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ITA LIANO
spesso dovute « ad ereditit degli anni decorsi. c1oc si;1no
· « originale dai germi conservath;i :;ia nelle caserme, s·a 11 nelle nhitazioni civili a quelle limitrofe. La venuta della « nuova classe le anni v'inlluirebbe le 1< co ndizioni sfavorevoli dell'agglomPramento nelle caserme « ed apportando un maJ.(gior numero d'inùiri1lui più .;n« scettibili d'essere attaccati per quell'insieme di soll'ereuzo « proprie del noviziato della rita militare :t ( l ).
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1.' osservazione dell' inizio delle otto epidenaie so pra ri ferite è una dimost razion e indiscutdHie che tale ipotesi non è accetlahi le. l pediatri per altra parte hanno iu questi u ltimi anni villoriosamente combattuta la teoria della persistenza dei germi morlllllosi nei locali e negli oggetti letterccci, ed il contagio per essi. Srveslre ammette che al di fuori dell'organismo il gèrme nwrhilloso non possa sopravvivere oltre le due o tre ore. f'r1·ancher concede due o tre giorni. Bard sottoscri ve alrt>pinioue di Sevestre, ma senza vo ler precisare questo lasso di tempo, ritiene cho la vita del germe morbillogeno è più corta di quella che esigerebbero i preparativi di una disinfezione qualunque, per ded urue che nella pmtica questa disinfezione è comple tamente inutile e che per il caso partico lare del morbillo, s'i ntendE\ una semp li ce esposizione all'aria dei locali e degli oggetti hasta ai bi•ogoi della prolilassi.
!llleste vedltte di Uard sono pre ttamente teoriche; esse sono basale sul le osservazioni di un'epidemia da lui minutamente descrilla (2), nella quale. non siasi alla disinfezione nt.. ad altre preca uzioni par ti co lari per gli oggetti che aYevano servito agli ammalati, tuuavia, dur·ante i sei mesi che ha durato l'epidemia, non si veri· lìcò un caso, la cui origine essere riferit a ad un momento nel l)uale esistesse nelle sale del reparto morqual che so,.:;!etlo in polenziali til di conlal(iO.
Ilo giit notato piu sopra il modo l1'111sorgere delle epidemie morLillose nelle e come tm il primo où i primi casi ed i success1vi t1·ascorra Il peri odo d 'incubazione, :-egna Ct'rto che i s uccessi\'i so no dai primi rasi e non da !{ermi anuitlati rt E'lle caserme. Sarebbe int••rt>s•:ante il r·icercare la liliazione diretta ò i tuili i casi avvt•ratisi in una rl..ta ca;;erma in un a data ep rde mia. e nun tluhito punto che le conclusioni sarebbe t·o identiche all e !iopracct>nrl:tle: ma non avendo mezzi pe1· farlo mi limito ati tJs:wna re come l'albero dei ùi vers;' casi in certi rprartat-ri :)i prese nti talora ed in moclo che i cirHJIIP o se i malati di morbillo succedent is i in un alato reparto eli trup pa sono ri coverati all'o:'pE-<Ialr. a•l Olln- rlodi •·i ;.dorni di dio;tnnza l'u na dall'altra.
.'. t>ll:•.nve rno 188ì-1888 nel Jo• reggime nto artiglieria SI n.•rrhcnno seLLe casi di mo•·billo nIle seguenti date : l recluta 11 gennaio; 3 reclute 22 gennaio; l recluta gl"nnaio; l recluta il 7 febbm io, un'altra r ecluta il ? fehltraio.
(t) GtVOGRE.- lltlazkme st'l l"i)nu·lo delle malaUie i n(ellive fd in particolar i dtl morbillo ptr i mrsi di (rbbrtJiO, marzo, oprilt, moggio, 1881. IGioriiQlt d• med i ci11a mililart, aprile,
(!) BARo. - Cottlrlbulioll a de l' lipidénuologie tle lo •·oll(/fole. ( /levue 11'/tygléne et de police tlmilait·e, i 8Di, pag. 393).
:'; ella stessa epidem ia n ell'artiglierin da montaoua otto c.tsr: una recluta il 30 no,em bre, una r·ecluta 9 diuna recl uta il 20 dicernb1·e. due re clu te il 22 dicembre. un'a nziano il 3 1 d' h d • rc em re e i nfì ne. caso stncca.to. un'anziano il :l febhr·aio 1888.
()o r il periodo d'' b • . . . 1n cu nzwne s t prolunga oltre gli I l glo r nr ammessi lìn da prin ci pio di qu esta memnria, ma