
Women aere meant to be loved, not to be understood (Le donne sono fatte per essere amate, non per essere capite) O. Wilde
“Donne... Sfingi senza segreti”, così Oscar Wilde, nella sua genialità, definiva le donne attraverso i suoi aforismi pieni di ironia e di arguzia e rivolti a una società - ormai lontanissima da noi nel tempo - di cui detestava i pregiudizi e l'ipocrisia - senza riuscire però a sottrarsi alle sue lusinghe e mondanità. Così si rivelava la passione estetica di quel dandy assoluto, per natura alieno dall'attrazione fisica per le donne ma, al tempo stesso, acuto conoscitore dell'universo femminile. Nella pittura di Riccardo Balestra la femminilità è, all'opposto, esaltata secondo criteri oggi insoliti, si direbbero ideali e affettivi. Una carezzevole intimità lega l'autore alle sue donne, siano esse bimbe, bambole o femmine fascinose colte nel loro vitale splendore. Eppure l'intuizione di Wilde - quella di leggere un'assenza di autentico segreto in quel pianeta misterioso che è pur sempre la donna - non è del tutto estranea al nostro artista. Infatti, un'infantile meraviglia caratterizza gli sguardi delle sue creature; talvolta essa si volge in malinconia, stupore o severità in immagini di donne ricche di fascino o di dramma vissuto: tutto ciò si manifesta in piena chiarezza di espressione, senza sottintesi o ambiguità.
Si è parlato, da parte della critica attenta alle singolari icone di Riccardo Balestra, di un debito che l'artista avrebbe contratto nei confronti della pop art inglese e americana; debito presunto, perché sarebbe più convincente parlare di un ritrovato “realismo magico” in un momento storico che vede progressivamente cancellarsi sentimenti, seduzioni, amore e passione nella triste indifferenza di chi, avendo (o credendo di avere) già tutto, non ha più nulla da desiderare o conquistare.
Perciò, nonostante la nettezza di segno e di colore condotti con forza e maestria dall'autore e la scelta di primissimi piani e di tagli quanto mai significativi dei volti, non è del tutto ravvisabile nella storica e gloriosa stagione pop, il principale motivo ispiratore della pittura di Balestra.
(prima parte) Ida Isoardi





Il configurarsi, nella pop art, di una freddezza oggettuale delle figure e delle situazioni rappresentate (Andy Warhol) si colloca non già nel contesto di “arte popolare”, come vorrebbe il nome, ma in quello che acutamente G. C. Argan ebbe a definire “la noncreatività della massa”: concetto, quest'ultimo, totalmente estraneo alla poetica dell'artista cuneese. Non è però da escludersi un più puntuale richiamo alle forme visive dell'arte statunitense, Warhol e Wesselmann in particolare, nella sequenza titolata “Evasioni Tra metafisica e pop art” che il pittore realizzò nel 2012 in occasione della personale tenutasi alla Sala Mostre della Provincia di Cuneo. Nel caso in questione, audaci viraggi di colore evocanti le elaborate foto seriali di Warhol, primi piani dall'icastico realismo memore di Wesselmann, non limitano l'originalità di un linguaggio che trae vita dal sentimento profondo per i soggetti rappresentati. Una particolare attenzione meritano i paesaggi in cui l'autore manifesta, con pari nitidezza di tratto, il suo amore per la natura e per la libertà. Siamo qui in presenza di immagini fortemente evocative, dalla metafisica eleganza, enigmatiche per il distacco da ogni fedeltà al “vero”: luoghi trasfigurati dal sogno, dove la ricerca della bellezza è cristallizzata in forme e colori che rivelano l'aspirazione dell'artista a quell'infinito sempre irraggiungibile ma al quale è necessario tendere. Ida Isoardi Donna


Donne in 1° piano, Lo sguardo di Matilda
Auguri donne!
Dai mille volti, tante dimensioni una sola essenza.
Donne che l'ideologia oscurantista, priva di ogni libertà e dignità.
Donne che lottano ogni giorno, con coraggio e determinazione.
Donne per le quali l'amicizia ha ancora un significato, un valore.
Donne che sanno tendere una mano ed aprire il loro cuore.
Donne ancora capaci di dare con cuore grande, nonostante tutto!
Olio su tela 60x70









Farsene una ragione in anni difficili
Nonostante le difficoltà di questi ultimi tempi, per cui “bisognava farsene una ragione”, una di queste ragioni è stata la pittura, ho seguito il percorso inziato quasi venti anni fa, con volontà e tenacia, i colori a olio, accesi ed impattanti, hanno permesso di esprimermi in piena libertà in una ricerca introspettiva e psicologica tra immagini figurative e paesagistiche viste con l’occhio particolare della pop-art, paesaggi che per libertà di espressione tendono irrimediabilmente all’astratto. Le mie opere traggono ispirazione dalla realtà e da tutti quegli stimoli che colpiscono i nostri sensi nel quotidiano, ma che ti arrivano anche tramite i media da tutto il mondo.
Di me hanno scritto: “Siamo qui in presenza di immagini fortemente evocative, dalla metafisica eleganza, enigmatiche per il distacco da ogni fedeltà al vero, dove la ricerca della bellezza è cristallizzata in forme e colori che rivelano l'aspirazione dell'artista a quell'infinito sempre irraggiungibile ma al quale è necessario tendere”.
Interpretazioni personali a testimonianza del fatto che l’arte come altre cose, è soggetta a molteplici punti di vista e varie interpretazioni. Uno degli ultimi miei lavori, è stata la collana “Abstract landscapes”, dove con un gioco di strisce colorate sfumo sul paesaggio riducendo la distanza tra cielo e mare fino ad azzerarla, ottenendo cosi un immagine unica ed irripetibile. Confortato dalla critica, ho deciso di astrarre maggiormente le mie opere, per queto mi sono particolarmente interessato a “L’hard Edge Painting” linee spezzate che penso bene rappresentano lo spirito coloristico del mio lavoro.
12 Riccardo Balestra – 3208290816 - riccardo.balestra@alice.it -https://rickbalart.blogspot.com/
Hanno scritto:
“ Una particolare attenzione meritano i paesaggi in cui l'autore manifesta, con pari nitidezza di tratto, il suo amore per la natura e per la libertà. Siamo qui in presenza di immagini fortemente evocative, dalla metafisica eleganza, enigmatiche per il distacco da ogni fedeltà al “vero”, luoghi trasfigurati dal sogno, dove la ricerca della bellezza è cristallizzata in forme e colori che rivelano l'aspirazione dell'artista a quell'infinito sempre irraggiungibile ma al quale è necessario tendere.“





L'Hard edge painting
("pittura a contrasti netti"), è uno stile pittorico caratterizzato da bruschi e netti contrasti tra diverse aree di colore, che possono essere semplici forme geometriche compiute o linee rette. Il colore di ogni area è prevalentemente omogeneo e monocromo. È spesso associato all'astrattismo geometrico, alla Op art e al Color field painting. Il termine venne coniato dal critico d'arte del Los Angeles Times, Jules Langsner, nel 1959, per descrivere le opere di alcuni pittori americani quali John McLaughlin, Lorser Feitelson, Karl Benjamin e Frederick Hammersley che, per distinguersi dalla dilagante ondata dell'Espressionismo astratto e dell'Action painting, dipingevano aree piatte di colore steso in maniera ragionata e con grande precisione. Lo stile geometrico dell'Hard edge painting richiama le opere di Kasimir Malevich, Wassily Kandinsky, Theo van Doesburg, Josef Albers e Piet Mondrian e si distacca nettamente dal figurativismo della Pop art in voga allora. Questo nuovo stile si espanse negli Stati Uniti negli anni sessanta, e aveva come base di origine la California.



Mostra KROMIA in edizione digitale.
Art'è, nata recentemente, ma composta da un team di curatori indipendenti con esperienza decennale, si occupa della promozione dell'arte in tutte le sue innumerevoli sfaccettature attraverso eventi mirati, mostra d'arte contemporanea e di valorizzazione del territorio. Il lavoro del curatore d’arte oggi, è una professione decisamente onnivora, fatta di spostamenti, nuove conoscenze, scoperte, studio continuo. Un lavoro che conduce in realtà sfaccettate e visioni spesso antitetiche. L’arte, invece, costringe a soffermarsi, ad osservare; è visione alternativa, ricerca di senso, articolazione di pensiero, processo di conoscenza e di approfondimento. Con la sua capacità di fare leva sulla sensibilità può favorire un rapporto riflessivo, di prossimità e di empatia, rispetto al contesto. Per questo crediamo che oggi i messaggi che l’arte può trasmettere siano più che mai preziosi. Si tratta di contribuire a risvegliare la sensibilità e l’attenzione. Ogni opera è un affaccio, una finestra sul mondo. Ogni artista ci trascina nel proprio universo e nello stesso tempo interseca questioni e sentire condivisi, convoglia qualcosa che afferisce al mondo in cui viviamo e appartiene a molti. Poiché ogni artista è un mondo a sé stante, quello che l’arte ci offre è uno straordinario caleidoscopio di vissuti e di visioni.
"Art'è Contemporary Art", Mostra Kromia, Menzione tecnica: Per la grande maestria dell’artista nel creare un’opera visivamente piacevole, elegante e ricca di cromatismi, dove le linee dal tratto deciso, dipinte in varie tonalità di colori, che spaziano dai verdi, ai primari ed agli arancioni, che contribuiscono nell’insiemea creare un dipinto a tema paesagistico, il comitato scientifico conferisce la menzione per la tecnica, ed il premio all’artista :
Riccardo Balestra


di questo oscuro periodo:
23-07-21 - Borgo S. Dalmazzo, Pazza della Torre (collettiva)
17-09-21 - Fossano, Casa Felice, con Romina Firinu (personale)
29-05-22 - Cuneo via Roma Schachabun (multipersonale)
26-06-22 - Cervasca, Fiera di Primavera “
03-07-22 - Castelletto Stura, Assoc.Percorsi “
23-10-22 - Sagra del Coj, Margarita. “
12-10-22 - Book Store L’Ippogrifo Corso Nizza 1 CN-personale
>10-01-23 nuove opere “Landescapes Hard Edge”
10-01-23 – Book Store L’Ippogrifo Corso Nizza 1 CN-personale
> 2-05-23 sostituito opere con “Childrens’ Eyes”
09-06-23 – Collegio dei Geometri - pesonale
> 25-06-23 - L’Essenza delle Forme
02-07-23 - Nuovo, ex Nuvolari (piscine) mercatini
27-08-23 - “Ciusa Douvarta” expo via Piave-mercatini e fiera
16-09-23 - Caraglio ex Chiesa di San Paolo (personale)
> 24-09-23
“Forma, Colore e Vita“ Fiera d’Autunno
22-10-23 - Sagra del Coj Margarita CN (multipersonale)
Riccardo
