ALTO MANTOVANO
Mantova - PAGINA 9 -
> RODIGO <
La tredicesima edizione continua tra sonorità blues e atmosfere celtiche
GARDA CHIESE: INTERVENTI IN TEMPI RECORD SULLE TUBATURE
Castelli in musica nell’alto mantovano
L’ultimo in ordine di tempo è stato l’intervento sull’impianto pluvirriguo Rodigo-Goito, che garantisce l’irrigazione a 720 ettari di campagna, coltivata in gran parte a melone. Ma per le squadre del Consorzio di bonifica Garda Chiese le riparazioni alle tubazioni interrate e ai relativi impianti di sollevamento che le alimentano sono quasi quotidiane. Un impegno gravoso per l’ente: le tubazioni si snodano, infatti, su 1200 chilometri, a servizio di un’area di circa 11 mila ettari, la maggior parte dei quali in territorio collinare. Il consorzio, grazie alla propria macchina organizzativa, riesce a eseguire tutti gli
interventi in tempi molto rapidi e con proprio personale specializzato, sia sugli impianti elettrici e meccanici che sulle reti di distribuzione, che raggiungono capillarmente tutte le utenze agricole. Il lavoro appena concluso, portato a termine in tempi record da una squadra di tecnici del consorzio coordinati dal capoguardia Massimo Dallabella, riguardava la sostituzione di un elemento di tubazione in vetroresina della linea principale, di 60 centimetri di diametro: dopo poche ore dal guasto la rete era già operativa. Velocità e contenimento dei costi sono possibili grazie alla gestione oculata dell’ente: “In questi
ultimi anni, le economie di gestione hanno consentito di intervenire con cospicui fondi del bilancio consortile per adeguare e mettere a norma dal punto di vista impiantistico tutti gli impianti – spiega il presidente Gianluigi Zani - nonché di migliorare le professionalità interne al fine di evitare di ricorrere a ditte esterne, migliorando così l’efficienza e riducendo tempi e costi di manutenzione”.
> MARMIROLO <
Sopra, Tommy Fiammenghi, a fianco Gabriel Delta
Q
ualcuno suona tra le rovine di un castello o di una torre, appena illuminato da una luce lieve. Sembra una cornamusa. Si sente anche un organetto e forse un banjo. Atmosfere lontane, melodie tradizionali dei paesaggi verdi della Scozia o dell’Irlanda. No, non è lo spot della prossima stagione del “Trono di Spade”. Ma l’essenza di “Castelli in Musica”, la rassegna giunta alla sua tredicesima edizione che, fino al 26 agosto, porta nei borghi dell’alto mantovano la musica celtica, country e popolare, esaltando quei palcoscenici naturali in cui si adagiano architetture medievali o rinascimentali. Luoghi magici, spesso inusuali che aggiungo fascino alla proposta musicale. Sabato 30 luglio in piazza Vit-
torio Emanuele III a Monzambano è di scena il repertorio celtico medievale con Belthane, trio ben amalgamato compsto da voce, arpa e tastiere. Arie e ballate accanto a spunti strumentali che rendono vivace il concerto. Sabato 6 agosto a Pozzolio sul Mincio, in piazza Aldo Moro, c’è la Gabriel Delta Band. Chitarrista esperto e versatile di origini argentine, Gabriel Delta durante la sua carriera bicontinentale, estesa anche al Nord America, ha condiviso palcoscenici, session, e festival con i massimi esponenti del blues contemporaneo, compresi B.B. King, James Cotton, Eugene “Hideaway” Bridges, Taj Mahal, Roy Rogers, Melvin Taylor, Larry Mc Cray, la Blues Brothers Band, Watermelon Slim e tanti altri. Dopo ferragosto si riprende dal
castello di Pozzolengo dove, venerdì 19 agosto, si esibisce “In Sta Via”, il nuovo progetto di Roberto Tombesi, voce storica dei Calicanto, il top del folk italiano. Tradizione veneta e temi celtici sono il filo conduttore del concerto. La sera dopo, sabato 20 agosto, in piazza Castello a Medole suonerà la Tommy Fiammenghi Band. Chitarrista elettrico e acustico, raffinato cantautore, Fiammenghi propone un mix tra rock, blues e country. La rassegna si chiude venerdì 26 nel Castello dell’Incoronata a Cerlongo con i concerti degli Stickyes, tastiere e percussioni per respirare le atmosfere di New Orleans in bilico tra folk e, blues e south rock. Tutti i concerti iniziano alle 21.15 con ingresso gratuito.
LAVORI IN CORSO ALLA SCUOLA MEDIA
Un cantiere da 120mila euro per completare la riqualificazione energetica della scuola media di Marmirolo. L’operazione, che prenderà il via in questo periodo, fa parte di un più ampio progetto dal valore di 320mila euro, partito lo scorso anno proprio per ammodernare il principale edificio dell’istituto Comprensivo, quello che ospita il maggior numero di alunni. Il nuovo intervento previsto consiste nella realizzazione del secondo lotto di riqualificazione energetica, messo in programma dall’amministrazione con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. In particolare verrà portato a termine il completamento della sostituzione degli infissi esterni, degli avvolgibili e l’isolamento dei cassonetti delle tapparelle presenti esclusivamente nelle aule, laboratori e servizi al piano terra che si affacciano su via G. Leopardi e via G. Parini. Il Comune aveva commissionato già due anni fa, nel 2014, uno studio di diagnosi energetica della scuola secondaria di primo grado
G. Marconi, finalizzato al miglioramento dell’efficienza dell’edificio. In quella occasione erano stati individuati una serie di interventi prioritari come la sostituzione dei serramenti, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, il rivestimento a cappotto delle murature, l’isolamento del solaio sottotetto, la sostituzione delle caldaie e dei bruciatori esistenti con nuovo generatore modulare a condensazione e la sostituzione delle pompe di circolazione. Durante il 2015 era stato poi eseguito il primo lotto “comprendente appunto la sostituzione degli infissi esterni – spiega l’ufficio tecnico di piazza Roma - degli avvolgibili e la coibentazione dei relativi cassonetti delle aule, aule speciali, laboratori ed uffici del primo e secondo piano dell’istituto, e i lavori idraulici inerenti il montaggio delle valvole termostatiche sui tutti i radiatori”. Tra gli altri lavori che riguardano la scuola ne è stato previsto un altro che l’amministrazione tiene ad evidenziare: la verifica sismica di vulnerabilità dell’edificio. Un ulteriore intervento, nell’ottica della sicurezza, inserito nel bilancio di previsione per una spesa di 30mila euro.
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