Anno 0 - #0 - Dicembre 2013
Periodico di Dipartimento
in
Per fare l’albero ci vuole un seme
Per fare un seme ci vuole l’albero
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EDITORIALE
SOMMARIO EDITORIALE 2
Cari Studenti Arianna Giuliani, Cristian Calì
ATTUALITÀ 4
Quando ricercare se stessi diventa un prezzo troppo alto Federica Coni
DIRITTO ALLO STUDIO 6
Studiare ed esprimere la propria opinione sono diritti: per non dimenticare Antonio Gentile
DIPARTIMENTO 8
Welcome to Scienze della Formazione
Pensieri in Formazione
Cari Studenti
A
bbiamo deciso di dedicare la prima pagina a noi… Studenti di Scienze della Formazione.
L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di sensibilizzare il maggior numero di studenti su alcune tematiche spesso sottovalutate o addirittura sconosciute a noi giovani. Come punto di partenza, abbiamo colto l’occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre) ,organizzando anche noi, nel nostro piccolo, qualcosa che fosse significativo. Abbiamo cercato di coinvolgere gli studenti attraverso la distribuzione di fiocchi rosa e chiedendo loro di disegnare una scarpa rossa, simbolo delle donne; questi piccoli lavori
Maria Vittoria D’Alessandro
sono stati poi esposti sulla scalinata della
EDUCAZIONE 10
facoltà, proprio a simboleggiare l’impegno
Paulo Freire, “Pedagogista della Coscienza”
della nostra università.
Ornella Bernabei
te sensibilizzare gli studenti, ma anche e so-
ARTE 12
prattutto creare occasioni di partecipazione
Una fotografia sul mondo non visto David Pioppi
PENSIERI IN LIBERTÀ 14 Mascia Centini
Ma quello che ci sta a cuore non è unicamen-
e condivisione così da poterci costantemente conoscere e confrontare. Per questo, proprio lo stesso giorno, è stato organizzato un pranzo sociale che ha permesso di sperimentare il valore della condivisione, responsabilizzando tutti i ragazzi, rendendoli partecipi
SIMPATIA 15
delle problematiche relative alla vita uni-
Federica Capoccetti
versitaria e non solo. Infatti anche in questa occasione, ci siamo soffermati su una delle
Dicembre 2013
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questioni per cui noi ci battiamo da tempo:
tati i temi più vari, da quelli che riguardano il
l’insufficienza di spazi adatti ad accoglierci.
nostro “piccolo mondo universitario”, a quelli
La stessa aula scelta per il pranzo fa parte di
di attualità, politica, musica, cucina…
quelle aule rimaste inutilizzate (perché con-
Se avete suggerimenti in merito a particola-
siderate inagibili dai “superiori”, sebbene
ri tematiche o volete commentare le nostre
utilizzate fino a poco fa dal dipartimento di iniziative potete farlo sulla pagina facebook: architettura!) che noi abbiamo deciso di oc-
“Pensieri in Formazione”
cupare attivamente in forma di protesta. Il Ricordiamo che chiunque voglia scrivere un pranzo è comunque proseguito in un clima
articolo, di qualsiasi natura esso sia, avrà la
di euforia (dato anche dall’ebbrezza del vino possibilità di farlo in assoluta libertà! castellano!), e in seguito è nata l’occasione Il messaggio che vogliamo trasmettere è per una piccola assemblea a cui hanno preso
quello di continuare a partecipare e collabo-
parte tutti i rappresentati del dipartimento e rare tutti inseme.. parte degli studenti. Tale assemblea ha per- Non ci resta che darvi il benvenuto con l’aumesso di sviluppare un dibattito diretto da gurio e la speranza di riuscire a costruire inentrambe le parti, in cui sono emerse le no-
sieme un’Università più nostra!
stre problematiche, tra cui alcune già citate
Buona Lettura.
sopra (aule,mensa,bagni).
Arianna Giuliani, Cristian Calì
La giornata è stata da noi percepita in modo
(con i suggerimenti dell’auletta 37)
positivo, ci siamo sentiti soddisfatti del consenso e della partecipazione ottenuti, tanto da aver già proposto una seconda data per ritrovarci nel periodo natalizio. La nostra azione proseguirà durante il corso dell’anno accademico, organizzando eventi e giornate che partano sempre dalla riflessione su una particolare tematica. Vi anticipiamo alcune iniziative come quella che si incentrerà sul papilloma virus, sul cineforum e sul corso di yoga (visto come antistress per il corpo e la mente). Parallelamente continuerà la pubblicazione di questo giornalino fatto da studenti e rivolto agli studenti nel quale saranno trat-
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ATTUALITÀ
Pensieri in Formazione
Quando ricercare se stessi diventa un prezzo troppo alto Dall’omofobia alla prostituzione: piaghe e disagi giovanili
I
l mese scorso è stato, ancora una volta,
sessualità del giovane e del dramma interio-
teatro di una tragedia che ha avuto come
re che lo ha spinto verso il gesto fatale, nel
attore il giovane Simone D., gettatosi
biglietto lasciato prima di morire emerge
dall’undicesimo piano di una palazzina in via
una denuncia sociale, una mancata conqui-
Casilina 9 (ex sede del pastificio Pantanella),
sta di civiltà.
poco distante da Porta Maggiore.
«Occorre operare congiuntamente, tutti, per
«Sono gay - avrebbe scritto - l’Italia è un Pa-
un grande cambiamento di mentalità, occorre
ese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha a
che venga sconfitta la cultura della discrimi-
che fare con questi atteggiamenti deve fare nazione e dell’odio che è alla base della piaga i conti con la propria coscienza» (Il Tempo, dell’omofobia», così esorta Sveva Belviso ex 28/10/2013).
vicesindaco di Roma (Il Tempo, 28/10/2013).
I genitori e gli amici non sapevano dell’omo-
Ad oggi rimangono sconosciute la causa e la
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scelta del luogo in cui è avvenuto il suicidio, Mirko Ieni e Nunzio Pizzacalla (i due supposti forse Simone conosceva qualcuno nel palaz-
papponi), oltre che a Marco Galluzzo (arresta-
zo o, dopo essere uscito da casa, ha incontrato
to per spaccio di cocaina), Riccardo Sbarra,
chi lo ha condotto nello stabile.
Michael Mario De Quattro; la mamma della
La notizia del terzo suicidio nella Capitale le-
quattordicenne per aver costretto sua figlia
gato all’omofobia è divenuto caso nazionale,
a prostituirsi e per la stessa ipotesi di reato,
sensibilizzando anche il mondo politico, dal è stata indagata la 15enne per aver indotto a quale non si sono fatte attendere le reazioni.
partecipare l’altra adolescente.
Ma il suicidio del giovane omosessuale non
La ricerca dell’identità, in questi due casi,
sembra essere l’unica espressione di disagio
omofobia e prostituzione, è costata un prezzo
giovanile ad interessare Roma e, nello specifi- molto alto ai giovani coinvolti. L’era attuale, co, la “Roma Bene” dei Parioli che in quest’ul- digitale, è fatta di un Web senza confini, ma timo mese è stata al centro delle cronache per
che poco spinge al guardarsi attorno e accor-
induzione e favoreggiamento alla prostituzio-
gersi che un amico vive un reale disagio, cau-
ne minorile. Sono in atto delle indagini nei
sa la sua omosessualità, o che la compagna di
confronti di due minorenni, quindici e quat-
banco vende il proprio corpo per una borsa
tordici anni, che per gioco e facile guadagno
griffata.
hanno scelto d’intraprendere la strada della
Pedagogisti e psicologi analizzando tali si-
prostituzione. Dal verbale del Pm, una delle
tuazioni, s’interrogano sulle cause reali che
due giovani esorta così: «Scialla giudice, ma spingono i giovani a commettere simili gesti. che voi sape’?» (Il Tempo, 15/11/2013).
Ci si chiede: le tecnologie hanno relegato ai
Angela e Agnese (nomi di fantasia) sono le
margini i valori tradizionali? I media sono una
protagoniste della triste vicenda che sta fa-
variabile che incide sul percorso di costruzio-
cendo audience in tutti gli ambiti della vita
ne identitaria, ma è la libertà di scelta a fare
sociale; l’inchiesta nasce ad agosto scorso
la differenza, a ostacolare il conformismo. I
quando una mamma delle due ragazze, de-
Social network, in fondo cosa sono? In alcu-
nuncia le violenze subite dalla figlia adole-
ni casi, rappresentano il “dover essere”, una
scente depositando ai carabinieri contatti e vetrina dove mostrarsi pur rimanendo nascopagine di sms tramite cui è stato possibile rin-
sti, ma anche il segno di un progresso, frutto
tracciare il business della prostituzione.
della globalizzazione. La cultura ha bisogno
Al momento nell’inchiesta è ipotizzato il re-
di affacciarsi al nuovo, ma portando con sé la
ato di sfruttamento alla prostituzione delle
tradizione, così da ritrovarsi sempre in ciò che
due ragazzine. Tale reato è stato imputato a
ci appartiene.
Federica Coni
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DIRITTO ALLO STUDIO
Pensieri in Formazione
Studiare ed esprimere la propria opinione sono diritti: per non dimenticare sti spararono, uccidendo, Jan Opletal,
E
analfabetismo, soprattutto nei paesi sotto-
uno studente di medicina cecoslo-
sviluppati o in via di sviluppo;
vacco dell’università Carlo IV di Praga:
oppure il recente taglio dei fondi alle scuole
era in corso una manifestazione anti-nazista
e alle università pubbliche in Italia, un paese
ra il 28 ottobre del ’39 quando i nazi- quanto accaduto, l’altissima percentuale di
durante l’occupazione tedesca della Ceco- che già investiva pochissimo sull’istruzione: slovacchia che proseguì durante il suo fune-
anche in un periodo di crisi, l’istruzione in-
rale;
sieme alla sanità e al welfare dovrebbe es-
la situazione non piacque molto ai tedeschi e
sere uno degli ultimi settori a subire tagli e
come risultato, l’allora goveratore del Reich-
invece avviene esattamente il contrario;
sprotektorat di Boemia e Moravia, Konstantin Meno del 20% degli studenti beneficia di von Neurath, chiuse tutte le università della
interventi a sostegno del diritto allo studio:
zona e tutti gli studenti, più di 1000, furono
siamo agli ultimi posti nella classifica Ocse.
deportati nei campi di concentramento;
E non solo: i paesi che stabiliscono tasse uni-
pochi giorni dopo la maggior parte di loro
versitarie più alte dell’Italia, cioè USA, Regno
furono giustiziati senza essere regolarmente
Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda sono
processati.
quelle in cui il finanziamento dell’ateneo è
I resti di Opletal saranno poi trasferiti nel suo
per lo più privato e i giovani ricorrono ai pre-
villaggio natale di Náklo, nella Regione di
stiti d’onore per coprire le spese universita-
Olomouc, dove si trova anche un monumen-
rie.
to a lui dedicato. Molte città della Repubbli-
Mentre in Europa sono solo i Paesi Bassi ad
ca Ceca hanno strade intitolate in suo nome.
avere tasse universitarie maggiori dell’Ita-
Il 17 novembre è la giornata internazionale
lia. Anzi, negli ultimi anni nel Belpaese si è
degli studenti, in ricordo di coloro che sono
assistito ad un aumento delle tasse, tanto
morti per difendere il diritto allo studio e ad
che l’Italia è quarta per aumento della per-
esprimere la propria opinione:
centuale di spesa privata con +10%, dopo il
come accettare, dopo oltre settant’anni da Portogallo e la Repubblica Slovacca. Ma per
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spesa privata complessiva l’Italia è seconda
greca;
in Europa, preceduta solo dal Regno Unito
è incomprensibile come il ministero della
sul quale pesa l’incremento del 40% di tasse pubblica istruzione abbia adottato misure universitarie, dovuto alla riforma Cameron;
che minano direttamente l’istruzione supe-
Ed ecco le non affatto lievi conseguenze: gli
riore delle nuove generazioni in Grecia, che
studenti disposti ad affrontare l’università
sono la sostanziale speranza per superare la
diminuiscono, se si confrontano i dati attuali
crisi sociale finanziaria e politica nei prossi-
con quelli di qualche anno fa (L’ultimo rap-
mi anni.
porto Ocse Education at a Glance 2013, pub-
È vergognoso e inaccettabile emarginare la
blicato circa un mese fa, mostra che i quin-
prima università del paese e dei Balcani, che
dicenni italiani che sperano di conseguire la
offre ininterrottamente dal 1837 un impor-
laurea sono diminuiti dell’11% tra il 2003 e
tante contributo per la didattica, la ricerca
il 2009, passando dal 52,1% al 40,9% alcuni
e la società, contribuendo allo sviluppo del
anni fa);
paese.
certamente ha influito non poco la crisi, ma In conclusione, ricordarsi di tutto questo sarebbe semplicistico non prendere in consi- è fondamentale, per non ricommettere gli derazione come l’università italiana offra po-
stessi errori e sperare in un futuro migliore
chissime opportunità rispetto alle università per tutti. degli altri paesi europei e non solo;
Onore a chi ha lottato, lotta e continuerà a
ancora più interessante, nonché comples-
lottare per migliorare il futuro di noi tutti,
sa, è la vicenda legata alla recente chiusura a prescindere da quanti siano gli appoggi dell’Università di Atene, una delle conse-
esterni e le possibilità di vittoria.
guenze delle scelte austere della politica
Antonio Gentile
Redazione: Direttore: Ornella Bernabei Attualità: Federica Coni Dipartimento: Maria Vittoria D’Alessandro Arte: Alice Ruggieri Simpatia: Federica Capoccetti
Editoriale: Arianna Giuliani Diritto allo Studio: Antonio Gentile Educazione: Elena Rapisarda Pensieri in Libertà: Mascia Centini Impaginazione: Francesco Tovo
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DIPARTIMENTO
Pensieri in Formazione
Welcome to Scienze della Formazione
C
he figata vado all’università a Piaz-
ché lo spazio non basta per tutti.
za della Repubblica, al centro di Molti non sono riusciti a seguire le lezioni
Roma; anche se in Italia il lavoro è e nell’arco della giornata non hanno trova« incerto qui passerò degli anni magnifici, stu- to posto neanche per i corridoi dell’edificio diando delle materie super innovative, rice-
perché non esiste uno spazio adibito ad una
vendo tanti sconti con la mia tessera univer- mensa o alla ricreazione tra una lezione e sitaria e mangiando alla mensa studentesca
l’altra.
con i miei colleghi.»
Questo succedeva il 14 Ottobre, prenden-
Questo è quello che pensa una matricola
do atto della situazione (che anche se pre-
prima di entrare nel Dipartimento di Scienze
esistente in questo anno è stata eclatante)
della Formazione.
tutti i rappresentanti uniti hanno indetto
Poi entra… si guarda intorno…
un’assemblea dove hanno ascoltato la voce
Va alla sua prima lezione ed è costretto a se-
rabbiosa e delusa degli studenti, conclu-
guirla seduto per terra o in piedi fuori dalla dendo che la nostra sede ha forti carenze porta dell’aula, o addirittura nel cortile per-
strutturali che mirano alla nostra incolumi-
Dicembre 2013
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tà e al sereno svolgimento dei propri studi.
spazio verrà predisposto con un for-
Di tutta risposta i rappresentanti hanno chie-
no microonde . •
sto un repentino incontro col Direttore del Dipartimento, Prof. Gaetano Dominici e con
Adibire ad aule le stanze del II piano che architettura ha sgomberato .
lui hanno concordato alcuni punti su cui im-
A distanza di più di un mese dal “caos” è evi-
pegnarsi e da rispettare:
dente che alle lezioni partecipano sempre
• •
Impedire la sovrapposizione delle
meno persone e la facoltà è meno affollata,
lezioni per ogni corso di studi.
ma se da una parte ti senti meno “sardina”
Istituire un tavolo di confronto cui
dall’altra è avvilente sapere che molti rinun-
possa partecipare il Direttore stes- ciano alla spiegazione del professore semso, il Rettore e l’Amministratore plicemente perché non c’è posto . unico di Laziodisu, per discutere di Anche se siamo persone solari ogni tanto ci problematiche quali: lo stato dei la-
scoraggiamo perché per arrivare alla laurea
vori della nostra sede di via Castro
a volte ci facciamo 2 ore di treno e arrivati
Pretorio, bloccata ormai da più di 2 all’università non riusciamo ad entrare in anni, la possibilità di trovare nuovi
aula, o devo stare tutto il giorno in facoltà
spazi per la facoltà, la possibilità di perché ho una lezione alle 10 e un’altra alle aprire delle convenzioni con eserci- 18, o al contrario dei giorni ho solamente
•
zi di ristorazione della zona.
un’ora di lezione e devo farmi un viaggio
Garantire la possibilità di tenere
solo per lei o ancora il professore non si pre-
aperte le aule dove non si stanno
senta a lezione e nella sua bacheca non ha
svolgendo le lezioni, attraverso la
comunicato nulla … ecc
creazione di una lista di studenti
Questa è la situazione nel Dipartimento di
che si pongano come responsabili Scienze della Formazione, non è facile sodell’attrezzatura presente nell’aula,
pravvivere a tutto questo stress e col tempo
firmando con il proprio nome, pren-
ci si può perdere per strada ma, per chi ci rie-
dendo le chiavi per aprirla e rispon-
sce ci e non perde l’entusiasmo e la passione,
dendo di tutto ciò che vi dovesse la laurea è pienamente meritata ed è la linea succedere all’interno. •
di partenza per il proprio lavoro nel sociale.
Garantire uno spazio da adibire a Per rimanere aggiornati sui nuovi sviluppi e refettorio affinché gli studenti non per tutte le foto andate su debbano consumare il proprio pa-
www.facebook.com/rds.uniroma3
sto nei corridoi della struttura; tale
Maria Vittoria D’Alessandro
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EDUCAZIONE
Pensieri in Formazione
Paulo Freire, “Pedagogista della Coscienza”. Un percorso verso l’uguaglianza sociale. seguenza di determinate condizioni di vita, non sceglie di esserlo. “Hanno inventato la stupidità associata alla fame. Nessuno nasce stupido, la stupidità si crea socialmente.”
1
Le attività di insegnamento e apprendimento,
secondo
Freire, sono sempre state parte impre-
A
scindibile della nanalizzando il fenomeno dell’analfa-
tura dell’uomo tanto che non è possibile
betismo si utilizza spesso il termi- essere uomini senza implicarsi in una qualne “sradicare l’analfabetismo” qua-
che pratica educativa. Egli non condivideva,
si come fosse un’erba cattiva, una malattia
però, il modello di alfabetizzazione tradizio-
che si trasmette per contagio. Paulo Freire, nale laddove prevedeva l’utilizzo di una terpedagogista della metà del ‘900, si è occu-
minologia e di concetti molto distanti dalla
pato proprio di alfabetizzazione degli adul-
realtà del popolo: che senso aveva insegna-
ti in alcune comunità di contadini brasiliani, re che ”Ada dio el dado al cuervo?” (“Ada affermando che tale problema andava con-
diede il dito al corvo?”) rispondendo poi “lo
siderato piuttosto come la risultante della
dudo. Ada dio el dedo al ave” (ne dubito. Ada
struttura sociale presente in un determina-
diede il dito all’ape)? Non è attraverso l’in-
to momento storico; in quest’ottica nessuno
segnamento mnemonico delle varie sillabe
nasce analfabeta ma lo diventa come con-
che si stimola la coscienza critica della real-
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tà, dei propri diritti. E’ di questa consapevo- all’immagazzinamento sterile di sillabe o lezza che le classi svantaggiate del Brasile
frasi fatte, e permetteva di far maturare ne-
avevano particolarmente bisogno. Più che gli individui la capacità di poter analizzare dell’articolazione delle sillabe l’uomo ave-
il proprio mondo elevandolo a oggetto di
va bisogno di “esistere”, di scrivere la pro-
coscienza. “Mi piace discutere di questo [...]
pria vita e realizzare la propria vocazione perché vivo così, però mentre vivo, non vedo. ontologica: umanizzarsi ed essere di più. Bi- Adesso si, osservo come vivo.” 3 sognava che il popolo prendesse coscienza
Purtroppo tale esperienza di alfabetizza-
del proprio diritto di esprimersi. La parola
zione venne interrotta dopo poco tempo
vera, infatti, è prassi, azione e riflessione
con il colpo di stato militare del 1964, che
sul mondo, e problematizzare la parola del
pose fine al tentativo di coscientizzazione
popolo equivaleva a problematizzare la sua
più grande che fosse mai stato sperimen-
realtà. In questo senso la “coscientizza-
tato nella storia del Brasile post-coloniale.
zione” di cui parlava Freire rappresentava
L’accusa rivolta a Freire era l’essere perico-
un’azione globale che coinvolgeva l’uomo loso per il regime, proprio perché cercava di nella relazione con il mondo e con gli altri aprire gli occhi al popolo e prepararlo a diuomini. Un uomo consapevole, in grado di
fendersi dalla forza addomesticatrice della
creare storia e cultura. L’utilizzo del dialogo propaganda. come strumento di comunicazione tra pari “L’educazione sarà tanto più piena quanto permetteva all’educando di riflettere sul
più sarà un atto di conoscenza, un atto poli-
fatto cha anche il suo lavoro quotidiano im- tico, un compromesso etico e una esperienza plicava una conoscenza, e lo aiutava a rag-
estetica.” 4
Ornella Bernabei
giungere la consapevolezza che non aveva senso assolutizzare il sapere o l’ignoranza.
Note
Nessuno, infatti, può dire di sapere tutto o
1. Freire P., Intervista, in Passetti E. (1996), Conver-
di ignorare tutto. A tal riguardo, in una delle
sazioni con Paulo Freire, op. cit., p 61.
lezioni di Freire, un contadino esclamò con
2. Ivi., p 57.
gioia: “Quando si capisce che si può modi-
3. Affermazione di una ragazza cilena partecipan-
ficare con le proprie mani la materia che il
te ad un circolo di cultura, in Torres C.A. (1980),
mondo ci ha dato, la creta, trasformandola in
Paulo Freire educacion y concientizacion, op. cit.,
boccale, si può capire che è possibile trasfor-
Pag 49. Traduzione in italiano della scrivente.
mare anche la politica” . Ciò rappresentava
4. Freire P. (1997, 19961), Politica y educacion, Si-
2
una conquista molto più grande rispetto glo Veintiuno, Madrid, p 129.
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ARTE
Pensieri in Formazione
Una fotografia sul mondo non visto
U
no sguardo crudo e riflessivo su un
modo fugace nel suo percorso negli Stati Uniti
tema scottante ma quasi mai consi-
e in Europa che, in quella fotografia che asso-
derato al museo in Trastevere. Lee miglia ad un ritratto ad un disegno, riesce ad
Jeffries, fotografo quarantenne di Manchester,
esprimere la drammaticità, l‘unicità di un per-
presenta per la prima volta non on line. La sua corso sociale non conforme al buon costume mostra “Homeless”, cinquanta scatti bianco
generale ed analizza senza opprimere questi
e nero, senza didascalie, senza date, che rie- personaggi. Osservando le sue foto ci porta a scono quasi ad arrestare il tempo a quel mo-
riflettere sulla loro sopravvivenza quotidia-
mento: all’attimo fugace di un breve intenso
na. Primo intento etico di queste immagini è
sguardo, uno sguardo catturato ai suoi sogget-
secondo l’autore “urlare l’ingiustizia” con la
ti che, nel suo girovagare di artista, ha cattura-
semplice speranza di “scattare un fotogram-
to in grandi città come Londra, Parigi, Roma,
ma che abbia alla fine il potere di influenzare
New York, Miami, Los Angeles o Las Vegas.
... di rendere l’attenzione dello spettatore abba-
Colpisce l’utilizzo del trattamento della luce e
stanza forte per volere conoscere e fare di più”.
dell’ombra in un inquadratura semplice, spes-
Bisogna aggiungere che anche la struttura del
so con uno sfondo scuro. Gli uomini e le don-
museo e la collezione di acquarelli in esso
ne che catturano lo sguardo dell’artista sono
contenuta meritano di essere considerati.
spesso persone emarginate, incontrate in Ex convento carmelitano di Sant’ Egidio è di-
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EVENTI CULTURALI
venuto il museo del folklore e dei poeti roma- circa 30 metri, eretta nel cortile del MACRO neschi. La configurazione degli spazi all’in-
di Testaccio. L’opera, Big Bambú è la gran-
terno del chiostro ha permesso di incentrare
de opera realizzata dagli artisti statuniten-
l’esposizione permanente delle scene roma- si Mike e Doug Starn, sesta in un programma ne che in precedenza erano a Palazzo Braschi.
di arte pubblica a cura di Francesco Bonami
Al di là del facile stereotipo ottocentesco volto a una riflessione sull’energia attraverdella ricostruzione, una loro attenta lettura
so l’arte. Big Bambú è una gigantesca in-
consente un approccio articolato e vario del- stallazione molto particolare: un intreccio la vita popolare e quotidiana romana, di forte
di migliaia di aste di bambù che si sviluppa
valenza didattica. Per “ condire” le scene ro-
fino a circa 30 metri di altezza attraverso un
mane ci sono acquarelli che rappresentano la
metodo tradizionale di incastri e intrecci; un
vita del quartiere e della Roma ottocentesca.
organismo vivente liberamente percorribile
E’ doveroso ricordare quelli di Roesler Franz dai visitatori. che fanno riferimento alla famosa “Roma
L’opera è stata donata alla città di Roma.
sparita” come ad esempio le rive del Teve-
L’accesso a Big Bambú richiede la firma di
re prima dell’arrivo dei muraglioni o angoli
una liberatoria e un abbigliamento adegua-
particolari del ghetto o di Trastevere ormai
to (scarpe basse di preferenza chiuse e con
del tutto scomparsi. Bisogna assolutamente
suola di gomma) - In caso di pioggia o di con-
ricordare la ricostruzione di una parte dello
dizioni meteorologiche avverse, l’installa-
studio del grande poeta romano Trilussa.
zione non è accessibile al pubblico - L’ultimo
Eventi:
ingresso è alle ore 21.00.
Fino alla fine di dicembre è ancora possibi-
le salire sulla fantastica torre di bambù, alta
David Pioppi
14
PENSIERI IN LIBERTÀ
Pensieri in Formazione
Molto spesso i nostri occhi vengono ammaliati dalla straordinaria bellezza dell’uomo e della donna, trovandoci poi incatenati in una prigione, rimanendo privi di ogni movimento, perché se solo provassimo a muoverci, in un attimo ci verrebbe infilzata una lancia, che prima o poi potrebbe arrivare a toccare il nostro cuore, fino a farlo esplodere dal dolore, per aver ricevuto una tale delusione; ed è proprio per questo, che non bisogna guardare solo l’aspetto fisico delle persone. Ciò che conta in realtà è la bellezza e la purezza, che si trova nei più profondi abissi del nostro cuore. Lì! Dove l’anima nuota in una totale tranquillità e libertà, avvolta dal calore della sincerità e priva di ogni falsità. È lì che si trova. Siamo solo noi in grado di far emergere la parte più bella di noi. “Solo noi possiamo curarla dalle acque sporche” Mascia Centini
: Il Pensiero del Cuore
Dicembre 2013
SIMPATIA
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Risate in Formazione ano e vanno in a ragazza si spos Un Ragazzo e un nave due nani in incontrando sulla viaggio di nozze dicono: “Anche anche loro. I nani viaggio di nozze : e loro risposero nozze? Auguri” voi in viaggio di la buonanotte sera si dettero “Si,si auguri!”. La 3. La notte la opria stanza 32-3 e ognuno nella pr more e disse: o voleva fare l’a moglie del ragazz lta” e il ragazdai è la prima vo “allora amore su a russare. Nella no daii” e iniziò zo rispose: “Ma “ ido che faceva si sentiva un gr stanza dei nani sse: “ammazlààà “. La donna di oplàààà oplàààà op ancora “oplàààà o questi nani” e za come lo fann sita si addorLa moglie innervo oplàààà oplàààà”. incontrarono a ina successiva si mentò. La matt sonnata: “Dorna disse tutta as colazione e la na rito niente di ragazza: “Mio ma mito bene” e la e la nana: “ma te divertiti eh?!” niente e voi vi sie li tutta la not, siamo stati sveg cosa dice signora sul letto!” neanche a salire te non riuscivamo
Tra mar ito
e moglie : - “Teso ro, dove diamo in anvacanza quest’an n o ? In cos azzurra ta o in cost a smerald a?” e il m to rispon a ride: Amò n’do COS TA meno !
dice mina a fem ll e in c oc he ti Una c caro c i n ie v “ chio: al mas ri”. nti ne io i pu c c ia h sc
Ci sono due pastori, ad un certo punto uno andò a fare pipì dietro ad un cespu-
e ono tr ta ci s t o r g a di una e uno ffitto in giù a t Sul so s e giù ue a t sta in elli: d o a te ll pipistr e r t ?” Il pipis ario?? in sù. c’ha M e testa h c a Aò m o”. svenut ltro : “ ieri è fa a l’a o s e he n o“ec e l’altr
glio e l’altro vede che ha le mutande e gli chiede: “cosa sono quelle?” e l’altro: “queste sono un paio di mutande e servono x l’igiene!” “me le fai provare? ma da che parte devo metterle?” “è logico, marrone dietro e giallo davanti!
Pensieri in Formazione periodico di dipartimento
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