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L’Ora di Giurisprudenza Roma Tre ’’

Numero 4 Anno IV Aprile 2014

facebook.com/ora.giurisprudenza

Le 234 ragazze rapite della Nigeria sono abbastanza per attirare la nostra attenzione?

Università: Verso la riforma del sistema di tassazione pag. 2

Ultras: Tifo: malattia dell’anti-cultura pag. 10

Sentenze: Il caso Dell’Utri pag. 12


2

UNIVERSITA’

Tasse: le rappresentanze studentesche studiano le modifiche al sistema contributivo di ateneo DI EUGENIO FIDELBO Il dibattito politico universitario si catalizza intorno alla questione delle modifiche al sistema contributivo di ateneo. Lo scorso 5 maggio, presso la facoltà

di giurisprudenza, è stata organizzata un’assemblea aperta a tutti gli studenti. Tra i sindacati universitari, vi hanno partecipato Studenti alla Terza (S3), che ha indetto l’incontro, Ricomincio dagli Studenti (RdS), Link Roma Tre e Fronte della Gioventù Comunista (FGC). L’obiettivo? Raggiungere un’intesa condivisa almeno dalle forze politiche di sinistra da presentare in Consiglio di Amministrazione, organo deputato all’approvazione del regolamento sulla contribuzione universitaria. Registrata anche la presenza di Progetto Roma Tre, la cui posizione parrebbe essere – il condizionale è d’obbligo, dato l’ermetismo dei suoi rappresentanti – quella


3 di mantenere lo status quo con qualche

circa a 17.838,32 euro, corrispondente

correttivo che favorisca la redistribuzione, alla soglia massima ISEE per la richiesta ma senza toccare i redditi più alti.

della borsa LazioDisu. Contestualmente,

Passando alle altre proposte, nelle quali

chiede la creazione, per i redditi inferiori

riscontriamo per lo meno più consapevo- a tale soglia, di una “no tax area”, in modo lezza, un punto appare assodato: tutte le

che gli studenti rientranti in tale fascia

componenti di sinistra riconoscono la ne- siano tenuti a versare solo gli importi fiscessità di abbassare il prelievo per i reddi- si (imposta fissa di bollo, tassa regionale, ti medi e bassi, attraverso la modifica del

tassa minima di iscrizione). Si tratta di una

sistema contributivo in senso progressivo

misura che potrebbe realizzare ancora più

(ad oggi, i contributi universitari sono mo- compiutamente i principi di progressività, dulati con un sistema semi-proporziona- equità e solidarietà alla base del sistema le) e mediante l’inquadramento in fascia

contributivo, ma che va analizzata anche

dei redditi superiori ai 71mila euro, soglia

sotto il profilo del coordinamento con la

cui attualmente corrisponde la fascia red- normativa sulle borse per il diritto allo dituale più alta. Trova consenso generale

studio.

anche la proposta di S3 volta ad aumenta- Tuttavia il punto più controverso, sul quare dal 5% al 20% i controlli a campione

le si consumerà il confronto più serrato,

sulle dichiarazioni ISEEU degli studenti, a

sembra riguardare la proposta targata S3

cui il documento stilato da RdS vorrebbe

per l’introduzione di sgravi fiscali in sen-

affiancare un controllo obbligatorio sul

so “meritocratico”: gli studenti “meritevo-

totale dei beneficiari di borse di collabo- li” potranno beneficiare di bonus o minori razione o altre misure analoghe. Lo stesso

oneri contributivi, che comunque dovreb-

documento di RdS propone, inoltre, sgravi

bero avere un qualche collegamento con

fiscali per gli studenti che abbiano mem- il reddito. In realtà, una previsione simile bri del proprio nucleo familiare già iscritti

è già contenuta nel vigente Regolamento

a Roma Tre; in sintonia con Link, vi si pre- Tasse e Contributi Studenti attraverso gli vede anche la possibilità di modifica della “esoneri per merito” in favore dei lauredichiarazione ISEEU durante l’anno in cor- ati non fuori corso con valore ISEEU pari so, in caso di consistenti variazioni nella

o inferiore agli 80mila euro che abbiano

situazione economica, e un’ulteriore ra- conseguito un voto di laurea pari o suteizzazione degli oneri contributivi. Link, periore alla media dei voti di laurea del da parte sua, propone l’innalzamento del- Dipartimento di appartenenza nell’anno la prima fascia dagli attuali 13mila euro

precedente.

CONTINUA A PAG. 4


4 SEGUE DA PAG. 3

RdS

e

Link

fanno

Infine, un piccolo retroscena: sembrereb-

fronte comune e si dicono nettamente

be che i dati e i numeri relativi al sistema

contrari all’ipotesi di un’ulteriore misura

di contribuzione non siano stati ancora

pro-merito, ritenendo che la funzione de- resi noti dai rappresentanti in CdA. Il che gli sgravi debba servire a garantire eguali

spiegherebbe la genericità delle bozze di

condizioni di partenza, in mancanza del- proposta. le quali è impensabile parlare di merito. A parte questi ultimi aspetti, pare esserDel resto il merito è già premiato, oltre

ci una sostanziale unione di intenti e di

che con gli “esoneri”, anche con borse per vedute tra le rappresentanze di sinistra. programmi di studio all’estero la cui par- Certo, bisognerà verificare come questi tecipazione, peraltro, risulta in molti casi

intenti saranno realizzati e se i compro-

proibitiva per gli studenti meno abbienti.

messi raggiunti reggeranno alla prova dei

Sistema contributivo: cosa prevede?

media dei voti di laurea del Dipartimento

- importo totale delle tasse universitarie:

euro, ottengono il rimborso di tasse e con-

pari alla somma di imposta fissa di bollo (16

tributi relativi all’ultimo anno di corso o, se

euro), tassa regionale (fissata dalla Regione

iscritti ad un corso di laurea triennale, hanno

a 140 euro), tassa minima di iscrizione

diritto all’esonero totale da tasse e contributi

(fissata dal MIUR a 195, 46 euro) e contributi

per il primo anno di iscrizione a un corso di

universitari, che sono l’unico elemento che

laurea magistrale attivato presso Roma Tre

varia con il reddito;

se l’immatricolazione è effettuata nell’anno

- il sistema contributivo è fortemente orien-

accademico immediatamente successivo a

tato alla proporzionalità: l’aumento dei

quello della laurea;

contributi da una fascia a quella successiva è

- controlli: i controlli sulle dichiarazione ISEEU

fisso (20 euro);

sono effettuati sulla base di un campione pari

- fasce reddituali: i redditi sono suddivisi in

al 5% delle dichiarazioni;

60 fasce, delle quali la più bassa copre i redditi

- soglia del 20%: i contributi universitari di

inferiori a 13.769,99 euro, mentre quella più

cui beneficia l’Ateneo non devono sforare la

alta i redditi superiori a 71.770 euro;

soglia del 20% rispetto a quanto l’Università

- esoneri per merito: i laureati non fuori

riceve dal Fondo di Finanziamento Ordinario

corso con votazione pari o superiore alla

(FFO)

di appartenenza nell’anno precedente e con valore ISEEU pari o inferiore agli 80mila



6

UNIVERSITA’

I guard-rail killer DI EVA IMAN SERRA Li chiamano “guard-rail killer”, vere e proprie lamiere che possono uccidere in caso d’incidente e non svolgere la loro funzione di contenimento, oppure fungere da trampolino di lancio per il veicolo che vi impatta. Queste barriere stradali risultano trascurate e spesse volte non omologate secondo la norma europea UNI EN 1313, recepita in Italia con il decreto ministeriale 21/06/2004. Con la recezione di tale norma si sarebbe dovuta importare anche in Italia la prassi europea di omologare solo i guard-rail che abbiano superato i crash-test sul contenimento dei veicoli nonché la limitazione dei danni alle persone. Il regime transitorio di messa a norma o sostituzione dei guard-rail presenti sul nostro territorio sarebbe dovuto durare pochi mesi e invece le cose non sono andate come previsto, l’omologazione non è stata portata a termine tant’è che lo stesso Ministero non risulta in grado di garantire che non siano state installate barriere prive di omologazione o addirittura bocciate ai crashtest. Il Decreto ministeriale 223/92, il principale in materia, è stato aggirato, la marcatura CE infatti viene spesso rilasciata senza le dovute garanzie e soprattutto senza la verifica, tramite crash test, della “stabilità e resistenza meccanica” della barriera. Moltissime ad oggi le vittime di queste barriere fatali che dovrebbero proteggere, contenendo i veicoli all’interno

della carreggiata e invece nascondono tante insidie che si sommano alla negligenza degli enti gestori che non assicurano la dovuta manutenzione. Tutti ricorderanno la tragedia del bus dell’Irpinia che nel luglio scorso precipitò dal viadotto Acqualonga dell’autostrada A16. Il guard-rail presente su quel tratto stradale non era a norma, era infatti rimasto uguale a quello che c’era nel 1990 senza aver subito il corretto adeguamento ai nuovi standard europei. Ad oggi l’inchiesta è ancora in corso. Un altro caso che mi sento di citare ,purtroppo, mi riguarda da vicino ed è anche il motivo per cui ho deciso di affrontare questo argomento: mio cugino, di soli 23 anni, due mesi fa è rimasto vittima di un incidente stradale nel Messinese dalla cui ricostruzione è emerso che un ruolo fondamentale nella tragedia lo avrebbe avuto proprio il guard-rail, che alto appena 40 cm e assolutamente non adeguato alla pericolosità di quel tratto stradale, non è stato in grado di contenere l’urto dell’auto su cui viaggiava, anzi ha agito da trampolino di lancio verso una scarpata di


7 centinaia di metri. Ancora, il 5/3/2013 a Brio- da questi guard-rail assassini a danno dei mosco, in provincia di Milano, una donna, durante

tociclisti; gli esempi sono cosi’ tanti, un numero

un incidente stradale, si è ritrovata entrambe

impressionante solo nel 2013, che non avreb-

le gambe recise proprio dal guard-rail che era

be senso citarne uno in particolare. Il danno da

entrato nell’abitacolo dell’auto. La barriera era

insidia stradale, purtroppo, è ormai entrato nel

a norma perciò l’ente gestore ANAS ha potuto

linguaggio comune. Rilevante a proposito è la

dichiarare facilmente la propria non responsa- Sentenza 6537/2011 della 3^ Sezione Civile bilità all’accaduto; resta il fatto che, poco dopo, della Corte di Cassazione con la quale fu accolto l’ANAS ha provveduto a sostituire la barriera

il ricorso dei familiari di un automobilista rima-

con un’altra di diverso modello( barriera ri- sto ucciso trapassato dal guard-rail. La Sentenza curva). L’ente non ha potuto evitare di fare un

afferma la responsabilità dell’ ANAS in caso di

passo indietro, passo che forse avrebbe dovuto

guard-rail pericoloso e l’obbligo dell’ente di

fare in precedenza verificando la pericolosità

risarcire chi resta ucciso in un incidente stra-

dei montanti della barriera in caso d’urto. Per dale. La c.d “responsabilità da cosa in custodia” quanto riguarda le menomazioni da guard-rail ,infatti, pone in capo al soggetto(ente propriekiller , queste riguardano soprattutto i motoci- tario della strada) un potere di sorveglianza, di clisti. Il censimento dei motociclisti vittime del- modifica dello stato della “cosa” e il potere di la strada ha infatti evidenziato che nel 25% dei

escludere che altri vi apportino modifiche. La

casi gli incidenti avvengono proprio per colpa

funzione del guard-rail -hanno infine precisato i

dell’inadeguatezza del sistema stradale. Dopo

giudici della Corte- è ontologicamente quella di

la bocciatura nel 2011 della proposta di una

evitare che qualsiasi condotta di guida non re-

norma d’omologazione europea delle barriere

golare possa portare l’autovettura a pericolose

stradali che tenesse in considerazione anche le

uscite fuori dalla sede stradale. Rispetto a tale

esigenze dei motociclisti, torna a farsi sentire

funzione non può essere considerata condotta

il M5S che chiede al governo di affrontare il

abnorme quella del conducente che impatta

problema dei guard-rail che non tutelano la si- violentemente contro il guard-rail qual è funcurezza dei motociclisti. Sperando che si giunga

zionalmente posto ad attutire la conseguenza

ad una soluzione tecnica, ricordiamo il dram- degli impatti violenti” . Per concludere, con matico caso del motociclista 37enne che nel

riguardo alla sicurezza stradale, emerge sicu-

luglio scorso scivolando improvvisamente in

ramente una problematica che chiede di esse-

un tratto autostradale dell’alta Val Susa è stato

re risolta o per lo meno affrontata con i giusti

decapitato dal guard-rail che non gli ha lasciato

presupposti tecnici e giuridici per evitare che

via di scampo. Numerosissimi sono i casi di me- a scontare l’incuranza dilagante in materia sia nomazione di arti superiori e inferiori, causati

ancora la pelle dei guidatori.


8

a rapire gran parte delle studentesse facendole

MONDO

salire su camion e motociclette ed a sparire nel

Le 234 ragazze rapite in Nigeria

nulla. Seguono giorni di grande confusione, sia sul

Sono abbastanza per attirare la nostra attenzione? DI ARIANNA DI MAULO

numero effettivo delle studentesse sequestrate, sia sull’identità del mandante di questa scellerata azione. Il primo interrogativo è presto risolto; ci vuole poco a fare i conti, ed il risultato è tremendo: sarebbero oltre duecento le ragazze mancanti all’appello, tutte tra i 16 e i 18 anni. Qualche giorno dopo, un video fornisce risposta anche al secondo interrogativo: il sequestro è rivendicato dal gruppo estremista

14 Aprile, Nigeria. Le studentesse della boarding

islamico Boko Haram. In occidente questa cellula

school di Chibok, piccola città di contadini dello stato

terroristica è conosciuta ben poco, ma in Nigeria

di Borno, si trovano in collegio per prepararsi agli

il suo infausto nome (che significa “l’educazione

esami finali. Nel pieno della notte fanno irruzione, occidentale è proibita”) è tristemente noto: solo all’interno del dormitorio, degli uomini. Si spacciano

nel 2014 sarebbero state spente 1500 vite a causa

per militari, dicono di essere lì per proteggere le

di Boko Haram, il cui obiettivo è creare uno Stato

ragazze. Appena aprono il fuoco al grido di “Allah

islamico nella Nigeria settentrionale.

Akbar” (Dio è grande), però, diventa chiaro quali

Nel video compare il leader della cellula terroristica

siano le loro reali intenzioni. I miliziani riescono

Abubakar Shekauha che, nel suo discorso delirante,


9 afferma di aver ridotto in schiavitù le ragazze e

terrore negli occhi. I fondamentalisti propongono uno

di volerle vendere come spose per una cifra che, scambio, le studentesse in cambio dei loro prigionieri, secondo i locali, si aggirerebbe intorno ai 12 dollari

ma il governo chiude la porte ad ogni trattativa.

ciascuna.

Mantenere una pressione mediatica, e non solo,

Le colpe delle ragazze sarebbero tre: essere di

sul caso nigeriano è, perciò, fondamentale. E’

religione cristiana, essere donne, e voler ricevere

fondamentale per far si che le ragazze vengano

un’istruzione.

liberate, che possano condurre una vita degna di

L’occidente assiste attonito all’episodio.

questo nome, che possano tornare a studiare. È

La prima reazione che si ha davanti ad una notizia

fondamentale perché ciò che è successo a Chibok è un

così è il rifiuto: non è possibile che nel ventunesimo

caso eclatante, questo si, ma purtroppo non è l’unico.

secolo, dopo migliaia di anni e miliardi di uomini

Perché sono migliaia le donne in tutto il mondo cui è

e donne morti per rivendicare determinati diritti, precluso studiare, e sono altrettante quelle che ogni possano ancora esistere luoghi nel mondo in cui

anno vengono uccise anche solo per aver cercato

miliziani armati riescano a rapire delle bambine per di credere nei propri sogni ed aver sperato in una convertirle all’Islam e venderle per meno di nove euro

conclusione diversa, laddove la loro vita sembrava

ciascuna. Non è vero, non può essere vero. La seconda

già scritta. Perché un occidente che si batte per la

reazione è il senso di orrore: quasi 250 adolescenti in

presenza delle donne ai più alti vertici della politica,

mano a quei mostri: cosa ne faranno, cosa ne avranno

che si esalta per la conquista di nuovi diritti da parte

già fatto? La terza reazione è la rabbia, accompagnata

dei suoi cittadini, ma si dimentica in fretta degli angoli

dalla volontà di fare qualcosa, nonostante la

del mondo in cui tutto questo sembra lontano ed

sensazione di poter fare ben poco.

irraggiungibile, non è un buon occidente.

Sulla rete parte una campagna di solidarietà

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’’

Obama; dagli attori di Hollywood al Papa, tutti si

L’Ora di Giurisprudenza Roma Tre ’

Dalle madri delle ragazze,scese in piazza, a Michelle

all’insegna dell’ashtag “#bringbackourgirls”.

stringono e pregano e protestano affinchè il governo

Responsabile:

nigeriano faccia il possibile per riportare a casa “le

Giulia Romano

nostre ragazze”. Le autorità locali, infatti, sembrano essere quasi inermi

Contatti

e tra loro serpeggia la diffidenza verso un occidente

348.0985291

così attento al caso in questione. Pochi giorni fa la

ora.giornale@gmail.com

diffusione di un nuovo video ha creato, se possibile, ancora più scompiglio. Vi compaiono le ragazze, tutte convertite alla religione islamica, con il velo ed il

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ATTUALITA’

Tifo: malattia dell’anti-cultura DI CHIARA ARRUZZOLI

bicolori. Ma ecco un boato irrompere nel copione di rito della finale. Le tifoserie cominciano ad agitarsi, i cori da inneggianti divengono fischi, grida senza un fine altro. Il fragore non è più sostenibile per il piccolo Francesco e suo papà che, preoccupato, cerca invano di capire cosa stia succedendo, il perché di

“Che bello papà, grazie che mi hai portato allo stadio!” tanta agitazione. Intercetta, con lo sguardo, uno “Sei contento, Francesco?”

steward intento a dirigersi verso le file più in basso

“Si, tanto! Speriamo di vincere!” segue un forza Napoli, e con un cenno del capo gli chiede perché, “C’è stata o un forza Fiorentina inneggiato a gran voce dal

una sparatoria fuori lo stadio”.

giovane tifoso.

Il gelo nel sangue del papà di Francesco, gli squilli

I due si avviano ad uno dei tanti ingressi dell’Olimpico

dei telefonini. “Hanno ammazzato un napoletano”,

di Roma - ma potrebbe essere stato qualsiasi altro “No, non è morto, ma sta malissimo”, “Chiamami se stadio italiano - fanno vedere i biglietti agli addetti

dicono qualcosa in tv, qui non si capisce niente”.

ai controlli, quindi sfilano rapidamente, ornati dei

Non si capisce niente.

vessilli della loro squadra del cuore, verso i posti

In quegli stessi momenti Ciro Esposito, tifoso azzurro

migliori che riescono a trovare, tra i seggiolini del

accorso a Roma per sostenere i suoi beniamini nella

settore in questione. Nel giro di pochi minuti gli

partita che più conta, si trova in un pronto soccorso

spalti iniziano a riempirsi, lo stadio gremito di sciarpe, della Capitale, a dare seguito a quella corsa contro il striscioni e cori ascolta, respira il crescendo di decibel

tempo che è il filo sospeso a mezz’aria tra la vita e


11 la morte.

situazione simile. Una volta era l’arbitro a dare il via

Le squadre non possono svolgere il riscaldamento, il

all’incontro, in caso di problemi di ordine pubblico

clima è sin troppo irreale per pensare di scendere

era il delegato della Federazione, assieme al Prefetto,

sul terreno verde. Cosa fare dunque? Un messaggio

ai Presidenti delle due squadre, oggi no, oggi serve

dello speaker potrebbe essere la soluzione giusta?

il placet di De Tommaso. Non è la debolezza di

O dei Presidenti delle due squadre? O delle forze

uno Stato che scende a trattare con i violenti, è

dell’ordine? Nemmeno a pensarlo, figuriamoci. l’immobilismo di una cultura sportiva che antepone Come sarebbe possibile immaginare che un

al tifo, l’anti-tifo. La coscienza dei propri limiti è cosa

individuo della caratura morale di Gennaro De

giusta, in quanto sintomo di umiltà. Il rispetto della

Tommaso - “Genny ‘a carogna” – accorso allo stadio

libertà è cosa ancor più importante, senza dubbio.

con una maglietta dal messaggio tanto vile quanto

Dunque per quale motivo si accetta un tifo che non

violento, possa tradire il suo ruolo di boss della

inneggia, ma insulta? Perchè si consente l’ingresso e

curva, per dar retta ad una dichiarazione delle forze

la permanenza negli stadi di magliette come quelle

dell’ordine? È già, la polizia, i carabinieri, nemico

sfoggiate all’Olimpico? Certo, il piccolo Francesco,

storico...

con il suo papà, non saranno i maggiori contribuenti

Mandiamo i giocatori, il capitano, Hamsik. Marek, agli introiti della società che sostengono, ma non tocca a te. Chiedi al signor Carogna se sia possibile

meritano forse, loro come altre centinaia di migliaia

giocare la partita visto che i 3 feriti sono vivi, di spettatori, maggiore rispetto e tutela? La curva malandati - uno in particolare - ma vivi, e colpiti per dovrebbe essere il cuore pulsante del tifo, un punto questioni non connesse allo svolgimento della gara. di riferimento, non un ricettacolo di barbarie e di Non prendermi in giro Marechia’, se dici sciocchezze

inciviltà. Quando finirà questa religione dell’odio

ti veniamo a cercare! Ok, ok, si può giocare.

avversario, quest’esasperazione del classico sfottò in un inno alla violenza, vuoto e purtroppo malamente

La vergogna del calcio italiano è andata in onda quel

fronteggiato dai vertici della politica sportiva allora,

sabato 3 maggio. Non mi si fraintenda, il paradosso

e solamente allora, l’espressione “andare allo stadio”

non sta nel fatto che ci sia stato un incontro tra i

diverrà sinonimo di intrattenimento sano. Fino a

buoni e i cattivi a bordo campo, o meglio, tra cancello

quel giorno, l’obiettivo dovrà esser quello di non

e campo - perché mi sembra chiaro che per quanto

dare adito al rinvigorimento di questa anti-cultura,

concerne i fatti di cui fuori, rientranti a pieno titolo

obiettivo raggiungibile cominciando a mettere in

nell’ambito di competenza della giustizia penale, il

discussione, in primo luogo, il nostro modo di vivere

riferimento sarebbe a circostanze scevre da ogni

il tifo che è – dovrebbe essere – passione per lo

valutazione in termini di “mere” considerazioni sul

sport. Così facendo, un giorno, speriamo il più vicino

tifo (parliamo di un tentato omicidio!); ciò che qui

possibile, l’Italia potrà ricominciare a vincere, non

interessa analizzare è che si sia dovuti arrivare ad una

soltanto sui campi, ma anche fuori.


12

RUBRICA: LA SENTENZA

Dell’Utri: confermata la condanna a 7 anni di reclusione DI EDOARDO PASSERINI Qualche giorno fa, in data 9 maggio 2014, dopo una lunga udienza (durata dalle 14 fino a sera) e dopo 4 ore di camera di consiglio, la I sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 7 anni di reclusione per l’ex-senatore Dell’Utri. Per uno strano scherzo del destino (o, magari, delle “toghe rosse”) il 9

maggio è una data simbolo, in quanto anniversario della morte di Peppino Impastato e di Aldo Moro, nonché primo giorno di Berlusconi ai servizi sociali. Ma prima di analizzare l’iter giudiziario che ha portato alla condanna definitiva, facciamo un passo indietro, chiedendoci: chi è Marcello Dell’Utri? Nato a Palermo 75 anni or sono, si laurea in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, dove diventa amico di Silvio Berlusconi (mai proverbio fu più azzeccato di quello che recita: “chi trova un amico trova un tesoro”). Nel 1974 Berlusconi lo porta ad Arcore per seguire i lavori di ristrutturazione della villa, e ad Arcore Marcello porta Vittorio Mangano, giovane mafioso, ufficialmente assunto come “stalliere”. Dopo aver lavo-


13 rato in Publitalia e Fininvest, fonda Forza

ti avvenuti dopo il 1992 perché “il fatto

Italia insieme a Berlusconi e ne diviene

non sussiste”. Il Procuratore Generale di

parlamentare dal 1996, ma senza alcun

Palermo chiede quindi ricorso in Cassa-

interesse politico se non quello di difen- zione in merito alla suddetta assoluzione, dere la propria persona, tanto che in una

ma nel marzo 2012 la Suprema Corte an-

intervista rilasciata a La Zanzara disse: “Io

nulla con rinvio la sentenza d’appello, ac-

sono senatore a vita, mi sono nominato io. cogliendo il ricorso della difesa. Si torna […] Io l’ho già detto, sono al senato solo

quindi ad una nuova sentenza in appello,

per legittima difesa contro i magistrati. con cui la Corte di secondo grado conferVotare o non votare non me ne frega nien- ma la condanna a 7 anni di reclusione. Ed te, non me ne fregava niente di andare

eccoci arrivati ai giorni nostri. A seguito

in Parlamento”. Ebbene, anche la storia

della pronuncia della Cassazione che re-

giudiziaria di Dell’Utri inizia in un anno

spinge il ricorso degli avvocati di Dell’Utri

simbolo, ossia il 1994, anno della prima

e conferma in via definitiva la condanna,

scalata al potere di Forza Italia. Il primo

la Procura generale emette un mandato

processo si conclude in data 11 dicem- di cattura che va ad unirsi agli altri dobre 2004, quando il tribunale di Palermo

cumenti trasmessi al governo libanese ai

condanna Dell’Utri a 9 anni di reclusione

fini dell’estradizione. Infatti, al momento

con l’accusa di concorso esterno in as- della sentenza Dell’Utri si trovava in Libasociazione mafiosa. La Corte lo dichiara

no, a suo dire per problemi di salute, in

colpevole dei reati di cui agli artt.110 e

possesso di due passaporti e di una som-

416, commi 1,4,5, c.p. per “aver concorso

ma di denaro contante pari a 30.000€ in

nell’attività di associazione di tipo mafio- banconote da 50. Giusto per non destare so denominata “Cosa Nostra”, nonché nel

sospetti insomma. Senza dubbio in base

perseguimento degli scopi della stessa, ai trattati internazionali l’estradizione rimettendo a disposizione della medesima

sulta essere un procedimento difficile e

associazione l’influenza ed il potere deri- macchinoso, ed è per questo che vogliavanti dalla sua posizione di esponente del

mo lasciarvi con una piccola profezia: se

mondo finanziario ed imprenditoriale”. all’uscita di questo numero de L’Ora non Nel 2010 la Corte di Appello di Palermo

sarà già stato estradato, è molto proba-

(con una sentenza lunga più di 600 pagi- bile che non vedremo mai più Marcello ne che chi scrive non ha avuto il coraggio di leggere) riduce la condanna da 9 a 7 anni, assolvendolo per i fatti contesta-

Dell’Utri rimettere piede in Italia.


14

IL LIBRO

“Banksy - L’uomo oltre il muro” di Will Ellsworth-Jones DI SAMMY

MORANO

Ogni giorno,girando per le strade dei nostri paesi,ci capita di imbatterci in scritte sui muri,graffiti o semplici sigle apparentemente prive di senso.Si tratta di simboli appartenenti ad una realtà completamente underground. Il «writing» è una disciplina ricollegabile all’hip hop e nata in origine per e t i c h e t t a re u n a c rew o u n a g a n g, p e r poi svilupparsi diventando una vera e propria forma d’arte.Ci soffermeremo proprio su questo ed in particolar modo su un artista di strada oggi tra i più apprezzati: Banksy.

« B a n k s y - L’ u o m o o l t r e i l m u r o » d i Will Ellsworth-Jones non è altro che un entusiasmante viaggio nei meandri di questa speciale sottocultura,alla s c o p e r t a d e i p r i m i p a ss i d i q u e s t o eclettico artista.Ellsworth-Jones prec i s a g i à n e l l ’ i n t ro d u z i o n e c h e i l s u o obiettivo nella stesura di questo l i b ro, n o n è q u e l l o d i « s m a s c h e ra re» Banksy (la cui identità è ignota),bensì quello di seguire i suoi passi mentre

«mette l’arte sottosopra» . All’interno del volume sono presenti numerosi virgolettati aventi ad o g g e t t o d i c h i a r a z i o n i d i B a n k s y, m a questo non deve indurci a pensare che l’artista ami rilasciare interviste,bensì si tratta di domande alle quali Banksy rispnde per lo più telefonicamente o per e-mail. Banksy nasce a Bristol ed è lì che stud i e rà a r t e i n u n a p re s t i g i o s a s c u o l a p r i v a t a . M a i l s u o s co p o n o n è d i ve ntare un artista qualunque,lui vuole dare all’arte una forma nuova.Per co m i n c i a re , d e c i d e d i d a re u n t a g l i o a i c l i c h è d e l l a s t re e t a r t , a f f i d a n d o s i ai più sicuri e rapidi stencil.


15 Ellsworth-Jones riporta nel volume un

s t re e t a r t e r e o u t s i d e r e l ’ a r t i s t a d i

frammento di intervista in cui Banksy

Bristol è sicuramente un outsider,uno

afferma che l’ausilio dello stencil

cioè che trascina l’arte fuori dai suoi

g l i d av a l a p o ss i b i l i t à d i e ss e re p i ù

s c h e m i . « L’ u o m o o l t re i l m u ro » è i l

rapido nella stesura dei suoi lavori,e

ra cco n t o d i u n a v i t a a l l ’ i n s eg n a d e l l

quindi ridurre il rischio di essere avvi- ‘originalità e del rischio,un viaggio alla stato dalla polizia.Ma i muri non gli

scoperta dell’artista pseudo-naif che

bastano.L’autore ci trascina infatti in

ha rivoluzionato l’arte contemporanea

u n v i a g g i o a l l ’ i n t e r n o d i n u m e ro s i s - c o n s a r c a s m o e s p i r i t o d i ss a c r a n t e . sime gallerie d’arte.Le più prestigios

Una lettura godibile e dopo la quale

e:Moma,Louvre,Metropolitan Museum. s i c u r a m e n t e , q u e l l e s c r i t t e s u i m u r i In questi luoghi Banksy aggirando la

d e l l e vo s t re c i t t à a v r a n n o u n s e n s o

sicurezza con grande maestria,riusciva

tutto nuovo.

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FASHION PHILOSOPHY

Talking about fashion DI GIULIA SULIS

Cosa si nasconde dietro quella maschera, che ognuno di noi decide di indossare giorno dopo giorno, per interpretare il ruolo che gli spetta in quel palcoscenico chiamato mondo? Ci ripetono sin dall’infanzia che l’apparenza inganna e che l’abito non fa il monaco, finché non finiamo per crederci davvero; e a quel punto basta girare lo sguardo osservando con attenzione l’orizzonte, per incontrare tanti discreti indici puntati verso di noi, pronti a giudicarci, a patto che non l’abbiano già fatto. Non è poi così difficile rendersi conto, che il mondo è fatto di individui a cui piace improvvisarsi creatori di personaggi, e mentre i personaggi vivono e raccontano la loro vita nella sua mera essenza, i creatori la colorano di continui e molteplici colpi di scena. Ci sono poi, persone più affini al mestiere di sceneggiatore , ed altre che si limitano ad alimentare la trama che hanno scelto per noi, di sottili sfaccettature che nel tempo, faranno la differenza. Ognuno di noi quindi, vive si, la parte che ha deciso di interpretare, ma il mondo, si riserva l’onere di disegnare come da cornice, lo spettacolo che ha voglia di vedere. A questo punto nulla diviene più sincero della finzione stessa, che espandendosi fino ai massimi dell’immoralità, ci esorta ad accettare l’idea che il

mondo si è fatto di noi, come fosse la pura realtà. Con ciò, vi pongo delle domande, vogliamo vedere la moda, come una maschera che ci permette di recitare la parte che è stata scelta per noi? O al contrario, come la massima espressione di noi stessi, in un mondo che crede soltanto a quello che vuole vedere? C’è chi dice che le persone, sanno solamente quello che gli racconti, tutto il resto è arte, è poesia, è vita e destino miscelati in un unico frullato ipercalorico, da assumere prima o dopo i pasti. Per questo, dandovi appuntamento ad ottobre io mi chiedo e chiedo a voi, oggi e nei giorni che verranno, quale storia, sceglierete di raccontare? Good fashion eveyone.


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Cruciverba giuridico A CURA DI ANNAMARIA D’ANIELLO

VERTICALI 1. Ex colonia francese 2. Nome rumeno 3. Reato connesso con il fallimento 4. Quella della verità si trova a

Roma

22. Organo al vertice

5. Chi lo ha bianco è in là con

dell’azienda

gli anni

24. Titoli di Stato

6. Andare fuori

26. Sacerdotali

7. Documento

27. Comune abruzzese

9. Nel diritto romano è un

31. Documento catastale

modo di acquisto della

36. Capitale della Giordania

proprietà

38. Società Italiana Avvocati

11. Deputato

Amministrativi

13. Pubblica Amministrazione

39. Onorevole

16. É un tempo musicale

40. Restituito

17. Procedimento legislativo

42. I libri del Codice civile


19 ORIZZONTALI

19. Diritto ad una prestazione

37. ...prom, grande compagnia

2. Codice civile austriaco del

futura

russa

1811

20. Al centro dell’articolo

38. Nota località turistica

5. La sua assenza o illiceità deter-

21. Garantire una cambiale

svizzera

mina la nullità del contratto

23. Abrogato a metà

41. Fonte del diritto

8. A scuola e in Tribunale

25. Stato africano

43. Dimenticanza

10. Offerta pubblica di acquisto

28. Équipe di magistrati

44. Può essere comune o proprio

12. Sono diverse nei tipi

29. L’ État c’est ...!

45. Divinità egizia

14. Codice per l’identificazione

30. Nome di Tolstoj

46. Cuneo

degli strumenti finanziari

31. Consacrate alle divinità

47. Sede della Corte internazio-

15. Quella...d’agire la si acquista

32. Modus

nale di giustizia

a 18 anni

33. Me

48. Atto che...”taglia”.

18. Con ex...indica la retroatti-

34. Al centro dell’atto

vità degli effetti giuridici

35. In fondo alla copertina


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L’Ora di Giurisprudenza Roma Tre ’’

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