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C:msiderazi n1

Non sarebbe quindi.logico un improvviso rimaneggiamento delle reti già esistenti, per creare dei nuovi collegamenti diretti col I/232°. D'altra.I parte, il battaglione potrà, aspira.re ad ogni possibilità, qualora sia messo in grado di far capo alle organizzazioni preesist,enti. Esso, in tal modo, oltre ad assicurarsi tutti i collegamenti indispensa,bili potrà contare sulla stretta cooperazione di quelli 'in difensiva, cooperazione che è a,ppunto legata alla possibilità di poter prontamente ·comunicare. Per ottenere questo occorre però che i collegamenti di nuovo e rapido impianto possano saldarsi ai preesistenti in punti opportunamente scelti. Questi punti di saldatura saranno evidentemente costituiti da çentri di collegamento che, nel caso in esame, sono appunto quelli del comando del II battaglione e di Poggio!Ombricolo (q. 544).

Così facendo basterà che il I battaglione, partendo al contrattacco, impianti un unico centro di collegamento avente caratteristiche di relativa permanenza e dal quale avranno inizio i dispositivi di ordine vario destinati a seguire i reparti in azione. Quest'ultimo centro permetterà lo sfruttamento di tutti i collegamenti preesistenti, offrendo in pari tempo le più ampie possibilità.

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Pertanto, le due reti complesse (quekt già esistente e quella di nuova attuazione) risulterarmo conformi al progetto indicato con il grafico 7. Dall'esame di esso risalta come il I battaglione possa raggiungere pienamente gli scopi che si prefigge nei confronti dei collegamenti, pur impiegando una. min:ima quantità di mezzi e tenendo la rimanente parte in riserva, per eventuali ulteriori necessità .

. CONSIDERAZIONI.

Il caso concreto esaminato }permette di trarr~ alcune considerazioni di dettaglio, e cioè: 1) la difensiva rappresenta la fase del combattimento dm·ante la qua,le i collegamenti ragghmgouo il massimo sviluppo, perchè sia il tempo a disposizione sia la relativa immobilità dei comandi permettono quasi sempre la messa in opera della massima pa,rte dei mezzi a disposizione ; 2) in difensiva i mezzi predetti si completano e si integrano a vicenda, più che in ogni altro caso; 3) l'esempio riportato mette in evidenza l'opportunità di ltn intimo nesso fra le reti adibite al servizio de:i reparti di primo scaglione con quelli retrostanti dei comandi di ordine superiore e dell'artiglieria; 4) la suddetta intelaiatura, che riveste in difensiva i caJ.'atteri della maggior. perfezione/f.è quella che permette al momento opportuno l'elastico adattamento delle reti delle trasmissioni alla mutevolezza delle situazioni; 5) in difensiva non è il caso di pensa,re alla creazione di ingenti riserve di materiali e .di personale.

La riserva dei mezzi è piuttosto assicurata dalia molteplicità e dalla va,rietà degli impianti, i quali. debbono essere in grado cli sostituirsi a vicenda in ogni momento; 6) la difensiva è la fase nella, quale i centri di collegamento costituenti la intelaiatura acquistano la maggiore complessità, anche in dipendenza dell'impiego multiplo dei mezzi (1). . '

Non si deve però credere ehe i vari mezzi costituenti un unico centro debbano raggrupparsi in spazio limitato, perchè ciò sarebbe contrario ai requisiti di sicurezza contro il tiro avversario cd anche in contraddizione con le caratteristiche d'impiego dei materiali ottici e radio, ai quali debbono far riscontro opportune condizioni di visibilità e di rarefazione delle stazioni costituenti uno stesso nodo.

(1) Vedasi per eRempio il centro di collegamento del II/232°, il quale comprende, il 28 luglio: ·. 8 stazioni telefoniche (1 del comando di reggimento; 2 dell'artiglieria: 3 del II battaglione; I della sezione 65/17 per fanteria; 1 del I/232°). 2 stazioni radio (una R. F. 1 ed una R. F. 2); 2 stazioni ottiche (una da 80 ed una da 45); 6 posti segnalazione con bandiere {2 del II battaglione; 3 delle compagnie e 1 dell'artiglieria); · 2 p osti di corr:spondcnza. Cioè un complesso di ben 20 fra posti e stazioni, numero questo che deve indurre a parecchie considerazioni.

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