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4. L’ assedio

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ARTE IN ASSETTO DI GUERRA

La mattina del 14 luglio i tedeschi fecero saltare tratti della ferrovia per Lucca: da 500 metri di distanza piovevano in città frammenti di rotaie.

Il 16 luglio erano stati nuovamente bombardati i ponti. I tedeschi in ritirata li minarono, completando la devastazione dei Lungarni.

4. L’ assedio

Il 17 luglio crollò il Ponte dell’Impero.

Il 19, alle 17.30, si udirono per la prima volta i colpi dell’ artiglieria americana. Quel giorno le mine tedesche posero fine alla gloriosa Cittadella, ricordo della Repubblica Marinara di Pisa. Crollò la Torre Guelfa, franarono i ponti e le spallette dell’Arno, subirono gravi danni il Palazzo Agostini e il Palazzo alla Giornata. Il Lungarno decantato da Leopardi non esisteva più.

Quello stesso giorno, a San Miniato, crollò il campanile di S. Pierino, abbattendo il soffitto e la parete destra della chiesa. Gli Alleati erano sempre più vicini e i tedeschi, preparandosi alla fuga, fecero saltare anche Palazzo Grifoni per intralciare l’ avanzata. Il 22 luglio un colpo di artiglieria della V Armata americana, che cannoneggiava la cittadina, colpì il Duomo, causando una strage25 .

La strada Calci-Pisa era diventata pericolosa per i continui bombardamenti alleati, tanto che Gattai preferì tornare stabilmente a Pisa, e fece un secondo tentativo per farla dichiarare “ città aperta ” . Gli impiegati comunali erano tornati dalle loro famiglie, per paura dei bombardamenti e dei rastrellamenti tedeschi. In Piazza dei Miracoli gli operai della Primaziale si nascondevano nel sottotetto del Duomo o all’interno di una tomba vuota nel Camposanto. La paura era tale che, nelle relazioni sugli allarmi, un custode riportava che la gente si presentava al rifugio di piazza S. Caterina al solo avvicinarsi degli apparecchi.

Ormai gli Alleati avevano raggiunto Porta a Mare.

«23 luglio 1944, domenica. È fatto saltare lo storico “Ponte di Mezzo ” , famoso per il suo Gioco del Ponte. Anche il Palazzo Pretorio, con la Torre dell’Orologio cara a tutti i Pisani, frana con altri palazzi del Lungarno. Continua ininterrotto il sibilo dei proiettili alleati. Verso le ore 16 bombardamento sui Monti Pisani. Verso le ore 20 arriva un colpo alla base del Campanile. Inizia così il cannoneggiamento dell’ ultima zona abitata. La sera è aperto alla popolazione il Duomo, per rifugio e abitazione. Gli americani hanno raggiunto la riva sinistra dell’Arno. Pisa è divisa tra due eserciti»26 .

IV. 1944: LA LINEA DELL’ARNO 85

17. Lungarno Mediceo, Palazzo del Governo e S. Matteo (Foto G. Allegrini, Pisa).

18. Ponte di Mezzo (Foto G. Allegrini, Pisa).