L'ESERCITO BORBONICO DAL 1815 AL 1830

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Eliminata così in due tempi la categoria dei cadetti la più importante fonte di reclutamento degli ufficiali restava la Nunziatella, che manteneva la denominazione, di derivazione francese, di scuola politecnica militare, mentre altre fonti, di più limitato apporto ed alle quali si farà cenno in seguito, erano la compagnia delle reali guardie del corpo, ]a real paggeria, la volontà del re, la promozione, in alcuni casi, di sottufficiali e, per i reggimenti siciliani, la possibilità di essere proposti al re come ufficiali dagli organizzatori dei reggimenti stessi. La scuola politecnica militare si riapriva nell'autunno del 1815 con le quattro classi previste dall'ordinamento murattiano e con una classe elementare, aggiunta proprio in quell'occasione, per essere ammessi alla quale era necessario conoscere le quattro operazioni e la grammatica italiana (17) _ La scuola, nella quale si entrava tra i quindici ed i vent'anni, preparava gli ufficiali di fanteria e cavalleria, che al termine dei corsi venivano immessi direttamente nei reparti, e quelli delle armi facoltative che passavano alle scuole di applicazione. I programmi erano, in linea di massima, ancora quelli della vecchia Nunziatella di fine Settecento e ciò non deve stupire dato che per ammissione degli stessi ufficiali francesi questi programmi erano all'altezza delle scuole d'oltralpe e come aveva scritto in un suo rapporto il 1° luglio 1807 il ministro della guerra franco-napoletano «Les eleves pour l'artillerie et le genie subissent les mémes examens que en France» (18)_ L'altra scuola militare murattiana, la scuola di Marte, destinata a preparare gli allievi sia per la scuola politecnica sia per immetterli direttamente nell'esercito come sottufficiali o come capi-operai, accoglieva in quello stesso anno scolastico tutti ifigli di truppa dell'esercito. Al termine dell'anno scolastico 1815/16 erano variate la denominazione e l'organizzazione delle scuole militari. La scuola di Marte liprendeva la vecchia denominazione borbonica di real battaglione degli allievi militari (decreto 11 gennaio 1816), era trasfelita da Aversa a Napoli e riorganizzata su sei compagnie di 60 allievi con un grande stato maggiore di undici ufficiali, un piccolo stato maggiore di 30 sottufficiali e trabanti, 45 professori e maestri oltre a quattrordici impiegati ed ai forzati necessari per la pulizia dei locali. Nel battaglione erano ammessi i figli di militari tra gli otto ed i dodici anni che frequentavano corsi della durata di nove anni secondo il programma, lipartito per classi, di cui alla pagina successiva cui si doveva aggiungere la pratica della scherma, del nuoto e del maneggio delle armi. Al termine del sesto anno i migliori allievi del battaglione erano trasferiti al real collegio militare, nuova denominazione della scuola politecnica e militare, mentre gli altri proseguivano il corso di studi per altri tre anni per passare poi nella fanteria o nella cavallelia di linea come sergenti o come semplici soldati, se erano stati trovati di poca applicazione. La Nunziatella, ora real collegio militare, aboliva la classe preparatoria e modificava i cliteli per gli esami di ammissione e per quelli finali (decreti 6 e 13 giugno 1816) mentre a Capua era istituita una scuola di Applicazione unica per artiglieria e genio alla quale erano ammessi, come alunni sottotenenti, i migliori allievi del collegio al termine dei quattro anni di corso. Mentre i loro colleghi erano immessi come sottotenenti di fanteria o di cavalleria nelle unità della linea gli alunni sottotenenti frequentavano a Capua un corso biennale (il primo anno comune per le due armi ed il secondo diviso in due classi, una per l'artiglielia e l'altra per il genio) al termine del quale erano promossi tenenti.

(17) A.S .Na A.R.C.R. Fs. 929. (18) Citato da N. Cortese Corpi e scuole militari dal 1806 al 1815 in Rassegna Storica Napoletana 1933 I/3.

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