LE UNIFORMI DEL REGIO ESERCITO ITALIANO NEL PERIODO UMBERTINO VOL I-PARTE 2

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- parte 2



STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO

GIORGIO CA.N TELLI

TOMO PRIMO - parte 2

LE UNIFORMI DEL REGIO ESERCITO ITALIANO NEL PERIODO UMBERTINO

S .M.E. Bnjll(rl ECA Mili I AHE CENTRALE.

ROMA 2000


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INDICE

Presentazione Introduzione

Pag.

3

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CAPITOLO 4

Divisa degli ufficiali di fanteria di linea. Istruzione 1891

Pag.

465

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545

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595

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633

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655

»

687

Istruzione 'clella divisa per gli allievi degli Istituti Militari 1880. Approvata in vigore dal l O gennaio 1881

»

711

Divise per gli allievi cieli' Accademia Militare della Scuola cli Modena e dei tre Collegi (Napol i, Firenze, Milano)

»

713

Milizia mobile

»

743

Milizia territoriale

»

773

CAPITOLO

5

Divisa degli ufficiali cli cavalleria. Istruzione 1891

CAPITOLO 6

Divisa degli ufficiali di artiglieria. Istruzione 1891

CAPITOLO 7

Divisa degli ufficiali ciel genio. Istruzione 1891

CAPITOLO

8

Divisa degli uffic iali dei servizi, milizia mobile e territoriale. Istruzione 1891

CAPITOLO

9

Oggetti di divisa comuni agli ufficiali delle varie anni e corpi

CAPITOLO 10 Divise per gli allievi dell'Accademia Militare della Scuola di Modena e dei tre Collegi (Napoli, Firenze, Milan.o)

CAPITOLO 11 Milizia mobile e milizia territoriale



CAPITOL04

DIVISA DEGLI UFFICIALI DI FANTERIA DI LINEA ISTRUZIONE 1891



DIVISA DEGLI UFFICIALI DI FANTERIA DI LINEA

BERRETTO - li berretto è costruito in panno turchino scuro, munito di una visiera e sottogola di cuoio nero. Le dimensioni sono quelle indicate a pag. 470, tuttavia è ammessa la tolleranza di I cm in più per i berretti degli uffic iali superiori e per gli ufficiali la cui statura supera 1,70 m. Le cuciture laterali, quella posteriore della fascia del ben-etto come que ll a del tondino (parte superiore), sono guarnite di un cordoncino d'argento dello spessore di 2 mm. Gli orlì della sopraffascia (fascia alla base del berretto) sono filettati di panno scarlatto come quello delle fil ettature dell a giubba. La sopraffas cia è alta 3,5 cm comprese le filettature. Sul davanti il berretto ha il fregio costituito dal numero del reggimento con corona real@sovrapposta, tutto è ricamato in argento, !'altezza è di 7,5 cm. Qua lsiasi tipo di fregio deve essere attaccato in modo da risultare completamente scoperto dal sottogola, senza tuttavia superare in alto, l'orlo superiore del berretto; nel nostro caso la corona deve toccare la cucitura che unisce la fascia al tondino; la corona è ricamata in modo che al centro risulti in rilievo di circa 10 mm. Gli ufficiali dei granatieri hanno il fregio speciale che consiste nella g ranata ricamata in argento, sormontata da corona reale, con fiamma rivolta a sinistra, numero del reggimento al centro del tondino. La visiera è di cuoio nero verniciato, piuttosto inclin ata in basso, il sottogola è fatto cli due strisce cli cuoio nero verniciato alte 2 cm, senza fibbi a ma con due passanti per regolarlo, il sottogola è retto da due bottoncini li sci semisferici de l diametro di 13 111111, sono quelli delle maniche della giubba. Il distintivo di grado si applica attorno alla sopraffascia del berretto, nel mezzo, in modo che la metà del distintivo coincida con la metà del la sopraffascia. li grado consiste in un galloncino d'argento alto 2 cm e di una trecciuola argento alta 4 mm. Così disposti: - per il sottotenente una trecciuola; - per il tenente due trecciuole; - per il capitano tre trecciuo le; - per il maggiore un galloncino con sopra una trecciuola; - per il tenente colonnello un gallonc ino con sopra due trecciuole; - per il colonnello un galloncino con sopra tre trecc iuole. Uberretto deve essere sempre portato nella sua forma propria, senza pieghe o deformazioni di sorta. Nelle marce ed esercitazioni, per riparare il capo dai raggi del sole, il berretto viene coperto da una foderina di tela fina bianca che ne avvolge la parte superiore, cioè tondino e fascia lasciando scoperto il clistintivo di grado. Fin qui abbiamo riportato la descrizione dell' Istruzione sulla divisa che contiene delle contraddizioni piuttosto evidenti. Prin,a di tutto bisogna dire che la figura a pag. 470 che riporta le dimensioni del berretto è errata, la sopraffascia è disegnata in modo che non coincide con iI bordo inferiore del beffetto, infatti risulta spostata più in alto di circa un centimetro. Q uando c i si rese conto dell 'errore ormai era troppo tardi, migliaia di ben-etti con la sopraffascia sbagliata erano g ià in circolazione, quindi se ne dovette autorizzare l'uso per circa un anno. L' altra contraddizione si riscontra nelle di mensioni del ben·euo, infatti se l'altezza del berretto davanti è di 7 ,5 cm e il fregio ·ha la stessa altezza (7,5 cm), quest' ultimo rimarrà coperto alla base del sottogola alto 2 cm, cosa che era in netto contrasto con le disposizioni scritte, che volevano il fregio del berretto pienamente visibile. In effetti molti dei cimeli d'epoca esaminati presentano sul davanti una altezza di 9 cm, il che consentiva di lasciare il fregio quasi completamente in vista. GIUBBA - La giubba è confezionata in panno turchino scuro. è tagliata a due petti, con il davanti dritto ed il dietro leggermente incavato all'altezza della vita, per adattarsi meglio alla persona.

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La lunghezza della giubba deve essere tale che il bordo inferiore della falda risulti a 2 cm dal cavallo, così da coprire quasi totalmente le natiche. Su ciascun petto troviamo una fila di 7 bottoni di metallo argentato e semisferici, sono applicati in modo che il primo di ogni fila sia all'altezza del gancetto che chiude il bavero, deve inoltre essere posizionato ad un terzo della distanza tra il gancetto e la cucitura della manica alla spalla; i due ultimi bottoni in basso sono cuciti all'altezza del punto vita e distano tra loro 5 cm in meno dei primi due. Sulla cucitura posteriore si trovano le finte tasche dell'altezza di 19 cm, ciascuna con due bottoni di divisa, per l'altezza è prevista una tolleranza di un centimetro in piì:t o in meno, secondo la statura dell'ufficiale, purché le mostre siano attaccate in modo che la loro distanza dal bordo inferiore della giubba sia sempre di 2 cm. Le maniche sono di media ampiezza, per consentire scioltezza di movimento al braccio, a 5 cm dalla estremità inferiore, lungo la cucitura esterna, sono applicati 3 bottoncini di 1,3 cm di diametro. Le manopole sono di velluto di seta nero tagliate a punta. Il bavero è anch'esso ricoperto di velluto nero, davanti misura 7 cm di larghezza e dietro 6 cm, le due punte sono leggermente arrotondate e guarnite di stellette cli divisa. Su ciascuna spalla sono predisposti gli agganci delle spalline, vale a dire il foro per il bottone a vite ed il passante per il gancio della spallina; quando non è prescritto l'uso delle spalline metalliche gli ufficiali le sostituiscono con una controspallina, si tratta di un doppio cordone argento intrecciato a corda semplice, alle due estremità il cordone forma due occhielli nei quali si fissano i bottoncini che fermano la controspallina, questo cordone ha uno spessore di 5 mm per gli ufficiali superiori e 3 mm per gli ufficiali inferiori (pag. 486). Una filettatura di panno scarlatto, della grossezza di 4 o 5 mm, guarnisce il bordo del petto, il bordo inferiore della falda, le manopole, il bavero e finte tasche. II petto della giubba è foderato dello stesso tessuto della giubba, mentre le falde sono foderate per una altezza di 20 o 25 cm con una stoffa di seta o lana nera. I distintivi di grado sono appLicati sulle maniche, al di sopra dei paramani, sono formati da gallone e galloncini argento (pag. 485), per il sottotenente si compone di un galloncino che viene applicato a "V" lungo il bordo delle manopole, poi risale e forma l'intreccio sul paramani; gli altri distintivi di grado sono in tutto simili a quelli già descritti per gli ufficiali del corpo di stato maggiore. La giubba va indossata sempre interamente chiusa ed abbottonata a destra, però in tenuta ordinaria o fuori servizio è tollerato che la giubba sia abbottonata a sinistra. Per gli ufficiali dei granatieri è prescritta questa stessa giubba, solo che il bavero ed i paramani sono intera11}ente di panno scarlatto, inoltre sul collo essi portano un alamaro per parte ricamato in argento lungo 15 cm, la larghezza del corpo dell'alamaro è invece di 2 cm, all'estremità anteriore la larghezza è di 3 cm mentre ali' altra estremità è di 2,5 cm, la parte anteriore dell'alamaro porta le stellette di divisa (pagg. 475-478). PANTALONI - I pantaloni sono confezionati ìn panno di lana color bigio (gros-grain). Le dimensioni vanno calcolate in modo da non risultare né troppo larghi né troppo stretti, la loro ampiezza è stabilita secondo queste misure: - all'altezza del cavallo tra 38 e 33 cm; - al ginocchio tra 27 e 22 cm; - ali' estremità inferiore tra 24 e 20 cm. I pantaloni devono scendere a coprire la noce del piede, ma senza lasciare troppe pieghe lungo la gamba; lungo le cuciture laterali sono attaccate le bande di panno scarlatto della larghezza di 4 cm, le tasche sono tagliate in modo che la loro apertura rimanga interamente coperta dalla giubba (pag. 497). In fondo ai pantaloni vi sono delle staffe realizzate con lo stesso panno, sono fermate dalla parte interna con due bottoni gemelli. Gli ufficiali superiori e quelli che fanno servizio a cavallo, hanno le staffe di cuoio nero, ciascun sottopiede si unisce in fondo con il pantalone, dalla parte esterna con due fibbiette ovali di metallo bianco, internamente invece la staffa si aggancia a due bottoncini gemelli di metallo bianco; le linguette del sottopiede sono ricoperte dello stesso panno scarlatto della banda.

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MANTELLO - È composto cli mantellina e cappotto, entrambi sono confezionati in panno azzurrato (bleutè). La mantelli na, spiegata in tutta la sua ampiezza, forma un cerchio o ruota, l' apertura è sul davanti, per tutta la sua lunghezza; al centro della ruota è cucito il collo di velluto nero, non ha filettature, la sua altezza deve essere tale che una volta rialzato arrivi a coprire le orecchie; sulle punte, leggermente arrotondate ciel bavero, si applicano le stellette cli divisa. La mantellina si allaccia con un fermaglio di metallo bianco posto al di sotto del bavero, esso è composto cli un gancetto ed una catenella, ciascuno saldato su di una borchia a testa di leone, il gancetto è a destra e la catenella a sinistra (pag. 500). La lunghezza prevista per la mantellina è di 7 cm sotto il ginocchio. Quando prescritto, la mantellina si può portare arrotolata ad armacollo, ponendone il rovescio sulla parte esterna. Il rotolo viene assicurato mediante tre correggiuole di cuoio nero, delle guai i una stringe i due capi, e le altre due vengono poste attorno al rotolo, ad egual distanza (pag. 517). CAPPOTTO - Le sue caratteristiche sono illustrate dalla figura a pag. 501, deve essere tagliato in modo da indossarlo comodamente sopra la giubba, anche quando si portano le spalline, senza tuttavia avere una ampiezza eccessiva. La lunghezza prevista per il cappotto è cli 15 cm sotto il ginocchio . Il bavero rovesciato, è della stessa stoffa del cappotto (bleutè), ha una larghezza che va da 8 cm a 10 cm, le punte sono leggermente anotondate e guarnite di stellette d i divisa. Le maniche hanno una larghezza ai gomiti cli circa 26 cm, mentre all 'estremità delle manopole la larghezza è cli 17 cm. Le manopole sono fatte a punta, sempre in panno azzurrato, sono alte 7 cm alla base, mentre sul loro vertice raggiungono l'altezza di 15 cm. I distintivi cli grado, con l'intreccio a fiore, sono applicati lungo il bordo delle manopole, con le stesse modalità cli quelli della giubba. Il cappotto ha la chiusura a dopp io petto con due file cli 5 bottoni ciascuna, le due fi le distano tra loro 20 cm; sui lati all' altezza delle anche sono disposte le aperture orizzontali delle tasche, le quali vengono coperte dalle apposite patte, sotto la patta del lato sinistro c'è anche l'apertura per l'elsa della sciabola. Sul d ietro il cappotto ha uno spacco di cisca 50 cm con 7 bottoncini, esso è previsto per gli ufficiali che fanno servizio a cavallo, mentre per quelli a piedi lo spacco è di soli 35 cm con 5 bottoncini. Sempre sul dietro, all'altezza della vita viene fissata la mmtingala, essa è composta di due strisce dello stesso panno del cappotto alte eia 4 a 5 cm, mentre la lunghezza di ciascuna di esse è di 25 cm. Sulla striscia di destra sono cuciti i bottoni, sull'altra corrispondono le asole, regolando l'allacciatura della martingala si può adattare meglio il cappotto alla persona. La fodera del cappotto è di stoffa nera. Gli ufficiali dei granatieri portano sul bavero del cappotto lo stesso alamaro che hanno sul collo de.Ila giubba. Sotto le armi, sia a piedi che montati e con qualsiasi uniforme, gli ufficiali portano la mantellina in modo che cada naturalmente dritta, con il fermaglio agganciato, così. da risultare chiusa sul davanti. Quando gli ufficiali hanno la sciabola sguainata, nella posizione di attenti, tengono la lama scoperta sopra la mantellina, quindi la mano destra dovrà sporgere da sotto la mantellina quanto serve per tenere la sciabola nella giusta posizione (quindi il lembo destro della mantellina non si portava girato all' indietro) (pag. 500). Con la mantellin~ così portata, gli ufficiali salutano e riprendono la posizione di attenti . In tutte le altre circostanze, eccetto quando sono sull'attenti, gli ufficiali possono portare la mantellina con il lembo destro ripiegato sulla spalla sinistra. La mantellina è un indumento obbligatorio nel corredo degli ufficiali, da usare anche sopra il cappotto, mentre il cappotto è facoltativo. CHEPÌ - È fo1mato da un tubo di feltro ricoperto esternamente di panno turchino scuro, foderato internamente, nella parte inferiore, di una striscia dì marocchino nero.

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Sopra è chiuso dal tondino di tela cerata nera, detta americana, che ha una forma leggermente ovale. Esternamente, sulla parte inferiore, è applicata una sopraffascia di marocchino nero verniciato. Sul davanti il chepì ha una visiera inclinata di cuoio nero verniciato, il suo bordo esterno ha un orlo cucito in cuoio nero. Il chepì misura sul davanti, esclusa la visiera, 10,2 cm di altezza, dietro 13,2 cm. Davanti sempre, il chepì porta sul bordo superiore, la nappina ellissoidale di metallo argentato (pag. 503) sotto la quale viene a porsi il fregio di stella a cinque punte, anche quest'ultimo è di metallo argentato; la coccarda in seta con i colori nazionali viene ad inserirsi tra la nappina e la stella. La supeificie della nappina è fatta ad imitazione dei giri di cordoncino, al cehtro porta la croce di Savoia (pag. 504), la stella poi è collocata in modo da trovarsi in asse con la nappina. Nel disco, che sta al centro della stella, è intagliato il numero del reggimento o distretto a cui appartiene l'ufficiale, coloro che non sono ascritti ad un reggimento o distretto portano la croce di Savoia. Gli uffic iali dei granatieri portano nel mezzo della stella la granata con il numero del reggimento smaltato in nero. I distintivi di grado si portano lungo il bordo superiore ciel chepì; essi sono: per il sottotenente un galloncino argento alto 12 mm; per il tenente un galloncino argento alto 15 mm diviso in due da una riga centrale di seta turchina alta 3 mm; per il capitano un galloncino argento alto 24 mm diviso in tre da due righe di seta turchina alte 3mm; per il maggiore un gallone argento alto 25 mm diviso in due da una riga di seta turchina di 3 mm, in modo che la parte superiore del gallone risulti di 17 mm e quella inferiore di 5 mm; per il ten. colonnello un gallone argento alto 33 mm diviso in tre da due righe di seta turchina alte 3 mm, così eia avere sopra un gallone alto 17 mm e gli altri due da 5 mm; per il colonnello un gallone argento alto 41 mm, diviso in quattro da tre righe di seta turchina dello spessore di 3 mm, così da avere un gallone superiore di 17 mm e gli altri tre più sotto da 5 mm ciascuno. Sulla fascia di panno turchino il chepì è guarnito da tre cordoncini montanti di filato argento, sono posti uno dietro e due sui lati, il cordoncino ha lo spessore di 2,5 mm; gli ufficiali superiori invece di un cordoncino ne hanno due distanziati tra loro di 2,5 mm. Per tenere il chepì assicurato al capo, si usa il sottogola di cuoio nero, esso è lungo 50 cm ed è largo 1,5 cm, viene fermato all'interno del copricapo; ad una delle estremità il sottogola porta la fibb ia metallica ner,a , che dovrà trovarsi sulla guancia sinistra. In taso di pioggia, per proteggere il chepì lo si ricopre con una copertura di tela cerata giallognola e trasparente che lo avvolge tutto, eccetto la nappina; questa copertura si usa anche con l'uniforme di marcia, però quando fa molto caldo viene sostituita con la foderina di tela bianca, essa reca sul davanti, dipinto in nero, il numero del reggimento (al posto della stella). Più spesso il numero sulla copertina di tela bianca degli ufficiali era ricamato in seta o ritagliato in panno nero. Il chepì ip fine viene guarnito con una treccia di cordone di filato argento (pag. 504) lunga 50 cm e larga 1,5 cm da un capo termina ad occhiello, dall' altro con un uncinetto, a questa estremità è collegata una ghiandina ricoperta di tessuto argento. La treccia si attacca sul dietro del chepì, al centro, all'altezza del bordo del tondino, poi scende a festone sul lato destro, passa sulla visiera e si ferma con l'occhiello al bottoncino sinistro cucito nel punto in cui la visiera esce dalla sopraffascia. Per tenere la treccia ben ferma, c'è un altro bottoncino, messo in posizione simmetrica all'altro, quindi sul lato destro, ad esso viene ancorata la treccia mediante un occhiello ili cordoncino nero, cucito sotto la treccia. Le disposizioni sulle caratteristiche del chepì sono estendibili a tutti gli ufficiali che lo portavano. SPALLINE - Sono identiche per fonna e dimensioni a quelle già descritte per gli uftìciali del corpo di stato maggiore, ne differiscono solo perché la lastra, il cordoncino ed i bottoncini all'estremità del gambo, la frangia di grovigliola o di tortiglio, tutto è in argento.

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LA BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DI FANTERIA DI LINEA - Si compone di: - sella completa, di foggia ali' inglese, dello stesso modello in dotazione agli ufficiali del corpo di stato maggiore; - tasche da sella, sono dello stesso .modello già descritto per gli ufficiali del corpo cli stato maggiore, gli ufficiali in organico ad un reggimento o distretto portano sul coperchio di pelo nero di foca un fregio che consiste nel numero del reggimento sormontato da corona reale con sotto uno scettro (pag. 511), per gli ufficiali non appartenenti ad un reggimento o distretto scompare il numero, il fregio è composto solo dalla corona reale con sotto, a 2 cm di distanza, lo scettro, tutti i fregi indicati sono di metallo argentato; - gli ufficiali dei granatieri portano sulle tasche il fregio di granata con numero del reggimento nella bomba; - la gualdrappa va posta sotto la sella, sul dorso del cavallo, è di panno turchino scuro e misura in larghezza, lateralmente 78,4 cm, davanti il lato che scende quasi orizzontalmente verso la punta è lungo 1,160 me dietro, il lato verticale più lungo, misura 1,568 m, la cifra sulle punte è ricamata in argento, inoltre il gallone lungo il bordo è di panno nero largo 3,5 cm, per tutti gli altri dettagli la ~ualdrappa è dello stesso modello e forma di quella già descritta per gli ufficiali ciel corpo di stato maggiore; - pettorale e falsa ma11ingala, sono in cuoio nero, all'incrocio il pettorale è guarnito con un rosone d' argento sovrapposto ad un disco di cuoio nero del diametro di 10 cm, il rosone è fatto ad otto fasci di raggi con al centro un mascherone in rilievo (pag. 511); - briglia e filetto hanno la testiera, le reclini e tutte le altre parti in cuoio nero; - i metalli che guarniscono la testiera e la museruola, le fibbie con i relativi passanti e puntali sono anche per il filetto di metallo bianco, gli ornamenti sono quelli descritti nella pag. 511; - groppiera è anch'essa di cuoio nero. Per la bardatura ordinaria e di marcia valgono le prescrizioni già date per gli ufficiali del corpo di stato maggiore, eccetto le guarnizioni metalliche che in questo caso sono argentate.

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TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1891)

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Misure del berretto nella versione che sarà poi successivarnente corretta.

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NOMENCLATURA DELLE PARTI CHE COMPONGONO IL BERRETTO DEGLI UFFICIALI

Tondino

Cordoncino argento posto a copertura della cucitura del tondino

16,5 cm

\.J Cordoncino

Fascia

argento posto a copertura delle cuciture montanti della fascia

Soggolo

Sopraffascia Visiera

18 cm Fascia

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Sopraffascia

Trecciole del distintivo di grado

A) Berretto da tenente del 71 ° Regg. Fanteria mod. 1880. B) Berretto da tenente degli alpini mod. 1896.

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Fregio del berretto 1) numero del reggimento fanteria 2) trofeo d' arma o corpo 3) stella con corona per i servizi


1880 circa - Berretto da sottOLenente del 38° Regg. Fanteria. Vista di fronte e lato sinistro.

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1880 - Berretto da sottotenente del 38° Regg. Fanteria. Vista del lato destro e del dietro.

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1880 circa - Capitano del ./ 0 Regg. Granatieri in tenuta ordinaria con berretto.

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1880 circa - Capitano del l° Regg. Granatieri in tenuta ordinaria con berretto.

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1889 circa - Un maggiore ed un capitano del 1° Regg. Granatieri posano in tenuta festiva in un curioso giuoco d'immagini allo specchio. Un'ottima occasione per coxliere piÚ dettagli delle uniformi.


1888 - Capitano del I° Regg. Granatieri in tenuta ordinaria.

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Fig. 1. A lamari da ufficiale dei granatieri (Coll. L. Barone). Fig. 2. Stellette metalliche da ufficiale (Coll. L. Barone).

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1880 circa - Capitano del 17° Regg. Fanieria in ienuta ordinaria con berretto (riprod.fot. A. Boigia).

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1880 circa - Capitano del 29° Regg. Fanteria in tenuta di servizio con spencer (riprod. fot. A. Boggia).

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1878 . Ten. colonnello di.fanteria in gran m.ontura, irulossa l'ultima versione della giubba azzurrata (rip,vd.fot. A. Boggia).

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La giubba di panno azzurrato netl'ultima versione adollata, cessa nel 1879. La giubba di panno azzurrato era stata la prima innovazione adottata per gli ufficiali di .fèmteria nell'aprile del 1871, successivam.enre nel I 873 il modello originale fu modificato, assumendo le caratteristiche che vediamo nell'illustrazione. Questa giubba nelle sue linee già preannuncia il modello 1879 in cui si modificherà : il colore del pan-

no, il blu scuro, e le filettature che saranno di colore scarlauo (Coli. S. Meconi).

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1878 - Dettagli del bavero e del dietro della giubba azzurrata (Coli. S. Meconi).

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1879 - Ufficiali del 32° Regg. Fanteria in tenuta di servizio. Alcuni indossano i soprabiti di prescrizione. La foto costituisce un interessante documento, ci mostra infatti alcuni ufficiali che indossano già la divisa con la giubba di panno "1.urchino scuro", mentre la quasi totalità cli essi, compreso il colonnello, porta la vecchia tenuta con la giubba di panno azzurrai.o e le filettature cli velluto nero. Un altro esempio di promiscuità tra vecchio e nuovo; il penultimo ufficiale della prima.fila, seduto a destra, è l'ufficiale contabile, mentre in seconda.fila, con lo spence,; si scorge un capitano medico.


1890 circa - Giubba da sottotenenle in tenuia di marcia. Secondo una disposizione contenuta nel.l'Istruzione sulla divisa degli ufficiali del 1871, in len.ula di marcia, era consentito sosli.tuire il colletto inamidato della camicia e la cravalta di seta nera con una sci.arpa da collo di seta bianca, come nell'ittusirazione. ln questi casi era anche permesso lasciare il colletto della giubba sbolton.ato e la prima parte dei petti aperla e rovesciata ( Colf. E. Lucauoni).

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Trecciuole di varia grossezza secondo il grado dell'ufficiale.


1879 circa - Giubba da tenente cli fanteria di linea (Coll. E. Lucattoni).

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Dettagli dei prqfili e del dietro della giubba mocl. 1879 (Coli. E. Lucattoni).


1880 circa - Giubba da tenente di fanteria con gli ornamenti della grande uniforme (alla testa di truppa perchÊ ha la sciarpa) il berretto in basso è da sottotenente (Coll. M. D'Orazio).

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1880 circa - Sottotenente dei granatieri in grande uniforme.

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1880 circa - Sottotenente difanteria in tenuta ordinaria (riprod. fot. A. /Joggia).

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1889 - Sottotenente di fanteria di Linea in grande uniforme (riprod.fot. A. Boggia).

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1887 - Un ufficiale di.fanteria d'eccezione: S.A.R. il principe di Napoli Vittorio Emanuele in grande uniforme. Ăˆ appena stato nominato tenente ed assegnato al 5° Regg. Fanteria (riprod. foi. A. Boggia).

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1879 - Capitano del 53° Regg. Fanteria in tenuta di servizio. L'ufficiale indossa il nuovo modello di giubba turchina (riprod. fot. A . Boggia).

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1889 - Sottotenente del 37° Regg. Fanteria in tenuta da esercitazione, indossa i pantaloni corti da portare con gli stivali o gambali, anche se l 'indumento era di uso comune, iL modeL/o non.fii mai omologato nelle Istruzioni de Lia divisa, sia queL/a deL 1871 che queL/a deL 1891 ( riprod. fot. A. Boggia).

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1880 circa - Tenente del 45° Regg. Fanteria di linea in tenuta di servizio.

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1880 circa - Pantalone bigio da ufficiale subalterno di.fanteria di linea (Coli. L. Barone).

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I 880-1895 - Tenenze del I O Regg. Granatieri in tenuta ordinaria invernale. I - L'ufficiale indossa la classica combinazione di mantello e cappotto di panno azzurrato. Questi indumenti si potevano indossare sia in abbinamento che separatamente. Il colletto del mantello era di velluto nero mentre quello del cappotto era guarnito dagli alamari d'argento. 2 - Dettagli del berretto da ufficiale modello 1879/95. Il berretto era reali:z.z.ato in panno turchino scuro, con le tre cuciture montanti ed il tondino superiore filettati dì cordoncino d'argento. La fascia alla base del berretto era dello stesso panno e.filettata inferiormente di panno scarlatto; dal ceniro della fascia si applicavano i distintivi di grado. 3 - Il fregio del berretto è quello adottato con l'Istruzione del 1871, la fiamma ha la carati.eristica di essere ondulata e sormontala.da corona reale, il tutto ricamato in argento. Questo tipo di.fregio dureràjino al 1900. Anche il fregio degli ufficiali d'artiglieria e del genio, che sul chepì aveva la granata con fiamma dritta, nella versione ricamata per berretto aveva assunto la forma ondulata. 4 - Dettagli dell'alamaro da ufficiale ricamato in argento, secondo il modello adottato nel 1877. 5-6-7 - Distintivo di carica per gli aiutanti in. 1° e in 2° dei reggimenti, distretti, scuole militari, ecc ... il distintivo consisteva in. un gallone da applicarsi lungo il bordo del colletto, dall'attaccatura alla punta tonda e proseguiva per 14 cm. Si usava lo stesso gallone dei distintivi di grado sulle maniche, era prescritto in oro per gli ufficiali che portavano spalline dorate e per quelli dell'arma di cavalleria, in argento per tutti gli altri. 8 - È il distintivo di carica previsto per gli ufficiali d 'ordinanza degli ufficiali generali. Si trattava in pratica di due siellette ricamate in argenlO, applicate una per manica al centro dell'ovale del distintivo di grado; queste stellette erano uguali a cinque punte che si portavano sul colletto. 9 - Distintivo di carica per gli aiutanti di campo di brigata, è analogo al precedente solo che è ricamato in. oro.

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6 gennaio 1884 - Viene concesso agli uf_fĂŹciali del Regio esercito, di complemento della riserva, della milizia mobile e territoriale di portare la barba. intera. La tavola illus/.ra in.oltre come doveva tenersi la sciabola nei servizi armati e di parata, quando l'ufficiale indossava la mantella (vedi Descrizione dell'istruzione sulla divisa, ediz. 189J).

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TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DIVISA (189 1)

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Deuagli delle misure del cappotto.

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1880 circa - Sottotenente del 36° Regg. Fanteria in grande un(forme (riprod.fot. A. Boggia).

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1891)

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Dettagli del chepì. degli ufficiali di fanteria.

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1880 circa - ChepÏ da capitano del 18° Regg. Fanteria, visto difronte e dietro.

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1880 circa . Profilo del chepÏ da capitano del 18° Regg. Fanteria.


Fregi da copricapo della fanteria, numeri con corona per berretto, stelle da chepĂŹ granata dei reggimenti granatieri e trecce (Coll. V Gibellini).


1890 - Il principe Vittorio Emanuele in grande un/(orme da colonnello comandante il .I° Regg. Fanteria nel giorno della sua nomina (Museo Storico della Fanteria).

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Spalline in. argento da colonnello di fanteria.


1890 circa - Uno dei reggimenti granatieri sfila con la bandiera in testa.


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I 889 circa - Rapporto ufficiali alle manovre, al centro (non visibile) è il colonnello comandante del reggimento, in primo piano, girato verso il fotografo è un sottotenente della milizia territoriale. Gli ufficiali sulla destra, senza foderina bianca sul chepÏ, sono richiamati della milizia mobile.


TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (1891)

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Bardatura degli ufficiali di.fanteria.

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Dettaglio della bisaccia con il coperchio aperto. 1885 circa - Copr~fonde per la grande bardatura degli ufficiali di fanteria. Quello al centro porta il fregio del genio.

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1889 - Maggiore di un reggimento di fanteria di linea in tenuta di servizio. Probabibnente è un comandante di battaglione. Come 4ficiate superiore è montato e conduce il suo reparto in esercitazione, anche la bardatura corrisponde alla tipologia prescritta in questi casi.


Ufficiale di fanteria 1879/1900. Maggiore del J5° Regg. Fanteria in grande uniforme (bardaiura completa da parata).

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1887 - Capitano del 60° Regg. Fanteria in tenuta di servizio a cavallo con .\pence,: Lo spencer era un corto soprabito adottato per i empi di cavalleria verso la 1netà dell'Ottocento, successivamente l'uso di questo indumento venne gradatamente esteso a tutti gli ufficiali dell'esercito, ma agli inizi del Novecento il modello venne modificato a un petto.

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Fanteria di Linea 1879/1890 Fig. I. Ufficiale del 39° Regg. Fanteria in tenuta da campagna. Il cappotto-mantello si portava arrotolato e messo a tracolla insieme alla borsa zaino che conteneva gli effetti personali dell'ufficiale. Con questa tenuta il chepì era quasi sempre coperto dalla foderina di tela bianca, la quale recava come fregio solo il numero del reggimento ricamato in nero. L'ufficiale in servizio alla testa delle sue truppe portava sempre la sciarpa azzurra. Generalmente le calzature usate con questa tenuta: - per gli ufficiali subalterni, sca,poni alti - per truppe alpine, uose, gambali o stivali. Fig. 2. Soldato di fanteria in tenuta da esercitazione, è armato di fucile mod. 1870/87 e sta estraendo un pacchetto di cartucce dalla giberna caricatoio, sono le buffetterie adottate con il nuovo fucile. la modifica realizzata dal capitano Vitali sul fucile mod. 70 aveva trasformato il Vetterli da fucile a colpo singolo in arma a ripetizione, grazie all'aggiunta della scatola-serbatoio che conteneva un pacchetto da quauro cartucce. Fig. 3. Nappina d'argento prescritta per il chepì degli ufficiali appartenenti ai "Battaglioni d'istruzione". li monogramma reale sostituiva la croce di Savoia al centro della nappina.

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Divisa degli ufficiali dei bersaglieri BERRETTO - È cli panno turchino scuro, forma e dimensioni sono quelli stabiliti per gli ufficiali di fanteria di linea, dal quale differiscono però per avere: - il fregio speciale dei bersaglieri (pag. 519) tutto ricamato in oro, incluso il numero del reggimento; - i cordoncini sulle cuciture, compreso quello del tondino, i distintivi di grado in oro; - i bottoncini del soggolo anch'essi in oro, in più hanno in rilievo il fregio del corpo come tutti gli altri bottoni della loro uniforme; - le filettature della sopraffascia sono cli panno cremisi. La copertina di tela bianca è identica a quella prescritta per gli ufficiali di fanteria di linea. CAPPELLO - Il cappello (pag. 519) è di feltro nero, ha la coppa rotonda alta 12 cm che si stringe leggermente dal basso verso l'alto, attorno al bordo inferiore c 'è una fascia di cuoio nero alta 6,5 cm. Attorno alla base del coppo è attaccata la tesa, piuttosto inclinata dalla parte del collo, sopra è ricoperta di tela cerata lucida e rifinita con un piccolo orlo di cuoio, sul davanti e sul dietro la tesa è larga 7 ,8 cm sui lati invece misura 6,8 cm. Sul davanti della cupola è fissata la coccarda di seta con i colori nazionali (diametro 8 cm), messa rasente alla tesa, sulla coccarda è posto il fregio ciel corpo in metallo dorato, esso si compone di: cornetta con granata a fiamma dritta su due carabine incrociate, nella bomba della granata è inciso il numero del reggimento (diametro 6,5 cm) . Sul lato destro della coppa troviamo l'innesto del pennacchio formato cli penne di cappone nere naturali. Internamente, sulla parte inferiore, il cappello è foderato con una fascia di marocchino nero, sempre all'interno viene fissato if sottogola di cuoio nero (largo 1,5 cm), munito di fibbia metallica nera, quest' ultima dovrà trovarsi sempre sulla guancia sinistra. Per il cappello sono previsti due tipi di foderine, che vanno applicate sul coppo, una per il cattivo tempo, è di tela cerata nera opaca, con fregio dipinto in giallo; l'altra è da usare in occasione di marcie ed esercitazioni, è cli tela bianca con il fregio dipinto in nero. GIUBBA - La giubba è confezionata in panno turchino scuro, dello stesso modello, per forma e dimensioni, di quello prescritto per gli ufficiali cli fanteria di linea, differisce soltanto per i seguenti distintivi: - bottoni, sono di metallo dorato e portano in rilievo il fregio speciale dei bersaglieri; - paramani, sono di panno cremisi, con il bordo dell' ape11ura e la cucitura laterale filettati di panno turchino ·scuro ; - bavero, è di velluto nero guarnito davanti con due i.n ostre a due punte di panno cremisi, la lunghezza delle punte delle mostre va calcolata in modo che sul dietro le punte lunghe lascino scope110 1/4 della lunghezza del bavero, le punte corte ne lascino scoperta una metà; - i galloni e i galloncini dei distintivi di grado ed il cordone delle controspalline sono in filato oro. Per quaqto concerne l'abbottonatura della giubba, valgono le stesse disposizioni dettate per gli ufficiali di fanteria di linea, vale a dire deve po11arsi sempre completamente abbottonata e a destra, è tollerata l'abbottonatura a sinistra nei casi già elencati. PANTALONI - Sono confezionati in panno turchino scuro, come la giubba, sono dello stesso modello descritto per gli ufficiali di fanteria solo che: - le bande laterali sono di panno "cremisino"; - le tibbiette ed i bottoni delle staffe sono di metallo giallo; - le linguette delle staffe sono coperte di panno del colore delle bande dei pantaloni, cremisi. MANTELLINA - È dello stesso modello prescritto per gli ufficiali cli fanteria di linea, confezionata però in panno turchino scuro, come quello della giubba, inoltre il fermaglio con la catenella è di metallo dorato.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (1891)

Fig. .I Fig. 2/A

Fig. 2/B

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Fig. 3

Fig. 1. Cappello per ufficiati dei bersaglieri. Fig. 2/A. Fregio in metallo dorato per cappello. Fig. 2/B. Fregio ricamato in oro per berretto. Fig. 3. Dettagli dell 'elsa e dell'impugnatura della sciabola da ufficiale dei bersaglieri.

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SCIABOLA - È di modello speciale per gli ufficiali dei bersaglieri, l'impugnatura è cli ebano con guarnizioni di metallo giallo brunito (pag. 527), la coccia ha cinque branche al guardamano, anche queste sono cli metallo giallo; lama e fodero hanno le caratteristiche generali, prescritte per gli ufficiali di fanteria. SPALLINE - Sono in tutto uguali a quelle degli uffic iali del corpo di stato maggiore, tranne che le frange per gli ufficiai i superiori sono di grovigliola brillanti nata e sciolta, mentre per gli ufficiali inferiori sono in tortiglio, anch'esso brillantinato e sciolto. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DEI BERSAGLIERI - È in tutto conforme al modello prescritto per gli ufficiali di fanteria di linea, con le seguenti varianti: - sul le tasche da sella il fregio è un trofeo dorato, uguale a quello del cappello; - le cifre reali, sulle punte della gualdrappa, sono ricamate in oro; - tutti i metalli che guarniscono la testiera, il frontale e la museruola della briglia e del filetto, sono di metallo giallo, compreso il rosone del pettorale e le fibbie della bardatura ordinaria e cli marcia.

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1880 circa - Tenente dei bersaglieri in tenuta di servizio (riprod. fot. A. Boggia).

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1880 circa - Tenente dei bersaglieri in grande uniforme.

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1890 circa - Colonnello comandante dell' 11 ° Regg. Bersaglieri in grande uniforme.

1890 circa - Maggiore in grande uniforme con spencer (riprod. fot. A. Boggia).


Fig. 2

Fig. I. Manica con i gradi da colonnello dei bersaglieri. Fig. 2. Spalline con frangia di grovigliola da maggiore dei bersaglieri.

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1890 circa - Gruppo di ufjĂŹciati dei bersaglieri in tenuta di marcia ad una esercitazione.


1890 - Ufficiali del 6° Regg. Bersaglieri nelle tenute di. servizio al campo (riprod. /01.. A. Boggia).

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Sciabola da ufjĂŹciale dei bersaglieri (Coll. M. Lucarelli).

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Bersaglieri 1874/1887 Fig. I. Capitano dei bersaglieri con l'uniforme di marcia. L'equipaggiamento è quello standard per gli ufficiali di fanteria in tenuta di campagna. La borsa in questo caso è portata a zaino con il soprabito arrotolato attorno; gli uf.ficiali subalterni generalmente non por/avano stivali ma il pantalone lungo con sottopiede, inoltre durante le marce mettevano il soprabito arrotolato a tracolla. Il cappello veniva protetto dalla polvere con un.a foderina di tela bianca ma sempre guarnito con il pennacchio. Fig. 2. 1874 - Bersagliere in tenuta di marcia, sul collo della giubba sono applicate le mostrine di velluto nero previste per la fanteria, con la differenza perà che la .filettatura è crem.isi invece che scarlatta, del colore distintivo del co17Jo. Solo più tardi, nel 1882, anche i sottufficiali e la truppa dei bersaglieri rimetteranno le mostrine cremisi a due punte che gli ufficiali avevano continuato a portare. Fig. 3. In questa immagine è docurnentato il collo della giubba dei bersaglieri nella sua prima versione, come era prescritto nel 1873; l 'unico ornarnento era la stelletta di divisa a cinque punte. Fig. 4. Distintivo da tiratore scelto. Fino al 1885 questo tipo di distintivo jì, ricamato in lana rossa per tutti, per i sottuffìciali venne poi prescritto in rica,no d'oro e d'argento. Fig. 5._Sciabola per ufficiali dei bersaglieri. Fu l'unica che mantenne lo stesso ,nodello d'elsa portato durante le guerre riel Risorgimento. Nel 1887, quando verrà adottato un nuovo modello di sciabola per gli ufficiali di fanteria, i bersaglieri ne prenderanno solo l'impugnatura anatomica d'ebano. Fig. 6. Fregio per cappello da bersagliere. Il più grande dei due, quello di sinistra, fu portato fino al 1870 circa sia dagli ufficiali che dalla truppa. Negli anni della rifonna Ricotti i fregi cominciarono a differenziarsi perché g li ufficiali iniziarono ad applicare sul cappello una versione più elaborata dello stesso fregio, quella che vediamo riprodotta sulla destra. Il risullaLO fu che il vecchio fregio rimase prescritto per sottufficiali e truppa, mentre il nuovo, più barocco, venne adottato dai soli u}Jìciali. Fig. 7. Bottoni dell'uniforme da bersagliere. I bersaglieri furono l'unico co,po difan/eria che mantenne i bouoni con il proprio fregio. Questa caratleristica era stata abrogata in seguito alle semplijìcazioni della riforma Ricotti,fu in quella circostanza infatti che furono aboliti. Fig. 8. Stellette di divisa, dall'alto verso il basso: - stelletta del primo tipo ricamata in lana bianca; - stelletta da sottuJjìciale ricamata in seta bianca; - stelletta da truppa di panno bianco. Fig. 9. Stelletta metallica da truppa del tipo adottato verso il I 890. A differenza di quella da U:ffi.ciale era completamente Liscia e non zigrinata. Fig. IO. Modello della mostrina per truppa e sottufficiali adottata nel 1882, prima di questa data solo gli ufficiali portavano le mostrine crernisi previste dalla Istruzione del I 87 I.

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Divisa degli ufficiali dei reggimenti alpini BERRETTO - È del modello prescritto per gli uftìciaU di fanteria cli linea, il fregio però è il trofeo del corpo ricamato in argento, alto 7,5 cm e largo 7 cm; esso consiste in una cornetta coronata posta su due moschetti incrociati, con baionetta innestata, al centro del disco è riportato il numero del reggimento o la croce di Savoia, per gli ufficiali fuori corpo (pag. 535). Nulla cambia per quanto attiene la copertina di tela bianca. CAPPELLO - È considerato un copricapo speciale (pag. 532), è fatto di feltro tinto in nero, ha forma troncoconica, la parte superiore si chiude con una calotta emisferica; alla base presenta una tesa incurvata sul davanti e sul dietro. La parte superiore della falda è coperta di tela cerata nera e lucida, sotto di stoffa cli lana nera. L'altezza del cappello è costante, varia solo l'apertura di base secondo le taglie. Una fascia di pelle nera lucida, alta 4,5 cm, guarnisce esternamente tutt'attorno la base del cappello, anche i bordi della tesa sono guarniti della stessa pelle nera. Sempre alla base, però dalla parte interna, c'è un'alluda o fascia di marocchino nero alta 13,5 cm, è frastagliata a punte lunghe 7 cm, questi spicchi si stringono con un lacciuolo, per regolare la calzabilità del copricapo. Per trattenere saldamente sul capo il cappello si usa il sottogola cli cuoio nero verniciato; è lungo 83 cm ed è largo 1,7 cm, ad una estTemità ha una fibbia nera con passante, eia sistemare sulla guancia sinistra. Sul davanti, il cappello porta il fregio con lo speciale trofeo del corpo (pag. 531) in argento, la sua base poggia sulla tesa, il fregio è alto 11,5 cm e largo 10,3 cm. Nel disco mobile della cornetta è intagliato il numero del reggimento. La coccarda cli seta, uguale per dimensioni a quella dei chepì degli ufficiali cli fanteria, viene fissata sotto il fregio, con il centro sotto lo scudo che orna il petto dell'aquila. La nappina d'argento, identica a quella degli ufficiali di fanteria, porta incorporata una tulipa d'argento per l'innesto della penna. La nappina si colloca sul lato sinistro ciel cappeJJo, il suo gambo si inserisce in un passante di cuoio nero nascosto dalla fascia. Gli ufficiali superiori po1tano nella nappina una penna d'aquila bianca ed una scura gli ufficiali inferiori; la penna si porta in modo eia risultare inclinata all'indietro. l distintivi di grado sono cuciti ad angolo sul lato sinistro ciel cappello, sono di gallone argento, come quelli eia chepì degli ufficiali di fanteria. li cappello ha la sua copertura cli tela bianca, tagliata appositamente per fasciare la parte conica e l'intera tesa, sul davanti porta dipinto in nero il numero del reggimento. In caso di pioggia gli ufficiali usano una copertina cli tela cerata giallognola trasparente, della stessa forma di quella di tela. GIUBBA - Identica a quella prescritta per gli ufficiali di fanteria tranne che sul bavero porta due fiamme a due punte di panno verde, uguali a quelle degli ufficiali dei bersaglieri, inoltre le manopole sono di panno verde anziché di velluto nero. PANTA~ONI - Conformi al modello prescritto per gli ufficiali di fanteria di linea. MANTELLO - Mantellina e cappotto sono uguali per forma e dimensioni al modello per ufficiali cli fanteria con l'aggiunta delle fiamme verdi sul bavero sia ciel cappotto che della mantellina. SPALLINE - Come gli ufficiali cli fanteria di linea. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI ALPINI - È la stessa bardatura prevista per gli ufficiali di fan teria di linea, sulle tasche però si porta il trofeo, in metallo argento, riprodotto nella pag. 537.

N.B. Nell'Istruzione lo spazio dedicato agli ufficiali degli alpini è ridotto all'essenziale, le illustraz.ioni sono solo due di cui quella del cappello è inservibile; quanto al fregio ciel berretto ne vedremo i dettagli nel capitolo 12 dedicato alla truppa.

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TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DIVISA ( 1891)

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Fig, 53.

Fregio da cappello degli ufficiali alpini.

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1885 - Cappello da tenente del 3° Regg. Alpini, corrisponde alla foggia iniziale, con la curvatura delle falde piuttosto accentuata.

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1885 circa - Cappello da maggiore del 2° Regg. Alpini.

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1900 - Cappello da sottotenente del 2° Regg. Alpini. Si modifica la forma delle falde.

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J886 - Capitano del 7° Regg. Alpini in tenuta ordinaria.

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1888 - Esercitazioni estive. Alpini addetti al rancio in tenuta da fatica di tela bianca. Il tenente è in tenuta di marcia, l'unica concessione al clima estivo è la.fè)(ferina di tela bianca sul berretto. Tutti portano le calzature speciali da montagna.

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I 89I - Fregi per tasche da sella degli ufficiali degli alpini.

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Fig. I. 1880 - Sottotenenle degli alpini in grande un~f"orme. Giubba e pantaloni ancora del modello prescritto per gli ufficiali di fanteria di linea nonché sciabola e spallini. Sul cappello appare per la prima volta il nuovo fregio del corpo, adoltalo verso la fine del 1880, un emblema certo più prestigioso, al centrv della cornetta era adesso intagliato il numero, del battaglione. La penna degli ufficiali si innestava in una nappina metallica molto sùnile a quella parlata sul chepì dagli ufficiali di.fanteria. Fig. 2. 1880 - Caporale trombettiere in tenuta di marcia. La tenuta qui riprodotta, con i pantaloni di panno ed il cappello senzafoderina bianca di tela, in effetti differisce dalla tenuta da parata solo perché mancano i guanli bianchi. Il caporale trombettiere è effettivo ad un battaglione di cui porta il numero nel tondino del fregio, il numero della compagnia è riportato nella nappina. 1 pantaloni dentro gli stivaletti fu.rono prescriui per gli alpini con qualsiasi tenuta. ln precedenza gli alpini, cioè la fanteria di linea, in libera uscita o fuori servizio, avevano portato i pantaloni lunghi sopra le scarpe, con o senza ghette bianche. Fig. 3. 1882 - Il 1° ottobre 1882 furono costituiti i primi sei reggimenti del corpo, fu cosi prescritto che i colonnelli comandanti, in grande uniforme, portassero l'aigrette bianca in sostituzione della penna bianca, quest'ultima divenne il distintivo speciale degli ufficiali superiori. La conseguenza cli questa decisione fu che anche gli appartenenti agli stati maggiori sostiluirono la penna bianca con quella nera.

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Fig. l. 1879 - Capitano degli alpini in tenuta di marcia. L'uniforme è quella della fanteria di linea con giubba di panno "turchino scuro" con paramani e collo di velluto nero interamente filettata di panno scarlatto. li vero elemento çii distinzione del corpo è il cappello che qui vediamo nella versione del 1873, nel 1878 queslO modello subì alcune rnodifiche, la falda fu ricoperta superiormente di tela cerata nera e }i1, più incurvata davanti e dietro. Questa stessa circolare stabiliva che nel disco della stella gli ufficiali delle compagnie portassero il numero delle rispettive compagnie, 1nentre quelli effettivi agli stati maggiori dei bauaglioni avevano il numero del battaglione e la penna bianca. Fig. 2. 1879 - Sergente in tenuta di marcia con mantellina, il cappello è protetto dalla foderina di tela bianca con il numero della compagnia. I pantaloni sono quelli dell'uniforme di tela. L'uso della mantellina fu esteso anche agli ufficiali e nel 1882 il colletto venne guarnito con la mostrina verde. Fig. 3. 1879 - Alpino in tenuta per escursioni in alla montagna. La giubba è uguale a quella della fanteria di linea, sugli spallini però gli alpini portavano: il numero della rispettiva compagnia o la sigla SM, quest'ultima prevista per gli appartenenti agli stati maggiori dei battaglioni. Da sollo la giubba mod. 1877 si intravede la punta del panciotto che si indossa.va sotto la giacca. Armamento ed equipaggiamento sono quelli standard della.fanteria di linea.

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CAPITOLO 5

DIVISA DEGLI UFFICIALI DI CAVALLERIA ISTRUZIONE 1891

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DIVISA DEGLI UFFICIALI DI CAVALLERIA

BERRETTO - È di panno turchino scuro con sopraffascia (fascia di base) in velluto nero; la visiera ed il soggolo sono in cuoio verniciato nero. Le dimensioni e la forma del berretto sono quelli già dati per il berretto degli ufficialj di fanteria. Le filettature del berretto sono disposte lungo le tre cuciture montanti (ai lati e dietro) e lungo il bordo inferiore della sopraffascia, sono in panno dello spessore di 4 mm, del colore indicato nella annessa tabella; la sopraffascia, compresa la filettatura è alta 3,5 cm. Sul davanti il berretto porta il fregio, ricamato in argento delle tre specialità: a) granata per gli ufficiali dei primi quattro reggimentj (fig. l, pag. 553); b) trofeo di lance sormontato da corona reale per i lancieri (fig. 2); c) cornetta sormontata da corona reale per i cavalleggeri (fig. 3); il numero del reggimento è ricamato al centro della granata, del trofeo cli lance e della cornetta. Gli ufficiali della scuola di cavalleria, della scuola militare, dei depositi cli allevamento stalloni e gli ufficiali applicati di stato maggiore o a disposizione del Ministero, portano sul berretto la stella a cinque punte sormontata da corona reale e croce di Savoia al centro, tutto ricamato in argento. Il fregio va cucito in modo che la croce della corona o l'estremità della fiamma tocchino l'orlo superiore del berretto. La visiera, di cuoio nero verniciato, è leggermente inclinata in basso, la sua attaccatura abbraccia la metà anteriore del berretto, alle estremità dell'attaccatura, all'altezza delle cuciture laterali della fascia, sono cuciti due bottoncini di metallo argentato, essi fermano il sottogola di cuoio nero verniciato, quest'ultimo si compone di due cinturini alti 2 cm regolabili con passanti. I distintivi cli grado sono indicati con un galloncino d'argento cli 2 cm di altezza e trecciuole argento da 4 mm cli larghezza, sono: - per il sottotenente: una lTecciuola; - per il tenente: due trecciuole; - per il capitano: tre trecciuole; - per il maggiore: un galloncino con sopra una trecciuola; - per il ten. colonnello: un galloncino con sopra due trecciuole; - per il colonnello: un galloncino con sopra tre trecciuole. Le trecciuole dei gradi degli ufficiali inferiori si app.licano a partire da 4 mm di distanza dal bordo superiore della sopraffascia di velluto, le altre seguono alla stessa distanza. Il galloncino che determina il grado degli ufficiali superiori si applica nel mezzo della sopraffascia, le trecciuole vanno poi a seguire alla distanza cli 4 mm. La copertina di tela bianca è uguale al modello prescritto per gli ufficiali cli fanteria. GIUBBA - È di panno turchino scuro, costruita a due petti , davanti a taglio dritto, dietro leggermente incavato, per aderire meglio alla persona; la lunghezza della g iubba deve essere tale da coprire, sul dietro, la metà superiore della natiche. Su ciascun petto abbiamo una fila di 7 bottoni cli metallo argento bombati lisci e semisferici, il primo di ogni fila è all'altezza ciel gangherino del bavero, posto ad una distanza pari ad un terzo dello spazio che c'è tra il gancetto (gangherino) e la cucitura della manica alla spalla, il sesto bottone deve trovarsi poco sopra la vita. Le due file di bottoni sono convergenti verso il basso, con l' inclinazione di 1/5 sulla verticale, di modo che la distanza tra i due ultimi bottoni è di 15 o 16 cm. Sulla falda posteriore, al centro sono cucite le finte tasche con due bottoni ciascuna, sono alte 15 o 16 cm e devono distare 1 cm dal bordo inferiore della giubba. Tra le due mostre la falcia posteriore forma sei pieghe pressate e cucite.

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Le maniche sono di media ampiezza, sulla cucitura esterna, a 5 cm dalla estremità inferiore, sono cuciti 3 bottoncini del diametro cli 1,3 cm. Le manopole hanno la forma a punta, sono in velluto o panno, secondo la tabella dei colori distintivi; stessa cosa per il bavero, alto 7 cm davanti e 6 cm dietro. In base alla tabella alcuni reggimenti portano sul bavero mostre a tre punte, la lunghezza della punta pitt lunga è tale da lasciare scoperto l /4 della intera lunghezza del collo, la punta mediana è lunga 10 cm e la piccola 8 cm. Su ciascuna spalla sono predisposti gli attacchi delle spalline metalliche, quando queste ultime non sono previste si applicano controspalline di cordone argento, come quelle degli ufficiali-di fanteria. I bordi dei due petti, il bordo inferiore della gi ubba e le finte tasche sono filettati di colore distintivo, come indicato nella tabella. Il petto della giubba è foderato dello stesso panno della giubba, mentre la falda inferiore è foderata di lana o seta nera per una altezza di 15 o 18 cm. Al cli sopra dei paramani sono applicati i distintivi di grado con l'intreccio a fiore, le modalità dell'abbinamento dei vari galloni sono quelle indicate per gli ufficiali di fanteria. Anche l'abbottonatura dei due petti, destro e sinistro, è regolata dalle norme già indicate. PANTALONI - Sono costruiti in panno gros-grain bigio, forma e dimensioni nonché larghezza, sono quelle prescritte per gli ufficiali cli fanteria. Lateralmente i pantaloni sono guarniti con due bande cli panno del colore distintivo, come indicato nella apposita tabella, sono larghe ciascuna 3 cm, l'apertura delle tasche deve essere tale eia rimanere coperta dalle falde della giubba. Al fondo i pantaloni hanno le staffe di cuoio nero che si attaccano, dalla parte interna mediante bottoni gemelli, sul lato esterno con le fibbiette ovali di metallo bianco; le linguette delle staffe sono ricoperte con panno del colore delle bande. MANTELLO - Forma e dimensioni sono quelle g ià in precedenza descritte, salvo che mantellina e cappotto sono costruiti con panno bigio; i bottoni ciel cappotto sono come quelli della giubba, il fermaglio della mantellina è di metallo bianco, il bavero della mantellina è cli panno bigio come tutta la mantella. COPRICAPI SPECIALI Elmo per i primi quattro reggimenti - L'elmo si compone di un cimiero in metallo dorato alto 13,5 cm, poggia sul coppo mediante 5 piccoli rosoni, davanti si attacca con una mandorla che porta la cifra reale, questa estremità ciel cim iero si fissa con un bottoncino liscio. Il copp0 è di acciaio brunito alto 7 cm, è collocato sopra il turbante di vitello marino nero (altezza sui lati 6 cm). L'orlo della visiera e della gronda hanno un bordo di ottone dorato dello spessore cli 7 mm; sui lati sono attaccati gli orecchioni (sottogola) a dieci squame, sono fissati con due rosoni, sotto il rosone sinistro c ' è la coccarda nazionale; davanti, al centro sopra il turbante è posto il fregio, esso è costituito dalla croce di acciaio brunito le cui braccia misurano 2,5 cm. Colbacco per i reggimenti lancieri e cavalleggeri - Il colbacco si compone della parte copricapo e degli ornamenti. Nel copricapo abbiamo il tubo, il tondino, la visiera ed il coprinuca. Il copricapo ha la forma di un tronco di cono con le basi ell.ittiche, quella superiore è più stretta cli 1,5 cm. Il tubo è di feltro rivestito cli pelle nera di foca la quale scende fino ai bordi della visiera e ciel coprinuca, il pelo ha una lunghezza che varia da 3 a 4 cm, internamente il colbacco è foderato di seta e cli una alluda di marocchino nero, disposta lungo il bordo inferiore; l'altezza varia eia 13 a 14 cm, sopra il tubo è chiuso da un tondino ovale cli cuoio nero verniciato. • Gl i ornamenti ciel colbacco sono: a) il fregio si applica davanti, al centro, è di metallo argento e consiste per i reggimenti lancieri di un trofeo di lance sormontato eia corona reale (pag. 569); per .i reggimenti cavalleggeri il trofeo è una cornetta sormontata eia corona reale, nel tondo reca intagliato il numero ciel reggimento; b) coccarda nazionale, è di seta del diametro cli 5 cm, è posta con la sua linea mediana a coincidere con quella del fregio, il limite più alto del verde deve toccare la piccola croce della corona.

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c) la nappina d'argento, ha la forma ellissoidale ed appiattita, misura 5 cm per 3,6 cm, al centro porta un ovale con la croce cli Savoia; la nappina va collocata in modo eia trovarsi in asse con il fregio e la coccarda. La nappina porta anche i distintivi di grado, infatti, attorno allo scucio centrale ha un bordino liscio, dello stesso metallo, per il sottotenente, per il tenente sono due bordini lisci in rilievo d ivisi da una riga s maltata nera; tre bordini divisi da due righe nere per il capitano; allo stesso modo si distinguono i tre gradi degli ufficiali superiori, mediante bordini divisi eia righe nere, in questo caso però i bordini in rilievo sono o ndulati (pag. 569); s trisce e bordini sono tutti della stessa larghezza 2 mm; d) penna d 'aquila scura, s i innesta verticalmente dietro la nappina, dentro lo stesso passante di cuoio, la penna è lunga 28 cm e larga 1,4 cm; e) la treccia, è annodata con due cordoni d'argento del diametro di 4 m m, in modo che risulti larga 1,8 cm, le d ue estremità terminano ad occhiello una delle quali porta anche la ghianclina d' arge nto I., (pag. 569). Sul colbacco vi sono due uncini sporgenti che servono per fissarvi la treccia, uno è stll dietro, al centro, sul bordo supe1iore, l' altro è sul lato sinistro all' altezza della tempia. La treccia, attaccata sul d ietro, scende a festo ne sul lato destro, gira sull a metà della visiera e s i aggancia all' uncino del lato sinistro. Per tenere ben fermo sul capo il colbacco, gli ui'ficiali usano il sottogola cli cuoio nero verniciato, è largo 2 cm, una estremità fi nisce con la fi bbia, che dovrà trovarsi sempre sulla guancia sinistra. Gli ufficiali della scuola cli cavalleria, della scuola militare dei depos iti di allevamento cavalli, dei depositi cavalli stalloni e gli ufficiali appl icati cli stato maggiore, o a disposizione del Ministero; portano sul colbacco al posto del trofeo cli reggimento, la stella in argento con la croce di Savoia al centro. Nella tenuta di marcia di colbacco ha una foderina di tela bianca, che porta dipinto in nero, il fregio della specialità, posto proprio all' altezza di quello metallico sottostante. SCIABOLA - La sciabola ha la lama ricurva in modo che, congiungendo con una retta il dorso della lama dal tallone alla punta, questa disti, nel punto di massima curvatura, dalla retta stessa da 9 mm a 1,5 mm; la lama è piana, con il dorso a sezione circolare che va assottigliandosi verso la punta. La larghezza della lama è al tallone; da 2,7 cm a 2,9 cm; alla metà da 2,2 cm a 2,4 cm e a dieci centimetri dalla punta eia 2 cm a 2,2 cm. La sciabola ha l'impugnatura d i ebano liscia, la sua guarnitura è formata dalla guardia a 4 branche (di cui tre oblique e ricurve) con l' incavo per il pollice, il tutto si riunisce alla lama con un bottone a vite, posto alla sommità della cappetta. Il fodero è di lanùera d ' acciaio ripiegata e saldata, con una curvatura imposta da quella della lama; la bocca ciel fodero ha un invito ad imburo lungo 3,6 cm, po1ta una doppia molla interna per Lrnttenere la lama. 11 fo dero ha due fascette con occhiello per portare le campanelle dove si assicurano i pendagli della sciabole; le fascette distano dall'imboccatura: la prima da 7 cm a 7,4 cm; la seconda eia 12, l cm a 12,5 cm. Il fodero è guarni to sul fondo della cresta o rincalzo ad esso saldato, la sua estremità che sale dalla parte del taglio è lunga 9 cm, l'altra 5 cm. SPALLINE - Sono in lastra d'argento della lunghezza massima cli 16 cm, sono composte cli gambo e scudo . TI gambo, o braccio, porta undici squame a 3 festoni, leggermente convesse verso lo scudo, la prima di esse è un po' più larga (6,2 cm) perché porta l'asola cli 5 cm con cordoncino e due bottoncini tagliati a diamante, tutto è in argento, la lunghezza del gambo fino all' ultima squama è cli 9 ,5 cm . Lo scudo è ovalè, la larghezza massima è di 11 ,2 cm, è profondo 6,5 cm; lungo il perimetro dello scucio sono stampate in rilievo delle righe che sono a sei angoli per gli ufficiali s uperiori e lisce e continue per gli ufficiali inferiori, queste righe servono come distintivi di grado, in particolare la sequenza di quelle angolate è: una per il maggiore, due per il tenente colonnello e tre per il colonnello, allo stesso modo sono indicati i gradi degli utlìciali inferiori, tre righe lisce per il capitano, due per il tenente ed una per il sottotenente. Lungo il bordo esterno deJlo scucio, le spalline portano una frangia d'argento che scende sulle spalle per una lunghezza cli 8 cm; la frangia è di grovigliuola del n . 2 per gli ufficiali superiori, per gli ufficiali inferiori è invece di tortiglia dal n. 6 al n. 8.

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1880 circa - Berretlo da maggiore del Genova Cavalleria (Museo della Cavalleria di Pinerolo).


1890 circa - Capitano del Regg. Cavalleria Genova (4°) in tenui a ordinaria (riprod. fot. A . Boggia).

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1880 circa - Berretto da tenente del Regg. Lancieri di Firenze (Cull. M. D'Orazio).

- 550 -


1880 circa - Berrelto da maggiore dei Cavalleggeri di Lucca (Museo della Cavalleria di Pinerolo).

- 551 -


1890 circa - Berreuo da capitano del Reggimento Cavalleria Piacenza ( 18°).

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TAVOLA DELL' ISTRUZIONE SULLA DIVISA DEGLI UFFICIALl (1891)

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Deuagli delle fiamme sul bavero delle giubbe degli ufficiali di cavalleria. L'illustrazione del bavero della giubba degli ufficiali di cavalleria. è tratta dall 'Istruzione del 1891, s1.abitisce le dimensioni e le caratteristiche delle fiamme, così come erano prescritte per quei reggimenti che non avevano il collo interamente di colore distinlivo; nonostante l'ingrandimento lafìgu.ra non è molto chiara, l'abbiamo così replicata sotto per averne una ,nigliore lettura. L'immagine, in realtà, è quella già pubblicata nell 'Istruzione approvala con R. Decreto del 9 seuembre 1871. Infatti le misure della.fiamma e del collo sono leggermente diverse dai dati riportati nel testo del 1891.

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Spalline del ,nodello per iiffĂŹciali di cavalleria con squame a 3 festoni. Potevano essere d'a,gento o argentone. vano il grado dell'ufficiale (vedi testo descrillivo).

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tipo di.frangia ed i giri dello scudo indica-


1880 circa - Giubba e pantaloni di un tenente del Genova Cavalleria, il giallo delle bande dei pantaloni è piÚ intenso di quello della giubba (Museo della Cavalleria di Pinerolo).

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1890 circa - Sottotenente di Savoia Cavalleria in. gran.de uniforme (L 'aquila sulla bandoli.era è di modello molto piÚ tardo, probabilmente a causa di un. successivo riutilizza, vedi modello giusto a pag. 579) (Coli. V Ci.bellini).

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1880 circa - Giubba da ten. colonnello della scuola o dei depositi con gli ornamenti da grande un(f'orme (vale l'osservazione fatta a proposito della bandoliera nella pagina precedente).

- 558 -


1880 circa - Dettag/.io della .figura precedente. Giubba con spal/.ine e scia,pa da ten. co/.onnello di cavalleria. Il colore arancio de/. bavero e dei paramani indica eh.e/. 'ufficiale appartiene alla scuola o rimonta (Coli. V. GibeLLin.i).

- 559 -


1885 circa - Giubba da maggiore dei Cavalleggeri di Alessandria (Museo della Cavalleria di Pinerolo).

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228. Tabella indicante i colori per la divisa degli ufficiali di cavalleria Schema tratto dall 'Istruzione sulla divisa degli ufficiali (1891)

Bavero

Manopole

Mostre

Colore delle bande, della filettatura della giubba e del berretto

panno cremisi

panno cremisi

senza mostre

panno cremisi

panno rosso scarlatto

panno rosso scarlatto

senza mostre

panno rosso scarlatto

Savoia (3)

velluto nero filettato di panno rosso scarlatto

velluto nero filettate di panno rosso scarlatto

senza mostre

\ panno rosso scarlallo

Genova (4)

panno giallo

panno giallo

senza mostre

panno giallo

Novara (5)

panno bianco

velluto nero filettate di panno bianco

senza mostre

panno bianco

Aosta (6)

panno rosso scarlatto

velluto nero filettate di panno rosso scarlatto

senza mostre

panno rosso scarlatto

Milano (7)

panno cremisi

velluto nero filettate di panno cremisi

senza mostre

panno cremisi

panno verde filettato di panno rosso scarlatto

panno verde filettale di panno rosso scarlauo

senza mostre

panno rosso scarlatto

Firenze (9)

panno arancio

velluto nero filettale di panno amncio

senza mostre

panno arancio

Vittorio Emanuele Ir (IO)

panno giallo

velluto nero filellatc di panno giallo

senza mostre

panno giallo

Foggia (11)

panno rosso scarlatto

panno rosso scarlatto

velluto nero

panno rosso scarlauo

Saiuzzo ( 12)

velluto nero

velluto nero filettate di panno giallo

panno giallo

panno giallo

Monferrato (l3)

velluto nero

velluto nero filettate di panno cremisi

panno cremisi

panno cremisi

Alessandria (14)

velluto nero

velluto nero fi leuate di panno arancio

panno a.rancio

panno arancio

Reggimenti

Nizza (I) Piemonte Reale (2)

Montebello (8)

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Segue: 228. Tabella indicante i colori per la divisa degli ufficiali di cavalleria

Reggimenti

Colore delle bande, della fil ettatura della giubba e ciel berretto

Bavero

Manopole

Mostre

Lodi (15)

panno rosso scarlatto

velluto nero filettato di panno rosso scarlatto

velluto nero

panno rosso scarlatto

Lucca (16)

panno bianco

velluto nero filettate di panno bianco

velluto nero

panno bianco

Caserta (J.7)

velluto nero

veJ!uro nero filellate di panno rosso scarlatto

panno rosso scarlatto

panno rosso scarlatto

Piacenza ( 18)

velluto nero fĂšetta to di panno rosso scarlatto

velluto nero filettate di panno rosso scarlatto

panno verde

panno rosso scarlatto

panno celeste

panno bianco

panno bianco

Guide (19)

panno celeste

ti lettate cli panno

bianco Roma (20)

vellu'to nero

velluto nero fi lettate di panno bianco

panno bianco

panno bianco

Padova (21)

panno cremisi

velluto nero filettate di panno cremisi

velluto nero

panno cremisi

Catania (22)

panno arancio

velluto nero fi letta te cli panno arancio

velluto nero

panno arancio

Umberto T(23)

panno bianco

panno bianco filettate di panno celeste

pa1mo celeste

panno bianco

Vicenza (24)

panno bianco

panno bianco fi lettate cli panno rosso scarlatto

panno rosso scarlatto

panno bianco

panno arancio

panno arancio

senza mostre

panno arancio

Depositi di allevamento cavalli Depositi di cavalli stalloni

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1880 circa - Sottotenente di un reggimento lancieri (Aosta o Firenze) in grande uniforme. Secondo le prescrizioni gli ufficiali quando indossavano la bandoliera dovevano portare anche la scia17Ja (riprod. fot. A. Boggia).

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA D1V1SA (189 1)

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1891 circa - Elmo di vecchio modello ancora riportato nelle illustrazioni della Istruzione sulla divisa.

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1880 circa - Gruppo di sottotenenti appartenenti ai primi quattro reggimenti, sono in grande uniforme ...., forse alla cerimonia della loro nomina (Museo della Cavalleria di Pinerolo).


1880 circa - L 'esemplare qui riprodotto è di vecchio modello con eresia, visiera e paranuca piuttosto pronunciati. Dopo il 1880 con il cambiamento del modello da truppa anche gli tdfÏciali si adeguarono.

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1880 circa - Ritratto di un. ufficiale subalterno, forse del Genova Cavalleria in. mantello. L'elmo è già quello del secondo modello.

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1880 circa - Sottotenente di un reggimento dragoni in grande uniforme.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (1891)

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ll colbacco ed i suoi fì·egi. la primafila delle nappine indica i gradi da sottotenente a capi/ano; la seconda fila in basso porta i distintivi di grado da maggiore a colonnello.

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GIBERNA e BANDOLIERA - La giberna o cofanetto, larga 16 cm ed alta 8 cm, è di latta foderata di velluto nero, eccetto le due facce laterali che sono d ' argento e portano alla sommità gli anelli per agganciare la bandoliera; il coperchio è di latta ma ricoperto di pelle di v.itello nero, ha un bordo in argento dello spessore di 7 mm. In mezzo al coperchio è fissata un'aquila in argento, coronata e caricata in petto della croce di Savoia, ad ali spiegate (alt. 7 cm, larg . 9,8 cm) si poggia con gli artigli su uno scettro lungo 6 cm dello spessore di 7 mm (pag. 579). La bandoliera in tessuto d'argento largo 6 cm, è vergata con tre righe di seta turchina longitudinali e foderata di velluto nero che sporge oltre il gallone argento, formando così un bordo nero. La lunghezza della bandoliera deve essere tale eia impedire che la giberna poggi sui bottoni delle finte tasche; alle estremità della bandoliera si trovano i moschettoni per agganciare la giberna. La bandoliera è in due pezzi riuniti mediante fibbia formata da semicerchi in argento, sono cesellati e lavorati, così come il passante ed il puntale d'argento. Sul davanti la bandoliera è ornata dall'aquila palermitana, coronata e caricata in petto cli croce cli Savoia (8x5,5 cm), ha le ali rialzate e regge tra gli artigli due anelli con catenelle le quali terminano con due frecce. A 13 cm sotto l'aquila è attaccato uno scudo con bordi lavorati e con i fori per innestare le frecce. In mezzo allo scudo c'è la cifra reale coronata e dorata a fuoco (pag. 579). In tenuta di marcia la bandoliera con la giberna è coperta con una fodera di cuoio nero verniciato. La bandoliera si porta a tracollo, da sinistra a destra, in modo da trovarsi dietro la spalla destra. AVVERTENZA - Gli ufficiali cli cavalleria, comandati ad uffic i fuori del proprio corpo conservano la divisa salvo quelle eccezioni già indic::1te per i fregi eia berretto e colbacco (ufficiali dei depositi cavalli stalloni , degli allevamenti cavalli, gli applicati di stato maggiore, ecc.). Gli ufficiali cli cavalleria, destinati a svolgere l'attività di maestri d'equitazione, vestono la divisa degli ufficiali dei depositi di allevamento cavalli. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DI CAVALLERIA - La grande bardatura dei cavalli degli ufficiali di cavalleria comprende: - una sella completa, cosiddetta d ' ordinanza (pag. 582), che viene assicurata sul dorso del cavallo con 3 cinghie cli filo crudo, gli staffili sono in cuoio naturale, le staffe sono in ferro lucidato con sottopiede a due branche, vuoto nel mezzo. La groppiera in corame nero, senza ornamenti, è facoltativa; il pettorale di cuoio nero è fatto a falsa martingala, porta all'incroc.io un rosone d'argento formato da 8 fasci solari nel cui centro si trova un mascherone in basso rilievo. La guaklrappa è di panno turchino scuro, va messa sopra la sella che ricopre interamente, forma e dimensioni sono quelle riportate nelle pagine 582-583. Lungo il bordo la gualdrappa è guarnita cli un gallone d ' argento largo 3 cm, è per gli ufficiali inferiori, è invece largo 4,8 cm a due righe per gli ufficiali superiori. Le punte anteriori della gualdrappa sono arrotondate e coprono il falso mantello, gli angoli posteriori sono molto spioventi ed ornati con le cifre reali coronate e ricamate in argento. Gli staffili escono daUa gualdrappa attraverso appositi tagli, la gualdrappa ha inoltre due tagli sul davanti, in corrispondenza delle tasche da sella, servono a far passare le pistole, queste aperture sono coperte eia copritasche dello stesso panno della gualdrappa; all'altezza dell' arcione circa, ci sono anche i tagli che servono a far passare le corregge che assicurano la gualdrappa al falso mantello. Per meglio proteggere il panno della gualdrappa dal logorio degli staffili e della sciabola, in basso lateralmente sono cucite due toppe di cuoio nero verniciato, quella di destra è larga 30 cm, quella di sinistra 45 cm; davanti, sulla parte superiore dell'arcione, la gualdrappa porta cucita un'altra toppa di pelle nera, per proteggere il panno dallo sfregamento delle reclini. La valigia è un cilindro di panno turchino scuro lungo 51 cm e del diametro cl i 12,5 cm, le due teste, leggermente bombate, sono guarnite da un cerchio cli gallone argento, lo stesso che guanùsce i bordi; la valigia si assicura alla paletta della sella mediante due corregge di cuoio nero (pag. 582). La sopraffascia serve a fermare la gualdrappa alla sella, è di lana turchina alta 8 cm, ad una estremità ha una cinghia cli cuoio nero, dall'altra la fibb ia per agganciarla.

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Il falso mantello, che il più delle volte sostituisce il vero, è un rotolo cli tela turchina lungo 95 cm, ciel diametro di 10 cm, viene assicurato all' arcione anteriore mediante 5 con-egge. La briglia ed il filetto sono cli cuoio nero, sono del modello già descritto per gli ufficiali ciel corpo cli stato maggiore; le catenelle, le fibbie, gli scucliccioli e tutte le guarnizioni metalliche, sia nella briglia che nel filetto, sono cli metallo bianco. Le tasche eia sella si appendono all'arcione anteriore della sella, sono in cuoio naturale, la loro forma è quella della pagina 586. La bardatura ordinaria corrisponde a quella con sella all' inglese degli ufficiali del corpo cli stato maggiore; con la bardatura di marcia, oltre alla briglia cli cuoio nero, alla copertina sottosella ed alla sella d'ordinanza senza pettorale, sono obbligatorie le bisacce di cuoio nero da appendersi alla paletta della sella (pag. 586).

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1888 - Ten. colonnello A(fi¡edo Milion di Veraillon, comandante del Reggimento Lancieri di Montebello in grande un4'orme con decorazioni. Le stellette sono da aiutante di campo di S.M.

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1880 circa - Colbacco da ten. colonnello dei cavalleggeri .fuori corpo, completo di treccia e penna (Coli. G. Palrna).

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I 880 circa - Colbacco da ten. colonnello dei cavalleggeri fuori co,po, nel disco del fregio non ha il numero del reggimento ma_ la croce di Savoia (Coll. G. Palma).

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1880 ci.rea - Serie di nappin.e con distintivi di grado per colbacco da cavalleria. Purtroppo la sequenza non è completa.


1880 circa - Ufficiale in spence,; il sistema scel10 per allacciarlu è sicuramente mo/.to elegante ,na anche del tutto personale ( riprocl. fot. A. Boggia).

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Spencer a due petti come codificato in una precedente Istruzione.

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1880 circa - Sottotenente dei cavalleggeri in gran tenuta con spence1: Ancora una volta la bandoliera è indossata senza la sciarpa.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (1891)

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La bandoliera e i suoi ornamenti.

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Fig. 1. Bandoliera da campagna in cuoio dell'ultimo modello adottato. Fig. 2. Bandoliera da campagna vecchio ,nodello. Ăˆ praticamente la guaina di pelte nera che ricopriva la bandoliera da parata. Fig. 3. Bandoliera da parata in gallone argento. Ăˆ il tradizionale modello piemontese.


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1890 circa - Dettagli della giubba da sottotenente di Savoia con gli ornamenti per la grande uniforme. La bandoliera di gallone a,gento sul davanti è guarnita dallo scudo con m.onogramma cli S.M., l 'aquila perà è di un modello più tardo introdotto dall'Unione Militare (vedi pag. 579).


TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (1891)

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Dettagli della bandoliera degli ufficiali di cavalleria.

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J880 circa - Gualdrappa per la bardatura di parala da ltficiale inferiore di cavalleria. Fig. I. Prc~filo sinistro con riparo di peLle largo per La sciabola. Fig. 2. Profilo destro.

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Fig. 4

1880 circa - Dettagli della gualdrappa da parala. Fig. I. Dettaglio del gallone sull'arcione anteriore. Fig. 2. Punta della gualdrappa rial.zaw nella tenuta di marcia. Fig. 3. Dettaglio della cijht reale. Fi.g. 4. Dettaglio della piegatura del gal.Ione sulla metĂ anteriore.

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1893 - Sottotenente di un. reggirnento cavalleggeri in grande uniforme con bardatura da parata (riprod. fot. A. Boggia).

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE (189 1)

Fig. 1

Fig. 2

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Fig. 1. Bisacce di pelle nera. Fig. 2. Fonde da sella. Entrambe eremo prescritte per la bardatura di marcia degli ufficiali di cavalleria ed artiglieria.

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1885 circa - Due tenenti del Reggimento Lancieri di Novara in attività addestrati va. La bardatura è quella prevista per gli esercizi d'equitazione (riprod. fot. A. Boggia).


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Fig. I. Capitano del Regg. Piacenza Cavalleria {18°) in tenuta di sen1izio con spencer. Fig. 2. Distintivo di carica per aiutanti maggiori in ]" ed in 2° dei reggimenti di cavalleria. Ăˆ un galloncino come quello per i gradi delle maniche, segue gli angoli del bavero e prosegue per una lunghezza totale di 14 cm.

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1880 - Ufficiale di cavalleria. 1. Sottotenente del Regg. Foggia Cavalleria (JJ 0 ) in tenuta da parata. 2. Sciabola per ufficiali di cavalleria mod. 1873. 3. Vari tipi di dragone per grande uniforme. 4. Scudo della bandoliera con monogramma reale. 5. Fregio del pettorale per bardatura da parata.

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Maggiore del Regg. Alessandria Cavalleria ( 14°) in tenuta di marcia. Il colbacco è riparato dallafoderina di tela bianca, la bandoliera di gallone argento è sostituita da quella in pelle nera; sull'arcione anteriore, sopra le fo,ule è fissato il nwntello arrotolato, la sella è all'inglese con paletta posteriore, le bisacce di pelle nera ricadono sui due lati.

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Fig. 1. Capitano del Regg. Lodi Cavalleria (/5°) in tenuta di marcia secondo le disposizioni diramate nel 1879; oltre alla fondina per il revolver, l'ufficiale porta una piccola borsa con l 'occorrente per scrivere ed il binocolo a tracolla nel suo astuccio. Inoltre porta a tracolla anche unafì.aschetta che qui però non è visibile. Fig. 2. Tenente del Regg. Genova Cavalleria (4°) in tenuta di servizio montato alla. 1.esta di truppa. Fig. 3. Tenente del Regg. Man.Le Bello Cavalleria (8 °) in tenuta da libera uscita con mantello.

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CAPITOLO 6

DIVISA DEGLI UFFICIALI D'ARTIGLIERIA ISTRUZIONE 1891



DIVISA DEGLI UFFICIALI DI ARTIGLIERIA

BERRETTO - Il berretto è cli panno turchino scuro con la sopraffascia cli velluto nero alla base, dimensioni e forma sono quelle già indicate per gl.i ufficiali di fanteria di linea. Il berretto è fi lettato sulle tre cuciture montanti dell a fascia (due laterali ed una posteriore) con un cordoncino dorato dello spessore di 2 mm. La sopraffascia ha una filettatura di panno giallo grossa 4 mm, che corre lungo il suo bordo inferiore; l'altezza totale dell a sopraffascia è di 3,5 cm. Davanti il berretto porta il fregio dell'arma ricamato in oro, esso consiste di: a) trofeo di bocche da fuoco incrociate e sormontate da granata con fiamma, nel tondo della bomba gli ufficiali ascritti ai reggimenti portano il rispettivo numero ricamato in oro su fondo nero\l(pag. 598). Gli ufficiali in organico presso lo stato maggiore dell'arma, le compagnie operai e veterani d'artigl ieria, portano nella granata la croce di Savoia ricamata in oro su fondo nero. Questo tipo cli trofeo è comunque prescritto per gli ufficiali dei reggimenti d 'artiglieria da campagna e dei reggimenti da fortezza; b) stella sormontata da corona reale con numero di reggimento ricamato nel elisco (pag. 598) per gli ufficiali delle compagnie treno; gli ufficiali della brigata treno del reggimento cli artiglieria a cavallo non portano numero nel tondino (è l' unico reggimento esistente della specialità), il elisco è quindi piéno ericamato in oro; c) trofeo composto da bocche da fuoco incrociate, sormontate da cornetta con fiamma (pag. 598) con disco pieno e senza numero, tutto è ricamato in oro, è il fregio previsto per gl i ufficiali del reggimento d ' artiglieria da montagna (unico della special ità); d) trofeo di cannoni incrociati sormontati da granata poggiata su due sciabole incrociate, con elisco della granata senza numero, tutto ricamato in oro, è il freg io per gli ufficiali del. reggimento cli artiglieria a cavallo (u1ùco della specialità) . I fregi si attaccano sul berretto in modo che l'estremità superiore della fiamma, o la croce della corona, ne tocchino il bordo supe1iore. La visiera di cuoio nero è spiovente ed abbraccia, nella sua attaccatura, la metà anteriore del berretto, alle due estremità dell 'attaccatura, sui lati, sono cuciti i bottoncini che reggono il sottogola alto 2 cm, sono cli metallo dorato con il trofeo cl' arma in rilievo. I distintivi di g rado sono costituiti eia galloncini oro alti 2 cm e trecciuole d'oro alte 4 mm. Le trecci uole si attaccano a 4 mm dal bordo superiore della sopraffascia, le altre si aggiungono fino ad un massimo cli tre per il capitano, tutte equidistanti. Il galloncino degli ufficia1i superiori va cucito sulla metà della sopraffascia, le trecciuole si aggiungono alla distanza di 4 mm l' una dall'altra. La copertina di tela bianca è del modello già descritto. GIUBBA - È cli panno turchino scuro, a due petti, tagliata dritta davanti ed incavata sul dietro, i due petti hanno una fila di 7 bottoni dorati con il fregio dell'arma in rilievo (pag. 601), il primo di ogni fila è all 'altezza del gangherino che chiude il colletto, posto a 4 o 5 cm d i distanza dalla cucitura della manica alla spalla; quindi l'abbottonatura risulta più divaricata nella patte superiore, rispetto alla giubba degl i ufficial i delle altre anni; i bottoni convergono in basso, in modo che la distanza tra gli ultimi due bottoni varia eia 13 a 14 cm. Sul d ietro la giubba ha sulla falda le due fi nte tasche rette da due bottoni ciascuna, sono alte da 15 cm a 17 cm e sono filettate di panno gial lo, la 1oro distanza dal bordo inferiore della falcia deve essere di 1 cm. Sempre sul dietro, tra le mostre delle tasche 1a falda forma sei pieghe pressate e cucite. In fondo le maniche sono guarnite da 3 bottoncini , cuciti a 5 cm dal bordo; le manopole sono cli velluto nero, tagl iate a punta e filettate sul bordo di panno giallo, le dimensioni sono quelle già indicate. Anche il bavero è di velluto nero filettato di panno giallo, le dimensioni sono conformi al modello da fanteria. Sulle spalle sono predisposti gli agganci per le spalline metalliche, quando non sono prescritte si sostituiscono con controspall ine cli cordone oro, del tipo già descritto .

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La fodera del petto è di panno turchino scuro, sulle falde invece è nera di seta o di lana, alta da 14 cm a 16cm. I distintivi di grado sulle maniche, sopra i paramani, sono quelli già descritti con l'intreccio a fiore fatto di galloni oro. Anche per gli ufficiali di artiglieria valgono le disposizioni circa l'uso dell'abbottonatura della giubba, a destra o a sinistra. PANTALONI - Sono di panno turchino scuro, dimensioni e forma sono quelli già descritti; i pantaloni sono guarniti lateralmente di una banda di panno giallo larga 4 cm. Le staffe di' cuoio nero in fondo ai pantaloni si agganciano con il solito sistema di fibbiette e bottoncini gemelli che in questo caso sono di metallo giallo (pag. 603). MANTELLO - Il mantello, composto di cappotto e mantellina, è di panno bigio, delle dimensioni e forma già descritti, il bavero della mantellina è dello stesso panno del mantello, i bottoni del cappotto sono uguali a quelli della giubba. CHEPÌ - Forma e dimensioni sono le stesse prescritte per gli ufficiali di fanteria di linea, eccetto che: - la nappina è di forma ellissoidale stampata a tortiglio, misura 3,4 cm di altezza e 2,8 cm di larghezza, reca al centro la croce di Savoia. Alla sommità della nappina si trova il foro per inserire la tulipa del pennacchio, quest'ultimo è di piume nere alto 12 cm; gli ufficiali del reggimento artiglieria a cavallo hanno invece il pennacchio a criniera che scende sulla destra, alcuni centimetri sotto la spalla, il pennacchìetto è fermato da un passante vicino al foro d'aerazione. FREGIO DEL CHEPÌ- Per gli ufficiali dei reggimenti d'artiglieria da campagna e da fortezza consiste in un trofeo di due bocche da fuoco incrociate e sormontate da granata (pag. 605), gli ufficiali in organico ai reggimenti portano nella bomba il numero del rispettivo reggimento intagliato; gli ufficiali dello stato maggiore dell'arma, delle compagnie operai e veterani d'artiglieria, portano nella bomba la croce di Savoia in argento in rilievo. Per gli ufficiali delle compagnie treno (pag. 605) è composto da una stella con il numero intagliato al centro del disco, gli ufficiali della brigata treno del reggimento d'artiglieria a cavallo hanno il disco della stella pieno. Per gli ufficiali del reggimento d'artiglieria da montagna il trofeo consiste in due bocche da fuoco incrociate e sormontate da cornetta con fiamma, il disco della cornetta non ha il numero. Per gli ufficiali del reggimento di artiglieria a cavallo il fregio consiste in due bocche da fuoco incrociate sormontate da una granata poggiata su due sciabole, dove la bomba è piena senza numero (perché è l'unico della specialità). Sulla copertina di tela bianca è replicato il fregio del chepì, ma dipinto in nero (o ricamato in seta o ritagliato in panno); per gli ufficiali delle compagnie treno è la stella con numero del reggimento; gli ufficiali della compagnia treno del reggimento d'artiglieria a cavallo hanno, sulla copertina di tela, la stella dipinta in nero con il disco centrale bianco. I fregi da copricapo degli ufficiali di àrtiglieria hanno una altra particolarità, nella versione per beITetto la fiamma della granata è sempre ondeggiante e rivolta a sinistra, mentre nella versione per chepì (quella metallica) la fiamma è sempre dritta. È chiaro che all'epoca il diverso movimento della fiamma non indicava le specialità dell'arma. SPALLINE - Hanno le stesse caratteristiche dimensioni e fonna di quelle prescritte per gli ufficiali di cavalleria, cioè squame a tre festoni, solo che la lastra è di metallo dorato e le frange sono in filato oro; le spalline portano sullo scudo come distintivo, un trofeo in argento di due cannoni incrociati sonnontati da granata (pag. 615). BANDOLIERA - Si compone di bandoliera propriamente detta e giberna (o cofanetto); quest'ultima è ricoperta di velluto nero, eccetto i lati che sono in lastra dorata, in mezzo portano il moschettone per agganciare la bandoliera (pag. 615). Il coperchio è di lastra dorata con bordo di metallo dorato dello spesso-

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re di 7 mm, si chiude con una linguetta; nel centro il coperchio reca il trofeo d'arma in argento, due bocche da fuoco incrociate e sormontate da granata con fiamma. La bandoliera, in gallone dorato largo 6 cm è foderata di velluto nero che sporge sui lati, formando così un bordo di 5 mm per tutta la sua lunghezza; e si regola mediante fibbia pesante e puntale d'argento. Nella parte che va portata sul petto troviamo un mascherone in argento a testa di medusa (5,5 x 5,5 cm), da questo poi ricadono verso lo scudo, più in basso, le cateneJie (lung. 15,5 cm) con frecce (5,5 cm), l'argento di tutti questi ornamenti è a fondo "amatito" (brunito). A 13 cm sotto la testa di medusa è attaccato lo scudo in argento brunito e liscio, il quale porta in rilievo l'aquila di Savoia coronata ad ali spiegate. La bandoliera si porta a tracolla da sinistra a destra, con la giberna disposta all'altezza della spalla destra, senza toccare i bottoni delle finte tasche. Per la tenuta di marcia la giberna e la bandoliera vengono ricoperti con una foderina di cuoio nero verniciato. AWERTENZE - I maggiori comandanti di brigata treno dei reggimenti d'artiglieria non usano i fregi speciali delle compagnie treno ma vestono la divisa del rispettivo reggimento di artiglieria.\J

BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DI ARTIGLIERIA - La grande bardatura è composta di: - sella all'inglese (vedi ufficiali del corpo di stato maggiore) in cuoio natunùe, con sottopancia fatto di cordicelle, termina con fibbie doppie su entrambi i lati; gli staffili sono pure in cuoio naturale con staffe di ferro forbito a predellino ellittico. II pettorale è di cuoio nero fatto a falsa martingala, all'incrbcio porta una borchia di metallo giallo dove spicca un trofeo con bocche da fuoco , granata e piramide di proietti (pag. 616); - gualdrappa, è di panno turchino scuro, forma e dimensioni sono dati dalla pagina 616, va disposta sotto la sella, negli angoli sono cucite due granate ricamate in oro (pag. 616) con cifra reale, pure in oro, nella bomba, la gualdrappa è guarnita lungo i bordi con un gallone di lana nera alto 3,8 cm; sui lati, in basso sono cuciti dei rinforzi di cuoio nero, come protezione del tessuto dallo sfregamento degli staffili e della sciabola; - tasche da sella, sono del tipo usato dagli ufficiali del corpo di stato maggiore, in pelle di foca nera, al centro del coperchio è fissato un trofeo di metallo dorato, simile a quello che l'ufficiale porta sul chepl; - sopraffascia, è di lana turchina larga 8 cm. Tutte le componenti della briglia e del filetto sono in cuoio nero, i metalli delle borchie, passanti, fibbie e catenelle (pag. 616) sono oro. Dal frontale alla museruola partono due catenelle che si incrociano al centro del muso del cavallo, nel mezzo po1tano un piccolo rosone di metallo giallo, guarnito di trofeo in rilievo. La bardatura ordinaria è di un modello speciale, prevede: sella all'inglese, briglia di cuoio nero e copertina sottosella di panno turchino o feltro; la copertina ha l'angolo posteriore sinistro con un rinforzo di pelle nera, mentre l'altro angolo, il destro, porta cucita una tasca di pelle nera con coperchio, è alta 16 cm e larga 20 cm. Con la bardatura ordinaria è consentito l'uso di una sopraffascia sulla sedia. Con la bardatura di marcia (pag. 616) sono obbligatorie le bisacce di cuoio nero da allacciare alle campanelle del seggio, che si completa inoltre con: la sella all'inglese, la copertina sottosella, la sopraffascia, la briglia di cuoio nero, nonché le tasche da sella senza il coperchio di pelo di foca nero. Il mantello arrotolato si porta sopra le tasche da sella ed ha al centro una striscia di cuoio quale protezione dal logorio delle redini.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DlYlSA (1891)

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1880 circa - Vista frontale del berretto per la tenuta ordinaria e di servizio di un ten. colonnello del .I O Regg. Artiglieria (Coll. M. D'Orazio).

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Profilo sinistro e dietro del precedente berretto (Coll. M. D' Orazio).

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1880 circa - Giubba da ten. colonnello d 'artiglieria.

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Profilo sinistro e dietro della precedente giubba.


PANTALONI DA UFFICIALE D'ARTIGUERTA


1880 circa - Sottotenente del treno d'artiglieria in tenuta festiva.

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TAVOLA DALL'ISTRUZIONE (1891)

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PRIMA ISTITUZIONE DELLE BRIGATE D' ARTTGLTERTA A CAVALLO 15 Settembre 1883 - Giornale Militare

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li ji-egio qui riportato è il primo adotlato per i militari di questa specialità riconoscibile per avere sulla bomba il numero della rispettiva brigata.


TAVOLA DAL GTORNALE MILITARE (1887)

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li consolidamento delle brigate d 'artiglieria a cavallo in reggimento comportò la modifica del fregio del corpo, scompariva dalle granme il numero della brigata come indicato nella tavola del decreto qui riprodotta.


TAVOLA DAL GIORNALE MILITARE (1887)

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Le brigate di artiglieria da montagna si convertivano in reggimento, determinando così la scomparsa del numero della brigata dal fregio.


1885 circa - Chepì da colonnello d'artiglieria, ex comandante di reggimento, fuori corpo. Stranamente questo chepì ha l'ordine dei galloni invertito. Il gallone più largo dovrebbe trovarsi sopra, quelli più stretti sotto. L'aigret.te bianca è il pennacchio distintivo dei cornandanti di co,po. In questo caso però il pennacchio risulta essere cli dimensioni maggiori di quanto era prescritto.

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Dettagli dell'attacco posteriore della treccia. Le eccessive dimensioni dell'aigrette in questa immagine sono ancora piĂš evidenti.

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I due prr~fili del precedente chepi. Le .filettature montanti, che qui vediamo sui due lati, sono a doppio cordone, come prescritto per gli ufficiali superiori.


ChepÏ da tenente del 14° Regg. Artiglieria in gran montura.

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Serie di fregi vari da copricapo e spalline di ufficiali e truppa d'artiglieria e treno. L'ultimo della seconda fila a destra e gli ultimi due della terza fila sono molto piĂš moderni (Coli. V. Gibellini).


1880 circa • ChepÏ con. la foderina di tela bianca della tenuta da campagna. La foderina si fermava tirando i due laccetti sul lato sinistro, che la stringevano.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1891)

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Dettagli della bandoliera, dei. bottoni e delle spalline.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1891)

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Bardature degli u:fficiali d 'artiglieria.

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1887 circa - Colonnello in grande un[forme. Come si vede i galloni dei gradi sul chepĂŹ sono applicati nel verso giusto. Fino at 1888 per gli ufficiali superiori non era prescritto l'uso della bandoliera, solo piĂš tardifu esteso a /u,{(i gli ufficiali.

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1885 circa - Sottotenente d'artiglieria in grande uniforme.

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Cappotto da ufficiale d 'artiglieria visto da davanti (Museo del Risorgimento di Voghera).

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Cappotto da ufficiale d'artiglieria visto da dietro (Museo del Risorgimento di Voghera).

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Davanti e dieiro di un. altro esemplare di cappouo da ufficiale d'artiglieria.

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1898 - Mantellina per uffĂŹciale di cavalleria, artiglieria e genio. L'indumento veniva usato in abbinamento con il cappotto, ma fuori. servizio era consentito usarlo da solo.

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1888 circa - Sottotenente d'artiglieria in tenuta di servizio con spence,:

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1885 - Sottotenente d 'artiglieria fuori co,po in lenula ordinaria con spencer.

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ATLANTE DEL MATERIALE D'ARTIGLIERIA

Bardatura cli marcia con e senza bisacce.

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Dettagli dei coprifoncle delta bardatura da parata e delle bisacce per la bardatura da campagna.

Granate ricamate in oro per gualdrappa.

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ATLANTE DEL M ATERIALE D'ARTIGLIERIA

Copertina sottosella per cavallo da ufficiale

Gallette della copertina

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Fig. 6. Chepì da truppa senza criniera, porta gli ornamenti delle brigate d'artiglieria a cavallo, nappina con il numero della batteria seguito dalla lettera "C", fregio con il numero delta brigata nella bomba. Sul lato destro, ac~ canto al foro di aerazione, esce il cordoncino che serve a fissare la criniera al chepì.

Fig. 1. Sottotenente delle batterie a cavallo in grande un(forme da parata (inclusa la bardatura). Fig. 2. Ornamenti in argento della bandoliera (testa di medusa, catenelle e scudo conji·ecce). Fig. 3. Granata che guarnisce gli angoli della gualdrappa della grande batdatura. Fig. 4. Fregio per berretto da truppa (in.tagliato in panno giallo) del prùno tipo (con il numero della brigata). Fig. 5. Fregio da chepì in lastra d'ottone adottato per il reggimento artiglieria a cavallo.

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1888 - Tenente di arliglieria in tenuta da rnmpaww (bardatura di marcia).

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CAPITOLO?

DIVISA DEGLI UFFICIALI DEL GENIO



DIVISA DEGLI UFFICIALI DEL GENIO

BERRETTO - È cli panno turchi.no scuro, dello stesso modello degli ufficiali di fanteria d i linea, le cuciture montanti (due laterali ed una dietro) più quella lungo l'attaccatura del tondino, sono guarnite da cordoncino oro dello spessore di 2 mm; i due orli della sopraffascia sono filettati di vell uto "cremisino". Sul davanti il berretto porta il fregio dell' arma ricamato in oro; per gli ufficiali appartenenti ai reggimenti 1°, 2°, 3° ed alla brigata ferrov ieri del 4° reggimento, il trofeo consiste di appie incrociate con granata fiammeggiante sull 'i ncrocio e sormontata da corona reale (pag. 634). \J Per gli ufficiali appartenenti al 4° reggimento, meno quelli della brigata ferrovie ri , il trofeo è in tutto analogo al precedente, solo le scuri incrociate sono sostituite da due ancore (pag. 634); per gli ufficiali delle compagnie treno il fregio del berretto è la stella a cinque punte sormontata da corona reale, il numero del reggimento è ricamato al centro della stella; gli ufficiali in organico ai reggimenti ne portano il numero ricamato al centro della granata (in oro sul fondo nero); per gli ufficiali dello stato maggiore dell' arma la g ranata è tutta oro con la croce di Savoia riel mezzo. I distintivi di grado sono fatti di gallonc ini e trecciuole oro, applicati con gli stessi criteri degli ufficiali di fanteria, anche la cope1tina di tela bianca è uguale.

GIUBBA - La giubba prescritta per gli ufficiali del genio è identica a quella degli ufficiali d'artiglieria, solo che la fi lettatura è cli velluto "cremisino" (al collo, paramani e finte tasche), i bottoni sono dorati con il trofeo dell' arma in rilievo (pag. 644). PANTALONI - In panno turch ino scuro, come l'artiglieria, eccetto che le bande sono in panno cremisi. MANTELLO - Il mantello (cappotto e mantellina) è identico a quello prescritto per gli ufficiali cl' artiglieria, con i bottoni dell'arma sul cappotto. CHEPÌ - Il chepì è del modello da ufficiale cli fanteria di linea salvoché tutti gli ornamenti sono in tessuto o metallo oro, quindi i galloncini, cordoncini , treccia, bottoncini, fregio e nappina; - la nappina metallica è di forma ellissoidale stampata a tortigUo porta al centro un ovale con croce di Savoia, la parte superiore ha il foro per l'innesto del pennacchietto; - il pennacchietto è di piume nere alto 12 cm, è tenuto alla base da una tulipa a foglie d'oro, da innestare nella nappina, è uguale a quello degli ufficiali d'artiglieria; - il fregio consiste: a) per gli ufficiali dello stato maggiore dell'arma e per quell i del 1°, 2°, 3° reggimento e per quelli della brigata ferrovieri in organico al 4° reggimento, il fregio consiste nel trofeo di scuri incrociate con sopra la granata a fiamma dritta, tutto in metallo clorato (pag. 643); b) per gli ufficiali del 4° reggimento pontieri , esclusa la brigata ferrovieri, il fregio consiste in un trofeo con ancore in croce sormontate da granata a fiamma dritta (pag. 644); c) per gli ufficiali delle compagnie treno del genio, il fregio è una stella di metallo dorato con il numero del reggimento intagliato nel disco. Gli ufficiali del gen io in organico ai reggimenti portano il rispettivo numero intagliato nella bomba della granata, quelli appartenenti allo stato maggiore dell'arma portano invece la croce di Savoia d'argento in rilievo. Sulla foderina di tela bianca del chepì gli uffic iali portano un fregio dipinto in nero, analogo a quello del chepì; gli ufficiali delle compagnie treno del genio hanno la stella con al centro il numero del reggimento.

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TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA (1891)

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Fregi da berretto.

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1880 circa - Berretto da maggiore del genio (Coli. M. D'Orazio).


Dettaglio del.f,-egio del precedente berretto da maggiore. Un trofeo che non ha riscontri nelle disposizioni ufficiali dell'epoca. Stando alla normativa, il disco rosso con croce di Savoia era previsto solo per gli ufficiali della riserva, il cui fregio perĂ era la generica stella con corona, qui invece abbiamo un bel trofeo del genio (Coli. M. D ' Orazio).


1880 circa - Capitano del genio fuori corpo in tenuta di servizio. L'ufficiale porta sul berretto il.fr¡egio previsto per il personale assegnato allo stato maggiore dell'arma.

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1885 circa - Capitano del 1 ° Regg. Genio in tenuta ordinaria con spencer ( riprod. fot. A. Boggia).

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1885 circa - Rii.rallo di sottotenente del 1 ° Regg. Genio in tenuta di servizio con spencer ( riprod. fot. A. Boggia).

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1880 circa - Berretto da capilano del lreno del genio per la tenuta ordinaria e di servizio (Coll. M. D ' Orazio).

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1896 - Berretto della tenuta di servizio di un tenente del genio fuori co17Jo. Si nota la variante apportala alla sopraffascia introdotta nel 1895. La dizione "fuori corpo" si r(ferisce al personale che non è in forza ad uno specifico reggimento ma presta servizio presso lo stato maggiore dell 'arma, in una scuola, presso il ministero o altro ente.

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1889 circa - Colonnello fuori corpo del genio in grande un(forme. Le bottoniere che chiudono la giubba sono uguali a quelle prescritle per gli ujficiali d 'artiglieria, molto divaricate in allo, convergono poi verso la vita.

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J876 . Fregio del chepì ripristinato nel I 876, secondo il disegno dell'antico trofeo del!' arma.

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Tavole dei.fregi tratte dall'Istruzione sulla divisa ( 1891 ).

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7890 circa - ChepÏ completo da colonnello co,nandante del 2° Regg. Genio (dettaglio vistafronLale).

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1890 circa - Vista d'insieme del chepÏ da colonnello comandante det 2° Regg. Genio. Le dimensioni di questo pennacchio sono decisamente maggiori di quanlo era prescritto (230 mm).

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1880 circa - Chepì completo da tenente del 1° Regg. Genio. Purtroppo manca la nappina del pennacchio.

1880 circa - Chepì completo da maggiore fuori corpo del genio (Riserva?).


SPALLINE - Le spalline sono uguali a quelle degli ufficiali cli cavalleria, con squame a tre festoni, sono costruite in lastra dorata e portano sullo scudo una corona reale in argento (pag. 649). I maggiori comandanti delle brigate treno dei reggimenti del genio vestono la stessa divisa degli altri maggiori del reggimento, senza i fregi del treno.

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BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DEL GENIO - La bardatura è identica a quella degl i ufficiali di fanteria con le seguenti varianti: - le fibbie e tutti gli ornamenti metallici sono dorati o d'ottone; - il trofeo ciel rosone è lo stesso stampato sui bottoni; - la cifra reale sulla gualdrappa è ricamato in oro; - il fregio delle tasche da sella consiste in una corona reale clorata, uguale a quella delle spalline, sotto a 2 cm cli distanza c'è il trofeo d'arma in argento (come sui bottoni), tutto il fregio è alto 10 cm.

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Fig. 2

Fig. 1. Spallina da capitano del genio per grande uniforme. Fig. 2. Bottoni: i primi tre sopra sono da ufficiale; quello sotto al centro è da truppa. Fig. 3. Coprifonde per la bardatura da parata degli uf.ficiali del genio.

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Fig. 1. Capitano in tenuta di servizio, la sciabola è già del mod. 1888. Fig. 2. Maggiore del 1° Regg. Genio in grande uniforme, potrebbe essere il comandante della brigata treno del reggimento. Fig. 3. Fregio del 4° Regg. Pontieri per berretto da ufficiale; Fig. 4. Fregio del I° Regg. analogo al precedente; Fig. 5. Bottoni con trofeo. Fig. 6. Spallina da ufjìciale subalterno. Fig. 7. I tre tipi di dragone per gli ufficiali del genio.

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Fig. I. Tenente della brigara treno del ¡1° Regg. Pontieri. Fig. 2. Sergente del tre110 in te11uta di marcia. Fig. 3. Ornamenti della bandoliera da so1tufficia/i. Fig. 4. Fregio per il coperchio de/La gibemD dei sottuj)Ïcia/i del treno. Fig. 516. la giberna vis10 davanti e dietro. Fig. 7. Sciabola d 'a rtiglieria a cavallo mod. 1833. Fig. 8. Del/agli della bandoliera.

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CAPITOLO 8

DIVISA DEGLI UFFICIALI DEI SERVIZI, MILIZIA MOBILE E TERRITORIALE



DIVISA DEGLI UFFICIALI DEI SERVIZI, MILIZIA MOBILE E TERRITORIALE

Note sull'evoluzione della divisa degli ufficiali del corpo sanitario (medici, farmacisti e veterinari) Ci sembra opportuno ricordare brevemente quei passaggi che avevano portato alla divisa codificata nell'Istruzione del 189 1. Le date di riferimento sono le seguenti: 1873 Farmacisti - Il nuovo ordinamento Ricotti sancisce per i medici farmacisti il CaQ)biamento del loro status giuridico, cessano di essere militari e passano alla categoria degli impiegati civili . Di conseguenza tolgono le stellette dal bavero della giubba, per il resto l'unifonne rimane immutata (distintivi di grado alle manopole, sulla giubba trecciuole argento al posto delle spalline). È questa la ragione per cui poi non troviamo menzione della loro divisa sull' Istruzione del 1891. 1873 Medici e veterinari - Lo stesso ordinamento del 1873 ribadiva invece la condizione di militari per medici e veterinari. Oltre a mantenere le stellette di divisa si decideva, per indicare con maggior chiarezza questo status, di sostituire le spalline di cordone argento con le spalline metalliche a frangia. I medici del corpo sanitario si adeguavano al resto dell'ufficialità. Le nuove spalline erano di metallo argento con le squame a tre festoni, come la cavalleria, con una variante però, i medici portavano sullo scudo un fregio formato da un caduceo con serpente. Il resto dell'uniforme non subiva modifiche, rimaneva in tutto sim ile a quella indossata anche dai colleghi medici farmacisti.

1875 - Una circolare del Giornale Militare sancisce l'adozione dei bracciali internazionali con la croce rossa, il documento è diretto agli ufficiali medici, farmacisti e veterinari. 1879 Modifiche alla divisa degli ufficiali medici (22 ottobre) - L'Atto del Giornale Militare stabilisce che: "La giubba avrà il bavero di velluto amaranto scuro, le manopole di velluto nero, la filettatura di velluto amaranto guarnirà le manopole e le fi nte tasche; le bande dei pantaloni saranno di panno amaranto larghe 4 cm". I medici cessano così di indossare l'uniforme simile ai medici farmacisti, assumendo una più spiccata identità, quella codificata dall'Istruzione del 1891 . Divisa degli ufficiali di medici (Istruzione 1891) BERRETTO - Del modello per ufficiali di fanteri a, confezionato in panno turchino scuro, la sopraffascia ha gli orli filettati in velluto color amaranto; il cordoncino argento da 2 mm guarnisce le tre cuciture montanti e quella del tondino. Distintivi di grado e fregio sono in argento; il fregio è la stella a 5 punte ricamata in argento con al centro la croce in seta rossa a braccia scorciate su fondo di panno bianco; la stella è sormontata da corona reale. La copertina cli tela bianca è quella prescritta per gli ufficiali dì fanteria. GIUBBA ·_ È del modello per ufficiali di fanteria di linea eccetto che: - il bavero è di velluto amaranto; - ha le filettature di velluto amaranto ai paramano ed alle finte tasche. T paramano sono di velluto nero. PANTALONI - Sono dello stesso modello degli ufficiali di fanteria di linea ma costruiti in panno turchino scuro con bande lateral i di panno amaranto scuro, larghe 4 cm.

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1880 circa - Ritratto del tenen/.e medico Ferretti, in tenuta di servizio, caduto eroicamente a Dogali nel 1887 (Arch. M. Franchini).

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I 885 circa - Berretto da capii ano medico della milizia mobile per la lenuta di servizio. li berretto è privo del so/logola di cuoio nero. L'unica differenza con ¡ gli ufficiali medici dell'esercito permanente era da ta dalla stella ricamata in argento (Col!. M. D ' Orazio).


1880 circa - Sottotenente medico in grande unU'orme. l param.ano sono di velluto nero filettato di velluto amaranto.

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1887 circa - Capitano medico in tenuta di servizio con spence,:

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1880 circa - ChepÏ da sottotenente medico per la grande unifonne, è comunque privo del pennacchio (Colf. M. Lucai-elli).

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1880 circa - Spalline in argento da sollolen.en.te medico, per la grande uniforme.


Fig. 1. Sottotenente medico in grande uniforme, la sciabola è il mod. I 888. Fig. 2. Chepì completo da capitano medico. Fig. 3. Soldato di sanità in tenuta da libera uscita, l'uniforme dei 1nilitari delle compagnie infermieri è in tutto simile alla fanteria eccetto il jì-egio della stella e la nappina. Fig. 4. Daga a sega dotazione da campagna per il personale delle ambulanze. Fig. 5. Fregio a stella per il berretto da truppa.

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CHEPÌ - Del modello per ufficiali cli fanteria, il fregio è la stella di metallo argentato con disco al centro smaltato, fondo bianco con croce rossa a braccia scorciate. Gli ufficiali medici portano un pennacchio di penne nere, come quello degli ufficiali cli artiglieria, anche la nappina e la tulipa sono uguali, ma in metallo argentato. Sulla copertina di tela bianca è dipinta in rosso una croce alta 4 cm e le braccia larghe 8 mm. SPALLINE - Sono uguali a quelle prescritte per gli ufficiali di cavalleria, sullo scucio però è aggiunto un fregio clorato di serpente e caduceo qui di seguito riportato. In tempo di guerra gli ufficiali medici oltre alla sciarpa portano anche il bracciale internazionale, formato da una fascia di tela di cotone alta 9,5 cm con una croce in panno scarlatto nel mezzo. Il bracciale si porta sul braccio sinistro, a metà avambraccio, si allaccia con tre bottoncini di osso bianco che vengono a trovarsi sotto il braccio. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI MEDICI - È la stessa prescritta per gli ufficiali di fanteria, il fregio sulle tasche da sella è formato da una croce di Savoia cli metallo argentato alta 5,2 cm, le braccia misurano invece 2,5 cm di larghezza.

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Fig. I. S1etla ricamata da berretto. Fig. 2. Stella metallica da chepì. Fig. 3. Fregio applicato sullo scudo delle spalline.

29 giugno 1879 - Ufficiali contabili La giubba è allungata, le filettature alla fascia del berretto saranno di colore celeste come quelle della giubba, i fregi ciel berretto diventeranno oro anziché argento, anche su l chepì (fregio , gradi, treccia e fi letti montanti) mostreggiatura ug uale a quella dei corpi non combattenti, le filettature e le bande dei pantaloni saranno in panno celeste anziché rosso (il colore fino ad allora prescritto per le filettature del berretto e della giubba), tutto andrà definitivamente in vigore dal IO giugno 1880. I 873 - Per gli ufficiali commissari si adottano spalline metalliche al posto della treccia o " intreccio", come i contabili cli fanteria, sono infatti del tipo da fanteria ma in metallo oro.

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Divisa degli ufficiali commissari BERRETTO - È di panno turchino scuro, del modello per uffic ial i di fanteria; la sopraffascia è filettata cli panno azzurro lungo i due orli. I distintivi cli grado, i cordoncini da 2 mm s ulle cuciture e lungo il tondino sono in oro; i bottoncini del soggolo sono come quelli della giubba, con il trofeo del corpo (pag. 664, fig . l ). 11 fregio del berretto è costituito dalla stella a 5 punte ricamata in oro, sormontata da corona reale e recante nel elisco centrale la croce di Savoia in oro su fondo cli panno azzurro. La copertina di tela bianca è conforme al modello per ufficiali di fanteria . GIUBBA - La giubba è del modello per ufficiali cli fanteria cli linea, è confezionata in panno turchino scuro, le manopole ed il bavero sono di velluto nero e le fi lettature in panno azzurro. I distintivi cli grado sono in oro come le trecciuole delle controspalline. I bottoni son~)dorati con il fregio del corpo di conunissariato in rilievo. PANTALONI - Sono confezionati in panno turchino scuro come la giubba ed hanno le bande di panno azzurro larghe 4 cm, il modello è da ufficiale d i fanteria di linea. Le fibbiette ed i bottoni per le staffe degli ufficiai i superiori sono cli metallo giallo. MA NTELLO - Il mantello con cappotto e mantellina sono cli panno turchino scuro, forma·e dimensioni sono quelle previste per gli ufficiali di fanteria; i bottoni ciel cappotto sono dorati come quelli della giubba, il bavero della mantellina è dello stesso panno della mantella. CHEPÌ - È del modello eia fanteria salvoché: a) tutti gli ornamenti sono in tessuto oro o metallo dorato, la nappina, i bottoncini, i distintivi di grado, i cordoncini e la treccia; b) il fregio è la stella di metallo clorato che reca al centro la croce di Savoia in oro su campo di smalto azzun-o. SPALLINE - Sono in tutto simili a quelle degli ufficiali del corpo di s tato maggiore, in lastra dorata con le frange oro. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI COMMISSARI - Usano la stessa bardatura dei cavalli degli ufficiali di fanteria con la vaiiante che le fibbie e gli ornamenti in metallo della briglia e del pettorale sono di metallo dorato; la cifra reale sulla gualdrappa è ricamata in oro; il fregio sulle tasche consiste nella croce di Savoia in metallo dorato.

Divisa degli ufficiali contabili Gli ufficiali contabili vestono la stessa divisa degli ufficiali di fanteria e gli stessi distintivi cli grado con le seguenti varianti: a) le filettature della giubba, quella del berretto e le bande dei pantaloni sono di panno azzurro; b) sono in filato oro i distintivi di grado, le controspalline, il fregio ed i cordoncini del berretto, la treccia ed i corcloncini èlel chepì e la frangia delle spall ine; c) sono in metallo clorato i bottoni, le spall ine, la nappina, il fermaglio della mantellina e la stella ciel chepì. Quest'ultima porta nel disco la croce di Savoia in rilievo (pag. 670). Il fregio del be!l'etto in ricamo oro consiste nella corona reale poggiata su di una stella, nel cui centro è ricamata la croce di Savoia in campo nero. BARDATURA DEI CAVALLI DE GLI UFFICIALI CONTABILI - È in tutto conforme a quella stabilita per gli uffici ali commissari.

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1887 - Maggiore dell corpo di commissariato militare in gran montura. L'ufficiale stringe al fianco la sciabola di vecchio modello, sarĂ presto sostituita dal nuovo mod. 1888.

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1887 - Capita, gran monturo. lO contabile 111 . - 667 _


1885 circa - Giubba da tenente contabile con fodera delle falde scarlatta.

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1885 circa - Dettagli della giubba da lenente contabile.


1891 circa - ChepĂŹ da tenente contabile.

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Divisa degli ufficiali veterinari BERRETTO - È quello degli ufficiali di fanteria di linea, con la fascia in panno azzurro filettata lungo gli orli di velluto nero; il fregio è una stella in ricamo argento a 5 punte, al centro del disco porta la croce di Savoia in ricamo argento, in campo di panno azzurro. GIUBBA - La giubba, per forma, dimensioni e bottoni, è esattamente uguale a quella degli ufficiali di fanteria, compresi i distintivi di grado, la differenza è rappresentata dalla filettatura che è di panno azzurro ed inoltre limitata a bavero, manopole e finte tasche (mostre). PANTALONI - Sono quelli da ufficiale di fanteria, in panno bigio ornati sui lati eia due bande di panno azzurro larghe 3 cm, distanti tra loro 5 mm; bottoni gemelli e fibbiette delle staffe sono cli metallo bianco. MANTELLO - Il mantello, con cappotto e mantellina, è di panno bigio, come la cavalleria, la sua forma e dimensioni sono quelle già descritte, i bottoni del cappotto sono quelli della giubb)i, in argento semisferici e lisci, dello stesso metallo è il fermaglio; il bavero della mantellina è dello stesso panno del mantello (bigio). CHEPÌ - È quello stabilito per gli ufficiali di fanteria di Unea, il fregio è una stella a 5 punte di metallo argentato, porta nel elisco la croce di Savoia argentata su campo azzurro. SCIABOLA - È del modello stabilito per gli ufficiali di cavalleria. SPALLINE - Sono esattamente dello stesso tipo prescritto per gli ufficiali di cavalleria. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI VETERINARI - Adottano la stessa bardatura degli ufficiali di fanteria salvoché il fregio sulle tasche da sella consiste in una croce di Savoia di metallo argentato.

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Fig. 1. Tenente veterinario in tenuta di servizio (montato), l'14f-Ïciale è in organico ad un reggimento di cavalleria. Fig. 2. Sciabola da iifficiale di cavalleria mod. 73, arma previsia per gli ufficiali veterinari. Fig. 3 . Ch.epÏ completo per grande uniforme. Fig. 4. Berretto della tenula cli servizio. Fig. 5. Spalline della irande uniforme per ufficiali superiori e subalterni.


1880 circa - Tenente veterinario in tenuta di servizio con spence,:

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1880 - Tenente veterinario in tenuta dĂŹ marcia. La giubba non ha fileuature lungo l'abbollonatura nĂŠ lungo lefalde inferiori.

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BUSTA DA VETERINARIO - GIORNALE MILITARE UFFICIALE

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1890 circa - ChepÏ completo da sottotenente veterinario per grande un?fòrrne.

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Divisa degli ufficiali delle compagnie di disciplina e degli stabilimenti militari di pena Gli ufficiali delle compagnie di disciplina e degli stabilimenti mi litari di pena vestono l'uniforme degli ufficiali di fanteria di linea, salvo che nella stella del chepì, il disco ha la corona reale in rilievo, mentre nel fregio del berretto hanno la corona reale ricamata in argento su fondo nero. Usano la stessa bardatura, applicando però sulle tasche da sella un freg io di argento di corona reale su scettro, posti a 2 cm di distanza l'uno dall'altra.

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Divisa degli ufficiali del corpo invalidi e veterani Gli ufficiali del corpo invalidi e veterani vestono la divisa da ufficiale di fa nte1ia di linea con le seguenti varianti: a) le filettature alla sopraffascia del berretto, della giubba e la banda dei pantaloni sono di panno cremisi; b) il fregio del chepì è una stella di metallo argento, con lo scudo di Savoia nel elisco; c) il fregio ciel berretto è una stella a 5 punte ricamata in argento sormontata da corona reale, porta nel disco lo scudo di Savoia con croce ricamata in argento su campo rosso.

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La sciabola per gli ufficiali del corpo invalidi e veteranj è la vecchia modello 1855, a lama ricurva, con la guarnizione del guardamano ad una sola branca, senza coccia, queste parti sono in ferro lucido, mentre l'impugnatura è di ebano; il fodero è in acciaio o ferro lucido, curvo come la lama della rispettiva sciabola, in alto è munito di due fascette con le campanelle per i pendagli, sul fondo la saldatura è rifinita con la cresta o rincalzo. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DEL CORPO INVALIDI E VETERANI - È prescrilla la bardatura degli ufficiali di fanteria di linea, però il fregio sulle tasche da sella è la corona reale sullo sceuro in metallo argentato. N.B. : Gli ufficiali trasferiti al corpo invalidi e veterani dail' 1.1.1888 possono fare uso della sciabola mod. 88.

Divisa degli ufficiali in posizione di servizio ausiliario e di complemento (Maggiori dettagli sugli aspetti ordinativi nel Capitolo Milizia Mobile) Gli ufficiali in posizione di servizio ausiliario continuano ad usare la divisa del corpo o dell'arma a cui appa11enevano durante il servizio attivo, però al posto delle stellette sul bavero portano due bottoncini lisci di metallo bianco (quelli del paramano), solo se sono chiamati in servizio rimettono le stellette. Gli uffic iali che, transitoriamente, sono effettivi alla milizia mobile, indossano la divisa degli ufficiali di complemento in essa inquadrati. Gli ufficiali di complemento, sia dell'esercito permanente, sia della milizia mobile, nei quadri delle armi di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio, in tempo di pace risultano effettivi ai distretti di residenza, se dal bollettino di mobil itazione (parte la) risultano assegnati ad un reggimento dell'esercito permanente, ne indossano la divisa; se invece sono destinati alla milizia mobile (compresa la milizia speciale di Sardegna) vestono la divisa dell'unità a cu i sono assegnati; infine se sono assegnati a stati maggiori di battaglioni presidiari o a compagnie presidiarie indossano la divisa del corpo di provenienza, il fregio del copricapo porterà il numero del distretto presso il quale si costituiscono questi reparti. Questi ufficiali se appartenenti alla fanteria, artiglieria e al genio, portano nel disco ciel fregio da chepì, o ricamato su quello da berretto, il numero del reggimento o del distretto a cui sono assegnati dal bollettino di mobilitazione (parte 1 tranne gli ufficiali dei bersaglieri che portano invece il numero del rispettivo battaglione. 3

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BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI IN POSIZIONE DI SERVIZIO AUSILIARIO E Dl COMPLEMENTO - Per gli ufficiali in servizio ausiliario, la bardatura è la stessa usata durante il periodo di servizio effettivo. Per gli ufficiali di complemento, la bardatura è quella prescritta nell' arma o nel corpo a cui sono assegnati dal bollettino di mobilitazione. Per gli ufficiali delle armi di.fanteria e genio, adibiti a servizi speciali, o senza destinazione, ed inoltre per gl i uffieiali ciel genio assegnati alla milizia speciale di Sardegna, il fregio sulle tasche da sella è una corona reale su di uno scettro. Per gli ufficiali di complemento della milizia mobile, il fregio sulle tasche è in colore del metallo contrapposto, se nell'esercito pennanente il fregio era argento ora sarà oro e viceversa. Gli L4ficiali di complemento delle armi a cavallo, autorizzati a servirsi di un cavallo di servizio, se non hanno gli oggetti della grande bardatura, possono usare sempre la bardatura ordinaria, ricevuta dal corpo dove prestano servizio.

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1890 circa - ChepĂŹ da ten. colonnello di fanteria della riserva (Coll. N. Barone).

1890 circa - Berretto da ten. colonnello di fanteria della riserva. Il copricapo è privo di qualsiasi tipo di filettatura (Colf. N. Barone).

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1887 circa - Tenente della riserva in grande un(forme, l'iifficiale porta le stelle/le sul bavero, quindi è temporaneamente in servizio. L'uso di collo e paramani di panno colore "blu oltremarino" distintivo degli ufficiati della riserva, era stato abolito, tuttavia qualche deroga era consentita per casi speciali.

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Divisa degli ufficiali dei distretti militari e degli ufficiali addetti alle fortezze UFFIClALI NELLE VARIE ASSEGNAZIONI AI DISTRETTI

Gli 14Jì.ciali effettivi ai distretti indossano la divisa della fanteria con la differenza però che il fregio del berretto è r.icamato in oro, cioè il numero del distretto sormontato da corona reale, sul chepì questi ufficiali portano la stella in metallo dorato con il numero del distretto intagliato nel disco . Gli 14Jiciali inferiori, addetti ai comandi superiori dei distretti, indossano la divisa dell' arma o ciel corpo cl i provenienza, tranne che sul chepì, cappello, o colbacco portano la stella di. metallo clorato con la croce di Savoia nel disco; sul berretto hanno la stella sormontata da corona reale con croce cli Savoia nel disco. Gli L!fficiali superiori, comandati in servizio temporaneo presso i distretti , continuano ad indossare la divisa clell' arma o corpo cli provenienza; se provengono dalla fanteria di linea, portano il chepì ed il berretto con lo stesso freg io degli ufficiali effettivi a quel distretto; se provengono invece dai.bersaglieri o dagl i alpini portano nel fregio ciel berretto e cappello, invece del numero ciel reggimento la'troce di Savoia, come gli ufficiali applicati cli stato maggiore. Gli ufficiali subalterni, dei reggimenti di fanteria di linea e dei bersaglieri, in servizio biennale presso i distretti, continuano ad indossare la loro d ivisa e portano nel fregio il numero del reggimento cl.i provenienza. La bardatura dei cavalli degli ufficiali effettivi ai distretti è la stessa prescritta per gli ufficiali di fanteria di linea, però sulle tasche eia sella hanno il numero del distretto in metallo dorato. Gli ufficiali delle.fortezze, benché in organico ai quadri dell'arma cli fanteria, continuano ad indossare la divisa ed usare la bardatura del Corpo di provenienza; il loro fregio sul chepì o berretto sarà la stella con croce di Savoia al centro, in oro o argento, secondo il metallo delle rispettive spalli ne; sulle tasche da sella avran no la corona reale sovrapposta allo scettro. Gli ~/jìciali che appartengono ai corpi sanitario, di commissariato, contabile e veterinario, vestono sempre la divisa speciale del loro corpo. Gli ufficiali di fanteria, artiglieria e genio , adibiti a servizi speciali, oppure senza alcuna destinazione, indossano la divisa della rispettiva arma, hanno nel disco ciel fregio da chepì o cappello ed in quello del ben-etto la croce cli Savoia. La stessa croce cli Savoia portano anche gli ufficiali cli artiglieria e genio assegnati alla milizia speciale per la Sardegna. Gli ujfìciali di cavalleria, addetti a servizi speciali portano la divisa ciel reggimento d'origine, quelli destinati allo squadrone della mil izia speciale di Sardegna indossano la d ivisa della scuola di cavalleria. Gli t4ficiali di complemento della milizia mobile, appartenenti ad arma o corpo, che nell'esercito permanente usa freg i sul chepì di metal lo argento e sul berretto in ricamo argento, come milizia portano lo stesso fregio ma in metallo oro o ricamo oro, cioè il freg io è ciel metallo di colore contrapposto; analogamente per gli ufficiali che nell'esercito permanente hanno i fregi eia copricapo dorati, sia in metallo che ricamo, avranno i fregi in metallo argento sul chepì ed in ricamo argento sul berretto. Gli ufficiali della milizia mobile portano quindi ugual freg io del corpo di origine nell'esercito permanente solo che è di colore contrapposto. Gli ufficiali di complemento usano le stellette solo quando sono chiamati a prestar servizio, al posto delle stellette portano: a) gli ufficiali di complemento dell'esercito permanente, due bottoncini di metallo argentato, quelli eia paramano, con sopra in rilievo la cifra reale in oro;

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b) gli uffic iali di complemento della milizia mobile, due bottoncini, grandi come quelli da paramano, d ' argento con sopra in rilievo la lettera "M" in oro; la "M" dei bottoncini sarà d'argento se il fondo del bottoncino è oro.

Divisa degli ufficiali della milizia territoriale (Maggiori dettagli anche ordinativi nel Capitolo Milizia Territoriale) Gli ufficiali della milizia territoriale vestono la divisa prescritta per gli ufficiali dell'esercito permanente, secondo l'arma o il corpo di appartenenza, salvo le varianti che andremo qui di seguito a descrivere. Gli ufficiali della ten-itoriale portano le stellette solo se chiamati in servizio, altrimenti sul bavero hanno due bottoncini in metallo argento con sopra una "T" in rilievo di metallo dorato. Gli ufficiali di artiglieria, del genio e del corpo contabile, hanno invece i bottoncini di metallo dorato e la "T" in argento (pag. 683); questo significa che il fondo dei bottoncini è del metallo delle spalline. Ufficiali di fanteria di linea di milizia territoriale - Hanno per fregio sul berretto una stella liscia, senza tondo, ricamata in argento e sormontata da corona reale. Sul chepì il fregio è una stella di forma analoga in metallo argento, liscia e senza disco. Ufficiali degli alpini di milizia territoriale - Il fregio sul cappello è la stella appena descri tta per la fan teria di linea, per il resto la divisa è identica a quella degli ufficiali alpini dell'esercito pennanente, solo che il bavero della giubba non è di velluto nero ma di panno scarlatto. Ufficiali di artiglieria del M. T. - Sul berretto portano la stessa stella con corona, già descritta per la fanteria, solo che in questo caso è ricamata in oro. Anche sul chepì c'è la stessa stella liscia e senza disco ma in metallo clorato. Il bavtro della giubba è di panno giallo, le manopole sono dello stesso panno della giubba, filettate cli panno giallo. Ufficiali del genio della milizia territoriale - Anche in questo caso il fregio de.I berretto è la stella con corona, liscia e senza disco al centro ma ricamata in oro; il fregio del chepì è la stella a 5 punte liscia e senza disco di metallo clorato. Il bavero della giubba è di panno cremisi; le manopole sono dello stesso panno della giubba ma filettate cli panno cremisi. Ufficiali médici della milizia territoriale - Il fregio del ben-etto consiste in un tondino di panno bianco con al centro la croce rossa di Ginevra, ricamata in seta; il disco ha una piccola cornice ricamata in argento ed è posto fra due tralci di quercia e sormontato da corona reale. Il fregio del chepì è di forma identica a quello ricamato sul berretto, ma è in metallo argentato con il disco e la croce rossa smaltati. Il bavero ed i paramani della giubba sono cli panno turchino scuro filettati cli panno amaranto. Ufficiali contabili della milizia territoriale - Sul berretto hanno la stella liscia senza disco e con corona reale ricamati in oro; sul chepì è di nuovo la stella liscia di metallo dorato senza disco al cenh·o. Il bavero e le manopole della giubba sono cli panno turchino scuro filettati di panno azzurro. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DELLA MILIZIA TERRITORIALE - È la stessa dell'arma o del corpo a cui appartengono, tranne che il fregio sulle tasche da sella è per tutti indistintamente la corona reale sopra lo scettro, in argento o in oro secondo il metallo delle spalline.

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Fregi degli ufficiali della milizia territoriale. Fig. i. Stella metallica per chepì e fregio da berretto per gli ufficiali di fanteria, artiglieria, e genio. Fig. 2. Bottoni che sostituiscono le stellette di divisa sul collo. Fig. 3-3/A. Fregi per uf ficiali medici della M.I rispettivamente per berretto e chepì.

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Divisa degli ufficiali di riserva Gli uffi ciali iscritti nei ruoli di riserva continuano a vestire l'uniforme portata nell'arma o nel corpo a cui appartenevano al momento del passaggio in riserva. Come fregio del copricapo hanno la stella a 5 punte d'argento o d'oro, secondo il metallo delle spalline, è in ricamo sul berretto, e di metallo sul chepì, elmo, cappello o colbacco. Nel disco della stella portano la croce di Savoia in argento su campo rosso. Invece delle stellette, sul bavero della giubba, mantellina, cappotto e spencer, portano due bottoncini, come quelli da paramano, in oro per gli uffic iali generali, in argento per tutti gli àltri, con sopra la cifra reale in argento per i generali ed in oro per gli altri. GI i ufficiali della riserva portano le stellette solo quando sono chiamati a prestare servizio sotto le armi. Gli ufficiali superiori ed inferiori entrati nei ruoli della riserva prima ciel R. Decreto 8 novembre 1888 vestono la divisa stabilita dal R. Decreto del 6 gennaio 1874, vale a dire quella che portavano prima di entrare nella riserva, però con le seguenti distinzioni: a) le manopole, i baveri cli giubba, mantellina, del cappotto, o ciel mantello sono per tutti di panno azzurro oltremarino, senza nulla cambiare per quanto attiene alle filettature di colore distintivo ed alle mostre speciali di ogni arma e corpo; b) la sciabola è quella stabilita per il corpo invalidi e veterani, la mocl. 1855 con elsa ad una branca; c) le caratteristiche ciel fregio e l'uso delle stellette sono quelle già indicate. Gli ufficiali reintegrati nei gradi e passati aJla riserva per effetto della Legge 7 luglio 1876, possono vestire solo la divisa prescritta per gli ufficiali di fanteria di linea dal R. Decreto del 6 gennaio 1874, qualunque fosse l'arma o il corpo combattente a cui appartenevano. Gli ufficiali che han no servito nei corpi sanitario o cli commissariato, con assimilazione a rango militare, e sono stati inscritti nei ruoli di riserva con il Decreto di reintegrazione, possono vestire la divisa degli ufficiali cli riserva del corpo a cui hanno rispettivamente appartenuto. In pratica il Decreto dell' 8 novembre 1888 sancì la sempl ificazione dell'uniforme degli ufficiali della riserva, abolendo il bavero e le manopole cli panno azzum) oltremarino. Però gli ufficiali entrati nella riserva in periodi precedenti potevano indossare la vecchia divisa con collo e paramani azzurri; tuttavia questa concessione del Ministro era valida solo per quegli ufficiali che, nell'arma o corpo eia cui erano passati nella riserva, avessero fatto una campagna cli guerra. BARDATURA DEI CAVALLI DEGLI UFFICIALI DELLA RISERVA - La bardatura degli ufficiali generali cle)la riserva è la stessa usata dai generali cieli ' esercito permanente. Gli ufficiai i di ogni grado nei ruoli cli riserva usano la bardatura prescritta per l'arma o il corpo cli cui vestono la divisa, salvo che sulle tasche da sella portano un fregio di corona su scettro. Gli ufficiali entrati nei ruoli della riserva, prima del R. Decreto 8 novembre 1888, portano anch'essi questa bardatura, però il gallone lungo i bordi della gualdrappa è di panno azzurro.

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CAPITOLO 9

OGGETTI DI DIVISA COMUNI AGLI UFFICIALI DELLE VARIE ARMI E CORPI



OGGETTI DI DIVISA COMUNI AGLI UFFICIALI DELLE VARIE ARMI E CORPI

BORSA DI PELLE PER UFFICIALI SUPERIORI ED INFERIORI - La borsa è prescritta per tutti gli ufficiali, eccetto quelli di cavalleria ed artiglieria perché la sostituiscono con le bisacce. La borsa è fatta in modo da potersi po1tare a tracolla, sulle spalle come uno zaino, al cinturino o appesa alla sella. Il coperchio è di pelle di vacchetta lucida mentre ganci e fibbie sono di metallo bianco; le caratteristiche date dalla pag. 692 devono essere sempre rispettate, mentre la suddivisione interna della borsa è a discrezione dell'ufficiale. CALZATURE - Gli ufficiali portano calzature di cuoio annerito, senza bottoni, fibbiç, mascherine sul la punta o lacci visibili; in caso cli balli o ricevimenti possono indossare calzature di cuoio verniciato. Gli stivali devono avere la forma indicata nella pag. 700, non devono salire sopra il ginocchio o scendere sotto a meno di 10 cm; il gambale dello stivale può essere lucido o no, ma sempre nero, la rosetta sulla parte anteriore del gambale è portata solo dagli ufficiali di cavalleria; gli stivali possono essere indossati sopra i pantaloni in tutti i casi previsti dal regolamento sull'uniforme. Si possono adattare dei gambali su stivaletti o scarpe, comunque la loro forma deve essere sempre uguale a quella degli stivali della pag. 688. · Gli ufficiali dei reggimenti alpini, quando è previsto dal regolamento, portano stivaletti allacciati davanti, del modello usato dalla truppa. CINTURINO - È composto di una cintura di cuoio naturale che si allaccia con una semplice fibbia, ad essa sono collegati con un passante i due pendagli con i ganci eia collegare al fodero, passante e pendagli sono cli bulgaro rosso, questi ultimi sono larghi 2 cm, il pendaglio più corto è lungo dai 14 cm ai 20 cm, l'altro misura dai 24 ai 30 cm; gli ufficiali che fanno servizio a cavallo possono eliminare il gancio porta sciabola del pendaglio corto assicurandolo alla campanella del fodero, solo con il bottone. Insieme al pendaglio corto sul passante è attaccata la catenella, che ali' estremità porta un gancetto per appendere la sciabola. Con la grande uniforme, i due pendagli ciel cinturino sono ricope1ti di un gallone oro o argento, secondo i distintivi di grado, il gallone è largo 1,8 cm ed ha una venatura cli seta turchina al centro, per tutta la sua lunghezza; i pendagli sono foderati di pelle lucida nera che sporge lungo i bordi; i bottoni dei pendagli, i ganci porta sciabola e la catenella sono di metallo bianco lucido. La lunghezza della catenella deve essere tale che il gancetto non vada oltre l'orlo inferiore della giubba. Gran parte degli ufficiali aveva continuato ad usare i pendagli della sciabola mod. 55, nonostante l'Istruzione del 1871 li avesse modificati, solo con l'adozione della nuova mocl. 88 i pendagli divennero quelli che abbiamo descritto. COLLETTO E CRAVATTA - Il colletto è una fasciuola di tela bianca inamidata, o fa parte della camicia o vi è applicato ma sempre ad essa abbottonato. Va portato dritto ed allacciato davanti, in modo che le ~ punte combacino o si accavallino. La cravatta è una striscia di seta nera, fermata con un semplice nodo senza fiocchi o cappi, i due lembi che ricadono devono rimanere sotto la giubba; l'altezza della cravatta deve essere tale da lasciare scoperto tutt'attorno il bordo del colletto. Solo con l'unifòrme di marcia gli ufficiali possono portare il colletto rovesciato, oppure una cravatta bianca o una sciarpa. DRAGONA - Gli uffici ali portano la dragona appesa all'elsa della sciabola, quando hanno la sciabola sguainata avvolgono la dragona al polso. La dragona è di due tipi: per la grande uniforme e per l'uniforme di servizio, nella versione per la grande uniforme la dragona funge anche da distintivo cli grado, poiché cambia le sue caratteristiche in funzione del rango dell'ufficiale.

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1885 circa -. Gambali.allacciati orevis[i J)er Rii uffĂŹs;ialt,suhalterni dei corpi a p~edi

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tenuta di marcia.


TAVOLE DELL'ISTRUZIONE 189 1

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Oggetti comuni: mantellina di stoffa impenneabile (caoutchouc).


Una variante della maniellina di stoffa impermeabile rispetto al modello indicato nell'Istruzione sulla divisa (1891) (Colf. E. Vitetti).

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Dettagli del dietro della mantellina impermeabile (Coli. E. Vitetti).

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TAVOLE DELL'ISTRUZIONE 1891

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Borsa-zainetto mod. 1874 per la tenuta di marcia degli ufficiali dei corpi a piedi.


Dragona per grande uniforme a) Per gli ufficiali del corpo di stato maggiore - È un doppio cordoncino oro del diametro di 7 mm, lungo 30 cm, all'estremit~t ha una nappa lunga 10 cm con frangia oro. Il cordoncino è in oro pieno per gli ufficiali superiori, per i capitani è screziato di moschine di seta turchina. La nappa ha la frangia come le spalline, per gli ufficiali superiori è cli grovigliola, per i capitani di tortiglio lucido e liscio (pag. 694). b) Per gli ufficiali delle armi di artiglieria e genio - È un doppio cordoncino tessuto in oro del diametro di 6 mm, lungo 35 cm compreso il fiocco della lunghezza di 10 cm. li cordoncino della dragona è tutto in oro per gli ufficiali superiori, con fiocco a frangia di mezza grovigliola; il cordoncino dei capitani è d'oro screziato di moschine cli seta turchina, il fiocco ha la frangia dello stesso to1'tiglio delle spalline; per gli ufficiali subalterni il cordoncino è d'oro verg~o da 4 righe longitudinali cli seta turchina, la frangia del fiocco è uguale a quella dei capitani (pag. 694). J c) Per gli ufficiali dell'arma di cavalleria - È un doppio cordoncino tessuto in oro del diametro di 6 mm, lungo 35 cm compreso il fiocco della nappa, quest'ultima è lunga 1Ocm. Il cordoncino è tutto d 'oro per gli ufficiali superiori, con la frangia del fiocco in mezza grovigliola, quello dei capitani è screziato di moschine cli seta turchina, la frangia ciel fiocco è cli filato arricciato; il cordoncino degli ufficiali subalterni è vergato longitudinalmente da 4 righe cli seta turchina mentre la · frangia del fiocco è uguale a quella dei capitani. cl) Per gli.ufficiali dell'arma cli fanteria di linea, degli alpini, bersaglieri , dei corpi sanitario, di commissariato, contabile, veteri nario e degli invalidi e veterani è: un doppio cordoncino tessuto in oro del diametro di 7 mm, lungo 30 cm che porta all'estremità un fiocco rotondo lungo 10 cm con frangia oro ; i cordoncini sono in oro pieno per g li uffic ial i superio1i, con frangia ciel fiocchetto di mezza grovigliola; per i capitani i corcloncini sono screziati di moschine cli seta turchina con frangia alla nappa di filato an-icciato; per gli ufficiali subalterni i cordoncini sono vergati longitudinalmente da 4 righe di seta turchina, la frangia del fiocco è uguale a quella dei capitani (pag. 694). e) La dragona degli ufficiali generali è identica a quella degli ufficiali superiori del corpo d i stato maggiore, però il fiocchetto ha la frangia di grovigliola più grossa. Con l'uniforme ordinaria e quella di marcia gli ufficiali portano la dragona di cuoio nero con le seguenti caratteristiche: a) per gli ufficiali generali, del corpo di stato maggiore e per quelli di artiglieria e genio, è una striscia di cuoio nero verniciato larga 1,5 cm munita di fibbietta e due passanti, la frangia della nappa è di fi li di cuoio; la fibbietta ed i passanti sono cli metallo bianco per i generali, in ottone per gli altri; b) per tutti gli altri ufficiali la dragona è cli cuoio in tutto simile a quella d'oro. MANTELLINA DI STOFFA IMPERMEABILE (caoutchouc) - La mantellina è di stoffa impermeabile nera, del modello riportato nella pag. 689; la sua lunghezza deve essere tale da scendere almeno 20 cm sotto il ginocchio; alla mantellina può essere applicato un colletto di velluto nero. SCIABOLA - Il modello di sciabola 1iportato nella pag. 695 è prescritto per gli ufficiali dell'esercito permanente, di complemento, della milizia mobile e territoriale, i quali appartengono allo stato maggiore generale, al corpo di stato maggiore, alle armi cli fanteria (esclusi i bersaglieri), di a11iglieria e del genio ed ai corpi sanitario, di commissariato e contabile militare; la lama è ricurva in modo che tirando una retta dal tallone alla punta, la distanza nel punto mediano tra retta e lama vari eia 2,5 cm a 3,5 cm (pag. 697). L'impugnatura liscia, di avorio per i generali e d'ebano per tutti gli altri ufficiali , all'interno l'impugnatura ha quattro scanalature anatomiche per le dita; sono di ferro forbito e lucido la cappetta e la g uard ia a tre branche, due delle quali sono oblique e curve, ha poi un incavo per il pollice, sulla parte superiore della guardia c 'è un foro ovale per annodarvi la dragona. Il fodero naturalmente deve avere la stessa curvatura della lama, può essere in ferro forbito e lucido o in acciaio, po11a due fascette una a 7 cm e l' altra a 15 cm dall'imboccatura ciel fodero , dove sono attaccate le campanelle per i pendagli della sciabola. In fondo il fodero ha una cresta o rincalzo, il quale risale lungo il fodero, dalla parte del taglio cli 8/10 cm dalla parte opposta da 4 cm a 5 cm.

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Fig. 3

Fig. 4

Vari tipi di dragona oro. Pig. J. Ufficiali di stato maggiore. Fig. 2. Ufficiali di cavalleria. Fig. 3. Ufficiali di fanteria di linea, degli alpini, dei co,pi: dei bersaglieri, sanitario, di commissariato, contabile, veterinario e di quello degli invalidi e veterani. Fig. 4. Ufficiali delle anni di artiglieria e genio.

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DALLE TAVOLE DEL DECRETO (1887) PER L' ADOZIONE DELLA NUOVA SCIABOLA

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Modello della nuova sciabola con i relativi pendagli come da tavola annessa al decreto approvativo.

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Sciabola mod. 1887 - SostituĂŹ tutti i precedenti modelli di tradizione piemontese, eccetto per gli ufficiali di cavalleria per i quali era giĂ staia adouata la sciabola m{)(f. 1873.

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Sciabola mod. 87 con fodero. L'arm.a venne prescritta per gli ufficiali di stato ,naggiore, fanteria, artiglieria, genio, medici commissari e contabili, il corpo veterani e invalidi mantenne la vecchia mod. 55 da fanteria.

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Sciabola mod. 1855 - Da ufficiale di fanteria, è una versione alleggerita che generabnente si usava da diporto e nelle cerimonie di società, perché meno ingombrante, questo esemplare più curato è opera dello spadaio napoletano "La Bruna".

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La lunghezza della sciabola deve essere proporzionata alla statura dell' ufficiale, la sua lunghezza deve essere tale che, appesa al gancio della catenella, g iunga a non meno di 8 cm da terra. SCIARPA - È una fascia di tessuto di seta turchino, uniforme nel colore, larga 7 cm. 1 due capi de lla sciarpa sono riuni ti mediante un passante ricoperto con una tessitura ad occhio di perni ce dello stesso colore della sciarpa, alla estremità dei capi sono atlaccati due fiocchi rotondi, ricoperli dello stesso tessuto del passante, con una frangia di seta turchina a tortiglio, tutto il fiocco è lungo 17 cm. La lunghezza della sciarpa deve essere tale che i fiocchi devono trovarsi sotto la vita, all'altezza della coscia. La sciarpa si porta ad armacollo, sulla giubba, dalla spalla destra al fianco sinistro, eccetto gli ufficia li del corpo di stato maggiore, gli aiutanti di campo e gli ufficiali d'ordinanza che la portano dalla spalla sinistra al fianco destro . La sciarpa è fermata alla spalla dalla controspalli na, che va abbottonata sulla sciarpa. Nella grande uniforme la sciarpa è libera sopra la spall ina, ma sotto le cordelline o la bandoliera. \) SPENCER - Lo spencer è un soprabito corro per gli ufficiali che fan no servizio montati ; è confezionato in panno turchino scuro, tagliato in modo eia potersi indossare comodamente sopra la g iubba, internamente è foderato di stoffa di lana nera. Le falde sono cucite al busto in modo da formare un corpo unico, la lunghezza dello spencer deve essere tale da su perare il lembo della g iubba di almeno 3 cm. Lo spencer è tagliato a due petti che si sovrappongono formando i risvolti (pag. 700), è chiuso sul davanti da una doppia fila di alamari falli cli cordone a sezione quadrata in seta nera e fermati da una oliva anch'essa di seta nera. Le due olive superiori distano 6 cm dalle cuciture delle maniche, le altre scendono verso il basso proporzionalmente, finché le ultime due vengono a trovarsi a 10 cm dal bordo inferiore dello spencer e a 18 cm l'una dall' altra. TI collo, i ri svolti e tutti i bordi, compresi i paramani, sono guarniti di pelliccia cli astrakan nero (pag. 700); il bavero, con le punte arrotondate, porta le stellette di divisa, la sua altezza deve essere tale che una volta rialzato copra le orecchie. Sotto il bavero è attaccato un doppio cordone, a sezione quadrata, lungo m 1,60, viene diviso esattamente in due, ne lla parte destra, per tenere il cordone doppiato vi sono due passanti fissi ed in fondo una oliva per allacciarlo, quell o di sinistra ha invece 5 passanti fi ssi ed un occhiello sul fondo . Lo spencer è munito di 4 tasche, due sui fianc hi e due sul petto, come è indicato nella figura, l'apertura delle tasche è guarnita con un bordo di astrakan nero alto 2 cm. Tutti gli ufficial i possono fare uso dell o spencer, eccetto i subalterni dell ' arma cli fa nteria, degli invalidi e veterani, cli com missariato ed i contabili. SPERONI - Il modello degli speroni risulta quello indicato nella pag. 700, sono in ferro forbito e lucido, si compongono della branca semicircolare che avvolge il tacco dello stivale (alla 1 cm), essa porta il braccio con la rotella a punte acute ciel diametro di 1,5 cm. Lo sperone si può applicare al tacco con delle vili o con una corregiola. L'uso degli speron i è previsto per gli ufficiali delle armi e dei corpi a cavallo, gli ufficiali ai quali è assegnata l'i ndennità cavall i e per tutti i capitani di fanteria dell'esercito permanente, eccetto quelli effettivi alle compagni e dei distretti e quelli appartenenti al personale delle fortezze. STELLEITE DI DNTSA - Le stellette cli divisa sono il segno caratteristico che distingue g li ufficiali soggetti alla g iurisdizione militare (R. Decreto del 13 dicembre 1871 ). Di conseguen'za tutti g li ufficiali in congedo (in posizione di servizio ausiliario, d i complemento, cli milizia mobile e territoriale, della riserva) non possono freg iarsi delle stellette eccetto nei periodi in cui sono chiamati dal congedo per prestare servizio sotto le armi. Quegli ufficiali, che pur avendo cessato di appartenere all'esercito, furono autorizzati ad indossare la divisa militare, non possono fare uso delle stellette in nessun caso, quindi portano sempre i boltoncini prescritti per la divisa che furono auto1izzati a vestire. Le stellette sono dorate per i generali, d ' argento per tulli gli altri ufficiali, la forma è quella della pag. 704, con le 5 punte che distano tra loro 1,9 cm.

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TAVOLE DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA ( I 891)

Fig. 1

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Fig. 2

Fig. 3

Fig.4

Fig. l. Modello dello spence,: Fig. 2. 1 cinturini reggisciabola. Fig. 3. Speroni. Fig. 4. Stivali.

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Aggiunte alla lista degli oggetti di dotazione comune degli ufficiali La lista degli oggetti defi niti "d i dotazione comune" per gli ufficiali si arricchì di altri elementi, quando nel giungo 1891 venne regolamentato l' uso della pistola a rotazione e del binocolo, il fischietto invece era previsto solo per gli ufficiali di fan teria. l contenuti delle relative disposizion i sono qui di seguito riportati.

3 giugno 1891 - Adozione della pistola revolver per gli ufficiali La circolm-e del G.M. stabiliva di mantenere il revolver mod. 1874 per gli ufficiali di cavalleria, però in versione brunita. Per gli ufficiali di stato maggiore, fanteria, artiglieria, genio, medici, veterinari, commissari e contabili la pistola revolver era il modello 1889, anch'esso brunito e con l'aggiunta del ponticello del grilletto. Con la pistola mod. 1889, inoltre, si prescriveva anche l'uso di una speciale fondin~ da appendere al cinturino. Era considerata come parte integrante del corredo dell'ufficiale, pertanto tutti di vevano dotarsene, come per ogni altro effetto di "arredamento" prescritto dal regolamento. Nel documento tuttavia non c'è alcun riferimento all' uso di una fondina per la pistola mod. 1874 degl i ufficiali di cavalleria. Questo non vuol dire che non fosse prevista, anzi il fatto che non se ne parli significa solo che molto probabilmente era un oggetto già in uso. Infatti stando alle disposizioni sull'affardellamento ed equipagg.iarnento degli ufficiali cli cavalleria era stabil ito che nel servizio a cavallo l'arma si riponesse in una delle due fonde anteri01i della sella, smontati invece si portava nell'apposita fondina, appesa al cinturino sul lato destro. Naturalmente questo fodero era conforme al modello approvato.

4 settembre 1894 - Pistola a rotazione per gli ufficiali di cavalleria A modifica ciel precedente Atto (n . 100 del 1891) si estendeva la dotazione della pistola a rotazione mod. 1889 agli ufficiali dell'arma di cavalleria, tanto in servizio attivo che in congedo, il revolver era provvisto della relativa fondina.

9 giugno I 891 - Adozione del cannocchiale-binocolo Per i reggimenti cli fanteria e cavalleria ven iva adottato un cannocchiale-binocolo munito di astuccio, doveva servire principalmente agli ufficiali incaricati di dirigere il fuoco, perché potessero megl io valutare l'effetto del tiro del proprio reparto, soprattutto alle grandi distanze. In tempo di g uerra i I binocolo faceva parte degli oggetti che l' ufficiale portava sempre con sé; in tempo di pace, invece, il cannocchiale si portava nel corso delle esercitazioni tattiche a fuoco, nelle scuole d i tiro a bersaglio, ai campi d' istruzione, alle grandi manovre ed in tutte quelle altre esercitazioni dove l'.i mpiego di questo strumento era indispensabile. Il decreto stabiliva che i reggimenti cli fanteria di linea, bersaglieri ed alpini avrebbero ricevuto un numero di cannocch ial i-binocolo pari a quello dei comandanti di battaglione ed al numero delle compagnie da cui erano composti nell'esercito permanente. I reggimenti di cavalleria ne avrebbero ricevuto uno per ogni mezzo comando cli reggimento ed uno per ogni squadrone, compreso quello di complemento.

20 dicembre 1889 - Fischietto per ufficiali e graduati di.fanteria

li fischietto prescritto dal Regolamento di esercizi per la fanteria (n. 4 delle avvertenze) era cli metallo bianco con catenella a magi ia, l' uno e l'altra erano confornù al campione spedito ai corpi dal Ministero. Il fi schietto si portava agganciato alla catenella che si fissava al pr.i mo bottone in alto della giubba o del cappotto, si portava infilato tra il 3° ed il 4° bottone. Tanto il fischietto che la catenella dovevano restare coperti sotto il lembo della bottoniera. Ai fisc hietti per i graduati di truppa provvedeva il rispettivo corpo, che li metteva a carico della propria massa generale; il numero dei fischietti previsti nei reparti era cli 12 per compagnia. Gl i uffic iali si munivano del fischietto a proprie spese.

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Fondina della pistola a ro/azione degli ufficiali di tutte le armi.

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Aiutanti di campo ed ufficiali d'ordinanza effettivi Gli ufficiali a cui viene conferito questo incarico portano come distintivo stellette cli divisa più elaborate, sono comunque sempre in oro per i generali ed in argento per gli altri ufficiali, esse vengono applicate sul bavero come le normali stellette. Forma e dimensione delle stellette in questione sono quelle indicate nella pag. 704, come si può vedere, nel mezzo hanno la cifra reale, in argento per i generali e d'oro per tutti gli altri ufficiali, le stellette inoltre, sono sormontate da corona reale i.n oro con il tocco al.l'interno della corona smaltato in rosso. Gli ufficiali generali, in aggiunta a questo distintivo, portano sulle spalline ad intreccio la cifra in oro cli S.M., sormontata eia corona reale, o quella del R. principe di cui sono aiutanti di campo. Forme e dimensioni della cifra sono indicati nella pag. 704. Gli ufficiali superiori che sono aiutanti di campo o ufficiali cli ordinanza portano: - sul chepì, cappello, elmo o colbacco un pennacchietto di garza (aigrette) alto 18 cm,' tostenuto da una nappina con tulipa in oro pag. 704. Gli ufficiali superiori che sono aiutanti di campo di S.M. o dei R. principi portano sullo scudo delle spalline la cifra ciel re o del principe cli cui sono aiutanti cli campo.

Aiutanti di campo ed ufficiali d'ordinanza onorari Gli ufficiali aiutanti di campo e gli ufficiali d'ordinanza onorari, appartenenti all'esercito permanente, in servizio effettivo, in disponibilità o in aspettativa, usano le stesse stellette degli ufficiali cli campo e d ' ordinanza effettivi, solo che la corona reale è in argento. Per gli ufficiali che non sono in servizio effettivo, quindi in congedo, ma autorizzati a vestire la divisa militare, poiché non hanno le stellette di divisa, portano sul bavero la sola cifra in oro cli S.M. con corona reale, o quella del R. principe di cui sono aiutanti di campo o ufficiali d ' ordinanza onorari (pag. 704). Le cifre si portano sul bavero della giubba in sostituzione dei bottoncini, ed inoltre sul cappotto, sulla mantellina e spencer. Gli ufficiali superiori aiutanti di campo onorari, portano le cifre reali sullo scudo delle spalline, ma non portano il pennacchietto bianco. Gli ufficiali d 'ordinanza onorari portano solo le stellette o la cifra reale, secondo che siano in servizio effettivo o in congedo.

Distintivo degli aiutanti di campo di brigata e degli ufficiali d'ordinanza degli ufficiali generali

- Il distintivo di carica, per gli ufficiali aiutanti cli campo cli brigata, sono due stellette a 5 punte, ricamate in oro e cucite, una per manica, al centro dell'ovale che sta al vertice dell'intreccio a fiore dei distintivi di grado; queste stellette sono uguali per forma e dimensioni a quelle cli divisa portate sul bavero. - Il distintivo di carica per gli ufficiali d'ordinanza degli ufficiali generali, sono due stellette in ricamo d'argento, uguali a quelle già descritte nel precedente paragrafo. Sia gli aiutanti di campo quanto quelli d'ordinanza portano come distintivo cli carica la sciarpa dalla spalla sinistra al fianco destro, quando per servizio accompagnano il rispettivo generale in divisa. Gli aiutanti di càmpo e gli ufficiali d'ordinanza continuano a vestire la divisa del corpo di provenienza. Distintivo degli aiutanti maggiori Il distintivo cli carica degli aiutanti maggiori in prima o degli aiutanti in seconda dei reggimenti, distretti , scuole militari, ecc., consiste in un galloncino, dello spessore cli quello dell'intreccio a fiore, cucito sugli angoli del bavero, per una lunghezza totale di 14 cm a partire dal gancetto.

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Fig. J. Stelletle di. divisa degli ufficiali. Fig. 2. Pennacchietlo (aigrette) e spalline degli ufficiali superiori aiutanti di campo e ujjìciali d'ordinanza. Fig. 3. Stellette e fregio sulle cordelline dei generali aiutanti di campo e ufficiali d 'ordinanza effettivi. Fig. 4. C(/ra di S.M. portala sul bavero dagli uj.fìciali aiutanti od'ordinanza non p iù in servizio effettivo.

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Il galloncino è d'oro per gli ufficiali che portano le spalline di metallo dorato, inclusi però anche gli ufficiali di cavalleria, è in argento per tutti gli altri ufficiali. Questo distintivo di carica si porta solo sul bavero della giubba o del cappotto.

Distintivo dei colonnelli brigadieri

I colonnelli brigadieri ed i colonnelli incaricati, per decreto, del comando cli una brigata di fanteria o cavalleria, o di altro comando corrispondente, po1tano la divisa dell'arma di provenienza, mantengono la sopraffascia del berretto di co)or robbio, però quale fregio hanno l'aquila reale di Savoia in ricamo d'argento, coronata e caricata in petto di croce argento in campo rosso; questo fregio sostituisce il numero del reggimento o d.i altro fregio speciale. . Con la grande uniforme i colonnelli brigadieri po1tano l'elmo da generale. La bardatura è quella prescritta per l'ruma o il corpo di provenienza, però sulle taschc})da sella non c'è numero, gli ufficiali provenienti dalla fanteria portano solo la corona reale su scettro.

Distintivo dei comandanti di corpo o capi di servizio

I colonnelli e gli ufficiali superiori che ricoprono questo incarico portano di colore robbio: - le righe del gallone distintivo di grado sul chepì; - la sopraffascia del berretto, tutta in panno robbie senza filettature. Fregio per gli ufficiali applicati di stato maggiore, effettivi alle scuole militari, a disposizione del ministero o comunque non assegnati ad un reggimento o distretto

Gli ufficiali che rientrano in queste categorie portano una stella di metallo argentato o dorato (secondo il colore del metallo delle spalline) che reca nel disco la croce di Savoia in rilievo fig. l. Sul berretto il freg io è una stella a 5 punte sormontata da corona reale e ricamato in argento o in oro (secondo il metallo delle spalline). Nel disco della stella è ricamata in rilievo la croce di Savoia (fig. 2).

TAVOLA DELL'ISTRUZIONE 1891

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Fig. 2


Pennacchietto per i comandanti di corpo I colonnelli titolari cli reggimenti cli fanteria, bersaglieri, alpin i, cavalJeria, artiglieria, genio e delle legioni dei carabinieri reali, portano sul chepì, cappello, colbacco od elmo un pennacchio bianco di garza (aigrette) della forma e dimensioni riportate nella annessa tavola.

TAVOLA DELL'ISTRUZIONE SULLA DIVISA 1891

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1890 - Colonnello brigadiere d'artiglieria in grande un/forme. Come si può notare anche la sciabola è da ujjÏciale generale con l'impugnatura d'avorio.

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Considerazioni finali sull'Istruzione della divisa degli ufficiali nell'edizione 1891 Ad una attenta lettura dell'Istruzione ci si rende subito conto che il documento è frutto di una operazione cli assemblaggio, condotta ricucendo insieme parti delle precedenti edizioni dell'Istruzione, sia per il testo che per le tavole, ciascuna è stata poi inserita e adattata per quegli oggetti di corredo che ancora ri sultavano cli prescrizione. Le componenti di questa raccolta delle disposizioni provengono eia: a) Istruzione sulla divisa degli ufficiali ed. 1863/64 (per bardature, spall ine e bandoliere); b) Istruzione sulla divisa degli ufficiali ed. 1871 (per le caratteristiche generali dell' uniforme); e) Provvedimenti su "Divisa e vestiario" emanati nel corso degli anrù, dal 1871 al 1891. Purtroppo però l'operazione di collage non fu condotta con sufficiente cura poiché vi si riscontrano diverse inesattezze; questo senza contare l'errore della tavola con i disegni del berretto eia ufficiale di fanteria. Infatti il testo riporta talvolta descrizioni di oggetti di corredo che erano stati abrogati, messe accanto agli oggetti di nuova prescrizione (cappello da ufficiale dei bersaglieri, nappine da chepì degli ufficiali cl' artiglieria e genio). La parte illustrativa e grafica, per questo tipo di manuali, ha sempre una funzione chiarificatrice insostituibile, in questa edizione invece ne rappresenta proprio l'aspetto più carente. In certi cas i manca del tutto, in altri è un adattamento di vecchie tavole a dimensioni così ridotte eia perdere gran parte della loro efficacia. Di sicuro il fattore urgenza finì per giocare un ruolo negativo, nella stesura e redazione dell'Istruzione sulla divisa degli uffic iali, con i risultati che abbiamo appena visto.

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CAPITOLO 10

DIVISE PER GLI ALLIEVI DELL'ACCADEMIA MILITARE DELLA SCUOLA DI MODENA E DEI TRE COLLEGI (NAPOLI, FIRENZE, MILANO)



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ISTRUZIONE DELLA DIVISA PER GLI ALLIEVI DEGLI ISTITUTI MILITARI 1880 Approvata in vigore dal 1° gennaio 1881



DIVISA PER GLI ALLIEVI DELL'ACCADEMIA MILITARE DELLA SCUOLA DI MODENA E DEI TRE COLLEGI (NAPOLI, FIRENZE, MILANO)

GIUBBA DI PANNO DA PARATA PER GLI ALLIEVI DELL'ACCADEMIA - La gi ubba è confezionata in panno turchino scuro eia sottufficiali, è costruita a due petti con falde corte, dietro il taglio è incavato alla vita perché si adatti meglio alla persona. Sul davanti la giubba è chiusa da due file di 7 bottoni di metallo clorato semisferici lisci; i bottoni del diametro di 19 mm sono disposti in modo che il primo di ogni fila sia all'altezza del gangherino ciel bavero, mentre il sesto deve trovarsi poco sopra la cintura; le due bottoniere sono convergenti dall'alto verso il basso, in modo che la distanza tra i du~ ultimi bottoni risulti dai 13 ai 14 cm. Sulle due cuciture posteriori sono poste due finte tasche filettate di panno cremisi con due bottoni, sono alte 15 cm; tra le due finte tasche la falda forma sei piccole pieghe ricucite in alto, alla metà ed in basso. Le falde sono filettate di panno cremisi. Sull'angolo delle due falde antedori sul lato interno sono cucite due linguette cli panno che servono a rialzare le falde stesse abbottonandole a due bottoni d'osso neri, l'operazione si effettua quando si porta la · giberna, che è posta all'altezza del ventre. - Il bavero è di velluto cli seta nero filettato di cremisi, la sua altezza varia secondo le taglie, le punte sono leggermente arrotondate ed ornate di stellette di divisa in panno bianco (per gli allievi già arruolati); intorno al bavero è cucita una trecciuola in oro larga 3 mm). - Le manopole sono a punta, cli velluto di seta nero, filettate cli panno cremisi. L'allievo istruttore porta lungo il bordo superiore delle manopole una trecciuola in oro disposta ad angolo larga 3 mm; l'istruttore scelto ne porta due, l'istruttore capo ne ha tre. - I controspallini sono dello stesso tessuto della giubba, filettati di panno cremisi luogo i bordi e vengono fennati da un lato con un bottone, dall'altro sono cuciti alla spalla. Gli allievi sottocapiclasse hanno per distintivo un galloncino oro cli 3 cm disposto lungo i bordi, gli allievi capiclasse ne hanno due. Sui controspallini si applica un fregio di metallo giallo dorato costituito da due cannoni incrociati e due attrezzi eia zappatore legati da un nastro e sormontati da corona reale . Il fregio si applica solo con la grande uniforme. La giubba si deve portare sempre interamente abbottonata a destra, con il petto sinistro incavalcato sul destro. Nell'uniforme giornaliera, fuori servizio, può essere anche abbottonata a sinistra. GIUBBA DI PANNO DA PARATA PER GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA E DEI TRE COLLEGI MILITARI - La giubba è costruita in panno turchino scuro da sottufficiali, lo stesso della gi ubba degli allievi dell' Accademia, è a due petti con falde allungate che giungono a 2 cm dal cavallo, ciascuno dei due petti è guarnito da una fila di 7 bottoni di metallo bianco, quelli eia sottufficiale di fanteria e cavalleria; i petti sono filettati di panno cremisi; internamente all'altezza ciel petto sono imbottiti di ovatta. Sulla falda posteriore sono poste due finte tasche filettate di cremisi con due bottoni ciascuna, le falde sono filettate di panno cremisi, sugli angoli anteriori all'interno sono cucite due linguette con asola dello stesso panno, servono a tenere rialzate le falde abbottonandole a due bottoni laterali, quando si porta la giberna, perché è disposta all'altezza del ventre. - Il bavero è cli ·velluto di seta nero per gli allievi della Scuola di Modena, mentre è dello stesso panno turchino della giubba per quelli dei tre Collegi; il bavero è comunque sempre filettato cli cremisi; l'altezza ciel bavero varia secondo la taglia, ha le punte leggermente arrotondate ed ornate cli stellette di divisa in panno bianco per gli allievi già arruolati. Lungo il bordo del bavero è cucita una trecciuola d'argento di 3 mm. - Le manopole a punta sono cli velluto di seta nero per gli allievi della Scuola di Modena mentre sono dello stesso panno della giubba per gli allievi dei tre Collegi; le manopole sono sempre filettate di panno cremisi.

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1880 circa - Le controspalline qui riprodotte corrispondono alla descrizione data nel testo dell'uniforme degli allievi dell 'Accademia Militare di Torino che secondo l'ordinamento doveva fornire ufficiali d'artiglieria e genio.


1874 circa - Allievo dell'Accademia militare in tenuta da libera uscita indossa la g iubba ad un peuo per artiglieria e genio introdoua con la riforma Ricotti, davanti è chiusa da 7 bottoni, non ha ancora .le controspalline con fregio. 1l bavero è ornato di una lunga mostrina e la trecciuola oro o argento lungo il bordo è il distintivo per tutli gli allievi degli islituti militari. L'Accademia rnilita.re di Torino aveva il compito di forma re i_futuri ufficiali delle armi di artiglieria e genio. L'allievo qui ritratto non porta le stellette perché non ha ancora raggiunto l'età minima richiesta. Al compimen/o dei 17 anni venivano arruolati e portavano le s1ellette. L'allievo è armato di daga da cannoniere.

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1873 - Allievi di un Collegi.o militare in tenuta da esercitazione.


1876 circa - Gruppo di allievi della Scuola militare nella foto ricordo del corso, sono 1111ti in divisa da libera uscita, portano sul collo le stelle/le, sono quindi già arruol01i. Anche qui la giubba è c,d w1 petlo chiusa da 7 bottoni. La Scuola lllilitare di Modena provvedeva allafonnazìone dei futuri ufficiali delle armi difanterìa e cavalleria.

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1876 circa -Allievo cli un Collegio mili/are in tenuta da libera uscita, porta il chepÏ con il paranuca ed è armato di daga da cannoniere con buffetteria bianca (Arch. C. di Somrna).

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1876 circa - Giovane allievo di un Collegio militare in tenuta da libera uscita. Il chepÏ è ancora munito di coprinuca, le due punte anteriori della falda della giubba si ripiegano per far posto alla giberna (Arch. C. di Somma).

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Lungo il bordo superiore delle manopole l'allievo scelto porta come distintivo una trecciuola in argento alta 3 mm, l' allievo capo scelto ne porta due, la distanza fra le trecciuole varia da 3 a 4 mm. Su ciascuna spalla, all'altezza dell' attaccatura delle maniche, sono cuciti gli spallini a lunetta, fatti dello stesso panno turchino scuro della giubba e filettati di cremisi. Gli allievi dei Collegi portano sugli spallini un fregio di numero tessuto in filo bianco su fondo nero, Napol i n. 1, Firenze n. 2, Milano n. 3. I controspallini sono anch'essi dello stesso panno della giubba filettati cli panno cremisi. Gli allievi sottocapiclasse portano come distintivo lungo i bordi dei controspallini una trecciuola d'argento larga 3 mm, ' gli allievi capi classe ne portano due. La giubba deve essere sempre portata interamente abbottonata a destra, con il petto sinistro incavalcato al destro; nell'uniforme giornaliera, fuori servizio può essere anche abbottonato a sinistra. GIUBBA DI PANNO DA FATICA PER GLI ALLIEVI DELL'ACCADEMIA SCUOLA E COLLEGI MILITARI - La giubba da fatica si costruisce con panno turchino da sottufficiali, ha le falde corte ed il taglio incavato in vita per adattarsi meglio alla persona, è ad un sol petto chiusa da una fila di bottoni di metallo giallo per l'Accademia, di metallo bianco per gli altri istituti; il primo bottone è posto a 3 cm dal gangherino che chiude il colletto, l'ultimo bottone è attaccato a 12-15 cm dall'estremità della falcia. Perché le giubbe possano adattarsi meglio alla corporatura dei ragazzi vengono legge.rmente imbottite con ovatta, a cominciare dalla cucitura della spalla giù fino alla quarta asola dell'abbottonatura. Sugli angoli delle due falde anteriori sono praticate due asole oblique da allacciare a due bottoni piccoli di metallo posti a metà altezza tra l' ultima e penultima asola dell'abbottonatura, servono per rialzare le falde quando si porta la giberna posta all'altezza del ventre. Sulla falda posteriore sono applicate d ue finte tasche lunghe 19 cm con due bottoni ciascuna. Il bavero è dello stesso panno della giubba, di altezza variabile secondo le taglie, ha le punte leggermente arrotondate ed ornate da stellette di divisa per gli allievi già arruolati. Lungo il bordo del bavero è cucita una trecci uola alta 3 mm che sarà in oro per gli allievi clell' Accademia ed in argento per gli allievi degli altri istituti . Gli spallini sono dello stesso panno della g iubba, fatti a lunetta e cuciti su ciascuna spalla sull'attaccatura delle maniche. Gli allievi dell'Accademia e della Scuola militare non portano alcun fregio sugli spallin i; gli allievi dei tre Collegi portano invece un fregio cli numero tessuto in filo bianco su fondo nero, cioè: Napoli n. 1, Firenze n. 2, Milano n. 3. Anche i controspallini sono dello stesso panno della giubba e sono cuciti sulle spalle. Le maniche hanno le manopole a punta. Perchè le gi ubbe possano adattarsi con lo sviluppo degli allievi, data la loro giovane età, vengono lasciati abbondanti margini cli almeno 3 cm lungo le cuciture dei fianchi e sotto l'ascella, anche nelle maniche è prevista una ripiegatura interna per poterle allungare. CAPPOTTO DEL MODELLO DA FANTERIA PER ALLIEVI DELL'ACCADEMIA DELLA SCUOLA DI MODENA E DEI TRE COLLEGI - 11 cappotto degli allievi è costruito in panno azzurrato eia sottufficiali\ ad un sol petto con falde lunghe. Il cappotto si chiude sul davanti con una fila di sei bottoni grandi di metallo, dorato per l'Accademia, argento per gli altri istituti. In fondo agli angoli anteriori delle falde, sul rovescio, sono cuciti: sulla falda destra una piccola linguetta con asola; sulla falda sinistra un bottone d'osso nero, questo sistema di aggancio serve a tenere le falde rialzate sul dietro durante marce ed esercitazioni. Il bavero è rovesciato e chiuso da un gangherino con maglietta, ha le punte leggermente arrotondate ed ornate da stellette di divisa·per gli allievi già arruolati. Attorno al bavero è cucita una trecciuola alta 3 mm, in oro per gli allievi clell' Accademia ed in argento per quelli degli altri istituti. Le manopole sono foggiate a punta nello stesso tessuto azzurrato ciel cappotto. Martingala - Sul d ietro ciel cappotto all'altezza della vita è applicata la martingala, fatta di due strisce cli panno come il resto del cappotto, la striscia cli destra ha due bottoni grandi di metallo, quella cli sinistra

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ha tre asole. La martingala serve per adattare meglio il cappotto alla persona regolandone l'estensione. Delle finte tasche sono applicate sotto la martingala, proprio lungo le cuciture laterali, esse coprono l'apertura delle tasche per 26 cm di lunghezza, c iascuna di queste aperture è appunto coperta dalla finta tasca . Il bavero, le manopole, le finte tasche, i contorn i degli spallini e dei controspallin i sono filettati di panno cremisi. Gli spallini sono di panno turchino da sottufficiali, sono d i forma detta a "lunetta", sono cuciti sulla spalla, sopra l'attaccatura delle maniche. - Fregi sugli spall ini non ne è previsto alcuno per gl i allievi dell' Accadenùa e della Scuola di Modena, gli allievi dei tre Collegi portano invece un fregio di numero in filo bianco tessuto su fondo nero, cioè: Napoli il n. l, Firenze il n. 2, Milano il n. 3. I controspallini cli panno turchino da sottufficiali sono fissi e cuciti sopra le spalle. Per adattare megl io i cappotti alla corporatura dei ragazzi si imbottiscono leggermente con ovatta al1' altezza del petto, fino alla quarta asola dell 'abbottonatura, inoltre vengono lasciati dei rqarg ini lungo le cuciture e le maniche più lunghe, perché data la giovane età degli allievi, si possano adaÌt'are le uniformi all a loro crescita. PANTALONI DI PANNO DA PARATA - l pantaloni di panno da parata per gli allievi dell'Accademia sono costruiti con la stessa q ualità di panno delle giubbe da parata, turchino scuro. I pantaloni da parata per gli allievi della Scuola militare di Modena e dei tre Collegi sono d i panno bigio, di qualità detta in commercio "gros-grai n", si tratta di panno tessuto a doppia trama, lungo la gamba, sul lato esterno sono cucite due bande cli panno cremisi larghe 4 cm, una per parte; le tasche sono tagliate obliquamente sul davanti. PANTALONI DI PANNO DA FATICA - I pantaloni da fatica sono confezionati in panno bigio da sottufficiali, sono uguali per forma a quelli eia parata ma sprovvisti però delle bande di panno cremisi. PANTALONI DI PANNO ALLA CAVALLERIZZA - Sono costruiti con panno bigio da sottufficiali, pur essendo più attillati degli altri sono sostanzialmente dello stesso modello; come i pantaloni per truppe a cavallo sono muni ti di sottopiede, uno per ciascuna gamba, sono in pelle di montone marocchinata nera, sono attaccati dalla parte interna della gamba con bottoni gemelli di ottone, all ' esterno da fi bbie che ne regolano la lunghezza. Come i pantaloni da fatica anche quell i alla cavallerizza sono privi delle bande cremisi. UNIFORME DI TELA DI COTONE TRALICCIO - Giubba di tela di cotone traliccio a spina, il tessuto è rigato bianco e turchino, la giubba è costru ita eia un sol petto, a taglio incavato alla vita per adattare meglio l'i ndumento alla persona. Sul davanti la giubba è chiusa eia una fila d i 6 bottoni grandi in osso nero equidistanti. Due asole oblique sono praticate negli angoli delle falde anteriori, per potere, mediante appos iti bottoncini, tenere le falde rialzate quando si porta la giberna, posta all'altezza ciel ventre. Il bavero è a punte leggermente arrotondate, ornate eia stellette di divisa per quegli allievi che sono già arruolati. l controspall ini sono della stessa tela della giubba, cuciti completamente sulle spalle. Le maniche terminano con manopole a punta. Questo tipo di giubba non ha né fi lettature né guarnizioni di sorta. PANTALONI DI' TELA DI COTONE TRALICCIO - l pantaloni di tela traliccio a spina rigato bianco e turchino sono dello stesso modello di quelli d i panno. CHEPÌ COMPLETO CON COPERTURA DI TELA BIANCA - Il corpo ciel chepì consiste di un tubo di feltro di lana e pelo di coniglio, reso impermeabile con una soluzione di ragia di pino, gomma lacca ed alcool. Il chepì davanti è alto 9,5 cm, dietro 12 cm ed è leggermente inclinato sul davanti. A ll ' interno nella parte superiore, è rinforzato con un giunco spaccato a metà, l'interno è completamen-

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te foderato di seta cremisi; sui lati contro il giunco sono cucite due campanelle rettangolari che servono a fissare il sottogola. Esternamente il tubo del chepì è ricoperto di panno turchino; un piccolo trapezio di pelle di montone verniciata di nero serve per inserire sul davanti il gambo della nappina; un altro trapezio più piccolo, della stessa pelle, è cucito sul dietro per fissare la treccia. Sui lati del tubo sono disposti i fori di areazione, nella parte inferiore del tubo, tutt'attorno al bordo, il chepì ha una sopraffascia di pelle di montone verniciata di nero, di altezza fissa pari a 2 ,8 cm. Sulla parte superiore il chepì è chiuso da un tondino cli tela nera verniciata. Sul davanti ciel chepì è collocata una visiera cli cuoio nero verniciato; lungo il bordo superiore del tubo è cucita una trecciuola di lana cremisi, messa per coprire il punto di unione tra la fascia di panno ed il tondino cli tela cerata nera. Tre cordoncini di lana cremisi, due ai lati ed uno sul dietro, sono i montanti, posti tra la trecciuola ed il bordo superiore della sopraffascia. Due bottoni picco I i di metallo (bianco per la Scuola di Modena e per i tre Collegi, oro per l'Accademia) sono cuciti a metà della sopraffascia di pelle nera, servono a tenere ferma la treccia. Una coccarda in seta dai colori nazionali è applicata sul davanti . Una nappina di lana cremisi, cli forma ellissoidale, è posta sopra il chepì ed è fatta a scalino sul dietro, davanti la nappina è piatta e porta il numero della compagnia ricamato in filo bianco su fondo nero; la nappina dei chepì degli allievi dell' Accademia è perforata nel senso dell'altezza per poter inserire il pennacchietto. . Tra la nappina e la visiera è collocato un fregio di stella con disco fis so con croce di Savoia, il fregio copre in parte la coccarda, le altre due punte poggiano sul punto di unione tra sopraffascia e visiera. La stella è cli metallo bianco stampato di una lega composta per il 60% di rame, per il 40% di nichelio per la Scuola di Modena ed i Collegi, è di metallo clorato di una lega composta per il 67% di rame e 33% di zinco per gli allievi cieli' Accademia. Gli allievi meritevoli portano dentro il toro della stella del chepì il distintivo composto dalla cifra reale in oro sopra uno scudo d'argento sormontato da corona reale, anch' essa in argento, dallo scudo pende un numero dorato che indica quante volte l'allievo si è reso meritevole di questo distintivo. Una treccia di lana cremisi orna il chepì, essa è lunga 50 cm e larga 1,5 cm, termina da un lato con un occhiello e dall'altro con un uncinetto. Gli allievi. dell'Accademia portano infisso nella nappina un pennacchietto di pure setole di cinghiale tinte in nero e lungo 13 cm, termina con una oliva di lana nera dove è infisso il gambo. COPERTURA DI TELA BIANCA - La copertura di tela bianca di cotone ricopre il chepì nella tenuta di marcia, lungo il bordo inferiore ha una guaina con un cordoncino di cotone bianco, sul davanti al centro è applicato il fregio consistente in una croce di lana nera tessuta su fondo di lana bianca. BERRETfO DA FATICA - Il berretto è del modello eia truppa, confezionato in panno turchino da sottufficiali con visiera di cuoio vernkiato nero ed inclinato leggermente in basso. Un cordoncino di lana cremisi guarnisce la cucitura ciel berretto davanti e dietro per svilupparsi poi sul lato destro a forma di mezza eUisse, nel punto più basso della curva è applicato un bottoncino cli metallo da divisa. Sui due lati della sopraffascia, posta alla base del berretto, sono attaccati due bottoncini metallici che fermano i due pezzi in cuoio del sottogola, quest'ultimo è di pelle di montone verniciata di nero; il sottogola si regola mediante una fibbietta di ferro annerita. TI berretto è guarnito sul davanti dal fregio di stella, è cli panno cremisi a 5 punte, al centro la stella reca un disco di panno nero con la circonferenza e la croce cli Savoia ricamati in lana bianca. PANCIOTTO - È confezionato in tela di cotone cli colore big io ad un sol petto, senza maniche e senza bavero, ha il taglio incavato leggermente alla vita, il panciotto si chiude con una fila di 6 bottoni d'osso di colore nero, le punte anteriori sono leggermente arrotondate, il bordo inferiore è ricoperto per una altezza cli 20 cm da una striscia di panno turchino da sottufficiali; davanti sui due lati , all'altezza del terzo bottone, sono praticate due tasche a taglio obliquo. Anche sul dietro il bordo inferiore è rico-

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perto eia una striscia di panno dell' altezza di 12 cm; due linguette di tela basino servono a regolare ]' ampiezza del panciotto. GUANTI - Sono cli pelle di montone scamosciata bianca, lavorata in modo da risultare morbida e cedevole, sono costruiti in un sol pezzo con il pollice riportato; l'imboccatura dei guanti ha un risvolto ed un bottoncino con asola. I guanti sono di 15 diverse misure. UOSE DI TELA - Sono cli tela in filo crudo tessuto a spina cli pesce, esattamente uguale a quelle in dotazione alla truppa delle armi a piedi, e munite di sottopiede cli cuoio retto da quattro bottoni gemell i d'ottone.

Armamento ed equipaggiamento

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Fucile Yetterli con sciabola baionetta per gli allievi del!' Accademia e della Scuola di Modena. Moschetto Verterli T.S. con sciabola baionetta per gl i allievi dei tre Collegi. Cinturino di bufalo bianco completo di borsa porta baionetta e giberna, tutto del mod. 1877. ZAINO - Per gli allievi dell 'Accademia e Scuola di Modena - È previsto lo zaino da fanteria con ossatura cli legno d'abete o pioppo, completo di cassetta per cartucce e sacchetto cli tela per cartucce; la falcia di copertura esterna è cli pelle cli vitello con il pelo, cinghie e bretelle sono in cuoio naturale mentre tutte le rifiniture sono in pelle di montone. Le dimensioni di questo zaino sono 32 cm di altezza, 41 cm di larghezza, 1Ocm cli profondità. Per gli allievi dei tre Collegi lo zaino ha dimens ioni ridotte, vale a dire 30 cm di altezza 37 cm d i larghezza e profondità 10 cm, inoltre è privo della cassetta per cartucce e del sacchetto per cartucce, per il resto è perfettamente conforme a quello degli allievi dell ' Accademia, sia per 1'ossatura cli legno, sia per la falda di copertura esterna in pelle di vitello con pelo, sia per bretelle e cinghie in cuoio naturale. BORRACCIA - Era cli legno con correggia uguale al modello distribuito alla truppa.

TASçA A PANE - Con correggia è confezionata in tela di cotone traliccio rigata bianca e turchino, lo stesso modello in dotazione alla truppa d i fanteria.

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1880 circa - Berretto della tenuta da fatica degli allievi dell 'Accademia e Scuola di Modena e dei Collegi. L'esemplare qui riprodotto è privo del soggolo con i relativi bottoncini. I fregi riportati in basso sono: 2 stelle per berretti da sottufficiali di fanteria e del treno usati dai sottufficiali d 'inquadramento; al centro un fregio di filo bianco per berretto da cavalleggero, ma non pertinente agli allievi.


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1890 - Berretto da allievo degli Istituti Militari, Collegi, Scuola e Accademia (pro.filo preso dal vero).


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1882 · Nuovo distintivo degli allievi meritevoli. Si applicava sulla manica sinistra delle giubbe di panno.

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J886 circa - Allievo di un Collegio o Scuola m.ilitare in grande uniforme. Al jĂŹanco porta la baionetta del fucile Vetterli. La giubba a due petti di panno turchino prefiggeva nelle carcilteristiche il modello che l'allievo avrebbe indossato da sottotenente.

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1890 circa - Allievo di un Collegio militare in grande un!f'orme con il distintivo di merito sulla manica.

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1886 (giugno) - Foto di un gruppo di allievi del Collegio militare di Milano in varie tenute, al centro gli ufficiali.


I 885 circa - Gruppo di allievi della Scuola rnilitare con i lo,v ufficiali e sottufficiali la maggior parte indossa la tenuta da fatica o da nwrcia ma con alcune varianti.


/885 circa - Dettaglio de/fa parte centrale del precedente g ruppo. L'immagine o.ffre una gran varietĂ di tenute con i due modelfi di giubba in dotazione, varianti della tenuta di tela, e molti cappelli di paglia.


1885 circa - Gruppo di allievi dell'Accademia militare in varie tenute. Di nuovo molti cappelli di paglia e l'intera gamma degli effetti vestiario in dotazione.


1886 - Gruppo di allievi della Scuola di Modena con i loro insegnanti. Al centro della foto si trovano due ufficiali d 'artiglieria, sono un tenente ed un capitano, sulla sinistra invece un tenente di un reggimento cavalleggeri. Posano con il gruppo anche due sottufficiali, gli allievi dellafo1.o indossano i due modelli di giubba prescritti dall'Istruzione del 1880, quella ad un petto da fatica e quella a doppio peuo per le occasioni piĂš importanti, tutti portano sul bavero delle giubbe le stellette di divisa in quanto sono giĂ arruolai.i.


1896 circa - Scuola miliiare di Modena. Allievi in Lenuta di marcia posano in "quadrato" attorno al loro tenente.


1907 - Allievi del 'Accademia di Torino (d'artiglieria e genio) .~filano con la bandiera in testa.


SCUOLE, UFFIZI E STABILIMENTI MILITARI VARI N. 4 - Divisa e vestiario - Divisa degli allievi medici della scuola d'applicazione di sanità militare

l O gennaio 1884 Questo Ministero ha determinato che la divisa degli allievi medici della scuola di applicazione di sanilà militare sia modificata nel modo seguente: la giubba di panno avrà il bavero intero di velluto in se/a di colore amarcmlo, senza la trecciuola d'argento, e le filettature di panno dello stesso colore in luogo delle at(uali .\'Carlalto. Al cappotto saranno aggiunte sul bavero le mostrine di velluto amarcmto, e le filetlature di panno amaranto sostituiranno quelle di colore scarlatto tanto nel cappotto quanto nei pantaloni. Saranno pure di colore amaranto il cordoncino del chepì del berretto e la trecciuola del chepì. Successivamente saranno pubblicati i conti di costruzione degli oggetti e le corrispondenti modificazioni alla istruzione sulla divisa. Il Ministro - FERRERO

A) Scuole militari ART. 62 Le scuole militari del Regno sono: a) La scuola di guerra, istituita per coltivare negl i ufficial i que lle cogn izion i scientiliche e militari che sono necessarie per servire nel corpo di stato maggiore, o per reggere i comandi superiori e per g li alti impieghi militari; b) La scuola di applicazione di artiglieria e genio, per compiere l' istruzione tecnica dei sottotenenti che escono dall'accademia militare e si destinano alle armi dell ' artiglieria e del genio; c) L'accademia mil itare per forn ire ufficiali alle armi dell'artiglieria e del genio; d) La scuola militare per forn ire ufficial i alle armi di fanteria e di cavalleria e al corpo cli commissariato. Alla scuola militare è unito un corso specia le d i sottufficiali destinati a divenire ufficiali nelle varie armi; e) La scuola di applicazione di sanità militare per fornire ufficial i al corpo sanitario militare; t) Cinque collegi militari, per preparare giovani per l'ammissione alla scuola mili tare ed al l'accademia militare; g) La scuola normale di fanteria, centro d'insegnamento per il tiro ed altri rami d'istruzione militare; h) La scuola normale di cavalleria, per compiere la istruzione tecnica dei sottotenenti che escono dalla scuola.mjlitare e si destinano al la cavalleria, e per fornire istruttori cli equitazione; i) Tre battaglioni d'istruzione per fo rnire sottufficiali all'arma cli fanteria ed alle compagnie cli sanità e di sussistenza; l O battaglione (Maddaloni), 2° battaglione (Asti), 3° battaglione (Senigallia) poi nel 1880 passa a Verona. 1) Uno squadrone d'istruzione (presso la scuola normale di cavalleria) per forn ire sottufficial i al l'arma cli cavalleria; m) Due batterie d'istruzione d'artiglieria, per fornire sottufficiali all' artiglieria eia campagna. Una compagnia d'istruzione d' artiglieria da fortezza per forni re sottufficiali all'artiglieria da fortezza. Ciascun~ delle due batterie è riunita amministrativamente e disciplinarmente ad un reggimento cli artiglieria da campagna. La compagnia ad un reggimento di artiglierie da fo rtezza; n) Quattro plotoni d' istruzione presso i reggimenti de.I genio, per fornire sottufficiali ai reggimenti medesimi. Possono inoltre essere formate compagnie o plotoni d' istruzione per concorrere coi reparti d'istruzione a fornire sottufficiali.

ART. 63 Il personale di governo delle varie scuo le menzionate all'articolo precedente è tratto dai militari delle varie anni dell'esercito corrispondenti alle scuole stesse. Il personale insegnante è in parte composto di nlilitari appartenenti al l'esercito ed in parte di professori e maestri civili cli cui all'articolo 54.

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Fig. 1. Allievo del Collegio militare di Milano (3) in tenuta da parata con lo zaino di dimensioni ridotte ed il moschelto Veller/i T.S.; Fig. 2. Fillle tasche sul die1ro della giubba. Fig. 3 Due galloncini lun go i bordi delle controspalline sono il dislin tivo de/l'allievo capoclasse.

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Fig. 1. Allievo della Scuola di Modena in tenuta di marcia ajj'ardellato, por ta Lo za ino da fanteria p iÚ borraccia. e tascapane, l'armamento è costituito dal fucile Vetterli mod. 70 con la relativa. sciabola baionetta. Fig. 2. Daga da cannoniere, un'arma che cornpare nelle foto prima del 1879.

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Fig. J. Allievo dell'Accademia militare in 1enuta di marcia ajjèm:lel/ato, la giubba è da fa tica ad un petto, i pantaloni non sono quelli di tela a righe blu ma in tela grezza e le calzature sono per truppe alpine senza le uose di 1ela. Fig. 2. Particolari del chepÏ completo. Fig. 3. Giubba di un allievo sottocapoclasse, un solo ga!Loncino sulla controspallina. Fig. 4. Finte tasche sul dietro della giubba. Fig. 56. Distintivo degli allievi meritevoli.

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CAPITOLO 11

MILIZIA MOBILE E MILIZIA TERRITORIALE



MILIZIA MOBILE E MILIZIA TERRITORIALE

Costituzione, ordinamento, organici ed uniformi 11 Regio Decreto che aveva sancito la creazione della milizia mobile portava la data dell'8 novembre 1871, nell' Articolo n. 7 si davano già le prime direttive volte a determinare la divisa di queste truppe: "Sottufficiali caporali e soldati della milizia mobile devono vestire la stessa d ivisa della rispettiva truppa dell'esercito permanente" portando però il fregio del copricapo di colore inverso, quindi la fanteri a aveva la stella ciel chepì di metallo giallo anziché argento con il numero del distretto al centro; il trofeo dei bersagl ieri era cli metallo bianco, anch'esso con il numero del distretto al centro, di metalldjbianco era anche la stella da chepì dell'artigl ieria e del genio con il numero del reggimento da cui dipendevano riprodotto nel centro. Organico e compiti della milizia mobile furono in seguito meglio definiti con il R. Decreto del 3 settembre 1873 che conteneva la Legge sull 'Ordinamento dell'Esercito, secondo il disegno cli riforma p roposto dal generale Ricotti-Magna1ù. L'Articolo n. 3 del Decreto definiva così il ruolo della milizia mobile: "La milizia mobile si compone di truppe le quali in tempo cli pace non prendono le armi, se non che temporaneamente per la loro istruzione, o eventualmente per ragioni di ordine e di sicurezza pubbl ica. In tempo di guerra è più particolarmente incaricata della difesa dell'interno dello Stato, e di presidiare le fortezze, ma può anche essere destinata a sostegno o a far parte degli eserciti attivi nella guerra campale . La chiamata sotto le armi della milizia mobile deve essere fatta per decreto sovrano". Il Capo VII del Decreto (clall' Art. n. 75 all'A rt. n. 90) definiva gli organici ed i requisiti del personale destinato a far parte della milizia mobile che comprendeva unità delle armi d i fanteria, artiglieria e genio. Nel Decreto si diceva inoltre che i ruoli, il vestiario, l'equipaggiamento, l'armamento e tutto l'occorrente per la milizia mobile dovevano trovarsi sempre approntati, così che in caso di chlamata alle armi i vari corpi della milizia potessero essere immediatamente costituiti e prendere servizio. Gli ufficiali della mil izia venivano nominati con regio decreto, scegliendoli tra gli ufficiali cli complemento e quelli di riserva, in numero sufficiente a coprire i quadri organici dei corpi cli milizia. Un terzo dei posti, fino al grado di capitano incl uso, era riservato arma per arma, alle promozioni per anzian ità degli ufficiali della m ilizia stessa. Nel Capo VII dello stesso decreto erano stati fissatj i requ isiti degli ufficiali e della truppa di complemento e degli ufficiali di riserva. UFFICIALI E TRUPPA DI COMPLEMENTO - L' A1t. n. 64 stabiliva infatti che "Oli ufficiali e la truppa di complemento" servono a portare e tenere al completo in tempo di guerra i corpi dell'esercito permanente e della milizia mobile. A formare la categoria degli ufficiali di complemento contribuivano: a) gli ufficial i che avevano lasciato il servizio nell' esercito permanente per dimiss ioni volontarie; b) gli ufficiali provenienti dai volontari di un anno; c) i sottufficiali congedati dall' esercito permanente dopo un servizio di 12 anni. Gli ufficiali volontariamente dimissionari potevano essere richiamati in servizio, in caso cli guerra, come ufficiali di conìplemento, fino al limite d i età massima previsto dalla legge sull'obbligo al servizio militare . Gli ufficiali provenienti dai volontari di un anno facevano parte dell' ufficialità di complemento fino al quarantesimo anno di età. In tempo cli pace gli uffic iali cli complemento non avevano obbligo di servizio personale, quelli però provenienti dai volontari di un anno e dai sottufficiali congedati dall'esercito permanente potevano essere chlamati temporaneamente i n servizio per corsi di aggiornamento ed istruzione, in questi casi ricevevano l' indennità cli servizio.

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La truppa di complemento era costituita dagli uomini delle classi di seconda categoria a disposizione per l'esercito permanente e di quelli di prima categoria ascritti all'esercito ma che risultavano in eccedenza alla forza dei quadri organici. In tempo di guerra, gli ufficiali in ritiro e quelli in r(forma che percepivano la pensione vitalizia potevano essere chiamati in servizio come ufficiali di riserva, tranne nei casi di provata ed assoluta inabilità a qualunque servizio militare. Gli "ufficiali di riserva", esclusi naturalmente quelli che su loro domanda erano già stati assegnati alla milizia mobile, saranno impiegati solo in servizi interni, di amministrazione e di difesa tenitoriale, non potranno quindi essere destinati ad unità mobilitate che svolgono attività operativa cli guerra, se non dietro loro atto di assenso. Gli ufficiali di riserva, di complemento e la truppa di complemento quando erano in servizio ricadevano sotto la giurisdizione delle leggi e regolamenti dell'esercito permanente. In tempo di pace la milizia mobile era ordinata per compagnje che potevano essere raggruppate in battaglioni. In tempo di guerra invece la milizia costituiva unità di forza superiore quali: reggimenti, brigate e divisioni da impiegare sia indipendentemente sia congiuntamente ad unità dell'esercito permanente. La forza prevista dal decreto del 1873 per le diverse armi era la seguente: FANTERIA - Era costituita da 960 compagnie di fanteria di linea e 60 compagnie di bersaglieri. Le compagnie erano ordinate per distretto militare ed erano composte di uomini assegnati alla fa nteria della milizia mobile ed appartenenti alle liste di leva del distretto stesso. Le compagnie di fanteria di linea della milizia mobile avevano per centro di formazione i comandi dei distretti a cui facevano capo, anche sotto l'aspetto amministrativo e contabile, specialmente quando erano costituite in unità della forza del battaglione o superiori. ARTIGLIERIA - L'artiglieria era formata da 60 compagnie le quali erano ripa1t ite tra i reggimenti d'artiglieria dell'esercito permanente che fungevano anche da loro centro di fonnazione ed amministrazione. Le compagnie della milizia mobile di ciascun reggimento d'artiglieria erano normalmente composte di uomini di prima e seconda categoria assegnati alla milizia mobile, i quali avevano servito o avevano ricevuto l' istruzione militare nei reggimenti dell'esercito permanente. In tempo di guerra le compagnie potevano trasformarsi parzialmente o totalmente in batterie. GENIO - Le truppe del genio della milizia mobile erano formate da 10 compagnie che avevano per centro di formazione e di ammjnistrazione uno dei reggimenti del genio. Eranç, assegnati alla specialità zappatori del genio della milizia mobile gli uomini che avevano servito nei reggi'menti genio dell 'esercito permanente, ma vi potevano essere assegnati anche altri uomin i di seconda categoria con riconosciute attitudini per l'am1a.

Divisa degli ufficiali di complemento e di riserva A corollai'ip e completamento dell'atto costitutivo delle categorie degli ufficiali di complemento e cli riserva (Capo VI della legge 30 settembre 1873), il 6 gennaio 1874 veniva approvato il decreto con le Istruzioni sulla divisa per essi adottata.

Istruzione sulla divisa degli ufficiali di complemento "Gli ufficiali di complemento vestono l'identica divisa degli ufficiali permanenti cl'ugual grado del corpo cui sono ascritti. Invece delle stellette (che non possono po1tare se non quando chiamati a prestare servizio) essi hanno sul bavero dell 'abito due bottoni (come quell i delle manopole della giubba) di metallo argentato sopra cui, in rilievo, è posta la cifra reale in oro". Gli ufficiali di complemento dovevano attenersi alle disposizioni sulla divisa contenute nel Regolamento di disciplina (dal §67 al §70).

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La frase introduttiva dell'Istruzione è un tipico esempio cli quelle definizioni ermetiche contenute in questi documenti. Per comprenderne compiutamente il significato si è costretti ad appl icare un ragionamento logico deduttivo piuttosto articolato. Ora se l' ufficiale portava la divisa dell'arma di appartenenza nell 'esercito permanente è anche vero che come i militari dipendenti dal distretto doveva avere il fregio del chepì cli colore contrapposto (oro anziché argento) quindi l'ufficiale della milizia mobile portava la stella di metallo oro come segno distintivo dell'appartenenza alle forze del distretto.

Istruzione sulla divisa degli ufficiali di riserva "Gli ufficiali superiori ed inferiori di riserva vestono la divisa dell'arma o corpo di appartenenza, generalmente è quella indossata all'atto del collocamento in ritiro o riforma ma con le seguenti varianti: l) collo e paramani della giubba sono cli panno colore oltremarino che sostituisce il ~elluto nero", erano invariate le filettature e le mostreggiature d'arma; 2) anche il bavero del mantello o mantellina era per tutti cli panno azzurro come sopra; 3) ufficiali ciel corpo di stato maggiore - bavero e manopole della giubba erano di panno azzurro anziché di velluto; 4) ufficiali dei reali carabinieri - colletto e manopole della tunica e dell'abito erano cli panno azzurro, · sul collo portavano sempre l'alamaro in argento come gl i ufficiali permanenti dell'arma; 5) tutti gli ufficiali di riserva avevano come fregio del copricapo la stella a 5 punte d'argento o d' oro, secondo il metallo delle spalline, essa era in ricamo sul berretto e cli metallo sul chepì, cappello, elmo o colbacco, nel elisco della stella c'era la croce di Savoia in argento su campo rosso ; 6) gli ufficiali di riserva avevano sul bavero della giubba due bottoncini in argento (quelli dei paramani della giubba) con sopra in rilievo la cifra reale, sostituivano le stellette cli divisa previste solo quando erano chiamati a prestare servizio effettivo; 7) u'fficiali generali di riserva indossavano la stessa divisa dei generali dell'esercito permanente, senza mod ifiche al collo e paramani della giubba e ciel mantello, per loro era previsto solo l'uso dei bottoncini sul bavero applicati al posto delle stellette cli divisa, quando non erano in servizio effettivo, i bottoncini erano in oro con la cifra reale in argento. Gl i ufficiali di riserva erano tenuti al rispetto delle norme sulla divisa contenute nei paragrafi dal 67 al 70 del Regolamento di disciplina.

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1878 - Giubba da tenente della riserva dei carabinieri reali, sul pello è appuntata la medaglia delle campagne del Risorgimento con due travetti per quella del 1859 e del 1866. U1 stella con corona è invece il distintivo dell'associazione veterani e reduci (Coll. G. Antoniazzi). Erano questi gli attestati che autorizzavano l'i(fficiale ad indossare ques1a giubba, con collo e {Jaram.ani di colore "oltremarino", anche dopo la sua abrogazione. Stando alla normativa in vigore, il fregio che l'ufficiale portava sul berretto, al posto della .fiamma, doveva essere la stella argento (rnetallo delle spalline) con disco rosso e croce di Savoia al centro, stesso fregio metallico sul cappietto del cappello.

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1887 circa - Giubba da capitano di.fanteria della riserva del primo modello con collo e paramani hlu oltremarino.

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I 880 circa - Cappello da ufficiale dei bersaglieri delta riserva, la stella sostituisce il trqf'eo del COl]JO mantenendo il metallo dorato dei bersaglieri, al centro disco rosso con croce di Savoia (argento) (Colf. M. Lucarelli).

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1880 circa - Elmo da ufficiale di cavalleria della riserva. La croce di Savoia è sostituita dalla stella argento (colore del m.etallo della cavalleria) con disco rosso e croce argento (Coli. A. Bartocci).

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-.J v, o

1888 - Riprendiamo il berretto da nwggiore del genio già esaminato nel precedente Cap. Vll. L'eccezionalità del copricapo è determinata dal.fi'egio dove la grana ta ha la bomba rossa con croce di Savoia, e/istintivo questo da sempre adoltato per identijìcare gli ufficiali della riserva. Nel caso spec{fico, l'anomalia è determinata dal trofe o (corona, g ranata ed appie) perché il fregio degli ufficiali della riserva era invece la stella a cinque punte, con disco rosso al centro e croce di Savoia . Tuttavia esistono altri trofei d'arma (cavalleggeri, artiglieria e fanteria) , databili tra il 1890 ed il 1895, che portano il tondino del fregio rosso con croce di Savoia, alcuni dei quali sono appartenuti con certezza ad ufficiali della riserva. Possiamo quindi concludere dicendo che s1ella e trofeo d'arma furono entrambi portelli come freg io da copricapo dagli ufficiali della riserva, sempre con disco rosso e croce di Savoia, perlomeno in un certo arco di tempo, quali fossero le norme che regolavano l'uso dei due fregi non è ancora emer:so in alcun documenlo.


Fig. I

....

/ 896 circa Fig. f. Capitano di fanteria della riserva in grande uniforme, collo e para111ani /Jlu "oltremarino" erano stati aboliti. FĂŹg. 2. Berretto da ten. colonnello di fa nteria della riser va.

Fig. 2

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1880 circa - Bottoni da bavero degli ufficiali de Lia riserva, erano usati al posto delle stellette quando gli ufficiali non erano chiamati in servizio.

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Divisa della truppa della milizia mobile La milizia mobile descritta negli articoli dell'Ordinamento dell'Esercito del 1873 è quella della sua struttura iniziale. Scopi e compiti ad essa assegnati all' atto della costituzione non subirono sostanziali modifiche nel corso degli anni, mentre invece diversi cambiamenti investirono il suo assetto organico destinato a diventare nel tempo sempre piÚ articolato, sia per effetto della evoluzione della sua matrice, I' esercito permanente, sia a causa dell'avvicendamento delle classi di leva, che andavano via via colmando i tre contenitori delle forze armate: l'esercito pe1manente, la milizia mobile e la milizia ten-itoriale. Trascorsi quattro mesi dall'approvazione della legge sull'Ordinamento 1873, un decreto che po11a la data dell' 11 gennaio 1874, diramava le direttive dettagliate circa la divisa che doveva distinguere le truppe della milizia mobile. Già in precedenza il Ministero aveva deciso che i militari della milizia mobile vestissero la stessa divisa della truppa delle rispettive armi dell'esercito permanente, salvo uno speciale distintivo. Questo distintivo consisteva nel colore del numero degli spallini sia della giubba che dei cappotti ed in qilello del fregio e della nappina del chepÏ, stabiliti secondo il seguente schema: Fanteria di linea della m.m. stella di metallo giallo, come la truppa permanente del distretto a cui apsul chepÏ: partiene la milizia; nappina cli lana turchina con il numero della compagnia in bia"!co su panno nero; fregio di stella cli panno giallo con cerchio giallo e numero giallo su fonsul berretto: do nero al centro, come la truppa permanente del distretto; numero del distretto in cotone giallo. sugli spallini: Bersaglieri della m.m. trofeo dell'arma in metallo bianco, al centro il numero de] distretto; sul cappello: sulla copertura di tela cerata: numero del distretto in colore giallo; numero del distretto in colore giallo. sugli spallini: Artiglieria della m.m. sul chepÏ:

sul berretto: sugli spallini: Genio della m.m. sul chepĂŹ: sul berretto: sugli spallini:

stella di metallo bianco con il numero del reggimento nel disco; nappina di lana turchina col numero della batteria o compagnia in bianco su fondo nero; stella bianca con il numero giallo nel disco; numero del reggimento in cotone giallo. stella di metallo bianco con il numero del reggimento nel disco; nappina di lana turchina col numero della compagnia in bianco su fondo nero; stella di panno bianco con il numero cremisi nel disco; numero del reggimento in cotone giallo.

Compagnie alpine della m.m. sul cappello: bottone e stella di metallo giallo col numero della compagnia; sul berretto: stella rossa con cerchio e numero giallo; numero del distretto in cotone giallo. sugli spallini: Artiglieria e genio portavano ancora come fregio del chepÏ la stella a 5 punte. In base all'Atto n. 235 del 5 dicembre 1873 si era deciso che gli ufficiali della milizia mobile, appartenenti alle armi d'artiglieria e genio fossero trasferiti dai distretti ai reggimenti. Il 1° settembre 1874 fu stabilito che questi ufficiali dovessero essere considerati effettivi in quei reggimenti scelti dagli ufficiali stessi in stretta attinenza con le rispettive specialità ed esperienza. Come si può vedere in questo schema dei corpi c'è già l'aggiunta delle compag1Úe alpine. Una prima revisione dei quadri organici, stabiliti per la milizia mobile dell'Ordinamento del 1873, fu approvata con il decreto del 1° gennaio 1875.

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DIVISA DELLA TRUPPA DELLA MILIZIA MOBILE (11 gennaio 1874)

I

Nappina da chepì e bottone da cappello alpino. Fanteria e genio con il numero della compagnia. Aniglieria con il numero della batteria o compagnia.

I

Fregio da chepì o capello. Fanleria e bersaglieri con il numero del distretto. Artiglieria e genio con il numero del reggimemo.

Fregio del berrelfo da fatica e numero della copenura di tela cerata del cappello da bersagliere numeri come sopra.

Il Fanteria di linea

Il

oa

Il

Bersaglieri

Artiglieria

Genio

Alpini

Numero sugli spallini Tessuto in giallo corrisponde al numero portato nel fregio da chepì o cappello eccetto per gli alpini che hanno invece il numero del rispettivo distretto.


1874 - BERRETTI JN PANNO DA TRUPPA E RELATIVI FREGI (nel quadro sono riportate le indicazioni dei fregi per i reparti della milizia mobile)

Corpi Reggimenti granatieri

.

fanteria di linea o compag. alpine cavalleria Id. Compagnie del treno del genio Id.

Id. d'artigl. Id. Distretti militari e milizia mobile di fanteria Reggimenti d'artiglieria .Milizia mobile d'artiglieria Scuola normale di cavalleria Accademia militare (allievi) Scuola militare (allievi) Collegi militari (allievi) Compagnia da costa, operai e veterani d' artiglieria Reggimenti del genio (compresi i veterani) Milizia mobile del genio Battaglioni d'istruzione Scuola normale di fanteria e personale cli governo dell'accademia, della scuola militare e dei collegi militari Corpo invalidi e veterani Compagnie di sanitĂ militare Compagnie di disciplina e stabilimenti di pena

Soggolo

Bottoncino del soggolo

Stella di panno

Bianco liscio

Senza

Senza

Rosso

Id.

Id.

Id.

Id.

Id.

In cotone bianco 1n lana cremisi

-

-

Bianco Cremisi

In lana gialla

Id. Giallo con appie e granata Giallo con cannoni

-

-

Giallo

In Iana rossa In lana gialla Id. In cotone bianco In lana cremisi Id. Id.

Bianco liscio Giallo con cannoni Id. Bianco liscio Giallo liscio Bianco liscio 1d.

Senza

Senza

-

-

-

-

-

-

-

Senza

Senza

Id. Id. Bianco Id. Cremisi Id. Id.

In lana gialla

Giallo con cannoni

1d.

Id.

Giallo

In lana cremisi

Giallo con appie e granata Id. Bianco liscio

-

-

Cremisi

Cordoncino

Bottone del cordoncino

Jn lana rossa

Id. In Iana rossa

-

-

-

Senza

Senza

Bianco Rosso

Disco della stella con numero, granata, scudo, corona o croce cli Savoia

Cerchio o toro della stella '

Granata bianca con entro il numero del regg. in bianco in campo nero in campo nero Numero in bianco Bianco

l I Giallo

)

Bianco

(

)

Id. Id.

Id.

Id.

Id. Numero giallo Id. lei. Id. Id. Croce bianca in campo nero Id. Id. Id. Id. Id. lei. Cannoni con granata in giallo in campo nero

Giallo

0emisi

Id. Id.

l

Numero in cremisi in campo nero lei. Id. Croce bianca in campo nero

Rosso e, Id. Id. Id.

Id. Id. Id.

Id. Id. lei.

Id. Id. Id.

Id. ¡1d. lei.

Bianco

Id. Croce rossa Scudo di Savoia rosso in campo nero Croce rossa in campo bianco

lei.

lei.

Id.

Id.

Id.

Rosso

Corona reale rossa in campo nero


Tabella A

CONTO DI COSTRUZIONE DEL BERRETTO DI PANNO SGUARNITO E DI QUELLO GUARNITO Con soggolo (1) Denominazione delle stoffe ed oggetti

Prezzo

Panno turchino alto 1,30 Tela liscivata alta 0,64 Visiera Alluda Mano d'opera

Il

Quantità di stoffe

750 800

»

})

))

))

))

» »

))

))

))

)}

))

))

))

))

L.

2

» »

Prezzo cli costo e di conteggio del berretto sguarnito Guarniture da conteggiarsi a titolo di riparazione a carico delle masse individuali

(

Cordoncino in lana o cotone Soggolo Mano d'opera e bolt.

Valore

»

))

095 130

I

))

080

))

580

))

))

))

))

))

))

))

))

))

))

))

L.

2

Prezzo di costo e cli conteggio del berretto guarnito

Senza soggolo

11 6 104 400 250 300

Quantità di stoffe )), ))

095 130

J ))

))

))

))

>)

>)

»

})

>)

))

170 050 150 060

Valore

))

580 ))

430

116 104 400 300 300

2

170

»

050

))

))

o

oso

2

270

(1) Il berretto col soggolo serve per la cavalleria, artiglieria, genio, accademia militare, scuola militare e scuola normale cli cavalleria. Gli uomini di tutte le altre armi, scuole e stabilimenti lo portano senza detto accessorio.

Tabella B

BERRETTI DEI SOTTUFFICIALI Corpi

Stella

Cerchio o Toro

Disco con numero, granata, scudo e Croce di Savoia

Reggimenti d' artiglieria e del genio (compresi i'veterinari del genio) Distretti militari e milizia mobile di fanteria Compagnie da costa, operai e veterani d'artiglieria Personale di governo dell'accademia militare Compagnie del treno d'artiglieria e del genio Milizia mobile d'artiglieria e del genio Reggimenti cli ra:ireria, di linea e compagnie alpine Reggimenti dei granatieri Reggimenti di cavalleria Personale Scuola militare di Collegi militari governo Scuola normale di fanteria Scuola normale di cavalleria Battaglione d'istruzione Corpo invalidi e veterani Compagnie di sanità militare Compagnie di disciplin. e stabilimenti di pena

Oro fino Id. Id. Id. lei. Arg. fino Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id.

Oro fino lei. lei. Id. Arg. fino Oro fino Arg.fino Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Oro fo10

Numero in oro in campo nero lei. Id. Cannoni in oro Id. Croce in oro Id. Numero in argento Id. Numero in oro Id. Numero in argento Id. Id. Id. Id. Id. Croce in argento lei. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Id. Scudo di Savoia in arg. in campo nero Croce in seta rossa in campo bianco Corona reale in argento in campo nero

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Prezzo

I I l l 1 I I I 1 I

1 1 I I I

I I

80 80 80 80 60 60 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 60


Ordinamento della milizia mobile (1° gennaio 1875) "Sia perché devesi, in base alla forza disponibile, aumentare l'attuale numero delle compagnie di fanteria di linea e delle batterie d'artiglieria della milizia mobile e ad un tempo formare in battaglioni tanto le compagnie della fanteria di linea quanto quelle di bersaglieri, sia per riunire in un solo Atto quanto riflette essenzialmente l'organamento della milizia mobile delle varie armi, questo Ministero stima opportuno di emanare le seguenti disposizioni, che avranno vigore a datare dal 1° aprile venturo". a) Milizia mobile di fanteria di linea l) Le compagnie di milizia mobile di fanteria di linea saranno po1tate al numero di 480 e costituisanno 108 battaglioni com 'è indicato nello specchio A. 2) I battaglioni saranno distinti con numero d'ordine stabilito nello specchio A e le loro compagnie con \J numero progressivo in ciascun battaglione (1 a ••• 6" compagnia di tale battaglione). 3) In ciascun battaglione lo stato maggiore e le compagnie saranno formati in base allo specchio n. 53 dell 'Istruzione sulla formazio ne di guena dell'esercito. 4) In caso di mobilitazione le compagnie devono formarsi con una forza di 200 uomini presenti, come stabilito dallo specchio ora citato, a costituirle concorrono tutti gli uomini di 1a categoria disponibili ed inscritti sul ruolo di ogni compagnia. Le classi di 2a categoria meno anziane tra quelle assegnate alla milizia forniranno a ciascuna compagnia il numero di uomini necessario perché possa raggiungere la forza sopraindicata, il rimanente servirà per mantenere successivamente a numero le compagnie di milizia de1'distretto. Le classi di 2" categoria ascritte alla milizia saranno in forza allo stato maggiore del distretto, come è prescritto dall 'Atto n. 260 del 1873 per quelle ascritte ali ' esercito permanente. 5) Sul piede di pace ogni compagnia di milizia mobile di fanteria di linea ha normalmente nel proprio ruolo 1 capitano o tenente anziano comandante di compagnia e 3 ufficiali subalterni di milizia mobile. b) Milizia mobile dei bersaglieri 6) Le compagnie di milizia mobile dei bersaglieri sono 58. Esse costituiscono 15 battaglioni, com'è specificato nell'annesso specchio B; 7) I 15 battaglioni saranno costituiti con numeri progressivi, e le 58 compagnie con numero d'ordine nel rispettivo battaglione, com'è determinato nello specchio B. 8) In ciascun battaglione lo stato maggiore e le compagnie si formeranno secondo lo specchio n. 53 dell'Istruzione sulla formazione di guerra dell 'esercito. In caso di mobilitazione, a costituire le compagnie e i plotoni in base alla forza indicata nello specchio ora citato, devono concorrere tutti gli uomini di 1a categoria disponibili inscritti sui ruoli dei plotoni e delle compagnie; se questi non dovessero bastare, i plotoni saranno completati con uomini delle classi di 2a categoria meno anziane ed assegnate alla milizia, i quali nel ricevere l'istruzione siano stati assegnati ai bersaglieri o che vi abbiano precedentemente servito; iJ rimanente di questi uomini servirà per mantenere successivamente a numero i plotoni bersaglieri del distretto. 9) Sul piede di pace ogni compagnia di milizia mobile di bersaglieri ha normalmente sul proprio ruolo: 1 capitano o tenente anziano comandante di compagnia e 3 ufficiali subalterni di milizia mobile. 10) Nelle compagnie fo rmate con plotoni di due distretti, il furiere , il caporale furiere ed il quinto zappatore sono dati dal distretto cui è assegnato il capitano. e) Milizia nwbile ~lpina 11) Il numero delle compagnie di milizia mobile è pari a quello delle compagnie alpine permanenti, sono 24 e formano 7 battaglioni. Compagnie e battaglioni si distinguono con lo stesso numero d'ordine delle corrispondenti compagnie e battagl ioni permanenti, come indicato nello specchio C; 12) I ruoli delle compagnie alpine di milizia mobile saranno tenuti esclusivamente dal comando del distretto cui appartengono di leva e cui sono assegnate dallo specchio C. 13) In tempo di pace sui ruoli di ciascuna compagnia vi saranno soltanto gli uomini di 1• categoria a cui spetta, avendo già servito nella corrispondente compagnia permanente.

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14) In caso di mobilitazione ciascuna compagnia alpina di milizia mobile deve costituirsi presso la sede del comando del distretto a cui appartiene, secondo lo specchio C, con 200 uomini presenti come prescritto dallo specchio n. 57 dell'Istruzione sulla formazione di guerra. A fornire questa forza devono concorrere tutti gli uomini di 1" categoria disponibili inscritti sui ruoli della compagnia; e, questi non bastando, la compagnia sarà completata con uomini delle classi cli 2• categoria meno anziane tra quelle ascritte alla mili zia, i quali abbiano ricevuto l'istruzione presso le compagnie alpine permanenti (e preferibilmente in quella corrispondente per numero distintivo) o che vi abbiano precedentemente servito. 15) Sul piede di pace ogni compagnia alpina cli milizia mobile ha normalmente a' ruolo 1 capitano e 3 ufficiali subalterni di milizia mobile.

d) Milizia mobile d'artiglieria 16) Ciascuno dei 10 reggimenti d'artiglieria eia campagna avrà 3 batterie di milizia mobile, le quali venendo a mobilitarsi dovranno essere costituite in conformità dello specchio n. 54 dell'Istruzione sulla formazione di guerra. 17) Ciascuno dei 4 reggimenti d'artiglieria da fortezza avrà tre compagnie di milizia mobile, le quali, dovendosi mobilitare, si costituiranno nella stessa fo rmazione prescritta per le compagnie permanenti sul piede d i guerra (specchio n. 55 dell'Istruzione sulla fo rmazione di guerra) . 18) Tanto le batterie quanto le compagnie d'artiglieria di milizia mobile si distingueranno nel rispettivo reggimento coi nomi di la, 2\ 3\ ecc. batteria (o compagnia) di milizia mobile ciel (tale) reggimento d'artiglieria. 19) Sul piede cli pace ogni batteria o compagnia da fortezza cli milizia mobile ha normalmente nel proprio ruolo 1 capitano o tenente anziano comandante e 3 ufficiali subaltern i d'artiglieria cli milizia mobile. Ciascun reggimento d'artiglieria eia campagna ha inoltre in forza allo stato maggiore 1 capitano e 12 ufficiali subalterni del treno ascritti alla milizia mobile d ' artiglieria, per essere impiegati, in caso di mobilitazione, in servizi di loro specialità.

e) Milizia mobile del genio 20) Ciascun reggimento del genio ha 4 compagnie di zappatori ed 1 di pontieri della miliz.ia mobile, il cui organico di mobilitazione è quello stesso stabilito per le compagnie zappatori e pontieri permanenti (specchio n. 56 dell'Istruzione sulla formazione di guena). 21) Tali compagnie si distingueranno in ciascun reggimento coi nomi cli compagn ia pontieri di milizia mobile ovvero 1a • • • 4" compagnia zappatori di milizia mobile del (tale) reggimento ciel genio. 22) Quanto prescritto al precedente n. 19 è ugualmente applicabile ai reggimenti genio, con la differenza che il numero degli ufficiali subalterni del treno è limitato ad 8 per ciascun reggimento .

.f) Milizia mobile di Sardegna 23) La mili.zia mobile dei due distretti nell'isola cl i Sardegna è così formata: '\

Distretto di Cagliari I quattro battaglio1ù n. 84°, 85°, 86°, 87° cli cui allo specchio A. La compagnia bersaglieri (1" del 15° battaglione) di cui allo specchio B. I batteria cli milizia mobile d'artiglieria. 2 plotoni cli milizia mobile di cavalleria. 1 sezione cli sanità.

Distretto di Sassari I tre battaglioni n. 88°, 89°, 90° cli cui allo specchio A . La compagnia bersaglieri (2a ciel 15° battaglione) cli cui allo s pecchio B .

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l batteria di mil iz ia mobile d ' artiglieria. l plotone di milizia mobile di cavalleria. l sezione di sanità. Le due batterie formeranno una brigata d'artigl ieria, nella quale la batteria del distretto di Cagliari avrà il n. I (l" batteria della milizia mobile di Sardegna) e quella cli Sassari i l n. 2 c2• batteria, ecc... ). I tre plotoni di cavalleria costituiranno uno squadrone (squadrone della milizia m obile di Sardegna), il comandante sarà assegnato al distretto di Cagliari. L' Istruzione sulla formazione di guerra dava: - nello specchio n. 53 l' organico delle unità di fan teria; - nello specchio n. 54 l'organico delle batterie d'artiglieria; - nello specchio n. 41 ogni batteria avrà il materiale da parco di compagnia del genio coi relativi cavalli; - nello specchio n. 31 l'organico dei plotoni di cavalleria per la formazione dei plotoni guide; - nello specchio n. 46 l'organico delle sezioni di sanità.

Modifiche al fregio da chepì Il 27 maggio 1880 fu introdotto un cambiamento nel fregio da chepì de lla truppa. Il numero del rispettivo distretto, portato al centro della stella del chepì e berretto, veniva sostituito dal numero del battaglione a cui apparteneva il militare, le altre caratteristiche del fregio rimasero immutate. Lo stesso provvedimento fu esteso più tardi anche agli ufficiali, sia effettivi che cli complemento, della milizia mobile, più precisamente il 23 febbraio 188 1, la stella da chepì era sempre di metallo giallo e giallo era anche il ricamo del numero del battaglione nel centro del fregio da berretto.

Ordinamento Ferrero della milizia mobile - 1.882 La legge sull'Ordinamento dell'Esercito, varata dal generale Ferrero nel 1882, prevedeva un ulteriore incremento di forza per la milizia mobile. Gli ampliamenti di organici erano determinati dal fatto che le varie unità delle diverse armi risultavano maggiormente articolate poiché includevano nuove specialità. L'Articolo n. 73 del decreto stab.iliva che la milizia mobile è costituita da: a) Fanteria; b) Artiglieria; e) Genio; d) Servizi di sanità e sussistenza; e) Milizia speciale dell' isola di Sardegna. Nel precedente ordinamento, le prime sezioni di sanità dell a milizia mobile erano presenti solo nella milizia dell' isola di Sardegna. O ra i quadri p revisti per gli organici della milizia mobile erano costitui ti da ufficiali: 1) in servizio permanente; 2) in servizio ausiliario; 3) in servizio di complemento; 4) in servizio d i riserva. La novità era costituita dagli ufficiali in servizio ausiliario. L'Articolo n. 10 stabiliva infatti che : "Gli ufficiali di riserva concorrono con quell i in posizione ausili aria a sostituire in tempo d i guerra nei vari impieghi territoriali militari gli ufficiali dell 'esercito permanente destinati alle truppe mobilitate". La composizione della fanteria della milizia mobile rimase sostanzialmente la stessa, comprendeva infatti truppe di fanteria di linea, bersaglieri ed alpini. L'artiglieria era costituita da: - artiglieria da campagna con relativa compagnia treno; - artiglieria da fortezza; - artiglieria da costa; - artiglieria da montagna.

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Le truppe del genio comprendevano le seguenti specialità: - brigate zappatori; - brigate pontieri; - brigate ferrovieri; - brigata telegrafisti. Seguivano poi gli organici dei servizi con: - 12 compagnie sanità; - 12 compagnie di sussistenza. La milizia speciale dell'isola di Sardegna comprendeva i seguenti corpi e armi: · - fanteria di linea; - bersaglieri; - lo squadrone di cavalleria; - l'artiglieria da campagna con il relativo treno; - l'artiglieria da fortezza; - una sezione d'artiglieria da montagna; - genio; - sanità; - sussistenza. Le compagnie d'artiglieria da fortezza, la sezione dell'artiglieria da montagna e la compagnia sussistenza costituivano gli elementi nuovi rispetto al precedente ordinamento.

28 agosto 1882 - Variazione alla divisa degli ufficiali generali della riserva Il Ministero stabilì che gli ufficiali generali, che dalla data del decreto venivano collocati in posizione di riserva o in ritiro, potevano portare l'elmo anziché il cappello, era lasciata facoltà di sostituire il cappello con l'elmo per quei generali che erano stati posti precedentemente in posizione di riserva o ritiro.

6 maggio 1884 - Divisa della truppa della milizia mobile Con i nuovi corpi entrati a far parte della m.m. il Ministero dovette diramare nuove istruzioni sulla divisa dei sottufficiali e soldati . Il criterio base rimase sempre lo stesso, vale a dire la m.m. indossava la stessa dfvisa della rispettiva truppa dell'esercito permanente eccetto che: Fanteria di linea della milizia mobile - stella di metallo giallo, numero del battaglione nel disco mobile; CHEPÌ nappina, era di lana rossa con il numero della compagnia in bianco su fondo nero; foderina di tela bianca, portava il numero del battaglione dipinto in nero. BERRETTO - fregio di stella in panno rosso con cerchio e numero ciel battaglione ricamati in lana '\ gialla. SPALLINI - della giubba e del cappotto portavano il numero del battaglione in cotone giallo. Bersaglieri della milizia mobile CAPPELLO - fregio di metallo bianco con numero del battaglione nel centro; foderina di tela bianca, numero del battaglione; foderina di tela cerata, numero del battaglione in bianco. SPALLINI - della giubba con numero del battaglione in cotone giallo. Artiglieria della milizia mobile - fregio di stella di metallo bianco con numero ciel reggimento nel disco mobile; CHEPÌ nappina di lana rossa con numero della batteria o compagnia in giallo su fondo nero; foderina cli tela bianca, con il numero del reggimento.

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1884 - ChepĂŹ da sottufficiale di fanteria della milizia mobile. Vista anteriore e dietro. Stranamente in questo copricapo manca la lrecciuola rossa che guarnisce il bordo superiore del chepĂŹ, posta immediatamente sopra al gallone da sottufficiale.

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I 884 - ChepĂŹ da sottufficiale di fanteria della milizia mobile. Visto dai due lati.

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I 885 - ChepĂŹ da capitano di fanteria della ,nilizia ,nobile o distretto. Viste laterali.

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1885 circa - Chepì da capitano di .fanteria della milizia mobile o effettivo al distretto. Vista .frontale e dietro. Nei re-· go/amenti si parla sempre di jì·egio di colore contrapposto rispetto allo stesso corpo dell'E.P., in questo caso però anche la nappina è dorata. Un criterio applicato per il personale della milizia mobile? (Colf. M. D'Orazio).

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\l

Fig. I

Fig. 2

1895 circa - (Colf. M. Lucarelli). Fig. I . ChepĂŹ da sottotenente medico della ,nilizia mobile. Fig. 2. Fregio da bombetta per alpini della milizia mobile.

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FREGI PER CAPPELLO E BERRETTO DA UFFICIALE DEI BERSAGLIERI DELLA MILIZIA MOBILE

Fig. 1

Fig. l. Fregio metallico da cappello completo di coccarda (Coll. !vl. Lucarelli). Fig. 2. Fregio ricamai.O in argento per berretto, sulla sopraffascia sottostante è applicato il distintivo di grado da sotlo/. enente.

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BERRETTO - fregio di stella di panno bianco con cerchio e numero del reggimento ricamati in lana gialla.

Genio della milizia. mobile CHEPÌ - fregio di stella in metallo bianco, nel disco mobile il numero ciel reggimento; - nappina del colore della specialità dell'arma nell'esercito permanente con numero della compagnia; - foderina di tela bianca, con numero del reggimento in nero. BERRETTO - fregio cli stella di panno bianco con cerchio e numero del reggimento ricamati in lana cremisi. SPALLINI - del cappotto, numero del reggimento in cotone giallo. Compagnie alpine della milizia mobile CAPPELLO - fregio del corpo in metallo giallo, nel disco numero del reggimento; - nappina di lana, come nei reparti cieli' esercito permanente; - foderina cli tela bianca, con il numero del reggimento. BERRETTO - fregio del corpo con numero del reggimento ricamato in lana gialla. SPALLINI - della giubba ornati con il numero della compagnia in cotone giallo.

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Compagnie di sanità e sussistenza della milizia mobile Chepì , beITetto e foderina di tela bianca recano gli stessi fregi stabiliti per le compagnie dell'E.P.; SPALLINI - del cappotto, numero della compagnia in cotone giallo. I reparti d'artiglieria della 111.111. di Sicilia e quelli d'artiglieria e genio della Sardegna faranno uso dei fregi stabiliti per la m.m. d'a1tiglieria e genio ma con la croce di Savoia al posto del numero del reggimento. La cavalleria della m.m. di Sardegna po1terà il colbacco con stella di metallo bianco e disco mobile con croce di Savoia. Sulla foderina di tela bianca la croce di Savoia e sul berretto una stella cli panno bianco con cerchio e croce di Savoia ricamati in lana bianca. Molti cambiamenti erano stati apportati al primo decreto del 1874 sulla divisa della truppa della mWzia mobile.

La cavalleria nella milizia mobile Il decreto del I O gennaio 1884, sulla mobilitazione e formazione di gue1Ta, chiarisce in parte le ragioni per cui la presenza dei corpi di cavalleria nella mil.izia mobile si limitava ad un solo squadrone in organico alla milizia di Sardegna. Questa assenza era determinata dal fatto che le "Istruzioni sulla mobilitazione e formaz ione di guen-a", prevedevano fin dal tempo di pace, il passaggio dell.e classi anziane di cavalleria nei reggimenti di artiglieria e nei reggimenti del genio dove, in caso di guerra, avrebbero prestato servizio nel u·eno delle due armi. Gli uomini venivano assegnati ai reggimenti artiglieria e genio reclutati nel rispettivo distretto di appartenenza e ripartiti poi in questi corpi in base agli specchi prefissati nel Tomo 1° delle Istruzioni di mobilitazione. I militari anzi.ani di cavalleria erano così definitivamente trasferiti dall'arma di cavalleria a quelle cli artiglie1ia e genio, conservando però la durata della ferma di cavalleria, di conseguenza non transitavano nella milizia mobile, ma al termine dei 9 anni obbligatori passavano direttamente nella milizia territoriale, effettivi ai reggimenti d'artiglieria e genio del loro distretto, dove erano assegnati alla batteria deposito di ciascun reggimento d'artiglieria ed alla compagnia deposito di quelli del gen io.

7 gennaio 1887 - Ordinamento transitorio della milizia mobile Le difficoltà che si frapponevano al conseguimento di quell'assetto definitivo della milizia mobile, che le precedenti leggi avevano sancito, sono descritte nella relazione inu-oduttiva, alla proposta di un ordinamento provviso1io deciso per la milizia stessa.

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Relazione sull'ordinamento della milizia mobile - 7 gennaio 1887 "Con la legge 29 giugno 1882 fu stabilito l'ordinamento definitivo della milizia mobile. Quell'ordinamento si basava su un maggiore sviluppo che proprio quella legge dava al Regio Esercito, quindi si basava su una forza proveniente dalla completa rotazione di un contingente di leva di la categoria fra gli 80 e gli 82 mila uomini. Sennonché i contingenti di 1• categoria in congedo illimitato assegnati alla milizia mobile allora e che per parecchi anni vi dovevano fare passaggio, provenivano da contingenti nominali di soli 65.000 uomini. Per cui fu necessario adottare un ordinamento transitorio per la milizia mobile, che fosse in relazione alla forza disponibile, quindi su proposta del precedente Ministro il re approvava il 13 maggio 1883 questo ordinamento provvisorio. Oggi e per diversi anni ancora, la milizia mobile continuerà a costituirsi su contingenti nominali di soli 65.000 uomini, ma non potrà fare assegnamento su 4 classi, in quanto per qualche tempo è gioco forza mantenere assegnata all'esercito permanente la nuova classe; e ciò perché nell'esercito permanente i grossi contingenti non hanno ancora compiuto la loro rotazione. Di conseguenza la milizia mobile potrà fare assegnamento solo su 3 classi di forza molto ridotta, anche l'ordinamento provvisorio ora in vigore contempla un numero di unità non proporzionate alla forza, inoltre le difficoltà di provvedere ai quadri consigliano di ridurne il numero, nell'interesse della solidità e compattezza dell'esercito pennanente. Quindi per costituire la milizia mobile con le compagnie della forza di guerra presçritta e per diminuire il più possibile spostamenti di quadri dall'esercito permanente alla milizia mobile, si propone un ordinamento ancor più ridotto nel quale sarà però inquadrata tutta la forza disponibile, sarà facilitata la costituzione dei quadri e si riavranno compagnie maggiormente rispondenti alle odierne esigenze tattiche.

20 gennaio 1887 - Istruzione sull'ordinamento della milizia mobile Questo Atto abroga l'Ordinamento della milizia mobile. Atto 103 del 1883. 1.

La milizia mobile consta di: a) Fanteria; b) Artiglieria; e) Genio; d) Cç:nnpagnie di sanità; e) Compagnie cli sussistenza; f) Milizia speciale di Sardegna; g) Quadri ufficiali arma di cavalleria, corpo cli commissariato, corpo contabile, e veterinari. 2. I quadri sono costituiti con ufficiali dell'esercito permanente, ufficiali in posizione di servizio ausiliario, riserva e complemento tanto all'esercito permanente che alla milizia mobile e transitoriamente con ufficial i della milizia mobile stessa. FANTERIA - 90 battaglioni di fanteria di linea su 4 compagnie ciascuno (esclusa la Sardegna). I battaglioni si costituiscono presso i distretti ed assumono un numero dall' 1 a] 90. I battaglioni sono normalmente riuniti 3 a 3 per formare al massimo 30 reggimenti. I reggimenti sono costituiti con numeri progressivi dall ' 1 al 30 (specchio B). Bersaglieri - 13 battaglioni bersaglieri sono su 4 compagnie ciascuno, tranne i due della Sicilia che saranno su 3 compagnie. I battaglioni e le compagnie si costituiscono presso i distretti come da specchio Ce D, i battaglioni assumono numerazione progressiva dall' 1 al 13. Compagnie alpini - 22 compagnie alpini di milizia mobile. Le compagnie alpini si costituiscono a cura dei reggimenti alpini dell'esercito permanente a cui appartengono ed assumono il numero progressivo da] 76 al 97, di seguito a quelle dell'esercito permanente, come indicato nel quadro E.

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ARTIGUERIA Artiglieria da campagna - 12 brigate d'artiglieria da campagna su 3 batterie ciascuna (esclusa la Sardegna). l brigata speciale per la Sicilia su 3 batterie ed 1 compagnia treno. 12 compagnie del treno d'artiglieria. Alla costituzione della brigata speciale per la Sici lia provvede il distretto d i Palem10. Artiglieria da fortezz,a - 25 compagnie d'artiglieda da fortezza della milizia mobile. 2 compagnie d ' artiglierià eia fortezza della milizia mobile dell'isola di Sicilia. Le compagnie sono riunite in brigate da due o più compagnie ciascuna. Le compagnie si costituiscono e sono ordinate presso i reggimenti artiglieria eia fortezza dell 'esercito permanente. Artiglieria da montagna - 4 batterie da montagna della mi lizia mobile da costituirsi in ragione di 2 per ogni brigata d' artiglieria da montagna dell'esercito permanente e presso ciascuno dei due rispettivi comandi cli brigata; si impiegherà proprio personale di truppa in congedo illimitato assegil'ato alla mi lizia mobile . GENIO 14 compagnie zappatori; 2 compagnie minatori; 2 compagnie ferrovieri; l compagnia telegrafisti; tutti appartenenti al genio della milizia mobile . Le compagn ie erano eia ripartirsi tra i reggimenti genio nel seguente modo: l O reggimento genio - 6 compagnie zappatori (2 brigate); 2° reggimento genio - 4 compagnie zappatori (2 brigate); 2 compagnie minatori (I brigata); 3° reggi mento genio - 4 compagnie zappatori (2 brigate); l compagnia telegrafisti; 2 compagnie fen-ov ieri ( 1 brigata). Le compagnie zappatori assumono in ciascun reggimento un numero progressivo da 1 a 6 o a 4. Pontieri - 3 compagnie pontieri (1 brigata); l compagnia lagunare. Sono da costituirsi presso il 4° reggimento genio pontieri. Treno del genio - 4 compagnie, una per ciascuno dei 4 reggimenti del genio, presso i qual i si costituiscono come le altre specialità dell'arma. COMPAGNIE DI SANlTÀ E Dl SUSSISTENZA Compa}?nie di sanità - 12 compagnie di sanità, una per ogni corpo d'armata. Ciascuna compagnia di sanità della milizia mobile è costiluita da uomini in congedo i!Jimitato già appartenenti alla sanità dell 'esercito permanente del rispettivo corpo d'armata. Compagnie di sussistenza - 12 compagnie di sussistenza, una per ogni corpo d ' armata. Ciascuna compagnia di sussistenza della milizia mobile è costituita da uomini in congedo illimitato già appartenenti alla sussistenza dell'esercito permanente del rispellivo corpo d' armata. MILIZIA SPECIALE DELL'ISOLA DI SARDEGNA - La milizia speciale dell'isola di Sardegna consta di: ' 9 battaglioni di fanteria di linea su 4 compagnie ciascuno , sono numerati dall' 1 al 9 e raggruppati formano 3 reggimenti numerati dal!' l al 3; l battaglione bersaglieri su 4 compagnie. Artiglieria da campagna - 1 brigata di due batterie. Genio - l compagnia zappalori; l squadrone cavalleria da 4 plotoni con personale dei reggimenti cli cavalleria dell'esercito permanente appartenenti ai distretti dell ' isola.

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Il comando e tre plotoni dello squadrone sono del distretto di Cagliari, il 4° plotone è costituito presso il distretto cli Sassari . Compagnie di sanità - l compagnia di sanità è costituita con uomini già appartenenti alla sanità dell'esercito permanente ed assegnati alla milizia speciale. Compagnie di sussistenza - l compagnia di sussistenza è costituita con uomini già appartenenti alla sussistenza cieli' esercito permanente ed assegnati alla milizia speciale.

Conclusioni Lo schema ordinativo della milizia mobile aveva ormai raggiunto il suo assetto definitivo, articolato nelle armi e nei corpi come un vero esercito di 2a linea. Le successive modifiche furono dirette sostanzialmente a rettificare la composizione degli organici. Una importante variazione c'era comunque stata nell'ambito dei quadri ufficiali. Con il decreto del 7 agosto 1874 si era stabilito che gli ufficiali effettivi alla milizia mobile fossero ufficiali di complemento e di riserva che avessero fatto domanda per essere assegnati alla milizia. Questa disposizione fu abrogata dalla legge del 29 giugno 1882 e dall'Istruzione sull'ordinamento della milizia mob.ile approvata il 13 maggio 1883, con le quali si decideva che i quadri della milizia mobile fossero costituiti con ufficiali in servizio permanente, in servizio ausiliario, di complemento e di riserva e transitori.a mente con gli ufficiali già effettivi alla milizia stessa. Questi ultimi saranno poi mantenuti in base alla legge 29 giugno 1882. Gli ufficiali di complemento, eccetto i sottotenenti medici provenienti dalla 2a e 3a categoria, erano assegnati alla milizia mobile dall'età di 33 anni fino al compimento del 39° anno cli età.

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Schema dei fregi e distintivi per le varie armi e corpi della milizia mobi le (Atto 11. 94 - 17 maggio 1890).

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MILIZIA TERRITORIALE



30 giugno 1876 - Legge sulla formazione della milizia territoriale e comunale Il 30 giugno 1876 veniva approvata la Legge che gettava le basi dell'ordinamento e funzionamento delle due milizie territoriale e comunale. I1 progetto esisteva già nei programmi del generale Ricotti, ma della sua pratica attuazione se ne occupò il generale Mezzacapo nel suo ordinamento (1876-1877). Nei capitoli e negli articoli del decreto si sanciva quanto segue:

Capo I - Milizia territoriale Art. l - La milizia ten-itoriale, costituita a seconda de.Ila legge sul reclutamento deJI'esercito, fa parte integrante dell'esercito, e concorre con esso come ultima riserva alla difesa interna dello Stato. Art. 2 - La milizia territoriale non può essere chiamata sotto le armi che in caso di guen-a, o in tempo di pace per esercitazioni cli durata non maggiore di otto giorni nell'anno, e soltanto per Decreto Reale. La chiamata potrà essere fatta per classe, per categoria, per comune e per distretto militare._ Gli ufficiali, i sottufficiali ed i caporali potranno essere chiamati sotto .le armi indipendentemente dalla classe a cui appartengono. Art. 3 - L' ordinamento tattico delle diverse armi della m il izia territoriale cli ciascun distretto militare verrà determinato per Decreto Reale. Art. 4 - Gli ufficiali della mj lizia territoriale sono nominati per Decreto Reale, su proposta ciel Ministro della guerra, e sono scelti: a) per tutti i gradi: fra i cittad ini che abbiano servito come ufficiali nell'esercito ; b) pei sottotenenti: anche dai sottufficiali provenienti dall'esercito permanente e della milizia mobile, o fra i cittadini che abbiano i requisiti eia determ inarsi per Decreto Reale . Art. 6 - In caso cli ch iamata sotto le anni, la truppa della milizia territoriale oltre alle arnù ed alle munizioni da guerra, sarà provveduta, a spese dello Stato, di speciale divisa o d i distintivi militari come verrà determinato con Decreto Reale.

Disposizioni transitorie Art. 10 - In caso cli guerra fino a tutto l' anno 1879 il Governo potrà organizzare i battaglioni di guardia nazionale mobile a termine della legge 4 agosto 1861.

Capo li - Milizia comunale Art. 11 - Sono iscritti nei ruoli della milizia comunale, del comune dove hanno domicilio, tutti coloro che apprutengono alla milizia territoriale, all 'esercito permanente, o alla milizia mobile o in posizione di congedo illimitato, ricoprendo lo stesso grado che rivestono nell' esercito permanente o nella mobile o nella territoriale. Art. 12 - Gli iscritti nei rnoli della milizia comunale possono essere individualmente chiamati in servizio armato per provvedere o concorrere al mantenimento dell' ordine o della sicurezza pubblica, purché nattu-almente non siano già sotto le amù nell 'esercito permanente nella mil izia mobile o nella m ilizia territoriale. Art. 19 - La Lruppa della milizia comunale in occasione del servizio sarà provveduta dal rispettivo comune dei distintivi mi litari che verranno determinati con Decreto Reale. Art. 21 - I drappelli comunque formati e di qualsiasi forza saranno considerati disciplinarmente come distaccamenti del distretto militare da cui dipendono. Il progetto predisposto eia questa legge per la formazione delle milizie territoriale e comunale rimase tuttavia inattuato. Una serie di ostacoU pratici ne impedì la realizzazione, le difficoltà scaturivano in gran

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parte dai ritardi nell'attuazione del più vasto piano cli riforma che investiva l' intero organismo militare. Solo nel 1880 il Ministro Bonelli riprenderà il progetto, apportandovi quelle modifiche che la realtà della situazione rendeva necessarie. Nella relazione a S.M., posta in apertura del R. Decreto, il Ministro spiega le ragioni della mancata attuazione del Decreto del 1876. Prima di tutto si era capito che la costituzione della milizia comunale era subordinata alla formazione della milizia territoriale, le due cose non erano affatto indipendenti anzi, cli conseguenza era necessario: - fissare prima la maggior parte dei quadri degli ufficiali della milizia territoriale, in modo che potessero assumere il comando dei drappelli della milizia comunale, qualora si fosse reso necessario chiamarli in servizio; - bisognava inoltre provvedere prima ad armare la milizia territoriale e successivamente passare alla milizia comunale. In questo modo si evitava l'inutile distribuzione cli quei pochi fucili ad avancarica mod. 60 ancora funzionanti. In base a queste constatazioni di fatto, era stato deciso di rinviare la formazione della milizia comunale in attesa cli aver prima ordinato la milizia teJTitoriale. Purtroppo però i tempi per la costituzione della milizia territoriale si erano protratti oltre le previsioni, non per carenze di pianificazione ma solo perché mancavano: uomini, armi e materiali vari. Solo ora, diceva il Ministro, "la rotazione dei coscritti ha assegnato le prime cinque classi cli la categoria nella milizia territoriale" , cioè cli uomini che avevano ricevuto una istruzione completa nell'esercito permanente, quindi solo adesso si era in grado di costituire una forza che, in caso di guerra, era in grado di fronteggiare l'esigenza di ordine e difesa interna dello Stato. Analogo problema esisteva con le armi da distribuire alla milizia territoriale. Difatti, asseriva il Ministro, solo oggi disponiamo di un numero sufficiente dì Vetterli mod. 70 eia clistTibuire all'esercito di J" linea e ai suoi complementi. Questo consentiva cli assegmu·e un buon numero cli fucili modificati a retrocarica all' esercito di 2a linea ed una buona aliquota anche alla rnilizia territoriale e comunale. Queste in sintesi erano state le cause principali ciel ritardo della formazione della milizia territoriale e cli conseguenza anche di quella comunale. L'altro aspetto che la legge del M inistro Bonelli modificava riguardava la consistenza della forza della milizia territoriale. Infatti una volta entrato a regime il meccanismo della rotazione delle classi cli leva, la milizia territoriale si sarebbe trovata ad avere nei suoi ranghi oltre l milione di uomini, una forza così consistente aveva bisogno di un adeguato numero cli ufficiali, armi e materiali, diventava troppo costosa e complessa da gestire. Tanto più se si considera che, da una stima fatta, in caso di guerra, anche se la milizia territoriale avesse sostituito completamente l'esercito di la e 2a linea nei compiti territoriali e cli difesa interna, la forza richiesta non superava i 300 mila uomini. Il Ministro Bonellì non solo proponeva cli contenere la forza della milizia territoriale a questi livelli, ma di limitare anche la formazione ai soli reparti cli fanteria di linea ed artiglieria da fortezza. Erano queste le specialità che potevano adempiere ai compiti essenzialmente territoriali e presicliari della milizia stessa. Una volta avviato il processo di formazione degli ufficiali e della truppa della milizia territoriale, equipaggiandola adeguatamente con armi e vestiario, diventava facile ed opportuno passare a costituire la milizia comunale, completando in questo modo l'assetto della nuova struttura militare italiana. Chiusa così rla relazione introduttiva, ad essa seguiva il testo del Decreto d.i cui riportiamo gli articoli più salienti: Art. 1 - La milizia territoriale si compone cli 1440 compagnie cli fanteria dì linea, formanti 300 battaglioni, e di 100 compagnie di artiglieria eia fortezza delle quali 35 costituiscono 16 brigate ed altre 65 sono autonome. Gli annessi specchi A e B rappresentano per le due armi la distribuzione delle varie unità nel territorio dei distretti . Art. 2 - In caso di chiamata alle anni di più battaglioni cli milizia territoriale potranno questi essere raggruppati in reggimenti temporanei. Art. 3 - J battaglioni, le brigate e le compagnie prendono normalmente nome dal luogo cli loro sede di formazione. l battaglioni in ciascun distretto militare, le compagnie cli ciascun battaglione ed in ciascuna brigata si distinguono ancora con numero progressivo.

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Art. 4 - Fanno parte delle compagnie d'artiglieria da fo rtezza gli individui di truppa ascritti alla mi lizia ten-itoriale che hanno servito nelle armi di artiglieria e del genio dell'esercito permanente, con ferma temporanea o permanente, esclusi quelli già appartenenti alle compagnie treno. Tutti gli altri ascritti alla milizia territoriale, a qualunque arma o corpo abbiano appartenuto, fan pa1te delle compagnie di fanteria di linea. Tralasciamo gli altri articoli del testo di Legge, non perché siano meno importanti ma per passare al decreto successivo che porta la data del 2 maggio 1880 e la firma del Ministro Bonelli. In esso l'Articolo 1 stabilisce i requisiti per quei cittadini che, non avendo servito né come ufficiali né come sottufficiali, desideravano concorrere alla nomina ad ufficiale della milizia territoriale. L'Articolo 4 è invece la prima Istruzione sulla divisa dei vari corpi della milizia ten-itoriale.

Art. 4 - Divisa della milizia territoriale Eccetto per le varianti che verranno qui di seguito indicate, gli ufficiali e la truppa della mil izia ten-itoriale vestiranno la d ivisa prescritta per i militari di fanteria di linea, artiglieria e per gli ufficiali medici dell'esercito permanente, secondo che il corpo a cui sono assegnati nella milizia sia di fanteria d i linea, artiglieria da fortezza o del corpo sanitario. Questa premessa all'Istruzione sulla divisa, già stabilisce che gli uffic iali porteranno cli base l' uniforme prescritta per quest'arma nell'esercito permanente, vale a dire: giubba e berretto di panno turchino scuro con pantaloni di panno bigio, anche il chepì è adottato con lo stesso criterio, tutti gli oggetti di corredo avranno quelle distinzioni opportunamente fissate per riconoscere il personale appartenente alla milizia ten-itoriale. Naturalmente lo stesso criterio si applicava all'uniforme degli ufficiali d'artiglieria da fortezza e agli ufficiali medici, le loro uniformi erano caratterizzate da giubba e pantalon i in panno turchino scuro, come i colleghi dell'esercito permanente.

Ufficiali di fanteria. a) BERRETTO - Le tre cuciture montanti della fascia (le due laterali e quella posteriore) sono guarnite da una filettatura cli panno scarlatto; nessuna filettatura è invece prevista lungo la cucitura del tondino, né in cordoncino argento né in panno. La sopraffascia ciel berretto è di panno scarlatto alta cm 2. I distintivi d.i grado sono applicati sulla fascia lasciando un piccolo spazio dalla sopraffascia. Davanti, come fregio, il berretto porta le due lettere coronate e ricamate in argento "M T", milizia territori ale. b) GIUBBA - Il bavero è di panno scarlatto, ciascuna delle due punte è ornata di un bottoncino di metallo argentato con sopra in rilievo una "T" di metallo dorato (fig. 2 della tavola annessa). Le manopole sono dello stesso panno della giubba, filettate di panno scarlatto. e) PANTALONI - I pantaloni di panno bigio sono ornati lungo le cuciture laterali esterne di una venatura sti acciata e della larghezza di 1 cm, formata da una strisciuola di panno color scarlatto, i cui lembi rivoltati l' uno sull'altro sono cuciti insieme ai pantaloni. d) CHEPÌ - Al pbsto della stella porta lo stesso freg io del berretto (le cifre M e T con corona) in metallo argentato e di 1/3 più grande.

Ufficiali d'artiglieria e) BERRETTO - La sopraffascia è di panno turchino scuro filettata di panno giallo solo lungo il bordo inferiore. Il freg io davanti è uguale a quello prescritto per gli ufficiali di fanteria della milizia (cifre Me T sormontate da corona reale) ma è ricamato in oro.

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Fig. I

Fig. 2

Fig. I . 1880 - Berretto degli ufficiali di fanteria della rnilizia territoriale (Coll. A. Bartocci). Fig. 2. Giornale Militare 1880 - Fregio da berretto degli 14fĂŹciali della M.T.

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1880 - Un bell'esemplare di chepÏ da ten. colonnello di fanteria della milizia territoriale. li copricapo è completo di tutti i suoi ornamenti nappina e treccia (Coli. A. Bartocci).


1880 - Berretto da capitano di fanteria della milizia territoriale (Coli. A. Bartocci).

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1880 - Berretto cla truppa clifanteria della milizia territoriale (Coll. A. Bartocci).

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Soldato della M. I in tenuta di tela da esercitazione, sul bavero si notano le stellette di panno bianco perché il militare è richiamato in servizio. Il cinturone è quello di vecchio modello, con la placca d'ottone con c,vce di Savoia, mentre il tipo di baionetta rivela che ilJcmte è armato ancora di fucile mod. 60 modificato Carcano.


f) GIUBBA - Il bavero è di panno giallo, con le due punte ornate dei bottoncini di metallo dorato liscio e semisferico con sopra la lettera "T" di metallo argentato. Le manopole sono dello stesso panno della giubba, ma filettate di panno giallo. g) CHEPÌ - Al posto del trofeo d'arma porta lo stesso fregio del berretto (le cifre Me T sormontate da corona reale) solo che è di 1/3 più grande ed in metallo dorato. N.B.: Non avendo descritto varianti ai pantaloni , li dobbiamo considerare in tutto uguali a quelli degli utìiciali d'artiglieria dell' esercito permanente, vale a dire di panno turchino scuro con banda laterale di panno giallo larga cm 4.

Ufficiali medici h) BERRETTO - È di panno turchino scuro con le filettature di panno color amaranto applicate solo sulle tre cuciture montanti (ai due lati e sul dietro) della fascia, nessuna filettatura è applicata attorno alla cucitura del tondino. La sopraffascia è di panno turchino scuro alt.a cm 2 ed è filettata di panno amaranto scuro. i) GIUBBA - Il bavero e le manopole sono di panno turchino scuro, tanto il bavero che le manopole sono filettati di panno amaranto scuro. Le due punte del bavero portano ciascuna un bottoncino di metallo argento con sopra la lettera "T" di metallo dorato. 1) PANTALONI - Sono di panno turchino scuro ornati lungo le cuciture laterali esterne di una venatura stiacciata della larghezza di 1 cm, fatta di una strisciuola di panno color amaranto scuro, con i bordi appaiati e cuci.ti nel pantalone. N.B.: Nella descrizione del berretto non è riportata nessuna indicazione circa il fregio perché ancora non portavano le lettere "M T" ma lo stesso dei medici dell'esercito permanente.

Truppa di fanteria e di artiglieria m) BERRETTO - Al posto della stella o del trofeo d'artiglieria portano nnti la cifra "M T" sormontata da Corona Reale, come quella stabilita per gli ufficiali (fig. 1 della tavola annessa), per i sottufficiali la cifra sarà ricamata in argento o in oro, per caporali e soldati in cotone bianco o lana gialla. n) CHEPÌ - Al posto della stella o del trofeo d'arma dell'artiglieria portando la cifra "M T" sormontata da Corona Reale, come quella stabilita per gli ufficiali (fig. 1 della tavola annessa) in metallo bianco o giallo. La nappina è ellissoidale in lana rossa (significa che non ha elisco nero al centro con numero). o) CONTROSPALLINI DELLA GIUBBA E CAPPOTTO - In entrambi i casi i controspallini a lunetta sono senza alcun numero. La Nota n. 232 ciel Giornale Militare Ufficiale emessa in data 19 ottobre 1881 stabiliva: Fregi pel chepì e pei berretti degli ufficiali medici della milizia territoriale Gli ufficiali medici della milizia territoriale, invece della stella prescritta per gl i ufficiali medici dell'esercito permanente, porteranno sul chepì il fregio di metallo bianco adottato per gl i ufficiali della milizia territoriale ornato della croce rossa della convenzione di Ginevra, conforme all'annessa figura. Lo stesso fregio ricamato in argento con croce in seta rossa, sarà portato sul berretto di detti ufficiali medici. L'anno successivo, nel 1882, per effetto dell'Ordinamento Ferrero, fu approvato un nuovo decreto che modificava la precedehte istruzione (2 maggio 1880) sulle divise degli ufficiali della milizia territoriale. Per la prima volta vi comparivano gli ufficiali degli alpini e quelli del genio, di cui naturalmente è descritta la divisa. Oltre a questo l'Istruzione stabiliva il cambiamento del fregio da berretto e chepì fino ad allora prescritto per gli ufficiali, che in verità aveva molto poco cli militare. Al posto delle lettere M T coronate, veniva adottata la stella a cinque punte liscia, senza disco al centro, questa stella nella versione ricamata da beITetto era sormontata da corona reale, quella eia chepì era completamente liscia.

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NOTA N. 232 DEL GIORNALE MILITARE - 19 OTTOBRE 1881

Fregio per chepĂŹ e berrei.lo degli uffici.ali. medici della mi.tizia territoriale.

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Anche per gli ufficiali medici fu adottato un nuovo fregio con elisco al centro, fronde e corona. Per gli ufficial i degli alpini invece il fregio da berretto era la cornetta con corona mentre sul cappello avevano la stella liscia. Stando a queste disposizioni si deve ritenere che i cambiamenti riguardassero solo gli ufficiali, mentre nulla era mutato per sottufficiali, caporali e soldati i quali conservavano le lettere MT coronate.

30 novembre 1882 - Istruzione sulla .divisa degli ufficiali della milizia territoriale Eccetto le modifiche qui di seguito indicate, gli ufficiali della milizia territoriale vestono la divisa stabilita per gli ufficiali dell'esercito permanente, secondo l'arn1a o corpo di appartenenza.

Ufficiali di fanteria della milizia territoriale l. BERRETTO - La sopraffascia è cli panno scarlatto alta cm 2. Il distintivo di grado si applica attorno alla fascia, lasciando un piccolo spazio tra il distintivo e la sopraffascia. Davanti il berretto porta il fregio composto di una stella liscia a cinque punte in ricamo d' argento, sormontata eia Corona Reale (fig. 1 della tavola annessa). 2. GIUBBA - Come nella precedente Istruzione è di panno turchi no scuro con bavero scarlatto, le cui punte sono ornate dai bottoncini di metallo argentato con sopra in rilievo la lettera "T" di metallo dorato (fig. 2). Le manopole sono dello stesso panno della giubba ma filettate di panno scarlatto. 3. PANTALONI - Sono cli panno bigio, come nella precedente Istruzione senza alcuna variante. 4. CHEPÌ - I1 fregio sul davanti è conforme a quello prescritto per gli uffic iali dell' esercito permanente, la stella però è liscia senza elisco al centro (fig. 3 della tavola annessa).

'Ufficiali alpini di milizia territoriale 5. BERRETTO - In tutto simile a quello degli ufficiali di fanteria di Unea della milizia territoriale, il fregio davanti è però costituito eia una cornetta in ricamo argento sormontato da Corona Reale (fig. 4 della tavola annessa). 6. GIUBBA - Come gli ufficiali di fanteria di linea milizia territoriale. 7. PANTALONI - Come gl i ufficiali cli fanteria di linea della milizia territoriale. 8. CAPPELLO - Come per gl i ufficiali alpini dell'esercito permanente, al fregio sul davanti è sostitui ta una stella liscia a cinque punte di metallo argentato, conforme a quella prescritta per gli ufficiali di fanteria di linea della milizia teffitoriale (fig. 3 della tavola annessa).

Ufficiali d'artiglieria di milizia territoriale 9. BERRETTO - È del modello presc1itto nella precedente Istruzione, la sopraffascia è cli panno turchino scuro con filettatura giallo solo lungo il bordo inferiore. I1 fregio è quello già descritto per gli ufficiali di fanteria della milizia territoriale, ma ricamato in oro. 10. GIUBBA - Il bavero è cli panno giallo con i bottoncini di metallo dorato sulle punte con sopra la "T" cli metallo argentato.

11. CHEPÌ - Invece del trofeo dell'artiglieria porta come fregio la stella a cinque punte di metallo dorato, liscia e senza disco nel centro (fig. 3).

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Fregi da copricapo per ufficiali della milizia territoriale (30 novembre 1882).

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Ufficiali del genio di milizia territoriale

12. BERRETTO - La sopraffascia è di panno turchino scuro filettato di panno cremisi lungo il bordo superiore ed inferiore. Il distintivo cli grado è applicato attorno alla fascia, lasciando un piccolo spazio tra il distintivo e la sopraffascia. Il fregio portato sul davanti è come quello stabilito per gli ufficiali di fanteria della milizia territoriale, ma ricamato in oro. 13. GIUBBA - Ha il bavero di panno cremisi, le due punte sono ornate con i bottoncini cli metallo semisferici e lisci, sopra haùno una "T" di metallo argentato. Le manopole sono dello stesso panno della gi ubba, filettate di panno cremisi. 14. CHEPÌ-AI posto ciel trofeo d'arma porta una stella a cinque punte in metallo dorato, liscia e senza disco al centro (fig. 3). \J (J_fficiali medici di milizia territoriale

15. BERRETTO - La sopraffascia è di panno turchino scuro filettata di panno amaranto scuro lungo i due bordi; il distintivo di grado è applicato attorno alla fasci a con un piccolo spazio tra distintivo e sopraffascia. Il fregio consiste in un tondino di panno bianco con la croce rossa di Ginevra ricamata in seta rossa; il bordo del disco ha una cornice ricamata in argento, è contornata eia due tralci cli quercia e s.ormontato eia Corona Reale, tutto ricamato in argento. 16. GIUBBA - Bavero e manopole sono di panno turchino scmo filettati di panno amaranto scuro. Le due punte del bavero sono ornate con un bottoncino cli metallo argentato con sopra, in rilievo, la lettera "T" cli metallo dorato. 17. PANTALONI - Sono di panno turchino scuro, ornati lungo le cuciture laterali di una venatura larga 1 cm di colore amaranto scuro. 18. CHEPÌ - Al posto della stella porta come fregio un trofeo di metallo argentato con disco di smalto bianco e croce rossa cli Ginevra al centro, contornato da due fronde di quercia e sormontato eia corona reale (come eia annessa tavola).

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1882 - Chepi e giubba da ujjiciale di.fanteria di Linea della M.T (Coli. V Gibel!ini).

- 788 -


\l

1883 - Chepi completo da capitano di fanteria della milizia terriloriale (Coli. E. Chiappa).

Fregi da chepì. In alto al centro, sie/la da irffìciale di fanteria della riserva, sotto stelle per chepì da ufficiale, quella a sinistra è da fanteria, a destra quella dorata è per ii!Jiciali d'artiglieria e genio (Coli. M. Lucare lli, foto A. Boggia).

- 789 -


1883 - Fregio da chepĂŹ degli ufficiali medici della milizia territoriale (Coli. M. Lucarelli, foto A. Boggia).

1883 circa - Souoienen.te d 'artiglieria in. tenuta di servizio con spen.cer (Arch. N. Barone).

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\J

/882 - ChepĂŹ completo da so1.to1.enente medico della ,nilizia lerritoriale (Coli. E. Chiappa).

- 79 1 -


Berretto da tenente d'artiglieria della milizia territoriale. Nella prÚna irnmagine in atto, il berretto è protetto dalla foderina cli tela bianca che copriva solo la parte superiore (Colf. M. Lucarelli).

- 792 -


ChepĂŹ da tenente d'artiglieria della milizia territoriale in gmn rnontura. In alto, lo stesso chepĂŹ. confoderina di tela per la tenuta di marcia (Coll. M. Lucarellij.


1884 - Sottotenente di fanteria di linea della M. T in grande uniforme. L'iifficiale porta sul bavero le stellette di divisa quindi è richiamato.

- 794 -


1882 - Sottotenente di.fanteria di linea della M.T. in grande uniforme.

- 795 -


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I

1882 - S0uo1enente di.fanteria di linea della M. T in grande uniforme con scia17Ja e decorazioni.

- 796 -


1885 ¡ Gruppo di 1(/ficiali della 111ifizia terriloriale con il colonnello ed alcuni colleghi del re,.:gimento di fanteria presso il quote so110 stati chiamati in servizio.


Il susseguirsi incalzante dei provvedimenti fin qui descritti dimostra che il meccanismo, volto a definire la struttura della milizia territoriale, si era ormai messo in moto. Un altro passo, destinato a condurre verso un assetto più definitivo, cli questa terza branca delle nostre forze armate, venne compiuto con l'ordinamento proposto per la milizia territoriale dal Ministro Ferrero, la sua approvazione con R. Decreto avvenne il 17 maggio 1883. Le modifiche sancite con questa legge erano in gran parte determinate dagli incrementi di forza appena decisi per l'esercito permanente. Gli aspetti innovativi contenuti nella istruzione per l'attuazione del decreto possono così brevemente riassumersi: l. La milizia territoriale consta di: a) Fanteria; b) Artiglieria eia fortezza; c) Genio; d) Compagnie cli sanità e di sussistenza. 2. La milizia territoriale fa parte integrante dell'esercito e concorre con esso alla difesa dello Stato. 3. Appartengono alla milizia territoriale tutti gli uomini di l" e 2° categoria che hanno già soddisfatto ai loro obbl ighi di servizio verso l'esercito permanente e la milizia mobile, ed i provenienti dalla ferma permanente, fino al 31 dicembre del!' anno in cui compiono il 39° anno di età. Vi appartengono inoltre, fino allo stesso limite di età, gli uomini assegnati o passati alla 3a categoria. 5. La chiamata delle classi è fatta per cura dei distretti per tutte le armi e corpi costituenti la milizia territoriale. Per gli alpini è fatta anche per cura dei relativi reggimenti dell'esercito permanente. 8. I quadri degli ufficiali sono costituiti con uffìcial i di nùlizia ten-itoriale; possono però in tempo di guerra esservi anche assegnati ufficiali in servizio permanente, in posizione di servizio ausiliario, di complemento e riserva. 9. I quadri di truppa sono costituiti con modalità che variano secondo l'arma ed il corpo, come indicato in appresso. 12. I battaglioni di fanteria della nùlizia territoriale e le compagnie d'artiglieria, ciel genio, di sanità e di sussistenza assumono il numero progressivo indicato negli annessi specchi, e si denominano dal nome della città sede del distretto di formazione; così ad esempio: Milizia territoriale: 18° Battaglione fanteria -Alessandria; 15" Compagnia artiglieria - Monza; 2a Compagnia genio - Novara; 1• Compagnia sanità - Torino; 4a Compagnia sussistenza - Piacenza. T battaglioni e le compagnie alpine di milizia territoriale assumono invece un numero d'ordine progressivo e la denominazione della località in cui si recl utano, come dall'annesso specchio. 14. I sottufficiali della milizia territoriale sono considerati come appartenenti alle classi di 1a categoria, con-ispondentemente al loro anno di nascita; quelli per i quali la rispettiva classe non abbia ancora fatto passaggio alla milizia territoriale rimangono ascritti alla la classe della milizia stessa fino al passaggio in questa della prepria classe.

Fanteria 15. La fanteria di linea della milizia territoriale si compone cli 320 battaglioni su 4 compagnie ciascuno. 16. Alla fanteria di linea della nùlizia territoriale appartengono tutti gli uomini con ferma permanente e quelli cli l" e 2a categoria provenienti dalla fanteria di linea e dai bersaglieri, vi appartengono inoltre tutti gli uomini di 3" categoria. 18. I quadri dei sottufficiali sono costituiti con personale proveniente dalla fanteria di linea e dai bersaglieri, tranne quelli appartenenti ai mandamenti di reclutamento delle compagnie alpine della milizia territoriale.

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Alpini

21. Con gli uomini di 1a e 2a categoria ascritti alla milizia territoriale e appartenenti per fatto di leva ai mandamenti cli reclutamento alpino provenienti dalla fanteria cli linea, dai bersagl ieri e dagli alpini compresi i sottufficiali e con gli uonùni cli 3" categoria si costituiscono 72 compagnie alpine di milizia territoriale ripartite in 30 battaglioni. 22. Le compag nie alpine della milizia territoriale si costituiscono a cura dei reggimenti alpini dell'esercito permanente, tutto il personale però risulta effettivo ai rispettivi distretti. 23. I reggimenti alpini provvedono all'arredamento, all'equipaggiamento ed alla formazione delle compagnie e dei battaglioni alpini della milizia territoriale. Artiglieria da fortezza 25. Cogli uomini di l" categoria (compresi i sottufficiali) ascritti alla mjlizia territoriale e già appartenenti all'artiglieria da campagna (escluso il treno), alle batterie a cavallo, all'artiglieria da fortezza eia costa e eia montagna e agli operai d'artiglieria, e cogli uomini cli 2• categoria parimenti ascritti alla nùlizia territoriale, che ricevettero l'istruzione presso i suddetti corpi d'artiglieria (escluso il treno), vengono costituite 100 compagnie d'artiglieria da fortezza.

Genio 34. Cogli uomfo i. di J• categoria (compresi i sottufficiali), ascritti alla milizia territoriale e già appartenenti ai reggimenti del genio (escluso il treno), e cogli uomini cli 2" categoria parimenti ascritti alla milizia territoriale e che ricevettero l' istruzione presso i reggimenti del genio, vengono costituite 30 compagnie del genio cli nùlizia territoriale.

Compagnie di sanità e di sussistenza Compagnie di sanità 43. Cogli uomini cli 1a categoria ascritti alla milizia territoriale (compresi i sottufficiali), e già appartenenti alle compag nie di sanità dell'esercito permanente e della milizia mobile, viene costituita una compagnia di sanità cli milizia territoriale per ogni corpo cl' armata. 44. Le compagnie di sanità di milizia territoriale vengono costituite presso il distretto del capoluogo del corpo d'armata. A tal fine gli altri distretti fanno passare effettivi fin dal tempo di pace, ed entro il primo mese dal passaggio della rispettiva classe della milizia territoriale, al distretto capoluogo del corpo d'armata i propri uomini assegnati alle compagnie di sanità. 45. Alle compagnie cli sanità della milizia territoriale sono pure assegnati i ministri dei culti, i medici, i flebotomi, i farmacisti, gli studenti di medicina e chirurgia e cli farmacia, i quali siano ascritti alla milizia territoriale, ed a qualsiasi classe, categoria, arma o corpo appartengano. 48. I quadri dei sottufficiali vengono costituiti dai sottufficiali provenienti dalle compagnie cli sanità ciel!' esercito permanente ed ascritti alla nùlizia territoriale. 50. l ministri dei culti sono impiegati come assistenti negli ospedali e quell i del culto cattolico possono anche essere incaric'ati ciel servizio ciel culto negli ospedali territoriali, negli ospedali temporanei, di tappa, ecc., come è detto nel Tomo III delle Istruzioni per la mobilitazione. Compagnie di sussistenza 52. Cogli uomini di 1a categoria (compresi i sottufficiali), ascritti alla milizia ten-itoriale, e già appartenenti ai panettieri ed alle sussistenze, viene costituita una compagnia di sussistenza di milizia territoriale per ogni corpo cl' armata.

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53. Tali compagnie cli sussistenza vengono costituite presso il distretto del capoluogo ciel corpo d ' armata. 55. I quadri degli ufficiali vengono costituiti con ufficiali contabili di milizia territoriale. 56. I quadri dei sottufficial i vengono costituiti dai sottufficia]j provenienti dalle compagnie cli sussistenza ed ascritti alla milizia territoriale, e con sottufficiali e caporali maggiori ascritti all'arma di fanteria di milizia territoriale, secondo le esigenze della composizione dei quadri al momento della mobilitazione.

Carabinieri reali 57. l militari dell'arma dei carabinieri reali ascritti alla milizia sono destinati, in caso di mobilitazione, a rinforzare le legioni territoriali; la loro chiamata viene fatta per cura dei distretti militari. A tal fine i distretti terranno un ruolo speciale dei carabinieri assegnati alla milizia territoriale, ali' inizio di ogni anno forniranno al comando generale dell' arma una situazione graduale e numerica dei carabinieri che hanno a ruolo distinguendo i militari dell' arma a cavallo eia quelli a piedi oltre che per classi. 58. l carabinieri ascritti alla milizia territoriale saranno poi avviati dai distretti direttamente a quei comandi cli legione che saranno loro indicati dal comando generale dell'arma, al quale spetta di provvedere pel riparto dei richiamati fra le varie legioni territoriali. 59. I comandi cli legione provvederanno all'arredamento ed all'equipaggiamento dei militari dell'arma assegnati alla milizia territoriale, quando sono richiamati.

Milizia territoriale dell'isola di Sardegna 60. La milizia territoriale di Sardegna è costituita nel numero di unità indicato dall' annesso specchio A. 61. Per la formazione dei vari reparti cli milizia territoriale, per la costituzione dei quadri, come pure per l'amministrazione e la tenuta dei ruoli, ecc., i distretti dell'isola si regolano come è stabilito per i distretti del continente.

Operazioni speciali 64. I sottufficiali e gli allri militari di truppa provenienti dall'arma di cavalleria, dal treno di artiglieria e dal treno ciel genio (1 a e 2a categoria) ed ascritti alla milizia territoriale, saranno presi in forza come effettiv i deJio stato maggiore del distretto fin dal tempo di pace, ed in caso di chiamata verranno inviati alle commissibni militari di requisizione dei quadrupedi per coadiuvarle nelle loro operazioni; verranno pure impiegati nel governo dei quadrupedi requisiti e nell'accompagnamento di questi ai corpi. 66. I distretti terranno nota dei sottuffic iali ascritti alla milizia territoriale, idonei all'ufficio di scrivani, per sostituire nei rispettivi impieghi gli scrivani ed assistenti locali che siano ufficiali di complemento o delle milizie. 67. Gli uomini della l", 2• e 3• categoria, compresi i sottufficiali, ascritti alla milizia territoriale, i quali facciano parte 'delle compagnie d'esercizio ferroviario, a qualunque arma o corpo appa1tengano, non saranno assegnati dai distretti ad alcun reparto di milizia territoriale, dovendo far parte delle compagnie d'esercizio. Con l'Ordinamento Ferrero la milizia territoriale assumeva una dimensione completamente nuova, adeguata a quel ruolo di terza branca delle forze armate nazionali, che fin dall'inizio gli era stato assegnato. Ormai tutte le armi e corpi contribuivano a formarne gli organici, troviamo così nei suoi ranghi: i carabinieri reali , gli uomini provenienti dalla cavalleria e dal treno d'artiglieria e genio, la truppa di sanità con gli ufficiali medici ed i ministri del culto (*), gli uomini della sussistenza sotto il comando degli ufficiali contabili.

(*) A seguito dei con.trasti sorti con il Vaticano dopo il 1870, cessò la presenza dei cappetlan.i cattolici ,li-a le truppe, così come si era configurata nel passato, con. tanto di uniforme, verrà ripristina/a con l'istituzione dell'Ordinariato Militare alla vigilia della l" Guerra Mondiale.

- 800-


SPECCHIO N. 1

Reggimenti

Distretti di reclutamento

10

Artiglieria

20

ld.

Belluno - Ferrara - Messina - Piacenza - Rovigo - Teramo - U~ ine

30

lei.

Benevento - Bologna - Salerno - Trapani - Varese - Voghera

40

ld.

Aquila - Ascoli Piceno - Bari - Pistoia - Savona - Siracusa

50

Id.

Castrovillari - Catania - Forlì - Perugia - Pinerolo - Torino

60

ld.

Ancona - Caltanissetta - Mondovì - Nola - Ravenna - Taranto

70

Id.

Gaeta - Ivrea - Livorno - Lucca - Palermo - Potenza

so

Id.

Arezzo - Barletta - Girgenti - Pesaro - Verona - Vicenza

90

Id .

Avellino - Cuneo - Macerata - Mjlano - Siena

100

Id. '

Caserta - Lodi - Napoli - Parma - Reggio Emilia

11 o

lei.

Alessandria - Chieti - Frosinone - Lecce - Lecco - Massa

12°

Td.

Campagna - Como - Cosenza - Orvieto - Padova - Reggio Calabria

SPECCHIO

1 •

Catanzaro - Cefalù - Firenze - Monza - Spoleto - Venezia

2

Reggimenti

Distretti di reclutamento

10

Genio

20

Id.

Casale - Foggia - Vercelli

30

lei.

Genova - Novara - Treviso

40

Td.

Brescia - Cremona - Mantova - Pavia - Roma

Bergamo - Campobasso - Modena

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.


Gli articoli di questo R. Decreto regolavano solo gli aspetti ordinativi ed amministrativi, nulla era detto circa la divisa del personale appena inserito. Le ultime disposizioni in materia risalivano al 1882 e si riferivano solo ai fregi da copricapo per gli ufficiali, nulla era quindi mutato per la truppa che continuava a portare sul berretto e chepì la sigla M .T. Già con l'Atto n. 124 del 21 giugno 1883 (incrementi di forza dell'esercito e costituzione di nuovi corpi) si conferiva alle truppe alpine un distintivo speciale: mostrine a due punte e paramani di colore verde; per gli uomini dell'esercito permanente il collo era di panno nero con mostrine verdi a due punte, mentre per la milizia territoriale il collo era rosso ma sempre con le mostrine verdi a due punte. A segu ito di questa disposizione, in data 16 gennaio 1884, il Ministero stabiliva di 'aggiornare il paragrafo n. 34 dell'Istruzione sulla divisa della truppa, incaricando inoltre l'opificio d'arredi militari cli fornire ai reggimenti alpini il campione della giubba cli panno per la milizia territoriale alpina (vedi tabella). In data 7 gennaio 1884 erano state approvate le prime "Modificazioni all'istruzione sulla divisa della truppa" riferite ai fregi da berretto per la milizia territoriale. Con la Nota n. 10 la sigla M.T., fi no a quel momento in uso, veniva sostituita con il nuovo fregio consistente nella stella a cinque punte, liscia e senza disco, in tutto simile a quella già adottata dagli ufficiali. Per i sottufficiali delle varie armi la stella era ricamata in argento o in oro sopra un fondo di panno di diverso colore, mentre per i caporali e soldati la stella era cli panno ed il colore variava secondo l'arma o corpo. Le tabelle B e C allegate a questo atto sono state trasferite in immagini a colori per renderne più immediata la lettura. L'Istruzione sulla divisa degli ufficiali contabili della milizia territoriale, approvata il 17 febbraio 1884 stabiliva che: "Salvo le modificazioni qui sotto specificate, gli ufficiali contabili della milizia territoriale vestono la divisa stabilita per gli ufficiali contabili dell'esercito permanente. l. BERRETTO - La sopraffascia è di panno turchino scuro, alta cm 2, filettata di panno azzurro nella parte inferiore e superiore. Il distintivo di grado è col locato attorno alla fasci a, lasciando un piccolo interstizio fra il distintivo e la sopraffascia. Sul dinanzi del berretto il fregio è composto di una stella liscia a cinque punte in ricamo d'oro sormontata da Corona Reale. 2. GWBBA - Il bavero e le manopole sono cli panno turchino scuro. Tanto il bavero, quanto le manopole sono filettate cli panno azzurro. Le due punte del bavero sono ornate ciascuna di un bottoncino cli metallo dorato, liscio e semisferico con sopra in ri lievo una "T" di metallo inargentato. 3. PANTALONI - I pantaloni grigio-azzurri sono ornati lungo le cuciture laterali di una venatura stiacciata e della larghezza di un centimetro, formata da una strisciuola di panno azzurro, i cui lembi , rivoltati l'uno su l'altro, sono cuciti insieme ai pantaloni. 4 . CHEPÌ - Il fregio sul davanti ciel chepì è conforme a quello prescritto per gli ufficiali dell'esercito permanente; la stella però è liscia e senza elisco". Il decreto codificava solo quei distintivi che servivano ad identificare l'appartenenza dell'ufficiale alla milizia teJTitoriale, per il resto la sua divisa era conforme al modello prescritto nell'esercito permanente. Lo stesso criterio era stato applicato nei decreti riguardanti la divisa della truppa, compreso l'ultimo che stabiliva l'adozione dei nuovi fregi da berretto per tutti i corpi della milizia stessa. Il testo non, ci fornisce alcuna indicazione circa gli altri effetti che componevano la divisa, quindi, in assenza di specifiche indicazioni si deve intendere che gli uomini conservassero l'uniforme cieli' arma di provenienza, in base all' assegnazione nella milizia. Il fregio sul berretto era quindi l'elemento distintivo più peculiare per i militari della territoriale. La cosa è comprensibile se si tiene conto del fatto che le chiamate della truppa erano talmente limitate e brevi eia ridurre il loro corredo ai soli indumenti necessari per l'esercitazione a cui prendevano parte. Gli alpini invece rappresentano l'eccezione alla regola generale, infatti il 12 maggio 1884 veniva corretto l'Atto n. 19 ciel precedente mese di gennaio. Il M inistero stabiliva così che la giubba cli panno della milizia territoriale alpina fosse uguale a quella dell'esercito permanente e della milizia mobile, l'unica differenza era data dalle mostrine sul bavero (nero per tutti) che per la territoriale diventavano cli panno scarlatto anziché verdi, mentre i fregi sugli spallini diventavano di colore giallo. Il provvedimento rendeva più semplice predisporre delle scorte meno voluminose, trattandosi di un solo modello cli giubba a cui si potevano poi abbinare le mostrine giuste, secondo i casi.

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DIVISA DELLA MILIZIA MOBILE - NUOVI FREGI DA BERRETTO (7 gennaio I 884)

PER SOTTUFFICIALI - R1CAMATI IN ARGENTO O ORO CON FILETTATURE DJ CORDONCINO DI SETA

Fanteria di linea

Alpini

Artiglieria

Genio

Sussistenza

Sanità

00

ol,J

PER TRUPPA - DI PANNO CON FCLETTATURE Dl LANA

o

Fanteria di linea

Alpini

Artiglieria

Genio

Sussistenza

Sanità


·· '

'

Il '

00

o

~

1884 circa - Un gruppo di ufficiali del 122° Btg. della milizia territoriale. Come si può notare cinturino e giberna della truppa sono ancora del modello in do/azione prima della distribuzione del Vetterli, la placca infatti è quella di ottone con la croce di Savoia.


1884 circa - Soldato d'artiglieria in pastrano, su/. berrei/O porta la stella di panno giallo.

- 805 -


FREGI ED ORNAMENTI DELLE GlUBBE DI PANNO DA ALPINI, BERSAGLIERI E GRANATIERI

(12 maggio 1884)

. o Corpi

Spallini

Bottoni

Bavero

e controspallini

Reggimenti granatieri

00

Id.

bersaglieri (esercito permanente)

Id.

bersaglieri (milizia mobile)

lei.

alpini (esercito permanente)

Id. Id.

oo,

Colore della filettatura

Bianchi Panno lisci scarlauo

Panno nero

Manopole

Fregi sugli spallini

Panno Granata e numero bianco scarlatto su fondo nero Numero oppure numero ed iniziali S.M. e numero ed iniziale O bianchi su fondo nero (I)

Mostriue sul bavero

degli della spallini parte controante- spallini riore e tinte sinistra tasche

delle delle manopole

del bavero

1110¡

strine sul bavero

Alamari Panno Panno Senza Senza Senza (senza scarlatto scarlatto filettatura filettatura filettatura mostrine)

Gialli con cornetta

Panno nero

Td.

Panno nero

Id.

ld.

lei.

Id.

Bianchi lisci

lei.

Td.

alpini (milizia mobile)

Id.

ld.

Id.

Tcl.

Numero giallo su fondo nero

Td.

Id.

lei.

lei.

lei.

Td.

alpini (milizia territoriale)

Id.

Id.

lei.

Id.

Numero giallo su fondo nero

Id.

Id.

Id.

lei.

Id.

Td.

Numero giallo su fondo nero

Panno Numero bianco, od iniziali S.M. turchino bianche o gialle oppure l'iniziale D gialla su fondo nero (2)

Panno Senza Panno cremisi filettatura cremisi Td. Panno verde

ld.

Id.

Panno cremisi

Td.

ld.

lei.

Td.

Jd.

Panno Panno Panno Panno scarlatto scarlatto scarlalto scarlatto

Td.

(1) Il numero de( battaglione bianco su fondo nero serve per gli uomin i effettivi alle compagnie. li numero del reggimento colle inizial i S.M. bianche su fondo nero serve per gli uomini effettivi a llo stato maggiore. Il numero del reggimento colla iniziale D bianca su fondo nero serve per gli uomini effettivi al depos ito. (2) Il numero bianco su fondo nero serve per gli uomini effettivi alle compagnie. Le iniziali S.l'vl. bianche su fondo nero servono per gli uomi ni effettivi agli stati maggiori di battaglione. Le iniziali S.M. gialle su fondo nero servono per gli uomini effettivi agli stati maggiori dei reggimenti. La iniziale D gialla su fondo nero serve per gli uomini effettivi al deposito.


Le modifiche alle giubbe di panno degli alpini non erano comunque finite. Il 6 marzo 1887 fu deciso di adottarne un solo modello, che fosse valido per i militari dell'esercito permanente, della milizia mobile e della territoriale. Le manopole di panno verde furono abolite per tutti e sostituite con quelle cli panno turchino scuro, come il resto della giubba (*); la filettatura di panno scarlatto fu invece mantenuta. Nella nuova versione inoltre la giubba di panno della territoriale doveva portare le mostrine verdi anziché rosse, come gli altri militari del corpo. Con queste modifica si evitava di tenere in magazzino le scorte di mostrine scarlatte per i richiamati della territoriale. Alla fine anche gli alpini si adeguavano al criterio distintivo applicato negli altri reparti della territoriale. L'uniforme rimaneva quella della rispettiva unità di provenienza dell'esercito pe1manente, mentre i fregi del copricapo ne indicavano l'appartenenza alla milizia territoriale. La stessa tendenza si era già manifestata anche nei confronti degli ufficiali attraverso le modifiche all'Istruzione ciel 1882, approvate con decreto il 30 dicembre 1886. , In effetti i cambiamenti introdotti consentivano agli ufficiali assegnati alla milizia te1~ toriale, di continuare a sfruttare la divisa dell'arma o del corpo cli provenienza clell'E.P., bastava solo apportarvi qualche piccola modifica. Per chi doveva indossare la uniforme solo occasionalmente, era una bella forma d.i risparmio. Le modifiche del decreto (30 dicembre J 886) erano così codificate: l. BERRETTO - TI berretto per gli ufficiali della milizia territoriale è conforme a quello stabilito per gli ufficiali dell'esercito permanente, secondo l'arma o corpo a cui appartenevano con le seguenti varianti; ... Con questa frase così laconica in realtà si intendeva dire che i ben-etti fino ad allora in uso, caratterizzati dalle sopraffasce di colore distintivo d 'arma (rosso fanteria, giallo artiglieria, cremisi per il genio, ecc... ) e privi della filettatura oro o argento al tondino, si sostituivano con i ben-etti del modello che gli ufficiali portavano nei reparti d'origine, salvo qualche cambiamento che veniva così indicato: Ufficiali di fanteria di linea - Il fregio è composto da stella liscia in ricamo argento sormontata da corona reale (in mancanza di altre varianti si deve desumere che il berretto, per ogni altro dettaglio, era conforme al modello dell'E.P., vale a dire sopraffascia di panno turchino scuro filettata di panno scarlatto lungo i bordi, più filettatura cli cordoncino argento sulla cucitura del tondino); Ufficiali degli alpini - Il fregio è una cornetta in ricamo argento sormontata da corona reale (mancando altre vaiianti vale la precedente annotazione); Ufficiali d'artiglieria - La sopraffascia è cli panno turchino scuro, il fregio è la stella liscia a 5 punte ricamata in oro e sormontata da corona reale (in questo caso è La sopraffascia la variante, è panno turchino invece che di velluto nero, mantiene comunque la filettatura di panno giallo lungo il bordo inferiore); Ufficiale del genio - La sopraffascia (di panno turchino scuro) è filettata lungo i due bordi, inferiore e superiore, in panno cremisi, fregio come l'artiglieria (nell'E.P. le filettature della sopraffascia erano di velluto cremisi anziché cli panno); Ufficiali medici - Sopraffascia filettata di panno amaranto scuro lungo i bordi inferiore e superiore. li fregio è un tondino di panno bianco con croce rossa di Ginevra ricamata in seta, il tondino è contornato da un cordoncino ricamato in argento e posto tra due rami di quercia anch'essi ricamati in argento, tutto il fregio è sormontato da corona reale (resta sott'inteso che il tondino del berretto è filettato lungo la cucitura con un cordoncino argentato, anche in questo caso le filettature della sopraffascia nell'E.P. erano cli velluto anziché di panno); Ufficiali contabili - Fregio cli stella liscia a cinque punte in ricamo oro sormontata da corona reale (ogni altro dettaglio del berretto era conforme al modello prescritto per l'E.P., vale a dire filettatura oro al tondino e filettature azzun-e lungo i bordi de]la sopraffascia) . '

2. PANTALONI - T pantaloni degli ufficiali della milizia territoriale anziché di venatura sulle cuciture esterne, sono ornati di una banda di panno di colore e larghezza come quelle prescritte per gli ufficiali del1'E.P., secondo l'arma o corpo di appartenenza (per la maggior pai·te degli ufficial i significava poter usare i pantaloni della tenuta indossata nell'E.P.).

(*) Gli ufficiali continuarono ad avere le manopole di panno verde.

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1886 - Una compagnia della milizia territoriale in esercitazione con i suoi ufficiali.


1884 circa - Berretto da souujjĂŹ.ciale di fanteria della milizia territoriale (Coli. M. D' Orazio).

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1894 - Gruppo di militari di fanteria di linea della milizia territoriale richiamati in servizio. Comincia a fare la prima cmnparsa lo strano cappello a lobbia che caratterizzerĂ gli uomini della "territoriale" in questo scorcio di secolo.


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1889 circa - Fanti. della milizia territoriale. Posano per la foto ricordo con il loro .fatidico cappello di tela.


La divisa stabilita con i decreti del 1887, per ufficiali sottufficiali e truppa della milizia territoriale, rimase in vigore per circa sette anni, senza sostanziali mutamenti. Anche la "Raccolta delle disposizioni relative alla divisa degli ufficiali del regio esercito" (Atto n. 9 del 1891) riconfermava, nel capitolo dedicato alla milizia territoriale, lo schema dei fregi e distintivi adottati nel 1887. Nel 1894 invece apparvero sul G.M. alcune disposizioni che modificavano nuovamente il fregio dei copricapi degli ufficiali di fanteria di linea, artiglieria e genio della milizia territoriale. Il 18 marzo 1894 l'Atto n. 46 stabiliva che: "Per porre in armonia la divisa degli ufficiali d'artiglieria e genio della M.T. con quella della truppa dei rispettivi reparti, il Ministero cletennina che detti ufficiali, sul berretto e sul chepì, facciano uso dello stesso fregio prescritto per gli ufficiali dell'esercito permanente di quelle armi". Successivamente, il 30 marzo, veniva chiarito che i fregi da berretto e chepì dovranno essere: "quello del berretto avrà il disco della granata senza numero e completamente ricamato in oro; quello da chepì, il disco della granata pieno, senza numero". Forse è in questo contesto che si inserisce l' autorizzazione per gli ufficiali della riserva assegnati alla territoriale, cli sostituire la stella con il rispettivo trofeo d'arma, guarnito sempre dal disco rosso con croce di Savoia. Analoga disposizione veniva diramata con l'Atto n. 72 per gli ufficiali di fanteria di linea della milizia territoriale, con lo stesso preambolo: "Per porre in annonia la divisa degli ufficiali di fanteria di linea della milizia territoriale con quella della truppa dei rispettivi reparti, il Ministero determina che il fregio eia berretto consiste nel numero del battaglione sormontato da corona reale, entrambi in ricamo d'argento e delle stesse dimensioni, che per gli ufficiali dell'esercito permanente (vedi Atto n. 9 ciel 1891, raccolta delle disposizioni sulla divisa degli ufficiali, fig. 33). Il fregio del chepì consiste in una stella a cinque punte in metallo argentato, identica a quella degli ufficiali dell'esercito permanente. Nell'interno ciel elisco posto al centro della stella è intagliato in smalto nero il numero ciel battaglione". La definizione: "Per porre in armonia la divisa degli ufficiali ... con quella della rispettiva truppa", ci pennette cli scoprire che, in una data non molto lontana da questi decreti, erano stati distribuiti alla truppa nuovi fregi e con essi sicuramente il nuovo modello di copricapo destinato a diventare il simbolo stesso della milizia territoriale. Si trattava di un cappello erre per forma e dimensioni era molto simile alla "lobbia" dei borghesi, era realizzato con tessuto della stessa qualità e colore di quello usato per confezionare l'uniforme di tela per la tenuta di fatica. Per qualche inspiegabile motivo sui Giornali Militari ufficiali non v'è traccia dell 'adozione di questo particolare copricapo, né dei fregi da applicarvi, che sono quelli a cui fanno riferimento i due decreti qui sopra riportati (vedi tabella riassuntiva dei fregi). Con i nuovi fregi per gli ufficiali, Ja stella liscia a cinque punte della, milizia tenitoriale, era rimasta una prerogativa dei soli alpini (ufficiali, sottuffic iali e truppa) e degli ufficia li contabili. Gli ufficiali indicati nei due precedenti decreti avevano, tra l'altro, l'opportunità di sfruttare ancora i trofei da berretto e chepì, portati quando erano in servizio nell'esercito permanente. Un altro cambiamento si stava già approssimando, giunse infatti con l'Atto n. 101 del 16 maggio 1895, con esso il Ministro Moceimi proponeva una nutrita serie di modifiche all'uniforme degli ufficiali, inclusa la milizia territoriale (vedi capitolo sulla divisa degli ufficiali). Per quanto ,it'tiene alla M.T., il decreto fissava una serie cli cambiamenti da apportare ma relativi solo alla giubba. Ancora una volta il criterio era quello di consenti re il riutilizzo della divisa indossata nell'esercito permanente. Non a caso la nuova giubba aveva sempre collo e paramani cli velluto nero di seta, mentre le filettature di colore distintivo erano state in gran patte abolite, cosa che il decreto prescriveva anche per gl i ufficiali cieli' E. P. Ora l'arma o il corpo di appartenenza di un ufficiale, generalmente, sono indicati dalle "fiamme" sul bavero della giubba, così stabilite: - fiamme rosse ad una punta per gli ufficiali di fanteria di linea; » verdi » » » » degli alpini; >> gialle a due punte » » cl' artiglieria; » cremisi » » » » del genio;

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- gli ufficiali di cavalleria mantennero collo e paramani attuali così dice il decreto, tranne poi appurare che il collo attuale era rosso e le manopole di panno turchino, come la giubba, filettate di rossò; - gli ufficiali del corpo sanitario avevano la filettatura amaranto al collo della giubba. Per il resto ogni filettatura di colore distintivo era soppressa. Chi volesse approfondire l'argomento troverà un quadro più completo di queste disposizioni nel capitolo dedicato alle unifonni degli ufficiali, dove è riportata la normativa di carattere generale valida anche per gli ufficiali della milizia territoriale. La divisa degli ufficiali della milizia territoriale, codificata in questi termini, si ritrova descritta nel paragrafo n. 4 della "Istruzione per la divisa degli ufficiali del R. Esercito", approvata il 14 ottobre 1903. Le varianti rispetto al decreto del 1895 sono poche ed esattamente: a) Ufficiali di cavalleria - "Portano tutti il colbacco, con fregio costituito da una stella di metallo cl' argento liscia a cinque punte senza elisco. La giubba ha il bavero di panno di colore scarlatto senza fiamme, ed ha le manopole filettate pure cli panno scarlatto. I pantaloni sono ornati lateralmente di due bande di colore scarlatto". Nell' Atto 1OI' del 1895 gli ufficiali cli cavalleria avevano bavero e manopole di panno arancio. b) Ufficiali medici - "Il bavero della giubba è di velluto nero ed è filettato cli velluto amaranto scuro". Nelle precedenti cljsposizioni il bavero era di panno turchino scuro con filettatura di panno amaranto. Ora si adottava quello della divisa degli ufficiali medici dell 'E.P. c) Ufficiali commissari, contabili e veterinari - "Il bavero della giubba è di velluto nero è privo di filettatura". ,, Nel 1884 per gli ufficiali contabili era prescritto il collo di panno turchino scuro filettato cli panno azzurro. Notiamo inoltre che, rispetto al precedente decreto, si erano aggiunti agli organici della M.T. gli ufficiali commissari e vetednari; per questi ultimi non vi sono indicazioni specifiche circa i rispettivi fregi eia berretto e chepì, dobbiamo quindi dedurne che erano uguali a quelli che si portavano nell'E.P.

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1895 circa - Giubba mod. 1895 per ujjì.ciali di fanteria della milizia territoriale. Un esernpio delta nuova mostrina con i bottoncini, qui si vede chiaramente che la filetfatura scarlatta, del bordo del petto, è stata sostituita da quella nera come prescritto dall 'istruzione. La stessa cosa è avvenuta per le finte tasche sul dietro (Coli. V. Gibellùii).

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J895 - Giubba e berrei/o da tenente di fa nteria della milizia territoriale. Il .fi¡egio, a/laccato empiricamente, porta il numero del battaglione.

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Fig. 2

1895 circa Fig. ]. Giubba da capi/ano di fanteria della milizia territoriale richiamato in. servizio (stellette). Fig. 2. Dettaglio delle mostrine con i bottoncini con le "T' previsti per gli ufficiali non in servizio.

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J895 - I pantaloni con la banda da 1 cm erano stati aboliti e sostituiti dai normali pantaloni. La differenza di colore tra i due pantaloni è evidente. L'esernplare in alto porta anche i sottopiede di 1essuto uguale al pantalone previsti per gli ufficiali subalterni (Coll. L. Barone).

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1897 circa - S01to1enente d'artiglieria della milizia territoriale in grande uniforme. L'ufficiale è richiamato in servizio perchÊ porta sul bavero le stellette, sul pet/o ha la medaglia delle campagne d'A.fi"ica. con un travetlo di riferimento alla campagna a cui ha preso parte (riprod. fot. A. Boggia).

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Fig. I

Fig. 2 1895 - Fig. l. Giubba da sottotenente d 'artiglieria della milizia territoriale (Coli. V Gibellini). Fig. 2. Dettaglio delle nuove mostrine con le stellette perchÊ l'ujjiciale è richiarnato in servizio. Gli accessori della giubba sono da grande un(forme, manca solo la bandoliera.

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1896 circa - Sottotenente del genio della milizia territoriale in tenuta giornaliera di servizio. Sul berretto si 11.ota il nuovo .fregio adottato in soslituz.ione della stella piena. Le stellelte di divisa sul havem indicano che l 'ufficiale è richiamato in servizio. I pantaloni da cavallo hanno ormai da qualche tempo la banda larga cm 4, come gli ufficiali dell'esercito permanente (riprod. fot. A. Boggia).

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Cappello di tela color "bronzo chiwv '' per truppa della milizia territoriale. Vista da sopra.

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Da uno studio dal vero realizzato da E. Chiappa.

1898 circa - Cappello per souu.ffìciali e truppa della 111ilizia terriloriale. La data di adozione di questo cop ricapo così particolare non è stata accertata, neanche nei quaderni di appunti di Q. Cenni se ne/a menzione. li cappello in questione doveva es~ere distribuito ai militari della !'vi. T in occasione di esercitazioni e manovre che si svolgevano nel periodo e.1·1ivo, quindi era abbinato alla tenuta di re/a e sostituiva il berretto di panno /Jlu scuro con visiera. Nella forma ricordava più una lobbia che la bombeua da alpino, il copricapo era confezionmo i11 tela color "bronzo chiaro'' doppiata ed impunturata con filo f orte di ugual colore; dello stesso tessuto erano sia la fascia che il porta nappina, p oslo a sinistra alla base della calotta tronco conica. La tesa aveva un risvolto più largo sui due lati che degradava sui bordi anteriore e posteriore; all'intemo, lungo /'apertura. era applicata l'alluda di pelle 111a1-ro11e ma nessun tipo di fodem. Esternamente sul davami c'era il fregio costituiw dalla coccarda metaflica, recante al cewro o il disco con numero o il trofeo d 'arma (vedi favola deifregi M. T. ).

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Dettagli del precedente berrelto.

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1899 circa - Richiammi di fa111eria della mili:ia rerritoriale con il rnraueristico copricapo (Coli. C. di Somrna).

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(Archivio N. Barone)

(Archivio C. di Summa)

1899 - Sergente e soldato di fanteria della m.ilizia territoriale. Indossano entrambi la classica tenuta di tela da esercitazione con il tipico cappello adolla/U per la territoriale.

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1904 circa - Artiglieria della milizia territoriale in azione. il pastrano arrotolato è portalo a 1racolla (Coli. M . Lucarelli).

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1909 - Ujjìciali e sottufficiali dei battaglioni 105 e !07 della milizia territoriale. I rnilitari seduti a terra della prùnajìla indossano la classica tenuta di tela con la quale più spesso è ritratta la milizia territoriale.


Fanteria di linea SanitĂ Sussistenza

Artiglieria Compagnie costiere

Genio

Plotoni di requisizione <Juadrupedi

Alpini

1899 - Schema dei fregi da copricapo previsti per la truppa della milizia territoriale. La tavola è allegata alla nota raccolta fo/Ografica delle uniformi colorate a mano, essa completa le altre due tavole con i fregi dell'esercito permanente e della milizia territoriale

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1900 circa - Al centro, la fila delle coccarde metalliche rappresenta il.fi"egio dei cappelli di tela della fanteria di linea della territoriale.





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