POF 2012/2013

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MINISTERO

DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“Rita Levi Montalcini” Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di I°Grado C.F. 97357220157 – C.M. MIIC899009

Posta elettronica certificata: miic899009@pec.istruzione.it e-mail miic899009@istruzione.it e-mail segreteria@icsmontalcini.it

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www.icsmontalcini it

Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2012-2013

ICS“Rita Levi Montalcini”

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Indice PREMESSA

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1. PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA EDUCATIVA DI ISTITUTO

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2. POLITICA PER LA QUALITA’

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3. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

Pag. 9 Pag. 10 Pag. 11 Pag. 12 Pag. 13

3.1 Risorse strutturali 3.2 Classi e alunni dell’ICS Montalcini 3.3 Rapporti scuola – famiglia 3.4 Orari ricevimento 4. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

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5. CRITERI ORGANIZZATIVI

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5.1 Calendario scolastico 5.2 Aspetti organizzativi 5.3 Orario delle discipline 5.4 La formazione delle classi

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6. OBIETTIVI EDUCATIVI

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7. ATTIVITA’ DIDATTICO – EDUCATIVA

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8. METODOLOGIE, STRATEGIE E STRUMENTI

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8.1 Attività di recupero 9. ORGANIZZAZIONE ORA ALTERNATIVA

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ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA 9.1 Progetto Scuola Primaria 9.2 Progetto Scuola Secondaria 10. AREE PROGETTUALI

ICS“Rita Levi Montalcini”

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11. MACRO-PROGETTI 11.1 Progetto Continuità 11.2 Progetto Orientamento 11.3 Progetto Integrazione 11.4 Progetto Intercultura 11.5 Progetto CLIL 11.6 Progetto “Giocosport” 11.7 Progetti nelle singole scuole 12. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 12.1 Competenze in uscita dalla Scuola dell’Infanzia 12.2 Competenze in uscita dalla Scuola Primaria 12.3 Competenze in uscita dalla scuola Secondaria di I° Grado 13. LA VALUTAZIONE 13.1 La valutazione degli apprendimenti nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo grado 13.2 Criteri di valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato 13.3 Il comportamento 13.4 La valutazione nella Scuola dell’Infanzia 13.5 Valutazione alunni con DSA 13.6 Valutazione alunni disabili 13.7 Prove Invalsi 14. LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 14.1 Competenze in possesso al termine della Scuola Primaria 14.2 Competenze in possesso al termine della Scuola Secondaria 15. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE 16. LE CERTIFICAZIONI 16.1 Certificazione linguistica 16.2 Patente Europea del computer (ECDL) 16.3 Patentino del motorino

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36 36 36 37 42 46 49 50

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51 51 52 52

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58 60 60 61 63

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69 69 69 70

17. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

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18. ORGANIGRAMMA 18.1 Modalità decisionali e gestionali 18.2 Funzioni strumentali

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19. COLLABORAZIONI CON ENTI SOCIALI,

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TERRITORIALIASSOCIAZIONI ICS“Rita Levi Montalcini”

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Scuola Primaria“Don Milani”,

Scuola Primaria “Galileo Galilei”

Via Carducci, 7 Tel. 02/5472733

Piazza dellCostituzione,16 Tel. 02/5470780

Scuola Secondaria di Primo Grado, Via Carducci 7 Tel. 02/5470166

Scuola dell’Infanzia di Mezzate Via Resistenza 16,

Tel. 02/5471056

ICS“Rita Levi Montalcini”

Scuola dell’Infanzia di Zeloforamagno Via Gramsci, 43 Tel. 02/5470525

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PREMESSA: IL P.O.F Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale che elabora l'istituzione scolastica nell'ambito dell'autonomia didattico – organizzativa (L.59/97; D.P.R. 275/99) e costituisce l'identità culturale e progettuale della scuola. Esso ne rispecchia l'intera realtà ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa; chiarisce e rende noto a tutte le componenti le scelte che l'Istituto intende operare in armonia con i destinatari del servizio. Il P.O.F., pur restando coerente con gli obiettivi generali stabiliti a livello nazionale, riflette le esigenze e le risorse del contesto culturale, sociale ed economico in cui opera e delinea con chiarezza il progetto educativo e didattico della scuola tenendo conto delle aspettative, delle caratteristiche del territorio e delle sue potenzialità. Il presente POF, che ha validità per l’anno scolastico 2012/13, è coerente con: l’identità dell’istituto comprensivo e tiene conto dell’ambiente sociale in cui è inserito; la progettazione educativa e didattica; i criteri organizzativi; le risorse strutturali e umane interne ed esterne di cui la scuola si avvale; la collaborazione con le famiglie, gli enti sociali, territoriali ed associazioni.

ICS“Rita Levi Montalcini”

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1. PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA EDUCATIVA DI ISTITUTO In base ai riferimenti normativi1, l’autonomia scolastica deve costituire un supporto efficace al rinnovamento della scuola italiana; la scuola si configura come un insieme di mezzi, opportunità e risorse per raggiungere l’obiettivo prioritario di ogni sistema formativo. Per favorire il successo scolastico degli studenti , inteso come formazione e preparazione, la scuola deve definire e proporre un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento negli studi, garantendo così la possibilità di perseguire traguardi adeguati. Questi traguardi indicano una buona preparazione, intesa come base necessaria sulla quale fondare il proseguimento degli studi e il successivo ingresso nel mondo del lavoro. Le priorità della scuola primaria sono quelle di assicurare l’apertura ai valori della cittadinanza e garantire competenze in italiano, matematica, inglese e scienze; per la scuola secondaria garantire la capacità di apprendere, oltre ad un adeguato livello di conoscenze e competenze, che formano la base su cui costruire il successivo percorso; in questo la scuola secondaria si pone come orientativa. Il primo ciclo è un’esperienza fondamentale per la crescita umana, sociale, culturale e civile degli alunni. Il nostro Istituto vuole quindi rispondere ai bisogni formativi del territorio cercando di: Sviluppare il senso di appartenenza al territorio: Condividere le responsabilità educative con i genitori; Fornire un significativo sviluppo culturale ai giovani; Attivare una formazione orientativa.

FINALITA’ EDUCATIVE Il diritto all’apprendimento: La centralità dell’alunno; La valorizzazione delle diversità; La solidarietà; Il senso della legalità.

1 D.L. n. 297 del 16 aprile 1994; Legge n. 59 del 15 marzo 1997; D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999; Legge n. 53 del 28 marzo 2003; D.L. n. 59 del 19 febbraio 2004; D.M. n. 47 del 13 giugno 2006; Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 articolo 1 comma 605 e 622; D.M. del 31 luglio 2007; D.M. n. 139 del 22 agosto 2007; Legge n. 176 del 25 ottobre 2007; Legge n. 133 del 6 agosto 2008; D.L. n. 137 del 1° settembre 2008, art.4; Legge n. 169 del 30 ottobre 2008; C.M. n. 4 del 15 gennaio 2009; C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009; D.P.R. n. 81 del 20 marzo 2009; D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009; e Regolamento n.122 del 22 giugno200

ICS“Rita Levi Montalcini”

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2. POLITICA PER LA QUALITA’ DELLA SCUOLA MISSION DELL’ISTITUTO

“Abbi il coraggio di conoscere” Il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) è il sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo l’organizzazione dei servizi didattici ed amministrativi della scuola, in maniera sistematica e trasparente. Il nostro Istituto ha documentato, attua e tiene aggiornato con continuità un sistema di gestione per la qualità rispondente ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001. Il sistema definisce : l’organizzazione e i ruoli dei responsabili; la documentazione (manuale, processi, procedure, moduli) necessaria per attuare ed aggiornare il SGQ; i requisiti che devono avere i servizi per soddisfare i clienti; le procedure per la realizzazione del sistema.

  

Il sistema di gestione della qualità ha lo scopo di assicurare: un utilizzo efficiente delle risorse, un processo decisionale basato sull’evidenza dei fatti; un’attenzione focalizzata alla soddisfazione del cliente, così come alle esigenze ed alle aspettative di altre parti interessate pertinenti.

Il nostro Istituto vuole rispondere ai bisogni formativi del territorio cercando di: Sviluppare il senso di appartenenza al territorio: Condividere le responsabilità educative con i genitori; Fornire un significativo sviluppo culturale ai giovani; Attivare una formazione orientativa.

L’Istituto individua le seguenti finalità fondamentali da perseguire: Il diritto all’apprendimento: La centralità dell’alunno; La valorizzazione delle diversità; La solidarietà; Il senso della legalità.

ICS“Rita Levi Montalcini”

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L’Istituto si impegna a: Diventare un punto di riferimento culturale per il territorio; Migliorare l’organizzazione anche valorizzando i processi di comunicazione interna ed esterna; Attuare un sistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001-2008 Monitorare i processi attraverso un sistema di indicatori della qualità.

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3. IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini è inserito nell’area metropolitana milanese in un Comune che ha subito negli anni una forte espansione per lo sviluppo degli insediamenti abitativi. In Peschiera Borromeo convivono ceti sociali differenti; alla componente originaria, costituita soprattutto dagli abitanti delle cascine, che ancora oggi connotano il paesaggio locale, se ne è aggiunta una nuova formata da ceti medi provenienti da Milano e da altre zone d’Italia.

L’ICS “Rita Levi Montalcini” si è costituito nell’anno 2000-2001 con l’integrazione in un unico ente scolastico della Scuola dell’ Infanzia, delle due Scuole Primarie e della Scuola Secondaria delle frazioni di Mezzate, Monasterolo e Zeloforamagno. Ciò consente una serie di vantaggi sul piano didattico, organizzativo ed amministrativo quali: la continuità dei percorsi formativi; lo scambio di competenze ed esperienze; l’utilizzo razionale delle risorse professionali e strutturali.

ICS“Rita Levi Montalcini”

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3.1 RISORSE STRUTTURALI Scuola Secondaria di Primo Grado, Via Carducci 7– Zeloforamagno UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO UFFICI DI SEGRETERIA LABORATORIO ARTISTICO LABORATORIO DI INFORMATICA N. 6 AULE LIM Attrezzate con lavagna interattiva multimediale (LIM) N°2 PALESTRE AULA DI MUSICA AULA MAGNA CLASSI N. 10 AULA VIDEO GIARDINO

Scuola Primaria“ Don Milani”, Via Carducci 7 – Zeloforamagno LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO DI INFORMATICA AULA LIM (attrezzata con lavagna interattiva, videoproiettore e computer )

Scuola Primaria “Galileo Galilei” Piazza della Costituzione,16 LABORATORIO DI INFORMATICA AULA LIM (attrezzata con lavagna interattiva, videoproiettore e computer ) 2 AULE DI SOSTEGNO

LABORATORIO SCIENTIFICO

AULA DI PSICOMOTRICITA’

AULA DI PITTURA

PALESTRA

REFETTORIO AULA VIDEO N° 2 PALESTRE AULA DI PSICOMOTRICITA’

GIARDINO REFETTORIO CLASSI N. 10

GIARDINO CLASSI N.12

ICS“Rita Levi Montalcini”

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Scuola dell’Infanzia

Scuola dell’Infanzia

Via Resistenza, 16

Via Gramsci, 43

SPAZIO PITTURA

REFETTORIO

DORMITORIO

DORMITORIO

GIARDINO

AMPIO SALONE INTERNO

AMPIO SALONE INTERNO

ATELIER DI PITTURA

SEZIONI N.3

GIARDINO SPAZIO DI INFORMATICA SEZIONI N . 5 AULA PSICOMOTRICITA’

L’Istituto si avvale, poi, in maniera continuativa o in occasione di particolari eventi, di servizi e strutture messe a disposizione dall’ Amministrazione Comunale quali: scuolabus; cinema-teatro “De Sica”; biblioteca municipale; sportello psicopedagogico.

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3.2 CLASSI E ALUNNI DELL’ICS NELL’A.S. 2012/2013

Scuola dell’Infanzia di Zeloforamagno

Scuola dell’Infanzia di Mezzate

Scuola Primaria di Monasterolo

Scuola Primaria di Mezzate

Scuola Secondaria di Primo Grado

Totale

Numero classi

28

26

18

18

21

111

Numero alunni

141

77

263

196

236

913

3.3 . RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Una relazionalità positiva tra docenti e genitori è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi degli alunni. I genitori partecipano alla vita della scuola a cominciare dall’assemblea di presentazione dell’offerta formativa, cui segue l’iscrizione. La collaborazione si basa su una continua interrelazione che utilizza momenti strutturati e strumenti di comunicazione. I momenti strutturati sono: presentazione offerta formativa in vista delle iscrizioni assemblea di classe consigli di classe/interclasse/intersezione colloqui collegiali pomeridiani il 22 Gennaio e il 4 Giugno (Scuola dell’Infanzia) colloqui collegiali pomeridiani il 21 Novembre e il 16 Aprile (Scuola Primaria) colloqui collegiali pomeridiani il 4 Dicembre (Scuola Secondaria) ricevimento individuale in orario stabilito e su appuntamento consegna schede di valutazione orientamento

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3.4 ORARI DI RICEVIMENTO Gli orari dei docenti e le modalità del ricevimento sono comunicati alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. I docenti ricevono previo appuntamento, tuttavia sono disponibili agli incontri ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità. Gli incontri insegnanti-genitori non possono aver luogo durante le ore di lezione, le ore di programmazione e durante le riunioni degli Organi Collegiali. Il ricevimento è sospeso nei 10 giorni scolastici precedenti e successivi gli scrutini intermedi e finali.

SCUOLA SECONDARIA DOCENTE

MATERIA

CLASSI

RICEVIMENTO

Prof.ssa Bado Simonetta

Tecnica

Corso B + 1^A + 3^A

Giovedì 12,10/13,05

Prof.ssa Biasiolo Sandra

Lettere

1^D + 3^C

Venerdì 11,05/12,00

Prof.ssa Bolzoni Roberta

Ed. Musicale

Tutte

Giovedì 11,05 /12,00

Prof Bonanno Angelo

Sostegno e AA

Prof.ssa Campeti Silvia

Inglese

Prof.ssa Cavallini Adriana

Ed. Motoria

Prof.ssa Crescitiello Lisa

Inglese

Prof.ssa Cristiani Tiziana

Sostegno Ed. Motoria

1^A e 3^A 1^D

Martedì 11,05 /12,00

Prof.ssa Cunial Silvana

Matematica

Corso B

Martedì 11,05/12,00

Prof.ssa Digena Anna Maria

Religione

Tutte

Giovedì 11,05/12,00

Prof.ssa Ducco Marzia Elisabetta

Arte e Immagine

Tutte

Martedì 12,10 /13,05

Prof. Foletti Gabriele

Lettere/Storia

2^B/ 1^B +1^C + 1^D + 2^A

Giovedì 10,05/11,05

Prof. ssa Gagliardo Annamaria

Sostegno

1^B + 2^B + 2^A

Giovedì 13,05/14,00

Prof. Lorusso Angelo

Matematica

Corso A

Venerdì 10,05/11,05

Prof.ssa Maini Eugenia

Spagnolo

Tutte

Mercoledì 9,00/9,55

Prof.ssa Martinelli Francesca

Lettere

1^A

Prof.ssa Muscillo Carmenluisa

Lettere

1^B + 3^B

Prof. Pepe Vincenzo

Matematica

Prof.ssa Pirali Anna

Lettere

Prof.ssa Ripamonti Fiorenza

Ed. Tecnica

Prof.ssa Troffei M.Gabriella

Lettere

ICS“Rita Levi Montalcini”

2^C e 3^C

Venerdì 11,05/12,00

2^B + 3^B + 2^C + 3^C

Venerdì 10,05/11,05

Tutte

Lunedì 10,05/11,05

Corso A + 1^B + 1^C + 1^D

Giovedì 9,00/9,55

Corso C + 1^D 2^A + 3^A

Lunedì 11.05/12,00 Mercoledì 12,10/13,05 Martedì 12,10/13,05 Mercoledì 11,05/12,00

Corso C + 2^A + 1^D

Venerdì 10,05/11,05

1^C + 2^C

Lunedì 10,05/11,05

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SCUOLA PRIMARIA DI MONASTEROLO

CLASSI

DOCENTE

AMBITI DISCIPLINARI

RICEVIMENTO

1^A

Pece Maria Luisa

Ambito Linguistico/antropologico

Lunedì 14,30/15,30

1^A

Caruso Tiziana

Ambito Logico - matematico

Mercoledì 16,30/17,30

1^B

Zacchetti Mariantonia

Ambito Linguistico

Mercoledì 10,30/11,30

1^B

Caruso Tiziana

Ambito Logico-matematico

Mercoledì 16,30/17,30

2^A

Mastrangelo Rachele

Ambito Logico-matematico

Martedì 11,30/12,30

2^A

Beretta Luisa

Ambito Linguistico/antropologico

Martedì 12,30/13,30

2^B

Crovace Rita

Ambito Logico-matematico

Martedì 12,30/13,30

2^B

Beretta Luisa

Ambito Linguistico/antropologico

Martedì 12,30/13,30

2^C

Gioia Franca

Ambito Linguistico/antropologico

Martedì 9,30/10,30

2^C

De Caro Nunzia

Ambito Logico-matematico

Martedì 11,30/12,30

2^C

Dragone Clara

Sostegno

Martedì 12,30/13,30

3^A

Senzio Filomena

Ambito Logico - matematico

Giovedì 10,30/11,30

3^A

Lo Casale Floriana

Ambito Linguistico/antropologico

Venerdì 11,30/12,30

3^A

Rocchia Maria Pina

Geografia

Martedì 12,30/13,30

3^A

Nardelli Antonella

Sostegno

Mercoledì 12.30/13,30

3^B

Panucci Angela

Ambito Logico-matematico

Lunedì 16,45/17,45

3^B

Lo Casale Floriana

Ambito Linguistico/antropologico

Venerdì 12,30/12,30

3^B

Rocchia Maria Pina

Geografia

Lunedì 12,30/13,30

4^A

Navoni Silvia

Ambito Linguistico/antropologico

Mercoledì 12,30/13,30

4^A

Contestabile Filomena

Ambito Logico-matematico

Martedì 12,30/13,30

4^A

Nardelli Antonella

Sostegno

Mercoledì 12,30/13,30

4^B

Caltabiano Maria

Ambito Linguistico/antropologico

Martedì 10,30/11,30

4^B

Rotundo Manuela

Ambito Logico-matematico

Martedì 11,30/12,30

4^C

Di Giovanni Paola

Ambito Linguistico/antropologico

Lunedì 12,30/13,30

4^C

Lombardo Maria Antonietta

Ambito Logico-matematico

Giovedì 11,30/12,30

5^A

Lauria Benilda

Ambito Linguistico/antropologico

Giovedì 16,45/17,45

5^A

Ollio Carmelo

Ambito Logico-matematico

Giovedì 16,45/17,45

5^B

Mirarchi Maria Rosa

Ambito Linguistico/antropologico

Martedì 11,30/12,30

5^B

Tornatore Onofria

Ambito Logico-matematico

Martedì 12,30/13,30

5^B

Lovati Giuseppina

Religione

Mercoledì 12,30/13,30

Corso A/Corso C/1^B/2^B/3^B/4^B

Sommariva Erica

Religione

Martedì 11,30/12,30

Rocchia Maria Pina

Inglese

Martedì 12,30/13,30

2^A/3^A/3^B/4^B

ICS“Rita Levi Montalcini”

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SCUOLA PRIMARIA DI MEZZATE

CLASSI

DOCENTE

AMBITI DISCIPLINARI

RICEVIMENTO

1^A

Merlo Chiara

Ambito Linguistico/Antropologico

Lunedì 12,30/13,30

1^A

Solito Francesca V.

Ambito Logico-matematico

Lunedì 12,30/13,30

1^A

Cozzucoli Ilaria

Geografia

Martedì 14,30/15,30

1^B

Predi Manuela

Ambito Linguistico/antropologico

Lunedì 12,30/13,30

1^B

Solito Francesca V.

Ambito Logico-matematico

Lunedì 12,30/13,30

1^B

Cozzucoli Ilaria

Geografia

Martedì 14,30/15,30

2^A

Iudica Marisa

Ambito Logico-matematico

Martedì 10,30/11,30

2^A

De Carlis Antonella

Ambito Linguistico/Antropologico

Giovedì 9,30/10,30

2^B

Mulè Cinzia

Ambito Logico-matematico

Giovedì 11,30/12,30

2^B

De Carlis Antonella

Ambito Linguistico/Antropologico

Giovedì 9,30/10,30

2^B

Cozzucoli Ilaria

Scienze/Tecnologia

Martedì 14,30/15,30

3^A

Antonini Loredana

Ambito Logico-matematico

Martedì 10,30/11,30

3^A

Agosti Giacomina

Ambito Linguistico/Antropologico

Venerdì 12,3013,30

3^B

Falletta Santina

Ambito Logico-matematico

Mercoledì 11,30/12,30

3^B

Agosti Giacomina

Ambito Linguistico/Antropologico

Venerdì 12,30/13,30

4^A

Borgatti Lidia

Ambito Linguistico/Antropologico

Giovedì 11,30/12,30

4^A

Polloni Vanessa

Ambito Logico-matematico

Mercoledì 11,30/12,30

4^B

Tassara Laura

Ambito Logico-matematico

Mercoledì 11,30/12,30

4^B

Sabella Vanessa Maria Lucrezia

Ambito Linguistico/Antropologico

Martedì 12,30/13,30

5^A

Castellano Lina

Ambito Linguistico/Antropologico

Venerdì 11,30/12,30

5^A

Nucera Adelaide

Ambito Logico-matematico

Lunedì 16,30/17,30

5^B

Della Cava Maria

Ambito Linguistico/Antropologico

Martedì 11,30/12,30

5^B

Mosconi Mariangela

Ambito Logico-matematico

Martedì 11,30/12,30

2^A/3^A/3^B/5^B

Corbellini Maria

Inglese

Martedì 9,30/10,30

2^B/5^B

Crotti Francesca

Sostegno

Mercoledì 11,30/12,30

2^A/3^B

Guastafierro Maria Lucia

Sostegno

Martedì 10,30/11,30

Lovati Giuseppina

Religione Cattolica

Mercoledì 13,30/14,30

Rocchia Maria Pina

Inglese

Lunedì 12,30/13,30

Tutte le classi 4^B/5^A

ICS“Rita Levi Montalcini”

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI ZELOFORAMAGNO

SEZIONE

DOCENTE

Delfini

Gallo Anna Sasso Patrizia

Giraffe

Gioia Milena Previdi Patrizia

Farfalle

Gallotta Claudia Adolfa Pupillo Chiara

Pulcini

Merlotti Manuela Brangini Emilia Angela

Scoiattoli

Monolo Michela Grillo Maria Grazia

Religione Sostegno

Brusati Paola Catalano Natalina

SCUOLA DELL’INFANZIA DI MEZZATE

SEZIONE

DOCENTE

Coccinelle

Corlatti Barbara Terì Patrizia

Leoni

Merli Paola Rossi Rosaura

Orsacchiotti

Vodola Maria Cumbo Fiorangela

Religione Sostegno

Brusati Paola Calabrò Carmen

Tutti i docenti della scuola dell’Infanzia sono sempre disponibili al ricevimento previo appuntamento

ICS“Rita Levi Montalcini”

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DIRIGENTE Il Dirigente Scolastico prof. Vincenzo Paladino riceve su appuntamento.

SEGRETERIA Il sistema qualità dell’Istituto, relativamente ai processi di “Gestione amministrativa e Gestione Utenti”, con certificato n° 005/007 dell’ “International Certification Board – Qualità Systems Certifying Board”, è stato giudicato conforme alla norma.

Gli uffici di Segreteria sono aperti agli utenti nel seguente orario:

GIORNO

ORARIO

dal Lunedì al Venerdì

dalle h.8.15 alle h. 9.15 dalle h. 15.45 alle h. 16.45

Sabato e periodi in cui le attività didattiche sono sospese

ICS“Rita Levi Montalcini”

dalle h. 9.00 alle h. 11.30

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4. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ “Contestualmente all’iscrizione alla scuola Primaria e Secondaria di primo grado, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri sul rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”. (art. 5 D.P.R. 24 giugno 1998 n° 249 e D.P.R. 21 2007, n°235)

Il Patto educativo di corresponsabilità è l’espressione di un progetto condiviso tra famiglia e scuola e sancisce un impegno comune per il bene dei ragazzi.

I DOCENTI E TUTTA

L’ALUNNO/A

LA FAMIGLIA

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

si impegna a:

si impegna a:

Condividere con gli insegnanti e la famiglia il Piano formativo, frequentare con assiduità e puntualità e partecipare alle attività proposte dalla scuola. Conoscere la scuola e i principi che regolano la vita scolastica

Effettuare una scelta consapevole di tempo-scuola, in quanto tale scelta comporta l’obbligatorietà della frequenza. Aiutare il ragazzo/a a conoscere la scuola, puntando sugli aspetti formativi e sui valori che questa trasmette.

Attivarsi per raggiungere gli obiettivi educativi-didattici espressi nel POF in base alle proprie capacità ed attitudini. Utilizzare adeguatamente i materiali e gli strumenti scolastici.

Dialogare con i ragazzi per conoscere le esperienze che essi vivono nella scuola. Seguire in modo attivo la vita scolastica dei figli Controllare e collaborare affinché i ragazzi/e siano puntuali nel predisporre i materiali scolastici

si impegnano con la massima trasparenza e imparzialità a : OFFERTA FORMATIVA Fornire informazioni sul tempo scuola e sull’Offerta formativa all’atto dell’iscrizione. Esplicitare nel modo più chiaro possibile obiettivi educativi e didattici contenuti nel POF. Utilizzare , nell’ambito del proprio personale stile d’insegnamento , i criteri comuni esplicitati nel POF. Garantire un Piano formativo basato su iniziative volte a coinvolgere gli alunni in tutta l’attività scolastica rendendoli consapevoli del percorso didattico seguito. APPRENDIMENTO Offrire un ambiente sano e sereno, ricco di stimoli mirati all’apprendimento. Creare un ambiente motivante e fornire gli strumenti e le metodologie per una corretta e completa acquisizione dei contenuti per il raggiungimento dei traguardi previsti dal ciclo di studi. ICS“Rita Levi Montalcini”

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Fornire indicazioni su strumenti e materiali necessari RELAZIONALITÀ Porre l’allievo/a in condizione di inserirsi positivamente nella scuola. Formare gli allievi alla capacità di conoscersi attraverso l’utilizzo di percorsi guidati. Aiutarli ad acquisire una migliore capacità di rapportarsi con i compagni e con gli adulti. PARTECIPAZIONE Coinvolgere studenti e famiglie, richiamandoli ad una assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo. Favorire sempre il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti di tutta la scuola.

INTERVENTI EDUCATIVI Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni, mirando sempre alla crescita personale dello studente ed alla assunzione di responsabilità

Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico, le strutture, gli arredi, i sussidi didattici. Rispettare le norme di lealtà nei rapporti con gli altri.

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. Riflettere con il proprio figlio/a su comportamenti adeguati verso se stessi e gli altri.

Utilizzare adeguatamente gli strumenti di comunicazione scuola-famiglia; attenersi alle norme richieste nelle varie situazioni.

Controllare gli strumenti di comunicazione scuola-famiglia. Giustificare ritardi e assenze con tempestività. In caso di uscite anticipate, attenersi al regolamento. Partecipare agli incontri richiesti dai docenti. Collaborare con i docenti per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici contenuti nel POF. Collaborare in base alle proprie possibilità, alle iniziative dell’Istituto.

Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto di rispetto tra compagni, sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola rispondendo in modo collaborativo alle eventuali note di richiamo.

Per la visione integrale del Patto Educativo di Corresponsabilità si rimanda alla “Regolamenti” del sito web della scuola

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sezione

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5.CRITERI ORGANIZZATIVI 5.1 CALENDARIO SCOLASTICO L’autonomia organizzativa permette di definire, sulla base del calendario regionale ed attraverso le proposte del Collegio dei Docenti e la delibera del Consiglio di Istituto, il calendario scolastico d’Istituto (giorni di chiusura e di funzionamento della scuola). Scuola dell’Infanzia INIZIO ATTIVITA’

SOSPENSIONI ATT. EDUCATIVE

Lunedì 5/09/2012

01/11/2012 e 02/11/2012 08/12/2012 Dal 22/12/2012 al 05/01/2013 15/02/2013 Dal 28/03/2013 al 2/04/2013 25/04/2013 e 26/04/2013 01/05/2013

FINE ATTIVITA’

Venerdì 28/06/2013

Scuola Primaria e Secondaria INIZIO ATTIVITA’

Lunedì 10/09/2012

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SOSPENSIONI ATT. EDUCATIVE

01/11/2012 e 02/11/2012 08/12/2012 Dal 22/12/2012 al 05/01/2013 15/02/2013 Dal 28/03/2013 al 2/04/2013 25/04/2013 e 26/04/2013 01/05/2013

FINE ATTIVITA’

Sabato 08/06/2013

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5.2 ASPETTI ORGANIZZATIVI Scuola dell’Infanzia La nostra Scuola dell’Infanzia è aperta dal lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 16.00

INGRESSO

ATTIVITA’

MENSA

Dalle ore 8.00 Dalle ore 9.00 Dalle 12.00 alle ore 9.00 alle ore 12.00 alle ore 13.00

INTERVALLO ATTIVITA’

USCITA

Dalle ore 13.00 alle ore 14.00

Dalle ore 15.45 alle ore 16.00

Dalle 14.00 alle ore 15.45

Per seri motivi è possibile l’entrata posticipata fino alle ore 11.00 e l’uscita anticipata dalle ore 12.50 alle 13.00 Le attività di accoglienza (dalle ore 8.00 alle ore 9.00) e di Prolungamento (dalle ore 16,00 alle ore 17,00), destinate ai soli bambini iscritti, sono gestite dalle insegnanti dell’Istituto. I bambini che beneficiano del servizio di prolungamento potranno essere ritirati dai genitori dalle ore 16.45 alle ore 17.00. E’ previsto, inoltre, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale sulla base di apposita convenzione un ulteriore servizio di prescuola dalle ore 7.30/8.00 e di prolungamento dalle ore 17.00/ 18.00 La mancata frequenza del bambino al servizio di prolungamento scolastico per un mese consecutivo, in assenza di valida e documentata giustificazione, determina la decadenza del diritto a fruire del servizio.

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Scuola Primaria La nostra Scuola Primaria attualmente è organizzata a tempo pieno con 40 ore settimanali per 5 giorni. INGRESSO

ATTIVITA’

INTERVALLO

ATTIVITA’

MENSA

ATTIVITA’

USCITA

+ intervallo

Dalle ore 8.25 alle ore 8.30

Dalle ore 8.30 alle ore 10.30

Dalle ore 10.30 alle ore 10.45

Dalle 10.45 alle ore 12.30

Dalle ore 12.30 alle ore 14.30

Dalle ore Ore 16.30 14.30 alle ore 16.30

Per seri motivi è possibile posticipare l’entrata della Scuola Primaria fino alle ore 10.30, oppure è possibile l’ entrata pomeridiana alle ore 14.30. L’uscita anticipata è fissata alle ore 12.30 oppure alle ore 14.30. Le attività di Prescuola e Prolungamento, destinate ai soli bambini iscritti, sono gestite dall’istituto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale sulla base di apposita convenzione. Prescuola ore 7.30/8.25 ; Prolungamento 16.30/ 17.30. Il servizio di prolungamento prevede il ritiro dei bambini da parte delle famiglie dalle ore 16.35 alle ore 16.45 o dalle 17.20 fino alla fine del servizio.

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Scuola Secondaria L’orario delle lezioni, distribuito su 5 giorni settimanali, prevede, per tutte le classi, 30 ore settimanali così distribuite:

INGRESSO

ATTIVITA’

INTERVALLO

ATTIVITA’

INTERVALLO

ATTIVITA’

USCITA

Dalle ore 7.55 alle ore 8.00

Dalle ore 8.00 alle ore 9.55

Dalle ore 9.55 alle ore 10.05

Dalle 10.05 alle ore 12.00

Dalle ore 12.00 alle ore 12.10

Dalle ore 12.10 alle ore 14.00

Ore 14.00

Le 6 ore giornaliere di lezione sono tutte da 60 minuti comprensive di due intervalli.

E’ ammessa l’entrata posticipata a scuola, giustificata da serie motivazioni, fino alle ore 10.05 e l’uscita anticipata alle ore 12.10 Attività di ampliamento dell’offerta formativa

Il lunedì, il martedì, il mercoledì e il giovedì pomeriggio, previa consumazione del pasto nella mensa dell’Istituto, dalle ore 14,30 alle ore 16,00 la Scuola Secondaria propone numerose attività extracurricolari finalizzate a: Educare gli studenti ad una efficace organizzazione delle proprie attività (Metodo di studio) Potenziare l’insegnamento dell’inglese in modo da portare gli studenti al conseguimento della certificazione Ket al termine della Scuola Secondaria. Ampliare, in generale, l’offerta formativa mediante strutturazione di altre occasioni di apprendimento tali da generare l’acquisizione di ulteriori competenze non raggiungibili con il curricolo di base. Le attività formative aggiuntive sono facoltative, ma gli alunni, in caso di adesione, sono obbligati a frequentarle secondo il calendario stabilito.

Il servizio trasporto alunni, per chi ne ha bisogno, è assicurato dallo scuolabus comunale

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5.3 ORARIO DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA

CLASSE I

CLASSE II

CLASSE III

CLASSE IV

CLASSE V

Italiano

8

8

7

8

8

Storia

2

2

2

2

2

Geografia

1

1

2

2

2

Arte e immagine

2

2

2

1

1

Matematica

7

7

7

7

7

Scienze

2

2

2

2

2

Tecnologia

1

1

1

1

1

Musica

2

2

1

1

1

Corpo,movimento e sport

2

1

1

1

1

Religione

2

2

2

2

2

Inglese

1

2

3

3

3

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISCIPLINE

ORE SETTIMANALI

ORE ANNUE

Italiano

6 + 1 di approfondimento

198 + 33

Inglese

3

99

Spagnolo

2

66

Musica

2

66

Arte e immagine

2

66

Scienze Motorie e Sportive

2

66

Storia,cittadinanza e costituzione

2

66

Geografia

1

33

Matematica e scienze

6

198

Tecnologia

2

66

Religione Cattolica / attività alternativa

1

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5.4 LA FORMAZIONE DELLE CLASSI La specificità della funzione docente si manifesta nell'organizzazione di un ambiente di apprendimento sereno che consenta a tutti gli alunni di sfruttare al meglio le proprie potenzialità e di conseguire gli obiettivi programmati.

La classe è il luogo privilegiato di crescita, di sviluppo delle capacità sociali, di sperimentazione dell'autonomia e di conquista di traguardi cognitivi.

L’obiettivo dell’Istituto è formare dei gruppi classe omogenei tra di loro ed eterogenei al loro interno secondo i principi della equieterogeneità. Solo classi così costituite possono consentire, nella Scuola di tutti e di ciascuno, la personalizzazione dei percorsi educativi. Nella formazione delle classi l’Istituto tiene conto dei seguenti criteri: divisione per fasce di livello; attenzione ad eventuali problemi di relazione tra pari; equa distribuzione degli alunni diversamente abili; equa distribuzione degli alunni di etnie diverse; attenzione a particolari indicazioni degli insegnanti delle scuole di provenienza; attenta valutazione per l’ inserimento degli alunni non ammessi alla classe successiva; attento esame delle eventuali richieste dei genitori in relazione al tempo scuola. Nella Scuola dell’Infanzia non sono presenti “Sezioni primavera” in quanto non sussistono le condizioni previste dall’art.2 della Legge n.89 del 20 marzo 2009.

L’assegnazione dei docenti alle classi è di esclusiva competenza del Dirigente Scolastico.

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6. OBIETTIVI EDUCATIVI Compito della scuola è

educare istruendo. Ciò significa: accompagnare i giovani nel loro percorso di formazione personale trasmettere loro il patrimonio culturale che viene dal passato

prepararli al futuro fornendo quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto sociale ed economico in cui vivono.

La sfida della scuola di oggi è “insegnare ad apprendere” e soprattutto “insegnare ad essere”, proponendo un’educazione che formi la persona e la spinga a fare scelte autonome e significative per il proprio futuro.

Nell’ambito dell’applicazione delle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’Istruzione” (Decreto Ministeriale 31/07/2007), il nostro Istituto costruisce il proprio curricolo e dettaglia nel POF, nella programmazione generale di ogni classe e in quella delle singole materie, le conoscenze disciplinari (SAPERI), le abilità (SAPER FARE) e le competenze (SAPER ESSERE)

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Scuola dell’infanzia Rapportarsi in modo corretto con adulti e compagni Rispettare la puntualità degli orari e frequentare regolarmente le lezioni; Usare solo il materiale consentito Gestire in modo autonomo le varie necessità quotidiane (a tavola, in Scuola Primaria bagno ecc.) Riordinare il materiale dopo averlo SCUOLA DELL’INFANZIA usato Portare a termine i lavori assegnati Gestire le proprie emozioni Rapportarsi positivamente con adulti e compagni Rispettare le regole della vita scolastica Conoscere e rispettare le regole di gioco Comprendere i bisogni degli altri e rispettare le diversità Collaborare con gli insegnanti e con i compagni per il raggiungimento di un fine comune

Scuola Primaria

Mostrare attenzione nei confronti delle attività Intervenire in una discussione Ascoltare e rispettare le opinioni degli altri Mostrarsi disponibile alla collaborazione e al confronto Eseguire regolarmente i compiti Lavorare in modo ordinato e corretto Avere cura dei materiali, delle proprie cose, di quelle degli altri Stabilire buoni rapporti con i compagni Dare un apporto personale al lavoro Aiutare gli altri Mettere a disposizione di tutti le proprie cose Controllare le proprie reazione emotive Rispettare le regole che sono alla base della vita scolastica Accettare la discussione e il confronto Valutare le conseguenze delle proprie azioni

Scuola Secondaria Rispettare il Regolamento scolastico Rapportarsi in modo corretto con adulti e compagni Rispettare la puntualità degli orari e frequentare regolarmente le lezioni Usare solo il materiale consentito Presentarsi vestito in modo adeguato Portare ed avere cura del materiale occorrente Ascoltare con attenzione Adeguarsi ai ritmi di lavoro collettivo Partecipare all’attività scolastica ed essere disponibile ad apprendere Eseguire in modo completo ed ordinato i compiti e studiare sistematicamente. ICS“Rita Levi Montalcini”

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7. L’ATTIVITA’ DIDATTICO-EDUCATIVO

1 Si sviluppa attraverso: le discipline del curricolo; i progetti formativi disciplinari e E’interdisciplinari; rivolta : attività laboratoriali e al gruppo classe; progetti di ampliamento de

L’attività didattico educativa

2 Si struttura in fasi di: potenziamento; consolidamento; recupero; personalizzazione dell’apprendimento.

3 Viene effettuata: durante le ore curricolari dal docente della disciplina; durante le ore laboratoriali; durante le contemporaneità con l’insegnante di sostegno; utilizzando ulteriori ed eventuali ex compresenze deliberate dal Collegio Docenti nell’ambito delle risorse disponibili;

4 E’ rivolta: al gruppo classe a gruppi flessibili di alunni provenienti dalla stessa e/o da diverse classi; a singoli alunni.

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8. METODOLOGIE, STRATEGIE E STRUMENTI

I docenti dell’Istituto prestano una forte attenzione alle strategie di insegnamento-apprendimento. L’obiettivo è quello di

Presupposto di ogni strategia didattica efficace è partire dalle conoscenze e capacità che l’alunno già possiede, dai suoi interessi, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento, ovvero, del modo con cui egli assimila e ritiene le conoscenze e le abilità mettendo in atto particolari strategie. In ogni classe le diverse caratteristiche cognitive ed affettive dei singoli alunni si intrecciano fra di loro in dinamiche proprie evidenziando la ricchezza e la specificità di ciascun alunno. In quest’ottica l’obiettivo dei docenti è la ricerca di eventuali personalizzazioni dell’insegnamento.

ORGANIZZAZIONE DELLA METODOLOGIA DIDATTICA Lezione “interattiva” (intesa come un continuo scambio verbale fra docente e classe) Lezione “operativa” (in cui gli alunni svolgono attività operative su istruzione dell'insegnante) Attività individuali Attività di piccolo gruppo. Gioco simbolico, drammatizzazione e gioco didattico Interventi individualizzati (recupero/rinforzo per gli alunni diversamente abili o con particolari difficoltà di apprendimento) Attività laboratoriali Percorsi personalizzati per favorire il potenziamento dell’eccellenza e dei talenti. Peer education Metodo esperienzale Metodo Clil Metodo Induttivo - Sperimentale Metodo Logico - Deduttivo Metodo della interdisciplinarietà come acquisizione del sapere in senso unitario Cooperative learning

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USO DI STRUMENTI DIDATTICI E ATTIVITÀ DI LABORATORIO Uso di materiale strutturato Uso di strumenti didattici (videocassette, DVD, lucidi, cd-rom..) Uso delle tecnologie multimediali (computer, lavagne interattive multimediali) Attività di laboratorio: biblioteca, laboratorio scientifico, laboratorio informatico, laboratorio di musica, laboratorio di arte e immagine

PRODOTTO RICHIESTO Comprensione e produzione di testi/messaggi (verbali, visivi, musicali). Risoluzione di problemi Uso di procedure. Produzione di manufatti. Realizzazione di esperimenti. COLLABORAZIONE CON SOGGETTI ESTERNI E CON PROGETTI INTEGRATI Partecipazione ad attività progettuali condivise con enti ed operatori esterni.

8.1 RECUPERO Scuola Primaria Nell’ambito delle ore di insegnamento, la quota delle ore di disponibilità è destinata in parte alla sostituzione dei colleghi assenti e in parte al recupero e allo sviluppo degli apprendimenti per gruppi ristretti di alunni, anche di classi diverse, per favorire il consolidamento delle competenze essenziali e sviluppare le loro potenzialità. Finalita’ Arricchimento lessicale e rinforzo linguistico; Recupero ortografico; Lettura, comprensione e rielaborazione del testo; Sostegno nello studio e consolidamento delle abilità linguistico – espressive; Recupero di matematica.

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Scuola Secondaria L'attività del recupero vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Obiettivo è il recupero e il rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie. Gli alunni che hanno particolari bisogni, lacune e difficoltà, che sono state rilevate dalle osservazioni dei Consigli di Classe dopo le valutazioni del primo trimestre, su segnalazione dei Docenti, avranno la possibilità di frequentare i corsi di recupero pomeridiani offerti dalla scuola.

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9. ORGANIZZAZIONE ORA ALTERNATIVA ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Per gli alunni le cui famiglie scelgono di non avvalersi dell’ insegnamento della Religione Cattolica, il nostro Istituto prevede attività didattico-formative alternative all’insegnamento della Religione Cattolica sulla base delle caratteristiche degli allievi e comunque afferenti al curriculo d’ Istituto. Chi non si avvale della scelta dell'IRC può, in base all'offerta della scuola, scegliere tra le seguenti opzioni: A. Attivita' didattiche e formative B. Attivita' di studio e/o di ricerche individuali con assistenza di personale docente C. Libera attivita' di studio e/o ricerche individuali senza assistenza di personale docente D. Uscita dalla scuola (Compatibilmente con l’orario delle lezioni)

PROGETTO ORA ALTERNATIVA ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Il progetto, mira a salvaguardare il diritto della libera scelta di avvalersi o meno dell’ insegnamento della Religione Cattolica, secondo le seguenti normative: C.M. n° 368 20/12/85 - C.M. n° 316 28/10/87 - C.M. n° 129 03/05/86 - C.M. n° 9 18/01/91 – D.P.R. 122/09 - C.M. n° 415/01/10.

La normativa vigente, infatti, prevede che vengano effettuate ore di insegnamento alternative che concorrano al processo formativo dell’ alunno e siano rivolte allo sviluppo del senso civico e alla presa di coscienza dei Diritti e Doveri dell’ essere Cittadini. Spesso gli alunni del nostro Istituto che non si avvalgono dell’ insegnamento della Religione Cattolica sono ragazzi stranieri che necessitano di un consolidamento linguistico. Pertanto, durante le ore alternative alla Religione Cattolica, fermo restando il carattere di libera programmazione, le attività concorreranno al consolidamento della lingua italiana, dove necessario, e saranno particolarmente dirette all’ approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile. ICS“Rita Levi Montalcini”

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PROGETTO: “Educazione alla lettura” 9.1 SCUOLA PRIMARIA FINALITA’ E OBIETTIVI Utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati; Leggere ad alta voce e in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le principali caratteristiche strutturali e di genere; Ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi.

9.2 SCUOLA SECONDARIA FINALITÀ ED OBIETTIVI I percorsi didattici ed educativi saranno tesi a: Sostenere e sviluppare il processo di acquisizione della lingua italiana; Esprimere sensazioni, stati d’animo riguardo esperienze personali; Promuovere la comprensione e la riflessione su argomenti di interesse personale e generale; Favorire atteggiamenti di comprensione ed appartenenza della società in cui i ragazzi vivono; Sviluppare atteggiamenti responsabili verso le persone e la realtà che ci circonda; Acquisire comportamenti volti a diventare cittadini attivi e responsabili nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione.

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10. AREE PROGETTUALI La progettualità connota ed identifica il nostro Istituto; essa contribuisce alla costruzione del profilo formativo degli alunni attraverso attività interdisciplinari e trasversali, coinvolgendo i tre ordini di scuola in un’ottica di continuità. AREA PROGETTUALE

AREE DI

OBIETTIVI

INTERVENTO  Realizzare ambiti ottimali di integrazione sul versante cognitivo/culturale tali da favorire anche la socializzazione

Area Integrazione Continuità Orientamento Accoglienza alunni stranieri Integrazione e sostegno

 Promuovere attività che favoriscano la continuità scuola/famiglia e la continuità fra i diversi ordini di scuola dell’Istituto;  Realizzare incontri con gli

alunni e i docenti degli istituti Superiori al fine di orientare e favorire le scelte relative al proseguimento degli studi

Area espressivo/ comunicativo

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Sport, Psico-motricità Teatro Lettura/Biblioteca Lingue Straniere

 Favorire lo sviluppo delle

capacità espressivocomunicative attraverso la valorizzazione e l’utilizzo di codici diversi: verbale, scritto, musicale, mimico…..

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Area Scientifico/ Tecnologica

Scienze Sperimentali Informatica Ed.ambientale Ed.alla Salute

 Educare gli alunni alla fruizione e all’analisi dei messaggi multimediali e dei sistemi di comunicazione affinché acquisiscano un atteggiamento maturo e critico nei loro confronti e ne facciano strumento di studio e di crescita culturale

 Riflettere sulle tematiche ambientali per promuovere la responsabilità nella tutela del patrimonio naturale

Area Sicurezza

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Ed. alla Sicurezza Ed.Stradale

 Creare una coscienza sociale in tema di protezione civile  Individuare, conoscere e riconoscere le diverse situazioni di rischio

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11. MACRO-PROGETTI 11.1 PROGETTO CONTINUITÀ Il principio della continuità educativa (disciplinato dalla C.M. 339/92) investe il sistema educativo di base e mira a garantire un percorso formativo organico, coerente, continuo e l’armonica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dal bambino. La continuità “verticale” si realizza come “raccordo” tra istituzioni che, pur mantenendo la loro peculiare identità, ricercano dialogo e reciproca conoscenza, consapevoli che il passaggio dei bambini dall'una all'altra rappresenta un punto fondamentale nel loro processo di crescita e sviluppo. L’unitarietà del percorso formativo deve tendere allo sviluppo armonico dell’alunno e alla costruzione della sua identità. La legge 148/1990 di riforma della Scuola Primaria, infatti, afferma, nelle Finalità Generali, che:“…la scuola Primaria, anche mediante forme di raccordo pedagogico curricolare e organizzativo con la scuola dell’Infanzia e la scuola Secondaria di Primo Grado, contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo…”, prevedendo l’elaborazione di piani d’intervento mirati a promuovere la continuità, attraverso una progettazione intenzionale ed organizzata di “azioni positive”. La “continuità” del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità educativa dell’azione di ciascun ordine di scuola. L’obiettivo prioritario del progetto accoglienza sarà quindi quello di elaborare piani d'intervento per promuovere adeguatamente la continuità educativa e didattica tra i diversi ordini scolastici dell’Istituto.

11.2 PROGETTO ORIENTAMENTO L’orientamento è una delle attività previste dalla normativa ed è importante nel processo di formazione dello studente perché gli consente di acquisire capacità di progettare consapevolmente il proprio percorso. Tutta la scuola di base è formativa e orientativa, in modo particolare la scuola Secondaria di 1° grado dove, a cominciare dalla prima classe e lungo tutto l’arco del triennio, sono realizzati percorsi di orientamento formativo volti a far acquisire: • una conoscenza realistica di sé (interessi, valori, limiti e capacità); • un concetto positivo di sé ( autostima); • capacità di assumere decisioni consapevoli e maturate; • conoscenze articolate e corrette sul sistema scolastico superiore; • conoscenza della realtà locale.

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L’orientamento fornisce quindi a tutti gli alunni l’opportunità di conoscere le proprie capacità ed attitudini anche mediante l’aiuto di personale esperto. Fornisce inoltre le conoscenze della futura realtà scolastica attraverso: - incontri fra gli alunni delle classi terze ed i docenti di numerosi Istituti Superiori, rappresentativi dei diversi indirizzi; - la comunicazione degli open-day realizzati dagli Istituti Superiori e la distribuzione di materiale informativo; - “campus-orientamento” ( mattinata dedicata delle scuole superiori).

11.3 PROGETTO INTEGRAZIONE Alunni diversamente abili Il nostro istituto progetta e realizza percorsi formativi che facilitano l’integrazione nella realtà scolastica degli alunni diversamente abili. Pur partendo, infatti, da situazioni differenti, ciascun alunno deve raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadino responsabile. Nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso. Per raggiungere tale obiettivo, il nostro istituto attiva interventi personalizzati, per potenziare l’offerta formativa grazie al supporto di docenti di sostegno che operano in contitolarità con i docenti curriculari attraverso una programmazione, concordata con l’intero corpo docente. Tale programmazione, nel caso di passaggio da un ordine all’altro, prevede fasi di raccordo fra Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado, per favorire non solo la continuità orizzontale ma anche verticale. Obiettivi del progetto d’integrazione Gli obiettivi della programmazione che l’istituto si prefigge sono i seguenti: autonomia; socializzazione; integrazione; diritto all’apprendimento: acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive; conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici, ecc. sviluppo delle potenzialità; valorizzazione delle diversità; maturazione personale.

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Attori del progetto d’integrazione Il progetto d’integrazione di un alunno diversamente abile impone agli attori, come valore fondamentale, la collegialità. Essa impone il coinvolgimento di tutti gli attori. Essi sono: i genitori; gli operatori sanitari e sociali; l’équipe pedagogica; il docente specializzato per il sostegno; l’assistente per l’integrazione; operatori sanitari privati, educatori domiciliari, volontari. Durante il processo educativo – didattico, nel nostro istituto, con il supporto del docente specializzato e dei docenti curriculari, è prevista la costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento che tengano conto dei seguenti aspetti: affettivo – relazionale, dell’autonomia, comunicazionale e linguistico, senso – percettivo, motorio – prassico, neuropsicologico, cognitivo e dell’apprendimento curricolare. I docenti curricolari mediano, con l’aiuto dell’insegnante di sostegno, i contenuti disciplinari rispetto alle esigenze del singolo alunno diversamente abile e progettano esperienze educative per l’intera classe che integrino il più possibile l’alunno. I docenti specializzati individuano i bisogni specifici degli alunni in difficoltà e supportano i colleghi nella programmazione; facilitano i rapporti fra operatori dentro e fuori la scuola. Insieme progettano l’utilizzo di tutte le risorse disponibili con flessibilità e attenzione ai bisogni dei singoli e del gruppo e garantiscono un ambiente di apprendimento collaborativo e produttivo. Strumenti del progetto Il nostro istituto, al fine di migliorare l’integrazione degli alunni diversamente abili, ha elaborato uno strumento, chiamato fascicolo dell’alunno, capace di contenere al suo interno tutto ciò che dell’alunno è fondamentale conoscere e consultare durante tutto il suo percorso scolastico. In questo fascicolo, infatti, troveranno posto la griglia di osservazione, il PDF, il PEI e le osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento e maturazione dell’alunno. Innanzitutto si procede, in base ad una dettagliata griglia di osservazione, ad una rilevazione precisa della situazione di partenza da effettuare tramite l’osservazione sistematica delle abilità e delle potenzialità, oltre che dei deficit, e la somministrazione di prove oggettive opportunamente scelte. Valido supporto, nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, è il contributo dato dai docenti della scuola di provenienza che, attraverso contatti diretti con i docenti, veicolano informazioni e suggerimenti relativamente ai bambini che presentano situazioni particolari. Si sottolinea l’importanza, in questa fase iniziale, anche dei genitori che contribuiscono con la loro fattiva collaborazione a delineare un quadro più ampio ed approfondito del bambino. ICS“Rita Levi Montalcini”

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Tutte le informazioni acquisite servono ai docenti curricolari e di sostegno per stilare, in collaborazione con l’unità multidisciplinare e con la famiglia, il Profilo Dinamico Funzionale, in cui vengono descritte le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare a breve e medio termine. A conclusione di questo percorso, viene stilato il Piano Educativo Individualizzato, dai docenti curricolari e di sostegno, in collaborazione con l’unità multidisciplinare e con la famiglia. Esso è il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno; mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune, nonché criteri e modalità di verifica e valutazione. Un buon Piano Educativo Individualizzato deve sfociare in un “progetto di vita”: deve permettere di pensare l’allievo come persona che crescerà e diventerà adulto. Il fascicolo dell’alunno, utilizzato nel nostro istituto, è uno strumento che consente, nel corso degli anni, di avere un quadro complessivo dei progressi compiuti dall’alunno e permette di progettare interventi meglio mirati all’integrazione dell’alunno diversamente abile. Spazi e modalità

di intervento a favore degli alunni diversamente abili

Il nostro Istituto dispone di spazi adeguati alle varie attività che si pongono come obiettivo lo sviluppo, il recupero e l’affinamento delle potenzialità dell’alunno in difficoltà: aule; spazi morbidi;  laboratori di psicomotricità;  laboratori espressivo - manipolativi;

  

laboratori d’informatica; biblioteche; aule video.

All’interno di tali spazi si svolgeranno attività differenti: lezione frontale con il gruppo classe; lavoro organizzato per piccoli gruppi; lavoro organizzato a coppie; lavoro organizzato a livello individuale. Ognuno di questi raggruppamenti viene utilizzato proficuamente per l’integrazione dell’alunno diversamente abile: la lezione frontale serve a far sentire il bambino incluso nel gruppo; il piccolo gruppo integra il bambino in un lavoro con i compagni a cui può portare il suo contributo; la coppia non troppo asimmetrica ha una valenza cognitiva ed affettiva; il lavoro individuale permette un intervento su misura. Un utilizzo integrato delle diverse modalità, risulta fra l’altro, essere utile per tutti gli alunni.

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I lavori proposti potranno essere o individuali o individualizzati. Nel lavoro individuale, l’alunno lavora da solo, su compiti che possono essere uguali per tutti. Nel lavoro individualizzato, l’alunno lavora da solo o in coppia o nel piccolo gruppo, con materiali e su compiti adeguati alle sue caratteristiche individuali. Bisogni educativi speciali Il nostro Istituto cerca di rispondere, dunque, ai bisogni educativi di tutti i bambini ed in particolare dei bambini con bisogni educativi speciali. I normali bisogni educativi di tutti gli alunni (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni), infatti, si arricchiscono, diventano più complessi a causa di un funzionamento educativoapprenditivo problematico. Ognuno dei bambini con disabilità ha diritto ad una “NORMALITÀ PIÙ SPECIALE” : più sensibile, più attenta e metodologicamente più ricca.” Il clima scolastico che il nostro istituto mira a creare permette a tutti gli alunni di sentirsi accettati, capiti, valorizzati; sviluppa il loro senso di appartenenza, di interdipendenza positiva e di forza e contribuisce a creare una solida base socio-affettiva, comunicativa e relazionale, permettendo di raggiungere la piena realizzazione di sé.

Alunni con DSA Al fine di favorire la crescita e gli apprendimenti di tutti gli alunni e le alunne, secondo le disposizioni di legge, l’Istituto pone particolare attenzione ai bambini e ragazzi con problemi specifici di apprendimento (DSA). Si individuano diverse fasi: il riconoscimento del disturbo, che normalmente avviene nel corso dei primi anni di frequenza della scuola primaria; la segnalazione alla famiglia; l’accertamento e la certificazione da parte delle strutture sanitarie pubbliche o private; il lavoro scolastico vero e proprio.

“La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con

DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato (PDP) , con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate”. (Art. 5 comma 1 DM 5699 del 12 luglio 2011)

Al fine di individuare i bambini che presentano maggiori difficoltà negli apprendimenti e di supportare alunni e famiglie nel percorso di diagnosi e di intervento nel nostro Istituto è presente un'insegnante "referente" per gli alunni DSA.

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E' punto di riferimento all'interno del nostro Istituto e persegue i seguenti obiettivi: Organizzativi

Didattici

Offrire un supporto a alunni/famiglie e docenti; Formare e aggiornare i docenti sulle tematiche riferite agli alunni con DSA; Promuovere una proficua interazione tra i diversi soggetti coinvolti; Programmare e implementare i PDP.

Migliorare il metodo di studio; Abituare lo studente all’utilizzo di strumenti compensativi; Abituare lo studente all’utilizzo giornaliero di tali strumenti; Adattare i tempi e le modalità delle verifiche per gli alunni con DSA; Adattare i compiti da assegnare rispetto alle potenzialità dell’alunno con DSA.

Attività previste e risultati attesi Informazione alle famiglie sul progetto; valutazione qualitativa da parte dei docenti; screening con valutazione quantitativa da parte dello specialista di riferimento dell’Istituto; informativa alle famiglie degli studenti con possibile DSA e richiesta di una valutazione clinica approfondita; riunione dei docenti coinvolti per la stesura dei PDP; condivisione con le famiglie dei PDP; formazione in itinere dei docenti; monitoraggio e valutazione finale dei risultati

COMMISSIONE GLH (Gruppo di Lavoro su Handicap, con la partecipazione di genitori) Il Gruppo di lavoro presso le istituzioni scolastiche (la cui costituzione è compresa tra gli obblighi che riguardano direttamente il Capo d'istituto che presiede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica nella scuola) ha il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato» dei singoli alunni. (Legge n. 104/1992, art. 15, comma 2)

La legge 104 del 5 febbraio 1992, il successivo Decreto ministeriale 26 giugno 1992, la C.M. 258/83 e la C.M. 262 del 22 settembre 1988 affermano che lo scopo primario dei gruppi GLH è il perseguimento degli obiettivi didattici - educativi a favore di tutti gli alunni e, in particolare, di quelli portatori di handicap.

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Il gruppo sostiene l'attuazione di precoci interventi atti a prevenire il disadattamento e l'emarginazione finalizzati alla piena realizzazione del diritto allo studio degli alunni con disabilità

11.4 PROGETTO INTERCULTURA Il mutamento dello scenario scolastico con l’arrivo costante di alunni stranieri impegna la scuola nella individuazione di nuovi strumenti ed interventi tendenti alla valorizzazione della persona dell’alunno e alla costruzione di progetti educativi che assumano la diversità come paradigma dell’identità della scuola stessa. Il nostro Istituto ha predisposto un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per: facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri avvalendosi dell’aiuto anche di esperti in materia di immigrazione; promuovere rapporti positivi ed efficaci tra scuola, famiglie straniere e territorio; realizzare momenti di studio, elaborazione e verifica di modelli organizzativo didattici ed educativi; garantire lo scambio e la circolazione tra le varie scuole delle esperienze realizzate in merito all’accoglienza e all’alfabetizzazione degli alunni stranieri.

COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pagina “Intercultura” del sito web del nostro istituto. La commissione di accoglienza dell’alunno straniero è formata da: il dirigente scolastico che ha il compito di vigilare sull’attuazione del protocollo di accoglienza; un docente referente, designato dal dirigente scolastico, che ha il compito di coordinare il lavoro e tenere i contatti con i responsabili degli altri istituti e gli esperti esterni; un docente per ogni ordine di scuola che cura le relazioni scuola e famiglie straniere e che si occupa dell’accoglienza (test d’ingresso per l’assegnazione della classe).

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La commissione ha il compito di: incontrare ed accogliere l’alunno straniero e la sua famiglia; preparare i test di ingresso volti a stabilire le conoscenze possedute dall’alunno al fine di orientarne l’inserimento; comporre un quadro quanto più possibile completo della realtà dell’alunno (storia scolastica e personale); somministrare i test; identificare la classe di inserimento; presentare l’alunno agli insegnanti di classe; affiancare, aggiornare ed orientare il consiglio di classe durante l’anno scolastico. MODALITA’ D’ISCRIZIONE In relazione all’iscrizione di alunni stranieri nella scuola italiana, si deve fare riferimento al D.P.R. n°394 del 31 agosto 1999: 1. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica o in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono iscritti con riserva. 2. L’iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studi delle scuole di ogni ordine e grado”

ISCRIZIONE L’iscrizione riveste un particolare significato nel percorso di accoglienza degli alunni stranieri in quanto momento di primo contatto tra la famiglia e le istituzioni scolastiche. Gli operatori degli uffici di segreteria devono: fissare tempestivamente un appuntamento con il referente della commissione di accoglienza per avvisare dell’arrivo dell’alunno straniero e per attivare la commissione nei suoi compiti (accoglienza, iscrizione e assegnazione classe); accogliere la domanda di iscrizione del minore e, insieme all’insegnante accogliente, aiutare nella compilazione della documentazione e modulistica (religione, trasporto, pre/post scuola, mensa); raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente).

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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La Funzione Strumentale “Accoglienza e Integrazione alunni stranieri” e il personale della segreteria aiuteranno la famiglia nella compilazione della scheda d’iscrizione. All’ incontro potrà essere presente il mediatore linguistico-culturale. Nel corso di questo colloquio, sarà premura degli insegnanti far sentire a proprio agio la famiglia, ascoltando, rassicurando e fornendo tutte le notizie utili, venendo incontro, per quanto possibile, alle richieste. In questa sede, l’insegnante raccoglierà le informazioni riguardanti la precedente scolarità dell’alunno straniero, la situazione familiare e il progetto migratorio della famiglia, cercando di configurare una prima ricostruzione della storia personale dell’alunno. In seguito verrà comunicata alla famiglia la classe d’inserimento dell’alunno. Il gruppo degli insegnanti terrà costantemente presenti le difficoltà di comunicazione e provvederà a farvi fronte a seconda del bisogno (mediatore linguistico-culturale, facilitatore linguistico).

Il recupero della storia dell’alunno “… E’ necessario, sin dall’iscrizione, una chiara ricognizione del pregresso scolastico dell’alunno per interventi specifici e la stretta collaborazione della famiglia per la definizione del suo percorso formativo.” (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per l’Istruzione – Direzione G.ale per lo Studente “Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”)

Il recupero della storia dell’alunno ha diverse finalità: raccogliere le informazioni utili all’assegnazione della classe ( compilazione del foglio notizie); favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni, che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; favorire la conoscenza di altre culture; promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuola e famiglia; personalizzare il percorso scolastico adeguato, sulla base dei dati raccolti; prevenire la dispersione scolastica. Gli alunni che arrivano in corso d’anno scolastico dovranno sostenere una prova d’ingresso per decidere l’inserimento nella classe adeguata (questo per evitare inserimenti precoci e successivi spostamenti in altre classi). Una volta decisa l’assegnazione dell’alunno straniero alla classe, si individueranno i percorsi di facilitazione più idonei al suo inserimento nella nuova realtà scolastica prevedendo anche un periodo di orario scolastico ridotto. ICS“Rita Levi Montalcini”

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Sarà compito della commissione mettere a disposizione dei docenti strumenti, risorse e figure professionali che accompagnino l’inserimento: mediatori linguistico culturali, facilitatori linguistici, materiale di supporto.

I PERCORSI INDIVIDUALIZZATI Mediazione linguistico-culturale Il mediatore linguistico-culturale svolge la funzione di tramite tra i bisogni dei migranti e le risposte dei servizi pubblici. Provenendo dallo stesso paese di origine dell’immigrato, il mediatore assicura interventi di interpretariato linguistico e di orientamento culturale. I mediatori favoriscono la conoscenza reciproca di culture, di valori, di tradizioni, della comunicazione, del diritto, dei sistemi sociali, contribuendo a determinare le condizioni per l’integrazione e la convivenza pacifica. In questo senso, rappresentano uno strumento fondamentale per prevenire possibili conflitti. Facilitazione linguistica Il facilitatore svolge funzione di supporto linguistico per gli allievi stranieri, tramite un intervento mirato a migliorare le loro competenze di italiano L2 per quanto concerne la produzione orale/scritta e la pronuncia. La facilitazione linguistica consiste quindi in un percorso volto a fornire agli studenti di recente immigrazione e ai principianti assoluti un supporto di alfabetizzazione. Per coloro che già possiedono una minima competenza linguistica, la facilitazione si configura come un ausilio per il miglioramento e l’affinamento degli strumenti posseduti. Il facilitatore linguistico è una figura esterna alla scuola ed è esperto in ambito di immigrazione, con specifiche competenze nell’insegnamento dell’italiano L2. Il suo intervento viene attivato, per un numero limitato di ore, su richiesta degli insegnanti di classe, per affrontare le prime fasi dell’apprendimento della lingua italiana. Le ore di facilitazione linguistica si svolgeranno in orario scolastico con una frequenza regolare e precederanno l’attivazione dei laboratori linguistici.

Programmazione individualizzata Tale percorso verrà strutturato dai docenti di classe/consiglio di classe, affiancati dalla commissione d’accoglienza. Verrà quindi realizzata una programmazione mirata sui bisogni reali con un monitoraggio dei progressi di apprendimento.

Laboratori linguistici

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All’inizio di ogni anno scolastico, verranno attivati dei laboratori linguistici nei quali confluiranno alunni anche di classi e origini diverse, ma con il medesimo livello di conoscenza della lingua italiana. Gli alunni parteciperanno ai laboratori, tenuti dagli insegnanti, durante l’orario scolastico. Periodicamente, saranno valutati i progressi conseguiti da ogni singolo alunno e lo stesso laboratorio linguistico sarà oggetto di verifiche e valutazione da parte della commissione di accoglienza, degli insegnanti stessi e del team docenti al fine di ottimizzare gli interventi.

Laboratori ludico formativi interculturali Gli interventi ludico-formativi a favore di tutti gli alunni (stranieri e non) costituiscono l’occasione per sensibilizzarli, istruirli sul tema della mondialità e interculturalità nonché integrare gli alunni stranieri sottolineando il fatto che la diversità è ricchezza.

11.5 PROGETTO CLIL Il CLIL,

Content and Language Integrated Learning (apprendimento integrato di contenuto in lingua) è la piattaforma per un approccio metodologico innovativo con uno scopo più ampio di molte altre forme di insegnamento delle lingue. Tale approccio consiste nel trasmettere contenuti disciplinari in lingua straniera, al fine di favorire l'apprendimento sia dei contenuti che della lingua. Il CLIL è diventato un'innovazione che implica la costruzione di competenza linguistica e comunicativa contestualmente allo sviluppo ed acquisizione di conoscenze ed abilità disciplinari. Non è apprendimento di lingua ma nemmeno di una materia, bensì una fusione di entrambe in cui la lingua straniera viene usata in modo veicolare. L’approccio interdisciplinare è fondamentale, infatti oggi, l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze formative dei ragazzi, ma la scuola rimane l’unico ente delegato a promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e competenze in grado di dare una direzione certa negli itinerari personali. Solo attraverso il dominio di più ambiti disciplinari e quindi attraverso anche un nuovo spirito rivolto al collegamento interdisciplinare tra scienza, lingua, storia, geografia, arte e tecnologia si possono realizzano queste molteplici connessioni. Tale scelta determina un approccio integrato fondamentale alla comprensione di problemi complessi del mondo moderno.

OBIETTIVI: Potenziare l'efficacia dell'apprendimento della lingua straniera contestualmente alle discipline insegnate ICS“Rita Levi Montalcini”

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Favorire l'integrazione dei curriculi e l'acquisizione della lingua mediante la sperimentazione di situazioni di vita reale, integrando in modo naturale le abilità di ricezione, produzione, interazione. Favorire l'utilizzo da parte degli alunni di abilità, di conoscenze e competenze di altre discipline, in modo che la lingua non risulti solo oggetto di studio, ma anche strumento utile all'apprendimento di nozioni Permettere agli alunni di imparare non solo ad usare una lingua, ma usare una lingua per imparare Potenziare l'interesse e la motivazione all'apprendimento della lingua straniera creando contesti di apprendimento reali Valorizzare i diversi stili di apprendimento degli alunni Favorire lo spirito di socializzazione e cooperazione all'interno del gruppo classe, favorendo l'integrazione degli alunni in difficoltà Promuovere il rispetto per la diversità, per le altre culture e per l'ambiente circostante Favorire il raggiungimento di standard formativi più elevati Imparare ad usare una lingua in un contesto presuppone inoltre di saperla usare in un altro: la dinamica della proposta interdisciplinare apre a nuovi ambiti l’utilizzo della seconda lingua anche in esperienze formative extrascolastiche L’acquisizione della lingua procede naturalmente di pari passo con lo sviluppo cognitivo

I DESTINATARI

E I CONTENUTI A CUI SI RIVOLGE

IL

PROGETTO Scuola primaria Per iniziare un percorso di questo tipo si è scelto di applicare la metodologia CLIL per insegnare geografia nelle classi terze elementari, con l'obiettivo di continuare la sperimentazione in 4^ e 5^ e poter valutare l'efficacia e l'efficienza del percorso in un arco di tempo più ampio. La modalità di presentazione della disciplina sarà necessariamente esperienziale; il contenuto si fonderà su esperienze concrete e gli alunni assoceranno il significato linguistico all'esperienza effettuata. La valutazione rappresenterà un momento conclusivo molto importante poiché sarà duplice in quanto considererà sia i contenuti della disciplina sia la lingua straniera veicolare.

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Scuola secondaria di primo grado Per iniziare un percorso di questo tipo si è scelto di introdurre alcuni argomenti di arte in tre classi rispettivamente di 1a, 2a e 3a media presentandoli in lingua straniera. L'obiettivo primario sarà quello di usare una lingua per comunicare, senza cercare l'espressione perfetta ma un livello di comunicazione efficace. Si terranno in maggior considerazione i tentativi di comunicare rispetto alla perfezione formale e la possibilità di usare tecniche compensatorie: Attiva: buona parte del imput linguistico si trasmette tramite il movimento Concreta: si utilizza molto materiale illustrativo Mimica: si utilizza la drammatizzazione e i giochi che si dimostrano particolarmente effica ci. IMPOSTAZIONE DEI PERCORSI Ciasun percorso è impostato sulle seguenti fasi: Warm up: attraveso una sempiplice introduzione in lingua inglese esupportato da immagini dalla LIM viene introdotto l'argomento del percorso; Presentation: l'argomento viene presentato attraverso l'utilizzo di esercizi contestuali tratti da un testo specifico con in evidenza il vocaboli specifici da utilzzare; Practice: vengono proposte una serie di attività listening, speaking, reading, writing finalizzate all'acquisizione delle nozioni presentate; Evaluation: attraverso le attività pratiche, l'insegnante verifica l'apprendimentodegli aspetti linguistici e delle nozioni disciplinari; I percorsi avranno la durata variabile a seconda delle classi : per iniziare si prevede un tempo di circa 30-40 minuti di lezione.

11.6 PROGETTO

Il “Giocosport” è un progetto offerto dall’Amministrazione Comunale e realizzato in collaborazione con il CONI Provinciale di Milano. Il progetto intende diffondere i principi di una costruttiva “Cultura motoria” attraverso il gioco e lo sport nel rispetto della ICS“Rita Levi Montalcini”

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programmazione educativo-didattica proponendo una serie di attività finalizzate allo sviluppo ottimale del benessere psico–fisico dei bambini enfatizzando il ruolo della corporeità come mezzo di relazione familiare e sociale. DESTINATARI: alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia alunni della Scuola Primaria FINALITA’ promuovere l'educazione ludico–motoria, anche a connotazione pre-sportiva e sportiva dei bambini, rispettandone i naturali ritmi di sviluppo; riconoscere la pratica motoria, fisica e sportiva come uno degli strumenti efficaci per un percorso educativo duraturo; identificare l’attività ludico-motoria come occasione per sviluppare corrette posture, una buona motricità generale ; educare alla salute, all’inclusione sociale, all’accoglienza, alla relazione tra i bambini accomunati nel gioco dall’entusiasmo, dall’emozione, dalla scoperta, dall’impegno, dalla passione per lo sport.

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11.7 I PROGETTI DELL’ANNO SCOLASTICO 2012-2013

SCUOLA DELL’INFANZIA DI MEZZATE E ZELOFORAMAGNO Per tutti: Accoglienza, “Progetto Feste, “Amico libro”, Racconta insieme a me) ora di alternativa alla RC; Il nostro piccolo orto; A scuola di sicurezza. Per i bambini di tre anni: Progetto accoglienza; “Sperimento, faccio, imparo”; Per i bambini di quattro anni: “Crescere con gusto”. Per i bambini di cinque anni: ”Io, la mia storia, il mondo”, Vigile per un giorno, “Dal gesto alla parola; “Giocosport” Per i bambini di quattro e cinque anni “English Together”

SCUOLA PRIMARIA DI MONASTEROLO e di MEZZATE Progetto di letto-scrittura (screening); “Giocosport” Un mare di gocce; ; Incontri con la nutrizionista; Progetto Tabagismo; Un bambino un foglio e i colori; Tendiamo una mano a … Laboratorio di italiano L2 per alunni stranieri; Progetto recupero per alunni in difficoltà; Progetto sicurezza.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 

per le classi prime: Metodo di studio; Recupero Italiano e Matematica; Giornalino d’Istituto; Laboratorio teatrale; Progetto biblioteca; Concorso di lettura; Lezioni concerto; Lezioni di canoa presso l’Idroscalo;. per le classi seconde: Recupero Italiano e Matematica; Preparazione certificazione inglese; ECDL; Giornalino d’Istituto; Laboratorio teatrale; Concorso di lettura; Progetto Educazione Alimentare; Progetto di educazione all’affettività e alla sessualità ; Progetto biblioteca; Lezioni concerto; Lezioni di canoa per le classi terze: Recupero Italiano e Matematica; Giornalino scolastico; Concorso di lettura Patente motorino; Certificazione inglese; ECDL; Latino; Progetto di educazione all’affettività e alla sessualità ; Progetto orientamento Progetto biblioteca; Lezioni concerto; Lezioni di canoa.

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12. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine della scuola dell’Infanzia, della scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre ai quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno. Il nostro Istituto si impegna affinché gli alunni acquisiscano una pluralità di competenze nel pieno “rispetto dei tempi individuali di maturazione della persona”. In questo modo poniamo al centro l’alunno considerando che ogni discente è una realtà a sé stante, con il suo bagaglio di esperienze, situazioni e contingenze, dalle quali non si può prescindere nella costruzione di un percorso educativo.

12.1

COMPETENZE

IN

USCITA

DALLA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

L’alunno/a:  E’ consapevole della progressiva conquista di identità ed autonomia, rendendosi sempre  

 

più capace di orientarsi nello spazio e nel tempo. Sa compiere scelte autonome e sa interagire con gli altri esprimendo i propri sentimenti in modo adeguato. Usa differenti linguaggi espressivi (verbale, pittura, manipolazione, teatro, musica e le nuove tecnologie) E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto rendendosi conto che esistono punti diversi dal proprio. Utilizza le prime competenze logico-matematiche e scientifiche.

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12.2

COMPETENZE

IN

USCITA

DALLA

SCUOLA

PRIMARIA L’alunno/a:  Legge,comprende e riflette su testi letterari di vario genere  Interagisce e comunica in modo comprensibile informazioni semplici e di routine nella

lingua comunitaria.  Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale.

 Utilizza gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere      

immagini. E’ consapevole di sé ed utilizza il linguaggio corporeo e motorio per esprimersi. Conosce gli elementi significativi del passato e riconosce le tracce storiche presenti sul territorio. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi/ambienti utilizzando il linguaggio della geo-graficità. Risolve facili problemi, costruisce ragionamenti e sostiene le proprie tesi utilizzando il linguaggio matematico. Identifica gli elementi della realtà, si pone domande esplicite, formula ipotesi e previsioni scientifiche. Usa le nuove tecnologie e linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline.

12.3 COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO L’alunno/a:  Legge,comprende e riflette su testi letterari di vario genere e manifesta gusti     

personali. Apprezza la lingua come strumento attraverso il quale esprimersi, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. Comprende e descrive esperienze e avvenimenti in contesti familiari e su argomenti noti utilizzando strutture delle lingue comunitarie. Integra con gli altri saperi e gli altri linguaggi artistici le proprie esperienze musicali, partecipando attivamente alla realizzazione e all’esecuzione di brani musicali. Padroneggia gli elementi del linguaggio visuale, legge le opere artistiche più significative e realizza un elaborato personale e creativo. Utilizza gli aspetti del linguaggio corporeo-motorio-sportivo; si integra nel gruppo,

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condivide e rispetta le regole accettando l’altro. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale; manifesta un metodo personale di studio usando le conoscenze e le abilità per interpretare il mondo contemporaneo. Utilizza il linguaggio e i concetti geografici; conosce i diversi contesti ambientali e socio-culturali aprendosi al confronto con l’altro e valuta i possibili effetti delle azioni dell’uomo sul territorio. Possiede con sicurezza le conoscenze acquisite e sa argomentarle; riconosce e risolve problemi di vario genere; sostiene le tesi e le spiega, utilizzando adeguatamente il linguaggio specifico e il procedimento risolutivo. Si pone in modo critico nei confronti della realtà naturale utilizzando linguaggi e strumenti diversi. Conosce il metodo scientifico e sa utilizzare linguaggi e strumenti appropriati. Usa le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro; comprende i problemi economici, ecologici e della salute in relazione alle differenti forme e modalità di produzione. Esegue la rappresentazione grafica in scala di oggetti usando il disegno tecnico.

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13. LA VALUTAZIONE “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il

rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (Art. 1 comma 3 del DPR n.122/2009).

“La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata nella Scuola Primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe.” (Art.2 comma 1 DPR 122/2009). Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi: 1. valutazione diagnostica, tesa ad individuare livelli e abilità di base al fine di impostare le strategie didattiche successive; viene effettuata all’inizio dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove d’ingresso per rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza; 2. valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi, prove periodiche scritte e orali; 3. valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi a conclusione di ogni anno scolastico. Secondo quanto stabilito dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni):  ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva della quale, insieme al processo di apprendimento, deve essere adeguatamente informata la famiglia, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza;  la valutazione concorre ai processi di autovalutazione degli alunni, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo ed ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico.

Gli errori devono essere considerati come momenti all’interno dell’apprendimento e non come punti di debolezza da penalizzare. La valutazione riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa ed è parte integrante della progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico-didattico, al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.

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13.1 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OGGETTO Il comportamento Le conoscenze, le abilità e gli obiettivi didattici conseguiti Le competenze acquisite al termine della scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo grado.

STRUMENTI Verifiche in itinere e sommative Verifiche scritte, pratiche e grafiche Verifiche orali Esecuzioni vocali e strumentali Verifiche di conoscenze ed abilità motorie Verifica degli obiettivi educativi d’Istituto

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE Sul diario dell’Istituto Scheda di valutazione al termine del primo quadrimestre ed al termine del secondo quadrimestre –Scuola Primaria – Consegna documento di valutazione interquadrimestrale – Scuola Secondaria Scheda di valutazione al termine del trimestre ed al termine del pentamestre – Scuola Secondaria – Colloqui individuali Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa. (Art. 1 comma 4, DL 137 del 1° settembre 2008)

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Il collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.

(Art. 1 comma 5, DL 137 del 1° settembre 2008)

Nella valutazione del raggiungimento degli obiettivi prestabiliti verranno tenuti in considerazione i seguenti elementi: • Prerequisiti e situazione di partenza; • Impegno dimostrato nel lavoro individuale; • Eventuali e particolari difficoltà; • Attenzione e partecipazione alle varie attività in classe; • Risultati ottenuti nelle singole discipline; • Comportamento nei confronti degli adulti, dei compagni e dell’ambiente scolastico.

La valutazione scolastica dunque deve coniugare l’oggettività con l’attenzione alle caratteristiche globali dell’alunno, dei suoi apprendimenti e livelli di maturazione, conoscenze e competenze globali.

Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

VALUTAZIONE FINALE

VALUTAZIONE FINALE

In sede di valutazione finale:

In sede di valutazione finale:

A) un numero di insufficienze compreso tra le 4 e le 6 discipline comporta un’attenta valutazione dell’equipe pedagogica che delibera l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva sulla base di eventuali progressi fatti registrare dagli alunni rispetto alla situazione di partenza, delle conoscenze e delle abilità evidenziate e delle capacità degli alunni. B) le insufficienze rilevate in un numero di discipline pari o superiore a sette comportano la non ammissione alla classe successiva con voto espresso all’unanimità da parte dei docenti membri dell’equipe pedagogica.

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A) un numero di insufficienze compreso tra le 4 e le 6 discipline comporta un’attenta valutazione del Consiglio di Classe che delibera l’ammissione o la non ammissione dell’alunno/a alla classe successiva sulla base di eventuali progressi fatti registrare rispetto alla situazione di partenza, delle conoscenze e delle abilità evidenziate e delle capacità dell’alunno/a.. B) le insufficienze rilevate in un numero di discipline pari o superiore a sette comportano la non ammissione alla classe successiva previa delibera del Consiglio di classe. C) un numero di insufficienze pari a cinque nelle discipline che prevedono prove scritte comporta la non ammissione alla classe successivi

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In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l’adeguatezza dei piani d’intervento e delle scelte didattiche, al fine di apportare eventuali correzioni al progetto educativo e didattico.

13.2 CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO I docenti, con decisione assunta all’ unanimità possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, solo in casi eccezionali comprovati da specifica motivazione. Legge 30 Ottobre 2008 n.169 Art. 3, comma 1 bis - scuola Primaria -

Le valutazioni sono affidate ai docenti dell’equipe pedagogica ai fini del passaggio al periodo successivo. I medesimi possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, all’interno del periodo biennale, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. (DPR 22 giugno 2009, n. 122 Art. 8, comma 2) - scuola Primaria Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascun studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. (DPR 22 giugno 2009, n. 122 - Art 14 , comma 7 )

Il certificato medico dovrà essere presentato il giorno del rientro a scuola dopo ogni assenza. Non verranno accettati certificati retrodatati.

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13.3 IL COMPORTAMENTO “…in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni

studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede..”.

Gli

obiettivi

educativi

della

Scuola

Primaria,

deliberati

dal

Collegio

dei

Docenti del nostro Istituto, che concorrono all’attribuzione del voto di comportamento sono:

Partecipazione Mostrare attenzione nei confronti delle attività.

Impegno Eseguire regolarmente i compiti.

Lavorare in Intervenire in una modo ordinato e discussione. corretto. Ascoltare e rispettare le opinioni degli altri. Mostrarsi disponibile alla collaborazione ed al confronto.

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Essere perseverante nell’applicazione.

Socializzazione Stabilire buoni rapporti con i compagni. Dare un apporto personale al lavoro. Aiutare gli altri. Mettere a disposizione di tutti le proprie cose.

Rispetto delle regole Controllare le proprie reazioni emotive. Rispettare le regole che sono alla base della vita scolastica. Accettare la discussione e il confronto. Valutare le conseguenze delle proprie azioni.

Avere cura dei materiali, delle proprie cose, e degli altri.

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Gli obiettivi educativi della Scuola Secondaria, deliberati dal Collegio dei Docenti del nostro Istituto, che concorrono all’attribuzione del voto di comportamento sono: Rapportarsi in modo corretto con adulti e compagni Rispettare gli orari e frequenta regolarmente le lezioni Usare solo il materiale consentito Presentarsi vestito in modo adeguato Portare e aver cura del materiale occorrente Ascoltare con attenzione spiegazioni ed interventi Adeguarsi ai ritmi di lavoro collettivo Partecipare all’attività scolastica dimostrando disponibilità all’apprendimento Studiare i contenuti ed eseguire i compiti assegnati.

Il Decreto Legge n.° 137 del 1/09/2008, convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto in condotta come “elemento che concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo” (art. 2) La valutazione del comportamento è espressa in decimi per la Scuola Secondaria di Primo Grado, mentre per la Scuola Primaria, rimanendo invariata la normativa, si procede con il Giudizio Sintetico. Nota: un comportamento corretto nel secondo periodo di valutazione porta al recupero

dell’insufficienza del primo periodo

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13.4 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’Infanzia si valutano i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo attraverso un monitoraggio costante delle modalità con le quali il bambino costruisce le sue competenze. All’inizio dell’anno prevede momenti di osservazione degli alunni: durante il gioco libero nelle attività strutturate nella routine della giornata scolastica. In itinere tiene conto: dell'interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute Ogni anno le insegnanti valutano la maturazione globale dei bambini documentandola con una “scheda di valutazione” che viene consegnata alla fine dell’anno scolastico ai genitori. Al termine della Scuola dell’Infanzia il documento redatto viene consegnato anche ai docenti della Scuola Primaria per facilitare il passaggio delle informazioni.

13.5 VALUTAZIONE ALUNNI CON DSA La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, sinteticamente denominati "DSA", che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita scolastica. Nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (ai sensi degli artt. 2,5,7 della L. 170/2010). In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento dei bambini con D.S.A., i docenti predispongono un PDP, piano didattico personalizzato atto ad individuare le strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli ambiti coinvolti. A seconda delle caratteristiche di ciascun alunno con D.S.A. il Piano Didattico Personalizzato può prevedere misure e strumenti compensativi e dispensativi: per ciascuna materia o ambito di studio, cioè, vanno individuati eventuali strumenti (anche tecnologici: calcolatrice, personal computer) che “compensino” le difficoltà neurologiche dell’alunno o lo “dispensino” formalmente dall’effettuazione di prestazioni che, per le caratteristiche delle sue difficoltà risulterebbero irraggiungibili.

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Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate la valutazione e la verifica comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo, devono tener conto delle singole situazioni soggettive degli alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei (art. 10 – L. 30 ottobre 2008, n. 169- L. 8 ottobre 2010, n. 170- nota 26 maggio 2011).

Le modalità ed i contenuti delle prove di valutazione e di verifica degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo del ciclo, vengono pertanto stabiliti dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame sulla base delle indicazioni dei PDP. (DM n. 5669 12/07/2011)

13.6 VALUTAZIONE ALUNNI DISABILI Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che” La valutazione degli

alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.” Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente . La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI, tenendo sempre presente le potenzialità della persona e la situazione di partenza, definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. La valutazione assume una valenza pregnante nel processo di integrazione degli alunni diversamente abili e il nostro istituto attua momenti di verifica che prendono in considerazione lo sviluppo della persona nella sua totalità, quindi assume grande importanza il controllo degli apprendimenti e, parallelamente, il controllo dell’efficacia degli interventi, volti a promuovere la piena partecipazione dell’alunno alla realtà scolastica.

La valutazione coinvolge, così come la programmazione, tutti gli Operatori che ruotano attorno all’alunno e, non ultimi, i bambini stessi che comunicano con il loro star bene a scuola, la validità del Piano Educativo Individualizzato.

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Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrĂ essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento. La flessibilitĂ concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.

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13.7 PROVE INVALSI Le prove INVALSI, predisposte dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, sono prove oggettive a risposta chiusa o a scelta multipla, proposte dalle scuole italiane ai propri studenti e nascono con l'obiettivo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti nelle scuole italiane. La somministrazione delle prove, per ciascun ciclo scolastico, deve essere effettuata contestualmente su tutto il territorio nazionale, in un’unica data; deve inoltre favorire forme e mezzi d’intervento idonei a garantire la trasparenza e l’affidabilità dei dati rilevati. Le prove eseguite vengono trasmesse all’Invalsi che provvede alla correzione e valutazione. Alle scuole tornano i risultati sotto forma di percentuali e formule statistiche (media, mediana, moda, deviazione standard…) Il Ministero dell’Istruzione, ai fini del progressivo miglioramento e dell’armonizzazione della qualità del sistema educativo definito a norma della legge 28 marzo 2003, n. 53, ha istituito il Servizio Nazionale di Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, con l’obiettivo di valutarne l’efficienza e l’efficacia, inquadrando la valutazione nel contesto internazionale. Obiettivo principale è quello di creare una struttura capace di fornire informazioni essenziali sui livelli di apprendimento degli alunni per migliorare la qualità dell’offerta formativa. La rilevazione riguarda obbligatoriamente gli studenti della seconda e quinta classe della Scuola Primaria, della prima e terza classe della Scuola Secondaria di primo grado e della seconda classe della Scuola Secondaria di secondo grado.

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14. LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 regolamenta e rende operativa, in materia di valutazione, la legge 169/2008, ribadendo l’obbligo dell’elaborazione di una CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE per gli alunni in uscita dalla scuola Primaria e Secondaria.

La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un SAPER FARE INTENZIONALE, EFFICACE E CONTESTUALIZZATO che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze. La certificazione così intesa costituisce un documento integrativo alla scheda di valutazione e rappresenta il risultato finale: delle valutazioni espresse dagli insegnanti dei giudizi definiti dal consiglio di classe degli esiti conseguiti nelle prove di esame

14.1 Competenze in possesso al termine della Scuola Primaria

Competenze in lingua italiana : Comprensione dei contenuti di semplici testi; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate a scopo e a destinatario. Competenze in lingue comunitarie: Inglese: livello A1* comprensione ed utilizzo di espressione di uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi. Competenze scientifiche: Osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali; esplorazione dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di semplici problemi; raccolta, organizzazione ed interpretazione di dati; padronanza ed utilizzo di concetti elementari della matematica. Competenze tecnologiche ed informatiche: utilizzo semplice di strumentazione tecnologica; impegno della videoscrittura, dei principali programmi informatici; accesso ed utilizzo del web. Competenze artistiche: descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico – culturale nel territorio Competenze motorie e sportive: Impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati.

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14.2 Competenze in possesso al termine della Scuola Secondaria Competenze in lingue italiane

E' in grado di comprendere testi vari e trarre occasione di arricchimento culturale e personale; riorganizzare ed esporre oralmente, con terminologia specifica, i contenuti trattati; elaborare testi di diversa tipologia in forma scritta; conoscere e utilizzare le funzioni e le strutture della lingua.

Competenze storiche

E' in grado di comprendere e acquisire i contenuti; riflettere sugli eventi collocandoli nel tempo e nello spazio; rielaborare le conoscenze ed esporle in modo completo usando il linguaggio specifico; cogliere le relazioni causaeffetto.

Competenze geografiche

E' in grado di comprendere e acquisire i contenuti; riflettere sui fenomeni cogliendone le relazioni: leggere i fenomeni anche attraverso rappresentazioni grafiche e simboliche: rielaborare le conoscenze esponendole in modo completo usando il linguaggio specifico.

Competenze in lingue inglese

E' in grado di comprendere all'ascolto informazioni su argomenti noti; comprendere l'argomento generale di testi scritti e ricavare informazioni specifiche: esprimersi oralmente e interagire in scambi dialogici usando funzioni comunicative, strutture e lessico adeguati con pronuncia accettabile; esprimersi in forma scritta usando funzioni comunicative, strutture e lessico adeguati; riconoscere aspetti della cultura anglosassone.

Competenze in lingua spagnola

E' in grado di comprendere semplici messaggi orali in contesti di vita sociale; leggere e comprendere brevi testi e semplici descrizioni; produrre brevi testi scritti utilizzando lessico, funzioni e strutture adeguate; esprimersi oralmente e interagire in scambi dialogici; riconoscere aspetti delle culture ispanica e ispano -americane.

Competenze matematiche

E' in grado di calcolare espressioni algebriche; riconoscere e risolvere situazioni problematiche esponendo e motivando il processo risolutivo; riconoscere e rappresentare gli elementi delle geometrici solida: risolvere problemi usando proprietá geometriche e opportuni strumenti. Conosce i temi proposti ed é in grado di utilizzare i linguaggi specifici.

Competenze scientifiche

E' in grado di cogliere nessi tra le varie tematiche in una visione globale dei problemi; di porsi in modo critico nei confronti della realtá naturale; utilizzare linguaggi e strumenti diversi. Conosce gli argomenti proposti.

Competenze tecnologiche

E' in grado di comprendere le realtà tecnologica; ha acquisito conoscenze tecniche e tecnologiche; ha capacità grafico- operative e logico-scientifiche; utilizza computer e software specifici; utilizza le risorse reperibili in Internet.

Competenze artistiche E' in grado di leggere ed interpretare i contenuti di messaggi visivi; conosce i paradigmi del percorso dell'arte nei secoli; utilizza e rielabora immagini di diverso tipo; inventa e produce messaggi visivi con l'uso di tecniche diverse; comunica con il linguaggio non verbale

Competenze musicali

E' in grado di comprendere ed usare il linguaggio specifico; utilizzare la voce e gli strumenti; ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i messaggi musicali; analizzare caratteristiche e forme di opere musicali di vario genere, stile e tradizione. Conosce gli elementi costitutivi della storia della musica.

Competenze motorie e sportive

Conosce ed é in grado di controllare e favorire le capacitá coordinative, organico-funzionali e comunicative del corpo, Conosce e persegue una corretta efficienza fisica con attenzione alla sicurezza nella vita quotidiana. Conosce e persegue nel gioco e nell'attivitá sportiva gli aspetti tecnici ed educativo-relazionali.

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15. USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE

La caratteristica comune dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate è la finalità di integrazione della normale attività della scuola sia sul piano della formazione generale della personalità degli alunni sia sul piano del completamento della preparazione nelle singole discipline.

Tutte le attività sono precedute da una preparazione educativa e didattica in classe talora anche con la partecipazione di esperti e seguite da momenti di valutazione e verifica al termine delle stesse.

Obiettivi Educativi

Sapersi rapportare in modo corretto con compagni, insegnanti e altri adulti coinvolti nell’attività Saper rispettare l’ambiente in cui ci si trova Saper rispettare le regole imposte da una situazione di apprendimento non abituale Saper gestire le proprie reazioni emotive in situazioni che esulano dalla ordinaria attività scolastica e/o di vita familiare Partecipare alle attività proposte in modo adeguato (chiedere spiegazioni se non si è capito, chiedere di approfondire, esprimere opinioni motivate) Adeguarsi ai ritmi di lavoro proposti Saper lavorare in gruppo

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Obiettivi Didattici Generali

Acquisire e/o approfondire conoscenze disciplinari specifiche della singola uscita Comprendere ed utilizzare nuovi linguaggi verbali e non verbali Operare collegamenti tra le diverse discipline Realizzare eventuali prodotti (manufatti, testi scritti, lavori grafici e fotografici) secondo le richieste delle specifiche attività

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Finalità Motivare allo studio anche attraverso un’esperienza pratica e concreta. Offrire stimoli culturali e motivazioni importanti. Favorire l’autonomia relazionale, comportamentale e la socializzazione. Arricchire le conoscenze culturali in un contesto sociale ed esperienziale piacevole. Sviluppare un atteggiamento di attenzione e/o rispetto nei confronti di habitat naturali, di insediamenti storici e di monumenti artistici. Far conoscere il territorio anche con scopo orientativo.

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono deliberati secondo le procedure stabilite dalla normativa generale e specifica della nostra scuola come previsto dal Regolamento d’Istituto. Nella scelta di tali attività l’équipe pedagogica procede come segue:

Le iniziative vengono progettate secondo i criteri generali stabiliti dal POF e della programmazione generale e/o disciplinare della classe/sezione;discusse ed approvate dai consigli di classe/interclasse/intersezione, vengono successivamente deliberate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto.

Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione non sono obbligatori ma, una volta deliberati, fanno parte integrante della programmazione educativa e didattica. Il nostro Istituto si adopera per rimuovere le eventuali cause economiche o di altro tipo che possono ostacolare la partecipazione degli alunni.

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Le norme

Ogni classe utilizza , come da libera programmazione del Consiglio di classe, non più di 6 giorni nell’arco dell’anno per la effettuazione di visite guidate/uscite didattiche/viaggi di istruzione.

Riguardo alla durata del viaggio d’istruzione il Collegio opera la scelta tenendo presenti alcune linee-guida generali e assolutamente non prescrittive.

Il limite numerico al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari ai due terzi degli alunni frequentanti la classe.

Le classi quinte della Scuola Primaria e le classi terze della Scuola Secondaria possono effettuare viaggi di istruzione della durata maggiore.

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16. LE CERTIFICAZIONI Attestano, sulla base degli interventi di enti terzi alla scuola, il “Saper fare degli alunni” secondo regole codificate e riconosciute a livello internazionale.

16.1

Certificazione linguistica

La certificazione linguistica è un’attestazione formale del livello di conoscenza di una lingua e viene rilasciata da un Ente certificatore riconosciuto internazionalmente. Essa costituisce un valore aggiunto molto importante per qualsiasi curriculum scolastico e lavorativo. Le certificazioni che interessano la nostra scuola sono:  “STARTER” al termine della classe quinta della Scuola Primaria;  “KET” per gli alunni della classe terza della Scuola Secondaria di Primo Grado

16.2 Patente europea del computer ECDL

La European Computer Driving Licence (ECDL) – Patente Europea del Computer – attesta la capacità di usare il personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. In particolare, i nostri alunni sostengono gli esami dei seguenti moduli: Modulo 2. “Uso del computer e gestione dei file”. Modulo 3. “Elaborazione testi”. Modulo 4. “Foglio elettronico”. Modulo 7. “Reti informatiche e gestione della posta elettronica”. Con il superamento dei quattro moduli, si ottiene la certificazione START .

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16.3 Corso per il conseguimento del “Patentino del motorino” (CIGC)

L’Istituto organizza un corso teorico per il conseguimento del “Patentino del motorino”. Il corso è riservato agli alunni che hanno compiuto il 14° anno di età entro il 31/08/2013. Al termine del corso i partecipanti, che hanno compiuto 14 anni, potranno sostenere l’esame unicamente teorico. Superata questa prova ogni candidato, istruito delle indicazioni specifiche ed eventualmente della modulistica necessaria, si dovrà attivare autonomamente per sostenere la successiva prova pratica, sostenibile presso un’autoscuola o privatamente.

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17. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Cos’è?

È l'insieme delle norme e delle regole che disciplinano la vita scolastica finalizzate al buon funzionamento del servizio vincolanti per le varie componenti che interagiscono nella scuola

Cosa contiene?

Modalita’ Organizzative relative a:

Validità?

Annuale

A chi interessa?

Docenti Alunni Ata Famiglie

orario delle attività iscrizioni assenze individuali vigilanza degli alunni ritardi/entrata posticipata infortuni Organi Collegiali Rapporti scuola/famiglia Ingresso genitori nei locali scolastici uscite didattiche, visite guidate, viaggi d'istruzione

Per la visione integrale del Regolamento si rimanda all’apposita sezione del sito web dell’Istituto.

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18. ORGANIGRAMMA Consiglio d’Istituto

DIRIGENTE SCOLASTICO

Giunta Esecutiva

Prof.Vincenzo Paladino

Organo di Garanzia

Staff del DS Collaboratori del DS: F. Ripamonti, A. Panucci Responsabili di Plesso: B. Corlatti, M. Gioia, C. Mulè, A. Panucci, F. Ripamonti Funzioni Strumentali: R. Crovace, A. Nucera. S. Biasiolo, A. Nardelli, M. Predi, A. Pirali, V. Pepe

Collaboratori DS F. Ripamonti A. Panucci

Coordinatori Consigli di Classe,

Interclasse,

Intersezione

Gruppo Qualità

RSPP

F. Ripamonti A. Panucci

C. Sangalli (Est.)

Funzioni strumentali Gestione POF: R. Crovace Continuità: A. Nucera Orientamento: S. Biasiolo Sostegno agli alunni: A. Nardelli Integrazione e Intercultura: M. Predi Valutazione: A. Pirali Multimedialità: V. Pepe

DSGA C. Bruno

Assistenti Amm.vi

Responsabili di plesso

- Area Alunni/Genitori - Area Personale - Stipendi Contabilità Collaboratori scolastici

B. Corlatti, M. Gioia, C. Mulè, A. Panucci, F. Ripamonti

Collegio Docenti

Consigli di Classe. Interclasse, Intersezione

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S.Secondaria

Gruppi di lavoro

Comitato valutazione

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18.1 MODALITA’ DECISIONALI E GESTIONALI Denominazione

Funzioni

DIRIGENTE SCOLASTICO

Assicura la gestione unitaria dell'istituzione e ne ha legale rappresentanza; E’ responsabile delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio; Ha poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane; Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative; E' titolare delle relazioni sindacali interne.

STAFF DI DIREZIONE

Svolge un’azione di coordinamento in ordine ai progetti e alle iniziative didattiche Collabora con il Dirigente Scolastico nella gestione unitaria dell’Istituto

FUNZIONI STRUMENTALI

Sono designate dal Collegio dei Docenti e svolgono compiti di studio e di valutazione relativi a POF, Continuità ed Orientamento, Sostegno al lavoro dei Docenti, Sostegno agli alunni; Costituiscono, con i Collaboratori e con i responsabili di plesso lo Staff che collabora con il Dirigente Scolastico.

COMMISSIONI

Costituite dagli insegnanti dei tre ordini di scuola svolgono attività di studio e formulano proposte al Collegio Docenti o al Consiglio d'Istituto in relazione all'ambito di competenza

COLLEGIO DOCENTI

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Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto; Predispone la programmazione educativa; Formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario delle lezioni; Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica; Provvede all’adozione dei libri di testo; Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto.

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

Adotta il Piano dell’Offerta Formativa; Definisce gli indirizzi e le scelte generali di gestione e di amministrazione individuando le risorse disponibili e attuando scelte di priorità ; Approva il Programma Annuale; Approva il calendario delle uscite didattiche; Delibera il calendario scolastico d’Istituto; Approva criteri generali relativi alla formazione classi.

GIUNTA ESECUTIVA

Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto; Predispone il programma annuale e il conto consuntivo.

CONSIGLI DI CLASSE CONSIGLI DI INTERCLASSE CONSIGLI DI INTERSEZIONE

Formulano al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione

COMITATO DI VALUTAZIONE

Valuta il periodo di prova degli insegnanti ed il servizio di coloro che ne fanno richiesta; Ha competenze relative all'anno di formazione dei docenti .

PERSONALE ATA

Svolge funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative di accoglienza e di sorveglianza connesse all’attività dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con gli insegnanti.

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educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione ; Formulano proposte al Collegio Docenti o al Consiglio d'Istituto in relazione all'ambito di competenza .

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18.2 FUNZIONI STRUMENTALI

DENOMINAZIONE

Gestione POF Crovace Rita

Orientamento Biasiolo Sandra

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OBIETTIVI/COMPITI

Coordinare la Commissione; Seguire il Piano nella sua attuazione; Raccogliere i progetti specifici inerenti al P.O.F. e curare la predisposizione di schede specifiche per la stesura del piano annuale delle attività dell’Istituto; Aggiornare e divulgare il P.O.F. in collaborazione con la relativa commissione; Predisporre e revisionare il documento sintetico per le famiglie; Monitorare in itinere e a fine anno scolastico le attività connesse con il P.O.F.; Valutazione finale del P.O.F. e proposte di revisione dello stesso; Indicare eventuali strumenti per la comunicazione interna ed esterna del P.O.F. Coordinare la Commissione; Progettare e realizzare con la collaborazione dei Consigli di classe e dei Team attività comuni per le classi degli anni “ponte”; Analizzare i bisogni di orientamento degli alunni; Selezionare gli istituti più richiesti; Raccogliere informazioni sugli alunni provenienti da altre realtà scolastiche; Realizzare incontri con i docenti per la conoscenza degli istituti superiori; Prevedere momenti d’incontro con i genitori degli alunni degli anni ponte; Prevedere momenti di autovalutazione delle attività realizzate.

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Monitoraggio dei risultati scolastici degli alunni in uscita relativi ai primi due anni della Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Continuità

Nucera Adelaide

Sostegno agli alunni Nardelli Antonella

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Coordinare la Commissione; Calendarizzare ed organizzare incontri di continuità; Coordinare, progettare e realizzare attività comuni per le classi degli anni “ponte”; Prevedere dei momenti di incontro con i genitori degli alunni degli anni ponte; Strutturare curricoli educativi e didattici verticali all’interno dell’Istituto; Organizzare e coordinare attività di accoglienza (continuità in ingresso) Raccogliere informazioni sugli alunni provenienti da altre realtà scolastiche; Confronto, raccordo e passaggio informazioni delle scuole dell’Infanzia alle primarie e dalle primarie alla secondaria, anche ai fini della formazione delle classi prime; Prevedere momenti di autovalutazione delle attività realizzate. Coordinare la Commissione; Supportare gli insegnanti a cui sono affidati alunni con disabilità; Curare i rapporti con gli Enti Locali, servizi sociali; Elaborare o aggiornare la modulistica inerente gli alunni diversamente abili; Raccordarsi con il G.L.H.; Curare i rapporti con gruppo tecnico “Scuola Snodo San Giuliano Milanese”; Predisporre e gestire strumenti e sussidi didattici alunni diversamente abili. 76


Accoglienza ed integrazione alunni stranieri Predi Manuela

Valutazione didattica e autovalutazione dell’Istituto Pirali Anna

ICS“Rita Levi Montalcini”

Coordinare la Commissione; Elaborare e predisporre al Collegio Docenti criteri da seguire per l’inserimento degli alunni stranieri nelle classi; Costituire un gruppo permanente di docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto che si occupi della prima accoglienza dell’alunno straniero, ne valuti i bisogni e, sulla base dei criteri stabiliti, identifichi la classe in cui il nuovo alunno debba essere inserito; Diffondere presso i singoli team e consigli di classe il Protocollo di accoglienza per alunni stranieri; Tenere i contatti con le associazioni che offrono mediatori/facilitatori culturali Monitorare costantemente il numero degli alunni stranieri presenti nell’Istituto Comprensivo.

Coordinare la Commissione; Coordinare gruppi di studio per elaborazione di proposte innovative di valutazione anche alla luce delle nuove normative; Elaborare e diffondere la modulistica prodotta; Collaborare con la commissione POF per la predisposizione di strumenti di monitoraggio finalizzati a rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza in rapporto all’organizzazione; Tabulare i risultati dei questionari somministrati.

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Multimedialità Pepe Vincenzo

ICS“Rita Levi Montalcini”

Coordinare la Commissione; Curare la manutenzione dei laboratori informatici e della rete nei tre plessi; Promuovere l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie; Affiancare e fornire supporto ai docenti tutor di eventuali corsi online che si terranno nel nostro Istituto; Tenere rapporti con scuole della rete per favorire la sperimentazione di tecnologie hardware e software; Proseguire e coordinare per l’anno scolastico 2012/2013 il progetto “ECDL esami on site”; Proporre l’acquisto di materiale hardware e software.

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19. COLLABORAZIONI CON ENTI SOCIALI, TERRITORIALI E ASSOCIAZIONI La nostra scuola per la realizzazione dei vari progetti si avvale, inoltre, della collaborazione di:

PERSONALE QUALIFICATO

Istruttori sportivi; Animatori teatrali; Bibliotecari; Medici e psicologici Esperti

ENTI E ASSOCIAZIONI TERRITORIALI

Amministrazione Comunale (Assessorato all’Istruzione, alla Cultura, allo Sport, ai Servizi Sociali, Scuola civica di musica, Biblioteca comunale, Centro Informagiovani, Centro di aggregazione giovanile ecc.); Coni del Comitato Provinciale di Milano; Amministrazione provinciale; A.S.L. territoriali; Parrocchie; Enti e Società Sportive (Centro sportivi “Paolo Borsellino”; Idropark, Associazione Arcieri di Peschiera Borromeo, ecc); Associazioni culturali e di solidarietà; Motorizzazione civile; Arma dei Carabinieri, Polizia Locale e Guardia Finanza; Istituti Superiori del territorio (Istituto Onnicomprensivo di S. Donato); Network di scuole del territorio (rete di S. Donato);

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L’OFFERTA DELL’ISTITUTO Il nostro Istituto, utilizzando anche le proposte di vari enti locali quali gli Assessorati alla Cultura e allo Sport di Comune e Provincia, offre ogni anno ai propri alunni la partecipazione a:  mostre e feste organizzate dalla scuola in particolari momenti dell’anno (Natale, fine delle lezioni ecc.);  rassegne cinematografiche;  spettacoli teatrali;  lezioni-concerto;  visite alla biblioteca comunale, a mostre, musei, monumenti, industrie ecc;  uscite didattiche e viaggi d’istruzione per esplorazioni ambientali e/o in città d’arte;  la giornata della Festa dello Sport e altre attività sportive offerte dalle strutture locali.

RISORSE FINANZIARIE Le nostre risorse finanziarie provengono dal M.I.U.R. (Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dall’Ente locale (Amministrazione Comunale) e da Enti ed aziende del territorio che sostengono, di volta in volta le iniziative dell’istituto e dai contributi che i genitori versano.

La parte preponderante dei finanziamenti proviene dal Comune di Peschiera Borromeo che nell’ambito del “Piano del Diritto allo Studio” mette a disposizione della scuola le risorse finanziarie che consentono: la realizzazione dei molteplici progetti che connotano la vita dell’istituto; permettono la collaborazione di esperti estranei all’amministrazione scolastica; rendono possibile l’acquisto di sussidi didattici ed attrezzature tecnologiche senza le quali non si riuscirebbe ad utilizzare al meglio tutte le metodologie innovative che passano anche attraverso l’uso delle tecnologie didattiche.

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Il nostro POF è a disposizione di tutti gli utenti dell’Istituto presso l’ufficio di segreteria ed è consultabile sul sito web del nostro Istituto. Il POF, elaborato dall’apposita Commissione designata dal Collegio dei Docenti, è stato approvato dal medesimo Organo collegiale. Il POF è aggiornato annualmente.

Il Presente Documento è stato: Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 9 Ottobre 2012 Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 25 Ottobre 2012

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Vincenzo Paladino

ICS“Rita Levi Montalcini”

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