RIVISTA MILITARE EUROPEA n.3.4.5.-90 STENDARDI DI FANTERIA

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Non si è tuttavia tentato di correggere i difetti ne lla considerazione che qualsiasi ritocco, anche se abile, avrebbe falsato l'autenticità delle composizioni.

Rivista Militare Europea © 1990 Direttore Pier Giorgio Franzosi Fotolito: Studio Lodoli Stampa: FUSA Editrice

Il Presente fascicolo è comprensivo dei seguenti numeri della Rivista Militare Europea 3/90 Maggio-Giugno 4/90 Luglio-Agosto 5/90 Settembre-Ottobre

INTRODUZIONE Nel quadro dell'opera di divulgazione di antichi documenti riguardanti la storia delle uniformi la Rivista Militare Europea presenta cinque pubblicazioni di rari disegni coevi concernenti l'esercito piemontese di Carlo Emanuele III di Savoia (1730-1773). Le illustrazioni - per la prima volta riprodotte compiutamente - sono finemente acquerellate e rappresentano le uniformi, le bandiere e gli stendardi dei vari reggimenti.

Le serie sono state divise in due distinti volumi, il primo comprensivo di due ed il secondo di tre pubblicazioni, che devono essere considerati parti integranti di un'unica ·trattazione.

Merita menzione il fatto che gli acquerelli, pur se riprodotti con la massima cura, presentano alcune imperfezioni -dovute negli originali al logorio del tempo ed all'umidità- che hanno talvolta alterato il primitivo valore dei cromatismi.

Non si è tuttavia tentato di correggere i difetti nella considerazione che qualsiasi ritocco, anche se abile, avrebbe fal sato l'au tenticità delle composizioni.

I due volumi della Rivista Militare Europea, nel loro insieme, comprendono le seguenti pubblicazioni: - ffStendardi vecchi e nuovi uniformi di infantcria di S.S.R.M HRe di Sardegna>>- 1758- di G. M. Genta; - ffEtat des Troupes de S.M le Roi de Sardaigne» - 1752 - di autore ignoto; - f(Livre de l'Uniforme des Troupes Reglécs de S.M avec Ics Drapcaux, Etendards ou Guidons de chaque Corps»- 1757 - di autore ignoto; - (fLivre des Drapeaux d'lnlànterie au service de S.M Charles Emanuel Roi de Sardaigne»- 1744 - di autore ignoto; - ffLivre des Etendards des Regiments de Cavallerie et Dragons au scrvice de S.MS.»- 1744 - di autore ignoto.

Un piccolo ma agguerrito esercito coinvolto nei duri conflitti che hanno sconvolto l'Europa della metà del XVIII secolo, è lo strumento militare ereditato nel 1730, ascendendo al trono, da Carlo Emanuele III. Ed egli, rivelatosi anche in occasione di drammatici eventi per la Nazione un oculato politico ed un buon generale, se ne è servito fino al massimo delle capacità operative.

Situato a cavallo delle Alpi, il regno è ineluttabilmente destinato a partecipare alla guerra per la successione di Polonia (1733-1735) e

quindi, cambiando campo per sopravvivere, alla guerra per la successione d'Austria (1740-1748). I Corpi piemontesi, a fi anco dei francesi e degli spagnoli nel primo conflitto e quindi degli austriaci nel secondo, si battono bene dimostrando all'Europa la solidità dell'organismo militare piemontese così legato al sovrano e determinato a battersi strenuamente per lui.

Come quasi tutti gli eserciti settecenteschi di ispirazione dinastica, anche quello del Piemonte mantiene al proprio servizio ad un tempo reggimenti autoctoni e stranieri, oltre che un buon numero di unità provinciali, cioè non permanenti, da utilizzare soltanto nelle emergenze. In sintesi, l'armata di Carlo Emanuele III, nel momento del suo massimo sviluppo si compone dei seguenti Corpi: Fanteria d'ordinanza: Reggimento delle Guardie Reggimento di Savoia Reggimento di Monferrato Reggimento di Piemonte Reggimento di Saluzzo Reggimento Fucilieri Reggimento La Marina Reggimento La Regina Reggimento di Artiglieria, all'epoca inquadrato nella Fanteria Fanteria provinciale: Reggimento di Chablais Reggimento di Tarantasia Reggimento di Aosta Reggimento di Nizza Reggimento di Torino Reggimento di Mondovì Reggimento di Vercelli Reggimento di Asti Reggimento di Pinerolo Reggimento di Casale Fanteria italiana: Reggimento di Sicilia Reggimento di Lombardia Fanteria còrsa: Reggimento di Corsica

Fanteria sarda: Reggimento di Sardegna Fanteria di lingua francese: Reggimento Monfort Fanteria svizzera: Reggimento Kalbermatten Reggimento Outtiguer Reggimento Roy Reggimento Keller Reggimento Salis Reggimento Meyer Fanteria tedesca: Reggimento di Scbonbembourg Reggimento di Bourgsdorff Reggimento di Baaden Cavalleria d'ordinanza: Guardie del Corpo di S.M. ( 3 compagnie) Dragoni di S.M. Dragoni di S.A.R. Dragoni di Piemonte Dragoni di Sardegna Dragoni della Regina Dragoni Guardiacaccia Piemonte Reale Cavalleria Savoia Cavalleria Altri Corpi: Compagnia delle Galere Compagnia dei disertori Miliziani valdesi e delle Province Milizie di MondovĂŹ e dei principali comuni Guardia Porta Archibugieri Ingegneri Treno di artiglieria Corpi irregolari: Micbeletti sardi

I reggimenti di Fanteria italiani e di Sardegna erano conside rati stranieri al servizio piemontese e come tali venivano ingaggiati con la denominazione data ai soldati di «individui della nazione italiana».

I reggimenti di Fanteria svizzeri e tedeschi e di lingua francese, essendo distinti dal nome dell'effettivo comandante, al mutare del medesimo cambiavano automaticamente il loro appellativo. Così, ad esempio, il Reggimento Guibert nel 1733 diviene Outtiger nel 1747 e Fatio nel 1753; il Reggimento Roq uin nel1733 assume i nominativi di Diesbach nel1737, di Roy nel1744 e di Tscharner nel 1760; il Reggimento Reydt nel 17 42 diviene Salis nel 1746 e Sprecker nel 1750; il Reggimento Re hbinder nel1730 si chiama Bourgsdorffnel1743, Lentrum nel1749, Vangenheim nel1755 e Brempt nel1763; il Reggimento Desportes nel 1730 diviene Audibert nel1739, Monfort nel 1748 e De Sury nel 1769.

Le pubblicazioni consentono anche di constatare le mutazioni delle uniformi durante il periodo in esame.

I principali cambiamenti sono quelli del settembre 1741 allorché le tenute vengono modernizzate. Per la Fanteria, sia nazionale che d'ordinanza, il giustacorpo è bianco, a forma di soprabito, ad eccezione delle Guardie e dell'Artiglieria che è azzurro scuro e del Reggimento La Marina che è rosso. Il cambio dci giustacorpi da bianco o rosso io azzurro scuro per tutti è del 1752 sempre per le fanterie nazionali, mentre quelle stranie re conservano ancora per qualche anno i loro colori peculiari.

Rivista Militare Europea

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