Il Punto Stampa

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Anno 30 - N° 3 - € 0,50

Marzo 2011

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I giovani chiedono più coraggio nelle scelte per il rilancio del Paese

IL PAESE CHE VOGLIAMO: LIBERI… DI FARE IMPRESA

di Marco Colombo Presidente Nazionale Giovani Confartigianato

“Il Paese che vogliamo: Liberi… di fare impresa” è il titolo scelto per l’assemblea nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Solo in un Paese dove le imprese e le persone sono supportate nel loro sviluppo, si possono creare le condizioni per una reale libertà. A volte sembra che i problemi delle nostre imprese e dei nostri collaboratori nei confronti dei quali ci sentiamo responsabili di garantire, tutti i giorni, uno stipendio non interessino e quindi, ancora una volta, siamo costretti ad arrangiarci da soli. A volte sembra quasi che siamo noi ad essere staccati dalla realtà. Nel paese che vogliamo per le imprese chiediamo con determinazione un progetto fondato su quelle riforme di cui da troppo tempo si parla ma la cui piena attuazione sembra ancora essere lontana. La politica forse non ha ancora compreso che se il nostro Paese ha pagato un prezzo meno pesante di altri questa crisi, è proprio grazie al nostro tessuto imprenditoriale che ha resistito magari ridimensionandosi ma che ancora esiste. Il nostro è un Paese che ha la potenzialità per

tornare ad essere competitivo e agganciare la forte crescita che Paesi europei come la Germania stanno ottenendo. Il nostro futuro dipenderà dalle scelte che il sistema politico deciderà di adottare. L’Italia ha i numeri per evitare il declino a patto che smetta di sprecare risorse e talenti, e affronti le riforme strutturali che riguardano il tema del welfare, dell’occupazione, dell’istruzione, delle infrastrutture e della burocrazia. I dati sull’occupazione ci forniscono l’occasione per una riflessione che tocca tutto il sistema. Ci troviamo di fronte non solo a una drammatica realtà che indica una disoccupazione giovanile quasi al 30% ma che evidenzia anche un impatto pesante sul sistema previdenziale, sulla stabilità sociale, sull’economia, sulle imprese, sul nostro stesso futuro. Il momento economico è difficile per tutti ma sicuramente alcune categorie vivono situazioni più pesanti come il settore manifatturiero e quello delle costruzioni. In altri settori, come nella meccanica e nei servizi, molte aziende possono viaggiare ad una velocità superiore anche se nessuno ha la sensazione di guidare una Ferrari. Per questo dobbiamo creare nuova fiducia negli

investitori stranieri, siamo pur sempre la terza economia europea alla pari del Regno Unito, e la sesta economia mondiale. Siamo il Paese con il primato europeo per numero di giovani imprenditori. L’economia mondiale

hanno risorse da riversare sul mercato. Senza immaginare il confronto mondiale come una guerra commerciale permanente, appare necessario uscire in massa dai nostri territori per acquisire nuove opportunità per i

cresce in particolare nei paesi emergenti come Brasile, India, Indonesia, Africa oltre alla solita Cina, e questa circostanza deve essere vista come un’opportunità. Occorre orientare il nostro Made in Italy verso quelle economie che oggi

nostri prodotti. Per fare questo abbiamo bisogno di un Paese moderno, fatto di infrastrutture, di giustizia rapida, di formazione dei giovani, di un fisco equo sorretto da una seria lotta all’evasione fiscale, di quelle libe-

ralizzazioni che rendono meno ingessato il mercato e consentano alle imprese di crescere e svilupparsi e ad altre di nascere. Tutto questo lo diciamo perché anche da noi, come accade per altri Paesi che crescono ad un ritmo del 3-4% annuo, si possa saltare la soglia deprimente dell’1% annuo. Per questi motivi e per poter investire nelle nostre imprese nel paese che vogliamo le imprese chiedono di agevolare l’accesso al credito, le banche italiane sono tra quelle a livello mondiale che meglio hanno reagito alla recente crisi mondiale, ma sono anche le stesse che non investono nei progetti dei giovani e che preferiscono la garanzia del capitale all’investimento nelle idee. Al sistema bancario, quindi, chiediamo di più. Chiediamo di guardare lontano, di lavorare insieme a noi, di investire insieme a noi per andare verso nuovi mercati dove la scommessa del Made in Italy possa risultare vincente. Nel Paese che vogliamo serve una scuola in grado di dialogare con il mondo delle imprese. I giovani sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto, faticano a trovare lavoro e se lo trovano sono spesso precari. In Italia i

giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, non cercano lavoro sono 900.000 e salgono a 2.000.000 se inseriamo anche i disoccupati. Bisogna costruire un legame che porti i giovani a fare un tuffo nella realtà vera, nel mondo del lavoro, un mondo dove gli apprendisti di oggi possano essere i manager di domani. Nei nostri giovani deve tornare la voglia di scommettere su se stessi, di avere fame di lavoro e gusto per il lavoro senza timori e senza riserve mentali. Questa fase della nostra economia deve aiutarci a temere solo “il non lavoro” non ad avere paura di un lavoro diverso, nuovo e antico. Nel Paese che vogliamo per essere liberi di fare impresa serve una politica che torni ad essere responsabile, vicina alla gente, attenta al bene della collettività e non dei pochi. Il bene comune deve essere la vera e unica priorità, affinché si possa dare respiro a quella società fatta di migliaia di famiglie e imprese che con il proprio lavoro hanno mantenuto e mantengono intatto il tessuto sociale italiano, il grande valore che ha contribuito a creare quell’unità d’Italia che nei prossimi giorni ci apprestiamo a festeggiare.


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Il presidente di ANCE Lecco analizza la difficile situazione congiunturale

Più rispetto e regole certe per l’attività edile La frenata del mercato privato e la paralisi del settore pubbblico “È un momento difficile per l’edilizia, anche per quella lecchese. Forse il più difficile dell’ultimo triennio. Le conseguenze della crisi internazionale, che nell’ultimo biennio hanno colpitoo tutta l’industria manifatturiera, stanno ora manifestandosi nel nostro settore, che come sempre è l’ultimo a risentire delle difficoltà congiunturali, ma è anche l’ultimo a ripartire. Così, mentre il resto dell’industria inizia ad intravvedere spiragli di ripresa, l’edilizia vive una fase problematica”. Mario Sangiorgio, presidente di ANCE Lecco, analizza con lucidità la fase che il settore delle costruzioni sta attraversando e le sue cause: “Del resto già nel corso dell’assemblea del 2009 lo avevamo detto: nel 2011 si sarebbe chiuso un ciclo per il nostro settore. Del resto molti nodi irrisolti stanno venendo al pettine. Penso in primo luogo alle difficoltà del mercato privato, quello che negli anni di sviluppo ha spinto il nostro settore: molte famiglie sono state colpite dalla crisi che ne ha ridotto significativamente le capacità di risparmio, e il sistema bancario non ha certo incentivatto la voglia di investire nel mattone, stringendo sulla concessione dei mutui. A livello pubblico, poi, l’Italia è ferma al palo da troppo tempo. Il Piano Casa non è mai decollato, nonostante gli annunci, e gli investimenti in infrastrutture languono. Fortunatamente, sotto questo aspetto, la Lombardia è in controtendenza, con i progetti delle grandi opere che stanno decollando. Ma anche in questo caso, su questa volontà precisa della Regione pesano le risposte che devono arrivare da Roma”.

Ad aggravare la situazione, sta un clima generale che, anche sui media, non aiuta certo il settore: “È avvilente leggere sui giornali solo di “colate di cemento”, quasi che a ciò si riduca solo la realizzazione di un’opera, pubblica o privata che sia. È avvilente perché ci si dimentica che, dietro ad ogni opera, sta lo sforzo di progettazione di un professionista, l’impegno e la passione di un’impresa, il lavoro di decine di lavoratori. E ogni opera è un pezzo di un ingranaggio che permette al territorio di crescere, di stare al passo con le richieste del mercato, di creare sviluppo economico, occupazione, valore aggiunto. Muovere critiche per il gusto di attaccare o di fare notizia non ha senso: è un modo troppo semplicistico di considerare la realtà”. Proprio questo aspetto è, per molti versi, quello che più infastidisce il presidente di ANCE Lecco: “Siamo stanchi di essere demonizzati ad ogni cantiere che si apre sul territorio. Siamo stanchi che la nostra attività sia strumentalizzata ai fini della lotta politica. Siamo stanchi di essere trattati come imprenditori ‘di serie B’, come se i nostri rischi di impresa fossero diversi da quelli di qualsiasi altra attività imprenditoriale. Siamo stanchi di essere presi di mira quando bisogna manifestare dei risultati negativi per quanto si fa sul territorio, e essere invece dimenticati quando si tratta di esprimere consensi sul lavoro realizzato, trascurando di mettere in rilievo tutte le iniziative che, anche come Associazione, mettiamo in campo per dare un contributo alle te-

matiche generali che coinvolgono anche il nostro sistema. Chiediamo rispetto per il nostro lavoro quotidiano e per l’impegno con cui ogni giorno affrontiamo, come ogni altra impresa, la sfida di un mercato sempre più difficile”. Un rispetto che i costruttori lecchesi chiedono anche al mondo della politica, anche in ambito provinciale: “Ci lamentiamo del ‘teatrino della politica’ che purtroppo si svolge troppo spesso nei palazzi romani, da cui arriva un quadro certo non positivo per l’immagine del nostro Paese accompagnato da leggi che costantemente mettono in difficoltà il mondo delle imprese. E non ci rendiamo conto che anche nel piccolo orizzonte locale c’è il rischio che, per pure ragioni di contrasto politico, ci si dimentichi di un valore fondante di ogni società veramente civile, che è la continuità nelle decisioni amministrative e politiche”.

Un evento promosso da architetti, costruttori e Provincia di Lecco

Il territorio si mette in mostra Dal 26 marzo al 29 maggio all’ultimo piano della Casa dei Costruttori un evento espositivo che coniuga ortofoto e strumenti multimediali per consentire di scoprire in modo nuovo i diversi aspetti della provincia di Lecco La Casa dei Costruttori, sede di ANCE Lecco, si sta preparando ad allestire, all’ultimo piano dell’edificio progettato da Mario Botta e già sede di importanti iniziative espositive, una mostra dal titolo: “Scopri il tuo territorio: La provincia di Lecco si mette in mostra”. L’evento, promosso dall’Assessorato al Territorio della Provincia di Lecco e organizzato con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti e di ANCE LECCO, si colloca all’interno di un progetto di azioni in ambito formativo e divulgativo che ha l’obiettivo di coinvolgere i professionisti, gli amministratori e l’intera popolazione della provincia nei processi di governo del territorio. A partire dal nuovo Data Base topografico, prodotto dall’Ente provinciale e distribuito ai 90 comuni del

territorio nei mesi scorsi, si intende quindi coinvolgere il più ampio pubblico con una iniziativa espositiva, capace

un territorio visto e compreso, quindi, a 360 gradi, fatto di turismo, ambiente, imprese, società, cultura.

di offrire una visione insolita e di grande appeal della provincia lecchese e di diffondere ad ogni livello la consapevolezza che la pianificazione territoriale ha un rapporto stretto e dialettico con tutti gli aspetti della vita quotidiana:

In particolare, utilizzando le suggestive ortofoto dell’intero territorio provinciale, ma anche attraverso l’impiego di strumenti e tecnologie multimediali, la mostra vuole far scoprire ai cittadini ciò che sul territorio esiste e magari non

si vede, le trasformazioni che si sono prodotte nel tempo, i processi di evoluzione determinati da scelte urbanistiche, ambientali ed economiche. La mostra sarà affiancata da una serie di iniziative collaterali di approfondimento: convegni, seminari, incontri e serate a tema, attraverso le quali offrire una visione a più voci del territorio provinciale. Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani e al mondo della scuola, attraverso un nutrito programma di visite guidate condotte da MateriaViva in collaborazione con il Politecnico Polo regionale di Lecco. Ma la mostra sarà interamente visitabile e fruibile anche da singoli cittadini o gruppi, in tutto il periodo della sua apertura, che si svilupperà per due mesi interi, dal 26 marzo fino al 29 maggio.

Non va infatti dimenticato che, più che altri settori manifatturieri, l’edilizia si trova a doversi misurare, nella sua attività quotidiana, con il contesto che la circonda e con le regole che il pubblico definisce “Non intendiamo entrare nel merito e giudicare se la pianificazione del territorio fatta nel passato sia giusta o meno. Di questo ci si occupa in fase di discussione di piani di programmazione territoriali. Resta il fatto che, se sono state scritte delle regole, queste valgono, indipendentemente dal colore politico dell’Amministrazione in carica, fino a che nuove regole non vengono scritte. Le nostre imprese hanno bisogno di poter operare in un quadro di regole certe e definite, hanno bisogno di programmare la propria attività come qualunque altra impresa. Non possiamo essere vincolati dalla bandiera che sventola a palazzo, qualunque esso sia e di qualsiasi colore politico sia espressione, e che porta qualcuno a dire che ciò che ieri era giusto oggi non lo è più solo perché non siede più in cabina di regìa”. I problemi con il pubblico non si fermano però qui: “Come settore paghiamo più di altri il costo della burocrazia e siamo fortemente penalizzati dai gravissimi ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, ingessate dall’obbligo del rispetto del Patto di stabilità e penalizzate dai minori trasferimenti. Ma non solo. Spesso siamo costretti a misurarci con procedure che si basano su formule, come il “massimo ribasso”, che penalizzano le imprese in regola e aprono la strada, invece, a operatori meno affidabili: lo dimostra, del resto, lo stato di molti cantieri pubblici aperti e poi non conclusi, perché i ribassi effettuati, nell’ordine anche del 40/50 per cento, si dimostrano alla prova dei fatti insostenibili. Senza parlare, poi, del pericolo che in questo sistema si infiltri la malavita, che non ha certo nulla da perdere anche a lavorare sotto costo”. “È ora che anche il pubblico capisca che deve cambiare strada, deve imparare a governare l’intero processo che sta dietro un’opera – afferma ancora Sangiorgio - E i professionisti, da parte loro, si dimostrino in grado non solo di occuparsi degli aspetti architettonici di un intervento, ma anche dell’impatto che ha sull’ambiente e sul contesto in cui si inserisce, oltre che degli aspetti di valorizzazione del proprio progetto, stabilendo una soglia al di sotto della quale non è possibile partecipare alla sua realizzazione”. Ma anche su altri fronti il settore delle costruzioni chiede attenzione: “In primo luogo il sistema bancario. Le banche devono smettere di aprire l’ombrello quando c’è il sole, salvo poi chiuderlo quando piove. Comprendiamo una giusta prudenza nel concedere gli affidamenti, ma non possono pensare di paralizzare il mercato, chiudendo i rubinetti quando un’azienda, non per colpa sua ma per il ritardo con cui il pubblico paga, si trova ad aver bisogno di risorse per proseguire la propria attività. Allo stesso modo chiediamo, in questa fase, responsabilità da parte del sindacato, con il quale per altro collaboriamo positivamente su tanti fronti, a cominciare da quello della formazione e della sicurezza: di fronte alle difficoltà momentanee di un’azienda, connesse alla congiuntura, occorre insieme studiare le forme più idonee per tutelare impresa e lavoratori, evitando di generare inutili allarmismi. Siamo tutti sulla stessa barca: non dimentichiamolo”.


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Mostra sui Carabinieri alla Torre Viscontea dal 16 marzo

Marco Monaldi a Lecco per i 150 anni dell’Unità d’Italia di Mauro Galli Evento di grande rilievo per il “Pittore dell’Arma” Marco Monaldi. Dal prossimo 16 marzo, infatti, esporrà alla Torre Viscontea di Lecco, fino al 4 aprile, una quarantina delle sue opere sui Carabinieri, in una personale dal titolo molto significativo, “L’Arma dei Carabinieri nell’Unità d’Italia”, nell’intento di celebrare nel modo migliore i 150 anni dell’Unità d’Italia (avvenuta il 17 marzo 1861 nel Parlamento di Torino) da parte delle autorità lecchesi, soprattutto del nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, il tenente colonnello Marco Riscaldati. La mostra, resa possibile grazie all’interessamento, oltre che del neo Comandante dei Carabinieri lecchesi, anche del sindaco Virginio Brivio e della dott. Barbara Cattaneo, Conservatore dei Musei Civici di Lecco, verrà presentata nel vernissage del 16 marzo, alle ore 17,30, dal critico d’arte Silvano Valentini, giornalista del “Punto Stampa” e presidente onorario dell’Associazione artistico-culturale “Bottega dell’Arte” di Castello Brianza (Lecco), oltre che neo direttore artistico di “Barzago Arte”, il quale da anni segue nella sua ascesa professionale Marco Monaldi.

Per quanto riguarda l’artista, è nato ad Ancona nelle Marche il 4 marzo 1949, poi si è trasferito in Lombardia e attualmente risiede a Orsenigo (Como), con innumerevoli concorsi ed esposizioni alle spalle, la mostra all’ElmepeLariofiere di Erba dal 6 al 14 giugno 1992, l’esposizione alla “Tavolozza” di Lecco dall’8 al 20 maggio 1993, il concorso della “Tavolozza d’oro” all’Elmepe-Lariofiere di Erba dal 10 al 18 settembre 1994, l’estemporanea di Alserio (Como) nel 1998, dove vinse il primo premio, la mostra ad Albese nel 2001, a Villa Erba a Cernobbio nel giugno 2003, a Lentate sul Seveso il 17 ottobre 2004, a Villa Scaccabarozzi di Usmate-Velate dal 29 ottobre al 12 novembre del 2007 e numerose altre, a Sanremo, Sirmione, Como e Desio. Tra le ultime iniziative segnaliamo la mostra “Fratello Sole, Sorella Luna”, dal 4 al 19 ottobre 2008 a Erba, l’esposizione all’Arengario di Monza “Carabinieri in Arte” nel novembre dello stesso 2008, presente il noto artista Franco Albarello, la mostra a Fermo nelle Marche il 27 giugno 2009, con lo stemma araldico dell’Arma donato alla locale caserma dei Carabinieri, e la personale dall’1 al 4 novembre 2009 al Palazzo Municipale di Merate (Lecco).

A destra, il “Pittore dell’Arma” Marco Monaldi Sotto, la Banda dei Carabinieri


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La Giunta di Confindustria Lecco ha designato Giovanni Maggi quale candidato alla Presidenza La Giunta di Confindustria Lecco ha designato l’8 febbraio il nome del candidato alla presidenza dell’Associazione, da sottoporre al voto della prossima Assemblea dei soci. È Giovanni Maggi, attuale Vicepresidente di Confindustria Lecco con delega alle Prospettive Internazionali, il candidato indicato a larghissima maggioranza dalla Giunta per la successione all’attuale presidente Franco Keller, alla guida dell’Associazione dal 2007 e giunto alla scadenza del proprio mandato. La Giunta si è espressa dopo avere ascoltato le indicazioni della Commissione di Designazione, nominata dalla Giunta stessa lo scorso novembre, emerse dalle consultazioni con gli imprenditori. “Sono molto onorato della scelta dei colleghi imprenditori che hanno voluto indicare il mio nome, anche se naturalmente sarà compito dell’Assemblea confermare la scelta della giunta – commenta il candidato designato Giovanni Maggi. Quello della presidenza di Confindustria Lecco è un impegno estremamente importante poiché al presidente di una Associazione come la nostra va il compito di rappresentare l’Industria in un territorio dove questa gioca un ruolo fondamentale, sia a livello economico che sociale. Proprio per questo è un privilegio rappresentare gli imprenditori che con orgoglio partecipano attivamente alla crescita e al benessere comuni”. “Interpreto questa designazione – continua Maggi – come un apprezzamento per il lavoro

svolto in Associazione prima che per la mia persona. Di questo ringrazio Franco Keller che ha dato a me e alla squadra deleghe e spazio per operare”. “È per me motivo di soddisfazione la designazione da parte della giunta, con la quale concordo pienamente e che individua nell’attuale vicepresidente il candidato alla presidenza di Confindustria Lecco – commenta il presidente in carica Franco Keller. In questi anni abbiamo lavorato intensamente fianco a fianco e soprattutto nel campo dell’internazionalizzazione, aspetto per noi strategico, Giovanni Maggi ha operato molto bene e con ottimi risultati. Sono certo che la sua conferma alla presidenza da parte dell’Assemblea garantirebbe anche la continuità di quanto fatto negli ultimi quattro anni ma, soprattutto, rappresenterebbe la certezza di dare all’Associazione nuova energia e spunti di crescita in un momento in cui è vitale aprirsi a nuovi mercati e aspirare a nuove mete”. “Vengo da una famiglia di industriali che hanno fatto dell’attaccamento al lavoro, al “fare” e al territorio il filo conduttore di una attività che perdura e cresce da quattro generazioni – conclude Giovanni Maggi. Questa è stata la base a partire dalla quale anche io, come molti altri colleghi del lecchese, ho cercato di avvicinarmi a sfide sempre nuove in Italia e all’estero. Questa duplice tensione, fra radicamento locale e sguardo globale, credo debba essere sempre presente nel modo in cui viviamo il ruolo di imprenditori”.

Chi è Giovanni Maggi Lecchese, classe 1963, Giovanni Maggi è socio con il fratello Corrado e con il padre Pino, che ricopre la carica di Presidente, della holding Maggi Group SPA che controlla fra le altre la Maggi Catene SPA, la società di famiglia fondata dal bisnonno nel 1925. Il fatturato della holding Maggi Group SPA si è attestato nel 2010 ad un totale di 30 milioni di Euro. 150 gli occupati nel complesso. Giovanni Maggi è Consigliere Delegato della Maggi Catene SPA e della Zincofuoco Bergamasca SPA. Imprenditore di quarta generazione, Giovanni Maggi ha dapprima conseguito un master in Direzione Aziendale e si è poi specializzato ulteriormente con un percorso in SDA Bocconi e successivamente presso istituti formativi in Inghilterra e in Germania. Giovanni Maggi è inoltre giornalista pubblicista. Molteplici anche le esperienze e le cariche in ambito associativo. Giovanni Maggi è stato infatti presidente del Gruppo Giovani Imprenditori API dal 1994 al 1997 e, nello stesso periodo, membro del Consiglio Direttivo e della Giunta della stessa Associazione; nel periodo 1997-1998 ha fatto parte dell’Eurosportello della Camera di Commercio di Como; dal 1999 al 2003 è stato consigliere incaricato all’Internazionalizzazione di Confindustria Lecco; dal 2003 al 2007 è stato consigliere incaricato alle Opportunità Industriali di Confindustria Lecco; dal 2007 al 2009 ha fatto parte del CdA del centro espositivo Lariofiere. Attualmente Giovanni Maggi è vicepresidente di Confindustria Lecco con delega alle Prospettive Internazionali e al Politecnico; presidente del CdA di Union Service Srl, società di servizi di Confindustria Lecco. Fa parte inoltre del Consiglio Direttivo di RetImpresa, agenzia per il coordinamento del sistema Confindustria sulle nuove forme di aggregazione previste dal “contratto di rete”, del Consiglio Direttivo della Camera di Commercio di Lecco e del Consiglio Direttivo di UniverLecco.

L’osservatorio congiunturale secondo semestre 2010 di Confindustria Lecco Il Centro Studi di Confindustria Lecco ha elaborato i dati dell’Indagine congiunturale relativa al secondo semestre 2010. Sono stati monitorati gli indicatori riguardanti l’evoluzione degli ordini, dell’attività produttiva e del fatturato, nonché le dinamiche legate all’approvvigionamento delle materie prime. L’indagine ha inoltre esaminato quali interventi le imprese hanno attuato per recuperare competitività e le attese sul fronte occupazionale. Gli indicatori esaminati assumono valori positivi anche se è rilevabile un rallentamento della velocità della ripresa rispetto a quanto evidenziato nell’edizione del I semestre. Le performance tendenziali si mantengono vicine al 10%, con incrementi che premiano soprattutto l’attività produttiva, mentre la congiuntura rispetto al dato di giugno 2010 registra solo deboli variazioni, comunque positive. Nel dettaglio, rispetto al corrispondente semestre 2009 la domanda registra + 8,1%; la produzione +12,1%; il fatturato +10,7%. La stessa enfasi positiva non si riscontra però nelle variazioni rispetto a quanto registrato nella prima metà dell’anno: la domanda assume un 3,3%; l’attività produttiva un limitato 0,7% e il fatturato un 1,5%. Nonostante il rallentamento, le aspettative per i primi mesi del 2011 si rivelano positive (oltre il 6%) e confermano il persistere del clima di fiducia delle imprese del campione.

Le imprese del territorio lecchese confermano la propria identità di sub fornitori, con oltre l’88% del fatturato del secondo semestre del 2010 realizzato attraverso il canale B2B. In media il 43% delle vendite sono generate oltre i confini nazionali, in prevalenza l’export è destinato ai mercati dell’Europa. Assumono comunque rilevanza gli Stati Uniti e i Paesi del BRIC. Le imprese medie (oltre i 50 occupati) sono tra le più internazionalizzate mentre, a livello di settore di attività, le imprese metalmeccaniche rivelano la più alta propensione al commercio con l’estero. L’Indagine evidenzia anche alcune criticità. L’utilizzo della capacità produttiva non satura gli impianti e si attesta in media al 65%, dato di circa 9% in meno rispetto a quanto rilevato a metà anno. La variazione può essere in parte spiegata dalla caratteristica stagionale di alcuni prodotti che incidono per oltre un terzo del totale (il 36.8%). Le attività non realizzate internamente ma attraverso pratiche di outsourcing contribuiscono per circa il 7% della produzione. Nella quasi totalità dei casi si tratta di subfornitori che operano entro i confini nazionali. La variabilità legata ai costi per l’approvvigionamento delle materie prime rappresenta un ulteriore elemento negativo. In media la variazione tendenziale dei prezzi descrive un aumento del 14,6% rispetto allo stesso semestre 2009, mentre

nel periodo luglio-dicembre 2010 l’incremento medio rilevato è stato del 7%. Le variazioni assunte dalle materie prime sono dipese fortemente dalla loro tipologia. Tra tutte i metalli, in particolare quelli ferrosi, hanno subito gli incrementi più rilevanti verso la fine del secondo semestre. Tali aumenti continueranno a manifestarsi anche nei primi mesi del 2011. Volatilità dei prezzi e dinamiche dipendenti dai mercati finanziari non possono facilitare certamente il lavoro delle imprese. Le imprese lecchesi hanno messo in atto interventi per recuperare la competitività, dedicando apposite risorse. Le aziende del campione hanno investito mediamente il 3,8% del fatturato del secondo semestre in innovazione di processo (impianti, macchinari, certificazioni ecc), il 2,3% in innovazione di prodotto e attività brevettuale e l’1,7% per attività di promozione e marketing. Tali quote risultano in lieve contrazione rispetto ai dati comunicati a fine giugno del 2010. Per quanto concerne le previsioni rispetto allo scenario occupazionale, l’80% delle imprese ipotizza il mantenimento degli attuali livelli e il 15% comunica una possibile diminuzione della forza lavoro. Si tratta però di un giudizio relativo alla tendenza e non al numero assoluto di unità oggetto di possibili variazioni.

Il commento del presidente Franco Keller: “Indicatori positivi ma decelerazione dei ritmi di crescita. Export bene al 43%” Leggendo i dati rilevati dal nostro Centro Studi e relativi al secondo semestre 2010 possiamo dire che, se è vero che la ripresa ha rallentato nella seconda parte del 2010, gli indici mantengono comunque un segno positivo. Il fatto poi che le previsioni per il primo semestre dell’anno in corso siano positive ci fa dire che quanto evidenziato nella prima parte del 2010, dove i dati erano ampiamente positivi, non è stato un fuoco di paglia. Se il raggiungimento dei livelli pre-crisi pare ancora un traguardo lontano e molta strada deve essere ancora percorsa, dai dati emerge che le imprese sono sul giusto tracciato. Un dato di notevole rilievo e che marca fortemente il nostro territorio è che il 43% della produzione è destinato all’estero, fatto che avvicina il nostro al modello tedesco. Questo vuol dire essere agganciati a una dinamica trainante. Nel dettaglio, sono le imprese del settore metalmeccanico a far registrare la più elevata propensione all’internazionalizzazione. Naturalmente, data la vocazione del distretto, questo contribuisce a rendere buono il quadro complessivo. Rispetto all’occupazione, se resta assodata la considerazione che anche un solo posto di lavoro perso è uno di troppo, è comunque opportuno segnalare che il trend di ricorso agli ammortizzatori sociali è attualmente orientato alla riduzione. In particolare si è assistito a una diminuzione dell’utilizzo di ore di CIGO. Il ricorso a CIGS e Cassa in deroga resta ancora significativo, ma nei mesi finali del 2010 ha mostrato un seppur lieve ridimensionamento. Franco Keller - Presidente Confindustria Lecco


Marzo 2011


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Marzo 2011

L’elezione dopo 35 riunioni di categoria e di zona nel corso delle quali sono stati convocati i 5mila associati

Daniele Riva presidente di Confartigianato Imprese Lecco

Dopo tre mesi di intenso lavoro associativo, si è concluso il ciclo delle assemblee di categoria e di zona alle quali è affidata la responsabilità del rinnovo - ogni quattro anni - degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Lecco. Un totale di 35 riunioni, svolte su tutto il territorio provinciale, nel corso delle quali sono stati convocati i cinquemila artigiani aderenti a Confartigianato Imprese Lecco - la più grande associazione del territorio - che hanno eletto con ampia partecipazione democratica i loro rappresentanti all’Assemblea dei Delegati. L’Assemblea dei Delegati - che riunisce i 156 componenti dei comitati delle 20 categorie e delle 9 zone territoriali - ha ratificato lo scorso 7 febbraio il mandato dei 29 presidenti di categoria e di zona che andranno a costituire il nuovo Consiglio

Direttivo, in carica fino al 2015. Nel corso dell’incontro sono stati inoltre nominati i membri del Collegio dei revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri. Il presidente uscente Arnaldo Redaelli e il direttore Paolo Galbiati hanno augurato buon lavoro alla nuova compagine, ripercorrendo i principali traguardi raggiunti dell’Associazione nel trascorso quadriennio, a partire dalla forte spinta all’innovazione e all’aggregazione tra imprese, individuata come una delle chiavi di volta per affrontare con successo le profonde trasformazioni del mercato. I percorsi di crescita proposti alle aziende si sono concretizzati in alcuni progetti che hanno dato già ottimi frutti, come l’esperienza del Gruppo PIB, sfociata in un brevetto innovativo sviluppato da un team di sette aziende di differenti settori. Un altro fronte su cui si è

COMITATO DI PRESIDENZA Presidente: Daniele Riva Vicepresidente vicario: Francesco Rotta (presidente Installatori Elettrici) Vicepresidente: Maurizio Mapelli (presidente Autoriparatori) Vicepresidente: Dante Proserpio (presidente Servizi alla persona) Tesoriere Davide Riva (presidente zona Valmadrera). Past president: Arnaldo Redaelli PRESIDENTI DI CATEGORIA Abbigliamento: Silvia Dozio Alimentaristi: Luca Butti Autoriparatori: Maurizio Mapelli

lavorato con decisione è stato quello dell’internazionalizzazione, con il moltiplicarsi di iniziative dell’Ufficio Estero che propone partecipazioni a fiere, missioni e incontri commerciali “su misura” per gli artigiani. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla formazione, con un ventaglio di corsi di aggiornamento professionale in continuo sviluppo. I lavori di ampliamento della sede di via Galilei, attualmente in corso, hanno proprio lo scopo di aumentare gli spazi a disposizione per le attività formative. La prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo - convocata lo scorso 24 febbraio - ha concluso la stagione delle nomine con la proclamazione di Daniele Riva come nuovo Presidente e la designazione del Comitato di Presidenza che guiderà l’Associazione nel prossimo quadriennio.

Autotrasporto: Luigi Longoni Coltellinai Forbiciai: Battista Vittori Edili: Arnaldo Redaelli Fabbri Carpentieri: Daniele Riva Grafici Fotografi: Marco Colombo Installatori elettrici: Francesco Rotta Installatori termoidraulici: Antonio Castelnuovo Lavorazione filo metallico: Luca Milani Legno Arredo: Guido Villa Minuterie metalliche: Paola Spreafico Nuove tecnologie: Franco Molteni Officine meccaniche: Riccardo Bongiovanni Pittori edili: Walter Ferrari

Il nuovo Presidente di Confartigianato Imprese Lecco è Daniele Riva, 50 anni, due figli, titolare della ditta di carpenteria metallica “Cremonini srl” di Lecco, già membro del Comitato di Presidenza dell’Associazione nei precedenti mandati. Dal 1998 al 2010 è Presidente della categoria Fabbri Carpentieri. Un incarico che manterrà anche per gli anni dal 2011 al 2015. E’ consigliere della Camera di Commercio di Lecco in rappresentanza dell’Artigianato. A livello lombardo riveste la carica di presidente regionale dei Carpentieri, mentre in ambito associativo collabora con il “Gruppo Scuola”, il team di lavoro che si occupa di sviluppare i legami tra mondo della scuola e mondo del lavoro, collaborando in ambito didattico con gli istituti tecnici e professionali del territorio. Dal 2004 è presidente di EBA Lecco, l’organismo paritetico bilaterale che si occupa di erogare servizi a favore delle imprese artigiane e ai loro dipendenti. “Uno dei punti chiave che intendo sviluppare per i prossimi quattro anni – spiega Daniele Riva - è la volontà di rafforzare il dialogo con le imprese, per cogliere esigenze e istanze delle diverse categorie. In base a questi riscontri daremo vita ad una serie di progetti mirati, da realizzare – a seconda delle caratteristiche - con le nostre risorse o in collaborazione con le istituzioni locali e regionali”. Il direttore Paolo Galbiati commenta positivamente l’esito dell’elezione: “L’essere parte del sistema Confartigianato, che a livello nazionale associa più di 700mila imprese, ci permette oggi di affrontare, in tutte le opportune sedi, quelle problematiche che vincolano il fare impresa, per costruire insieme la ripresa. In questa prospettiva mi ritengo molto soddisfatto per lo spirito di continuità che ha caratterizzato il cambio della Presidenza, e che ci consentirà di proseguire in modo coerente l’avanzamento dei programmi dell’Associazione”.

Materie plastiche e Galvanica: Roberto Albieri Servizi alla persone: Dante Proserpio Servizi vari: Josè Luis Bianco Tessili: Giovanni Colombo PRESIDENTI DI ZONA Zona 1 - Alto Lago: Mario Gianola Zona 2 - Valsassina: Dino Scola Zona 3 - Basso Lago: Carlo Invernizzi Zona 4 - Valmadrera: Davide Riva Zona 5 - Galbiate: Cesare Perego Zona 6 - Oggiono: Giampiero Conti Zona 7 - Merate: Carlo Di Naso Zona 8 - Casatenovo: Mario Scaccabarozzi

Zona 9 - Valle S. Martino: Mario Stucchi COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI - membri effettivi: Fabio Bartesaghi, Renato Riva, Danilo Tizzoni. Supplenti: Rossano Brambilla, Gianfranco Molgora. COLLEGIO DEI PROBIVIRI - membri effettivi: Carlo Colombo, Luigi Pirovano, Battista Rusconi. Supplenti: Tiziano Crippa, Antonio Lozza.


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Venti le aziende associate presenti alla terza edizione della fiera della subfornitura

Con Api Lecco alla Fornitore Offresi Grande successo per la manifestazione tenutasi il 28 e 29 gennaio a Lariofiere: oltre 300 espositori e 5000 visitatori

C’erano anche venti aziende associate all’Api di Lecco tra i partecipanti alla terza edizione della Fornitore Offresi. La fiera della subfornitura metalmeccanica, organizzata dalla Camera di Commercio di Lecco, dal Distretto Metalmeccanico e dalle associazioni di categoria, si è tenuta il 28 e 29 gennaio presso i padiglioni di Lariofiere, a Erba, coinvolgendo oltre 300 espositori e attirando oltre 5000 visitatori.

“I numeri emersi in termini di partecipazione e la soddisfazione delle aziende presenti in fiera decretano il successo di questa manifestazione che, giunta ormai alla terza edizione, non solo non ha perso smalto ma continua ad essere un importante punto di riferimento per le aziende del territorio e delle province limitrofe” ha ribadito Riccardo Bonaiti, presidente dell’Api di Lecco e di Lariodesk (Azienda

Speciale della Camera di Commercio di Lecco). La terza edizione della For-

nitore Offresi ha investito molto sul coinvolgimento di visitatori qualificati per facilitare relazioni commerciali tra operatori del settore. Grazie alla collaborazione di ANIMA, la Federazione che riunisce le principali Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia e Affine, e di Assobagno di FederlegnoArredo (Associazione Nazionale delle Industrie dell’Arredamento e degli Articoli per il Bagno) per la prima volta sono state programmate due giornate di workshop che hanno permesso agli espositori di incontrare in prima persona i rappresentanti

di medie e grandi aziende appartenenti a settori diversi da quelli in cui abitualmente operano, con l’obiettivo di raccogliere informazioni preziose per entrare in nuovi mercati.

Ufficio Estero: al via il programma fiere dell’Api di Lecco

Dalla Fastener Fair di Stoccarda alla Interzum di Colonia Oltre alle visite sono state individuate missioni economiche in Germania, Svizzera, Estonia e Russia L’Ufficio Estero di Api Lecco e Confartigianato scalda i motori ed è pronto ad accompagnare le aziende associate a quattro importanti fiere in programma nei prossimi mesi. Per quanto riguarda le visite collettive il primo appuntamento è in programma il 23 febbraio alla Fastener Fair di Stoccarda per il settore del fissaggio, bulloneria e viteria. Quella di Stoccarda è la maggiore manifestazione europea riservata a questo settore dell’industria. Con 625 espositori e circa 6.000 visitatori commerciali, l’edizione precedente della fiera è stata un’edizione record. E’ invece in programma per il 25 marzo la visita al Mecspe, a Parma,

fiera di riferimento per l’industria manifatturiera e importante di punto incontro tra tecnologie per produrre e le filiere industriali. Spazio alla ferramenta dal 25 al 27 marzo con la visita alla fiera internazionale Ferroforma di Bilbao. Ad oggi Ferroforma - Bricoforma si pone nel panorama fieristico come la seconda fiera mondiale del settore e, nell’ultima edizione del 2009, erano presenti 776 espositori e i visitatori sono stati 15.172 tutti operatori di settore (provenienti da 69 paesi). L’Ufficio Estero sarà inoltre presente (dal 26 al 27 maggio) con uno stand collettivo di otto aziende alla Interzum di Colonia, fiera

biennale internazionale più importante a livello mondiale per la subfornitura del mobile. Alla collettiva si aggiunge inoltre, dal 25 al 28 maggio, anche la visita. I partecipanti verranno infatti accompagnati dallo staff dell’Associazione di via Pergola che daranno alle aziende un supporto con servizi di interpretariato e traduzione. Missioni economiche L’Ufficio Estero ha inoltre individuato delle missioni economiche di maggiore appeal per la platea delle aziende associate. “Anche a seguito dell’instabilità che ha coinvolto il Nord Africa e il Medio Oriente – ha spiegato Marco Piazza,

responsabile dell’Ufficio Estero per l’Api di Lecco abbiamo concentrato l’attenzione sulla Germania,

la Svizzera, l’Estonia e la Russia, in particolare San Pietroburgo”.

Nuovo bando voucher per contributi all’internazionalizzazione Un forte contributo alla partecipazione alle fiere e all’accesso ai servizi deriva dai contributi regionali per l’internazionalizzazione. “Anche per quest’anno la Regione Lombardia ha riproposto dei bandi finalizzati a sostenere le Pmi nello sviluppo delle propri prospettive sui mercati stranieri – ha ribadito Piazza - Api Lecco è stata riconfermata soggetto fornitore per i servizi previsti da questo bando tra i quali ricerca di partner e fornitori esteri, analisi di settore e ricerca di mercato finalizzata alla penetrazione nei mercati stranieri e assistenza tecnica alla imprese”.

In calendario anche incontri B2B con delegazioni di aziende provenienti dalla Germania e dalla Svizzera e la visita di una delegazione di UBIFrance, l’ufficio commerciale dell’Ambasciata Francese a Milano, organizzati da Lariodesk: un’occasione per allargare il proprio mercato anche al di là dei confini nazionali. Ampliato anche il raggio d’azione della fiera: il 30% dei visitatori è arrivato dalla provincia di Lecco, 30% dalla provincia di Milano, mentre il 21% dal territorio comasco. Per quanto riguarda gli espositori per il 42,05% erano lecchesi, il 14,24% proveniva dalla provincia di Milano seguita da Como per il 12% e da Monza e Brianza per l’11,92%. “Questa importante iniziativa rappresenta un’importante vetrina per farsi conoscere e sviluppare nuovi rapporti tra subfornitori e produttori imparando a fare sistema” ha continuato Bonaiti. Positivo anche il commento delle aziende iscritte all’Api di Lecco presenti come espositori o come sponsor all’evento, soprattutto a livello di contatti ottenuti. “La fiera è stata un’occasione utile per dare fiducia e supporto alle imprese e fare sentire, come associazione, la nostra presenza” ha concluso Bonaiti.


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A Lecco e Valmadrera cantieri aperti per 120 nuovi appartamenti

Da Aler e Regione 40 milioni in 7 anni per risolvere il problema casa “Ci auguriamo che i segnali positivi che sembrano interessare diversi settori industriali e il moderato ottimismo che pare emergere da parte di numerose imprese si possa tradurre, quanto prima, in una ripresa generale dell’economia, anche sul nostro territorio. Le difficoltà incontrate da molte famiglie in questi ultimi anni stanno facendo crescere la fame di alloggi da parte delle fasce più deboli della società. E tutto questo si traduce in richieste che interpellano l’ALER di Lecco e chiedono risposte sempre più urgenti”. Il presidente dell’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale (ALER) di Lecco, Antonio Piazza, fotografa questo momento che vede ancora l’economia del Paese, ed anche quella della nostra provincia, in bilico tra problemi aperti e speranze volte ad una ripresa che si possa consolidare. Una situazione che pone l’ALER, nel suo ruolo di braccio operativo sul territorio dell’Assessorato alla Casa di Regione Lombardia, in primo piano nel tentativo di dare risposte concrete ed efficaci sul tema dell’abitazione a centinaia di famiglie in difficoltà. “Nelle abitazioni di nostra proprietà o in quelle che i Comuni della provincia ci hanno affidato in gestione, che superano complessivamente le 2.600 unità, gli inquilini sono quasi 6 mila e 500, di cui la metà è titolare di una pensione. Il 7 per cento è disoccupato e il 6 per cento lavora. Ad essere maggiormente colpite in questi ultimi anni sono state le famiglie mono-reddito e/o con figli minori a carico e i nuclei composti da una sola persona in età lavorativa. La perdita del posto di lavoro, ovvero la mobilità e la cassa integrazione hanno contribuito ad una forte diminuzione della capacità di reddito dei nuclei assegnatari. Paradossalmente per i nuclei familiari composti da pensionati, la situazione si è rivelata più favorevole”. A dimostrarlo sono alcuni indicatori socio-economici. In primo luogo quello del numero delle domande di variazione del canone di locazione: “Dalle 157 domande presentate nel 2008 - spiega Maria Grazia Maffoni, dirigente amministrativa dell’ALER di Lecco - si è passati nel 2009 a ben 282, per arrivare alle 293 del 2010. Più di un terzo di queste domande si riferisce a nuclei familiari in cui si sono verificate situazioni di perdita del posto di lavoro, mobilità o cassa integrazione. Fortunatamente, si è mantenuto praticamente inesistente l’indice di sfratti per morosità, con 2 soli casi nel 2009 e 2 nel 2010”. “Tutte le domande sono state accolte. - commenta il Direttore generale dell’ALER di Lecco, Valter Teruzzi - Ciò ha comportato una riduzione delle risorse finanziarie dell’Azienda derivate dal gettito dei canoni. Anche se in termini assoluti questa riduzione di gettito non è significativa, il trend al ribasso non può non preoccupare”. Un secondo indicatore è dato dall’incremento delle domande presentate per il contributo di solidarietà, previsto dalla legge 27/2007: a fronte di pochissime richieste nel 2008, nel 2009 sono state 33 e 40 nel 2010. “L’ALER di Lecco, in concerto con le Amministrazioni comunali, - afferma ancora il presidente Piazza - ha messo a disposizione risorse finanziarie per i nuclei familiari in difficoltà economica, a condizione che il contributo non sia fine a se stesso ma legato ad obiettivi sociali/economici (dalla ricerca di lavoro o di lavoro socialmente

utile all’impegno ad onorare i piani di rientro dei debiti dovuti ad ALER), condivisi tra le parti, in accordo con i servizi sociali del proprio comune. Crediamo infatti che l’aiuto debba esserci ma solo attraverso una contemporanea responsabilizzazione dei beneficiari”. In questo contesto, l’ALER di Lecco non fa mancare il proprio impegno, perseguendo un duplice obiettivo: accrescere la dotazione di nuovi appartamenti da affittare a canone sociale e sostenere i nuclei familiari in maggior difficoltà, d’intesa con i servizi sociali dei comuni del territorio. Il tutto in un’ottica di grande attenzione per l’efficienza, tagliando i costi e migliorando i servizi. “A ottobre – commenta il Vicepresidente Giuseppe Canali – sono state consegnate a Maggianico di Lecco, in via Paisiello, due palazzine completamente ristrutturate, dove trovano posto 17 abitazioni moderne e razionali, al passo anche con le nuove soluzioni impiantistiche finalizzate al risparmio energetico e alla sicurezza. Complessivamente, dal 2005 al 2009, sono

ca di servizio. Contiamo entro l’estate di concludere i lavori”. Altri quattro sono i cantieri aperti a Lecco: “In via Polvara, nel quartiere di Belledo, nel primo dei due cantieri aperti per la costruzione di 72 alloggi complessivi, l’edificio si presenta ultimato nei due piani sotterranei e nei primi quattro piani fuori terra. L’altro, purtroppo, è invece fermo per problemi avuti con l’impresa aggiudicataria dell’incarico. Sono state completate le demolizioni nello stabile di via Toti, a Germanedo, soggetto a ristrutturazione, nel quale saranno realizzati 24 alloggi con destinazione a locazione a canone sociale. Ora l’impresa sta operando le partizioni interne degli appartamenti e sta procedendo all’installazione del nuovo tetto”. Ancora a Lecco, in rione di Rancio, sono state gettate le fondazioni del nuovo edificio di via Gorizia, dove saranno realizzati 12 alloggi a canone sociale e 12 box di servizio: anche in questo caso, tuttavia, l’ALER è costretta a misurarsi con i problemi dell’impresa aggiudicataria dell’appalto. Sempre nel capoluogo, sono stati riappaltati i lavori per la

Il Consiglio di Amministrazione dell’Aler di Lecco con, al centro, il Presidente Antonio Piazza (terzo da destra) e il Vicepresidente Giuseppe Canali (quarto da sinistra)

circa 150 gli alloggi che abbiamo realizzato in provincia, ed un altro centinaio di alloggi verrà completato entro il 2012. Il tutto con un investimento di circa 40 milioni di Euro, a testimonianza dell’attenzione che Regione Lombardia dedica alla soluzione del problema abitativo delle fasce più in difficoltà della popolazione”. Infatti fervono i lavori in molti dei cantieri che l’ALER di Lecco ha aperto in città e provincia. “A Valmadrera, nel complesso di edifici di via Stoppani/piazza Citterio dove l’ALER sta effettuando un importante intervento di ristrutturazione che permetterà la realizzazione di 19 appartamenti, locali a servizio delle residenze e 19 box, i lavori sono attualmente ad uno stadio piuttosto avanzato: completate le opere di consolidamento della struttura della Villa, si è stata posata la nuova copertura in legno. Negli altri edifici si sta invece provvedendo ad effettuare le opere di ripartizione interna e all’approntamento di tutta l’impiantisti-

ristrutturazione degli alloggi della Caserma dei Carabinieri, in corso Martiri della Liberazione, fermatisi per inadempienza dell’impresa che se li era precedentemente aggiudicati. Il cantiere dovrebbe così potersi concludere entro il mese di giugno 2011. “Da ultimo – segnala il presidente Antonio Piazza – abbiamo definito, su sollecitazione del Prefetto di Lecco e in sintonia con la Provincia, la cessione all’ALER della palazzina confiscata alla ‘ndrangheta in comune di Monte Marenzo. Stiamo provvedendo alla definizione del progetto di ristrutturazione e adeguamento dell’immobile, che sarà messo a disposizione di famiglie in difficoltà. Regione Lombardia si è impegnata per 175 mila Euro, ALER Lecco per 165 mila Euro e Provincia di Lecco per 10 mila Euro. È un segnale concreto della collaborazione tra istituzioni a favore del territorio”.

Le immagini di due dei cantieri Aler in attività: a sinistra l’intervento in via Mons. Polvara Lecco e a destra quello relativo alla ristrutturazione di Villa Ciceri a Valmadrera


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Il programma della primavera 2011 per tutta la provincia di Lecco

Fnp Cisl Lecco: piace sempre andare a scuola Continuano le proposte dei corsi dell’Università degli anziani, uno dei fiori all’occhiello dei pensionati della Cisl di Lecco Si è concluso il programma autunno 2010 dell’Università degli Anziani che, pur con la riduzione dei corsi dovuta a problemi organizzativi interni, ha visto una buona partecipazione alle iniziative in calendario. Massiccia è stata la partecipazione al corso di “Storia delle Civiltà antiche” che è proseguito dalla scorsa stagione e ha trattato i popoli che si sono affacciati alla storia dal 1200 al 900 a.C. La professoressa Picco per la storia e il professor Calvi per l’arte riscuotono grande apprezzamento dai partecipanti. Buona l’adesione anche al corso d’arte tenuto ad Oggiono dal professor Parente che come di consueto si è concluso con una visita alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano che ha colpito i partecipanti per la bellezza degli ambienti e delle opere esposte. Interessanti sono state anche le conferenze di Aloisio Bonfanti che ci ha presentato la Lecco di 150 anni fa, al tempo dell’unità d’Italia, e di Gianfranco Scotti che ha presentato il suo libro “Lecco ‘l cantun di ball… e cento cose da ricordare” e ha affascinato la platea con la conoscenza di fatti e aneddoti del nostro territorio. Il nuovo percorso di critica cinematografica con proiezione di film tenuto dal professor Lischio, pur con l’inclemenza del tempo di dicembre, ha visto una buona partecipazione. Di seguito presentiamo il programma della primavera 2011 che arricchiremo ulteriormente. Zona di Lecco - Via Besonda, 11 Informatica. Docenti: IAL Cisl Lecco Sede: Istituto Bertacchi -Via Castagnera Informatica 1° livello Febbraio-lunedì 14-21-28 ore 14,30 Marzo-lunedì 7-14 ore 14,30 Informatica 2° livello Marzo-lunedì 21-28 ore 14,30 Aprile-lunedì 4-11-18 ore 14,30

1-Lecco -16,30 -16,30

In alto il corso di informatica; a destra il corso sui funghi della Valsassina e, sotto, il corso di storia

-16,30 -16,30

Zona di Oggiono - Via Primo Maggio 4 Storia dell’arte. Relatore: prof. Parente Sede: Sala Banca BCC Via Lazzaretto 15/a - Oggiono Marzo-mercoledì 16-23-30 ore 15,00 – 17,00 Aprile -mercoledì 6-20 ore 15,00 – 17,00 Il movimento dei Futuristi; La critica e l’ironia Dada; La dimensione del Surreale; La dimensione dell’Astratto; L’architettura moderna. Alla fine del corso verrà organizzata una visita guidata a Villa Belgioioso: La collezione e gli “spazi regali” a Milano STORIA DELLE CIVILTÀ ANTICHE - Relatori: prof. Calvi - prof.ssa Picco Sede: CISL – Via Besonda 11 - Lecco Marzo-venerdì 4-11-18-25 ore 15,00 – 17,00 Aprile -venerdì 1-8 ore 15,00 – 17,00 Prosegue il percorso sperimentale sulla ricostruzione della storia delle civiltà trattata in maniera sincronica cioè esaminando contemporaneamente l’incrocio delle diverse civiltà apparse sulla terra. Civiltà della Grecia e dell’Italia dal 1000 al 500 a.C. La Prof.ssa Picco tratterà: • La Grecia: le invasioni dei secoli bui; le “polis” doriche e ioniche; le colonie greche nel Mediterraneo; Atene fino alle guerre persiane. • L’Italia: le civiltà italiche; gli Etruschi; i latini e la fondazione di Roma; l’epoca dei “ sette re”. Il Prof. Calvi tratterà: • La Grecia arcaica e lo stile severo. Arte italica e Magna

Grecia: influssi e differenze. Gli Etruschi prima di Roma.

Relatori: Claudio e Ornella Ponzoni

Corso di grafologia. Relatore: Franca Bodega Sede: CISL – Via Besonda 11 - Lecco Venerdi 29 aprile/ 6 maggio ore 15,00 - 17,00

Presso la sede CISL – Via Besonda 11 – Lecco per le zone di Lecco-Calolzio-Lago-Valsassina Venerdì 15 aprile ore 15,00 – 17,00 A Montevecchia presso la Casa degli Alpini per le zone di Merate e Barzanò Giovedì 24 marzo ore 15,00 – 17,00 A Oggiono per le zone di Oggiono-Galbiate-Valmadrera (sede da destinarsi) Giovedì 12 maggio

Ci saranno inoltre le seguenti conferenze gratuite e libere a tutti che si terranno in date e luoghi da definire per celebrare i 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA Aspetti della cultura popolare che hanno accompagnato l’Unità d’Italia


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La nuova Residenza Medale

Quando è il momento di farsi sostenere Per la cura delle persone anziane - Residenza Sanitaria Assistenziale - Nucleo Alzheimer - Centro Diurno Integrato - Assistenza Domiciliare Integrata Gli Istituti offrono un servizio medico, infermieristico ed assistenziale continuativo nelle 24 ore, di riabilitazione e terapia occupazionale, di animazione con presenza attiva del volontariato in ampi spazi di socializzazione che si aprono su un rigoglioso parco secolare.

ente morale con personalità giuridica di diritto privato fondato nel 1594

LECCO • via Airoldi e Muzzi, 2 • tel. 0341 497172 • fax 0341 250354 • info@airoldiemuzzi.it Gli Istituti svolgono la propria attività anche grazie all’opera di volontariato e alle donazioni di chi con generosità ne sostiene il passo. Aiutare le persone anziane è un dovere civile che, fatto con amore e professionalità, diventa un bene sociale.


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