CulturArte
Maggio 2014
Anno I - # 1 Maggio 2014
Editoriale
1
Il periodico di Roma Tre
http://culturarteroma3.blogspot.it/
Homecoming Letteratura: Diventare Medea: allora come oggi a pag. 4
Arte: La vita come opera d’arte: Frida Kahlo a pag. 8
Sport: La rubrica dell sportivo a pag. 16
Editoriale
2
CulturArte
Editoriale di benvenuto
P
rimo numero. Dopo il tanto lavoro
Barbanti che ci parla della mostra di Frida
svolto in questi ultimi mesi per pre-
Kahlo che avrete visto su ogni cartellone
parare questa nuova rivista, final-
pubblicitario di Roma negli ultimi giorni.
mente siamo usciti dal guscio!
Insomma, questo numero così come quelli
CulturArte nasce come rivista specializzata,
che ci saranno a partire da Ottobre quando
di settore, che mira ad approfondire temati-
ricominceranno i corsi, cercheranno di dipin-
che che toccano gli interessi di ogni Diparti-
gervi un quadro a 360° sulla Cultura cer-
mento del nostro Ateneo. Dalla Letteratura,
cando di mantenere un taglio fresco e
come gli articoli sulla Medea, recentemente
interessante.
anche in teatro all'Eliseo, o sulla sfortunata
Ci tengo poi a dirvi che questa rivista è com-
scomparsa di Gabriel Garcia Marquez, al Ci-
posta da una redazione di studenti, di ogni
nema, elemento molto caro alla nostra reda-
Dipartimento di Roma Tre, e è sempre aperta
zione, sino all'Arte, come vedrete poche
a nuovi ingressi!
pagine di seguito grazie alla penna di Sofia
Se vi piace scrivere e volete fare una espe-
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Editoriale
rienza interessante collaborando e scam-
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vostri racconti ai contatti che trovate a fondo
biandovi impressioni con altri studenti al-
pagina oppure visitate la nostra pagina face-
trettanto alle prime esperienze editoriali... Vi
book (fatelo comunque!).
aspettiamo!
Non mi resta che augurarvi una buona let-
In ultimo, dal felice suggerimento del nostro
tura.
Luca Granato, ogni giovedĂŹ sul nostro blog pubblicheremo un racconto breve, qualunque genere o stile sarĂ ben accetto! Inviate i
CulturArte Responsabile dell’iniziativa Ludovico Tuoni Contatti 3485335839 ludo.tuoni@gmail.com culturarteroma3.blogspot.it
Ludovico Tuoni
Letteratura
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CulturArte
Diventare Medea Allora come oggi
C
hi è Medea? Questo si chiede uno
Medea non lo si è; Medea lo si diventa. Ed è
spettatore (o un lettore) dopo aver
lei stessa a confermarcelo sul finale, quasi
assistito alla tragedia dell’assassina
come a chiudere il cerchio che lei stessa ha
dei suoi figli. Personaggio quanto mai enig-
aperto, quando ormai ha deciso risoluta-
matico quello di una donna che uccide per
mente di uccidere i due figli (v. 910):
amore e che per lo stesso amore, trasformatosi in odio, uccide di nuovo, ma stavolta i
MEDEA Ora sono davvero Medea.
propri figli; un personaggio che ci lascia senza risposte a tutta prima.
E’ nel momento in cui decide di spegnere la
Eppure scavando nel testo, nelle parole che
vita nelle creature che da lei l’hanno avuta,
Seneca (rifacendosi all’originale euripideo)
ancor di più nel momento in cui compie
mette in bocca al suo personaggio, forse si
l’omicidio, che Medea diventa Medea. Non
può trovare una risposta – ma nulla di riso-
prima, non dopo. Nella lettura di Seneca
lutivo – che valga oggi come allora. Siamo
questo personaggio ci insegna l’unica cosa
dunque all’inizio dell’opera, ancora lontani
che può insegnarci: ognuno di noi può di-
dall’aberrante finale, e la protagonista ri-
ventare improvvisamente Medea, qualsiasi
sponde così alla nutrice che la invoca
madre – e quanto spesso accade purtroppo
(vsi.171-172):
– può in un attimo buio della sua vita trasformarsi nel mostro omicida chiamato Medea,
NUTRICE Medea
liberando il proprio istinto ad annullare ciò che essa stessa ha creato con la semplicità
MEDEA Sì, lo sarò.
con cui si straccia un foglio di carta (come accade nella bella messa in scena di Pier-
Dunque Medea dice di non essere ancora
paolo Sepe con Maria Paiato nei panni di
Medea. Questa rapida battuta ci porta subito
Medea sul palcoscenico dell’Eliseo lo scorso
al cuore del problema. Ci chiedevamo infatti
aprile). Medea dunque non è la madre infan-
chi fosse Medea; ebbene Medea non è una
ticida, ma ogni madre nel momento dell’in-
persona, non è un personaggio individuale
fanticidio, perché è l’impulso che vince la
e individuabile, bensì un istinto, una pul-
ragione, l’orrore che rivolta le leggi della na-
sione che nasce dall’ira, un desiderio di san-
tura. Non è un caso che il personaggio di
gue, una cieca necessità di annullamento.
Medea viva esclusivamente intorno all’irra-
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Letteratura
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zionale: l’amore da una parte, l’odio e l’ira
sere assassine e le assassine possono essere
dall’altra (vsi. 397-398):
madri, come Medea che nonostante il suo atto contro natura porta in salvo con sé i ca-
MEDEA Se tu, disgraziata, cerchi quale mi-
daveri delle innocenti vittime. Certo si po-
sura stabilire
trebbe obiettare che questo ultimo gesto non sia altro che il coronamento della sua
per il tuo odio, imita l’amore tuo.
vendetta, privando in tal modo Giasone
Tanto è stato l’amore sconfinato, altrettanto
anche del conforto del lutto e della sepol-
lo sarà l’odio. Così Medea ci insegna ancora
tura, ma preferisco scegliere di leggervi il
dell’altro, e cioè che odio e amore sono le
riaffiorare della natura materna che non può
facce di un’unica medaglia appesa a un filo:
scomparire una volta e per tutte (d’altronde
il più lieve soffio può farla girare, decidendo
sono molte le madri che dopo aver ammaz-
l’esercizio dell’uno o dell’altro. La scissione
zato il proprio bambino ne ricompongono
violenta che essa sente su se stessa e dentro
pietosamente il cadavere sul letto o nella
sé non è altro che l’incarnazione di questa
culla).
verità, che è tanto più lacerante perché è scoperta con il proprio corpo e attraverso
Quella di Medea dunque è una figura polie-
quello dei figli (vsi. 938-939):
drica, una sfinge enigmatica nel cui volto è difficile leggere, le cui parole sono il contra-
MEDEA […] perché qui l’ira, lì l’amore mi
rio dei suoi pensieri e i suoi pensieri il con-
smembrano in sentimenti diversi?
trario della sua natura. Con lei siamo di
Decenni prima Catullo si era chiesto “Odi et
che uccide se stessa e non possiamo, nono-
fronte al mistero incomprensibile della vita amo. Quare id faciam, fortasse requiris?/ Ne-
stante gli sforzi, trovare altra risposta che
scio, sed fieri sentio et excrucior.” (carmen
questa: Medea lo si può diventare, allora
LXXXV); Seneca dà con la sua Medea la ri-
come oggi.
sposta definitiva, terribile. L’amore materno e l’ira funesta sono i due sentimenti che nutrono la stessa donna: le madri possono es-
Luca Granato
Letteratura
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CulturArte
Gabriel Garcia Marquez: Addio ad un poeta
G
abriel Garcia Marquez si è spento il
modo di fare le proprie condoglianze alla
17 aprile all’età di 87 anni. Giorna-
moglie e ai due figli, se non quello di usare
lista, scrittore, premio Nobel per la
letteratura nel 1982 ma c’è sicuramente
le parole dello scrittore. Sulla strada si suonava musica popolare,
altro dietro il nome di quest’uomo se il Pre-
qualcuno danzava. In qualche modo si è pre-
sidente della Columbia, Juan Manuel San-
ferito inneggiare alla vita come aveva fatto
tos, ha proclamato tre giorni di lutto
l’autore nelle sue opere.
nazionale.
La folla ha fatto volare delle farfalle gialle di
Alla cerimonia del funerale infatti, durata
carta, simbolo di uno dei romanzi più impor-
tre ore e tenutasi al Palazzo delle Belle Arti
tanti di Marquez e della letteratura del No-
di Città del Messico, si sono presentate mi-
vecento: “Cent’anni di solitudine”.
gliaia di persone molte delle quali sono ar-
Persone comuni e personaggi importanti
rivate accompagnate dai loro libri di
come Barack Obama e la presidentessa bra-
Marquez preferiti, leggendone alcune pa-
siliana Dilma Rousseff piangono la morte di
gine ad alta voce. Sicuramente vi è stato un
questo grande autore. Fidel Castro invece lo
pensiero comune, quello di credere che non
saluta con una corona di fiori con la scritta:
vi fosse miglior modo di salutare, miglior
"Da Fidel Castro Ruiz, all'amico caro". Un rap-
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Letteratura
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porto di amicizia duratura e causa di molte
poiché è una lettura imposta lo detestano
critiche che sono state rivolte allo scrittore
già. Allora cercano su internet i riassunti o si
colombiano.
guardano il film. Gabriel Garcia Marquez è anche uno dei pochi scrittori però che si rie-
Marquez è stato tanto amato ma anche tanto
sce ad apprezzare dopo la scuola, perché
criticato come persona ma anche come
riesce a togliersi da dosso ogni etichetta e ci
uomo di letteratura. Efraim Medina Reyes,
incanta se lo sfogliamo in libreria o se lo ri-
anche lui scrittore e suo connazionale, lo ha
troviamo sepolto fra tutti i romanzi comprati
una volta chiamato “Garcia Marketing” accu-
e non letti. Parla di amore, di morte, di sesso,
sandolo di aver trovato la formula giusta per
di vita, di dolore trovando il modo di farci
vendere e di propinare tramite i suoi libri
identificare con i suoi personaggi per quanto
tantissimi stereotipi sulla Colombia e sulla
questi si trovino lontano da noi. Forse è que-
popolazione dell’America Latina in generale.
sta la formula a cui si riferiva Reyes ma è
Tanto che Reyes racconta “Hanno diffuso un
anche una delle dote principali di ogni buon
mucchio di stereotipi: una volta una ragazza
scrittore. Ci siamo rotolati fra le lenzuola con
norvegese mi ha chiesto come mai scopavo
le sue “Puttane tristi”, abbiamo pregato Dio
così male per essere un latino.”
insieme al protagonista di “Dell’Amore e degli altri demoni”, abbiamo amato con Flo-
Ma chi è per noi, giovani studenti universi-
rentino Ariza e ci siamo disperati dietro la
tari, Gabriel Garcia Marquez?
gonna di Fermina Daza e abbiamo gioito di
Si, è tutto quello che ho già scritto sin ora ma
ogni lieto fine.
in pratica, per molti di noi , è l’autore straniero e contemporaneo che ci obbligano a
Indipendentemente dai gusti, consiglio di
leggere al liceo. E’ quello di “scegliete:
leggere un romanzo di Marquez non perché
Cent’anni di solitudine o Cronaca di una
si deve, non perché rientra fra i cento autori
morte annunciata?”, pochi fortunati pote-
da leggere prima di morire ma perché si
vano scegliere anche “L’Amore ai tempi del
perde molto a non farlo.
colera”. Così gli studenti italiani si trovano a leggerlo
Chiara Davitti
d’estate o durante le vacanze di natale ma
“Doveva insegnarle a pensare all’amore come a uno stato di grazia che non era un mezzo per nulla, bensì un’origine e un fine in sé”. Gabriel Garcia Marquez
Arte
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CulturArte
La vita come opera d’arte: FRIDA KALHO e di sentire, facendo della sua dimensione intima un campo di riflessione universale. Ogni donna, trovandosi di fronte a un autoritratto di Frida, non può che riconoscersi in lei. E’ il corpo di Frida, che nei suoi quadri di volta in volta è attraversato da esperienze e sensazioni diverse, a raccontarci la sua storia: non solo come artista, ma soprattutto come donna, costretta a fare i conti con un corpo che non riconosce e con una salute malferma, innamorata e tradita dal marito, che tenta di raggiungere la maternità ma senza riuscirci. Un terribile incidente cambiò radicalmente
S
la sua vita, quando aveva soltanto 17 anni: olo liberandoci dagli schemi conven-
l’autobus su cui viaggiava si schiantò contro
zionali e ascoltando le nostre sensa-
un tram e i danni fisici che Frida riportò fu-
zioni più immediate e “primitive”
rono gravissimi. Fu costretta a sottoporsi a
possiamo realmente comprendere l’arte
ben 32 operazioni chirurgiche e il suo fisico
della messicana Frida Kalho. La sua produ-
rimase compromesso per sempre. Ma fu pro-
zione artistica comprende soprattutto auto-
prio in questo particolare momento della
ritratti, nei quali Frida si rappresenta come
sua vita che emerse la Frida artista. L’arte di-
una donna un po’ selvaggia e anticonformi-
ventò la sua ragione di vita, una via d’uscita,
sta, non ancora contaminata dalla modernità,
un modo per esorcizzare il dolore: attraverso
molto diversa dal cliché femminile a cui
i suoi dipinti, in particolar modo gli autori-
siamo abituati. Quella di Frida è una femmi-
tratti, la pittrice diede voce al proprio la-
nilità mutilata e sofferta, intrisa di emozioni
mento. Una delle sue opere più famose è
e sentimenti, modellata dalle sue esperienze
proprio “La colonna spezzata”, dove con una
di vita, priva di ogni connotazione erotica ma
limpidezza finora sconosciuta Frida offre
tutta proiettata verso il proprio io. In questo
uno “spaccato” anatomico del proprio corpo.
risiede la straordinaria grandezza dell’artista:
“Nella mia vita ho avuto due grandi disgra-
il saper sublimare il proprio modo di essere
zie. La prima fu il mio incidente, la seconda,
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Arte
l’incontro con Diego. La seconda fu ben più
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e della maternità: il feto, l’orchidea, l’utero,
grave della prima” : il fatale incontro con il
l’apparecchio che ha monitorato la gravi-
grande muralista Diego de Riviera rappre-
danza ecc. Anche qui il corpo della donna è
sentò l’ inizio della sua brillante carriera ar-
rappresentato in modo autentico e puro, non
tistica e della sua meno felice vita coniugale.
come oggetto di desiderio sessuale, ma
Frida amava profondamente l’uomo ma Ri-
come interprete di sentimenti e turbamenti
viera la tradiva costantemente: ella ne era a
interiori.
conoscenza, ma non dava troppa importanza
Chiunque voglia vedere dal vivo i bellissimi
a quelle che considerava delle scappatelle,
dipinti di Frida Kalho e saperne di più sulla
cose senza valore in confronto al loro grande
sua storia artistica e personale, può andare
amore. Anche quando fu lei a lasciarsi an-
a vedere la mostra alle Scuderie del Quiri-
dare a relazioni libere, il suo pensiero era
nale a Roma, interamente dedicata alla pit-
continuamente rivolto al suo uomo: esem-
trice messicana: quaranta opere che ci
plare è l’opera “Diego ed io”, in cui Frida si
faranno immergere nella sua realtà, molto di
autorappresenta con i capelli sciolti, le la-
più di quanto possano fare le parole. Lancia-
crime agli occhi e un terzo occhio che le
tevi alla scoperta di Frida: una donna divisa
spunta sulla fronte e che ha le sembianze di
tra fermenti rivoluzionari e pulsazioni pas-
suo marito.
sionali, la “femminista” per eccellenza che
Frida provò ad avere figli ma a causa del suo
propone una visione della donna libera dal
fisico fragile e compromesso, tutte le gravi-
giudizio maschile e la donna più tradiziona-
danze finirono in aborti. La maternità negata
lista, che ama e che vuole diventare madre.
incise profondamente nell’animo dell’artista:
Forse il fascino di Frida sta proprio in questo:
basti pensare a un’opera come “Henry Ford
è il paradigma della donna moderna, divisa
Hospital”, in cui Frida, distesa nuda sul letto
tra carriera e famiglia, tra autonomia e di-
con una piaga di sangue che si allarga sotto
pendenza sentimentale.
il suo corpo, tiene in mano dei fili alle cui estremità ci sono i simboli della femminilità
Sofia Barbanti
“Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze”. Norberto Bobbio
Cinema
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CulturArte
I consigli del mese
I
n quest’epoca in cui la televisione pre-
persone capaci ma prive di curricula stellari.
senta solo spazzatura e i pochi film tra-
La coppia di amici, non volendosi rassegnare
smessi sono interrotti da pubblicità più
a fare lavori che odiano, decidono di tentare
lunghe dei film stessi, in quest’epoca in cui i
la fortuna iscrivendosi come stagisti ad un
biglietti del cinema costano molto e sono
concorso di Google, insieme a giovani e am-
pure tassati, ebbene, in un’epoca del genere,
biziosi geni dei computer. Oltre ad una pun-
internet ci viene in aiuto con l’innovazione
tuale pubblicità dei Google-prodotti, il film
di gran lunga più utile degli ultimi tempi: lo
ripropone per l’ennesima volta l’idea del
streaming. Questa nuova rubrica si propone
sogno americano: se ti impegni e lavori sodo,
quindi di consigliarvi film da guardare in
avrai successo nella vita. Tuttavia, non si può
streaming comodamente seduti sul divano
dire sia un film scontato, anzi: insieme a si-
di casa davanti al pc, sperando che li troviate
tuazioni comiche fresche e innovative, pre-
di vostro gradimento. Ovviamente, Cultu-
senta alcuni spunti di riflessione sulla scena
rArte condanna la visione in modo illegale e,
lavorativa che si prospetta per il futuro. Un
ovviamente, consiglia di registrarsi in uno
film per trascorrere una serata tranquilla, ri-
dei tanti siti di streaming a pagamento. Ov-
cordandosi che oltre alle ambizioni lavora-
viamente.
tive possono esserci tanti validi motivi per apprezzare la vita.
GLI STAGISTI (THE INTERNSHIP) Genere: Commedia
Durata: 119 min.
MATCH POINT
Paese: USA
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 124 min.
Paese: UK
Anno: 2005
C
ome si capisce già dopo pochi minuti
di visione, questo film ha qualcosa a
che fare con Google. Ed infatti, a
quanto pare, la pellicola è sponsorizzata dal gigante di Mountain View, che ne ottiene un
P
assiamo invece ad un film più impegnativo, con questo capolavoro diretto
da
Woody
Allen.
Il
protagonista Chris Wilton (interpretato da
ritorno di immagine (sembra proprio bello
Jonathan Rhys-Meyers) è un insegnante di
lavorare nel Googleplex) e tanta pubblicità.
tennis appena trasferitosi a Londra. Grazie
Infatti i due protagonisti, interpretati dal col-
alla sua abilità, e soprattutto alla sua am-
laudatissimo duo comico Vince Vaughn –
bizione, diventa amico di un giovane ricco
Owen Wilson, si ritrovano disoccupati, in un
londinese, del quale ben presto sposa la
mondo del lavoro che non dà possibilità a
sorella, ma le cose si complicano quando
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Cinema
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inizia una relazione con Nola Rice (Scarlett
SINISTER
Johansson, qui più sexy che mai), già fi-
Genere: Horror
Durata: 110min.
danzata dell’altro. Per Chris si prospetta
Paese: USA
Anno: 2012
una scelta difficile: perseguire la propria ambizione, restando al fianco di sua moglie e lavorando con il ricco padre di lei, o cedere alla lussuria insieme alla bella Nola. Già dalla scena iniziale si intuisce il
D
al regista de “L’esorcismo di Emily
Rose” ecco infine un film per quelli di voi amanti del brivido. Così la
prima scena: quattro persone incappucciate
forte riferimento al fato e alla fortuna, ele-
sono fissate ad una pianta con delle corde
menti cardine intorno ai quali il film ruota
legate intorno al collo, dopo poco un ramo
e dai quali il protagonista sembra essere
si spezza agendo da leva e i quattro si ritro-
ossessionato. Evidente è anche il riferi-
vano a penzolare in aria, impiccati. Ebbene
mento a Delitto e Castigo di Dostoevskij,
sì, già dai primi minuti si può capire quale
che il protagonista legge in una delle
sarà l’andamento del film… Uno scrittore di
scene iniziali. Sicuramente Match Point è
storie vere di cronaca nera, interpretato da
un film atipico tra quelli di Woody Allen, in
Ethan Hawke, si trasferisce con la famiglia
particolar modo per la piega drammatica
nel luogo in cui pochi anni prima era avve-
che prende dalla metà in poi e come sue
nuto un efferato omicidio. Sistemando le
altre pellicole anche questa presenta te-
proprie cose l’uomo trova una strana scatola
matiche importanti: partendo da una pa-
in cui sono contenuti dei filmati alquanto
lese rappresentazione delle differenze di
raccapriccianti. Mentre lo scrittore li guarda,
classi sociali posta alla base dell’opera, si
iniziano a succedere strani eventi intorno a
passa via via ad una veduta deprimente
lui. Poi, come per ogni film horror che si ri-
sul fato, sulla fedeltà e sulla natura del-
spetti, il finale toglie il fiato. Peculiare è il
l’uomo. Nonostante ciò il film è tutt’altro
fatto che sia stato realizzato un esperimento
che noioso, grazie alle ottime interpreta-
tra gli spettatori: visto che il battito cardiaco
zioni dei protagonisti e a colpi di scena sa-
ha avuto diversi picchi alti a tutti i ragazzi
pientemente
presenti in sala, il film è vietato ai cardiopa-
orchestrati.
Ovviamente
questa recensione non contiene spoiler,
tici. Per concludere, riportiamo le parole
per sapere a cosa ci riferiamo non vi resta
della nota rivista Nocturno: “siete avvertiti:
che guardare il film!
Sinister fa davvero paura. Imperdibile!” Edoardo Passerini
Cinema
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CulturArte
Gigolo' per caso di John Turturro
A
vviso per gli spettatori: “Gigolò per
a riversare nelle sue opere è il frutto di una
caso” NON è un film di Woody Allen.
intelligenza rara nel cinema moderno, e di
Non lo è nella maniera più assoluta,
una tale bravura nella scrittura in forma di
nonostante il suo regista e la campagna pub-
sceneggiatura da far parlare quasi di una
blicitaria che ha accompagnato l’uscita nelle
regia su carta.
sale abbiano fatto di tutto per farlo sem-
Quel che è certo è che mai nella vita Woody
brare tale.
Allen avrebbe potuto scrivere personaggi
In realtà è ben presto evidente per lo spet-
scialbi come quelli che popolano questo
tatore accorto (ma anche per quello più di-
film: senza spessore, appena accennati, sem-
stratto) che l’atmosfera newyorchese, e gli
plici pedine in un gioco mal riuscito.
ambienti tipicamente altoborghesi, e gli
A partire dal protagonista (il fioraio Fiora-
scorci da cartolina e le musiche jazz non rie-
vante, interpretato da Turturro) che si im-
scono, sommati insieme, a divenire ciò che
provvisa gigolò per poi rivelare abbastanza
per natura non potranno mai essere.
presto un cuore tenero, fino alla sua spalla,
Perchè la mestria e la grazia che Woody
un Woody Allen ormai stanco e ridotto a
Allen riesce ancora, al ritmo di un film l’anno,
vuota caricatura di se stesso (ma la colpa è
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Cinema
ovviamente della sceneggiatura). Unica ec-
13
(per non dire copiare) lo stile del suo copro-
cezione a conferma della regola è la figura
tagonista, forse le cose sarebbero andate di-
delicata di Vanessa Paradis, alla quale spetta
versamente.
l’onore di interpretare l’unico personaggio
E forse, alla fine dei giochi, ci avrebbe la-
degno di nota fra i tanti che ci scorrono da-
sciato, al termine della visione, qualcosa di
vanti.
cui parlare.
Diretto in maniera incoerente, il film inca-
Qualcosa di più di qualche bel panorama
sella in maniera quasi irritante una sequela
metropolitano o di qualche musica raffinata
infinita di scorci da cartolina, e di movimenti
ad accompagnare ogni istante del film .
di macchina che hanno il sapore di un ci-
Perchè, evidentemente, Woody Allen non ci
nema ormai (e aggiungo giustamente) morto
si improvvisa.
e sepolto.
E John Turturro dovrebbe tenerlo bene a
Se Turturro (ormai alla sua terza prova da re-
mente.
gista, dopo il delizioso “Romance&Cigaret-
A futura memoria.
tes” e il documentario “Passione”) avesse rinunciato in partenza a cercare di imitare
Lorenzo Tardella
Se siete appassionati di scrittura o semplicemente volete mettervi alla prova, inviateci un vostro racconto breve (di qualunque genere) alla mail:
ludo.tuoni@gmail.com e ogni giovedì sera della settimana sul nostro blog, e poi sui social network, ne pubblicheremo uno
Cinema
14
CulturArte
L'oscar discusso: La grande bellezza
L
a vittoria dell'Oscar de La grande bel-
escono fuori. Annoiati, civilmente impegnati,
lezza è stato senza dubbio l'argomento
vouyeristi, moderni. Tutti cercano di elevarsi
del momento per diverse settimane.
al di sopra dell'ordinario per poi ricadere
Alla maggior parte degli italiani il film non è
drasticamente giù: donne che raccontano
per niente piaciuto soprattutto per la figura
della loro vocazione civile negli anni 60 con
di Jep Gambardella (Toni Servillo), un ses-
storie stravolte e ristravolte per rendersi più
santacinquenne radical chic la cui unica oc-
interessanti, cardinali che passano più
cupazione giornaliera è quella di passare da
tempo in cucina che in chiesa, performance
un festino ad un altro in compagnia di altri
teatrali che lasciano il tempo che trovano.
radical chic. All'apparenza subdolo, cattivo,
Jep Gambardella (Toni Servillo) è un napole-
superficiale. Insomma un personaggio nel
tano approdato a Roma anni e anni prima, è
quale il pubblico non si rispecchia e al quale
rimasto totalmente inglobato nella monda-
non si affeziona.
nità romana dopo aver scritto il suo unico ro-
Su uno sfondo di una Roma silenziosa e
una Maria Maddalena moderna,figlia di un
sacra di notte i nuovi mostri della società
suo caro amico, donna misteriosa quanto
manzo di successo. L'incontro con Ramona,
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Cinema
semplice, farà tornare Jep ad apprezzare
15
questo che Sorrentino voleva. Se ci si sof-
tutto ciò che egli aveva perduto anni prima:
ferma solo sulle immagini malsane che il
la bellezza delle piccole cose, la bellezza del
film mette in mostra di una Roma e di una
ricordo del primo amore e della semplicità
società totalmente annebbiata dal desiderio
ora annebbiata dai una vita che ha svuotato
di elevarsi al di sopra degli altri, si fa del film
con le sue stesse mani. Quella stessa vita
una critica totalmente superficiale. In realtà
perduta e nascosta sotto il bla bla bla bla,
non è così, la Grande bellezza è molto di più.
sotto il continuo chiacchiericcio che per anni
È lo svelare l'ipocrisia più profonda del-
Jep ha messo prima di ogni altra cosa. È que-
l'animo umano, la voglia dell'uomo di volere
sta trasparenza dell'ipocrisia dell'animo
sempre di più fino a distruggere ciò che si ha
umano, della vuotezza, della finzione di una
di più caro. Roma è solo lo sfondo che ag-
vita che non ci appartiene ma che in fondo
giunge un po' di poesia allo sfarzo di senti-
tutti vorremmo perchè più semplice che ha
menti e desideri di una società ormai alla
suscitato fiumi e fiumi di critiche contro il ca-
deriva. Il film è un perdersi e ritrovarsi nella
polavoro di Sorrentino. Apprezzatissimo al-
propria coscienza, un viaggio attraverso il
l'estero, nella maggior parte dell'italiano
perduto. La Grande Bellezza è la bellezza
medio ha suscitato un forte fastidio. Non
della redenzione, un percorso verso il ritro-
siamo abituati a sentirci dire le cose in modo
varsi per poi ricominciare daccapo.
chiaro, a vedere mostrati con grossa trasparenza i sentimenti più perversi, le idee più infime nascoste in ognuno di noi. È proprio
Iris Basilicata
Sport
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CulturArte
La rubrica dello Sportivo
M
anca soltanto un mese al mondiale
sto campionato). La rosa della nostra nazio-
di calcio, il secondo evento spor-
nale si avvicina al mondiale con molte cer-
tivo più seguito dell’intero pia-
tezze e ancora qualche dubbio da dissipare.
neta(dietro solamente alle olimpiadi estive).
Analizziamo ruolo per ruolo: 2 dei 3 portieri
Come ci arriva la nostra nazionale? Chi sa-
che andranno in Brasile sono già stati scelti
ranno i 23 convocati? Cominciamo per gradi:
e saranno Buffon e Sirigu, mentre per il terzo
la salute del nostro calcio è rispecchiata dal
posto vi è un ballottaggio tra Scuffet e Perin
campionato di serie A, un campionato finito
che sembrano essere coloro i quali in futuro
moltissime giornate prima della fatidica
difenderanno i pali azzurri e perciò che ini-
38esima giornata. Un campionato che ha
zino a farsi le ossa il prima possibile. In di-
avuto soltanto 2 protagoniste, una la Juven-
fesa sarà confermato il blocco Juve con
tus, strafavorita alla vigilia e che attenta ad
Barzagli, Chiellini e Bonucci, la new entry Pa-
ottenere il record di punti. L’altra la Roma,
letta ha ben figurato contro la Spagna e sta
che sembra finalmente aver imboccato la
continuando ad avere un rendimento altis-
giusta strada dall’arrivo della nuova diri-
simo perciò insieme a De sciglio è sicuro del
genza americana. Il resto è stato veramente
posto, un altro ad avere la quasi certezza
di poco conto, la quota salvezza è anch’essa
sarà Romulo, autore di una stagione da in-
caduta vertiginosamente(seppur solo la sal-
corniciare e che grazie al passaporto italiano
vezza ha ancora qualcosa da chiedere a que-
gli permetterà anche di volare in Brasile. Per
Maggio 2014
Sport
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la riserva di terzino destro e terzino sinistro
Giuseppe Rossi, che fosse per il nostro CT sa-
ci sono rispettivamente i ballottaggi tra mag-
rebbe titolare inamovibile ma le sue fragili
gio e abate e tra pasqual e criscito, soltanto
ginocchia ed il così breve tempo per testarlo
due dei quattro seguiranno gli azzurri in Bra-
frenano. Per i 2 posti che rimangono c’è un
sile insieme ad uno tra Astori e Ogbonna con
accesissima lotta tra Gilardino(fedelissimo di
il cagliaritano favorito. A centrocampo i gio-
Prandelli) e giocatore di grande esperienza,
chi si fanno molto più complicati seppur i
Immobile(attuale e probabilmente anche
posti siano molti di meno. Lo stesso Pran-
definitivo capocannoniere di Serie A) e De-
delli in conferenza stampa ha dichiarato che
stro. Il romanista sembra quello più indietro
non sa se porterà 8 o 9 centrocampisti e se
tra i 3 sia per la squalifica che lo terrà lon-
lo stesso Cerci sarà considerato un attac-
tano dal campo sia per la sua integrità fi-
cante o un centrocampista. Fatto sta che
sica(portare lui, Rossi e Cassano insieme ci
Cerci andrà in Brasile comunque, insieme a
appare forse un rischio esagerato).
lui a centrocampo sicuri del posto sono Pirlo, De Rossi e Marchisio con i fedelissimi Montolivo e Thiago Motta. Per i restanti 3 posti vi è una grossissima bagarre che vede primeggiare Candreva(essenzale se Prandelli opterà per il 4-3-3) seguito a ruota da Verratti, Florenzi e Parolo. Giaccherini e Diamanti seppure sono dei fedelissimi di Prandelli difficilmente “salperanno” con i loro compagni, la lontananza e il non ottimo rendimento sembrano aver sensibilmente compromesso la loro esperienza mondiale. L’attacco della nostra nazionale è il vero grosso punto interrogativo, la pochezza del reparto più che la grossa disponibilità di centrocampisti ha portato Prandelli a dubitare di portare un nono centrocampista piuttosto che un sesto attaccante. Sicuro del posto c’è soltanto Balotelli, dietro di lui il più probabile è Cassano seppur non in grado di poter reggere un intera partita(soprattutto a quelle temperature) nessuno tra i 23 convocati ha la sua fantasia, come terzo candidato troviamo
Luca Iacovelli
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Musica
CulturArte
Quando la musica incontra l'arte
I
l 28 ottobre 2013 muore Lou Reed, can-
L'incontro con questo genio della corrente
tautore, chitarrista e poeta statunitense,
artistica della Pop Art cambiò le sorti della
frontman del famoso gruppo dei 'Velvet
band, infatti Warhol divenne il manager del
Underground'.
gruppo e propose loro di assumere come
I Velvet Underground sono considerati uno
cantante l'attrice Nico,sua pupilla, compagna
dei gruppi rock più influenti di tutti i tempi,
del chitarrista dei Rolling Stones, Brian
formatosi nel 1964 e attivo per pochi anni.
Jones.
Si formarono a New York, grazie all'incontro
I velvet con Nico debuttarono nel febbraio
di due studenti giovanissimi : Lou Reed e
del 1966, esibendosi al 'Chinematheque',
John Cale.
per poi partire per una lunga tournèe .
Innovazione, impatto con il futuro, musica al-
Lo spettacolo,intitolato(inizialmente) Andy
ternativa, storie di vita metropolitana,devia-
Warhol Up-Tight, univa musica,danza e pro-
zione,droga sono poche delle miriadi di
iezione dei cortometraggi dell'artista stesso,
caratteristiche che contraddistinguono que-
sonorizzati dall'accompagnamento musicale
sta rock band, che trovarono la luce grazie
dei Velvet.
all'incontro con Andy Warhol, nel 1966.
Loro erano originali e questo lo testimonia
Dall'incontro tra arte e musica non può che
non solo il loro genere musicale, ma anche
non formarsi qualcosa di unico e meraviglioso.
il loro stile.
Musica
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Si abbigliavano con fruste e stivali di pelle,
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disperato bisogno di soldi, affermò che la
croci di legno e indumenti completamente
sua immagine era stata utilizzata sul disco
neri, inoltre il loro atteggiamento nichilista e
senza il suo permesso (l'immagine del suo
di ripudio li portava spesso ad esibirsi dando
viso campeggiava sopra il gruppo che suo-
le spalle al pubblico.
nava). La MGM Records ritirò dal mercato
Anticipavano quasi il rock dalle sfumature
tutte le copie dell'album fino a quando la di-
più gotiche.
sputa legale venne risolta con l'eliminazione
Inoltre, proponevano un rock molto atipico
dell'immagine incriminata. Tutto questo
per
però, bastò a rovinare l'ascesa commerciale
il
periodo,
caratterizzato
da
un
cantato\parlato di Lou Reed che declamava
del disco.
testi in assoluta contrapposizione con la cul-
La band si divise con l'abbandono di Reed,
tura hippy del tempo, toccando temi come
nel 1970 dovuta ad una serie di insuccessi
morte,solitudine,alienazione urbana,droga e
e,ormai,sull'orlo del nervoso.
sesso.
Da questo momento cominciò a dedicarsi ad
Il passaggio del palco agli studi di registra-
una carriera solista.
zione fu automatico: Warhol procurò alla
Anche se durata pochi anni, la formazione sto-
band un contratto discografico con la Veve
rica dei Velvet Underground risulta oggi di
Records, che li aiutò a realizzare il loro disco
fondamentale importanza sper la storia della
d'esordio, nel 1967: 'The velvet Under-
musica, sono stati di fondamentale impor-
ground & Nico'.
tanza per la nascita di generi come il punk, il
La copertina del disco è celebre proprio per
rock alternativo..
la mano che la creò: Warhol. Era composta
'The Velvet Underground & Nico' è conside-
da una banana gialla con la scritta 'Pell slo-
rato uno dei più importanti e influenti dischi
wly', la particolarità era caratterizzata dalla
rock di sempre, «una pietra miliare per le
mobilità della buccia di banana adesiva, che
band del punk, della new wave e perfino del
una volta rimossa mostrava un'altra banana
post-rock»
(allusiva) di color rosa. Il promettente debutto commerciale della band fu guastato da complicazioni legali: Il retro del disco mostrava una fotografia del gruppo mentre suonava in un concerto con una immagine proiettata alle loro spalle; l'immagine in questione era tratta da un fotogramma di un film di Warhol,Chelsea Girl. L'attore del film, Eric Emerson, che era stato arrestato per possesso di droga e aveva un
Beatrice Fianco
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