Il Progetto Alternativo all'Inceneritore di Parma

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IL RIUSO Un’altra possibilità che abbiamo per ridurre i rifiuti è recuperare all’originale funzione oggetti e materiali che vengono buttati perché presumibilmente non più idonei a svolgere il loro compito. Recuperare e ridare nuova vita a questi oggetti significa evitare di consumare materie prime per produrne di analoghi con la stessa funzione. All’interno dell’ECO Centro sarà presente un'apposita area per il recupero e la riparazione di questi oggetti.

Raccolta Porta a Porta Il tema della raccolta differenziata Porta a Porta è quello centrale di tutto il ciclo per una corretta gestione dei rifiuti. Non è possibile eseguire una corretta raccolta differenziata, specie di qualità con possibilità di invio al recupero del 100% del materiale raccolto, se non si applicano tre punti per noi fondamentali: 1.

Raccolta differenziata PaP su tutto il territorio (porta a porta spinta)

2.

Totale eliminazione dei cassonetti stradali

3.

Applicazione della tariffa puntuale (pago per quanto produco di secco indifferenziato)

4.

Eliminazione del concetto di assimilazione dei rifiuti commerciali a quelli urbani ed estensione della raccolta differenziata capillare presso tutti gli operatori del settore commerciale

Solo applicando questi passaggi si ritiene di poter assistere ad una riduzione significativa della produzione dei rifiuti pro-capite, come è già successo in tutti i territori dove questa filosofia è stata applicata. Al momento, infatti, la presenza dei cassonetti stradali sulla maggior parte del territorio provinciale, determina il fallimento di una corretta raccolta porta a porta. Il cittadino non virtuoso non esita ad eliminare anche materiale totalmente riciclabile nel cassonetto dell’indifferenziato, destinando così quel materiale alla discarica o ad un inceneritore (vedi Rapporto Osservatorio Rifiuti Provincia di Parma 2008).

Qualità della Raccolta differenziata PaP Il secondo aspetto non meno importante è la qualità della raccolta differenziata. Il cittadino differenzia correttamente, o con un margine di errore prevedibile, purtroppo mescolando il cosiddetto multi-materiale (vetro, plastiche, alluminio) in un unico contenitore che viene poi svuotato in un camion compattatore. All’interno del cassone del camion, il materiale viene mischiato, schiacciato e reso in questo modo quasi inseparabile o quanto meno recuperabile con ulteriore costo e spreco energetico per la ditta cui tale materiale è destinato. Non per altro, il comune di Parma ha perso nel 2009 ben 600.000 euro di incentivi negati dal consorzio del riciclo CONAI proprio per la cattiva qualità della raccolta differenziata. Separare invece il vetro singolarmente porta alla concessione sicura degli incentivi CONAI che altrimenti vanno perduti. Va quindi rivista anche la modalità di raccolta del materiale da inviare al riciclo e quindi al riuso, pena una consistente perdita economica insieme ad uno scarso risultato in termini di recupero dei materiali.

C o o r d i n a m e n t o G e s t i o n e C o r r e t t a R i f i u t i e R i s o r s e!

L’ A l t e r n a t i v a c ’ è

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