,marimanereneutralierapraticamenteimpossibile.Qualcunociprovò,mafinìmale. 74A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

Intantoleimpiccagionicontinuavano.UnVenerdìSanto,quandoeramaggiorel’afflussodeicontadinidelcontadoincittàperparteciparealtradizionale ritoreligioso,bentredicipersonefuronoimpiccate.Alcunenelsolitoparco,altre, unaaduna,ailatidituttelestraded’accessoall’abitatocittadino.Traquestesi trovòpureungiovane,MarioGrubissa,residentenellavicinafrazionediGrubissi.Dueedivergentisonoleversioniforniteperdescriverequeltristeevento. C’èchisostienechefuluistesso,inuncertoqualmodo,lacausadellacatturae conseguentecondannaamorte,perchénonsieraattenutoalleistruzionisuggeritedacertisuoicompaesanichegliavevanoraccomandatodinonrecarsia Pisino,dovepoivenneimprigionatocomesabotatorepartigianoepochigiorni dopoucciso.Altriinvece,isuoiparentipiùstretti,insistononelricordarechea tradirlofuronocertisuoivicinidicasa,proprioquellichecontinuanoasostenere laprimaversione.

Ilnostrouomo,rampollodiunafamigliabenestante,comealloraeradefinito unnucleoconsanguineocapacediprosperareconilsololavorodellapropria terra,raggiuntal’etàdileva,fuarruolatonell’EsercitoItalianoeinviatoquindi alfronteinAfricasettentrionale.Seguendolaritiratadelletruppedell’Asse, continuòpoiacombattereinSiciliaeallafinenelMeridioneitaliano.Dopola disfattadell’EsercitoItaliano(8settembre1943)riuscìaraggiungerel’Istriaea sfuggirealsuccessivorastrellamentomilitaretedescointentoadebellarela presenzadeipriminucleipartigianioperantiinregione.Passatoilpericolo, rimaseacasasuapercoltivareipropricampi.Diguerrapropriononnevoleva piùsapere.Nonvolendopertantopiùcombattere,stancoestufodibattaglie, ritirateestentidiognigenere,Mariosirifiutòdiriprenderel’armainpugno,si rifiutòdiunirsiaipartigianicombattenti,maaccettòdicollaborareoperando nelleretrovie,sabotando,quand’erarichiesto,leinfrastrutturedelnemico.Apiù ripresefecepartedeigruppicheminavanolalineaferroviariaPola-Trieste. Partecipòaltagliodeipalitelefonicicheservivanoacongiungereicentrinevralgicidelleguarnigioninemiche.Dunquenonebbeilruolodiverocombattente, masvolsepursempreattivitàutilieimportantiperl’esitopositivodelmovimento diliberazionepopolare.Tuttociòpurtroppononvalseapreservarlodauniniquo destino,dalperversoastiodeisuoiconsimili.Certisuoicompaesani,glistessi promotoridelleazionisabotatriciallequalierastatochiamatoapartecipare, approfittandodellasituazionenellaqualesieravenutoatrovareespintiforse dafutilirancoridigioventùodameschinainvidiaperilsuostatuseconomico (tuttimoventiinsufficientipergiustificareunqualsiasiattod’immeritatavendetta),lodenunciaronoalleforzetedeschedistanzapresentiaPisino.Fuprelevato dacasaetradottoprigionieronelCastelloMontecuccoli.Anullavalseilsuo

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volersidiscolpareadducendoapropriadifesailfattocheerastatocostrettoa parteciparealtagliodeipalitelefonici,aminareiconvogliferroviarichetransitavanovicinoalsuopaesino.Unmattinodell’anno1944,ilVenerdìSantodel8 aprile1944,compiutiappenaventidueanni,venneimpiccatoconglialtrisventuratinelparcocittadinodiPisino.Lesuespoglieriposanooggiinunafossa comunefuoridallemuradelcimiterodellacittadina.Unalapideloricordacome MarioGrubiša,vittimapartigianadell’occupatorenazifascista.Aguerrafinitai suoiparentisiunironoall’esododellegentidiquesteterre,mentrechilo denunciòcontinuòaviveresenzarimorsidicoscienza,onoratoestimato,nel paesenativo.

Forsedesiderandoinconsciamentesfuggirealletantenefandezzecheci attorniavano,durantel’estateilnostrogruppocercòdiconservareunaparvenza dinormalità,continuandocomeogniannoafareilbagnoneltorrenteFoiba.A noitalvoltasiunivano,senzachenessunocifacesseparticolareattenzioneoche avessealcunchédaridire,anchedeimilitaritedeschi.Sicomportavanotutticome sefosserodeinormalicivilienonsoldatid’occupazione.Sicapivachecercavano difarsiaccettarecomepersonecomuni,quasiamiche.RicordouncertoFranz che,approfittandodiquelpocoditedescocheeravamocapacidicomprendere, cercavadiinstaurarerapportidi“buonvicinato”,raccontandocilesuedisavventure.Erareducedalfronterussodove,comepilotadella Luftwaffe,fudegradato pertreatterraggimalriusciti.Alfrontedovevaessersiresocontodell’assurdità diquellaguerra.Ungiornoconpocheparoleosòmettereindubbiolastrombazzata“vittoriafinale”dellaGermania.Noifacemmofintadinoncapireeluinon ritornòpiùsull’argomento.Eraanchesimpatico,maloconsideravamounpo’ spaccone.Eraarrivatoamostrarciuncomunefioredicampoasserendochesi trattavadiunapiccola,mavera,orchidea.Chimaipotevacrederci!Lenostre conoscenzeinbotanicaalloranoneranotalidapoteravallareocontraddireciò cheluiasseriva.Inun’altraoccasionesispinsefinoaconfidarcicheavevauna datapercentualedisangueebreo,nellevene.Maperchémai,cichiedemmo,lui venivaaraccontarcituttequellecose.Certiparticolariinerentilasuavitaprivata propriononciinteressavano.Facevanopartediunmondoanoisconosciuto. Sapevamochecertuni,spessoevolentieri,siesprimevanoinmalomodo quandomenzionavanogliebrei,manulladipiù.Nessunotranoiallorapoteva immaginarecheinunaGermaniacosì“perfetta”comecelafacevanocredere, potesseroesisteredeicampidisterminiocreatipereliminareradicalmenteil popoloebreodatuttal’Europaoccupata.Cosaavvenivarealmentefuoridalla nostraregionenonlosapevamo,manemmenociinteressavasaperlo.Lasorte

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diquellapoveragentenoneraunnostroproblema,tantopiùchenessunodegli statibelligeranti,avversiallaGermania,mostravaparticolareinteresseperilloro dramma.RadioLondra,pursapendolo,nonmenzionavamail’esistenzadei campidisterminioinGermania.NeanchelascomparsadellafamigliaMorpurgo, rifugiatasinell’angustasoffittadellanostracasadopolacadutadiMussolini, preoccupògliinquilinidelnostrocomplessoabitativo.IMorpurgoeranofuggiti daTriestepaventandol’arrivodeinazisti.Eranopersoneriguardosecheconil loroesprimersidenotavanounelevatogradodiculturaeunpassatobenessere. Spessocomunicavanotralorocanticchiandopezzid’opera.Perquestoinusitato mododicomportarsi,venivanoconsideratidamoltiunpo’strambi,maanchese ebrei,nonfuronomaidileggiatidanessunodegliinquilini.Appenadopolafine dellaguerrasivenneasaperechel’interafamigliafudeportatainqualchelager dadovetornòvivasoltantounafiglia.

Negliultimitempisivedevanocircolarestranisoldaticheindossavanodivise similiaquelledella Wehrmacht.Risiedevanonell’edificioadattato,anniprima, aconvittopergliorfanideiminatoriperitinelladisgraziadellaminieradicarbone dell’Arsianell’anno1940.Certiparlavanoincroato,altriancheinitaliano.Si comportavanoinmodostrano,nonostentavanotracciaalcunadibaldanza guerresca.Albracciosinistroportavanocucitoundistintivoriproducenteuno scudodivisointrecampiverticali(blu,biancoerosso)sormontatidall’effigedi unacapra,ilsimbolodell’Istria.EranoigiovaniarruolatiaforzadaiTedeschiin uncorpomilitareregionale(la LandschutzMiliz)percompensareillorosempre piùesiguonumerodiarmatipresentiinregione.Datoifrequenticasididiserzione,benprestofuronotuttitrasferitiinFriuli.

Neltentativodicontrastareleincursionipartigiane,semprepiùfrequenti,i Tedeschidiederovitaaunsecondorastrellamentogeneralesututtal’area istriana.Perfarciòconvogliaronoulterioriforzemilitariinregione,affidando loroilcompitodistroncare“definitivamente”l’agirepartigiano.Gliscontri armatisisviluppavanolontanodaicentriurbani,malapresenzanonpiacevole diqueinuovisoldatisifacevasentireanchenellanostraPisino.Mentreisoldati della Wehrmacht venivanosistematiperqualchegiornonegliedificipubblici rimastiillesi,imembridelleSSsisparpagliavanoinvecealoropiacimentoecon prepotenzanellecaseprivate.Dovesisistemavanononportavanoalcunriguardo pergliarredichevitrovavano.Inunappartamentoalpianterrenodellostabile doveabitavo,arrivaronoaddiritturaacospargereconbenzinadellalegnamessa nello“spacher”.Inunmenchenonsidicalavampatacheneseguìannerìtutta lacucinaeivanivicini.Ilfuocoperfortunanonsipropagòoltreetuttigli

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inquilini,perquantospaventati,stetteroaguardaresenzaprotestare.Sapevano benechenonsarebbeservitoanulla,anzi.Sel’insediamentodellaWehrmacht nellasederaffazzonatadellanostrascuolanoncidisturbavaproprio(accettavamobenvolentiericiòcheconsideravamounavacanzascolastica),ildover conviverenellostessostabileconl’arroganzadelleSSeratutt’altracosa.Non soperché,maparagonavoquest’ultimealleschierediLanzichenecchiconosciuteleggendoitestidistoria.Quelcorpomilitarenoneracompostodasoli Tedeschi.IlsuoinsiemeincorporavaFrancesi,Italiani,Slovenieappartenenti adaltrenazionalità,matuttiugualiperlaloropesantetracotanza,chenon mancavanomaidiesternare.Conillorovantarsisfottevanopureisoldatidella Wehrmacht.Siesaltavanoasserendodiriuscireasgominarel’avversariocon soltantodieciuominilàdovela Wehrmacht noncel’avrebbepotutafarenemmenoconcento!

Facevanopauraanchequandononeranoarmati.Unpomeriggio,mentre noiragazzinistavamogiocandonelcortiledicasamialanciandodellepiastre rotondedipietraversounapietrapiùpiccolainfissainterra,unadiquellepietre (lamia),invecediplanareversolameta,simisearotolarefinendolacorsasulla cavigliadiunaSS.Questa,imprecandoinunalinguachenoncapivo,misi avvicinòtostomuovendounamanocomesevolessetagliarmilagola,mentrecon l’altranelcontempoindicavairamidell’alberolìvicinoadattoperun’eventuale impiccagione.Eraevidentecosaintendessefarmicapire.Comeimpietritorimasi mutoefermopaventandoilpeggio.L’offesoimprecòancoraperunpo’epoicon ungestoperentoriointimòatuttidiabbandonareilcampo,disparire.Noncelo facemmodireunasecondavolta.Lasciateaterralepiastredipietra,ognunosi ritirònellapropriacasa,dovel’atteseunaseveralavatadicapodapartedeipropri genitoricheavevanoassistitoconcomprensibileapprensioneaquellapenosa scena.

Conclusoilrastrellamento,senzariuscireamodificareinmodosostanziale ilprecedentestatodicose,quellasoldatagliaseneandòviaenoiritornammo traibanchidiscuola.Cosamaipotemmoapprendereinqueigiornidurantele lezioni,cheiprofessoriconcaparbiacontinuavanoaimpartirci,èdifficileora valutare.Lanostradisattenzioneerainpartegiustificatadagliinsolitieffetti sonorichespessosisentivanoproveniredall’esternodellanostraaula.Nemmeno inostriinsegnantiperòrimanevanoinsensibiliairumoricheinqueifrangenti sentivanosvilupparsiattornoaloro.Noninterrompevanolelezioni,manon riuscivanoproprioanascondereivisibilisegniditurbamentochealteravanoil loroseverocomportamentodieducatori.Conscidellaloromalcelatapusillani-

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mità,noiconinnatascaltrezzaneapprofittavamospessoperinterrompereleloro lezioninonsempreinteressanti.Ognieventochesimanifestavafuoridalla quotidianità,venivaimpiegatoatalfine.

Ilnostrovecchioparroco,cheoraoltrealcatechismociinsegnavapureil latino,paventaval’arrivodiqualsiasiaereoe,ogniqualvoltachepercepivain lontananzailconfusorombodiqualchestormodiapparecchiangloamericaniin arrivo,abbandonavafrettolosamentelacattedraperuscireall’aperto.Noilo seguivamotutticontentiperpoterinterromperelasuanoiosalezione.Nessuno tranoipensavaalpeggio.Dicertonessunostormodiaereiavrebbemaideviato lapropriarottaperbombardarelepochecasedellanostracittadinarimaste ancoraabitabili.Noiconoscevamobenelasuapauraeapprofittavamospessodel mododicomportarsidiqueldocenteimprovvisatoperinterromperelesue lezioni.Tutticoncorditalvoltacimettevamoaprodurreaboccachiusadeisuoni appenapercepibili,maimitantiunfiocorombodimotoriinarrivo.Appenaci accorgevamochel’insegnantetendeval’orecchioaqueisuoniindefiniti,ne aumentavamol’intensità,cosìdacrearel’illusionechequeirumorifossero provocatidaaeroplanicheconvergevanopropriosopradinoi.Comecisipoteva aspettare,ilbersagliodelnostroingannononperdevatempopersoppesarese quellochepercepivaeraproprioilrombodimotoriinarrivo.Ghermivail breviarioelestoabbandonavalaclasse.Eraquellocheciaspettavamo.Ilrepentinoerumorososvuotarsidellanostraaulacontagiavalealtre,cosìcheinun battibalenotuttalascolarescasiriversavanelcortiledellostabilecheciospitava. Unavoltaraccoltituttiall’aperto,quasipermagia,nessunrombodiaeroplano siudivaproveniredalcielo.Benprestoalcorpoinsegnatifuchiaroilnostro sotterfugioenonsilasciòingannaredalnostroprecipitosofuggifuggi.Allafine anchedonGregoriodovettedesisteredall’abbandonarel’aulaaiprimisentoridi insolitirumori.Rimanevaincattedra,mainterrompevalalezione.Sivedevache pativalepenedell’inferno!

Lafinedell’anno1944,beneomale,eraormaivicina.Neltardopomeriggio del31dicembreilnostroaffiatatogruppettodistudentiginnasialisieraraccolto intornoadunbelfuoconellamodesta,mapursempreaccoglientecucinadiuna nostracompagnadiscuola.Lìsidiscutevadelpiùedelmeno,amareggiatiper nonpoterandaretuttiassiemeallaMessadiMezzanotte,comeeravamosoliti fare.Ilcoprifuocoloimpediva.Mentrestavamofantasticandoancorasulcome eluderequeldivietodicircolazione,eccoall’improvvisobussareallaportadue individuinonpropriograditi:unsottufficialetedescoaccompagnatodaunnostro concittadino,Mizzan,che,sapendobeneoltreall’italianoealcroatopureil

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tedesco,fungevadainterpretepressoilcomandomilitaredell’occupatore.Una voltaentrati,accortisidelnostrostuporeperlavisitainattesa,dopoavercichiesto cosafacevamolìraccolti,cidisserodinonpreoccuparciperalcunché.Erano venutisoltantoperfarcisaperecheperlanottedifined’annoilcoprifuoco sarebbestatosospesoechepertantosianoicheglialtricittadinisaremmostati liberidicircolareperPisinoanchealbuio.Quindicisalutarono,augurandociun feliceAnnoNuovo,comesefossimostatideivecchiebuoniamici,esene andaronovia.AlquantoperplessiperilmododicomportarsidelTedescoedel suocollaboratore,ciintrattenemmoancoraunpo’dall’amicaValneaperscambiarcileimpressioniricevuteepoiceneandammoviapurenoi,raccontandoa tutticolorocheincontravamoperstradalenuoveappenasentite.Nonsoquanti credetteroaquellochestavamoripetendoesecifuqualcunocheapprofittò dell’occasionecheglisipresentavaperrecarsidurantequellanottelìdovemeglio credeva.Lanottedell’ultimodell’annopassòtranquilla,nessunoallestìattidi sabotaggio.Ilgiornodopovenimmoasaperecomel’altaufficialitàtedescaaveva festeggiatoquell’anticatradizionepagana.Perl’occasionesieranoraccoltinella salapiùgrandedellatrattoria“AlCavallino”,giàaddobbataconramoscellidi abeteevischioalleparetieunbelpinoaddobbatoconcandelinevariopintee fissatoalcentrodelpavimento.Decorazioniinusualiperlenostredimore.La cosachedipiùciincuriosìperònonfutantoquelparticolareallestimentoscenico dellasala,quantoilmodo,comeciraccontòOtello,ilfigliodelpadronediquel locale,dicomportarsidiqueisoldati.Dopoognibrindisi,edibrindisisenefecero tanti,gettavanoibicchierivuotidietroallepropriespalle.Usanzenordiche?Chi lopotevasapere,certamentenonnostre.Ilnostrostandarddivita,aqueitempi, erataledagiudicareveramentepazzochisisarebbedivertitospezzandointenzionalmenteunqualsiasiarredocasalingo.Perdemolirelenostreincredulitàal riguardo,OtellocifecealloraentrarenellastanzadoveiTedeschiavevano passatolanotteaspettandol’AnnoNuovo,perfarcivederecomeilpavimento eraancoratuttocopertodacoccidivetro.

Intantolaguerracontinuava,mentrealteincielosivedevanosemprepiù spessopassaresquadrigliediquadrimotoriamericanidirettiversonord.L’assordanterumoredeiloromotoripreannunciava,giàprimadifarsivedere,illoro arrivo.Nellegiornatepienedisoleeraunverospettacoloosservarequelle sagomediaeroplanipuntaresicureversolalorometa.Dietroasélasciavano dellesciebiancheeogniqualtantodellemasseinformidistrisciolineluccicanti che,nonconoscendonelarealefunzione,rimanevanopernoifontidifantasiose interpretazioni.Cisidivertivaacontarequantieranoglistormichesolcavanola

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voltacelesteequantigliaereiinognistormo.Divoltainvoltaeranosemprepiù numerosi.Franz,quand’eratranoi,guardavapensierosoquelleformazionidi “fortezzevolanti”cheforseandavanoasganciarelelorobombepropriosopra allasuacittà.Anoifuchiarocheunsimiletrattamentopotevamoaspettarcelo purenoi,solodopoiduribombardamentidellecittàdiPolaeParenzo.Daquel momentofinancheilsolitario“Pipo”,l’aeroplanochedinottesentivamosorvolarelenostrecase,riuscivaadincutereapprensione.

Isettimanali Signal e AdriaZeitung,quest’ultimoredattoinquattrolingue (tedesco,italiano,slovenoecroato),continuavanointantoadassicurarealla popolazionesottooccupazioneunasicura“vittoriafinale”,garantitadall’imminenteimpiegodelle“armisegrete”che,sidiceva,icantieritedeschiintuttafretta stavanoallestendo.Perquantoquellastampalostesseripetendoconcaparbia insistenza,lamaggiorpartedellagentebenpensantenoncredevapiùaquelle asserzionifantasiose.Probabilmentenemmenocolorochelepropagandavano eranoconvintidiciòchevolevanofarcredereallapopolazione.Digiornoin giornopalesavanouncrescentenervosismo,unavisibileinsicurezza.Nemmeno losbandierareilsuccessodellelorobombevolanti(V/1eV/2),fattecadere ultimamentesuLondra,riuscivaarisollevareilloromoraleormaivacillante.Si sentivanobraccati,vedevanoilnemicointuttociòchesfuggivaallorodiretto controllo.

Unpomeriggiosivideroscendere,ondeggiandolentamentedalcieloazzurro eterso,deglioggettibiancastrichesembravanofoglidicarta.Il komandantur giudicòall’istantechesidovevatrattaredivolantinipropagandisticilasciati caderedaqualcheaereonemico.Immediatamentesguinzagliòisuoisoldatialla ricercaeallaraccoltadiqueicosi.Quandoriuscironoarintracciarnequalcuno, dovetteroconstatarechenonsitrattavadimanifestinipolitici,madisemplici fogliedipannocchia.Qualchetrombad’arialeavevaaspiratedaqualcheaiaper farlepoicadere,lontanodalpostodiprelievo,nellaperiferiadiPisino.Tutto l’impegnoprofusoinquellainutilericercafumotivo,dapartedellastragrande maggioranzadeiPisinesi,diunanontroppovelataderisione,maful’ultimavolta chesiosòfarlo.

Ormaisivivevainunmondosemprepiùconfuso,quasiirreale.Lafinedella guerrasiintuivavicina,manonostanteladisfattadiVonPaulus,lacadutadi MontecassinoelosbarcoinNormandia,lapropagandadell’occupatoreinsisteva nelvolerfarcredereinunimminenteprossimocapovolgimentomilitaresututti ifronti.Glialleatinelfrattempocontinuavanoadavanzare,mentreilmovimento partigianoacquistavasempremaggioreconsensoeappoggiodapartedella popolazionesiaruralecheoperaia.Com’eraprevedibile,diparipassolareazione

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nazistadiventavasemprepiùbrutale.Durantelanottesemprepiùspessosentivo ilcalpestiodipiùpersonechepassavanosottocasamia.Provenivanodalrione CasteleproseguivanoversoilDuomo.Accorato,milevavodallettopersbirciare attraversolepersianesocchiuse.Temendoilpeggio,volevoaccertarmisequello chepaventavopotessecorrispondereallarealtà.D’altrondebastavasentireil procederecadenzatodiscarponiferratiperfarcapire,ancheachinonosava curiosare,acosasidovevanoricollegarequegliinusitatitransitinotturni.I partigianinonvenivanopiùimpiccati,mafucilatidinottefuoridallemuradel cimitero.Dopoun’angosciosaattesa,chesembravanonaveremaifine,secche detonazionidiarmidafuocoriempivanolaquietenotturna.Unsussultoalcuore edopounabrevepausa,eccofarsirisentirel’incederediprima,cheponevafine alpenosoincubocreatodaquelleefferateesecuzioni.Anchesenonsiconoscevanolepersonecondotteamorte,l’esserestaticasualitestimonidellorosupplizio,ciimpedivadiriprendereunsonnosereno.Iltimoredivenirefraintesi suggerivaallepersonepiùassennatedinondaregiudizi,dinonfarecommenti conchinonsiconoscevaveramentebene.Ugualeprudenzavenivausatapure neinostriconfronti,perchévenivamo,comesempre,consideratitroppociarlieri. Tuttiperòsapevanocosastavaaccadendoetuttidisapprovavanoquelbarbaro mododifarelaguerra.

Unanotte,dasottolaloggiadell’omonimapiazza,siudironodelleinvocazionidiaiutogridatedaunadonnachevenivaviolentatadaungruppodi “mongoli”,comenoichiamavamoiChirghisidellaCrimeaincorporatinella Wehrmacht,manessunoosòsoccorrerlaeilgiornodoponessunoricordòil fattaccio.Eravenutoilmomentoditenerelaboccabenchiusa.Ormaiunastrana apatiasistavaimpadronendodellamaggiorpartedeinostrivicini.Siassisteva allesofferenzealtruiconrabbia,maancheconsempremaggiorerassegnazione. Noncirendevamocontochebenaltreeforseancorapeggioricalamitàsi sarebberopotuteabbatteresututtinoi.Nonostantetuttoesenzapensareal peggio,continuavamoadessereattrattidallenuoveparticolaritàchevedevamo spuntareattornoanoi.

Unpomeriggioscorgemmodeisoldatitedeschiche,scendendogiùlungoil vialecittadino,scortavanodueotrepartigianiprigionieri.Giuntiall’altezzadella villadoveerainstallatoillorocomando,sostaronounpo’.Dall’edificiosortìtosto unlorocommilitone.Sembravafuoridisenno.Agguantòunmanubriodibiciclettamilitareesiavventò,brandendoloaguisadiclava,versounodeiprigionieri, colpendoloconrabbiaalcapo.Nelcontempononfinivadigridare: “Diesefur meinenkameraden!” (Questoperimieicamerati).Isuoicameratiaccompagnavanoquelfareconuncorodiimprecazioni.Ilcolpitononemisenemmenoun

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gemitoeproseguìzittoconisuoicompagnidisventuralasciandodietroaséuna sciadigeneralesgomento.

Qualchegiornodopocifudatal’occasioneperavvertireladiversitàdi comportamentousatodaiTedeschiversoaltriprigionieri,versogliaviatori americanicatturatidopol’abbattimentodiunodeiloroaerei.Unadomenica mattinavedemmoarrivarequest’ultimiscortatidaunpiccolonumerodisoldati tedeschi.Procedevanodisinvoltiparlandoadaltavoce,comesevolesseroattirare l’attenzionedeipassantichesieranofermatiaibordidellastradaperosservarli conmalcelatointeresse.Sembravachenonfosseroconscidellorostatusdi prigionieridiguerra.Continuandoaparlare,aduncertomomento,sirivolsero anoiragazzicomesefossimoamicidivecchiadata.Cosavolesserodircinonlo potevamocapire,perchénessunotranoisapeval’inglese.Vistocomesicomportavano,eraovviochenemmenoisoldatitedeschilosapevano.Facevanofintadi noninteressarsiaciòcheiloroprigionieriraccontavanoochiedevano.Meglio così.Quelloromododicomportarsicipermisedigioireperquell’imprevisto sprazzodidistensione,chepurtropposispensetroppoprestonelgrigioredella nostraquotidianainsicurezzaperildomani.

Intanto,beneomale,iltempopassavaetuttostavacambiando.Nemmeno isorvoli,semprepiùfrequenti,deiquadrimotoriamericaniriuscivanoafare notizia.L’argomentodiognigiornoormaisiriducevaquasialsolovagliodella stringentepresenzapartigianaattornoaPisino.Viaggiareintrenoeradiventato pericoloso.Ideragliamentipersabotaggioeranoall’ordinedelgiorno.Leimboscateallecolonnemilitarinonsicontavanopiù.Procurarsidelcibopressoi contadinideidintornieradiventatoormaiunveroproblema.Lacartamoneta nonavevaquasipiùalcunvalore.Perprocacciarsiqualcosadamangiare,siera costrettiritornareall’usodelbaratto,maloscambiodeibenieraesageratamente sproporzionatoinrapportoalrealevaloredellecosechevenivanoscambiate. Unacontadinaarrivòachiedereamiamadreimieiscarponidaneveperunsolo chilodifagioli!Lemacelleriepraticamentenonavevanopiùcosaoffrirealla popolazione.Nemmenolatruppad’occupazioneselapassavameglio.ITedeschi spessoevolentieririsolvevanoilproblemarapinando,ogniqualvoltaciòera possibile,icapidibestiamedigrossatagliaaicontadinideicasolarivicini.Seper casoneavevanorazziatodipiùrispettoalbisognomomentaneo,sistemavanoi boviniancoravivineivaniapianterrenodell’exBancadellaVeneziaGiulia,sita nellaPiazzadellaLoggia.MiglioresistemazioneperqueglianimaliiTedeschi nonl’avrebberopotutatrovare!

Lanotteeradiventatadominioincontrastatodeipartigiani.Sembravachei Tedeschinonfosseromoltointeressatialcontrollodelleareedisabitateedelle

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localitàaldifuoridalleviedicomunicazionepiùimportanti.Ilnerbodelleloro forzerimanevaconcentratoneicentrimaggiori,ipiùsicuri.Ailorocollaboratori italianilasciavanoladifesadeisitimenoimportantiepiùvulnerabili.Questo mododiconcepirel’asservimentodellanostraregionerivelavalastimaela fiduciacheitransalpininutrivanoversol’alleatodiieri.Leguarnigionidel circondario,presiedutedaimilitifascisti,eranostategiàdatemposgominate. Tralepocherimastenelleloromanic’eraPedena,paesinononmoltolontano danoi.Arroccatosuunabalza,sovrastaunagranpartedellavalleedelcorsodel fiumeArsia.Inunaserad’estatediquell’anno,senzacheattornoanoisipotesse notareunqualsiasimovimentoditruppa,sisentironoproveniredaquella direzioneunasequenzadisparidiarmileggere.Lasparatoriasieraprotrattaa intervalliirregolaripertuttalanotteeilgiornoseguente.IfascistidiPisino, sapendocheaPedenaavevanoancorainforzaunosparutogruppodimiliti,che oracorrevanounseriopericolo,sirivolseroalcomandotedescodelposto affinchéintervenisseinviandoinloroaiutoisuoiuomini.Stranamentequest’ultimononreagìalleinsistenzedeifascisti.Nonvollecredereall’evidenzadeifatti econsommaindifferenzalasciòchequeimiliti,i“cameratiitaliani”,venissero soppressi.Variediscordifuronoicommentiformulatiinriferimentoall’accaduto,tuttinonpropriolodevoli.Anchechifinoalloraesternavaammirazioneper unapresuntacorrettezzagermanica,finalmentecambiòopinioneecapìconchi avevaachefare.

Qualchemesedopovedemmosostarenella“Piazzadeilegni”unacolonna diautocarriadibitiatrasportotruppa,consedutiinfileordinateleultimeleve dell’esercitotedesco.Eranoragazziconnonpiùdi16-17annid’età.Glielmiche avevanosulcapodavanol’impressionediesseretroppolarghi,ditraballaresopra aquellefacceancoraimberbi.Sembravanomoltopiùgiovanidiquantoinrealtà nonlofossero.Traleloroginocchiatenevanostrettistrettiilorofucili,manon incutevanoalcuntimore,soltantounostranosensodicommiserazione.Prividi manifesteemozioni,guardavanonelvuotocomesefosserotrabreveanch’essi destinatialcapestro,edinuncertoqualmodoancheloerano.Credochenessuno dilororividemaipiùlapropriacasanativa.Qualchegiornodopo,nellastessa piazza,incurantedellafollalìraccolta,passòveloceunardimentosoinbicicletta, lasciandocaderedietroasémanifestinistampatiincroato.Senzatantoscomporsi,iTedeschichesitrovavanolìpercaso,incuriositi,liraccoglievano,manoi no.Aparteilfattochenonavremmopotutocapirecosavifossescritto,avevamo pauradiesseregiudicatiinfidi,discatenareforseanchespiacevolireazionida partedichidetenevaancorailpotere.Perchéallorarischiareeforseanche mettereinpericololapropriavitaproprionegliultimigiornidiquellaassurdae

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crudeleguerra?Chifinoaquelmomentoavevacercatodirimanereneutraleera convintodiaveragitodasavio,maorarimanerefuoridalgiocoeradiventatoun mododifareimpossibiledaadottare.Piùsiavvicinavalaresatedesca,piùchiara siintuivalasortechesarebbestatariservataachinonsieraschieratointempo dallapartegiusta.Nonfarlopotevariservarebruttesorprese.Sidovevascegliere.

Trabreveavreicompiuto16anniea17,comelamaggiorpartedegliamici dellamiastessaclasse,sareistatoconsideratoidoneoperesserearruolato nell’esercitotedesco.NonvadimenticatochelaVeneziaGiuliaoLitorale Adriatico,com’erastataribattezzatalanostraregione,facevapraticamenteparte delTerzoReichepertantoisuoisudditieranocostrettiasottostarealvoleredi quellostato.Chefare?Difficileèoggicrederci,manella“mularia”pisinesedi alloranontuttilapensavanonellostessomodo.C’eraancorachitentennava indecisosuldafarsi:andare“inbosco”,cioèconipartigianioarruolarsiinun esercitogiàallosfascio?Forsesitrattavasolodiunatteggiamentodicattivo gusto,esibitodaqualchesbruffoneperilsemplicesfiziodifarsinotare,sfornando pareridiversidaquellideipropriattoniticompagnidigioco.Neseguivaun discuteresenzasenso,similealvolerconfrontarel’efficienzadiduesquadredi calciosconosciute.

Laconfusioneeragrande.Nessunoosavacommentareapertamenteildecorsodellaguerra,dovepoiilsuoesito.Nemmenoipiùaccanitisostenitoridel morentenazifascismo,menzionavanopiùladecantatavittoriafinaledeipaesi dell’Asse,assicuratafinoaieridallefantomatichearmisegretedell’ultimaora. Suunodegliultiminumeridiunsettimanale,credol’AdriaZeitung,apparvein copertinaacarattericubitaliuntitoloimpensabile: “Blut,nochBlut,kostetdie StrassenachtDeutschland” (Sangue,ancorasangue,costalastradaperlaGermania).Messaggioveramenteedificante(!).Sottosottosivolevaforsesuggerire un“sisalvichipuò”?

Lafinedellaguerraeraprossima,malapacetardavaavenire.Certi Tedeschi,quellichefinalmentesieranoresicontodellasituazionedisperatain cuisitrovavano,siricordaronotuttoaduntrattodinonesserepiùdeiveri Tedeschi,masoltantopuriAustriaciecometalicercavanodicontattarele famigliedelposto,facendoloropresentediesserestatipurelorountemponon moltolontanosudditidiunostessoimperatore.Cercavano,rivangandonel comunepassato,disuscitarecomprensioneperillororuolo,impostodicevano, disoldatid’occupazione,dimenticandoperòilciecolealismoaccordatoachili comandava.Avevanodimenticato,oforsenemmenolosapevano,chelastoria diquestilidiricordavaancoraillorobravoFranz(l’imperatoreFrancesco Giuseppe)ancheconl’appellativodi“boiadeipopoli”,perlenumerosecondan-

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neamorteperimpiccagionedaluifirmatepersoffocareleaspirazionidi indipendenzanazionaledeivaripopoliinclusinelsuovastoimpero.

Negliultimigiornidellaguerrasipresentaronoacasamiadeisoldati accompagnatidalmaestroconosciutonellaBrestovizza.Quelgruppodipersone, cosìdisparateperlefunzionichesvolgevano,cimeravigliòalquanto,manon credemmochefossenecessariofarealcunadomandainmerito.Ormaidatempo eravamoabituatiadassistereadadeguamentidiqualsiasispecie.Queisoldati, dopoessersipresentatiqualiAustriacipurosangue,cispiegaronocheerano venuticonilloro“amico”soltantopertrascorrereassiemeanoiunpo’ditempo, cantandoesuonandoconlafisarmonicadelmaestrocomposizionimusicali propriedeldefuntoImperoaustro-ungarico,cioèquellecanzonichenonerano graditealregimenazista,vacillante,maancorapericolosoeferoce.Primadi accomodarsiattornoaltavolodellacucina,sfoderaronoconcalcolataflemmale loropistoleponendoleinbellamostrasuunamensolafuoridallaloroportatadi mano.Insolitomododicomportarsiperunqualsiasisoldatod’occupazione. Certamenteconquelgestononintendevanoesprimeresuperioritàoincutere timore.Iniziatoilcanto,ogniqualtantol’interrompevanopercommentare assiemealnostroconcittadinoesempreintedescoquellocheRadioLondra trasmettevainitaliano.Capimmocosìqualerailveromotivocheliavevaspinti tranoi.Eranovenutiperascoltare,lontanodalleorecchiedicertilorocommilitoni,veriTedeschi,leultimenotizietrasmessedaquell’emittente.Allafine, visibilmentesoddisfatti,primadiandarseneripreseroleloroarmiquasicon riluttanza.Volevanoforseconquelfarefarcicapirecheeranodispostianchea disertare?Chilopotevasapere.Dicertoeraormaitroppotardipermetterein attoleloroscelte.

Illorocomandante,piùaccortoeconsciodell’imminentedisfatta,cercòdi salvareilsalvabile(lapropriapelle)abbandonandol’Istriaalsuodestino.Dopo averfattominareipontiferroviariestradalidellazona,raccolseilrestodeisuoi uominiperdirigersiversoNordconl’intenzionediarrendersiaglialleatiche stavanorisalendol’Italia.Nonciriuscì,perchéaVilladelNevoso(sl.Ilirska Bistrica)fufermatodalgrossodelleforzepartigianecheconvergevanosu Trieste.Dopouncruentoscontroafuoco,gliultimirimasuglidiquell’esercito cheavevadominatomezzaEuropafuronocostrettiaritornaremalconciaPisino. SitrinceraronosulcollediPisinvecchio,dadovepotevanoancoracontrollarela sottostanteconcadeltorrenteFoiba.Aquelgrupponegliultimigiornisiunirono irestidialtreunitàmilitarisparsenellevarielocalitàdellaregione.Traglialtri partedella Flak (lacontraerea)diPolaconiloromicidialicannonida88mm. Frammistialoroc’erano,ancheseinminornumero,imilitidellaRSIealtri

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individuichetemevano,peraverelavoratoalledipendenzedienticivilio paramilitarid’occupazione,lacatturapartigiana.

SullecollinecontrapposteaPisinvecchiosieranointantoattestatiipartigiani.Pisinonelfondovallerimasecosìperqualchegiornoterradinessuno.Ogni qualtantosivedevapassarequalcheTedescofrettoloso,seguitoneltempoda singolipartigiani.Stranoadirsi,manonsiincontravanomai.Forsesaggiamente facevanosoltantofintadinonaccorgersidell’altruipresenza.Gliadultidelposto, sepropriononeranecessario,cercavanodinonusciredicasa.Gliuniciincoscienti,sempreprontiascorrazzareperlevieormaidesertesenzarendercidel pericolo,eravamonoi,semprenoi,prividialcunbuonsenso.Lanostracuriosità superavailtimorediincappareinsituazionieccomepericolose.

Passandoperilvialecittadinopraticamentevuoto,inunodiqueigiorni scorgemmonelgiardinodellavilladelCavalieredelRegno,ArturoPilat,conosciutodaicomunimortalicome“elzotoPilat”perl’enormescarpaortopedica checalzavaalpiedesinistro,unavoluminosacassadilegnobenconservatae ancormeglioinchiodata.L’edificiosembravadisabitato.Nonvirisiedevapiù nessuno.Isoldatichefinoapochigiorniprimaviabitavano,sen’eranoandati via.Eramaipossibile,pensammo,cheiTedeschil’avesserolasciatalìincustodita alcospettodichicchessiasenzaunoscopopreciso?Cosamaipotevacontenere? Perrisolverel’enigma,semprelanostrastessacombriccolaentrònelgiardino dellavillaperosservarepiùdavicinol’oggettoinquestione.Sulsuocoperchio notammosubito,sistematainbellamostra,unabombaamanotedesca.Mentre, sorpresiperl’inattesascoperta,citrattenemmoincuriositiattornoaquellacassa checertovuotanonera,vedemmousciredallavillauncivile.Nonloconoscevamo,noneraunnostroconcittadino.Siavvicinòanoiconunfareesageratamente premuroso,tuttointrisodisproporzionatapreoccupazioneperlanostraincolumità.Senzachiederecosastessimocercando,ciesortòdiabbandonaresubito quelposto.Standoalsuodire,quellabomba,anchesesoltantosfiorata,poteva esplodereall’istante.Ipiùfifoni,intimoritidalsuoinsistere,siritiraronotosto nelparcodirimpetto.Soltantodueotremembridelnostrogruppononsi lasciaronoconvinceredaquelleesagerateattenzioniperl’altruisalute.Esaminataconancoramaggiorecuralabombapostasullacassa,ciaccorgemmochenon esistevaalcunaconnessionetralepartiesaminate.Erachiarochetoccandoo spostandoquell’insiemelabombanonsarebbemaiesplosa.

Losconosciutoindispettitoperlanostracocciutagginecontinuava,con sempremaggioreinsistenza,adircidiabbandonarequelposto.Eraevidenteche lapreoccupazionemanifestatadaquell’uomoperlanostraintegritàfisicana-

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scondevabenaltriinteressi:l’appropriarsidelcontenutodellacassalìriposta. Cosapotessecontenerenonlosapevamo.Perscoprirloaltrononrimanevache scoperchiarla,maperfarlosidovevaprimarimuoverelabomba.Sapendoche queltipodibomba,unavoltaattivata,esplodevaconqualchesecondodiritardo, pensammochesipotevatentaredirimuoverlagettandolaviaprimachescoppiassetranoi.Dopounbreveconsultosidecisedisbarazzarsidiquell’incomodo ordigno.Presalabombaperilmanico,fuscagliatailpiùlontanopossibileoltre almuricciolodicintadelgiardino.Nonesplose!Erastatausatasoltantocome spauracchioperallontanaredalpostotutticolorocheavesseroavutol’intenzione divedereilcontenutodellacassa.Azzeratoognitimore,conunpicconetrovato lìvicino,inquattroequattr’ottospezzammoilcoperchiodellacassa.Ilsuo internosirivelòricolmodipacchettiditabacco,conosciutocomeTrinciato Dolce,stipatigliunivicinoaglialtri.Unaveraeinattesafortuna.Dopoilpane eilsale,inquelmomentoiltabaccoeral’articolopiùricercato.

Inostricompagni,giàdaprimaritiratisinelparcooltrealviale,osservavano insilenzioilnostrooperare.Lontanicom’erano,nonpotevanoinnessunmodo vedereoimmaginarecosaavevamoscoperto,maquandolocapirono,siprecipitaronolestilestiperarraffarequantopiùtabaccoavesseropotutoghermire.I promotoridell’azione,cheavevaportatoalrinvenimentodiquel“tesoro”,furono all’istanteeinmalomodospintidaparte.Inunbattibalenotuttal’areaantistante lavillafusommersadaunaturbadiindividuispuntatiall’improvvisodachisa dove.Amalapenaioriusciiadagguantareunasolasteccaditabacco.Ilnostro gruppettoavevarischiatopertuttievennebeffatodallamassadeipiùcodardi. Ilfattopassòquasiinosservato,altrieventiqueigiorniassorbivanolanostra attenzione.

L’ultimabravataprimadellaresatedescalamettemmoinattopocodopo, rischiandoleimprevedibilireazionidegliultimiesseridiquellamistasoldataglia cheancora,ditantointanto,sivedevavagareperlevieormaideserte.Nonpaghi perl’esitopositivodell’incursionefattanellavillaPilat,cercammodiripetereil “colpo”nellacasadell’avvocatoCostantini,pureessa,finoapochigiorniprima, sedediuncomandotedesco.Abbandonatacom’era,sembravacheciinvitassea curiosarenelsuointerno.Unavoltaentrati,trovammoilpianterrenoequello superiorespogli,malacantinaeraancoraoccupatadaunanotevolequantitàdi materialeesplosivoecontuttoilnecessarioperfarlobrillare.Notatoinunangolo uninsolitoproiettilediun’armadigrossocalibro,pensammodiordireunbrutto scherzoachiavrebbeavutol’intenzionediricalcareinostripassi.Nell’internodi quelcosomettemmoundetonatoreasuavoltacollegatoadunamiccia,che prolungataarrivavafinofuoridallaportad’ingressodellacasa.Soddisfattiperla

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trovata,ciportammoquindinelsolaiodellacasadirimpetto,quelladiunodei componentilanostracombriccola,perassistereallospettacolo.Credevamocosì dipoterosservare,attraversol’abbainodeltetto,ilcomportamentodichi, passandodilì,avessescortoquellamicciastesaaterraedigoderedelloro spavento.Nonpassòmoltotempoprimadivedereunosparutogruppodiarmati avviarsiallacasadanoi“minata”.Unodiloro,adocchiatalamiccia,lastrappò all’istanteepoituttiassieme,lestilesti,entrarononellostabile.Appenaalloraci rendemmocontodiciòchequellanostrapuerilemessinscenaavrebbepotuto suggerireapersonearrivateallimitedellapropriatensioneimpulsiva.Lospaventochecredemmodipoterincutereadaltriorasistavaritorcendosudinoi. Nessunopotevaprevederechecosaavrebberopotutofarequegliuomini,spinti dalladisperazione,conunultimoscattodirabbia.Dalloroparlarecapimmoche eranonostricorregionali.Forsecercavanosoltantoqualcosacheall’ultimomomentoliavrebbepotutiaiutarepersottrarsiallatristesortecheliattendeva. Dopoparecchiminutidispasmodicaattesalivedemmouscire,senzamostrare intenzioniaggressive.AncoraunavoltalaDeaFortunasieraschieratadalla nostraparte.

Tuttofacevacrederechelaguerraormaisisarebbeconclusasenzaaltro spargimentodisangue.Manonfucosì.Inunodegliultimigiornidiguerraa Sarezzo(cr.Zarec),paesinoanordestdiPisino,duranteilfuneralediun partigianocelebratocontantodibandiererossedietroalferetro,siudìprovenire dallapartediPisinvecchiounforteeseccocolpodicannone.Eralosparodiun pezzoda88chetiravaconalzozero.Qualcheistantedopounaltrocolpo.Questa voltalagranatacentròinpienolabaraelabandieradietroadessa,ferendonel contempononpochepersonedelseguito.Furonoquelleleultimevocid’arma dafuococheriecheggiaronosopraPisino.Poiarrivòlaresageneraledelnemico, oquasi.Apaceconclusasiorganizzò,proprioaPisinvecchio,addiritturaunballo alqualepreseroparte,oltreaisoldatitedeschieairepubblichini,purelagioventù delposto.Lagioiaperlafinedellaguerraeragrandeecondivisa,malafesta duròpoco.IlmattinodopotuttiimilitidellaR.S.I.,legatil’unoall’altro,furono condottiallavoltadellanonlontanafoibadiSantaLucia.Il6maggio,diversamentedacomefuriportatoannidopodallastampadiregime,laresadella guarnigionetedescadiPisinvecchiofuprecedutadall’uccisione,dapartedegli stessiufficialitedeschi,dellorocomandante:unaSSchenonvolevaarrendersi. Dopoaverebruciatopertregiorniconsecutivituttalalorodocumentazione,i Tedeschideposerolearmi.Alorofugarantitasalvalavitaeilrimpatrio.Appena possibilesarebberostatiscortatifinoalconfineconl’Austria.Nell’attesacheil

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promessopotesseessereonorato,agliufficialifupermessodicircolareancora perqualchegiornoliberiperPisinoconlapropriapistolad’ordinanzaalfianco. IsoldatisempliciinvecefuronosubitorinchiusinelCastelloMontecuccoli.Per chimilitarenonerafuprevistoeattuatountrattamentonondiversodaquello chesipensavadipotereinfliggere,mancandoallaparoladata,pureall’alta ufficialitàtedesca.Ilpianoperònonriuscìcosìcom’erastatoarchitettato.Gli ufficialiperironoquasitutti(qualchedecina),manoncomeerastatopianificato. Tresisalvarono.Unanzianosottufficiale,l’unicocheportavagliocchiali,riuscì afuggiretrovandopoirifugioaPisinonellacasadidueanzianesignore,leSolaris, cheabitavanonellastessamiacalle.PrimaditentarelafugaaTrieste,eciriuscì, raccontòaquelledonneladisperatadecisionepresadaisuoicompagnid’arme primadilasciarsitrucidare.Mentreeranocondottiapiediinapertacampagna versolaloroultimadimora,adunsegnaleconvenuto,purlegatiacoppie com’erano,siscagliaronotuttinellostessoistantecontrol’esiguaeimpreparata scortadeilorogiustizieri.L’impensataeimprovvisareazionedeiprigioniericolse disorpresaquelleguardiearmate,tantodaesseresopraffatteinbrevetempoda chiarmatononera.Perleferitesubitequasituttiipresuntireimorirono,ma evitaronocosìlasicuraeatrocefineche,incasocontrario,liavrebbedicerto attesi.Senzaquell’infeliceribellionenonavremmoconosciutoun’altradelle storienontroppoedificantichelapassataguerrahasaputogenerare.Probabilmenteancoroggipiùd’unovorrebbechenonsiricordasserogliaspettipiù bruttidiquelconflitto,manegandooggiilmalediierinonsipotràdomani sperareinunconviveremigliore.

ZonaB–Jugoslavia

L’8maggio1945laGermania,vinta,firmavalaresaincondizionata.La Secondaguerramondiale,dopocinqueannidiluttietormenti,erafinita.Anche chinonavevasoffertodirettamenteluttioangherieuscìinstradaperpartecipare alcomunegaudiodellagentefestante.Diversoerainvecelostatod’animodei congiuntidichisieracompromessoconilvinto.Essi,paventandolasorteche forsesarebbestatalororiservata,sichiuseroincasa.Inquelcaoticomomento ancheilgiustoel’onestopotevarischiarediesseregiudicatocolpevole.Chisiera macchiatodiqualchecrimineeragiàfuggitointempo,mentrechisiconsiderava innocenteesenzaalcunchédaespiareerarimastotralapropriagente.Intal modopurtroppopiùd’unopagòpercolpenonsue,percrimininoncommessie talvoltaanchepervendettepersonali.Lapace,tantoattesaedesiderata,non

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sempresimostròprivadideplorabilierrori.Dall’oggialdomaninuoveverità venneroasostituireleprecedenti.Perlaprimavoltavenimmoaconosceregli orroriperpetratineilagertedeschi,maanchedellapassataesistenzatranoidi personeritenuteconcittadinirispettabili,mentreinvecealtrononeranoche prezzolaticollaboratoridelnemico.Sivociferavainoltredellapersistentepresenzadifascistioustascia,ribattezzaticonlavoce Kri ari (crociati),ancora imboscatiesempreprontiaducciderequalorafosserostatiscoperti.Glistrascichi dellaguerrapurtroppotardavanoancoraamorire.

Nondimenticheròmailacaldanottediquelmemorabilemaggio,quando fuisvegliatodaunprolungatolamentocheprovenivaattraversolefinestreaperte dallastanzasottostanteallamia.Erailpiantostrozzatodiunamadrechetrai singultiripetevaincontinuo:“ImazaUccio,imazaUccio”(AmmazzanoUccio, ammazzanoUccio).Impressionantecasoditelepatia.Comepiùtardisivennea sapere,proprioquellanotte,inquellostessoistanteaCapodistriastavano lapidandosuofiglio,militedellefamigerateBrigateNere,almenocosìsidiceva. Ilpiantodiquellamadresconvolsel’animoditutticolorochequellanottefurono costrettiadascoltareisuoilamenti,maall’indomanibenpochiosaronofare commenti,d’altrondeormaigiàaltriavvenimentiassorbivanol’interessedella massa.

Unadellenovitàchepiùdialtreseppeattirarelanostraattenzionefurono leuniformiindossatedaipartigiani.Eranolestesseindotazionealletruppe angloamericane.Venivanoindossatesenzasostanzialimodifichesiadaicombattentichedallelorocompagne,le drugarize,com’eranostatedatuttietichettate. Ilvederequellesoldatessemarciarecosìdisinvolteinpantalonidauomo,stupiva nonpocolagentecomune,mascandalizzavatantolebigottedellaparrocchia. Sembravanodellevalchirieredivive.Ilorocompagnisimostravanofieridiaverle accanto,manonpassòmoltotempo,sesieccettuanoleloroeffigiriportatesui cippicelebrativi,cheilloronontrascurabileapportoincampomilitarevenne sempremenodecantatoepoiquasiignorato.Ciòalloranaturalmentenon preoccupavanessuno.Lagranpartedellagenteesultavafidandoinunfuturo miglioreebasta.Ilbruttoeilmale,subitoodelqualesierastatitestimoni,non potevadicertoinfluiresulbuonumoregeneraledelpopoloinfesta.

Percelebrarelavittoriasulnazifascismo,queigiornisiorganizzòaPola un’imponentemanifestazionepopolare.Perassicurareilbuonesitodiquell’iniziativa,mirantetral’altroadesaltareunpresuntoassensogeneralealnuovo regimesociopolitico,leautoritàprepostesidetterodafareperassembrarenella cittàdell’Arenailmaggiorenumeropossibiledipersone.APisinoperl’occasione

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siapprontòuntrenospeciale,perfacilitare,achilodesiderava,lapartecipazione aquelraduno.Vipartecipaianch’iocontuttiimembridellamiafamiglia.Nei vagonimercimessianostradisposizione(altrinoncen’erano)siassiepòun grandenumerodiinteressati.Ilviaggionaturalmenteeragratiseun’escursione aPolaallettavapiùd’uno.

Sipartìalmattinopresto.Ilritornoeraprevistoinserata.GiuntiaPolaci sistemammosulripianoaridossodellaPortaErcole(oggiterrazzadellaComunitàdegliItalianidiPola)dadoveavremmopotutoassistereallasfilatadel corteo,chesisarebbesnodato,partendodall’ArenaepassandoperiGiardini, finoaPiazzaForo.Dopoqualcheoradiattesavedemmoarrivareicombattenti della43ªDivisioneIstrianaassiemeadattivistiesimpatizzantiprovenientida ognidove.Inniesventoliidibandiererosseenazionali,croateeitaliane(poche) conlastellarossaalcentro,completavanolascena.Allasera,consumatoquel po’dicibocheavevamoportatoconnoi,cirecammocometantialtriallastazione ferroviariadadoveiltrenociavrebbedovutoriportareacasa,cosìcomeciera statopromesso.Leorepassavano,mailtrenononsimuoveva.Eragiàbuioei ferroviericontinuavanoadassicurarelagente,semprepiùimpaziente,ripetendo ogniqualtantocheiltrenotrabrevesisarebbemosso.Pursbuffando,la locomotivarimanevafermadov’era.Alletredelmattinomiopadreallora proposediincamminarsi,finchéeraancorafresco,allavoltadiValle.Fareventi epiùchilometriapiedinoneraproprioundivertimento,maaltrasoluzionenon rimaneva.Quelladecisionefueccomeazzeccata,perchéqueltreno,pergiornie giorni,nonsimossepiùdallastazionediPola.

Quandoarrivammoadestinazione,sfinitieassetati,ilsoleeragiàaltoin cielo.Nonavreimaicredutoche,unavoltalasciataValleinbicicletta,visarei ritornatoquasidueannidopoapiedi!LascadentecapacitàorganizzativadimostrataduranteilmeetingdiPolafuperqualchegiornotemadicommentinon troppogenerosi,mapoibenprestoilbisognoquotidianodiassicurarsiilminimo necessariopercamparedivenne,quasipertutti,ilprimoproblemadarisolvere. Chinonavevaparentioamiciincampagnaselapassavaveramentemale. L’euforiaperlalibertàappenaraggiuntacominciavaascemare.Ilfuturosi intravedevadigiornoingiornosempremenoroseodiquantolosieraimmaginatoesperato.

DopolaritiratadelletruppepartigianedaPola,lasortedell’Istriavenne messainforse,cosìalmenoloauspicavachinonsimpatizzavaperisopraggiunti liberatori.Probabilmenteperinficiaretalisperanze,ipartigianidetteromanoa ripetitivicomizicontantodidiscorsiebandierespiegatealvento.Quell’assem92A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

brarsiorganizzatodipopoloavrebbedovutoconfermareunindiscussoconsenso alnuovoregime,maanoiragazzituttociònoninteressavapoitanto.Pernoiera importantesoltantopoterriprenderel’usualeeliberomododidivertirsi.Le nostresperanzepurtropporimaserodeluse.Sipercepivacheilnostromododi agirenoneragraditoallenuoveautorità.Eravistoconuncertogradodi diffidenza,quasiconsospetto.Noneragiudicatomeglioilmododicomportarsi deiresidentipiùanziani.

Preoccupatiperl’ormaicrescenterilassamentoemotivopresentetrala gente,leautoritàalloraemanaronodelledirettivenonproprioazzeccate.Trale altremisurerestrittivesirintrodussepure,comenelsettembre1943,l’usodelle propusnice (lasciapassare).LagranpartedeiPisinesi,sevolevarecarsiinqualche localitàpiùlontana,dovevaessernemunitaperpoterleesibirealleguardie popolaripostealcontrollodellevied’accessoall’abitato.Le propusnice erano stampatesufoglididiversocolore.Ognicolorequalificavalapersonaallaquale queldocumentovenivarilasciato,dandolecosìmaggioreominorefacoltàdi movimento.Queldiversomododitrattarelesingolepersoneirritòancoradipiù lacittadinanza.Piùd’unocominciòachiedersidovemaierafinital’uguaglianza sbandierataintuttoilperiodotravagliatodellaguerra.Un’anzianapopolanaosò opporsieconnonpococoraggiosimiseaprotestareagranvoceperquell’evidentediscriminazione,magliaddettialrilasciodiqueidocumentinonsiscomposero.Facendoorecchiedamercantecontinuarono,senzadarespiegazionidi sorta,asvolgereimpassibiliillorolavoro.

Selospostarsiavvenivaingruppo,ilcontrolloeramenorigoroso.Bastava compilareilgiornoprimalalistadeipartecipantiedarlapoiinvisioneallapolizia. Ciòspinsequalcheintraprendenteaorganizzaredelleescursionicollettiveda PisinoaParenzoperdarmodo,achil’avrebbedesiderato,diritornarea sguazzarenellesalubriacquedelnostromare.Alladomenicauncospicuo numerodigitantiriempivaunooduecamione,tuttifelicidipoterapprofittare diquell’occasionepercambiarealmenoperungiornol’insulsoimpostomododi lavorare,sidirigevanoversolespiagge.Ilcostodeltragittoeraminimo,l’allegria tantaecondivisa.Appenailmezzoditrasportos’instradava,un’insolitavivacità sipropagavatraimembridelgruppo.Subitositrovavachi,dandosfogoalle propriecapacitàcanore,incitavaglialtriaseguirlonelcanto.Ilcoroconilpassare deichilometriaumentavadivigore.Ilgeneraleentusiasmoarrivavaalculmine quando,amezzastradaperParenzo,siiniziavaascorgereall’orizzontel’Adriatico.Superatol’abitatodiMompaderno,lafragranzadiquelmaregiungevafino anoiframmistaagliaromideipraticircostanti,creandoun’atmosferaindimenticabile.Iltersoeazzurrocielo(diinquinamentoatmosfericoancoranonsi

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parlava)completavailquadronelqualecisentivamopiacevolmenteimmersi.

Primadeltramonto,stanchi,masoddisfattiperavertrascorsounameravigliosagiornatatratantosoleemare,siritornavaaPisinoconlostessoautomezzo. Camminfacendositrovavaancorailtempoeilvigoreperrisfoderarel’intero repertoriodellevecchiecanzonid’anteguerra,ricreandoun’irripetibileeindimenticabileatmosferadiveralibertà.Dopolebrutteesperienzeprovatenella guerraappenaconclusa,nulladimegliosipotevadesiderare.Sembravadivivere unsogno,unmagnificosognochepurtropposarebbebenprestosvanitonelnulla.

Ilnostrocantare,ilnostroparlareeilnostrospensieratomododicomportarsievidentementedisturbavaqualcuno,enonpoco!Unaradiosadomenica mattina,promettenteun’altrapiacevolegiornatadatrascorrereaParenzocon gliamici,l’ormaiaffiatatacompagniadigitantifufermatadacertiattivistiappena fuoriPisino,all’altezzadelrioneStranga.Senzadarespiegazioniinmerito, quest’ultimicostrinserotuttiascendereaterra.Leprotestecheseguironofurono tante,maanoinonrimasealtrocheritornareacasaapiedi.Ildisappuntoper quell’inesplicabilesoprusofugrande.Chemalec’era,sichieseroiPisinesi,nel volersidivertirecantando,scherzandosenzafiniocculti,senzarecaredannoa nessuno?Nonesistevanessunaragioneplausibilepergiustificarequell’interventopunitivo,maciònonostantealbagnoincomitivanonciandòpiùnessuno.Per divertirsi,aipiùgiovaninonrimasealtrochetuffarsi,comeintempodiguerra, nelleacquenontroppolimpidedel potok,comeeradettoindialettoilnostro torrenteFoiba.

Nelfrattempostranicambiamentistavanomaturandoinregione.Peril voleredellegrandipotenzevincitrici,l’Istriaandavadivisainduebendistinte zone:la“ZonaA”elacontrapposta“ZonaB”.Essedovevanoesseregovernate conduediversicriteriamministrativi:laprimadaglialleati,lasecondadal “poterepopolarejugoslavo”.Mentreilcomunemortaleperrecarsidaunazona all’altra,anchesemunitodella propusnica,venivasempresottopostoasevero controllo,latruppaalleatadistanzaaPola(ZonaA),seintendevarecarsia Trieste(pureZonaA)oall’inverso,percorrendolalitoranea(exviaFlavia),lo potevafareattraversandolaZonaBsenzaalcunintralcio.

Arenderelasituazioneancorapiùstranasiaggiunsel’inaspettatoattendamento,trairadipinidelCalvariosfuggitialdisboscamentofattopermano tedescadellapreesistentepineta,diunesiguonumerodisoldatialleati,equipaggiaticonunriccoarmamentarioricetrasmittente.Parlavanounitalianostentato, masufficienteperfarsicapiredalla“mularia”che,interessata,venivaspessoa curiosareattornoallelorotende,tuttedotatedinumeroseelungheantenne

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radio.Dellevoltecilasciavanoancheentrare,tantolosapevanobenechenon eravamoingradodidescrivereadaltriachecosaservisserotuttiqueimarchingegniaccatastatisottoallelorotende.Inverità,primachedaquellesofisticate apparecchiature,lanostraattenzionevenivaattrattadalladiversitàdellorocibo, inparticolaremododalloropanebianco.Pernoiaddiritturatroppobianco.Certi adultichesitrovavanosempreintentiagironzolarelìvicino,persminuirela bontàdiquelpane,cercavano,assumendoariedasputasentenze,diconvincerci cheeradiqualitàmoltoinferioreaquelladelpanechemangiavamonoi. Insistevanoconildirecheeraconfezionatoconfarinadiriso(!)epertantomolto menonutriente.

ContemporaneamentedapiùfontisisentivaripeterecheaPolaisimpatizzantiperlanuovaJugoslavia,duranteicorteidaloroorganizzatiincittà, scandivanospessoagranvoce,unparadossaleslogan:“Volemopannero-no volemopanbianco!”(vogliamopanenero-nonvogliamopanebianco).Chilo dicevanonsiaccorgevadellabuffonatachestavarecitando?Chiaralacomune matricepropagandistica!

Qualchemesepiùtardipiùd’unodiqueidimostranti,dimenticandociòche avevasbraitato,pensòbened’imbarcarsisullaToscana,lanaveusataperevacuaregliItaliani,iPolesichedaesuliabbandonavanoPolapersempre.

Tralasciandodiprendereinconsiderazionequelleassurdevalutazioniin campoculinario,cichiedevamoacosaavesseropotutoserviretuttequellegrandi retidispostesopraalletendedegliaccampati.Nonsapendolo,chiedemmoagli inservientidiquelminiaccampamentodelucidazioniinmeritoallalorofunzione. Divertitiperlanostraignoranza,conunfarefaceto,cispiegaronocheeranoreti sistemateperproteggerlidaeventualiincursioninotturnedizanzareeper impedireaTitodientrarenelloroterritorio.Erasoltantounmodoscherzosodi esprimersi,machestavagiàpreannunciando,achilopotevaintendere,un cambiamentodirottaneirapportidiplomaticitralegrandipotenzedapoco uscitevittoriosedalSecondoconflittomondiale.Anoiquell’astrusomododi spiegarsinondicevaproprionulla.Forseerarivoltoadaltri,aicuriosipiùanziani che,soppesandoilnostrofare,nonciperdevanomaidivista.Ilnostrointeresse eranonsoloperilciboeperlelorocomplicateapparecchiatureradio,ma soprattuttoperipossentimezziditrasportomoltopiùrobustidiquelliin dotazioneallosconfittoesercitotedesco.Perchépoiquestisoldatisifossero accampatipropriolì,inpienaZonaB,cosìlontanidallelorobasilogistiche,e qualefosseillorocompitoanoipropriononinteressavamolto.

Grazieallefrequentivisiteaquell’insolitoinsediamento,riuscimmoad instaurareconqueiradiotelegrafistiunreciprocosensodisimpatia,tantoda

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invogliarlitalvolta,quandosirecavanoaPisinoconiloromezzi,aprendereal lorofiancoipiùpiccinidelnostrogruppo.Quest’ultimisalivanoall’ultimocielo sedurantequeibrevitragittivenivanoadincrociarepercasoiloroamici appiedati.Quell’innocuofamiliarizzareconisoldatidiunesercitoformalmente consideratoancoraamicononeracosatroppograditaachivedevaunpotenziale nemicointuttociòchediscostavadalsuocredopolitico.Ceneaccorgemmopure noidelmutarsidellavalutazionechesidavaagliaiutiricevutidaglialleatiin tempodiguerra,manonlaconsideravamopoitaledapoterpregiudicare financheinostriripetuticontatticonimarconistiattendatisulCalvario.

Tuttociònonduròalungo.Unbelgiornoqueisoldati,senzapreavviso,se neandaronoviazittizitticom’eranovenuti.Cidispiacquemoltoperlaloro dipartita,perchéperdemmocosìunpiacevolediversivocapacedimitigare l’ormaidiffusacappadirigorechefagocitavaognimanifestazionediliberae spontaneainiziativapopolare.Adipanarelostatodigeneraleapatiaristagnante ormaisututtoetutti,ciriuscìsoltantolavocechedavapercertal’avvenuta estradizionedall’Italiadiduenoticriminalifascisti,duenostriconcittadini: MizzaneGasparini.Lanotiziasuscitògrandescalpore.Inunbattibalenosi diffusepertuttoilcircondario.Ricordandol’efferatoagirediqueifigurial serviziodeinazisti,lamassadellepopolazioneritornòtostoarinvangaretuttele lorocriminosemalefatte.

Iltribunalepopolarecheliavrebbedovutigiudicarefuallestitodiproposito nellostessogiardinopubblicodovefinoapochimesiprimavenivanoimpiccatii partigianieilorosostenitori.Iduemalfattori,conlemanilegateinnanziasé, furonofattisaliresuunpalcoimprovvisatonelmezzodellafollainferocita.Lì, inebetitidalterrore,stavanomutiasentireleaccusedeigiudicipopolarieleurla dellagenteconvenutaaquelprocessoperchiedereagranvocelalorocondanna amorte.Duranteildecorsoaccusatoriositrovòchisalìsulpalcopercolpirlialla testaconunapompadibicicletta.Altriancorasiaccontentavanodisputacchiarli infaccia.Unadolescente,perdaresfogoaldoloreeallarabbiaperlamortedel propriogenitoredeportatoemortoinGermania,libersagliavaacolpidifionda. Gliincriminati,ancheseincitatiaparlare,nonproferivanoparola.Siintuivache aspettavanosoltantochequellasceneggiatafinissequantoprima,tantosapevano benequaleralasortecheliaspettava.Esauritalasfilzadelleaccuse,igiudici popolarichieseroallafollatumultuantequaledovevaesserelagiustacondanna dainfliggereaqueiduecriminali.Larispostafuquasiunanime.Uncorodivoci preseascandire:“Nasmrt-nasmrt” (Amorte-amorte).Emessalasentenzai condannatiamorte,ormaimalconci,furonofattiproseguireattraversotutto l’abitatotraduealidipersoneesagitatechecontinuavanoadinsultarliecolpirli

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finoalcarcerecittadinodovefuronorinchiusi.Tregiornidopo,allachetichella, furonoportatinellapartebassadelcimiterocittadinoelìuccisi.

Quelprocessofumotivodidisamineancoraperqualchesettimana,mapoi ilnormaletrantrandiognigiornoprevalsesuibruttiricordidelpassato.Le autorità,sempreattenteanonperdereilplausodeiprimigiorni,cercaronodi rimuoveredallamemoriaditantil’epitetodi“anticristi”chesieranoaggiudicati durantelalottadiliberazione.Cercandodiingraziarsipurelapartepiùdevota deiPisinesi,dasemprefortementelegatialleloroantichetradizionireligiose, intervenneroconunatrovatapropriomaldestra.Volendomostrarsitolleranti versoilloroCredo,durantelaprocessionedelCorpusDomini,affiancaronoal corteodeicredenti,compostodamolticittadiniedaunamassaancorapiùfolta dipaesanideidintorni,undrappellodiarmati.Duranteognisostapressogli altarinipredispostilungoilpercorso,doveilsacerdotesostavaperpregare,quei soldatiintervenivanosparandoalcielonutritesalvedifucile.Eraovviochecon quelfareintendesseromostrarecomprensioneerispettoperisentimentireligiosi degliorantilìconvenuti,maerapuranchefacileimmaginarel’imbarazzoprovato dalnostrovecchioparroco.Fuunatrovataveramenteinfelice,interpretatasubito comeundeliberatoaffrontorivoltoallaChiesa.Chil’architettòottennel’effetto oppostoaldesiderato.

Oltreallageneralepenuriadigenerialimentarisicominciavagiàasentire lamancanzaditantialtrigeneridilargoconsumo.Ilmettersiafarelafilaper procacciarsiunaqualsiasicosaeradiventataormaipertuttiunapraticanormale. Facevapartediunnuovostiledivita.L’amicoMarioricordacomeperacquistare unpaiodiciabattepassòunanotteinteradavantiadunnegoziochevendevaper casotaliarticoli.Dallaseraallamattinarimaseinfilapernonperdereilproprio turno.Primachelabottegariaprisseibattenti,allepersonelìraccolte,infreddoliteestancheperlalungaattesa,siavvicinòunaguardiapopolarechecon ostentataalterigiaspiegòloroche“nonerabello”mettersiincodaperfare acquistielerimandòtutteacasa.Ilcommentocheseguìquell’assurdoesadico comportamentodelmilitecontribuìainasprireancoradipiùilgiàlatente malcontentodellagentedelpostorivoltoallanuovaamministrazione.Eraanche quellounfare,unadelletantetrovateescogitateperindurreiPisinesidocad andarseneviailpiùprestopossibile,primachefossetroppotardi.Ipiùingenui cercaronodigiustificaresimilicomportamentiattribuendonelacausaaglistenti checerticombattentieranostaticostrettiasopportareintempodiguerra,ma nontutticicredettero.

Mentrel’accadutocontinuavaadesserefontediinfinitediscussioni,ilsole

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insistevaapicchiaresullariarsaterraistriana.Lasiccità,cheperduravaormaida mesi,costringevaicontadinideidintorniavenireaPisinoperrifornirsidiacqua potabile.Arrivavanoalmattinopresto,talvoltaanchedamoltolontano,concarri trainatidarobustibuoi.Suognicarroeranoapprontatepiùbottiscoperchiate, predisposteperaccogliereetrasportarequelpreziosoliquido.Conpazienza aspettavanoilloroturnoinlunghefileprimadiriempirleconl’acquadellepoche fontaneancorainfunzione.Senonciriuscivanoprimadeltramonto,dovevano pernottarevicinoaicarriprimadifareilpienoeritornareacasaconilprezioso carico.

Diacquacen’eraveramentepoca.Versolafinedellaguerrailramo dell’AcquedottoistrianocheriforniscePisinovenneinsensatamentesabotato all’altezzadelletermediSantoStefano.L’acquadicuisipotevadisporrerimanevaquellachesgorgavadaunafontenellavicinaconvallediDrasei(cr.Drazej). Eraraccolta,eloètuttora,daunvecchioacquedottocostruitogiàaltempo dell’Austria-Ungheria(1909).Potevaalimentaresololepochevecchiefontane dellapartebassadell’abitato.Essendonepoca,venivadistribuitaconparsimonia esoloperqualcheoraalgiorno.Ciònonincomodavamoltolefamigliedelposto. Tantoeravamosemprenoiragazzigliincaricatiarecarsiadattingerel’acqua.Lo facevamovolentieri,perchéunavoltarisoltol’approvvigionamentoidricoper quelgiorno,ognunoerapoiliberodiimpiegareilrestantetempoliberocome megliocredevaopoteva.SulgretodeltorrenteFoibal’acquadagiorniormai quasinonscorrevapiù.Iristagninaturali,doved’estatefacevamoilbagno,erano rimastipraticamenteasciutti.Pertrovarealtrafontedisvago,ilnostrogrupposi miseascorrazzareneidintorniallaricercadituttiqueiresiduatibelliciche avrebberoinqualchemodopotutoessereriutilizzatiperinostrigiochi.Tragli altrioggettiabbandonatiinunatrinceaallefaldediPisinvecchio,incappammo nell’ogivadisinnescatadiunrazzoanticarrotedesco,l’allorabennoto Panzerfaust.Neconoscevamolapotenzadistruttivaperavereassistitoasuotempoad unadimostrazionepraticafattadaiTedeschinelcamposportivodiPisino.Giorni primaavevamotentatoconripetutainsistenza,maconscarsafortuna,diuccidere ipochipescirimastiancoravivinellefossepiùprofondediquelcorsod’acqua, gettandoneltorrenteFoibadellemini-mineconfezionatedanoistessicon esplosividivariaprovenienza.Iripetutiinsuccessiriscossiliaddebitavamoalla scarsaefficienzadegliesplosiviusatioallanostraincapacitàdiadoperarliin modoappropriato.Ilrinvenimentodiquellatestataesplosivaciconvinsediavere trovatofinalmentelasoluzioneidealeperrisolvereinostriinsuccessi.Oraci attendeva,neeravamoconvinti,unasicuraericcapescata.Ilnecessarioda aggiungereperfaresploderequellacaricasapevamodovetrovarlo.Nonrima-

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nevaaltrochescegliereilpostodovemettereinattoilnostrointento.Dopouna breveconsultazione,lasceltacaddesuunoslargopocofrequentatodeltorrente, l’unicoancoraprovvistodituttal’acquanecessariaperfarmuovereleruote dell’ultimomulinoavalle.Inquelpozzodallesponderipideeargillose,mai nessunousavatuffarsi.Nessunopertantopotevaconoscerneilfondale.Ilnome diqueltrattoditorrentecierasembratodasemprealquantostrano:“Badenvir”. Quellavocenoncidicevaproprionulla.Anessunod’altrondeinteressava conoscernel’etimo.Appenapiùtardi,eanostraspesa,comprendemmoche derivavadaunavocepresumibilmenteslava,chetradottaavrebbedovutosignificareilvorticedellavecchia,dellamegeraoqualcosadisimile.Qualcuno azzardòinvecel’ipotesichesipotessetrattarediun’espressionetedescaderivante daun“BadenWirbel”(ilvorticedelbagnooilbagnoconilvortice).

Inognicasolasceltadiquelsitononfudettatadall’unicitàdiquellostrano nome,mafufattasoltantoinbaseallaconvinzionechelaprofonditàdiquelpozzo fossetaledagarantirelasicurasopravvivenzadeipochipescirimastiintrappolati nelsuofondo.Manonfucosì.Decisal’azione,unalimpidadomenicamattina, invecedirecarciaMessa,cidemmoappuntamentopressol’anticopontediSan Giuseppe,amontedelqualesitrovavalazonapresceltapermettereinattola nostrabravata,ilnostropianodipesca.Attornoanoiregnavaunastranacalma. SembravachetuttalagentedelcircondariosifosserecataaPisino,dovein continuoglialtoparlantiinvitavanolapopolazioneapartecipareachilosaquale comizio.Avallesipercepivasoltantoillontanoscrosciodell’acquachefaceva muovereleruotedelmulinodellaTornina.All’ombradeivecchipioppi,allineati lungoibordidelpozzoprescelto,unimmoipezzidelnostroarmamentario.Nella parteposterioredellatestatadelrazzo,privadelnecessariosupportoperfarla esplodere,ciinserimmouna fulpatrone (piccolacaricaesplosivausataperfare brillareleminepiùgrosse).Aquestaaggiungemmoquindiundetonatore,asua voltacongiuntoconunamicciacapacedibruciareanchesott’acqua.Unmomentoprimadiaccenderelamicciacifuunistanteincuifummotentatididesistere dall’impresaprogrammata.Conoscevamobene,peraverlovisto,l’effettoche quell’arma,lanciatacontrounostacolocompatto,potevaprovocare,manessuno sapevacomesisarebbecomportataunavoltaesplosasott’acquaequalene sarebbestatoilfragorechel’avrebbeaccompagnata.Unamalcelatafifasivedeva serpeggiaresuivoltideipresenti,manessunoebbeilcoraggiodiproporre,per primo,un’ignobileritirata.Allafinfine,unodelgruppo,rottoogniindugio, acceselamicciaefececennoachireggevainmanoquellacaricaesplosiva,di gettarlalontano,nelmezzodelpozzo.

Eseguitoillancio,sostammoassortiascrutarelospecchiod’acquaantistante.

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Dalìapocovedemmousciredall’acquapigrespiredifumo,segnochelamiccia, anchesesommersa,continuavaabruciare.Perprecauzionealloradecidemmo diallontanarciinfrettaefuriadaltorrente,pernascondercinellavicinaboscaglia dove,accucciatisottoaicespugli,cimettemmoadaspettarelaprevistadeflagrazione.Iltempopassavalentoenessunbottosifacevasentire.Decidemmoalla finediandareavederesepercasolamiccianonsifossespenta.Arrivatialpozzo vedemmosubitochedalpuntodov’erastatagettatalacaricaesplosiva,continuavanoaduscirelestessespiredifumodiprima.Cosamaisuccedeva?Nonsapendo formularededuzioniadeguatealcaso,pensammochesarebbestatacosasaggia ritornarenellaboscagliaperdecidereconcalmasuldafarsi.Rivoltalaschiena altorrente,nonfacemmopiùdidiecipassi,quandounboatociimpietrìsulposto. Guardandoall’indietrovedemmolevarsidalpozzounacolonnad’acqualimacciosachesembravanonfiniremaidisalirealtaversoilcielo.Inpochisecondi, esaurital’inizialespinta,quellamassad’acquasiriversòpropriosudinoi.Senza pensarcitroppo,tuttiinzuppaticimettemmoacorrereversolafoltaboscaglia. Ilfragoredelloscoppiorintronòseccotraicollicircostanti.Anoi,acquietatisotto lefrondedegliarbusti,altrononrimanevacheattenderetrepidantiunprevedibileespiacevolesopralluogodiqualchecuriosoallertatodaquell’insolitorumore.Vistochenessunosifacevavivo,congliabitiancorabagnatieimbrattatidi fango,guardinghiritornammodopounpo’suinostripassi,decisianonlasciare adaltriilfruttodelnostrolavoro,ilriccopescato!Arrivatiaibordidelpozzo,la delusionefucrudele.Sull’acquavedemmogalleggiare,conilventrerivoltoverso l’alto,soltantoduepesciolini.Valevapoitantol’impegnoprofusoperuncosì miserobottino?Costernati,convenimmochenonmeritavaproprioscenderein quell’acquafangosaperraccoglierli.

Primadiabbandonarelazona,sostammoancoraunpo’perosservarequella scenadeludente,quandopercasociaccorgemmocheipesci,anchesemorti,si stavanomuovendoseguendounpercorsoaspiraleversoilcentrodelpozzo,dove nelcontemposieraformatounostranoribollired’acqua!Altrasorpresa.Come spiegarequell’inaspettatofenomeno?Potevamoaspettarciun’altraesplosione? Perognieventualitàcredemmofossemeglioritirarsidinuovonelsottoboscoe lìaspettare,nonvisti,l’evolversideglieventi.Vistochetuttoattornoanoi rimanevatranquillo,dopocircamezz’oradiattesa,ritornammoalpozzo.I pesciolininonc’eranopiù,mentreilgorgoglioprovocatodalribolliredell’acqua nelcentrodelpozzoeraaumentatoinvigoreevolume.Concentraticome eravamonell’osservarequellostranofenomeno,nonciaccorgemmosubitoche nelcontempoillivellodell’acquadeltorrentesieraabbassatodibenventioforse anchepiùcentimetri.Altrasorpresa,altroenigma:madoveecomemaiera

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defluitatuttal’acquachemancava?Mentrecercavamodirisolvereilmistero,ad untrattocirendemmocontocheilsilenziodiffusopertuttalamattinasull’intera vallata,oravenivarottodaunvivaceborbottarecheprovenivadallapartedel mulinosituatoavalle.Imugnaiimprecavanoperchésieranoaccortichelariserva d’acqua,amontedelmulino,necessariapermuoverelemacinedellostesso, diminuivaavistad’occhio.

Nonservìmoltotempopercollegarequeiduefattiadunastessacausa.Non erachiaroqualepotesseessere,macapimmosubitocheeramegliopertutti abbandonareilpiùprestopossibilequellazona.Quatti,quatti,ognunopervie diverse,ritornammoallenostrecase.Ilgiornodoposisparselavoceche qualcuno,diproposito,avevaminatoilcumulodisterpaglieepietrameammassatoprecedentementedaimugnaisopraall’entratadiuninghiottitoiosituatosul fondodiquelpozzoperimpedireall’acquadiscenderenelsottosuolo,privando cosìilmulinoavalledelnecessarioliquidoperfargirarelemacine.Senon l’avesserofatto,ilrestodell’acquachenonsierainabissatanellasottostante cavitàcarsica,avrebbedatovitaadundiscreto,masemprebenvisibilevorticein superficie.Glianzianidelpostolosapevanodasempre,noiinvecelovenimmo asapereappenadopoaverecausatoquell’imprevedibiledanno.Contemporaneamentecifuanchechiaralaradicedeltoponimo“Babenvir”(ted. Wirbel,o cr. vir,entrambicorrispondentiallavoceitaliana:vortice).Questatardivaconoscenzaetimologicanonpotevaperòpreservarcidall’incappareforseanchein qualchebruttoguaio.Alungosicontinuòaparlarediunsabotaggioordito addiritturadaigiàmenzionati Kri ari,glioppositorisopravvissutidelnuovo regime,vagantiancoraliberineifoltiboschidelpaeseesempreprontiadordire attidisabotaggio.

Pernonincorrereinpossibilidisavventure,ciguardammobenedalraccontareachicchessialanostrabravata,mailfiascosubitononciimpedìdicontinuare agiocareconiresiduatibelliciconiqualivenivamoacontatto.Eravamoconvinti disaperetuttoquellochesidovevasapereperarmeggiarecongliesplosiviche potevamorintracciarenellepostazionimilitariabbandonatedeidintorni.Inattivandolecaricheesplosivechetrovavamosparseaterra,eravamoconvintidifare qualcosadiveramenteutilepertuttalacollettività.Cisentivamoproprioimportanti!Ungiornovenimmoasaperechedall’altodellapareteestdellaFoibadi Pisino(cheverafoibanonè)eranostatigettatinelsuofondoicarichiditre autocarriricolmidimunizionidivariaprovenienzaeuso.Probabilmenteerano ritenuteormaiinservibili.Forseilgettaretuttoquelmaterialebellicoinununico incavocarsicofudovutoall’erratainterpretazionedell’ordine,datodachisapeva

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beneacosasarebbeservitoquelloscartosefossestatodistribuitoinpiùfoibe. Machialloralopotevaimmaginareosospettare.Perverificareseciòchesidiceva potessecorrispondereaverità,ilnostrogrupposirecòsulpostoindicatodifronte all’antrodoveiltorrenteiniziailsuocorsosotterraneo.Sparsesopraunavasta areamelmosatrovammounagrandequantitàdimunizioni.Senzaindugiodi sortacimettemmosubitoadisinnescaretuttociòchesitrovavaallanostraportata dimano.Dallecartuccesiestraevanoiproiettili,dallebombeamanolesicurezze, mentredallebombedimortaiosvitavamolespolette.Traglialtrioggettisemisommersinelfangonescorgemmounod’inusitataformaemole.Eraunabomba dimortaioveramenteparticolare.Sollevatadaterrasuperavailmetro.Pur cadendodaoltrecentometridialtezza,noneraesplosa.Grandeeneracom’era, incutevaunconfusosensoditimore.Nonsapendoinoltrecomedisinnescarla,la riponemmo,pianoapiano,aterra.

RisalitidalfondodellaFoiba,raccontammoiparticolaridellanostra“spedizioneesplorativa”ainostricoetanei,senzanasconderelasoggezioneprovata alcospettodiquell’insolitoordigno.Nonl’avessimomaifatto!Qualchegiorno dopo,il29agosto1945,ungruppettocompostodatreragazzinidai12ai13anni d’età,forsesoloperdimostrareaséstessidiesserecapacidiportareatermine ilnostro“lavoro”,disaperearmeggiareconilrestodeglioggettidanoirinvenuti, manonrimossi,sirecaronosulposto.Trovatalastranabombalìdovel’avevamo lasciata,tentaronodidisinnescarla.L’esplosionecheneseguìucciseall’istante duediloro:RemigioCopettieOmeroVerselli.Ladeflagrazionescossetutto l’incavodellaFoibaeallarmògliabitantidellecaseassiepatesull’orlodiquel baratro,senzaperòchenessunosirendessecontodellatragediamaturata praticamentesottoailoropiedi.Dopoloscoppioicolombi,annidatineinumerosianfrattidellapareteastrapiombosulfondovalle,scemaronoviatuttiassieme inunfortefrusciod’ali.Altrisuoninonsiudironopiù.Sututtosembròchefosse cadutounsilenziochenonpromettevanulladibuono.Dallecasesovrastanti l’abissoeraimpossibile,eloètuttora,vedereilfondodell’avvallamento.Nessuno potécosìprefigurarsilasciaguracapitataaqueglisventuratimonelli.Iprimiad accorgersidelladisgraziafuronoiprigionieridiguerratedeschirinchiusinel CastelloMontecuccoli.Conquantofiatoavesseroingolasimiseroagridarein italiano:“Duemorti–unferito,duemorti–unferito!”.Appenaallorafuchiaro atuttichequalcosaditerrificanteeraseguitoalloscoppiodipoc’anzi.Compresa lagravitàdelladisgrazia,segnalatadaiprigioniericonilloroprolungatoallarme, sitrovòsubitochicorrendosiprecipitòdalrioneStrangagiùversoilfondodella Foibapersoccorreregliinfortunati.Alorosiunìlamadredeiduefratellifacenti partediquell’incoscienteterzetto.Speravacertamentediarrivareintempoper

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dareaiutoallepropriecreature.Purtroppotrovòsoltantounfigliodilaniato riversosopralasalmadell’amico.L’altrofiglio,ancheseferito,dopoloscoppio avevatentatodirisalirelachina,mapurelui,privodiforzaperl’abbondante perditadisangue,benprestosiaccasciòinertenellasterpagliaaibordidel sentierodiritorno.Ritrovato,fusistematosuunaportantinadifortuna,una comunesediadacucina,conlaqualefutrattoinsalvo.Medicatoallamenopeggio nell’improvvisatoospedalettodiallora,riuscìqualcheoradopoaraccontare comesieranosvoltiifatti.

Arrivatisulpostoprefissato,cosìluiriferì,allavistadelladimensioneedella formainusualidiquellabombadimortaio,sostaronounpo’sconcertati,non sapendoalmomentocosafare.Luialloracercòdiconvincereicompagnicheera megliolasciarlastarelìdov’erasenzanemmenosfiorarla,mavistochenongli volevanodareretta,sigiròperproseguireinun’altradirezione.Nonriuscìperò aportarsitantolontanodanonvenirepureluiinvestitoconunagragnoladi scheggechesisparserosututtalasuaschiena.Perfortunanonsubìlesionitali daucciderlo,malaprofusaemorragiacheneseguìloprivòdelnecessariovigore perusciredasolodaquell’orrido.Graziealpremurosointerventodeisoccorritori,riuscìasopravvivere.

Contrariamentealleripetuteinsinuazioniscritte,apparseapiùripresesul “PiccolodiTrieste”esucertastampalocalenelprimodecenniodiquestosecolo, queidueamicifuronoleprimeedunichepersonecheamemoriad’uomo perironoinmodocruentonellaFoibadiPisino.Néprimanédoponessunovenne maiuccisoinquell’incavo.

Quelpomeriggioloscoppiorintronòintuttalavallata,losentimmopure noi,maassorticomeeravamoinaltrefaccende,noncifacemmopropriocaso.A nessunopassòperlamentedicollegarequelboatoall’esplosionedellabomba lasciatapochigiorniprima,ancoraintatta,nelfondodellaFoiba.Dalìapoco, quandovenimmoasaperedelladisgraziasuccessaeinomidellevittime,un brividofreddopervasetuttoilnostroessere.Ciguardammo,muti,consciche soltantoperpurocasoeravamoancoraassieme,ancoravivi.Nessunosentìil bisognodiproferireparolaalcuna,masonocertochetuttigiuraronoincuor propriochenonavrebberomaipiùmessolemanisututtoquellochepoteva esserericollegatoadarmiocosedelgenere.Quel29agostodel1945rimase ancoraperlungotemponellamemoriadigranpartedeiPisinesi.

L’estatevolgevaallafine,mentresemprenuovieventis’accavallavanomutandol’anticomododiviveredellapopolazioneecreandoamoltinonpochi disagieperplessità.Volentionolentiperòsidovevaaccettarelanuovarealtà.

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Noiragazzifummoiprimiadadattarcialnuovosistema.Abbandonatol’interesse periresiduatibellici,ciconcentrammosuinteressipiùredditizi.Nellenuove zoned’amministrazionealloraavevanocorsolegaleduediversemonete:le Jugo-lireperlaZonaBeleAM-lireperlaZonaA.Ciòpromosseunfruttuoso contrabbandodifrontiera.Indirettamenteneapprofittammopurenoi.

Nell’immediatodopoguerrafuistituitounenteinternazionale,l’UNRRA, conilcompitodiaiutarelepopolazioniindigentideipaesipiùdisastratidal conflittotestéfinito.Servìpurepersmaltirelegiacenzealimentaridell’esercito americano.Ancheallapopolazionedellanostraregionevennerocosìdistribuiti, dietropagamento,deipacchi,icosiddettipacchiUNRRA,contenentirazioni militaridiverse.Perdistinguerneilcontenutoeranonumeratidall’1al4. Quest’ultimoerailpiùricercato,perchécontenevaoltrealcibomigliore,in ognunadellesuequattrosuddivisioni,purequattropacchettidiventisigarette americane.RiattivatalalineaferroviariadaPolaaPisino,dallabassaIstria arrivavanonellastazionediPisinodellepersone,perlopiùdonneconosciuteda tutticonilnomignolodi bumbare,perfarincettadisigaretteamericaneche avrebberopoirivendutosottobancoaPola.Vendendoalorolesigarettedel pacconumero4,anoirimanevasufficientedenaroperricomprarneunaltro.Il tornacontoeraevidente.Ilricavodellavenditadellesigarettecoprivailcostodel pacco.Nonostantecheinuoviideologicontinuasseroapronosticarepertuttiun domanisicuro,nessunoeradispostoarinunciareaqualchepersonaleanticipo difortunafinanziaria.

Dall’oggialdomaniintantotroppecosestavanocambiando.Alpostodella tantoagognatapace,oalmenodistensioneneirapportiinteretnici,sistava assistendoadungradualeridestarsidisopitirancoripergliantichiaffrontisubiti nelpassato,rendendoilpresentemenoserenoeildomanimoltoincerto.A renderelasituazioneancorapiùingarbugliata,intervenneladecisionedei“QuattroGrandi”diinviareinregioneunacommissioneinteralleataconilcompito,si credeva,diaccertarsiinlocodellarealecomposizioneedistribuzioneetnicadel territorio.Sitrattavasoltantodiunamessinscena?Sitrattavadiunescamotage orditopersalvarelafacciaallepotenzevincitrici,aquellechecontinuavanoa strombazzareaiquattroventidiessereleunichepromulgatricieleveregaranti dell’autodeterminazionedeipopoli,mentreinaltrasedeavevanogiàdecisola divisionedelmondocomealoroconveniva?Chilosapràmai!

Lasuccitatacommissionetramarzoeapriledel1946poselasuabase operativaaPisino.Gliincaricatimandatiasvolgerequell’indaginefuronoosservatoricivili,affiancatidallerispettivestrutturemilitari.Furonosistemati,inbase alloStatocherappresentavano,insedidiversearredateperl’occasioneconil

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raffinatomobilioprelevatodaglialberghidiAbbazia.Pertuttoiltempochegli inviatialleatirimaseroaPisino,lacittadinafupavesataconunamareadi bandiere,siastatalichenazionali,contantodistellarossaalcentro.Pochequelle rosse.Rareleitalianeesoloquelleaventinelmezzolasuccitatastella.Quest’ultime,anchesefregiateconilsimbolorichiesto,qualoravenisseroespostesui balconidellecaseprivate,venivanoprontamenterimossedagliattivistidelposto. ScritteinneggiantiaTitoeallanuovaJugoslavia,eranodipinteinognidove.Quei giorninelcentroistrianofuronofatteconfluiremassedipersoneprovenientida tuttalaregioneeforseanchedapiùlontano.Corteidietroacorteisisnodavano incontinuoperleviedell’abitatorallentando,talvoltaintenzionalmente,il procederedellegrossemacchineusatedagliosservatori.Isoldatiinglesipassando,sitenevanoriservati,mentreifrancesi,altezzosi,sembravanostizzitiperquel continuoclamore.Irussinonsifacevanonotare.Gliamericanisembravano divertirsiperlospettacolochesisvolgevaattornoaloro.Ridevano,scherzavano, sicomportavano,èvero,anchedagradassi,maspesso,anchesenzaesserne richiesti,distribuivanoaipiùpiccinicioccolateegommedamasticare.Senon eranodiservizio,permettevanoaipiùgrandicellidisaliresulleloroenormi automobili.Qualcunoaddiritturariuscì,sempreinvidiatodallapropriaganga,a farsiscorrazzareperqualchebrevetrattodistrada.Quandoessiseneandarono, lasciaronodietrodiséunsimpaticoricordoepoituttoritornòcom’eraprima.

L’altamareadellefacilipromesseintantoiniziavaaritirarsi,lasciandoallo scopertoledifficoltàdiognigiorno.Altriprincipistavanosoppiantandole antichetradizioni.Certunineeranoentusiasti,altrimeno.Nonriuscivanoproprioadadeguarsialnuovo.Gliincomprensibilitraslochidisedicommercialio amministrativediPisino,fattisenzaunplausibilescopo,venivanointerpretati,e forseanchearagione,comeunvolercancellarelamemoriadellapassata strutturaurbana,minandonelcontempoilruoloavutodachinell’anteguerra gestivalavitacittadina.Iltimorediperdereprestigioebenesseremateriale, stranoadirsi,eracondivisoanchedacolorocheoltreaipropriricordinon avevanoaltrodaperdere.Daquestocontinuocambiamentodisedenonfu risparmiatanemmenolanostrascuola.L’annoscolastico1944/1945siconcluse anzitempoetuttiisuoialunnifuronopromossi.Anchesesoddisfattiperlafacile promozioneottenuta,tuttiperòrimanevanopreoccupatiperlasortechesarebbe statariservataallascuola.Anessunoeradatosapereseedovesarebbestato ripresol’insegnamento.Sperandoinunariaperturadellascuola,cidemmosubito dafarepersistemare,insediprovvisorie,ciòcherimanevadelsuooriginale arredodidattico.Duranteiripetutitraslochidaunasedeall’altratalvoltaci A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214105

aiutavanopurealcuniprigionieritedeschi.Quest’ultimi,priviormaidellaloro passatabaldanza,cifacevanoquasicompassione.Dinascosto,quandoera possibile,portavamolorounpo’dicibo.Tuttifacevanofintadinonaccorgersi diciòchefacevanoglialtricompagnidisquadra.Talvoltaanchequalchepartigianodellabrigataistriana,addettoallasorveglianzadeiprigionieriecontemporaneamentealnostrocontrollo,purvedendotutto,facevalognorri.Comese nonsiaccorgessedialcunché,lasciavafare.

Durantequeitraslochiparticolareattenzionevenivarivoltaall’ormaidecurtata,maancoraricca,bibliotecadelnostroLiceo.Durantequeitrasbordimolti libricambiavanoproprietario.Queiprelieviabusivi,anchesealmomentovenivanoconsideratidapartedeinostriinsegnantiattidisdicevoliepertantomeritevolidibiasimo,forsepropriotalinonloerano,perchéallafinfineservivanoper arricchire,primacheilrestodeivolumiandasseperdutopersempre,ilsapere deipiùcuriosi.

Nonostantetutteledifficoltàincontrateperlamancanzadiunadeguato edificioscolastico,inautunnolelezioniripreseroadesseretenuteinsedidi fortuna.Perpermetterelosvolgimentodiunanormaleistruzione,alnostro Ginnasiofuronomesseadisposizioneuncertonumerodicameratedell’ex Convitto“FabioFilzi”.Irestantivanididettoedificiofuronoassegnatiinvece all’appenacostituitoSeminarioDiocesano.Ilnostroprogrammad’insegnamento naturalmentevenneinpartemodificato.Iltedescononsiinsegnòpiù.Alsuo postocifuoffertalapossibilitàdisceglieretrailfranceseeilrusso.Tuttioptarono perilfrancese.Illatinofuabolito,mentreilcatechismorimasemateriafacoltativa.Sebenricordotuttifuronod’accordodicontinuareaseguirelelezionidi religione,mabenprestovenimmoincontrastoconilnuovocatechista.Dopodue otrelezionifuconcessoalnostrovecchioparrocodiriprenderel’insegnamento delCredoCristiano,fattoquestavoltasenzaimplicazionidialtrogenere.

Inquell’inoltratoautunnodelprimodopoguerra,ancheseprivatadellasua anticasede,lanostrascuolacosìripreselasuaattività.Noi,orgogliosiperlesue avitetradizioni,cercammoneilimitidelpossibilediconservarnesenonlospirito, almenolostile.Peresternarloanchefuoridallemurascolastiche,ritenemmo quasidoverosoripristinarel’inveterataconsuetudinediallestireafined’annoil tradizionaleesemprebengraditoveglionestudentesco.Contribuirealsuo allestimento,comedareinizioalprimoballod’apertura,periPisinesieraquasi unindicedipromozionesociale.Durantetuttigliannidiguerraovviamenteera statoimpossibilefarlo,manemmenoora,aguerrafinita,erafacileorganizzare untrattenimentodanzantecosìdiversoedestraneoalmododidivertirsidichi

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autoctonononera.Leincomprensionianchequestavoltanonmancarono.Nel corsodeipreparativiperunafeliceriuscitadelballo,nonsifinivamaidiscontrarsi conintoppidivariogenere.Nullacigarantivacheilgiornoprestabilitoavremmo potutodisporredell’unicasalaesistenteaPisinoadattaperl’usodanoiprevisto: l’expalestrascolastica.Finoall’ultimogiornoprimadell’iniziodelveglione,non cifupermessodivendereibigliettid’ingresso.Noneravamodunquecertidi potercelafare,maciònonostantenondesistemmodalnostrointento.Tuttele manovremesseinattoperostacolarelarealizzazionedelnostroprogettonon riuscironoperòadimpedirel’afflussodellagenteaquelritrovo,cherisultòessere moltopiùconsistentedelprevisto.Anchesequelveglionenonsipotéparagonare aquellidell’anteguerra,riuscìugualmentebene,riuscìadappagareleaspettative dituttiiconvenuti.

Atuttierachiarochesistavaassistendoall’ultimocantodelcigno,macisi sforzavadinoncrederci.Nullapotevareprimerequell’istintivaegeneraleesultanzasortaspontaneaperilsemplicefattodiaverel’opportunitàdiritrovarsiper l’ultimavoltaancorauniti,cosìdapotereconfermareaséstessiefarconoscere aglialtrilapropriaidentitàsocioculturale.Sistavaormaipresenziandoalla conclusione,comeaPerasto,diunciclostorico,avvertendonelcontempo l’imminentedecollodiunaltro.

Fuquellol’ultimoveglionestudentescoorganizzatoaPisino.L’annoseguente,chiusoormaiilGinnasioLiceoitaliano,loripetemmoaRovigno,dovesiera trasferitaunagranpartedeglistudenti.Dinuovoriuscìbene,riscosseunmeritato plauso,mafututtaun’altracosa.

Rovigno-Convitto

Nelgiugnodell’anno1946,dopocircamezzosecolodiattività,sichiudeva l’exGinnasioLiceo“GianRinaldoCarli”diPisino.Aisuoialunni,qualora avesserodesideratoproseguireglistudi,altrononrimanevacheiscriversial riapertoGinnasiocroatodiPisino(aventeall’orasoltantotreclassi),oppureai GinnasiitalianidiCapodistria,diFiumeoalnuovoistituitoGinnasiodiRovigno. Agranpartedicolorocheinquelprimodopoguerranonavevanoancorapensato diesodare,l’ultimaalternativa,sottoadognipuntodivista,sembròesserela migliore,tantopiùcheaquell’istitutoerastatoabbinatounconvittoperospitare gliiscrittichesarebberogiuntidaaltrelocalità.Tuttociòinvogliavalamaggior partedeglialunnidelnostroGinnasio,assiemeaqualcheprofessore,atrasferirsi aRovigno.PerglistudentidelGinnasiodiPisinoilcambiaresedenonpresentava A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214107

unproblemaparticolare.Iconvittorieranogiàavvezziaviverelontanodalle propriefamiglie.Gli“esterni”,comesiautodefinivanoinatividelposto,usia convivereconiprimi,siadeguaronofacilmenteallorostiledivita.Seesistevano ancoradelleincomprensioni,questebenprestofuronosuperate.ARovigno,nel nuovoambientescolastico,siagliunicheglialtri,dovetterosottostareadun unicocomuneregimedisciplinare.Frequentandolestesseaule,dividendole stessecamerateelostessorefettorio,inbrevesiuniformaronotuttiallestesse regole,comesefosserounostessocorpo.

All’iniziodell’annoscolastico1946/1947iprimiapprocciconglistudentidi Rovignoinvecenonfuronoproprioesaltanti.Iconvittori,puresternandoun certabaldanzaperaverfrequentatoilprestigiosoGinnasiodiPisino,sisentivano adisagiotrainuovicompagnidiscuola.Sisentivanoosservati,soppesatiquasi fosserodegliesseriesotici,strani.Inpocheparoledegliintrusi.Nonveriepropri nemici,mainognimodoindividuidaconsiderarenonadattiperessereaccoltia bracciaapertenellalorocampanilisticaeristrettacomunitàetnolinguistica locale.Neiprimitempiaiconvittorierapraticamenteimpossibileimpostare contatticoninatividelpostoaldifuoridallascuola.Dalconvittopotevanouscire soltantoperrecarsiallascuola,discostanonpiùdicentometridallaloro residenza.Soloalladomenica,nelcasononfosserostatipunitiperqualche infrazionecommessadurantelasettimana,potevanousufruirediqualcheoradi liberauscita.

Lapaleseindifferenza,dimostratadailocalineiloroconfronti,fecerimpiangereaiPisinesiilloroavitoambiente,illoromododiviverepiùlibero,aperto versol’esternoeildiverso.Perfortunaarenderemenogravosoaiconvittoriquel penososensodimalcelatasopportazioneeincomprensionechesentivanoaleggiareattornoaloro,siainclassecheduranteleraresortiteincittà,intervenne l’inattesascopertadelleinaspettatebellezzenaturalinellequalisicullavaRovigno,tuttacintacom’eraconilsuosertodiincantevoliisole.Lafragranzadeipini, ilprofumodell’erica,delmirtoassiemeagliaromidellealtrepiantemediterranee,frammistialsalsodell’ariamarina,inebriavanoinmodopiacevoleisensidei nuovivenuti.Ogniliberauscitadomenicalevennepertantosfruttatadaipiù ricettivieintraprendentiperassaporarequell’inattesodonodimadrenatura. Conlunghepasseggiatetralamacchiaelascoglieraaffiorantedalmare,essisi spingevano,ogniqualvoltaneavesseroavutolapossibilità,lungolacosta, andandosemprepiùlontanoperscoprirenuoviangolidiincantevolibellezze. Perammirareunmondonuovo,incontaminato,semprediverso,masempre affascinante.InomidicertiluoghiprospicientiilmarecomeLone,Punta Corrente,Montauro,Scaraba,Cuvi,Polariealtriancora,sonoricordiche

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rimaserosempreimpressinellamemoriaditutticolorochepreseroparteaquelle memorabiliescursioni.

Quellestimolantiscoperteaiutaronoiconvittoriaconsiderareilloroforzato soggiornoaRovignopiùsopportabiledelprevisto,manonfuronosufficientiper instaurarerapportidibuonvicinatocongliautoctoni.Perimpostarerelazionidi sinceraamiciziacenevolleancoraditempo.Lapersistenzadicertediversità caratterialipossonoesserecompresesoltantosevannoricollegateallesecolari divisionistoricheeculturaliimpostedaglistranierialmododiviveredeinostri antenati.Nonpuòpertantomeravigliarecomeilcomportamentodeipopolani diRovigno,legatiinlineadimassimaadattivitàmarinarescheealloroarcaico idioma,incomprensibileallamaggiorpartedeiconvittori,potesserespingerela nascitadipossibiliaffiatamentioalmenosopportabiliinteseconchinoneradel posto,conchifinoaierieravissutolontanodalmare.

Unparzialeabbandonodelleimmotivaterepulsioninutriteversoiconvittori sinotarono,almenoinunapartedellagioventùlocale,appenadopocheinuovi venutivenneroinvitati(ocostretti)apartecipareadunadellefrequentimanifestazionipopolariancorainvoga.Aqueitempisiusavanoorganizzaresfilate popolarianchealtramontooaseratarda.LamaggiorpartedeiPisinesinonera troppoinclinealnuovoregimeepertantoeranorestiiapartecipareaqueiraduni, mainglobatinellacompaginedeglialtriconvittori,dovevanopurfarlo.Igiovani rovignesi,almenoquelliconiqualivenivamoacontatto,eranopiùsocializzatie vipartecipavanoconmaggioredisposizioned’animo,conpiùcalore.Ricordola primamanifestazioneacuipartecipaisenzanemmenoperaltroconoscereil motivoperilqualeessaerastataorganizzata.Gliattivistipoliticiciradunarono inunedificioinrivaalmare(piùtardisededellacooperativavinicola).Dalìci immiseroinunafollavociante,checontrasparentiefiaccolegiàacceses’incamminavafestosaversolapiazzaprincipaledellacittadina.Losloganpiùripetuto eraancora:“Tito-Stalin–Socialismo!”.Subitodopoiprimipassifummo circondatidaunanutritaschieradiragazzeeragazzine,checoninaspettata disinvolturacipreserosubitosottobraccio,continuandoallegreacantareaggressiviinnidilottapartigiana.Conlelorovociarmonioseetuttebeneintonate,non sembravanopoitantobattagliere.Cantavano,gridavanoogniqualtantofrasi adeguatealmomento.Siesprimevanoconunparlarechesembravaquasiun canto.Noiconvittoririmanemmoalquantoconfusiperunsiffattoapproccio.Mai avremmopotutoaspettarciunsimilecomportamentodapartedellenostre coetaneediPisino.

Sommersinellacalca,avvoltinellapenetrantefragranzamarinaarricchita dagliaromidellevicinepineteeaffascinatidallospettacolocheoffrivanoleluci

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riflessetrale batàne eibragozziormeggiatiinporto,cisentivamocomeimmersi inunmondodifiabacheavremmovolutonondovesseaveremaifine.Giàquella primaseraconle muriede (ragazze)localisiintrecciaronorapportidisimpatia. Neigiorniavenireimpazientisiaspettavalaliberauscitadelladomenicaper scenderealportoconlasperanzadirivedereleispiratricidiquell’insperata atmosferadispontaneaconcordanzaeforsereciprocaattrazione.Larealtàche ciattesesullariva,dovesidavaconvegnolagioventùdelposto,fuperòalquanto diversadaquellacheciaspettavamo.Glisguardifurtividelleragazzepotevano essereinterpretatiancoracomesegnidibenevolenzaosimpatia,maquellidei ragazziodegliadultilìraccolti,noneranopropriotali.Ricevemmolasensazione diessereincappatinelpollaiosbagliato.Lecircospetteocchiatedelleragazzeci confondevano.Siintuivainlorolapresenzadiunvelatomessaggio,forseun invito,manonlosapevamointerpretarenelsensogiusto.Eranoespressionidi semplicecuriositàperildiverso,perl’estraneo,oppuremanifestazionidisemplicebenevolenzachepotevanosottintendereanchequalcosad’altro?Nonsapendo comedecifrareilsignificatodelloroatteggiamento,facemmoscenamuta.Facendoquadroconleproprievecchieregoledicorpo,pensavamodipoter nasconderel’imbarazzoprovatoalcospettodiunmondochenonsapevamo comprendere,dovepoiimitare.

Racchiusiperquasituttalasettimanatralemuradelconvittoedellascuola, cisiesaltavaconformeritualistichealquantoingenue.Duranteleoredistudio eravietatousciredallastanzaaciòriservata.Quandopiùd’unomanifestavail bisognodibere,perspegnerelasetesenzadisturbarechieraimmersonella lettura,erapermessosoltantoadunsingolo,ilpiùgiovane,diusciredallostudio perrecarsiaprenderepertuttil’acquarichiesta.L’addettoaquellaincombenza, quandorientravaconunabottigliapienad’acqua,laporgevaachiperprimo riuscivaaproferirelaparola:“Eine”(primo).Unaltrolestoaggiungeva:“Zweite”(secondo),edaspettavailsuoturno.Ilseguenteavocealtainterveniva dicendo:“Dritte”(terzo)ecosìdiseguito.Chinonconoscevalasequenzadei numeriordinaliintedescodovevaaspettarecheiprimisidissetasseroperservirsi dell’acquarimasta.IconvittoridiPisino“masticavano”unpo’ditedesco(la guerraerafinitadapoco)eneapprofittavano,ogniqualvoltaerapossibile,per farsiimportantidifronteachinonlosapeva.Siarrogavanotral’altropure l’indiscussodirittodiappioppareaicompagniilsoprannomechegiudicavano corrispondentealleparticolaritàdelsoggettopresodimira.Eranosoprannomi talvoltanonpropriogradevoli,macheconiltempovenivanoaccettatisenza imbarazzo,tantodavenireusatifinancheaigiorninostri.Dicerticompagnidi scuolasisonopurtroppodimenticatinomiecognomi,mailcorrispondente 110A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

soprannome,no!Traiprimivenutiegliultimiarrivatiinconvitto,nonsempre regnavanobuonirapporti.Forme,ancheselievi,dinonnismocertononmancavano.Dinormaipiùgiovani,appenaarrivati,dovevanosottostarealvoleredei piùvecchicheimponevanoaloropueriliesconciritidiiniziazione.Cose disdicevoli,mapurtropposemprepresentinellecomunitàdoveisingolisono costrettiaconvivereframmistiagenerazionidiverse.Questomododicomportarsidapartedeiconvittoripiùanzianierainuncertoqualmodounacompensazioneperlefrustrazionicheessiavvertivanoogniqualvolta,fuoridalconvitto, venivanoacontattocongliesterni.Quest’ultimi,anchesenelcomplessoerano diestrazionesocialemenoagiata,riuscivanoadimostrareinognioccasionale incontro,conilloroparticolareparlareecantare,diesseresempreipiùbrillanti. Coninnataspavalderiariuscivanosempreadesternareottimismoeintraprendenza,piùvolteanchefasulli,maspessodigrandeeffetto.

IlorocantiriecheggiavanodamattinaaserapertuttaRovigno.Spessoe volentierigruppidipescatorisiraccoglievanoalportosoltantoperdilettarsicon iloroparticolaricanti.Unsingolointonavaun’ariaevenivasubitoaccompagnato dauncorodivocicheimitavanoilsuonodistrumentimusicalidiversi,creando intalmodounpiacevolesottofondosonoro.Sfoggiavanoleloroindiscusse capacitàcanorecantandole bitinade,arieancorasconosciuteallamaggiorparte dichiRovignesenonera.Piùtardi,quandoquestomododiesibirsiassursequasi asimbolodellacittà,nellavestedisolistafubeneaccettapurequalcheesponente delgentilsesso.

Trastudi,ascoltidicantiedescursionidomenicaliiltempopassava,mentre l’autunnosiavvicinavaagrandipassi.Ilgiornosieraaccorciatogiàdimolto.Dal convitto,postoalbordodellastradachedalcentrodiRovignoportadirittaa Valle,ognigiorno(mattinaesera)sipotevaassisterealtransitodilunghefiledi asiniconingroppaipropripadronirecantiatracollailfuciledacacciaealfianco l’inseparabilebisacciaripienadituttoilnecessarioperun’interagiornatadi lavoro.Eranoquestii sapaduri,gliagricoltoridiRovignochealmattinosi recavanoalavorareneicampidistantidallelorodimoretalvoltaanchediversi chilometri.Proseguivanoseri,infilaindiana,senzascambiarsiparola.Sisentiva soltantoilcalpestiodeglizoccolidegliasinisullosterratoeognitantoun imperioso errisa,proferitoperincitareglianimalipiùlenti.Spettacoloinusitato perchinoneradelposto.Unascenacheinuncertoqualmodoriportavaalla memoriadeiconvittorilescenedella“CavalleriaRusticana”diMascagni.Prima dell’imbrunire,quellascenadiarcaicavitaagrestesiripeteva.Oraperòinsenso inverso.Gliasini,senzaesserespronati,ripercorrevanolestiilpercorsodel

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mattino.Certunidovevanoattraversarel’interoabitatoprimadiarrivarealle stallechesipotevanotrovareancheaMonte,l’anticonucleocittadinoraccolto aipiedidellachiesadiSant’Eufemia.

Intantoinconvitto,comenelrestodellaregione,lapenuriadicibosifaceva sentiredigiornoingiornosemprepiùgrave.Allamattinaperlaprimacolazione, oltreadunatazzadicaffellatte(caffèdiorzoconlatteinpolvereamericano) venivadatasolounapagnottadigranoturcochedovevabastarefinoalpranzoe oltre.Quandovenivaservitaeraancoracaldaemorbida,dunquemangiabile,ma qualcheoradopositramutavainunammassodipastadensaeduracomeun mattoneche,perquantoappetitosipotesseavere,erapraticamenteimpossibile azzannare,dovepoimasticare.

Lasezionedelleconvittricieraalloggiatainunedificiopocodiscostodal nostro,dovesitrovavapureilcomunerefettorio.Soluzionechenondispiaceva proprioanessunadelledueparti.Ciòdavalapossibilitàdiinstaurarepiacevoli contattitraalunniedalunnediclassidiverse,madavaanchelapossibilitàa certunidiordirescherzi,nonsempredibuongusto,allespalledelleproprie compagnediscuola.Loscherzopiùspassosoconsistevanelmettereuntopolino vivosottolatazzacapovoltadellaprimacolazionediqualchecompagna.Iltopo venivacatturatolaseraprimafraitantichescorrazzavanonumerosinelle cameratedelconvitto.Allamattinatutteletazzeeranogiàdispostecapovolte suitavolidelrefettorio.Venivanogiratesoltantounmomentoprimadivenire riempitedalleinservienti.Èfacileimmaginarelareazionedicoleiche,sollevata lapropriatazza,vedevaschizzareviaquell’animaletto.Schifataerisentitaper quellabuffonata,nonlerimanevaaltrocherifiutarelapropriarazionemattutina. Neapprofittavasubitochischizzinosononera,chiaspettavaquellareazioneper raddoppiarelapropriaporzionedicibo.Illimitatocampodisvagocheoffriva l’ambientedoveeravamoconfinatiperlamaggiorpartedelgiornosuggerivala messainscenaditalidemenzialitrovate.

Altromododidivertirsi,standoalcrederedicertuni,avrebbedovutoessere il“lavorovolontario”forzatoalqualeognitantoeravamoinvitatiapartecipare. Taleattivitàciavrebbeoffertol’occasionediusciredalconvittoanchedurante lasettimana,manontuttieranodispostiavalersidiquellaventilataopportunità. Chisirifiutavadicollaborarevenivapunitoconildivietodiscenderealladomenica incittà.Divietochepoi,moltospesso,venivaraggiratoconlacomplicitàdichi eraprepostoperfarlorispettare.

Nelledomenichepiovose,impossibilitatiapartecipareaqualsiasilavorodi squadra,eravamoliberidiuscireancheconilmaltempo,maperfarcosa?Al

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cinemanonsiandavaperché,quasisempre,venivanoproiettatifilmrussiconla didascaliainserbo-croato.Perripararsidalfreddononavevamodenariper spendereinqualchelocaleriscaldato.Aspettandol’arrivodellasera,primadi rientrareinsede,aiconvittorialtrononrimanevacheingannareiltempovagando senzametaprecisaperl’intricatodedalodellecallidellacittàvecchia.Decisodi romperelamonotoniadiquelletristigiornateautunnali,aqualcunodelgruppo balenòl’ideadispaventareerincorreretuttiigattichesifosseroincontratisul propriocammino.Nacquecosìesidiffuselafollemaniadidare,alladomenica, lacacciaaigatti!BenprestopertuttaRovignosisparselavocedellestrane prodezzeesibitedaiconvittori.Poverifelini,quantepedatehannodovutosubire primacheuncontadino,dall’altodiunbalconeaMonte,nonpuntassecontroi ragazziunfuciledacaccia,intimandoalgruppodidesisteredaquellaassurda caccia.Incasocontrario,assicurava,nonavrebbeesitatoasparare.Chilosase poil’avrebbefatto,forseno,maperognieventualitàladomenicaseguentetutti convennerocheeramegliodesisteredaquellescioccheescursioniecercare qualchealtromodoperdivertirsi.ImicidiRovignopoteronocosìriprenderea gironzolareindisturbatilungoilorousualipercorsi.

Legratuitebravatedeiconvittorinonfuronoperòdimenticate.L’incombenteinvernocontribuìaraggelareirapporticonlagentedelposto,giàdipersé freddi.UnadomenicamattinaRovignosirisvegliòcopertadaunospessomanto dineve.IPisinesi,avvezziairigidiclimidellalorocittadina,quasisenecompiacquero.Pensaronocheerafinalmentegiuntoilmomentogiustoperaffermarsi, perriacquistareilcompromessoprestigiopersoconlacacciaaigatti,mostrando allagentedimaredisapersidestreggiareconlanevemoltomegliodiloro. Appenapossibiles’incamminaronobaldanzosigiùversoilportopregustando un’allegrascaramucciafattaconillancioincrociatodiinnocuepalledineve. Camminfacendo,ogniragazzaches’incontravaperlastradavenivasalutatacon piùlancidimorbidepalledineve.Dirimando,qualchesfumataprotestaconcludevaquell’allegrogioco.Illororeagirefacevaprevedereilripetersidisimili piacevoliincontriancheconleragazzeraccoltesullarivaperlalorousuale passeggiatadomenicale,mal’accoglienzadellerovignesifumoltodiversadal previsto.Anchese,colpitesoltantodistriscioconsofficipalledineve,quelle muriede simostravanoesageratamentestizziteoalmenocosìvolevanosembrare all’attentosguardodeipropriconcittadini.Forsenoneranoconscechequello erasoltantoungioco,unmodoperintesserequalchesemplicecontattoe null’altro.

Acomplicarelecosecipensaronopoiiloroamicioconoscenti,cherisposero conpalledinevecosìcompressedatramutarleingrossipezzidighiaccio.Fu

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subitochiarochemiravanoallatestanonpergioco,mabensìconl’intenzionedi faredelmale.Vistalabruttapiegacheprendevalasituazione,aiconvittorialtro nonrimasecheritirarsiinbuonordinetralemuradelconvitto.Dovetteropoi attenderelafinedell’annoperriabilitarsi.Appenadopolafeliceriuscitadel tradizionaleveglionestudentesco,organizzatodailicealidiPisinonellaCasa dellaGioventùdiRovigno,riuscironoariacquistarestimaesimpatiadifronte agliocchidituttiiconnazionalidelposto.

APisinoperorganizzareilveglionesiricorrevaalsupportofinanziario offertodallefamigliepiùagiateodallepersonecheritenevano,comegiàdetto, motivodipromozionesocialeeculturaleilparteciparvi.Facevanoagaraper mostrarechitralorooffrivadipiù.Diversaerainvecel’atmosferacheregnavaa Rovigno.NellacittàdiSant’Eufemia,quandoiconvittorisirivolseroaigenitori dicolorochefrequentavanoilGinnasiooaconnazionalidiunacertarilevanza economica,chiedendosefosserodispostiapartecipare,almenosimbolicamente, allespesenecessariepersovvenzionaretaleiniziativa,siaccorserodicozzare controunmurod’imprevedibileincomprensione.Talirichiestevennerospesso giudicate,propriodachiavrebbedovutoaveremaggioresensibilitàperlabuona riuscitadiquellamanifestazionestudentesca,conunsensodistupore,quasidi fastidio.Eramaipossibile,sichiedevano,darequalcosagratisadeglisconosciuti, fosseropurestudentiefiglidiconnazionali?Iconvittoririmanevanoperalcuni pursempredegliestraneivenutiaRovignodachisadove,comunquedavia,per dipiùdaPisino,l’eternarivaleincamposportivo.Cifuaddiritturaanchechi, comeilproprietariodiunnegoziodielettrodomesticiinCarera,offrìdue lampadinefuse!Sivivevainaltritempi,inunaltromondo.Perfortunanontutti sicomportarononellostessomodo.

Nonostantetuttiipossibilimalintesi,laseratadanzanteebbesuccesso.In cittàseneparlòpergiorniegiorni.Erachiaroperòchenontutteleincomprensionideimesipassatipotesseroessererimosseinunanottegraziesoltantoa qualchegirodivalzerobughi-bughi.Maintantoiprimipassiperuncontattotra figlidiversidiunostessoceppoeranofatti.Conquell’incontrodanzantel’immaginedeiconvittoriacquisìmaggioreconsiderazione,macivolleancoradeltempo primadipoterinstaurareunaveraesinceracollaborazioneconinatividelposto. Periconvittoricerteusanzeocertimodidicomportarsidicertisingolicontinuavanoancoraadessereconsideratiespressionidirozzamaleducazione.Albar oppureinosteria,perloroeraunacosanormalerivolgersiall’amicooalconoscenteappenagiuntonellocaleconilconsueto“Ciao”,seguitotostodaunquasi arrogante:“Chetipaghi?”(cosapaghi?).Inconcepibilemododirispondereal

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salutodelnuovovenuto.Sfrontatezza,veroobbrobrioperleorecchiedelle maggiorpartedeiconvittoriusi,insimilicircostanze,risponderealprimosaluto conun“Salve”o“Viva”seguitodallafrased’obbligo:“Cosatibevi?”oppure “Cosaticiol?”(cosabevi?-oppurecosaprendi?).Nettacontrapposizionedi stile.Unochiedeva,l’altrooffriva!

InIstriaildominiodipoteriestraneiallasuaterritorialitàhacontinuatoper secoliacondizionare,financonelcorpoculturalediunastessastrutturaetnica, atteggiamentitalvoltavisibilmentediscordanti.Diversitàcomportamentaliche inbrevetempo,dopoleprimeperplessità,vennerovalutatedainuovivenutia Rovignoallastreguadimeremanifestazionifolcloristichenonmeritevolipertantodiparticolareinteresse.

L’escursionescolasticadiprimavera,organizzataperfarconoscereaiginnasialicertiaspettistorico-paesaggisticidellaJugoslavia,aiutòarafforzareancora dipiùl’affiatamentochestavamaturandotraiconvittoriegliesterni.Fuquella laprimavoltachequest’ultimisitrovaronoadoverecondividereesperienze nuoveeadoverdormiresottoadunostessotetto.Perlaprimavoltaambeduei gruppistudenteschivenneroacontattoconunmondototalmentesconosciuto. IlprevistoitinerarioattraversolaSloveniaelaCroaziaciportòoltreLubiana, dopounpernottamentoaBled,finoalcentrosciisticodiPlanica,tuttaattorniata daaltemontagneancorainnevate.Fuquellalaprimatappadelnostroviaggio. Almattinodopocitrovammoconlanevesparsainognidove.Ilnostroabbigliamentononeraproprioadeguatoall’ambiente,maciònonciimpedìdiassistere, tuttiinfreddoliti,aisaltidispericolatisciatoridaunparticolaretrampolino. Spettacoloaffascinate,vistoprimasoltantoalcinema.Alritornounadeviazione versoZagabriacipermisedivisitarealcunesedidelleistituzionistorico-amministrativedellacapitalecroata.InprimisciportaronoavedereilParlamento,poi adammirarel’anticachiesadiSanMarco,laCattedrale(ambeduedaldifuori) elapiazzadedicataaiMartiriAntifascisti(Trg @rtavafašizma),dovesistava demolendol’ultimodeiquattrominaretierettiduranteilSecondoconflitto mondialeattornoall’eleganteedificiodellaGalleriad’Arte,riservatainquel periodoalcultoislamico.

Quell’escursionepermiseaigitantidiconoscersimeglio.Mentregliesterni, iRovignesi,sitrovavanounpo’spaesatieviadalmaresembravanodeipescifuor d’acqua,iconvittoriall’inversosisentivanoaloroagio.Perquest’ultimiera abitualespostarsi,viaggiareanchelontanodallepropriecase,contattarealtre genti,eneapprofittavanoperostentareleloro,ancheselimitate,conoscenze linguisticheelalorocapacitàdidestreggiarsicontuttiimezziditrasportoconi

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qualivenivanoacontatto.Perloroeraarrivatalatantoattesaoccasioneper mettersiinmostra,perfarsipassaredaveriuominidimondo.Durantequel viaggioognunoebbelapossibilitàdidimostrareaicompagnidiscuolaleproprie capacitàsenzapoternascondereipropridifetti.Siinstaurò,com’erad’altronde normaleaspettarselo,unacondivisatolleranzaperl’altruimododipensare,di vivere.Icampanilisticipregiudizideiprimimesidiscuolafuronoinpochigiorni sostituitidasensazionidimutuacomprensione,stimaeallafineanchedisimpatia.Presuppostiindispensabiliperfarsbocciarequelsensodiveracomunanza d’intenticheavrebbepoiaffratellatolascolarescaintera.

Nell’autunnoseguentel’iniziodelnuovoannoscolasticosisarebbesvoltoin un’atmosferacompletamentediversadallaprecedente.Delleingiustificateprevenzioninutriteuntempoversoiconvittorinonsarebberimastoaltrocheun pallidoinsignificantericordo.

OggiilConvitto,dopoannidiproficuaattività,haesauritoilsuocompito lasciandoperòinereditàallefuturegenerazionistudenteschedelGinnasio italianodiRovignountimbroetnico-culturaleparticolare,tuttonuovo,fruttodi unamalgamaditradizionidiverse,macomplementarierispettosediquelle altrui.Nelcontempononsièmairinunciatoallapropriapeculiareidentità,alle proprieavitememorie,cercandocosìdiconservareesalvarequelpocoche ancorasalvaresipoteva.

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APPENDICE

LaGrega

Sesiescludonoiperiodistoricipassati,macchiatidallenefandezzebelliche edalsusseguirsidiazionibrigantesche,causateingranparteanchedallacostante miseriadellecampagnedellanostrapenisola,cisiaccorgechequestifunesti fattorinonriuscironomaiadalterareinmododeterminanteilpacificoconvivere degliabitantidellenostreterre.Lelorodiversitàstorico-linguistiche,èvero, furonotalvoltaanchefontidiincomprensioniorivalseinterpersonali,mamai tantoincisivedariuscireadalterareoraffreddareillorosingolaresensodi tolleranzadasempreprovatosiaversoilpropriocorregionalesiaversol’estraneo venutoaviveretraloro,ancheseoriundodalandelepiùdisparateelontane.

L’accoglienzaoffertaaunadisperataeramingagiovaneGreca,approdata interraistriananell’immediatodopoguerra,confermaedescrivelacitataparticolaritàd’animodellegentidicasanostra.Glieventidellaguerraororaricordati nonsconvolserosoltantol’esistenzadellaoriginariapopolazionecivileistriana, maanchequelladell’estraneocheebbelasventuradicondividereconessaquel funestoperiodobellico.Esemplaresipuòconsiderareiltravagliosoffertodauna giovaneGrecaduranteilsuomigraredallasuasconosciutaisolettadimenticata nellontanoEgeoallanostrapenisola.

FinoaqualcheannofavivevaaSissano,paesepocodiscostodaPola,una personanatanellontano1926inunapiccolaisoladelDodecaneso.Sichiamava AnnaRossoli,daiSissanesiconosciutacomela Grega.Eraun’animasemplicee serena,semprebendisposta,sempredibuonumore.Nessunoavrebbemai potutoimmaginare,senonl’avesseraccontatoleistessa,incorrettodialetto istroveneto,ilcalvariochedovettesubiredagiovaneperlagrettaintolleranza religiosaeamministrativadimostrataneisuoiconfrontidapartedeipropri connazionaliperilfattodiesseremogliediunuomodiventatogiocoforza, nell’immediatodopoguerradelSecondoconflittomondiale,unostraniero.La suastoriapersonalecredopossaessereinclusanellanostrastoriaregionale,se nonaltropernonfardimenticareilmalechecertementalità,chestentanoancor oggiamorire,possonoinfliggereacreatureinermi,disinteressateeignaredicerti

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principiodogmisemprecariachidecideecomanda,machehannobenpocoa chefareconlacrudarealtàchelapoveragentegiornalmenteera,edètuttora, costrettaadaffrontare.

AnnaRossolinacquedafamigliagrecainunadelledodiciisolesparsein quell’arcipelagostrappatodapochilustriallaplurisecolaredominazioneturca. Isolalasua,tralepiùpiccole,insignificantiepovere,sperdutatraleconsimili nell’anticomareEgeo.Nellebiancheemodestecasettediquest’isolaglianziani, quandoleieraancorabambina,nonfinivanomaidiraccontarlecondoviziadi particolariillorotristepassato.Nontralasciavanomaidifarpresente,con meritatoorgoglio,achistavaadascoltare,chepursottomessialdominioislamico,sepperopersecoliesecoliopporsialdominatoreconservandolapropria linguaeleproprietradizionireligiose.RiferendosiallapresenzadegliItaliani qualinuovivenuti,forseperfarrisaltarelegrandidifferenzeesistentitraiprimi eisecondioccupatori,la Grega,comeconsincerasimpatiavenivachiamatadalla gentediSissano,lanostraRossoli,nonsistancavamaidiripetereundettospesso evolentieriusato,cosìdiceva,puredaisuoiisolani:“Noi(Greci)stessafassa, stessarassa”.Volevaconquesteparoleevidenziareleaffinioriginiculturaliche giàdall’anticounivanolaciviltàgrecaallalatina.

Nell’anno1913questedodiciisolefuronoannessealRegnod’Italia.Ilnuovo Stato,subentratoalprecedenteImperoOttomano,inviòinqueilidioltreal necessariopersonaleamministrativopureuncospicuonumerodisoldati.Inuovi venutinoneranoTurchienemmenoislamici,maneanchecristianoortodossi, com’eralaquasitotalitàdellapopolazionedell’isola.Ancheseiritiliturgicidei sopraggiuntidifferivanounpo’daquellideilocali,ambedueperòprofessavano lastessafede.Lanuovaatmosferachesierainstauratainvogliavailmoltiplicarsi dicontattiinterpersonalitragliautoctoniegliallogenisopraggiunti.Inparticolar modofavorìl’instaurarsidirapportidisinceraamicizia,talvoltadiamore,tra qualcheisolanaequalchemarinaiodellaRegiaMarinaItaliana.Nelcasonostro unodiquestiidillisiconcluseconunmatrimonioufficiatosecondoilritodi RomanaChiesa.Lei,la Grega,inquellaoccasioneabiuròlapropriareligione tanto,pensò,ladifferenzadeidueritierasostanzialmenteinsignificante.Ilfuturo sposolesierapresentato,anchesenoncomeunapersonafacoltosa(erapur sempreunsemplicemarinaio),dicertocomerampollodifamigliaagiataresidenteaPola.Finitalaguerrasarebberoandatiavivere,leprometteva,felicie contenti,inquellabellacittàdimare.Cosadimegliopotevasperarelapovera isolana,unavoltaabbandonatiisuoinudiscogli?Dallalorounionenacqueuna bambinaallaqualefudatoilnomediun’anticadivinitàgreca,Irene,deadella 118A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

pace.Quandoquell’esserinovideperlaprimavoltalaluce,suopadreeralontano, chilosadoveechilosasuqualenave.

Allafinedellaguerralagranpartedelmondogioìperilritornodellapace, masuquellesperduteisolealtrodolores’aggiunseaquelloprovatoduranteil funestoconflittobellicoappenaconcluso.Suunapartedellasuapopolazione venneimpostaun’assurdainumanaingiunzione.Legiovanigrechecheperunirsi inmatrimoniocongliItalianiavevanoabiuratolapropriafede,ora,sevolevano rimanerenellapatriafinalmentelibera,dovevanoabiuraredinuovo,dovevano ritornareortodosse.Ciòcomportavaperòl’annullamentodelmatrimoniocon tutteleconseguenzechequest’attoavrebbecomportato.Senonlovolevanofare, eranocostretteadandarseneramingheperilmondo.Dovevanounirsiallatriste schieradegliesuliaiqualidasempreèriservatalamalasortedipagaredipersona, senzacolpaalcuna,perladabbenagginedeipotentidelmomento.Dovevano emigrare,abbandonarelaGrecia,lapatriaagognatadamoltegenerazioni,in altreparolelaterradov’eranonate,senzasaperesemaipiùavrebberopotuto ritornarci.La Grega nonabiurò.S’imbarcòelasuaprimatappafunaturalmente l’Italia.Nell’immediatodopoguerraeramoltodifficiletrovarequalcheente capacedidareinformazioniprecisesullasorteriservataaireducidell’exEsercito Italiano.Perrenderelecoseancorapiùcomplicate,aMilano,doveeraapprodata,ospitemomentaneadiunasorella,pureleimaritataconunItaliano,le disserochePolanonfacevapiùpartedellostatoitaliano.Erapassatasotto l’amministrazioneanglo-americanaechepertantosevolevaaverenotizieutili perrintracciareilpropriomarito,avrebbedovutorecarsiinquellacittà.Sidice chel’amorenonconosceconfini.LeiriconfermòqueldirerecandosiaPola,la suppostacittànataledisuomarito.Diluiperòleautoritàd’occupazionealleate nonavevanodati.Perloroeraunosconosciuto.Eramaipossibile?Leinonpoteva propriocrederci.Insistette,pregòaffinchégliaddettiall’amministrazionecittadinasiinformasseromeglio,masenzaalcunesitopositivo.Nonsapendopiùa chirivolgersifinìcosìinuncampodiraccoltaprofughiaVerudella,allora sobborgodiPola.

Perleieracomearrivarealcapolineasenzasaperepoidoveecomeproseguire.Nessunosapevadarleinformazioniinmerito.Ilnomeecognomedisuo maritononrisultavanoregistratiall’anagrafedellacittà.Pergiorniegiorni, disperata,conlapiccolaIrenesempreinbraccio,nonfacevaaltrochepiangere raccontando,achieradispostoadascoltarla,lasuatragedia.Cosìlastoriadel suopietosocasobenprestosisparsepertuttalacittà.Nevenneaconoscenza pureunabitantediCavrano(cr.Kavran),abitatodistantedaPolaappenauna ventinadichilometri,mafacentepartedelcontiguocomunediDignano.Lui A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214119

avevaunfigliomarinaiodistanzauntempoaRodi.Sapevachedurantelaguerra sierasposatoconunaragazzadelposto,manonsapevachifosse,comenon sapevanemmenoseilpropriofigliofosseancoravivoodovesitrovasse.Incuriositodaciòchesistavaraccontando,unbelgiornodecisedirecarsiinquel campoprofughiperrintracciarequellaGreca.Speravadipoteraveredalei notizieriguardantisuofiglio.Allestìcarroeasiniedibuonmattinos’incamminò allavoltadiPola.Imboccandolatortuosastradasterratachedall’altodiCavrano scendeaPortoBadò(cr.Budava),proseguìfinsottoadAltura(cr.Valtura)da dove,attraversandoSissano,finalmentearrivòaPolaedalìaVerudella.All’entratadelcampochiesediunaGrecache,sempreconlapropriabambinain braccio,sidisperavaincontinuazionenonsapendoachesantovotarsi.Latriste storiadiAnnaeraormainotaatuttiecosìglifufacilmenteindicatalapersona chestavacercando.Glidisseropureilsuonomee,guardacaso,avevapropriolo stessosuocognome.Nerimasestupito,quasiincredulo,maquasiperistintosi accorsedinonavertrovatosoltantolapersonachegliavrebbepotutodarenotizie delpropriofiglio,maaddiritturadiessersiimbattutonellaproprianuora.Deciso, lesiavvicinòchiedendole,senzapreamboli,seleisichiamasseveramentecosì comeglierastatoriferito.Avutoneconferma,sipresentòconilproprionomee cognome.La Grega vennecosìasaperecheentrambiportavanolostesso cognome,ma,sorpresaperquell’inaspettatointeressamento,rimaseall’istante muta,incredulaeperplessa.Nonpotevapropriocredereditrovarsialcospetto diunparente,fosseanchesoltantoacquisito.L’aspettodichieravenutoa cercarlanoncorrispondevaaffattoalladescrizionechesuomaritoleavevafatto delpropriogenitore.Anchesequest’ultimo,primadiavviarsiallavoltadiPola avevaperl’occasioneindossatol’abitomigliorecheaveva,lesuesembianzenon corrispondevanoinnessunmodoall’immaginecheleisierafattadelsuocero.Il mezzoditrasportopoicheluiusava,senzadubbiodisorta,denotavachechile stavaparlandononpotevainnessunmodoessereuncittadino.

Lepaureaccumulateconilpassaredeisecolidapartedeipropriavi sottopostialTurco,noneranoancoradeltuttosvanite.Nellamentalitàcollettiva dellegentiisolaneperduravainvariataun’irrazionale,quasicongenitasfiducia versol’estraneo.Iltimoresiesseretrattainingannoladominavaepertanto risposeguardinga,quasidimalavoglia,all’uomocheconinsistenzacercavadi convincerladiessereluiilnonnodellafigliolettachetenevasulleginocchia.Lo ascoltavasì,manonprovavafiduciaalcunaversoquellosconosciuto.Arompere lapenosasituazionechesieragenerata,intervenne,chilosaperqualeancestrale istinto,ilcomportamentodellabambina.Senzachenessunol’avessespintaa farlo,leisorridendoporselesuemaninealnuovovenuto.Laspontaneitàdiquel

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gestorincuoròlamadre,cheallafinesideciseaseguirechilesierapresentato investedisuocero.Madreefigliacosìpreseropostosulsuocarrettoetutti assiemesidiresseroversoPola.L’uomoperònonsifermòincittà,bensìproseguì versol’oppostaperiferiaincamminandosinell’apertacampagna,indirezionedi Sissano.Sorpassatoanchequestopaese,doveancorasisentivaparlareinitaliano, benpresto,calcandoledisastratestradediallora,sitrovaronoaridossodel profondocanaloneconfluentenellastrettabaiadiPortoBadò.Tuttoall’intorno nonsiscorgevanopiùabitazioni,masolol’onnipresente,fittamacchiamediterranea.QuantopiùsistavanoallontanandodaPola,tantopiùcrescevainleiil timorediesserestataingannata.Madovemai,sichiedeva,lastavaportando quell’uomo?Erapoiluiveramentesuosuocero?Presadalpanico,lopregòpiù voltedilasciarlalìdoveeranogiunti.Speravache,magariastento,cel’avrebbe fatta,anchedasola,aritornareincittà,aPolaepoiaVerudella,dadoveera partitasenzarendersicontodicosastessefacendo.L’uomoperònondesisteva dalsuointento,nonvolevainnessunmodolasciarlasolainquellastradadeserta. Conostinazionecontinuavaaripeterecheeraproprioleilamogliediquelsuo figliomarinaiochenoneraancoraritornatodallaguerra,machetrabreve, l’assicurava,certamentel’avrebbefatto.

Tantodisseetantofececheallafineriuscìaconvincerlaacontinuareil camminointrapreso.Dopoqualchechilometro,risalital’oppostachinadelcanalonechesisnodasottoaNesazio,l’anticacapitaledell’Istriapreromana,arrivaronosopraallabalzadovesitroval’abitatodiCavrano.Iltoponimodiquelsito, conosciutoancheconlevocidialettalidiCaveranoCavran(cavera =capra), rivelailsecolareutilizzoagrestediquellaterra.Zonacosìpoveraeimproduttiva che,standoallediceriedeivicini,altempodeldominioaustro-ungarico,isuoi residentieranoesentatidaqualsiasiimposta.Iltragittosiconcluseconl’arrivo inunadellemodestecasedelposto.Adattenderela Grega c’eranotuttiidieci membridellafamigliadelsuopresuntomarito.L’accolseroconsinceradisponibilità,manemmenoquell’atteggiamentoriuscìafugareisuoidubbi,isuoitimori, anzi!Troppecosenonlerisultavanochiare.Lainvitarono,com’erausanzanella campagnaistriana,adividereconloroilmigliorpastochepotevanooffrirle,ma neppurequestogestofusufficienteperrassicuralaerenderlaserena.Nonostante tutteleattenzioniconlequalivenivaattorniata,l’ambientedoveeravenutaa trovarsinonlaconvinceva,lerisultavamoltostrano,troppodiversodaquelloche ilmarito,nellontanoEgeo,leavevafattocredere.Potevamaiesserequellala famigliaagiatadovelui(figliounico!)mosseiprimipassi?Certamenteno!Come maiquellebravepersonenonusavanocomunicaretraloroinitaliano?Innessun modopotevacredereoimmaginarsichesuomaritofosseilfratellodiquei

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rampolli.Dov’eramaicapitata?Qualeralaverità?

Nonostantelacordialeattenzionechedicontinuolevenivaprestata,conil passaredeltemposiconvincevasemprepiùdiesserevittima,senondiunraggiro, certamentediunatrocemalinteso.Ladisperazioneperlafugaceillusionediaver postofineatuttiisuoitormenti,lestrozzòlagola.Simiseapiangere.Singhiozzandoringraziavaperl’ospitalitàricevuta,macontinuavaaripetereall’uomoche l’avevacondottafinoalì,ilsoloconilqualepotevacomunicareincorretto italiano,diessersipureluisbagliatoepertantolopregavadirisolvereilcaso riportandolaindietroaPola.L’atmosferasifacevasemprepiùtesa.Conlaforza econtrolasuavolontà,nonsipotevacertotrattenerequelladisperatainquel poveroambiente.Polaeraperòlontanaelaserasiavvicinavaagrandipassi.Che fare?Mentrel’imbarazzocresceva,tuttoaduntratto,perfortuna,aqualcuno dellafamigliaritornòallamemoriacheinqualcheangolodellacasacidoveva puressereancoraunafotografiadell’interafamigliaripresapocoprimacheil figliomaggiorefosserichiamatoallearmi.Cercaericerca,allafinelafotosaltò fuori.

Riconosciutotratuttiqueivoltiquellodelpropriouomo,alla Grega non rimasealtrochearrendersiallacrudarealtà.Dopotantoperegrinareeraarrivata nellaterracheavevadatoinataliasuomarito,dovecredevaavrebbepotuto vivereserenamente,senzapensieri,senzaricordareilmalesofferto.Maibei sognidigioventù,lesperanzeperunviveremigliore,quellasera,inunbattibaleno,svanirononelnulla.LaGregasifermòcosìaCavrano,altrasoluzionenon lerimaneva.Benprestosiadattòallavorodeimagricampidellazona,all’accudireatuttelenecessitàdellacasa,caprecomprese,aspettandoil“ritornodel marinaio”.Ilsuouomoarrivòerimasestrabiliatonelrivederla,modernaPenelope,cosìsicuradelsuoritorno.Ricompostalafamiglia,pureleigeneròuna numerosaprole.Inuncertoqualmodocompensòconl’apportodinuoveviteil vuotosortoconl’esododellapopolazioneistriana.Rimastavedovasitrasferìa Sissanotragentidilinguaetradizionipiùvicineallesue.Conirimastidelposto condiviseilloromododivivere,illorofuturo.InGreciaeinchiesanonrimise piùpiede.

ConcluseilsuocalvarionelcamposantodiSissano.

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PARTESECONDA

Percompletarelaconoscenzadeirapporticheintercorronotralediverse etniepresentiinIstria,nonnuoceaggiungereallastoriaufficialevigenteanche qualcheepisodioriconducibilealsempliceesobrioviveredellagranpartedelle personedelposto.Sonoavvenimenticonsideratidacertuniallastreguadistorie marginaliediscarsointeressecronistorico,ancheseinrealtàrimangonopur semprefontiindispensabiliperconosceremeglioilgenuinoeparticolaremilieu culturalechecaratterizzailsecolareetollerantemododiconviverepropriodelle diversecomponentietnicheistriane.Sonomodellicomportamentalicheaiutano adistinguereinatividellanostraregionedacolorochelivorrebberodiversi.

Glieventiinpartevissutieinparteappresidacolorochenellaprimametà delsecoloscorsonefuronospettatoridiretti,ancheseriportatisenzauna rigorosasequenzacronologicaoun’esattacollocazioneterritoriale,rimangono pursempretestimonianzedanonsottovalutare,sesiintendeconessicolmarele lacunepresentinellaletturadellanostrarealestorialocale.

Premessa
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MEMORIEALLARINFUSA

Omodedotai

Ogniguerraprovocadistruzioniedeccidispessogiustificatianchedachi forseintempidipacenonliavrebbemaiavallati.Tracostorositrovapurtroppo anchechiapprofittadiunaqualsiasisituazionebellicaperdaresfogoallapropria innata,perversaecriminaleindolecomportamentale.

NeiprimidecennidelsecolopassatovisseaPisinounessereditalfatta, capacediadeguarsicondisinvolturaaicambiamentisociopoliticicheavrebbero poisegnatoneglianniavenirelastoriadellanostraregione.Ricordo,daquando eroancorabambino,unsimilefiguro.Conlamemorialorivedocomemarciava inprimafilaneicorteiorganizzatidalleautoritàfasciste.Ioalloranonpotevo naturalmentecapireilsignificatoditalisfilate,néicommentichesutalimanifestazioniintessevanotraloroglianziani,mapertuttalavitamirimaseinfissa nellamemorialafiguradiquellagoffapersonaincamicianeraconunabustina dellostessocolore,calcataintestaanchequandofacevamoltocaldo.Nonloso perché,maalloraloassociavoalfantomatico“Babau”,lospauracchioconilquale glianzianicercavanodiintimorireibambinipiùirrequietiedisubbidienti.Senon eraunvero“Babau”,gliassomigliavamolto!

Procedevaspavaldoconpassosicuro,ingiungendoachisitrovavaoccasionalmentesulsuopercorsodiscansarsiprontamenteaibordidellastrada.La genteattornoameborbottavaqualcosa,manoncapivocosaintendesserodire. Intuivosoltantochemoltidisapprovavanoquellaspocchia.Quandoinoccasione dellefestivitàstatalinoneraimpegnatoconisuoiaccoliti,intentiasfilareperla cittadina,sirecavalungolevieelecallilontanedalcentroperassicurarsiche tuttiilocalipubblicifosserochiusiechesullefinestredellecasevicinefacessero bellamostralebandieretricolori.Duranteunodiqueisopralluoghisiaccorse cheunacasalinga,EdinaDrandi,nonsierapremuratadiesporrelabandiera, cosìcomeandavafattoperonorarelaricorrenzachequelgiornosifesteggiava. Subitolaredarguìaspramente,chiedendoleperchémainonl’avessefatto.Lei allorasenzamostrarealcunsegnodisoggezione,siconoscevanogiàdabambini, concalcolataflemmaglirisposeche,pursentendosiitaliana,labandieraleinon

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l’avevaespostamai,nemmenoaltempodell’Imperoaustro-ungaricoeche pertantononl’avrebbefattonemmenoinquell’occasione.Vistalacaparbietà dellasuaconcittadina,noninsistetteoltree,mugugnandoinsensatirimproveri, seneandòviapervederecomesicomportavanoglialtrivicinidistrada.

Ilregimealloraimperanteconsideravaquell’attivistapropriounuomodi fiducia.Durantelaguerraintrapresadall’Italiaperconquistarel’Etiopia,la SocietàdelleNazioniintervenneemanandomisurerestrittiveriguardantiirifornimentistrategicichel’Italiaeffettuavaimportandolidall’estero.Mussolinirisposeaquellesanzioniconuninsiemedimisureeconomichedefinitepomposamente“autarchia”.Quest’ultima,sivolevafarcredere,sarebbestatailmiracolosotoccasanacheavrebberisoltolaperennepenuriaitalianadimaterieprime necessarieperalimentarel’industriabellicanazionale.

Vistoilsuccessoraggiuntoconlaraccoltadel“ferrovecchio”,loStatoallora pensòbenedichiedereaicittadinididimostrareilloroamordipatriadonando adessalepropriefedimatrimoniali.Seeranod’oronaturalmente!Conquelgesto tuttieranochiamati,indipendentementedaiproventidellerispettivefamiglie,a partecipareancheindirettamenteall’avventuraafricanavolutadalregimefascista.L’operazionediraccoltadellevered’oroerastataveramentebeneorchestrata,maciònonostantenonricevettelosperatoconsensogenerale.Com’erada aspettarselo,nontuttiapprovaronoquellainiziativa.Inparticolarelemadrisi mostraronorestiealdoversiprivare,conquellasacrilegatrovata,deilorocari simbolinuziali.Chiavevalapossibilitàcompravaaltrianellid’oro,maconun minornumerodicarati,perdonarlialpostodeglioriginali.Ciònondisturbava lepersoneimpegnatenellaraccoltadellevere;l’importanteerachefosserodi verooro.Incambioaidonatorivenivanodatideilucidicerchiettidiacciaio.Bella compensazione!!Pisinoeraalloraunamodestacittadinaconsoltantoqualche oreficechesidedicavaallacompravenditadipreziosi.Inquell’occasionela licenzaperlaraccoltadellefedidadonareallaPatriafudatasoltantoalgià menzionatozelantefascista.Conclusalaraccoltadell’oro,lapropagandadiStato nondimenticòdistrombazzareilgrandeaiutochequei“doni”avrebberopoi datoall’Italiaperconcluderevittoriosamentelaguerraintrapresainterrad’Africa.Quantodiverocifosseinquelleassurdevanterienessunolopotevasapere, matuttisiaccorserocheN.F.(ilBabau!)dicertonetrassecospicuogiovamento.

NelperiodointercorsotralacadutadelfascismoelavenutaaPisinodelle truppetedesche,ilnostrouomocambiòintempoabitoemododiparlare,ma nonlasuainnataesfottosaalterigia.Dopol’occupazionetedesca,incittànonsi sentìpiùparlaredilui.SieraunitoaipartigianicheagivanonelPisinese.Stando aciòchesepperoraccontareisuoicompagnidilotta,sidedicò,comeseluinon

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fossemaistatounbeneficatodelpassatoregime,adazionidipropagandapolitica tralapopolazionecivileelenuovelevepartigianedelcircondario.Unoscorcio delsuomododioperaremeloraccontò,qualcheannodopolasuamorte,unmio compagnodiclassecheaqueitempi,comegiovanesimpatizzantepartigiano, collaboravagiàconilmovimentodiliberazioneoperantenell’arearuraleattorno adAntignana(cr.Tinjan).Miraccontòcomespessoallaserasultardi,assieme adaltriattivistidelposto,siintrattenevaconalcunipartigiani,excamicienere pisinesi,attornoadunbennutritofalò.Nascostinelmezzodiunfoltoboscosi sentivanoalsicuro,perchésapevanochedinottesiaiFascistisiaiTedeschinon sisarebberomaiazzardatiadusciredalleloroguarnigioni.Mangiandoebevendo ciòcheicontadinidelcircondarioavevanopreparatoperlacenadellorogruppo, passavanoiltempocommentandogliultimieventibellicierievocandoibeitempi dipace,quandotuttoaduntratto,forseacausadeltroppovinotracannato,uno delgrupposirivolsealnostroconcittadinoricordandogliillorocomunepassato dicendogli:“Ciò,N.,titericordiquandoportavimolacamisanera?”(Tu,N.,ti ricordiquandoportavamolacamicianera?).Nonl’avessemaichiesto.Uditala domanda,l’interpellatosialzòdiscattoetoltalapistoladallafondina,gridò:“Mi fasista?Maistado!”econunprecisocolpoalcuorefreddòl’amico.Tuttirimasero esterrefattiperquellainaspettatareazione.Ripresisidallostuporeicompagni poiglichieseroperchémail’avesseucciso.L’omicidasenzascomporsi,dopo avereripostolapistolanellacustodia,risposechel’avevafattoperchénonpoteva sopportarechequalcunoosassedirglidiessereunexfascista.Ilcasofinìlìeper anninessunomenzionòpiùquelfattaccio.

Finitalaguerra,l’autorediquell’assurdauccisionecontinuòadedicarsiad attivitàpropagandistichesemiculturali.Ritornòadesserel’individuodisempre: l’altezzosoeimpertinenteuomodiuntempo.Orapredicavadaunpulpito diversonuoviprincipieunanuovagiustizia,senzaperòmaiintervenire,inprima persona,perfarerispettareciòcheilnuovocredoideologicocontinuavaa promettereagliillusi.

Leintolleranzenazionali,anchesecamuffate,ritornavanoadessereda certunibenaccette,maquestavoltaapagarneilfioeral’elementoitaliano. RicordaPinuccia,lafigliadellacasalingacheseppeopporsiachicercòdi convincerlaadesporreallafinestralabandieraitalianaconlostemmasabaudo nelmezzo,comeungiorno,aspettandoilsuoturnoperacquistareunpaiodi sandalidavantiall’uniconegoziostataleaperto,sividesorpassaredachila seguivanellafila.Nondissenulla,lasciòfare,maquandosiaccorsechela commessacontinuava,ignorandola,aserviretutticolorocheeranodietroalei, risentitalechieseilperchédiquellasuacondottaarbitraria.Lefurispostoin

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malomodo:“Tuparliinitalianoepertantononhaidirittodicompraredanoi alcunché!”.Deipresentinessunoebbeilcoraggiodiintervenireinsuadifesa. Dopooredisnervanteattesa,Pinucciaritornòacasaamanivuote.Cercare ragionepressochirappresentaval’autoritàincittà,(N.F.compreso),sarebbe statasoltantounaperditaditempo.Altortosubitocisipotevaopporresoltanto conattidiinsubordinazionecivile.L’occasionenonsifeceattenderemolto.Il primoNataledopol’episodiodescritto,alcuniattivistidipartitosipresentarono innanziall’entratadell’officinadifalegnamedelpadrediPinuccia,cheerada pocoritornatodallaprigioniainGermania.Vistochelaportaeleimpostedelle finestredeivaniriservatiallavoroeranochiusi,gliricordaronochequelgiorno eraungiornolavorativocometuttiglialtriechepertantodovevatenerelaporta dellasuaofficinaapertaelavorarecomeprescrivevalalegge.Compresoche dovevaattenersiaciòcheglivenivaimposto,aprìlaportaelefinestredellasua bottega,marimasepertuttoilrestodeltempolavorativoappoggiatoconlemani conserteallostipitedellaportaaperta.Ilgiornodopo,percasoincontròN.F. nellapiazzettadelvecchiomercato.NeapprofittòperlagnarsidelcomportamentotenutodallacommessaversosuafigliaPinuccianelnegoziodoveleisiera recataperacquistareunpaiodisandaliedelrudeammonimentosubitoperavere volutorispettareunafestivitàreligiosa.Vistochel’altrotaceva,osòricordargli chenonmoltianniprimapureluirispettavaleusanzereligiosedelpopolo. L’interpellatoallora,conunfaredasuperuomo,glichiese:“Macome,nonsai ancoracheperesserequalcunodeviessere‘unomodedotai’?”(unuomodidue tagli?)”.Cosavolevasottintendereconquelleparole?Volevaforsedareal conoscenteunvelatoconsiglioogiustificarelapropriaambiguitàcomportamentale?SvaneD.,ilpadrediPinuccia,afferratoilverosensodell’astrusadomanda conlequaliN.F.risposeallesue,dirimandogliricordòchelui,Svane,allorasi sarebbepotutovantarediessereun“omodetretai”,peraveredovutoadattarsi nelcorsodeglianniabentrediversisistemistatali:l’italiano,iltedescoeora anchelojugoslavo,maaggiunse,accentuandoconforzaciòchestavadicendo, sempresenzamairinunciarealleaviteconsuetudinidellapropriastirpe.

Chiusonell’anno1946ilGinnasioLiceodiPisino,superainelgiugno1949 l’esamedimaturitàpressoilnuovoGinnasiodiRovigno.Assiemeaduna compagnadiclasse,pureleistudentessadell’exGinnasiodiPisino,decisidi proseguireglistudiaZagabria.Avevoalloravent’anniesenonmifossiiscritto all’universitàavreidovuto,cometuttiimieicoetanei,presentarmiallaleva militare.Sapevocheinquelcasoavreidovutoprestaretreannidiserviziomilitare inMarina,dunqueaddiostudi!L’ultimotermineperiscrivermiall’ateneodi Zagabriacoincideva,conunoscartodiungiorno,conquellodellachiamataal

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serviziomilitare.Atuttigliinteressatieranotaladatadelrecapitodellacartolina precetto.Causaicontinuirinvii,dovutiaproblemiriguardantilacompagnadi scuola(nipotedell’“omodedotai”)conlaqualeavreidovutoproseguireglistudi, ladatadellapartenzaperZagabriasirimandavadigiornoingiorno.Allafine partimmoungiornoprimadell’ultimotermineliberochemirimanevaper iscrivermiallafacoltàprescelta.All’indomani,dopol’iscrizione,avreiavutoil temponecessariopersegnalareall’ufficiodireclutamentocheerounostudente universitarioechepertantovenivoesentatotemporaneamentedalservizio militare.

Nelgiornodellapartenza,conlaclassicavaligiadifibraalfianco,miavviai, accompagnatodamiopadre,allastazioneferroviariapostasullachinasottoal paesediLindaro.Uncentinaiodimetriprimadiarrivarci,dalcortilediun edificiodisabitato,vedemmouscireconstudiatacalmaN.F.Sembravacheci stesseproprioaspettando.Fermatosialbordodellastrada,conunfarecanzonatorioesaturodifalsointeresse,sapendomoltobenedoveeravamodiretti,si rivolsealmiogenitorechiedendogli:“Tonidovetiva?”(Toni,dovevai?).Mio padre,senzarallentareilpasso,glirisposecheaccompagnavaallastazioneil propriofigliocheandavaastudiareaZagabria.Pronto,sogghignando,l’altro sentenziò:“No‘coricheticori!(Nonoccorrechetucorra!).Tantotuofiglioa Zagabrianonciarriveràmai!”.Conoscendoquelsuoanimoperversochesapeva sempregoderedellevereopresuntesventurealtrui,nonfacemmocasoaquello chestavadicendoelestiproseguimmosuperlachinaversolastazione.Appena giuntisottoallapensilina,mentrestavoancorasalutandogliamicilìconvenuti peraugurarmibuonviaggioebuonafortuna,eccoaduntrattofarsilargotrale personeunpicchettodimilitaridirettiproprioversodime.Erachiarochemi stavanoaspettando.Assodatocheiofossipropriolapersonachecercavano,mi consegnaronolacartolinaprecettochevenivadataatuttiisoldatidileva.Visto chequestamivenivaconsegnataungiornoprimacheaglialtricoscritti,chiesiil perchédiquell’anticipo.Senzarispondereallemiedomandemilasciaronoin manolacartolinaeseneandaronoviasenzasalutare.

Lostuporefratuttiipresentifugrande.Conquelfoglioinmanorimasi anch’ioconfusoesenzasaperealmomentocosafare.Iltrenoinstazione,già prontoperpartire,sbuffavaconinsistenza.Mirimanevabenpocotempoper deciderequalesoluzionevalevaprendere:rimanereopartire.Sefossipartito senzapoiriuscireintempoadiscrivermiall’università,avreicorsoilpericolodi esseregiudicatoallastreguadiunrenitentealserviziomilitareoaddiritturadi unpotenzialedisertore,seinveceavessisceltodipresentarmiall’indomaniin caserma,erasubitochiarocheavreidovutoabbandonareancheilsognodi

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laurearmiinMedicina.Tormentatodall’indecisione,altrononmirimanevache rivolgermiamiopadrelìpresenteperchiedergliconsiglio.Ilgenitore,sconcertatopurelui,dopounabrevepausadiriflessione,riuscìsoltantoadirmi:“Fa cometivol”(Faicomecredisiameglio).Rimasialmomentomoltomale,proprio delusoperlasuarisposta,mapoisubitocapiichealtroluipropriononpoteva dirmi.Nonpotevaprendersilaresponsabilitàdisuggeriresoluzionidellequali, inquelfrangente,nessunopotevaprevederel’esito.All’improvvisomiaccorsi cheeragiuntoanchepermeilmomentodidoverdecideredasoloperilmio futuro.Losalutaiecomeunautomasaliisultrenochegiàiniziavalentamentea muoversi.L’indomaniriusciiadiscrivermiall’universitàedessereintalmodo esentato,almenoperqualcheanno,dalserviziomilitare.Chisidettedafareper impedirmidiproseguireglistudinonlosapròmai,masonocertocheN.F.quel giornononpotégioire,comegiàpregustava,perlealtruidisavventure.

LontanodaPisinononpensaipiùallemiseremalevolenzedicertimiei concittadini.Quandoavevolapossibilitàdiritornareperqualchegiornoacasa, nonpotevosottrarmidall’assistereaunripetitivo,semprepiùaccentuato,capovolgimentodellastrutturaetnicacittadina.Ognivoltacheriprendevoiltrenoper recarmiaZagabria,eranosempremenogliamicid’infanziachevenivanoad accompagnarmiallastazione.Tral’eterogeneamassadipersonecheadogni partenzadeltrenosiaccalcavaattornoaivagoni,spessosiscorgevanogruppetti diPisinesiradunatiperdarel’ultimoaddioaqualcheparenteoamicochelasciava lapropriacittadinapercercareaccoglienzainItaliaonelrestodellontano mondo.L’atmosferacheaccerchiavaquellecompagnieerasemprepesante, sembravadiassistereadunfunerale.Lapossibilitàdiesodarelegalmente,anche se“deiure”,erastatafinalmenteconcessaatutticolorocheeranostatiuntempo cittadiniitaliani,“defacto”peròatuttinonvenivasubitoesempreaccordata.In talmodopurtroppoavvenivachetalvoltanucleidifamigliepiùnumerosevenivanodivisi,lacerati.L’incertezzadeldomaniregnavadapadrona.Lagranparte diquellichepartivano,maanchequellicherimanevano,nonpotevanosapere cosaavrebbelororiservatoilfuturo.

Chinonvissedipersonaqueidesolantifrangentinonpotràmaicapire l’ambasciacheassalival’animodichipresenziavaaldistaccodaipropricari. Anchelapartenzadiunconcittadino,conilqualeprimadialloranonsiaveva maiavutoalcunchéincomune,venivaavvertitocomeunadolorosamutilazione, comelaperditadiunapartedellapropriaidentitàmaturataconglianninello stessospecificoambientesocio-culturale.Trabacieabbraccipiùd’unoastento riuscivaatrattenerelelacrime.Pocheeranolefrasidicommiatochevenivano scambiatetrachipartivaechirimaneva.Sututtepredominavaunaccoratoe

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ripetuto:“Addio!!”...epoiiltreno,sbuffandoriprendevalasuacorsa.Gliultimi vagoni,cheancorasiriuscivanoadintravederesemprepiùlontano,sembrava cheportasseroviadanoileultimepaginedelnostrocomunefelicepassato.

Ognivoltachemitrovavoadassistereaquelledolorosescenedicommiato, misorprendevalacostantepresenzadiunapersonachesenestavasola,in disparte,tuttaintentaadosservareconesageratointeresseletristifasidiquel distacco.NonacasositrattavaancoraunavoltadellostessogiàmenzionatoN. F.Unpo’primachel’ultimoesuledelmomentosalisseincarrozza,quell’ambiguo essere,senzaunapparenteeprecisoscopo,glisiavvicinavaconcalcolata noncuranzaperdirgliqualcosa,senzachenessunodeipresentipotessecapire cosaglistessesussurrando.Dopounbrevescambiodiparole,mentrelalocomotivagiàcominciavaasferragliaresuibinari,lui,concalcolataindifferenza, scendevadalvagonedoveprimaerasalitoesenzasalutarenessunodeipresenti, ched’altrondeconoscevamoltobene,siunivaallepersoneches’attardavano ancorasottoallapensilina.Poi,frammistoadessesenzadarenell’occhioa chicchessia,uscivadallastazione.Iorimanevoalquantosorpresodiquellasua insistenza,permeincomprensibile,voltaadintromettersinellevicendedelle personechefinoanontantotempoprimaavevasaputodenigrareproprioperil loroespressodesideriodiesodare.Stupitoperquelsuonuovoatteggiamento, orautilizzatopercontattarechierariuscitoatrasferirsilegalmenteall’estero,mi rivolsialloraagliamici,chedurantelamiaassenzadaPisinoeranorimastiacasa propria,peraggiornarmisullenuoveeventualimisureamministrativeintrodotte inregione.Vennicosìaconoscerequellochepiùd’unodeimieiconcittadinigià sapevadatempo,cioèilmotivochespingevaN.F.adinteressarsiallasortedei Pisinesicheseneandavanoraminghi,senzaforsenemmenosaperedoveavrebberopotutoricominciareaviveretragenteamica.

AllepersonecheprimadelSecondoconflittomondialeeranocittadine italianeerastatadata,surichiesta,lapossibilitàdiriacquistarelacittadinanza cheavevanonell’anteguerra.Perriaverlabastava,cosìsidiceva,presentareuna domandascrittaallepreposteautoritàlocali.Quest’ultimeperò,tergiversando conpretesticampatiinaria,cercavanodirimandareilpiùalungopossibilela soluzionedellepraticheinerentiledomandeinoltrate.Inpiùcasi,arbitrariamente,sirifiutavanodirilasciareairichiedentiildirittodiemigraregarantitodagli accordistipulatitragliStatiinteressatiperrisolverel’insortacontroversiaconnessaallastatusciviledegliautoctonichedecidevanodiconservarelaloro primevacittadinanza.Inpraticacosìtuttodipendevadalcapricciodiqualche funzionariolocale,spessomaldisposto.L’attodell’opzionevenivadunquevisto

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dalleautoritàancoracomeundeprecabileatteggiamentorivoltocontroilnuovo sistemastatale.L’attesaperlacittadinanzaitalianaspessosiprotraevacosìper mesiemesi,senonaddiritturaancheperanni.Nessunopotevamaisaperesee quandolarichiestasarebbestatadisbrigataconesitofavorevole.

Questostatodicosecomportava,achirichiedevasoltantociòchelalegge giàdatempoassicurava,quasisempredisagianonfinire,comeilperdereilposto dilavoroespessoanchel’usodell’alloggio,qualoraquest’ultimonelfrattempo fossediventatoproprietàstatale.Piùd’unopercampareeracostrettoabasarsi sull’aiutodeiparentiodegliamici.Piùvolteeraaddiritturacostrettoasvendere pureipropribenipersonali.Comesetuttociònonbastasse,achiavevaappena acquisitolanuovacittadinanza,diventandoinquestomodostranieronellacasa deipropriavi,venivanospessoconcessisolopochigiorniperfarefagottoepartire conlepochecosecheglierastatopermessodiportarviaconsé.Pursapendo checosal’avrebbeattesoseavesseoptato,seavessedecisodiandarsenevia dall’Istria,piùd’unonondesistevadalpropriointento.Peraccorciarel’immeritatolungocalvariocheavrebbedovutoaffrontare,cercavapoi,inunsecondo tempo,laportagiustaovebussarepertrovarechi,neltempopiùbrevepossibile, avessepotutorisolvereilsuocaso:lapossibilitàdiriavere,optando,lacittadinanzacheavevanell’anteguerra.Noneraperòcosìfaciletrovarelapersona adattaall’uopoebenpochiinoltreeranoquellichesapevanocheeraproprioN. F.l’individuochedinascostosioffrivaperrisolvereiproblemicheangustiavano colorocheintendevanoemigrare.Chineeraaconoscenza,sapevapurela ragionechespessospingevaquelfiguroatrovarsi,comegiàdetto,almomento giustoinstazioneperassisterealpenosodistaccodichiabbandonavalapropria amataterraperrecarsi,forsepersempre,inItaliaoinaltreterreancorapiù lontane.Lofaceva,approfittandodellaressacheinqueifrangentisicreava attornoachisiaccingevaapartire,peraccostarsiadunconnazionale,già antecedentementeprescelto,conilprecisointentodifarglisaperecheluierain gradodifacilitarel’esododiunqualsiasialtrosuoparenteofidatoamico(uno soloallavolta),rimastoaPisinoneltentativodiricevereiltantoattesopermesso percambiarecittadinanza.Bastavacheglifacesseilnomedell’aspiranteesulee alrestociavrebbepoipensatolui.Perrendereancorapiùconvincenteeallettante quellochestavaproponendo,completavailsuodiscorsorimarcandocheperil momentoluieralasolapersonacapacediintervenirepressoilfunzionario addettoaldisbrigodelledomandediesilio.Inoltreassicuravachilostavaad ascoltare,chetuttelerichiestedaluipatrocinateeranostatesemprerisoltein modofavorevoleperipetulanti.Sel’esuleinprocintodipartiremostrava sufficienteinteresseperciòcheglivenivaespostodaN.F.,alloraquest’ultimo

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concludevailsuointerventoverbaledicendochevolendo,eglipoteva,unavolta superatoilconfine,informarequalchealtrosuoconoscenteinteressatoaquel tipodimaneggio.Poiquestiasuavolta,sempreattenendosialleprecauzioni suggeriteinprecedenza,potevarivelareaqualcunaltroilsuccitatomododa impiegareperraggirareleassurdelocalidisposizioniamministrative.

Perfugarelerestantitraccedisfiducia,guadagnatenegliannipassaticonun ambiguocomportamentorivoltoversoipropriconcittadini,N.F.arricchivail suointerventocercandodiassumerel’ariadiunverocospiratore.Nonsistancava diripeterechequellochestavaproponendononlofacevaperlucro,mabensì soltantopersempliceepuropatriottismocampanilistico.Sipresentavadunque ancheinvestediintermediarioecometalenonmancavanelcontempodi ricordare,achiaccettavalasuaproposta,chelapersona(cheerapoisemprelui) dispostaadimmischiarsiinquelpericolosoaccorgimentodovevaovviamente ancheessereadeguatamenterimborsataperilserviziochesisarebbeapprestata afare.Sesiarrivavaadunaccordo,stabilitol’ammontaredell’importorichiesto, sidovevapoitrovareunapersonafidatacapacediescogitareilmodopiùsemplice perversarlel’importoal...,aséstesso!!

NontuttiiPisinesicheprimadilasciaredefinitivamentelepropriecase avevanoricevutolenecessarieindicazioniperpoteresodaresenzainutilie pretestuoseatteseeranoconvintidellaveridicitàdellechiacchierecheN.F. rifilavaachieradispostoacredergli.Anessunoallorainteressavasaperechi fossel’ideatoredelletransazionimonetarierichiesteperfacilitareilloroespatrio. All’optanteinteressavasoltantoandarseneviailpiùprestopossibile.Sepoi quegliscambidireciprocitornacontimonetarifosserofruttodell’inventivadi qualchesingolooppurediunaperfidaritorsioneorditanellealtesferedell’amministrazionestatalealloscopodispillaregliultimidenaridalletaschedichisi apprestavaapartireramingoperilmondo,nessunolopotràmaisapere,madi certosisacheinquellefaccendeN.F.vierasemprecoinvoltoinvestedivero “omodedotai”.

Nelcorsodelsecolopassatoiltenoredivitadellastragrandemaggioranza dellapopolazione,duramentemartoriatadadevastantiguerre,mutòinmeglio, madellamiseriadiquelvecchioetristeperiodorimasetraccianegliargutiepiteti cheilpopolosapevaalloraconiareperfarrisaltarelepersonalipeculiaritàdi ognuno.Traitantiediversisoprannomicheconiltempovenivanodatiallagran

Gnocchi
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partedegliabitantidiPisino,unotraglialtri,sidistinguevaperladinamica linguisticacheportòallasuaadozione.

LaSecondaguerramondialeerainprocintodisconvolgereilmondo,quando unamattinad’estateungruppettodiragazzini,eiotraloro,siraccolsenell’andronacompresatral’exTeatroVecchioelacasupoladel“Furle”,notamacchiettapisinese.Ciarlandodelpiùedelmeno,uncompagnodigiocosirivolseagli amicichiedendoachiessivolesseropiùbene:alDuceoppurealRe!?Conquella uscitaverbalevolevaforsesoltantoscimmiottarequellesciocchesapientoneche sapevanospessorivolgersiaibambinideglialtrichiedendoloroachivolessero piùbene:allamammaoalpapà?.Domandapiùscemaeforseanchepiùcattiva nonsipotevapropriorivolgereadun’ingenuacreatura.Seigenitoridegli interpellatisitrovavanovicinoailoropargoli,naturalmentecambiavanoargomentoefacevanofintadinoninteressarsiacosasistavachiedendoalloro figlioletto.Quest’ultimo,confusoeimbarazzato,sichiudevainunpenososilenzio finoaquandoqualcunononfossevenutoinsuoaiuto,interrompendoquello stupidointerrogatorio.Insimilesituazionecitrovammopurenoidopol’inattesa domandapostacidall’amico.Lenostrerispostepertantofuronocontraddittorie einconcludenti.All’infuoridelleprimenozionidi“amordipatria”chegli insegnantiascuolacercavanodiinculcarci,altrononpensavamochefosse importantericordare.Nemmenoleeffigideiduepersonaggiororamenzionati eriportateneilibriditesto,neifrancobollioneisettimanali,riuscivanoasuscitare innoisensazioniparticolari.Dopouninconcludentescambiodipareri,allafine ilgruppoconcluseall’unisonochevolerebene,oltreaipropricari,losipoteva soltantoallaPatria!Comespessoavviene,intervenneilsolitoSanTommasoche, purconformandosiconilpensierodeicompagni,chiese:“Macos’èpoiquesta patriadicuitantosiparla?”.Checosasignificavamaiquell’astrusavoce?Varie furono,eprobabilmenteanchetuttesballate,lechiarificazionisfornatedai sapientoniditurnoperspiegareilsignificatodiquellaparola.

Senzaarrivareadunaconclusionecondivisasicontinuavaachiacchierare, quandounpoveraccio,accortosidicosastavamoragionando,sifermòunattimo vicinoanoiesentenziò:“LaPatriaxelapanza”(lapatriaèlapancia)eriprese ilsuocamminosenzaaspettareinostrieventualicommenti.Ilgiudizioformulato dallosconosciutocisorpresemolto.Ilsuodirelopercepimmoallastreguadiuna volgareblasfemiaenullapiù.Comemai,cichiedemmo,qualcunopotevaabbinarequeidueconcetti,lapatriaallapancia?Scandalizzatiperlarozzezza d’animodiquell’intruso,continuammoadintrattenercisull’argomento,finoa quandoilrintoccodelcampanonedelDuomociricordòcheeragiàmezzogiorno ederagiuntal’oradiandareaconsumareilpranzo,ariempirela“panza”coni

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cibipreparatidallapropriamadre.Tuttialloracialzammodaterraeprimadi incamminarciversocasapiùd’unoapprofittòdelmomentopervantarsidicosa l’avrebbeattesoaldesco.Stavamogiàseparandoci,quandol’ultimoalevarsiin piedi,ilpiùpoverotranoi,conclusequelloscemomillantarsideicompagni dicendoserioserio:“Minovadoapranzo,mivadoamagnar!”.Forsenonsapeva nemmenochecosasignificasseveramentelavoce“pranzo”.

Quellastranaprecisazionecifeceriflettereunpo’.Incuriositialloraritornammosuinostripassiperchiederglicosal’avessespintoadesprimersiintal modoe,vistocheluifacevascenamuta,conlacaratteristicamancanzaditatto propriadeinostriverdianni,glichiedemmochecosaavrebbemangiatounavolta giuntoacasa,checosal’aspettavadibuonosullatavola.Presoallasprovvistaper l’interessamentosuscitatodallafrasetestépronunciata,dopounabrevepausadi riflessionesbottò:“Gnochi”!Ilpiùcattivellodelnostrogruppo,conoscendobene lostatodiindigenzaincuiversavalasuafamigliaedubitandodellaveridicità dellasuaasserzione,insistettesultemachiedendogliancoraseluiavessemai avutooccasionediassaggiarli.Vistochenonpotevapiùcontinuareamentiree datocherealmenteluiquelcibononl’avevamaigustato,proferìuncontrito “No!”.L’interpellatosirimangiòlaparola,maaggiunsecheluisapevabenissimo cheignocchieranoveramentebuoni.Glieloavevaassicurato,peraverlimangiati, propriosuopadre!

Unaporzionedignocchiilnostroamicolagustòprobabilmenteappenadopo lafinedellaSecondaguerramondiale,magiàdaquelgiornoLibero(quelloera ilsuonomedibattesimo)furicordatodatuttiisuoiconcittadiniconilsoprannomedi“Gnochi”.

P.S.Isoprannomi,ancheseeranoepitetiargutieprividimalevoliintenti, nonsempreeranograditiacolorocuivenivanoaffibbiati,manessuno,anche volendolo,potevaliberarsene.Piùcisiarrabbiavaperessereapostrofaticonil nomignolo,piùsiincrementavalospassodichiloavevaimposto.Nonpotendosenesbarazzare,anchedaadultisicontinuavaadesserericordaticonilsoprannomeguadagnatoingioventù.Spessoilnomeeilcognomedeivecchiamicicon gliannisipossonoanchedimenticare,mailorosoprannomimai!

Diversitàecoesistenza

Durantelalottapartigianaimpegnataadosteggiarel’usurpatore,lostraniero,gliesponentidiquelmovimentopopolarenonmancaronomaidigarantire cheaguerrafinitaadentrambeleetniemaggioritariepresentinellanostra

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penisolasarebbestatogarantitol’usopariteticodellapropriamadrelingua.Si assicuraval’introduzionedelbilinguismo,siaoralechevisivo,intuttal’Istria.La voce“bilinguismo”eraun’espressioneverbalechemaiprimaerastatausatadalla gentecomune,macheorasiritenevaessereuntoccasanamiracolosocapacedi cancellareinbrevetempolerivalseoleincomprensionilinguistichecheper decenniavevanoavvelenatoirapportitragentiche,sebbenediverse,avevano saputoconviveresottolostessosoleconreciprocorispettoeconbenevola tolleranza.

APisino,ancheseperunventennioilregimefascistanontolleròl’usodel croatoinpubblico,ildialettoitaliano,farcitoconvocidieterogeneaprovenienza (croata,slovena,tedesca,ecc.)noninfastidivalamaggiorpartedegliautoctoni. All’iniziodellaprimamessamattutinanelduomodiPisinoilparrocoiniziavail sacroritoscandendoincroato“Dragikrsèani”(caricristiani)epoiproseguiva adofficiareinlatino,mentrelapredicalafacevainitaliano.Eraquelloiltempo quandoinIstrialechieserimanevanotuttoilgiornosempreaperteaicredenti. Anchesel’Imperoaustro-ungaricoeragiàdatempotramontato,glianzianidel posto,indipendentementedellaloroappartenenzanazionale,continuavanocon unacertadosedicompiacenzaaricordareai“foresti”,allepersoneprovenienti daregionipiùdistanti,cheuntempol’insegnadellalorostazioneferroviariaera scrittainbentrelingue:Mittelburg-Pisino-Pazin.IlricordodelpassatoImpero continuava,ditantointanto,arisvegliarsinelsubconsciodei“Pisinotiautoctoni” piùavanticonglianni.Essinonpotevanofareamenodiabbinareglispensierati giornidellalorogioventùalmododiviverechelastrutturasocialedelsuccitato Imperoavevaofferto.Nondiverseeranolesensazionicheledonneadulte,a prescinderedelleloroappartenenzanazionale,avevanoprovatoripensandoai felicieromanticimomentidellagioventù,vissutiinquelmondocheormainon c’erapiù.

Sottoalpergolatodelpiccologiardinorusticodovedabambinogiocavocon imieicoetanei,spessosiraccoglieva,tempopermettendo,ilsolitogruppettodelle casalinghechesicredevanoancoraleunicheesponentidiunafasciasocialee culturalenettamentesuperioreaquelladellepopolanelorovicinedicasa.Quelle “signore”chiacchieravano,sempreinitaliano,delpiùedelmeno,ricamandoe rattoppandoipropriindumenti.Sisoffermavanosoventeperrispolverareleloro antichememorieemagnificavanoilfastodellacorteimperialeviennese,senza dimenticareisuoipersonaggidimaggiorspicco.Fratuttequelletesteblasonate, unanonmancavamaidiesserericordata.Eraunafigurafemminilecheveniva ricordataconunsolonome:Sissi.Quandolopronunciavanolofacevanoconun manifestosensodicompassioneperlasuasuppostatravagliataeinfeliceesisten-

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za.Ascoltandoditantointanto,durantelepausedigioco,comeessesiesprimevano,cisembravachestesserovalutandolevicissitudinisentimentalidiunaloro vecchiaecaraamica.Quelciarlarecistupiva,nonpotevamocapirecosaavessero daaggiungerealgiàdettoeripetutotantevolte.Lastoriaappresasuibanchidi scuolanonannoveravaSissitraimembriblasonatidell’Imperoaustriacoecosì innessunmodopotevamosaperechimaifossequellamisteriosapersona.Per noiquelnomerimasealungosoltantouninsolitoestranonome,nulladipiù. AppenaneldopoguerradelSecondoconflittomondialeiovenniasaperechelei altrononerachelabennotamoglietedescadell’imperatoreFrancescoGiuseppe.

Quasicontemporaneamenteappresipureiltristesignificatodiun’altra inusuale,stranavocemaiprimaudita:“decimazione”.Conquestotermine s’intendevalafucilazionediognidecimosoldatoappartenenteall’unitàchesi fosseritirata,senzaaverneprimaricevutol’ordine,dalfrontesull’Isonzo.Intuivo chequeltermineeraconnessoallafasedellosfasciodell’EsercitoItalianoa Caporetto(diciòglianzianineparlavanospesso),machelanefastapraticadi uccidereiproprisoldatiinrottafosseunamisuradisciplinarepraticata,anchese conmodalitàdiverse,pressotuttigliesercitidiallora,inviatiascontrarsiconil nemicoincampoaperto,l’appresipercasosoltantomoltiannidopo.

Inunafreddaetardaseradell’inverno1974-75fuichiamatoaporgere assistenzamedicanellafrazionediCastagnasullastradachedaPolaportaad Altura(cr.Valtura).Curatol’ammalato,mifermainellacucinaalpianoterraper prescriverelemedicinenecessarie,quandonotaicomeuncanutovecchiettosi scaldava,chiusoneisuoipensieri,porgendoipalmidellemaniaperteversolo scoppiettantefuocodelfocolaredifrontealui.Quandoeglisentìisuoifamiliari pronunciareilmiocognome,giròilcapoversodime,chiedendomilaprovenienzadellamiafamiglia.Midissealloradiaverconosciutomiononnoquando,come soldatiaustriaci,sieranotrovatiassiemesulfronteinGalizia.Ciòchemistava dicendo,nonpotevaesserevero.Nonostantemiononnoavesselostessocognomedelcompagnod’armicheilvecchioricordava,luinonavevaproprionullaa chefareconquellapersona,vistoperòcheilreducediquellaguerradesiderava ricordareilsuopassatodisoldato,presianch’iopostovicinoalfocolare,invitandoloaraccontarmicomeerariuscitoasalvarelapropriapellacciadurantetutti queilunghiannidiguerra.Sembravachequelreducenonaspettassealtro pungoloperdarevialiberaalricordodellesueavventuredisoldatofurbacchione. Cominciòconildescrivermicomesiaffrontaval’avversarioinguerraquando luierasoldato.lnunapianapiùomenovastasischieravanounodifronteall’altro ambeduegliesercitiinlizza.Infileserrate,unavoltaesauritalascortadi

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munizioni,isoldatisiavventavanoconlabaionettaincannaversoilnemico,che procedevacontrodiloronellostessomodo.Dietroalleultimefiledientrambii dueschieramentisitrovavanosemprepronticertiufficialicheavevanoilcompito diuccidere,acolpidipistola,ognisoldatochesifosseazzardatoadindietreggiare.

Daragazzino,comedetto,avevogiàsentitoparlarediunqualcosadibrutto cheglianzianiricordavanoconlavoce“decimazione”.Aloroerabennota l’esecrabilepraticadifucilareacasounpropriosoldatosceltotraaltridieci compagni,colpevolicomeluidiessersiritiratisenzaalcunordinesuperioredal frontesull’Isonzo,ormairotto.Chesimilecrudelemodadiimporreciecaobbedienzafosseapplicatoancheaisoldatidell’esercitoaustriacononlosapevo. Nessunoneparlava.Quandoloseppi,lacuriositàalloramispinseachiedereal vecchioreducediguerradispiegarmicomelui,purtrovandosiacombatterein primalinea,riuscìaritornaretuttointerodallaGaliziatralasuagente.Il vecchietto,stuzzicatodallamiacuriosità,dirimandoconunpizzicodispavalderia sbottò:“Miierofurbo!”,epoidopounabrevepausariprese,condoviziadi particolari,adescrivereleavventuredelsoldato“furbo”,reducedalfronte orientaleaustriaco.

Iniziòraccontandocomeprimadellasuaultimabattaglia,avanzandofianco afiancoconisuoicommilitonicontroloschieramentonemico,pensòchesarebbe statosaggiosganciarsiquantoprimadalrestodellasuaformazionedisoldati appiedati.Loscontrotrabrevesisarebbesvoltoinunavastapianacintad’ambo ilatidabassecolline.DurantelamarciadiavvicinamentoaiRussi,tragrida d’incitamento,ordiniconfusieungranpolveronesollevatodall’incederedelle truppe,luialloramiseinattoilsuopiano.Dopotreoquattropassi,mossicome isuoicameratisempreinavanti,eglinefacevaunodifiancoepoidinuovodue otreinavantiecosìdiseguito.Continuandoconquellatatticasitrovòbenpresto fuoridallamassainmarcia,lontanodaisoldatichesidirigevanoversounamorte quasicerta.Nellageneraleconfusioneprecedentel’imminentescontrocorpoa corpo,nessunobadòalui.Sapendocosal’avrebbeattesosefosseritornato indietro,pensòalloradidirigersiversounacollinafuoridalcampodibattaglia. Suquellaalturaspiccavaunarobustaealtaquerciaarricchitadaunafoltafronda. Ottimoposto,pensò,peraspettarealfrescol’esitodelloscontrochedalìapoco sisarebbescatenatoinquellapiana.SelavittoriaavessearrisoaiRussi,molto probabilmentesarebbefinitoprigioniero,masarebberimastovivo.Seinvecela fortunasifosseschierataalfiancodegliAustriaci,facilmente,abattagliafinita, avrebbetrovatoilmodopertornaredaisuoicommilitonieconloropoicondividereglionoriperlavittoriaconseguitaconunabellamedagliasulpetto! Compiaciutoconséstessoperl’ideacheglierabalenatainmenteesenzaperdere

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altrotempo,convelocifalcatesidetteasaliresull’invitantequercia.Raggiunta lavetta,stavagiàpergettareviailfucile,quandosiaccorsecheall’ombradi quell’alberoc’eragiàunsoldatorussosedutosopraadungrossosasso.Al momentosiallarmò,mapoisiconvinseditrovarsisoltantodifronteadunsoldato russo“furbo”comelui.Rilassatodaquellaconvinzione,dopoaverlosalutato (nonricordavainqualelingua),glisiavvicinòperdividereconluivicinola comunesortecheliattendeva.Mal’altro,appenasiaccorsedellasuapresenza, balzòinpiedirivolgendoglicontrounfucileconunalungabaionettainnestata. L’intenzionediquelsoldatoerachiara,maritirarsi,tornaresuipropripassiera ormaiimpossibile.Altrononglirimasechespostarsi,cercandodiaggirareil tronconodosodiquell’albero,mal’altronondesistettedalsuointento.Senza proferireparolaalcuna,ilrussosimiseadinseguirloconl’armasemprepuntata eprontaperinfilzarlo.Ilnostrosoldatoacceleròallorailpasso,madatoche l’altrocontinuavaaseguirlo,allafinesimiseancheacorrere.Vistochenemmeno dopotregiriconsecutiviattornoall’alberol’inseguitorenondesistevadaltallonarloconinsistenza,tuttoaduntrattosifermòegirandosidiscattogliinfilzòla baionettanelventre.

Sorpresoequasistupito,ilcolpitosifermòall’istante.Lasciòcadereilfucile esiafflosciòaterra,proferendoinrussoquasiunrimproverorivoltoachil’aveva colpito:“Ohfratello,macosahaifatto!?”.Ilnostroistriano,chesapevailcroato, capìilsensodellafrasedettainrusso,manonfuingradodirispondere.Si avvicinòalferitocheoragiacevariversoaterraeconunlembodellasuacasacca tentòditamponareilsanguecheafiottisgorgavadallaferita.Altrononpoteva farecheaspettarelafinedellabattagliaaipiedidellacollinaelamortedello sventurato.Quandocessòilfragoredellascontroarmato,segnochenonsi combattevapiù,chiusegliocchialmortoescesealpianoperricongiungersicon ivivi.Quandofinìdirievocarequelloscorciodivitamilitaremisembròdiverso, piùarzillo.Concluseladescrizionedelsuopassatoricordandoancoracheacasa, orafacentepartedelloStatocontroalqualeavevacombattuto,nessunopensò dirinfacciarglilapresuntasualealtàdimostratadurantelaguerraalloStatoche avevadifeso!

Nessunodeisuoicorregionaliebbemaialcunchédaridiresetalvolta, parlando,usavaancoraqualcheparolatedesca.Usavanofarlospesso,anchee senzachenemmenonefosseroconsci,puregliarsenalottidiPola.Pertantoche malec’erasenelquotidianoparlareconipropriconoscentisiusavanopiùvolte anchevocidiversedaquelledellapropriamadrelingua?Eraquesto,eloètuttora, unmododicomunicarediffusoingranpartedellaregione,aPisinoinmodo particolare.Neldialettoistrovenetoparlatonellanostracittadina,senzache

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nessunoinpraticaseneaccorgesseocheavessequalcosadaridire,coesistono vocidivariaprovenienzalinguistica,siacroatacheslovenaeinminornumero anchedivocidioriginetedesca.Daragazziperinvitaregliamiciafareilbagno neltorrentechescorreinfossatoaibordidellacittadinasiusavadire:“andemo inpotok”(potok =torrente).Ibuontemponidiunacertaetàquandoinvitavano ipropriamiciagustareunsorsodibuonvino,siachesiesprimesseroinitaliano oppureincroato,alpostodellavocesorsousavanolacorrispondentetedesca: “sluc”(ted. schluck).Cosìmentreindialettoitalianosidiceva:“tivolbeverun slucdebonvin?”,neldialettocroatosiusavadire:“}ešpitijedan luk(pronuncia sluk)dobregavina?”.Perimporreaqualcunodiretrocedereglisidiceva,quasi semprepercelia:“zuricnasai!”.Espressionesortadallafusionediduelemmidi originediversa( zurich =tedescae nazaj =slovena),maugualipersignificato: “indietro!”.Conlavoce“puh”,alterazionedellated. Buch (libro),s’intendeva riferirsialdebitoannotatodaqualcheosteoaltrocreditoresulpropriolibro conto.

Vocididiversaprovenienzalinguisticaletroviamoancoraconservatenelle denominazionidellecontrade,deirioniurbaniedellaperiferiadiPisino.AccantoaltermineMontril(it.)cenesonoaltricomeVertisce(it.),corrispondentea Vrtlisce(cr.),oppureCastel(it.),Burrai(?),Prestava(cr.),Valici(it.),Riavaz (it.osl.),Capriccio(it.),Stranga(ted.),Mazel(it.),Calvario(it.),Graban(ted. ocr.),Sorafrati(it.),Salteria(lat.),Drasei(cr.),Giudeca(it.),Loche(cr.olat.) etantialtriancora.

OgnitrattodeltorrenteFoiba,oggiribattezzatoinPazinèica,continuaad esserericordato,dachilohafrequentatodagiovane,conunsuoparticolarenome chesirapportaalletipicheconfigurazionigeofisichedelterrenoovescorre,ad altrieventiconnessialsuousooafattiparticolariaccadutilungolesuesponde. Anchequestitoponimirivelanolaloroappartenenzaafontilinguistichediverse. Seguendoilcorsodeltorrenteversovalle,dopoaverlasciatoallespalleilponte diSanGiuseppe,siincontraunoslargod’acquaconosciutodatutticonilnome “Tornina”(piccolatorre).Unpo’piùavalle,appenasuperatoil“Pozodeicavai”, iltorrentecontinuaascorreresopraaunadistesacalcareacreandoinessadelle vaschenaturalidette,inbaseallalorocapienza,“laPicia”,“laGranda”e“la Mezana”.Questisonooggiconsideratisolodegliincaviinsignificanti,manonlo eranocosìquandofungevanodapiscineperi“muli”(ragazzi,ragazzini)diPisino cheinesseapprendevanoleprimelezionidinuoto.Continuandoadefluireverso ilbasso,leacquedeltorrentesiriversanopoiconunasuggestivaefrazionata cascatainunbenpiùlargoeprofondoristagnod’acquadetto“Crof”,chiara alterazionedellavocecroata“krov”,chesignificatetto.Questonomelodevea

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unalargapropagginerocciosaaggettantenelvuotosopraallagosottostante.Un po’piùavalleiltorrenteformaun’ansaanovantagradichesifregiadiunnome chericordaunperiodostoricononmoltolontano:la“Gendarmeria”.Segueun ristagnod’acquailcuinomericordal’usocheivillicidelcircondarionefacevano permacerarelacanapa,piantacheinlinguacroataèdetta“konopija”.Quella rusticaattivitàcontribuìaforgiareilnome“Conopier”(cr.konopjer).

Lapiùinteressante,einuncertoqualmodoanchecuriosapresenzadinomi appartenentiaceppilinguisticidiversi,latroviamoperòraccoltanelladepressionecarsicadettaFoiba.Inquestoincavo,delimitatoquasiperinteroda perpendicolari,alteelisceparetirocciose,iltorrentefinisceilsuocorsoacielo apertopercontinuarepoiconunosotterraneo.Beneinvista,inposizione diametralmenteopposta,suquelleparetisinotanoleentratediduegrotte.La piùappariscente,perchésitapropriosopraall’antrodoveleacques’inabissano nellevisceredellaterra,eraconosciutaconilnomedi“Colombera”perilgran numerodicolombicheospitava.L’altra,lapiùpiccola,erapernoiragazzinila piùattraenteperlasuaconformazioneeperlarelativafacilitàconlaqualevisi potevaaccedere.Perlacostantepresenzanelsuointernodimoltipipistrelliera inoltrelapiùmisteriosa,tantodaesserericordataconilnomedi“Babinacucia” (cr.Babinaku}a),terminechetradottoinitalianosignifica“lacasadellanonna”, maanche“lacasadellamegera”.

Queinomivenivanodunqueliberamenteusatisenzachenessuno,fosselui dimadrelinguaitalianaocroata,s’interessassedell’origineglottologicadegli stessi.EranoperiPisinesisoltantoparoleusate,chilosadaquando,perindicare quelleparticolariformazionigeologicheenulladipiù.Perl’italianoeracosa normaleusarel’espressione“Babinacucia”,comeperilcroatoquelladi“Colombera”.Tutticapivanochecosas’intendesseindicareconqueinomi.Perfarsi comprenderenonservivamaiuninterprete.Questareciproca,spontaneacomprensionelessicale,natadopoannieannidiconvivenza,faparteoggidelnostro particolareamalgamaculturaleregionale.

Io,adeccezionediqualchebrevefrase,ilcroatononlocapivo,mailsentire qualcunochesiesprimevainqueldialetto,nonmidisturbava.Almassimomi stupivailfattocheesisteva,attornoame,ancoraunaltromodousatoper intendersi.Tuttol’insiemedelleespressionilinguistichepresentinelparlare comunedellegentilocaliera,comegiàmenzionato,compostodavocipropriedi culturediverse,talvoltaancheestraneealnostroarealegeografico.Conun pizzicodifantasiasipotrebbeanchepresumerecheinIstriaerainvigore,ein parteloètuttora,nonsolounbenconsolidatobilinguismoorale,mainmodeste tracceancheundiscretomultilinguismo.

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Seancoranellametàdelsecoloscorsonellanostraregionelagranpartedegli adulticroatidisessomaschilepadroneggiavaabbastanzabenelalinguaitaliana, nontaleeralaconoscenzachegliautoctoniitalianiavevanodelleparlate dialettalicroate.Oggiinvece,mentretuttiigiovaniitalianiinIstriaconoscono abbastanzabeneilcroato,nontuttiigiovanicroati,nonostanteilmoltiplicarsidi matrimonimisti,sannoesprimersiconunitalianospigliato.Neglianniche seguironolafinedellaSecondaguerramondialeipredominilinguisticiinregione s’invertirono,mentrel’esodocontribuìadincrementareilfenomeno.Inuncerto modosiripetélasituazione,maquestavoltainsensoinverso,cheesistevanella nostrapenisolafinoaglianniCinquantadelXXsecolo.Unavoltarisoltal’annessionedellaZonaBallaJugoslavia,nellassoditempodiqualchemesenuove scritte,nuoveinsegnepubblichevenneroaggiuntealleprecedenti.Altrefurono semplicementesostituite.Anchesecontrovoglia,tuttidovetteroadeguarsialle innovazioniintrodottedalnuovoregime.Com’eradaaspettarsileincomprensioninonmancarono.Ognidiversitàcomportamentaledell’altro,ognierrore, ancheseminimo,venivagiudicatoallastreguadiqualcosacheandavaprontamenteesgarbatamentederiso.Chieradimadrelinguaitalianaastentoriusciva aleggereilcroatoetantomenoadesprimersiconquellalinguacosìscarsadi vocali.Naturalmentenemmenoicroatidicasanostrasapevanousaresempre correttamentel’italianoscritto.Piùd’unodei“Pisinotipatochi”ridacchiavasotto ibaffimentresisoffermavaaleggerelescrittecheiprimipartigianigiuntiaPisino simiserosubitoascriveresullefacciatedellecase.Eranoinprevalenzamassime inneggiantiaTito,allalibertà,all’uguaglianzaeallafraternitàtraipopoli.

Traletantescrittechecoprivanoimuridellacittadina,dueinparticolar modoattiravanol’attenzionedellagentedelposto.Queste,cosìcom’erano scritte,pergiorniegiornifuronooggettodischernodapartedichinonsimpatizzavaperilnuovoregime.Sullafacciatadellacanonicaalpostodellafrase“W L’ARMATAROSSA”,moltodiffusaeusuale,qualcunoscrisseagrandilettere rosse“WL’ARMATAROZZA”.Suunedificiovicino,probabilmentesempre lostessoattivistanescrisseun’altra,anchequellaperòcosìdistortadatravisare ilsensooriginaledelmessaggio:sempreacarattericubitali,anzichéscriverein dialettolocale“QUASEMO–QUARESTAREMO”,scrisse“GUASEMO–GUARESTAREMO”(laparola“gua”,arrotino,èunavoceusataspessoanche insensodispregiativo).

Neglislogandisseminatiperognivianonmancavanoaltristrafalcionidi ortografia.Eranodiventatifontediesageratiesarcasticicommenti,mafigura migliorenonlafacevanonemmenoglistudentidelGinnasio“GianRinaldo Carli”quandocercavanodidestreggiarsiconlalingualetterariacroata.Chila

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sapevanonperdevamail’occasioneperderiderciquandonoitentavamodi scrivereoparlareincroato,barcamenandociconicasidelledeclinazioni.Consci diquellenostrecomunieimbarazzantilacunelinguistiche,unpomeriggiod’estateglialunnidellamiaclasse,iocompreso,sidetteroconvegnonella“Piazzadei legni”perdarvitaadun’insolitasfida.Certediciturepubblicheeranoancora bilingui,manoivolevamosaperechitranoifossecapacedileggeresenzaintoppi anchequellescrittesoloincroato.Sull’insegnadiunnegoziodialimentari,sito suunlatodiquellapiazza,risaltavanettaladicitura:“OBSKRBNO”.Unodopo l’altrotuttitentammodipronunciareconscioltezzaquellaparola,mamessialla prova,dopovaritentativiinconcludenti,nessunotranoiciriuscì.Quelgiornola nostracompetizionesiconcluseconunnulladifatto.Fuiltempopoiarisolvere inostridifettidipronuncia,maintantoaPisinodell’ormaipromessoeripromesso bilinguismovisivononseneparlòpiù.

Primevittime

DopoilsecondodisastrosobombardamentodiPisinodapartedella Luftwaffe (settembre1943),iTedeschisiaccinseroadoccuparePisino.Conuna colonnamotorizzata,dopoaverrottol’esiguaevanaresistenzadeipartigianinel rioneStranga,iTedeschisiriversarononellasottostanteconcadiPisino.Dopo avertrucidatosenzaunplausibilemotivomezzafamigliaRusso,lacuicasasi trovavasullorocammino,continuaronoaprocedereuccidendotuttiimaschiche noneranoriuscitiafuggireintempo.Appenaarrivatisulpiazzaledesertodi fronteallachiesadiSanFrancescoo“cesadeifrati”,com’erachiamatadai popolanidelluogo,dalontanoesenzaforsenemmenoaccorgersidichiavevano difronteucciseroconunarafficadi Maschinenpistol laprimapersonachevidero: ilprioredelconventoannessoallachiesa.Ilfrateerauscitoperandareincontro aisoldaticonl’intenzionedirassicuralichenelconventononc’eranopartigiani, masoltantocivilichesieranolìrifugiatipernonvenirecoinvoltinelprevedibile scontroarmatochesisarebbesviluppatodicertoseipartigianinonsifossero ritiratiintempo.L’intentodelreligiosoerasensato,maluinonriuscìaspiegare aisoldaticiòcheintendevadimostrare.Nonriuscìaproferireparolaalcuna primadimorire.Ilterroreperl’uccisionedelfratesipropagòinunbattibaleno tralagente,chesieralìraccoltaperchénonconoscevaaltroluogoofamiglia dovetrovareasilosicurofuoriPisino.Oranessunosapevapiùchecosalasorte avrebberiservatoaisingoli.Iconfratellidell’uccisononsepperofaraltroche inginocchiarsiperpregare,mentreisoldatiincurantideilorosalmiiniziavanoa

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farusciredallecelleirifugiatiperconcentrarlinell’ampiocorridoiodelconvento. Loscoramentoerageneraleecrescevadiminutoinminuto,quandotralamassa deirifugiatisifecerosentireduedonne,madreefiglia.Eranoduetedesche rimastenellalorocasadiPisinoanchedopolafinedellaPrimaguerramondiale. Eranorimastecittadineaustriacheecometalisipresentaronoaipropriconnazionaliarmati,riuscendoaspiegarefinalmenteallorocomandantechenel conventositrovavanosolofratiecivilichenonavevanomaiavutoalcunchéda fareconipartigiani.Bastòquellaloroiniziativapersalvareprobabilmentemolte personedamortecerta.

Sortediversaattesecolorochedasolicercaronoscamposparpagliandosinei foltiboschidellecollineattornoaPisino.Sevenivanorintracciatidaisoldati tedeschianullavalevaillorodichiararsiestraneialmovimentopartigiano. Spesso,appenaintravisti,unarafficadiarmaautomaticamettevafineallaloro esistenza.GranpartedicolorochecercaronodifuggiredaPisino,dirigendosi versoicasolaridiMezzari,dovetterolalorosalvezzasoltantoalcoraggioso interventodiunasolapersona,diunmaestrodiscuolaelementareche,sapendo iltedesco,osòdasoloandareincontroaisoldatiintentiarastrellarequellezone. Alsottufficialechelicomandavaassicurò,dandolapropriaparolad’onore,che tralepersonelìraccolte,nonc’eranopartigiani.Ilgraduatoglicredette,sifidò diluieordinòaisuoisubalternidiporrefinealleloroindiscriminateesecuzioni. IlmaestroGabriellieraconosciutoperlasuabontà.Eraamatodaisuoi alunniestimatodaisuoiconcittadini.Nessunoperòavrebbemaipotutoimmaginarechesottoaquellasempliceequasiinsignificantefiguraumanapotesse annidarsiuncuorecosìcoraggioso,prontoarischiarelapropriavitapersalvare personecheforsenemmenoconosceva,macheintuivaessereinquelfrangente soltantodeipoveridiavolichecomelui,cercavanodimettereinsalvolapropria vita.Garantendoconlapropriaparolal’estraneitàdiquellepersonealmovimentodiliberazionepopolare,sapevabenedigiocareconlapropriavita.Sarebbe bastatocheunsoldatotedescosentisseunosparoproveniredallavicinaboscaglia ocheinciampasseinqualchefucileabbandonatotralecasedell’abitato,per decretarelafinediogniessereumanochesitrovavapercasoinquelmomento neipressidellecase.

Neldopoguerratantefuronolelapidierettepercommemorareglieroi cadutiinbattagliaperaverevolutoopporsialnemico,manemmenounafuposta aPisinoperricordareilcoraggiodiquestosemplicemaestrodiscuolaelementare. A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214143

Incomprensioni

Aguerrafinital’appenainstauratopoterepopolare,perconfermareun presunto,totaleespontaneoconsensodellapopolazionealnuovoregime,sidette dafareperorganizzarelungoleviediPisinoripetitivesfilatedifolletumultuanti. Tutticolorochesvolgevanoqualcheattivitàlavorativaeranoinvitati,spesso costretti,aparteciparvi.Unavoltaincanalatinellamassa,tuttidovevanoprocederescandendoditantointantovarislogandirito.Acertunivenivanoconsegnati anchedeicartellonidaportarealtisopraalleproprieteste.Sopraadessic’erano dellescrittecheservivanononsoloacelebrarelavittoriasull’oppressore,ma ancheariconfermare,conlediciturestampateincroatoeinitaliano,ilbilinguismogarantitodurantelalottadiliberazionepartigiana.Tralevariescritte contornatedastellerosse,falciemartello,unadiciturapredominavasullealtre: “WTITO”.

Tuttiqueitrasparenti,conillorocontinuooscillare,sembravanounaschermaturadiscudiviventi,sortaspontaneaperproteggerelesottostantipersone assiepatenelcorteo.Traapplausiespintoni,imanifestantiproseguivanodisordinatamentesenzafareattenzioneachivenivaurtatoosuperato.Ciònonostante tuttosisvolgevasenzaalcunincidente,finoaquandoinunpomeriggiodella primaestatedopolafinedellaguerraunaccidentalestrattone,piùfortedegli altri,provocòlacadutainvolontariadiuncartellonedallemanidiunagiovane manifestantedelposto.Chilestavavicinosipremuròperalzaredaterrail cartellone,maaltriosservandodapiùlontanol’accadutosiaccorserochela giovaneavevalelabbraimbellettateconunappariscenterossetto.Quell’innocuo truccovennesubitoconsideratounaprovocanteesibizioneborghese,meritevole pertantodibiasimochefuespressoall’istanteconspintonieinvettivenonproprio gentili.Sisachelafollaesaltataspessononragiona.Bastòquelmodestosegno dicivetteriafemminilepergiudicarlaquasiallastreguadeifamigerati“nemici delpopolo”ancorapresentiinregione.Sconvoltaperl’accaduto,appenapoté, abbandonòilcorteoepoi,traleprimePisinesi,abbandonòdaesulelapropria cittadina.PurtroppoaPisinopermoltotempoancorasiverificaronosimili episodidiincomprensione,pernondireintolleranza,neiconfrontideiresidenti dianticadataediversaparlata,senzachegliautorisirendesserocontoche appartenereatradizionidiversenonsignificavaessereanchenemici.

Ritornatalapace,lagranpartedellapopolazionelocalecredettedipoter ancheritornareaviverecomenell’anteguerra.Questaconvinzionespinseben prestoicalciatoridell’exsquadradicalciopisinesearicostituirne,conlevecchie elenuoveleve,unanuova.Unavoltaformatalanuovasquadra,sidovettetrovare 144A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

unavversariodivaloreperconfermaresulcampolapropriacapacitàagonistica epermostrareaitifosidicasacheessaeraancoralamiglioreinregione.Ilprimo incontroamichevoleconlasquadradelladivisionedalmata,distanzainIstria, riccadivalenticalciatori,offrìallasquadradicasal’occasionetantaattesaper dimostrarelapropriapresuntasuperioritàcalcistica.Ilgiornodell’incontroi sostenitoripisinesisiradunaronoingrandenumeroailatidelcamposportivo conl’intentoditifareperiproprifavoriti.Traloropreseropostoancheparecchi soldatidellamenzionata63o Divisionedalmata,lìconvenutiperapplaudirei propricommilitoni.Inquell’occasioneiPisinesi,sgolandosiconfioritefrasi gergali,nonmancavanodiincitareipropriatleti.PerchinoneraIstrianoquel corodivocisconosciutealtrononpotevaesserecheuninsiemediintenzionate ingiurieindirizzateversochierastatoinvitatoacimentarsiconlasquadralocale. Questaconvinzionefusufficienteperspingerequalcheospiteafarzittireinmalo modochitifavaperlasquadradicasa.Quandopoilasquadralocaleriuscìafare ilprimogoletuttiisuoitifosisimiseroadesultaredigioiaconancoramaggior clamore,sitrovòsubitoanchechitraisupporterdellasquadraospite,coninsulti espintoni,simostròprontoamenarelemaniqualorailpubblicononavesse smessodiesternareilpropriocompiacimentoperlaretesegnata.Naturalmente nontuttiitifosidellasquadraavversariapresentiquelgiornoincamposi comportarononellostessomodo,mabastaronoleminacceformulatedaqualche singolopersconcertareipiùepergeneraretraiPisinesilìraccolti,senonproprio un’avversioneversoi“foresti”,sicuramenteun’inconsciaediffusapreoccupazioneperilpropriodomani.Nonsiriuscivaproprioacapirecomeeperchédelle giovanipersonenonsapesseroadeguarsiallecomuninormecheregolanoi correttirapportitraverisportivi.

Iltemposeppepoiappianarelepassatedivergenzecomportamentaliaggravatedallescorienazionalisticheperdurantianchedopoilconflittobellico,ma lasciòpurtroppotracertuniancoratraccedibiasimopertuttoquellochediutile ilpassatoavevasaputofare.Benprestonell’areadelvecchiocamposportivo, orgogliodeigiovaniatletipisinesi,puressendocineipressitantialtrisitiappropriatiperaccoglierenuoveprestigiosecostruzioniciviche,qualcunodecisedi costruirepropriolìilnuovoGinnasiocroatodiPisino.Quellasceltaprivòi giovanipisinesidelloroangolodiritrovopreferito.Ilcamposportivoerarimasto, finoaquellastranadecisionediutilizzarnel’areaperaltriscopi,l’unicositodove potevanoancoramanifestarelapropriaindoleattraversolosport,senzanel contempodimenticare,daverisportivi,icalciatoricheliavevanopreceduti,la lorobravuraincampo,illorocorrettoelealestiledigioco.Senzaunospazio adeguatoperl’allenamentocivolleropoianniperricostituireun’altravalente

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squadra,maessanonfupiùquelladeigiornispensieratidellanostragioventù.

Nonpercasosimiledestinosarebbetoccatopurealcamposportivodi Gimino,sequalchebenpensantedelpostononsifosseoppostoall’ultimomomentoallacostruzionediunanuovascuolapropriosullospazioprativoriservato allecompetizioniludichedellagioventùlocale.Qualcunointervenneintempo perinterrompereilavoriediligiàiniziati,salvandocosìlastrutturasportiva esistente,anchesemodesta,fattanegliannidell’anteguerra.Inoccasionedella suainaugurazionelasquadradicalciodiGiminosiconfrontòconquelladiPisino. Puressendoanch’ioquelgiornoaGimino,nonricordol’esitodell’incontro.Ero troppopiccolo,ricordosolounagiornatapienadisole,unamoltitudinedi personefestoseincampoeilpranzooffertonell’osteriaScampolin.

Passatempi

DuranteilSecondoconflittomondiale,quandoilmaltempoimpedivaanoi ragazzinidiusciredalnostroabitatopergoderedituttoquellochel’ambiente campestrecipotevaoffrire,altrononcirestavacheimpiegareiltempolibero dalleincombenzefamiliaricondelleattività,diciamoludiche,chenell’anteguerranessunapersonadibuonsensoavrebbemaiapprovato.Eraquellounmodo didistrarsichenullaavevaachefareconinostriusualigiochidigioventù,ma cheinqueifrangentieranobenaccettiperchéservivanoacompensarelaloro assenza.Piùcheverigiochieranodunquesoloimprovvisatisvaghidigruppo, approvatianchedachiavrebbedovutoimpedirnelapratica.

Unodeglispassipiùallettanticonsistevanelloscorrazzaretralecasesemidistrutteoabbandonatedellanostracittadina.Passandodavanoinvanosi cercavatralerovinequalcosachesipotesseriutilizzare.Seguendoquestomodo dicomportarsiormaiconsolidato,duranteunpiovosopomeriggiod’autunno cercammotemporaneorifugioinunodeitantiedificiparzialmentesventratidai precedentibombardamenti.Aspettandochelapioggiacessasse,cimettemmoa perlustrarelecameredell’edificiodovecieravamoriparatidalleintemperie.In unastanzaalprimopiano,senzaimposteallefinestreeconilpavimento letteralmentericopertoconcalcinaccierottamidivariogenere,notammouno stranomobile.Eraverosimilmentel’ultimocimeliorimastodell’arredomobiliare chefinoapochimesiprimaavevaarricchitoivanidiquellacasa.Moltoprobabilmenteerarimastolìperchécolorocheperprimisaccheggiaronoquell’appartamentononsapevanoacosapotesseservireepoiperchéeratroppovoluminosoepesanteperesseretrafugatosenzaesserevisti.Cosìerarimastolìdov’era

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echilosadaquantianni.Almomentonemmenoanoifuchiaralafunzionedi quelmarchingegno.Semprepiùcuriosialloraciaccostammoaquell’oggettoper scoprirneilmeccanismo.Apertiglisportellidiquellostranoarmadio,congrande stuporevedemmochecontenevauncilindrometallicocontanteminuscole sporgenzesullasuperficie.Quellesporgenzeeranodistribuitesenzaunapparenteordine,comeneipiccolicarillonchegiàconoscevamo.Erachiarocheservivano,unavoltasollecitate,aprodurresuoniarmoniosamenteaccordati.Sitrattava dunquesoltantodiuncarillondiinusitatedimensionieperconfermaloaltronon cirimanevachefarlofunzionare.Perfortunanell’internodiquelcongegnoc’era ancoralamanovellanecessariaperfarlofunzionare,maciònonbastava.Per ricavaredaluiquellochesisupponevapotessedare,mancavanoisuoidischi forati.Rimestandofratuttelecianfrusaglielìsparpagliate,litrovammoinun angoloammucchiatigliunisopraaglialtri,comesefosseropezzidiunastrana pila.Unavoltaripulitieinseritineicorrispondentisupporti,facemmogirareil cilindroeiniziaronoadiffondersideisuoniche,ancheseunpo’striduli,erano ancoracapacidiriprodurrelearmoniedellecanzonid’anteguerraanoibennote. Avvintidaqueisuoni,restammoadascoltarlianchedopochelapioggiaaveva giàsmessodicadere.

Neigiornicheseguirono,ancheinquelliinondatidalsole,ritornammoad ascoltarelevecchiecanzonichequelcarillonabbandonatocipotevaancora regalare.Essendolastanzadoveciraccoglievamosenzaimposteallefinestre,il suonodiquellostrumentosidiffondevaintuttoilvicinato.Chipassavaaccanto allastabiledalqualeuscivanoquellevecchienote,spessoevolentierirallentava ilpassoperascoltareleinaspettatearmonie.Igiovanieranoquellichemostravanomaggiorinteressearispolverarequellemusiche,tantodaindurliasalire, senzaalcunindugio,alpianosuperiore,perscoprirequaleralostrumentoche usavamoperriprodurrelecanzonette.Vistocheimotiviriprodottieranoanche ritmimusicaliballabili,nonatteseromoltoprimadiinvitareleragazzinedelposto adunirsialoroperesibireleloromaestriediprovettiballerini.Inunmenche nonsidicalacamera,devastata,sitrasformòinunafatiscentesaladaballo.

Inuoviarrivatibenprestopreserol’iniziativadiscegliereidischidainserire nelcarillon.Ilnostroruolocosìsiridussealsoloesemplicecompitodigirarela manovelladiquellostrumentoconlagiustavelocità.Datochenessunodelnostro grupposapevaballare,accettammobenvolentieriquell’impegnochecidavala possibilitàdipartecipareal“mondodeigrandi”,diesseretraragazziunpo’più vecchidinoichegiàesternavanoliberamente,traungirodivalzerotango,la propriasimpatiaversol’amicadelmomento.

Quell’anomalaisoladipiacevoledistensionegiovanile,sommersanella

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tormentataatmosferachealloragravavasututtiesututto,erabeneaccettaanche dagliadulti.Nessunnostroconcittadinoebbemaialcunchédaridire.Spesso ancheglistessisoldatitedeschidipassaggiorallentavanoilpassosfilandovicino allafontediquellevecchiecanzoni.Forseanchealoroquellesemplicinote rievocavanotempimigliori.Noncosìsipuòdiredeilorosuperiori.Aquest’ultimi, sempreligialloromarzialestiledivita,ilnostrocomportarsinonpiacque.Per lalorotetragonamentalitàerainconcepibilepermettere,achisia,dipotersi divertireconfrivoleinclinazionisentimentali,mentreilorocameratistavano morendosuifrontidimezzaEuropa.Appenaebberosentoredicomecertuni, fosseropuresoltantodeiragazzini,impiegavanoillorotempolibero,intervenneroprontamenteequellosprazzod’innocuaspensieratezza,quellaparentesi checioffrival’inattesaopportunitàdistareassieme,disentirsivicini,venne brutalmentesoppressa.

Alsingoloragazzinoalloraaltrononrimasecheingannareiltempodivertendosidasoloconciòcheriuscivaatrovareaportatadimano.Anch’io,comei mieiamici,miadeguaiallanuovaformadisvago.Senzalalorocompagnia, dunquepraticamentesolo,cercaidirisolverel’incresciosasituazioneconla letturadituttociòchepotevaappagarelacuriositàdeimieigiovaniannioppure ricopiandoidisegnipiùsignificatividaisettimanaliillustratidiallora(Adria ZeitungoSignal).

Inqueigiorninellacasadoveabitavosiinstallòunpiccolonumerodisoldati tedeschi.Condividevanoconlamiafamiglialostessopianerottolo.Quandone avevanobisogno,senzachiederciilpermesso,entravanonellanostracucinaper riscaldaresullo“spacher”(ted. sparhed =cucinaeconomica)illorocibo.Erano parchidiparole,ostentavanoun’irritantedistanza,mavolentionolentinoi dovemmoadattarciaqueiripetutisoprusi.Unamattina,mentrestavoscarabocchiandochinosultavolodellacucinaunoscontrotraduecarriarmati(un Tigre tedescocontroun T34 russo),unodiqueisoldatimisiavvicinòpervederecosa stessidisegnando.Senzaproferireparolaghermìilfogliosulqualedisegnavo. Vistochedalloschizzo,ancoranonfinito,sipotevapresumerecheil panzer stava peraverelamegliosulcarrorusso,melorestituìconunripetutoecompiaciuto: “Gutt,Gutt!”.Daquelgiornotuttiquegliintrusicambiaronotono,divennero menoarroganti,mamaicompiacenti.

Traloronontuttieranodinazionalitàtedesca.Uno,ilmenoarcigno,parlava ancheilfranceseeconoscevaqualcheparoladiitaliano,probabilmenteeraun Vallone.Questi,scortoinunangolodellacucinaunsoprammobileancora funzionante,cioèunarouletteinscalaridotta,simiseagiocareconessa.Strano adirsi,maogniqualvoltalaruotafinivadigirare,lapallinasifermavasempre

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sulcolorecheilsoldatoavevaprevisto.Quest’ultimoaccortosidelnostrostupore perl’esitopositivodiognisuapuntata,invitòmeemiasorellaagiocareassieme alui.Noiciprovammo,maluicontinuavasenzainterruzioneavincere.Vistoche lanostrameraviglia,dopoognisuapuntataaumentavaancoradipiù,simisea rideremostrandounadentaturaperfetta.Percompletarequellascenetta,conle ditapresealloraunsuodenteelolevòdallabasemostrandociilpernoconilquale potevadinuovofissarlonelsuoalveodentale.Meravigliatiperquellasuaesibizionedaprovettogiocoliere,loguardavamotrasecolati.Luiallora,visibilmente soddisfattoperlariuscitadello“spettacolo”,uscendodallacucinasirigiròper salutarciconunosquillante“aurevoir”eseneandòvia.Nonlorivedemmopiù.

Gliepisodiricordatinoninciseromoltosulnostromododicampare,furono soltantobrevisprazzididistensionenelpesanteetristegrigioredellaguerra.

Escursioneavventata

IlcoprifuocoimpostodaiTedeschiallacittadinadiPisino,dalsettembre 1943finoallalorodisfatta,condizionavapesantementelavitadeisuoicittadini. Neimesiestiviquestamisuracoercitivavenivaapplicatagiàprimadeltramonto, quandoeraancorachiaro.Glianziani,ancheseamalincuore,lorispettavano, mairagazzinicontandosullapropriagiovaneetàdimenticavanoappostadi attenersiallenormeprescrittedall’occupatore.

Duranteilgiornonessundocumentovenivarichiestoachisispostavaentro ilperimetrourbano.Diversoerainveceiltrattamentoapplicatoaglianzianiche intendevanorecarsinelcircondariopocooltrelaperiferiacittadina.Tutticoloro chevolevanoavventurarsiinapertacampagnadovevanoavereconséunlasciapassarecheattestasselapropriaidentità.Iragazziniinveceeranoesentidatale obbligo.Essineapprofittavano,senzaessereconscidipoterincappare,uscendo dall’abitato,insituazioninonsemprepiacevoli.Andareaprendereillattedi giornataperlepropriefamiglienell’alquantodiscostaScuolaagrariacittadina, diventavacosìperloroun’eccitanteminiavventura.

Ogniqualvoltailtempol’avessepermessoanch’io,conilmiogruppodi amici,coglievol’occasioneperspingermifuoridall’abitatoperscorrazzarenella campagnacircostante.Inuntiepidopomeriggiod’autunnouscimmocosì,tutti assieme,fuoridallanostracittadinapergirovagare,senzaunametaprecisa, nell’invitantenaturariccadeitanticoloripropridiquellastagione.Cisentivamo felici,liberidipoterimprovvisareciòcheilnostrocapogruppociproponevadi fare.Avevamolasensazionechelaguerranonesistessepiù.

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DopocircaduechilometridistradasostammotragliedificidellaScuola Agraria.Conoscevamobenequelcomplessodiedificiperchéprimadell’occupazionetedesca,unavoltaallasettimana,qualialunnidelleprimeclassiginnasiali, dovevamoseguireleprevistelezionidiagronomia.Durantequeicorsidiorticolturacieravietatocuriosaretralealtreattivitàchevenivanosvolteinquel complessoagrario.Adessoinvece,puressendogliedificidimaggiormoleinparte requisitidaisoldatidella Wehrmacht ,sembravachenessunofacessecasoalla nostrapresenza.ITedeschisieranosistematialpianterrenonelleexauleora adattateadormitoridiemergenza.Leportediquellestanzedavanosudei corridoichenoipotevamopercorrereindisturbati.Nonlosoperché,maerano tutteaperte,tantodapermettercidiscrutareall’internodiqueivani.Passando velociperunodiqueicorridoi,notammotralealtrestanzeunaconpiùbrande eunconfusomucchiodiattrezzieindumentimilitari,maprivadeisuoinuovi occupanti.Rallentammounpo’ilnostroandareperscrutaremegliocos’eralì riposto.Lacuriositàalloraebbeilsopravventosulnostrobuonsenso,tantoda indurciadentrarelestamenteinquellacamera.L’amicoDario,entratoperprimo inquell’improvvisatodormitorio,traitantioggettisparsiinognidove,notò subitosuldavanzaledellafinestrauncannocchiale.Erailtipicocannocchialein dotazioneagliufficialidell’esercitotedesco.Senzaconsultarci,loghermìlesto portandolosubitoallagiustaaltezzadegliocchipersaggiarneilpotenzialeottico. Tuttisbigottitistavamoaguardaremutiquelsuofaredaincosciente.Iltimore dipoterincorrereinpossibilispiacevoliconseguenzeerabenvisibilesuivolti degliinvolontaricorrei.Accortosibenprestodelmutatostatod’animodei compagniprovocatodalsuoagire,Darioalloracercòdigiustificareilsuooperato spiegandochel’appropriarsidiqualsiasioggetto,proprietàdelnemico,eracosa lecita.Pergiustificareecondividerepoiconnoileresponsabilitàdellasua condotta,conunrapidorigirarsisivoltòversodimerifilandomitralemaniil cannocchialeappenacarpito.

Trovandomiconquel“bottinodiguerra”addosso,almomentononseppi propriocomereagire.Mentreconlosguardochiedevoconsiglioaicompagni, all’improvvisosisentìlungoilcorridoioilpassoferratodiqualchesoldato.Un brividodipauracipervase,macosapotevamoescogitareinquelfrangenteper risolverel’imbarazzantesituazionenellaqualecieravamoscioccamentecacciati? Dataladistanzachec’eratranoielafinestra,ormaieraimpossibilerimetterein tempol’oggettotrafugatolìdov’eraprima.Giacchél’avevoancorainmano,altro nonmirimasechenasconderlo,quantopiùprestopossibile,dietroallaschiena sottoalmiogiubbotto.Nonpassòpiùdiqualchesecondochegiàvedemmo entrarenellastanzaunsoldatotedesco.Almomentociguardòstupito,manon

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dissenulla.Forseciscambiòperiragazzichegiornalmentevenivanoaprendere illatte.Presequalcosadaunabrandaeuscìzitto,cosìcom’eraentrato.Vistoche ilsoldatononsieraaccortodelfurto,passatalapaura,convenimmochenonera piùnecessariorimettereilcannocchialedov’eraprima.Capimmopureche eravamoancheliberiditagliarelacorda.Senzaperderetempoequantopiù lestamentepossibile,uscimmodaquellastanzaportandoviail“bottino”.Il cannocchialerimasecosìnascostosottoalmiogiubbotto.

LasciataallespallelaScuolaagraria,perevitaresgradevoliincontri,imboccammosentieriindisuso,maprimadiarrivareaPisinodovemmogiocoforza proseguirelungolastradamaestracheportaallanostracittadina.Nonavendo nessunodinoiunorologio,nonpotevamosapereconprecisionecheorafosse. Ilsoleeraancoraaltoincielo,mailcoprifuocoaPisinoeragiàinvigore.Appena giuntitraleprimecasedell’abitato,ciaccorgemmochelaviadanoipercorsa(il vialecittadino)erasbarratocondeicavallidifrisia.Sevolevamoproseguireil cammino,dovevamoperforzasuperarli.Qualchepassodopoaverliaggirati,un po’discostiailati,trovammodeisoldatiarmaticheciintimarono,comese fossimodegliadulti,unperentorio:“Alt!”.Poicichieserochimaifossimo,da dovevenivamo,doveeravamodirettieperchéaquell’oracitrovavamoancora fuoridallepropriecase.Tante,troppedomandeallequalitentammodirispondereconfrasisconnessechenonsoddisfeceropropriochiciinterrogava.Noi allora,unpo’intimoriti,giàcistavamochiedendocomesisarebbeconclusaquella storia,quandounodelnostrogruppo,conunabattutadispiritocheinquel frangentesuonavapropriostonataeinnessunmodocorrispondenteallarealtà delmomento,dissequasiridendo:“WirsiendeinvenigBesoffen!”(Noisiamo unpo’ubriachifradici!).

Probabilmentemeravigliatiperquellesconnesseusciteverbali,queisoldati cambiaronotono.Erachiarochenonpotevanocredereaquellocheilnostro compagnostavafarfugliando,madivertitiperquellatrovata,nonchieseroaltro. Borbottandoancoraqualcosanellorogergoesenzanemmenopoterlontanamenteimmaginarechenoifossimoreducidaunarapinaadannodeiloro camerati,cilasciaronoandare.Sodisfattipercomesieraconclusol’incontrocon isoldatitedeschi,cirecammovelociallepropriecase,maquelcannocchiale continuòancorapergiorniegiorniadinteressareipartecipantiaquellaparticolarescampagnata.Passatoilpericolo,chiebbeilcoraggiodiarraffarloavanzòil dirittodiprelazionesull’oggettotrafugato,mailmallopporimasefinoadoggi proprietàdichiebbel’ardiredinasconderlopernonrestituirloalveroproprietario.

Aparteiltransitorioscrezioinsortotraipartecipantiaquellascampagnata,

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quell’eventofuricordatodaglistessicomeun’avventuraunica,veramenteinteressante,maanchemoltofortunata.Derubareinpienogiornol’esercitogermanicofuveramenteunattodaincoscienti,quasiunapazzia.SeilTedescocheera entratonellasuastanzadormitoriosifosseaccortodelfurto,moltoprobabilmenteogginonavreilapossibilitàdiraccontarelosvolgersidiquellanostra sprovvedutaragazzata.

Fossecomuni

Conilprotrarsidellaguerrailnumerodeglioppositorialletrupped’occupazionetedeschecrescevaconritmoserrato,manelcontempocrescevanopure levittimedellarappresaglianemica.Duranteunadelleripetutescorribandedella miagangadicoetaneiattornoalnucleocittadino,essaincappò,aridossodelle muradelcimitero,inunosparutogruppettodiindividuiintentiascavareuna lungaeprofondafossa.Unnumeroancorapiùpiccolodisoldati,contantodi armiautomatichespianate,controllavaillavorodiqueiprigionieri.Quest’ultimi scavandoprolungavanol’incavoegettavanolaterrarimossadietroallaloro schienatantodariempirefinoall’orlolaparteinizialediquellastranabuca. Stupitialloracichiedemmoacosamaiavrebbepotutoserviretuttoquellavoro, manessunoosavachiederedelucidazioniinmerito.Spintidallacuriosità,qualchegiornodoporitornammosullostessospiazzoperfarciun’ideachiaraache cosapotesseservirequellostranoscavo.Mentresostavamosconcertatisull’orlo diquellabuca,dalcimiterouscìilsuocustode.Loconoscevamomoltobene. Anchesemancandoglideldovutorispettoperlasuaetàlosoprannominavamo “Pizigamorti”,pernoiragazzinirimanevasempreunabravapersona.Accortosi dellanostraperplessitàevistochequelgiornooltreanoinessun’altroeralì vicino,cispiegòacosaservivaquellastranafossa.

ITedeschi,cosìluisupponeva,forseaccortisicheleripetuteimpiccagioni fatteinpienogiornoalcospettodell’interacittadinanzanondavanopiùl’esito auspicato,anzirisultavanocontroproducenti,pensaronochefossemeglioeliminareipropriavversarifucilandolidinottefuoridallemuradelcimiteroe seppellendolipoiilgiornoseguentegliuniassiemeaglialtriinmodochenessuno potesseungiornosaperechivierasepoltoinquellafossa.Accettatecome attendibililesuecongetture,leandammosubitoaraccontareagliamicieai familiari.Quest’ultimigiàdatempoavevanointuitoilperchédiquelnuovomodo dicomportarsidellasoldatescanemica,mapensavanochenoneraancoragiunto ilmomentogiustoperparlarne,vistocheeranogiàtroppiimisfattichelaguerra

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avevadisseminatoattornoanoi.Acosasarebbepoiservito,sichiedevano, turbarepiùdelnecessariolanostragiovaneesistenzaconl’aggiuntadiconstatazioninonproprioedificanti?Cidisserosoltantodinonimpicciarsiincoseche nonciriguardavanodirettamente.

Ascoltandoiconsiglideglianzianinoncirecammopiù,persolosvago, nell’areacimiterialecittadina,macontinuammoachiederciperchémaiquella tombacontantesalmeeraprivadinomichepotesseroricordarequeimorti.Il concettodifossacomunenoncieraancorachiaro,mabenprestovenimmoa saperecheilsuonefastoutilizzoeraunapraticausatagiàdatempodaambedue lepartiinconflitto.

Perquantoormaiallagranpartedellagentedelpostoerachiarochela guerrastavaperconcludersiconlavittoriadeglialleati,iTedeschinondesistevanoconlapropriacampagnadipropaganda.Cercavanoforsedipotergiustificaredifronteall’opinionepubblicaillorospietatomododiagireconiprigionieri, mettendoinbellamostraneipuntidimaggiortrafficodellegigantografieriproducentil’esumazione,fattanellaforestadiKatin,dellemigliaiadiufficialie intellettualidispiccopolacchi,trucidatidaisoldatirussisubitodopolaspartizionedellePoloniatraHitlereStalin.Mentrenoieravamotuttiintentiacommentarequellesconcertantiimmagini,perlaprimavoltasentiiproferirelavoce “fossacomune”.Accantoaquellegrandifotografiecen’eranodellealtresimili perdimensione,maconuncontenutoillustrativodiverso.Mostravanogliinghiottitoicarsici(foibe)dell’entroterraquarnerino(GorskiKotar)dadove,stando alledidascalieriportateallabasedellestesse,eranostateriportateinsuperfice moltepersoneucciseperchéinvisealmovimentopartigiano.

L’aspettoesternodiquellevoraginieramorfologicamentediversodalle corrispondentiformepresentiinIstria,maosservandoconpiùattenzioneciòche quelleriproduzionifotografichemostravano,miaccorsicheicadaverilìaccatastatimostravanolestessemodalitàdiuccisionediquelleusatenellanostra regione.L’efferatomodopraticatopereliminareglioppositori,scaraventandoli nelfondodiabissinaturali,noneradunqueunaparticolaritàistriana,maunben precisoecollaudatoritualesuggerito,senonproprioimposto,daicomandi superioriestraneialletradizionicomportamentalidellegentideinostriareali. Dubitochequeltentativopropagandistico,miranteasminuirel’effettonegativo ottenutodaisoldatitedeschiconilbrutalemododiinfieriresullapopolazione civilesottopostaallorocomando,abbiaavutoqualchesuccesso.Conl’impiego diquelleorrendefotononriuscironoinnessunmodoagiustificaretuttiidelitti dalorocommessifinoaquelmomentoetantomenoadessereconsideratipiù umanideiloronemici.Allapopolazionecivilerimasesoltantobenchiarala

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convinzionecheentrambelecontropartidelconflittoincorsononavevanoin questocampoproprionulladichevantarsi.

Barattolo

Dopol’insediamentodeisoldatitedeschiaPisino(settembre1943)lapopolazionediquellacittadinadovetteadeguarsialmododiviveredeglioccupanti. Ancheigiochideiragazziedeiragazzinisidiversificaronoepurtroppoinpeggio. Nonpotendodivertirciconigiochipraticatiprimadeiduebombardamentifatti dall’aviazionetedesca,lafamigerata Luftwaffe, sullanostracittadina,cercammo alloradisostituirliimprovvisandonedeglialtri.Giochidiemergenza,sipotrebbe dire,mapursempreacconciperappagareilnostrobisognoistintivoditrastullarci.

Inunassolatopomeriggiodifineestatedel1944,quandoperanticatradizionelamaggiorpartedeglianzianiavevaancoral’abitudinedirispettareil silenziopomeridianoabbandonandosiadunsonnoristoratore,ioegliamicidi semprepensammodisvagarciescogitandoadhocunnuovogioco.Ilcorso,lavia principaledellacittadina,erainquellassoditempopraticamentedeserto. Ottimaoccasionepertrasformarloinunapistatemporanea,idealeperfar rotolareconripetutepedateunbarattolodilatta.Soddisfattiperlatrovata,non potevamocrederecheaqualcunoquelnostromododidivertirsipotessedisturbareilriposo.Inveritàilrumoregeneratodalcontinuopassaggiorasoterradel barattolorompevaconprepotenzaildiffusosilenzioristagnantesull’abitato,ma ciònonciinteressava.Continuandoacalciarelungol’interavia,giungemmo all’altezzadellavecchiaeormaidimenticataposta,sitadifronteallostabiledove alloggiavaunantipaticosottufficialedelleSStedesche.Quest’ultimo,sentitoil chiassochefacevamooforsesolodisturbatodalnostrogiocare,spalancòle impostedellafinestrapostasopraalportonediquellacasaecominciòasbraitare inunrabberciatoitaliano.Erachiarochesirivolgevaanoi.All’istanteinterrompemmoilgioco.Sorpresiperquell’intromissioneverbale,dopounbreveindugio, imieiamicisgattaiolaronovelocineivicolivicini.Ioperònonlopoteifareperché inquelmomentomitrovavopropriosottoaquellafinestraederol’ultimoche luiavevavistocalciarequelbarattolo.Cosìrimasiilsoloasubireilcontinuo inveiredelTedescochecontinuavacongestiperentoriadindicarmiilportone giàprimamenzionato.

Confuso,sostaiunpo’pensandosuldafarsi,mapoicapiichenonmirestava altrodafarecheubbidire.Superatalasogliamitrovaisubitoinunvastocorridoio

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vuotoesemibuio.Accortomichelìnonc’eranessunoadaspettarmi,decisial momentodiritornaresuimieipassiperallontanarmiilpiùprestopossibileda quell’antro,maappenauscitonellastradaantistante,eccodinuovoaffacciarsi allafinestrailTedescodiprimache,conancoramaggioreaccanimento,mi intimavadirientrare.Fattoloconancorpiùgrandeapprensionediprima,altro nonmirimanevacheinfilareloscalonecheportavaalpianosuperiore,doveesso finivaconungrandeportaleinvetriato.Primadisuperaregliultimigradini attraversoquellevetrate,vidiavvicinarsiunsoldato.ErailTedescodellafinestra. Conunafacciachenonpromettevanulladibuono,agestiesenzamomentaneamenteproferireparolaalcuna,mifeceentrare.Poiripreseadinveire.Frastornatoeintimoritoperlascenatachedovevosopportare,chilosaperqualeresiduo diistruzioneparamilitareappresadaBalilla,mimisisull’attenti.All’istantequel tristofigurotacque.Sorpreso,misquadròfreddamenteconun’espressione propriodamalvagioepoimirifilòunsonoroceffone.Ioallora,forsepersemplice pauraopercercarediingraziarmiquell’ossesso,senzapensarcitroppo,proferii soltantounassurdo“Danke!”(grazie).L’altro,visibilmentesorpresoperlamia inaspettatareazione,rimasedistuccoequindi,senzaaggiungerealcunché,mi indicòl’usciodadoveerovenuto.Lentamente,paventandosempreunsuo ripensamento,scesialpianterrenoepoivia,ilpiùvelocementepossibileattraversoilbuiocorridoiodiprima.Unavoltauscito,trovaiilcorsodeserto.Dovetti gironzolareunbelpo’perlecallidiPisinoprimadirintracciareimiei“coraggiosi”compagnidigioco.

Neigiornicheseguironoanessunodellamiagangavennepiùlavogliadi ripeterequelgiocoebenprestotuttisisforzaronodidimenticarelesembianze dell’essereindivisacheseppe,cosìbrutalmente,interrompereilnostrospasso pomeridiano.Eraunceffocosìributtantedanonpoterinnessunmodorappresentarelatantodecantatarazzasuperiore,quellateutonica!Valevaquindi dimenticarloquantoprima.Luiperòsembravachenonavessedimenticatoil nostrogruppodimonelliscapestratieinparticolarmodoilcomportamentoda metenutomentreluisiesibivaschiaffeggiandomi.Forsepercompensareilsuo nongradevoleaspetto,nonperdevamail’occasioneperdimostrarelasua autoritàdisoldatodelTerzoReichsullamite,imbellecittadinanzadelposto. Quando,unavoltaallasettimana,cisipotevarecarealcinema,lositrovava sempreimpettitonell’atriodellostabiledovesidavanoleproiezioni.Stava accantoallacassiera,intentoascrutareconalterigia,unaadunalepersoneche entravanoperassisterealleproiezionideifilmsceltidall’occupatore.

Inungrigiopomeriggiod’autunno,mentreacausadellapocalucedell’ambienteel’assenzadeimieiocchialidamiopemichinavopiùdelnormaleallo

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sportellodellacassierapervederepiùdavicinoqualeerailpostoassegnatomi, lospilungoneindivisacolseancoraunavoltal’occasionepermostrareatuttila suaindiscussaautorità.Ioglieroevidentementerimastoproprioantipatico, perchésenzaalcunpreavvisoconunafortemanatamicolpìallafronte,tantoda farmirizzarediscattolatestaall’indietro.Questavoltanonglidissi“Danke!”. Tuttiipresenti,cassieracompresa,ammutolirono.Nessunoosòprotestare.Lei continuò,comesenullafossemaiaccaduto,avendereinsilenzioibiglietti d’entrata.IlTedesco,senzascomporsi,attesesoddisfattochetuttelepersone entrasseroinsalaepoivientròanchelui.Dietroaséserròlaportainmodoche nessunopotessepiùentrareousciredallasalaepoi,conmisuratipassisiportò nelmezzodellasalaimponendoatuttiunsilenzioditombaprimadidareinizio, inunoscassatoitaliano,adunostrampalatodiscorso.Parlandononfacevaaltro cheglorificareisuccessidelleforzegermanichesuivarifrontisparsiinEuropa. Tralevariesballateasserzioni,neripetevaunaconmaggiorenfasi:“dopola sicura(!)vittoriadellanostraGHERRA”...,eviaconsimilifantasieallequali piùnessunocredeva.Versolafinedella“suaGHERRA”aspettavamoancora cosaavessedadirci,maluieragiàsparitodallacircolazione.

Gimino

Sel’eliminazionedegliavversaripoliticiedeisoldatiappartenentialletruppe d’occupazionetedescheoperantiinIstriapotevaricevereconsensoeplausoda partediquasituttelepersoneviventinellanostraregione,l’esagerareperòcon condanneprivediuneffettivogiovamentoetalvoltaanchefattesenzatener contodelleinevitabiliritorsionichesarebberoimmancabilmentericadute sull’inermepopolazionedelposto,nonerabenaccetto,anziquelmododifare eraspessoconsideratodaipiùnull’altrocheun’inutileformadibaldanzasemiguerresca,spessoaddiritturacontroproducente.

Lasconcertanteiniziativadiunsingoloesaltato,messainattoaGajmovi}i, piccologruppodicasolaridell’internodell’Istria,spiegaladisapprovazioneche granpartedellapopolazionelocaleprovavapertalimisurecoercitive.AGimino, dopoilbombardamentodelsettembre1943fattopermanodella Luftwaffe,la Wehrmacht viinstallòunaguarnigionemilitare.Ilsuocompitoerapiùdimostrativocheoperativo.Ipartigianinonattaccaronomaiilnucleodegliarmatilì assestati,nonintrapreseromaiazionidisabotaggiodirilievonelcircondariodi quell’abitato.Confidandonell’apparentecalmacheregnavanellazona,unsoldatotedescoungiornosispinsedasoloinbiciclettafinoalmenzionatogruppetto

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dicasechesitrovavaqualchechilometrolontanodaGimino,vicinoallastrada provincialecheportaaPisino.Lìsifermòperacquistaredelleuovafreschee altrocibocasereccio,migliorediquellochelasuasussistenzamilitaredistribuiva allatruppa.Mentreeraintentoariporrenellasportaciòcheavevatrovatoin quellesparutecase,unafucilataprovenientedalvicinofoltoboscolouccise. Quell’attoimprevistoeavventatononfupuntograditodaipaesani.Temendola prevedibileritorsionetedesca,gliuominiabbandonaronointempoleproprie abitazioni.Chisparòinveceuscìdalboscoesenzapreoccuparsiminimamentedi quellochelamassapaventava,incitòirimastiainfieriresulcorpodelsoldato. Nonpassòmoltotempocheicameratidell’ucciso,vistocheluinonritornava allabaseesapendodovesierarecato,deciserodiandareacercarlo.Siportarono cosìlìdovecredevanoditrovareilcamerata,forseanchegiàmorto,mamaidi trovarlotantosfigurato.Gliuominidelposto,cheperultimieranorimastiad aiutareilpromotorediquellabestialetrovata,sentitol’avvicinarsidimezzi motorizzati,sisparpagliaronolestamentenellavicinaboscaglia.Colorochenon riuscironoafuggireintempo,comeivecchi,ledonneoibambini,vennerotutti trucidatiall’istante.PrimadiandarseneiTedeschiposeropoifineaquellatragica incursioneappiccandoilfuocoatuttociòchepotevabruciare.Aguerrafinita quellastragenonfumaisufficientementemenzionata,maisopravvissutinonla dimenticaronocosìpresto.Pochigiornidopoquellacarneficina,tuttoilcircondariovenneasaperedelladinamicausatainquell’eccidio.Lanotiziadiquel fattacciogiunsecosìbenprestoancheaPisino.Lacittadinanzainteranefu profondamentesconvolta.Cifunaturalmenteanchechicercòdiconfutarela versionedeifatticosìcom’erastatadivulgatadagliabitantideicasolaricirconvicinialluogodelmassacro.Piùd’unocercavadifarcredereallepersonepiù sprovvedutechelavicendacosì,comevenivadescrittadacertitestimoni,altro nonerachepurapropagandafattapersminuireilvaloredelmovimentopartigiano.Quasinessunoperòcicredette.

Colorocheriuscironoasfuggireaquell’eccidiocontinuaronoaraccontare ladinamicadiquellastragecosìcomeessi,dacoinvolti,l’avevanovissutainprima persona.Sitrattòperfortunadiun’eccezione,sufficientecomunqueadimostrare cometalvoltadurantelaguerraeincerteparticolarisituazioniunestremistao unopsicopatico,avendolapossibilitàdiimporsiaipropricollaboratori,possa darvitaadazionichepoituttivorrebberodimenticare.

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Landschutz

NegliultimimesidelSecondoconflittomondialesivedevanopassarenondi radoperleviediPisinosoldatitedeschichemenavanoinmalomodopiccoli gruppidipartigianiodilorocollaboratoricatturatinelvicinocircondario.Più voltequalcheprigionierovenivaanchepercossoconilcalciodeifucilibranditia mo’diclava.Lepersonechedaibordidellaviastavanofermeaguardarequelle sceneeranobenconscedellatristefinechesarebbestatariservataaquegliesseri umani,matuttisapevanopurechenullasipotevafareperaiutarli.

Eranoquadriaiqualinoiragazzinieravamoormaiquasiabituatiadassistere, mainunpiovosopomeriggiod’autunnoassistemmoadunascenaancorapiù raccapricciantedelleprecedenti.Vedemmopassarelungoilcorso,provenienti dalrioneCastello,alcuniarmatichemenavanotraloro,spingendoloinmalo modo,unmiseroindividuo,unosolo.Quelprigionieroprocedevaastento, barcollandoeinciampandoquasiadognipasso.Sivedevacheerastatopercosso conrabbiabestiale.Indossavaunadivisatedescalacera,intrisadisangueefango. Lasuafaccia,irriconoscibileedeformataperlebottesubite,sembravaungrosso eorribilegrumodisangue.Nonsilamentava,forsenonlopotevafare.Soltanto congliocchipestisembravacheimplorasseaiuto,aiutochenessunodeipresenti, purcommiserandolo,potevadargli.Osservandoquell’insolitospettacolocon ancormaggioreattenzione,ciaccorgemmochechivenivamaltrattatoinquel modononera,comespessoaccadeva,qualchemalcapitatopartigiano,mabensì unlorocamerata.Tuttiallorasichieseroqualeequantomaigravedovevaessere statoilmotivochespingevaisuoicommilitoniamaltrattarloinquelmodo. L’intentoeraquellodifarsapereallacittadinaeachiavevaacconsentitodi collaborareconloro,dinonprovarepiùatradirli.Difficileeraperòanchecapire perchémaiessilofacessero,senzatenercontodelleinevitabilidisapprovazioni cheunatalscenaavrebbedicertosuscitatonellapopolazionedelposto,ritenuta semprepotenzialmenteinfidaeavversaall’occupazionechesubiva.

Quandolavittimadiquelpestaggiocifupiùvicina,ciaccorgemmochesulla manicasinistradellasuagiubbasinotavauninusitatodistintivo.Eraunoscudetto palatocontrecolori,rosso,biancoeblu,sovrastatodaunemblemaraffigurante unacapra,ilsimbolodell’Istria.IlferocecomportamentodeiTedeschiadessosi spiegavadasé.Lavittimadiquelpestaggioselvaggioindossavaunamontura tedesca,matedescononloera.Eraunsoldatodella Landschutz,unamilizia semivolontariacheiTedeschiavevanocreato,arruolandoinessaigiovanidella regionepercostituireuncorpomilitareattoacontrastarel’attivitàsabotatrice deipartigianioperantiinIstria.

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Standoaquantopoiraccontòunnostroconoscente,pureluiaggregatoin quellamilizia,quellosventuratoerauncombattenteistrianoinfiltratosinella strutturamilitarenemica.QuandoiTedeschiscoprironoisuoicontatticonil movimentodiliberazionepartigiano,locostrinsero,sottotortura,asvelareinomi deglialtrieventualisuoicollaboratoripresentinell’unitàallaqualeerastato assegnato.Nonpotendopiùparlareperlepercossericevuteinfaccia,fucostretto aindicareconcennidicapochitraisuoicompagnidisquadra,schieratidifronte alui,l’avevasostenutonelsuooperatodiagenteinformatorepartigiano.Le modalitàmesseinattodurantequeltristeinterrogatorio,comemenzionato,fu descrittoaguerrafinitadaC.Fabris,unodeisospettatisimpatizzantidelmovimentodiresistenzaantitedesca.Egliebbesalvalavitagrazieproprioaquel torturato,suoamicod’infanzia,cheriuscìausarelesueultimeforzepernegare conuncennodidiniegolarealtàesalvarglicosìlavita.

Matacorna

Traletantestoriechericordanoildeplorevolemodousatoanchenella nostraregioneduranteilSecondoconflittomondialepereliminareicosiddetti “nemicidelpopolo”,credosiadoverososegnalarecheoltreaimanigoldicollaboratoridell’ormaidiscioltoregimefascistaanchealtrepersone,chemaiebbero alcunchédafareconimisfattiperpetratiduranteilfamigeratoventennio, venneropuniticonmetodicheoggimolticondannanoetanticercanodidimenticare.Eranoquellipurtroppotempiquandolaleggenonandavaproprioa braccettoconlagiustizia,quandonellanostraregionenonc’eraancoraunvero comandoenemmenounaveraamministrazioneinsostituzionediquellastatale italiana,ormaipassata.

Quandosivenneasaperecheadessereuccisefuronoanchepersone innocentisoltantoinbaseafalse,infondateaccusemossedachierroneamente leritenevaresponsabiliditutteleangheriesubitefinoapochigiorniprimadal popolo,lamaggiorpartedellapopolazionedelpostocondannòquellospiccioe inusualemodosceltoperdarsfogoaldesideriodirivalsa,sortoperl’accumulo delleinsolenzeeingiustiziesubitenegliannipassati.Nessunoperòinqueigiorni osòbiasimareapertamentechiapprofittòdell’imperantegeneraleconfusionedel momentopervendicarsiconsimilimetodi,deimaltrattamentisubitiduranteil ventenniofascista.All’uomosemplice,timorosoeingenuodelvolgoaltroallora nonrimanevachetacere,pernonessereasuavoltagiudicatocontrarioalnuovo regime.

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Neigiornicheseguironolaresaincondizionatadell’Italia,granpartedei fantiemarinaidistanzanellapiazzafortediPola,prividipreciseeadeguate disposizionisulmododicomportarsiconl’alleatodiieri,abbandonaronodi propriainiziativalerispettiveunitàmilitari,cercandodiritornarequantoprima possibileallepropriecasesenzadoversiscontrareconletruppegermanichegià insediateneiprincipalinodistrategicidellapenisola.Persfuggireallapossibile catturadapartedeinuovinemici,essis’incamminavano,sempreapiediein piccoligruppi,attraversocampieboschidiscostidalleviedicomunicazionepiù frequentate,perarrivarealmenofinoaTrieste.Lospostarsiingruppoforsedava aqueisoldatiallosbaraglioun’illusoriasensazionedisicurezza,maciònon impedìadunodilorodicrederedipoterfareamenodell’appoggiodeisuoi compagnid’armiepreferìlasciarePoladasolo.

Quelmalaccortosoldato,ungiorno,dopoavergirovagatoperoreeore attraversoterrenialuisconosciuti,sitrovòversol’imbruniredifronteadun piccoloagglomeratodicasesparpagliateallabasedellependicidelcolleMoncalvo,oggiGolaš,sitoasettentrionediValle.Lìgiunto,ormaistancoperillungo andare,posefinealsuocamminotraleprimecasediquelpaesino.Ilcasovolle chelamodestacasupoladifronteallaqualesifermòperchiedereappoggio,fosse abitatadaunafamigliainvisaatuttiisuoicompaesani.Ignarodiciò,senzabadare all’aspettotrasandatodelproprietariodiquelladimora,glisirivolsechiedendogli,comeinsimilicircostanzelofacevanotuttiisoldatiinfugadaPola,unpo’di ciboequalchecapodivestiario,fossepureancheconsuntoperilsuolungouso fattolavorandoneicampi.Incambiogliavrebbelasciatoladivisacheindossava. Ilvillicoaccettòsubitolapropostaeperdipiù,datal’oratarda,oltreadoffrirgli qualcosadamangiare,glioffrìpurelapossibilitàdipernottareinungiacigliodi fortunanellastallaadiacenteallasuacasa.Miglioreaccoglienzalosbandato nonpotevaproprioaspettarsiditrovaretrapersonechecomunicavanotraloro inunaparlataaluisconosciuta!Unavoltaaccettatol’invito,sucos’altrosi fosseropoiaccordatinonsisa.Moltoprobabilmenteil“generoso”ospitesioffrì anchecomeguidadisinteressataprontaperaccompagnareall’indomaniilsoldatoperisentieripiùbreviesicurichegliavrebberopermessodiaccorciaredi moltoilpercorsonecessarioperarrivare,neltempopiùbrevepossibile,a destinazione.

Passatalanottenellastallaassiemeallamucca,ilmattinoseguenteilmilitare, accompagnatodachil’avevaospitato,s’incamminòperviottoliappenatransitabili,mastandoaldiredelvillico,ipiùacconcichesipotevanoimboccareper arrivare,senzarischiarealcunché,lìdoveluiavevaespressol’intenzionedi andare.Duranteilcamminoilsolerischiaravaillatosinistrodeidueviandanti.Il

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soldatononcifececaso,nonsiaccorsechealpomeriggiodelgiornoprimaera semprelastessapartedellasuapersonaadesserecolpitadagliultimiraggidel solealtramonto.Nonstavadunque,comecredeva,andandoversosettentrione, mabensìall’inversoversomeridione,versoilpuntodadoveilgiornoprimase n’eradipartito.Procedendolungoqueisentieri,quasisommersinellafoltavegetazionedelsottobosco,d’altrondenonpoteva,anchesel’avessevoluto,orientarsi. Pertantoaltrononglirimanevachefidarsidichiglisieraoffertoafarglidaguida. Dopocircaunchilometrodinonfacilepercorso,consempreafiancol’auto-propostosiaccompagnatore,davantialuisiaprìnelfoltodellamacchiaunaristretta radurainterpostatrailcolleMonteCornoequellodellaPisana,ambeduemodesti rilievianorddiValle.Ancoraqualchepassoepoituttoaduntrattosiaccorsedi trovarsisull’orlodiun’inaspettatavoragine,strettaesemicircolare,chesiperdeva nellepaurosevisceredellaterra.Sitrovòdifronteallafoibanotaconilnome Matacorna(alterazionelessicaledelladenominazioneMonteCorno).Lìfinìilsue vagarelungoleterre,aluisconosciute,dellabassaIstria.

Giàdaragazzinomieranotal’esistenzadiquellafoiba.Quandod’estate andavoassiemeaimieigenitoriatrovareinonniallaPisana,unamanciatadi caserustichepostetralacittadinadiValleeilcaseggiatodiMoncalvo,ipastorelli, mieicoetaneidelposto,quandomaieraloropossibilemiportavanoallavoltadi unalimitata,pianeggiantearearocciosa,perfarmivederenelsuocentroun inghiottitoionaturaledelimitatodaparetiperpendicolarichescendevanoliscea piomboversol’ignoto.Essiforselofacevanosoltantoperdimostrareilloro coraggioenelcontempopercompiacersidellospaventocheioavreidovuto provaretrovandomidifronteaquelfenomenocarsico.

Ogniqualvoltaritornavoinquell’angolodibosco,l’incontroconquellafoiba suscitavainmeunacontrastanteeinsolitasensazione.Sedaunlatolacuriosità mispingevasemprepiùvicinoalsuoorloperscrutarnelevisceretenebrose,nello stessomomentoricevevol’impressionechequell’orrendobucoavesselaforzadi risucchiarminelsuospaventosovuoto.Piùcisiavvicinavaalsuoorlo,maggiore erailpericolocheunpassofalsopotessefinireintragedia.Tuttociòperònon miimpedivadiascoltarelostrano,quasilugubre,rimbombantetubaredei bianchicolombicheincontinuosiintravedevanosvolazzarenelnerointernodi quellafoiba.Percompletarelavisitaaquelparticolaresito,nonsipotevafarea menodigettareinquellavoraginequalcunadellerarepietresmossechesi trovavanoneipressi.Dallungotempoimpiegatodaquest’ultimeperraggiungere,conunosgradevoletonfo,ilfondo,cercavodifarmiun’ideadellasua profondità.Nessunoaqueltemposapevaquantoinrealtàessafosseprofonda, mad’altrondeanessunociònemmenointeressava.Ancheilsuenomeraramente

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venivapronunciato.Sequalcunoloricordava,lofacevasoltantoperdissuadere icuriosidall’andareacercarla.

Sievitòdinominarlaanchequandoormaituttelepersonedeidintorni venneroaconoscenzadell’usocheunloroconterraneoneavevafattoper uccidereunsuosimile,undisgraziatoappenaconosciuto.Perchémail’aveva fatto?Avevaforsenotatocheavevaaddossoqualcosaditantopreziosoda spingerlo,perpuraavidità,acommetterequell’esecrabiledelitto,oppurequel gestoaltrononfucheunistintivoagirefruttodiunamalcelata,mostruosa manifestazionedidisumanadepravazione?Lavittimapoifuuccisaprimadi esserescaraventatainquell’orridoovifuspintaancoraviva?Qualunquefosse statoilmoventecheindusseilvillicoasopprimereunessereumanoappena conosciuto,dicertolofececontandosulgeneralestatodidisordineeconfusione cheinqueigiorniregnavasovranosututtalaregione.Erasicurochemainessuno sisarebbeinteressatoperlascomparsadiunodeitantisoldatidispersiinquei momentipertuttal’Istria.Sapevapurechesepercasoqualcunodeisuoi compaesanifosseanchevenutoaconoscenzadiciòcheavevafatto,dicertonon l’avrebbemairaccontatoachinoneraresidenteinqueiparaggi.Intalmodo poté,senzaprovarealcunrimorso,continuareaviverepertuttoilrestodella guerracomesenulladirimproverabilefossesuccessonelsuocircondario.

Isuoicompaesaniperò,anchesefacevanofintadiessereall’oscurodiciò cheluiavevafatto,all’unanimitàcondannaronoquelsuoattodicrudeltà.Continuaronoatacerefinoaquandoneldopoguerramadrenaturanonsiintromise nelloromondoagreste,saturodiarcaichesuperstizioni.Duranteunimprovviso temporaleestivo,l’autorediquell’efferatodelittostavarincasandofrettolosamente,quandounfulminelocolpìsull’usciodellasuacasupola.Nessunodei viciniaccorseinsuoaiuto.Nell’arcodiqualchegiornomorìsenzaassistenza medica.TragliadultidiMoncalvoquellamortenonsuscitòalcunrimpianto,anzi daipiùfuconsiderataallastreguadiunagiustapunizionedivinameritevoledi essereinflittaalquelpeccatore,cioèall’infoibatore.

P.S.Glispeleologi,inviativersolafinedelsecolopassatodallecompetenti istituzionistataliadesplorarequellacavità,riferironodinonessereriuscitia raggiungerneilfondoepertantonemmenoaconstatarelapresenzaomenodi restiumani!

L’orgogliodelvinto

Iprigionieridiguerratedeschinell’immediatodopoguerrafuronoimpiegati invarilavoridiricostruzionedelleinfrastruttureedegliedificidalorostessi

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distruttiqualchemeseprima.Traglialtriobblighiavevanopurequellodisminare leareelimitrofi,antecedentementedisseminatecondoviziadicaricheesplosive. QuandononeranoallavororimanevanorinchiusinelvecchioCastelloMontecuccoli,nellapartebassadiPisinoenessunotraicivilisipreoccupavaperlaloro sorte.Quandoinveceeranocondottiallavoro,scortatidaqualchepartigiano armato,mentrepassavanolungoilcorsodellacittadinaeranovistidatuttieda certunianchecommiserati.Primadeltramontorifacevanoall’inversolostesso percorso.Arrancavanostanchi,portandotalvoltaagguantateconlemaninude leminedissotterrateedisinnescatealmattino.

Unpomeriggio,duranteunodiqueiquotidianispostamentidalpostodi lavoroalCastello,laloroinformecolonnaincrociòunaformazionedipartigiani benequipaggiati,cheprocedevainsensoinverso.Quandofuronoallastessa altezzadipercorso,ipartigiani,fieridelloropassatodicombattentivittoriosie baldanzosi,neapprofittaronoperdarvoceallelorocanzonidilotta.Eraun’evidenterivalsaindirizzataalnemicosconfitto.Iprigionierialcontrarioprocedevanostanchi,laceri,trascinandoipiedimalcalzati.Quandoarrivaronofiancoa fiancoconivincitori,sitrovòtralorochiebbeilcoraggiodiimpartireaipropri consimiliunprecisoordine.All’istantequeglistraccionisembraronorianimarsi inmassa.Purvinti,simiseroamarciareconlostileusatoaltempodelleloro prodezzemilitari.

Ipartigiani,ancoranonavvezziadimostrarelapropriaefficienzacon spettacolarisfilatemilitari,risposeroaquellanontantovelataprovocazione scenicaalzandoiltonodellorocanto.Sipercepivaperòchenongradivano proprioquell’improvvisadimostrazionedicapacitàcoordinativa,considerata,e forsenonatorto,moltoirritante,tantopiùchevenivaesibitaalcospettodella popolazionecivile,chegiudicavailfattosenzasentireilbisognodiintervenire, comequalcunoavrebbedesiderato,perumiliarealmenoverbalmenteilvinto. Nessunodegliastantifiatò,icommentisifeceropoitraleparetidomestiche.

Negliultimianniinpiùoccasionisudiversepubblicazionigiornalistichesono stateriportatenotizieriguardantiinfoibamentiavvenutiinpassatonellaFoiba diPisino.Queicriminivenivanoerroneamenteattribuitiagliabitantidiquella cittadina.Nulladipiùfalso.Ancheseconunvecchiomotivomusicale,risalente alXIXsecolo,iPisinesisivolevanodistingueredagliestraneicantandoin dialetto:“…fioimii,chiofendiPisininfondoallaFoibafinirelandarà”,con

PieroPunz
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quelcampanilisticocantononintendevanoperòmaimettereinattoquelloche volevanosoltantofarcredere.Eraunavvertimentoscherzosofattounicamente peresaltarelapropriapresuntasuperioritàculturale.

Amemoriad’uomoinquell’incavocarsicoperselavitasolamentechiscelse dipropriainiziativalamortegettandosinelsuofondo.Trairaricasidisuicidio fattisaltandonelvuoto,unodifferiscedaglialtri.Perdelusioniideologichelo feceunnostroconcittadinoricordatoancoraconilsuosoprannome:PieroPunz.

Comesocialistadichiarato,pocodopol’avventodelfascismoalpotere,fu condannatoalconfinonellelontane,pernoi,isoledelTirreno.Appenaaguerra finitafinalmenteritornòliberonellasuaPisino.Consideratodallenuoveautorità popolariunuomodifiducia,gliaffidaronoladirezionedellapiccolatipografia cittadina.Noiragazziniciraccoglievamospessoevolentierinellasuaofficina, postanelcentrocittadino,perosservareglioperai,improvvisatitipografi,intenti afarlavorarelestranemacchinelìsistemate.Luiciaccoglievasemprevolentieri, perchécosìglidavamol’occasioneperraccontarciilsuo“curriculumvitae”da perseguitatopolitico,biasimandonelcontempochimettevaindubbiolalegalità delnuovoinstauratoregime.Eraorgogliosodelsuopassatopolitico,maascoltavacontolleranzalecritichecheipiùgranditranoiosavanofareversoigià palesisoprusichelanuovadittaturagiustificavaconvarietrovatepseudolegali. Comeimieicompagnianch’ioavevol’abitudinedisostare,ogniqualvolta passavolungoilcorsocittadino,inquellaminitipografiaperscambiarequalche parolaconquell’interessantepersona.Lofacevoanchequando,durantele vacanzescolastiche,tornavoacasadalconvittodiRovigno.L’ultimavoltachelo fecifuquando,nontrovandoloallavoro,misentiidirecheerastatoarrestato comedissidentepolitico.Nonavendoluifamigliaeforsenemmenoveriamici, nessunos’interessòmoltoperlasuasorte.Semplicementesparìdallacircolazione.

Quandoqualcheannodopolorivedemmoreducedallaprigioniapassata sull’IsolaCalva(cr.GoliOtok)eraormaiunaltrouomo.Eradiventatol’ombra diséstesso.Eranoquellitempidifficili.Ormainessunoosavacriticareoricordare alcunchériferibilealmododioperaredellapoliziadiallora.Chiuscivadaquel penitenziariosiguardavabenedalraccontareadaltriilpropriopassatoda detenuto.Farloavrebbesignificatoritornaredaprigionieronell’infernodiquel lager.Unavoltaespiatalaloropresuntacolpa,tuttiicosiddetti“cominformisti” sitenevanoaimarginidellasocietà.Conlorosipensavacheeramegliononavere alcunchédafare,laloropresenzainpubblicodisturbava.Contrariamente all’usualemododicomportarsiimpostoaisuoisventuraticompagnidiprigionia, aPieroPunzfuordinato,unavoltalibero,diriconosceredifronteadunfolto 164A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

pubblicoisuoipresuntimisfatti.NellasaladellaCasadelPopolo(lapalestradel nostroexGinnasio)fucostretto,convisibileimbarazzo,arecitareunassurdo meaculpa.Siesprimeva,trafischieinsulti,inuncroatononpropriocorretto. Piùcheparlarebalbettavafrasisconnesse.Sivedevachenoneraconvintodiciò chestavadicendo,malodovevafare.Unavoltaconclusaquellamessinscena, qualcuno,accortosigiàprimadelsuocomportamentoimpacciato,perumiliarlo ancoradipiùlocostrinseconsprezzantecinismoaripeterelesueinesistenticolpe difronteallafollatumultuante.Lascenaeraveramentepietosa.Certuni,contrari alnuovoregime,quasisicompiacevanovedendocomevenivatrattatounloroex avversarioideologico.Altri,lagranpartedeisuoiconcittadinisenzaalcun orientamentopolitico,giudicaronoinseguitoquellaturpemessinscenacome esagerataenonnecessaria,maeratroppotardi.Perchéaccanirsicontantolivore suquelrelittoumanoanchedopocheerastataestortalaprimaconfessione?

Qualchegiornodopoquelladeludenteeinutilesceneggiata,PieroPunza modosuosivendicòdelleumiliazionisubitedapartedeisuoiaguzzini,rinnegandotuttociòcheerastatocostrettoadire.Intalmododimostròdiessererimasto nelsuointimosemprecoerenteconiprincipiperiqualiavevasacrificatogran partedellasuaesistenza.Delusodiunmondocheavevasognatoprivodi ingiustizie,unpomeriggiosultardisirecòsull’orlopiùaltodellaFoibaecon quantofiatopotevaavereingolacominciòabiasimarel’operatodelpresente regimeel’inumanotrattamentodaluisubitoduranteladetenzioneesenzacolpa alcunasull’IsolaCalva.Benprestogliabitantideirionicirconvicini,Castel,Burai eStranga,cominciaronoaraccogliersisull’orlodiquell’incavocarsicoperascoltareciòchestavadicendo.L’incavodellaFoibafungevadacassadirisonanza perlesueparole,chevennerorecepitedatuttibenchiareeforti.Leguardie popolariaccorserosubitoperinterromperequell’improvvisatooratore.Gliintimaronoperentoriamentedismettereconilsuoparlareprovocatorio,malui facendolognorricontinuòconlasuaarringa.Leguardieallora,vistocheluinon desistevadalsuointento,glisiavvicinaronoconl’intenzionedirimuoverloaviva forzadalsitodovesieraarroccato,maluialloraliavvisòcheseavesseroosato soltantotoccarlo,luiliavrebbesenzaalcunindugioghermitipertrascinarlicon sénelvuotosottostante.Nessunoosòfarealcunpassoversochieradecisodifare quellocheavevaprogrammato.

Perfartacerequellavocesarebbebastatouncolpodipistola,mauccidere l’improvvisatooratoredifronteatuttaquellamassadipersoneaccorsasull’orlo delbaratroperassisterealsuoinsolitospettacolo,nonsarebbestataunasoluzionepoliticamentepropriofelice,anziprobabilmentemoltocontroproducente. Leguardiepertantofuronocostrettealasciarloparlare.Dopopiùdiun’ora

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d’ininterrottoinveire,PieroPunz,inneggiandoalsuosocialismo,silancio nell’abissosottostante.

Mancatagitainmare

ChiusonelsecondodopoguerrailGinnasioLiceodiPisino,unnumero consistentedeisuoialunnisitrasferìaRovignoperproseguireglistudinelnuovo GinnasioitalianodiRovigno.Perpromuoverel’iscrizionedinuovieventuali studentiall’istitutoscolasticoappenainaugurato,sipensòd’approntareall’uopo pureunconvittoperospitarecolorochevisarebberogiuntidaaltrelocalità. Duranteilprimosemestrediscuolaiconvittori,iotraloro,vivevanoquasiisolati dailorocompagnidiclasse.Unadiversaparlatadialettaleelenuovediverse condizioniculturalieambientaliciimpedivanodiinstaurarerapportidispontaneaamicizia.Conilsopraggiungeredellabellastagione,aqualchedirigentedella gioventùcittadinavennelasplendidaideadiorganizzareunagitainmareper alleviarel’affliggentesensodidisinteressechesipercepivaesserepresentetrai convittoriimmersinelnuovomilieusociale.Loscopoeraquellodifarciconosceremegliol’ambientenaturaleelasuagenteconlaqualeavremmomolto probabilmentedovutocoesistereinarmoniapertantianniancora.Lagitaci avrebbepermessodiammiraregratis,abordodiunvecchiobragozzo,lemeraviglioseprospettivedellecosteistrianecompresetraRovignoeOrsera,ultima tappadell’itinerario.Saputochel’escursioneinmaresisarebbefattaunadelle primedomenichediprimaveraeappenailtempol’avessepermesso,gliinteressatiall’uscitainmarefuronotantoentusiastidadimenticarelediffidenzeaccumulateneimesipassativersoinatividelposto.Aqualcunodelnostrogruppoil fattodinonaverfissatounadataprecisasembròunatrovata,unapresaingiro perdisdireilpromesso.Quandoarrivòquelgiorno,alleprimelucidell’alba eravamogiàinpiediperscrutare,attraversolepersianedeldormitorio,comesi preannunciavailcieloall’orizzonte.Soddisfatti,potemmoconstatarechetutto facevaprevedereunagiornataserena,pienadisoleeunmarecalmo,proprio quellochesipotevadesiderareperfareunapiacevoleescursioneinmare.

Nessunalitodiventoturbaval’atmosferamattutina,nessunanubesiintravedevasopradinoi.Un’occasionemigliorepersaggiareilmareeammirarele suecostenonlapotevamopropriosperare.Consumataintuttafrettalaprima colazione,consistenteinuncaffelatte(orzotostatoelatteinpovereamericano) edelpane,ciaffrettammoversoilporto.Ilmaresembravaunospecchiofatto appostaperriflettereicoloriarmoniosidellavecchiaRovigno.Pochepersonesi

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intrattenevanosuimoli.Sulbragozzomessoanostradisposizioneduemozzi pulivanolacopertadelnatante,senzadegnarsidimostrarealcuninteresseper lanostrapresenza.Badavanoallorolavorosenzalasciarcisalireabordo.Prima diimbarcarsi,celofecerocapire,dovevamoaspettarel’arrivodelloropadrone. Ancheseunpo’contrariatiperilloromododicomportarsi,altrononcirestava cheattendereilcapobarca.Dopoun’attesachecisembravalungaunsecolo,alla finevedemmosbucaredaunacallelìvicina,senzafrettaalcuna,illupodimare cheavrebbedovutopilotarelanostrabarca.Quelsuoincederecistupìalquanto, nonpotevamospiegarciquellasuairritanteflemma,quellasuamanifestamancanzadiconcordanzaconilnostroentusiasmo.Tuttosicomplicòquandoal nostrousuale“bondì”(buongiorno)luirispose,quasicontrovoglia,conunsecco “noseva”(nonsiva).Nonpotemmocredereallenostreorecchie.Cosamai volevadirciquelvecchiomarinaioconquellafrasestringata?Sitrattavaforsedi unmodoscherzosodiesprimersioeraforsequellaunafrasescaramanticarivolta dallagentedimareachisiapprestavaperlaprimavoltaadaffrontaregli imprevistipericolicheilmaresapevaspessoservire?Almomentononcifacemmocaso.Capireilsignificatodiquelleparolepropriononciinteressava.L’importantepernoierasalireabordoesalparequantoprimaversoilmareaperto, mailrepentinoscendereaterradeimozzibenprestocifececapirecheil capobarcanonscherzava.

Lasorpresaelacosternazioneperl’imprevistadecisionepresadaquel burberomarinaiofugrande.Quellamattinal’ambientemarino,anostroavviso, nonpotevaoffriremiglioricondizioniperessereconosciuto.Incoroallora,e quasiconrabbia,chiedemmoachiciprivavadellanostraprimaoccasioneper conoscereinprimapersonalanaturamarina,lacausachel’avevaspintoadisdire ilpromesso.Luiinunprimomomentononfececasoallenostrerimostranze,ma poi,incalzatodalnostroinsistere,cirisposeconunsemplicecennodicapo.Volse, senzaproferireparola,latestaversol’alto,versolastatuadiSant’Eufemiache svettaaltasulcampanilesovrastantetuttaRovigno.Troppopocoperappagare lanostracuriositàedelusione.Quelsuostranovoltarsiall’indietrovolgendolo sguardoversol’altononcidicevaproprionulla.Luiallora,accortosidellanostra perplessitàsidecise,perspiegarsimeglio,difarciunbrevesuntodimeteorologia. CispiegòchelaSanta,sevenivasottopostaaspintediventidiversi,ruotandosul proprioasseverticale,cambiavaposizione.Osservandol’orientamentochedi voltainvoltaessaassumeva,sipotevanoprevedereicambiamentideltempoche dilìapocosisarebberomanifestatisulmareantistanteRovigno.Quellamattina, perquantol’albasembravapromettereunagiornatameravigliosa,Sant’Eufemia prevedeva,standoaquellochedicevanoipescatori,l’avvicinarsidiunfortunale A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214167

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ditaleforzadasuggerireagliespertiuominidimaredinonscioglieregliormeggi. Pernoiconvittori,“gentedefura”(gentedifuori),cometalvoltaconschernoci apostrofavanogliautoctoni,ancheilsoloconsultarelaRosadeiVentiobasarsi soltantosualtremanifestazioninaturaliprimadiavventurarsiinmare,erauna perditaditempo,soltantounfarsfoggiodellepropriepassateconoscenze nauticheenulladipiù.Ilbasarsipoisull’imprevedibileposturadiunastatuaper predireilmutaredeltemposuperavalanostracapacitàdiaccettarecome possibilequellochecivenivadetto.Ledelucidazionidispensatequellamattina sullabanchinadelportononriuscironopertantoagiustificarel’annullamento dellaprogettatagitainmare.Nonriuscironoaconvincerci.Maaltrononci restavadafarecheritornareinconvittobiasimando,passodopopassoecon sempremaggiorfoga,gliorganizzatoridell’escursioneormaifallita.Eravamo convintidiesserestatimagistralmentebeffatidallagentedelpostosempre pronta,rispettandoleproprieavitetradizionicampanilistiche,aprendersigioco dell’altruiimperiziaincampomarinaresco.Ciòcontribuìafarcrescereinnoila sfiduciachegiànutrivamoneiconfrontideilocali.

Unpo’primadelpastodimezzogiornoperòcidovemmoricrederedelle convinzionimaturateinrivapensandoallamancataescursione.Unabufera d’inusitatovigoresiscatenòall’improvvisosulmareesullaterrafermaattornoa Rovigno.Appenaallora,ancheseamalincuore,dovemmoriconoscerediesserci affrettatiunpo’tropponelgiudicareerratilaprecauzioneeiltimoredimostrati dalcapobarcaprimadidecidersiomenoadaffrontareunmaredanoigiudicato esserequellamattinailmigliorechepotessimodesiderareperappagarelanostra famedinuovo,didiverso.Euforicicomeeravamoperlemeravigliecheilmare credevamostesseperoffrirci,nonpotevamoimmaginarecheluiinveceera seriamentepreoccupatoperciòchequelgiornocipotevacapitareunavolta lontanidallaterraferma.Eglisapevaperanticatradizione,cometutticoloroche battevanoilmare,didoversempretenercontodelleavvertenzechemadrenatura, amodosuo,davaatutticolorochelesapevanointerpretarenelmodoadeguato. QuelgiornoSant’Eufemiaprevedevabruttotempo.Nonsitrattavadunque,come noiavevamosupposto,diun’atavicaavversitàpopolareversotuttociòcheera estraneoallorobendelimitatomondoesistenziale(nellospecifico,versonoi convittori),masoltantounanormaleebenponderatasceltavoltaaprevenire un’eventualeburrascacheilmareciavrebbesemprepotutoriservare.Ladiffusa eciecafiduciacheipescatoridelpostoripongonoancoranellaloropatrona,la stessaSant’Eufemiachespessosapevanoanchederidere,forsequellamattina avevapreservatolanostracomitivadaunadisgrazia,facendocinellostessotempo capirechenonèopportunogiudicaresottovalutandol’altruisapereedesperienza.

Daragazzinosentivopiùvoltecertepersone,giàavanticonglianni,esprimersiinmalomodoquandodavanogiudizisullostiledivitadellapopolazione agrestesparsanellargocircondariodellamiacittadina.AlloravivevoaPisino. Intuivonelloroparlareunapresenzaditronfiaalterigiatuttavoltaasvilire,se nonaddiritturaadisprezzare,chieraaddettoailavorideicampi,manoncredevo atuttoquellochestavanodicendo.Eroconvintocheesagerassero,chequello chedeclamavanoaltrononpotevaesserechefruttodimalatefantasie.

Aqueltempolamiaetàmiimpedivadicrederechepotesseroesistere individuicapacidivantarsidiesseremigliorideglialtrisoltantoperilfattoche questiultimisvolgevanoattivitàritenutedinessunvaloreculturaleoeconomico. Evidentementemisbagliavoesoltantomoltopiùtardiebbilapossibilitàdi conoscerelarealtàchemiattorniava,realtànonsemprecosìgradevolecomemi illudevochedovesseessere.Primadifinireglistudinonavreimaipotuto immaginarequantobruttaegravepotesseesserelavitadichieraancoracostretto acamparebasandosisoltantosuiproventidiqualchemagropezzoditerra.A peggiorarelostatodiestremamiseriaincuiversavanocertefamigliedicontadini, contribuivapureilperduraretralorodicertearcaicheconsuetudinipropriedi unmondoormaitramontato.Eranousanzeconsideratedaipiùarretratee moralmenteancheriprovevoli,machealoropursempreservivanopersopravvivere.Nonseneservivanovolentieri,maspessodovevanofarlo.Anchesetrale quattromuradellaloropoverecaselefamiglieeranotestimonidiatticonsiderati disdicevoliperlacomunemoraledelcircondario,essecercavanosempredi nascondernel’esistenza.Certamentenoneranofieredelleloroprimitivetradizioni,maliberarseneeconomicamentenonlopotevano.

Lapopolazionetutta,senzadistinzionedisorta,tralepiùobbrobriose infrazionialsuecodicemoraleponeva,eloponetuttora,l’incesto.Nonc’era conoscente,amicooparenteche,unavoltavenutoaconoscenzadell’esistenza diunataleanomalarelazionetraconsanguinei,noncondannassegliautoridi quell’attoelelororispettivefamiglie.Famigliechefinoapochigiorniaddietro eranoconsideratedall’interovicinatomeritevolidistimaerispetto.Naturalmente,comespessoavviene,sitrovavanosubitopureisolitifasullibenpensantiche nonperdevanomail’occasioneperdivulgareilbiasimato“fattaccio”aimiseri curiosidelcircondario.

AvevoappenainiziatoasvolgerelamiamansionedimedicoaPisino,quando giàmisisvelaronolemiserecondizionidivitaconlequalicertepoverefamiglie dicontadinieranocostretteaconvivere.Traleprimevisiteadomicilio,fattenel

Incesto
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circondariodellamiacittadina,cifuquellafattaaunagiovaneragazzache accusavadolorialventreaccompagnatidaripetuticonatidivomito.Leiviveva inunacostruzionefatiscentesottoalcuitettotrovavanoriparopureunbueeun asino.L’arredocasalingodiqueltugurioeraquasiinesistente.Inunangolo,stesa suunsacconeditelaimbottitoconbratteedigranoturco,giacevalagiovane ammalata.Nonproferivaparola,sembravaunanimaleferitochesemplicemente imploravaaiutoconlosguardo.Noneraaffettadaalcunmorbo,erasoltantoin statodiavanzatagravidanza(trailquartooilquintomesedigestazione).Non avendoancoragliagricoltoridirettiinqueltempol’assistenzamedicagratuita, rivelaisoltantoaisuoigenitoriquellocheavevoconstatato,senzaperòdimenticaredifarloropresentecomeavrebberodovutocomportarsiconlalorogiovane figlia.Senzaindugiarmioltrealnecessario,meneandaipoiviasenzachiedere, incomuneaccordoconl’autistadell’autoambulanza,alcunrimborso.

Sonocertoche,sommersocom’erodalquotidianolavoro,avreibenpresto dimenticatoquell’incresciosascenadipovertà,searisvegliarneilricordonon fosseintervenutounaltroeventochemiturbòancoradipiùperladabbenaggine dichiseppeprovocarlo,aggiungendo,senzabisogno,alvecchiomaleunmale ancorapeggiore.

Nonpassòmoltotempoprimachelafiglioladeltugurioappenadescritto venisseapartorirenell’ospedalettodoveprestavoservizio.Lìdiedeallaluceuna vispaesanacreaturina.Quelparto,cometantialtri,nonavrebbesuscitatomai tralagentedelpostonessunparticolareinteresse,seduranteiltravagliol’ostetricachel’assistevanonleavessechiesto,sapendochenoneramaritata,chiera ilpadredell’esserinochestavaperdareallaluce.Lasanitaria,appresochea renderlamadreerastatosuofratello,appenalefupossibileraccontòatuttoil personaledelrepartoquell’insolitoevento.Inunmenchenonsidicalanotizia ilgiornodopoeragiàdidominiopubblico.TuttaPisinoneparlava.Lesolerti comari,sempreavidedinotizielicenziose,sipremuraronotostodialimentarelo scandalodiffondendolapiccantenovellaatuttol’interocircondariopisinese.

Probabilmente,essendoquel“peccato”maturatotragentedinessunarilevanzasociale,essosarebbebenprestocadutoinungeneraledimenticatoio,ma altresciagure,nelcorsodipochigiorni,siaggiunseroalleprecedenti.Ilpadre delneonato,nonsapendoononpotendoreagirealcrescentebiasimodeisuoi conterraneieprobabilmenteanchespintodallacolpachelotormentavaper quellocheavevafatto,trovatounlungofilodiferroloscagliò,tenendoloper un’estremità,traicavielettricidellalineaadaltatensionechepassavaquasisopra allasuacasupola.Morìfulminatoall’istante.

Lasuamortenonsuscitòparticolarescalpore.Dapiùpersonefuconsiderata

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allastreguadiunadovutapunizionemeritataperlasuadeplorevolecondotta. Inbreveipuritanidelmomentosentenziaronochequelgiovaneavevasoltanto pagatoperilmalecommesso.Nessunoperòsipreoccupòperlepossibilitraversie chequellafamigliaforseundomanisarebbestatacostrettaancoraasopportare.

Nonpassaronomoltigiorniprimacheilgenitoredelsuicidasipresentassenel mioambulatorioperchiedermiilnecessariopermessoperseppellireilproprio nipotino,mortodurantelanotteprecedente.Meravigliatoperquelsusseguirsi dimortiinuntempocosìbreveesemprenellastessafamiglia,primadirilasciare ilcertificatodimortediquell’esserino,chiesiall’uomodidescrivermiilsusseguirsideifattorichaportaronoalsuoinaspettatodecesso.Ilvecchioallora,tutto confuso,cominciòasnocciolarelasfilzadegliintoppiche,secondolui,contribuironoallosviluppodiciòchequellanotteeraaccadutoincasasua.Spiegòcosì comelui,mentresispostavacautamenteconunlumeapetrolionelvano semibuiodoveerastatocollocatoungiacigliosulqualedormivailneonato,finì conl’inciamparesulpavimentosconnesso,lasciandocaderelalampada,che tenevainmano,propriosulla“culla”.Lalampadacadendosispezzòelefiamme chedaessasisprigionaronoappiccaronoilfuoco,primachenessunopotesse intervenireperspegnerle,allefogliedigranoturcoeagliindumentidichiera statomessoadormirepropriosopraadesse.Inunbattibalenolefiammeeil fumosoffocaronoilfruttonongraditodiquell’incesto.Peravvalorarequelloche stavadicendo,l’uomomimostròpureipezzidellalampadarotta.Quel“reperto” peròinnessunmodobastavapercomprovarel’evolversideifatticosìcomeluili stavadescrivendo.Eranoinsufficientiperchiarireladinamicadeglieventicha portaronoallaprematurafinediquellavitaappenasbocciata.Dubitandodella versionechemivenivaservita,altrononmirimasecherecarmisulpostodella sciagura.

Lediffuseustionidiprimoesecondogradoriscontratesuquelcorpicino confermaronolacausadiquell’orrendamorte.Capiichenoneranecessario cercarealtriindiziriferibiliaqueltristecaso,comechenonsarebbeservitoa nulla,neigiorniavenire,ascoltareleinsinuazioniformulatedallemalelingue semprepronteagioiredellealtruisventure.Rilasciatoilpermessodisepoltura richiesto,ritornaiaPisinoconlasperanzacheaquellafamigliaildestinonon riservassealtrepeggioritragedie.

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UnapartedeiresidentiaPisinountempogiudicavagliagricoltoridel circondarioqualipersoneesageratamenteparsimoniose,pernondireavare. Arrivavanoafavoleggiarechequest’ultimerisparmiavanoanchedifrontealle mortideipropricongiunti.Raccontavanoaddiritturache,pernonspendere qualchesoldino,chiamavanoilmedicoalcapezzalediqualcheloroanziano parentesoltantounpo’primachel’ammalatolasciassepersempreilnostro mondo.Chisiesprimevaintalmodocertamentenonconoscevaledifficoltàcon lequaliquestepersone,continuamentecriticate,dovevanoconvivere.Nontutti naturalmentecredevanoaciòchevenivalororaccontato.Anch’iodabambino credevochequellochesistavadicendoaltrononfossecheuninsiemedigratuiti aneddotiprividialcunrapportoconlarealtà,madaadultodovettiricredermi. Incertesperduteplaghedellacampagnaistrianaquellebiasimatepratiche persistetteroimmutateancorafinoaiprimianniSessantadelsecoloscorso.

EranopassatipochimesidaquandoavevoiniziatoasvolgerelamiaprofessionedimedicoaPisino,quandofuichiamatoavisitareun’anzianapersona, ammalatadapiùtempo,inuncasolaredistantequalchedecinadichilometridal mioambulatorio.Ilsitodovedovevorecarmisitrovavaquasinascostoinuno strettocalancodegradantesottoilpaesinodiMoncalvodiPisino(cr.Gologorica),patriadellostoricoCarloDefranceschi,versolasottostantepianadelfiume Arsia.Appenaarrivatoadestinazioneelasciatol’autistanell’autoambulanza,fui fattosubitoentrarenellacameradevesitrovaval’infermo.Dietroame,aipiedi dellettosulqualegiacevaillorononnochestavamorendo,siraccolsel’intera famiglia.Ilmoriturosembravainchiodatosuquelgiaciglio.Muovendolentamentegliocchiguardavaamalapenasoltantodadestraasinistra,mentredallasua boccasemiapertanonuscivaalcunsuono.Sembravachefosseconsciodeldestino chel’aspettava,manellostessotemposivedevacheildovermorirenonloturbava poitanto.L’estremopalloredelsuovoltocompletavaquelquadrodesolato.Per adempierealmiodoveredimedico,chiesiaiutoaisuoifamiliarilìassiepati. Primadivisitarel’ammalatoeraovviochequalcunoavrebbedovutospogliarlo, manessunosimosseperfarlo.Credevanoforsecheeracompitomioanche denudarel’ammalato?Costernatoperlostranomododicomportarsidiquelle persone,noninsistettioltreconlamiarichiestadiaiuto.Mentre,indecisosulda farsi,stavomeditandopertrovareilmodoadeguatoperrisolverelasgradevole situazione,ilpiùanzianodeipresenti,probabilmenteilcapofamiglia,facendo suoilpensierodituttigliastantiruppeilpenososilenziochenelfrattemposiera creatoeconuntonosicurosbottò:“Nonservespogliarlo,tantotrapoco(il

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vecchio)morirà!”.Aquelleparolel’anzianorisposeconcentrandoperunistante ilpropriosguardostupitosuchiavevaappenaespressoquell’iniquoparere.Tutti isuoifamiliarilìpresenti,tacendo,dimostraronodiapprovarequelgiudizio disumano.Io,sentendoleparoleappenaformulate,rimasialquantoscosso.Nello stessotempocompresipurechemis’invitavaindirettamenteadesisteredal mettereinattoquellocheerostatochiamatoafareinquellacasa.Capiipure cheormaialtrononmirimanevacherimetterelostetoscopionellamiaborsae lasciarequantoprimaquellastranafamiglia.

Mentremirecavoversol’autoambulanza,chemiaspettavapocodiscosta dallacasadovesistavaconsumandoqualfasulloritodipietàfiliale,nonpotei fareamenodichiedermiqualerailveromotivocheavevaspintoquellepersone achiamarmialcapezzaledelmorituro,segiàsapevanocomesisarebberopoi comportate.Lofecerosoltantoperdimostrareaivicinieparentiunaparvenza dicaritàfilialeoppureperevitare,devoticom’erano,unpossibilecastigodivino pernonaverespeso,quandoeraancorapossibile,qualchesoldopercurareil lorogenitore?

Ilricordodellosnaturatocomportamentodiquellafamigliadifronteall’imminentemortediunproprioconsanguineo,continuòpergiorniegiornia tormentarmi.Michiedevoselascenad’indifferenzaallaqualeavevoappena assistito,intrisadiincomprensibilidosidiinconsciacrudeltà,dovevarapportarsi adunarcaicoritodelqualeormaisieranodimenticateleoriginioalleprecarie condizionieconomicheconlequalilegentisemi-isolatediquellecontrade dovevanodestreggiarsi.Perpotercomprenderemeglioilparticolaremondo agresteconilqualeilcontadinodialloraeracostrettoaconvivere,nonnuoce peròricordarechelecurenecessarieperaccudireunanziano,affettodamalattie croniche,eranolungheecostose.Chieraattanagliatodaricorrentipenuriedi denaro,peraffrontarequellespesepotevaancherischiaredicomprometterela prosperitàdellapropriafamiglia.

Quellochedaragazzosentivoripeterepurtropposiriferivaafattirealmente accaduti.Latantodileggiataavariziadelcontadinononerasempreesolo riconducibileallasuapresuntagrettezzad’animo,mabensìancheall’indigenza chespessol’accompagnava.

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Conilpassaredeigiornivenniaconoscenzadialtreormaiinusitatecostumanzepopolarisopravvissute,chilosadaquando,negliangolipiùremotidella nostraregione.

Inungrigiopomeriggiod’autunnofuichiamatocomemedicoavisitareuna pazienteadOlmettoReale(cr.Brest),sperdutogrumodicaseabbarbicatosu unabalzadellesconnessependicidellaCicceria.Arrivatoaqualchechilometro sottoaquelcaseggiato,l’autistachemiaccompagnavafermòlaJeeprussa, l’unicomezzoditrasportodicuialloralastrutturamedicadiPisinodisponeva persvolgerelapropriafunzionesulvastoterritoriodisuacompetenza,emiinvitò ascendere.Giustificòquestasuaesortazionespiegandomicheilsuccessivotratto distrada,checiavrebbedovutocondurrelìdoveeravamodiretti,eraimpraticabileancheperunveicolomilitarecomeilnostro.Pertanto,sevolevoproseguire, altrononmirimanevacheimboccareapiediilripidosentierochedalìvicinosi inerpicavazigzagandosuperlachinadellamontagnasovrastantelavalledove cieravamofermati.Luiinvece,pernonlasciarel’autoincustodita,sarebbe rimastoadaspettareilmioritornoschiacciandounmeritato,asuoavviso, sonnellinonell’internodelmezzo.

Avevagiàiniziatoapiovigginarequando,tenendoconunamanolamiaborsa damedicoeconl’altraunombrello,miavviaisolosolettosuperl’unicosentiero chemiavrebbeconsentitodisalire,senzaperderel’orientamento,finoallacasa dell’ammalata.Inrealtànonsitrattavadiunverosentiero,mabensìsoltantodi unasemplicescorciatoiaadattapiùaltransitodicapreopecorechenonaquello diesseriumani.Arrivatoadestinazionefuisubitointrodottoinunapiccola stanzaconunsololettonelmezzo.Suquest’ultimogiacevaun’adolescentedi tredicioquattordiciannid’età.Sdraiatacom’erasuquelgiaciglio,sembrava indifferenteallamiavenutacomeatuttociòchepoisarebbesuccessoattorno alei.Nonsiscomposenemmenoquandoquellastanzasiriempìdicuriosi.Non manifestònessunsensodivergognaoimbarazzoneppurequando,spostatoil lenzuolochelacopriva,mostròatuttiisuoicompaesanilìraccoltiilsuocorpo ignudocosparsoperinterodatantepiccolemacchierosse.Inquelfrangente l’imbarazzatoerosoltantoio.Maiprimadialloraebbil’occasionediassisterea unatalescena.Lanuditàdiquelgiovanecorpononsuscitavaanessunadelle personelìraccoltealcunsensodilascivia.Sembravachequellororaccogliersi nellacasadell’ammalataaltrononfossecheunadelleloronormali,anchese rare,occasioniperpassareassiemeiltemponecessarioperscambiarsilenovità dellagiornata.

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Visitandol’ammalatainleinonriscontraialcunadellepossibilicomplicazionicheilmorbillo,ilmorbochel’avevacontagiatainetàpiùtardadelconsueto, incerticasisacagionare.Rinfrancatoperl’assenzadivisibilicomplicanze,cercai alloradirassicurareimembridiquellafamigliaperilprevedibiledecorso benignodellamalattiadellalorofigliola.Nondimenticaidifarloropresentedi avvisarmiqualoraneigiorniseguentinotasserochel’ammalatamostravasegni dialterazioninonpresentialmomentodellamiavisita.Facendomipoilargotra lepersonelìancoraraggruppate,miavviaiversol’uscitadellacasa.Primadi uscireall’aperto,sottolapioggiachecontinuavaacaderesemprepiùcopiosa,il capofamigliamisiavvicinòporgendomiunbelformaggiopecorino.Avendo nuovamentelemanioccupateconlaborsael’ombrello,altrononmirimaseche ringraziareildonatoreesistemareildonoricevutosottoall’ascella.

Ilviottolocheavreidovutoseguireperscendereavallenelfrattemposiera trasformatoquasiinunruscellodialtamontagna.Procedereadessosull’erba bagnata,scansandodivoltainvoltalenumerosepietreaguzzeelisceaffioranti dalterreno,noneraveramenteunacosafaciledaaffrontare,maperconcludere quellavisitaadomicilioalmomentoaltrasoluzionepropriononesisteva.Incurantedellapioggiachecontinuavaacadere,cominciaicosìascenderelungoil tratturogiàusatoprimapersalirelungoilfiancodellamontagna.Nonpassòperò moltotempoprimache,ametàpercorso,scivolaimettendounpiedeinfallo.Per nonperderel’equilibrio,distesiistintivamentelebraccia,lasciandocadereaterra ilformaggio.All’istantemifermaisperandodipoterloriprendere,maesso, sobbalzandocomeimpazzito,rotolòviaperdendosivelocetraicespuglidella china.Amalincuoredovettirinunciareaqualchesaporitafettadipecorinogià pregustata,matuttosommato,erapursempremeglioperdereilformaggioche rischiare,rincorrendolo,qualchebruttafrattura.

Ormaiincominciavagiàadimbrunireescenderelungoquelpendiodiventavasemprepiùpericoloso,quindialtrononmirimanevachecontinuarea calarmituttoinzuppatoversol’autodove,all’asciutto,miaspettaval’autista. Quandogliraccontailafineingloriosadiquelformaggio,smisedilagnarsiper lasualungaenoiosaattesa.Almomentonondissenulla,mapoituttoadtratto incominciòainteressarsialprevedibilepercorsodeldonoperduto.Forseall’improvvisopensòaddiritturadiandareacercarlo,mapoisiresecontocheconquel maltempoeramegliodesisteredaquellasuaideabalzana.Dopoaverciripensato unpo’,acceseilmotoreperritornareaPisino,maprimadiinnescarelaretromarcia,dimenticandoquellochemiavevadettoappenaarrivatolìdoveaveva fermatol’auto,amezzavoce,quasiparlandotrasé,borbottò:“Forsesarebbe statomegliorecarsiaBrestconlanostramacchina”.Soltantopiùtardivennia

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saperecheadOlmettoRealeerapossibilearrivarciconunqualsiasimezzodi trasporto.L’autistalosapevadasempre!

Castelverde

Secertevoltel’autistaaddettoallaguidadell’autoambulanzadeldispensario medicodiPisinosisentivaliberodirampognareifamiliarideipazientiche avevanorichiestoqualcheinterventononnecessario,nonmancavapure,quando locredevapossibile,diinterferiresullasceltadeltragittocheilmedicoavrebbe dovutoseguire.Maiperòavrebbeosatoopporsialleautoritàpolitico-amministrativedelposto,quandoquesterichiedevanodaluianchequalcheprestazioneche esulavadalsuospecificoimpegnodiautistaimpiegatoinunastrutturasanitaria. Unpomeriggio,ritornatoprimadelconsuetodallevisitemedichefattenel circondario,mirivolsiall’anzianainfermieraditurno,conosciutadatutticome “lasioraNina”,persaperesedurantelamiatemporaneaassenzafossestato richiestoqualchealtrointerventofuoridaPisino.Guardacasoquelgiorno,oltre allevisitegiàfattefinoaquelmomento,altrenelfrattempononeranostate richieste.Approfittandodell’imprevistapausadilavoro,pensaidiandareariposarmiunpo’nellastanzettaattiguaall’infermeria.Mentrelostavofacendo,lasiora Nina,condividendoilmiointento,midissechelopotevofaresenzapreoccuparmi, perchémentreiomisareirilassato,l’autoambulanzasarebbestatausataper assolvereunaltrocompito.Stupitoalloralechiesiaqualecompitoessasarebbe stataassegnata.Ecosìseppiche,ancoraprimadelmioritornoinsede,ilsegretario delComunediPisino,nonavendotrovatoaltromezzo,avevachiestoachiquel mattinoeraditurnodimandarelanostraautoambulanzaaCastelverde(cr. “Grdoselo”),paesinodistantecircaunadecinadichilometridaldispensario cittadino,aritirarelasuadamigianapienadivinolìdimenticataqualcheora prima.Sorpresoperquell’insolitarichiestaalmomentononseppicosadire,l’autista indisparteattendevazittounmiocommento,maconlosguardocercavailmio consenso.Naturalmentemiopposisubitoaquellasuaassurdaingerenzainstrutture professionaliestraneeallecompetenzedecisionalidiunqualsivogliasegretario comunale.Almioesplicitorifiutol’infermieraallora,disuainiziativa,credette doverosoinformaretelefonicamenteilrichiedentequell’inusualeprivilegio,dicendoglicheiomiopponevoall’usoimpropriodell’autoambulanzacheavevoadisposizionesolopersvolgereilmiolavorodimedico.Nelcontempoindirettamentegli facevosaperechedisapprovavoilsuoprepotentemododiintromettersiinattività professionalidellequaliluinonavevaalcunacompetenzaspecifica.

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Quell’individuoperò,forseirritatoperesserestatocontrastatoinciòchelui ritenevadipotergestirecosìcomegliconveniva,siimpermalìpiùdelnecessario enondemorsedalsuointento.Saputo,nonsocome,chemomentaneamentenon eroimpegnatoconqualchechiamatalontanodaPisino,chieseall’infermieradi farloparlaredirettamenteconme.Eraevidentechenonsopportavadiessere contraddetto.Conuntonovolutamenteintimidatoriomiripetéaltelefonola richiestafattapocoprimaallasioraNina,maio,dirimando,glifecipresenteche l’autoambulanzaservivasoltantopervenireinaiutoagliammalatioagliinfortunatiimpossibilitatidispostarsidasoliechepertantoinnessunmodopotevo accondiscendereallasuarichiesta.Perfargliinoltrecapirel’illogicitàdellasua pretesael’inderogabilenecessitàdiattenersiaiprincipicheregolanol’agiredi tutticolorocheoperanonellastrutturasanitaria,dirimandoglichiesiselui sapessechisarebbestatogiudicatocolpevolenelcasoincuifosseavvenutauna mortericonducibileinparteanchealmancatointerventomedico,dovutoalfatto cheinquelfrangentel’autoambulanza(l’unicaalloradisponibile)sitrovava impegnataintutt’altramansionerispettoaquellaperlaqualeerastatariservata. Intalmodoglifacevopuresaperechedisapprovavoilsuomodoprepotentedi intromettersiinunambienteprofessionalechenonerailsuo.Nonricordoche cosaaggiunsiancora,maconleesposteargomentazionialloraritenniche l’insortomalintesofossedefinitivamenteappianato.Inveceancoraunavoltami erosbagliato.

Stavogiàperusciredall’infermeriaquandoiltelefonosquillòdinuovo.Ora erailsindacoinpersonachevenivaachiedermiquellocheunistanteprimaavevo rifiutatoalsuosegretario.Glirisposicercandodidimostrarglicheinnessun modopotevoassecondarelelororichieste.Iparticolaridoveridimedico,connessiconlospecificoimpegnoprofessionale,meloimpedivano.Persuffragare conulterioriargomentilamiadecisione,approfittaidelsuointerventoafavore delsegretarioparchiederglidifarmicapirechi,secondolui,avrebbedovuto risponderedifronteallaleggeperuneventualemancatoaiutoachineaveva estremobisogno.Chi,chiesinuovamente,incasodimortedovutaparzialmente anchealmiomancatointerventosarebbestatoconsideratocolpevole?Ilmio interlocutorealmomento,forsesorpresoperlemierimostranze,rimasestupito enonproferìparola,mapoisiripreseecontinuòconilsuoinsistere.Probabilmentepernoncontraddirel’inopportunatracotanzadelsuosubalterno, cercòdirassicurarmidicendoche,incasodibisogno,laresponsabilitàper un’eventualemancataassistenzamedica,l’avremmocondivisatranoidue!Ben sapendochesemifossitrovatocoinvoltoinunasimilesituazionelacolpasarebbe statariversatasoltantosullemiespalle,noncambiaiparereinmeritoalcompor-

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tamentochecisidovevaattenderedaunqualsiasisanitariocoscienzioso.

Conclusoquell’inconcludentescambiodiopinioni,andaiastendermisul divanodellastanzaaccanto.L’autistainvece,ignorandointenzionalmenteilmio parereinmeritoall’usoimpropriodell’autoambulanzainquestione,senzachiedermiilpermessoandòlostessoaCastelverdeaprendereladamigianaconil vinodimenticataquellamattinadalsegretariodelComunediPisinoinquel paese.Eglisapevadipoterlofaresenzadoverpoirispondereanessunoperla suacondotta.Quellichepocoprimasieranoriunitiattornoameperseguirelo svolgersidellacontroversia,tacqueroecosìdimostraronodiapprovarelacondottadell’autista.Neconseguìcheinquellaoccasioneadesseregiudicatoinmalo mododaimieicoadiutoririmasisoltantoio.

Ciònonostantechiriuscìadusufruiregratisdell’autoambulanza,puravendo raggiuntoilsuoscopo,sisentìprofondamenteoffesoperaverloiorimbeccatodi fronteapersonecheloconoscevanoedallequalirichiedevaindubbiaconsiderazioneinquantofunzionariocittadino.Daquelgiornoogniqualvoltaglisi presentaval’occasione,luinonmancavamaidimostrarmil’astiositàchenutriva neimieiconfronti.Nonmiricambiavailsalutonemmenonellecircostanzeincui uncivilecomunicareperimpegnidilavoroloavrebbesemprerichiesto.Ilsindaco invecenonsirisentìperilmioreagireneisuoiconfronti.Eraevidenteche nell’intimosuocondividevailmiocomportamento,maeraanchechiaroche diversamenteluinonavrebbepotutointervenire,perchénondovevamaicontrastarel’agiredelsuocollaboratore.Invitandomipoiallenozzedellapropria nipote,dimostròilsuoveroeinespressoparere.

NovaccodiPisino

Nontuttoilpersonaleparamedicoimpiegatoneldispensariomedicodi Pisinocercavadiagevolare,nelmodorichiesto,illavorodeiproprisuperiori. Certuniperò,anchesenonosavanointralciareapertamentel’operatodeimedici, sembravachesicompiacesseroalquantoquandoindirettamenteriuscivanoa complicarel’impegnolavorativodeipropripreposti.Untaleaberrantemododi comportarsilousava,quandomaileerapossibile,anchelacapoinfermieradel succitatodispensario.

Atuttoilpersonalediquell’istitutoleieranotaperlasuaalterigia,perlasua mancanzadicollaborazioneconiproprisubalterniequandolesipresentava l’occasione,ancheconisuoisuperiori.Erasicuradipoterlofaresenzaincorrere inammonimentidialcungenere.SuomaritoerailgiudicedelTribunalediPisino.

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Vasemprericordatocheaqueitempil’assistenzamedicagratuitaera previstasoltantopericontadinicheeranoentratiafarpartedelleneocostituite cooperativeagricoleenonperquellichenonavevanoaccettatodifarneparte. Quest’ultimiincasodimalattiadovevanosobbarcarsituttelespesenecessarie percurarsisiainospedalecheadomicilio.Tenendocontodiquestedifferenti realtà,ladirettricedell’ospedalettoabbinatoalsuccitatodispensariocercava,nei limitidelpossibile,diallievareicostichelepoverefamigliedeivilliciprividi assicurazionemedicadovevanoaffrontareperpotereassistereipropricongiunti.

Quandoifamiliaridiunavecchiaammalata,ricoveratanelmenzionato ospedalettodiPisino,lechieserodidimetterlaaffinchépotessemoriretrale muradellacasanatiavicinoaNovacco,leinonsiopposeallalororichiesta. Nessunodeisuoicolleghiebbealcunchédaridireperaverleiaccondiscesoalla lorodomanda.Sapevachenessunacuraavrebbepotutomigliorarelostatodi salutedelladegentecheavevaincura.Sitrattavadiuncasodisperato.Sapeva purecheiltrasportodiunasalmacomportavacomplicazioniecostinonindifferentiperchivivevaincondizioniesistenzialivicinoallamiseria.Ilmattino seguentelesiripresentòilfamiliarecheilgiornoprimaleavevachiestoil permessodiriprendersiacasalaproprianonna.Questavoltaperòlechieseil necessariopermessoperseppellirla.Ladottoressachedirigevaildispensario, essendoalcorrentedellamalattiachepotevaesserelacausadell’imminente mortedell’ammalataappenadimessa,glidettequelpermessosenzarecarsia constataredipersonaildecessodellapersonaincausa.Lacapoinfermiera accortasidell’infrazionefatta,ancheseafindibene,sipremuròsubitodiavvisare ilfattoalleautoritàcittadineprepostealcontrollodell’istituzionesanitarialocale. Inunmenchenonsidicailtribunalecittadinochieseallapoliziadiandarea controllaresel’infrazionecommessadallamiacollegacorrispondevaomenoalla verità.

Perrisolverenelmigliormodopossibilequell’incresciosasituazione,non rimanevacherecarsinellacasadelladefuntaperrilasciareunaltropermessodi sepoltura.Credendochequestocompitoaspettassesoltantoallasuadirettrice, lacapoinfermieragiàpregustaval’imbarazzochequest’ultimaavrebbeprovato nell’annullareilpermessodatoprecedentementepersostituirloconunnuovo tuttougualealprimo.Nonriuscivaproprioanascondereilpiacerechele dipingevailvolto,pensandoaldisagiocheavrebbedovutoprovarechi,unavolta entratonellacasadiquellavecchia,dovevaspiegareaisuoifamiliariilmotivo dellavisita.Persottrarrelamiacollegadalleprevedibilicomplicazioniche l’aspettavano,iomioffriipersostituirlanellasuatemporaneafunzionedi necroscopo.Pensavochenonessendoiodirettamentecoinvoltoinquelspiace-

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voleguaio,avreipotutosvolgereilsuoincaricoinmanierapiùaccomodante,cioè senzaulterioriintoppi.Lamiapropostafuaccettatadatuttisenzaindugio,quasi conungeneralesollievo.Senzaperderealtrotempo,mirecaiquindiallavoltadi Novacco,piccolopaesedov’eranatalavecchianonna,mortadurantelanotte. L’autistachemiaccompagnavaparcheggiòl’autoambulanzanelmezzodiuno slargocircondatodarustichecasetuttesparpagliatenell’intorno.Difrontealla piùpiccolauncrocicchiodipaesaniindicavalacasaversolaqualeavreidovuto recarmi.

Ilnostroarrivononpassòinosservato.Tutticoncentraronolaloroattenzione sull’autoambulanza,perchénessunotraloroavevachiestoilsuointervento. Mentrel’autista,appoggiatoalcofanodelsuomezzosiapprestavaadassistere adunaprevedibileenonpropriogradevolescena,io,ancheseunpo’preoccupato percomesisarebbepotutosvilupparel’incontroconifamiliaridelladefunta,mi avviaidecisoversoilgruppodipersonecheavevogiàintravistodifronte all’entratadiquellacasa.Quest’ultime,zitte,guardavanoconstuporeilmio procedere.Sembravachesistesserochiedendocosamaivenivoacercaretraloro. Giuntoallaloroaltezza,questesiscostaronoqueltantodalasciarmipassare, senzaperòrisponderealmiosaluto.Quellorostuporebenprestositramutòin apertadiffidenza.Superatapoilaportad’entratadiquellamodestaabitazione, miritrovaiinunvanocheservivadacucina.Eraoccupatoperinterodapersone chemostraronosubitodinongradirelamiapresenza.Erounestraneo,non appartenevoalloromondo.Quandopoi,fingendodinonaccorgermidellaloro avversione,chiesidov’eraladefunta,nessunoproferìparola.Stavoperripetere ladomanda,quandoaduntrattomiaccorsichetuttiipresentilìraccolti volgevanolosguardoversol’altodiunastrettaeripidascalacheportavaalpiano superiore.Lìdueuominieranointentiaspostareunacassadamortoper collocarlanellacucinasottostante.

Aspettaichesifermasseroalfondodellascalaprimadifarsapereatuttiil veromotivodellamiavisita.Erovenutoperconstataredipersonalamortedella lorovecchianonnaprimadipoterrilasciareilnuovopermessonecessarioper seppellirla.Perrealizzareciòchemisirichiedeva,sidovevaperòprimascoperchiarequellacassa.Laleggelorichiedeva.Anullavalserolemiegiustificazioni. Lereazionialmiodirenonfuronoproprioentusiasmanti.Commentiingiuriosi nonmancarono,cercaialloradispiegarechesefossedipesodame,certamente nonsareimaivenutoaturbareleloroconsuetudini,illoroinnatorispettoperi morti,mache,volenteonolente,dovevopurfarlo.Dovevovederelasalmadella defunta.Anullavalserolemieparole,anziilmioinsisterefugiudicatoun oltraggio,unasfacciatamancanzadirispettoversolaloroprogenitrice.Al

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momentoaddiritturasitrovòchi,forseunparente,facendosilargotraipresenti, venneaposizionarsivicinoallabara.Conmanifestapresunzioneallorami affrontòverbalmente,ricordandomicheunnuovopermessodisepolturanonera necessario.Luiquelcertificatol’avevagiàricevutoilgiornoprimaechepertanto quellacassanonsidovevascoperchiare.Tacendo,tuttiapprovaronolasua decisione.

L’atmosferainquell’ambienteristrettodiventavasemprepiùpesante.Visto chedinuovolemierichiesterimanevanosenzailconsensosperato,allorami rivolsiaipiùimpulsividelgruppo,aggiungendochesenonavesseroobbeditoa ciòchechiedevo,all’indomanimoltoprobabilmenteavrebberodovutorisponderealleautoritàgiudiziarieperaverinfrantolaleggeimpedendomidisvolgereil miodoveredinecroscopo.Probabilmenteiltimorediincorrereinsanzionipenali spinseipiùfocositraifamiliaridellascomparsaapiùmiteconsiglio,permettendo chelacassavenissescoperchiata.Ritornatocosìilsilenzio,ilcoperchiodellabara fusollevatosoloqueltantochemipermisedidareunafugaceocchiataalsuo interno;solounlugubrescricchioliosiudìinquell’istante.Altrononservìper porrefine,almenoapparentemente,alloscontroimmotivatoconleerrateconcezionidellagentedelposto.

Dopoavertrovatoinquellacalcaunpostoadattoperscrivereciòchedovevo, miavviaiinfrettaefuria,senzadirealtro,versol’uscita,accompagnatodasguardi chesembravanovolesserochiedermi:Erapoiproprionecessarioqueltuointervento?Unavoltaall’apertoaltrepersonecontinuaronoaguardarmiincagnesco. RitornatoaPisinoassicuraiimieicolleghichetuttosierasvoltonelmiglioredei modipossibilie,riferendomiallivoredimostratounpo’primadallacapoinfermiera,chenessunoavrebbepiùavutoalcunchédaridireoinsinuaresulcorretto mododioperaredellanostradirettrice.

L’autista(L.M.)dell’autoambulanzaconlaqualemirecavospessoavisitare qualcheammalatoanchefuoridalcomprensoriopisineseconoscevamoltobene tuttelestradeestradinechesidovevanoimboccareperarrivarelìdoveeravamo attesi,manonsemprequellasuaconoscenzal’impiegavaperagevolareilmio lavoro.

Inunatardaserad’autunno,quandoeragiàbuio,fuichiamatoalcapezzale diunammalatoaPavati,piccologruppodicasesottoalpaesinodiMeloni, arroccatosuunabalzasovrastantelavallatadelfiumeQuieto.Eragiànotte

Pavati
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quando,imboccataladeviazionestradalechesidipartedallastradacheda CaroibaportaaMontona,dopocircaunchilometrol’autistafermòilnostro mezzosottoalsuccitatoabitatodiMeloni.Nonconoscendolazonadovemi trovavo,chiesialloraall’autistasenonfossimoforsegiàarrivatilìdoveeravamo diretti.Luiallora,senzatropposcomporsi,miriposechequellocheiosupponevo noncorrispondevaallarealtàechepertanto,questavoltadasolo,avreidovuto proseguirelungounastradinasconnessachescendeva,tuttacintadarovi,giù versoilbuiofondovalle.Conclusepoiilsuedirericordandomiancoraunavolta cheluiinnessunmodopotevalasciareincustoditoilsuomezzoechepertanto eracostrettoadaspettareilmioritornolìdovecieravamofermati.

Capiichemidovevoincamminare,quasialbuio,versounalocalitàignota. Speravosoltantochelacasadov’erodirettononfossemoltolontana,manonfu propriocosì.Dopounmalsicuroelungoandare,calcandounfondostradale semprepiùsassosoeappenaappenarischiaratodallafiocalucedellamiatorcia elettrica,conlaqualecercavodiorientarmienellostessotempodischivarele asperitàdelterreno,tuttoaduntrattodovettifermarmi.Lapilaall’improvviso sispense.Nelbuiopestonelqualevennicosìatrovarmi,innessunmodoriuscii piùariaccenderla.Dopovanitentativialtrononmirimasechetornareindietro, arrancandoatentonipernonsbandareoltreallesiepichefoltecingevanoibordi diquelpercorso.

EraquellaunanottediLunanuova.Mancavailsuochiaroreeilmeraviglioso cielostellatochemisovrastavainnessunmodoriuscivaacompensarelaluceche essainunaltromomentoavrebbepotutodarmi.Nessun’altraluceumanaovoce d’uomosiscorgevaosiudivaproveniredall’areacircostante.Soloilbosco,buio eprofondo,conl’assordantecorodeigrilliedeglialtriinsettinotturni,accompagnatodaunlontanogracidaredirane,miricordavailcontinuopulsaredella vitacampestre.Lanatura,anchedinotte,conquellesempliciearmoniose sintoniedisuonisapevasvelareiproprisegreti,malaparticolarecircostanzain cuimitrovavo,miimpedivadigioireapienodiciòcheessaoffriva.Quasia malincuoretuttalamiaattenzione,aquelpunto,oradovevoconcentrarlasul mioprocederearitroso,superquellaimperviastradina.Purinciampandopiù volte,eperfortunasenzamairuzzolareaterra,riusciifinalmentedopononso quantotempoaritornarealpuntodipartenza.

L’autistaalmiosopraggiungerenonsisvegliòsubitodalsuosonnoprofondo. Quandolofece,all’istantenonsiresecontocheeravamoambedueancora immersiinunaoscuritàdiffusa,maciònongliimpedìdichiedermiconuna velaturadirimproveroperchémaimifossiintrattenutocosìalungotraquelle sperdutecase.Senzaproferireparola,alloraioprimaglimostrailatorciaspenta

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eappenadopoglispiegaichesenzaluceerostatocostrettoaritornaresuimiei passi,senzapoterportareatermineilmiocompito,senzacioèvisitarel’ammalato.Luiallorapensierosotacqueesenzaalcunindugiosimisesubitoacercare, sottoalcruscottodell’auto,lapiladiriservacheavrebbedovutoaveresempre consé.Cercaericerca,nessunapilavennefuori.Soppesatal’incresciosasituazionenellaqualeeravamoincappati,glifeciallorapresentechealtrononci restavacheritornareaPisino.All’indomani,aggiunsi,saremmoritornatidiprima mattinalìdoveeravamostaticostrettiadinterrompereilnostrocammino, sperandochedurantelanotteilprecariostatodisalutedelnostropazientenon sifosseulteriormenteaggravato,inaltreparolechefosseancoravivo.L’autista adesso,visibilmentepreoccupatoperleventilatepossibilicomplicazionicheil suoagireavrebbepotutocausare,ciripensòunpo’sopra,epoi,cambiando atteggiamento,proposediscendereconilnostromezzogiùperlastradinache unpo’primaavevagiudicatoimpraticabile!!

Ascoltandoquellochemiproponeva,miritornòsubitoallamentelascrosciantepioggiasorbitaqualchemeseprimaadOlmettoReale(cr.Brest),manon commentail’evidenteanalogiacheesistevatraidueeventiedaccettailostesso ilsuosuggerimento.Scendendogiùperquellastradina,orarischiaratasoltanto parzialmentedaifaridell’auto,ebbiilmododivedereintuttelesueparticolarità ilpercorsofattoprimaapiedienelbuio.Strisciandol’automobilesuirovi,da annimaisfoltiti,esobbalzandoincontinuosulleasperitàdelfondostradale, potemmofinalmentearrivarelìdoveeravamodiretti.Giuntiadestinazione vedemmochelacasaerachiusa.Nessunfilodilucetrapelavadallefinestre accuratamentesprangate.Sembravachelìdentrotuttidormissero.Appenadopo uninsistentebussareallaporta,seguitosubitodalvicinoabbaiaredeicani, vedemmotremolarenell’internodiquell’edificiounbarlumediluce.Dopouna breveattesaallafinesentimmoaprirsilaportad’entratadellacasa.L’uomoche neuscì,vistochieravamo,ancoratuttoassonnatoequasiinfastidito,cifece entrarerimarcandoperòcheluilavisitaadomiciliol’avevarichiestaancoraal mattinoechepertantoisuoifamiliarinonciattendevanopiù.Eranogiàtutti andatiadormire.Borbottandoancoraqualcosadiindefinito,miaccompagnòpoi facendomistradaconunalampadaapetrolioalpianosuperiore,dovesuunletto tuttoscassatositrovavaunvecchietto,tuttoraggomitolato,ilpresuntoammalato gravebisognosodiassistenzamedica.

Quandoquell’individuosiaccorsedellamiapresenza,cambiòespressione. Trasecolato,nonrisposealmiosaluto,sicapivachenonaspettavaproprio nessunavisita.Ciònaturalmentenonmiimpedìdivisitarlo.Mentreerointento nelmiolavoro,luinonfinivamaidilamentarsiperisolitiacciacchipropridella

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vecchiaiaumana.Accortomisubitochenoneraaffettodaalcunamalattiatanto gravedapotergiustificareunqualsivogliainterventomedico,nongliprescrissi, datochenonneavevamomentaneobisogno,nessunmedicamento.Mirivolsi soltantoachimiavevaaccompagnatoinquellastanza,probabilmentesuofiglio, consigliandolodiportareall’indomaniilgenitoreauncontrollopressoilloro medicoaMontona.Conclusaintalmodolamiaincombenzadimedico,scesigiù nellasottostantecucinadovel’autista,circondatodairestantimembridiquella famiglia,sierasoffermatopercompilareilmodulonecessariopergiustificareil chilometraggiocompiutofinoaquelmomento.Vistocheiononavevoalcuna intenzionedifermarmi,luialloraall’istantecapìcheioavevogiàassoltoilmio lavoroechenull’altromiintrattenevapiùinquellacasa.Sialzòallorasubito ancheluidallasediaeraccogliendodaltavoloisuoidocumenti,siaffrettòa seguirmi.Mentrevarcavolasoglia,riusciiancoraapercepireleultimefrasidi biasimocheluiindirizzavaallepersonerimasteincucina.Almomentoquella suabruscareazionemistupìmolto.Noneracompitosuo,pensai,rimproverarle peraverapprofittatodelnostrointerventonotturnosenzaavernebisogno.L.M. peròsapevamoltobeneperchéqualcunodiloropotevacomportarsicosìcome avevafattoquellanotte.

Danonmoltotempoanchegliagricoltoridirettiavevanoacquisitoildiritto all’assistenzamedicaintuttougualeaquelladicuiusufruivanotuttiglialtri lavoratoriimpiegatinelleimpresestatali.Questonuovostatodicosespiegava purelafacilitàconlaqualecertegrettementalitàcredevanodipoterricevere prestazionimediche,nonsemprenecessarie,senzadovercontribuireallespese cheesseesigevano.Perchénonapprofittarediciòchevenivaservitogratis?

Quell’andazzoperfortunanonduròmolto,maalmomentofusufficiente perallarmarechiguidaval’autoambulanza.L’autistatemevadidoverpartecipare consempremaggiorefrequenzaasimili,nonnecessari,interventi.Duranteil nostroritornoaPisinononfinivadicriticarecolorochenonsiattenevanoalle regolerichiestedaunnormalemododicomportarsi,dasempreinusotrapersone civili.Regoleallequaliluiperòvolentierifacevaamenodiattenersiogniqual voltaqualchefortuitaoccasioneglipermettevadiapprofittaredellaloromancata applicazione,perusufruirediqualcheimmeritaagevolazione.

Scropetti

Laprimaverasifacevagiàsentirequandounadomenicamattina,tutta inondatadauntiepidosole,l’infermieradiservizioneldispensariomedicodi 184A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

PisinomicomunicòchedaScropetti(cr.Škropeti),piccolalocalitàdistanteda noicircaventichilometri,avevanorichiestol’interventodelmedicoditurno.Non avendoalmomentonientedafare,fuiquasilietoperquellaimprevistachiamata chemidavalapossibilitàdiattraversarelacircostantecampagnarinverditae tuttainfiore.UsciredaPisinononmidispiacevaaffatto.L’autistadell’autoambulanzaconlaqualeavreidovutorecarmiatrovarel’ammalatoinvecenon condividevailmioentusiasmoperciòchemadrenaturainquell’occasioneci avrebberegalato.Doverlavorareancheduranteigiornifestivinonglieramai piaciuto,maquelgiornodovevapurfarlo.Mentrefacevauscirel’autoambulanza dallarimessa,nonfinivadimugolareinsoddisfatto,perchéamezzogiornodoveva aspettareapranzocertisuoiparentichedaTrieste,proprioquelgiorno,sarebberovenutiatrovarloaPisino.

Fuoridall’abitatocittadinolestradeaqueitempieranopocofrequentatee lui,perdimostrarelasuabravuradipilota,nascondendonelcontempolafretta chelotormentavaperritornareintempoacasa,premevaoltremisurasull’acceleratore.Arrivatinellapiccolaborgatadoveciaspettavanoifamiliaridella personabisognosadiaiuto,eglisipremuròconinusitataalacritàditrovarela casadoveabitavachiquellamattinaavevacredutonecessariocercareilnostro intervento.Unavoltaentratoinquell’abitazione,undonnaciaccompagnòsubito nellastanzadovegiacevasuomarito.L’ammalatosilamentavasommessamente, madicontinuo,didolorialventre.Eranodolorichedagiorniavvertivaintutto ilventre,machedallapassatanottesieranoalquantoaggravati.Visitandolonon rincontrainulladiacuto,diallarmante.Prescrittoquellocheritenevofosse necessario,usciidallastanzacercandodell’acquaperlavarmilemanieper avvisarel’autistachepotevaprepararsiperritornareaPisino.Nonvedendolo, chiesialloraallapadronadicasa,lapersonacheciavevaattesoall’entrata,se sapessedoveluisifossecacciato.Mirisposeindicandoconlamanounaporta sulfondodiuncorridoio.Superataquellasoglia,mitrovaiinunacamerachiara, tuttaintonacatadibianco,conalcentrountavologiàparzialmenteimbandito. L.M.sedevaaltavolo,placidamenterilassato.Erafacileimmaginarecosastesse aspettando:latradizionalemerendachespessonell’Istriacentralevenivaofferta achiarrivavadafuori.Quellapremurosamassaia,accortasidellamiaperplessità, intervenneinvitandomiaprenderepostoallastessotavoloepoisiritiròincucina. Dalìapocoritornòconunboccaleripienodiottimovinoeunpiattoricolmodi roseefettediprosciuttoistriano.Lafragranzadelpaneappenasfornatocompletavaquellarusticascenadigenerosa,popolanaospitalità.Comerinunciaread unataleofferta?Appenarimastisoli,l’autista,dimenticandoiparentiforsegià arrivatiaPisino,nonsifeceripetereduevoltel’invitoperincominciareadivorare

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quell’ottimocibo.Unavoltaripulitoilpiattoesvuotatoilboccale,tuttiedue, ormaibensatolli,ciapprestammoalasciarequellagenerosafamiglia.Primadi usciredallacasasostammonellacucinaconl’intentodisalutareeringraziarela padronaperl’ottimospuntinocheciavevaofferto.

Lei,anchesevisibilmentecompiaciutapericomplimentichelevenivano rivolti,ugualmentecredettedidoversischermirerispondendoagliapprezzamentiricevuticonunafrasealloraancorausatadaipopolanidell’Istriacentrale: “Nemojte }azameriti!”.Locuzionedifficiledainterpretarenellatraduzionein italiano.Conquellafraseintendevascusarsienellostessotempoanchechiedere dinonesserammonitatropposeveramente,sequellocheciavevaservitoin tavolanoneraproprioconformealconsuetomododiaccogliereunospitedi riguardonellapropriacasa.

Scambiandolesolitefrasidicommiato,credemmodiaverportatoabuon fineilnostrocompito.Passandoperòdavantiallacameradell’ammalato,sentii l’obbligodisalutarloancoraunavoltaechiedergliseidoloricheaccusavaalle stomacocontinuavanoatormentarlo.Conun’espressionealquantopreoccupata luialloramirisposechepropriounistanteprimaavevasentitounfortedolore, simileaquelloprovocatodaunapugnalata,albassoventre.Allarmatoeinsospettitoperquellochecidicevaepaventandoilpeggio,decisidivisitarloancora unavolta.Mentreioel’autistanellacameraaccantostavamochiacchierandoe gustandoquellochecierastatoofferto,l’appendicitedell’ammalatosiera perforata.Oraaltrononrimanevachetrasportarequantoprimal’ammalato all’ospedalediPola.Ilprosciuttoinquell’occasionesalvòlamiacapacitàdiagnosticaeall’ammalatoforseanchelavita.

Antignana

RitornandodaScropettiaPisino,l’ottimospuntinoappenaconsumatonella casadell’ammalatotestévisitatospinsemeel’autistadell’ambulanzaarivangare assiemelealtreesperienze,piùomenopiacevoli,vissuteassiemeincampomedico duranteivaricontattiavuticongliabitantidellacampagnaistriana.Leaccoglienze chedivoltainvoltaricevevoquandomirecavoavisitarequalcheammalatonei casolaridiscostidaPisinodifferivanoalquantol’unadall’altra.Certevolteerano gradevoli,altremeno.Lofrustantesensodisconfortocheprovaidurantelamia primavisitafattainvestedimediconelcircondariopisinese,nonladimenticherò mai.Quellaparticolaresensazioneeradovutaadunarealtàbendiversadaquella cheebbimododiconoscerequellamattinaaScropetti. 186A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

Eranottefondaquando,essendoditurnonell’ospedalettocittadino,fui chiamatoaprestareassistenzamedicaadunaanzianapersonadomiciliatainuna frazionenonmoltolontanadaAntignana.Ilfattochelarichiestadiintervento fossestatafattaappena24oredopoilrilasciodellapresuntaammalatadell’ospedaledoveerastataricoveratasoltantoqualchegiornoprima,miallarmòalquanto.Unavoltasalitosull’ambulanzachemidovevaportaredachichiedeva nuovamenteaiuto,continuavocamminfacendoapensareeripensareatuttele possibilieventualicomplicazionicheavrebberopotutogiustificarelarichiestadi quellavisitanotturna.Comeselepaventatecomplicanzechetemevodidover risolveredasoloinlocononbastasseroarenderegiàdipersépenosoilpercorso intrapreso,l’autistadell’autoambulanzacontinuava,certamentecontuttelesue miglioriintenzioni,adaggravareilmiostatod’animo,descrivendoilparticolare enonsempreedificantemododicomportarsidegliabitantidelpostodove eravamoattesiquandoessiavevanoachefareconchinonfacevapartedellaloro comunitàpaesana.

Fattotesorodelleinformazioniricevute,appenaarrivatoadestinazione, chiesisubitoaifamiliaridell’ammalataqualerailmalannocheaffliggevalaloro parente.Quest’ultimi,quasidimalavoglia,midisserochequalchegiornoprima leierastataricoverataaPisinoperdeifortidoloriallaschienaelungolagamba destra,macheoradopoilrilasciodall’ospedalestavapeggiodiprima.Per completarel’anamnesichiesialloraulterioriragguagliinerentialcasoindisamina,maifamiliaridellamalata,conunfarepiuttostoburbero,simileadun rimprovero,risposerosoltantoaccusandoimedicidell’ospedalepernonavere curato,standoallorodire,comeavrebberodovuto,laloromadre.Dopoilritorno acasadellalorogenitrice,essicontinuaronoacurarlaconifarmacicheleerano statiprescritti,masenzaalcunsegnodimiglioramento,anzirimarcaronoquasi conrabbiachelaloromadreadesso,oltreadaccusareidoloricheavevagiàprima diesserericoverata,silamentavapureperdeicontinuicrampialbassoventre, accompagnatiinoltredafrequentidiarreenerecomelapece.Perconoscerei fattoriresponsabilidellecomplicanzechemivenivanodescritte,dovettivisitare quell’anzianadonna.Facendolononriscontraiinleinulladidiversodalla diagnosiaccertatadurantelasuadegenzanell’ospedalediPisino.Ciòmicostrinseachiederlecosaavevamangiatoobevutoilgiornoprima.Nulladiparticolare, disse,oltreallamedicinachetenevasulcomodinoafiancodelsuoletto.Adocchiatalafiaschettacheleiindicava,subitomifuchiaralacausadeisuoinuovi acciacchi.Quelvetrosulcomodinoaltrononcontenevachelalozione,conun forteodoredicanfora,cheallorasiusavaspessoperfrizionareleestremitàaffette daalgiereumatiche.Scopertalafontedeidolorichemartoriavanoladegente,

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altrononmirimasechespiegareaisuoifamiliariachecosaservivaveramente quelfarmacoechepertantoperalleviareidoloriaddominalidellalorocongiunta bastavacheleidesistessedalprendereperboccaquellamedicina.

Uditoilmioconsiglioalmomentoessiammutolirono,mabenpresto,stizziti forseperavermichiamatoacasalorosenzaunverobisogno,mifecerocapire chelamiapresenzaoranonerapiùdesiderataechepertantopotevoliberamente ancheandarmenevia.Ecosìanchefeci.Passandoquindiperlacucinadovegli adultidiquellafamigliasieranoriuniti,notaicomeilmioautistamistava aspettando,rittoinpiedi,conun’espressionepropriocontrariata.Vistochenon scambiavanessunaparolaconchil’attorniava,almomentopensaicheforsesi sentivaoffesopernonesserestatoinvitatoabere,com’eraabitudineinognicasa dellacampagnaistriana,almenounbicchieredivino.Rallentaiallorailpasso cercandodicapirecosastesseaccadendoattornoameecosìmiaccorsichequelle sgradevolipersone,senzascomporsiperilmiomanifestostuporeesempresolo conlosguardo,nondesistevanodall’indicarmil’uscitadellalorocasa.Sipercepivachecercavanodifarcapireameeall’autistacheeravamoormaidiventati soltantodegliintrusiindesiderati.Sicomportavanocomesenoifossimoiveri colpevolidelloroerratomododisomministrarelamedicinaallalorovecchia parente.Stranomododiringraziarmiperavererisoltoinbrevetempoesenza ulterioricomplicazioniilloroproblema.Qualemaipotevaessere,michiesi,la miacolpa?Avevoforsesconvoltoconilmiointerventoqualcheloroinconfessabilepiano?

Sconcertatoperilloromododireagire,svelailemieperplessitàall’autista. Egliallorapersbrogliarel’accavallarsidellemiesupposizioni,congrancalma cercòdiaiutarmiconlasuaesperienzaeperspicacia,ricordandoachifungeva dacapofamigliache,essendoluiunagricoltoreprivodiassistenzamedica gratuita,dovevarimborsarelaprestazionericevuta.L’importorichiestoper pagareilchilometraggiofattoconl’autoambulanzafuconsideratoundovere,ma quandol’autistaglifecepresentechepureilmedicocheeraconluidovevaessere ricompensatoperilservizioprestato,ilvecchiocontadinoall’improvvisocambiò atteggiamento.Guardandolofissoinvolto,lofulminòconun’occhiatatorvae irritatoperilsuointromettersiinfaccendecheconsideravanonfosserolesue, l’aggredìverbalmentechiedendoglinelsuostrettodialettociacavo:“Zac?Medigi imajusoldi!”(Perchépagare?Imedicicelihannoisoldi!).

Unasimilerispostanonmelasareimaiaspettata.Quellasuasfacciata insolenzamisconvolseatalpuntodaimpedirmidireagirecomeavreidovuto. Eramaipossibile,michiesi,cheesistesserotranoiindividuicosìsfrontatietanto prepotentidapoterignorareaddiritturaanchel’aiutoappenaricevuto?Rimasi

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semplicementeesterrefatto.Nonsapevopropriocosafare,maancheseavessi volutochiedereun’adeguataricompensaperledelucidazionifornite,nonl’avrei potutofareperchénonsapevoqualepotevaesserelatariffacheimieicolleghi praticavanoperunaprestazionesimileallamia.Aqueltempononesisteva ancoraunamisuracodificatapervalutarefinanziariamentel’operacheilmedico prestavaallepersonechenoneranoinrapportodilavorodirettoconlestrutture statalidiallora.Quellanotteeralaprimavoltachemisipresentaval’opportunità dichiedereunaricompensaperlamiaoperadimedico,manonessendoio avvezzoariscuoteredenaro,rimasicomeimpietrito,fermoindispartesenza proferirealcunché.

L’autista,accortosidelmioimbarazzo,senzachenessunodeipresentiin cucinapotesseafferrareciòchemistavadicendo,miesortòadirealmeno qualcheparolasufficienteperchiedereaquellagentequellochemiaspettava: ilcompensodovutoperlavisitafattaallalorocongiunta.Luieraconvinto,ma melodissedopo,cheseinquellacircostanzanonl’avessifatto,lepersonelì raccoltemiavrebberodicertogiudicatomale,miavrebberoconsideratoun pavido,unmedicodipococonto,privodiesperienzaesapere.Ioperònon riuscivoatrovareleparoleadeguateperfarcapireaquellepersonechel’obbligo daloroassuntocercandoilmiointerventodovevaessereadessoancheonorato. Continuaicosìafarescenamutae,accontentandomidisoppesareconlo sguardodacapoapiediquellozoticone,miavviai,precedendol’autista,verso l’uscitadiquell’ingratoambiente.Risalitisulnostroautomezzo,riprendemmo subitolastradaperPisino.Duranteilpercorsocheciriportavainsede,sconvolto perlascenaappenavissuta,nonpoteifareamenodichiedereall’autistaseil mododiatteggiarsidiquellafamigliaappenalasciataallenostrespallepoteva rifletterefedelmenteladisposizioned’animodituttalapopolazionecheviveva concentratanelterritoriochestavamolasciando.Chisedevaalmiofianco, contraddicendoadessoquellocheappenauscitidaPisinomiavevaraccontato descrivendoilparticolareambienteruralechequellanotteandavoaconoscere, oracercavadirincuorarmiassicurandomicheilverocaratteredellagranparte dellapopolazionediquelcircondarioerabendiverso.Lalungasfilzadeimiei interventifatticolpassaredeltempotragliagricoltoridiquellazonaconfermava laversionesostenutadachimiaccompagnavanelmiolavoro.Prestocosìmi accorsicheprovareadare,inbaseadunsoloepisodioisolato,frettolosiegenerici giudizisull’indolediun’interapopolazione,fosseessapureconfinatainun’area geograficaristrettacomequellaistriana,rimanevasempreunfarealquanto arduoenonsemprecorrispondenteallarealtà.Basandosisolamentesuqualche sporadicoedeccezionaleavvenimento,spessoanchefontediimprevedibili

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abbagli,facilmentesipotevacaderevittimadifuorviantiinterpretazioni.

Confrontandoleimpressionicheioavevoricevutodurantelamiapermanenzatralapopolazionedelterritorioaffidatoallamiamansionedimedico genericoconquellecheLiberat,l’autista,mielencava,cercandodidescriverela veraindoledellepersonelìresidenti,dovetticonvenirechelesueimpressioni eranomoltopiùprecisedellemieedellealtrepropagatedagliabitantimale intenzionatidelleconterminiareerurali.Ildifferentecomportamentodiqueste gentiorapresoindisamina,spessovenivacriticatoanchedachimaiavevamesso piedetralelorocaseosuilorocampi.Diversamentedaquantogeneralmentesi credeva,ancheseloroeranocapacididarvitaascontridelittuosiconivicinie talvoltaancheconglistessicompaesani,ingenereriuscivanoamantenerepure rapportinormaliconchi,rispettandoleloroanticheusanze,sapevacomportarsi correttamenteneiloroconfronti.Lareciprocatolleranzainterpersonale,chenel loromilieuimponevasempreuncondivisoesopportabileconvivere,eradovuta siaalcarattereinnatodelsingolocomponentediquellacomunità,siaalfattoche tuttibensapevanocomeincasodinecessitàsarebberostatisempreaiutatidachi condividevaconlorolostessostiledivita.Illorobennotoaffiatamentodestava spesso,trachinoneradelposto,unasopitaacredinechefomentava,aloro discapito,unanomeachepurtroppolihaaccompagnatifinoallafinedelSecondo conflittomondiale.

Comaria

Edi,miocoetaneoeamicod’infanzia,ricordandoleperipezieattraversate daragazzinodurantelaSecondaguerramondiale,spessoevolentierisisoffermavaadescrivermiunparticolaresusseguirsidiespedientidaluiusatiper sfuggire,comepartigianoinerba,allacatturadapartedeisoldatitedeschi impegnatinellaricercadeiveripartigiani.ITedeschicredevanocheipartigiani sipotesserotrovareproprionell’areadoveluispesso,permotivifamiliari,era ospitepressocertefamigliedicontadini,sempredisposteadaccoglierlotemporaneamentesottoallorotetto.Conlorocondividevasiailcibocheilrischiodi venirescopertodaqualchepattugliatedesca.

Inqueifrangenti,mentreleformazionipartigianesapevanosempreevitare intempogliscontriarmaticonlepreponderantiforzenemiche,allapopolazione civile,espostacom’eraalleprevedibiliperquisizionichemoltoprobabilmente sarebberoseguite,persalvarelapropriavitaaltrononrimanevacheabbandonarequantoprimapossibilelapropriecaseerifugiarsiinluoghisicuri.Cono-

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scendoamenaditoilproprioterritorio,ilcontadinod’istintoalloraoptavaperil nascondigliocheritenevafosseilmiglioreperscansarelepossibiliconseguenze chelasituazionedelmomentoavrebbepotutofacilmentegenerare.Credoche tralevariesoluzionichequeicampagnoliavevanoadisposizioneperportarea buonfineillorointento,quelladegliabitantidiComaria,unosparutogruppetto dicasesituatoaipiedidiunodeitantirilievimarnosisparsiattornoaBogliuno, siastataunatralepiùoriginaliefantasiosechesipotevanotrovareintuttala circonvicinaareacampestre.

Pocodiscostoesoltantoqualchedecinadimetrisopraaquellerustiche dimore,sgorgadaunalargafenditurarocciosauninterrottorivolod’acqua. L’aperturadallaqualel’acquasiriversaavalleètaledapermettere,anchesea stento,l’accessoadunaretrostantecaverna.Perutilizzarenelmigliormodo possibilequellaformazionegeologicaprovvidenziale,aqualcunovennel’ideadi adattarla,inprevisionediqualchepossibileeimprovvisascorribandanemica,a temporaneo,masicurorifugioperséepertuttiipropricompaesani.Bastava mascherarel’entratadiquellacavernaenessunestraneoavrebbemaipotuto immaginaredoveessisifosserorintanati.Atalfine,sfruttandolaparticolare configurazionedelterrenoantistantequellasorgente,ipiùintraprendentidel postoinnalzaronocondellepietreunpiccolomurodifronteadessa,percreare cosìunristagnosufficienteperoccultarequasicompletamentel’orificiodalquale scaturival’acquachealimentavaquellafonte.Contemporaneamentel’acqua trattenutanelristagnoprovocava,aumentandoilsuolivello,unparzialeallagamentodellacavitàsotterraneachesitrovavaamontedelpercorsoipogeodi quelleacque.Nontuttalacaverna,comeaccennato,venivaperòsommersa.Nelle areerimastesemiasciuttepotevanocosìraccogliersienascondersi,ancheperpiù tempo,qualchedecinadipersoneadulte.Attraversoilpertugiolungoilquale, riflessadall’acqua,arrivavainquell’antrounafiocaluce,vigiungevanopurei rumoriprovocatidacolorochesieranofermatilìvicinoperdissetarsi.Quest’ultimiall’inversoinnessunmodopotevanorendersicontodicosasicelavaquasi sottoailoropiedi.Ciònaturalmentenonvuoldirecheirifugiati,purconscidi potersempreusufruiredellecondizionidirelativasicurezzasullaqualepotevano fareaffidamento,sisentisseroveramentesicurierilassati.Avvinghiatidacomprensibilipreoccupazioni,pernondiredapauredivariogenere,inostricorregionalicercavanoaddiritturadinonsguazzarenell’acqua,dinonmuoversisenza bisognoodiparlareavocealtapernonfarsisentirefuoridallororiparo.Anche ipiùpiccinisenestavanozittizitti.Nemmenopiangevano.

Mentrem’intrattenevodifronteaquelristagnopensandoatuttelepossibili traversieprovatedallagenteinermecoinvolta,suomalgrado,inunaguerranella

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qualemaiavrebberovolutoesserecoinvolti,Edicontinuavaadescrivermilesue passateperipezieelostranomododicomportarsideipopolanichel’avevano ospitato.Peravvallareilsuogiudizio,nonsemprebenevolo,espressoneiconfrontideisuoibenefattori,l’amicoconcluselasuaesposizionerievocandoun fattocheoggiveramentebenpochipossonocrederechesisiapotutoconcretizzarenellasituazionedigeneralesconcertopresenteinzona.

Duranteunadellefughefatte,temendol’irruzionediqualchesquadra nazifascista,nellacitatacaverna,alsolitogruppodipaesanidelpostosiunìun uomoconuncagnolinoinbraccio.Dovevaessereunapersonabenconosciutae inuncertoqualmodoanchetemuta,perchénessunoebbealloraalcuncheda ridireperquelsuobalzanoepericolosomododiagire.Edicontinuòpoiilsuo raccontorivelandocheinquell’occasioneanchequellabestiolasentiva,nella penombradiquellagrotta,aleggiareunincombentepericolo.Lodimostrava restandosulleginocchiadelsuopadronebuonabuona,senzamuoversiesenza maiemettereneancheunguaito.

Notatainmelapresenzadiunacertadosediincredulitàperciòchemiveniva descritto,Edicontinuòilsuoparlarecercandodiconvincermichequellochelui mistavadicendoaltrononerachepuraveritàenonfruttodifantasia.Atalfine aggiunseladescrizionediunaltroeventobennotoatuttalagentediquel circondario.Quellororifugiononfuusatosolocomenascondiglioperilocali, maservìpurepernascondere,quandosipresentòilbisogno,gliavieridiun quadrimotoreamericanocadutoinqueiparaggi.L’aereodiquest’ultimi,durante ilritornodaun’incursioneneicielidellaGermania,fucolpitodallacontraerea tedesca.SuperateleAlpicominciòaperderequotae,unavoltagiuntosopra l’Istria,agliaviatoridiqualvelivoloaltrononrimasecheabbandonareilproprio aereo.Dopoessersilanciaticoniparacaduti,siritrovaronoancoraillesiinun campovicinoallecasediComaria.IsoldatitedeschistanziatiaBogliuno,allertati dalboatoprovocatodalloschiantoalsuolodiquellafortezzavolante,simisero subitoallaricercadeglieventualisopravvissuti.Ilcasovollecheatrovarliper primonellaboscagliadovesieranonascostifosseproprioilpadrinodiEdi.Prima cheiTedeschiarrivasseronell’areaattornoaComaria,ambedueriuscironoa convinceregliavieriparacadutati(qualcunotralorocomprendeval’italiano)a seguirlinellacavernasemiallagata.Sistematigliaviatoriallamenopeggioinun angoloasciuttodellagrotta,colorocheliavevanolìportatiaspettaronopoiche iTedeschiseneandasseroacercarliinqualchealtradirezione,primadifarli uscireall’apertoeaccoglierlipoiinunacasavicinadove,unavoltarifocillati, avrebberopotutoancheasciugarsieriposare.Ilgiornodopofuronoaccompagnatifinoalcomandopartigiano,chepensòpoiafarliarrivareallalorobase

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aereainPuglia.Purdovendosuperaretantetraversiequeipilotiriuscironoa ritornaresaniesalvitraipropricommilitoni.

Nell’immediatodopoguerra,memoridell’aiutoricevuto,nondimenticarono diesternarelalorogratitudineinstaurando,cosìmidisseEdi,conchirischiò forseanchelapropriavitapersottrarliallegrinfiedelcomunenemico,unlungo ecordialescambioepistolare.

Forseoggisipotrebbeanchepensarecheiltempoabbiapotutoparzialmente alterarelamemoriadelleesperienzeaccumulatedalmioamicodurantela trascorsaSecondaguerramondiale,madicertomaitantodapotertravisare interamenteleveritàdaluivissute.Perconvalidareciòchemistavaraccontando, Edialloramipropose,quandoesplicavolamiafunzionedimedicoaPisino,di andareavederedoveluiintempodiguerrasinascondevapersfuggireallacattura dapartediqualchedrappellodicollaboratorideglioccupatori.

Nontantotempofa,ripensandoallalungaamiciziachedaannimilegavaad Edi,dapocoscomparso,decisidiritornaredopocircacinquant’anniarivedere lafontediComaria,la“Jama”,com’èchiamatadallapopolazionelocalequella caverna.Inconsciamenteforsedesideravorivivereunperiododellamiaesistenza alloraancorasaturadisperanzeperunavitamigliore.Lebellezzediquell’ameno angoloditerraistrianapurtroppononriuscironoacancellareilsensoditristezza cheprovai,unavoltagiuntolìdoveerodiretto,osservandolatrasformazione subitadallacircostanteanticastrutturaantropicaoggiormaiinsfacelo.Ilmuretto dipietracheuntempotratteneval’acquanelristagnodifronteall’entratadella grottanonc’erapiù.L’acquascorrevaliberaavallelungouncanaletto,scavato aibordidiunripidosentierosterratoches’inerpicasulfiancodellacollina marnosadallaqualeessasgorgaperenne.LecasediCromariaallabasedi quest’ultimaconformazionegeologicanoneranoaltrocheuncomplessodi costruzionipericolanti.L’ultimo,ilsoloabitanterimastotraquellerovinericordavaperòancoraquellocheiotantianniaddietrovidiequellocheEdiper altrettantianniseppetenerequasisolopersé.Editemevacheraccontandoilsuo passatopotessevenireinclusonelnoverodicoloroche,aguerrafinita,seppero poimagnificareoltrealnecessarioilpropriocontributodatoallalottapartigiana.

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APPENDICE

ConobbiLucianoquandoluifacevaancorapartedelgruppodiragazzini ospitatinell’orfanotrofio“Mosconi”diPisino.DuranteiprimiannidellaSecondaguerramondialefrequentavamoambeduelastessaclassedelGinnasioLiceo diquellacittadina.Luisidistinguevatraglialtrisuoicompagnidiscuola,oltre cheperlamodestauniformecheindossava,ugualeaquelladeglialtriorfanelli dell’ospizio“Mosconi”,ancheperilsuoparticolaremodotimidodicomportarsi eperlasuacapacitàdidipingere,supiccolelastredivetro,motivipaesaggistici veramentebelli.Eraquellol’unicomodochepotevausareperdistinguersidalla gramacondizioneesistenzialeconlaqualelamalasortel’avevacostrettoa convivere.

Comeorfanodimadrefindabambinoerastatoaffidatoallemonache dell’ospiziocitato.EranatoinFranciadovesuopadre,dopoaverpersoalgioco tuttiibenichaavevaaGallignana(cr.Graèišèe),sierarecatoincercadilavoro. Lìsisposòconunagiovaneitaliana,pureleiemigrataall’esteroincercadi fortuna,malafortunaalorononfubenigna.Quandosuamadresiammalòdi tubercolosiaipolmoni,aleialtrononrimasecheritornarealpropriopaesevicino aPerugia,doveinbrevetempopoimorì.Suopadreallora,nonpotendobadare dasoloallapropriacreatura,ritornòinIstriaperaffidarloallecuredellereligiose diPisino.L’ultimavoltachel’incontraiprimadellafinedellaguerrafuquando, dopoilsecondobombardamentodiPisinodapartedell’aviazionetedesca,venne acercarerifugioassiemeaisuoicompagnieallesuoredell’orfanotrofionella stessacasacolonicainBrestovizza,doveanch’ioerosfollatoconlamiafamiglia assiemeatantialtrimieiconcittadini.Poilopersidivista.Lorividiappenaun ventenniodopoaPola,quandoluisieragiàaffermatocomeprovettocantante delCIC(CircoloItalianodiCultura,oggiComunitàdegliItaliani)diquellacittà. AqueitempiiPolesidiognietàsidilettavanoancoracanticchiandoperle viequasidesertedellalorocittàimotivimusicalipiùorecchiabiliedifacile esecuzioneappresiingioventùearricchitiultimamenteconlenuoveariette appenapremiateaSanremo.Lucianosapeva,cantando,appagaremagistralmen-

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tel’appetitomusicaledeisuoiconnazionali,madiciònonnefacevamaivanto. Lasuaesilefigurafisicasiconformavaappienoallasuainnatamodestia,alsuo animoschivoemite,chepotevavenirefacilmenteschernitodaqualsiasiessere rancorosoeinvidiosodelsuosuccesso.

Perquestosuocomportarsi,puressendoancheunprovettolavoratore impiegatoinun’importanteaziendacittadina,lontanodalpalcoscenicopassava quasiinosservatotrainonnatividelposto.LagranpartedeiPolesidocperònon dimenticavanomailasuabravuracanoraeseneservivanoogniqualvoltaera necessariomanifestarelaloroautoctonicità.

Leconseguenzedell’esodocontinuavanointantoeccomeafarsisentire. L’impossibilitàdirecarsiall’estero,anchesoltantoperfarvisitaaipropriparenti opertrovareunlavoro,amareggiavaalquantolagranpartedicolorochaavevano sceltodinonabbandonarelapropriacittà.Ilrilasciodelpassaportovenivaancora concessomoltodiradoesenzaunapparenteplausibilecriterio.Anchesei rapportitragliStatiprospicentil’Adriaticodopoannidireciprocaavversione stavanoormaigradualmentemigliorando,inregionecerteistituzionistatali periferichecontinuavanoadiffidaredelladistensionepromossaalivellogovernativo,cosìdaconservareinlocoquell’atmosferapesantechespingevaancorai piùgiovaniadandareclandestinamenteviadallapropriaterra.lntalmodopiù d’uno,scappando,rischiavaancorailpeggio,senzasaperechenellealtesferedel poterepoliticosieragiàdatempodecisodicollaborareancheconipaesi confinantidicredoideologicodiversodalproprio.

Seguendoquestoindirizzoprogrammatico,ipromotoridelnuovocorso politicodecisero,moltoprobabilmente,didarsegnodibuonavolontàpermettendoall’UIIF(UnionedegliItalianidell’IstriaediFiume)diinstaurarevalidi contattidicollaborazioneculturaleconl’UPT(UniversitàPopolarediTrieste). Unatralecooperazioniallestiteatalfinefuquelladidarevitaaduna,laprima, escursionedicarattereculturalepensataappostaperdaremodoagliItalianidi casanostradiconosceremegliolaloropatriadiorigine(termineconiatoallora pernonirritarenessuno).Perdarecompimentoataleintento,furonoallorascelti traiCICpiùnumerosidell’IstriaedellaRegionequarnerinaiconnazionalipiù idoneiarappresentarli.Sidovettepoiscegliereunapersonavolenterosadisposta afungeredaintermediariotrailgruppodiescursionistieirappresentantidegli organizzatoriefinanziatoridellagita.Noneraquestounincaricoproprio allettante.Stranoadirsi,mapiùd’uno,adducendovariefutilimotivi,rifiutò quell’impegno.Nonsopoicomeeperchéladirigenzadell’UIIFscelseproprio mequalecapogruppodell’interacomitiva.Adigiunocom’erodiunaqualsiasi esperienzainmateriaescursionistica,tentennaianch’ioprimadiaccettare

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quell’incarico,mapoiilgrandedesideriocheavevodipoterammirareinloco quellochefinoalloraconoscevosoltantoattraversoleimmaginiriportatedalla stampaovistealcinema,mispinseadaddossarmiquelcompito.

Perricompensareinuncertoqualmodolavolontariapluriennaleattività profusadaLucianonelCICdiPola,quest’ultimoproposeall’unanimitàdiinserirlonelnoverodeigitantipresceltiperquellaescursione.Luinefuveramente felice.Essendogiànoteatuttiletappechesisarebberofatteduranteillungo itinerarioprevisto,Lucianomiconfidòchesemaiglifossestatopossibile,avrebbe approfittatodellasostaaPerugiaperrecarsiinunpaesinolìvicino,sullatomba dellapropriamadrechecredevafosselìsepolta.Eraconvintocheun’occasione similenonl’avrebbedicertomaipiùavutacosìfacilmente.Forseperscaramanzia mipregòpuredinonfarparolaconnessunodelsueintento.Ecosìfeci.

Laseraprimadipartireperl’Italiatuttiipresceltiperquell’escursionesi riunironoinunasaladell’HotelTriglavdiCapodistria,dovegranpartedichinon eradelpostoavrebbeanchepernottato.Anoisiunironoirappresentanti dell’UPT,venutipardisbrigareconnoileultimepraticherichiestedallaburocraziadiconfine.Conclusoquelprimopiacevolecontattoconicoordinatori dell’escursione,cenestavamogiàandandoviaquando,senzaesserneinvitato,si intromisetranoiunconnazionale(C.P.),pureluisociodelCICdiPola.Senza salutareesenzapresentarsi,consfrontataalterigia,dissesoltantocheluiera venutopermodificareilnominativodeigitantipresentatodalsuoCIC.Alposto diLucianoingitacisarebbeandatolui!Lostuporecheneseguìfugrandeeal momentonessunoseppereagire.Tronfio,ilnuovovenutononaggiunsealtro. Credevamoltoprobabilmentechesarebbebastatalasuaabbondantemassa corporea,abbinataall’usodiquelvecchioclichétantocaro,quasifinoaieri,a chisenepotevaservirequandoecomevolevaocredeva,perfarsfoggiodiun immeritatopotere.Eraconvintochepotevaancoraimporreaglialtriilsuovolere. Eraconvintochenessunoavrebbemaitrovatoalcunchédaridireperopporsialle sueconvinzioni,megliodire,alsuopersonaletornaconto.Nonsieraancora accortocheitempiormaistavanocambiando.

Comegiàdetto,alprimoistantetuttiipresenti,esterrefatti,ammutolirono. Lucianoimpallidì.Ancheirappresentantidell’UPTlìconvenutinonsepperoal momentocomecomportarsi,cosadire.Ipresceltiescursionistilìraccolti,con unosguardointerrogativo,michieserodiintervenireinvestedicapogruppoper risolverequell’incresciosasituazioneprovocatadall’insolenzadelnuovovenuto. Sostenutodallaconcorderichiestadeifuturicompagnidiviaggio,senzaindugiareoltre,mirivolsiall’intrusofacendoglipresentecheerastatoilcomitatodel CICdiPolaaproporreLucianoqualemembromeritevolediesserepremiato

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conquellagitaperlasuapluriennaleattivitàsvoltanellanostrasedeeche pertantonessunodeipresentipotevaadessodeciderediversamentedaciòche giàprimaerastatodecisoaPola.Quandofinalmenteancheilnostrosocio designatoperquellaescursionesideciseaprotestare,l’intrusodipoc’anzicercò dizittirlo,dicendogliinmalomodochelui(Luciano)avrebbeavutoinfuturoben altreoccasionipervisitarel’Italiaechepertantosimettessedapartesenzacreare altrecomplicazioni(!).Lasuaprepotenzastavaormaisuperandoilimitidella sopportazione,tantochepiùd’unodeipresentiinsala,oltrecheamugolaretra loro,incominciaronoadarvisibilisegnidiinsofferenzaperilmododiesprimersi diquell’insolente.Questiperònondesistevadalsuointentodirettoarimandare acasaLuciano,cosìcomeluiavevagiàprevisto.

L’atmosferadiventavasemprepiùtesa,quandofinalmentepreselaparola unrappresentantedell’UPT,ilqualeposefineaquellaspiacevolefaccendain modoconciso,spiegandoatuttichelalistadeigitanti,unavoltacompilataedata invisioneallecompetentiautoritàitaliane,nonpotevainnessunmodosubire ulteriorimodifiche.Appenaudimmo,congrandesollievo,quelleprecisazioni, pensammochel’insulsacontroversiafossefinalmentechiusa,maC.P.nonera dellostessoparere.Nonintendevaarrendersicosìfacilmente,senzapretendere ancoraquellocheproprionongliaspettava.Stizzitosirivolseatuttinoichiedendoagranvocechiora,vistocheglierastatoimpeditodiunirsialnostrogruppo, gliavrebberimborsatoilviaggiodaPolaaCapodistriaeritorno.Lagenerale risatacheseguìaquell’assurdaesfrontatarichiesta,benprestoriuscìafarci dimenticarelafiguracciache,comeminoranzanazionale,stavamoperfareprima dipartiredifronteachicioffrivagratisquell’escursione.

L’indomanimattina,unavoltavarcatoilconfine,cisentimmocircondati, quasiimmersiinunafestosaatmosferadipiacevoledistensione,quellacheci accompagnòpoineigiornicheseguironoperl’interotragitto.SuperataTrieste, tantefuronolecittàricolmedistoriaeartechevisitammo.Unadelleultimefu Perugia.Arrivammoinquell’anticacittàversosera.Ilprogrammadellanostra escursioneprevedevaperilgiornodopounasostachesisarebbeprotrattaper l’interagiornata,dandocicosìlapossibilitàdiammirarelapartepiùinteressante delcentrostoricodiquelplurimillenarioinsediamentoumano.Eraquellala tappatantoattesadaLucianoperrealizzareilsuosogno:recarsialmenouna voltainvitasuasullatombadellapropriamadre.

Appenasistematiinalbergo,Scublanonpersetempo.Siinformòsubitose c’eraqualchepossibilitàdirecarsiconunmezzopubblicolìdoveluiintendeva recarsi.Avutoneconferma,standobeneattentochenessunosiaccorgessediciò chevolevachiedermi,misirivolsericordandomiquellochemiavevaconfidato

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aPola.Loassicuraichenonavevodimenticatoquellochealloramiavevadetto svelandomiilsuointento.Aqueltempoperònonavevoancoraaccettatola funzionedicapogruppodellacomitivaefacilmente,comprendendoilsuodrammadiorfano,potevoanchecapirelasuapenaeildesideriodiattenuarlain qualchemodo.Oraperòl’incaricocheavevoassuntomicostringevaaconfrontarmiconsituazionibendiversedaquellecheprimadipartireavreipotuto aspettarmi.Cominciaicosìarendermicontochenonerapoicosafacileaccontentareleimprevedibili,talvoltaancheassurde,richiestedeimieicompagnidi viaggio.Adessononpotevopiùfareamenodipreoccuparmidelleprevedibilie negativereazionicheprobabilmenteessiavrebberomanifestatosefosserovenuti asaperecheavevopermessoaLucianodiabbandonare,magarisoltantoperuna mezzagiornata,lanostracompagniaperandaredoveluicredeva.Ancheseforse nessuno,unavoltaconosciutoilmotivochespingevailnostroconcittadinoad agireinquelmodo,avrebbeavutoalcunchédaridireperlasuamomentanea assenza,comeavreipotutoalmomentogiustificarmidifronteatuttoilmio gruppoperilpermessoconcessoaLuciano,sequestipoinonavessesaputoo potutorientrareintempoinalbergodoveeravamoalloggiatio,ancorapeggio, seluiapprofittandodelmioconsensoavessedecisodirimanereinItalia?Anche ilsolofattodivolerenascondereaipropricompagniilmioassensoalsuoprogetto erasufficientepermettermiinimbarazzo.Quellesupposizioniealtreancora, sempreinmeritoadunpossibilesusseguirsidiulterioricomplicazioni,cominciaronoafrullarmiperlatesta,impedendomilìperlìdidecideresuldafarsi,ma poiunostranosensodirimorsoposefineallamiaindecisione.Comeavreimai potutonegareadunfigliol’unicafortuitaoccasionecheglisipresentavaper accostarsiallatombadellapropriamadre,dellaqualenonricordavanemmeno ilvolto?!Mentreeroancorasoprappensiero,Lucianocontinuava,quasipiangendo,ainsistereperottenereilpermessonecessarioperportareabuonfineilsuo piano.Pernonfarlopenarepiùdeldovuto,acconsentiiallasuarichiesta,magli ingiunsidilasciareilmattinodopol’albergodibuon’ora,inmodochenessuno potesseaccorgersidellasuadipartitaedipresentarsi,aldescodimezzogiorno, primadituttiglialtri.Ilmattinoseguente,dopocheilnostrogrupposieragià raccoltoperlaprimacolazione,qualcunosiaccorsedellasuaassenzaenechiese lacausa.Pronto,glirisposicheLucianodurantelanottenonsierasentitotroppo beneecheioperciògliavevoconsigliatodirimanerealettoperriposarsi.Nessuno chiesealtro.Sembravachetuttosisarebbesvoltocosìcom’erastatoprevisto.Quel giorno,rilassatopercomesisviluppaval’architettatoaccorgimento,m’incamminaiconilrestodellacompagniaavisitareitesoriartistico-culturalidellacittà. All’oradipranzo,com’erastatoconvenuto,Lucianoperònoneraancora

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ritornato.Lasuaassenzaanchequestavoltanonpassòinosservataequalcuno, fingendosipreoccupatoperlasuasalute,chiesenuovamentespiegazioniin meritoallasuamalattia.Ognimenzognapernonesseresmentitaspessopurtropponerichiedeun’altra.Sentendomicolpevoleperl’imprevistacomplicazione insorta,alloranonmirimasealtrochecontinuareconlafrottolaimbastitaal mattino.Agliinteressaticosìfecicrederechel’ammalatoaccusavaancoradolori dipancia,abbinatialieviformedidiarrea.Tuttociòpotevafarcrederechesi trattassediunaleggeraformad’intossicazionealimentareechepertantoera raccomandabilechel’indispostocontinuasseadigiunarealmenofinoacena.La versioneappagòancoraunavoltalacuriositàdeisuoiamici,malemiepreoccupazionicontinuaronoadaccumularsiinmodoimpressionante.

Quelpomeriggiononmimossidallamiacamerad’albergo.Stavoormai paventandoilpeggio.Lucianoavevatraditolamiafiduciaosierasmarritonel paesinodovesieradiretto?Glierasuccessoqualcheaccidenteoavevadeciso all’ultimomomentodirimanereinItalia?Comeavreiadessopotutodiscolparmi perlamiaincuriadifronteatuttalacomitiva?Propriononlosapevoecosìaltro nonmirimasecheaspettare.Rimastosoloconlemiepreoccupazioni,sentivo comequesteconloscorreredeltemposifacevanodiorainorasemprepiù assillanti.Eroarrivatoormaiquasiallimitedelmioautocontrolloemotivo, quandofinalmentevidicapitareall’improvvisoetuttotrafelatoilresponsabile delmiotormento.Perfortunainquelmomentoeravamorimastisolinellasala d’aspettodell’edificiochaciospitava.Approfittaisubitodell’occasioneperapostrofarloconunacatervadiinsultitantodaimpedirglidiesprimersi,comelui avrebbevoluto,perscusarsidelritardo,perlaparoladataenonmantenuta. Tormentandodicontinuolepropriemanidifronteasé,cercavadirabbonirmi, maioappenadopoaversbollitolarabbiaaccumulataperlalungaepenosaattesa, lolasciaiparlaredandoglicosìmododiraccontarmidoveecometrascorsequella giornata.Cominciòalloraconildescriverecome,dopoesserearrivatonelpaese dov’eradiretto,appenascesodall’autobus,simiseacercaretralafollauna personadalvoltobuono,quellachecredevapotesseesseredispostaadascoltarlo eadarglilenecessarieindicazioniperrecarsialcimiterodelpaese.Riguardoso com’era,probabilmenteperl’educazionericevutadaragazzinonell’orfanotrofio diPisino,almomentoindugiòunpo’primadidecidersiachirivolgersi.Allafine fermòlosguardosuun’anzianasignoracheglisembravalapiùbenevola,lapiù gentiletralealtre.Lesiavvicinòcontuttoilrispettochesapevausareper chiederlequaleralastradacheportavaalcamposantodelpaese.Lapersona consultata,forsesorpresaperquellainsolitadomandaomeglioancoraper l’inflessionedialettaleconlaqualeessavenivaproferita,sulmomentosifermò

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stupita.Conevidenteinteressestettequindiadosservarlodacapoapiedi,ma poiconunbonariomododiesprimersigliindicòlastradinacheavrebbedovuto imboccareseintendevarecarsilìdovepensava.

Lucianolaringraziòegiàstavaperandarsenequandoquellabravadonna, sollecitatadachilosaqualeimpulsoinconscio,glichiesechimaifosseecosa andasseacercaretraisepolcridiquelcimitero.Quandoil“forestiero”lespiegò cheeravenutoinquelpaesesoltantoperaccertarsisetraquelletombec’era anchequelladellapropriamadre,leis’irrigidì,sconcertata,rimanendoperun brevelassoditemposovrappensiero.Datocheinquelpiccolopaesetuttisi conoscevanomoltobene,allanativadelpostoquellarispostasembròalquanto strana.Convintadiavercapitomalecosaleerastatodetto,pensòdichiedere allosconosciutoaltriparticolari.Perappagarelacuriositàdiquellapaesana, Lucianolerivelòilnomeecognomechesuamadreavevadaragazza.Al momentoleinonpotécredereaciòchesentiva.Temendoancoradinonaver capitobeneciòchelevenivadetto,sifeceripeteredinuovoinomitestéricordati. QuandoLucianoloface,leiall’istantecambiòatteggiamento.All’improvviso capìchesitrovavadifronteadunconsanguineo.Senzaaggiungerealtro,mentre inaspettatelacrimesolcavanoilsuovoltorugoso,l’abbracciòepoiglidissechi era:suaziamaterna!Scematal’inizialeemozione,ambeduetravoltiancorada confusisentimenti,sirecaronotostosullatombachecustodivaancora,dopotanti anni,ilricordodellamadredichinonarrivòmaiaconoscerla.Dopoessersi intrattenutoconlaziasuquelsepolcroperunlassoditempochenonsapeva quantificare,sirecòpoinellasuanonlontanadimoraperconoscereiparentiche nemmenosapevadiavere.Eranoaccorsituttiperconoscerlo,perrivangare assiemequellocheilpassatolipotevaunire.Tuttiavevanoqualcosadadireoda chiedere.Iltempointantopassavaveloceequandoluisiaccorsechedoveva tornarenelsuomondo,eragiàtardi.Asuadiscolpaaltrononaggiunsee veramentealtregiustificazionipropriononservivano.

Appenavenniaconoscenzadeidettagliconnessiallaricercadellatombadi suamadre,miscusaiperaverloaggreditoconespressioniverbalinonadeguate alcasoeperaverdubitatodellasuaonestà.Maciònonbastava,dovevo continuarearecitaredifrontealgruppolafarsacongegnataalmattinoepertanto glichiesidinonraccontareanessunolasuaavventuraediordinare,unavoltaa cena,soltantounbrodino.Ubbidientecomesempre,ilnostroamicodibuon gradoaccettòla“severapunizione”.

Luciano,l’animacanoradellaComunitàdegliItalianidiPola,appagatoil suodesiderio,ritornònellasuacittàcontinuandopoi,pertantianniancora,a dilettareconlasuagradevolevoceipropriconnazionali.

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APPENDICEFOTOGRAFICA

Fig.1.“FoibaMatacorna”,1943.Disegnodell’autore.

Fig.2.ClasseIIa,iConvittoridelconvitto“FabioFilzi”nelcortiledelGinnasio-liceodiPisino,giugno1943.

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Fig.3.Disegnodell’autore“Deragliamento”,Pifferi,1943.

Fig.4.Disegnodell’autore“Pisana”(abitatotraValleeMoncalvo),1943.

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Fig.5.Villadel“ZotoPilat”-comandomilitaretedesco1944-1945,inun’immaginedel2008.

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Fig.6.AlunnidelGinnasio-liceodiPisino,1944.

Fig.7.PisinesiingitaalmareaParenzo,estate1946.DasinistraElenaBrnoli},Antonietta,?,NellaStrani, AliceRunco,GiuliettaGhersetti,Delpiano,LucianoFiorencis,LiciaBaselli,TullioGhersetti,Jure(Giorgio), ?,UccioMilassi,GiorgioDecleva,RenatoGhersetti,NinoMerconi(=AntonioMirkovi }),VittorioDussi, Toio,?,Severino?,?.

Fig.8.LeconvittricidelGinnasiodiRovigno,marzo1948. 206A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

Fig.9.Convittori,Rovigno1950. A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214207

Fig.10.Convittrici,Rovigno1950.

Fig.11.Disegnodell’autore“IniziodelcorsoipogeodeltorrenteFoiba”,Pisino1960.

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Fig.12.“PonteSanGiuseppe,torrenteFoiba”,Pisino1964.Disegnodell’autore.

Fig.13.Disegnodell’autore“SorgenteComaria,entratadellacaverna”.

A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214209

210A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

Fig.14.AlcunimembridellasezioneculturaledelCICdiPola.Proveperunaserataletterarianellasededel CICdiPola,aprile1974.Dasinistra:A.Giurina,U.Matteoni,A.Mirkovi },G.Curto,S.Sinkauz

Fig.15.Disegnodell’autore“Rovigno-CalliaMonte”,1975.

Fig.17.Mottousatodai“Cicci”perdimostrarelaloroidentitànazionale.

Fig.16.Pisino:torrenteFoiba,cascata“Crof”,1980.
A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214211
Fig.18.Cicceria,raccoltadellalegna,1980.
212A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
Fig.19.Cicceria,greggedipecore,1980.

Fig.21.Lanischie,1980.

Fig.20.PanoramadiLanischie,1980.
A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214213

Fig.22.Disegnodell’autore“Pisino:BrestovizzacasaColonica”,1999.

Fig.23.“Tur~inovi}i-localitàtraS.PietroinselveePisino”.Disegnodell’autore2009.

214A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214

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