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2.2 La Conferenza di Ginevra del 1932 e il Patto a quattro
Le forze di polizia del regime (comprese, naturalmente, le SS e la Gestapo) avevano praticamente pieno controllo sulla vita dei cittadini tedeschi e su quella delle popolazioni rinchiuse nei campi di concentramento. Per quanto riguarda il consenso ottenuto dal governo nazista, bisogna dire che esso fu sicuramente favorito dalla ripresa economica, dall’ideazione di una sorta di nuova religione di massa, dal rifiuto del comunismo e dall’uso ossessivo degli apparati di comunicazione ad ampio raggio. La guerra civile spagnola che iniziò nel luglio del 1936, guidata dal Generalísimo Francisco Franco (il quale non nascondeva le proprie idee filofasciste) destò l’interesse del Terzo Reich34 e di Mussolini, che inviarono uomini per contrastare il Fronte Popolare spagnolo di ispirazione marxista35. L’invio di aiuti da parte di Hitler alle truppe di Franco spinse anche l’Italia di Mussolini a fare altrettanto; tuttavia, il Duce iniziò ad inviare armi e materie prime e il primo contingente di tremila uomini venne inviato solo alla fine del 193636. Col tempo, l’Italia inviò 50.000 volontari, artiglieria pesante, mezzi dell’aviazione e navali per sostenere la rivoluzione fascista spagnola, favorendola anche grazie ad una propaganda su larga scala.
2.2 La Conferenza di Ginevra del 1932 e il Patto a quattro
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La Conferenza per il disarmo generale si tenne a Ginevra, in Svizzera, il 2 febbraio 1932, dopo anni di lavori preparatori. Erano rappresentate 62 delegazioni tra cui la Francia, la quale riteneva che di fronte al revisionismo tedesco fossero da rispolverare le garanzie di sicurezza collettiva già citate nelle conferenze precedenti. I francesi
34 Reich in tedesco significa in modo generico «impero, Stato, regno», avendo particolare attinenza con il dominio. Il Primo Reich fu il Sacro Romano Impero, il secondo fu l’Impero fondato all’epoca di Bismarck dopo la vittoria contro la Francia nel 1871 e distrutto con la fine della prima guerra mondiale. Alcuni studiosi ritengono che anche la Repubblica di Weimar sia da considerare come un Reich, poi comunque distrutto da Hitler nel 1933. Il Führer fondò il Terzo Reich, durato dal 1933 al 1945 sotto il regime del Partito nazionalsocialista. Cfr. Henrik Eberle e Matthias Uhl (a cura di), Il dossier…, op. cit., pp. 99-101. 35 La guerra civile spagnola può essere considerata come uno spartiacque della storia interna d’Europa: sia per le modalità degli avvenimenti e i luoghi, sia per le reazioni militari che ne conseguirono e per le alleanze create tra i Paesi europei. L’Europa borghese tra le due guerre temeva un contagio del bolscevismo, sfruttato dal regime tedesco e da quello di Mussolini per portare avanti le proprie politiche controrivoluzionarie. Cfr. Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali…, op. cit., pp. 210-211. 36 Mussolini riteneva che, impegnando le proprie truppe in territorio spagnolo, avrebbe sottratto risorse utili per la sottomissione dell’Etiopia e allo stesso tempo avrebbe rivolto l’attenzione al Mediterraneo e non alla più importante questione austriaca.