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L’Ora di Giurisprudenza Roma Tre ’’
Numero 3 Anno IV Marzo 2014
facebook.com/ora.giurisprudenza
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La scatola dei ricordi Riflessioni poco serie di due aspiranti dottoresse
a pag. 4
Attualità: L’Italicum vuole davvero rottamare il Porcellum? pag. 2
Attualità Crimea nel bracccio di ferro Russia-Ucraina
Politica Governo Renzi: la “svolta” buona
pag. 5
pag. 8
2 ATTUALITA’
tale da consentire “un’illimitata compressione della
L’Italicum vuole davvero rottamare il “Porcellum”?
rappresentatività dell’assemblea parlamentare”, peraltro non giustificata da un’effettiva garanzia di governabilità. Il ddl elettorale vorrebbe riequilibrare il rapporto governabilità-rappresentanza, ma la
scelta del quorum sembra non tenere in conto gli DI EUGENIO FIDELBO ultimi dati sull’affluenza. Le elezioni del 2013 hanno L’Italicum è a metà del guado. Il 12 marzo, la Camera, fatto registrare un record negativo. Solo il 75,2% respinti gli emendamenti su parità di genere (pure degli elettori si è recato alle urne: mai così pochi, prevista nel testo base originario) e preferenze, ha nelle politiche, dal 1948. Si tratta di un calo costante approvato il progetto di legge elettorale di Renzi e e vertiginoso, che ha avuto inizio nel 1992. Per farsi Berlusconi. Sistema proporzionale di assegnazione un’idea: nel 1953, quando si votò con la “leggedei seggi con premio di maggioranza (non superiore truffa”, la percentuale fu del 93,8%. E non fu un caso al 15% e comunque tale da non consentire alla lista isolato: tra il 1948 e il 1976 il tasso di affluenza alle di avere più del 55% dei seggi) alla formazione politiche si è sempre mantenuto superiore al 90% politica che ottiene il 37% dei voti. Se il quorum non (dati del Cise). Ma ciò su cui si deve riflettere è che è raggiunto, si prevede un ballottaggio tra le prime quella criticatissima legge, abrogata nel giro di un due forze per l’assegnazione del 53% dei seggi. anno, prevedeva un premio del 65% dei seggi per Nel censurare il “Porcellum”, il 13 gennaio scorso, chi avesse raggiunto una soglia di voti molto più alta la Consulta aveva dichiarato che il meccanismo del 37%: addirittura il 50%+1 dei voti. premiale, in mancanza di collegamenti con una soglia L’approvazione dell’emendamento D’Attorreminima di voti, era “foriero di un’eccessiva sovraLauricella - applicazione dell’Italicum alla sola rappresentazione della lista di maggioranza relativa”, Camera e mantenimento del “Consultellum” al
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L’Ora di Giurisprudenza Roma Tre ’’
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Responsabile: Giulia Romano Contatti 348.0985291 ora.giornale@gmail.com
Senato - ripropone poi il problema della coabitazione di sistemi elettorali non omogenei tra le due Camere, che già affliggeva la precedente normativa e che ora grava di un’ipoteca di incostituzionalità anche il nuovo progetto. L’ansia di evitare elezioni anticipate e mandare in porto l’abolizione del Senato rende sordi ai moniti della Corte Costituzionale. Ulteriori correttivi in senso maggioritario presenti nell’Italicum sono le soglie di sbarramento (4,5%
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per i partiti coalizzati, 8% per quelli non coalizzati,
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12% per le coalizioni). Una considerazione in attesa
3 che la parola passi al Senato: in astratto potrà
bloccate, tanto più dopo che la Consulta le aveva
verificarsi il paradosso per cui un partito coalizzato
annullate nel giudizio sulla “Calderoli”. Certo, si
che non ottenga il 4,5% sia escluso dal riparto
prevede l’aumento del numero dei collegi (da 27
dei seggi pur contribuendo al raggiungimento
a 120) e contestualmente la riduzione delle loro
del premio per la coalizione, con buona pace del
dimensioni (ognuno per circa 500mila abitanti).
principio di eguaglianza del voto. Un meccanismo
E’ anche vero che le liste non sono più tali da
perverso che può frustrare anche la previsione
contenere “un numero assai elevato di candidati”
del quorum necessario per il premio. Senza
rendendoli, “di conseguenza, difficilmente
dubbio si tratta di soglie idonee a lasciare senza
conoscibili dall’elettore” (sono parole della Corte).
rappresentanza un’importante fetta di elettorato. Al contrario, dovrebbero contenere tra i 3 e i 6 E’ un contemperamento ragionevole tra l’esigenza
candidati i cui nomi sarebbero riportati sulle schede
di non frammentazione delle forze politiche in
elettorali. D’altra parte, è data anche la possibilità,
Parlamento e la necessità di avere un’assemblea
benché in misura limitata, di candidature in più
rappresentativa della società? Domanda di non
circoscrizioni che la Corte, en passant, aveva
facile risposta. A tal proposito, viene in soccorso
indicato quale ulteriore elemento idoneo a privare
una recente pronuncia della Corte Costituzionale
il cittadino del diritto di scelta.
tedesca, passata quasi inosservata, che ha dichiarato
Stupisce che Renzi, paladino della “rottamazione”,
illegittimo, perché irragionevole, lo sbarramento al
non abbia colto l’occasione fornitagli dai giudici
3% previsto dalla legge per le elezioni europee
costituzionali per rompere veramente con il passato.
vigente in Germania. Infine, balza all’occhio la conferma delle liste
“La Bussola: 3 cose su Roma3” Ecco anche per questo mese qualche consiglio per tornare a pieno ritmo nella giungla universitaria dopo questa fantastica sessione di esami!!! Roma Tre in bici? avete presente le biciclette che trovate appena si entra nel rettorato? Quanti di voi sanno cosa si deve fare per poterle utilizzare
ora che sta arrivando la primavera? » facile: con una cauzione di 10 € si ottiene una chiavetta da utilizzare in tutte le facoltà dell’Ateneo... per info rivolgetevi all’Ufficio del Mobility Manager ñ via Ostiense 159 piano primo stanza 1.14, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00, meglio se su appuntamento telefonico al numero 06 57332087 o e-mail anager@uniroma3.it a cura di Marta Cerrito
4 UNIVERSITA’
grazie ai numerosi esoneri intermedi.
La scatola dei ricordi
Un altro capitolo riguarda la frequenza alle le-
Riflessioni poco serie di due aspiranti dottoresse DI MARTA CERRITO E GEA OTTAVIANI Alla fine di un percorso, di solito, si tirano le somme degli anni passati, si ringraziano le persone incontrate e si pensa al futuro con un po’ di ansia e tante aspettative. Ecco, dimenticatevi tutto questo: abbiamo scelto di ricordare le scene più comiche, gli esami più imbarazzanti e le interminabili pause caffè. Quindi se dovessimo spiegare ad un ignaro lettore cosa vuol dire fare giurisprudenza a Roma 3 dovremmo cominciare dall’esame di diritto pubblico. Esistono leggende straordinarie di “eroi” pubblicisti che pur avendo studiato tutto il Modugno, da mesi a volte anni, non hanno mai passato il test a crocette! Andando avanti un pensiero non può non andare a quelle interminabili lezioni di diritto privato- civile e similari, nelle quali venivano trattati istituti fondamentali, ma a tutti gli studenti rimanevano in mente sempre e solo l’art. 924 c.c. sul famigerato sciame d’api. Quanti di voi sarebbero così coraggiosi da inseguire il proprio sciame nel fondo del vicino?! A Roma 3, poi, trovano conferma le stra note leggi di Murphy: chi chiamandosi “Zuzzurellone” è convinto che nel canale A-L regalino i voti, è subito smentito da “Barbagianni” il quale sa per certo che in M- Z il 30 e lode è assicurato,
zioni: da Maestre del ritardo, riteniamo che alle 8 di mattina (e alle 8 di sera) dovrebbe essere illegale prendere le firme. Le lezioni poi si dividono in due categorie: quelle SOUD OUT e quelle d’élite: alle prime gli studenti più volenterosi prendono appunti seduti a terra; alle seconde, i più fortunati, sono invitati a confrontarsi sulle grandi domande filosofiche accompagnati dai dolci fumi di una pipa… Fin qui nessuno ha studiato. E’ ora di una pausa, pausetta, breve pausa che se tutto va bene dura 2 ore. Il tempo stringe ed è opportuno render noto ciò che il Legislatore e la miglior dottrina ci ha insegnato in questi anni: Se ti capita (perché può capitare) di uccidere qualcuno, don’t worry! È una chiara divergenza tra il voluto ed il realizzato. (Trad. Te sei sbajato!) Nel dubbio compra una lavatrice essa è impignorabile ex art. 514 c.p.c. (un ottimo investimento!) La legge è importante, ma più della legge possono la consuetudine e gli usi. Un modo elegante per dire che “abbiamo sempre fatto così, ma siamo tanto pigri che non l’abbiamo mai scritto!”. L’elenco sarebbe ancora lungo ed ancor meno politically correct…forse è meglio fermarci qui! P.S. A parte gli scherzi è stato davvero bello studiare, divertirci, vivere qui. Grazie…
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ATTUALITA’
La risoluzione è stata bloccata dal veto di Mosca,
Crimea nel braccio di ferro Russia-Ucraina
fatto prevedibile che non ha modificato il fine
DI AMBRA BERLOCO
di risolvere la crisi in Ucraina). Il nuovo premier
ultimo della presentazione della risoluzione (esercitare pressioni sulla Russia per cercare
ucraino Arseniy Yatsenyuk ha ribadito ad Obama All’indomani del referendum che ha deciso
la sua determinazione a combattere per l’inte-
l’annessione della Crimea alla Russia, i “sì” al
grità territoriale dell’Ucraina, dichiarando“Non
quesito referendario “Siete favorevoli perché la
ci arrenderemo mai”.
Crimea entri a far parte della Russia come sog- Alla luce dei fatti il futuro si prospetta drammagetto della Federazione?” sono stati il 96,6%. tico, a sostenerlo è la stessa cancelliera tedesca Un risultato prevedibile, data la precedente
Angela Merkel: se la Russia porta avanti la sua
votazione da parte del consiglio supremo della
condotta “sarà una catastrofe non solo per l’U-
Crimea il 6 marzo 2014 per l’ingresso della peni- craina e per l’Unione europea”, ma “potrebbe sola nella Russia. Le pressioni militari di Mosca
danneggiare economicamente e politicamente”
si intensificano: sono stati fermati dall’esercito
lo stesso paese di Putin. L’ Ucraina è un paese
ucraino militari russi che tentavano di entrare
strategicamente posizionato tra l’Europa e la
in un’area adiacente alla Crimea. Una posizione
Russia ed è questa la ragione del conflitto che
irremovibile quella dell’Europa e degli Usa di
la minaccia. Effettivamente la questione parte
non accettare “soluzioni“quale il referendum, dagli accordi di associazione tra Ucraina ed che è stato dichiarato dallo stesso Parlamento
UE, ostacolati dalla Russia attraverso blocchi
europeo “illegittimo e illegale”. Davanti ad un
doganali nei commerci Ucraina-Russia. Queste
escalation di violazioni di diritto internazio- vicende hanno portato al fenomeno dell’Euronale ed interno perpetrate dalla Russia, i leader maidan, una serie di manifestazioni contro la europei minacciano l’isolamento diplomatico
sospensione dell’accordo di associazione. La
ed economico. Si prevede l’applicazione allo
popolazione è spaccata tra coloro che sosten-
Stato Russo di dure sanzioni economiche e
gono un governo filoeuropeo e coloro che
politiche, oltre che l’ipotesi di escluderlo dalla
sostengono politiche filorusse. La questione
riunione del G8 prevista a Londra. L’isolamento
della secessione della Crimea è una conse-
in realtà è già stato implicitamente intrapreso
guenza dell’Euromaidan. In ballo quindi ci
in occasione della risoluzione presentata dagli
sarebbero non solo il diritto del popolo Ucraino
Stati Uniti al consiglio di sicurezza dell’Onu
di autodeterminarsi, ma anche gli interessi
contro il referendum in Crimea: 13 paesi hanno
economici delle grandi potenze mondiali di
votato a favore e la Cina si è astenuta dal voto. accaparrarsi un territorio agognato da tutti?
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prima di poter tornare alla sua perduta
ATTUALITA’
Itaca. Si trova a combattere ogni giorno con
Siamo tutti sullo stesso treno
i propri simili per gli ultimi posti a sedere,
DI ARIANNA DI MAULO
affronta ritardi interminabili con la pazienza di un elefante, resiste in piedi tra un vagone e l’altro per ore, con la resistenza e l’abilità di un’equilibrista.
L a d ef i n i z i o n e d e l l a p a ro l a p e n d o l a re, Parafrasando il celebre modo di dire posso quella che chiunque può trovare su di un
confermare, da studentessa pendolare, che
qualsiasi dizionario della lingua italiana, è:
è vero: siamo tutti sullo stesso treno. E
lavoratore o studente che quotidianamente
quando dico “tutti” intendo proprio tutti.
si sposta dalla località di residenza per Tanti, così tanti che di più non si può: non ci raggiungere quella della propria attività. Ma
sarebbe più posto, né a sedere né in piedi.
l’essenza del pendolare non sta in queste
Ed il treno su cui stiamo, stretti, ingobbiti
quattro parole messe in fila, l’essenza
e stanchi, è spesso in ritardo, è spesso
d e l p e n d o l a re s t a n e l l a s u a “o d i ss e a ” sporco, è spesso sprovvisto di finestrini o quotidiana, che comincia prestissimo la
porte funzionanti, ed è anche, qualche volta,
mattina e finisce tardi la sera. Proprio come
soppresso.
Ulisse, il pendolare è costretto a superare
Sicuramente questa realtà è conosciuta da
numerose e difficilissime prove di coraggio, molti di voi.
7 I pendolari in Italia sono infatti quasi tre
tra i sindaci dei comuni attraversati da alcune
milioni, numero, quest’ultimo, destinato
delle linee pendolari più importanti d’Italia,
ad aumentare di anno in anno, in modo
chiedendo loro di sottoscrivere un manifesto
direttamente proporzionale al prezzo dei
di proposte che reclama attenzione e risorse
biglietti ed inversamente proporzionale alla
da parte di governo e regioni affinché si
quantità di soldi investiti nel settore.
investa in maniera prioritaria sul trasporto
A causa della mancanza di infrastrutture e
ferroviario pendolare.
servizi, la maggior parte dei pendolari ha
Perché, diciamocelo, con gli affitti in città
cominciato a spostarsi in macchina, con gravi
c h e ra g g i u n go n o p rez z i i m p ro b a b i l i , i l
conseguenze per l’ambiente, l’inquinamento
numero delle persone che decideranno di
atmosferico, la congestione delle strade
trasferirsi in comuni vicini alle metropoli ed
e l a b i l a n c i a e n e r g e t i c a . I n ve s t i re n e l
abbracciare la vita da pendolare è destinato
trasporto ferroviario sarebbe la risposta
ad aumentare di anno in anno. Perché i
più efficace per contenere questi fenomeni
regionali sarebbero il mezzo di trasporto più
e rispondere alle esigenze di milioni di
comodo e veloce che potremmo possedere
cittadini. Ma il Governo e le Regioni non
noi cittadini, se solo non somigliassero
sembrano interessati a rivolgere la loro
sempre di più a vagoni merci. Perchè poi i
attenzione verso problematiche di questo
treni sono belli, e da bambini li adoravamo.
tipo (gli stanziamenti regionali non arrivano
Non meritano di essere odiati a causa di un
nemmeno allo 0,4%).
servizio inefficiente e di un Governo che non
Fra il 2011 e il 2013 il taglio ai servizi
si rende conto della gravità della situazione.
ferroviari è stato pari al 21% in Abruzzo e Liguria e al 19% in Campania, mentre l’aumento del costo dei biglietti ha raggiunto il culmine in Piemonte (47%), in relazione ad un servizio che non ha visto nessun miglioramento. Nel corso del tempo numerose associazioni hanno preso a cuore questa tematica, la più attiva sotto questo punto di vista è sicuramente Legambiente, che ogni anno con il suo rapporto “Pendolaria”, si mobilita per quella che essa stessa chiama una “battaglia di civilà”. Nel 2013 ha cercato degli alleati
ARMADIETTI Stiamo scherzando! Le tristi giornate passate ad aspettare che si liberassero gli odiati armadietti sono finite!!! D’ora in avanti l’entrata in biblioteca è libera. Buono studio! a cura di Marta Cerrito
8
POLITICA
La “svolta” buona DI GABRIELE MARANGONI
nuovo presidente del consiglio e come l’atto di Napolitano fosse anticostituzionale. L’articolo 88 della Costituzione, tuttavia, afferma a chiare lettere che ”il presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti
Da ogni punto di vista, ciò che è accaduto lo
sciogliere le Camere o anche una di esse”.
scorso 17 Febbraio nel palazzo del Quirinale è
La costituzione sottolinea dunque come il
qualcosa di straordinario.
Presidente abbia la facoltà e non il dovere di
Da un lato, Matteo Renzi, neo segretario del
sciogliere le Camere. Si tratta di una scelta
Partito Democratico, età 39 anni; dall’altra il
discrezionale dello stesso.
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Di fronte alle dimissioni del Presidente Letta, le 89 anni, al suo secondo settenato.
possibilità che si prospettavano erano quindi
Com’è noto Napolitano ha incaricato Matteo
due: sciogliere le Camere ed andare a votare
Renzi di formare il nuovo governo il quale ha
con la precedente legge elettorale, quella che
dato vita al governo più giovane della storia
ha portato alle tanto criticate larghe intese;
della Repubblica Italiana.
viceversa incaricare qualcun altro di formare un
La decisione di affidare l’incarico a Renzi è stata
nuovo governo.
al centro di numerose polemiche: quest’ultime
Infatti il presidente del Consiglio non è eletto
sottolineavano come fosse opportuno un
direttamente dal popolo, ma a detta dell’articolo
passaggio elettorale al fine di decretare il 92 secondo comma della Costituzione, dal
9 presidente della Repubblica.
Renzi, dopo la sconfitta, non scende a
Andare a votare con l’attuale legge elettorale, compromessi e torna nella città che fu dei avrebbe portato a quello che gli inglesi
Medici, promettendo a Bersani di essergli fedele
chiamano “Hung Parliament” essenzialmente
nella buona e nella cattiva sorte.
Parlamento Bloccato ed ad una spesa per lo
Come tutti saprete Bersani e il suo entourage,
Stato superiore ai 400 milioni di euro.
conducendo una campagna elettorale
Ma torniamo a Renzi.
eccessivamente incentrata a “smacchiare il
Dopo essere stato presidente della Provincia
giaguaro” un altro po’ il giaguaro lo fanno
di Firenze dal 2004 al 2009, Renzi si presenta
vincere.
alle primarie per eleggere il sindaco di Firenze
Dimissioni di Bersani, Letta diventa presidente
da perfetto sconosciuto, appoggiando il Partito
del Consiglio con la raccomandazione del
Democratico, un altro contendente( da qui
Presidente Napolitano di far pressione affinchè
l’astio di Renzi nei confronti dello zoccolo duro
si emanasse al più presto una nuova legge
del partito, che dagli albori vedeva in lui una
elettorale che scongiurasse per sempre il
possibile minaccia).
ripetersi delle larghe intese.
Inaspettatamente vince le primarie e in seguito
Dopo 10 mesi di Letta la riforma elettorale
supera il candidato di centrodestra (Giovanni
era ancora un sogno e Renzi da qualcuno
Galli), diventando così Sindaco di Firenze.
soprannominato Bruto, invita caldamente
Renzi, da subito si occupa anche di politica
l’amico di partito Letta a rassegnare le dimissioni
nazionale. Viene soprannominato “Il
e a lasciargli il posto.
rottamatore” proprio perché intendeva
Ora Renzi ha in mente un piano rivoluzionario
rottamare politicamente la classe dirigente
per l’Italia e l’idea è quella di rilanciarla in campo
del suo partito, colpevole a suo avviso di
europeo affinchè ne diventi protagonista.
aver contribuito alle vittorie politiche di
Renzi ha ottenuto un parziale successo con
Berlusconi(leader del centro-destra) non
l’approvazione della camera della nuova legge
riuscendo mai a rappresentare un’alternativa
elettorale.
credibile.
Ma tante altre cose bollono nella pentola
Nel 2012 si presenta da “ribelle” alle primarie
di Renzi ( per citarne qualcuno: Job Act,
del Partito Democratico per l’elezione del
superamento del bicameralismo perfetto,
candidato premier e perde( suo stesse parole)
abolizione delle province).
contro lo sfidante Bersani appoggiato da tutto
A prescindere dal colore politico di ognuno di
il partito. Prese SOLO il 39% di voti, un po’ più
noi, dobbiamo tutti sperare che “l’Italia cambi
del 2% cui era dato nei sondaggi, definiamoli
verso.
“particolari” di Massimo D’Alema.
10
POLITICA
Dissidenza e barbarie
teristiche, quindi, sono quelle di una formazione politica ancora “grezza”, “barbara”, che mischia la carta dei diritti col senso di giustizia e che sta affrontando tutte le difficoltà con la politica parlamentare, evolvendosi in conseguenza di essa.
DI IL SOVRASTRUTTURATO (DOMIOANO ZOTAJ)
Il movimento in questi giorni quindi non fa che
A seguito delle ultime vicende interne delle
ribadire la sua (fin troppo) struttura fluida.
espulsioni e di quelle esterne al m5s, si delinea
La diffidenza verso le normative è testimoniata
una situazione confusionaria e ricca di particola-
dalla poca affinità col formalismo di Grillo. La
ri. A l di là delle teorie improvvisate sulla dittatu-
composizione dello statuto è poco strutturata e
ra di Grillo e Casaleggio e sul loro ruolo direttivo
lascia, in apparenza, una totale libertà. Le poche
all’interno del movimento, si parla di scissione
direttive (solo 7 articoli di non statuto), tipiche
e di mancanza di democrazia interna. Il proble-
dei movimenti giovani, lasciano una fluidità che
ma però, dal punto di vista generale, esula dai
non identifica il movimento in una tipologia cer-
singoli casi che hanno coinvolto gli espulsi e sta
ta. Esso si trasforma man mano che procede nel
dalla parte opposta, delineando una problema-
percorso istituzionale. Questo fatto però è a di-
tica di fondo. M anca una struttura certa, una for-
scapito della garanzia e della prevedibilità degli
ma e una regolamentazione completa. Le carat-
sviluppi politici e delle posizioni da prendere. L’i-
11 dea che ci sia qualcosa di non scritto, di non com- non è solo un fenomeno della politica nazionale pleto, di modificabile, non da la sicurezza neces- dei partiti ma rappresenta perfettamente le disaria ai partecipanti. L’etica individuale non può
namiche del m5s e degli “organi” politici che si
essere l’unico elemento del giudizio, in quanto
dividono tra: Grillo, gli attivisti del blog e i par-
la “folla” (40000 attivisti) è inevitabilmente ete- lamentari 5s. rogenea e valuta in modo individuale, impreve- Ad esempio, sull’abolizione del reato di clandedibile. Trovare l’unità per mezzo delle decisione
stinità presentata dai parlamentari, si sono deli-
della maggioranza è un controsenso se essa non
neate diverse posizioni. Ovviamente il tema dei
si regge su principi saldi e ampiamente condivi- diritti è assente nel programma ma i parlamensibili, sottoscritti da tutti. La fede nella rousse- tari hanno preso l’iniziativa più di una volta (sul auiana nella “volontà della maggioranza” come
tema della Fini-Giovanardi ad esempio). Grillo, in
sede della Verità rischia di cadere nell’ingenuità
quel caso, si è fatto garante del programma e si-
e, peggio, nell’arbitrio. Questo viola il principio
curo della contrarietà del web all’abolizione del
dello processo liberale, in cui si deve giudicare
reato, chiede una votazione, venendo smentito.
solo in base a delle regole vigenti. Si tratta anche
Nel recente episodio delle espulsioni, ha preso
di certezza del diritto. L’incompletezza colpisce
in mano il tema dell’unità del movimento e ha
anche un altro ambito, molto più rilevante per la
dato il via alle votazioni sul destino dei 4 parla-
politica nazionale, il programma politico del mo- mentari, per espellerli in “blocco”. vimento. La retromarcia nella politica televisiva, La bilancia del movimento, quindi, sta nelle mani col ritiro effettivo del divieto di partecipazione ai
degli attivisti, che ora danno ragione a Grillo, ora
talk show e l’assenza di risposte in campi fonda- ai parlamentari, rappresentando il fulcro della mentali quali i diritti civili, dimostrano la fragilità
direttiva politica.
e i limiti dell’assoggettamento dei parlamentari
I parlamentari e Grillo si presentano come meri
5s agli attivisti.
portavoce. Chi, però, avrà la meglio nel rappre-
Lo strumento di emergenza è sempre quello, sentare le istanze della maggioranza? I parlasopperire a queste mancanze tramite il web.
mentari, già legittimati dalle “parlamentarie” o
Anche questo strumento però è ambivalente. Grillo, il fondatore del movimento? Mentre ci sono dei temi che necessitano di un
Senza contare che la tempistica e le scelte della
voto più allargato ai cittadini, come la costruzio- politica si sono dimostrate un campo che si conne della legge elettorale, in cui la politica non
trappone alle decisioni della maggioranza degli
può rispondere in quanto ha la carenza di una
attivisti, lontana dalla quotidianità parlamentare.
maggioranza legittima, altri temi come la perma- Per concludere, il problema non è mai stata la nenza o meno nell’Unione Europea, richiedono
democrazia, che anzi nel movimento è diretta. Il
la tecnica e l’abilità della politica. La tripartizione
problema è la conseguenza dell’iperdemocrazia.
12 ATTUALITA’
Curve chiuse: ancora poca chiarezza
dovesse verificare l’illecito discriminatorio, si troverebbero sanzionate e multate a causa di comportamenti di difficile controllo da parte loro. La recidività della curva “giallorossa” è uno dei casi che lo dimostra. Non è assolutamente semplice per i tifosi prendere atto che comportamenti che fino a poco fa hanno rappresentato
DI ANNAMARIA D’ANIELLO La “discriminazione” negli stadi rappresenta sempre un argomento di attualità nel mondo del calcio, e non solo. Nel corso dell’attuale stagione sportiva, numerose sono state le volte in cui il Giudice Sportivo della Lega Calcio è intervenuto disponendo la chiusura di diversi settori negli stadi delle nostre squadre di Serie A. Dietro tali interventi vi è l’inneggiare, da parte delle frange più accese del tifo, di “cori insultanti, espressivi di discriminazione di origine territoriale”. La norma di riferimento è rappresentata dall’art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva: “Costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica[…]. L’art.18 prosegue elencando una serie di sanzioni, con diversi gradi di gravità, che possono essere comminate alle società in caso di tale infrazione, quali multe o chiusura di settori. Quindi se a commettere la violazione è il pubblico, paga la società. Tale disciplina non è ben gradita dalle società stesse che, nel caso si
una sorta di goliardia del calcio, molto spesso eccessivi, d’un tratto vengono considerati illeciti. L’inciviltà ha regnato sovrana per troppo tempo. Tra l’altro però la norma non spiega quale sia il confine tra ciò che è discriminatorio e ciò che non lo è: la messa in primo piano di offese versi i tifosi napoletani e la contemporanea irrilevanza dei cori ingiuriosi nei confronti di altre squadre potrebbe essere oggetto di discriminazione al contrario. La UEFA lo scorso maggio ha chiesto l’inasprimento delle pene per atti di razzismo negli stadi, ma è evidente che l’ordinamento sportivo italiano ha risposto in maniera più dura, ampliando i casi di intervento. Da ciò derivano sentenze che hanno colpito non solo quei pochi tifosi indisciplinati, ma spesso e purtroppo anche una buona maggioranza innocente, se non colpevole del fatto di seguire uno sport dove troppo spesso vi è l’esaltazione del marcio. E’ più semplice far di tutta l’erba un fascio. In questo scenario il nostro Paese ha dimostrato come la scarsa chiarezza non porta soluzioni, ma degenera e amplifica questi comportamenti irrispettosi. Stadi vuoti, tifosi a casa e società multate: non è né calcio né giustizia.
13
SPETTACOLO
“Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi” e Murdoch ci donò MasterChef. DI CHIARA ARUZZOLI
spopolando in maniera dirompente tanto in televisione quanto sulle principali piattaforme informatiche: trend hashtag (#) su twitter e protagonista di migliaia di post su facebook. Per comprendere m eg l i o l e m o t i v a z i o n i c h e s i ce l a n o dietro un così grande successo, occorre partire dalla più puerilmente elevata delle domande: “perchè?” - per dirla
MasterChef, il vero e proprio work of art
con Gabriele Romagnoli - “non: perché
della pay per view, il masterpiece dei
ha successo? Quello è semplicissimo: è
reality culinari, format inflazionato in
il primo reality in cui a) devi saper fare
decine di Paesi in tutto il mondo.
qualcosa e non solo esistere di fronte a
Il c.d. “fenomeno MasterChef ”, giunto
telecamere; b) devi saper fare qualcosa
ormai a concludere la sua terza
di utile e ripetibile come cucinare.” Il
edizione italiana, anche quest’anno si è
perchè su cui bisognerebbe puntare la
confermato mattatore del giovedì sera, bussola dell’attenzione è strettamente
14 r a d i c a t o , a p a r e r e d i c h i s c r i v e , una sfida all’ultimo colpo di fiamma: nell’humus culturale e soprattutto
il senso vero e proprio di MasterChef
familiare italiano. Dal semplice piatto
sta nella competizione, nella gara
di pasta al pomodoro (ma state attenti
tra cuochi, o aspiranti tali. E questo
perchè Cracco lo ha definito il piatto
è fo r s e l ’ e l e m e n t o m e n o f a c i l e d a
p i ù d i f f i c i l e d e l l a c u c i n a t r i co l o re )
abbinare non tanto alle radici, quanto
a l l e p i e t a n ze p i ù e l a b o r a t e s e r v i t e
agli ultimi frutti, alla gioventù del bel
nei ristoranti nostrani, dal pranzo
Paese in cui viviamo. La realtà dei fatti,
domenicale alle “polpette della nonna” purtroppo, mostra un incredibile declino - non negatelo, tutte le nonne sono abili
della voglia di cucinare o imparare a
impastatrici di manzo, uova e pangrattato
cucinare dei giovani, o sarebbe meglio
- dalla VERA pizza alla VERA pasta, dal
definirla una lenta, ma speriamo non
filo d’olio EVO alla mozzarella di bufala, inesorabile, recessione culinaria. Cosa dal parmigiano alla parmigiana, nei
fare per ridestare gli animi intorpiditi
secoli dei secoli, gli occhi e gli stomaci
della generazione dei fast food e dei
di milioni di italiane e italiani, si sono “ m a m m a c o s ’ h a i c u c i n a t o s t a s e r a ” ? riempiti e si riempiono tuttora, d’ogni
Onestamente, soluzioni chiare e
genere di delizie enogastronomiche. definitive, non credo possano esistere. In Italia per giungere dalla coltura dei
Chissà però che proprio questo exploit
prodotti, alla cultura del cibo, si passa
di cooking’s show non sappia rivelarsi
i n ev i t a b i l m e n t e a t t r a ve r s o i l c u l t o
c a t a l i z z a t o re d i n u ov i i n t e re ss i c h e
della buona cucina, che è al contempo
risveglino antiche tradizioni, chissà che
sintomo e simbolo dello star bene.
non riesca a coinvolgere non soltanto
Se poi si pensa non soltanto alle pance, c o m e e n t e r t a i n e r m a a n c h e c o m e ma anche alla “pancia” degli spettatori, ricettario di idee e condire di nuove e si condisce il menu con qualche pizzico
aspirazioni imprenditoriali, lavorative
generoso di - più o meno - goliardiche
o semplicemente domestico-familiari, i
o p i n i o n i d e g l i c h e f ( o r i s t o r a t o r i / sogni e le ambizioni di una generazione imprenditori vinicoli/“vuoi che muoro?”)
c h e p a r e , m a i o n o n c i c r e d o , a ve r
ecco che ci si avvicina sempre più a quel
smarrito la passione del cucinare.
perchè di cui sopra. Resta tuttavia il carattere principale de ll a trasmissi on e, che pu r essendo certamente uno show, di fatto racconta
FASHION PHILOSOPHY
Talking about fashion DI
GIULIA SULIS
15 in grado di assisterci per ogni occasione, ovvero vestirsi della propria personalità e non della moda del momento, allargate lo sguardo, aprite gli orizzonti e cercate di fare una scelta tra chi siete e chi volete essere. Perché se è vero che viviamo in un periodo storico dove chi va piano
Sono seduta in un parco al centro della Capitale
resta indietro, è pur vero che forse, fermarsi un
con il mio foglio virtuale tra le dita, in cerca del
attimo prima di compiere un’azione potrebbe
consiglio migliore targato stagione primavera/ aiutarci ad evitare l’errore. Oppure a dedicare estate 2014, ma con il sole tra i capelli neanche
più tempo alle persone che amiamo davvero
a voler pubblicizzare l’ultimo shampoo della
e ancora, a non fare acquisti inopportuni che
Garnier, l’unica cosa che mi gira per la testa è finiranno per diventare un regalo riciclato per l’odore dei fiori, il sapore del gelato alla fragola
il prossimo natale. Vestirsi è molto importante
con panna e quella sensazione di acqua calda
ragazze e se vi stesse domandando cosa centri
(dopo il gelato s’intende), che ti fa capire che
la filosofia spicciola sul valore della vita in un
è arrivata l’ora di studiare al mare. Ma, caris- articolo di moda bè, attenzione a non vestivi di sime, qui il problema non sono ne gli odori ne
un’immagine priva di contenuto, ricordando che
i sapori, ma è cosa indossare mentre vivremo
l’aspetto colpisce ma la storia lascia il segno e
tutto questo, un trionfo musicale che nel mondo
con i segni nella vita, non ne fai un pezzo vin-
del fashion è definita la festa dei colori. Gonne, tage d’alta moda. camicette sbottonate, sandali da far invidia agli
Good fashion eveyone.
antichi romani e gl’intramontabili shorts, da non confondere con le culotte di Tezenis, facenti parte del settore intimo che, in quanto tale, con il dovuto rispetto dovreste vedere solo voi, il gatto e ken. Dopotutto il fascino del “vedo non vedo” che tanto piace alle nostre nonne rimane sempre il miglior metro di seduzione che vince sulla volgarità. Perciò si ad alleggerirci, no ad andare in giro come Barbie sotto la doccia, che sta bene da Rocco Giocattoli a 13 euro inclusa la cuffietta per i capelli. Tornando alla città invece, sottolineando imperativamente la ratio primaria che ormai dovrebbe essere un valore
Teatro Palladium gli studenti di Roma Tre hanno diritto a riduzioni su tutta la programmazione e per le varie rassegne organizzate nel corso dell’anno. Il teatro si trova in piazza Bartolomeo Romano, 8 (zona Garbatella). a cura di Marta Cerrito
16
CINEMA
una testa. Ma soprattutto, con un cuore.
Her
Spike Jonze, quattro film all’attivo,e una
(Spike Lonze) DI LORENZO
TARDELLA
In un futuro non molto lontano, Theodore Twombly di mestiere scrive lettere d’amore per gente che non ha tempo (e voglia) di farlo. Ogni sera torna nella sua casa troppo vuota, parla in chat
lunga carriera negli spot e video musicali, ha finalmente realizzato l’opera della completa e definitiva maturità artistica. » la più compiuta, complessa, densa delle storie che ha raccontato, e per la prima volta il frutto di una sceneggiatura scritta senza collaboratori. » una riflessione originale sul futuro dei rap-
con delle sconosciute, gioca ai video- porti umani, sul modo di relazionarsi, di game. Finché non conosce Samantha, comunicare, di provare emozioni. In un e se ne innamora, lentamente, passo
mondo in cui nessuno più trova il tempo,
dopo passo, risata dopo risata, pianto
o sente il desiderio, di scrivere una let-
dopo pianto. Ma non dimentichiamo che
tera d’amore all’altra metà della sua vita,
quella di Her (come dice lo stesso sot- e paga uno sconosciuto perché lo faccia totitolo) è una storia d’amore moderna:
al posto suo, viene del tutto naturale
Samantha è solo una voce di un sistema
pensare di legarsi emotivamente ad una
operativo, un computer con un’anima e
voce che esce da una cuffia, priva di un
17 corpo, di mani, di capelli o di una bocca.
azioni e alle parole. Phoenix ci regala
Per un regista che ha saputo rendere
un personaggio che il cinema da tempo
sempre più sottile il confine fra realtà e
aspettava, così tenero, dolce, semplice e
fantasia, tra ciò che abbiamo di fronte e
al contempo complesso, che è impossi-
ciÚ che invece è solo nella nostra mente,
bile non amare, o sentire vicino. Sono i
questa non è che l’ennesima dimostra-
suoi occhi dietro le lenti, le sue giacche
zione di un modo di vedere il mondo, o
rosse, i suoi baffi, le sue risate a dare
di vivere la vita. L’amore si nutre di sen-
corpo ad una storia così intima da diven-
sazioni, di emozioni, di lacrime e risate,
tare universale. E, alla fine del film,
di parole dette ed altre nascoste, di
quando quelle stupende luci sono sfu-
bugie e incomprensioni, di lezioni e di
mate nel nero, niente e’ più come prima,
sbagli. C’è tutto questo fra Theodore e
tutto è stato messo in discussione, ogni
Samantha, fra il cervello e il programma,
cosa ci appare diversa. Spike Jonze ci ha
fra il reale e il virtuale, fra il corpo e lo
aperto gli occhi sul mondo. Fa male, per
spirito: alla fine di tutto, è una grande
un po’. Come tutto quello che arriva al
storia d’amore. Raccontata con una mae-
cuore.
stria in grado di strappare l’applauso: dalla fotografia, fatta essenzialmente di primi piani, dai colori caldi e rilassanti, alla colonna sonora, come sempre misurato ed essenziale contrappunto alle
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18 qualche domanda per vedere meglio l’anima di questo libro, ci prendiamo quindi qualche minuto fuori dalla facoltà. Quando le chiedo se ne preferisce uno in particolare mi risponde subito “Rinasco Lucertola”, uno dei più pulp di tutta la raccolta. Parla di una giovane donna che cerca di riprendere in mano la vita di cui non è soddisfatta -per il suo aspetto fisico, la sua vita personale, la sua carrieracadendo però in una spirale autodistruttiva: “Mi piace soprattutto per come sono riuscita a intrecciare realtà e delirio onirico.” Nei racconti, in tutti, c’è molto della sua personalità. Impossibile-per chi è sua amica, oltre che lettrice- non riconoscere il suo carattere provocatorio
IL LIBRO
nell’impianto narrativo: “Mi piace provocare con le
Se mi distraggo perdo
mie storie, proprio come faccio quando parlo con qualcuno. Voglio un lettore scandalizzato.”
(Anna Giurickovic)
Alzo gli occhi dal foglio su cui sto appuntando
DI LIVIA SICLARI
quest’ultima affermazione, lei sorride e mi domanda:
Teneri, forti, dolce amari e intrisi di una malinconica violenza. Sono i quattordici racconti di “Se mi distraggo perdo”, libro di esordio della giovane Anna Giurickovic. Quattordici perle, diverse per personaggi e ambientazioni, ma tutte infilate sul medesimo filo rosso di forza e fragilità, binomio indissolubile della femminilità e dell’umanità in generale. Leggendoli ci si potrebbe stupire dell’abilità narrativa e forza creativa di un’autrice così giovane, se non la si conoscesse. Anna infatti è una nostra collega che si sta laureando in giurisprudenza, e quando parla dei suoi racconti lo fa con lo sguardo premuroso e attento di una madre. Mentre scrivevo la recensione ho deciso di porle
“A te quale è piaciuto?” Io sono meno pulp e amo il lieto fine, quindi dico: “Quercia sono, quercia di città”, ambientato nella campagna siciliana degli anni quaranta, ripercorre le vicende di una famiglia numerosa attraverso lo sguardo limpido della figlia più piccola. L’autrice ricorre spesso a momenti del ‘900 italiano (gli anni quaranta o il ‘68) per riprendere le fila di un’analisi più ampia, che va oltre la pagina scritta e i suoi personaggi, e incontra le mille e mille storie di un popolo omogeneo e al contempo multiforme. Il suo prossimo capolavoro sarà la tesi di laurea, ma ha già un mezzo romanzo avviato, e sicuramente “Se mi distraggo perdo” è solo l’inizio della produzione di questa intraprendente scrittrice giurista
Il Sudoku Istruzioni: Riempire la griglia in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro contengano una sola volta i numeri dall’1 al 9.