STORIEDICASANOSTRA
Transumanza
Lapraticadellatransumanzadellegreggidipecore,parteintegrantedella pastoriziadiffusauntempolungol’interaareageograficagravitanteattornoal bacinodelMediterraneo,ormaidaannisistaesaurendo.Diquestamillenaria attivitàumanaanchenellanostraregionerimangonoormaisoltantopallidi ricorditramandatidagliultimipastoridialloraaipochiinteressatidioggigiorno, desiderosidiconoscerequelloroarcaicomododivivereeoperare.Affinché quelleultimetestimonianzenonvadanodispersepersempre,forsenonnuoce soffermarsisultema,capacedidescriverequell’anticomododivivereraccontato dachiingioventùpartecipòaquelripetitivo,stagionalemigraredall’altopiano dellaCicceriaallavoltadellabassaIstria.
Ilcasovollechearaccontare,quarant’annifa,ilmododispostarsideipastori conlelorogregginonfossestatounpastore,mabensìun’arzillaottantenneche giàdagiovanedovettesostituireilpropriopadre,decedutoquandoleieraancora soltantounagiovanedonna,nellafunzionedipastore.Lefemminenonscortavanomailepecore,maleinonavendoparentimaschiacuiaffidaretalecompito, fucostretta,infrangendoleantichenorme,aunirsiaglialtripastoricomesefosse unuomo.
Aiprimidinovembre,dopo“elgiornodeimorti”,avevainizioladiscesadei pastoriconlelorogreggidipecoredallemontagnedellaCicceriaversoleterre piùcaldedellabassaIstria.Inqueigiornilepecore,conl’arrivodelleprimenevi, peristintomanifestavanoilbisognodiscendereavalleversopascolipiùricchi, versoclimipiùmiti.Contrariamenteaquellochesipotrebbesupporreerano dunquelepecore,enonl’uomo,apercepireperprimel’incombentecambiamentodistagione,asentireilmomento,ilbisognodimigrareinarealipiùconfacenti alleloronecessitàvitali.Inprimavera,all’iniziodimaggio,ilcambiamentodel climaleinvogliavainveceaincamminarsisullastradadelritornoversole montagne,giàrinverdite.Ilpastoredunqueassecondavasoltantopassivamente l’istintodeglianimali,ancheseallafinfinerimanevasempreluiquelloche imponevalapropriavolontàall’interogregge.Ladiscesaversoilpianoeraspesso
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accompagnatadapreoccupazioniperleimprevedibili,maspessopossibilidisavventurecheiltragittoforzatopotevariservare.Erapertantoquellalaparte dell’interatransumanzachehalasciatoletraccepiùprofondenellamemoriadi chipartecipòaqueiripetitivispostamenti,tantochesarannopoiquelliche verrannomemorizzaticonunamaggioredoviziadiparticolari.
Ognigregge,indipendentementel’unadall’altra,migravaperproprioconto, matutteseguivano,grossomodo,soltantoduebenprecisedirezionidimarcia. UnasidipartivadallaCicceriae,seguendoinlineadimassimalacostaorientale istriana,sispingevaversosudnellaPolesana,finonellaperiferiadiPola,mentre l’altracondirezionesud-ovest,concludevailsuopercorsoattornoallecittadine diOrsera,Rovigno,ParenzooValle.Legreggieranocompostedaunoopiù “quarneri”,cioèl’insiemeprecisodiquarantapecore.Chiavevamenodiquarantapecorenonmigrava,rimanevaacasapropria,perchénongliconveniva avventurarsiconunnumeroridottodianimaliinuncamminocosìdifficoltosoe sempreespostoapericoliimprevedibili.D’altrondedurantel’estateriuscivapur semprearaccogliereeconservaretuttoilfienocheglisarebbebastatopernutrire, duranteillungoperiodoinvernale,lepochepecorechepossedeva.
Lamarciaversoilpianoiniziavasemprealleprimelucidell’alba.Ilgiorno primalepecorevenivanorimpinzateconilforaggiomigliorechesitrovava, perchéneigiorniavenire,datoilveloceincederealqualequest’ultimesarebbero statecostrette,nonavrebberoavutoiltempoperbrucarnedell’altro.Piùchedi unanormalemarcia,inverità,sitrattavaquasisemprediunacorsasenza possibilitàdirallentarel’andatura.Ognigreggeeracondottodaalmenodue pastori.Unoprecedevailgruppo,l’altroloseguivaatergo,mentreicani, correndoavantieindietro,stavanoattentichelepecorenonsbandasserofuori dalpercorsoprestabilitoperbrucarel’erbavicinaeperricondurrenelgruppo quellecheeranorimasteindietro,costringendocosìtuttoilgreggeafermarsiper dartempoaipastoridiintervenire.
Questomododiprocedereerapraticatodatutticoloroche,seguendola direttricedimarciaoccidentale,calcandoantichitratturicheaccorciavanodi moltoilpercorsointrapreso,siportavanonellavalledelfiumeQuietosotto Pinguente.Daqui,finoallefaldedelcolledoves’adagiaMontona,proseguivano perlastradachefiancheggiailfiume,conunsusseguirsidianseincassate,inuna lunga,profondaestrettavallecarsica.Dasottoquell’anticoborgo,risalendoil latosinistrodellacitatavalle,imboccavanoisentieri,alorobennoti,cheli avrebberoportatipoi,quasiinlinearetta,direttamenteaipascolinonmolto discostidallacostaversolaqualeeranodiretti.Lesosteeranorareebrevi.Era concessoatuttisoloiltempopermetteresottoaidenti,ognitanto,unpo’dipane 14A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
eformaggio,cheognipastoreportavaconséavvoltiinuncapacefazzoletto chiusoconunvistosonodo.Altresosteeranoconcessesoltantoperchiedere eventualmenteunbicchiered’acquaaduncasolareincrociatolungoiltragitto. L’acquanonvenivamairifiutata,siachefossestatachiestaagentidell’interno dellapenisola,dovesiusavalostessoidiomadellanostrainformatrice,chea quelledellapartecostierapopolatadagentidiparlataistroveneta.
Qualsiasifosseilpercorsoimboccatodaipastori,iltempoimpiegatoperfarlo richiedevapiùgiorni.Lasignoraottantennenonmancòperòdiricordareche certisuoicompaesanisapevanospessovantarsidiessereriusciti,dagiovani,a coprirequelledistanzeinunsolgiorno.Difficilecrederci.Perquantoquel percorsofossefattoquasidicorsa,erapraticamenteimpossibilefarloinsole ventiquattr’ore.Verosimilmentenonsitrattavad’altrochedipuravanteriapriva diqualsiasiriscontroconlarealtà.Chi,scendendodallaCicceria,siincamminava versoponentedovevafareperforza,perdendodeltempoprezioso,piùdiuna sostaprimadiarrivarenellecontradepresceltepersvernare.Laprimatappadi normaavvenivaall’altezzadelletermediSantoStefano,doveipastoritrovavano adattenderliiproprifamiliari,lìgiuntiilgiornoprimaconicarritrainatidaasini omuli.Oltrealcibo,suqueimezzisitrovavanoammucchiatituttigliattrezzie gliindumentinecessariperlalorolungaassenzadacasa.Inquell’occasioneper isopraggiuntisipreparavapureunpastocaldo,cioèunbollitodiprosciutto arricchitotalvoltaancheconunpo’diriso.Dopounabrevepennichellaristoratrice,lasciatosuicarrituttociòcheavrebbepotutointralciareilloroveloce incedere,chericordavapiùunacorsacheunanormalemarcia,riprendevanoil percorsointerrottonelmattino.Primadelcalaredelsoledovevanoraggiungere qualchecasolareamicodovepoterpernottaresenzatimoredivenirdepredati daisolitiladridibestiame,cheinfestavanoleterreattraversolequalidovevano transitareperconcluderel’itinerarioprefissato.Perlastessaragioneseguivano sempreglistessisentieri,cheliportavanoilpiùvicinopossibileaqueiconoscenti, chegiàdatempoavevanoabbandonatolaloroprimevaattivitàpastoraleper adattarsiadunavitaprettamentesedentaria.Certevoltenemmenoqueste precauzionibastavanoasottrarliallefrequentiruberieallorainvoganella regione.Ancoraoggiglianzianiricordanoifurtidiinteregreggisubitidachi, volendosuperareilVallonedellaDragaperportarsinell’IstriaasuddelCanale diLeme,erastatocostrettoapassaredinotteperlecampagnediSanLorenzo delPasenatico.Perevitarediscontrarsicongliautoriditaliladrocini,ipastori evitavanodispostarsidisabatoodomenica,perchéeranoproprioquelliigiorni sceltidailadripermettereinattoleloroincursionipredatorie.
Passatalanottealsicuro,all’indomaniipastoririprendevanoilcammino
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versoipascolicheritenevanofosseroimiglioriperassicurareailoroanimaliun sicuroapprovvigionamentoinvernale.Nelgirodiqualchegiornoalorosisarebbe poiunitoilrestodellafamigliacontuttoilvettovagliamentonecessarioper ricreare,almenoinparte,illoroconsueto,arcaicomododivivere.Unavolta giuntinellezonecheritenevanoadattepersvernareinpace,stipulavanoavoce coniproprietarideipratiedeicampimessiacoltura,maalloramomentaneamentespogli,unpattocheavrebbepermessolorol’usotemporaneoditaliterreni perlepastureinvernali.Nellostessotemposiaccordavanopureperl’utilizzo dellestalleedeglialtrivanidaadoperarequalidimoredifortunaperlepersone delloroseguito.Annodopoanno,perradicataconsuetudine,essitornavano quasisemprenellestesselocalitàpressoglistessiproprietariterrieri.Datempo sieracosìinstauratotralorounrapportodireciprocaeutilecollaborazione.I contadinicontavanosull’arrivodiqueipastoriespesso,inprevisionedellaloro venuta,riservavanoipropriarativi,rimastispoglidopolamietituradelgranoo laraccoltadialtrecolture,alpasceredellealtruipecore.Intalmodo,oltread offrireaglianimalisopraggiuntipasturediverseepiùsaporitediquellechesi trovavanoneipraticirconvicini,miglioravanonelcontempocongliescrementi lasciatidaglianimaliancheipropricampigiàsfruttatiperleripetuteseminea cereali.Lepecore,nutriteconqueiforaggi,crescevanopiùrobuste,migliorando cosìanchelaqualitàdellecarniedellatte.Lelorofeci,ricchedisostanze organicheazotate,quandovenivanopoisparsesulsuolo,sitrasformavanonel miglioreconcimechelanaturapotessedareagliagricoltoridiquelleterre.Era cosabennotaatutticolorochesidedicavanoallavorodeicampi.Anchegli escrementidegliovinisparsisulfondodellestalleoneirecintivicinivenivano utilizzati,soprattuttoperlaconcimazionedellepiantediolivoedeivigneti.Si chiudevacosìunsecolareciclobiologicocheassicuravaadambedueleparti interessateuntornacontocondivisoeproficuo.Naturalmentel’utilizzodiquel particolarepascoloesigevapureun’adeguataericcaricompensa.Inostripastori sapevanobene,guadagnandocispessoanchesopra,comeonorareildovuto.
Glistessiscambidireciprocibeneficitrapastorieagricoltoriavvenivano puresullatodilevantedellanostrapenisola.Ilpercorsobattutolungoquel versantesisviluppavaperòincondizionieconmodalitàalquantodiverseda quellepresentinellacontrappostafasciacostiera.Lecauseditalidifferenze vannoricollegate,oltrecheallediversestruttureorografichedeiterrenisopraai qualiipastoridovevanotransitare,purealsingolaremilieuantropicoconilquale, durantelatransumanza,venivanoacontatto.
Lediversitàambientaliavevanocontribuitoinparteadiversificareilprimevo nucleodipastoriseminomadi,provenientidallalontanaValacchiaromanizzata,
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induecompaginiumaneparzialmentedistinte.Unavoltaarrivatineinostri areali,cercandorifugio,paceebenessere,unapartediessi,oltreacambiare mododioperare,abbandonaronopurel’usodelloroavitoidioma.Quellichesi insediarononeglialtopianidell’odiernaCicceriacontinuaronoadedicarsialla pastorizia,ritenendolalafontepiùsicuraperillorosostentamento,mentre colorochesistabilirononell’altavalledelfiumeArsaesullecollineadessa sovrastanti,comequellisparsilungol’altocorsodelfiumeQuieto,purcontinuandoadallevareneipraticirconviciniancoraqualchesparutogruppodipecore, ritennerocheildedicarsiall’agricolturafosseunasceltaoculata,piùredditiziae menoimpegnativadellaloroattivitàoriginaria.Mentrequest’ultimicontinuaronoadusarefinoaigiorninostriunaparlatachericordaancoral’appartenenza allalorostirpeancestrale,iloroconnazionalistanziatisisuiversantioccidentali dellaCicceria,comequellisparsinell’altobacinodelfiumeQuieto,adottarono conilpassaredeltempo,purconservandoilricordodellaloroorigine,unidioma diorigineslava.Recentementeungiovaneappartenenteaquellacomunità raccontòcomeuntempononmoltolontano,neipaesidiPodmejaePodmerisce, situatinelleconvallideltorrenteBotonega,affluentedelfiumeQuieto,siusava ancoraparlaretralemuradomestichein“Ciribiro”,cioèindialettorumeno.Lui stesso(DussichA.)nell’immediatodelSecondoconflittomondiale,quandoera ancorabambino,appresedalnonnoarecitarenellorodialettoun’alterata sequenzanumericadall’unofinoaldieci(“unare,dunare,trenare,quari,quarici, cubi,cubici,quincule,dieci”).Considerandoquestifossililinguistici,conservatisi finoanontantotempofaincertepartidell’altobacinodelfiumeQuieto,oggi croatizzato,sipuòfacilmentededurrechenelsecolopassatol’etniarumenafosse presenteinun’areageograficapiùestesadell’attuale.
Nonostantesiasubentrataunadiversitàlinguistica,iduedistinticeppidi immigratisisonosempresentitiappartenentiaduna,ancheselontana,ma semprecomunematriceetnico-culturale.Finoanonmoltotempoaddietro,sia gliunicheglialtrisiautodefinivanoconlavoce“Rumeri”,mentreoggile popolazioniconterminilidefiniscono“Cicci”,seresidentiinmontagna,e“Ciribiri”,sedomiciliatiinpianura.Ilsentirsifiglidiunastessastirpefacilitavail transitodeipastoridellamontagnaattraversoleterredei“cuginiexpastori”della vallesottostante.Sapevanochepassandosopraacampiotracasolariamicinon avevanodichetemere.Sisentivanocomesefosseroancoraacasapropria.Si sentivanosicuri,senzailtimoredivenirerazziatidaifamigeratiladridibestiame operantinelrestodellapenisola.
IndipendentementedalleviescelteperscenderedallaCicceriaalpianoe perritornarcidopovarimesidiassenza,lavitadiqueipastorinonerafacile,anzi
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essieranospessoespostiarinunce,arischiestrapazzidiognigenere.InIstria, tralagentecomune,eraproverbialeildetto“vitadeCicci”,perindicarelagrama esistenzadichieracostrettoaviveresottopostoastentiedimprevistidivario genere.
Allatransumanzadiponentevipartecipavanosologliadulti,raramentei fanciullioibambinid’etàinferioreaicinqueanni.Ledonnesiunivanoailoro uominisoltantonelcasoincuinellelorocomunitàfamiliarifosseroinsoprannumero,oppureselestessefosseroprivediuominiidoneiasvolgerelemansioni cheilmododiviverediqueipastoririchiedeva.Allemassaierimasteacasa aspettava,oltreall’obbligodisvolgereleincombenzenonconfacentiall’indole viriledeilorocompagni,pureilcompitononfacilediaccudireibambinieivecchi dellapropriafamiglia,nonchétutticolorochenoneranopiùingradodiavventurarsinellelungheesfibrantiscarpinatecheletransumanzerichiedevano.In brevedovevano,esempredasole,assolvereatuttelealtrefaccendecheil quotidianotrantrandellavitaalpestreimponeva.Nelletediosesereinvernali, peringannareiltempo,simettevanoalfocolareperfilarelalana,perfarelacalza oconfezionareguantiemaglionipertuttalarestantecomunità.Senzapreoccuparsitroppo,aspettavanoconfatalisticapazienzailritornodeilorouomini.La vitadiquelledonnepassavacosì,anchesemonotona,pursempreserena. Ruberieocontrastiseritralepersonerimasteinpaesenonsiricordano.Soltanto durantelaprimaverapotevasuccederechedaqualchegreggevenissesottratto unagnellooqualchegiovanepecora.Sitrattavacomunquedifurtiprevedibili, fattidacompagniedigiovaniperpoterfesteggiarequalchelietoeventooqualche eventualedipartita,comelapartenzaperilserviziomilitare.Quellebravatedi gioventùnonvenivanoperòmaiconsiderateverieproprifurti.Uncapodi bestiameinpiù,ounoinmeno,nonpotevacertoincideresulbenestaredel prescelto,forzato,donatore.Essevenivanoaccettateetollerateallastreguadi normaliritualilegatialleantichetradizioniconnesseallapastorizia.Tuttisapevanochesequalchegruppodigiovaniavessechiesto,adunqualsiasipastoredel postounagnello,questinonsisarebbemairifiutatodiappagarelerichieste,i desiderideifiglidellapropriaprogenie.
Lacomprensione,latolleranzadimostrataperifurticommessiintali particolaricircostanzenonspingaperònessunoacrederechequeipastorifossero deivericampionidigenerosità,tutt’altro!Laloroavariziaeraproverbialeintutta l’Istria.Caratteristicaquestad’altrondesemprebengiustificatadateleavverse condizioniesistenzialiconlequaliquellegentieranocostretteaconfrontarsi. Tuttieranoconsciche,senonfosseroriuscitidasoliabadareaséstessi,nessun altrosarebbemaivenutoinloroaiuto. 18A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
Perquantodurafossestatalavitadiqueimontanari,nonerapoicosìmisera comelosipotrebbeimmaginare.Ilciboel’acquanonmancavano,lalegna nemmeno,anziservivaspessoperfareilcarbonedolce,chepoirivendevanoin città.Conilformaggio,lalanaegliagnellipagavanol’usodeipascoliaicontadini dellapiana.Conciòcheriuscivanoavendere,acquistavanotuttoilrestodicui avevanobisognocomeilsale,lafarina,partedegliindumentielecalzature invernali.Untempo,nonmoltolontano,usavanoancoraconfezionaredasoli,con lepellidellepropriepecore,ilorosandali.Calzariintuttosimilialle“cioce”della Ciociariaoalle“opanke”deiBalcani.Ildenarorimanenteservivaperpagarele “steure”(tasseerariali)operesseretesaurizzatoinprevisioneditempipeggiori.
AparteladuraesistenzariservataaipastoridellaCicceria,standoairicordi dell’anzianapastora,laCicceriaera“pienadeoro”,cioèdifioriniaustriaci,ma moltodifficilmentequalchesoldovenivaspesoperl’acquistodicosefutilio superflue.Quando,altempodeldominioaustro-ungarico,inregionesidette manoallacostruzionedellaferroviaDivaccia-Pola,delporto,dellapiazzaforte diPolaedellealtreoperepubblicheconnesse,l’operaioeilpiccoloimprenditore ebberolapossibilitàdiguadagnarequalchemonetad’oro.Fuquelloilmomento dimaggioreprosperitàdeipastoriseminomadidellaCicceria.Comemenzionato prima,essipagavanoinnatural’utilizzodeipascoliagliagricoltori,mentre quandovendevanoiloroprodotti,esigevanoincambionull’altrochemoneta sonante.Intalmodounapartedell’oroimpiegatodall’Imperoaustro-ungarico pervalorizzareilnostroterritorio,finivanelletaschedeiCicci.Intalmodopiù diunafamigliadipastorisiarricchì.Compraronoterreecaseincittàecambiaronoradicalmenteillorostiledivita.Ilororampollibenprestodivennerocosì anchecittadiniinfluentieonorati.Ilbenesseresopraggiuntoeilnuovolivello socialenonallentaronoperònecessariamenteirapportitraquest’ultimielaloro stirped’origine.Continuaronoadesserefrequentipureimatrimonitrachisiera inurbatoechicontinuavaaseguire,trabelatidipecoreelatratidicani,ilcalpestio dellepropriegreggisuegiùperipolverositratturidellacampagnaistriana.
Lerelazionitracolorochevivevanoinmontagnaequellidelpiano,anche sesporadiche,contribuironoaunificarelediversemanifestazionicomportamentaliesistentianchetragruppidipersonealquantolontane,siaperilluogodi residenzacheperl’idiomausato.Provadiciòvaricercatainunasimpaticausanza praticatainCicceriaenotatuttoraconl’espressione“fiordemagio”,checonsiste nelmettere,dapartediqualcheinnamorato,unfoltoarbustoinfioresottoil balconedellapropriaamataproprioilprimogiornodimaggio.Ugualemododi manifestareattenzioneperl’altruisessovenivausato,esemprenellostesso giorno,puredaigiovanidiSissanoodiValle,comedaquellidiLanischie,Raspo
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odimoltealtrelocalitàruralidellanostrapenisola.Lospasimantedelmomento, conl’aiutodegliamicipiùfidati,durantelanotteponevasottoilbalcone dell’innamorataquell’omaggioflorealeaspettandopoi,bennascosto,l’esitodel suomessaggiod’amore.Ilmattinoseguente,sequelgestodipopolanagarbatezza risultavagradito,leimpostedellafinestravenivanospalancateecometali rimanevano,incasocontrariorestavanopertuttoilgiornodimostrativamente benchiuse.Ilperchédiunostessotipodicorteggiamento,fattoinlocalità alquantodiscostetraloroediparlatadiversa,vacercatonelpassatostoricodella regione.
Oltreall’indiscussoruoloavutodallatransumanzanelcoagulareinununico insiemelevariemodalitàcomportamentalidellepopolazioniincontratepercorrendoilnostrononvastotriangoloditerraistrianaracchiusotramariemonti, nonvatrascuratanemmenol’anticapresenzainlocodeglialtrifattoricheconil susseguirsidellegenerazionicontribuironoaforgiarel’indoledegliautoctoni. Quest’ultimidovettero,èvero,coniltempo,volentionolenti,accettaree parzialmenteanchemetabolizzarelecondizioniimpostedainuovivenuti,ma nonintalmanieradadovereabbandonaredeltuttoilloroavitospiritodi tolleranzainclineaunserenoconvivereconildiverso,conl’estraneo.Anchese ilprogressotecnologicodellafinedelXIXsecoloseppeinpochidecenni,pur ancheinCicceria,accrescerelepossibilidiscrepanzeeconomichepreesistentitra lesingolepersone,ciònonvuoldirechenelcontemposiariuscitoadalterare purel’anticospiritodisolidarietàeamiciziachedasempreunivaquell’insieme umano.Nontuttelelorofamiglieinquegliannisepperoopoteronocogliere l’occasioneperarricchirsi,ciònonostanteperlamaggiorpartedeiCicci,ilmondo affettivo,chelicircondavaeuniva,noncambiò.
Tuttorimaseimmutatofinoallaprimaveradell’anno1943.Nelmaggiodi quell’anno,comediconsueto,primadiincamminarsisullaviadelritornoin montagna,tuttiipastoridiunadataareasidetteroconvegnonellastessaradura disempreperripetereillorocaratteristicoritodicommiato.Raccoltiattornoa unfestosofalò,arrostironosullebracilecarnidiunaoduepecore,quelledi minorvalore,cheeranostatemacellateilgiornoprima.Traunbocconeel’altro siscambiaronoleultimeesperienzeraccoltedurantelapermanenzaneiterritori cheliavevanoospitati.Eraquellopureilmomentoperdispensareconsigli,più omenoutili,acolorochesisarebberodedicatiundomaniallatransumanza. Quandoleultimefiammecessaronodiguizzaretraitizzonidelfalò,erasegno chesidovevanolasciare.Levatisituttiinpiedi,sisalutaronoconvintichesi sarebberoritrovati,laprimaveraventura,ancoratuttiassiemenellostessoluogo
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perripeterelostessorituale.Purtroppoilradunodellaprimavera1943nonfu l’arrivedercidisempre,mabensìunnonprevistoeimpensato“Addio!”.
L’annoseguenteipastorinonsceseropiùdaimonticonleloropecoreper recarsiallepasturedisempre.Siinterruppecosìunatradizionechenonsiripeté più.Sedurantel’occupazionetedescadellapenisola,lospostarsidiunasingola personalungotuttelestradedellaregioneeradiventataormaiun’impresa estremamentepericolosa,quellopoidimuoversiinpiùpersoneconungregge dipecoreeraunacosaaddiritturaimpossibiledaimmaginare.LaSecondaguerra mondiale,contuttiglisconvolgimentisocialicheilsuodopoguerraseppearrecareallestruttureesistenzialidellepopolazionidigranpartedelpianeta,cancellò cosìpersemprepurelesecolaritradizionipopolanelegatealleabitudinideiCicci, privandointalmodolanostraregionediunasignificativapaginadellastoria istriana.
Abigeato
InIstrial’anticatradizionedipredareibuoi,legreggidipecoreoaltrianimali aidannideipastoriedegliagricoltoridellapenisolaperduròimmutatafinoa dopolafinedelSecondoconflittomondiale.Questofenomenosocialesiesaurì nonappenanellaregionevenneroamancareglioviniequandoibuoivennero ingranpartesostituitidaitrattoriedaaltrimezzimeccanici.Inpochianninon sitrovòpiùinzonaalcungiovanedispostoafareilpastore.Nelgirodiqualche annocambiòilmododiviveredellapopolzione,mailricordodiquelmalcostume, etutteleangheriecheessoseppearrecareaivilliciinermidellacampagna istriana,nonsvanironocosìpresto.Tralepersonepiùanzianedellanostra regionecenesonoancoraalcunechepossonotestimoniarecomeuntempo,non troppolontano,anchelelorofamigliefuronovittimedicotaliruberie.
Asubirneildannoeranoinlineadimassimaicontadinichevivevanonei casolariisolatiesparsilungotuttal’areaagresteistriana,manonvenivano risparmiatinemmenoquellifacentiparteanucleiagricoliinseritiinborgatepiù corposeoaddiritturaincittadinecomeValle,Pisinoealtreancora.Ipiùesposti rimanevanoperòipastorichetransitavanoconlelorogreggidallaCicceriaalle pianedellabassaIstria.Essineeranocoscientiepertantoleloroplurisecolari transumanzedallamontagnaalmarelefacevanopossibilmentesoltantodi giorno.Ogniqualvoltacalcolavanodinonpoterarrivareadestinazioneinunsol giorno,giàprimadiincamminarsiversolabassaIstria,siorganizzavanoinmodo dipoterpernottareconleloropecoreneirecintidiqualchecasolareamico,
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evitandointalmodoilrischiodiincorrereinpossibili,spiacevolidisavventure.
Sonotrascorsiormaidiversidecennidagliultimifurtidibestiamecommessi inregione,maglianzianidelposto,comegiàaccennato,ricordanoancoraquei fattacci.Sonoricordiinfelicicherivelanoiltristemododiviveredellagentedi allora,fattadistentieincertezzeperilpropriodomani.Ilcontadinosisentiva soloeindifeso.Maipotevasapereseequando,forseanchealui,sarebbepotuta accaderelamalasortediperdereinunasolanottetuttoilfruttodiannidifaticoso lavoro.Sapevanosoltantochemainessunoinsimilisituazionipotevaproteggerli. Nemmenoleautoritàprepostealrispettodellaleggeeranoingradodiintervenireinloroaiuto.L’agirediqueifurfantirimanevacosìavvoltoinunalonedi misterochegeneravapurtroppo,oltreallarabbiaealladisperazioneperildanno provocatoaiderubati,anchemeravigliaequasirispettoperlamaestriadimostratanelportareatermineilorodelittuosiintenti.
Noneracosìraroilcasoincuicertuni,quandoanottefondasentivano proveniredallastalladelvicinoinsolitimuggitidibuoioqualcheinsistentebelare dipecore,siguardasserobenedall’intervenireallertandoipropricompaesani. Glianimalichestavanoperessererapitiallafinfinenoneranoiloroenonera ilcasodirischiarepossibiliritorsionioaddiritturaanchequalcheschioppettata. Nessunoosavadenunciare,purconoscendoli,gliautoridiqueifurtinotturni.In talmodoquest’ultimipotevanocontinuare,quasiindisturbati,iloroloschi ladrocini.Raramentequalcunoosavareagire,oppureopporsiall’arroganzadi quelperversosistemadipredare,edeglivenivaricordatodallagentecomune allastreguadiunsuperuomo,diunveroeroe.Ilsuoardire,ilsuocoraggio, tramandatopoipergenerazioni,venivaforsedecantatoanchepiùdelmeritato, maservivapercontrastare,almenoinparte,laquasifatalisticarassegnazione venutasiacreareconiltempotraipopolanidelleareesottoposteall’infieriredi queiladroni.
AValled’Istriaivecchidelpostoricordanoancoral’audaciadimostratada ungendarmeaustro-ungarico,uncertoLinz,nellosgominaredasoloun’intera bandadimalfattorioperanteindisturbatadaannisuquelterritorio.Quell’addettoall’ordinepubblico,unavoltavenutoasaperedovesisarebberiunitalabanda, inunanottesenzaluna,passandoperpratieboschiimmersinelbuio,sidiresse dasolodaValleversol’abitatodiZabroni(Zabroni}i)dovesitrovavailcovodi queimalviventi.Lìgiunto,irruppedecisonelloronascondiglioconlapistola d’ordinanzaspianata,intimandoall’istanteatuttidiarrendersisenzatentaredi opporreresistenzaalcuna.Sorpresi,quest’ultiminonsepperoreagire.Rimasero lìfermidovesitrovavano,stupitidelfattocheunestraneoallorogruppopotesse azzardarsidasoloadirromperenellororifugioconlaprecisaintenzionedi
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arrestarli.Eranoconvintichelacasa,dovesieranodaticonvegno,fossestatain precedenzacircondatadaunbelnumerodigendarmiprontiastroncaresul nascereunqualsiasitentativodifuga.Siarreseropertantosenzaproferireparola. Linz,senzasoffermarsiinsuperfluespiegazioni,licostrinsealloraadammanettarsitraloroinfilaindiana.L’ultimorimastoloammanettòluidipersonaalresto dellacombriccolaincatenata,spingendopoituttifuoridallacantinadovesierano datiappuntamento.Nonappenafuronoall’aperto,icatturatisiaccorserodel tranellonelqualeeranocaduti.Troppotardi,nonrimanevachedarsfogoalla propriarabbiafacendosfrontatamentepresentealgendarmecheseavessero saputoprimacheerasolo,dicertoluinonavrebbemaipiùrivistonél’alba,né lastradadiritornoperValle.Possiamoesserecertichemoltovolentieriquei ceffi,sel’avesseropotuto,avrebberosenzaalcundubbioconcretizzatolaloro minaccia,malegaticosìcom’erano,dovetteroubbidireaLinzeseguirlofinoalla casermadiValle.Unavoltarinchiusiifurfantiincella,ilcomandantedella casermafecesaperealnostrogendarmecheciavrebbepensatolui,l’indomani, ascortarequeifurfantiinprigioneaRovigno.Conciòpensava,moltoprobabilmente,dipotersiaggiudicaretuttoilmeritoperl’esitosoddisfacentediquella spericolataimpresanotturna.Laventilatapropostadelsuperioreperònon piacqueproprioalsubalterno,cheglisiopposefacendoglipresentecheseluiera riuscitoacatturarequelgruppodimalavitosietrascinarlipoidasoloeinpiena nottefinoaValle,ancorapiùfacilmentel’avrebbepotutofareportandolidi giorno,esempredasolo,anchefinoallecarceridellacittàdiSant’Eufemia.Il mattinoseguentetuttaVallesiraggruppòdavantiallacasermadeigendarmiper assisterealpassaggiodellacolonnadiprigioniericonLinzintesta.
Permoltianni,nellelungheefreddeserated’inverno,ipastoridelposto, raccoltiattornoailororusticifocolari,continuaronoamagnificarelasuaintraprendenzaeaudacia.Sepoituttoquellochesiraccontavasifossesvoltocosì comerealmentesisvolse,nessunolopuògarantire,macertoèchequellasortita notturnaaiutòascalfire,almenoinparte,laparticolareimmaginediinviolabilità concuiquell’organizzazionediladrisapevaammantarsi.Ciònonostantesulla popolazioneagrestedellaregionecontinuavaagravareunostranovelodi rassegnazione,chesembravanonsipotessemaisquarciareintoto.
Apartel’encomiabileinterventodelsingolo,poc’anzidescritto,leistituzioni preposteacontrastarel’azionediquellebandedimalfattorinonfuronoquasi maiingradodiassicurareallapoveragente,disseminataneicasolariisolatidella distesacampagnaistriana,unaserenaesicuraesistenza.DuranteilPrimo conflittomondialel’attivitàdiqueiladridibestiame,comegiustamentevenivano apostrofati,approfittandodellasituazionebellicapresenteinmezzaEuropa,si
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reseancorapiùsfrontata,tantocheessiperarraffareciòchesieranoprefissinon arretravanotalvoltanemmenodifronteaipiùefferatidelitti.
Nellaprimaveradell’anno1915,dopochel’Italiaebbedichiaratoguerra all’Austria,quest’ultimaimposeallefamigliedigranpartedell’Istria,comea quelledellaValdiLandronelTrentinomeridionale,disfollareneicampidi raccoltainBoemiaoinMoravia,qualoranonfosseroingradodidisporrediun redditoannuosufficienteagarantireallapropriafamigliaunasicuraautonomia economicaalmenoperunannointero.Lasciareilidinativiperlamaggiorparte deglisfollatidallabassaIstriaeracomeusciredalmondo,dalloropiccolomondo contadinotuttocompresotraicampanilidiRovigno,Valle,Dignanoeleisole Brioni.Nessunodesideravaabbandonarelepropriedimore,maopporsial provvedimentostataleeraimpossibile.Nemmenolefamigliedisagiateconil capofamigliaalfrontepotevanosottrarsiaqueltrasferimentoforzatointerre lontaneeanch’esselasciaronoipropripoveriaveri(caseeanimalicompresi)alla mercédegliamministratoripubblici.Approfittaronodiquestostatodicose,oltre aglisciacalliditurno,pureisolitiladridibestiame.Testimonedellaparticolare situazionechesivenneacreareinregionefu,tralealtre,pureunafamiglia(7-8 membri)residenteaStanziaBagozzi,aliasStanziaCarnialosa,casaleisolatoa mezzastradatraValleeDignano.Laseraprimadellapartenzaperl’ignota destinazione,siaigenitoricheifiglisicoricaronoprimadelconsueto.Almattino avrebberodovutotrovarsi,assiemeallefamigliedeicentrivicini,allastazione ferroviariadiDignano.Ilturbamentoperl’incognitocheliattendevanon invogliavanessunoalsonno.Dopoqualcheoradidormiveglia,l’anzianogenitore (miononno),allertatodaunostranotrambustoprovenientedalcortiledovesi trovavalastalladeibuoi,tesel’orecchio.Insospettitosilevòdalgiaciglioeaccese unlume,cheilluminòdebolmentelacameradaletto,conl’intenzionediscendere alpianterrenoperandareavederecosastesseaccadendo.Manonciriuscì.Dal buioprofondodelcortileecheggiòunosparoeluicaddestecchito,riversosul lettoaccantoallamoglie.Gliassassini,senzascomporsiperlegridadeifamiliari, infrettaefurias’impadronironodeglianimalirinchiusinellastallaesvanirono nelnulla.Lamattinaseguente,senzapoterrispettarel’improvvisoluttocausato dallamortedelgenitore,lafamigliafucostrettaaunirsiallamoltitudinedegli altrisfollatigiàassiepatineivagoniadibitialtrasportomerci,prontiperlasciare l’Istriaversoilnorddicerto,maversoqualelandanessunodilorolopoteva sapere.
Suquelconvoglioferroviariomolteeranoledonne,pochigliuomini,molti ivecchieibambini,certuniancorainfasce.Glianzianicomunicavanotraloro initalianooppureincroato,mentregliordinivenivanoimpartitiintedesco.A
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Lubianaebbeluogolaprimasosta.Adattenderequellagente,nellastazione ferroviariacentraledellacittà,eragiàprontouncorpodivolontarieperdistribuirelattecaldoepaneaipiùpiccini.TrailgruppodifamiglieinviateinMoravia c’eraanchequelladimiamadre.Leiavevaalloranonpiùdiundicianni,maper tuttalasualungavitanondimenticòmail’accoglienzaricevutainquellastazione. Raccontavasemprecomeassistettesorpresaalladistribuzionediversificatadi quelcibodapartedelleausiliarie.Illatteeilpanevenivanodatisoltantoaifigli dellemadrichesapevanoesprimersiinqualcheidiomaslavootedesco.Peri pargolidellemadriitalianenoneraprevistanessunaassistenza.Perrisolvere quell’assurda,disumanadiscriminazionealloraintervenneilbuonsenso,l’umanitàelaparticolareindoledellemadriistriane.Quellechesapevanoesprimersi incroatoelestessecroateistrianesipresentaronoalloraachidistribuivaquel po’dicibocaldoconinbraccioipicciniitalianichenonsapevanoancoraparlare, mapiangereperfamesì,chiedendoperquellecreaturineciòchevenivadistribuitoatuttelealtre.Datocheilpiantononsipuòdiversificareinbasead inflessionidicarattereetnico,ciòpermiseaquellegenerosedonnedinutrirei figlidellealtruimadricomesefosseroipropri.
Aguerrafinitaqualcheorganizzazioneinternazionalesiincaricòdiriportare glisfollati,sopravvissutiallafameeallemalattie,allepropriedimore.Pur essendonelcontemposortenuoveentitàstatalienuoviconfini,tuttipoterono rivedereiproprifocolari.InIstriaigendarmiaustriacivennerotostosostituiti daicarabinieriitaliani,maifurtidibestiamecontinuaronoainfestarelaregione conlastessa,eforseancormaggiore,frequenzadell’anteguerra.Nemmeno l’eliminazionefisicadiunodeipiùspietaticapobandadellericostituiteaccozzaglieladrescheriuscìamodificarelalorodisumanaebrutalenatura.Esemplare rimaneilloromodousatoperliberarsidell’assassinodiStanziaBagozzi.Era costuiunesserespregevole,sempreprontoadusarelearmiperuccidere.Nonsi attenevanemmenoalleprimitiveregolenonscrittedellasuastessamasnada, tantodaspingereisuoivecchicompagnidiventuraaliberarsidiluiscaraventandolonellafoibaBombasea,nonlontanodaCanfanaro.Perfarsapereachidi dovereilprofondodisprezzoprovatoperl’ucciso,siaccanironosulsuocorpo usandounmacabrorituale:primadidisfarsidelcadaverelosquartaronocome fosseunmaialedisponendopoilesueviscere,tuttebeneinvista,attornoall’orlo diquell’orrido.
Benprestoifurtiadannodeivilliciripreseroquasiindisturbati,senzachele nuoveforzedell’ordinefosseroingradodiopporsiconsuccessoaqueldegradantefenomenosociale.Essoeraoraalimentato,eparzialmenteanchegiustificato,dall’opposizionesortainregionecontrol’insensatadiscriminazionenazio-
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naleinstauratadalregimefascistaperdenazionalizzarepartedellapopolazione ruraledell’internoistriano.
IlricordodiLinzinsegnavachesesivolevaopporsiall’operatodiqueiladri altrononrimanevacheaffrontarli,avendoneilcoraggio,atupertu,neilorocovi. Questaconsapevolezzaspinse,quandofunecessario,certiVallesiacomportarsi nelmodoindicatodall’ormaidefuntogendarmeaustriaco.AncoroggiaVallee dintorniqualcunoricordailcoraggiodimostrato,agliinizideglianniTrentadello secoloscorso,daungruppodicompaesanichesiavventuraronoamaninudein terreinfideallaricercadeibuoirubatidurantelanotteadunloroamico.Costui tenevaiproprianimalirinchiusiinunastalla,aibordidelloslargonototutt’oggi conlavoce“LaMussa”.Difronteadessasitrovavalacasadelmedicocondotto delpaese,ildott.Bencheredellasuavecchiamadre.Unasera,sultardi,il sanitariosiintrattennepiùdelsolitoalcapezzalediunammalato.Lasua genitrice,aspettandoansiosailrientrodelfiglio,ditantointantosbirciavada dietroalleimpostesullasottostantepiazzetta.Eragiàbuio,quandosottoalla fiocalucedeilampionidiallora,scorsedueindividuichestavanoarmeggiando attornoallastalladiunsuoconoscentedicognomeCernecca.Lesembròdi riconoscereunodeidue,maalfattonondiedemoltaimportanza.Illorooperare noneracosachelapotesseodovesseinteressare.Lanottepassòtranquilla. Nessunosentìnéunlatraredicani,néuncalpestiodianimalivicinoalleproprie case,mailmattinodopotuttaVallesapevachenottetempoaCerneccaerano staticarpitituttiibuoi.Appenaalloralavecchiasignorasiresecontoachecosa avevainvolontariamenteassistitolaseraprima.Capìdiaverassistitoaipreparativiperunfurtoecheoradovevariferirealfigliociòcheavevavisto.Questinon persetempoesiaffrettòadinformareilderubatodiquellochegliavevariferito lamadre.Nelfarlonondimenticòdirivelarglipureilnomediunodeipresunti ladri.Cerneccaalloranonpersealtrotempoesimisetostoacercaretraisuoi amicichifossedispostoadargliunamanoperandareariprendersiipropri animali.Trovatol’aiutodialcunivolonterosi,simossesubitoallaricercadel presuntoladro.IngrupposidiresseroalloraallavoltadiOcreti,pugnodicasea nordestdiValle.Lìgiuntinontrovarononullachepotesseprovarelapresenza diciòchestavanocercando.Gliabitantidelpostoassicuraronodinonavere notatodurantelanottealcunchédiinsolito.Erachiarochelìilorobuoinonsi trovavanopiù,cheeranogiàstatitrasferitienascostiinqualchesitopiùsicuro. IVallesinonsidetteroperciòpervintiecontinuaronolalororicerca portandosinell’areadove,peranticacomuneconoscenza,sipotevasupporreche ibuoifosserostatitrasferiti.Continuaronocosìillorocamminodirigendosiverso l’internodellapenisola.Dopoparecchichilometridiincederefaticoso,superato
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ilVallonedellaDraga,arrivaronoalleportediCorenici.Primadiaddentrarsi nelpaesino,siimbatteronoinunavecchiatuttavestitadinerochesenestava, solasoletta,appoggiataalmuriccioloaseccodellastradinacheportavaalleprime casedell’abitato.Facevalacalzacercandodiassumereunfaredicompleta indifferenzaversotuttociòchelacircondava.Sivedevacheavevaassuntoun atteggiamentoforzato,innaturale.Ciòperònonimpedìainostriimprovvisati investigatoridisalutarlacontuttoilrispettodovutoallasuavetustaetà.Leifece fintadinonsentireenonrisposequandolefuchiestosepercasoavessevisto passareinzonaunpaiodibuoiscortatidasconosciuti.Scuotendoilcapola vegliarda,quasicontrovoglia,fececapiredinonessereaconoscenzadiquello chelesichiedeva.Forsenonsapevaesprimersiinitaliano,maquelsuocomportamentodasentinellamessaaguardiadiqualcosachenonsivedeva,machesi intuivaesserevicina,convinseinostriVallesidiesseregiuntiormainontanto lontanodallameta.Ciòlispinsepertantoadinsisterenellalororicerca.Fatti pochipassisivolserod’istintoall’indietropervedereselamegerastesseancora sferruzzandolacalza,maleieragiàscomparsa.Erachiarochel’allarmeerastato giàdatoechedovevanoaffrettareilpassosevolevanoprevenireintempoil tentativodeiladridinasconderelalororefurtivainqualchesitopiùsicuro.
Ilcasovollecheinostriuomini,dopoaverfattoqualchedecinadipassi,si scontrasseroall’improvvisoconchi,appenaavvisato,cercavaintuttafrettadi portareviadalpropriocortile,recintatoconaltemura,glianimalirapinati.Il ladro,trovatosiaduntrattodasolodifronteagliuominivenutiariprendersii lorobeni,pursapendochepotevasemprecontaresull’appoggioindirettodegli amicicompaesaniesullaconoscenzadettagliatadelterrenocircostante,capìche nonavrebbeinnessunmodopotutoconfrontarsiconisopraggiuntiepertanto abbandonò,senzaproferirparola,glianimalirapitiallegittimoproprietario, dileguandosiinunmenchenonsidicanellaboscagliavicina.Cerneccaeisuoi amici,rimastiaquestopuntoalquantosorpresipercomesieraconclusoquell’improvvisoeincruentoincontro,chepermiselorodirecuperareciòchecercavano, pensaronobenedinonforzarelamanoallafortunaconl’intrattenersipiùdel necessarioinquelleinsicurecontrade.Lestiabbandonaronoquellalocalitàper ritornareilpiùprestopossibile,illesieappagati,allepropriedimore.Lasciata allespalleCorenici,iVallesiallorasiincamminaronosullaviadelritornolungo unastradadiversadaquelladell’andata.AttraversandoilboscodellaFinida, sceseroversoilfondodellaDragaperrisalirepoi,superatal’oppostachinadel Varion,finoadarrivaresottolachiesettadiSant’Agata.Superatoanchequesto anticotempio,sostaronoquindiaCanfanaroperriferireaicarabinieridelposto l’esitodelloroarditointerventoeperraccontareagliabitantidelpaese,contutti
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iparticolaripossibili,laloromirabolanteimpresa.
Itutoridell’ordine,informatidell’accaduto,sistupironoperl’ardiredimostratodaquellosparutogruppodicampagnolidisarmati,tantodacongratularsi conqueicoraggiosiperl’irruzionefattaincamponemico.Inostrieroiallora, compiaciutiperglionorichestavanoricevendo,confalsamodestiacercaronodi minimizzarel’accaduto.Prendendoinuncertoqualmodoamodellolegestadel miticoLinz,chieseroaipresentipiùcuriosiperchémaianch’essi,insimili condizioni,nonavesseropotutodimostrarelostessocoraggionecessarioper riprendersidigiornoquellocheerastatolorotoltodinotte.
Puraesemplicevanagloria.Èfacileimmaginarecomesisarebbeconclusa laloroincursione,sealpostodiunsolomalfattore,avesserotrovatoadattenderli l’interabanda.Moltoprobabilmente,pernonincorrereinguaipiùseri,avrebberoalzatoinfrettaefuriaitacchiperritornareaValleamanivuote,prontia raccontarepoiaipropriamiciecompaesanidinonessereriuscitiatrovaretraccia alcunadeiladrichecercavano.Perfortunalasortedeciseinlorofavoreecosì poteronovantarsidiaverpartecipatoadunaimpresamoltorischiosa,che avrebbepotutoaddiritturametterearepentagliolaloropellaccia.Loscacco subitodaqueiladrifecenotiziatralagentecomunedellabassaIstria,manon fiaccòlasfrontatezzadichitrovavapursempremoltoesaltanteilfurtodel bestiamealtrui.Lastampa,comealsolito,taceva,lasciandochel’abigeato continuasseaprosperareindisturbatonellagranpartedelterritorioistriano. Nemmenol’infuriaredelSecondoconflittomondialeriuscìadinterrompere quellaloscaattività,abbinataallapersistenteediffusaomertàconlaquale,anche chinonfacevapartediquell’arcaicomondo,dovevaconvivere.
Unasera,all’imbrunire,miopadreeradirettoinbiciclettaversoPisinoe passandoattraversol’abitatodiCorridico(cr.Kringa),unpaesinoanch’esso situatosull’orlodelVallonedellaDraga,fufermatodacertisfaccendatipoco raccomandabili.Dopoaverlosalutatoconesageratadeferenza,questiglichieserodov’eradiretto.Gliproposeroquindidisostareunpo’perandaretuttiassieme adassaggiare,inunacantinalìappresso,delbuonvinoedell’ottimoformaggio pecorino.Datal’oratarda,alprimomomentolapropostadiquellepersonegli sembròalquantosospettaerifiutòl’invito,mapoiilloroinsistereripetutocon untono,divoltainvolta,semprepiùautoritario,glifececambiareidea.RicordandolatristefinedelpropriogenitoreaStanziaBagozzi,siconvinsechetutto sommatoerapursempremeglioaccettarequell’insolitapropostacherifiutare l’invito.Senzafarealtredomande,accettòlaproposta,entrandoinunacantina lìvicino.Dopoaverchiusoportaefinestre,ipadronidellacasa,lìraccolti,diedero ilviaalmesceredelvinoealtagliodelformaggio.Traungiroel’altrodi
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“bocaleta”(boccale)simiserosubitoachiacchierareadaltavocedicosesenza alcunsenso,conl’unicoscopodiingannareiltempoeconfondereisuoniche eventualmentesisarebberopotutipercepireprovenientidall’esterno.Tutta quellamessinscenasiprotrasseperun’oracirca.Aduntratto,eragiànotte inoltrata,miopadresentìl’avvicinarsidelcaratteristicocalpestiodiungreggedi pecoreintransito.Nessunosiscomposeeancheluifecefintadinonaccorgersi dicosastesseaccadendofuoridallacantina.Dopounpo’ritornòilsilenzio.Isuoi nuovi“amici”,tuttipremurosi,alloragliricordaronocheeraormaitardietempo diinforcarelabiciperavviarsiallavoltadellasuadimora.Sentendosifinalmente liberodiandarsene,nonattesealtrisuggerimenti.Salutataquellastranacombriccola,risalìinsellaeripreseapedalareconrinnovatalenafinoaPisino.Alla famiglia,chepreoccupatachieseleragionidelsuoinusitatoritardo,pensòbene dinonsvelareincosarealmenteeraincappato.Ilritardoloattribuìadellefasulle eripetuteforaturecheavrebbesubitoduranteilpercorsolungolestradesterrate dicampagna,ealtrononaggiunse.
Dopounmesecirca,allavigiliadellaSantaPasqua,unosconosciutosi presentòacasanostraconungrossocestochecontenevaoltrealletradizionali uovasode,dipinteconl’aiutodicomunierbeefrutticampestri,unformaggio pecorino,unbelquartodispalladimaialeessiccata,qualchecespodiscalogno eunfiascodigenerosovino.Alladomandadichinefosseilmandanteequale erailmotivodeldonopasquale,l’uomorisposedicendosoltantochevenivada Corridicoechealtreprecisazioniceleavrebbepotutodareilnostrocapofamiglia.Salutòe,senzaaggiungerealtro,seneandòvia.Unregalopiùgraditolamia famigliapropriononselopotevaaspettare!Durantetuttoildecorsodellaguerra ilciboincittàerarazionatoeanchequelpococheaspettavaalsingoloveniva accaparratopropriodaglistessinegoziantiaddettiallasuadistribuzione.Intal modoquasimainessunoriuscivaariceveretuttoilquantitativocheglispettava. Qualchemesedopo,nelsettembredel1943,letruppetedeschetrovaronoi magazzinideigrossistiricolmididerratedestinateailoroconcittadini.Chici avevafattoqueldonoattesepiùditrentagiorniprimadiinviarcelo.Volevaessere sicurochenessunofossevenutonelfrattempoaconoscenzadell’incontrodi Corridico.Miopadrecapìsubitoqualepotevaessereilverointentodi quell’omaggio.Ilmessaggioerachiaroe,sapendoconchiavevaachefare,pensò beneditenerecontuttilaboccabenchiusa.
Appenaneldopoguerra,quandoormainonvivevamopiùaPisino,luicisvelò laragionediquellastranagenerosità,facendociintalmodoconoscerepurele consuetudinicheuntemporegolavanoilconviveredegliabitantidiqueilembi diterraistriana.Tuttieranoalcorrentediquellerealtàladresche,matutti
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facevanofintadinonsaperlo,cercandointalmododinonscontrarsioconfrontarsiconchilepromoveva.Menocosesisapevanosulmododiagirediquelle persone,meglioera.Vereofalsechefosserolebravatemesseinattodapartedi queiladridibestiame,essecontinuavanopursempreadintimorireanchechi soltantocasualmentevenivaacontattoconlaloroesistenza.Ancoraoggic’èchi ricordalospaventoprovatoquandofucostrettoadassistereadunodegliultimi attidibrigantaggiocompiutiinregione.
CorrevanoiprimianniCinquantadelsecoloscorso,quandolui,ancora bambino,inun’oscuranotted’inverno,assiemeallapropriamadreeallasorellina diappenaseianni,sidirigevaapiedilungounastradasterrataallavoltadella lorodimoraaSantaCaterinad’Arsia.PartitidaSanPietroinSelve,all’altezza delcaselloferroviariodiPiferidovetterofermarsiperchéfuronointimoritidaun insolitorumoreprovenientedalprofondobuiochelicircondava.Capironosubito chesitrattavadelrumoreprovocatodaungreggedipecoreintransito.L’ora tarda,l’assenzadivociedilatratidicani,comel’impossibilitàdilocalizzarela provenienzadiquelcalpestio,allarmòlamadretantodaindurlaascavalcarein tuttafrettailmuriccioloaseccodelbordostradale,perappiattirsitosto,assieme aifigli,tral’erbaaltadelvicinosottobosco.Rimaserolìfermisenzafiatarefino aquandononsentironopassareallorofiancoungreggedipecorescortatoda piùindividuiche,sicuridinonincorrereinsgraditiincontri,sidirigevanosenza frettaversoilfondodellaDraga.Tuttofinìbene,maqualesarebbestatala reazionediqueiladri,sesifosseroaccortidellaloropresenzanelboscolìvicino? Megliononpensarci!
Quellofuforsel’ultimofurtodibestiameinregione.Almenocosìsipuò desumeredalfattochenessuno,negliannicheseguirono,pensòpiùdimenzionareilripetersidisimiliattività.Unastranaamnesiafagocitòlamemoriadei malicommessi.Ancoroggiilraccontareadestraneiquegliscorcinonproprio edificantidistoriaregionale,vienespessobollatocomeunoscorretto,prevenuto, senonaddiritturamalevolo,intentodimettereincattivaluceilviverepassatodi quellegenti.
ConlafinedelSecondoconflittomondialequell’arcaicomododiappropriarsideibenialtrui,attraversoarditeazionidibrigantaggio,vennemenoosubì unsensibiledecremento.Ilnuovoregimenonintesesopportare,dovemai legittimare,quell’anticaprassiladresca,tantopiùchenonpochicapibanda, espertinell’artedelbrigantaggio,standoallemalelinguediallora,sepperoin temporiciclarsiacquistandotalvoltaanchefunzionidiprestigionellamilizia popolare,laneocostituitapoliziastatale.Quantoquelleinsinuazionipotessero corrispondereaveritàèoradifficilecomprovarlo.Certoèchenelbrevegirodi
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pochianninonsiparlòpiùinpubblicodeifurtidibestiame,senzatimoredivenire malcompresi.Volentierinonlosifanemmenooggigiornoosesiaccennaaquel malcostumesicercasemprediaddossarnelacolpaadaltri,ai“foresti”!
Omertà
Nell’immediatodopoguerra,inbrevetempo,l’anticostiledivitaeleconsolidatetradizionipopolaridellaregionevenneroabbandonateeriposteinun comodoecondivisodimenticatoio,maunmododicomportarsi,conosciutocon lavoce“omertà”,continuòimmutatoadessereusatoogniqualvoltasidovevano risolverecontrastisortinelristrettomondodellepiccolecomunitàrurali,chemal tolleravanol’interferireneilororapportidientitàestraneealloromododivivere.
Lacreazioneforzatadicooperativeagricole,imitantii Kolchoz dell’Unione Sovietica,contribuìadimpoverirelacampagnaistriana,costringendomolti agricoltoriacercarelavoronellefabbriche.Ilpatrimoniozoologicodellaregione perdevacosì,diannoinanno,consistenza.Siassistevaaunaprofondatrasformazionesocio-economicadellavecchiastrutturarurale,mal’omertà,fruttodi unsecolareretaggiostorico,continuavaadessereunacomponenteinscindibile dellaprimitivamentalitàagrestesemprerestiaacambiarestiledivita.
Qualchelustrodopolafinedell’ultimoconflittomondialeebbil’occasione diconstataredipersonacomequell’arcaicocostumecomportamentalenonfosse statoancoradimenticato.Finitiglistudi,fuiinviatopercasoasvolgerelamia professionedimedicopressoilpiccoloospedalediPisino.NellostessocircondarioamministrativositrovavailgiàmenzionatopaesinodiCorridico.Inuna freddanotted’inverno,quandomitrovavodiguardia,sentiifermarsidifronte all’ambulatorioun’automobile.Inqueitempirareeranoleautoincircolazione, percuipensaisubitochesidovessetrattarediqualcheemergenza,vistoche avevanoricorsoaquelmezzoditrasportopersoccorrerechiavevabisognodi assistenzamedica.La“sioraNina”,l’infermieraditurno,uscìlestaall’apertoper accogliereilpresuntoinfortunato.Primacheleipotesserientrare,accompagnandounvecchiettoconlafacciatuttainsanguinata,sentiicheilveicolosenestava giàandandovia.Appenapossibilechiesiall’infermieraseeraforseriuscitaa vedereil“buonSamaritano”checiavevalasciatoquelferito.Alquantostupita pureleiperl’inconsuetocomportamentodelsoccorritore,mirisposecheafarlo erastatounmiogiovanecollega.Loconoscevabeneperchéeranativodi CorridicoeavevafrequentatoilGinnasioaPisino.Aggiunseancorachelui, primadiandarsene,leavevachiestochifossequellanotteilmedicoditurno.Poi
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salutòeripartìsenzachiederealtro.Veramenteunostranomododifare,pensai. QuelcollegaloconoscevogiàdaigiornideglistudiaZagabria.Tranoinonc’era statomaiunoscrezio,anzi.Nonsapendodarmiunalogicaspiegazioneper giustificarequelsuostranomododicomportarsi,miconcentraiallora,senza pensarcipiù,sullavorochemiattendeva.
Ripulitalafacciadelvecchiettodaigrumidisanguechecoprivanol’area temporalesinistradelsuovolto,notaiunaferitadatagliononprofonda,malunga circadiecicentimetri.Eraevidentecheerastatainfertaconqualchelamabene affilata.Mentrel’infermierapreparavailnecessariopersuturarelalesione,iomi accinsiadannotaresuunregistrolegeneralitàdelferito.Tuttosisvolsesenza intoppi,maquandochiesiall’uomolacausadiqueltaglio,aduntrattoluicambiò tonoe,assumendounatteggiamentoquasiaggressivo,miguardòfissonegliocchi comesevolessechiedermistupito:“Maatecosaimporta?”.Poidopounabreve pausadisse: “Pasampoškaline” (Sonocadutogiùdaigradini),enonaggiunse altro.Erachiarochementiva,maiodovevo,perobbligod’ufficio,annotarei particolaridell’accadutocheloavevaspintoacercareaiuto.Glirifeciallorala stessadomanda,facendoglipresentechesepercasolapoliziasifosseinteressata dellafaccenda,ioavreidovutoriferireladinamicadelcasocosìcomeluimela stavadescrivendo.Anullavalseilmioinsistereaffinchédesseunaversione veritierasullacausadelferimento.Luicontinuòaripeterecocciutamente: “Pa sampoškaline!”.
Benprestocompresichenonvalevalapenaostinarsiconlemiedomande, maalloracosafare?Comemaiilmiocollegasen’eraandatoviacosìinfretta? Interrogandomisututtiqueiperchéepercome,miritornòalloraallamente l’insolitasituazioneincuisieravenutoatrovare,qualchedecennioprima,mio padrelaseraquandofutrattenutoproprioaCorridicodaungruppodisfaccendatilocali.Siailvecchiettocheilmiocollegaprovenivanodalocalitàtuttesparse attornoaquelpaese,sitopureessosulbordodestrodelVallonedellaDraga. Ambedueeranodunquefiglidiunparticolareambientedovel’omertà,stando aldiredeipiù,continuavaadessereancoravalutataqualecomponentenormale delviverequotidiano.Tuttiimembridellacomunitàdovevanoattenersialmodo dicomportarsitramandatodaipropriavi.Iconflittiinterpersonalidovevano rimanereconfinatinellaristrettacerchiadiparentioamicifidati.Chiosava dubitaredellaversionedatariguardoaciòchesichiedeva,venivasubitoconsideratopersonainfidaconlaqualeeramoltomegliononavere,inunprossimo domani,alcunchédafare.
Quellasera,primadiaccingermiaprendereservizio,nonmisareimai aspettatodidovermiscontrarepureioconquell’arcaicacostumanza.Unavolta
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venutoacontattoconquellarealtàimprevista,dovettisceglieretrailmodo correttodiespletarelepraticheproceduraliequellodiadeguarmialmododi risolvereilcasosecondol’usanzadellagentediquellecontrade.Comecomportarsi?Comemiavrebberoaccoltoegiudicatoiparentidiquelferito,seun domaniavessidovutorecarmi,forseanchedinotteedasolo,alcapezzaledi qualchelorofamiliare?Pernonincorrereinfuturoinpossibilieincresciose situazioni,inuncertoqualmodomiadeguaiallostiledivitadichidovevo medicareeaccettaiperveralaversionedeifatti,cosìcomemelidescriveva l’interessato.Purrimproverandominell’intimoperquellochestavofacendo,non insistettipiùconlemiedomandeeannotai:“feritaallaregionetemporalesinistra dovutaallacadutadallescale”.Suturaiquindilaferita.L’infermieraglifece l’antitetanicaequindiglidicemmochepotevaandarsenevia,acasaodove voleva.L’uomo,quasistizzito,cisquadròconunostranocipiglioesenzanemmenodiregrazie,uscìdall’ambulatorioperperdersipoinelsilenziodellanotte.
Neigiornicheseguirononessunofececennoaqualcherissasortanell’area dadoveeravenutoquelburberoessere.Comediconsuetolagentediquelle contrade,anchesenelfrattempoeravenutaaconoscenzadell’accaduto,tacque. Iproblemielecontroversieinsortetraisingoli,perquantofosserogravi, rimanevanopursempreavvoltiinunacoltrediostentataespessofasullaarmonia paesana.Ilorosegretilisapevanocustodire,eforselosannotuttora,tenendoli semprelontanidallecuriositàdichinoneradirettamentecoinvoltonelcasoin questione.Nemmenoifattipiùcruentisuccessiunpo’primadelSecondo conflittomondiale,comeilfratricidiochecoinvolsetrefratelliacausadella ripartizionedelgranodurantelatrebbiatura,riuscivanoadesseremateriadi commentoedivulgazionealdifuoridell’areadoveildelittoavevaavutoluogo. Tantaeraladiffidenzacheessinutrivanoversochicchessia,daindurreiloro viciniaimbastirealorodiscapitounfantasiosoespassosoaneddotocheveniva spessoevolentieriripetutoogniqualvoltasidisquisivasullemodalitàmessein attodaqueiladroniprimadiportareaterminelelororuberie.Siricordaancora comeduranteipreparativiperunfurtodibestiame,unodegliorganizzatoridi talioperazionichiesealpropriocomplice:“Quantesonolepersonemesseal correntedelnostropiano?”.L’altrodirimandoglirispose:“Solodue,tuedio!”. Aquestopuntoilprimoconcluselaconversazionesentenziando:“Troppi!Così nonsipuòfarnulla!”.
Storiedelpassato,macisonoancoracertuniche,distorcendovolutamente larealtà,cercanodiminimizzarel’influssonefastochequellaminoranzadi malfattoriseppeesercitaresulrestodellasuastessagente.Quandosirivangail loropassato,sonoprontiariconoscerelaparzialeresponsabilitàavutadaibasisti
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localinelportareaterminequelleazioniillecite,masipremuranonelcontempo diaddossarel’interapianificazioneelamessainattodeifurtidibestiameai ricettatorid’oltremareaiutatipiùvolte,sìvuolfarcredere,addiritturadallestesse forzed’ordinelocali.
Comesipuòarguiredall’esposto,mentrelatransumanzael’abigeatonel brevegirodiqualchedecenniouscironodallascena,l’omertà,componente costantediquelloscomododiagire,continuòasussisteretrasformandosiconil tempoinuninnocuosensodi“quasi-patriottismo”regionaledifficilmentecomprensibiledachinonhamossoisuoiprimipassitralezollerossedell’avaraterra istriana.
Avevocompiutodapocotredicianni.Ormailaguerra,standoaquanto giudicavanoinostripadri,stavaperfinire.Gliannunciallaradiogiàdaunpezzo noninneggiavanopiùavittoriestrepitose.Ibollettinidiguerraparlavanocon sempremaggiorefrequenzadi“ripiegamentisupostazioniprestabilite”odi “ritiratestrategiche”.Poituttoaduntratto,unbelgiorno,sisparselavoceche Mussolinierastatodestituitodacapodelgovernoecheilpartitofascistanon rappresentavapiùunaforzapoliticadeterminanteinsenoalgovernoitaliano. Pernoiragazzisitrattòdiunacosastrana,unacosadifficiledacomprenderee tantomenodagiudicare.Perglianziani,invece,tuttoerachiaro.Essiesultavano egioivanoconvintichediscioltoilregimefinivapermoltidiloropureun ventenniodioppressioneliberticida.Ritornavapertutti,cosìalmenosisperava, latantoattesalibertà.
Questalibertàriconquistatasiespresseinvarimodi.Cantiecorisiudivano echeggiareperognidove.Instradaeaicrocicchilagentesifermavaaparlare,a discutereavocealtadeglieventichestavanomaturando,inmanieraalquanto diversadaquellausatafinoapochesettimaneprima.Laparolalibertàsembrava cherimbalzassedacasaacasacomeun’ecochenonfinivamai,mentrenoiragazzi continuavamoachiedercicosapotesseesserequellalibertàchetantoentusiasmavaglianziani.Perme,alprimomomento,quellalibertànonsignificòaltro cheaverelapossibilitàdiascoltareRadioLondrasenzadovertenerechiuseporte efinestre.
Miopadretrevoltealgiorno,pertuttaladuratadellaguerra,erauso appiccicarel’orecchioallaradio:almattino,amezzogiornoeallasera.Abbassandoilvolumealminimo,imponevaallanostrafamigliadifaresilenzio,di
Pisino–Resaitaliana
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interrompereilpasto,amedinonuscireincortile,dinonaprirelefinestre nemmenod’estateperiltimorecheilcaratteristicoTa-ta-tam,Ta-ta-tam,che preannunciaval’iniziodellatrasmissioneclandestinadiRadioLondra,fosse uditooltrelemuradellacucinadoveavvenival’ascolto.Ildoverrestarelìad ascoltarelostessoannunciatorecheripetevalostessoannuncio(enonsempre vero)trevoltealgiorno,ognivoltachenonfossiriuscitointempoaconsumare ilpastooaprepararelacartellaperandareascuola,eradiventataunacosa veramentenoiosa,insopportabile,quasiodiosa.Gliinglesinonmifuronosimpaticiproprioperquelletrasmissionistereotipiche.
LaseradopolacadutadiMussolini,perrivalersidegliascolticlandestiniin unclimadipaura,ilmiogenitorecredettedoverosometteresulbalconelaradio accesaalmassimovolume,affinchétuttiivicinipotesserosentireleultimenotizie trasmessedaquell’emittente.Pernoicontinuavanoperòadesserenovitàchenon cidicevanoungranché.Nelnostroimmaginariolaguerrarimanevaancoraun qualcosadiastrusoedifficilmentericonducibilealnostromododipercepirele cose.Ilnostroeroevincevasempre.Ancheilnemicocontinuavaadessere un’entitàvaga,daavversaresoltantoperchétale.Cisembravapertantostranala subitaneaimposizionedelcoprifuocoedellarondamilitare,fattacircolare giornoenotteperleviepiùfrequentatediPisino.Nonpassòperòmoltotempo primachecifossechiaroilmotivoditalimisure.
Unaserasultardi,nellastradaormaidesertasottocasamia,sisentirono ripeteredeiconcitati:“Altolà!”,seguititostodapiùspari.Nelleultimeluci dell’imbrunireriuscimmoadintravederedeisoldatiintentiarincorreredisordinatamenteun’ombrachesiperdevatraleviuzzedelrioneVertisce(cr.Vrtliš}e). Illoroconfusoaffannarsi,senzaalcunapparentescopo,erapernoisoltantouna scenameritevolediattenzioneenullapiù.Noncosìpercertiadulti,convinti com’erano,chesierasparatoaqualche“ribelle”,termineconilqualepiùd’uno usavaancoraapostrofareipartigiani,chesipresumevafosserogiàpresentinei boschivicini.
Passaronoigiornie,comesenelfrattemponullafossecambiato,miopadre preseleferie.DaPisino,comeognianno,tuttalafamigliasirecònelVallese pressoipropriparenti.Lontanidall’usuale trantran dellavitaquotidiana,lìi giornipassavanospensieratinell’idillicapacedellacampagna.Nell’abitatorurale doverisiedevamo,lacorrenteelettricanonarrivavaancora,perché,cosìalmeno sidiceva,certisignorottidelpostotempoaddietrosieranoopposti.Lenotizie pertantogiungevanosoltantotramiteilgiornale,nelcasonostrotramite“Il CorriereIstriano”.Ricordoancoral’atmosferachesicreavaogniqualvoltagli uominisimettevanoacommentareivariarticoliriportatidaquelquotidiano. A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-21435
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Ancheseanessunoerachiarocosarealmentesistesseevolvendoattornoanoi, tuttisiritenevanosuperespertiinpoliticaeinstrategiamilitare.Tuttiinterpretavanoglieventiincombentisecondoiloropuntidivista,dandocosìvitaalle congetturepiùsballate.Nullaimpedivaalsingolodimenarvantodelleproprie esperienzeacquisiteduranteilserviziomilitare.Ognunoassicuravachelesue eranoleunicheevalideesperienzemeritevolidiesserepreseinconsiderazione perpoterepronosticareilprossimofuturo.Pernoiragazziqueicontrastiequelle congerieverbalieranosìfontidicuriosità,manontantadapotercidistogliere daciòchel’arcaicaformadivitaagrestedelpostocipotevaoffrire.Quell’estate imperavauncaldoopprimenteeunasiccitàcostantecheperònonciimpedivano discorrazzareperboschiepratiaiutando,quand’eranecessario,ipastorinel condurreonell’assembrarelepropriegreggi.
Questomodospensieratodigoderedituttociòchemadrenaturasapeva donarci,nonduròmolto.Prestoarrivòilgiornoincui“IlCorriereIstriano” riportò,acarattericubitali,lanotiziachel’Italiadopoaverconcordatocongli alleatiunarmistizioseparatosieraarresa,avevacapitolato.Avutonesentore, certunisiaffrettaronoasentenziarechelosapevanodasemprecomelaguerra sisarebbeconclusa.Quell’armistizio,assicuravano,loroloaspettavanodigiorno ingiorno.Allamaggiorpartedellagenteperònoninteressavaindagarenésul perchénésulpercomeciòeraavvenuto.Reagìsemplicementecongioiasfrenata, illudendosidiaverefinalmenteriacquistatolatantoagognatapaceelibertà.In ognidovesidettevialiberaaicanti,allechiacchierepiùfantasiose,brindando congenerositàfinoanottefonda.
Miononno,cheasuotempomilitònellefiledell’esercitoaustro-ungarico, noncondiviseapienoquell’entusiasmoesentenziò,conlaposatezzadovutaalla suaetàeallapluriennaleesperienzaacquisitaalfronteinGalizia,cheappena ora,quando “calaràelTodesco”,sicapiràcosarealmentesignificalaparola GUERRA.Ipiùgiovanieipiùesuberanticonsideraronoridicolequellesue supposizioni.Pensavanocheilnonnofosseormaitroppovecchioperdare consigliappropriatialmomentostorico.Lamaggiorpartedichinonavevamai messopiedealfrontenonglidiederetta.Tantieranoconvintidiesserearrivati allavigiliadiundomanichepromettevapace,giustiziaebenessere.Itempiche seguironoperòdimostraronoprestoquantosaggeeprevidentifosserostatele paroledelvecchiosoldato.Nell’arcodipochigiornituttequellesperanze,o illusioni,chedirsivoglia,svanirononelnulla.
Unpomeriggiomenestavo,assiemeadalcunicoetanei,sulMontePisana, colleanorddiValled’Istria,dadovelosguardospaziadalpromontoriodiMusil, asuddiPola,finoall’alloraancorasvettantemassicciaTorboraso,allespalledi
Rovigno,perarrivarefinoall’Orserese,oltreilCanalediLeme.Vedemmouscire dalcanalediFasanatrenavi,lequali,doppiataPuntaBarbariga,sidirigevano procedendodiconservaquasisottocostaversoSettentrione.Lalororottafaceva supporrechestesseropuntandoallavoltadiTrieste.Sedutastanteconcludemmo chequeinaviglialtrononpotevanoesserechenaviangloamericaneinprocinto dieffettuareiltantoattesosbarcoalleatoinIstria.Suggestionatidallecontinue chiacchieredegliadulti,neeravamoproprioconvinti.Esultantiperl’imprevista scoperta,decidemmodiscendereintuttafrettagiùdalcolleperriferirein anteprimaaifamiliariciòcheavevamovisto,quandoaNord,oltreilCanaledi Leme,siudironodeiboati,deisuonistrani,maiuditiprima.Illorofragoreeil loroperdurarecisconcertòalquanto,dandoilviaallepiùdisparatecongetture. Tralealtreprevalsequellaconsonaallafasullaconvinzionedeglianzianiche prevedevano,comecosacerta,l’imminenteattesosbarcoalleatonell’altoAdriatico.Tutticoncordammocosìchequelfragorediartiglieriapotevaesserecausato soltantodallearmidegliinglesichestavanogiàscendendodaTriestedirettiverso Pola.Contaliconvinzioniintesta,arrivammotuttitrafelatiallepropriedimore, preannunciandol’arrivodeinemicidiieri,iliberatoridioggi!Stranamentele nostresupposizioninonsuscitaronoalcuninteresseocompiacenza.Altrepreoccupazioniturbavanoinostrifamiliari:quelpomeriggiomiopadreemioziosi eranodirettiinbiciclettaallavoltadiDignanoenoneranoancoradiritorno. Inglesisuoinglesigiù,lungolalitoraneasisentivasparareditantointantoe quandosisparaqualchemortopurcicasca.
Versoiltramonto,dopooredispasmodicaattesa,finalmentearrivarono.Gli sifecerolestessedomandechesifacevano,daunpo’ditempo,achivenivada lontano:“Cos’èsuccessodinuovoinregione?Sonoarrivatiglialleati?Èfinita realmentelaguerra?”.Siaspettavasempreunarispostarassicurantechepotesse confermarelesperanzeattese,magliinterpellatiquellaserariferironosoltanto chedaValleaDignanolastradaasfaltataeraoccupatainteramentedaunalunga colonnatedescamotorizzata.Tedesca?MadoveeranoalloragliInglesi?Probabilmentemolto,mamoltolontano!Dovemmocosìbenprestoammettereche tuttelenostresupposizioni,poc’anzielaborate,altrononeranochedelleipotesi puerilicampateinaria.Condisappuntofummocostrettiariconoscerediessere solodeiragazziniprividelladovutaesperienzanecessariaperpotersiconfrontare conilsaggioponderaredeglianziani.Essiavevano,allafinfine,sempreragione. InIstriasiinserivaoraconprepotenzaunadivisionetedescacorazzata,che conilsuoarmamento,lasuastrutturaeorganizzazioneimpressionòsialagente comunesiaisoldatidell’esercitoitalianoappenasmobilitati.Inpochigiornile truppegermanicheoccuparonoleposizionichiavedellaregione.L’euforiama-
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nifestataqualchegiornoprimaperunapacechenoneraarrivatastavascemando, anzieragiàsvanita,sostituitabenprestodaungeneralesensodiinsicurezza, seguitaasuavoltadallapreoccupazioneperquellocheildomaniciavrebbe potutoriservare.Siritornavaallacrudarealtà,evidenziataanchedagruppi sparutidiattivistiopartigiani,chericordavanoatutticomelalottacontroil nazifascismocontinuavacontuttiisacrificicheilfuturoavrebbepotutocomportare.Altrochepace!Laguerraeraarrivataabussareallenostreporteetrabreve purtropposisarebbedovutocombattereanchetralenostrecase.L’atmosferadi piacevoledistensione,dicuiavevamopotutogodereperunpo’ditempo,siera ormaidissoltanelnulla.Unostranosmarrimentosostituìinbrevel’esultanzadei primigiorni.Lontanidallanostradimora,cisentimmoaduntrattocome chiocciolesenzaguscio.Perrisolverequellapenosasituazione,miopadre,avuto sentorecheaPisinoipartigianieranoriuscitiacreareunazonaliberada ingerenzestraniere,visirecòperconvincersidipersonasequellochesistava dicendopotessecorrispondereaverità.Ritornòappagato,raccontandoche Pisinoeraveramenteliberaeinmanoaipartigiani.Uncomitatopopolare amministravalacittadinaeilsuocircondario,adottandomisuresimiliaquelle praticateintuttelealtrelocalitàdellapenisolanonancoraoccupatedalletruppe tedesche.
Venuticosìaconoscenzadelnuovosistemasocio-politicoadottatonella maggiorpartedell’Istriainterna,sidiscussealungosuldafarsi.Miononno, novellaCassandra,pronosticòancoraunavoltache“elTodesco”primaopoi avrebbedicertoassoggettatol’interaregione,manessunoprestòascoltoallesue parole.Ipiùentusiasti,opiùsprovveduti,concluserocheeradoverosodaparte nostraritornareaPisino,ormai“libera”.Dopoqualchegiornoilmiogenitoresi recòdinuovoaPisinoperottenereunsalvacondottoperséeperlafamiglia.Si trattavadellafamosa propusnica (cr.),fogliocheciavrebbepermessoditransitare liberamentesututtoilterritoriocontrollatodaipartigiani.Cosìdecidemmodi ritornareacasanostra.Imezziditrasportodisponibiliconsistevanoindue biciclette:unaBianchi,inforcatadamiopadreconmiamadresistematasulla cannadeltelaio,tuttaintentaareggereunavaligiaappoggiatasulmanubrio,e unaLegnanoconmeinsellaemiasorellaacconciataallastessamaniera.Così assestatidovevamosembrareunacomitivaalquantoridicola,maaqueitempi nonsiandavatantoperilsottile.Unmattinodibuon’oracimettemmoin camminocontandodiarrivareingiornataadestinazione.Chiciaccompagnava perilprimotrattodistradacontinuavaripetutamentearaccomandarcidinon proseguireperviedifaciletransito,madiprocederesoltantoattraversopratie boschi,persentierisecondari,cercandodievitareintalmodoincontriindeside-
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raticoneventualiformazionimilitaritedesche.Superatol’abitatodiMoncalvo (cr.Golaš),aipiedidell’omonimocolle,salutammoiparentieproseguimmoda soli,dopoaverescavalcatolalitoraneaTrieste-Pola,lungoun“limido”(sentiero campestre)cheportavaversol’internodellapenisola.Benpresto,dopoleprime pedalate,percepimmodallaparteversolaqualeeravamodirettiunosferragliare dicingoli,chepreannunciavanol’avvicinarsidimezzicorazzati.Sidirigevano versoNord,proprioversol’angolod’orizzontedoveeravamodirettianchenoi. Nonavevapiùsensoritornareindietroocambiareitinerario,pertantodecidemmodiproseguiresecondoilpianoprestabilito,sempresperandodinonincontrareitemutiTedeschiprimadiarrivareaCanfanaro,paesechedovevamo attraversareperproseguireallavoltadiPisino.
Ilsentierocheavevamoimboccatoeraadattoaltransitodicarriagricolie noncertoallebiciclette.Ilrespiroaffannosoeilsudore,grondantedallafronte dichipigiavasuipedali,rivelavanotuttalafaticaelosforzoimpiegatinelportare abuonfineilviaggio.Ilnostromiseroaspettononimpietosivaperòlesentinelle partigiane,cheditantointanto,incontravamo.Quest’ultime,conunfaresemi burbero,intimavanoachisopraggiungeval’alt,chiedendopoiatuttileproprie generalità,laprovenienzaeladestinazione.L’esibizionedella propusnica,che ognunodovevaavereconsé,lirassicuravaunpo’,manontantodafarloro cambiareatteggiamento.Nonostanteconilloromododifareintendessero dimostrarsiimportanti,piùvolteebbil’impressionechenonfosserosemprein gradodicomprendereochenonsiinteressasseromoltoaciòchestavascritto suifogliesibiti.Cifuaddiritturachisbirciòinfrettala propusnica allarovescia! IIprimoincontroconqueipartigianimideluseparecchio:illoroabbigliamentoeraquasitotalmentecivile.Ciòcheindossavanodimarzialesiriduceva allabustinaconunavistosastellarossaricalcatasulfrontaleealledisparatearmi cheesibivanoconevidentebaldanza.Lamancanzadiunaveradivisamisorprese molto.Miaspettavo,nonsoperché,diincontrareipartigianivestiticosìcomei filmdiguerrasepperopoimostrarli.Delusionemia,maaloroevidentemente ciònoninteressavamolto.L’importanteeraesternareunatteggiamentocapace disuggestionarechinonsiconosceva,nascondendonelcontempolapropria insicurezzadifronteadegliestranei.Finitoquelcontrollosommario,conun bruscoeperentorio “Napred!” (Avanti!)cidetteroilpermessodiproseguirefino alprossimopostodicontrollo.La propusnica,contantodistellarossaincalce, forsenonerapoicosìimportantecomeloavrebbedovutoessere.L’inclinazione plurisecolaredellegentiistriane,voltaallatolleranzaneiconfrontideidiversi, suggerivaaqueipartigianichenoi,purusandounidiomadiverso,eravamofigli dellastessaterrae,avendoglistessiimpellentiproblemidarisolvere,non
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potevamoessereconsideratiqualipotenzialinemici.L’intolleranzanacquedopo, maalpresentenonesistevaalcunmotivoperimpedircidiproseguire.
Assoltoilcontrollo,ilnostroincedereripresecontuttiidisagidiprima.Ogni qualtanto,acausadelsentieroaccidentato,sidovevaprocedereapiedi.Iripetuti controlliaiqualivenivamosottopostirallentavanolanostramarcia,mentreun forteecrescentefrastuonosisentivaconvergereversolostessopuntodovepure noieravamodiretti,versoCanfanaro.Forzandoalmassimol’andatura,riuscimmoasuperarequell’abitatoperproseguirequindiallavoltadiPisinounpo’prima dell’arrivodeipanzertedeschi.Superatelesbarredelpassaggioalivellodella ferrovia,innanziaCanfanaro,vidiperlaprimavoltaunqualcosachevoleva essereunnidodimitragliatrice:unriparofattoconpochisacchettidisabbia, dietroaiqualierapostaunamitragliatriceBreda,conattornosparsealcune cassettedimunizioni.Qualchebombaamanosullosterrato,unelmettodifanteria italianoappesoadunramod’alberoedueotregiovanilìraccolticompletavano l’interoquadro.Questidiscutevanoconunfaremoltoserio.Compresicheilloro parlaresiriferivaall’armaattornoallaqualesieranoraccolti.Avreivoluto soffermarmiunpo’pergodermiquelloscorciodi“veraguerra”,mamiopadre, conpocheeseccheparole,miesortòaproseguire,passandooltre,viadiritto.
Dopoqualchedecinadipassi,assiemeadaltrepersonesopraggiunteprima dinoi,cirifugiammoinunadelleprimecasesullastradaprincipaledelpaese. Neivastivanidelpianterreno,untempoadibitiadosteria,nonsitrovavapiù postoepertantociportammosullacisternapostanelretrodellostabile.Inbreve tuttelestanzedellacasafuronooccupateall’inverosimiledadonne,uominie bambinichesispostavanoincontinuocreandounbaccanoindescrivibile.Sulla cisternasirespiravameglio.Lepersone,eranopiùrilassate.Quellarelativacalma nonduròmolto.UngiovanepartigianoportòsullacisternalaBredavistaprima. Lacollocòdietroalparapetto,ingiungendoagliastantidirecarsiinstradaper prendereilrestantearmamentoeisacchettidisabbia.Chemeraviglia,pensai nelmiointimo,sisarebbesparatopropriodalpostodovecieravamoassestati. Assiemeadaltrepersonemiapprestaiaeseguiresubitociòchesirichiedeva.Ero tuttoraggiante.Misentivocosìimportantedacrederedipotermirivolgereal mitragliere,trattandoloquasiallapari,perchiederglidelucidazionisullacondottadaassumerenelcasodovessimoimpegnarciinunoscontroarmato.Larisposta delusedinuovolemieaspettative.Ilgiovanepartigianononsimostravatroppo entusiastaperlasituazionenellaqualesieravenutoatrovare.Eramolto preoccupatoperchénonsapeva,miconfidò,sealmomentogiusto,quell’arma sarebbestataingradodisparare.
All’improvvisomisentiidefraudatodaimieisogni,dallemiefantasie.Rimasi
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perplesso,incapacediconnettereifatti.Ilmioeroetemevaforseditrovarsi coinvoltonelloscontroarmatoalqualedaunmomentoall’altroavrebbedovuto partecipare?Erauncodardo?Chilopotevasapere!D’altronde,pensandoci bene,inchemodoluiavrebbepotutoaffrontareilnemicoconunasolamitragliatrice,forseanchedifettosa?
Perfortunaaltrepersonepensaronodirisolvereilproblemainmaniera diversa.Dallemiepreoccupazionimisollevòdinuovomiopadre,ingiungendo atuttalafamigliadiriprendereilcamminointerrotto.Attraversounorticelloci calammonellatrinceaferroviariachepassaaridossodellacisterna,perpoi proseguire,costeggiandoanordtuttaCanfanaro,fuoridall’abitato.Così,quasi seminascosti,raggiungemmolastradacheportaaSanPietroinSelveedalìpoi aPisino.Abbandonarelasituazionenellaqualeeravamoincappatimidispiacque molto,perchéeroconvintodiaverinterrottoun’irripetibileavventura.Misentivo simileadunomuncolochedavantiall’incalzaredelnemicoaltrononsapevafare cheabbandonarevilmenteilpropriopostodicombattimento.Ilcontinuoarrancareinbiciclettaelafamebenprestofeceroda“sedativi”aimieirimorsi.Dopo qualchechilometrodistradasorpassammodinuovolaferrovia.All’altezzadel caselloferroviariodiPiferi,voltammoasinistradirettiaSanPietroinSelve.Fatte ancorapochepedalate,incontrammoiprimisegnidiciòchelaguerrasapeva produrre:unconvoglioferroviarioparzialmenterovesciatosulfiancodiuna scarpata.Parecchivagonigiacevanosparpagliatiavariadistanzaunodall’altro. Sembravanopartidiuntrenino,diungiocattoloabbandonatodaragazzini giganti.Erainveceilprimofruttodiunalungaseriedisabotaggifattiadanno dellecomposizionitedeschelungoquellalineadicomunicazione.
QueltrenoavrebbedovutotrasportareinGermaniapartedeifantiedei marinaiitalianifattiprigionieridaiTedeschinellapiazzafortediPola.Erano quellichesieranorifiutatidiunirsialleforzemilitarigermaniche.APisinoi partigiani,dopoaveruccisoilcapostazioneeingaggiatounbrevescontroafuoco conl’esiguascortatedesca,costrinseroilconvoglioafareritornoaPola.APiferi siorganizzòunosbullonamentodeibinari,cheposefineallacorsadeltreno.A causadelderagliamentocheneseguì,traisoldatiprigioniericifuronomortie feriti.Partedegliillesifuggironoperpropriocontoindirezionidiverse,mentre lamassa,nonconoscendolazona,siaffidòaipartigianidelposto.Dilorononsi seppepoimolto.Ungruppodimarinai,unitisiaipartigiani,perironotuttipochi giornidoponelladifesadiPisino.
Dopounabrevesosta,fattaperosservarequell’insiemeconturbante,proseguimmoversoSanPietroinSelve.Superatoilpaeseelaferrovia,facemmososta difronteaduncasolareisolatoerecintatoconunmurocosìaltodanonlasciarci
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vederel’internodelsuocortile.Varcatoilmassiccioportonediquercia,vedemmovenirciincontro,conunfarecompassato,unafiguradidonnaanzianacheci chiesesubitochifossimoecosastessimocercando.Siesprimevausandoilsuo dialettociacavo.Indossavailcaratteristicocostumepopolaredellegentidiquelle contrade.Unfazzolettonero,annodatosottoalmento,leincorniciavailvolto rugoso,mentreuncorsettobluapoisbianchi,ricoprivaunacamicettadilino biancoconmanichevistosamentelarghe.Unagonnadicolorenerolericadeva alarghefaldefinsopraallecaviglieconferendoleunnonsochedistatico,di anticoedignitoso.Dopoidovuticonvenevoli,miopadrelechiese,usandolo stessosuoidioma,sepotevadarciqualcosadabere.Nonriuscivoacapiretutto quellochesistavanodicendo,maintuivocheeroiol’oggettodeldiscorso.La vegliardarientròtostoincasaedilìapoconeuscìconuna“bocaleta”(boccale) pienadivinorossocheporse,senzaindugio,proprioame.Nonsoquantone poteibere,adognimodolaseteeratanta.Ilvinoeraunpo’asproedenso,ma ristoratore.Chimiattorniavamiaiutòavuotareilboccale.Nonavevoancora finitodiripulirmi,conildorsodellemani,lelabbradalletraccedivino,cheecco ritornarelavecchiaconunaciotolaricolmadifumantelattedicapra.
Quelgiornomisipresentòl’occasionedisfatareun’anticaeassodatacredenzacheasserivaessereilvinoeillatteduecibichemaiandavanoingeritiuno dietrol’altro.Iolofecisenzaperòavvertirealcunmalore.Forsefulafameela faticaperlosfibrantearrancareafaredapacieretrailgenerosovinogiuntoa contattoconilnutrientelatte.Chilosapràmai.Iososoltantocheinbarbaalle antichecredenzepopolari,quelgiorno,dopoaverliavidamenteingeriti,ne ricavainovellovigoreebaldanza.
Dopoaverringraziatoperl’ospitalitàricevuta,salutammoquell’austera vegliardacheseppemanifestaretantasensibilitàecomprensioneumanaper dellepersonebisognosediristoro,anchesesconosciuteeparlantiunalingua diversadallasua,forsealeiancheostica,lasolaperòconlaqualefinoapochi giorniprimaleerapermessorivolgersialleautoritàpreposte.Rifocillatiunpo’, riprendemmolanostramarciadirettiallavoltadiPisino.Ogniqualtantolungo ilcamminoincontravamopersonecheconpaleseinquietudineguardavano preoccupatilontano,oltreallenostrespalle.Incuriositicivoltammopervedere cos’eracheattiravalaloroattenzioneevedemmodietroanoi,oltrelalinea dell’orizzontedovesitrovavaCanfanaro,levarsialcieloaltecolonnedidenso fumonero.Alseguentepostodicontrollochiedemmoagliaddettidelucidazioni inmerito.Lespiegazionidatefuronopronteesicure.Ciassicuraronochesi trattavadicarriarmatitedeschiinfiamme.Bugiegrossolane.Anchealpiù sprovvedutodegliosservatorieraevidentechenonsipotevatrattaredicarri
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armatiinfiamme.Quelleasserzioniinveritàaltrononeranocheespedienti verbalifattiperacquietareglieventualitimorideiviandanti.Paradossalmente quelleparoleciconfortaronoecontribuironoarisollevareilnostroanimo, semplicementeconilfarcredereciòchesidesideravasentirdire.
Intalmodolastradacheciattendevacisembròmenodisagevole.Lameta eraormaivicina,mentreiTedeschirimanevanosemprepiùlontani.Miopadre alloraproposedifareun’altrasostainunacasapostatraledeviazionipergli abitatidiTrostieSberlini.Lìrisiedevaunsuoamico,almenocosìluiloconsiderava.Eraconvintochetraquellemuraavremmopotutosostareunpo’per riposareespegnerelasete.Tuttoall’intornoeranosparsigruppettidiindividui impegnatiinastrusemansioni.Cosastesserofacendononciinteressava.Pisino eravicinaedaltrononavevaimportanza.Miopadre,vistol’amicodavanti all’uscio,glisiavvicinòpersalutarlocomeavevasemprefatto.Quelloglirispose freddamente,quasicontrovoglia,facendolosubitoentrareincasa.Ignorandola nostrapresenza,infrettachiuselaportadietroaséesparìdallanostravista.
Quell’inusitatomododiprocederecistupìmolto,perchénoneraconsono almododicomportarsitrapersonechesiconoscevanodaparecchianni.Visto chenessunociinvitavaincasa,altrononcirestavacheattendereconpazienzail ritornodelgenitoreperconcludereassiemeilnostrotravagliatocammino.Il tempoperòpassavaeluiinspiegabilmentenonsifacevanévedere,nésentire.Il nostroinizialestuporesistavatramutandod’orainorainun’inquietantepreoccupazione.Miamadreallora,turbataperquellungoinspiegabileattardarsidel maritoall’internodellacasa,sidecisediandareabussareall’uscio,rimastochiuso pertuttoqueltempo.Volevasoltantovedere,saperecosastesseaccadendo dietroaquellaporta,volevacapireperchéilsuouomoerastatotrattenutosenza unplausibilemotivo.Lefurispostochesuomaritoincasanonc’era,cheera uscitodalretrocondegliamiciecheportassepazienzaperchéluisisarebbefatto vivobenpresto.
Ilsoleeraquasiall’orizzontequandovedemmoarrivarenostropadredal latooppostodellastrada.Micolpìsubitoilpalloredelsuovolto.Allenostre domandeconfuseluirisposeconunbreve:“Andemovia!”.
Stavamoentrando,senzaesserneconsci,inunmondocondizionatodal sospettoedallasfiduciaversochinonavevasaputoadeguarsiintempoalnuovo regime,condannandoquellopassato.Purtropposimileatteggiamentosiusòpure ancheneiconfrontiditutticolorocheavevanosvoltoqualchelavoropresso istitutistatalioparastatali.Chimaiinqueimomentiavrebbepotutoimmaginare leaberrazionichesistavanoarchitettandoinaltoloco?!Soltantodopomolti anni,percorrendolastessastrada,miopadre,commentandociòchesivociferava
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tralagentedellazonariguardoallafoibadiSantaLuciachesitrovavalìvicino, presearaccontarmiciòcheinquellontanosettembre1943glieraaccaduto, quandolafamiglialoavevaaspettatoimpazientefuoridallacasadelsuo“amico” senzacapireilperchédiquellasuaprolungataassenza.
Unavoltaentratoinquelladimora,miraccontò,sitrovòalcospettodipiù individuicheglichieseroperl’ennesimavoltasemprelestessecose.Avrebbe dovutotrattarsidelnormaleripetersidelleproceduredicontrolloimpostedalle circostanzedelmomento,sedaunodelgruppo,ilpiùzelanteomaldisposto,non glifossestatochiestoqualeralasuaprofessione.Saputocheerastatoun dipendentedell’EsattoriaMontediBolognadiPisino,lofececondurre,sotto scortaarmata,finoallachiesettadiSantaLuciapocodiscostadall’omonima famigeratafoiba.Bruttimomenti.Fusoltantograziealletestimonianzediun gruppodigiovanideidintorni,trovatisilìpercaso,chesfuggìall’orrendafine decretatapoc’anzidachil’avevainterrogato.Lagentedelposto,sfidandoi preconcettiimpostidalmomento,connonpococoraggiogarantìperlasua innocenza,ricordandoaicarneficiditurnocheilcondannatoperanni,durante ilsuooperatoinquellazona,avevasemprecercato,neilimitidelpossibile,di aiutareicontadinichesitrovavanoneiguaipernonaverepotutoversarein tempoleimposterichiestedalfisco.Inpiùoccasioniriuscìaimpedirechelaloro terrafossemessaall’incanto.Lapoveragentelosapevaesifidavadilui. Scampatoilpericolo,permoltiannipensòchefossestatomegliononrivelarea nessunol’accaduto.
Ripresoilcammino,inbrevearrivammoalleportediPisino.Alpostodi bloccodelBelvedere,tral’orlosuperioredellaFoibaelabasedelCalvario,ci atteseunaltroincontro.Lastradaeraparzialmenteostruitadaunammassodi pietremiliaridiveltedaibordidellestradevicine.Attornoaquellosbarramento improvvisatosimuovevanopiùpersoneindaffarateinunqualcosachenon riuscivoacapirecosafosse.Traquestevieranoduegiovanidonneaddetteal controllodichiuscivaoentravanellacittadina.Ciconoscevanomoltobene.Un tempoeranoassiduefrequentatricidellaG.I.L.(GioventùItalianadelLittorio) odelG.U.F.(GioventùUniversitariaFascista)diPisino.Evidentementeavevano cambiatocredoideologicoesicomportarononeinostriconfronticomese fossimodegliesserisconosciuti.Conostentatodistaccocirivolseroledomande dirito,enonpaghe,ciordinaronodifarvedereilcontenutodeinostribagagli. Nessunol’avevafattoprima.Arrivatiquasiacasa,dapartedeinostriconcittadini cisaremmoaspettatiun’accoglienza,senoncalorosa,almenounpo’meno fredda!Quelloromalcelatozelodaneofitecisconcertòalquanto,manessuno 44A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
osòfiatare.Impazienti,nonvedevamol’oradirifocillarcieabbandonarciadun sonnoristoratore.
IlgiornodoporividiPisinomoltodiversadacomel’avevamolasciataqualche decinadigiorniprima.Levieelepiazzeeranointasastedamezziditrasportoe daunamassaeterogeneadipersone.Tuttesembravanoessereimpegnatein qualcosadimoltoimportante,madicosìastrusochenonsiriuscivaacapirequale fosseillavoroaloroaffidato.Certunisidavanodafareriverniciandoinbianco lasigladelletarghedegliautomezzilìconcentrati:PO(Pola)venivacorrettain PZ(Pazin).Certepersone,ancorainebriateperlafinedelregimefascista, continuavanoafarecrocicchipercommentaretuttiitortisubitinelpassato, pronosticandonelcontempoungeneraleefulgidoavvenire.Ungiovaneavventatosisbizzarrivaconunpiccolocarroarmato,appartenutoaldiscioltoRegio EsercitoItaliano,ascorrazzareperognidove,rovesciandotalvoltaanchequalche muricciolodicintadellevieperiferiche.Indipendentementedalleincombenze, tuttiavevanoassuntounfaresostenuto,serio,esageratamenteserio.Anchele faccedellevecchieconoscenzeavevanocambiatoaspetto,eranodiventatequasi arcigne.Soloraramentesuilorovoltisipotevaintravederequalcheraraespressioneditristezzaotimore.Tuttoqueltrambustofecedimenticareanoiragazzi inostripredilettigiochistagionali,senzachecirendessimocontochemaipiùli avremmopotutiripetere.Perfarpassareiltempo,perdivertirsi,inqueigiorni cibastavaosservaresoloilcontinuo,interessanteevelocesusseguirsideglieventi checiattorniavano.
All’epocaabitavoinun’abitazionesituatainunasequenzadicaseinterposte traduevie:trailCorsoVenezia(exCorsoVittorioEmanueleIII),oggiviaVeli Jo e,el’alloraCalledeiGelsi(oggiviaAntonKalac),unaviamorta,sulretro. Inunadelleultimecasedellasuccitatacalle,ipartigianiavevanoinstallatoun comando,credomilitare,chepromosselungoquellastradauninusitatoviavai dipersone.Unpomeriggio,mentretuttiassiemestavamoosservandodalcortile dicasamiaquell’insolitopassaredipersone,ciaccorgemmochetuttoauntratto essesieranofermate,muteaibordidellacalle.Stupitialloracichiedemmocosa stesseaccadendo.Larispostanonsifeceattenderetroppo.Nelsilenziogenerale vedemmoarrivareunmanipolodipartigianicontantodiarmispianate,mentre scortavano,direttialcomando,unadecinadiindividuialquantomalconci,vestiti conabiticivilisgualciti.Sembravachestesseroguardandoassentinelvuoto, presaghicom’eranodellasortecheliattendeva.Fratuttisidistingueva,perilsuo incederealtero,unfiguro,l’unicoindivisadasoldatotedesco.Ancheseferito, camminavaaltezzosocomesevolessedimostraredinonaverepauradellamorte. Glianzianilìpresentistavanoaguardaresenzacommentare.Noiragazzi,
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sorpresieconfusiperlastranascena,nonsapevamonécosapensare,nécosa chiedere.Quelpomeriggiolanostracompagniasisciolseprimadelsolito.
Qualchegiornodopocifuordinatodiscavaredellefossenegliortivicini.Ci disserochecisarebberoservitedariparoincasodiincursioniaeree.Eseguimmo gliordiniimpartitimoltovolentieri.Ancheseilnostrofaresembravapiùungioco cheunlavoroveroeproprio,cisentivamoveramentemoltoimportanti.Ioavevo lasensazionediessereritornatoaCanfanaro.Nonpassòmoltotempoedecco, improvvisamente,farsivederealtoincielounaereoplanotedescodaricognizione,uno Storch,o Cicogna initaliano.Noispavaldi,certidiesserealsicuronelle nostre“trincee”,nonaspettavamoaltro.Imprecandoeagitandoipugniversoi piloti,ciilludevamodipotereincuterealnemicoalato,senonpaura,preoccupazione.L’aereo,dopoaveresorvolatopiùvoltelacittadina,indifferenteagli sparidiqualchefucile,seneritornòallasuabase,all’aeroportodiPola.Unavolta sparitooltreallalineadell’orizzonte,certunisivantaronodiaverlomessoinfuga. Puravanagloria.Ilgiornodopoaltriaerei,ifamigerati Stukas,rombandosinistramente,ripreseroavolteggiaresopraallenostreteste,primadidareinizioal primobombardamentodiPisino.Chilosagrazieaqualeatavicopresentimento, forierodell’incombentepericolo,tutticolorochesitrovavanoall’apertosidetteroistintivamenteacercareriparo.Anessunovennepiùlavogliadiprotendere ipugniversol’alto.Conunfarevolutamentecompassato,pernonfartrapelare iltimorechelistavaavvinghiando,tuttisisparpagliarono,zittizitti,allaricerca diqualcherifugioveramentesicuro.Illoroincedere,dalìapoco,divennesempre piùvelocetantodatramutarsiallafineinunadisordinataeprecipitosafuga.
Anch’ioseguiil’esempiodellamassa.Arrivatoacasatrovaigliinquilinidello stabiletuttiraccoltiincantina.Ilvanosceltocomerifugioaltrononeracheuno strettoelungoscantinatoseminterratocondellenicchieailati.Versoilfondosi sistemaronoipiùgiovanieiragazzini,alcentrosiraccolserogliadulti,mentre all’iniziodiquelcunicolotrovaronopostoipiùvecchi.Appenarinchiusalaporta allemiespalle,udiiunostranosibilomaiuditoprimachevenivadall’altodiretto aterra.Quelsibilosembròdurareun’eternitàprimadifinireconuntonfosordo seguitodauncupoboato.Neseguìunospostamentod’ariacosìfortedascuotere tuttalacasa.Laluce,perdendointensità,sispenseesiriaccesepiùvolte.Dal soffittosistaccaronodeicalcinacciche,cadendo,riempironoquell’angusto ambienteconun’acre,irritanteedensapolveregiallastra.
Laprimabombaeraesplosa.Noirimanemmoillesi,mailronziodelmotore dell’aereochestentavaariprenderequota,continuavaapreoccuparci.Primache ilsolitosapientonedelgrupporiuscisseaformularequalchesballatacongettura, unaltrosibilociraggelòdinuovoilsanguenellevene.Eral’iniziodiunripetersi
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discoppialternatiasibilisemprepiùinquietanti.Eranoprodottidagliaereiche scendevanoinpicchiataprimadisganciaresudinoiunasingolabombaallavolta. Dopoognisganciogliaerei,perrisalire,dovevanocabrareimpegnandoal massimolacapacitàdeiloromotori.Siaggiungevacosìunulteriorefragoreal precedentefrastuono.
Quelparticolaremododibombardare,lasciandocadereunabombaognitre oquattrominuti,cosìalmenocisembrava,eraunveroprolungatotormento,che spaventavaenelcontempoinnervosivalamaggiorpartedeirifugiati.Rinchiusiin quell’angustovanoimonellipiùintraprendenti,inconscidelpericoloalquale eranoesposti,pensaronodiingannareiltempoelapauragiocandoprimaacarte epoiamorra.Illoromododicomportarsiirritavamoltotutticoloroche,pallidi, nonriuscivanoanascondereilpropriotimore,pernondirepaura.Credevanoche ilfaredeipiùgrandicellifosseintenzionale,orditopropriopersfottere.Quelloro mododicomportarsiliirritava,tantodagiustificareiceffonicheogniqualtanto distribuivanoachisitrovavaallaloroportatadimano.Talereagireistericonon potevamigliorareinnessunmodol’atmosferadicrescentepreoccupazione,che semprepiùs’impadronivadichieraconsciodelpericolocheincombevasututtii presenti.Certuniproferivanofrasisenzasenso,altrifarfugliavanopreciincomprensibili,altriancorainvocavanoavocealtal’aiutoCeleste.Unnostrocoinquilino,profugodaSebenicodopoilPrimoconflittomondiale,preseapregare promettendoaSant’Antonio,suoprotettore,chesefosserimastovivo,gliavrebbe donatotuttigliorologicheavevanellasuabottega.Lapioggiadibombeperò continuavaconlostessoritmo.Unacadde,senzaesplodere,aqualchemetrodalla nostracasascuotendonelemurafindallefondamenta.Dopoquelcozzol’orologiaiopromisealSantotuttol’orochepossedeva.Vistopoicheilbombardamento noncessava,ilnostrouomofinìconilprometterglil’orologeriaintera.
Dopoun’oraeunquartoilbombardamentofinalmentefinì.L’orologiaio allorasimiseamillantaresubitoilruoloavutonelsalvareconlesuepromesse lavitaatuttiisuoicoinquilini,mapoiseguendol’esempiodelnaufragonapoletano,pensòbenedinononorareilpromesso.Asaldareilconto,qualchegiorno dopo,cipensaronoleSSripulendogliperbeninotuttoilnegozio.Finital’incursioneaerealagentesiriversòinstradaedebbecosavedere.Lanostracittadina eraparzialmentedevastata.Vetrirottieranosparsiinognidove.Cavidellarete elettricapendevanocomelianespezzateepenzolantitraivuotidellecase semidistrutte,rimasteparzialmenteancorainpiedi.Impostesemidiveltescoprivanoivaniinterni.Calcinaccietegolesitrovavanoscaraventatineipostipiù impensati.Ilsoleeraimpalliditoperlapolvereeilfumochesilevavadalle maceriedellecasedistruttenellapartealtadiPisino.
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Benprestosiripreseacircolare.Ognunosidavadafareperrintracciarei proprifamiliarisorpresidalbombardamentofuoridallepropriedimore.Chi provenivadallapiazzaprincipale(exGaribaldi)ripeteva,anchesenzaesserne richiesto,chestavabruciandolacasadiTizio,cheeracrollataquelladiCaio,che erainterrottaquestaoquellastrada.Seppicosìchepurelabanca(Cassadi Risparmio)erastatacolpita.Quelpomeriggiomiasorellaerapropriolìin servizio.Perfortunaassiemeaquellanotizia,dilìapoco,giunsepurelei.
Superatolospaventotestéprovato,atuttifuchiarocheprimaopoi,qualora ipartigianinonavesseroabbandonatoPisino,eradaaspettarsiunaltroattacco aereo.Siimponevacosìundilemma:restareacasaoandarsenevia,madove? Lamiafamiglia,perl’insistenzadimiasorella,probabilmentetraumatizzatapiù dinoiperilbombardamentosubito,proposelasecondavariante.Ilproblema oraeradideciderequaledirezioneprendereeachichiedereospitalità.Dopo averesoppesatopiùpareri,decidemmodidirigerciversonord,inunaconcatra icollidellaBrestovizza,dovecertinostriconoscentiavevanounacasacolonica.
Lebiciclettefurononuovamentemobilitate,masoltantocomesupporto. Conlestessevaligiepostesopraaimanubri,lasciammoilnostroquartiereper avviarci,questavoltaapiedi,versol’ignoto.Allamiafamiglia,all’ultimomomento,siunìlapadronadicasanostraconsuofiglio,miocoetaneo,eunabicicletta pureessastracaricadivaligie.Peraiutarlaneprendemmounanoi,lapiù voluminosaepesante.Solopiùtardivenniasaperechecontenevaungrossoe saporitoprosciutto.Appenasuperatol’anticopontediSanGiuseppe,chescavalcailtorrenteFoiba,unagrossanubeaccorciòilcrepuscolofacendosubito notte.Echenotte!Benprestounapioggiatorrenzialeconlampietuoniscosse tuttalavallata.Sembravachemadrenaturasifosseindispettitaechevolesse dimostrare,anoimiserimortali,cheerapursempreleilapiùforte,quellache imperava.Quellapioggiascroscianteostacolòmoltolanostramarcia.Siproseguivanelbuiopiùprofondo,guazzandoinpozzangherelimaccioseeinciampandospessonelleirregolaritàdelterreno.Freddirivolid’acquapiovanascorrevano sullenostrefacce,penetrandopoianchesottolenostrevesti.Bagliori,causatida folgoriimprovvise,illuminavanoasprazziilsentieroeifianchidellavalle.Non conoscevamolazona,nédovesitrovavailcasolareversoilqualeeravamodiretti. Dalprofondodell’oscuritàcigiungevanolevocidialtrigruppichecomenoi cercavanorifugio.Unlampeggiarepiùintensoriuscìfinalmentearischiarareil terrenocircostante,dandocilapossibilitàdiscorgeresulfiancodiunacollinala casadoveavremmodovutopernottare.
Dopoaversuperatounrigagnoloingrossatoperl’incessantepioggiaedopo variscivolonisulsuoloargillosodelsentiero,arrivammofinalmenteadestina-
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zione.Entratinellacucinaalpianterrenodellacasacolonica,vitrovammogiàlì raccoltoungruppettodiconcittadini.Eranoarrivatiunpo’primachesiscatenasseiltemporale.Stavanoseduti,tuttistrettistretti,gliuniaccantoaglialtri, attornoalfocolarenelqualescoppiettavaallegrounbelfuoco.Vistocome eravamoridotti,sifeceropremurosamentedapartelasciandocicosìasciugare contuttiipanniaddosso.Miglioreaccoglienzanonpotevamoproprioaspettarci. Dopoesserciasciugatieriscaldati,cicoricammoaterrasudeigiaciglidifortuna, mentreglianzianicontinuavanoacommentare,finoallospegnersidelleultime braci,leconseguenzedelbombardamentosubito.
Ilmattinociattesetuttolindoesereno.Lecampagneeiboschicircostanti brillavanodiunverdenitidoeintenso,sembravaquasichelaterrasifosselavata lafacciadallelorduregeneratedall’incuriaumana.Ilsolesplendevavivace nell’azzurroelimpidocielo.Ilcasale,nelqualeeravamoapprodatidurantela notte,oralopotevamoosservarenelsuoinsieme.Consistevainunedificioaun piano.Alpianterrenositrovavalacantinaelacucinaconilsuobelfocolare.Per unascalainternasiaccedevaaivanisuperioriadibitiaripostiglioperlederrate alimentarieallacameradalettoperifamiliari.Unbrulicaredipersoneinvadeva l’aiael’internodiquell’umileedificio.Venivapropriodachiedersi:“Maquando maigiunseroquituttequellepersone?Eranogiàlìprimadellanostravenutao viarrivaronodurantelanotte?”.Ancheseappartenentiacetisocialidiversi,in quelfrangentesisentivanotuttiuguali,oalmenocosìsisforzavanodiapparire finchéfosseduratoquellostatodiparticolareemergenza.
Traglisfollatic’eranopureduesoldatidell’exesercitoitaliano:unufficiale eilsuoattendente.Indossavanoabiticivilieforseperquestomotivo,sipensava, ilsubalternosirivolgevaalsuosuperioreapostrofandoloconiltitolochegli spettavadacivile:“signorConte”.Queigiorniititoli,fosseropuretitolinobiliari, aipiùnondicevanoungranché,maforsenoneracosìperlafigliapiùgiovane delpadronedellatenutadoveeravamoospitati.Siintuivachetraleiel’ufficiale c’eraunrapportodiparticolareamiciziaeforsequalcosadipiù.Losospettavano lepettegolechenonperdevanol’occasionepersparlaredeisentimentialtrui.
Neigiorniavenirealtrefamiglie,fuggitedallamartoriataPisino,venneroad ingrossarelanostraschiera.Frammistoatantiarrivò,solosoletto,pureilnostro parrocoDonGregorio.Eraquestiunafiguraparticolaredisacerdote.Esternava sagaciaearguziapopolana,condizionatadall’avariziadovutaall’indigenzapropriadell’ambientedoveluiavevamossoiprimipassi.Grazieallasuainnata perspicaciasapevacomporreedosaremoltobenequelleduequalità,manon ebbeperòmaimododifarlevalerefuoridalsuoristrettoimpegnosacerdotale.
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Conoscevailgrecoeillatino,oltreallelinguemoderne(partedellaprimamessa mattutinalafaceva,anchenell’anteguerra,incroato),esapevainterpretarela storiarivelatadalleantichelapidichetalvoltaspiegavaanoichierichetti.Matutte questequalitàperlamaggiorpartedeisuoifedelinoneranomeritevolidi considerazioneestima.Conmalcelatainvidiailbassovolgoricordavasololasua proverbialeavarizia,sulcuiconto,comesullasuamanifestapusillanimità,tesseva,quandomaierapossibile,lazzinonsempreriguardosi.
ChilosapràmaiperqualeconcomitanzadifattoriquelnovelloDonAbbondiovenneatrovarsitranoi,trapersoneassillatedaproblemifamiliarialui estranei.Eglidovevabadaresoltantoallapropriapersona.Alleanimedeisuoi concittadini,standoaquantomiricordo,nonsiinteressavamolto.Sembravache pregassesoloperséstesso.Eavevaforseancheragione.Importanteinquel momentoerasalvareprimalapropriapelleelapropriaanimaeappenadopo pensareaquelladeglialtri.Amenondavapace.Ogniqualvoltasisentiva provenire,quand’anchedalontano,ilrombodiqualcheaereo,miingiungevadi nonuscirealloscoperto,dinonusciredacasaconilmiopulloverrosso.Seproprio lovolevofare,avreidovutorimaneresottoallefrondedeglialberipernonattirare l’attenzionedeipilotitedeschiche,comeluiassicurava,nonsopportavanoi “Rossi”!Lamaggiorpartedeglisfollati,purconscidell’assurditàdeitimori esternatidalcurato,sidivertivanounmondoascoltandolesueesortazionienon locontestavano,anziconunpizzicodipaleseironia,glidavanoancheragione costringendomiaseguireisuoiconsigli.Ciòperònonmiimpediva,diunirmi, senzafarcasoaisuoitimori,aimieicoetaneiperscorrazzaretuttiassiemeperle collinecircostanti.
Incoscienticomepotevamoesserloallanostraetà,godevamodellaprolungatavacanzascolastica.Tuttoattornoanoiattiravalanostraattenzione.Trovare unmelocontuttelemeleancorasuirami,eracomescoprireuntesoroalle Antille.Primaciriempivamolostomaco,poiletaschedeicalzoncinie,sene rimanevanoancoradellealtresull’albero,leponevamosottoallacamicia,“in jedra”,comesiusavadireaPisino.Rimpinzati,siritornavaacasasoddisfattiper lascorpacciataeperilriccobottino.Qualchesettimanaprima,perun’impresa simile,senzaalcundubbiomisareibuscatoqualcheceffoneconl’ingiunzionedi restituireilmaltoltoallegittimoproprietario,maorainvececonfalsastizzamia madremidicevasoltantodimetterequella“roba”inqualcheangolofuorimano. Propriostranisidimostravanoglianziani.Nemmenoquandoriusciviadassicurareallafamigliaqualchecaloriainpiù,tidicevanograzieoalmenounsemplice “bravo!”.Maiveniviconsideratomeritevoledielogio.Rimanevisempreun’entitàinsignificante.FurononecessariealtrericognizioniaereesopraPisinoper
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essereconsideratiimportanti,quasiquantogliadulti,masempredestinatia ritornare,passatoilpericolo,isolitiragazzisenza“salinzuca”(saleintesta).
Tuttosommatoiprimigiornidellanostrapermanenzanellavalledella Brestovizzaliricordocomeunmistodimomentipiacevolialternatiamomenti sgradevolietristi.L’autunnoerameraviglioso,ilcielosempreterso,ilclimamite. Quellavalleavrebbepotutosembrareunangolodiparadiso,senoncifossestata lapreoccupazionequotidianadirimediareall’impellentecarenzadicibo.Nelle pentolesemprepiùspessosirimescolavasoltantopolenta.Fortunataerala famigliacheavevaancorafagioliequalchepatatadametteresulfuoco.Non possodimenticarelabontàincompresaeridicolizzatadellafigliadel“siorZeto”, ilbidellodelnostroGinnasio.DividevailpococibochericevevaconilbuonFido, ilcanedelcolono.Tanti,troppiladeridevano.Chiavevailbuonsensodinon unirsiaquelcorodifalsibenpensantirimanevaperòzitto,pertimoredinon venireasuavoltapresoingiro.
Ilcasolaredoveeravamosistematieraprivodicorrenteelettrica.Senzala radioadisposizionenessunopotevasaperecosastessematurandoattornoanoi. Dopoqualchegiornogli Storch ripreseroarigiraresopraPisino.Dovefosseroi Tedeschinessunolosapeva,macertamentequeivolinonpresagivanoalcunché dibuono.Il2ottobre,inunradiosopomeriggio,altribombardieririapparvero sopradinoi.Quelgiornolapolentaeifagiolimessiacuoceresulfocolarenon finironolacottura.Lemassaiepreserolepropriepentoleancoracalde(troppo preziosoerailfagioloperesserelasciatoincustodito)esirifugiaronoassiemea noineitantianfrattidelterrenomarnosoviciniallacasacolonica.Aspettando quellocheognunodinoitemeva,seminascostineiricoveriimprovvisati,tutti cercavanodiinquadrareattraversoicespuglisovrastantigliscorcidellepropria cittadinaelepropriecase.L’attesanonfulunga.Benprestosiriudironoisinistri sibiliprovocatidallebombesganciatedagli Stukas.Chilipilotavanonaveva fretta,tantounverofuocodisbarramentoantiaereononesisteva.Qualche sporadicarafficadimitragliatriceosalvadifucilerianonpotevanodicertorecare alcundannoagliaeroplanidella Luftwaffe.Tuttosisvolsepertantocomel’antecedentebombardamentodel25settembre1943,maquestavoltal’incursione duròpiùalungoefupiùrovinosa.Dallecolonnedifumo,cheimprovvisesi levavanoalcielodopoogniscoppiodibomba,sicercavadicapirequalepoteva essereilbersagliocolpito.Avocebassa,ditantointanto,alcunicommentavano confrasistringateciòcheriuscivanoavederedurantelosfasciodellapropria cittadina:“BrusalacasadelPatai!”;“IgabombardàlacasadelVelicognaeel Ginnasio”;“LacasadeiRapiccioxecroladacomeanchequeladeleSolaris”e
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viaconquestotono.Tuttesupposizioniplausibili,manonsempreavallateda realtàconcrete.Loscenario,chesidispiegavasottoagliocchidicolorocheerano riuscitiintempoadabbandonarelepropriedimore,eracompostodaun’insieme difumoefiammecosìconvulsodanonpermettereanessunodidistinguere,in quelfinimondo,alcunchédiveramentesuoomenochefosse.
Cessatoilbombardamentocifuunabrevepausasufficienteperindurrele donnearitornareinfrettaalfocolare,doveavevanolasciatoincustoditoparte dellorocibo.Ilrisentireperòilrombodeimotorid’aeroplanoledistolsedalloro intento,inducendoletostoaritornareneiriparidiprima.Nonpassòmoltotempo chenuoviboati,anchesediminoreintensità,ritornaronoariecheggiaresopra allavallatadeltorrenteFoiba.Provenivanodasud,dallapartediGimino.Si seppepiùtardichequest’ultimoeraproprioilpaesechevenivasottopostoallo stessotrattamentocheerastatopoc’anziriservatoaPisino.Ineripennacchidi fumo,chesivedevanomacchiarel’orizzonteoltreairilievicollinaridiMezzarie Pisinvecchio,cipreoccupavano,èvero,manontroppo.Tuttoilnostrotormento rimanevaaccentratosullasciagurachesieraappenaabbattutasullanostra cittadina.
Versoseraunadensacoltredifumogrigio,laceratadaimprovvisibagliori rossastri,sieraaddensatasopraalfondovalle.Quellanotte,nellacucinasemibuia delcolono,lecongetturesciorinatedaisingoli,ancheseditendenzeideologiche diverse,nondiscordavanopiù.Pisino,losiintuiva,eraormaiquasidistruttaeciò nonpotevarallegrareproprionessuno.Tuttitemevanodiaverpersotrale macerieipropribenieforseanchequalchecarapersona.Lanottefupertutti unincubo.L’albalitrovò,ancoraassonnati,giàall’aperto,intentiascrutaretra lafittanebbiaristagnantesopraPisinociòcheeventualmenteerarimastodelle loroabitazioni.Mabenpocosipotevadistinguereinquelladensafoschia,prima cheilsolenonsifosselevatoaltoincielo.
Conilpassaredelleorealtrepersonesiunironoalnostrogruppodisfollati. Eranoquellecheavevanoattesol’ultimominutoperabbandonareleproprie dimoreadunincertodestino.Inuoviarrivati,interrogatisulledevastazioni provocatedalnuovobombardamento,noneranosempreingradodiappagare lacuriositàdichivolevasaperecom’eraridottalapropriacasa.Nessunoerain gradodidareinformazionidettagliate.Tracolorocheascoltavanoquellepoche notizieconfusec’erasemprechi,insilenzio,penavapensandoaipossibilidanni cheforseilnuovobombardamentoavevaarrecatoaisuoibeni.Intuttiperòsi potevanotareunostranorilassamentodovutoallabenignasortecheliaveva aiutatiafuggireintempodall’infernoscatenatodagli Stukas.
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Iviveriintantoeranoridottiaglisgoccioli.Lemeleelesorbeeranoormai giàdigeritedatempo.Lasituazionealimentaresifaceva,digiornoingiorno, semprepiùseriaenonsipotevaprevederefinoaquandosisarebbeprotratto queltraslocoforzato.Perrifornirsidelminimonecessariopervivere,cisidoveva recare,volentionolenti,aPisino.Maritornarenelpostodadove,nontantigiorni prima,sierafuggiti,noninvogliavanessuno,perchénonsipotevaescluderea priorilapossibilitàdiritrovarsisottoaunaltrobombardamento.Ognisingoloo famigliadovevarisolvereipropriproblemicomemegliosapevaopotevafare.I miei,dopomoltiripensamenti,concluserocheio,conoscendomegliodeglialtri tuttelescorciatoiedellazona,potevoessereilpiùadattoperportareabuonfine unincarico.Ilcompitoassegnatomiconsistevaneltrovaredelpaneepossibilmenteanchedellacarne(madove?).Avreidovutofareinoltreunascappatinaa casanostraperprenderecertiindumenti.
Lamattinadel4ottobremiavviaigiù,versoPisino.Appenagiuntonell’abitato,misentiisubitoadisagio.Ancorapiùdellemaceriediffuse,miimpressionò unostrano,insolitosilenziochesembravaabbracciassel’interaareacittadina. Camminandoperlesueviedeserte,sentivoilnettorintronaredeimieipassi riflessidallefacciatesbrecciatedellecaseormaideserte.Qualcheraraefrettolosapersona,tuttaassortaneipropripensieri,passavalestasenzafarcasoaciò chel’attorniava.Dipartigianinemmenol’ombra.Giuntoacasamia,latrovai vuota.Tuttisen’eranoandati,cercandoasilopressolefamigliedelcontadoonel conventodeiFratiFrancescani.Inveritàproprionontutti.Incasaerarimastoil “siorJose”,ilfratellodellapadronadicasa,impossibilitatoafuggireperchécieco. Erarimastosolo.Abbandonatodaiparentivagavaatastoniperitanticorridoi diquelvecchioecomplessostabile,illudendosidipoterproteggeregliarredi rimasti.Loesortaiavenireviaconme.Mifacevaunagrandepena.Continuavo aprometterglichel’avreiaccompagnatoiodaisuoifamiliarisuincollina(non losopropriocomel’avreipotutofare),maluimirisposesoltantodisalutarei suoi,rassicurandolicheabadareallacasaciavrebbepensatolui.Quelleassurde parolepronunciatedalciecoconuntonocosìpacato,quasirassegnato,mi impedironodiinsistereconaltrepietosemenzogne.Losalutaicercandodi convincerlochetuttoallafinesisarebbeconclusonelmodomigliore.Furono quelleprobabilmenteleultimeparolecheluisentìproferiredapersonaamica. AllaseraeragiàmortopermanodelleSS.
Presidacasaquellochedovevoeusciidalretroscendendoinuncanalone, ilGraban,checonfluivadopoqualchedecinadimetrinelvicinotorrenteFoiba. Appenasuperatoquest’ultimocorsod’acqua,risentii,provenientequestavolta daponente,ilcaratteristicosferragliaredicingoli.L’esperienzaraccoltaaCan-
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fanaromisuggerìdiaffrettareilpasso,perallontanarmiilpiùprestopossibile daquellafontedirumore.Nonfecimoltastrada,primacheundiffusocrepitio d’armadafuocononsovrastasselostrepitaredeimezzicorazzatiinarrivo.Ne seguìunabrevepausaepoisiscatenòunverofinimondo.Ungruppodipartigiani, compostoperlamaggiorpartedaimarinaiitalianidelconvoglioderagliatoa Piferi,sieraappostatotral’orlomeridionaledellaFoibaelependicidelsovrastanteCalvario.AppenavideroarrivaredallastradacheportaaParenzouna motostaffettatedesca,aprironoilfuocosuchineeraallaguida,uccidendolo all’istanteassiemeallascortanelcarrozzinoafianco.Quandosopraggiunseil grossodellacolonnamotorizzata,siingaggiòunfuriosocombattimento.Ipanzer germaniciebberobenprestolamegliosull’eroica,mavana,resistenzadei partigiani.Decennidopo,aricordodiquell’evento,fupostoinquelluogoun cippocommemorativo,machiloposedimenticòdispecificarechiinquel frangenteperìperlostessoidealecondiviso.
Avutavialibera,iTedeschicontinuaronoaduccideretutticoloroche malauguratamentesitrovavanosulloropercorso.Leprimevittimecivilifurono tremembridellafamigliaRusso,proprietariadell’osteriaMiramonti,poco discostadalpostodibloccodoveimarinaisieranoattestati.Lafamigliaintera erauscitadicasaperaccogliereinpaceinuovivenuti,maprimadipotersi esprimere,unamicidialerafficadi Maschinenpistol neavevagiàuccisoilpadre, unfiglioeferitoamorteunafiglia.Allamadre,presenteall’uccisionedeipropri cari,fuvietatodidareunpo’d’acquaallafigliaagonizzanteaterra.Loseppisolo inseguito.Mentreloscontroafuocoeraancorainpienosviluppo,io,conun veloceedisordinatocorrere,salivofrettolosoversolaBrestovizza.Quando arrivaiallacasacolonica,ilfragoredellearmidigrossocalibroeraormaicessato, manuovecolonnedifumoriprendevanoasaliredallanostramartoriataPisino. All’iniziosipotevanoancoradistingueredellesingolecasechestavanobruciando,comelacasadeiRanernelrioneStranga,mabenprestotuttalacittadina venneavvoltainun’unicanubedifumocreatadainumerosifalòcheunodietro all’altrospuntavanonelcentroabitato.
Appenaarrivatosull’aiadelcasolare,lamassadeglisfollatisistrinseattorno ameperchiederequellochenoneroingradodiriferire.Potevosoltanto confermarel’arrivodeicarritedeschinelrioneStranga.Ilrestoselodovevano immaginaredasoli.Lamancanzadinotiziecircostanziateaumentaval’apprensionegenerale.Ivoltideglianzianidiventavanod’orainorasemprepiùseri,quasi terrei.Ormaituttiintuivanocheilmomentotantotemuto,l’incontroconi Tedeschi,eravicino.Erasoltantoquestionediore.Aquestopuntononsipoteva piùpensaredicambiaresedeepoi,doveandare?Alpomeriggioanoisiunirono
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altrifuggiaschieanchealcunipartigianiarmati.Quest’ultiminonfuronoaccolti controppoentusiasmo.Tuttitemevanolareazionedeisoldatitedeschi,qualora sifosseroaccortidellaloropresenza.Quellaseranonfupermessoanessunodi accenderefuochiolumi.Inlontananzasiudivanoancoraspariedetonazioni.La grandepartedeiPisinesipassòlanotteall’aperto,intentiadosservarecomele fiammefinivanodidivorareciòcherimanevadellelorocase.
L’albaliritrovòdesti,madeiTedeschinessunatraccia.Ditantointanto qualcheaeroplanopassavaaltoincielo.Nellabrumamattutinasiintravedeva, confusa,qualcheombrachesgusciavalestanelfondovalle.Undiffusonervosismoiniziavaadimpadronirsideinostrigenitori.Nonmancavanosbottidistizza perdeinonnulla.C’eraancorachiproponevadiandareanascondersineiboschi vicini,altriinvecesuggerivanodirimanerelìdov’erano,tuttiassiemecomesi addiceadellepersoneinnocue,adeicittadininoncompromessiconleavverse ideologieincampo.Certuniebberopurelabrillanteideadistendere,insegno diresa,unlenzuolosultettodellacasaogniqualvoltasifosserouditiaereiovisto soldatitedeschineidintorniediritirarlosubitodopoilcessatoallarme.
Nonlosapròmaiperchéfuisceltoproprioio,l’unicomiopedellacompagnia eperdipiùsenzaocchiali,rottiilgiornoprima,persvolgerequelcompito.Ciò malgrado,ligioall’impegnoaffidatomi,miportaiall’altezzadell’abbainodella soffittaaspettandoleistruzionichemisarebberogiuntedalfondodellacucina. Conilpassaredeltempoiripetitiviecontrastantiordini,“foriellinziol”(fuori illenzuolo)e“dentroellinziol”(dentroillenzuolo),cominciaronoasusseguirsi conunritmosemprepiùserrato,masenzaunprecisoriscontroconglieventi reali.Dopononmoltomiaccorsichenessunosiinteressavaaciòcheavreidovuto fare.Tuttisieranoritiratiall’internodelcasolareeavevanochiusobenesiaporta chefinestre.Nessunopertantopotevasapereovederecosastesseaccadendo fuoridallacasa.Gliordinichemivenivanoimpartitisibasavanosoltantosuciò checertunipresumevanodipercepireprovenientedall’esternounpo’prima deglialtri:ilrombodegliaerei.Vistochenessunocontrollavailmiooperato, decisidiscendereperunirmialrestodelgruppo,quandouninsolitolatraremi spinseacercaredicapirnelacausa.Miriaffacciaicosìall’abbainoerimasi alquantosorpresoperquelloche,puresenzaocchiali,riuscivoadintravedereai piedidellacollina.Dalbassocertestranefigurestavanorisalendolachina. Procedevanoacaposcopertoeinordinesparso,senzafretta,comeescursionisti intentiadammirarelebellezzedellanaturacircostante.Dopounpo’,quando arrivaronopiùvicino,ebbimododiintravedereillorostranoabbigliamento. Indossavanocalzonicorti.Dallecasacchemimetizzate,tutteslacciatesulpetto, spuntavanodeicuriosicilindri,lemanicheeranoraccorciatesopraaigomiti,
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mentregliavambracciignudireggevanodeicosichesembravanocestiricolmidi qualcosadiindefinito.Atracollaaltriattrezzidiinsolitafoggia.Quandoquell’insolitacomitivagiunsesottoallemuradellacasa,riusciiamettereafuocotutto l’insiemeepoiiparticolari.Ilcestorisultòessereunelmomilitarericolmodi uova.Perlaprimavoltavidiatracolladiqueiindividuileinconfondibili Maschinenpistol indotazioneall’esercitogermanico.Infissedietroallacintoladeipantalonisivedevanoriposteleloroaltrettantobennotebombeamano.Quell’armamentario,ibiondicapellidichilousava,comeildecisoincederedeglistessi, confermavano,senzaombradidubbio,laloroidentitàdisoldatitedeschi.
Avendoancoraimpressanellamentelafoggiadellemontureitaliane,mifu difficilediprimoacchitorendermicontochequell’inusuale,perme,abbigliamentomilitarealtrononerachelaloroordinariadivisausatanelleazionidi rastrellamento.Appenaassodatal’appartenenzamilitaredeinuovivenuti,scesi dall’abbainoperfarsaperedall’altodellascalaagliassiepatigiùincucinachei Tedeschistavanoarrivando.Ilmioavvertimentogiunseperòinritardo,perché coinciseconunfuriosocalciareallaportad’entratadellacasa.
Alnostrogruppo,comegiàdetto,nelleultimeoresieranounitideipartigiani eciònaturalmentecontribuìadaggravarel’atmosfera,giàpesanteacausa dell’incertezzaedellapaurachesivedevanoserpeggiaresuivoltideirifugiati. Unbisbigliosommessoerarimastol’unicosuonochesipotevapercepireeanche questo,dopoilcalcioinfertoallaporta,cessòdicolpo.Alcalcioseguìuno scossone.Ibattentidellaportasispalancarono,lasciandovedereincontroluce unasagomaconuna“maschine-pistol”puntatacontrodinoi.Conungutturale ordineilsoldatointimò: “Hendehoch!” (Maniinalto!).Iltonodellavocediquel sottufficialeeraduro,conciso,nonpromettevanulladibuono.Miasorella,che sitrovavalìvicinoperpurocaso,risposeaquell’ingiunzioneconundisinvoltoed irrazionalemododiagire.Facendosfoggiodellecognizioniditedescoapprese suibanchidelLiceo,proferìcandidamenteunbreve: “Bitte?” (Prego?),comese stesserispondendoaqualchedomandanoncompresabeneenonadunordine preciso.Taleintromissioneverbale,fuoripostoinquelmomento,colsedi sorpresapureilTedescotantodaindurlo,abbassandol’arma,adesisteredaisuoi prevedibiliintenti.
Sembròatuttidiscorgeresuquellafacciacosìgrintosaunbarlumedi distensione,quasiunsorriso.Neseguìun’imbarazzantepausacheriuscìinaspettatamenteasgelareitimoridellanostracompagine,tantodapredisporregli animideipiùadaccettareconminoreansial’evolversideglieventi.Ciònonostante,nellapenombradellacucinaalcuninonriuscivanoasoffocareisingulti delpianto,altriisospiridisollievoperaverscampatoilpericolo.Altriancora, 56A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
paventandoilpeggio,nonriuscivanoatrattenereleurine.Ibambinidell’orfanotrofioMosconi,raccoltiinunangoloalcomandodellaMadreSuperiora,intonaronounafiocaestonata“LilìMarlen”.Maimitrovaicoinvoltoinunasituazione cosìtragicomica.Sorrisisforzatisisovrapponevanoaresiduepaure.Ilpalloredei partigiani,anoiframmisti,checercavanodinascondereleloroarmi,contrastava conilcontegnoassuntodacolorocheconun’esuberanzaalquantoridicola cercavanodiproferirelepochefrasiintedescoappresedailoropadri.L’Austria avevadovutoandarsenedaquesteterrenellontano1918edaallora,perpiùdi duedecenni,nessunoavevausatoiltedescoqualelinguacorrente.Tuttoadun trattoeccooraipiùanzianiprontiarisfoderarel’inaspettataconoscenzadel parlareteutonico.
Nonsonoingradodidareungiudiziosullacorrettezzagrammaticaledelle frasiproferite,mapossogarantirecheconcorseroinmanieradeterminantea creareunclimadisopportabilecomprensione.ITedeschi,almenoapparentemente,siaccontentaronodiquellefasulledimostrazionidisimpatiae,stranoa dirsi,nonperquisironolacasa.Ipartigianineapprofittaronopereclissarsialla chetichellaattraversounpertugionelretrodellacasa,nellavicinaboscaglia.Se iTedeschiavesseroscopertoleloroarmi,certamentesisarebberocomportatiin tutt’altramaniera.
Ilpeggiodunque,almenoperilmomento,sipotevaconsideraresuperato.
Dopolospaventosubentravalagioiaperessererimastivivi,perpoterancora respirarel’ariabalsamicadellaBrestovizza.Quellagioiainfuseintuttiuncurioso dinamismo.Pernoiragazzifucomesfogliareunnuovoattraentealbumdi fumetti.Lanostracuriosità,dopoesserestatastuzzicatadalladiversitàdell’abbigliamentodiqueisoldati,siconcentròsullaformadelleloroarmi,cosìdiverse dall’usualemoschettoodalvecchio“81”ancoraindotazioneall’EsercitoItaliano.ITedeschilasciavanofare,avevanocapitochepotevanoliberarsidaqualsiasi preoccupazione.Dopounpo’,abbandonatoildovutogrugnoguerresco,incominciaronoainteressarsiallebottiallineatenellacantinadelcolono.Ilpassaggio dall’adocchiarelebottiallorosuccessivosvuotamentofubreve.Le“bocalete” iniziaronounvorticosoandirivienicosìveloce,tantodapreoccupareseriamente chistavaadosservarequellosmisuratotracannaredivino.Tantovinonello stomacodipersonearmatenonerapoiunacosapropriorassicurante.Vistocome lasituazionesistavasviluppandoeperprevenireeventualiincidenti,aqualcuno vennelafulgidaideadioffrireagliassetatianchequalcosadamasticare.Saggia idea,macosaservireintavola?Atali“ospiti”eradoverosooffrirequalcosadi particolare,diveramenteappetitoso.Nonoccorsemoltotempoperfarritornare
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allamentedituttiglisfollatiilprosciuttochelamiapadronadicasatenevaappeso alsoffittodellostanzone,dovelagranpartedeirifugiatiallaserasiritiravaper dormire.Percostoroilcoricarsiconlostomaco,spessovuoto,suunacoperta stesasulpavimentonudoeconquell’odorosacosciadimaialepenzolantesopra letestedovevaesserestataunaveratortura.Nonpuòpertantomeravigliare l’unisonadecisionedeirifugiatidioffrireainuovivenutiquelprosciutto.
Perrisolvereilcasosioffrironoprestotrevolontaridispostiasegnalarealla proprietariadell’oggettoinquestione,contuttaladelicatezzapossibile,chei Tedeschistavanomostrandopreoccupantisintomidifamedaprosciutto.Capita l’antifona,lasignora,amalincuoreepaventandoilpeggio,nonsiopposealtaglio delsuoprosciutto.Nonricordoachivenneaffidatoilcompitodiaffettarlo.Tale operazionefufattaalprimopianodellostabile,mentreiTedeschisiriposavano tranquillisulselciatoantistantelostesso.Adaltrivolenterosifudatoilcompito didistribuireleroseeesaporitefettediquelprosciutto.Anch’iomiaggregaia quellaschiera.Perscenderedalprimopianoallacucinasottostante,sidoveva usareunascaladicircaottogradini.Lungoquelpercorsolametàdiogniportata diprosciuttosparivanelletaschedeimieipantaloncini.Conmossafurtivalo pigiavolesto,senzapreoccuparmitropposiadell’igienechedell’estetica.Ero sicurochenessunodegliamiciconiqualiloavreipoidivisosisarebbeschifato perilservizionontropporaffinato.Moraledellafavola:selametàdelprosciutto finìneglistomacideitedeschi,ilrestorimasenellepancedeilocali!Unacerta qualrivincitacel’eravamopresa.Tuttioquasituttisembravanocompiaciutiper quell’inattesadegustazione,soltantolaproprietariadelprosciuttoebbearibadire,ripetendolofinoallanoia,cheleierastatalasolaasacrificarsiperilbenedei suoiconcittadini.Ancheseciòchedicevaerainpartevero,fuquellal’unica buonaazionechefeceinvitasuaeanchequellanonperpropriainiziativaoper bontàd’animo.
Spentalasete,riempitelepance,iTedeschichieserodell’acquaperlavarsi, madiacquaquellacasaneavevadavveropoca.Persoddisfarelelororichieste, sperandocheseneandasseroviailpiùprestopossibile,sitrovòsubitoun volontarioperandareaprenderlaaipiedidellacollina.Avevaunvalidomotivo perfarlo.Eraluil’ostepiùconosciutotrai“pisinoti”diunacertacerchia.Appena unpo’primadell’arrivodeisoldatiavevanascostoinuncassonesenzacoperchio ricolmodigrano,unozainozeppodidenaro.Ilcassonesitrovavainunangolo quasibuiodellavastastanzasovrastantelacucinaalpianterreno.Difficilmente losipotevadistingueretralealtrecianfrusaglielìriposte.Migliorenascondiglio perilsuotesoro,ilnostrouomononl’avrebbeveramentepotutotrovare.Luiera convintocheanessunosarebbevenutal’ideadiandareavederecosasipotesse
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nasconderesottoaquelgrano.Scelsepertantoproprioquelcassoneperoccultare ilsuogruzzolo,maunavoltaripostoilpropriobene,dimenticònellafrettadi appianareilrilievorimastoinsuperficie.Nonpagoperl’accortezzaescogitata, credettechefosseperdipiùopportunoassecondareognialtrainiziativaattaad affrettarelamarciainterrottadiquelloscaglionediarmati.
Mentreluisidavadafareperportareaterminel’impegnoassunto(lafonte eraalquantolontana),unaSSentrò,conpassodeciso,incasa.Senzaproferire parola,salìdirittoversolastanzadovesitrovavailcassoneripienodigrano. Avevaunafacciadarifiutodigalera,cosìtorvadaincuterepropriopaura.Tutti noilìpresenti,ciirrigidimmomutichiedendocichecosamaiquell’esserevenisse acercaretranoi.Ilsuoincederesicurolasciavaintuirechesapessemoltobene cosastessecercando.Avvicinatosialcassone,senzaalcunindugioecongesto sicuroscostòilrialzodelgranononappianato.Affondòlamanoversoilbassoe laritrasseall’istanteconlozainobeneagguantato.Sulpostoaprìilsaccoesenza scomporsi,ancheselasommatrovataerapiuttostoingente,sirivolseagliastanti chiedendoagestidichimaifossequeldenaro.Tuttiscosserolatestafacendo capirechenoneradinessunodeipresenti.Aquelpuntoluialloragrugnìin tedesco:“Senonèvostroalloraèmio!”.Poi,calmo,seneandògiùperlescale. Nessunofiatò.Tutticompreserocheiguaistavanoormaiperarrivare.
Quandoillegittimoproprietariodiquelgruzzolodimoneteritornòcon l’acquafresca,siaccorsesubitochequalcosadispiacevoleerasuccessodurante lasuaassenza.L’atmosferadirelativadistensionedipoc’anzierasvanita.Stupito nechieselaragione.Conilmigliortattopossibile,intuttosimileaquellousato percomunicareildecessodiqualchecarocongiunto,isuoiamicisipremurarono difarglisaperecos’erasuccessodurantelasuaassenza.Almomentoluinonvolle credereaquellocheglisistavanodicendo,mapoi,sperandosempredipotere smentirelacrudelerealtà,corsesuperlescalenellastanzadoveavevanascosto isuoirisparmi.Resosicontodiesserestatoderubato,accusòprimaisuoi concittadini,mapoisiconvinsechegliautorieranogliindividuiperiqualisiera datotantodafareperrifornirlidell’acquarichiesta.Disperatosirivolseatutti colorocheavevanofattosfoggiodisapereiltedesco,affinchériferisseroal sottufficialelatruffasubita.Comepermagia,tuttoaduntratto,nessunoricordò piùquellalingua.L’unicochenonpoténegarefuilmaestrocheeratranoi, perchéavevaappenadimostratodisaperlausareinmodospigliato,comesefosse lasualinguamaterna.Luiperò,coraggiosocomeilnostroparroco,nonavevala minimavogliadifaredainterprete.Cercòpertantodinicchiare,adducendo qualescusanteipiùfantasiosimotivicheriuscivaaescogitare.Idenarirubati, allafinfine,noneranoisuoiepersanarel’altruidanno,temendolaprevedibile
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reazionediquegliarmati,credettechefossemegliononimmischiarsiinquella faccenda.Nonostanteilsuodiniego,ilderubatocontinuavaainsistereperfar sapere,achididovere,ilpropriocaso.Nenacquecosìunvivacebattibeccoche insospettìpureilgraduato,tantodaindurloaintervenirechiedendoqualefosse lacausadiquellitigio.
Ilmaestrooranonpotevapiùrifiutarsiditradurrelerimostranzedel derubato.Mentregrossegoccedisudoregliimperlavanolafronte,sidecisedi spiegareall’ufficialelacausadiqueldiverbio.Quandoaquelsuperiorefuchiara lacausadellarimostranza,reagìsgarbatamente,sottolineandoconforzacheun soldatodelTerzoReichnonrubamai.Conquelleparolecredetteprobabilmente diaveredettotutto,diaverpostofineaquell’alterco,manonfucosì.L’oste insoddisfattocontinuava,tralosgomentogenerale,adinsisterepiangendodi esserestatorapinatopropriodaunsoldatotedesco.Ilgraduato,stizzito,schierò alloraisuoiuominidifronteanoi,chiedendoatuttidiindicarechitraqueisoldati erailsuppostoladro.Nessunoosòfarlo.Oilladrononeratragliallineati,oppure cosìdisposti,queisoldatisembravanotuttiugualicomegocced’acqua.Ionon riuscivoproprioadistingueretraloroilbruttoceffodiprima.Nonsoseglialtri loriconobbero.Dicertoancheseloravvisarono,pensaronobenedinonindicarlo.Aspettacolofinitoilsottufficialeinveìancora,manessunosipreselabrigadi tradurrelesueparole.Nonservivafarlo,comenonservivanopiùnéilprosciutto néilvinoappenaofferti.L’atmosferaattornoanoicambiòbruscamente,tutti zittirono.
Ilsilenziosubentratoperònonduròalungo.Dalìapocofurottodal sopraggiungeredialtridueTedeschiconunciviletraloro.Qualcunodinoi credettediriconoscereilprigioniero.Dovevaessereungiovaneresidentea Ceresetto(cr. ^erišnjevica),paesinositopocooltreilcrinaledellaBrestovizza. L’infelice,tenendoinbracciounasteccadiTrinciatoDolce,guardavasmarrito difronteasé.Sembravachenonsiaccorgessedellanostrapresenza.Ilmaestro furichiamatoafaredainterprete.Ilmalcapitatovennesubitoaccusatodiessere unpartigiano.Luinegòcercandodispiegarecheeraappenasfuggitoaipartigiani diPisino.Glichieseroalloradoveecomeavevatrovatoiltabaccocheportava consé.Nonricordolarispostadata,forsenonfunemmenotradotta.L’interrogatoriofinìlì.Fudatounbreveordineeunsoldatotrascinòviailpartigiano. Tuttobenepensammo,èfinitaanchequestabruttastoria,quandouncolposecco dipistolavenneasquarciareilsilenziodellavallata.Noiragazzialmomentonon cifacemmoquasicaso,maglianzianiall’istanteammutolirono.Ancheilderubatosmisedilagnarsi.Lelorofaccesiscolorirono.Unamascheradimestizia, frammistaaspavento,calòsuqueivolti.Osservandoquelleespressioni,capimmo
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chelaguerraconlaGmaiuscolaeramoltodiversadaquellachefinoapochi giorniprimaeravamoconvintichefosse.Cifuanchechiarochedavantianoisi stavaormaidelineandounnuovomondo,nelqualeinostrigiochielenostre spensierateesultanzediierinonavrebberotrovatopiùl’ambienteadeguatoper potersimanifestareliberamente.
Ilfuturo,benpresto,avrebbeconfermatoquellenostrepessimisticheprevisioni.
AdriatischesKüstenland
PrimadiabbandonarelavalledellaBrestovizza,l’ufficialetedescochiese agliuominilìpresentisevolevanounirsialsuodrappelloperritornareaPisino, doveluipureeradiretto.Gliinterpellati,nonsapendoancoradelleuccisionidi civiliavvenuteilgiornoprimasulversanteoppostodellavallatadeltorrente Foiba,sitrovaronoalmomentoindecisisuldafarsi.L’imbarazzoeragenerale. Rifiutarel’invitopotevaessereinterpretatocomeunapresadiposizioneostile, mad’altrocantoaccettarelapropostadiunirsiaqueisoldatipotevaanche equivalereall’offrirsicomeprigionieri,contutteleprevedibiliconseguenzeche talesceltaavrebbepotutocomportare.
Losparodiprima,chericordaval’uccisionedellosventuratogiovanedi Ceresetto,riecheggiavaancoranelleorecchiedellepersonerimastesull’aia antistanteilcasolare,tantodaspingereallafinetuttigliadultiadaccettarela propostadelgraduato.Alledonneeaibambinirimastirimaseilnonfacile compitodiprovvederedasoliaibisogniquotidiani.
Ancoraunavoltagliamicidimiasorellasioffrironoperrisolverelenuove difficoltàdellamiafamiglia,anch’essarimastasenzapadre,offrendocitemporaneaospitalitànellaloroampiadimoradiPisino.Inun’aladiquelvastostabile, rimastofortunatamenteilleso,sieragiàinstallatal’altaufficialitàtedesca.Isuoi membrisicomportavanocomesefosserovissutidasempretraquellemura. Raccoltinelsalotto,cantavanoasquarciagola,strimpellandosulpianoforteinni marziali.Noituttieravamoraggruppatinell’attiguacucina,saturadistraniodori provenientidaicibi,altrettantostrani.Cenestavamozittizittipernonirritare conlanostrapresenzagli“ospiti”d’oltralpe.Ditantointanto,intimoriti,mapur semprecuriosi,sbirciavamodadietroall’usciosocchiusoperscrutarequell’insolitasarabanda.Eragiànotteinoltrataquandovedemmoarrivaredeisubalterni, tuttibaldanzosi,perriferireailorosuperioriqualcosadimoltoimportante.Dopo unbrevescambiodiparolesiritiraronovisibilmentesoddisfatti.
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Nonpassòmoltotempoprimadisentireunsinistrocrepitiodiarmiautomaticheriempireilsilenziodellanotte.Provenivaprobabilmentedalvicino cimitero.Ilpianistasmiseall’istantedisuonare.Sialzòperbrindareconisuoi camerati,intentiacongratularsiavicendaperqualcosachesfuggivaallanostra immaginazione.Solopiùtardisivenneasaperechequellanotte,fuoridallemura delcamposanto,erastatauccisaOlgaBan,unagiovanepartigianaaccusatadi essereresponsabiledellabruttafineriservataadeiciviliritenuticompromessi conildecadutoregimefascista.
Ilmattinoseguentecirecammoacasanostra.Pisinoavevacambiatodinuovo fisionomia.Lemacerieeranolestesse,mailcomportamentodeirimastiera diverso.Lepochepersoneconosciutechesiincontravanosembravanovagare confusecomeformichefuggitedaunformicaioappenacalpestato.Davano l’impressionedipreoccuparsisoltantodicapirecomeinuovivenutisisarebbero comportati.Liavrebberoconsideratiqualisudditiinfidi,cripto-sostenitoridella causapartigiana,oppurecomeredivivinostalgicidell’ormaidefuntoImpero austro-ungarico?Ignorandoilloroparereinmateria,siproseguivaavvoltiinun acreeopprimenteodoredibruciato,frammistoaquellodeicalcinaccidellecase distrutte.Ognitantocisiimbattevainsoldatifermiattornoailoromezzidi trasporto,alleautoblindamimetizzate,ailorocannoncinianticarroeailanciarazzi,i Nebelwerfer (l’armacorrispondentealla Katyusha russa),anoisconosciuti finoadallora.Nessunobadavaanoi.Giuntiadestinazionetrovammolacasa vuota.Lamaggiorpartedeglialloggierastatarapinatanelleventiquattr’oredi liberosaccheggioconcessoallasoldatagliatedesca.Lamanigliadellaportadel nostroappartamentogiacevarottaallabasedell’uscio,rimastopernostrafortuna intatto.Ilbottinoarraffatonellestanzeadiacentiadibiteamagazzinoaveva probabilmentegiàappagatolacupidigiadeipredatori.
Rincuoratiperesseresfuggitiallarazzia,andammoavederecos’erasuccesso nelrestodell’edificio.Suigradinicheportavanoincantina,usatagiorniprima comerifugioantiaereo,trovammoilcadavererattrappitodel“siorJose”.Lo stessopomeriggio,senzalapresenzadeisuoifamiliari,lasalmafudepostainuna dellefosseimprovvisatecheavevamoscavatoqualchegiornoprimanelretro dellacasaperripararcidaeventualiincursioniaeree.Persegnalarnelapresenza, qualchegiornodopo,vimettemmosopraunacrocefattaconduesemplicipaletti raccoltinell’ortovicino.
Quellanonfucertol’unicavittimaabbandonatadall’aggressoretedesco. Conilpassaredeigiorniciaccorgemmocheilnumerodellepersonescomparse eramoltopiùaltodelpaventato.Dicertuninonsisapevalafinecheavevano fatto.DeirifugiatinellaBrestovizzasisapevasoltantocheeranostatirinchiusi
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nelCastellodiPisinoechepresumibilmenteeranoancoratuttivivi.Traloro c’eranopureiduesoldatiitaliani,giàmenzionati,chefalsandolalorovera identitàeranoriuscitiasottrarsialtrattamentocheiTedeschiriservavanoailoro exalleati.Dopolacapitolazioneavevanotrovatoasilopressolastessafamiglia checiavevadatoospitalitàinBrestovizza.L’ufficiale,percamuffaremegliola suaappartenenzaall’exEsercitoItaliano,sifacevachiamaredalsuosubalterno coniltitolonobiliarecheglicompetevadacivile,cioè“signorConte”.Nessuno sospettavachelavoceConteindicassesoltantoilsuoverocognomeenull’altro. Giocandosull’erratainterpretazionediqueltermine,erariuscitoadabbindolare lafigliaminoredichil’avevaospitato.RilasciaticonglialtricivilidelCastello,i duelestofantisiintrattenneroancoraqualchegiornoaPisino.Poi,nonpotendo nasconderealungolaverità,sparironodallacircolazione.Addioamori,addio sottaciutesperanzedivantaggiosiaggancisocialiebeneficieconomici.L’abbagliodell’infatuatagiovanerimaseaconoscenzadiunastrettacerchiadiamicie conoscenti.Noneraquelloilmomentoperimbastirecommentidibassolivello ogioireperlealtruidisavventure.
PrimadelrilasciodeirinchiusinelCastello,nonostantel’ottimisticaediffusa speranzadellamassa,piùd’unocontinuavaatemereperlasortedeipropricari lìtrattenuti.Miamadre,peraccertarsicheciòchesistavaripetendofossevero, miimposediandareaverificarlodipersona.Lapossibilitàdiriuscireaportare abuonfinel’incaricoaffidatomieraminima,mavalevapursemprelapena provarci.ArrivatoalloslargoaipiedideltorrionedelCastello,tuttointasatodi mezzimilitari,unsoldatomifermòconsegnandomiunsecchioditelasimilea quelliusatiperforaggiareicavalli.Agestieconpocheparolemifececapiredi andareaprenderglidell’acquaproprionelCastello.Maguardachefortuna, pensai.Miglioreoccasioneperentrareinquelmanieropropriononpotevo aspettarmela!Giuntoinnanziall’unicaentratadiquell’anticacostruzione,il soldatodiguardiamisbarròilpassochiedendomi,lopoteiintuire,checosa volessi.Risposiinuntedescorabberciato,mostrandoilsecchio: “Wasserfür Kameraden” (Acquapericamerati).Lasentinella,sorpresa,cipensòunpo’ sopra,mapoisenzafarealtredomandemilasciòentrare.
Unavoltanelcortileinterno,tralamassadeirinchiusi,scorsimiopadre. Senzadilungarmiinfutilidomande,gliporsiquelpo’dicibochegliavevoportato. Lopresedicendomisoltantodinontemereperlui,perchésistavavociferando traireclusicheinbrevesarebberostatituttirilasciati.Cosìalmenoerastatoloro promesso.Tranquillizzatodallesueparole,midiressilestoallacisternadelcortile perattingerel’acquarichiesta.Riempitoilsecchio,miallontanaiinfrettadal gruppodeiprigionierieusciidalCastello.Eroimpazientediportareatermine
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l’incaricoaffidatomi,perpoterquindiriferireaimieiconcittadinicosaavevovisto esentito:l’immediatorilasciodellepersonelìrinchiuse.Ritornatodachimi avevamandatoaprenderel’acqua,miaspettavo,senonproprioungrazie, almenouncennodiassenso.Miatteseinveceungrugnitoconilqualemisi imponeva,inmalomodo,diporreilsecchioaterraenull’altro.Sorpreso,lo guardaiconvintodinonaverebencompresocosaintendessedirmi,malui,con cipigliopiùsevero,ripetél’ingiunzionedipoc’anzi.Anchesestupitoperuntale assurdoinsistere,capiichenonmirimanevaaltrocheubbidireecosìcalaiil secchioaterra.Com’erad’aspettarsi,appenaallentatalapresasulmanicodel secchio,questisiafflosciòall’istantespargendoall’intornoilsuocontenuto.Il tedescostizzitoreagìprontamenterimandandomiadattingeredell’altraacqua semprenellastessacisterna.
Alritornotrovaiadattendermiuncrocchiodisuoiconsimiliprontia divertirsiassistendoalmioprevedibileimbarazzo.Chefare?Pensaialloradi appoggiareilsecchioalleruotediunmezzoditrasportolìvicino,naturalmente sempreconlostessoesito.Cercaiancora,sempreconugualefortuna,diappenderloaunasporgenzadiunaautoblinda.Attornoameintantocrescevauno sganasciarsidirisate,intercalatedaincomprensibiliespressioniverbali.Misentivoinerme,simileaunbuffonedicortesommersodailazzideicastellaniditurno. Tuttalagioiaprovataperavererivistosanoesalvoilgenitore,venneoffuscata daquellaparadossaleeinsensataarroganzausataperdilettarsiallemiespalle. Nonsapevopropriopiùcosafare,qualeatteggiamentoassumere,quandoun soldatopiùanzianosifecelargoaspintonitraisuoicommilitoni.Imprecando milevòdimanoilsecchio,andandosenesubitoviasenzaaggiungerealcunché. Comeperincantolagazzarrafinìlìeiomiritrovailiberodiproseguireperla miastrada.
Lestomiincamminaiversocasaquando,dopopochipassi,daun’altra autoblindavidisporgersiamezzobustoilsuocarrista,chemifececennodi fermarmi.Almomento,temendoilpeggio,datochequelsoldatonelcontempo sieraritiratonell’internodelsuomezzoenonpotevavederecosaintendessifare, pensaidisquagliarmela,mamimancòilcoraggioperfarlo.Efecibene,perché luiriaffiorìsubitodallatorrettadelsuoblindato,porgendomiunvoluminoso involtochecelavaunriccoserviziodiporcellana.Notatalamiaperplessità,mi esortòcongestiperentoriesbrigatividiaccettarel’offertaediandarmeneviail piùprestopossibile.Chilosapràmaiperchélofece.Rimorsoperilmalfattoo impossibilitàdisistemarenell’internodelsuomezzol’ingombrantebottino? Forselospaziocheavevaadisposizioneerainsufficienteperpoteresistemare ciòcheavevarubato.Qualunquefosseilsuoproblemainveritàamenon 64A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
importavaproprio,mentreildonoeratroppoallettanteperrifiutarlo.
Qualchegiornodoposicomportòinmanierasimileanchel’armigerodiuna delleautoblindaparcheggiatesottolefrondedeglialberidelgiardinopubblico cittadino.Mentreconimieicoetaneistavocuriosandoattornoaqueimezzi,da unoneuscìunsoldatocheciinvitòagestiadavvicinarsialui.All’istanteil gruppettodeicuriosi,iocompreso,sidisperse.Unosolo,trovandositroppovicino almezzocorazzato,nonebbeiltempooilcoraggionecessarioperallontanarsi. Impietritoperlospavento,nonsimosse.Rimasefermo,aspettandodivedere checosaintendessefareoordinareilTedesco.Quest’ultimo,senzaproferire parola,presedall’internodelsuomezzounabatteriadipentolenuovedizecca elediedeachitrovòaportatadimano,cioèachinonsieraallontanato.Visto l’esitodiquell’inaspettatoattodigenerosità,tuttiritornammovelocisuipropri passi.Certunipreteseroaddiritturadidividere,sedutastante,ildonato.Ne nacqueunvivacealterco.IlTedescostetteunpo’adosservarelostranocomportamentodellanostracombriccola,mapoi,quandoglifuchiaralacausadiquel litigio,visibilmentedisgustato,imprecandosiripresel’offertoescomparve nell’autoblindalasciandocituttiaboccaaperta.
Benprestolagenteripreseadarsidafareperrisolvereleesigenzediogni giorno.Ilmododiagiredellepersoneeraperòcambiatomolto.Unagravecappa diinsicurezzaaleggiavaopprimentesuognicosasicercassedifare.Legiornate intantosiaccorciavanosemprepiù,preannunciandounautunnotriste,grigioe freddo.Ilcoprifuoco,subitoimposto,limitavalaliberacircolazionedeicivili.Si avevalasensazioneditrovarsirinchiusiinunariservaindianacircoscrittanella periferiacittadinaoltreallaqualeeramegliononavventurarsi.Lescuoletardavanoadaprireilorobattenti.Lascuolaelementarenegliultimigiornierastata dataallefiamme,mentreancoraprimaunbombaavevacentratolatrombadelle scaledelGinnasioLiceorendendolo,nonostantelesuealifosserorimasteillese, inservibile.Mentregliinsegnantisidavanodafarepertrovaresediadatteper poterriprenderel’insegnamento,noiragazziingannavamoiltempoliberocon svaghichenonavevanopiùnullaachevedereconigiochidipochimesiprima. Iltradizionaleantagonismopresentedasempretralediversecontrade,era svanito.Ancheilgiocodelcalciotrasquadrerionalicessòdiappassionarela gioventùpisinese.Causadeterminantenefuilrinvenimentodiunlugubreresto umano.
Unpomeriggiocieravamoraccoltipergiocareapallonesuunospiazzo sceltoalmomentoqualecamposportivo.Eraquellaun’areapianeggianteformatasidopoilriempimentodiunalargabuca,causatadalloscoppiodiunadelle bombesganciatedagli Stukas duranteiprecedentibombardamenti,conle
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maceriedelvicinoteatro.Primadidareilviaall’incontro,cercammodieliminare leultimeasperitàdelterreno.Traglialtriintoppisicercòdirimuoverepurela puntadiunostivaledigommachespuntavadalsuolo.Chiprovòafarlosiaccorse chel’oggettoerabenfissointerra.Funecessariol’aiutodegliamiciperpoterlo estrarre.Alsuopostorimaseunpolpaccioumanoinavanzatostatodidecomposizione.Inorriditi,abbandonammol’areaandandosubitoaraccontareaivicini incosaeravamoincappati.Manipietosesitrovaronopronteperdissotterrare quellasalma.Noirimanemmoaguardare.Nonavevamoilcoraggionecessario perunirciaquelpietosolavoro.Conilpassaredeigiorniciabituammoad assistereascenedigranlungapiùraccapriccianti,mabastòquelquadroperfare passareatuttilavogliadigiocareacalciopertuttoilrestodellaguerra.
UnbruttogiornosulloslargoanorddelDuomo,dovefinitelefunzioni religioseeravamosolitisostarepergiocare,venneroallineatedellecasseda mortogrezzeescoperchiate.Inciascunagiacevauncorpoumanoinavanzato statodiputrefazione.Spostandosidabaraebara,diversepersone,trattenendo soffocatisingulti,sifermavanoognitantoperosservarepiùdavicinoqueimiseri resti.Permitigareilfetoredolciastrodellacarneindecomposizione,sicoprivano laboccaeilnasoconunpezzodistoffaimbevutaconessenzedivariogenere. Speravanodiriconosceretragliesumatidellefoibeipropricarioamiciscomparsi,cheeranorimastirinchiusiperpiùgiorninelmalfamatoCastellodiPisino. Ilgiornodopoicorpinonidentificatifuronosepoltiinduefossecomuniailati delvialettocheportaalcamposanto.Nonpassòmoltotempoprimachevicino alorotrovasseropostoaltresepolture.Nelgiardinettolìafianco,checonserva ancorailmonumentodedicatoaG.Mosconi,benemeritocittadinopisineseche giànellontano1843istituìl’omonimoospizioperbambiniabbandonatioorfanelli,furonosepoltideisoldatitedeschi,qualchemilitedellaR.S.I.(Repubblica SocialeItaliana)eversolafinedelconflittopureucrainiechirghisiincorporati nella Wehrmacht.
Assisterealritodisepolturadiqueisoldatieradiventatoundiversivo,quasi unasnaturataattrazione.Dopoleusualisalvedifucileriaipiùpiccinisimettevanoinfrettaefuriaaraccoglieredaterraibossolidellecartuccecadutitrale gambedeisoldati.Lecrocichevenivanopostesuitumulidellesepoltureerano divariafoggia.Letedeschericordavanoledecorazionimilitariteutoniche, mentreleitaliane,anchesepiùvoluminosedelnormale,conservavanol’originale semplicità.Sulletombemussulmanevenivanopostedellesemplicistelecon sopradipintaunamezzaluna.Standoaquantohannoraccontato,tantiannidopo, iresidentinelrioneMontril,tuttiqueisimbolineiprimigiornidopolaresa
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tedescafuronodiveltieammucchiatiinunvicolononmoltodiscostodalDuomo equi,trailgiubilodicertuni,furonodatiallefiamme.
Primadiarrivareallafinedelconflittoincorso,passaronoancoramesie mesisaturidieventicosìsconvolgentidamutareilcomunemododicomportarsi edigiudicaredellepersonechenefuronocoinvolte.Ilcoprifuoco,comeaccennato,impedivaaicivilidiusciredicasadopol’orastabilita.Perallontanarsi dall’abitatoeranecessarioesibireunparticolarelasciapassare(il Passirenchein) rilasciatodalleautoritàgermaniche.Eravamodiventaticittadinidelneocostituito AdriatichesKüstenland (LitoraleAdriatico),regionedefactoannessaalla Germania.Gliscambiconilcontadodiventavanocosìpiùcomplicatiedifficili. Ancheseilciborazionatooravenivadistribuitoconmaggioreequitàepuntualità, rimanevapursempreinsufficiente.Perprocurarsilalegnadaarderesidette manoallosmembramentodegliedificilesionatiduranteibombardamenti.Tutto ciòchepotevaservireperalimentareilfuocovenivaasportato.Rimanevanoalla finesololemurapericolantidellecasesemidistrutte.Ugualesortesubìilnostro Ginnasio.Duranteilsuospogliamentoqualcuno,precipitandodalsecondo piano,cilasciòpurelavita,maaltricontinuarononell’operadipredazione.La ricercadiedificiabbandonaticontinuòcosìadessereunpassatemposiautileche dilettevole.Benprestoperòdalriciclaggiodellestruttureligneesipassòal prelievodituttociòchepotesseessereriutilizzatoperaltriscopi,anchesoltanto pergiocareoperappagarel’innatacuriositàgiovanilediallora.Particolare attrazione,perillorocomplessomeccanismoeperlecalamiteinseriteneiloro interni,suscitaronoicontatoridellacorrenteelettrica.Anchelamiaganga, compostadaquattroocinquemonelli,nonsisottrassealfascinodatodaquei meccanismi.
Duranteunadellenostreormaiusualiescursionivolteallaricercadicontatorirottinellecasedisabitate,inunostabileconlafacciataprospicientesullavia principaleancoraintegramaconilretroparzialmentesventratotantodapermettereunfacileeinosservatoaccessonelsuointerno,citrovammoinuna situazioneveramenteinaspettata.Mentretuttelestanzedeipianisuperiorierano aperteevuote,unaalprimopianorimanevachiusaconunvistosolucchetto. Sorpresi,sostammoperrifletteresuldafarsi.Lacuriositàiniziòsubitoastuzzicarelanostrafantasia,mailrispettoperibenialtruieraancoracosìsaldamente radicatoinnoidaimpedircidiintraprenderealcunchédidelittuoso.Appropriarsi dell’abbandonato,perlaspicciamoraledelmomento,eracosalecita,maloscasso no!Perplessi,sostammodavantiall’usciosbarratoperriordinareleidee.Atutti erachiarochedietroaquellaportadovevatrovarsiqualcosadiinsolitoepertanto
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anchedimoltointeressante,mapersaperloavremmodovutoaprirla.Nessuno osòfarloeconcordiuscimmodadoveeravamoentrati.Iltarlodellacuriosità continuòperòatormentarcipergiorni,tantodaspingerciaritornarelìdove avevamointerrottolanostraperlustrazione.Questavolta,senzapiùbadarea scrupolidicoscienzaedimenticandogliavitiprecetti,spezzammoillucchetto. Spalancataquellamisteriosaporta,rimanemmosbalorditi,quasisenzafiato.Al momentononpotemmocredereainostriocchi.Avevamoforzatol’ingressodi unmagazzinomilitaretedesco.Tuttelestanzediquell’appartamentoerano occupatedascaffaliricolmidiuniformisistemateinperfettoordine,assiemea tuttociòchecompletaval’equipaggiamentodiognisingolosoldato.Ledivise eranoalquantodiversedaquelledeifanticomuni.Consistevanoingiubbottie pantaloniallasciatoradicoloregrigioazzurro.Eranoleuniformideigregaridella Luftwaffe,uncorpodiaviatoridequalificatipervarimotivieorainviatinelle retrovieperrimpiazzareparzialmentel’organicodella Wehrmacht.
Confusiedintimoritiperl’inaspettatascoperta,restammoperunpo’zittie impalaticomestatue,senzapoterdeciderequalecondottaadottare.L’indugio lorisolsechiruppeilsilenzio,sentenziandochel’impadronirsidegliaveridel nemicononerapoidaconsiderarsiqualeverofurtoechepertantopotevamo impossessarcidiquellarobasenzaprovarealcunsensodicolpa.Taleconsiderazionefuconsideratasufficienteperfartaceregliultimiscrupolidicoscienzache ancorapotevanoalbergareinnoi.DifronteatuttoquelbendiDioaportatadi mano,siconvennecosìchesarebbestatacosaveramentescioccailnonvoler approfittarne.L’invernoeraalleporte,mentreinegozidiabbigliamentoerano ormaivuotieilmercatonerooffrivacapidivestiarioaprezziesorbitanti.L’essere conscidellaprecariasituazionenellaqualeeravamocostrettiacampare,cispinse adappropriarsidiciòcheciascunoritenevaacconcioperrisolvereipropri problemi.Cosìtutticiimpadronimmo,senzanemmenobadareallataglia,diuno stessocapodivestiario:ungiubbotto.Poi,unoaduno,lentamentepernondare nell’occhio,uscimmodadoveeravamoentrati.Ilproblemapiùgraveoraconsistevaneltrovareunastoriellaplausibilepergiustificareacasalaprovenienzadi quell’indumento.Concordi,raccontammoainostrifamiliarichefurono,guarda caso,propriodei“buoniTedeschi”adonarcelo.Nonsopropriosesimilifrottole sianomaistateaccettatequaliindubbieverità,mainognimodonessunopensò diindagaresullaveridicitàomenodell’asserito.NemmenoiTedeschimostraronodivolerreagirealfurtosubito.Cosìalmenocisembrò.
Quell’apparentedisinteressedapartedeiderubati,spinseilnostrogruppetto aritornaresulpostodelmisfattosperandodipotereancoraunavolta,conla stessafortuna,ripeterelabravatadipochigiorniprima.Seguendosemprelo
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stessopercorso,giungemmodifrontealmagazzinoelotrovammochiusoconun lucchettonuovo.Lospezzammoconlastessatecnicaesenzaalcunindugio entrammoalsuointernoperimpadronircidiciòchecieravamoprefissi:unpaio dipantaloniallasciatoraatesta.Tuttosisvolseanchequestavoltasenzaintoppi. Dinuovonessunareazionedapartedelcomandotedesco.Comeinterpretareun talecomportamento?Eramaipossibile,cichiedemmo,cheaiTedeschinon interessasselasortedellaloroscortadivestiario?C’eranoforseanchetraloro personechenonapprovavanoilmododiagiredelregimealqualeeranocostretti adubbidire?Tuttoerapossibile,maanchemoltoimprobabile.
Purconsiderandol’ultimaversionelapiùrealistica,convenimmochevaleva lapenatentare,perlaterzavolta,un’altra“visita”aqueldepositomilitare. Spavaldiesicuridipotercelafare,pensammochefossecosasaggiacompletare ilnostroguardarobaconl’aggiuntadiuncaldocappotto.Daldettoalfattonon passòmoltotempo.Questavoltaperòfummopiùguardinghi.Primadidareil viaall’operazioneveraepropria,mettemmodueamici,ipiùpiccini,difronteal portoned’ingressodell’edificiocheintendevamovisitare.Eraovviosupporre che,seiTedeschiavesserovolutoispezionareilloromagazzino,l’avrebberofatto entrandopropriodaquellaparte.Aicompagnimessiafaredapalofudatoil compitodivigilaresull’eventualesopraggiungerediqualcheronda.Saggiaprecauzione.Mentreeravamointentiasceglierelatagliagiustadeicappotti,dal bassodellastradasentimmofischiettarelenotedella“LilìMarlen”.Erailsegnale convenutoperavvisarci,incasodibisogno,dell’arrivodieventualiispezioni. Allertatiintempo,conilmallopposottoalbraccio,celasquagliammoviailpiù prestopossibile.Passandodalretro,traifabbricatisemidistrutti,nascondemmo perognieventualitàicappottisottoallemaceriedeglistessi.Credemmodi avercelagiàfattaquando,unpo’primadisortiredallerovinedellecasevicine perimboccarelaviaprincipale,vedemmovenireversodinoidueanziani Tedeschiappartenentialla Feldgendarmerie (unasortadigendarmeriamilitare). Avevanoforsematuratoqualchesospettoeprevistalanostraviadifuga?Cosa fare?Scappareinun’altradirezioneeraormaiimpossibileepericoloso.Nonso sel’astuziaolapauraciimposediaccucciarcidandovialiberaainostribisogni corporali.Isoldatiarrivatiapochipassidanoirimaserounpo’sconcertati,così almenocisembrò,perl’inaspettatascenachesipresentavadavantiailoroocchi. Farfugliaronoqualcosanelloroidioma,noncertoapprezzamentigentili,esi spostaronodaparteproseguendooltre.Ferminellanostrapostura,aspettammo ancoraunpo’epoi,conostentataindifferenza,uscimmotralagentedellastrada. Passaronogiorniegiorniprimadipoterscordarelospaventoprovato.
Inquellacasanoncitornammopiù,madopoqualchesettimanaandammo
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avedereseicappottitrafugatisitrovavanoancoradoveliavevamonascosti. Ritrovati,furonopoiscuciti,ritintiericuciti,cosìdasembrareindumenticivili. Quell’invernofuparticolarmentefreddoequeicappottisidimostraronounavera mannacadutadalcielo.Allafinedellaguerravenimmoasaperecheanchealtri ragazziebberolostessonostroardire,mafinirononeicampidiconcentramento inGermaniaenontuttirivideroPisino.
Dopoiltramonto,causailcoprifuoco,eraormaiimpossibilescambiarele usualivisitetrafamiglieoincontrarsicongliamici.L’unicosvagocollettivo permessoerailcinema.Leautoritàgermaniche,percreareunaparvenzadicivile collaborazione,allestironounasalacinematograficadoveunavoltaallasettimanaproiettavanoilorodocumentaridiguerraefilmtedeschisottotitolatiin italiano.Senzaocchialiiononcelafacevoaleggereledidascalie.Perfortuna l’amicoDario,sedutosempreaccantoame,mileggevasottovocel’essenziale. Nonsoquantepersoneinsalafosserocapacidiseguireecomprenderecorrettamenteilsonoro,matanteeranoquellecheperdistinguersiopernasconderela propriaignoranza,esigevano,conunprolungato“pssst!”,unassolutosilenzio. Stranoatteggiamentochemiricordavaquellodiunanzianoconoscentementre stavaascoltandoallaradioidiscorsifiumediHitler.Dacolorochesitrovavano percasovicinoaluiesigevaunsilenzioditomba.Ungiornoglichiedemmocosa stessedicendol’oratoreeluicandidorispose:“Noso,maelparlaben!”(Nonlo so,maparlabene).Hol’impressionecheancoroggialcunicontinuinoacomportarsinellostessomodoquandoascoltanoisermonideipoliticiditurno.
Intanto,ancheseinsedidifortuna,lanostrascuolaripreseilsuolavoro.Il numerodegliiscrittiperòeradiminuitodimolto.IlConvitto,cheospitavaun tempostudentiprovenientidatuttal’Istriaedalleregionicontermini,erastato requisitoperfinibellici.Aiconvittoridiuntempoaltrononrimanevachecercare ospitalitàpressolepochefamiglierimasteancoraingradodioffrireunalloggio adeguato.Fuoridallascuolanonc’eranopiùistituzioniovepotersiincontrare.
LaG.I.L.(GioventùItalianadelLittorio)sieradiscioltacomelanevealprimo sole.Certisuoi“caporioni”,subitodopoladisgregazionedelpartitofascista, furonoprontiafareilsaltodellaquagliaabbracciandoall’istanteilnuovocredo ideologico.Lasededell’AzioneCattolica,istituzionesottol’egidadellaChiesa, erastatabombardata.Ilnostrogruppo,nonostanteicambiamenti,continuavaa impiegareilpropriotempoconipiùdisparatidiversivi,senzapreoccuparsimolto dellenefandezzechevenivanocommesseconsempremaggiorefrequenzatutto attornoanoi.
Durantelaguerralabauxite,mineraledalqualesiricavaval’alluminio,era diventataunadellematerieessenzialiperl’industriaaeronautica,percuiveniva
estrattadaqualsiasipostodovesipotevatrovare.Nell’Istriagiànell’anteguerra quelmineralesiprelevavadaungrannumerodiminigiacimentidisseminatisu tuttal’areacarsicadellaregione.ITedeschi,appenafuloropossibile,intensificaronoquellaattività.Perfacilitarel’inviodiquelmineraleinGermania,allestironovicinoaChecchi(cr.Heki)unoscaloferroviarioaggiuntivo.Servendosidi autocarridivariotipo,lìvenivaconvogliatatuttalabauxitechesiestraevanel circondariodiPisino.Illavorodiscavoetrasportodelmaterialevenivafattodagli operaidell’organizzazione Todt.Labaselogisticadidettastrutturaparamilitare eraaPisino,doveeranoparcheggiatipuretuttiimezziditrasporto.Durantei tragittidallecavealtreno,gliautocarrieranoscortatidaunsoldatoarmatocon unmitragliatoreposatosultettodellacabina,rimanendoalloscopertorittoin piedinelcassoneretrostante.
Ènotocomeigiovanisappianospessoevolentierisottovalutareipericoliai quali,talvoltaincoscienti,vannoincontro.Noinonfacemmoeccezionealla regola,chiedendoall’autistadiunodiqueicamionilpermessodiunircialui duranteunodeisuoiviaggi.Lascortatedescanonebbenulladaridire,anzi sembròalquantocompiaciutaperlanostrarichiestaecipermisedisalirenel cassone,lasciandochecisistemassimoalsuofianco.Nulladimeglio.Cisioffriva inaspettatamentel’opportunitàdivederelocalitàanoisconosciute.Felicine approfittavamoogniqualvoltasipresentaval’occasione.Quandoinostrigenitori venneroasapereinqualemodoeravamosolititrascorrereiltempoliberodel pomeriggio,civietarononelmodopiùassolutodicontinuareconquelleescursioni.Almomentonefummocontrariati,mapoibenprestocifuchiaroche salendosuqueicamiondiventavamopotenzialmentedeiminiostaggiinmanoai Tedeschi.Quest’ultimisiservivanodellanostrapresenzacalcolandocheipartigianiinagguatoaibordidellestradenonavrebberoosatosparareconilrischio dicolpirequalcunodinoiragazzi.Chipotevaperògarantirecheipartigianisi sarebberocomportatipropriocosì,comeiTedeschiauspicavanochefacessero? Qualcunoavrebbepotutopursempreconsiderarci,anchesenonpropriodeiveri collaboratori,deisimpatizzantidelnemicoecometalivenireanchetrattati.
Conl’arrivodellaprimaveralapresenzadeipartigianiinregionedoveva preoccuparesempredipiùleautoritàtedesche.Ceneaccorgemmonellegiornateserenevedendovolteggiaresopraallenostretesteapiùripreseunaereoda ricognizionetedesco,lo Storch,chetracciavaincielo,condellebianchescie fumose,laparola:AMNISTIA.Eraunespedientemalriuscitoescogitatoper invogliareipartigianiadeporrelearmi.Sivolevafarcredere,achisifossearreso, diaveregarantital’impunitàperilpropriopassatodipartigiano.Credocheben pochieprobabilmentenessunoabbiaaccettatoquell’invito.Dimostrazionenefu
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ilfattocheisabotaggipermanopartigianacontinuarono,anzidigiornoingiorno sifecerosemprepiùfrequentieaudaci.Semprepiùspessosisentivaparlaredi treniminati,dipalitelefonicitranciatiaddiritturaneipressidell’abitato.Maa Pisinoenellasuaristrettaperiferiatuttorimanevatranquillo,almenocosìci sembrava.Noneravamoconscidellacrudarealtàcheciattorniava.Nelnostro piccoloriuscimmoperfinoadarvitaadunastranaconvivenzafasullaconlo straniero,finoaquandononvenneimpiccatounpartigiano,il15marzodel1944, all’altezzadelladeviazionestradalecheportaallastazioneferroviaria.Erauno studenteresidenteinunapiccolaborgatadelcircondariopisinese.Fuappesoad unalbero.Sulpettoglifupostouncartellorecantelascritta:“Cosìfinisconoi partigiani”(oqualcosadisimile).Erastatocatturatogiorniprimaconunalista riportanteinomidicerticollaboratoripartigiani.Tralorofiguravapurequello diunmedicodiPisinoappenalaureato,ildott.Matijaši}.Quest’ultimo,prima dell’arrivodeiTedeschi,sieraprodigatoaporgereilsuoaiutoaiferitiricoverati nell’improvvisatoospedalepartigianoaMoncalvodiPisino(cr.Gologorica).Ciò bastòaiTedeschiperinviarlonellagerdiDachau.Rinchiusomomentaneamente nellecarceridiPola,fumessoinsemilibertàsoltantoperqualchegiornoquando fuchiamatoaoperareafiancodeicolleghichirurghiimpegnatiacurareiferiti delprimobombardamentodiquellacittà.Assoltoilsuolavoro,furinchiusodi nuovoepoideportatoinGermania.
Gliimpiccaticheseguironolasortedelgiovanestudenterimanevanoappesi aglialberidelparcopergiorniegiorni.Sivolevaprobabilmenteintalmodo incuterealtrotimoreallapopolazionedelluogo,maquelfarenonfusufficiente perdebellarel’avversionechetaliesecuzionisuscitavanoversochilemettevain atto.Nessuno,almenoapparentemente,silasciavaintimorire.Lagentecontinuavaapassareattraversoilparcocomeusavafaredasempre.Cifupure un’anzianadonna,affettamoltoprobabilmentedacatarattaadambeduegli occhi,cheincamminandosilungoilsuoabitualepercorso,inuntardopomeriggio s’imbattésenzaaccorgersiinuncorpoappesoadunramod’albero.Senza rendersicontoincosaeraincappata,sipremuròdidiresoltanto:“Lascusi!”e proseguìoltre.Purtroppositrovòanchequalcunochesepperidercisopra. Quell’esecuzionesconvolsel’interacittadina.Noiragazzini,semprecuriosi, alloranontrovammoilcoraggionecessarioperavvicinarcialprimoimpiccato. Ciaccontentammodiosservarequellaraccapricciantescenadalontano. Quelgiovane,comeaccennato,purtroppononful’unicavittimauccisain siffattamaniera.Conilpassaredeimesialtripartigianivenneroimpiccatinel giardinopubblicodiPisino.Sequelprimoattodiefferatabarbarieaveva suscitatointuttiunturbamentoframmistoallapaurachesempregeneral’incon-
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troconlamorte,glialtricheseguironofuronoconsideratiquasicomedegli inevitabilicomponentidell’orribileguerrachesistavavivendo.Neigiornia venireconsempreminoreapprensionesiandavaavederechieranolepersone appeseaglialberidelparco.Talvoltaaddiritturacisoffermavamoadosservare dapiùvicinolelugubrismorfiechelamorteavevasaputolasciaresuqueivolti martoriati.Coniltemposiarrivòpurtroppoancheadassisterealletantealtre impiccagionichevenivanofatteaPisino.Duranteunadiquelleesecuzioni, eseguitasulpiazzaleantistantelastazioneferroviaria,ilcappiodiuncondannato sispezzòelui,ancoravivo,conunsinistrotonfostramazzòaterra.Lagrazianon glifuconcessaetraloschernodegliaguzzinieilsilenziodeicuriosifuriappeso allostessoippocastano.
Oggitalemododisumanoebestialediinfieriresull’avversariovienegiustamentecondannatoqualeattoobbrobrioso,indegnodialbergarenell’animo umano.Laguerrapurtropposamodificare,senzacheilsingolonemmenosene accorga,l’animoditroppepersone.Perfortunanontuttisilasciaronocoinvolgereinquellescelleratebrutture.Aconfermadiquantodettovaricordata un’altramaldestraimpiccagione.Inquell’occasionel’improvvisatoboiaaggiustò inmalomodoilnodoscorsoioattornoalcollodelcondannato.Quandopoicon uncalcioscostòlascaladasottoipiedidellavittima,quest’ultimarimasea penzolareconlemanilegatedietroallaschienaeconlegambesgambettantinel vuoto.UnmilitedellaR.S.I.(iTedeschiformulavanolecondanne,gliItalianile eseguivano)allorasirivolseaunasuamascotte,unragazzinodinonpiùdidieci anniinuniformemilitareconunapistolaBerettaalfianco,invitandoloadargli ilcolpodigrazia.Tuttisifermaronoperguardarechecosaavrebbefattoquel ragazzino,maluisirifiutòdisparare.Allorailmilite,conduecolpidipistolaal cuore,misefineaquell’incresciosospettacolo.
Lapresenzadiquelfanciullo,portatoadassistereaquelleesecuzioni, contrastavaconlageneraleconcezionecheancorasiavevadelmododicondurre qualsiasiscontroarmato.Eraquasiimpossibileimmaginarechesimilidegenerazionimoralisipotesseroannidarenell’animoumano.Purtroppolarealtàsi mostròbendiversadalpresupposto.Quellaperversavelleitàdiavereappresso dellemascotteumaneerapresenteanchetraimembridelleforzearmate tedeschedistanzaaPisino.Traqueisoldatisivedevaspessounragazzinodi dieci-dodiciannivestitopureluidasoldato.Eraalseguitodelpadre,unTedesco delVolga,incorporatonella Wehrmacht .Ilsuoveronomenonlosapevamoe così,nonlosoperché,lochiamavamosemplicementeIvan.Erasempretristee ciguardavainunmodostrano,comeseavessetimoredellanostradiversità.Ci facevaveramentepena.
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Nellaprimaveradel1944ilriorganizzatomovimentopartigianoripresea farsisentireintuttalaregioneeperincrementarelaresistenzaalnemicocercò dimobilitareilmaggiornumeropossibiledisimpatizzanti.Perportareacompimentociòcheerastatopianificatononsifecero,almenoall’inizio,distinzionitra etniediverse,differenzesocialiodisesso.Importanteerailnumero,l’esseresani eprontiperopporsiall’invasore.Mentrel’organizzazioneelamessainattodei sabotaggieralasciataaicomandantipiùespertiecoraggiosi,l’interpretazione deiprincipichevenivanopropagandatirimanevaprerogativaesclusivadeicommissaripolitici.Glialtridovevanosoltantoubbidire.Noneranopermesseobiezioni.Inveritànontuttieranopropriofelicidiaggregarsiaquelmovimento.Gli interessidicertisingolinonsemprecollimavanoconiprecettidell’ideologia predicataalpopolo.Contrastarepoileforzemilitaridominanticomportavapur sempreungraverischioeforseancheilpericolodilasciarcilapelle.Ciòperò nonvuoldirechelapopolazioneistrianafossecontrariaalmovimentopartigiano, anzi!Specialmentenellecampagne,abitateinprevalenzadaetnieslave(croata eslovena)siguardavaaipartigianiconsincerapartecipazione,perchégarantivanoatuttiilriacquistodellapropriaidentitànazionaleeunequoriconoscimentosociale.Unbenessereeunalibertàfinoalloramaiconosciuti.Inregione,in queimomenti,lamassadavaindiscussocreditoaunoslogan(benprestodimenticato)cherecitava:“unavoltanoi(partigiani)alpotere,nonsipagherannopiù tasse”.Assurdaeirrealizzabilepromessa,maalmomentodigrandeeffetto. Naturalmentenontuttiabboccaronoaqueldire,maguaiachiavesseosato confutarlo.Dicerto,piùdiunavolta,nonl’avrebbepotutofare.
Tuttisiguardavanobenenelfarecommentienell’esprimersiquandoerano invitatiafarlo.Seaqualcunovenivachiestodovesitrovavaunparenteo conoscentechedatempononsivedevapiùcircolareinzona,questi,senon conoscevapropriobenel’interlocutore,rispondevadisolitoinmodovolutamentevago.Nonsidicevamaichequalcunoeraandatodisuavolontà“inbosco”, espressioneallorausataperindicarechisieraunitoaipartigiani,masievidenziavaconforzacheeranostatiquest’ultimiacostringerloafarequellascelta.In croatosidiceva “uzelisugaupartizane” (“lohannopresotraipartigiani”)enon “otišaoupartizane” (“èandatotraipartigiani”),frasequest’ultimacheindica spontaneaadesionealmovimentopartigiano.Ambiguasfumaturalinguistica usatapernasconderelaveritàondenonincorrereinguaiprevedibili.Nontutti eranoprontiperunirsispontaneamenteachiguerreggiavacontrolepreponderantiforzenemiche,marimanereneutralierapraticamenteimpossibile.Qualcunociprovò,mafinìmale. 74A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
Intantoleimpiccagionicontinuavano.UnVenerdìSanto,quandoeramaggiorel’afflussodeicontadinidelcontadoincittàperparteciparealtradizionale ritoreligioso,bentredicipersonefuronoimpiccate.Alcunenelsolitoparco,altre, unaaduna,ailatidituttelestraded’accessoall’abitatocittadino.Traquestesi trovòpureungiovane,MarioGrubissa,residentenellavicinafrazionediGrubissi.Dueedivergentisonoleversioniforniteperdescriverequeltristeevento. C’èchisostienechefuluistesso,inuncertoqualmodo,lacausadellacatturae conseguentecondannaamorte,perchénonsieraattenutoalleistruzionisuggeritedacertisuoicompaesanichegliavevanoraccomandatodinonrecarsia Pisino,dovepoivenneimprigionatocomesabotatorepartigianoepochigiorni dopoucciso.Altriinvece,isuoiparentipiùstretti,insistononelricordarechea tradirlofuronocertisuoivicinidicasa,proprioquellichecontinuanoasostenere laprimaversione.
Ilnostrouomo,rampollodiunafamigliabenestante,comealloraeradefinito unnucleoconsanguineocapacediprosperareconilsololavorodellapropria terra,raggiuntal’etàdileva,fuarruolatonell’EsercitoItalianoeinviatoquindi alfronteinAfricasettentrionale.Seguendolaritiratadelletruppedell’Asse, continuòpoiacombattereinSiciliaeallafinenelMeridioneitaliano.Dopola disfattadell’EsercitoItaliano(8settembre1943)riuscìaraggiungerel’Istriaea sfuggirealsuccessivorastrellamentomilitaretedescointentoadebellarela presenzadeipriminucleipartigianioperantiinregione.Passatoilpericolo, rimaseacasasuapercoltivareipropricampi.Diguerrapropriononnevoleva piùsapere.Nonvolendopertantopiùcombattere,stancoestufodibattaglie, ritirateestentidiognigenere,Mariosirifiutòdiriprenderel’armainpugno,si rifiutòdiunirsiaipartigianicombattenti,maaccettòdicollaborareoperando nelleretrovie,sabotando,quand’erarichiesto,leinfrastrutturedelnemico.Apiù ripresefecepartedeigruppicheminavanolalineaferroviariaPola-Trieste. Partecipòaltagliodeipalitelefonicicheservivanoacongiungereicentrinevralgicidelleguarnigioninemiche.Dunquenonebbeilruolodiverocombattente, masvolsepursempreattivitàutilieimportantiperl’esitopositivodelmovimento diliberazionepopolare.Tuttociòpurtroppononvalseapreservarlodauniniquo destino,dalperversoastiodeisuoiconsimili.Certisuoicompaesani,glistessi promotoridelleazionisabotatriciallequalierastatochiamatoapartecipare, approfittandodellasituazionenellaqualesieravenutoatrovareespintiforse dafutilirancoridigioventùodameschinainvidiaperilsuostatuseconomico (tuttimoventiinsufficientipergiustificareunqualsiasiattod’immeritatavendetta),lodenunciaronoalleforzetedeschedistanzapresentiaPisino.Fuprelevato dacasaetradottoprigionieronelCastelloMontecuccoli.Anullavalseilsuo
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volersidiscolpareadducendoapropriadifesailfattocheerastatocostrettoa parteciparealtagliodeipalitelefonici,aminareiconvogliferroviarichetransitavanovicinoalsuopaesino.Unmattinodell’anno1944,ilVenerdìSantodel8 aprile1944,compiutiappenaventidueanni,venneimpiccatoconglialtrisventuratinelparcocittadinodiPisino.Lesuespoglieriposanooggiinunafossa comunefuoridallemuradelcimiterodellacittadina.Unalapideloricordacome MarioGrubiša,vittimapartigianadell’occupatorenazifascista.Aguerrafinitai suoiparentisiunironoall’esododellegentidiquesteterre,mentrechilo denunciòcontinuòaviveresenzarimorsidicoscienza,onoratoestimato,nel paesenativo.
Forsedesiderandoinconsciamentesfuggirealletantenefandezzecheci attorniavano,durantel’estateilnostrogruppocercòdiconservareunaparvenza dinormalità,continuandocomeogniannoafareilbagnoneltorrenteFoiba.A noitalvoltasiunivano,senzachenessunocifacesseparticolareattenzioneoche avessealcunchédaridire,anchedeimilitaritedeschi.Sicomportavanotutticome sefosserodeinormalicivilienonsoldatid’occupazione.Sicapivachecercavano difarsiaccettarecomepersonecomuni,quasiamiche.RicordouncertoFranz che,approfittandodiquelpocoditedescocheeravamocapacidicomprendere, cercavadiinstaurarerapportidi“buonvicinato”,raccontandocilesuedisavventure.Erareducedalfronterussodove,comepilotadella Luftwaffe,fudegradato pertreatterraggimalriusciti.Alfrontedovevaessersiresocontodell’assurdità diquellaguerra.Ungiornoconpocheparoleosòmettereindubbiolastrombazzata“vittoriafinale”dellaGermania.Noifacemmofintadinoncapireeluinon ritornòpiùsull’argomento.Eraanchesimpatico,maloconsideravamounpo’ spaccone.Eraarrivatoamostrarciuncomunefioredicampoasserendochesi trattavadiunapiccola,mavera,orchidea.Chimaipotevacrederci!Lenostre conoscenzeinbotanicaalloranoneranotalidapoteravallareocontraddireciò cheluiasseriva.Inun’altraoccasionesispinsefinoaconfidarcicheavevauna datapercentualedisangueebreo,nellevene.Maperchémai,cichiedemmo,lui venivaaraccontarcituttequellecose.Certiparticolariinerentilasuavitaprivata propriononciinteressavano.Facevanopartediunmondoanoisconosciuto. Sapevamochecertuni,spessoevolentieri,siesprimevanoinmalomodo quandomenzionavanogliebrei,manulladipiù.Nessunotranoiallorapoteva immaginarecheinunaGermaniacosì“perfetta”comecelafacevanocredere, potesseroesisteredeicampidisterminiocreatipereliminareradicalmenteil popoloebreodatuttal’Europaoccupata.Cosaavvenivarealmentefuoridalla nostraregionenonlosapevamo,manemmenociinteressavasaperlo.Lasorte
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diquellapoveragentenoneraunnostroproblema,tantopiùchenessunodegli statibelligeranti,avversiallaGermania,mostravaparticolareinteresseperilloro dramma.RadioLondra,pursapendolo,nonmenzionavamail’esistenzadei campidisterminioinGermania.NeanchelascomparsadellafamigliaMorpurgo, rifugiatasinell’angustasoffittadellanostracasadopolacadutadiMussolini, preoccupògliinquilinidelnostrocomplessoabitativo.IMorpurgoeranofuggiti daTriestepaventandol’arrivodeinazisti.Eranopersoneriguardosecheconil loroesprimersidenotavanounelevatogradodiculturaeunpassatobenessere. Spessocomunicavanotralorocanticchiandopezzid’opera.Perquestoinusitato mododicomportarsi,venivanoconsideratidamoltiunpo’strambi,maanchese ebrei,nonfuronomaidileggiatidanessunodegliinquilini.Appenadopolafine dellaguerrasivenneasaperechel’interafamigliafudeportatainqualchelager dadovetornòvivasoltantounafiglia.
Negliultimitempisivedevanocircolarestranisoldaticheindossavanodivise similiaquelledella Wehrmacht.Risiedevanonell’edificioadattato,anniprima, aconvittopergliorfanideiminatoriperitinelladisgraziadellaminieradicarbone dell’Arsianell’anno1940.Certiparlavanoincroato,altriancheinitaliano.Si comportavanoinmodostrano,nonostentavanotracciaalcunadibaldanza guerresca.Albracciosinistroportavanocucitoundistintivoriproducenteuno scudodivisointrecampiverticali(blu,biancoerosso)sormontatidall’effigedi unacapra,ilsimbolodell’Istria.EranoigiovaniarruolatiaforzadaiTedeschiin uncorpomilitareregionale(la LandschutzMiliz)percompensareillorosempre piùesiguonumerodiarmatipresentiinregione.Datoifrequenticasididiserzione,benprestofuronotuttitrasferitiinFriuli.
Neltentativodicontrastareleincursionipartigiane,semprepiùfrequenti,i Tedeschidiederovitaaunsecondorastrellamentogeneralesututtal’area istriana.Perfarciòconvogliaronoulterioriforzemilitariinregione,affidando loroilcompitodistroncare“definitivamente”l’agirepartigiano.Gliscontri armatisisviluppavanolontanodaicentriurbani,malapresenzanonpiacevole diqueinuovisoldatisifacevasentireanchenellanostraPisino.Mentreisoldati della Wehrmacht venivanosistematiperqualchegiornonegliedificipubblici rimastiillesi,imembridelleSSsisparpagliavanoinvecealoropiacimentoecon prepotenzanellecaseprivate.Dovesisistemavanononportavanoalcunriguardo pergliarredichevitrovavano.Inunappartamentoalpianterrenodellostabile doveabitavo,arrivaronoaddiritturaacospargereconbenzinadellalegnamessa nello“spacher”.Inunmenchenonsidicalavampatacheneseguìannerìtutta lacucinaeivanivicini.Ilfuocoperfortunanonsipropagòoltreetuttigli
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inquilini,perquantospaventati,stetteroaguardaresenzaprotestare.Sapevano benechenonsarebbeservitoanulla,anzi.Sel’insediamentodellaWehrmacht nellasederaffazzonatadellanostrascuolanoncidisturbavaproprio(accettavamobenvolentiericiòcheconsideravamounavacanzascolastica),ildover conviverenellostessostabileconl’arroganzadelleSSeratutt’altracosa.Non soperché,maparagonavoquest’ultimealleschierediLanzichenecchiconosciuteleggendoitestidistoria.Quelcorpomilitarenoneracompostodasoli Tedeschi.IlsuoinsiemeincorporavaFrancesi,Italiani,Slovenieappartenenti adaltrenazionalità,matuttiugualiperlaloropesantetracotanza,chenon mancavanomaidiesternare.Conillorovantarsisfottevanopureisoldatidella Wehrmacht.Siesaltavanoasserendodiriuscireasgominarel’avversariocon soltantodieciuominilàdovela Wehrmacht noncel’avrebbepotutafarenemmenoconcento!
Facevanopauraanchequandononeranoarmati.Unpomeriggio,mentre noiragazzinistavamogiocandonelcortiledicasamialanciandodellepiastre rotondedipietraversounapietrapiùpiccolainfissainterra,unadiquellepietre (lamia),invecediplanareversolameta,simisearotolarefinendolacorsasulla cavigliadiunaSS.Questa,imprecandoinunalinguachenoncapivo,misi avvicinòtostomuovendounamanocomesevolessetagliarmilagola,mentrecon l’altranelcontempoindicavairamidell’alberolìvicinoadattoperun’eventuale impiccagione.Eraevidentecosaintendessefarmicapire.Comeimpietritorimasi mutoefermopaventandoilpeggio.L’offesoimprecòancoraperunpo’epoicon ungestoperentoriointimòatuttidiabbandonareilcampo,disparire.Noncelo facemmodireunasecondavolta.Lasciateaterralepiastredipietra,ognunosi ritirònellapropriacasa,dovel’atteseunaseveralavatadicapodapartedeipropri genitoricheavevanoassistitoconcomprensibileapprensioneaquellapenosa scena.
Conclusoilrastrellamento,senzariuscireamodificareinmodosostanziale ilprecedentestatodicose,quellasoldatagliaseneandòviaenoiritornammo traibanchidiscuola.Cosamaipotemmoapprendereinqueigiornidurantele lezioni,cheiprofessoriconcaparbiacontinuavanoaimpartirci,èdifficileora valutare.Lanostradisattenzioneerainpartegiustificatadagliinsolitieffetti sonorichespessosisentivanoproveniredall’esternodellanostraaula.Nemmeno inostriinsegnantiperòrimanevanoinsensibiliairumoricheinqueifrangenti sentivanosvilupparsiattornoaloro.Noninterrompevanolelezioni,manon riuscivanoproprioanascondereivisibilisegniditurbamentochealteravanoil loroseverocomportamentodieducatori.Conscidellaloromalcelatapusillani-
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mità,noiconinnatascaltrezzaneapprofittavamospessoperinterrompereleloro lezioninonsempreinteressanti.Ognieventochesimanifestavafuoridalla quotidianità,venivaimpiegatoatalfine.
Ilnostrovecchioparroco,cheoraoltrealcatechismociinsegnavapureil latino,paventaval’arrivodiqualsiasiaereoe,ogniqualvoltachepercepivain lontananzailconfusorombodiqualchestormodiapparecchiangloamericaniin arrivo,abbandonavafrettolosamentelacattedraperuscireall’aperto.Noilo seguivamotutticontentiperpoterinterromperelasuanoiosalezione.Nessuno tranoipensavaalpeggio.Dicertonessunostormodiaereiavrebbemaideviato lapropriarottaperbombardarelepochecasedellanostracittadinarimaste ancoraabitabili.Noiconoscevamobenelasuapauraeapprofittavamospessodel mododicomportarsidiqueldocenteimprovvisatoperinterromperelesue lezioni.Tutticoncorditalvoltacimettevamoaprodurreaboccachiusadeisuoni appenapercepibili,maimitantiunfiocorombodimotoriinarrivo.Appenaci accorgevamochel’insegnantetendeval’orecchioaqueisuoniindefiniti,ne aumentavamol’intensità,cosìdacrearel’illusionechequeirumorifossero provocatidaaeroplanicheconvergevanopropriosopradinoi.Comecisipoteva aspettare,ilbersagliodelnostroingannononperdevatempopersoppesarese quellochepercepivaeraproprioilrombodimotoriinarrivo.Ghermivail breviarioelestoabbandonavalaclasse.Eraquellocheciaspettavamo.Ilrepentinoerumorososvuotarsidellanostraaulacontagiavalealtre,cosìcheinun battibalenotuttalascolarescasiriversavanelcortiledellostabilecheciospitava. Unavoltaraccoltituttiall’aperto,quasipermagia,nessunrombodiaeroplano siudivaproveniredalcielo.Benprestoalcorpoinsegnatifuchiaroilnostro sotterfugioenonsilasciòingannaredalnostroprecipitosofuggifuggi.Allafine anchedonGregoriodovettedesisteredall’abbandonarel’aulaaiprimisentoridi insolitirumori.Rimanevaincattedra,mainterrompevalalezione.Sivedevache pativalepenedell’inferno!
Lafinedell’anno1944,beneomale,eraormaivicina.Neltardopomeriggio del31dicembreilnostroaffiatatogruppettodistudentiginnasialisieraraccolto intornoadunbelfuoconellamodesta,mapursempreaccoglientecucinadiuna nostracompagnadiscuola.Lìsidiscutevadelpiùedelmeno,amareggiatiper nonpoterandaretuttiassiemeallaMessadiMezzanotte,comeeravamosoliti fare.Ilcoprifuocoloimpediva.Mentrestavamofantasticandoancorasulcome eluderequeldivietodicircolazione,eccoall’improvvisobussareallaportadue individuinonpropriograditi:unsottufficialetedescoaccompagnatodaunnostro concittadino,Mizzan,che,sapendobeneoltreall’italianoealcroatopureil
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tedesco,fungevadainterpretepressoilcomandomilitaredell’occupatore.Una voltaentrati,accortisidelnostrostuporeperlavisitainattesa,dopoavercichiesto cosafacevamolìraccolti,cidisserodinonpreoccuparciperalcunché.Erano venutisoltantoperfarcisaperecheperlanottedifined’annoilcoprifuoco sarebbestatosospesoechepertantosianoicheglialtricittadinisaremmostati liberidicircolareperPisinoanchealbuio.Quindicisalutarono,augurandociun feliceAnnoNuovo,comesefossimostatideivecchiebuoniamici,esene andaronovia.AlquantoperplessiperilmododicomportarsidelTedescoedel suocollaboratore,ciintrattenemmoancoraunpo’dall’amicaValneaperscambiarcileimpressioniricevuteepoiceneandammoviapurenoi,raccontandoa tutticolorocheincontravamoperstradalenuoveappenasentite.Nonsoquanti credetteroaquellochestavamoripetendoesecifuqualcunocheapprofittò dell’occasionecheglisipresentavaperrecarsidurantequellanottelìdovemeglio credeva.Lanottedell’ultimodell’annopassòtranquilla,nessunoallestìattidi sabotaggio.Ilgiornodopovenimmoasaperecomel’altaufficialitàtedescaaveva festeggiatoquell’anticatradizionepagana.Perl’occasionesieranoraccoltinella salapiùgrandedellatrattoria“AlCavallino”,giàaddobbataconramoscellidi abeteevischioalleparetieunbelpinoaddobbatoconcandelinevariopintee fissatoalcentrodelpavimento.Decorazioniinusualiperlenostredimore.La cosachedipiùciincuriosìperònonfutantoquelparticolareallestimentoscenico dellasala,quantoilmodo,comeciraccontòOtello,ilfigliodelpadronediquel locale,dicomportarsidiqueisoldati.Dopoognibrindisi,edibrindisisenefecero tanti,gettavanoibicchierivuotidietroallepropriespalle.Usanzenordiche?Chi lopotevasapere,certamentenonnostre.Ilnostrostandarddivita,aqueitempi, erataledagiudicareveramentepazzochisisarebbedivertitospezzandointenzionalmenteunqualsiasiarredocasalingo.Perdemolirelenostreincredulitàal riguardo,OtellocifecealloraentrarenellastanzadoveiTedeschiavevano passatolanotteaspettandol’AnnoNuovo,perfarcivederecomeilpavimento eraancoratuttocopertodacoccidivetro.
Intantolaguerracontinuava,mentrealteincielosivedevanosemprepiù spessopassaresquadrigliediquadrimotoriamericanidirettiversonord.L’assordanterumoredeiloromotoripreannunciava,giàprimadifarsivedere,illoro arrivo.Nellegiornatepienedisoleeraunverospettacoloosservarequelle sagomediaeroplanipuntaresicureversolalorometa.Dietroasélasciavano dellesciebiancheeogniqualtantodellemasseinformidistrisciolineluccicanti che,nonconoscendonelarealefunzione,rimanevanopernoifontidifantasiose interpretazioni.Cisidivertivaacontarequantieranoglistormichesolcavanola
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voltacelesteequantigliaereiinognistormo.Divoltainvoltaeranosemprepiù numerosi.Franz,quand’eratranoi,guardavapensierosoquelleformazionidi “fortezzevolanti”cheforseandavanoasganciarelelorobombepropriosopra allasuacittà.Anoifuchiarocheunsimiletrattamentopotevamoaspettarcelo purenoi,solodopoiduribombardamentidellecittàdiPolaeParenzo.Daquel momentofinancheilsolitario“Pipo”,l’aeroplanochedinottesentivamosorvolarelenostrecase,riuscivaadincutereapprensione.
Isettimanali Signal e AdriaZeitung,quest’ultimoredattoinquattrolingue (tedesco,italiano,slovenoecroato),continuavanointantoadassicurarealla popolazionesottooccupazioneunasicura“vittoriafinale”,garantitadall’imminenteimpiegodelle“armisegrete”che,sidiceva,icantieritedeschiintuttafretta stavanoallestendo.Perquantoquellastampalostesseripetendoconcaparbia insistenza,lamaggiorpartedellagentebenpensantenoncredevapiùaquelle asserzionifantasiose.Probabilmentenemmenocolorochelepropagandavano eranoconvintidiciòchevolevanofarcredereallapopolazione.Digiornoin giornopalesavanouncrescentenervosismo,unavisibileinsicurezza.Nemmeno losbandierareilsuccessodellelorobombevolanti(V/1eV/2),fattecadere ultimamentesuLondra,riuscivaarisollevareilloromoraleormaivacillante.Si sentivanobraccati,vedevanoilnemicointuttociòchesfuggivaallorodiretto controllo.
Unpomeriggiosivideroscendere,ondeggiandolentamentedalcieloazzurro eterso,deglioggettibiancastrichesembravanofoglidicarta.Il komandantur giudicòall’istantechesidovevatrattaredivolantinipropagandisticilasciati caderedaqualcheaereonemico.Immediatamentesguinzagliòisuoisoldatialla ricercaeallaraccoltadiqueicosi.Quandoriuscironoarintracciarnequalcuno, dovetteroconstatarechenonsitrattavadimanifestinipolitici,madisemplici fogliedipannocchia.Qualchetrombad’arialeavevaaspiratedaqualcheaiaper farlepoicadere,lontanodalpostodiprelievo,nellaperiferiadiPisino.Tutto l’impegnoprofusoinquellainutilericercafumotivo,dapartedellastragrande maggioranzadeiPisinesi,diunanontroppovelataderisione,maful’ultimavolta chesiosòfarlo.
Ormaisivivevainunmondosemprepiùconfuso,quasiirreale.Lafinedella guerrasiintuivavicina,manonostanteladisfattadiVonPaulus,lacadutadi MontecassinoelosbarcoinNormandia,lapropagandadell’occupatoreinsisteva nelvolerfarcredereinunimminenteprossimocapovolgimentomilitaresututti ifronti.Glialleatinelfrattempocontinuavanoadavanzare,mentreilmovimento partigianoacquistavasempremaggioreconsensoeappoggiodapartedella popolazionesiaruralecheoperaia.Com’eraprevedibile,diparipassolareazione
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nazistadiventavasemprepiùbrutale.Durantelanottesemprepiùspessosentivo ilcalpestiodipiùpersonechepassavanosottocasamia.Provenivanodalrione CasteleproseguivanoversoilDuomo.Accorato,milevavodallettopersbirciare attraversolepersianesocchiuse.Temendoilpeggio,volevoaccertarmisequello chepaventavopotessecorrispondereallarealtà.D’altrondebastavasentireil procederecadenzatodiscarponiferratiperfarcapire,ancheachinonosava curiosare,acosasidovevanoricollegarequegliinusitatitransitinotturni.I partigianinonvenivanopiùimpiccati,mafucilatidinottefuoridallemuradel cimitero.Dopoun’angosciosaattesa,chesembravanonaveremaifine,secche detonazionidiarmidafuocoriempivanolaquietenotturna.Unsussultoalcuore edopounabrevepausa,eccofarsirisentirel’incederediprima,cheponevafine alpenosoincubocreatodaquelleefferateesecuzioni.Anchesenonsiconoscevanolepersonecondotteamorte,l’esserestaticasualitestimonidellorosupplizio,ciimpedivadiriprendereunsonnosereno.Iltimoredivenirefraintesi suggerivaallepersonepiùassennatedinondaregiudizi,dinonfarecommenti conchinonsiconoscevaveramentebene.Ugualeprudenzavenivausatapure neinostriconfronti,perchévenivamo,comesempre,consideratitroppociarlieri. Tuttiperòsapevanocosastavaaccadendoetuttidisapprovavanoquelbarbaro mododifarelaguerra.
Unanotte,dasottolaloggiadell’omonimapiazza,siudironodelleinvocazionidiaiutogridatedaunadonnachevenivaviolentatadaungruppodi “mongoli”,comenoichiamavamoiChirghisidellaCrimeaincorporatinella Wehrmacht,manessunoosòsoccorrerlaeilgiornodoponessunoricordòil fattaccio.Eravenutoilmomentoditenerelaboccabenchiusa.Ormaiunastrana apatiasistavaimpadronendodellamaggiorpartedeinostrivicini.Siassisteva allesofferenzealtruiconrabbia,maancheconsempremaggiorerassegnazione. Noncirendevamocontochebenaltreeforseancorapeggioricalamitàsi sarebberopotuteabbatteresututtinoi.Nonostantetuttoesenzapensareal peggio,continuavamoadessereattrattidallenuoveparticolaritàchevedevamo spuntareattornoanoi.
Unpomeriggioscorgemmodeisoldatitedeschiche,scendendogiùlungoil vialecittadino,scortavanodueotrepartigianiprigionieri.Giuntiall’altezzadella villadoveerainstallatoillorocomando,sostaronounpo’.Dall’edificiosortìtosto unlorocommilitone.Sembravafuoridisenno.Agguantòunmanubriodibiciclettamilitareesiavventò,brandendoloaguisadiclava,versounodeiprigionieri, colpendoloconrabbiaalcapo.Nelcontempononfinivadigridare: “Diesefur meinenkameraden!” (Questoperimieicamerati).Isuoicameratiaccompagnavanoquelfareconuncorodiimprecazioni.Ilcolpitononemisenemmenoun
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gemitoeproseguìzittoconisuoicompagnidisventuralasciandodietroaséuna sciadigeneralesgomento.
Qualchegiornodopocifudatal’occasioneperavvertireladiversitàdi comportamentousatodaiTedeschiversoaltriprigionieri,versogliaviatori americanicatturatidopol’abbattimentodiunodeiloroaerei.Unadomenica mattinavedemmoarrivarequest’ultimiscortatidaunpiccolonumerodisoldati tedeschi.Procedevanodisinvoltiparlandoadaltavoce,comesevolesseroattirare l’attenzionedeipassantichesieranofermatiaibordidellastradaperosservarli conmalcelatointeresse.Sembravachenonfosseroconscidellorostatusdi prigionieridiguerra.Continuandoaparlare,aduncertomomento,sirivolsero anoiragazzicomesefossimoamicidivecchiadata.Cosavolesserodircinonlo potevamocapire,perchénessunotranoisapeval’inglese.Vistocomesicomportavano,eraovviochenemmenoisoldatitedeschilosapevano.Facevanofintadi noninteressarsiaciòcheiloroprigionieriraccontavanoochiedevano.Meglio così.Quelloromododicomportarsicipermisedigioireperquell’imprevisto sprazzodidistensione,chepurtropposispensetroppoprestonelgrigioredella nostraquotidianainsicurezzaperildomani.
Intanto,beneomale,iltempopassavaetuttostavacambiando.Nemmeno isorvoli,semprepiùfrequenti,deiquadrimotoriamericaniriuscivanoafare notizia.L’argomentodiognigiornoormaisiriducevaquasialsolovagliodella stringentepresenzapartigianaattornoaPisino.Viaggiareintrenoeradiventato pericoloso.Ideragliamentipersabotaggioeranoall’ordinedelgiorno.Leimboscateallecolonnemilitarinonsicontavanopiù.Procurarsidelcibopressoi contadinideidintornieradiventatoormaiunveroproblema.Lacartamoneta nonavevaquasipiùalcunvalore.Perprocacciarsiqualcosadamangiare,siera costrettiritornareall’usodelbaratto,maloscambiodeibenieraesageratamente sproporzionatoinrapportoalrealevaloredellecosechevenivanoscambiate. Unacontadinaarrivòachiedereamiamadreimieiscarponidaneveperunsolo chilodifagioli!Lemacelleriepraticamentenonavevanopiùcosaoffrirealla popolazione.Nemmenolatruppad’occupazioneselapassavameglio.ITedeschi spessoevolentieririsolvevanoilproblemarapinando,ogniqualvoltaciòera possibile,icapidibestiamedigrossatagliaaicontadinideicasolarivicini.Seper casoneavevanorazziatodipiùrispettoalbisognomomentaneo,sistemavanoi boviniancoravivineivaniapianterrenodell’exBancadellaVeneziaGiulia,sita nellaPiazzadellaLoggia.MiglioresistemazioneperqueglianimaliiTedeschi nonl’avrebberopotutatrovare!
Lanotteeradiventatadominioincontrastatodeipartigiani.Sembravachei Tedeschinonfosseromoltointeressatialcontrollodelleareedisabitateedelle
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localitàaldifuoridalleviedicomunicazionepiùimportanti.Ilnerbodelleloro forzerimanevaconcentratoneicentrimaggiori,ipiùsicuri.Ailorocollaboratori italianilasciavanoladifesadeisitimenoimportantiepiùvulnerabili.Questo mododiconcepirel’asservimentodellanostraregionerivelavalastimaela fiduciacheitransalpininutrivanoversol’alleatodiieri.Leguarnigionidel circondario,presiedutedaimilitifascisti,eranostategiàdatemposgominate. Tralepocherimastenelleloromanic’eraPedena,paesinononmoltolontano danoi.Arroccatosuunabalza,sovrastaunagranpartedellavalleedelcorsodel fiumeArsia.Inunaserad’estatediquell’anno,senzacheattornoanoisipotesse notareunqualsiasimovimentoditruppa,sisentironoproveniredaquella direzioneunasequenzadisparidiarmileggere.Lasparatoriasieraprotrattaa intervalliirregolaripertuttalanotteeilgiornoseguente.IfascistidiPisino, sapendocheaPedenaavevanoancorainforzaunosparutogruppodimiliti,che oracorrevanounseriopericolo,sirivolseroalcomandotedescodelposto affinchéintervenisseinviandoinloroaiutoisuoiuomini.Stranamentequest’ultimononreagìalleinsistenzedeifascisti.Nonvollecredereall’evidenzadeifatti econsommaindifferenzalasciòchequeimiliti,i“cameratiitaliani”,venissero soppressi.Variediscordifuronoicommentiformulatiinriferimentoall’accaduto,tuttinonpropriolodevoli.Anchechifinoalloraesternavaammirazioneper unapresuntacorrettezzagermanica,finalmentecambiòopinioneecapìconchi avevaachefare.
Qualchemesedopovedemmosostarenella“Piazzadeilegni”unacolonna diautocarriadibitiatrasportotruppa,consedutiinfileordinateleultimeleve dell’esercitotedesco.Eranoragazziconnonpiùdi16-17annid’età.Glielmiche avevanosulcapodavanol’impressionediesseretroppolarghi,ditraballaresopra aquellefacceancoraimberbi.Sembravanomoltopiùgiovanidiquantoinrealtà nonlofossero.Traleloroginocchiatenevanostrettistrettiilorofucili,manon incutevanoalcuntimore,soltantounostranosensodicommiserazione.Prividi manifesteemozioni,guardavanonelvuotocomesefosserotrabreveanch’essi destinatialcapestro,edinuncertoqualmodoancheloerano.Credochenessuno dilororividemaipiùlapropriacasanativa.Qualchegiornodopo,nellastessa piazza,incurantedellafollalìraccolta,passòveloceunardimentosoinbicicletta, lasciandocaderedietroasémanifestinistampatiincroato.Senzatantoscomporsi,iTedeschichesitrovavanolìpercaso,incuriositi,liraccoglievano,manoi no.Aparteilfattochenonavremmopotutocapirecosavifossescritto,avevamo pauradiesseregiudicatiinfidi,discatenareforseanchespiacevolireazionida partedichidetenevaancorailpotere.Perchéallorarischiareeforseanche mettereinpericololapropriavitaproprionegliultimigiornidiquellaassurdae
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crudeleguerra?Chifinoaquelmomentoavevacercatodirimanereneutraleera convintodiaveragitodasavio,maorarimanerefuoridalgiocoeradiventatoun mododifareimpossibiledaadottare.Piùsiavvicinavalaresatedesca,piùchiara siintuivalasortechesarebbestatariservataachinonsieraschieratointempo dallapartegiusta.Nonfarlopotevariservarebruttesorprese.Sidovevascegliere.
Trabreveavreicompiuto16anniea17,comelamaggiorpartedegliamici dellamiastessaclasse,sareistatoconsideratoidoneoperesserearruolato nell’esercitotedesco.NonvadimenticatochelaVeneziaGiuliaoLitorale Adriatico,com’erastataribattezzatalanostraregione,facevapraticamenteparte delTerzoReichepertantoisuoisudditieranocostrettiasottostarealvoleredi quellostato.Chefare?Difficileèoggicrederci,manella“mularia”pisinesedi alloranontuttilapensavanonellostessomodo.C’eraancorachitentennava indecisosuldafarsi:andare“inbosco”,cioèconipartigianioarruolarsiinun esercitogiàallosfascio?Forsesitrattavasolodiunatteggiamentodicattivo gusto,esibitodaqualchesbruffoneperilsemplicesfiziodifarsinotare,sfornando pareridiversidaquellideipropriattoniticompagnidigioco.Neseguivaun discuteresenzasenso,similealvolerconfrontarel’efficienzadiduesquadredi calciosconosciute.
Laconfusioneeragrande.Nessunoosavacommentareapertamenteildecorsodellaguerra,dovepoiilsuoesito.Nemmenoipiùaccanitisostenitoridel morentenazifascismo,menzionavanopiùladecantatavittoriafinaledeipaesi dell’Asse,assicuratafinoaieridallefantomatichearmisegretedell’ultimaora. Suunodegliultiminumeridiunsettimanale,credol’AdriaZeitung,apparvein copertinaacarattericubitaliuntitoloimpensabile: “Blut,nochBlut,kostetdie StrassenachtDeutschland” (Sangue,ancorasangue,costalastradaperlaGermania).Messaggioveramenteedificante(!).Sottosottosivolevaforsesuggerire un“sisalvichipuò”?
Lafinedellaguerraeraprossima,malapacetardavaavenire.Certi Tedeschi,quellichefinalmentesieranoresicontodellasituazionedisperatain cuisitrovavano,siricordaronotuttoaduntrattodinonesserepiùdeiveri Tedeschi,masoltantopuriAustriaciecometalicercavanodicontattarele famigliedelposto,facendoloropresentediesserestatipurelorountemponon moltolontanosudditidiunostessoimperatore.Cercavano,rivangandonel comunepassato,disuscitarecomprensioneperillororuolo,impostodicevano, disoldatid’occupazione,dimenticandoperòilciecolealismoaccordatoachili comandava.Avevanodimenticato,oforsenemmenolosapevano,chelastoria diquestilidiricordavaancoraillorobravoFranz(l’imperatoreFrancesco Giuseppe)ancheconl’appellativodi“boiadeipopoli”,perlenumerosecondan-
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neamorteperimpiccagionedaluifirmatepersoffocareleaspirazionidi indipendenzanazionaledeivaripopoliinclusinelsuovastoimpero.
Negliultimigiornidellaguerrasipresentaronoacasamiadeisoldati accompagnatidalmaestroconosciutonellaBrestovizza.Quelgruppodipersone, cosìdisparateperlefunzionichesvolgevano,cimeravigliòalquanto,manon credemmochefossenecessariofarealcunadomandainmerito.Ormaidatempo eravamoabituatiadassistereadadeguamentidiqualsiasispecie.Queisoldati, dopoessersipresentatiqualiAustriacipurosangue,cispiegaronocheerano venuticonilloro“amico”soltantopertrascorrereassiemeanoiunpo’ditempo, cantandoesuonandoconlafisarmonicadelmaestrocomposizionimusicali propriedeldefuntoImperoaustro-ungarico,cioèquellecanzonichenonerano graditealregimenazista,vacillante,maancorapericolosoeferoce.Primadi accomodarsiattornoaltavolodellacucina,sfoderaronoconcalcolataflemmale loropistoleponendoleinbellamostrasuunamensolafuoridallaloroportatadi mano.Insolitomododicomportarsiperunqualsiasisoldatod’occupazione. Certamenteconquelgestononintendevanoesprimeresuperioritàoincutere timore.Iniziatoilcanto,ogniqualtantol’interrompevanopercommentare assiemealnostroconcittadinoesempreintedescoquellocheRadioLondra trasmettevainitaliano.Capimmocosìqualerailveromotivocheliavevaspinti tranoi.Eranovenutiperascoltare,lontanodalleorecchiedicertilorocommilitoni,veriTedeschi,leultimenotizietrasmessedaquell’emittente.Allafine, visibilmentesoddisfatti,primadiandarseneripreseroleloroarmiquasicon riluttanza.Volevanoforseconquelfarefarcicapirecheeranodispostianchea disertare?Chilopotevasapere.Dicertoeraormaitroppotardipermetterein attoleloroscelte.
Illorocomandante,piùaccortoeconsciodell’imminentedisfatta,cercòdi salvareilsalvabile(lapropriapelle)abbandonandol’Istriaalsuodestino.Dopo averfattominareipontiferroviariestradalidellazona,raccolseilrestodeisuoi uominiperdirigersiversoNordconl’intenzionediarrendersiaglialleatiche stavanorisalendol’Italia.Nonciriuscì,perchéaVilladelNevoso(sl.Ilirska Bistrica)fufermatodalgrossodelleforzepartigianecheconvergevanosu Trieste.Dopouncruentoscontroafuoco,gliultimirimasuglidiquell’esercito cheavevadominatomezzaEuropafuronocostrettiaritornaremalconciaPisino. SitrinceraronosulcollediPisinvecchio,dadovepotevanoancoracontrollarela sottostanteconcadeltorrenteFoiba.Aquelgrupponegliultimigiornisiunirono irestidialtreunitàmilitarisparsenellevarielocalitàdellaregione.Traglialtri partedella Flak (lacontraerea)diPolaconiloromicidialicannonida88mm. Frammistialoroc’erano,ancheseinminornumero,imilitidellaRSIealtri
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individuichetemevano,peraverelavoratoalledipendenzedienticivilio paramilitarid’occupazione,lacatturapartigiana.
SullecollinecontrapposteaPisinvecchiosieranointantoattestatiipartigiani.Pisinonelfondovallerimasecosìperqualchegiornoterradinessuno.Ogni qualtantosivedevapassarequalcheTedescofrettoloso,seguitoneltempoda singolipartigiani.Stranoadirsi,manonsiincontravanomai.Forsesaggiamente facevanosoltantofintadinonaccorgersidell’altruipresenza.Gliadultidelposto, sepropriononeranecessario,cercavanodinonusciredicasa.Gliuniciincoscienti,sempreprontiascorrazzareperlevieormaidesertesenzarendercidel pericolo,eravamonoi,semprenoi,prividialcunbuonsenso.Lanostracuriosità superavailtimorediincappareinsituazionieccomepericolose.
Passandoperilvialecittadinopraticamentevuoto,inunodiqueigiorni scorgemmonelgiardinodellavilladelCavalieredelRegno,ArturoPilat,conosciutodaicomunimortalicome“elzotoPilat”perl’enormescarpaortopedica checalzavaalpiedesinistro,unavoluminosacassadilegnobenconservatae ancormeglioinchiodata.L’edificiosembravadisabitato.Nonvirisiedevapiù nessuno.Isoldatichefinoapochigiorniprimaviabitavano,sen’eranoandati via.Eramaipossibile,pensammo,cheiTedeschil’avesserolasciatalìincustodita alcospettodichicchessiasenzaunoscopopreciso?Cosamaipotevacontenere? Perrisolverel’enigma,semprelanostrastessacombriccolaentrònelgiardino dellavillaperosservarepiùdavicinol’oggettoinquestione.Sulsuocoperchio notammosubito,sistematainbellamostra,unabombaamanotedesca.Mentre, sorpresiperl’inattesascoperta,citrattenemmoincuriositiattornoaquellacassa checertovuotanonera,vedemmousciredallavillauncivile.Nonloconoscevamo,noneraunnostroconcittadino.Siavvicinòanoiconunfareesageratamente premuroso,tuttointrisodisproporzionatapreoccupazioneperlanostraincolumità.Senzachiederecosastessimocercando,ciesortòdiabbandonaresubito quelposto.Standoalsuodire,quellabomba,anchesesoltantosfiorata,poteva esplodereall’istante.Ipiùfifoni,intimoritidalsuoinsistere,siritiraronotosto nelparcodirimpetto.Soltantodueotremembridelnostrogruppononsi lasciaronoconvinceredaquelleesagerateattenzioniperl’altruisalute.Esaminataconancoramaggiorecuralabombapostasullacassa,ciaccorgemmochenon esistevaalcunaconnessionetralepartiesaminate.Erachiarochetoccandoo spostandoquell’insiemelabombanonsarebbemaiesplosa.
Losconosciutoindispettitoperlanostracocciutagginecontinuava,con sempremaggioreinsistenza,adircidiabbandonarequelposto.Eraevidenteche lapreoccupazionemanifestatadaquell’uomoperlanostraintegritàfisicana-
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scondevabenaltriinteressi:l’appropriarsidelcontenutodellacassalìriposta. Cosapotessecontenerenonlosapevamo.Perscoprirloaltrononrimanevache scoperchiarla,maperfarlosidovevaprimarimuoverelabomba.Sapendoche queltipodibomba,unavoltaattivata,esplodevaconqualchesecondodiritardo, pensammochesipotevatentaredirimuoverlagettandolaviaprimachescoppiassetranoi.Dopounbreveconsultosidecisedisbarazzarsidiquell’incomodo ordigno.Presalabombaperilmanico,fuscagliatailpiùlontanopossibileoltre almuricciolodicintadelgiardino.Nonesplose!Erastatausatasoltantocome spauracchioperallontanaredalpostotutticolorocheavesseroavutol’intenzione divedereilcontenutodellacassa.Azzeratoognitimore,conunpicconetrovato lìvicino,inquattroequattr’ottospezzammoilcoperchiodellacassa.Ilsuo internosirivelòricolmodipacchettiditabacco,conosciutocomeTrinciato Dolce,stipatigliunivicinoaglialtri.Unaveraeinattesafortuna.Dopoilpane eilsale,inquelmomentoiltabaccoeral’articolopiùricercato.
Inostricompagni,giàdaprimaritiratisinelparcooltrealviale,osservavano insilenzioilnostrooperare.Lontanicom’erano,nonpotevanoinnessunmodo vedereoimmaginarecosaavevamoscoperto,maquandolocapirono,siprecipitaronolestilestiperarraffarequantopiùtabaccoavesseropotutoghermire.I promotoridell’azione,cheavevaportatoalrinvenimentodiquel“tesoro”,furono all’istanteeinmalomodospintidaparte.Inunbattibalenotuttal’areaantistante lavillafusommersadaunaturbadiindividuispuntatiall’improvvisodachisa dove.Amalapenaioriusciiadagguantareunasolasteccaditabacco.Ilnostro gruppettoavevarischiatopertuttievennebeffatodallamassadeipiùcodardi. Ilfattopassòquasiinosservato,altrieventiqueigiorniassorbivanolanostra attenzione.
L’ultimabravataprimadellaresatedescalamettemmoinattopocodopo, rischiandoleimprevedibilireazionidegliultimiesseridiquellamistasoldataglia cheancora,ditantointanto,sivedevavagareperlevieormaideserte.Nonpaghi perl’esitopositivodell’incursionefattanellavillaPilat,cercammodiripetereil “colpo”nellacasadell’avvocatoCostantini,pureessa,finoapochigiorniprima, sedediuncomandotedesco.Abbandonatacom’era,sembravacheciinvitassea curiosarenelsuointerno.Unavoltaentrati,trovammoilpianterrenoequello superiorespogli,malacantinaeraancoraoccupatadaunanotevolequantitàdi materialeesplosivoecontuttoilnecessarioperfarlobrillare.Notatoinunangolo uninsolitoproiettilediun’armadigrossocalibro,pensammodiordireunbrutto scherzoachiavrebbeavutol’intenzionediricalcareinostripassi.Nell’internodi quelcosomettemmoundetonatoreasuavoltacollegatoadunamiccia,che prolungataarrivavafinofuoridallaportad’ingressodellacasa.Soddisfattiperla
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trovata,ciportammoquindinelsolaiodellacasadirimpetto,quelladiunodei componentilanostracombriccola,perassistereallospettacolo.Credevamocosì dipoterosservare,attraversol’abbainodeltetto,ilcomportamentodichi, passandodilì,avessescortoquellamicciastesaaterraedigoderedelloro spavento.Nonpassòmoltotempoprimadivedereunosparutogruppodiarmati avviarsiallacasadanoi“minata”.Unodiloro,adocchiatalamiccia,lastrappò all’istanteepoituttiassieme,lestilesti,entrarononellostabile.Appenaalloraci rendemmocontodiciòchequellanostrapuerilemessinscenaavrebbepotuto suggerireapersonearrivateallimitedellapropriatensioneimpulsiva.Lospaventochecredemmodipoterincutereadaltriorasistavaritorcendosudinoi. Nessunopotevaprevederechecosaavrebberopotutofarequegliuomini,spinti dalladisperazione,conunultimoscattodirabbia.Dalloroparlarecapimmoche eranonostricorregionali.Forsecercavanosoltantoqualcosacheall’ultimomomentoliavrebbepotutiaiutarepersottrarsiallatristesortecheliattendeva. Dopoparecchiminutidispasmodicaattesalivedemmouscire,senzamostrare intenzioniaggressive.AncoraunavoltalaDeaFortunasieraschieratadalla nostraparte.
Tuttofacevacrederechelaguerraormaisisarebbeconclusasenzaaltro spargimentodisangue.Manonfucosì.Inunodegliultimigiornidiguerraa Sarezzo(cr.Zarec),paesinoanordestdiPisino,duranteilfuneralediun partigianocelebratocontantodibandiererossedietroalferetro,siudìprovenire dallapartediPisinvecchiounforteeseccocolpodicannone.Eralosparodiun pezzoda88chetiravaconalzozero.Qualcheistantedopounaltrocolpo.Questa voltalagranatacentròinpienolabaraelabandieradietroadessa,ferendonel contempononpochepersonedelseguito.Furonoquelleleultimevocid’arma dafuococheriecheggiaronosopraPisino.Poiarrivòlaresageneraledelnemico, oquasi.Apaceconclusasiorganizzò,proprioaPisinvecchio,addiritturaunballo alqualepreseroparte,oltreaisoldatitedeschieairepubblichini,purelagioventù delposto.Lagioiaperlafinedellaguerraeragrandeecondivisa,malafesta duròpoco.IlmattinodopotuttiimilitidellaR.S.I.,legatil’unoall’altro,furono condottiallavoltadellanonlontanafoibadiSantaLucia.Il6maggio,diversamentedacomefuriportatoannidopodallastampadiregime,laresadella guarnigionetedescadiPisinvecchiofuprecedutadall’uccisione,dapartedegli stessiufficialitedeschi,dellorocomandante:unaSSchenonvolevaarrendersi. Dopoaverebruciatopertregiorniconsecutivituttalalorodocumentazione,i Tedeschideposerolearmi.Alorofugarantitasalvalavitaeilrimpatrio.Appena possibilesarebberostatiscortatifinoalconfineconl’Austria.Nell’attesacheil
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promessopotesseessereonorato,agliufficialifupermessodicircolareancora perqualchegiornoliberiperPisinoconlapropriapistolad’ordinanzaalfianco. IsoldatisempliciinvecefuronosubitorinchiusinelCastelloMontecuccoli.Per chimilitarenonerafuprevistoeattuatountrattamentonondiversodaquello chesipensavadipotereinfliggere,mancandoallaparoladata,pureall’alta ufficialitàtedesca.Ilpianoperònonriuscìcosìcom’erastatoarchitettato.Gli ufficialiperironoquasitutti(qualchedecina),manoncomeerastatopianificato. Tresisalvarono.Unanzianosottufficiale,l’unicocheportavagliocchiali,riuscì afuggiretrovandopoirifugioaPisinonellacasadidueanzianesignore,leSolaris, cheabitavanonellastessamiacalle.PrimaditentarelafugaaTrieste,eciriuscì, raccontòaquelledonneladisperatadecisionepresadaisuoicompagnid’arme primadilasciarsitrucidare.Mentreeranocondottiapiediinapertacampagna versolaloroultimadimora,adunsegnaleconvenuto,purlegatiacoppie com’erano,siscagliaronotuttinellostessoistantecontrol’esiguaeimpreparata scortadeilorogiustizieri.L’impensataeimprovvisareazionedeiprigioniericolse disorpresaquelleguardiearmate,tantodaesseresopraffatteinbrevetempoda chiarmatononera.Perleferitesubitequasituttiipresuntireimorirono,ma evitaronocosìlasicuraeatrocefineche,incasocontrario,liavrebbedicerto attesi.Senzaquell’infeliceribellionenonavremmoconosciutoun’altradelle storienontroppoedificantichelapassataguerrahasaputogenerare.Probabilmenteancoroggipiùd’unovorrebbechenonsiricordasserogliaspettipiù bruttidiquelconflitto,manegandooggiilmalediierinonsipotràdomani sperareinunconviveremigliore.
ZonaB–Jugoslavia
L’8maggio1945laGermania,vinta,firmavalaresaincondizionata.La Secondaguerramondiale,dopocinqueannidiluttietormenti,erafinita.Anche chinonavevasoffertodirettamenteluttioangherieuscìinstradaperpartecipare alcomunegaudiodellagentefestante.Diversoerainvecelostatod’animodei congiuntidichisieracompromessoconilvinto.Essi,paventandolasorteche forsesarebbestatalororiservata,sichiuseroincasa.Inquelcaoticomomento ancheilgiustoel’onestopotevarischiarediesseregiudicatocolpevole.Chisiera macchiatodiqualchecrimineeragiàfuggitointempo,mentrechisiconsiderava innocenteesenzaalcunchédaespiareerarimastotralapropriagente.Intal modopurtroppopiùd’unopagòpercolpenonsue,percrimininoncommessie talvoltaanchepervendettepersonali.Lapace,tantoattesaedesiderata,non
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sempresimostròprivadideplorabilierrori.Dall’oggialdomaninuoveverità venneroasostituireleprecedenti.Perlaprimavoltavenimmoaconosceregli orroriperpetratineilagertedeschi,maanchedellapassataesistenzatranoidi personeritenuteconcittadinirispettabili,mentreinvecealtrononeranoche prezzolaticollaboratoridelnemico.Sivociferavainoltredellapersistentepresenzadifascistioustascia,ribattezzaticonlavoce Kri ari (crociati),ancora imboscatiesempreprontiaducciderequalorafosserostatiscoperti.Glistrascichi dellaguerrapurtroppotardavanoancoraamorire.
Nondimenticheròmailacaldanottediquelmemorabilemaggio,quando fuisvegliatodaunprolungatolamentocheprovenivaattraversolefinestreaperte dallastanzasottostanteallamia.Erailpiantostrozzatodiunamadrechetrai singultiripetevaincontinuo:“ImazaUccio,imazaUccio”(AmmazzanoUccio, ammazzanoUccio).Impressionantecasoditelepatia.Comepiùtardisivennea sapere,proprioquellanotte,inquellostessoistanteaCapodistriastavano lapidandosuofiglio,militedellefamigerateBrigateNere,almenocosìsidiceva. Ilpiantodiquellamadresconvolsel’animoditutticolorochequellanottefurono costrettiadascoltareisuoilamenti,maall’indomanibenpochiosaronofare commenti,d’altrondeormaigiàaltriavvenimentiassorbivanol’interessedella massa.
Unadellenovitàchepiùdialtreseppeattirarelanostraattenzionefurono leuniformiindossatedaipartigiani.Eranolestesseindotazionealletruppe angloamericane.Venivanoindossatesenzasostanzialimodifichesiadaicombattentichedallelorocompagne,le drugarize,com’eranostatedatuttietichettate. Ilvederequellesoldatessemarciarecosìdisinvolteinpantalonidauomo,stupiva nonpocolagentecomune,mascandalizzavatantolebigottedellaparrocchia. Sembravanodellevalchirieredivive.Ilorocompagnisimostravanofieridiaverle accanto,manonpassòmoltotempo,sesieccettuanoleloroeffigiriportatesui cippicelebrativi,cheilloronontrascurabileapportoincampomilitarevenne sempremenodecantatoepoiquasiignorato.Ciòalloranaturalmentenon preoccupavanessuno.Lagranpartedellagenteesultavafidandoinunfuturo miglioreebasta.Ilbruttoeilmale,subitoodelqualesierastatitestimoni,non potevadicertoinfluiresulbuonumoregeneraledelpopoloinfesta.
Percelebrarelavittoriasulnazifascismo,queigiornisiorganizzòaPola un’imponentemanifestazionepopolare.Perassicurareilbuonesitodiquell’iniziativa,mirantetral’altroadesaltareunpresuntoassensogeneralealnuovo regimesociopolitico,leautoritàprepostesidetterodafareperassembrarenella cittàdell’Arenailmaggiorenumeropossibiledipersone.APisinoperl’occasione
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siapprontòuntrenospeciale,perfacilitare,achilodesiderava,lapartecipazione aquelraduno.Vipartecipaianch’iocontuttiimembridellamiafamiglia.Nei vagonimercimessianostradisposizione(altrinoncen’erano)siassiepòun grandenumerodiinteressati.Ilviaggionaturalmenteeragratiseun’escursione aPolaallettavapiùd’uno.
Sipartìalmattinopresto.Ilritornoeraprevistoinserata.GiuntiaPolaci sistemammosulripianoaridossodellaPortaErcole(oggiterrazzadellaComunitàdegliItalianidiPola)dadoveavremmopotutoassistereallasfilatadel corteo,chesisarebbesnodato,partendodall’ArenaepassandoperiGiardini, finoaPiazzaForo.Dopoqualcheoradiattesavedemmoarrivareicombattenti della43ªDivisioneIstrianaassiemeadattivistiesimpatizzantiprovenientida ognidove.Inniesventoliidibandiererosseenazionali,croateeitaliane(poche) conlastellarossaalcentro,completavanolascena.Allasera,consumatoquel po’dicibocheavevamoportatoconnoi,cirecammocometantialtriallastazione ferroviariadadoveiltrenociavrebbedovutoriportareacasa,cosìcomeciera statopromesso.Leorepassavano,mailtrenononsimuoveva.Eragiàbuioei ferroviericontinuavanoadassicurarelagente,semprepiùimpaziente,ripetendo ogniqualtantocheiltrenotrabrevesisarebbemosso.Pursbuffando,la locomotivarimanevafermadov’era.Alletredelmattinomiopadreallora proposediincamminarsi,finchéeraancorafresco,allavoltadiValle.Fareventi epiùchilometriapiedinoneraproprioundivertimento,maaltrasoluzionenon rimaneva.Quelladecisionefueccomeazzeccata,perchéqueltreno,pergiornie giorni,nonsimossepiùdallastazionediPola.
Quandoarrivammoadestinazione,sfinitieassetati,ilsoleeragiàaltoin cielo.Nonavreimaicredutoche,unavoltalasciataValleinbicicletta,visarei ritornatoquasidueannidopoapiedi!LascadentecapacitàorganizzativadimostrataduranteilmeetingdiPolafuperqualchegiornotemadicommentinon troppogenerosi,mapoibenprestoilbisognoquotidianodiassicurarsiilminimo necessariopercamparedivenne,quasipertutti,ilprimoproblemadarisolvere. Chinonavevaparentioamiciincampagnaselapassavaveramentemale. L’euforiaperlalibertàappenaraggiuntacominciavaascemare.Ilfuturosi intravedevadigiornoingiornosempremenoroseodiquantolosieraimmaginatoesperato.
DopolaritiratadelletruppepartigianedaPola,lasortedell’Istriavenne messainforse,cosìalmenoloauspicavachinonsimpatizzavaperisopraggiunti liberatori.Probabilmenteperinficiaretalisperanze,ipartigianidetteromanoa ripetitivicomizicontantodidiscorsiebandierespiegatealvento.Quell’assem92A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
brarsiorganizzatodipopoloavrebbedovutoconfermareunindiscussoconsenso alnuovoregime,maanoiragazzituttociònoninteressavapoitanto.Pernoiera importantesoltantopoterriprenderel’usualeeliberomododidivertirsi.Le nostresperanzepurtropporimaserodeluse.Sipercepivacheilnostromododi agirenoneragraditoallenuoveautorità.Eravistoconuncertogradodi diffidenza,quasiconsospetto.Noneragiudicatomeglioilmododicomportarsi deiresidentipiùanziani.
Preoccupatiperl’ormaicrescenterilassamentoemotivopresentetrala gente,leautoritàalloraemanaronodelledirettivenonproprioazzeccate.Trale altremisurerestrittivesirintrodussepure,comenelsettembre1943,l’usodelle propusnice (lasciapassare).LagranpartedeiPisinesi,sevolevarecarsiinqualche localitàpiùlontana,dovevaessernemunitaperpoterleesibirealleguardie popolaripostealcontrollodellevied’accessoall’abitato.Le propusnice erano stampatesufoglididiversocolore.Ognicolorequalificavalapersonaallaquale queldocumentovenivarilasciato,dandolecosìmaggioreominorefacoltàdi movimento.Queldiversomododitrattarelesingolepersoneirritòancoradipiù lacittadinanza.Piùd’unocominciòachiedersidovemaierafinital’uguaglianza sbandierataintuttoilperiodotravagliatodellaguerra.Un’anzianapopolanaosò opporsieconnonpococoraggiosimiseaprotestareagranvoceperquell’evidentediscriminazione,magliaddettialrilasciodiqueidocumentinonsiscomposero.Facendoorecchiedamercantecontinuarono,senzadarespiegazionidi sorta,asvolgereimpassibiliillorolavoro.
Selospostarsiavvenivaingruppo,ilcontrolloeramenorigoroso.Bastava compilareilgiornoprimalalistadeipartecipantiedarlapoiinvisioneallapolizia. Ciòspinsequalcheintraprendenteaorganizzaredelleescursionicollettiveda PisinoaParenzoperdarmodo,achil’avrebbedesiderato,diritornarea sguazzarenellesalubriacquedelnostromare.Alladomenicauncospicuo numerodigitantiriempivaunooduecamione,tuttifelicidipoterapprofittare diquell’occasionepercambiarealmenoperungiornol’insulsoimpostomododi lavorare,sidirigevanoversolespiagge.Ilcostodeltragittoeraminimo,l’allegria tantaecondivisa.Appenailmezzoditrasportos’instradava,un’insolitavivacità sipropagavatraimembridelgruppo.Subitositrovavachi,dandosfogoalle propriecapacitàcanore,incitavaglialtriaseguirlonelcanto.Ilcoroconilpassare deichilometriaumentavadivigore.Ilgeneraleentusiasmoarrivavaalculmine quando,amezzastradaperParenzo,siiniziavaascorgereall’orizzontel’Adriatico.Superatol’abitatodiMompaderno,lafragranzadiquelmaregiungevafino anoiframmistaagliaromideipraticircostanti,creandoun’atmosferaindimenticabile.Iltersoeazzurrocielo(diinquinamentoatmosfericoancoranonsi
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parlava)completavailquadronelqualecisentivamopiacevolmenteimmersi.
Primadeltramonto,stanchi,masoddisfattiperavertrascorsounameravigliosagiornatatratantosoleemare,siritornavaaPisinoconlostessoautomezzo. Camminfacendositrovavaancorailtempoeilvigoreperrisfoderarel’intero repertoriodellevecchiecanzonid’anteguerra,ricreandoun’irripetibileeindimenticabileatmosferadiveralibertà.Dopolebrutteesperienzeprovatenella guerraappenaconclusa,nulladimegliosipotevadesiderare.Sembravadivivere unsogno,unmagnificosognochepurtropposarebbebenprestosvanitonelnulla.
Ilnostrocantare,ilnostroparlareeilnostrospensieratomododicomportarsievidentementedisturbavaqualcuno,enonpoco!Unaradiosadomenica mattina,promettenteun’altrapiacevolegiornatadatrascorrereaParenzocon gliamici,l’ormaiaffiatatacompagniadigitantifufermatadacertiattivistiappena fuoriPisino,all’altezzadelrioneStranga.Senzadarespiegazioniinmerito, quest’ultimicostrinserotuttiascendereaterra.Leprotestecheseguironofurono tante,maanoinonrimasealtrocheritornareacasaapiedi.Ildisappuntoper quell’inesplicabilesoprusofugrande.Chemalec’era,sichieseroiPisinesi,nel volersidivertirecantando,scherzandosenzafiniocculti,senzarecaredannoa nessuno?Nonesistevanessunaragioneplausibilepergiustificarequell’interventopunitivo,maciònonostantealbagnoincomitivanonciandòpiùnessuno.Per divertirsi,aipiùgiovaninonrimasealtrochetuffarsi,comeintempodiguerra, nelleacquenontroppolimpidedel potok,comeeradettoindialettoilnostro torrenteFoiba.
Nelfrattempostranicambiamentistavanomaturandoinregione.Peril voleredellegrandipotenzevincitrici,l’Istriaandavadivisainduebendistinte zone:la“ZonaA”elacontrapposta“ZonaB”.Essedovevanoesseregovernate conduediversicriteriamministrativi:laprimadaglialleati,lasecondadal “poterepopolarejugoslavo”.Mentreilcomunemortaleperrecarsidaunazona all’altra,anchesemunitodella propusnica,venivasempresottopostoasevero controllo,latruppaalleatadistanzaaPola(ZonaA),seintendevarecarsia Trieste(pureZonaA)oall’inverso,percorrendolalitoranea(exviaFlavia),lo potevafareattraversandolaZonaBsenzaalcunintralcio.
Arenderelasituazioneancorapiùstranasiaggiunsel’inaspettatoattendamento,trairadipinidelCalvariosfuggitialdisboscamentofattopermano tedescadellapreesistentepineta,diunesiguonumerodisoldatialleati,equipaggiaticonunriccoarmamentarioricetrasmittente.Parlavanounitalianostentato, masufficienteperfarsicapiredalla“mularia”che,interessata,venivaspessoa curiosareattornoallelorotende,tuttedotatedinumeroseelungheantenne
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radio.Dellevoltecilasciavanoancheentrare,tantolosapevanobenechenon eravamoingradodidescrivereadaltriachecosaservisserotuttiqueimarchingegniaccatastatisottoallelorotende.Inverità,primachedaquellesofisticate apparecchiature,lanostraattenzionevenivaattrattadalladiversitàdellorocibo, inparticolaremododalloropanebianco.Pernoiaddiritturatroppobianco.Certi adultichesitrovavanosempreintentiagironzolarelìvicino,persminuirela bontàdiquelpane,cercavano,assumendoariedasputasentenze,diconvincerci cheeradiqualitàmoltoinferioreaquelladelpanechemangiavamonoi. Insistevanoconildirecheeraconfezionatoconfarinadiriso(!)epertantomolto menonutriente.
ContemporaneamentedapiùfontisisentivaripeterecheaPolaisimpatizzantiperlanuovaJugoslavia,duranteicorteidaloroorganizzatiincittà, scandivanospessoagranvoce,unparadossaleslogan:“Volemopannero-no volemopanbianco!”(vogliamopanenero-nonvogliamopanebianco).Chilo dicevanonsiaccorgevadellabuffonatachestavarecitando?Chiaralacomune matricepropagandistica!
Qualchemesepiùtardipiùd’unodiqueidimostranti,dimenticandociòche avevasbraitato,pensòbened’imbarcarsisullaToscana,lanaveusataperevacuaregliItaliani,iPolesichedaesuliabbandonavanoPolapersempre.
Tralasciandodiprendereinconsiderazionequelleassurdevalutazioniin campoculinario,cichiedevamoacosaavesseropotutoserviretuttequellegrandi retidispostesopraalletendedegliaccampati.Nonsapendolo,chiedemmoagli inservientidiquelminiaccampamentodelucidazioniinmeritoallalorofunzione. Divertitiperlanostraignoranza,conunfarefaceto,cispiegaronocheeranoreti sistemateperproteggerlidaeventualiincursioninotturnedizanzareeper impedireaTitodientrarenelloroterritorio.Erasoltantounmodoscherzosodi esprimersi,machestavagiàpreannunciando,achilopotevaintendere,un cambiamentodirottaneirapportidiplomaticitralegrandipotenzedapoco uscitevittoriosedalSecondoconflittomondiale.Anoiquell’astrusomododi spiegarsinondicevaproprionulla.Forseerarivoltoadaltri,aicuriosipiùanziani che,soppesandoilnostrofare,nonciperdevanomaidivista.Ilnostrointeresse eranonsoloperilciboeperlelorocomplicateapparecchiatureradio,ma soprattuttoperipossentimezziditrasportomoltopiùrobustidiquelliin dotazioneallosconfittoesercitotedesco.Perchépoiquestisoldatisifossero accampatipropriolì,inpienaZonaB,cosìlontanidallelorobasilogistiche,e qualefosseillorocompitoanoipropriononinteressavamolto.
Grazieallefrequentivisiteaquell’insolitoinsediamento,riuscimmoad instaurareconqueiradiotelegrafistiunreciprocosensodisimpatia,tantoda
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invogliarlitalvolta,quandosirecavanoaPisinoconiloromezzi,aprendereal lorofiancoipiùpiccinidelnostrogruppo.Quest’ultimisalivanoall’ultimocielo sedurantequeibrevitragittivenivanoadincrociarepercasoiloroamici appiedati.Quell’innocuofamiliarizzareconisoldatidiunesercitoformalmente consideratoancoraamicononeracosatroppograditaachivedevaunpotenziale nemicointuttociòchediscostavadalsuocredopolitico.Ceneaccorgemmopure noidelmutarsidellavalutazionechesidavaagliaiutiricevutidaglialleatiin tempodiguerra,manonlaconsideravamopoitaledapoterpregiudicare financheinostriripetuticontatticonimarconistiattendatisulCalvario.
Tuttociònonduròalungo.Unbelgiornoqueisoldati,senzapreavviso,se neandaronoviazittizitticom’eranovenuti.Cidispiacquemoltoperlaloro dipartita,perchéperdemmocosìunpiacevolediversivocapacedimitigare l’ormaidiffusacappadirigorechefagocitavaognimanifestazionediliberae spontaneainiziativapopolare.Adipanarelostatodigeneraleapatiaristagnante ormaisututtoetutti,ciriuscìsoltantolavocechedavapercertal’avvenuta estradizionedall’Italiadiduenoticriminalifascisti,duenostriconcittadini: MizzaneGasparini.Lanotiziasuscitògrandescalpore.Inunbattibalenosi diffusepertuttoilcircondario.Ricordandol’efferatoagirediqueifigurial serviziodeinazisti,lamassadellepopolazioneritornòtostoarinvangaretuttele lorocriminosemalefatte.
Iltribunalepopolarecheliavrebbedovutigiudicarefuallestitodiproposito nellostessogiardinopubblicodovefinoapochimesiprimavenivanoimpiccatii partigianieilorosostenitori.Iduemalfattori,conlemanilegateinnanziasé, furonofattisaliresuunpalcoimprovvisatonelmezzodellafollainferocita.Lì, inebetitidalterrore,stavanomutiasentireleaccusedeigiudicipopolarieleurla dellagenteconvenutaaquelprocessoperchiedereagranvocelalorocondanna amorte.Duranteildecorsoaccusatoriositrovòchisalìsulpalcopercolpirlialla testaconunapompadibicicletta.Altriancorasiaccontentavanodisputacchiarli infaccia.Unadolescente,perdaresfogoaldoloreeallarabbiaperlamortedel propriogenitoredeportatoemortoinGermania,libersagliavaacolpidifionda. Gliincriminati,ancheseincitatiaparlare,nonproferivanoparola.Siintuivache aspettavanosoltantochequellasceneggiatafinissequantoprima,tantosapevano benequaleralasortecheliaspettava.Esauritalasfilzadelleaccuse,igiudici popolarichieseroallafollatumultuantequaledovevaesserelagiustacondanna dainfliggereaqueiduecriminali.Larispostafuquasiunanime.Uncorodivoci preseascandire:“Nasmrt-nasmrt” (Amorte-amorte).Emessalasentenzai condannatiamorte,ormaimalconci,furonofattiproseguireattraversotutto l’abitatotraduealidipersoneesagitatechecontinuavanoadinsultarliecolpirli
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finoalcarcerecittadinodovefuronorinchiusi.Tregiornidopo,allachetichella, furonoportatinellapartebassadelcimiterocittadinoelìuccisi.
Quelprocessofumotivodidisamineancoraperqualchesettimana,mapoi ilnormaletrantrandiognigiornoprevalsesuibruttiricordidelpassato.Le autorità,sempreattenteanonperdereilplausodeiprimigiorni,cercaronodi rimuoveredallamemoriaditantil’epitetodi“anticristi”chesieranoaggiudicati durantelalottadiliberazione.Cercandodiingraziarsipurelapartepiùdevota deiPisinesi,dasemprefortementelegatialleloroantichetradizionireligiose, intervenneroconunatrovatapropriomaldestra.Volendomostrarsitolleranti versoilloroCredo,durantelaprocessionedelCorpusDomini,affiancaronoal corteodeicredenti,compostodamolticittadiniedaunamassaancorapiùfolta dipaesanideidintorni,undrappellodiarmati.Duranteognisostapressogli altarinipredispostilungoilpercorso,doveilsacerdotesostavaperpregare,quei soldatiintervenivanosparandoalcielonutritesalvedifucile.Eraovviochecon quelfareintendesseromostrarecomprensioneerispettoperisentimentireligiosi degliorantilìconvenuti,maerapuranchefacileimmaginarel’imbarazzoprovato dalnostrovecchioparroco.Fuunatrovataveramenteinfelice,interpretatasubito comeundeliberatoaffrontorivoltoallaChiesa.Chil’architettòottennel’effetto oppostoaldesiderato.
Oltreallageneralepenuriadigenerialimentarisicominciavagiàasentire lamancanzaditantialtrigeneridilargoconsumo.Ilmettersiafarelafilaper procacciarsiunaqualsiasicosaeradiventataormaipertuttiunapraticanormale. Facevapartediunnuovostiledivita.L’amicoMarioricordacomeperacquistare unpaiodiciabattepassòunanotteinteradavantiadunnegoziochevendevaper casotaliarticoli.Dallaseraallamattinarimaseinfilapernonperdereilproprio turno.Primachelabottegariaprisseibattenti,allepersonelìraccolte,infreddoliteestancheperlalungaattesa,siavvicinòunaguardiapopolarechecon ostentataalterigiaspiegòloroche“nonerabello”mettersiincodaperfare acquistielerimandòtutteacasa.Ilcommentocheseguìquell’assurdoesadico comportamentodelmilitecontribuìainasprireancoradipiùilgiàlatente malcontentodellagentedelpostorivoltoallanuovaamministrazione.Eraanche quellounfare,unadelletantetrovateescogitateperindurreiPisinesidocad andarseneviailpiùprestopossibile,primachefossetroppotardi.Ipiùingenui cercaronodigiustificaresimilicomportamentiattribuendonelacausaaglistenti checerticombattentieranostaticostrettiasopportareintempodiguerra,ma nontutticicredettero.
Mentrel’accadutocontinuavaadesserefontediinfinitediscussioni,ilsole
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insistevaapicchiaresullariarsaterraistriana.Lasiccità,cheperduravaormaida mesi,costringevaicontadinideidintorniavenireaPisinoperrifornirsidiacqua potabile.Arrivavanoalmattinopresto,talvoltaanchedamoltolontano,concarri trainatidarobustibuoi.Suognicarroeranoapprontatepiùbottiscoperchiate, predisposteperaccogliereetrasportarequelpreziosoliquido.Conpazienza aspettavanoilloroturnoinlunghefileprimadiriempirleconl’acquadellepoche fontaneancorainfunzione.Senonciriuscivanoprimadeltramonto,dovevano pernottarevicinoaicarriprimadifareilpienoeritornareacasaconilprezioso carico.
Diacquacen’eraveramentepoca.Versolafinedellaguerrailramo dell’AcquedottoistrianocheriforniscePisinovenneinsensatamentesabotato all’altezzadelletermediSantoStefano.L’acquadicuisipotevadisporrerimanevaquellachesgorgavadaunafontenellavicinaconvallediDrasei(cr.Drazej). Eraraccolta,eloètuttora,daunvecchioacquedottocostruitogiàaltempo dell’Austria-Ungheria(1909).Potevaalimentaresololepochevecchiefontane dellapartebassadell’abitato.Essendonepoca,venivadistribuitaconparsimonia esoloperqualcheoraalgiorno.Ciònonincomodavamoltolefamigliedelposto. Tantoeravamosemprenoiragazzigliincaricatiarecarsiadattingerel’acqua.Lo facevamovolentieri,perchéunavoltarisoltol’approvvigionamentoidricoper quelgiorno,ognunoerapoiliberodiimpiegareilrestantetempoliberocome megliocredevaopoteva.SulgretodeltorrenteFoibal’acquadagiorniormai quasinonscorrevapiù.Iristagninaturali,doved’estatefacevamoilbagno,erano rimastipraticamenteasciutti.Pertrovarealtrafontedisvago,ilnostrogrupposi miseascorrazzareneidintorniallaricercadituttiqueiresiduatibelliciche avrebberoinqualchemodopotutoessereriutilizzatiperinostrigiochi.Tragli altrioggettiabbandonatiinunatrinceaallefaldediPisinvecchio,incappammo nell’ogivadisinnescatadiunrazzoanticarrotedesco,l’allorabennoto Panzerfaust.Neconoscevamolapotenzadistruttivaperavereassistitoasuotempoad unadimostrazionepraticafattadaiTedeschinelcamposportivodiPisino.Giorni primaavevamotentatoconripetutainsistenza,maconscarsafortuna,diuccidere ipochipescirimastiancoravivinellefossepiùprofondediquelcorsod’acqua, gettandoneltorrenteFoibadellemini-mineconfezionatedanoistessicon esplosividivariaprovenienza.Iripetutiinsuccessiriscossiliaddebitavamoalla scarsaefficienzadegliesplosiviusatioallanostraincapacitàdiadoperarliin modoappropriato.Ilrinvenimentodiquellatestataesplosivaciconvinsediavere trovatofinalmentelasoluzioneidealeperrisolvereinostriinsuccessi.Oraci attendeva,neeravamoconvinti,unasicuraericcapescata.Ilnecessarioda aggiungereperfaresploderequellacaricasapevamodovetrovarlo.Nonrima-
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nevaaltrochescegliereilpostodovemettereinattoilnostrointento.Dopouna breveconsultazione,lasceltacaddesuunoslargopocofrequentatodeltorrente, l’unicoancoraprovvistodituttal’acquanecessariaperfarmuovereleruote dell’ultimomulinoavalle.Inquelpozzodallesponderipideeargillose,mai nessunousavatuffarsi.Nessunopertantopotevaconoscerneilfondale.Ilnome diqueltrattoditorrentecierasembratodasemprealquantostrano:“Badenvir”. Quellavocenoncidicevaproprionulla.Anessunod’altrondeinteressava conoscernel’etimo.Appenapiùtardi,eanostraspesa,comprendemmoche derivavadaunavocepresumibilmenteslava,chetradottaavrebbedovutosignificareilvorticedellavecchia,dellamegeraoqualcosadisimile.Qualcuno azzardòinvecel’ipotesichesipotessetrattarediun’espressionetedescaderivante daun“BadenWirbel”(ilvorticedelbagnooilbagnoconilvortice).
Inognicasolasceltadiquelsitononfudettatadall’unicitàdiquellostrano nome,mafufattasoltantoinbaseallaconvinzionechelaprofonditàdiquelpozzo fossetaledagarantirelasicurasopravvivenzadeipochipescirimastiintrappolati nelsuofondo.Manonfucosì.Decisal’azione,unalimpidadomenicamattina, invecedirecarciaMessa,cidemmoappuntamentopressol’anticopontediSan Giuseppe,amontedelqualesitrovavalazonapresceltapermettereinattola nostrabravata,ilnostropianodipesca.Attornoanoiregnavaunastranacalma. SembravachetuttalagentedelcircondariosifosserecataaPisino,dovein continuoglialtoparlantiinvitavanolapopolazioneapartecipareachilosaquale comizio.Avallesipercepivasoltantoillontanoscrosciodell’acquachefaceva muovereleruotedelmulinodellaTornina.All’ombradeivecchipioppi,allineati lungoibordidelpozzoprescelto,unimmoipezzidelnostroarmamentario.Nella parteposterioredellatestatadelrazzo,privadelnecessariosupportoperfarla esplodere,ciinserimmouna fulpatrone (piccolacaricaesplosivausataperfare brillareleminepiùgrosse).Aquestaaggiungemmoquindiundetonatore,asua voltacongiuntoconunamicciacapacedibruciareanchesott’acqua.Unmomentoprimadiaccenderelamicciacifuunistanteincuifummotentatididesistere dall’impresaprogrammata.Conoscevamobene,peraverlovisto,l’effettoche quell’arma,lanciatacontrounostacolocompatto,potevaprovocare,manessuno sapevacomesisarebbecomportataunavoltaesplosasott’acquaequalene sarebbestatoilfragorechel’avrebbeaccompagnata.Unamalcelatafifasivedeva serpeggiaresuivoltideipresenti,manessunoebbeilcoraggiodiproporre,per primo,un’ignobileritirata.Allafinfine,unodelgruppo,rottoogniindugio, acceselamicciaefececennoachireggevainmanoquellacaricaesplosiva,di gettarlalontano,nelmezzodelpozzo.
Eseguitoillancio,sostammoassortiascrutarelospecchiod’acquaantistante.
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Dalìapocovedemmousciredall’acquapigrespiredifumo,segnochelamiccia, anchesesommersa,continuavaabruciare.Perprecauzionealloradecidemmo diallontanarciinfrettaefuriadaltorrente,pernascondercinellavicinaboscaglia dove,accucciatisottoaicespugli,cimettemmoadaspettarelaprevistadeflagrazione.Iltempopassavalentoenessunbottosifacevasentire.Decidemmoalla finediandareavederesepercasolamiccianonsifossespenta.Arrivatialpozzo vedemmosubitochedalpuntodov’erastatagettatalacaricaesplosiva,continuavanoaduscirelestessespiredifumodiprima.Cosamaisuccedeva?Nonsapendo formularededuzioniadeguatealcaso,pensammochesarebbestatacosasaggia ritornarenellaboscagliaperdecidereconcalmasuldafarsi.Rivoltalaschiena altorrente,nonfacemmopiùdidiecipassi,quandounboatociimpietrìsulposto. Guardandoall’indietrovedemmolevarsidalpozzounacolonnad’acqualimacciosachesembravanonfiniremaidisalirealtaversoilcielo.Inpochisecondi, esaurital’inizialespinta,quellamassad’acquasiriversòpropriosudinoi.Senza pensarcitroppo,tuttiinzuppaticimettemmoacorrereversolafoltaboscaglia. Ilfragoredelloscoppiorintronòseccotraicollicircostanti.Anoi,acquietatisotto lefrondedegliarbusti,altrononrimanevacheattenderetrepidantiunprevedibileespiacevolesopralluogodiqualchecuriosoallertatodaquell’insolitorumore.Vistochenessunosifacevavivo,congliabitiancorabagnatieimbrattatidi fango,guardinghiritornammodopounpo’suinostripassi,decisianonlasciare adaltriilfruttodelnostrolavoro,ilriccopescato!Arrivatiaibordidelpozzo,la delusionefucrudele.Sull’acquavedemmogalleggiare,conilventrerivoltoverso l’alto,soltantoduepesciolini.Valevapoitantol’impegnoprofusoperuncosì miserobottino?Costernati,convenimmochenonmeritavaproprioscenderein quell’acquafangosaperraccoglierli.
Primadiabbandonarelazona,sostammoancoraunpo’perosservarequella scenadeludente,quandopercasociaccorgemmocheipesci,anchesemorti,si stavanomuovendoseguendounpercorsoaspiraleversoilcentrodelpozzo,dove nelcontemposieraformatounostranoribollired’acqua!Altrasorpresa.Come spiegarequell’inaspettatofenomeno?Potevamoaspettarciun’altraesplosione? Perognieventualitàcredemmofossemeglioritirarsidinuovonelsottoboscoe lìaspettare,nonvisti,l’evolversideglieventi.Vistochetuttoattornoanoi rimanevatranquillo,dopocircamezz’oradiattesa,ritornammoalpozzo.I pesciolininonc’eranopiù,mentreilgorgoglioprovocatodalribolliredell’acqua nelcentrodelpozzoeraaumentatoinvigoreevolume.Concentraticome eravamonell’osservarequellostranofenomeno,nonciaccorgemmosubitoche nelcontempoillivellodell’acquadeltorrentesieraabbassatodibenventioforse anchepiùcentimetri.Altrasorpresa,altroenigma:madoveecomemaiera
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defluitatuttal’acquachemancava?Mentrecercavamodirisolvereilmistero,ad untrattocirendemmocontocheilsilenziodiffusopertuttalamattinasull’intera vallata,oravenivarottodaunvivaceborbottarecheprovenivadallapartedel mulinosituatoavalle.Imugnaiimprecavanoperchésieranoaccortichelariserva d’acqua,amontedelmulino,necessariapermuoverelemacinedellostesso, diminuivaavistad’occhio.
Nonservìmoltotempopercollegarequeiduefattiadunastessacausa.Non erachiaroqualepotesseessere,macapimmosubitocheeramegliopertutti abbandonareilpiùprestopossibilequellazona.Quatti,quatti,ognunopervie diverse,ritornammoallenostrecase.Ilgiornodoposisparselavoceche qualcuno,diproposito,avevaminatoilcumulodisterpaglieepietrameammassatoprecedentementedaimugnaisopraall’entratadiuninghiottitoiosituatosul fondodiquelpozzoperimpedireall’acquadiscenderenelsottosuolo,privando cosìilmulinoavalledelnecessarioliquidoperfargirarelemacine.Senon l’avesserofatto,ilrestodell’acquachenonsierainabissatanellasottostante cavitàcarsica,avrebbedatovitaadundiscreto,masemprebenvisibilevorticein superficie.Glianzianidelpostolosapevanodasempre,noiinvecelovenimmo asapereappenadopoaverecausatoquell’imprevedibiledanno.Contemporaneamentecifuanchechiaralaradicedeltoponimo“Babenvir”(ted. Wirbel,o cr. vir,entrambicorrispondentiallavoceitaliana:vortice).Questatardivaconoscenzaetimologicanonpotevaperòpreservarcidall’incappareforseanchein qualchebruttoguaio.Alungosicontinuòaparlarediunsabotaggioordito addiritturadaigiàmenzionati Kri ari,glioppositorisopravvissutidelnuovo regime,vagantiancoraliberineifoltiboschidelpaeseesempreprontiadordire attidisabotaggio.
Pernonincorrereinpossibilidisavventure,ciguardammobenedalraccontareachicchessialanostrabravata,mailfiascosubitononciimpedìdicontinuare agiocareconiresiduatibelliciconiqualivenivamoacontatto.Eravamoconvinti disaperetuttoquellochesidovevasapereperarmeggiarecongliesplosiviche potevamorintracciarenellepostazionimilitariabbandonatedeidintorni.Inattivandolecaricheesplosivechetrovavamosparseaterra,eravamoconvintidifare qualcosadiveramenteutilepertuttalacollettività.Cisentivamoproprioimportanti!Ungiornovenimmoasaperechedall’altodellapareteestdellaFoibadi Pisino(cheverafoibanonè)eranostatigettatinelsuofondoicarichiditre autocarriricolmidimunizionidivariaprovenienzaeuso.Probabilmenteerano ritenuteormaiinservibili.Forseilgettaretuttoquelmaterialebellicoinununico incavocarsicofudovutoall’erratainterpretazionedell’ordine,datodachisapeva
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beneacosasarebbeservitoquelloscartosefossestatodistribuitoinpiùfoibe. Machialloralopotevaimmaginareosospettare.Perverificareseciòchesidiceva potessecorrispondereaverità,ilnostrogrupposirecòsulpostoindicatodifronte all’antrodoveiltorrenteiniziailsuocorsosotterraneo.Sparsesopraunavasta areamelmosatrovammounagrandequantitàdimunizioni.Senzaindugiodi sortacimettemmosubitoadisinnescaretuttociòchesitrovavaallanostraportata dimano.Dallecartuccesiestraevanoiproiettili,dallebombeamanolesicurezze, mentredallebombedimortaiosvitavamolespolette.Traglialtrioggettisemisommersinelfangonescorgemmounod’inusitataformaemole.Eraunabomba dimortaioveramenteparticolare.Sollevatadaterrasuperavailmetro.Pur cadendodaoltrecentometridialtezza,noneraesplosa.Grandeeneracom’era, incutevaunconfusosensoditimore.Nonsapendoinoltrecomedisinnescarla,la riponemmo,pianoapiano,aterra.
RisalitidalfondodellaFoiba,raccontammoiparticolaridellanostra“spedizioneesplorativa”ainostricoetanei,senzanasconderelasoggezioneprovata alcospettodiquell’insolitoordigno.Nonl’avessimomaifatto!Qualchegiorno dopo,il29agosto1945,ungruppettocompostodatreragazzinidai12ai13anni d’età,forsesoloperdimostrareaséstessidiesserecapacidiportareatermine ilnostro“lavoro”,disaperearmeggiareconilrestodeglioggettidanoirinvenuti, manonrimossi,sirecaronosulposto.Trovatalastranabombalìdovel’avevamo lasciata,tentaronodidisinnescarla.L’esplosionecheneseguìucciseall’istante duediloro:RemigioCopettieOmeroVerselli.Ladeflagrazionescossetutto l’incavodellaFoibaeallarmògliabitantidellecaseassiepatesull’orlodiquel baratro,senzaperòchenessunosirendessecontodellatragediamaturata praticamentesottoailoropiedi.Dopoloscoppioicolombi,annidatineinumerosianfrattidellapareteastrapiombosulfondovalle,scemaronoviatuttiassieme inunfortefrusciod’ali.Altrisuoninonsiudironopiù.Sututtosembròchefosse cadutounsilenziochenonpromettevanulladibuono.Dallecasesovrastanti l’abissoeraimpossibile,eloètuttora,vedereilfondodell’avvallamento.Nessuno potécosìprefigurarsilasciaguracapitataaqueglisventuratimonelli.Iprimiad accorgersidelladisgraziafuronoiprigionieridiguerratedeschirinchiusinel CastelloMontecuccoli.Conquantofiatoavesseroingolasimiseroagridarein italiano:“Duemorti–unferito,duemorti–unferito!”.Appenaallorafuchiaro atuttichequalcosaditerrificanteeraseguitoalloscoppiodipoc’anzi.Compresa lagravitàdelladisgrazia,segnalatadaiprigioniericonilloroprolungatoallarme, sitrovòsubitochicorrendosiprecipitòdalrioneStrangagiùversoilfondodella Foibapersoccorreregliinfortunati.Alorosiunìlamadredeiduefratellifacenti partediquell’incoscienteterzetto.Speravacertamentediarrivareintempoper
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dareaiutoallepropriecreature.Purtroppotrovòsoltantounfigliodilaniato riversosopralasalmadell’amico.L’altrofiglio,ancheseferito,dopoloscoppio avevatentatodirisalirelachina,mapurelui,privodiforzaperl’abbondante perditadisangue,benprestosiaccasciòinertenellasterpagliaaibordidel sentierodiritorno.Ritrovato,fusistematosuunaportantinadifortuna,una comunesediadacucina,conlaqualefutrattoinsalvo.Medicatoallamenopeggio nell’improvvisatoospedalettodiallora,riuscìqualcheoradopoaraccontare comesieranosvoltiifatti.
Arrivatisulpostoprefissato,cosìluiriferì,allavistadelladimensioneedella formainusualidiquellabombadimortaio,sostaronounpo’sconcertati,non sapendoalmomentocosafare.Luialloracercòdiconvincereicompagnicheera megliolasciarlastarelìdov’erasenzanemmenosfiorarla,mavistochenongli volevanodareretta,sigiròperproseguireinun’altradirezione.Nonriuscìperò aportarsitantolontanodanonvenirepureluiinvestitoconunagragnoladi scheggechesisparserosututtalasuaschiena.Perfortunanonsubìlesionitali daucciderlo,malaprofusaemorragiacheneseguìloprivòdelnecessariovigore perusciredasolodaquell’orrido.Graziealpremurosointerventodeisoccorritori,riuscìasopravvivere.
Contrariamentealleripetuteinsinuazioniscritte,apparseapiùripresesul “PiccolodiTrieste”esucertastampalocalenelprimodecenniodiquestosecolo, queidueamicifuronoleprimeedunichepersonecheamemoriad’uomo perironoinmodocruentonellaFoibadiPisino.Néprimanédoponessunovenne maiuccisoinquell’incavo.
Quelpomeriggioloscoppiorintronòintuttalavallata,losentimmopure noi,maassorticomeeravamoinaltrefaccende,noncifacemmopropriocaso.A nessunopassòperlamentedicollegarequelboatoall’esplosionedellabomba lasciatapochigiorniprima,ancoraintatta,nelfondodellaFoiba.Dalìapoco, quandovenimmoasaperedelladisgraziasuccessaeinomidellevittime,un brividofreddopervasetuttoilnostroessere.Ciguardammo,muti,consciche soltantoperpurocasoeravamoancoraassieme,ancoravivi.Nessunosentìil bisognodiproferireparolaalcuna,masonocertochetuttigiuraronoincuor propriochenonavrebberomaipiùmessolemanisututtoquellochepoteva esserericollegatoadarmiocosedelgenere.Quel29agostodel1945rimase ancoraperlungotemponellamemoriadigranpartedeiPisinesi.
L’estatevolgevaallafine,mentresemprenuovieventis’accavallavanomutandol’anticomododiviveredellapopolazioneecreandoamoltinonpochi disagieperplessità.Volentionolentiperòsidovevaaccettarelanuovarealtà.
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Noiragazzifummoiprimiadadattarcialnuovosistema.Abbandonatol’interesse periresiduatibellici,ciconcentrammosuinteressipiùredditizi.Nellenuove zoned’amministrazionealloraavevanocorsolegaleduediversemonete:le Jugo-lireperlaZonaBeleAM-lireperlaZonaA.Ciòpromosseunfruttuoso contrabbandodifrontiera.Indirettamenteneapprofittammopurenoi.
Nell’immediatodopoguerrafuistituitounenteinternazionale,l’UNRRA, conilcompitodiaiutarelepopolazioniindigentideipaesipiùdisastratidal conflittotestéfinito.Servìpurepersmaltirelegiacenzealimentaridell’esercito americano.Ancheallapopolazionedellanostraregionevennerocosìdistribuiti, dietropagamento,deipacchi,icosiddettipacchiUNRRA,contenentirazioni militaridiverse.Perdistinguerneilcontenutoeranonumeratidall’1al4. Quest’ultimoerailpiùricercato,perchécontenevaoltrealcibomigliore,in ognunadellesuequattrosuddivisioni,purequattropacchettidiventisigarette americane.RiattivatalalineaferroviariadaPolaaPisino,dallabassaIstria arrivavanonellastazionediPisinodellepersone,perlopiùdonneconosciuteda tutticonilnomignolodi bumbare,perfarincettadisigaretteamericaneche avrebberopoirivendutosottobancoaPola.Vendendoalorolesigarettedel pacconumero4,anoirimanevasufficientedenaroperricomprarneunaltro.Il tornacontoeraevidente.Ilricavodellavenditadellesigarettecoprivailcostodel pacco.Nonostantecheinuoviideologicontinuasseroapronosticarepertuttiun domanisicuro,nessunoeradispostoarinunciareaqualchepersonaleanticipo difortunafinanziaria.
Dall’oggialdomaniintantotroppecosestavanocambiando.Alpostodella tantoagognatapace,oalmenodistensioneneirapportiinteretnici,sistava assistendoadungradualeridestarsidisopitirancoripergliantichiaffrontisubiti nelpassato,rendendoilpresentemenoserenoeildomanimoltoincerto.A renderelasituazioneancorapiùingarbugliata,intervenneladecisionedei“QuattroGrandi”diinviareinregioneunacommissioneinteralleataconilcompito,si credeva,diaccertarsiinlocodellarealecomposizioneedistribuzioneetnicadel territorio.Sitrattavasoltantodiunamessinscena?Sitrattavadiunescamotage orditopersalvarelafacciaallepotenzevincitrici,aquellechecontinuavanoa strombazzareaiquattroventidiessereleunichepromulgatricieleveregaranti dell’autodeterminazionedeipopoli,mentreinaltrasedeavevanogiàdecisola divisionedelmondocomealoroconveniva?Chilosapràmai!
Lasuccitatacommissionetramarzoeapriledel1946poselasuabase operativaaPisino.Gliincaricatimandatiasvolgerequell’indaginefuronoosservatoricivili,affiancatidallerispettivestrutturemilitari.Furonosistemati,inbase alloStatocherappresentavano,insedidiversearredateperl’occasioneconil
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raffinatomobilioprelevatodaglialberghidiAbbazia.Pertuttoiltempochegli inviatialleatirimaseroaPisino,lacittadinafupavesataconunamareadi bandiere,siastatalichenazionali,contantodistellarossaalcentro.Pochequelle rosse.Rareleitalianeesoloquelleaventinelmezzolasuccitatastella.Quest’ultime,anchesefregiateconilsimbolorichiesto,qualoravenisseroespostesui balconidellecaseprivate,venivanoprontamenterimossedagliattivistidelposto. ScritteinneggiantiaTitoeallanuovaJugoslavia,eranodipinteinognidove.Quei giorninelcentroistrianofuronofatteconfluiremassedipersoneprovenientida tuttalaregioneeforseanchedapiùlontano.Corteidietroacorteisisnodavano incontinuoperleviedell’abitatorallentando,talvoltaintenzionalmente,il procederedellegrossemacchineusatedagliosservatori.Isoldatiinglesipassando,sitenevanoriservati,mentreifrancesi,altezzosi,sembravanostizzitiperquel continuoclamore.Irussinonsifacevanonotare.Gliamericanisembravano divertirsiperlospettacolochesisvolgevaattornoaloro.Ridevano,scherzavano, sicomportavano,èvero,anchedagradassi,maspesso,anchesenzaesserne richiesti,distribuivanoaipiùpiccinicioccolateegommedamasticare.Senon eranodiservizio,permettevanoaipiùgrandicellidisaliresulleloroenormi automobili.Qualcunoaddiritturariuscì,sempreinvidiatodallapropriaganga,a farsiscorrazzareperqualchebrevetrattodistrada.Quandoessiseneandarono, lasciaronodietrodiséunsimpaticoricordoepoituttoritornòcom’eraprima.
L’altamareadellefacilipromesseintantoiniziavaaritirarsi,lasciandoallo scopertoledifficoltàdiognigiorno.Altriprincipistavanosoppiantandole antichetradizioni.Certunineeranoentusiasti,altrimeno.Nonriuscivanoproprioadadeguarsialnuovo.Gliincomprensibilitraslochidisedicommercialio amministrativediPisino,fattisenzaunplausibilescopo,venivanointerpretati,e forseanchearagione,comeunvolercancellarelamemoriadellapassata strutturaurbana,minandonelcontempoilruoloavutodachinell’anteguerra gestivalavitacittadina.Iltimorediperdereprestigioebenesseremateriale, stranoadirsi,eracondivisoanchedacolorocheoltreaipropriricordinon avevanoaltrodaperdere.Daquestocontinuocambiamentodisedenonfu risparmiatanemmenolanostrascuola.L’annoscolastico1944/1945siconcluse anzitempoetuttiisuoialunnifuronopromossi.Anchesesoddisfattiperlafacile promozioneottenuta,tuttiperòrimanevanopreoccupatiperlasortechesarebbe statariservataallascuola.Anessunoeradatosapereseedovesarebbestato ripresol’insegnamento.Sperandoinunariaperturadellascuola,cidemmosubito dafarepersistemare,insediprovvisorie,ciòcherimanevadelsuooriginale arredodidattico.Duranteiripetutitraslochidaunasedeall’altratalvoltaci A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214105
aiutavanopurealcuniprigionieritedeschi.Quest’ultimi,priviormaidellaloro passatabaldanza,cifacevanoquasicompassione.Dinascosto,quandoera possibile,portavamolorounpo’dicibo.Tuttifacevanofintadinonaccorgersi diciòchefacevanoglialtricompagnidisquadra.Talvoltaanchequalchepartigianodellabrigataistriana,addettoallasorveglianzadeiprigionieriecontemporaneamentealnostrocontrollo,purvedendotutto,facevalognorri.Comese nonsiaccorgessedialcunché,lasciavafare.
Durantequeitraslochiparticolareattenzionevenivarivoltaall’ormaidecurtata,maancoraricca,bibliotecadelnostroLiceo.Durantequeitrasbordimolti libricambiavanoproprietario.Queiprelieviabusivi,anchesealmomentovenivanoconsideratidapartedeinostriinsegnantiattidisdicevoliepertantomeritevolidibiasimo,forsepropriotalinonloerano,perchéallafinfineservivanoper arricchire,primacheilrestodeivolumiandasseperdutopersempre,ilsapere deipiùcuriosi.
Nonostantetutteledifficoltàincontrateperlamancanzadiunadeguato edificioscolastico,inautunnolelezioniripreseroadesseretenuteinsedidi fortuna.Perpermetterelosvolgimentodiunanormaleistruzione,alnostro Ginnasiofuronomesseadisposizioneuncertonumerodicameratedell’ex Convitto“FabioFilzi”.Irestantivanididettoedificiofuronoassegnatiinvece all’appenacostituitoSeminarioDiocesano.Ilnostroprogrammad’insegnamento naturalmentevenneinpartemodificato.Iltedescononsiinsegnòpiù.Alsuo postocifuoffertalapossibilitàdisceglieretrailfranceseeilrusso.Tuttioptarono perilfrancese.Illatinofuabolito,mentreilcatechismorimasemateriafacoltativa.Sebenricordotuttifuronod’accordodicontinuareaseguirelelezionidi religione,mabenprestovenimmoincontrastoconilnuovocatechista.Dopodue otrelezionifuconcessoalnostrovecchioparrocodiriprenderel’insegnamento delCredoCristiano,fattoquestavoltasenzaimplicazionidialtrogenere.
Inquell’inoltratoautunnodelprimodopoguerra,ancheseprivatadellasua anticasede,lanostrascuolacosìripreselasuaattività.Noi,orgogliosiperlesue avitetradizioni,cercammoneilimitidelpossibilediconservarnesenonlospirito, almenolostile.Peresternarloanchefuoridallemurascolastiche,ritenemmo quasidoverosoripristinarel’inveterataconsuetudinediallestireafined’annoil tradizionaleesemprebengraditoveglionestudentesco.Contribuirealsuo allestimento,comedareinizioalprimoballod’apertura,periPisinesieraquasi unindicedipromozionesociale.Durantetuttigliannidiguerraovviamenteera statoimpossibilefarlo,manemmenoora,aguerrafinita,erafacileorganizzare untrattenimentodanzantecosìdiversoedestraneoalmododidivertirsidichi
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autoctonononera.Leincomprensionianchequestavoltanonmancarono.Nel corsodeipreparativiperunafeliceriuscitadelballo,nonsifinivamaidiscontrarsi conintoppidivariogenere.Nullacigarantivacheilgiornoprestabilitoavremmo potutodisporredell’unicasalaesistenteaPisinoadattaperl’usodanoiprevisto: l’expalestrascolastica.Finoall’ultimogiornoprimadell’iniziodelveglione,non cifupermessodivendereibigliettid’ingresso.Noneravamodunquecertidi potercelafare,maciònonostantenondesistemmodalnostrointento.Tuttele manovremesseinattoperostacolarelarealizzazionedelnostroprogettonon riuscironoperòadimpedirel’afflussodellagenteaquelritrovo,cherisultòessere moltopiùconsistentedelprevisto.Anchesequelveglionenonsipotéparagonare aquellidell’anteguerra,riuscìugualmentebene,riuscìadappagareleaspettative dituttiiconvenuti.
Atuttierachiarochesistavaassistendoall’ultimocantodelcigno,macisi sforzavadinoncrederci.Nullapotevareprimerequell’istintivaegeneraleesultanzasortaspontaneaperilsemplicefattodiaverel’opportunitàdiritrovarsiper l’ultimavoltaancorauniti,cosìdapotereconfermareaséstessiefarconoscere aglialtrilapropriaidentitàsocioculturale.Sistavaormaipresenziandoalla conclusione,comeaPerasto,diunciclostorico,avvertendonelcontempo l’imminentedecollodiunaltro.
Fuquellol’ultimoveglionestudentescoorganizzatoaPisino.L’annoseguente,chiusoormaiilGinnasioLiceoitaliano,loripetemmoaRovigno,dovesiera trasferitaunagranpartedeglistudenti.Dinuovoriuscìbene,riscosseunmeritato plauso,mafututtaun’altracosa.
Rovigno-Convitto
Nelgiugnodell’anno1946,dopocircamezzosecolodiattività,sichiudeva l’exGinnasioLiceo“GianRinaldoCarli”diPisino.Aisuoialunni,qualora avesserodesideratoproseguireglistudi,altrononrimanevacheiscriversial riapertoGinnasiocroatodiPisino(aventeall’orasoltantotreclassi),oppureai GinnasiitalianidiCapodistria,diFiumeoalnuovoistituitoGinnasiodiRovigno. Agranpartedicolorocheinquelprimodopoguerranonavevanoancorapensato diesodare,l’ultimaalternativa,sottoadognipuntodivista,sembròesserela migliore,tantopiùcheaquell’istitutoerastatoabbinatounconvittoperospitare gliiscrittichesarebberogiuntidaaltrelocalità.Tuttociòinvogliavalamaggior partedeglialunnidelnostroGinnasio,assiemeaqualcheprofessore,atrasferirsi aRovigno.PerglistudentidelGinnasiodiPisinoilcambiaresedenonpresentava A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214107
unproblemaparticolare.Iconvittorieranogiàavvezziaviverelontanodalle propriefamiglie.Gli“esterni”,comesiautodefinivanoinatividelposto,usia convivereconiprimi,siadeguaronofacilmenteallorostiledivita.Seesistevano ancoradelleincomprensioni,questebenprestofuronosuperate.ARovigno,nel nuovoambientescolastico,siagliunicheglialtri,dovetterosottostareadun unicocomuneregimedisciplinare.Frequentandolestesseaule,dividendole stessecamerateelostessorefettorio,inbrevesiuniformaronotuttiallestesse regole,comesefosserounostessocorpo.
All’iniziodell’annoscolastico1946/1947iprimiapprocciconglistudentidi Rovignoinvecenonfuronoproprioesaltanti.Iconvittori,puresternandoun certabaldanzaperaverfrequentatoilprestigiosoGinnasiodiPisino,sisentivano adisagiotrainuovicompagnidiscuola.Sisentivanoosservati,soppesatiquasi fosserodegliesseriesotici,strani.Inpocheparoledegliintrusi.Nonveriepropri nemici,mainognimodoindividuidaconsiderarenonadattiperessereaccoltia bracciaapertenellalorocampanilisticaeristrettacomunitàetnolinguistica locale.Neiprimitempiaiconvittorierapraticamenteimpossibileimpostare contatticoninatividelpostoaldifuoridallascuola.Dalconvittopotevanouscire soltantoperrecarsiallascuola,discostanonpiùdicentometridallaloro residenza.Soloalladomenica,nelcasononfosserostatipunitiperqualche infrazionecommessadurantelasettimana,potevanousufruirediqualcheoradi liberauscita.
Lapaleseindifferenza,dimostratadailocalineiloroconfronti,fecerimpiangereaiPisinesiilloroavitoambiente,illoromododiviverepiùlibero,aperto versol’esternoeildiverso.Perfortunaarenderemenogravosoaiconvittoriquel penososensodimalcelatasopportazioneeincomprensionechesentivanoaleggiareattornoaloro,siainclassecheduranteleraresortiteincittà,intervenne l’inattesascopertadelleinaspettatebellezzenaturalinellequalisicullavaRovigno,tuttacintacom’eraconilsuosertodiincantevoliisole.Lafragranzadeipini, ilprofumodell’erica,delmirtoassiemeagliaromidellealtrepiantemediterranee,frammistialsalsodell’ariamarina,inebriavanoinmodopiacevoleisensidei nuovivenuti.Ogniliberauscitadomenicalevennepertantosfruttatadaipiù ricettivieintraprendentiperassaporarequell’inattesodonodimadrenatura. Conlunghepasseggiatetralamacchiaelascoglieraaffiorantedalmare,essisi spingevano,ogniqualvoltaneavesseroavutolapossibilità,lungolacosta, andandosemprepiùlontanoperscoprirenuoviangolidiincantevolibellezze. Perammirareunmondonuovo,incontaminato,semprediverso,masempre affascinante.InomidicertiluoghiprospicientiilmarecomeLone,Punta Corrente,Montauro,Scaraba,Cuvi,Polariealtriancora,sonoricordiche
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rimaserosempreimpressinellamemoriaditutticolorochepreseroparteaquelle memorabiliescursioni.
Quellestimolantiscoperteaiutaronoiconvittoriaconsiderareilloroforzato soggiornoaRovignopiùsopportabiledelprevisto,manonfuronosufficientiper instaurarerapportidibuonvicinatocongliautoctoni.Perimpostarerelazionidi sinceraamiciziacenevolleancoraditempo.Lapersistenzadicertediversità caratterialipossonoesserecompresesoltantosevannoricollegateallesecolari divisionistoricheeculturaliimpostedaglistranierialmododiviveredeinostri antenati.Nonpuòpertantomeravigliarecomeilcomportamentodeipopolani diRovigno,legatiinlineadimassimaadattivitàmarinarescheealloroarcaico idioma,incomprensibileallamaggiorpartedeiconvittori,potesserespingerela nascitadipossibiliaffiatamentioalmenosopportabiliinteseconchinoneradel posto,conchifinoaierieravissutolontanodalmare.
Unparzialeabbandonodelleimmotivaterepulsioninutriteversoiconvittori sinotarono,almenoinunapartedellagioventùlocale,appenadopocheinuovi venutivenneroinvitati(ocostretti)apartecipareadunadellefrequentimanifestazionipopolariancorainvoga.Aqueitempisiusavanoorganizzaresfilate popolarianchealtramontooaseratarda.LamaggiorpartedeiPisinesinonera troppoinclinealnuovoregimeepertantoeranorestiiapartecipareaqueiraduni, mainglobatinellacompaginedeglialtriconvittori,dovevanopurfarlo.Igiovani rovignesi,almenoquelliconiqualivenivamoacontatto,eranopiùsocializzatie vipartecipavanoconmaggioredisposizioned’animo,conpiùcalore.Ricordola primamanifestazioneacuipartecipaisenzanemmenoperaltroconoscereil motivoperilqualeessaerastataorganizzata.Gliattivistipoliticiciradunarono inunedificioinrivaalmare(piùtardisededellacooperativavinicola).Dalìci immiseroinunafollavociante,checontrasparentiefiaccolegiàacceses’incamminavafestosaversolapiazzaprincipaledellacittadina.Losloganpiùripetuto eraancora:“Tito-Stalin–Socialismo!”.Subitodopoiprimipassifummo circondatidaunanutritaschieradiragazzeeragazzine,checoninaspettata disinvolturacipreserosubitosottobraccio,continuandoallegreacantareaggressiviinnidilottapartigiana.Conlelorovociarmonioseetuttebeneintonate,non sembravanopoitantobattagliere.Cantavano,gridavanoogniqualtantofrasi adeguatealmomento.Siesprimevanoconunparlarechesembravaquasiun canto.Noiconvittoririmanemmoalquantoconfusiperunsiffattoapproccio.Mai avremmopotutoaspettarciunsimilecomportamentodapartedellenostre coetaneediPisino.
Sommersinellacalca,avvoltinellapenetrantefragranzamarinaarricchita dagliaromidellevicinepineteeaffascinatidallospettacolocheoffrivanoleluci
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riflessetrale batàne eibragozziormeggiatiinporto,cisentivamocomeimmersi inunmondodifiabacheavremmovolutonondovesseaveremaifine.Giàquella primaseraconle muriede (ragazze)localisiintrecciaronorapportidisimpatia. Neigiorniavenireimpazientisiaspettavalaliberauscitadelladomenicaper scenderealportoconlasperanzadirivedereleispiratricidiquell’insperata atmosferadispontaneaconcordanzaeforsereciprocaattrazione.Larealtàche ciattesesullariva,dovesidavaconvegnolagioventùdelposto,fuperòalquanto diversadaquellacheciaspettavamo.Glisguardifurtividelleragazzepotevano essereinterpretatiancoracomesegnidibenevolenzaosimpatia,maquellidei ragazziodegliadultilìraccolti,noneranopropriotali.Ricevemmolasensazione diessereincappatinelpollaiosbagliato.Lecircospetteocchiatedelleragazzeci confondevano.Siintuivainlorolapresenzadiunvelatomessaggio,forseun invito,manonlosapevamointerpretarenelsensogiusto.Eranoespressionidi semplicecuriositàperildiverso,perl’estraneo,oppuremanifestazionidisemplicebenevolenzachepotevanosottintendereanchequalcosad’altro?Nonsapendo comedecifrareilsignificatodelloroatteggiamento,facemmoscenamuta.Facendoquadroconleproprievecchieregoledicorpo,pensavamodipoter nasconderel’imbarazzoprovatoalcospettodiunmondochenonsapevamo comprendere,dovepoiimitare.
Racchiusiperquasituttalasettimanatralemuradelconvittoedellascuola, cisiesaltavaconformeritualistichealquantoingenue.Duranteleoredistudio eravietatousciredallastanzaaciòriservata.Quandopiùd’unomanifestavail bisognodibere,perspegnerelasetesenzadisturbarechieraimmersonella lettura,erapermessosoltantoadunsingolo,ilpiùgiovane,diusciredallostudio perrecarsiaprenderepertuttil’acquarichiesta.L’addettoaquellaincombenza, quandorientravaconunabottigliapienad’acqua,laporgevaachiperprimo riuscivaaproferirelaparola:“Eine”(primo).Unaltrolestoaggiungeva:“Zweite”(secondo),edaspettavailsuoturno.Ilseguenteavocealtainterveniva dicendo:“Dritte”(terzo)ecosìdiseguito.Chinonconoscevalasequenzadei numeriordinaliintedescodovevaaspettarecheiprimisidissetasseroperservirsi dell’acquarimasta.IconvittoridiPisino“masticavano”unpo’ditedesco(la guerraerafinitadapoco)eneapprofittavano,ogniqualvoltaerapossibile,per farsiimportantidifronteachinonlosapeva.Siarrogavanotral’altropure l’indiscussodirittodiappioppareaicompagniilsoprannomechegiudicavano corrispondentealleparticolaritàdelsoggettopresodimira.Eranosoprannomi talvoltanonpropriogradevoli,macheconiltempovenivanoaccettatisenza imbarazzo,tantodavenireusatifinancheaigiorninostri.Dicerticompagnidi scuolasisonopurtroppodimenticatinomiecognomi,mailcorrispondente 110A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
soprannome,no!Traiprimivenutiegliultimiarrivatiinconvitto,nonsempre regnavanobuonirapporti.Forme,ancheselievi,dinonnismocertononmancavano.Dinormaipiùgiovani,appenaarrivati,dovevanosottostarealvoleredei piùvecchicheimponevanoaloropueriliesconciritidiiniziazione.Cose disdicevoli,mapurtropposemprepresentinellecomunitàdoveisingolisono costrettiaconvivereframmistiagenerazionidiverse.Questomododicomportarsidapartedeiconvittoripiùanzianierainuncertoqualmodounacompensazioneperlefrustrazionicheessiavvertivanoogniqualvolta,fuoridalconvitto, venivanoacontattocongliesterni.Quest’ultimi,anchesenelcomplessoerano diestrazionesocialemenoagiata,riuscivanoadimostrareinognioccasionale incontro,conilloroparticolareparlareecantare,diesseresempreipiùbrillanti. Coninnataspavalderiariuscivanosempreadesternareottimismoeintraprendenza,piùvolteanchefasulli,maspessodigrandeeffetto.
IlorocantiriecheggiavanodamattinaaserapertuttaRovigno.Spessoe volentierigruppidipescatorisiraccoglievanoalportosoltantoperdilettarsicon iloroparticolaricanti.Unsingolointonavaun’ariaevenivasubitoaccompagnato dauncorodivocicheimitavanoilsuonodistrumentimusicalidiversi,creando intalmodounpiacevolesottofondosonoro.Sfoggiavanoleloroindiscusse capacitàcanorecantandole bitinade,arieancorasconosciuteallamaggiorparte dichiRovignesenonera.Piùtardi,quandoquestomododiesibirsiassursequasi asimbolodellacittà,nellavestedisolistafubeneaccettapurequalcheesponente delgentilsesso.
Trastudi,ascoltidicantiedescursionidomenicaliiltempopassava,mentre l’autunnosiavvicinavaagrandipassi.Ilgiornosieraaccorciatogiàdimolto.Dal convitto,postoalbordodellastradachedalcentrodiRovignoportadirittaa Valle,ognigiorno(mattinaesera)sipotevaassisterealtransitodilunghefiledi asiniconingroppaipropripadronirecantiatracollailfuciledacacciaealfianco l’inseparabilebisacciaripienadituttoilnecessarioperun’interagiornatadi lavoro.Eranoquestii sapaduri,gliagricoltoridiRovignochealmattinosi recavanoalavorareneicampidistantidallelorodimoretalvoltaanchediversi chilometri.Proseguivanoseri,infilaindiana,senzascambiarsiparola.Sisentiva soltantoilcalpestiodeglizoccolidegliasinisullosterratoeognitantoun imperioso errisa,proferitoperincitareglianimalipiùlenti.Spettacoloinusitato perchinoneradelposto.Unascenacheinuncertoqualmodoriportavaalla memoriadeiconvittorilescenedella“CavalleriaRusticana”diMascagni.Prima dell’imbrunire,quellascenadiarcaicavitaagrestesiripeteva.Oraperòinsenso inverso.Gliasini,senzaesserespronati,ripercorrevanolestiilpercorsodel
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mattino.Certunidovevanoattraversarel’interoabitatoprimadiarrivarealle stallechesipotevanotrovareancheaMonte,l’anticonucleocittadinoraccolto aipiedidellachiesadiSant’Eufemia.
Intantoinconvitto,comenelrestodellaregione,lapenuriadicibosifaceva sentiredigiornoingiornosemprepiùgrave.Allamattinaperlaprimacolazione, oltreadunatazzadicaffellatte(caffèdiorzoconlatteinpolvereamericano) venivadatasolounapagnottadigranoturcochedovevabastarefinoalpranzoe oltre.Quandovenivaservitaeraancoracaldaemorbida,dunquemangiabile,ma qualcheoradopositramutavainunammassodipastadensaeduracomeun mattoneche,perquantoappetitosipotesseavere,erapraticamenteimpossibile azzannare,dovepoimasticare.
Lasezionedelleconvittricieraalloggiatainunedificiopocodiscostodal nostro,dovesitrovavapureilcomunerefettorio.Soluzionechenondispiaceva proprioanessunadelledueparti.Ciòdavalapossibilitàdiinstaurarepiacevoli contattitraalunniedalunnediclassidiverse,madavaanchelapossibilitàa certunidiordirescherzi,nonsempredibuongusto,allespalledelleproprie compagnediscuola.Loscherzopiùspassosoconsistevanelmettereuntopolino vivosottolatazzacapovoltadellaprimacolazionediqualchecompagna.Iltopo venivacatturatolaseraprimafraitantichescorrazzavanonumerosinelle cameratedelconvitto.Allamattinatutteletazzeeranogiàdispostecapovolte suitavolidelrefettorio.Venivanogiratesoltantounmomentoprimadivenire riempitedalleinservienti.Èfacileimmaginarelareazionedicoleiche,sollevata lapropriatazza,vedevaschizzareviaquell’animaletto.Schifataerisentitaper quellabuffonata,nonlerimanevaaltrocherifiutarelapropriarazionemattutina. Neapprofittavasubitochischizzinosononera,chiaspettavaquellareazioneper raddoppiarelapropriaporzionedicibo.Illimitatocampodisvagocheoffriva l’ambientedoveeravamoconfinatiperlamaggiorpartedelgiornosuggerivala messainscenaditalidemenzialitrovate.
Altromododidivertirsi,standoalcrederedicertuni,avrebbedovutoessere il“lavorovolontario”forzatoalqualeognitantoeravamoinvitatiapartecipare. Taleattivitàciavrebbeoffertol’occasionediusciredalconvittoanchedurante lasettimana,manontuttieranodispostiavalersidiquellaventilataopportunità. Chisirifiutavadicollaborarevenivapunitoconildivietodiscenderealladomenica incittà.Divietochepoi,moltospesso,venivaraggiratoconlacomplicitàdichi eraprepostoperfarlorispettare.
Nelledomenichepiovose,impossibilitatiapartecipareaqualsiasilavorodi squadra,eravamoliberidiuscireancheconilmaltempo,maperfarcosa?Al
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cinemanonsiandavaperché,quasisempre,venivanoproiettatifilmrussiconla didascaliainserbo-croato.Perripararsidalfreddononavevamodenariper spendereinqualchelocaleriscaldato.Aspettandol’arrivodellasera,primadi rientrareinsede,aiconvittorialtrononrimanevacheingannareiltempovagando senzametaprecisaperl’intricatodedalodellecallidellacittàvecchia.Decisodi romperelamonotoniadiquelletristigiornateautunnali,aqualcunodelgruppo balenòl’ideadispaventareerincorreretuttiigattichesifosseroincontratisul propriocammino.Nacquecosìesidiffuselafollemaniadidare,alladomenica, lacacciaaigatti!BenprestopertuttaRovignosisparselavocedellestrane prodezzeesibitedaiconvittori.Poverifelini,quantepedatehannodovutosubire primacheuncontadino,dall’altodiunbalconeaMonte,nonpuntassecontroi ragazziunfuciledacaccia,intimandoalgruppodidesisteredaquellaassurda caccia.Incasocontrario,assicurava,nonavrebbeesitatoasparare.Chilosase poil’avrebbefatto,forseno,maperognieventualitàladomenicaseguentetutti convennerocheeramegliodesisteredaquellescioccheescursioniecercare qualchealtromodoperdivertirsi.ImicidiRovignopoteronocosìriprenderea gironzolareindisturbatilungoilorousualipercorsi.
Legratuitebravatedeiconvittorinonfuronoperòdimenticate.L’incombenteinvernocontribuìaraggelareirapporticonlagentedelposto,giàdipersé freddi.UnadomenicamattinaRovignosirisvegliòcopertadaunospessomanto dineve.IPisinesi,avvezziairigidiclimidellalorocittadina,quasisenecompiacquero.Pensaronocheerafinalmentegiuntoilmomentogiustoperaffermarsi, perriacquistareilcompromessoprestigiopersoconlacacciaaigatti,mostrando allagentedimaredisapersidestreggiareconlanevemoltomegliodiloro. Appenapossibiles’incamminaronobaldanzosigiùversoilportopregustando un’allegrascaramucciafattaconillancioincrociatodiinnocuepalledineve. Camminfacendo,ogniragazzaches’incontravaperlastradavenivasalutatacon piùlancidimorbidepalledineve.Dirimando,qualchesfumataprotestaconcludevaquell’allegrogioco.Illororeagirefacevaprevedereilripetersidisimili piacevoliincontriancheconleragazzeraccoltesullarivaperlalorousuale passeggiatadomenicale,mal’accoglienzadellerovignesifumoltodiversadal previsto.Anchese,colpitesoltantodistriscioconsofficipalledineve,quelle muriede simostravanoesageratamentestizziteoalmenocosìvolevanosembrare all’attentosguardodeipropriconcittadini.Forsenoneranoconscechequello erasoltantoungioco,unmodoperintesserequalchesemplicecontattoe null’altro.
Acomplicarelecosecipensaronopoiiloroamicioconoscenti,cherisposero conpalledinevecosìcompressedatramutarleingrossipezzidighiaccio.Fu
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subitochiarochemiravanoallatestanonpergioco,mabensìconl’intenzionedi faredelmale.Vistalabruttapiegacheprendevalasituazione,aiconvittorialtro nonrimasecheritirarsiinbuonordinetralemuradelconvitto.Dovetteropoi attenderelafinedell’annoperriabilitarsi.Appenadopolafeliceriuscitadel tradizionaleveglionestudentesco,organizzatodailicealidiPisinonellaCasa dellaGioventùdiRovigno,riuscironoariacquistarestimaesimpatiadifronte agliocchidituttiiconnazionalidelposto.
APisinoperorganizzareilveglionesiricorrevaalsupportofinanziario offertodallefamigliepiùagiateodallepersonecheritenevano,comegiàdetto, motivodipromozionesocialeeculturaleilparteciparvi.Facevanoagaraper mostrarechitralorooffrivadipiù.Diversaerainvecel’atmosferacheregnavaa Rovigno.NellacittàdiSant’Eufemia,quandoiconvittorisirivolseroaigenitori dicolorochefrequentavanoilGinnasiooaconnazionalidiunacertarilevanza economica,chiedendosefosserodispostiapartecipare,almenosimbolicamente, allespesenecessariepersovvenzionaretaleiniziativa,siaccorserodicozzare controunmurod’imprevedibileincomprensione.Talirichiestevennerospesso giudicate,propriodachiavrebbedovutoaveremaggioresensibilitàperlabuona riuscitadiquellamanifestazionestudentesca,conunsensodistupore,quasidi fastidio.Eramaipossibile,sichiedevano,darequalcosagratisadeglisconosciuti, fosseropurestudentiefiglidiconnazionali?Iconvittoririmanevanoperalcuni pursempredegliestraneivenutiaRovignodachisadove,comunquedavia,per dipiùdaPisino,l’eternarivaleincamposportivo.Cifuaddiritturaanchechi, comeilproprietariodiunnegoziodielettrodomesticiinCarera,offrìdue lampadinefuse!Sivivevainaltritempi,inunaltromondo.Perfortunanontutti sicomportarononellostessomodo.
Nonostantetuttiipossibilimalintesi,laseratadanzanteebbesuccesso.In cittàseneparlòpergiorniegiorni.Erachiaroperòchenontutteleincomprensionideimesipassatipotesseroessererimosseinunanottegraziesoltantoa qualchegirodivalzerobughi-bughi.Maintantoiprimipassiperuncontattotra figlidiversidiunostessoceppoeranofatti.Conquell’incontrodanzantel’immaginedeiconvittoriacquisìmaggioreconsiderazione,macivolleancoradeltempo primadipoterinstaurareunaveraesinceracollaborazioneconinatividelposto. Periconvittoricerteusanzeocertimodidicomportarsidicertisingolicontinuavanoancoraadessereconsideratiespressionidirozzamaleducazione.Albar oppureinosteria,perloroeraunacosanormalerivolgersiall’amicooalconoscenteappenagiuntonellocaleconilconsueto“Ciao”,seguitotostodaunquasi arrogante:“Chetipaghi?”(cosapaghi?).Inconcepibilemododirispondereal
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salutodelnuovovenuto.Sfrontatezza,veroobbrobrioperleorecchiedelle maggiorpartedeiconvittoriusi,insimilicircostanze,risponderealprimosaluto conun“Salve”o“Viva”seguitodallafrased’obbligo:“Cosatibevi?”oppure “Cosaticiol?”(cosabevi?-oppurecosaprendi?).Nettacontrapposizionedi stile.Unochiedeva,l’altrooffriva!
InIstriaildominiodipoteriestraneiallasuaterritorialitàhacontinuatoper secoliacondizionare,financonelcorpoculturalediunastessastrutturaetnica, atteggiamentitalvoltavisibilmentediscordanti.Diversitàcomportamentaliche inbrevetempo,dopoleprimeperplessità,vennerovalutatedainuovivenutia Rovignoallastreguadimeremanifestazionifolcloristichenonmeritevolipertantodiparticolareinteresse.
L’escursionescolasticadiprimavera,organizzataperfarconoscereaiginnasialicertiaspettistorico-paesaggisticidellaJugoslavia,aiutòarafforzareancora dipiùl’affiatamentochestavamaturandotraiconvittoriegliesterni.Fuquella laprimavoltachequest’ultimisitrovaronoadoverecondividereesperienze nuoveeadoverdormiresottoadunostessotetto.Perlaprimavoltaambeduei gruppistudenteschivenneroacontattoconunmondototalmentesconosciuto. IlprevistoitinerarioattraversolaSloveniaelaCroaziaciportòoltreLubiana, dopounpernottamentoaBled,finoalcentrosciisticodiPlanica,tuttaattorniata daaltemontagneancorainnevate.Fuquellalaprimatappadelnostroviaggio. Almattinodopocitrovammoconlanevesparsainognidove.Ilnostroabbigliamentononeraproprioadeguatoall’ambiente,maciònonciimpedìdiassistere, tuttiinfreddoliti,aisaltidispericolatisciatoridaunparticolaretrampolino. Spettacoloaffascinate,vistoprimasoltantoalcinema.Alritornounadeviazione versoZagabriacipermisedivisitarealcunesedidelleistituzionistorico-amministrativedellacapitalecroata.InprimisciportaronoavedereilParlamento,poi adammirarel’anticachiesadiSanMarco,laCattedrale(ambeduedaldifuori) elapiazzadedicataaiMartiriAntifascisti(Trg @rtavafašizma),dovesistava demolendol’ultimodeiquattrominaretierettiduranteilSecondoconflitto mondialeattornoall’eleganteedificiodellaGalleriad’Arte,riservatainquel periodoalcultoislamico.
Quell’escursionepermiseaigitantidiconoscersimeglio.Mentregliesterni, iRovignesi,sitrovavanounpo’spaesatieviadalmaresembravanodeipescifuor d’acqua,iconvittoriall’inversosisentivanoaloroagio.Perquest’ultimiera abitualespostarsi,viaggiareanchelontanodallepropriecase,contattarealtre genti,eneapprofittavanoperostentareleloro,ancheselimitate,conoscenze linguisticheelalorocapacitàdidestreggiarsicontuttiimezziditrasportoconi
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qualivenivanoacontatto.Perloroeraarrivatalatantoattesaoccasioneper mettersiinmostra,perfarsipassaredaveriuominidimondo.Durantequel viaggioognunoebbelapossibilitàdidimostrareaicompagnidiscuolaleproprie capacitàsenzapoternascondereipropridifetti.Siinstaurò,com’erad’altronde normaleaspettarselo,unacondivisatolleranzaperl’altruimododipensare,di vivere.Icampanilisticipregiudizideiprimimesidiscuolafuronoinpochigiorni sostituitidasensazionidimutuacomprensione,stimaeallafineanchedisimpatia.Presuppostiindispensabiliperfarsbocciarequelsensodiveracomunanza d’intenticheavrebbepoiaffratellatolascolarescaintera.
Nell’autunnoseguentel’iniziodelnuovoannoscolasticosisarebbesvoltoin un’atmosferacompletamentediversadallaprecedente.Delleingiustificateprevenzioninutriteuntempoversoiconvittorinonsarebberimastoaltrocheun pallidoinsignificantericordo.
OggiilConvitto,dopoannidiproficuaattività,haesauritoilsuocompito lasciandoperòinereditàallefuturegenerazionistudenteschedelGinnasio italianodiRovignountimbroetnico-culturaleparticolare,tuttonuovo,fruttodi unamalgamaditradizionidiverse,macomplementarierispettosediquelle altrui.Nelcontempononsièmairinunciatoallapropriapeculiareidentità,alle proprieavitememorie,cercandocosìdiconservareesalvarequelpocoche ancorasalvaresipoteva.
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MEMORIEALLARINFUSA
Omodedotai
Ogniguerraprovocadistruzioniedeccidispessogiustificatianchedachi forseintempidipacenonliavrebbemaiavallati.Tracostorositrovapurtroppo anchechiapprofittadiunaqualsiasisituazionebellicaperdaresfogoallapropria innata,perversaecriminaleindolecomportamentale.
NeiprimidecennidelsecolopassatovisseaPisinounessereditalfatta, capacediadeguarsicondisinvolturaaicambiamentisociopoliticicheavrebbero poisegnatoneglianniavenirelastoriadellanostraregione.Ricordo,daquando eroancorabambino,unsimilefiguro.Conlamemorialorivedocomemarciava inprimafilaneicorteiorganizzatidalleautoritàfasciste.Ioalloranonpotevo naturalmentecapireilsignificatoditalisfilate,néicommentichesutalimanifestazioniintessevanotraloroglianziani,mapertuttalavitamirimaseinfissa nellamemorialafiguradiquellagoffapersonaincamicianeraconunabustina dellostessocolore,calcataintestaanchequandofacevamoltocaldo.Nonloso perché,maalloraloassociavoalfantomatico“Babau”,lospauracchioconilquale glianzianicercavanodiintimorireibambinipiùirrequietiedisubbidienti.Senon eraunvero“Babau”,gliassomigliavamolto!
Procedevaspavaldoconpassosicuro,ingiungendoachisitrovavaoccasionalmentesulsuopercorsodiscansarsiprontamenteaibordidellastrada.La genteattornoameborbottavaqualcosa,manoncapivocosaintendesserodire. Intuivosoltantochemoltidisapprovavanoquellaspocchia.Quandoinoccasione dellefestivitàstatalinoneraimpegnatoconisuoiaccoliti,intentiasfilareperla cittadina,sirecavalungolevieelecallilontanedalcentroperassicurarsiche tuttiilocalipubblicifosserochiusiechesullefinestredellecasevicinefacessero bellamostralebandieretricolori.Duranteunodiqueisopralluoghisiaccorse cheunacasalinga,EdinaDrandi,nonsierapremuratadiesporrelabandiera, cosìcomeandavafattoperonorarelaricorrenzachequelgiornosifesteggiava. Subitolaredarguìaspramente,chiedendoleperchémainonl’avessefatto.Lei allorasenzamostrarealcunsegnodisoggezione,siconoscevanogiàdabambini, concalcolataflemmaglirisposeche,pursentendosiitaliana,labandieraleinon
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l’avevaespostamai,nemmenoaltempodell’Imperoaustro-ungaricoeche pertantononl’avrebbefattonemmenoinquell’occasione.Vistalacaparbietà dellasuaconcittadina,noninsistetteoltree,mugugnandoinsensatirimproveri, seneandòviapervederecomesicomportavanoglialtrivicinidistrada.
Ilregimealloraimperanteconsideravaquell’attivistapropriounuomodi fiducia.Durantelaguerraintrapresadall’Italiaperconquistarel’Etiopia,la SocietàdelleNazioniintervenneemanandomisurerestrittiveriguardantiirifornimentistrategicichel’Italiaeffettuavaimportandolidall’estero.Mussolinirisposeaquellesanzioniconuninsiemedimisureeconomichedefinitepomposamente“autarchia”.Quest’ultima,sivolevafarcredere,sarebbestatailmiracolosotoccasanacheavrebberisoltolaperennepenuriaitalianadimaterieprime necessarieperalimentarel’industriabellicanazionale.
Vistoilsuccessoraggiuntoconlaraccoltadel“ferrovecchio”,loStatoallora pensòbenedichiedereaicittadinididimostrareilloroamordipatriadonando adessalepropriefedimatrimoniali.Seeranod’oronaturalmente!Conquelgesto tuttieranochiamati,indipendentementedaiproventidellerispettivefamiglie,a partecipareancheindirettamenteall’avventuraafricanavolutadalregimefascista.L’operazionediraccoltadellevered’oroerastataveramentebeneorchestrata,maciònonostantenonricevettelosperatoconsensogenerale.Com’erada aspettarselo,nontuttiapprovaronoquellainiziativa.Inparticolarelemadrisi mostraronorestiealdoversiprivare,conquellasacrilegatrovata,deilorocari simbolinuziali.Chiavevalapossibilitàcompravaaltrianellid’oro,maconun minornumerodicarati,perdonarlialpostodeglioriginali.Ciònondisturbava lepersoneimpegnatenellaraccoltadellevere;l’importanteerachefosserodi verooro.Incambioaidonatorivenivanodatideilucidicerchiettidiacciaio.Bella compensazione!!Pisinoeraalloraunamodestacittadinaconsoltantoqualche oreficechesidedicavaallacompravenditadipreziosi.Inquell’occasionela licenzaperlaraccoltadellefedidadonareallaPatriafudatasoltantoalgià menzionatozelantefascista.Conclusalaraccoltadell’oro,lapropagandadiStato nondimenticòdistrombazzareilgrandeaiutochequei“doni”avrebberopoi datoall’Italiaperconcluderevittoriosamentelaguerraintrapresainterrad’Africa.Quantodiverocifosseinquelleassurdevanterienessunolopotevasapere, matuttisiaccorserocheN.F.(ilBabau!)dicertonetrassecospicuogiovamento.
NelperiodointercorsotralacadutadelfascismoelavenutaaPisinodelle truppetedesche,ilnostrouomocambiòintempoabitoemododiparlare,ma nonlasuainnataesfottosaalterigia.Dopol’occupazionetedesca,incittànonsi sentìpiùparlaredilui.SieraunitoaipartigianicheagivanonelPisinese.Stando aciòchesepperoraccontareisuoicompagnidilotta,sidedicò,comeseluinon
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fossemaistatounbeneficatodelpassatoregime,adazionidipropagandapolitica tralapopolazionecivileelenuovelevepartigianedelcircondario.Unoscorcio delsuomododioperaremeloraccontò,qualcheannodopolasuamorte,unmio compagnodiclassecheaqueitempi,comegiovanesimpatizzantepartigiano, collaboravagiàconilmovimentodiliberazioneoperantenell’arearuraleattorno adAntignana(cr.Tinjan).Miraccontòcomespessoallaserasultardi,assieme adaltriattivistidelposto,siintrattenevaconalcunipartigiani,excamicienere pisinesi,attornoadunbennutritofalò.Nascostinelmezzodiunfoltoboscosi sentivanoalsicuro,perchésapevanochedinottesiaiFascistisiaiTedeschinon sisarebberomaiazzardatiadusciredalleloroguarnigioni.Mangiandoebevendo ciòcheicontadinidelcircondarioavevanopreparatoperlacenadellorogruppo, passavanoiltempocommentandogliultimieventibellicierievocandoibeitempi dipace,quandotuttoaduntratto,forseacausadeltroppovinotracannato,uno delgrupposirivolsealnostroconcittadinoricordandogliillorocomunepassato dicendogli:“Ciò,N.,titericordiquandoportavimolacamisanera?”(Tu,N.,ti ricordiquandoportavamolacamicianera?).Nonl’avessemaichiesto.Uditala domanda,l’interpellatosialzòdiscattoetoltalapistoladallafondina,gridò:“Mi fasista?Maistado!”econunprecisocolpoalcuorefreddòl’amico.Tuttirimasero esterrefattiperquellainaspettatareazione.Ripresisidallostuporeicompagni poiglichieseroperchémail’avesseucciso.L’omicidasenzascomporsi,dopo avereripostolapistolanellacustodia,risposechel’avevafattoperchénonpoteva sopportarechequalcunoosassedirglidiessereunexfascista.Ilcasofinìlìeper anninessunomenzionòpiùquelfattaccio.
Finitalaguerra,l’autorediquell’assurdauccisionecontinuòadedicarsiad attivitàpropagandistichesemiculturali.Ritornòadesserel’individuodisempre: l’altezzosoeimpertinenteuomodiuntempo.Orapredicavadaunpulpito diversonuoviprincipieunanuovagiustizia,senzaperòmaiintervenire,inprima persona,perfarerispettareciòcheilnuovocredoideologicocontinuavaa promettereagliillusi.
Leintolleranzenazionali,anchesecamuffate,ritornavanoadessereda certunibenaccette,maquestavoltaapagarneilfioeral’elementoitaliano. RicordaPinuccia,lafigliadellacasalingacheseppeopporsiachicercòdi convincerlaadesporreallafinestralabandieraitalianaconlostemmasabaudo nelmezzo,comeungiorno,aspettandoilsuoturnoperacquistareunpaiodi sandalidavantiall’uniconegoziostataleaperto,sividesorpassaredachila seguivanellafila.Nondissenulla,lasciòfare,maquandosiaccorsechela commessacontinuava,ignorandola,aserviretutticolorocheeranodietroalei, risentitalechieseilperchédiquellasuacondottaarbitraria.Lefurispostoin
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malomodo:“Tuparliinitalianoepertantononhaidirittodicompraredanoi alcunché!”.Deipresentinessunoebbeilcoraggiodiintervenireinsuadifesa. Dopooredisnervanteattesa,Pinucciaritornòacasaamanivuote.Cercare ragionepressochirappresentaval’autoritàincittà,(N.F.compreso),sarebbe statasoltantounaperditaditempo.Altortosubitocisipotevaopporresoltanto conattidiinsubordinazionecivile.L’occasionenonsifeceattenderemolto.Il primoNataledopol’episodiodescritto,alcuniattivistidipartitosipresentarono innanziall’entratadell’officinadifalegnamedelpadrediPinuccia,cheerada pocoritornatodallaprigioniainGermania.Vistochelaportaeleimpostedelle finestredeivaniriservatiallavoroeranochiusi,gliricordaronochequelgiorno eraungiornolavorativocometuttiglialtriechepertantodovevatenerelaporta dellasuaofficinaapertaelavorarecomeprescrivevalalegge.Compresoche dovevaattenersiaciòcheglivenivaimposto,aprìlaportaelefinestredellasua bottega,marimasepertuttoilrestodeltempolavorativoappoggiatoconlemani conserteallostipitedellaportaaperta.Ilgiornodopo,percasoincontròN.F. nellapiazzettadelvecchiomercato.NeapprofittòperlagnarsidelcomportamentotenutodallacommessaversosuafigliaPinuccianelnegoziodoveleisiera recataperacquistareunpaiodisandaliedelrudeammonimentosubitoperavere volutorispettareunafestivitàreligiosa.Vistochel’altrotaceva,osòricordargli chenonmoltianniprimapureluirispettavaleusanzereligiosedelpopolo. L’interpellatoallora,conunfaredasuperuomo,glichiese:“Macome,nonsai ancoracheperesserequalcunodeviessere‘unomodedotai’?”(unuomodidue tagli?)”.Cosavolevasottintendereconquelleparole?Volevaforsedareal conoscenteunvelatoconsiglioogiustificarelapropriaambiguitàcomportamentale?SvaneD.,ilpadrediPinuccia,afferratoilverosensodell’astrusadomanda conlequaliN.F.risposeallesue,dirimandogliricordòchelui,Svane,allorasi sarebbepotutovantarediessereun“omodetretai”,peraveredovutoadattarsi nelcorsodeglianniabentrediversisistemistatali:l’italiano,iltedescoeora anchelojugoslavo,maaggiunse,accentuandoconforzaciòchestavadicendo, sempresenzamairinunciarealleaviteconsuetudinidellapropriastirpe.
Chiusonell’anno1946ilGinnasioLiceodiPisino,superainelgiugno1949 l’esamedimaturitàpressoilnuovoGinnasiodiRovigno.Assiemeaduna compagnadiclasse,pureleistudentessadell’exGinnasiodiPisino,decisidi proseguireglistudiaZagabria.Avevoalloravent’anniesenonmifossiiscritto all’universitàavreidovuto,cometuttiimieicoetanei,presentarmiallaleva militare.Sapevocheinquelcasoavreidovutoprestaretreannidiserviziomilitare inMarina,dunqueaddiostudi!L’ultimotermineperiscrivermiall’ateneodi Zagabriacoincideva,conunoscartodiungiorno,conquellodellachiamataal
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serviziomilitare.Atuttigliinteressatieranotaladatadelrecapitodellacartolina precetto.Causaicontinuirinvii,dovutiaproblemiriguardantilacompagnadi scuola(nipotedell’“omodedotai”)conlaqualeavreidovutoproseguireglistudi, ladatadellapartenzaperZagabriasirimandavadigiornoingiorno.Allafine partimmoungiornoprimadell’ultimotermineliberochemirimanevaper iscrivermiallafacoltàprescelta.All’indomani,dopol’iscrizione,avreiavutoil temponecessariopersegnalareall’ufficiodireclutamentocheerounostudente universitarioechepertantovenivoesentatotemporaneamentedalservizio militare.
Nelgiornodellapartenza,conlaclassicavaligiadifibraalfianco,miavviai, accompagnatodamiopadre,allastazioneferroviariapostasullachinasottoal paesediLindaro.Uncentinaiodimetriprimadiarrivarci,dalcortilediun edificiodisabitato,vedemmouscireconstudiatacalmaN.F.Sembravacheci stesseproprioaspettando.Fermatosialbordodellastrada,conunfarecanzonatorioesaturodifalsointeresse,sapendomoltobenedoveeravamodiretti,si rivolsealmiogenitorechiedendogli:“Tonidovetiva?”(Toni,dovevai?).Mio padre,senzarallentareilpasso,glirisposecheaccompagnavaallastazioneil propriofigliocheandavaastudiareaZagabria.Pronto,sogghignando,l’altro sentenziò:“No‘coricheticori!(Nonoccorrechetucorra!).Tantotuofiglioa Zagabrianonciarriveràmai!”.Conoscendoquelsuoanimoperversochesapeva sempregoderedellevereopresuntesventurealtrui,nonfacemmocasoaquello chestavadicendoelestiproseguimmosuperlachinaversolastazione.Appena giuntisottoallapensilina,mentrestavoancorasalutandogliamicilìconvenuti peraugurarmibuonviaggioebuonafortuna,eccoaduntrattofarsilargotrale personeunpicchettodimilitaridirettiproprioversodime.Erachiarochemi stavanoaspettando.Assodatocheiofossipropriolapersonachecercavano,mi consegnaronolacartolinaprecettochevenivadataatuttiisoldatidileva.Visto chequestamivenivaconsegnataungiornoprimacheaglialtricoscritti,chiesiil perchédiquell’anticipo.Senzarispondereallemiedomandemilasciaronoin manolacartolinaeseneandaronoviasenzasalutare.
Lostuporefratuttiipresentifugrande.Conquelfoglioinmanorimasi anch’ioconfusoesenzasaperealmomentocosafare.Iltrenoinstazione,già prontoperpartire,sbuffavaconinsistenza.Mirimanevabenpocotempoper deciderequalesoluzionevalevaprendere:rimanereopartire.Sefossipartito senzapoiriuscireintempoadiscrivermiall’università,avreicorsoilpericolodi esseregiudicatoallastreguadiunrenitentealserviziomilitareoaddiritturadi unpotenzialedisertore,seinveceavessisceltodipresentarmiall’indomaniin caserma,erasubitochiarocheavreidovutoabbandonareancheilsognodi
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laurearmiinMedicina.Tormentatodall’indecisione,altrononmirimanevache rivolgermiamiopadrelìpresenteperchiedergliconsiglio.Ilgenitore,sconcertatopurelui,dopounabrevepausadiriflessione,riuscìsoltantoadirmi:“Fa cometivol”(Faicomecredisiameglio).Rimasialmomentomoltomale,proprio delusoperlasuarisposta,mapoisubitocapiichealtroluipropriononpoteva dirmi.Nonpotevaprendersilaresponsabilitàdisuggeriresoluzionidellequali, inquelfrangente,nessunopotevaprevederel’esito.All’improvvisomiaccorsi cheeragiuntoanchepermeilmomentodidoverdecideredasoloperilmio futuro.Losalutaiecomeunautomasaliisultrenochegiàiniziavalentamentea muoversi.L’indomaniriusciiadiscrivermiall’universitàedessereintalmodo esentato,almenoperqualcheanno,dalserviziomilitare.Chisidettedafareper impedirmidiproseguireglistudinonlosapròmai,masonocertocheN.F.quel giornononpotégioire,comegiàpregustava,perlealtruidisavventure.
LontanodaPisinononpensaipiùallemiseremalevolenzedicertimiei concittadini.Quandoavevolapossibilitàdiritornareperqualchegiornoacasa, nonpotevosottrarmidall’assistereaunripetitivo,semprepiùaccentuato,capovolgimentodellastrutturaetnicacittadina.Ognivoltacheriprendevoiltrenoper recarmiaZagabria,eranosempremenogliamicid’infanziachevenivanoad accompagnarmiallastazione.Tral’eterogeneamassadipersonecheadogni partenzadeltrenosiaccalcavaattornoaivagoni,spessosiscorgevanogruppetti diPisinesiradunatiperdarel’ultimoaddioaqualcheparenteoamicochelasciava lapropriacittadinapercercareaccoglienzainItaliaonelrestodellontano mondo.L’atmosferacheaccerchiavaquellecompagnieerasemprepesante, sembravadiassistereadunfunerale.Lapossibilitàdiesodarelegalmente,anche se“deiure”,erastatafinalmenteconcessaatutticolorocheeranostatiuntempo cittadiniitaliani,“defacto”peròatuttinonvenivasubitoesempreaccordata.In talmodopurtroppoavvenivachetalvoltanucleidifamigliepiùnumerosevenivanodivisi,lacerati.L’incertezzadeldomaniregnavadapadrona.Lagranparte diquellichepartivano,maanchequellicherimanevano,nonpotevanosapere cosaavrebbelororiservatoilfuturo.
Chinonvissedipersonaqueidesolantifrangentinonpotràmaicapire l’ambasciacheassalival’animodichipresenziavaaldistaccodaipropricari. Anchelapartenzadiunconcittadino,conilqualeprimadialloranonsiaveva maiavutoalcunchéincomune,venivaavvertitocomeunadolorosamutilazione, comelaperditadiunapartedellapropriaidentitàmaturataconglianninello stessospecificoambientesocio-culturale.Trabacieabbraccipiùd’unoastento riuscivaatrattenerelelacrime.Pocheeranolefrasidicommiatochevenivano scambiatetrachipartivaechirimaneva.Sututtepredominavaunaccoratoe
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ripetuto:“Addio!!”...epoiiltreno,sbuffandoriprendevalasuacorsa.Gliultimi vagoni,cheancorasiriuscivanoadintravederesemprepiùlontano,sembrava cheportasseroviadanoileultimepaginedelnostrocomunefelicepassato.
Ognivoltachemitrovavoadassistereaquelledolorosescenedicommiato, misorprendevalacostantepresenzadiunapersonachesenestavasola,in disparte,tuttaintentaadosservareconesageratointeresseletristifasidiquel distacco.NonacasositrattavaancoraunavoltadellostessogiàmenzionatoN. F.Unpo’primachel’ultimoesuledelmomentosalisseincarrozza,quell’ambiguo essere,senzaunapparenteeprecisoscopo,glisiavvicinavaconcalcolata noncuranzaperdirgliqualcosa,senzachenessunodeipresentipotessecapire cosaglistessesussurrando.Dopounbrevescambiodiparole,mentrelalocomotivagiàcominciavaasferragliaresuibinari,lui,concalcolataindifferenza, scendevadalvagonedoveprimaerasalitoesenzasalutarenessunodeipresenti, ched’altrondeconoscevamoltobene,siunivaallepersoneches’attardavano ancorasottoallapensilina.Poi,frammistoadessesenzadarenell’occhioa chicchessia,uscivadallastazione.Iorimanevoalquantosorpresodiquellasua insistenza,permeincomprensibile,voltaadintromettersinellevicendedelle personechefinoanontantotempoprimaavevasaputodenigrareproprioperil loroespressodesideriodiesodare.Stupitoperquelsuonuovoatteggiamento, orautilizzatopercontattarechierariuscitoatrasferirsilegalmenteall’estero,mi rivolsialloraagliamici,chedurantelamiaassenzadaPisinoeranorimastiacasa propria,peraggiornarmisullenuoveeventualimisureamministrativeintrodotte inregione.Vennicosìaconoscerequellochepiùd’unodeimieiconcittadinigià sapevadatempo,cioèilmotivochespingevaN.F.adinteressarsiallasortedei Pisinesicheseneandavanoraminghi,senzaforsenemmenosaperedoveavrebberopotutoricominciareaviveretragenteamica.
AllepersonecheprimadelSecondoconflittomondialeeranocittadine italianeerastatadata,surichiesta,lapossibilitàdiriacquistarelacittadinanza cheavevanonell’anteguerra.Perriaverlabastava,cosìsidiceva,presentareuna domandascrittaallepreposteautoritàlocali.Quest’ultimeperò,tergiversando conpretesticampatiinaria,cercavanodirimandareilpiùalungopossibilela soluzionedellepraticheinerentiledomandeinoltrate.Inpiùcasi,arbitrariamente,sirifiutavanodirilasciareairichiedentiildirittodiemigraregarantitodagli accordistipulatitragliStatiinteressatiperrisolverel’insortacontroversiaconnessaallastatusciviledegliautoctonichedecidevanodiconservarelaloro primevacittadinanza.Inpraticacosìtuttodipendevadalcapricciodiqualche funzionariolocale,spessomaldisposto.L’attodell’opzionevenivadunquevisto
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dalleautoritàancoracomeundeprecabileatteggiamentorivoltocontroilnuovo sistemastatale.L’attesaperlacittadinanzaitalianaspessosiprotraevacosìper mesiemesi,senonaddiritturaancheperanni.Nessunopotevamaisaperesee quandolarichiestasarebbestatadisbrigataconesitofavorevole.
Questostatodicosecomportava,achirichiedevasoltantociòchelalegge giàdatempoassicurava,quasisempredisagianonfinire,comeilperdereilposto dilavoroespessoanchel’usodell’alloggio,qualoraquest’ultimonelfrattempo fossediventatoproprietàstatale.Piùd’unopercampareeracostrettoabasarsi sull’aiutodeiparentiodegliamici.Piùvolteeraaddiritturacostrettoasvendere pureipropribenipersonali.Comesetuttociònonbastasse,achiavevaappena acquisitolanuovacittadinanza,diventandoinquestomodostranieronellacasa deipropriavi,venivanospessoconcessisolopochigiorniperfarefagottoepartire conlepochecosecheglierastatopermessodiportarviaconsé.Pursapendo checosal’avrebbeattesoseavesseoptato,seavessedecisodiandarsenevia dall’Istria,piùd’unonondesistevadalpropriointento.Peraccorciarel’immeritatolungocalvariocheavrebbedovutoaffrontare,cercavapoi,inunsecondo tempo,laportagiustaovebussarepertrovarechi,neltempopiùbrevepossibile, avessepotutorisolvereilsuocaso:lapossibilitàdiriavere,optando,lacittadinanzacheavevanell’anteguerra.Noneraperòcosìfaciletrovarelapersona adattaall’uopoebenpochiinoltreeranoquellichesapevanocheeraproprioN. F.l’individuochedinascostosioffrivaperrisolvereiproblemicheangustiavano colorocheintendevanoemigrare.Chineeraaconoscenza,sapevapurela ragionechespessospingevaquelfiguroatrovarsi,comegiàdetto,almomento giustoinstazioneperassisterealpenosodistaccodichiabbandonavalapropria amataterraperrecarsi,forsepersempre,inItaliaoinaltreterreancorapiù lontane.Lofaceva,approfittandodellaressacheinqueifrangentisicreava attornoachisiaccingevaapartire,peraccostarsiadunconnazionale,già antecedentementeprescelto,conilprecisointentodifarglisaperecheluierain gradodifacilitarel’esododiunqualsiasialtrosuoparenteofidatoamico(uno soloallavolta),rimastoaPisinoneltentativodiricevereiltantoattesopermesso percambiarecittadinanza.Bastavacheglifacesseilnomedell’aspiranteesulee alrestociavrebbepoipensatolui.Perrendereancorapiùconvincenteeallettante quellochestavaproponendo,completavailsuodiscorsorimarcandocheperil momentoluieralasolapersonacapacediintervenirepressoilfunzionario addettoaldisbrigodelledomandediesilio.Inoltreassicuravachilostavaad ascoltare,chetuttelerichiestedaluipatrocinateeranostatesemprerisoltein modofavorevoleperipetulanti.Sel’esuleinprocintodipartiremostrava sufficienteinteresseperciòcheglivenivaespostodaN.F.,alloraquest’ultimo
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concludevailsuointerventoverbaledicendochevolendo,eglipoteva,unavolta superatoilconfine,informarequalchealtrosuoconoscenteinteressatoaquel tipodimaneggio.Poiquestiasuavolta,sempreattenendosialleprecauzioni suggeriteinprecedenza,potevarivelareaqualcunaltroilsuccitatomododa impiegareperraggirareleassurdelocalidisposizioniamministrative.
Perfugarelerestantitraccedisfiducia,guadagnatenegliannipassaticonun ambiguocomportamentorivoltoversoipropriconcittadini,N.F.arricchivail suointerventocercandodiassumerel’ariadiunverocospiratore.Nonsistancava diripeterechequellochestavaproponendononlofacevaperlucro,mabensì soltantopersempliceepuropatriottismocampanilistico.Sipresentavadunque ancheinvestediintermediarioecometalenonmancavanelcontempodi ricordare,achiaccettavalasuaproposta,chelapersona(cheerapoisemprelui) dispostaadimmischiarsiinquelpericolosoaccorgimentodovevaovviamente ancheessereadeguatamenterimborsataperilserviziochesisarebbeapprestata afare.Sesiarrivavaadunaccordo,stabilitol’ammontaredell’importorichiesto, sidovevapoitrovareunapersonafidatacapacediescogitareilmodopiùsemplice perversarlel’importoal...,aséstesso!!
NontuttiiPisinesicheprimadilasciaredefinitivamentelepropriecase avevanoricevutolenecessarieindicazioniperpoteresodaresenzainutilie pretestuoseatteseeranoconvintidellaveridicitàdellechiacchierecheN.F. rifilavaachieradispostoacredergli.Anessunoallorainteressavasaperechi fossel’ideatoredelletransazionimonetarierichiesteperfacilitareilloroespatrio. All’optanteinteressavasoltantoandarseneviailpiùprestopossibile.Sepoi quegliscambidireciprocitornacontimonetarifosserofruttodell’inventivadi qualchesingolooppurediunaperfidaritorsioneorditanellealtesferedell’amministrazionestatalealloscopodispillaregliultimidenaridalletaschedichisi apprestavaapartireramingoperilmondo,nessunolopotràmaisapere,madi certosisacheinquellefaccendeN.F.vierasemprecoinvoltoinvestedivero “omodedotai”.
Nelcorsodelsecolopassatoiltenoredivitadellastragrandemaggioranza dellapopolazione,duramentemartoriatadadevastantiguerre,mutòinmeglio, madellamiseriadiquelvecchioetristeperiodorimasetraccianegliargutiepiteti cheilpopolosapevaalloraconiareperfarrisaltarelepersonalipeculiaritàdi ognuno.Traitantiediversisoprannomicheconiltempovenivanodatiallagran
Gnocchi
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partedegliabitantidiPisino,unotraglialtri,sidistinguevaperladinamica linguisticacheportòallasuaadozione.
LaSecondaguerramondialeerainprocintodisconvolgereilmondo,quando unamattinad’estateungruppettodiragazzini,eiotraloro,siraccolsenell’andronacompresatral’exTeatroVecchioelacasupoladel“Furle”,notamacchiettapisinese.Ciarlandodelpiùedelmeno,uncompagnodigiocosirivolseagli amicichiedendoachiessivolesseropiùbene:alDuceoppurealRe!?Conquella uscitaverbalevolevaforsesoltantoscimmiottarequellesciocchesapientoneche sapevanospessorivolgersiaibambinideglialtrichiedendoloroachivolessero piùbene:allamammaoalpapà?.Domandapiùscemaeforseanchepiùcattiva nonsipotevapropriorivolgereadun’ingenuacreatura.Seigenitoridegli interpellatisitrovavanovicinoailoropargoli,naturalmentecambiavanoargomentoefacevanofintadinoninteressarsiacosasistavachiedendoalloro figlioletto.Quest’ultimo,confusoeimbarazzato,sichiudevainunpenososilenzio finoaquandoqualcunononfossevenutoinsuoaiuto,interrompendoquello stupidointerrogatorio.Insimilesituazionecitrovammopurenoidopol’inattesa domandapostacidall’amico.Lenostrerispostepertantofuronocontraddittorie einconcludenti.All’infuoridelleprimenozionidi“amordipatria”chegli insegnantiascuolacercavanodiinculcarci,altrononpensavamochefosse importantericordare.Nemmenoleeffigideiduepersonaggiororamenzionati eriportateneilibriditesto,neifrancobollioneisettimanali,riuscivanoasuscitare innoisensazioniparticolari.Dopouninconcludentescambiodipareri,allafine ilgruppoconcluseall’unisonochevolerebene,oltreaipropricari,losipoteva soltantoallaPatria!Comespessoavviene,intervenneilsolitoSanTommasoche, purconformandosiconilpensierodeicompagni,chiese:“Macos’èpoiquesta patriadicuitantosiparla?”.Checosasignificavamaiquell’astrusavoce?Varie furono,eprobabilmenteanchetuttesballate,lechiarificazionisfornatedai sapientoniditurnoperspiegareilsignificatodiquellaparola.
Senzaarrivareadunaconclusionecondivisasicontinuavaachiacchierare, quandounpoveraccio,accortosidicosastavamoragionando,sifermòunattimo vicinoanoiesentenziò:“LaPatriaxelapanza”(lapatriaèlapancia)eriprese ilsuocamminosenzaaspettareinostrieventualicommenti.Ilgiudizioformulato dallosconosciutocisorpresemolto.Ilsuodirelopercepimmoallastreguadiuna volgareblasfemiaenullapiù.Comemai,cichiedemmo,qualcunopotevaabbinarequeidueconcetti,lapatriaallapancia?Scandalizzatiperlarozzezza d’animodiquell’intruso,continuammoadintrattenercisull’argomento,finoa quandoilrintoccodelcampanonedelDuomociricordòcheeragiàmezzogiorno ederagiuntal’oradiandareaconsumareilpranzo,ariempirela“panza”coni
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cibipreparatidallapropriamadre.Tuttialloracialzammodaterraeprimadi incamminarciversocasapiùd’unoapprofittòdelmomentopervantarsidicosa l’avrebbeattesoaldesco.Stavamogiàseparandoci,quandol’ultimoalevarsiin piedi,ilpiùpoverotranoi,conclusequelloscemomillantarsideicompagni dicendoserioserio:“Minovadoapranzo,mivadoamagnar!”.Forsenonsapeva nemmenochecosasignificasseveramentelavoce“pranzo”.
Quellastranaprecisazionecifeceriflettereunpo’.Incuriositialloraritornammosuinostripassiperchiederglicosal’avessespintoadesprimersiintal modoe,vistocheluifacevascenamuta,conlacaratteristicamancanzaditatto propriadeinostriverdianni,glichiedemmochecosaavrebbemangiatounavolta giuntoacasa,checosal’aspettavadibuonosullatavola.Presoallasprovvistaper l’interessamentosuscitatodallafrasetestépronunciata,dopounabrevepausadi riflessionesbottò:“Gnochi”!Ilpiùcattivellodelnostrogruppo,conoscendobene lostatodiindigenzaincuiversavalasuafamigliaedubitandodellaveridicità dellasuaasserzione,insistettesultemachiedendogliancoraseluiavessemai avutooccasionediassaggiarli.Vistochenonpotevapiùcontinuareamentiree datocherealmenteluiquelcibononl’avevamaigustato,proferìuncontrito “No!”.L’interpellatosirimangiòlaparola,maaggiunsecheluisapevabenissimo cheignocchieranoveramentebuoni.Glieloavevaassicurato,peraverlimangiati, propriosuopadre!
Unaporzionedignocchiilnostroamicolagustòprobabilmenteappenadopo lafinedellaSecondaguerramondiale,magiàdaquelgiornoLibero(quelloera ilsuonomedibattesimo)furicordatodatuttiisuoiconcittadiniconilsoprannomedi“Gnochi”.
P.S.Isoprannomi,ancheseeranoepitetiargutieprividimalevoliintenti, nonsempreeranograditiacolorocuivenivanoaffibbiati,manessuno,anche volendolo,potevaliberarsene.Piùcisiarrabbiavaperessereapostrofaticonil nomignolo,piùsiincrementavalospassodichiloavevaimposto.Nonpotendosenesbarazzare,anchedaadultisicontinuavaadesserericordaticonilsoprannomeguadagnatoingioventù.Spessoilnomeeilcognomedeivecchiamicicon gliannisipossonoanchedimenticare,mailorosoprannomimai!
Diversitàecoesistenza
Durantelalottapartigianaimpegnataadosteggiarel’usurpatore,lostraniero,gliesponentidiquelmovimentopopolarenonmancaronomaidigarantire cheaguerrafinitaadentrambeleetniemaggioritariepresentinellanostra
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penisolasarebbestatogarantitol’usopariteticodellapropriamadrelingua.Si assicuraval’introduzionedelbilinguismo,siaoralechevisivo,intuttal’Istria.La voce“bilinguismo”eraun’espressioneverbalechemaiprimaerastatausatadalla gentecomune,macheorasiritenevaessereuntoccasanamiracolosocapacedi cancellareinbrevetempolerivalseoleincomprensionilinguistichecheper decenniavevanoavvelenatoirapportitragentiche,sebbenediverse,avevano saputoconviveresottolostessosoleconreciprocorispettoeconbenevola tolleranza.
APisino,ancheseperunventennioilregimefascistanontolleròl’usodel croatoinpubblico,ildialettoitaliano,farcitoconvocidieterogeneaprovenienza (croata,slovena,tedesca,ecc.)noninfastidivalamaggiorpartedegliautoctoni. All’iniziodellaprimamessamattutinanelduomodiPisinoilparrocoiniziavail sacroritoscandendoincroato“Dragikrsèani”(caricristiani)epoiproseguiva adofficiareinlatino,mentrelapredicalafacevainitaliano.Eraquelloiltempo quandoinIstrialechieserimanevanotuttoilgiornosempreaperteaicredenti. Anchesel’Imperoaustro-ungaricoeragiàdatempotramontato,glianzianidel posto,indipendentementedellaloroappartenenzanazionale,continuavanocon unacertadosedicompiacenzaaricordareai“foresti”,allepersoneprovenienti daregionipiùdistanti,cheuntempol’insegnadellalorostazioneferroviariaera scrittainbentrelingue:Mittelburg-Pisino-Pazin.IlricordodelpassatoImpero continuava,ditantointanto,arisvegliarsinelsubconsciodei“Pisinotiautoctoni” piùavanticonglianni.Essinonpotevanofareamenodiabbinareglispensierati giornidellalorogioventùalmododiviverechelastrutturasocialedelsuccitato Imperoavevaofferto.Nondiverseeranolesensazionicheledonneadulte,a prescinderedelleloroappartenenzanazionale,avevanoprovatoripensandoai felicieromanticimomentidellagioventù,vissutiinquelmondocheormainon c’erapiù.
Sottoalpergolatodelpiccologiardinorusticodovedabambinogiocavocon imieicoetanei,spessosiraccoglieva,tempopermettendo,ilsolitogruppettodelle casalinghechesicredevanoancoraleunicheesponentidiunafasciasocialee culturalenettamentesuperioreaquelladellepopolanelorovicinedicasa.Quelle “signore”chiacchieravano,sempreinitaliano,delpiùedelmeno,ricamandoe rattoppandoipropriindumenti.Sisoffermavanosoventeperrispolverareleloro antichememorieemagnificavanoilfastodellacorteimperialeviennese,senza dimenticareisuoipersonaggidimaggiorspicco.Fratuttequelletesteblasonate, unanonmancavamaidiesserericordata.Eraunafigurafemminilecheveniva ricordataconunsolonome:Sissi.Quandolopronunciavanolofacevanoconun manifestosensodicompassioneperlasuasuppostatravagliataeinfeliceesisten-
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za.Ascoltandoditantointanto,durantelepausedigioco,comeessesiesprimevano,cisembravachestesserovalutandolevicissitudinisentimentalidiunaloro vecchiaecaraamica.Quelciarlarecistupiva,nonpotevamocapirecosaavessero daaggiungerealgiàdettoeripetutotantevolte.Lastoriaappresasuibanchidi scuolanonannoveravaSissitraimembriblasonatidell’Imperoaustriacoecosì innessunmodopotevamosaperechimaifossequellamisteriosapersona.Per noiquelnomerimasealungosoltantouninsolitoestranonome,nulladipiù. AppenaneldopoguerradelSecondoconflittomondialeiovenniasaperechelei altrononerachelabennotamoglietedescadell’imperatoreFrancescoGiuseppe.
Quasicontemporaneamenteappresipureiltristesignificatodiun’altra inusuale,stranavocemaiprimaudita:“decimazione”.Conquestotermine s’intendevalafucilazionediognidecimosoldatoappartenenteall’unitàchesi fosseritirata,senzaaverneprimaricevutol’ordine,dalfrontesull’Isonzo.Intuivo chequeltermineeraconnessoallafasedellosfasciodell’EsercitoItalianoa Caporetto(diciòglianzianineparlavanospesso),machelanefastapraticadi uccidereiproprisoldatiinrottafosseunamisuradisciplinarepraticata,anchese conmodalitàdiverse,pressotuttigliesercitidiallora,inviatiascontrarsiconil nemicoincampoaperto,l’appresipercasosoltantomoltiannidopo.
Inunafreddaetardaseradell’inverno1974-75fuichiamatoaporgere assistenzamedicanellafrazionediCastagnasullastradachedaPolaportaad Altura(cr.Valtura).Curatol’ammalato,mifermainellacucinaalpianoterraper prescriverelemedicinenecessarie,quandonotaicomeuncanutovecchiettosi scaldava,chiusoneisuoipensieri,porgendoipalmidellemaniaperteversolo scoppiettantefuocodelfocolaredifrontealui.Quandoeglisentìisuoifamiliari pronunciareilmiocognome,giròilcapoversodime,chiedendomilaprovenienzadellamiafamiglia.Midissealloradiaverconosciutomiononnoquando,come soldatiaustriaci,sieranotrovatiassiemesulfronteinGalizia.Ciòchemistava dicendo,nonpotevaesserevero.Nonostantemiononnoavesselostessocognomedelcompagnod’armicheilvecchioricordava,luinonavevaproprionullaa chefareconquellapersona,vistoperòcheilreducediquellaguerradesiderava ricordareilsuopassatodisoldato,presianch’iopostovicinoalfocolare,invitandoloaraccontarmicomeerariuscitoasalvarelapropriapellacciadurantetutti queilunghiannidiguerra.Sembravachequelreducenonaspettassealtro pungoloperdarevialiberaalricordodellesueavventuredisoldatofurbacchione. Cominciòconildescrivermicomesiaffrontaval’avversarioinguerraquando luierasoldato.lnunapianapiùomenovastasischieravanounodifronteall’altro ambeduegliesercitiinlizza.Infileserrate,unavoltaesauritalascortadi
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munizioni,isoldatisiavventavanoconlabaionettaincannaversoilnemico,che procedevacontrodiloronellostessomodo.Dietroalleultimefiledientrambii dueschieramentisitrovavanosemprepronticertiufficialicheavevanoilcompito diuccidere,acolpidipistola,ognisoldatochesifosseazzardatoadindietreggiare.
Daragazzino,comedetto,avevogiàsentitoparlarediunqualcosadibrutto cheglianzianiricordavanoconlavoce“decimazione”.Aloroerabennota l’esecrabilepraticadifucilareacasounpropriosoldatosceltotraaltridieci compagni,colpevolicomeluidiessersiritiratisenzaalcunordinesuperioredal frontesull’Isonzo,ormairotto.Chesimilecrudelemodadiimporreciecaobbedienzafosseapplicatoancheaisoldatidell’esercitoaustriacononlosapevo. Nessunoneparlava.Quandoloseppi,lacuriositàalloramispinseachiedereal vecchioreducediguerradispiegarmicomelui,purtrovandosiacombatterein primalinea,riuscìaritornaretuttointerodallaGaliziatralasuagente.Il vecchietto,stuzzicatodallamiacuriosità,dirimandoconunpizzicodispavalderia sbottò:“Miierofurbo!”,epoidopounabrevepausariprese,condoviziadi particolari,adescrivereleavventuredelsoldato“furbo”,reducedalfronte orientaleaustriaco.
Iniziòraccontandocomeprimadellasuaultimabattaglia,avanzandofianco afiancoconisuoicommilitonicontroloschieramentonemico,pensòchesarebbe statosaggiosganciarsiquantoprimadalrestodellasuaformazionedisoldati appiedati.Loscontrotrabrevesisarebbesvoltoinunavastapianacintad’ambo ilatidabassecolline.DurantelamarciadiavvicinamentoaiRussi,tragrida d’incitamento,ordiniconfusieungranpolveronesollevatodall’incederedelle truppe,luialloramiseinattoilsuopiano.Dopotreoquattropassi,mossicome isuoicameratisempreinavanti,eglinefacevaunodifiancoepoidinuovodue otreinavantiecosìdiseguito.Continuandoconquellatatticasitrovòbenpresto fuoridallamassainmarcia,lontanodaisoldatichesidirigevanoversounamorte quasicerta.Nellageneraleconfusioneprecedentel’imminentescontrocorpoa corpo,nessunobadòalui.Sapendocosal’avrebbeattesosefosseritornato indietro,pensòalloradidirigersiversounacollinafuoridalcampodibattaglia. Suquellaalturaspiccavaunarobustaealtaquerciaarricchitadaunafoltafronda. Ottimoposto,pensò,peraspettarealfrescol’esitodelloscontrochedalìapoco sisarebbescatenatoinquellapiana.SelavittoriaavessearrisoaiRussi,molto probabilmentesarebbefinitoprigioniero,masarebberimastovivo.Seinvecela fortunasifosseschierataalfiancodegliAustriaci,facilmente,abattagliafinita, avrebbetrovatoilmodopertornaredaisuoicommilitonieconloropoicondividereglionoriperlavittoriaconseguitaconunabellamedagliasulpetto! Compiaciutoconséstessoperl’ideacheglierabalenatainmenteesenzaperdere
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altrotempo,convelocifalcatesidetteasaliresull’invitantequercia.Raggiunta lavetta,stavagiàpergettareviailfucile,quandosiaccorsecheall’ombradi quell’alberoc’eragiàunsoldatorussosedutosopraadungrossosasso.Al momentosiallarmò,mapoisiconvinseditrovarsisoltantodifronteadunsoldato russo“furbo”comelui.Rilassatodaquellaconvinzione,dopoaverlosalutato (nonricordavainqualelingua),glisiavvicinòperdividereconluivicinola comunesortecheliattendeva.Mal’altro,appenasiaccorsedellasuapresenza, balzòinpiedirivolgendoglicontrounfucileconunalungabaionettainnestata. L’intenzionediquelsoldatoerachiara,maritirarsi,tornaresuipropripassiera ormaiimpossibile.Altrononglirimasechespostarsi,cercandodiaggirareil tronconodosodiquell’albero,mal’altronondesistettedalsuointento.Senza proferireparolaalcuna,ilrussosimiseadinseguirloconl’armasemprepuntata eprontaperinfilzarlo.Ilnostrosoldatoacceleròallorailpasso,madatoche l’altrocontinuavaaseguirlo,allafinesimiseancheacorrere.Vistochenemmeno dopotregiriconsecutiviattornoall’alberol’inseguitorenondesistevadaltallonarloconinsistenza,tuttoaduntrattosifermòegirandosidiscattogliinfilzòla baionettanelventre.
Sorpresoequasistupito,ilcolpitosifermòall’istante.Lasciòcadereilfucile esiafflosciòaterra,proferendoinrussoquasiunrimproverorivoltoachil’aveva colpito:“Ohfratello,macosahaifatto!?”.Ilnostroistriano,chesapevailcroato, capìilsensodellafrasedettainrusso,manonfuingradodirispondere.Si avvicinòalferitocheoragiacevariversoaterraeconunlembodellasuacasacca tentòditamponareilsanguecheafiottisgorgavadallaferita.Altrononpoteva farecheaspettarelafinedellabattagliaaipiedidellacollinaelamortedello sventurato.Quandocessòilfragoredellascontroarmato,segnochenonsi combattevapiù,chiusegliocchialmortoescesealpianoperricongiungersicon ivivi.Quandofinìdirievocarequelloscorciodivitamilitaremisembròdiverso, piùarzillo.Concluseladescrizionedelsuopassatoricordandoancoracheacasa, orafacentepartedelloStatocontroalqualeavevacombattuto,nessunopensò dirinfacciarglilapresuntasualealtàdimostratadurantelaguerraalloStatoche avevadifeso!
Nessunodeisuoicorregionaliebbemaialcunchédaridiresetalvolta, parlando,usavaancoraqualcheparolatedesca.Usavanofarlospesso,anchee senzachenemmenonefosseroconsci,puregliarsenalottidiPola.Pertantoche malec’erasenelquotidianoparlareconipropriconoscentisiusavanopiùvolte anchevocidiversedaquelledellapropriamadrelingua?Eraquesto,eloètuttora, unmododicomunicarediffusoingranpartedellaregione,aPisinoinmodo particolare.Neldialettoistrovenetoparlatonellanostracittadina,senzache
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nessunoinpraticaseneaccorgesseocheavessequalcosadaridire,coesistono vocidivariaprovenienzalinguistica,siacroatacheslovenaeinminornumero anchedivocidioriginetedesca.Daragazziperinvitaregliamiciafareilbagno neltorrentechescorreinfossatoaibordidellacittadinasiusavadire:“andemo inpotok”(potok =torrente).Ibuontemponidiunacertaetàquandoinvitavano ipropriamiciagustareunsorsodibuonvino,siachesiesprimesseroinitaliano oppureincroato,alpostodellavocesorsousavanolacorrispondentetedesca: “sluc”(ted. schluck).Cosìmentreindialettoitalianosidiceva:“tivolbeverun slucdebonvin?”,neldialettocroatosiusavadire:“}ešpitijedan luk(pronuncia sluk)dobregavina?”.Perimporreaqualcunodiretrocedereglisidiceva,quasi semprepercelia:“zuricnasai!”.Espressionesortadallafusionediduelemmidi originediversa( zurich =tedescae nazaj =slovena),maugualipersignificato: “indietro!”.Conlavoce“puh”,alterazionedellated. Buch (libro),s’intendeva riferirsialdebitoannotatodaqualcheosteoaltrocreditoresulpropriolibro conto.
Vocididiversaprovenienzalinguisticaletroviamoancoraconservatenelle denominazionidellecontrade,deirioniurbaniedellaperiferiadiPisino.AccantoaltermineMontril(it.)cenesonoaltricomeVertisce(it.),corrispondentea Vrtlisce(cr.),oppureCastel(it.),Burrai(?),Prestava(cr.),Valici(it.),Riavaz (it.osl.),Capriccio(it.),Stranga(ted.),Mazel(it.),Calvario(it.),Graban(ted. ocr.),Sorafrati(it.),Salteria(lat.),Drasei(cr.),Giudeca(it.),Loche(cr.olat.) etantialtriancora.
OgnitrattodeltorrenteFoiba,oggiribattezzatoinPazinèica,continuaad esserericordato,dachilohafrequentatodagiovane,conunsuoparticolarenome chesirapportaalletipicheconfigurazionigeofisichedelterrenoovescorre,ad altrieventiconnessialsuousooafattiparticolariaccadutilungolesuesponde. Anchequestitoponimirivelanolaloroappartenenzaafontilinguistichediverse. Seguendoilcorsodeltorrenteversovalle,dopoaverlasciatoallespalleilponte diSanGiuseppe,siincontraunoslargod’acquaconosciutodatutticonilnome “Tornina”(piccolatorre).Unpo’piùavalle,appenasuperatoil“Pozodeicavai”, iltorrentecontinuaascorreresopraaunadistesacalcareacreandoinessadelle vaschenaturalidette,inbaseallalorocapienza,“laPicia”,“laGranda”e“la Mezana”.Questisonooggiconsideratisolodegliincaviinsignificanti,manonlo eranocosìquandofungevanodapiscineperi“muli”(ragazzi,ragazzini)diPisino cheinesseapprendevanoleprimelezionidinuoto.Continuandoadefluireverso ilbasso,leacquedeltorrentesiriversanopoiconunasuggestivaefrazionata cascatainunbenpiùlargoeprofondoristagnod’acquadetto“Crof”,chiara alterazionedellavocecroata“krov”,chesignificatetto.Questonomelodevea
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unalargapropagginerocciosaaggettantenelvuotosopraallagosottostante.Un po’piùavalleiltorrenteformaun’ansaanovantagradichesifregiadiunnome chericordaunperiodostoricononmoltolontano:la“Gendarmeria”.Segueun ristagnod’acquailcuinomericordal’usocheivillicidelcircondarionefacevano permacerarelacanapa,piantacheinlinguacroataèdetta“konopija”.Quella rusticaattivitàcontribuìaforgiareilnome“Conopier”(cr.konopjer).
Lapiùinteressante,einuncertoqualmodoanchecuriosapresenzadinomi appartenentiaceppilinguisticidiversi,latroviamoperòraccoltanelladepressionecarsicadettaFoiba.Inquestoincavo,delimitatoquasiperinteroda perpendicolari,alteelisceparetirocciose,iltorrentefinisceilsuocorsoacielo apertopercontinuarepoiconunosotterraneo.Beneinvista,inposizione diametralmenteopposta,suquelleparetisinotanoleentratediduegrotte.La piùappariscente,perchésitapropriosopraall’antrodoveleacques’inabissano nellevisceredellaterra,eraconosciutaconilnomedi“Colombera”perilgran numerodicolombicheospitava.L’altra,lapiùpiccola,erapernoiragazzinila piùattraenteperlasuaconformazioneeperlarelativafacilitàconlaqualevisi potevaaccedere.Perlacostantepresenzanelsuointernodimoltipipistrelliera inoltrelapiùmisteriosa,tantodaesserericordataconilnomedi“Babinacucia” (cr.Babinaku}a),terminechetradottoinitalianosignifica“lacasadellanonna”, maanche“lacasadellamegera”.
Queinomivenivanodunqueliberamenteusatisenzachenessuno,fosselui dimadrelinguaitalianaocroata,s’interessassedell’origineglottologicadegli stessi.EranoperiPisinesisoltantoparoleusate,chilosadaquando,perindicare quelleparticolariformazionigeologicheenulladipiù.Perl’italianoeracosa normaleusarel’espressione“Babinacucia”,comeperilcroatoquelladi“Colombera”.Tutticapivanochecosas’intendesseindicareconqueinomi.Perfarsi comprenderenonservivamaiuninterprete.Questareciproca,spontaneacomprensionelessicale,natadopoannieannidiconvivenza,faparteoggidelnostro particolareamalgamaculturaleregionale.
Io,adeccezionediqualchebrevefrase,ilcroatononlocapivo,mailsentire qualcunochesiesprimevainqueldialetto,nonmidisturbava.Almassimomi stupivailfattocheesisteva,attornoame,ancoraunaltromodousatoper intendersi.Tuttol’insiemedelleespressionilinguistichepresentinelparlare comunedellegentilocaliera,comegiàmenzionato,compostodavocipropriedi culturediverse,talvoltaancheestraneealnostroarealegeografico.Conun pizzicodifantasiasipotrebbeanchepresumerecheinIstriaerainvigore,ein parteloètuttora,nonsolounbenconsolidatobilinguismoorale,mainmodeste tracceancheundiscretomultilinguismo.
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Seancoranellametàdelsecoloscorsonellanostraregionelagranpartedegli adulticroatidisessomaschilepadroneggiavaabbastanzabenelalinguaitaliana, nontaleeralaconoscenzachegliautoctoniitalianiavevanodelleparlate dialettalicroate.Oggiinvece,mentretuttiigiovaniitalianiinIstriaconoscono abbastanzabeneilcroato,nontuttiigiovanicroati,nonostanteilmoltiplicarsidi matrimonimisti,sannoesprimersiconunitalianospigliato.Neglianniche seguironolafinedellaSecondaguerramondialeipredominilinguisticiinregione s’invertirono,mentrel’esodocontribuìadincrementareilfenomeno.Inuncerto modosiripetélasituazione,maquestavoltainsensoinverso,cheesistevanella nostrapenisolafinoaglianniCinquantadelXXsecolo.Unavoltarisoltal’annessionedellaZonaBallaJugoslavia,nellassoditempodiqualchemesenuove scritte,nuoveinsegnepubblichevenneroaggiuntealleprecedenti.Altrefurono semplicementesostituite.Anchesecontrovoglia,tuttidovetteroadeguarsialle innovazioniintrodottedalnuovoregime.Com’eradaaspettarsileincomprensioninonmancarono.Ognidiversitàcomportamentaledell’altro,ognierrore, ancheseminimo,venivagiudicatoallastreguadiqualcosacheandavaprontamenteesgarbatamentederiso.Chieradimadrelinguaitalianaastentoriusciva aleggereilcroatoetantomenoadesprimersiconquellalinguacosìscarsadi vocali.Naturalmentenemmenoicroatidicasanostrasapevanousaresempre correttamentel’italianoscritto.Piùd’unodei“Pisinotipatochi”ridacchiavasotto ibaffimentresisoffermavaaleggerelescrittecheiprimipartigianigiuntiaPisino simiserosubitoascriveresullefacciatedellecase.Eranoinprevalenzamassime inneggiantiaTito,allalibertà,all’uguaglianzaeallafraternitàtraipopoli.
Traletantescrittechecoprivanoimuridellacittadina,dueinparticolar modoattiravanol’attenzionedellagentedelposto.Queste,cosìcom’erano scritte,pergiorniegiornifuronooggettodischernodapartedichinonsimpatizzavaperilnuovoregime.Sullafacciatadellacanonicaalpostodellafrase“W L’ARMATAROSSA”,moltodiffusaeusuale,qualcunoscrisseagrandilettere rosse“WL’ARMATAROZZA”.Suunedificiovicino,probabilmentesempre lostessoattivistanescrisseun’altra,anchequellaperòcosìdistortadatravisare ilsensooriginaledelmessaggio:sempreacarattericubitali,anzichéscriverein dialettolocale“QUASEMO–QUARESTAREMO”,scrisse“GUASEMO–GUARESTAREMO”(laparola“gua”,arrotino,èunavoceusataspessoanche insensodispregiativo).
Neglislogandisseminatiperognivianonmancavanoaltristrafalcionidi ortografia.Eranodiventatifontediesageratiesarcasticicommenti,mafigura migliorenonlafacevanonemmenoglistudentidelGinnasio“GianRinaldo Carli”quandocercavanodidestreggiarsiconlalingualetterariacroata.Chila
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sapevanonperdevamail’occasioneperderiderciquandonoitentavamodi scrivereoparlareincroato,barcamenandociconicasidelledeclinazioni.Consci diquellenostrecomunieimbarazzantilacunelinguistiche,unpomeriggiod’estateglialunnidellamiaclasse,iocompreso,sidetteroconvegnonella“Piazzadei legni”perdarvitaadun’insolitasfida.Certediciturepubblicheeranoancora bilingui,manoivolevamosaperechitranoifossecapacedileggeresenzaintoppi anchequellescrittesoloincroato.Sull’insegnadiunnegoziodialimentari,sito suunlatodiquellapiazza,risaltavanettaladicitura:“OBSKRBNO”.Unodopo l’altrotuttitentammodipronunciareconscioltezzaquellaparola,mamessialla prova,dopovaritentativiinconcludenti,nessunotranoiciriuscì.Quelgiornola nostracompetizionesiconcluseconunnulladifatto.Fuiltempopoiarisolvere inostridifettidipronuncia,maintantoaPisinodell’ormaipromessoeripromesso bilinguismovisivononseneparlòpiù.
Primevittime
DopoilsecondodisastrosobombardamentodiPisinodapartedella Luftwaffe (settembre1943),iTedeschisiaccinseroadoccuparePisino.Conuna colonnamotorizzata,dopoaverrottol’esiguaevanaresistenzadeipartigianinel rioneStranga,iTedeschisiriversarononellasottostanteconcadiPisino.Dopo avertrucidatosenzaunplausibilemotivomezzafamigliaRusso,lacuicasasi trovavasullorocammino,continuaronoaprocedereuccidendotuttiimaschiche noneranoriuscitiafuggireintempo.Appenaarrivatisulpiazzaledesertodi fronteallachiesadiSanFrancescoo“cesadeifrati”,com’erachiamatadai popolanidelluogo,dalontanoesenzaforsenemmenoaccorgersidichiavevano difronteucciseroconunarafficadi Maschinenpistol laprimapersonachevidero: ilprioredelconventoannessoallachiesa.Ilfrateerauscitoperandareincontro aisoldaticonl’intenzionedirassicuralichenelconventononc’eranopartigiani, masoltantocivilichesieranolìrifugiatipernonvenirecoinvoltinelprevedibile scontroarmatochesisarebbesviluppatodicertoseipartigianinonsifossero ritiratiintempo.L’intentodelreligiosoerasensato,maluinonriuscìaspiegare aisoldaticiòcheintendevadimostrare.Nonriuscìaproferireparolaalcuna primadimorire.Ilterroreperl’uccisionedelfratesipropagòinunbattibaleno tralagente,chesieralìraccoltaperchénonconoscevaaltroluogoofamiglia dovetrovareasilosicurofuoriPisino.Oranessunosapevapiùchecosalasorte avrebberiservatoaisingoli.Iconfratellidell’uccisononsepperofaraltroche inginocchiarsiperpregare,mentreisoldatiincurantideilorosalmiiniziavanoa
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farusciredallecelleirifugiatiperconcentrarlinell’ampiocorridoiodelconvento. Loscoramentoerageneraleecrescevadiminutoinminuto,quandotralamassa deirifugiatisifecerosentireduedonne,madreefiglia.Eranoduetedesche rimastenellalorocasadiPisinoanchedopolafinedellaPrimaguerramondiale. Eranorimastecittadineaustriacheecometalisipresentaronoaipropriconnazionaliarmati,riuscendoaspiegarefinalmenteallorocomandantechenel conventositrovavanosolofratiecivilichenonavevanomaiavutoalcunchéda fareconipartigiani.Bastòquellaloroiniziativapersalvareprobabilmentemolte personedamortecerta.
Sortediversaattesecolorochedasolicercaronoscamposparpagliandosinei foltiboschidellecollineattornoaPisino.Sevenivanorintracciatidaisoldati tedeschianullavalevaillorodichiararsiestraneialmovimentopartigiano. Spesso,appenaintravisti,unarafficadiarmaautomaticamettevafineallaloro esistenza.GranpartedicolorochecercaronodifuggiredaPisino,dirigendosi versoicasolaridiMezzari,dovetterolalorosalvezzasoltantoalcoraggioso interventodiunasolapersona,diunmaestrodiscuolaelementareche,sapendo iltedesco,osòdasoloandareincontroaisoldatiintentiarastrellarequellezone. Alsottufficialechelicomandavaassicurò,dandolapropriaparolad’onore,che tralepersonelìraccolte,nonc’eranopartigiani.Ilgraduatoglicredette,sifidò diluieordinòaisuoisubalternidiporrefinealleloroindiscriminateesecuzioni. IlmaestroGabriellieraconosciutoperlasuabontà.Eraamatodaisuoi alunniestimatodaisuoiconcittadini.Nessunoperòavrebbemaipotutoimmaginarechesottoaquellasempliceequasiinsignificantefiguraumanapotesse annidarsiuncuorecosìcoraggioso,prontoarischiarelapropriavitapersalvare personecheforsenemmenoconosceva,macheintuivaessereinquelfrangente soltantodeipoveridiavolichecomelui,cercavanodimettereinsalvolapropria vita.Garantendoconlapropriaparolal’estraneitàdiquellepersonealmovimentodiliberazionepopolare,sapevabenedigiocareconlapropriavita.Sarebbe bastatocheunsoldatotedescosentisseunosparoproveniredallavicinaboscaglia ocheinciampasseinqualchefucileabbandonatotralecasedell’abitato,per decretarelafinediogniessereumanochesitrovavapercasoinquelmomento neipressidellecase.
Neldopoguerratantefuronolelapidierettepercommemorareglieroi cadutiinbattagliaperaverevolutoopporsialnemico,manemmenounafuposta aPisinoperricordareilcoraggiodiquestosemplicemaestrodiscuolaelementare. A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214143
Incomprensioni
Aguerrafinital’appenainstauratopoterepopolare,perconfermareun presunto,totaleespontaneoconsensodellapopolazionealnuovoregime,sidette dafareperorganizzarelungoleviediPisinoripetitivesfilatedifolletumultuanti. Tutticolorochesvolgevanoqualcheattivitàlavorativaeranoinvitati,spesso costretti,aparteciparvi.Unavoltaincanalatinellamassa,tuttidovevanoprocederescandendoditantointantovarislogandirito.Acertunivenivanoconsegnati anchedeicartellonidaportarealtisopraalleproprieteste.Sopraadessic’erano dellescrittecheservivanononsoloacelebrarelavittoriasull’oppressore,ma ancheariconfermare,conlediciturestampateincroatoeinitaliano,ilbilinguismogarantitodurantelalottadiliberazionepartigiana.Tralevariescritte contornatedastellerosse,falciemartello,unadiciturapredominavasullealtre: “WTITO”.
Tuttiqueitrasparenti,conillorocontinuooscillare,sembravanounaschermaturadiscudiviventi,sortaspontaneaperproteggerelesottostantipersone assiepatenelcorteo.Traapplausiespintoni,imanifestantiproseguivanodisordinatamentesenzafareattenzioneachivenivaurtatoosuperato.Ciònonostante tuttosisvolgevasenzaalcunincidente,finoaquandoinunpomeriggiodella primaestatedopolafinedellaguerraunaccidentalestrattone,piùfortedegli altri,provocòlacadutainvolontariadiuncartellonedallemanidiunagiovane manifestantedelposto.Chilestavavicinosipremuròperalzaredaterrail cartellone,maaltriosservandodapiùlontanol’accadutosiaccorserochela giovaneavevalelabbraimbellettateconunappariscenterossetto.Quell’innocuo truccovennesubitoconsideratounaprovocanteesibizioneborghese,meritevole pertantodibiasimochefuespressoall’istanteconspintonieinvettivenonproprio gentili.Sisachelafollaesaltataspessononragiona.Bastòquelmodestosegno dicivetteriafemminilepergiudicarlaquasiallastreguadeifamigerati“nemici delpopolo”ancorapresentiinregione.Sconvoltaperl’accaduto,appenapoté, abbandonòilcorteoepoi,traleprimePisinesi,abbandonòdaesulelapropria cittadina.PurtroppoaPisinopermoltotempoancorasiverificaronosimili episodidiincomprensione,pernondireintolleranza,neiconfrontideiresidenti dianticadataediversaparlata,senzachegliautorisirendesserocontoche appartenereatradizionidiversenonsignificavaessereanchenemici.
Ritornatalapace,lagranpartedellapopolazionelocalecredettedipoter ancheritornareaviverecomenell’anteguerra.Questaconvinzionespinseben prestoicalciatoridell’exsquadradicalciopisinesearicostituirne,conlevecchie elenuoveleve,unanuova.Unavoltaformatalanuovasquadra,sidovettetrovare 144A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
unavversariodivaloreperconfermaresulcampolapropriacapacitàagonistica epermostrareaitifosidicasacheessaeraancoralamiglioreinregione.Ilprimo incontroamichevoleconlasquadradelladivisionedalmata,distanzainIstria, riccadivalenticalciatori,offrìallasquadradicasal’occasionetantaattesaper dimostrarelapropriapresuntasuperioritàcalcistica.Ilgiornodell’incontroi sostenitoripisinesisiradunaronoingrandenumeroailatidelcamposportivo conl’intentoditifareperiproprifavoriti.Traloropreseropostoancheparecchi soldatidellamenzionata63o Divisionedalmata,lìconvenutiperapplaudirei propricommilitoni.Inquell’occasioneiPisinesi,sgolandosiconfioritefrasi gergali,nonmancavanodiincitareipropriatleti.PerchinoneraIstrianoquel corodivocisconosciutealtrononpotevaesserecheuninsiemediintenzionate ingiurieindirizzateversochierastatoinvitatoacimentarsiconlasquadralocale. Questaconvinzionefusufficienteperspingerequalcheospiteafarzittireinmalo modochitifavaperlasquadradicasa.Quandopoilasquadralocaleriuscìafare ilprimogoletuttiisuoitifosisimiseroadesultaredigioiaconancoramaggior clamore,sitrovòsubitoanchechitraisupporterdellasquadraospite,coninsulti espintoni,simostròprontoamenarelemaniqualorailpubblicononavesse smessodiesternareilpropriocompiacimentoperlaretesegnata.Naturalmente nontuttiitifosidellasquadraavversariapresentiquelgiornoincamposi comportarononellostessomodo,mabastaronoleminacceformulatedaqualche singolopersconcertareipiùepergeneraretraiPisinesilìraccolti,senonproprio un’avversioneversoi“foresti”,sicuramenteun’inconsciaediffusapreoccupazioneperilpropriodomani.Nonsiriuscivaproprioacapirecomeeperchédelle giovanipersonenonsapesseroadeguarsiallecomuninormecheregolanoi correttirapportitraverisportivi.
Iltemposeppepoiappianarelepassatedivergenzecomportamentaliaggravatedallescorienazionalisticheperdurantianchedopoilconflittobellico,ma lasciòpurtroppotracertuniancoratraccedibiasimopertuttoquellochediutile ilpassatoavevasaputofare.Benprestonell’areadelvecchiocamposportivo, orgogliodeigiovaniatletipisinesi,puressendocineipressitantialtrisitiappropriatiperaccoglierenuoveprestigiosecostruzioniciviche,qualcunodecisedi costruirepropriolìilnuovoGinnasiocroatodiPisino.Quellasceltaprivòi giovanipisinesidelloroangolodiritrovopreferito.Ilcamposportivoerarimasto, finoaquellastranadecisionediutilizzarnel’areaperaltriscopi,l’unicositodove potevanoancoramanifestarelapropriaindoleattraversolosport,senzanel contempodimenticare,daverisportivi,icalciatoricheliavevanopreceduti,la lorobravuraincampo,illorocorrettoelealestiledigioco.Senzaunospazio adeguatoperl’allenamentocivolleropoianniperricostituireun’altravalente
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squadra,maessanonfupiùquelladeigiornispensieratidellanostragioventù.
Nonpercasosimiledestinosarebbetoccatopurealcamposportivodi Gimino,sequalchebenpensantedelpostononsifosseoppostoall’ultimomomentoallacostruzionediunanuovascuolapropriosullospazioprativoriservato allecompetizioniludichedellagioventùlocale.Qualcunointervenneintempo perinterrompereilavoriediligiàiniziati,salvandocosìlastrutturasportiva esistente,anchesemodesta,fattanegliannidell’anteguerra.Inoccasionedella suainaugurazionelasquadradicalciodiGiminosiconfrontòconquelladiPisino. Puressendoanch’ioquelgiornoaGimino,nonricordol’esitodell’incontro.Ero troppopiccolo,ricordosolounagiornatapienadisole,unamoltitudinedi personefestoseincampoeilpranzooffertonell’osteriaScampolin.
Passatempi
DuranteilSecondoconflittomondiale,quandoilmaltempoimpedivaanoi ragazzinidiusciredalnostroabitatopergoderedituttoquellochel’ambiente campestrecipotevaoffrire,altrononcirestavacheimpiegareiltempolibero dalleincombenzefamiliaricondelleattività,diciamoludiche,chenell’anteguerranessunapersonadibuonsensoavrebbemaiapprovato.Eraquellounmodo didistrarsichenullaavevaachefareconinostriusualigiochidigioventù,ma cheinqueifrangentieranobenaccettiperchéservivanoacompensarelaloro assenza.Piùcheverigiochieranodunquesoloimprovvisatisvaghidigruppo, approvatianchedachiavrebbedovutoimpedirnelapratica.
Unodeglispassipiùallettanticonsistevanelloscorrazzaretralecasesemidistrutteoabbandonatedellanostracittadina.Passandodavanoinvanosi cercavatralerovinequalcosachesipotesseriutilizzare.Seguendoquestomodo dicomportarsiormaiconsolidato,duranteunpiovosopomeriggiod’autunno cercammotemporaneorifugioinunodeitantiedificiparzialmentesventratidai precedentibombardamenti.Aspettandochelapioggiacessasse,cimettemmoa perlustrarelecameredell’edificiodovecieravamoriparatidalleintemperie.In unastanzaalprimopiano,senzaimposteallefinestreeconilpavimento letteralmentericopertoconcalcinaccierottamidivariogenere,notammouno stranomobile.Eraverosimilmentel’ultimocimeliorimastodell’arredomobiliare chefinoapochimesiprimaavevaarricchitoivanidiquellacasa.Moltoprobabilmenteerarimastolìperchécolorocheperprimisaccheggiaronoquell’appartamentononsapevanoacosapotesseservireepoiperchéeratroppovoluminosoepesanteperesseretrafugatosenzaesserevisti.Cosìerarimastolìdov’era
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echilosadaquantianni.Almomentonemmenoanoifuchiaralafunzionedi quelmarchingegno.Semprepiùcuriosialloraciaccostammoaquell’oggettoper scoprirneilmeccanismo.Apertiglisportellidiquellostranoarmadio,congrande stuporevedemmochecontenevauncilindrometallicocontanteminuscole sporgenzesullasuperficie.Quellesporgenzeeranodistribuitesenzaunapparenteordine,comeneipiccolicarillonchegiàconoscevamo.Erachiarocheservivano,unavoltasollecitate,aprodurresuoniarmoniosamenteaccordati.Sitrattava dunquesoltantodiuncarillondiinusitatedimensionieperconfermaloaltronon cirimanevachefarlofunzionare.Perfortunanell’internodiquelcongegnoc’era ancoralamanovellanecessariaperfarlofunzionare,maciònonbastava.Per ricavaredaluiquellochesisupponevapotessedare,mancavanoisuoidischi forati.Rimestandofratuttelecianfrusaglielìsparpagliate,litrovammoinun angoloammucchiatigliunisopraaglialtri,comesefosseropezzidiunastrana pila.Unavoltaripulitieinseritineicorrispondentisupporti,facemmogirareil cilindroeiniziaronoadiffondersideisuoniche,ancheseunpo’striduli,erano ancoracapacidiriprodurrelearmoniedellecanzonid’anteguerraanoibennote. Avvintidaqueisuoni,restammoadascoltarlianchedopochelapioggiaaveva giàsmessodicadere.
Neigiornicheseguirono,ancheinquelliinondatidalsole,ritornammoad ascoltarelevecchiecanzonichequelcarillonabbandonatocipotevaancora regalare.Essendolastanzadoveciraccoglievamosenzaimposteallefinestre,il suonodiquellostrumentosidiffondevaintuttoilvicinato.Chipassavaaccanto allastabiledalqualeuscivanoquellevecchienote,spessoevolentierirallentava ilpassoperascoltareleinaspettatearmonie.Igiovanieranoquellichemostravanomaggiorinteressearispolverarequellemusiche,tantodaindurliasalire, senzaalcunindugio,alpianosuperiore,perscoprirequaleralostrumentoche usavamoperriprodurrelecanzonette.Vistocheimotiviriprodottieranoanche ritmimusicaliballabili,nonatteseromoltoprimadiinvitareleragazzinedelposto adunirsialoroperesibireleloromaestriediprovettiballerini.Inunmenche nonsidicalacamera,devastata,sitrasformòinunafatiscentesaladaballo.
Inuoviarrivatibenprestopreserol’iniziativadiscegliereidischidainserire nelcarillon.Ilnostroruolocosìsiridussealsoloesemplicecompitodigirarela manovelladiquellostrumentoconlagiustavelocità.Datochenessunodelnostro grupposapevaballare,accettammobenvolentieriquell’impegnochecidavala possibilitàdipartecipareal“mondodeigrandi”,diesseretraragazziunpo’più vecchidinoichegiàesternavanoliberamente,traungirodivalzerotango,la propriasimpatiaversol’amicadelmomento.
Quell’anomalaisoladipiacevoledistensionegiovanile,sommersanella
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tormentataatmosferachealloragravavasututtiesututto,erabeneaccettaanche dagliadulti.Nessunnostroconcittadinoebbemaialcunchédaridire.Spesso ancheglistessisoldatitedeschidipassaggiorallentavanoilpassosfilandovicino allafontediquellevecchiecanzoni.Forseanchealoroquellesemplicinote rievocavanotempimigliori.Noncosìsipuòdiredeilorosuperiori.Aquest’ultimi, sempreligialloromarzialestiledivita,ilnostrocomportarsinonpiacque.Per lalorotetragonamentalitàerainconcepibilepermettere,achisia,dipotersi divertireconfrivoleinclinazionisentimentali,mentreilorocameratistavano morendosuifrontidimezzaEuropa.Appenaebberosentoredicomecertuni, fosseropuresoltantodeiragazzini,impiegavanoillorotempolibero,intervenneroprontamenteequellosprazzod’innocuaspensieratezza,quellaparentesi checioffrival’inattesaopportunitàdistareassieme,disentirsivicini,venne brutalmentesoppressa.
Alsingoloragazzinoalloraaltrononrimasecheingannareiltempodivertendosidasoloconciòcheriuscivaatrovareaportatadimano.Anch’io,comei mieiamici,miadeguaiallanuovaformadisvago.Senzalalorocompagnia, dunquepraticamentesolo,cercaidirisolverel’incresciosasituazioneconla letturadituttociòchepotevaappagarelacuriositàdeimieigiovaniannioppure ricopiandoidisegnipiùsignificatividaisettimanaliillustratidiallora(Adria ZeitungoSignal).
Inqueigiorninellacasadoveabitavosiinstallòunpiccolonumerodisoldati tedeschi.Condividevanoconlamiafamiglialostessopianerottolo.Quandone avevanobisogno,senzachiederciilpermesso,entravanonellanostracucinaper riscaldaresullo“spacher”(ted. sparhed =cucinaeconomica)illorocibo.Erano parchidiparole,ostentavanoun’irritantedistanza,mavolentionolentinoi dovemmoadattarciaqueiripetutisoprusi.Unamattina,mentrestavoscarabocchiandochinosultavolodellacucinaunoscontrotraduecarriarmati(un Tigre tedescocontroun T34 russo),unodiqueisoldatimisiavvicinòpervederecosa stessidisegnando.Senzaproferireparolaghermìilfogliosulqualedisegnavo. Vistochedalloschizzo,ancoranonfinito,sipotevapresumerecheil panzer stava peraverelamegliosulcarrorusso,melorestituìconunripetutoecompiaciuto: “Gutt,Gutt!”.Daquelgiornotuttiquegliintrusicambiaronotono,divennero menoarroganti,mamaicompiacenti.
Traloronontuttieranodinazionalitàtedesca.Uno,ilmenoarcigno,parlava ancheilfranceseeconoscevaqualcheparoladiitaliano,probabilmenteeraun Vallone.Questi,scortoinunangolodellacucinaunsoprammobileancora funzionante,cioèunarouletteinscalaridotta,simiseagiocareconessa.Strano adirsi,maogniqualvoltalaruotafinivadigirare,lapallinasifermavasempre
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sulcolorecheilsoldatoavevaprevisto.Quest’ultimoaccortosidelnostrostupore perl’esitopositivodiognisuapuntata,invitòmeemiasorellaagiocareassieme alui.Noiciprovammo,maluicontinuavasenzainterruzioneavincere.Vistoche lanostrameraviglia,dopoognisuapuntataaumentavaancoradipiù,simisea rideremostrandounadentaturaperfetta.Percompletarequellascenetta,conle ditapresealloraunsuodenteelolevòdallabasemostrandociilpernoconilquale potevadinuovofissarlonelsuoalveodentale.Meravigliatiperquellasuaesibizionedaprovettogiocoliere,loguardavamotrasecolati.Luiallora,visibilmente soddisfattoperlariuscitadello“spettacolo”,uscendodallacucinasirigiròper salutarciconunosquillante“aurevoir”eseneandòvia.Nonlorivedemmopiù.
Gliepisodiricordatinoninciseromoltosulnostromododicampare,furono soltantobrevisprazzididistensionenelpesanteetristegrigioredellaguerra.
Escursioneavventata
IlcoprifuocoimpostodaiTedeschiallacittadinadiPisino,dalsettembre 1943finoallalorodisfatta,condizionavapesantementelavitadeisuoicittadini. Neimesiestiviquestamisuracoercitivavenivaapplicatagiàprimadeltramonto, quandoeraancorachiaro.Glianziani,ancheseamalincuore,lorispettavano, mairagazzinicontandosullapropriagiovaneetàdimenticavanoappostadi attenersiallenormeprescrittedall’occupatore.
Duranteilgiornonessundocumentovenivarichiestoachisispostavaentro ilperimetrourbano.Diversoerainveceiltrattamentoapplicatoaglianzianiche intendevanorecarsinelcircondariopocooltrelaperiferiacittadina.Tutticoloro chevolevanoavventurarsiinapertacampagnadovevanoavereconséunlasciapassarecheattestasselapropriaidentità.Iragazziniinveceeranoesentidatale obbligo.Essineapprofittavano,senzaessereconscidipoterincappare,uscendo dall’abitato,insituazioninonsemprepiacevoli.Andareaprendereillattedi giornataperlepropriefamiglienell’alquantodiscostaScuolaagrariacittadina, diventavacosìperloroun’eccitanteminiavventura.
Ogniqualvoltailtempol’avessepermessoanch’io,conilmiogruppodi amici,coglievol’occasioneperspingermifuoridall’abitatoperscorrazzarenella campagnacircostante.Inuntiepidopomeriggiod’autunnouscimmocosì,tutti assieme,fuoridallanostracittadinapergirovagare,senzaunametaprecisa, nell’invitantenaturariccadeitanticoloripropridiquellastagione.Cisentivamo felici,liberidipoterimprovvisareciòcheilnostrocapogruppociproponevadi fare.Avevamolasensazionechelaguerranonesistessepiù.
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DopocircaduechilometridistradasostammotragliedificidellaScuola Agraria.Conoscevamobenequelcomplessodiedificiperchéprimadell’occupazionetedesca,unavoltaallasettimana,qualialunnidelleprimeclassiginnasiali, dovevamoseguireleprevistelezionidiagronomia.Durantequeicorsidiorticolturacieravietatocuriosaretralealtreattivitàchevenivanosvolteinquel complessoagrario.Adessoinvece,puressendogliedificidimaggiormoleinparte requisitidaisoldatidella Wehrmacht ,sembravachenessunofacessecasoalla nostrapresenza.ITedeschisieranosistematialpianterrenonelleexauleora adattateadormitoridiemergenza.Leportediquellestanzedavanosudei corridoichenoipotevamopercorrereindisturbati.Nonlosoperché,maerano tutteaperte,tantodapermettercidiscrutareall’internodiqueivani.Passando velociperunodiqueicorridoi,notammotralealtrestanzeunaconpiùbrande eunconfusomucchiodiattrezzieindumentimilitari,maprivadeisuoinuovi occupanti.Rallentammounpo’ilnostroandareperscrutaremegliocos’eralì riposto.Lacuriositàalloraebbeilsopravventosulnostrobuonsenso,tantoda indurciadentrarelestamenteinquellacamera.L’amicoDario,entratoperprimo inquell’improvvisatodormitorio,traitantioggettisparsiinognidove,notò subitosuldavanzaledellafinestrauncannocchiale.Erailtipicocannocchialein dotazioneagliufficialidell’esercitotedesco.Senzaconsultarci,loghermìlesto portandolosubitoallagiustaaltezzadegliocchipersaggiarneilpotenzialeottico. Tuttisbigottitistavamoaguardaremutiquelsuofaredaincosciente.Iltimore dipoterincorrereinpossibilispiacevoliconseguenzeerabenvisibilesuivolti degliinvolontaricorrei.Accortosibenprestodelmutatostatod’animodei compagniprovocatodalsuoagire,Darioalloracercòdigiustificareilsuooperato spiegandochel’appropriarsidiqualsiasioggetto,proprietàdelnemico,eracosa lecita.Pergiustificareecondividerepoiconnoileresponsabilitàdellasua condotta,conunrapidorigirarsisivoltòversodimerifilandomitralemaniil cannocchialeappenacarpito.
Trovandomiconquel“bottinodiguerra”addosso,almomentononseppi propriocomereagire.Mentreconlosguardochiedevoconsiglioaicompagni, all’improvvisosisentìlungoilcorridoioilpassoferratodiqualchesoldato.Un brividodipauracipervase,macosapotevamoescogitareinquelfrangenteper risolverel’imbarazzantesituazionenellaqualecieravamoscioccamentecacciati? Dataladistanzachec’eratranoielafinestra,ormaieraimpossibilerimetterein tempol’oggettotrafugatolìdov’eraprima.Giacchél’avevoancorainmano,altro nonmirimasechenasconderlo,quantopiùprestopossibile,dietroallaschiena sottoalmiogiubbotto.Nonpassòpiùdiqualchesecondochegiàvedemmo entrarenellastanzaunsoldatotedesco.Almomentociguardòstupito,manon
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dissenulla.Forseciscambiòperiragazzichegiornalmentevenivanoaprendere illatte.Presequalcosadaunabrandaeuscìzitto,cosìcom’eraentrato.Vistoche ilsoldatononsieraaccortodelfurto,passatalapaura,convenimmochenonera piùnecessariorimettereilcannocchialedov’eraprima.Capimmopureche eravamoancheliberiditagliarelacorda.Senzaperderetempoequantopiù lestamentepossibile,uscimmodaquellastanzaportandoviail“bottino”.Il cannocchialerimasecosìnascostosottoalmiogiubbotto.
LasciataallespallelaScuolaagraria,perevitaresgradevoliincontri,imboccammosentieriindisuso,maprimadiarrivareaPisinodovemmogiocoforza proseguirelungolastradamaestracheportaallanostracittadina.Nonavendo nessunodinoiunorologio,nonpotevamosapereconprecisionecheorafosse. Ilsoleeraancoraaltoincielo,mailcoprifuocoaPisinoeragiàinvigore.Appena giuntitraleprimecasedell’abitato,ciaccorgemmochelaviadanoipercorsa(il vialecittadino)erasbarratocondeicavallidifrisia.Sevolevamoproseguireil cammino,dovevamoperforzasuperarli.Qualchepassodopoaverliaggirati,un po’discostiailati,trovammodeisoldatiarmaticheciintimarono,comese fossimodegliadulti,unperentorio:“Alt!”.Poicichieserochimaifossimo,da dovevenivamo,doveeravamodirettieperchéaquell’oracitrovavamoancora fuoridallepropriecase.Tante,troppedomandeallequalitentammodirispondereconfrasisconnessechenonsoddisfeceropropriochiciinterrogava.Noi allora,unpo’intimoriti,giàcistavamochiedendocomesisarebbeconclusaquella storia,quandounodelnostrogruppo,conunabattutadispiritocheinquel frangentesuonavapropriostonataeinnessunmodocorrispondenteallarealtà delmomento,dissequasiridendo:“WirsiendeinvenigBesoffen!”(Noisiamo unpo’ubriachifradici!).
Probabilmentemeravigliatiperquellesconnesseusciteverbali,queisoldati cambiaronotono.Erachiarochenonpotevanocredereaquellocheilnostro compagnostavafarfugliando,madivertitiperquellatrovata,nonchieseroaltro. Borbottandoancoraqualcosanellorogergoesenzanemmenopoterlontanamenteimmaginarechenoifossimoreducidaunarapinaadannodeiloro camerati,cilasciaronoandare.Sodisfattipercomesieraconclusol’incontrocon isoldatitedeschi,cirecammovelociallepropriecase,maquelcannocchiale continuòancorapergiorniegiorniadinteressareipartecipantiaquellaparticolarescampagnata.Passatoilpericolo,chiebbeilcoraggiodiarraffarloavanzòil dirittodiprelazionesull’oggettotrafugato,mailmallopporimasefinoadoggi proprietàdichiebbel’ardiredinasconderlopernonrestituirloalveroproprietario.
Aparteiltransitorioscrezioinsortotraipartecipantiaquellascampagnata,
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quell’eventofuricordatodaglistessicomeun’avventuraunica,veramenteinteressante,maanchemoltofortunata.Derubareinpienogiornol’esercitogermanicofuveramenteunattodaincoscienti,quasiunapazzia.SeilTedescocheera entratonellasuastanzadormitoriosifosseaccortodelfurto,moltoprobabilmenteogginonavreilapossibilitàdiraccontarelosvolgersidiquellanostra sprovvedutaragazzata.
Fossecomuni
Conilprotrarsidellaguerrailnumerodeglioppositorialletrupped’occupazionetedeschecrescevaconritmoserrato,manelcontempocrescevanopure levittimedellarappresaglianemica.Duranteunadelleripetutescorribandedella miagangadicoetaneiattornoalnucleocittadino,essaincappò,aridossodelle muradelcimitero,inunosparutogruppettodiindividuiintentiascavareuna lungaeprofondafossa.Unnumeroancorapiùpiccolodisoldati,contantodi armiautomatichespianate,controllavaillavorodiqueiprigionieri.Quest’ultimi scavandoprolungavanol’incavoegettavanolaterrarimossadietroallaloro schienatantodariempirefinoall’orlolaparteinizialediquellastranabuca. Stupitialloracichiedemmoacosamaiavrebbepotutoserviretuttoquellavoro, manessunoosavachiederedelucidazioniinmerito.Spintidallacuriosità,qualchegiornodoporitornammosullostessospiazzoperfarciun’ideachiaraache cosapotesseservirequellostranoscavo.Mentresostavamosconcertatisull’orlo diquellabuca,dalcimiterouscìilsuocustode.Loconoscevamomoltobene. Anchesemancandoglideldovutorispettoperlasuaetàlosoprannominavamo “Pizigamorti”,pernoiragazzinirimanevasempreunabravapersona.Accortosi dellanostraperplessitàevistochequelgiornooltreanoinessun’altroeralì vicino,cispiegòacosaservivaquellastranafossa.
ITedeschi,cosìluisupponeva,forseaccortisicheleripetuteimpiccagioni fatteinpienogiornoalcospettodell’interacittadinanzanondavanopiùl’esito auspicato,anzirisultavanocontroproducenti,pensaronochefossemeglioeliminareipropriavversarifucilandolidinottefuoridallemuradelcimiteroe seppellendolipoiilgiornoseguentegliuniassiemeaglialtriinmodochenessuno potesseungiornosaperechivierasepoltoinquellafossa.Accettatecome attendibililesuecongetture,leandammosubitoaraccontareagliamicieai familiari.Quest’ultimigiàdatempoavevanointuitoilperchédiquelnuovomodo dicomportarsidellasoldatescanemica,mapensavanochenoneraancoragiunto ilmomentogiustoperparlarne,vistocheeranogiàtroppiimisfattichelaguerra
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avevadisseminatoattornoanoi.Acosasarebbepoiservito,sichiedevano, turbarepiùdelnecessariolanostragiovaneesistenzaconl’aggiuntadiconstatazioninonproprioedificanti?Cidisserosoltantodinonimpicciarsiincoseche nonciriguardavanodirettamente.
Ascoltandoiconsiglideglianzianinoncirecammopiù,persolosvago, nell’areacimiterialecittadina,macontinuammoachiederciperchémaiquella tombacontantesalmeeraprivadinomichepotesseroricordarequeimorti.Il concettodifossacomunenoncieraancorachiaro,mabenprestovenimmoa saperecheilsuonefastoutilizzoeraunapraticausatagiàdatempodaambedue lepartiinconflitto.
Perquantoormaiallagranpartedellagentedelpostoerachiarochela guerrastavaperconcludersiconlavittoriadeglialleati,iTedeschinondesistevanoconlapropriacampagnadipropaganda.Cercavanoforsedipotergiustificaredifronteall’opinionepubblicaillorospietatomododiagireconiprigionieri, mettendoinbellamostraneipuntidimaggiortrafficodellegigantografieriproducentil’esumazione,fattanellaforestadiKatin,dellemigliaiadiufficialie intellettualidispiccopolacchi,trucidatidaisoldatirussisubitodopolaspartizionedellePoloniatraHitlereStalin.Mentrenoieravamotuttiintentiacommentarequellesconcertantiimmagini,perlaprimavoltasentiiproferirelavoce “fossacomune”.Accantoaquellegrandifotografiecen’eranodellealtresimili perdimensione,maconuncontenutoillustrativodiverso.Mostravanogliinghiottitoicarsici(foibe)dell’entroterraquarnerino(GorskiKotar)dadove,stando alledidascalieriportateallabasedellestesse,eranostateriportateinsuperfice moltepersoneucciseperchéinvisealmovimentopartigiano.
L’aspettoesternodiquellevoraginieramorfologicamentediversodalle corrispondentiformepresentiinIstria,maosservandoconpiùattenzioneciòche quelleriproduzionifotografichemostravano,miaccorsicheicadaverilìaccatastatimostravanolestessemodalitàdiuccisionediquelleusatenellanostra regione.L’efferatomodopraticatopereliminareglioppositori,scaraventandoli nelfondodiabissinaturali,noneradunqueunaparticolaritàistriana,maunben precisoecollaudatoritualesuggerito,senonproprioimposto,daicomandi superioriestraneialletradizionicomportamentalidellegentideinostriareali. Dubitochequeltentativopropagandistico,miranteasminuirel’effettonegativo ottenutodaisoldatitedeschiconilbrutalemododiinfieriresullapopolazione civilesottopostaallorocomando,abbiaavutoqualchesuccesso.Conl’impiego diquelleorrendefotononriuscironoinnessunmodoagiustificaretuttiidelitti dalorocommessifinoaquelmomentoetantomenoadessereconsideratipiù umanideiloronemici.Allapopolazionecivilerimasesoltantobenchiarala
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convinzionecheentrambelecontropartidelconflittoincorsononavevanoin questocampoproprionulladichevantarsi.
Barattolo
Dopol’insediamentodeisoldatitedeschiaPisino(settembre1943)lapopolazionediquellacittadinadovetteadeguarsialmododiviveredeglioccupanti. Ancheigiochideiragazziedeiragazzinisidiversificaronoepurtroppoinpeggio. Nonpotendodivertirciconigiochipraticatiprimadeiduebombardamentifatti dall’aviazionetedesca,lafamigerata Luftwaffe, sullanostracittadina,cercammo alloradisostituirliimprovvisandonedeglialtri.Giochidiemergenza,sipotrebbe dire,mapursempreacconciperappagareilnostrobisognoistintivoditrastullarci.
Inunassolatopomeriggiodifineestatedel1944,quandoperanticatradizionelamaggiorpartedeglianzianiavevaancoral’abitudinedirispettareil silenziopomeridianoabbandonandosiadunsonnoristoratore,ioegliamicidi semprepensammodisvagarciescogitandoadhocunnuovogioco.Ilcorso,lavia principaledellacittadina,erainquellassoditempopraticamentedeserto. Ottimaoccasionepertrasformarloinunapistatemporanea,idealeperfar rotolareconripetutepedateunbarattolodilatta.Soddisfattiperlatrovata,non potevamocrederecheaqualcunoquelnostromododidivertirsipotessedisturbareilriposo.Inveritàilrumoregeneratodalcontinuopassaggiorasoterradel barattolorompevaconprepotenzaildiffusosilenzioristagnantesull’abitato,ma ciònonciinteressava.Continuandoacalciarelungol’interavia,giungemmo all’altezzadellavecchiaeormaidimenticataposta,sitadifronteallostabiledove alloggiavaunantipaticosottufficialedelleSStedesche.Quest’ultimo,sentitoil chiassochefacevamooforsesolodisturbatodalnostrogiocare,spalancòle impostedellafinestrapostasopraalportonediquellacasaecominciòasbraitare inunrabberciatoitaliano.Erachiarochesirivolgevaanoi.All’istanteinterrompemmoilgioco.Sorpresiperquell’intromissioneverbale,dopounbreveindugio, imieiamicisgattaiolaronovelocineivicolivicini.Ioperònonlopoteifareperché inquelmomentomitrovavopropriosottoaquellafinestraederol’ultimoche luiavevavistocalciarequelbarattolo.Cosìrimasiilsoloasubireilcontinuo inveiredelTedescochecontinuavacongestiperentoriadindicarmiilportone giàprimamenzionato.
Confuso,sostaiunpo’pensandosuldafarsi,mapoicapiichenonmirestava altrodafarecheubbidire.Superatalasogliamitrovaisubitoinunvastocorridoio
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vuotoesemibuio.Accortomichelìnonc’eranessunoadaspettarmi,decisial momentodiritornaresuimieipassiperallontanarmiilpiùprestopossibileda quell’antro,maappenauscitonellastradaantistante,eccodinuovoaffacciarsi allafinestrailTedescodiprimache,conancoramaggioreaccanimento,mi intimavadirientrare.Fattoloconancorpiùgrandeapprensionediprima,altro nonmirimanevacheinfilareloscalonecheportavaalpianosuperiore,doveesso finivaconungrandeportaleinvetriato.Primadisuperaregliultimigradini attraversoquellevetrate,vidiavvicinarsiunsoldato.ErailTedescodellafinestra. Conunafacciachenonpromettevanulladibuono,agestiesenzamomentaneamenteproferireparolaalcuna,mifeceentrare.Poiripreseadinveire.Frastornatoeintimoritoperlascenatachedovevosopportare,chilosaperqualeresiduo diistruzioneparamilitareappresadaBalilla,mimisisull’attenti.All’istantequel tristofigurotacque.Sorpreso,misquadròfreddamenteconun’espressione propriodamalvagioepoimirifilòunsonoroceffone.Ioallora,forsepersemplice pauraopercercarediingraziarmiquell’ossesso,senzapensarcitroppo,proferii soltantounassurdo“Danke!”(grazie).L’altro,visibilmentesorpresoperlamia inaspettatareazione,rimasedistuccoequindi,senzaaggiungerealcunché,mi indicòl’usciodadoveerovenuto.Lentamente,paventandosempreunsuo ripensamento,scesialpianterrenoepoivia,ilpiùvelocementepossibileattraversoilbuiocorridoiodiprima.Unavoltauscito,trovaiilcorsodeserto.Dovetti gironzolareunbelpo’perlecallidiPisinoprimadirintracciareimiei“coraggiosi”compagnidigioco.
Neigiornicheseguironoanessunodellamiagangavennepiùlavogliadi ripeterequelgiocoebenprestotuttisisforzaronodidimenticarelesembianze dell’essereindivisacheseppe,cosìbrutalmente,interrompereilnostrospasso pomeridiano.Eraunceffocosìributtantedanonpoterinnessunmodorappresentarelatantodecantatarazzasuperiore,quellateutonica!Valevaquindi dimenticarloquantoprima.Luiperòsembravachenonavessedimenticatoil nostrogruppodimonelliscapestratieinparticolarmodoilcomportamentoda metenutomentreluisiesibivaschiaffeggiandomi.Forsepercompensareilsuo nongradevoleaspetto,nonperdevamail’occasioneperdimostrarelasua autoritàdisoldatodelTerzoReichsullamite,imbellecittadinanzadelposto. Quando,unavoltaallasettimana,cisipotevarecarealcinema,lositrovava sempreimpettitonell’atriodellostabiledovesidavanoleproiezioni.Stava accantoallacassiera,intentoascrutareconalterigia,unaadunalepersoneche entravanoperassisterealleproiezionideifilmsceltidall’occupatore.
Inungrigiopomeriggiod’autunno,mentreacausadellapocalucedell’ambienteel’assenzadeimieiocchialidamiopemichinavopiùdelnormaleallo
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sportellodellacassierapervederepiùdavicinoqualeerailpostoassegnatomi, lospilungoneindivisacolseancoraunavoltal’occasionepermostrareatuttila suaindiscussaautorità.Ioglieroevidentementerimastoproprioantipatico, perchésenzaalcunpreavvisoconunafortemanatamicolpìallafronte,tantoda farmirizzarediscattolatestaall’indietro.Questavoltanonglidissi“Danke!”. Tuttiipresenti,cassieracompresa,ammutolirono.Nessunoosòprotestare.Lei continuò,comesenullafossemaiaccaduto,avendereinsilenzioibiglietti d’entrata.IlTedesco,senzascomporsi,attesesoddisfattochetuttelepersone entrasseroinsalaepoivientròanchelui.Dietroaséserròlaportainmodoche nessunopotessepiùentrareousciredallasalaepoi,conmisuratipassisiportò nelmezzodellasalaimponendoatuttiunsilenzioditombaprimadidareinizio, inunoscassatoitaliano,adunostrampalatodiscorso.Parlandononfacevaaltro cheglorificareisuccessidelleforzegermanichesuivarifrontisparsiinEuropa. Tralevariesballateasserzioni,neripetevaunaconmaggiorenfasi:“dopola sicura(!)vittoriadellanostraGHERRA”...,eviaconsimilifantasieallequali piùnessunocredeva.Versolafinedella“suaGHERRA”aspettavamoancora cosaavessedadirci,maluieragiàsparitodallacircolazione.
Gimino
Sel’eliminazionedegliavversaripoliticiedeisoldatiappartenentialletruppe d’occupazionetedescheoperantiinIstriapotevaricevereconsensoeplausoda partediquasituttelepersoneviventinellanostraregione,l’esagerareperòcon condanneprivediuneffettivogiovamentoetalvoltaanchefattesenzatener contodelleinevitabiliritorsionichesarebberoimmancabilmentericadute sull’inermepopolazionedelposto,nonerabenaccetto,anziquelmododifare eraspessoconsideratodaipiùnull’altrocheun’inutileformadibaldanzasemiguerresca,spessoaddiritturacontroproducente.
Lasconcertanteiniziativadiunsingoloesaltato,messainattoaGajmovi}i, piccologruppodicasolaridell’internodell’Istria,spiegaladisapprovazioneche granpartedellapopolazionelocaleprovavapertalimisurecoercitive.AGimino, dopoilbombardamentodelsettembre1943fattopermanodella Luftwaffe,la Wehrmacht viinstallòunaguarnigionemilitare.Ilsuocompitoerapiùdimostrativocheoperativo.Ipartigianinonattaccaronomaiilnucleodegliarmatilì assestati,nonintrapreseromaiazionidisabotaggiodirilievonelcircondariodi quell’abitato.Confidandonell’apparentecalmacheregnavanellazona,unsoldatotedescoungiornosispinsedasoloinbiciclettafinoalmenzionatogruppetto
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dicasechesitrovavaqualchechilometrolontanodaGimino,vicinoallastrada provincialecheportaaPisino.Lìsifermòperacquistaredelleuovafreschee altrocibocasereccio,migliorediquellochelasuasussistenzamilitaredistribuiva allatruppa.Mentreeraintentoariporrenellasportaciòcheavevatrovatoin quellesparutecase,unafucilataprovenientedalvicinofoltoboscolouccise. Quell’attoimprevistoeavventatononfupuntograditodaipaesani.Temendola prevedibileritorsionetedesca,gliuominiabbandonaronointempoleproprie abitazioni.Chisparòinveceuscìdalboscoesenzapreoccuparsiminimamentedi quellochelamassapaventava,incitòirimastiainfieriresulcorpodelsoldato. Nonpassòmoltotempocheicameratidell’ucciso,vistocheluinonritornava allabaseesapendodovesierarecato,deciserodiandareacercarlo.Siportarono cosìlìdovecredevanoditrovareilcamerata,forseanchegiàmorto,mamaidi trovarlotantosfigurato.Gliuominidelposto,cheperultimieranorimastiad aiutareilpromotorediquellabestialetrovata,sentitol’avvicinarsidimezzi motorizzati,sisparpagliaronolestamentenellavicinaboscaglia.Colorochenon riuscironoafuggireintempo,comeivecchi,ledonneoibambini,vennerotutti trucidatiall’istante.PrimadiandarseneiTedeschiposeropoifineaquellatragica incursioneappiccandoilfuocoatuttociòchepotevabruciare.Aguerrafinita quellastragenonfumaisufficientementemenzionata,maisopravvissutinonla dimenticaronocosìpresto.Pochigiornidopoquellacarneficina,tuttoilcircondariovenneasaperedelladinamicausatainquell’eccidio.Lanotiziadiquel fattacciogiunsecosìbenprestoancheaPisino.Lacittadinanzainteranefu profondamentesconvolta.Cifunaturalmenteanchechicercòdiconfutarela versionedeifatticosìcom’erastatadivulgatadagliabitantideicasolaricirconvicinialluogodelmassacro.Piùd’unocercavadifarcredereallepersonepiù sprovvedutechelavicendacosì,comevenivadescrittadacertitestimoni,altro nonerachepurapropagandafattapersminuireilvaloredelmovimentopartigiano.Quasinessunoperòcicredette.
Colorocheriuscironoasfuggireaquell’eccidiocontinuaronoaraccontare ladinamicadiquellastragecosìcomeessi,dacoinvolti,l’avevanovissutainprima persona.Sitrattòperfortunadiun’eccezione,sufficientecomunqueadimostrare cometalvoltadurantelaguerraeincerteparticolarisituazioniunestremistao unopsicopatico,avendolapossibilitàdiimporsiaipropricollaboratori,possa darvitaadazionichepoituttivorrebberodimenticare.
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Landschutz
NegliultimimesidelSecondoconflittomondialesivedevanopassarenondi radoperleviediPisinosoldatitedeschichemenavanoinmalomodopiccoli gruppidipartigianiodilorocollaboratoricatturatinelvicinocircondario.Più voltequalcheprigionierovenivaanchepercossoconilcalciodeifucilibranditia mo’diclava.Lepersonechedaibordidellaviastavanofermeaguardarequelle sceneeranobenconscedellatristefinechesarebbestatariservataaquegliesseri umani,matuttisapevanopurechenullasipotevafareperaiutarli.
Eranoquadriaiqualinoiragazzinieravamoormaiquasiabituatiadassistere, mainunpiovosopomeriggiod’autunnoassistemmoadunascenaancorapiù raccapricciantedelleprecedenti.Vedemmopassarelungoilcorso,provenienti dalrioneCastello,alcuniarmatichemenavanotraloro,spingendoloinmalo modo,unmiseroindividuo,unosolo.Quelprigionieroprocedevaastento, barcollandoeinciampandoquasiadognipasso.Sivedevacheerastatopercosso conrabbiabestiale.Indossavaunadivisatedescalacera,intrisadisangueefango. Lasuafaccia,irriconoscibileedeformataperlebottesubite,sembravaungrosso eorribilegrumodisangue.Nonsilamentava,forsenonlopotevafare.Soltanto congliocchipestisembravacheimplorasseaiuto,aiutochenessunodeipresenti, purcommiserandolo,potevadargli.Osservandoquell’insolitospettacolocon ancormaggioreattenzione,ciaccorgemmochechivenivamaltrattatoinquel modononera,comespessoaccadeva,qualchemalcapitatopartigiano,mabensì unlorocamerata.Tuttiallorasichieseroqualeequantomaigravedovevaessere statoilmotivochespingevaisuoicommilitoniamaltrattarloinquelmodo. L’intentoeraquellodifarsapereallacittadinaeachiavevaacconsentitodi collaborareconloro,dinonprovarepiùatradirli.Difficileeraperòanchecapire perchémaiessilofacessero,senzatenercontodelleinevitabilidisapprovazioni cheunatalscenaavrebbedicertosuscitatonellapopolazionedelposto,ritenuta semprepotenzialmenteinfidaeavversaall’occupazionechesubiva.
Quandolavittimadiquelpestaggiocifupiùvicina,ciaccorgemmochesulla manicasinistradellasuagiubbasinotavauninusitatodistintivo.Eraunoscudetto palatocontrecolori,rosso,biancoeblu,sovrastatodaunemblemaraffigurante unacapra,ilsimbolodell’Istria.IlferocecomportamentodeiTedeschiadessosi spiegavadasé.Lavittimadiquelpestaggioselvaggioindossavaunamontura tedesca,matedescononloera.Eraunsoldatodella Landschutz,unamilizia semivolontariacheiTedeschiavevanocreato,arruolandoinessaigiovanidella regionepercostituireuncorpomilitareattoacontrastarel’attivitàsabotatrice deipartigianioperantiinIstria.
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Standoaquantopoiraccontòunnostroconoscente,pureluiaggregatoin quellamilizia,quellosventuratoerauncombattenteistrianoinfiltratosinella strutturamilitarenemica.QuandoiTedeschiscoprironoisuoicontatticonil movimentodiliberazionepartigiano,locostrinsero,sottotortura,asvelareinomi deglialtrieventualisuoicollaboratoripresentinell’unitàallaqualeerastato assegnato.Nonpotendopiùparlareperlepercossericevuteinfaccia,fucostretto aindicareconcennidicapochitraisuoicompagnidisquadra,schieratidifronte alui,l’avevasostenutonelsuooperatodiagenteinformatorepartigiano.Le modalitàmesseinattodurantequeltristeinterrogatorio,comemenzionato,fu descrittoaguerrafinitadaC.Fabris,unodeisospettatisimpatizzantidelmovimentodiresistenzaantitedesca.Egliebbesalvalavitagrazieproprioaquel torturato,suoamicod’infanzia,cheriuscìausarelesueultimeforzepernegare conuncennodidiniegolarealtàesalvarglicosìlavita.
Matacorna
Traletantestoriechericordanoildeplorevolemodousatoanchenella nostraregioneduranteilSecondoconflittomondialepereliminareicosiddetti “nemicidelpopolo”,credosiadoverososegnalarecheoltreaimanigoldicollaboratoridell’ormaidiscioltoregimefascistaanchealtrepersone,chemaiebbero alcunchédafareconimisfattiperpetratiduranteilfamigeratoventennio, venneropuniticonmetodicheoggimolticondannanoetanticercanodidimenticare.Eranoquellipurtroppotempiquandolaleggenonandavaproprioa braccettoconlagiustizia,quandonellanostraregionenonc’eraancoraunvero comandoenemmenounaveraamministrazioneinsostituzionediquellastatale italiana,ormaipassata.
Quandosivenneasaperecheadessereuccisefuronoanchepersone innocentisoltantoinbaseafalse,infondateaccusemossedachierroneamente leritenevaresponsabiliditutteleangheriesubitefinoapochigiorniprimadal popolo,lamaggiorpartedellapopolazionedelpostocondannòquellospiccioe inusualemodosceltoperdarsfogoaldesideriodirivalsa,sortoperl’accumulo delleinsolenzeeingiustiziesubitenegliannipassati.Nessunoperòinqueigiorni osòbiasimareapertamentechiapprofittòdell’imperantegeneraleconfusionedel momentopervendicarsiconsimilimetodi,deimaltrattamentisubitiduranteil ventenniofascista.All’uomosemplice,timorosoeingenuodelvolgoaltroallora nonrimanevachetacere,pernonessereasuavoltagiudicatocontrarioalnuovo regime.
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Neigiornicheseguironolaresaincondizionatadell’Italia,granpartedei fantiemarinaidistanzanellapiazzafortediPola,prividipreciseeadeguate disposizionisulmododicomportarsiconl’alleatodiieri,abbandonaronodi propriainiziativalerispettiveunitàmilitari,cercandodiritornarequantoprima possibileallepropriecasesenzadoversiscontrareconletruppegermanichegià insediateneiprincipalinodistrategicidellapenisola.Persfuggireallapossibile catturadapartedeinuovinemici,essis’incamminavano,sempreapiediein piccoligruppi,attraversocampieboschidiscostidalleviedicomunicazionepiù frequentate,perarrivarealmenofinoaTrieste.Lospostarsiingruppoforsedava aqueisoldatiallosbaraglioun’illusoriasensazionedisicurezza,maciònon impedìadunodilorodicrederedipoterfareamenodell’appoggiodeisuoi compagnid’armiepreferìlasciarePoladasolo.
Quelmalaccortosoldato,ungiorno,dopoavergirovagatoperoreeore attraversoterrenialuisconosciuti,sitrovòversol’imbruniredifronteadun piccoloagglomeratodicasesparpagliateallabasedellependicidelcolleMoncalvo,oggiGolaš,sitoasettentrionediValle.Lìgiunto,ormaistancoperillungo andare,posefinealsuocamminotraleprimecasediquelpaesino.Ilcasovolle chelamodestacasupoladifronteallaqualesifermòperchiedereappoggio,fosse abitatadaunafamigliainvisaatuttiisuoicompaesani.Ignarodiciò,senzabadare all’aspettotrasandatodelproprietariodiquelladimora,glisirivolsechiedendogli,comeinsimilicircostanzelofacevanotuttiisoldatiinfugadaPola,unpo’di ciboequalchecapodivestiario,fossepureancheconsuntoperilsuolungouso fattolavorandoneicampi.Incambiogliavrebbelasciatoladivisacheindossava. Ilvillicoaccettòsubitolapropostaeperdipiù,datal’oratarda,oltreadoffrirgli qualcosadamangiare,glioffrìpurelapossibilitàdipernottareinungiacigliodi fortunanellastallaadiacenteallasuacasa.Miglioreaccoglienzalosbandato nonpotevaproprioaspettarsiditrovaretrapersonechecomunicavanotraloro inunaparlataaluisconosciuta!Unavoltaaccettatol’invito,sucos’altrosi fosseropoiaccordatinonsisa.Moltoprobabilmenteil“generoso”ospitesioffrì anchecomeguidadisinteressataprontaperaccompagnareall’indomaniilsoldatoperisentieripiùbreviesicurichegliavrebberopermessodiaccorciaredi moltoilpercorsonecessarioperarrivare,neltempopiùbrevepossibile,a destinazione.
Passatalanottenellastallaassiemeallamucca,ilmattinoseguenteilmilitare, accompagnatodachil’avevaospitato,s’incamminòperviottoliappenatransitabili,mastandoaldiredelvillico,ipiùacconcichesipotevanoimboccareper arrivare,senzarischiarealcunché,lìdoveluiavevaespressol’intenzionedi andare.Duranteilcamminoilsolerischiaravaillatosinistrodeidueviandanti.Il
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soldatononcifececaso,nonsiaccorsechealpomeriggiodelgiornoprimaera semprelastessapartedellasuapersonaadesserecolpitadagliultimiraggidel solealtramonto.Nonstavadunque,comecredeva,andandoversosettentrione, mabensìall’inversoversomeridione,versoilpuntodadoveilgiornoprimase n’eradipartito.Procedendolungoqueisentieri,quasisommersinellafoltavegetazionedelsottobosco,d’altrondenonpoteva,anchesel’avessevoluto,orientarsi. Pertantoaltrononglirimanevachefidarsidichiglisieraoffertoafarglidaguida. Dopocircaunchilometrodinonfacilepercorso,consempreafiancol’auto-propostosiaccompagnatore,davantialuisiaprìnelfoltodellamacchiaunaristretta radurainterpostatrailcolleMonteCornoequellodellaPisana,ambeduemodesti rilievianorddiValle.Ancoraqualchepassoepoituttoaduntrattosiaccorsedi trovarsisull’orlodiun’inaspettatavoragine,strettaesemicircolare,chesiperdeva nellepaurosevisceredellaterra.Sitrovòdifronteallafoibanotaconilnome Matacorna(alterazionelessicaledelladenominazioneMonteCorno).Lìfinìilsue vagarelungoleterre,aluisconosciute,dellabassaIstria.
Giàdaragazzinomieranotal’esistenzadiquellafoiba.Quandod’estate andavoassiemeaimieigenitoriatrovareinonniallaPisana,unamanciatadi caserustichepostetralacittadinadiValleeilcaseggiatodiMoncalvo,ipastorelli, mieicoetaneidelposto,quandomaieraloropossibilemiportavanoallavoltadi unalimitata,pianeggiantearearocciosa,perfarmivederenelsuocentroun inghiottitoionaturaledelimitatodaparetiperpendicolarichescendevanoliscea piomboversol’ignoto.Essiforselofacevanosoltantoperdimostrareilloro coraggioenelcontempopercompiacersidellospaventocheioavreidovuto provaretrovandomidifronteaquelfenomenocarsico.
Ogniqualvoltaritornavoinquell’angolodibosco,l’incontroconquellafoiba suscitavainmeunacontrastanteeinsolitasensazione.Sedaunlatolacuriosità mispingevasemprepiùvicinoalsuoorloperscrutarnelevisceretenebrose,nello stessomomentoricevevol’impressionechequell’orrendobucoavesselaforzadi risucchiarminelsuospaventosovuoto.Piùcisiavvicinavaalsuoorlo,maggiore erailpericolocheunpassofalsopotessefinireintragedia.Tuttociòperònon miimpedivadiascoltarelostrano,quasilugubre,rimbombantetubaredei bianchicolombicheincontinuosiintravedevanosvolazzarenelnerointernodi quellafoiba.Percompletarelavisitaaquelparticolaresito,nonsipotevafarea menodigettareinquellavoraginequalcunadellerarepietresmossechesi trovavanoneipressi.Dallungotempoimpiegatodaquest’ultimeperraggiungere,conunosgradevoletonfo,ilfondo,cercavodifarmiun’ideadellasua profondità.Nessunoaqueltemposapevaquantoinrealtàessafosseprofonda, mad’altrondeanessunociònemmenointeressava.Ancheilsuenomeraramente
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venivapronunciato.Sequalcunoloricordava,lofacevasoltantoperdissuadere icuriosidall’andareacercarla.
Sievitòdinominarlaanchequandoormaituttelepersonedeidintorni venneroaconoscenzadell’usocheunloroconterraneoneavevafattoper uccidereunsuosimile,undisgraziatoappenaconosciuto.Perchémail’aveva fatto?Avevaforsenotatocheavevaaddossoqualcosaditantopreziosoda spingerlo,perpuraavidità,acommetterequell’esecrabiledelitto,oppurequel gestoaltrononfucheunistintivoagirefruttodiunamalcelata,mostruosa manifestazionedidisumanadepravazione?Lavittimapoifuuccisaprimadi esserescaraventatainquell’orridoovifuspintaancoraviva?Qualunquefosse statoilmoventecheindusseilvillicoasopprimereunessereumanoappena conosciuto,dicertolofececontandosulgeneralestatodidisordineeconfusione cheinqueigiorniregnavasovranosututtalaregione.Erasicurochemainessuno sisarebbeinteressatoperlascomparsadiunodeitantisoldatidispersiinquei momentipertuttal’Istria.Sapevapurechesepercasoqualcunodeisuoi compaesanifosseanchevenutoaconoscenzadiciòcheavevafatto,dicertonon l’avrebbemairaccontatoachinoneraresidenteinqueiparaggi.Intalmodo poté,senzaprovarealcunrimorso,continuareaviverepertuttoilrestodella guerracomesenulladirimproverabilefossesuccessonelsuocircondario.
Isuoicompaesaniperò,anchesefacevanofintadiessereall’oscurodiciò cheluiavevafatto,all’unanimitàcondannaronoquelsuoattodicrudeltà.Continuaronoatacerefinoaquandoneldopoguerramadrenaturanonsiintromise nelloromondoagreste,saturodiarcaichesuperstizioni.Duranteunimprovviso temporaleestivo,l’autorediquell’efferatodelittostavarincasandofrettolosamente,quandounfulminelocolpìsull’usciodellasuacasupola.Nessunodei viciniaccorseinsuoaiuto.Nell’arcodiqualchegiornomorìsenzaassistenza medica.TragliadultidiMoncalvoquellamortenonsuscitòalcunrimpianto,anzi daipiùfuconsiderataallastreguadiunagiustapunizionedivinameritevoledi essereinflittaalquelpeccatore,cioèall’infoibatore.
P.S.Glispeleologi,inviativersolafinedelsecolopassatodallecompetenti istituzionistataliadesplorarequellacavità,riferironodinonessereriuscitia raggiungerneilfondoepertantonemmenoaconstatarelapresenzaomenodi restiumani!
L’orgogliodelvinto
Iprigionieridiguerratedeschinell’immediatodopoguerrafuronoimpiegati invarilavoridiricostruzionedelleinfrastruttureedegliedificidalorostessi
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distruttiqualchemeseprima.Traglialtriobblighiavevanopurequellodisminare leareelimitrofi,antecedentementedisseminatecondoviziadicaricheesplosive. QuandononeranoallavororimanevanorinchiusinelvecchioCastelloMontecuccoli,nellapartebassadiPisinoenessunotraicivilisipreoccupavaperlaloro sorte.Quandoinveceeranocondottiallavoro,scortatidaqualchepartigiano armato,mentrepassavanolungoilcorsodellacittadinaeranovistidatuttieda certunianchecommiserati.Primadeltramontorifacevanoall’inversolostesso percorso.Arrancavanostanchi,portandotalvoltaagguantateconlemaninude leminedissotterrateedisinnescatealmattino.
Unpomeriggio,duranteunodiqueiquotidianispostamentidalpostodi lavoroalCastello,laloroinformecolonnaincrociòunaformazionedipartigiani benequipaggiati,cheprocedevainsensoinverso.Quandofuronoallastessa altezzadipercorso,ipartigiani,fieridelloropassatodicombattentivittoriosie baldanzosi,neapprofittaronoperdarvoceallelorocanzonidilotta.Eraun’evidenterivalsaindirizzataalnemicosconfitto.Iprigionierialcontrarioprocedevanostanchi,laceri,trascinandoipiedimalcalzati.Quandoarrivaronofiancoa fiancoconivincitori,sitrovòtralorochiebbeilcoraggiodiimpartireaipropri consimiliunprecisoordine.All’istantequeglistraccionisembraronorianimarsi inmassa.Purvinti,simiseroamarciareconlostileusatoaltempodelleloro prodezzemilitari.
Ipartigiani,ancoranonavvezziadimostrarelapropriaefficienzacon spettacolarisfilatemilitari,risposeroaquellanontantovelataprovocazione scenicaalzandoiltonodellorocanto.Sipercepivaperòchenongradivano proprioquell’improvvisadimostrazionedicapacitàcoordinativa,considerata,e forsenonatorto,moltoirritante,tantopiùchevenivaesibitaalcospettodella popolazionecivile,chegiudicavailfattosenzasentireilbisognodiintervenire, comequalcunoavrebbedesiderato,perumiliarealmenoverbalmenteilvinto. Nessunodegliastantifiatò,icommentisifeceropoitraleparetidomestiche.
Negliultimianniinpiùoccasionisudiversepubblicazionigiornalistichesono stateriportatenotizieriguardantiinfoibamentiavvenutiinpassatonellaFoiba diPisino.Queicriminivenivanoerroneamenteattribuitiagliabitantidiquella cittadina.Nulladipiùfalso.Ancheseconunvecchiomotivomusicale,risalente alXIXsecolo,iPisinesisivolevanodistingueredagliestraneicantandoin dialetto:“…fioimii,chiofendiPisininfondoallaFoibafinirelandarà”,con
PieroPunz
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quelcampanilisticocantononintendevanoperòmaimettereinattoquelloche volevanosoltantofarcredere.Eraunavvertimentoscherzosofattounicamente peresaltarelapropriapresuntasuperioritàculturale.
Amemoriad’uomoinquell’incavocarsicoperselavitasolamentechiscelse dipropriainiziativalamortegettandosinelsuofondo.Trairaricasidisuicidio fattisaltandonelvuoto,unodifferiscedaglialtri.Perdelusioniideologichelo feceunnostroconcittadinoricordatoancoraconilsuosoprannome:PieroPunz.
Comesocialistadichiarato,pocodopol’avventodelfascismoalpotere,fu condannatoalconfinonellelontane,pernoi,isoledelTirreno.Appenaaguerra finitafinalmenteritornòliberonellasuaPisino.Consideratodallenuoveautorità popolariunuomodifiducia,gliaffidaronoladirezionedellapiccolatipografia cittadina.Noiragazziniciraccoglievamospessoevolentierinellasuaofficina, postanelcentrocittadino,perosservareglioperai,improvvisatitipografi,intenti afarlavorarelestranemacchinelìsistemate.Luiciaccoglievasemprevolentieri, perchécosìglidavamol’occasioneperraccontarciilsuo“curriculumvitae”da perseguitatopolitico,biasimandonelcontempochimettevaindubbiolalegalità delnuovoinstauratoregime.Eraorgogliosodelsuopassatopolitico,maascoltavacontolleranzalecritichecheipiùgranditranoiosavanofareversoigià palesisoprusichelanuovadittaturagiustificavaconvarietrovatepseudolegali. Comeimieicompagnianch’ioavevol’abitudinedisostare,ogniqualvolta passavolungoilcorsocittadino,inquellaminitipografiaperscambiarequalche parolaconquell’interessantepersona.Lofacevoanchequando,durantele vacanzescolastiche,tornavoacasadalconvittodiRovigno.L’ultimavoltachelo fecifuquando,nontrovandoloallavoro,misentiidirecheerastatoarrestato comedissidentepolitico.Nonavendoluifamigliaeforsenemmenoveriamici, nessunos’interessòmoltoperlasuasorte.Semplicementesparìdallacircolazione.
Quandoqualcheannodopolorivedemmoreducedallaprigioniapassata sull’IsolaCalva(cr.GoliOtok)eraormaiunaltrouomo.Eradiventatol’ombra diséstesso.Eranoquellitempidifficili.Ormainessunoosavacriticareoricordare alcunchériferibilealmododioperaredellapoliziadiallora.Chiuscivadaquel penitenziariosiguardavabenedalraccontareadaltriilpropriopassatoda detenuto.Farloavrebbesignificatoritornaredaprigionieronell’infernodiquel lager.Unavoltaespiatalaloropresuntacolpa,tuttiicosiddetti“cominformisti” sitenevanoaimarginidellasocietà.Conlorosipensavacheeramegliononavere alcunchédafare,laloropresenzainpubblicodisturbava.Contrariamente all’usualemododicomportarsiimpostoaisuoisventuraticompagnidiprigionia, aPieroPunzfuordinato,unavoltalibero,diriconosceredifronteadunfolto 164A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
pubblicoisuoipresuntimisfatti.NellasaladellaCasadelPopolo(lapalestradel nostroexGinnasio)fucostretto,convisibileimbarazzo,arecitareunassurdo meaculpa.Siesprimeva,trafischieinsulti,inuncroatononpropriocorretto. Piùcheparlarebalbettavafrasisconnesse.Sivedevachenoneraconvintodiciò chestavadicendo,malodovevafare.Unavoltaconclusaquellamessinscena, qualcuno,accortosigiàprimadelsuocomportamentoimpacciato,perumiliarlo ancoradipiùlocostrinseconsprezzantecinismoaripeterelesueinesistenticolpe difronteallafollatumultuante.Lascenaeraveramentepietosa.Certuni,contrari alnuovoregime,quasisicompiacevanovedendocomevenivatrattatounloroex avversarioideologico.Altri,lagranpartedeisuoiconcittadinisenzaalcun orientamentopolitico,giudicaronoinseguitoquellaturpemessinscenacome esagerataenonnecessaria,maeratroppotardi.Perchéaccanirsicontantolivore suquelrelittoumanoanchedopocheerastataestortalaprimaconfessione?
Qualchegiornodopoquelladeludenteeinutilesceneggiata,PieroPunza modosuosivendicòdelleumiliazionisubitedapartedeisuoiaguzzini,rinnegandotuttociòcheerastatocostrettoadire.Intalmododimostròdiessererimasto nelsuointimosemprecoerenteconiprincipiperiqualiavevasacrificatogran partedellasuaesistenza.Delusodiunmondocheavevasognatoprivodi ingiustizie,unpomeriggiosultardisirecòsull’orlopiùaltodellaFoibaecon quantofiatopotevaavereingolacominciòabiasimarel’operatodelpresente regimeel’inumanotrattamentodaluisubitoduranteladetenzioneesenzacolpa alcunasull’IsolaCalva.Benprestogliabitantideirionicirconvicini,Castel,Burai eStranga,cominciaronoaraccogliersisull’orlodiquell’incavocarsicoperascoltareciòchestavadicendo.L’incavodellaFoibafungevadacassadirisonanza perlesueparole,chevennerorecepitedatuttibenchiareeforti.Leguardie popolariaccorserosubitoperinterromperequell’improvvisatooratore.Gliintimaronoperentoriamentedismettereconilsuoparlareprovocatorio,malui facendolognorricontinuòconlasuaarringa.Leguardieallora,vistocheluinon desistevadalsuointento,glisiavvicinaronoconl’intenzionedirimuoverloaviva forzadalsitodovesieraarroccato,maluialloraliavvisòcheseavesseroosato soltantotoccarlo,luiliavrebbesenzaalcunindugioghermitipertrascinarlicon sénelvuotosottostante.Nessunoosòfarealcunpassoversochieradecisodifare quellocheavevaprogrammato.
Perfartacerequellavocesarebbebastatouncolpodipistola,mauccidere l’improvvisatooratoredifronteatuttaquellamassadipersoneaccorsasull’orlo delbaratroperassisterealsuoinsolitospettacolo,nonsarebbestataunasoluzionepoliticamentepropriofelice,anziprobabilmentemoltocontroproducente. Leguardiepertantofuronocostrettealasciarloparlare.Dopopiùdiun’ora
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d’ininterrottoinveire,PieroPunz,inneggiandoalsuosocialismo,silancio nell’abissosottostante.
Mancatagitainmare
ChiusonelsecondodopoguerrailGinnasioLiceodiPisino,unnumero consistentedeisuoialunnisitrasferìaRovignoperproseguireglistudinelnuovo GinnasioitalianodiRovigno.Perpromuoverel’iscrizionedinuovieventuali studentiall’istitutoscolasticoappenainaugurato,sipensòd’approntareall’uopo pureunconvittoperospitarecolorochevisarebberogiuntidaaltrelocalità. Duranteilprimosemestrediscuolaiconvittori,iotraloro,vivevanoquasiisolati dailorocompagnidiclasse.Unadiversaparlatadialettaleelenuovediverse condizioniculturalieambientaliciimpedivanodiinstaurarerapportidispontaneaamicizia.Conilsopraggiungeredellabellastagione,aqualchedirigentedella gioventùcittadinavennelasplendidaideadiorganizzareunagitainmareper alleviarel’affliggentesensodidisinteressechesipercepivaesserepresentetrai convittoriimmersinelnuovomilieusociale.Loscopoeraquellodifarciconosceremegliol’ambientenaturaleelasuagenteconlaqualeavremmomolto probabilmentedovutocoesistereinarmoniapertantianniancora.Lagitaci avrebbepermessodiammiraregratis,abordodiunvecchiobragozzo,lemeraviglioseprospettivedellecosteistrianecompresetraRovignoeOrsera,ultima tappadell’itinerario.Saputochel’escursioneinmaresisarebbefattaunadelle primedomenichediprimaveraeappenailtempol’avessepermesso,gliinteressatiall’uscitainmarefuronotantoentusiastidadimenticarelediffidenzeaccumulateneimesipassativersoinatividelposto.Aqualcunodelnostrogruppoil fattodinonaverfissatounadataprecisasembròunatrovata,unapresaingiro perdisdireilpromesso.Quandoarrivòquelgiorno,alleprimelucidell’alba eravamogiàinpiediperscrutare,attraversolepersianedeldormitorio,comesi preannunciavailcieloall’orizzonte.Soddisfatti,potemmoconstatarechetutto facevaprevedereunagiornataserena,pienadisoleeunmarecalmo,proprio quellochesipotevadesiderareperfareunapiacevoleescursioneinmare.
Nessunalitodiventoturbaval’atmosferamattutina,nessunanubesiintravedevasopradinoi.Un’occasionemigliorepersaggiareilmareeammirarele suecostenonlapotevamopropriosperare.Consumataintuttafrettalaprima colazione,consistenteinuncaffelatte(orzotostatoelatteinpovereamericano) edelpane,ciaffrettammoversoilporto.Ilmaresembravaunospecchiofatto appostaperriflettereicoloriarmoniosidellavecchiaRovigno.Pochepersonesi
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intrattenevanosuimoli.Sulbragozzomessoanostradisposizioneduemozzi pulivanolacopertadelnatante,senzadegnarsidimostrarealcuninteresseper lanostrapresenza.Badavanoallorolavorosenzalasciarcisalireabordo.Prima diimbarcarsi,celofecerocapire,dovevamoaspettarel’arrivodelloropadrone. Ancheseunpo’contrariatiperilloromododicomportarsi,altrononcirestava cheattendereilcapobarca.Dopoun’attesachecisembravalungaunsecolo,alla finevedemmosbucaredaunacallelìvicina,senzafrettaalcuna,illupodimare cheavrebbedovutopilotarelanostrabarca.Quelsuoincederecistupìalquanto, nonpotevamospiegarciquellasuairritanteflemma,quellasuamanifestamancanzadiconcordanzaconilnostroentusiasmo.Tuttosicomplicòquandoal nostrousuale“bondì”(buongiorno)luirispose,quasicontrovoglia,conunsecco “noseva”(nonsiva).Nonpotemmocredereallenostreorecchie.Cosamai volevadirciquelvecchiomarinaioconquellafrasestringata?Sitrattavaforsedi unmodoscherzosodiesprimersioeraforsequellaunafrasescaramanticarivolta dallagentedimareachisiapprestavaperlaprimavoltaadaffrontaregli imprevistipericolicheilmaresapevaspessoservire?Almomentononcifacemmocaso.Capireilsignificatodiquelleparolepropriononciinteressava.L’importantepernoierasalireabordoesalparequantoprimaversoilmareaperto, mailrepentinoscendereaterradeimozzibenprestocifececapirecheil capobarcanonscherzava.
Lasorpresaelacosternazioneperl’imprevistadecisionepresadaquel burberomarinaiofugrande.Quellamattinal’ambientemarino,anostroavviso, nonpotevaoffriremiglioricondizioniperessereconosciuto.Incoroallora,e quasiconrabbia,chiedemmoachiciprivavadellanostraprimaoccasioneper conoscereinprimapersonalanaturamarina,lacausachel’avevaspintoadisdire ilpromesso.Luiinunprimomomentononfececasoallenostrerimostranze,ma poi,incalzatodalnostroinsistere,cirisposeconunsemplicecennodicapo.Volse, senzaproferireparola,latestaversol’alto,versolastatuadiSant’Eufemiache svettaaltasulcampanilesovrastantetuttaRovigno.Troppopocoperappagare lanostracuriositàedelusione.Quelsuostranovoltarsiall’indietrovolgendolo sguardoversol’altononcidicevaproprionulla.Luiallora,accortosidellanostra perplessitàsidecise,perspiegarsimeglio,difarciunbrevesuntodimeteorologia. CispiegòchelaSanta,sevenivasottopostaaspintediventidiversi,ruotandosul proprioasseverticale,cambiavaposizione.Osservandol’orientamentochedi voltainvoltaessaassumeva,sipotevanoprevedereicambiamentideltempoche dilìapocosisarebberomanifestatisulmareantistanteRovigno.Quellamattina, perquantol’albasembravapromettereunagiornatameravigliosa,Sant’Eufemia prevedeva,standoaquellochedicevanoipescatori,l’avvicinarsidiunfortunale A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214167
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ditaleforzadasuggerireagliespertiuominidimaredinonscioglieregliormeggi. Pernoiconvittori,“gentedefura”(gentedifuori),cometalvoltaconschernoci apostrofavanogliautoctoni,ancheilsoloconsultarelaRosadeiVentiobasarsi soltantosualtremanifestazioninaturaliprimadiavventurarsiinmare,erauna perditaditempo,soltantounfarsfoggiodellepropriepassateconoscenze nauticheenulladipiù.Ilbasarsipoisull’imprevedibileposturadiunastatuaper predireilmutaredeltemposuperavalanostracapacitàdiaccettarecome possibilequellochecivenivadetto.Ledelucidazionidispensatequellamattina sullabanchinadelportononriuscironopertantoagiustificarel’annullamento dellaprogettatagitainmare.Nonriuscironoaconvincerci.Maaltrononci restavadafarecheritornareinconvittobiasimando,passodopopassoecon sempremaggiorfoga,gliorganizzatoridell’escursioneormaifallita.Eravamo convintidiesserestatimagistralmentebeffatidallagentedelpostosempre pronta,rispettandoleproprieavitetradizionicampanilistiche,aprendersigioco dell’altruiimperiziaincampomarinaresco.Ciòcontribuìafarcrescereinnoila sfiduciachegiànutrivamoneiconfrontideilocali.
Unpo’primadelpastodimezzogiornoperòcidovemmoricrederedelle convinzionimaturateinrivapensandoallamancataescursione.Unabufera d’inusitatovigoresiscatenòall’improvvisosulmareesullaterrafermaattornoa Rovigno.Appenaallora,ancheseamalincuore,dovemmoriconoscerediesserci affrettatiunpo’tropponelgiudicareerratilaprecauzioneeiltimoredimostrati dalcapobarcaprimadidecidersiomenoadaffrontareunmaredanoigiudicato esserequellamattinailmigliorechepotessimodesiderareperappagarelanostra famedinuovo,didiverso.Euforicicomeeravamoperlemeravigliecheilmare credevamostesseperoffrirci,nonpotevamoimmaginarecheluiinveceera seriamentepreoccupatoperciòchequelgiornocipotevacapitareunavolta lontanidallaterraferma.Eglisapevaperanticatradizione,cometutticoloroche battevanoilmare,didoversempretenercontodelleavvertenzechemadrenatura, amodosuo,davaatutticolorochelesapevanointerpretarenelmodoadeguato. QuelgiornoSant’Eufemiaprevedevabruttotempo.Nonsitrattavadunque,come noiavevamosupposto,diun’atavicaavversitàpopolareversotuttociòcheera estraneoallorobendelimitatomondoesistenziale(nellospecifico,versonoi convittori),masoltantounanormaleebenponderatasceltavoltaaprevenire un’eventualeburrascacheilmareciavrebbesemprepotutoriservare.Ladiffusa eciecafiduciacheipescatoridelpostoripongonoancoranellaloropatrona,la stessaSant’Eufemiachespessosapevanoanchederidere,forsequellamattina avevapreservatolanostracomitivadaunadisgrazia,facendocinellostessotempo capirechenonèopportunogiudicaresottovalutandol’altruisapereedesperienza.
Daragazzinosentivopiùvoltecertepersone,giàavanticonglianni,esprimersiinmalomodoquandodavanogiudizisullostiledivitadellapopolazione agrestesparsanellargocircondariodellamiacittadina.AlloravivevoaPisino. Intuivonelloroparlareunapresenzaditronfiaalterigiatuttavoltaasvilire,se nonaddiritturaadisprezzare,chieraaddettoailavorideicampi,manoncredevo atuttoquellochestavanodicendo.Eroconvintocheesagerassero,chequello chedeclamavanoaltrononpotevaesserechefruttodimalatefantasie.
Aqueltempolamiaetàmiimpedivadicrederechepotesseroesistere individuicapacidivantarsidiesseremigliorideglialtrisoltantoperilfattoche questiultimisvolgevanoattivitàritenutedinessunvaloreculturaleoeconomico. Evidentementemisbagliavoesoltantomoltopiùtardiebbilapossibilitàdi conoscerelarealtàchemiattorniava,realtànonsemprecosìgradevolecomemi illudevochedovesseessere.Primadifinireglistudinonavreimaipotuto immaginarequantobruttaegravepotesseesserelavitadichieraancoracostretto acamparebasandosisoltantosuiproventidiqualchemagropezzoditerra.A peggiorarelostatodiestremamiseriaincuiversavanocertefamigliedicontadini, contribuivapureilperduraretralorodicertearcaicheconsuetudinipropriedi unmondoormaitramontato.Eranousanzeconsideratedaipiùarretratee moralmenteancheriprovevoli,machealoropursempreservivanopersopravvivere.Nonseneservivanovolentieri,maspessodovevanofarlo.Anchesetrale quattromuradellaloropoverecaselefamiglieeranotestimonidiatticonsiderati disdicevoliperlacomunemoraledelcircondario,essecercavanosempredi nascondernel’esistenza.Certamentenoneranofieredelleloroprimitivetradizioni,maliberarseneeconomicamentenonlopotevano.
Lapopolazionetutta,senzadistinzionedisorta,tralepiùobbrobriose infrazionialsuecodicemoraleponeva,eloponetuttora,l’incesto.Nonc’era conoscente,amicooparenteche,unavoltavenutoaconoscenzadell’esistenza diunataleanomalarelazionetraconsanguinei,noncondannassegliautoridi quell’attoelelororispettivefamiglie.Famigliechefinoapochigiorniaddietro eranoconsideratedall’interovicinatomeritevolidistimaerispetto.Naturalmente,comespessoavviene,sitrovavanosubitopureisolitifasullibenpensantiche nonperdevanomail’occasioneperdivulgareilbiasimato“fattaccio”aimiseri curiosidelcircondario.
AvevoappenainiziatoasvolgerelamiamansionedimedicoaPisino,quando giàmisisvelaronolemiserecondizionidivitaconlequalicertepoverefamiglie dicontadinieranocostretteaconvivere.Traleprimevisiteadomicilio,fattenel
Incesto
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circondariodellamiacittadina,cifuquellafattaaunagiovaneragazzache accusavadolorialventreaccompagnatidaripetuticonatidivomito.Leiviveva inunacostruzionefatiscentesottoalcuitettotrovavanoriparopureunbueeun asino.L’arredocasalingodiqueltugurioeraquasiinesistente.Inunangolo,stesa suunsacconeditelaimbottitoconbratteedigranoturco,giacevalagiovane ammalata.Nonproferivaparola,sembravaunanimaleferitochesemplicemente imploravaaiutoconlosguardo.Noneraaffettadaalcunmorbo,erasoltantoin statodiavanzatagravidanza(trailquartooilquintomesedigestazione).Non avendoancoragliagricoltoridirettiinqueltempol’assistenzamedicagratuita, rivelaisoltantoaisuoigenitoriquellocheavevoconstatato,senzaperòdimenticaredifarloropresentecomeavrebberodovutocomportarsiconlalorogiovane figlia.Senzaindugiarmioltrealnecessario,meneandaipoiviasenzachiedere, incomuneaccordoconl’autistadell’autoambulanza,alcunrimborso.
Sonocertoche,sommersocom’erodalquotidianolavoro,avreibenpresto dimenticatoquell’incresciosascenadipovertà,searisvegliarneilricordonon fosseintervenutounaltroeventochemiturbòancoradipiùperladabbenaggine dichiseppeprovocarlo,aggiungendo,senzabisogno,alvecchiomaleunmale ancorapeggiore.
Nonpassòmoltotempoprimachelafiglioladeltugurioappenadescritto venisseapartorirenell’ospedalettodoveprestavoservizio.Lìdiedeallaluceuna vispaesanacreaturina.Quelparto,cometantialtri,nonavrebbesuscitatomai tralagentedelpostonessunparticolareinteresse,seduranteiltravagliol’ostetricachel’assistevanonleavessechiesto,sapendochenoneramaritata,chiera ilpadredell’esserinochestavaperdareallaluce.Lasanitaria,appresochea renderlamadreerastatosuofratello,appenalefupossibileraccontòatuttoil personaledelrepartoquell’insolitoevento.Inunmenchenonsidicalanotizia ilgiornodopoeragiàdidominiopubblico.TuttaPisinoneparlava.Lesolerti comari,sempreavidedinotizielicenziose,sipremuraronotostodialimentarelo scandalodiffondendolapiccantenovellaatuttol’interocircondariopisinese.
Probabilmente,essendoquel“peccato”maturatotragentedinessunarilevanzasociale,essosarebbebenprestocadutoinungeneraledimenticatoio,ma altresciagure,nelcorsodipochigiorni,siaggiunseroalleprecedenti.Ilpadre delneonato,nonsapendoononpotendoreagirealcrescentebiasimodeisuoi conterraneieprobabilmenteanchespintodallacolpachelotormentavaper quellocheavevafatto,trovatounlungofilodiferroloscagliò,tenendoloper un’estremità,traicavielettricidellalineaadaltatensionechepassavaquasisopra allasuacasupola.Morìfulminatoall’istante.
Lasuamortenonsuscitòparticolarescalpore.Dapiùpersonefuconsiderata
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allastreguadiunadovutapunizionemeritataperlasuadeplorevolecondotta. Inbreveipuritanidelmomentosentenziaronochequelgiovaneavevasoltanto pagatoperilmalecommesso.Nessunoperòsipreoccupòperlepossibilitraversie chequellafamigliaforseundomanisarebbestatacostrettaancoraasopportare.
Nonpassaronomoltigiorniprimacheilgenitoredelsuicidasipresentassenel mioambulatorioperchiedermiilnecessariopermessoperseppellireilproprio nipotino,mortodurantelanotteprecedente.Meravigliatoperquelsusseguirsi dimortiinuntempocosìbreveesemprenellastessafamiglia,primadirilasciare ilcertificatodimortediquell’esserino,chiesiall’uomodidescrivermiilsusseguirsideifattorichaportaronoalsuoinaspettatodecesso.Ilvecchioallora,tutto confuso,cominciòasnocciolarelasfilzadegliintoppiche,secondolui,contribuironoallosviluppodiciòchequellanotteeraaccadutoincasasua.Spiegòcosì comelui,mentresispostavacautamenteconunlumeapetrolionelvano semibuiodoveerastatocollocatoungiacigliosulqualedormivailneonato,finì conl’inciamparesulpavimentosconnesso,lasciandocaderelalampada,che tenevainmano,propriosulla“culla”.Lalampadacadendosispezzòelefiamme chedaessasisprigionaronoappiccaronoilfuoco,primachenessunopotesse intervenireperspegnerle,allefogliedigranoturcoeagliindumentidichiera statomessoadormirepropriosopraadesse.Inunbattibalenolefiammeeil fumosoffocaronoilfruttonongraditodiquell’incesto.Peravvalorarequelloche stavadicendo,l’uomomimostròpureipezzidellalampadarotta.Quel“reperto” peròinnessunmodobastavapercomprovarel’evolversideifatticosìcomeluili stavadescrivendo.Eranoinsufficientiperchiarireladinamicadeglieventicha portaronoallaprematurafinediquellavitaappenasbocciata.Dubitandodella versionechemivenivaservita,altrononmirimasecherecarmisulpostodella sciagura.
Lediffuseustionidiprimoesecondogradoriscontratesuquelcorpicino confermaronolacausadiquell’orrendamorte.Capiichenoneranecessario cercarealtriindiziriferibiliaqueltristecaso,comechenonsarebbeservitoa nulla,neigiorniavenire,ascoltareleinsinuazioniformulatedallemalelingue semprepronteagioiredellealtruisventure.Rilasciatoilpermessodisepoltura richiesto,ritornaiaPisinoconlasperanzacheaquellafamigliaildestinonon riservassealtrepeggioritragedie.
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MoncalvodiPisino
UnapartedeiresidentiaPisinountempogiudicavagliagricoltoridel circondarioqualipersoneesageratamenteparsimoniose,pernondireavare. Arrivavanoafavoleggiarechequest’ultimerisparmiavanoanchedifrontealle mortideipropricongiunti.Raccontavanoaddiritturache,pernonspendere qualchesoldino,chiamavanoilmedicoalcapezzalediqualcheloroanziano parentesoltantounpo’primachel’ammalatolasciassepersempreilnostro mondo.Chisiesprimevaintalmodocertamentenonconoscevaledifficoltàcon lequaliquestepersone,continuamentecriticate,dovevanoconvivere.Nontutti naturalmentecredevanoaciòchevenivalororaccontato.Anch’iodabambino credevochequellochesistavadicendoaltrononfossecheuninsiemedigratuiti aneddotiprividialcunrapportoconlarealtà,madaadultodovettiricredermi. Incertesperduteplaghedellacampagnaistrianaquellebiasimatepratiche persistetteroimmutateancorafinoaiprimianniSessantadelsecoloscorso.
EranopassatipochimesidaquandoavevoiniziatoasvolgerelamiaprofessionedimedicoaPisino,quandofuichiamatoavisitareun’anzianapersona, ammalatadapiùtempo,inuncasolaredistantequalchedecinadichilometridal mioambulatorio.Ilsitodovedovevorecarmisitrovavaquasinascostoinuno strettocalancodegradantesottoilpaesinodiMoncalvodiPisino(cr.Gologorica),patriadellostoricoCarloDefranceschi,versolasottostantepianadelfiume Arsia.Appenaarrivatoadestinazioneelasciatol’autistanell’autoambulanza,fui fattosubitoentrarenellacameradevesitrovaval’infermo.Dietroame,aipiedi dellettosulqualegiacevaillorononnochestavamorendo,siraccolsel’intera famiglia.Ilmoriturosembravainchiodatosuquelgiaciglio.Muovendolentamentegliocchiguardavaamalapenasoltantodadestraasinistra,mentredallasua boccasemiapertanonuscivaalcunsuono.Sembravachefosseconsciodeldestino chel’aspettava,manellostessotemposivedevacheildovermorirenonloturbava poitanto.L’estremopalloredelsuovoltocompletavaquelquadrodesolato.Per adempierealmiodoveredimedico,chiesiaiutoaisuoifamiliarilìassiepati. Primadivisitarel’ammalatoeraovviochequalcunoavrebbedovutospogliarlo, manessunosimosseperfarlo.Credevanoforsecheeracompitomioanche denudarel’ammalato?Costernatoperlostranomododicomportarsidiquelle persone,noninsistettioltreconlamiarichiestadiaiuto.Mentre,indecisosulda farsi,stavomeditandopertrovareilmodoadeguatoperrisolverelasgradevole situazione,ilpiùanzianodeipresenti,probabilmenteilcapofamiglia,facendo suoilpensierodituttigliastantiruppeilpenososilenziochenelfrattemposiera creatoeconuntonosicurosbottò:“Nonservespogliarlo,tantotrapoco(il
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vecchio)morirà!”.Aquelleparolel’anzianorisposeconcentrandoperunistante ilpropriosguardostupitosuchiavevaappenaespressoquell’iniquoparere.Tutti isuoifamiliarilìpresenti,tacendo,dimostraronodiapprovarequelgiudizio disumano.Io,sentendoleparoleappenaformulate,rimasialquantoscosso.Nello stessotempocompresipurechemis’invitavaindirettamenteadesisteredal mettereinattoquellocheerostatochiamatoafareinquellacasa.Capiipure cheormaialtrononmirimanevacherimetterelostetoscopionellamiaborsae lasciarequantoprimaquellastranafamiglia.
Mentremirecavoversol’autoambulanza,chemiaspettavapocodiscosta dallacasadovesistavaconsumandoqualfasulloritodipietàfiliale,nonpotei fareamenodichiedermiqualerailveromotivocheavevaspintoquellepersone achiamarmialcapezzaledelmorituro,segiàsapevanocomesisarebberopoi comportate.Lofecerosoltantoperdimostrareaivicinieparentiunaparvenza dicaritàfilialeoppureperevitare,devoticom’erano,unpossibilecastigodivino pernonaverespeso,quandoeraancorapossibile,qualchesoldopercurareil lorogenitore?
Ilricordodellosnaturatocomportamentodiquellafamigliadifronteall’imminentemortediunproprioconsanguineo,continuòpergiorniegiornia tormentarmi.Michiedevoselascenad’indifferenzaallaqualeavevoappena assistito,intrisadiincomprensibilidosidiinconsciacrudeltà,dovevarapportarsi adunarcaicoritodelqualeormaisieranodimenticateleoriginioalleprecarie condizionieconomicheconlequalilegentisemi-isolatediquellecontrade dovevanodestreggiarsi.Perpotercomprenderemeglioilparticolaremondo agresteconilqualeilcontadinodialloraeracostrettoaconvivere,nonnuoce peròricordarechelecurenecessarieperaccudireunanziano,affettodamalattie croniche,eranolungheecostose.Chieraattanagliatodaricorrentipenuriedi denaro,peraffrontarequellespesepotevaancherischiaredicomprometterela prosperitàdellapropriafamiglia.
Quellochedaragazzosentivoripeterepurtropposiriferivaafattirealmente accaduti.Latantodileggiataavariziadelcontadinononerasempreesolo riconducibileallasuapresuntagrettezzad’animo,mabensìancheall’indigenza chespessol’accompagnava.
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Olmettoreale
Conilpassaredeigiornivenniaconoscenzadialtreormaiinusitatecostumanzepopolarisopravvissute,chilosadaquando,negliangolipiùremotidella nostraregione.
Inungrigiopomeriggiod’autunnofuichiamatocomemedicoavisitareuna pazienteadOlmettoReale(cr.Brest),sperdutogrumodicaseabbarbicatosu unabalzadellesconnessependicidellaCicceria.Arrivatoaqualchechilometro sottoaquelcaseggiato,l’autistachemiaccompagnavafermòlaJeeprussa, l’unicomezzoditrasportodicuialloralastrutturamedicadiPisinodisponeva persvolgerelapropriafunzionesulvastoterritoriodisuacompetenza,emiinvitò ascendere.Giustificòquestasuaesortazionespiegandomicheilsuccessivotratto distrada,checiavrebbedovutocondurrelìdoveeravamodiretti,eraimpraticabileancheperunveicolomilitarecomeilnostro.Pertanto,sevolevoproseguire, altrononmirimanevacheimboccareapiediilripidosentierochedalìvicinosi inerpicavazigzagandosuperlachinadellamontagnasovrastantelavalledove cieravamofermati.Luiinvece,pernonlasciarel’autoincustodita,sarebbe rimastoadaspettareilmioritornoschiacciandounmeritato,asuoavviso, sonnellinonell’internodelmezzo.
Avevagiàiniziatoapiovigginarequando,tenendoconunamanolamiaborsa damedicoeconl’altraunombrello,miavviaisolosolettosuperl’unicosentiero chemiavrebbeconsentitodisalire,senzaperderel’orientamento,finoallacasa dell’ammalata.Inrealtànonsitrattavadiunverosentiero,mabensìsoltantodi unasemplicescorciatoiaadattapiùaltransitodicapreopecorechenonaquello diesseriumani.Arrivatoadestinazionefuisubitointrodottoinunapiccola stanzaconunsololettonelmezzo.Suquest’ultimogiacevaun’adolescentedi tredicioquattordiciannid’età.Sdraiatacom’erasuquelgiaciglio,sembrava indifferenteallamiavenutacomeatuttociòchepoisarebbesuccessoattorno alei.Nonsiscomposenemmenoquandoquellastanzasiriempìdicuriosi.Non manifestònessunsensodivergognaoimbarazzoneppurequando,spostatoil lenzuolochelacopriva,mostròatuttiisuoicompaesanilìraccoltiilsuocorpo ignudocosparsoperinterodatantepiccolemacchierosse.Inquelfrangente l’imbarazzatoerosoltantoio.Maiprimadialloraebbil’occasionediassisterea unatalescena.Lanuditàdiquelgiovanecorpononsuscitavaanessunadelle personelìraccoltealcunsensodilascivia.Sembravachequellororaccogliersi nellacasadell’ammalataaltrononfossecheunadelleloronormali,anchese rare,occasioniperpassareassiemeiltemponecessarioperscambiarsilenovità dellagiornata.
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Visitandol’ammalatainleinonriscontraialcunadellepossibilicomplicazionicheilmorbillo,ilmorbochel’avevacontagiatainetàpiùtardadelconsueto, incerticasisacagionare.Rinfrancatoperl’assenzadivisibilicomplicanze,cercai alloradirassicurareimembridiquellafamigliaperilprevedibiledecorso benignodellamalattiadellalorofigliola.Nondimenticaidifarloropresentedi avvisarmiqualoraneigiorniseguentinotasserochel’ammalatamostravasegni dialterazioninonpresentialmomentodellamiavisita.Facendomipoilargotra lepersonelìancoraraggruppate,miavviaiversol’uscitadellacasa.Primadi uscireall’aperto,sottolapioggiachecontinuavaacaderesemprepiùcopiosa,il capofamigliamisiavvicinòporgendomiunbelformaggiopecorino.Avendo nuovamentelemanioccupateconlaborsael’ombrello,altrononmirimaseche ringraziareildonatoreesistemareildonoricevutosottoall’ascella.
Ilviottolocheavreidovutoseguireperscendereavallenelfrattemposiera trasformatoquasiinunruscellodialtamontagna.Procedereadessosull’erba bagnata,scansandodivoltainvoltalenumerosepietreaguzzeelisceaffioranti dalterreno,noneraveramenteunacosafaciledaaffrontare,maperconcludere quellavisitaadomicilioalmomentoaltrasoluzionepropriononesisteva.Incurantedellapioggiachecontinuavaacadere,cominciaicosìascenderelungoil tratturogiàusatoprimapersalirelungoilfiancodellamontagna.Nonpassòperò moltotempoprimache,ametàpercorso,scivolaimettendounpiedeinfallo.Per nonperderel’equilibrio,distesiistintivamentelebraccia,lasciandocadereaterra ilformaggio.All’istantemifermaisperandodipoterloriprendere,maesso, sobbalzandocomeimpazzito,rotolòviaperdendosivelocetraicespuglidella china.Amalincuoredovettirinunciareaqualchesaporitafettadipecorinogià pregustata,matuttosommato,erapursempremeglioperdereilformaggioche rischiare,rincorrendolo,qualchebruttafrattura.
Ormaiincominciavagiàadimbrunireescenderelungoquelpendiodiventavasemprepiùpericoloso,quindialtrononmirimanevachecontinuarea calarmituttoinzuppatoversol’autodove,all’asciutto,miaspettaval’autista. Quandogliraccontailafineingloriosadiquelformaggio,smisedilagnarsiper lasualungaenoiosaattesa.Almomentonondissenulla,mapoituttoadtratto incominciòainteressarsialprevedibilepercorsodeldonoperduto.Forseall’improvvisopensòaddiritturadiandareacercarlo,mapoisiresecontocheconquel maltempoeramegliodesisteredaquellasuaideabalzana.Dopoaverciripensato unpo’,acceseilmotoreperritornareaPisino,maprimadiinnescarelaretromarcia,dimenticandoquellochemiavevadettoappenaarrivatolìdoveaveva fermatol’auto,amezzavoce,quasiparlandotrasé,borbottò:“Forsesarebbe statomegliorecarsiaBrestconlanostramacchina”.Soltantopiùtardivennia
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saperecheadOlmettoRealeerapossibilearrivarciconunqualsiasimezzodi trasporto.L’autistalosapevadasempre!
Castelverde
Secertevoltel’autistaaddettoallaguidadell’autoambulanzadeldispensario medicodiPisinosisentivaliberodirampognareifamiliarideipazientiche avevanorichiestoqualcheinterventononnecessario,nonmancavapure,quando locredevapossibile,diinterferiresullasceltadeltragittocheilmedicoavrebbe dovutoseguire.Maiperòavrebbeosatoopporsialleautoritàpolitico-amministrativedelposto,quandoquesterichiedevanodaluianchequalcheprestazioneche esulavadalsuospecificoimpegnodiautistaimpiegatoinunastrutturasanitaria. Unpomeriggio,ritornatoprimadelconsuetodallevisitemedichefattenel circondario,mirivolsiall’anzianainfermieraditurno,conosciutadatutticome “lasioraNina”,persaperesedurantelamiatemporaneaassenzafossestato richiestoqualchealtrointerventofuoridaPisino.Guardacasoquelgiorno,oltre allevisitegiàfattefinoaquelmomento,altrenelfrattempononeranostate richieste.Approfittandodell’imprevistapausadilavoro,pensaidiandareariposarmiunpo’nellastanzettaattiguaall’infermeria.Mentrelostavofacendo,lasiora Nina,condividendoilmiointento,midissechelopotevofaresenzapreoccuparmi, perchémentreiomisareirilassato,l’autoambulanzasarebbestatausataper assolvereunaltrocompito.Stupitoalloralechiesiaqualecompitoessasarebbe stataassegnata.Ecosìseppiche,ancoraprimadelmioritornoinsede,ilsegretario delComunediPisino,nonavendotrovatoaltromezzo,avevachiestoachiquel mattinoeraditurnodimandarelanostraautoambulanzaaCastelverde(cr. “Grdoselo”),paesinodistantecircaunadecinadichilometridaldispensario cittadino,aritirarelasuadamigianapienadivinolìdimenticataqualcheora prima.Sorpresoperquell’insolitarichiestaalmomentononseppicosadire,l’autista indisparteattendevazittounmiocommento,maconlosguardocercavailmio consenso.Naturalmentemiopposisubitoaquellasuaassurdaingerenzainstrutture professionaliestraneeallecompetenzedecisionalidiunqualsivogliasegretario comunale.Almioesplicitorifiutol’infermieraallora,disuainiziativa,credette doverosoinformaretelefonicamenteilrichiedentequell’inusualeprivilegio,dicendoglicheiomiopponevoall’usoimpropriodell’autoambulanzacheavevoadisposizionesolopersvolgereilmiolavorodimedico.Nelcontempoindirettamentegli facevosaperechedisapprovavoilsuoprepotentemododiintromettersiinattività professionalidellequaliluinonavevaalcunacompetenzaspecifica.
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Quell’individuoperò,forseirritatoperesserestatocontrastatoinciòchelui ritenevadipotergestirecosìcomegliconveniva,siimpermalìpiùdelnecessario enondemorsedalsuointento.Saputo,nonsocome,chemomentaneamentenon eroimpegnatoconqualchechiamatalontanodaPisino,chieseall’infermieradi farloparlaredirettamenteconme.Eraevidentechenonsopportavadiessere contraddetto.Conuntonovolutamenteintimidatoriomiripetéaltelefonola richiestafattapocoprimaallasioraNina,maio,dirimando,glifecipresenteche l’autoambulanzaservivasoltantopervenireinaiutoagliammalatioagliinfortunatiimpossibilitatidispostarsidasoliechepertantoinnessunmodopotevo accondiscendereallasuarichiesta.Perfargliinoltrecapirel’illogicitàdellasua pretesael’inderogabilenecessitàdiattenersiaiprincipicheregolanol’agiredi tutticolorocheoperanonellastrutturasanitaria,dirimandoglichiesiselui sapessechisarebbestatogiudicatocolpevolenelcasoincuifosseavvenutauna mortericonducibileinparteanchealmancatointerventomedico,dovutoalfatto cheinquelfrangentel’autoambulanza(l’unicaalloradisponibile)sitrovava impegnataintutt’altramansionerispettoaquellaperlaqualeerastatariservata. Intalmodoglifacevopuresaperechedisapprovavoilsuomodoprepotentedi intromettersiinunambienteprofessionalechenonerailsuo.Nonricordoche cosaaggiunsiancora,maconleesposteargomentazionialloraritenniche l’insortomalintesofossedefinitivamenteappianato.Inveceancoraunavoltami erosbagliato.
Stavogiàperusciredall’infermeriaquandoiltelefonosquillòdinuovo.Ora erailsindacoinpersonachevenivaachiedermiquellocheunistanteprimaavevo rifiutatoalsuosegretario.Glirisposicercandodidimostrarglicheinnessun modopotevoassecondarelelororichieste.Iparticolaridoveridimedico,connessiconlospecificoimpegnoprofessionale,meloimpedivano.Persuffragare conulterioriargomentilamiadecisione,approfittaidelsuointerventoafavore delsegretarioparchiederglidifarmicapirechi,secondolui,avrebbedovuto risponderedifronteallaleggeperuneventualemancatoaiutoachineaveva estremobisogno.Chi,chiesinuovamente,incasodimortedovutaparzialmente anchealmiomancatointerventosarebbestatoconsideratocolpevole?Ilmio interlocutorealmomento,forsesorpresoperlemierimostranze,rimasestupito enonproferìparola,mapoisiripreseecontinuòconilsuoinsistere.Probabilmentepernoncontraddirel’inopportunatracotanzadelsuosubalterno, cercòdirassicurarmidicendoche,incasodibisogno,laresponsabilitàper un’eventualemancataassistenzamedica,l’avremmocondivisatranoidue!Ben sapendochesemifossitrovatocoinvoltoinunasimilesituazionelacolpasarebbe statariversatasoltantosullemiespalle,noncambiaiparereinmeritoalcompor-
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tamentochecisidovevaattenderedaunqualsiasisanitariocoscienzioso.
Conclusoquell’inconcludentescambiodiopinioni,andaiastendermisul divanodellastanzaaccanto.L’autistainvece,ignorandointenzionalmenteilmio parereinmeritoall’usoimpropriodell’autoambulanzainquestione,senzachiedermiilpermessoandòlostessoaCastelverdeaprendereladamigianaconil vinodimenticataquellamattinadalsegretariodelComunediPisinoinquel paese.Eglisapevadipoterlofaresenzadoverpoirispondereanessunoperla suacondotta.Quellichepocoprimasieranoriunitiattornoameperseguirelo svolgersidellacontroversia,tacqueroecosìdimostraronodiapprovarelacondottadell’autista.Neconseguìcheinquellaoccasioneadesseregiudicatoinmalo mododaimieicoadiutoririmasisoltantoio.
Ciònonostantechiriuscìadusufruiregratisdell’autoambulanza,puravendo raggiuntoilsuoscopo,sisentìprofondamenteoffesoperaverloiorimbeccatodi fronteapersonecheloconoscevanoedallequalirichiedevaindubbiaconsiderazioneinquantofunzionariocittadino.Daquelgiornoogniqualvoltaglisi presentaval’occasione,luinonmancavamaidimostrarmil’astiositàchenutriva neimieiconfronti.Nonmiricambiavailsalutonemmenonellecircostanzeincui uncivilecomunicareperimpegnidilavoroloavrebbesemprerichiesto.Ilsindaco invecenonsirisentìperilmioreagireneisuoiconfronti.Eraevidenteche nell’intimosuocondividevailmiocomportamento,maeraanchechiaroche diversamenteluinonavrebbepotutointervenire,perchénondovevamaicontrastarel’agiredelsuocollaboratore.Invitandomipoiallenozzedellapropria nipote,dimostròilsuoveroeinespressoparere.
NovaccodiPisino
Nontuttoilpersonaleparamedicoimpiegatoneldispensariomedicodi Pisinocercavadiagevolare,nelmodorichiesto,illavorodeiproprisuperiori. Certuniperò,anchesenonosavanointralciareapertamentel’operatodeimedici, sembravachesicompiacesseroalquantoquandoindirettamenteriuscivanoa complicarel’impegnolavorativodeipropripreposti.Untaleaberrantemododi comportarsilousava,quandomaileerapossibile,anchelacapoinfermieradel succitatodispensario.
Atuttoilpersonalediquell’istitutoleieranotaperlasuaalterigia,perlasua mancanzadicollaborazioneconiproprisubalterniequandolesipresentava l’occasione,ancheconisuoisuperiori.Erasicuradipoterlofaresenzaincorrere inammonimentidialcungenere.SuomaritoerailgiudicedelTribunalediPisino.
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Vasemprericordatocheaqueitempil’assistenzamedicagratuitaera previstasoltantopericontadinicheeranoentratiafarpartedelleneocostituite cooperativeagricoleenonperquellichenonavevanoaccettatodifarneparte. Quest’ultimiincasodimalattiadovevanosobbarcarsituttelespesenecessarie percurarsisiainospedalecheadomicilio.Tenendocontodiquestedifferenti realtà,ladirettricedell’ospedalettoabbinatoalsuccitatodispensariocercava,nei limitidelpossibile,diallievareicostichelepoverefamigliedeivilliciprividi assicurazionemedicadovevanoaffrontareperpotereassistereipropricongiunti.
Quandoifamiliaridiunavecchiaammalata,ricoveratanelmenzionato ospedalettodiPisino,lechieserodidimetterlaaffinchépotessemoriretrale muradellacasanatiavicinoaNovacco,leinonsiopposeallalororichiesta. Nessunodeisuoicolleghiebbealcunchédaridireperaverleiaccondiscesoalla lorodomanda.Sapevachenessunacuraavrebbepotutomigliorarelostatodi salutedelladegentecheavevaincura.Sitrattavadiuncasodisperato.Sapeva purecheiltrasportodiunasalmacomportavacomplicazioniecostinonindifferentiperchivivevaincondizioniesistenzialivicinoallamiseria.Ilmattino seguentelesiripresentòilfamiliarecheilgiornoprimaleavevachiestoil permessodiriprendersiacasalaproprianonna.Questavoltaperòlechieseil necessariopermessoperseppellirla.Ladottoressachedirigevaildispensario, essendoalcorrentedellamalattiachepotevaesserelacausadell’imminente mortedell’ammalataappenadimessa,glidettequelpermessosenzarecarsia constataredipersonaildecessodellapersonaincausa.Lacapoinfermiera accortasidell’infrazionefatta,ancheseafindibene,sipremuròsubitodiavvisare ilfattoalleautoritàcittadineprepostealcontrollodell’istituzionesanitarialocale. Inunmenchenonsidicailtribunalecittadinochieseallapoliziadiandarea controllaresel’infrazionecommessadallamiacollegacorrispondevaomenoalla verità.
Perrisolverenelmigliormodopossibilequell’incresciosasituazione,non rimanevacherecarsinellacasadelladefuntaperrilasciareunaltropermessodi sepoltura.Credendochequestocompitoaspettassesoltantoallasuadirettrice, lacapoinfermieragiàpregustaval’imbarazzochequest’ultimaavrebbeprovato nell’annullareilpermessodatoprecedentementepersostituirloconunnuovo tuttougualealprimo.Nonriuscivaproprioanascondereilpiacerechele dipingevailvolto,pensandoaldisagiocheavrebbedovutoprovarechi,unavolta entratonellacasadiquellavecchia,dovevaspiegareaisuoifamiliariilmotivo dellavisita.Persottrarrelamiacollegadalleprevedibilicomplicazioniche l’aspettavano,iomioffriipersostituirlanellasuatemporaneafunzionedi necroscopo.Pensavochenonessendoiodirettamentecoinvoltoinquelspiace-
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voleguaio,avreipotutosvolgereilsuoincaricoinmanierapiùaccomodante,cioè senzaulterioriintoppi.Lamiapropostafuaccettatadatuttisenzaindugio,quasi conungeneralesollievo.Senzaperderealtrotempo,mirecaiquindiallavoltadi Novacco,piccolopaesedov’eranatalavecchianonna,mortadurantelanotte. L’autistachemiaccompagnavaparcheggiòl’autoambulanzanelmezzodiuno slargocircondatodarustichecasetuttesparpagliatenell’intorno.Difrontealla piùpiccolauncrocicchiodipaesaniindicavalacasaversolaqualeavreidovuto recarmi.
Ilnostroarrivononpassòinosservato.Tutticoncentraronolaloroattenzione sull’autoambulanza,perchénessunotraloroavevachiestoilsuointervento. Mentrel’autista,appoggiatoalcofanodelsuomezzosiapprestavaadassistere adunaprevedibileenonpropriogradevolescena,io,ancheseunpo’preoccupato percomesisarebbepotutosvilupparel’incontroconifamiliaridelladefunta,mi avviaidecisoversoilgruppodipersonecheavevogiàintravistodifronte all’entratadiquellacasa.Quest’ultime,zitte,guardavanoconstuporeilmio procedere.Sembravachesistesserochiedendocosamaivenivoacercaretraloro. Giuntoallaloroaltezza,questesiscostaronoqueltantodalasciarmipassare, senzaperòrisponderealmiosaluto.Quellorostuporebenprestositramutòin apertadiffidenza.Superatapoilaportad’entratadiquellamodestaabitazione, miritrovaiinunvanocheservivadacucina.Eraoccupatoperinterodapersone chemostraronosubitodinongradirelamiapresenza.Erounestraneo,non appartenevoalloromondo.Quandopoi,fingendodinonaccorgermidellaloro avversione,chiesidov’eraladefunta,nessunoproferìparola.Stavoperripetere ladomanda,quandoaduntrattomiaccorsichetuttiipresentilìraccolti volgevanolosguardoversol’altodiunastrettaeripidascalacheportavaalpiano superiore.Lìdueuominieranointentiaspostareunacassadamortoper collocarlanellacucinasottostante.
Aspettaichesifermasseroalfondodellascalaprimadifarsapereatuttiil veromotivodellamiavisita.Erovenutoperconstataredipersonalamortedella lorovecchianonnaprimadipoterrilasciareilnuovopermessonecessarioper seppellirla.Perrealizzareciòchemisirichiedeva,sidovevaperòprimascoperchiarequellacassa.Laleggelorichiedeva.Anullavalserolemiegiustificazioni. Lereazionialmiodirenonfuronoproprioentusiasmanti.Commentiingiuriosi nonmancarono,cercaialloradispiegarechesefossedipesodame,certamente nonsareimaivenutoaturbareleloroconsuetudini,illoroinnatorispettoperi morti,mache,volenteonolente,dovevopurfarlo.Dovevovederelasalmadella defunta.Anullavalserolemieparole,anziilmioinsisterefugiudicatoun oltraggio,unasfacciatamancanzadirispettoversolaloroprogenitrice.Al
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momentoaddiritturasitrovòchi,forseunparente,facendosilargotraipresenti, venneaposizionarsivicinoallabara.Conmanifestapresunzioneallorami affrontòverbalmente,ricordandomicheunnuovopermessodisepolturanonera necessario.Luiquelcertificatol’avevagiàricevutoilgiornoprimaechepertanto quellacassanonsidovevascoperchiare.Tacendo,tuttiapprovaronolasua decisione.
L’atmosferainquell’ambienteristrettodiventavasemprepiùpesante.Visto chedinuovolemierichiesterimanevanosenzailconsensosperato,allorami rivolsiaipiùimpulsividelgruppo,aggiungendochesenonavesseroobbeditoa ciòchechiedevo,all’indomanimoltoprobabilmenteavrebberodovutorisponderealleautoritàgiudiziarieperaverinfrantolaleggeimpedendomidisvolgereil miodoveredinecroscopo.Probabilmenteiltimorediincorrereinsanzionipenali spinseipiùfocositraifamiliaridellascomparsaapiùmiteconsiglio,permettendo chelacassavenissescoperchiata.Ritornatocosìilsilenzio,ilcoperchiodellabara fusollevatosoloqueltantochemipermisedidareunafugaceocchiataalsuo interno;solounlugubrescricchioliosiudìinquell’istante.Altrononservìper porrefine,almenoapparentemente,alloscontroimmotivatoconleerrateconcezionidellagentedelposto.
Dopoavertrovatoinquellacalcaunpostoadattoperscrivereciòchedovevo, miavviaiinfrettaefuria,senzadirealtro,versol’uscita,accompagnatodasguardi chesembravanovolesserochiedermi:Erapoiproprionecessarioqueltuointervento?Unavoltaall’apertoaltrepersonecontinuaronoaguardarmiincagnesco. RitornatoaPisinoassicuraiimieicolleghichetuttosierasvoltonelmiglioredei modipossibilie,riferendomiallivoredimostratounpo’primadallacapoinfermiera,chenessunoavrebbepiùavutoalcunchédaridireoinsinuaresulcorretto mododioperaredellanostradirettrice.
L’autista(L.M.)dell’autoambulanzaconlaqualemirecavospessoavisitare qualcheammalatoanchefuoridalcomprensoriopisineseconoscevamoltobene tuttelestradeestradinechesidovevanoimboccareperarrivarelìdoveeravamo attesi,manonsemprequellasuaconoscenzal’impiegavaperagevolareilmio lavoro.
Inunatardaserad’autunno,quandoeragiàbuio,fuichiamatoalcapezzale diunammalatoaPavati,piccologruppodicasesottoalpaesinodiMeloni, arroccatosuunabalzasovrastantelavallatadelfiumeQuieto.Eragiànotte
Pavati
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quando,imboccataladeviazionestradalechesidipartedallastradacheda CaroibaportaaMontona,dopocircaunchilometrol’autistafermòilnostro mezzosottoalsuccitatoabitatodiMeloni.Nonconoscendolazonadovemi trovavo,chiesialloraall’autistasenonfossimoforsegiàarrivatilìdoveeravamo diretti.Luiallora,senzatropposcomporsi,miriposechequellocheiosupponevo noncorrispondevaallarealtàechepertanto,questavoltadasolo,avreidovuto proseguirelungounastradinasconnessachescendeva,tuttacintadarovi,giù versoilbuiofondovalle.Conclusepoiilsuedirericordandomiancoraunavolta cheluiinnessunmodopotevalasciareincustoditoilsuomezzoechepertanto eracostrettoadaspettareilmioritornolìdovecieravamofermati.
Capiichemidovevoincamminare,quasialbuio,versounalocalitàignota. Speravosoltantochelacasadov’erodirettononfossemoltolontana,manonfu propriocosì.Dopounmalsicuroelungoandare,calcandounfondostradale semprepiùsassosoeappenaappenarischiaratodallafiocalucedellamiatorcia elettrica,conlaqualecercavodiorientarmienellostessotempodischivarele asperitàdelterreno,tuttoaduntrattodovettifermarmi.Lapilaall’improvviso sispense.Nelbuiopestonelqualevennicosìatrovarmi,innessunmodoriuscii piùariaccenderla.Dopovanitentativialtrononmirimasechetornareindietro, arrancandoatentonipernonsbandareoltreallesiepichefoltecingevanoibordi diquelpercorso.
EraquellaunanottediLunanuova.Mancavailsuochiaroreeilmeraviglioso cielostellatochemisovrastavainnessunmodoriuscivaacompensarelaluceche essainunaltromomentoavrebbepotutodarmi.Nessun’altraluceumanaovoce d’uomosiscorgevaosiudivaproveniredall’areacircostante.Soloilbosco,buio eprofondo,conl’assordantecorodeigrilliedeglialtriinsettinotturni,accompagnatodaunlontanogracidaredirane,miricordavailcontinuopulsaredella vitacampestre.Lanatura,anchedinotte,conquellesempliciearmoniose sintoniedisuonisapevasvelareiproprisegreti,malaparticolarecircostanzain cuimitrovavo,miimpedivadigioireapienodiciòcheessaoffriva.Quasia malincuoretuttalamiaattenzione,aquelpunto,oradovevoconcentrarlasul mioprocederearitroso,superquellaimperviastradina.Purinciampandopiù volte,eperfortunasenzamairuzzolareaterra,riusciifinalmentedopononso quantotempoaritornarealpuntodipartenza.
L’autistaalmiosopraggiungerenonsisvegliòsubitodalsuosonnoprofondo. Quandolofece,all’istantenonsiresecontocheeravamoambedueancora immersiinunaoscuritàdiffusa,maciònongliimpedìdichiedermiconuna velaturadirimproveroperchémaimifossiintrattenutocosìalungotraquelle sperdutecase.Senzaproferireparola,alloraioprimaglimostrailatorciaspenta
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eappenadopoglispiegaichesenzaluceerostatocostrettoaritornaresuimiei passi,senzapoterportareatermineilmiocompito,senzacioèvisitarel’ammalato.Luiallorapensierosotacqueesenzaalcunindugiosimisesubitoacercare, sottoalcruscottodell’auto,lapiladiriservacheavrebbedovutoaveresempre consé.Cercaericerca,nessunapilavennefuori.Soppesatal’incresciosasituazionenellaqualeeravamoincappati,glifeciallorapresentechealtrononci restavacheritornareaPisino.All’indomani,aggiunsi,saremmoritornatidiprima mattinalìdoveeravamostaticostrettiadinterrompereilnostrocammino, sperandochedurantelanotteilprecariostatodisalutedelnostropazientenon sifosseulteriormenteaggravato,inaltreparolechefosseancoravivo.L’autista adesso,visibilmentepreoccupatoperleventilatepossibilicomplicazionicheil suoagireavrebbepotutocausare,ciripensòunpo’sopra,epoi,cambiando atteggiamento,proposediscendereconilnostromezzogiùperlastradinache unpo’primaavevagiudicatoimpraticabile!!
Ascoltandoquellochemiproponeva,miritornòsubitoallamentelascrosciantepioggiasorbitaqualchemeseprimaadOlmettoReale(cr.Brest),manon commentail’evidenteanalogiacheesistevatraidueeventiedaccettailostesso ilsuosuggerimento.Scendendogiùperquellastradina,orarischiaratasoltanto parzialmentedaifaridell’auto,ebbiilmododivedereintuttelesueparticolarità ilpercorsofattoprimaapiedienelbuio.Strisciandol’automobilesuirovi,da annimaisfoltiti,esobbalzandoincontinuosulleasperitàdelfondostradale, potemmofinalmentearrivarelìdoveeravamodiretti.Giuntiadestinazione vedemmochelacasaerachiusa.Nessunfilodilucetrapelavadallefinestre accuratamentesprangate.Sembravachelìdentrotuttidormissero.Appenadopo uninsistentebussareallaporta,seguitosubitodalvicinoabbaiaredeicani, vedemmotremolarenell’internodiquell’edificiounbarlumediluce.Dopouna breveattesaallafinesentimmoaprirsilaportad’entratadellacasa.L’uomoche neuscì,vistochieravamo,ancoratuttoassonnatoequasiinfastidito,cifece entrarerimarcandoperòcheluilavisitaadomiciliol’avevarichiestaancoraal mattinoechepertantoisuoifamiliarinonciattendevanopiù.Eranogiàtutti andatiadormire.Borbottandoancoraqualcosadiindefinito,miaccompagnòpoi facendomistradaconunalampadaapetrolioalpianosuperiore,dovesuunletto tuttoscassatositrovavaunvecchietto,tuttoraggomitolato,ilpresuntoammalato gravebisognosodiassistenzamedica.
Quandoquell’individuosiaccorsedellamiapresenza,cambiòespressione. Trasecolato,nonrisposealmiosaluto,sicapivachenonaspettavaproprio nessunavisita.Ciònaturalmentenonmiimpedìdivisitarlo.Mentreerointento nelmiolavoro,luinonfinivamaidilamentarsiperisolitiacciacchipropridella
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vecchiaiaumana.Accortomisubitochenoneraaffettodaalcunamalattiatanto gravedapotergiustificareunqualsivogliainterventomedico,nongliprescrissi, datochenonneavevamomentaneobisogno,nessunmedicamento.Mirivolsi soltantoachimiavevaaccompagnatoinquellastanza,probabilmentesuofiglio, consigliandolodiportareall’indomaniilgenitoreauncontrollopressoilloro medicoaMontona.Conclusaintalmodolamiaincombenzadimedico,scesigiù nellasottostantecucinadovel’autista,circondatodairestantimembridiquella famiglia,sierasoffermatopercompilareilmodulonecessariopergiustificareil chilometraggiocompiutofinoaquelmomento.Vistocheiononavevoalcuna intenzionedifermarmi,luialloraall’istantecapìcheioavevogiàassoltoilmio lavoroechenull’altromiintrattenevapiùinquellacasa.Sialzòallorasubito ancheluidallasediaeraccogliendodaltavoloisuoidocumenti,siaffrettòa seguirmi.Mentrevarcavolasoglia,riusciiancoraapercepireleultimefrasidi biasimocheluiindirizzavaallepersonerimasteincucina.Almomentoquella suabruscareazionemistupìmolto.Noneracompitosuo,pensai,rimproverarle peraverapprofittatodelnostrointerventonotturnosenzaavernebisogno.L.M. peròsapevamoltobeneperchéqualcunodiloropotevacomportarsicosìcome avevafattoquellanotte.
Danonmoltotempoanchegliagricoltoridirettiavevanoacquisitoildiritto all’assistenzamedicaintuttougualeaquelladicuiusufruivanotuttiglialtri lavoratoriimpiegatinelleimpresestatali.Questonuovostatodicosespiegava purelafacilitàconlaqualecertegrettementalitàcredevanodipoterricevere prestazionimediche,nonsemprenecessarie,senzadovercontribuireallespese cheesseesigevano.Perchénonapprofittarediciòchevenivaservitogratis?
Quell’andazzoperfortunanonduròmolto,maalmomentofusufficiente perallarmarechiguidaval’autoambulanza.L’autistatemevadidoverpartecipare consempremaggiorefrequenzaasimili,nonnecessari,interventi.Duranteil nostroritornoaPisinononfinivadicriticarecolorochenonsiattenevanoalle regolerichiestedaunnormalemododicomportarsi,dasempreinusotrapersone civili.Regoleallequaliluiperòvolentierifacevaamenodiattenersiogniqual voltaqualchefortuitaoccasioneglipermettevadiapprofittaredellaloromancata applicazione,perusufruirediqualcheimmeritaagevolazione.
Scropetti
Laprimaverasifacevagiàsentirequandounadomenicamattina,tutta inondatadauntiepidosole,l’infermieradiservizioneldispensariomedicodi 184A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
PisinomicomunicòchedaScropetti(cr.Škropeti),piccolalocalitàdistanteda noicircaventichilometri,avevanorichiestol’interventodelmedicoditurno.Non avendoalmomentonientedafare,fuiquasilietoperquellaimprevistachiamata chemidavalapossibilitàdiattraversarelacircostantecampagnarinverditae tuttainfiore.UsciredaPisinononmidispiacevaaffatto.L’autistadell’autoambulanzaconlaqualeavreidovutorecarmiatrovarel’ammalatoinvecenon condividevailmioentusiasmoperciòchemadrenaturainquell’occasioneci avrebberegalato.Doverlavorareancheduranteigiornifestivinonglieramai piaciuto,maquelgiornodovevapurfarlo.Mentrefacevauscirel’autoambulanza dallarimessa,nonfinivadimugolareinsoddisfatto,perchéamezzogiornodoveva aspettareapranzocertisuoiparentichedaTrieste,proprioquelgiorno,sarebberovenutiatrovarloaPisino.
Fuoridall’abitatocittadinolestradeaqueitempieranopocofrequentatee lui,perdimostrarelasuabravuradipilota,nascondendonelcontempolafretta chelotormentavaperritornareintempoacasa,premevaoltremisurasull’acceleratore.Arrivatinellapiccolaborgatadoveciaspettavanoifamiliaridella personabisognosadiaiuto,eglisipremuròconinusitataalacritàditrovarela casadoveabitavachiquellamattinaavevacredutonecessariocercareilnostro intervento.Unavoltaentratoinquell’abitazione,undonnaciaccompagnòsubito nellastanzadovegiacevasuomarito.L’ammalatosilamentavasommessamente, madicontinuo,didolorialventre.Eranodolorichedagiorniavvertivaintutto ilventre,machedallapassatanottesieranoalquantoaggravati.Visitandolonon rincontrainulladiacuto,diallarmante.Prescrittoquellocheritenevofosse necessario,usciidallastanzacercandodell’acquaperlavarmilemanieper avvisarel’autistachepotevaprepararsiperritornareaPisino.Nonvedendolo, chiesialloraallapadronadicasa,lapersonacheciavevaattesoall’entrata,se sapessedoveluisifossecacciato.Mirisposeindicandoconlamanounaporta sulfondodiuncorridoio.Superataquellasoglia,mitrovaiinunacamerachiara, tuttaintonacatadibianco,conalcentrountavologiàparzialmenteimbandito. L.M.sedevaaltavolo,placidamenterilassato.Erafacileimmaginarecosastesse aspettando:latradizionalemerendachespessonell’Istriacentralevenivaofferta achiarrivavadafuori.Quellapremurosamassaia,accortasidellamiaperplessità, intervenneinvitandomiaprenderepostoallastessotavoloepoisiritiròincucina. Dalìapocoritornòconunboccaleripienodiottimovinoeunpiattoricolmodi roseefettediprosciuttoistriano.Lafragranzadelpaneappenasfornatocompletavaquellarusticascenadigenerosa,popolanaospitalità.Comerinunciaread unataleofferta?Appenarimastisoli,l’autista,dimenticandoiparentiforsegià arrivatiaPisino,nonsifeceripetereduevoltel’invitoperincominciareadivorare
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quell’ottimocibo.Unavoltaripulitoilpiattoesvuotatoilboccale,tuttiedue, ormaibensatolli,ciapprestammoalasciarequellagenerosafamiglia.Primadi usciredallacasasostammonellacucinaconl’intentodisalutareeringraziarela padronaperl’ottimospuntinocheciavevaofferto.
Lei,anchesevisibilmentecompiaciutapericomplimentichelevenivano rivolti,ugualmentecredettedidoversischermirerispondendoagliapprezzamentiricevuticonunafrasealloraancorausatadaipopolanidell’Istriacentrale: “Nemojte }azameriti!”.Locuzionedifficiledainterpretarenellatraduzionein italiano.Conquellafraseintendevascusarsienellostessotempoanchechiedere dinonesserammonitatropposeveramente,sequellocheciavevaservitoin tavolanoneraproprioconformealconsuetomododiaccogliereunospitedi riguardonellapropriacasa.
Scambiandolesolitefrasidicommiato,credemmodiaverportatoabuon fineilnostrocompito.Passandoperòdavantiallacameradell’ammalato,sentii l’obbligodisalutarloancoraunavoltaechiedergliseidoloricheaccusavaalle stomacocontinuavanoatormentarlo.Conun’espressionealquantopreoccupata luialloramirisposechepropriounistanteprimaavevasentitounfortedolore, simileaquelloprovocatodaunapugnalata,albassoventre.Allarmatoeinsospettitoperquellochecidicevaepaventandoilpeggio,decisidivisitarloancora unavolta.Mentreioel’autistanellacameraaccantostavamochiacchierandoe gustandoquellochecierastatoofferto,l’appendicitedell’ammalatosiera perforata.Oraaltrononrimanevachetrasportarequantoprimal’ammalato all’ospedalediPola.Ilprosciuttoinquell’occasionesalvòlamiacapacitàdiagnosticaeall’ammalatoforseanchelavita.
Antignana
RitornandodaScropettiaPisino,l’ottimospuntinoappenaconsumatonella casadell’ammalatotestévisitatospinsemeel’autistadell’ambulanzaarivangare assiemelealtreesperienze,piùomenopiacevoli,vissuteassiemeincampomedico duranteivaricontattiavuticongliabitantidellacampagnaistriana.Leaccoglienze chedivoltainvoltaricevevoquandomirecavoavisitarequalcheammalatonei casolaridiscostidaPisinodifferivanoalquantol’unadall’altra.Certevolteerano gradevoli,altremeno.Lofrustantesensodisconfortocheprovaidurantelamia primavisitafattainvestedimediconelcircondariopisinese,nonladimenticherò mai.Quellaparticolaresensazioneeradovutaadunarealtàbendiversadaquella cheebbimododiconoscerequellamattinaaScropetti. 186A.MIRKOVI],L’Istrianeimieiricordi,MONOGRAFIE-ExtraserieI,2015,pp.1-214
Eranottefondaquando,essendoditurnonell’ospedalettocittadino,fui chiamatoaprestareassistenzamedicaadunaanzianapersonadomiciliatainuna frazionenonmoltolontanadaAntignana.Ilfattochelarichiestadiintervento fossestatafattaappena24oredopoilrilasciodellapresuntaammalatadell’ospedaledoveerastataricoveratasoltantoqualchegiornoprima,miallarmòalquanto.Unavoltasalitosull’ambulanzachemidovevaportaredachichiedeva nuovamenteaiuto,continuavocamminfacendoapensareeripensareatuttele possibilieventualicomplicazionicheavrebberopotutogiustificarelarichiestadi quellavisitanotturna.Comeselepaventatecomplicanzechetemevodidover risolveredasoloinlocononbastasseroarenderegiàdipersépenosoilpercorso intrapreso,l’autistadell’autoambulanzacontinuava,certamentecontuttelesue miglioriintenzioni,adaggravareilmiostatod’animo,descrivendoilparticolare enonsempreedificantemododicomportarsidegliabitantidelpostodove eravamoattesiquandoessiavevanoachefareconchinonfacevapartedellaloro comunitàpaesana.
Fattotesorodelleinformazioniricevute,appenaarrivatoadestinazione, chiesisubitoaifamiliaridell’ammalataqualerailmalannocheaffliggevalaloro parente.Quest’ultimi,quasidimalavoglia,midisserochequalchegiornoprima leierastataricoverataaPisinoperdeifortidoloriallaschienaelungolagamba destra,macheoradopoilrilasciodall’ospedalestavapeggiodiprima.Per completarel’anamnesichiesialloraulterioriragguagliinerentialcasoindisamina,maifamiliaridellamalata,conunfarepiuttostoburbero,simileadun rimprovero,risposerosoltantoaccusandoimedicidell’ospedalepernonavere curato,standoallorodire,comeavrebberodovuto,laloromadre.Dopoilritorno acasadellalorogenitrice,essicontinuaronoacurarlaconifarmacicheleerano statiprescritti,masenzaalcunsegnodimiglioramento,anzirimarcaronoquasi conrabbiachelaloromadreadesso,oltreadaccusareidoloricheavevagiàprima diesserericoverata,silamentavapureperdeicontinuicrampialbassoventre, accompagnatiinoltredafrequentidiarreenerecomelapece.Perconoscerei fattoriresponsabilidellecomplicanzechemivenivanodescritte,dovettivisitare quell’anzianadonna.Facendolononriscontraiinleinulladidiversodalla diagnosiaccertatadurantelasuadegenzanell’ospedalediPisino.Ciòmicostrinseachiederlecosaavevamangiatoobevutoilgiornoprima.Nulladiparticolare, disse,oltreallamedicinachetenevasulcomodinoafiancodelsuoletto.Adocchiatalafiaschettacheleiindicava,subitomifuchiaralacausadeisuoinuovi acciacchi.Quelvetrosulcomodinoaltrononcontenevachelalozione,conun forteodoredicanfora,cheallorasiusavaspessoperfrizionareleestremitàaffette daalgiereumatiche.Scopertalafontedeidolorichemartoriavanoladegente,
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altrononmirimasechespiegareaisuoifamiliariachecosaservivaveramente quelfarmacoechepertantoperalleviareidoloriaddominalidellalorocongiunta bastavacheleidesistessedalprendereperboccaquellamedicina.
Uditoilmioconsiglioalmomentoessiammutolirono,mabenpresto,stizziti forseperavermichiamatoacasalorosenzaunverobisogno,mifecerocapire chelamiapresenzaoranonerapiùdesiderataechepertantopotevoliberamente ancheandarmenevia.Ecosìanchefeci.Passandoquindiperlacucinadovegli adultidiquellafamigliasieranoriuniti,notaicomeilmioautistamistava aspettando,rittoinpiedi,conun’espressionepropriocontrariata.Vistochenon scambiavanessunaparolaconchil’attorniava,almomentopensaicheforsesi sentivaoffesopernonesserestatoinvitatoabere,com’eraabitudineinognicasa dellacampagnaistriana,almenounbicchieredivino.Rallentaiallorailpasso cercandodicapirecosastesseaccadendoattornoameecosìmiaccorsichequelle sgradevolipersone,senzascomporsiperilmiomanifestostuporeesempresolo conlosguardo,nondesistevanodall’indicarmil’uscitadellalorocasa.Sipercepivachecercavanodifarcapireameeall’autistacheeravamoormaidiventati soltantodegliintrusiindesiderati.Sicomportavanocomesenoifossimoiveri colpevolidelloroerratomododisomministrarelamedicinaallalorovecchia parente.Stranomododiringraziarmiperavererisoltoinbrevetempoesenza ulterioricomplicazioniilloroproblema.Qualemaipotevaessere,michiesi,la miacolpa?Avevoforsesconvoltoconilmiointerventoqualcheloroinconfessabilepiano?
Sconcertatoperilloromododireagire,svelailemieperplessitàall’autista. Egliallorapersbrogliarel’accavallarsidellemiesupposizioni,congrancalma cercòdiaiutarmiconlasuaesperienzaeperspicacia,ricordandoachifungeva dacapofamigliache,essendoluiunagricoltoreprivodiassistenzamedica gratuita,dovevarimborsarelaprestazionericevuta.L’importorichiestoper pagareilchilometraggiofattoconl’autoambulanzafuconsideratoundovere,ma quandol’autistaglifecepresentechepureilmedicocheeraconluidovevaessere ricompensatoperilservizioprestato,ilvecchiocontadinoall’improvvisocambiò atteggiamento.Guardandolofissoinvolto,lofulminòconun’occhiatatorvae irritatoperilsuointromettersiinfaccendecheconsideravanonfosserolesue, l’aggredìverbalmentechiedendoglinelsuostrettodialettociacavo:“Zac?Medigi imajusoldi!”(Perchépagare?Imedicicelihannoisoldi!).
Unasimilerispostanonmelasareimaiaspettata.Quellasuasfacciata insolenzamisconvolseatalpuntodaimpedirmidireagirecomeavreidovuto. Eramaipossibile,michiesi,cheesistesserotranoiindividuicosìsfrontatietanto prepotentidapoterignorareaddiritturaanchel’aiutoappenaricevuto?Rimasi
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semplicementeesterrefatto.Nonsapevopropriocosafare,maancheseavessi volutochiedereun’adeguataricompensaperledelucidazionifornite,nonl’avrei potutofareperchénonsapevoqualepotevaesserelatariffacheimieicolleghi praticavanoperunaprestazionesimileallamia.Aqueltempononesisteva ancoraunamisuracodificatapervalutarefinanziariamentel’operacheilmedico prestavaallepersonechenoneranoinrapportodilavorodirettoconlestrutture statalidiallora.Quellanotteeralaprimavoltachemisipresentaval’opportunità dichiedereunaricompensaperlamiaoperadimedico,manonessendoio avvezzoariscuoteredenaro,rimasicomeimpietrito,fermoindispartesenza proferirealcunché.
L’autista,accortosidelmioimbarazzo,senzachenessunodeipresentiin cucinapotesseafferrareciòchemistavadicendo,miesortòadirealmeno qualcheparolasufficienteperchiedereaquellagentequellochemiaspettava: ilcompensodovutoperlavisitafattaallalorocongiunta.Luieraconvinto,ma melodissedopo,cheseinquellacircostanzanonl’avessifatto,lepersonelì raccoltemiavrebberodicertogiudicatomale,miavrebberoconsideratoun pavido,unmedicodipococonto,privodiesperienzaesapere.Ioperònon riuscivoatrovareleparoleadeguateperfarcapireaquellepersonechel’obbligo daloroassuntocercandoilmiointerventodovevaessereadessoancheonorato. Continuaicosìafarescenamutae,accontentandomidisoppesareconlo sguardodacapoapiediquellozoticone,miavviai,precedendol’autista,verso l’uscitadiquell’ingratoambiente.Risalitisulnostroautomezzo,riprendemmo subitolastradaperPisino.Duranteilpercorsocheciriportavainsede,sconvolto perlascenaappenavissuta,nonpoteifareamenodichiedereall’autistaseil mododiatteggiarsidiquellafamigliaappenalasciataallenostrespallepoteva rifletterefedelmenteladisposizioned’animodituttalapopolazionecheviveva concentratanelterritoriochestavamolasciando.Chisedevaalmiofianco, contraddicendoadessoquellocheappenauscitidaPisinomiavevaraccontato descrivendoilparticolareambienteruralechequellanotteandavoaconoscere, oracercavadirincuorarmiassicurandomicheilverocaratteredellagranparte dellapopolazionediquelcircondarioerabendiverso.Lalungasfilzadeimiei interventifatticolpassaredeltempotragliagricoltoridiquellazonaconfermava laversionesostenutadachimiaccompagnavanelmiolavoro.Prestocosìmi accorsicheprovareadare,inbaseadunsoloepisodioisolato,frettolosiegenerici giudizisull’indolediun’interapopolazione,fosseessapureconfinatainun’area geograficaristrettacomequellaistriana,rimanevasempreunfarealquanto arduoenonsemprecorrispondenteallarealtà.Basandosisolamentesuqualche sporadicoedeccezionaleavvenimento,spessoanchefontediimprevedibili
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abbagli,facilmentesipotevacaderevittimadifuorviantiinterpretazioni.
Confrontandoleimpressionicheioavevoricevutodurantelamiapermanenzatralapopolazionedelterritorioaffidatoallamiamansionedimedico genericoconquellecheLiberat,l’autista,mielencava,cercandodidescriverela veraindoledellepersonelìresidenti,dovetticonvenirechelesueimpressioni eranomoltopiùprecisedellemieedellealtrepropagatedagliabitantimale intenzionatidelleconterminiareerurali.Ildifferentecomportamentodiqueste gentiorapresoindisamina,spessovenivacriticatoanchedachimaiavevamesso piedetralelorocaseosuilorocampi.Diversamentedaquantogeneralmentesi credeva,ancheseloroeranocapacididarvitaascontridelittuosiconivicinie talvoltaancheconglistessicompaesani,ingenereriuscivanoamantenerepure rapportinormaliconchi,rispettandoleloroanticheusanze,sapevacomportarsi correttamenteneiloroconfronti.Lareciprocatolleranzainterpersonale,chenel loromilieuimponevasempreuncondivisoesopportabileconvivere,eradovuta siaalcarattereinnatodelsingolocomponentediquellacomunità,siaalfattoche tuttibensapevanocomeincasodinecessitàsarebberostatisempreaiutatidachi condividevaconlorolostessostiledivita.Illorobennotoaffiatamentodestava spesso,trachinoneradelposto,unasopitaacredinechefomentava,aloro discapito,unanomeachepurtroppolihaaccompagnatifinoallafinedelSecondo conflittomondiale.
Comaria
Edi,miocoetaneoeamicod’infanzia,ricordandoleperipezieattraversate daragazzinodurantelaSecondaguerramondiale,spessoevolentierisisoffermavaadescrivermiunparticolaresusseguirsidiespedientidaluiusatiper sfuggire,comepartigianoinerba,allacatturadapartedeisoldatitedeschi impegnatinellaricercadeiveripartigiani.ITedeschicredevanocheipartigiani sipotesserotrovareproprionell’areadoveluispesso,permotivifamiliari,era ospitepressocertefamigliedicontadini,sempredisposteadaccoglierlotemporaneamentesottoallorotetto.Conlorocondividevasiailcibocheilrischiodi venirescopertodaqualchepattugliatedesca.
Inqueifrangenti,mentreleformazionipartigianesapevanosempreevitare intempogliscontriarmaticonlepreponderantiforzenemiche,allapopolazione civile,espostacom’eraalleprevedibiliperquisizionichemoltoprobabilmente sarebberoseguite,persalvarelapropriavitaaltrononrimanevacheabbandonarequantoprimapossibilelapropriecaseerifugiarsiinluoghisicuri.Cono-
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scendoamenaditoilproprioterritorio,ilcontadinod’istintoalloraoptavaperil nascondigliocheritenevafosseilmiglioreperscansarelepossibiliconseguenze chelasituazionedelmomentoavrebbepotutofacilmentegenerare.Credoche tralevariesoluzionichequeicampagnoliavevanoadisposizioneperportarea buonfineillorointento,quelladegliabitantidiComaria,unosparutogruppetto dicasesituatoaipiedidiunodeitantirilievimarnosisparsiattornoaBogliuno, siastataunatralepiùoriginaliefantasiosechesipotevanotrovareintuttala circonvicinaareacampestre.
Pocodiscostoesoltantoqualchedecinadimetrisopraaquellerustiche dimore,sgorgadaunalargafenditurarocciosauninterrottorivolod’acqua. L’aperturadallaqualel’acquasiriversaavalleètaledapermettere,anchesea stento,l’accessoadunaretrostantecaverna.Perutilizzarenelmigliormodo possibilequellaformazionegeologicaprovvidenziale,aqualcunovennel’ideadi adattarla,inprevisionediqualchepossibileeimprovvisascorribandanemica,a temporaneo,masicurorifugioperséepertuttiipropricompaesani.Bastava mascherarel’entratadiquellacavernaenessunestraneoavrebbemaipotuto immaginaredoveessisifosserorintanati.Atalfine,sfruttandolaparticolare configurazionedelterrenoantistantequellasorgente,ipiùintraprendentidel postoinnalzaronocondellepietreunpiccolomurodifronteadessa,percreare cosìunristagnosufficienteperoccultarequasicompletamentel’orificiodalquale scaturival’acquachealimentavaquellafonte.Contemporaneamentel’acqua trattenutanelristagnoprovocava,aumentandoilsuolivello,unparzialeallagamentodellacavitàsotterraneachesitrovavaamontedelpercorsoipogeodi quelleacque.Nontuttalacaverna,comeaccennato,venivaperòsommersa.Nelle areerimastesemiasciuttepotevanocosìraccogliersienascondersi,ancheperpiù tempo,qualchedecinadipersoneadulte.Attraversoilpertugiolungoilquale, riflessadall’acqua,arrivavainquell’antrounafiocaluce,vigiungevanopurei rumoriprovocatidacolorochesieranofermatilìvicinoperdissetarsi.Quest’ultimiall’inversoinnessunmodopotevanorendersicontodicosasicelavaquasi sottoailoropiedi.Ciònaturalmentenonvuoldirecheirifugiati,purconscidi potersempreusufruiredellecondizionidirelativasicurezzasullaqualepotevano fareaffidamento,sisentisseroveramentesicurierilassati.Avvinghiatidacomprensibilipreoccupazioni,pernondiredapauredivariogenere,inostricorregionalicercavanoaddiritturadinonsguazzarenell’acqua,dinonmuoversisenza bisognoodiparlareavocealtapernonfarsisentirefuoridallororiparo.Anche ipiùpiccinisenestavanozittizitti.Nemmenopiangevano.
Mentrem’intrattenevodifronteaquelristagnopensandoatuttelepossibili traversieprovatedallagenteinermecoinvolta,suomalgrado,inunaguerranella
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qualemaiavrebberovolutoesserecoinvolti,Edicontinuavaadescrivermilesue passateperipezieelostranomododicomportarsideipopolanichel’avevano ospitato.Peravvallareilsuogiudizio,nonsemprebenevolo,espressoneiconfrontideisuoibenefattori,l’amicoconcluselasuaesposizionerievocandoun fattocheoggiveramentebenpochipossonocrederechesisiapotutoconcretizzarenellasituazionedigeneralesconcertopresenteinzona.
Duranteunadellefughefatte,temendol’irruzionediqualchesquadra nazifascista,nellacitatacaverna,alsolitogruppodipaesanidelpostosiunìun uomoconuncagnolinoinbraccio.Dovevaessereunapersonabenconosciutae inuncertoqualmodoanchetemuta,perchénessunoebbealloraalcuncheda ridireperquelsuobalzanoepericolosomododiagire.Edicontinuòpoiilsuo raccontorivelandocheinquell’occasioneanchequellabestiolasentiva,nella penombradiquellagrotta,aleggiareunincombentepericolo.Lodimostrava restandosulleginocchiadelsuopadronebuonabuona,senzamuoversiesenza maiemettereneancheunguaito.
Notatainmelapresenzadiunacertadosediincredulitàperciòchemiveniva descritto,Edicontinuòilsuoparlarecercandodiconvincermichequellochelui mistavadicendoaltrononerachepuraveritàenonfruttodifantasia.Atalfine aggiunseladescrizionediunaltroeventobennotoatuttalagentediquel circondario.Quellororifugiononfuusatosolocomenascondiglioperilocali, maservìpurepernascondere,quandosipresentòilbisogno,gliavieridiun quadrimotoreamericanocadutoinqueiparaggi.L’aereodiquest’ultimi,durante ilritornodaun’incursioneneicielidellaGermania,fucolpitodallacontraerea tedesca.SuperateleAlpicominciòaperderequotae,unavoltagiuntosopra l’Istria,agliaviatoridiqualvelivoloaltrononrimasecheabbandonareilproprio aereo.Dopoessersilanciaticoniparacaduti,siritrovaronoancoraillesiinun campovicinoallecasediComaria.IsoldatitedeschistanziatiaBogliuno,allertati dalboatoprovocatodalloschiantoalsuolodiquellafortezzavolante,simisero subitoallaricercadeglieventualisopravvissuti.Ilcasovollecheatrovarliper primonellaboscagliadovesieranonascostifosseproprioilpadrinodiEdi.Prima cheiTedeschiarrivasseronell’areaattornoaComaria,ambedueriuscironoa convinceregliavieriparacadutati(qualcunotralorocomprendeval’italiano)a seguirlinellacavernasemiallagata.Sistematigliaviatoriallamenopeggioinun angoloasciuttodellagrotta,colorocheliavevanolìportatiaspettaronopoiche iTedeschiseneandasseroacercarliinqualchealtradirezione,primadifarli uscireall’apertoeaccoglierlipoiinunacasavicinadove,unavoltarifocillati, avrebberopotutoancheasciugarsieriposare.Ilgiornodopofuronoaccompagnatifinoalcomandopartigiano,chepensòpoiafarliarrivareallalorobase
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aereainPuglia.Purdovendosuperaretantetraversiequeipilotiriuscironoa ritornaresaniesalvitraipropricommilitoni.
Nell’immediatodopoguerra,memoridell’aiutoricevuto,nondimenticarono diesternarelalorogratitudineinstaurando,cosìmidisseEdi,conchirischiò forseanchelapropriavitapersottrarliallegrinfiedelcomunenemico,unlungo ecordialescambioepistolare.
Forseoggisipotrebbeanchepensarecheiltempoabbiapotutoparzialmente alterarelamemoriadelleesperienzeaccumulatedalmioamicodurantela trascorsaSecondaguerramondiale,madicertomaitantodapotertravisare interamenteleveritàdaluivissute.Perconvalidareciòchemistavaraccontando, Edialloramipropose,quandoesplicavolamiafunzionedimedicoaPisino,di andareavederedoveluiintempodiguerrasinascondevapersfuggireallacattura dapartediqualchedrappellodicollaboratorideglioccupatori.
Nontantotempofa,ripensandoallalungaamiciziachedaannimilegavaad Edi,dapocoscomparso,decisidiritornaredopocircacinquant’anniarivedere lafontediComaria,la“Jama”,com’èchiamatadallapopolazionelocalequella caverna.Inconsciamenteforsedesideravorivivereunperiododellamiaesistenza alloraancorasaturadisperanzeperunavitamigliore.Lebellezzediquell’ameno angoloditerraistrianapurtroppononriuscironoacancellareilsensoditristezza cheprovai,unavoltagiuntolìdoveerodiretto,osservandolatrasformazione subitadallacircostanteanticastrutturaantropicaoggiormaiinsfacelo.Ilmuretto dipietracheuntempotratteneval’acquanelristagnodifronteall’entratadella grottanonc’erapiù.L’acquascorrevaliberaavallelungouncanaletto,scavato aibordidiunripidosentierosterratoches’inerpicasulfiancodellacollina marnosadallaqualeessasgorgaperenne.LecasediCromariaallabasedi quest’ultimaconformazionegeologicanoneranoaltrocheuncomplessodi costruzionipericolanti.L’ultimo,ilsoloabitanterimastotraquellerovinericordavaperòancoraquellocheiotantianniaddietrovidiequellocheEdiper altrettantianniseppetenerequasisolopersé.Editemevacheraccontandoilsuo passatopotessevenireinclusonelnoverodicoloroche,aguerrafinita,seppero poimagnificareoltrealnecessarioilpropriocontributodatoallalottapartigiana.
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