Agorà numero 2 anno 1

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AGORA Periodico di Lettere Roma Tre

Numero 2 Anno I Dicembre 2012

Riprendiamoci la cultura


INTRODUZIONE

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Numero 2 Anno I Dicembre 2012

Cultura a tutto tondo

A

In questo numero: Curzio Maltese e gli studenti.. p. 06 Partigiani della Decrescita....... p. 08 Erasmus: il preludio................... p. 10 La Storia che non si conosce... p. 12 Rubrica Musicale........................ p. 14

AGORA’

gorà giunge al suo secondo numero, cercando di migliorarsi, di raccogliere nuovi contributi e raccontare il mondo

- e la nostra facoltà - da nuove angolazioni. A partire da questo numero, aumenteremo anche gli strumenti a nostra disposizione per farci conoscere: infatti, grazie una collaborazione con il periodico universitario di ateneo “Yield”, d’ora in poi troverete online i nostri articoli sul blog www.yieldroma3.blogspot.com Il risultato del nostro lavoro è un giornale eclettico e variegato, tuttavia mosso da un unico filo conduttore: il mondo della cultura, le sue mille facce e declinazioni. Crediamo che nella nostra facoltà dovrebbe

AGORA Periodico di informazione e approfondimento a cura di Ricomincio dagli Studenti Lettere e Filosofia Contatti

essere particolarmente forte la sensibilità verso la conoscenza in tutte le sue forme. La nostra ambizione, quindi, non può essere altro che raccontarla; in questo numero ci abbiamo provato, spaziando dalla musica all’economia, dalla Storia all’attualità. Non ci siamo dimenticati, tuttavia, del luogo che più di tutti crea e plasma la conoscenza: l’ambiente in cui viviamo e studiamo, l’Università, con i suoi problemi, opportunità e contraddizioni. Emblema della vivacità culturale

349.6437234 (Giulia) agora.roma3@gmail.com facebook.com/agora.roma3 yieldroma3.blogspot.it

di questo ambiente sono le tante iniziative che vi si realizzano: abbiamo voluto ricordarne due, volute dagli studenti per gli studenti.

La Redazione


Dicembre 2012

CULTURA

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Rivoluzioni, date & Rock ‘n Roll

C’

è un caos incredibile nei pressi

represso per la materia, cristallizzato e

dell’aula B della facoltà di

consolidato dalla malcelata avversione nei

Lettere e Filosofia, Università

confronti della professoressa di storia del

di RomaTre. Il momento è quello: l’ ora di

liceo, la quale, magari, non ti ha mai con-

seguire storia contemporanea .

siderato un individuo, bensì un singolo

Ciò che stupisce è il grande interesse di

numero: 6 (meno).

molti studenti verso la materia, ma stupi- Nell’aula B accade ben altro: le immagini sce ancor più il disinteresse di altri nella

scorrono sullo schermo ed il professore

frequenza delle lezioni in questione. Il

segue perfettamente un filo discorsivo, in

motivo è certamente la confusione: si

modo da far comprendere, anche ai meno

tratta, infatti, di un esame inserito in molti

perspicaci, i meccanismi che regolano le

dei corsi di laurea della facoltà; un’altra

epoche, sbrogliando le matasse articolate

causa si potrebbe individuare nell’odio

della storia.

Segue a pag. 4


4

AGORA’ Continua da pag. 3

e soprattutto, alla pace nel mondo, ancora

Dalla fine delle rivoluzioni, alla nascita

malato e debole a causa delle Guerre

della classe borghese, dai regimi totali- Mondiali. Nel frattempo, Jimi Hendrix spritari alle lotte studentesche, dalle Guerre

gionava tempeste solari con la sua chitarra,

Mondiali alla caduta del Muro. Sono argo- infuocando i cuori e i palchi. E Freddie menti complessi, spesso toccanti, che

Mercury, che con la potenza della sua voce

fanno riflettere gli studenti sugli errori e

raggiungeva i timpani dei più sordi can-

le grandi gesta dell’uomo.

tando che noi “Siamo i campioni!” (“Whe

Per combattere il “mitologico” disgusto e

are the Champions”). Per non parlare dei

rifiuto per la storia ci si dovrebbe limitare

Sex Pistols che, con la trasgressione oltre i

a studiarla? Imparare tutte le date a memo- limiti della decenza di Sid Vicious e l’istinto ria? I nomi dei personaggi, delle battaglie

di rivoluzione, hanno risvegliato i sensi e la

e delle istituzioni politiche? Ebbene no, libido della gente. Gene Simmons sventonon basta. Anzi, serve ben altro. Per capire

lava i 16 cm della sua lingua con i KISS. In

profondamente la storia, occorre immer- Italia i Dik Dik sognano la California, Lucio gersi nel passato, comprendere le ragioni, Battisti ironicamente, sdrammatizza una individuare i punti cruciali, immaginare le

storia d’amore finita con “Eppur mi sono

conseguenze, teorizzare soluzioni e magari

scordato di te”, i Nomadi annunciano che

anche avere nostalgia di quelle epoche mai “Dio è morto” ed Edoardo Vianello canta vissute.

l’estate con “Abbronzatissima”. Questi per-

Ci sono svariati metodi per giungere a

sonaggi hanno lasciato un solco profondo

quest’ approccio: ad esempio, in merito

negli animi, celebrando diverse sfaccetta-

alla storia degli anni ’60 e ’70, un modo per ture dell’essere: per questa ragione, coloro avvicinarsi alle dinamiche di questi anni è

che sono morti vivranno ancora e per

sicuramente l’arte. E qual è una delle forme

sempre. In questi anni, la musica emerge

d’arte più vicina ai giovani? La musica.

quasi improvvisamente, esplode, propa-

“The House of The Rising Sun” suonavano

gando onde che hanno fatto vibrare le

“The Animals”, rivoluzionando il rock spe- corde della mente e del cuore della gente. rimentando nuove forme di ritmo; più

E questa gente si è svegliata! Ed in pieno

avanti John Lennon riuniva moralmente e

Boom economico ha cominciato a muoversi

spiritualmente tutte le persone, con quelle

fisicamente e mentalmente. Questa è l’e-

inconfondibili note al piano di “Imagine”, poca della Beat Generation, in cui avere un inno alla vita, ai sogni, all’eguaglianza

un’opinione politica non era una moda per


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Dicembre 2012 ostentare una cultura inconsistente, come

Per risolvere i problemi, bisogna affron-

oggi, ma era un modo per farsi sentire, era

tarli e non ignorarli, o sopportarli, spesso

un vero e proprio Credo, una ragione per con conseguenze molto negative. Genera vivere e lottare contro le ingiustizie della

le tue idee e gli altri si ispireranno alle tue

società.

per formarne di nuove, anche migliori e, si

Invece, che succede oggi? Oggi le idee sono

spera, concretamente possibili.

quasi “pericolose”: è matto colui che mani- Dunque, per iniziare ad allenare la propria festa, è matto colui che pratica l’amore in

coscienza in vista di un cambiamento, è

totale libertà, è un “figlio dei fiori” chi si

veramente importante seguire le lezioni di

veste diversamente, è un delinquente chi

storia, invece di studiare soltanto dal libro:

si oppone alle decisioni prese dall’”Alto dei

da soli si potrebbe essere erroneamente

cieli”, è un eretico chi si ribella alle deci- fuorviati da un pensiero che potrebbe sioni spregiudicate della Chiesa. La libertà

indirizzarci verso soluzioni alternative ed

e la spontaneità non sono più garantite

irreali. La cosa migliore è farci guidare da

e difese come in quegli anni. Potremmo

uno storico che, con oggettività e cultura,

definire gli anni ’60 e ‘70 anni con una

possa farci esplorare altri meandri della

semplice massima:”Lottare per le proprie

storia e avere l’opportunità di ricreare una

idee, qualunque esse siano!”. Allora per- consapevolezza alternativa del passato, ma ché non far progredire lo sviluppo delle

in chiave più approfondita e chiara. Magari,

idee dei più giovani e non , per plasmare

si risolverebbero fraintendimenti e illumi-

una società nuova ispirata alla “spensie- nerebbero punti cruciali precedentemente ratezza” ed alla libertà di quell’epoca? oscurati dalla temutissima professoressa di Per iniziare questo percorso, basterebbe

storia del liceo!

sensibilizzare gli studenti non solo a pos- Il segreto è, quindi, non identificare la sedere una cultura più ampia, ma anche a

storia con la figura della professoressa

far filtrare dalle loro teste e dai loro cuori

o come la solita materia noiosa, studiata

idee ed opinioni che farebbero esplorare

e ristudiata negli anni di scuola: ricrea la

al prossimo nuovi punti di vista. È necessa- tua storia e la tua testa avrà mille nuove rio l’impegno morale ed attivo attraverso

domande sul passato, ma anche mille

la scrittura, la militanza politica, manife- nuove rispettive risposte sul tuo presente stando interesse serio verso i problemi della comunità a partire dal proprio piccolo, ad esempio dalle questioni universitarie.

e un aiuto per il tuo futuro.

Giulia Zappulla


FACOLTA’

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AGORA’

Curzio Maltese ricomincia dagli studenti L’editorialista di Repubblica a Roma Tre:«Meritereste di più ma vivete in un mondo senza prospettive»

C

urzio Maltese a Roma Tre. No, non è

divertisse»; ma siamo anche - se non soprat-

uno scherzo: venerdì 16 novembre

tutto - futuri lavoratori (o almeno così si spera)

nell’aula 25 della facoltà di Lettere e

che hanno il diritto/dovere di conoscere il

Filosofia di RomaTre si è tenuto un incontro

mondo che ci circonda.

con il giornalista di Repubblica. Tanti i temi

Nel corso dell’incontro, Maltese ha dimo-

trattati nel corso dell’incontro: dalla libertà di

strato di avere le idee piuttosto chiare. Come

stampa in Italia, al DDL diffamazione (scaturito

quando parla del DDL diffamazione:«In Italia

dal Caso Sallusti), dall’avvento di internet e

abbiamo sempre avuto una cultura autoritaria

dei social network, alle difficoltà di lavoro per del potere: ecco spiegato il perché dei tanti i giovani.

tentativi di imbavagliare la stampa, che negli

L’incontro con Curzio Maltese fa il paio con

ultimi anni si sono succeduti con sempre mag-

quelli organizzati, sempre da RDS, insieme a

gior frequenza. Questo DDL è da interpretare

personaggi come Antonio Ingroia (3 ottobre)

in questo senso» Quanto al caso Sallusti (il

e Maurizio Landini (21 novembre). È vero, direttore de Il Giornale è stato condannato a infatti, che siamo giovani e che «ce piace da 14 mesi di carcere per aver diffamato a mezzo


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Dicembre 2012 stampa un magistrato ndr), Maltese dice:«È

scritto l’articolo.

triste pensare che in Italia si possa andare in

Maltese è poi voluto intervenire su internet:

carcere per un articolo. Dubito che poi ci andrà

«Recentemente sono stato accusato di essere

veramente, ma è il principio che non va bene.

un conservatore solo perché ho espresso dei

Occorre però fare una distinzione: un conto

dubbi su internet, che confermo tutt’oggi. Lo

è il reato di opinione, cosa ben diversa è la

utilizzo come tutti e mi piace. Negli ultimi anni

porcheria che un pasdaran del cattolicesimo

si sono scoperte tante cose grazie al web ma

come Farina (che ha scritto l’articolo sotto lo

la rete ha anche fatto passare tante stronzate

pseudonimo di Dreyfus) e Sallusti hanno pub-

(dice proprio così). Inoltre sono sempre stato

blicato. Entrambi sapevano perfettamente

un sostenitore della qualità, più che della

che le cose che stavano riportando erano

quantità: non è che se leggi 30 cose o ne leggi

false e l’hanno fatto solamente per attaccare

3.000 in un giorno, ne sai di più. Anche per-

un magistrato». Per la cronaca, Renato Farina

ché a un certo punto la soglia di attenzione

è attualmente un deputato PDL (all’epoca

è quella…».

dei fatti, giornalista sospeso dall’ordine per

Per finire, Maltese ha voluto affrontare la spi-

essersi fatto corrompere dal SISMI. Fu radiato

nosa questione delle difficoltà dei giovani nel

qualche settimana dopo ndr), che scrisse un

mondo del lavoro: «Ebbi la fortuna di comin-

articolo in cui commentava la notizia (falsa)

ciare a lavorare molto presto e all’epoca, pur

di un magistrato che avrebbe obbligato una

non guadagnando i miliardi, con il mio primo

minorenne ad abortire. Lo scorso 26 set-

stipendio riuscii a pagarmi comodamente l’af-

tembre la Cassazione ha sentenziato che la

fitto. Ora per voi è veramente difficile: negli

notizia era già stata smentita da almeno quat-

anni mi è capitato di segnalare i giovani più

tro dispacci dell’Ansa e che quindi la mancata

meritevoli (tra i tanti, Travaglio e Gramellini)

pubblicazione della smentita va interpretata

ma oramai ho smesso. Oggi, infatti, è tutto

come una prova di malafede da parte dell’au-

diverso e molto più difficile: di ragazzi in

tore; inoltre, vista la «non identificabilità

gamba ce ne sono davvero tanti, ma ora non

dello pseudonimo Dreyfus», ad essere con-

si ha né i soldi, né la voglia di investire su un

dannato è stato Sallusti, all’epoca direttore

talento. Soprattutto per chi vuole fare que-

di Libero. Farina, infatti, si è ben guardato dal

sto mestiere poi, le condizioni sono davvero

confessare la paternità dell’articolo almeno

impossibili: 7-8 euro a pezzo quando va bene,

fino al 27 settembre, giorno successivo alla

roba da matti! Ormai se non sei affermato o

condanna definitiva, quando ebbe una botta

una firma è veramente difficile, c’è poco da

di coraggio tardiva, autoaccusandosi di aver

fare.» Appunto.

Andrea Cartolano


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AGORA’

Partigiani della Decrescita L’economista Serge Latouche parla a Roma Tre

P

er spontanea iniziativa degli studenti, guarigione o all’infermità”, e la crisi ecoil 7 novembre l’aula magna di Lettere e

nomica, che dagli anni ‘70 ci paralizza in

Filosofia ha potuto ospitare il professor un’ insofferente agonia mediante la ricetta

Serge Latouche, economista e filosofo fran- della “crescita”, del credito infinito e della cese, per diffondere le sue interessanti idee

speculazione.

sulla “decrescita” e sul “limite” (titolo del suo

La strada della “crescita con crescita”, dice,

ultimo saggio, edito Bollati Boringhieri).

porta infatti alla scomparsa della civiltà

Glissando sui convenevoli e le formalità dei

umana, finale ben mascherato da ciò che

rettori, seguite dalla concisa e stimolante

continuiamo a chiamare “benessere”. La

introduzione di Giacomo Marramao, docente

strada della crescita senza crescita invece,

di Filosofia e amico dell’ospite, la parola

cioè la strada che il mondo occidentale sta

viene data a Latouche che, letto il titolo della

percorrendo, conduce all’austerità e quindi

conferenza (“Quale rapporto fra economia, alla disperazione. Quest’ultima strada è stata ecologia e filosofia? L’occasione della crisi”), fagocitata dall’economia a seguito dei propropone un interessante paragone tra la crisi

cessi di globalizzazione successivi al 1989,

della medicina ippocratica, cioè il “momento

che hanno generato una società fondata su di

strategico che porta istantaneamente alla

una triplice, apparente illimitatezza nonché


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Dicembre 2012 un agghiacciante circolo vizioso: produzione

l’Unione Europea abbia ricevuto il Nobel per

di beni, creazione dei bisogni e produzione

la Pace, e infine, che il debito pubblico, come

degli scarti. Se questo meccanismo va in crisi, tutti gli altri, non sarà mai pagato, e che i com’ è accaduto e continua ad accadere quasi

Governi, semplicemente, fingono che sia pos-

costantemente, e se il rilancio dell’economia

sibile ripagarlo distruggendo il mondo del

non viene foraggiato dalla spesa pubblica, la

lavoro e la vita delle persone, condannandoci

via d’ uscita da quest’ingranaggio infernale

a vivere nell’ “Assurdistan”.

risulta impossibile da trovare.

“Per uscire dalla miseria del presente”, dice,

Latouche spiega come, dagli anni ‘70, con la “ occorre progettare degli orizzonti utopici”; prima crisi del petrolio, il capitalismo si sia

l’orizzonte che l’economista sceglie di deli-

silenziosamente trasformato da manageriale

neare durante la conferenza, rappresenta “un’

a finanziario, con l’obiettivo di speculare e

autarchia verde”, che possiede tre piedi di

non di produrre, attraverso la creazione dei

base: la rilocalizzazione e la demondializza-

famosi “fondi pensionistici” e del credito

zione dell’attività economica, la riconversione

Ninja (No Income, No Job, No Assets). Anche

ecologica e la riduzione degli orari di lavoro.

se questi due strumenti non possono certo

Latouche confessa l’estrema difficoltà di

essere ritenute le uniche cause responsa- realizzazione del progetto, teoricamente bili del crollo dei mercati economici e del

impeccabile, ma invita ad abbandonare il

settore immobiliare, sono comunque testi- pensiero che il mondo reale possa obbedire monianze della “doppia truffa del capitalismo

a leggi matematiche, in quanto la matematica

finanziario”.

è reversibile, il mondo reale no. Si dovrebbe,

Ciò che Latouche vuole dimostrare, è che

invece, cominciare a cogliere la crisi come

esiste une terza via, quella della “decrescita”, occasione di stimolo della creatività e dell’inche inevitabilmente mette in discussione

gegno popolare e la via della decrescita come

tutto il sistema che governa gli equilibri eco- matrice di opportunità. Anche perchè, continomici da 40 anni, ma che è anche l’unica via

nua, nonostante non ci sia avuta l’occasione

a non condurre al collapse, come fanno invece

di assistere alla caduta dell’impero romano,

tutti gli altri scenari proposti.

il poter osservare quella del capitalismo

Bisognerebbe, tanto per cominciare, capire finanziario, per i giovani contemporanei, “è che la moneta deve servire l’uomo, non renderlo servitore, che il libero scambio è il protezionismo dei predatori, motivo per cui Latouche considera, a ragione, ridicolo che

un’esperienza fantastica”.

Coda di Lupo


ERASMUS

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AGORA’

Esterofilia per caso: diario di una studentessa a Londra

L’Erasmus: il preludio

P

artivo con una concezione un po’ fluent” mi dice il tassista dopo avermi distorta dell’Uk. Un po’ tutti bom- analizzata dal retrovisore. Deve avermi betta e bastone, cielo grigio e un

disegnata come la tipica turista spaesata

immutabile aspetto signorile nei viali

dagli occhi illuminati o chissà, come chi,

spezzato dalla tipica black cab e da un

alla luce di una nuova esperienza, si

bus rosso vermiglio. Ma appena sono qui, ritrova un milione di emozioni in viso. mi accorgo che è un po’ troppo diverso

L’erasmus era arrivato anche per me. Mi

da come l’avevo immaginato o mi era

chiedevo se fosse vera quella leggenda

stato ripetutamente dipinto. Mi spa - che sostiene che sia un periodo fuori venta quell’atmosfera viva e frenetica

dal tempo, una sorta di viaggio paral-

ma allo stesso tempo mi ingoia come un

lelo tutto divertimento dopo il quale il

vortice. Chissà come sarà tra un anno, ritorno alla realtà è piuttosto duro. Ma chissà se mi ambienterò, chissà se sarai

ero qui e non so per quale motivo sentivo

mia Londra.“Your English sounds pretty

come impellente la necessità di vivere


11

Dicembre 2012 quella città in tutte le sue sfaccettature

Avremmo visto il centro il giorno dopo.

e conoscerne anche i minimi partico- Tutto troppo grande, immenso e paralari. Avrei avuto a disposizione un anno

d o ss a l m e n t e s e m p l i ce e a p o r t a t a d i

intero per innamorarmi od odiare quel

mano. Non ho mai percepito quanto

posto ma già, a primo impatto, sentivo

fosse grande quel luogo se non fosse

un legame viscerale con quelle strade

soltanto per il fatto di essermi ritro-

davvero troppo ampie e quell’ordinata

vata sempre in un quartiere diverso,

confusione che sembrava così diversa

impiegando comunque lo stesso tempo.

dalla mia Sicilia.

Imparo subito e faccio mie le prime zone. La mia familiarità con lo slang è

Arrivata agli alloggi respiro l’atmosfera

ancora incerta e I coetanei anglosassoni

del college. Quanto a multicultutralità

mi guardano come se a parlar loro fosse

di certo non mancavano nazionalità in

un accademico, ma davanti le prime due

quei corridoi e lì da subito il sollievo

Guinness, nessuno fa più caso a niente.

per essere stata l’unica italiana in tutto il palazzo. Greenwich il villaggio. Qui

Un mese, due, tre. Mi sono innamorata.

sembra che il tempo si sia fermato a

Questo posto è la mia seconda casa e gli

quando le strade erano piene di carrozze

amici che ho trovato sono una piccola

e subito mi viene da ridere, ripensando

famiglia ormai. La pioggia non mi rattri-

alla rumorosa Catania e mi stupisce

sta nè ferma gli spostamenti. Mi piace

quel traffico muto che tanto riprende le

camminare sotto il temporale e, a mano

immagini di Sherlock Holmes. Ci siamo, a mano, scopro che senza quel fragore sono qui. Quel prato verde che mille

intenso, e quegli scuri ombrelli, quel

volte avevo visto su maps, lo riconosco. fascino sarebbe perso. Ho preso quell’inQuello sarebbe stato lo sfondo di que- sulsa abitudine di bere il thé, che poi a gli intensi undici mesi che avevo tanto

me nemmeno piace ma chissà , forse mi

aspettato. È il primo giorno e sono già

rende cittadina di quel mondo in cui vor-

in riunione erasmus. Tedeschi, spagnoli

rei rimanere per sempre. Ormai anche il

e una sfilza di francesi appena arrivati, terrore dei saggi è passato, e, mentre come me. Anche qui sono l’unica ita- aspetto ancora conferme sul mio piano di liana, sono stata graziata. Il gruppo c’è, studi, mi sento già una Londoner, chissà. la voglia di conoscersi pure e subito ci troviamo a bere nel bar studentesco.

Chiara Larocca


12

APPROFONDIMENTI

AGORA’

Realtà posticcia La Storia che non si conosce

Chi è stato a uccidere John Fitzgerald Kennedy?

soprattutto data l’ipotesi e la tesi, certe volte la

Lee Harvey Oswald? Jack Ruby? È stato veramente

dimostrazione non si può avere. Nascono così, per

un attentato terroristico quello che ha fatto crol- restare in ambito scientifico, le cosiddette “teolare le Torri Gemelle a New York l’11 Settembre

rie del complotto”, ovvero teorie che cercano di

2001? Chi ha abbattuto il DC-9 dell’Itavia al largo

dare una spiegazione ai fatti che una spiegazione

di Ustica? Un missile americano? Un missile ita- ufficiale, per motivi che variano e che non sono liano? Non si sa, no comment. Nessuno lo sa con “inquadrabili”, non ce l’hanno. Nel primo caso, certezza, o forse si, ma non ce lo dicono. La sag- l’omicidio Kennedy, accaduto ormai quarantagezza popolare direbbe “chissà che ci sta dietro”.

nove anni fa, le teorie del complotto si sprecano: i due punti principali sono che Oswald in realtà

No aspettate: c’è chi lo sa, o almeno crede di

sarebbe stato veramente un incapace nel tiro, non

saperlo. Esistono persone che di buona lena si

potendo colpire una persona da quella distanza

sono messe a spulciare, a confrontare, a doman- (da un palazzo lungo la strada dove transitava il dare e infine a trarre conclusioni il più possibile “convoglio” presidenziale), quindi ci sono probabisensate, perchè davanti a ciò che non si sa o non

lità molto alte che non sia stato solamente lui a

si vede si può ipotizzare solamente, e perchè

sparare. Inoltre il suo fucile sarebbe stato anche


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Dicembre 2012 abbastanza scadente, e le possibilità di uccidere

di Gesù non sia semplicemente mai esistita e che

un uomo da quella distanza si riducono sempre di

sia frutto delle varie influenze e attività di uomini

più. Nel secondo caso invece i fili si aggrovigliano

esistiti a quel tempo. Non solo, la sua intera bio-

molto di più. Nonostante anche persone come

grafia sembra scritta sul perfetto calco di quella

Michael Moore si siano adoperate per trovare una

di Horus, dio egizio figlio della vergine Iside e di

spiegazione logica ai famosi attentati, basandosi

Osiride. Le somiglianze più curiose si osservano

su ricostruzioni di esperti e negando in tutto e per

quando si parla della sua nascita: Horus nacque in

tutto la versione ufficiale dei fatti e arrivando a

una mangiatoia, dopo che un “angelo” lo annunciò

una conclusione condivisibile, le autorità ameri- a sua madre, il venticinque di Dicembre. Vi ricorda cane negano categoricamente. Ora, per la seconda

qualcuno?

volta la saggezza popolare insegna che “la verità

Le somiglianze tra Gesù e Horus ovviamente

sta nel mezzo”, ma possibile che sia andata

non finiscono qua, come anche non finiscono

ESATTAMENTE come dicono le autorità e che gli

qua i discorsi e i dibattiti sulla strage di Ustica e

esperti (soprattutto ingegneri civili) che hanno

sull’undici Settembre, sono stati scritti libri e girati

formulato la teoria alternativa della demolizione

documentari (su tutti, in ordine di citazione: lo spe-

controllata delle Torri abbiano tutti sbagliato in

ciale di Blu Notte sulla strage di Ustica, Fahrenheit

modo così grossolano? Appunto, mistero. Le teorie

9/11 e Zeitgeist) che ne parlano più approfondita-

del complotto toccano invece anche una cosa che

mente, ma il bello del complottismo è l’estrema

è cara a moltissimi: la religione cristiana e in parti- curiosità con cui si vanno a cercare le proprie fonti: colare la sua figura prominente, Gesù. Ad esempio, la controinformazione passa anche da qua. è opinione comune tra i complottisti che la figura

Valerio Petrella

Vorresti scrivere con noi? Siamo in cerca di nuove penne! Contattaci per raccontarci la tua esperienza e avere un tuo spazio su queste pagine! Agorà è uno spazio di scrittura e confronto libero agora.roma3@gmail.com 349.6437234 (Giulia)


MUSICA

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AGORA’

Se non sento non compro Rubrica musicale

NEWTON FAULKNER

SHITDISCO

è un basker, recuperato dalle metropo- è una banda di quattro ragazzacci di Glasgow litane di Londra che ha impressionato

che niente di meno hanno contribuito alla

le grandi case discografiche per il suo

nascita del genere musicale Newrave, insieme

“avanguardistico” modo di suonare la

ai Klaxons &co. Il loro sound assolda una voce

chitarra: il ragazzo dalle lunghe trecce

roca e un’orchestra di chitarre e tamburi da

riesce a pizzicarla e percuoterla con

combattimento, che per quanto violenta, fa

spaventosa precisione e velocità. Per muovere i fianchi senza sosta! Non a caso le orecchie più fini non aspettatevi le

hanno musicato lo spot di una marca di birra

solite melodie da intellettuali smanicati, molto famosa, nonché da collasso.. c’è groove per tutti i gusti! Consiglio di

Si, possiamo inquadrare gli Shitdisco come il

cercare le sue esibizioni live, nelle quali

dancefloor più scabroso, e allo stesso tempo

è rigorosamente solo!

fosforescente, da trovare in disco(teca).


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Dicembre 2012 BOBBY MCFERRIN “Don’t worry be happy now!” Sicuramente verrà ricordato alle grandi masse per questa sua canzone ormai entrata nella storia della musica, ma c’è molto di più: Bobby è uno

dei più grandi, se non il migliore, cantante/ improvvisatore jazz sulla scena. Invito tutti a ricercare sul tubo i video sul suo conto, solo così è possibile immaginare l’entità di quest’artista. Non è proprio uno qualunque: orecchio assoluto ed estensione vocale di quattro ottave (Georgia Brown è un caso a parte). Basta? No è anche direttore d’orchestra! Ormai è a tutti gli effetti consacrato nella storia della musica come un mito.

Roberto Doğuştan

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AGORA Periodico di Lettere Roma3

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in collaborazione con:

Ricomincio dagli Studenti Lettere facebook.com/rds.lettereefilosofia lettere@ricominciodaglistudenti.it


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