OMONEGATIVITA' E BULLISMO OMOFOBICO:

Page 1

OMONEGATIVITA' E BULLISMO OMOFOBICO: Intervenire contro le discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere A cura di : DOTT.SSA ELISA BRIGIOLINI psicologa Rete Genitori Rainbow e Ireos Firenze Genova, 3 novembre 2012 1


Alcuni concetti chiave del lavoro in ambito sociale ed educativo con gli adolescenti ‌

2


Omofobia Sentimenti irrazionali di paura, odio, ansietĂ , disgusto, avversione che alcune persone eterosessuali sperimentano nei confronti delle persone omosessuali Weinberg, 1972

3


Transfobia si intende l'avversione, solitamente prodotta da pregiudizi, nei confronti di persone transessuali o transgender, che può portare a comportamenti discriminanti nella società o nel lavoro, fino a manifestazioni di aggressività violenta, violenza sessuale e negazione del diritto di asilo.

4


L'omofobia ha una radice sociale Comprendere l'omofobia non significa accettare, ma mettere a fuoco le funzioni psicosociali che svolge, poiché non è solo il prodotto di una mente individuale problematica, bensì di un sistema sociale che crea una diversità e la marchia con il valore negativo (OMONEGATIVITA') Esistono dimensioni sociali e culturali che informano le reazioni dei singoli individui.

(M. Graglia, 2012) 5


Eterosessismo L'avversione nei confronti dell'omosessualità è una conoscenza trasmessa dall'ideologia culturale dominante, che definisce la sessualità e demarca i gruppi sociali, assegnando loro diversi valori. Si manifesta attraverso la struttura della società , delle istituzioni e delle relazioni di potere.

Gli individui incorporano questa ideologia e tramite atteggiamenti e comportamenti la rafforzano o l'attenuano (M. Graglia, 2012) 6


Genere, identità di genere e genderismo 

Il concetto di genere maschile/femminile(in opposizione a sesso biologico), rivela un processo di costruzione sociale della propria identità, contrapposto ad un mero dato biologico (Stoller 1968)

Identità di genere come continuo e persistente senso di sé come maschio o come femmina, la percezione psicologica che un individuo ha di sé (Money 1975)

Il genderismo è il pregiudizio, fortemente radicato come convinzione assoluta, che i sessi siano due. Divide e classifica le persone dalla nascita in modo 7 dicotomico: maschi o femmine


Il ruolo di genere (o ruolo sessuale) 

È l'insieme di caratteristiche culturalmente associate agli uomini e alle donne; su questa base ci si aspetta che gli individui si comportino in modi consoni al proprio sesso biologico.

Le proprietà ritenute appropriate per un maschio o per una femmina comprendono attributi fisici, manierismi, adornamenti, tratti di personalità, discorso e vocabolario, interessi, abitudini.

Ogni comportamento è dunque “tipicizzato” per genere, la cultura e la società definiscono e cambiano i criteri di appropriatezza

(Pietrantoni, 1999)

8


Il concetto di stereotipo 

La conoscenza umana si basa sull'uso continuo ed inconsapevole di stereotipi.

Applicare lo stereotipo significa attribuire le medesime caratteristiche a tutti gli individui che appartengono ad una specifica categoria, a prescindere dal possesso reale di quelle caratteristiche.

Gli stereotipi sono concepiti come un giudizio di fatto, sebbene emessi in anticipo, presuppongono corrispondenza tra realtà e rappresentazione cognitiva

(Dèttore, Santoni, Antonelli 2011)

9


Gli stereotipi di genere ď Ž

Sistemi di credenze e concezioni inerenti l'identitĂ maschile e femminile in relazione alle caratteristiche di personalitĂ , ai tratti comportamentali, alle attitudini che si ritiene siano adeguate e riferibili rispettivamente al maschile e al femminile

(Taurino, 2005 ) ď Ž

Veicolano un chiaro contenuto di dominanza/potere per l'id. Maschile e subordinazione/sottomissione per l'id. Femminile

(Bonnes e Vicarelli 1982) 10


Gli stereotipi di genere 

Vengono trasmessi attraverso l'educazione dalle famiglie, dalla scuola e gli altri agenti educativi.

Influenzano e limitano la concezione di sé che ciascuno può sviluppare in quanto uomo o donna,

Sottintendono che si debbano avere certe caratteristiche e chi non vi si adegua sia in qualche modo sbagliato o inferiore

I mass media concorrono a livello sociale e simbolico al loro rafforzamento 11


Il bullismo omofobico 

Negli ultimi anni nelle scuole sono aumentate denunce di bullismo omofobico e fenomeni di discriminazione

È il riflesso di una cultura omofoba ed eterosessista

Si evidenzia il legame tra bullismo omofobico, stereotipi di genere e pregiudizi sessuali

Ci permette di riflettere secondo una prospettiva che coinvolge tutt* gli individui (non solo gay, lesbiche, trans) spostando il focus sui significati relativi al genere e sulle dinamiche di discriminazione 12


Combattere gli stereotipi 

Nella prospettiva di genere, le vittime del bullismo nel gruppo classe sono coloro che occupano il posto della non virilità simbolica: femmine, omosessuali, forme “altre” di maschilità” (es. secchioni, sovrappeso etc.)

Da questo risulta di fondamentale importanza lavorare sugli atteggiamenti delle nuove generazioni, attivando il cambiamento a partire dai contesti scolastici: alunni, insegnanti, genitori e tutti gli altri adulti che hanno funzioni educative. 13


Gli interventi di IREOS nelle scuole secondarie di primo grado di Firenze

Da Giove e Giunone a Barbie e Ken un intervento sui bullismi e le discriminazioni legate agli stereotipi di genere PROGETTAZIONE 14


Progettazione Scuole medie - Riflettere e mettere in discussione l'omofobia non solo come un pregiudizio che riguarda una minoranza di persone (gay e lesbiche) ma inquadrando il problema all'interno di un discorso piĂš ampio che ci riguarda tutti:

GLI STEREOTIPI DI GENERE - Questione trans - Evidenziare i meccanismi comuni dell'omofobia e

degli altri pregiudizi e meccanismi di discriminazione: ragionamenti stereotipati, paura delle diversitĂ , bisogno di conformarsi alla maggioranza 15


Obiettivi del progetto 

Migliorare la capacità di ragionare in modo non stereotipato

Aumentare il rispetto e la capacità di integrazione delle diversità

Stimolare una riflessione critica sugli stereotipi di genere, sui pregiudizi sessuali tipici della nostra società e sui modelli sociali attuali prevalenti di mascolinità e femminilità

Sensibilizzare sui comportamenti e sulle dinamiche di discriminazione

Parlare di omosessualità!

Ridurre omofobia e transfobia 16


Metodologia 

4 incontri di due ore:

2 psicologi o 1 psicologo e 1 volontario/a

stimolare partecipazione attiva studenti: (destrutturazione setting tradizionale, stile di conduzione che stimola l'interesse agli argomenti e l'espressione libera di opinioni)

Tecniche esperenziali: gioco degli stereotipi, gioco Io sì, io no!, role-play

Uso di materiale audiovisivo

Collegamenti interdisciplinari

Spazio per riflessioni e discussioni di gruppo 17


Riflessioni conclusive... 

“Successo del progetto”: numerose adesioni (17 classi, circa 340 studenti)

interesse e partecipazione degli studenti e soddisfazione insegnanti

Complessità dell'elaborazione del concetto di stereotipo mentre buona comprensione dei contenuti riguardo omosessualità e discriminazione

Efficacia video e gioco Io sì, io no! Che fa sperimentare le dinamiche di discriminazione dei gruppi di maggioranza sulle minoranze

18


...gli aspetti critici che emergono dai ragazzi... 

Grande confusione tra omosessualità (orientamento sessuale) e disforia di genere (identità di genere);

“I gay non possono avere figli”: il tema dell'omogenitorialità è quasi del tutto sconosciuto

Difficoltà di “immaginare” nuovi modelli di famiglia

19


...il lavoro sui nuovi modelli di famiglie.... 

Omogenitorialità come ultimo baluardo del pregiudizio, definito però come proibizione sacra a tutela dei bambini;

Scardina una serie di credenze aprioristiche fondative della nostra società, come quella che i genitori siano 2, un maschio e una femmina;

Numerose ricerche (dagli anni 80 ad oggi, sia nel nordamerica che in Italia) cercano risposte alla domanda “i bambini delle famiglie omogenitoriali corrono dei rischi?”

Tutte concludono che non vi sono differenze nella sessualità di figli cresciuti da genitori omosex; nessuna differenza riscontrata nei livelli di benessere di questi bambini; 20


...il lavoro sui nuovi modelli di famiglie.... 

Esistono invece rischi di esclusione sociale legati all'assenza di riconoscimenti giuridici per coppie omosex e “rischi” di riconoscimenti legali di tutela e affido dei figli per genitori omosex e trans...

È giunto il momento di chiedersi “come possiamo ridurre l'omonegatività sociale?” , cercando di individuare possibili interventi inclusivi: nella legislazione sull'istituto della famiglia, come in ambito educativo , in primis nelle istituzioni scolastiche e nell'interazione con dirigenti, insegnanti, educatori, altri genitori, personale non docente etc...

Buon Lavoro a tutt*! 21


Bibliografia 

 

Ricerca: “La prevenzione del bullismo omofobico: Un intervento sulle discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere” di Dèttore D.; Antonelli P. ; Santoni B. ; Pazzaglia I. Dipartimento di psicologia, Università degli studi di Firenze, 2011 “L'identità sessuale a scuola: Educare alla diversità e prevenire l'omofobia” di Santoni B. e Batini F. Liguori editore, 2009 “Omofobia: Strumenti di analisi e di intervento” di Graglia M. - Carocci Faber, 2012

“L'offesa peggiore: L'atteggiamento verso l'omosessualità, nuovi approcci psicologici ed educativi” di Pietrantoni L. - Ed. del Cerro, 22 1999


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.