RIVISTA MILITARE 1868 TOMO IV

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MILITARE ITALIANA RACCOLTA MENSILE DI SCIENZA , ARTE E

STORIA MILITARI

Serie II. - Anno XIII. Volume IV.

• G. CASSONE E COMP. TIPOGRAI<'I-EDITORI TOB11'10

FIRENZE Yia Cavour , N° &8.

Via s. Frane. da Paola, 6.

1868


• LA

GUERUA D}~IJ 18 66 IN GER~IANIA ED lN ITALIA Relazioni Ufficiali.

Oe!Jferrelehs Kampfe hu J1d11•e 186G. Il Band. (1)

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P;'oprictà l cuaw·i,a

Anche al maLLino del 25 giugno lo stato llelrescrcito, e specialmente que1lo della cavulleria, era tale da non permettere d'in traprendere un vigoroso inseguimento. L'Arciduco. dovette acconte9tarsi ad ordinare alcuni cambiamen ti di dislocazione ed a spingcl'c avanti alcun e frazioni di tl'uppa per sorvegliare lf' mosse del nemico : la brigata Pirct mandò di buon mattino il 5° cacciatori Kaiser con ·due pezzi e mezzo squadrone degli ulani di Sicilia a Valegg.io , dove il nemico si affrettò a dare il fuoco al ponte: si trova-· rono nelle case iJ20 feriti, che rnnnel'o fatti prigio-

(l j Yecli le dispense di gennaio, luglio e scllembro cli qucsl,1

11irista .


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f,A GUEnnA DEL

1866

nieri:. i due p~zzi mandaron o qual che colpo 'ai zappaton del gemo che stavano operando la distruzione ·del ponte e ad. un drapp ello di cavalleria che si ritirò per la strada di Volta . Fra le 8 e le 9 il grosso della bri()'ata Piret entrò in Valeggio: il mezzo sq uadrone ula;i fu mandato a ~01:zolo, d?ve_ giunse .a mezzodì. Valeggio fù messo rn 1stato c!t ~1fesa, e 11 ponte reso praticabile per la genLe_a p1ed1 :_ fu manda ta in Valeggio una delle tre battel'le della r1sel'va del corpo d'armata. La ~.ri_gata Bauer prese posiziono a Ripa; la brigata Mormg a Santa Lucia; le restanti due batterie della riserva alla Pernisa ; il parco munizioni a S. Roc?o, il quartier generale del 5° corpo a Monteselle; 1 magazzini in Castelnovo. nella divisione cl i ri se1·va la brigata Benko a Mon te Vento, la brigata Weimar a Salionze col comando della divisione; fu . trovato tolto il ponte in leo-no di Monzambano, e il materiale ammucch iato suJ!a riva destra; fu ordin ato agli abi tanti del luoo·o di n·ettar o o . I . (JUel matet1a e m acqua. Il 7° co rpo rimase fra Custoza e Monte Godio · Ja brigata Scuclier si portò dalla Zina a Casazze. ' Il 0° ·corpo occupò di buon mauino Yillafranca, dove t rovaronsi molti fe riti; di In fn spedito un ploton e di ussa1·i a Goito, che giu nse a poc!te centinaia di passi .p resso al pon te di Goito ingombro di fanteria nemica • ed osserv~l al di là un grosso campo di fanLe1·ia. Il l'esto del corpo rimase dov'era la sera pl'ima. La riserva di cavalleria trosferì. il cam po sugli spalti <li Verona presso Porta Nuova, meno due sq uadroni degli ussari di .Baviera che bivaccarono a Sommacampagna. Il quartier generale prin cipale 1:i mase a Zerbare.

IN GER:\I.\NIA ED lN l'fALl..\

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Dopo la battaglia rimaneva all'Arciduca la scelta fra le seguenti operaziont: · 1° Inseguir diretlamente il nemico, ritardarne il riordinamento e possib ilm en te causarne la dissoluzione; 2° In caso che il nem ico prendesse posizion e dietro l'Oglio, sbocc;are da Mantova , prenderlo nel fianco destro e completarne lo smembramento tatiico; 3° Se Cialdini volesse riunirsi coll'esercito prin.cipale, marciando lungo il Po, sboccare da Borgoforte, attaccar Cialdini cli fianco e respingerl o su Bologna; ~. 0 In caso che C1alàin1 si ostinasse a penetrare nel Veneto , portarsi su l 12asso Adige, e là racchi 11clere il nemico fra Adige e Po, od accerchiarlo sull'Adige. All e prime du e op erazion i si dovette rinunzinre per l'incertczza in cui si era sulle operacion i del 4.-° corpo; giacchè i vantaggi non erano compensati dai danni a cui si correva incontro in caso di un insuccesso ; la terza richiedera un concorso di particolari circostanze- e presen La va i ooltro molto <lifficollù per l'insufficienza del materiale da ponte. avendosi disponibili 9 equipaggi <la ponte la cui lungli ezza non oltrepassava in tolalc i 945 passi . Di pi ù non conveniva all'esercito d' operazione disc.ostarsi troppo da Verona, per non essere abbastan za forni to nè di mu niz ioni , nè di artiglieria. Restava come più natura,Je la 4uarta operazione, stanlechè le notizie giunte la sera del 2::3 giugno facevano suppQrre ch e il corpo Ci ald ini si trovasse tuttora fra Adige e Po. In tal senso l'Arciduca diede le sue disposizioni pel 26 , secondo le quali le truppe .avrebbero dovuto di buon mattino avviarsi in parecchie colonne verso l'Adige, per trovarsi riunite il 28 a Trecenta sul Canal Bianco, resta ndo a guardare


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I.A GUERT\A DEL

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il Mincio' il reggimento Confinarii con alcun1 sq>twdroni. lUa nel pomeriggjo del 20 e nella notte successirn s' ebbero notizie dal colonn ello Szapary {le cui trnpp1t stavano dietro l'Adige da Cavarzere a Castelbaldo) che il nemico erasi nuovamente raccolto sulla destra del Po, per cui l'Arciduca dovette pensare ad altre combinazioni, e intanto far riposare e riordinare le t.ruppt nelle posizioni che avevano sulla regione collinosa che era sta~a -teatro della battaglia; ·intanto furono tolti i ponri di Ponton e di Pescantina, di cui poteva aYers:i bisogno per ulteriori operazioni.

Il giorno 26 l'Arciduca trasferì il suo quarti er ge nerale a Verona, e quel giorno stesso l'esercito sì di stribuì in accantonamenti ristretti, dove rimase fin o al 30 nel modo seguente : Il 5° corpo a Castelno,·o e dintorni; Il 7° corpo a Sona e Santa Gìustina; i l colonnello Dahlen prese il comando della brigata Scudier (1); Il 9° a Sommacampagna; La divisione di riserva a S. Massimo e Cliievo; La cavalleria a Yillafranca e dintorni . Per tutto il raggio degl.i accantonamenti era stabi-lito il telegrafo di campag11a in correlazione con Verona.

(1) La Relazione non accenna il motiYO di questo cambio dvt brigadiere. '

IN - GERMANI.\ ED IN ITALIA

La linea del Mincio era guardata dal ,12° Confinarii, e rigprosamenle impedita ogni comunicazione colla

Lombardia. Il comando della piazza cli Legnago ebbe ordine di mandare il 26 unà compagnia ad Ostiglia ed un'altra a ì\Iussa per sorvegliare le mosse del 4° corpo; esse presero posizione ·a l\faccarari presso Correzzo ed a . Torretta sul Tartaro, p.erchè llevere e Sèrmide eran o · ancora fortemente occupate dal nemico.

· I colonnelli Zastavnikovic e Szapary ebbero il 2u avviso telegrafico dell'esito della battaglia ed ordin e nello stesso tempo di tenere il contau.o col nemico. Il colonnello Sza.pary , avendo riconosciuto nello stesso giorno che il nemico aveva sgombrato la sinistra dal Po, si dispose a ripassare il Canal Bianco ; ciò ch'ei potè eseguire il 28 , spingendosi fino al Po. Il colonnello Zastavnikovic erasi recato il 26 con ~battaglioni e 6 pezzi da Padova a Conselve; il giorno successivo a Rovigo. ·

L'arciduca Alberto, animato dal desiderio di riprendere al più presto le operaz ioni e p·erietrato della ne<:essità di rinforzare l' esercito, mandò il 28 per telegrafo ordine ai colonnelli Zastavnikovic e Sznpary di raggiungere l' eserci to prin cipale a Verona.


LA GOEURA DEL 1866

JN GERMANIA E D lN ITALIA

Il colonnello ZasLavnikovic lasciò indietro il 2°·battaglione del 5° reggimento Confinarii e il 2° squadrone degli ulani di Sicilia, coll'incarico di stabilirsi sul Caoal Bianco e di spingere gli avamposti fino al Po: lasciq in oltre 4 compagnie del reggim ento Wimpffen a Padova, 2 a Belluno, il ,1° ba ttaglione del 5° Confinari i a Treviso e Vicenza, ed egli col resto, delia sua brigata si portb il 29 a 'J\1onsel ice, il 30 a Padova, e il 1° luglio per feerov ia a Verona, e il 2 a . Peschiera. Il colonnello Szapary col proprio reggim en to (us.,. ·sari Liechten stein) giunse il 2 luglio a Goito; il '10° cac·CÌatori il 11° luglio a Peschiera '. In seguito nll'arrivo di queste trnppe la divisione di riserva venne riordinata in un corpo d'armata , che fu detto di riserva. Pel suo completa.mento fu richiesto il ministero della guerra di spedire il necessario. Ll sua composizione risultb allora la seguente: 1

Brigata Benko:

Brigata Zastavnikovic:

Ballagl. Batteria Reggimento Wimpffen N. 22 . 1° battaglione del 5° reggimento Confioarii 4° battaglione del reggimento Arciduca Ernesto N° 48. Batteria a pi edi da 4 ( ,1a del 5° reggimento) .

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La brigata Weimar, comandata interinalmente dal colonnello Bienerth, rimase corne prima.· In tutto , il nu.ovo corpo d'armata contava 17 battaglioni (men o una compagnia} e 3 batterie. La brigata Bujanovic, per essere il suo comandante gravemente ferito, venne sciolta, · è la c:avalleria formata in una sola brigata di . 20 squadroni sot!o il colonnello Pulz nel modo segnen te :

Battagl. Batteria 37° cacciatori Reggimen to Hohenlohe N. ,17 (,1°, 2° e 4° baLL::iglioni) . 4° battagl. del reggimento Hartmann N. 9 . 4° battagl. del reggimen to ftiartini

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Squadroni Pezzi Ussari Kaiser, regg . N·. 1 . 3 Baviera , regg. N. 3 . 3 Wiirttemberg, regg. N. 11. 3 Liechtenstein, regg. N. 13 . · 4 3 Ulani Sicilia, regg. N. '12 ,i Trani, regg. N. 13 . ·Batteria a cavallo {83 del 5° regg.}

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N. 30 .

Baueria a pied i da 8 (9" del 5° reggimento} .

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,1

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1.

AILri 4 squadroni rimasero addetti ai 4 corpi di armata.


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J,A G'UEI\I\A DEL

18GG

I giorni successivi al 2,i furono pure impiegali a fortificare alcuni ·punti del campo dr hattagha, . come Valeo·o-io Brentina in faccia a l\lonzambano, Custoz.a oo , , ·a . n r e Sommacampagna; l'Arei uco nteneva ecce en , queste posizioni pel caso che ~I ner:1ico ~·itornasse alle offese, e con quelle opere d1 fort,1ficaz1.one passeggera mira va a s11pplire all'inferiorit~ dP:)le pr?P:ie forze, massime pel caso che il 4° corpo italiano sr riunisse coll'esercito principale. II 28 eO'li trasferì il suo quartier generale a Somo . • macampagna, ed allo scopo di mettersi nuovamen ie n contatto col nemico, diede ordine il 30 al colonnello Pulz di passare il Mincio cQn 4 squadroni perriconoscere il tratto tra lUarcaria, Asola, Bagnolo, Lonato e Volta; a questi quattro squadroni avrebbero ... secondo le circostanze, tenuto dietro altri .i, per sostenere i ppmr. . . _ Il colonnello Pulz mandò 2 squadrom degli ussarJ di Baviera verso Montechiaro, 2 squadroni degh ussari Wi.irltemberg per Gazzoldo verso Canneto e Ma1'caria. 11 reggimento ussari Kaiser seguiva in direzione <li Ceresara. Gli ussari di Baviera cacciarono innanzi a sè a1-· cune pattuglie di cavalleria, facendo prigionieri U :) · ufiìciale e 28 uomini, giun sero a Castiglione delle S11, iere, ove trovavasi un grosso drappello di cavalleriil nemica, il quale tosto ritirassi verso Lonato; ivi raccolsero notizi e sui volontarii e sull'esercito nemico. . I due squadroni degli ussari Wi.irttemberg giun-sero a Gazzoldo, ignorando che ivi si trovasse cavalleria nemica; questa prese a caricare la loro avanguardia, e il comandante dei due squadroni degli ussari, male interpretando l'ordine ricevuto di non impegnarsi in nessun combattimento, ordinò la ritirata,; così avvenne che il plotone d'avanguardia per-

IN GEl\~IAN IA En I N ITALIA

,J 3

,dette ·18 uomini fra morti, feriti e prigionieri. J>er tal .fatto la zona di pae~e· fra Asola e 1\farcaria rimase ines plorata. · I i squadroni degii ussari Kaiser presero prigion ie rn in Castel Goffredo una pattuglia di cavalleria di JJ uomini, scacciarono da Acqua Fredda una g rossa frazione di cava,lleria e presero informazioni sulle posizioni del nemico. . Ve rso le 1 ·1 di notte gli 8 squadroni erano di ritorn o a Gnito.

R.iconosciuto per .tal modo che il nemico stava dietro ''O<rlio, l'Arciduca risolse di porta.re l'esercito sulla •,.le~ra del Mincio. Gettato un ponte a Salionze, ripa~:ato quello di Valeggio, il passaggio si operò i l ·1° lug!io :;econdo i seguenti ordini:

« Il 5° corpo passa per Peschiera ed accampa nella « cerchia dell e opere. I magazzini viveri e il cl epo~ si to di bestiame rimangono per quel giorno a Cat.< stelnovo. « Il 7° corpo passa -a Mincio a Salionze e si dirige « a Pozzolengo. I magazzini viveri e il deposito di « bestiame vann o a Salionze. « Il 9° corp~ passa per Valeggio, dove rimangono « 2 bà.ttflglioni, ed occupa Volta. I magazzini viveri « e il deposito di- bestiame si stabiliséono in Valeggiò. « La divisione di riserva (,I) si porta a Cavalcnselle.

· (1) La quale non fu organizzato. in corpo d'armata se non il :3 luglio.


,LA GUERRA DEL'

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« La brigata Pulz marcia su Goito . « Il quartier generale principale si reca a Peschiera, « e il suo magazzino viveri a S. Giorgio in Salici. · « L'ora per cominciare i movimenti delle singole « frazioni sarà determinata dai relativi comandanti « di corpo d'armata, di divisi'one e·di brigata, avendo « riguardo al tempo occorrente per lo sfìlare sui ponti. « Si ordina però che ciò &bbia luogo per tempo' il « più possibile, e che i magazzini viveri non si m'et« tanò in movimento prima ciel mezzogiorno. « Il 1~ luglio si stabiliranno stazioni telegrafiche a« Pozzolengo ed a Vol1a, e- si leveranno quelle di « Sommacampagna, Sona e S. Massimo. << I ponti sul Mincio a Salionze ed a Valeggio do« vranno essere allestiti per le 5 a. m. del 11° luglio. « Il grosso bagaglio rimane ind ietro co· magazzini « vi,,erì. « Quartier gen. di Sommacampagna, 30 giugno 18(36, 1

Unitameute con questi ordini furono pure emanati quelli pel 2 luglio, secondo i quali l'esercito doveva avanzarsi fino alla linea S. Martino, Rondotto, Castellaro, Olfino, occupare il ciglio della alture, cioè De senzano, Lo nato, Castiglione, Solferino, Cavriana .· Volt:a e Valeggio, e la cavalleria portarsi fino alla pianura di Guidizzolo e di 1\iedole. Conterl1pot'aneamente l'Arciduca partecipò ai comandan Li di corpo un'istruzione speciale in cm s1 contenevano i passi seguenti: « Ben si comprende non essere mio intendimento « las'Ciarroi impegnare in serio combattimento sul ter<< reno designato per gli accantonamenti, per la sp'ro« porzione fra la forza numerica dell' ~sercito e la « estensione del terreno stesso. L'occupazione del

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IN GERMANIA ED IN I'fALIA

. rn

« territorio straniero. mira soltanto ad obbligore il «.nemico a variare fa direzione delle sue operazioni, « od a scegliersi un soggiorno per esso svantaggioso. « V'è inoltre· la necess ità di togliere per qualche « « « «

tempo l'eserci!o dall'aria mefitica di un sanguinoso campo di battHglia, e questo s'ottiene con una. mossa avanti, la q,uale non ci allontana soverchiamente dal campo cli battagli a che ci siam preparato. « I0 raccomando perciò caldamente ai signori co« mandanti delle frazioni avanzale, pel caso che si « _vedessero minaccia ti da forze superiori, di non im« pegnarsi in combattimenti di qualche momento nelle « loro posizwni, poichè le conseguenze sarebbero in « pura perdita e sfavorevoli sotto ogni rìguardo. Noj. << dobbiumo risparmiare le nostre forze e tenerci uniti « per lR prossima battaglia, la quale - se l'es.ito sarà « a noi favorev ole -- deciderà probubilmente dei de« slini .di questa campagna . E questa battaglia, se « possibile, noi ,vogliam di nuovo darla sul nostro « campo d'onore di Custoza. « ì\ia se le circostanze ci costringessero ad un com« battimento sulla destra del Mincio , voglio che ciò « abbi.a luogo sulla linea delle alture da Olfino per « Castellaro a Rondouo e S. Martino, con Valeggio « come punto d'appoggio dell'ala sinistra . . A questa « linea si· limiterebbe il grosso dell'esercito, ed alla « medesima si ritrarrebbero ben anco le truppe avan.« zate appena. fossero raggiunte dal nemico, col quale « però rnan~errebbero un leggero contatto. · << Mi riservo ·· a dare in proposito più particolari « istr_uzioni , ma osservo già fi,n d'ora che ciascun « comandante di quelle frazioni avanzate è in dovere, " p~·ima di portarsi indietro alle posizioni del grosso, «· di darue avviso al più presto ai comandanti delle « altre .frazioni che gli sono daccanto.


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L.~ GUERRA DF.L •f 8(ì6

« Pella comunicazione colla sinistra del Mincio seL'« vono i ponti di Valeggio e di Salionze or riattati, ,{ e di più abbiamo Pcschicm che ci serve come 1< punto d'appoggio alrindietro ed ai fianchi e come <J. punto di passaggio; oltre a ciò verrò. pur provve« duto a ristabilire il ponte di ~Ionzambano. >> L'Arciduca poi con altra sua notificazione ai cornandanti cli corpo ponevali sull'avviso che 1':.n cr varcato la frontiera non voleva significare una presa di possesso, nè una durevole occupazione del paese stl'aniero: doversi perciò ogn un o regolare di conseguenza c?lle au~oritì.t e cogli abitanti, cd evitorc sopratutto dL dar pretesto a dim ostrazi oni le quali potessero far credere ch e l'Au stria mirasse a fa rsi sign ora <li <juei paesi. L'esercito si trovò il ·1° luglio nelle posizioni assegnategli; il quartiee generale principale si trasferì a Peschiera . La brigata Pu]z, che avca l'o L·dine di nuornrn en te perlustrare il terreno fra· il Chiese e l'Oglio, si concentl'Ò a Goito e spinse avonti numcl'osi deapp elli, che trovarono occupato fortemente dal nemico il pa~e da Acqua Fredda in giù, libero i,wrcc l\lontechù:uo e il ponte del Chiese. Il 2 luglio l'esercito prnse le posi zioni se;guenti: Il 5° corpo sulla lin ea Villa Onofrio e S. Giacomo, sp ingendo gli avamposti a Rivoltella e Castel Venzago. Il 7° corpo con una brigata a Pozzolengo, un'altra fra S. Giacomo e Pozzolengo, · 1a terza sulle nlture di Cà di 1'aroni e Cesari, con truppe avanzate a Solferino e Cavriana. ~n 9° corpo occupò Volta e Valeggio con due batta~ioni e due pezzi per ciascuna di queste località; il resto accampò sulle alture a nord di lfonzambano, 1

l'.',' GERMANIA ED L'ì ITALI..\

collegandosi a destra col 7° corpo e a sinistra toccando il Min cio. La divisione di risel'Va fra Ponti e Broglio press~ il Laghetto. La brigata Pulz si po rti) a Guidizzolo, spingenda l'avanguardia fino a Medole. Il quart!er generale principale a Pozzolengo. Gorto nmase occupato da un battoglione di Confinarii. Uno squadrone degli ulani di Sicilia, di staccato & Medole dalla brigata Pulz, stava disponend o _ i suo~ avamposti, quando ùn forte drappello di lancieri dà Aosta apparve in pa es,\ vi sorprese un comando di requi siz ione e vi ferì il comandante della frozion e e tre uomini. Poco tempo dopo che gli avamposti giù eran o stati collocati sopranenne da Castel Goffredo un altrn. squadrone nemico, che attaccò i nostri e li costr·inse a ritirarsi. Un ploton e di ulani Jovette addiritlur~ oprirsi •rn varco: il nemico inseguì fino alla strad/J!. C~stigli one-Gu~diz.zolo, dove gl i uscì in contl'o il regg'.m ~nt? ussar_i Liechtenstein che gli fece quattro prigtomen. In Piu bega una pattuglia degli ussari Kaiser che da G11idizzolo marciava verso Marcaria, s'incontr~ co'.1 uno squadrone dei cavalleggeri di Lucca, fu resp~nta v~rs.o ~eresara, ~ qui auaccata da un drappello de la.nc1er1 d Aosta ; s1 perdettero in quella scal'amucc1a un ufficiale e sei uomini, che furon fatti prigionieri. Desenzano f~ trovato sgombro; a Lonato eranvÉ ancora i volon lar1i ; ma al nostro arrivo tosto si dileguarono.

A:oo Xlii , YOL. I V.

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4866 L'arciduca Alberto aveva avuto notizia dell'infelice esito dei primi combattimenti sos·tenuti dall'esercito austriaco in Boemia; per cui gli era imposto .di procedere cauto nelle sue operazioni. ,n g luglio le truppe furono ricondotte sulla sinistra del Mincio nelle seguenti posizioni: .Jl 5° corpo fra Cavalcaselle e Lazise. , Il 7° fra Castelnovo, Sona e S. Rocco di Palazzolo. Il 9° a Valeggio.· La di visione di riserva a, S. Giustina, Sandrà e Pastrengo. _ La brigata Pulz passando per Volta portossi a Quaderni. Furono tolti i ponti sul Mincio. Il quartier generale principale si portò a Coh. LA GUERRA DEL

, Il 4 luglio la brigata Piret p.ortossi a Valeggio per sorvegliare il Mincio da Salionze a Pozzolo. Il 9° corpo, a cni ques ta brigata fu temporariamente addetta, lasciò Valeggio e si accantonò a Villafranca, Sornmacam pago a e Custoza. La brigata r'ulz ·si accampò neJ'Ja zona fra Dosso~ · buono, Villafranca, Roverbella e Quaderni, e fece guardare da unv squadrone il ponte di Goito ., che nella notte dal 4 al 5 fu distrutto da upa compagnia del geni'o. Il resto dell'esercito come il giorno 3. Pel caso di un attacco l'Arciduca avea dato il 4 le seguenti disposizioni di battaglia: . Il 5° corpo avrebbe occupato con una brigata Va-

IN GEI\l\1.\~IA ED IN U'AUA

i eggio. Brentin a e le alture di Fornello e Gardoni, .c·on un'altra ~fonte Mamaor, colla terza Monte Vento. Il 7° con una brigata ~lonte Torre e Monte Crnce, .con un'altra Sommacampagna, colla terza la FletetLara. La brigat.:i Pulz, la sciando un reggimento al Mincio, .avrebbe dovuto portarsi fra Madonna della Salute e Madonna det Monte . Il corpo d'armata cli riserva sarebbesi concentl'ato .a Guostall;:i Vecchia.

Queste' disposizioni per un'eventuale hatt.ng!iu su queJ'le stesse alture che pochi giorni prima erano state campo della peima erano appena ,state emanate, che giungeva (/i. lugli o , ' ore ,JO, 33 a. m.) un telegramrna annunzianLe l'esito della battaglia di Koniggratz. Eccone il ten ore: - << L'esercito del nord ieri « totalm ente battuto. Io ord ino che tn ritiri sulla si« nistra del Mincio l' eserci to del sud, e quivi tu prenda (j, una posi zione concentrata che ti metta in caso di « respingere gli attacchi che il nemico potesse frn~ prendere, o, se ciò non avesse luogo, di aspettare ~ i miei ordini ulteriori,» · La sera di quel giorno stesso un telegramma dell'imperatore ordinava si mandasse per ferrovia a Vienna un corpo d'annaL~ composta di 4 brigate e di 2 reggimenti clj cavalleria. · L'Arciduca rappresentò che dopo una tal climinu.:. zione l'esercito ciel sud verrebbe a trovarsi troppo . debole per tenersi in campagna aperta, · e più forte del bisogno pella sola difesa delle fortezze; mentre un solo corpo d'armata di più non avrebbe miglio-


LA GUEHTU DEL 11866 .20 rato cli mollo la posizione dell'esercito del nord. Pertali ragioni, e perchè la m,~diazione di Napoleone Ili non avea potuto ottenere la sospensione delle ostilità.,. fu deciso in seguito d i richiamare al nòrà gran pari~ ' del!' esercito d'Italia. Il 5 furono dati gli ordini per la marcia ~ull' Adige. A tenore dei medesimi il 6 luglio il 5° corpo occupi, le posizioni fra Valeggio e Somma.campagna che _prima erano assegnate all'in ti ero esercito, coprendo così fai m1ncia degli altri corpi da un eventuale attacco. Il 7° corpo si portò a Croce Bianca e S. Massimo. 11 9° a S. Michele. ìl corpo d'ai·mata di riserva a ChieYo. La brigata Pulz rimase dov'era. Il quartier generale principale si trasferì a Verona. In detto giorno fu sciolto il corpo d'armata di riserva di recente formato: le brigate Benko e Zastavnikovic, riunite in una divisione mobile sollo il geT nerale llupprecht, ebbero il mandato di rinforzare la guarnigione di Verona, la quale fu con ciò portata ~Ila forza di 20 battaglioni, '.il squadroni e 2 batterie.. Quella di Venezia fu stabilita a '12 battaglioni ed una })atteria, quella di àluntova a 1 battaglioni. I cornandanti di Verona, Venezia, l\lantova, Peschiera, Legnago e Palman,>va ebbero avvis.o fìn dai 5 di provvedersi di tutto pe1· un quarto mese, adop erando anche le requisizioni dove non soppe risse l' intendenza. Il giorno 6 si dispose pel l'Ìcovero nelle fo rtezze dii tutto il materiale non necessario, dei depositi del genio e dei pionieri, come pure per la spedizione nelt'interno dell a monarchia di tutti i maiali trasi)ortabiii,. la r:ui guarigione non fosse prossima, cd ancora pè-1· . lo sgombro degli arsenali di Verona. e di ~lantova.

IN GER)IANL\ ED IN I'l'AJ.l.\.

Il 7 . luglio fu mandata a Padova la brigata Bienerth ,per la sicmezza della ferrovia. li grosso rimase~il 7 nelle posi1,ioni del giorno antecedente; solo la brigata Pulz si portò nella regione -di Bovolone, meno il reggimento ussari Liechtenstein d 1e rimase sul Mincio. I grossi bagagli furono spediti avanti sulle sbrade ,che dovevan o poi percorrere i relativi corpi d'armata.

· 11 giornò 8 il o0 corpo rimase ancora nelle posizioni fra Valeggio e Sommacampagna, con ordine però di tion lasciarsi impegnare in nessun combattimento di sorta, ma di r1p1egarsi su Pastrengo sulla sinistra ·d ell'Adige. IL 7° corpo si portò a S. Bonifacio e l\fontefortc ; .a 9° per Mambrotta a Lonio·o DTOSSi harrao·li b • I b o o pre~edevano. La brigata Pulz recossi per Legnago a Bevilacqua. Il quartier generale principale a Caldi ero: In tali posizioni intendeva l'Arci,duca aspettare gli -0rdini ulteriori. ·· . Le notizie degli ultimi giorni e l'attacco cli Borgoforte del 5 luglio non lasciavano dubbio che -il nemico ·Voleva riprendere le operazioni. Jliù tardi il passaggio del Po operato dal generale Cialdini fra il 7 e 1'8 dee ise l'Arciduca a ritirarsi sulla Piave, volendo egli ri~ondurre intatte le sue truppe nell'interno della monarchia. Intan to al comandante cli Rovigo ei diede ,ordine cli tener tutto pronto per lo sgombro della 11iazza:, e di ripiegarsi su Padova nella notte dal 9


LA GUERRA DEL

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al 1O, facendo saltare le opere, distruggendo i ponti sull'Adige', sul Canal Gorzone, fl più tardi anche quello sul Bacchiglioue presso Padova. Le truppe a piedi della guarnigione e il battaglion e Confìnarii ch e faceva servizi o sulla linea di confine dovevano il mattin o del '10 essere trasportati per ferrovia da Monselice n Padova, il resto marciare in morfo da trovarsi in Padova per le 10 d i sera di detto g iorno . Al gene rale Kulrn, comandan te le truppe in Tirolo, l' Arciù uca scrisse lo stesso g iorno:

« 1 roYcsci patiti negli sco rsi g iorni dall'ese rcito « del nord in Boemia richiedono imperiosamente di « conservare allo Stato un esercito an cora intatto. « Pe r tal motivo io mi trovo nella circostanza di « d over portarmi sulla Piave con una parte dell' eser« cito posto sotto i miei ordini, mentre un'altra parte « sì porterà in Tirolo. « Dopo avere sciolto' il corpo d'armata. di riserva sotto il generale Rupprech t; e dato a questo gene« ral e il comando delle quattro hrigate che riman« gono in Ve rona { Benko, Zasta.vnikovic, Daun e « Drechsler ) , dopo avere inoltre convenientemente « ralforzato le guarnigioni di l\fontova, Peschi.era, « Legnago, Rovigo e Venezia, mi trovo ora sul punto « di nrnrciut· sulla Piave coi corpi 7° e 9° e colla bri« gala di cavalleria Pulz, mentre il 5 corpo, che oggi « ancora trovasi disposto lungo il Mincio , comincerà « probabilm ente il 9 o il 1O a marciare verso il Ti- , 1< rolo; si daranno in proposito ulteriori istruzioni. « In posizione dietro la Piave io intendo aspettare « l'esito dell e trattative diplomati co-militari già ini« ziate, oppure secondo le circostanze, obbedendo agli « ordini d el Sovrano, recarmi al nord coi sovradetti « due corpi d'armata . <<

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« Da quanto sopra V. S. ben comprenderà che t « non solo le fortezz e del regno lombardo-veneto, ma «· altresì le truppe sottoposte a' di lei ordini in Ti« rolo sono lasciate libere di regola rs i in modo con« form e alle circostan ze, di fronte all'azione de i Sardo« Italiani. « Di etro le nolme pervenutemi ieri ed oggi l'eser « cito sardo è in procinto di passare il Po fra Ostiglia., « Bergan tino , Stellata, sebbene per o ra solo con poche « forze. « Per e ffetto del nos tro sgombro della pianura fin o « alla Pi ave, potrebbe darsi che il nemico, oltre a +: minacciare il di lei fianco destro co' volonta ri a.Ile

« gole lombarde , tentasse pur qualche impresa n ella « Vall'Arsa e nell a Val Sugan a.. « Sarà bene pérciò ch'ella rivolga la. s ua a ttenzjon e

« non solo agli sbocch i del Tirolo verso ovest e verso « sud, ma altresì alle due valli or menzionate ; spe« cialmente il punto importante di Primolano. con« verrebbe fos se occupato con truppe regolari e ron « artiglieria. Nutro .fiducia che la S. V., colla provala sua sa~ « gacia, con un procedere 1·isoluto ed attivo riuscirà « a tenere il nemico lontano dal suolo tirolese .fin o a « tan to che le trattative inizia le siano g iunte a qualche ( risulta to, opp ure io mi trovi nu ova mente posto rn « caso di ripigliar l'offensiva coll'esercito del sud. » <<

Con altro s.çritto di ugual genere ai comandanti delle varie piazze forti del Veneto, l'Arciduca raccomandava. loro di fare tutto il possibile per una tenace ed energica difesa.. L'intendenza dell'ese rcilo ebbe ordine di trasferirsi il 9 a Conegliano, e di prendere i provvedimenti per-


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.chè quella parte dell'esercì lo, specialmente la caval]eria ed il traino, che doveva eseguire il suo passaggio per la Carinzia , trovasse i suoi approvvigionamenti sulla linea Ponteba-Tarvis e possibilmente per Kaufreit. Il 9 luglio l'Arcidu ca ricevette un telegramma dalI'Imperatore, che gli significava di ritirarsi, evitando qualsiasi serio scontr·o col nemico, fino ai confini del Yeneto, e questi difendere risolutamente. In seguit6 a ciò il 5° corpo passò il 9 stesso sulla sinistra dell'Adige; esso ebbe ordine di regolare in modo la sua marcia attraverso il Tir9lo da giungere colla testa della sua colonna in Jnnsbruk il '15 o il 16. Il grosso dell'esercito eseguì nel seguente modo le sue marce: Il quartier generale si recò il 9 a Vicenza, il 1O a 'Galliera, il 12 a Conegliano. Il 7° corpo: il 9 a Vicenza, il ,JO a Cittadella, l'H formata, il •12 a Caselle e Barcon, il 13 a Susigana, passando la Piave sopra un ponte militare g ittato a Nervesa; il grosso bagaglio precedendo era giunto a Conegliano. Il 9° corpo: il 9 a Lisiera, il ,1O a Castelfranco, if ~~ a Volpago, il "3 a Santa Lucia, passando la Piave al ponte della Priula. La brigata Pulz: il 9 a Ponte di Barbarano, il ,J O a Campo d' Arsego, il ,12 a Istrana , il 43 a Parco, pas-snndo la Piave al ponte della Priula. , La brigata Bienerth si riunì il ·1O in -Padova colle truppe che si ritiravano da Rovigo e dal Po, e si portò ~~on esse a Ponte di Piave il ,t 3. Il '10° cacciatori e il 13° ussar i, che formavano la :retroguardia, si ritirarono per Castelfranco e Monlc.belluna a ~fanfrè, dove furono il .U.. Furono distrutti i ponti sulla Brenla a Fontaniva, 1

Vigo d'Arzere e Stra, il ponte della ferrovia sul·Bacc higlione presso Padova, e tolto quello sulla Brènta a ·Ponte di Br:enta .

L'•l ,1 di . lu()'lio un altro ordine dell'Imperatore rio ,chiedeva l'invio sul Danubio di tutte le forze ancor d isponibili dell'esercito del sud , e poneva l'Arciduca a capo di tutto l'esercito d'operazione. L'Arciduca decise che s i recassero sul Danubio il 0° e il 9° corpo. La brigata Welsershei!nb fu fatta pass are dal 7° al 9° corp·o, la brigata Bienerth ingrossata col ,10° cacciatori venne addetta al 5°, per modo che i due corpi d'armata destinati pel Danubio vennero a c omporsi ciascuno di ,i, brigate . · In compenso il 7° corpo ricevette 4 battaglioni fotti venir dalla Dalmazia e il reggimento ussari Wiiet erùberg. . Al comando della brigata Bi:ick del 9° corpo fu chiamato il colonnello Kleuclgen del reggimento Paumgartlen ; mentre il colonnello Dock prese il comando d'una brigata che clovea formarsi in Cari~zia cml 37° cacciatori, . coi battaglioni 4° e 5° del reggimento 11Iaroicic, col 5° battaglione Hohenlohe , col 5° squadrone ussari Wtirttemberg e con una batteria {la del 7° reggimento): Il comando del 7° corpo venne assunto dall'at'ciduca Enrico. Il tenente maresciallo Maroicic fu incaricato del comando di tutte le truppe del sud, colla missione di ,coprire la marcia del 0° corpo, portare il , 0 GOrpo s ull'Isonzo e quivi prendere posizione per impedire

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un ulteriore procedere del nemico : al quale oggetto. oltr·e al 7° corpo, egli avrebbe avuto a sua disposizione la rn.10va brigata Dock e la divisione di truppe dell'Istria . L'Arciduca, date le ultime disposizioni pel trasporto sulla ferrovia delle truppe destinate a recarsi a Vienna, parti il ,12 per quella voltn. accompagnato dal generale .Tohn, suo capo di stato ,naggiore.

A tenore degli ordini dati, il quartier generale -e tre brigate del 9° corpo dovo vano essere imbarcate sulla ferrovifi a Conegliano a cominciare dal :J 3 fino a tutto il 16 luglio; la 4a brigata il 17 a Casarsa; fina lmente il traino di questo corpo e la brigata Bienerth del 5° corpo dovevano imbarcarsi fra il ·18 e il 19 in Co.: droipo. La brigata Pulz doveva per la Ponteba giungere a Viliach il 23 ìuglio, e qui prendere la fer rovia. Il parco- munizioni, 2 .battaglioni di pioniel'i cogli equipaggi da ponte dovevano giungere per; Gorizia a Lubiaua il 24, ed ivi imba rcarsi , se non fosse stato possibile iri nessun'altra stazione antecedente. . In ·realtà poi il trasporto delle truppe per fer rovia durò più tempo di quanto s'era calcolato, perchè i vagoni vuoti non ' poterono restituirsi abbastanza in tempo alle stazioni di partenza. 1

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Alla sera del 13 luglio la posizione delle truppe era la seguente: comando del '7° corpo a Susigana, le -bi·if!ate e la riserva 'd'artiglieria col traino accampa!e fra la Piave e la Piavesella; il 9° corpo fra Santa Lucw. e ~fareno, la brio·ata Pulz a Pàrè, la brigata Bienerth a Ponte di Piave~ la retroguardia {10° cacciatori e '13° ussari) a Volpagq. _ Il tenente maresciallo lUaroicic col quartier ge·11erale principale a Conegliano. . . Il u. fu giorno di fermata; la brigata K1rchsberg del 9° corpo fu imbarcata pe r la ferrovia. Siccome nel pomeriggio una pattuglia a',;anzata segnalò i1 nem ico presso Treviso, e _siccome per m?ncanzn: di vngoni n0n si potevano imbarcar sulla ferrovia altre truppe, il m~resciallo Maeoicic fece saltare il ponle feeroviario ·snlla Piaye, come pure quello della Priula; ed orclinb che pel giorno seguente (15) le brigate Toply e Welsersheimb si porta~sero a Sacile, la brigata Pulz a Pordenone e la 'bngata Weckbecker a nnwnera sulla sinistra della Livenza. La brigata Dàhlen do vette L'iman~re di retroguardia alla Piave finchè la stazione di Conegliano fu totalmente so·omhra, ed allora partì pur essa per Sacile. La brigata Bienerth ebbe ordine di portorsi a~la Motta; tanto essa quanto la brigata Dahlen erano rncaricate · della distruzione dei ponti sulla: rispettiva linea di marcia. La brigata Kleudgen del 9° ~orpo giul)se il ,15 a Pordenone, dove cominciò a·d imbarcàrsi la sera stessa per la ferrovia. .. . . Il 16 l'esercito si portò sul Taghamento; cioè le brig~te Weckbeck.er e Welsersheimb a_Cusarsa, dove quest'ultima prese la ferrovia; il traino del 9° corpo . a Passariano . Del 7° corpo il quartier geoerale e la brigata Toply giunser.o pur essi a Casarsa, la brigata


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Dahlen dietro il rio Noncello ad est di Pordenone· il n:iaresciallo Maroicic a Codroipo; la bt'igata Biene;th del 5° corpo a Portogruaro; la brigata Pulz a S. Odorico sulla sinistra del Tagliamento. Il 17 tutte le truppe, a d ec('.ezione della retroguardia, passarono il '~agliamento. Le truppe destinate a formare la brigata Dock fur ono in questo giorno distaccate dai corpi cui finora appartenevano, e presero la strada di Tarvis, ove giunsero il 22: per via si apprnvvigionarono alla fortezza di Osoppo, portando seco la guarnigione, l'armamento, ecc. La brigata Pulz cominciò il -17 la sua marcia . pee la Carinzia, e giunse tra il 2'2 e il 23 a Villach, ·dove prese la ferrovia. Il 48 anche la retroguardia passò sulla sinistra del Tagliamento, distrugtendone tutti i ponti; la h1:igata Bienerth si fermò :il.' Codroipo; la brigata Dahlen a Goricizza, la brigata Toply entrò in Udine. Fra il 18, il ,19 ed il 20 furono imbarcate a Codroipo sulla ferrovia le brigate Weckbecker e Bienerth e le truppe del genio del 9° ·corpo; fra il 19 e il 20 la riserva d'a_rtiglieria dello stesso corpo a Udine. Le truppe del 7° corpo non si mossero. Il maresciallo -~faroicic fu il ,J 8 a Codroipo, il ·I 9 a Palmanova, il 20 a Gorizia. · Il 20 la brigata Dahlen coi due squadroni degli ussari Wiirttemberg si portò a Se vegliano; la riserva d' a rtigheria del 7° corpo ad Ajello; i) quartier generale del corpo a Privano. La brigata Toply, che ricevette anch'essa la d ostinazione per Vienna, si portò il 2i da Udine a Tri;·ignano, il 23 a Gorizia, dove fu i.mb arcata. Il 22 la brigaCa Dahlen colla cavalleria giunse a ~omans, il 23 a Gorizia, dove s'accaritonò, distac-

IN GER)f:\NlA ED IN ITALI.\

c.:i.ndo ·un battaglione a Cormons; a questo battaglione fu aggiunto un plotone di ussari, coll'incarico di pattugliure lungo la linea di confine fino a Versa o :l\ledea. _ La Brigata Huyduk s'accantonò in Gradisca,· Sagrado e Monfalcon e ; spiccò un battaglione in avamposti verso Romans e ,~ersa, e da alcuni drappelli degli ussari Kaiser fece battere il terreno verso Aquileja e Cervignano. · Oltre a cib un mezzo squadrone degli ussari :'ìV iirttemberg si stabili a Versa con un posto avanzato a Visco per mantenere le comunicazioni con Pahrnmova, In questo mezzo ra1:ciduca Enrico essendo stato chiamato pur esso a Vienna, le truppe- agli ordini del maresciallo Maroicic presero la denominazione complessi va di 7° corpo cl' armata e tritppe dell'Istria,

della Carinzia, della Carniola, delle coste, ·di Gorizia e f lt: Trieste. Esse componevansi della brigata Dahlen, della divisione dell'Istria, formata dalle brigate Hayduk e Wagner (quest'ultim a in Trieste) , e del1e brigate di gua)·nigione R udolf (Pola} e Pesic . (Fiume); inoltre della nuova brigata Bock in Carinzia e d.i tutte le guarnigioni della Carinzia. della Carniola · e di Palma.nova. In tutto erano 42,000 uomini e 2,300 cavalli; di questi però 14,000 uomini e 1,54-0 cavalli contarano nei depositi e nelle guarnigioni, 3,400 uo- · mini e 350 C'avalli erano destinati per la difesa della Carinzia; cosicchè a - fronteggiare l'esercito italiano sull'Isonzo non rimanevano effettivamente che le b1igate llayduk e _pahlen con fre squadroni degli ussàri Wi:irttemberg, sommanti insieme a 12 o 13 mila uomini, 300 cavalli e ,iO pezzi.

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Difesa di Borgoforte. - Il forte Noy_au sulla destra . del Po era armato con 32 pezzi_ ( 42 lisci da 6 , 7 e 2i; 6 rigati a retrQca rica da ;12 e 2 dello stesso genere da 24, 8 obici da 7, 2 mortai da 30 e 2 da 60}; la sua guarnigione era di 3 compagnie di fanteria, 420 uomini d'artiglieria, ,12 del genio . Il forte Rocchetta era difeso da 13 pezzi, con mezza comp~gnia di fanteria , 52 artiglieri e. 8 uomfoi del genio. Il forte Bocca di Ganda aveva 11 pezzi , ed ugual_ guarnigione come· il forte Rocchetta. Il forte centrale era armato con '19 pezzi, di cui 8 rigati da 12; la sua guarnigione· constava di 2 compagnie di fanteria, 1 ·1 O artiglieri, 12 uomin i del genio. Comandante della testa di ponte era il maggiore di artigliéria Purgay. Il bombardarnento intrapreso dal nemico il giorno 5 luglio non recò danni alle opere; però il forte Rocchetta ebbe 6 pezzi smontati, 2 f:-Oldati ed un ufficiale uccisi e 2 feriti; il forte Noyaì1 ebbe danneggiat~, ma non resi inservibili, 2 pezzi ed uri affusto, 2 morti ed un ferìto. I lavori regolari intrapresi dal nernico nei giorni successivi non vennero molto disturbati, in parte per risparmiare le munizioni, in parte altresì perchè la coltura impediva la vista. Furono intanto riparati i lievi danni sofferti nel primo bombardamento, e co mpletate le munizioni della fortezza di Mantova. Sulla inchiesta che il comandante di c'1 uesta diresse all'Arciduca per sapere se si dovesse difendere la testa di Borgoforte ad onta cbe questa non potesse tenere che ·per poco teinpo , l'Arciduca stesso rispose pér telegrafo: « Borgoforte deve tenere. ~ Il ~ 7 luglio, alle ~ dopo mezzanotte, mezza compagnia del forte Noyau fece una sortita collo scopo

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di distruggere nna delle batter ie centrali del nemico ; ma questa era fortemente occupata, e la mezza compagnia dovette ritirarsi senza ·aver potuto nulla sapere, nè tentarE!. Alle 4 1112 del mattino d ello stesso giorno il fo1·te Rocchetta cominciò il fuoco, a cui ben presto risposero con un violento e continuato cannoneggiamento le batterie nemrche: fe opere rispondiwano con un fuoco ben diretto e ben nutrito. Alle ·rn pepò il fooeo del forte Noyau si fece più debole, perchè l"opera aveva già considerevolmente sofferto. I bonelti erano smozzati, l'ala destra del rido uo così sconquassata che varie· èamerate erano quasi allo scoperto, e si temeva per la rovina di questa parte del fabbricato . T1·e pezzi e rano smontati. Il forte Rocchetta, sqstenuto daH'opera centrale·, proseguì il fuoco sin verso le 4 1f2 p. m., ma aJ:1:a detta ora non era più che u n mucchio di rovine: quattro pezzi erano smontati. Jn sim ili condizioni si trovava il forte Boeca- di .Ganda: il fori.e centrale era quello che avea meno sofferto. Il nem ico cessò il fuoco dalle 8 alle 1 O, ma lo riprese e lo continuò Lutta la notte; esso non nveva idea del grado cli distruzione che avea prodotto : questa però era -tale da rend.ersi i(ripossibile un'ulteriore difesa. Alle 0 cli sera fu telegrafato al comando della piazza di wfantova che le opere non poteval!lio più tenere, · ridotte quali erano e rnancan ti cli munizioni. Un consiglio di guerra tenuto nella forlezza decise per la ~essazione della difesa , e alle '10 3[4 fu mandato al comandante della testa di ponte :l'ordine di far saltare tutti e quattro i forli e di ritirarsi nèlla notte, alle 2 al più tardi. ·. ·• · I La guarnigione del Noyau passò il Po senza siJ:bìre alcun danno , avendo prima preparato il necessario


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p er lo scoppio; così pure negli altri forti ,furono inchiodati i. cannoni e preparato lo scoppio; a mezzanotte le truppe si r;itirarono. . L'esplosione ebbe effetto solo per le opere late rali ; al forte Noyau solo in parte Ie al forte centrale nulla " , • ,. affatto; un bol'ghese aveva interrotte le comumcaz1om della matel'ia incendiaria. Le perdite in uomini durante il cannoneggiamento furono: al forte Noyau 2 morti, 8 fe riti; a l\occheua 4 feriti; a Boèca di Ganda 5 feriti; al forte eentrale 2 feriti. Era la prima volta che opere semi-perman enti subivano un attacco di artiglierie tutte rigate: esse arnvano sofferto assai in pochissimo temp o ; eiò che fece mi(rlior r esistenza furono i parapettì in terra; tutto 0 ciò che era in muratura, anche nei fossi, restb scon {1unssato da i pwiettili esplodenti , e in brere tempo reso intenibile .

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furono portate .all'effe ttivo di 25 mila uomini, di ?ui c ombattenti 20 mila di fanteria, con 350 cavalli e t-8 pezzi. . , Nella notte dal 24 al 25 lnglio un drnppello d1 lan-= ,cieri dell'avang uardia deila brigata La Fores~ a:veva :sorpreso e fatto prigioniero il posto avanzato d1 Visco: Oltre a questo fa tto le no tizie avute sull'avanzarsi del riemico indussero il maresciallo M:aroicic a rinfor..zare gli avamposti con due altri battagl ioni, . dan?one àl ~ort1ando al colonnello Torok ab Erdoh . coll'rnc:at·ico di occupare Versa, cli stabilire dei posti ai punti (ii passaggio del Torre . e -del Natisone, di mantener~ ~perte le comunicazi~ni con Palmanova. In ?as? d1 attacco per parte del nemico con forze super101:1, 1l ,colonneilo dovea ritirarsi a Sagrado sulla bngata. H~d~. · .. Il 25 il maresciallo l\Iaroicic ebbe avvjso della sospensione d'armi conchiusa, e non gli p_o ss~bile avvisarne in tempo ,l e truppe avanzate, ne eh ev1tare c osì il combattimei:1to di Versa. (1).

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/ Dopo la giornata di Lissa il tenente maresciallo 1'Iarnicic, non avendo pi1'.1 a temere uno sbarco sulle coste , - pen sè) a richiamare sull'Isonzo altre forze ; perciò la brigata Hayduk. si con.een trò il 25 a Sagrado ; la bri.crata WaO'ner giunse il giorno stesso da Trieste 0 0 . Pesic, . 1ascia . te (;' e si stabilì a Monfalcone, la b rigata ,.. sole compagnie a Fiu!ne, si portò a Trieste. .. pi quattro battagli_oni, giunti il 24 dalla Dalm?z1a, il 3° Hohenlohe e il 3° Hartung furono assegnati alla brigata Hayduk, il 4° battaglione Arciduca Carlo ·e il 4. 0 Jellacic alla brigata Dahlen. _ Con questi rinforzi le truppe austriache sull'Isonzo

(1) La narrazione che fa la Relazione aust.riaca di q~esto . combattimento non differisce punto da quella del capitano Tllyr, della quaìe fu già dato un riassunto abbastanza ampio in questa stessa Rivista (vedi dispensa dell'agosto dell? scorso i1nno); e ·i nostri lettori avranno pur presente uno scri tto pubblicato nella dispensa del passato settembre, inteso appunto a re ttificare molle inosa tlezze che in quella Relaz,iono si conten evano. Si omette jferciò di renderne conto.

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11, 'PllOOLE~H ~Hl,lTAlm, 'ECC.

poste caserme difensive che tengano la truppa raccolta e prossima a correre a difesa del pun Lo attaccato ,ed a riprendere 'l'offensiva; quando tra i forti ·dis taccati sono gittali trinceramenti campali che coprano i difensori senza impedire i rito~·n·i offe.~sivi; ,quando una truppa valorosa ed eserci tata .difende ·q uesta pos1Zione sotto gli ordini .d' un capo_ 1l q~al e ·c omprenda ch'egli non difende più una fort1fic,az1one isolata e passiva , ma una fortificazione trasforma ta ,in appoggio di campo da battaglia, e che per tan to s~1ppia far manovrare la sua. truppa c?n tutt~ l.e r.e: ,rrole tattiche la prima delle qmdi è d1 tenersi rturnt1 ~inanzi a es~rcito superiore per numero e probahil-· mente disseminato nella circonferenza esterna; quand@ -queste semplici e chiare condizioni , s.1 ver!ficano, .al.fora vi sono i 'dati precipui della fort1ficaz10ne tatLica .e il prnble.ma d'una strenua difesa è risòluto . Di fatti, continuando per fermare le idee nell'es~mp ìo -tii Danzica, in qual modo si comporterà l'esercito attaccante dinanzi a un cosiffatvo campo trinceralo? La p{·ima idea, il tentativo più spon.ta~.eo è (Juel~o di risparmiarsi co l blocco la lungaggine dell'assed io rego: fare e la noia del fars i ammazzare con un attacco d1 vivà forza . Ora ..il blocco, se era possib ile colle piazze isolate, è divenuto quasi impossibile verso carnp-i che ·occupano sì bcrrande estensione. L'esercito e attaccan~e . . sarebbe- éostretto a sparp,3gliarsi , a tr.asl-0.rmars1 111 ) ungo e sottile cordone sanitario o daziario, e mer:tre .d all'u n canto potrebb'essere tagliato, rotto: sbar~gltato da intraprendente . difensore, dall'altrro 1mpedrr~bhe tanto l'entrata delle vettovaglie, quanto i cordom sai'.lÌtari impedi'scono la ven uta del colera. Nel caso di Danzica il blocco' è per un rispetto più agevole , essendo un lato inondato, ma per altro rispetto è più malagevole, a cagion del mare prossim.o e del fi ume :s011

IL PROBLEMA MILITARE DELLA.

.INDIPENDENZA NAZIONALE C ONTINUAZI ONE (!)

L'ATTACCO I. l)iseussione sulle form,e d.eil'a.tfa.c eo ii'un ea1u1•0 tri11ce1•àto.

Il blocco : esempio tratto dalla campagna del Portogallo · del 481 O - Il bombardamento -:- La sorpresa e l'in- , ganno - L' assed-io regolcire - L'attacco di viva forza. ' Quando u·n a piazza è fortificata col sistep1a che ab-: biamo proposto per Danzica; quando essa è fornita di fossi profondi e scarpe diffilate; quando il fi;rncheggiarnen to è assic urato dalle batterie in casamatta di capon iera; quando dietro i fronti d'attacco della cinta (1) Vedi Ri·oista ilhlitare Jtaticmn, anno xn , voi. r, pag. 173 e 265,, o!. u, pag. 54. voi. m , p. 26, vol. 1v , p. 19, anno xrn,

voi. r, p. 334 e vol.

II,

p. 73.

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uELL,\

l [, Pl\08LEi\:IA MILÌTARE

~l qu_ale, bene occupato e tenacemente difeso, diviene

11 veJColo della. vita di Danzica. L'inimico per impossessarsene dovl'ebbe forse avere.cannoniere corazzate, ~quipa~·gio da ponti' e certo dovrebbe abbando nare 11 pensi~ro del semplice blocco e incominciare la lotta contro 1 forti e le il fiume , batterie che proteo·o-ono 00 cl a sopra Danzica sino allo sbocco. Il blocco adùnque n_on_ ba.sta a se stesso. E a quel .modo che in istraLegia s1 d1ce ehe in alcune condizioni chi o·ira è g irato ' pari. o mente 10 direi che quando si ha a fare con linee ben collocate ed estese clii blocca è burlato. • Per impedire tutto ciò farebbe mestieri d'un esercito cl i Serse pel' bloccare, e allora l'esercito che batte la · campagna sarebbe altrn che battuto, farebbe mestieri c1:u~a terra d'inestinguibile fecondità, d'un paese amiC~SSlffiO ?el quale guerregg iare, d'un c·olossale servizio d_i p1:ovv1gioni; le quali cose sono possibil.i ad aversi ~·rnn:te :quasi çome un a casa che avesse tutli e ·q uattro 1 latI r1v~lti a mezzogiorno. Vauban dice a proposito delle_forL t.fìcazioni cli Parigi: « Si la ville était pourvue de . vtv~es pour un an et plus, il n'y a point d'.armée qu~. put subsister si longtemps devant Paris, parce qu-11 est_h présumer que la plupart des vivres qui se trouver~-ient à '15 lieues à la ronde,. aussi bien cruc les habitants, auraien t éLé retirés clans la.v.ille . Je dis rr!ème que les armécs qu'il y faudrait pour y pouvoir s~rnplement former un blocus, n'y pourraient pas sub?~ter ce Lemps-là. Or, du moment qu'elles ne pourrment plus tenir la campagne , les assiègés seeaient en etat de s'y mettre et de les aller chercher dans l,eu~· q~artiers qui , étant séparés et nécessairement elo ,_gnes . les uns dcs aul.res, ne poorraien t pas .3e marntBmr. » Queste belle e savie riflessioni del Yauban hanno· trl)vato un · esempio in quel ch'è accaduto. dinanzi '

IND]PErrnENZ,\ NAZIONALE

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alle linee di Tor·res- Vedras nel 48'10. Wellingto r~ occupava con queste linee tutto il promontorio portoghese, il quale, formato dalia catcnn dell'Estrella, sporge tra l'Oceano e quella parte del Tago denomirnata Mare della Paglia. La sua prima linea correva da Alhandi·a s nl Togo a Tones-Vedl'as verso l'Oceano. ì\1assena, giunto addì 14 ottobre dinanzi a queste linee, e veduta la impossjbilitù di prenderle c'tn un attacco di viva forza, venne nel pensiero dì porsi a campo nelle loro circostanze, a fine di bloccarle e di prenderle per fame; ma la difficoltà di far.v ivere il suo esercito che non superava del resto i MS,000 uomini in prima, e i 55,000 dopo l'arrivo dei -generali Drouet e I?oy in parte creata dalle devastazioni operate a bella posta dal generale inglese nella sua ritirata su Lisbona , la necessità di dividersi per viYere, la possibiliLà di essere battuti partitamente perchè divisi, la p.oca speranza dei soccorsi , in una parola il difet.to di provv.igioni arrivato al segno da dover toccare la riserva dei biscotti, trasformarono i Francesi da assedian(i in assediati, costrinsero persino l'intrepido Massena a ritirarsi dal Tago su Mondego, e in fine ìa sera del ·4. marzo 4 81 1 a ritirarsi in bell'ordine su Pombal. Allora Wellington, uscilo dalle su e linee e inseguiti i Fran~esi con la sua usata prudenza, li pose nella necessità di · abbandonare dopo 6 mesi il Portogallo e rientrare nella · Spagna. U"n secondo modo di attacco, che si presenta spontan~amente allo spirito e seduce per la sua comodità, è quello deLhombardamento. Questo forma la panacea generale spacciata dal generale Blois per aver rngione di qualunque fortezza. In Ital ia soprattutto, per l'esempio mal valutato della campagna del 11860-,186 11, si. ricorreva facilmente all'idea del bombardamento, e si pensaya con leggerezza che a questo modo noi avremmo 1


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fL Pnoaum,\ mr.rr.rnrr.

DEI.L.\ mOIPENOE.'<ZA N.\ZI0l'i.\LE

avuto òen presto ragione di l\1anLova e di Verona.' Cra un, errore che poteva divenir cuusa di funeste disillusioni'. 1l bombardamen Lo di una piazza a forti distaccati è corni ben -diversa da quello di una piazza isolata e spesso dominala da circostanti alture in siffauo modo che a occhio nudo vi si vede <lentro ogni lieve movi~ento. ·Quando una piazza è fortificata a modo moderno, è chiaro ch e il cnnnone dell'attaccante non può giungere a battere la cinta principale.e però la città, ma ' dev~ rivolgersi in prim<! a bombm•dare un paio di fort,i av~nzati, far tacere le loro artiglierie e spianarf c·os1 la v1a, aWaLtacco e fi l po ssesso di essi. Codesto pos-· sesso è utile, poi che tocrlie al difensore alcuni punti . o d 1 ~pp_oggio, . e. dù all'atLaccante una base pe1' le oper~z10p1 ~ucces~ive; ma non è appunto che uno. opez1one pnrnordmle. I rimanenti forti avranno tiri contro di essi, il fu~co della parte della cinta che è volta da quel lato sarà tutto concentrato su di essi; e non vi è po i una truppa mobile che viene a molestare l'attaccanle? 11 problema dell'attacco dei campi trinceratt esce dagl i stretti limi ti clell'a rtiglieria, ma è si collegato alla Lattic~ ed alla strategia, che quegli il quale non lo abbraccia neHa sua larghezza si espone per fermo ai soliti scacchi decorati del nome d'insuccessi. Il bombardam en to adunque neanche basta a se stesso, e per !'vf're agio a fulminare la piazza centrule gli è forza che altre forme d'attacco l'aiutino u vincere i forti. Nè l'opera del bombardare i fo1'li è sì foci!~, quando essi occupino buone posizioni e quando ta difesa ha Lenulo modo di impedire che siano dominati, non mica con eunuco cd impotente diffila-· mento, ma o con l'occupare le alture site a cavaliern di essi o meglio col collocarl i su di esse quando è possibile. E ciò io affermo, sel!za porre a calcolo che la pnnra del bombardam en to è un timor panico il c1uale-

se è spiegabile presso cittadini non usati alla guerra e _ignari di cose militari, non dev'essere concepibile presso la brava truppa destinata alla difesa dei forti ; e senza porre a calcolo che se l'arte trova modo di riparare le case dal bòmbarclamenlo, tanto più con le casamatte e i ricoved alla prova porrà in grado i difensori dei forti a non lasciarsi sì facilmente scorare dal fuoco delle artiglierie. L'attacco per sorpresa e per inganno è un modo di attacco che riposa troppo sulla poca vigilanza e sulla grande dabbenaggine dell'inimico, perchè vi si possa far su un serio assegnamento. Yeduta la nessuna o poca efficacia del blocco, del bombardamento, della sorpresa, la mente dell' attaccante corre alla deliberazione deil'attacco regolare. Dopo quello che ho eletto nell'in tro duzione, da cui si inferisce l'accresciuta difficoltà e lunghezza dei lavori di assedio; dopo quello c11e ho esposto intorno agli assedi di Danzica, da cui si deduce quanto sia differente assediare una piazza isolata, difesa da un a guarnigione che fa semplici sortite, da un gran campo trincerato , difeso da un esercito che manovra e al!' occasione riprende l'offensiva, io credo non dover spendere ptole a dimostrare di quante difficoltà sia irto d'indi innanzi l'assedio regolare d'un campo trincerato. Il Drialmont, convinto della impossibilità di prendere un çampo trincerato con queste forme d'attacco, corre alla conclusion e che s'abbia a reputare siccome più proficuo all'attacco 11 mezzo più disperato, ossia l'attacco_di viva forza, il quale offre le sue molte vittime in olocausto alla brevità delle operazioni d'offesa. E questo pare a lui il solo modo cii' non far conseguire alla fortificazion e lo scopo del guadagnar tempo; ma ognun vede quanto prezzo di sangue costi questo tentativo, di quanti ostacoli, di quante spine,

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rr, Pnorr1.E~fA Mrr.rr.um

DIH,I.A INO,fPENnF.NZA NJ.1.IONA:I.B:

di quanta: probahilitù d'insuccesso sia sparso if suo cnm mino . Adunque se la utilità delle antiche fortezze isolate ha potuto essere una questione, quelia dei gran di campi trincerati non dovrà più essere un dubbio.

e malintesà quisti one di corpo una grande e scientifica quistione. Lasciamo i rreamboti e facciamo le disposizioni , la distribuzione del lavoro per attaccare il campe> trincerato. L'importanza d'un grande campo trincerato posto in punto strategico è siffaua, che l'esercito assalitore non può passargli di fianco, guardarlo sogghignando, irsene difilato _innanzi e lasciarlo alle spalle compreso di quella stupida maraviglia che fa allungare il naso. Ciò posto, io distinguo tre larghi e grandi periodi nell'attacco di simile posizione, e sono: in prima la grande battaglia che l'assaliLore dovrà ordinariamente dare al difensore prima di ridurlo a chiudersi nel campo, e in generale tutte le operazioni tom binate che menano a tale scopo; secondo, quando sconfitto l'esercito difensore è costretto a rinchiudersi nel campo ,e l'assalitore si presenta dinanzi ad esso ; terzo , quando stringe ed attacca il campo. Il primo periodo , nel quale sono compresi tutti i movimenti di correlazione e di sostegno che fanno i diversi corpi di esercito che dividono in più teatri il gran teatro della guerra, appattiene alle grandi operazioni strategiche, ed io non posso parlarn e che nel trattare della fortificazione in relazione alla strategia (·1). II secondo periodo, nel quale noi mettiamo da banda ]e combinazioni strategiche di pi ù corpi offensivi che s1 soccorrono, di più cafbpi difensivi che si danno

H. lnio1•110 ai pe1-iodi «l'atiaceo tl'nn cau11}0.,

Da quello che ho detto nel § precedente intorno all'atlacco d'un campo trincerato, si deve per avven tura inferil'e che l'attacco non possa in al'cun modo trovare la via del successo? No. Questa esagerata conchi-usione del Brialmont troverà una smentita nel ragionamento e nei fatti . Io tengo che sul cammino dell'a ttacco si accum uleranno dif{lcoltà ad ogn i piè sospin to; che la forza della difesa, anzi che declinare, è cresciu ta con i nuovi troYati; che per tanto l'opera dell'attacco ricscirà più malagevole, più scarsa di favorevoli probabil ità, più lenta sopratLuLto; ma qui arre~iamoci e sevogliamo risolvere il problema militare in guisa da condurre in armonia le facce di questo Proteo multiform e, non esageriamo l'importanza d'un termine a scapito dell' altro. Seg uendo i:l principiò unilaterale ,. esclusi,·o del Brialmont, noi ci porremmo in un punlo di vista falso quanto quello di colui che non vede che solo la potenza del cannone. Se una profonda convinzione ci ha condotti a comba ttere l'onnipotenza dell'artigl ieria, un a convinzione non meno profonda ci deve svegl ia.ce la leale coscienza di confessare i limiti dell a <lifcsa. Altrimenti noi pure trasfom1eremo in piccola>. ,

(1) Se per questo riguardo pnreiise al lettore che sarebbe stato migliore ordine il far precedere la parte della fortificazione in relazione alla strategia a quella alla tattica, per molti altri rispetti. dei quali non è qui il luogo parlare e dei quali s'accorgerà. il lettore istesso, è assai più acconcio il metodo da mer segu\lo.


li. J.ll\CBLEMA ~IU,IT1\R~

mano · ed aiuto, e guardiamo alle manovre d'un corpo isolato dinanzi ad· un campo trincerato isolato, è quello che appartiene alla grande tattica, e che però appartiene a questa parte ,1a del libro 1°. Il terzo periodo ha qualche cosa di misto, e, se dal lato delle manovre, dei movimenti, delle operazioni della truppa sul ristretto campo d'attacco, si congiunge con la tattica ord inaria, dal lato dell'arte dell'assedio si lega alla fortificazione in relazion e all'artiglieria. Q·uesto lato studieremo al suo posto e quello qui. Spero che sarò riuscito a spiegare queste mie distinzioni, le quali non sono quelle dei trattati e le · quali io non voglio dire quanto giovino ad ori:linare la fortificazione, parendomi che la bontà d'un metodo debba · spiccar da sè nell'insieme del lavoro e non essere troppo giustificata e lodata dall'autore. Gli autori che operano diversHme'n te mi paiono simili a quei pitlori che non s'accorgono di fare l'oltraggio p1ù · grande al loro quadro quando si pongono a indicarne le bellezze ad un osservatore fornito d'ingegno. · 1

III. l\lauovra per attira1•e i difensori · i'uori le linee fortificate.

• Esempi di Ney a Red1nha e di Suchet a Valenza . Quando un esercito si trova di fronte ad un campo trincerato form.i dabile, dietro il quale si accampa un altro esercito; quando l'esercito offensore scorge e

UE U.,\ INDIPE l\'D ENZA l\'AZJOK,i.LK

misur a la grande difficoltà di stringere e attaccare dappresso le linee nemiche, allora la manovra a fare è quell a di tenere ogni modo p-erchè il difensore sia attirato fuori le sue linee e così ineominciare a risolvere il problE-ma della fortificazione sul camp(} delle grande tattica. Se il generale assalitore è uomo 'forn ito di securo colpo d'occhio, di grande e non volgare astuzia, di mente acconcia alle larghe combmazioni tattiche - e a' dì nostri un generale deve essere così fatto e 'non può ordinariamente, come ai tempi dei Romani, svestire oggi la -toga per cingere domani la spada - allora quella manovra suole nella. maggior parte dei casi conseguire il suo scopo . U generale difensore che comanda un esercito, per prudente eh' ei sia, .assai cli rado saprà adattarsi al not() proverbio: a nemko che fugge, ponte d'oro. Esempio: l\1ar.mont a Salamanca . Quando il generale ehe è sull'offensiva sa porgere alla sua manovra il colore di una ritirata e d'una ritirata un po' colle sembianze della fuga, allora, per quell'irresistibile istinto dell'umana natun1, di riprendere l' offensiva su colui che si pone in suBa difensiva e cede terreno , il generale attaccato non saprà rimanersi Jal fa re capolino, dal desiderio d' inseguire e per tanto dal cadere nel laccio. Vi sarebbe caduto Wellington - il più circospetto c.ipitano del mondo, il capitano che colla sua forza di resistenza ha saputo creare lo scoglio incontro al quale si è infranta la foga napoleon'ica - se l'infortunato Massena a ve.sse ordinato diversamente i suoi corpi nel ri tirarsi dal blocco delle linee di Torres--Vedras, in quella campagna del '18•10-1 1Ì che è stata biasimata per quello che era degno di lode e non per quello che era a biasimare dayvero. Noi abbiamo veduto precedentemente a quale partito fosse ridotto Massena per difetto di Yiveri e come da bloccante si fosse veduto nella necessità d i


Il,

PnOJ:lLEMA Mil,I'l'Al\E

abbandonare il campo. Ora, a me pare, che quando un generale si trovi .in siffatta situazione e comandi_ soldati com'erano quei di Elchingen, di Jena, di Friedland, può, anzi deve trasformare un'avversa neces-sità in una felice combinazione. 'E , dirò di più e meglio, un uomo di genio come Napo1eone non avrebbe aspettato di essere costretto dalla necessità, ma, vedute inattaccabili di fronte quelle po sizioni, Yeduto che il numero de' sqoi soldati non gli consentiva di girarle, avrebbe spontaneamente presa l,l de liberazione di ripiegare per adescare con l'amo il difonsore, <fargli un terribile colpo in campagna, riprendere l'offensiva, inseguirlo colla baionetta alle reni e profittare di tutte le probabilÙà che crea la vittoria, fra le quali la 1heno felice_è di trovarsi di nuovo a fronte il campò trincerato, ma difeso da un esercito demoralizzato, anzi che da uno fresco e intatto. Io non ardirei sostenere la tesi che svolgo, nè.accusare quella simpatica figura di 1'1assena, se non . avessi la riprova della verità che affermo . La riprova è il combattimento di Redinha . · Nella ritirata dei Francesi, Ney, che era il leone della retroguardia, prese posizione dinao7,i Redinha per arrestare con i suoi 7 mila bravi, i 25 mila Inglesi che l'inseguivano. La posizione era come quei così detti coltelli a due -tagli: cattiva per soldati eh~ si fanno battere e disperdere, perchè aveva alle spalle la Soura; bella per soldati valorosi che anche sconfitti si ritirano vendendo calo il terreno e la vita, bella per soldati che dovevano resistere ad Inglesi, perchè posta sulle alture con larga spianata in cima, di sorta che si poteva prima precipitar giò l'assalitore e, se questi avesse raggiunta la vetta, manovrare e spiegarsi e attaccarlo alla baionetta di poi. Wel lington, il misurato uomo, il capitano che non sapeva vincere divorando gli ostacoli, come Napoleone, ma avvalendosi di essi e

llEUA INJHl'J::NDENZ.\ NAZ lO NALE

ponendo le barbe su i poggi e lè alture e dietro i trin ceramenti, Wellington istesso non potè resistere al ticchio di 1-lttaccare chi? Niented imeno che i Francesi di Jena, comandati da Ney, e posti su dominanti alture. Vedete se la manovra non avrebbe potuto riuscire a noi contro gli Austriaci, contro un esercito che è capace di concepil'e la marcia su Torino n1'1 '1859 . Aclunque Wellington attaccò e Ney lo ruppe. Ma era un pugno di bravi I Se Ney avesse potuto avere la divisione Loison in riserva e non privarsi della divisione ì\iarchand per assicurarsi la ritirata sul• l'altra riva della Soure, · 1a rotta di Wellington sarebbe stata completa; se l\fassena avesse fatta una ritirala più co ncentrata, in guisa da menare un altro corpo' a rinforzo di Ney, la sconfitta di Wellington si sarebbe cangiata in un disastro, e io non so che cosa . sarebbero divenu te le linee di Torees-Vedras senza Wellington e gl' Inglesi, o c'oh essi sbaragliati e mie- · tuti. Pri vato di qualunque rinfol'zo, Ney vincitore dovè ritir'trsi, non potendo tener fermo contro nuovo attacco. Due obbiezioni si possono fare: l'una che -Wellington non sarebbe uscito dalle sue linee se non avesse saputo in quale miser·evole condizione era ridotto l'esercito di M.assena; l'altrn che l\(assena, anche vittorioso pienam en te a Redinha, non a,vrebbe potuto trarre pro!ìtt.o della vittoria e marciare di nuovo su · Torres-Vedras, a cagione delle completa mancanza di vi.veri. , Alla p,.-ima obbiezion-e risponderò chiedendo perchè' Wellington, che aveva un esercito più numeroso del francese, non è allora uscito prima dalle sue linee? Egli che temeva forte di essere posto a mal partito dalla congiunzione di Massena col corpo di Soult clell' Andalusia, egli che av.cva lo SJ.:au;-acchio continuo dell'ar-·


TL l'l\OIJJ,E)I.\ )\lLITAUE

·r ivo delle divisioni di Wogram, avrebbe potuto e dovuto piombat'e a tempo su Massena che sapeva affamoto, isolato e sparpagliato, per essere poi in grado di battere Soult o almeno di resistergli. Noi fece, perchè la natura umana quando è sulla difesa, è come l'uccello magnetizzato dalla semplice vista del serpente e che pena a prendere quel volo che lo salverebbe. P.cr con trario, svanito l' immediato perico lo, impenna le a*li anche a rischio di cadere poi nella rete del cacciatore. Alla seconda obbiezione replicherò col ricorclaÌ'e cli e di sopra ho affermato la colpa cli Massena essere stata appunto nel non ritirarsi per istratagemma, ma quand o non c'eran che biscotti a rosicchiare. In questa memorabile ritirata du e altre grand i occasioni si perderono, l'una a Condeixa per colpa di Ney, l'altra a Fuentes cl' Onoro per colpa di tutti ; i . q1,1ali esempi dimostrano che come alc une volte l'attacco si vince con r attacco, così altre volte della -ostinata difesa si può aver ragione col porsi in sulla dif'esa. Per felice che sia l'esito della manovra volta atl attirare e battere il difensore fuo ri il suo covo, nella più parte dei casi l'assalitore dovrà alla fin e dare di cozzo nel cai:npo trincerato e urtare nella testa del toro. Qu el cacciarsi dentro interfusi con i cl 1fensori · che, scon fi tti, corrono a chiudersi dietro la cin ta della piazza , se nel caso d'una piazza isolala ero. raro e malagevole, nel caso d'un campo trinceralo quasi. tocca l'impossibile. Varcato il limite del campo voi vi accorgerete cli esservi lasciato alle spalle tutto un sistema di forti staccati e b isogna pur decidersi ad attaccarli. Che se in quella confusa ritirata dei difenso ri voi, anzi che spinge r~·i sulla cinta , pigliate il Jlartito di ficcani in alcu ni !'orti avanzati e trnrate

DEU.\ L'Hl ll'ENDENZ .\ l'(AZIO!\'AI.E

modo di penetrarvi, allora il nocciolo principale del campo, ossia la piazza centrale, diviene qu esta Lesta del toro che bisogna abballere. La grande manovl'a tattica, della quale. abbiamo parlato preced enCémente , . st puo ad unque nten ere non come. un trovato definitivo, ma come un modo che scuote il morale del difensore e agevola l'opera dell'offensore. Il maresciallo Suchet, quando attaccava Val enza nel settembre del 18 11, si vide nella necessità di prendere da prima la fortezza di Sagonta che dominava il pinno di Valenza ? che sarebbe stato pericoloso lasciat·si alle spalle; mtperocchè la fo rtezza aveva una guarnigione di tre rnila uomini e il generale Blake con tre mila Spagnuoli batteva la campagna tra Valenza e ~Iurviedro, città collocata a' piedi della 1·occa sulla c·ui vella torreggiava Sagonta. Suchet, che non aveva che 18 mila uomini ma erano Francesi ed Ilaliani, avendo fatto invano' attaccare Sagonta, era in sulle smanie e non altra s?luzione all_e su e difficoltà e' vedeva che una bn ttaglia vinta sul ptano di Valenza. Blake venne a sfidarlo alla pugn a e Suchet colse egregiamente il destro per scon figgerlo pienamente. Allora Sogonta, vedutasi separata dalla pinzza, cadde, ma Valenza tenne ancora e fu forza aprire contro di essa la trincea. La difesa però invece di essere strenua, co me facevano temere l' importnnza della posizione e il valore dei difensori di Saragozza e di Ta'rrngon a , fu molle, e poco di poi .Valenza cedè. \

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IL PnOllLirn..\ ~1LLITA.J1Ji'.

.1v. Falsità dei metodi eselusi'1i in generale, e in pa1•tieolare dell'attaeco a vi'1a forza '1a.gheggiaio dal B1•iahn.out.

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Esempi di Suchet a . Sagontc,, di· 11assena a OiudadRodrigo - Spiega:ti'one del metodo tenuto da Wellington negli assedi delle fortezze spagnuole. ;

Entriamo adunque nel nostro terzo pel'iodo e attacchiamo il campo. Se io, invece di dettare un lavoro di arte militare, scrivessi un lavoro di arte drammatica, aprirei la scena con un consiglio di guerra dei comandanti delle varie armi, presieduto dal generale in capo, e supporrei che questi, atteso la novità del fatto e dopo <Jvere scelto il punto di attacco, ch iedesse a queglino il loro voto sul modo di attaccare. Per obbedire alla verità artistica, la quale deve cogliere nella vita e nei earatteri il lato generale e non le eccezioni, io farei sostenere dal _comandante del genio, con fronte grave, la necessità di tutto il complesso dei lavori di trincea, senza/ scartare alcuno dei ramoscelli del Vauban; dal cGmandante dell'artiglieria, con piglio sprezzan te e altero, e con l'autorità del Blois, la possibilità di schiacciare tutto so tto un formidabile bombar damento; farei azzuffare questi due comandanti, che in quasi tutti gli assedi sogliono deplorabilmentc trovarsi agli antipodi; farei poi interven ire il comandant P la truppe,

OP.I.I, .\ 1:-iDIPENOENZA l'(AZl O:'iALl:

il quale, essendo ordinariamente un uffizialr. di fanteria, taglierebbe netto e brusco il nodo gordiano offrendosi a bloccare, manovrare e sorprendere. Per rendere la scena più varia mi piacerebbe vi fosse il Brialmont., e son certo ch'e' con quattro parole e mille citazioni (se fosse agevole in questo caso trovarne molte), se ne sbrigherebbe proponendo l'attacco a viva forza, l'assalto, :il prendere d'emblée, l'ernporter la position, e son sicurissimo che i comandanti dei bersaglieri l'appoggerebbero a viva forza . Io credo che, salvo le eccezioni, la verità artistica non sarebbe infatti che_ quella ch e dev'essere, ossia una for ma poetiça della :er1tù reale. _Ma ecco venir la volta del generale in _capo, Il quale, po1chè scriverei un dramma e non una com, med~a, io per avvicinarmi alla verità artistica dipingerei come dovrebb' essere nella maggior parte dei casi, ossia una intelligenza superiore e un carattere indomabile, non un Napoleone, ma via un Massena. Ascoltali in silenzio tuLti i pareri, egli ha provato un sentim ento di noia e scoramento pensando alla lungaggine delle parallele; ma il dotto ragionare del comandante il genio l'ha fatto riflettere e inarcar le ciglia; egli ha sen Lito orl'ore all'idea del bombardamento, ma le anime forti com e lo. sua sanno co~:nprimere i moti del CllOl'e e sanpo che quando SÌ camm ina verso un gran fine l'inesorabilità è grandezza; sorrise di compiacimento al pensiero cli bloccare , manovrare e sorprendere , ma non fu pago , c'era un vuoto nel suo intelletto, non gli pareva sì facile il cingere; cogliere in fallo un nemico accorto, nè cosa seria il fondare su di questa probabilità la direzione dell'assedio; ha sentito batter forte il suo nobile cuore alle parole di attacca re a viva forza; ma, ahimè, la sua fredda ragione, la sua lunga esperienza di guerra gli hanno tosto distrutto un sogno ANNO l'.lll, VOL. IV.

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l J. l' ROULEMA ~I LITA iUt 50 di Lrion fi. Egli si è chiuso in se stesso; un gran s1lenzio si è fatto aLtorno all'uomo i).mato e . venerato; egli ha parlato e non ha eletto che é1ueste po~he .parole: << Compagni, io vi ringrazio: nessuno eh voi t1a ragione e tutti avete ragione : il ~1io parti.Lo è pre~o: voi farete ciascuno il vostro mesnere ed ,10 andro a fare il mio, ch'è quello di avvalermi di tutte Je vostre forze, cli tutte le vostre risorse, di tutte le voslre, ten denze , di farvi tutti in vario modo concorrere ad un fine, in un a parola di mettervi in grado di esereitar bene e acconciamente il vostro mestiern . >> ~ Il sio-nificato di questa scena è ehiaro; nondimeno vi riLo~neremo su per farne una larga applicazion e. Quel generale ha, fatto come H Th iers nella imbroglia ta e lunga questione delle fortificazioni di Pa·rigi, nella quale ciascuno .vedeva una faccia e non tutto il problema. Il Thiel's disse agli uni: « Yo us a urez l'enceinte de MM. Haxo et Valazé, et, de i)lus; on vous clonnera clouze à quatorze forts; » e agli altri: << Vous ai.1rcz les forts, et au milieu d'un e enceìnte cle sùre té on vous donnera une enceinte de siège. Ainsi, ehaque parti aura cc qu'il clcmande, et plus que ce qu'il ne demancl c. » Noi abbiamo vednto dinanzi come nessuna delle svariate forme di attac'co bastasse da sola a vincere la potenza clifen'siva d'un campo trincerato, e come da cosiffatta difficoltà il Brialmont traesse la conseo·uenza non esservi miglior modo di ricscire che l'alotacco a viva forza, che il tuffars i come il Q. Curz10 . a capo chino nella voragine. Là leggerezza di questa deduzione mi pare inconcepibjle; la <~ontraddizionc divi.ene spiattellata, quando si pensi che quegli che propurrna tal metodo di attacco è appunto l'uomo che n~eglio d'altri ha accumulato difese su difese e fatto risaltare la potenza, anz i a suo dire la on nipo-

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DELLA INDIPEND ENZA NAZIONA LE

tenza dei camp i trincerà.ti moderni, l'uomo che ave va esclamato in un momento di ebbrezza che essi sono imprenaùles ! Ma m'ingannavo : la contraddizione svanisce a quel modo che gli estremi si toccano: affermare. -che un campo tl'incerato non è prendibile che a vi\a forza gli è quanto dirlo imprendibile. Sì, il Brialmont è d'accordo con sè più che nol pensi l'accorto lettore e forse egli stesso. Il Brialmont sente del reslo vacillarglisi il terreno cli sotto e, da quanto si può indovinare a traverso la nebulosità delle sue parole generalissime, pare ··e' distingua i forti staccati dalla cinta principale, e quelli vogl ia prende re d'assalto, questa con-lavori da trincea. Al terminé dd suo libro egli co nsacra un modesto capitolo all'asse-elio regolare. Ma non è nel suo elemento , e l'idea predominante che serpeggia di sotto alle concessioni involontarie è l'attacco di viva forza, è una serie di assalti tali che, a parer mio, un esercito, per nurneroso che sia, vi perderebbe tutta. la sua gente, e dopo la vittoria non potrebbe, non chco assedrnre la cinta~ ma forse nemmanco ri~ira1.;si. Si badi. ch'io p i;i. ragono quantiti1 omogenee : p'inz1,e anti_cl1e ad artiedieria ant.ir:a ' . piazze moderne e d1rò megho futur e, . ,)d artiglieria moderna e dirò bene presente . Ora tal caso e con i forti come li fa il Brialmont, sol I d1 e capaci, io cred~ che nessuno meglio 9i lui avrebbe dovuto sap ere - e il curioso gli è che lo sa e lo dice - che non si possono impunemente siìdare e prendere di lancio. E non si poteva sì spensieratamente attaccare neanche nei tempi andati. Da qualche esempio che- recherò, si vedrà che il militare fornit.o dell'esperienza ristretta e sicu ra acquistata sul cam~o o di quella larghissi·ma appresa nell'art.e e nella stona militare , avrebbe ragione cli volgersi al Brialrnon t e dirgli come l'inglese al suo precipitoso domestico : Va piano , ch è ho fre tta.

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5.2

l l, PJIOBLRMA MILITARE

Per trovare esempi che l'attacco di viva forza propugnato dal Bt'ialmont riesca a male e faccia perdere tempo, anzi che guadagnarne, quando non è adoperalo a proposi to, quando è elevato a regola assoluta, noi non abbiamo che a mettere la mano nei fatti storici, come si farebbe in un paniere e ad estrarne un paio fra mille. Nel § precedente abbiamo parlato della fortezza di Sagonta e di quale difficoltà tornasse al bravo Suchet. Ebbene scc6 liamo questo esempio, ed io parlando di assedi, mi appiglio volentieri a quei della campagna della Spagna, che dopo il Vauban sono i più belli che la storia mili lare registri. La fortezza di Sagonta, collocata su di altura rocciosa e inaccessibile, era formata d'una cinta a torri, la quale mediante muraglia si congiungeva ad altra torre chiudente lo stretto passo che menava sull'altura. Da questo lato ovest la fortezza si aveva un piano poco inclinato che la rendeva accessibil e. La natura del terreno asprissima, la difficoltà di tmscinare la grossa artiglieria penosissima, le truppe francesi piene di slancio, il loro abiJe capo fortunatissimo, ecco le ragioni che svolsero la men le da un lungo e micidiale assedio regolare e fe~ero apparire pjù fecondo quel tentativo ch'era più desidel'ato. E il 28 settembre, oel profondo della notte, le colonne francesi attaccarono; ma i difensori erano in sulle guardie, uscirono dalle torri, respinsero l'attacco con una sortita, e degli arditi, i quali giunsero perfino a piantare le scale, fu fatto orribil e macello . I Francesi vi pe1:derono 300 uomini e vi perderono anche il tempo, tanto è vero che nella guerra degli assedii è spesso acconcio il detto: chi va piano, va sano e lontano. L'assedio di Ciudad-Rodrigo, nella campagna di Massen a nel Portogallo al 181'0, è un altro bello esem-

53 pio del tempo che nella guerra si sciupa a Yoler fa re inconsideratamente presto. Da esso si scorge come nell' attaccante a' primi furori succede sovente una esagerata lentezta che concone a far pel'dere maggior tempo . In questo memorabile assedio scorgiamo che l'attaccante, quantunque avesse preso i conventi di Santa-Cruz, di San Francesco, il sobborgo, - e i conventi e sobborgh i erano dagli Spagnuoli trasformati in cittadelle - quantunque avesse aperta una bt·eccia agevole a montare, pure non deliberò assaltare prima di avere abbauuta la controscarpa, il qual lavoro richiedeva dieci a dodici giorni. Fu adunquc mestieri avanzare a zig-zag, sotto una pioggia di proi etti, sino alla controscarpa, entrare in galleria coperta, fare di -sotto la .contrnscarpa un a mina con 4.00 chilogrammi di poi vere e mandando all'aria l'ostacolo crearsi il piano per la discesa oltre di quello per la saJita'. Si è dello che la storia è mo.estn1 di veritt1. Io vorrei aggiungere che ella l'è pure di errore. La storia è Jibro assai difficile a leggere e assai pericoloso <i prendere come maestro della vita; imperocch è quo.ndo dei fo.tti non si vede che la superficie, quando per giudicarli non si tien conto delle determinate condizioni che li hanno accompagnati, del teatro speciale nel quale sono accaduti, allora facilmente si prendono lucciole per lanterne. Io so che non si pen1irebbe molto a trovare esempi contrari a quelli da me recati, ma son convinto che analizzando bene l'esempio , noi vedremmo che .esso distrugge apparentemente il principio, in fondo lo conforma. In questa guèrra. di Spagna, sì istruttiva pei miLitari, noi osserviamo un fenomeno curioso, un fenomeno che parrebbe dovere annullare il principio da me enunciato, ed è: che i Francesi, i quali son riputati i. soldati da' terribili attacchi, sono stati quasi sempre DELL ' Il.\'OlPENOEl'l:ZA l'iAZIOiUl,E


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I L PROBLEMA MIU'l'Al\E

DEL L,' l'lDIPENOENZA NAZIONALE

respinti nei loro attacchi a viva forza, dove che gli I ngl_esi, i quali so n tenuti i ·soldati dall'ostinata difesa. soi10 spesso. riesciti felici negli ste.ssi attacchi di fo1·tezze ; che i Francesi, i quali amanti di far violenza agli ostacoli, hanno usato di poi non dal'e l'assalto senza abbattere la controscarpa, dove che gl'lnglesi} uom ini che forano la pietra con la gocciola d'a~qua, hanno passato di sopra alla con'troscarpa titta in piedi. Così a Ciudad-Rodrigo, così a BadHjoz quando ripresero queste piazze nel 18,t;J. Ma questo strano fatto parrà naturalissimo, quando si penserà alla potenza.. dei rn ezzi che spiegò l'assalitore e allo stato deplorabile d'una guarnigione abbandonata, affamata, poco numerosa e. mal comandata. I Francesi pee contrario avevano a fare con piazze ben fornite e accanitamente clifese, il qual caso è quello che bisogna supporre quando si studia in astraLLo un problema . Allora noi non ripeteremo per altro verso l'errore del Brialmont e, dopo aver combattuto il principio assoluto dello. attacco a viva forza, non eleveremo a. principio assoluto l'esclusion e di atlacco cosiffatto. No . Come nelia politica e nella vita ·vi sono casi ne' quali l'ardire è prudenza, così nella guerra. L'abilitò. di. un generale sta appunto nell'essere tullo occhi e tutt'orecchi per cogliere queste fortunate probabilità. Quando un insieme di condizioni, e materiali e morali, scovrono il lato debole dell' inimico, allora l' operare con r.isoluzione e prontezza. è il segreto della. vittoria, allora non si risparmi la vita dei soldati, ma · si consegua tosto e sicuro il fine della guerra . Seguire metodicamente le massime degli assedi regolari sarebbe adunque così inopportuno e irrazionale come il porle da banda per sistema. Pertanto io non credo giusti. ficabile il Brialmont come non istimo giusto il biasiino che i Francesi, discepoli del Vauban, hanno inflitto

al \Vel!ingLon pe' suoi assedi, chè in qu~lle det~rrninate condizioni stol'ich e, in quella sproporzione d1 numero e cli mezzi, darsi tutto a compiere i rami di trincea e i lavori aHa controscarpa, sarebbe stato per Wellington . un dar tempo a' corpi di Soult e di Marmont praggiungere e strap pargli quel trionfo eh ' era 11 fine del suo assedio .

?i :o-

V. Attaeeo a l·1non 1co .

Esempi di i\'ey ad Almeida, di So'.1lt a Bad~j_oz, cli.Saint· Cy1· ci Girona, di. Jfassena ci Crndcul-Rocinqo, clt Haxo e& T,erida, di Snchet a Tarragona . Ouando si studia 11 n problem a e ;::;i l'llOl risolverlo . iu ~modo co ncreto , (\ forza si pongano dall' un canto i c,Jsi accidentali e si guar·dino i fatti norrirn li. Posto ad unque un _campo 1.1·incerato che sia be.n provveduto , ben fortificato e ben difeso, in q nal modo dovremo (:ompor tarei pee auaccarlo ? · . . Reco il momento di esplieare meglio il significato d1 quel consiglio di. gue,·i·a che abbiamo trauo in iscena p recedentemenLe. , . . . Noi abbiamo veduto nel corso d1 questo ragronare sull'attacco coQJe nessuna forma d·i attacco bastasse da sola a solvere la questione . Adunque le scarteremo tutte? Per contrario le .icce tter<~m o l.uLte, le fare mo tu tte concorrere come tanti co nflu enti a ipgrossure il O"ran fiume che deve sboccnre nel campo, le faremo ~perare r;iascuna nei SllOl limiti e s1:1l suo terreno.


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lL PlìOllLEM,\ Ml UTAIUI.

l.in campo trincerato, se rarissimamente può essere affalto bloccato, agevolmente potrà essere bloccato in patte. È cauiva l'egola di spregiare una parte quando non si può ottenere il tullo. Napoleone, quantunque col blocco continentale non avesse potuto chiudere tutti gl i sbocchi ed annullare l' Inghilterra , pure riescì a recarle immenso danno, e senza i disastri procuratisi sul continente, i danni snt·ebbero stati maggiori, e se i disastri non fossero accaduti e il blocco cl' un a grande nazione non foss e una rovina pel commercio di tutLi, l'Inghil terra sarebbe sprofondata nella bancarotta. Applicando al caso nostro con giusta misura, possiamo dire che se non si può circondare strettamente un campo e farlo cadere solo per fam e, si può bene agevolare la propria opera col molesta ce per quanto si può maggiore l'arrivo delle vettovaglie nel campo. Lo stesso diremo per le rimanenti forme di attacco. Se non è ragionevole fare i conti sulla poca vigilanza del difensore, non è neanche ragion e,•ole lo smelle1·e il pensiero di sta re all'agguato per coglierlo io fallo e sorprenderlo; se è malao·ev ole 0 il t'itrovare un difensore sì uonzo che si faccia attac. . . o care e vmcere pel' inganno, non si. deve perciò porre una pietra sepolcrale su cli qu esto modo di atta cco. Oggidì che ciascuno sa la malizia dei falsi attacchi consistere tutta nel non attaccare il punto che si minaccia, ma minacciare un obbiettivo e intan to sfilare per attaccarne davvero un altro, non potrebbe un ace-orto generale fare i suoi preparat.ivi cli attacco a v!va forza con forma che sia si misuratamente appanscen te , da far credere al difensore che sia qu ello un solito falso auacco , e di poi attaccare di faui il punto a cui si è accennato ·t Col richiamare più volte inutilmente l'attenzione dell'inimico su di un punto, si finisce per istancarlo e addormentarlo: -in tal caso

57 si attacca app unto ove si è minacciato, con1portandosi in modo simile a <1uello tenuto da Alessandro nel passaggio dell'Idaspe. Che che sia di ciò, io voglio dire che si giuocherù con furberia, e noi Italiani siamo ch iamu ti i figli del Machiavelli. Jomini dice : « Toutefo is on a vu aussi qu' un e allaque sur une aile étant regardée ave,· raison par le déf'enseu r com111e la plus vraiscmblo.ble, on réussissait à le tromper en dirigeant une fausse nttaquc un peu fo1'le de ce coté, tandis t[Ue la vraie, faitc sur le centro, réussissait précisément parco qu'ell e n' était pas probable. Dans ces sortes de cornbina isons, les localit6s et l'esprit des générnux doirnnl décider le meilleur mode it DJ~Ll.'JNDlPE:\'DtNZ..\ l'iAZION.\LE

SU1\ll'e.

»

'Parimcllte affe nno pel bombardam ento, per l'assedio regolare, per l'atLacco a ,•iva forza e allo coperto. Usiamole tulle queste forme , e quand o ci poreerno a fo l'e il metodico assedio, sia il nostro occh io di lin ce, se mpi·e pronto a scop!'i1·c un a posizione eia occupare pc,· l'artiglieria, un mom ento da afle n arc per lasciare la zappa e corl'ere all'attacco. In generale lasciamoci in parte regolare dal nostro nem ico, e s'egli è corazzato, allacch iarnolo in tulli i modi, e se non lo è, scegli amo il modo acconcio e rispondente al genere di sua fiacchezza. La guerra, diceva J\"apoleone, è un problema .ch e ha semp re la sua soluzione, ma spesso questu si offre come un baleno e disparisce. L'ofl'ensote sia la folgore che rapida tien dietro al baleno. Le val'ie forrn e dell'attacco sono adunque facce di un medesimo poligono, frammenti dell'istesso tutto; ma pe1· essc1·e condotti ad armonia è mestieri si trovi l'unitù vivificatrice. Questo pernio intorno al quale giran tutti ù il punto d' attacco - scelta diflicile e t1alln quale dipende il corso e l'esito di un assedio ;


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JL Pl\OH l,EMA MlLITAl\E, ECC.

questa unità, che porge loro il posto, che le forma ad ol'ganismo e le toglie allo slegamento, è la mente del capituno. Volete voi nel problema dell'attacco ritrovare pron tamente l'x'! volete voi non convertire questo problema in quello della quadratura del circolo? volete guadagnare quel tempo che il nemico intende a farvi perdere'? Ebbene non v'ha modo migliore che il porre a sopraccapo dell' assedio un generale che sappia muovere tutte le armi, e che sia fornito di una mente eminentemente vas ta e sin tetica. , Un gene rale di mente ristretta e che rechi con sè i fatali pregiudizi dell'arma dalla quale è uscito, fa1'it u11 assedio con modo esclusivo invece di farlo con : nella legge dell'armonia è così armonico insieme. F la soluzione del problema dell'attacco come di qu ello clella difesa; perchè in essa è la soluz ione di. tutto, è il fuoco cen Lrnle della verità. ::"J . (Contiruia)

~f AllSE LLI.

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mEE E CONSIDERAZIONI 8UT.tl\

I

[

EVOLUZIONI DELLA TATTICA MODERNA , per Sua Maestà il Re CARLO XV di Sveziaedi Norvegia.

~--·- - -··-- -

t l?ee invito avutone da parecch i ar:nici, e dietro facoltà gentilmen te fallacene dall'aug~s Lo Autore. ci siamo indotti a pubblicure per intero la traduzione di quest'opuscolo, del quale ~i eravamo limitati a dare un semplice cenno nella dispensu dell'agosto ulti mo. Ciò facendo abbiamo la convinzione di far cosa erradita ai nosu·i lettori, comecchè questo scritto sia d~lla più rile vante notabilità a giud izio dei più eminenti. cultori dell'arte militare . LA DmEzroNE.


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rou:

SULl,E EVOLU7.!0l'\l DELL.\ TATTICA MODEUl'\A

E C:ONSll)E I\AZIONI

AL CONTE H!i:NNING DE HAMlLTON A RICORDO DRI. TJl~IPO IN CU I

CO)fE 'c,I.PO DI ST.\TO ll.\GGIORE DRLLA BRIGATA DBLLA GUAllDH EGl.l ll!RIGEVA GLI STGDI lllLITARI DELL' AUTORE .

Il Lempo ha fatto subi re molte modificazioni all'arte della guerra. La falange , considerata alla sua epoca come la migliore di tutte le fo rmazioni. tattiche fino allora provate, fu ccclissata dnlla legione romana, che divenne a sua volta il tipo di formazione, il modo più sicuro di vittoria. La falange, che per molti punti può confrontarsi al svinfyllcing, al cuneo dei guerrieri ciel nord, e come esso adatta per· la sua forma triangolare, colla sua massa profonda e compatta a rompere e !cl sfondare le schiere nemiche, fu per altro sopraf:.. fatta e annichilita dall a legione, col suo ordine assai più sottile. Quest'ultima però non mancava d'una certa profondità, impcrocchè constava di tre linee disposte a scacchéera. Ma la sua forza principale stava nella sua più grande mobi lità, nell'ordinamento metodico dei suoi ri parti, ciascuno dei quali avea i suoi -quadri, e nell'abilità d'ogni combattente nel maneggio della sua arme . Tutte queste circostanze accopp iate dovevano produrre ne' combattenti una confidenza

L

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alla quale nulla potea resiste re. La legione non ebbe a combattere la falange sola; ma sopratutto ebbe per avversari delle masse confuse di barbari, generalmente incapaci di tenei' fronte all e truppe sapientemente ordinate dei Romani. Questa superiori tà. dell'antica taLtica della fanteria romana durò fintantochè il popolo conservò la s.ua forza e la sua elasticità; ma quando queste qualità di sparverb, la fegione non potè salvare Roma. L'epoca dell'emigrazione dei popoli non offre alcun ordine tattico distinto . Ciascun popolo combatteva a suo modo, secondo ì suoi us1 nazionali. Nel periodo feudale del medio evo, la cavalleria, coperta di ferro e armata deJ1a lancia, ebbe il sopravvento. Po ca fu allora la fanteria cd anche ·meno pregiata; stato di cose che, certamente a motivo dell'imperfezione delle prim e armi da fuoco, perdurò anche dopo l'invenzione della polvere. Per altro la fan tcria si estendeva, quantunque lcntamen te. l\la ad un'epoca in cui esso. possedeva giù degli arch ibugieri, la maggior parte dei fanti, armati solo di lancia e spada, si presentavo.no in colonne profond e, senza punto sentimento del bisogno di assottigliarsi e senza averne il modo. Ciò d'altra parte non le occorreva che poco o punto, impcrocchè, quantunque ri fosse già dell'artiglieria, i cannoni erano in picco! numero ed il loro tiro incertissimo. , Con Gustavo Adolfo e la guerra dei trnnt'anni, lo. rapidità crescente ,del fuoco dell'artiglieria manifestò la urgenza di assoltigliare l'ordinanza delle truppe a piedi, e a Tilly l'impossibjlitù di vincere con delle masse profonde di picchieri venne dimostrata do una sanO'uinosa disfalla. I moschettieri frapposti alle divisio;i della cavalleria svedese contribuirono coll'inaspetlato loro fuo co a respingere la carica dei coraz-


6z

WEE E C.:O"'S!OERAZIONl

zi e1·i di Pappenl1uirn . Si ebl.Je in quest'occasione la prova evidenLe _del fatto che il sopravvento numerico non è sempre il più' proprio per trar partilo di un nuovo materiale da guerr11,., e che la vittorja dipende piuttosto da una buona ordinanza tattica che corrisponda a questo materiale , concorrentemente coll'abilità del generale, colla disc·iplin_a e colla bravurn delle trnppe . Successivam ente le armi a fuo co si migliorarnno. La cavalleria, restando tuttavia l'arma preponderante, se le appropria e se ne serve sotto la doppia forma della pi stola e del pistolon e. Alla lancia del fante è sostituito il fucil e, e le granate a mano dann o ori, gine alle truppe conosciute di poi solto il nonio di granatieri. Nel xYm secolo la fanteria acqu ista maggiore mobilitù; l'ordì nanza perde sempre più della sua profond ità. Daccltè tutti sono armati di fucili, divien necessario che /la fol'ma taltiea s'aggiu sti in guisa a non impacciare il fuoco . A motivo di ciò, ad anclie perch è le bocche da fuo co aumentano sempre di nnmero e di giusLczza di til'O, l'ot'dine lineure è ado ttalo sotto Federico il r,,,·ande, coine la migliore f'ormazione tattica. Cionondimeno, e per' la lentezza della manona e del fuoco dei fanti, e per glì sfol'zi di nbi lissimi generali di cavalleria, qucst'al'mU man tenne tultélv ia quella supremazia che tante volte avea sp iegata sulla fantel'ia , e mercè la quale a.vea più Yolte decìso la vittoria con più o meno acconcie ernluzion( Questo stato di cose durò fino alla rivoluzione l'rnncese. Il fo nte, man cante fin là di mobilità, come le lunghe linee tli fanteria mancav.ano di scio!Lezzf\ cli mano rra, non era mai stato avvezzato a muoversi e ad agire per conto proprio . Ma l' emigrazion e o laghiglioLLina avendo privato l'esercito fran cese della maggior parte dei suoi. uffi ciali , gli mancavano , pe.r cosi.

63 dire, gli uffiziali cipac:i di istruire e man eggiare st,conclo i precetti dell'antica tattica le masse armate, costrette di accorrere, senza un regolare ordinamento , · in difesa delle frontier e min acciate dalla . coalizione. Ogn i soldato si trovò per ti l inotlo costretto ad adoprnre il prnprio criteri o ed a fidarsi al proprto inluito. Onde il combattim ento indi viduale o a stormi, da cui venne il modo di r-ombatterc in ordine crie rlo, che cominciò fin d'a llora a sistemarsi. I condotti eri di quelle masse scn z.:i istruzion f' mi.Jitare dovetlerò fare, per vincel'e, quasi dei rnirncoli di eroi smo e di costanza; e tuttavia li si ,·iddero sovente costreLLi a ritirate, che più d'una volta si~rasmutarnno in fughe. Per allro i cornbauinienti impararono ben presto ai volontari. della Rep ubblica la ubbidienza cieca ai loro capi; e cosLot·o, dopo un'ostinata loLta contl'O ai capri cci della .fortuua, finirono per conclut'li ovunque all a vi ttoria . Jl a se queste truppe inesperte ebbero campo di formarsi. dGra nte In guerra stessa, ciò f'u mercè la lentezza della tattica dei loro avYcrsari e perchè nelle fil e francesi mili tuvan o sole.lati dell ' antieo esercito ceale. Tu Lla via, ancorchè cominciassero ad essere adoprate lin ee o catene di tirpgliatori, le eoloonc pl'Ofonde non fot·ono abolite. f,'a ttacco continuò a farsi più soventi in que:; t'ordin e, e sebbene il fuoco dell'art iglieria cagionasse orrib ili Stl'agi in qu este masse compatte, la gittala eflicace del proietto era uncora troppo corta per impedire al soldato , anim ato du l t:alore dell'azion e, di conservare Lutto il suo sla ncio , di correre allo assalto e di piombal'e sull'avversario. La colonna era i11oltre una formazione delle pi ù acconcie per l'incorporazione dei coscritti mandali dai depositi onde compen sare le peedi te; quest'ordinanza tattica non esigera SULI.E EYOf.UZIOXl DELI,\ TA1'T1C.\ MODEi\~.\

..


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IDEE E CONSID ERAZIONI

un'istru zion e militar~ completa, ed il giovane soldato non aveva che a tener dietro ai compagni di lui più agguerriti. , , , . ,. , Napoleone I diede aJl' art1gheria tc1le 1T!ob.il1t'.~ ~'.he potè seguire la cavalleria nelle sue ev?luz1om prn. 1~1portanti, afforzaudola del suo ~uoco. _Ciò rese poss1?1l_e all'imperatore di concentrare 1mmed1atamente e d1 chrio·ere del le masse d'artiglieria su un dato punto; con q~esta formidabile èoncentrazio_ne di fu?chi egli d'ordinario preparava il campo agh at:tacch1 delle su,e c~lonne di fant.eria. Tuttavia l'efficacia del fuoco cl artiglieria, Ji'mitata a troppo corta distanza, nor. pregiudicò l'ufficio importante delle truppe a cavallo. Come la fanteria, la cavalleria caricava in colonna, e nonostante che il fuoco facesse strage nei ranghi dei cavalieri, i pit'.t abili generali francesi di questa arma impiegavano l'attacco detto a muraglia. Le principali cause d_ei successi portento~i ?i Napoleone furono le ra~ide mosse _ed_,e~oluz1om c_oll~ · quali questo gnn capitano rnerav1gho _il rnond?, e d1 più il suo genio militare che sapeva nsolvere 11 pro~ hlema così difficile d'assalire con forze preponderanti il nemico in un punto ove questi non vi si àspettava, e di far che l'esercito francese, sebbene talvolta inferiore in nurnel'O, avesse il sopravvent0- della forza nel momento decisivo . Ner lungo periodo di pace che seguì le guerre napoleoniche, la scienza della tat.tica si arricchì dei seO'uen ti principii tratti da espenenze raccolte durante ~uelle g uerre: manovrare rapido, .nel lim~te ~elle e.voluzioni regolamentari del battogl10ne; m1p1ego frequen'te e alternativo della col~nna e dello spieg~mento in linea, più o meno combrnato col combattimento sparpcigli'ato o in t!ragliato.ri; ~onc~n~l'a?1ento in tempo utile di forze considerevoli e eh art1ghena .

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SULL E EYOLOZIOl.''1 DE LLA TAT'f!CA MODEHNA

· Fu in questo stesso peri.odo che l'acciarino a pietra

fo sureogato da quello a percussione, modifkazione che portò maggior g iustezza e maggior regolarità nel tiro del fucile, non p erò ancora la maggior giHaLa. Naturalmente una lunga pace, interrotta da qualche corta e rara eccezione, dovette dar campo ad 11113. certa pedanteria ad una tendenza pi ù o meno marc~ta per le manovre di parata, mollo belle, senza dubbio~ ma inutili ·a-lla guerra . Tuttavia, mercè le guerre dei Francesi in Algeria, e sotto Fimpulso dato dal nuovo sistema prussiano, si comjnciò poco a poco in tutti gli eserciti ad attribuire un'importanza rnaggior_e all'ordine sparso e a <largli posto nelle evoluz10m tattiche del battaglione. Dappertutto si cercò di rendere il soldato più svelto, più mobile, e di coltivare la sua intelligenza, di tal guisa che ogni fila di fanteria potesse al bisogno combauere nelle catene dei tifagliatori. Così. era la tattica, inegualmente SYiluppata negli eserciti dei diversi paesi, ma tendendo ovunque ad una maggior rapidità di manovre, quando il can~one rigato, trovato da un altro Napoleone , offerse nuovi argomenti allo studio dei tattici . La gittata ~i qu~st'~rme supera di molto quella cui giungevano 1 proietti del~ l'antico cannone, e quand'anche i suoi effetti non v1 siano molto micidiali, agiscono però assai sul morale delle truppe che vi sono esposte. La riserva, riunita in massa dietro le linee, ne è talmente inquietata, che, giunto l'jstante in cui le fasi della battaglia esigono la sua cooperazione, già. decimata durante la sua inazione forzata, essa- si trova incapace di adempiere il suo còmpito; essa più non costituisce q_uel ~erbo ,intatto dell'esercito, pronto ad entrare vigorosamente in azione al momento decisivo. La cavalleria si tr·ova offesa prima anche di iniziare la sua carica, e il di-

e

ANl'iO Xlll , VOL. IV .

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!DEE E CONS.lDKHAZIQi'il 66 soed ine che si metlc nei suo i. ranghi paralizza il suo attacco e sovente lo rende impossibile. L'arLigliere è uccis~ sul suo cannone smontato, cercando indarno di colpire i pezzi del nemico . . . . . · Ne venne presto una certa tendenzn a disseminare l' azion e dell'artiglie~a rigata . Nulla di più naturale e di più legittimo : su ciascun ~unLo !.ndicato corn e ohbieuivo d'un auacco volevasi prol1tlare della lunga o·itLata del nuovo cannone . Ma ne risultò l'inconveo niente di non avere seri1prc so tto la mano una 1·orza d' artio-lieria abbastanza grande per ba Ltere la posizione del n:rnico, contro la quale dovea dirigersi l'attacco principale; oltre a ciò, la fanteria, c~nLjnuando ad attaccare in colonna, provava delle perd ite troppo grund 1, poichè la mancanza d'un fuoco cl'arLiglieria con.centrnto permetteva all'avversario d'opporre un'ostrnata resistenza . Coll'introduzione dell'art iglieria rigato. com in ciò , nell'armamento delle fanterie, la controversia intorno al]a priorità dei sistemi della carica per la bocca. o per la cu laLta , applicati àl fucile la cui canna era già stala rio·ata . Il fuoco del fucile rigato comune non aveva a~cora scompigliato le vecch ie i<le_e cosi ra?ic~lmen.t~ come il fece ·quello del cannone ngat.o, po1che la difficoltà di imparare al soldato a ben apprezzare le distanze, continuamente varianti, è tanto grande quanto quella di perfezionarlo n~l tiro .. Era ri~er.vato al sistema a retrocarica, per 11 cons1cler-evohss1mo acceleramento dal.o al fuoco della fanteria, cli suggerire e di necessitare delle rnodi.fìcuzioni assai più importanti. Primi a lasciare la baccheua per il sistema a re trocarica furono l'esercito norvegiano e il prussiano ..Le difficoltà. e le spese inerenti alla_trasformazione degli antichi fucili per accomiarli a questo sistema, le spese

SULLE EYOfXZIONI DE I.LA 'l' AT·T lCA MODERNA

enorm i. a farsi per la compera dei fucili in num ero sufficiente, la poca esperienza che posseclevasì di ql.lesL'arme, che non avea ancora avuto il battesimo del fuoco, tutto ciò insieme ne ritardò l'introduzione nella maggior parte degli eserciti europei. Si temeva inoltre un eonsumo troppo forte e uno scinpìo inutile di munizioni: timori fondali, da una parte, sulla cel e. rità del tiro del fucile, dall'altra sull a difficoltà d'im~ pedire al soldato nel caloee della mischia dì soanH·e colpo sopra colpo senza teoppo dàrsi pensie;o dell'efficacia del suo fuoco . Spettava ali' ultima guerra della Dan imarca di chia- . ' mare un'aLLenzione speciale sui vantaggi del sistema a retrocarica; ma , stan te il modo in cui tuua ques ta guerra fu condotta, ciò avvenne ben più per l'influenza di questo sis tema sul morale dell'avversario, che per i suoi effetti distruLtorì. Non si videro masse numerose e com patte darsi bv ttaglie degne di questo nome, e in seguito della strategia esclusivamente difensiva dei Danesi, · le loro truppe, riparate en tro opere cli fortificazione o dietro linee cli LrinceramenLi, ebbero molto più. a soffrire del fuoco dei cannoni rigati che di quello della moschetteria. Nelle rare occasioni in cui s'incontrarono col nemico in aperta campagna, le truppe danesi perdettero pochissimi soldati, formate corne esst': erano all'ordinario sopra hnee sottili. e molto estese. Ciò tuttavia che si potè accertare si fu che, mercè la costruzione dei. · loro fucili, i. tiragliatol'i prussiani non essendo obbligati a scoprirsi per caricarli, potevano senza rischio tenersi nascosti dietro il menomo riparo , di etro una semplice pietra, e uccidere a bell'agio i Danesi, costre tti a mostrarsi per caricare il loro fuc il e. Onde la credenza che il sistema a retrocari.ca fosse buono, ma cbe la rapidità


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!DEE E CONSIDERAJ.TON l

del tiro, che gli dà il suo valore principale, non avesse in realtà che un'importanza sccondat·ia. Un'altra potenza, la SYezia, si a.emò in parte di fu. cii i caricall'tisi per la culatta, ma, ad eccezione della Prussia, nessuno dei grandi Stati adottò questo siste_ma. Ind ietreggia.vasi innanzi all e spese, ovvero pers1stcxasi nei dubbi sui vantaggi pratici dcll'arrne1 L'autore dal canto suo l'ignora. Recentiss ima, e fors'anco troppo per poterla giudicare convenientemente in tutte le s ue particolarità, abbiamo l'ultima guerra di Germania, avvenimento desti nato a for çpoca tanto nel mondo politico quanto nel mondo militare. Esaminiamo cionullameno alcuno dei fatti d i questa guerra, tal quali noi li abbiamo at1.nalmen te sotto gli occhi. Gli Austriaci , che si erano trovati esposti in due ci rcostanze diverse, ma di data quasi recentissima, sui campi di battaglia dell'ltalia, alle vigorose cariche de11e baionette francesi, e che più d'una volta n'erano stati rin cacciati , mettevano tutta la loro confidenza. nella baionetta ·, ed ancorchè venisse ro per così. dire da combattere a fi ar,co dei Prussiani contro i Danesi, erano stati così poco colpiti, così debolmente impressionati dei vantao-gi del fu cile a tiro accelerato ,. clic o no n ne aveano u11 solo. La lorn strategia in Boemia fu difen siva , la lora tattica al momen to del combattimento fu il più soventi offensiva. Questo principio, osservato iii tutto il suo rigore, non µotea far , a meno di esercitare una fatale influenza sullo slan cio e sul morale dell'esercìlo, e attutire un a buona pa.rle della confidenza che dà Foffensiv.:i. Ordini di ritirala che incessantemen te giungono dal generale in capo, non tardano ad esser creduti dalle truppe per codardia e incap acità, e a produrre in esse uno scoraggiamen to, la cui azione dissolvente

, 69 presto si propaga in lutto l'esercito con una rapidità maggiore di quella della più pericolosa epidemia. Gli Austriaci aveano fatto poc'anzi purccchie guerre e vi si erano valorosamen te condotti, vantaggio i;he . non avea no avuto i Prussiani. Ma gli uflicìali prussiani di tutti i gradi, dai comandanti de'i corpi. d'esercito sino a quelli dei battaglioni, durante gli ozii della lunga pace, si erano esercitati a condurre le loro truppe sopra tutti i terreni. i loro cnrnpi di istruzion e loro aveano infusa llna confid enza in se stessi, che lì spingeva a prendere in guerra quell'iniziativa che così sovente condu ce alla vi ttoria. I Prussiani manovravano meglio che i loro avversari. I regolamenti tattici dì riuesLi ultimi non aYeano subìto deJJe modicazioni sensibili. Battaglion i e com pagnie aveano conservata la loro untica fo rmazione in colonna, e combatLe~an_o in quest'ordine . Le perdi te toccate dagli Austriaci non vanno attribuite alla precisione del tiro, alle g randi distanr,e, dei soldaLi di re Guglielmo J, ma al la rapidità di un fuo co che cop riva di proietti una massa, nel mez zo della quale ciascun colpo uccide"a o ferì va. Gli attacch; degli Au striaci, tutloch è vio·orosi, non riuscivano che raramente. La lunga gittat~ del fucile ad ago non li tratteneva di marcinre in avanti; ma ogni volta erano arrestati dal fu oco rapido, micidiale a corta distanza, della fanteria prussiana che li aspettava immobile e calma. Non è questa la prova Ja più chiara che la vittoria appartiene a -quello degli avversari che possiede la maggior confidenza morale? l Prussiani a nano fede nella s uperiol'ità della loro arrn e, e la loro attitudine era calma e sicura. Eran o in essi così fottamente inculèati i magici effetti della disciplina, che o-li ufficiali, pt'omeltendo al soldat.o un sucesso fond:10 so lla. SULLE EVOLUZIONI DELLA 1'A'JTICA MODERN,A

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IOF.E E CONSlDElUZ)l)~J

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~nperiorilit del suo f'ucile, erano sicm·i d'esser creduti. La sLoria · dclle guct're ci rnos Lra più d'un esempio sorprendente di quest'influenza delln disciplina, alla quale, pur troppo, non si accorda sempre nei tempi di pac;e l'attenzione ch'essa merita. Basti il ricordnre le linee così sotLili, mn così perfettamente discipl inate del duca di Wellington. Esse non possedevano nè fuc ili a relrocarica, nè un materinle superiore a quello dei loro anersari, e tuttavia le colonne frnncesi, da si lungo tempo avvezzate alla vittoria, non potendo riescirc a romperle, furono sovente costreLLc di ritornnrsc11c sanguinose e scoraggiate, come lo si vide n Talave1·n. I successi dell'esercito prussiano ebbero per conse(l'ue nza irnm ecl iaLa e n.:itura\issirna di provocare, in t, tutte le fanterie europee, l'adozione ciel fut ile a tiro accelel'ato. Si trauava di attenuare, cli fare sparire toLalmen te la preponderanza morale della fanteria prnssiana su quella degli allri Stali, preponderanza fondata su ciò che la Prussia possecleYa sola sino ad allora f'11 cili cli qnesta spcc\e . • Ciascuno volle dunque procurarsi nl più presto delle armi costrulle secondo un sistema più o meno somigliante, pit'.1 o ri, eno superiore. Ma, non lo obbliamo, il sistema migliore, il più prrfctto, di cui nen ci sappiamo conven ien temente servire, non è e non sarà git1mrnai che un'idea ingegnosa ripro(lotta su ll a cari.a. Che bisogna dunque fare perchè l'adozione delle al'mi nuove sia un vantaggio reale, e non solo un vantaggio immaginari o ? La prima cosa, la più importante sarh cli ber.i esercitare il soldato, di disciplinarlo, di ispinngli C]l tell a fidanza in se medesimo che_ divien legittima a mislll'a che sia fondata su cogn izioni acq uistate e su una soli da ed ucazione militare. Bisognerù poi mod ificare in segu ito la lntt.ica per tal maniera.

!'!Jf' un generale in capo, tostrntto dalle circostanze a sacrifìcarn el ci soldati, molli sold ati forse, per vincere in un clalo momento, possa ciò malgrado addi1nostrare che egli non chmentica il prezzo della rita urnnna. Ln forrnazione delle sue truppe dovrà orinai essP-r fatta sopea un'ordin.:inzu tale rhe le peeservi contro 11nu distrnzionc in rni'lssa prima d',wer raggiunto l'inimico e di [l\'c,rgli frHto sent ire /-\'li dfcL~i del suo coragqio.

(Continua) .


l\lYIS'l'A UJDLl OGnAFlUA

I RIVISTA BIBLIOGRAFICA VOLONTARI E REGOLARI PRR

PAULO FAMBRI

l\"uo,·a ..lnlologia di scienze, le Hel'e ed arti (Dispense di gennaio, fobbraio e maggio 1868J

La N1,wvci Antologia, nelle sue dispense <.li gennrtio, febbraio e maggio di quest'anno, ha avuLo la buona fo rtun a, che francamente le invidiamo, cli pubblicare un interessante lavoro di Paulo Fambri, il quale, come il ricorderanno i nostri letLori dì qualche ann o fa, abbiamo avuto collaboratore : vogliamo accennare allo scritto, dì cui ebbero a parl are paeecclii giornali, intitolato l'olontari e Regolari. Ora che ne abbiam o letto anche la fine, desideriamo noi pure interessare i nostri lettori, i quali non se l'avranno sicuramente a male, se più d'una YOlta lasrieremo la parola al brioso ed ameno ~crìttore, per:

non guastarne i prin cipali conceui, col nostro freddo e stringato fraseggiH e <la compendia.Lori . La tesi dell'amico nostro pu ò riassumersi 10 queste poche pa role: In Italia il tempo dei rnlontar i è finito. L'Italia nou deve più fare su di essi Ye run scrio assegnamento, bensì sopra jJ suo esel'ciLo regolare: sopra un esercito che per forza e solidità <.!'istituzioni sia adeguato algraùo <;he ci apparti ene ,nel eonsorzio degli Stati europei . Ed è innegabile che l'epopea de' volontarì nostri cominciata gloriosamente a. Varese ha finito non meno gloriosa1nente a ì\Ientuna ! Questo grnve fa tto del la .storia. italiana ba seguìLo anch'esso, come Lulte le cose del moncto, la sua curvr1 più o meno estesu, secondo la larghezza del ragg·io e della cord a: il suo apogeo fu a 'Mal'snla. Il Fambri conitncia con distinguere bene le differenze che pnssnno tra volon tari e regol.ll'i, e tra. volon tar i e volontari . Ci sono _. egli dice, soldati per· am o1·e e solda ti per forza . li soldato per forzn è quello di leva: il soldato per a111 01·c, il volontario che imprend e ·il militare serYizio pe r inclinazione, per propria elezion e. ll primo serve sempre in CO l'po regolare : il secondo può entrare o in corpo per: forza (regolare), o in un corpo per amore (irregolare) e scegliere secondo l'ind olr e la serietà su a. « Fra soldati e corpi dunqu e obbiarno tre combinazioni diYel'se : volontari in corpo volon tari o, volontari in corpo regolare; .regola1·i in col'po regolare ... .. In qu~J11nque delle lre combinazioni onzidet~c, l'uomo ha du e ord ini di -valori ben distinti: il primo di quellt cioè che costituiscono il suo grado d'importanza come singo lo individuo, e il seco nd o di quegl i altri che vantaggiosamente lo qualifìc:ano come partr · di 1m co rp o niilitr1re, il quale non sempre utilizza.


f\ff l S'I'.\

rJJllLlOG llA Fl<.:A

per sè cel'Le doti che possono rendere notabile e fors'anche ill ustre l'individuo. Egli i11!'atti pu b cantal'e, suona re, dipingere e scolpire mi rabi lmente sen za che per ciò, mi litarmente parlando, si sappia che cosa fMse ne della persona sua.» Le doti più essenziali nell'uomo destinato a.Ila mil izia sono : la fierezza, la forza e la lena, l'occhio e la drstrezza; 0gl i acquista poi :-:otto le ;:irmi la manovra P la disc1ilti11a .: q nesta coll' is teu zione, q uel la col!' ed ucnz ione; in un te111po più o meno lungo conform e meno o pil'.t fornito delle prime qu,1lità . La somma di Lutto d,\ -il hravo soldato. L'itali a11 0 ha egl i le prime, !'Ome dir<~, natu1·ali 1 puli egli facil1uente acquistare le seconde? Ecco sommariamente come rispond\ il Furnbri a <Jl iesti cl 11 c quesiti: « D'ordinario fo1·zu ne ha, rna letrn r iuttosto poca per due principali ragioni. L.-1 prima che mangia poca carne; 11n nomo tanto vale quanto mangia nello stessissimo modo che una macchi na tan to pui, quanto hrucia. In secon do luogo s·affatica poco, e non è pei' nìente ese rcitato nella ginna5 tica o add estrato nel man cgg-io di un'arma t[ualsiasi. La cacc ia è bcq poca e rara cosa da noi ; ci si preferisce I' u<:cellagione clie si fa seduti con uno zufolo in bocca. ~on parlian10 poi di scherma , anzi 11 eanche di lavoro se rio o faticoso. rnfatti gl i abitanti di due o trn provincie pe l'corrono in tutti i sensj le fet'rovie con picconi e badili, e sono, può dirsi, i. zappatori del regno cl' Italia , come quelli elle vanno a fa re i movim enti di tel'rn in tulle le altre pro\'incie, non solo più povere delle loro, ma qualche vol ta senza pane non che senrn comp anatico. « Ciò quan to a forza e n <:onsistPn7.a materiale; a morale come ci si sta? An che peggio . Fierezza, dite· 11n po' , se ne trova frequ en te 1 Dico fìerezzn, badate, non feeocia, dell a quale ce n'è fìn tropp:i, nppnnto

per difetto cli fierezza . ln Yeriti1 gli è 1111 dolore Io entrare in siffatti particolari , ma bisogna pure chè il sarto misuri la sua stoffa prima di taglial'e i suoi ab iti. Dov' è, domando io, la fierezza? Dov' i_, la clignit;\? Le eccezioni , manco male, ci sono e splendide, ma in genurale non vi è che una cosa amata per davvero in Italia, ed è la comoditi'L propeia, e nou vi è cl Le una costi intensamente oùitlta, cd è la fatica ... » Sono qu este delle asprissim e pa,role, ma pul' ver,itiel'e; e lodia mo il Famb ri dell a suu fran chezza a pronu nzi o. rie non solo ne' suoi scriLLi, ma pu1· anco in Parlam ento, poichè gli è a fol'zn di dil'le queste rerith, e di forceue arrossire , che flniremo per corl'egge1·ci \lellu nost1·a apatia, «l~lla nostrn infingardaggine. Certo, come egli dice benissimo , ;:;Ile nna buon?- disciplin a e doi lm1vi superiori fi niscono per raddrizzarla bene cotesta famosa pianta 1wmo, ma ci vuol tempo, e ci yuol per lo appunto la buona disciplina o i lmwi supori o1·i. E queste tro co ndiz ion i non si puonn o incontrare ,1bbastanza noi corp i volon tari. Ai supe,·iori o scarseggia l'au torità o il tempo di farla nilere; in t[uan to al se ntimento od nll'ahi to della cl isciplin u, la cosa è tanto differente li'/\ i coi·pi volonla1·j e i rego luri «che è il rovescio». «D isciplina.vuol dire cl ue cose ad un tem po: soldato che comanda a se medesimo, e superiore che comanda al soldato; in' altre parole: forza di ragioneYolezza sul soggetto e forza di repressione nel preposto ». Ne' corpi volonLa l'i man ca il secondo elemento, cli e in g uerra s'indebolisce perfino ne' regolari. In quanto al secondo è diffìc-il e trovarlo nella giorentù, tanto piLL quando riuniti in molti, e, conchiuderemo col Farnbrì, è proprio vero che in generale i rnlontari si chiamano YO lontari perch è fanno quello che vogliono loro . Ghi <'. che vale tanL' oro com e soldato rPgolare, gli

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RIVISTA

fllBL10GUAF l CA

è il contadino. Può mancare spesso delle brillan, !l

o- per dir megho tra l'uomo che entra in un corpo

ma presenta anche più spesso le solide qualità del soldato. La forza e la lena non gli ponno fa 1! difetto a chi lavora la terra. Fierezza ne ha più, o ne acquista più preslo che il cittadino inalfabeta; ed in capo a qualche mese che sia nelle file e che indossi l'uniforme con qualche disinvoltura, git1 si tiene per qualche cosa. La subordinazione e la disciplina egli la porta con sè dal suo campo: il problema non istù tanto nello insegnargliela, quan to nel non permettere che la disimpari. Si, è indubitato che il contadino diventa ìl soldato per eccellenza quando lo si sc1 ppia affazzonare , e non solo può- ciò affermare chi abbia lungamente vissuto nella milizia, ma ne fanno prova le statistiche, dimos trando che agli ospedali ed alla giustizia penale militare gli è appunto la classe proveniente da' contadini che dà il minor contingente. t vero, come dice il Fambri, che anche il coscritto di città il più tagl iato a volontario,· a garibaldino, allorch è sia la leva che lo porti di punto in bianco in caserma è assai men corrivo alla insubordinazione, che non quando volontario in corpo volontario : ciò nullarneno sta sempre il primo asserto che anche in faccia alla disciplina val meglio chi vien do.Ila campagna, che dalla città, perchè la corruzione morale quanto la fisica ha ancora minor presa quivi che qui , e diciam ancora, avvegnacchè anche ne'camp.i poco a poco queHa peste s'infiltri, quasi fosse un indispensabile portato dello civilizzazione, della maggior cultura. Ma pove·retti noi, . che diciam mai! i moral isti ci arnrnazzeranno .... ! Senza anelar troppo per le lunghe e senza .cqpiar quasi il Fambri per disteso, non potremmo seguirlo po.sso passo, argornento per a1·gornen lo ne' suoi confronti fisiologie.i e metafisici tra il soldato e il volontari o,

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regolare e lo stesso uomo che entra in un corpo volonla'tio; dobbiamo quindi li m\larci per questa parte a r'iportarne la conclusione diretLa che ci parve questa, che un qualunque individuo mediocremente sano e ben fatto, ecl anche meno che mediocremente ist.rutLo e morale , in un paio d'anni diven ir può un ottimo soldato se entra a far parte di un corpo consolidato dal tempo e dalla disciplina, mentre accade l'opposto se entra i n un corpo volontario per partire due settimane dopo l'arruolamento senza istruzione nè edu- • cazione, male armato, male comandato e peggio accornpagnato. E se questa capitale differenza esiste tra regolal'i.e volontari chiamati ne' limiti della l@galità e della costituzione, come fu nel ,1859 e nel 1866, e diremo anche nel ,i 860, qual ha da essere mai il risultato degli arruolamenti non fatti alla luce del sole e con tutti i mezzi materiali e moral i dello Stato? La risposta a questo quesito là potremmo trovare in un altrn rimal'chevole scritto della Niwva Antologia, intitolato : Sttul!i militari sull'tdtùna campagne& insurrezionale per Roma rli Giuseppe Guerzoni ! 1

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Il Fam°Qri ragiona poscia cir-ca alla maggior spesa e sostiene che i volontari, supposti anche nelle migliori condizioni cli comando , di quadri e di individui, costeranno al paese ali:neno due tanti di un corpo regolare di egual forza , del quale - egli dice - daranno difficilmente la metà di risultamenti militari; e per mettere in sul sodo questa tesi, l'autol'e prende ad esempio gli spagnuoli nella guerra dal '1808 al 18 12 e gli americani nell'ultima loro, chè sono questi infatti gli esempi cui comunemente s'appellano i fautori delle milizie irregolari. ' I volontari spagnuol i, viene a conchiudere il Farnbri 1


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HiYlST.\

dopo una rapida quanto csattn ai:ali si di quella gnerra, a nu lla sarebbero riesciti senza Wellington e l'esercito regolaee inglese, ed an che con cjuesti sarebbero andati a rovina, senza i rovesci toccati a Napoleone nel 18Hl . in Russia. Difatti in che si riassume quella guerra per la parte delle guerriglie? In iscaram uccie, in fatti parziali di poch issimo conto, ne i quali le cento volte per una, le guerriglie o fuggivano tosto incontrato l'inimico, o dopo breve combattimento vi erano battute e disperse: il sangue francese fu sparso assai più che ne' combaltimenti aperti, nelle imboscate e negli assassinamenti. l\'Ia dov'è che le schiere napo leoni.che futono arrnstate davvero? Nanzi le famose linee di Wellington ed i. suoi valorosi battaglioni di regolar.i. Passando poi a ragionare degli americani, il Fambri prernette, e ben giustamente, che una guerra nella quale delle truppe irregolari sono opposte ad altre della stessa natura non può fornire argomento alcuno per il criterio ricercato; e difatti furono irregolari contro irregolari: che se, mettiamo pure, i · confederati, i meno forti, fossero sta.ti regolari, avessero cioè avuto un esercito fortemente costituito, le cose si sarebb ero probabilmente mutate cli molto: sono di questo aV\'iso il Brialmont ed il Lecom te e quant'altri analizza rono seriam ente quella guerra . E tant'è presumibile quel che diciamo , che i co nfederal i nelle cui file mili ta va la moggi or parte degli allievi di Wes th-Poin t, tutt.ochè di molto inferiori per for·ze e per risorse a' federal i, in p;rineipio della guerra diedero de' grandi fast.idi a questi ultimi;. 115 mila uomini ne posero in rotta 35,000 , e la ritirata di l\fac-Dowell non fu una ritirnta , ma una disfatta comple ta; ed oltre a ciò se la guerra si prolungò più anni mal-grado la speopoezione de' mezzi, a che attribu irlo più

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D113 1.lO(illAFICA

che agli e]ementi migli ori, militarmen tqH\ rlando, cl elle truppe federali 1 E poi bisogna leggere il Lecorn te, il Bt·ialrnon t ed altri che hanno scritto di quella guerra con coscienza e sapere, e bisogna aver interrogato qualche generale che abbia comandato quelle milizi e , come n' ebbe l'occasion e chi scrive, per intendere al gi usto che fossero quei voloot.a_ri , per farsi un preciso cl'iterio di quelle battaglie che il telegrafo ci portava magnificat.e- ed anche falsificate, come più conveni va alla parte da cui ci veniva la notizia; ed anche qui l' epopea _ si svanisce non poeo, « non appena l'infausto lume della critica chi uda le tenebre, così necessarte, perchè la lanterna magica faccia ancora con bello effetto sfilaré le sue figure, e il cromotropo sp ieghi Lutto il fascin o degli stupend i colori dinanzi a cui sbiadiscono quelli dell'arcobaleno. » D'altra parte fu già dimos trato dai cal'coli fatti che _ le spese della guerra d'America in danari ed uom ini fu •decupla almeno di quello che sarebbe stata se combattuta da eserci ti regolari: oltrechè se gli Stati UniLi avessero nv ulo un esercito regolare e permanente - cosa veramente poco acconcia pel' ragioni di vario ordine - forse la guerra non sarebbe avven uta,, o quanto meno s,uebbesi prontamente decisél . E quanti regolari. e per quanti anni si potrebbero mantenere con 1,~ miliarcl i cbo la guerra cos lb al governo di Washington! ... . 1

( Continita) .


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R!YJST.\

Re,,ue de teeluaoiogie et «rtwt .mili1aires. (Dispense rli maggio e giugno, luglio e agosto;.

Questo accreditato periodico militare con tiene anche in _queste due ultime dispense de' pregevolissimi articoh, p er la maggior parte tradotti dal tedesco o dallo spagnuolo . . . Noteremo in particolare la traduzione dallo spagnuolo di un rappol'to del genera1e Elorza s ui vari sistemi di bocche da fuoco cli marina e da cos ta, adottati dalle varie potenze1 il quale abbiamo pur letto nel ili'emoriale dell' artiglieria spagnuola ; ed il traduttore francese il :'ol?nne~lo D' Herbelot, jJ fa seguire di un l'agguag.li~ SU\ dtvet'Sl modelli d'a rtigli eria mandati all' esposizione universale del ,t867 da va rie potenze, cioè dalla Prussia, dall.'Austria, dal!' Inghilterra, dalla Francia, dallaSvèzia dalla Russia,_ dall'Olanda, cl alla Spagna, dal 13elgio ~ dalla Sassoma. Queste due memorie sono l'una quan to l'altra inter essanti , perocchè danno una esatta notizia som- · ma ria de'principali sistemi di bocche da fuoco moderni . Il colonnello D' Herbelot nella sua eonclusione, notando come. l.'ai::tigheria si trovi al dì d'oggi in uno stato di trans1z10ne, come le quistioni, del metallo cli costruzione e del modo di caricamen to, cioè se piuttosto ~er _I ~ bocca ~he ~er la culatta, si pronuncia per l ?ccra1~, e per 11 canea.mento per la bocca in quanto a ~ pezz~ ~a campagna, e per la retrocarica in quanto oJ pezzi m casamatta e a bordo. Queste sono invero

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JH.BLIOGTI.\FICA

le opinioni che al momento predominano , ma dal canto nostro se amme ttiamo che l'acciaio sia il metall o più conveniente per la sua rn aggior durezza. e per la sua. maggior co~s ione, crediamo per alteo che si finirlr. per venire a' siste mi· a retrocarica anche per le bo cche da fuoco da campo, come s' è fatto per il fuci le. U vantaggio della celerità del tiro non s'è voluta ammettere da tutti se non dopo Sadowa : vcrrù pure il giorno in cui si riconoscerà essere quello il pregio essenzial issimo anche per l'artiglie ei a da battaglia, e pee conseguirlo non c' è altra via che il caricam ento per la culatta. Un'altra interessantissima tradu zione ci offre fa. lleviie cle Technologie milita·ire ed è quella del recente libro del capitano Kierlin « La geografict'militare della,

Conf'eclerazione clel norcl e clegli Stati secondari clel si1d clella Gennanict. Raccomandiamo questa pubblicazione a q uelli de' nostri lettori che vogliano esatte notizie geogra fiche e statistiche sulla novella Confederazione. come pure a quelli che desiderino farsi una precisa idea de' cangia.m entì territoriali ultimamente ~vvenuti nella situazione territoriale della Germania settentr ionale. Le descrizioni orografiche, idrografiche e itinerai·ie sono fàtte col miglior metodo; ed i dati intorno alle popolazioni, .ai prodotti del suolo, ed alle forze militari sono della maggiore esattezza e recentissimi.

Aì'iì'iO XIII, VOL, (V. -

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RlYISTA STATJSTIC.\

RIVISTA STATISTICA

Francia. :tlodificazioni al , ·estiario 1lclla ea,·nlleria.

...

Tutti gli ufficiali di cavalleria {ccceLtuati quelli dei cacciatori d'Africa e degli spahis) porteranno il mantello Lii panno turchino scuro . Gli ufficiali dei reggimenti dei co razzie1· i, dei dragoni e dei lancieri avranno i calzoni eguali, qualunque sia la tenuta attuale della bassa forza . Questi calzoni saranno di panno color 1·obbia, con bande di panno tnl'chino scuro, cioè quelli ora in uso presso gli ufficiali dei corazzieri e dei lancieri. Il berretto di fatica con visiera, modello generale, sarà lo ste~so per gli ufficiali dei co razzieri, dragoni e lancieri, vale a dire con 1.urban le e calotta color robbia e fascia turchino. scura. Le guarnizioni sasanno d'argento pei corazzieri e lancieri, e d'oro pei dragon(

lii

83

L'uniforn1e degli u{lìciali dei co rnzzieri è solo· mo<lifìcata in quanto che le fald e della tun ica saranno un poco raccorciate e non più (,loublées) foderate . Gli urrìciali de i dragon i e innciel'i vestfro.nn o la tunica si mi le a <1uell a dei cornzz iel'i, in panno turchino scuro, ma le mostre saranno hianche pci dragoni e gialle pci lanciel'i. Questa tu nica sostituirà il cappo tto verde e l'abito a /i·ac degli ufficiali dei dragòni ed il cappotto turchino di quelli dei hrncic1·i. Essa sarà la sola tenuta degli ufficiali dei reggim enti di dragoni portanti i numeri dispaei e pel •1°, 3°, 4·°, 3°, 1° ed 8°reggimenti _ di lancieri. Gli ufficiali nuoYi promossi nei reggimenti di dragoni di numero pari e nel 2° e ti 0 lancieri non dovra.nno perb provvedersi nè il cappotto verde o turch ino, uè l'abito frac pei dragoui. Gli ufficiali dei cacciatori e clegli ussari, inrncc del cappotto verde, vestirnnno nna tunica dello stesso modello di. quella presrr-illa per gli ufficiali della cavalle1-ia di risel'va e di linea; ma questa tunica sarà di panno color celeste ,·on paraman i tagliali a punta. Il colletto ed i parnn1ani saranno dello stesso colo1·e della tunica. La filettatura in pat1no color robbia . Questa tunicn, ornala sul davanti di alamari, sarà I a sola lcrnHa degli 11 nìciali del •1° reggimento cacciatori e dell'8° degl i ussat'i. Gli ufficiali degli ussari nuo\'i p·romossi sono provvì:;oriament(;) dispensati dal farsi la grande tenuta. (Dal Moniteur de L'A1·mée).


8-i

nIVJSTA

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STATISTICA I

r

Razioni <ii fornggio.

Il mrn1stero della guerra, onde togliere un'anomaliach e nessuna r agione :può giustificare, nè col cessare di questa potendone derìvare danno alcuno ai cavaHi, ha determinato che gli 80 decagramrni cli avena finon:. accorda ti coi-ne supplementi cli foraggio ai quadrupedi deHù ·cavalleria leggera o. corpi ad essa assimilati, nell'occasione di marce, manovre o concentramenti, siano ' ridott.i a h:0, parificando così tale assegnazione a quella corrisposta in sin;iili casi, alla cavalleria di riserva e di linea. In conseguenza, la tabella cli foraggio per la cavalleria leggera ed assimilati viene rnoclifìcata nel modo seguente:

-------nAZIONE

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leggera . ... Cavalli di urne.iuli di font., del genio , corpo sanil. e d'amministrazione ... Cavalli di razza araba, a qualunque arma siano addeiti . . . . . . . . . Muli , a 4uulunque urma siano addetti . . . . . .

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Nella nuova legge sul reclutamento in Francia fra i e a ltre innovazioni, emerge come degno di rimarco, ii '' !'abolizione della misura prescritta nella statura dei .eI1iamati alla leva; 2° il permesso cli conJrarre matrimonio agli uomini che si trovano nei tre uhio:ii anni i<l.i riserva ; 3° In paga del soldato accresciuta di 4 centesimi in v1sta della carezza dei viveri. Ma],rrado una forte opposizione nel Parlamento, la ffo rnt; del servizio fo conservata pel periodo di 9 anni .

1na1101n

Chi!.

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Nuo,,a legge sul l'eciutameufo,

Supplemenlo1~ uma inoc.c.!sione di mam

Fieno Paglia Avena o, coocenlr3nmlli

1 Cavalleria

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~l

(Dal Journa·l 11Iilitairc Of/Jciel),

Un'istruzione emanala dal comandante generale di q u.el campo prescrive la seguente formazione di 1~w.rci~ aUe trupp0 ivi riunite, che ammontano a.lla cifra d1 ci0.000 uomi.ni. ~foangiucr-clia: 1 squadrone e da 1 a 2 compagr~ie d!;acciatori 2 bnttao·lioni fanteria, da •I (z ad •I batteria, ' o ' a ltri 2 battaglioni, 3 squadroni cavalleria, di cui una .parte in fiancheggiatori . . Corpo prùicipale: Su due linee, nella prima una .divisione in colonna di compagnie, n,ella seconda n n'altrn divisione formata in colonna per compagnie, teofonne doppie o colonne cli compagnie: . Riserva: Una brigata in colonna per c.ompagme. 1


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IUYfSTA

l cacciatori non sa ranno adoperati .in catena, ma destinati jn piccoli distaccamenti su punti importanti, • quale scorta dell'artiglieria o per un colpo di mano contro l'artiglieria nemica; la parte rimasta disponibile si terrà dietro il centro o sulle ali delle colonne. Il servizio in ord ine aperto sarà fatto dalle r.ompngnie d'ala dei battaglioni, e cioè •l (a pelottone in catena, 1 1[2 più indietro cop-li uomini. di~tribuiti in gruppi di. 4 ciascheduno, 1 pelotLone in sostegno. Il fuoco dei gruppi e dei sostegni sarù fatto per comando. Ad ogni ùivisione di fanteria saranno inoltre addetti uno squadrone cd una hatterifl. La batterin non avrà per scorta mai meno di un pelottone o di una compagnia di fanteria, o di uno squadrone <li canl!leria.

STATIS'l'ICA

t

Helg·io. SuU'cH'dirunnento miliftn•ti,

Il Belgio gode del diritto di neu tralità a condizione che si mantenga mezzi tali da far valere con efficacia questa sua prcrogotiva, e percib il suo esrrcito deve essere proporzionalmente grande e solido. Fin qùi tutti sono d'accordo nel Delgio, ma quando si tratta di stanziare i fondi a ciò necessari·i, allora cominciano le reticenze e si negherebbe volentieri in pratica quello che si è ammesso in teoriu quale principio. La posizione di quel paese deve essere sempre quella. di impedire possibilmente una. collisione dei suoi confinanti; a questo scopo il suo esercito deve essere di

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proporz ion i tali da potere fare .traboccare col sno peso la bilancia da un luto o dall'altro. Venezia e la Svizzera dovettero assoggettarsi all'occupazione francese, perchè privi di tln nerbo di trnppa sufficiente a far rispettare la loro neutralilò t f: un errore il credere che poco possa inlluire sull'esercito lo stanziamento nel bilancio di 4- milioni più o meno. Anversa solo con le sue fortificuzion i non basta: bisogna poter far entrnre in campagna un buono e poderoso esercito se si pretende che la neutralità venga ri spetta I.a . In caso di guerra tra la Prussia. e la Francia, queste due potenze porranno a fronte l'una dcll'altrn eserciti di 250,000 uomini. Dinanzi ad un tale sp iegamento cli forza, schieri il Belgio un esercito di 1100,000 uomini e vedrete che nessuno degli avversari i osertt scemare di un 11[3 il suo esercito sul teatro principale dell'az ione per combattere chi difen de la propria neutralità. Così preparato il Belgio sarù sempre al coperto da un'invasione. Quan to alla durala del servizio sotto le armi per l'nrma. di fanLel'ia, bi sogna u.vere serviLC\ per sapere il tempo che ci vuole a. formare un soldato. I più chiedono 3 anni, 1l Belgio, per viste di economia, ha fissata tale durata a 2 anni e I 12 , meno nou concede il tempo necessario ali' isLrnz.ionc. La com.missione centrnle ha proposto 22 mesi di se rvizi C\ non interrotti, 3 richiami alle bandiere per la durata di 11 mese nel termine di 2 anni, ed imp iego dell e somme con ciò risparmiate in aumenti al soldo dei sott' unìcial i.--In tal guisa nè si ha il tempo pu istruire i soldati, nè si ottengono buoni quadri, tanto più che una troppo lunga permanenzn dei sott' uffi cia.li al seryizio è pit'i di dnnno che di vantaggio. Una. certa durata di presenza ai corpi è indispensabi le, ogni altl'o pall iativo è nocivo.


B8

RIVISTA

89 La riserva della milizia consterit di ·quegli individui appartenenti alla milizia che domanderanno di farvi passaggio. Le due foi'ze nuovamente costituite, cioè la riserva dell'esercito e la riserva della ,milizia, benchè tratte <la fonte diversa, sono per-ò destinate. a prestare 1o stesso servizio, cioè, in c.xso di giù effettuata o possibile invasione dello Stato, di essere aggregate o inéorporate nell'esercì to regolare in quella prnporzione da portarne l'effettivo al piede di guerra; ossivvero ad essere forma le in corpi separati a seconda del bisogno. Difa tti, ambedue queste fMze , non ostante la denominazione di una di esse, devono costituire la riserva dell' esercito , essendochè tanto la milizia che i volonta ri devono essere annate cli:. riserva. La risei·va dell'esercito si costiLul nel ,J859, per legge di quell'anno, che autorizzava l'arruolamen to di 20 mila uomini fra qu elli che [avcan servito nelle truppe di. S. M. o aella Compngnia delle Indie orienlali. Però questo coepo non divenne mai popolar-e, e nel · '1865 soli 208 ·1 uomini vi st erano arruolati e anche al presente si verifica che non oltrepassano i 2900 . Nell'anno decorso venne con altra legge approvato che, con regolamento da emanarsi dnl ministero della guerra, si arruolarono 50 mila uomini per la riseeva dell'esercito; è prncisamente questo nuovo regolamento .che ora venne · pubblir.ato. In virtù della nuova legge e pel disposto dal ministero di guerra questa nuova forza viene divisa io due ~ategorie, cioè :., ,1a classe di 20 mila uomini ; 2a id. 30 id . La 4a classe deve eornporsi : -1 ° Di militari che abbiano ora eompiuta la prima fe rma ·di servizio; questi individui riceveranno una S'l'Al'ISTICA

Una riserva sotto forma ùi guardia nazionale è anche fosufficiente. Un piccolo Stato deve sempre ·avere a sua disposizfone un buono . e proporziono to esercito a ttivo, senza di eiò sarà sempre in balìa.del suo Yieino più potente. (Dal Ka.meracl) .

l Inghilterra. IUsc1·va tlell'cserèito ingles e.

Da ora innanzi sotto il titolo di forze di riserva saranno compresi : ,1° La milizia; i 0 I volontari; 3° La riserva dell'esercito; 4° La riserva della mil izia. L'effettiva d·ella milizia può ritenersi di ,120 mila uomini, ed allorchè il pericolo dello Stato lo esiga , esso può accrescersi fino v. 140 mila . Sotto il titolo di volontari, oltre la forza già esistente e che ascende attualmente a ·190 mila uomini arruoìati, sono inclusi la yeomanry (cavalleria) forte di ,1G mila uomini circo, e l'altro corpo appellato, onorevole com-

pagnia d'artiglieria . La riserva dell'esercito in avvenire comprenderà i pensionari, quei pochi individu i (dai 2 ai 3 mila) che negli ultimi anni furono arrnolatì come soldati detfo 'l'i°serva dell'esercito e coloro che il nuovo regolamen to destina a . far passa~gio nella riserva .

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I


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gratifica~ione annua di L. 3 sterline (75 franchi} pei 5 inni di ferma in cui apparterranno a questa nuova forza. Per la pensione ogni due ,rnni di servizio nella riserva si -conterà per uno servilo nell'esercito· regolare. • 2° Di individui che abbiano servito per non meno di tre anni e non abbiano rnggiunta l'età maggiore di 34- anni, e che siano stati dimessi dal se i·vizio dell'esercito per qualsiasi motivo, che non sia cattiva condotta . Questi -pure , come i primi, devono ricevere la gratificazione annua di lire 3 stérline, per \'5 anni, che sono la durata della loro ferma; e di fronte alla pensione vigeranno le stesse disp osizioni che per quell i. 3° Di militari che troviflsi nel Regno Unito e ehe abbiano compiuti i due ~erzi della loro primu· ferma di servizio, ma che però ab biano passati cinque anni di quel tempo nell e stnzioni fuori del Regno. Questi indiv idui entrano nella risèrva solo per quel tempo· da decorrere onde ultimare la ferma predetta e per quel . tempo non hanno ·dirit.to a gratificazioni . Pel diritto a pensione, eome per gli altri, ogni due anni di servizio nella riserva conta per uno. 4° Di militari che siano entrati nella riserva trovandosi nelle cond izioni espresse al n. 3 e che vogliano continuare ad appartenervi per alLri o anni, ricevendo una gratificazione annua di 3 lire sterline. Per l<! pensione vigeranno per essi le stesse dispos izioni che per gli altri. 1 20 mila uo mini della ,1a classe, quando chiamati. in servizio permanente , potranno essere destinati a portar.l o tan.to nel R. U. , quanto altrove . La 2a classe clovrù comporsi : ~ 0 Di militari che abbiano servito non meno dellà int.iera loro prima ferma, o che al termine di essa

STATIS'flCA

non vogliano arruolai·si nella 1n classe. A quçsti individui è dovuta una gratificazione annua di lir~ ste:r:line 2 (50 franchi ), per quel numero d'anni che lor mancano· a completare - i. 211 anni di servizio necessari per conseguire il diriuo a pensione. Però a tale oggetto, ogni due anni di servizio nella riserva non son computati ehe per uno soltanto. 2° Di' mi litari che abbiano compiuta una ferma nell a ,1a classe e non vogliano in esso nuovamente ingaggiarsi. Le condizioni di servizio sono le stesse che per quelli del n. 1°. 3° Di pensionari, dei quali ve ne sono attualmGnte H mila; questi non devono ricevere gratificazione. 4. 0 Di soldati che, a tenore dell'antica legge erano già arruolati nella riserva clell' es_ercito, onde compi rvi i 211 o 2/b ;rnni di servizio e che ricevevano un'annua gralificazione di 4 lire sterline (·100 franchi). Però il numero di auesti è al giorno d'oggi appena di 3 mila e sartl difficile che es~i possano aumentare fìno a ,13 mila, quota necessaria perchè la 2a classe raggiunga il suo complemento a 30 mila, quando gli si voglia or.a corrispondere una gratificazione di solo la me tà di quella eh cui presentemente fruiva quella categoria. La 2a classe no n può essere chiamata a prestare servizio che · nel territo rio del Regno Unito. La riserva dell'esercito, quando non è aggregata all' esercito regolare, sarà sotto 'il comnnclo degli uffici ali dello stato maggiore dei pensio oélri , nei varii distre Lli. I soldati-che vi cippartengono dovranno prender parte annualmente alle cserciwzioni per un lasso di tempo non maggiore di ,,12 giorni; ed. a tale oggelLo po teanno essere aggregati ai reggimenti della milizia, quando questi siano riuniti per l'istruzione. Quando la forza della riserva sia chiam ata sollo le


RlYIS'fA

armi per qualsiasi motivo, andeù sotLo pposla al Muting A et ed agli articoli del codice militare di guerra. Allorcltè gl'individui della riserva sono chiamati sotto le armi pei· le esercitazioni, dovranno ricevere 1 seguenti assegnamenti:. Serg-ente rnao-000 -iore Sergente Caporale Soldati V

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! I

3 scellini, 6 pence. 3 scellini. :2 scellini, 6 pence. '.il scellini.

93 tazioni della milizia. In tal caso ess i ri cevono una elargizione annua di ·1 lira sterlin a in àun1ento all a consueta gratificazione e stipen dio della mil izia. Tali sono i regolamenti o le disposizioni emanale relativamente alle forze di riserra destinate ;1]1' im mediato rinfol'zo dell'esercito regolare, e che, è presunto, possono sommare a 80 mila uomini, dì cui 50 mil11 sono da utilizzarsi pel servizio in generale, e 30 mila pel sel'vizio stazionario nel Regno Unito. S'l'A'rISTIC\

(Dal Calign ani's illessenge1-).

~el caso clte preslino serrizio con la milizia, allora percepiranno lo stesso stipendio di. quel co1:po. OH.re alle corresponsioni or sopra indicate, sarù concesso loro annualmente la som ma di una lira sterlina (25 franchi), per sopperire alle spese di oggetti loro occorrenti -pel serrizio. La riserva della milizia non clovr,\ mai eccedere in fo1·za un quarto della qu ota fissata per la milizia, cioè non mai più di 30 mila uom i.ni; questi individui non dovranno arnre el~t maggiore a 30 anni e far passaggio volontario dalla milizia alla riserva, ma in qnel numeeo, per ogni reggimen to, che vcrrit designato dal ministero della guerra, previo però il consenso dei rispettivi comandanti di corpo. Essi saranno anuolati in questa categoria per una ferma di 5 anni, durante i quali prnsteranno se rvizio presso i propri i reggimenti fin chè la guena, o l'in vasione renda necessaria la loro chiamata al serYizio aLLiro nel Regno Unilo od al tl'Ove. • Quando ·i militari della risen·a della milizia vi consentano; possono, sotto speciali condiz ioni, essel'e aggregati a qualunque corpo dell'esercito per 56 giorni, onde ricevere l'istruzione, e ciò può essere straorclinariamente, o in sostituz ione delle ordinarie esercì-

Il bilancio cfolia guerra in lng hiltcrrà.

Il bilancio per l'esercito pubblicato dal ministero per la prossima annata presenta un aumento di 203,200 sterline in confronto dell'anno passato. Esso ascende alla cifra di L. rn,455,400 per una forza di 136,GGO uomini- compresi gli ufficiali. Di tale somma L. 13,33·1,000 sono per le truppe attive e L. 2,,12:f.,Ooo per quelìi fuori di attività. La spesa maggiore, malgrado una dim inuzione dell'effeltivo prnvenne da forti somme erogate per caserme (L. 60,300), per ospedal i (L. 1Oo,200), per le mili7.ie, per l'ispezione delle riserre {L. 8 1,950) e per la costruzione e riattamenti cli fabbricati (L. 125,000). lina diminuzion e di L. 90,250 portata nella colonna stipendii, cli L. 73,000 nella confezione di uniformi di L. 64,000 negli appronigionmnenti. ' . Le spese per la spedizione d'Abissinia, com e è facil e 1mmaginarsi, non fìgurano in questo bilancio. 1

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IUVIS'l'A

La forza stabilita a presidio nelle colonie, èdi 50,000 uomioi, il di cui manLenimento sale in totale alla cifra di L. 3,388,023 e viene assorbita per grnn parte Jal Cauadù (L . '7!~ 1,155). Malta \·i figura p et· 65·1O uomini ed una spesa di L. 364-,4,99. Gibilterra; 4980 uomini con il costo di L. 306,260. La Nuova Scozia con 3675 uomini e L. 2i:>,'216. La somma che dall e colonie viene versata nel tesoro dello Stato, quale in1lcnn izzo per le spese dei p'.esi.clii, è calcolata a L. 3G5, 'i00 cli cu i Ceylan con tnbm sce per L. H\0,000, l'Au stralia L. 52,900, Iso la 1'1Iau~·izio L. 45,000; imece il Canadà, la Nuova Scozia e le isole delle Indie orientali conteibuiscono pee niente. E qui pure dobbiamo constotare ch e malgrado la y~n? c~za generale di adottare sistenrn ch~y~rti _a <:l1~110u1re le spese per l' eserc1 to, sempre prn il h.1lanc10 dcli~ guerra cresce, e sempre pit1 aumentano 11 apparecchi di guerra e gli armamenti. Tali enormi spese pc) manten imento d'un esercito che come da tutti è ammesso e riconosciuto, sa rebbe se~pre insufficiente ad una difesa efficace_ in caso di invasione I Almeno che non si richiamtissero le trnppe dalle guarnigioni d'o!Lremare o non si desse mano acl aumentare I.i risena . 1

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(A.llgemcbne JiiLitii,1· Zcitwiy)

STATISTICA.

Austria. La rifoa•ma degli istituti militaa•i.

Il Kamarad del 1° ·seLtem bre aveva un pregiatissimo articolo sul riordinamento degli istituti militari in Austria, del quale ci pal:'e il caso di dare un esteso l'agguaglio . La commissione che sotto la presidenza del generale Gallina era stata incaricata in Austria di studiare e proporre le riforme reputate necessarie negli istituti mili tari, ha compiuto il suo mandalo facendo le proposte seguenti in complemento di quelle già anteriol'mente fatte sulle scuola di guerra e di cui fu cenno nel volume 3°, dispensa vn di luglio della Hcissegna militare . Circa il co rso superiore dell'artiglieria e genio le riforme proposte furono : Di stab ilice condizion i specialmente fovot·cvoli nel regol amen to di uvanzamc11to per quegli ufficiali del genio e dell'artiglieria <'he dessero prove di essere meriteYoli di promozione per merito, e ciò nell'i ntento . di procacciarsi individui che posseggano atLitudine speciale a queste armi . Di effettuare il trasferimento ad altrn arma degli ufficiali merite,:oli avanzamento fuori turno, soltanto dietro loro con senso , dovendo essi ,nel caso contrario attendere l'avanzamento nella propria arma quando vi saranno piazze vacanti. Assoggettare ad esame su lle materie che s' ìnsegnano nella scuola di guerra! ma non nel corso superiore


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lll\'JS'L\.

del gen io e del l' artigli eria, quei capitani di dette armi che avendo frefruentato con buon esito il corso superiore, ottenessero il passaggi o al corpo di stato inaggiol'e .. Fare ritornare alla pcopria arma con grado superiore quegli ufficiali di_.stato maggiore che provengono dal genio o dall'artiglieria, ma allora · soltanto elle abbiano antecedentemente ultim ato con successo il CO l'SO superiore di queste anni. Disporre percllè gli esami finali del corso superiore siano dati innanzi ai rispeLLivi professori riuniti in comm issione , facend ovi però assistere uffi ciali di grado superiore a ciò delegati dal ministero di gue~·ra. Ottenendo di collocare la scuola di guerra in un unico locale insi eme ai corsi sup eriori dell'artigli e1·ia e genio; provvedere all'in segnamento in comune delle diverse materie com prese egualmente nel programma Llclle tre scuole. , Pro cnrare il teaslocamento a Vienna cleJl.a scucilrt pel coi·so superiore del genio, per gli stessi motiri che provocarono il trasloco in quella ci ttà della. scuola superiore d'arLiglicria. Non ritenersi efreLLuabile la fusione dei due corsi superiol'i del genio e dell'nrtiglicria in causa della diversi Là Llelle materie cl' insegnamento . Dopo la pubblicazione della nuorn legge sull'a vanzamento, aumentare il numero degli ammittendi secondo il bisogno nel corso superiore cli artiglieria , onde porgere occasione agli ufficiali dell' arma dislocati fuori Vienna di acquistare la qualifica necessaria per ottenere la promozione fuori turno. Prescrivere l'in segnamep to della .lingua inglese in comune fra le direrse scuole, quando sia eff'eltuato il lraslocamento a Vienna della scuola superiore di artigl ieria.

S'r A'l'1S1'ICA

L' ìnsegnamento di <letta lingua sia indirizzato in modo da poi·tare gli alli~:vì al punto se non di pal'!are correntemente, almeno di comprendere perfettamente le opere di scienza militare pubblicate in inglese. Doversi richiedere dagli ufficiali del genio che intendono freque11ta1;e il corso superiore, c,he a somiglianza degli ufficiali d'artiglieria di detto corso, abbiano prima a servire con lode almeno due anni presso la truppa, e non siano ammessi al corso supel'iore appena ottenuta la licenza dall'accademia del genio come si praticava per lo addietro. Rinviare ai corpi entro i tre primi mesi dopo la ammissione quei frequentanti che non posseggano capacità sufficiente. Non potersi tollerare risultati mediocri in materie importanti, concedendo tal favore appena per mat.el'ia secondaria, qualora vi sia compensazione per buone classificazioni in altri rami d'insegnam en to. Essere indispensabile che l'orfanotrofio militare, di. prossima istituzione, abbia per personale permanente un comandante, alcuni prefetti, ed il personale necessario di servizio. Quanto all'istruzione dei fanciulli potrassi provvedervi facendo frequ entare dui medesimi le scuole pubbliche del luogo, mediante un compenso - in denaro a conto onorario al personale insegnante, disposizione questa che renderà necessario l' impianLo dello stabilimento in località dove esista oltre ad una scuola normale anche una reale cd un gi nnasio. A seconda della loro età e delle loro cognizioni gli allievi saranno fatti passare n scuole speciali, oppure si disporrà a loro riguardo secondo lo circostnnze. Istituzione di una scuola preparatoria all'accademia col titolo di Collegio militare, con un corso di 2 anni ,e 200 piazze, colla destinazione oltre l'orfanotrofio di accogliere quei fanciulli la di cui educazione non si ANNO Xlii, VOL, IV,

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JtlYlSTA

S'f À TIS'!'lCÀ

possa portare a compimento per deficienza di capacità. Da tale istituto ,J 00 allievi annualmente passercbbern all'accademia, venendo rimpiazzati da 100 nuovi ammessi. L'ordinamento del medesimo dovrà perfettamente corrispond ere alle due prime classi del g innasio superiore, rendendo con ciò possibile, nel proseguimento delle altre due classi all'accademia di Neustad t, un pareggio coi ginnasii civili e quindi valevolezza confol'me degli attestati scolastici. Gli ufficiali così formati avranno in tal guisa il vantaggio che, dando gli esami di maturità saranno in caso all'occasione di potere percorrere una carriera supel'iore negli impi egh i civili, rrualora per motivo cli guena diven·issero inabili al sel'vizio milital'e; risparmiando con ciò allo Stato il peso della pensione. Qualora quest'istituto non fornisse all'accademia un numern sufficiente di allievi perfettamente 'idonei, doVL"à proceùcrsi eventualmente alla creazionè di un secondo. Degli stabilimenti d'istruzione militare già esistenti dovranno sopprimersi successivamen te 2 cose inferiori d'educazione, 5 supel'ion, 2 scuole compngnie di fantei·ia, 2 eventualmente, 3 istituti di cadetti, togliendo con ciò il bisogno della scuola cli Wiener-Neustadt di cui venne giù disposta la soppressione. L'accademia di Wiener-Neusta<lt dovrà essere mantenuta coll'attuale suo ordinamento, completando il numero dei suo i allieYi con frequentanti a pagamento, ma più spccialmenLe con alunni provenienti da un collegio militare. li programma d'insegnamento dovrà essere stabilito in modo che il primo anno sia una continuazione di ciò che s'insegna nel le altre dassi ginnasiali, nello

scopo che gli allievi dopo · il 2° anno di accademia possano dare gl i esami di matul'ità. Gli aspiranti all'ammissione nell'istituto i)reparatorio {'speciètlmente per l'accademia di Neustadt} dovendo avere già frequentato il ginnasio inferiore, faranno nel medesimo un corso corrispondente alle prime due classi del ginnasio superiore. Per l'ammissione imm ediata all'acca demia di Neustadt tlovrassi pretendere che l'aspirante abbia con b110n successo subiti gli esami di 2a classe di un ginnasio superiore. .Allievi o frequentanti, che non frequentarono alcun ginnasio, in caso di idoneità potranno essere ammessi ma solo nei corsi superiori. Con tale ordinamento dell'accademia di Neustadt non si tende soltanto a fornire un' educazione militare in massima, ma coll'insegnamento di alcune scienze speciali inerenti al1'organi_smo governatirn, si getta altresl una base per formare uomini di un'attitudine rilevante a coprire con onore posti importanti nell'alta amm inistrsizione dello Stato. L'attuale accademia del genio e d'artiglieria dovrà essere trasformata e fusa in un'accademia tecnii:::o-militat·e , ad accogliere allievi, parte della scuola preparaloria all'accademia, parte delle scuole tecnico:..militari e da pensionanti che frequentano una scuola superiore l'eale. ln tale accademia l'ufficiale clte segue. in g rado il comandante dovrà appartenere ad arma d iversa da quella di cui fa parte il comandante. I cambiamenti di personale n6n si effettueranno che uno per volta . L'accademia tecnica verrà aperta in Yienna al principio dell'c1nno scolastico ,J869-70.


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S'l'ATIS1 l'TC ,I.

l\IYIST,\

L'in segnamento nelle prime due classi sarà comune, nelle altre due superiori cl iviso. Qualora il numero degli scolari lo esigesse si faranno classe parallele come nell'accademia cli Wiener-Neustad L. • Il numero degli alunn i per l'accademia non dovrà _ essere più cli 320, ripartiti in 80 per classe; è però da sperat·si che non <1ccettando che aspiranti completamente idonei, il numero si ridurrà a 4 corsi di 70 ciascuno . Per l'ammissi'one diretta nell'accademia dovrà richiedersi un attestalo di licenza con lode da una scuola superiore reale. Quella però degli alunni classificati fra i più distinti delle scuole tccnico-militat'i non potrà effettuarsi che dopo ultimato il 3° unno di corso. All'atto dcl1a loro ammissione nell'accademia, gli allievi dovranno dichiarare se aspirano alla destinazione nell'artiglieria o nel genio. L'accettazione nelle accademie sarà solo concessa anche per corsi superiori ad asp iranti perfettamente idon ei. Permellendolo la capacità dei locali, saranno pure ammessi pensionanti previo esa mi di ammissione. Sarà p ure coneesso l' intcl'vento alle lezioni. a quei frequentanti che posseggono le cognizioni necessarie. Dovra.ssi continuare com e per lo passato ad assoggettat·e ad osarne <.l'ammissione all'a.ccadernia tan to gli aspiranti cl i collegi prirnti, che gli alunni provenienti da altri istituti militari . Essendo proposto che le scuole dei pionieri cd artiglieria siano trasformate in scuole preparatorie per 1'aecnde mia tecnico-m ilitare, cd abbiano un programma d'insegnam ento perfettamente analogo a quello delle scuole reali superiori, si munterrù invariato per detti stGb il imenti l'età d'ammissione a<l un minimo di 116

anni compiuti, con obbligo di presentare alleslalo di licenza di scuola reale inferiore. In queste scuole gli allievi dovranno essere istruiti al punto che i più distinti possano far passaggio nell'accademia. e gli altri nel secondo anno delle scuole di divisione d'infanteria e nel p1·imo anno della scuola degli ufficiali aspiranti d' artiglieri a. Nello scopo però di evitare che gli allievi passali dalle scuole tecniche preparatorie alle scuole di truppa, peevengano al gl'ado di ufficiale prima dei loro colleghi distinti en trati nell'accademia, che devono fare un corso cli .f. anni, sarà conveniente di stabilire le cose in modo nel regolamen to d'avanzamento , che gli allievi licenziati dall'accademia quali ufficiali conseguano un rango superiore di anzianità ai primi, e ciò onde evitare che di tale vantaggio si faccia una speculazione a pregiudizio della diligenza e del 111erito. In coerenza del che, lu commission e ha proposto che gli allievi dell'accaclemia alla loro ammissione nel primo anno, dal principio del corso scolastico fino al 1° ,ottobre segueo te, siano rivestili del grado di aspiranti ufficiali , e loro sia riservata la pl'eccdenza avanti a tutti gli altri aspiranti ufficiali di ugual data di nomina. All'uscita ordinaria dall'accademia per passare nell'esercito, il rango d'ufficiale degli alli evi di uno stesso corso fra di loro dovrà essere fissato pel· grado cli merito dt ognuno delle diverse materie d'insegnamento, e con tale rango di anzianità en treranno nelle diverse armi indipendentemente dal r~go occupato da ognuno anteriormente come aspirante ufficiale. Gli allievi sortenti dall'accademia anzi tempo saranno privati del diritto al favore suddetto e perderanno il rango di aspiranti ufficiali ottenuto all'epoca di loro atnmissione. 1


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nrvrsn

Gli allievi che entreranno più tardi nel 2° o 3<1 anrra di corso, avranno lo stesso rango di aspiranli ufficiali che i colleghi della stessa classe, ammessi già nel 1° anno. Agli allievi dello scuole tecnico-preparatorio passando nell'esercito non è concessa l'ammission e che nelle armi del genio o d'artiglietia. Attesa la circostanza che, secondo il nuovo sistema di reclutamento che sta per ado ttarsi , in avve nire nessuno sarà chiamato allai leva prima di 17 anni compiuti, cosi dovrassi stabilire che allievi riconosciuti non idonei negli istituti. militari e già collocati nelle file dell'esercito prima clell'età 6chiesta per l'assento (per portarli avanti in una scuola di reggimento, di cadetti o di divisione) siano contabilizzati come aventi paga di solda to semplice, ma non vengano arruolati. La commissione propone inoltre che venga mantenuta invariata la disposizione per cui allievi di· accademie militari, in caso di sopravvenuta inabilità al servizio in campagna, e specialmente quelli divenuti storpii, fruiscano di una pensione annua di fiorini 150 fino a loro completo ristabilimento in salute od a loro collocamento per conto dello Stato. · Quanto al trattamento degli ufficiali negli istituti • la commissione esprime il parere che sia uguale tanto per gli ufficiali che pet' gli allievi, inoltt·e che per quelli ufficiali che in giorni liberi dal servizio intervengono alla mensa degli allievi, il trattameq,to sia forn ito gratuitamente. Si propone inoltre la ioppressione del posto pel servizio di sorvegl ianza dei fut·ieri d'ispezione, essendosi espel'imentaLu. la loro niuna utilità p,cr l'educazione degli allievi. In rimpiazzo dei suddetti, sarà conveniente per gli istituti inferiori prendere ed ucatori ( pedagoghi ) da!

STATISTICA

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civile e per gli istituti superiori ufficiali subalterni pensionati mezz' invalidi, istruiti peclagogi.camente e scientificamente. Questi ultimi, alla lorn nomina come educatori, previo esame di p.edagogia, saranno trasferti nei quadri dell'esercito e vo1T1-rnno esse re posti in condizione di fruire di qualch e vantaggio, .in vista del loro servizio e della loro difficile posizione. Quegli ufficiali che aspirassero ad essere destinati come professori negli stabilimenti di educazione militare, ma non potessero presentare documenti validi ed ufficiali comprovanti la loro cognizione, saranno chiamati innanzi ad una commissione d'esami cumposta di professori di corsi superiori e di persone rinomate in scienza. Gli aspirnnti come maestri di .esercizi o, calligrufia) ginnastica, scherma, equitazione e di regolamenti, saranno dispensati da esame. Gli ufficiali aspiranti a professore, dovranno essere inoltre capaci di dare lezione in un'altra materia o!Lrc la loro, onde potere rimpiazzare temporariamente i professo ri assenti per malattia o per qualsiasi altro impedimento. Nella designazione ed accettazione di professol'i borghesi, dovranno essere mantenute invariate le norme vigenti. Il ministero di guerra dell'impero riserva a sè di determi nare sulle proposte del comandante d'un istituto circa ·il licenziamento di un professore per insufficiente capacità, constatata per verdetto di una commissione di esami. Cessando, coll'attivazione del nuovo l'egolamento di avanzamento, la promozione fuori lurno ad ogni 6 anni degli ufficiali addetti come istruttori negli istituii mi-


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IUVTS'l'A

STA TISTIC.{

litari, 1 vantaggi che dovranno godere in avvenire in compenso, saranno: Oltre il soprassoldo retr·ibuito fino ad ora, ogni anno di servizio passato od anche solo principiato in un istituto, dovrà essere calcolato per 18 mesi, anche in caso di ritorno al corpo. Gli ufficiali incarìcati dell' insegnamento d'una materia, dopo compiuti 5 ann i di tale servizio, godranno di un aumento del soprassoldo in ragion e di 8 fiorini al mese. I professori appartenenti allo stato ecclesiastico, per ciò che riguarda l'aumen to periodico del loro stipendio, avrann o vantaggi equiparati a quelli fatti dagli istituti civili. Le numerose scuole tecniche militari per l'artiglieria ora esisten t.i, per vis.La di economia saranno ridotte possibilmente a 2 senza perciò diminuire il numero degli allievi. ' Per quanto poi concerne l'istruzione scientifica nella riorganizzazione degl' istituti di educazione militare, lit commissione propose che in questo rapporto gli istituti militari debbano tenersi allo stesso livello delle scuole civili, onde rendere possibile l'eventuale passaggio da una scuola militare nel corso immedialamente superiore delle scuole civili corrispondente, e viceversa; giudica pure necessario che gli allievi uscendo dall'istituto militare, vengano muniti di certificati aventi valore ufficiale. I programmi d'insegnamento degli istituti militari dovranno essere regolati nel modo suindicato, onde essi corrispondano il più che pbssibile agli istituti civili, e gli' allievi siano in grado di dare gli esami di maturità; inoltre nelle scu ole tecniche militari dovrà essere insegnalf1 la lingua francese conformemente alle scuole reali.

L' istruzione impartita nei quattro anni di corso della accademia coi relativi corsi superiori, dovrà essere pareggiata a qu ella d'una facoltà nel polilecnico. Si propone poi di mantenere invariata la disposizione per cui nelle classi parallele di uno stesso anno di corso, saranno in numero uguale ripartiti gli alunni mediocri, i buoni ed i distinti; dovrà pure permettersi ai professori di sottoporre come per lo addietro ad esami mensili gli allievi, e specialmente i più deboli d'istruzione, - riservando però di presentarne la classificazione solo ogni quartale. Al passaggio degli allievi nei corsi superiori, dovrannosi aumentare le esigenze più che nel passato, e nell'accademia non dovranno essere acceltati che allievi distinti. La cornmisiione ravvisa pure conveniente l' istituzione di un consiglio di professori in ogni istituto. Quanto al mòdo da seguire pel passaggio dall'antico al nuovo sistema si propone che , per gli allievi già presenti negli istituti di educazione militare sia conservato in massima il programma antico d'insegnamento, e non siano introdotte altre materie che quelle riconosciute essere di vantaggio real~ all'educazione; il nuovo programma per contro non dovere adottarsi che per gli allievi nuovi ammessi.

Impiego dl ..ufficlall pensionati negll stabilimenti di educazione mllUare.

I n correlazione ad una circolare ministeriale del 19 agost~ u. s. riflettente le riforme da irtrodur!;i


ST,1:T I STrCA

IUYISTA

negli istituti militari, i comandi gene rali vennero in·· · caricati di far conosce re a tutti gli ufficiali subalterni pensionati, domiciliati nel circolo di loro giurisdi zione, il ~isposto dalla detta circolare, invitando quelli ch e desiderassero di essere impiegati in tale guisa a presentare i certificati sugl i studii che avessero fatti, sl di pedagogia che altri. (Da I l(a.nierad).

Brevi cenni s nÌl' ordinnmento militare delle 1n·ovincle nell'impero d'1lusfrin denominnte Confini militari.

Confine militare chiamasi quella stretta striscia di territorio, lunga più di 100 legh e tedesche , che alla estremità sud dell'impero austri aco ]ambe il confine turco, e si protrae dal mare Adriatir.o fino in Valacchia. L'unica provincia, la Dalmazia, si trova più spinta dei co~fini militari, verso il sud. La superficie dei confini mili tari è di 06 11 miglia quadrate, cli cui la parte occidentale form a i confini slavo -croati con 1O reggimenti (•I, 2, 3, 4, o, 6, il O, 1 ·1 , 78), la parte orientale, i confini serbo-banati con 4 reggimenti (9, 12, 13, H ) ed il battaglione Fitler. I confini militari contano ·1,000,000 d'abitanti, di cui quasi la metà maschi. Già da tempi remoti è norma che ogni uomo, proprietario ed abile alle armi, sia soggetto al servizio militare dal suo 20° anno di età servendo in tempo di pace per 8 anni in un battaglione stanziante nel circolo dei H reggimenti di fanteria, o nel battaglione Fitler. Passato questo periodo, il croato passa all a riserva, 1

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,f0'1

la quale anch e in tempo di guerra non presta servizio che nel ciTcolo di reggim ento. La proprretà territoriale nei confini militari non è individuale, ma spettanza di famigli e. Ognuna delle '100,000 parcelle in cui sono divise quelle provincie, appartiene ad una comunità di casa composta di un num ero qualsiasi di famiglie con sanguinee fra loro, che dipendono da un padre e da una madre di casa scelti dai membri celibi delle farnighe. Tutti i terreni, fabbricati, in genere proprietà mobile od immobile appartenenti alla comunità di casa, è di padronanza com une e serve al sosten tamento di lutti i membri delle famiglie sotto la direzioì1e del padre di casa, e i soldati vivono d'ordinario nelle comunità alle quali appartengono, e sono chiamati ogni anno a H giorni di esercitazione e per turno al servizio di cordone per 8 giorni o ad allri servizi. Paga ed altre competenze non percepiscono i soldati che durante il servizio attivo; soltanto i sott'uffìciali dei primi due bauaglioni (ogni reggimento ne ha 3) di ogni reggimtnlo percepiscono continuamente le loro competenze . Il servizio principale in tempo di pace, specialmente al così detto Confine asciutto ('I°, 2°, 3°, -i- 0 e 10° reggimento), è quello di una. severissima guard ia al cordone contro due nemici oggigiorno immaginarii: i turchi e la peste. La voglia di preda dei primi venne meno col mancare delle loro fo rze,· inoltre la popolazione turca confinante è intieramente disarmata. La peste che tempi fa infieriva continuamente in Turchia, già da anni ha cessato affatto. I confinarii croati per contro abbondano di armi oltre al bisogno, e l'istituzione dei confini militari, che altro non è che un sistema di milizia esagerato? sciupa tutt'oggi la più gran parte delle sue fol'ze mi-


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lUVISTA

litari in un servizio di guardia mollo pesante, non solo inutile, ma nocivo all'educazione del soldato e non· profittevole al paese. · Colla riforma che il governo austriaco si 'propone d'introdurvi, questo sciupìo di forze cesserà, il tempo di servizio degli uomini in te91po di pace non sarà impiegato che alla !pro educazione militare. Più importante ancora sarà la riforma amministrativa nei confini. Oggigiorno lo sviluppo progressivo economico non si può ottenere che colla proprietà individuale e colla libertà del loro proprio interesse . La proprietà quindi dovrà secondo i bisogni ~rasformarsi da comune iri individuale. Quanto all' amministrazione pubblica ed alla giustizia in paese, <lacchè si trova organizzata militarmente, e gli impiegh i , a ciò sono coperti da ufficiali a tale scopd informati, poco résterebbe da innovare. Infine una riforma per essere efficace e vantaggiosa dovrà consacrare speè.ialmente due principii: 11° trarre profitto dell'indole guerriera assai pronunciata degli abitanti, dal loro. sentimento d'orgoglio nazionale, della loro tendenza naturale all'ordine; 2° per contrario di eliminare i vantaggi economici dell'attuale ordinamento di guardia al confine. Quanto erroneo però sarebbe il lasciare le cose come ora sono in quel paese, altrettanto improvvido sarebbe il volr.re dargli un ordinamen to uguale alle allre provincie dello Stato.

(Dalla Gazzetta 1m'iversale miiitare),

Riordi11amento delle truppe sanitarie.

L'ordine sovrano dell' H giugno ,1 868 arreca le seguenti modificazioni all'organizzazione delle truppe del corpo sanitario . Sì in tempo di pace che in tempo di guerra il corpo · sanitario consta di 12 com pagnie. Esse dipendono in tempo di pace dall'ispettorato di sanità di Vienna e dal comando generale del luogo ove esse risiedono. In tempo di guerra poi esse sono direttamente subordinate ai comandi di quei corpi d'armata cui esse furono assegnate. · Fanno pure parte del corpo san itari o le 36 divi.,. sioni d'ambulanza e le 36 riserve del materiale di sanità che vengono formate in caso di guerra. Tanto in tempo d i pace che in tempo di guerra la compagnia di san ità si divide in sei squadre (Zugn). Si adottò questa divisione perchè t'esercito è ripartito in 33 divisioni di fante ria di 2 brigate ciasc una. Per c ui, dovendo mobilizzare l'esercito intero, alle divisioni._di fanteria vengono assegnate 1 1. compagnie di san ità con 3:1 ambulanze e 33 riserve del materiale sanitario, mentre che alla cavalleria di riserva e pe t' gli altri servizi non rii;nane che una compagnia con tre ambulanze ed una r iserva del materiale sanitario. . Ponendo l'esercito sul piede di guerra, ogni divisione ha la pro.pria sezione sanitaria - di divisione, la quale consta di 2 squadre di truppe sanitarie con una ambulanza ed una riserva del materiale sanitario. Inoltre in tempo di guerra si formano altre 2 compagnie sanitarie di deposito, p ure divise in 6 squadre, e le f iuniscono m una località adatta; esse hanno 1

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RlVIS'U

!'incarico di ricrnpiere le perdite d'uorrnm che subiscono le compagnie che sono in campagna, e di istruira le recl~1te. Se si mobilizza solo una parte dell'esercito, non si ricorre alla formazitme delle· due compagnie, riserbandosi il ministero della guerra dell'impero a fissare quali delle compagnie non mobilizzate debbano rimpiazzare quelle che sono in campagna. Tutto co~preso, l'effettivo delle truppe sanitarie è di 1,180 uomini sul piede di pace, e di 3,882 su-i piede di guerra. I carrfaggi di sanità devono già esistere in. tempo di pace nei 11umero prescritto sul piede di guerra. Eccezione fatta di una piccola parte di detto materiale necessario al servizio sanitario in tempo di pace, tutto if rimanente materiale viene dato in . consegna ai depositi-materiali, i quali hanno l'obbligo di tenerne la contabilità e di curarne la conservazio_ne. Le truppe di sanità vengono comandate in tempo di pace a prestare servizio negli ospedali di guarni~ gione su vasta scala, ed a tal uopo vengono general- ,. mente comandati presso gli ospedali militari in tempo di pace 1 ufficiale subalten10, 2 sergenti, 3 caporali, 3 soldati scelti e 40 soldati di 9a classe, dovendo costà ft_nzionare quali sorveglianti ed infermieri. All'incontro poi dette truppe non potranno , come per lo passato, venfre impiegate in altri servizi di guarnigione. Il cambio parziale dei comandanti presso gli ospedali succede generalmente ogni trimestre dietro ordine dell'ispettorato del corpo sanitario. I soldati che rimangono presso il comandante della compagnia vengono istruiti dai proprii graduati esclusivamente in ciò che riguarda il servizio militare, e . · dal medico di reggimento comandato in tempo di paca 1

·sTATISTICA

,J,J,I

presso la compognia cli sanità m ciò cbe concerne il servi zio sani Lario. I comandanti degli osped-ali ed i medici ivi comandati devono avvertire di adoperare le truppe di sanità solo in cose utili, come a dire nel sorvegliare ed a&. sistere gli. ammalati, o tutt'al più nel fare la cucina, procurando loro tutti i .modi d'istruirsi. Inoltre s'incaricherà un medico capace d'istruire . questi comandati almeno una volta alla settimana , tanto nel servizio sanitario d'ospedale che in quello . di campo. In caso che si dove~se porre l'esercito sul piede di guerra, Lauto gli ufficiali che la bassa forza comandata presso gli ospitali dovranno rientrare · alle loro rispettive compagnie. Delle 6 squadre di cu i si compone una compagnia di sani tà, 2 vengono assegnate a ~ciascuna divisione di fanteria, e così due squadre sono comandate dal capitano, 2 dal luogotenente e 2 da uno dei due sottotenenti della relati va compagnia di sanità. Ciascu·no di .questi uilìciali poi e contemporanéamente comandante dell'intera sezione di sanità della divisione, vale a dire egli comanda pure ai carriaggi, e riguardo al personale gli viene conferita 'la stessa autorità che possiede un comandante di una compagnia distaccata. Ogni sezione di san ità di divisione porta il numero della divisione presso cui si, trova ( unito al numero Qualora le circodella compagnia, p. e v:1\ :~~1 stanze lo esigano, od il generale di divisione lo ravvisi opportuno, si destinerà una squadra a ciascuna delle due brigate componenti la divisione . In tal modo d'gni brigata avrebbe una ,112 squadra (sezione di pronto soccorse, Hilfsplatz) .con 4 carri per

i:;:,~a ).


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RlVIS'U

i feriti; t>gnuna è comandata <la un sott'uflìcial~ del <:orpo sanitario. . . . Per ciò che rio-uarda la disciplrna, questi comandanti hanno sul perso~ale posto sotto i loro ordini l'autorità. toro conferita dal capitolo 6° della 1" parte del Regolamento di servizio. Le rimanenti truppe di . sanità, vale a dire una squadea, formano il grosso con tre carri pei feriti a ,i. cavalli, sotto il comando del comandante la sezione sanitaria di divisione. In tempo di pace le truppe di sanità si c?llocher~nno o in quelle stazioni in cui si trova propr10 depositato il materiale necessario alla guerra, oppure a queste prossime ed in quelle ove vi sono grandi ospitali. Per cui le compagnie cli sanità seguono questa tabella di dislocazione. i compagnie a Vienna. 2 » · a, Praga. 2 » a Cracovia. 9 » a Pest. 2 » a Gratz. . In tempo di pà.ce, le compagnie di s_a_nit~ per ci~ che riguarda l'amministrazione sono corp1 rnd1pendenll con propria contabilità verso 1' ~rario; esse dev.on~ tenere i re{J"istri dei permessant1 (urlanbe1·) e degh o .. uomini della riserva e cons~rva1·e, amrrnmstrare e tenere la contabilit«'i del fond_o di riserva (augmenta#ons vorrath). . . . . In tempo di guerra le nuove compagnie d1. deposito che in allora si formano hanno l'incarico di tenere i registri dei permessanti e degl! uomini della :iserva che non fossero ·ancora rientrati alle compagnie mobilizzale; spetta poi all'ispettorato delle_ truppe di saniLà lo stabilire il rapporto che deve es1stere fra le compagnie da campo e quelle di deposito. In tempo di guerra ciascun comandante delle se-

STATISTiéA

zioni di san itù di divisione tiene da per sè la eonLabilitc'.t della SU'a trnppa, egli riscuoLe il denaro necessario pee 4,0 giorni alla sua sezione e ri Lira dagli slabilimen ti: - rrìobili o stabili tutto l'occorrente in guerra come vestiario , armi, utensili da campo,' sanitari o chirurgici ed in caso di bisogno anche fasce e bendaggi. Qualora una b1·igata dovesse rimanere distaccata lungo tempo, in tal caso la relativa ·1f2 squadra di sanità verrà assegnata ad uno dei corpi componenti la brigata. In tempo di guerra sì la contabilità che la conser,1azione dei carriaggi di san ità passa dal deposito, materiale al relativo comandante dello squadrone del treno, il quale però non si ingerisce dell'impiego di eletto materiale. L'arma prescritta alle truppe di sanità è. la sciabola ila pioniere ; inoltre, in tempo di guerra, ogni soldato, ad eccezione del furiere, dei zappatori e degli attendenti degli ufficiali, deve essere provvisto d'una seconda boraccia onde ristorare i feriti e d'una tasca contenente tutti gli utensjli prescritti dall'appendice XII « dell'istruzi one. » Le ambulanze sono appositi stabilimenti di sanità ambulanti, i quali non appena principiato il fuoco passano in 3a linea onde raccogliere gli esausti di forze od i fel'it i che abbisognano d. una pronta operazione, in genere per rifocillare e dar ·refrigerio ai feriti. Le ambulan ze sono istituite allo scopo cli servire quale punto di congiunzionP. fra le (verband pléitzec) e gli ospitali èffe si tl'ovano dietro. Ognum di ·esse può ricoverare 50 feriti gravemente, e può arrecare sollievo a circa ~00 feriti cli passaggio. Se le cìrcostanze della guerra lo richiedono, si possono riunire presso il comando d'armata e dei corpi d'armata le ambulanze assegnate alle varie diA~xo

XIII , VOL. IV. .

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STATISTICA

RIVISTA

visioni , ciò che del resto non toglie l'indipen denza dell e singol e arnbulunze . Le rispettive c ompagnie di sanità peovvedon o alle ambulanze il personale necessario, e perciò già ~n · tempo di pacR tengono i , registri dei permessanti e degli uomini della riserva, ed in pari tempo tengono pronto il fondo di riserva (ai,gmentations-vorr~t~i)_. Le ambulanze portano il num ero della dms10ne cui sono assegnate . I carriaggi d'arnb ulunza devono già in tempo di pace venire consegnati nel numero prescritto pel tempo di guena ai depositi materiali, che ne tengono la contabilità e ne curuno la conservazion e. In tempo di guerra ·inco mbe al comandante dello squadron e del treno di tenere la cont<,tbilità e di curare la conservazione di questi carri.aggi. Delle tre ambulanze che si formano in tempo di guerra e che si assegnano ad una delle compag.nie di sanità una è comundata da uno dei sotto t.eneri t.1 della comp;gnia di sar{ità, e le altre due da uri ufficiale subalterno in pensione. Il comandante cli una ambulanza distaccata dalla sezione sanitaria cli dìvisione, assume il comando di tutto il corpo compresivi i carriaggi, ed è rivestito dell'autOl'itù del comandante di una compagnia distaccata . Se egli è riun ito colla sua ambulanza al la sezione sanitaria di divisione, in tal caso egli curerà solo la conservazione dell'ordìne milìtare della disciplina e l'esatta esecuzione degli ordini. Durante la marcia essa si riunisce alle due squadre · del corpo sanitario addetto alla divisione; e principiando un combauimento, essa pre?de ~os~o. s.econdo la disposizione data- ~al ca_po-~e?1~0 d~ d1v1~1?ne. La riserva del materiale d1- samta e uno stab1hmento sanitario mobile istituito allo scopo di fornire alle

truppe ed agli stabilimenti militari addetti ad una di visione_ i m~di camenti, le fasce, i bendaggi necessari( La nserva del materiale necessario verrà provvista del sott'ufTic iale necessario per cura delle rispettive compagnie di sanità . Detto sott' uffi ciale deve però conoscere il servizio contabile e fa rm aceutico. Le riserve del materiale sanitario come le ambulanze, portano i numeri _delle divisioni cui sono assegnate. Sotto il rapporto amministra,tivo e militare le risen-e del materiale di sanità dipendono dal comandante della sezione sanitaria divisionale , in tutto il resto esse sono sottoposte al capo-medico divisìonale . In marcia la riserva del matel"iale sanitario si riunisce all'ambulanza addetta alla medesima divisione· durante il combaLtim ento detta riserva si stabilis~e sul v~1~ba1~dptatz, oppure in prossimità secondo le dispos1z1om del capo-m edico divisionale. Per ciò che rig uarda le rim ane nti disposizioni sul servizio sanitario in campo, riman e in vigore il pre. scritro nell'istruzion e dell'anno 1866. (i'd.ilitèir Zeitimg}.

..I

l,1\ 1•nrlc stl'aordinal'ia del bilancio della guerra e mal'ina pel lt\$68 .

2•1,700,000 fiorini per l'armam ento dell'esercito con

fuci li a retrocarica e completamento del materiale di riserva. 2,700,000 fiorini per ultimare l'appr~vvigionamento


HG

nlVIST.\

ST.\TISTIC.\

della riserva pel tempo di guerra, tan to in uniformi che in buffetterie. G8i.i,OOO fiorini pel completamento del materi:i.le di attendam ento pella nuova organizzazione del corpo Uel tl'eno e per le spese di conservazione del materiale d'attiraglio . ,1:26,000 fiorini per acquisti straordinarii <li rimonte pell' artiglieri a. 75,000 fiorini per completare l' equipaggiamento dei. lazzaretti da campo. 1,800,000 fiol'ini pee nuove costruzioni di fortilizi e fabbricati militari. Totale 2.7,086,000 fiorini.

1° A dataee dal 11° marzo 1868 s'i ntenderanno soppresse tu lte le musiche di tu lli i corpi, fotta. eccezione poi reggimenti di fanteria di linea, pei reggimen li e battaglioni confinarii. 2° La forza tlei gregarii montati in !empo di pace in ogn i squadrone di cavalleria sarù ridotla a 98; i reg-giment.i di dragoni N. 1, 2, 3, 4., 5, Cì , 7, 8, 9_. 10, 1·1 e 12 , che non hanno che il scprnclron i, procederanno. alla. formazione del sesto. Di tal gu isa il numel'O di caYalli in forza presso ogni reggimento di cavalleria sul piede di pace sarù di 27 cavalli da ufficiali e 690 per la. bassn forza . 3° Saranno soppt·esse presso tutti i reggimenti di artiglieria da campagna le pariglie pei carri da munizione delle batterie. La riduzione cli caYalli sarìi. pertanto cli 120 per reg6imento, che d'ora innanzi sul piede di pace conterà %6 cavalli da tiro e 40 dt; 1·ise1·va. 4° In ogni reggimento del genio la forz a sul piede, di pace sarà diminuita di 10 gregarii per compagnia, e nel reggi men to pionieri di 5 per compagnia. Risultando da tale diminuzione della forza nei reggimenti di cava lleria un sopravanzo di cavalli da sella tutti gli uffiziali superiori di fanteria, dei cacciatori ed altri, che a termine del regolamento hanno diritto ad un cavallo di serv.izio, sono autorizzati ad innoltrarne doman da. Inollre i signori comandanti generali sono facoltizzati a far cambiare dagli aiutanti i carnlli di servizio, che non siano. più idon ei per elit o per difetti, in altri più adatti, pres i dal reggi mento di cavall eria leggera più prossimo.

Aggiungasi inoltrn 3,600,000 fiorini competenze ùi u riiciali ed impiegali l'imasti soprannumerarii dopo la c:arnpagna del '1866. Tutto compreso, la parte· straordinaria del bilancio della g uerra pel 11868 sale alla cifra di 30,686,000 Jìorini . • Per gli acquisti una rnlla tanto del ministero della marina, parle straordinaria, venne aperto un credito di un milione ripartito come segue : Acquisto ùi materiale e spese per gli arsenali , '.270,000 fiorini; p er costruzioni tanto di terra che iclnwlic1te a Pola 730,000 fiorini . Della somma totale di 3,1,686,000 fiorini occorrente atla parte straordinaria del ministero della guerra, secondo la proporzionale stabilita nell'alta Camera dell' impero , 22,180,2 00 fio rini andernnno a carico del bilancio delle diverse provincie della Corona, e 9,505,800 delle finanze del regn o d'Ungheria. Un'ordinanza imperiale p·oi dell'8 febbraio prescrive le seguenti rnocliffcazioni nei quadri dei diversi corpi dell' eserci to :

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RffIS'l'.I

S1'A'f'ISTICA

Granduca l'ammissione nei qundri dell'armata prussiana; per contro S. A. il granduca di l\IeklenburgoScliwerin cede a S. ~1. il re di Prnssia i tlirill.i di nomina, promozione, e trasferimento degli ufficiali. Gli ufficiali appartenenti ai sudd etti corpi che desiderassero l'ammissione nell'esercito prussiano, e siciio in esso riconosciuti idonei, rnrranno inscritti nei ru oli del regio esercito e collocati nel rango che loro spella per anzianità cli servizio , sempre però tenuto calcolo clie con ciò non ne ridondi loro alcun vantaggio e si tl'ovino nello stesse condizioni, che se avessero sempre servito nell'esercito prussiano. Gli u!'fìciali incorporati in forza di tale convenzione potranno continuare a rimanere, se lo desiderassero, nella dipendenza. cli sud.ditanza Meklenhurghese e l'atto d'ubbidienza da essi prestato ul comandante supremo dell'esel'Cito federale, sarà considerato come giuramento alla bandiera.

,lrmamenfo.

Secondo quanto riferisce la Allgerneine 'Jlfilitd1· Zeiti~ng, l'armamento della fanLeria in Austria progre~1sce con molla alacrità; più di 300,000 fucili antico modello sono già stati ridotti secondo il sistema Wanzl; così pu,·e classi già per assicurata nel lasso cli altri ,J O mesi la costruzione cli. 250,000 nuovi fuei_li a retrocarica sistema Werndl. Insomma nel corso un altr'anno l'Austria potrà disporre di oltre un milione di fucili caricantisi per la culatta.

(!l

Pr11ssia. .Jn esecuzione del disposto dal capiLolo IX decrli 0 statuti . de11a Confederazione germanica del nord , il 24' luglw scorso veniva conch iusa un a convenz ione tra il Granduca <li. ~Icklenburgo-Schwe,·in ed il re di I~r~ssia, ten.denLe. a yrecisare più ch iaramente la pos1z1ooe. cleg.h uffì.cialt del GranducaLo di nieklenburgoSchwenn l'ISpeLttvamen te all'armala prussiana. Secondo il giornale sotLocitaLo, i capitoli della convenzione sarebbero i seguenti: S. Af. il re di Prussia concede agli uffìciali dcli' ese1·c.ito, dei comandanti della lanclwchr, cd in permesso illimitato aO'li uf~cinli ~a~w~ori . P.re~so i corpi ?1°~t1duc~li 'e ~resso 1 dcpos1t1 cl art1gl1errn, come agh aiutanti di s. A. il

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(Dal giornale settimanale militare\.

Danimarca.

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Il governo danese ha determinato la soppressione dell'accademia dei cadetti per sostituirvi una scuola d'ufficiali. Tale provvedimento sembra sia stato provocato dalla circostanza che in Danimarca fuori della scuola per le armi speciali, non esisteva fino ad ora uno stabilimento,. dal quale venissero forniti ufficiali ali' cserc~to.


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nIYISTA

Dall'ordinanza ministeriale che riflette le ulteriori disposizioni relative all'ordinamento della nuova scuola emerge che questa sarà divisa in J, clas~i, cioè : J~ prima e più inferiore per sott' ufficiali che aspirano a fare un corso di studii per acquis tar e l'idoneità al grado di ufficiale e durerà dal ,1°.ottobre al 215 aprile dell'anno seguente. La seconda per ufficiali (sotlo tenentì) . della riserva che desiderano far passaggio alla linea, ,d urerà pure un anno. , La terza è una continuazione di ciò che s' insegna n ella seconda e dura 2 anni. La quarta ed ultima è per .quegli ufficiali che ,int endono perfez ionarsi e più specialmente per quelJi che ambiscono il passaggio nelle armi speciali. Quest'ultima .Poi si divide in 3 sezioni, una per lo stato maggiore e dura un anno, un'altra per l'artiglieria e finalmente una terza pel genio, la durata dell'insegnamento in queste due ultime sezioni è di 2 anni. (,illqemeine rwiiitd,r Zei~1mg).

Gran Ducato di Bade:n~ . Rileviarn_o dal!~ Gazzetta d'i Carlsruhe l'organizzaz10ne sul piede d1 pace della divisione militare formant e l'esercito del granducato di Baden. · Lo ~ta~o _maggiore ~ell~ -divisione, 6 ~·eggimenti di fante:1a ~ eh 3 b~ttagl10m a 4 cornpagme) : 3 1·eggiment1 d1 dragom a 5 squadroni, ;J recwimento di artiglieria cli campagna composto di 1 b~~eria a cu-

STATISTIC .c\

vallo · con 6 pezzi da 4 e due batterie a piedi _con pezzi da 6' ed un distaccamento del _treno , 1 battag~10ne d'artiglieria da piazza composto eh una ~ompag1~1a da piazza con pezzi montati, e 4 compa;srne da piaz~~ ; una sezione di pionieri della forza eh :il compagmc, una compagnia cli sani til ed una sezi?n_e di . operai d'arsenale che si completa con uom1111 tolti dalla fanteria . . Al premesso si aggiungano 11O battaglioni 1andwehr, un corpo d'invalidi, i due comandi mi~it.ari di. C~r_lsruh(~ e Hehl, il comand o di Radstad, 114 ufhc Le sta])ìl1menll dipendenti direttamente dal ministeTO della guerr~, come sarebbe Ja cassa militare, l'arsena.le, 1a compagma di disciplina, le commissioni di rimonte ecc . Insorruna l' oro-anfazaz ione dell'esercito granducalf; o. ' . badese è talmente modellata su quelh1 pl'ussiana n et suoi minimi' dettao·li o che l'incorporazione del mede-. simo in quest'ultimo potrebbe essere effe ttuata ogm momento senza alcun · incaglio.

Ilde

R.


nlVISTA TECNOLOGICA

123

Il maximum dei colpi fatti in una giornata campale fu di 23 per ogni soldato di un battaglione di fanteria. 1,14 per ogni pezzo da' ,i . Il provvigiona.:nento di. munizione in dotazione allo

RIVISTA TECNOLOGlCA

esercito (a parte dei parchi di riserva e dei depositi) , era di : 60 cartucce per soldato di fanteria, nella giberna e nello zaino; 2 11, 5 nei carri da munizione d'ogni battaglione; 82, 5 alle· colonne d·i munizione.

Per la cavalleria 1Ri1)artizionc della munizione eia gne1•1•a nei corpi tlell' armata della t.:onfedel'azione germanica (lei nord.

30 cartucce addosso; 25 » da .carabina per ogn\ cavalleggero; 80 » da pistola per ogni uomo di caval-

leria pesante; 156 colpi per ogni pezzo da 4 in batteria;

La guerra del 1866 avendo dimostrato che il munizionamen to assegnalo alle varie armi era troppo al . dissotto dei bisogni, il ministero di guerra in Prussia addottò rilevanti modificazioni in proposito, fissando proporzioni diverse nel quq.ntitativo di. munizioni, che ogni corpo deve avere in dotazione. Onde però megl'io possa emergere la portata di tali nwdificazioni, accenneremo al consumo di cartucce ve rificato~i nella campagna suddetta che fu Di 7 cartucC'e per ogni soldato di fanteria; Di IJ. » » » di cavalleria· ' Presso la ,J" urmata ed armata dell'Elba, 87 colpi per ogni pezzo da 4 e 60 per ogrti pezzo .da 6; . Presso la 2a amiata ed armata dell'Elba, U colpi · per ogni pezzo da ,i. e 24 per ogni pezzo da 6; Presso l'armata del ~Ieno, 89 colpi per ogni pezzo èla i e 3 1 per ogni pezzo da 6. 1

70

,120 98

» » »

et

» )) »

» >)

:&

da 5 ai parchi; da 6 in balleria; da 2 ai parchi.

Ogni soldato di fanteria inoltre portava presso cli s'è 20 cartucce e fondelli per cart:ucce (·parte confeziona te in apposi te fabbriche} onde eventualmente formare nuove cartucce col piombo e la polvere che si avessero alla mano . Prima modificazione introdotta dopo la g,uerra fu la soppression e della riserva dei suddeLLi cartocci e fondelli, aumentando in compenso da 60 ad 80 i'I numero di cartucce da ·-portarsi in dosso. I carri di nuova costruzione a bilanci-:lre adottati nel 1859 pcl trasporto di cariche, con tengono un po' meno di quelli, sistema Gribeauval, e ciò nella proporzione di '18 cartucce per combattepte, di modo1


124

RI\'ISTA

TECNOLOG fCA

che nella totalittt il numero di colpi da trasportarsi dai carri a munizione di ba ttaglione , vennero a di-rninuire di 3 a iS per individuo . In caso cli suddivisione delle colonne di munizion e, , in colonne per l'artiglieria e per la fanteria , il nurnero p er quest'ultima sarà di 4 e per l'artiglicri.a cli ts-1. I corpi d'armata 9, 1O ed 11 forniti di materiale conquistato, ebbero assegnato 4 colonne <li munizione per l'artiglieria e 5 per la fanteria . Dalle colonne per la fanteria due sono fornite di carri nuovt e 2 di vecchi. La dotazione risulta con ciò di 7 1, 5 cartucce .per soldato di fanteria o cacciatori, 2 1 per soldato di cavalleria leggiera, 66 per la caval!eria pesante; ne emerge quindi una riduzione di

Nei 4o carri da munizione pel calibro da 4 e nei venne · fissata una dotazione equivalente a ,J 1:z colpi per ogni pezzo delle 9 batterie. Nei 40 carr i da 6 e negli 8 affusti di riserva, il numer-o dei colpi fu prescritto di 109 per ogni pezzo delle 6 batterie. Con eiò ne risulta, confronta ndo c:ol primo sistema, un aumento di 42 colpi per ogni pezzo da 4 e di iti1 per quello da 6. La dotazione totale quindi pe t· ogni pezzo del calibro {la 4 tra batteria è colonna, importa attualmente 268 colpi, mentre prima non era che cli 226, quella dei pezzi da 6 di 2'.29 contro 218 antecedentemente. · Un aumento ebbe pur luogo negli affusti di riserva che da '12 vennero portati a 20, cioè 12 da ' 4 e 8 da 6, cioè iL 22 per O[O degli affusti delle batteeie.

,J 2 affusti di riserva, 1

1

1

1

,J11 curtucce pel soldato di fanteria;

4 H

» »

(Dalla Gazzetta universale 1wiMtcwe).

» . di cavalleria Ieggiera; :b

di cavaJlleria pesante;

ma in realtù riduzione per la sola cavalleria, non essendosi in questa variato il quantitativo di cartncee da portarsi con sè dal soldalo. Per la fanteria, l'aumento dei colpi che si trasportano col battaglione è cli 20 per soldato, e rJei carri a cartucce, nuovo modello di iJ6,5. La riduzion e poi dei colpi trasportati dalle colonne di munizi one, éssendo stata limitata a ,11 per individu o, ne r is ultb in ultimo un aumento reale di 9, rispettivamente 5, 5 colpi per soldato . Quanto concerne la munizione per J'artiglipriu ebbe luogo un aumento per ambo i calibri, e specialmente pt1' pez~i da 4-. Questo aumento si effettuò nella dotaz ione diversa delle singole colonne di munizione , essendo rimasto intatto il quantitativo nei cassoni delle batterie. ·

i

11 4 :agosto u. s . vennero fatte innanzi ad una commissione di marina esperi.enze di tiro di confronto tra i cannoni Krupp da 96 ed i p~zzi Wolwich da 9 pollici; il risultato fu decisamente favorevole ai primi _ e si ha motivo a credere che questi saranno per essere definitivamente adottati per l'armamento della marina germanica ,del nord. Altre esperienze perb verranno fatte ancora , onde vedere se fo sse possi.bile di accrescei·e la potenza dei cannoni Krupp da 72 , e cosl ottenere con essi gli stessi effetti del pezzo da 96.


126

TECNOLOGICA

RIV1STA

Tale risultato sperasi di ruggiungere cerchiando i pezzi, modificando di alcunchè la costruzione dei proiettili~ ser:7endosi d~lla polvere prismatira; qualora le prove rt1~sc1ssero soddisfacenti, si sarebbe raggiunto lo s?o~o dr un armamenLo per la marina con pezzi l~gg_rer_1, ?estinando i cann?ni di calibro pesante per I artiglieria da costa. Se pol per quest'ultima si vorrà oltrepassare il calibro da 96, ciò dipenderà dalla circostanza ~e dess·! _avranno la potenza di per.forare corazze d1 9. polhc1, cosa che non si dubita di otte. nere con granate tipo Krupp . Del resto la Germania del nord possiede g.ià un · p_e~zo col_os_sal~ _da costa nel can none che fu all'espos1z10ne d1 Pang1, ed ora fa parte dell'armamento di difesa di Kiel, con un ealibro dì 45 ,pollici , proiettile di '160 funti e carica di. 1000 funti di polvere, mentre il pezzo da % non ri chiede che 4-8 fonti di carica per lanciare proiettili da 305 a 308 'fumi. La carica ad esplosione nelle granate di taìi pezzi fin'ora non era che di 6 funti e if 12, dovrù però essere portata ad 8 funti. · . ~li effetti o~tenuti con la carica adot.1.ata in princ1p10 erano già stati abbastanza rilevanti, poichè alle esperienze, fra gli altri, un colpo con una di tali o-ranate non s·olo perforò unu corazza di 7 pollici col sio fusto d~ Teak di _30 pollici, ma squarciò il bersaglio per un diametro d1 50 pollici. Le granate a doppia tempra, tipo Gruson, . non soddisfecero all'aspettazione nell e esperienze. I mortai rigati fecero pure cattiva prova di sè si cerca di rimediarvi facendoli di accinio fuso ed ~umentando la carica di polvere. 1

(Dal I<am1erad).

!

·127

Luce di eal<Je nelle caserme in l!~ghilterra iu sosditnzione del gaz.

Rile,viamo dnl Journal of Gaslighting, che il ministero di guerra inglese ha determinato di adottare l' illuminazione nelle caserme e scuderie reggimentali con lumi a calce (tipo Drummond) in sos tituzione del gaz, e ciò ìn v.ista che dalle esperienze fatte risulterebbe positivamente _che il primo corrisponde ai bisogni quanto il gaz e con minore spesa. Circa le esperienze che vennero fotte in Pesth con questa nuova luce, la Gcizzetta di Edimburgo, scrive quanto in appresso : Le prove col lume Drummond si fecero parte nel porto « Queens Barack, » parte nelle sale di caserme. L'apparato d'illuminazione veniva collocato collo specchio di- riflessione su di un picdestallo alto ~O piedi. Quando il lume fu acceso e lo specchio riflettente i raggi entro un cortile, il chiarore nel medesimo era uguale a quello prodotto dal sole di pien meriggfo , e ad una distanza cli 100 yards dal l ume si poteva leggere lo scritto il più minuto. Alla luce di un lume più piccolo collocato entro una 'palla di vetro 1 si potè a 30 yards trovare uno spillo gettato a terra. L'apparato che si esperimentò nelle sale del quartiere era di ditpensioni assai piccole, ma produsse una luce più brillante e più intensa del gaz. Questi esperimenti ebbero luogo in presenza di un esperto dell'arte, mandato a tale scopo dal ministero di guerra uO'itamente a.d un colonnello del genio, i quali emisero un parere favorevolissimo in riguardo .


lUYlSTA 'rECNOLOGJ.CA

S ulle navi eorn:r.1.:bfo.

La questione delle co razzale non ha per anco raggiunto una soluzione finale ; le corazze vanno pur sempre soggette all'inconveniente cli essere perforate. Gli Americani , col loro metodo di frantumare le corazze , sono superiori agli Inglesi, che solo tendono a forarle, percbè il foro è il più delle volte presto <~ , facilmente turato . Di un'efficacia parti.colare si mostra il cannone Rodman di ,t';:s pol.l,ici, con proiettile ernisfcrico. Negli csperimen ti di Shoeburyness le palle fuse americane si segnala.eono per la lol'O forza . Con una carica di '100 libbre cli polvere a: 100 metri trapassarono ogni corazza, a maggiori distanze le pièt ; il pezzo da 20 pollici produsse maggiori effetti. Le due maggiori navi corazzate che siano state varate fino ra sono l'Ercole ed il iifonarca. Il primo è lungo 325 piedi , largo 59 ~ alto 19, della poetatu cli 5,226 tonnellate , della forza di 1,200 cavalli e fila H nodi ; è armato di 8 pezzi da 600 e di 4 da 300. Il dlfonarca è lurìgo 330 piedi, largo 57, alto 18 , della .portata di 5,098 tonnellate , con una forza di 1 ,,100 cavalli e fila H nodi . Ha i torri armate cia· scheduna da 2 pezzi da 600. H. de R. l'rad . 1

1

(,Wgemeine JlfiliWr Zeitu.n9)

ì\lAnTmr CAnr.o, Oerente.

AI

..-. . ~

• Siam@· lieti cli poter dare ai lettori della Rivista un0 notizia che senza fallo tornerà loro graditissima, e con essi all'esercito intero .. S. E. il Ministro della guerra, riconoscendo di quanta utilità potess' essere per yesercito e per il paese il dare il maggiore incremento a questo periodico , che fin qui solo , e come seppe meglio co' scarsi mezzi disponibili, rappresentò militare scientifica ' del'Italia nella letteratura . cretò farne oggetto di sua speciale diligenza: nobilissimo proposito, cui non abbiamo sufficienti parole dì· plauso. A far tempo quindi dal 1° dell'anno venturo, e vuol dire colla prossima dispensa, l'alta diANNO XIII, VOL. IV.

9


130

AI LE'f'l'Ol\I DE LLA RlYISTA

rez,one scientifica della Rivista sarà assunta dal luogotenenle gene.rai e Luigi Mczzacapo, il quale fu; anni sono , il fondatore della Rivista stessa. Le emi nenti doti e l'alta riputazione scientifica del generale Mezzacapo, e l'assicueanza; che abbiamo, che furono chi arn~ti a far parte della redazione valenti cultori nostri delle coso militari, danno la più ampia garanzia che la Rivista non tarderà a<l alzarsi a quel livello che le si compete, e c.,ui, francamente il confessiamo , non riuscimmo a sollevarla malgrado ogni nostro sforzo ed ogni buona volontà di farlo. Siamo certi che l'esePcito sarà meritamente riconoscente al Min1strn della guerra ed al generale l\lezzacapo di que.sto _fatto che tuttò tende ' a suo benefiqio. Auguriamo alla .Rivista la più prospera sorte, chè dal canto nostro ci . sent iam più che paghi di .· otto anni di indefesso e disinteressato lavoro, per la lietezza d'animo di poter dar i{! oggi ai nostri lettori questa fausta notizia. G. G. ConvETTO. .

J

IDE E E CONSIDERAZI.DNI sur.u:

EVOUJZIONI DELl1A TATTICA !IODERNA per Sua Maestà il Re CARLO XV di Sveziaedi Normia. v Contln u a ztoue · ( -t)

II.

Dopo queste premesse, passo ad esporre le modificazioni che a mio avviso è più urgente ed essenziale di int1'.odurre nella Lattica dei nostri giorni. ~on è punto mia intenzione di dare qui una descrizione rego~amentare specificata delle manovre del reggimento e del battaglione, bensì solo di segnalare in modo generico e quanto più chiaro mi sarà possibile i mutamenti che mi parrebbe_ro necessari. Le manovre rhe io des~riverò non sono prescritte dall'attuale regolameiito d'esercizi per la fanteria svedese, ma le une furono sperimentate negli ultimi nostri

(1) Vedi la dispensa

qi ottobre.


432

133 ·

IDEE E CONSIDERAZIONI

SULLE ÈVOLUZIONI DELLA 'fA'i''.l'ICA MODERNA

campi d"istruzione, e le altre vennero accenpate nellé appendici successivamente aggiun_te al regolan'.ento. Sarà quindi anche da svolgere rn appresso 1 mo· tivi e le ragioni di queste nuove evoluzioni. 'or innanzi O'li eserciti che si troveranno in preD .. o senza sui campi di battaglia, saranno probabilmente muniti, per intero o per la maggior parte, d_i '.ucili a retrocarica e a tiro quanto più celere poss1b1le. La lunO'a gittata dell'Glrmi e la rapidità del fuoco cagioner~nno forse quel genere di combauirnento di eui la storia della guerra offre così frequenti esempi: cioè lunghe linèe di fanteria che si moschetteggiano senza risultato durante un tempo più o meno grande, poichè, si_a pe1~ fruttuare della l~n~a giftata_ d~l nuovo fucile, sia per non esporsi a suoi eflettl, che a corta distanza riescono così micidiali, saremo senza dubl;io indotti a cominciare 'il fuoco di moschetteria molto da lontano. Cib stante, la linea di battaglia riuscendo naturalmente estesa_ dalle d_ue parti, per consentire il maggiore svilu~po d1 fuoch_i : qu:'sta formaz ione, essendo molto sottile, renderu l eftetto del fuòco pressochè nullo . Una fucileria vi,va e continuata, com' è noto, mettB in effervescenza _la _truppa quanto più il soldato è giovane, ed essa sciupa le mùnizioni. Queste finite , una gran parte della sua. confidenza è dileguat~ e si spegne coll'ultimo sparo. Non è fattibile il passare immediatamente dal fuoco a lunghe distanze all'attacco colle baionette. L'_es~erienza ha dimostrato come nel tempo necessario all'eseguimento di queste mano_vre, la_ gra~di~e di palle slanciate dal fucile di nuova rnvenz10ne èlecnna cotalmente le file~ che giungeremmo sfiniti in presenza del nemico. Onde, parmi probabilissimo che il portato principale delle attuali armi a lunga gitta~a sarà quello di costringere la truppa a sostare ove s1 trova

od a battere in ritirata. Testè le linee di fanteria, colle loro armi ad anima liscia. si moschetteggiavano da vicino, ma questa prossimità, consentiva al più risoluto e al più ardito di passar tosto all'offensiva e <li vincere. D'ora innanzi, per evitare una fucileria inutile, sarà mestieri tentare, sotto il fuoco, di avvicinare passo a passo l'avversario, per decid~re colle baionette. Evidentemente le marce offensive saranno, come per lo passato, eoperte dal fuoco· dei tiragliatori; ma sarà forza cl1e le colonne d'attacco si guardino dal tenersi troppo profonde, tanto più, quanto più s'appresseranno ai tiragliatQri combattenti; attesochè maggiore è la profondità minore è la quan tità dei fuochi disponibili. Se; cominciando in ordinanza concentrata, sarem costretti di soffermarci pe_r un momento lad-0.ove il fuoco del nemico sarà più fitto ed efficace, e cib potrà accndere anche replica.t~ volte, dovremo necessariamente e pr~stamente attelarci per rispondervi. Ch e accadrà allora? Una manovra sotto il fuoco dell'avversario: cimento mai semprn formidabile per la fanteria ., ma ris.chio,. sissimo e pe1'icolosissi mo tanto più dop6 l'adozione dei nuovi fucili. Il terreno non può sempre. proteggere tutte le evoluzioni richieste , e si deve ammettere che un avversario abile saprà arrestal'ci appunto laddo ve il suo fuoco è più micidiale. Ma come in seguito camminare in avanti? ... Bisognerà dunque per queste . circostanze fare à meno delle colonne profonde. Vi -sosti-tuiremo, per avventura, lunghe Jinée continue? No, poichè la marc·ia in battaglia, soprattutto coi g1·ossi battagl ioni d'oggidì, riesce troppo tarda, troppo faticosa, troppo difficile a mantenersi ordinata ; durante questa marcia saremo forse costretti a cambiar direzione, a fo rmare quadrati, a.

1

1


IDEE E CONSIDERAZIONI

romperci per pF ssnre gli ostacoli, a riformar·ci poi: e tutti sanno quanto cotP-ste evoluzioni siano lente e nialagevoli per una, linea di battnglin spieg1'1ta. Orsù dunque, spezziamo questa linea. Du e compagnie spiegat~, per esempio con un sensibile intervallo fra di esse, marcino immediatnmente dietro ai. tiragliatori; le due altre compagnie del battaglione, fot'rnate come le precedenti, seguano, dietro gli intervalli delle primè. Questa formazione non presenterò. una profondità troppo considerevole, ed il restringimento della fronte faciliterà la marcia e il mantenimento dell'ordine. Il gruppo e il quadrato di compagnia si potranno eseguire facilmente, e quando si vogl a rimetLere !"intero b.:ittaglione sovra una sola lin ea di battaglia , le compagnie retrostanti non avranno r,be ad acce)p.rare un po' l'andatura per portarsi negli intervalli delle due prime. Se il comandante del battaglione ravvi sa opportuno di passare dall'ordine so ttile al profondo, egli l'ipiegh eri\ due a due le compagnie disposte a scacchiera, ed egli otterrà così una doppia colonna di division e. Questa sarù ass'ai più acconcia a resistere che non le due righe dell'ordine di battaglia, e p1'esenterà una fronte doppia del battaglione formato in una sola colonn a, senza essere quanto questa esposta ai danni del fuoco nemico. Supposta la brigata composta di due reggimenti, i bauaglioni dell'uno, di sposti a scacchiera, formeranno la prima linea; quelli del secondo si terranno in doppie colonrre di divisi011e dietro gli interv.:illi del primo. Così tutti i batwglioni della brigata non saranno rotti per compagnie; la metà del suo effettivo J'esterà più concentrata sotto la mano del capo, sia. per respingere un attacco di fianco, sia per appoggiare, con tro un assalto di fronte, le t1'uppe dell a

..

SULLE EVOLUZIONI DEI.U TATTICA MODERNA

135

prima linea. I cambiamenti di direzione che può occorrere di far eseguire a queste colonne saranno fatte su l centro di cinscuna di essé, perchè la manovra sia eseguita colla massima celerità. La conversione sarà fotta dal mezzo battaglione girante su se stesso, e non dall'intero bnttaglione, co me diverrebbe necessario quando la conversione si v,.l esse fare sull'una delle ali del battaglione. Si avvertirà tuttavia che la distanza fra le compagnie che precedono e quell e che seguono, del la doppia eolonna dì divisione, sia sufficiente, affincbè le ultime nè incaglino, nè impediscano, durante la conversione, i movim enti anteriori. Mercè quest'evoluzione rapida , una colonna così formata potrà geLtar~i faci lmente sul fìflnco dell'inimico l e sono gli attacchi di fianco che proteggono con maggior eOicacia le truppe com battenti. t 1·aro che l'aggressore, tanto più quanto più è presso a caricare a fondo, serbi un ordine cd una coesione che gli perrneLLano di rnano\'rare: gli torncrù sem pre difficile di protegge re il suo fianco, almeno colle truppe che assaltano. Nè clim entichic1mo dal conto nostro quest'i1nportc.1nte circostanza; e assaltando, per es., colle compagnie in linea, ten iamoci presti a coprire i nostri fianchi co n cacciatori in colonna od in catena, confo1·me il caso. Ritorno all'ordine in iscacchiera delle compagnie del battaglione, pe.r aggiungere che questa formazione offre il vantaggio di poter disporre d'un numero più co nsi derevole di fuochi, che non quello di una sola lin ea. È un fatto psicologico, tnolte volte flffermato, che una tru ppa s'nvnnza con molto mnggior Cfllma, se può rispond ere al fuoco dell'avversario. Ciè1 può otten ersi


136

IDEE E CONSIDERAZIONI

nel caso in discorso, portando due con1pagnie in colonna innanzi sulla catena di tiragliatori per accrescerne e rriq.ntenerne il fuoco, fintantochè le altre due, oltrepassando questa catena, ,appicchino a ìoro volta il ·combattimento. I tiragliatori seguono il movimento; e la nuova linea si avvicina al nemico, sia per areestarsi a far fuoco, sia, quando _si trovi a portata, per ca ricare colle baionette, mentre le saranno di riserva le compngnie lasr.iate indietro. Mercè questo cambio successiv0 delle linee , noi non ristarerno di rispondere al fu oco del nemico , guadagnando così. volta a volta terreno. La truppa, procedendo in questo modo, si varrà de' suoi fuochi senza a.ver cnmpo a perdersi in un incessante ed inutile moschetteggiamen to; ed i suoi capi avranno tempo e rno~o di: moderarla e di riordinarne le file, Giò -che sarft facile ., sopratutLo per le compagnie che rimangono indieLÌ'o dopo ciascun cangiarnentp ài linea.. · Ancorcbè la formaz ione tattica or ora accennata permetta a ciascu.n battaglione di muovere innanzi adoprando i suo i fuochi, e debba quindi e_ssere con.siderata eome offensiva, io non pretendo punto sostenere che q ues La disposizione delle compagnie a · scacchiera precisamente conveng~ per un assalto deeisivo colle baionette, particolarmente quando il nemico persista a mantenere fermo il piede. In qu.esti casi i batt,1glioni della seconda linen, formati in doppie colonne di divisione, nssalleranno passando neg!'intervalli di quelli' della prima, i quali, ripiegando le loro compagnie disposte rl. scacchiera, li seguiranno a rincalzo. Aggiungerò che la nrnnovra per compagnia a scacchiera, adoprata allo scopo tli afforzare il fuoco dei tiragliator-i, è lenta sempre. Perciò quando per una mossa offensiva si avl'à

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1

SULLE EVOLUZIONI DELLA TATTICA MOOEllNA

a ,pel'correre poco spazio, bisognerò. preferire la doppia colonna di divisione , oppure le antiche colonne di compagnia, combinate eolle catene di tiragliatori. La manovra a scacchiera giova particolarmente laddove la· natura del terreno ci. lascierebbe , du rante una m,;rcia in avanti piuttosto lunga , esposti. al fuoco dell' jnirnico. Un'altra urgente modificazione tattica sarà l'assottigliamento del quadrato. Qw.1l unqu e sinsi ìa profonditù dell'ordine, esso non impedirà ad un cavaliere ben. mòntato di roveseiare la fa nleria. E i mezz i per respingere con successo la cavalleria dehbonsi cercare nelì'attitudine salda e imponente del quadrato, e sopratutto nell'intensità del suo fu oco. Coi formidabil i effetti delle nuove armi, sarebbe evidentemen te un grave errore quello di non -cercare di Òttenere dal quadrato la maggiore quantità possibile di fuocb.ì . Onde ritengo necessario che i la ti del quadrato non abbiano che due righe. Per quanto pìù particohirrnente riflette il nostro esercito, i cui battagl ioni sono composti di 12 · plottoni, è rnesiìeri tener conto dei tirngl iatori nella formazione del quadrato . A tale oggetto è mia opinione ehe, per ev itare sbagli e malintesi , i plotton i siano uniti al battaglione, siano staccati, il quadrato dovrà semprn essere formato in uria sola maniera,, Eppertanlo, quando i tiragl iatori debbano aggiungersi al quadrato, si co llocheranno semplicemente sul lato di cod a, che per conseguen za risulteri1 di 4 righe. Questa dispGsizio oe , lungi dal cagionare inconvenienti, sarà d'ùn gran vantaggio, sopra tutto quando il battaglione debba riman ersi qualche tempo in quadrato . I pl0Ho1ii di li nea del lato posteriore del qua<ìrato potranno al bi sogno servire di riserva mo.bile pro nta a portal'si immediata.me1He sul l.:ito minacciato . 1

I


!DEE E CONSIDERAZIONI 138 Stante la grande gittata dell'attuale artigl ieria, e la molta rapidità del suo fuoco, i corrnmdami degli eserciti belligeranti preferifanno senza d11bb_io .per posizione di battaglia i terreni chiamati in topografia aperti, poichè i ierreni accidentati coprono o restringono l'orizzonte e annu llano i vantaggi del fuoco dise potremo sceglierA una retto a lunghe distai:ize. posizione che, presentando un terreno aperto davanti ad essa, offra un riparo alle truppe e le nasconda alla vista del nemico, questa posizione continuerà a essere sempre la più conveniente. Rammento questo antico ,aforisma mil'itare, perchè, malgrado tutti i van taggi dei nuovi fucili, la fanteria non potrà mai, a mio avviso, far a meno dell'appoggio dei cannoni rigati, ehe facciano grandinare i loro proÌP-Lti S'ull'avversario che muova all'assalto cli una nostra posizione, o, se siamo noi stessi gli assalitori, quella parte depa posizion e nemica contro la quale è dire!tò il nostro prin cipale attacco.

~la

SULLE EVOLUZIONI DELLA TATTICA MODE RNA

I ?,

conveniente formazione. Onde poter far fronte a consimili eventualità , ' è inclispensabile di avere dfill'artiglieria ehe , contenendo le masse nemiche, mandi a vuoto il loro attac.:co o quanto meno ne diminuisca la violema .

Ili.

Ho cercato dimostrare la scioltezza e i vantaggi del1' ordine sottile, il quare permette di passare con tutta facilità da una formazione concen trata ad una formazione ,estesa, e viceversa. Ciò non di meno questa· proprietà non è acconcia a tutte le congiunture. ~intantochè le colonne profonde resteranno la formaz ione d'attacco della maggior parte degl i eserciti stranieri, possiamo e dobbiamo prevedere il caso che l'inimico vogl ia assaltare in ord ine concentra.Lo la posizione estesa e sottile che ho suggeri,ta. Potrà darsi il caso che il terreno lo favorisca in modo che le sue colonne rimangano nascoste fino all'ultimo moment().; per poi piombar.e improvvisamente sopra di voi~ e cbe, per quanto' sciolto sia l'o.rdine sottil~ in ' cui v1 troverete, vi rimanga appena . il tempo di passare ad una più

139

1

È quasi · impossibile esser così ben fornit, d'artiglieria di campagna ordinaria da poter disporre di un sufficiente numero di bocche da fuoco ovunque una fanteri a spiegata possa affrontarsi col nemico. Al più, l'attuale artiglieria di campagna è troppo pesante per poter seguire dappertutto la fan teria, e se deve agire in prossimità del nemico, i suoi traini, i suoi ca ssoni, ecc., rimangono troppo esposti al fuoco di questo . Apprezzando tutta la necessità di dare alle truppe un'atma che, afforzand·o l'ordine sottile rnercè una gittata superipre a quella del fucile, sia adatta a segufre le evoluzioni della fanteria, io vorrei provvederne i battaglioni di bocche da fuoco di una costruzione che per tt~tto corrispondesse alle attuali esigenze. Questi pezzi devono a'vere la mll:ssima leggerezza; il loro calibro non sarà quindi rn:,iggiore di 4, 5 pollice decimale (44, 5 millimetri), e il peso totale della bocca da fuoco esser di circa 200 pu,nds (85 chilogrammi) . Per avere una. lunga gittata il cannone vorrà essere d'accia.io e rigato .. Il suo proietto sarà hl granata, non già perchè una palla piena non possa uccidere quanto la granata, ma perchè questa è più acconcia a disordinare


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TDEE F. COl'iSlDE!lAZIONI

SULLE F.VOLUZI0Nl ))EJ,l,A TATTICA l\10DEI\NA

le :file del nemico coll'esplosione. Sotto un piccolo angol~ di ele:azione, p. es. 3°, il cannone dovrà gittare il pro1ell_o a c11'ca 2,500 foot (740 m.), e sparare 4 o 5 colpi per mrn uto. Sa l'à a retroca rica, e lo scatto ne sarà detel'minato da un semplice acciarino. Pu ussicurare l'otturamento, il proietto sarà ricoperto d'un involucro di rame . Pochi uomini (3 o 4) basteranno al servizio del pezzo, ed una pariglia di cavalli sarò sufficiente al traino di questa leggiera boccu da fuoco, la quale, tra affusto e munizioni, non dovrà pesar più di 900 piinds (380 chilogr.): ben inteso che gli in servienti dovranno camminare a pi.ed i (Vedasi la Tavola). . Non è . mio pensiero per certo di imporl'e questo sistema di cannone come invariabile e perfetto: la pratica senza dubbio consigli erà delle modificazion i. Onde il mio progetto non deve essere considerato dm come l'espressione coucre ta delle mie iùee in proposito. ,· Ec~o in 01:a il . modo in cui mi sono immaginato l 1m~iego taUJco d1 qu este bocche da fuoco, delle quali òare1 due a cadaun bat~aglione.

dia più che 2,400 scheggie di ferro prima di giungere sino a voi . Questi cannoni costitueranno senza dubbio un elemento prezioso di sicurezza nel passaggio dall'ol'dine a sco.cchier-à a quell o della doppia colonna di division e, e la lol'o presenza darà ce1tamente alla truppa quella calma così necessaria per manovrare con ordine in facc ia al nemico. L' utilitù non ne sarà minore nei mov imenti offensivi del reggimento o del baLLaglion e. Se questi ca11noll i battono il terreno d'attacco asr"gnato nlle vostre truppe, avranno cagionato perd ite al nem ico, e fo1·sc disordinate le sue file, anche prima che il suo fuoco v'abbia fatto alcun dan no. Il sito dove cadranno i proietti mostrerà facilmente come la distanza sia stata giudicata; ed una volta che questa sar1ì ben conosciuta, se i cannoni seguono 1a fanteria, e che si contino i passi, Lorner.à facile ad ogni sosta di mettere in batteria, p. e., dietro una catena di tiraghatori adagiati a pancia a terra, e di cominciare i mmediatamente il fuoco. Nella scacchiera pee compagnie, due dei· pezzi del reggimento seguiranno le compagnie della prima linea; le due altre si terranno con quella in seconda linea. L'ordinanza sottile dc:lla fanteria attirerà facilmente su di essa i tentativi della cavalleria, perocchè chi la comanda non potrà desiderare miglior occasione di quella di attaccare una infanteria che combatte in consimile formazione . l\fa i nostri cannon'i, proteggendo il fianco minacciato, colpiranno da lontano la cavalleria che . vorrà piombar sopra noi, e forse ne annienteranno la carica. · La seconda linea della brigata, essendo essa pure fornita dei suoi cannoni. Questi potranno çoncorrere a difendere il fianco della prima line<!, che fosse minacciato.

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l'fnnifes tnmente, oggetto principale dei cannoni da fanteria sarl1 di covrire di granate le colonne nem iche che potessel'o avanzaee per rompere l'ordine sottile dell e nostre truppe . Per quanto fattibi le, i 4 pezzi del reggim ento dovranno concentrare i .loro fuoèbi contro queste colonne. Supp~ncndo che ogni bocca da fuoco spari 5 colpi per minuto, e che.ogni granata sla11ciata ' produca circa 20 scheggie efficaci, 400 di queste colpiranno, nell o spazi0 cli un minuto, la massn serrata dell'inimico . Siccome in questo tempo una tn,ppa di · fanteria non percorrerà quasi più di ,120 metri, e che i cannoni potranno, come ho detto, aprire il fuoco a 750 metri, ne segu irà che l'inimico sarà tempestato

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SULLE EVOLUZIONI DELL~ 'l'AT'l'ICA MODERNA

IDEE E CONSIDERAZIONI

Se diyien necessario di formare il quadrato, i cannoni, collocati sul lato minacciato, gioveranno rriolto colla mitraglia. Evidentemente i ' cannopj di fanteria serviranno assai nell'attacco e nella difesa dei villaggi, ed in molte altre circostanze. Quest'arma non sarà considerevolm ente esposta al fuoco del nemico, perchè abbisogna di pochi inservienti, e di pochi cavalli, e di pochissimi cassoni. Non è destinata a prolungati cannon eggiam enti, e le munizioni dì riserva potranno seguir il parco della divisione, Allorchè i due cavalli del peizo ' fossero animazzati o .messi fuori di servizio, soldati di fanteria li surroghernnno attaccandosi alle prolunghe. Deggio ancora avvertire un van taggio importantissimo e positivo de!rimpiego dei cannoni da fanteria. Uno dei problemi i più difficili -dell'arte della guerra sarà d'ora innanzi quello di collocar la riserva di tal guisa, che, senza essere esposta alla, lunga gittata delle artiglierie, si trovi nondimeno sotto la mano i.n tèmpo utile. Mercè i cannoni in discorso, supposto che sian o,a numero in ogni brigala , là forza offe_nsiva e difensiva di queste ·ne sarà sufficientemente accresciuta, attalchè si po~rà rischiar di ingrandfre la distanza che le separa dalla riserva (1 ). Se per. al-' tro l',importanza della mossa offensiva o la natura del terreno r1on consentisse questo aumento di distanza, evitando di collocare la riserva immediatamente dietro · (1) Se la divisione è .composta di tre brigate, cioè di 12 battaglioni, e che due brigate 01 dinatf, su due linee formino l'or, dine di battaglia, esse avranno 16 pezzi a loro disposizione. La terza brigata, che costituerà la riserva, avrà per parte sua 8 pezzi.

n

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, le lin ee per non esporla troppo al fuoco dell'artiglieria da campagna nemica, e concentrandola presso l'uoa delle ali , o presso ambi due, voi potrete allora raccogliere tutti i vostri pezzi e con essi battere d'infila la la posizione dell'avversario. Ma dando alla fanteria dei cannoni, speeialm ente destinati alla sua difesa, avrò la gran cura di non farne dipendere il coraggio e la confidenza; ciò che potrebbe succedere quando. fosse esercitato a servirli un certo numero di soldati tn ogni reggim(~nto; avvegnacchè se un tale servizio portasse l'uniforme del , reggi mento ,e foss.e tratto dalle sue compagnie, la truppa coosidererebbe tosto cotest'artiglieria come parte integrante del reggimento, fors'anco come un elemento indispensabile sotto il cui fuoco rnarcierebbe. con fidanza al combattimenfo, rna la cui mancanza, prolungata od anche solo momentanea, potrebbe provocare uno scuoramento deplorabile. Se invece il · servizio è fatto da artiglieri, l'1rntica idea della coo.. perazione dell'artiglieria, com' arma speciale, colla fanteria, continuerà a su.ssistere in tutto il suo vigore. Nei nostri campi d'istruzi-one d'ogni anno, dovremo certamente esercitare i battaglioni con queste nuove bocche da fuoco; soltanto però verso il termine delle esercitazioni, e più come rnanoyra tattica ad istruzione degli uffiziali, che come cosa indispensabile per il valore e la solidità del battaglione. Tnttochè lo scopo dei cannoni descritti e proposti nelle precede_~ti pagine sia quello di avvantaggiare le qualità offensive e difensive della fanteria, non dovremo per altro trascurare di assicurarci un fuoco di moschetteria quanto più possibile efficace anche a grande distanza. · Ma non essendo guarì fattibile che , tu}ta la fanteria .d'un esercito po5.sa acquistare la suf-


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IDEE Jt CONSIDEHAZIONl

SU LLE EVOLUZIONI DEL LA 'i'ATTICA MODERNA

ficiente clestrezza nel tiro, bisognerà istituire nel,-

potrei. ~lire che i carabinieri dovranno stai;si ad ' una scuola- di tiro permanente.

1' esercito un corpo speciale di carabinie6 . L' arme del soldato comune di fanteria non dovrà essere munita tli alzo per le lunghe gittate, attesochè , non sapendo valersene: sciuperebbe le sue m unizion i. L'alzo per la fanteria di linea vuol essere limitato alle distanze di punti in bianco; quella i1)Vece del carabiniere , particolarmente addestrato nel tiro, dovrà estendeesi gradatamente sino aUa massima gittata del1' a rrne sua . . Cotesti carabinieri potranno come per lo innanzi esser tratti dal reggimento, ma vorranno preforibilmente essere ad.operati riuniti . Tuttavia converrà aggiungere stabilmente a ciascuna brigata una piccola divisione di un corpo permanente di carabinieri . Questi scelti soldati saranno ordin ati in battaglioni ma non saranno guarì · eseréitati nelle man ovre di quest'unità tatlicà, attesochè non entreranno che per compagnia nella brigata. Ivi, saranno unicamente a~io: perati nelle congiunture in- cui sia necessaria una gran giustezza di tiro, particolarmente per le lunghe gittate . l\Ientre il soldato di linea è caricato di un incomodo bagaglio , il carabiniere non dovrà portare che ·i l sµ o mantello e la sua tasca pei viveri, ond'essere quanto più sciolto possibile cìuando l'opra sua sarà richiesta. Il carabiniere potrà essere :munito di un bastone ferrato a forcella, per appoggiarvi l'arrne sua, quando in terreno aperto non trovi punti d'appoggio na,turali. I carabinieri saranno continuamente esercitati nel tiro; e dovranno essere provveduti delle armi le più perfette, ' quand'anche dovessero essere più o meno complicate . Il calibro di queste armi dovrà non di meno essere identico a quello dei fucili ordinarii e per meglio esprimere ciò che da e~si deve esigersi,

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I carabinieri devono coslituire una specie distinta di fanteria, dotata di una destrezza nel tiro. spinta agli estremi limiti .del possibile: i cacciatori. o volteggiatori formano una terza specie di quest'arme. Sebbene non si debba trascurare di dare al soldato di linea tutta l'abilità di cui sarà capacé nel servizio di ti'ragliatore, .ciò nondimeno un esercito bene ordinato dovrà comprendere un cerro numero di battaglioni di cacciatori specialmente esercitati pel combattimento in ordine sparso. Si vorrà forse che le qu,a lità principali di questi battaglioni siano la prontezza e la celerità delle mosse, o in altri termini si vorranno esclusivamente comporre di. giovani, senza dubbio p iù attivi degli anziani. Una gran rapidità di mossa è certamente. upo degli attributi di un buon corpo di cacciatori , non p erò a ·tal segno che debbansi · trasandare leggermente altre qualità, le quali sono sovente altrettanto necessa rie. Se si vuole che un c·orpo di truppa regga con calma, ordine e saldezza alle fatiche inces- · santi ·ed alle mille peripezie della guerra, non deve essere esclusivamente composto cli giovani soldati. I battaglioni di cacciatori h,annò per principale ufficio di. concorrere in quelle congiunture le quali esigono, per un tempo più o m~no lungo, di combat·tere a1la spicciolata, o di ' guerrigliare. Onde occorre al soldato, per questa destinazione, un'educazione mi-· litare· speciale, .ed inoltre la più complèta confidenza in se stesso, ed è quanto conseguirà mercè un lungo esercizio. i\ia la catena dovrà essere rincalzata da so:... strgni compatti, e queste pietre angolari del sèrvizi.o ·in cacciatori potranno essere costituite ila soldati d'età più avanzata. A NNO xm, Vot. IV. 10


!nJÙi: E C.ONSIDER:\ZtOAXI '146 Sì fatto principio aqi>,J:!>licato agli es.er,ci.ti di Svezia e

di Norvegia potrebbe realizzarsi nel rn0do segtieIJ.te : alla stessa maniera ehe dalle compagnie della fanteria Viien MliM>. un te;1.·z(i) del loro ·effe:tti vo p i.il] se.ryizi0 dei. tir·agl1atélri, s.cegliendo gli uomini più a<Jatti: così. 1ain ttuz©, della forza <il'ogni baHaglione di cac.aia:tcwi JOOtrebhe essere desti.nato a1l'ufficio di risei:iva, e dovrehbero essere i soldati più ainzfani e più s,icuri. I: ploktoni della fronte formerebbero le caten e ; e.d af:tìnchè i foochi de-i ca,eciatori riescaao più aggiustaiti clii que lli della lfa'laa, i pPimi <it@,vrehherél. essere. for,.,. mabi ad una scuo.\a d;i bU::O più CO.tn.pleta e più pr@trafrtla che n.on qu ella che in gene.rale. si richiede (d-aHa recluta.

1V.

1i.ascie11ÒJ pev ua istante l& ta.tti~a delila.fan.teri.a Jj).el' o.ccupar.mi òtellB) oa,v-aBeria, la quale, non ostante., la . lunga g,ittadla; e la cele'ri1~à. di tiro· delle n:uov:e anmi ela fwoco, co.nlOOjluerà senza dubbio1 vahmd:0si d'ogJJ.i oc-e-asione p.no-f)!izia, a · cercaJJe degi_i a1lqri nelle sorprese e- n,elle, oariçh.e impreviste . L'atrtac€;01 in niulNt,glia non è p.iù p,ossibile. I:..a ca~ v,alleria a,mumper~ d'ora in. po,i, mercè forma~ioni eih ev.olm1,zfoni, cx"bliiq.ue., rapidarnen te es.eg111ite, a sviJar r att.enzi.ona (d~l nemioo dal, pm1to ch.'essa intencle as-s:.a:Ji.ce. L'at~@ im. foraggieri doNrà essere più . fre,., qu.-ent~mwtei. adQperato, qn:<!le diIDinuine gili effettt dtel :t'.uooo. c~1a dissemmazione e ,coi ilmghi inte11valli eh.e quest'ordine comporta. 1

SULLE E:VOLUZIONI DELLA 1'A'll'l1IGA MODERNA

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La cavalleria ha q,u-asi sempre bi,sog;n-0 di %Sere ae,~ -compagnata da un'artiglieria da campagna celere, che n.e prepari le cariche,. e che negli inseguimen ti impedisca all'inimico di riordinarsi in parte per arrestarla a siti favorevoli. Le truppe a cavallo, oltre ai loro servizi sul campo <li battaglia, sono chiamate ad avvisare coll'esplorazione l'esercito in marcia. Ciò dev'essere fatto ordina, riarnente a distanze considerevoli dal corpo di battaglia. Occorre naturalmente ,che siano in numero per .attendere, a quest'utile e importante mandato, tanto più in quaQto cbe devono presen.tare forza suffìcie-Nte per poter mutare .il più frequenteme.nté p,ossibile i 'l0rro riparti distaccati in esplorato1,i, pattug~ie, ve<lette, ecc. Questo faticoso servizio_ non può durar molto senza cambiare e far riposare jl cav.allo. Avendo cura del proprio cavallo (qualità cosi essenziale nel cavaliere), questo potrà meglio resistere alla fatica. Un debole effettivo di cavalleria cagiona sempre p.e r -ess·a una considerevole perdita di tempo, in opp,0si-zione tlag,ra:BLe da ciò •che si. esige e attende· d~ quest' a11ma. Si: è vetf!uta nell' uhi~na guerra· ·1n GePmani« la cavp.lleria pr.ussianà rendere i più uLili sèrvigi. Essa ,mantenev.a· tra, i diver,si corpi le comunicazj.oni, cièi ~lite loro rendeva possibHe, anche marciando Sl!l 1-in-ee, cl,iv,erse, di appog,giapsj, gli. uni cogli altri, e di i-nte.udete verso il· punto di concentrazi-one, ch'era il loro· ,o'bhietti vo strategico. ~iun eserci.to dir;njnl,!isce. la sua cavalleria, ben, anzf ;potuei citar pr<lve del contrairio. H'o la convinzione clie sem_pl'e quando· la ca1val. M-1<ìa sarà célmandata: da· un generale aMl~ e ·energ,1-e&, -che pos~e~ia quel'le_ doti così prezid"se <l'i. sapet"p'rendeJ?e· sull'istan1te una sa.via ri,soluzion.e ed. eseg-uirla


U.8

IDEE i,; CONSIDERAZ.IONI .

con . uguale rapidità , quest'arma cavalleresca continuerft ad avere un importante ufficio ed a mantenere la sua antica riputazione, sopratutto se la truppa sarà bene addestrala a maneggiar il cavallo (11).

V.

Ritornando alla fanteria, indicherò succintamente le qualità che, a mio avviso, sono divenute necessarie a quest'arma_, per manovrare confornie alle nuove disposizioni tattiche. L' ordine sottile e:;;igf~ maggior istruzione n'ell'indi-

- ----------~-- - - Il) No: il tempo della cavalleria non è finito, come ·aie.uni pr~tendo'no. ed anzi noi crediamo f'ermamenle che le si apre un'era novella , ove l'effìcacia del suo concorso potrà più che mai farsi sentire;. abbiam la convinzione che .quest'arma, sia oggid\ più che mai n ecessaria. Ed è la cosa naturale, quando tutto oggi negli eserciti intende alla- mobilità rriassima, e la cavalleria ha per lo appunto questa caratteristica speciale. È però indispensabile che si pieghi alle novelle esigenze, semplifica udo i modi dello sqirndroneggiare, accelerando quanto, più possibile le andature, e abilitandosi -~ manovrare ed a com-battere anche nei l.!~rreni i pfo accidentati. Bisogna assolutamente alleggerire il peso che ha da portare il cav,allo, sia con ridurre a minimi termini il pachettaggio, sia con non piil ammettere dei colossi nella cavalleria; bisogna avvezzare gli uomini e i cavaili a sostenere lunghe corse senza troppa fatica , a superare con facilità e senza esitanza ogni spe0ie· d'ostacoli ; bisogna impratichire molto la cavalleria nel servizio di. campagna e in quelle operazioni secondarie, . come ricognizioni, scorrerie, esplorazioni, ecc .. che d'ora innanzi dovranno quasi esclusivamente esser fatte dalle truppe a cavallo ; bisogna re-

U9 vidµo. Nella colonna l'influ enza dei capi si fa sentire .di più; nell'ordin e esteso, e particolarmente nella catena di tiragliatori, il soldato è assai più in balìa a se stesso . Per questo, e pl'in cipalmenle onde conseguire quella reciproca confidenza che deve esistere tra uffìziali e_ truppa, l'educazione militare d'ogni individuo debb'essere quanto più fattibile completa; e dapper-tutto. ove possibile, niuna recluta, il cui tirocinio non SÙl compiuto, dovrà prendere parte é"llle manovre con truppe formate sull'ordinanza sottile e estesa. La celerità del fuoco,. che riscalda inevi tabilmente la truppa, esige che il soldato iJ-i° generale no;1 sia troppo giovan.e , perocchè raramente riscontrasi la riflessività e la, calma ·nel giovane: quest'età distinguesi assai più per uno slancio precipitato , irriflessivo, che senza dubbio ha i suoi meriti al momento dell'assalto. S ULLE E~' OL UZION{ DELLA TA1"1'I'CA ;1QDERNA

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elutarla bene e rimontarla meg lio , e fornirla di ufliziali n on solo gagliardi e valenti cavalieri. ma molto intelligenti ed istruiti; bisog·na infine e sopra ttutto rinvigorire in essa quel sac?'o fiwco, ch'è la sua forza principale, dal quale Carlo XII, Seidlitz e Murat seppero ricavar prodigi. Presso di noi s'è fotto strada eia qualche tempo una' corrente malefica, la quale tende a detrarre la nostra cavalleria ;' se.condo alcuni essa è più buona a .nulla, e non vi ha maniera di, ritemprarla salvochè rifacendola da capo a fondo, secondo certi metodi speciali da costoro proposti. La è questa per lo meno un'esagerazione : la nostra cavalleria è punto indietro delle altre; i cang iamenti e perfezionam@nti ch'essa debbe fare, li debbono purfare le cavallerie degli altri eserciti, ed essa ha in sè ogn:i elemento necessario per riuscirvi. Tullo sta in saperne trarre partito, e noi pensiamo che _coll'indirizzo poc'anzi adottiito, e col concorso coscienzioso dei capi di cor110, anemo pronlam(;lnte dei risultali buonissimi , chè il sacrò /ì~Òco d·e i soldati di Montebelk) non è spento.

(Il TraduUoreJ. ·


mo

IDEE .F. CONSIDERAZIONI

S t; l,LE EYOLUZIONl DE I.LA TATTICA !IIODEIINA

L'uomo fallo e gagliardo è utile e necessario alla Lo del giova'ne. La combinazione di queste du e età nello stesso, corpo procura il gran vantaggio ch'e·sso conterrà un elemento calmo, fermo e solido, quando sarà mestieri per un tempo più o meno lungo di affrontare e sprez. zare la morte e di sopportare con pazienza le sofferenze e le privazioni, ed un secondo elemcnt,o, vivo , focoso e pieno d'ardore, facile , sull'istante in cui si scaglia sul nemico, a infiammare di quella bravura che non calcola il periglio - è che trionfa. In seguito alla. lunga gittala e alla rapidità del tiro dei nuovi fucili, il soldato si vede assai più esposto che non prima agli effetti del fuoco,.effetti tanto più pericolosi in quanto che alcuni elementi degli eserciti attuali hanno una grandissim a destrez za nel tiro; ed è ciò che è comprovato dalle immense perdite toccate dagli ufficiali nelle ultime campagne. Ciò stante, d'or innanzi gli eserciti dovranno essere forniti di quadri più estesi che non quelli di cui ci contentavamo testè; s'intende proporzionalmente al loro effettivo. In secondo luogo ciò è richiesto altre sì dall'ordine sottile, perocchè la influenza del capo sulla truppa è, lo ripeto, minore in quest'ordine che nell'ordine profondo, nel quale la sua yoce è meglio inlesa ed il suo esempio è costantemente sotto l'occhio del soldato. Avvertirò per ultimo la necessità di non dare alla brigata tanti battaglioni quanti per lo passato occorrevano. I comandanti di brìgata affaticheranno certamente di più a mantener l'ordine e l'insieme nei · loro battaglioni, i quali non rinverranno più così concentrati come per lo innanzi. Ne risulterà che le divisioni sar&nno ~omposte d'un maggior numero di brigate. Cert;tmen te ciò esigerà. un aumento negli stati maggiori, nel personale sanitario, di quello di intendenza, ecc.; ma le brigate diverranno più mo-

huli, B la divisione potrà assai più ilgevolmente fornire i distaccam enti che occorressero. Ciascuna· brigata ha il suo parco e il suo traino, per la qual cosa, . quando abbisogni distaccar·e una forza pari ad una brigata, non si avrà a ri fo rnirla di carri e salmerie per ogni caso speciale. ~lercè la disposizione dei suoi battaglioùi sopra un'unica ed una medesima lin ea, il reggim ento, qual suddivisione della brigata, senza scomporsi potrà eseguire un mandato tattico assumendone tutta la responsabilità dell'esito. Disponendo di parecchi riparti, abbastanza forti in se stessi per agire da soli secondo le cfrcostanze , il comanda11te di una divisione non avrà che a dare impulso alle sue brigate, a invigilare l'esecuzione gen erale dei movimenti, lasciando ai comandanti di Qrigata l'i niziativa dei particolari. Per risparmiare uomini ·e cavalli bisognerà non dimenticare di estendete negli eserciti l'uso dei telegrafi da campagna. Per mezzo di essi si ottiene una grande armonia nel complesso delle opérazioni. Le Lruppe che procedono per diverse strade ricevono facilmente gli ordini e ponno eseguire delle mosse tattiche simultanee. Quando la cavalleria è impiegata nel servizio di esplorazione, quest'arma ·deve sovente scorrazzare la contrada a Iunga distanza. l\'Iercè i fili telegrafici i risultati di queste ricognizi'oni giungeranno prontamente ai comandanti dei corpi d'esercito, i quali potranno così avere avvisi , notizie e direzioni senza bisoano o di un serviziQ di staffette faticoso e meno pronto. Nell'ultima guerra i telegrafi da campo hanno dato dei gran vantaggi ai Prussiani. sia per sostituire le linee telegrafiche stabili che erano state distrutte, sia per mantenere le comunicazioni tra i diversi corpi di operazione.


IDEE E CONSIDEl{AZI0.l'II ·

Il sistema di telegr:afia da campo vorrà essere modificato conforme alla natura di ogni paese; ma ci sarà nec,.yssario di aver sempre un piccolo corpo specialmfhte destinato a] servizio di qaesto nuovo materiale di guerra, che si possa . po·i ingrossare a momento fJel bisogno. Penso che per noi OgJ"!i reggimento · di èa valleria debba aver seco in g~erra un materiale pef 5 chilometri, mentre ad ogni divisione sarebbero daÙ ,1 Ochilometri di filo. ·

VL

Pri1na . <li tel'minare l'esposizione di qu este ·idef' , che m.i furono inspirate da conversazioni avute con ufiìcin li ritornati dalla guerra, dalla lettura di opere · , pubblicate' sull'ultirne campagne e dal ricordo vivente di osser~azìoni che ho potuto raccogliere da· urì contaLto, perso nale colle truppe, io credo di dover enunciare ·alcune vedute che forse J'opinion pnbblica non ammetterù, ma che, ne ho l'intima convinzione, finiranno col tempo di trionfare. · Il numero considerevol e di soldati . che gli esf!i·citì · moderni sembrano richiedere, non ha tralasciato dì andai' crescendo dappoi la rivoluzione francese, che, -fino a un certo punto, inaugux-ò l'éra dei _grandi eserciti. L'accreseimento del materiale seguì in identiche proporzioni: qual differenza tra il ·materiale d'allora e quello · d'oggi! Quali modificazioni, quali perfezionamenti, ma eziandio qunl prodigiosa aumcutazione di sp ese! Quali masse deesi m~i creare e intrattene~·e

SULLE EVOLUZIONI OELU TATTICA MODERNA

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per il piede di pace ed a più forte ragione per l'effettivo di guerra e per la riserva! Una volta, più volte forse, il patriottis~o saprà imporsi gli immensi sacrifizi richiesti. Ma possiam noi dirci ,pervenuti al limite delle scoperte e clèlle invenzioni? Una scintilla di genio crea repentinamente qualche cosa di nuovo in talun ramo del materiale; tutta questa parte dell'antico materiale diventa inutile ·e ogni esercito si trova nell'assoluta necessità di appropriarsi la nuova invenzione per non correre il rischio di essere distrutto, in una lotta con un neo~ico ,meglio armato. Il nrnteriale, sino allora riput.ato il migliore, resta inutile ingombro negli arsenali , f! Je ·somme che ha costato, accolte a prezzo di sudore e di la.voro, vanno 'sfl'ut.tuate. Bisognerà egli per questo disperarsi e cessar di fare approvvigionamenti? No, avvegnacchè sia indispensabile per un .esercito di possedere un materiale ehe sia costantemente all'ullezza delle esigenze dell'epoca . Dovrem dunque appropria rei man mano i miglioramenti cl1~; si appalesernnno, ma con maggior prudenza che mai, per il timore che le • spese non eccedano le forze del paese. L'esercito non dovr?t superar quell'effettivo ch e il paese non potrebbe mantenere. Un giorni) o l'altro ogni Stato ritomertt s·enza dubbio al sano apprev.za- ' mento dell'ant.ico adagio poco, ma buono, adagio sven turatamente troppo oggidì disdegnato, se pur non dimenticato del tutto. Allora, senza cessare di trar profitto daÌle scoverte e dalle invenzioni che hl n'leritino , si potrit sempre ..nver sotto la rµano, · cìualÙnque siano le modificazioni che debba su.bi re, ,un materiale adeguato ai bisogni. Verrà un giorno, lo ridico, in cu i le grandi potenze riconosceranno esse stesse questa necessità, ma soltanto. forse dopo una lunga guerra che avrh esausto i loro nrsenali, e nella quale i pie-


154,

IDEE E CQNSlDEf\AZIONl SUl,LE

nvo LU'ZI0NI 1

Ecc.

coli Stati sentiranno anch e più vivamente il valore di

11 uesto principio. ~uesti piccoli SLaLì non ce1;chi.no dunque a fo.r pompa di forze militari più considerevoli di quanto ponno reggere, . e particolarmente armare, mantenere e ·ao nvoni6lntem ente istruire. Il sistema opposto sarebbe seguito dalla loro rovina. Non è sopra il nu... mero, ma sulla qualità delle sue truppe che un piccoto Stato deve fare assegna mento · per tutelare l'onor suo e la sua indipendenza (1).

DEI TRINCERtMENTI SUI CAMPI DI BAIT.AGLIA

• (1) Questa grande verità, enunciala in termini così assennati dall'illustre autor e, che non s-i deve fa1·e il passo 7Jiù lungo delle proprie 9a.mbe, non è solo i piccoli Stati che la devono osservare, ma tutti, perocchè il trascural'la è ro vina per 1.utli . Un paèse deve imporsi qualunque sagrifizio per salvaguardare il proprio onore, la propria autonomia, perocchè siano questi i beni maggiori: ma questi sogrifìzi , di qualun que maniera sieno, deggiono essere giustamente éornmisurati al necessario ed al fattibile; e coloro cui si appartiene di moderarli, hanno la colpa imperdonabile. semprequando per inconsideratezza o precipitazione codesti sagrifìzi vadano sciupati. (Jt Traduttore).

Il titolo messo a capo di questo scritto accenna ad una delle quistioni militati che sono, come suol dirsi, all'ordine del giorno . A dir vero, non è soltanto al dt d'oggi che si pensi a rendere più forti coll'arte le posizioni di un cumpo di battaglia; è qu esto anzi un precetto già stato inculcato in tanti scritti d'arte militare, e messo in pratica sovr a non pochi campi di battaglia dai tempi più antichi fino ai nostri. Non è dtmque nuova la cosa: ma sembra che d'ora innanzi !a fortificazione abbia ad assumere sul campo di battaglia un carattel'e più generale ed ancora più speditivo, che non abbia sinora avu to: sembra che ora essa non sia pi• solt-anto chiamata a preparare una posizione, in cui si ha la probabilità d'incontrare il nemico, ma debba ben anco trovare il suo impiego nel mom ento stesso dell'azione, attesochè non sempre si possa scegliere od anche solo prevedere i~ campo di battaglia, ma bene spesso al contrario un esercito


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si trovi nel caso di passare improvvisam ente dall'or.:. dine di marcia a quello di combattimento sopra un terreno non preparato e fors'anche non conosciuto. lh fronte alle nuove armi, la cui efficacia di tanto venne avvantaggiata, è ornai da tutti ammessa la necessità di · dare aH' ordi_ne sparso un maggiore svi1uppo, perchè in tal modo si ha la possibilità di rendere meno pericoloso il fuoco· nemico, ~ di trarre dalle proprie armi · tutto l'effetto, che queste sono capaci di produrre. Con ciò resta inteso naturalmente che i cacciatori si valgano di tutti gli accidenti che il terreno presenta, mentre le truppe non ancora direttamente impegnate nell'azione debbono procurare di tenersi il più possibilrnente in posizione coperta, per serbare intçltte le loro forz_e pel momento oppor- · tuno. Così anche per l'artiglieria si è ornai fatto indispensabile eh.e le sue batterie non siano esposte alla decimazione che facilmente i cacciatori nemici possono produrre negl'inservienti, quando la posizione ch'e~se occup·ano non sia protetta da una massa · coprente. B insomma una gara di colpire senz'essere

colpiti. Questa necessità da tul.Li sentita di provvedere me·gJio che pel passato alla propria difesa e 'di procurare alle proprie armi condizioni p1ù favoi·evoli pel loro impiego, clovea nu turalment.e condurre a pensare -ai mezzi di preparare il campo di battaglia in modo da soddisfare a queste c1;esciute esigen ze. Meglio aneora sa. rebbe certamente se ognuno potesse poi:tare · con sè il mezzo di paralizzare i tiri 1 nemic~. Non senza ragione quindi v.edetnmo eccita rsi l'opinione pubblica, allorquando si parlò fra noi della : corazza Muratori; anche coloro i quali in altri tempi a vrehbero sorriso di questa pretesa cli risollevare una questione ch'essi ritenevano come , già definita, non poteTono a meno

nr BA'l"l'AG LIA di preoccuparsi di questo ritrovato e di far vot~i perchè la prova fosse coronata da. successo. Tutti sentivano quale sopravvento ci avrebbe fornito un arnese che rend esse il soldato invulnerè1bile ai tiri della fan teria, e come quest'arma di natura sua essenzialmente difensiva avrebbe dato all'offensiva :un vantàggi~ decisivo. Ma pur troppo anche questa volta si confermò ciò che già prima dicevasi . di cosiffatto genere d[ al'matura; ,che ci'oè una corazza allora soltanto pub rispondere al suo scopo difénsivo, quando le si diano proporzioni tali, che ne rendono insopportabjle il peso. Intanto, e finchè la, prnva non venga ritentata con miglior esito, non resta che tentare di fare un 13asso avanti sulla via giù, battuta prima e cerc1re se sia possibile rendere così semplici e speditivi gli spedienti della fortificazion e campale, che si possano ap. plicare in tempo assai più ristretto che non prima, e durante il vivo . stesso dell'azione. lt questo il problema che oggidì. fornisce il tema . di. molte discussioni ed esperienze. Poco tempo fa vedemmo fare il. ~iro di tutti i giornali un . articolo della Correspo1idance de Berlùi, il quale sforzavasi di prevedere il carattere che assumeranno le future guerre in conseguenza · dei progressi tecnici d'.ogni genere, di cui un esercito si pub valere. « Secondo le notjzie dei vari campi di n'.1anovra - vi si diceva - la prossima gran guerra avrà senza dubbio un carattm·e molto diverso dalle precedenti lotte europee. Quasi d"'ppertutto si è · data alla formazione rapida di posizioni trincerate un'.importanza che _sinora non aveva·, » · Veramente non Cl'ediamo che oç!corrano più parole per dimostrare una . necessità che tutti sentono. Ma, ammessa questa necessità in principio, non è con. ciò risolta ;]a quistiòne; si ,tratta di vedere . fino a: qual SUI CAMPI

DEI' TR!NCERA?.IENTI

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SUI CA.ML'l Ol BAT1lA.®LlA

DlW '.l'lllN GEllAMEl~Tf

pu,r,i,t@ si possa raggiungiere 10, sc:opo e ,q~a,J.i si~no à ciò i mezzi più opportuni. Devesi cioè definire quali s~a,no i lavori che occorrono sul cam,po di battaglia,

e qual i trnppe convenga impiega11vi, se la gran massa della fanteria, oppure l'a,rma del genio. La soluzione del secondo qaesito importa con sè q:uella: del prim.@;· poicM se si: determinasse di affidare questo còmpito. al genio, no·n s·'avrebbe· che lt ·co~1pletarne l'Jstruzione anche per questo riguardo ,. in gmsa che, e.lnamat0 secondo l'occorrenza a F)restare il su@ s.ervizio, ·impiegherebbe I/opera -sua neb m:0do ' più conforme alle circostanze. l'tfa se invece si 11ite.nesse più conveniente i'ncariea11e la . fanteria s·te,ssa di pwvvecle11e1 alla propria. difesa, sia per cib che r)o;ua,Pda la prima linea dei cacciatori sia ancora per le 1~serve, s,a,uebbe, aU.@JJ.ta moll.o importi.ante- segn-ar be)i)e il Ji.rni,t~ dell'i-struzione eh.è dovrebbesi i:tnJ!)artire a quest' oggetto,, Qffi.niehè la rnedesima non. riuscisse nè mana-hevole, nè,-s0vrabbonclan:t-e: -dovrebbe cioct il soldat'l)·impaTare ad eaeguire tutti quei laNori che v.er,a1mrnte possono c0mpirsi ·sul eampo.dell'aziQne·. ma n_ulla più, affinch-è non ne abbi0-no · a scapita'l'e, altre iSitrU:zioni:, èd ·affhrnM s'eviti il, pericolo df dare a simil'i 1-afoll.l i ,m'es:tel'lsione eh~ sarebbe più preg-il!ldicevole che v-a nt:a.ggiosai. · Non è per ora nostra intenz.ione cli tentare la soluzipne di- questo pr0hlerna; ci basti sol;ta:,0to ra'.vedo prop.os·t0,, stanteehè· vediamo, cli)..e quelli i qua.li s~ (i)-e.., oupa,rono finol:a del m.od0 di proiVv.edere alle· cQr11~zi0,ni- n,eeessa:1~e a,l, te11ren</ di un c,ampo· fjli ba,ttaglia adottarono in ciò criteri diversi-, p1ieferendo•@Li uni1di ad<!Jossane· questo. inca11ieo 1,1Jl:a fanieuia~ e g'li al~l'.Ì' al genio; lllçt, seniZa che. spiega,s,sero nè q:uesti, !:!.è quelli ili I4Q-tiv.-0 d.ii tìl'.1 preferenza. , n, fa:tt0, che ~n ,qltlestfan,J:10, ai eampiid-'is.t1;uiioni•ahe

si tennero in Itç1.ha ed al~rove si fe€e1& fare a'pf)osite esp,e 6e,mze in pr0posito cl'aH'·arm:a- di fwnrteri.a, -parrebbe a tutta prima accennare alla p,rev,aJen:Za, giÌ!à s:tabilii,ta di fatt0, dell'u.n,o de' due siste100,i. Ma è p;ur focile l'osse1'vare che per l'arma cl.e] genio già si poteva._ sapere ~ ohe a.~beNersi: ehi dà il più d-eV1e a piit forte ra-gi<lme ~0,ter ,J,are il meno : era imreee, ra-0h@ utile H ciconoscere Ja <lprnnti,tà cli · 1avoro che potevaJ foimire . in un dato .tempo una trup_ria che 110n era mai sta la ese,uci.itata .i,n simii:li lavori. E questo è certo un el€melilto nec.essar.io a ben giudicai·e la .quèsti:-0.ne; ~ n.on è il solo. 011egli esperirn.enti sembram,o pro,va11e 0}0.e. la fan't er.iia, qua,J;ora i·icevess.é un'ist;ruzi@e q.p-p(:)r si!ta, potrebbe in poc0 temp.0, acquistare l'a;ttit-udi:roe a compiere in· campagna con sufficienti:) rapidità i la,vori di trimcea. l\la ohre a ciò' è pur l'l!Mes.sairio €biedersi in <i[Ual mo.do provv.edene i1_1 campagna aJ , f{asp orto dei mat~riali 0CC0 rren~i peP Si.:t[l.1Fili J,a,vo,r'Ìr. Ev11de.ntemelilte, quand'anche gli strume.niti che u,sa 111 genio si c1·edesser0 adatt:ii &Ho scopo, conven~ebhe pI1r · pelilsar@· ad aumentarne i.il numero d'assai, e conse.giueJiltememte anche il ·num.ero deliinie.tit:ure; iJ,che ncm p.otre.lo:lri,e non c@Dsi:de1m11si conie un ~r-a1i.lde s:v.antaggio, oggi speciaL!ililente che si stu:<iiri.a in tutti i, modi d:i, aJd-eggertre e di diminuire iL oan1eggio; SMa<Iltq.ggi@ ehe sarà tanto maggiore , se si. ponga menite che i carri. des.tinati al t11aspo1rt0 di questo materiaJ.e GQ- . virebbero 1,1e-0essaviarnente eon~at·e fra. q1u.elli Ghe se,guooo. da presso.'le tru.ppe, vi.sto l'i:n1pie.g0. a et~i ess.0 è d:e·stinato (1). S'aggiunge p.0i la dif600ltà eh.e in, 1

1

1

(1) È noto. come n,el:Eord!iioamentp ~ltuarl~·del 110.!itpoi e,~~cito ~l\ uiteosili ~la, òistr:ilrninsi atlrlfocoonr,i,nza alJa {a~\e:1.'iO.., per, QQar diuvare il genio ne' lavori di terra sono presso i pa;nchji ~i


1.60

,161

DEl TRINCERAMENTI

SUI CA '~lPI DI 13AT TAGLH

contrerebbe nei momenti del bisogno la dis tribuzione degli utensili alla truppa, difficoltà di cui ognuno può rendersi facilmente ragiòne. Per tutte que~te considerazioni parrebbe, che, .qualora. si voglia eh.e sia la fanteria stessa quella che provvede a · fortificare il campo dell'azione, non si possa fare a meno di dotare il soldato degli istru. menti a ciò. E siccome anche pel soldato è 0ggi questione di alleggerirne il carico in ogni modo, per potei; contare nel mor:iento opportuno s9pra tutte le sue forze fisiche, , ne viene di necessità che l'arnese di cui si provvederebbe debba essere della· maggior leggerezza e comoditù possibile, ma nello stesso tempo ancora abbastanza solido e resi sten te da corrispondere allo scopo. La soluzione di. · questo · problema. fu tentata in Danirnarca dal capitano di fanteria Linnemann, il quale -propose una specie di vanga, la cui lunghezza, compresovi il manico di legno; è poco più di mezzo metro, mentre ff suo peso è circa 314· di chilogrammo. La si porta il manico all'ingiù, entro un fodero che pende dalla cintura. La forma un po: concava della lamina permette il suo giusto adattamento all'anca , senza recare incomodo nella posi.zio'n e di coricati, ·anzi, procurando in tal posizione al soldato un appoggio e un riparo:. così anche nella posizion'e in · ginocchio il .manico non è di impedimento veruno. Quèsta vanga può essere portata unitamente colla baionetta e rende inutile perfettament~ ogni sciabola o daga a sega; giacchè da una parte essa presenta

un taglio ben affi lato, che pe rmette di servirsene come accetta pe r taglia r legna ed anche co me ,lrrna bianca : dall'altra è fa tta a sega, ofl"renrlo così il modo di impiegarla in diversi usi. Le esperien ze fatte con q ues to str umento p er cura del genio danese han no .con statato che nelle condizio ni più sfa'\io revoli, co me sarebbe in ., terreno duro e sassoso, i rispltat.i ch' esso dà sono circa i 310 di q uelh cl' una vanga ordina ria ; ma che in circostanze ordinarie e e.on uomini addestrati nel suo maneggio, n on .si ha una sensibil e diffe ren za , sebbene la 'vanga dei zappatori del genio sia mo lto più massiccia e pesa:n Le . Il1' terroni rnezzuni un uo mo può nel corso cli · 5 a 7 minu ti scavar tan to da essere s uflicientemente coperto dal fuoc o di fuci lerìa; nei 5 ad 8 minu ti successivi si possonò riunire i singoli scavi in modo da formare un fosso conlirnio, a tto a proteggere in m odo sufficiente u na linea cli b a ttagli a . · Simili risultati indussero il ministero della guerra in Danim arca a ripetere le sperienze su più vasta scala, e non è improbabile che, se queste dar~nno risultati non inferi ori ai primi, tu tta la.fanteria venga annata di questo arnese (1). -Che poi nelle battaglie n on p t·evedute, o così dette chncontro, sia possibil8 all'avang uardia, che si' cambia al momento in una linea di cacciatori, scavare q uesto fosso , innalzare q uest*i ripari lì su due piedi, e me ntre già · si fonno le fucilate, è cosa assai prob lematica . Ciù sari\ cert.o' assai più facile al grosso delle truppe e .specialmente alle r iserve; ma è pur facile osservare ·che i n questo caso tanto vale · ricor-

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corpo d'armata, e che possono impiegare circa 1,000 uo~ini. JI parco che ciascuna compagnia del genio addetta ad una divisione conduce seco basta appunto pel servizio .della compagnia stess1

(1) La vaDga Linnemann fu presen tata al nostro ministro della ·guerra il quale ordinò fosse sperimentata con diligenza.

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ANNO Xl lL YO L. IV.

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DEI 'l'IUN CEll.\f>IEi\'l'I

rere all'opeea delle tr'uppe appositamenLc u e,\ t.e per questo sçopo. E ,pe rchè no ·,) Pel'chè non s'el.everebbe il gen io all'altezza di una vera quarta arma? Perchè non si darebbe anche ad esso l'occasione di far sentire r operR sua suì campo di baltnglia, di segnalarvisi del pnri pel' le sue speciali a LLiLL1clini che prendendo parte attiva alla. loLta ? Se noi. pensiamo che tuLLo ques to grande eiJiHzio d'un esernito organizzato non ha ragione cl'essere se 11011 in vist'a <li qu elle poche giot·nate in cui si decidono le sorti delle nazioni, non avremo noi ragione di chiederei si~ Ja parte riserv~ta a.J genio in quei stÌprcmi mom enti sia. quella che si conviene a ;:;hi forma mw parte, piccola, è vero, ma eletta di quest'esercito? Certo la fpersona.Ji tù di quest'arma viene a brillare di tutta la sua luce quando si traui d'una guerra d'assedio : ma non sembra esser questo il caso più comune nelle guerre d'oggidì, ed è pur trqppo da confessare che in campagna aperta la parte del genio è affatto' secondaria. l'\on sarebbe .egli tempo che ciò cessasse? Ora specialmente cl1e l'elem ento tecnico tende ad invadere ogni dì più ogni ramo dell'arte milita.re, non sarebb'egli il caso di dat'Q una più ampia cerchia d'azione a quel la parte dell'esercito che lo rappresenta, e di farla contribuire anch'essa i n giusta proporzione all'nzione finale che forma appunto , come dicevamo, lo scopo della istituzione degli eserciti? Perchè non far partecipare ,' anch' essa, altresì come forza combaLLen te, alle battao-lie? Certo a risolvere in questo senso la questione dei trinceramenti sul carripo cli battaglia occorrerebbe dare al genio uno sviluppo assai maggiore ed un'organizzazione un po' diversa, od almeno mod,ificare jJ modo di ripartire quest'arma fra le unità hlttiche. Ma

SUI C;\\\IPI DI BA.TTAGL1.\

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non sa.rehbe questa una sottrazione alla foò:a combattente, bensì un aumen to; poichè nulla vieta che aneh'essi i zappatori prendessero parte viva all'azione, difendendo essi sL~ssi quei trineeramen ti che avessero ·elevati. È a- presum ersi che là difesa riuscirebbe tanto più tenace ed attiva per quel sentimento naturale che si desta. in chi difende l'opera delle sue mani. c~m questo nuo vo cèlmp ito che .s'assegnerebbe al genio, convenientemente aumentato, si otterrebbe altresì il risultato di poter impi:endere ·molti altri lavori che possono occonere in campagna, a' quali finora non era pur d1\ pensa.re con tanta, scarsezza dì personale, (seb_bene formassero parte delle attribuzioni che erano dernandnte al genio in campagna), e' di cui non potrebbe certo essere il cnso dì addossarli alla fanteria, a meno di cambiare addirittura la natura diquest,'arma , Tali sarebbero la fo rtificazione prèventiva di talune posizioni · importan ti, il ristabilimento delle · proprie com unicazion i sì comuni che ferroviar ie, con1e pure il guas to di quelle del nemico; e sul campo stesso di batta.glia, oltre ai lavori di trincea, ai quali sarebbe pur atta la fanteria, il togliere gli ostacoli. frapposti dal nemico a.li'avanzarsì delle nostre colonne d'attacco; osta.coli che ben soventi richiedono l'impiego di mezzi. speciali, e per togliere i quali ad ogni modo non sarebbe certo prudente impiegare le stesse truppe che l i debbono superare . Ripetiamo non essere nostro intendimento pregi udicare la soluzione del problema piuttosto in un senso che in un altro, ma. bensì soltanto di porre in· chiaro · che il problema è suscettibile di due soluzior.ii, od anche di. più, quando si venisse a riconoscere che sia meglio ·seguire un sistema misto, che t0,nga dell'uno e dell'altro. Non sarà che dopo numerose esperienze comparative, fotte in modo da. abbracciare .la


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1

DEI TJUNCERAMENTI SUI CAM1?I DI BATTA'GLIA

questione in tutta la sua estensione, non sarà che dopo una viva discussione a .cu i prendano parte le per~on e più illuminate dell'arte, che si potrà in proposito adottare con fondamento di causa un sistema , piut~osto ch_e l'altro; e non sarà forse che dopo l' espenenza d1 una guerra, che si potrà recare sull'argomento un giudizio definitivo, come non è se non dopo alcuni colpi di prova che ger1eralmente un cannone può- dirsi ben p unta Lo. Comunque però si voglia pensare, certo è che di • una soluzione si abbisogna; e qualunque sia questa per esse~·e, sembra certo pure esser~ ornai giunto il te1~po d1 dare all'elemento !ecnico in guerJ'a ed a chi lo rappresenta nella milizia una maggiore importanza, un r:iaggiore sv iluppo . Gli è soltanto in questo, sen~o c~1e 11 celebre detto sapere è potere riceve u~ appltcaz10ne, poichè evi_denternente si tratta qui. d_una potenza non solo virtuale, ma effettiva, che metta a profiuo tutti i princjpii e i ritrovali deli'a scienza. E poiehè l'esercito è fatto - non stanchian~oci cli, ripeterlo - pel · g iorno rlella battaglia, è grnsto, e_ d?veroso che in tal giorn'o Jutt.e le parti che costttmscono quest'esercito contribuiscano eia- , scuM secondo la sua specialità e spiegando tutta la possa delle proprie forz e nl risultnto .finale che è la vittoria.

..

RETTIFIC.AZIONI alla ·

Relazione Ufficiale Austriaca sulla Campagna del 1866.

Il sunto genuino da noi dato della Relazion e ufficiale austriaca della guerra del ,1866, ha motivato a rettificare fatti i vi narrati sulle dichiarazioni l'una· per parte del generale Bixio, l'altra per parte . del_ generale demìssi.onario Sirtori, che per tanto ci facciam dovere di pubblicare nelle nostre colonne :

I.

La Rivista 11;ilitare italiana pubblica un sunto della llelazione della g·-uerra del /866 in Germania ed in ]tedia tolta dai documenti ufficiali austriaci. Quella pat;te della relazione che si legge nella dispensa' ·ix, settembre 1868 a pag. 331, contiene cose men o the


•I 66

Sl'l,f.A C.1.\ 11\ IG:'i .\ DEL

f\E'l"l'lF ICA ZIONI .I r.J ..\ . (lE LA 7. IO!'iE UFFl CI.\L E AU S'l'rlJ.\CA

esa tte e che feriscono e mc personalmente, come comondara te della 7• tl irisione, e parte delle trnppe che la compo nevano ; è q1.1i ncli mio dovere di reLLifica rle. La Relazione austriaca , come è tradotta clalla Rivista a pag. 33 1, dispensa IX, ùi ce : \\ Il tenente col onnello Rigytsky con circa· 3 sq ua« clrnni riesce all 'angolo nord-ovest di. Yi llafranca, « do ve erano radu na te grosse masse serrate di fau« teria nemica con artigli el'ia, le quali però la« sciano a \'\'icin are gli usscri senza, for fuoco; molli « gruppi di soldati, che sembrano uscire dall'abi tato, « si fanno loro incontro e depongono le armi, assi« cu rando che anche le trup pe ricoverate in paese « sono disposte a rende1·si. Ciò in duce quell'uffiziale \( superiore a munùare 1rn parl am entnrio n Vill a« fran ca, dove si distingue un generale col suo sta Lo « maggiore; questi è il generale Bixio, che accoglie « il parlamentario co n modi cortesi, ma respinge· ri.« solutamcn te la proposta di resa. Poco dopo un colpo « cli cann one fa ritirare gli ussari che sta van o fe rmi « aspettan do l'esito delle trattative. » La Relazione in questa parte è meno che esatta : le posizioni non solo al no rd-oYest, ma tu tte quelle che alla ccinno le strade che da Vill afranca mettono dall'ovest al nòrd-est pel nord fu ori di essa, furono occupate da me colla 7a divisione e la divisione di ca~all eria cl i li nea, che io ho comandato dal pomerio·o-io 00 del 24· giugno fin o all'alba clell'indonrnni a Roverbella, dove la riconsegnai al generale Maurizio De Sonnaz. Io aveva ancora due squadroni leggieri e 22 pezzi d'artiglier ia, di cui 4 delle batterie a cavallo, e rn della brigata mia. Con queste truppe io aveva ordine di cop~ire la ritirata de i corpi che sfilavano verso i pon ti del Mincio. No i. eravamo intatti e non avev(nn o 1

si

)866

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comba11.uLo che poco alla matLina . ~essuno del nemico si nrvicinò a noi mai, che non fosse l'icevuto co rne el'a mi o dovere di Ca rl o. Certo ness uno depose le armi. fo au zi <l urai fo Lica a contenere le mie truppe nelle posizion i, perchè arrebbero ,·oluto 5lanciar:-i più ebe io non giudicava pruden te cl i fo l'l o. l\ess uno ce n o uscì da Yil laf'ran ca per <l<'po rrc o consegnare armi all'inìniico, che aHebbe sfuggito St>g"1c:ndo la Sll'ada di ritirata, invece di avanznrsi rer:-11 di es:;o uscendo dall'abitoto, se per abi ta lo s' in tende parlore di Villafranca , che ei era all e spalle, imece di cjualchc caseinalc dinanz i rd a distan za 11ote,·ole dalla fronte nostra, dove avrann o potuto eaccoglicrsi dei dispersi e dei fc 1·i ti d,11le posizion i abbandon ale da altri co rpi. li parlamentario cl1e si dice ad ,irte ricevuto da mc co1·Lese111enle, e per giustificare lo invio el ci quale s'inventano tante favo le, fu ricevuto <la mP- ben Hltrim ent i clic con co1'Lesia. lo mi credetti insulluto dalla proposta ch e egli 111i po rLuva, indcgnn qi lui , di chi lo ma'ndò e di chi h1' cercnto poi cl i giustifìcarla. Credelti anche che fosse venuto co l pretesto di parlamentare, mo. veramente per vedere se riusc ivn a giudico. re le nostre posizion i e la l'orza con è:u i er,rn o occupate . Udi tolo proporre al capitnno Bussetto dello stato maggiore non so che cl i resa, slanciai il mio cavall o al sno incon tro, gr·idancl ogli cl i voltnrsi i11 f'uori .. .. . Sono ben CP. t'lo d'a vergli detto : « Lt• i riene ad insultarm i cd io don ei arresta1·la e. fo rl a « legare ad un albero ; e se le Inscio la Jiber·tù, lo « facc io pc rchè rada dal suo generale e gli dica in 1< mio nome , che don ebbe sapere come prima di « offrire eopitolaz ione nlle trup pe italiane, cita. son o « in posizione, bisogn<1 batterle, e rhe noi siamo qui « ad aspettarlo. VNl remo chi sadt l'ultimo a lasciare « il terreno ; » e di ssi .i ltre cose che torna inu tile il

•«


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RETTIF1CAZl01' I AU ..~ REi.AZlON E CFl"JCl.\J,E AUSTIH:\C.\

ripetere oggi. t questa per avventm'a la co rt.f~sia a cui all ude la B.elazio1w ufilciale austriaca ~ Partito che fu il' parlnrnentu rio, il nemico venne a noi, e bisogna esser g iusti e dire eh.e venne a· noi con rnoltn br.:i.vuru, con moìto ardimento . L'esito finale è dr~tto nbbustanza. esattam l nte dalla stessa .Relazion e : << Furono accoll i dal fuoco delle batteri e e clei quadrati nemici ch·essi attaccarono bensì con vigore ma inutilm ente. » E poco primu aYevu già detto: << a poch e centin·aia d i passi da Yillafrancu, Ùna fitta catena di bersuglieri, die tro cui si vedono formuli i quadrati, obbliga col suo fu oco Ja colonna Bujanowicli n ripiegare indietro sino ulle Gofardine; » e più sotto soggiunse pure: « il colonnell o Bujanowich che era ritornalo all 'attacco coll'appoggio dell'artiglieria e cavaJleria del colopn<c1llo Pulz, inteso iJ r umore dell 'attacco dall'altra parte della fossa Bereuara, s'affreita egl i pure a rnal'ci are verso l'angolo non] cli Villafran ca; ma anch'esso dev'e ritirarsi dina,nzi al fuoco preciso ed aggiustato dei quadrati nemici . li colonnello tenta bensi con una trentina d'ussari , che avevano ancora i cavulli in istato dr far qualche cosa, di gettarsi sopra una batteria postala al punto di separazion e delle strade: ma anche , questo tentativo è mandato a vuoto dal fuo co di un quadrato di bersaglièri; ed il colonnello Bujanowich cade gravam e1)t.e ferito a pochi pu ssi. ·dinanzi al quadratà. >> · • Se le trupp8 facevano questa resistenza di _notte, ·COIXle la Relazione nemica lo ri èonosce, mentre le alture di Custoza erano illuminate di fuochi di gioia, ,ed il nostro esercito lo si sapeva in ritirata, vuol dire ,che non ·avevano il morale così a basso livello, cvrne la Relazione afferma, quando per giustificare l' invio .d'un parlamentarìo inventa « i molti gruppi di soldati 0

SULL.\ CAM l'AGl\"A DE L

•1866

« che sembrano uscire dnJl'abitalt) e si fa n no loro in-

« c:on tro e depongo no le aepii, assìcueando che anche « le trvpp-e ricorerate in paesè' sono disposte a ren« dersi . » Noi Jasciarn rn o le pos izioni fuori di Villafranca all e 9 1(il di sera, e dopo che il nemico non clava pi·ù seO'no di moìcs,t.are una ritirata ch e io aveva av uto ordine <li iniziare alle 5 1[2 porn. in quel modo che . o·iudicassi meglio. eseguirl a. Alla mezzanotte noi eea~arno ~ncora al biYio delle strade Quaclerni-Vìll afrunca con tan te . forze qùante ba stavano per far rispettare i nostri passi e coprire i ponti sul Min cio, che abbiamo ripassnto la mat.tit1a alle 8, parte·a Pozzuolo e parte a Go ilo. · · L'animo delle ·mi~ truppe era certai;nente scosso, ma tanto saldo ancora da riprendere l'offensiva; e lo dico o<fo-i perchè · è una veritù. che dissi anche allora Ob , ] a. ch i me ne chiese d'autorità. Quan to asserisce a. Rel::izione austri aca in contra ri o è un'offesa a me ed una calunnù1 aUe mie truppe, offesa e calu nnia che respingo, rrw che non mula fo stato delre cose di nllora. 1

l)erugia, G novembre ,J868.

Tl ltwgotenente generale Bn :rn.


,) 70

RETTIJ.i' ICAZIO'i' f .\LLA ll F.T..I ZION F. (.;FF1C fALE AljS'rftlACA

H.

E_qi·egio si gnor dfretto1·e della Ri vista 1iil itarr. ,,

La prego d'inserfre nella Rivi"sta da lei diretta al cune .mie osservaz·ioni alla Relazione austriaca: della bauaglia di Custoza pubb licata nella Rivista medesima. Lim ito le osservazioni ai fatti di cui ho conoscenza in1mediaLa e responsabilitù più o meno diretta, nell; quali tà di comandante della quinta divisione nostra a quella battaglia. Confido che la l?foi'sta s1 . per· debito di giustizia, come nell' .interesse dell'onor militare italiano e più ancora della imparziale e impersonale veritù storica, e sopratutLO del retto gi11clizio tecnico sulle vicende . della battaglia e ·sulle cause della vittoria. da una parte e della scoBfitta dall'altra, conçederà un piccolo posto nelle sue pagine a queste mie osservnzioni brevissime. Io non so qual giud izio facc ia in cuor suo )'Arciduca Alberto delle scuse ._adclotte dal comandan te del q uin to c~rpo d'armata austriaco per non av er ese-· gu ito se'non Wt Je due e le tre pomeridiane l'ordine d'impossessarsi di Via cava e . di Santa. Lucia che doveva esegtrire tra le otto e le nove antimeridiane. Ma qualunque sia il giudizio del comandante dell'esercito austriaco , io ehe nella quvl itù di testimonio

SULLA CAMPAGN.\ D'EL

1866

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oc ulare e moli.o prossimo dei fatti mi credo non meno competente dell'Arciduca a profferire un giudizio, e non ho le rao·ioni deo-li austriaci per tacerlo, non esito 0 D . punto a dire che le scuse del r,omanclante del quinto corpo d'armata auste iaco sono seuse, · e che la èa.usa· . vera dell,t inesecuz ione degli ordini .ricevuti fu una certa quale difficoltù di eseguirli, voglio dire una (' erta quale difficoltù di forza re di fronte sì In rqia prima . come la mia seconda linea di bauaglia . . Non potendo superarle di fronte fu forza girarle al fia nco ed alle spalle, ciò che fu alquanto meno diffieìlc sì. per la prima come per ht secondn mia li ne.a . Per la prirnù a cagione della sconfitta della prima divisione e della mia propria avanguardia , la quale trovandosi per errore del sno comandante e rnalgrado i mi ei 1'ichiarni più volte ripetuti sul te rreno stesso delfa prima divisione subì la stessa sorLe. Questa e · non altra ·ru la causa pee cui polè essere sup erata e messa in disorclirie la mia prima linea; la qunle dopo aver respinto i primi attacchi cli :fronLe, avrebb~ secondo ogni probab ili Là respi nto anche gli attacchi successivi, se mentre respingeva con pieno successo gli ·attacchi di fronte non si fos~e vista · girata ,al fianco ed alle spall e in eonseguenza della sconfìt.ta sopraccennaui . Altrettanto 'dicasi della mia seconda li nea, la quale, dopo aver · respinto co n successo pienissimo _gli attacchi ji fronte, dovette riurarsi perchè girata al fianco ed alle spalle in conseguenza della ritirata della riserva cl'el primo eorpo d'armata da Montevento. La Relazione -austrir;ca, . copiand o in questa come in molte altre cos0 un libro itali,ino, il qnale non è che un tessuto di menzogne, dice che il contrattacco della mia seconda linea fu fatto senz'ordine e senza energia.


•1 IZ IU!:'l"l'l FiCAZ lOl'il ALL.\ RJi:LAZIONE t;P-r'lCIALE At:S'l'LUAC.\

Qui v'è bisogno d'una spiegazio.ne.

In guerra vi sono. due specie d'ordine : L'ol'dine dei pedanti che hanno impa_rato la guerra. in piazza d'armi e sui campi di manovra, i qua]j sul campo di battagl ia sono spaventati e -paralizzati dal pri1110 inevitnbile disordine. E l'ordine di coloro che hanno imparato la guerra facend o la guerra in ogni sorta di terreni, impediti da ogni sorta d'ostacoli, e con ogni sorta d'inevitabile disordine, disordine praticamepte più logico e più potente del teorico impotente ed impossibile ordin e geometrico. In guerra vi sono anche dnc specie d'energia: L'energja d:i colo ro che non conoscono all'ra tattica se non quest::1 ·:· avanti, sempre avanti , senza guardare nè a destra nè a sinistra, nè due spanne più in ìà della punta del naso. E l'energia di coloro che prima di lanciare le pro prie truppe guardano ben bene a dieci, a cento, a mille, ed anche a più mille passi avanti e a destra ed a sinistra. • Dopo ·questa spiegazione cli massima ecco i fatt i, • ch e riduco nei p~ù sti·etti limiti possibili. Lo scompiglio natQ nella mia prima linea dalla causa sopra ccennata si coi;nunicò anche alla seè5mda; siechè fu alquanto difficile raccogliere forze sufficienti pel contrattacco. Ma una volta ri.u niti quattro battaglioni, 2° e 3° del 65° e 2° e 3° del 66° i1' co.ntrnltaeco fu fono con tutto l'insieme e tu tto l'ordine possibile in quei terreni a balze e burroni; e fu fallo con tanta energia che dovetti io stesso frenare lo slancio dette truppe che si spingevano troppo oltre nelle posizioni poc'anzi occupate in prima linea. E ciò feci : Primo perchè le ragioni che· mi avevuno de terrninalo ad oceupare quelle posizioni non esistevuno più.

SULLA CAMl.'.\ GNA DEL

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Secondo perchè da parte mia sarebbe stata impru- _ denza somma spingere più oltre l'offensiva contro for'l.8 che avevo avuto ogni facilitò d'apprezzare siccome più che triple delle mie, Jasci~ndo su l rn.io fianco sinistro e già avanzate verso le mie spalle f~rze .ehe non m'era facile apprezzare, m.a che avevo ogm ragtone di supporre superiori alle mie; e ci0 nel tempo stesso che mi era annuncia to un attacco al mio fianco destro cd alle spalle del .fianco medesimo . Di questo attacco la Relazione austriaca non fa menzione; e non è questa la sola ommìssione di sim_i l genere che io noto nella Relazione, Jn quale pub avere le sue buone ragioni per tacere gli attacchi falli ti; ma io non p~sso dubitare della sua realLù avendone a prova oltre I annuncio ricevuto sul campo, i rapporti fottimi dopo la battDglia, Io suppongo che quest'attacco più volte ri°:novato fu fatto dalla brigata Scudier o da altra hno·ata del settimo corpo. nia vero o simulato od anche 5 ., solo temuto che fosse quesL'attacco , c10 non p11;1ta gran fatto hispetto delle cose_ e la bilancia .d_c1,1e forze _i~ quella fase _della battaglia, tra le uncbc1 e le dod1c1 meridiane. E la bilancia è questa : . . . Io .non avevo più che da tre a quattro mila uomnu e sei pezzi. l'.: con queste deboli forze teneYo tutte le posizioni da Santa Lucia a cascina_~ermsa '. ~-dn. cascina Pemjsa al poggio che sta a sm1stra d1 Vrncav~ , l'ala destra a scaglioni indietro dalìa destra, l'ala sinistra a scaglioni .indietro dalla sinistra.. . Con questa disposizione, col mettere m hnea t~t.te le mie forze fino all' ultimo uomo,· e coli' ordme espresso alle mie tl'Llppe di . lener~ì i~ n~ost~a per irnporne al nemico fino all'arnvo d<:1 ch1est1 e invano attesi rinforzi, e sopratutto mercè l'effetto morale ottenuto col felice successo del contrattncco, che sollevò . I


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SliLL.\ CAMl'.\G~A DEL !J

RETTIJ<'ICAZIONI HLA ÙELAZIONE !JlTICIALE AùS'l'fllAGA

nelle mie truppe un grido di vittoria (precoce è vero ma pur . sempr~ efficace a destare non infondnte sper~nz~ di _1~agg1on successi), gr:azie a queste disposiz1om tatt1cne e rnorah delle mie truppe, mi fu dato di parulizzafr per circa tre qre ancora. i dodici o ql~attordici rnil1:1 uomini con ventiquatn'o pezzi che m1 stavano d i fronte, ed una forza indeterminata di einque, dieci, o più mille uomin i che mi stavano sul fianco sinistro senza alcu na forzn nostra innanzi a loro. Dice la Reìazione austriaca d'aver ridotto al silenzio l~ n:1_ie artiglierie di cascina Pernisa, delle l\Iu raglie, d1 \ 1aca,·a e di Sn ntu Lucia. .•cio è vel'~ ~leH'artigìiel'ia di Santu Lucin, .pel' ìn. ra_g 1one ,semphc1ss1ma che la batteria che vi era stata posta per ordine mio t1'a le sei e le sette anLirneridiane, ne fu tolta tra le nove e le dieci qua1~do o·li attacchi nemici in vece di pronunciàrsi sulla mia stra, com:~o avevo ogni ragione di congetturare e di temere, s1 p ron unciarono invece sulla mia sinistra che 'io aveva ogni ragione di credere molto più sicura della destra; e ne f~ tolta app unto. per essere collocata in posizione più opportuna per controba ttere gli ,attacchi alla sinistra . , ?iò è vero _anche d_eJl'ar_tiglieria delle lUuraglie, percne sebbene 10 avessi ord inato , tosto che viddi la ritirata della d'ivisione Cerale e della mia avano·uarclia che due pezzi e due battaglioni tolti alla ~econd; linea fossero collocati tra le Muraglie e cascin a M.andricorda in appoggio all a sinistra della prima linea n:inac~i~ta di. fronte, di fianco ed alle spallè, questa drsposmone non potè essere recata a compimento per l'_imprevJsto e imprevedibile precipitare de' sciagurati eventi alla mia sinistra. 1

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Ma ciò, non è punto vero clelln Mtigl iel'ia còllocata a cascina l'ernisa, la q uale <.:-ontinuò .fin dopo le dieci antimeri diane a hatLere d'infilata la strada direLta da San Rocco di J)a]azzuolo a Valeggio, cd a vcntnglio l'altipiano della Pernisa e lt~ altui;e a nord dell'ahipiano medesìrno occupato dal nemico . E graziè a quei quattro pezzi e due baLtaglioni del ventesimo che occ9pavano le ·n!Lure a nord-est di cascin a Perniaa, il nemico, che aveva da q uel la parte forze incomparabilmente superiori delle mie, non potè fare. un passo ,wanti. E quei pezzi non cessarono il fuoco e non furono tol ti da eascina Pcrni sa se non qua11do il nemico avevn già invaso tutto il terreno s ul fianco sini stro ed alle spalle della mia pr·ima linea in modo da minacciarne la riti1:ata verso le posizioni di second'a . linea. · Altrettanto dicasi <lel la baLtel'ia tolt.a da .Santa Lucia, vale a dire, dalla destra della mia seconda -linea per essere col\oc111a a sinistra della linea niedesima a non molta distanza di Viacava; la quale, lungi dall'essere l'idotta al silenzio, continuò il fuoco fin'oltrc le d ue pomeridian e, e nor1 lo cessò se non ouando la batteria e tutta la mia seconda, ed a quell'ora unica, linea fu mirpcciala cla numerose forze che da Montcvento si dirigevano alle mie spa1Je nello scopo evidente di chiuderm i ogrìi ritirata. Circa ai tre pezzi che furono lasciati sul carnpo di battaglia, ecç:o la sp iegazion e del deplorevole fotto: · deplorevole ma ngn tale che gli austriaci ne debbano essere molto orgogliosi, e J'arLiglieria nostra molto umiHata. I tre pezzi furono abbando'nali , perchè rotti gli avantreni e rovesciati gli affusti coi pezzi nei fossi


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HE'I" l'Tf,'I C.\Z!ON! M.LA llE L,A7.)0N5 UFFlCIALE ,\US'l'IUAGA

adiacenti alla strettissima r difficiliss ima strada, per lo spavento dei cavalli resi indomiti dall'incessante sc;oppio delle granate dinanzi a lorn. fl maggi ol'e Olivieri, comundante della 111 ia artiglieria, che qui nomino a titolo d'onore, siccome ufficiale per i$truzionc, attivi.ti\ e valo re disti ntissimo, fece ogni sfo rzo per ritirare quei pezzi dai foss i ove erano caduti, e riusci a ritirarne due ed a trascinarli per breve tratlo attaccati al cn rro d'un nitro pezzo , mn. dovette ab band ona rli di nuovo per l'eeccssiva t'atica dei ca,·nlli in quei terreni estrelllameute difficili ai moYimen~i dell'artiglieria. Dove la He lazione al1_striaca è veridica, arciver.idica, è dove dice clie agli altacchi fatti dalle brigate Baùer e ~Iiking, tra le due e le tre pomeridian e, la brigata Valtell ina non oppose C'he una resistènza molto debole. Ma ciò che la Relazione tace, perchi'> probabilmente lo tacque jl comando del qtrinto corpo d'armata austriaco, a c11i conveniva tacerlo, è la ragione di quella debole r esistenza. Io l'accenna i qui sopra, e molto pl'im a d'oro. l'accennai nel mio ordine del gi orno 26 giuguo 1866, e la ripetei in modo più categorico nella mia lettera del l'otto di cembre 1866 all'Ttalia Jlliti'tare; documenti - :rn1hednc di pubblicu ragione e nella mia in vincib ile conviuzione, documenti storici non eonLestal>ili nelle loro più essen ziali uffermazioni. Pe1· una ragione simile la Relazione austriaca tace gli aLtacchi, a dir Yero molto deboli, che la brigata 'PireL in possesso di Montevento, Monte )!agri no, e Mon te Cabriol, vale a dire di tuUc le posizioni che fiancheggiavi.ano e padroneggiavano la mia linea <li ritil'ata, fece sul fìanco delle mie trnppe che si ritiro.vano dalle ~luruglie, da Viacava e eia Santn Luci.a ,

SULLA CAMPAGNA DEL

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e si ritiravano unicamente a cagione di quella occupazione e di quella minaccia della brigata Piret alle mie spalle. Ommetto per brevità di rettificare altre inesattezze, e la prego d'aggradire l'espressione della mia stima. cd i miei anticipati ringraziamenti. Suo Devoti·ssimo

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ANNO Xlii , VOL, IV.

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l,E N UOVE. AHTIGLIF.!llE DA CAMPAGNA MATTEI-1\0SSI

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·LE NUOVE ARTIGLIERIE DA CAHPAGNA, MATTEI-ROS'SI

L'Opinione ha pubblicato ultimamente 3 articoli sul nuovo materiale d'artiglieria alleggerito, studiato e proposto dai .colonne~lo Emilio 1'Iattei , col concorso del maggiore Celestino Rossi, entrambi fra i più distinti uffiziali dell'artiglieria nostra. Crediamo far cosa grata ai nostri lettori nel riportare cotesti articoli, · senza per altro nulla aggiungere del nostro, comecchè crediamo sia anco da attendersi la conferma di ben assicuranti sperienze prima di giudicare in definitiva su questo soggetto. Il ripetiamo però, essere nostra opinione che questo nuovo materiale sia.ct·estinato a im. portante . successo, anco non foss'altro che per il suo principio, principio incontestabile, quello della necessità di aver bocche da fuoco le quali possano manovrare colla massima celerità· e sopra , qualsiasi terreno.

In questi ultimi tempi si è molto parlato delle artiglierie leggiere sperimentate a Foiano. È bene che il paese abbia conoscenza dei motivi che fecero sorgere questa questioùe, e dell'importanza di essa e del modo, in cui-fu trattata . Nel ,t 85~ le artiglierie rigate furo110 per la prima volta adoperate nella guerra di campagna, e mostrar,ono la loro superiorità, ma colla prima introduzione Non si migliorò soltanto il tiro e l' eff~tto delle bocche, da fuoco, ma ancora si diminuì il peso delle vetture di artiglieria in modo di ridurle da 6 a· 4. cavalli. Tutti gli eserciti europei' introdussero ben -to::to nel loro armamento artiglierie rigate aventi tali vantaggi: noi soli per ragioni di economia e di tempo, senza nulla cambiare del materiale, ci conten,tammo di rigare il nostro cannone, col quale provvedimento si migliorò d'assai il tiro, sicchè il nostro cannone da campagna rigato, tolte le questioni di peso, e1;a fra i migliori d'Europa. Tuttavia la nostra artiglieri!). per questo fatto solo si trovò inferiore alle artiglierie ester.e. Nella campagna del ,1866 le difficoltà derivanti dal peso delle nostre artiglierie diventarono evidenti, e si riconobbe la necessità di alleggerire il materiale; ma oltre l'importanza di portare il nostro materiale d.' tiglie!ia allo stessò grado di perfezione raggiunto dalle

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LR NUOVE ART! Gl.lERIF. DA CA MPAGNA

altre nazioni , l'intrndnzione de i fu cili a retrocarica ha creato delle nuove necessità dic tenteremo ciui di spiegare. La celerità del tiro dei fucili a retrncarica ed i fatti della guerm aus~ro-prussiana lianno dimostrato ch e la fan teria ferma cop1·e la pror,ria fronte di un tal numero di fLi'ochi da . rendere matel'ialmente impossibile contro di essa alcun attacco a qualsiasi arma. Dunqu e un nemico armato cli fu cili a retrocarica che nell'azion e conservi la difens iva, e sul quale per conseg\Jenza chi attacca deve camminare per raggiungerlo eorpo n corpo, è, si può dire, invincibile, . a meno che. artiglierie in gran numero , stabilite a distanza maggio,·e della portata del fu cile, non lo battano e lo rompano prima di eseguire contro esso attacchi ad arma bianca. E infatti, nelle ordinanze prussiane, ed ora nella nuov:1 tattica degli eserciti europei vien raccomandato n,ei c·ombattim enti di conservare la difensiva, obbligando il nc,nico ad assumere la patte più diflk ile dell'auacco. ~fa succede e.succederil sempre , nell a guerra, di dover attaccare un nemico corpo a corpo, e chi dovrà fare ciò si troverà in . grande imbarazzo, a meno che non possegga numerosissime arLiglierie per rompere il nemico da.lontano e fu ori del tiro del terribile fuci le a retrocarica. Ma numerosr, artiglierie possono solo sussistere a condizione di e:;sere leggiere. Diversamente un esercito avrebbe tanti ingombri ed ùnpcdi·menta, come dicevano i Romani, da disgrad arne l'esercito di Arta . serse. Di più un siffatto armamento d'artiglieria costerebbe un occhio del capo e si dov1·ebbe impiegare, per qttenerlo col materiale attuale, un tal numero di cavalli da rendere impossibile il tentare di formure una tal massa di artiglieria. Questa condizione di cose metteva il governo nella

'.IIATTEI-ROSSI

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necessità di seriamente ponderal' questa ques tione E· di trovar modo <li risolverla. · Il leLtor·e duntp1e può scorgere da questo rapido cenno che la questio11 e è vitale per l' esercito, e clie non si pub nè si deve frap porre "indugi alla sua soluzione, e ciò è tanto più vero iu questi momenti nei quali tu tta l' l~ul'opa è sossopra, e può avvenire il caso di una guerra alla quale l'Italia debba prender parte. Premesse queste brevi consideraziooi sulla necessit~l di rifot'mare l'armam en to d'artiglieria , vogliam dare, onde il lettore possa giudicare del n1lore del materiale esperimentato a Foiano , alcuni ragguagli sul medesimo·, pà ragonandolo ad un tempo col materiale delle artiglierie estere e coll'attuale , onde si possa giudicare del valore del lavoro fatto. Prima cli entrare nella questione, sarà necessario dì dare alcun i schia rim enti sulle cose d'artiglieria, indispensa bili onde mettere, chi nulla conosce delle cose di quest'arma , nel caso di compren dere e d'apprezzare l'importanza dei van Loggi e degl'inco nvenienti che il nuovo materiale pub presentare. lln proietto lancia to da un cannone produce effetti di distruzione su tutti i corpi che incontra; penetra · cioè cd abbatte mura, schianta e taglia alberi, rompe palizzate , ammazza e fe ri sce uomini e cavalli, ecc. Noteremo di passaggio che quest'ultimo effetto è quello maggiorm ente richiesto dall e artiglierie destinate alla guerra di campagna , le qua li pu r tuttavia devono ancora esser u~li da poter abbattere gli osUJ col i che si incontrano sui campi di battaglia, quali sàrebbcro Je case e le costruzioni coloniche, le villeggiature, le chiese, le piccole fortificazioni erette in breve tempo dal nemico e le difese naturali d'alberi, di siepi fitte ed altre che si possono incontral'e. In ogni modo , gli,


LE NUOVE AllTIGl,IEIIIE DA CAMPAGNA

effetti accennati sono il prodotto di due elementi , della velocità cioè colla quale il proietto urta l'o!-tacolo, e del peso del proietto stes<;o. Accade dunque che si potrà, senza perdere efficacia, diminuire uno dei due elementi accennati (veloeitù e peso del proietto}, purchè s'accresca l'altro in giusta ragione. Ciò peemesso, notisi che un'artiglieria non è costituita dal solo cannone e dal carro che lo tra spo rta: essa trae seco molte vetture che trasportano le munizioni occorrenti al suo fuoco, e si calcola, dietro l'esperienza di tutte le guerre passale, sia necessario di aver seco sempre alm en o circa trecento co lpi per ogni can none. Ora, se si vuole alleggerire un'ar.tiglieria, è evidente che sa rà necessario diminuire il peso dei proi etti, perchè sorio questi gli oggetti che si trnvano in maggior numero; ma dimin uendo questo peso, gli effetti del proietto saranno naturalmente pur essi minori, a meno che, siccome abbiam vis to , si possa aumentare la loro velocità, cioè la carica di polvere colla quale le artiglierie sono sparate. Le artiglierie rigatè sollo questo aspetto furono un vern regresso, poichè mentre le liscie erano sparate · con cariche uguali .in peso alla terza parie del pf'so del p roietto, i cannoni rigati furono sparati con cariche di un sesto, di un settimo, di un decimo del peso del proietto lanciato, e da noi, che già avevamo fallo un passo a questo proposito ( nppunto per poter impunemen te alleggerire i proietti} colla carica del quinto del peso di questi. 1\la aumentare ancora la carica pareva impossibile, e ciò per la seguente ragione: u n proiétto in un'artiglieria rigata è come una vite nella sua chiocciola, vile avente il passo del verme lunghissimo; ora si concepisce che chi estraesse con estrema e crescente violenza e velocità la vite dalla chiocciola, arrive t·ebbe ad un segno al quale non sa-

MA'l't'EI-IIOSSI

r.e bbe più possibile cli aumen tare la violenza e velo.cità d'estrazione senza guastare la filettatura o della vite o della chiocciola, o di entrambe. Erasi, coi cannoni rigati, giunti a questo punto. In conclusione dunqu e ·lo · stato delle cose era il seguente: Volendosi alleggerire le artigli erie e fare un vero passo, era mes tieri diminuire di assai il pesn dei proietti; diminuendo questo peso scemavano gli eO'etti se non s'accrescevano le cariche; aumentare questi coi modi fin qui impiegati era impossibile; quindi il vero problema stava nel trovar modo di usare le c:ariche del terzo anticamente impiegate, senza guastare nè le righe dei cannoni nè le alette dei proie tti. E qui giova notare ch e l'aumento della carica per le artiglierie da campagna è cosa della massima importanza, perchè accresce di molto le probabilità di colpire col fornire i vantaggi di avere ciò che gli artigliel'i chiamano un tiro teso . . Ecco la spiegazione di questa denominazione e di. questo vantaggio : Un proietto lanciato da una bocca da fuoco non va in linea retta , ma, a misura che si allontana dalla medesima, si abbassa: per conseguenza, per colpire ad un segno posto ad una data distanza dalla bocca da fuoco, si deve puntare più alto del segno ad una altezza dal medesimo nota ed ugu ale a quan Lo deve abbassarsi ii proietto. Cosi. pee fìssare le idee, supponiamo si vogl ia colpire con un cannone un oggetto posto alla distanza di •I 000 metri dal cannone stesso : supponiamo che a questa distan za il proietto s'abbassi di 100 metri, n oi punteremo 100 metri più alto ed in questo modo otterremo che il proietto nel suo percorso passi per l'oggetto che deve colpirsi. · Di qui ne v.i ene adunque la conseguenza che per


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LE l'òUOVJ,: All'rIGLIEIUE DA CAMPAGNA

·colpire un dato oggetto bisogna conoscer(~ la dist.rnza dell'oggetto dal cannone e l'abbassamento ciel proietto a tale di.stanza . Quest'ultimo lo si trova ed è per conseguenza noto o col calcolo o meglio con apposite e$perienze pe r· ogni distanza; per conseguenza, purchè questa sia conosciuta, sarà pur noto l'abbassamento. Ma alla guerra la distanza del cannone dall'oggetto da colpirsi. è sempre ignota, }>erchè essa viene giud icata a vista o con slru.rnenti imperfetti, sicchè ·nulla di più fac ile che succedano errori nel . giudicate ·di ·essa distanza. · l\Ia notiamo che l'oggetto da eolpirsi. ha sempre date dimensioni· in altezza', sicehè anche se l'abbassa~nenl.o non sia stato esattamente calcolato, ci0è non siasi esattamente giudicata la distanza, potrà aceadere che puntando al centro dell'oggetto, cioè calcolando l'abbassamento in modo da colpire al centro dell'oggetto, lo si colpisca invece o in basso od all' estremità superiore, la qual cosa alla guerra è della massima ' indifferenza. Torniamo ora alle supposizioni giù fatte aggiungendo che supponendosi dellhasi èolpi're un oggetto posto" a '1000 metri dalla . bocca da fuoco ed alto ·metri 2 (SO; s_uppongasi ancora di tirare contro questo oggetto con due cannoni di versi i quali aJ)biano i segu entj abbassamenti. nlle distanze qui. sotto notate :· .Distanze , . 900[tn., '10001m., HOOrm:, Abbassamento della prima · bocca da fuoco 201m., 2•1[m., '.% ,5fm., Abbassamento della seconda bocèa da fuoco 301m. , 32[m., 35rm.~ Suppongasi ora chf~ giudicando la distanza a v·ista

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MATTEl- llOSSI

questa sia stimata di 900 metri inveee di mille come lo è realmente. Sparando colla prima bocea da fuoco si punter,\ 20 metri più alto che il centro detl'oggetto a 0olpirsi; ma sic:corne questo oggetto non si trova a '900 metri ma a ,!000 metri, il proietto si abbasserà non di 20, ma di 2•1 metri: il bersaglio sarà dunque colpito un metro soLto il suo centro. Face ndo eguale Ùrore nell'es timo della distanza colla seconda bocca da fuoco, si punterebbe più alto 1 &30 metri; siceome il proìetto si abbassa di 32 metri, esso verrebbe a passare a 2 metri sotto il centto del 1 / bersagii.o, cioè 75 centim . sotto il suo le mbo infe- . riore :· qu indi l'oggetto non sarebbe colpito. J Per conseguenza lo · stesso errore fatto colle due bocche da fuo co le quali supporremo ancora tirino, come esattezza, nello stesso modo (si supponga anche ( .che ·come csatle:zza la seconda tiri assai meglio della prima) avrebbe conseguenze ben differenti, · poi eh è J coll'una si colpirebbe egualmente il bersaglio, coll'altra l'oggetto a baue'rs·i non verrebbe toccato. Conviene adunque che gli abbassamenti del proietto, siano molto piccoli; in tal modo le loro differenze · saranno minori, e ciò sì ottiene soltanto lan ciandovi proietti con grande velocitì1, cioè con forti cariche, ed è questo un vantaggio grandissimo del nuovo cannone. Cib 'è tanto vero drn neJle istruzioni prussiane vien racco. inandato di sparare i cannoni rigati alle grandi distanze d'ove la loro esattezza di tiro ]i rende vantag·giosi e dove i loro abbassamenti, per motivi che è inutile di qui enumerare, ~ono minori di quelli lisci, e di usare queste ultime bocche da fuoco alle piccole · distanze alle quali importa meno la grande esattezza dì tiro, mentre si cerea di potere sbagliare più impunemente l'estimo della distanza, pel che si richiede di avere piccoli abbassamenti. 1

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LE NUOVE ARTIGLÌERIE DA 'CAMPAGNA

- Il tiro in cui questa condizione è soddisfatta dicesi · radente o teso. La carica eguale alla terza parte del peso del proietto, eguale cioè alle antiche cariche dei èannoni lisci, introdotta in questo nuovo cannone, fa si che esso riunisce il tiro radente delle antiche artiglierie (il tiro del nuovo cannone è assai più teso di è1uello delle antiche artiglierie liscie) all'altezza delle nuove bocche da fuoco rigate: vantaggio . questo che alla guerra è enorme.

II.

La difficoltà. sovraccen.nata fu felicissimamente superata, sebbene fosse tale che in Europa non solo nessuno ebbe il coraggio d'intraprenderne la soluzione, ma tutti ritenevano questa come impossiblle. La soluzione di questa questione permise di portare iJ .pes9 del proietto da 4: chilogrammi e mezzo a 2 chilogrammi. e cento grammi, e così per questo solo fatto ogni cannone rimase alleggerito, su trecento proietti che si devono portare alla guerra, di 750 chilogrammi; e ciò malgrado, gli effetti dì un colpo di cannone furono resi, grazie a quest'aumento di carica,, supe.r'iori a quelli del cannone · attuale. Esperienze dirette hanno infatti mostt'ato che sparando il nuovo cannone e l'attuale, in identiche cirçostanze, con tro forti murature, si hanno col nuovo cannone penetrazioni maggiori. Tirando molti colpi contt·o un gran telone posto

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MATTE1-ROSS1

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da'i. pezzi ad una distanza determinata, risultò ohe la ·superficie del -telone che racchiude tutti i colpi fatti col nuovo cannone è eguale alla quarta parte di quella che racchiude egualmente quelli del cannone attuale; per conseguenza il n'uovo · tira quattro volte più esatto del cannone attuale. · Ma n<!,turalmente, oltre a questa dimi~nzione di peso, che diremo capitale, se ne introdussero altre. 11 cannone potè naturalmente essel' fatto più leggiero : tutti i carri furono, in conseguenza dei minori pesi da trasportare, alleggeriti essi pure: e finalmente i grandi progressi fatti in questi ultimi anni dalle costruzioni in ferro permisero di ottenere, con pesi comparativamente minori, una solidità che ben si può dire a tutLa prova. Inoltre la situazione del ferro al legno nel materiale d'artiglieria è ancora sotto altri aspetti ben vantaggiosa. In prinio luogo i legnami deperiscono sempre, OHd'è .che si calcola che le vetture attuali d'artiglieria duri.no non ·più di otto anni, quindi ·accade che ogni anrw si debba fare a nuovo un o.ttavo del materiale d'artiglieria da campagna. Ora il materiale d'artiglieria attuale vale circa quattro milioni (senza contare i cannoni, si hanno circa quattromila vetture a lire ,1009 ciascuna); per conseguenza per rinnovarne un ottavo ogni anno si spenderanno circa ·~oo mila lire. . Si può calcolare senz,a tema _di errare che il mate1:iale in ferro abbia ima durata almeno tripla di quella del materiale attuale; per conseguenza Ja, spesa del rinnovamento del materjalesarà ridotta da tiOO mila a ,, 66 rnila . Oltre di ciò, per costrurre in legnami sono necessarie vistose provviste di questo materiale affine ,li essere certi che quando lo si adopera esso abbia la necessaria stagionatura. Il feero invece al giorno


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LE NUOYE .\ ll'f-IGLIE(IU: O.', CAMPAGì'iA

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d'oggi può essere prcvvisLo al mornenlo i11 c.11 1 st deve adoperare; non .sa rà pe~· c.onseguenz.a necessario <li avere capiLali infruLLuosi i quali in certi , casi possono anche deperire . L'impiego del legname nelle costruzioni obbliga ad avl~re grandi magazzini st,,biliti in condizioni speciali di aereazione, necessarie per conservare e i legnami rozzi e il materiale costruito. L'impiego del ferro rende inutili questi costosi proY -· vedimenli. Finalmente, cosa questa che fu poco osservala in generale e che- solo può essere scoperta dall'occhio delle persone intelligenti cli queste materie, si introdussero ped'ezionamenti tali nel modo di agire del grasso sulle sale delle ruote ed . i°: , quello con cui 1~ ruote sono unite a ,queste, da render-e anco, a pesi uguali, minori lo sforzo e 'la fatica dei cavalli. ' · In questo modo si ottiene: 1° che la vettura che porta il cannone pesi, se h~ con sè '70 colpi, poco più di mille chilogrammi; se invece ha con sè trenta colpi ne pesi meno di novecento; 2° la veuura che P?rta le munizioni, quando ab.bia 180 colpi pesi, HOO chilogrammi, e con soli 90 colpi pesi meno di 900 chilogrammi. Nel primo caso, qpando cioè le vetture hanno seco un maggior numero· di colpi, dovranno essere trascinate da quattro cavalli, nel secondo da d1~~, soli. In questo modo si. presentano due soluzioni,· cioè: il materiale può essere traseinnt.o da quattro o dn. due cavalli. In un articolo del giornale l'Esercito, riprodotto dall' Opin-ione e 1a altri giornali sono indicati i motivi pei quali sarebbe preferibile l'artigli.eria a quattro c~valli, e per conseguenza sarebbE) inutile cli ritornare su questa q'uistionc. Le cose <lette nell'accen nato ar ticolo sono verissime ; 1

1

l\CATTET- l\OSSl

·189

tuttavia giova notare, che la differenza tra l'artiglieria a c\uc e q1jelfa a quattro cavalli, stu solo in ciò che nella pdrna nrtiglieria i cofani non sono affatto pie~1i di rnmùz:oni, nell'altra invece i cofan i stessi contengono tutte le munizioni che posson o capire . CiÌ) posto, ·il passaggio dall'uno all'altro sistema d'<1rtjglicria· rimane di un 'estrema semplicità, poichè allro non si ha a fare che d'attaccare più cavalli e d,:i riempire completamente i <:ofani per passare da due a quattro cavalli. Cib essendo, si osservi che in un paese come il nostro, dove si pw'i dire che i cavalli da tiro per l'artiglieria non esistono, ·1a quistion e del passaggio dell'artiglieria dal piede di pace àl piede di guerra è d'una difficoltà assai grave; e la soluzione di questa difficoltà ha sempre preoccupato grandemente il governo , i)oich è per acquistare i ,12 o '15 mila cavalli da tiro necessarii ali' artiglieria per mettersi in assetto di guerra. è necessario u1) tempo considerevole. Ora se il paese fosse colto all'improYViso non po~rebbe che comprare una parte dei cavalli necessari i e quindi . non potrebbe all'aprirsi della campagna valersi di . tutte le sue forze: la qual cosa nelle guerre moderne è .di grande importanza, poìchè al giorno d'oggi le guerre .sono di breviss,iina durata; si . può dire che si· _ri~ssumono in una o ,in ben poche battaglie alle quali con vien presentarsi colla inassa intera delle pro-prie forze, perchè se si vince si è paqroni subito della situazione, e chi perde invece trovasi ìmmedia· tamente -in balìa del nemico. Ora egli è facile scorgere in primo luogo quale immenso vantaggio sia procurato da un'artiglieria che .. a forza eguale impieghi assai m,i nor numer,o di ca. valli; ma di più, quando questi manca~sero, il primo .urto si potrebbe sostenere con artiglierie a due soli


LE NUOVE ARTIGLIERIE DA CAMPAGNA

MATTEI-ROSSI

cavalli senza grandi riserve e senza il completo corredo di munizioni che si stima necessario in campagna. Cosicchè l'artiglieria a due C'avalli s·e non debb'essP-re presa come lo stato normale dell'artiglieria, potrebbe considerarsi come una formazion e transitoria che renderebbe irnpossibile al nemico di. sorprende il paese senz'armi, ed anche quèsta condizione di cose presenta un gran vantaggio a favore della nuova artiglieria.

tiglieria offre già il vantaggio, si può dire immenso, di porgere una potenza superiore con uno sviluppo inferiore di mezzi. Ammessa la superiorità d'effetti di un colpo, per dimostrare quanto sopra abbiamo detto, porgeremo al lettore le poche cifre che seguono :

190

III.

Ciò posto , chiuderemo questi cenni, paragonando le nuove a;rtiglierie proposte alle artiglie_rie ora in uso ed a guelle delle diverse potenze europee. Senza entrare in minuti ragguagli, ripeteremo ancora una volta, prima di entrare nella sostanza della quistione, risultare dalle esperienze, fin qui eseguite che . un colpo fatto c~lla nuova artiglieria ha maggior efficacia che ·un colpo fatto colle artiglierie attutii, ed è almeno egualmente efficace che un colpo di qua-· lunque delle artiglierie estere attuali e possibili, sé. guendo i principii ora ammessi da .esse. · · Secondariamente il servizio della nuova artiglforia è di molto più ·semplice di quello di qualsiasi altra ·bocca da fuoco, e per esso si impiega un numero inferiore d'uùmini di quello necessario per le art,,i.·glierie attuali e non superiore a qllello adoperato cl.a tutte le artiglietie estere; cosicchè questa nuova ar-


BATTERIE

-

--·

-

Nuova Attuale italiana italiaua

inglese }i'rancesc Prussiana Austriucn

.

..

Cannoni

Carri . . Uomjni Cavalli . . . . . . . . . . . . Colpi trasporlati pet· ogni cannone . . . .

'

Cartucce di fonteria trasportate per ogni batteria . . . . . Peso <lolla vettura . .

12 30 195

154 260 ((t)

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21 185 138 210

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244 211

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23 30 ]"'9 ;)..., 198 I 160 164 125 .I 117 2-10 I ]40 I lò6 I

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nessuna ! 84000 102960 75600 nessuna n~ssuna da l20D K. 1000 1 K. 20DO I{. 2000 i da 1300 , a 1400 u 1400 I

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(ci) Secondo l'ordinamenlo di questa batteria il trasporlo delle munizioni non rnrrobllc alle medesime af- > '

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fidato; per paragonarla: a condizioni eguali colle altre batlcrio conviene aggiungervi lro carri . 10 uomini e 12 cav~lli necessarr per il trasporlo di 84,000 cartucce. . Tutte poi le urtiglicrio trasportano con carri non addel.l.i alle b8lterie i colpi elle maucuno c1 foro 300 colpi per pezzo. Ciò essendo, la nuova artiglieria avrà ancora a trasportare soli i10 colpi per pczrn ) l'attuale italiana ne dovrà trasportare 90, l'inglese 86 e la francese 6). Dunque trovasi sotto questo aspetto in condizioni assai migliori delle allro.

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193

MA'f'J'El- Il OSSJ

Da questo specchio risulta che la batteria, come forza, è superiore del doppio a tutte le altre batterie europee, mentre come impiego d'uomini, di cavalli e di mezzi è nei limiti di tulle le batterie ora t'Sistenti in Europa. Come facilità cli manovra dovuta al minor peso della vettura, essa ha di gran lunga il vantaggio su tutti i materiali d'Europa. E questo produce un nuovo vantaggio, quello, cioè, di pol~l'e in caso · di necessitit adoperare eavalli più piccoli, perciò men costosi, ed i soli che si trovino in paese. Ma nelle presenti strettezze finanziarie parrà a qualcuno cosa poco con,1eniente il sohbarcaesi_àll'ingente spesa necessaria per la costruzione di tutto questo nuovo material e, e veramente questa dif.ficoltìt, n primo aspetto, può sembrare quasi invincibile, ma, hen considerata la cosa, si deve pur convenire che il n UOYO materiale sarebbe sorgente di tali economie ~ul bilancio della guerra da far sì che colle medesime \ sarebbe i:1 due anni pagato e ci si guadagnerebbe assai qualora si dovesse mobilizzare l'esercrito. [nfatti, la spesa pel nuovo materiale, calcolata anche Jarghìssimamente, non arriva ai tre milioni, mantre essa pe1·metterebbe, cambiando d'alcun poco l'ordinamento dell'artiglieria e del treno, di fare un'economia annua di più d'un milione. Oltre di che giova pur notare che l'acquisto del Yeneto e del suo campo trincerato ci pone in obbligo di spendel'e una non lieve somma per armare tulle queste n uo've fortifi'cazioni. Le artiglierie da campagna esistenti potrebbero perfettamente servire, con tutto quasi il loro attiraglio, a questo scopo, ed allora evidente.mente l'introduzione del nuovo materialescemerebbe di un tre o quattro milioni la spesa hecessaria per l'nrma,m en to delle nuove piazze; dal che si può dire che il nuovo materiale non costerebbe un .-\)(1'\0 :i.:111,

Vo1.

1v.

13


LE NUOVE .\llTIGUEHIE D.\ C:DIPAGNA

-soldo al. paesé mentre procurere.bbe un'enorme economi11 -al bilancio diami accennato. Ma, a peggio andare, Fattuale materiale ha sempre un valore anche ,se si ·.volesse , venclerlo come roba da: ferravecchi; questo valÒre, è:he è di più d'un ·milione, va sempre sottratto eiai tre mii.ioni, spesa necessaria per la cosirnzione del nuovo ma1.er,iale. 'Finalmente, mob1lizzandosi l'esercito, e · supposto che la mobilizzazione duri 150 giorni, supposto ancora, il clie è iiil'crio11e al vero, cbe~ il nuovo n)aterial.e produca 1rn'economia di 3000 · cavalli e 0000 uoniini, si avrebbe un'econo'mia di 2,,100,000 lire nell'acquisto dei eavalli, di 900,000 lite nel loro rnanLenirnento, di .825,000 lire pel mantenimento degli' uomini. In totale, adunque, si avrebbe un'economia di 3,825,000 lire, sicchè in un.a · sola cam pagna il materiale snrebbe più che pag-ato. Dopo . tutto quello 'che -abbiam detto ri·esee evidente che: ··1. 11 materiale nuovo è il più leggiero di tutti i 1nn,teriali d'artiglieria. •esistenti, per conseguenza è più di tutti att.o a superare celeramente 1tutte le difficoltù di 1terren0,; 2. Come potenza, a ·numero ·eguale di colpi, non è inferiore ad ~le un n1ateriale, ·li supera forse tutti; 3. Coma ·potenza, a .sviluppo eguale di mezzi, è positivarp ente di gran lunga (circa dd doppio) sùperiore a tutti, i materiali d'Europa; 4,. , 8 men costoso del matel'iale attuale,· necessita .di gran lunga minori ( r iparazioni, inolti·e dura più lungarn~nte; . 5. Non vi è duopo per· conse!'varlo di grandi e spe.ciali magazzini, riè pel' r.o.strurlo. in baone condizioni !è .n~cessario <,li avere vistose p1:ovviste di. . materiali ~os~ituen,bi capitali inerti ed infruttuosi; 1

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lllA'.f'l'E.1-llOSSl

6. Può dar luogo la sua adozione a vistose economie sul bilancio della gueua;. 7. Il materiale nuovo sarebbe cornpiulamen te pagato qualora si dovesse rnobi!izzarn l'esel'cito; 8. Insomma la sua adozione accrescerebbe le forz~ nazionali scemando le spese per· le medesime necessarie . . Il lettore il quale veda l'importanza cli tutti gli accennati vantaggi, fa1·ù. le meraviglie forse all'udire che il ·nuovo materiale ancora non è adottato; ciò dipende da alcune ragion i che vogliamo esporre. In primo luogo conviene pur dire che le esperienze necessarie a porre in chiaro tutti gli anzid etti vantaggi non sono ancora compiute in quel modo uf.fieiale, ,diremmo splenne, che è neeessario per renderle indiseutibili, ma questa difficoltà sarù bep presto tolta. Le diffìcoltit più gravi da vincere sono quelle che nascono dal)e stesse passioni umane; e ·verainen te u-na novità importante siccome è quella che ora si presenta per l'artiglieria, non può a meno di essere combattuta da molti e specialmente da quegli .uomini tecnici, i quali , in queste cose nuove, possano scorgere non veri i principii _claloro propugnati e ,vedono le loro teorie· sfasciarsi come se fossero cast.ell i eh c.:arta (I). (1) Sn lo scrittore di questi pregievoli articoli a resse omessa 11uesta rabbuffante peroraeione egli avrebbe 7 ci permetta. di dirglielo - ragg-iunto meglio lo 'scopo. , Che llf'l lla nostra artiglieria ci siilJI() dei consuetudinari, lo ammettiamo. e ove mai non ve ne sono ? Ma ))CI' $iCnro non vi hanno gli - incaponiti nemici d'ogni fl !'Ogresso, che l'in1torc accusa. La prova più potente <l confortante si è che la nostra ùrtiglieria mnntonne sempre la µiii alla riputazione. e che oggi stesso non è indietro da Ydun'al tra ne!la via dei progressi che ogni giot·no si succedono. ( La. Vi-i·e ;;ione della Rivisto) .


4 96

LE NUOVE AH'f!GUERTE DA CUfl'AGNA MA'f'fEI- 1\0SSI

Oltre di ciò vi sono persone che non ammettononulla di buono a questo morido se'I10n fat.to da loro. Co~toro, naturalmente, meno le proprie, combattono-· tutte ]e invenzioni e tntte le proposte; inoltre, vi sono pure persone arnich e della forma, poco della, :;ostanza, per le qual'i qualsias i cosa, per buona che, sia, non ha alcun valore se: non fu un ta in tntte le· sue pa rti dai sacrosanti ohi burocratici. Tutti costoro sollevano obbiezioni, pongon o in nanzi tliffìcoW1, le qual i, in cosa di tanto moment(i, è impossibile non influi scano sull' animo delle autorità mi- · l-i tari cbe devono giudicare in ·proposito. Queste auloritù vogliono, pcl' c.onseguenza, che ogni obbi ezione' sià cornbattut,1 co n fatti, ed il raccogliere questi fatti· costa tempo, derrn 1·i e fatiche. Tuttavia, sicco me una ta.l eosa porrù in maggior lu ce le propriet~t del nuovo. materiale e finirà per rc~ndet:ne affatto i.ndiscu tibil'i i v'a.ntaggi, non vi sarebbe gran mBle nemmeno a ciò, se l'attùazione del medesimo non 11e venisse· ritardata. Ma trau andosi degli interessi del paese, ·nntresi fi-. ducìa che pochi snranno i ritardi, pojchè tali interessi non possono dipendere <la interessi p1·ivati , da. rnesehine idee di coloro· ch e, qualunque sia la posizione a cui sono giu'n ti, no·n possono, nè devo no trar pa rti to della medesim a per compromettere il bene:. del paese. Noi sper:iati110 tuttavia che 'il ministro vorrà acquistare alla propria ammin.istcazione l'onore di avere· introdotti così grand-i earnbiamenti nell'artiglieria ,e r~so in tal modo così grandi vantaggi al pa ese. E_gli saprà, ·,per consegu,e np, vincere tutte )e diffìcoltù chesi potr.1;1.nno presentare.

QUESITI MILITARI l

t

•.

.Proposti dal geu. Bixio agli ufficiali al campo di Foiano (l° Periodo 1868.)

Nella dispen sa del'lo scorso settembre dando un ·cenno sommario dei quesiti 'd'arte militare pnoposti dal luogotenente geòerale Bis.io allo studio deo-Ji ufficiali della divisione· che egli oomandava in ques~'anno · al campo d'ist1~uzion e- a Foiano, lamentavamo di non -essere in gi·ado di pubblicare l'intero test,). Onde et torna grad ito di poter ciò fa re m oggi, mercè la -cortese 'comunicazi one fottacene. i)


QUESITI MlLTT.\llI l'II Ol'OST! D.\L GEl". lH XJO

Pnrno

1

vanf.ctg[JÌ e

QuESI'l'O

gli inconvenienti del campo <h [,'oiano .

DescriYere Foiano dal mod es to punto di vista · di ca111po d' istruzi.one d'una dirisione mobil izzata secontlo l' organico 186!5. Accenn are jn princjpio alla sun importanza politica militare dal punto di. vista della sic111·ezza ìnlcma e di talun e questioni inlern azio nnli ; ma sfuggir·e l'argomen to deli cato come inopportuno, pc·r occuparsi dei vantaggi e degli inco nvcnienli del la locnlitit come cum po d'istru zione della Lru ppa. Descrivere la nattn11. del luogo . Ri a:;sun1ere in breve Ja storia delle bonifica zi on i della Yul di Chianu . Indicare lo stato d'oggi come coltura ngricola . Dire dei canali e dei to rrenti ch e la corrono in Yario senso prova1·11e la salubritù iu genern le eù indicare in quali mesi vi si abiti megli o o Yi si Yiva meglio allo scoperto. Fnrn e la topografia militare. Le comunicazion i ferroY iurie, l'Aretina e la Sen ese, e le varie strade importnnli cl1e solcnno il territorio. La di stanza in ch'ilorne11·i et! in tempo da Firenze, da Siena, da Arezzo e da Corto11a. Oire del pnesc a circa •I i> chilometri da Foiano, in quanto vi si ri scontrino posizion i cli eserci tazi oni in grancle per una distr·C'La scuola di guerra. Descrivere più specitlrnente quella parte del territorio a destra della Chiana, allraversata dalla via che co nduce da Foiano a Cortona, · e che dalla costiern, alle cui fald e 1

.\ GLI l"FFICl.\l.l .\L C.\)11'0 DI FOL\i\'0

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scone la Chiana, rnetle all a Farneta ed a 1\Ionznno; e, così le altre pos izioni lungo l'Esse, nel tcrTi torio di Sinalunga e J3ettolle. ' Da questo sguar·do gen ernle alle posizioni passare alla descrizione <lene praterie delle esercilaziùhi ordinarie. Dire qual i istruzi o1Ji vi si possono fare, e 'fino a che ora vi si può rimanere, accennando al tempo per recarv1s1 dai vari attcndnrnenti, alla urniditit del s uolo nelle prime ore del mattino . In dicare la proprietà. e la naturu del suolo. Dire del pericolo delle inondazioni nella stagione pio\'osa. Del cattivo stato di taluni arginamenti, e delle comunicazioni inceppate dagli argini, dalla mancanza di ponti; e qu indi accennare al bi sogno cli rnnterial e da pon te, perch ò tnnLo dagli accantonamenti, co r'n e dagli auenda rnenti, possnno · conve nirvi nll e esercitazioni , senza scontrarsi, le truppe delle varie armi attendate ed accantona le intorno a Foiano. · Descrivere 11 ten·eno su cu i comunemente si attenda. Dire dclln. scarsezza d' acqua potnbile, e dei rrrnedi che vi si possono tHTCcare. Accenna re aJla specie <lelle piante che vi so no in coltivnzione ed agli inconvenienti che derivano dalle loro por.he foglie. Notare la temperatura che si mi sura sotto le tende nelle ore del giorno, in dic.::,re i Yenti che regna no, e le direzioni da cui spirano. · Da ultimo presentare un quadro di dislocazi one per accantonamenti delle varie armi. Notare le distanze da ogni luogo ai punti cli esè!'citnzione ed il tempo a pe'rcorrerJe_ Mettere in evidenza il tempo tolto al necessario riposo nelle ore notturne per pote1·si trovare all'alba al posto dell'esercitazi one . Dire della possibilit.\ prnticn della scuola del tiro alle varie distanze, ed accenn are ai bersàgl i stabiliti nel .campo del 1,868, 1° periodo. ·


200

QUESnI ~IILI'CAIU l'1l0P0S'l'I 0,tL GEN. llIXIO

AGLI UFFICI,;1.Ll, AL CAMPO DI FOIAN()

·, D.escri,vere il terreno sù o.ui si esercitano.ì bersaglieri -sulla ,destra del canale . della Chiana, e dei vantaggi che si riscontrano da quest'arma nei ·dintorni <!!ella Farneta. Dell'acqua pot.abile che hanno; e dell'ombra .-sotto• le ·piante in quèlle coltivazidnì. Dei hersag.i che · vi sii poterono stabilire, ecc., ece., ècc. ,

~lw dirigono nello stahllire le distanze di ogni linea ed il su.ccessivo avvicinarsi od allontanarsi di queste .a seconda dell'artiglieria ' rn~ssa if). azione dall'ini~ico, € la maggi0re, o minore. distanza di questa distanza nelle fasi del , combatti.mento, ten-uto, conto della forma ,del. terreno per , occultare · il movimento della linea indieti:o dalla visita del nemico-, , e dello scopo .generale che si ha in mira, come deUa superiotità od inferiorità in cui si è 'relativam~nte all'inimico, sia per forza numerica, sia per valore morale. Indicare la formazione d'ogni linea, celativamente all'altra. 1\Iettere in . rilievo i vantaggi e g)'.inconvenienti dei due sistemi in uso relativamente .. alla formazione delle linee con parti delle ,s.tesse unità, e con le unità intere. . '

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SECONDO Q UESITO

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IUpal'fizione delle trnp1le d'una divisMne ,, i1t linea ,di battaglia.

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Numero delle linee in cui genualrnente si colloca uua divisione. a') Oistanza ,da una Li:nea ad un'altra. Vi - ' Formazione delle truppe d'og.ni linea. e)' -:-. Qol19camen to del!' artiglieria. ' , d) ·_ ,Còllocarnento della cavalleria. 11 ,., a) -

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ed a' - ·. Espol're sommariamente i principii generali che r:eggono ques.rn disposizioni e le modinca·1 zioni successivamente volute dal progresso dell'ar·.s man:iento degli ese11citi, dalla sempre Jinaggiore mo., bilità ·acquistate dalle 1;nàsse •c0mbattenti, e dallo " studio del ter:reno che ,in tutti i; tempi ha d~vuto essei;e fondamento · d'ogni concetto di . ripartizione di fo rzé çl,es Lina te ad urtarsi. ·r ,

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1•1h

Indiéare il · numero:, delle ,linee io· -cui generalmente ,si ripartisèe oggi una .divisione. Accenhare ai criteri

201

b)-Mettere in chiaro che; ii;i. t13rrnini generali almeno, una 1divisione, come un corpo di rnH)ggiore irpporta'1za numerica, quando si coJioca in posizione di combat,timento può essere · per una come per più lipee di battaglia,: che ciò dipende da ragion.i e da · circos~anze di fatto di\ierse ;i dal terreno su oui si opera; dalla forza e pornposizione di ' essa e di cui ,si dispone · relativamente al nemico; d11lle armi cli cui si Vl)..lgono 1~ due parti e dalle disposizioni fonclaJl)et)tali' q·i offesa o d,ifesa che uno si propone; dall'essere o non in presenza df)l nemico, e nel .rag-gio , dell'azione; oppure ,in disposizione preparatoria e fuori. ancori). del tiro:delJ'arliglieria nemica. I

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I

Che a s~.conda delle circosta-nze enum.erate 1,:i sòno formazioni speciali .. Citare dei fotti di q.ppoggio nelle guerre ultime, e colle armi oggi in , uso tanto d'artiglie.r:i;l come di fan te ria. Indicare· quale formazione corrisponda meglio a chi


202

QUESITI MlLI'l'.-\.U[ PROPOSTI DAL GEN • BIXIO

si decide all'offensiva, quando sia giunto · a pot:tata delle armi che ha; e quale alla difensiva. Stabilire la diversa formazione delle linee a seconda del terreno . Avvertire la o·fande importanza cli far coricare periodo dei movimenti prelimi·le truppe durante nari, per tutte quelle parti che non cl.evono m~overe: Dire come nelle marcie avanti sia vantaggioso d1 valersi di grandi catene di eacciatori oltre la prima linea:. . . . Notare corne le colonne a cui giungono i pr01ett1 d'artiglieria devono spiegarsi, e co111e '. se H. nemico tìen fermo o marcia, importi allora d1 far- rientrare i cacciatori negl'intePvalli dei battaglioni, ed eseguire dei fuochi a comancto per grosse s'ezioni,' che impongano ul nemico e mostrino calma e sicurezza. G~nhe procedendo importi. di fo~·n~nr_e prontarn~n te qualche colonna e slanciarla sull'rn1m1eo. Avvertll'e che se le colonne sono obbligate a fermars i per resistere. alla cavallerìa debbono disporsi prontamente· in quadrato. . Notare che per .i battaglioni· spiei?ati, rnirrncciati dalla cavnllerin, non occorre sempr~ formarsi in colonna orl in qnadrato. Che l'intensità del fuoco col· fucile a relTocal'ica ha aumentato di molto il yantaggio delle linee di battaglia in ordine sp iegato conJro la c~val~ Jeria. Dire che tutto al più si può appoggiare le lmee di battan·lia in ordine spiegato con qualche battaglione o piegnto in colonna . . . . . .. . Dire quanto importt che 1 quadrati occorrenti s1 formino . piuttosto ·per bai.taglioni · che per reggi mento. Avvert1ré che sè la prima linea non riesce a superare il nemico, la si debba rilevare parte o tutta coHa seconda, e quanto importi che questa seconda si presenti in ordine. Notare ·come, il più delle volte, il rinforzo venuto

il·

AGJ.I Uf'PICI.\LI AL CAMPO DI FOf.\i'ìO

203

in tempo opportuno, ·e qualche colonna della terza linea, o della riserva, slanciata al .punto capitale, può avere una risultanza slraordinarja ; tanto più se la colonna ultima sa marciare a passo svelto, senza tirare, e se a questa appat'izione la ca-valleria si mostra sopi·a un'ala, con andatu'i·a decisa da bel principio, ed ·a fondo da ultimo. Riassumere tulle queste norme generali colla conclusione che, generalmente parlando, le trupne della p't ima· lin ea si collocano spiegnte ed anche in colonna se debbono marciafo, quelle della seconda si collocano in colonna cli battaglione ·a distanza di spiegamento, quelle della te'!·za in colonna serrata. e) -- Stabilire che l'artiglieria non ha in terrnini generali una posizione determinata nelle linee, in modo assoluto almeno, ma sceglie le sue posizioni anche a qualche ' distanza, avendo con sè, come ·deve sempre avere, della fanteria a sostegno ed occorrendo della cavnll~ria. Dire quanto importi occupare delle posizioni in ~nodo da veder bene quelle del nemico e possibilmente da po ter battere obbliqunm·e nte le sue lin ee. Avvertire che la posizi'one non deve essere trnppo èlomfoarite, e deve poter· ];>attere i declivi su cui la batteria si colloea a cavalif:.re. Di.re quanto importi occultare le. b~tterie ai tiri nemici, se è possibile, notando che se ìmpoha conservare a breve distanza gli avantreni dai èàssoni, ' bisogna pur-e toglierli dal pericolo di saltare in al'ia. Aggiungere che ugual riguardo si deve per i servcnti·e per i (~avalli . Dire che n el cqllocarsi nelle posizioni bisogna accertat:si di poter procedere più oltre in ur\ modo qnalunque, e ritirarsi,insieme con una certa facili Li\.


'.z0,i,

AGLI Ul1'PfCIALt AL CXMPO DI l~O TANO QOES·l 'rI ìlllL l'l'AlìJ PROPOS'Fl liH L (H:'L nlXIO

. Notar~ che si deve evitare di collocare l'artiglieria dinanzi , alle linee., e che. ,si stabilis{:e ,in generale neo-li intervalli de~ , corpi di -una . stessa linea, ovvero -sui fianchj. Ricordare pui·1r d1e bisogna. ev.i tare. di sta.bihre dc~ll.',ar~iglieria in focali Lù so,rprP.~dib, ile, _o troppo facilmente 0ccupabile ,,per_ mezzo di com un~cnzi oni · en trn burroni non conveme11tLemenJe guard~t1, c0sì· come io pro;;simitth d'altrl ric~veri da cui i1 nemico possa irnpunemente sorprender~ i _pezz~, sia co.i tiri tnicidiali, sia con eatiche di ,cavalleria. ;[\1cordare ehe i sos.tegni dell'artiglieria devooo essere collocati -convenientemente ed. esplorare. i dintorni, occu pare le cascine che fossero a ·loro portata e collocare \a cavalleria in modo che possa agire sui fianchi con qualch e largl1ezr,a. , , . . . Da ulti mo avvertir.e che al .coma,ndo dell art,gh,e na <leve lasciarsi una certa facoltà di mutare le posizion.i , a seconda deUe fasi del combattimento, o le posizioni successive· che possono presentarsele; ,che può sino ammette rsi che il ..coman clante, dell'artiglieria co.llochi Je su e batterie in altre posizioni da quelle indicàte, ·quando :le fasi del combattimento ei;ario as~a_i ?iv·er~e, e senza aver potuto ottenere l'assens~ del d1v1stonar10, che pur dovr,\ essere avvertito al più presi.o . . . · . Riassumere da ultimo : che nell'?,ttacco l'art1gl1eria . deve essere· ii:n piegata a spegnere il fuoco delle batterie Remiehe, come a preparare, con m1 vivo fuoco l'assalto di 1una posizione occupata, qu~unque ella iiia; che nella difesa l' artig:1ieri a diri,ge frt· incipalmen ~e -iÌ suo fuoco sulle. co lonne in fo1:mazione p reparatone d'assalto e quando si µorlano avanti. Che, pei· l'un,o riu~ir~ più che si può l'arti0 per l'al:tro caso importa _ glieria sopra i punti princ1pah, il suo fuo_~o essendo . tan to tanto più importante, quanto e p1u concenteato.

2'0f5

d) - Distingu~ re · le ·due cavall<~rie, quelle di linea e fa leggera e lasciare la prim n pe r altri ordinamenti ecl altri bilanci. , ·chiari re lo scopo principale de lla caJalleria nel momento dell'azione combinata di tutte le armi su l terreno di combattimen to. Mèttere bene in chiaro che la· cavalleria non ha per sè che l'offensiva, e nori potrebbe difendere da sè una p osiz ion e senza il soccorso 1 della fanteria e dell'artiglieria. · Indiéaré in termini generali 'corn e i'a cavaÌler-ia debba di preferen za attaccare una delle · ali dell'in,imico, mirando anche a girarlo. Come essa cavall erijl non prenda il galopr,o che a: pmtata della forza che vuo] caricare. , Che in fine essa cavalleria non slancia nella wischia tutti i snoi squadroni alla Yolta, ma dispone nna pa rte in colon na ' per 'scaglioni all'altezza delle ali della fan teria de1la s ua parte. · Che alla su a volta là. cavallerii non attende mni di piè fermo una carica della cavalleria nemica, e se no·n si reputa abbastanza forLe; I • • ' • essa s1 r1tira rn tempo e m,,novrando , · Avvertire come la cavalleria in tutte le circostanze si coilochi vicino a'lla fanteria, e generalmente all'altezza di una delle ali della prima lin ea, oppure al centro indietro del corpo' di battnglJa, e Dnalrnente anche coJla riserva a seconda del terren o, delle forze . del nemico e dèlla pr-epondernnza delle arm i, rna ad ogn1 modo il collotamento deve essere sempre tale per cui 1'-azion e possa ·essere p·ronta ed eqergica. Mettere in chigi.ro che la cavalleria deve occultarsi al nemièo a eu( farà tanto più ·mal~ quanto apparirà p1ù impro vvisame nte. ' 'Dfr.e 1'0 termiAi gen erali in q'unte formazione.Tacavall eria attende il rnomento di c11trare in azione, avuto rigua-rdo ·al . te1·re'no -su cui si tfova, ed alle armi ehe 1


206

Q UESI'J'I )IlJ,lTAlll PROPOSTI DAJ,

GEN . BlXIO

è destinata ad urtare. Accennare gl'inconvenienti di formazione in o{·dine prnfondo, alla necessità di pre. sentarsi all'inimico in ordine spiegato, a meno che ìl - terreno su cui ha luogo l'azione non lo permetta in modo assoluto. fore quale distanza la cavalleria deve avere dinanzi a $è, ,ed a quali andatQre successive deve mt1oversi per riescire efficace nelle cariche. Dri ultimo rìcordare con fatti che la cavalleria che è riuscita a mettere nel disordine più completo delle · masse considerevoli di fo.ntel'ia è quella condoua da uomini che avevano il clono divino di saper cogliere Ì'opportunW1, d'imprimere a tempo la celerità .e progredendo coll'andattu·a ottenere l' UL'to- delle masse; ma l'urto . della carica a fondo e colla viqlenza della caduta · d'un nietereolite. Q.ui sta tutto i segireto. 1'Iettere in evidenza quanto importa che nelle dislocaztoni di marcia, e nel collocamentt> delle varie armi che formano i corpi d'armata e le divisioni, sia nec·essario assegnare ud ogni arma il posto conveniente all'azione d'ognuno, e eome . alla cavalleria convenga una posizione tale che le permetta non solo, ma che la obblighi a guardarsi esplorando il p9-ese da lungi, t.antopiù quando siasi in terreoi ben noti al nemico, e prossirni al le piazze dove è concentrato e vigile. Avv,ertire in. lingu;iggio prndente, ma pure avver.tire, come la brigata di cavalleria leggera del 3° corpo, nel 1° p.e riodo della campagna ·1866 · in Italia, collocata come era alla cascina Aldçgatti, presso l\'.Iarengo, mentx·e la 7n divisione occupava ·la l\falavicirn:\, assai più oltre relativa.mente al nemico, e1 tutti i corpi doy,evano spingersi irn:ianzì, non era convenientemente situata . . Com~ la ,divi ~io.~e di cavall eria fosse ugu_almente mal 1

AGLI UFFICIALI AL CAMPO 1)1 FOIANO

207

.collocata a Rosegafen·p e .Òuaderni, Mozzecane e San Zfmo - come dàl non aver questa cavalleria occupato Villafranca, e spin.Lo in tutte le direzioni delle ticogn iziou i, dipendesse la q,uasi sorpresa di cui si ,onorò il nemico la.. mattina del 24 giugno, a nostf'o ,danno - come nelle prime ore della mattina, a notte ancora, del·-:u, av~'ertita questa cava lleria della presenza del nemicq, rimanendo irremovibile nelle po.sizioni indicate,. e lasciando sole le divisioni che prime .scont1:arono il nemico, ab]? ia potuto avere una funesta influenza su tutta ·1a giornata t:he fu vinta dal nemico !!! Prendere nella storia militare qualche esempio dei' .più cdebri , e mostrare quali conseguenze funeste segu iron sern'pre questo modo di veder poco e. male della cavalleria, .così come delle riconoscen1.e, ·o mal <lirette o non eseguite in tempo utile e nec.:essario; ,:td esempio, la battaglia .di Pultava vinta da Pìetrò di Russia contro Carlo X.ll di Svezia, ·1'8 luglio 1709, per non aver fatto rjconoscere in tempo le opere costrutte dà.i Russi sul loro froi1te di bauaglia; la singolare ri·COnosceoza fatta fare dal princ~pe di Soubise che battè in i·itirata da Gotha ni>ll'o_ttobre , ,1757 dinanzi a :pochi squadr0ni di usseri prussiarii, scambiati dalla r icon9scenza francese per l'intero esercito prussiano, c0mandato da Federico in persona - quella di Goito del 30 maggio 1848 che rientrò olle ore 3 annunziando non ess-ersi osservate che alcune vedette e non sGoprirsi alcuna colonna uemica, mentre ulle 312 gli avamposti dell'.~sercito surclo venivano vigorosamente attaccati e in breve il fuoco s'impegnava su tutta la linea con fortuna finale delle armi italiane questa volta. Quella non meno nota dei generali lloschet e d'Aurelle il 27 e 29 settembre 1854' che immaginano Sebastopuli fortificato dove e eome non lo era affatto, ecc.


208

I

QDES1TI MILtTAlll Pl\OPOS'PI DAL 'G'EN .

mxro

Mettere p'e r contro in evidenza, 1' azione della cavalleria quan'clo è comàndata da uomini come Seydlitz, Kellermann, Montebruòo, ~1urat, ed altri. ' Mètte;·e in riÌievo quanta impoi·tanza si debba dare alla 'rir.erca di un uomo che pet· istinto, , carattere; talento, 'e nergia, prontèzza cli concezione ed esecuzione ) meriti d'ess'ere collocato à capo d'ella cavalleria I ,' 1 1 1 r10stra in ·campagna: · , Notare còme noi abb ia mo poca cavalleria relaii:... varnente all'eserci to e.be ·possiamo ·e dobbiàmo met,;,. tere ~n armi - 'conie. qùesta cavalleria in campagna . divenga poi ancora minore pel bisogno .che· tutti i corpi ne hanno e 'per la possibilità e fae.ilità 'di prenderrie in fatto, in !'nodo che -si finisce per averne d'oL vunque j}OCa ed in :'n essun luogo in forza corrispondente al bisogrio - dire co111e siéi grave ,e rr0re e:a esao·érazione laseiar' credere che' la eavalleria non abbia, 0 ' quasi azione possib ile in Italia ; · · Ricordare da ul'tirno qua1e kzione avrèbbero avuto. 50 sguadr.oni, e qualche hatteria a caval lo austriaca slanciati a tempo contro •le forze italiàrie che la notte del 2&. al 25 giugno 4866 rip~ssaro no il Mincio! e quàle ne avrebbero avuto i nostri , 35 s~1uadroni ohe la rnattiha del 24 .erano a ·portata:· dall'inimico a pochi passi da yillafranr,a I! e 'vi stette.ro tutta quel la lunga. e fatale glomat~ ! ! ! ·,

AGLI UFFICIAU AL CAMPO DI FOIANO

209'

TERZO Q UESITO.

!Jel collocamento d.eUe truppe sul terreno di combattùnento e clella formazione piì~ opportuna per l'attacco e la difesa col fucile a retrocarica. Trattare più specialmente i difetti delle colonne ·profonde ed esporre in breve come in tutti i tempi le colonne profonde della falìteria, anche qua11do il fucile di cui era armata era d'assai minore portata ·e di minore esattezza non solo, ma di ben minore ,celerità di tiro, non abbia mai, o quasi mai, dati · buoni risultati in guerra. Dire çome oggi più che mai l'artiglieria possa prontamente collocarsi per stritoilarle, e come il nemico con fanterie leggiere e col fuoco che possono oggi svìluppare, possa girarle, prenderle di fianco ed a rovescio e come, quando . ,qu~sto succeda, lo spiegare le c:olonne riesca impossibile a qualunque truppa, per agguerrita che sia. Indicare i fatti principali delie guerre dell'impero dove i migliori sold ati condotti dai migliori generali, con formaz i.oni di colonne profond e, non poterono nè aprirsi un varco, nè conquistare la posizione davaoti n delle .linee opportunan1ente coìlocate. ~iettere in evidenza i risultati ottenuti dai piccoli battaglioni del 5° corpo prussiano nell~ cnmpagna del ,1866 in Boemia, dire <lei. corpi in Jfrigata e divisioni intere dell'esercito ;.p russiano che agirono nella ca111pagna stessa con ,piccole colonne di ·1 [2 baitaglione e di compagnie. Instituirn dei paragoni sull a mortal ità constatata con :gli antichi fucili delle guerre dell'impero, e quelli Al'iNO XIII , VOL. ff ,

14


210

QUESI'fl MIT.lTAlt'[ l'I\OPOSTI DAL G-EN. nIXIO

recenti a retrocarica delle ultime guerre di Germania. Così sulla celerith fr:a il tiro del fucile antico modello ed il nuovo. Sulla esattezza del tiro nei varii eserciti e sull'abilità per conseguenza dei tiratori che si possono aver nemici domani. ì\'lettere in evidenz~ quale risultato avrebbe oggi chi formando, come 11 :Ney a Waterloo, delle quattro divisioni del corpo D'Erlon, una colonna d'attacco per battaglioni spiegati gli uni dietro gli altri, e le divisioni a .scaglio?i a breve distanza ed a breve intervallo, s1 slanciasse sulle linee, come quelle degli inglesi d'allora, i quali, tutto che armati di fucili a silice, respinsero la colonna malgrado la batteria degli ottanta pezzi c_h e ; aveva preparato l'attacco, e cercò sostenerlo; d1re cosa sarebbe d'un altro attacco celebre come quello · di l\facdon al a Wagram, il quale con ottomila uomini e cento pezzi d'artiglieria, r uppe bensì il centro dcll'~r. mala austriaca, ma alìa sera non aveva più ehe mille cinquecento uomini, e per :riusc_ire g1~ bis~gnò l'a;iut~ di più divisioni di cavalleria e fanteria . Dire cosi d1 . altri attacchi celebri comè quello di Junot a Virneiro, di Soult a Albuera, che ebbero Io stesso risultato. Esaminati così in breve i vizii d'una tale forrna·zione, esporre quanto importi dare la preferen~a a!le piccole colonne pe1' battaglioni con intervallo eh spie~ gamcnto, coprendosi nelle marce con (folle caten~ d1 cacciatori prima di giungere a portata del nemico, · cerc;rndo, se il terreno lo consente, di spezzare l'at~ · tacco rn slanci successivi , valendosi del fuoco ad ogm · periodo, e . spiegan.do p er .cr~1est? le col?nn~ e cer. cando con oa-ni mezzo poss1b1le d1 abbreviare 11 tempo 0 in cui le tru ppe rimangono esposte al fuoco nemico per oltrepassai·e la distanza eh~ le sep~ra da esso: Mettere in chiaro che colle arnn nuove 11 fuoco puo prendere una tale intensità da rend ere pericoloso

AGLI UFFICIALI AL CAMPO UI F01ANO

21 11

l'ostinarsi ad un assalto contro posizioni ben guernite. Dire come col nuovo fucile importi. maggiormente coprire le colonne in marcia cli catene di cacciatori, come le cal.ene di cacciatori possano co'prirsi e valersi cl' ogni accidentalità del terreno, meglio che le colonne di qualunque formazione. Notare quanto importi che le catene di cacciatori procedano a passo misurato e calmo della persona, per aver miglior sicurezza nel tiro; come le stesse catene possano avvicinarsi all'inimico. Metter_e ' in rilievo come nella difensiva, per mezz"o di catene di cacciatori opportunamente collocate innanzi dalla prima linea, possa questa aprire una trincea; che , ultimata in breve tempo relativamente, permetta alla fanteria cli coprirsi, ed all'artiglieria di riparare i propri serventi, i cavalli, i cassoni in rùodo che i tiratori nemici non la possano offendere così.subito, ecc ..


SULI,' APP LICAZI'ONE RAPIDA DEL CLISIGONIME1'I\O

,

SULL'APPLIC!ZIONl~ RAPIDA Dllf.

CLISIG-ONINIETRO dell'ingegnere meccanico SPANO GIUSEPPE

' TnACCìAàl'EiVrO DELLE VIE DI cmIUNlCAZION~

ARTIC:OLO III. Facendo seguito ai due articoli precedenti sul maneggio · del clisigonimeLro, pubblicàti in questo me·desimo ·giornale nelle dispense del novembre 1867 e settembre 4868, ora si dirà che l'ingegnere, sia civile ·sia rni.litare, dovendo intniprendere un lavoro sulla campagna, si potrà trovnre in due casi distinti: o che debba scegliere quell'andamento fra ristretti limiti fra i c[uali possa s t,!re l'opera da progettarsi di snputa forma; o che gli sia dato il progetto studiato precedentemente per tracciado nel darne la con,s egna all'esecut?re. Nell'uno e nell'altro dei due accennati casi genet:ali, la quistione sta sempre fra due punti consecu-

213

tivi P 1 e P2 della campagna, vale a dire dato il punto P 1 conosciuto per posizione e movimento di terreno, operare convenientemente sull'altro punto P2 , il quale o sarà dato planimetricamente per determinarvi il movimento del terreno , fissata innanzi tempo la pendenza del progetto , oppure che occorre di rintrncciarlo colla stessa pendenza e col prestabilito movimento di terreno . Da quanto si è dett.o si . dà luogo ai segu·e oti problemi, i quali si dividono in due categorie. La prima conteì'rà quei che saranno risoluti col movimento della cartella nella biffa, finchè questa si , presta per altezza ad essere traguardata .nella pendenza del progetto . La seconda poi sta nell'adottamento della mobilità dell'oggettiva quando colla prestabilita pendenza di progetto non si· possa traguardare la cartella della biffa , o per soverchia depressione o per soverchia elevatezza del punto P 2 sul punto P 1 della campagna. Serbando adunque la regola di procedere ordinatamente nelle operazioni, · riferendo i dati di P., su quello di pl' come innanzi si è stabilito' e facendo la convenzione che le aggiunzioni di terreno od i riporti abbiano il segno positivo, per una ragione contraria, e di algoritmo algebrico, gli scavi o gli sterri debbono portare yon essi il segno negativo. Ciò posto, passiamo alla soluzione dei primi quattrn problemi usando del

ftfovimento nella biffa .

E primieramente non sarà ozioso di far notaré che qualunque sia la campagna da trauars·i fra i due 'punti


2(5

SULT.'APl'LlCAZIONE .llAl>lDA

UEL CLISIGO.NIME'f l\O

P 2 , essa, o che sia montagnosa, o che sia in pianura, la si- potrù sempre considerare come il versante di una costa più o meno ripida, avente pen-denza longitudinale nel senso dello Sl)Olo delle acque, J.e q.uali a\ postutto formano sempre un torrente, un rivo od un fiume, e pendenze trasversali normali a ,quelia. Il caso poi in cui lo scolo mancasse del tutto darebbe luogo a ristngni, paludi, o laghi, ed anche in ·ciò per quelle acque ch illse fra P I e P2 si deve ummettere l'esistenza del versante , cbe invece di dare ,corso alle sue acque' fino al mare le concen trerebbe inella conca o recipiente. Ciò detto sommarian1ente pel caso di problemi arisolversi, sarà poi trattato più estesamente quando si ,d'isè::irreril della conformazione del te1·reno e della rièerca dei punti obbligati nel tracciamento dolle vie di ,co municazione.

quale permetta all'ingegnere di traguardare il centro dello scopo: ciò conseguito, sarà quesLo il punto P2 cercato . Difatti l' operaio colla biffa piazzandosi in un primo punto ciel tel'reno distarlte da P1 per 1\, se questo non corrisponde col centrò dello scopo nella visuale, vi resterà di certo superiore od inferiore, per trovarsi egli 'in generale sulla intersez ione di una pendice più o meno sentita con la superficie di un cilindro senza error sensibile, di base circolare e .cli raggio I\; ma poi, facendolo spostare lentamente io senso contrario, . e tenen do sempre la misura coll'estremo sulla asta della biffa a circa un metro da terra, avyerrù senza dubbio di riscontrare tosto ·il punto 1\, nel quale si pianteri1 un altro picchetto. La distanza D1 satit tale onde fra P1 e P 2 vi sia sensibilmente uniformità di terren o nel caso di un progetto particolareggiato; ma nel generale, qualunque ondulazione vi possa essere fra di essi , purchè il nastro o la catena distesi a quell'altezza che si crederà , ma eguale ai due estremi , da su il terreno, non incontri il medesimo, snri\ sempre vero che P2 dista da P1 per D1 , e che stanno fra essi in pendenza · del p1 per 0 [ 0 • Si noti , che è sempre possibile di determinare P~ che stia rispetto a P1 nl p 2 per 0 10 , senza assegnare la loro distanza D1 , poichè ammessa sempre una pendenza trasve1·sale, se un primo tasto darù sotto osopra la vis uale ciel clisigonimetro un lento spostamento del portamira in senso con trario, come gi,\ si è detto, e presso a poco nella sezione trasversale del posto, dartt immanlfoente il chiesto punto, il quale, sebbene a di·stanza ignota, serberà rispetto a P1 la voluta pendenza del ·p~ per 0 [<>· Col livello sempl ice pure si può determinare il '

I\ e

PnonLE;rA P11rno.

Dato il punto P 1 della campagna senza movimento di terreno, determinare l'altro P2 anche senza movimento di. terra, distante fra loro per D11 e che abbiano la pendenza prestabilita A per [o· Si ponga il clisigonimetro sul punto P1 ; si traguardi in ascesa o di scesa del A per. 0 [ 0 , piazzando la carteJla della biffa all'alter,za della. visuale da sul · punto P1 • Un operaio resti Cl)\ capo della catena o d.el nastro metrico sul picchetLo I\, all'altezza di circa un metro mercè una palina, ed un altro che manovra ]a biffa, coll'altro capo 'fissato alla distanza DI' andrit avanti tenendo tesa la misura, finchè girando fra certi 1imiti• trovi facilmente quel punto P2 d.el terr:eno, il 0


SUJ,L' APJ?UCAZIO NE RAPIDA

DEf, CL1SlGONIMETll0

punto P 2 , come si è praticato innanzi; ed ecco, come. Sia a 1 l'altezza dello scopo nella mira, éguale a quella della visuale sul punto P,. Alla distanza D1 i~ punto P! dovrà essere sopra o sotto di P1 , per una. 1 altezza espressa dall~ formola

punto P2 che stia rispetto a P1 nella data pendenza, a qualunque siasi. distanza, grande o piccola che sia, senza che pui'e se ne conosca il valore innanzi tempo. Per altro i problemi seguenti potranno senza dubbio meglio d'ogni altro dimostrare come l'uso ~di questo istrumento risolva rapidamente quelle quistioni di convenienze tecniche ed economiche sulla campagna, che con molto lavoro e spese supel'flue si possono superare col livello semplice. Non mancherà però il seguito di questa sc'ritta nella stia parte pratica dileguare ogni opposizione sul proposito.

+ -

D1P; . '100

(23)

secondo che si va in ascesa o ·in discesa; quindi modificando l'altezza a 1 della biffa di

.

- D1A

+

100 '

'P R08LE~H

SECONDO.

ed operando nello s tesso modo innanzi detto, si avrà: che collo scopo messo all'altezza (24)

si troverà lo stesso punto P 2 del terreno, che serberà· rispetto a P1 la pendenza p2 per 0 [o· Questo modo d'operare potrebbe far dire a taluno, che il livello semplice potendo dare il medesimopunto P2 nelle stesse condizioni del problema proposto, l'uso del clisigonimetro sarebbe un · semplice lusso d:ii sciènza. In vero s'ingannerebbe di certo colui che vo-lesse sola!nente pensarlo; perchè col livello semplice, occorre sempre che sia assegnata la distanza D1 , e che questa sia tale da -far risultare l'altezza (24) fra i limiti di quelli della biffa: mentre è chiaro che questo assegnamento cli limiti non si ha adottando il clisi-gonimetro, col quale si può determinare sempre un r

Dato un punto Pj sulla campagna senza movimento di terreno, e poi un secondo P 2 fissato jnnanzi tempo di posizione per ragioni planimetriche, si dimanda il movimento cli terreno in questo, conosciuta la pendenza del progetto p2 per 0 [o. Infatti nei traguardo fissalo con pendenza A per 0 [o sia a 1 l'altezza della biffa ìn P 1 ; messa poi la medesima sul punto P~, ed osservando col cano'cchiale, si faccia abbassare o rialzare lo scopo fino a che la visuale ne colpisca il suo centro, e sia a2 l'altezza di P~: 'il movimento di terreno 111,2 in questo punto è dato daHa formola (25) dalla quale se a2 - a 1 è positivo , ciò vuol di re che bisognerà aggiungere t.erreno sulla campagna, e se è negativo bisognerà sottrarne.


2-18

' SULL'APPLICAZJONE llAPJDA

DEL CL1S1G0Nll\IETR0 ·

Sulla campagna ,aùunque varri.t la seguente regola mnemonica per sicuro aiuto nei regi'stri. Rialzo di cartella ì . I Rialzo di terreno Ribasso di cartella j comspoatle a ( Ribasso di terreno (26 }

PuonLEMA TERZO .

Dato il punto Pi con movimento di terren o m1 nel senso come sopra, relativamente al segno, per giungere al punto P' del progetto sulla verticale in Pi; un punto P2 fissato per circostanze planimetriche sulla campagna, e la pendenza A per 0 [o del progetto; ,si cerca di determinare il movimento 1112 in esso per giungere al punto P" del progetto nella verticale in P:2. ,Egli è chiaeo che se m 1 fosse eguale a zero, il procedimepto tenuto nel problema pl'imo darebbe

Si noti che questo metodo non implica nelle formole la distanza D1 , nè la pendenza A per 0 [o del progetto, il che sofferma sempre più quanto poc'anzi si è fatto notare sulla superiorità ~ell' i~trumento di cui si discorre. · Allorquando la (26) darà 1n2 di segno contrario ad m, 17 fra i punti Pi e P2 della campagna in rettilinea <lev'esservi un punto di passaggio. In vero si faé:cia progredire la biffa posta all'altezza a1 da .P2 verso -P 1 sullo stesso allineamento, si arriverà fra P1 e P2 al punto 1\, dal quale si scor. gerà il centro dello scopo; _questo punto P0 sarà quello di passaggio; se ne misurerà la distanza da 1\, e questa chiamata d 11 dovrà esse re (28)

com'è già noto.

PnOllLEM.\ QUARTO.

se poi mente fino a valore,

la linea del progetto che pas~a preparatoria- · per ·p 1 si sposti parallela men te a se 3tessa che si ponga al posto onde m 1 abbia il dato sarà (27)

avvegnachè i movimenti di terreno dello stesso segno si sommano , e quelli del segno contrnrio si sottraggono; quindi nella pratica occorrerh fare una lieve attenzione ai segni dei due termini del secondo membro della (2i ), mercè la convenzion e stabilita .

Dato il punto P1 sulla campagna col rnovimento di t~rrene, m 1 , la pendenza p 2 del prog~uo; cercare . il punto T\ alla dist,rnza D1 dall'altro, in modo che abbia il mo,,imento'm 2 pt'estabilito. Determinata l'altezza a1 della biffa in Pi, è quistione di conoscere dalla formola {27) il. valore di a2 - au cioè l'altezza dello seopo sulla biffa, onde prO<\edere immantinente come si è fatto nel problema prin'lo alla ricerca di P2 ; onde sarà (29)


220

DEL CLISIGONIME'l'nO

SULL'APPLICAZIONE Il.APIDA

In questa. formola il risul tato dovrà· essere sempre positivo, e fra i ]imiti dell'altezza della biffa, la quale d'ordinario non supera i quattro metri . "' < 0m 1·1 rneto d,o non varrebbe alla Se 1osse a2 - ai > 4 soluiione del problema, e dovrebbesi ricorrere all'altro di avvalersi della mobilità dell'oggettiva, come - vedrassì in seguito . .E però non si ometle.r,ì di far notare che nei quattro · problemi risoluti non sono nelle formole che sole altezze di biffa e di movimento nel terreno, operando il meccanismo dell'istrumento le operazioni di pendenza .

, 22{

fa differenza di livello fra P" e P1 del progetto sarà

,quindi (30)

Pt10BLE~IA 'PEllZO .

Restando fermo l'enunciato, ed essendo m1 il movimento del terreno in P i; sarà cogli stessi simboli usati

1 meclesimi problemi' col 11iovimento dell'oggettiva.

PnoBLEMA l'lUMO .

Questo resta come si è dimostrato p recedentemente. PROBLEMA SECONDO .

.. t

Sieno p 1 la pendenza per 0 [o fra P1 e P2 da determinarsi coll'osservazione, · P~ la pendenza del progetto fra P1 e PU, a 1 l'altezza dell a visuale sul puntu P1 , D1 la distanza fra P1 e P2 , ' m! il movimento in P2 .; sarà la differenza di livello fra P2 e P1 della campagna [(4) dell'art. n] A =D1P1. I 100 °

Questa forrnola algehriea s'ottiene eziandio eliminando a 2 - a1 • fra la ' (-1) dell'articolo n e fa (27) di -q uesto; il che prova che la ('I) contiene in sè un significato più esteso di quello che vi si è imposto dapprima. Per determinare la distanza d 1 del punto cli pas- · .saggio fra I\ e P2 quando vi esiste, . o fuori cli esso, basta porre nella (3 1) m 2 = O e 1\ = !l1 ; verrà 1

·dalla qua l.e risulLa {32)


222

suu:APl'LICAZIONE llAl'IDA DEJ. CLISIGON!MfTllO

Questa formola potrà dare ll 1 minore o maggiore di D1 , oppure un risultato negativo. Nel primo caso il punto di. passaggio starà fra P1 e P2 : nel secondo a destra di P! : nel terzo a sinistra dello stesso.

LA FORZl JIILITARE DEI DIVERSI STATI EUROPEI Pnon1.E)IA Qll.\l\TO.

(Dal!' Oeslencichischc Militariscbc Zcitschrifl). Dalla (3 1} si ricava 1

ConUnuailon c ( -1)

(33)

Stato della Chiesa. e così s-i ha la pendenza mercè la quale, tastando come si è fatto nel problema primo , bisognerà fis- · sare il punto P2 sulla campagna, traguardando la biffa all'altezza a1 della visuale sul'punto P1 •

Superficie - 214 miglia quadrate. Abitanti - 700,000 . Sisl em<i ,U ,·ecltdtunento,

(Contin11aJ.

Mercenari volon tari indige~i e stranieri.

lng.

ALESSANDRO ZECCA.

Effelfivo ,ti yue,•ra <le ll'eseN!ito.

--

Fanteria 9,000 uom ini . Cavalleria . 400 At'Liglieria (con 22 pezzi) 780 Armi speciali, stato magggi_ore, ecc. . 200; 160 In totale 40,44 0 uomini, che si tende a portare a 20,000. (1) Vedasi la dispensa di luglio 1868.


224

LA FOBZA MILl'l'ARR

l >EI DIVERSI STATI 'EUROPEI

Oltre a ciò ogni Svizzero atto a portar le armi appartiene al lanclsl'urm ( leva generale) dal ~0° al 44° anno di età. 8 reggi men Li dì fanLerin ;, 2 baLLaglioni di cacciutori;

2 squadroni di c:avn lleeia; 1 ballaglione d'artiglieria; ,t compagnia di truppa del genio. Vi hanno inolLC'e 2 ,700 carubinieri. La spesa rnihtare è di 4-,000,000 di fiorini circa. Le entra Le generali salgono a 45,000,000 di fiorini.

B.U,uwi,; gene,•tde e spese ,nilitat•i.

1

Entrate dellò Stato . Uscite Spese per l'esercito .

8,300,000 fforini . 8,300,000 ,, ,080,000

Rapporti di spese: · S ull e entrale complesssive

-

uscite

'13 °[0 18 °(0 1

Quota d'imposizione ad ·ogni cittadino per le spese militari - O, 43 di fiorino.

Superfi cie - 71-0 migl ia quadrati. Abitanti - 2,500,000. Rapporto della forza. militare alla popola7;ione: Senza la milizia Lerri tori:.ile . Colla mil.izia territoriale (landwehr) .

,, : "8 ,1 : '12

Reclulll11te11to.

In età di coscrizione annualmente.- 211,000.uorn:ini. Contingente medio annuo - .i,,60 0 a li:,800 pel' il 4° contingente federale . Inabili ed esenLi sul numero degli inscritti - rn °[o· Rapporto del contingente colla popolazione - 1 : 52.1 (per 4,800 reclute). Obbligo al servizio militare - dal ~0° al H 0 arino di età. Ferma - 45 anni nel ,1° contingente, 6 nel contingente di riser.va e 4. nella lanciwehr. 1

, .

·ANNO XIII, VOL , IV.

15


I

l?oi'za clell'esercUo in piede di gue,'t'a.

10 contingente federale

54700

Fanteria di linea cacciatori·. Cavalleria pesante . leggicra . . . Artiglieria da camprigna . da for tezza . . . Armi speciuli . ' Personale e truppe d'amministrazione . Forza effettiva al l° gen~aio 1867

Effettivo di pace . .

federale

.l

4700 1600 _i) 'YO 4880 270 1230 . I j

Laudwehr

I Tolale I

256)0 2i O 720 200 2370 800 960

47000 2900

C""'

;i.-

'%l

o !:'j

1600

N

i>

660

~

H

re

1830

. .

Effettivo cJj guerra complessivo ,·

Pezzi da campagna

Riserva

I

H

>-3

68900

3:3000

52000

87500

49500

66900

176

86

154000

{Circa 700 uffìziali degli stati maggiori}.

N. B. - Il 1° coptingenle federale corrisponde al 3 °/0 della popolazione; quello della riserva alFl 1/2%:

onde insieme ·'11/2 °/0·

> ')J l::j

\


"

Battaglioni di fanteria Mezzi ba ttaglioni . · Compagnie autonome co·mpagnie cli c:arnbi nieri . Cavalleria: Compagnie di guide ~iezze compagnie. Compagnie di dragoni

ArtigÌieria-: !:latterie Conwagoie da parco . Compagnie da posizione Parchi e pohtieri

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3

2 21

Totali

19 1/2 ball. a 2 comp. di c, cciatori.

176 batt. a ,f'comp . 26 comp. 119 comp .

13 comp.; 2 cornp. = l sr1uad. 3 mezze comp. 35 comp. 11 batt. a 6 pezzi. 14 comp. · 33 comp .;2rnezze comp. 14 comp.

I

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.5 66 12

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32 9 12

43

78

2

28

6

2

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3

5

48 8

22 9 6

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31/2 10 1/2 14

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,2,28

f,A FOIIZA MlLITAI\E

229

IJEI DIVERSI STATI EUHOPET

Rapporto di spesa per l'e·s ercito e per la manna:

22, 4 °[o 22, 3 °(o

Sulle entrate . Sulle spese. Costo di un uomo sul piede di pace . Quota d'imposta d'ogni suddito per le spese mil itari .

Superficie - 536 rn iglia quadrate. Abitanti - 4,980,000.

.Reclnu,.,uento.

In etù. di coscrizione annuulmente - H. a 45,000 giovani. Contingente annuo medio - '10,000 (dovrebb'essere · 43,000, compresi 2,000 di riserva). Inabili nel contingente - :23 °[0 • Rapporto del contingente alla popolazione·- 11 : 498. Obbligo al servizio militare -- dal '19° al 27° anno di etb. (dal .2,1° al 40° anno nella guard ia cittadina). Ferma - 8 anni (4 dei quaìi in congedo illimitato).

- --

I1

Fanleria di linea . cacciatori Cava lleria pesante . . leggiera . . .Artiglieria da campagna da fo r tezza . Armi ·speciali . . . . : . . . . . . Personale e trLlppe d'ammi111straz1one, treno, occ .

53100 7500

lI

73652

6300 M100 3000 1900

J

1114

Effettivo totale di guerra .

17000

1 Pezzi

da campagna . . .

Piede cli pace· -

1000

, 62,500,000 fiorini. 62,800,000 14,000,000

ì

15394 2440

I

1400 100000

152

40,000 uomini (e l4CO gendarmi).

Yi ha da aggiun.g ere '120,000 di guardie cittadine, con ferma di ~ anni e 1{2; la tiserva delle gqardie cittadine, calcolata n i 300,000 uomini, non figura ehe sulfa carla . ·lJltt.rineri,1, da guerra. ·

Entrate Spese . Spese per l'es~rcito e la marina .

Dorrebbero essere -s~:ondo. gli : rgaoici

Uomioi

1 : 24 1 1 : 64, 6

1

Bilancio fJenePale e .<;1,e.,;e pe1• l'ese1•eito e pe1• t! tf!1•1111.,ita.

2,8

.l<'ot•z,,, ,lell' ese1•eUo .,;ul pie,le ,li f/«et•1•a ..

Rapporti della forza mili tare alla popolazione: Piede dì pace Piede di guena.

350, fiorini.

- Navi a vapore . Navi a vela Totale del naviglio Cannoni


.230

231

DEI DIV EBS1 STATI EUl{OPEl

LA FO!lZA MlLITA!lE

Inabili nel contingente - 24. [o· ' Rnppot'to dc! cont.ingente alla popolazione - ,t : 336. Obbligo nl se l' viz io militare - dal ,J 9° al 25° anno di età. Ferma - 6 anni nelle milizie destinate a completare · l'eserci to formato per arrnolarrrenti volontari. Ferma dei volontari, rirtssoldati, ecc. - ~ anni 0 più uomini). nell'esercito attivo ('13,670 ,, o . 0

H reggimenti di fanterja a 3 battaglioni (1 a 4} di 6 compagnie. ~:i. regg. cacciatori cli 3 battagl. a $ cornp. 7 regg. cavali. di o squadroni attivi ed ,1 di deposito. 1 regg. d'artiglieria a cavallo = ,i. batt. da campo a 8 pezzi', 6 bauerie d'assed io e ,1 di deposito. 3 regg. d'artiglieria à piedi = 15 batt. da campo a 8 pezzi , '18 batt. d'assedio e 3 di deposito. f dornp. pontieri. 1 regg . del genio di 2 baLtagl. di 5 comp.

Reg·no di Olanda.

Bita,wie 11er,e1•1tlt! ,t t:J)ese 1,ei• l'esercitò e pe1• l'at•,na.t,11.

Entrate Spese . SpesB per l'esercito per l'armata Ràpport~ d 1. spese -

Sup~rficie - 6,U miglia quadrnte; Colon ie 32 miglia quadrate. Abitanti - 3,700,000; Colonie 20,000,000.

83,700,000 fiorini . 86,900,000 1,] ,200 ,000 1i,500,000 1

J>· er l', esercito . :

Sulle entrate ~ulle spese .

13, 4 °Io 12, 9 °( 0

Per l'armata : Rapp,orti. della forza militare alla popolazione: Forze di terra - In pace · In guerra Forze di terra e di mare .

1 : ,f 85 1 : 94, 6. ,, : 75

Reclutàu,,e n.to.

In età di coscrizione :rnnunlmente - 33,000 giovani. Contingente di leva medio e annuo - '10,000 giovani, dei qnali 600 per la mari.na (dovrebbero essere H,000 secondo gli statuti organici).

Sulle entrate Sulle spese .

H,, 9

olo

1f:, 5 °[ 0

Per l'esercito e l'armata: Su ll e en trale Sulle spese. Costo di un sold.1to in tempo di pace Quota d'imposta. ad ogni cittadino per le spese militari .

28, 3 °1~ 27, 4 °fo 560 fiorini.

6, 4·


232

LA FOnZA MILI'l'A ilE

Fanteria di linea cacciatori . . Cavalleria pesante . Ieggiera . Artiglieria' da campagna da fÒ.rtezza . Armi speciali Personale d'amministr., treno, ec:c.

8 regg. di fanteria cl i 4 battaglioni a :5 compagn ie ed

2~·, 000 uom ini. 2,200 - ,1,280 400 2 ,000 4-,200

battaglione di deposito pu re di 5 compagnie e regg. cacc iatori. 1 regg . di geanatieri e cacciatori. 5 -regg. di cavalleria a 4 squadr. attivi, 'I di deposito e ,1 di riserva. . ~ regg. artiglieria a cavallo, di 4 batterie a_ 6 pezzi, e 1 di deposito . 1 regg. artigl. a piedi, di ,H_. batl.. a 6 pezzi, •I di deposito e 2 comp. di treno . 3 regg. artiglieria da fortezza, di ·14 comp. 1 battaglione del gen io. 2 compagnie di pontieri. ,1

1

1

580 4..40 - - - --

Forza totale sul piede di guerra. B'occ·he da fuoco da campagna . Forza sul piede di pace

~33

Il .El DlVEHSJ S'f A'Cf E U ROPEI

39,'100

UOITJJDL

420 '18 a 20,000 uomini.

La milizia cittadina dà 30,000 uom ini in pace e 100,000 in guerra. ~ Le colon ie han no poi ::io,ooo uomini . Superficie - 696 ·miglia quadrate; altre con Lrade ·1,891 rniglfa quad rate . Abitanti ·- 1, 600 ,000 ; a)tr:e contrade 86,000 .

Naviglio a. vapore :

1

Navi corazzate (1 in costruz.) Vascelli, fregate, corvette Navi minori

. 3 ~5

Rapporto della forza milita~e alla popolazione:

43 61

Navi a vela Totale della flotta Cannoni . Marinai e bassafol'za

·1 : 433

Forze di terra - In pace .I n guerra Forze di terra e di mare

n

11 : 25, 2 4 : 25

'133

In età di coscriz. a9nu.:ilmente- Ha 15, 000 giov.ani. Contingente di leva medio ann uo - 5,000.

1,500

rn,ooo

.

I


I

234

-

Inabili e liberati del contingente annuo - 48 °[0 • Rapporto del conting. annuo alla popolaz. - ·1 : 3, -20. Obbligo al servizio mili1.are - dal 2'.z" al 38° anno di etù . Ferma - 8 ann i nell'esercito pèrrnanente e 8 unni n~lla nserva .

Costo d'ogni uomo s ul piede di pace Quota d'imposta d'ogni cittadino per l~ spese militari .

Tutti coloro che non sono aseritti all'esercito o allà riserva, e che sono' idonei al le armi, al dis0 tto . del 2,2° anno, e qu indi dal 38° al 50° anno, sono as,;ritti alla leva in massa.

Fanteria di linea . cacciatori CavalleriD pesante. ieggiera Artiglieria da campagna da fortezza . Armi speciali Personale e truppe d'arnministraz·ione, ecc . .

Bil«.rHiit> gene1•tde e spese 11,11• l,'ese1•cito e · 11e1• t't1.1•nudti.

Ent rate

21- ,800,000 fiorini. 26 ,000,000

Spese .

Spese per l'esercito Spese per l'armata.

235

OEJ DIVEllSI STATI EU ROPEI

I,A FOHZA. )UUTAllE

3,'i00,.000 1,900,000

308 fiorini. 3,5

l•'orza ,lell'eoercito t1ut piede tli guei•rti.

J

ì

45,000 uomm1.

2,900 2,300 7,700 9.00 5,000

- - --

·Totale sul piede di guerrn.

63,300 uomini.

Bocch e da fuoco da campagna

96 ·1'.2,000 uommi.

Forr,a to lale su I piede di pace

Rapporti delle spese - Per l'esercito: Sulle entrate Sulle spese .

·14, 9 °(0

H,, 8 °(0

Per l'armata: Sulle entrate Su lle spese .

7, 6 ° [0 7, 3 °[ 0

Per l'esercito e per l'armata: Sulle entrate Sulle spese .

..

22, 5 °[0 · 22, f 0 [0

Naviglio a vapore : .5

Co eazza te (fra cui 2 batteriegalleggianti) . Vascell i, fregate, corvette Navi minori

8 18

Navi a vela (e 30 a remi con 52 cannon i)

B9

Totale delle navi .

70

31

Cannoni Mari nari e hassaforza

500 6,000


LA FOHZ,\ MlUTAn E

237

DEI Di rnllS l STATl EliJlOl'JU

Rapporto della forz a militnrc alla pòpolaz ione : @1•tlhuonento 1.lelt'esei•cito.

1 battaglione dì linea della guardia, e L ba ttaglione

5 1 5 1

1 ,1 ·1

1 1

1

di riseC'va della guard ia . brfgate di fanteria = 40 battaglione di 4 comp. brigata = 4 hattagl. di lineu, '.2 dì riserva, 2 di rinforzo e una sezion e deposi to. regg. di cavalleria a 3 squad . attivi e 4 di deposito . regg. d'artigl. da ca rnpngna , con 6 batt. di linea e z dì ri serva, e ,1 sezione depos ito . regg. d'artigl. da . campagna, con 3 bau. cli linea e 'I di riserva, e ·I sezion e deposito . battagl. cl'artigl. da fortezza, con 4. comp . di linea e 2 di rinforzo, e ,1 sezion.e di deposito. battagl._ cl.'a~'tigl. da fortezza, con 2 comp: 'di li nea e '.2 d1 rmforzo, e ,J sezione dì deposi to. b.attagl. di, linea del genio a 4 comp. (9 in 0cruerra) . e ,1 sez ione di deposito~ ·' batLngl. di riserva del gen io a 4. comp ., e ,1 sezi.one di deposito.

Ree0 ·no. d.i Svezia e di 1'1or,·eo-ia. e .

Superfìcie -- 13,82/S migl ia quadrale (Svezia 8·,025; Norvegia 5,800). Abitanti ~ 5,670.000 ( Svezia .i,070,000; Norvegia ·1 ,600,000).

Forze di tetTa - In pa cé . Jn g uerra Fo r·ze di te rl'a e di n1a ,·e

1: H6 1 : 38 ·l : '.26

1

1

Svezia.

In età di coscrizi9i1e annualmente - da 35 a 36,000 giovani. Con tingente di leva annuo medio da 118 a 20,000 alla JJév&ring. , Inabili nel contingente - 28 °[0 • Rapporto del contingente alla popolazione - 4 : 203. Obbligo al servizio milita1;e ·_ dal 20° al 25° anno di etù. - Nel Gothland dal ,18° al 60° anno. Ferma - Nella Bevtteìng (milizia territoriale) 5 anni. Nèl Gothland {8,000 soldati su 31,000 abit.) 112 anni nell'artigli eria e nei cacciatori, ,15 anni nella linea; 5 anni inoltre nella 1:ise rva ; ,J O anni come zappatore o operaio.

Vi ha inoltre la m_ilizia cantonale dell'Indelta: sono arruolati volontari dal 25° al 30° anno cli etù; abitanti · sopra feudi mi litari e mantenuti dai feudatari. Gli arruolati della Vaerfrade (base dell' esercito attivo), ordinariamente 6 anni, ma anche da 3 a '1'.2 anni. Giusta recenti modificazioni. , non ancora però attuate, l' obbligo del seevizio sarehbe dal 20° al 26° nella


238

mi lizia territorinlc , quindi dal 'il7° a l 50° :nmo nella leva ge~era le. Sarà creato inoltre un esereito perrn nnente d1 %,_000 fanti, 4,500 cavalieri, 3,000 artigli.eri, no del genw . L'effettivo di guel'ra dell"esercito surebbe 90,000 uomini. - Riserva (4 classi di milizia territoriale) da ,O a 80,000 uomini. - La Jev~ generale da 200,000 a 300,000 u~omini.

BiÌanc·if> genet•ale e .~pese pe1• l'esercito e pet• l'cit•n,nta.

Entrate

Spese . Spese per l'esercito Spese. per l'aEmata. Rapporto di spesa -

20,1500,000 fiorini . 20,("iOO,OOO

5,400,000

Fot•z(I ,teli!e.~et·eil(J sul 11iecle tli guerra.

Fanteria di linea (dei quali 05,000 dellu Deva.ring). Fanteria cacc iatoi·i Cavalleria pesan Le . leggiern . Artiglieria da campagna da fortezza . Armi speciali. Personale e truppe d'arnministraz ., treno, ecc . . I

2,900,000

Per l'esercito:

S•1lle en trate Sulle spese

239

nF.I DlVERSf STA'l'T EUllOl'EI

LA ~'ORZA MILITARE

26, 3 °[0

Totale forza sul piede di guerra {25 °[0 di Vaerfrade, 25 °[0 d'Indelta, e ·12, 5 di Beva.ring). Pezzi da campagna· Effettivo di pace

•1 04,200 nonnm. 2,400

2, 300 4,000 4:,800

1,500 550

1

3,550 123,000 uomini.

280

35,000 uomm1.

26, 3 °(,1 Foi•z<i ileU'tn>tnatn.

Per l'armata: Naviglio a vapore: ~

Sulle entrate Sulle spese . .

13, 1 o[o •13, 1 °[0 1

Per l'esercito e per l'armata:

Corazzate {'I in costruzione) . Vuscelli, fregate, conette Navi minori .

3

8 16

27 Sulle entrate Sulle spese Costo di un uomo in tempo di pa~e . . . Quota d'imposta d'ogn i çittadino per le spese militari .

Navi a vela .

33

60

15f. fiorini .

Totale della floL.ta te 171 legni a remi con 250 cannoni). Cannoni .

1, 9

Marinai e hassaforza

39, 4 °[0

30, 4 °1 0

1,230 20,000


240

tA. FOHZA MILITAT\F.

241

DEI Dl.VE llSI STATI EUl}OPEI

Ferm a - Fnnter.ia e cava·lleria: ti anni nella linea, 2 nella riserva , 3 nella riserva Lenitoriale. Cavall eria : 7 anni. • Fanteria ·: 4 battaglioni Vaerfrade a /4. compagnie. kO In delta 23 Bevà,:ing 5 di cacciatori a 6 compagnie.

Cavalleria: squadroni Vaerfrade. Indelta . 8 Bevitring.

1O

1

38 .

ArLiglieria-(3 regg. da campagna e 1 da fortezza). 9 batter.ie a cavallo a 8 pezzi. 24 . a piedi 2 compagnie zappatori. 2 compàgnie pionieri.

Bilcuwfo fJene,•tile e s11e.~e 1un• l'esei•cil.o

e ve,• l'a., •niau,.

Entrate Spese~ . . Spese per l'esercito ·spese per l'armata ,

'11,600,000 fiorini. :Jil ,600,000 2,,i00,000 1 1,HJ0,000

Rapporto delle spe~c - Per l'esercito: Sulle entrate Sulle spese.

20, 7 °[0 '.20, 7 °(0

Per l'armata: Sulle entrate Sulle spese . .

_9, 9 ° (0 9, 9 °] 0

· Per resercito e per l'armata:

Norvegia . In età di coscrizione annualmente - - 14 a ,15, 000 giovani. Contingente di leva annuo medio - 2,700. Rapporto del contingente alla popolazione - 1 : 092. ·Obbligo al servizio militare - a cominciare dal 20° · anno, come si è detto per la Svezia.

Sull e entrate Sulle spese .

Costo d'ogni uo1110 sql piede di pace. Quota d'imposta d'ogni cittadino per le spese militari · ANNO XIIJ, VOL. I.V .

30, 6 °[ 30, 6 ° (0 0

160 fiorini. 2

16

-


LA l•OIIZA 1HILlTAl\E

2,i.3

DEI DIVERSI STATI EUROPEI

<P1•tlbunnent,1>· dell'eset•cito.

O,•din,on'Cnlo ,J,1IVesercilo sui 11ie,le tli !J1let•1•a.

Fanteria: Fanteria di linea cacciatori. Cavalleria leggirra . Artiglieria da campagna _Armi speciali

2:2,000 nomini. 2,000 1,300 ,J,800

Totale forza sul piede di guerra

:27,700 uommi.

Cannoni da campagna Forza sul piede di pace

1

20 ufficiali.

jl5 battaglioni di linea a 4 compagnie. '10 battnglioni di riserva a 4 compngnie.

4 5 battaglioni di riserva territoriale a 1 comp. 1O

1

compngnie deposito .

Cavalleria: 3 reggimenti = ,t ·I squadroni . Artiglieria : 5 battagl. con '1'1 ba ttnrie a 8 pez1,1.

88

12,000 uomm1.

1

Regno di Spa~;-.na. "

,lì'orza dell'ar,uata.

. Naviglio a vapore : Corazzate (2 in costruzione) . Vascelli, frega te, corvette Navi minori .

/

2

8

23

33 Navi a vela Totale dell a flotta (·19 legni a remi con '190 canno~i) . Cannohi Marinai e bassaforza.

6

Superffoie 9,200 miglia quadrate; colonie 5,000 mi(rlia quadrate. o Abitan ti - '16,307,000; colon ie 4,500,000 . Rapporti della forza militare eolla popolazione: • ,J : '163 'Forza di terea - In pace 1 : 92, i.S 1n g11eern . 1 : 81 Forze di terra e di maee

4·1

460

14,000

In età di coscrizione annualmente giovani. Con Ungente di leva annuo - 40,000.

140 a 11:>0,000


T,A l•'Ol\ZA M1Ll'l'AHE .

DEl DIVE!\$[ STATI EU ROPE I

Inabili nel contingente - 18 °1 Rapporto del contingente colla popolazione - ,1 : 407 . Obbligo a.l servizio miliLare - dal 20° al 28° anno di età. Ferma - 4 anni nell'esercìto attivo e JI nella riserva pre~ dell'esercito attivo, e ft nella 2a riserva sicliaJi. · 0

o'

Biltincio 11ene1•ale e tipe.-.e 11e1• l'es·ercifo e pe1• l'llt'n1ata.

Entra te Spese Spese per l' esercito Spese per l'armata

296,000,000 fiorini. 296, 000! 000 .M,500,000 12,500,000 1

Rappot'ti di spesa - Per l'esercito: Sulle en tra te Su lle spese . Per l'armat11.: Sulle entrale Sulle spese ..

4', 2 °[0 4, , 2 °[0

Per l'esercito e per l'armata: Sulle entrai.e Sulle spese . Costo d'ogni uomo sul piede di pace Quota d'irpposta d'ogni cittadino per le spese militari

19, 6 °[0

19, 6 °(0

1

380 fiori ni.

3, 5

Fanteria di lin ea . (clei quali 58,500 di .2° riserva in 80 battaglioni = 40 mezze brigate}. · Fante1·ia cacciatori Cavalleria pesante leggiera (c1:m 10, ,100 caYall i). Artiglieria da campugna da fortezza Armi speciali . Personale e truppe d'amministr., treno, ecc.

128,800 uomini.

1

16,200 2,500 1-1,2.00 10,900 2,000

1

4-,700 2,300

Totale foeza su l piede di guerra (e H,900 gendat'mi).

,J 78,600

Bocche da fuoco da campagna . Forza totale su l piede di pace .

348 120,000 uomrn1.

uomini.

Giusta un decreto del 21. gennaio ·1867, l'effettivo di guerra dovrebbe tqccare i '.200,000 uomini. - Truppe e milizie delle_colonie 200,000 uomini.


246

1,A FORZA MlLI'l'AllE

DEI DIVEI\SJ STA'f.T EUROPEI

li'ot•za dell'at•1nai<i.

Naviglio a vapore : Corazzate (4' in costruzione) Vascelli, frega te, corveLte , ,· Navi min ori

2

,u. 79

9o Ni1 vi

a vela .

19

Totale della flotta . Cannoni. Marinai e bassaforzn.

1'14 1,070 25,000

Superficie -

,J ,84-1 miglia crwdrate; Col ,,:1ic circa 23,000 miglia quadrale . Abitanti - 4-,300,000; Colonie 3, 000,000.

Rapporto della forza rn il itare colla popolazione: 1 ·: 172

Fotze di terra - In pace Io guerra . Forze di terra e di mare

1

4 : 60 , 5 ,1 : n7, 5

' 6rtlinttnienl<> tlell't!Sereito. Fanteria:

.Beclnt,in,eu.to.

.

&-O regg. di fanteria a 2 bal.fagl. di 6 comp. 20 baLtaglioni provinciali di 8 comp.

40 mezze.brigate di milizia (<2" riserva) a 2 batlagl. 20 batlagl. di cacciatori a 8 cornp. Cavalleria : 18 regg imenti a 5 squadroJ?i. Artiglieria:

In età di cosuizione ogn i anno - 38 a ,~o,ooo giovani. Obbli(J'o al serv izio militare - dal 20° al 28° anno o di età. Ferma - 8 a nni.

Ferma degli arruolati volontari - 8 anni. llila:wio yene1•,ile e spes,! 1.1m• l'esercito e per l',11•111.alti.

4 reggimento a cavallo. 5 reggimenti montati. 7 regg'irnenti a piedi.

règgimen ti da montagna. 3 reggimenLi da fortezza .

2

.2 _reggimenti del genio di 2 baitagl di 6 comp.

~ntrate Spese .

Spese per l'esercito

Spese per l'armata .

38 ,000,000 fiorini. 50,000,000 8,000,000 3,500,000


248

LA FOHZA nfIUTA!lE ; .

249

DEI DIYEnSl· STATl E UROI>fi:J

llapportì dell e spese - Per l'eseroito : Sulle entrate Sulle spese

24 o[o ,J 6 o[o

Naviglio ·a vapore :

Per l'armata: Si.ilìe en tl'a te Sulle spese .

9, 2 °(0 7 o[o

Corazzate Vascell i, fregate, corvette (1 jn costruz.) Navi minori (•I io costrnzione) .

13

Navi a vela .

20 25

Totale della flotta

/4-f:>

1

ì

Per l' esercito e per l'armata: Sulle en trate Sulle spese .

3,. 02 °[0

23 °10

Costo d'ogni uorno in pied e di pace · . Quota d'imposta d'ogni individuo per · le spese militari . . . . . .

Fanteria di linea . cacciatori . Cavalleria Artigliel'ia da campagna da fo rtezza Armi speciali. Pe_rsonale e truppe d'amministraz., treno, ecc. ·Totale forza sul piede di guerra .Bocche da fuoco da campo Forza sul piede di pace. (4 a 5,000 gendarmi e veterani).

:3:20 fiorini . 2,'

40,700 uomini. 18,500 5,500 1,iJOO

4-,'100 900

Cannoni Marinai

350 3,500

18 regg. cli fanteria a rn comp. 12 ballngl. di cacGi·atori a 8 co mp. 8 reo-O'. cli cavalleria a 8 squadroni. 1 re~:. cl'artigl. da campagna di 6 batier~e a 6 pezzi . . 3 regg. d'ar~igl. da f'or Lezza a 4 compagrne e 3 battene a6pezz i. ' 4 batlagl. del gen io di 6 cornp. 1 comp. cl'infermieri.

200

- --7,j

,000 uomini .

Reg·no di G1•eèia.

36 25,000 uomini.

Superficie - 9i-9 miglia quadrate. Abitanti - ·I ,350,000.


250

LA FORZA MILT.TARE

DJtìl DIVERSI STA'fr EUllOPEI

Rapporti della forza C'ombattente coll a popolazione: Truppe cli Lerra Trnppe di terra e forze marittime

· Rapporti di spesa -

Per l'esercito:

Sulle entrate complessive. Sulle spese complessive .

1 : 127 4 : 1'.z,j Per

30 °10 3~, 3 °!o

l'armata :

l?,wluta:,nen.to.

Sulle entrate complessive Sull e spese complessive. ]n età di c:oscrizione annualmente - 10 a 42,000. Contingente di reclute annuali in media - 3,000 a 3,500. Inabili fra gli assegnati - 3 ·112 °[0 • Rapporti dei con Lingenti di reclute colla popolazione -

O, 8 °(o 6 °[o

Per l'esercì lo e per l'armata: Sulle entrate complessive Sulle spese cqrnplessivc.

35, 8 °[o 37, 3 °{ 0

1: 386.

1

Durata dell'obbligo di ser·vizio - In comincia coi rn anni d'età . Tempo di servizio degli assegnati - 3 anni, con eventuale abbreviazione dopo dimessa prova o pagamento de.Ila tassa di ,180 fiorini, con pa ssaggio nella riserrn della 1" categorin, con ulteriori 3 anni di servizio. · Tempo di servizio degli altri chianwti - Gl i altri non · assentati appru:tengono 6 anni alla riserva della 2a categoria.

Bil<uwio geue,•tile e spese JJtt1· l'esm•eif.o e pe,• l'at•11uit,,.

Entrate., SpP,se . Spese per l'esercito Spese per l'armata.

9,ij00,000 fiorini. 9, 100,.000 2,8[10,000

M0,000

Quota d'imposta di un su ddito per spese mili tari 2, 1 fiorini.

Pie,le di f1uerra dell'ese1•l!ito .

Fanteria di. linea eacciatori Cavalleria . Artigli eria . Arm i speciali. Personale e t.ruppe d'ammi nistraz. , treno, ecc ,_ .

7,000 uomm1. 2,000 400 11,200

Totale forza in piede cli. guena (e 1,200 gendarmi}. Pezzi d'artigli eria ila campagna Pi ede di pace . , . circa

,1·1,000 uomini.

400

60 6,000 uornmi.


252

LA fOHÌA

Ml Ll'I'A RE •

rnu DIVERSl SJ:A.l' { E-l' ROPEI

253

In seguito ad una legge emanata nel gennaio 1867 può l'eserci to essere portato a 3 1,300 uomini, dei quali •14, 300 nell' ese rcito stanziale, e ,17,000 devonsi annoverare nella riserva. 1

1

Superficie della Turchia europea senza i PX'incipati tr.ib utarii - - rn;663 miglia quadt'ate. Superficie della Turchia Asiatica - ~7,t;oo miglia quadrate. Tota le superficie - 38, 183 miglia quadrate. , In Africa ...:_ 87,000 migl ia quadrate.

Naviglio a vapoi:e : Corazzate Navi minori .

1

H

Legni a vela

29

Totale della tlotla.

40

Cannoni . Marinai ed equipaggi

HW

Abitanti della Turcliia .Europea, non cÒrnpresi i Pl'incipati tr-ibutarii . 110,404,000 Abitanti della Turchia Asiatica ,16,'100,000 Totale popolazione In Africa

26,004,000 5,300,000

2,000

Rapporto della forza combattente colla popolazione: f)1•gan·i zz,izione tlcll'ese,..cito.

Truppe di terra - Piede di guerra.

. Piede di pace Trnppe di terra e forze marittime .

1 : •I Oi:> 1 : 294

, : '100

1 O batt.Jglioni di fanter-in a 6 compagnie .

4 compagn ie cacciatori . 4. squadroni di cavalleria. 10 batterie da campo a 6 pezzi . 1 compagnia del parco. 1 cqrnpagnia lavoratori ed operai. 1 battaglione wppat.ori a 4, comp.

Reclullime,ito.

1

In età di coscrizione annualmente - 93 a ·100,000. Contin.gente di reclute annuale, in media - 2/:S,000. Inabili fra gli assegnati - 4 °fo· Rapporti d~i contingenti-reclute colla .popolazione 1 : ·1060. -


. 254

HEI DIVERS1 STATI F.UROPEI '.

LA FORZA MILITARE

Dueata del serviz.io d'ordinanza - · Dai 24 iii. 2ti anni d'e tà. Tempo di servizio degli assegnati - fi anni, eioè: ti anni nella linea (Nizam); · 7 anni nella landwehr (Redi{'); 5 anni nell a riserva (Hijadè). Tempo di servizio d'nltri riehiarnnti - Ciascuno fino al suo 2/5° anno di età non tolto {riformato) da Nizam è obbligato alla landwehr e alln riserva.

Nizam \_ P_,e_d_ir_,_r_r_re_.g_o_ ia_ri. l<'anteria cli linua

92800

.

cacc:iatori . Cavalleria pes ,nte . le~giera . . Artiglieria da camµagna .

Bilmwio gene11•Ùle e

ttJU!.'U! p,~1·

-

l'ese,·<.!ilQ

Entrale · . Spese . Spese per l'esercì to Spese per I' arrn9-ta.

da for tezza:

.

Armi specriali . ·. . . Personale r, truppe d'a mministrazio1rn, treno, ccc.

e 11e1• l'fft•t11utlti.

"58,ii00,000 fiorin i. 463,300,000 39,500,000 '10,200,000

2H300 22400 1800 7800

58700

60000

15000

(*)

19500

3000 1200

To tale forza del pietle di guerr,J : 158,300 + 93,200 = 251,500. Pnzi d'artiglieria da campo: ,100 . .'Pfodo di. pace : circa 80,000 + 10,)00 (oadres) 90,000.

(*) Egitto 20,000, Tunisi 3,0JO (truppe ausiliarie).

Rapport i di spesa - Per l'esercito: Sulle entrale complessive Sulle spese comp lessive

'.ilo 0 [o 24, 4 °[0

Naviglio a vapore :

Per l' eserc ito : Su lle entrate complessive Sulle spese complessive .

Corazzate Vascelli di linea, fregate, corvette . Minori '

6, 4 °[0 6, 3 °[0

4

25 34

Per l'esercito e per l'armata : 63

Sulle entrn.te complessive Sulle spese complessive . Spesa per un uomo in piede di pace . Quola d'i mposta d'un suddito per spese militari ·

3'1, 4, 30, 7

0[

0

°Io

Legni a °\Cela

20

Totale della flotta •

83

440 fiorini .

Cannoni . l\Iarjnai ed equipaggi .

1, 8

1

I

900

1 o,ooo ~


256

Jkr

LA i' ORZA tl lil,lT.\llF.

251

DIVERSI STATI EUROPEI

3° Tn~ppe se1Jza collegamento cl i corpo :

1~ Nizam -

2 3 1 3 2

6 corpi d'esercito .

reggimenti reggimen ti reggimento reggimenti reggimenti

fanteria. cavalJeria . artiglieria di riserva. artiglieria, da fortezza (1). del geniò .

Un corpo d'esercito è compos to cli: 6 regg . cli fanteria d i 3 ,battaglioni . 6 baw,gl. cacciatori. 4 regg . di cavnlleria a 6 squadroni . ,1 regg . artiglierin con ,11 batterie a 6 pezzi.

E quindi 6 corpi d'esercì to : 36 r egg. di fanteria = _108 battagl. 36 buttagl. cacciatori . 24 regg. cavalleria = :144 squ adroni. 6 rcgg. arLJglieria da campagna 66 batterie.

=

Estensione - 5~,287 m iglia quadrate. AbitanLi - 4,200,000. Rapporti della forza 'armata colla popolazìone : Forza di terra senza m ilizia colla milizia

,1 : ,188 1 1 : 77

2° Redif -- 4- corpi d'esercito (,1). Reclutauiento.

Un corpo d 'esercito conta :_ 6 regg. di fanteria da 6 battagl. Q battagl. · cacciatori. 4 regg. di cavalleria n 6 squadroni. '

'

E quindi ,i. corpi d'esercHo : 24 regg. fanteria = 72 ba ttagl. 24; battagl. cacciatori. '.I 6 regg. cavl\lleria = 96 squadroni.

:Nel militare _ser vizio gli · inscritti sono annualmente 37,500 . Contingente di reclute annuali in media -=-- 3,000. Inabili tra gli assegnali - k , 5 °[o· Rapporto dei con tingenti di reclute colla popolazione

, : uoo:-

(1) Tre altri reggimen(.i d'artiglìeria da piazza sono in prog~tto di formazione.

(l)~un 5• corpo d ·esercito è in prog-elto di formazio ne:

J

A NNO

xm, VOL,

1v .

17'


LA FORZA MIL!'rARE 258 Durata dell'obbligo d'ordinanza - da· 19 fino a 25 anni . Tempo di servizio degli assegnati - 6 anni attivi in tutte le armj, 10 anni nella riserva e rispettiva guardia nazionale.

20 ,160,000 fiorini. 22,200,000 . 5,920,000

Entrate Spese. Spese per l'esercito 'Rapporti di spesa -

DEI DIVERSI STATI EUROPEI

259

.'8 regg . fanteria di 3 batlagl. da campagna ed un deposito a 4 comp. = 32 battagl. i battagl. cacciatori a 4 comp. 4 regg. cavaller,i a di 4 squadroni da campagna e due di deposito= 24 squadroni. 4 batterie artigl. a cavallo da 6 pezzi. 7 batterie artigl. a piedi aa 6 pezzi. 3 batterie artìgl. da posizione da 6 pezzi. 1 battaglione del genio a 4 comp. 1 squadrone treno a 2 comp .

Per. l'esercito:

29, 3 °{o 26, 6 °(0

Sulle entùte complessive. Sulle spese comp lessive .

l\Iilizia alliva: 23 squadroni Dorobanzen . '10 battagl. di confine a ,i, cq.mp.

Quot.a d'imposta di un suddito per spese militari · 1, 4 fiorin i. Fm•za dell'ese1•cito sul piede tli gue1•1·"·

Esercito stanziale

Miliz.ia atlin

26000 4100 2100 2100 2500 300 750

58® Dorobanzen 10000 di confine

Superficie - 990 miglia quadrate. AbilanLi - 4,200,000. Rapporti della forza combattente collc1 popolazione:

Fanteria di linea . cacciatori .

Cavalleria pesante . . leggiera . . .Artiglieria da campagna . da piazza . . Anni speciali . . . . . . . . Personalé e truppa d'amministrazione, treno, ecc. . . Totale forza di guerra: 38,600

,,"!'"

Esercito stanziale . col nazionale Reclull1:11w1i l o.

. 750 ·

+

15,800

= 54,400.

In serviìio ruilitàre - Su 238,000 abitanti maschi paganti imposte; 4'19,000 sono obbligati al servizio


260

LA !?ORZA nIIL1TAl\E

dell'armi. Da questa cifra sono a dedursi per ciascun squadrone, batteria e pei pioniel'i dell'esercito stanziale 200 e 100 uomini. Il rimanente, circa iH 11, !SOO uomini, o dietro deduzione de:i calcolati inabili ed affrancati col 110 °[o {100,000 uomini) , appartiene con 50,000 alla ,1• classe, e con 50,000 uomini alla 2" classe all'esercito nazionale. Durata del servizio d'ordinanza - dai 18 ai 24- anni dell'esercito stanziale, dai 18 ai 50 dell'esercito nazionale. Tempo di servizio degli assegnati - 6 anni nell'esercito stanziale, cioè 2 anni presenti, 2 anni permessanti, 2 anni in r iserva. , Tempo di servizio d'altri chiamati - 32 anni , dei quali · ,J 5 anni in 4° e 15 in 2° bando.

DEI DlVEI\SI STATI EUROPEI

,

,

Fanteria di linea .

Stanziale Nazionale

.2944 1472

,tO bando 45800

Armi. speciali . _. . . . . . . . .

Personale d'amnnmstraz1one, treno

300 1100 400 800

200 2600 400 1000

Totale piede di guerra .

'7016

30000

cacciatori Cavalleria . . . Artiglieria

. .

.

Pezzi da campagna, .

68

I

. lllilmwio !Jf!bH!t•a.le e spese pm• l'eset•cilo.

Entrate . Spese . Spese per l'esercito .

2,900,000 fiorini. 2,900,000 788,000

Rapporti di spesa - Per l'eserci to : Sulle entrate complessive . S~lle spese complessive

~7 °[ 0

27 °fo

battagl. cli fanteria da ,i comp. 2 battagl. cacciatori da 4 comp . 2 squadroni c~valleria. 8 battet'ie da campngna a 6. pezzi. 5 batlerie da montagna a J. pezzi . 2 compagnie pionieri. . , Oltre a 5 compagnie gendarmi _ 500 uomm1. ,t

Importare quota di un suddito per spese militari 1, 5 fiorin i.

Estensi one - 79 migìia quadrate . Abitanti - ,196,000.


262

263

DEI DIVERS1 STATI EUROPEI

LA FORZA MILITARE

Reclut,ì,nento.

Il numero degli uomini idonei alle armi obbligati al serviz10 di guerra ascende da 25 a 30,000 uomini. Bilancio gene,•ale.

In età cli coscr1Z1one annualmente - 41 a 42,000. Contingente dell'anno, in media - 16,000. Inabili fra gli assegnati - 30 °{o· ' · Rapporto del contingente co!la popolazione - 11 : 300 .. Durala del servizio - dai '.z l ai 32 anni, cioè 3 ann sotto la bandiera, 3 nella riserva, 5 nella landwehr. 1

1

Entrate. Spese .

circa

40,000 fiorini. 40,000

Ciasc·un uomo, di bassa forza che volontario serva4 anni ne-lle truppe a cavallo, è solo obbligato a 2 anni, nella riserYa e 2 a,n ni nella landwehr. I

Guardie . Altrimenti armati . Pe1jani.ks (gendarmi) . Pezzi da campagna

400 uomini. ;tiS a 30,000 ,100 20

:Entrate Spese. Spese per l'esercito Rapporti di spesa -

fer l'esercito :

Sulle entrate compiessive . Sulle uscite complessive

Estensione - 11,380 miglia (ruadrale . Abitanti - 4,~07,000 . Rapporti della forza armata, colla popolazione: In piede di pace In piede di guerra .

76,200,000 fiorini. 76,200,000 13,800,000

1: H13: 1 : 40

1

Spesa d' un uomo in piede di pace . Quota d'imposta d'un suqdito p.e r le spese militari

18, 1 o[o 18., 1 °,{o 1

286J 5 fiorini.


2t34

LA FOnZA ì\IILITAnE

Truppa

da cam11a9na

Fanteria ,di linea . cacciatori Cavalleria pesante . . Ieo-o·i era . . Artiglieria cla"iampagna da piazza . . ·Armi specia li . . . . . . . . . . Personale e truppe . d'am ministrazione,

treno, ecc.

. . . . . . : . .

'.fola lo forza cli guerra : 86,200+32,400

.Piede di pace : 38,850.

490{0 ]2220 2090 8860 5340 3000 215()

J

·

j Laudwchr 32400

4000

= 118,600, con 192 cannoni .

2 corpi d'esercito di 2 divisioni a 2 briga~ di fanteria: 2 regg. fanteria. ed ,J battagL cacciatori, ed ,f brigat.a di cava:l leria (2 - 3 regg.). ~6 regg. di fanteria di 3 battvglioni di. J. compagnie· = 48 battagl 12 battagl. cacciatori di J. comp. !32 battagl. la.nchvehr a 1- comp. -10 regg. ca-valleria di iS squa·droni. = 50 squadroni. j . regg. a1·Liglieria. cli ,1 batteria a cavallo e 7 batterie a, treno, da 6 pezzi = 32 batterie. ,1 batter.ie a pied i (cli fortezza.). ,1

265

DEI DI VERSI ST.\'l'I E Ci\Ot'EI

Estensione - 334.. miglia quadràle . Abitanti - 1,750,000 . Rapporto delh1 forza armata colla p9po1azione·: I

In piede di pace . In piede cli guerra

1: 1! 11'7 '1 : 38

1

In eLà di. coscrizione annualmente - Hi a '16,000. Contingente annuale in media - 5,800 . Inabili fra gli assegnati - 50, 52 °[o · Rapporto del contingente colla popolazione·- '1' : 302. Durata del servizio attivo - da 21 a 32 anni d'età . Durata cli servizio degli assegnati - - 1'z anni , cioè 3 sotto le armi, 4 alla riserva, ii nella lanclwehr. Durata di servir.io d'altri chiamati - 12 anni per tutti queil i non assegnati a serviz io militare nell'esercito come truppa obbligata. 1

squadrone del treno .

1 regg. del genio a 1 O comp. ed 1 sezione di treno.

1

4 comr_i. di sanità.

cornp. operai. ,1 9omp. cli minatori . ;J

Entrate

n,,J60,000 fiorini .

Spese . . Spese per l'esercito

,1.

'7,160 ,000 3,980,000


266

-

6 regg. fanL di 2 hattagl. a 4 comp.

Rapporti di spesa -

23 °[0 23 °{o

Sulle entrate complessive Sulle spese compl essive .

270 fiorini ..

Spesa d'un uomo in piè di pace Quota d'imposta cl' un suddito per le spese militari .

2,!

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--

12513 4088 2042 1021 ~184 : 16'1:

Fanteria di linea. . caccialori . Cavalleria pesante . leggiera . 1960 Artiglieria da campo da piazza 41-8 Armi speciali . . . . . . . . Personale e truppe cramminislrazione, treno, ecc. . . . . . 1162

""""ctS

s:,.·-

0.<l)

f.-.

,;:::

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i::::

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~ ctS ,..;i

--

4148 10210 778

616 312

1240

204

100

380

Totale forza di guerra: 22, 284+7,007 + 6,014+ 10,210 Piede di pacè: 14,900.

1

2° Truppe da fortez:i:a:

Fo,•za cti uuer,•<i ,tell'ese1•cito.

i:::

=

12 battagl. battagl. cli cacciatori a 4 comp. regg. di cavalluia a 3 squadroni =· 12 squadr. squadrone cacciatori di campo. r egg. d'artiglieria a 8 batterie a 6 pezzi e 3 colonne da munizioni. 2 co mpagnie di pionieri. 3 pelottoni di sanit,\.

2 4 1 1

Per l'esercito:

<l) bi)

i6'1

DEI DIVERSI ·sTATI EUROPEI

LA FORZA I\ULITARE

= 45,605.

():1•ganizz?'zione dell'esercito.

2 r eggimenti fanteria a 2 battaglioni. , 1 battaglione caccia tori . 1 squadrone. 4 battaglione. ·. 4 baHerie da forLezza. • I • 1 comp_agma gemo . ,1 _ pelottone- di sanità. 4 battaglione. 11 batteria da piazza. 4 compagnia del genio. 1 pelottone cli sanità.

3~ Truppe di rimpiazzo: 16 compagnie di fanteria di Timpiazzo. 3 cacciatori. ,i. squadroni di cavalleria di rimpiazzo. 3 batterie · d'artiglieria . 11 pelottone di pionieri. 4. 0 Landwehr:

1O battaglio_ni cli fanteria. 1° Una divisione di: 2 regg. di fanteria e 1 brigata éavalleria. 1 compagnia di stato maggiore.

Dal ,1868 al 1872 saranno annualmente formati due battaglioni di landwehr.


268.

~69

DEI DI\'EUSI STA'l1I EUROPEI

LA PORZ.\ )!ILITAHE

Inàbili fra gh assegnati - 53 °[0 • Rapporto del contingen te alla popolazione-:- 1 : 304. Durata del servizio stan ziale .:_ da. 20 a 32 anni ; da 47 a i2 anni d'età alla leva in massa. Tempo di servizio degli assegnati = 112 anni, de1 quali 3 sotto le armi, 4 nella riserva , 5 nella landwehr. 1

Superficie - 2,8 miglia quadrale . Abilanti - 1,4-30,000. 1

Rapporto tra la forza armala e la popolazione : In piede ·di pace In piede di guerra.

Entra te Spese Spese per l'esercì to Rapporti di spesa -

1:

1

Truppe da c~mragn~

96

lJi compenso

Landwolir

7136

79;)0

1 : 33

1

,10,600,000 fiorini . H ,700, 000 1-,060,000

Totale forza di guerrn: 26,900 Pezzi da campagna : 60. Piede di pace: l •!,800.

Per l'eser cito:

Sulle .entra,te complessi.ve . Sulle spese cÒmpless ive .

Spesa d'un uomo in piede di pace Quota d'imposta d'un sudd ito per le spese militar i

Fanteria <li linea . .) cacciatori . . 5 19056 Cavalleria pesante . ' 2028 leggiera . . . Artiglieria da campagna . 1578 da piazza . . 1252 774 Armi speciali . . . · . . . . Personale 0 truppe d' ammi nistrazione, treno, ecc. 2212

+

8,800

+

648

652 244 120

'7,900

=

43,600.

38, 3 °[0 3.i, 7 ° [0 ·I i57 fiorini.

2,8

TtnpJJe cla campo.

1 divisione 3 brjgate da 2 reggimenti.

6 regg. fant. da 3 battag1. a 4 comp. = 18 hattagl. 3 regg. cavalleria· a 5 scjuadroni = '15 squadroni. 1 regg. artigl. da ,1O batterie a-6 pezzi = ii O bat1

,

In et.ù di coscrizione annualmente - · 12 a ,13,000. Contingen te annuale in med ia - 4,,00 .

terie.


.270

D.81 DIYlmsr S'l'A'l'I EUROPEI

LA 1''0RZA l\IlLl'l'ARE

battagl. artigl. da piazza -o. 6 comp. = 6 compagnie. '1 sezione pionieri da 2 comp. = 2 comp. 1 sezione treno. ~

Inabili fra gli assegnati - 24 °[0 • Rapporto dei contingenti colla popolazione - ,1 : 380. Durata del servizio stanziale - Comincia coi 20 anni di età.

1

Tempo di servizio degli assegna ti - 9 anni, cioè o anni in attività, 4, nella riserva. Tempo di servizio d'altri chiamati - TuUi quell i non chiamati ne ll'esercito stanziale, 5 anni nella guardia nazionale. Tempo di servizio dei volonlari, assoldati, ecc. ~ Volon tari di 16 anni cli et.\, per 5 anni cli ferma (presentemente sono 19,000) ; ringaggìati, da 2 fino a 7 anni (presentemente 140,000).

Tntppe da guarnigione.

6 battaglioni o. 4 conip. 3· squadroni. 1 1 sezione d' artigl. da 3 - 4 batterie a 6 o i pozzi. Land1oeh?'.

1

1O battaglioni da 4 compagn ie. Bilancio g~11e1•"le e spe.,e 1>e1• l'ese1•eito e 11,n• l ' ,n•11utta.

Entrate Spese. Spese per l'esercilo. Spese per l'armata

Superficie - 10,034 miglia quad eate; Colonie 16,.200 miglia quadeate. .Abitanti - 38,067,000; Colonie 6,070,000.

Rapporti di spesa -

Rapporto della forza armata colla popolaz ione : Forza di terra -.. Piede di pace . Piede di gue1·ra Forza di terra e di mare

20, 8 °[o· 21, 8 °[o·

Per l'armata:

Sulle entrate complessive Sulle spese comploss i·ve .

Reelulnm.enlo,

servizio nell'esercito.

Per l'esercito:

Sulle entrate complessirn Sulle spese complessive .

1 : 97 6 1 : 58. 4 : l:>5

· In elù di coscrizione annualmente - 325 a 350,000. Contingente annuale in media - 100,000. dei quali soltanto 63,000 circa Yengono posti in effettiv9

669,380,000 fiorini . 659,520,000 1139,520,000 59,200,000

8, 8 o[o· 8, 9 °[o·

Per l'eseT'cito e pee l'al'mata:

..,

Sulle entra te comple~si ve Sulle spese complessive .

29, 6 °[0 • 30, 7 °Jo·


LA l·'O flZ.\ !ilILI'l' AUE

Spesa d'un uomo in piede cli pace Quota d'imposta di un suddito per le spese militari .

rl58

fiorini.

,,

Riporto - Totale naviglio a Yapore,Legm. a veIa .

34..5 ,9v ,,_o

Totale legni . (dei quali 28 con 300 cannoni) Cannoni . illa.rinai ed equipaggi

4170

5,2

\

Fanteria di linea cacciatori Cavalleria pesante . leggera . (con 8·1,000 cavalli) . Artiglieria da campagna (con J.0,000 cavalli) . da piazza Armi special-i Petsonale o truppe d'.-nn min-istr., treno, ecc.

273

DEI DIVERSI ST.\'rl EUROPEI

6,870 60,000

44..1 , 6QO uomini. 65,000 45,000 ,f.6,000

1° Truvpe da _campagna.

ci) Fantel'i.a - Guardia imperiul e : 11 regg. gendarmi a 2 battagl da 6 comp. 3 regg. granatieri a 3 baLtagl. da 7 comp. .i regg. volteggiatori a 3 batlagl. da 7 comp. 1 rcgg. zuavi a 2 battagl. da 7 comp . ,J hattagl. cacciatori a pied i tla · 110 comp .

515,000

19,400

1

1

50,000

- - -·To tale piede di guerra

Linea :

650,000 uomini.

'

Pezzi da campagna Piede di pace

,100 regg. fanteria <li linea a 3 baLtagl. attivi da G com p. e 4 comp . cli deposito . 3 regg. zuavi a 3 battagl. da 7 com p. atlive e 2 di deposiLo . 20 baLtagl. caccia Lori da 8 com p. 3 battagl. fo.nt. d'Africa da 4 comp. auive e

948 389,000 uomini.

1 di deposi Lo. 1 regg. strnniero a 3 battagl. da 8 comp. 3 regg . tmcos a 4 hattagl. da '7 comp.

Naviglio :: y;,:;i re:

1

Corazzate (delle quali 1 1 batterie galleggianti -.in costnizione 14) Legni cli linea, fregate, corvette (in costruzioni 5) Minori ( in costruzione 9) . 1

1

Tot.ile f'an LCt'ia: 373 baLtagl.

45

92 • 208

b) Cavalleria _:_· Guardia imperiale: 4 regg. (1\ di carabinieri , 11 di co razzieri, 11 di dragoni e ,J <li lancieri) a 5 sq~adroni. 2 regg. {11 di guide ed 1! di cacciatori) a 6 squaclr . ANNO XIII, VoL. l V,

18

+


2'1t

DEI DIVERSI STA'l'I EUROPEI

LA FORZA MILITARE

Linea: 30 regg; ('10 di corazzieri, H>. di dragoni e 8 di lancieri} a 5 squadroni. · ~6 regg. ('11 di cacciatori, 6 di ussari, 3 di cacciatori d'Africa -, 3 di cavalleggeri e 3 di spahis) a 6 squa<lrnni. · Totale cavalleria: 261 squadroni. e) Altre truppe stanziali: 7 cornp. di disciplina. 2 comp. veterani. 9 comp. di cavalieri di rimonta.

cl) Artiglieria - Guardia imperiale 1 regg. d'artigl da campagna 11 regg. d'artigl. a cavallo a 6 11 squadrone treno d'artigl. di

,1 O comp. operai d'artigl. 5 cornp. artificieri. ,1 comp. armaiuoli. e) Genio: 3 regg. a 17 comp. = 5,1 comp. 2 comp. operai del genio . - ,1 comp . .fuori rango della guardia. 1

f) Treno: 1 squadrone della guardìa a 3 comp. 5 squadroni della linea (2 a ,1 O comp. atfive e~ di deposiLo e 3 a 12 comp.). 4 comp. d'operai degli equipaggi militari.

: a 6 batterie. batterie. 2 compagnie.

Linea: 4 regg. artigl. a cavallo a 7 batterie a 6 pezzi. 1O regg. artigl. montati a 9 batterie di 6 pezzi. 15 regg. artigl. a piedi a 12 batterie. ,1 regg. pontieri a ,12 comp. . 6 sqirndr. tre no d'artigl., cli cui 5 a 4 comp. e 11 a 8 cornp. Totale artiglieria : 190 batterie ('1) .

(1) Le bocche da fuoco adoperate oggidì dall'artiglieria francese sono di 3 specie: il pezzo da 4 da campagna, il pezzo da 4 da montagna, e il pezzo da 12 di ris<:trva. Ogn i pezzo è fornito di gTanate oblunghe, di granate a pallottole, e-di ·scatole a mitraglia. Il pezzo da 12 porta nel cofano dell'avantreno 18 colpi , qnello da 4 ne reca '10, pfo 4 colpi nel cofanetto dell'affusto.

RlCAP11'0LAZI01':E.

• Truppe da campagna: Fanteria . Cavalle~ria Artigli e ria Genio . Pontieri Treno .

373 261 1190 5'I

battaglioni. squadroni. batterie. compagnie .

'1'.2 6 squadroni .


L.\ 1'0117.A MILITARE

27'7

DEI Dl\'EHST STATI EUROPEI

In se~t~ito od avvenuln deliherDzi one s ui nuovo progetto militare, sarà per l'anenii'e la forza di guerra <:ornposla di: D annDte [c.Jassi) a ():3,000 uomini .

567,000 uomini. H-0,000 •19,000 24- ,000

Riassolàati . Yolontari Ufficiali . Total e

,50,000 uomini .

' -Gunrclia nazionulc mobilizzata Somma .

GOO,QOO l ,3::50,000 uom ini.

Contingente annuale in mecl1a - 97,000, e circa 40,000 di confine. 1na1Jili tra gli assegnnl i - 50 a tio 0 [0 • Rapporto del con tingente reclute coll a popolazione:: In tutto . Senza i confinari Coi confinari

1 : 36'.3 1 : 401.S 1: HO

1

Durata del serviz io stanziale - da 20 a 32 anni . Servizio degli assegnali - ,12 anni, cioè 3 anni linea , 7 anni ·I" riserva, 2 anni 2• riserva (landwehr). Durala di servizio d'altri chiamati - l'iel confine militare da 8 Hno a 1O unni. 1

BiluJt(•l,) r1e11ei•t1f,, " .,;pe,,;e 1u:1• t•e,çe1•cilo ~ pt:!1• l'a1•nurhi.

Supcrn cie - H ,300 mio·!,·:, I te. ti " c111a . , era . Ab1tanti - 34,1-33,000 .

Rapporti della forza armata colla popolazione: Forza di terra - ·Pieùc di pace . Pieùc cli guerra Forza cli terra e di mare

,, : \)8

1 :H,5 1 : 4-z, 1

Entrate . Spese · . Spese per l'esercito . Spese per l'armala . B.apporli cl i spesa -

407,:29, ,000 fiorini. 433,81.)0,000 70,.'t.OO,OOO 7,700,000

Per l'esercito:

1

Sulle entrate complcssiYe Sulle uscite compl essive .

18 °["'

17 °[0

Pel' l'al'mata:

,fo et;'i di coscrizione :.inn1rnlrncnte -

3•1O a 320,000.

S111le entrate complessive Sulle us<~ite complessh·e .

1, 9 °[0 8 o[o.

i] ,


278

, LA FORZA MILITARE

Per l'esercito e per l'armat~: Sulle entrate complessive Sulle uscite comples_sive . Spesa d'un uomo sul piede di pace Quo la d'imposta· d'ogni suddito pér le spe_se militari

'19, 9 oTo 48, 8 °[o 226-, 5 fiorini.


Truppa da campagna

Uomini

Cavo Ili

Da guar-

Deposi li

nigione

eriserve Uomini Cavalli

tj ~

H

l:l

.•....• . ........... . . ' . . . •.~ Cavallerb posante . . • . . .• .- · leggiera . . • . ..• ...... Artiglieria da campagna Fanteria di linea . cacciatori .

.

da fortez.za .

..

I

.

'

.

. • . • . . ' Personale e truppe d'amministrazione, treno, ecc.

Armi·speciali .

..

..

H

160924 9646

348925 39586 10499 24300 10$00 18180

2736 675

1

11040

2634

3126

32992

12000

9000

Complessiva forza di guerra in numeri londi : 536,000 + 185,200 + 69,800 = 791,000•

Pozzi da campagna: 1,248. - Piede di pace: 240,000.

37280 9386 7052

j 30100 f

<:

tzj ~ Ul

H

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..,:,... . .., '(/).

6100

H

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e:

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o "O tr:I 1-1


280

DEI OIYEHS! .ST,\"l'l F,U l\OPKC

LA FOnZ:\ M!LlTAnE

12 regg. artiglieri a da -13 baLterie ad 8 pezzi a 5 co, lonne da mu nizione. 1 regg . artiglieria da costa di :3 battagL 9 battagl. ,H'Liglieeia da piazza di 4 comp. 1

Naviglio a vapore: Corazzate .Vascelli, frega Le, corvette l\linori

2· regg. genio a 4 bottagl. a 4 comp. 4 regg. pionieri da 5 battugl. a 4 comp. In totale 13 bnttagl .

8

,1 o 29 •

47 Legni a vela

,16

Totale legni . (e 35 legni da posiz. con 1117 cann.)

63

1O comp. di sanith. 88 squadroni di ,treno. 1

2• Truppe d·i 1·ise-rrn e gu(1,1·Mgione.

5° e 6° bawigl. degli 80 regg ..

Cannoni . , . Marinai ed equipaggi ·

798

H,.600

baungl., 7 divisioni e '13 comp. dei regg . di confine. 2 battagl. del regg. caccintorì. 33 comp . di riserva dei cacciatori. In totale 1180 battagl. 3t':-. ,i.

(h•ganizzazione ilell'esei•cit(),

1° 1'1•nppe da campagnci.

regg. fan teria da 4 battagl. di 4 comp. U regg. di confin e da 3 battagl. di 4 comp. · 1 battagl. di confine di 4 comp. ·! regg. cacciatori Imperatore di 7 battagl. da 4 comp. 33 baLtagl. cacciatori da 4 comp. In totale i-03 battagl.

8 comp. di riserva del genio. 5 comp. di r iserva ponLonicri. In toLale 113 comp .

80

H, regg. dragoni da 6 squadroni. H- regg. usseri da 6 squadroni. 1 13 regg. ulani · da 6 squadroni.

In totale 246 squadroni.

3' Trnppe di deposito.

80 divisioni di depos ito dei regg . di fantcrja. ,1 ba Ltngl. di deposito del regg . cacciatori. 33 comp. dei ba ttagl. _cacc iatori. I n totale ,U) ,J 1'2 battç1glion~. 4.,1 squadroni di dep osi Lo . ,12 batterie di deposito. 3 cornp. artiglierie cla costa.


28~ U FORZ A MILI1'ARE 8 comp . del genio.

DEI DIVERSI STATI EÙROl,)EI

6 comp. pionie1{ In totale H comp.

LEGGE

6 depositi permanenti di treno.

SUL

. RECLUTAMENTO DELL'ESERCìTO E SOLL'ORGANIZZAZIONE

, 9uest? ir~teressantissirno ragguaglio statistico dello

DELLA GUARDI!\ NAZIONALE HOBILE

Ze1tschn(t e co1npletato da una tabella comparativa che per non allungarci di più ommettiamo.

M.

Adottata dal Corpo Legislativo il 14 gennaio 1868, ratificata dal Senato il 28 gennaio 1863, e promulgata ,!]all'Imperatore jl l" febbraio 1868.

TITOLO PRIMO. Del 1·eel1da111ento · deU'ese1·éi"to.

Art. 11°. Gli articoli 4., ,13, HS, ·so, 33 e 36 della legge del 2·1 marzo 1832 sono modificati come segue: Art. 4. Il quadro .della riparti:t.ione, tra i dipartimenti, del nume'ro d'uomini da fornirsi in virtù della legge annuale del contingente per le trnppe di terra e di mare sarà annesso a1la detta legge . I primi numeri esciLi dall'estrazione a sorte, stabiliti dall'articolo seguente, formeranno il contingente delle truppe di mare.


2.84

E s u u'onG.\N JZZAZIONE DELLA GUARDIA NAZ . M0DJLE

LEGGE SOL f\ECLU'l'AMF.NTO DELL'ESEHCl'l'O

Il modo cl i questa rìpartizione verrù fis sato dalla stessa legge. Art. ,13 . Saranno esenti e sostituiti, neìl'ordine dei capoversi susseguenti, i giovani destinati dal loro nu~ ~ ero .a far parte del contingen te e che si trove n)nno rn uno dei casi seguentj, cioè-: .. 1 ° Qu elJi che non raggiùngono la statura cli un metro e cinquantacinque ccnl imeiri; _2~ Quell i che per- informi~ù fossero im propri al serv1z10 ; 3° Il p1'.ir:1ogenito d'orfoni di padre e rn adee; , 4° Il DgJ10 ~1_n ico _o -il primogenito dei figli, o i n rn~nennzn d1 figh O d1 genero, il nipote unic0 O il P;·1moge;1ìto _dei nipoti di avola attualmenteyedova, 0 d un paare cieco od entrato nel settantesimo anno d'età· . Nei casi previsti dai paragrafi sopracitati 3° e 11 fratello secondogenito godrit dell'esen zion e se il fratello primogenito è cieeo o affetto da crualsiasi in fern:1.La' rncura . J)i le elle lo renda im potente l · Dl lavoro proficuo ; 5° Il più vecchio. élei due frntelii chianrnti a far parte della medesima es trazione e destina ti enteamh:i: dalla sorte, se il più g iovane è riconosciu to atto al° sen·izio; G0 Que1!o di cu i un fratello sarù sotto le bandier;e • a tutt'altro ti tolo che cli s urrogante ; _'i~ Qu ello il cni frate llo sarà morto in [,lttività di sernz10, o sarà stato riformato o ammesso al ritiro ~er '.é~·i~e ricevute in un servizio coma ndDtO, o pér in~ ferm1tn meontrnte nelle armate di terra o di mare. L':senziorie accoi'data sia conforrne al N. 6, sia conform e al .N. 7 sopraci tati, non sarù applicata che ad un solo fratello per lo stesso caso , ma <lessa si ~,jp~L~r ~1 ~ellD _stessa famiglia tante volle quanti sono 1 dmtll c1ie si riproducessero .

40:

285

Sarann o nondim eno contate in deduzione delle elette esenz ion i quell e di già accordate ai fratell i viventi, in virtC1 dei N. 1, ·2, 4 e 5 del presenLe articolo. 11 g iovo.ne omrnesso che non si sarù presentalo per-sonalmen te o p'el' delegazione a conco rrer~ uJl' estrazione a sorte della classe all a quale egl i appartiene, non potrù. ripetere il benefizio della esenzio ne ind icata dai nurnc1:i 8, l , 5, G e 7' del presente articolo, se le· cause di queste esenzioni non soprnvvènne ro c;he posteriormente nlla chius ura delle liste del contin. gente di st1a elasse. Le cause d' esenzione previste cbgli articoli 3, J. , 5, 6 e 7 suindicaLì, dovranno, per produrre il loro effe tto, esistere il giorno che il consiglio cl i revisione è d1 iamato a statuire. Quelle che accad i•anno tl'a la decisione del consiglio di revisione ed il 1° luglio ,. punto di partenza della durata di serviz,io di ciascun contingente , non modifich erann o la posizione legale dei giovani designati per farne definitivamente parte. Ciononostnn te, il cfriamato che, posteriormente sìa .a lla dec isione del consiglio di revisione, sia al ·1° luglio, diverrà il primogenito d'orfani cli padre e madre, il ·figlio unico ocl iJ primogeni to dei figli, o , in dife ttodel figlio o del genero, il nipote unico o il primogenito dei nipoti di avola vedova o di padre cieco, sarà, dietro sua domanda e per il tempo che ancora ba da servirn, assim ilato ::li rnilitDri della ris~rva, e non potrà --esse t'c r ichiamuLo che in tempo di guerra . Art. EL Le _operazio ni sn1 reclutamento saranno rivedute, ascoltDte le reclamazion i cui quesLe operazioni avessero votuLo dar luogo, e giudicate in seduta pubbltca le ca use cl'r.scnzione e di dedu zione da un -consigli1l <l i rev ision e compos to_: Del prefe tto , presirle nLc:, ed m sua assenza, dal 1


is6

LEGGE SUL HECLU'.l'AlllEN'rO DELJ,'ESEl\CJTO

seg'.·e tarìo generale, o dal co11Siglie.re di prefettuì·a apposita men.le delegato dal prefetto; D'un, consigliere di prefetturà; D'un me mbeo del consiglio generale del dipartimento; Di un membro del consigl io del"circondari o, tutti e tee destinati dal prefetto; Di un nffizial e generale o s uperiot·e deleo·ato dal:... l'imperatore . l'.) Un membro dell'intepdenzn militare assisterà alle ope~·azioni del . consiglio di r ev isione; egli sarà inteso ogmqualvolta domand<m\ la parola, e potrà far ;-esultare le sne osservazioni su l registrn dell e deliberazioni. Il co_n.siglio di revisione si trasferirà nei diversi circ?nd_ari; però , a seconda deìle località, il prefetto potrà rrnrnre nPl medesimo l uogo e per le operazioni del consiglio più circondarii . Il sotto-prefeuo, o il funzionario che ne fa le veci per le opernzioni di sorteggio, assisterà alle sedute che il consigli o di revisione terrò nell'estensione del suo circondario . Egl i avrà voce cOrisulLi~a. Art. 30. · Per i giovani soldati compresi nelle due parti del contingente menz ionate nell'urticolo precedente (29 della legge del ,t832) , la durata del servizio è di cinque anni, · allo spirare dei quali passano nella. riserva, ove servono per quatLro anni , restando addetti, secondo il loro anteriore servizio, all'esercito· od all'armata. La 1urata del servizio data dal ·1 ° luglio dell'annata dell'estrazione a sorte. · I militari della riserva non possono essere chiamati all'atti.vità che in tempo di guerra e per decreto dell'imperatore, dopo il completo esa urimento d elle classi prec~denti, e per classe, corhinciando dalla meno anziana.

E SùLL' ORGANI?:ZAZIONE DELLA GUAI\DIA NAZ. MODILE

287

Questa chiamata potr·à esser fatta. in mia maniera distinta ed ind ipenden te per la riserva dell'esercito è per quella dell'arrnata. I mil itaei della riserva possono ammogliarsi senza autorizzazione nei Lre ultimi anni del loro servizio nella risen1 a. Questa facoltà è sospesa dal decretò di r ichiamo in attività. Gli uomini ammogliali · della riserva restan o soggetti a tu tte le obbl.i gazioni d el servizio militare . Il 30 giugno di ciascun anno, in, tempo di pace, i soldati che aveanno ?ompito il loro tempo 9.i servizio nella riserva riceveran no il loro congedo assoluto. Lo riceveranno .:pure, in tempo di guerra, immediatam enLe dopo l'arrivo al corpo del contingente destinato a surroga dì . . A1lorchè sarà il caso di concedere dei congedi illi. miLati, e§si verrannd accoedati iù ciascun corpo ai militari p iù anziani nel servizio effettivo'SOtto le bandiere, e preferihilmenle a quelli che ne faranno domanda. · Gli uomini lasciati o mandati i n congedo potranno essere sottoposti a~rassegne e ad esercitazioni periodich e, che saranno fissate dal ministro della guerra. Art. 33. La durata dell'irruolarnento volontario sarà_ di due anni almeno. · L'ar rnolamento ,,olontario .non dadt luogo all'esenzione trattata nel N. 6 dell'articolo ,13 precedente, se non q uando sarà stato contratto per una durata di nove anni. In ciascuno dei casi gli arruolati volontari non potranno essere inviati in congedo senza il loro con· sen so. Art. 36. I ringaggiam enti potranno essere ricevuti ug ualmente per due anni" e non potranno ecc~dere quello di cinque.


288

LEGGE SUL' HECLCTA)IENTO DELL' EsEltCITO 1

I ringaggi. non potran no essere ricevuti che durante il corso dell'ultimo anno di servizio sotto le bandiere, o dell'anno ché precederà . l'epoca della liberazione definitiva. Dopo cinque ann i di servizio so tto le bandiere, essi a vranno diritto ad un' alta p.:iga. Le altre c·ondizioni saranno determinate per decreti inserti nel Bollettino delle Leggi .

È SULL 0RGANIZZAZI0NE DELLA GUARDIA NAZ, MOBILE

~89-

TITOLO II. Della guai•clia 11azio11ale moMle.

Art. 2. I titoli rr, m e v della leggè 26 aprile 11800, rela-

S EZIONE PRIMA,

tiv.i alla dotazione dell'esercito, e le leggi del 2t l uglio 4860 e 4 giugno it86,i-, sono ab rogate . Le sostituzioni d'uomini sulle liste distrettuali ed il r impiazza.mento sono autorizzati, co nfotmente agli articoli 17, 18 , ,1 9, ! O, 2,1, 22, 23, 24, ~8 e 29 della legge del 2,1 marzo 11832 , i quali sono rimessi in vigore. I~ egualmente rimesso i n vigore il titolo m della -stessa legge, sai vo le modificazioni appor tate agli al.'ticoli 33 e 36 dall'articolo primo della. p1·esente legge.

Suci composizione - Suo scopo= Dwrata clel servizio.

Art. 3. Una guardia nazionale mobile sarà costituita all'effetto di concorrere, come ausiliare all'esercito attivo, alla difesa delle piazze forti, · delle coste e delle fron- . · tiere dell'impero, ed al mantenimento dell'ordine nell'interno. La guardict naz ionale mobile non può -essere chjamata all'attività che con una legge speciale. . Nulladimeno i battaglioni che la compongono possono e·ssere riuniti al capo-luogo o sopra un punto qualunque de! loro dipartimento da un decreto dell'imperatore n ei venti giorni che precedono la presentazione della legge di chiamata in attività. In questo caso, 11 ministro della guerra provvederà all'alloggiamento ed al vitto degli uffiziali , sott'ufli"' ziali, caporali e soldati. ANNO

,., , ;:' -

xm,

VOL, IV.

19


290

LEGGI SUL RECLUTAMENTO DELT)ESERCITO

Art. 4. La guardia nazionale mobile si compone: 1° Dei giovani dell e classi degli anni 1867 e seguenti che non furono compresi nei contingenti i11 ragione del loro numero a sorte; 2° Di quelli delle stesse classi alle quali si fece l'applicazione dei casi d'esenzione previsti dai N. 3, 4, 5, 6 e 7 dell'art. 13 della legge del 21 marzo 1832 ; 3° Di quelli delle stesse classi che si saranno fatti surrogare n ell'esercito. Possono egualmente essere ammessi nella guardia nazionale mobile quelli i quali, liberati dal servizio militare o dalla guardia nazionale mobile, domandassero di farne parte. Le sostituzioni sono accordate nelle famiglie fino al sesto grado inclusivamente; il surrogante deve essere di età inferiore ai quarant'anni e adempiere alle altre condizioni previste dalla legge 1832. I consigli di revisione esentano dal servizio nella guardia nazionale mobile i giovani contemplati nei §§ 1 e 2 dell'art. 13 della legge del 1833. Il consiglio di revisione dispensa dal servizio nella guardia nazionale mobile: 1° Coloro ai quali le loro funzioni confcnscono il dritto di richiedere la forza pubblica ; 2° Gli operai degli s t.:1bilimenti della marina imperiale e quelli degli arsenali e manifatture d' armi dello Stato, ove il servizio presenta dritto alla pensione nel ritiro. 3° I preposti del servizio attivo delle dogane e delle contribuzioni indirette ; 4° I fattorini della posta delle lettere; f.> 0 I macchinisti di locomotive sulle strade ferrate.

i,:

SULt.'onGANIZZAZlONE DEJ.I.A CUAUDIA NAZ. ilIODll.E

291

I consigli di revisione dispensano egualmente i giovani che si trovano in uno dei casi di dispensa previsti dall'articolo 14.- della legge del 1832 , dall'articolo 79 della legge del 15 mai'zo 1850 , e dall'articolo 18 della legge del 1O aprile 1867. I giovani che prima dell'estrazione si saranno obbligati dì restare dieci anni nell'insegnamento primario e che saranno impiegati sia in qualità d'istitutore, sia in qualità d'is titutore aggiunto · in una scuola pubblica, fondata almeno da due anni ed avente per lo meno 30 allievi. · La dispensa non può applicarsi agli istitutori e agli istitutori aggiunti d'una m edesima scuola, che nella proporzione di uno per ciascuna frazione di trenta allievi. I consigli di revisione dispenseranno ugualmente, a titolo di sostegno di famiglia, fino alla concorrenza · del 4O per 0 fo, coloro che avranno un ll}aggior numero di titoli alla dispensa. Sono esclusi dalla guardia nazionale 1~obile gl'individui designati ai N. ·1 e 2 dell'art. 2 della legge del ,2,1 marzo ,1832. 1

Art. 5.

La durata del servizio nella guardia n~zionale mobile è di cinque anni. Essa conta dal 1° luglio dell'annata d'estrazione a sorte. Art. 6. I giovani della guardia nazionale mobile continuano a godere di tutti i dritti dei cittadini: essi possono contrarre matrimonio senz'autorizzozione , in qua~·


292

LEGGE

sui.

l\ECLUTAMENTO DELL'ESERCITO

lunque periodo fossero del loro servizio; essi possono liberamente cambiare di domiciìio o di residenza; essi possono viaggiare in Francia od all'estero, senza che l'assentarsi dagli esercizi o· dalle riunioni, risultato di quest'assenza, pòssa contr'essi nascere il motivo di penalità. . Tutte le guardie nazionali mobili possono essere ammesse come surroganti nell'esercito attivo o nella riserva, se adem_p iono alle condizioni degli articoli 19, · 20 e 21 della legge del 2,1 marzo 11832. In questo caso il surrogato è ten~to di vestirsi ed equipaggiarsi a proprie spese, co~e guardia nazionale mobile.

Art. 7. ln caso di chiamata all'attività o di riunioni dei battaglioni della guardia nazionale mobile, conforme all'articolo 3 della presente legge, il consiglio di revisione, riunito al capo-luogo del dipartimento o del circondario, dispenserà dall'attività di servizio, a titolo di sostegno di famiglia e sino alla concorrenza del . 4, _per 0 [o, quelli che avranno più titoli- a questa dispensa. Potranno farsi surrogare da un francese dell'età minore di anni quaranta, e il quaJe adempia alle altre condizioni degli art. 4 9, 20 e 21 della legge 2~ marzo 183~ , quelli che si trovano in uno dei casi. d'esenzione previsti dai N. 3, 4; 5; 6 e 7 dell'art. 13 della detta legge. • Il consiglio di revisione delibererà sulle domande di sùrrogazione e sull'ammissione dei surroganti.

E SULL'ORGANIZZAZIONE DELJ,A, GUARDIA NAZ. l\lODILE

SEZIONE

i93

II.

Dell'organizzazione della guarcli'a nazionale mobile Della sua istrmione - Delle pene disciplinarié.

Art. 8. Nei dipartimenti la guardia nazionale mobile è organizzata in battaglioni, compagnie e batterie. Gli uflìziali sono nominati dall'imperatore, ed i sott'uffiziali e capqrali ,dall'autorità militare. Essi non ricevono' stipendio che nel solo caso ove la guardia nazionale mobile venga chi.a mata all'attività. Sono solamente eccettuati da questa disposizione l'uffiziale incaricato specialmente dell'amministrazione , e gli uffiziali e sott'uffiziali istruttori. Art. 9. I giovani deJla guardia nazionale mobile sonci tenuti ad interven_ire, a meno di legittime assenze: . 1° Alle esercitazioni che hanno luogo nei distretti della loro residenza o del l9ro domicilio; 2° Alle riunioni delle compagnie o dei battaglioni èhe hanno luogo nella circoscrizione della compagnia o d_el batt~glione .. Ciascuna esercitazione o riunione non può dar luogo, p er i giov9:ni che vi sono chiamati , ad uno spostamento maggiore di una giornata. Queste esercitaz,ioni o riunioni non possono ripe!,ersi più di quindici v_olte all'anno.


294

E ,SULL' OUGANIZZAZIONE DELLA GUARDÌA NAZ, MOBILE

LEGGE SUL itECLUTAl!IENTO DEL!.'ESEI\CITO

· Tutte le assenze, le cui cause non saranno riconoseiute legiLtime, saranno tenute in conto dall'uffiziale o sott\1fiìziale della compagnia, che clo·,,rlt fa,; vidimal'e il suo rapporto al sindaco del comune il quale darà il suò avviso. • lo spazio di' un Dopo avverate tre assenze durante anno, la ?uardia nazionale mobile può esser processa~, conforn:ernen~e all'art. 8~ della legge 13 giugno 18 ,'>'1, dava~t1 al tribunale correzionale, il quale, dopo aver?e venficate le ca11_se d'assenza, le condannerà, se v1 ha luogo, alle pene stabilite dal detto articolo. Sono esenti' dallé ésercitazioni coloro che o·iustificano una sufficiente conoscenza del rnaneo·o·i; d'armi 00 e scuola del soldato.

SEZIONE

III.

Dell'entr.ata in attivitcì.

295

.

Art. 11. 1 1

1

Art. 1 O.

Durante il tempo delle esercitazioni e delle riunioni la guardia . nazionale mobile è sottoniessa alJa disciplina regoJata dagli articoli 1,13, 1·14 e ,1,16 della sezione n ~el ti to}o iv dellà legge del 13 giugno ,185 1 sulla guarcha naz10nale, così puee dagli articoli 5, 8•1 e 83 della stessa legge. L~ pene enm~c~ate .all'ar.ticolo ·1'13 sono applicabili, secondo la gravita d01 casi, alle colpe enumerate ao-!i 0 articoli 73,.74 e 7tì della sezione 1 del titolo 1v. L~ pr~vaz_io~e del gl'aclo è incorsa nei casi previsti dagli articoli 75 e 79; essa è decretata: Per gli_ t~ffiziali, dall'imperatore in seguito a rapporto del m1mstro della guerra; . · Per i sotl'ufficiali, caporali o hrio·adieri dall'au0 torità milìtarè. ' Gli u(fiziali, s9tt'uffiziali, caporali o b1·igadieri imp~egati all'amministrazio~e od al'l'istruzionè sòno sott?posti alla disciplina militare dmah te il tempo che s1 trovano nell'esercizio delle lorn fnnzioni. 1

A datare dalla promulgazione d~Jla legge della chiama.ta in attività della guardia nazionale mobile, gli uffiziali, sott'uffiziali, caporali o gu3,rdie nazionali che la compongono sono sottoposti 11:lle discipline ed al,le leggi militari. Essi hanno i doveri e fruiscono dei vantaggi annessi alla condizion'e dei soldati, caporuli, sott'uffiziali ed uffiziali dell' esercito . '

I

Art. 12.

1

1

Sono abrogate tutte le disposizioni contrarie· alla presente legge, e specialmente il titolo YL della legge del '.t2' marzo 183,1. · ; · 1

SEZIOl''iE

IV.

Disposizioni transitorie relative al tùolo

1.·

· Art. 113.

I giovani co mp resi nel contingente c!ella classe 1867 godranno simultaneamenté del dritto della sù rrogazionc e dell'esonerazion e. 1


296

LEGGE SUL RECLUTAllmi,To DELL'ESERCITO

.

Il numero delle esonerazioni non potrà oltrepassare il numero dei ringaggiamentì e degli ingaggiamenti dopo liberazione che saranno stati contrattati avanti del 1° aprile- 1868. . _ Il numero delle esonerazioni sarà ripartito per distretti da decreto del ministro della guerra, proporzionalmente a quello delle esonerazioni pronunciate nel 1867 nello stesso distretto. Le esonerazioni sono pronunciate seguendo l'ordine deì numeri a sorte, cominciando dagli ultim·i. 1

1

Disposizi·oni f!ransitorie relative al titoJo

II.

E SULL'ORGANIZZAZIONE DELLA GUARDIA NAZ. MOBILE ·297

zione dei gio;ani del suo comune che devono far parte della guardia mobile conforme~ente all'art~colo precedente. A Parigi e a Lione questa lis~a è formata_ dal pre, fetto o suo delegato, assistito da tre membn del consiglio municipale e dal-sindaco di ciasc1m circondario per il c~nso di questo circondario, Art. 16. un consiglio di revisione per distretto giudic.a, in pubblica seduta, . le cause d'es~nzione_, le quah non possono essere che quelle previste d~1 N: ,1_ e_ 2 dell'artrcolo 4 3 della legge ,del 1832, ed 1 casi d1 d1sp~nsa previsti dall'articolo, H della stessa l~gge, e dagli articoli 79 della legge del 15 marzo 1850 e •t 8 della legge · del 10 aprile 1867. . . Tuttavia questo consiglio di revisione può esentare~ come sosteo-no di famiglia, sino alla concorrenza d1 dieci per c;nto, quelli che presenteranno più titoli all'esenzione. Questo consiglio è presieduto, al cap.o-luogo del dipartimento: Dal prefetto o dal segretario generale, o dal consigl iere di prefettura delegato dal prefetto; Al capo-luogo degli altri circondari: Dal sotto-prefetto. Comprende inoltre: Un membro del consiglio generale; Un membro del consiglio del cirgondario; . Un uffiziale destinato dal generale comandante il dipartimento. Nel caso di paritù, il voto del presidente è preponderante. Un medico mjlit~re è addetto al consiglio di revisione . 1

Art. '14. Fanno parte della guardia nazionale mobile, a datare dalla promulgazione della presente legge, salvo le eccezioni previste dall'articolo 4 della ' presente legge, gli uomini celibi o vedovi senza figli delle. classi del 1866 , 1865, 1864, che son o stati liberati dal consiglio di revisione. Quelli della classe del 1866 serviranno 4 anni . Quelli della classe del ·1865 servira nno 3 anni. Quelli della classe del 1864 serviranno 2 anni. L'impegno di rimanere dieci anni nell'insegnamento, previsto dalle leggi del 1832, 1850 e 1867, potrà esser preso al momento che si procederà alla formazione della guardia mobile, in virtù delle disposizioni transitorie suddette. 1

Art. ·15. Il sindaco, assis'tito dai qÙatl.ro consiglieri rmmici. pali primi inscritti sul quadro, forma la lista d'is.cri-


sm. RECLUTAMENTO nntn'rsnnelro Eco, Questo consiglio si trasferisce successivamente nei differenti capiluoghi e distretti del circondario. Cionondimeno, & seconda delle località, il presi« dente può riunire, per le operazioni del consiglio, i giovani di diversi distretti.,

298

LEGGE

Art. 17. La riunione delle liste delle provincie, compilate dal consiglio di revisione, forma la lista del contingente dipartimentale. ] giovani i'acicnti parte di questo contingente sono inscritti sui registri di matricola della guardia nazionale del dipartimento, e divisi in compagnie, baitaglioni di fanteria, e batterie d’artiglieria…

RIV STA STATISTICA

Principati Uniti. I… nuova til-ganizzazione dell’esercito rumene.

[In decreto del principe in data del 42—2l» agosto ordino in conformità della legge sull'esercito, votati alle Camere nell’ultima sessione, la creazione di un 8u reggimento di fanteria. La formazione dei reg— gimenti altresi viene a subire una modificazione dovendo essi, in forza di detto decreto, d'erainnonzi coristi-wc di tre battaglioni invece che didue, portandosi cosi i battaglioni della milizia a 30, Da qualche tempo a questa parte il governo dei Principati Dan biani trovasi in possesso iligran numero «li i‘ueiliznl ago, di cannoni “gati, fra i quali 36 cannoni a re— trocarica di ac aio fuso della fabbrica Krupp. Quasi tutti i fucili a percussione acquistati al tempo del principe Cusa vennero negli arsenali convertiti a retrocarica. aceuinulznnlO insomma una gran quanlilù di materiale «la guerra d'ogni aorta.


300

STA'rISTICA

L'esercito rumeno però al presente non esiste veramente che stilla carta , poichè l'organizzazione di esso è tutt'altro che brillante, e fra tutti i molti suoi_ generali ed uffiziali superiori non ve ne è uno cui si sia pot1:1to presumere tanto talento .organizzatore da ideare un ordinamento qualunque per quello esercito, e tale da attivarlo e condurlo a termine. Giov:anni Brati!)-no com'è noto è uomo che non si spaventa nè .recede innanzi a qualsiasi impresa, e quindi collo stesso coraggio col quale assunse i portafogli delle finanze, dell'interno, ed esteri, così si è fatto ·ministro della guerra. L'assunto in verità non è poca cosa, poichè non solo egli deve introdurre una nuova organizzazione nell'armata, con pochissimo appoggio degli ufficiali ; ma è obbligatò altresì ad estirpare molti mali e vecchie abitudini che avevano gettate profonde radici nell'ufficialità, divisa come il r esto della popolazione in tante sètte e partiti politici, quanti mimstri erano al potere.

mania nel 1866, determinava nella sezione ultima del Parlamento di chiedere la facoltà di maggiori spese per l'esercizio del 1868. Quale corollario a ciò decretava lo smantellamento di parecchi fortilizii reputati superflui, e per contro faceva dar mano a lavori di rinforzo alle linee di difesa Yssel, Utrecht, Amsterdam. Si mtrapresero studii sulla difesa della costa, ·s ulla opportunità di acquisti di navi corazzate, dt batterie galeggianti, di bastimenti arieti ecc. Ora il bilancio per se stesso, per l'esercito 1868 , sale a circa 30 milioni 112 . di franchi, e quello della marina a 33, ossia il. primo maggiore di 1J8, il secondo di 2[3 del precedente. Vennero erogati 217,000 fiorini all'acquisto di can~ noni ed altre armi,1 200,000 fiorini ·per cannoni da costa di grosso calibro, 120,000 fl. per cartucce di metallo, 500,000 fl. per l'erezione di 4 forti sulla linea di Utrecht, 200,000 fl. per altri tre forti sulla linea di Amsterdan1. L'es~rcito regolare venne fissato della forza di 62,000 a 70,000 uomini, il conlingente annuo di '11,000 a H,000 .uomini, e la dul'ata di presenza della · milizia sotto le armi prolungata ulteriormente. Si stabili inoltre che una parte 'dell'esercito fosse annualmente riunito per grandi eserr,itazioni nel campo. di l\1illingen. Decretata la formazione di 2 compagnie di sanità, . condotta. a termine la trasformaziòne di 70,000 fucili al sistema Snider. Le artiglierie pesan Li da ·16 · e da 22 centimetri modificate. in modo da avere i pezzi.in bronzo· muniti internamente di una canna· di acciaio . Fu, inolLre commissionata la fabbricazione di 8 o 1O milioni di cartucce di metallo e sanzionato l'aumento d~ stipendio degli ufficiali subalterni e dei - sott'ufficiali.

{Dal Kamemd).

,

301

RIVISTA

Olanda. 11 bilancio del ministe1•0 deUa guel'l'n tn Olanda per l'anno ISGS. · .

I

Il governo dei Paesi Da-ssi che fino dall'anno 1839, per Yiste di économia, aveva ridotta la cifra del suo bilanc10 della guerra, commosso dal pericolo di serie complicazioni che potessero sorgere in seguito agli avvenjmenti delle guerre si di Danimarca che cli Ger-


30p

303

STATISTICA

RIVISTA

Ani.erica. Rappor,o del ge11. Grant sulle condizioni dell'esercito dcgU Stati Uniti d'.l.merica,

L'esernito degli Stati Uniti conta sotto le armi ora . 56,3'15 uomini, di cui_3i,19·1 reclute; le diserzioni salirono alla cifra di 13,608. Lè uHime operazioni di leva si fecero con molta · · alacrità. Quanto alla durata del servìzio, Grant prç>pone di portare quella della fanteria e della cavalleria da 3 a 5 anni, come si usa già colla cavalleria. Domanda misure più forti cfi rigore contro i disertori, e la creazione di compagnie di disciplina. Il numero dei volontari; che l'anno scorso era di 1 1,04-3, ora è disceso a '.203, compresi gli uffiziali. Nell'anno sc9rso si comperarono 16,068 tra cavalli e muli, e se ne alienarono invece per l'importo di 268,000 dollari. Di uniformi e d'altri oggetti di equipaggiamento ne esistono in eccedenza ai bisogni. S.i continuanò i lavori di rinforzo delle fortificazioni permanenti e gli espedmenti di prova di corazze , blinde, ecc. Il lavoro negli arsenali si estese ultimamente in modo più speciale alla costruzione di affusti. Nell'anno scorso furono ridotti a retrocarica 23,000 fucili Springfield; in tutto,..il numero di trasformati e consegnati ai corpi è di 50,000 fucili, che dai rapporti avùti risultarono fare eccellente prova di sè .. Il generale Grant è d'avviso che i Spi·ingfield tr_asformati ~~rpassano pe1· semplicità, solidità di costruzione e 1

precisione di tiro tutti i tipi di fucili ridotti in Europa. Di cartucce ad accensione centrale ne furono fabbricati 7 milioni, di cui alle ·prove i colpi mancati furono 1r3 p. 010. Di cannoni ali' America ne abbisognano ,ancora 11900, più specialmente per l'armam ento dei forti .d i costa. · Il bilancio della gµerra per l'anno vegnente è fissato a 77 milioni di dollari, di cui ilO milioni e ,112 per fortificazioni ed t milione e 112 per l'artiglieria.

H. de R.

..


305

IHVJS!I'A TECNOLOGICA

Cotone (olminante.

RIVlSTA TECNOLOGICA

Negli ultimi esperimenti eh.e vennero fatti a WienerR.eustadt P,OD cotone fulminante in botti di legno contro muratura, si ebbe per risultato, che con botti riempite -di 25_libbre di cotone fulminante, collocate sotto il ciglione di un muro in cotto dello spessore di 2 piedi e 6 pollici , si potè -aprire una breccia; contro un muro di 3 piedi, bastarono pure i o 5 botti a distanza di 6 piedi l'una dall'altra, ed accese_contemporaneamente.

Carro 11er h·ns11orfo dei foa•iti di llel'ckeru•atbs, _C artucce a retrocarica.

_Dn carro di ferro a quattro ruote, che può acco_gltere 8 ammalali, 2 a 2 soprapposti gli uni agli altri; questo carro è coperto da , una tela mobile in tutto od in pJ.lrte, secondo il bisogno . I matera.zzi pendono da stanghe e ~ono adattati in modo che il ferito può esser trasportato nello stesso lenzuoJò dal car:npo di battaglia sul carro, è da questo sul letto dell'ospedale senza che necessiti un trasbordo. di sorta . All'avan:.. treno e' è. pos.t~ per 2 infermieri, ì quali p~ssono girare fra 1 fer1t1 per porgere loro i soccorsi necessarii. Le lettighe ponno caricarsi su tale carro da ogni parte. Due casse con medicamenti completano quanto può occorrere all'occasione.

L'Olanda ha ' modificato ultimamente le sue cartucce a retrocarica, adottando il sistema Davv , che può a ragione chiamarsi il più perfetto di tutti quelli attuai-_ mente in uso. ' · Questa cartuccia ha il cilindro di ottone col turaccioÌo di cal'la pesta al fondo. La miscela, o pillola di accensione, è riposta nell'incavo del tondello ed assi- • cùrat.a all'intorno dall'odo di una capsula. Tale car. tuccia è più solida di quella di rame , il colpo manca quasi rnai ed il suo costo è tenuissimo .

AJi!NO XIII, VOL. lY.

20


306

RÌVISTA TECNOLOGICA

Un nuovo strumento foflografìco.

Esso consiste in un grafometro mob_il e a specchio ; con esso si determinano tutti gli angoli, tanto nelrorizzontale che .nepa vertica le; si presta quindi comodamente tanto per stabiltre tracciamenti che all'apprezzamento delle dis tanze. Qu esto strumento è basato sul princip·io matematico che l'angolo di riflessione è uguale a quello d'incidenza, ed è assai semplice e tascabile .

INDICE DEL VOLUME IV -- ANNO XIII

Ottobr0. La guena del 1866 in Germania ed in Ita lia -

ufficiali .

H. ·de R.

MAR'l'INI CAnLo,

Gerente.

Ilelaz.ioni

. . pag. ll problema mi litare dell'indipendenza

5

. '> naziona le {Continucizione) . . Idee e co11siderazioni sulle cvol uzioui deila talli ca modern a. Per s. M. il Re C,rnr.o xv di Svezia e Norvegia . . » G. G. C. - R1v1STA IlrnLIOGllAHCA - Volontnri e regolari per Pao lo Fambri - Rcvue dc tcchnologie et d'art mi-

34

litaires H. de IL · -

·7?.

·N.

l\lARSELLI.

-,--

. » F1·anoia . Modificazioni al ve,stiario della cavalleria . - Razioni di foraggio. Nuova legg·e su l r eclutamento. ~ Campo dj Chùlons. - Belgio. - Su ll 'ordina mento militare. - Inghilterra. · - Riserva dell 'eser cito ing lese - Jl bilan cio della g uerra - A1lst1·ici. - La ri.f'orma .degli istituti mili-

59

R 1v1STA S'l'ATISTICA -

tari - Impiego di ufficiali p-ensionati negli stab ilimen ti di educnzione militare - Brevi cenni sull 'ordinamento milltai·o delle provirrcie nell'impero d'Austria denominate Confin i mil itari_ - Hio r clinameuto rlelle trup~'le sanitar ie - La par le slraorciimria del bilancio del la g uerra e marrnn pcl 1868 - Armamen to ~ Prn:,.~ici Danima,rcci. - Grnn Dncato di Ba<len . . . . » . 82 H. de TI. . ._ R I VISTA 'Ù,C:'<OT.OGICA , - Ripartizione del !c mun izioni da guerra nei corpi dell 'esercito del la Confederazione germaniea 1fol Nord-:- Esperienze di tiro in Prnssia - Luce di calce nelle caserme in Inghil terra in sos tituzione del gaz - Sulle navi co razzate . >> 122


308

•ll'IDJCE

Novembre e Dicembre.

.Ai lettori della Ri1,·ista. . . . . . . . pag. 129 Idee e considerazioni sui movimenti della tattica moderna, per S. U. il Re CARLO XV di Svezia e Norvegia (Con-

ti?1,1w.zione e fine) . . . . . .

. . . ,. .

>

Dei trinceramenti sui campi di battaglia •. · . > Rettificazioni alla Relazione ufficiale austriaca sulla campagna del 1866 .. . . . . . . . . . . " Le nuove artiglierie da campagna Mattei-Rossi . . . > Quesiti militari proposti dal generalo Bixio agli uftìciali al campo di l!' oiano (l• periodo 1868) . . . . > ZECCA AL1iss1.NORO, ingegnere. - Sull'applicazione rapida del clisigonimetro del!' iugegoere meccanico Spano Giuseppe, nel tracciamento delle vie di comunicazione . . . . . . . . . . . " La forza mililare dei diversi Stati Europei (Contin1wzio7ie e fine) . . . . . . . . . : > Legge sul reclutamento dell'esercito o sull'organizzazione della guardia nazionale rnobilA . . · . ,. H. de IL - RIVISTA STATJS'l'lC,\. - Pri;ncipati Uni ti. - La nuova organizzazione dell'esercito rumeno:- Olanda. - Il bilancio del ministero della guerra in Olanda per l'anno 1868. - Amerii;_a. - Rapporto del generale Grant sulle condizioni dell'esercito degli Stati Uniti d'America . . . · . . . . . . . . . > H. de R.,.- H.1v1su fxicNOLOGJCA. - Carro per trasporto feriti di Herckeoraths. - Cotone fulminante . - Cartucce a retroc;,irica. - Un nuovo strumento topografico . . . . . . . . . . "

131 155 165 178 19'7

212 223

283

299

304

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RIVISTA MILITARE ITALIANA

Disp~nsa 11e1L'.l868.

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