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14-09-2008
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V. Autobiografie e vite di donne in un manicomio del primo Novecento
L’autobiografia come terapia A partire dall’ultimo ventennio dell’800 il colloquio medico-paziente diventa centrale nell’anamnesi attuata dalla scienza psichiatrica italiana. L’individuazione dei sintomi della malattia avviene attraverso la ricostruzione di percorsi biografici che spesso assumono forma scritta. Le autobiografie e gli scritti autografi dei ricoverati rappresentano, negli anni di passaggio dall’800 al’900, una parte consistente del materiale conservato nelle cartelle cliniche delle istituzioni psichiatriche1. Il trionfo del “positivismo” nella cultura medico-psichiatrica2 produce nuovi reperti anamnestici: la scrittura come “segno” della devianza. Il nuovo approccio analitico si fonda sull’esistenza di un “patto autobiografico” tra medico e paziente3. Philippe Lejeune, che, più di altri ha studiato l’autobiografia come genere letterario, individua il tratto caratterizzante di questo tipo di scrittura nel tacito accordo, il “patto”, che vincola scrivente e lettore4. Nel caso delle autobiografie 1 E. Cavazzoni, Archivi manicomiali in Emilia Romagna, “Società e storia”, 1985, n. 28; Le autobiografie mentali negli ospedali psichiatrici emiliani, “Materiali di lavoro”, 1990, n. 1-2; V. Fiorino, Donne da manicomio: appunti sulle biografie di internate a Roma (1850-1915), “Agenda della Società italiana delle storiche”, 1998, 20; Ead, Matti, indemoniati e vagabondi. Dinamiche di internamento manicomiale tra Otto e Novecento, Venezia, 2002, A. Molinari, La pratica della scrittura nelle istituzioni segreganti del primo Novecento. Le autobiografie dei folli, in Antonio Guerci (a cura di), Malattie, culture e società. 3° colloquio europeo di etnofarmacolgia, Genova, 1999, Ead, Autobiografie della vita e della mente, in “Genesis. Rivista delle Società delle storiche italiane”, n. 1, 2003. 2 M. Foucault, Microfisica del potere, Torino, 1977; A. Dal Lago (a cura di), Archivio Foucault. Vol. II, Poteri, saperi, strategie, Milano, 1996. Per la situazione italiana: P. Guarnieri, Individualità difformi. La psichiatria antropologica di Enrico Morselli, Milano, 1986; Storia della psichiatria. Un secolo di studi, Firenze, 1991. 3 R. Castel, Lo psicanalismo, Torino, 1975; L’ordine psichiatrico. L’alienismo, Milano, 1980. 4 Ph. Lejeune, Il patto autobiografico, Bologna, 1986; A. Battistini, Lo specchio di Dedalo. Biografia e autobiografia, Bologna, 1990.
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