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AITACK CULMINATING IN THE CAPTURE OF AGRIGENTO, PALERMO AND MESSINA

Che nella nostra lingua recita:

Il 10 Luglio 1943 La Terza Divisione Di Fanteria

DEGLI STATI UNITI, RINFORZATA, ESEGUI' SBARCO ED ASSALTO ANFIBIO IN QUESTO SETTORE, STABILENDOVI UNA TESTA DI PONTE

ED INIZIANDO LO STORICO

ATTACCO CULMINATO CON LA CONQUISTA DI AGRIGENTO, PALERMO E MESSINA.

Questo evento storico non è passato inosservato neppure alla filatelia ed è stato oggetto anche di numerosi film. Le isole Marshal, ad esempio, hanno emesso un foglietto di quattro francobolli del valore di 52 cent. ciascuno. I primi due in alto riproducono i volti dei due principali protagonisti sul campo, il gen Patton e il gen. Montgomery, gli altri invece i momenti dello sbarco anfibio sulle coste siciliane. In uno di questi è possibile scorgere la spiaggia di Montegrande di Licata.

Nel 1970, infine, Nanni Loy girò in gran parte in Sicilia un film, Rosolino Paternò soldato, sul luglio 1943. Molte scene vennero girate a Licata, a Marianello, in piazza Sant' Angelo, al Quartiere, nella zona di via Ecnomo. Protagonista principale è Nino Manfredi, assieme a Peter Falk, Slim Pickens, Frank Latimore e Martin Landau. Genere del film: commedia. Durata 101 minuti circa. La trama: Alla vigilia dello sbarco alleato in Sicilia, quattro militari americani e un prigioniero italiano, costretto a far da guida, debbono compiere una pericolosa missione. Su una sceneggiatura poco felice di Age & Scarpelli, Loy sbagliò un film che oscilla tra bellico d'azione, farsa e satira senza trovare la rotta. Manfredi fece quel che po teva, anche troppo.

(1) Cfr. ASCL, Cart.1943, documento del 30 dicembre 1943 inviato dal sindaco Gaetano Sapio alla Regia Prefettura di Agrigento.

(2) Cfr. F. Giorgio, op. cit., V, p. 86.

(3) ASCL, Cfr. Ordinanza n. 12 del 6 settembre 1943.

(4) Cfr. ASCL, Delibera n. 201 del 20 agosto 1943: "Rimozione dall'Ufficio dell'accalappiacani Castiglione Vincenzo".

(5) Cfr. ASCL, Cart. 1943, decreto di scioglimento del Corpo delle Guardie Municipali del 28 agosto 1943.

(6) Cfr. ASCL, Delibera n. 207 del 2 settembre 1943. Lo stipendio venne fissato in f.. 4.600 annue più l'indennità di servizio di f. 320 e di cavalcatura di 1.000.

(7) Cfr. ASCL, Delibera n. 172 del 28 agosto 1943.

(8) F. Giorgio (Cfr. Licata. Storia della città dai tempi più remoti agli attuali, Roma 1983, vol. V, p. 86) afferma che le due campane sono state prese dal campanile della Chiesa della Confraternita della Carità. Una notizia assolutamente non vera dato che le tre campane della chiesa della Carità, di cui una grande, una media ed una piccola, con l'effigie del cuore della Confraternita della Carità e il simbolo della fonderia, la lucertola, sono rimaste sempre al loro posto.

(9) Cfr. ASCL, Cart. 1943, delibera N. 248 del 17 settembre 1943, vistata dal vice sindaco Feritore: 11 Pagamento di spese a calcolo in data 12 settembre 1943 alla ditta Ardente Carmelo, per lavori dismontaggio,montaggio, discesa e trasporto di due campane del campanile della chiesa della Badia e di un'altra della chiesa di Settespade e trasporto all'orologio comunale 11 • Somma liquidata f. 1.500. Nella stessa delibera è inserita la anche nota di lavoro del 10 settembre 1943, vis tata dal sindaco Sapio e dal geom. R. Quignones, eseguito dalla medesima impresa per la costruzione di un castelletto per il sollevamento sulla torre dell'orologio delle campane (spesa f. 4.700) e la note di lavoro, rispettivamente del 14 e del 15 settembre 1943 per il pagamento delle spese per la costruzione di un castelletto nella parete sud della torre dell'orologio per la coloritura del quadrante dell'orologio e la rimozione dal quadrante del fascio (spesa f. 1.400) e la nota del Sig. Antonino De Caro per la coloritura a vernice dei tre quadranti dell'orologio civico (spesa f. 200).

(10) Le nuove campane, opera della Fonderia Carmine Capezzuolo di Napoli, che succede alla premiata ditta Salvatore Nobilione, oggi SAIE di Luciano Manna con stabilimento a Striano (Na), committente il Comune di Licata, furono rimontate sulla torre civica nel 1950. La campana grande è alta cm. 90 con diametro inferiore di cm. 80. Su di essa è effigiato un puttino con aureola, e porta sovrimpresso il nome della fonderia e della Città di Licata e la seguente scritta in latino:" Ablatum tempo re belli A.O. MCMXL V, restitutum publico sumptu A.O. MCML" (Portata via in tempo di guerra nell'anno 1945, ricolloca ta con spesa pubblica nell'anno 1950) La campana piccola in alto presenta un diametro inferiore di 50 cm. Su di essa con il nome della Città di Licata, si legge l'anno MCML.

(11) Cfr. ASCL, Delibera n. 228 del 17 settembre 1943.

(12) Cfr. L. Mercuri, La Sicilia e gli Alleati, cit. p. 259.

(13) Cfr. ASCL, Delibera n. 225 dell'll settembre 1943.

(14) Cfr ASCL, Delibera n. 206 del 2 settembre 1943

(15) Cfr. ASCL, Delibera n. 240 del 4 ottobre 1943.

(16) Cfr. F. Giorgio, op. cit. V, p. 79 e C. Carità, in La Vedetta, n. 3 (marzo 2002), p. 5. La statua, nella nuova versione, nella destra alzata non impugna la palma della vittoria, ma una corona di alloro.

(17) Cfr ASCL, Cart. 1943, delibera n. 286 dell'l 1 novembre 1943: "Restauri al monumento dei caduti e rifacimento in cemento e colorazione in bronzo della statua, ara di appendice: rimborso all'Economo della somma di f. 3.500 per pagamento delle opere di cui sopra".

(18) Cfr. ASCL, Delibera dell'8 ottobre 1943.

(19) Cfr. ASCL, Delibera n. 394.

(20) Cfr. ASCL, Delibera n. 278 del 6 novembre 1943: "Nomina del direttore tecnico ed amministrativo del mercato ittico all'ingrosso".

(21) Cfr. ASCL, Delibera n. 302 del 20 novembre 1943.

(22) Cfr. ASCL, Delibera n. 376 del 24 novembre 1943. "Corresponsione dell'aumento di cui all'Ordine Generale n., 14 del Governo Militare Alleato e dell'indennità speciale al personale dipendente".

(23) Cfr. ASCL, Nota della Ragioneria Comunale del 24 settembre 1943.

(24) Cfr. L. Mercuri, op. cit. p. 275.

(25) Cfr. ASCL, Delibera n. 388 del 31 dicembre 1943. "Denunzia di nuova entrata da impiegare per costruzione locali Liceo Comunale".

(26) Cfr. ASCL, Lettera raccomandata del Provveditore agli Studi di Agrigento del 12 dicembre 1943.

(27) Cfr. ASCL, Deliberan. 314del4dicembre 1943: "Costituzione Commissione Distrettuale Imposte Dirette biennio 1944-1945".

(28) Cfr. ASCL, Cart. 1943, fase. 539, f. 33: Ordinanza sindacale del 18 dicembre 1943.

(29) Cfr. ASCL, Delibera n. 322 del 14 dicembre 1943: "Approvazione elenco dei poveri per l'anno 1944".

(30) Cfr. ASCL, Delibera n. 303 del 4 dicembre 1943: "Per spese pranzo d'addio offerto al Capo degli affari Civili capitano W. Phillips". La spesa di f.. 1.567 fu liquidata dallo stesso Comando Alleato con mandato di pagamento del 31 dicembre 1943.

(31) Cfr. ASCL, Cart. m, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 342 e f. 355, "Rapporto informativo sul conto del dott. Domenico Re".

(32) Cfr. ASCL, Cart. 777, dr. ai fogli 176 e ai fogli 533-536 la lettera dell'avv. Peritore.

(33) Cfr. ASCL, Verbale della seduta della Giunta Provinciale Amministrativa del 29 gennaio 1944.

(34) Per una migliore e più completa conoscenza dei fatti, cfr. G. Peritore, Licata città rivoluzionaria, Canicattì 1969, p. 45 egg. e C. Carità, Immanis Gela nunc Alicata urbs dilecta ac fidelis ... (Storia generale della città di Licata), Ragusa 2007, p. 162 e sgg.

(35) Cfr. ASCL, Delibera n. 342 del 30 settembre 1944: Revoca delle delibere di Toscani.

(36) Cfr. ASCL, Cart. N. 716, f. 491 "Relazione dell'UTC per la ricostruzione edilizia per i danni di guerra e sistemazione urbanistica" del 15 ottobre 1944, firmata dall'ing. Capo Vito Terrana.

(37) Cfr. ASCL, Cart. 777, fascicolo "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 361: Lettera raccomandata della R. Prefettura di Agrigento dell'l dicembre 1944, inviata, oltre che al commis_sario prefettizio del Comune di Licata, ai sindaci dei comuni di Agrigento, Canicattì e Porto Empedocle e al Presidente della Deputazione Provinciale, dott. Giorgio Cresi, avente come oggetto "Dipendenti EE. LL. allontanati dalle Autorità Alleate".

(38) Cfr. ASCL, Cart. 777, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 344, "Rapporto informativo sul conto dell'ufficiale sanitario dott. Alessandro Cestelli" in data 19 febbraio 1945.

(39) Cfr. ASCL, Cart. 777, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 345, "Rapporto informativo sul conto del dott. Vincenzo Casano", f. 348, "Rapporto informativo sul conto dott. Giovanni Mangione", f. 346, "Rapporto informativo sul conto del dott. Luigi Ciotta"

(40) Cfr. ASCL, Cart. 777, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 350, "Rapporto informativo sul conto dell'economo dott. Privato Pasquale", f. 352, "Rapporto infor- mativo sul conto del dipendente Carmelo Recca", f. 353, "Rapporto informativo sul conto dell'applicato di seconda classe Volpe Angelo".

(41) Cfr. ASCL, Cart. 777, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", ff. 22-24, lettera del dott. Domenico Re del 6 settembre 1945.

(42) Cfr. ASCL. Cart. 777, fase. cit., f. 342.

(43) Cfr. ASCL, Ordinanza n. 19 del 2 maggio 1943

(44) Cfr. ASCL, Cartella 579, elenco degli immobili danneggiati dai bombardamenti il 9 e 10 luglio 1943.

(45) Cfr. C. Zangara, "Licata ricostruì le case bombardate con i fondi del piano Marshall", in La Vedetta, Novembre2010 (n. 11), p. ll;idem, "II piano Marshall e la ricostruzione post bellica", in La Vedetta, Dicembre 2010 (n. 12), p. 11.

(46) Ecco il lungo elenco di vie licatesi dove sarebbero stati periziati immobili distrutti o danneggiati dai bombardamenti: Piazza Matteotti, Corso Vittorio Emanuele, Via Collegio, Via Bucceri, Via S. Andrea, Via Adamo, Via Martinez, Via Principe di Napoli, Piano S. Gerolamo, Via Donna Agnese, Piazza Duomo, Piazza Attilio Regolo, piazza Sant' Angelo, Via San Paolo, Piazza Linares, piazzetta Luigi Vitali, Via Sole, Via Borgo Nuovo, Via Giarretta, Piazza Stazione, Via Palma, Cortile Tiso, Cortile Alesci, Via Brunetto, Via Polizzi, Via Cammilleri, Via SottotenenteSemplicetto, Via sant' Elia, Via Di Lorenzo, Via Darnanti, Via Marcotto, Via Santi Buoni, Via Termopoli.

(47) Cfr. ASCL, Cart. 777, fase. "Epurazione dei pubblici dipendenti", f. 151, Racc. n. 10770 indirizzata alla Delegazione Provinciale di Agrigento, che contiene i nominativi degli insegnanti riassunti in servizio, in data 5 novembre 1945

(48) Cfr. A. Luminoso, I caduti licatesi nella 2a guerra mondiale, in La Vedetta N. 9 (Settembre 1993), p. 5.

(49) Cfr. F. Giorgio, op. cit. V, p. 85.