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Queste pagine sono staccate da una storia delle vìcende del 'l 6° reggimento di fanteria e le se1·vono di int?·oduzione. Essendo in gene?·ale mal conoscùtle le istituzioni milita1·i degli Stati italiani du1·ante il periodo che cor-re dal secolo xvr alla venuta dell' ese1·cito clel generale Bonapa1·te, semlJrò alla clirezione della Rivista militare che dovesse essere vantag! giosa la pubblicazione di questo b1·ano di st01·ia milita1·e com· pilato sulla base di accurate ricerche (alle negli archivi di Oenova. I
Come presso gli altri Stati italiani, nei secoli scorsi anche presso la repubblica. cli G enova predominava il sistema delle milizie nella costituzione delle forze militari del paese. Era sistema economico, il q ua le poteva ridursi ·a precettare ~n ogni comune gli uomini destinati a guardia del paese in caso d i bisogno salvo a dimenticar si perfino di educarli e d ammaestr arli al servizio· militare con g li esercizi periodici che erano prescritti dai regolamenti. Nel 1738, cominciando a riscuotersi a lquanto la vita del paese, anche il governo della repubblica di Genova; per imprimere maggiore ·energia nelle sue milizie decretò cli riunire le compagnie in reggimenti. e ne istituì otto. Cinque f\rano formati con individui nativi della L iguria, e perciò quei r eggimenti erano chiamati nazionali; clue eran o tra tti dalla Corsica, allora dipendente dal govern o della repubblica di Genova, e chiamati quindi corsi; l'u ltimo era st1·aniero e alimentato per la maggi.or parte con svizzeri e il resto con tedeschi. Durante la guerra di successione austriaca la repubblica di Genova tenne le parti di Spagn a, Francia e Napoli; il Jj -
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