quando il destino — complice la politica carceraria del regime — ha intrecciato le loro biografie e Lussu, che potrebbe commemorarlo con un mosaico minuto delle loro dispute sui massimi sistemi, preferirà confidare uno scorcio della loro intimità: il gioco, infantile, con cui hanno spiegato la loro complementarietà inventandosi un tempo primordiale dove la tribù di Carlo, eccelsa nel suonare lira e flauto quanto nelle dottrine di Stato, suggella con matrimoni l’alleanza a quella, montanara, di ladroni di cammelli da cui nella fantasticheria discenderebbe Emilio. Il tributo definirà Rosselli «non un semidio, ma un eroe umano» e si chiuderà su un dettaglio: «gli occhi buoni, dopo la guerra spagnola, s’erano fatti più pensierosi e penetranti»472.
3.7 «Con uno spillo contro un miliardo di tonnellate d’acciaio» L’improvvisa scomparsa dell’ideologo assesta un colpo quasi fatale a GL, che a quell’altezza conta circa 140 iscritti. Al timone sale Lussu. Va in porto, così, la fusione, abbozzata negli ultimi confronti con Rosselli, fra il movimento e l’ARS di Schiavetti (una quarantina di militanti). Dal congresso dell’unificazione, tenutosi fra il 19 e il 20 giugno, Giustizia e Libertà esce con l’inedito sottotitolo di «movimento di unificazione socialista». Una svolta figlia dell’influenza di Lussu, fedele ai vecchi disegni federativi473. In quell’estate, fallisce l’avvicinamento ai comunisti impostato ancora una volta dal leader toscano: il III congresso (Parigi, 26-28 giugno) del PSI, freddo sull’allargamento a GL percepita come borghesoide, approva il rinnovo del patto socialcomunista, firmato il 26 luglio. D’altronde, anche i comunisti sono scettici: sospettano di trotzkismo i giellisti474. Sullo «Stato Operaio», il luogotenente del PCd’I Mario Montagnana suona un ultimatum: gli «uomini da salotto di GL» possono avere cittadinanza nel futuro Fronte popolare italico solo a patto di ritirare la pretesa, «una patente di menzogna», d’avere una fisionomia proletaria, quando sono espressione della borghesia capitalistica475. A ottobre GL risponde per le rime, facendo il verso
472
Cfr. LUSSU E., Alcuni ricordi su Carlo Rosselli, cit., pp. 205-212; le citazioni, in ordine di comparsa, provengono da p. 209 e p. 212. 473 Cfr. GENTILE E., Fascismo e antifascismo, cit., pp. 290-291, per l’Ars, e quindi p. 365, e GAROSCI A., Storia dei fuorusciti, cit., pp. 180-182. 474 Cfr. DELZELL C.F., I nemici di Mussolini, cit., pp. 153-154, e GENTILE E., Fascismo e antifascismo, cit., pp. 367-369. 475 Cfr. BRIGAGLIA M., Emilio Lussu e Giustizia e Libertà, cit., pp. 187-190; a p. 187 è cit. l’articolo di cui si riporta qualche stralcio: MONTAGNANA M., Franche parole a GL, orig. in «Lo Stato Operaio», XI, luglio-agosto 1937, pp. 379-383.
112