Rising.Subbart#13

Page 9

DAVIDE GAMBARDELLA Rimorchiare? All’apparenza sembrerebbe un gioco da ragazzi, ma se proprio ci si riflette su, non è poi così semplice. È come camuffarsi da massaie che vanno al mercato a fare spese: bisogna scegliere il prodotto più accattivante, di grido, senza dimenticare che, oltre alla bontà della “merce”, anche l’occhio vuole la sua parte. Donne e uomini si destreggiano in una specie di balletto dove passione e bellezza sembrano essere eleganti passi di seduzione. Le parti migliori del proprio corpo vengono esposte come sul bancone del macellaio. Gli sguardi s’incrociano sino ad intrecciarsi, le labbra si sfiorano, la pelle freme. Uno stress emozionale che sotto il Vesuvio viene volgarmente definito “pusteggia”. Che può provocare danni irreparabili a chi non becca mai e vere e proprie crisi di nervi alle “vittime” di tali ossessive attenzioni. Ma in fondo rimorchiare è solo un gioco, anche se vi sono delle rigidissime regole da rispettare. Quali siano quelle fondamentali, è difficile saperlo. Ed allora ci si deve allenare nella nobile arte della “pusteggia”, bisogna studiare, sondare il mercato, osservare a fondo la preda per colpirla nei suoi punti più deboli. La sfera sessuale femminile pare assai più complicata di quella maschile. Ed io, per capire quali sono i gusti del gentil sesso in materia di uomini, mi affido alle tv private campane, quelle più viscerali, popolari, dove “l’ammore” e la passione vengono propinati fino alla nausea, a tutte le ore del giorno e della notte. Le idee a quel punto mi si chiariscono immediatamente, quando sul teleschermo appaiono due cantanti neomelodiche napoletane considerate delle star nelle hit parade di Radio Vicolo. In una canzone di qualche anno fa, “Ci piace macho”, Angela Fiore e la sua collega Raffaella descrivevano così l’uomo perfetto per Le Mille ed una notte: «…Sì, ci vuole un tipo ca c’adda fa suffrì/ Sfacciato e poco corretto/ Con un fisico AMMOSTRO ca ce fa ì a ‘mpazzì…». Chiarissimo: alle donne piace macho. E ci sono anche alcuni canoni da seguire per avere il marchio certificato di garanzia: il maschio (o macho) da rimorchio deve avere «il capello un po’ fonato» e deve essere «raffinato e tronista comm’ e dint’ a tivvù!».

Ok, ci sono. Bisogna somigliare ad un tronista, essere bastardo ma allo stesso tempo raffinato, tatuato, palestrato e fonato. È una semplice questione di look. Il mio aspetto non è propriamente simile a quello descritto dalle due cantanti, e così decido di affidarmi ancora una volta ad un neomelodico per diventare un vero e proprio macho. Allora mi reco negli studi dell’emittente napoletana Tele A. E adocchio uno dei cantanti più in vetta nel panorama canoro nazionale, uno che in merito a gusti femminili sembra avere le idee chiarissime. Fonato, con la faccia scottata dalle lampade, vestito come un “tronista della tivvù”, sfacciato al punto giusto. La sua canzone è diventata un tormentone: «Il Fragolone/ Sott’ a doccia vanno pazze stì guaglione/ Se lo guardi è veramente un’emozione/ Con la panna vene voglia e to’ magnà!». Perché non averci pensato prima: chi meglio di Marco Marfè può conoscere i gusti delle donne? Grande Marco! Per prima cosa devo farti i complimenti: sei riuscito a portare il tuo Fragolone nelle case di tutte le italiane… «Ahahah! Grazie, ma questo è solo l’inizio: molto presto il Fragolone arriverà anche in radio, diventerà un vero tormentone! E poi tutte le mie fans lo vogliono…». Cosa? «Il Fragolone! Presto uscirà anche un disco con molti brani ed ho intenzione di lanciare il singolo “Gelato al cioccolato”, la canzone di Pupo cantata da me…». Spulciando un po’ su internet, ho scoperto che in realtà questo è il tuo terzo progetto musicale! «Sì, e sono molto soddisfatto. Le soddisfazioni vengono col tempo, bisogna seguire un percorso faticoso, farsi pubblicità creando canzoni ed arrangiamenti orecchiabili. È un duro lavoro, ma i risultati prima o poi arrivano. Bisogna avere gli attributi adatti per arrivare al successo ed io penso di averli». In molti però sostengono che tu sei la nuova icona del trash… «Trash?!» Sì, dicono che sei un “cuozzo”, un cafone. «Ah! Sì sì, lo so…». Eppure hai moltissime fans, sei su tutti i programmi tv…

MARFè | 9


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.