

Carissimi rionali,
è la prima volta che mi trovo a scrivere su queste pagine e dentro di me pulsa una forte emozione nel trasmettere questi miei pensieri.
Sicuramente non l’avevo immaginata così la Quintana 2023, ma questi ultimi 6 mesi hanno rappresentato per me unvero e propriotsunamidi novitàe cambiamenti.
Ricordomoltobenelaseradelleultimeelezioni,gli attimi dello scrutinio ed il vortice di entusiasmo e perplessità dei rionali nell’apprendere il risultato che si era appena delineato. Hanno seguito, poi, momenti non facili, riunioni e parole che sono lontane dall’idea di Rione e di concordia. Il Rione non è, infatti, solamente una suddivisione territoriale dellacittà, maèunacomunità vivae in
continuo fermento, mossa dall’amore dei propri colori. Una comunità che per me è una seconda famiglia, dove in questi 17 anni mi sono stati trasmessi tutti i valorie gli insegnamentiche oggi mi hanno permesso diesserequi in veste di vostro Priore, pronto a servire il Rioneche tutti amiamo.
Sono pienamente consapevole del peso del testimone lasciato dal Consiglio uscente, ma altrettantoconsapevoledellaforzaedell’unionedi quello appena insediato. Indispensabile sarà, inoltre, il costante ed incessante supporto di un popolo chepiùdi unavolta hadimostratodicosaè capace dinanzi alle difficoltà.
Nel nuovo Consiglio e in tutti i contradaioli che in questi mesi hanno vissuto il Rione vedoun grande
entusiasmo,vogliadifareeancheuna giustadose di consapevolezza delle tante sfide che si dovranno affrontare. Ci siamo messi tutti in gioco con una grande voglia di dimostrare al nostro Rione che sì, noi siamopronti.
L’obiettivochemi sonodatoinquestomandatoèlo stesso che ho preso in eredità da chi ha guidato il Rione primadi me: la vittoria.
Proprio per questo fin da subito la volontà del Consiglio è stata quella di rinnovare la fiducia ad Alessandro Candelori e a tutto il suo staff: crediamo nel suo impegno, nell’ attenzione ai particolari e siamo certi che la sua maturità sia arrivata ad un livello tale da permettergli di competere a viso aperto contro tutti gli altri cavalieridel Campo de li Giochi.
Per quanto riguarda la Quintana, il 2023 rappresenta un anno di ripartenza dopo le limitazioni dettate dalla pandemia, con un programma ricco di tutti quegli eventi che in passato h a n n o contribuito a fare grande la manifestazione e la città di Foligno. Cena G r a n d e , Gareggiare dei Convivi e Fiera dei Soprastanti saranno i p ri nc ip al i eventi che ci vedranno
impegnati durante le giostre della Sfida e della Rivincita.
A livellorionale nonsaremo sicuramenteda meno: pranzi, donazioni e impegno sociale sono solo l’inizio di un calendario che sarà colmo di appuntamenti. Siamo convinti che la Quintana debbaesserevissutadurantetutto l’anno,edèper questocheci siamoimpegnati findal primogiorno adorganizzaremomentidiaggregazioneinvirtùdi quelsensodicomunitàecondivisionecherendono grande la nostra Contrada.
Tutti questi eventi saranno gestiti dalle commissioni Rionali che, come per il Consiglio, hanno visto profondi rinnovamenti. Commissione artistica, Cucina e Attività collaterali saranno impegnatissime nel far sì che il Rione sia rappresentato ad altissimo livello.
Insomma, le cose da fare in questo mandato sono numerosissime, ma grazie all'ostinazione e alla forza di tutti, sono convinto che porteremo a termine gli obiettivi prefissati. Non mancherà anche il momento del confronto e delle critiche, che verranno sempre recepitein modo costruttivo e come un’occasione per farci crescere, consapevoli che non saremo esenti da errori. Soprattutto, il confronto ci fa capire che i contradaioli sono profondamente legati alla propriaidentitàrionaleenonperdonooccasionedi dimostrare il grande attaccamento che hanno per icoloridella Contrada.
Un ringraziamento va a tutte le persone che con sana oggettività ci hanno sostenuto ed incoraggiato ad andare avanti.
Concludo l’articolo con una frase che ripeto molto spesso ai membri del Consiglio: Che la Forza sia con Noie, soprattutto, che vinca il Lupo.
Vostro, Caronte.
Prima di tutto, voglio ringraziare il Priore del Rione Morlupo Andrea Batori e tutti gli amici del Morlupo per lospazio che miè stato concessosulla vostra pubblicazione. Approfittodell’ospitalità di RosaNero, primadi tutto, perringraziare e salutaretutticoloro che hannocollaborato con l’Ente Giostra della Quintana nel passato quadriennio. Fatta questa doverosa premessa, è essenziale evidenziare che quello che è appena iniziato sarà un mandato fondamentale. C’è prepotente la voglia e la necessità di tornare alla “normalità” quintanara dopo gli anni della pandemia ma, anche, di stabilire quale sarà il futurodella nostra Festa. I consigli rionali che si sonoformatidopola tornataelettoraledelloscorsoautunnosonocompostidatanti giovani ed è giusto che siano loro a individuare la strada che la Quintana sarà chiamata a percorrere negli anni a venire. Per quanto mi riguarda vi posso garantire che la nuova squadra che è stata scelta dal popolo della Quintana alle passate elezioni è un gruppo coeso mosso da una sincera passione “quintanara”. Anche il gruppo dei nuovi Priori, compresi quelli riconfermati e quelli alla loro prima esperienza, è un gruppo che pare abbia ricostruito la necessariacompattezza,come potràconfermare l’amicoAndrea. Mi preme insistere sui concetti di coesione e condivisione di un progetto, non per retorica, ma perché sinceramente convinto che questa sia l’unica ricetta per poter affrontare le sfide checi aspetteranno nei prossimi anni. Sfide che, seaffrontate con lanecessaria unità, potrannoessere un’occasione di ulteriore crescita per la Quintana.
Da questo punto di vista credo che il Rione Morlupo sia un esempio da seguire. Una Contrada che, anche attraverso un forte attaccamento al proprio territorio, ha fatto dello stare insieme, dell’aggregazione e del fare comunità, una costante vincente. Non ho dubbi sul fatto che il nuovo consiglio del Morlupo guidato da Andreacontinuerà aseguirequestopercorso. Già il vostro Rione in questi mesi ha organizzato eventi caratterizzati da una particolare attenzione al sociale che hanno dimostrato, ancora una volta, quanto la Quintana sia una parte integrante e ormai imprescindibile della nostracittà.
Concludo salutando tutto il popolo del Morlupo facendogli un grossoin bocca allupo perquesta nuova avventurache sta percominciare.
Le elezioni rionali di Novembre 2022 hanno consegnato al Morlupo un nuovo Consiglio rinnovato in toto; rinnovamento e non stravolgimento, su questo il nuovo Priore Andrea Batoriè stato chiaro sindall’iniziodel mandato.
L’ottima gestione del Rione sotto tutti gli aspetti da parte del Priore uscente Elisabetta Maggi Leoncilli Massi è un punto di partenza importantissimo per questo Consiglio che, ad oggi, non ha al suo interno elementi facenti parte delmandatoprecedente(adeccezionediAngelica Carilli, consigliera aggiunta nelquadriennio 20182022). Consiglio nuovo nel verosenso della parola quindi. Nuovo, ma non inesperto in quanto tutti i suoi componenti frequentano attivamente da decenni la tavernadiViadel Campanile.
Ad affiancare Andrea Batori ci sono i due Vicepriori Mattia Marinangeli, delega al PatrimonioeallaMescita,eMarcoMassini,delega alla Comunicazione;la gestionedelle casserionali spetta a Giada Ferraldeschi, mentre il ruolo di Segretario è stato affidato a Federico Cesari; il responsabile della Commissione Tecnica è Francesco Sebastiani; la gestione della Cucina è affidata a Maria Elena Moriconi, coadiuvata da Luca Nieri; il Servizio e la Taverna sono gestiti da Arianna Maltempi e il Merchandising è sviluppato da FilippoCalce. Inquesto consiglioè statoinoltre introdotto un nuovo ruolo che sta già dando i suoi frutti ed è quello di Responsabile degli Eventi
Rionali e dello Sviluppo Sociale, portato avanti da Leonardo Fava.
Oltre alla già citata Angelica Carilli, a fare da collante tra le vecchie e le nuove generazioni ci sono Alessandro Zuccarelli, Michela Bianconi e Alessandro Fabbricini sui quali il Priore può fare affidamento. Degne di menzione, nonostante non facciano parte del Consiglio eletto, sono altresì Chiara Barbini e Ludovica Di Pietro, le nuove responsabili della Commissione artistica, che insieme al loro nuovo gruppo dovranno confrontarsi, tra le altre cose, anche con il Gareggiare dei Convivi, reintrodotto proprio quest’anno.
Stesso discorso vale per Roberto Tardioli e Luciano Broccolo, ai quali, pur non sedendo in Consiglio,èaffidatalagestioneelaresponsabilità del Braciere.
Gli obiettivi prefissati dal Priore e da tutto il Consiglio sono molti e sono ambiziosi, ma c’è anche la consapevolezza di avere un grande appoggio da parte del popolo Rosanero. L’entusiasmo che ha accompagnato questo nuovo insediamento è stato percepito da tutti ed è fonte inesauribile di motivazione a fare bene e a non deludere chi ci ha dato questa fiducia incondizionata. Per il bene di tutti, per il bene del Rione.
Marco MassiniIn occasione della Quintana di giugno 2023, l’Assessore del Comune di Foligno con delega alla Giostra della Quintana Decio Barili, ha salutato il RioneMorlupoattraversolepaginediRosaNero.In questa intervista Decio Barili, che alle spalle ha anche moltissimi anni da quintanaro, nonché da Priore del Rione La Mora, saluta i contradaioli, il nuovo Consiglio e il Consiglio uscente del Baldo e ci parla dei nuovi progetti che vedranno Ente Giostra e Comune di Foligno in stretta collaborazione.
Buonasera Assessore, benvenuto nelle pagine di RosaNero:
Con grande piacere colgo l’occasione di essere ospitato nella tradizionale rivista Rosanero per portare i miei ringraziamenti al precedente Consiglio, al Priore e ai consiglieri che fino allo scorso gennaio hanno sostenuto i colori in un momento storico drammatico, difficilissimo e mai vissuto come è statoquello della pandemia.
Un grande in bocca al lupo, invece, va al priore Andrea Batori e al nuovo Consiglio insediato da giugno, Consiglio totalmente rinnovato che necessita di un impegno da parte di tutti per esprimere l’entusiasmo nei tanti progetti della Quintanadal 2023 in poi.
Quali sono le sue aspettative verso il popolo della Quintana per questo nuovo anno?
L’Ente Giostra ha rinnovato le cariche, anche se con molte conferme; le mie aspettative sono quindi molto alte, specialmente ora che, ripartiti dopo la pandemia è stata rinnovata la reciproca fiducia con grande sostegno tra Comune di Foligno ed Ente Giostra.
Le limitazioni degli scorsi anni, necessarie per fronteggiare il Covid, sono state superate con la promessa, mantenuta, di tornare alla normalità.
Torna il programma della Sfida, che non delude le aspettative e si presenta ricco di impegni che vedono il popolo della Quintana protagonista a partire dalla Cena Grande, proseguendo con il Gareggiare dei Convivi e con tutte le altre iniziative.
È un bellissimo segnale di fiducia e di entusiasmo da parte di tutti, e l’Amministrazione ne è ben contenta: è la prova tangibile che l’accordo prestabilito stadando i suoi frutti.
Quali sono i progetti in cantiere per il futuro della Quintana?
Da luglio in poi sarà esecutivo il progetto per il rifacimento del Campode li Giochi,grazie al piano PNRR. Si tratta di un lavoro di manutenzione straordinaria molto importante che porterà prestigio alla manifestazione: tra i principali obiettivi ci sarà l’abbattimento della palestra per ricavarne un’area che verrà interamente dedicata all’ampliamento dell’area box e del paddock per i cavallidi Giostra.
Questo spazio, inoltre, potrà essere finalmente destinabile a parcheggi e logistica di importanti eventi ippicie di spettacolo.
Inizieranno anche i lavori destinati alla tribuna copertadelCampode liGiochi,dei servizisanitari, del bar, della logistica e, più in generale, della struttura stessa, lasciando intoccata la pista.
Il progettosaràesecutivoentroil 31luglioei lavori dovranno essere rendicontati e terminati entro il 2026. Pernonostacolarela Sfidaela Rivincitadel 2023, si inizierà, quindi, non appena terminate le Giostre dellostesso anno.Laduratadei lavorisarà di due o tre anni e saranno sempre da ottobre a maggio.
Sono molto legato al Rione Morlupo, anche se sono stato per tanti anni Priore de La Mora. Con
piacere ho salutato le tante iniziative rosanere, su tutti, i progetti con le scuole e la cartolina, per il loro aspetto culturale e artistico. Ho sempre apprezzato l’attenzione del Morlupo dedicata alla Quintana come luogo di inclusione per i bambini, che è sempre un piacerevedere coinvolti.
Sono sicuro che la nuova compagine di Consiglio continuerà a lavorare con i bambini e con i ragazzi per creare una classe di quintanari già dai loro primi annidi vita.
Apprezzo da sempre anche l’eleganza con cui il Rione Morlupo si dedica al Gareggiare dei Convivi e con il ritorno di quest’ultimo, a partire da quest’anno, avrete modo di misurarvi con questo evento che, su tutti, ha due scopi: promuovere l’eccellenza grazie all’impatto visivo delle immaginitrattedaibanchettiallestitieassistendo dal vivo allo spettacolo che i dieci Rioni organizzano, e coinvolgere tutti i contradaioli nell’allestimento del Gareggiare dei Convivi stesso, rendendoli protagonisti tutti insieme nel preparare e realizzare un grande spettacolo che è quindi di tutti e vede tutti protagonisti, e questo vuoldire farcrescere il Rione.
Sono certo che farete benissimo, sia al Campo de li Giochi, con il Baldo Alessandro Candelori, sia in taverna, sotto il profilo gastronomico, con il debutto del nuovo cuoco Filippo Artioli, sia nelle manifestazioni collaterali come il Gareggiare dei Convivi.
In bocca al Morlupo, quindi, e rendete sempre più grande il vostro Rione.
Quandonel 2021abbiamodecisodi affidarciad un nuovo cavaliere lo abbiamo fatto sapendo che Alessandro Candelori sarebbe stata la persona giusta per serietà,competenzaepassione. Èstato poi riconfermatosia perl’annoseguentecheper le Giostre del 2023.
Andiamo aconoscere meglio il Baldo.
Ciao Alessandro, presentati!
Sono Alessandro Candelori, sono di Sangemini e ho 30 anni.
Ho iniziato ad amare i cavalli sin da piccolo, e non nascondo l'orgoglio di avere la possibilità di correre la Giostra della Quintana di Foligno, soprattutto difendendo icoloridi un grande Rione come il Morlupo.
Parlaci dei cavalli scelti per affrontare il percorso che porta alla
Giostra:
Abbiamo tre cavalli in Scuderia. Franceschina, che ha debuttato nella Quintana di Folignolo scorsosettembre econ iragazzidella Scuderia riteniamo che sia l’opzione più papabile per la Giostradi giugno2023; PalaisD’Elysee, una cavalla che abbiamo da poco tempo, che si sta comportando molto bene, ma che deve migliorare perché ha bisogno di acquisire esperienza; Lo Zingaro, che ha corso le Giostre del 2021 e quella
di giugno 2022, un cavallo ormai mestierante, ottimo nelle prove ecome riserva.
Parlaci della tua idea e delle tue impressioni sul nostro rione:
Il Morlupo èun grande Rione,piacevole, con brave personechemifannosentireamioagio,chesanno cosa significa coltivare appieno una passione. Sono circondato da persone che credono in me e hanno fiducia nel lavoro che svolgo con la mia squadra per poter essere più competitivo possibile.
Quest’anno sono ancora più soddisfatto perché sono subentrate persone del Consiglio che sono molto valide. Anche aldifuoridelcontestoScuderia,nella gestionedelRionevedochevengono portate avanti molte iniziative e manifestazioni.
Nel contesto cavallo-cavaliere, sono altrettanto soddisfatto: ci sono Rionali che mi seguono attivamente e partecipano agli impegni di Scuderia, e questo è molto bello e stimolante per me. Sono sicuro che insieme raggiungeremo ottimi risultati.
Cosa rappresenta la Quintana di Foligno per un cavaliere di giostra?
Senza ombra di dubbio la Quintana di Foligno è l'Olimpiade delle giostre equestri in Italia.
L' atmosfera che si respira per le vie e nelle taverne è unica, e unita al fattoche la giostra non permette ilminimo errore,rende entusiasmantee affascinante potervi partecipare.
Oltretutto, per me, è un modo per crescere e migliorare le mie capacità di Cavaliere per rappresentare al meglio icoloriche difendo.
Quali sono le tue aspirazioni per le Giostre del 2023?
Perquest’anno spero dimettere a frutto tutta l’esperienza acquisita negli anni precedenti per raggiungere quello che tutti vogliono, la Vittoria. Cercherò di fare il meglio possibile e vincere la Quintana, nella speranza che tutto vada secondo i piani e che la Dea Fortuna sia dalla nostra parte.
Elia Fastellini
«La Maraviglia, ecco il sentimento prevalente cui corrispose il Barocco» (Corrado Ricci).
È proprio la “maraviglia” l’elemento imprescindibile che ispira da sempre le Commissioni artistichedi tuttii Rionidella Giostra della Quintana di Foligno, ed è così anche per la nuova Commissioneartisticacostituitasidal 2023 nella sede del Rione Morlupo.
Chiara Barbini e Ludovica Di Pietro sono le due responsabili del nuovo gruppo di lavoro che coordina il corteo storico rosanero e che si confronterà con una grande sfida tornata da quest’anno nel calendario degli eventi della Quintana: il Gareggiare dei Convivi.
“Tante sono state le cose che sono cambiate in questo ultimo anno, tra cui la Commissione artistica rionale, e anche se la mia partecipazione come componente non è nuova, diverso è il contesto, e la responsabilità della guida di un gruppo di questo genere, mi rende molto orgogliosa e grata per la possibilità che sto vivendo. Non me lo aspettavo, ma mi riempie di gioia”. Così, Chiara Barbini, commenta con emozione il nuovo incarico che svolgerà insieme a Ludovica Di Pietro. Entrambe, tuttavia, non sono nuove in questo settore della taverna. Prosegue poi, Barbini, parlando del lavoro iniziato da quest’anno con il nuovo gruppo:
“Sicuramente questi ultimi mesi sono stati super
impegnativi, non nascondo anche con delle piccole, ma prevedibilidifficoltà inquanto questo, di per sé, è un settore che inevitabilmente porta sulle spalle il peso di rappresentare la massima espressione del culto della bellezza e dello sfarzo barocco quintanaro, ma ciò che ci ha permesso, e che ci permetterà di andare avanti è sicuramente il fantastico gruppo che abbiamo creato, a mio parere fondamentale per una comunità come il Rione, che come scopo principale, appunto, ha quello diunire personemosse dalla stessa passione”.
Coordinatidalledue responsabili,il gruppo della Commissione artistica rionale è composto da Filippo Calce, Federico Cesari, Diletta Ciccarelli,Valentina Gentili, Giulia Marinangeli, Leonardo Regno e Ylenia Ronchetti.
“La nostradedizioneel’amoreper il rione si riflettono in ogni azione realizzata – prosegue Chiara Barbini - Cerchiamo insieme di raccontare tramite il nostro operato, storie e emozioni che catturano l'essenza unica della nostra amata Contrada, e sono grata per l’entusiasmo e la dedizione dimostrata in ogni progetto, poiché il nostro è un contributo che arricchisce la nostra comunità in modo straordinario, e soprattutto duraturo nel tempoper le prossime generazioni.
Sono fiduciosa nel futuro e nei progetti artistici che già abbiamo in agenda, del resto non vediamo l’oradi realizzarli!”
All’entusiasmo di Chiara Barbini, si unisce quello di Ludovica Di Pietro, anche lei responsabile del settore:
“Iocredochelanuovacommissione artistica rispecchi totalmente lo spirito del nuovo Consiglio, cioè quello di essere un gruppo affiatato, fatto di persone che hanno tanta voglia difareediimparare,echecontandol’unonell’altro si supportano a vicenda”.
Nel creare il nuovo gruppo di lavoro, le due responsabili della Commissione artistica rionale hanno seguito uncriterio ben specifico:
“Quando io e Chiara abbiamo riformato il nostro settore abbiamo cercato di unire personalità diverse, creativee collaborativeallo stessotempo.
Il giorno in cui mi è stato chiesto di diventare la nuova responsabile della Commissione artistica insieme a Chiara, mi sono sentita infinitamente onorata (ed impaurita), tanto per l’importanza dell’incarico quanto per la fiducia che mi è stata data, nonostante la mia giovane esperienza quintanara. Il timore iniziale però, ha pian piano fatto posto alla consapevolezza di far parte di una grande famiglia che si aiuta a vicenda.
Il nostro motto finda subitoè stato “l’esperienza si crea e l’inesperienza si combatte col metodo” e così è iniziato il nostro lavoro. Ci siamo quindi creati il nostro metodo, attraverso il quale tutti fanno tutto e ciascuno, con la propriacreatività, lascia il segno”.
Ludovica Di Pietro si sofferma anche sull’unità e sulla solida collaborazione instaurata all’interno del gruppo, che denota sostegno reciproco, amicizia e tanta grinta:
“Amo il fatto che dove non arriva qualcuno, c’è sempre la mano di qualcun altro pronta ad aiutare, è esattamente questo lo spirito che desideravo per la mia idea di Commissione artistica”.
Giulia MarinangeliNel panorama Ferrarese degli anni ‘70 nasce lo chef Filippo Artioli, cuoco del Rione Morlupo a partire dalla Quintanadi Giugno 2023.
Sua madre è figlia di panettieri e pasticceri autoctoni e suo padre è un noto ristoratore ed artista di teatro. L’amore per le arti sceniche viene ereditato da Filippo, che però comprende quale sia la sua vera passione: l'arte culinaria, che coltiverà nelle più grandi cucine d'Italia. Intrapresa la carriera da chef, la svolta arriva con la chiamata dal pluristellato e conterraneo Bruno Barbieri, che gli affida la brigata della cucina del ristorante Arquade, dell’Hotel Villa del Quar. Collabora, poi, con Igles Corelli ed altri grandi chef, ricevendo importanti riconoscimenti, tra cui le Tre Forchette e le stelle Michelin.
Nel 2004 Filippo Artioli arriva in Umbria, precisamente a Bevagna, dove lavora come chef del ristoranteRedibisfinoal 2010,anno incui apre la Trattoria di Oscar, ristorante che ha dedicato a suo padre a cominciare dal nome, che riprende quello della vecchia trattoria paterna a Ferrara.
Sempre sorridente, umile e disponibile, in Umbria FilippoArtioli vieneapprezzatofindasubito,tanto che ben prestogli viene affidataa Foligno laregia della Cena Grande e, successivamente, del Gareggiare dei Convivi, dove viene assoldato da vari Rioni in piùoccasioni.
Oggi lochef FIlippoArtiolièapprodato allacucina del Rione Morlupo, introducendo tra le molteplici novità del menù, anche un’idea innovativa che nelle diecitaverne nonha precedenti:l’opzione del Menu Barocco, che porta i commensali della Taverna De Lu Lupu Moru a scoprire i sapori locali del 1600, tipicidellacucina barocca.
Il viaggio nel tempo inizia dall’antipasto:
Bruschetta di gallo indiano con capperi sopra e salsa di melangole
Già nel 1570 Bartolomeo Scappi, nell'opera Summa della gastronomia del Rinascimento, descrive come arrostire ed abbinare Gallo e gallina d'India, ricordando che,adifferenzadel pavone, questa non va frollata in quanto animale più grasso e quindi più tenero, codificando decine di ricette e varianti.
Troviamo qui l'abbinamento con le arance dolci e con i sapidi ed aromatici capperi, sopra una cottura lenta e d el ic at am ent e speziata.
La formula del Menu Barocco prosegue poi con il primo:
Offelle di ricotta, uvetta e cacio allo zafferano
Un piattocheriprendelostiledel MaestroMartino da Como, che dal 1456 introduce innovazioni in cucinache aprono le porte al rinascimento. A lui il merito diinventare leoffelle, unapasta ilcui nome derivada "offrire". Sono, infatti,dei ravioli a forma di moneta dal sapore leggermente dolciastro e indorati con lo zafferano, simbolo di ricchezza e generosità.
Il Menu Barocco si conclude poi con il secondo:
Pancia di manzo marinata alla cannella e salsa al sagrantino
Alla fine del 1500 Giacomo Grana, scalco Emerito della famiglia d'Este a Ferrara, menziona le carni di bue cotte nel brodo grasso e vino di spezie. In questo caso verrà utilizzata la pancia, taglio succulentissimo emorbido, arrostitocon glassadi vino rosso.
Dal suo arrivo al Rione Morlupo, lo chef Filippo Artioli si è subito detto elettrizzato dal clima di accoglienza e dall’entusiasmo di Consiglieri e rionali giovanie pienidi vogliadi fare: "Quando ho conosciuto i ragazzi del Rione Morlupo ho subito pensato: CaraGiovinezza!–hacommentatolochef –Giovinezza,ma noninesperienza,tutt'altro; sicuri e straripanti di idee, mi hanno ispirato a riscrivere e quindi aeseguire una formula nuovadel menu”.
Conclude, poi, chef Artioli, commentando con gioia la ricettività del Rione Morlupo alle sue idee apportate ai piatti della taverna: “Il Rione si è rivelato una spugna, pronta ad assorbire tutte le innovazioni studiate per questo menu. E tante novitàdovranno ancora venire!”.
Abbiamo intervistato Lorenzo Massini, Capo Tamburino del Rione Morlupo. In tutti i Rioni il gruppo dei Tamburini è uno dei principali simboli del Corteo Storico; in questa intervista andiamo a conoscere il rappresentante del cuore pulsante della Contrada rosanera.
Che cosa ti ha spinto a diventare un tamburino?
Ho sempre avuto una spiccata passione per la musica: da piccolo ho suonato la chitarra per diversi anni, anche se il mio sogno proibito è sempre stata la batteria. Dico proibito perché abitandoin uncondominioeavendoadisposizione poco spazio per suonare sono stato costretto a virare verso uno strumento a corde. Quando mio fratello mi ha proposto di iniziare a suonare il tamburo non ho avuto nessunaesitazione.
Quale è il primo ricordo che ti viene in mente da tamburino?
È un ricordo abbastanza nitido, nonostante siano passati più di dieci anni: siamo io e mio fratello all’aeroporto di Foligno con due paia di bacchette e duetimpani. Ci sonoio cheimparo i primisuonie lui che mi riprende. Da lì in poi, suonare per me sarebbe diventata una sorta di ossessione. Ho avuto la fortuna di crescere come tamburino con rionali che mi hanno trasmesso col tempo la loro passione e senso d’appartenenza.
Parlaci del momento più bello che hai vissuto come tamburino e di quello più brutto:
È difficile scegliere un solo momento. Provo ad elencarne alcuni senza metterli in ordine di
importanza. Uno dei più significativi riguarda la vittoria del palio nel 2017. Era un traguardo che stavamo aspettando da tanti anni dopo esserci andati vicini per troppe volte. Ricordo perfettamente la corsa per entrare al campo, l’abbraccio con mio fratello e con gli altri rionali. Per noi è stata una sorta di liberazione, anche se sono sempre stato convinto che la vittoria non sia l’unica cosa che conta. Un altro momento che ricordo con particolare emozione è il passaggio di consegne tra me e l’ex capo tamburino davanti ai rionali, da lì sarebbe cambiato tuttoper me.
Perquanto riguarda le esperienze negative,posso dire senza ombra di dubbio che non sono state molte. Il periodo che ricordo con maggiordolore è quando sono stato fuori dal gruppo per quasi due anni per motivi che non erano strettamente legati al gruppo tamburini.È una sceltache, col sennodi poi, non rifarei mai. Tra i momenti più brutti includerei anche l’episodio riguardante l’ultima gara dei tamburini, dove siamo stati squalificati per una mia leggerezza.
Puoi tracciare un breve bilancio della tua esperienza da capo tamburino? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Se devo fare un bilancio, direi che abbiamo fatto un buon lavoro, considerando che nel 2017 il gruppo è stato quasi interamente rinnovato. Ci siamo posti come obiettivo principale quello di portare suoni sempre più articolati e complessi rispetto a quelli passati. Diciamo che il periodo della pandemiaci hatolto un po’di slancio, maora stiamoriprendendoaprovarecomeinpassato.Per quanto mi riguarda,cercherò di suonarefino ache potrò essere veramente utile al gruppo. La mia intenzione, almeno nell’immediato, è di far avvicinare al mondo dei tamburini i popolani più giovani. Abbiamola fortunadi farparte diun rione che nell’ultimo anno e mezzo si è incredibilmente ripopolato e bisogna sfruttare questo momento positivo.
Sabato 13 Maggio
ore 20.00 Palazzo Candiotti / Festa del Popolano
Giovedì 25 Maggio
per le vie delcentro storico / Notte delle Bandiere
Sabato 27 Maggio
ore 20.15 Corte di Palazzo Trinci / Cena Grande
Giovedì 1 Giugno
ore 18.00 Foyerex Teatro Piermarini–Corso
Cavour / Apertura Quintana Point
dal 1 al 3 Giugno e dal 5 Giugno al 16 Giugno Apertura taverne
Venerdì 2 Giugno
ore 17.30 presso Rioni / Investitura del Cavaliere ore 18.30dal Palazzo Comunale / Ostensione delle Bandiere
Domenica 4 Giugno ore 21.00 Campo de li Giochi “MarcelloFormicae Paolo Giusti”/ Prove Ufficiali
Lunedì 5 Giugno
ore 14.30 (replica ore 20.30 e 01.00)UmbriaTvcanale10 / Quintana Channel ore 21.00 Rione Pugilli / Gareggiare dei Convivi
Martedì 6 Giugno
ore 21.00 Rione Spada / Gareggiare dei Convivi
Mercoledì 7 Giugno
ore 21.00 Rione Giotti / Gareggiare dei Convivi
Giovedì 8 Giugno
ore 14.30 (replica ore 20.30 e 01.00) UmbriaTvcanale10 / Quintana Channel
dalle ore 16.00 alle ore20.00 Quintana Point–Foyer Teatro Piermarini / Apertura biglietteria
ore 18.00 Palazzo Candiotti–Largo Frezzi / “Chi non sa far stupir vada alla striglia” –incontri culturali della Quintana– “I globi celeste e terrestre di Matthaus Greuter dalla raccolta di Giuseppe Piermarini” / Roberto Nesci, presidente associazione Antares
ore 21.00 Piazzadella Repubblica / Staffetta dei Rioni
Sabato 10 Giugno
ore 21.00 Piazzadella Repubblica / Spettacolo di Teatro Acrobatico / Compagnia Teatrale Kronos
Domenica 11 Giugno
ore 17.30 Piazzadella Repubblica / Gara dei Tamburini
Lunedì 12 Giugno
ore 14.30 (replica ore 20.30 e 01.00) UmbriaTvcanale10 / Quintana Channel
ore 21.00 Rione Badia / Gareggiare dei Convivi
Martedì 13 Giugno
ore 21.00 Rione La Mora / Gareggiare dei Convivi
Mercoledì 14 Giugno
ore 18.00 Sala Convegni Museo Diocesano–Largo Carducci / “Chi non sa far stupir vada alla striglia” –incontri culturali della Quintana–“Foligno 1600– 1630. La temperie culturale, la committenza, le arti” / Giordana Benazzi, storica dell’arte
Giovedì 15 Giugno
ore 14.30 (replica ore 20.30 e 01.00) UmbriaTvcanale10 / Quintana Channel
Venerdì 16 Giugno
ore 21.45 vie delcentro storico /Corteo delle rappresentanze rionali
ore 23.00 Piazzadella Repubblica / Lettura del Bando e Benedizione dei Cavalieri
Sabato 17 Giugno
ore 21.00 Campo de li Giochi “MarcelloFormicae
Paolo Giusti” / Giostra della Quintana “La Sfida”
I suoi punti di riferimento sono i grandi artisti del passato,specialmentedell’epocarinascimentalee barocca.
La cartolina
Prosegue anche per la Quintana 2023 la tradizione rosanera della cartolina Rionale. Per l’edizione di giugno il Rione Morlupo ha scelto l’artista Lorenzo Proietti. L’autore ha assecondato lapassioneperildisegnofindabambino,passione che ha sviluppato in particolar modo dagli anni del liceo, frequentando l’Istituto d’arte di Spoleto. L’amore per il disegno si unisce a quella per i tatuaggi e Lorenzo Proietti si diploma anche come tatuatore, anche se fino ad ora non ha mai praticato la professione. Alla carriera di artigianato in una falegnameria, che tuttora porta avanti, l’artista disegna quotidianamente, ed è proprio il disegno a portargli molte soddisfazioni. La prima mostra di Lorenzo Proietti si è tenuta a Bevagna nell’estate del 2022 e quest’anno l’artista è stato scelto per la realizzazione del Palioper ilmercato delle Gaite. Costantemente, inoltre, Proietti sioccupadi ritratti.
La tecnica
Solitamente, Lorenzo Proietti lavora con grafite, carboncino e penna Bic, ma in questo periodo si è cimentato anche nell’utilizzo deicolori adolio.
Il titolo della cartolina che Lorenzo Proietti ha presentato al Rione Morlupo per la Quintana di giugno 2023 è Fidelitas ed è realizzata in grafite. L’immagine raffigura i due simboli del Rione Morlupo, il lupo, appunto, e lo sfondo rosa, prenderevitaaldifuoridella cornice dello stemma, facendosi metafora della vita rionale: l’attaccamento aipropricoloridàsignificato al simbolo della contrada, e la fede del rionale vive e pulsa concretamente, è reale, rende tangibile la devozioneneiconfrontidi un simbolo. Fidelitas rappresenta la fede, appunto, che diventa reale, che si concretizza tra le mura della taverna, al Campo De Li Giochi e nella vita quotidiana di ogni rionale. Non è fede cieca, quindi, ma è impegno e collaborazione,èsoliditàdel gruppo, è tempo e vita dedicati al portare alti il simbolo e il colore della nostra bandiera: un lupo nero su sfondo rosa.
Giulia MarinangeliSe si pensa al mero significato del termine “Rione”, o “Contrada”, o addirittura al termine “Contrada rionale” ci si trova davanti allo stesso significato che possiamo riassumere in “suddivisione territoriale interna a unacittàoa uncentroabitato, delimitatada confini più o meno precisi e dotata di caratteri propri che ne sottolineano l'identità”.
È proprio da quest’ultima parola che vorrei partire: che cosa rende un rione unico con una propria identità? Il popolo.
Dacosaè composto il popolo? Dai popolani.
Giovani, adulti,anziani, bambinieragazziche durante i giorni di Quintana avete modo di vedere nei cosiddetti abiti da popolano mentre servono ai tavoli delle proprie taverne o vestiti in abiti barocchi durante il corteo cittadino, primi attori di una rievocazione seicentesca.
Cosa fanno queste persone durante l’anno? Come vivono il proprio rione?
Queste sono le domande che da anni mi portano a riflettere, a cercare di capire come poter rendere m e n o compartimentata la vita di Quintana con il resto dell’anno.
Credo che per costruire la propria identità ci debbano essere soprattutto dei momenti di aggregazione e di confronto, cominciare a vivere il rione un po' come una seconda casa dove il tempo viene passato insieme ad una seconda famiglia. Gli affetti e le amicizie sono quelle componenti che arricchiscono le persone nel proprio animo perché ognuno di noi può dare all’altro ciò di cui ha bisogno, magari anche indirettamente, raccontando una propria esperienza o un aneddoto del passato da cui prendere spunto per il futurodella Contrada, mettere a disposizione le conoscenze storiche,saper dare esempio dello stile comportamentale da tenere durante determinate attività all'interno del Rione; trasmettere l’arte di saper costruire e aggiustare qualcosa, o semplicemente mettere a disposizione il proprio ascolto nei confronti di qualcuno in difficoltà e, se si hanno le capacità, anchedi aiutarlo a risolverle.
Collante di questa comunità, quindi, deve essere il senso di appartenenza e identità che ogni rionale possiede nei confronti della propria bandiera, dei
propri colori, del simbolo che essa reca, nonché del territorio incui il Rione si stanzia.
Come “Responsabiledello svilupposociale edegli eventi rionali”, da queste righe noterete che tengo particolarmente aquesti aspettie che da qualche parte dovevopurcominciare.Ho pensato,quindi, a come poter riunire le persone e dar vita a progetti dicollettivitàche a loro volta diano vita aopere di solidarietà, ed è così che a marzo di quest’anno è nato il“Gruppo donatoridi sangueRione Morlupo”.
A febbraio ho iniziato a spargere la voce diquesto progetto e in poco tempo ho raccolto adesioni da parte diragazzi giàdonatori perconto proprioe da parte di ragazzi che da soli non trovavano il coraggio di farlo, ma che sapendo di poterlo fare insieme ai propri rionali, hanno trovato lo slancio che li ha spinti a fare questo gesto di grande nobiltà.
In collaborazione quindi con l’AVIS Foligno sono iniziate tutte le procedure di iscrizione dove tutti i partecipanti hanno potuto fare anche un check-up gratuito della propria condizione di salute in vista della donazione di sangue.
Terminate le procedure e confermate le idoneità per poter donare, il giorno 17 marzo abbiamo effettuato la prima donazione di sangue presso il servizio immunotrasfusionale dell’ospedale di Foligno dove al termine di quest’ultima ci siamo stretti tutti (personale sanitario compreso) in un unico abbraccio, orgogliosidel gesto appenacompiuto.
Il 23 aprile successivo, sempre in collaborazione con un’associazione del territorio chiamata “Amici del cuore valle Umbra”, ho voluto organizzare per tutti i rionali una mattinata dove si è tenuto un corso gratuito di primosoccorso conconseguente utilizzo deldefibrillatore.
La partecipazione è stata davvero notevole, come è stata notevole la consapevolezza acquisita al termine della lezione sugli eventi di emergenza a cuieventualmente potremmo far fronte.
Credo che nel 2023 sia indispensabile essere formati su queste dinamiche poco prese in considerazione negli spazi pubblici nello stesso modo in cui siamo tutti ampiamente formati, oramai da tempo, su come utilizzare un estintore in caso di incendio o guidare l’auto indossando le cinture di sicurezza.
Infine, sono orgoglioso di poter annunciare che a breve troverete un defibrillatore all’interno della taverna il cui acquisto è stato possibile grazie al ricavato delpranzo svoltosicon tuttii socialla fine della mattinata formativadel 23 aprile.
Vivere il Rione, dunque, implica un atteggiamento generoso e capace di guardare con la opportuna attenzione agli interessi della collettività. Donare il sangue otentare di salvare una vita significa partecipare con ancora maggiore intensità all’attivitàdel rione stesso.
Dopo una pausa forzata di due anni dovuta alla pandemia, il 6 Gennaio 2023 a Roma ha avuto luogo la XXXVI edizione del corteo storicoreligioso folcloristico “Viva La Befana – Per Riaffermare e Tramandare i Valori dell’Epifania”, organizzata dall’associazione Europae Familia e dal Comune di Foligno, designato quest’anno come protagonista.
La città di Foligno è stata dunque al centro di questa edizione, portando in corteo lungo la meravigliosa Via Della Conciliazione, tantissime realtà cittadine, tra cui, ovviamente, la Giostra Della Quintana.
125 figuranti, con al seguito le sartorie rionali, si sono mossi fin dalle prime ore dell’alba verso
Roma per sfilare alla volta del colonnato del Bernini. Lì, in una gremita Piazza San Pietro, Papa Francesco ha recitato il consueto Angelus dell’Epifania ringraziando tutti i figuranti accorsi per salutarlo.
Il Rione Morlupo era presente con una corposa delegazione, sia di figuranti che di collaboratori. La giornata ha sancito anche la prima uscita ufficiale delnuovo ConsiglioRosanero, presieduto dal Priore Andrea Batori, e della nuova Commissione Artistica rionale che ha preparato il corteo con estrema cura dei dettagli. Corteo che ha riscosso un enorme successo tra le persone accorse a vederlo. Un fiume di gente entusiasta, infatti, sistagliava ailatidiVia DellaConciliazione accompagnando figuratamente tutti i protagonisti verso la basilica di San Pietro che facevadacornice con la sua magnificenza.
Sfilare nel luogo simbolo dell’arte e della cristianità è stata una fortissima emozione per tutti, alla pari della benedizione di Papa Francesco, avvenuta poco dopo. Questo tipo di eventi ti rendono sempre più consapevole della forzaedell’importanzadella Quintana,e diquanto siamo fortunati a poterla vivere da protagonisti.
Marco MassiniDa molti anni, nel suggestivo centro storico di Foligno, le insegne rionali svolgono un ruolo fondamentale nell'identificare i dieci rioni che partecipano alla Giostra della Quintana. Non solo rappresentano un simbolo di immagine e orgoglio per i rionali, maconsolidano anche il fortelegame che il popolo quintanaro ha con la propria comunità.
Il Rione Morlupo, tramite il responsabile del patrimonio Mattia Marinangeli, ha scelto di intraprendere un importante progetto di restauro riguardante la targa posizionata in un luogo centrale della città e da tempo soggetta a deterioramenti, il Quadrivio. La volontà di ripristinare la targa ha trovato il sostegno del socio Marco Cesari, proprietario dell'Asia Global Service srl, che ha generosamente finanziato l'intero intervento.
parte posteriorepiatta, costituisce lo stampo nel quale viene versata una terra refrattaria che, una volta essiccata, viene cotta per ottenere un prodotto cotto o biscotto.
Successivamente, l'artista folignate NicolettaStaibanosièoccupatadismaltare e dipingere lo stemma e il nome sulla targa. Ha creatolevarietonalitàdicolorenecessariee,dopo aver dipinto lo stemma, ha proceduto alla cottura, dando vita allo splendidostemma inceramicache possiamo ammirare oggi.
Prima di installare lo stemma sulla targa, è stato eseguito un accurato lavoro di pulizia da parte di Massimiliano Tonnetti,dell’agenzia Finauri,che ha restituito alla targa marmorea il suo splendore originale.
Il primo passo del restauroè stato la ricostruzione dello stemma, gravemente danneggiato. Non essendo disponibile un calco originale, è stato necessario trovare un esperto capace di ricrearne una copia, basandosi sulle immagini presenti su altre targhe dei rioni. La scelta è caduta sul maestro artigiano Giorgio Buco, l'ultimo artista a Deruta specializzato nella creazione di calchi realizzati a mano. Utilizzando un blocco di argilla come base, Buco ha scolpito il calco che è stato successivamente immerso nel gesso per ottenere una matrice negativa. Questa matrice, unita a una Federico Cesari
Questo importante intervento di restauro, realizzato con grandeimpegno dal RioneMorlupo, è un prezioso esempio di come la valorizzazione e laconservazione del patrimonio storico eartistico possano contribuire a rafforzare l'identità di una comunità. Grazie alla volontà del Popolo rosanero e all’abilità degli artigiani coinvolti, la targa restaurata rappresenta un simbolo significativodi appartenenza per il Rione Morlupo e una testimonianza del loro legame con la storia e la culturadel territorio.
1946 Croce Bianca Gianlivio Sorbi-Isabella
1947 Ammanniti Alberto Moretti-Vaporetto
1948 Croce Bianca Mario Gregori-Blu
1949 Cassero Agostino Ronci-Vando
1950 Ammanniti Alberto Moretti-Faro
1951 Croce Bianca Marcello Formica-Violetta
1952 Spada Remigio Cinti-Piccolo
1953 Pugilli Aurelio Ravagli-Violetta
1954 Croce Bianca Marcello Formica-Piccolo
1955 Croce Bianca Marcello Formica-Piccolo
1956 Croce Bianca Marcello Formica-Piccolo
1957 Croce Bianca Marcello Formica-Piccolo
1958 Croce Bianca Marcello Formica-Piccolo
1959 Contrastanga Paolo Giusti-Rascel
1960 Croce Bianca | Roma | Marcello Formica
1960 Cassero Gino Ricci-Rondinella
1961 Contrastanga Paolo Giusti-Sofia
1962 Contrastanga Paolo Giusti-Sofia
1963 Giotti Marcello Formica-Briosa
1964 Morlupo Paolo Giusti - Draghetto
1965 Morlupo Paolo Giusti - Draghetto
1966 Morlupo Paolo Giusti - Draghetto
1967 Pugilli Piero Cruciani Diana
1968 Morlupo Paolo Giusti - Draghetto
1969 nondisputata
1970 Cassero Marcello Formica-Baiardo
1971 Morlupo Paolo Giusti-Nabucco
1972 Cassero Marcello Formica-Baiardo
1973 Morlupo Paolo Giusti-Nabucco
1974 Morlupo Paolo Giusti-Nabucco
1974 Morlupo | Roma | Paolo Giusti-Nabucco
1975 Badia Sergio Villa-Sintassi
1976 Pugilli Marcello Formica-Cherie
1977 Contrastanga Fabio Cruciani-Alì
1978 Spada Piero Cruciani-Freccia
1979 La Mora Emilio Mordente-Tiberio
1980 Pugilli Marcello Formica-Ringo
1988 Croce Bianca Paolo Margasini-Ettore
1988 Croce Bianca Paolo Margasini-Ettore
1989 Croce Bianca Paolo Margasini-Bolero IV
1989 Cassero Gianluca Chicchini-Gordon
1990 Pugilli Emanuele Filippucci-Garrido
1990 La Mora Gianni Vignoli-Malesia
1991 Croce Bianca Simone Bocci-Bolero IV
1991 Croce Bianca Simone Bocci-Bolero IV
1992 Ammanniti | Lotteria Nazionale | Alfiero Capiani-Talmisia
1992 Pugilli Paolo Margasini-Galoppatore
1992 Ammanniti Alfiero Capiani-Talmisia
1993 Giotti Lorenzo Paci-Nibbio
1993 Morlupo Gabriele Baldinotti-Prince
1994 Cassero Gianluca Chicchini-Pazzoso de Zagaglia
1994 Morlupo Davide Mercanti-Prince
1995 Morlupo Davide Mercanti-Prince
1995 Pugilli Paolo Margasini-Ca’ Granda
1996 Giotti | Lotteria Nazionale | Lorenzo PaciMirko
1996 Pugilli Paolo Margasini-Ca’ Granda
1996 Croce Bianca Gianluca Chicchini-Great Gallery
1997 Pugilli | Lotteria Nazionale | Paolo MargasiniCa’ Granda
1997 Pugilli Paolo Margasini-Ca’ Granda
1997 nondisputata
1998 Pugilli Paolo Margasini-Ca’ Granda
1998 Ammanniti Riccardo Conti-Larry’s Bar
1999 Pugilli Paolo Margasini-Ca’ Granda
1999 Contrastanga Lorenzo Paci-For a Friend
2000 Giotti Lucio Antici-Usciaddu de Sedini
2000 Ammanniti Riccardo Conti-Larry’s Bar
2001 Ammanniti Riccardo Conti-Larry’s Bar
2001 Contrastanga Lorenzo Paci-Malastrana
2002 Contrastanga Paolo Margasini-Malastrana
2002 Ammanniti Riccardo Conti-Lady Mix
2003 Ammanniti Riccardo Conti-Lady Mix
2003 Ammanniti Riccardo Conti-Lady Mix
2004 Morlupo Willer Giacomoni-Queen Ascot
2004 Giotti Daniele Scarponi-Mon Valley
2005 Giotti Daniele Scarponi-Mon Valley
2005 Contrastanga Gianluca Chicchini-Express Dissident
2006 Giotti Daniele Scarponi-Mon Valley
2006 Contrastanga Gianluca Chicchini-Express Dissident
2007 Cassero Luca Innocenzi-Naval War
2007 Ammanniti Emanuele Capriotti-Ripa Nera
2008 Cassero Luca Innocenzi-Naval War
2008 Pugilli Lorenzo Paci-Go Betty Go
2009 La Mora Matteo Martelli-Catalifi
2009 Croce Bianca Daniele Scarponi-Scala Minore
2010 Croce Bianca Daniele Scarponi-Scala Minore
2010 Giotti Massimo Gubbini-Baccani
2011 Giotti Massimo Gubbini-Baccani
2011 Cassero Luca Innocenzi-Torta di Mele
2012 Croce Bianca Daniele Scarponi-Agresti
2012 Croce Bianca Daniele Scarponi-Big More
2013 Giotti Massimo Gubbini-Lord Colossus
2013 Giotti Massimo Gubbini-Lord Colossus
2014 Contrastanga Luca Innocenzi-Guitto
2014 Croce Bianca Daniele Scarponi-Woman in Rose
2015 Giotti Massimo Gubbini-Lord Colossus
2015 Giotti Massimo Gubbini-Gioia Unica
2016 Spada Daniele Scarponi-City Hunter
2016 Pugilli Pierluigi Chicchini-Edward England
2017 Morlupo Lorenzo Paci-Lanunio
2017 Badia Cristian Cordari-Agnesotta
2018 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2018 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2019 Pugilli Pierluigi Chicchini-Edward England
2019 Croce Bianca Massimo Gubbini-Super Magic
2019 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2020 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2021 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2021 Cassero Luca Innocenzi-Guitto
2022 Badia Lorenzo Melosso-Look Amazing
2022 Giotti Massimo Gubbini-Annaurora
1946– 1947 Comm. Campo
1948– 1949 Angelo Fongoli
1950– 1951 Simona De Polo
I1952– 1958 Luigi Rocco Palazzo
1959– 1960 Fabio Massimo Cicioni
1961 Giulio Carlotti
1962 Gianfranco Cornacchini
1963– 1971 Otello Mariotti
1972– 1973 Luisa Curi Mariotti
1974– 1978 Otello Mariotti
1979 Fiorella Simonetti
1980 Remo Marchionni
1981 Stelvio Marchionni
1982– 1983 Alfredo Gramaccioni
1984– 1989 Marco Fabio Cardinali
1999–2014 Marco Bosano
2015–2022 Elisabetta Maggi Leoncilli Massi
Dal 2023 Andrea Batori
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